Presentazione del
PROGETTO DELLA
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA DI BASE
- SFTB (PER MINISTERI E OPERATORI PASTORALI)
DIOCESI DI NICOSIA
Scuola di Formazione Teologica di
Base (SFTB)
Diocesi di Nicosia
«Voglio un laicato non arrogante, non
precipitoso nel parlare, non litigioso, ma
fatto di uomini che conoscono la loro
religione, che vi entrano dentro, che
sanno benissimo dove si trovano, che
sanno quello che possiedono e quello che
non possiedono, che conoscono la propria
fede così bene che sono in grado di
spiegarla, che ne conoscono la storia
tanto a fondo da poterla difendere».
(Beato Card. John Henry Newman,
1801-1890 - beatificato nel 2010)
REALIZZAZZIONE
La realizzazione della SFTB è stata resa possibile grazie ad un
insieme di sinergie:
all’opera dello Spirito Santo;
alla volontà del vescovo che ha saputo leggere il bisogno della sua
Diocesi e provvedervi: noi sappiamo che il Signore non fa mancare
alla sua Chiesa i doni di cui ha bisogno, ma tocca a noi riconoscerli
e valorizzarli
all’ impegno di chi ha lavorato, in vario modo e a vario titolo al
progetto, sempre con spirito di servizio e disponibilità al dialogo;
alla sensibilità e all’incoraggiamento dei parroci;
alla disponibilità a lasciarsi plasmare dei fedeli laici: il successo
ottenuto dimostra non solo il bisogno di formazione che i nostri
collaboratori sentono, ma testimonia anche un’esigenza storica di
riscoprire le radici della propria fede, unita ad un bisogno di servire
sempre più e sempre meglio la nostra Chiesa locale a fianco dei
parroci.
OGGETTO
FINALITA’
-1La Scuola di Formazione Teologica di Base
(SFTB) è un corso formativo della Diocesi di
Nicosia, di livello non accademico.
La Scuola vuole:
contribuire alla crescita spirituale dei cristiani,
maturando in essi un atteggiamento illuminato e
responsabile;
offrire ai cristiani una cultura adatta per affrontare
con consapevolezza e apertura i problemi umani e
religiosi di oggi;
preparare i laici, operatori pastorali, ad esercitare
in maniera più adeguata un ministero istituito o di
fatto nella comunità cristiana.
OGGETTO
FINALITA’
-2La Scuola intende offrire a tutti coloro che lo
desiderano la possibilità di approfondire i
contenuti della propria fede, attraverso un
cammino teologico breve, ma completo, e
attraverso un percorso che privilegia:
l' approfondimento storico,
l’ approfondimento teologico,
l’approfondimento biblico,
l’ approfondimento catechetico del messaggio
cristiano,
La SFTB favorisce, così, una formazione specifica
nell' indirizzo pastorale-ministeriale.
DESTINATARI
La formazione teologica di base
riguarda tutti gli operatori pastorali
(esclusi i presbiteri e i diaconi) che
vogliono prepararsi a svolgere un
servizio ecclesiale o, già svolgendolo,
capiscono di dover dare maggiore
completezza ed organicità alla propria
preparazione.
IDENTITA’, SPECIFICITA’,
INTENDIMENTI E PROPOSTE
Il criterio della pastoralità permea il metodo di
insegnamento delle singole discipline, che si attua
soprattutto tramite gli indirizzi di specializzazione
catechetico-ministeriale:
per la preparazione degli animatori delle attività
ecclesiali nella Chiesa locale,
per la preparazione degli operatori pastorali della
Diocesi e delle Parrocchie,
per la qualificazione negli studi dei candidati ai
ministeri istituiti o di fatto riconosciuti, dei candidati
capaci di ricoprire determinati uffici nelle comunità
religiose e di coloro che intendono impegnarsi
nella formazione dei fedeli laici nella Chiesa.
TITOLO DI STUDIO
Il titolo di studio rilasciato dalla Scuola
(ATTESTATO DI CULTURA TEOLOGICA
DI BASE CON INDIRIZZO PASTORALEMINISTERIALE) è riconosciuto in Diocesi
ai fini del conferimento dei ministeri
istituiti/di fatto e del mandato ecclesiale
da parte del Vescovo.
La frequenza è consigliata a tutti coloro
che intendono formarsi come operatori
pastorali/animatori/catechisti o
avvicinarsi alla studio della Teologia.
