PR.LIV3.01 PO Pistoia LIVELLO 3 Gestione del ricovero a ciclo continuo nel livello 3 Rev. 1: 20//05/2013 Pag.: 1 di 3 Doc. di Registrazione Responsabile della fase Diagramma di Flusso Doc. di Riferimento Accesso CCI CCI Software PS CCI Paziente ricoverato in Livello 1 (1) Paziente ricoverato in Livello 2 (2) Accesso da PRONTO SOCCORSO (3) Paziente sotto osservazione in OBI (4) Stabilizzazione condizioni cliniche del Pz. con riscontro di bisogno clinico prevalente modificato rispetto all’ingresso Riscontro di bisogno clinico prevalente modificato rispetto all’ingresso Riscontro di bisogno clinico per cui potrebbe essere appropriato ricovero in LIVELLO 3 Riscontro di bisogno clinico per cui potrebbe essere appropriato ricovero in LIVELLO 3 CCI/ Software PS M. UO Liv. 1 M. UO Liv. 2 M. DEU M. OBI M.PS Attivazione Percorsi Interni sulla base dei criteri condivisi M. Tutor, CPSE, FT Referente M.Specialista Valutazione ammissibilità ricovero in LIVELLO 3 No Soddisfatti i Criteri ricovero in Liv. 3? (A) Criteri di accesso al Livello 3 Si CPSE/IR Verifica disponibilità di posti letto nel Setting destinazione Condivisione con Pz/ Familiari/ Care giver per consenso a trasferimento No Consenso al ricovero/trasferimento? M. Tutor/IR Attivazione altri percorsi/Uscita Si Attivazione procedura ricovero/ trasferimento al Setting di Liv. 3 appropriato M.+CPSE/Inf. Str. iviante M.+CPSE/Inf. Str. di Liv. 3 Accordi con CPSE/CPSI di turno del Setting di destinazione su tempi e modalità di trasferimento interno CC, Rel Clin. PA.DS.02 Gestione della documentazione per il trasferimento SDO OSS Predisposizione UNITÀ LETTO Scheda attiv. trasporti int. CCI, Registro nosologico CCI, MD Privacy, MD Inform. Lab Analisi MDRichiesta Consulenza Gestione del Pz. nel Setting CPSE/Inf. Accoglienza nel Setting (5) Inf., OSS VALUTAZIONE MEDICA Processi di Supporto M. di tuno (6) ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO (7) Inf. di tuno Dir UO/SA CPSE, Coord. FKT Processi di Supporto PRESA IN CARICO (8) (18) Gest. bisogni personali - religiosi - comunicativi CCI Gestione della CCI e altra documentazione sanitaria (19) CCI, Registro Briefing Attivazione trasporti interni e trasferimento del Pz al Setting di destinazione Strumenti condiv.ne interprof.: Briefing (20): e Riunioni Staff Gestione farmaci e stupefacenti Gestione delle emergenze CCI Gestione confort alberghiero Definizione PIANO DI CURA PERSONALIZZATO ( 9) M.Tutor Accertamento infermieristico di approfondimento ( 10) con DEFINIZIONE DELLA TIPOLOGIA DI ASSISTENZA I. di Riferim. Accertamento da parte del fisioterapista ed elaborazione del PROGRAMMA RIABILITATIVO (11) Prescrizione e somministrazione della terapia Assistenza medica durante il ricovero (14) Si Attivazione altri percorsi/dimissione Assistenza e trattamento riabilitativo (17) Le condizioni cliniche e socio-assistenziali consentono la dimissione?(21) Medico Med., Inf. Dir.UO/SA Equipe Med. Equipe Inf. FT Valutazione complessiva delle condizioni cliniche e socio-assisstenziali del Pz. MD Attiv.az. DOP Modulo firmato? No Assistenza inferieristica durante il ricovero (16) PO e IO di Clinico-ass. di struttura Linee Guida MT, IR, FTR Gestione St. DOP Conclusioni diagnostiche e prescrizioni terapeutiche, assistenziali e riabilitative MT, IR, FTR Elaborazione e consegna Lettera di Dimissione Integrata PDTA Trasferimento Pz. ad altro Setting o ad altra strutt. sanitaria No Si CCI, Lettera di dimissione integrata PO e IO di Struttura Pr. Supporto Sanitario .PP attiv. Mediatore cult. MT, IR, FTR Raccolta C I., quando necessario (15) Op. inform. Guida Serv. Foglio norme comportam. FT di Rif. Condivisione del caso (M. Tutor, Inf. Ref., FKT Ref., Inf. Associato, OSS) (12) Coinvolgimento Pz./familiari/Care Givers (13) PO e IO di Presidio e di Struttura PA.DS.02 PA.DS.12 (22) Dimissione CCI, SDO Dimissione ordinaria Dimissione Programmata Dir.UO/SA CPSE PA.DS.02 PA.DS.12 PO Pistoia LIVELLO 3 PR.LIV3.01 Gestione del ricovero a ciclo continuo nel livello 3 Rev. 1: 20//05/2013 Pag.: 2 di 3 Note (1) Il medico tutor del livello 1, se ritiene