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ALBUM
CULTURA, SPETTACOLI, MODE E PERSONAGGI
Gara di torte
per beneficenza
a Diano Castello
e Arma di Taggia
4 dicembre 2005, Domenica ● 27
Sanremo rivive nelle foto storiche di Pipìn
Sfida per golosi
Diano Castello. Ritorna a Diano Castello la
manifestazione di grande successo organizzata
dal Club delle Casalinghe Pasticcere in collaborazione con il comune: la festa delle torte.
Oggi pomeriggio, a partire dalle 14, chi vuole
partecipare dovrà recarsi al Teatro Concordia recando con sé un dolce di propria produzione.
Dopo un attento esame, da parte di una giuria
selezionata, verrà proclamata la torta vincitrice
la cui, o il cui, produttore, si aggiudicherà il primo premio, consistente in due biglietti d’ingresso all’Acquario di Genova.
Momento clou alle 16,30 quando sarà dato il
via alla grande abbuffata delle torte: i visitatori
potranno degustare le dolci leccornie previa una
piccola offerta che, come ogni anno, sarà devoluta dalle generose pasticcere all’Airc-Associazione
Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Un’iniziativa che, nata in sordina alcuni anni
fa, ha riscosso sempre maggiori consensi, soprattutto da parte dei golosi.
La gara delle torte avrà una replica domenica
prossima ma questa volta ad Arma di Taggia.
Il Civ “Il Piano“, in collaborazione con l’Istituto
Alberghiero di Arma di Taggia e il Club delle casalinghe pasticcere di Diano Castello organizzerà
un nuovo appuntamento con ”La domenica dei
golosi“.
Le torte parteciperanno all’asta e il ricavato
sarà devoluto in beneficenza (alla Lega Italiana
contro i Tumori, al Villaggio della Gioventù Malawi in Africa).
Chi vorrà partecipare può portare domenica
11 la propria torta, dalle ore 12.30 alle 14.30
presso l’istituto Alberghiero di Arma di Taggia.
Vecchi mestieri, musica
sconti e prodotti tipici
nelle vie di Taggia
Taggia. Oggi, dalle 10 alle 19, il Comitato
Pro Natale, in collaborazione con il Civitas
Tabiae e l’amministrazione comunale di
Taggia, organizza una manifestazione commerciale e turistica in via Mazzini, piazza
Eroi Taggesi, piazza IV Novembre, viale Rimembranze, piazza Cavour, via Soleri, salita Curlo e via Roma.
Le attività commerciali e artigianali cittadine proporranno al pubblico i loro articoli
con forti sconti. Saranno rappresentati vecchi mestieri artigiani come la maga, lo stagnino, il cestaio, la filatrice con rocca, il
mugnaio, il fabbricante di scope, l’arrotino,
il sellaio, il battitore di falci.
Le vie di Taggia verranno percorse da un
carrozza con cavalli guidata da Babbo Natale, che offrirà doni ai bambini, che potranno salire a bordo e fare un giro sulla carrozza stessa. Sarà possibile degustare gratuitamente i prodotti tipici locali, tra cui i
rinomati canestrelli, i biscotti e la torta verde.
Nelle piazze sarà eseguita musica dal
vivo.
In piazza Eroi Taggesi si esibirà il coro
di bambini dell’associazione Amici della
Musica, con musica e canti natalizi.
Un’immagine d’epoca: il porto di Sanremo alla fine dell’Ottocento. Sullo sfondo il Santuario della Madonna della Costa
Sanremo. L’amore per le tradizioni che caratterizzano il nostro
territorio ed una meticolosa ricerca
storica continuano ad ispirare alcuni coraggiosi editori locali, che in
questi giorni hanno dato alle stampe due pubblicazioni di sicuro interesse per tutti gli appassionati. Due
lavori importanti a cominciare dalla
mole: i lavori in questione sono stati
divisi in diversi volumi, perfettamente autoconclusivi, che verranno
messi sul mercato in tempi scaglionati, così da rendere più agile la lettura e meno onerosa la spesa. Si
tratta della ristampa di "Sanremo
500 secoli di Giuseppe "Pipin" Ferrari (1904-1972), curata dalla libreria matuziana Carrugiu del Filo di
via Corradi, e di "Sanremo Nido di
vipere", firmato da Renato Tavanti,
edito dalla libreria Atene di via Queirolo ad Arma di Taggia.