REQUISITI
Per essere iscritto come studente
ordinario non è richiesto alcun
diploma di scuola superiore.
Per completare la SFTB è necessario
avere frequentato i corsi dell’intero
triennio con le relative attestazioni
dell’ avvenuta valutazione della
verifica finale di ogni insegnamento.
TEMPI E DURATA
Il corso è triennale-ciclico, con i primi due anni orientati ad
una formazione teologica di base e il terzo anno specifico:
nel primo anno i corsi sono introduttivi, nel secondo anno
sono di approfondimento, mentre il terzo anno è finalizzato
ad una formazione pastorale-ministeriale.
Si accede al "terzo anno" dopo aver completato i corsi dei
primi due anni.
Nel suo itinerario formativo la Scuola offre dei momenti di
spiritualità in specifici tempi dell'anno liturgico, volti a
promuovere “una vita teologale che si fa spiritualità specifica
e apre la teologia alla contemplazione”. Tali momenti
dovranno essere armonizzati anche col programma
pastorale diocesano.
PIANO DI STUDI
della Scuola di Formazione Teologica di Base (SFTB)
Diocesi di Nicosia
-1-
1° anno (h. 120)
I Semestre (h. 60)
1. SF - Introduzione alla Storia del pensiero
filosofico (h. 12)
2. SR - Introduzione alla Storia delle Religioni (h.
12)
3. SC- Introduzione alla Storia della Chiesa, con
elementi di storia della parrocchia (h. 12)
4. TF - Introduzione alla Teologia Fondamentale
(h. 12)
5. SB - Introduzione alle Scienze Bibliche e alla
Sacra Scrittura (h. 12)
PIANO DI STUDI
della Scuola di Formazione Teologica di Base (SFTB)
Diocesi di Nicosia
-2-
1° ANNO (h. 120)
II Semestre (h. 60)
6. TM 1- Introduzione alla Teologia Morale:
fondamentale (h. 12)
7. TS - Introduzione alla Teologia Sacramentaria
(h. 12)
8. LI - Introduzione alla Liturgia (h. 12)
9. DC - Introduzione al Diritto Canonico (h. 12)
10. TP - Introduzione alla Teologia pastorale, con
elementi di Teologia della Parrocchia (h. 12)
2° anno (h. 120)
I Semestre
1. TD 1 - Teologia Trinitaria (h. 12)
2. TD 2 - Cristologia (h. 12)
3. CF - Catechetica fondamentale (h.
12)
4. AT 1 - Esegesi Antico Testamento
1: Pentateuco e Libri Storici (h. 12)
5. NT 1 - Esegesi Nuovo Testamento
1: i Vangeli sinottici e Atti (h. 12 )
2° ANNO
II semestre
6. TD 3 - Antropologia Teologica ed
Escatologia (h. 12)
7. TD 4 - Ecclesiologia e Mariologia (h. 12)
8. TM 2 - Teologia Morale Speciale:
sociale, familiare, coniugale e sessuale (h.
12)
9. AT 2 - Esegesi Antico Testamento 2: i
profeti (h. 12)
10. NT 2 - Esegesi Nuovo Testamento 2:
corpus paulinum (h. 12)
3° Anno (h. 120)
I Semestre
Per tutti
1. AT 3 - Esegesi Antico Testamento 3: poetici e
sapienziali (h. 12)
2. NT 3 - Esegesi Nuovo Testamento 3: corpus
giovanneo e lettere cattoliche (h. 12)
3. SV - Spiritualità, vocazione e servizio:
l’annuncio al mondo degli adulti (h. 12)
4. CS - Cattolicesimo Sociale: dal ministero
all’impegno nel mondo (h. 12)
5. TL - Teologia del laicato (h. 12)
III ANNO - II Semestre
Corsi specifici per la
formazione per i ministeri
istituiti e/o di fatto e per
vari ambiti della
pastorale/catechesi
diocesana (in
collaborazione con gli uffici
diocesani)
Per catechisti, lettori, operatori della pastorale delle
comunicazioni e della cultura (h. 15)
Metodologia catechistica
Corso di dizione
Metodologie di evangelizzazione e catechesi
dei gruppi, movimenti e associazioni
Arte e iconografia cristiana
Approfondimento del lezionario
Lectio divina
Mass media e comunicazione
Scuola di preghiera
Cultura ed evangelizzazione
Per accoliti e ministri straordinari della comunione
eucaristica (h. 15)
Approfondimento del messale e dei
libri liturgici
Riscoperta del senso del servizio
all’altare
Laboratori liturgici
Cura e pastorale degli infermi
Pastorale della Consolazione
Per operatori Caritas e di pastorale
familiare (h. 15)
Pastorale della carità e laboratori
caritas
Bioetica e cultura della vita
Bioetica sociale/ambientale: devianze
e povertà
Per animatori vocazionali e/o
liturgici (h. 15)
Pastorale delle vocazioni
Ministerialità e ministeri nella Chiesa
Elementi di pastorale del canto e della
musica liturgica
Forme musicali per la liturgia
rinnovata
NOTA DIDATTICA
Nello svolgere i programmi delle
discipline del Corso ogni docente farà
riferimento a particolari problematiche
relative alla Chiesa contemporanea.
