Comunicato stampa
Milano, 3 gennaio 2014
14 - 19 gennaio 2014
La Galleria Blanchaert
presenta presso
l’Antico Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio (ingresso dall'entrata principale subito a sinistra)
la mostra di
Gino Cosentino
AFFINITA’ – SCULTURE e DIPINTI
a cura di Paola Garbuglio
inaugurazione il 14 gennaio 2014 dalle ore 18,00 alle 21,30
chiusura il 19 gennaio con incontro dibattito su “Cosentino e gli architetti” dalle 17,00 alle 19,00
La natura è letta da Cosentino come evoluzione di armonie, come ricerca di affinità osservate attraverso un processo
creativo dichiarato. La sua evoluzione plastica diventa nel tempo un suggerimento raffigurato ed evocativo, che sempre più
spesso è esigenza di ritorno ad un’armonia condivisibile quella che attorno gli pare vada perdendosi. I volumi tendono ad
essere più semplicemente individuabili, a definire i lati di rapporti che a volte si configurano come amorevoli e generosi, altre
volte come generati da una natura matrigna e angosciosa. Cosentino individua e comunica così diversi stati d’animo
riconoscibili che la mostra rappresenta in una scelta di opere tra sculture, disegni, dipinti e gessi.
L ’Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio’, costruito nel 1477 insieme all’annesso chiostro decorato con affreschi di
Bernardino Luini, prende il nome dalla Confraternita di Santa Maria della Passione qui un tempo accolta. Requisito nel ‘700
fu poi adibito a vari usi e dal 2000 ospita mostre d’arte.
E’ questa la cornice nella quale la Galleria Blanchaert
presenta ed espone, a cura di Paola Garbuglio, alcune opere di Gino Cosentino, allievo di Arturo Martini, in un luogo non
lontano dal suo primo studio milanese di via Olona.
…“ La scuola di Arturo Martini ha lasciato in Cosentino segni indelebili
ma se in Martini la crisi della scultura era la crisi del monumentale, in Cosentino la crisi attuale della scultura è la crisi
dell’intellettualismo e il ritorno alla forgiatura, quasi artigianale, dei
prepotente che invade i nostri orizzonti.’…
“pezzi unici”, gesto forse di sfida alla macchina
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La Fondazione Gino ed Isabella Cosentino patrocina questa mostra a Milano, dopo la chiusura dello studio milanese di
via Watt alla Barona, nella convinzione dell’importanza di promuovere: iniziative di dibattito attorno alle opere del Maestro
nel contesto storico che le ha generate; di conoscenza delle molte opere realizzate e delle tante diffuse in luoghi pubblici.
Cosentino pensa in gesso, disegna e assembla materiali diversi: pietra, marmi, terracotta, produce bronzi e multipli, piccoli
gioielli, recupera e trasforma. Con gli architetti sperimenta effetti e risultati diversi su edifici, in graffiature e sporgenze, con
loro collabora a definire facciate, recinti scultorei, marcapiani in cemento. Fa partecipare l’esterno con l’interno attorno ad un
percorso, come nella via Crucis di Baranzate di Bollate, o anche definisce e caratterizza elementi costruttivi e cinte murarie;
interseca e accompagna le cornici al dipinto, a volte intagliandole come fossero bassorilievi.
Riflette nelle sue opere corrispondenze tra i sentimenti umani e la natura, tra i sentimenti umani e il paesaggio come
un’inquietudine, come un indizio di qualche cosa che c’è ma non ha spiegazioni.
Mette generosamente a disposizione dei
suoi allievi le proprie conoscenze lasciando loro la massima libertà d’espressione - interviene, evoca, suggerisce - non
impone un modo di vedere, lascia trovare a ciascuno la propria armonia.
Nel 2011 al Museo del Paesaggio di Pallanza (VB) si sono esposte alcune opere della Fondazione Gino e Isabella
Cosentino in un percorso, valutato da esperti dell’ Associazione Amici del Libro Parlato per i Ciechi d’Italia del Lions Club di
Verbania, come iniziativa tesa ad illustrare nuove situazioni d’apprendimento in un itinerario scultoreo, attivamente nuovo, di
contatto tattile tra i ragazzi e le opere per emozionare e far scoprire che “toccare è guardare” come “guardare è toccare”.
