{TAB-6-0412-4} Sat Dec 3 19:58:06 2005 ALBUM CULTURA, SPETTACOLI, MODE E PERSONAGGI Gara di torte per beneficenza a Diano Castello e Arma di Taggia 4 dicembre 2005, Domenica ● 27 Sanremo rivive nelle foto storiche di Pipìn Sfida per golosi Diano Castello. Ritorna a Diano Castello la manifestazione di grande successo organizzata dal Club delle Casalinghe Pasticcere in collaborazione con il comune: la festa delle torte. Oggi pomeriggio, a partire dalle 14, chi vuole partecipare dovrà recarsi al Teatro Concordia recando con sé un dolce di propria produzione. Dopo un attento esame, da parte di una giuria selezionata, verrà proclamata la torta vincitrice la cui, o il cui, produttore, si aggiudicherà il primo premio, consistente in due biglietti d’ingresso all’Acquario di Genova. Momento clou alle 16,30 quando sarà dato il via alla grande abbuffata delle torte: i visitatori potranno degustare le dolci leccornie previa una piccola offerta che, come ogni anno, sarà devoluta dalle generose pasticcere all’Airc-Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Un’iniziativa che, nata in sordina alcuni anni fa, ha riscosso sempre maggiori consensi, soprattutto da parte dei golosi. La gara delle torte avrà una replica domenica prossima ma questa volta ad Arma di Taggia. Il Civ “Il Piano“, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Arma di Taggia e il Club delle casalinghe pasticcere di Diano Castello organizzerà un nuovo appuntamento con ”La domenica dei golosi“. Le torte parteciperanno all’asta e il ricavato sarà devoluto in beneficenza (alla Lega Italiana contro i Tumori, al Villaggio della Gioventù Malawi in Africa). Chi vorrà partecipare può portare domenica 11 la propria torta, dalle ore 12.30 alle 14.30 presso l’istituto Alberghiero di Arma di Taggia. Vecchi mestieri, musica sconti e prodotti tipici nelle vie di Taggia Taggia. Oggi, dalle 10 alle 19, il Comitato Pro Natale, in collaborazione con il Civitas Tabiae e l’amministrazione comunale di Taggia, organizza una manifestazione commerciale e turistica in via Mazzini, piazza Eroi Taggesi, piazza IV Novembre, viale Rimembranze, piazza Cavour, via Soleri, salita Curlo e via Roma. Le attività commerciali e artigianali cittadine proporranno al pubblico i loro articoli con forti sconti. Saranno rappresentati vecchi mestieri artigiani come la maga, lo stagnino, il cestaio, la filatrice con rocca, il mugnaio, il fabbricante di scope, l’arrotino, il sellaio, il battitore di falci. Le vie di Taggia verranno percorse da un carrozza con cavalli guidata da Babbo Natale, che offrirà doni ai bambini, che potranno salire a bordo e fare un giro sulla carrozza stessa. Sarà possibile degustare gratuitamente i prodotti tipici locali, tra cui i rinomati canestrelli, i biscotti e la torta verde. Nelle piazze sarà eseguita musica dal vivo. In piazza Eroi Taggesi si esibirà il coro di bambini dell’associazione Amici della Musica, con musica e canti natalizi. Un’immagine d’epoca: il porto di Sanremo alla fine dell’Ottocento. Sullo sfondo il Santuario della Madonna della Costa Sanremo. L’amore per le tradizioni che caratterizzano il nostro territorio ed una meticolosa ricerca storica continuano ad ispirare alcuni coraggiosi editori locali, che in questi giorni hanno dato alle stampe due pubblicazioni di sicuro interesse per tutti gli appassionati. Due lavori importanti a cominciare dalla mole: i lavori in questione sono stati divisi in diversi volumi, perfettamente autoconclusivi, che verranno messi sul mercato in tempi scaglionati, così da rendere più agile la lettura e meno onerosa la spesa. Si tratta della ristampa di "Sanremo 500 secoli di Giuseppe "Pipin" Ferrari (1904-1972), curata dalla libreria matuziana Carrugiu del Filo di via Corradi, e di "Sanremo Nido di vipere", firmato da Renato Tavanti, edito dalla libreria Atene di via Queirolo ad Arma di Taggia. La ristampa del memorabile "Sanremo 500 secoli", pubblicato per la prima volta nel 1963 dal torinese Camillo Tacconis, verrà presentata quest’oggi. L’appuntamento è fissato, alle ore 16, in piazza di San Siro, presso il battistero di San Giovanni. La nuova versione del libro propone alcun pagine supplementari, contenenti una presentazione dell’editore, una prefazione di Franco D’Imporzano e