che il bisogno clinico prevalente sia modificato rispetto all’ingresso, verificato che le condizioni cliniche del paziente soddisfano i criteri generali di accesso al livello 3, ne decide il trasferimento, dopo verifica della disponibilità del posto letto, assegnandolo alla UO di Medicina Interna o Geriatria (Vedi Allegato 1). (2) Il medico tutor del livello 2 , verificato che le condizioni cliniche del paziente soddisfano i criteri generali di accesso al livello 3, ne decide il trasferimento nel SETTING MEDICINA INTERNA se appartenente alla UO Medicina interna o in quello MULTIDISCIPLINARE se appartenente ad altra UO del livello 2. Il medico tutor del livello 2 trasferisce il pz al SETTING GERIATRIA in tutti i casi in cui siano soddisfatti i criteri specifici di accesso a tale setting (Allegato 1), dopo condivisione con il Medico accettante e verifica della disponibilità di posti letto. (3) Il medico del PS verificato che le condizioni cliniche del paziente soddisfano i criteri generali di accesso al livello 3, ne decide il trasferimento assegnandolo alla UO di Medicina Interna o UO Geriatria (Vedi Allegato 1). (4) Il trasferimento dalla OBI può essere attivato a conclusione delle 48 h di permanenza, quando non è possibile la dimissione immediata. Il medico OBI verificato che le condizioni cliniche del paziente soddisfano i criteri generali di accesso al livello 3, ne decide il trasferimento assegnandolo alla UO di Medicina Interna o UO Geriatria (Vedi Allegato 1). (5) L’Infermiere accoglie il Pz ed il personale che effettua il trasferimento presso la medicheria del Setting di ricovero, si presenta con nome e qualifica e procede come di seguito descritto: - Ritira la documentazione, riguardo al ricovero, in possesso del paziente e consegnata dal personale che ha eseguito il trasferimento, compreso quella eventualmente rilasciata dall’Ufficio Accettazione; - Annota i dati del paziente sul registro nosologico; - Consegna al paziente e/o ai familiari l’opuscolo informativo sull’organizzazione del nuovo setting assistenziale e lo invita ad attenersi alle istruzioni in esso riportate; - Accompagna e guida il paziente ed i colleghi che eseguono il trasferimento presso la camera di degenza e lo informa circa “l’unità del paziente”: comodino, letto, campanello, luci, ecc.; dislocazione bagni; dislocazione distributori automatici;ec.. - Informa il paziente e familiari riguardo l’iter assistenziale; - Riordina la cartella clinica integrata nell’apposito carrello dopo aver inserito i documenti di ricovero ed eventuali documenti personali del paziente Per “Accoglienza ed Umanizzazione” intendiamo la presa in carico globale della persona e l’informazione dei suoi familiari nel momento dell’arrivo in Reparto e nelle fasi immediatamente successive che precedono e seguono il ricovero. Anche le ulteriori fasi del percorso del paziente possono richiedere interventi di sostegno e di comunicazione che rientrano nel complessivo orientamento verso l’”Umanizzazione” del ricovero ospedaliero Fattori di qualità relativi all’accoglienza nel Setting*: - Orientamento e rassicurazione del cittadino, sia esso italiano che straniero - Riconoscibilità operatori - Comportamento cortese e disponibile - Informazioni sul buon “uso” del reparto - Accompagnamento nel percorso - Verifica attivazione percorso dimissioni difficili. * Nel caso in cui il paziente non sia autosufficiente, le operazioni sopra descritte vengono eseguite dopo aver sistemato il paziente a letto (6) Il medico Tutor, se è lo stesso del livello assistenziale di provenienza conferma le indicazioni cliniche in cartella, oppure, se il medico tutor è cambiato, provvede alla prima visita secondo le seguenti modalità: - raccordo anamnestico ed esame obiettivo - prescrizione esami di laboratorio e/o diagnostica strumentale di routine e specifici del caso - eventuale richiesta di consulenze - effettuazione indagini di sua competenza - formulazione del sospetto diagnostico e prescrizione terapeutica sulla STU (7) Accertamento infermieristico. L’infermiere del setting assistenziale