ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 13/06/2011 9.41 Pagina 1 A B C contro lo STRESS LAVORO CORRELATO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m. e aggiornato con il percorso metodologico dell’INAIL (DML dell’ex ISPESL), in linea con le indicazioni della Commissione Consultiva (Lettera Circolare del 18/11/2010 sullo stress lavoro-correlato) 1 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp A B C 13/06/2011 9.41 Pagina 3 contro lo STRESS LAVORO CORRELATO Introduzione..........................................................4 Che cos’è lo stress ................................................6 Dalla fisiologia alla patologia ................................7 Eustress ................................................................9 Distress ..............................................................10 Lo stress lavoro correlato ......................................10 Sintomi ..............................................................12 I fattori stressanti ................................................13 Le caratteristiche dell’individuo..............................16 Le strategie di coping ..........................................19 Distinzione dal mobbing ......................................21 La sindrome del Burn out ......................................23 Cosa si deve fare a livello organizzativo: - le indicazioni metodologiche per una corretta valutazione del rischio......................................34 - il Manuale dell’Inail (metodologia ex-Ispesl) ........38 Cosa si può fare a livello individuale ....................42 Glossario............................................................45 E per concludere…. ............................................48 INDICE Il gioco delle parti: chi fa cosa ............................26 3 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 14/06/2011 14.42 Pagina 4 L’informazione di base per i lavoratori INTRODUZIONE A partire dal 1° gennaio 2011, in seguito all’approvazione delle Indicazioni metodologiche elaborate dalla Commissione Consultiva permanente per la salute e la sicurezza del lavoro divulgate con la Lettera Circolare del 18 novembre 2010, è obbligo del Datore di Lavoro valutare, tra gli altri, il Rischio da Stress Lavoro Correlato. Già il D.Lgs. 81/08 (e le sue modifiche successive, D.Lgs. 106/09) aveva puntato l’attenzione sul rischio stress lavoro correlato, richiamando espressamente l’Accordo Europeo del 2004, sottoscritto dalle quattro maggiori organizzazioni europee (ETUC, UNICE, UEAPME e CEEP) per definirne il valore e le politiche da adottare per prevenirlo, che lo definisce come uno “stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di far fronte in maniera adeguata alle richieste o alle attese nei loro confronti”. L’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (2009) afferma che il 79% degli imprenditori europei è preoccupato per i rischi derivati dallo stress sul lavoro e per gli incidenti che ne possono derivare, ma solo il 26% adotta misure per ridurre lo stress. Lo stress ha una ricaduta pesante per la redditività delle aziende: circa il 50-60% delle giornate lavorative perse ogni anno dipende dallo stress, 77 miliardi di euro sono i costi che le aziende pagano per la perdita di produttività e 20 miliardi di euro per le spese correlate allo stress. Alcune ricerche hanno messo in evidenza i vantaggi e i benefici che seguono alla corretta valutazione e alla conseguente gestione del rischio da stress lavoro corre4 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp A B C 13/06/2011 9.41 Pagina 5 contro lo STRESS LAVORO CORRELATO lato oltre alla conformità del dettato normativo e che hanno a che vedere con: • innalzamento del livello di produttività, sicurezza e qualità; • allineamento del personale al 100% degli obiettivi; • riduzione del turnover, assenteismo, conflittualità negativa e relativi costi; • miglioramento del clima e del senso di appartenenza; • migliore immagine dell’azienda all’interno e all’esterno; • impatto su altri fenomeni (infortuni, non conformità, reclami). Lo stress non è una malattia, ma una situazione prolungata di tensione può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute, divenendo un rischio per la sicurezza poiché fa diminuire la percezione del rischio e altera i processi comportamentali. La sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro rappresentano un importante obiettivo da raggiungere per garantire la massima tutela della propria salute e coinvolge tutte le persone che operano negli ambienti di lavoro e anche per quanto riguarda lo stress lavoro correlato i lavoratori sono coinvolti nel processo di attuazione delle misure per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo. Questo opuscolo, aggiornato a seguito dell’approvazione delle Indicazioni metodologiche della Commissione Consultiva (novembre 2010) e della pubblicazione del Manuale Inail con metodologia ex-Ispesl, in linea con tali Indicazioni, fornisce ai lavoratori un’adeguata informazione sul rischio stress lavoro correlato, ai sensi dell’art. 36, per migliorare la consapevolezza e la comprensione nei confronti di questo rischio, indispensabile per fornire un contributo affidabile al processo valutativo. 