(Adele Bugatti)
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Bruno Alfieri, Cosentino - Galleria Cadario – Milano 11-24 novembre 1961
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RIEPILOGO DELLE INFORMAZIONI
Galleria Blanchaert
presenta
Titolo:
‘AFFINITA’ – SCULTURE e DIPINTI
opere del maestro Gino Cosentino
Sede espositiva:
Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio (Milano)
A cura di:
Paola Garbuglio
Foto:
Video:
Alberto Bonardi
Francesco Di Maio
Inaugurazione:
14 gennaio ore 18,00 – 21,30
Durata:
14 -19 gennaio 2014
Orario di apertura:
mercoledì - domenica:
Chiusura
19 gennaio “Cosentino e gli architetti”
Informazioni:
[email protected]
Tel. +39
12,00 -19,00;
incontro / dibattito: 17,30 -19,00
335.7064109
Elenco ed itinerari delle opere di Cosentino, collocate in luoghi pubblici, sono visibili ai link :
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario1.html
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario2.html
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario3.html
www.ginocosentino.com
Si ringrazia:
UNIFOR
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Gino Cosentino ( 1916- 2005)
Cenni biografici
‘ Nato a Catania, Gino Cosentino costruisce gli elementi decisivi della sua formazione negli anni della guerra – e della crisi di
un’epoca – all’Accademia di Venezia. Con il solo testamento di Arturo Martini: “ Fa di me un arco dello spirito, fa che io non
sia più rupe ma acqua e cielo”, giunge a Milano, dove costruisce una baracca per lavorare.
Nel 1956 pubblica un album con le sue opere e scrive la sua poetica. Si dedica in quegli anni sempre più spesso alle
sculture per l’architettura, collaborando con gli architetti Mangiarotti e Morassutti, Belotti, Invernizzi, Nelly Kraus, Farina
Morez, Tiraboschi, Fragapane.
Nel 1958 realizza una via Crucis in serpentino d’Oira – la sua pietra d’eccellenza - per l’esterno della chiesa di Baranzate
di Bollate (Milano) di Mangiarotti e Morassutti. Negli anni ’60, dopo le personali del ’62 a Firenze e Roma per la Galleria
Numero, presentate da Bruno Alfieri, inizia una serie di esposizioni all’estero, specie in Svizzera, dove esce una
pubblicazione delle sue opere con testi di Gillo Dorfles e Hans Neuberg.
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Nel 1970 apre l’atelier di via Watt 5 a Milano’ … in zona San Cristoforo alla Barona, ..che contiene tutta la sua produzione
ed ospiterà poi la FONDAZIONE GINO E ISABELLA COSENTINO. Nel 1972 vince il concorso per una scultura da collocare
presso le scuole di via Appennini a Milano.
…‘Nel 1975 il comune di Milano organizza una sua grande mostra personale alla Rotonda della Besana, inaugurata dal
Sindaco Aldo Aniasi.
Gli anni ’80 del novecento segnano un ritorno di Cosentino a una nuova dimensione anche
figurativa e un approfondimento dell’espressione pittorica, quale estensione dei suoi temi, l’ ‘affinità’, la germinazione, la
maternità, l’abbraccio, e – nella ricerca plastica- l’armonia, come rapporto cultura-natura ‘.’
Nel1981 realizza il monumento ai caduti di Lodivecchio, nel 1982 le sculture per la chiesa di San Donato milanese;
…‘Nel 1986 realizza le sculture per la chiesa di Baggio progettata dall’arch. Benati.
A partire da quegli anni si susseguono diverse mostre personali, in diverse gallerie di Milano e della Lombardia, intercalate
dalla partecipazione ad eventi collettivi, quali ‘Percorso delle scultura’ alla Permanente di Milano, ‘Trent’anni da Sem’ degli
scultori mondali a Pietrasanta (1991), ‘ Le ragioni della libertà’ alla Triennale di Milano. …
Nel 1995 riceve un attestato di benemerenza dalla Diocesi per il contributo artistico alle chiese milanesi e nel 1998 tre sue
grandi sculture vengono collocate nella nuova Facoltà di Ingegneria Aeronautica del Politecnico di Milano
…’Nel 2002 gli allievi di Cosentino gli organizzano una mostra nella Basilica di San Celso a Milano e alla fine del 2003 si
apre a Bergamo una collettiva ‘La scuola di Cosentino’.