Sono previsti anche Seminari di studio
e di approfondimento (con cadenza,
tematiche e modalità da stabilire).
E’ consentita anche la frequenza, con
diverso ordinamento di percorso al
terzo anno, a coloro che intendono
formarsi in altri ambiti pastorali da
individuare.
NOTE TECNICHE
Indirizzi utili
e-mail:
1.
[email protected]
2.
[email protected]
Curia tel.-fax: 0935/646040
Curia cell. 349/4718539
Sito: www.diocesinicosia.it-ufficio
cultura (per materiale della scuola)
Per completare l’iscrizione
domanda scritta indirizzata al Direttore
della SFTB su apposito modulo;
una fotografia formato tessera;
ricevuta di versamento del contributo
annuo;
attestato di presentazione del proprio
parroco o superiore (per laici e religiosi/e).
FREQUENZA
Per ogni corso è prevista la
frequenza ad almeno due terzi delle
lezioni.
Sono ammessi anche uditori liberi ai
singoli corsi.
La frequenza alla Scuola è possibile
con la partecipazione economica del
singolo studente, della comunità di
appartenenza e della Diocesi.
SEDE E ORARI
Le lezioni si tengono il lunedì, nei locali del
Palazzo Vescovile, Largo Duomo n. 10Nicosia, dalle ore 16.00 alle ore 19.15.
1-2 ora = h. 16.00-17.30
Pausa = h. 17.30-17.45
3-4 ora = h. 17.45-19.15
Gli altri paesi della Diocesi saranno
collegati in contemporanea in webconference.
APPENDICE
Linee programmatiche del Progetto riguardante la
SFTB
“I fedeli non rifiutino di servire con
gioia l’assemblea del popolo di
Dio, ogni volta che sono
pregati di prestare qualche
servizio particolare”.
(mons. Claudio Fontana)
PREMESSA
La nostra Chiesa locale intende fare una
chiara scelta ministeriale: si vuole, cioè,
riconoscere e pronunciare come "Chiesa
tutta ministeriale", volta a promuovere in
tutti i suoi membri il senso di una
consapevole partecipazione e di una
progressiva condivisione degli oneri
conseguenti dal battesimo, secondo la
parola dell'Apostolo "Portate gli uni i pesi
degli altri, e così realizzerete-appieno la
legge di Cristo" (Gal 6,2).
INTRODUZIONE: PERCHE’
IMPEGNARCI SUI MINISTERI-SERVIZI
DEI LAICI ?
La scelta di impegnare la nostra Chiesa sullo
sviluppo dei ministeri-servizi laicali è fondata su
tre motivazioni:
a) una lunga tradizione di vita ecclesiale,
orientata dal magistero dei pastori;
b) la presa di coscienza di una serie di problemi
che si manifestano nella vita della nostra chiesa e
del nostro tempo;
c) il riconoscimento della piena partecipazione
dei laici come condizione per il rinnovamento della
comunione e della missione.
a) Un lungo cammino di vita
ecclesiale
-1La parola "ministero" non appartiene al nostro linguaggio
usuale, ma fa venire in mente i "palazzi del potere"! Eppure
essa deriva da un termine latino che significa "servizio" ed
esprime un aspetto costitutivo del volto della chiesa.
Infatti i testi del Nuovo Testamento, che ci riferiscono la vita
delle prime comunità cristiane, mostrano come esse si siano
subito organizzate con diverse forme di servizi-ministeri,
sulla base della varietà dei doni (chiamati anche
"carismi") distribuiti dallo Spirito, e della differenza della
fisionomia e dei bisogni di ciascuna chiesa (v. 1Cor 12,4-1 l;
Ef 4,11-16).