la biografia dell’autore. Durante il pomeriggio sarà anche possibile gustare le musiche proposte dal "Circolo Mandolinistico Nuova Euterpe Band", diretto da Freddy Colt, ed ascoltare alcuni brani scritti da Ferrari e letti da Elio Marchese. L’opera, ormai da tempo introvabile, si presenta in due volumi elegantemente rilegati, il primo è composto da 381 pagine più un inserto di 12 pagine, il secon- do di 389 pagine verrà messo in commercio nel corso del 2006, unitamente al cofanetto contenitore di entrambi i tomi. Il grande formato, la particolare rilegatura, l’imponente apparato iconografico con oltre 300 fotografie, di cui 174 illustrazioni fuori testo, i disegni di Antonio Rubino (amico di lunga data di Pipin), costituiscono una chicca da non perdere sulla storia, gli usi, le consuetudini e i personaggi storici della città dei fiori. "Sanremo 500 secoli" è una storia raccontata tra il serio e il faceto, dove gli eventi importanti si fondono con la descrizione di personaggi caratteristici e storielle amene, andando a costituire un tessuto narrativo assolutamente variopinto. Giuseppe "Pipin" Ferrari, scrittore, pittore, musicista e storico, è stato una figura dalle mille sfaccettature. Nel 1957, assieme ad alcuni amici, fondò la Famija Sanremasca, diventandone il primo presidente. Fu insegnante presso il collegio di villa Magnolie, capo ufficio stampa del Casinò, si dedicò all’atti- vità di perito calligrafo e d’arte per conto del tribunale, nel 1950 iniziò a collaborare con L’Eco della Riviera. Fu protagonista di azioni clamorose, come il salvataggio del monumento a Giuseppe Garibaldi di corso Imperatrice o la battaglia per la conservazione della torre della Ciapéla, che nel 1959 stava per essere abbattuta. "Sanremo Nido di vipere" di Renato Tavanti, che dipinge la città dei fiori durante l’ultimo conflitto mondiale, si presenta come un’opera di grande formato, con oltre 100 foto- Una splendida Elisabetta Pozzi ha incantato il pubblico del Cavour Imperia. E’stato uno spettacolo splendido, coinvolgente, senza respiro e lei, Elisabetta Pozzi, semplicemente straordinaria. Applausi caldi, affettuosi, una vera e propria “standing ovation” ha salutato l’altra sera al Cavour la performance di una delle più grandi attrici del teatro italiano impegnata nell’evocativa e struggente interpretazione della “Fedra”, monologo di ispirazione mitologica del poeta greco Ghiannis Ritsos. La Fedra di Ritsos esplora i turbamenti contrastanti di una donna vittima delle proprie passioni e dei sensi di colpa che ne scaturiscono, un monologo di rara intensità porposto da Elisabetta Pozzi sulle note di Daniele D’Angelo. L’attrice ha anche incontrato nel pomeriggio di venerdì, a poche ore dal debutto nel teatro imperiese, una delegazione di studenti dei licei imperiesi. Erano presenti al Vieusseux ragazzi dello scientifico, classico e magistrale, per una lezione sui miti greci e sul teatro che ha incantato gli studenti. L’appuntamento era inserito nell’ambito del progetto Teatro Scuola, coordinato da Enrico Rembado, consulente artistico della stagione al Cavour firmata da Comune e Teatro dell’Archivolto . M. A. Elisabetta Pozzi tra i liceali di Imperia grafie d’epoca, molte delle quali inedite; vista la sua notevole dimensione è stata divisa in tre volumi: al momento è in distribuzione il primo di 160 pagine, i successivi verranno dati alle stampe nei prossimi mesi. Ogni volume in ogni caso vive di vita propria. Accompagnano la narrazione documenti originali, ordinanze prefettizie sulle regole da seguire durante i bombardamenti, testimonianze dirette dei protagonisti, brani di un diario ritrovato dopo la guerra, scritto da un’anonima liceale sanremese, le esclusive memorie del pilota militare genovese Marco Spertini, rotte navali, mappe, resoconti delle principali operazioni belliche che hanno interessato la zona e di tutti i bombardamenti subiti dalla città. Particolare attenzione è riservata al "giorno delle lenticchie", che costò la distruzione del mercato floricolo (20 ottobre del 1944), e al "giorno delle salamandre", che il vide l’affondamento di nove sommergibili tedeschi (26 settembre 1944). In entrambi i casi, protagonista degli attacchi fu l’implacabile nave guerra francese "Forbin", che non a caso