5 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 13/06/2011 9.41 Pagina 6 L’informazione di base per i lavoratori CHE COS’È LO STRESS? Il termine stress è spesso utilizzato per indicare gli aspetti negativi della nostra vita quotidiana. È una parola inglese che propriamente significa “sforzo, spinta”. Ha lo stesso etimo di “strizzare” e si può definire come una reazione di attivazione corpo/mente che favorisce l’adattamento a un generico cambiamento fisico o psichico che turba l’equilibrio della persona. Si tratta della risposta non specifica dell’organismo umano di fronte a qualsiasi sollecitazione e stimolo si presenti, innestando una normale reazione di adattamento che può arrivare, in situazioni estreme, ad essere patologica. Il meccanismo è perfetto: ad ogni cambiamento si attiva il sistema nervoso simpatico e scatta in noi il segnale d’allerta: aumenta la tensione muscolare, il battito cardiaco; le pupille si dilatano, ed aumenta la percezione sensoriale: adrenalina e glucocorticoidi ci forniscono più ossigeno e più energia per affrontare la situazione. Questa reazione serve a mettere il corpo nelle condizioni di affrontare una lotta o di scappare, al fine di assicurarsi la sopravvivenza. Cessato il pericolo, si attiva il sistema nervoso parasimpatico, che riporta l’organismo allo stato di tranquillità e di rilassamento. Ma questo meccanismo non sempre scatta. Tra le cause principali vi è senza dubbio il susseguirsi frenetico di mille impegni e responsabilità; viene a mancare cioè il segnale di cessato allarme. Molto spesso capita 6 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp A B C 13/06/2011 9.41 Pagina 7 contro lo STRESS LAVORO CORRELATO anche che la nostra percezione di problemi e situazioni sia alterata, e molto diversa dalla realtà. A volte ci sentiamo schiacciati dagli impegni, e del tutto inadeguati a gestire le varie incombenze. Gli ostacoli ci sembrano insormontabili e quasi sempre è proprio l’eccessivo accumulo di tensioni ad acuire il problema. Alla lunga questo accumulo di tensioni porta inevitabilmente a conseguenze sia a livello fisico, che mentale e comportamentale. DALLA FISIOLOGIA ALLA PATOLOGIA Lo stress è un elemento essenziale dell’esistenza, “il sale della vita”: è il fattore che ci spinge a cercare una condizione di equilibrio tra le continue sollecitazioni del mondo interno ed esterno. La mente e le emozioni hanno una notevole influenza sul corpo. O forse è meglio dire che mente e corpo rappresentano due aspetti di un’unica realtà, l’essere umano. L’organismo interagisce costantemente con se stesso e con l’ambiente: un pensiero, una lettura, un’emozione possono determinare una modificazione dei comuni parametri biologici dell’organismo; allo stesso modo agisce qualsiasi stimolo esterno, come la temperatura o un rumore forte e improvviso. Ogni organo e processo dell’organismo ha un suo stato ideale di funzionamento: c’è una temperatura corporea ottimale, un livello ottimale di acidità gastrica, di ossigenazione, e di altri parametri fisici e chimici. In termini biologici qualun7 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 13/06/2011 9.41 Pagina 8 L’informazione di base per i lavoratori que stimolo agisca, perturbando queste condizioni ottimali, può essere considerato un fattore di stress, e ogni adattamento che l’organismo mette in atto per ristabilire l’equilibrio può essere definito come una “risposta di stress”. Tale risposta è la risultante delle attività dei sistemi endocrino, nervoso vegetativo e immunitario, tra loro strettamente interdipendenti. Il sistema endocrino risponde in modo rapido alle modificazioni dello stato emozionale del cervello aumentando la produzione di ormoni come il cortisolo, l’ormone della crescita (GH), la prolattina, gli ormoni tiroidei; il sistema nervoso vegetativo fa sì che vengano rilasciate adrenalina e noradrenalina, per preparare l’organismo alle maggiori prestazioni richieste dalla situazione stressante. Queste modificazioni endocrine e neurovegetative sono anche il mezzo attraverso il quale il cervello comunica con il sistema immunitario, che possiede inoltre i suoi meccanismi di controllo. Questo tipo di risposta adattiva attraversa diverse fasi: ● in un primo momento si ha la fase di allarme: l’or- 8 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp A B ● ● C 13/06/2011 9.41 Pagina 9 contro lo STRESS LAVORO CORRELATO ganismo percepisce la minaccia, ne prende atto, raccoglie le sue risorse, si prepara ad affrontare l’emergenza; segue la fase di resistenza: ogni attività, sia biologica che comportamentale, è mirata alla conservazione dell’equilibrio perturbato; si cerca di superare la crisi in atto; infine vi è la fase di esaurimento: dopo un’esposizione prolungata ad una situazione di rischio, o quando un evento è particolarmente intenso, le riserve di energia dell’organismo si esauriscono. EUSTRESS Esiste quindi uno stress positivo, chiamato