Negli ultimi decenni l'esperienza dei ministeri non ordinati e
DEL SEVIZIO PASTORALE DEI LAICI è riemersa sia nelle
chiese di recente evangelizzazione, sia in quelle di più
antica tradizione cristiana, con esiti e problemi molto diversi.
a) Un lungo cammino di vita
ecclesiale -2Sul tema della ministerialità laicale il magistero della chiesa
universale si è espresso anzitutto nel Concilio Vaticano II, il quale,
sullo sfondo di una ecclesiologia caratterizzata dalla comunione e
dalla diversità dei doni e dei compiti per la missione, ha riaffermato
il principio che “a somiglianza di quegli uomini e donne che
aiutavano l'apostolo Paolo nell'evangelizzazione, (i laici) hanno
la capacità di essere assunti dalla Gerarchia ad esercitare, per
un fine spirituale, alcuni uffici ecclesiastici” (LG, 33).
Un passaggio molto importante è stata poi la Lettera "Ministeria
quaedam" di Paolo VI (15.8.1972), nella quale veniva riaperto ai
laici (solo maschi) l’ accesso ai due antichi "ministeri istituiti" del
lettorato e dell'accolitato, fino ad allora riservati ai candidati al
presbiterato.
La più recente presa di posizione sui ministeri laicali, consapevole
anche delle problematiche che li accompagnano, è la lettera di
Giovanni Paolo II "Christifideles laici" (30.12.1988), al n. 23.
a) Un lungo cammino di vita
ecclesiale -3La Conferenza episcopale italiana ha proposto i ministeri
(e in particolare i ministeri non ordinati) nel programma
pastorale per gli anni '70 "Evangelizzazione e sacramenti"
(12.7.1973, ai nn. 105-107), e più espressamente nel
documento "I ministeri nella chiesa" (15.9.1973), che
adattava alla situazione italiana le indicazioni di Paolo VI sul
lettorato e l'accolitato, e individuava, come eventuali nuovi
ministeri non ordinati da chiedere, il catechista, il cantoresalmista, il sacrista e gli operatori di carità.
Il testo più diretto e organico, comunque, è il documento
pastorale "Evangelizzazione e ministeri " (15.8.1977), nel
quale viene definito il ministero straordinario della
distribuzione dell’ Eucarestia, che rappresenta un servizio
diffuso e prezioso anche nella nostra Chiesa.
b) Presa di coscienza delle sfide
del tempo presente -1Il cammino della chiesa nel tempo si trova ad affrontare oggi
alcune situazioni (interne ed esterne) fortemente complesse
e problematiche, che diventano sfide nuove e difficili per la
vita e la missione delle comunità cristiane. Nella nostra
esperienza particolare possiamo individuare soprattutto le
seguenti questioni:
* Il volto e la vita tradizionali delle nostre parrocchie
sono messi in crisi dalle mutazioni socio-culturali, che stanno
disgregando l'insieme tradizionale dei valori (anche religiosi),
fanno perdere l'identità delle comunità locali e generano
fenomeni di "nomadismo", rendendo sempre più fragile
anche il senso dell'appartenenza comunitaria ecclesiale.
b) Presa di coscienza delle sfide
del tempo presente -2** La nostra tradizione ecclesiale è stata caratterizzata dalla
centralità della presenza e dell'azione dei preti, mentre ora tale
presenza si sta riducendo numericamente e mostra i limiti dovuti all’
innalzamento dell’ età media. Sono quindi ormai numerose le
parrocchie (soprattutto di piccole dimensioni) che sono state
accorpate e non hanno più il parroco sempre presente.
Nello stesso tempo è, però, vero:
1. che in tutte le parrocchie ci sono laici, uomini e donne, che con
generosità e intelligenza sanno assumersi compiti comunitari;
2. che molti di questi laici hanno maturato una buona formazione
personale e pastorale nelle esperienze associative e nelle
iniziative di formazione proposte ai vari livelli e per i vari settori;
3. che l'esperienza degli organismi di partecipazione ecclesiale
(Consigli pastorali, Consigli per gli affari economici, ecc.), anche se
in modi e con esiti molto diversi, ha fatto crescere il senso della
responsabilità nella vita ecclesiale.
b) Presa di coscienza delle sfide
del tempo presente -3***Un segno positivo di questo sviluppo è dato
dall'imprevedibile fiorire di energie laicali che
spesso si rivela spontaneamente quando viene
meno la presenza abituale del prete.