campeggia in copertina. Il titolo del libro è presto spiegato. Verso la fine del conflitto mondiale, Sanremo diventò una vera e propria incognita per le forze franco-angloamericane. Gli "Alleati" erano convinti che nella tranquilla cittadina di provincia i tedeschi avessero impiantato una base segreta, equipaggiata con i più temibili mezzi d’assalto: fu così che servizi di controspionaggio incominciarono ad indicare la città con l’eloquente appellativo di "Nido di vipere". Giorgio Giordano L’impegno umanitario e sociale del Club Soroptimist Il Premio Nobel Renato Dulbecco, ospite illustre del service Imperia. Il Soroptimist International Club di Imperia è stato fondato nel lontano 1979; le socie fondatrici capitanate dalla Presidente Franca Magliano Fossati, diedero vita a quello che, al mondo, è il primo Club Service esclusivamente femminile e che al suo interno racchiude donne con un’elevata qualificazione nel proprio ambito lavorativo. In particolare il Soroptimist favorisce l’affermazione della donna in tutti i campi e promuove i diritti umani. Le presidenti, che negli anni si sono susseguite al timone del Club imperiese e che conta circa 100.000 socie nel mondo, hanno dato vita a numerose iniziative a sfondo umanitario senza mai dimenticare le problematiche sociali, volgendo peraltro un occhio di riguardo all’arte e alla cultura in generale. L’attuale presidente è la signora Adele Bottino Ghiglione, insediatasi nello scorso mese di ottobre dopo i due anni trascorsi al vertice del Club da Lucia Penna Ronchetti. Segretaria è Gabriella Stabile Re mentre la tesoriera è Alessandra Novella Ranise. Le socie sono in tutto 37, due delle quali sono entrate da pochi mesi a far parte del prestigioso club. Nel corso degli anni sono state numerosi gli interventi fatti dal Soroptimist di Imperia come ad esempio il restauro di un dipinto ad olio su tela del pittore portorino Francesco Carrega raffigurante "La Trinità e Santi" situato all’interno del Santuario di S. Croce in Monte Calvario. Il restauro è stato eseguito per celebrare il decennale della fondazione, nella primavera del 1989. L’intervento è stato realizzato sotto la direzione del dott. Franco Boggero della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria. Nel più lontano 1993, sotto la presidenza di Gabriella Stabile Re, il Soroptimist restituì alla comunità un dipinto recante San Maurizio in veste di protettore della città. Nel giugno del 2004, sempre grazie all’intervento del Soroptimist, è stato ripristinato e dotato di segnaletica l’antico sentiero di Pietrabruna, un’antica mulattiera carica di fascino e valore storico. Si deve sempre al Club l’operoso sostegno per la riattivazione del Centro Sperimentale di Olivicoltura, patrimonio culturale della nostra città. Situato in località Garbella è nato nel 1924, al suo interno nacquero, vennero catalogati e identificate molteplici varietà di alberi di olivo. Il Service dell’anno 2000 fu interamente dedicato ai bambini e agli incidenti nell’infanzia, patrocinando la pubblicazione di un opuscolo nel quale sono stati raccolte numerose informazioni circa i rischi a cui la popolazione infantile è esposta. Un lavoro impegnativo ma che ha portato importanti risultati grazie anche all’intervento dei medici pediatri della Divisione di Pediatria dell’Ospedale di Imperia e al Comune di Imperia che ha consentito la realizzazione grafica e la stampa. Vennero inoltre donati nove televisori al reparto Pediatrico per i piccoli degenti. Illustre ospite del Soroptimist il Premio Nobel per la medicina prof. Renato Dulbecco, relatore per una convention realizzata dal Club sui risultati della ricerca sulla lotta contro il cancro. Ultimo, in ordine di tempo, il Concerto a scopo benefico a chiusura dell’anno sociale 2004/2005 della pianista Sonia Soprano. Le offerte sono state devolute alla Missione Camilliana nel Benin ed è sempre dello scorso anno una raccolta fondi i cui proventi sono stati destinati alla casa famiglia Pollicino che ospita bambini con notevoli problematiche familiari. Per il nuovo anno sono tanti i progetti a cui le socie stanno lavorando sia in ambito sociale che culturale come la possibilità di un importante restauro di un’opera d’arte sul territorio locale. Beatrice Baratto