Anno 20 - Mar/Apr 2013 - Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale n. 160 Notiziario ASAPS - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì - Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411 www.asaps.it - [email protected] - pec: [email protected] www. asaps.it di Giordano Biserni* Poliziotto fino all’ultimo respiro Il saluto dell’ASAPS al Capo della Polizia Antonio Manganelli, poliziotto a 18 carati, mai intimidito dalla mafia, ma che si è dovuto arrendere alla terribile malattia Antonio Manganelli ci ha lasciato Il Capo della Polizia si è dovuto arrendere, alla fine, all’ultimo nemico che la vita gli ha fatto incontrare: la malattia. L’investigatore che, dopo Giovanni De Gennaro, nel 2007 aveva assunto la direzione della Pubblica Sicurezza, ha combattuto strenuamente, restando al suo posto come solo pochi avrebbero saputo fare. Poliziotto fino all’ultimo respiro Pag. 1 Sommario Convocazione Assemblea Generale Pag. 3 Benvenuto al Papa Francesco Pag. 4 Obiettivo zero morti sulla strada Pag. 6 Pirati della strada 2012 Pag. 10 Stragi del sabato sera Pag. 11 Osservatorio il Centauro ASAPS sulle “Morti verdi” 2012 Pag. 12 Sandro Bernacchio lascia il servizio Pag. 14 Appello dell’Assistente Capo Piero Scarpone Pag. 15 E’ deceduto Vittorio Chinelli Pag. 15 Giurisprudenza Pag. 19 I Vostri Quesiti Pag. 23 Scrivono di Noi Pag. 25 Notizie Lampo Pag. 29 Posta Pag. 34 Convocazione dell’Assemblea Generale Forlì, 26 maggio 2013 “Poliziotto fino all’ultimo respiro” La Polizia di Stato, per questo, resta orfana all’improvviso di uno degli “sbirri” più temuti dalla criminalità e apprezzati in Italia e all’estero, capace con la sua gentilezza di resistere a schiaffi e smacchi, forte però dei suoi successi e del suo incredibile curriculum, cresciuto cattura dopo cattura, indagine dopo indagine, successo dopo successo. Classe 1950, il prefetto Manganelli si era laureato in Giurisprudenza per poi specializzarsi in Criminologia Clinica a Modena, cercando con tutte le proprie forze, da giovane funzionario, di realizzare il suo sogno di bambino: fare l’investigatore. Non ha mai fatto mistero, in chi l’ha conosciuto da vicino, della sua soddisfazione quando, nel 1986, scortò il pentito Buscetta nell’aula bunker di Palermo, dove venne istruito e celebrato il primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Stretto collaboratore di Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto, Antonio Manganelli si formò a fianco di “sbirri” dello stampo dell’amico Gianni De Gennaro, che di lì a poco avrebbe fondato la DIA, di Alessandro Pansa e di Francesco Gratteri. Diede la caccia ai killer di Ninni Cassarà ed ebbe il privilegio di essere uno dei pochi a cui Falcone in persona dava la più totale fiducia e sono già in molti, fin dal giorno successivo alla sua scomparsa, a ritenere che quella “simpatia” sia dovuta, tra l’altro, al carattere calmo e riflessivo che accomunava giudice e poliziotto. E poi il suo legame con Palermo, con gli indimenticabili anni della 2 “Catturandi”, quelli della caccia a Pietro Aglieri, e poi Napoli e ancora Roma, con la direzione dello SCO. La Polizia ha perso dunque un Capo vero, che nasce dagli appostamenti sulla strada e che ha poi lavorato nelle stanze del Viminale, capace di ricordarsi, vent’anni dopo, di un semplice poliziotto che lo aveva accompagnato nelle sue avventure e di scrivergli una lettera il giorno del pensionamento. Lo Stato perde un servitore instancabile, a cui tutti gli esponenti delle Istituzioni, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro dell’Interno Cancellieri in testa, hanno voluto rendere il loro sentito omaggio. Il prefetto Manganelli è stato capace di fronteggiare i momenti più tragicamente difficili, come quelli del dopo G8 di Genova o di altre sciagurate pagine capaci di offuscare l’immagine di un corpo che dal 1981 resta uno dei fari di Giustizia e Legalità nella nostra democrazia. L’ASAPS perde il suo interlocutore numero uno: difficile dimenticare il calore e l’energia amica delle sue strette di mano e il suo sorriso accattivante. Impossibile dimenticare la sua rassicurante figura nei giorni terribili dei lutti nella Specialità, che ora, anche attraverso noi, intende rendergli omaggio. Onori al poliziotto Manganelli. Presidente ASAPS* n. 160 Convocazione Assemblea Generale Nel corso della riunione del Consiglio Nazionale dell’Asaps, tenutasi l’11 Marzo scorso, l’organo statutario, tra gli argomenti del giorno, ha deliberato la data dell’Assemblea Generale, che avrà luogo domenica, 26 maggio 2013, presso il GRAND HOTEL FORLI’, via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI EFFETTIVI ASAPS E DEL CONSIGLIO NAZIONALE Domenica 26 maggio 2013 GRAND HOTEL FORLI’, via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì Domenica, 26 maggio 2013, presso il GAND HOTEL FORLI’, alle ore 7.30 in prima convocazione, e alle ore 9,30 in seconda convocazione, è indetta l’Assemblea Generale ordinaria dei Soci Effettivi dell’Asaps. La convocazione è estesa anche al Consiglio Nazionale i cui membri riceveranno singola comunicazione. ORDINE DEL GIORNO: 1)- Relazione del presidente – Analisi situazione e iniziative Asaps 2013/2014. 2)- Situazione iscrizioni anno 2013 3)- Approvazione bilancio consuntivo 2012 4)- Approvazione bilancio preventivo 2013 4)- Ipotesi di istituzione della “Fondazione ASAPS per la Sicurezza Stradale” 6)- Varie ed eventuali. Si ricorda, a mente del 5° comma dell’articolo 13 dello Statuto, che ogni socio effettivo potrà portare fino ad un massimo di 30 deleghe di altri soci effettivi, in regola con l’iscrizione per il 2013. IL PRESENTE ANNUNCIO E’ DA CONSIDERARSI QUALE “AVVISO” SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ART. 12 DELLO STATUTO. I REFERENTI e i soci effettivi interessati a partecipare all’Assemblea sono pregati di raccogliere le deleghe utilizzando l’allegato schema. Giordano Biserni Presidente Asaps DELEGA Il sottoscritto ______________________________, in servizio presso il/la ______________________ Polizia Stradle di _______________________________, socio effettivo Asaps, in regola con l’iscrizione per l’anno in corso, delega il socio effettivo _________________________a rappresentarlo nel corso dell’Assemblea Generale ordinaria dei Soci Asaps che avrà luogo in Forlì, presso il GRAND HOTEL FORLI’, domenica 26 maggio p.v., con facoltà di voto, accettando sin d’ora ogni decisione che verrà assunta nel corso dell’Assemblea stessa. Luogo ____________________, data_____________________ Il Socio Asaps ______________________________ Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 3 “Inmensamente feliz de ser el nuevo Papa, Francisco I” Benvenuto al Papa Francesco, un uomo semplice (che usa la metro e il bus) al vertice della Chiesa cattolica R oma 14 marzo 2013 – “Inmensamente feliz de ser el nuevo Papa, Francisco I”: pare che questo sia il primo messaggio “social” del nuovo Papa, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, gesuita, vescovo di Buenos Aires, 76 anni. Il profilo di quest’uomo è quello di un uomo semplice: non ha un’auto, non ha un autista, usa la metro e i bus e ama il calcio, come ogni argentino che si rispetti, e ha un account Twitter. Abbiamo notato, appena si è affacciato al balcone, anche il collare con la croce in ferro e non in oro. Un segno importan- Foto dalla rete 4 n. 160 Foto dalla rete te che si declina col suo nome di Francesco. Di lui leggerete di tutto e di più: sapremo quando si è laureato, quando ha deciso di prendere i voti e come sia arrivato, nel silenzio che solo l’umile operaio nella vigna del Signore è capace di rispettare, al soglio di Pietro. Lo aspetta un mondo in perenne crisi, devastato da eterne guerre fratricide e spaccato da guerre religiose, che ha bisogno di trovare una serenità che l’uomo, nella sua storia, non sembra aver mai raggiunto: quando abbiamo sentito la sua voce, il calore che abbiamo provato è stato capace di darci ancora la forza di una speranza.Peraltro, chi si occupa di sicurezza stradale sa bene che la speranza è una costante del proprio impegno. Ogni giorno muoiono migliaia di persone in tutto il pianeta, per effetto della violenza stradale spesso incontrollabile e in molti casi “incontrastata”.Papa Benedetto XVI, automobilista pa- Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale tentato, ha spesso rivolto accorati appelli durante l’Angelus per invitare i fedeli ad andare piano e di fare attenzione e certo, noi che dei numeri della strada abbiamo fatto una sorta di religione, non poteva sfuggirci che è stato proprio durante il papato di Ratzinger che il calo della mortalità stradale ha raggiunto i livelli più eccelsi. Sarà stato anche merito suo? Beh, una preghiera da parte sua non avrà certo guastato, no? E ora, con Ratzinger assorto nelle proprie meditazioni, Francesco I si prepara al suo impegnativo e difficile compito: papa della chiesa cattolica, 266esimo vescovo di Roma, ottavo sovrano dello Stato della Città del Vaticano e primate d’Italia. Buon viaggio Papa Francesco. (ASAPS) 5 Proposte Asaps Agenda sicurezza stradale 2013 Obiettivo zero morti sulla strada Foto Coraggio - archivio Asaps È un termine di moda, lo sappiamo: ma non è un’invenzione dei giorni nostri. Al tempo degli antichi latini, quando il “gerundivo” era di uso corrente, “agenda” voleva dire, letteralmente, “cose da fare”. L’ASAPS, delle cose da fare sulla strada, ha un’idea molto precisa, tanto da redigere un decalogo di ciò che deve essere fatto per mettere in sicurezza la strada. I punti, per l’appunto, sono dieci: un numero perfetto, perché consente di fare bene i conti e perché, del resto, la civiltà occidentale ha iniziato presto a fare i conti con questo numero: dieci sono le dita di una mano.Dunque, l’invito è di mettersi subito al lavoro, cominciando con la creazione di un agenzia interministeriale sul modello francese, che metta attorno a un tavolo ministeri, enti, associazioni – anche dei consumatori – e forze di polizia. Il compito di questo organismo dovrebbe essere quello di analizzare in tempo reale tutti i dati provenienti dalla strada, le tendenze che vi si registrano in termini di sinistrosità e di trasgressione, e predisporre in L’Agenda si propone di essere questo: una base di partenza Anche per i politici che si accingono a sedersi in Parlamento ed ai quali facciamo già da oggi appello. 1. Creazione di un’agenzia interministeriale, sul modello francese (Comitato Interministeriale della Sicurezza Stradale) e spagnolo (Direzione Generale del Traffico) responsabile per la sicurezza stradale in Italia con l’obiettivo di coordinare e rendere responsabili le varie autorità coinvolte incluso le forze di polizia. Tale autorità dovrebbe essere indipendente e riportare idealmente al capo del Governo, in quanto ogni sua determinazione, proprio perché assunta in un consesso di grande e trasparente concertazione, dovrebbe potersi tramutare in norma e applicazione. 6 n. 160 Dovrebbero far parte dell’agenzia: i) i ministeri dell’Interno, della Giustizia, delle Infrastrutture e Trasporti, della Sanità e della Pubblica Istruzione; ii) le polizie dello Stato e quelle locali, i Vigili del Fuoco e i sanitari (118 e servizi connessi, anche per il supporto psicologico); iii) le associazioni, comprese quelle di categoria. Ogni azione dovrebbe essere attentamente pianificata, messa in pratica come test in aree limitate e poi, una volta provata, applicata in maniera massiccia. Gli obiettivi: • Definire un piano triennale per la sicurezza stradale in Italia • Assicurare che tale piano sia completamente finanziato anche attraverso i proventi delle multe • Stabilire un sistema di raccolta dei dati e dei sistemi di sorveglianza atti a comprendere a pieno il fenomeno e di conseguenza a definire azioni efficaci • Definire obiettivi annui di vite umane da salvare, per gruppi di utenti della strada e per regioni geografiche • Supportare l’intensificazione dei controlli e coordinare le campagne di sensibilizzazione • Promuovere il miglioramento della qualità delle statistiche degli incidenti stradali (ad esempio, distinzione tra feriti gravi e non, presenza di alcol, piraterie ecc.); • Approntare lo sviluppo degli indicatori dell’incidentalità stradale anche in chiave locale; • Valutare continuamente i dati della contravvenzionalità e il funzionamento delle leggi; • Identificare le categorie dei conducenti e dei passeggeri a rischio (esempio, evoluzione delle stragi del sabato sera). 2. incremento del 20% pattuglie in divisa sulla strada per contestazioni infrazioni come: mancato uso cinture, uso del cellulare alla guida, mancato utilizzo indicatori di direzione, pneumatici irregolari, tempi di guida ecc. con la comunicazione semestrale del numero complessivo delle pattuglie impiegate da tutte le forze di polizia in attività di vigilanza stradale. Incentivazione controlli sulla regolarità dei veicoli pesanti in particolare stranieri e attivazione di una polizia dei trasporti in seno alla Polizia Stradale e alle altre polizie, presso il CAPS di Cesena 3. Approvazione proposta Omicidio stradale e attivazione di specifiche campagne informative e dissuasive contro la Pirateria stradale, contro l’aggressività alla guida e aggressività contro gli agenti, contro l’uso di alcol e droghe e incremento delle sanzioni specifiche in relazione alla nuova figura dell’ Omicidio stradale. Introduzione dell’obbligo di sentire il parere della parte civile per l’applicazione del patteggiamento per ogni caso di Omicidio stradale. 4. Riforma C.d.S. con semplificazione infrazioni e riferimento in via principale alle norme di comportamento. Sconto del 20-30% per sanzioni C.d.S. per pagamento cash (carta di credito, bancomat ecc) o entro 5 giorni dalla contestazione. Il pagamento immediato farebbe risparmiare costi immensi all’amministrazione e riporterebbe uomini in strada. Dotazione del Pos alle pattuglie. 5. Incremento controlli con etilometro per raggiungere almeno la quoAssociazione Sostenitori Amici Polizia Stradale ta 3 milioni di verifiche l’anno con censimento del numero dei controlli delle singole forze di polizia (siamo fermi sotto quota due milioni). Inoltre, introdurre l’obbligo per i comuni (o consorzi di comuni) con più di 5 mila abitanti o più di 5 agenti in servizio di dotarsi di etilometri e precursori e narcotest. Destinazione dei proventi delle violazioni agli articoli 186 e 187 contestate dalle Polizie Locali direttamente alle casse dei ncomuni o province. In questo contesto di lotta alle ebbrezze, nprevedere l’avvio sistematico delle prove Narcotest su strada, con ritiro immediato patente per i positivi e controverifica presso laboratori sanitari con l’obiettivo iniziale di almeno 500.000 controlli l’anno. Prevedere poi la certificazione in dettaglio della destinazione dei proventi delle sanzioni stradali ai sensi dell’art.208 C.d.S. da parte delle amministrazioni statali e locali, con relativi tagli nelle assegnazioni statali per quegli enti locali o ministeri che omettono di comunicare la destinazione delle sanzioni. 