Ma va riconosciuto che esistono forti ritardi nella
comprensione e nella valorizzazione della
vocazione e della missione dei laici, anche perché
- spesso per una carente formazione - un certo
numero di essi preferisce restare estraneo alle
responsabilità ecclesiali o ricerca una
"promozione" che consiste nell'assumere ruoli
"clericali" e non nello sviluppo della propria identità
laicale.
b) Presa di coscienza delle sfide
del tempo presente -4* * * *Il servizio al vangelo e all'uomo, al quale
siamo chiamati, ci mette ogni giorno di fronte a
compiti nuovi, verso i quali ci sentiamo spesso
impreparati e frastornati, se non scoraggiati.
La scelta di “essere cristiani", non più resa
scontata dal sostegno dell'ambiente ecclesiale e
socio-culturale, chiede percorsi personali
complessi e differenziati, non più riducibili a forme
di annuncio generali e generiche.
Con il crescere del numero di coloro che
rimangono estranei o poco partecipi alla vita di
fede e alla comunione ecclesiale, aumentano la
necessità e i problemi di un annuncio
missionario.
c) La fedeltà agli appelli del futuro: piena
partecipazione dei laici alla vita della Chiesa - 1Il nostro presente e il nostro futuro, per quanto ci
sembrino difficili e oscuri, sono pur sempre tempo
di Dio, nel quale l'amore della Trinità opera senza
stancarsi.
Le situazioni che ci troviamo a vivere non possono
essere né fuggite né subite, ma lette come "segni
dei tempi" per mezzo dei quali il Padre ci rimette
continuamente sulla via dell'esodo e ci fa scoprire
la terra nuova e feconda che prepara per noi.
Avremo bisogno di un grande sforzo di
discernimento per comprendere il progetto di Dio
sul nostro futuro; ma in ogni caso un "segno"
molto evidente sta davanti a noi e attende
risposte, cioè lo sviluppo della vocazione e della
missione dei laici nella chiesa e per il mondo.
c) La fedeltà agli appelli del futuro: piena
partecipazione dei laici alla vita della Chiesa
-2-
1.
2.
La piena partecipazione dei laici, infatti, è segno di una
Chiesa che vive la comunione e la missione accogliendo
fedelmente tutti i doni dello Spirito, e si apre a un rapporto
con il mondo che nasce "dall'interno", e cioè dalla
condivisione dell'esistenza quotidiana, personale e
sociale, di ogni uomo e di ogni donna.
La scommessa decisiva è il passaggio:
dalla collaborazione, in base alla quale i laici danno il
loro contributo alla vita comunitaria, ma lasciando ogni
responsabilità effettiva al parroco,
alla corresponsabilità, in forza della quale i laici
condividono con i pastori le scelte e gli impegni della vita
ecclesiale, nel rispetto delle diverse funzioni, ma anche
assumendo stabilmente e personalmente compiti e
servizi….
Elenco docenti del primo anno della Scuola di
Formazione Teologica di Base (SFTB)
Diocesi di Nicosia
-1I Semestre
1. SF - Introduzione alla Storia del pensiero
filosofico (h. 12): prof.ssa Russo Lella
2. SR - Introduzione alla Storia delle Religioni (h.
12): prof.ssa Campione Tiziana
3. SC- Introduzione alla Storia della Chiesa, con
elementi di storia della parrocchia (h. 12): prof.
Michele Salvo Di Fini
4. TF - Introduzione alla Teologia Fondamentale
(h. 12): prof. Sac. Nicola Ilardo
5. SB - Introduzione alle Scienze Bibliche e alla
Sacra Scrittura (h. 12): prof. Sac. Antonino Proto
Elenco docenti del primo anno della Scuola di
Formazione Teologica di Base (SFTB)
Diocesi di Nicosia
-2II Semestre
6. TM 1- Introduzione alla Teologia Morale:
fondamentale (h. 12): prof. ?
7. TS - Introduzione alla Teologia Sacramentaria
(h. 12): prof. Sac. Pietro Scardilli
8. LI - Introduzione alla Liturgia (h. 12): prof. Sac.
Giuseppe La Giusa
9. DC - Introduzione al Diritto Canonico (h. 12):
prof. Sac. Rubulotta Filippo
10. TP - Introduzione alla Teologia pastorale, con
elementi di Teologia della parrocchia (h. 12): prof.
Sac. Nicola Ilardo
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Introduzione al progetto della SFTB del