UFFICIO CONTROLLO STRATEGICO E DI GESTIONE Relazione previsionale e programmatica 2013. OTTOBRE 2012 INDICE 1. Premessa _______________________________________________________________ 4 1.1. Nota metodologica __________________________________________________________________ 4 1.2. Nota del Presidente _________________________________________________________________ 6 2. Analisi del contesto _______________________________________________________ 8 2.1. Analisi del contesto esterno __________________________________________________________ 8 2.1.1. Il contesto sociale e ambientale_________________________________________________ 8 2.1.2. La struttura economico-produttiva ______________________________________________ 10 2.2. Analisi del contesto del sistema camerale: le priorità di Unioncamere ______________________ 25 2.3. Analisi del contesto interno _________________________________________________________ 26 2.3.1. La struttura organizzativa e le risorse umane______________________________________ 26 2.3.2. Le infrastrutture e le risorse tecnologiche_________________________________________ 28 2.3.3. Le risorse finanziarie_________________________________________________________ 29 3. Analisi dello stato di attuazione del programma pluriennale di mandato___________ 32 4. Aggiornamento del programma pluriennale di mandato e del Piano della Performance 2012-2014 _____________________________________________________ 37 5. Aree strategiche e obiettivi strategici________________________________________ 38 5.1. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue Economy un modello di competitività e crescita del sistema economico locale, fungendo anche da stimolo ed esempio con la registrazione EMAS e con il Bilancio di Sostenibilità ____________________________ 38 5.2. OBIETTIVO STRATEGICO: Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di ricerca e brevettuali, la qualità, la tutela del Made in Italy ______________________________________________ 44 5.3. OBIETTIVO STRATEGICO: Favorire maggiormente i processi di internazionalizzazione delle imprese attraverso la gestione e l'organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati, creando sinergie con le altre Istituzioni al fine di attuare una programmazione delle attività condivisa ed integrata e di ottimizzare le risorse disponibili__________ 47 5.4. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante l’impulso alla progettazione europea ed alla cooperazione internazionale con priorità per l’area dei Balcani occidentali, anche attraverso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio ______ 51 5.5. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, anche in un’ottica di marketing territoriale __________________________________________________ 61 5.6. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, nel settore dei metalli preziosi, anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda speciale R.P.Q __________________________________________________________________________ 66 5.7. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del settore agroalimentare ___________________________________________________________________ 70 5.8. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare da interfaccia strategico del mondo del credito, aprendo un dialogo e un confronto continuativo con il sistema bancario, condividendo strategie ed azioni concrete di sostegno alle imprese e favorendo l’accesso al credito di queste ultime _______________ 73 5.9. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo della scuola, a sostegno della nuova imprenditorialità e della creazione di nuove professionalità, anche come risposta ai problemi occupazionali rispetto alla crisi __________________________________________ 76 Relazione previsionale e programmatica 2013 2 5.10. _ OBIETTIVO STRATEGICO:Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese e del territorio attraverso il sostegno ai progetti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative _____ 80 5.10.1. Iniziative a favore dell’industria: ______________________________________________ 82 5.10.2. Iniziative a favore dell’artigianato _____________________________________________ 83 5.10.3. Iniziative a favore del commercio _____________________________________________ 84 5.10.4. Iniziative a favore del turismo ________________________________________________ 86 5.10.5. Iniziative a favore dell’agricoltura _____________________________________________ 88 5.11. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare i processi di semplificazione amministrativa nei servizi alle imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta d’accesso delle imprese e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla tecnologia informatica e ai processi improntati alla qualità ____________________________________ 90 5.12. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori ___________________________________________________________ 96 5.13. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzare da protagonista i rapporti con gli stakeholders, con particolare riferimento alle Associazioni di categoria, Università, Regione, Provincia ed enti locali _ 106 5.14. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Accentuare il ruolo della Camera di Commercio nella capacità di orientare le scelte del territorio a partire dalle informazioni statistiche e dalle analisi di contesto ___ 110 5.15. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata _______________________________________________________________________ 113 5.16. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema camerale nazionale e regionale ___________________________________________________________________ 117 5.17. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità______________________________________________ 120 5.18. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza_______________________________________________________________ 128 5.19. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare la comunicazione con modelli moderni incrementando gli strumenti web e multimediali e rendendo protagoniste le imprese del territorio________________ 134 5.20. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente _________ 138 5.21. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciali e società in house) ______________________________________________ 142 6. Articolazione degli obiettivi strategici per area organizzativa ___________________ 145 6.1. Staff del Segretario Generale _______________________________________________________ 145 6.2. Area sviluppo economico __________________________________________________________ 145 6.3. Area anagrafe economica __________________________________________________________ 146 6.4. Area servizi interni ________________________________________________________________ 146 6.5. Azienda speciale Marchet __________________________________________________________ 147 6.6. Azienda speciale RPQ _____________________________________________________________ 147 Relazione previsionale e programmatica 2013 3 1. Premessa 1.1. Nota metodologica La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 della Camera di Commercio di Ancona, formulata in coerenza con l’art. 5 del DPR 254/2005 (Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio), rappresenta lo strumento di indirizzo di breve termine mediante il quale le linee strategiche delineate nel Programma Pluriennale di Mandato 2010-2014 sono tradotte in programmi operativi che l’ente camerale intende realizzare nel 2013, anche per il tramite delle proprie aziende speciali e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio. In tal senso, la Relazione previsionale e programmatica si configura come uno strumento in grado di coniugare, non solo una visione di medio lungo termine (propria del Programma Pluriennale di Mandato) con una visione di breve termine, ma anche la dimensione strategico/politica dell’ente con quella più prettamente operativo/gestionale. In tale ambito, la Relazione previsionale e programmatica rappresenta lo strumento attraverso il quale si conferisce “dinamicità” al processo di pianificazione strategica. In sede di predisposizione della Relazione, infatti, si tiene conto delle specificità del momento e si validano le ipotesi e le condizioni esterne ed interne sulla base delle quali è stato costruito il Programma Pluriennale di Mandato. La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 è stata predisposta, come per l’anno precedente, tenendo conto anche delle disposizioni contenute nel D.Lgs.150/2009 (la cosiddetta Riforma Brunetta). La logica adottata è stata, infatti, quella di integrare i processi e gli strumenti di pianificazione, programmazione e controllo del DPR 254/2005 con quelli definiti nell’ambito del Ciclo di gestione della performance. L’approccio perseguito non è stato, quindi, meramente burocratico, con la conseguenza di sovrapporre gli adempimenti previsti dalle due fonti normative, duplicando attività senza alcun valore aggiunto, bensì quello di valorizzare i tradizionali processi e strumenti facendoli evolvere nel rispetto dei requisiti previsti dalla citata riforma. In sede di programmazione, tale integrazione è stata realizzata individuando i programmi operativi della Relazione previsionale e programmatica a partire dagli obiettivi strategici definiti dall’ente camerale nel Piano della Performance 2012-2014 formulato in coerenza con le priorità del Programma Pluriennale di Mandato. Ovviamente, di tali obiettivi strategici è stata verificata la validità per l’esercizio successivo alla luce dei cambiamenti registrati nel contesto esterno e interno dell’Ente camerale. La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 è strutturata in due parti tra loro interconnesse. Nella prima parte, viene analizzato il contesto esterno ed interno della Camera di Commercio di Ancona al fine di cogliere e/o anticipare eventuali cambiamenti in atto. Viene inoltre valutato, a cura del Segretario Generale, lo stato di attuazione del Programma Pluriennale di Mandato individuando, con riferimento ai punti prioritari dello stesso, cosa è stato realizzato e le eventuali criticità emerse. Sulla base dell’analisi del contesto esterno ed interno e dello stato di attuazione del Programma Pluriennale, sono stati modificati, eliminati e integrati gli obiettivi strategici definiti nel Piano della Performance 2012-2014. Tali modifiche sono evidenziate in un’apposita tabella di sintesi. Nella seconda parte, per ciascun obiettivo strategico sono esplicitati, in coerenza con le linee guida Unioncamere, il Quadro strategico, il Quadro operativo e il Quadro finanziario. Nel quadro strategico sono riportati i risultati attesi associati a ciascun obiettivo, ossia le specifiche “mete” che l’Ente camerale intende raggiungere, e le aree organizzative coinvolte. È, infine, riportata la valutazione del/i dirigente/i sullo stato di avanzamento dell’obiettivo strategico nella quale sono descritte le azioni Relazione previsionale e programmatica 2013 4 realizzate nell’esercizio che si sta concludendo e i risultati intermedi conseguiti. Tali informazioni sono indispensabili per un’attenta programmazione della gestione dell’anno successivo. Nel quadro operativo sono individuati i programmi operativi del 2013, ossia insiemi omogenei di azioni da realizzare nell’esercizio di riferimento. Ciascun programma operativo è accompagnato da una breve descrizione e dalla indicazione delle finalità e benefici attesi individuati nel rispetto del principio di miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi e di soddisfazione delle attese dei vari stakeholders dell’ente camerale. Nel quadro finanziario, infine, sono indicati i proventi da gestione di beni e servizi, gli oneri per gli interventi economici e gli investimenti previsti per il 2013 che risultano strumentali ai fini o comunque connessi al conseguimento di ciascun obiettivo strategico. Per completezza, nella parte finale della Relazione previsionale e programmatica, gli obiettivi strategici sono suddivisi tra le aree organizzative dell’Ente al fine di mostrare, mediante una tabella di sintesi, in quali obiettivi ciascuna area è coinvolta. Si sottolinea che l’auspicata integrazione tra i processi e gli strumenti del DPR 254/2005 con quelli del Ciclo di gestione della performance viene attuata e garantita dall’inserimento di quanto indicato nella presente Relazione nel Piano della performance 2013-2015, che sarà approvato entro il 31/01/2013. Nello specifico, alla luce dell’aggiornamento del Programma Pluriennale di Mandato realizzato con la Relazione previsionale e programmatica, saranno aggiornati e resi coerenti gli obiettivi strategici e i connessi risultati attesi, a cui verranno associati opportuni indicatori e target. Con riferimento ai vari programmi operativi individuati nella Relazione previsionale e programmatica e in coerenza con il budget direzionale, che ne specificherà le azioni e le connesse previsioni di proventi, oneri e investimenti, saranno, inoltre, declinati gli obiettivi operativi e i correlati indicatori e target. La programmazione del 2013 è stata avviata definendo, a cura degli organi camerali, le linee guida per la programmazione dell’esercizio successivo, con le direttive generali contenenti gli obiettivi strategici. Le linee guida sono state discusse dalla Giunta nella riunione del 23 luglio scorso e dal Consiglio camerale nella riunione del 5 settembre, in modo da fornire ogni utile indicazione ai dirigenti ed agli uffici competenti per il lavoro di predisposizione del programma, anche tramite analisi preliminari sul contesto esterno, sul contesto organizzativo e tecnico/tecnologico, sulle risorse umane, finanziarie e patrimoniali dell’ente; successivamente sono state richieste ad ogni area ed alle aziende speciali, previa riunione con i dirigenti e le Posizioni Organizzative, le schede di programmazione operativa, secondo il format approvato (inserito nel vigente Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance). Per definire già in sede di programmazione anche gli interventi indiretti, con i relativi budget, è stata quindi richiesta con apposita lettera alle principali associazioni di categoria provinciali di presentare le proprie proposte per il programma 2013, in coerenza con le tematiche prioritarie indicate dal Consiglio, in modo che anche gli interventi indiretti, realizzati con il contributo dell’ente camerale, siano coerenti al programma approvato dalla Camera di Commercio di Ancona. E’ stata realizzata altresì una riunione operativa per il programma di internazionalizzazione con i referenti delle associazioni di categoria e con i consorzi export.. Tutte le schede di programmazione operativa, anche con il coinvolgimento degli stakeholder, in particolare delle associazioni di categoria, sono state raccolte e coordinate dall’Ufficio Programmazione e Controllo dell’ente, con la supervisione del Segretario Generale. La Giunta ed il Consiglio sono stati chiamati anche ad aggiornare gli obiettivi strategici ed a fornire utili indicazioni alla dirigenza per declinare gli obiettivi operativi riferiti all’anno 2013 da realizzare per raggiungere gli obiettivi strategici, in coerenza con il Piano della Performance triennale approvato il 27 gennaio 2012. Il Segretario Generale Michele De Vita Relazione previsionale e programmatica 2013 5 1.2. Nota del Presidente L’abolizione delle Province e la manovra di razionalizzazione dell’amministrazione pubblica in generale, con i limiti e vincoli imposti dal D.L. 95/2012 sulla cd. spending review, impongono di realizzare una serie di interventi che consentono di gestire la struttura, le attività, i servizi ed i progetti con maggiore flessibilità e minori centri di costo, nel rispetto di criteri di equilibrio economico e finanziario, concentrandosi sulle priorità strategiche e comunque senza ridurre gli impegni assunti per lo sviluppo del territorio in coerenza con la nostra mission e con la pianificazione strategica. Nel definire le linee strategiche per il prossimo esercizio, si è partiti dalla considerazione che lo scenario nazionale ed internazionale è profondamente cambiato, per cui le sfide si sono fatte più difficili e complesse, mentre le risorse disponibili si sono ridotte. Il sistema economico è da tempo in grave difficoltà e le incertezze delle istituzioni europee non hanno facilitato processi di crescita nel vecchio continente. In questa inevitabile strada di cambiamento intrapresa a tutti i livelli, le Camere di Commercio non possono sottrarsi: la Camera di Ancona deve pertanto, in un aperto confronto con le forze politiche ed economiche locali, a partire dalle Associazioni di categoria, consolidare le azioni che maggiormente insistono e producono effetti positivi sul territorio e sul sistema economico, nonché individuare nuove forme di sviluppo e di sostegno al mondo delle imprese. Rispetto al Piano della Performance 2012-2014, le quattro aree strategiche definite dagli organi camerali sono le seguenti: 1) Sviluppo delle imprese e del territorio 2) Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato 3) Sviluppo del ruolo della Camera nella governance del territorio 4) Efficienza organizzativa, valorizzazione delle risorse e trasparenza Le priorità che si intende evidenziare per il 2013, all’interno della cornice sopra ricordata, riguardano alcuni ambiti strategici per il nostro territorio: a) Promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, ampliando il numero delle PMI da accompagnare nei mercati esteri, comprese quelle del settore agroalimentare (investendo in una mission allargata dell’azienda speciale Marchet) b) Migliorare l’accesso al credito, sostenendo l’azione dei Confidi e del Fondo Regionale di Garanzia c) Intensificare l’impegno per migliorare il contesto operativo delle imprese, attraverso la semplificazione amministrativa (in particolare con la qualità e l’informatizzazione dei servizi offerto dal Registro Imprese), la realizzazione delle infrastrutture (con una governance condivisa con i vari attori pubblici locali a sostegno dello sviluppo della Piattaforma Logistica composta da porto, aeroporto ed interporto) e la promozione della legalità (mediante arbitrato, mediazione ed i servizi di regolazione del mercato); d) sostenere le politiche per l’occupazione, favorendo l’imprenditorialità, il dialogo scuola-impresa, la formazione e l’innovazione tecnologica e) investire nella qualità e nella tracciabilità di filiere e produzioni, anche mediante azioni di tutela f) valorizzare i punti di forza del territorio, rafforzando i legami tra turismo, cultura e saperi tradizionali A queste priorità, che corrispondono a quelle individuate da Unioncamere nazionale nel programma presentato al sistema camerale dal confermato Presidente Dardanello all’Assemblea generale dello scorso 6 luglio, si ritiene di aggiungere le seguenti priorità, collegate alle peculiarità e valori propri della Camera di Commercio di Ancona e del territorio di riferimento: g) Favorire il percorso di riconoscimento della Macro Regione Adriatica, svolgendo un ruolo sempre più attivo con il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Jonio h) accompagnare lo sviluppo sostenibile del sistema territoriale, guidando un percorso di valorizzazione della green e della blu economy Relazione previsionale e programmatica 2013 6 i) incrementare gli aiuti diretti alle imprese ed i progetti trasversali tra più associazioni di categoria. Tutte queste priorità si devono trasformare in azioni concrete e risultati tangibili e misurabili, che producano effetti sul territorio e sulle imprese. Occorre comunque tenere conto, da una parte, del momento di debolezza strutturale che il territorio provinciale sta attraversando, per l’assoluta assenza di interlocutori politici, visto lo scioglimento della Provincia di Ancona (con la quale la Camera aveva in passato sempre creato una forte sinergia e collaborazione) e la profonda crisi politica del Comune capoluogo. Dall’altra occorre tenere conto dei sempre più stringenti vincoli posti alla struttura, della costante diminuzione del personale e del venir meno di alcune figure professionali, soprattutto di vertice, che non potranno essere sostituite per i limiti alle assunzioni fortemente peggiorati per le Camere di Commercio con il decreto sulla spending review.. In una fase così delicata e complessa come quella che stiamo attraversando occorre agire con visione e coraggio, per trovare le modalità giuste ed utili a sostenere il sistema imprenditoriale e rilanciare la nostra economia, nonché per individuare le nuove formule di sviluppo adatte alla dimensione ed alle caratteristiche delle nostre imprese; i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli altri organismi presenti in Consiglio devono fare sintesi nella Camera di Commercio, rafforzando sempre più le forme di collaborazione tra settori economici, con la consapevolezza che il nostro ente camerale possiede una struttura professionale all’altezza dei compiti assegnati, delle necessità del territorio e dei tempi, che impongono una pubblica amministrazione moderna, flessibile e vicina alla comunità. Il Presidente Rodolfo Giampieri Relazione previsionale e programmatica 2013 7 2. Analisi del contesto L’analisi del contesto si pone come parte integrante del processo di definizione degli obiettivi: l’analisi del contesto esterno serve ad analizzare lo stato del sistema economico locale del territorio di competenza e ad individuare i bisogni degli stakeholder di riferimento e trova riscontro negli obiettivi strategici ed operativi successivamente sviluppati; l’analisi del contesto interno comprende le dimensioni attinenti alle risorse umane, economiche, strumentali e la salute finanziaria dell’ente, che nel loro complesso concorrono al raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano. 2.1. Analisi del contesto esterno 2.1.1. Il contesto sociale e ambientale Il territorio e la popolazione La provincia di Ancona si trova nel centro Italia, nella regione Marche, si affaccia nel mare Adriatico ed è una porta naturale e storica per i Balcani e la Grecia. La provincia di Ancona in cifre Superficie 1.940 Kmq Abitanti 1/1/2011 481.028 Numero di Comuni 49 Km di costa 59 Prodotto Intero Lordo pro capite 2010 (€) 28.506,00 Fonte: ISTAT e Istituto Tagliacarne La ripartizione della popolazione per classi di età evidenzia un’elevata presenza di ultra sessantacinquenni (22,8%) superiore alla media italiana (20,3%), cui si accompagna anche una minore incidenza dei giovani con meno di 15 anni (13,4% contro 14%). Relazione previsionale e programmatica 2013 8 Distribuzione per fasce d’età della popolazione residente nella provincia di Ancona 6% 13% 16% 30% 35% 0-14 15-39 40-64 65-80 over 80 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Altro elemento fortemente caratterizzante la popolazione della provincia è la forte presenza di stranieri residenti che, con oltre 7 unità ogni 100 abitanti (di cui il 76,6% extracomunitari), colloca Ancona nel gruppo delle province italiane con un’incidenza di stranieri maggiore della media nazionale. La buona qualità della vita viene confermata anche dai dati relativi al reddito disponibile delle famiglie consumatrici pro capite, che nel 2010 si attesta su un livello piuttosto elevato (€ 19.321) e superiore alla media regionale e nazionale (pari rispettivamente a € 17.834 e €17.028). Le infrastrutture sociali ed economiche La dotazione di infrastrutture economiche (quali trasporti, comunicazioni, energia, reti idriche) e sociali (vale a dire istruzione, sanità, assistenza all'infanzia, sport, cultura) viene considerata dalla letteratura sullo sviluppo e sulla competitività dei sistemi produttivi tra i fattori in grado di determinare il potenziale di sviluppo di un'area. Una migliore dotazione di infrastrutture accresce, infatti, la produttività dei fattori della produzione e ne abbatte i costi di acquisizione, assumendo il ruolo di fonte di esternalità positive per lo sviluppo di un determinato territorio. La situazione e lo stato delle infrastrutture del territorio italiano purtroppo è riconosciuta unanimemente come 1 inadeguata ed in ritardo . L’aggiornamento degli indici di dotazione delle infrastrutture viarie come rapporto tra offerta e domanda potenziale elaborati dall’Istituto Tagliacarne mette in evidenza una condizione piuttosto positiva sia per le Marche che per la provincia di Ancona. Il quadro complessivo delle dotazioni infrastrutturali materiali della provincia di Ancona è positivo, ma permangono forti differenze tra la zona costiera e quella interna, con un conseguente divario in termini di capacità competitiva per le varie imprese. 1 “Rapporto sullo stato delle infrastrutture in Italia: criticità di oggi, priorità di domani” redatto da Uniontrasporti per conto di Unioncamere nell’anno 2010. Relazione previsionale e programmatica 2013 9 Indice di dotazione delle infrastrutture relative ai trasporti – Anno 2011 Province e regioni Rete stradale Ferrovie Porti Aeroporti Indice Servizi a infrastrutturale banda larga totale Pesaro e Urbino 119,7 42,8 50,0 33,1 75,0 73,8 Ancona 107,1 188,6 167,6 160,8 110,7 135,2 Macerata 83,9 20,1 8,1 0,0 71,3 62,7 Ascoli Piceno 122,7 43,7 22,9 0,0 96,4 73,0 MARCHE 108,4 73,5 62,5 49,0 87,8 86,1 ITALIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazioni Unioncamere – Tagliacarne Queste disuguaglianze sarebbero ancora più evidenti se l’analisi scendesse al dettaglio dei vari Sistemi Locali del Lavoro, in particolare tra quelli vicini alla costa e quelli prossimi agli Appennini. Questa precisazione assume una valenza particolare proprio nella provincia di Ancona per la presenza di alcuni importanti distretti industriali collocati nelle aree interne dove la dotazione di infrastrutture è minore. La concentrazione delle infrastrutture principali in un’area compresa tra Ancona e Jesi, dove in un raggio di poco più di 15 km si trovano il porto, l’aeroporto, l’interporto, tutti con un accesso facile alla rete autostradale e ferroviaria (con l’incrocio della linea adriatica e di quella appenninica), facilita la gestione dei flussi di viaggio e dei trasporti di merci ma tende ad escludere le zone lontane da questo baricentro. Nell’ottica di ampliare le direttrici di sviluppo e favorire il pieno inserimento delle aree interne, è stata avviata da qualche anno una fase di revisione del sistema logistico marchigiano. In tema di ambiente, è di grande rilevanza la questione energetica. Nella provincia di Ancona il consumo di energia elettrica nel corso del 2010 (ultimo dato disponibile) è stato pari a 2.846,6 GWh, in diminuzione del 2,5% rispetto al 2009. La presenza di un settore industriale molto diffuso e concentrato in alcuni settori energivori (in particolare la meccanica, la produzione di plastica e le cartiere) determina una distribuzione dei consumi fortemente sbilanciata verso il settore manifatturiero (che assorbe una quota del 52,5% contro il 44,7% nazionale) e a sfavore dell’uso domestico, limitato al 17,6% contro il 22,4% nazionale. 2.1.2. La struttura economico-produttiva La struttura economica produttiva Negli ultimi dieci anni il tessuto imprenditoriale della provincia si è progressivamente trasformato confermando la tendenza alla terziarizzazione che caratterizza le economie industrializzate. I settori tradizionali (agricoltura, commercio, industria manifatturiera e costruzioni) continuano ad essere comunque la forza trainante dell’economia locale, ma il loro peso in termini di numerosità delle imprese si è fortemente ridimensionato per lasciare spazio allo sviluppo del terziario. Dal terziario , inteso come servizi alle imprese, alle persone e il settore turistico proviene il 68,6% del valore aggiunto provinciale, mentre dalle attività manifatturiere il 25,3%; dal confronto con la ripartizione nazionale (rispettivamente 73,2% e 18,8%) emerge la particolare vocazione industriale della provincia di Ancona. Un ruolo marginale è destinato alle costruzioni (4,9%) e, in particolare, all’agricoltura (dalla quale proviene solamente l’1,2% del valore aggiunto, di poco inferiore alla quota del 1,9% che si registra in tutta Italia). Relazione previsionale e programmatica 2013 10 Distribuzione del V.A. a prezzi correnti in provincia di Ancona – Anno 2010 1,2% 25,3% 4,9% Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 68,6% Fonte: Unioncamere – Istituto Tagliacarne A fine agosto 2012 le imprese della provincia di Ancona iscritte al Registro Imprese sono 47.213, delle quali 42.432 attive, variamente distribuite in base ai settori economici di appartenenza. Il tessuto 2 imprenditoriale provinciale nel corso dei primi 8 mesi del 2012 appare sostanzialmente stabile (-0,5%), in 3 linea con quello italiano (-0,1%) . I settori tradizionali presentano un’incidenza del 66,3%, simile a quella riscontrata a livello nazionale (63,6%), con agricoltura e attività manifatturiera che fanno rilevare quote superiori alla media dell’intero Paese. Nel complesso i settori tradizionali dorici hanno perso quasi un punto percentuale nel corso del 2012 mentre il 4 terziario non commerciale è cresciuto del +1,21% . Il processo di terziarizzazione dell’economia nazionale e locale prosegue, avvicinando maggiormente la struttura imprenditoriale nazionale e locale a quella delle economie più avanzate. È particolarmente importante osservare in proposito come tra i settori che hanno apportato un buon contributo alla crescita si possano annoverare la sanità e assistenza sociale, le attività artistiche e sportive, il turismo (vale a dire alloggio e ristorazione) e l’informazione e comunicazione. Si tratta di una tendenza che accomuna la provincia di Ancona e il Paese, a testimonianza di un processo generale di evoluzione del tessuto imprenditoriale volto al soddisfacimento di esigenze reali del sistema economico e del tessuto sociale. Nell’ambito delle attività manifatturiere va sottolineato il ruolo delle specializzazioni produttive, che nella provincia di Ancona (e più in generale delle Marche) hanno preso la forma del distretto industriale. I più importanti sono quello dell’elettrodomestico di Fabriano, dei componenti meccanici e degli stampi nella Vallesina, della produzione di capi d’abbigliamento e di confezioni nella Valle del Misa e nei comuni di Santa Maria Nuova e Filottrano, degli strumenti musicali e circuiti stampati nei comuni a sud di Ancona, e quello legato alla recente affermazione delle imprese della nautica da diporto, localizzate soprattutto nell’area portuale del capoluogo. 2 Le considerazioni svolte con riferimento alle dinamiche dei primi 8 mesi del 2012 sono calcolate come variazioni percentuali fra lo stock di fine periodo (30 agosto 2012) e inizio periodo (31/12/2011) e non come tassi di crescita (iscrizioni-cessazioni del periodo/registrate di inizio periodo). 3 Ibidem 4 Ibidem Relazione previsionale e programmatica 2013 11 Nel corso dell’ultimo ventennio, tuttavia, sono intercorsi profondi cambiamenti nella definizione del contesto competitivo e le PMI tipiche dei distretti industriali sono state costrette a fronteggiare sfide molto grandi. I distretti della provincia di Ancona e le loro imprese stanno procedendo, di conseguenza, ad un profondo processo di riorganizzazione in cui si cerca di privilegiare la costituzione di ampie reti di contatti internazionali, l’ampliamento del parco clienti a qualsiasi livello della filiera, la qualificazione delle risorse umane e il posizionamento produttivo nelle fasce a maggior valore aggiunto e maggiore contenuto qualitativo. Principali specializzazioni produttive della provincia di Ancona NAUTICA Produzione di megay acht, subf ornitura nautica, serv izi alla nautica e turismo CARTA E IMBALLAGGIO STRUMENTI MUSICALI GOMMA E PLA STICA (articoli per la casa, illuminotecnica, v asche e docce idromassaggio, accessori bagno) METALLI PREZIOSI E ARTICOLI DA REGALO MECCANICA (Elettrodomestici, stampi, macchine per l’agricoltura) TESSILE ABBIGLIA MEN TO (abbigliamento, maglieria, calzaturiero ) AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE Tradizioni e cucina: tradizione gastronomica, v ini DOC, olio, cereali, legumi, pasta pane e pizza, pesce, carne, insaccati, f ormaggi, conserv e, v erdure sott’olio, dolci e liquori – sicurezza alimentare Fonte: elaborazione su dati Infocamere I dati sulle aperture di fallimenti nei primi 6 mesi del 2012 evidenziano delle criticità per il sistema delle imprese doriche. Al 30 giugno 2012 sono state emesse 73 sentenze (+4,3% rispetto a giugno 2011), viceversa il 2011 era stato un anno favorevole che si era chiuso con una flessione piuttosto marcata dei fallimenti dichiarati dal Tribunale di Ancona (-22,6%) rispetto all’anno precedente. Aperture di fallimento dichiarate dal Tribunale di Ancona (data sentenza) –dati cumulati annui 180 168 160 140 130 124 120 100 87 80 60 40 20 0 2008 2009 2010 2011 Fonte Tribunale di Ancona. Relazione previsionale e programmatica 2013 12 Il tessuto imprenditoriale della provincia si caratterizza per una progressiva trasformazione interna che premia gli operatori più solidi in termini di struttura e organizzazione. Nei primi 8 mesi del 2012 la sostanziale stabilità manifestata dal tessuto imprenditoriale cela infatti dinamiche diversificate per le varie tipologie giuridiche. Le società di capitali sono la classe giuridica che presenta la variazione percentuale negativa più contenuta (-0,1%) mentre le “altre forme” (cooperative, consorzi, ec…) presentano una flessione decisamente più consistente (-3,1%). Le imprese individuali si attestano al -0,6% pur continuando a 5 rappresentare, con le oltre 27 mila imprese registrate a fine agosto, il 57,4% delle imprese locali . 6 L’analisi su base annua evidenzia ancora meglio queste tendenze evolutive: il tasso di crescita annuo 2011 delle società di capitale è pari a +2,85% di gran lunga superiore a quello medio provinciale (+0,43%). Le imprese individuali, viceversa registrano una contrazione della base imprenditoriale del –0,29%. Distribuzione per natura giuridica delle imprese registrate Italia e provincia di Ancona Anni 2001/2011 70% Ancona 2011 60% Italia 2011 50% Ancona 2001 40% Italia 2001 30% 20% 10% 0% Società di capitale Società di persone Ditte Individuali Altre Forme Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese Una componente molto importante del sistema imprenditoriale della provincia di Ancona è quella costituita dagli artigiani, particolarmente attivi nelle costruzioni e nel settore manifatturiero. Al 30 giugno 2012 (ultimo dato disponibile) le imprese registrate come artigiane erano 12.251, il 26% di tutte le imprese registrate. 5 6 Ibidem Il tasso di crescita annuo è così calcolato: iscrizioni-cessazioni dell’anno/registrate di inizio anno Relazione previsionale e programmatica 2013 13 Il mercato del lavoro Il mercato del lavoro della provincia di Ancona ha sempre goduto di una situazione di particolare favore, come testimoniato dal fatto che il tasso di disoccupazione provinciale si è mantenuto nel tempo sempre al di sotto della media italiana. Nel 2011 per la nostra provincia il tasso di disoccupazione è stato del 6,9% mentre l’intero Paese registra una percentuale dell’8,4%. Tuttavia è necessario sottolineare che per l’Italia tale indicatore è rimasto invariato rispetto all’anno precedente mentre per la nostra provincia, dopo la lieve ripresa del 2010, il 2011 segna un peggioramento di 2 punti percentuali. Il tasso di occupazione provinciale è rimasto sostanzialmente stabile (dal 64,1% al 64,7%) mentre il tasso di attività è cresciuto (dal 67,5% al 69,5%). Il nuovo rallentamento del ciclo economico, evidente già dalla scorsa estate, si è progressivamente accentuato negli ultimi mesi del 2011 e questo ha determinato nel breve termine anche pesanti ricadute per l’occupazione. Andamento del tasso di disoccupazione e interpolazione lineare per le Marche, anni 2004-2011 Fonte: elaborazione su dati Istat Altri due indicatori, in linea con l’andamento dei tassi caratteristici del mercato del lavoro, presentano performance non positive negli ultimi anni. Innanzitutto, il numero di persone in cerca di occupazione aumenta gradualmente dal 2004, e piuttosto sensibilmente nel 2011. In valori assoluti, le persone in cerca di occupazione nella provincia di Ancona raggiungono circa le 15 mila unità nel 2011, contro le 10 mila del 2010 (per le Marche 47 mila persone in cerca di occupazione nel 2011 contro le 40 mila del 2010). Relazione previsionale e programmatica 2013 14 Persone in cerca di occupazione: andamento dei numeri indice (anno 2004=100) Fonte: elaborazione su dati Istat In secondo luogo il numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni cresce esponenzialmente in provincia di Ancona a partire dagli anni della crisi. La tendenza “esplosiva” si attenua soltanto fra il 2010 e il 2011, ma riprende nei primi mesi del 2012. Numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni nei primi tre mesi dell'anno, provincia di Ancona, anni 2005-2012 Fonte: elaborazione su dati Istat Inoltre, facendo riferimento alla natura della cassa integrazione, emergono altri risultati non incoraggianti. Dal 2010 è stato autorizzato il ricorso anche alla cassa integrazione in deroga, a supporto dei settori non coperti da quella ordinaria, che riguardano, ad esempio, aziende coinvolte in ristrutturazioni, riorganizzazioni, riconversioni o fallimenti. Rispetto al 2009, si ribalta il peso percentuale della tipologia di cassa integrazione Relazione previsionale e programmatica 2013 15 “straordinaria o in deroga”, a vantaggio di quella ordinaria. Nel 2011 la quota di cassa integrazione non ordinaria raggiunge - addirittura - l’80% circa. Questo segnale non è positivo: oltre alla natura intrinsecamente temporanea della cassa integrazione, quella utilizzata per scopi straordinari più difficilmente potrà tradursi in riassunzioni definitive dei lavoratori coinvolti nel provvedimento. I primi dati relativi al 2012 confermano la tendenza al peggioramento della situazione nel mercato del lavoro in coincidenza con il periodo di grave crisi attraversato dall’Italia e da altri paesi meridionali dell’Unione europea a partire dall’ultimo trimestre dello scorso anno. Non vi sono riferimenti precisi alla provincia di Ancona, ma si osserva una sostanziale coincidenza del trend tra il dato nazionale, quello riferito all’Italia centrale e quello marchigiano. Il tasso di disoccupazione regionale sale fino all’8,2% con una punta del 10,3% per la componente femminile; a parziale consolazione si osserva che la media nazionale e quella della macroarea regionale sono maggiori di quella marchigiana. Tassi caratteristici del mercato del lavoro, 2° tri mestre 2011 e 2012 Tasso di disoccupazione T2 2011 Italia Centro Marche T2 2012 Tasso di occupazione T2 2011 T2 2012 Maschi 6,9% 9,8% 67,8% 66,8% Femmine 9,0% 11,4% 46,7% 47,5% Totale 7,8% 10,5% 57,3% 57,1% Maschi 5,5% 7,7% 71,7% 71,3% Femmine 8,1% 10,5% 52,3% 52,5% Totale 6,6% 8,9% 61,9% 61,8% Maschi 5,0% 6,5% 71,8% 71,8% Femmine 5,8% 10,3% 55,2% 56,3% Totale 5,8% 8,2% 63,5% 64,0% Fonte elaborazione su dati ISTAT Si osserva, inoltre, una sostanziale tenuta del numero degli occupati (in cui rientrano tutte le situazioni assistite dagli ammortizzatori sociali) e un aumento vertiginoso dei disoccupati, sia in ambito locale che nazionale. Questo fenomeno è legato in larga misura alla componente giovanile e alla loro difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro e conferma l’idea secondo cui gli insiders (ovvero coloro che sono inseriti nel mercato) sono protetti anche in una fase congiunturale particolarmente avversa, ma al pesante costo di erigere una "barriera" agli outsiders. In termini assoluti, il numero dei disoccupati nelle Marche è passato da 40 mila a quasi 59 mila e si è ampliata la forbice tra uomini e donne: al termine del primo semestre del 2011 la differenza era di circa mille unità (19.500 contro 20.500), mentre un anno dopo il divario è di oltre 7 mila unità (26 mila disoccupati uomini e 33 mila donne). Il grado di internazionalizzazione Analizzare le informazioni provenienti dai dati relativi al commercio con l’estero è di fondamentale importanza in un mondo globalizzato. In un sistema di mercato interconnesso come quello attuale, l’apertura verso gli scambi commerciali con l’estero è quanto mai cruciale. Basti pensare al fatto che per alcuni paesi – fra cui l’Italia – far riferimento all’esterno per l’approvvigionamento di fonti energetiche è ormai una necessità, così come trovare mercati di sbocco per le proprie specializzazioni produttive. Relazione previsionale e programmatica 2013 16 Tuttavia, è opportuno condurre una riflessione anche alla luce dei frequenti episodi di crisi che colpiscono le economie internazionali da vari anni. La precarietà degli attuali equilibri economici globali infatti, è tangibile. Ad esempio, per un paese come l’Italia, è rischioso dipendere in maniera pressoché esclusiva dall’estero per l’approvvigionamento di materie prime e fonti energetiche (che spesso provengono da paesi dall’instabile equilibrio socio-politico). Sul fronte dell’export poi, è necessario far sì che la specializzazione acquisita in settori a forte competitività si mantenga dinamica e in costante evoluzione, per non rischiare di essere raggiunti e superati dai paesi emergenti. Due sono gli indicatori, comunemente utilizzati per misurare questo grado di apertura dei paesi: la propensione all’export e il grado di apertura che misurano, rispettivamente, la quota percentuale dell’export e quella dell’import-export totale sul valore aggiunto. Per le Marche, le propensione all’export è elevata, e corrisponde ad un quarto del valore aggiunto: 25,7% nel 2011. Ciò deriva dalla natura imprenditoriale e manifatturiera della regione che, producendo eccellenze, si rivolge a segmenti di mercato specifici a livello internazionale. Il dato delle Marche per il 2011 è in linea con quello della media italiana (26,6%), e sensibilmente superiore rispetto alla media delle regioni del Centro Italia (19,4%) e del Sud (13,1%). Fra le province delle Marche, quelle di Ascoli Piceno e Ancona presentano una più spiccata tendenza ad aprirsi al commercio internazionale: il 58% per Ascoli e il 53% per Ancona come grado di apertura. Riguardo alla propensione all’export la percentuale di Ascoli Piceno è pari al 33% e quella di Ancona al 26%. Propensione all'export e grado di apertura al commercio estero per il totale economia nelle province italiane. Anni 2010-2011 Province e regioni Import-Export Export totale su Export totale su totale su valore valore aggiunto valore aggiunto aggiunto totale. totale. Anno 2010 totale. Anno 2011 Anno 2010 Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno MARCHE ITALIA 19,8 24,8 19,5 31,8 24,1 24,2 21,5 26,6 20,3 33,1 25,7 26,6 29,2 49,1 31,3 54,2 41,9 50,5 Import-Export totale su valore aggiunto totale. Anno 2011 31,8 52,8 31,8 58,1 45,0 54,9 Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT Le esportazioni e le importazioni Nel 2011 le esportazioni della provincia di Ancona proseguono nel trend positivo dell’anno precedente: sulla base dei dati diffusi dall’ISTAT, infatti, tra gennaio e dicembre del 2011 il valore delle esportazioni doriche è stato 3.429 milioni di euro, dato che segna un incremento del 9,2% su base annua, anche se in lieve rallentamento se confrontato con il +11,0% del 2010. Il trimestre finale dell’anno, dopo gli andamenti positivi dei mesi centrali, evidenzia tuttavia una flessione congiunturale, e chiude il 2011 con il segno meno. Il versante delle importazioni registra un valore per il 2011 di 3.373 milioni di euro, con un incremento annuale del 9,8%, in netto rallentamento rispetto al +30% riscontrato nel 2010. Il saldo della bilancia commerciale si mantiene ancora lievemente attivo (+56 milioni di euro). Relazione previsionale e programmatica 2013 17 L’andamento della provincia di Ancona si presenta sostanzialmente allineato con quello regionale, in particolare per quello che riguarda le esportazioni. Nelle Marche infatti le vendite all’estero registrano un incremento del 9,3% per le esportazioni (9.725 milioni di euro), risultato che tuttavia cela andamenti diversificati tra le province. L’andamento locale riflette quello nazionale, per le esportazioni italiane i dati indicano infatti una crescita dell’11,4%. Anche per la regione e per il Paese si riscontra il rallentamento rispetto al 2010 già evidenziato per la provincia dorica. Variazioni percentuali tendenziali delle esportazioni – Italia, Marche, Ancona - anni 2011 - 2010 Fonte: elaborazione su dati ISTAT I settori più significativi delle esportazioni doriche sono gli apparecchi elettrici e i macchinari ed apparecchi n.c.a., che insieme rappresentano quasi la metà delle esportazioni provinciali. Gli apparecchi elettrici nel corso del 2011 hanno esportato merci per 861 milioni di euro, registrando un calo rispetto all’anno precedente del –7,2%. A fine 2011 tale settore, da sempre di spicco per l’economia e l’export provinciale, rappresenta il 25,5% del totale delle vendite all’estero delle imprese della provincia di Ancona, mentre a fine 2008 esso rappresentava il 34,4% dell’export provinciale ed il 30% nel 2010. Viceversa i macchinari e gli apparecchi n.c.a. nel corso del 2011 hanno venduto all’estero merci per 767 milioni di euro e hanno registrato una crescita del 23,3% (macchine per impiego generale, macchine per l’agricoltura e formatura dei metalli). Fra gli altri settori più significativi (con export superiori a 200 milioni di euro) si evidenzia un trend positivo per il sistema moda (+21,6%), il legno e prodotti in legno (+7,5%) e i metalli e prodotti in metallo (+6,4%). Nel 2011 le importazioni della provincia di Ancona si dividono in parti quasi uguali fra i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (1.751 milioni di euro, in crescita del +26,8% rispetto al 2010) e i prodotti delle attività manifatturiere (1.561 milioni di euro, -4,8%). Fra le prime sono comprese le importazioni di materie energetiche e l’aumento del loro valore a prezzi correnti sconta anche l’aumento del prezzo del petrolio. Relazione previsionale e programmatica 2013 18 Esportazioni della provincia di Ancona – variazioni percentuali e quote per settori di attività (dati in migliaia di euro) SETTORI DI ATTIVITA' Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Metalli di base e prodotti in metallo Legno e prodotti in legno; carta e stampa Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Articoli in gomma e materie plastiche Mezzi di trasporto Prodotti delle altre attività manifatturiere Computer, apparecchi elettronici e ottici Coke e prodotti petroliferi raffinati Prodotti alimentari, bevande e tabacco Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici Prodotti dell'agricoltura silvicoltura e pesca Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Prodotti delle attività dei servizi di informazione comunicazione Merci varie Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere Prodotti delle attività artistiche e di intrattenimento TOTALE EXP2010 EXP2011 Var. 11/10 e Quota 2011 927.397 621.428 341.807 220.741 180.290 181.810 161.581 158.618 121.694 40.480 74.528 39.223 31.785 20.796 10.160 860.927 766.550 363.596 237.258 219.237 188.366 175.134 160.903 142.522 110.648 76.622 45.470 34.678 21.232 16.897 -7,17% 23,35% 6,37% 7,48% 21,60% 3,61% 8,39% 1,44% 17,11% 173,34% 2,81% 15,93% 9,10% 2,10% 66,32% 25,11% 22,35% 10,60% 6,92% 6,39% 5,49% 5,11% 4,69% 4,16% 3,23% 2,23% 1,33% 1,01% 0,62% 0,49% 4.634 3.781 -18,41% 0,11% 2.217 3.542 531 1.806 43 6 3.139.761 3.429.174 59,75% 240,31% -85,18% 9,22% 0,10% 0,05% 0,00% 100,00% Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Le esportazioni della provincia di Ancona sono rivolte prevalentemente verso i mercati europei che ne assorbono il 71% del totale: in particolare l’Unione Europea a 27 paesi rappresenta il 58% del totale del valore delle merci esportate ma i paesi europei non UE sono quelli che mostrano i tassi di crescita più interessanti (12,6% contro i paesi UE all’1,2%). In forte crescita le esportazioni verso l’America (+52,6%) e l’Asia (+27,1%). Questi dati sottolineano che la ripresa delle esportazioni provinciali è avvenuta perché le imprese hanno saputo posizionare i propri prodotti nei mercati, anche lontani, dei paesi che per primi hanno mostrato segnali di ripresa economica. Nel corso del 2011, la Francia si mantiene in prima posizione nella graduatoria dei paesi destinatari delle esportazioni anconetane, pur essendo l’unica che nel corso dell’anno ha registrato una variazione negativa (4,4%). Al secondo posto, la Germania con circa 340 milioni di euro, cresce del 5,6%. A seguire troviamo Spagna e Polonia con una crescita che va dal 4,6% al 9,6% ed un valore assoluto che supera di poco i 200 milioni di euro. A seguire, troviamo paesi come Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Turchia, India e Belgio, che mostrano una significativa crescita rispetto al 2010, con variazioni che partono dal 13,5% fino ad arrivare al 33% circa. Relazione previsionale e programmatica 2013 19 Principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Ancona e variazioni percentuali – anno 2011 (dati in migliaia di euro) Fonte: elaborazione su dati ISTAT I dati al 30 giugno 2012 relativi al commercio estero della provincia di Ancona confermano il buon andamento delle esportazioni cresciute del 4,9% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Alla fine del primo semestre 2012 si sono esportate merci per 1.754 milioni di euro, mentre le importazioni sono state pari a 1.780 milioni di euro per un saldo negativo di 26 milioni di euro. Importazioni ed esportazioni al 30 giugno 2011 e 2012 2011 rettificato 2012 provvisorio tasso di crescita TERRITORIO import export import export import export 207.178.175.003 187.301.053.767 195.237.225.448 195.150.372.301 -5,76 4,19 Marche 4.084.433.487 4.718.564.798 3.642.528.845 5.022.585.470 -10,82 6,44 Ancona 1.830.075.478 1.670.975.281 1.779.722.674 1.753.865.238 -2,75 4,96 Italia Fonte: Coeweb, Istat Il buon andamento delle esportazioni doriche è in linea con quanto avvenuto nell’intero Paese (+4,2%) e nelle Marche (+6,4%). L’analisi delle importazioni, viceversa, evidenzia cali generalizzati: in Italia nei primi sei mesi del 2012 si registra un tasso negativo del –5,8%, nelle Marche del –10,8% e nella provincia di Ancona del –2,7%. Le esportazioni doriche sono costituite per il 99% dalle attività manifatturiere, cresciute nel complesso del +5,2% anche se al loro interno i vari settori economici hanno mostrato andamenti differenti. In particolare, spicca il settore dei macchinari ed apparecchi che si afferma il primo settore per importanza, con 438 milioni di euro di prodotti esportati in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, seguito dagli apparecchi elettrici con 417 milioni di euro (in calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). L’analisi delle importazioni doriche del primo semestre di quest’anno evidenzia un calo del 2,7% anche se al loro interno i due macrosettori che le compongono hanno registrato andamenti diversi: le importazioni dei Relazione previsionale e programmatica 2013 20 prodotti dell’estrazione da cave e miniere sono state pari a 1.049 milioni di euro e sono cresciute dell’11% rispetto al primo semestre del 2011 mentre le importazioni di beni delle attività manifatturiere sono state pari a 711 milioni di euro e hanno avuto un calo del 17%. All’interno dei prodotti manifatturieri l’unico settore che supera i 100 milioni di euro importati è quello degli apparecchi elettrici con 121 milioni di euro (-8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Trend evolutivi prevedibili 7 Nel primo trimestre del 2012 l’economia mondiale ha continuato a espandersi a ritmi contenuti , frenata dalla stagnazione in Europa e dal rallentamento negli Stati Uniti e nei paesi emergenti. In primavera l’attività economica si è ulteriormente indebolita a causa dell’incertezza relativa all’evoluzione della crisi del debito sovrano nell’area dell’euro e alla politica di bilancio negli Stati Uniti. Come conseguenza della debole domanda e congiuntura internazionale, sono scesi significativamente il prezzo del petrolio e le quotazioni di altre materie prime e l’inflazione si è generalmente ridotta. Secondo quanto recentemente affermato nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, diffuso il 20 settembre di quest’anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quadro macroeconomico si è deteriorato rispetto al mese di aprile: nel secondo trimestre del 2012, infatti, si è avuto un rallentamento rispetto al primo trimestre sia della crescita del commercio internazionale, come pure della produzione globale. Le tensioni sui mercati finanziari dell’area dell’euro, che si erano attenuate nei primi mesi dell’anno, da aprile si sono nuovamente intensificate. Alle preoccupazioni degli investitori circa la situazione politica in Grecia e le implicazioni delle difficoltà del sistema bancario spagnolo, si è aggiunta la percezione di una scarsa coesione dei governi nell’orientare la riforma della governance europea e nell’adeguare i meccanismi di 8 gestione della crisi nell’area dell’euro . Scenari macroeconomici (variazioni percentuali sull’anno precedente) FMI Consensus Economics 2012 2013 2012 2013 VOCI 2011 PIL Mondo Paesi avanzati Area dell’euro Giappone Regno Unito Stati Uniti Paesi emergenti Brasile Cina India (1) Russia Commercio mondiale (2) 3,9 1,6 1,5 -0,7 0,7 1,7 6,2 2,7 9,2 7,1 4,3 5,9 3,5 1,4 -0,3 2,4 0,2 2,0 5,6 2,5 8,0 6,1 4,0 3,8 3,9 1,9 0,7 1,5 1,4 2,3 5,9 4,6 8,5 6,5 3,9 5,1 – – -0,5 2,5 0,1 2,1 – 3,0 8,1 6,6 3,8 – – – 0,5 1,4 1,6 2,3 – 4,3 8,4 7,3 3,8 – Fonte: FMI, World Economic Outlook Update, luglio 2012; Consensus Economics, luglio 2012 (per Brasile e Russia, giugno); statistiche nazionali. (1) Le previsioni di Consensus Economics si riferiscono all’anno fiscale, con inizio nell’aprile dell’anno indicato. (2) Beni e servizi. 