6. Ripristino conteggio incidenti alcol e narco correlati nelle statistiche Istat, con specifica suddivisione tra feriti e feriti gravi. Inoltre verifica raccolta dati incidenti stradali con sistemi di riscontro con enti e associazioni competenti e di dimostrata esperienza. Con l’obiettivo della pubblicazione immediata dei dati che siano integrati con quelli delle Polizie Locali (che rilevano il 65% degli incidenti). 7. Verifica quantità contestazioni delle sanzioni a distanza ed estensione sistema controllo velocità con Tutor a tutte le autostrade e superstrade nazionali. Tutto il ricavo delle sanzioni dovrà andare all’ente proprietario della strada ai fini del miglioramento della struttura stradale e per il potenziamento dei sistemi destinati al miglioramento della sicurezza sulle strade e all’attività delle forze di polizia per il controllo stradale. Attivazione di un sistema per la notificazione differita ai veicoli con targa straniera che hanno commesso violazioni sul territorio nazionale, con l’istituzione di una banca dati delle violazioni al C.d.S. dei veicoli stranieri, non notificate o comunque non riscosse entro i 3 anni precedenti. Sistema di controllo e verifica anche a distanza della copertura assicurativa di un veicolo con l’attivazione delle procedure già previste e di ulteriori sistemi di contrasto. Sanzioni più severe per chi circola senza assicurazione. Confisca del veicoli per chi circola con falsa assicurazione 8. Previsione del congelamento degli aumenti biennali delle sanzioni del C.d.S. se nel biennio precedente il numero degli incidenti e delle vittime della strada è diminuito per una percentuale pari o superiore alla media europea 9. Istituzione di una commissione mista (assicuratori, associazioni consumatori e associazioni vittime della strada ecc.) per verifica del Fondo di garanzia delle vittime della strada in conseguenza delle liquidazioni di incidenti dovuti a piraterie stradali e delle “scoperture” assicurative 10. Educazione stradale obbligatoria per tutte le scuole dalle elementari alle superiori con pacchetti di ore differenziati per quantità e materia. *Presidente Asaps 7 Proposte ASAPS per la sicurezza stradale 2013 Obiettivo zero morti sulle strade 1. Creazione di un’agenzia interministeriale, sul modello francese (Comitato Interministeriale della Sicurezza Stradale) e spagnolo (Direzione Generale del Traffico) responsabile per la sicurezza stradale in Italia con l’obiettivo di coordinare e rendere responsabili le varie autorità coinvolte incluso le forze di polizia. Tale autorità dovrebbe essere indipendente e riportare idealmente al capo del Governo, in quanto ogni sua determinazione, proprio perché assunta in un consesso di grande e trasparente concertazione, dovrebbe potersi tramutare in norma e applicazione. Dovrebbero far parte dell’agenzia: i) i ministeri dell’Interno, della Giustizia, delle Infrastrutture e Trasporti, della Sanità e della Pubblica Istruzione; ii) le polizie dello Stato e quelle locali, i Vigili del Fuoco e i sanitari (118 e servizi connessi, anche per il supporto psicologico); iii) le associazioni, comprese quelle di categoria. Ogni azione dovrebbe essere attentamente pianificata, messa in pratica come test in aree limitate e poi, una volta provata, applicata in maniera massiccia. Gli obiettivi: • Definire un piano triennale per la sicurezza stradale in Italia • Assicurare che tale piano sia completamente finanziato anche attraverso i proventi delle multe • Stabilire un sistema di raccolta dei dati e dei sistemi di sorveglianza atti a comprendere a pieno il fenomeno e di conseguenza a definire azioni efficaci • Definire obiettivi annui di vite umane da salvare, per gruppi di utenti della strada e per regioni geografiche • Supportare l’intensificazione dei controlli e coordinare le campagne di sensibilizzazione • Promuovere il miglioramento della qualità delle statistiche degli incidenti stradali (ad esempio, distinzione tra feriti gravi e non, presenza di alcol, piraterie ecc.) • Approntare lo sviluppo degli indicatori dell’incidentalità stradale anche in chiave locale •Valutare continuamente i dati della contravvenzionalità e il funzionamento delle leggi • Identificare le categorie dei conducenti e dei passeggeri a rischio (esempio, evoluzione delle stragi del sabato sera) 2. Incremento del 20% pattuglie in divisa sulla strada per contestazioni infrazioni come: mancato uso cinture, uso del cellulare alla guida, mancato utilizzo indicatori di direzione, pneumatici irregolari, tempi di guida ecc. con la comunicazione semestrale del numero complessivo delle pattuglie impiegate da tutte le forze di polizia in attività di vigilanza stradale. Incentivazione controlli sulla regolarità dei veicoli pesanti in particolare stranieri e attivazione di una polizia dei trasporti in seno alla Polizia Stradale e alle altre polizie, presso il CAPS di 8 Foto Coraggio - archivio Asaps Cesena. 3. Approvazione proposta Omicidio stradale e attivazione di specifiche campagne informative e dissuasive contro la Pirateria stradale, contro l’aggressività alla guida e aggressività contro gli agenti, contro l’uso di alcol e droghe e incremento delle sanzioni specifiche in relazione alla nuova figura dell’ Omicidio stradale. Introduzione dell’obbligo di sentire il parere della parte civile per l’applicazione del patteggiamento per ogni caso di Omicidio stradale. 4. Riforma C.d.S. con semplificazione infrazioni e riferimento in via principale alle norme di comportamento. Sconto del 20-30% per sanzioni C.d.S. per pagamento cash (carta di credito, bancomat ecc) o entro 5 giorni dalla contestazione. Il pagamento immediato farebbe n. 160 Obiettivo zero morti sulle strade risparmiare costi immensi all’amministrazione e riporterebbe uomini in strada. Dotazione del Pos alle pattuglie. 5. Incremento controlli con etilometro per raggiungere almeno la quota 3 milioni di verifiche l’anno con censimento del numero dei controlli delle singole forze di polizia (siamo fermi sotto quota due milioni). Inoltre, introdurre l’obbligo per i comuni (o consorzi di comuni) con più di 5 mila abitanti o più di 5 agenti in servizio di dotarsi di etilometri e precursori e narcotest. Destinazione dei proventi delle violazioni agli articoli 186 e 187 contestate dalle Polizie Locali direttamente alle casse dei comuni o province. In questo contesto di lotta alle ebbrezze, prevedere l’avvio sistematico delle prove Narcotest su strada, con ritiro immediato patente per i positivi e controverifica presso laboratori sanitari con l’obiettivo iniziale di almeno 500.000 controlli l’anno. Prevedere poi la certificazione in dettaglio della destinazione dei proventi delle sanzioni stradali ai sensi dell’art. 208 C.d.S. da parte delle amministrazioni statali e locali, con relativi tagli nelle assegnazioni statali per quegli enti locali o ministeri che omettono di comunicare la destinazione delle sanzioni. 6. Ripristino conteggio incidenti alcol e narco correlati nelle statistiche Istat, con specifica suddivisione tra feriti e feriti gravi. Inoltre verifica raccolta dati incidenti stradali con sistemi di riscontro con enti e associazioni competenti e di dimostrata esperienza. Con l’obiettivo della pubblicazione immediata dei dati che siano integrati con quelli delle Polizie Locali (che rilevano il 65% degli incidenti). 7. Verifica quantità contestazioni delle sanzioni a distanza ed estensione sistema controllo velocità con Tutor a tutte le autostrade e su- perstrade nazionali. Tutto il ricavo delle sanzioni dovrà andare all’ente proprietario della strada ai fini del miglioramento della struttura stradale e per il potenziamento dei sistemi destinati al miglioramento della sicurezza sulle strade e all’attività delle forze di polizia per il controllo stradale. Attivazione di un sistema per la notificazione differita ai veicoli con targa straniera che hanno commesso violazioni sul territorio nazionale, con l’istituzione di una banca dati delle violazioni al C.d.S. dei veicoli stranieri, non notificate o comunque non riscosse entro i 3 anni precedenti. Sistema di controllo e verifica anche a distanza della copertura assicurativa di un veicolo con l’attivazione delle procedure già previste e di ulteriori sistemi di contrasto. Sanzioni più severe per chi circola senza assicurazione. Confisca dei veicoli per chi circola con falsa assicurazione. 8. Previsione del congelamento degli aumenti biennali delle sanzioni del CdS se nel biennio precedente il numero degli incidenti e delle vittime della strada è diminuito per una percentuale pari o superiore alla media europea. 9. Istituzione di una commissione mista (assicuratori, associazioni consumatori e associazioni vittime della strada ecc.) per verifica del Fondo di garanzia delle vittime della strada in conseguenza delle liquidazioni di incidenti dovuti a piraterie stradali e delle “scoperture” assicurative. 10. Educazione stradale obbligatoria per tutte le scuole dalle elementari alle superiori con pacchetti di ore differenziati per quantità e materia. Foto Coraggio - archivio Asaps Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 9 Pirati della strada 2012: ecatombe di morti e feriti 130 vittime e 1.111 feriti, molti dei quali pedoni e ciclisti In aumento anche le “bandane rosa” mentre resta stabile il numero di stranieri coinvolti La Lombardia guida la classifica, chiusa dalla Valle d’Aosta I pirati della strada non recedono e, purtroppo, anche il 2012 ha rivelato inquietanti retroscena di un fenomeno che solo ASAPS, con il suo speciale osservatorio, tiene sotto stretto monitoraggio. Il numero di episodi analizzati, che si riferiscono solo ai casi di pirateria grave (per lesioni o per dinamica) è aumentato dell’11,9%, con 953 fughe rispetto alle 852 del 2011, anno che aveva fatto segnare un record assoluto di crescita (+45%): poiché è nel 2010 che gli effetti della crisi hanno iniziato a farsi sentire pesantemente nelle tasche degli italiani, non è possibile escludere che una delle ragioni che spingono molti conducenti a fuggire sia la mancanza di assicurazione. Ma, come vedremo, non solo, visto che anche l’alcol e la paura di perdere la patente restano moventi di prim’ordine. In ogni caso, il bilancio è pesante: 130 persone uccise (3 in più rispetto al 2011, pari al 2,4%) in 128 incidenti mortali, e1.111 feriti: nel 2011 gli accessi al pronto soccorso erano stati 995 (+11,7%). Le cause: l’alcol è un accelerante pericolosissimo in questi casi, se è vero che il 20,2% dei pirati (115 su 569 identificati) è risultato positivo all’etilometro: tra questi, 15 avevano assunto sostanze stupefacenti. Nei 128 episodi di pirateria mortale, l’autore aveva certamente bevuto (o assunto sostanze) nel 14,5% dei casi in cui è stato identificato poco dopo l’incidente. Si devono aggiungere poi tutti i pirati in cui l’autore è stato identificato a distanza di tempo per cui non è stato possibile effettuare la prova con l’etilometro (la stima totale si avvicina almeno al 40%). Le indagini, in casi di questo tipo, restano uno dei fiori all’occhiello degli organi di polizia stradale. A 569 dei 953 pirati, è stato dato un nome e un cognome nel giro di poche ore o pochi giorni (59,7%): di questi, 144 sono finiti in manette (25,3%) perché rimasti “latitanti” fino alla loro individuazione – senza che si siano messi a disposizione spontaneamente – e 425fuggiaschi sono denunciati a piede libero (74,7%). I dati dicono che la pirateria, contrariamente a quanto si sia portati a pensare, è un fenomeno principalmente diurno, visto che ben l’83,3% dei casi si è verificato in pieno giorno (794 eventi), mentre “solo” il 16,7%, vale a dire 159 episodi, ha avuto come teatro una strada buia. Gli inquirenti, ricostruendo gli eventi, hanno identificato 69 donne pi- 10 rata, il 12,1% del totale: l’incidenza delle “bandane rosa”, nel 2011, era stata lievemente inferiore, pari al 10% ma è più che raddoppiata rispetto al 2010 quando era solo al 5%. Resta invece purtroppo elevata, in piena linea col 2011, la percentuale dei pirati stranieri, quest’anno al 24,3%, contro il 24%della precedente rilevazione. Ma gli stranieri non sono solo carnefici: il 14,1% delle vittime (morti e feriti) infatti non è cittadino italiano. Le utenze deboli restano le più colpite: tra i 130 morti, nel 2012 ci sono 68 pedoni (367 i feriti) e 22 ciclisti (127 feriti). Questi dati forniscono un quadro solo leggermente diverso rispetto al 2011, positivo per i pedoni, che nel 2011 registrarono 72vittime – 4 in più – e negativo per i ciclisti, che nel precedente anno avevano fatto registrare 16 uccisioni, 6 in meno. Non ci soddisfa neppure il dato dei minori, coinvolti in 63 episodi (pari al 6,6%) con 2 vittime e 71 feriti. Le regioni più colpite dal fenomeno sono nell’ordine la Lombardia, con 155 episodi, il Veneto con 97, il Lazio con 84, l’Emilia Romagna e la Campania con 76 e 74 eventi, la Toscana con 69 e la Liguria con 67. Basilicata e Valle d’Aosta sono invece le regioni in cui il fenomeno registra il minor numero di casi, rispettivamente 4 e 3. L’identikit del pirata? Nella maggior parte dei casi, secondo l’Osservatorio il Centauro – ASAPS, si tratta ancora di uomini di età compresa tra i 18 ed i 45 anni (solo 69 le piratesse anche se in crescita), spesso – lo abbiamo visto - sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Uno su quattro è forestiero. In netta e preoccupante crescita i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false, un fenomeno che sta incrementando un altro effetto deteriore e pericoloso: le fughe all’alt della polizia, il cui dato in forte espansione è difficile da quantificare. Le pene per l’omissione di soccorso, peraltro, sono deboli: da tre mesi a tre anni. Questo reato, per l’impatto che ha sull’opinione pubblica, dovrebbe vedere processi veloci e condanne certe. Giordano Biserni Presidente ASAPS n. 160 Stragi del sabato sera Nel 2012 netto ridimensionamento Sono stati 362 gli incidenti gravi che hanno causato 203 morti e 636 feriti. In prevalenza al nord, ma il fenomeno cresce nelle regioni meridionali. Il sorprendente dato della Romagna dove le stragi hanno preso nome e dove sono quasi azzerate C i sarebbe subito da dire: una volta c’erano le stragi del sabato sera che riguardavano soprattutto i giovani. Sono state eliminate? No, ma sono state veramente ridimensionate e nelle notti del fine settimana muoiono più adulti che giovanissimi. Ma cosa intendiamo per Stragi del sabato sera? La loro caratteristica era costituita da incidenti mortali o gravi che avvenivano nelle notti del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica dalle 22 alle 6 del mattino e che coinvolgevano giovani conducenti. Pensate al sabato sera: pensate alle lunghe strade della bassa emiliana, della Romagna o del Triveneto. Pensate ai telegiornali a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ‘90, quando le mamme antirock (le ricordate?) sfidavano le lobby dei locali notturni costringendo le amministrazioni a far chiudere le balere alle due del mattino, anziché alle 4. A quei tempi la strage del sabato sera era un fenomeno preciso: auto di giovani che si schiantavano contro muri, alberi, altri veicoli. Le cause? Le solite: confidenza con l’alcol, stanchezza, velocità. E morti, tanti morti, tutti giovani. Oggi la strage del sabato sera è molto, molto ridimensionata. Anzi in molti fine settimana non esiste quasi più. Perché? Si è vinta una guerra? Si è vinta una battaglia? È più semplice: è cambiato il teatro operativo della contesa. È cambiato il nemico, è cambiata la tipologia di vittime. Cosa ha funzionato, cosa invece deve cambiare? Secondo l’osservatorio Il Centauro/Asaps, che tiene sotto analisi il fenomeno dal gennaio del 2012, il numero di incidenti classificabili come strage del sabato sera (intendendo quelle che avvengono nelle 16 ore maledette del venerdì e sabato notte, con almeno un giovane sotto i 30 anni fra i conducenti), ammonta a 362, con 203 morti e 636 feriti, ma non si tratta di tutti giovani. Se è vero che la presenza di alcol o droga è stata accertata solo nell’11% degli incidenti gravi, è anche vero che le fuoriuscite per sbandamento di un veicolo, che ha fatto tutto da solo, sono state ben 189, cioè il 52%. Questo è un dato che va a fissare inequivocabilmente il fattore legato quanto meno alla stanchezza dei giovani nelle notti del fine settimana. Il 50% dei sinistri, in quelle notti, è avvenuto sulle strade statali e provinciali, il 43% sulle strade urbane e solo il 7% sulle autostrade. Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale Foto di repertorio - archivio Asaps La collocazione geografica vede ancora la netta prevalenza al nord con 194 impatti pari al 53%, (50 in Lombardia, 46 in Emilia Romagna, 32 nel Veneto). Il 21% al centro con 75 episodi, (32 nel Lazio e 24 in Toscana) e il 26% al sud, con 93 schianti, proprio dove il fenomeno fino a qualche anno fa era praticamente inesistente, (27 in Sicilia e 23 in Puglia, 16 in Campania). Gli episodi plurimortali sono stati 20, le piraterie stradali sono state 26 (7%). In 270 episodi è stata coinvolta una vettura (75%) e in 88 sinistri una moto 24%. Nei casi residui altri veicoli. Un focus sulle tre province della Romagna, Rimini, Ravenna e ForlìCesena, dove il fenomeno prese corpo e nome negli anni ’80, ci dice che nel 2012 si sono contati “solo” 22 incidenti gravi che hanno causato 5 morti e 43 feriti. (10 incidenti a Forlì – Cesena con 3 vittime, 8 a Ravenna con una vittima e 4 Rimini con una vittima). Un ridimensionamento veramente sorprendente se si considera che in quei “mitici anni ‘80” in Romagna si contavano mediamente 4-5 vittime nelle notti di ogni fine settimana e non in un anno. Per capire l’evoluzione positiva del fenomeno basti ricordare che nel 2000 le vittime nelle due notti del fine settimana erano 917, nel 2011 nelle notti del venerdì e del sabato siamo scesi a 421, cioè 496 lenzuoli bianchi in meno stesi sotto i fari, con un calo del 54%. Se si considera che nel 2012 gli incidenti con il coinvolgimento di conducenti sotto i 30 anni, nelle notti del fine settimana hanno causato 203 vittime, si capisce come la sinistrosità grave riguardi oggi, per oltre il 50%, fasce d’età più adulte. Questa sorprendente e positiva evoluzione della sinistrosità delle notti del fine settimana certifica l’accettazione di un nuovo modello culturale, al quale anche l’ASAPS ha dato il suo contributo negli ultimi 20 anni. Le nuove e più severe norme, i decuplicati controlli con l’etilometro e le campagne come Brindo con prudenza della Fondazione ANIA con la Polizia Stradale, hanno dato i loro frutti. Ora si tratta di mantenere questi modelli e questa tensione, perché al minimo abbassamento della guardia la tendenza potrebbe tornare a far segnare cattivo tempo. Giordano Biserni Presidente ASAPS 11 Osservatorio il Centauro ASAPS sulle “Morti verdi” 2012 Finalmente in calo gli incidenti con i trattori agricoli. 336 quelli gravi in un anno (-18%), con 157 morti (-19%) e 224 feriti (-17%). Il 40% dei conducenti coinvolti sono anziani. Balza al primo posto l’Emilia Romagna con 40 incidenti, segue la Lombardia con 36, il Piemonte con 28, il Veneto con 25 e la Toscana con 24 Al sud la Campania con 22 D opo un 2010 con 338 incidenti, 176 morti e 221 feriti e un 2011 con 409 incidenti 194 morti e 271 feriti, i dati raccolti dall’Osservatorio il Centauro - ASAPS sugli incidenti che coinvolgono trattori agricoli nel 2012 fanno registrare finalmente una significativa inversione di tendenza. Il report dell’anno appena trascorso fa segnare 336 incidenti gravi (-18%), con 157 morti (-19%) e 224 feriti (-17%). C’è però da dire che in pratica le morti verdi sono ancora quasi la metà delle morti per incidenti in autostrada (338 vittime nel 2011 secondo Istat) e d’inverno i mezzi agricoli sono quasi fermi. L’analisi più approfondita ci consente di sapere che 244 dei 336 incidenti con trattori (73%), sono avvenuti nel territorio di elezione dei mezzi agricoli (campi, frutteti, boschi ecc.) e 92 sono avvenuti su stra- 12 da, (27%). Spesso si tratta di strade agricole, ma anche comunali o provinciali durante i transiti per il trasporto dei prodotti da un podere all’altro e nei depositi dei consorzi. Fra i 157 morti si contano 128 vittime fra i conducenti dei trattori (81%), mentre 3 erano i trasportati. Sono stati invece 26 i terzi coinvolti a terra o conducenti o occupanti di altri veicoli. Fra i 224 feriti i conducenti di trattori sono 146 (65%), i trasportati 8 e i terzi coinvolti 70. Ancora in numero rilevante gli episodi che vedono coinvolti gli anziani (gli over 65 per intenderci), che sono 135 pari al 40% del totale. Erano 156 nel 2011 (38% del dato complessivo di quell’anno) e 126 del 2010. Un dato quello del 2012 da considerarsi ancora molto significativo. Significativo il dato del numero delle donne coinvolte, 18 nel 2012. Erano state 23 nel 2011 n. 160 Osservatorio il Centauro ASAPS sulle “Morti verdi” 2012 e 13 nel 2010. Leggero calo degli stranieri coinvolti negli incidenti dei campi che sono stati 11 nello scorso anno contro i 13 del 2011 e i 23 del 2010. Fortunatamente nel 2012 si sono contati solo 4 bambini feriti. Ricordiamo che nel 2011 il dato fu veramente tragico con 6 bambini morti, 5 dei quali furono travolti a terra. La localizzazione geografica ci dice che 170 sinistri, pari al 50%, si sono verificati al nord, la stessa identica percentuale del 2011, 87 al centro Italia, 26% e 79 al sud, 23%. Fra le regioni balza al primo posto l’Emilia Romagna con 40 incidenti, segue la Lombardia con 36, il Piemonte con 28, il Veneto con 25 e la Toscana con 24. Al sud la Campania con 22. Nella parte bassa di questa classifica il Friuli Venezia Giulia con 12 il Molise e la Puglia con 9 incidenti, l’Umbria con 5 infine la Basilicata e la Valle d’Aosta con 1. Accogliamo con soddisfazione l’inversione di tendenza del 2012 rispetto all’anno precedente, sicuramente frutto di una maturata presa di coscienza di un fenomeno che sta allarmando le associazioni di categoria degli agricoltori, categoria già al limite nei margini di guadagno che non può rischiare la vita in questo modo. Ci ripetiamo. Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato che pesa enormemente sulla nostra agricoltura e vanno anche adottate efficaci misure di protezione per invertire questo assurdo trend, con strumenti di sicurezza attivabili sui mezzi stessi, oltre ad una sempre più necessaria formazione dei conducenti sui rischi che emergono nell’attività agricola con questi veicoli, infatti per questo è già prevista la graduale adozione di un una sorta di patentino che certifichi l’esperienza dei conducenti. I rischi del resto stanno tutti in queste cifre che, anche se finalmente in miglioramento, rimangono drammatiche. UFFICIO STUDI ASAPS Patenti richieste per la guida delle macchine agricole In relazione a quanto prescritto dall’art. 124 del Codice della Strada, per guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all’art. 116, comma 3, CdS e precisamente della: CATEGORIA VEICOLI A1 Per le macchine agricole e loro complessi che non superano i limiti di sagoma e di massa stabiliti per i motoveicoli (vedasi art. 53, comma 4, C.d.S.) ovvero • la larghezza m. 1,60 • la lunghezza m. 4,00 • l’altezza m. 2,50 • la massa complessiva 2,5 t e che non superino la velocità di 40 km/h B Per le macchine agricole con caratteristiche maggiori di quelle prescritte per la patente di categoria A1, comprese quelle eccezionali SANZIONI La guida di macchina agricola senza essere titolare di patente di guida o con patente di guida revocata o non rinnovata per mancanza di requisiti comporta l’applicazione della pena prevista dall’art. 116, commi 15 e 17, C.d.S. (ammenda da euro 2.257,00 a euro 9.032,00 e Fermo Amministrativo del veicolo per 3 mesi - la competenza è del Tribunale in composizione monocratica). Si applica inoltre la sanzione prevista dall’art. 116, comma 14, C.d.S. per incauto affidamento - sanzione amministrativa di euro 389,00). Laddove manchino anche i requisiti di età concorrono le sanzioni prescritte dall’art. 115 C.d.S.. Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 13 Sandro Benacchio, Storico Sovrintendente Capo della Sottosezione di Polizia Stradale di Palmanova e consigliere nazionale ASAPS, simbolo della professionalità della Specialità, lascia il servizio per riposarsi Il caloroso saluto dei colleghi, dei superiori, di Autovie e dell’ASAPS Da destra: il Sov.te Capo Sandro BENACCHIO, il Sost. Comm Andrea NUTTA Comandante, l’Ispettore Capo Mauro NOACCO Resp Uff P.G., l’Ispettore Capo Carlo PIRANEO Uff. Incidenti. Dietr,o in seconda fila, da sinistra: il Sovrintendente BERNIC Rino Uff Incidenti, il Sovrintendente Endi FILIPUTTI Uff. Polizia Giudiziaria, l’Ispettore Capo Paolo DEZZONI Uff. P.G., l’Ispettore Capo Andrea PECILE Uff. Segreteria S e c’è una bandiera che ha sventolato per tanti anni sulla caserma della Sottosezione Polizia Stradale di Palmanova, se c’è un testimonial in giacca blu della elevatissima qualità di quel reparto simbolo sulla prima linea autostradale, non si può sbagliare, il suo nome è Sandro Benacchio.Sì, Sandro da oggi ha dovuto salutare la sua seconda casa, la caserma di Palmanova, perché ha superato i limiti. Non quelli di velocità, ma quelli dell’età a quota anni 60.Tutta la sua caserma, tutti i suoi colleghi, comandante Andrea Nutta in testa, con i vertici di Autovie Venete, lo hanno salutato con una sorta di festa a sorpresa che gli hanno riservato accoglierendolo l’ultimo giorno di servizio, il 31 gennaio, schierati e con un lungo e caldo applauso, quello che si riserva ai campioni. Sandro, uomo non facile all’emozione, questa volta ha visto piegarsi un po’ l’ala del Centauro e il cuore è andato fuori giri. Il saluto corale dei colleghi e dei vertici di Autovie gli ha provocato una emozione immensa, per lui nuova, idescrivibile, anche per il messaggio di saluto del Direttore del Servizio e il discorso del Comandante della Sottosezione di Palmanova che con le loro parole, dettate dal cuore, lo hanno fatto commuovere, ma di una commozione di gioia per il sincero riconoscimento al suo lavoro prestato per 41 anni sulle strade e autostrade del Nord - Est. Caro Sandro il tuo saluto alla divisa col Centauro nella manica, mi provoca ulteriore nostalgia perché tu sei stato veramente una importante fetta della storia della Polizia Stradale. Io dopo quella grandissima festa che ti hanno fatto i tuoi colleghi, dal comandante in giù e lo stesso staff delle Autovie Venete, col mio saluto posso essere solo un comprimario che però, con tutto lo staff Asaps, ti stima tanto e ti vuole molto bene! Ci vorrebbero 10 pagine per descrivere anche quello che hai fatto tu per l’ASAPS, fin dal primo quarto d’ora quando, nei primi anni ‘90, non era per niente facile dare fiducia ad una sigla sconosciuta, creata da un gruppo di stradalini della Romagna. Tu non hai avuto esitazione e ti sei buttato a capofitto anche nell’associazio- 14 ne ed è stato, quello con te, un rapporto veramente costruttivo. Quante testimonianze mi hai dato sulle dinamiche delle autostrade che presidiavi. Quanti interventi per incidenti gravi mi hai descritto (ricordo ancora quello delle ragazze al ritorno all’alba da un locale della notte, protagoniste di un tragico testa coda, con una di loro, non cinturata, espulsa dal lunotto posteriore). Sei stato e sei un grande, caro Sandro, e sono stato onorato ed orgoglioso di averti conosciuto e apprezzato in questi anni in cui sei stato una vigile vedetta della sicurezza nel passaggio Nord - Est e nostro referente e consigliere nazionale sempre pronto ed efficacissimo! Ora però hai girato solo pagina. Anzi noi ci guadagniamo perché avrai ancora più tempo per dedicarti alla divulgazione dell’ASAPS. Qui, dalla sede forlivese dell’associazione, Sandro ti diciamo tutti col cuore: grazie! Ora ti aspettiamo per la prossima assemblea generale, non avrai più bisogno di far sistemare i turni per venire qui in Romagna.La Stradale tutta, l’ASAPS e lasciamelo dire - gli automobilisti e la gente comune ti devono molto. Un abbraccio. Il Sovrintendente Capo Sandro Benacchio nell’ultimo giorno di servizio alla Sottosezione di Palmanova n. 160 Sezione Polizia Stradale di Teramo - Distaccamento di Pineto L’accorato e disperato appello dell’Assistente Capo Piero Scarpone la cui figlia lotta contro un grave male: raccogliamo un invito alla solidarietà V orremmo non dover parlare di queste cose perché il dolore ferisce e lascia cicatrici profonde nell’animo di chi è animato da spirito di solidarietà. La Redazione ASAPS raccoglie la preghiera e l’accorato appello di un padre, l’Assistente Capo della Polizia di Stato Piero Scarpone, in servizio presso il Distaccamento di Pineto della Stradale di Teramo.Attraverso noi vuole arrivare a tutti i colleghi delle forze di polizia e non solo per spiegare che “purtroppo lassù qualcuno ha decretato un triste destino per mia figlia Silvia, sedici anni compiuti”. Silvia è ricoverata presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per una grave neoplasia ossea (Sarcoma di Ewing) che colpisce meno di 100 persone in un anno. È in trattamento chemioterapico intenso e la famiglia, ovviamente, ha seguito la giovane figlia in questa triste esperienza troppo grande e troppo forte per una ragazza così giovane. Nella lettera pervenuta in Redazione Piero, con grande dignità afferma che “la devastazione interiore personale si associa alla devastazione economica