“Prospettive di armonizzazione del bilancio delle piccole e medie imprese tra Basilea 2 e i Principi Contabili Internazionali” “PROFESSIONISTI CONTABILI E COMUNICAZIONE ECONOMICA NELLE PMI” Roma,26 settembre 2008 Confindustria – Sala Giunta Prof. Michele Pizzo Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli 1 Scaletta dell’intervento - Descrizione ricerca e struttura questionario - Definizione PMI - Tipologia di impresa - Attività svolta e parametri per diversificazione - Utilizzo informazioni - Applicabilità IFRS Prof. Michele Pizzo 2 Descrizione ricerca La ricerca, con questionario C.A.W.I., è stata condotta sui Dottori Commercialisti. Gli iscritti di Milano, Brescia, Firenze, Caserta e Palermo hanno costituito la popolazione di riferimento. La numerosità del campione, pari a 363 unità, è stata calcolata assumendo un intervallo di confidenza pari al 95%. L’obiettivo era di capire quali fossero gli utilizzatori del bilancio redatto dalle aziende minori e quali i loro fabbisogni informativi. Prof. Michele Pizzo 3 Struttura questionario 1. Informazioni di carattere generale; 2. Utilizzatori e loro fabbisogni informativi; 3. Aspetti contabili. Prof. Michele Pizzo 4 Definizione PMI Approccio residuale Un’azienda è grande quando: - si riconosce una ragguardevole quantità di soggetti interessati alle risultanze della sua gestione; -in essa si ravvisa il carattere della separazione fra la proprietà ed il controllo (non solo la quotazione, ma anche aziende che gestiscono denaro pubblico); - opera in un settore di interesse generale (bancario, assicurativo, energia o public utility). Prof. Michele Pizzo 5 Definizione PMI Si propone l’adozione di più criteri discriminanti, qualitativi e quantitativi: - i parametri quantitativi; espressivi, per presunzione, di una corrispondente numerosità dei soggetti interessati ed una correlata complessità della struttura organizzativa; - il ricorso al mercato dei capitali pubblici; - il settore di appartenenza; che vale a suggerire la complessità dell’attività svolta e, potenzialmente, l’interesse che l’azienda desta nel suo contesto di riferimento. Prof. Michele Pizzo 6 Tipologia di impresa Numero di dipendenti occupati in media durante l'esercizio Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 0% 0% 0% 3% 5% 14% 90% 80% 3% 3% 8% 13% 29% 50% 26% 35% 23% 70% 60% 50% 86% 40% 71% 57% 61% 5% 4% 4% Brescia Milano 53% 30% 50% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Palermo Caserta Firenze Prof. Michele Pizzo Non risponde 0-10 11-50 51-250 > 250 Intero Campione 7 Tipologia di impresa La quasi totalità dei commercialisti intervistati svolge attività per aziende che hanno al massimo 50 dipendenti. Tuttavia, da notare, l’incidenza più alta è quella delle aziende che hanno un numero di dipendenti che va da 0 a 10 (soprattutto nelle città di Caserta e di Firenze). Limitatamente a questo aspetto dimensionale, trattasi di aziende che rientrano tutte nel campo di applicazione del 2435-bis c.c. (ex-articolato O.I.C.). Prof. Michele Pizzo 8 Tipologia di impresa Totale attivo dello Stato Patrimoniale Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 14% 90% 25% 32% 35% 33% 31% 25% 28% 8% 12% 10% 24% 26% 22% 25% 3% 3% 5% 4% Firenze Brescia Milano 34% 80% 29% 70% 25% 60% 50% 0% 14% 31% 40% 7% 30% 50% 43% 20% 10% 0% 0% 0% Palermo Caserta Prof. Michele Pizzo Non risponde 0-2000 2001-3650 3651-43000 