provvede a: - raccordo anamnestico infermieristico - rilevazione dei bisogni assistenziali - richiesta di eventuali consulenze infermieristiche (8) La presa in carico comporta l’individuazione delle seguenti figure: Medico Tutor. Il Medico Tutor identificato precedentemente mantiene la funzione e continua ad essere: - gestore e responsabile del singolo percorso sul singolo Pz ; - referente informativo del paziente, della sua famiglia e del collega MMG E’ il medico di riferimento del Pz, responsabile del piano di cura in rapporto con i colleghi nel rispetto dell’organizzazione della struttura. Nelle degenze prolungate il MT può essere cambiato dal Dir. UO/SA (ferie, assenze a vario titolo) dandone comunicazione al Pz ed ai familiari. Infermiere Referente. Il coordinatore di setting, assicura l’identificazione dell’infermiere referente che prende in carico il paziente e stende il progetto assistenziale. L’IR è responsabile dell’assistenza al paziente affidatogli e del risultato del progetto assistenziale. Una volta presentato al paziente l’infermiere referente (vedi opuscolo): - analizza i bisogni di assistenza, pianifica e coordina l’attuazione dei processi assistenziali garantendo la continuità delle cure - svolge funzioni di consulenza specialistica per altri operatori. - progetta e realizza programmi di educazione terapeutica alla famiglia/care giver e alla persona finalizzati a migliorare gli stili di vita nella prevenzione e nella gestione/autogestione della malattia. Fisioterapista Referente. Viene identificato e presentato il Fisioterapista referente. Nel caso in cui il pz provenga da altri Setting il Fisioterapista referente, che aveva già in carico il pz,, mantiene e continua la sua funzione anche nel “livello 3”. Il Ft Referente adegua il programma di trattamento ed è responsabile della riabilitazione del pz affidatogli, nonché dei risultati del programma di trattamento. I casi sono assegnati al fisioterapista referente dal Coordinatore dei fisioterapisti in base ai bisogni del pz, nel momento in cui giunge la richiesta di riabilitazione del medico specialista. Il Ft referente mantiene tale ruolo per tutta la degenza del pz. In caso di assenza la continuità riabilitativa è garantita dagli altri fisioterapisti. Medico tutor, Infermiere Referente e Fisioterapista Referente vengono, quindi, presentati al paziente. PO Pistoia LIVELLO 3 PR.LIV3.01 Gestione del ricovero a ciclo continuo nel livello 3 Rev. 1: 20//05/2013 Pag.: 3 di 3 (9) È favorito presso le strutture l’uso di L.G. predisposte da società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica. Sono disponibili presso ciascuna struttura le procedure predisposte e condivise per la gestione dei percorsi assistenziali per le evenienze cliniche più frequenti e di maggior gravità: PDTA.AFM.01 e PDTA.AFM.02, ecc. (10) Definizione del bisogno assistenziale infermieristico ed elaborazione del programma assistenziale. In base alle alterazioni rilevate attraverso l’ASGO l’infermiere di riferimento rileva i bisogni specifici attraverso le schede di approfondimento. L’IR in base ai bisogni individuati definisce il programma assistenziale (obiettivi , interventi e tempi). Anche in vista della dimissione, segnalazione precoce STDOP (se non già effettuata). (11) Valutazione funzionale e definizione del programma di trattamento fisioterapico. In vista della dimissione collaborazione con lo STDOP per individuare il setting più adeguato per la prosecuzione dell’ iter riabilitativo. (12) Condivisione del caso attraverso briefing strutturato coinvolgendo i professionisti (medico tutor, infermiere referente o associato, fisioterapista referente ed OSS). (13) Al pz e ai suoi familiari, vengono fornite informazioni corrette, chiare ed esaustive sulla diagnosi, sulla cura della propria malattia, sul progetto assistenziale, sulla durata e sui possibili disagi, fastidi e pericoli connessi. Le modalità di trasferimento delle informazioni circa le condizioni cliniche ed i trattamenti previsti avvengono nel rispetto del diritto dei pazienti alla privacy. Al Pz e/o al caregiver, vengono