che ne deriva”. Per stare vicino a Silvia la famiglia ha preso in affitto un piccolo appartamento a Milano e i costi, uniti a quelli dei viaggi per tornare a casa, cominciano a gravare in maniera importante nel bilancio. Piero, però, afferma che questa lettera “non vuole essere una richiesta di contanti o di un aiuto finanziario, ma solo ed esclusivamente una nota informativa per tutti i colleghi che continuano a telefonare dimostrandomi la loro solidarietà ed esprimendo la loro volontà di fare qualcosa”. Come Redazione raccogliamo l’appello e pubblichiamo comunque le coordinate bancarie del collega Piero affinché coloro che intendono condividere il dolore di questa persona possano concretamente dare una mano a questa famiglia provata dal dolore e dai sacrifici.Piero Scarpone ha acceso il proprio conto corrente presso la Banca dell’Adriatico filiale di Casoli di Atri (TE) e le coordinate bancarie (IBAN) sono le seguenti: IT54 X057 4876 7500 7400 000832T Piero conclude la lettera affermando che le indicazioni riportate sono “per quelli che vogliono fare qualcosa, perché altro né io né loro potremmo farlo ma solo LUI che è più in alto di tutti noi potrà e sarei grato a tutti se, unitamente al gesto, uniste una preghiera per mia figlia che combatte la sua battaglia per la vita come una leonessa: che Dio vi Benedica”. Non ci sentiamo di aggiungere altro se non “Forza Silvia e forza Piero!. Oltre le preghiere vedrete un segno tangibile dell’affetto e della solidarietà che la famiglia della Polizia e delle altre divise sapranno mostrarvi in maniera tangibile. E’ deceduto Vittorio Chinelli Storico comandante del Distaccamento Polizia Stradale di Stradella (PV) dal 1999 al 2011 S i è spento dopo una veloce malattia Vittorio Chinelli, storico comandante del Distaccamento Polizia Stradale di Stradella (PV) dal 1999 al 2011, quando aveva raggiunto l’età della pensione. La malattia fatale si è presentata subito dopo che aveva lasciato il servizio e anche un combattente come Vittorio si è dovuto arrendere. Vittorio Chinelli Ispettore Superiore della Polizia di Stato, da sempre nella Stradale, dal 1989 aveva comandato la Squadra di PG della Sezione Polizia Stradale di Pavia fino all’assunzione del comando di Stradella nel 1999. Vittorio, nominato Cavaliere della Repubblica e PM onorario presso il Tribunale, era stato da sempre associato all’ASAPS e aveva sostenuto la nostra associazione fin dalla nascita, con una grande attenzione alla sicurezza stradale, per questo si era impegnato più volte nell’organizzazione del progetto ICARO. Un vero Centauro e appassionato del suo lavoro, lascia la moglie e i fratelli. Alla famiglia di Vittorio, la nostra partecipazione al dolore per questa prematura scomparsa, ai colleghi di Stradella e Pavia il nostro fraterno e solidale abbraccio. L’Isp. Sup. SUPS Vittorio Chinelli Giordano Biserni Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 15 Libri L’agenda ASAPS della sicurezza stradale 2013 Anno nuovo Agenda nuova per i soci Asaps 2013 Nuova anche graficamente, cambia la copertina, cambiano i contenuti con una grande novità. L’Agenda 2013 contiene infatti una guida pratica per i casi di Pirateria stradale e sulle contravvenzioni con informazioni su: notifiche, ricorsi, sanzioni accessorie, punti patente, rateizzazione, cartelle esattoriali. Anche per il 2013 l’Agenda è corredata col CD contenente “i vostri quesiti” con 3.000 domande e risposte sui temi del CdS e della circolazione. Il CD contiene anche il testo del Codice della Strada e Regolamento del 2012, aggiornabili, da gennaio 2013, con le nuove sanzioni e le modifiche del D. Lgs. 59/2011. 41-64_cent_161 .indd 63 25/09/12 10 ASAPS - Campagna iscrizioni 2013 7.060 vittime della strada nel 2000, 3.800 nel 2011 Anche l’ASAPS ha contribuito a fare la differenza! Il viaggio per la sicurezza stradale continua, CON VOI ! Parte una campagna ricca di sorprese per i soci ASAPS 2013 con tanti omaggi e agevolazioni: - Due nuovi testi compresi nella quota iscrizione, - L’accesso gratuito alla banca dati ARONNE - La possibilità di porre quesiti sul codice della strada e tutte le regole del trasporto pesante e di avere risposte in tempo reale - L’assicurazione Unipol in caso di ricovero per infortuni L’opportunità di integrare le quote iscrizione con la richiesta del nuovo berrettino ASAPS con il tricolore nella visiera o il K-way con il logo ASAPS. Inoltre potranno essere richiesti i vari testi degli anni precedenti fino ad esaurimento. E’ confermata la convenzione con Guidare e Pilotare, Il socio oltre alla vetrofania riceverà la nuova tessera ASAPS 2013 che lo identificherà come sostenitore della sicurezza con la nuova Safety Card Ecco i testi per i soci 2013 • PRONTUARIO DEL CODICE DELLA STRADA E DELLE LEGGI COMPLEMENTARI Prontuario tecnico-operativo annotato delle violazioni alla circolazione stradale a cura di Franco Medri • LE FRODI ASSICURATIVE Edizione 2013 Iscriviti all’ASAPS e diventa ufficialmente Sostenitore della sicurezza stradale con la tua Safety Card 2013 Guida pratica sul controllo della documentazione assicurativa e sulle frodi in campo assicurativo a cura di Raffaele Chianca e Gianluca Fazzolari NUOVA EDIZIONE 2013 41-64_cent_160 .indd 43 04/09/12 11:09 Giurisprudenza Morte di un figlio in un incidente: danno non patrimoniale va personalizzato di: Franco Corvino eventuali conseguenze non patrimoniali ulteriori, ove ricorrano gli estremi del pregiudizio morale, esistenziale, estetico, ecc. e sempre che tali aspetti possano considerarsi provati o risultino anche presuntivamente provati o comunque attendibili. Nello specifico i giudici di merito hanno liquidato il danno biologico nella misura corrispondente esclusivamente alla malattia accertata dal c.t.u., ma non hanno personalizzato il danno riportato dai genitori della vittima con la valutazione dell’altra voce del danno biologico, al quale va riconosciuta portata tendenzialmente omnicomprensiva. Nulla, invece, spetta ai fratelli della vittima in merito al danno biologico, in quanto, a differenza dei genitori, per i fratelli non era stata dimostrata l’esistenza di una vera e propria malattia causata dal decesso del defunto. da noiconsumatori.org Lombardia Cassazione: non risarcibile infortunio in bici nel tragitto casa-ufficio La Corte di Cassazione, III sez. civ., nella sentenza in argomento, sancisce il principio peraltro già affermato dalle Sezioni Unite (Cass., SU, n. 26972/2008) che in materia di risarcimento danni, in caso di lesione di un diritto fondamentale della persona, la regola, secondo la quale il risarcimento deve ristorare interamente il danno subito, impone di tenere conto dell’insieme dei pregiudizi sofferti, ivi compresi quelli esistenziali, purché sia provata nel giudizio l’autonomia e la distinzione degli stessi, dovendo il giudice, a tal fine, provvedere all’integrale riparazione secondo un criterio di personalizzazione del danno, che, escluso ogni meccanismo semplificato di liquidazione di tipo automatico, tenga conto, pur nell’ambito di criteri predeterminati, delle condizioni personali e soggettive e della gravità della lesione e, dunque, delle particolarità del caso concreto e della reale entità del danno.Di conseguenza quando il fatto illecito sia astrattamente configurabile come reato la vittima avrà diritto al risarcimento del danno non patrimoniale scaturente dalla lesione di qualsiasi interesse della persona tutelato dall’ordinamento; più in particolare, spetta alla vittima il risarcimento del danno non patrimoniale nella sua più ampia accezione, compreso il danno morale e altri tipi di pregiudizi non patrimoniali ed in quest’ultimo caso, tuttavia, di esso il giudice dovrà tenere conto nella personalizzazione del danno biologico, mentre non ne è consentita una autonoma liquidazione. In particolare, la Suprema Corte sostiene che il danno non patrimoniale di cui all’art. 2059 cod. civ., costituisce un’unica voce di danno, che è però suscettibile di atteggiarsi con varie modalità e secondo molteplici aspetti, nei singoli casi: dal danno biologico, medicalmente accertabile, alle sofferenze fisiche ed emotive che concretizzano il c.d. danno morale; ai pregiudizi di carattere estetico od alla vita di relazione, al c.d. danno esistenziale, ecc. Nel caso di specie, quindi, in cui il fatto illecito ha causato un danno biologico, all’importo determinato in risarcimento di tale voce di danno deve essere aggiunta una somma idonea a compensare le 20 L’infortunio accaduto al lavoratore che va al lavoro in bicicletta non può essere considerato infortunio “in itinere”, dunque non è risarcibile. Lo ha sancito la Cassazione, ricordando che se il percorso casa-ufficio è coperto dal bus, il lavoratore può tranquillamente prendere il mezzo pubblico, portatore di maggiore comodità e di minore disagio. In questo modo, la sezione Lavoro - sentenza 7970 – ha respinto il ricorso di Matilde D., impiegata milanese, che il 5 agosto di nove anni fa ebbe un incidente stradale mentre percorreva in bici il percorso dalla casa all’ufficio. Una caduta per la quale la lavoratrice aveva ottenuto l’ok all’indennizzo dal Tribunale di Milano. Matilde D. ha perso il risarcimento nel settembre 2010 su decisione della Corte d’appello di Milano che ha accolto la lamentela dell’Inail sulla base del fatto che la signora non aveva dimostrato la necessità dell’utilizzo della bici tanto più che il tragitto era coperto dal bus. Contro il no al risarcimento, Matilde D. ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che il giudice di merito non aveva tenuto in debita considerazione le condizioni di salute e familiari che consigliavano l’uso della bicicletta al posto del mezzo pubblico. Piazza Cavour ha bocciato il ricorso della lavoratrice e ha evidenziato che in maniera logica il giudice del grado precedente ha fatto notare che il percorso dall’abitazione al luogo di lavoro era in pieno centro urbano e servito da mezzi di trasporto pubblico, anche su rotaie, che viaggiavano su corsie preferenziali. La stessa Corte - ha annotato ancora la Cassazione - con motivazione adeguata e logica ha fatto presente che l’utilizzo del mezzo pubblico avrebbe potuto fare conseguire alla lavoratrice maggiore comodità e minore disagio nel conciliare esigenze lavorative e familiari. da liberoquotidiano.it n. 160 Giurisprudenza Cassazione: non risarcibile infortunio in bici nel tragitto casa-ufficio Il reato è nel contenuto della frase pronunciata e nel significato che viene attribuito. Dunque, se si usa il termine ‘cafone’ in mezzo al traffico per mandare “a quel paese”un automobilista che blocca la strada, è legittimo e non va condannato ROMA – Sei un cafone è un’offesa, anzi no. La Cassazione, intervenendo di volta in volta sulle liti che degenerano, spiega quando apostrofare qualcuno con il termine cafone non è politically correct. E così, mentre gli ermellini ammettono ampi margini di tolleranza quando il ‘cafonal’ viene evocato in mezzo al traffico, sono inflessibili sul termine e lo bollano come offesa indifendibile se viene utilizzato come sinonimo di ‘maleducato’. Dunque, se lo si usa in mezzo al traffico per mandare ‘a quel paese’ un automobilista che blocca la strada, cafone è legittimo e non va condannato. Ci sono, invece, casi in cui apostrofare qualcuno dandogli del cafone è offensivo al di là “delle intenzioni inespresse dell’offensore”. In questo caso scatta anche la condanna per il danno morale patito. A beneficiare del via libera al cafone un 30enne di Cagliari che era finito sotto processo per ingiuria per aver dato del ‘cafone’ ad un automobilista che, parcheggiando male, aveva bloccato il passaggio. Per la Cassazione, “l’ingiuria, se provocata da fatto ingiusto” merita tutte le attenuanti senza escludere l’assoluzione. Tutt’altra sorte ha avuto una 38enne abruzzese che ha dato del ‘cafone’ ad un agente di polizia dopo che le aveva chiesto i documenti. La ragazza, ricostruisce la sentenza della Quinta sezione penale, era intervenuta in un giardino pubblico, chiamata dal padre cardiopatico che aveva avuto un malore mentre portava a passeggio il cane dopo avere assistito ad una caduta accidentale di una bambina. Sul posto era arrivato anche un agente di polizia che aveva chiesto alla ragazza di esibire i documenti. Cosa che non era avvenuta perché, come ha spiegato la difesa di C. G., la ragazza aveva cercato di soccorrere il padre. Da qui le frasi al poliziotto ‘cafone’, ‘maleducato’. Seguito da un ti faccio vedere io. Tre espressioni dette in un momento di concitazione che sono costate a C.G. una condanna per ingiuria e minaccia con tanto di risarcimento del danno morale all’agente, quantificato in mille euro. Vana la difesa in Cassazione volta a segnalare che il termine ‘cafone’ non poteva essere considerato di portata offensiva dato anche il contesto. Piazza Cavour ha osservato che “in tema di ingiuria, il criterio a cui fare riferimento ai fini della ravvisabilità del reato è il contenuto della frase pronunciata e il significato che le parole hanno nel linguaggio comune, prescindendo dalle intenzioni inespresse dell’offensore, come pure dalle sensazioni puramente soggettive che la frase può avere provocato nell’offeso”. da quotidiano.net Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale Massimario di Legittimità e di merito Obbligo di cronotachigrafo - Utilizzazione di foglio di registrazione appartenente ad altro conducente Sanzionabilità. Obbligo di cronotachigrafo - Utilizzazione di foglio di registrazione appartenente ad altro conducente – Sanzionabilità. In tema di violazioni connesse al prescritto uso del cronotachigrafo, alla luce della disciplina recata dall’art. 179, comma 2, cod. strada e dal Regolamento CEE n. 3821/85, di cui la citata norma costituisce attuazione, il conducente del veicolo è tenuto ad utilizzare soltanto il proprio foglio di registrazione (il quale, secondo quanto si evince dall’art .16 di detto Regolamento, è documento necessariamente individuale), sicché potrà legittimamente configurarsi il caso di utilizzo di diversi veicoli provvisti di cronotachigrafo da parte dello stesso conducente munito della propria scheda di registrazione, ma non già la diversa ipotesi di guida dello stesso veicolo da parte di diversi conducenti che utilizzino un’unica scheda di registrazione. Ne consegue che la sanzionata fattispecie di mancato inserimento del foglio di registrazione è integrata non solo dal mancato utilizzo a detto fine del foglio di registrazione proprio del conducente, ma anche dalla utilizzazione (come nella specie) di un foglio di registrazione appartenente ad altro conducente. (Cass. Civ., Sez. II, 15 giugno 2010, n. 14440) [RIV-1105P421] - Art. 179 Violazione prevista dall’art. 93, comma settimo, c.s. - Circolazione di veicolo già immatricolato e provvisoriamente radiato dalla circolazione Assimilabilità