Intero Campione > 43000 9 Tipologia di impresa Fatturato Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 14% 90% 80% 25% 34% 32% 33% 23% 24% 23% 18% 21% 18% 24% 23% 18% 22% 3% 3% 5% 4% Firenze Brescia Milano 38% 14% 0% 70% 14% 60% 50% 50% 28% 40% 7% 57% 30% 20% 25% 10% 0% 0% 0% Palermo Caserta Prof. Michele Pizzo Non risponde 0-2000 2001-7300 7301-50000 Intero Campione > 50000 10 Tipologia di impresa “Totali Attivo Stato Patrimoniale” e “Fatturati” si distribuiscono abbastanza equamente fra le fasce di importi proposte (non si notano scostamenti particolari delle singole città rispetto ai risultati dell’intero campione, se non per le città di Palermo e Caserta). Ne consegue che in base al parametro dell’”Attivo dello Stato Patrimoniale” solo un 35% degli intervistati rientra nel campo di applicazione del 2435-bis c.c. e solo il 40% qualora si concentri l’attenzione sul parametro “Fatturato”. Prof. Michele Pizzo 11 Tipologia di impresa Struttura proprietaria Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 90% 80% 66% 70% 60% 81% 67% 69% 29% 27% 4% 4% 76% 86% 50% 40% 30% 31% 20% 10% 0% 21% 19% 14% 0% 0% Palermo Caserta Prof. Michele Pizzo Non risponde 3% 3% Firenze Brescia Aperta Milano Intero Campione Chiusa 12 Tipologia di impresa Veste giuridica Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 90% 80% 48% 50% 59% 64% 70% 71% 77% 60% 50% 40% 30% 47% 50% 38% 31% 20% 16% 29% 10% 0% 0% 0% Palermo Caserta Non risponde Prof. Michele Pizzo 3% 5% 7% Firenze Brescia Milano Imprese individuali - Società di persone 5% Intero Campione Società di capitali 13 Tipologia di impresa La struttura proprietaria delle aziende clienti dei commercialisti intervistati è per lo più chiusa (come affermato dal 69% dell’intero campione ed in maniera più pronunciata per le città di Caserta e Brescia) e trattasi per lo più di società di capitali. Prof. Michele Pizzo 14 Tipo di attività svolta per le società clienti Tipo di attività svolta per le aziende clienti Rappresentazione per l'intero campione 100% 7% 90% 11% 1% 7% 4% 10% 41% 31% 80% 27% 70% 37% 60% 50% 27% 40% 60% 56% 30% 12% 39% 20% 16% 10% 5% 3% 4% 2% 0% Tenuta conti e redazione del bilancio Non risponde Prof. Michele Pizzo Redazione del bilancio Alta Consulenza Media Sindaco Bassa Nulla 15 Adesione al 2435-bis C.C. Adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c. Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 0% 100% 5% 17% 17% 90% 25% 25% 80% 70% 60% 100% 50% 94% 80% 83% 40% 69% 75% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% 2% Palermo Caserta Firenze Brescia Prof. Michele Pizzo Non risponde SI 5% Milano NO 3% Intero Campione 16 Percentuale di adesione al 2435-bis C.C. Percentuale di adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c. Rappresentazione per l'intero campione 1% 7% 0% 5% 3% Non risponde 0 -- 10% 40% 11% 11% -- 20% 21% -- 30% 31% -- 40% 41% -- 50% 51% -- 60% 4% 61% -- 70% 71% -- 80% 7% 81% -- 90% 91% -- 100% Prof. Michele Pizzo 14% 8% 17 Parametri che dovrebbero giustificare una diversificazione del bilancio Gli aspetti che vengono ritenuti più rilevanti in tal senso sono: •“fatturato”; •“settore di attività dell’impresa”; •“totale delle attività”. A seguire, vengono considerati come rilevanti i seguenti aspetti dimensionali: •“veste giuridica”; •“utilizzatori esterni del bilancio”; •“responsabilità sociale dell’azienda”; •“numero di