Fisica agli Acceleratori di Particelle Stefania Spagnolo Dipartimento di Fisica e Sezione INFN, Lecce Il Modello Standard (MS) La teoria dei costituenti ultimi della materia e delle loro interazioni La predittivita` della teoria e le misure Gli esperimenti agli acceleratori Un po’ di storia: il ruolo degli acceleratori nella fisica moderna I test di precisione del MS a LEP Il bosone di Higgs La ricerca del bosone di Higgs a LHC Il Modello Standard … gli ingredienti _ _ _ nt nm n e W t+ m+ e+ anti-materia _ t W _ b _ u _ _ bosoni vettori leptoni ne nm e- m- t- Z, g _ c s Z d quark Z, g nt W materia u c t d s b W Z le interazioni forti protone q q g(gluone) _ Cosa accede se si produce una coppia qq di alta energia 91 GeV Q0 leptoni Il Modello Standard … gli ingredienti ne nm e- m- t- Q=-1 0.5 MeV I colori: le cariche delle interazioni forti nt 0.106 GeV Spin 1/2 materia Spin 1/2 Q=2/3 quark u 3 MeV Q=-1/3 d 6 MeV Z, g 1.8 GeV t s b 0.125 GeV Spin 1 80 GeV 1 GeV = massa del protone c 1.5 GeV W 175 GeV 4.5 GeV W Il Modello Standard Una teoria di campo “gauge invariante” Una Lagrangiana L = + + + L con un alto grado di simmetria particelle di materia libere bosoni vettori liberi interazione materia-bosoni interazioni bosoni-bosoni + XXX I processi elementari, cioè le interazioni tra particelle di materia mediate da bosoni vettori, sono definiti da uno stato iniziale e uno stato finale e rappresentati da diagrammi di Feynman (a cui corrispondono quantità “complesse” calcolabili dalla Lagrangiana) Processi elementari La probabilità di un processo è espressa dal concetto di sezione d’ urto s Misurata in cm2 più spesso in pb 10-24 cm2 = 1 pb Calcolata con tecniche perturbative A tempo ampiezza di scattering (complesse) diagramma di Feynman Intervengono i vertici consentiti dalla Lagrangiana Il numero di vertici definisce l’ordine dello sviluppo perturbativo s ~ |Si Ai |2 In generale piu`diagrammi contribuiscono a un processo Le ampiezze interferiscono nella sezione d’urto a2 a4 Agli acceleratori di particelle si osservano gli “eventi” (stati finali) che risultano dagli urti tra particelle (stato iniziale) in laboratorio e accelerate a velocita` relativistiche (v ~ c) elettroni protoni anti-eletroni anti-protoni Occorre descrivere la cinematica dell’urto in relatività ristretta applicando la conservazione dell’energia e dell’impulso _ s = (|Si Ei|2 - |Si pi|2 )1/2 Invariante relativistico Nel _ sistema del c.m. p = 0 e s = energia totale Particelle interagenti predizione teorica tempo Particelle prodotte (stato finale) Serie di diagrammi di Feynman Gli acceleratori e gli esperimenti Accumulatori A bersaglio fisso (FT) Colliders lineari o circolari s = ( ((m2 +p 2)1/2 +M)2 - p2 )1/2 = ( 2Mp )1/2 Accelerando protoni fino a 100 GeV è possibile produrre particelle di massa < 14 GeV in esperimenti a FT < 200 GeV in esperimenti a collider s = E1 +E2 = = 2p I Colliders p, m -p, m Si classificano principalmente in base a Determina il tipo di processi accessibili alla soglia di energia disponibile Tipo di particelle accelerate s = Ecm (energia nel centro di massa) Luminosità L N eventi prodotti = L s Dt L = f ______ n1 n2 4psxsy I fasci sono costituiti da pacchetti di particelle ( n per pacchetto ) di dimensioni sxsy e collidono con frequenza f sx e sy sono dell’ordine di 10 - 100 mm Collider circolari LEP luminosità Ecm particelle Tempo tra 2 collisioni dei fasci Particelle in un pacchetto 1032 cm-2s-1 210 GeV e +e 22ms 45x1010 LHC 1034 cm-2s-1 14 TeV pp 25ns 10.5x1010 Rivelatori ai colliders Struttura a “cipolla” Identificano la natura delle particelle Misurano il momento delle particelle cariche nel rivelatore di tracciamento dalla curvatura delle traiettorie in campo magnetico Misurano l’energia delle particelle neutre nei calorimetri Identificano i muoni nei rivelatori piu` esterni Le particelle scoperte dal 1960 a oggi… … e il ruolo degli acceleratori MARK I 10 Nov. 1974 MARK I at SPEAR SLAC ’ J/ p+pJ/ e+e- In urti e+e- si