alla condizione del veicolo non ancora immatricolato. In tema di sanzioni amministrative accessorie, la confisca obbligatoria - come prevista dall’art. 21, comma terzo, della legge n. 689 del 1981, nel testo risultante a seguito della declaratoria di parziale incostituzionalità per effetto della sentenza n. 371 del 1994 della Corte costituzionale - consegue nella sola ipotesi, contemplata dall’art. 93, comma settimo, cod. strada, in cui il veicolo non sia stato immatricolato, alla quale, pertanto, non può essere assimilata la situazione in cui il veicolo, già immatricolato, si venga a trovare nella condizione di provvisoria radiazione dalla circolazione ma con possibilità di reimmatricolazione, che sia poi effettivamente avvenuta. (Nella specie, alla stregua dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, ha annullato la confisca di un veicolo colto in circolazione con targa estera, già immatricolato in altro paese e temporaneamente radiato dalla circolazione, ma, poi, successivamente reimmatricolato in Italia anteriormente alla scadenza di validità dell’originaria immatricolazione) (Cass. Civ., Sez. II, 10 giugno 2010, n. 13990) [RIV-1105P21] - Art. 93 21 Giurisprudenza Cause di esclusione della responsabilità - Stato di necessità – Prova. In tema di opposizione a sanzione amministrativa irrogata a seguito di violazione dell’art. 142, comma 9, cod. strada, non vale ad escludere la responsabilità del conducente l’invocato stato di necessità dovuto all’esigenza di rispettare i tempi di una consultazione medica conseguente ad un malore lamentato da un passeggero, qualora l’opponente non abbia provato - essendone onerato per effetto dell’applicazione delle regole penalistiche sullo stato di necessità, alle quali occorre fare riferimento anche ai fini previsti dall’art. 4 della legge n. 689 del 1981 - l’imminente pericolo di vita del passeggero medesimo e l’impossibilità di provvedere diversamente alla salvezza di quest’ultimo. (Cass. Civ., Sez. II, 14 giugno 2010, n. 14286) [RIV-1105P422] - Art. 142 Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a pignoramento o a sequestro - Sottrazione. Veicolo sottoposto a sequestro amministrativo - Circolazione abusiva - Reato ex art. 334 c.p. e illecito amministrativo ex art. 213 c.s. - Concorso - Esclusione - Sussistenza del solo illecito amministrativo solo nel caso in cui la condotta non sia sintomatica di una di quelle di cui all’art. 334 c.p.. Nella condotta del proprietario e/o custode del veicolo oggetto di sequestro amministrativo, ai sensi dell’art. 213 c.s., che circoli abusivamente con lo stesso, è ravvisabile la sola violazione amministrativa prevista dal comma 4 del medesimo art. 213, e non anche il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro di cui all’art. 334 c.p., a meno che la circolazione abusiva non sia sintomatica di una delle predette condotte di cui al citato art. 334 c.p.. (Tribunale Penale di Gela, 12 ottobre 2011, n. 449) [RIV1112P1039] - Art. 213 c.s. Depenalizzazione - Accertamento delle violazioni amministrative - Contestazione - Non immediata Art. 201, comma 1 bis, lett. f), c.s. - Mancato utilizzo dei dispositivi per rilevamento a distanza delle violazioni di cui all’art. 4 L. n. 168/02 – Legittimità della contestazione differita - Esclusione. Non è legittimo invocare l’art. 201, comma 1 bis lett. f), c.s. quale motivo per la mancata contestazione immediata, allorquando risulti che, in verità, l’accertamento non è stato effettuato con i dispositivi per il rilevamento “a distanza” (tipo “tutor” e simili) di cui all’art. 4 L. n. 168/02. (Tribunale Civile di Torino, Sez. III, 28 luglio 2011, n. 5171) [RIV1112P1042] - Art. 201 c.s. 22 di: Franco Corvino Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti dell’assicuratore. In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile automobilistica, nel giudizio promosso dal danneggiato contro l’assicuratore con azione diretta, ai sensi dell’art. 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile “ratione temporis”), deve essere chiamato in causa come litisconsorte necessario - a norma dell’art. 23 della stessa legge n. 990 - il responsabile del danno, che va individuato nel proprietario del veicolo assicurato indicato come responsabile del fatto. (Cass. Civ., Sez. III, 14 dicembre 2010, n. 25238) [RIV1112P1045] - Art. 193 Accertamento delle violazioni amministrative Contestazione Verbale. In tema di violazioni del codice della strada, il “dies a quo” del termine di 150 giorni per la notifica del verbale di contestazione dell’infrazione nel caso in cui il destinatario abbia mutato residenza provvedendo a far ritualmente annotare la relativa variazione (con l’indicazione dei dati relativi ai veicoli di appartenenza) soltanto negli atti dello stato civile e non anche nel Pubblico Registro Automobilistico decorre dalla data di annotazione della variazione di residenza negli atti dello stato civile, a nulla rilevando che l’interessato non abbia provveduto a far annotare la variazione anche nel Pubblico Registro Automobilistico. Ne consegue che deve ritenersi intempestiva la notifica del predetto verbale quando siano trascorsi più di 150 giorni dalla annotazione all’anagrafe del cambio di residenza del trasgressore (corredata dell’indicazione dei dati relativi ai veicoli di appartenenza), ma meno di 150 dalla relativa annotazione nel P.R.A. o nell’Archivio Nazionale Veicoli. (Cass. Civ., Sez, Un. 9 dicembre 2010, n. 24851) [RIV1112P1045] Artt. 94 - 201 Applicazione delle sanzioni - Autorità competente Sospensione della patente di guida. A seguito della modifica dei criteri di competenza territoriale relativi alle sanzioni amministrative in materia di stupefacenti, il nuovo testo dell’art. 75, commi 4 e 13, del d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309 - così come modificato dall’art. 4 ter del decreto legge 30 settembre 2005, n. 272, convertito, con modifiche, dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49 - ha stabilito che il prefetto competente ad irrogare le sanzioni amministrative in materia di stupefacenti (nella specie, sospensione della patente di guida) e, di conseguenza, l’autorità giudiziaria davanti alla quale radicare l’eventuale opposizione, sono quelli del luogo di residenza o, il luogo dove è stato commesso il fatto solo nel caso in cui la residenza e il domicilio siano sconosciuti. Tale scelta è in linea con la finalità della disciplina normativa la quale, non avendo uno scopo meramente punitivo, configura una relazione protratta per un congruo termine tra l’amministrazione e l’interessato che, per essere adeguata alle concrete condizioni di vita del soggetto, va necessariamente instaurata nel luogo di residenza attuale del destinatario della sanzione e non in quello in cui è stato accertato il fatto. (Cass. Civ., Sez. II, 14 ottobre 2010, n. 21236) [RIV1112P1045] - Art. 75 DPR 309/1990 n. 160 Giurisprudenza Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 23 di: Ernesto Forino I Vostri Quesiti In caso di ciclista è prevista la decurtazione dei punti dalla patente? Gentile Redazione, volevo sapere come procedere in caso di un ciclista che incorre negli articoli 186 e/o 187: vi è anche la sottrazione punti oppure no in base alla legge del 2010? Grazie e buonlavoro. email-Noceto (Pr) Le modifiche apportate con la legge 120/2010 hanno abrogato la possibilità di applicare sanzioni accessorie o decurtazioni punti nell’ipotesi in cui la violazione sia commessa alla guida di veicolo NON a motore. Resta la segnalazione per la revisione della patente anche nel caso di guida di velocipede, non essendo questa una sanzione accessoria. (ASAPS) Qual è l’esatta procedura per eseguire notifiche di verbali commessi con autoveicoli immatricolati all’estero? Spettabile ASAPS, questo Comando sta gestendo un’apparecchiatura autovelox in postazione fissa; nell’ultimo periodo si è potuto notare un notevole incremento delle infrazioni commesse da autoveicoli con targa straniera, in particolare dell’Est Europa (Romania, Bulgaria, Polonia, ecc).Qual è l’esatta procedura da seguire per arrivare all’identificazione del proprietario del veicolo ed alla notifica del verbale? Ringrazio per il prezioso lavoro svolto. email-Vercelli Certamente la soluzione migliore sarebbe prevedere alla contestazione immediata con conseguente applicazione speciale procedura sanzionatoria ex articolo 207 C.d.S.. Qualora sia necessario effettuare ricerche per le visure, ogni Stato ha le sue regole ed accordi. Per quelli indicati nel quesito: • ROMANIA • BULGARIA • POLONIA, 24 non sono previsti specifici accordi, per cui occorre procedere tramite autorità consolare o Interpol. (ASAPS) Le spese di un ricorso al GdP possono essere addebitate, in caso di vittoria, all’organo che ha effettuato la contestazione? Salve, volevo avere delle delucidazioni in merito ai ricorsi al Giudice di Pace. Se effettuo un ricorso avverso un V.C. al C.d.S. e questo ricorso viene vinto, le spese sostenute per il ricorso, possono essere addebitate all’organo che ha effettuato la contestazione? Se sì, in che modo e in base a quale regola? Grazie del vostro prezioso aiuto che date a tutti noi. email-Cecina (Li) Rientra nella più ampia discrezionalità del Giudice di Pace decidere di riconoscere ed in che misura le spese oppure di ritenerle compensate tra le parti. (ASAPS) I veicoli autorizzati al NCC (noleggio con conducente) possono effettuare servizio taxi? Le autovetture che effettuano servizio di piazza di noleggio con conducente, possono esporre la scritta Taxi (ad esempio su pannelli amovibili sul parabrezza)? E’ d’obbligo il simbolo a forma di scudetto NCC nella parte posteriore della targa? Chi esercita il NCC può effettuare anche il servizio Taxi? Si può contestare l’art. 86? Grazie. email-Voghera (Pv) In riferimento a quanto esposto nel quesito, si rappresenta quanto segue: n. 160 1) la scritta TAXI può essere messa solo sui veicoli che effettuano tale servizio; 2) lo scudetto riportante la scrittura NCC è obbligatorio sui veicoli che effettuano tale servizio 3) è legittimo contestare l’art. 86 solo se si accerta che un veicolo viene destinato a servizio di TAXI senza avere il prescritto titolo autorizzativo. (ASAPS) Scuolabus di proprietà di persona fisica Come si deve assicurare? Controllo ad un furgoncino (immatricolato atv per 9 posti), che effettua servizio Scuolabus con pubblicità della scuola medesima, di proprietà di persona fisica, con assicurazione a persona fisica: uso diverso? Ci vuole il cap? Come procedere per un giusto controllo e quali le sanzioni? email-Frattamaggiore (Na) In riferimento a quanto esposto nel quesito, si ritiene applicabile la violazione di cui all’art. 85 C.d.S. trattandosi di una forma di noleggio con conducente NCC. Per la guida dei veicoli con destinazione noleggio con conducente NCC è richiesto il certificato di abilitazione professionale (CAP) di tipo KB trattandosi di veicoli di categoria M1 (fino a 9 posti compreso il conducente). (ASAPS) Un veicolo immatricolato uso proprio può essere ceduto ad una cooperativa con contratto “usufrutto gratuito”? una cooperativa? Si precisa che la cooperativa ha i requisiti necessari (cm da visura camerale). 2) Al conducente basta la patente B con C.A.P. KB. 3) Sul veicolo deve esserci l’estintore e la cassetta di Pronto soccorso cm x i scuolabus? email-San Lucido (Cs) In riferimento a quanto esposto nel quesito, si ritiene che il veicolo di cui trattasi non può essere ceduto in comodato gratuito per una finalità di trasporto persone che viene effettuata dietro corrispettivo. Il veicolo in questione, per essere utilizzato come NCC, dovrebbe essere immatricolato ad USO TERZI DA NOLEGGIO CON CONDUCENTE ed il conducente, oltre alla patente di guida di categoria B deve essere munito anche di CAP (solo per gli autobus è previsto l’estintore, ecc.). (ASAPS) Pneumatici estivi di misura diversa da quella indicata nel libretto: che articolo contestare? Quale articolo contestare ad un’automobilista che circola con pneumatici estivi di misura diversa da quelle indicate nel documento di circolazione? Grazie. email-Agugliano (An) Se sono fra i tipi previsti dalla scheda tecnica di omologazione del veicolo in questione: nessuna violazione. Diversamente articolo 78 C.d.S. (ASAPS) Un Comune intestatario di veicolo di massa a p.c. di kg. 3300, posti 8+1, immatricolato Autovettura per trasporto di persona uso proprio, può cedere il suddetto veicolo con contratto Usufrutto gratuito per trasporto Urbano zone rurali ad Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 25 Scrivono di Noi Polizia Autostradale di Cassino Villorba (TV) Nella giornata di martedì 8 gennaio, durante un normale servizio di controllo autostradale, gli uomini della Polizia Stradale di Cassino, unitamente al personale della Squadra Mobile di Napoli, hanno fermato nel tratto del Comune di Castrocielo (FR) una vettura che, agli occhi degli operatori, appariva sospetta. Hanno aspettato fino all’Area di Servizio Casilina Est dove, con tutte le cautele che la situazione richiedeva, gli uomini della Stradale hanno intimato l’alt al conducente dell’Opel Meriva. Il giovane, un 23enne originario di Napoli, si mostrava nervoso e restio alle richieste dei poliziotti che, in questo modo, vedevano rafforzati i loro il sospetti. Sono passati quindi alla perquisizione personale che non ha dato frutti, mentre invece l’ispezione accurata dell’automobile ha fatto capire che veramente qualcosa nell’auto e nell’atteggiamento del guidatore non andava. Sotto il sedile anteriore destro gli uomini della Stradale di Cassino e della Questura di Napoli hanno rinvenuto una busta con all’interno dei panetti di sostanza che, ad una prima indagine, sembrava essere hashish. Continuando la perquisizione è stata trovata una grossa borsa nascosta nel bagagliaio che conteneva altri panetti della stessa sostanza. La persona fermata non ha dato spiegazioni né sulla provenienza della merce e neppure sull’eventuale destinazione ed è stato quindi accompagnato presso gli uffici per effettuare le dovute verifiche. Intanto presso il Posto di Segnalamento e documentazione di Polizia Scientifica del locale Commissariato le analisi di laboratorio hanno stabilito che la sostanza contenuta in ciascuno degli ottantatre panetti rinvenuti era veramente hashish, per un peso complessivo di oltre 50 kilogrammi e si procedeva, quindi, al regolare sequestro. Il 23enne originario di Napoli è stato dichiarato in arresto e, dopo le formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Cassino. Partendo da un semplice controllo, compito svolto quotidianamente dalle pattuglie della Stradale, è stato così possibile fermare il traffico di un’ingente quantità di droga e iniziare conseguentemente ulteriori indagini per verificare sia la provenienza, sia la destinazione della droga che continua