Il 14 dicembre 2005 la Fondazione e il Dipartimento di
Progettazione dell’Architettura della Facoltà di Milano Bovisa, organizzano un seminario avente per tema ‘Gino Cosentino e
gli architetti’, nella quale intervengono Gillo Dorfles, architetti sodali di lavoro, docenti della Facoltà, allievi e amici.’
Bibliografia
Monografie
“Cosentino: disegni e sculture”, Roma 1956, ed. Bestetti, con testo dell’artista.
“Cosentino”: Teufen (CH) 1968, ed Nigli, testi in italiano e tedesco, di Hans Neuberg e Gillo Dorfles.
“La forma suggestiva di Cosentino”, Milano 1993, ed. Mazzotta, a cura di G. Gianazza.
“Cosentino: sculture e dipinti”, Milano 2002, ed. Apollo e Dioniso, a cura di G. Gianazza,
contributi di: M. De Carli, P. Garbuglio, G. Consonni, A. Bugatti, G. Di Maio, A, Melegari, V. Carrera;
foto di: Aldo Ballo, A. Bugatti, A. Colombo, G. Gianazza, P. Lazzarin.
“Gino Cosentino e gli Architetti”, atti del seminario tenutosi il 14 dicembre 2005, alla Facoltà di Architettura Civile,
dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano,
contributi di: Massimo Fortis, Giampiero
Gianazza, Gillo Dorfles, Bruno Morassutti, Marcello De Carli, Paolo Campiglio, Daniele Vitale, Alessandro Colombo, Maria Cristina Codecasa Conti,
Paola Garbuglio, Francesco Di Maio, Cristoforo Bono, Giancarlo Consonni, Giorgio Fiorese, Mario Fosso, Amalia Ercoli Finzi, Guido Canella.
“Gino Cosentino carte e parole”, Milano 2008, S.edizioni, a cura di G. Gianazza.
Introduzioni a cataloghi e opuscoli di mostre e personali:
1946: B. Joppolo, per la Galleria Santa Redegonda, Milano.
1961: B. Alfieri, per la Galleria Cadario, Milano.
1970: A. Bonardi, M. De Carli, C. Zaccaria, per la Galleria Blu, Milano.
1977: G. C. scritto dell’artista, per la Galleria Zunino, Milano.
1984: Yula Panin, per la galleria Borgogna, Milano.
1989: D. Vitale, per la Unifor, Milano.
1995: G. Gianazza, per Palazzo Sertoli, Sondrio.
1996: M. De Micheli, per la Galleria Ciovasso, Milano.
2002: V. Patarini, per AreaBanca, Milano.
2003: G. Gianazza, per Banca Popolare, Bergamo.
2007: C. Bono e A. Finocchi, Cosentino, Libreria Cardano Pavia
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A. Finocchi, C. Bono, “Percorso delle opere di Cosentino dal 1956 al 2004” Libreria Cardano 2007- Pavia
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Gino Cosentino
Mostre
1946
1956
1961
1962
1963
1966
1967
1968
1971
1973
1974
1975
1977
1978
1979
1980
1983
1984
1988
1989
1990
1991
1993
1994
1995
1996
1997
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2007
2008
2009
2010
2011
2013
2014
- Milano, Galleria S. Redegonda, personale.
- Milano, Galleria via Montenapoleone 6/a, personale.
- Milano, Galleria Cadario, personale.
- Firenze, via degli Artisti, personale organizzata dalla Galleria Numero;
- Roma, piazza di Spagna, personale, organizzata dalla Galleria Numero.
- Milano, Galleria Schettini, personale;
- Milano, Centro Culturale Pirelli, collettiva “Scultori della scuola di Milano”.
- Ascona (CH), Galleria Castelnuovo, personale.
- Solothurn (CH), Galleria Kunsi, personale.
