“ESTATE SICURA” Seminario di formazione ONDATE DI CALORE: LINEE GUIDA 2012 Fattori di rischio, effetti sulla salute e misure di prevenzione 28 giugno 2012 Il Programma Nazionale di Prevenzione del Ministero Annamaria de Martino Direzione Generale Prevenzione, Roma Risposta ai cambiamenti climatici • Misure di mitigazione: – Riduzione delle emissioni di gas serra • Misure di adattamento: – Minimizzazione delle possibili conseguenze negative dei cambiamenti climatici/prevenzione dei danni • Tali misure sono fra loro complementari • In assenza di politiche di mitigazione, sul nostro pianeta si assisterà con ogni probabilità ad un aumento della frequenza delle ondate di calore e delle precipitazioni intense, a un aumento dell’intensità dei cicloni tropicali, a una diminuzione della disponibilità idrica in molte aree semi-aride come, ad esempio, il bacino del Mediterraneo, con ripercussioni significative in termini ambientali, sociali ed economici. • Gli interventi di prevenzione secondaria e terziaria rappresentano la risposta adattiva per ridurne le conseguenze nell’immediato l'adattamento ai cambiamenti climatici per le politiche pubbliche Schema sulla vulnerabilità e adattamento ai cambiamenti climatici Fonte AEA (2008) Eventi climatici estremi e rischi per la salute • Nei Paesi industrializzati, uno dei principali rischi è rappresentato dall’aumento della frequenza e intensità di episodi di ondate di calore, • in assenza di interventi adeguati, si potrà verificare un sensibile aumento della frazione di popolazione suscettibile agli effetti delle ondate di calore, specialmente per l’aumento della quota di anziani“hard to reach”, per condizioni di fragilità fisica, estremo isolamento, scarsa integrazione sociale, • con ripercussioni significative in termini sociali ed economici IPCC, 2007b Cambiamenti climatici e sistema salute • • Il cambiamento climatico potrebbe avere un impatto significativo sul sistema sanitario aumentando la domanda dei servizi, oltre le loro capacità. Ciò potrebbe interferire con la capacità del sistema di far fronte alla domanda, per inadeguatezza di infrastrutture, tecnologie o di disponibilità di forza lavoro. WHO, 2009 Struttura demografica italiana e scenari periodo 2000-2050 • Aumento poco rilevante della popolazione Totale • Aumento della popolazione anziana, soprattutto della fascia di età superiore ai 65 anni ed in particolare della fascia di età superiore ai 75 anni Bisogni socio-sanitari degli anziani in Italia • > prevalenza patologie croniche invalidanti • > diffusione tra gli anziani dei fattori di rischio ambientali e socioeconomici • > isolamento o scarsa integrazione sociale (impatto negativo su qualità della vita e su domanda assistenziale) Studi Argento e ILSA, 2003 La rete integrata dei servizi di assistenza e supporto agli anziani • La Rete comprende: 1. servizi gestiti direttamente da Enti pubblici (Regioni, Comuni, ASL) o da privati convenzionati 2. apporto delle Associazioni di volontariato e dei familiari che affiancano il lavoro dei servizi pubblici • Le possibilità offerte dalla rete dei servizi : l’erogazione di servizi ADI, di Teleassistenza/soccorso, l’attribuzione di risorse economiche integrative alla famiglia, ossia di buoni che si possono spendere per l’erogazione di servizi sanitari domiciliari presso strutture accreditate, (sono gestiti con modalità individuate a livello locale) I nodi della Rete • • • ADI - Assistenza domiciliare integrata (anziani non autosufficienti o affetti da patologie gravi) RSA- Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), sono istituti di ricovero, una volta denominati Case di riposo o Strutture protette, che accolgono gli anziani non autosufficienti I centri diurni sono strutture assistenziali intermedie, semiresidenziali, a valenza sanitaria e sociale per l’anziano che presenta disabilità grave e disagio sociale L’OMS ha prodotto numerosi documenti e rivolto un forte invito ai ricercatori ed agli esperti ad impegnarsi in un importante, quanto urgente, lavoro di advocacy al fine di ottenere dai decisori politici l’emanazione di norme e altre iniziative che vadano a contrastare il cambiamento climatico ed i suoi effetti sulla salute. Le principali misure di adattamento per