ad “avvelenare” un mercato che purtroppo non conosce crisi, se non quella provocata da brillanti operazioni come questa appena raccontata. (ASAPS) Agente “detective” incastra un pirata della strada che aveva travolto in auto un anziano ciclista e viene insignita con l’onorificenza per meriti speciali. Il 23 novembre a Vicenza, nel corso della nona Festa regionale della polizia locale, è stata premiata l’agente Patrizia Scotton, in servizio al Comune di Villorba. Il riconoscimento arriva in un anno particolare per la vigilessa, che nel 2012 festeggia il venticinquesimo con la divisa. Sono stati i colleghi, coordinati dal comandante Riccardo Sutto, a segnalare alla Regione la dedizione dell’agente Scotton in una particolare indagine in cui servivano non solo professionalità, ma anche costanza, fiuto, intuito. Alla fine di marzo del 2011, un settantenne in bici era stato centrato da un’auto mentre pedalava lungo via Volta, nella zona industriale di Villorba. L’uomo era stato urtato dallo specchietto del veicolo ed era finito rovinosamente a terra, riportando varie ferite. Nell’urto, lo specchietto si era rotto ed era rimasto sull’asfalto. Nonostante il settantenne fosse ferito, l’automobilista aveva ingranato le marce. Il ciclista era riuscito a memorizzare che l’auto pirata era di colore scuro, mentre un altro automobilista di passaggio, testimone dell’incidente, aveva riferito agli agenti della polizia locale che si trattava di una Golf grigio scuro, ultimo modello. Ed è a questo punto che l’agente Scotton ha sfoderato doti da detective. Attraverso i resti dello specchietto e le testimonianze, era riuscita a individuare con esattezza il modello del veicolo pirata. Per rintracciare l’auto incidentata, la polizia locale di Villorba aveva interpellato le concessionarie e le carrozzerie che lavorano con la Volkswagen. E proprio in una carrozzeria a Torri di Quartesolo, nel Vicentino, l’agente e i colleghi avevano trovato una Golf con uno specchietto rotto. Il proprietario, un 40enne originario degli Usa, l’aveva portata a riparare dopo lo schianto. L’uomo è stato denunciato per omissione di soccorso e assenza di copertura assicurativa. E ora è arrivato il riconoscimento all’agente di Villorba. Sotto il sedile di un’auto trovati oltre 50 chili di hashish durante il controllo Arrestato il possessore 26 Vigilessa detective incastra da sola il pirata della strada da tribunatreviso.gelocal.it n. 160 Provincia di Ravenna In autostrada con 27 chili di ‘maria’ e una pistola: arrestati I militari della Guardia di Finanza sono intervenuti quando i due si sono fermati nell’area di servizio ‘Santerno Est’, tra Faenza e Solarolo se l’uscita di strada di una vettura in quel tratto sia stato provocato dal procedere contromano dell’anziano. L’uomo è stato segnalato alla Prefettura e rischia la revoca della patente. Viaggiavano a bordo di un’auto con circa 27 chili di marijuana in panetti da un chilo oltre a una pistola calibro 6.35 ‘Zastava’ con 15 munizioni. La Guardia di Finanza ha arrestato venerdì sera nel ravennate due albanesi di 24 e 32 anni domiciliati a Rubiera (Reggio Emilia) e Brogliano (Vicenza). I due sono stati fermati mentre procedevano sul tratto autostradale dell’A14 Rimini- Bologna in direzione nord. I militari sono intervenuti quando i due si sono fermati nell’area di servizio ‘Santerno Est’, tra Faenza e Solarolo. La ‘roba’ è stata trovata nel bagaglio di una vettura all’interno di un sacco nero. In mattinata per i due, difesi dall’avvocato Francesco Furnari, udienza di convalida in carcere a Ravenna davanti al Gip Antonella Guidomei. Si sono entrambi avvalsi della facoltà di non rispondere. Del caso si occupa il Pm di turno Daniele Barberini. Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna e Distaccamento di Lanciano da ravennatoday.it Torino Anziano guida contromano in autostrada per 14 km Ha guidato per quasi 14 chilometri in contromano sull’autostrada tra Torino e Pinerolo. A creare il panico sulla bretella stradale del torinese ieri pomeriggio, un uomo di 87 anni che la polizia stradale ha poi bloccato nei pressi dell’uscita di Gerbole di Volvera. Sembra chel’anziano, dopo essere entrato per errore al casello di Beinasco, abbia tentato di fare inversione per tornare su suoi passi ma il personale dell’autostrada gli ha spiegato che doveva proseguire e che avrebbe potuto tornare indietro all’uscita successiva. Lui però invece di uscire dal tratto allo svincolo dopo, ha proseguito fino a Pinerolo dove ha invertito il senso di marcia senza però cambiare direzione. Così ha percorso oltre dieci chilometri in contromano prima di essere bloccato dalla polizia stradale. In via di accertamento Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale da amicipolstrada.blogspot.it Furti di macchine operatrici nei cantieri 4 arresti della polstrada Nelle prime ore della mattinata di martedì, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria presso la Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna, in collaborazione con il Distaccamento della Polizia Stradale di Lanciano, ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria con l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e relative perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Sulmona(AQ) nei confronti di M.M. di anni 34, G.G.C. di anni 35, C.D.P. di anni 33 e G.D. di anni 46, rintracciati nel territorio di alcuni comuni in provincia di Chieti. Con l’esecuzione dei citati provvedimenti si è conclusa un’articolata attività investigativa iniziata in data 7 novembre 2011 in Roccaraso (AQ) quando i predetti, verso le ore 5,00 dello stesso giorno, si introducevano in un cantiere di una Società di Sulmona dove asportavano un mini escavatore New Holland e una mini pala Bobcat munita di fresa taglia asfalto, causando un danno economico all’azienda titolare pari a circa euro 100.000,00. L’attività di indagine si concretizzava con l’acquisizione di dati relativi a filmati registrati da telecamere presenti nei luoghi di furto, nonché con l’analisi dei traffici telefonici nelle zone individuate come scenario dell’atto criminale. Le preliminari ricerche, indirizzatesi sin da subito verso la provincia di Chieti tra i Comuni di Atessa e Villa S. Maria, permettevano di individuare e sequestrare, in data 7 dicembre 2011, l’autocarro utilizzato per il trasporto dei veicoli, un Iveco Eurocargo preso in prestito presso una Società di Atessa che, all’esito dell’indagine, è risultata estranea ai fatti. Al suo interno sono state rinvenute e sequestrate altre due macchine operatrici del valore complessivo di circa euro 80.000,00 risultate oggetto di furto commesso nella regione molisana. A seguito dei primi riscontri, si individuavano tre dei quattro componenti del gruppo. Le prime perquisizioni presso i rispettivi domicili consentivano di constatare la della strada. E lo ha fatto ieri notte, intorno alle 2.50 tra Misterbianco e San Giovanni Galermo, in provincia di Catania. Con la sua vecchia Fiat Punto aveva 27 Polstrada Seriate (BG) Ladro inseguito a piedi per 1 km ‘Non ce la faccio più, mi arrendo’ Bergamo - Inseguito nei campi da una agente della Polizia Stradale, un ladro alla fine ha gettato la spugna. È crollato a terra dicendo qualcosa tipo «non ce la faccio più, mi arrendo». Con un complice aveva tentato di svaligiare un distributore di benzina aprendo un varco nel tetto. Tutto è successo nella notte fra venerdì e sabato al distributore Tamoil sull’asse interurbano fra Seriate e Bergamo, non lontano dall’Aeroclub. Alla polstrada di Seriate è arrivata una segnalazione di movimenti sospetti e una pattuglia ha raggiunto il distributore. In due era intenti con una smerigliatrice a tagliare la lamiera del tetto degli uffici. Avevano già interrotto le linee del telefono, del rilevatore di fumo e dell’allarme. Puntavano alla cassaforte: nell’area erano entrati tagliando la rete di recinzione. Alla vista degli agenti i due sono fuggiti: uno è riuscito a dileguarsi mentre l’altro, con passamontagna e guanti, è stato inseguito per un chilometro a piedi nei campi. Fino a quando è crollato e s’è arreso. Si tratta di un romeno 21enne già noto alle forze dell’ordine residente a Montello: è finito in tribunale per il processo per direttissima e condannato a un anno. È finito agli arresti domiciliari. da www.ecodibergamo.it Frosinone Bionde di contrabbando sull’A1 A Ceccano la Polstrada ne sequestra 840 chili Maxi sequestro di “bionde” sull’Autostrada Roma Napoli nel territorio di Ceccano. Erano le 13.30 di oggi quando la pattuglia della sottosezione sottosezione di polizia stradale di Frosinone coordinata dal vice questore Bruno Agnifili, ha intercettato un autocarro Mercedes Benz con due cittadini cinesi a bordo entrambi di 25 anni e residenti in provincia di Prato. Un accurato controllo del mezzo e degli occupanti ha permesso di rinvenire ben 840 chili di sigarette di contrabbando prevalentemente di marca Malboro. 28 I due cittadini extracomunitari dopo l’identificazione sono stati arrestati mentre tutta la merce è stata posta sotto sequestro. di Ermanno Amedei da ilpuntoamezzogiorno.it Ostia Cinque anni, fuga in monopattino Un bambino, felice per il nuovo giocattolo, ha percorso 5 km prima di fermarsi È stato ritrovato dalla polizia ROMA - Ha corso felice per ben cinque chilometri a bordo del suo nuovo monopattino, prima di accorgersi di essere molto lontano dalla mamma. Il piccolo Luca, nome di fantasia, si è goduto con l’innocenza dei suoi cinque anni la bella vista sul lungomare di Ostia, ignaro che i genitori, disperati, lo stavano già cercando per tutta la città. La brutta disavventura ha coinvolto, il giorno della Befana, una famigliola di Ostia, che si stava godendo una mattinata domenicale al Porto Turistico di Roma. Per il bimbo una vera festa provare l’ebbrezza del regalo appena uscito dalla calza, un luccicante monopattino. Complice la folla sul lungomare e l’energia del figlioletto, la mamma ha subito perso di vista il piccolo. Luca ha percorso una distanza enorme, circa cinque chilometri, fino a piazzale Magellano, per poi alla fine girarsi e non trovare la madre. Il pianto accorato del bimbo, seduto di fronte allo stabilimento Marechiaro, ha attirato l’attenzione dei passanti che hanno allertato il 113. Gli agenti del commissariato Lido, intervenuti sul posto, hanno faticato non poco per calmare il minore, fino a conquistarlo, affidandogli paletta e berretto della Polizia e facendone così la loro mascotte. Dopo esser riusciti a identificare il piccolo «ospite» e un rapido coordinamento con la sala operativa, i poliziotti hanno riconsegnato Luca alla mamma, che stava impazzendo per l’ansia. Il bambino però non ha voluto congedare gli agenti senza una visita guidata nella sua stanzetta. di Valeria Costantini da corriere.it n. 160 ... ed ancora... S. Piero in Bagno Azione congiunta di Polizia Municipale e Anas. Salvati due cani che vagavano pericolosamente sulla E45 ed evitati possibili incidenti Compartimento Polizia Stradale Fiuli-Venezia Giulia e Squadra Mobile Trieste Brillante operazione della Squadra P.G. che dopo lunghe indagini sgomina una banda dedita al furto e al riciclaggio di autovetture Volkswagen Torino Rubavano da un TIR con la complicità dell’autista Arrestati dai Carabinieri Napoli Polizia Municipale arresta rapinatore in Piazza Municipio Polizia Stradale Aprilia Nel traffico degli spostamenti che precedono le festività gli automobilisti in transito sulla superstrada E45, nei pressi dello svincolo per San Piero in Bagno, hanno avuto la spiacevole sorpresa di trovarsi di fronte due cani che vagavano spauriti ai bordi della carreggiata. Il pericolo era evidente. La velocità del tratto autostradale poteva, oltre a mettere a repentaglio la vita degli animali (uno spinone e un labrador), porre serie problematiche alla viabilità e alla incolumità di quanti si trovavano in quel tratto appenninico della E45 e dovevano effettuare brusche frenate o manovre azzardate per evitare la collisione. Così un automobilista in transito ha pensato bene di allertare i Vigili Urbani della zona che, unitamente ad un operatore dell’Anas, hanno iniziato l’operazione cattura. Mente un agente della Polizia Municipale allertava gli automobilisti con l’auto di servizio che esibiva la scritta luminosa di pericolo, gli altri due operatori riuscivano a catturare gli animali e a portarli presso il servizio veterinario che ha riscontrato la presenza dei microchips di riconoscimento. E’ stato così possibile risalire ai proprietari dei cani che si erano già attivati nelle ricerche delle due bestie che, a loro detta, erano fuggite dalle rispettive cucce. Gli uomini della Polizia Municipale verificheranno se per i due proprietari si configureranno o meno le sanzioni previste per l’abbandono degli animali ma, in tutti i modi, l’operazione ha dato l’esito desiderato di evitare incidenti tra gli automobilisti in transito e il conseguente salvataggio della vita dei due cani. (ASAPS) Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale Furto e riciclaggio mezzi agricoli: 3 arresti della Polstradadi Aprilia Polizia Stradale di Viareggio Il controllo su due appartenenti alla banda di biker denominata“Mongols” dal fare sospetto porta alla scoperta di un vero e proprio arsenale. Nell’abitazione la Squadra Mobile trova anche esplosivo usato nelle cave. Arrestati il presidente uscentedel gruppo e un affiliato Polstrada Verona Sud ARRESTATO CORRIERE CON 10 KG. DI FUMO. Braccato dagli agenti, resta imprigionato nella reteautostradale Spinazzola (BA) Pattuglia della Stradale individua calamita che alteravail funzionamento del cronotachigrafo digitale 29 Notizie Lampo ASAPS Premio Maresciallo Luigi D’Andrea Un riconoscimento a chi lavora in divisa a ricordodi chi è caduto per il dovere Mi presti la macchina? È entrata in vigore la norma che prevede l’obbligo di comunicare il nominativo alla Motorizzazione… che non è in grado di recepirlo per mancanza del Software Diciamo che in Italia va così; o meglio, anche così in certi casi di leggi, norme o decreti 30 scritti e difficilmente applicabili come nel caso in questione. Il 7 dicembre è entrata in vigore una norma che regolamenta il prestito del veicolo a persona diversa da un familiare. In buona sostanza chi affida le chiavi della moto o della macchina a un amico o un conoscente per ragioni di altruismo o reale bisogno, per un periodo superiore a 30 giorni, deve fare i conti con l’articolo 246 bis del regolamento di esecuzione del Codice della Strada, introdotto dal Dpr 19/2012. Nel caso specifico occorre annotare sulla carta di circolazione il nome del comodatario (persona cui si affida il veicolo in comodato) unitamente alla data in cui il prestito viene a scadere e l’auto dovrebbe essere utilizzata dal reale proprietario. Come dicevamo sono esenti dall’obbligo di annotazione i