eustress, che è fisiologico, che ci rende più capaci di adattarci positivamente alle situazioni. Si tratta di quella giusta tensione che è alla base di uno stato di attivazione che consente all’organismo di essere attento alle esigenze dell’ambiente circostante. Ha quindi effetti positivi nell’economia globale di una persona, permettendo all’organismo di migliorare il proprio modo di affrontare le situazioni critiche: si diventa vigili e attenti al punto giusto, migliora l’apprendimento, si è meno sensibili alla monotonia, si affinano le capacità di concentrazione e percezione. L’individuo ottiene la spinta necessaria per la miglior espressione di sé. 9 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 13/06/2011 9.41 Pagina 10 L’informazione di base per i lavoratori DISTRESS È possibile che lo stato di attivazione diventi troppo elevato, o che si prolunghi troppo nel tempo, con conseguente notevole dispendio di energia da parte del soggetto che si vede costretto a porsi in una condizione di attivazione permanente; ciò lo rende naturalmente più vulnerabile allo sviluppo di quadri psicopatologici. L’adattabilità dell’organismo ha infatti dei limiti che non possono essere superati perché la resistenza agli agenti stressanti arriva solo fino a un certo punto. Lo stress è il grande equalizzatore delle funzioni biologiche, ma quando diventa cronico, o risulta particolarmente intenso, ossia quando il sistema è abnormemente o continuamente attivato, quando l’individuo non riesce più ad adattarsi, a trovare la giusta soluzione ai suoi problemi, si entra nell’area di “rischio psicosomatico” che rende l’individuo vulnerabile allo sviluppo di patologie con diverse modalità espressive. LO STRESS LAVORO CORRELATO Lo stress è il secondo problema di salute legato all’attività lavorativa riferito più frequentemente. Può riguardare qualunque luogo di lavoro e qualunque lavoratore, a prescindere dalla dimensione dell’azienda, dal campo di attività, dal tipo di contratto o di rapporto di lavoro. Tuttavia non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro correlato che è causato da vari fattori propri del contesto 10 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp A B C 13/06/2011 9.41 Pagina 11 contro lo STRESS LAVORO CORRELATO e del contenuto del lavoro. Lo stress derivante da cause non dipendenti dall’attività lavorativa, legate a specifiche condizioni di vita dei soggetti, condizioni che, comunque, qualora comportino conseguenze di rischio nell’ambiente di lavoro, non possono certamente essere ignorate, ma vanno affrontate singolarmente e non in questo ambito. Nell’inquadramento del fenomeno sono implicati tre elementi: le richieste, intese come livello delle prestazioni richieste; il controllo, inteso come la possibilità di gestire il carico di lavoro sia in termini di tempo che di possibilità di ridurre gli aspetti di mera esecutività; ricompensa, intesa come gratificazione, riconoscimenti non solo di natura economica. Se questi tre elementi entrano in condizioni di forte e cronico squilibrio tra loro ci possono essere problemi di stress lavoro correlato. Lo stress lavoro correlato viene infatti definito come un insieme di reazioni emotive, cognitive, comportamentali e fisiologiche derivanti dalla percezione di aspetti avversi e nocivi del contenuto, dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro. È un fenomeno soggettivo in quanto ogni persona reagisce in maniera differente agli stimoli, in rapporto alla propria struttura di personalità, all’esperienza e alla propria interpretazione delle situazioni problematiche. Nonostante lo stress rappresenti uno dei principali elementi del disagio lavorativo, non ne possiamo attribuire le cause esclusivamente alla risposta sog11 ABC Stress:ABC Industria new 1.qxp 13/06/2011 9.41 Pagina 12 L’informazione di base per i lavoratori gettiva del lavoratore o, viceversa, alle disfunzionalità dell’organizzazione. È infatti il risultato di un processo che implica l’interazione tra le fonti di pressione del lavoro con le caratteristiche della persona e le strategie di coping, ossia le modalità con cui l’individuo prova a controllare gli eventi che ritiene difficili o superiori alle proprie risorse e gli effetti che hanno sull’individuo e sull’organizzazione. SINTOMI Lo stress può alterare il modo in cui una persona si sente, pensa e si comporta. Possono essere osservati sintomi a diversi livelli: emotivo, cognitivo, comportamentale, fisiologico. ● Le reazioni emotive sono: l’irritabilità, l’ansia, i disturbi del sonno, la depressione, l’ipocondria, l’alienazione, la spossatezza, i problemi relazionali con la famiglia. 12 ● Le reazioni cognitive sono: la difficoltà di concentrazione, la perdita della memoria, la scarsa propensione all’apprendimento di cose nuove, la ridotta capacità decisionale. ● Le reazioni comportamentali sono: l’abuso di sostanze stupefacenti, di alcol e di tabacco, i comportamenti distruttivi. ● Le reazioni fisiologiche sono: problemi alla schiena, indebolimento del sistema immunitario, ulcere peptiche, disturbi cardiaci, ipertensione.