dipendenti”. Prof. Michele Pizzo 18 Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio Utilizzatori delle informazioni dei bilanci delle PMI Rappresentazione per l'intero campione 100% 2% 4% 8% 15% 7% 1% 10% 0% 12% 2% 0% 2% 1% 25% 90% 24% 31% 45% 80% 39% 70% 29% 34% 44% 17% 60% 50% 57% 33% 40% 20% 0% 46% 33% 13% 96% 39% 25% 30% 10% 22% 36% 21% 12% 3% 7% 1% 5% 13% 15% 14% 15% 15% 15% 16% Banche e Finanziatori Istituzionali Clienti Dipendenti Fornitori Proprietari non coinvolti nella Proprietari coinvolti nella Fisco Società di rating Altro 2% 15% 45% 8% 7% 1% 0% 25% 2% Bassa 4% 44% 33% 39% 31% 10% 12% 17% 0% Media 24% 25% 7% 33% 36% 29% 34% 22% 2% Alta 57% 3% 1% 5% 12% 46% 39% 21% 1% Non risponde 13% 13% 15% 14% 15% 15% 15% 16% 96% Nulla Prof. Michele Pizzo 19 Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio I bilanci proposti dalle PMI vengono utilizzati sicuramente dalle “banche e dai finanziatori istituzionali”, a seguire dai “proprietari coinvolti nella gestione” e dal “fisco”. Coloro che meno si avvalgono delle informazioni fornite dai bilanci delle aziende minori sono invece i dipendenti, i clienti, i fornitori ed i “proprietari non coinvolti nella gestione”. Le società di rating vengono percepite solo dal 21% dei commercialisti intervistati quali categorie di soggetti particolarmente interessati ai bilanci formulati dalle aziende minori, a dispetto di un 25% che, invece, stima addirittura nullo il loro impiego di questi documenti. Prof. Michele Pizzo 20 Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI Rappresentazione per l'intero campione Decisioni di finanziamento 15% Decisioni di investimento 14% Determinazione divid/utili da distribuire 16% Determinazione retribuzioni amministratori 16% Valutazione profitti conseguiti e distribuiti 15% Gestione finanziaria 15% Valutazione attività svolta dal management 15% Determinazione retribuzioni staff 15% Determinazione prezzi dei prodotti 15% 36% 33% 27% 41% 25% 23% 22% 19% Prof. Michele Pizzo 27% 32% 26% 36% 20% 40% 12% 5% 4% 7% 4% 28% 32% 8% 38% 34% 7% 37% 9% 97% 10% 20% Non risponde 30% Alta 40% Media 1% 4% 22% 36% 8% 2% 17% 27% Altro 0% 15% 1% 10% 1% % 50% 60% Bassa Nulla 70% 80% 90% 100% 21 Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI I proprietari delle aziende minori consultano i loro bilanci soprattutto per: • assumere “decisioni di finanziamento” (trattasi di una finalità che viene qualificata come alta nel 36% delle risposte e media nel 33%); a seguire vengono percepite come importanti; •le “decisioni di investimento”, •la “determinazione dei dividendi” e •la “determinazione delle retribuzioni per gli amministratori”. Prof. Michele Pizzo 22 Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI Rappresentazione per l'intero campione Capacità di restituire il prestito/Liquidità/Profittabilità 14% Stabilità/Trend dei risultati conseguiti/Sicurezza 17% Assenza di rilievi nella relazione dei sindaci 18% Reputazione dei sindaci 69% 31% 18% Compensi dei direttori 17% 36% 13% 32% 37% Prof. Michele Pizzo 6% 18% 30% 25% 6% 46% 11% 97% Altro 0% 8% 1% 26% 22% 9% 2% 10% 20% Non risponde 30% Alta 3% 0% 43% 13% 16% Attività svolta dal management 14% 40% Media 50% Bassa 1% 1% 0% 2% 60% Nulla 70% 80% 90% 100% 23 Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI • “Capacità di restituire il prestito – Liquidità - Profittabilità” si qualifica come la principale