osserva per la prima volta la J/, particella costituita da un quark e un antiquark c m(J/) = 3.1 GeV (3 volte la massa del protone) 1 Agosto 1977 Fermilab (USA) Physical Review Letters pubblica la prima evidenza dell’esistenza del quark b 1977 scoperta della particella da un eccesso di coppie m+m- con energia nel centro di massa 10 GeV in urti di protoni di alta energia su un bersaglio metallico 1980 at the Cornell Electron Storage Ring (CESR) La e`riconosciuta come lo stato a energia piu` bassa del _ sistema legato bb Il leptone piu` pesante t 1975 SPEAR (urti e+e-) M. Perl osserva eventi con un elettrone e un muone Premio Nobel nel 1995 Gli acceleratori e la QCD ee+ e+ _ q q Una predizione della QCD verifivata a SPEAR nel 1973 in urti e+e- a Ecm= 4 GeV e- PETRA DESY 1979 Ecm=30 GeV 3 getti di adroni gluone _ q q I quark non si propagano come particelle libere ma siano “confinati” in adroni. Pertanto i quark prodotti in processi elementari si manifestano come getti di particelle adroniche Prima evidenza del gluone 1983 UA1 _ a SPS CERN collisioni pp a Ecm = 540 GeV Prima produzione diretta dei bosoni Z e W mediatori assieme al g delle interazioni elettro-deboli Le tracce bianche rappresentano una coppia e+eprodotta nel decadimento di un bosone Z 1994 CDF a TEVATRON Fermilab collisioni pp a Ecm = 1.8 TeV _ Lo stato del Modello Standard Le verifiche di precisione a LEP e+e- a Ecm = 91 GeV LEP1 dal 1989 al 1995 e+e- a Ecm = 130-210 GeV LEP2 dal 1996 al 2000 La ricerca dei blocchi mancanti a LHC pp a Ecm = 14 TeV dal 2006 al … Il tunnel di LEP e LHC al CERN 27 Km di circonferenza 100 m sotto il suolo 4 punti di interazione LEP1 dal 1989 al 1995 La maggior parte delle misure di precisione sulla fisica elettrodebole proviene da LEP1 e SLD (SLAC) 4 esperimenti e+e- a Ecm = 91 GeV = MZ e+ s=MZ2 e+ m+ t+ _ _ q n Z e- e- m- t- q n 4 possibili stati finali osservabili q top (troppo pesante) Risonanza nella s di annichilazione elettrone-antielettrone Per ogni stato finale si misurano sezioni d’urto e asimmetrie avanti-indietro s mm = Nmm / Nm (avanti) - Nm (dietro) ____________________ (L Dt) Nm-(avanti) + Nm-(dietro) 106 Z per ogni esperimento misure di grande precisione Z lineshape Misura della s di produzione di adroni in funzione di Ecm Una sorta di Breight-Wigner descrive la shape della risonanza s ~ (s - Mz2 + i MzGz)-2 La posizione del picco misura la massa del bosone Z MZ Gz la larghezza della risonanza è legata alla probabilità di decadimento Gz = 3Gll + Gadroni + NnGnn È possibilie misurare le specie di neutrini conoscendo Gnn dalla teoria e misurando Gll Gadroni Gz MZ Una delle misure piu` precise mai prodotte in fisica delle particelle Dalla combinazione dei risultati di 4 esperimenti Massa del bosone Z Gz la larghezza della risonanza è legata alla probabilità di decadimento Gz = 3Gll + Gadroni + NnGnn Nn = 3.00 0.06 Dal fit complessivo al Modello Standard Nn = 2.994 0.012 106 Z/esperimento Precisione sperimentale ~ 0.1% Teoria: lo sviluppo perturbativo non può fermarsi al all’ordine piu` basso q q q g g q q q sadroni = s0 ( 1 + as/p + 1.4 (as/p)2 – 13 (as/p)3 ) In particolare da Ghad/Gll si ottiene una delle misure più precise della costante di accoppiamento forte b b b t t W sbb = s0(1 + C(mt)) b Misure sensibili a grandezze non direttamente osservabili attraverso i contributi degli ordini perturbativi più alti Le indicazioni indirette dalle misure di precisione sulla massa del W e la massa del quark top confrontate con le misure dirette mH ??? H Higgs un bosone previsto dal MS e non ancora osservato la cui massa non è predetta dalla teoria Come si ottengono le misure indirette ? Un Fit complessivo dei dati al Modello Standard Parametri di input per la teoria (alcuni noti, altri liberi nel fit) La teoria del MS Le misure Il fit I risultati del fit Le misure di precisione sono poco sensibili a MH Chi e`l’ Higgs ? L’unica risposta certa finora Dove cercarlo e come ? Ritornando alla Lagrangiana … XXX = Bosone