fornite informazioni, ove disponibili, basate su prove di efficacia, in grado di aiutarlo a comprendere il piano di cura e il progetto assistenziale in modo da metterlo in condizione di partecipare ai processi decisionali. Al paziente e/o al caregiver viene illustrato, chiaramente, l’ inquadramento diagnostico – terapeutico – assistenziale - riabilitativo (14) Il Medico prescrive e l’infermiere garantisce la somministrazione della terapia nel rispetto dei criteri, delle responsabilità e delle modalità operative definite nelle specifiche procedure Aziendali e di Presidio. (15) Assistenza medica. Ogni giorno il Pz è visitato dal medico che: - aggiorna la CCI con l’indicazione degli elementi più importanti emersi nel corso della visita e degli eventuali provvedimenti ritenuti necessari, come ad esempio la modifica della terapia, la prescrizione di nuovi esami e/o il ricorso a consulenze specialistiche, nei casi previsti dalla legge, il consenso informato - illustra al paziente l’andamento clinico, l’iter diagnostico/terapeutico e le eventuali prescrizioni Dopo la visita medica, ad orari prestabiliti, il MT ed il Direttore di UO, sono a disposizione dei familiari preventivamente autorizzati dal paziente tramite consenso, per fornire informazioni relative alla situazione clinica (16) Assistenza infermieristica. L’infermiere svolge l’attività di assistenza in rapporto alle necessità ed ai bisogni del pz e nel rispetto del progetto assistenziale. Registra nella CCI gli eventi clinici e assistenziali contestualmente al loro verificarsi o al termine del turno di lavoro e li descrive al collega del turno successivo al momento del passaggio delle consegne. Tutte le procedure assistenziali attuate nelle diverse fasi di erogazione delle prestazioni sono condotte seguendo le procedure relative ai processi di supporto sanitario, alle normative, alle linee guida e ai percorsi clinici assistenziali specifici condivisi al’interno dell’AFM. (17) Assistenza e trattamento riabilitativo. Il fisioterapista referente esegue la valutazione funzionale, redige e realizza il programma riabilitativo, di cui è responsabile. Registra il suo intervento nella CCI. In caso di assenza garantisce la prosecuzione del trattamento con un adeguato passaggio di consegne al collega che lo sostituirà. Tutte le procedure sono elencate nel MCQ della riabilitazione e si rifanno, per quanto di competenza, ai PDTA adottati. (18) È compito del Coordinatore di Setting assicurare l’offerta dell’assistenza religiosa. In caso di soggetti stranieri, il Coordinatore di Setting garantisce le modalità di attivazione, se necessario, del servizio di mediazione linguistico-culturale. (19) Il personale sanitario gestisce la documentazione sanitaria nel rispetto dei criteri, delle responsabilità e delle modalità operative definite nelle specifiche procedure Aziendali e di Presidio (20) Il Briefing consente la Condivisione giornaliera, interprofessionale, delle problematiche clinico-assistenziali dei singoli pazienti. Il briefing viene effettuato quotidianamente, i risultati del confronto interprofessionale si concretizzano in decisioni clinico-terapeutico-assistenziali condivise in accordo alla specifica procedura aziendale (PA.GRC.31) (21) Pianificazione con il STDOP degli interventi Diagnostico – terapeutici – assistenziali – riabilitativi da proseguire dopo la dimissione, nonché l’individuazione del Setting più adeguato per i bisogni clinici, assistenziali riabilitativi e sociali del Pz stesso. (22) Dimissione clinica: documentazione relativa alle attività diagnostico, terapeutico, assistenziali e riabilitative realizzate durante il ricovero. comunicazione al MMG, al pz ed ai familiari circa le indicazioni terapeutiche previste dopo la dimissione. Dimissione infermieristica: indicazioni relative alle procedure infermieristiche e assistenziali da realizzare dopo la dimissione Dimissione Fisioterapica: breve sintesi del programma riabilitativo realizzato durante la degenza, indicazioni fisioterapiche per il pz ed il caregiver. Situazione funzionale alla dimissione.