prevenire le conseguenze sulla salute delle ondate di calore • Attivazione di Sistemi allarme(Heat Health Watch Warning) • Identificazione dei gruppi suscettibili (anziani in situazioni di fragilità) • Rafforzamento della rete dei servizi sanitari e delle reti di assistenza e supporto alle persone fragili • Preparazione e attuazione di Piani di Azione Locali specifici (heat-health- action- plans), in grado di assicurare la preparazione dei sistemi sanitari e la capacità di risposta (preparedness and ability to respond) • Meccanismi di comunicazione del rischio • Informazione e comunicazione ai decisori, alla popolazione generale e altri stakeholders per promuovere azioni finalizzate a proteggere la salute dei gruppi sociali più vulnerabili • Formazione di medici e altri professionisti sugli effetti delle ondate di calore e sulle misure di prevenzione disponibili Heat Health Action Plans, Guidance, WHO,2008 (modificata) ruolo e compiti del MMG • Individuare prima dell’estate persone ad alto rischio e segnalare ai servizi del territorio le condizioni di maggiore suscettibilità (supporto alla creazione delle anagrafi della suscettibilità) • Stilare l’elenco completo dei farmaci assunti da ciascun assistito e individuare i farmaci che possono interferire con i meccanismi di adattamento • Rivalutare per ogni farmaco il rischio/beneficio individuale in rapporto alle condizioni ambientali Heat Health Action Plans, Guidance, WHO, 2008 (modificata) ruolo e compiti del MMG (Continua) • Valutare lo stato generale degli assistiti anziani con patologie croniche (sul piano clinico e biologico) e verificare la presenza di fattori di rischio • Informare i propri assistiti sui rischi, sulle misure di prevenzione disponibili ed i comportamenti corretti da adottare • Nei giorni di allarme sorvegliare più attivamente i pazienti a rischio : – Valutare lo stato di idratazione e l’apporto idrico – Controllare peso, frequenza cardiaca e PA – Valutare bilancio elettrolitico, creatininemia e Clearance Creatinina – Aggiustare, se necessario, la terapia in corso e ravvicinare i controlli nei pazienti a rischio (ipertesi, diabetici, cardiopatici etc) Heat Health Action Plans, Guidance, WHO, 2008 (modificata) Programma Nazionale di Prevenzione del Ministero della Salute FINALITA’ Nel rispetto dell’autonomie regionali e locali e del principio sussidiarietà, il programma avviato dal 2004 è finalizzato a garantire la realizzazione dei seguenti obiettivi: 1. prevedere e comunicare con anticipo l’arrivo di una ondata di calore 2. selezionare a livello territoriale la quota di persone suscettibili, verso cui orientare in via prioritaria gli interventi di prevenzione differenziati in base ai livelli di rischio climatico e profilo di rischio della popolazione 3. garantire la sorveglianza degli effetti sanitari (mortalità e morbilità) 4. rafforzare il territorio (servizi di sorveglianza attiva e presa in carico delle persone suscettibili, etc.) 5. sviluppare informazione, comunicazione e formazione 6. Garantire indirizzo, coordinamento e integrazione interistituzionale ai vari livelli Strumenti/Azioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Gruppo di lavoro nazionale (2004 e 2007) Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo (preparate 2004/aggiornate 2006) - rese fruibili sul portale del ministero e inviate a Assessorati, MMG,società medico scientifiche e FNOM CeO Riunioni di coordinamento periodiche (prima, durante e dopo l’estate) con referenti locali Accordo con MMG, ANCI e Regioni(2007) Ordinanze Ministeriali (dal 2004 al 2011) Accordo in Conferenza Unificata (2012) Protocollo d’Intesa con Dipartimento Protezione Civile (2012) Strumenti/Azioni (continua) 1. Campagna di comunicazione “Estate sicura” come vincere il caldo: • • • 2. Creazione nel 2004 del sito dedicato “Heat Lab” sul portale Ministero per promuovere la realizzazione e la condivisione di esperienze locali Opuscoli e altro materiale informativo, Trasmissioni radiotelevisive, comunicati stampa Servizio di Call Center Nazionale “1500” Progetti Ministero Salute/CCM : • • Progetti Custode sociale: sperimentazione di modelli di intervento integrato socio-sanitario nei confronti popolazione anziana fragile (Torino, Genova, Milano e