La ristampa del memorabile
"Sanremo 500 secoli", pubblicato
per la prima volta nel 1963 dal torinese Camillo Tacconis, verrà presentata quest’oggi. L’appuntamento
è fissato, alle ore 16, in piazza di
San Siro, presso il battistero di San
Giovanni. La nuova versione del libro propone alcun pagine supplementari, contenenti una presentazione dell’editore, una prefazione di
Franco D’Imporzano e la biografia
dell’autore. Durante il pomeriggio
sarà anche possibile gustare le musiche proposte dal "Circolo Mandolinistico Nuova Euterpe Band", diretto da Freddy Colt, ed ascoltare alcuni brani scritti da Ferrari e letti
da Elio Marchese. L’opera, ormai da
tempo introvabile, si presenta in
due volumi elegantemente rilegati,
il primo è composto da 381 pagine
più un inserto di 12 pagine, il secon-
do di 389 pagine verrà messo in
commercio nel corso del 2006, unitamente al cofanetto contenitore di
entrambi i tomi. Il grande formato,
la particolare rilegatura, l’imponente apparato iconografico con oltre
300 fotografie, di cui 174 illustrazioni fuori testo, i disegni di Antonio
Rubino (amico di lunga data di Pipin), costituiscono una chicca da
non perdere sulla storia, gli usi, le
consuetudini e i personaggi storici
della città dei fiori. "Sanremo 500
secoli" è una storia raccontata tra il
serio e il faceto, dove gli eventi importanti si fondono con la descrizione di personaggi caratteristici e storielle amene, andando a costituire
un tessuto narrativo assolutamente
variopinto. Giuseppe "Pipin" Ferrari,
scrittore, pittore, musicista e storico, è stato una figura dalle mille
sfaccettature. Nel 1957, assieme ad
alcuni amici, fondò la Famija Sanremasca, diventandone il primo presidente. Fu insegnante presso il collegio di villa Magnolie, capo ufficio
stampa del Casinò, si dedicò all’atti-
vità di perito calligrafo e d’arte per
conto del tribunale, nel 1950 iniziò
a collaborare con L’Eco della Riviera.
Fu protagonista di azioni clamorose,
come il salvataggio del monumento
a Giuseppe Garibaldi di corso Imperatrice o la battaglia per la conservazione della torre della Ciapéla, che
nel 1959 stava per essere abbattuta.
"Sanremo Nido di vipere" di Renato Tavanti, che dipinge la città dei
fiori durante l’ultimo conflitto mondiale, si presenta come un’opera di
grande formato, con oltre 100 foto-
Una splendida Elisabetta Pozzi
ha incantato il pubblico del Cavour
Imperia. E’stato uno spettacolo splendido, coinvolgente, senza respiro e lei, Elisabetta Pozzi, semplicemente straordinaria.
Applausi caldi, affettuosi, una vera e propria “standing ovation” ha salutato l’altra sera al Cavour la performance di una delle più grandi attrici del teatro italiano impegnata nell’evocativa e struggente interpretazione della “Fedra”, monologo di ispirazione
mitologica del poeta greco Ghiannis Ritsos.
La Fedra di Ritsos esplora i turbamenti contrastanti
di una donna vittima delle proprie passioni e dei sensi
di colpa che ne scaturiscono, un monologo di rara
intensità porposto da Elisabetta Pozzi sulle note di
Daniele D’Angelo. L’attrice ha anche incontrato nel pomeriggio di venerdì, a poche ore dal debutto nel teatro
imperiese, una delegazione di studenti dei licei imperiesi. Erano presenti al Vieusseux ragazzi dello scientifico, classico e magistrale, per una lezione sui miti
greci e sul teatro che ha incantato gli studenti. L’appuntamento era inserito nell’ambito del progetto Teatro Scuola, coordinato da Enrico Rembado, consulente
artistico della stagione al Cavour firmata da Comune
e Teatro dell’Archivolto .
M. A.
Elisabetta Pozzi tra i liceali di Imperia
grafie d’epoca, molte delle quali inedite; vista la sua notevole dimensione è stata divisa in tre volumi: al
momento è in distribuzione il primo
di 160 pagine, i successivi verranno
dati alle stampe nei prossimi mesi.
Ogni volume in ogni caso vive di
vita propria. Accompagnano la narrazione documenti originali, ordinanze prefettizie sulle regole da seguire durante i bombardamenti, testimonianze
dirette
dei
protagonisti, brani di un diario ritrovato dopo la guerra, scritto da un’anonima liceale sanremese, le esclusive memorie del pilota militare genovese Marco Spertini, rotte navali,
mappe, resoconti delle principali
operazioni belliche che hanno interessato la zona e di tutti i bombardamenti subiti dalla città. Particolare attenzione è riservata al "giorno
delle lenticchie", che costò la distruzione del mercato floricolo (20 ottobre del 1944), e al "giorno delle salamandre", che il vide l’affondamento di nove sommergibili
tedeschi (26 settembre 1944). In entrambi i casi, protagonista degli attacchi fu l’implacabile nave guerra
francese "Forbin", che non a caso
campeggia in copertina. Il titolo del
libro è presto spiegato. Verso la fine
del conflitto mondiale, Sanremo diventò una vera e propria incognita
per le forze franco-angloamericane. Gli "Alleati" erano convinti che nella tranquilla cittadina di
provincia i tedeschi avessero impiantato una base segreta, equipaggiata con i più temibili mezzi d’assalto: fu così che servizi di controspionaggio incominciarono ad
indicare la città con l’eloquente appellativo di "Nido di vipere".