finalità per cui le banche si avvalgono dei documenti contabili redatti dalle aziende minori, secondo un’intensità alta per il 69% degli intervistati esaminati e media per il 14%; • a seguire, il 31% dei commercialisti esaminati ritiene che sia alto (ed il 43% che sia medio) l’impiego delle banche dei bilanci delle aziende minori per valutare la “Stabilità – Trend dei risultati conseguiti - Sicurezza”; • marginale, ma comunque apprezzabile, l’impiego dei bilanci al fine della valutazione della “Assenza di rilievi nella relazione dei sindaci”, (media la frequenza delle consultazione a tal fine secondo il 36% degli intervistati) e della “Attività svolta dal management”, (media la frequenza delle consultazione secondo il 37% degli intervistati). Prof. Michele Pizzo 24 Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili Rappresentazione per l'intero campione 100% 90% 26% 22% 12% 18% 6% 1% 4% 44% 80% 55% 70% 60% 45% 50% 40% 46% 58% 53% 64% 95% 30% 22% 30% 32% 30% 30% 30% Dipendenti 29% Clienti 27% Fornitori 10% 23% Società di rating 20% 0% Non risponde No Si Altro Proprietari non coinvolti nella gestione Fisco Banche/Finanziatori Istituzionali Prof. Michele Pizzo 25 Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili I commercialisti dichiarano che vengono fornite le informazioni integrative di seguito riportate, rispettivamente per ciascuna delle citate categorie di user: •banche - dati in merito alle capacità fidejussorie, alla solvibilità ed al patrimonio dei soci; quindi un maggiore dettaglio dei dati di bilancio; budget previsionali; informazioni di natura finanziaria; bilanci infrannuali; •fisco - dati di natura reddituale, con particolare riguardo a quelle relative ai costi; dati relativi agli studi di settore; di natura finanziaria. •proprietari non coinvolti nella gestione - che conseguono budget e dati relativi alle prospettive future. Ad essi viene concesso anche di consultare i libri sociali; •società di rating - dati relativi all’evoluzione storica, alle prospettive future, alle previsioni di budget, alla struttura patrimoniale, alla durata dei prestiti. Prof. Michele Pizzo 26 Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci Attività che comportano un impegno più gravoso ai fini della compilazione dei bilanci delle imprese minori Rappresentazione per l'intero campione 1% 0% 100% 90% 38% 80% 70% 36% 30% 23% 17% 47% 65% 60% 51% 50% 40% 30% 38% 42% 24% 22% 60% 47% 99% 33% 13% 20% 10% 21% 21% 23% 25% 23% 0% Altro Si Dichiarazione IVA No Gestione paghe dipendenti Non risponde Informazioni per le banche Revisione dei conti Consulenze di carattere generale Tenuta della contabilità Attività fiscale Prof. Michele Pizzo 27 Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci L’attività che viene percepita come più gravosa da parte dei commercialisti è quella “fiscale” (si osserva, anche di più rispetto alle “informazioni da formulare per soddisfare le attese informative delle banche”), a seguire la “tenuta della contabilità”, le “consulenze di carattere generale” e la “revisione dei conti”. Prof. Michele Pizzo 28 Percezione carico bilancio – Disciplina Codice Civile Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dal C.C. Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 0% 90% 80% 0% 29% 0% 1% 18% 24% 0% 1% 14% 21% 50% 70% 60% 50% 66% 22% 21% 60% 60% 40% 30% 59% 71% 50% 20% 16% 10% 0% 0% 0% Si Non So Intero Campione No Firenze Non risponde Milano Brescia Caserta Palermo Prof. Michele Pizzo 19% 29 Percezione carico bilancio – Disciplina Principi Contabili Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dai principi contabili Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 0% 3% 0% 90% 37% 80% 50% 0% 0% 31% 29% 1% 35% 38% 70% 60% 50% 47% 41% 40% 30% 46% 45% 71% 50% 20% 17% 10% 0% 22% 18% 19% 0% Si Non So Totale No Caserta Non risponde Milano Brescia Firenze Palermo Prof. Michele Pizzo 0% 30 Conoscenza principi contabili internazionali Livello di conoscenza dei principi contabili IAS/IFRS Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 0% 0% 14% 90% 3% 8% 10% 25% 6% 19% 24% 29% 80% 31% 70% 41% 60% 71% 50% 42% 42% 34% 40% 75% 13% 30% 9% 3% 5% 20% 10% 0% 24% 21% 16% 14% 0% 0% Palermo Caserta Prof. Michele Pizzo Non risponde Firenze Alta Brescia Media Bassa Milano 20% Totale Nulla 31 Applicabilità principi contabili Almeno il 30% degli intervistati sostiene che vadano applicati anche alle PMI i seguenti standard: • IFRS 3 • IAS 2 • IAS 10 • IAS 11/18 Aggregazioni di imprese; • IAS 17 • IAS 36 Leasing (vendita e retrolocazione); • IAS 37 Iscrizione e misurazione degli accantonamenti e delle passività potenziali; • IAS 38 • IAS 40 Capitalizzazione delle attività di ricerca e sviluppo; Prof. Michele Pizzo Valutazione delle rimanenze; Eventi accaduti dopo la data di chiusura del bilancio; Uso della percentuale di completamento per i contratti di costruzione e per i ricavi provenienti dalla cessione dei servizi; Perdita di valore delle attività immateriali a vita utile indefinita – in particolare dell’avviamento); Investimenti immobiliari. 32 Applicabilità IAS - Estensione Una spiccata propensione alla non estensibilità è evidente invece per i seguenti standard (per i quali le risposte “no” sono almeno pari al 30% trattasi di una percentuale significativa dato l’alto livello di intervistati che non hanno risposto alla domanda (di solito coloro che non hanno risposto raggiungono almeno il 40% del totale degli intervistati) e considerato che fra le alternative suggerite vi era anche la “non so”, che ha comunque assorbito una parte delle risposte): Prof. Michele Pizzo 33 Applicabilità IAS - Estensione • IFRS 2 • IFRS 4 • IAS 12 • IAS 19 Pagamenti basati sulle azioni; • IAS 24 • IAS 26 • IAS 27 • IAS 32 Informazioni sulle entità correlate; Prof. Michele Pizzo Contratti di assicurazione; Contabilizzazione delle imposte sul reddito; Criteri di misurazione delle pensioni e di altri benefici successivi al rapporto di lavoro; Fondi di previdenza; Bilanci consolidati e bilanci separati; Contabilizzazione separata per gli strumenti finanziari strutturati; 34 Applicabilità IAS - Estensione • IAS 39 Uso dell’effective interest method / Misurazioni al Fair Value / Contabilizzazione dei contratti a termine in valuta estera / Derecognition e/o accantonamenti di hedge accounting / Strumenti finanziari:derecognition / Strumenti finanziari: hedge accounting; • IAS 41 • IAS 21 • IAS 30 • IAS 16 • IAS 28/31 Valutazioni al fair value per attività agricole Effetti di variazione dei tassi di cambio; Disclosure banche ed istituti finanziari; Revaluation model; Equity method nella contabilizzazione delle partecipazioni in società collegate e in joint venture Prof. Michele Pizzo 35 Applicabilità IAS - Estensione Ritiene che i seguenti standard possano essere