familiari, che possono tranquillamente continuare a lasciare a piedi il componente più accomodante del nucleo stesso. Poiché devono essere annotati il nome della persona cui viene affidato in comodato il veicolo e anche la scadenza del contratto, viene spontaneo pensare che debba essere redatto un vero e proprio atto formale di cessione momentanea del veicolo ma, a tutt’oggi, non sono ancora state fornite risposte in merito. In attesa di eventuali circolari in merito la Motorizzazione (e qui si vede lo spirito Italico) comunica che non è in grado di procedere con gli aggiornamenti dei dati d’archivio e dei documenti di circolazione con i dati dei soggetti diversi dagli intestatari degli stessi perché… “le procedure informatiche necessarie sono in corso di realizzazione”. Certo, una improvvisa legge come questa uscita prima che il sistema informatico fosse messo nelle condizioni di applicarla, crea un certo disagio anche negli stessi funzionari della Motorizzazione. Come non capirli. In questa maniera però non è possibile procedere neppure con l’applicazione delle sanzioni previste dalla norma e, cioè, 653 euro di multa e ritiro del libretto. Siamo quasi sicuri che i prestiti anche dopo saranno tutti di 29 giorni, rinnovabili… Un autogol bello e buono ma ormai in Italia siamo abituati a tutto, come nel calcio: catenaccio vittorie e scandali. (ASAPS) Forte dei Marmi Frodi assicurative e nuove patenti comunitarie Questi i temi al centro della due giorni di formazione di Forte dei Marmi Nella stupenda cornice di Villa Bertelli per l’occasione messa a disposizione dall’Amministrazione comunale di Forte dei Marmi, nella mattinata del 17 e del 24 novembre u.s., la Polizia Municipale fortemarmina ha organizzato una giornata di formazione e studio per i suoi addetti, estendendo ai colleghi delle forze di polizia e delle polizie locali, l’opportunità di parteciparvi gratuitamente. In tal senso, l’iniziativa del Commissario Giovanni Fontana è stata fin da subito condivisa dal Comandante del Corpo, Giuseppe Antonelli, e sostenuta dall’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Umberto Buratti che, per quanto attiene il servizio di polizia locale, ha affidato la supervisione del progetto all’Assessore Alessio Felici. Nella prima giornata, magistralmente condotta dall’Ispettore Capo Gianluca Fazzolari, Comandante della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di La Spezia e Consigliere Nazionale ASAPS, è stata fornita un’esaustiva descrizione del grave fenomeno delle frodi assicurative con particolare “riguardo” a quelle in materia di R.C. Auto. Nella sua esposizione il Comandante Fazzolari, ha di fatto guidato la nutrita platea sui temi più scottanti del problema attraverso un escursus tra legislazione vigente, in itinere e futura, soprattutto alla luce della paventata ed attesa dematerializzazione della documentazione assicurativa nazionale, ferme restando le prerogative del controllo dei veicoli immatricolati oltre confine, il tutto miscelando le norme di diritto interno così come evolutesi per effetto del n. 160 recepimento della legislazione comunitaria, agli effetti della pratica di polizia. Non sono poi mancati gli esempi pratici, talvolta anche bizzarri, tratti dalla quotidiana realtà operativa! Una sintesi, insomma, dei contenuti del manuale professionale a firma Chianca – Fazzolari “LE FRODI ASSICURATIVE” edizione 2013 che, è stato spiegato nel corso dell’esposizione, sarà offerto in omaggio a tutti gli iscritti ASAPS dal prossimo gennaio. Nella seconda giornata prevista in calendario, il Consigliere Nazionale Fazzolari, questa volta assieme all’Assistente Capo della Polizia Stradale Marco Tattanelli della Sottosezione di Brugnato (SP), ha affrontato il tema di stringente attualità concernente tutto quanto accadrà nell’Europa dei 27 e dello Spazio Economico Europeo dal prossimo 19 gennaio 2013, con particolare riferimento alle novità in materia di emissione e controllo della patente di guida alla luce del recepimento e dell’attuazione della direttiva europea tesa ad uniformare in un unico modello “unionale” tutti gli attuali e vigenti 162 modelli di patente di guida, ma che andrà anche ad incidere nelle norme del codice stradale di cui sono state riformulate intere parti per quanto concerne il controllo, la conversione ed il riconoscimento delle patenti di guida straniere e comunitarie. A Marco Tattanelli il compito, invece, di catturare l’attenzione dell’uditorio illustrando come effettuare un controllo documentale di primo livello su strada, seguendo alcuni semplici accorgimenti come osservare, toccare e leggere il documento esibito. Un A B C, insomma, del controllo! Al termine delle due giornate, il Sindaco Buratti, dopo aver spiegato le caratteristiche storiche ed avveniristiche della Villa Bertelli – quale polo culturale della ridente cittadina rivierasca – ha consegnato ai due relatori un volume sulla storia di Forte dei Marmi e, nel contempo, come Amministrazione Comunale, si è reso disponibile a sostenere simili iniziative formative. Non da meno Gianluca Fazzolari, ormai da tempo legato da vincoli di collaborazione ed amicizia con la polizia municipale di Forte dei Marmi, ha assicurato per il futuro la sua collaborazione. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente, non solo dal personale della Polizia Municipale di Forte dei Marmi, ma anche da parte degli appartenenti alle Polizie Locali del comprensorio dell’alta toscana e della vicina Liguria presenti in sala, giunti da Livorno, Pisa, Massa Carrara, Lucca, Viareggio e Sarzana, nonché da alcuni appartenenti alla Specialità Polizia Stradale di Livorno, Pisa e Lucca, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria della Spezia, e da un nutrito gruppo di militari del Corpo delle Capitanerie di Porto di Carrara, cui sono riconosciute funzioni di polizia stradale e di polizia giudiziaria, molto interessati ai temi della due giorni. Un’altra giornata di studio, questa volta dedicata al falso documentale, si svolgerà nel mese di dicembre, con la partecipazione del Maresciallo Angelo Ambrosi della Polizia Municipale di Perugia, mentre per il 2013 sono in cantiere una serie di incontri monotematici. Questa formula, caratterizzata dalla gratuità e dalla disponibilità a collaborare fra le diverse forze di polizia e le polizie locali, consentirà a quanti vorranno partecipare di crescere, Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale come professionisti della sicurezza (ASAPS). Sicurezza stradale Ford Kaliki è l’app che ti legge il giornale al guidatore E’ risaputo che è condizione necessaria ma non sufficiente per la sicurezza propria e degli altri utenti della strada tenere entrambe le mani sul volante mentre si sta guidando: per questo motivo, se proprio non si può fare a meno di effettuare chiamate al cellulare, sono stati introdotti gli auricolari o i sistemi di viva voce che consentono di parlare con l’interlocutore pur non staccando le mani dal volante. Al CES 2013, in corso a Las Vegas in questi giorni, la sicurezza stradale è uno dei temi principali affrontati dalla fiera internazionale sull’elettronica di consumo: la Ford ha preso molto a cuore questa tematica, al punto che nello stand che la casa automobilistica americana ha allestito per l’occasione all’interno del Convention Center è stata presentata, assieme alle altre innovazioni tecnologiche implementate dalla stessa Ford, Kaliki. Kaliki è un’app che, interfacciandosi con la rete Ford Sync, dà la possibilità al guidatore di restare informato sui fatti che accadono nel mondo anche quando si trova per strada: una voce leggerà infatti le notizie pubblicate sui principali quotidiani nazionali, e a richiesta sulle riviste periodiche (settimanali o mensili) che trattano di politica, sport, scienza o quant’altro. Il progetto di questa applicazione rientra nell’ampliamento delle potenzialità che può offrire la connettività tra l’automobile e i dispositivi elettronici e l’interazione tra uomo e l’automobile stessa. Per centinaia di milioni di automobilisti americani si tratterebbe di una rivoluzione nel vero senso della parola, che stravolgerà (in meglio) le loro abitudini, considerando che trascorrono un quantitativo di tempo considerevole in viaggio, all’interno dei propri veicoli. La nuova tecnologia, per il momento, è disponibile solo negli Stati Uniti e non si sa ancora se e quando sbarcherà sul mercato automobilistico europeo, ma è facile immaginare che se Kaliki dovesse ottenere un buon feedback tra gli utenti americani, la sua introduzione nel vecchio continente sarà solo una questione di tempo. Kaliki è attualmente disponibile per gli smartphone e i tablet dotati di un sistema operativo Android, vale a dire quasi tutti i dispositivi Samsung e HTC: per i dispositivi che si basano su iOs, bisognerà aspettare un po’ di tempo, sebbene la Ford abbia assicurato che una versione di Kaliki per il Melafonino è in fase avanzato di sviluppo e dovrebbe essere rilasciata sull’AppStore entro la fine di gennaio. Il funzionamento di Kaliki è molto semplice: una volta installato, il guidatore può interagire con l’app attraverso il sistema bluetooth di Ford Sync, scandendo ad alta voce il nome del quotidiano o periodico di cui vuole sentire le ultime notizie e gli articoli di proprio interesse. da assodigitale.it 31 Rimini Grazie a una nuova legislazione europea (denominata “norma Euro VI”), in vigore dal 31 dicembre 2012, verranno limitate le emissioni di ossidi di azoto e di particolato dei nuovi tipi di camion e autobus Ciò corrisponde a una riduzione dell’80% delle emissioni di ossidi di azoto e del 66% del particolato Oltre che sulla salute e sull’ambiente, la nuova legislazione avrà anche un impatto positivo sull’industria: la legislazione introduce procedure di test e norme armonizzate su scala mondiale che dovrebbero contribuire a dare impulso alle esportazioni dell’industria automobilistica europea. Inoltre, la legislazione dell’UE relativa ai veicoli a motore è ora più semplice e diventa efficace più celermente – regolamenti di applicazione diretta hanno rimpiazzato le direttive eliminando così i tempi richiesti per il loro recepimento in 27 legislazioni nazionali diverse. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per le industrie e l’imprenditoria, ha affermato: La riduzione odierna delle emissioni contribuirà a rendere più pulita l’aria che respiriamo e a migliorare la competitività dell’industria automobilistica europea. Come concordato nel nostro 32 neoadottato Piano d’azione Cars stiamo creando una situazione che produce vantaggi sotto tutti gli aspetti: disporremo di camion e di autobus più puliti che faranno tendenza e saranno esportabili in tutto il mondo. Contesto La nuova legislazione europea stabilisce regole comuni a livello di UE per le emissioni inquinanti dei veicoli pesanti e dei loro motori. La legislazione è, stata sviluppata in linea con i principi di una migliore regolamentazione e sulla base delle raccomandazioni del gruppo per un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI° secolo (CARS 21) e del feedback a seguito di una consultazione pubblica. Tra i vantaggi delle nuove norme vi sono: • una riduzione dell’80% delle emissioni di ossidi di azoto e del 66% del particolato rispetto ai livelli del 2008 fissati in forza delle precedenti norme Euro V; • l’introduzione di procedure di test e norme armonizzate su scala mondiale con valori limite delle emissioni equivalenti a quelli degli USA; • un rapporto positivo costibenefici come comprovato dalla valutazione d’impatto. da InEuropa Il gelicidio: un pericoloso fenomeno per la circolazione stradale Di recente molte città italiane, in particolare quelle che si affacciano sulla Pianura Padana, hanno assistito al fenomeno del gelicidio che ha provocato diversi disagi alla circolazione stradale. Il fenomeno dell’acqua sopraffusa - Il gelicidio, chiamato dagli inglesi freezing rain(precipitazione congelata), è provocato dall’acqua sopraffusa. Si tratta di acqua che rimane allo stato liquido, nonostante la sua temperatura sia inferiore a 0°C: questo fenomeno si verifica in particolari condizioni termodinamiche, quando le dimensioni delle gocce d’acqua sono molto piccole, prive di sali e in stato di quiete. Le molecole delle gocce d’acqua, quindi, non riescono a ordinarsi in un reticolo cristallino stabile e non appena entrano in contatto con degli oggetti hanno la proprietà di solidificarsi velocemente. In meteorologia questo fenomeno è chiamato gelicidio. Quando si verifica il gelicido? Il gelicidio accade quando correnti miti giungono a quote medioalte e provocano la fusione del fiocco di neve, che giunge al suolo allo stato liquido. Talvolta, lo strato d’aria a livello del suolo è molto freddo, con una temperatura inferiore a 0° C e le gocce che vengono a contatto con essa congelano all’istante, formando uno strato di ghiaccio trasparente e molto scivoloso. Il gelicidio causa notevoli disagi in quanto può provocare la caduta di rami, rottura di cavi elettrici con conseguenti problemi alla circolazione stradale e interruzione della linea elettrica. D’altro canto è la natura a rimediare, poiché il gelicidio è spesso seguito da precipitazione che cade da strati relativamente più caldi, con conseguente aumento della temperatura. Spesso si cade in errore confondendo il gelicidio con la brina; si tratta di eventi meteorologici differenti. La brina infatti è costituita da ghiaccio granuloso che si forma in seguito al brinamento del vapore acqueo che si forma su superfici molto fredde. Articolo a cura di Alberto Spedicatoda inmeteo.it Polizia Stradale di Verona Scorta in autostrada ad una madre in preda alle doglie: fiocco azzurro sulla volante Un agente era lo stesso che pochi giorni prima aveva sedato una rissa e aveva pagato il ticket al pronto soccorso: il destino l’ha ripagato dell’amarezza Quando hanno visto transitare un’auto a tutta velocità sulla A14, con le frecce d’emergenza accese, hanno intuito che qualcosa stava accadendo e, senza esitare un attimo, si sono messi all’inseguimento. I due agenti in servizio mercoledì 19 dicembre sul tratto autostradale Brescia Padova hanno raggiunto l’auto, alla guida un signore visibilmente sconvolto e, al fianco, la causa della corsa e dell’agitazione: sdraiata sul sedile una donna che si teneva dolorante il “pancione”. Alla fine dei giorni di gravidanza il bambino aveva deciso di vedere la luce, poco importa se illuminata dai lampioni di un’autostrada. Quando è ora è ora e, infatti, le spinte avevano già provocato n. 160 la rottura delle acque. La pattuglia, composta da due agenti entrambi con l’esperienza della paternità ben impressa nella mente, con la macchina di servizio e, sirene e lampeggianti accesi, scorta la coppia al vicino ospedale di San Bonifiacio allertando, nel frattempo, la centrale