Giorgio Giordano
L’impegno umanitario e sociale del Club Soroptimist
Il Premio Nobel Renato Dulbecco, ospite illustre del service
Imperia. Il Soroptimist International Club di Imperia è stato fondato nel lontano 1979; le socie
fondatrici capitanate dalla Presidente Franca Magliano Fossati,
diedero vita a quello che, al mondo, è il primo Club Service esclusivamente femminile e che al suo interno racchiude donne con un’elevata qualificazione nel proprio
ambito lavorativo. In particolare il
Soroptimist favorisce l’affermazione della donna in tutti i campi e
promuove i diritti umani.
Le presidenti, che negli anni si
sono susseguite al timone del Club
imperiese e che conta circa
100.000 socie nel mondo, hanno
dato vita a numerose iniziative a
sfondo umanitario senza mai dimenticare le problematiche sociali,
volgendo peraltro un occhio di riguardo all’arte e alla cultura in generale. L’attuale presidente è la signora Adele Bottino Ghiglione, insediatasi nello scorso mese di
ottobre dopo i due anni trascorsi
al vertice del Club da Lucia Penna
Ronchetti. Segretaria è Gabriella
Stabile Re mentre la tesoriera è
Alessandra Novella Ranise.
Le socie sono in tutto 37, due
delle quali sono entrate da pochi
mesi a far parte del prestigioso
club.
Nel corso degli anni sono state
numerosi gli interventi fatti dal Soroptimist di Imperia come ad
esempio il restauro di un dipinto
ad olio su tela del pittore portorino
Francesco Carrega raffigurante "La
Trinità e Santi" situato all’interno
del Santuario di S. Croce in Monte
Calvario. Il restauro è stato eseguito per celebrare il decennale della
fondazione, nella primavera del
1989. L’intervento è stato realizzato sotto la direzione del dott. Franco Boggero della Soprintendenza
per i Beni Artistici e Storici della
Liguria. Nel più lontano 1993, sotto
la presidenza di Gabriella Stabile
Re, il Soroptimist restituì alla comunità un dipinto recante San
Maurizio in veste di protettore della città.
Nel giugno del 2004, sempre
grazie all’intervento del Soroptimist, è stato ripristinato e dotato
di segnaletica l’antico sentiero di
Pietrabruna, un’antica mulattiera
carica di fascino e valore storico.
Si deve sempre al Club l’operoso
sostegno per la riattivazione del
Centro Sperimentale di Olivicoltura, patrimonio culturale della
nostra città. Situato in località Garbella è nato nel 1924, al suo interno nacquero, vennero catalogati e
identificate molteplici varietà di alberi di olivo.
Il Service dell’anno 2000 fu interamente dedicato ai bambini e agli
incidenti nell’infanzia, patrocinando la pubblicazione di un opuscolo
nel quale sono stati raccolte numerose informazioni circa i rischi a
cui la popolazione infantile è esposta. Un lavoro impegnativo ma che
ha portato importanti risultati grazie anche all’intervento dei medici
pediatri della Divisione di Pediatria
dell’Ospedale di Imperia e al Comune di Imperia che ha consentito
la realizzazione grafica e la stampa.
Vennero inoltre donati nove televisori al reparto Pediatrico per i
piccoli degenti.
Illustre ospite del Soroptimist il
Premio Nobel per la medicina prof.
Renato Dulbecco, relatore per una
convention realizzata dal Club sui
risultati della ricerca sulla lotta
contro il cancro.
Ultimo, in ordine di tempo, il
Concerto a scopo benefico a chiusura dell’anno sociale 2004/2005
della pianista Sonia Soprano. Le offerte sono state devolute alla Missione Camilliana nel Benin ed è
sempre dello scorso anno una raccolta fondi i cui proventi sono stati
destinati alla casa famiglia Pollicino che ospita bambini con notevoli
problematiche familiari. Per il nuovo anno sono tanti i progetti a cui
le socie stanno lavorando sia in
ambito sociale che culturale come
la possibilità di un importante restauro di un’opera d’arte sul territorio locale.
Beatrice Baratto
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