estesi anche alle PMI 100% 2% 2% 9% 6% 9% 90% 20% 24% 37% 27% 26%30% 36% 33%31%35% 35% 39% 48% 23% 26% 39% 33% 24% 25%26% 30% 34% 27% 35%36%35% 33% 18% 27% 22% 96% 9% 9% 10% 7% 10% 36% 40% 40% 36% 29% 23% 40% 31% 30%27% 20%15%23%21%23%20% 1% 3% 0% 4% 16%15%16% 18% 17% 37% 46% 41% 50% 4% 6% 15% 19% 48% 60% 40% 20% 23% 21%34% 32% 28% 28% 80% 70% 3% 4% 2% 4% 6% 3% 5% 7% 5% 3% 5% 6% 2% 6% 7% 5% 3% 9% 9% 11% 7% 9% 30% 20% 41% 41% 37%37%38%39%40% 39%40%40%40%37%40%39%40%39% 39%38%40%40%40%39%39% 34%32%36%33%33%36%37%37%36%35% 10% 0% Altro IAS 41 IAS 40 IAS 39 f IAS 39 e IAS 39 d IAS 39 c IAS 39 b IAS 39 a IAS 38 b IAS 38 a IAS 37 IAS 36 b IAS 36 a IAS 32 IAS 30 IAS 28/31 IAS 27 IAS 26 IAS 24 IAS 23 IAS 21 IAS 20 IAS 19 IAS 17 IAS 16 IAS 12 IAS 11/18 IAS 11 IAS 10 IAS 2 IFRS 4 IFRS 3 IFRS 2 Prof. Michele Pizzo 36 Applicabilità IAS - Semplificazione Ovviamente, la percentuale di adesione alla domanda è stata ancor più bassa rispetto alla precedente: si può immaginare, infatti, che si siano astenuti dal rispondere coloro che abbiano considerato non estensibili gli I.A.S./I.F.R.S. anche all’universo delle P.M.I. (in linea generale, infatti, il tasso delle risposte è più basso proprio in corrispondenza di quegli standard rispetto ai quali era preponderante il giudizio di non convenienza dell’estensione). Tuttavia, prendendo in considerazione i soli principi rispetto ai quali si era giudicata conveniente l’opportunità di una loro applicazione anche da parte delle aziende minori, si può desumere che i commercialisti ritengano ragionevole , a tal fine, una loro preventiva semplificazione. Prof. Michele Pizzo 37 Applicabilità IAS - Semplificazione Ritiene che i seguenti standard debbano essere semplificati affinchè se ne possa estendere l'applicabilità anche alle aziende minori 1% 3% 1% 2% 3% 1% 3% 4% 2% 2% 4% 3% 2% 4% 4% 3% 2% 3% 2% 3% 1% 2% 3% 2% 2% 5% 3% 4% 7% 7% 1% 8% 7% 8% 7% 7% 10% 11% 11% 11%13% 9% 13% 14%13%15% 15%13% 11%16% 13% 16% 12% 19% 11% 12% 90% 12% 15%16% 16% 14% 17% 11% 9% 11% 11% 11% 11% 13% 100% 80% 9% 15% 8% 8% 7% 8% 16%15% 18%25% 22% 18% 16% 12% 24% 23% 19% 15% 15% 22% 19%30%21% 25% 15%23% 25% 24% 18%21% 70% 29% 31%30% 60% 50% 97% 40% 75% 74%75%74% 74% 71% 68%69%69% 69% 67% 67% 67% 66%63%63% 66% 64% 63%65% 64% 63% 62%61%63% 60% 30% 59% 59% 59% 58% 55% 50%51% 20% 10% 0% 38 Altro IAS 41 IAS 40 IAS 39 f IAS 39 e IAS 39 d IAS 39 c IAS 39 b IAS 39 a IAS 38 b IAS 38 a IAS 37 Non So IAS 36 b IAS 36 a IAS 32 No IAS 30 Si IAS 28/31 IAS 27 Non risponde IAS 26 IAS 24 IAS 23 IAS 21 IAS 20 IAS 19 IAS 17 IAS 16 IAS 12 IAS 11/18 IAS 11 IAS 10 IAS 2 IFRS 4 IFRS 3 IFRS 2 Prof. Michele Pizzo Rendiconto finanziario Si giustifica l'adozione di un semplice prospetto dei flussi di cassa per le imprese minori Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione 100% 0% 1% 0% 3% 34% 29% 0% 2% 25% 90% 36% 80% 34% 57% 70% 25% 60% 22% 21% 21% 22% 50% 40% 30% 29% 41% 20% 10% 50% 47% 45% 42% 14% 0% Si Non So Intero Campione No Palermo Non risponde Brescia Firenze Milano Caserta Prof. Michele Pizzo 39 Rendiconto finanziario E’ altissimo il livello di astensione alla domanda. Tuttavia, la maggior parte di coloro che hanno risposto (34%) si dichiara favorevole alla compilazione del rendiconto finanziario anche da parte delle P.M.I.; più contenuta, invece, la percentuale di coloro che sono contrari (22% delle risposte esaminate). Prof. Michele Pizzo 40