e la struttura sanitaria. All’arrivo la donna riesce a scendere autonomamente dall’auto, segno che sta bene e può iniziare il percorso del parto senza traumi. Un saluto al futuro padre, la solita relazione di servizio, uno sguardo all’ospedale e il ricordo, per entrambi, di quando era toccata a loro. Ma il lavoro del poliziotto non di ferma dopo le canoniche ore di servizio, rimane nella testa la gioia o il dolore per qualcosa di bello o tragico vissuto e condiviso con i colleghi sulle strade. Così i due agenti della Polizia Stradale di Verona non hanno resistito e, il giorno dopo, hanno voluto sincerarsi che tutto fosse andato bene. “Tutto bene, è nato un bel maschietto!”, queste le parole dall’altra parte del telefono. Un sospiro di gioia e sollievo, una pacca sulle spalle e via per un nuovo giorno di lavoro. Questo è quanto accaduto alla pattuglia della Polizia Stradale di Verona nella settimana dell’Avvento, nei giorni che precedono la nascita del Bambin Gesù e quella che diventerà, per i poliziotti e i genitori, la settimana del piccolo bambino che, con la fretta di vedere questo mondo che lo attendeva, ha pensato di far sentire la propria presenza proprio in autostrada, luogo della velocità e della fretta per antonomasia. Sembra un racconto di Natale e potrebbe esserlo, non fosse che certi episodi si ripetono in ogni mese dell’anno. Se poi al racconto vogliamo dare la connotazione comica del “Cinepanettone” vi diciamo che uno degli Agenti è lo stesso che giorni prima, nel tentativo di sedare una rissa tra extracomunitari, aveva riportato traumi e ferite che aveva fatto medicare al Pronto Soccorso dell’Ospedale. I sanitari, ovviamente obbligati dalle normative e dalle disposizioni regionali in merito, avevano preteso il pagamento del ticket per la prestazione: 51 euro per aver fatto il proprio dovere. Poi la questione è stata risolta positivamente. Preferiamo l’episodio della nascita, anche se sappiamo che l’effetto benefico delle festività dura solo il tempo di tornare a fare i conti con la realtà che non ha zucchero e canditi. La redazione ASAPS si complimenta con la Pattuglia della Stradale di Verona e porge i migliori auguri a mamma, papà e figlio invitandoli a tenere indelebile nella mente quanto successo nel loro incontro con i poliziotti. (ASAPS) Perugia Andrea Angelucci travolto in un posto di blocco 30 anni di reclusione a Rocco Varanzano La Corte d’assise d’appello di Perugia ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Rocco Varanzano, accusato di omicidio volontario per avere travolto e ucciso con un’auto rubata il maresciallo dei Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale carabinieri Andrea Angelucci impegnato a un posto di blocco sulle montagne del folignate. In primo grado l’imputato era stato processato con il rito abbreviato. ‘’Nessuna sentenza ci darà indietro nostro figlio’’ ha detto il padre del carabiniere Dario Angelucci. (ASAPS) FENOMENOLOGIA DEL PEDONE Quando la cultura contribuisce alla sicurezza stradale di Fabio Bergamo Lo scrittore Fabio Bergamo, noto per le sue proposte di riforma del C.d.S. come di miglioramento della segnaletica, è autore anche del libretto dedicato agli utenti deboli della strada “Fenomenologia del pedone”. Il titolo è sicuramente attraente visto che la parola “fenomenologia” evoca in filosofia tutto ciò che serve a spiegare un fenomeno nella sua evoluzione. Il testo infatti nella prima parte esamina dalla prospettiva del pedone il problema della sicurezza facendo dell’utente a piedi l’attore protagonista della educazione stradale. Nell’opuscolo l’Autore usa dei termini da lui appositamente ideati come “dinoveicolazione” e “homo autòmaton” sui quali imposta a rigor di logica, il suo ragionamento. Si parte dalla scoperta della ruota per passare al confronto razionale tra i veicoli che si muovono appunto sui pneumatici (auto, camion, moto, ecc..) ed i pedoni che utilizzano le gambe per giungere a parlare degli stessi come utenti interni ed esterni ai veicoli. Insomma qualcosa di illuminante ed istruttivo che rovescia la visione della sicurezza stradale fino ad oggi considerata dal punto di vista dei conducenti. La seconda parte raccoglie in forma di riassunto le risposte vere dei quiz ministeriali relativi agli utenti deboli introdotti con la riforma del C.d.S. del 2010. Il testo è impreziosito da immagini a colori accompagnate da informazioni e frasi didascaliche scritte da Fabio Bergamo e dall’idea del Privia Stop, una luce stop anteriore di colore blu per segnalare ai pedoni il rallentamento del veicoli quando gli stessi sono in procinto di attraversare la strada. In Italia muoiono in media due pedoni ed un ciclista al giorno e sembra veramente azzeccata l’idea di destinare, per i più vulnerabili in strada, uno specifico testo a fini educativi vista la criticità delle prestazioni e delle dimensioni sempre maggiori dei veicoli per gli utenti non dotati di alcun tipo di sistema di protezione. Insomma uno strumento in più, originale e intelligente, per le scuole e le autoscuole affinché i giovani riscoprano finalmente il valore fondamentale della educazione stradale messo in ombra da veicoli sempre più tecnologici dotati di ogni sorta di dispositivo per la sicurezza attiva e passiva e dall’uso dei computer anche nelle aule autoscolastiche che non possono sostituirsi al ruolo educativo e formativo dell’insegnante come previsto dall’art. 123 del C.d.S. da lanazione.it 33 E’ meglio che torni a casa un figlio senza patente che una petente senza figlio! ASAPS un sostegno alla Sicurezza.. di tutti n. 160 Posta Sottosezione Verona Sud Uno stradalino vero, un segugio instancabile e terrore per i trafficanti di droga, lascia il reparto Il saluto dei colleghi ad Andrea Mattei dopo 8 anni di pattuglie e tanti arresti in autostrada Il 14 Gennaio scorso, la Sott.ne autostradale di Verona sud ha dovuto salutare un suo instancabile componente. Si tratta dell’Assistente Andrea MATTEI, classe 76, fibra trentina padre di due bimbi. Dopo 8 anni e 1 mese ha lasciato con suo vero dispiacere il reparto scaligero alla volta della consorella neo nata Sott.ne di Trento nord. Con l’occasione noi colleghi del V Nucleo che con Andrea abbiamo trascorso sere, pomeriggi, mattine e notti per ben 97 mesi, vorremmo condividere alcune riflessioni, tracciare un bilancio e ringraziarlo per le tante cose fatte assieme e i risultati ottenuti. Tutti noi abbiamo potuto apprezzare ogni giorno sempre più, il valore aggiunto che Andrea ha in sé, perché il “collega” MATTEI si è sempre dimostrato una persona molto più che corretta, educata, seria, onesta e in modo particolare un tenace lavoratore. Sempre disponibile e collaborante, caratterizzato da un impegno e da una serietà professionale non comuni, riconosciute da tutti i colleghi. Andrea lo abbiamo visto sempre brioso, sorridente e volenteroso. In modo particolare ha raffinato il suo già unico ed allenatissimo “fiuto” fino alle ultime pattuglie, per ricercare sostanze stupefacenti in transito lungo le carreggiate delle autostrade A4 e A22. Solamente dal gennaio 2009 al dicembre 2012 (mancano i dati di 5 anni dal 2004 al 2009) è riuscito ad arrestare ben 14 persone per la produzione e traffico ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina ed hashish tanto da sequestrarne un totale di oltre 46,700 kg che non è il quantitativo complessivo, ma certamente da considerarsi più che consistente. Dobbiamo puntualizzare che quanto sequestrato dal nostro caro Andrea è frutto esclusivamente della sua iniziativa personale e del suo intuito investigativo. Una scommessa quella di Verona Sud in cui si è messo in gioco, durata anni che ha comportato fatica e sacrifici, imposti anche alla sua amata famiglia, per dedicarsi giorno e notte a questa strana ma affascinante professione; sempre in prima linea per contrastare il crimine, per dare assistenza e conforto a chi ne aveva bisogno e per servire al meglio l’Amministrazione della PS, in conclusione una scommessa più che vinta. Ringraziamo Andrea per le belle pattuglie effettuate assieme, così come per i molti momenti di Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale gioia ed allegria trascorsi e per l’aiuto prestato ad ognuno di noi. Siamo certi che i colleghi ed il Comandante di Trento nord avranno presto modo di apprezzarlo. Andrea come ogni buon “stradalino”, è un assiduo consultatore del sito e delle riviste dell’ASAPS, sempre alla ricerca di aggiornamenti professionali o di dettagli degli interventi svolti da altri comandi, in linea con la filosofia di pensiero e lo spirito di servizio che accomuna tutti i suoi associati in divisa e non. Assieme al nostro Andrea abbiamo condiviso una crescita sotto il profilo professionale ed umano e come colleghi ed amici abbiamo voluto dedicargli questo singolare congedo pubblico. Che il Centauro sia con te! Fabio, Ago, Palmi, Alto, Zik, Peppino, Mino, Vanni, Fullo e Melgio. P.S.: Anche l’ASAPS si associa al saluto dei colleghi di Andrea un poliziotto a 18 carati che onora la divisa che porta con tanto amore e professionalità. Grazie ragazzi di Verona Sud per quello che fate per la sicurezza di tutti noi. Venezia L’Ispettore Superiore della Polizia di Stato Giovanni Battista Semenzato, appende la divisa al chiodo. Il saluto dei colleghi della Sezione Il 28 febbraio 2013, i colleghi della Sezione Polizia Stradale di Venezia hanno salutato l’Ispettore Superiore della Polizia di Stato Giovanni Battista Semenzato che, dopo 38 anni di onorato servizio, ha deciso di appendere la divisa al fatidico chiodo. Arruolatosi nel 1975, ha frequentato il corso da Allievo Guardia presso la Scuola di Piacenza, per poi completare l’iter formativo presso il Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena, scuola in cui vengono da sempre formati gli “stradalini” doc della Polizia. Dopo aver prestato servizio presso le Sezioni della Polizia Stradale di Verona e Treviso, nel 1985 viene trasferito alla Sezione di Mestre di via Cà Rossa, dove è rimasto, tranne un breve periodo, per quasi 28 anni. Punto di riferimento per i colleghi ed i comandanti che si sono succeduti negli anni, ha ricoperto diverse mansioni tra le quali spiccano sicuramente il ruolo di Capoufficio Verbali, senza dimenticare che negli ultimi anni ha anche operato al fine di diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza stradale e della legalità. Nel 2011 la Federazione Maestri del Lavoro d’Italia ha conferito all’Ispettore Semenzato un attestato al merito del lavoro con la seguente motivazione: per l’elevata professionalità, per l’alto senso del dovere unito ad una silenziosa abnegazione, per il forte attaccamento al corpo di appartenenza e per la dedizione al servizio della Nazione. I suoi colleghi lo salutano e lo ringraziano. Federico Sabbadin Referente ASAPS Venezia 35 Forte dei Marmi L’appello di Angela Palermo per rintracciare il soccorritore, un ciclista medico, che in seguito all’incidente le ha salvato la vita Gentile Presidente Biserni, mi chiamo Angela Giovanna Palermo. L’8 settembre 2012 sono stata travolta da un’automobile, come già il il Commissario Fontana le avrà detto. Quel giorno sono stata soccorsa da un ciclista che mi diceva di essere un medico. Io avevo tanto paura di morire senza poter salutare nessuno dei miei familiari che abitano in Basilicata. I dolori procuratimi dall’impatto erano lancinanti. Ero convinta che non ce l’avrei fatta a sopravvivere a tanto dolore ed urlavo come per sentire la vita ancora scorrere dentro di me. Urlavo per paura di venire travolta da altre automobili o da qualche camion. Urlavo il mio dolore, la mia paura e il bisogno di essere soccorsa. Urlavo senza riuscire a muovere le gambe per alzarmi e andare. Al mio grido di dolore ha risposto un ciclista dolcissimo che mi ha prestato i primi soccorsi e ha impedito il peggio. Ha immediatamente allertato i soccorsi, cosa che non ha fatto la mia investitrice. Io volevo alzarmi ma non riuscivo ed egli ha da subito intuito che potessi avere un problema alla colonna vertebrale. Mi ha detto di restare assolutamente immobile perché qualsiasi movimento si sarebbe potuto rivelare fatale. Mi ha tranquillizzata, mi ha detto che DOVEVO salvarmi e si è messo vicino a me. Gli ho chiesto di chiamare mio marito perché volevo salutarlo prima di morire e lui l’ha fatto. Ha rimproverato la mia investitrice che mi accusava, mentendo, del terribile incidente. Questo ciclista medico ha poi chiamato in ospedale per avere mie notizie. Cosa che non ha mai fatto la mia investitrice, nemmeno a distanza di mesi. Sentivo il medico del Pronto Soccorso che gli diceva che le mie condizioni erano molto gravi, che dovevano tenermi sotto osservazione per un ematoma al cervello, ma che,probabilmente, me la sarei cavata. Chiuso il telefono, il medico dell’ospedale mi ha detto che ero stata fortunata ad aver incontrato un soccorritore medico, vista la pericolosità della frattura vertebrale che con qualsiasi movimento sbagliato avrebbe potuto scomporsi e procurarmi, addirittura, la paralisi delle gambe. Ho pregato il medico di chiedere al mio soccorritore le generalità ma egli non ha più chiamato o, almeno, così mi hanno detto. Io vorrei chiedere il suo aiuto, presidente, per poter ritrovare quello che per me è un Angelo. Vorrei solo poterlo ringraziare di persona per avermi salvato la vita. Spero di poter contare sul suo aiuto. Grazie. Giancarlo Ronchetti Referente Asaps per il Distaccamento di Termoli Angela G. Palermo Termoli (CB) Il saluto da parte del personale del Distaccamento di Termoli, al Sovrintendente Capo Franco Cordisco Venezia A proposito del tentativo (fallito) sull’uso esclusivo delle gomme invernali Sento in radio il vs parere riguardo la follia di chi vuole togliere le catene da neve… Bravi… nel nostro piccolo… da: Congratulazioni al Sovrintendente Capo Franco Cordisco che, il 1° Settembre ultimo scorso, ha lasciato il servizio attivo per il pensionamento. Persona e collega stimato, ha dato sempre il suo speciale contributo per il buon andamento del Distaccamento e per il lustro dell’amministrazione. Già referente ASAPS per lunghi anni, a lui va la stima e la riconoscenza dei soci ASAPS e dei colleghi tutti del Distaccamento per averci insegnato ciò che nella vita e nel servizio ha Il Centauro - Notiziario ASAPS 36 appreso, con l’augurio di godersi a lungo e serenamente la meritata pensione. Direttore Responsabile: Giordano Biserni - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì (FC) Iscrizione Tribunale: FO N. 15/93 del 18-08-1993 - Iscritto al RNS 6094 del 03-12-1197. Comitato di redazione: Giordano Biserni, Ernesto Forino, Franco Corvino, Roberto Rocchi Progetto grafico e implementazione web: A3 Agenzia di Comunicazione e Web Marketing Via dell’Artigiano, 7 - Forlimpopoli 8FC) - Tel. 0543.781079 - www.a-3.it Laiisg libera Ass. insegnant&istruttori