Roma)(2004-2010) “Piano operativo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute” DIP Epid SSR Lazio (Centro Competenza Nazionale del D.P.C.) dal dicembre 2005 ad oggi “SERVIZIO DI CUSTODIA SOCIALE” Progetti sperimentali in 4 città Italiane: Torino, Milano, Genova (2004-2006) e Roma (2004-2010) FINALITA’ • Individuare, monitorare gli anziani fragili (non in carico ai servizi), residenti nei quartieri di riferimento, intercettare i bisogni sommersi e fornire risposte qualificate e tempestive • Favorire l’integrazione ed il collegamento funzionale tra le istituzioni, le reti dei servizi e operatori già presenti sul territorio (Distretto, ADI, servizi semiresidenziali, residenziali, MMG, etc.) In situazioni di allerta/allarme climatico Attivazione delle reti locali di assistenza sanitaria e supporto sociale RETE FORMALE: servizi territoriali di assistenza • sanitaria e di soccorso (MMG, ADP, ADI,118) e dei servizi sociali RETE RELAZIONALE PROSSIMA (Volontariato, vicinato, parrocchia, portierato sociale, etc) Interventi: • • – – Attivazione di Servizi di sorveglianza intensiva e di presa in carico degli anziani fragili (contatti telefonici/visite domicilio, servizi di presa in carico (custodia sociale) Servizi di “welfare leggero” (Comuni e volontariato) Accompagnamento, servizi di trasporto dedicati, consegna pasti, acqua,farmaci a domicilio etc Servizio custodia sociale Call center Vicini portieri Servizi Sociali Servizi Sanitari Anziano “fragile” non in carico ai servizi Assistenza Domiciliare Negozianti Volontari Heat Lab, laboratorio nazionale delle esperienze locali attivato nel 2004 sul portale istituzionale: http://www.ccm.ministerosalute.it/ Ambiente > Ondate di calore > Heat lab .. Nell’estate del 2003 non eravamo preparati…… Progetto CCM ”Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute” Nasce come integrazione di due progetti nazionali: 1. Dipartimento Protezione Civile (Aprile 2004) “Sistema Nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione” (attivazione dei sistemi locali di previsione allarme meteo - HHWWs) 2. Ministero della Salute/CCM (dal dicembre 2005) “Piano operativo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute” (supporto tecnico alle autorità locali per la preparazione e l’attivazione di piani locali di sorveglianza e prevenzione nei confronti delle persone suscettibili Dal 2012 il Ministero gestisce tutte le attività (con il supporto del CCN, DEP/LAZIO) Progetto CCM”Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute” Sintesi delle attività • Attivazione sistemi HHWWS (in 27 città) • Attivazione sistema di rilevazione mortalità giornaliera (in 34 città ) • Identificazione dei centri di riferimento locale responsabili dell’implementazione del flusso informativo e per l’attivazione interventi di prevenzione (in ambito sanitario e sociale) • Definizione metodologie per identificazione sottogruppi a rischio • Supporto tecnico per definizione Piani locali • Monitoraggio e valutazione degli interventi attivati a livello locale Flusso informativo locale: (mailing list/ SMS) Bollettino città specifico con livello di allarme graduato Livello nazionale Livello locale Ministero della Salute Centro di riferimento locale (Pubblicazione sito web) Comune, Centri locali della Protezione Civile Aziende sanitarie locali DPC (Pubblicazione sito web) Attivazione rete locale: Enti locali, Ospedali e Case di Cura, Case di Riposo Organizzazioni di Volontariato, Croce Rossa, MMG Stampa e media locali Associazioni registrate PROGRAMMA NAZIONALE DI PREVENZIONE EFFETTI CALDO ESTATE 2012 Attivazione Rete Assistenza sanitaria e sociale SISTEMA PREVISIONE-ALLERTA HHWW In collaborazione con Protezione Civile Naz. CCN (D/EP-Lazio) Informazione/Comunicazione Sistemi di monitoraggio (D/EP Lazio) Sorveglianza mortalità giornaliera’ UFFICIO Stampa, Ministero Salute DDGG Prevenzione/Comunicazione Comunicati alla popolazione CCM Sorveglianza morbilità ACCESSI P.S. & 118 Call center nazionale “1500” Portale, opuscoli, Coordinamento e integrazione interistituzionale DPC, Prefetture,Regioni, Assessorati sanita e assistenza, Comuni (ANCI), Ass. volont., MMG (protocollo d’intesa, Accordi, riunioni di coordinamento, circolari) Monitoraggio attività locale