- Teufen (CH), Galleria Nigli, personale.
- Milano, via Watt, personale organizzata dalla Galleria Blu.
- Pavia, Collegio Cairoli, personale;
- Locarno (CH), Palazzo della Sopracenerina, collettiva;
- Basel (CH), collettiva “Art 4 ‘73”.
- Verbania (NO), lungolago, collettiva “Scultorincontro”.
- Milano, Palazzo del Turismo, premio internazionale Stampa ’75;
- Milano, Rotonda della Besana, personale.
- Milano, Galleria Zunino, personale;
- Milano, Galleria Vismara, personale;
- Arese (MI), Premio nazionale di scultura per inviti.
- Campione d’Italia (VA), II Biennale internazionale di scultura.
- Brescia, Galleria Ferrari, collettiva.
- Padova, Palazzo della Ragione, XII Biennale del bronzetto.
- Brescia, Galleria Ferrari, personale.
- Milano, Galleria Zunino, collettiva.
- Milano, Galleria Borgogna, personale.
- Milano, Studio Blei, personale.
- Milano, Unifor, personale.
- Milano, C.so Vittorio Emanuele Il “Percorso della scultura”;
- Milano, Palazzo della Permanente, “Scultura a Milano 1945/1990”.
- Pietrasanta, Piazza del Duomo, collettiva ’Trent’anni da Sem’;
- Milano, spazio Ansaldo, collettiva ‘Arte e architettura’.
- Milano, Palazzo della Permanente, XXXII Biennale dell’Arte.
- Milano, Sede centrale della Banca Popolare, personale;
- Cesano Maderno (MI) Parco Borromeo collettiva ‘Arte in giardino’;
- Forlì, Palazzo Albertini, collettiva “Omaggio a Melozzo”.
- Milano, Triennale, collettiva “Le ragioni della libertà”, per il 50° della Resistenza;
- Sondrio, Palazzo Sertoli, personale;
- Castell’Arquato (PC), Palazzo della Pretura, collettiva.
- Mantova, Palazzo Ducale, collettiva “La croce e il vuoto”;
- Milano, Galleria Ciovasso, personale.
- Sondrio, Palazzo Sertoli, collettiva “Reale concreto astratto”.
- Milano, Palazzo delle Stelline, collettiva “Arte a Milano 1946/1959”.
- Milano, Unifor, personale.
- S. Pietro in Cerro (PC), Castello, MIM.
- Milano, Basilica di S. Celso, personale;
- Milano, AreaBanca, personale;
- Milano, Hotel Hilton, personale.
- Milano, Carcomauto, personale;
- Bergamo, Banca Popolare, collettiva ‘La scuola di Cosentino’.
- Borgomanero, Galleria Borgoarte, personale;
- Badia Tedalda (AR), fattoria Arsicci, collettiva.
- Milano - Bovisa, Facoltà di Architettura Civile e Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
‘Gino Cosentino e gli Architetti’ – mostra e seminario.
- Pavia, Libreria Cardano, ‘Gino Cosentino scultore’ (1916-2005), prima mostra postuma.
- Milano, via Watt 5, Lo studio in mostra al pubblico, da un’idea di Jean Blanchaert,
prima della chiusura dello Spazio studio.
- Milano, via Watt 5, Mostra di alcune opere provenienti da collezioni private.
- Cogne (AO), Villaggio dei Minatori - Fondation Gran Paradis: collettiva “La Natura nell'Arte” nell'ambito del Film
Festival internazionale “Stambecco d'oro”
- Pallanza, presso il Museo del Paesaggio sono depositate le opere della Fondazione “Gino e Isabella
Cosentino” di cui alcune esposte al pubblico.
- Pallanza, a Palazzo Biumi Innocenti sono in mostra, nella sala tattile per gli amanti dell’arte, opere di Cosentino.
- Milano, allo Studio Terra in via Zenale, sono esposte opere di Cosentino.
- la Galleria Blanchaert con la Fondazione Gino e Isabella Cosentino promuovono l’esposizione di sculture, dipinti e
gessi del Maestro presso l’Antiquum Oratorium Passionis’ della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
A. Bugatti e Annalisa Melegari
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