di Higgs libero + interazioni Higgs-fermioni + interazioni Higgs-bosoni Perché un bosone di Higgs ? Il MS è una teoria rinormalizzabile se fermioni e bosoni hanno m=0! Proporzionali alle masse Le masse possono essere generate dinamicamente (senza introdurre “a mano” termini di massa nella Lagrangiana) se si aggiunge XXX preservando la simmetria e la rinormalizzabilità della teoria Fare previsioni nel MS è impossibile senza il bosone di Higgs b _ b E` possibile rivelare l’Higgs a LEP 2 se MH < Ecm – MZ e se si ha abbastanza luminosita` Agosto 2000 I jet di quark b sono caratterizzati da vertici di decadimento distanti dal punto di interazione Alla fine del 2000 (chiusura di LEP2) ~ 10 eventi sono consistenti con l’ipotesi di MH = 115 GeV bassa significativita` per una scoperta Ecm=206 GeV, MH = 114 GeV, MZ = 93 GeV 2001 il tunnel di LEP diventa il tunnel di LHC Attualmente in costruzione Primi fasci in LHC previsti per il 2006 27 Km di circonferenza 100 m sotto il suolo La ricerca dell’ Higgs a LHC pp con Ecm = 14 TeV 2 esperimenti: ATLAS, CMS ATLAS Le collaborazioni hanno piu` di 1000 membri Display di eventi simulati Collisioni pp a E = 14 TeV a LHC Sezione d’urto inelastica totale = 80 mb 109 eventi/s I processi interessanti sono urti tra i quarks che costituiscono i protoni Ecm(urto) < 14 TeV Gli eventi di produzione di jet per interazioni forti sono molto più numerosi degli eventi ricercati (produzione di Higgs) Enorme fondo di eventi con jet Occorre cercate decadimenti del bosone di Higgs in stati finali con leptoni (facilemente identificabili e separabili dal fondo) Sezione d’urto in pb (1 pb=10-12b) di produzione del bosone di Higgs in funzione della t sua massa H g g q q q W,Z H W,Z q I principali meccanismi di produzione Branching ratios per il decadimento del bosone di Higgs L’Higgs decade in coppie di fermioni e bosoni Frequenza di decadimento nei diversi canali L’Higgs preferisce decadere in coppie di particelle pesanti Se MH > 2 MZ il canale privilegiato per la scoperta è HZZ fondo bassissimo m+m- buona efficienza di ricostruzione e selezione m+me+e- Simulazione di un evento di Higgs in ATLAS Se M (Higgs) > 180 GeV = 2 MZ si identificano 2 muoni e 2 elettroni tali che s (m+m-) = MZ s (e+e-) = MZ allora s (m+m- e+e-) = MH Se MH = 800 GeV il numero di eventi prodotti in un anno di run a bassa luminosità è 104 (109 eventi con jet di pT> 200 GeV) La ricerca del bosone di Higgs sarà effettuata anche in altri canali di decadimento Il potenziale di scoperta complessivo di ATLAS N eventi segnale N1/2 eventi fondo N(segnale) = N(totale)-N(fondo) N1/2 = 5 sN (fondo) sN(totale) perché N(fondo)>>N(segnale) definisce la scoperta La mole di eventi e di dati in ATLAS 1 pB = 1015 Byte Se tutti gli eventi fossero registrati Il flusso di dati sarebbe 40TByte/s = 40 x 1012Byte/s La selezione degli eventi prima (trigger di I e di II livello) e durante l’acquisizione (filtro di eventi) L’elettronica di front-end deve avere capacità selettiva per gli eventi interessanti Successivo livello di selezione che coinvolge i rivelatori più lenti Selezione basata sulla ricostruzione complessiva dell’evento Lo spettrometro consiste di RPC per l’identificazione veloce dei muoni (INFN Lecce, Roma, Napoli) e MDT per la misura del loro momento Gli RPC sono un elemento essenziale nel trigger di I livello campo magnetico toroidale per curvare le tracce dei muoni Il lavoro dei fisici di ATLAS da oggi fino al 2006 In attesa della fisica e per poter fare della fisica Hardware: Costruzione dei rivelatori Test delle performances Assemblaggio al CERN Software: A Lecce e` stata progettata la meccanica degli RPC A Lecce assemblaggio (1200 camere !) e test degli RPC (400 camere!) Sviluppo di tecniche di calibrazione dei rivelatori Sviluppo di tecniche di ricostruzione degli eventi Studio della strategia di analisi degli eventi A Lecce studio di algoritmi di pattern recognition per la ricostruzione delle tracce di muoni nello spettrometro