7 8 Bollettino della Banca d’Italia n. 69 del luglio 2012 Ibidem Relazione previsionale e programmatica 2013 21 Se nell’area dell’euro nel primo trimestre dell’anno il PIL ha ristagnato, il trimestre successivo ha fatto rilevare una diminuzione, pari in termini congiunturali a –0,2%. Secondo le stime di settembre della Banca Centrale Europea, nel 2012 la crescita dell’area sarà compresa nel 2012 tra il –0,6% e il –0,2%, mentre nel 2013 il sentiero di crescita potrebbe collocarsi più in basso rispetto alle stime di giugno, attestandosi tra il –0,4% e il +1,4%. Per il nostro Paese, la contrazione congiunturale del PIL è stata di –0,8%, più intensa che nella media dell’area euro: la diminuzione è legata al calo della domanda interna per consumi e investimenti, mentre lievemente positivo è stato il contributo delle esportazioni nette. Tale tendenza dovrebbe confermarsi 9 anche nel terzo trimestre . Le nuove stime indicano pertanto un peggioramento delle previsioni per il 2012, con una contrazione del PIL pari a -2,4%, legata ad andamenti negativi per tutte le sue componenti, ad esclusione delle esportazioni. La debolezza della domanda interna appare connessa in particolare alla sfavorevole situazione in cui versa il mercato del lavoro e al reddito disponibile, che incidono sulle decisioni di spesa delle famiglie. La congiuntura sfavorevole dovrebbe quindi attenuarsi nel 2013, quando la diminuzione del PIL dovrebbe attestarsi al -0,2%, per essere seguita infine da un ritorno ad un quadro positivo nel biennio 2014-2015 (quando la crescita economica è attesa rispettivamente dell’1,1% e dell’1,3%). Con riferimento al mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe far registrare nel 2012 un consistente incremento rispetto al 2011, portandosi al 10,8% (era l’8,4% nel 2011), per effetto della crescita dell’offerta di lavoro e del tasso di partecipazione. Nel biennio 2013-2014 il tasso di disoccupazione potrebbe salire, superando l’11%, per poi discendere lievemente nel 2015. Conto Economico delle risorse e degli impieghi (valori concatenati; dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario; variazioni percentuali sul trimestre precedente) 2011 2012 VOCI PIL Importazioni beni e servizi Consumi finali nazionali spesa delle famiglie Spesa della PA e ISP Investimenti fissi lordi Di cui : costruzioni Variaz. scorte e ogg. di valore Esportazioni beni e servizi 2° trim. 3° trim. 0,3 -1,5 -0,2 -0,1 -0,4 -0,1 -1,4 -0,5 -0,2 -1,5 -0,6 -0,5 -0,6 -1,3 -1,2 -1,9 4° trim. -0,7 -2,8 -0,9 -1,0 -0,6 -2,7 -0,7 --0,1 1° trim. -0,8 -3,8 -0,8 -1,1 0,0 -3,6 -3,1 --0,5 2° trim. -0,8 -0,4 -0,7 -1,0 0,2 -2,3 -1,5 -0,2 Fonte: Istat. Occorre tuttavia rammentare che l’incertezza su questo quadro permane elevata: le prospettive di medio termine dell’economia italiana sono strettamente connesse con gli sviluppi della crisi del debito sovrano e con i suoi effetti sul credito, sulla fiducia di famiglie e imprese, sulla domanda proveniente dai nostri partner europei. Le modalità con cui sarà data attuazione alle decisioni del vertice europeo del 28 e 29 giugno saranno cruciali per il riassorbimento delle tensioni sui mercati finanziari e per il ripristino di normali condizioni di credito, che favorirebbero una più rapida ripresa in Italia e nel resto dell’area. Il 13 luglio 9 Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, Ministero dell’Economia e delle Finanze, 20 settembre 2012. Relazione previsionale e programmatica 2013 22 l’agenzia Moody’s, pur riconoscendo i punti di forza dell’economia italiana e i progressi conseguiti con le 10 riforme strutturali, ha rivisto al ribasso il merito di credito sovrano . 11 Tuttavia, “...di recente sembra esserci una svolta in termini di stabilità finanziaria…” . In tale scenario si inserisce l’effetto dell’azione del Governo, che è attualmente volta da un lato proprio al mantenimento della stabilità finanziaria, e dall’altro a sostenere la crescita economica e della produttività. Tale politica è fondata su alcune linee di intervento tese al miglioramento dei meccanismi del mercato del lavoro, alla realizzazione delle liberalizzazione e a favorire la concorrenza, a rendere più semplice ed efficiente l’attività della PA, a promuovere la ricerca e sviluppo e l’istruzione, ad accelerare la realizzazione 12 delle infrastrutture, nonché a rendere più efficiente la giustizia civile . Appare evidente che una tale azione riformatrice richiede tempo per essere realizzata e soprattutto per esplicare in maniera stabile i suoi benefici effetti strutturali. In occasione della Giornata dell’Economia dello scorso maggio, Unioncamere ha fornito gli scenari di previsione al 2014 per i livelli territoriali. Tali scenari sono stati rilasciati ad aprile, e dunque non tengono conto dei recenti sviluppi di cui si è dato conto in questo paragrafo. Tuttavia, come si nota nelle tabelle seguenti anche tali previsioni confermano un 2012 piuttosto critico e l’inizio della ripresa per il biennio 20132014. La provincia di Ancona, come spesso è capitato di osservare anche con riferimento ai dati relativi alla demografia delle imprese o al commercio estero, segue l’andamento nazionale amplificandolo: le previsioni per il 2012 sono lievemente peggiori di quelle nazionali mentre la ripresa successiva sarà leggermente più alta. Scenario di previsione al 2014 provincia di Ancona, regione Marche e Italia Ancona 2010--2011 2012 2013--2014 Tassi di crescita medi annui del periodo: Valore aggiunto 1,3 -1,7 1,2 Esportazioni di beni verso l'estero (valori reali) 6,5 6,9 5,0 Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti) 2,7 0,6 2,0 -0,3 -1,4 0,3 Esportazioni/Valore aggiunto 27,4 29,8 32,0 Tasso di occupazione 42,1 41,4 41,3 6,9 7,2 6,4 45,2 44,6 44,2 Valore aggiunto per abitante 20,1 19,6 19,8 Valore aggiunto per occupato 42,9 42,8 43,6 Occupazione Valori % a fine periodo: Tasso di disoccupazione Tasso di attività Valori pro capite a fine periodo: 10 Bollettino della Banca d’Italia n. 69 del luglio 2012 11 Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, Ministero dell’Economia e delle Finanze, 20 settembre 2012. 12 Ibidem Relazione previsionale e programmatica 2013 23 Marche 2010--2011 2012 2013--2014 Tassi di crescita medi annui del periodo: Valore aggiunto 1,1 -1,7 1,3 Esportazioni di beni verso l'estero (valori reali) 6,7 2,8 3,4 Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti) 2,7 0,6 2,0 -0,3 -1,3 0,3 Esportazioni/Valore aggiunto 26,0 27,2 28,4 Tasso di occupazione 41,3 40,6 40,4 6,7 7,8 7,4 44,3 44,0 43,6 Valore aggiunto per abitante 18,4 18,0 18,2 Valore aggiunto per occupato 40,4 40,3 41,0 Occupazione Valori % a fine periodo: Tasso di disoccupazione Tasso di attività Valori pro capite a fine periodo: Italia 2010--2011 2012 2013--2014 Tassi di crescita medi annui del periodo: Valore aggiunto 1,4 -1,5 1,1 10,2 2,8 4,1 2,9 0,8 2,3 -0,4 -1,0 0,2 Esportazioni/Valore aggiunto 25,9 27,0 28,6 Tasso di occupazione 38,1 37,7 37,6 Esportazioni di beni (valori reali) Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti) Occupazione Valori % a fine periodo: Tasso di disoccupazione 8,4 9,0 8,6 41,6 41,4 41,2 Valore aggiunto per abitante 18,2 17,8 18,1 Valore aggiunto per occupato 46,0 45,7 46,6 Tasso di attività Valori pro capite a fine periodo: Fonte: Unioncamere- Prometeia , Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012) Relazione previsionale e programmatica 2013 24 2.2. Analisi del contesto del sistema camerale: le priorità di Unioncamere Secondo le linee di programmazione 2013-2015 delineate da Unioncamere nazionale, in occasione della conferma del presidente Dardanello nella massima carica politica del sistema camerale, siamo in presenza di una stagione di riforme che il Paese ha troppo a lungo rinviato ed a cui le imprese guardano con grande attenzione. In questo contesto il ruolo delle Camere di Commercio è destinato a crescere, in quanto gli enti camerali rappresentano un’articolazione vitale, funzionale a: tenere insieme il tessuto economico e sociale, far dialogare gli attori dello sviluppo locale, individuare le priorità dei territori e perseguirle in una prospettiva di crescita, creare confronto e sinergia tra le associazioni di categoria. Unioncamere individua quindi sei grandi priorità: a) promuovere l’internazionalizzazione, per accompagnare le imprese ad uscire dalla crisi rafforzate; b) migliorare l’accesso al credito, per restituire fiducia nelle prospettive di crescita; c) intensificare l’impegno per migliorare il contesto operativo delle imprese attraverso la semplificazione, la realizzazione delle infrastrutture, la promozione della legalità; d) sostenere le politiche per l’occupazione favorendo l’imprenditorialità, il dialogo scuolaimpresa e l’innovazione; e) investire nella qualità e nella tracciabilità di filiere e produzioni e nelle regole necessarie per tutelarle; f) valorizzare i tesori del territorio, rinforzando i legami tra turismo, cultura e saperi tradizionali. Perché queste priorità si trasformino in azioni concrete e in risultati tangibili, Unioncamere ritiene tuttavia indispensabile portare avanti il processo di autoriforma del sistema camerale, in una logica di marcata specializzazione funzionale delle sue parti e nello spirito di una forte sussidiarietà con le associazioni di categoria. Anche se la riorganizzazione delle Camere di Commercio non è assimilabile a quella delle province, il modello organizzativo a cui Unioncamere sta pensando dovrà essere maggiormente flessibile, meno legato ai confini amministrativi del territorio e più rispondente alla natura di ciascuna categoria di funzioni svolte, in grado di esaltare le economie di rete e le conoscenze. Sulla base delle considerazioni di scenario, la ”risposta” delle Camere ai bisogni delle imprese dovrà risultare ancora più rapida e puntuale, partendo dalla conoscenza del proprio territorio, unica ed indispensabile per dare profondità e incisività alla nostra azione. L’orientamento va pertanto nel senso di una costruzione agile delle linee di lavoro e delle azioni ascrivibili alle diverse linee programmatiche, da impostare più in chiave progettuale, fin dove possibile, in modo da accentuare il perseguimento dell’obiettivo correlato e favorire le necessarie integrazioni con il Piano della Performance. Relazione previsionale e programmatica 2013 25 2.3. Analisi del contesto interno 2.3.1. La struttura organizzativa e le risorse umane La Camera di Commercio di Ancona lavora da tempo sulla sua organizzazione orientando continuamente la propria struttura organizzativa verso obiettivi di efficienza, efficacia e razionalizzazione, attraverso importanti ed incisive azioni sull’organizzazione e sul personale, che ridisegnano costantemente l’organizzazione stessa dell’Ente Il modello organizzativo attuale vede l’Ente camerale suddiviso in quattro aree funzionali: Staff del Segretario Generale, Area Servizi Interni, Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico. Le singole Aree sono a loro volta suddivise in Servizi ed Uffici. Con delibera n. 105 del 21.06.2010 la Giunta ha approvato la Dotazione Organica per il triennio 2010/2012, aggiornata in seguito con delibera n. 222 del 19.12.2011. Alla data del 01.10.2012 il personale di ruolo della Camera di Commercio di Ancona è pari a 87 unità DOTAZIONE ORGANICA COMPLESSIVA 2010/2012 PERSONALE DI RUOLO al 01.10.2012 NUMERO UNITA’ NUMERO UNITA’ CATEGORIA D 4 31 3 26 CATEGORIA C 57 50 CATEGORIA B 8 8 100 87 CATEGORIA DIRIGENTI TOTALE Di conseguenza, a decorrere da ottobre 2012, i posti vacanti rispetto alla Dotazione Organica 2010/2012 aggiornata sono pari a 13, così suddivisi: CATEGORIA NUMERO UNITA’ DIRIGENTI 1 CATEGORIA D 5 CATEGORIA C 7 CATEGORIA B 0 TOTALE 13 Va altresì precisato che la Camera di Commercio di Ancona usufruisce, in convenzione, di una unità di personale in ruolo presso l’Unioncamere Marche. Relazione previsionale e programmatica 2013 26 Le attività/servizi della Camera di Commercio di Ancona sono in parte realizzati anche attraverso le proprie Aziende Speciali la cui composizione in termini di personale in ruolo, alla data del 01.10.2012, è la seguente: PERSONALE DI RUOLO AZIENDE SPECIALI al 01.10.2012 Livello del CCNL Commercio e Servizi del MARCHET ASPEA RPQ Dirigenti 1 I livello 2 II livello 5 1 III livello 1 1 TOTALE 9 1 1 2 A seguito del pensionamento in data 30.09.2011 della dirigente dell’Area. Sviluppo Economico, la Direzione di tale Area è stata assunta ad interim dal Segretario Generale. Nel corso del 2012 sono stati stipulati tre contratti a tempo indeterminato di categoria C, mediante scorrimento della graduatoria ancora vigente. La Giunta ha approvato a novembre 2011 un Piano di riorganizzazione e razionalizzazione triennale della spesa, che ha previsto una serie di interventi finalizzati ad ottimizzare la struttura organizzativa e rendere più flessibile la stessa e ridurre i costi di funzionamento: in particolare il piano prevede la fusione delle due aziende speciali Marchet ed Aspea, con l’incorporazione della seconda nella prima, la riduzione di una posizione dirigenziale, la messa in liquidazione della società in house senza riassorbimento delle figure in precedenza spostate nella dotazione organica della stessa (con riduzione di fatto della dotazione organica di cinque unità). Il Piano di riorganizzazione approvato ha introdotto un modello organizzativo con tre dirigenti, privilegiando in una logica di servizio i servizi esterni, tenendo conto degli interventi normativi intervenuti, dei trend in atto nella pubblica amministrazione in termini strategici, economici e di risorse disponibili. Il decreto sulla spending review e la nuova normativa sulla pensioni rendono tuttavia di fatto impossibile, allo stato attuale, la sostituzione della figura di dirigente tramite concorso, per cui dovrà proseguire il gravoso impegno ad interim per le funzioni dell’Area Sviluppo Economico in capo al Segretario Generale. Peraltro al 31.12.2012 scadrà l’incarico a tempo determinato del dirigente assegnato all’Area Servizi Interni: queste due situazioni si rifletteranno sullo sviluppo della dirigenza per alcuni anni (almeno fino a quando la facoltà assunzionale tornerà a livelli che consentiranno di espletare le necessarie procedure concorsuali) e renderanno necessaria la rideterminazione degli ambiti di responsabilità dei due dirigenti in ruolo in coerenza con il piano di riorganizzazione. A ciò si aggiunga anche l’aspettativa richiesta dalla direttrice dell’azienda speciale Marchet in una fase delicata in cui dovrà essere organizzata e gestita la fusione tra Marchet ed Aspea, con ulteriore gravame di responsabilità sul Segretario Generale, non essendo presenti nell’azienda speciale figure con i requisiti per assumere anche temporaneamente le funzioni di direzione. La redazione del prossimo piano triennale ed annuale dei fabbisogni, con il conseguente aggiornamento della dotazione organica, permetteranno di meglio descrivere i processi assunzionali che l’Ente intenderà adottare ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi strategici ed operativi, tenendo conto che la pesante riduzione al 20% delle possibilità assunzionali (rispetto al preesistente 70%, calcolato sul costo delle cessazioni dell’anno precedente) anche per le Camere di Commercio per il biennio 2013-2014 creeranno di fatto quasi un blocco delle assunzioni; difatti nel corso del 2012 dovrebbe realizzarsi una cessazione di unità di personale a tempo indeterminato e si prevedono altre tre/quattro cessazioni per l’anno prossimo. Relazione previsionale e programmatica 2013 27 Si ricorda che è previsto che la percentuale di assunzioni realizzabili aumenterà al 50% nel 2015 e del 100% solo nel 2016. A ciò si aggiungano le restrizioni in tema di personale con contratti flessibili, anche questi pesantemente ridotti dal 2012 (la legge di stabilità 2012 ne ha fissato il limite al 50% del costo sostenuto nel 2009) e l’estensione dei vincoli in materia di personale anche alle aziende speciali (di fatto impossibilitate ad assumere in considerazione dell’esiguo numero di personale in dotazione organica e della giovane età di tutti i dipendenti). Di fronte ad un simile scenario appare difficile, purtroppo, parlare di programmazione degli inserimenti di personale, nonostante le indubbie necessità dell’ente di introdurre nella propria dotazione organica nuove figure in base alle priorità strategiche, alle esigenze organizzative complessive della struttura e dei profili professionali, nonché delle competenze ed attitudini richieste dalle nuove funzioni assegnate alle Camere di Commercio. Verranno valutate possibili procedure di mobilità da altre pubbliche amministrazioni, favorite dalla normativa in tema di pubblico impiego, anche se la specificità dei profili tipici della Camera di Commercio può rendere non funzionale l’inserimento di personale proveniente da enti con funzioni più tipicamente amministrative. La Camera di Commercio di Ancona, in coerenza con le normative di riferimento, la struttura organizzativa e le risorse umane dell’Ente, continua comunque a ritenere strategico elaborare dei percorsi formativi che permettano di ridurre sempre più il divario esistente tra le competenze ideali definite dall’Ente, quale punto di riferimento al fine di raggiungere al meglio i propri obiettivi strategici ed operativi, e le competenze possedute dai singoli dipendenti. A tal fine si continueranno a rafforzare le competenze tecnico-professionali e comportamentali di tutto il personale, in continuità con il piano formativo del personale 2012, anche condividendo percorsi di formazione congiunta con le altre Camere di Commercio marchigiane (come già sperimentato positivamente per il Ciclo di gestione della performance). La gestione e la valorizzazione del personale e della struttura organizzativa dell’ente risulteranno quindi essere, anche per il 2013, elementi di primaria importanza per facilitare e favorire il raggiungimento di quanto descritto nella presente Relazione Previsionale e Programmatica, pur con gli stringenti vincoli introdotti dalla più recente normativa. 2.3.2. Le infrastrutture e le risorse tecnologiche Dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche, la Camera di Commercio di Ancona è dotata di sistemi di supporto al funzionamento dell’ente, sistemi di supporto ai servizi ai clienti, dotazioni ICT, servizi e multicanalità. Con riferimento ai sistemi di supporto al funzionamento dell’ente, la Camera utilizza una suite INFOCAMERE di applicativi informatici per la contabilità. Per quanto riguarda i sistemi di supporto ai servizi ai clienti, la Camera, attraverso i programmi Infocamere, offre agli utenti numerosi servizi via web, in particolare: la compilazione e la spedizione di pratiche (Comunicazione Unica, Protesti, Brevetti e Marchi), il rilascio di visure, certificati, elenchi, il deposito di atti e bilanci e il rilascio dei certificati di firma. Sul sito è possibile: 1. Scaricare i modelli relativi ai procedimenti amministrativi (registro imprese, albi e ruoli, protesti, servizio metrico, brevetti e marchi, conciliazione e arbitrato, corsi ed esami ecc..).; 2. Richiedere informazioni relative alle specifiche notizie; 3. Iscriversi ad eventi e corsi; 4. Prenotare on line l’appuntamento per il rilascio della firma digitale; 5. Fare ricerche sull'esistenza di imprese; 6. Chiedere visure semplici, tramite “cerchi un'impresa”; 7. Farsi preparare preventivo gratuito per elenchi di imprese; 8. Provare la simulazione degli esami scritti per agenti e mediatori, con estrazione di un compito simile a quello dell'esame; Relazione previsionale e programmatica 2013 28 9. 10. 11. 12. 13. Accedere a tutti i nominativi degli iscritti ai ruoli agenti, mediatori, ecc..; Iscriversi alla piattaforma di Customer Relationship Management; Accedere alla piattaforma della mediazione ondine; Iscriversi all’elenco fornitori; Accedere alla piattaforma FormaWeb per la gestione e la fruizione di programmi formativi, seminari ed attività convegnistica attraverso il web. La Camera inoltre, tramite il sito http://conciliazione.an.camcom.it, offre la possibilità di accedere al servizio di conciliazione on line, che rappresenta la versione telematica della conciliazione tradizionale. Per quanto concerne servizi e multicanalità, si evidenzia che la Camera di Commercio di Ancona produce la propria webTV istituzionale denominata “TELECAMERA”, con servizi e prodotti curati direttamente dal’Ufficio Comunicazione. Dal punto di vista della dotazione ICT, l’ente dispone di circa 120 PC, dotati di programmi di office automation (microsoft office o open office), di 2 server fisici e di 4 server virtuali per applicazioni ad uso interno. Per quanto riguarda la rete provinciale, sono disponibili due accessi HDSL a 2 Mbps (presso la sede principale di Ancona, ai quali sono collegate tramite linee Hdsl a 2 Mbps, le sedi secondarie di Fabriano, Jesi e l’ufficio Albo Artigiani, c/o Regione Marche) e quattro accessi a 128 Kbps realizzati in tecnologia Isdn (presso la sede principale di Ancona utilizzati per il collegamento di backup delle suddette sedi secondarie. Tutte le sale riunioni dell’Ente, sia nella sede centrale sia presso la sede di rappresentanza Loggia dei Mercanti, sono connesse ad internet e dotate di telefono e di PC. Le sale presenti presso la sede centrale sono provviste anche di collegamento wifi. A partire dal 2012, la Camera di Commercio gestisce la struttura congressuale dell’ex Ente Regionale Fieristico, di proprietà dell’Autorità Portuale di Ancona in Largo Fiera della Pesca, la cui dotazione tecnologica è la seguente: l’Auditorium Mantovani (max 294 posti) è dotato di impianto audio e videoproiezione, nonché di collegamento Internet, le altre 2 sale riunioni (la sala B max 100 posti e la sala D max 50 posti) sono dotate di impianto audio e videoproiezione nonché di collegamento Internet. 2.3.3. Le risorse finanziarie Analisi delle risorse a preventivo 2012 - Proventi correnti Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012) emerge che i proventi correnti sono pari a € 12.107.452 e sono superiori del 3,1% rispetto alla previsione iniziale 2012 (€ 11.741.000) anche se inferiori del 5,2% rispetto al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 12.773.646). In particolare, il provento del diritto annuale (il quale rappresenta la maggiore fonte di finanziamento camerale, pari al 75% dei proventi correnti) si attesta nel 2012 su un valore di € 8.900.000,00 superiore dell'1,5% rispetto alla previsione iniziale 2012, anche se inferiore del 2% rispetto all’importo registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 9.085.042). Il provento dei diritti di segreteria (il quale rappresenta la seconda fonte di finanziamento camerale, pari al 18% dei proventi correnti), invece, si attesta nel 2012 su un valore (€ 2.230.000) compreso tra quello del preventivo iniziale (€ 2.100.000) e quello registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 2.362.787). I contributi, trasferimenti e le altre entrate sono pari a € 744.452 e risultano superiori alla previsione iniziale 2012 (€ 676.000) ma inferiori rispetto al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 1.047.229), per effetto dei minori proventi derivanti dai progetti comunitari approvati nel 2012. Relazione previsionale e programmatica 2013 29 Infine, anche i proventi da gestione di beni e servizi si attestano su una valore (€ 233.000) compreso tra quello del preventivo iniziale (€ 195.000) e quello registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 275.756). - Oneri correnti Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012).) emerge che gli oneri correnti sono pari a € 12.263.452 superiori del 2,9% rispetto alla previsione iniziale 2012 (€ 11.913.000) ma comunque inferiori al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 12.510.940). In particolare, i costi del personale sono pari a € 3.710.000 e sono inferiori sia rispetto alla previsione iniziale 2012 (-0,5%) sia rispetto all’importo registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (- 1,5%). Anche gli oneri di funzionamento si attestano su un valore (€ 2.890.505) inferiore sia rispetto alla previsione iniziale 2012 (-0,9%) sia rispetto all’importo registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (- 1,6%). Occorre precisare, poi, che tra gli oneri di funzionamento figurano gli importi che la Camera di Commercio eroga ogni anno al sistema camerale regionale e nazionale (Quota associativa Unioncamere nazionale, quota associativa Unioncamere Marche e quota fondo perequativo) che rappresentano nel 2012 circa il 30% della voce complessiva. Gli oneri per interventi economici (che rappresentano la quota maggiore degli oneri correnti pari al 32% del valore complessivo) si attestano su un valore molto elevato (€ 3.962.592), superiore del 4,8% rispetto a quello della previsione iniziale 2012 e dello 0,9% rispetto a quello registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2010 (€ 3.925.532). Va sottolineato, inoltre, che dal 2006 al 2010 sono sempre aumentate costantemente le risorse destinate agli interventi economici, che rappresentano la mission istituzionale della Camera di Commercio, raggiungendo nel 2010 il valore più elevato, pari al 33% del totale dei proventi correnti (€ 4.175.661) mentre nel 2006 le risorse destinate agli interventi economici ammontavano a € 3.070.575, con un incremento nel periodo pari al 36%. Infine, gli oneri per ammortamenti ed accantonamenti si attestano su un valore (€ 1.700.355) superiore del 14% rispetto a quello della previsione iniziale 2012 (per effetto dell'incremento dell'accantonamento del fondo svalutazione crediti del diritto annuale) ma nettamente inferiore al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 1.882.242). - Investimenti Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012) emerge che gli investimenti previsti si attestano su un valore (€ 295.000) analogo a quello della previsione iniziale 2012, mentre il valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 è pari a € 151.663. Quadro delle risorse a preventivo 2013 L'attuale quadro normativo (in particolare il decreto 95/2012 convertito nella legge 135/2012 c. d. Spending Review) non consente, alla data odierna, di prevedere con certezza gli importi delle principali poste economiche dell'esercizio 2013 e, pertanto, per le previsioni definitive si rimanda alla predisposizione del preventivo economico 2013, da effettuare entro il prossimo mese di novembre. Alla data odierna, sulla base delle attuali informazioni sull’andamento dei diritti 2012, si fornisce una previsione di massima sulle risorse per l’esercizio 2013, salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da apportare entro la fine di novembre p.v.. - Proventi correnti Dall'ultima analisi effettuata sui dati dell'incasso del diritto annuale, emerge la seguente situazione: DIRITTO ANNUALE INCASSATO di competenza al 31/8/2012: € 6.437.817; DIRITTO ANNUALE INCASSATO di competenza al 31/8/2011: € 6.684.076; DIFFERENZA - € 246.259 Relazione previsionale e programmatica 2013 30 Considerando gli stessi incassi dell'anno precedente per i restanti mesi dell'anno in corso (con una scadenza ultima prorogata di 15 giorni rispetto al 2011) e presupponendo le stesso credito del 2011, l'importo complessivo 2012 (provento) dovrebbe essere molto vicino al valore di € 8.900.000, come risultante dall'aggiornamento del Preventivo economico approvato a giugno u. s.. Alla data odierna si prevede un importo tendenzialmente più basso per il 2013 (€ 8.800.000), anche se per la previsione definitiva dobbiamo attendere i dati Infocamere, previsti non prima della metà del corrente mese di ottobre. Per quanto riguarda i diritti di segreteria 2012, la nuova previsione risultante dall'aggiornamento del Preventivo economico approvato a giugno u. s. (€ 2.230.000) è in linea con i proventi fino ad ora registrati. Per il 2013 si prevede un importo di € 2.300.000, salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da effettuarsi nel prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013. - Oneri correnti Si prevede nel 2013 una sensibile riduzione dei costi di struttura (personale e funzionamento); in particolare, si stima di contenere i costi del personale entro il valore di circa € 3.600.000 mentre gli oneri di funzionamento saranno ridotti ad un valore inferiore a quello aggiornato 2012 (circa € 2.800.000), per effetto di una serie di azioni di razionalizzazione e contenimento, previste dal citato decreto 95/2012 convertito nella legge 135/2012 (c. d. Spending Review). Per la previsione definitiva dei valori 2013, ci si riserva di effettuare i necessari aggiornamenti entro il prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013. Gli interventi economici si attesteranno su un valore massimo di € 4.050.000,00 e, comunque, rappresenteranno la parte più importante degli oneri correnti, pari a circa il 33% del loro totale. In coerenza con l’obiettivo strategico del perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciale e società in house), si prevede anche nel 2013 un pareggio di bilancio a livello complessivo. - Investimenti Si prevedono nel 2013 investimenti per € 355.000 suddivisi in immobilizzazioni immateriali (€ 5.000), materiali (€ 250.000) e finanziarie (€ 150.000), salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da effettuarsi nel prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013. Relazione previsionale e programmatica 2013 31 3. Analisi dello stato di attuazione del programma pluriennale di mandato I punti prioritari del programma di mandato, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 18 del 28/04/2010, sono stati suddivisi in tre grandi ambiti: 1. le azioni di servizio a favore dello sviluppo delle imprese e del territorio; 2. il modello di governance nel territorio e nel sistema camerale; 3. l’organizzazione, la gestione strategica ed il capitale umano. Il Programma era stato definito, partendo dalla presa di coscienza del periodo di elevata difficoltà del sistema economico a superare la crisi globale e dalla consapevolezza che, tuttavia, con una visione condivisa ed allargata a tutti gli attori principali (istituzioni, associazioni di categoria, banche, scuola, imprese) si potesse mettere in campo una serie di azioni utili a ripartire con forza, passione e concretezza, caratteristiche che questo territorio e la sua comunità hanno nel DNA e nel proprio modo di pensare ed agire. La Camera di Commercio – che costituisce il naturale punto di incontro tra imprese e mercato, tra imprese e istituzioni, tra imprese e consumatori - si era posta, con la nuova governance dal gennaio 2010, il macro obiettivo di qualificare la propria azione nel quinquennio come “motore dello sviluppo”, continuando a percorrere, con sempre maggiore concretezza, quella strada che persegue da tempo, mirata a promuovere e valorizzare il tessuto produttivo locale, contribuendo, da protagonista, alla crescita della competitività del territorio di riferimento. La Camera ha insistito con forza nel proporsi nel ruolo di attore di coordinamento, al fine di trovare soluzioni condivise con gli altri enti pubblici e le associazioni di categoria, evitando il replicarsi di criticità che troppo spesso in passato si sono create, come sovrapposizioni di attività e di progetti, che incidono negativamente sui costi dell’apparato pubblico, senza un effettivo ritorno di sviluppo e miglioramento dell’azione pubblica. Le Camere di Commercio hanno vissuto, più di ogni altra Pubblica Amministrazione, un profondo cambiamento, coincidente con una fase di grande trasformazione: sono diventate negli ultimi anni enti di frontiera tra pubblico e privato, tra locale e globale. In questo senso è intervenuta a febbraio 2010, con il D.L. 23/2010, una importante riforma della legge 580/1993, che ha attribuito alle Camere di Commercio pari dignità rispetto alle altre istituzioni, rafforzandone il ruolo ed il peso e definendo con esattezza, per legge, i compiti primari. La Camera di Ancona, consapevole di questa significativa evoluzione del sistema camerale, ha continuato nel dare alla propria organizzazione una struttura moderna ed efficiente, in linea con la recente citata riforma del sistema camerale, proiettata ad esercitare con efficacia il ruolo di strumento di sviluppo economico ed essere riconosciuta come il luogo di discussione, raccolta e sintesi degli interessi dei settori economici e delle associazioni di categoria, che in esso sono rappresentate. La Camera di Commercio è chiamata ad agire in un contesto economico-sociale sempre più difficile, in cui, nonostante i più recenti segnali di ottimismo mandati dagli esponenti del governo italiano, la fine del periodo di crisi sembra ancora lontana. Il quadro occupazionale, produttivo, finanziario e sociale è ancora troppo fosco. E l’Europa, senza la quale è difficile prevedere uno sviluppo, continua a dimostrarsi lenta, indecisa e divisa. Tuttavia, nonostante le difficoltà a livello europeo, l’Italia sta trovando negli ultimi tempi dentro di sé risorse di grinta, disponibilità al sacrificio, spirito civico, che fanno riflettere in positivo sulla capacità di superare questo difficile e lungo Relazione previsionale e programmatica 2013 32 periodo. Risorse che, spinte dai punti di forza del sistema imprenditoriale e della ricchezza dei nostri territori, rendono l’Italia più credibile sui mercati internazionali (dossier repubblica 21/8/2012). Questa perdurante e profonda crisi economica ha determinato significativi cambiamenti anche sull’impegno e sulle azioni delle Camere di Commercio, stimolate a erogare servizi innovativi ed utili alle imprese ed a raggiungere una maggiore efficienza ed ottimizzazione dei costi, orientando le proprie linee di intervento ad obiettivi di sostegno del mondo economico locale. Il recente decreto sulla cd.spending review, che viene ad affiancarsi alla legge di stabilità 2011, al blocco degli stipendi ed alla riforma delle pensioni, avrà pesanti effetti anche sulle Camere di Commercio, che vedono fortemente ridursi la capacità assunzionale almeno per il biennio 2013-2014 (dal 70% al 20% calcolato sul costo delle cessazioni dell’anno precedente) e quella di ricorrere a collaborazioni e contratti flessibili (già ridotte al 50% rispetto al costo dei contratti stipulati nel 2009). Anche alle aziende speciali sono stati estesi i vincoli sul personale applicabili agli enti camerali. Si tratta di aspetti che incideranno sempre più sull’organizzazione delle Camere di Commercio, incidendo sulla capacità di rinnovarsi anche mediante il graduale e necessario inserimento di nuove professionalità in linea con le tante nuove competenze assegnate negli ultimi anni alle Camere. Il piano di riorganizzazione, approvato dalla Giunta a fine 2011, dimostra che la Camera di Commercio di Ancona aveva anticipato le scelte poi operate a livello nazionale su tutta la Pubblica Amministrazione, affrontando “motu proprio” quel processo di cambiamento e di razionalizzazione oggi imposto per legge a tutto il mondo pubblico con la solita trasversalità, che finisce con il penalizzare gli enti più virtuosi. Il sostegno al mondo imprenditoriale ed al territorio è stato peraltro garantito senza alterare l’equilibrio annuale di bilancio, grazie ad una oculata gestione della struttura e degli oneri di funzionamento. La Camera di Ancona, nei primi tre anni del mandato degli attuali organi camerali, ha pertanto consolidato, anche con una forte azione politica e di rappresentanza esterna, le linee di azione che aveva avviato e costruito negli anni precedenti. 1) Le azioni di servizio a favore dello sviluppo delle imprese e del territorio sono state incentrate sui seguenti filoni ritenuti prioritari e strategici: - la “green economy” e la “blu economy”, puntando da una parte a promuovere la transizione delle nostre imprese verso un’economia sostenibile a basso impatto ambientale e ad individuare nuovi ambiti di crescita e occupazionali, dall’altra a valorizzare la risorsa mare in tutte le sue componenti economiche (infrastrutture, cantieristica, pesca, attività portuali e diportistiche, crociere, turismo). Tutte le azioni programmate e realizzate sono state ispirate ai valori etici ed ambientali, che hanno portato la Camera di Commercio ad essere certificata Emas ed a rapportarsi con i propri stakeholder tramite il bilancio di sostenibilità. Il 2012 ha visto l’ente camerale impegnato nell’ideazione e progettazione della nuova fiera Blu Marche dedicata all’intera filiera della blu economy (pesca, cantieristica, nautica, turismo, etc.) da realizzare su tutta la costa regionale nel 2013; si è inoltre rafforzata la collaborazione con Symbola, con la quale sono state organizzate diverse iniziative di rilievo (si veda l’evento con l’arch.Cucinella) e si è avuta la presenza del ministro dell’ambiente Corrado Clini (in occasione della presentazione del libro “Green Italy” di Ermete Realacci). - la semplificazione amministrativa della vita delle imprese, con la crescente informatizzazione delle procedure amministrative curate dal Registro Imprese, accentuata con l’avvio della Comunicazione Unica e con la collaborazione con i Comuni per lo Sportello Unico delle Attività produttive, contribuendo pertanto alla richiesta diminuzione del peso della burocrazia sulle nostre imprese; - la promozione dell’innovazione, delle conoscenze e del trasferimento tecnologico, con l’attività svolta dall’Ufficio Marchi e Brevetti e dal Centro Pat-Lib; - il sostegno alle PMI per la penetrazione nei mercati esteri, attraverso l’azienda speciale Marchet, forte dell’importante riconoscimento attuato dalla legge di riforma 23/2010 del ruolo del sistema camerale nell’ internazionalizzazione, attraverso diversificate azioni di promozione (fiere, workshop, incoming, missioni imprenditoriali), reti di desk all’estero a servizio delle imprese, attività di formazione e di assistenza, per accrescere professionalità e qualità di chi opera nelle imprese; - il ruolo sempre più centrale nella costituenda Macro Regione Adriatica attraverso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Jonio, con l’ingresso in importanti reti di cooperazione, come Eurochambres, INCE, Ascame, ed un’ azione di affiancamento alla Regione Marche nel complesso percorso Relazione previsionale e programmatica 2013 33 necessario per ottenere da parte dell’Unione Europea il riconoscimento della Macro Regione Adriatica (l’ente è entrato come socio fondatore nella Fondazione Segretariato dell’I.A.I.); - la valorizzazione del territorio e delle produzioni locali tipiche e di qualità , attraverso una serie articolata di azioni sia rivolte al turismo, con la diffusione del marchio di qualità Isnart “Ospitalità italiana” e la partecipazione attiva al Sistema turistico locale della Marca Anconetana, gli interventi a sostegno delle produzioni agro-alimentari e del settore dei metalli preziosi, tramite l’azienda speciale R.P.Q., il cui ruolo, con l’applicazione della Convenzione di Vienna, potrà essere rafforzato come uno dei tre laboratori autorizzati in Italia al rilascio delle certificazioni previste; - gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria, con le importanti novità introdotte dalla nuova normativa in tema di mediazione, che ha riconosciuto l’obbligatorietà del tentativo di mediazione in numerose tematiche: la Camera di Ancona ha ottenuto l’iscrizione nel Registro nazionale degli organismi abilitati ai sensi del D.Lgs. 28/2010 ed ha registrato un sensibile incremento delle procedure. Inoltre la Camera Arbitrale “Leone Levi” ha assunto una dimensione interprovinciale, in virtù di un accordo con la Camera di Commercio di Pesaro che ha permesso di creare un servizio comune che opera su un’area più vasta; - i giovani, a cui, in una fase così difficile per chi deve orientarsi e trovare lavoro, è stata dedicata grande attenzione, con servizi di tirocini formativi, alternanza scuola-lavoro, orientamento al lavoro tramite il progetto Excelsior, interventi formativi dedicati alla diffusione della cultura di impresa, oltre l’attenzione particolare posta alla valorizzazione delle imprese femminili attraverso il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile; con la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche è stato avviato il nuovo Progetto “Talenti per la crescita”, volto a favorire l’inserimento qualificato dei migliori laureati nelle imprese del nostro territorio - il credito: è stato approvato un ulteriore intervento a favore del Fondo Regionale di garanzia, sostenuto sin dalla sua costituzione (con un impegno complessivo finora di 950.000 €), che va ad aggiungersi al sostegno permanente che la Camera di Commercio ha assicurato ai Confidi, al fine di ridurre le difficoltà delle PMI ad accedere al credito bancario, specie in momenti di crisi come l’attuale (per altri 325.000 € ogni anno). 2) Il modello applicato alla governance nel territorio e nel sistema camerale è stato caratterizzato da una costante e forte partecipazione con i vari stakeholder dell’ente camerale ai tavoli ed incontri dove si discutono le politiche economico-territoriali e nei gruppi di lavoro dove si progettano le azioni per accrescere la competitività del sistema locale, nella logica del confronto e della condivisione allargata, facendo valere il ruolo della Camera di Commercio di Ancona, in linea con la riforma del 2010, come motore di sviluppo e struttura efficiente a servizio del territorio e della comunità. Il partenariato attivo ed il sistema delle alleanze è stato sviluppato e consolidato, partendo dal nostro territorio, intensificando il confronto e le sinergie con le Associazioni di Categoria, la Regione Marche e l’Università Politecnica delle Marche. Purtroppo il 2012 ha visto venir meno la Provincia di Ancona, attualmente commissariata, amministrazione con la quale da anni era attivo un protocollo d’intesa che aveva permesso di condividere un programma di sostegno ad iniziative a titolarità congiunta e una strategia politica, che aveva rafforzato la rappresentanza degli interessi del territorio provinciale. L’indebolimento della Provincia di Ancona è stata accentuata dalla profonda crisi attraversata da tempo dal Comune di Ancona, che, assorbito da problemi esclusivamente di natura politica e di relativa governabilità, non è oggi un partner autorevole come era lecito attendersi da un comune capoluogo. La Camera di Commercio pertanto si è trovata priva di un qualificato interlocutore politico, fatto che alla lunga non potrà che indebolire l’azione di sostegno dell’ente camerale, anche per la forzata riduzione delle risorse che in precedenza queste amministrazioni dedicavano ad interventi economici e di promozione. La Camera di Commercio ha esercitato la propria presenza sul territorio anche attraverso le partecipazioni societarie, che costituiscono per il sistema camerale una delle principali modalità di intervento a favore della crescita competitiva del territorio di riferimento, ponendo particolare attenzione al carattere strategico delle stesse; mediante un attento e dettagliato monitoraggio, l’ente ha rinunciato ad alcune partecipazioni ed è entrato in nuove società ed organismi ritenuti importanti e coerenti alla strategia adottata con il programma pluriennale (Fondazione Pergolesi Spontini, Fondazione del Segretariato I.A.I., Fondazione Symbola, Ascame), proseguendo comunque l’azione di razionalizzazione delle partecipazioni, con la riduzione del Relazione previsionale e programmatica 2013 34 contributo alla Fondazione Teatro delle Muse e con il recesso dalla società Tecnoborsa e dall’Associazione Mole Vanvitelliana, che si aggiungono alla messa in liquidazione di Forma s.r.l. e dela Fondazione Eqi. L’attenzione è stata incentrata sulla piattaforma logistica composta da Porto, Aeroporto ed Interporto, promossa in forma integrata: l’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica delle Marche (nato come Osservatorio sul Porto di Ancona), coordinato dall’ente camerale in collaborazione con l’ISTAO come partner tecnico, ha riscosso il consenso e la partecipazione di tutti i principali attori del territorio ed è diventato il tavolo più importante di discussione e confronto sulla rete infrastrutturale. In merito alla fiera, dopo lo scioglimento dell’E.R.F. la Camera ha sostenuto le ultime due edizioni della Fiera della Pesca (quella 2011 organizzata dalla Regione e quella 2012 organizzata da Fiera delle Marche), ma soprattutto si è caratterizzata per il coordinamento di un gruppo di lavoro con il Consorzio Navale Marchigiano, Federpesca e Marina Dorica, affiancato anche da Comune e Provincia di Ancona, per la progettazione di una fiera, che partendo dalla tradizionale Fiera Internazionale della Pesca, sia diffusa sul territorio e dedicata a tutta la filiera del mare (cantieristica, pesca, diportismo,etc.): il lavoro di analisi e la proposta progettuale è stata completata e presentata ai vari attori locali, riscotendo il consenso della Regione Marche che ne ha condiviso in pieno la filosofia e l’’impostazione ed ha invitato i vari Comuni della costa ad aderire ed unirsi a tale progetto che dovrà caratterizzare il 2013. Nell’ambito del sistema camerale, la Camera si è impegnata a fungere da stimolo per una nuova organizzazione dell’Unioncamere Marche, in coerenza al nuovo ruolo assegnato alle unioni regionali dalla riforma del sistema camerale di cui al citato D.L. 23/2010: è stato approvato il nuovo statuto, conclusa la selezione per il nuovo segretario generale, è stata presieduta la Sezione Internazionalizzazione, ma sarà necessario introdurre in breve tempo una nuova e più efficiente organizzazione, definire servizi comuni (che consentano alle singole Camere di razionalizzare i costi) ed introdurre nuovi approcci gestionali e politici. Sui servizi comuni sono stati avviati vari tavoli di lavoro su formazione interna, provveditorato, elaborazione paghe, statistica e mediazione, mentre è stata già realizzata una formazione congiunta tra le Camere di Commercio delle Marche sul Ciclo di Gestione della performance. 3) L’ organizzazione, la gestione strategica ed il capitale umano è il terzo grande ambito in cui è stato suddiviso il programma pluriennale, essenziale per poter conseguire i risultati attesi con i progetti ed i servizi caratterizzanti i due precedenti ambiti di azione. Il modello organizzativo adottato dall’ente è stato aggiornato e arricchito con il Ciclo di Gestione della Performance, introdotto dal D.L. 150/2009 (la cd. riforma Brunetta), sviluppando ulteriormente ed integrando i nuovi strumenti legati alle performance ed alla trasparenza con quelli di gestione e rendicontazione, già in uso nell’ente, come il bilancio di sostenibilità, la certificazione di qualità per l’ Area Anagrafica e la registrazione ambientale di tutto l’ente secondo il regolamento EMAS. Il lavoro complesso - curato da un ampio gruppo di lavoro trasversale all’intero ente coordinato dal Segretario Generale - che ha permesso all’ente di dotarsi del Piano della Performance sin dal gennaio 2011 nei tempi previsti dalla normativa ed in coerenza con la stessa e con gli indirizzi della CIVIT e di Unioncamere, poi aggiornato con il Piano per il triennio 2012-2014 è stata vissuta non come adempimento burocratico ma come occasione importante per dotare tutta l’organizzazione di un nuovo approccio culturale, orientato al raggiungimento di obiettivi di efficienza e di razionalizzazione, nella logica del miglioramento continuo e della flessibilità. Oltre l’applicazione della riforma Brunetta, l’ente ha approvato il piano dei fabbisogni e la nuova dotazione organica triennale, ha definito i profili professionali e le competenze attese, secondo un modello che ha ottenuto l’apprezzamento di Unioncamere (che ha chiamato la nostra Camera a fare parte di un gruppo di lavoro nazionale su tale materia), è stato adeguato il Sistema di misurazione e valutazione del personale e della dirigenza. La Camera di Commercio si è dotata di un qualificato sistema di monitoraggio, controllo e rendicontazione, che tiene conto, in maniera integrata, degli aspetti legati all’efficienza, alla qualità, ai valori etici ed ambientali (questi ultimi declinati in una “politica ambientale” ed in una “politica etica”, che evidenziano i valori posti alla base dell’azione della Camera di Commercio di Ancona). E’ stato predisposto il nuovo contratto decentrato per il personale, dopo un approfondito confronto con le Organizzazioni Sindacali; inoltre sono stati ridefiniti, attraverso un complesso lavoro di analisi rivolta anche Relazione previsionale e programmatica 2013 35 agli anni precedenti, i Fondi di produttività del personale dirigente e non dirigente, al fine di renderli pienamente coerenti alla normativa ed agli indirizzi ministeriali. E’ stato predisposto un Piano di riorganizzazione dell’ente, sulla base di un’ analisi condotta dal Segretario Generale con una Commissione consultiva di Giunta, approvato dalla Giunta a novembre 2011, che ha previsto una serie di azioni che hanno anticipato i contenuti della cd.speinding review, al fine di rendere più flessibile l’organizzazione, contenere i costi della struttura e razionalizzare la spesa del prossimo triennio: il Piano prevede la fusione per incorporazione delle aziende speciali Marchet e Aspea, la liquidazione della società in house “Camera Service”, la chiusura della sede territoriale di Senigallia, la riduzione di un posto di dirigente, il riordino dei contributi a terzi e delle quote associative, la revisione di alcune voci del bilancio. Inoltre, è stato effettuato un approfondito esame di numerosi regolamenti, essenziali per il funzionamento dell’ente camerale, che sono stati aggiornati sulla base delle numerose novità normative intervenute e ammodernati nel linguaggio e nell’impostazione. I regolamenti, frutto del lavoro di vari gruppi interni, approvati dagli organi sono: Regolamento di mediazione (Delib. Consiglio n. 4 del 16/01/2012); Regolamento di funzionamento della Giunta (Delib. Giunta n. 64 del 18/04/2012); Regolamento di funzionamento del Consiglio (Delib. Consiglio n. 9 del 23/04/2012); Regolamento in tema di trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 196/2003 (Delib. Consiglio n. 11 del 23/04/2012); Regolamento per l'assegnazione dei premi "Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico" e "Loggia dei Mercanti (Delib. Consiglio n. 12 del 23/04/2012); Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili (Delib. Consiglio n. 17 del 30/05/2012); Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 25 del 29/06/2012); Regolamento sui procedimenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 26 del 29/06/2012) a seguito delle modifiche apportate dalla Legge 241/90. L’ente, seguendo un indirizzo avviato dai precedenti organi camerali, ha inoltre creduto ed investito nella comunicazione verso l’esterno, diventata anche per la Pubblica Amministrazione uno strumento essenziale nei rapporti con i propri stakeholder. La Camera di Commercio di Ancona ha rafforzato la propria immagine e si è dotata di un sistema di comunicazione integrato ed omogeneo, articolato sia mediante gli strumenti tradizionali sia mediante quelli multimediali (in particolare tramite la web TV “Telecamera”), che hanno ricevuto nell’ultimo biennio un forte impulso, in linea con le recenti Linee Guida per i siti web della P.A. Per favorire l’omogeneità della comunicazione esterna è stato adottato un book di identità visiva, gestito da una figura dedicata dello staff. Il 2011 è stato caratterizzato dalle iniziative di celebrazione dei 200 anni dalla costituzione dell’ente (avvenuta il 27 giugno 1811 con decreto napoleonico), articolate in una serie di eventi organizzati sia in Ancona sia sul territorio provinciale, con un’ immagine grafica studiata per l’occasione, ideati con un significativo sforzo organizzativo dell’Ufficio Comunicazione e della Segreteria Direzionale per radicare sempre più la Camera di Commercio alla comunità di riferimento, forte delle sue importanti tradizioni e del suo ruolo. Le iniziative sono state racchiuse in una brochure istituzionale pubblicata nel 2012, anno che corrisponde ai 150 anni di istituzione del sistema camerale italiano, celebrato da Unioncamere a livello nazionale.. L’obiettivo finale è quello di diffondere sempre più all’esterno la conoscenza della Camera di Commercio, del suo ruolo, della sua visione e soprattutto dei servizi erogati lle imprese ed alla comunità, anche nella logica della rendicontazione e della trasparenza, in linea con la riforma del 2009. Relazione previsionale e programmatica 2013 36 4. Aggiornamento del programma pluriennale di mandato e del Piano della Performance 20122014 AREA STRATEGICA 1. Sviluppo delle imprese e del territorio Piano della performance 2012-2014 OBIETTIVO STRATEGICO 7: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda speciale A.S.P.e.A. Modifiche Apportate Modifica dell’obiettivo strategico in quanto è in corso e si completerà entro l’anno la procedura di fusione per incorporazione dell’Azienda Speciale A.S.P.e.A. in Marchet Versione Aggiornata OBIETTIVO STRATEGICO Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del settore agroalimentare. Area organizzativa Azienda Speciale Marchet Area organizzativa: Azienda Speciale AspeA Area strategica 2. Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato Piano della performance 2012-2014 OBIETTIVO STRATEGICO 11: Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori Modifiche Apportate Modifica del risultato atteso 2 in quanto, in base ai nuovi interventi normativi il sistema di tracciabilità Sistri è stato sospeso. RISULTATO ATTESO 2 Migliorare i servizi dell’Albo Gestori Ambientali in termini di tempi di rilascio delle autorizzazioni, accesso telematico, aumento del numero delle imprese iscritte; gestione efficace del Sistri. Relazione previsionale e programmatica 2013 Versione Aggiornata RISULTATO ATTESO 2 Migliorare i servizi dell’Albo Gestori Ambientali in termini di tempi di rilascio delle autorizzazioni, accesso telematico, aumento del numero delle imprese iscritte. 37 5. Aree strategiche e obiettivi strategici AREA STRATEGICA 1. Sviluppo delle imprese e del territorio 5.1. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue Economy un modello di competitività e crescita del sistema economico locale, fungendo anche da stimolo ed esempio con la registrazione EMAS e con il Bilancio di Sostenibilità QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Favorire l’incremento del numero delle organizzazioni locali che implementano sistemi di gestione ambientale/sociale/sicurezza, sia attraverso l’organizzazione di iniziative di formazione/informazione ed approfondimento sui temi della sostenibilità, sia attraverso l’erogazione di contributi camerali. AREA ORGANIZZATIVA Area Sviluppo Economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO L’attività di promozione dei temi dello sviluppo sostenibile e della Green economy rappresenta ormai uno dei tratti caratterizzanti dell’ente camerale. Le competenze e professionalità acquisite su queste tematiche e l’impegno assunto dalla Camera verso queste tematiche attraverso la Registrazione EMAS e la redazione del Bilancio di Sostenibilità, hanno consentito di instaurare, negli ultimi anni, interessanti rapporti di collaborazione e partenariato con soggetti pubblici e/o privati per lo sviluppo congiunto di progetti e iniziative per la diffusione della Green e Blu economy. Nel corso del 2012, in particolare, le iniziative si sono focalizzate sul tema dell’efficienza e del risparmio energetico per dare concretezza all’impegno assunto dalla Camera di Ancona con l’adesione, nel 2011, al Patto dei Presidenti Da questo punto di vista, è particolarmente apprezzata l’attività di disseminazione sul tema degli Acquisti pubblici sostenibili con la quale, attraverso la collaborazione del Ministero dell’Ambiente Patto dei Presidenti e Unioncamere, si sono forniti alcuni elementi di riflessione sul GPP come strumento in grado di orientare la PA, e quindi anche il sistema camerale, verso una razionalizzazione della spesa pubblica, la promozione dell’efficienza energetica e l’innovazione. Cruciale è stata, inoltre, l’organizzazione di attività di comunicazione / disseminazione sui temi della Green and soft economy, in collaborazione con Fondazione Symbola e Legambiente Marche (Giornata dell’Energia dal titolo “Abitare il Futuro” dedicata al tema dell’edilizia sostenibile; la presentazione del libro di E. Realacci “Green Italy – perché ce la possiamo fare” con l’illustre presenza del Ministro dell’Ambiente C. Clini, la Tavola Rotonda organizzata in occasione di Ecomondo sulle Reti di Imprese per la sostenibilità). La capacità dell’ente camerale di proporre al territorio ed alle associazioni tematiche d’avanguardia legate – non tanto e non solo allo sviluppo dell’industria delle energie rinnovabili – ma, soprattutto, alla riconversione Relazione previsionale e programmatica 2013 38 in chiave di sostenibilità anche dei settori tradizionali con un forte innesto di fattori produttivi immateriali, andrà ulteriormente potenziata anche mediante la ricerca di ulteriori partenariati. Nel corso del 2012, inoltre, ha preso avvio il progetto di promozione della Blu Economy come opportunità strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio. Le attività hanno riguardato interventi sia di tipo tecnico – scientifico con la somministrazione, da parte del partner CNR di Ancona, di check up energetici presso alcune imbarcazioni da pesca, sia di carattere promozionale in occasione del Forum AIC, della Fiera della Pesca di Ancona e del Festival Adriatico Mediterraneo. Iniziative che hanno riscosso un grande apprezzamento di pubblico e ampia visibilità mediatici. Da questo punto di vista, l’impegno dell’ente nel settore pesca è stato completamente ristrutturato (anche in relazione alla prossima riorganizzazione di Aspea) ricollocandolo nell’ambito più complessivo del rilancio dell’economia del mare in un’ottica di sostenibilità e marketing territoriale. Il 2013 sarà da questo punto di vista un anno decisivo, soprattutto in relazione alla riorganizzazione degli eventi fieristici regionali su nautica, cantieristica e pesca nell’ambito del progetto BLU MARCHE posto all’attenzione del competente Assessorato Regionale. L’attività di promozione su questi temi è ulteriormente rafforzata dalla incentivazione delle PMI che adottano sistemi di gestione ambientale e sociale. L’intervento camerale continua ad essere utilizzato soprattutto con riferimento alla richieste per l’ottenimento della certificazione OHSAS 18001 - per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tuttavia, nel corso del 2012, si è registrato un lieve calo delle domande rispetto al 2011(9 nel 1^ semestre 2012 contro le 13 del 1^ semestre 2011) e, attraverso il monitoraggio del grado di mantenimento delle certificazioni, è emersa la tendenza, da parte delle imprese, di conservare le certificazione strategiche quali quelle ambientali e della sicurezza, e abbandonare invece quelle particolarmente onerose come la SA8000. Nel corso dell’anno inoltre si prevede di affiancare al monitoraggio di tipo quantitativo delle certificazioni, un’attività di analisi dei benefici /criticità /efficacia della politica di finanziamento. Per garantire una maggiore visibilità e accessibilità alle informazioni riguardanti la linea contributiva sono state, inoltre, apportate delle modifiche alla sezione dedicata sul sito istituzionale e utilizzati i tradizionali canali di comunicazione camerali. Tutto ciò insieme ad un possibile ampliamento della tipologia di schemi certificativi oggetto di contribuzione dovrebbe consentire un recupero, se non un incremento, del ricorso da parte delle PMI alla misura camerale. Nel 2012 si concluderà, infine, la VII edizione della Scuola EMAS dedicata al settore edile (con 15 partecipanti), affiancata da due corsi specialistici sulle tecniche di audit ambientale e della sicurezza con una significativa partecipazione (18 discenti) e tre corsi di aggiornamento sul settore edile con focus sulla certificazione energetica e l’applicazione delle fonti rinnovabili (13 iscritti). Anche in relazione alla attuale dotazione organica dell’ufficio, si ipotizza per l’anno 2013 una parziale sospensione delle attività formative in tale ambito, con il riavvio delle attività organizzative per una ulteriore edizione della scuola solo nella seconda parte dell’anno. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Concessione di contributi alle PMI per l’adozione di sistemi di gestione aziendale ISO14001, EMAS, SA 8000 e OHSAS18001 La Camera di Commercio intende rinnovare, anche per l’anno 2013, la concessione dei contributi alle PMI del territorio che decidono di acquisire una certificazione ambientale (ISO14001-EMAS), sociale (SA8000) o sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (OHSAS18001) ai sensi del Regolamento camerale n°19 del 28/04/2010. E’ in fase di analisi la possibilità di estendere i contributi a favore delle PMI per interventi riconducibili all’efficienza energetica, una misura che si allinea alle indicazioni in tema di “azioni a supporto delle imprese sull’Efficienza Energetica ed Energie Rinnovabili” contenute nel Patto dei Presidenti delle Camere di Commercio “Un impegno per l’energia sostenibile” del 7 giugno 2011, teso al perseguimento degli obiettivi Relazione previsionale e programmatica 2013 39 fissati dell’Unione Europea. Attraverso l’attività di monitoraggio avviata nel corso del 2012, al fine di valutare l’efficacia delle misure contributive camerali nelle aziende beneficiarie delle stesse, sarà possibile individuare e valutare le eventuali criticità/esigenze /benefici riscontrati. Inoltre, si intende rafforzare l’attività di promozione della linea contributiva camerale ricorrendo ai principali canali di comunicazione dell’ente. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI In linea con gli obiettivi di miglioramento indicati nella Dichiarazione Ambientale 2010-2013, si intende: aumentare, o quanto meno mantenere costante – considerato il momento di difficoltà economica di molte realtà produttive - il numero delle PMI della Provincia di Ancona che posseggono una certificazione ambientale, sociale o sulla sicurezza attraverso le attività di diffusione e sensibilizzazione; ridurre i casi di abbandono dalle certificazioni oggetto del contributo camerale attraverso l’individuazione dei benefici e criticità che le stesse comportano mediante l’attività di monitoraggio dell’efficacia delle misure contributive prevista dal programma; determinare il numero e la tipologia di imprese che realizzano o intendono realizzare interventi rivolti all’efficienza energetica al fine di definire eventuali azioni promozionali su questi temi. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai temi della sostenibilità e Green economy. Attraverso l’Ufficio Sviluppo Sostenibile l’ente intende avviare una serie di iniziative, rivolte a tutti gli stakeholder del territorio, al fine di diffondere la cultura della sostenibilità, della green economy e dell’efficienza energetica. L’ente camerale si prefigge, pertanto, di diventare un punto di riferimento istituzionale per le politiche provinciali su questi temi, anche attraverso la ricerca di collaborazioni con gli altri soggetti pubblici e privati che operano in tale contesto (Regione Marche, Università, Associazioni di categoria e dei consumatori, Centri di Ricerca, ecc). I temi che si intendono affrontare attraverso seminari tecnici, workshop e/o iniziative diverse di sensibilizzazione sono in linea con gli obiettivi individuati nel programma ambientale (Registrazione Emas) e con quelli prefissati con l’adesione al Patto dei Presidenti. Le iniziative saranno, quanto più possibile, realizzate in collaborazione con altre Camere di Commercio e con altri soggetti locali o nazionali di comprovata esperienza e competenza al fine di ottimizzare le risorse e garantire all’utente servizi di alta qualità. Nello specifico le tematiche riguarderanno: il Green pubblic procurement, l’eco innovazione e l’efficienza energetica, gli strumenti di incentivazione e i finanziamenti alle PMI, nonché la CSR (Corporate social responsibility). Sono previste inoltre iniziative promozionali quali la partecipazione alla Fiera internazionale di Ecomondo 2013 o altro evento di rilievo nazionale attinente le tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Accrescere la consapevolezza e le competenze delle PMI circa le opportunità e potenzialità economiche derivanti dal ricorso a politiche orientate alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e all’efficienza energetica; promuovere e diffondere le migliori prassi aziendali con riferimento alla gestione ambientale e delle risorse energetiche e/o in tema di responsabilità sociale; favorire una sempre maggiore integrazione di competenze e creare o rafforzare le collaborazioni con gli attori locali e nazionali, operando nella logica di “rete”; mantenere costante il numero delle PMI coinvolte nelle diverse iniziative di sensibilizzazione e promozionali sui temi della sostenibilità e della green economy; Relazione previsionale e programmatica 2013 40 garantire agli utenti servizi di alta qualità (misurata dal grado di “customer satisfaction” delle iniziative di sensibilizzazione, almeno pari a 4) ed efficienti. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Realizzazione della VIII Edizione della Scuola EMAS e di attività formative strutturate. Per il 2013 si ritiene opportuno procedere, nella prima parte dell’anno, ad una attenta analisi delle esigenze dei diversi settori produttivi locali al fine di definire, con il CLSE, un’offerta formativa adeguata al difficile momento economico che molte imprese stanno attraversando. Nella seconda parte dell’anno, una volta individuato il settore economico, si attiveranno tutte le procedure di avvio della VIII edizione della Scuola EMAS in particolare quelle relative alla definizione del Bando di selezione e alla promozione dello stesso nei principali canali di comunicazione locale e nazionale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Favorire la formazione di professionisti nel settore delle gestione ambientale delle imprese e delle Organizzazioni. PROGRAMMA OPERATIVO 4 Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai temi della Blue economy. Nell’anno 2013 l’Ufficio Sviluppo Sostenibile intende proseguire nella realizzazione di iniziative volte alla promozione della Blue Economy, secondo le nuove priorità strategiche dell’ente e di sistema (nuovi indirizzi Unioncamere). Nel 2012 l’Ente ha realizzato, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Mare ISMAR – CNR Ancona, una serie di check up energetici presso le imbarcazioni da pesca della marineria anconetana, ossia indagini necessarie ad individuare l’esistenza dei presupposti tecnici ed economici minimi per la riduzione dei consumi energetici dei pescherecci. Tale intervento, oltre ad iniziative formative ed informative rivolte allo stesso tema, sono state oggetto del finanziamento promosso da Unioncamere sui Fondi 2009-2010. La Camera di Commercio di Ancona nel 2012 ha contribuito, inoltre, alla definizione di un progetto dal titolo “Blu Marche”, coordinando un gruppo di lavoro composto anche da Federpesca, Marina Dorica e Consorzio Navale Marchigiano: il progetto è stato presentato e condiviso con la Regione Marche, le autorità locali delle Regione e l’ente attuatore, Fiera delle Marche s.p.a. Nel 2013 si dovrà, pertanto, dare avvio al progetto che prevede la realizzazione di una manifestazione fieristica diffusa sul territorio costiero marchigiano, che consente il rilancio dell’economia del mare nello specifico per i settori della nautica, pesca e diportistica oltre a quelli dell’enogastronomia, ambiente, arte , cultura, sport e ricerca. Da un lato Blu Marche rappresenterà un Forum internazionale in cui la comunità economica, scientifica, politica e finanziaria si confronta per designare un nuovo modello di sviluppo legato all’economia del mare, dall’altro, un grande festival di spettacolo e cultura che coinvolgerà il pubblico come parte attiva di un’unica Comunità del Mare. Si tratta, pertanto, di un grande evento mediatico che ha gli obiettivi di: integrare i diversi settori appartenenti all’economia del mare in un unico grande festival, moltiplicare le potenzialità di iniziative strategiche come Fano Yacht Festival e Fiera della pesca di Ancona, promuovere l’immagine delle Marche come attore protagonista del mercato internazionale. Questa iniziativa consentirebbe alla Regione di aprire al pubblico un progetto strategico fondato sull’economia del mare. Il periodo previsto è da identificarsi in una settimana nei mesi di maggio o giugno 2013. La Camera di Commercio intende svolgere un ruolo di coordinamento e sostegno. Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012. Relazione previsionale e programmatica 2013 41 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sensibilizzare gli stakeholder del territorio (istituzionali e non) sui temi della Blue Economy e sull’importanza dell’economia del mare per lo sviluppo economico locale; promuovere i settori della: nautica, pesca, diportistica, enogastronomia, arte, cultura, sport e ricerca nelle Marche; favorire i rapporti commerciali di carattere nazionale ed internazionale con le imprese locali; ampliare le potenzialità di iniziative già esistenti come Fano Yacht Festival e Fiera della Pesca di Ancona, integrando le stesse in un’unica manifestazione di prestigio; promuovere l’immagine delle Marche come attore protagonista del mercato internazionale nella filiera della “blue economy”. PROGRAMMA OPERATIVO 5 Supporto alle PMI per il trasferimento tecnologico e l’eco-innovazione Nell’anno 2013 l’ufficio Sviluppo sostenibile, in collaborazione con l’ufficio Marchi e Brevetti, intende rafforzare e dare continuità ad una serie di servizi e strumenti operativi già attivati volti a facilitare il trasferimento tecnologico, incentivare il dialogo tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale, e diffondere lo sviluppo sostenibile. Nel contempo, i nuovi impegni assunti con l’adesione al Patto dei Presidenti ha fatto emergere la necessità di offrire nuovi servizi alle PMI orientati all’eco-innovazione considerato il nuovo driver di sviluppo e competitività del sistema locale. Obiettivo principale di questo progetto è dunque sensibilizzare e responsabilizzare le PMI circa le opportunità economiche derivanti dal ricorso a politiche di risparmio energetico, nella logica di una crescita continua di cultura e competenze in merito alla sostenibilità ambientale ed energetica e al valore economico connesso al trasferimento tecnologico, all’innovazione e alla ricerca (intangibile assets). Si intende inoltre, avviare, a partire da un’analisi delle esigenze e criticità delle PMI e delle barriere comuni che limitano la diffusione della eco-innovazione, percorsi formativi e di assistenza tecnica per la sperimentazione di check up tecnologici/energetici. Scopo dei check-up è quello di misurare il grado di innovazione e di consumi energetici e di fornire supporto (problem setting) per l’ideazione e lo sviluppo di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, nonché individuare eventuali interventi mirati e/o nuove tecnologie volte a promuovere una maggiore efficienza energetica. Per raggiungere questi obiettivi saranno poste in essere una serie di azioni: - saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione e formazione, animate da esperti di settore e da testimonianze di eccellenze locali e nazionali, volte ad accrescere le competenze delle PMI su questi temi; - si prevede un’analisi del sistema economico provinciale per l’individuazione degli ambiti ascrivibili alla green economy che vede convogliarsi in contesti ad alta intensità di capitale umano, conoscenze, innovazione, ricerca e sviluppo, con la conseguente emersione delle imprese green e innovative da coinvolgere nel progetto ; - si prevede inoltre la sperimentazione di alcuni check up tecnologici/energetici (circa 15 ) in quelle imprese della Provincia che, mediante un apposito modello di domanda redatto e pubblicizzato dalla Camera di Ancona, manifesteranno l’interesse a realizzare i suddetti check up in maniera completamente gratuita. Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo – Accordo di programma MISE UNIONCAMERE 20112012. Relazione previsionale e programmatica 2013 42 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere la ricerca e l’innovazione e, contestualmente, cambiare gli attuali modelli di produzione verso nuove tecnologie più efficaci, efficienti ed orientate alla sostenibilità ed all’efficienza energetica; promuovere l’animazione territoriale sul tema della eco-innovazione; potenziare il ruolo della Camera di Ancona in tema di eco innovazione, diventando punto di contatto e accompagnamento per le imprese e tutti gli attori locali dello sviluppo economico; favorire una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra il mondo imprenditoriale e quello della ricerca (Università, Centri di ricerca) per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologia green ed integrare le competenze specifiche; facilitare la creazione di sinergie /collaborazioni di filiera per lo sviluppo e l’introduzione sul mercato di prodotti /processi eco-innovativi; realizzare circa 15 check up tecnologici/energetici. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 78.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 280.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 43 5.2. OBIETTIVO STRATEGICO: Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di ricerca e brevettuali, la qualità, la tutela del Made in Italy QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Favorire l’incremento del numero di depositi di marchi e brevetti presso la Camera di Commercio di Ancona, sia attraverso la realizzazione di attività di informazione ed assistenza tecnico-specialistica agli utenti ed alle imprese, sia attraverso l’organizzazione di iniziative di formazione ed approfondimento in materia di tutela della proprietà industriale e Made in Italy. AREA ORGANIZZATIVA Area Sviluppo Economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Nel corso dell’anno 2012, è proseguito il trend di crescita dei depositi di marchi e brevetti presso l’ufficio Brevetti e Marchi, così come in aumento risultano le ricerche di anteriorità svolte dal Centro Regionale di Informazione Brevettuale Pat-Lib su richiesta degli utenti. Tali risultati derivano dall’intensa attività promozionale avviata, fin dalla sua costituzione (2 marzo 2001), dal Centro PatLib, biblioteca brevettuale unica a livello regionale e specializzata nella realizzazione di ricerche di anteriorità/novità su marchi e brevetti in Italia ed all’estero, mediante la consultazione di banche dati professionali. Il Centro PatLib svolge periodicamente approfondimenti normativi relativamente alle principali tematiche nazionali ed europee inerenti la tutela della proprietà intellettuale, ivi compresi i bandi di finanziamento atti ad incentivare i depositi di marchi e brevetti in Italia ed all’estero, oltre ad organizzare iniziative promozionali di diffusione della cultura brevettuale (convegni, workshop, seminari, focus group) rivolte agli utenti ed agli operatori economici del proprio territorio. Ciò ha, quindi, contribuito al raggiungimento dei risultati di cui sopra. A ciò si aggiunge l’attivazione, ormai da due anni, di un ulteriore servizio innovativo di “remind“ dei marchi in scadenza, allo scopo di avvisare l’utenza interessata dell’imminente scadenza del proprio marchio, agevolandone la procedura di rinnovo, tramite un’assistenza personalizzata. Il Centro Regionale PatLib ha, infine, recentemente aderito al progetto, promosso su scala nazionale da Unioncamere, di rafforzamento e potenziamento della Rete dei PatLib e dei Pip, nell’ambito del quale verrà svolta attività di informazione/formazione alle imprese, servizi di consulenza specialistica in materia di tutela della proprietà industriale, nonché promozione della cultura brevettuale, attraverso l’organizzazione di seminari divulgativi, progettazione e pubblicazione di materiale informativo, brochure, guide operative, ecc. Tutte le attività sopra descritte saranno, infine, promosse e divulgate tramite il portale www.marcheinnovazione.it, frutto della proficua collaborazione in atto dal 2008 tra la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche e la Camera di Commercio di Ancona e dedicato ai temi dell’innovazione e della brevettazione. Relazione previsionale e programmatica 2013 44 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Promozione della cultura brevettale e potenziamento dei servizi rivolti alle imprese del territorio Il programma operativo prevede la realizzazione di azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza degli strumenti di tutela della proprietà industriale da parte degli operatori economici, oltre ad attività di assistenza tecnico-specialistica a favore delle imprese e dei singoli inventori per supportarli nelle procedure di ricerca e deposito di marchi e brevetti. L’attività di assistenza tecnica consiste nel guidare l’utenza interessata verso l’ottenimento di un titolo di proprietà industriale (marchi, brevetti, design), attraverso l’approfondimento dei singoli casi specifici con incontri personalizzati allo sportello e finalizzati ad individuare la procedura di tutela più adatta. Particolarmente richiesto ed apprezzato dall’utenza è il servizio di ricerca di anteriorità/novità svolto dal Centro Regionale PatLib sui marchi e i brevetti a livello nazionale ed internazionale, attività che rappresenta per le imprese un vero e proprio valore aggiunto in quanto per i marchi ed alcune tipologie di brevetto (modello di utilità e design) non viene realizzata alcuna indagine ufficiale antecedente al deposito da parte dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi); la conoscenza dello stato dell’arte permette, quindi, a coloro che hanno usufruito del servizio di valutare consapevolmente se procedere o meno con il deposito. L’attenzione e l’interesse dell’utenza verso i servizi e le attività offerte dall’ufficio Brevetti e Marchi e dal Centro Regionale PatLib verrà rilevato anche attraverso un monitoraggio semestrale del numero di accessi alla sezione dedicata ai marchi ed ai brevetti all’interno del sito web camerale, nonché alla sezione “modulistica” da cui è possibile scaricare la documentazione necessaria per il deposito. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare il numero di marchi e brevetti depositati presso l’ufficio Brevetti e Marchi; incrementare l’attività di ricerca brevettuale e di assistenza tecnico-specialistica rivolta all’utenza; diffondere la cultura brevettuale e la conoscenza degli strumenti di tutela della proprietà industriale tra le imprese. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Iniziative di sensibilizzazione in tema di contraffazione e tutela del “Made in Italy” e attività di formazione ed approfondimento in materia di tutela dei marchi e dei brevetti. Il programma operativo prevede l’organizzazione di attività/iniziative promozionali di sensibilizzazione sul tema della contraffazione da realizzarsi in collaborazione con il servizio camerale di “Tutela del consumatore” e le associazioni provinciali dei consumatori. Proseguiranno, inoltre, le attività di formazione ed approfondimento su specifici temi legati alla tutela della proprietà industriale, attraverso la realizzazione di incontri formativi/seminari/workshop tecnici con la presenza di qualificati esperti del settore, così come previsto nell’ambito del progetto di potenziamento della rete dei PatLib e dei Pip, promosso da Unioncamere, a cui la Camera di Commercio di Ancona ha aderito nel mese di giugno 2012. Con riferimento alle iniziative promozionali realizzate, oltre a rilevare la soddisfazione complessiva dei partecipanti all’evento, verrà misurato il costo medio per partecipante per ciascuna attività organizzata. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Mantenere costante, rispetto al dato degli ultimi anni, il numero di imprese/utenti formati sull’utilizzo degli strumenti di tutela della proprietà industriale, in un’ottica di efficienza e di qualità; Relazione previsionale e programmatica 2013 45 accrescere la consapevolezza riguardo temi di forte attualità, quali la contraffazione e la concorrenza sleale, le novità normative relative sia al sistema dei marchi e dei brevetti, sia a specifici bandi promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico per incentivare il deposito di marchi e brevetti; promuovere l’importanza delle ricerche di anteriorità e stimolare i depositi di marchi e brevetti. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 52.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 48.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 46 5.3. OBIETTIVO STRATEGICO: Favorire maggiormente i processi di internazionalizzazione delle imprese attraverso la gestione e l'organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati, creando sinergie con le altre Istituzioni al fine di attuare una programmazione delle attività condivisa ed integrata e di ottimizzare le risorse disponibili QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sviluppare maggiori sinergie con le Istituzioni del territorio, attraverso la collaborazione nella pianificazione e gestione di progetti d’internazionalizzazione delle imprese; 2. Allargare la base delle imprese che usufruiscono dei servizi di Marchet; 3. Razionalizzare il reperimento delle risorse disponibili per la realizzazione di progetti d’internazionalizzazione, tramite un riequilibrio tra finanziamenti pubblici e ricavi derivanti da servizi. AREA ORGANIZZATIVA Azienda speciale MARCHET VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO L’internazionalizzazione è stata indicata dalla Camera di Commercio di Ancona come una delle principali leve strategiche per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale e del territorio. Le attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese sono svolte dall’azienda speciale Marchet, sempre più punto di riferimento per le PMI della nostra provincia, con un’organizzazione strutturata e solida, dotata di specifiche professionalità dedicate. Appare sempre più necessario tuttavia trovare forme di coordinamento e anche di gestione unificata tra i vari enti pubblici che si occupano di tale materia (Camere di Commercio e Regione Marche), che permettano, specie in un a fase delicata come quella che stiamo attraversando a fatica, di evitare sovrapposizioni, esercitare economie di scala, ridurre i costi base e creare massa critica tra le imprese, sempre più importante per presentarsi all’estero con maggiore forza e capacità di impatto. Ancora si sono manifestate comunque notevoli difficoltà nel trovare una soluzione condivisa che superi i campanilismi sia all’interno del sistema camerale regionale sia nei rapporti con la Regione, spinta a volte da esigenze di natura diversa rispetto a quella che determina le scelte della Camera di Commercio su azioni e mercati. Con le associazioni di categoria del territorio vengono ogni anno condivise alcune linee di azione rivolte alla promozione delle Pmi dei settori di riferimento, creando in tal modo un tavolo di lavoro con i principali stakeholder interessati a questo ambito strategico. Il supporto principale è stato esercitato a favore dei seguenti settori economici, guardando sia ai settori più tradizionali sia a quelli innovativi ed emergenti: meccanica, moda, edilizia, strumenti musicali ed anche green economy, agroalimentare e servizi correlati al “made in Italy”. Le attività di Marchet sono state orientate in varie direzioni, attraverso l’organizzazione della partecipazione a manifestazioni fieristiche all’estero (The Big Five Dubai, Rew Istambul, MusikMesse Francoforte, Project Qatar, HannerMesse), attraverso l’organizzazioni di incoming nel nostro territorio (sempre più gradita dagli Relazione previsionale e programmatica 2013 47 imprenditori per il costo contenuto rispetto alle fiere). La presenza di desk di servizio alle imprese all’estero è stata rafforzata, in quanto questo strumento, che ha caratterizzato i programmi di Marchet nel tempo, permette di erogare assistenza personalizzata agli imprenditori: Cina (desk regionale a Xiamen, Kunming), Russia (Mosca), Croazia (Zara), Albania (Tirana). Si stanno ora sperimentando anche strutture “light” in collaborazione con Camere di Commercio italiane all’estero (a partire dalla Svizzera). Altra forte caratterizzazione della strategia di Marchet è quella legata alla formazione, scelta che si sta rivelando qualificante per l’azienda speciale nell’offerta di servizi alle imprese a livello regionale: sono stati organizzati corsi strutturati come “International Sales and marketing management” (rivolta ai giovani in cerca di una specializzazione importante) e “International Business management” (rivolta alle imprese), nonché la prima edizione del corso su “marketing e vendite”. Inoltre l’azienda speciale organizza seminari specialistici su tematiche utili ad un’impresa interessata ad operare con le necessarie conoscenze su un mercato estero, nonché giornate paese dal taglio operativo e concreto (nel primo semestre 2012 sono state organizzate su Sud Corea e Canada). L’assistenza specialistica alle imprese è assicurata con il progetto permanente “Affiancamento all’internazionalizzazione” e con il progetto “Export strategy”. Il progetto di integrazione di Marchet con Aspea, la cui procedura è stata approvata dalla Giunta camerale, produrrà i propri effetti dal 2013, per cui il programma del prossimo anno dovrà tenere conto dell’ampliamento della mission di Marchet e di una particolare attenzione da porre a favore della promozione del settore agroalimentare. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Organizzazione e realizzazione di azioni promozionali, sia all’estero che nel territorio di riferimento. Nel 2012 la contrazione dell’economia causata dalla crisi internazionale non è stata ancora risolta. Permangono difficoltà e ostacoli che attanagliano in modo speciale le PMI. Per tale ragione, l’internazionalizzazione e le esportazioni verso i mercati esteri costituiscono sempre di più un’ancora di salvataggio per l’imprenditoria marchigiana e italiana. Marchet, come Azienda Speciale dedicata all’internazionalizzazione, è chiamata a dare risposte veloci ed efficaci, partendo dai bisogni manifestati dalle PMI locali. Dal confronto già realizzato con le associazioni di categoria provinciali ed i consorzi export è emersa la necessità di sviluppare azioni e progetti che affianchino le imprese sia all’estero sia sul territorio, favorendo l’incontro delle imprese locali con gli operatori esteri, guardando ai mercati di maggiore interesse, in base alla vocazione dei nostri distretti ed in base alle opportunità emergenti dagli andamenti del PIL. Cina, Russia, Turchia, Emirati Arabi, Nord America, Germania, Balcani e Mediterraneo appaiono i mercati prioritari in relazione ai quali verranno svolte azioni di promozione e sostegno alle PMI, attraverso la partecipazione a fiere internazionali, l’organizzazione di missioni imprenditoriali e di incoming sul nostro territorio. La meccanica, ancora in forte difficoltà, pur essendo il principale segmento delle nostre esportazioni, il tessile-abbigliamento, l’edilizia, gli strumenti musicali, i metalli preziosi rappresentano i distretti tradizionali su cui verrà concentrata l’attenzione del programma di Marchet, che porrà l’accento anche su settori innovativi ed in crescita, come la green economy e la nautica. Un focus particolare verrà rivolto alla promozione del settore agroalimentare, continuando la collaborazione con la Regione Marche riavviata in questo importante segmento della nostra economia nel 2012 con l’organizzazione della partecipazione alla Sial di Parigi. La promozione punterà inoltre a valorizzare il comparto produttivo della nautica da diporto e la sua subfornitura, individuando azioni promozionali in mercati strategici e di interesse per le imprese del territorio. Relazione previsionale e programmatica 2013 48 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Attuare progetti e iniziative promozionali che soddisfino le aspettative e le necessità delle imprese, favorendo la più ampia partecipazione possibile ad ogni singolo evento, nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse disponibili; consolidare la presenza del tessuto imprenditoriale locale nei mercati tradizionali e favorire la penetrazione di mercati emergenti; garantire iniziative di qualità, attraverso la preparazione all’evento delle singole imprese partecipanti, la ricerca e la selezione mirata delle controparti estere e l’organizzazione scrupolosa di tutte le fasi dell’iniziativa; raggiungere un più vasto numero di potenziali utenti/imprese, anche tramite l’affinamento degli strumenti di comunicazione utilizzati. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Servizi di assistenza personalizzata alle imprese locali. Nei servizi di assistenza alle PMI assume rilevanza la rete dei desk e delle antenne operanti all’estero, che da alcuni anni rappresenta uno dei punti prioritari nella strategia di Marchet a servizio delle PMI, rete che diventa sempre più strategica. Verrà costantemente verificata l’efficacia e la qualità dei servizi forniti dai desk operanti in base a convenzioni ed accordi stipulati direttamente dall’azienda speciale o su incarico della Regione Marche, per poi effettuare le scelte opportune sulla permanenza dei desk attuali (Cina, Russia, Croazia, Albania) o sull’apertura di desk nuovi in mercati ritenuti strategici (Mediterraneo, Turchia, UE e Nordeuropa), anche, in un’ottica di sistema, approfondendo rapporti già avviati con alcune Camere di Commercio italiane all’estero, che possano garantire servizi di livello adeguato nell’organizzazione di progetti dell’azienda speciale o nell’affiancamento di imprese interessate al mercato di riferimento. Lo Sportello per l’Internazionalizzazione continuerà la sua attività di informazione alle imprese sulle opportunità, i trend e le particolarità dei principali mercati di esportazione. È altresì intendimento dell’Azienda Speciale lavorare affinché lo Sportello diventi sempre più un punto di riferimento per le imprese, sviluppando la capacità di erogazione di servizi di assistenza personalizzata. In tal modo si accrescerà il sostegno alle imprese del territorio, a partire da quelle definite “micro”, sia che siano coinvolte nelle iniziative condotte da Marchet, sia che si muovano all’estero in maniera autonoma. Tale assistenza personalizzata, nelle forme consentite ad un’azienda pubblica, è ritenuta essenziale e verrà svolta anche mediante progetti di affiancamento all’internazionalizzazione, inserendo nelle imprese degli specialisti con funzioni di mentoring e/o giovani appositamente formati, affiancati da tutor qualificati. I servizi di assistenza personalizzata verranno svolti inoltre a favore di imprese appartenenti a settori “di nicchia” o comunque meno rappresentativi, in termini numerici, del tessuto produttivo locale. E’ comunque essenziale ed imprescindibile che tutto il sistema degli enti che si occupano oggi di internazionalizzazione (Regione Marche, aziende speciali delle Camere di Commercio marchigiane e associazioni di categoria), trovino le forme e le modalità adeguate per definire i rispettivi ruoli ed una strategia comune, per razionalizzare le strutture, per ottimizzare le risorse economiche disponibili (che subiranno una consistente riduzione anche a seguito dei tagli operati agli enti locali con l’ultima manovra finanziaria). FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere le imprese del territorio interessate ai processi di internazionalizzazione, assicurando loro un’assistenza personalizzata capace di rispondere alla più vasta gamma di esigenze possibili; offrire servizi personalizzati alle imprese in un numero più ampio di mercati internazionali, tramite una rete di partnership che affianchi agli uffici Desk, allocati nei mercati ritenuti di più grande rilevanza, una rete con esponenti del sistema camerale all’estero; favorire lo sviluppo o il consolidamento di processi di internazionalizzazione, anche in imprese di piccole dimensioni. Relazione previsionale e programmatica 2013 49 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Formazione e aggiornamento di figure professionali qualificate nel management d’impresa Nella convinzione dell’importanza per le imprese di poter disporre di figure professionali qualificate ed aggiornate, Marchet continuerà a dare spazio alla formazione delle risorse umane, mediante corsi strutturati e seminari di alta specializzazione. Da un lato quindi si proseguirà nella formazione di nuove leve, reclutate tra i laureati di maggior talento, al fine di inserire nelle imprese figure professionali in grado di accrescere il livello competitivo delle stesse e dall’altro sarà posta sempre maggiore attenzione alla formazione e l’aggiornamento di chi lavora già in azienda. In questo secondo caso, i destinatari privilegiati dei corsi executive di Marchet saranno in primo luogo imprenditori e manager oppure personale che ricopre incarichi con responsabilità di funzione. Il programma operativo 2013, oltre alla decima edizione del corso International Sales and Marketing Management, prevede un percorso executive che, in base alle esperienze degli anni precedenti, assumerà una nuova configurazione: sarà infatti composto da una prima parte sul marketing e la comunicazione, comune per tutti gli “indirizzi” e da una seconda parte suddivisa in tre diverse specializzazioni e più in particolare: una specializzazione sulle tecniche degli scambi internazionali (IV edizione), una sull’organizzazione e gestione delle vendite (II edizione) ed una, nuova, sul controllo di gestione. In tal modo l’Azienda Speciale sarà in grado di erogare un terzo percorso senza alcun aumento dei costi. Oltre ai percorsi formativi più strutturati, Marchet organizzerà nel corso dell’anno anche una serie di seminari tecnici, che saranno complementari alla formazione sopra descritta e le cui tematiche saranno scelte in corso d’opera, secondo criteri di attualità e innovazione. Nel 2013 sarà anche svolta un’attenta analisi al fine di decidere se accreditare o meno l’Azienda Speciale presso la Regione Marche, per poter partecipare ai bandi riservati alla formazione e politiche attive del lavoro emessi da quest’ultima. La valutazione sarà effettuata principalmente tenendo conto della tipologia dei finanziamenti in essere e di quelli del prossimo sessennio, in rapporto alla tipologia di servizi formativi erogati da Marchet in coerenza con la propria mission. In caso di esito positivo, si appronterà tutta la documentazione necessaria per avviare la procedura di accreditamento. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rispondere alle esigenze formative di una gamma più ampia di utenti, tramite l’aumento dell’offerta di formazione; mantenere un alto livello qualitativo delle iniziative programmate, sia attraverso una particolare cura nell’organizzazione che nella scelta del corpo docente; favorire l’occupazione nel territorio, tramite la specializzazione di giovani laureati ed il loro inserimento in azienda con tirocinio formativo al termine del corso; valutare attentamente i vantaggi (o meno) di un eventuale accreditamento della “struttura formativa” di Marchet presso la Regione Marche. QUADRO FINANZIARIO Risorse destinate: € 900.000 (contributo all’Azienda Speciale Marchet) Relazione previsionale e programmatica 2013 50 5.4. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante l’impulso alla progettazione europea ed alla cooperazione internazionale con priorità per l’area dei Balcani occidentali, anche attraverso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Presentare progetti a valere su programmi europei /nazionali/regionali al fine di ottenere risorse finanziare straordinarie da dedicare a specifici progetti correlati con le priorità strategiche del Programma pluriennale dell’Ente; 2. Rafforzare il ruolo dell’Ente nel contesto europeo ed internazionale, migliorando, in termini di efficacia ed efficienza, la partecipazione alle diverse reti di cui l’Ente fa parte in via diretta o per il tramite del Forum AIC.; 3. Favorire l’incremento delle risorse esterne per il Forum AIC al fine di garantirne maggiore autonomia finanziaria; 4. Favorire l’incremento del numero di imprese-utenti coinvolti in iniziative di informazione e formazione connesse a politiche comunitarie e normative internazionali. AREA ORGANIZZATIVA Area Sviluppo Economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO La Camera di Ancona svolge un ruolo di coordinamento e guida del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e Jonio, di cui detiene la segreteria. In coerenza con gli obiettivi della programmazione europea 2007/2013 (cooperazione territoriale europea, convergenza, competitività regionale e occupazione) ha inteso rafforzare la propria vocazione europeista attraverso il consolidamento dell’impegnativo percorso di accreditamento realizzato presso le istituzioni dell’Unione Europea, che ha consentito il raggiungimento di importanti risultati, quali i diversi patrocini ottenuti dal Parlamento Europeo, dal CESE, dalla Commissione Europea e dal Comitato delle Regioni (sede Bruxelles). Inoltre l’impegno in questi ultimi anni della Camera di Commercio di Ancona nei confronti della strategia macroregionale adriatico ionica, condotto con determinazione sia direttamente che in sinergia con il Forum, pone solide basi affinché il nostro territorio e la sua comunità economica e sociale possano concorrere non solo al compimento del percorso avviato, ma anche alla definizione di un’ area vasta quale il bacino adriatico ionico, con una superficie di circa 450.000 chilometri quadrati, in cui vivono circa 60 milioni di persone, che potrà basare le sue premesse di sviluppo su criteri di sostenibilità economica e di solidarietà. Su queste considerazioni sono state realizzate le ultime tre Edizioni del Forum 2010, 2011 e 2012 apportando contributi di autorevoli rappresentanti europei, rafforzando le relazioni istituzionali e facilitando la massima informazione circa i vantaggi che la costituzione della Macroregione potrà procurare anche al Relazione previsionale e programmatica 2013 51 nostro sistema economico e alle sue strutture produttive di piccola e media dimensione. La Dichiarazione finale adottata a Brindisi, in occasione del Forum del 2012, sintetizza autorevolmente la volontà e l’impegno del sistema camerale dell’area adriatico ionica. Va inoltre segnalato il riconoscimento ottenuto dal Forum AIC alla Sessione Plenaria del P.A.M. (Parliamentary Assemby oh the Mediterranean) a Malta il 13 ottobre scorso come best practice del futuro sostenibile del popolo del Mediterraneo (PAM Award 2012). L’Ente sta operando sul fronte della progettazione europea e della cooperazione internazionale in linea con le finalità e gli obiettivi strategici del Piano Triennale delle Performance 2012-2014, nonché con il Programma Pluriennale di mandato 2010-2014. Il 2012 è stato caratterizzato dalla gestione ed attuazione di diverse iniziative progettuali già finanziate, nonché dalla progettazione di nuovi interventi da parte dell'Ufficio progettazione europea e reti internazionali, per conto dell’Ente camerale ed anche per conto del Forum AIC. Costanti i momenti di collaborazione con quest’ultima Rete e con le altre Reti interistituzionali con cui l’Ente collabora nel panorama internazionale. Il forte impegno nelle attività progettuali sia dell’Ente camerale che del Forum AIC ha consentito e consente di utilizzare risorse straordinarie di derivazione europea, nazionale ed internazionale per attività operative con evidenti ricadute sul territorio provinciale, a pareggio di bilancio tra oneri e proventi ed anzi con un introito in positivo riferito al personale interno impiegato nei progetti. Si è potuta constatare, da un lato, l’affermazione definitiva delle capacità progettuali e gestionali dell’Ufficio progettazione europea e reti internazionali, dall’altro gli ampi margini di crescita e sviluppo che in tale direzione sta assumendo il Forum AIC nell’ottica di una sempre maggiore autosostenibilità di quest’ultima rete. Importante inoltre il percorso in atto di maggior integrazione tra l’Ufficio responsabile del reperimento di fondi di derivazione straordinaria con gli altri Uffici interni dell’Area Sviluppo Economico, e con la Rete EEN in particolare, nonché con l’Azienda Speciale MARCHET. Le recenti esperienze su specifici progetti ancora in corso, come ad esempio il progetto Adriatic Economic Cluster Club, il progetto IKTIMED, e il progetto ENA, nonché di quelli di recente conclusi come il progetto IPR for SEE (in tema di tutela della proprietà intellettuale) e COINSET (con l’attivazione di borse lavoro all’estero), hanno dimostrato la piena corrispondenza tra la progettazione europea e gli obiettivi dei singoli uffici dell’Ente nell’ottica di una ottimizzazione delle risorse disponibili e di una efficacia ed efficienza dei singoli interventi. Anche per quanto riguarda l’antenna EEN si è potuta constatare l’importanza di una sempre maggior integrazione con i fabbisogni del territorio locale anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi per le imprese come ad esempio quello relativo alla partecipazione a gare internazionali. L’ufficio che gestisce l’antenna EEN dell’ente ha continuato ad operare per garantire l’erogazione di attività formative ed informative alle PMI (che hanno visto, peraltro, un crescente successo in termini di partecipazione) sulle opportunità e normative comunitarie, mirando ad una sempre maggiore integrazione con i fabbisogni del territorio locale anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi per le imprese come ad esempio quello relativo alla partecipazione a gare internazionali. Quest’ultimo servizio, avviato sperimentalmente nel 2011, si è consolidato ulteriormente nel corso dell’anno con un notevole apprezzamento da parte delle imprese (certamente non numerose, ma si tratta di un servizio altamente personalizzato destinato ad imprese assai strutturate), tanto da renderne opportuna la messa a regime e la continuazione anche per il prossimo anno. Il 2012 ha altresì comportato una sostanziale riorganizzazione delle modalità di comunicazione dell’ufficio che, seppure da tempo fortemente informatizzato (la modalità on – line è assolutamente prevalente), ha proceduto alla implementazione e sperimentazione di un più complesso sistema di CRM, che mira all’integrazione con tutti gli altri servizi camerali. Relazione previsionale e programmatica 2013 52 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Realizzazione della XIII Edizione Annuale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e delle attività dei Tavoli di lavoro del Forum AIC La XIII Edizione del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio si svolgerà in Bosnia ed Erzegovina nella primavera 2013 e costituirà anche l’occasione per annunciare l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea prevista per il 1° luglio 2013. L'ingresso nell'UE è stato un processo lungo ed impegnativo, del quale alla fine beneficeranno tutti. L'adesione della Croazia sarà un chiaro segnale, in tutta la regione dei Balcani, dell'apertura dell'UE verso quei Paesi che vogliono diventare membri comunitari, nel rispetto dei principi fondamentali. La promozione dello sviluppo economico, la cooperazione internazionale nell’area adriatico-ionica, le forti relazioni instaurate tra gli enti camerali aderenti al Forum si concretizzeranno quindi nel corso del 2013 nel raggiungimento di uno degli obiettivi statutari dell’Associazione, quello di fornire un concreto contributo alla realizzazione dell'integrazione europea e del suo allargamento. Proprio in quest’ottica il tema dell’evento auspicabilmente, procedendo nel cammino intrapreso, verterà su un altro aspetto collegato all’allargamento dell’UE ed in sintonia con gli indirizzi della strategia macroregionale, in particolare su “La crescita e l’occupazione, nuove prospettive di sviluppo nel quadro della futura Macro regione Adriatico Jonica”. L’Edizione 2013 in Bosnia ed Erzegovina potrà offrire agli enti Camerali dei paesi extra UE l’opportunità di svolgere appieno il loro ruolo nei confronti della futura Macroregione Adriatico Ionica favorendo il loro naturale percorso di avvicinamento agli standard europei. L’evento inoltre potrà rafforzare le relazioni con le altre reti transfrontaliere adriatico ioniche quali il Forum delle Città e delle Università affinché si realizzi una reale integrazione tra i tre organismi a favore di comuni attività condivise per lo sviluppo dell’area in questione. Il programma dell’evento sarà articolato su tre giornate nelle quali sono previste le riunioni degli organi dell’Associazione Forum AIC, dei Tavoli di lavoro tematici e del gruppo sulla progettazione comunitaria; la sessione plenaria, che ospiterà interventi istituzionali di rilievo. Le attività dei Tavoli di lavoro tematici, che si riuniranno durante l’Edizione annuale, saranno volte a rafforzare i rapporti economici, sociali e culturali tra le due sponde del bacino Adriatico, anche in coerenza con gli obiettivi indicati dalla Macroregione Adriatico Ionica. Le attività stabilite nei Tavoli di lavoro tematici saranno realizzate nel 2013 attraverso progetti nei diversi ambiti di interesse (turismo, trasporti, imprenditoria femminile, ambiente e pesca, agricoltura, Corte internazionale dell’adriatico e dello Ionio). Alle iniziative sopra citate si aggiungeranno contestualmente i lavori annuali del Gruppo sulla progettazione comunitaria del Forum AIC. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Favorire la cooperazione tra istituzioni, enti locali e imprese, mirando al coinvolgimento attivo di tutti gli attori dei territori dell’area; favorire il percorso di avvicinamento all’UE dei paesi ancora in fase di pre-adesione, così come è stato per la Croazia; svolgere un ruolo di primo piano in vista della creazione delle Macroregione Adriatico-Ionica, prevista per il 2014; rafforzare le relazioni con le altre reti transfrontaliere adriatico ioniche quali il Forum delle Città e delle Università affinché si realizzi una reale integrazione tra i tre organismi; promuovere le iniziative di supporto allo sviluppo economico delle PMI del Bacino Adriatico non altrimenti perseguibili nell’ambito dell’Edizione annuale attraverso la realizzazione delle proposte dei Tavoli di lavoro tematici, effettuata con il coinvolgimento degli associati al Forum; realizzare il coordinamento delle singole iniziative delle varie Camere di Commercio e dell’Economia socie del Forum AIC volto a far confluire tali iniziative in veri e propri progetti di sistema per il tramite i lavori del Gruppo sulla progettazione comunitaria del Forum AIC. Relazione previsionale e programmatica 2013 53 PROGRAMMA OPERATIVO 2 Sostegno allo sviluppo della Macroregione Adriatico-Ionica Il difficile percorso avviato di fatto il 5 maggio 2010 ad Ancona dal Consiglio adriatico-ionico, ha aperto la strada per il futuro riconoscimento della suddetta macroregione entro il 2014. Le tappe successive e la risoluzione del Parlamento europeo del 3 luglio 2012 sull'evoluzione delle strategie macroregionali dell'UE, fanno ben sperare per un positivo e celere processo di riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica da parte dell’Unione Europea. Per il 2013 l’impegno della Camera di Ancona e del Forum verso l’obiettivo prima descritto verrà ulteriormente rafforzato proprio perché, prossimi al riconoscimento della Macroregione, è opportuno attivare nuove iniziative diffuse sul territorio regionale, nazionale e sull’intero bacino, affinché per tutti sia chiara e tangibile questa importante opportunità che potrà dare concretezza all'obiettivo della coesione territoriale fortemente promosso dal Trattato di Lisbona, rafforzare i processi di adesione all'Unione europea dei paesi candidati o candidati potenziali ed attuare una governance integrata dei territori, così come auspicato dalla Politica Marittima Integrata europea. Ecco quindi che anche sotto il profilo squisitamente economico si aprono per l’intero bacino prospettive interessanti in considerazione del potenziale sviluppo degli scambi commerciali che ad oggi, nonostante la crisi raggiungono cifre considerevoli. Si potranno prevedere l’apertura di nuovi mercati, la organizzazione del sistema produttivo in reti d’impresa, promuovere nuove opportunità per l’occupazione, il sostegno alla innovazione e alla ricerca, favorire l’acquisizione delle competenze necessarie da parte degli imprenditori e del loro personale, il raggruppamento delle imprese in cluster e il coordinamento delle iniziative nazionali. E’ bene considerare inoltre che, ad un livello più ampio, la strategia dell'Unione europea per la regione adriatico-ionica si propone di essere uno strumento prezioso non soltanto per i territori interessati, ma per l'UE nel suo complesso, in quanto pienamente rivolta a conseguire gli orientamenti strategici dell'UE in materia di sviluppo intelligente, sostenibile ed inclusivo, in particolare nel quadro della strategia Europa 2020. L’attività che verrà svolta nel corso del 2013 si articolerà nelle seguenti azioni: 1) sensibilizzazione e diffusione a vari livelli dei vantaggi derivanti dalla creazione della Macroregione attraverso la realizzazione di incontri, seminari, workshop rivolti ai diversi portatori di interessi in ambito socio-economico, quali le imprese, i consumatori e le loro associazioni, per un loro effettivo coinvolgimento in qualità di protagonisti del processo di sviluppo economico e coesione sociale. Tali interventi potranno essere favoriti nella loro attuazione dalla partecipazione dell’Ente camerale alla Fondazione Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica costituita nel 2010 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, il Comune di Ancona; 2) rafforzamento delle relazioni istituzionali di livello regionale, nazionale ed europeo per favorire il processo di legittimazione ed accreditamento della strategia della Macroregione. Tale azione verrà concretizzata attraverso incontri e missioni istituzionali presso le Istituzioni Europee a Bruxelles, incontri dedicati al sistema camerale sia italiano che dell’area balcanica, iniziative in collaborazione con le altre reti partenariali (Segretariato Permanente per l’Iniziativa Adriatico-Ionica, Forum delle città e UNIADRION) e con le associazioni di categoria e dei consumatori; 3) costante aggiornamento dell’analisi degli scambi economico-commerciali nell’area per conoscere e monitorare l’andamento dei flussi economici che rappresenta uno dei pilastri su cui si fonda il progetto della Macroregione, in sintonia con le direttive del Parlamento europeo a favore delle PMI; 4) prosecuzione dell’attività realizzata dall’Osservatorio sui traffici marittimi dell’Adriatico e dello Ionio (short sea shipping e traffici a lungo raggio nel settore delle merci), per svolgere un ruolo attivo in ordine alle scelte politiche europee sul sistema delle infrastrutture e dei trasporti, riproponendo la centralità del bacino Adriatico Ionico; 5) individuazione dei fabbisogni e delle criticità delle imprese localizzate nell’area adriatico ionica al fine di proporre interventi mirati a supporto della ripresa e della competitività economica; 6) realizzazione di iniziative a favore delle PMI dell’area su settori ritenuti strategici quali: innovazione, ambiente, sviluppo sostenibile, turismo. Questa azione potrà essere favorita dalla pluriennale esperienza della Camera in collaborazione con il Forum, maturata attraverso le attività proposte e realizzate dai Tavoli di lavoro tematici che hanno trattato i settori prima citati nonché dalla partecipazione attiva alle Round Tables dell’Iniziativa Adriatico Ionica. Relazione previsionale e programmatica 2013 54 Verrà analizzata la possibilità di avviare, anche in modo sperimentale, l’organizzazione di workshop per le imprese, missioni ed incontri bilaterali, mirati con operatori dell’area, per favorire opportunità commerciali per le PMI nei settori di particolare interesse per il bacino adriatico ionico, come ad esempio la nautica. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere con iniziative dell’Ente camerale e del Forum AIC la costituzione e lo sviluppo della Macroregione Adriatico-Ionica; promuovere e favorire la conoscenza dei vantaggi della futura Macroregione ed avviare proposte concrete tra soggetti pubblici e privati locali, nazionali e internazionali; promuovere una maggiore consapevolezza del sistema camerale dei paesi dell’area balcanica sulle prospettive socio-economiche che la futura Macroregione potrà sviluppare; favorire un protagonismo ed una partecipazione attiva degli stakeholder nazionali ed esteri interessati alla strategia; sensibilizzare le autorità europee, il sistema camerale italiano e quello dell’area balcanica affinché l’iter avviato per l’attuazione della Macro, sia sotto il profilo normativo che economico possa ottenere un supporto ed una forte adesione; rafforzare il ruolo della Camera di Ancona e del Forum come strumenti operativi per dare concreta attuazione alla strategia macroregionale. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Rilevamento dei fabbisogni, informazione e nuova progettazione. L’attività ordinaria che verrà svolta nel corso del 2013 consisterà nelle seguenti azioni: analisi dei fabbisogni e delle criticità delle imprese a livello territoriale locale; razionalizzazione delle risorse interne e coordinamento con gli altri Uffici; informazione e aggiornamento su politiche europee e reti internazionali; analisi e ricerca di nuovi bandi di finanziamento a livello comunitario/nazionale/regionale; presentazione di nuove proposte progettuali. L’Ufficio progettazione europea e reti internazionali si adopererà sulla nuova progettazione di interventi funzionali alle priorità dell’Ente ed ai fabbisogni del territorio, con particolare riferimento a progetti innovativi sui temi dello sviluppo sostenibile, del trasferimento tecnologico a favore delle PMI, dell’internazionalizzazione, della responsabilità sociale di impresa, del turismo e del sostegno alle nuove imprese ed alle pari opportunità. Verrà svolto un monitoraggio periodico delle diverse fonti di dati ed informazioni disponibili, garantendo informazioni esaurienti e tempestive agli organi di governo dell’ente circa temi, iniziative, politiche di sviluppo lanciate a livello europeo ed internazionale Prosegue anche nel 2013 l’impegno nell’ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane e materiali di cui l’ Ufficio dedicato dispone attraverso un percorso di razionalizzazione e coordinamento interno già attivato nel 2012, fondato su un costante confronto e aggiornamento con i vari Uffici dell’Area Sviluppo Economico ed in primis con l’Ufficio dello sportello della Rete EEN in considerazione delle evidenti attinenze presenti tra i due. Tale percorso sarà implementato anche con l’Azienda Speciale MARCHET e con il Forum AIC nell’ottica della massima integrazione sui temi di comune interesse. Sarà inoltre attivato un confronto costante e cadenzato con alcune principali organizzazioni del territorio locale (associazioni di categoria, enti pubblici locali, ecc.) al fine di favorire un reciproco confronto ed una collaborazione attiva su specifici progetti. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Garantire una progettazione che sia il più possibile attinente con le tematiche di rilievo prioritario per l’Ente camerale e il suo territorio, nonché pienamente rispondente ai fabbisogni delle imprese; Relazione previsionale e programmatica 2013 55 rafforzare i rapporti tra l’Ufficio progettazione europea e reti internazionali con i propri “clienti interni”, con il Forum AIC, nonché con gli stakeholders locali con cui attivare nuove collaborazioni e promuovere iniziative congiunte anche in forza di risorse straordinarie che ne facilitino l’attivazione e la sostenibilità; migliorare la pianificazione ed il controllo, nonché l’efficacia e l’efficienza della gestione, delle risorse finanziarie derivanti da fondi europei/nazionali/regionali nel contesto più ampio del bilancio camerale; garantire una migliore gestione delle informazioni e dei dati a propria disposizione nei rapporti interni tra i componenti dell’Ufficio progettazione europea e reti internazionali, nonché con gli altri Uffici dell'Ente; incrementare le opportunità di maggiori entrate dell’ente camerale tramite acquisizione di risorse esterne di derivazione comunitaria. PROGRAMMA OPERATIVO 4 Gestione e rendicontazione di progetti finanziati Nel corso del 2013 l’Ufficio progettazione europea e reti internazionali sarà impegnato nell’attività di gestione ordinaria delle attività e di rendicontazione delle spese relative ai seguenti progetti pluriennali già in corso: 1) “ADRIATIC ECONOMIC CLUSTER CLUB” (cod. 189/2009) Oggetto: supporto al comparto nautico e relativo indotto attraverso l’organizzazione di BtoB, seminari e sperimentazione di azioni pilota, volti a promuovere la clusterizzazione del settore. Programma di riferimento: IPA CBC Transfrontaliero Adriatico. Beneficiari finali: PMI della filiera, enti pubblici e privati coinvolti nel Distretto del Mare marchigiano. 2) “IKTIMED - Increasing Knowledge Transfer and Innovation in Mediterranean Area” Oggetto: Sviluppo a livello di Pubbliche Amministrazioni di processi innovativi su temi quali l’Open innovation, il Public Procurement, e le innovative communities. Programma di riferimento: MED – programma per la cooperazione in Area Mediterraneo. Beneficiari finali: PA, terziario avanzato. 3) “ENA - Ecodesign per la Nautica Oggetto: Sostegno al comparto nautico e relativo indotto attraverso l’attivazione di corsi di formazione, seminari, eventi promozionali, sul tema dello sviluppo sostenibile nelle sue due componenti dell’ecosostenibilità e sostenibilità sociale. Programma di riferimento: LIFE + Beneficiari finali: PMI della nautica e filiera. Parallelamente l’Ufficio sarà impegnato anche se indirettamente, non essendo coinvolto l’Ente camerale bensì il Forum AIC, nella gestione e rendicontazione dei seguenti progetti già in corso: 4) “MedDiet - Mediterranean Diet and enhancement of traditional products” Programma di riferimento: ENPI CBC MED. 5) “Sviluppo per il settore dell’ortofrutta” Programma di riferimento: Legge n. 84/2001 (cd. Legge Balcani). 6) “TECH TOUR” – Techonology and Tourism: augmented reality for the promotion of the Roman and Bizantine itineraries” Programma di riferimento: Bando DG Imprese e Industria (ref. N. 23/G/ENT/CIP/11/B/N02S008) – progetti transnazionali di cooperazione sugli itinerari culturali europei. 7) “La filiera del turismo: la cooperazione tra Emilia Romagna e Marche, con Albania, Croazia e Montenegro” Programma di riferimento: Legge n. 84/2001 (cd. Legge Balcani) Relazione previsionale e programmatica 2013 56 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Facilitare la crescita delle PMI del territorio regionale, nei settori dell’innovazione, della nautica, del turismo, del comparto agroalimentare attraverso nuovi processi di cooperazione internazionale e di internazionalizzazione; favorire un processo di institutional building e capacity building dell'Ente camerale su specifici temi innovativi grazie al confronto con best practices europee ed internazionali nell’ambito di specifici progetti; garantire una sempre maggiore autonomia finanziaria e un miglioramento delle competenze di settore a favore del Forum AIC grazie alla partecipazione di progetti europei. PROGRAMMA OPERATIVO 5 Consolidamento delle relazioni istituzionali dell’Ente a livello nazionale ed internazionale La Camera di Commercio di Ancona ha profuso grande impegno, negli ultimi anni, nello sviluppare e nel consolidare la propria rete di relazioni internazionali al fine di generare opportunità di crescita per il tessuto imprenditoriale provinciale. Tra i proficui rapporti instaurati è possibile annoverare non solo numerose istituzioni europee a Bruxelles, la collaborazione con la rete ASCAME, con l’UNIDO, la partecipazione alla Fondazione per l’Iniziativa Adriatico Ionica a sostegno del Segretariato Permanente, ma anche i contatti attivati per il tramite del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, di cui la Camera di Commercio di Ancona è ente fondatore, quali EUROCHAMBRES, la Rete NEcsTOUR, l’INCE, INSULEUR, nonché le altre reti partenariali con sede ad Ancona: il Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio e la rete universitaria Uniadrion. Il protocollo di intesa siglato con Insuleur, la rete delle Camere di Commercio e Industria Insulari dell’Unione Europea, renderà possibile, nel 2013, avviare una serie di attività ed iniziative afferenti il tema “turismo costiero e marittimo” come: contribuire ai documenti discussi dai gruppi di lavoro delle istituzioni europee, promuovere l’immagine unitaria dei diversi territori interessati proponendoli, nel loro insieme, come uniche mete turistiche da proporre su mercati internazionali, esaltando la varietà e la molteplicità dei prodotti turistici che li caratterizzano. Il consolidamento delle relazioni istituzionali dell’ente a livello nazionale si realizza anche attraverso il ruolo svolto dall’ente camerale a favore dell’ampliamento della compagine associativa del Forum. A tal riguardo si evidenzia l’ingresso della Camera di Commercio di Matera e per il 2013 si auspica l’adesione anche delle Camere di Commercio di Taranto e Lecce e dell’Unione Regionale delle Camere Calabresi. Lo stesso dicasi per l’ingresso degli enti camerali sloveni anche in vista della futura Macroregione Adriatico-Ionica. L’impegno su tale obiettivo sarà mantenuto con costanza e determinazione. Nella prospettiva dell’allargamento europeo verso i Paesi della sponda orientale dell’Adriatico e dello Ionio, che possono essere considerati i vicini “naturali” del nostro territorio, e nell’ottica della creazione della Macroregione Adriatico-Ionica, la città di Ancona assume un ruolo di primo piano ospitando le sedi delle tre reti partenariali operanti nel bacino di riferimento nonché del Segretariato Permanente per la IAI. Per il 2013, anno decisivo per la creazione dei presupposti necessari alla realizzazione della Macroregione Adriatico-Ionica, l’Ente camerale si adopererà a favore dell’avvio, anche in maniera sperimentale, di un maggiore coordinamento tra le tre reti adriatico ioniche, tutte con sede ad Ancona, nel rispetto delle specifiche competenze. Tale coordinamento comporterà una razionalizzazione degli interventi e delle iniziative realizzate sul territorio in tema di Macroregione e apporterà risalto a quell’unità di intenti che legittima e supporta in maniera determinante il processo di creazione della Macroregione nei confronti dei referenti regionali ed europei. In tale ambito si prevede la realizzazione di azioni congiunte come l’organizzazione di iniziative condivise, la presentazione alle istituzioni regionali ed europee di posizioni e pareri comuni, la collaborazione a progetti di mutuo interesse come ad es. la progettazione strategica finanziata dal programma transfrontaliero adriatico. La Camera di Ancona riafferma la necessità di un potenziamento del collegamento tra le tre reti adriaticoioniche e la IAI per un migliore coordinamento tra le attività istituzionali e quelle di carattere politico in funzione della strategia macroregionale. Relazione previsionale e programmatica 2013 57 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Creare sinergie nell’operato delle reti partenariali con sede ad Ancona a supporto della creazione della Macroregione; razionalizzare gli interventi e le iniziative sul territorio in tema di Macroregione, aumentando la qualità e la visibilità degli eventi realizzati con una riduzione delle relative spese; creare partnership transnazionali per la realizzazione di progetti congiunti finanziati con risorse straordinarie di derivazione regionale, europea ed internazionale; mettere in collegamento le tre reti, assicurando visibilità a tutti i partners; potenziare il collegamento tra le tre reti e lo IAI. PROGRAMMA OPERATIVO 6 Formazione alle imprese in materie di interesse comunitario ed in tema di innovazione tecnologica Il servizio di formazione è uno dei punti principali dell’attività annuale della sede EEN di Ancona che si attua con iniziative di aggiornamento di una/due giornate di formazione, con seminari e/o corsi brevi, apertI a tutte le imprese del territorio. La finalità dell’attività formativa è quella di informare/aggiornare sia le imprese del territorio, sia i professionisti o i giovani e gli aspiranti imprenditori, su tutte le novità normative, tecniche, operative che coinvolgono tutti gli ambiti operativi (commerciale, marketing, tecnico, gestionale, cooperazione internazionale, ecc..) sia che si rivolgano verso il mercato interno che ai mercati esteri Inoltre per l’anno 2013 è previsto un importante impulso, in termini di visibilità, al progetto Formaweb (che consente le visione delle azioni formative anche via web) attraverso l’utilizzo del social network denominato YOUTUBE. Si prevede infatti di aprire un apposito “account” all’interno del network citato, seguendo le direttive previste dalle Linee Guida per i siti web della Pubblica Amministrazione emanate dal ministero per la Pubblica Amministrazione ed innovazione, allo scopo di inserire in esso parti dei video già pubblicati integralmente nell’apposito sito camerale, onde favorire la massima visibilità del sito e dei video contenuti. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Garantire azioni formative le cui argomentazioni siano in linea con i bisogni del territorio in relazione all’evolversi delle novità legislative e alle esigenze operative e tecniche delle imprese; mantenere il livello di partecipazione alle attività formative con un significativo incremento del grado di soddisfazione da parte degli utenti; garantire un consistente incremento degli accessi al sito FORMAWEB tramite apertura di un account sulla piattaforma del social network YOUTUBE. PROGRAMMA OPERATIVO 7 Assistenza alle imprese su politiche e normative comunitarie per il tramite della Rete EEN Il servizio di informazione ed assistenza, altro punto qualificante dell’attività dell’ufficio EEN, è finalizzato a dare un supporto alle imprese per la soluzione di problematiche di qualunque genere che le imprese si trovano ad affrontare nel procedere della loro quotidiana attività. Esso continuerà secondo le ormai consolidate metodologie dell’informazione passiva, che prevede la fornitura di assistenza e risposte a quesiti in materia di certificazione di prodotto, normativa comunitaria e più i particolare doganale, ricerca di finanziamenti, ricerca e affidabilità partner, visure e bilanci di imprese estere, ecc.) e dell’informazione attiva. Nel corso dell’anno, al fine di dare un ulteriore impulso a tali servizi, saranno effettuate alcune modifiche al settore del sito della Camera dedicato alla sede EEN, pubblicizzando in maniera più specifica il servizio di assistenza in materia doganale e di ricerca finanziamenti, per la quale sarà pubblicato uno specifico modulo da compilare on line per agevolare e velocizzare i contatti con l’utenza. Relazione previsionale e programmatica 2013 58 FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Diffondere la conoscenza delle normative comunitarie tra le imprese, tramite l’invio di almeno 10 news letters tecniche e l’ inserimento costante di informazioni sul sito camerale; fornire assistenza alle imprese tramite la soluzione di tutte le richieste e i quesiti ricevuti dagli utenti secondo i principi ed i termini previsti dalla Carta dei Servizi. PROGRAMMA OPERATIVO 8 Ricerca opportunità di lavoro e cooperazione nei mercati europei per le imprese Il programma operativo si propone di dare un sostegno informativo ed operativo alle imprese nella ricerca di nuove opportunità di lavoro e cooperazione verso i mercati esteri, comunitari e non, utilizzando gli strumenti comunitari disponibili. Come lo scorso anno il programma si svilupperà attraverso due azioni: - pubblicazione (previa traduzione dall’inglese) sul sito della Camera ed anche invio tramite i e mail alle imprese, delle richieste di cooperazione estratte dall’apposito database comunitario (Business Cooperation Database); - informazione ed assistenza alle imprese per agevolare la loro partecipazione alle gare internazionali (progetto Tender in convenzione con Camera di Commercio di Torino). Per l’anno 2013, considerati i buoni risultati ottenuti nel corso del 2012, sia in relazione alle richieste/offerte di cooperazione internazionale della Commissione Europea, sia in relazione al servizio Gare Internazionali, si ritiene di potenziare il servizio seguendo queste direttive: - per il Business Cooperation Database: sarà verificata la possibilità di una diversa modalità di pubblicazione dei comunicati per renderli più facilmente rintracciabili da parte delle imprese, man mano che saranno pubblicati, Inoltre, per ogni comunicato richiesto, le imprese saranno informate della possibilità di ottenere adeguati rapporti informativi (visure, bilanci, ecc.) sulla situazione delle aziende estere che hanno pubblicato i comunicati per una migliore conoscenza dei potenziali partner; - per il servizio Gare Internazionali: a) sarà organizzato un corso di formazione specifico della durata di 2/3 giornate, orientato sia alle imprese già partecipanti al progetto, sia ad altre imprese potenzialmente interessate a partecipare allo stesso; b) sarà implementata un’apposita piattaforma web che agevoli e memorizzi tutti gli scambi di informazioni (bandi di gara e relativi follow up aziendali) fra l’ufficio e le imprese partecipanti al servizio; c) saranno pubblicati periodicamente sul sito camerale, e sulla suddetta piattaforma, alcuni bandi di gara che possano interessare le imprese del territorio, al fine di avvicinarle alle possibilità offerte dal mercato degli appalti internazionale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Diffondere le informazioni tra le imprese tramite la pubblicazione sul sito web della Camera ed invio alle imprese attraverso la news letter di almeno 1.500 comunicati commerciali e di richiesta cooperazione della Commissione UE; diffondere la conoscenza delle opportunità offerte dalla cooperazione internazionale tramite l’invio settimanale alle imprese di bandi di gara di loro interesse; agevolare e memorizzare tutti gli scambi di informazioni (bandi di gara e relativi follow up aziendali) fra l’ufficio e le imprese partecipanti al servizi tramite una piattaforma web; pubblicare estratti di gare internazionali tramite apertura di un apposito spazio sul sito della Camera dedicato, incrementando le imprese che usufruiscono del servizio gare internazionali. Relazione previsionale e programmatica 2013 59 QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi:€ 198.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 245.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 60 5.5. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, anche in un’ottica di marketing territoriale QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Favorire la riqualificazione delle strutture ricettive (con particolare riguardo al segmento alberghi, agriturismi ricettivi, B&B e country house) del territorio provinciale attraverso la diffusione di standard di qualità elevati mediante l’incremento delle strutture ricettive certificate con il Marchio di Qualità ISNART Regione Marche; 2. Migliorare al percezione della città di Ancona, del suo territorio e dell’accoglienza turistica da parte del target specifico del turismo croceristico in transito. AREA ORGANIZZATIVA Area sviluppo economico - Area anagrafe economica VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Grazie all’attività svolta, soprattutto in questi ultimi anni, la percezione del ruolo dell’ente camerale nel sistema pubblico della promozione e della valorizzazione del territorio si è fortemente potenziata; tanto che oggi, anche alla luce dell’attuale situazione di incertezza e di sostanziale stallo dell’amministrazione provinciale, la Camera appare sempre più riferimento imprescindibile per il coordinamento delle politiche in tale ambito, in grado di dialogare e di sviluppare sinergie con tutti i principali stakeholder in campo. Da questo punto di vista, peraltro, appare sempre più matura la consapevolezza da parte di tutti i soggetti (primo fra tutti, il soggetto regolare e programmatore; ovvero la Regione Marche) che la valorizzazione e promozione del territorio è oggi il risultato di un mix “indistricabile” di risorse e politiche in cui stanno insieme turismo, valori ambientali, enogastronomia, produzioni tipiche e tradizionali, artigianato di qualità, centri storici di pregio, patrimonio artistico e iniziative e manifestazioni culturali di largo richiamo; un sistema complesso, quindi, cui bisogna saper guardare con un approccio integrato mirando, per di più, a un dialogo crescente con le politiche di internazionalizzazione. Pertanto la Camera, quale soggetto rappresentativo degli interessi delle diverse categorie produttive e titolare di una pluralità di competenze negli ambiti sopra citati, appare come un soggetto naturalmente vocato a svolgere un ruolo cruciale che potrà essere ulteriormente rafforzato da un più ampio riconoscimento da parte della Regione Marche (così come in parte sta già avvenendo). In ambito squisitamente turistico, il ruolo del sistema camerale relativamente allo sviluppo di un sistema pubblico di certificazione della qualità delle strutture ricettive e delle attività di Osservatorio Regionale appare ormai come “istituzionalizzato” : il Marchio di Qualità ISNART promosso dal sistema camerale, ha ottenuto già dal 2009 un importante riconoscimento dalla Regione che, attraverso un apposito protocollo d’intesa con l’Unione Regionale, lo ha assunto come riferimento per il riconoscimento di un analogo marchio regionale. Così come le attività di analisi e studio del turismo già avviate negli scorsi anni, sono state integrate nell’attività istituzionale svolta per legge dall’Osservatorio Regionale. In tal modo, le Camere di Commercio, sono diventate ufficialmente parte dell’articolazione dei servizi regionali sul turismo (il numero delle strutture ricettive certificate della provincia di Ancona, alla luce delle candidature già pervenute nel 2012 e ad ancora in fase di istruttoria, dovrebbe crescere ancora in maniera significativa). Relazione previsionale e programmatica 2013 61 Per quanto riguarda, la partecipazione dell’ente al sistema dell’accoglienza e dell’offerta turistica locale, si ricorda che la Camera di Commercio di Ancona, unica tra gli enti camerali della regione, ha aderito al Sistema Turistico della Marca Anconetana, ritenendo di poter contribuire ad un processo di riqualificazione e di razionalizzazione degli interventi e delle iniziative di accoglienza e valorizzazione turistica. In questo contesto, le azioni sin qui intraprese in collaborazione con il STL vedono ora una battuta d’arresto a seguito della già ricordata situazione della Provincia di Ancona, che indirettamente ha finito per investire anche il sistema turistico; occorre a tale riguardo una rivisitazione critica del ruolo e delle funzioni degli STL - che dovrà vedere la Camera di Commercio necessariamente protagonista - anche alla luce di nuovi indirizzi regionali ancora non formalizzati (che al momento sembrano, però, orientati verso una riorganizzazione su scale regionale dei servizi di accoglienza e degli IAT il che, in definitiva, finirebbe per mettere in discussione l’esistenza stessi dei Sistemi Turistici). Sempre sul piano dell’organizzazione dell’offerta turistica e dell’accoglienza vi è poi, da anni, l’attività direttamente posta in essere dall’ente camerale relativa al progetto Welcome to Ancona, volto al coordinamento – sempre in una logica di network - delle iniziative di promozione e di accoglienza turistica poste in essere dai diversi soggetti pubblici e privati in occasione dell’approdo ad Ancona, nel periodo estivo, delle navi della Costa Crociere, della MSC e di altre compagnie minori. Nel 2012, l’ente camerale ha, come di consueto, curato direttamente l’accoglienza dei turisti presso il terminal crociere garantendo la promozione dei diversi attori del sistema provinciale dell’accoglienza e coordinato le iniziative di accoglienza poste in essere soprattutto a livello cittadino. Tale ruolo sarà necessariamente confermato anche nel 2013 anche se appare necessario una revisione delle modalità organizzative che dovranno sempre puntare alla messa a regime del progetto mediante una progressiva responsabilizzazione delle strutture comunali ordinariamente addette alle attività di promozione e accoglienza turistica (con conseguente riduzione degli oneri per l’ente camerale). Agli interventi nel settore del turismo sono strettamente connessi quelli nell’ambito del marketing territoriale. In questo ambito va inquadrata la collaborazione ormai sistematica con i Comuni e/o con altri organismi pubblici o pubblico/privati per la realizzazione di manifestazioni promozionali locali volte alla valorizzazione di produzioni tradizionali e tipiche o di carattere culturale, sportivo, ecc che per dimensioni, prestigio, partecipazione del pubblico siano tali da determinare effetti significativo sull’economia del territorio provinciale (o su parti rilevanti di esso). Nel corso del 2012, al tradizione programma di manifestazioni volte alla valorizzazione del territorio e delle sue produzioni, si sono aggiunti alcuni eventi/iniziative a carattere più specificamente culturale che hanno fornito buoni riscontri in termini di movimentazione di presenze sul territorio e di creazione di indotto economico, tanto da far pensare per l’anno 2013 ad un rafforzamento dell’impegno su questo fronte nell’ottica di una maggiore utilizzazione degli eventi a carattere culturale quale leva di sviluppo economico. Infine, grazie al Fondo Perequativo sarà possibile avviare nel 2013 una nuova progettualità sperimentale che mira a fare della tradizione enogastronomia e dei prodotti agroalimentari locali una leva strategica per lo sviluppo di nuovi mercati internazionali, utilizzando come chiave d’accesso la rete dei ristoranti aderenti all’Ospitalità Italiana all’estero, con la collaborazione di ISNART e dell’Azienda Speciale Marchet. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Valorizzazione dell’offerta turistica territoriale: SPOT – Sportello Turismo Partendo dalla considerazione che le condizioni naturali favorevoli all'attrattiva turistica non siano sufficienti a produrre un'ospitalità che risponda efficientemente alle molteplici esigenze dei turisti / fruitori del territorio, con il progetto “Promozione di una filiera dell'accoglienza turistica di qualità” si intende creare un sistema di offerta ricettiva di qualità coordinato ed integrato da alcuni servizi specifici creati appositamente per l'ospite e per le strutture ricettive, strutturando anche servizi camerali già esistenti come il Servizio a Tutela del Consumatore ed il Servizio di Mediazione e specializzandoli nel settore del turismo; tale sistema tende così ad offrire una risposta completa alle esigenze dell'utenza creando un’offerta a tutto campo. Relazione previsionale e programmatica 2013 62 Si intende creare quindi un sistema integrato di qualità che renda più fruibile il territorio da parte dell'utilizzatore finale, basato su una nuova imprenditorialità turistica che punta sull'offerta di un complesso di servizi che semplifichino la vacanza, come strutture ricettive per famiglie con bambini, per escursionisti, cicloturisti, ippoturisti, con offerta di sport verdi quali escursionismo, trekking, mountain bike e organizzazione di visite personalizzate, studiate appositamente per diverse tipologie di turisti, strutture che offrono servizi per disabili, anziani, per il turismo scolastico e per quello spirituale e religioso, grazie al coinvolgimento degli operatori del settore e delle imprese certificate attraverso il Marchio di Qualità Ospitalità Italiana. Una parte rilevante del progetto è volta alla promozione e diffusione sul territorio provinciale di un marchio che contraddistingue le strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) che rispondono e garantiscono determinati requisiti o standard di qualità. Partner: Regione Marche, Provincia di Ancona, Sistema Turistico Locale. Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere il territorio e le sue produzioni di qualità; favorire la riqualificazione delle strutture ricettive del territorio provinciale, attraverso la diffusione di standard di qualità elevati e la certificazione delle strutture che rispondono a determinati requisiti qualitativi. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Sviluppo dell’accoglienza turistica attraverso il progetto Welcome to Ancona Il progetto nella sua complessa articolazione costituisce un’importante operazione di marketing territoriale curata dalla Camera di Commercio di Ancona, attraverso la quale si intende approntare un adeguato piano di accoglienza dedicato ai croceristi e in generale ai turisti in transito nel porto dorico nel periodo maggio – novembre 2013. La Camera di Commercio, in qualità di soggetto capofila, collabora con una pluralità di soggetti istituzionali quali, ad esempio, il Comune di Ancona, la Provincia di Ancona, il Sistema Turistico Locale, l’Associazione Riviera del Conero e le Associazioni degli operatori del turismo. In particolare la Camera di Commercio coordinerà le diverse attività tra le quali: servizio di bus navetta porto – centro città, allestimento Terminal Crociere, gestione Infopoint, coordinamento iniziative culturali di intrattenimento organizzate nel centro cittadino, gestione sito web www.welcometoancona.it, redazione di report periodici per la stampa e cura dei rapporti con la stampa e media locali, redazione di un report statistico conclusivo della stagione croceristica. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Predisporre un adeguato piano di accoglienza per i croceristi e fruitori del porto dorico; presentare un’immagine coordinata e qualificata della città e del suo Hinterland attraverso il coordinamento delle informazioni inerente orari dei Musei, chiese, attività culturali e di intrattenimento organizzate ad Ancona; migliorare la cultura dell’accoglienza turistica. Relazione previsionale e programmatica 2013 63 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Promozione dei prodotti e della cultura enogastronomica italiana nel mondo – Progetto Ospitalità Italiana in Tour La Camera di Commercio intende promuovere e favorire la commercializzazione dei prodotti e della cultura enogastronomica italiana e più in generale del nostro territorio all’estero, a beneficio sia del settore agroalimentare, in termini di una migliore promozione e commercializzazione estera delle produzioni italiane, sia del settore turistico, in termini di qualità, maggiore competitività e diversificazione dell'offerta. Obiettivo specifico dell'ente camerale, da realizzare in collaborazione con la propria Azienda Speciale per l'Internazionalizzazione – Marchet, è quello di promuovere l'accesso dei produttori locali di eccellenze enogastronomiche ai canali di promozione e di commercializzazione offerti dal circuito dei ristoranti italiani nel mondo nei territori-target, cioè quelli presidiati dalle Camere di Commercio Italiane all’estero riconosciute. Nello specifico verranno realizzate serate di degustazione a cui partecipano pubblico, giornalisti, buyers, rappresentanti della grande distribuzione e personaggi influenti, allo scopo di promuovere le eccellenze del territorio. Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Valorizzare i prodotti tipici e le aziende produttrici locali a beneficio dell’intero territorio coinvolto, sia in termini di ritorno di immagine, che di potenziale incremento di visitatori internazionali; promuovere la rete certificata dei ristoranti italiani nel mondo. PROGRAMMA OPERATIVO 4 Collaborazioni con enti e istituzioni locali per la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni La Camera di Commercio collabora, anche nelle forme della compartecipazione finanziaria, alla realizzazione di iniziative e progetti di carattere promozionale promossi da altri enti ed istituzioni locali che, per tipologia/dimensione/sfera d’interesse, sono in grado di determinare significative ricadute sullo sviluppo socio – economico e sulla valorizzazione del territorio (o di parti rilevanti di esso), in coerenza con le finalità istituzionali e le priorità strategiche dell’ente. Al fine di sostenere e valorizzare le varie realtà economiche del territorio provinciale, la Camera di commercio di Ancona, nel corso del 2013, sosterrà, tra le altre, le seguenti iniziative: 38° edizione del Festival internazionale della Fisa rmonica; Incoming di operatori stranieri delegato a Marchet nell’ambito del Festival int.le della Fisarmonica; 36° Mostra nazionale dell’Antiquariato di Ostra; Prima edizione della Fiera Blue Marche ad Ancona ed in altre località del territorio costiero marchigiano; Festival del Gelato artigianale di Agugliano; Campionato Mondiale ORC di vela d’altura (Marina Dorica); Tipicità a Fermo; Pane Nostrum a Senigallia; la celebrazione del 2400centenario della fondazione della città di Ancona; eventuali altre azioni da definire. Verranno inoltre realizzate azioni per la valorizzazione e la tutela delle produzioni vitivinicole locali in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Stimolare la capacità attrattiva del territorio provinciale, favorendo flussi turistici e di visitatori/fruitori; potenziare i principali eventi del territorio promossi da enti e istituzioni locali, secondo una logica di sistema; Relazione previsionale e programmatica 2013 64 promuovere e valorizzare le produzioni locali di qualità tra i “residenti” del territorio, secondo un’ottica di filiera corta, favorendo l’incontro tra produttori d’eccellenze e consumatori. PROGRAMMA OPERATIVO 5 Collaborazioni con enti e istituzioni locali per il sostegno di iniziative culturali La valorizzazione del territorio provinciale può essere realizzata anche attraverso il sostegno e/o la compartecipazione finanziaria ad eventi, manifestazioni ed iniziative di carattere culturale che promuovono e sostengono la molteplice e unica identità culturale locale e al tempo stesso producono sviluppo. Ciò avverrà principalmente attraverso varie forme di partecipazione alla realizzazione di iniziative e progetti di carattere culturale promossi da altri enti ed istituzioni locali che, nella loro sfera di competenza, si occupano di turismo e cultura. In un momento di crisi come quello attuale, infatti, la cultura può ben rappresentare uno dei motori trainanti dello sviluppo economico ed un elemento strategico per l’economia del territorio poiché in grado di attrarre flussi di turisti e visitatori qualificati, un vero e proprio turismo culturale, e di creare un indotto per l’economia locale. Nel corso del 2013 la Camera di Commercio di Ancona intende sostenere, tra le altre, le seguenti iniziative culturali: Poiesis a Fabriano; Cantar Lontano Festival a Ancona; Festival Adriatico Mediterraneo e Festa del Mare in Ancona; Demanio Marittimo a Marzocca di Senigallia; eventuali altre azioni in favore della cultura ancora da definire. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Potenziare i principali eventi culturali del territorio promossi da enti e istituzioni locali; valorizzare l’identità culturale del territorio provinciale; stimolare l’economia del territorio anche attraverso la leva economica della cultura. PROGRAMMA OPERATIVO 6 Premio fedeltà al lavoro e progresso economico e Premio Loggia dei mercanti L’assegnazione del Premio fedeltà al lavoro e progresso economico consiste nell’assegnazione di un riconoscimento ai lavoratori e agli imprenditori della provincia di Ancona nei diversi settori economici (commercio, agricoltura, artigianato, industria), che abbiano presentato domanda di partecipazione al concorso bandito per l’assegnazione del premio e ne siano risultati meritevoli. La premiazione viene effettuata in occasione di una cerimonia ad hoc organizzato dall’Ente presso la Loggia dei Mercanti, alla presenza delle più alte autorità della provincia e di testimonial provenienti dal nostro territorio. Durante lo stesso evento vengono altresì assegnati dei riconoscimenti alle imprese con oltre 70 anni di attività. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incentivare le attività economiche e premiare l’impegno dei lavoratori e degli imprenditori della provincia di Ancona. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 72.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 405.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 65 5.6. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, nel settore dei metalli preziosi, anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda speciale R.P.Q QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Incrementare le imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il servizio di certificazione aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ.; 2. Mantenere l'accreditamento “ACCREDIA” ed adeguare la struttura e la strumentazione del laboratorio per poter operare all'apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna; 3. Operare come struttura addetta alle verifiche per la tracciabilità delle imprese del comparto moda. AREA ORGANIZZATIVA Azienda speciale R.P.Q. VALUTAZIONE DEL DIRETTORE E DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Le azioni volte all’incremento del numero di imprese del settore orafo-argentiero che si avvalgono della certificazione aggiuntiva sono state messe in atto anche con qualche risultato positivo. Peraltro, la crisi del settore è sempre più grave e sta facendo sì che, se da un lato si è certificata una nuova azienda, dall’altro una è fallita, due sono in liquidazione e in concordato preventivo e una quarta ha cambiato la tipologia di produzione rinunciando alla certificazione. Inoltre, le aziende contattate potenzialmente certificabili, pur manifestando interesse all’attività di certificazione aggiuntiva di RPQ, hanno evidenziato che i problemi economici contingenti non consentono loro di destinare risorse alla certificazione. Si evidenzia, pertanto, la necessità di rivedere realisticamente il target dell’obiettivo strategico relativo all’incremento del numero totale delle imprese certificate perché alla luce della situazione contingente sopra descritta è impossibile o estremamente improbabile che possa essere raggiunto. È da sottolineare anche che, dal 2011, si è verificato il problema legato a prodotti di nuova generazione con scarsa presenza di metallo prezioso e a bassissimo costo, che ha creato una parziale modifica delle tipologie produttive del settore nelle zone di Ancona e Macerata. Si sta verificando la situazione che, sia in conseguenza del calo generalizzato di produzione e del venir meno di tre aziende certificate sia dell’immissione sul mercato di tali prodotti, sta diminuendo la produzione degli oggetti in bilaminato a favore di tali prodotti. La conseguenza ulteriore è stata una consistente diminuzione delle vendite da parte delle imprese certificate per il bilaminato ed una minore vendita conseguente di bollini alle aziende certificate nel 2012. Sembra, peraltro, che, da informazioni assunte dalle aziende certificate, ci sia una leggera ripresa del bilaminato. Proprio la presenza di RPQ sta consentendo di fare chiarezza sul prodotto. Varie imprese che stanno producendo la nuova tipologia di prodotto, stanno richiedendo un elevato numero di analisi chimiche al fine di verificare che il prodotto stesso rientri nei parametri di legge o portano ad analizzare nuovi materiali sperimentali, sempre a basso contenuto di metallo prezioso. Sono state messe in atto tutte le azioni necessarie per il mantenimento dell’accreditamento ACCREDIA del Laboratorio, e, nonostante le difficoltà legate alla modifica di organigramma che per un periodo ha Relazione previsionale e programmatica 2013 66 comportato la sospensione necessaria dell’accreditamento, non vi sono state poi difficoltà a vederlo riconfermato. Tale azione dovrà proseguire anche nel 2013 e nel 2014 per le verifiche annuali. Sono state altresì messe in atto tutte le azioni fattibili nel 2012 necessarie per l’adeguamento della struttura e del laboratorio, dopo aver ottenuto nel 2011 il riconoscimento del Laboratorio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico ai fini dell’adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna nonché la valutazione positiva della Commissione Ispettiva della Convenzione di Vienna. Entro novembre 2012, saranno completate le procedure degli accordi internazionali quasi certamente con esito positivo, nonostante l’opposizione della Repubblica Ceca, e sarà quindi possibile completare l’acquisizione delle dotazioni strumentali del Laboratorio con l’acquisto della punzonatrice e la formazione del personale per avviare l’attività di apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione nel 2013. Allo stato attuale, è evidente che le prime entrate per RPQ derivanti dall’apposizione del “marchio comune di controllo” non si avranno prima della primavera 2013. Per la valorizzazione e diffusione dei marchi di qualità rilasciati dall’Azienda Speciale e dei servizi erogati, nel 2012 si è provveduto a pubblicizzarli alle aziende marchigiane del settore, evidenziando i vantaggi della certificazione sia a livello commerciale immediato sia in vista dell’entrata dell’Italia nella Convenzione di Vienna. È stato anche pubblicizzato il nuovo servizio di analisi non distruttive con un discreto riscontro. Sempre allo scopo di pubblicizzare e valorizzare i marchi di qualità di RPQ e di ampliare il numero delle imprese certificate, è stata effettuata la partecipazione istituzionale alle edizioni MACEF di Gennaio 2012 e di Settembre 2012, con spazi e stand messi a disposizione gratuitamente dalla Fiera di Milano. In merito all’obiettivo strategico relativo all’indice di autonomia finanziaria, nel 2012 dovrebbe essere migliore rispetto agli anni precedenti in quanto non sono stati richiesti contributi aggiuntivi alle due Camere di Commercio e, conseguentemente il rapporto ricavi propri/ ricavi ordinari dovrebbe essere superiore. È possibile che nel 2013 si presenti la necessità di effettuare acquisti di strumentazioni per l’ulteriore adeguamento del Laboratorio alla Convenzione di Vienna, ma è possibile che l’investimento possa essere realizzato con le attuali risorse dell’Azienda. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Incremento/mantenimento del numero delle imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il servizio di certificazione aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ Nel 2013 si dovrà continuare a porre in essere azioni per incrementare o, quantomeno, mantenere il numero delle imprese certificate, fatto non certo facile con la crisi economica del settore argentiero in atto. Peraltro, tenuto conto della ormai quasi certa entrata dell’Italia nella Convenzione di Vienna, tali azioni dovranno evidenziare che la certificazione, in particolare dei prodotti in oro o in argento-lastra, potrà facilitare e semplificare la procedura dell’apposizione del “marchio comune di controllo”, che per le aziende non certificate richiederà comunque un’analisi più approfondita non essendo già sottoposte ai controlli periodici. Altra azione da porre in essere per incrementare il numero delle analisi, sarà anche quello di pubblicizzare ulteriormente la possibilità di fare analisi “non distruttive”, utilizzando la strumentazione di nuova acquisizione. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Valorizzare le potenzialità commerciali delle imprese produttrici con il riconoscimento di una qualità certificata; contribuire alla Regolazione del mercato e alla tutela dei consumatori. Relazione previsionale e programmatica 2013 67 PROGRAMMA OPERATIVO 2 Mantenimento dell'accreditamento “ACCREDIA” e completamento dell’adeguamento della struttura e della strumentazione del laboratorio per il “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna L’accreditamento ACCREDIA, la cui validità è stata confermata fino ad ottobre 2013, ma con controlli annuali, oltre ad attestare la competenza del Laboratorio ad effettuare specifiche prove, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”, assicura che i risultati delle prove siano accettati con fiducia sia in Italia sia all’estero. ACCREDIA – Ente Italiano di Accreditamento – nato dalla fusione di SINAL e SINCERT come Associazione senza scopo di lucro, è l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento. Con ACCREDIA l'Italia si è adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, che dal 1 gennaio 2010 è applicato per l'accreditamento e la vigilanza del mercato in tutti i Paesi UE. Ogni Paese europeo ha il suo Ente di accreditamento. L'Ente Nazionale è responsabile per l'accreditamento in conformità agli standard internazionali della serie ISO 17000 e alle guide e alla serie armonizzata delle norme europee EN 45000. ACCREDIA valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni. La qualità certificata del Laboratorio ha fatto sì che il Laboratorio stesso ottenesse dal Ministero dello Sviluppo Economico il riconoscimento ai fini dell’entrata dell’Italia nella Convenzione di Vienna e, che anche il “Gruppo Ispettivo” della Convenzione di Vienna riconoscesse il Laboratorio idoneo ad operare secondo i canoni della Convenzione. Entro gli inizi del 2013, una volta completate le procedure degli accordi internazionali, sarà possibile completare l’acquisizione delle dotazioni strumentali del Laboratorio con l’acquisto della punzonatrice e la formazione del personale ed avviare l’attività di apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna. È anche da prevedere la partecipazione del Responsabile Tecnico del Laboratorio ai due meeting annuali dei Responsabili dei Laboratori, come previsto dalla Convenzione di Vienna e come comunicato dal Ministero dello Sviluppo Economico, indispensabile soprattutto nelle fasi di avvio dell’attività. È presumibile che le prime entrate per RPQ derivanti dall’apposizione del “marchio comune di controllo” non si avranno sino alla primavera del 2013. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Mantenere l’accreditamento ; garantire che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, prodotto e personale) che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità; garantire la sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi); avviare l’attività di apposizione del “marchio comune di controllo” da parte del Laboratorio; assicurare benefici alle imprese esportatrici di oggetti in metallo prezioso nei paesi della Convenzione di Vienna; ridurre i costi delle imprese esportatrici del settore nei mercati previsti nella Convenzione di Vienna. Relazione previsionale e programmatica 2013 68 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Operare come struttura addetta alle verifiche per la tracciabilità delle imprese del comparto moda Nell’ambito delle attività legate alla regolazione del mercato, RPQ potrà operare come struttura ispettiva per le verifiche della tracciabilità del comparto moda, al quale si è aggiunto ora anche il comparto metalli preziosi. Considerando che nella Regione Marche sono presenti numerose aziende di ambedue i settori, RPQ ha già siglato nel 2012 la convenzione con Unionfiliere che rilascia la certificazione di tracciabilità per operare per suo conto per le verifiche presso le aziende locali. Nel 2013, oltre ad effettuare verifiche di controllo per i rinnovi di certificazione per le aziende già certificate, potranno essere contattate nuove aziende da certificare sia del comparto moda che del comparto metalli preziosi, creando una sinergia con Unionfiliere nel raggiungimento del risultato. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Garantire la tracciabilità dei prodotti e del “Made In”; offrire alle imprese un servizio più immediato; incrementare le entrate dell’azienda per servizi propri. QUADRO FINANZIARIO Risorse destinate: € 70.000 (contributo all’azienda speciale R.P.Q.) Relazione previsionale e programmatica 2013 69 5.7. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del settore agroalimentare QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sostenere le produzioni enogastronomiche tradizionali di qualità, valorizzare il territorio e le sue eccellenze, ricercare possibili alternative colturali per una differenziazione e nuova offerta del territorio anche a garanzia di redditività; 2. Formare gli imprenditori agricoli ed ittici al fine di migliorarne la capacità imprenditoriale nella gestione dell’azienda ed attuare un più razionale utilizzo delle risorse per tutelare e promuovere il territorio quale valore strettamente connesso all’attività agricola. AREA ORGANIZZATIVA Azienda speciale Marchet VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO I dati del primo semestre 2012 evidenziano che le azioni intraprese dall’ASPeA, in linea con il passato, si sono dimostrate efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo di valorizzare il territorio, sostenere le produzioni tipiche e formare gli imprenditori agricoli nelle materie d’interesse. L’azione di promozione dei nostri prodotti agroalimentari è strettamente connessa alla promozione del territorio di produzione e di conseguenza l’attenzione rivolta non si limita ad un singolo settore, ma ne coinvolge pienamente altri, come il settore turistico, con la conseguenza di legare ad ogni singolo prodotto le caratteristiche, la storia, la cultura e le potenzialità del territorio. Con questo spirito l’organizzazione del concorso “Selezione vini da Pesce”, rivolto alla valorizzazione e promozione delle nostre produzioni enologiche, ha quest’anno colto l’esigenza di aprire il confronto alle produzioni di altri Paesi affinché l’interesse per il prodotto vino, sia dei produttori che della stampa e di conseguenza dei consumatori, potesse allargarsi ad una platea internazionale, offrendo contemporaneamente una ampia visione del nostro territorio. L’intento di valorizzare il territorio e di quanto esso può produrre si è tradotto nello studio di alcune specie di piante ritenute rappresentative (il carciofo di Jesi ed alcune piante spontanee) che possono avere una valenza sia dal punto di vista agronomico, che a livello di applicazioni farmaceutiche/cosmetiche e di conseguenza economica. Un aspetto di rilievo che è stato considerato per valorizzare le produzioni agricole locali è il fondamentale ruolo che queste rivestono nella cura e nell’aspetto e per il benessere della persona. Si è voluto mostrare ciò che il mondo agricolo può offrire per il benessere da molteplici punti di vista, dall’enogastronomia, all’offerta agrituristica, dall’olio extravergine alle fibre e tinte naturali per la realizzazioni di tessuti. Dalla valutazione di produzioni colturali, anche alternative e potenzialmente creatrici di reddito, si è compreso come l’agricoltura locale possa divenire il perno attorno al quale si possono ritrovare tutti i settori produttivi per un’offerta del territorio basata sulla qualità. Anche l’attività formativa tesa a formare gli imprenditori agricoli ed ittici al fine di migliorarne la capacità innovativa ed imprenditoriale ed offrire alternative colturali, promovendo mestieri che possano offrire reddito per chi li svolge e coprire le esigenze della domanda, ha ottenuto l’interesse degli imprenditori che hanno Relazione previsionale e programmatica 2013 70 partecipato con risultato alle attività svolte. Così come i corsi di potatura hanno risposto alla necessità dei produttori di individuare localmente persone professionalmente preparate che possano assolvere questi “mestieri” che altrimenti tendono a perdersi. I momenti di formazione per imprenditori agricoli e per consumatori hanno permesso ad un ampio pubblico di avvicinarsi all’olio extravergine di oliva, di conoscerne la storia, i tipi di produzione e di comprenderne la qualità e la validità in abbinamento con i cibi e la determinazione del prezzo. E’ in corso la procedura di fusione per incorporazione dell’azienda speciale A.S.P.eA. in Marchet in applicazione del Piano di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dalla Giunta camerale con deliberazione n. 202 del 14/11/2011. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Valorizzazione del territorio e delle produzioni enogastronomiche locali di qualità Il nostro sistema produttivo agricolo si fonda su aziende di medie, piccole e piccolissime dimensioni, e sull’estrema differenziazione e varietà delle produzioni indissolubilmente legate al territorio che garantiscono al nostro cibo genuinità e salubrità. Il sostegno alla competitività del settore e la tutela della ruralità sono le direttrici per sviluppare e valorizzare le produzioni locali di qualità ed il territorio rurale con le proprie caratteristiche ambientali e paesaggistiche. Gli imprenditori agricoli necessitano di alcuni strumenti per qualificare le produzioni, diversificare le attività, garantire la tutela di alcuni prodotti, offrire le conoscenze necessarie per seguire lo sviluppo dell’agricoltura e contribuire in modo decisivo a tutelare e a diffondere il rispetto delle biodiversità. Sostenere le produzioni vuole anche dire diffondere tra i consumatori la cultura dell’uso stagionale e territoriale dei prodotti e dell’incommensurabile valore paesaggistico che il territorio acquisisce nel mantenimento delle colture. L’attività di promozione riguarderà i prodotti agricoli ed enogastronomici attraverso azioni ed attività ideate per la promozione sia in Italia che all’estero. In virtù dell’incorporazione dell’Azienda A.S.P.eA. in Marchet, quest’ultima si occuperà dell’organizzazione e promozione del concorso Selezione internazionale vini da pesce, considerando la tradizione enologica della regione Marche un valore da salvaguardare attraverso anche un confronto con i vini gli altri vini italiani e non solo. Inoltre l’Azienda Speciale si occuperà della promozione dei prodotti enogastronomici attraverso manifestazioni fieristiche ed esposizioni sia in Italia che all’estero. Pertanto l’Azienda Speciale si pone l’obiettivo di allargare il proprio raggio di azione per le manifestazioni fieristiche più importanti a livello mondiale dedicate all’agroalimentare e così anche di assicurare la partecipazione agli eventi più significativi a livello nazionali Si avrà particolare cura per la promozione del territorio attraverso la riscoperta di alimenti tipici, il coinvolgimento dei produttori e degli agriturismi, la valorizzazione dei vini. Inoltre per la promozione turistica e la valorizzazione del territorio agricolo, verrà aggiornato, da un punto di vista grafico e di contenuti, il sito www.agriturismi.ancona.it portale realizzato nel 2009 per far conoscere ai le offerte e le proposte degli agriturismi locali ai turisti stranieri. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere i prodotti locali sia in Italia sia all’estero; salvaguardare e promuovere le tradizioni enogastronomiche e l’utilizzo delle produzioni tipiche secondo la stagionalità; valorizzare e promuovere il paesaggio agrario quale luogo di produzione; promuovere il territorio e migliorare l’offerta del turismo rurale. Relazione previsionale e programmatica 2013 71 PROGRAMMA OPERATIVO 2 Formazione degli imprenditori agricoli ed ittici Altro ambito principale di attività concerne la formazione degli imprenditori agricoli ed ittici al fine di migliorarne la capacità imprenditoriale nella gestione aziendale ed attuare un più razionale utilizzo delle risorse per tutelare e promuovere il territorio quale valore strettamente connesso all’attività agricola. Per questo parte della programmazione è rivolta alla formazione in diversi ambiti per offrire conoscenze necessarie al miglioramento dell’azienda. L’attività sarà rivolta alla soddisfazione delle esigenze manifestate dagli imprenditori: verranno organizzati corsi che illustreranno gli aggiornamenti della normativa cogente, quelli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, le possibilità offerte dalla nuove norme nonché le nuove applicazioni informatiche utili all’impresa agricola o ittica. Nozioni teorico-pratiche consentiranno di riscoprire vecchi mestieri e di garantire una manodopera qualificata: molto sentita risulta essere la formazione sulla potatura delle piante e sull’attività di norcineria, poiché negli anni tali attività si sono pian piano perse, mentre il fabbisogno risulta crescente. L’Azienda Speciale Marchet garantirà anche in questo ambito la continuità con i corsi di formazione organizzati nel 2012 per gli operatori agricoli, integrando l’offerta formativa già svolta con continuità e professionalità in tematiche di interesse per il mondo imprenditoriale, sia rivolta agli occupati sia ai giovani in cerca di specializzazioni utili all’occupazione. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Migliorare la capacità imprenditoriali degli operatori agricoli ed ittici; offrire alternative produttive; offrire attività lavorative con vecchi mestieri; attuare un più razionale utilizzo delle risorse per tutelare e promuovere il territorio quale valore strettamente connesso all’attività agricola. QUADRO FINANZIARIO Risorse destinate: € 90.000 (contributo all’azienda speciale Marchet) Relazione previsionale e programmatica 2013 72 5.8. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare da interfaccia strategico del mondo del credito, aprendo un dialogo e un confronto continuativo con il sistema bancario, condividendo strategie ed azioni concrete di sostegno alle imprese e favorendo l’accesso al credito di queste ultime QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Favorire e migliorare l’accesso al credito da parte delle imprese della provincia incrementando l’ammontare degli affidamenti garantiti e il numero di imprese (del settore commercio, artigianato e industria) che ne usufruiscono. AREA ORGANIZZATIVA Area sviluppo economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Il mercato del credito locale, in linea con quanto succede a livello nazionale ed internazionale, continua a presentare una particolare criticità che si è nuovamente acutizzata a partire dalla fine del 2011 e per tutta la prima parte del 2012 per effetto della crisi del debito sovrano. Al momento la situazione sembra in corso di stabilizzazione, ma il problema dell’accesso al credito resta, comunque, una delle questioni principali per le nostre imprese, in tempo di crisi e di mancanza di fiducia. A tale riguardo, occorre pertanto rinnovare e consolidare gli interventi camerali destinati ad agevolare la concessioni di credito. E’ stato portato a compimento il processo di riforma del Regolamento per la Concessione dei contributi ai Consorzi Fidi operanti nel territorio provinciale, in un ottica di maggiore coerenza con i principi comunitari e le indicazione dell’anti-trust. La modifica del regolamento e la revisione anche della modulistica (che ha previsto, da un lato, la semplificazione amministrativa e, dall’altro, maggiori doveri di informazione per i Confidi beneficiari) consente ora un monitoraggio ancora più puntuale sull’attività dei Confidi e sullo stato del credito a livello locale. In prospettiva futura, alcune ulteriori razionalizzazioni dell’assetto regolamentare potrebbero essere ancora perseguite come, per esempio, il passaggio ad un fondo unico per i Confidi di tutti i settori. Un’ulteriore riflessione si impone sulle modalità con cui l’ente camerale potrebbe incoraggiare processi di razionalizzazione e di accorpamento dei Confidi (anche alla luce delle considerazione contenute nel documento congiunto Unioncamere – Assoconfidi del 2012). Alla luce di quanto sopra, occorre inoltre confermare anche per il 2013 la partecipazione al Fondo di Garanzia Regionale per le PMI che, d’altra parte, costituisce ormai uno strumento strutturale delle politica del credito a livello regionale largamente gradito ed utilizzato dalle PMI (indirizzo confermato anche dal recente documento congiunto di Confartigianato, CNA e Confcommercio dello scorso mese di luglio). Per quanto riguarda, infine, l’attività di promozione e diffusione di un’adeguata cultura finanziaria si sta puntando a far emergere con sempre maggiore forza questa tematica nelle attività camerali per la formazione di potenziali e/o giovani imprenditori e per la promozione dell’imprenditoria femminile. Le attività organizzate nel 2012 in questo ambito hanno ottenuto buoni riscontri da parte dell’utenza (e la richiesta di ulteriori approfondimenti) e vanno pertanto riprogrammate per il prossimo anno. Relazione previsionale e programmatica 2013 73 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Concessione dei contributi ai Consorzi Fidi dei Settori Industria, Commercio e Artigianato La Camera di Commercio sostiene e promuove lo sviluppo, l’innovazione e la competitività del sistema economico provinciale anconetano mediante la concessione di contributi ai Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi (cd. Confidi) - dei settori Artigianato, Commercio e Industria - che abbiano stipulato con Istituti di Credito convenzioni per affidamenti a favore di propri associati, con garanzia dei Consorzi e delle Cooperative stessi. I contributi concessi dalla Camera di Commercio sono diretti ad incrementare il “fondo rischi” indisponibili dei Confidi alimentato, in via ordinaria, dai contributi degli associati, dal ristorno parziale degli interessi corrisposti dagli associati agli Istituti di Credito e dalle altre entrate secondo le previsioni degli statuti dei singoli organismi. La concessione dei contributi è disciplinata dal Regolamento Camerale approvato con delibera Consiliare n.17 del 29/4/2011 che prevede interventi separati per ciascuno dei tre settori citati. Lo stanziamento disponibile per ogni settore viene ripartito tra i Confidi ammessi a contributo in relazione all’entità degli affidamenti garantiti e al numero degli associati che hanno usufruito della garanzia del Confidi. Risulta evidentemente auspicabile che nel prossimo triennio, anche grazie al supporto dell’ente Camerale ai fondi rischi dei Confidi, continui a crescere il numero delle PMI che usufruiscono di affidamenti garantiti dai Confidi e l’entità degli affidamenti medesimi. Tale risultato potrebbe, però, essere fortemente condizionato sia da fattori “esogeni” (ulteriori restrizione della disponibilità di credito da parte del sistema bancario) e da fattori “endogeni” (eventuale riduzione delle risorse destinate dalla Camera di Commercio ai Confidi). FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Agevolare l’accesso al credito delle PMI associate ai Confidi, mediante il loro rafforzamento patrimoniale; incrementare gli affidamenti garantiti dai Confidi, garantendo una maggiore offerta di credito; incrementare il numero di PMI associate ai Confidi che possono usufruire degli affidamenti garantiti. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Organizzazione di attività formative ed informative sul tema credito rivolte alle PMI e a potenziali imprenditori, anche in collaborazione con il Sistema Bancario Regionale La Camera di Commercio da tempo è impegnata, in collaborazione con il sistema delle associazioni di categoria e con il mondo bancario locale, nella promozione di una adeguata cultura finanziaria tra le PMI del territorio e di rapporti corretti tra il mondo dell’imprese e le banche. In tutte le attività formative organizzate nell’ambito dei servizi per la promozione dell’imprenditorialità, a favore di potenziali o giovani imprenditori, è previsto l’inserimento di moduli formativi dedicati al tema del credito, ai diversi strumenti di finanziamento e ai rapporti con le banche (anche alla luce della prossima entrata in vigore di Basilea 3). Nel 2013, si ipotizza di continuare tale attività formativa (almeno 2 giornate formative) che ha ottenuto buoni riscontri tra i partecipanti alle scorse edizioni. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Diffondere un’adeguata cultura finanziaria tra le PMI del territorio (giovani e/o aspiranti imprenditori); favorire lo sviluppo di corretti rapporti tra banche e imprese; incrementare il numero dei partecipanti alle attività formative ed informative sul tema del credito garantendo un’adeguata soddisfazione. Relazione previsionale e programmatica 2013 74 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Cofinanziamento del Fondo Regionale di Garanzia delle PMI A seguito della crisi internazionale che ha colpito gravemente anche il nostro territorio, la Camera di Commercio, sin dal 2009 ha partecipato alla costituzione di un Fondo di Solidarietà per le PMI (oggi Fondo di Garanzia) istituito dalla Regione Marche (D.G.R. 1577/2008 e successive modifiche con D.G.R. n. 305/2009 e D.G.R. n. 959/2011) come fondo di garanzia di secondo grado e misura straordinaria di sostegno per l’accesso al credito. In particolare, l’Ente camerale ha erogato nel 2009 un contributo straordinario di 450.000 euro e nel 2010 un ulteriore contributo di 400.000 euro (che si sono aggiunti agli interventi ordinariamente e annualmente erogati dall’ente ai confidi che operano a livello provinciale). Nel corso del 2011 (con D.G.R. n.959 del 2011) la Regione Marche ha proceduto alla trasformazione del “Fondo di Solidarietà per le PMI” in “Fondo di Garanzia delle Marche”, misura strutturale sistematicamente cofinanziata da enti camerali e amministrazioni provinciali la cui gestione è sempre affidata alla Società Regionale di Garanzia delle Marche (SRGM), e all’adozione di un nuovo Regolamento che disciplina il funzionamento del fondo. Sono stati, infatti, modificati anche i meccanismi di compartecipazione al Fondo per effetto dei quali la ripartizione del contributo regionale avviene annualmente, al 50% secondo il criterio della numerosità delle imprese e per il rimanente 50% in proporzione ai contributi destinati da ciascun ente cofinanziatore. A seguito della richiesta della Regione Marche, anche nel corso del 2012 la Camera di Ancona ha deliberato di contribuire al fondo nella misura di € 100.000,00 (il contributo non è stato, invece, necessario nel 2011 in quanto gli enti anconetani hanno potuto usufruire delle somme derivanti dai residui di gestione dell’ex Fondo di solidarietà). Anche per il 2013 si ipotizza di contribuire al fondo nella misura di € 100.000,00. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Agevolare l’accesso al credito delle PMI aderenti ai Confidi, mediante il sostegno di un sistema di garanzia di secondo grado pubblica e gratuita. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 100.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 75 5.9. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo della scuola, a sostegno della nuova imprenditorialità e della creazione di nuove professionalità, anche come risposta ai problemi occupazionali rispetto alla crisi QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sostenere le giovani imprese nella fase dello start-up attraverso un portafoglio completo di servizi (informazione, orientamento, formazione, incontri personalizzati, community e networking); 2. Diffondere la cultura d’impresa presso gli Istituti Scolastici del territorio con percorsi di alternanza scuola-lavoro; 3. Favorire l’inserimento dei laureati in economia mediante il progetto “Talenti” gestito in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche (Facoltà di Economia); 4. Promuovere e sostenere le imprese femminili. AREA ORGANIZZATIVA Area sviluppo economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO L’Ufficio Nuove Imprese ha continuato a svolgere per tutto il 2012 un ruolo sempre più percepito come strategico in risposta ai problemi occupazionali del territorio offrendo servizi integrati ai giovani, ai disoccupati ed alle donne, diffondendo la cultura d’impresa e promovendo la consapevolezza del mettersi in proprio. Il 2012 è stato l’anno del consolidamento delle attività e dei servizi con i quali il potenziale imprenditore viene accompagnato nello sviluppo della propria idea: sono stati svolti colloqui personalizzati dedicati ad una prima analisi dell’idea, azioni per lo sviluppo di competenze imprenditoriali, formazione mirata per la stesura del business plan, orientamenti di gruppo per la definizione del proprio progetto imprenditoriale, incontri a tema per affinare le competenze specifiche. Tutte le iniziative formative hanno ottenuto ottimi risultati ed elevata è stata la partecipazione. Le azioni descritte sono state ammesse al finanziamento del Fondo di perequazione 2010 – Accordo Mise Unioncamere, all’interno del progetto “Accompagnamento allo start-up d’impresa: servizi integrati per il territorio”, conclusosi nel mese di aprile e continueranno nel 2013 con un più importante progetto, all’interno del nuovo accordo Mise Unioncamere anno 2011, dedicato alle nuove imprese ed allo sviluppo del microcredito. In particolare, l’Ufficio ha predisposto un progetto innovativo e sperimentale di sostegno a coloro che tentano la strada del mettersi in proprio ma che risultano essere imprenditori “virtuosi”, ossia che investono nella formazione delle proprie competenze imprenditoriali e partecipano ai percorsi formativi dell’Ufficio Nuove Imprese. Sempre nell’ambito della promozione di nuove imprese, l’Ufficio avviato e portato a conclusione il Progetto “Start it up: nuove Imprese di cittadini stranieri”, iniziativa sperimentale su dieci Camere di Commercio Italiane, finanziata dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per favorire processi di integrazione di potenziali imprenditori extra-comunitari e migliorare le loro competenze imprenditoriali. Importante contributo è stato fornito dall’Ufficio Nuove Imprese nella valutazione di n. 112 piani d’impresa del progetto E-capital Relazione previsionale e programmatica 2013 76 2012, concorso che conferisce premi in denaro ed in formazione per lo sviluppo di business idea. Il concorso è promosso dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Camerino, l’Istao, la Regione Marche, la Carifano e Fondazione Marche e finanzia idee innovative nei settori altamente tecnologici. Per l’anno 2013 – anche grazie a nuovi finanziamento Unioncamere – MISE – si ipotizza di confermare e potenziare le suddette azioni di sostegno allo start – up d’impresa integrando la gamma di servizi offerta mediante la sperimentazione di un intervento diretto dell’ente camerale in abbattimento del tasso di interesse sostenuto dalla nuove imprese assistite per usufruire del cd. “Prestito d’Onore”. Sul fronte giovanile, sono state avviate nel mese di settembre, le attività di alternanza scuola lavoro condividendo un progetto innovativo nell’ambito dell’orientamento e dello sviluppo professionale dei giovani del territorio. Saranno realizzate giornate di formazione nei mesi di ottobre e novembre, rivolte sia agli alunni delle classi quarte di quattro Licei della provincia che ai rispettivi genitori, per offrire una maggiore consapevolezza sulle loro possibili scelte e prospettive occupazionali. Una sostanziale ristrutturazione delle modalità di intervento dell’ente camerale che, se sperimentato con successo, potrà essere riconfermato nel 2013. L’Ufficio ha continuato a svolgere l’attività amministrativa legata ai tirocini formativi attivati presso le aziende del territorio a fine 2011 e ne ha avviati dei nuovi, in collaborazione all’Azienda Speciale Marchet (Corso ISMM e Affiancamento all’internazionalizzazione). Sarà promosso entro fine anno il progetto “Talenti per la crescita”, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, per l’attivazione di borse di studio ai migliori laureati in economia che saranno inseriti nelle aziende del territorio, che abbiano un progetto di sviluppo aziendale. Il Comitato per l’imprenditoria femminile, a due anni dal suo insediamento, ha posto l’attenzione sul credito e sulla conciliazione dei tempi della vita privata con quelli professionali, concludendo il bando di concorso “Tempi di vita, tempi di lavoro” con al premiazione delle vincitrici durante una tavola rotonda sul tema: “Tempo e denaro: le esigenze delle donne che fanno impresa”. Nell’intento di promuovere l’innovazione e la tutela della proprietà intellettuale quali chiavi di svolta per stimolare uno sviluppo competitivo e di qualità, il Comitato ha promosso un nuovo bando di concorso “Impronta d’impresa innovativa 2012”, tutt’ora in essere, per il quale l’ufficio sta ricevendo le domande, e dedicato alle imprese femminili del territorio. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Sostegno allo start up d’impresa Mission dell’Ufficio Nuove Imprese è quella di incidere in maniera significativa sullo sviluppo locale attraverso il sostegno alle nuove iniziative imprenditoriali, stimolando una maggiore consapevolezza del fare impresa. Il nuovo modello di approccio consolidato nel territorio accompagna il futuro imprenditore nella fase di avvio, offrendo una gamma di servizi completo, dai colloqui di prima accoglienza ai seminari di orientamento, dalla formazione per la stesura del piano d’impresa alla community delle neo-imprese da poco costituite. Si conferma, pertanto, l’attivazione di quattro seminari di orientamento dedicati ai potenziali imprenditori e due corsi di formazione sulla stesura del piano d’impresa. Si ipotizza di realizzare dei seminari monografici approfondendo delle tematiche specifiche quali il credito ed i rapporti impresa- banca, il marketing come strumento di promozione della propria azienda, gli aspetti legali, la contrattualistica e eventuali altre tematiche ritenute interessanti per le imprese nella fase di avvio. Le attività ed i servizi sopra indicati sono stati inseriti nel progetto “I servizi intergrati per lo start up d’impresa e sviluppo del microcredito”, per il quale è stato chiesto il finanziamento ad Unioncamere nell’ambito dell’Accordo Mise Unioncamere 2011, in attesa di approvazione. Il progetto riprende ed innova i servizi attuali introducendo nuove azioni e nuove misure per le neo-imprese: in particolare, si tratta di stimolare e sostenere processi di job creation attraverso lo sviluppo del microcredito e si prevede di realizzare un programma di abbattimento dei tassi di interessi. In particolare si ipotizza di erogare un contributo in conto interessi ai nuovi imprenditori “virtuosi” che abbiano avviato la propria attività Relazione previsionale e programmatica 2013 77 grazie alla misura di finanziamento “Prestito d’onore Regionale” e che abbiano frequentato la formazione delle proprie competenze imprenditoriali proposta dell’Ufficio Nuove Imprese. Ulteriore elemento di innovazione inserito nel progetto sarà l’apertura di un nuovo servizio (rilevo/vendo) dedicato ad approfondimenti sulla rilevazione di attività esistenti per agevolare la trasmissione d’impresa tra le giovani generazioni e salvaguardare mestieri che altrimenti verrebbero persi. L’ufficio è altresì coinvolto all’interno del progetto “E-capital”, concorso che conferisce premi in denaro ed in formazione per lo sviluppo di business idea. Il concorso è promosso dall’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino, l’Istao, Regione Marche, Carifano e Fondazione Marche e finanzia idee innovative nei settori altamente tecnologici. Importante contributo viene dato nella valutazione dei piani d’impresa all’interno del Comitato tecnico Scientifico e in tutte le varie fasi del concorso. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere lo start up di nuove imprese; stimolare una maggiore consapevolezza del fare impresa; coinvolgere diverse categorie di soggetti (giovani, studenti inoccupati, disoccupati, donne, immigrati), accompagnati e guidati nella creazione di attività autonome e di impresa; diffondere una cultura di impresa orientata allo sviluppo sostenibile, all’innovazione continua e all’affermazione di nuove soggettività produttive; qualificare ed aggiornare competenze manageriali ed imprenditoriali, promuovere esperienze di rete, volte ad integrare le risorse pubbliche e private esistenti sul territorio, favorendo l’integrazione e lo sviluppo di attività congiunte; promuovere e sviluppare il microcredito quale strumento chiave per l’avvio di nuove imprese. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Giovani e Mondo del lavoro Da più di dieci hanno l’Ente promuove il raccordo scuola impresa attraverso i percorsi in alternanza scuola lavoro presso gli istituti superiori della provincia, al fine di agevolare la transizione dei giovani al mondo del lavoro, migliorandone la loro occupabilità. L’Ufficio proporrà anche per l’anno 2013 percorsi in alternanza ai sensi della legge 53/2000 nell’ambito dell’orientamento e delle scelte professionali per formare i giovani e far conoscere le modalità per muoversi in modo efficace nella ricerca di un impiego, partendo dalla definizione di un proprio obiettivo professionale ed offrendo anche una panoramica sull’autoimpiego e sull’autoimprenditorialità quale prospettiva lavorativa. Si ipotizzano quattro moduli formativi brevi, per studenti del quarto anno degli istituti tecnici (due giornate), seguiti da stage presso aziende, enti e strutture del territorio della durata minima di quattro settimane ed ulteriori quattro percorsi formativi presso le scuole liceali del territorio, con la partecipazione ed il coinvolgimento anche dei genitori. L’Ufficio continuerà la collaborazione con l’Azienda Speciale Marchet per ciò che concerne l’attivazione dei tirocini formativi del corso ISMM e dell’Affiancamento all’Internazionalizzazione. Continuerà per il secondo anno consecutivo la collaborazione con l’Università nell’ambito del progetto “Talenti per la crescita” volto a favorire l’inserimento dei migliori laureati dell’ateneo mediante l’attivazione di borse di studio nelle aziende del territorio che presenteranno un progetto aziendale di sviluppo. L’ufficio parteciperà, come di consueto, all’iniziativa “Campus World” per l’attivazione di tirocini formativi all’estero di giovani laureandi dell’Università Politecnica delle Marche. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Diffondere la cultura d’impresa tra i giovani del territorio; orientare i giovani al mondo del lavoro ed all’imprenditoria; Relazione previsionale e programmatica 2013 78 coinvolgere i genitori per renderli consapevoli delle scelte e delle possibilità lavorative dei figli; promuovere i tirocini di orientamento e di inserimento lavorativo presso aziende dedite all’internazionalizzazione; offrire ai giovani la possibilità di entrare in contatto diretto con le aziende del territorio; favorire esperienze di tirocinio formativo all’estero; sostenere ed aiutare i giovani talenti ad essere inseriti nelle realtà produttive del territorio provinciale. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Promozione dell’imprenditoria femminile Il Comitato per l’imprenditoria femminile promuoverà le attività di diffusione della cultura d’impresa al femminile, incentivando e sostenendo in particolare la nuova imprenditoria femminile. Si ipotizza inoltre di avviare un nuovo servizio a supporto delle imprese femminili in questo difficile momento economico, offrendo un check up aziendale gratuito, su ambiti economici e finanziari, in collaborazione con il Comitato pari opportunità istituito presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti. Sarà replicato inoltre il bando di concorso su una tematica ritenuta prioritaria per le imprese gestite da donne (innovazione o nuova imprenditoria), con l’assegnazione di premi in denaro. L’organismo parteciperà come di consueto alle attività del Tavolo imprenditoria femminile presso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio ed al Congresso delle Imprese Femminili e collaborerà alle iniziative proposte dalla Commissione Pari Opportunità Regionale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere la cultura d’impresa al femminile e stimolare la nascita di nuove imprese; sostenere lo sviluppo imprenditoriale femminile attraverso l’erogazione di premi in denaro; valorizzare e qualificare le imprese gestite da donne; formare le competenze imprenditoriali e manageriali femminili; promuovere l’innovazione e la tutela della proprietà intellettuale quali chiavi di svolta per uno sviluppo competitivo e di qualità; supportare le imprese femminili nella gestione aziendale per migliorare le performance imprenditoriali. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 32.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 242.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 79 5.10. OBIETTIVO STRATEGICO:Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese e del territorio attraverso il sostegno ai progetti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sostenere finanziariamente i progetti presentati dalle Associazioni di categoria a beneficio delle imprese del territorio; 2. Monitorare gli esiti dei progetti realizzati con particolare riferimento al numero di PMI coinvolte nelle diverse tipologie di iniziativa. AREA ORGANIZZATIVA Area sviluppo economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Nel corso del 2011 l’Ente camerale è stato impegnato in un lungo processo di razionalizzazione delle modalità di erogazione dei contributi alle associazioni di categoria, allo scopo di garantire una maggiore coerenza dei progetti finanziabili con le finalità istituzionali e le priorità strategiche dell’ente, una programmazione degli interventi più trasparente e un controllo più efficace sui risultati prodotti, in linea con quanto previsto dal Ciclo di gestione della performance introdotto dal D.L. 150/2009. Tali obiettivi sono stati raggiunti, da un lato con l’approvazione a fine 2011 del nuovo regolamento per la concessione dei contributi (con delibera del Consiglio n. 38 del 05/12/2011) applicato a partire dai nuovi progetti presentati nel 2012, dall’altro con la diffusione, già dallo scorso anno anche se diventati obbligatori dal 2012, di nuovi format per la presentazione e la rendicontazione dei progetti, che richiedono l’individuazione di obiettivi e di indicatori di risultato, coerenti con le metodologie di valutazione della performance adottata dalla Camera di Commercio. Ciò ha permesso, in sede di valutazione della documentazione consuntiva dei progetti approvati nel 2011 (i cui rendiconti potevano essere presentati fino a fine febbraio 2012) di elaborare, entro aprile 2012, la prima “Relazione sui contributi erogati alle Associazioni di Categoria e sull’impatto dei progetti cofinanziati dall’Ente camerale – anno 2011”, che, oltre a dar conto dell’ammontare complessivo dei contributi erogati distinti per settore economico di destinazione e per tipologia/natura dell’attività finanziata, illustra i progetti cofinanziati e il loro impatto sul sistema economico locale, anche attraverso il nuovo sistema di indicatori di risultato. L’obiettivo di disporre almeno di dati relativi al numero delle PMI coinvolte nelle attività progettuali realizzate dalla associazioni con il contributo dell’ente camerale è stato ampiamente raggiunto ed anzi l’analisi è stata integrata da ulteriori indicatori quali il numero di allievi coinvolti in attività di orientamento/sensibilizzazione, il numero di visitatori/grande pubblico e il numero di strumenti divulgativi realizzati in modo da tener conto della natura piuttosto eterogenea dei progetti finanziati e dei relativi risultati. Tali modalità gestionali saranno, pertanto, messe definitivamente a regime nell’anno 2013. La verifica puntuale dei risultati dei progetti delle associazioni dovrebbe nel lungo periodo consentire all’ente camerale Relazione previsionale e programmatica 2013 80 di indirizzare progressivamente le proprie risorse (e, conseguentemente, la progettualità delle associazioni) verso gli ambiti di attività più in grado di determinare ricadute concrete sul territorio. Ciò implica necessariamente una complessa attività di concertazione che miri alla condivisione con il sistema associativo delle priorità programmatiche. Altra direzione di lavoro auspicabile – che sarà incoraggiata con appositi fondi di bilancio – è la collaborazione tra le associazioni stesse, che possa giungere sino alla presentazione ed al sostengo di progetti congiunti e/o di filiera. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Concessione di contributi alle Associazioni di categoria per progetti di sviluppo locale ai sensi del Regolamento camerale (Istruttoria, selezione e controllo dei progetti) L’ente camerale inserisce annualmente nella propria Relazione Previsionale e Programmatica e nel Preventivo Economico un programma di interventi per lo sviluppo economico provinciale che si articola nell’attuazione diretta di iniziative promozionali ovvero nel sostegno finanziario di iniziative promozionali “indirette” svolte a cura di altri soggetti, coerenti con i contenuti della propria programmazione e finalizzate allo sviluppo economico del territorio provinciale. La concessione dei contributi avviene mediante l’adozione di provvedimenti da parte della Giunta Camerale sulla base dell’istruttoria condotta dal competente ufficio che verifica la rispondenza del progetto / iniziativa ai criteri di ammissibilità stabiliti dal Regolamento Camerale per la concessione dei contributi e alle priorità strategiche definite dall’Ente. I budget relativi verranno definiti tenendo conto della necessità di razionalizzare anche gli interventi promozionali e di favorire progetti integrati su tematiche strategiche che producano effetti positivi sulle imprese appartenenti ai settori economici prevalenti della provincia. L’ente camerale è responsabile di tutto l’iter amministrativo che comprende, oltre all’istruttoria della richiesta, il controllo della rendicontazione dei progetti e la liquidazione dei contributi sulla base delle spese rendicontate. A partire dal 1° gennaio 2013 sarà necessario adegu are le informazioni che vengono attualmente pubblicate sul sito internet dell’Ente relative ai contributi erogati, con le nuove disposizioni contenute nel cd. decreto “spending review” (ar. 18 D.L. 83 del 22/06/2012) che in tema di “amministrazione aperta” impone la pubblicazione di una serie dettagliata di informazioni relative alla concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e l'attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere gli interessi delle economie locali, indirettamente mediante i progetti e le iniziative promosse dalle Associazioni di categoria che – quali soggetti associativi intermedi espressione di sussidiarietà – agiscono nell’interesse generale delle PMI del territorio provinciale. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Monitoraggio dell’impatto dei progetti presentati dalle Associazioni di categoria sul territorio provinciale Come premesso, nel 2012 è stato avviato un monitoraggio, a carattere sperimentale, sull’impatto sul territorio provinciale dei progetti delle Associazioni di categoria realizzati con il cofinanziamento dell’ente camerale. Tale sistema si basa su obiettivi ed indicatori di risultato, coerenti con le metodologie di valutazione della Relazione previsionale e programmatica 2013 81 performance adottate dall’Ente, che le associazioni richiedenti devono segnalare sia in sede di richiesta del contributo che in sede di rendicontazione, attraverso la compilazione di un’apposita modulistica. Ciò ha consentito di produrre nel 2012 una prima relazione sui contributi erogati alle Associazioni di Categoria e sull’impatto dei progetti cofinanziati nel 2011. Tale monitoraggio dovrà divenire una costante che consenta all’ente di avere il pieno controllo sui risultati e sull’impatto dei risultati prodotti indirettamente dai propri contributi; pertanto si pensa di proseguire nell’impostare ed affinare un metodo di lavoro che consenta ogni anno di disporre di un report finale sui risultati raggiunti e, in prospettiva, di una serie storica di risultati, di cui dare conto in sede di relazione sulla performance. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Monitorare in maniera più puntuale gli impatti prodotti dai progetti realizzati dalle associazioni di categoria con il contributo dell’ente camerale, misurando, in particolare, il numero delle imprese coinvolte nelle suddette attività progettuali ed i benefici dalle stesse conseguiti. Di seguito si forniscono informazioni di dettaglio sui progetti presentati dalle Associazioni di Categoria suddivisi per settori. 5.10.1. Iniziative a favore dell’industria: Confindustria Ancona Titolo progetto Descrizione Orizzonte Organizzazione di eventi (incontri, visite aziendali, viaggi-studio) finalizzati a sensibilizzare le aziende sui temi della cultura Formazione e d’impresa, dei valori imprenditoriali e della gestione manageriale assistenza tecnica d’impresa, attraverso le due azioni Cultura d’impresa e Club della alle PMI Qualità. S.A.N. (Strumenti, Audit e Network) Evoluzione del progetto sperimentato nel precedente anno. Con azioni di benchmarking sui mercati esteri ed almeno un evento con esperti internazionali in tema di innovazione e R&D, l’iniziativa SAN si evolverà focalizzandosi sulla fase di networking, cercando di mettere in rete le PMI locali, tra loro e con altre realtà nazionali ed internazionali, per lo sviluppo di relazioni industriali. Innovazione Cicogna Progetto finalizzato ad avvicinare scuola e industria, per orientare al meglio le scelte scolastiche e professionali dei giovani, attraverso un dialogo costante tra insegnanti, studenti, genitori e istituzioni. Orientamento ed iniziative con il mondo del lavoro e dell’istruzione Discover Ancona Progetto di promozione territoriale e del sistema produttivo industriale locale volto ad assicurare visibilità internazionale ampia, diffusa e duratura al sistema economico-sociale della provincia attraverso l’accoglienza, per un viaggio-lavoro, di una delegazione selezionata di giornalisti internazionali delle principali testate europee e non. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Relazione previsionale e programmatica 2013 Oggetto 82 5.10.2. Iniziative a favore dell’artigianato CNA Titolo progetto Descrizione Oggetto Repertorio Imprese Eccellenti 2013 Il progetto, giunto alla sua sesta edizione, consiste nella elaborazione di dati di bilancio di oltre 70 imprese della provincia di Ancona e nella compilazione di un repertorio delle migliori performance aziendali per consentire alle imprese di potersi confrontare con i “migliori” del proprio settore e individuare eventuali percorsi di miglioramento. Altro obiettivo è dare visibilità alle imprese che innovano, investono, fanno ricerca o adottano buone prassi nell’organizzazione interna e delle risorse umane. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Crescita manageriale per neo-imprenditori Nell’ambito di un progetto più articolato, che nasce con l’intento di affiancare i nuovi imprenditori e di incoraggiare la nascita di nuove imprese, è stato individuato un percorso formativo indirizzato ai neo imprenditori, allo scopo di trasferire in modo efficace i concetti base dell’attività di management. L’attività di formazione verrà svolta in aula, attraverso lezioni con consulenti ed esperti, esercitazioni di gruppo e focus group. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Impresa Digitale 3 Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e l’uso delle nuove tecnologie (Internet Economy) nelle aziende Artigiane e nelle PMI della Provincia di Ancona tramite l’introduzione nelle stesse di procedure informatiche condivise (es. per la gestione semplice e completa della contabilità aziendale e per la gestione, tramite Web, della liquidità aziendale e del rapporto con le Banche) che valorizzano l’uso della PEC (Posta Elettronica Certificata) e della Firma Digitale, favoriscano l’utilizzo diffuso della Archiviazione Sostitutiva e dei servizi digitali in genere, fornendo alle imprese tutti gli strumenti necessari ad innovare il processo aziendale per creare nuove opportunità di business in tempo di crisi. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Innovazione Titolo progetto Descrizione Oggetto Orientarti: Orientamento scolastico e al fare impresa Attività di informazione, formazione ed orientamento per la scuola sulla realtà delle PMI e dell’artigianato e di sostegno alle neo imprese dalla nascita al consolidamento d’impresa. Orientamento ed iniziative con il mondo del lavoro e dell’istruzione Formazione per il management superiore Progetto finalizzato allo sviluppo delle competenze imprenditoriali per conseguire una maggiore competitività nel mercato globale e un solido monitoraggio dei parametri gestionali. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Rafforzamento commerciale PMI Il progetto prevede l’effettuazione di uno studio, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, per lo sviluppo di modelli di piani di marketing differenziati per le specifiche tipologie di impresa, sperimentando diversi modelli formativi e consulenziali che ne facilitino un’autonomia reale nella realizzazione di piani di marketing. Il progetto intende rispondere alle esigenze delle imprese artigiane che, a causa della Formazione e assistenza tecnica alle PMI Innovazione Confartigianato Relazione previsionale e programmatica 2013 83 contrazione dei consumi e della crisi complessiva di molte grandi aziende, devono fare uno sforzo, per molte assolutamente nuovo, nella direzione di una più forte capacità di commercializzazione autonoma dei loro prodotti /servizi. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Sistemi per l’impresa ecosostenibile Studi, analisi, formazione e informazione su corrette modalità di gestione aziendale, finalizzati alla prevenzione ed al miglioramento delle condizioni degli ambienti di lavoro e del rapporto impresa/ambiente. Expo Marche Iniziative di valorizzazione e commercializzazione dell’artigianato artistico presso diversi comuni del territorio provinciale. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Settore Trasporti Il progetto prevede processi di aggregazione di imprese per lo sviluppo dei trasporti e nuove normative sull’accesso alla professione e al mercato, nonché iniziative di formazione sulle normative inerenti la sicurezza stradale e sulla carta del conducente. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Choco Marche 12ª edizione Iniziativa finalizzata alla valorizzazione delle produzioni enogastronomiche e artigianali di qualità Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere 5.10.3. Iniziative a favore del commercio Confcommercio Titolo progetto Descrizione Oggetto TEMPOonWEB Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma operativa di alta innovazione tecnologica ed organizzativa e di assistenza tecnica alle imprese commerciali e di servizi, denominata “TEMPOonWEB”, basata sulla tecnologia web e sviluppata per agevolare la comunicazione e la gestione dei servizi, in particolare quelli relativi all’area sindacale e consulenza lavoro. La piattaforma operativa centralizzata impostata su una architettura distribuita che garantisce la ridondanza dei dati e la salvaguardia della operatività dei sistemi connessi – permette lo smistamento dei dati e la continua interazione con l’associazione di rappresentanza. Innovazione Rinnova il business, rinnovando l’immagine Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un intervento formativo, con moduli specifici, per affrontare fattori determinanti per il settore del commercio che hanno natura variabile, come strategie, approccio con il cliente e sua Formazione e accoglienza, individuazione delle caratteristiche della clientela, assistenza tecnica scelta dello spazio espositivo e sua gestione, scelta degli arredi alle PMI e del posizionamento della merce all’interno del negozio e nella vetrina, la scelta di avere un sito e come comunicare, promuovere e vendere la merce attraverso le nuove tecnologie. Relazione previsionale e programmatica 2013 84 Il progetto, destinato alle PMI, cerca di favorire l’opportunità di incontro tra le competenze manageriali e le imprese per la realizzazione di progetti ritenuti strategici. Gli studi a livello confederale evidenziano che, nell’inserimento di figure manageriali di grande professionalità per il raggiungimento di MANAGERinIMPRESA obiettivi strategici, i risultati ottenuti sono stati, per le PMI, decisamente superiori agli standard. Nell’ambito del progetto si cercherà, quindi, di favorire questo “incontro” attraverso focus group e seminari, lanciando operativamente alcuni di questi progetti sul territorio, fissando una tempistica e un obiettivo misurabile. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Orientamento ed iniziative con il mondo del lavoro e dell’istruzione Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare le attività di ristorazione nel recupero e valorizzazione delle specificità enogastronomiche, con particolare attenzione ai valori del territorio, e costruire un adeguato strumento di facile consultazione. Il potenziale cliente potrà trovare indicato, nei Le “Guide del Gusto e prodotti editoriali che si realizzeranno, la cartina della provincia dei Sapori e Weekend di Ancona, la presentazione del territorio, un excursus sui Enogastronomici” prodotti tipici e la descrizione delle località da visitare con, per ognuna di esse, le indicazioni dei monumenti e delle attrattive principali ed il menù tipo da degustare presso il ristorante, i bar, le enoteche con le degustazioni proposte e relativi intrattenimenti musicali e culturali. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Il progetto prevede la creazione, diffusione e lo sviluppo di Distretti Virtuali, ossia la creazione di reti virtuali stabili o temporanee finalizzate alla realizzazione di progetti di investimento, iniziative imprenditoriali per offrire alle aziende del terziario nuove possibilità di sviluppo anche su mercati internazionali. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Innovazione Valorizzazione commerciale dei centri storici della provincia di Ancona Il progetto intende proseguire il percorso intrapreso creando delle opportunità di rilancio, sviluppo e messa in rete dei centri storici maggiormente significativi del nostro territorio. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Professione Tabaccaio Il progetto, che coinvolge una categoria molto numerosa nel territorio provinciale, intende sostenere la formazione, di fatto in alcuni casi obbligatoria, della professione di tabaccaio, con Formazione e particolare riferimento agli aspetti tecnici, gestionali e normativi. assistenza tecnica I percorsi formativi saranno tenuti da operatori con pluriennale alle PMI esperienza nel campo delle tabaccherie, dei giochi e dei servizi e da funzionari pubblici dello Stato, competenti in materia. Agribirrio Agribirrio, la 2° rassegna marchigiana della birra agricola, è una manifestazione che promuove il territorio e le imprese in esso operanti attraverso un percorso di valorizzazione della “Birra agricola”. Già nell’edizione 2012, l’evento ha coinvolto tutte le imprese del commercio, del turismo e del terziario del territorio coinvolto dall’evento, favorendo le integrazioni tra settori e i momenti di interscambio. Distretti Virtuali Relazione previsionale e programmatica 2013 Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere 85 Confesercenti Titolo progetto Descrizione Oggetto Centro Commerciale Naturale 2.0 Il progetto vuole rafforzare e risaltare le interrelazioni tra le attività di vicinato, molto concentrate nella città di Ancona, attraverso politiche di messa in rete degli esercizi stessi, in modo da formare un concept di Centro Commerciale Naturale. Sono previsti interventi di marketing e strategie di comunicazione che coinvolgono la multimedialità, ovvero facendo leva sui canali tradizionali e puntando principalmente sulla comunicazione 2.0. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere 5.10.4. Iniziative a favore del turismo Confcommercio Titolo progetto Descrizione Oggetto Progetto Marche Card Azione di marketing territoriale per la valorizzazione del territorio attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche e strumenti tecnologici avanzati. L’intento è di migliorare la preparazione delle imprese turistiche e collegare maggiormente le realtà del territorio attraverso lo sviluppo del progetto “Marche Card”, strumento di promozione unica dell’offerta turistica per mettere in rete il territorio, favorirne la mobilità al suo interno e le realtà produttive in esso operanti Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Ancona Congressi – per un nuovo posizionamento territoriale Il progetto, già avviato nel 2012 in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, passerà quest’anno alla fase strutturale e organizzativa. Nello specifico si intende avviare un sistema di rete tra tutti gli attori pubblici e privati del territorio per migliorare la capacità attrattiva in termini congressuali della città capoluogo di regione. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Il tema della destagionalizzazione dell’offerta turistica del Destagionalizzazione territorio viene ormai percepito come prioritario. In tale ambito si offerta turistica vuole realizzare un progetto che nelle precedenti esperienze ha balneare portato sul territorio senigalliese migliaia di presenze in periodi di bassa stagione. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Incoming Marche Organizzazione di iniziative di promo-commercializzazione turistica a livello internazionale in collaborazione con l’ENIT nazionale, che saranno collegate dai nuovi voli diretti lanciati da Aerdorica. A potenziamento del progetto di marketing turistico verrà predisposto un apposito sito web in lingua per promuovere il nostro territorio. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Turismo Sportivo Il turismo sportivo è un filone in grado di abbinare sviluppo del territorio e tutela dell’ambiente. Con questo progetto si intende evidenziare come il turismo sportivo possa essere inteso come turismo indotto da eventi sportivi spettacolari di rilievo, ma anche come sviluppo della domanda riferita ad un modo nuovo e più attivo di vivere il soggiorno stanziale, analizzando come la Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Relazione previsionale e programmatica 2013 86 presenza di servizi nelle imprese turistiche possa essere volano di presenze e richieste turistiche. Turismo 2.0 Il progetto intende promuovere il territorio della provincia attraverso i più attuali strumenti di comunicazione messi a disposizione dall’era Web 2.0, ossia un Social Media Team composto da travel blogger, da travel fotografi e video maker. L’obiettivo è far scoprire le bellezze del nostro territorio e le nostre eccellenze enogastronomiche attraverso il racconto dei travel blogger e il materiale, foto e video, prodotto dagli artisti. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Confartigianato Titolo progetto Descrizione Oggetto Marketing territoriale: La Via Maestra Sviluppo del progetto della Via Maestra per la valorizzazione dell’artigianato artistico, turistico e dell’agroalimentare, unitamente alla valorizzazione del territorio, al fine di incrementare l’offerta turistica. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Titolo progetto Descrizione Oggetto Fashion: la notte della moda Evento-sfilata al Passetto di Ancona dedicato all’industria e all’artigianato regionale che, con i suoi prodotti salirà in passerella nella serata della moda marchigiana. La proposta sarà arricchita dalla Notte della moda: una intensa giornata/serata in cui, con i coinvolgimento dei negozianti del centro città, saranno organizzate iniziative collaterali. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Titolo progetto Descrizione Oggetto Osservatorio accessibilità – Viaggi e sapori Iniziativa finalizzata a promuovere la cultura dell’accoglienza turistica e accrescere l’attrattività del territorio, attraverso due azioni: - Osservatorio sull’accessibilità: volto all’analisi della qualità dei servizi, della capacità attrattiva e delle potenzialità turistiche del territorio, con una attenzione particolare al tema dell’accessibilità (con apposito convegno inter.le) dei territori e dei centri urbani; - Viaggi e Sapori nelle Marche: brochure e sito internet volti a promuovere le bellezze naturali, culturali ed enogastronomiche della provincia e a presentarne le strutture ricettive. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Titolo progetto Descrizione Oggetto Marche in moda 4ª Edizione Evento moda e fashion inserito negli eventi estivi senigalliesi di maggior rilievo. L’obiettivo consiste nell’offrire una vetrina promozionale prestigiosa al territorio locale, attraverso cui far conoscere ai residenti e ai turisti le interessanti e meno note Confesercenti Confindustria CNA Relazione previsionale e programmatica 2013 Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere 87 attività di produzione operanti nel settore del t.a.c, riaffermando il modello “made in Marche” come prestigioso esempio aziendale della laboriosità e della creatività nostrana riproposta in chiave moderna ed evoluta. genere 5.10.5. Iniziative a favore dell’agricoltura Coldiretti Titolo progetto Descrizione Oggetto Educazione alla campagna amica Progetto finalizzato a promuovere iniziative in grado di far avvicinare il consumatore al produttore agricolo e ad accrescere una cultura “rurale” fin dalle giovani scolaresche. L’obiettivo è informare il consumatore sul cibo che acquista, su dove e chi è stato prodotto, sul valore nutrizionale e su tutto ciò che sta a monte e a valle del prodotto alimentare e che anche il produttore sia sempre più responsabilizzato sul valore di ciò che produce. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Agroalimentare e territorio, strategie di sviluppo Attività di animazione diffusa fra imprese e cittadini al fine di sensibilizzare le aziende agricole sui nuovi metodi e strategie di vendita dei prodotti agricoli, perseguendo la caratterizzazione delle produzioni in relazione alle peculiarità turistiche e culturali del territorio in cui l’azienda agricola opera, considerando anche gli aspetti di tutela e di salvaguardia fisica del l’ambiente, e di sensibilizzare il cittadino sul legame prodotto e territorio. Il progetto mira anche, tramite iniziative divulgative e promozionali, a diffondere negli imprenditori le informazioni per essere competitivi in un mercato globalizzato. Formazione e assistenza tecnica alle PMI Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Le nuove frontiere del fare agricoltura Obiettivo del progetto è fornire alle imprese agricole informazioni operative sulle nuove prospettive che si stanno aprendo in tema di comunicazione virtuale, di sviluppo commerciale, di riqualificazione in chiave eco-compatibile delle realtà aziendali, di apertura dell’azienda all’esterno (ospitalità rurale, fattoria didattica, percorsi agroambientali, etc.), di uno sviluppo sociale nelle zone marginali diverso da quello concepito per le aree urbane, con indubbi vantaggi per l’economia e l’occupazione locale. Formazione e assistenza tecnica alle PMI CIA Confederazione Italiana Agricoltori Titolo progetto Descrizione Oggetto Percorso provinciale promozionale del territorio e prodotti tipici Serie di iniziative volte a promuovere il territorio ed i suoi prodotti tipici: a) “Fattorie in Festa”: mostra mercato di prodotti tipici a Scosciano di M. Spontini che si farà la prima domenica di Giugno; b) “Mela del Papa”: iniziativa rivolta alla promozione dei prodotti tipici delle aree interne e salvaguardia di varietà di frutta tipiche ma in via di estinzione in collaborazione con Comune di Genga e Comunità Montana Esino-Frasassi; c) “Prodotti Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Relazione previsionale e programmatica 2013 88 d’autunno” mostra mercato dei prodotti tipici locali a fine mese di novembre d) Vetrina delle produzioni tipiche anconetane e vendita diretta” da realizzare in Ancona nel mese di aprile all’interno del mercato delle erbe. Promozione dell’imprenditoria femminile e delle produzioni tipiche agricole e artigianali Iniziative formative sulla nuova politica agricola comunitaria Mostra mercato delle produzioni agricole tipiche locali e dell’artigianato agroalimentare e artistico della provincia i cui titolari delle imprese siano donne. Da realizzare a Senigallia nel mese di maggio. Valorizzazione del territorio ed attività promozionali in genere Il progetto consiste in n° 4 convegni di divulgazio ne delle nuove regole e norme per gli aiuti diretti alle aziende e le possibilità di finanziamento che le stesse hanno per lo sviluppo, l’ammodernamento ma soprattutto per l’insediamento di giovani nell’attività agricola. E’ prevista l’elaborazione e la divulgazione di un opuscolo su tali novità e opportunità. Formazione e assistenza tecnica alle PMI QUADRO FINANZIARIO Risorse destinate: € 880.000 (compresi i contributi ai Confidi per € 320.000) Si presenta di seguito l’articolazione di contributi per settore di destinazione. Settori Progetti Confidi Totale Industria 60.000 123.000 183.000 Agricoltura 115.000 Commercio 94.000 77.000 171.000 Artigianato 116.000 100.000 216.000 Turismo 127.000 Cooperazione 10.000 Altri 38.000 Totale 560.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 115.000 127.000 20.000 30.000 38.000 320.000 880.000 89 Area strategica 2. Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato 5.11. OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare i processi di semplificazione amministrativa nei servizi alle imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta d’accesso delle imprese e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla tecnologia informatica e ai processi improntati alla qualità QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Migliorare i livelli di servizio del Registro delle Imprese connessi con la Comunicazione Unica, in termini di qualità delle informazioni, semplicità di accesso, tempi di evasione, tasso di cancellazioni d’ufficio, ecc.; 2. Migliorare i servizi dell’Albo Gestori Ambientali in termini di tempi di rilascio delle autorizzazioni, accesso telematico, aumento del numero delle imprese iscritte; 3. Migliorare la qualità dei dati inseriti nelle banche dati anagrafiche; 4. Sviluppare i processi di organizzazione dell’area con particolare riguardo alle relazioni con il pubblico per la sede di Ancona, per garantire all’utenza una più efficace informazione e l’accesso facilitato ai servizi attraverso un adeguato sistema multicanale. AREA ORGANIZZATIVA Area anagrafe economica VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO La semplificazione dell’azione amministrativa necessita della semplificazione delle strutture organizzative che all’azione amministrativa sono preposte e, in un periodo di contrazione di risorse, anche umane, richiede una riallocazione delle funzioni tra il personale assegnato. Nel 2012 si è verificato il consolidamento della riorganizzazione del Registro delle Imprese, cuore pulsante dell’area, ed il mantenimento dell’ufficio informativo dedicato, che ha gestito innumerevoli richieste di informazione e di assistenza, oltre che tutte le richieste di urgenze. Il canale di accesso principale rimane il telefono, seguito dalla mail. Si è proseguito nella sperimentazione dell’accorpamento degli uffici Albi e Ruoli (a cui rimangono poche competenze), Corsi ed esami, protesti e commercio estero: dopo corsi di formazione incrociati, gli addetti hanno potuto affrontare il periodo di ferie estive con relativa tranquillità, sapendo di lasciare in ufficio persone in grado di servire gli utenti su tutte le materie di competenza e garantendo la fornitura a vista del prodotto richiesto. Anche il personale delle sedi ha mantenuto gli standard di qualità elevati a cui gli utenti si sono abituati. Relazione previsionale e programmatica 2013 90 Il Registro delle Imprese ha reagito alle difficoltà dell’anno 2011 riportando la percentuale di pratiche evase nei 5 giorni ai livelli degli anni ante Comunicazione Unica: ci sono stati picchi di pratiche da istruire, e ci saranno sempre, perché sono fisiologici vista la ciclicità di certi adempimenti delle imprese, ma sono comunque stati affrontati e superati con impegno e dedizione. Per quanto riguarda il miglioramento dell’attendibilità dei dati registrati nei vari albi, registri, ecc, oltre alla revisione del ruolo periti, già conclusa nel primo semestre, nel corso dell’anno il Registro delle Imprese ha affrontato le procedure d’ufficio volte alla cancellazione delle società di capitali in liquidazione, rientranti nelle casistiche indicate dalla norma di riferimento, analizzando tutte le posizioni da controllare ed avviando il procedimento per tutte quelle cancellabili. Più della metà sono state cancellate. Va ricordato che questa operazione di pulizia della banca dati è molto importante, non solo per l’attendibilità del sistema pubblicitario in sé, ma anche per il risparmio di risorse (economiche ed umane) che essa determina, in termini di recupero del credito per diritto annuale che la Camera accumula ma che di fatto le società, forti della loro responsabilità limitata, non pagano. Dall’anno successivo alla cancellazione cessa di maturare il diritto annuale. Da rilevare infine che, nell’ambito della semplificazione amministrativa, gli uffici hanno cercato anche una semplificazione di natura tecnica, informatizzando alcune procedure prima gestite con il cartaceo. Nel caso del registro imprese sono state informatizzate alcune procedure d’ufficio. Sebbene i numeri delle pratiche così trattate sono ridotti rispetto alla mole di lavoro dell’ufficio, si è voluto spingere sulla dismissione del cartaceo. In particolare sono state trattate informaticamente le procedure di richiesta di correzione per le pratiche telematiche e quelle di rifiuto da parte del Conservatore utilizzando, quando esistente, l’indirizzo di Pec delle imprese. In questo modo si è realizzato un obiettivo di immagine quale Ente registrato Emas, mediante la diffusione di questa buona prassi; sono stati anche risparmiati il costo della spedizione con cartaceo. Certo, la questione è ancora aperta, vuoi per la scarsa diffusione e la più scarsa padronanza dello strumento pec, vuoi perché ci sono casi in cui è la norma a richiedere spedizioni con raccomandata, prova della consegna e quant’altro. Anche nel 2012, come peraltro nel 2011, la Camera si è prodigata nel sollecitare e sostenere i Comuni della provincia all’avvio ed al consolidamento della procedura SUAP e si è fatta carico delle spese del programma informatico per i Comuni in delega, ma corre l’obbligo di evidenziare che i risultati sono stati veramente deludenti per mancanza d’interesse da parte dei Comuni che privilegiano l’uso del cartaceo, forti della deroga rilasciata dal Ministero. Per quanto riguarda quanto messo in campo dall’Albo gestori ambientali per il raggiungimento dell’obiettivo strategico in oggetto, va evidenziato che il Sistri (Sistema di Controllo Rintracciabilità Rifiuti che permette l’informatizzazione ed il controllo dell’intera filiera dei rifiuti a livello nazionale e riguarda i produttori, detentori, smaltitori, recuperatori e trasportatori di rifiuti), che ha subito nel tempo numerose vicissitudini legislative e che avrebbe dovuto riprendere la sua operatività, dopo un periodo di sospensione, in aprile, è stato nuovamente sospeso, a causa della scarsa funzionalità del sistema e per importanti inchieste della magistratura sulle modalità di assegnazione e gestione del sistema, fino a data da destinarsi. Nonostante quanto premesso, l’ufficio ha proseguito, in collaborazione con le Associazioni di categoria, a consegnare agli utenti i dispositivi USB richiesti in precedenza, a procedere alla disinstallazione delle black box su richiesta di numerose imprese ed a fornire le informazioni necessarie. Relativamente alla gestione dei flussi ordinari delle pratiche dell’Albo Gestori sono stati mantenuti gli ottimi standard qualitativi raggiunti nel 2011 raggiungendo quasi il 90% di pratiche evase nei tempi previsti dalla Carta dei servizi, già ridotti rispetto alle disposizioni normative. Per quanto riguarda poi la programmazione per il prossimo anno, si ritiene in generale che molti dei programmi operativi individuati per il 2012 vadano mantenuti, previo aggiornamento, perché essi incidono sul modo di fornire i servizi primari che le imprese chiedono alla Camera, cioè sulla qualità dei servizi (qualità che ha riscosso, nel 2012, buoni giudizi da parte degli utenti intervistati per le campagne di customer satisfaction). Relazione previsionale e programmatica 2013 91 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Erogazione dei servizi alle imprese in un’ottica di qualità e secondo gli impegni assunti dalla Camera nella Carta dei Servizi Compito della Camera è fornire all’utenza i servizi amministrativi che essa gestisce, spesso in esclusiva; il suo impegno principale deve essere quello di adempiere nel miglior modo possibile al compito istituzionale assegnato, migliorando efficacia e/o efficienza dei processi di erogazione dei servizi nonché la qualità degli stessi, al fine di soddisfare gli utenti garantendo standard di tempo e di qualità adeguati. La Camera si propone quindi di rispettare, o addirittura migliorare, gli impegni assunti con i suoi stakeholders nella Carta dei Servizi, il documento in cui sono elencati i servizi forniti e gli standard di qualità auspicati .Questo programma operativo interesserà innanzitutto il Registro delle Imprese (il registro dove devono iscriversi tutti gli imprenditori con l’obiettivo di garantire la trasparenza e la regolamentazione del mercato attraverso la completezza, l’organicità e la tempestività della pubblicità legale d’impresa per la generalità degli operatori economici), per il quale si vogliono mantenere le prestazioni in termini di tempi di inserimento delle pratiche e parallelamente continuare a soddisfare le richieste di chi ha, indipendentemente dai termini di legge, esigenza di maggiore tempestività. E’ il caso di preannunciare, anche se non è ancora possibile procedere ad una programmazione, che il legislatore, con il fine di completare la digitalizzazione della P.A. in armonia con quanto dettato dal CAD, intende allargare l’obbligatorietà della PEC anche alle imprese individuali (circa 28.000). Questo presumibilmente comporterà per l’ufficio un onere ancora più gravoso di quello sostenuto per l’analogo adempimento delle società (circa 19.000). Il miglioramento della qualità dei servizi forniti all’utenza passa naturalmente per la formazione del personale e per la diffusione delle notizie, informazioni, decisioni ecc. Dal 2010, anno della Comunicazione Unica e della direttiva servizi, le funzioni assegnate al Registro delle Imprese sono cambiate moltissimo, perché sono state aggiunte nuove funzioni o perché è stato fortemente modificato il modus operandi relativo alle funzioni storiche. In particolare molti cambiamenti sono intervenuti sulle cd. Leggi speciali (impiantisti, autoriparatori, pulizie, facchinaggio e commercio all’ingrosso) oltre al passaggio delle competenze dagli albi e ruoli. La materia è complessa, la normativa non è chiara e/o addirittura contraddittoria ed il sistema informatico stenta ad adeguare le procedure richiedendo agli uffici sforzi “creativi” e al dirigente l’assunzione di soluzioni interpretative di buon senso. Gli utenti hanno difficoltà a capire come comportarsi, come anche gli addetti. E’ opportuno rivedere e riscrivere le conoscenze sulle materie sopra elencate, in modo da formare gli addetti, e trasmettere poi le conoscenze agli utenti. Il programma interesserà poi la funzione del Commercio Estero, con la quale la Camera fornisce supporto all’attività di esportazione extra-UE, rilasciando documentazione volta a certificare l’origine delle merci o comunque ad agevolarne il commercio. L’ufficio addetto e le sedi periferiche possono contribuire allo sviluppo delle imprese del territorio mantenendo l’alta percentuale di rilasci a vista dei certificati di origine (che rappresenta il prodotto per l’estero più richiesto): poter spedire prodotti velocemente, senza attese dovute alla burocrazia, è evidentemente importante e vantaggioso per le imprese. Visto che il 2012 ha fatto segnare percentuali altissime di rilasci a vista, pur mantenendo questo obiettivo che si considera strategico, come ulteriore proposito l’ufficio Estero/Protesti verrà chiamato a ridurre i tempi di rilascio dei carnet ATA (altro prodotto necessario per le esportazioni, rilasciato solamente nella sede di Ancona): la carta dei servizi garantisce il rilascio in 7 giorni, l’ufficio proverà a ridurre tale termine in 5 giorni. L’ufficio nel corso del 2013 effettuerà incontri con i funzionari della Dogana, per aggiornamento reciproco sulle procedure del commercio estero: può essere interessante diffondere anche agli utenti queste informazioni, magari organizzando un seminario, tenuto congiuntamente da Camera e Agenzia delle Dogane. Altrettanto utile si ritiene sia l’organizzazione di corsi di formazione, vis a vis, con gli utenti che più spesso presentano problemi o errori di compilazione, a condizione che la proposta trovi gradimento e disponibilità presso gli utenti. L’Albo gestori ambientali, con competenza regionale, raccoglie le iscrizioni di tutti i soggetti che in vari modi lavorano con i rifiuti (raccolta e trasporto, commercio, bonifiche, ecc), ripartendole in categorie ordinarie e Relazione previsionale e programmatica 2013 92 semplificate. La procedura di iscrizione è abbastanza lunga e complessa, richiedendo tra l’altro la riunione di un’apposita Commissione, con una cadenza media di tre settimane; la legge stabilisce tempi massimi di gestione delle pratiche (90 giorni lavorativi per le iscrizioni ordinarie, 30 per le semplificate). La Camera si è già data obiettivi sfidanti (45 e 20 giorni rispettivamente): è importante che l’ufficio mantenga o migliori questo standard di qualità, poiché l’iscrizione è condizione necessaria per avviare la relativa attività e pertanto l’attesa della conclusione della procedura amministrativa può determinare ritardo nell’avviare l’attività di impresa. Entro la fine dell’anno verrà attivato il nuovo registro telematico dei gas fluorurati . Da dati Ecocerved sono previste potenzialmente 1.500 imprese e n. 1.700 persone fisiche da iscrivere. L’ufficio dovrà quindi procedere alla formazione del personale interno sia giuridicamente che all’uso della nuova procedura telematica ed essere operativo nel rispetto dei tempi scanditi dalla legge, che a tutt’oggi non ha ancora chiarito le modalità operative. E’ evidente che in questa incertezza normativa non è possibile stabilire quali attività dovranno essere svolte e con quali tempi e di conseguenza individuare un indicatore numerico significativo. Ciò nonostante Ecocerved si sta attivando per predisporre il programma operativo per la gestione telematica del registro. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Mantenere la percentuale di evasione delle pratiche presentate al Registro delle Imprese nei 5 giorni successivi alla presentazione delle stesse; mantenere, per il Registro delle Imprese, un’alta percentuale di richieste di urgenze evase entro il giorno lavorativo successivo alla richiesta; rielaborare il materiale e le informazioni dell’ufficio circa le leggi speciali e gli ex albi e ruoli; mantenere un’alta percentuale di certificati di origine rilasciati a vista; migliorare i tempi di rilascio dei Carnet ATA; mantenere la percentuale di pratiche dell’Albo Gestori Ambientali evase nei 45/25 gg. Relazione previsionale e programmatica 2013 93 PROGRAMMA OPERATIVO 2 Miglioramento della qualità dei dati inseriti nelle banche dati gestite dalla Camera Gli uffici dell’area anagrafe economica gestiscono banche dati di soggetti esercenti attività economiche o abilitati a svolgerle: la qualità e l’attendibilità dei dati gestiti è pertanto un naturale e necessario obiettivo di ogni ufficio. I registri, albi, ruoli, ecc gestiti dalla Camera sono aggiornati in via primaria su domanda di parte, ma sono possibili e auspicabili procedimenti attivi di pulizia delle banche dati, su input dell’ufficio competente, che estrae e rielabora elenchi di informazioni ad hoc, oppure su segnalazione degli organismi del sistema camerale (Infocamere, Unioncamere) o di altra pubblica amministrazione (Comuni, Agenzia delle Entrate). Con questo programma operativo si vuole fornire dati il più possibile aderenti alla realtà, a favore della certezza delle informazioni e quindi per contribuire a regolamentare il mondo imprenditoriale.Si prospettano anche benefici sugli uffici gestori delle banche dati in termini di minore necessità di correzione su dati inseriti, e sugli altri uffici della Camera, in particolare l’aggiornamento d’ufficio delle posizioni del Registro Imprese produce una banca dati più attendibile per il procedimento di riscossione del diritto annuale e per quello sanzionatorio ad esso legato. Infine, ma non ultimo, la pulizia delle banche dati permette di adempiere al ruolo primario di pubblicità del sistema imprenditoriale provinciale con precisione e attendibilità e di rilasciare a pagamento elenchi di imprese o di iscritti ai ruoli più corretti ed attendibili. Con l’avvento della pratica telematica, anche se la funzione di archiviazione ottica dei documenti si è decisamente ridimensionata, rimane comunque una piccola parte di cartaceo che va trattato. In questo momento l’ufficio si trova con un arretrato relativo agli anni 2010/2011 di circa 5.000 fogli da archiviare, materiale che doveva essere trattato per tramite di un progetto per il recupero dell’arretrato proposto e finanziato dall’Unioncamere che però non è mai di fatto decollato. A questo arretrato va aggiunto il cartaceo prodotto nel 2012 di circa 2.000 fogli. Nel corso del 2013 tutto il materiale dovrà essere preparato, ripulito, catalogato ed inviato ad Infocamere che provvederà all’archiviazione a pagamento. Nell’ambito di questo programma operativo si innesta anche la questione del passaggio dai ruoli agenti, mediatori, spedizionieri e mediatori marittimi al registro imprese di tutti i soggetti iscritti (circa 5.000 posizioni). Dopo due anni di incertezza, il legislatore ha disposto che il ribaltamento non sia automatico ma in base a domanda telematica dell’interessato, da presentare entro maggio 2013. Le domande dovranno essere istruite, corrette, evase. Dovranno poi essere preparati i provvedimenti del Conservatore per inibire la prosecuzione dell’attività ai soggetti non transitati. Ci si aspetta, fra l’altro, un aumento della richiesta di firma digitale, da soddisfare in tempi brevi. A conclusione della messa in regime della normativa servizi sul riordino degli Albi, il Registro Imprese è chiamato a rilasciare, obbligatoriamente agli Agenti immobiliari e, su richiesta , agli iscritti agli altri ex Albi il tesserino di riconoscimento attestante la propria iscrizione. Per fare questo, evitando la spesa del programma Infocamere, il Registro Imprese realizzerà un programma interno di gestione dei tesserini. Si segnala infine che, con decorrenza 14 settembre 2012, è entrato in vigore un decreto che introduce modifiche sulla gestione del Ruolo Periti e ne cambia il regolamento-tipo. Si dovrà pertanto affrontare l’iter di revisione del regolamento camerale sulla tenuta del Ruolo Periti ed Esperti. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Gestire il ribaltamento degli ex albi al Registro delle Imprese; revisionare il regolamento e le modalità di pubblicità del ruolo periti; cancellare d’ufficio dal Registro delle imprese i soggetti di fatto inesistenti; archiviare otticamente tutto il cartaceo 2010/2012. Relazione previsionale e programmatica 2013 94 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Diffusione di modalità di lavoro basate sulla telematizzazione delle pratiche e delle relazioni con l’utenza Da anni il legislatore nazionale si adopera in favore dell’informatizzazione dei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini/utenti. La Camera di commercio di Ancona è più che allineata su questa tendenza, avendo già da anni telematizzato procedure complesse ed avendo già educato l’utenza ad utilizzare canali multifunzionali di colloquio (sito, e-mail, telefono, ecc). Il programma operativo si preoccupa anche della diffusione dell’uso degli strumenti di comunicazione informatici, sia per quanto riguarda l’uso della posta elettronica quale mezzo privilegiato di accesso all’ufficio informativo del Registro delle Imprese, sia per quanto riguarda l’uso della Posta Elettronica Certificata in uscita per le comunicazioni che gli uffici invieranno alle imprese, in particolare alle società.Nel 2013 per favorire l’utilizzo delle procedure telematiche e nell’ottica della revisione della spesa ci si pone l’obiettivo di approfondire la possibilità di notificare i verbali di accertamento ed i provvedimenti sanzionatori (L.689/81) tramite PEC al fine di dotarsi di una base giuridica che renda inopponibile tale modalità operativa. Naturalmente questo obiettivo sarà condiviso con gli altri uffici interessati al procedimento sanzionatorio. L’Albo Gestori Ambientali sarà infine impegnato in un progetto quinquennale, già avviato nel 2011: da un lato proseguirà la diffusione della modalità telematica di presentazione delle pratiche di iscrizione, con iniziative (seminario o corso tecnico) rivolte alle aziende, alle associazioni di categoria e ai consulenti ambientali; d’altro lato proseguirà l’archiviazione ottica delle pratiche passate in Commissione. La Camera di commercio, quale ente certificatore delle imprese, è stata chiamata già dal 2012 a rispondere alle crescenti richieste di visure e certificati da parte delle altre pubbliche amministrazioni che, dopo l’emanazione del decreto sulla “decertificazione” attingono informazioni direttamente alla banca dati del registro delle imprese. Per questo l’ufficio ha aperto una casella di posta elettronica certificata, aperta nella ricezione anche alle poste ordinarie, per organizzare ed accentrare il flusso di richieste. Il decreto dà 30 giorni di tempo all’ente certificatore per rispondere alle altre pubbliche amministrazioni, il Registro delle Imprese ha preso l’impegno di rispondere in 5 giorni. Proseguirà la ricerca di alternative all’attuale programma informatico del rilascio dei certificati per l’estero, ormai datato e che richiederà necessariamente interventi di implementazione e correzione. E’ stato già visionato un programma di una società privata ed è stata interessata Infocamere per la presentazione di una demo sul nuovo programma che sta predisponendo. La scelta sarà basata su un confronto costi/benefici e comporterà, qualsiasi essa sia, la formazione del personale delle tre sedi interessate. E’ evidente che la scelta operata sarà un primo passo verso la telematizzazione dell’utenza interessata. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Aumentare l’uso della telematica nella presentazione delle pratiche presentate all’Albo Gestori Ambientali; archiviare otticamente tutte le pratiche dell’Albo Gestori nei tempi previsti dal progetto avviato nel 2011; mantenere una elevata percentuale di richieste delle pubbliche amministrazioni evase in 5 giorni; adottare e diffondere il nuovo programma per il commercio estero. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 95.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 95 5.12. OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Mantenere un congruo livello di strumenti metrici verificati nonostante il processo di privatizzazione in atto e potenziare le visite di sorveglianza; 2. Diffondere la cultura della qualità in settori professionali, 3. Favorire un processo di crescita culturale del territorio (imprese, cittadini, professionisti e collettività) per la diffusione del ricorso al servizio di mediazione erogata dall’ente (alla luce del nuovo D.Lgs. 28/2010) e per la promozione e l’utilizzo dell’arbitrato offerto dalla Camera Arbitrale “Leone Levi”; 4. Valorizzare l’attività della Commissione Contratti e rafforzare il ruolo dell’ente come punto di riferimento anche per le questioni legate alle tematiche del consumo. AREA ORGANIZZATIVA Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Il 2012 è stato segnato da un forte impulso dei Servizi di Regolazione del mercato a cui sempre più la comunità riconosce un ruolo di primo piano e di valore aggiunto, soprattutto in questa fase economica caratterizzata da difficoltà “strutturali”. In particolare il Servizio di Mediazione, dopo aver attraversato la fase di start-up, nel 2012 è entrato a pieno regime puntando soprattutto sulla qualità; in questa prospettiva l’Ente camerale ha lavorato intensamente per dotarsi di tutta la strumentazione necessaria per svolgere correttamente le mediazioni e per adempiere correttamente al dettato normativo. Sotto il profilo promozionale è stata condotta una campagna di comunicazione, volta a valorizzare le caratteristiche della mediazione camerale, ad illustrarne l'efficienza ed i vantaggi sotto il profilo dei costi e della trasparenza delle procedure. Gli sforzi compiuti hanno fatto registrare un trend positivo ed in particolare un significativo aumento delle mediazioni presentate all’ufficio e la compilazione di customer satisfaction con valori tra il 4 ed il 5. Particolarmente complessa risulta invece la gestione dell’elenco dei mediatori che conta 174 iscritti provenienti dal mondo professionale: avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, geometri, medici. Tale consistente numero, originatosi in relazione ai Protocolli di Intesa stipulati dall’Ente camerale con l’obiettivo di fungere da punto di riferimento sulla mediazione per quanto riguarda il settore “pubblico”, rende infatti difficoltosa l’organizzazione dei tirocini assistiti previsti dal D.M. n. 145/2011 entrato in vigore solo lo scorso anno. Sotto questo profilo nel 2013 verranno pianificate revisioni dell’elenco per eliminare tutti i soggetti non più interessati a collaborare con la Camera o non più in possesso dei requisiti di legge e parallelamente si procederà ad una migliore organizzazione per favorire la partecipazione dei tirocinanti stessi. Un incremento nel 2012 si è avuto anche con riferimento al numero di arbitrati gestiti dall’ufficio rispetto al 2011, segno che le campagne promozionali realizzare nell’anno hanno avuto un forte successo sul territorio. Relazione previsionale e programmatica 2013 96 In quest’ottica si intende proseguire nel 2013 in modo ancora “più aggressivo” così da vincere definitivamente la diffidenza che ancora gli operatori nutrono verso lo strumento arbitrale ritenendolo – a torto - costoso e poco affidabile. La Camera Arbitrale “Leone Levi” continua a caratterizzarsi anche come servizio comune tra le Camere di Commercio di Ancona e Pesaro, in virtù di una convenzione tra i due enti camerali. Il Servizio di Tutela del Consumatore, accanto ad un ormai affermato apprezzamento per le sue “tradizionali attività” di erogazione di pareri di taglio giuridico, nel 2012 si è misurato in numerose attività di carattere divulgativo, finalizzate ad approfondire i principali aspetti della complessa legislazione sul consumo: un'adeguata conoscenza delle disposizioni applicabili costituisce, infatti, uno strumento fondamentale per la realizzazione di un sistema economico caratterizzato da un maggior equilibrio tra imprese e consumatori. In questa attività l’Ente camerale si è fatto promotore della creazione di un network con le Associazioni dei consumatori operanti nel territorio con l’obiettivo di pianificare gli interventi sul territorio focalizzandoli sulla base delle esigenze espresse dai consumatori stessi, facilitando la loro partecipazione ed il loro intervento. Nel 2012 è stato svolto insieme un articolato progetto sulla contraffazione. Nel 2013 questa collaborazione dovrà essere ulteriormente intensificata, rafforzando il dialogo non solo con le Associazioni dei consumatori, ma anche con gli altri uffici camerali, come l’Ufficio Sanzioni Amministrative in modo da favorire la crescita di una nuova sensibilità incentrata sulla figura del consumatore come soggetto attore del mercato, consapevole dei propri diritti e delle condizioni e degli strumenti per farli valere. Infine, sempre nell’ottica di sostenere la trasparenza nelle relazioni commerciali, la Commissione contratti si è impegnata nella promozione dell’efficienza e della competitività nel sistema economico locale proseguendo nella sua attività di redazione dei contratti tipo. Questa attività importante verrà proseguita anche a livello nazionale nell’ambito del Tavolo nazionale dedicato alle attività in tema di Regolazione del mercato che si pone l’obiettivo di coordinare l’attività delle Camere e di diffondere gli esempi di eccellenza. Il servizio di metrologia legale, già dalla fine del 2011, stante le risultanze delle visite di controllo del Sistema Gestione Qualità, è stato riorganizzato anche attraverso la dotazione di personale amministrativo che ha permesso la razionalizzazione del lavoro, liberando gli ispettori dalle incombenze amministrative e concedendo loro maggior tempo per eseguire verifiche e sorveglianze, migliorando la qualità del servizio all’utenza attraverso una maggiore soddisfazione delle richieste di verifica pervenute. Dai dati sino ad ora emersi si può affermare che la verifica degli strumenti metrici ha subito un incremento dovuto essenzialmente alle richieste di verifica a domicilio pervenute alla Camera da parte degli utenti, i quali - sia che si siano accorti della scadenza di verifica dei propri strumenti, sia che siano venuti a conoscenza, tramite fabbricanti o laboratori, dell’inizio della privatizzazione della verifica degli strumenti metrici, sia che siano venuti a conoscenza dell’ulteriore incremento della sorveglianza da parte delle Camere di Commercio anche in collaborazione con Guardia di Finanza - sono stati sollecitati ad effettuare le richieste di verifica a domicilio. E’ doveroso sottolineare che il servizio metrico si muove in un ambito di incertezza normativa che rende difficile programmare le attività future. Basti pensare che per disposizione normativa gli impianti di carburante stradali dovrebbero essere verificati, a partire da marzo 2013, solo da laboratori privati autorizzati dalle varie Camere di Commercio o appartenenti alle stesse Camere di Commercio che, ad oggi, sono solamente 5 in tutto il territorio nazionale. Questo fa presagire una proroga dei termini di passaggio di consegne dalle Camere ai privati, ma ancora non si hanno notizie certe. Da rilevare inoltre che anche la Camera di Ancona, in linea con l’intero sistema camerale, attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza ha effettuato diversi accessi di sorveglianza su impianti di carburante stradali: di questo è stata data evidenza anche da parte dei media nazionali. E’ stata intrapresa già l’anno scorso la sorveglianza sui contatori di energia elettrica installati presso impianti fotovoltaici. L’attività di sorveglianza su questi tipi di strumenti metrici è appena agli inizi, ma comunque rispetta nei tempi il programma triennale; inoltre sono sempre attesi disposizioni, decreti e regolamenti da parte del MSE che definiscano con chiarezza chi e come deve eseguire la verifica di questi particolari strumenti metrici. Uno dei settori a cui la Camera tiene particolarmente è quello relativo agli oggetti in metallo prezioso, visto che nel territorio della provincia di Ancona ha sede uno dei maggiori poli europei per la produzione di prodotti in argento. Negli anni passati la Camera con il suo Servizio metrico ha cercato di diffondere, attraverso seminari, riunioni e convegni, a tutti gli operatori del settore, la conoscenza della legge, della normativa e dei regolamenti di settore. Questa diffusione è stata, viene e sarà sempre svolta dalla Camera anche attraverso la sorveglianza effettuata dai propri ispettori presso gli operatori del settore; infatti si può affermare che ad Relazione previsionale e programmatica 2013 97 oggi la sorveglianza con i relativi prelievi di oggetti in metallo prezioso da sottoporre ad analisi è perfettamente in linea con gli obiettivi triennali previsti. Nel corso del 2012 è stata operata una razionalizzazione nell’organizzazione dei corsi abilitanti all’attività di Agente di Commercio ed Agenti immobiliari sia nella calendarizzazione che nella logistica con il fine di ottimizzare la spesa e contenere i costi. I corsi in parola , pur non rientrando tra i compiti istituzionali della Camera, rivestono comunque un ruolo di particolare importanza per gli aspiranti imprenditori tant’è che storicamente la Camera se ne è sempre fatta carico, impegnando risorse umane ed economiche, divenendo soggetto di riferimento privilegiato per la qualità del servizio fornito, come testimoniato dalla customer satisfaction. I corsi sono autorizzati dalla Provincia e soggetti a controllo ispettivo della Regione Marche. I corsi sono gestiti in ottica di pareggio, infatti l’attivazione degli stessi avviene solo se si è raggiunto un numero di iscritti sufficiente per coprire i costi. E’ doveroso evidenziare che nel corso del 2012 si è registrata una forte contrazione degli iscritti a causa della quale è stato possibile realizzare solo un corso nel primo semestre ed altri due sono stati avviati a settembre. Per accogliere un’esigenza rappresentata più volte dai corsisti si sta valutando l’opportunità di integrare il corso per agenti d’affari in mediazione con alcune ore dedicate al marketing, come a suo tempo venne fatto per la materia” aspetti pratici dell’attività di mediazione”. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Mantenimento dell’Iscrizione al Registro degli Organismi di Mediazione Il Servizio di Mediazione della Camera di commercio di Ancona con PDG del 30 aprile 2011 è stato accreditato al n. 284 del Registro degli organismi abilitati a svolgere le mediazioni istituito presso il Ministero della Giustizia a norma del D. Lgs. n. 28/2010. Pertanto l’Ente camerale nel 2011 e nel 2012 si è dotato di tutta la strumentazione e la documentazione necessaria per poter operare conformemente alle previsioni di legge; in particolare la Camera ha adottato il Regolamento di mediazione corredato dai relativi allegati proposto dall’Unioncamere nazionale in uno spirito di sistema finalizzato a valorizzare la rete dei Servizi camerali ed a presentarli sul mercato come un soggetto unico poiché dotato delle medesime regole procedurali e delle medesime tariffe in tutto il territorio nazionale. Tale elemento risulta di fondamentale importanza in relazione alla forte concorrenza che le Camere di commercio vivono nel settore dell’erogazione dei servizi di mediazione da parte di organismi sia privati sia di natura pubblica ma relativi al mondo delle professioni. Nel 2013 per consentire il mantenimento dell’iscrizione al Registro si procederà con tutti gli adempimenti necessari che verranno indicati dal Ministero della Giustizia e parallelamente si agirà per rimuovere le criticità ancora presenti in questa prima fase di avvio del servizio. Peraltro, si segnala che già nel 2012 si è registrato un significativo incremento delle istanze presentate allo Sportello rispetto al 2011; si intende proseguire nel 2013 lungo questa direzione e confermare il trend positivo con un ulteriore aumento delle istanze. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Adeguare le normative in vigore al fine di proseguire l'attività nel settore della mediazione e di mantenere l'iscrizione al Registro degli organismi abilitati a svolgere la mediazione; potenziare le conoscenze da parte degli addetti ai fini di una erogazione efficiente del Servizio e di un apprezzamento della comunità; valorizzare la mediazione camerale, diversa dalla mediazione offerta dai centri di mediazione “privati” perchè trasparente, aggiornata, in grado di dare risposte tempestive e qualificate al fabbisogno di giustizia delle imprese; mantenere un elenco di mediatori qualificati ed eterogenei sotto il profilo delle competenze, formati anche con i tirocini assistiti introdotti dal D.M. n. 145/2011; Relazione previsionale e programmatica 2013 98 incrementare il numero delle mediazioni gestite nel 2013 rispetto a quelle del 2012. Incrementare l’efficienza nella gestione delle procedure di mediazione. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Promozione del Servizio di Mediazione Anche il 2013, come già il 2012, sarà dedicato alla promozione a tutto campo della mediazione camerale affinchè la comunità possa comprendere il valore aggiunto di questa procedura amministrata dalla Camera di Commercio di Ancona rispetto ai servizi offerti da altri centri. La promozione sarà rivolta: - alla comunità affinchè i cittadini ricorrano alla Camera di Commercio per la realizzazione delle mediazioni “obbligatorie” per legge; - ai consumatori, per i quali la mediazione rappresenta uno strumento rapido ed efficace di risoluzione dei conflitti, soprattutto con riferimento a quelli di piccola entità per i quali risulterebbe antieconomico il ricorso alla giustizia ordinaria e per quelli che necessitano di una soluzione tempestiva; - alle imprese, per le quali la mediazione rappresenta una leva competitiva di indubbia importanza poiché in grado di consentire una riduzione dei costi che si dovrebbero sostenere per il ricorso alla giustizia ordinaria. Come negli anni precedenti la promozione verrà realizzata nell’ambito della Settimana nazionale della mediazione delle Camere di Commercio che si terrà nel mese di ottobre e verrà organizzata in base alle linee guida che Unioncamere trasmetterà al sistema camerale, avvalendosi del materiale dalla stessa proposto dopo averlo personalizzato con i riferimenti del Servizio. La Camera di Commercio di Ancona, infatti, condivide l’orientamento Unioncamere secondo cui anche la promozione deve essere “promozione di sistema”, fondata sulle stesse immagini grafiche per tutta la rete camerale. Inoltre nel 2013 si proseguirà nel consolidamento della rete dei Servizi di mediazione di tutte le Camere di Commercio, mettendo a sistema anche il back office ovvero le strumentazioni per la gestione amministrativa delle procedure. Da questo punto di vista si prevede l’acquisto di un software di sistema in grado di garantire l’uniformità anche con riferimento all’archiviazione delle pratiche e alle comunicazioni da inviare alle parti per consentire uno svolgimento corretto ed efficace della procedura, nonché, nelle fasi più avanzate, di produrre “statistiche aggregate”. Infine si prevede la creazione di una piattaforma web/di un circolo di contatti per facilitare la circolazione delle informazioni sulla mediazione tra Servizio e mediatori, tra mediatore e mediatore, tra Servizio di Mediazione e Servizio di Mediazione per uno scambio di esperienze e di testimonianze di casi vissuti, anche coinvolgendo Unioncamere Marche in modo da avere un riferimento regionale e non solo locale/provinciale, con la collaborazione scientifica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere la mediazione camerale come servizio efficiente ed efficace in grado di rispondere tempestivamente ai fabbisogni dell'utenza; favorire l’apprezzamento da parte della comunità delle caratteristiche di eccellenza della mediazione camerale diversa dalla mediazione offerta dai centri “privati” poiché trasparente, neutrale, conveniente, condotta da soggetti qualificati; incrementare il numero di mediazioni; incrementare la visibilità del Servizio a livello provinciale; rafforzare la visibilità della Camera di Commercio di Ancona come centro di eccellenza in tema di Relazione previsionale e programmatica 2013 99 mediazione e pertanto punto di riferimento non solo per la provincia ma per l'intera Regione e per il sistema camerale potenziare e consolidare la rete dei Servizi di Mediazione camerali attraverso l’adozione di software comuni in grado di realizzare l’omogeneità anche sotto il profilo dello svolgimento delle singole procedure (uniformità nelle comunicazioni); potenziare mediante strumenti informatici la circolazione delle informazioni e delle esperienze per accrescere l’efficienza del servizio. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Promozione della Commissione Contratti camerale La Commissione Contratti, che opera in una posizione di terzietà ed imparzialità rispetto agli attori del mercato, esercita un ruolo di primo piano nella promozione dell’efficienza e della competitività nel sistema economico locale. Questo organismo, tramite la diffusione fra gli operatori economici di schemi contrattuali trasparenti ed equilibrati e il controllo sulla presenza di clausole vessatorie in moduli e formulari, mira a favorire comportamenti “virtuosi” tra gli attori del mercato, promuovendo il rispetto delle norme di concorrenza leale e la sensibilizzazione verso i legittimi interessi dei consumatori. L’attività di predisposizione di contratti tipo, in particolare, produce due effetti importanti sugli operatori: da un lato mira a ridurre il contenzioso proponendo articolati contrattuali chiari, non ambigui, in grado di definire in modo compiuto i rapporti tra le parti; dall’altro, prevedendo il ricorso agli strumenti di giustizia alternativa (arbitrato e conciliazione) in caso di controversie mediante l’apposizione delle apposite clausole, consente alle parti di avvalersi di strumenti economici, veloci, riservati e sicuri per la risoluzione di ogni problema che possa sorgere durante la relazione commerciale. Da questo punto di vista nel 2013 proseguirà l’attività della Commissione mediante la realizzazione di contratti-tipo sulla base delle esigenze espresse dagli operatori, dalle Associazioni di categoria e dalle Associazioni dei consumatori, con l’organizzazione dei relativi eventi di presentazione degli schemi contrattuali al territorio. Proseguirà altresì l’attività in campo nazionale con la partecipazione al Tavolo di coordinamento per l’armonizzazione delle attività relative al settore della Regolazione del mercato. A tale tavolo partecipano le Camere di Commercio maggiormente impegnate nell’attuazione di iniziative finalizzate a favorire il corretto funzionamento del mercato e dei rapporti tra le categorie economiche e gli utenti. Nel corso del biennio 2011-2012 l'Ente camerale ha predisposto i contratti tipo nazionali di subfornitura ed avviato i lavori per il contratto di rete. Nel 2013 si intende proseguire questa iniziativa, terminando l'iter per l'approvazione definitiva del contratto di rete e concordando con il Tavolo altri modelli contrattuali da elaborare. Si promuoverà l’attività della Commissione mediante apposito materiale così che tutti gli operatori interessati possano utilizzare i servizi offerti. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare la visibilità della Commissione contratti nel territorio provinciale; rafforzare la collaborazione con le Commissioni Contratti costituite presso le altre Camere di Commercio mediante la partecipazione al Tavolo nazionale; valorizzare il ruolo della Camera di Commercio di Ancona quale Ente super partes in grado di favorire uno sviluppo armonico del mercato; promuovere gli schemi contrattuali in grado di regolamentare il mercato e di favorire comportamenti corretti ed improntati a criteri di concorrenza leale. Relazione previsionale e programmatica 2013 100 PROGRAMMA OPERATIVO 4 Promozione del Servizio di Tutela del consumatore Il Servizio di Tutela del Consumatore intende affermarsi sempre più come punto di riferimento e di approfondimento specialistico per le questioni riferite alle tematiche del consumo, nonché quale soggetto propulsore di attività di carattere divulgativo per informare il cittadino sui propri diritti e aiutarlo a trovare la soluzione più appropriata alla problematica presentata. In questa prospettiva, risulta essenziale proseguire e rafforzare la stretta collaborazione avviata nel 2012 con le Associazioni dei Consumatori iscritte al Registro Regionale in modo da poter realizzare sinergie e sviluppare iniziative sulla base delle reali esigenze espresse dai consumatori, anche mediante la costruzione condivisa di progetti strutturati su un tema specifico che producano materiali (brochure, depliant..)in grado di educare il consumatore e renderlo più consapevole delle sue scelte. Nel 2012 il tema toccato è stato quello della contraffazione dei prodotti, promuovendo cinque piccole guide per sensibilizzare il consumatore; nel 2013 si procederà in questa direzione ponendo l’attenzione su temi sempre di attualità e di interesse per la collettività. In questa prospettiva verrà redatto il VII volume della collana “I Quaderni del Consumatore” inaugurata dall'Ente camerale nel 2009 e revisionata sotto il profilo grafico nel 2011 al fine di uniformare la stessa alla nuova linea di comunicazione scelta dalla Direzione. Tale collana è stata creata proprio con lo spirito di offrire ai consumatori dei vademecum molto semplici e chiari da utilizzare nella quotidianità per acquistare consapevolmente e vivere con serenità il rapporto con gli altri operatori del mercato. Infine, si sottolinea che nel 2013 si proseguirà l’attività di emissione di pareri di ordine tecnico-giuridico sulla base delle richieste formulate dai consumatori; tale attività è molto apprezzata poiché consente una rapida risoluzione di molte problematiche, aiutando ad individuare la legge applicabile al caso concreto e riducendo il ricorso agli uffici legali e ai giudici di pace. Si consoliderà questo servizio in modo da offrire risposte in modo sempre più qualificato ed efficiente, assicurando la massima tempestività (al momento il tempo di risposta è tra i 10 ed i 15 giorni). Gli interventi potranno riguardare le disposizioni contenute nel Codice Civile, nel Codice del Consumo, nelle nuove direttive comunitarie e nei relativi Regolamenti di attuazione e più in generale nell'intero comparto del diritto al consumo. In questa prospettiva, la sezione dedicata alla tutela del consumatore del sito camerale è già stata strutturata in modo che rappresenti una finestra di dialogo e un facile accesso per la richiesta di pareri da parte dei consumatori che potranno così comodamente rivolgere i propri quesiti al Servizio direttamente da casa. Un particolare approfondimento nel 2013 verrà fatto sul nuovo “Codice del Turismo”. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Educare il consumatore sui temi di attualità, mediante la realizzazione di materiale promozionale; fornire un servizio efficiente e sempre più qualificato a vantaggio del consumatore; rafforzare la collaborazione con le Associazioni dei consumatori iscritte al Registro Regionale e realizzazione di iniziative comuni; elaborare pareri, approfondimenti specialistici e studi giuridici per migliorare il dialogo con il territorio e fare sì che la Camera di Commercio di Ancona sia percepita dai consumatori non come “casa dell'impresa e dell'economia” ma come ente pubblico vicino al cittadino nella risoluzione dei problemi di diritto del consumo legati alla quotidianità; sensibilizzare verso i temi di diritto del consumo nella prospettiva di avere un consumatore informato e consapevole dei propri diritti, in grado di dialogare “alla pari” con gli altri attori del mercato. Relazione previsionale e programmatica 2013 101 PROGRAMMA OPERATIVO 5 Promozione della Camera Arbitrale Leone Levi Nel 2013 si prevede il consolidamento ed il perfezionamento dei servizi di arbitrato, arbitraggio, perizia contrattuale amministrati dalla Camera Arbitrale “Leone Levi”, in modo da confermare il positivo trend di crescita registrato in questi anni. Particolare attenzione sarà prestata al Regolamento di procedura adottato nel 2010 e frutto di un Tavolo di lavoro composto dalle Camere di Commercio delle Marche. Infatti, se da un lato tale attività ha prodotto l’indubbio positivo risultato di uniformare le regole procedurali all’interno della Regione Marche in modo tale che tutti i soggetti che scelgono l’arbitrato di una Camera arbitrale di estrazione camerale possano confrontarsi con le medesime regole, dall’altro la gestione concreta degli arbitrati nel biennio 2011-2012 ha rivelato alcune “criticità” che devono essere rimosse al fine di consentire una corretta gestione degli arbitrati. In questa prospettiva si prevede l’attivazione dell’iter per la revisione dei Regolamenti e la stampa del nuovo opuscolo aggiornato. Con riferimento alla diffusione delle clausole compromissorie nei contratti e formulari, molto c’è ancora da fare. Per questo motivo verrà proseguita l’attività promozionale avviata nel 2012 con l’organizzazione di iniziative dedicate ad imprese, enti, ordini professionali, associazioni di categoria per promuovere le attività proposte dall’Area di Regolazione del Mercato come complesso di servizi che possono far acquisire competitività alle imprese. La promozione verrà condotta coinvolgendo i componenti del Consiglio della Camera Arbitrale in modo da avere dei punti di riferimento nel dialogo con Ordini e Associazioni di categoria nella Provincia. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare il numero di arbitrati; incrementare la soddisfazione delle Parti che utilizzano l’arbitrato della Camera di Commercio; incrementare il numero di Convenzioni arbitrali recanti il riferimento alla Camera Arbitrale Leone Levi nei contratti e negli statuti camerali; implementare i rapporti e dei contatti con altre istituzioni arbitrali; incrementare la visibilità della Camera Arbitrale. PROGRAMMA OPERATIVO 6 Consolidamento dell’ufficio Sanzioni amministrative come strumento di regolazione del mercato Anche nel 2013 l’Ufficio Sanzioni Amministrative della Camera di Commercio proseguirà la sua attività “propria” ovvero l’emissione di provvedimenti sanzionatori di natura amministrativa (ordinanze-ingiunzioni e ordinanze di archiviazioni) a seguito di violazioni commesse da operatori economici ai quali siano stati contestati o notificati da parte degli organi di vigilanza (polizia municipale, carabinieri, polizia di stato, registro delle imprese, guardia di finanza ed altri) illeciti amministrativi dopo l’emissione dei relativi verbali di accertamento. Accanto a questo, nel 2013 si proseguirà il percorso avviato nel 2012 per ricercare un nuovo assetto per l’Ufficio, anche in linea con le politiche ministeriali nazionali: in particolare si cercherà di orientare l’attività non più unicamente alla erogazione di sanzioni amministrative ma in primo luogo alla sensibilizzazione sul territorio e alla promozione dell’informazione del quadro normativo in vigore in tema di sicurezza e vigilanza sui prodotti nei confronti sia delle imprese che dei consumatori. E’ di tutta evidenza, infatti, che, ancor prima che realizzare attività di vigilanza e controllo e quindi intervenire sotto il profilo sanzionatorio, è fondamentale formare imprese e consumatori sulla legislazione nazionale e comunitaria, fornendo loro chiavi di lettura adeguate che consentano di interpretare le disposizioni, di individuare la ratio sottesa, di identificare gli strumenti di tutela, di conoscere l’iter seguito durante gli accertamenti e il processo sanzionatorio e quindi di prevenire comportamenti scorretti dovuti a carenze informative. L’Ufficio si è dunque posto nell’ottica di attivare un processo di crescita virtuosa, finalizzata a sviluppare il Relazione previsionale e programmatica 2013 102 senso di responsabilità degli operatori economici e dei consumatori, a favorire il corretto adempimento del dettato normativo e pertanto a prevenire e ridurre le violazioni. Tale obiettivo verrà realizzato pianificando apposite iniziative divulgative e realizzando materiale promozionale, anche in collaborazione con le Associazioni dei consumatori e di categoria. Al fine di accrescere la propria efficienza e l’efficacia del proprio operato, velocizzando le procedure interne, inoltre, nell’anno 2012, l’Ufficio Sanzioni Amministrative ha lavorato intensamente ed ha pianificato e predisposto un sistema informatizzato in grado di monitorare l’iter dei procedimenti relativi alle sanzioni amministrative. Grazie a tale sistema, possono essere forniti in tempo reale numerosi dati sulla attività dell’Ufficio, come, a titolo di esempio, il numero delle ordinanze emesse, il numero di utenti che hanno richiesto una audizione, i tempi di emissione di un’ordinanza-ingiunzione, il numero di soggetti sanzionati che hanno provveduto al pagamento della sanzione all’arrivo della ordinanza emessa. Tale attività verrà proseguita nel 2013 al fine di monitorare le attività e offrire un servizio sempre più efficace. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Promuovere la Camera di Commercio di Ancona come Ente “super partes” a tutela degli interessi sia delle imprese sia dei consumatori; educare il consumatore e le imprese; migliorare il dialogo con il territorio al fine di identificare le carenze formative-informative e porvi rimedio. migliorare l’erogazione del Servizio Sanzioni Amministrative PROGRAMMA OPERATIVO 7 Verifiche degli strumenti di misura Uno dei compiti della Camera è fornire all’utenza, attraverso il proprio ufficio metrico, un servizio che opera nell’ambito della tutela della fede pubblica e del consumatore con riguardo agli strumenti di misura (ad esempio, bilance, complessi di misura per carburanti, ecc…) utilizzati in transazioni commerciali, sicurezza pubblica, sanità pubblica, protezione dell’ambiente, ordine pubblico e imposizione di tasse.Tutti gli strumenti di misura utilizzati per i fini sopra descritti sono soggetti a verifiche periodiche per constatarne il mantenimento dell’affidabilità metrologica nel tempo. Gli strumenti di misura hanno una scadenza che va dai 2 ai 5 anni, a seconda della categoria. La Camera di Commercio punta su questa funzione in quanto avverte l’esigenza di intervenire per un riequilibrio del mercato che ha registrato, negli ultimi anni, una crescente tendenza alle turbative fino ad arrivare alle frodi, come più volte enfatizzato dai mezzi di comunicazione. Visto il probabile intervento da parte dei laboratori privati autorizzati da varie Camere o dei laboratori appartenenti alle stesse Camere ad effettuare la verifica periodica di strumenti metrici, probabilmente non perverranno più le richieste riferite agli impianti di carburante. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Mantenere un elevato numero di verifiche evase di strumenti di misura; perseguire l’equilibrio economico/finanziario nell’erogazione del servizio. PROGRAMMA OPERATIVO 8 Sorveglianza sui prodotti a tutela della fede pubblica e del consumatore La Camera ha come compito istituzionale la tutela del consumatore e la sorveglianza su vari prodotti al fine Relazione previsionale e programmatica 2013 103 di verificarne la conformità alla legislazione vigente. I prodotti oggetto di sorveglianza sono, ad esempio, gli elettrodomestici, le scarpe, i giocattoli, i computer, le video-camere. Negli ultimi tempi è sempre più sentita l’esigenza di una presenza costante della Camera nella sua funzione di Garante delle fede pubblica a cui l’Ente sente il dovere di rispondere. A tal fine, già nel corso del 2012, un addetto ha frequentato corsi specialistici sulla materia, e per l’anno 2013 ci si propone di effettuare una più assidua sorveglianza sulla conformità dei prodotti. Nell’ambito della sorveglianza riveste prioritaria importanza quella sugli assegnatari dei marchi d’identificazione dei metalli preziosi, ossia dei fabbricanti, che attraverso l’ufficio metrico della Camera, hanno richiesto il marchio d’identificazione, impresso su uno o più punzoni, per poter identificare la fabbricazione dei propri oggetti mediante la punzonatura. La sorveglianza sui fabbricanti di oggetti in metallo prezioso è, altresì, strumentale ad accrescere la conoscenza delle norme e delle regole da parte dei fabbricanti stessi: infatti, la presenza in campo dei funzionari dell’ufficio metrico non è diretta esclusivamente ad azioni repressive ma soprattutto a divulgare le norme e le regole riguardanti il settore al fine della tutela del consumatore e indirettamente alla tutela delle stesse aziende e contribuire così alla promozione dell’efficienza e della competitività del sistema impresa. Infine si segnala che nel corso del 2012 il MSE ha emanato linee guida per il corretto uso degli autoveicoli al 2 fine di ridurre per quanto possibile l’emissione di Co . La Camera, da sempre impegnata nella difesa dell’ambiente e nella diffusione di buone prassi ambientali, ritiene utile intervenire sulla questione secondo le proprie competenze istituzionali, e si propone quindi di avviare la sorveglianza presso le officine di autoriparazione e presso i concessionari, allo scopo di controllare che siano seguite le suddette direttive ministeriali. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Mantenere il numero delle visite ispettive ed ampliare i settori d’intervento; mantenere il numero degli oggetti in metallo prezioso prelevati; garantire la tutela della fede pubblica e dei consumatori. PROGRAMMA OPERATIVO 9 Iniziative di formazione per gli agenti di commercio e gli agenti di affari in mediazione e diffusione della cultura della qualità tra gli stessi operatori professionali La Camera organizza da anni corsi abilitanti all’esercizio dell’attività di agente di commercio e corsi abilitanti al sostenimento dell’esame da agente di affari in mediazione. Entrambi i corsi permettono, direttamente o successivamente ad apposito esame, di avviare le rispettive attività. Trasmettere in modo adeguato i contenuti dei corsi determina un vantaggio indiretto per tutto il sistema economico che può vantare operatori preparati e professionali. La Camera si impegna, pertanto, ad organizzare tali corsi anche nel 2013, proseguendo l’iter di rinnovamento degli stessi, in base alle esigenze emerse nei questionari di customer satisfaction, tenuto conto dei vincoli economici. Il registro imprese ha ottenuto la certificazione di qualità già nel 2006 e poi nel 2009 essa è stata estesa a tutta l’area anagrafe economica. Forte di questa esperienza e dei vantaggi che gli uffici hanno ottenuto in termini di razionalizzazione delle attività e di qualità dei servizi, la Camera ha intenzione di farsi volano della cultura della qualità nei settori professionali in cui ha maggiore possibilità di incidenza, cioè nell’ambito degli agenti di commercio e dei mediatori immobiliari. Entrambe queste tipologie di imprenditori hanno un ruolo delicato e prezioso, ed è molto importante che essi possano conoscere le norme sulla qualità ed operare di conseguenza. Accertate le criticità riscontrate nell’organizzazione del corso per i mediatori immobiliari, la Camera vuole porsi comunque parte attiva in questo processo verso la qualità, attivando almeno un corso per gli agenti di commercio. Dall’ascolto delle esigenze emerse dalla customer satisfaction si è sviluppata l’idea di realizzare un seminario, rivolto agli agenti di commercio già in attività, per diffondere una certa cultura aziendale intesa come conoscenza di alcuni meccanismi di base sulla gestione aziendale che permettano all’agente di Relazione previsionale e programmatica 2013 104 trasformare la propria attività in un business di successo. Il seminario vuole suggerire all’agente di commercio, piccolo imprenditore, la necessità di pianificare la propria attività, scegliere le strategie che vuole utilizzare per lo sviluppo del suo business e porsi degli obiettivi economici quali indicatori di gestione finanziaria. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere le attività di agenti di commercio e di agenti di affari in mediazione mediante la realizzazione di corsi abilitanti (il numero dipende dagli iscritti) programmati per l’anno 2013; favorire la diffusione della cultura della qualità e il trasferimento nel proprio contesto lavorativo mediante l’avvio di un corso propedeutico alla certificazione di qualità per agenti di commercio; facilitare la pianificazione dell’attività degli agenti di commercio mediante la realizzazione di un seminario. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 168.800 Risorse destinate agli interventi economici: € 122.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 105 Area strategica 3. Sviluppo del ruolo della Camera nella governance del territorio 5.13. OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzare da protagonista i rapporti con gli stakeholders, con particolare riferimento alle Associazioni di categoria, Università, Regione, Provincia ed enti locali QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Assicurare un coordinamento effettivo e permanente tra i vari enti ed organismi operanti sul territorio sulle tematiche di interesse del sistema economico locale esercitando un ruolo da protagonista nei rispettivi tavoli di discussione e confronto; 2. Rafforzare il proprio ruolo di qualificato e riconosciuto punto di riferimento della realtà pubblica provinciale per le tematiche attinenti lo sviluppo economico; 3. Affermare la propria autonomia funzionale riconosciuta dalla legge. Consolidare il sistema di alleanze sul territorio; 4. Migliorare la collaborazione tra amministratori e direzione camerale per accrescere l’efficacia dell’azione dell’Ente. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO La Camera di Commercio di Ancona è ormai riconosciuta come punto qualificato di riferimento della realtà pubblica provinciale nelle tematiche economiche. Gli accordi istituzionali con enti pubblici, organismi e ordini professionali è stato fortemente incrementato negli ultimi due anni, con un forte impulso soprattutto nel campo della mediazione, ambito nel quale ordini professionali e associazioni di categoria hanno riconosciuto il ruolo guida e la competenza della Camera di Commercio in questa specifica materia.. Le associazioni di categoria e i principali enti pubblici sono stati coinvolti nel processo di pianificazione e rendicontazione previsto dal Ciclo di Gestione della Performance di cui al D.L. 150/2009. L’ottimo rapporto con l’Università Politecnica delle Marche è stato consolidato con una attiva collaborazione su progetti finalizzati a favorire l’accesso dei giovani laureati o laureandi al mondo del lavoro (come Campus World e E-Capital), a sostegno della ricerca (Sportello Energia con lo spin off universitario Strategie S.r.l.) e, da ultimo, con il nuovo progetto “Talenti per la crescita” Va segnalato però che la revisione della Provincia di Ancona, attualmente commissariata, ha privato la Relazione previsionale e programmatica 2013 106 Camera di Commercio di un partner fondamentale, con il quale, anche in virtù di un protocollo d’intesa, sono da tempo state definite azioni e programmi congiunti, finalizzati alla promozione ed allo sviluppo del territorio. L’azione congiunta è servita in passato per definire una strategia condivisa e per dare maggiore forza all’azione di entrambi gli enti, che vantavano competenze sulla stessa estensione territoriale. La situazione è ancora più aggravata dalla profonda crisi politica attraversata da tempo dal Comune di Ancona, che ha fatto venire meno un altro partner pubblico di primaria importanza, con cui condividere progetti riguardanti la città capoluogo e le infrastrutture necessarie all’intero territorio. La Camera di Commercio si è pertanto trovata da sola, negli ultimi mesi, a sostenere progetti e programmi di sviluppo del territorio, in assenza dell’interlocutore politico con cui condividere strategie e iniziative, con conseguente riduzione ulteriore delle risorse complessivamente a disposizione per il mondo economico e per il territorio. Tale situazione ha comportato anche la presentazione di numerose richieste di sostegno all’ente camerale, prima assolte da Provincia e Comune capoluogo, in ambiti in cui la competenza di una Camera di Commercio è residuale se non mancante, che l’ente nella maggior parte dei casi si è trovato a rigettare, anche per non disperdere le risorse da destinare alla promozione economica e a non parcellizzare il proprio sostegno, concentrandolo sui progetti ed iniziative maggiormente significative. Questo indebolimento della rappresentanza politica del territorio dovrà essere attenuato con una sempre maggiore sinergia con le Associazioni di categoria, accentuando quel ruolo di rappresentanza trasversale degli interessi congiunti dei vari settori economici e luogo di discussione e confronto, da cui far partire progetti e proposte per il rilancio del territorio. Intenso è stato il lavoro di assistenza della direzione al Presidente ed agli organi camerali, sia all’interno (nei lavori di Giunta e Consiglio) sia all’esterno (rappresentanza e partecipazione a tavoli di lavori, incontri ed eventi sul territorio provinciale, nazionale ed estero). QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Gestione e sviluppo degli accordi e dei protocolli d’intesa con i principali stakeholders dell’ente La Camera di Commercio di Ancona ha sviluppato negli ultimi anni numerosi accordi o protocolli d’intesa con enti pubblici, università, associazioni di categoria, ordini professionali ed organismi internazionali sui temi dello sviluppo economico, della ricerca ed innovazione, del marketing turistico, delle infrastrutture, della mediazione ed arbitrato, dell’internazionalizzazione. Per l’ente camerale si tratta di consolidare la rete di alleanze e partenariati avviati, per rendere la propria azione sempre più efficace, condivisa e sinergica, mettendo i comune le risorse umane e finanziarie a disposizione ed ottimizzandone l’utilizzo. I tempi in rapido cambiamento e la disponibilità sempre più limitata di risorse finanziarie impongono di realizzare azioni e progetti in comune tra più attori, con una visione unitaria e condivisa, facendo sistema e superando gli individualismi ed i campanilismi che spesso hanno rappresentato il limite del recente passato. Per il 2013 si intende proseguire su tale percorso, attraverso lo sviluppo ed implementazione degli accordi già stipulati: in particolare sarà monitorata l’applicazione concreta di ogni accordo, le azioni conseguite e saranno verificati i risultati effettivi ottenuti. Saranno inoltre verificati i possibili nuovi partenariati, specie se funzionali allo svolgimento di progetti comuni, con particolare riferimento alla progettazione comunitaria. Tuttavia l’indebolimento della rappresentanza politica del territorio (la trasformazione delle Province e la crisi politica del comune capoluogo) se da una parte rappresenta un limite che avrà inevitabili ripercussioni anche sulla Camera di Commercio, mancante di un alleato forte ed attendibile come è stato fino allo scorso anno la Provincia di Ancona e di cofinanziamenti a sostegno delle iniziative condivise, dall’altra spinge a rafforzare sempre più la sinergia con le Associazioni di categoria, accentuando quel ruolo di rappresentanza trasversale degli interessi congiunti dei vari settori economici e luogo di discussione e confronto, da cui far Relazione previsionale e programmatica 2013 107 partire progetti e proposte per il rilancio del territorio. In questo ambito le associazioni di categoria per i vari settori economici dovranno essere chiamate a trovare, grazie anche alla Camera di Commercio, progetti ed iniziative comuni, facendo massa critica. Sono anche previsti interventi da parte del Presidente, con un budget predeterminato dalla Giunta, a sostegno di iniziative minori, comunque di pregio, che non rientrerebbero tra gli interventi a termini di regolamento sui contributi a terzi, finalizzati a garantire la presenza dell’ente camerale sul territorio ed a far conoscere la Camera di Commercio anche a parti della comunità meno coinvolte nella programmazione dell’ente camerale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Consolidare le alleanze ed i partenariati con gli stakeholder dell’ente; rafforzare il ruolo della Camera di Commercio tra gli attori pubblici e privati del territorio; svolgere il ruolo di rappresentanza trasversale degli interessi generali dei vari settori economici; ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Coinvolgimento dei principali stakeholders nella programmazione e rendicontazione dell’attività dell’ente La Camera di Commercio si è adeguata con attenzione e coerenza alla riforma Brunetta (D.Lgs.150/2009) adottando il Ciclo di Gestione della Performance, integrando e rinnovando di conseguenza tutti gli strumenti di pianificazione, programmazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione dell’ente. Come previsto anche nelle Linee Guida Unioncamere, a cui l’ente si è ispirato, la Camera coinvolge nella programmazione delle proprie attività e nella predisposizione del Piano della Performance i principali stakeholder, per soddisfare i reali bisogni delle imprese e del territorio di riferimento. Verranno effettuati incontri ed approfondimenti specifici con gli organi camerali - in cui sono rappresentate le principali associazioni di categoria più rappresentative del territorio, le associazioni dei consumatori, le organizzazioni sindacali e l’ABI - per delineare gli indirizzi da perseguire e le principali linee d’azione, partendo da un’analisi di contesto (esterno ed interno) e da un’attenta valutazione delle risorse economiche effettivamente disponibili, con attenzione ai criteri di equilibrio economico-finanziario dell’ente. Particolare attenzione sarà posta anche ai vincoli normativi, sempre più stringenti per le Camere di Commercio, di cui si dovrà tenere conto nella programmazione e nella predisposizione del preventivo economico, concentrando il più possibile gli interventi promozionali e di sostegno a progetti prioritari e strategici, evitando la parcellizzazione degli stessi. Verranno inoltre consultati, in appositi momenti di confronto, i principali enti pubblici locali, in particolare la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, l’Autorità Portuale, l’Unioncamere Marche, quest’ultima come luogo di sintesi del sistema camerale marchigiano. Anche l’azienda speciale Marchet organizzerà appositi incontri per discutere le linee di indirizzo da seguire nella definizione del programma finalizzato alla promozione estera, confrontandosi con associazioni di categoria e consorzi export. Il programma sarà attentamente monitorato e reso flessibile e dinamico, in modo da poterlo adattare, se necessario, ai mutevoli bisogni degli interessi generali della comunità delle imprese e del territorio. Anche nella fase della rendicontazione - integrata tra bilancio di sostenibilità e trasparenza – l’ente darà conto ai propri stakeholder delle attività svolte, dei risultati raggiunti e dell’utilizzo delle risorse pubbliche, in coerenza con quanto previsto dal Ciclo di Gestione della Performance di cui al D.L.150/2009. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rendere trasparente l’azione della Camera di Commercio e la sua gestione; ottimizzare l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione; Relazione previsionale e programmatica 2013 108 far conoscere la Camera di Commercio e diffonderne l’immagine sul territorio; confrontarsi con gli stakeholder per comprendere i bisogni del territorio. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Supporto tecnico-specialistico agli organi camerali nelle relazioni con gli stakeholders I vertici dell’organizzazione – in particolare il Segretario Generale - sono chiamati ad assistere il Presidente e gli organi camerali, secondo le rispettive competenze, nelle numerose riunioni, incontri, tavoli di lavoro in cui l’ente è chiamato ad operare, in senso proattivo, con capacità di fornire contributi concreti e risposte ai bisogni e risolvere i problemi insorti. Si tratta di un ruolo sempre più delicato, in un momento in cui tutta la Pubblica Amministrazione è messa in discussione ed è attraversata da ipotesi di riforma e profonda razionalizzazione, anche con possibili ricadute di forte effetto sullo stesso sistema camerale (si pensi alla trasformazione delle province, alla riorganizzazione delle amministrazioni periferiche dello Stato, all’eliminazione di alcuni enti, alla “spending review”). La riduzione delle figure dirigenziali e la ridefinizione delle posizioni intermedie (alte professionalità e posizioni organizzative), non potendo procedere ad assunzioni per il prossimo triennio in sostituzione di figure strategiche cessate dal servizio, comporterà per la Camera di Ancona un peso eccessivo di responsabilità ed impegni sul Segretario Generale, per cui si renderà necessaria una nuova ripartizione delle competenze tra le citate figure di vertice. L’ente camerale, anche in un periodo di forte difficoltà e con la criticità evidenziata, deve mantenere e garantire un alto livello di efficienza ed una capacità di risposta adeguate alle necessità che coinvolgono sia il livello politico sia il livello dirigenziale, con un approccio maggiormente ispirato a logiche privatistiche, prestando attenzione comunque alle priorità. Tutto ciò comporta una interpretazione del ruolo del dirigente pubblico sempre più in senso manageriale, con sviluppo delle capacità organizzative, di rappresentanza tecnica dell’ente, di orientamento delle scelte programmatiche ed operative, di visione sistemica e strategica, al fine di garantire la correttezza della gestione dell’azione amministrativa e la coerenza con le normative applicabili. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI DEL PROGRAMMA OPERATIVO 3 Assicurare un adeguato supporto tecnico-specialistico al Presidente ed agli organi camerali; assicurare la rappresentanza tecnica, laddove necessario, nei rapporti con gli stakeholder; riorganizzare la struttura e definire le figure di vertice in base alle competenze esistenti; qualificare la gestione dell’ente camerale. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 20.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 109 5.14. OBIETTIVO STRATEGICO: Accentuare il ruolo della Camera di Commercio nella capacità di orientare le scelte del territorio a partire dalle informazioni statistiche e dalle analisi di contesto QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sviluppare una collaborazione organica e stabile con istituti/enti di ricerca presenti nel territorio e riconosciuti per la loro capacità di analisi di fenomeni economici e sociali, con l’obiettivo di dare vita ad un laboratorio di analisi economica che possa diventare il riferimento per le istituzioni e le imprese della provincia di Ancona; 2. Incrementare la diffusione delle analisi economico–statistiche cui l’utenza accede attraverso il sito web istituzionale. AREA ORGANIZZATIVA Area sviluppo economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Il riconoscimento della funzione dell’Ufficio Statistica, quale punto di riferimento per l’informazione economico statistica a livello provinciale, appare in via di consolidamento: media, università, imprese, associazioni di categoria attingono alle informazioni che esso produce sia per la diffusione sia per far fronte a specifiche richieste. Sono oramai appuntamenti tradizionali per tutti gli stakeholder camerali i principali eventi organizzati dall’Ufficio, quali la Giornata dell’Economia (con un focus dedicato, in particolare, al tema della creazione d’impresa) e la diffusione dei risultati dell’indagine Excelsior sulla domanda di lavoro delle imprese private, relativamente ai quali si è riscontrato un crescente interesse espresso in termini di partecipazione qualificata e diffusione dei materiali. Da questo punto di vista, nel corso del 2012 è venuta meno la necessità di ricorrere alla collaborazione con l’ISTAO di Ancona per la suddette attività ordinarie grazie al fatto che è rientrato nell’organico dell’Area Sviluppo Economico un collaboratore con forti competenze in tale ambito. Questo consentirà di affrontare il prossimo anno con una capacità di elaborazione interna da parte dell’ufficio potenziata. Nel 2013, si intende inoltre ampliare la gamma dei servizi statistici offerti sperimentando lo strumento camerale per l’analisi di bilancio “in balance”. Nella seconda parte del 2012 sono state, inoltre, avviate le attività per la partecipazione dell’ente camerale al Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi e del Non Profit, compito istituzionale che costituisce un impegno assai rilevante per l’ufficio, considerato che l’ente camerale coordina ed è il perno di tutta la rilevazione censuaria come Ufficio Provinciale di Censimento. Si avrà una probabile coda di attività anche per l’inizio del 2013. L’esame dell’andamento degli accessi alle pagine economico-statistiche sul sito camerale delinea un quadro si sostanziale costanza della fruizione dell’informazione resa disponibile all’utenza attraverso il canale web. Tuttavia, non si dispone al momento di una conoscenza dell’andamento dei flussi di accesso mensili dell’utenza nel presente e nel passato, informazione che consentirebbe una più completa ed esatta valutazione. La recente riorganizzazione delle modalità con cui le informazioni statistiche sono disponibili sul sito web dovrebbero determinare, in ogni caso, un incremento degli accessi (che andrà attentamente monitorato). Relazione previsionale e programmatica 2013 110 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Diffusione dell’informazione economico statistica di qualità relativa al territorio provinciale La diffusione dell’informazione economico-statistica alla comunità si avvarrà in primo luogo dell’utilizzo di comunicati stampa, volti ad informare e tenere costantemente aggiornati sia l’andamento delle principali variabili economiche relative al territorio, sia l’evoluzione delle caratteristiche strutturali del sistema imprenditoriale provinciale, nonché di altri fenomeni/aspetti di rilievo economico che di volta in volta si possano presentare. I medesimi temi, e non solo questi, saranno quindi oggetto di successivi approfondimenti, attraverso la redazione e la diffusione di pubblicazioni economiche periodiche (annuali e trimestrali) aventi ad oggetto la situazione economica generale della provincia o suoi aspetti specifici (mercato del lavoro, studi settoriali, commercio estero, altro). La diffusione di tali pubblicazioni assumerà prevalentemente il formato elettronico, cui si accompagnerà, nei casi di maggior rilevanza (come ad esempio la Giornata dell’Economia) anche il formato cartaceo, prodotto comunque sempre nel rispetto dei dettami della politica ambientale dell’ente. Si evidenzia che nel 2013 saranno utilizzate le informazioni acquisite attraverso la banca dati resa disponibile da Infocamere, denominata “In Balance”, l’acquisto di tale strumento consentirà infatti di proseguire il nuovo filone di analisi, avviato a fine 2012, relativo allo studio dei bilanci aggregati delle società di capitale. La diffusione dell’informazione statistica si gioverà infine anche dell’impatto di comunicazione generato dall’organizzazione di eventi di presentazione delle principali pubblicazioni, volti a diffondere direttamente l’informazione ai principali stakeholder dell’ente camerale (istituzioni locali, associazioni di categoria e sindacali, mondo accademico, scuola), di cui l’intera comunità potrà essere portata a conoscenza attraverso la successiva ulteriore diffusione realizzata attraverso i media locali. Verranno organizzati i principali eventi attinenti l’informazione statistica, quali la Giornata dell’Economia (in collaborazione con tutto il sistema camerale) e la diffusione dei risultati dell’indagine Excelsior sulla domanda di lavoro delle imprese private, sia in una giornata di confronto con i principali stakeholder interessati dall’importante tematica del lavoro e dell’occupazione sia in una giornata dedicata al mondo della scuola, con la partecipazione di giovani studenti delle scuole superiori. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Diffondere maggiormente sempre più validi strumenti di conoscenza dei fenomeni economici in atto con riferimento al contesto provinciale; diffondere informazioni agli stakeholder, al fine di agevolare le attività decisionali dei policy maker e degli operatori economici del territorio. Relazione previsionale e programmatica 2013 111 PROGRAMMA OPERATIVO 2 IX Censimento Generale dell’industria e servizi Nel corso del 2012, l’ISTAT ha avviato le operazioni relative al 9° Censimento dell’Industria e Serviz i e censimento delle istituzioni non profit. Conclusa la fase organizzativa, la rilevazione vera e propria si è avviata nel mese di settembre e dovrebbe concludersi a dicembre 2012. Tuttavia non sono da escludere eventuali code censuarie che potrebbero essere legate a slittamenti sia della rilevazione, sia delle operazioni di chiusura. L’eventuale prosecuzione di tali attività continuerà a fare eventualmente capo all’Ufficio Provinciale di Censimento (UPC) costituito presso l’ufficio statistica camerale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rispettare il Piano Generale di Censimento; assolvere efficacemente il compito istituzionale come Ufficio Provinciale di Censimento. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 43.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 112 5.15. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Essere punto di riferimento per gli stakeholders nell’analisi, progettazione e condivisione delle esigenze infrastrutturali; 2. Mantenere le sole partecipazioni ritenute strategiche. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale - Area Sviluppo Economico VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO La gestione delle partecipazioni continua ad essere uno degli obiettivi strategici che vede la Camera di Commercio protagonista, da una parte, nello stimolare l’analisi ed il confronto con gli attori pubblici e privati, dall’altra, nel fare da capofila di azioni concrete volte a sostenere o rilanciare infrastrutture importanti per la crescita del territorio e del sistema economico locale. Da questo punto di vista, si fa largo sempre di più una nuova visione strategica (anche orientata dai principi della sostenibilità economica ed ambientale) secondo la quale il tema dello sviluppo infrastrutturale si deve porre oggi, non tanto in termini di dotazione (nel medio periodo difficilmente modificabile, soprattutto alla luce delle ridotte risorse pubbliche) ma, soprattutto, in termini di uso efficiente di quelle esistenti anche mediante lo sviluppo di sinergie tra le stesse in un’ottica di sistema territoriale; l’attenzione va inoltre progressivamente spostata sullo sviluppo di nuove infrastrutture tecnologiche quali, per esempio, la banda larga, sulle quali l’Italia (e il nostro territorio non fa eccezione) manifesta un notevole ritardo. Cruciale rispetto al tema del sistema territoriale è il ruolo dell’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica, promosso alla Camera di Commercio, che ha visto nel 2012 anche l’ingresso del Comune di Jesi ed una crescente legittimazione da parte degli stakeholder locali e, soprattutto, della Regione Marche. Sempre nel 2012 l’ente camerale ha inoltre portato a sintesi le progettualità sviluppate dall’Osservatorio con il progetto di area vasta “Territori Snodo” che vede collaborare i Comuni di Jesi e di Ancona mediante l’adesione al Territorial Center. L’attività di studio e concertazione condotta dall’Osservatorio ha posto pertanto le basi per un ulteriore potenziamento e sviluppo nel 2013 (vedi scheda programmatica), rispetto al quale resta come limite il tuttora insufficiente coinvolgimento di Aerdorica. Per quanto riguarda lo sviluppo della Banda Larga, il 2013 vedrà l’avvio in via sperimentale di un primo progetto da parte di Unioncamere regionale volto al monitoraggio dell’offerta e della domanda di servizi correlati, cui l’ente camerale ha già aderito ed al quale fornirà il proprio contributo in termini operativi e finanziari. E’ in corso, inoltre, il monitoraggio su tutte le partecipazioni societarie, che consente agli organi camerali di effettuare le scelte più opportune in ordine alla strategicità delle stesse nelle azioni di sviluppo e sostegno della Camera di Commercio. Al di là della liquidazione della propria società di servizi in house “Camera Service”, nel corso del 2012 non vi sono state novità sostanziali rispetto a quantità e misura delle partecipazioni. Relazione previsionale e programmatica 2013 113 L’ente ha ribadito la sua contrarietà ad entrare nel capitale sociale di Fiera delle Marche S.p.A., costituita dalla Camera di Commercio di Pesaro con un socio privato (la Alfad s.p.a.), lasciando spazio per collaborazioni su singole iniziative se ritenuto opportuno. Fiera delle Marche appare oggi come il soggetto “legittimato” dalla Regione Marche alla gestione dei marchi storici del vecchio ERF e strutturale è ormai la collaborazione per il rilancio della Fiera delle Pesca in un ottica allargata di Blue Economy. Sono state altresì ribadite le posizioni assunte a fine 2011 in merito al ridotto supporto alla Fondazione delle Muse (del quale si attende peraltro un piano di riorganizzazione che prevede la fusione con lo Stabile delle Marche) e al disimpegno dall’Associazione Fondo Mole Vanvitelliana. Grande incertezza rispetto ai prossimi assetti organizzativi e societari resta, infine, rispetto ad Aerdorica sulla quale gravano la recente presa di posizione del governo in merito ad un suo declassamento come scalo passeggeri, una situazione di indebitamento ancora piuttosto grave ed un progetto di privatizzazione attualmente in stand-by e, forse, definitivamente tramontato. A tale riguardo, si comincia a dare per probabile una prossima nuova operazione di massiccia ricapitalizzazione. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Osservatorio sulla piattaforma logistica Grazie alla qualità degli approfondimenti realizzati dall’ISTAO nel corso degli anni e il sostegno ricevuto dalle istituzioni e dalle società di gestione delle infrastrutture locali, l’Osservatorio sulla piattaforma logistica della Marche è oramai ufficialmente riconosciuto come un’occasione di confronto sulle scelte strategiche che riguardano lo sviluppo delle infrastrutture e, più in generale, del territorio. Nel 2013 il gruppo di lavoro dell’Osservatorio continuerà a lavorare lungo le linee guida tracciate dagli studi più recenti inerenti lo sviluppo del traffico intermodale, l’individuazione delle modalità per raggiungere concretamente l’obiettivo di un trasferimento parziale del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, la definizione di un intervento normativo regionale a supporto di tali scelte. L’Osservatorio avrà come obiettivo quello di accompagnare il sistema logistico locale anche in una fase particolarmente complessa come quella che si sta vivendo attualmente, segnata da una generale contrazione del movimento di merci, e che nei prossimi mesi sarà caratterizzata anche da alcuni cambiamenti istituzionali (nuova definizione del ruolo della Provincia di Ancona, il Presidente dell’Autorità Portuale di Ancona) che potrebbero mutare l’assetto delle decisioni amministrative in materia di trasporti e infrastrutture. Il piano di lavoro è in fase di definizione da parte dei diversi soggetti sostenitori dell’Osservatorio, ma si proporrà comunque di: 1. Rafforzare e velocizzare la definizione delle strategie per lo sviluppo della logistica intermodale all’interno della piattaforma logistica composta dal porto di Ancona, dall’Interporto di Jesi e dall’Aeroporto di Falconara Marittima; 2. analizzare le forme di collaborazione tra le società di gestione delle tre infrastrutture che compongono la piattaforma logistica delle Marche; 3. inserire la piattaforma logistica in un processo di recupero di competitività della provincia di Ancona e più in generale del tessuto produttivo marchigiano. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rafforzare il ruolo della Camera di commercio di Ancona al centro del dialogo tra i diversi soggetti competenti nella ri-definizione del sistema logistico locale; Relazione previsionale e programmatica 2013 114 portare al centro del confronto le diverse opzioni che l’Osservatorio ha individuato per l’avvio dei primi strumenti di sostengo al trasferimento nella modalità di trasporto, in particolare nel collegamento tra il porto di Ancona e l’Interporto di Jesi. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Progetto “I servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga sul territorio marchigiano: sensibilizzazione del sistema imprenditoriale locale sulle opportunità offerte” Nell’ambito dell’accordo Unioncamere – Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere Marche ha presentato un progetto che ha come obiettivo la diffusione di una maggiore consapevolezza del contributo allo sviluppo economico che può derivare dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Il progetto sarà finanziato al 50% dal Fondo di Perequazione 2011 e coinvolgerà quattro Camere di commercio marchigiane, con la sola eccezione dell’ente di Ascoli Piceno che ha presentato un proprio progetto, considerando lo sviluppo dell’ICT come una delle linee programmatiche più importanti in relazione al proprio territorio. L’iniziativa vuole rafforzare la cultura digitale tra le imprese della provincia di Ancona, con un’attenzione particolare per le PMI che hanno di solito maggiori difficoltà nell’avvicinarsi alle innovazioni tecnologiche, sia per mancanza di competenze interne che di risorse finanziarie adeguate. Le tecnologie innovative impongono, infatti, anche una rivisitazione dell’organizzazione aziendale che nel medio termine può produrre vantaggi competitivi, ma che nell’immediato viene percepito più che altro come un impegno ulteriore rispetto alla normale attività aziendale. La necessità di fare cultura digitale viene oramai considerata come un’azione prioritaria su cui far confluire risorse e competenze, in quanto necessaria per mantenere l’Italia e il suo tessuto economico al passo con gli altri paesi europei. L’Italia è in grave ritardo rispetto agli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea fissati per il 2020. Ma un ritardo altrettanto grave è quello di tipo culturale che consiste nel considerare le infrastrutture immateriali come meno importanti di quelle materiali nel contribuire allo sviluppo dell’economia. Il progetto prevede una serie di incontri informativi rivolti alle imprese nel corso dei quali saranno illustrati i benefici in termini di competitività che possono derivare all’utilizzo degli strumenti ICT più innovativi che possono essere utilizzati avendo a disposizione una disponibilità di banda di almeno 7 M/s (banda larga e, in prospettiva, ultra larga). I temi affrontati saranno scelti tra: nuove strategie di marketing e comunicazione, web 2.0 e social network, sicurezza e privacy. Sono previsti percorsi differenziati per utenti basic e per imprese che hanno già sviluppato soluzioni innovative al proprio interno. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Azioni di informazione e formazione rivolte alle imprese per diffondere una cultura digitale più consapevole delle opportunità messe a disposizione dei nuovi strumenti ICT su banda larga; ridurre la marginalità del sistema camerale nel processo di miglioramento della rete di infrastrutture immateriali nel territorio della provincia di Ancona. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Sviluppo del territorio e delle sue infrastrutture mediante la gestione delle partecipazioni societarie strategiche Per una Camera di Commercio la presenza nel capitale di società che operano in settori di rilevanza strategica per il territorio e per il sistema imprenditoriale assume sempre più un aspetto prioritario. A livello nazionale il ruolo degli enti camerali nell’ambito del processo di infrastrutturazione del paese è costantemente cresciuto; le Camere di Commercio sono veri e propri punti di raccolta e proiezione delle esigenze infrastrutturali della geografia economica locale, intervenendo in società di gestione di aeroporti, interporti, porti turistici, fiere, strade, parchi tecnologici, centri servizi, etc. Relazione previsionale e programmatica 2013 115 L’impegno della Camera di Commercio di Ancona è sempre stato importante da questo punto di vista, essendo presente in tutte le società di infrastrutture del territorio come Aerdorica, Interporto Marche, Quadrilatero Marche Umbria, Marina Dorica, oltre che in società di servizi locali o del sistema camerale. Da alcuni anni la normativa in tema di Pubblica Amministrazione e la recente “spending review” impongono tuttavia anche alle Camere di Commercio di verificare quali società partecipate producono beni o servizi non strettamente necessari al conseguimento delle finalità istituzionali e non siano riconducibili alla produzione di servizi di interesse generale, rimuovendo quelle partecipazioni ritenute non più strategiche e le “società in house” improduttive. L’ente effettua, quindi, ogni anno un dettagliato monitoraggio delle proprie partecipazioni societarie (volto al mantenimento di quelle strategiche o all’acquisizione di nuove partecipazioni coerenti alla programmazione ed allo sviluppo territoriale), avvalendosi anche dello strumento dell’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica, per orientare una gestione integrata di porto, aeroporto ed interporto. I risultati del monitoraggio vengono portati all’attenzione della Giunta camerale, per discutere la strategicità delle partecipazioni in essere, verificando l’andamento della gestione economico-finanziaria e della corrispondenza delle attività e programmi con le esigenze del territorio e la mission dell’ente. I rappresentanti della Camera di Commercio nei consigli di amministrazione delle partecipate sono, inoltre, chiamati a relazionare alla Giunta almeno una volta all’anno, per rendere consapevoli gli organi delle scelte operate dalle società e degli effetti sulle politiche di sviluppo del territorio. Analogo monitoraggio e presentazione alla Giunta viene effettuata anche su associazioni e fondazioni, a cui la Camera di Commercio ha aderito, in quanto questi interventi costituiscono un’altra forma importante di sostegno allo sviluppo, specie nel campo della cultura e dei servizi. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sostenere lo sviluppo delle infrastrutture materiali ed immateriali del territorio; Mantenere le partecipazioni ritenute strategiche e dimettere le restanti. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 60.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 285.000 Investimenti: € 350.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 116 5.16. OBIETTIVO STRATEGICO: Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema camerale nazionale e regionale QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Sviluppare la presenza e l’influenza politica dell’ente negli organi del sistema camerale nazionale e regionale, anche attraverso un aumento qualitativo e quantitativo nella partecipazione alle iniziative di sistema. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO A giugno 2012 il presidente Giampieri è stato nominato componente del Comitato Esecutivo di Unioncamere nazionale: si tratta di un riconoscimento importante per tutto l’ente, il cui massimo rappresentante politico è entrato a far parte degli organi nazionali del sistema camerale. A livello regionale è stato avviato un approfondito dibattito sulla riorganizzazione delle Camere di Commercio a livello regionale e sul ruolo di Unioncamere regionale. La riforma delle province non potrà non avere effetti anche sulle camere di commercio, che si devono far trovare pronte ad una razionalizzazione ispirata a logiche di economie di scala e ad una maggiore capacità di fare rete. Sono stati creati alcuni tavoli di lavoro, coordinati dall’unione regionale, su tematiche di competenza delle Camere di Commercio, su cui si intende verificare la possibilità di istituire servizi comuni o trovare forme di razionalizzazione dei servizi (per specializzazione o standardizzazione): formazione del personale, statistica, elaborazione paghe, provveditorato, mediazione. Sulla delicata tematica dell’internazionalizzazione (oggi ogni Camera di Commercio ha una propria azienda speciale e presso l’Unione regionale esiste una Sezione Internazionalizzazione con compiti di coordinamento) è in corso un vivace dibattito per addivenire, all’interno del sistema, ad una struttura unica che rafforzi l’azione delle Camere di Commercio nella promozione delle PMI sui mercati esteri, trovando con la Regione Marche un’intesa allargata, con rispetto dei rispettivi ruoli e competenze. Attualmente le posizioni delle singole Camere non sono uniformi, in quanto prevale ancora una logica campanilistica e di difesa delle proprie prerogative e posizioni. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Contributo alla “autoriforma” del sistema camerale e supporto alla riorganizzazione di Unioncamere Marche mediante l’individuazione e la gestione di servizi comuni tra le Camere della Regione. L’Unioncamere nazionale ha avviato, su sollecitazione del Ministro dello Sviluppo Economico, un processo di Relazione previsionale e programmatica 2013 117 autoriforma che dovrà portare a ridisegnare l’intero sistema camerale nazionale sulla base di nuovi parametri ed indici, ormai indipendenti dai confini amministrativi corrispondenti a quelli delle vecchie province, come finora sono stati conosciuti. La Camera di Commercio di Ancona intende fare la sua parte in questa generale riflessione, portando il proprio contributo nelle sedi opportune (Unioncamere nazionale nel Comitato Esecutivo dei Presidenti e nella Consulta dei Segretari Generali, nonché negli organi dell’Unione regionale) per rappresentare le esigenze di una Camera di medie dimensioni e del capoluogo di regione, nell’ottica della razionalizzazione dei costi, dell’efficienza organizzativa e della qualità dei servizi, con la ferma consapevolezza che i tempi sono cambiati e che occorre riorganizzare l’intero sistema. In particolare, guardando all’ambito regionale, l’efficienza e la crescita dell’Unioncamere Marche, anche alla luce delle modifiche apportate dal D.L. 23/2010 di riforma del sistema camerale, diventa di estrema importanza per le Camere di Commercio della regione. E’ necessario ed ormai imprescindibile ridefinirne il ruolo, i servizi e l’organizzazione secondo le attuali esigenze del sistema imprenditoriale regionale e assicurare una rappresentanza unitaria delle Camere di Commercio marchigiane, specie nei confronti della Regione Marche, valutando anche i pesi ed i rapporti interni tra i cinque enti (con evidenti differenze oggi esistenti sia per dimensioni economiche sia per dimensioni organizzative) e lo scenario che ci attende nei prossimi anni, visto che sarà difficile che rimanga lo stesso numero di camere di commercio dopo la trasformazione delle province. Diventa necessario assicurare servizi associati e valutare, superando i campanilismi ormai fuori del tempo, l’integrazione di strutture collegate alle Camere di Commercio (a partire dalla aziende speciali), esigenza resa ancora più impellente dalle difficoltà economico-finanziarie evidenziatesi anche per gli enti camerali negli ultimi tempi e dalla necessità generale di riduzione dei costi di funzionamento. La rinnovata mission delle Unioni regionali, in base alla citata legge di riforma, rappresenta pertanto una imperdibile occasione per creare una struttura che sia effettivamente utile alla Camera di Commercio di Ancona ed alle altre Camere della regione, come supporto concreto, razionale e fattivo nella gestione dei rapporti con l’ente regionale e nella organizzazione di alcuni servizi e progetti strategici di interesse comune, nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei costi. La Camera di Commercio di Ancona intende fungere da stimolo e sostegno alla auspicata riorganizzazione dell’Unioncamere regionale, sia mediante il Presidente ed i quattro rappresentanti camerali nel rinnovato Consiglio di amministrazione della stessa sia mediante il Segretario Generale nel supporto al nuovo direttore e nel confronto con gli altri Segretari Generali. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Autoriformare il sistema camerale a livello nazionale e regionale; razionalizzare l’organizzazione e la gestione di servizi comuni a livello regionale; ridurre gli oneri di funzionamento; razionalizzare i servizi e il personale impiegato. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Partecipazione proattiva alle iniziative di Unioncamere nazionale Il sistema camerale (Unioncamere nazionale, le unioni regionali, le camere di commercio in ogni provincia, le aziende speciali, gli organismi partecipati, le camere di commercio italiane all’estero) rappresenta una rete di grande importanza per il paese e per l’imprenditoria, che va sfruttata al meglio, integrandosi sempre più in essa ed utilizzando tutte le occasioni utili ad accrescere le possibilità della singola Camera di Commercio di usufruire dei servizi e progetti e di partecipare alle opportunità offerte dal sistema. La presenza del Presidente nel Comitato Esecutivo di Unioncamere nazionale costituisce un ulteriore passo avanti per posizionare al meglio la Camera di Commercio di Ancona nel sistema camerale, al fine di rappresentare adeguatamente le esigenze di enti delle dimensioni come il nostro e contribuire attivamente a delineare la governance del sistema, specie in una fase così delicata come l’attuale in cui è in discussione il percorso che dovrà portare all’autoriforma delle Camere di Commercio. Relazione previsionale e programmatica 2013 118 La Camera di Commercio di Ancona intende essere parte attiva del sistema camerale, mediante: miglior utilizzo dei fondi perequativi per incrementare risorse da destinare a progetti di interesse per il sistema economico locale, coerenti con il proprio programma, partecipazione ad incontri e tavoli di lavoro tecnici e politici per rappresentare la Camera di Commercio di Ancona nei momenti più significativi della vita del sistema e portare il punto di vista, le necessità e le esperienze dell’ente camerale, presenza attiva negli organi di Unioncamere nazionale, confronto permanente sia a livello politico sia a livello tecnico sulle tematiche di interesse e sulle problematiche emergenti, coinvolgimento di rappresentanti dell’Unioncamere nazionale in eventi ed incontri nel territorio. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare l’integrazione con il sistema camerale; consolidare il posizionamento della Camera di Commercio nel sistema camerale attraverso la maggiore presenza dei rappresentanti dell’ente in organi, tavoli di lavoro ed incontri; incrementare la visibilità della Camera di Commercio di Ancona a livello nazionale; utilizzare efficacemente il Fondo Perequativo in progetti coerenti con la programmazione dell’ente. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: / Relazione previsionale e programmatica 2013 119 Area strategica 4. Efficienza organizzativa, valorizzazione delle risorse e trasparenza 5.17. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Aggiornare i regolamenti; 2. Gestire efficacemente le risorse umane in coerenza con i vincoli normativi, il piano triennale dei fabbisogni e le esigenze organizzative; 3. Garantire il miglioramento continuo dei sistemi di gestione dell’ente, rafforzando la politica degli acquisti verdi. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale – Area Sviluppo Economico – Area Servizi interni VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Dal punto di vista organizzativo, il fatto più caratterizzante del 2012 è stato l’avvio della fase operativa ed applicativa correlata al Piano di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dalla Giunta con deliberazione n.202 del 14/11/2011, sulla base di un’analisi organizzativa svolta dal Segretario Generale e delle indicazioni fornite dalla Commissione Consultiva di Giunta, nonché del parere dell’Organo di Valutazione Strategica e delle relazioni sulle tre aziende speciali e sulla società in house, in coerenza con l’obiettivo strategico del Piano della Performance 2011-2013 diretto a perseguire l’equilibrio economicofinanziario nella gestione della Camera di Commercio: Conseguentemente sono state realizzate le seguenti attività: a) assegnazione provvisoria “ad interim” al Segretario Generale delle competenze dell’Area Sviluppo Economico, senza sostituzione del dirigente della medesima Area, cessata dal servizio per pensionamento; b) riduzione del numero delle aziende speciali da 3 a 2, mediante incorporazione di Aspea in Marchet entro fine anno, estendendo la mission di quest’ultima alla promozione del settore agroalimentare con il coinvolgimento di un rappresentante del settore agricolo nel consiglio di amministrazione (sono stati predisposti il progetto di fusione da far approvare dai consigli di amministrazione delle due aziende speciali e il nuovo statuto di Marchet); c) messa in liquidazione la società in house “Camera Service s.r.l.”, procedura che porterà entro il mese di ottobre alla definizione della relativa procedura, con cancellazione della società; d) contenimento della dotazione organica, nonostante la reinternalizzazione di alcuni servizi dalla società di cui al punto c); Relazione previsionale e programmatica 2013 120 e) chiusura della sede territoriale di Senigallia, con ridefinizione delle modalità della presenza della Camera di Commercio nel territorio senigalliese in virtù di un Accordo di Programma stipulato con il Comune di Senigallia; f) avvio di tavoli di lavoro nell’ambito di Unioncamere Marche per individuare alcuni servizi ed attività di interesse comune a livello regionale, con la condivisione delle altre Camere di Commercio della regione; g) riduzione progressiva e selettiva degli oneri di funzionamento dal 2012, mediante accurata analisi di ogni voce di costo ed interventi finanziari mirati sulla struttura del bilancio; Inoltre al Segretario Generale è stata attribuita ad interim anche la direzione dell’azienda speciale Marchet, con decorrenza dal 1° settembre 2012, a seguito del periodo di astensione per motivi familiari richiesto dalla direttrice per sei mesi. L’ente ha perfezionato l’assunzione di tre unità, inquadrate in categoria C, mediante scorrimento della graduatoria ancora vigente realizzata a seguito di concorso pubblico nel 2009, nel rispetto della capacità assunzionale derivante dal costo delle cessazioni avvenute nell’anno precedente. Si è concluso il lavoro del gruppo tecnico sui profili professionali costituito da Unioncamere nazionale, a cui siamo stati chiamati a partecipare per fornire il nostro contributo in virtù dell’esperienza maturata nel 2010 con la costruzione del sistema di gestione delle risorse umane per competenze: da luglio è partita la diffusione del sistema a livello nazionale per estenderlo ed armonizzarlo a favore di più Camere di Commercio. Nel secondo semestre verrà aggiornato il Piano triennale dei fabbisogni che dovrà tenere conto dei sempre più stringenti vincoli normativi sulle assunzioni e sui contratti flessibili (decreto sulla cd. spending review 2012 e legge di stabilità 2011), che riducono fortemente anche per le Camere di Commercio le possibilità di assunzione, con inevitabili ripercussioni sull’organizzazione (sostituzione delle figure cessate dal servizio e individuazione di nuove competenze professionali). In particolare, la riduzione della percentuale di assunzione (calcolata sul costo delle cessazioni dell’anno precedente) dal 70% al 20% per le camere di commercio comporterà di fatto un blocco del turn over almeno per il biennio 2013-2014. I profili professionali assumono a questo punto un aspetto strategico in quanto occorrerà verificare con grande attenzione i singoli profili per competenze effettivamente posseduti da ogni dipendente, rispetto ai profili delineati attesi, e eventualmente ricollocare all’interno dell’ente in maniera più funzionale alcune unità in base alle competenze possedute: ciò comporterà uno sforzo organizzativo e gestionale da parte di ogni dirigente, chiamato a utilizzare sempre al meglio il personale assegnato facendo fronte alle inevitabili carenze di organico e riorganizzare gli uffici e le funzioni secondo necessità e priorità (eventualmente riducendo o ripensando alcuni servizi ritenuti meno strategici). L’Ente è quindi chiamato ad aggiornare il proprio sistema dei profili professionali in coerenza con il modello Unioncamere, posticipando l’obiettivo di mappare almeno il 30% del personale in ruolo entro la prossima annualità. E’ continuato il complesso lavoro di aggiornamento dei vari regolamenti che dettano le regole di funzionamento dell’ente in tutte le sue espressioni. Nel corso del primo semestre sono stati approvati i seguenti regolamenti: - Regolamento di mediazione (Delib. Consiglio n. 4 del 16/01/2012) - Regolamento di funzionamento della Giunta (Delib. Giunta n. 64 del 18/04/2012); - Regolamento di funzionamento del Consiglio (Delib. Consiglio n. 9 del 23/04/2012); - Regolamento in tema di trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi dell'art. 20 del D.lgs. 196/2003 (Delib. Consiglio n. 11 del 23/04/2012); - Regolamento per l'assegnazione dei premi "Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico" e "Loggia dei Mercanti (Delib. Consiglio n. 12 del 23/04/2012); - Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili (Delib. Consiglio n. 17 del 30/05/2012); Relazione previsionale e programmatica 2013 121 - Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 25 del 29/06/2012); - Regolamento sui procedimenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 26 del 29/06/2012) a seguito delle modifiche apportate dalla Legge 241/90. In tal modo la Camera di Commercio di Ancona si è dotata di un sistema di atti regolamentari pienamente in linea con le numerose e complesse novità normative intervenute negli ultimi anni, sia di ordine generale riferite alla Pubblica Amministrazione, sia di ordine particolare, specifiche delle Camere di Commercio. Nel corso dell’anno 2012 è stato stipulato un contratto integrato, con un unico soggetto verificatore, per le verifiche ispettive EMAS e Qualità, con un risparmio di circa il 20 % rispetto al costo dei contratti singoli. Si è svolto il primo audit integrato EMAS Qualità, sono stati conseguiti tutti gli obietti ambientali previsti per il 2012, sono state accolte tutte le raccomandazioni emerse e sono in fase di integrazione le procedure dei due sistemi di gestione. Nel corso di questi anni la Camera ha sperimentato che l’integrazione del Sistema Gestione Ambientale e del Sistema di Qualità è la naturale evoluzione nel percorso del miglioramento continuo che entrambi i sistemi si prefiggono. II percorso di integrazione è stato sviluppato nel corso del 2012, mediante l’individuazione di un unico soggetto certificatore per lo svolgimento degli audit di terza parte, sia in materia Qualità che in materia EMAS, consentendo all’ente di svolgere in un’unica sessione le visite ispettive e di mettere a fuoco il proprio ruolo e le attività svolte in una visione integrata di performance complessiva: in particole, il contratto integrato, con un unico soggetto verificatore, ha consentito un risparmio di circa il 20 % rispetto al costo dei contratti singoli. E’ stata inoltre integrata la procedura del Riesame di Direzione, per entrambi gli ambiti, realizzando una unica sessione di Riesame, con un incontro plenario a 360° gradi sulle attività di miglioramento conti nuo dell’ente, da cui è emerso che sono stati conseguiti tutti gli obietti ambientali previsti per il 2012 e sono state accolte tutte le raccomandazioni ricevute negli audit precedenti. E’ stata integrata la procedura di formazione del personale, in modo da avviare un percorso unitario, all’interno dell’ente, per lo sviluppo del personale e per la valorizzazione delle professionalità. Per quanto riguarda gli acquisti verdi, l’ufficio acquisti ha programmato l’attività in modo che il valore degli acquisti “verdi” rispetto al totale degli oneri di funzionamento per beni e servizi potenzialmente verdi, si attesti attorno all’80%. Con la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità anno 2009 (avvenuta nel 2010) si è realizzata l’integrazione tra il Bilancio Sociale e la Dichiarazione Ambientale; con l’aggiornamento del Bilancio anno 2011 (pubblicato nella seconda metà del 2012) si è dato avvio ad un altro importante processo di integrazione con il ciclo delle performance dell’ente. In particolare, nel 2012, si è proceduto ad un’attenta analisi preliminare delle basi informative utilizzate e delle modalità di raccolta che ha consentito di mettere a punto un unico processo di gestione delle informazioni rilevanti comuni attraverso la costituzione di una prima banca dati in grado di alimentare due documenti distinti (Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulle performance). In questo modo il Bilancio di sostenibilità aggiornamento 2011 si è arricchito di ulteriori informazioni, dati e risultati. Nel 2012 inoltre è iniziata la rilevazione e il monitoraggio di alcuni indicatori di genere che però, solo a partire dal 2013, verranno integrati e valorizzati all’interno del Bilancio di Sostenibilità- aggiornamento 2012. La presentazione del Bilancio di Sostenibilità agli stakeholders è stata anche occasione per divulgare il tema della trasparenza e delle azioni condotte dall’ente in questo ambito. Relazione previsionale e programmatica 2013 122 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Gestione e sviluppo delle risorse umane, in coerenza con i vincoli normativi intervenuti Il processo di miglioramento continuo dell’organizzazione avviato da alcuni anni nella Camera di Commercio di Ancona si caratterizza per il modello di gestione e sviluppo delle risorse umane svolto attraverso la redazione e l’applicazione di una molteplicità di strumenti volti a garantire ed a migliorare efficienza, efficacia dell’ente camerale. Tuttavia, la logica dei tagli lineari, imposti senza poter decidere su dove intervenire, come stabilito dalla manovra sulla spending review, viene a penalizzare gli enti virtuosi nel tentativo di rimuovere in breve tempo e senza distinzioni, le inefficienze e gli sprechi, penalizzando lo sviluppo delle amministrazioni, in particolar modo di quelle più attente già da tempo alla riduzione dei costi come la Camera di Commercio di Ancona. Molti tagli e vincoli di spesa influiscono negativamente proprio sulle risorse umane, impedendo, di fatto, di programmare i fabbisogni professionali secondo i reali bisogni dell’ente, di prevedere percorsi di crescita e sviluppo per i funzionari meritevoli e le sostituzioni necessarie di fronte ad alcuni posti più strategici rimasti vacanti con nuove professionalità o con giovani dotati di competenze specifiche e mirate. Di fronte ad un simile scenario appare quindi sempre più difficile parlare di sviluppo e di crescita e la dirigenza in particolare è chiamata a rispondere, a volte anche a scapito dell’efficienza organizzativa, dei processi di revisione della spesa relativa all’amministrazione di appartenenza ed all’area affidata alla propria responsabilità. Tenuto conto delle criticità evidenziate, le attività di maggiore impatto dell’annualità 2013 concernenti le risorse umane risultano essere le seguenti, con la ferma convinzione che, nonostante la recente normativa, non si deve penalizzare lo sviluppo delle stesse: predisposizione e gestione del piano triennale ed annuale dei fabbisogni del personale dell’ente in qualità di strumenti principali di gestione della dotazione organica in coerenza con le disponibilità di bilancio, con i principi di contenimento degli organici e della spesa programmata per il personale, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili; gestione delle selezioni possibili, in coerenza con i piani sopra indicati e con le priorità strategiche ed operative, ottimizzando costi, tempi di gestione ed efficacia in termini di risultato delle stesse; verifica e gestione dei contratti flessibili, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa; mappatura dei profili professionali di competenza dell’ente in coerenza con quanto emerso dal tavolo di lavoro Unioncamere su tale tematica, al quale l’Ufficio Sviluppo Risorse Umane della Camera di Ancona ha dato un significativo contributo, con adeguamento del sistema già adottato alle linee guida nazionali e con verifica dei profili posseduti per almeno il 20% del personale di ruolo; predisposizione ed attuazione del piano formativo in coerenza ai profili professionali di competenza dell’ente quale strumento strategico per la qualificazione delle risorse umane con conseguente miglioramento dei servizi offerti, nei limiti delle limitate risorse disponibili a seguito dei tagli operati dai vari interventi normativi; attuazione di interventi di analisi e di sviluppo dell’organizzazione interna, anche attraverso altre modalità di apprendimento e sviluppo delle competenze informali e/o non strutturate nei termini della formazione (esempio: tutoring, mentoring, peer review, circoli di qualità, focus group, volte a migliorare l’organizzazione interna) Realizzazione di un percorso di affiancamento per le figure non dirigenziali ritenute strategiche al fine di strutturare un gruppo di lavoro di supporto alla direzione dell’ente costante aggiornamento dei sistemi di valutazione e gestione del personale e/o del contratto decentrato, anche attraverso l’analisi e l’armonizzazione dei processi valutativi svolti dai singoli dirigenti a tutela di una corretta applicazione dei sistemi vigenti in ottica meritocratica. Relazione previsionale e programmatica 2013 123 Il tutto verrà realizzato in coerenza con il Ciclo di Gestione della Performance, con le eventuali innovazioni normative e del contesto interno ed esterno all’ente, tenendo conto dei servizi da erogare e degli obiettivi prefissati dall’ente. Diventa essenziale, per una Camera come quella di Ancona che negli anni ha operato una serie di scelte collegate alla creazione di servizi innovativi e specifici, considerare il numero dei dirigenti, delle risorse umane e delle professionalità a disposizione, per garantire comunque il giusto equilibrio tra le attività programmate per il prossimo anno e la struttura esistente, al fine di mantenere e, se possibile, di potenziare, il livello di qualità raggiunto nella erogazione dei servizi. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rendere l’organizzazione camerale sempre più efficace ed efficiente coerentemente ai criteri di economicità, imparzialità, pubblicità e trasparenza, in un’ottica generale di razionalizzazione e miglioramento continuo; rendere coerenti i processi di selezione e formazione del personale al fine di garantire il migliore raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi prefissati dall’ente nel limite delle risorse disponibili; ridurre il divario esistente tra le competenze tecniche e comportamentali attese dall’ente e quelle espresse dal personale, utilizzando strumenti anche innovativi che favoriscano tale processo al fine di garantire il miglioramento delle prestazioni, un adeguato sviluppo tecnologico, una spinta verso i miglioramenti qualitativi e la più corretta gestione del cambiamento richiesta da una società sempre più in evoluzione; favorire la meritocrazia interna dell’ente quale strumento di motivazione e premialità a favore dei dipendenti. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Gestione e sviluppo dell’organizzazione, in attuazione del Piano di riorganizzazione ed in coerenza con i vincoli normativi intervenuti I vincoli sempre più stringenti applicabili anche alle Camere di Commercio a seguito della “spending review”, con la conseguente impossibilità di sostituire alcune figure di vertice dell’amministrazione, comporterà la necessità di ridefinire, almeno temporaneamente, l’assetto delle attuali aree organizzative in cui l’ente è funzionalmente suddiviso, ripartendo le competenze dei servizi interni tra i due dirigenti di ruolo e, tenendo conto di un “sostanziale” blocco delle assunzioni per il prossimo biennio, prevedendo una ulteriore razionalizzazione degli uffici e dei servizi e l’ottimizzazione dell’utilizzo dei funzionari. Le attività concernenti l’organizzazione riguarderanno pertanto principalmente due ambiti: Implementazione del Piano di riorganizzazione, approvato dalla Giunta, con redistribuzione in maniera funzionale degli uffici e delle competenze all’interno delle aree tenendo conto delle figure dirigenziali in servizio, razionalizzazione degli uffici e dei processi lavorativi in coerenza con il suddetto Piano di Riorganizzazione, con particolare riferimento, per quanto riguarda lo Staff, all’ Ufficio Giunta e Consiglio, con revisione delle procedure concernenti gli atti di competenza, sia dal punto di vista amministrativo sia da quello informatico. Dirigenti, P.O. e Alte Professionalità saranno chiamati, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, a contribuire ai processi di revisione della spesa e ad individuare soluzioni organizzative, all’interno delle Aree e dei servizi ad essi affidati. I tagli lineari ai cd. “consumi intermedi”, che colpiscono anche spese strutturali (come le utenze elettriche e idriche),potrebbero imporre inoltre di rivedere alcune regole riguardanti l’orario di lavoro e gli orari di apertura della sede. La razionalizzazione organizzativa riguarderà anche le aziende speciali, che lo stesso Piano di Riorganizzazione aveva già previsto, con la fusione per incorporazione di Aspea in Marchet. Relazione previsionale e programmatica 2013 124 La procedura di fusione, già avviata con la predisposizione del progetto di fusione e del nuovo statuto di Marchet, si concluderà entro dicembre 2012: il 2013 sarà l’anno in cui l’integrazione diventerà operativa ed in cui, dal punto di vista dell’organizzazione, saranno definiti gli ambiti di competenza, l’organigramma e la ripartizioni di funzioni e responsabilità, in coerenza con gli indirizzi degli organi camerali. Anche l’altra azienda speciale R.P.Q., gestita in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata, dovrà partecipare concretamente al generale processo di razionalizzazione, ampliando il proprio grado di autonomia finanziaria e strutturale, in coerenza con il DPR 254/2005 e con quanto previsto dal D.Lgs.23/2010. Per quanto attiene all’attività regolamentare, che consente all’ente di adeguare la propria organizzazione ed i processi lavorativi e gestionali alla normativa riguardante la Pubblica Amministrazione in continua evoluzione, la Camera di Commercio continuerà, nel corso del 2013, l’intenso lavoro di analisi giuridicoamministrativa, con il coinvolgimento di gruppi di lavoro interni coordinati dal Segretario Generale, al fine di modificare ed aggiornare i principali atti regolamentari in coerenza con le innovazioni normative che di volta in volta intervengono. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Favorire una adeguata evoluzione della struttura organizzativa dell’ente, in termini di flessibilità e reattività, a vantaggio degli stakeholders di riferimento; rendere l’organizzazione camerale sempre più efficace ed efficiente coerentemente ai criteri di economicità, imparzialità, pubblicità e trasparenza, in un’ottica generale di razionalizzazione e miglioramento continuo; adottare modalità organizzative coerenti alla normativa sulla P.A. e su sistema camerale; adeguare i regolamenti alle novità normative inerenti la P.A. ed il sistema camerale, al fine di rendere efficaci e funzionali i processi e le attività; razionalizzare ed incrementare l’autonomia strutturale delle aziende speciali. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Mantenimento e sviluppo del sistema di gestione ambientale EMAS è una normativa europea ambientale, che la Camera di Commercio di Ancona ha volontariamente fatto propria, a partire dal 2007, anno in cui ha conseguito la prima registrazione triennale, seguita dalla successiva registrazione del 2010 che scadrà nel corso dell’anno 2013. L’ente ha intrapreso lo sviluppo e l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale EMAS sia per fornire alle imprese del territorio un concreto esempio di buone prassi ambientali, sperimentando la virtuosità di un sistema che tiene sotto controllo i consumi intermedi e quindi tende a ridurli, sia per migliorare la gestione dei propri compiti istituzionali in materia ambientale, caratterizzandosi, all’interno della governance del territorio, quale promotore di politiche di sviluppo sostenibile, con un forte impegno di migliorare la condivisione di tematiche sociali e ambientali da parte della comunità locale. All’interno d questo impegno, l’attività contrattuale posta in essere per l’acquisto di beni e servizi sarà finalizzata all’aumento del valore degli acquisti “verdi” rispetto al totale degli oneri di funzionamento per beni e servizi potenzialmente verdi: tale risultato sarà conseguito attraverso l’analisi dell’offerta di prodotti verdi sul mercato elettronico MEPA o nelle convenzioni Consip in relazione agli obblighi introdotti dai decreti sulla Spending Review, privilegiando i beni che rispettino gli standard inerenti il divieto di utilizzo di sostanze pericolose per la salute e l’ambiente, nonché i prodotti e materiali riciclati In relazione all’esito che il Comitato EMAS riterrà di dare alla nostra richiesta di proroga prevista dall’attuale Regolamento, nel corso dell’anno si andrà a rinnovo o a riconferma della registrazione; il Gruppo Ambiente – che presiede le attività del SGA – svolgerà audit interni e incontri periodici, finalizzati al monitoraggio del Sistema, con un focus specifico sulle procedure interne e sull’aggiornamento della Dichiarazione Ambientale. Di particolare importanza sarà l’integrazione tra il Programma ambientale e la programmazione degli obiettivi Relazione previsionale e programmatica 2013 125 della performance. Nel corso dell’anno, saranno utilizzate le procedure integrate per il riesame della Direzione e per la Formazione del Personale, messe a punto già nel 2012. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Migliorare il Sistema Gestione Ambientale, in relazione agli esiti degli Audit interni ed esterni; incrementare il valore degli acquisti verdi; conseguire la conferma annuale o il rinnovo triennale; individuare obiettivi ambientali integrati con gli obiettivi di performance annuale. PROGRAMMA OPERATIVO 4 Integrazione tra Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulla Performance L’integrazione tra i due sistemi di gestione e rendicontazione Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulla Performance è un processo graduale considerato che si tratta di documenti con finalità e ambiti di osservazione sovrapponibili solo in parte. Nel 2012 sono stati analizzate le basi informative utilizzate e le modalità di raccolta, sono stati confrontati gli indicatori del Bilancio di sostenibilità anno 2010 con gli indicatori del PdP 2011-2013 e la Relazione sulla performance 2011. Ciò ha consentito di definire una prima griglia di Key Performance Indicators comuni (riportata come chiave di lettura del Bilancio di sostenibilità aggiornamento 2011) da cui partire per i successivi aggiornamenti / modifiche che nel corso del 2013, si renderanno necessarie per effetto dei documenti programmatici e di risultato (quali RPP 2013, PdP 2012-2014 e Relazione sulla Performance 2012, gli audit interni ed esterni del sistema di gestione della qualità e ambientale, la Dichiarazione Ambientale) e dalle osservazioni e suggerimenti provenienti dall’Organo Interno di Valutazione. Nel corso del 2013 si lavorerà per affinare il processo di rendicontazione comune trai vari strumenti di gestione (qualità, ambiente, sociale e performance) al fine di rendere sempre più agevole, affidabile e completa la rilevazione, il monitoraggio e la rielaborazione di tutte le informazioni. Il processo di integrazione richiederà, parallelamente, la capacità di rendere il Bilancio di sostenibilità, documento unico di rendicontazione e comunicazione delle strategie, delle attività e delle prestazioni dell’ente, sempre più fruibile, comprensibile e accessibile agli stakeholder in termini di sinteticità, trasparenza e chiarezza. In conformità alla politica ambientale dell’ente, il documento integrale dell’aggiornamento 2012 pubblicato on –line mentre un estratto con le informazioni principali a più alto valore comunicazionale pubblicato anche nella forma cartacea da distribuire in occasione delle iniziative promozionali sensibilizzazione organizzate dalla Camera. L’aggiornamento 2012 sarà illustrato in occasione “Giornata della trasparenza” . verrà verrà e di della Il processo di integrazione è realizzato da un gruppo di lavoro interno composto da personale dedicato alla CdP e alla redazione del Bilancio di sostenibilità. FINALITA’ /BENEFICI ATTESI Razionalizzare i processi di acquisizione dei dati e elaborazione delle informazioni; ampliare e migliorare la qualità della base dati a disposizione per i processi interni di programmazione e controllo. Relazione previsionale e programmatica 2013 126 PROGRAMMA OPERATIVO 5 Gestione efficiente ed efficace delle attività informatiche L’Ufficio Servizi Informatici fornirà agli utenti interni una puntuale assistenza e supporto, nell’utilizzo di SW ed HW, presidiando la manutenzione e l’installazione di nuove macchine, prestando particolare attenzione alla qualità e tempestività delle risposte ed alla soddisfazione degli utenti interni. L’ufficio terrà aggiornato il piano delle attrezzature nonché l’elenco delle linee dati e utenze, fornendo entro settembre 2013 il piano di sostituzione macchine per l’anno 2014. Sarà sviluppata una collaborazione con una società di servizi informatici per l’espletamento di un servizio di supporto tecnico e di supervisione strategica all’infrastruttura tecnologica e di accompagno nelle scelte di investimento che l’ente andrà sviluppando in tema di ICT. Verrà valutata e realizzata una riorganizzazione dell’ufficio per migliorare l’efficienza del servizio, ridurre i tempi e aumentare la qualità di risposta agli utenti interni. FINALITA’/BENEFICI ATTESI Razionalizzare i costi di gestione dell’HW e delle reti; accrescere la qualità e la tempestività del servizio erogato agli utenti interni. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 10.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 127 5.18. OBIETTIVO STRATEGICO: Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Applicare e sviluppare il Ciclo della Performance; 2. Attuare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità nel rispetto dei contenuti e delle scadenze previste dalla legge; 3. Applicare il Codice dell’Amministrazione Digitale, la Legge n. 69/2009 e successive modifiche e integrazioni e le linee guida sui siti web della P.A.. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale – Area Servizi interni VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO La Camera di Commercio ha continuato nel 2012 l’intenso e complesso lavoro di adeguamento della struttura e dei principali documenti di gestione al Ciclo di Gestione della Performance introdotto dal D.L. 150/2009 e disciplinato anche sulla base delle direttive CIVIT e, per il sistema camerale, dalle Linee Guida Unioncamere. Tutto il ciclo di gestione è stato ulteriormente perfezionato ed integrato, sulla base dell’esperienza maturata dopo il primo anno conseguente alla prima predisposizione del Piano della performance approvato il 31 gennaio 2011, che aveva comunque già ottenuto un giudizio di qualità dal Gruppo di lavoro Unioncamere – CIVIT. Il 27 gennaio 2012 è stato adottato il Piano della Performance riferito al 2012-2014, è stato approvato il Programma Triennale per la trasparenza e l’integrità per il medesimo triennio, è stato realizzato e presentato a settembre alla Giunta il report sull’andamento del Piano nel primo semestre (attraverso il monitoraggio di un cruscotto completo di 114 indicatori operativi) ed è stata avviata la programmazione 2013 sulla base della nuova impostazione della Relazione Previsionale adottata nel 2011 e delle rinnovate schede di programmazione. Il sito web è stato aggiornato nei contenuti in coerenza con le previsioni normative nella sezione dedicata alla trasparenza. E’ stata consolidata la struttura dedicata al Controllo Strategico e di Gestione per rispondere al meglio all’applicazione e sviluppo del Ciclo di Gestione della Performance, così come previsto dalla riforma. L’ufficio è stato chiamato a fare parte di un gruppo di lavoro nazionale Unioncamere per la predisposizione di un programma informativo di gestione dell’intero Ciclo, a conferma del livello di preparazione ed approfondimento raggiunto in questo ambito. E’ stato aggiornato anche il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (approvato dalla Giunta il 18.04.2012), che tiene conto sia della performance organizzativa sia delle performance individuale. In tal modo l’ente si è dotato di tutti gli strumenti richiesti dalla normativa per gestire il Ciclo della performance con qualità ed efficacia. Relazione previsionale e programmatica 2013 128 E’ stato approvato il 16.05.2012 il contratto decentrato integrativo del personale, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, dopo un’approfondita trattativa, rendendo tale strumento coerente alla riforma ed alle ultime novità intervenute sul pubblico impiego. E’ stato completato il complesso lavoro di ricostruzione e ridefinizione del Fondo di produttività, sia del personale non dirigente sia di quello dirigente, rendendolo pienamente coerente alla normativa ed alle indicazioni ministeriali. La Giunta, con deliberazione n.128 del 23/07/2012 ha nominato l’O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione) in forma monocratica, che ha preso il posto dell’Organo di Valutazione Strategica, come previsto dal D.Lgs.150/2009, completando con questo atto il processo di adeguamento alla riforma Brunetta. Il sistema unificato di “Customer satisfaction” è stato avviato mediante un lavoro comune con le altre Camere di Commercio marchigiane, mediante l’Unioncamere regionale (con un progetto finanziato dal Fondo Perequativo), al fine di adottare entro l’anno un processo che armonizzi all’interno dell’ente le rilevazioni già adottate da alcuni uffici, uniformandole e rendendole coerenti alla riforma Brunetta. Attualmente sono monitorati nel gradimento degli utenti i seguenti servizi: corsi di formazione, mediazione, Registro Imprese, fiere internazionali. La trasparenza dell’organizzazione, in coerenza con quanto previsto dal D. Lgs. 150/2009, deve essere conseguita con la messa a disposizione di un numero crescente di informazioni e di servizi online. Operano in tal senso anche le disposizioni contenute nel D.L. 22.6.2012 n.83 (convertito in L 134/2012, decreto “sviluppo crescita”). Una, tra le “misure per l’agenda digitale e la trasparenza nella P.A”, prevede l’obbligo di pubblicazione sul sito internet dell’ente, di tutte le sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, vantaggi economici di qualunque genere a persone, professionisti, imprese ed enti privati. Relativamente a tutte le attività programmate (pubblicazione dati nella sezione trasparenza sul sito internet, realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura della trasparenza, incremento del numero dei servizi on line sul sito e dei moduli scaricabili, realizzazione del Piano disaster recovery) lo stato di avanzamento dell’obiettivo è pienamente in linea con i risultati attesi previsti. Si tratta di un'attività innovativa per la pianificazione e la lettura delle attività camerali, caratterizzata da importanti collegamenti con altri processi gestionali, in primis il Ciclo di gestione della performance, come previsto dagli artt. 8 e 10 del D.lgs. 150/2009, e finalizzata all’individuazione di obiettivi inerenti le politiche di genere e le pari opportunità; obiettivi che sono stati inseriti nei documenti programmatici (tra cui il Piano della performance 2012-2014). Il progetto è stato portato avanti da un gruppo di lavoro composto dai referenti dei servizi coinvolti in prima battuta dalle attività legate alla sperimentazione del bilancio di genere. . È importante sottolineare che si tratta non solo di un adempimento previsto dalla normativa, ma di un'occasione di crescita e sviluppo organizzativo per l’Ente, con benefici attesi a livello di equità ed efficienza, da raggiungere attraverso un percorso partecipato da tutti e allineato agli altri lavori in corso così da privilegiare le sinergie ed evitare duplicazioni e sovrapposizioni. Nel corso dell’anno sono stati rispettati gli step proposti da Unioncamere, sono stati raccolti i primi dati rilevanti in ottica di genere sui corsi di formazione, colloqui per start up d’impresa e sui brevetti registrati, con la finalità di una programmazione futura. Nel mese di settembre è stata realizzata una prima integrazione tra il Bilancio di sostenibilità ed il Bilancio di Genere. Il sistema del CRM è stato avviato dall’Ente camerale attraverso un progetto biennale iniziato nel 2011 e concluso alla fine del 2012. Gli obbiettivi di massima del progetto erano: - ottenere un indirizzario unico per iniziative dell’ente; tutto l’ente per campagne promozionali e di diffusione delle - disporre di schede personalizzate di ogni utente che viene in contatto con l’ente, con l’archiviazione di tutti i contatti intercorsi (domande e risposte) fra gli stessi e l’ente al fine della sua migliore conoscenza e fidelizzazione. Sono stati inseriti nel database 4.858 utenti, di cui provvisti di e-mail 2.837. Relazione previsionale e programmatica 2013 129 QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Gestione del Ciclo della Performance in coerenza con il D.Lgs.150/2009, le delibere CIVIT e le Linee Guida Unioncamere L’ente nel 2013 procederà alla predisposizione di tutti gli strumenti adottati dalla Camera sin dal gennaio 2011 e poi perfezionati nel 2012 in coerenza con il Ciclo di Gestione della Performance previsto dal D.Lgs.150/2009, con le delibere emesse dalla CIVIT e con le Linee Guida predisposte da Unioncamere a livello nazionale per tenere conto delle specificità delle camere di commercio rispetto ad altre pubbliche amministrazioni. In particolare: - Il Piano della Performance per il triennio 2013-2015 (scadenza 31 gennaio); - la Relazione sulla performance 2012 (scadenza 30 giugno); - la validazione della relazione sulla performance da parte dell’O.I.V. (scadenza 15 settembre); - la Relazione semestrale sulla performance 2013 (scadenza 30 settembre). Inoltre la programmazione dell’ente camerale, integrata con il Ciclo di gestione della Performance, prevede i seguenti atti: - la Relazione Previsionale e Programmatica 2014 (scadenza 31 ottobre); - il preventivo economico 2014 ed i relativi budget direzionali (scadenza 31 dicembre). Con il nuovo Piano della performance, verranno individuati ed aggiornati gli obiettivi strategici triennali e gli obiettivi operativi annuali. Con il sistema permanente di monitoraggio e controllo verrà redatta la Relazione sulla performance riferita ai risultati effettivamente conseguiti nell’anno precedente attraverso il coinvolgimento di un gruppo di lavoro trasversale a tutto l’ente (con i dirigenti ed i referenti per ogni area), sotto il coordinamento del Segretario Generale, assistito in via continuata dall’Ufficio Controllo Strategico e di Gestione, nel rispetto del Documento approvato dalla Giunta concernente il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance organizzativa ed individuale. La relazione ed il sistema adottato saranno validati dal nuovo O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione) monocratico, sulla base di un completo processo di analisi e controllo, che prevede anche audit con i vari responsabili della rilevazione dei dati, per attestarne la “compliance” alla norma ovvero la veridicità e la correttezza del dato. Il ciclo di gestione della performance nell’ente sarà realizzato coerentemente con i processi e gli strumenti del vigente Regolamento di Contabilità delle Camere di Commercio (DPR 254/2005). L’approccio che si intende perseguire sin dalla prima applicazione delle nuove disposizioni non è meramente burocratico, tale cioè da sovrapporre agli adempimenti previsti dal DPR 254/2005 quelli contenuti nel D.Lgs. 150/2009, bensì quello di valorizzare gli attuali processi e strumenti facendoli evolvere nel rispetto dei requisiti previsti dalla nuova normativa in quadro di coerenza complessiva di tutti i documenti programmatici e di rendicontazione dell’ente, evitando anche di duplicare attività senza alcun valore aggiunto Il tutto verrà realizzato improntando la gestione al miglioramento continuo della performance camerale attraverso un monitoraggio e confronto costante con le altre realtà camerali in ottica di benchmarking. Si tratta di un processo complesso che coinvolge tutta l’organizzazione e che permette di rendicontare e rendere trasparente l’azione complessiva dell’ente camerale verso tutti gli stakeholders. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sviluppare e consolidare gli attuali strumenti di gestione e rendicontazione della performance dell’ente; garantire un adeguato supporto ai processi decisionali, strategici e operativi dell’ente; Relazione previsionale e programmatica 2013 130 migliorare l’organizzazione; garantire la completa trasparenza nei confronti degli stakeholders. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Attuazione degli adempimenti in materia di trasparenza, amministrazione digitale e siti web pubblici in coerenza con la riforma brunetta Le materie di Trasparenza, Amministrazione digitale e Gestione dei siti web pubblici, ancorché disciplinate da disposizioni autonome, sono interconnesse tra di loro, per l’obiettivo comune di semplificare e migliorare l’attività della Pubblica Amministrazione. In questa ottica, al fine di avere un approccio omogeneo ed una visione integrata, un gruppo di lavoro presidierà alle molteplici attività: monitoraggio degli aggiornamenti normativi, pubblicazione sul sito di tutta la documentazione richiesta per i singoli procedimenti (moduli, formulari, dichiarazioni sostitutive di certificazione e di notorietà), ampliamento dei servizi fruibili on line, sviluppo delle attività relative al piano di continuità operativa e al piano di disaster recovery. In particolare, nel corso dell’anno si darà applicazione agli adempimenti previsti dall’art 18 del Decreto Crescita “amministrazione aperta” il quale prevede l’obbligo di pubblicazione, dal 1.1.2013, sul sito internet dell’ente, di tutte le informazioni relative alla erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, vantaggi economici di qualunque genere a persone, professionisti, imprese ed enti privati, per importi superiori ad € 1.000, mediante un sistema di caricamento diretto in area riservata del sito e di tracciabilità della pubblicazione avvenuta. Sulla base delle disposizioni normative stabilite dal D.Lgs. 150/2009 (art. 11) e delle linee guida della “Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche” sarà predisposto il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013/2015” che si porrà come aggiornamento e integrazione del programma relativo al triennio 2012/2014. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Garantire la massima trasparenza dell’organizzazione mediante la redazione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità; applicare gli adempimenti previsti dal codice dell’amministrazione digitale; adeguare il sito in relazione alle linee guida, al programma trasparenza, al decreto crescita in tema di “amministrazione aperta”; garantire la trasparenza nell’operato dell’amministrazione e nell’utilizzo delle risorse pubbliche. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Partecipazione al gruppo di lavoro Unioncamere sul Bilancio di genere Il bilancio di genere consente di analizzare e valutare le attività della Camera di Commercio in un ottica di genere, in termini di condizioni di vita, accesso al lavoro, opportunità di carriera, partecipazione alla vita produttiva. L’obiettivo è fornire all’Ente uno strumento: di verifica della qualità del management rispetto alle risorse umane ed organizzazione del lavoro, di management di auto valutazione da parte dell’Ente e di verifica per valutare il grado di consapevolezza dell’Ente rispetto ai cambiamenti intercorsi nelle risorse umane sia in termini numerici che qualitativi. Il bilancio di genere deve diventare uno “strumento” di programmazione: la competitività, in tempi così difficili, si gioca anche attraverso la capacità di governare l’organizzazione in tutti i suoi aspetti, ponendo particolare attenzione al capitale umano, che non è “neutro” ma è il risultato dell’equilibrio tra le componenti di genere, ciascuna delle quali fornisce contributo significativo ed irriproducibile alla creazione del valore. Relazione previsionale e programmatica 2013 131 La redazione del Bilancio di genere è prevista dal D.Lgsl. 150/2009 - Decreto Brunetta - quale documento integrativo del Piano della Performance, essendo le pari opportunità una delle dimensioni della performance. Esso non va però considerato un mero adempimento, ma un’opportunità di innescare una crescita culturale e di introdurre criteri della differenza di genere nel modus operandi della Camera di Commercio. L’Ente ha operato la scelta di non redigere un documento a se stante, ma di produrre un unico documento integrato del Bilancio sociale di sostenibilità con i dati di genere. Sarà dunque obiettivo primario del 2013 completare l’integrazione con tutti i dati reperibili in ottica di genere. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Contribuire alla diffusione della cultura delle pari opportunità realizzando le varie fasi previste nei tempi stabiliti dal progetto in modo da creare nel 2013 una piena integrazione con il Bilancio di sostenibilità ed un rendiconto organico dei programmi di genere definiti integrato nel Piano della Performance. PROGRAMMA OPERATIVO 4 Diffusione, all’interno dell’ente, di strumenti di ascolto dell’utenza in merito ai bisogni e al grado di soddisfazione per i servizi erogati, nonché di strumenti di confronto e di rilevazione Per quanto riguarda lo sviluppo di un sistema di raccolta delle valutazioni dei servizi da parte degli utenti, tale attività, coordinata con il progetto sulla Customer Satisfaction promosso da Unioncamere Marche con un progetto finanziato dal Fondo Perequativo, sarà a regime da gennaio 2013, assicurando la rilevazione omogenea del grado di soddisfazione degli utenti principali dei servizi diretti erogati dalla Camera di Commercio. Ciò permetterà di monitorare un numero importante di servizi ed attività svolte dall’ente: - attività formativa; - convegni e seminari; - mediazioni e arbitrati; - registro imprese, albi e ruoli; - manifestazioni fieristiche e promozionali; - servizi per brevetti e marchi. Inoltre l’adozione di un sistema a livello regionale consentirà anche un benchmarking tra le Camere di Commercio delle Marche. L’attività di somministrazione del questionario e il calendario di rilevazione saranno programmati in modo da consentire la più ampia e significativa partecipazione da parte degli utenti. Sarà realizzato anche un sistema informatico che permetta la compilazione dei modelli di CS direttamente accedendo al sito internet, con possibilità di elaborazione automatica di report. Nell’ottica di facilitare i contatti con l’utenza sarà gestito l’URP telematico a cura dell’Ufficio Comunicazione attraverso lo smistamento delle e-mail che arrivano all’indirizzo [email protected] agli uffici interni competenti, i quali provvedono a fornire tempestiva risposta alle istanze, informandone l’Ufficio Comunicazione per il monitoraggio e controllo. Nel sito è, inoltre, inserita la possibilità per gli utenti di richiedere maggiori informazioni con apposito modulo on line che viene ricevuto direttamente dalla persona che ha generato la richiesta di informazione via web. Conclusa l’operatività del sistema, estesa ormai a tutto l’ente, il CRM (Customer Relationship Management) diventerà lo strumento principale di contatto e di comunicazione con l’utenza. Pertanto per raggiungere tale obbiettivo saranno intraprese tutte le iniziative necessarie a favorire il massimo utilizzo del sistema del CRM sia da parte degli utenti, in modo da avere un database aggiornato e sempre più Relazione previsionale e programmatica 2013 132 completo e profilato, per le campagne promozionali da parte dell’ente camerale, sia da parte degli operatori dell’ente, in modo da avere un quadro più completo possibile dei contatti intercorsi fra gli utenti stessi e i vari uffici/servizi camerali, al fine di valutare adeguatamente l’utilizzo dei servizi stessi e, di conseguenza, prendere tutte le iniziative necessarie al loro miglior funzionamento. Si può ritenere un buon risultato un incremento annuo del 5% di contatti (richieste e risposte) transitate attraverso il sistema. Il programma prevede la promozione del sistema CRM presso tutti i potenziali utenti, pubblici/imprese e privati, al fine di incrementare il numero degli iscritti al sistema e la diramazione di apposite istruzioni a tutti gli operatori camerali che hanno contatto con l’utenza per incentivarli all’utilizzo del sistema nei loro contatti con il pubblico. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza che usufruisce dei servizi erogati dall’ente; fornire risposte tempestive alle richieste degli utenti pervenute via e-mail; promuovere l’utilizzo del CRM come strumento di lavoro quotidiano, anche ai fini della tracciabilità del lavoro e dei contatti con l’utenza; disporre di un quadro più completo possibile dell’utilizzo dei servizi camerali da parte dell’utenza (imprese e privati); consentire agli utenti (imprese e privati) di; interagire con l’ente in maniera rapida ed esaustiva, contattando sempre i referenti giusti dei vari servizi proposti, essere informati periodicamente e puntualmente delle iniziative, opportunità e novità normative, aderire in modo semplice ed intuitivo alle varie iniziative proposte, poter consultare una history dei propri contatti con l’ente. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: / Relazione previsionale e programmatica 2013 133 5.19. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare la comunicazione con modelli moderni incrementando gli strumenti web e multimediali e rendendo protagoniste le imprese del territorio QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Incrementare e perfezionare le azioni di comunicazione e rafforzamento complessivo dell’immagine dell’Ente e migliorare la percezione da parte di tutti gli stakeholder e attraverso tutti canali con particolare riferimento a quelli legati alle nuove tecnologie ICT. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO L’Ufficio Stampa e Comunicazione è stato impegnato in modo permanente in tutte le attività dell’ente camerale che hanno comportato una presenza all’esterno, curando sia le relazioni e gli interventi della parte politica, sia, in affiancamene agli uffici organizzatori dei vari eventi e servizi, la comunicazione sui mezzi di informazione. L’ufficio, con l’inserimento di una nuova figura dedicata, ha curato inoltre internamente tutti i prodotti grafici (brochure, manifesti, locandine, inviti, pubblicazioni, etc.), sulla base di un book di comunicazione integrata, che ha permesso di garantire un’immagine unitaria e coordinata dell’ente camerale nella sua interezza, con una produzione integralmente autorealizzata. E’ stata completata una brochure di qualità a ricordo delle iniziative che hanno arricchito il bicentenario della Camera di Commercio di Ancona (1811-2011) organizzate durante tutto l’anno scorso. E’ stata implementata la sezione del sito camerale dedicata alla comunicazione con comunicati stampa e fotografie. La web TV “Telecamera” è continuamente arricchita di contenuti multimediali e di video curati dall’ufficio o con la collaborazione di giornalisti esterni. L’ente camerale ha ottenuto nel 2012 la menzione speciale nel premio nazionale “La P.A. che si vede” organizzato dal Formez a Roma nell’ambito del Forum P.A. per il video “Il principe azzurro” dedicato al mondo della pesca. Trattandosi di una funzione altamente strategica per l’ente l’ufficio può contare oggi su due persone a tempo pieno, un capo ufficio stampa dotata dei requisiti previsti dalle Linee Guida sui siti web della Pubblica Amministrazione e su una nuova funzionaria dedicata a grafica, pubblicazioni e strumenti di comunicazione; si avvale inoltre della collaborazione di un’altra risorsa, dotata di specifica professionalità, condivisa con l’azienda speciale Marchet. L’ufficio opera sotto la diretta responsabilità e coordinamento del Segretario Generale per rendere il lavoro più funzionale e coerente agli indirizzi della presidenza e della direzione. Complessivamente la presenza della Camera di Commercio di Ancona sui mezzi di informazione è stata assidua, costante, tempestiva e di qualità, assicurando sia la funzione informativa con dati statistici (utilizzando il grande patrimonio di dati sulle imprese di cui l’ente dispone, in particolare nati-mortalità delle Relazione previsionale e programmatica 2013 134 imprese, import-export, occupazione e fabbisogni professionali, analisi settoriali) e diffusione di note tecniche (servizi erogati, corsi di formazione, seminari, convegni, eventi fieristici), sia il punto di vista dell’ente e della presidenza su tutte le tematiche principali concernenti il mondo economico locale ed il territorio di riferimento.l QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Gestione efficace della comunicazione esterna L’Ufficio Stampa e Comunicazione cura la gestione quotidiana delle relazioni con i mass media (quotidiani, riviste specializzate, emittenti TV e radiofoniche) attraverso il dialogo, lo scambio di informazioni, la redazione di comunicati stampa e publi-editoriali, nonché l’organizzazione di conferenze stampa al fine di governare in modo tempestivo e puntuale il flusso delle informazioni e i processi di comunicazione da e verso l’ente. Quotidianamente vengono fornite informazioni a carattere economico al circuito radiofonico locale che le inserisce nel GR economia di 5 radio locali. Nel 2013 si darà particolare visibilità alla comunicazione economico – statistica cui è dedicata una sezione ad hoc (banner: i numeri dell’economia). Verranno svolte attività finalizzate ad accrescere la fidelizzazione dei mass media e la percezione della Camera di Commercio quale fonte accreditata ed accessibile di dati ed informazioni sull’economia del territorio. L’ufficio stampa e comunicazione collabora con tutti gli uffici dell’ente anche per la produzione di audiovisivi con particolare riguardo all’aspetto giornalistico, di redazione testi e realizzazione interviste. Realizza interventi grafici su richiesta degli uffici interni per la produzione di depliant, manifesti, inviti e altro materiale promozionale delle iniziative programmate. Redige e impagina articoli, redazionali e pubblicità che vengono pubblicate sui quotidiani locali. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare la presenza sulla stampa e sui mass media; valorizzare l’immagine dell’ente sui principali organi di informazione locale; rafforzare il ruolo dell’ente camerale come soggetto in grado di diffondere dati e informazioni economiche; consolidare le relazioni istituzionali dell’ente rendendo l’ufficio stampa un soggetto facilitatore nelle relazioni istituzionali tramite la rete degli uffici comunicazione; diffondere le iniziative promozionali e i servizi per una maggiore conoscenza delle opportunità offerte a imprese e comunità. Relazione previsionale e programmatica 2013 135 PROGRAMMA OPERATIVO 2 Implementazione ed applicazione degli strumenti di comunicazione in riferimento alle nuove tecnologie ICT L’ente camerale intende sempre più essere riconoscibile all’esterno attraverso una comunicazione integrata ed omogenea, che renda subito individuabile un brand “Camera di Commercio di Ancona” da qualsiasi ufficio provenga un’iniziativa o un servizio. La Camera continuerà nel suo percorso di promozione delle eccellenze del territorio attraverso canali multimediali e audiovisivi con il coinvolgimento degli attori dello sviluppo dell’economia locale (imprese, istituzioni, operatori professionali, consumatori, mondo della ricerca e della scuola). La Camera di Commercio, nel dare sempre più spazio a forme moderne ed innovative di comunicazione, intende altresì valorizzare e far conoscere i servizi e le attività dell’ente attraverso strumenti di web 2.0 che favoriscano la visibilità dei contenuti e la possibilità di interagire direttamente con l’ente e gli uffici competenti (in coerenza anche con quanto previsto dalle Linee Guida sui siti web della Pubblica Amministrazione). La web TV “Telecamera” verrà arricchita con servizi e prodotti, curati e coordinati dall’Ufficio Comunicazione, che servano a far conoscere le attività programmate dai vari uffici dell’ente, diffonderne i risultati, far parlare i protagonisti del territorio, aprire una vetrina video sul territorio e su storie di impresa. Inoltre si intende accrescere la fruizione dei contenuti del web site camerale attraverso tutti i canali e le applicazioni disponibili (Smartphone e Tablet Android) e promuovere un profilo su un social network, da utilizzare per far conoscere le attività camerali legate ad un determinato servizio, destinate ai vari stakeholder. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Realizzare di prodotti audiovisivi dedicati agli attori dello sviluppo del territorio creati ad hoc per la sezione Telecamera; sviluppare l’interattività tra erogatori dei servizi e destinatari dei servizi attraverso l’accesso al sito e a strumenti on line dedicati; aggiornare gli strumenti web per accrescere la fruizione dei contenuti attraverso tutti i canali e le applicazioni disponibili (Smartphone e Tablet Android); promuovere il territorio anche attraverso i canali multimediali. Relazione previsionale e programmatica 2013 136 PROGRAMMA OPERATIVO 3 Rafforzamento dell’immagine dell’ente, con particolare riferimento alla diffusione della conoscenza dei servizi erogati. L’Ufficio Stampa e Comunicazione cura e promuove, con il coordinamento del Segretario Generale, accogliendo le indicazioni emerse in sede di Consiglio, una campagna di comunicazione integrata per la diffusione della mission della Camera di Commercio e, in particolare, dei servizi camerali a partire dalla realizzazione della nuova brochure istituzionale. Tutta la comunicazione della campagna promozionale sarà condotta in linea con il disciplinare dell’identità visiva dell’ente. Si tratta di un indirizzo generale del sistema camerale, volto a fa conoscere l’identità, l’azione ed il ruolo della Camera di Commercio soprattutto a chi ha meno contatti con la realtà camerale, diffondendo i tanti servizi erogati e le opportunità offerte alle imprese ed alla comunità. La Camera di Commercio nel 2013 intende realizzare un evento legato alla promozione e valorizzazione (anche fuori dai confini regionali) di un settore produttivo dell’economia locale che rispetti i criteri dello sviluppo sostenibile, da realizzare con il coinvolgimento diretto dei protagonisti del comparto considerato. Per attuare tale programma operativo sarà necessario valutare i pubblici di riferimento, costruire un piano operativo che corrisponda al budget disponibile, selezionare e scegliere i fornitori e partner, preparare un piano di comunicazione adeguato. L’evento potrebbe essere dedicato ala filiera della blu economy e costituire un momento di approfondimento da collocare nel periodo della manifestazione diffusa su tutto il territorio regionale denominata “Blu Marche”. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Rendere riconoscibili in modo chiaro e capillare i servizi che la Camera di Commercio offre a tutti i cittadini, siano essi imprenditori (anche stranieri), consumatori, studenti e professionisti; diffondere l’informazione sulle attività camerali, esatta e completa; incrementare la partecipazione alle attività camerali promosse; rafforzare il ruolo dell’ente come soggetto qualificato per il recepimento di necessità e istanze da parte del sistema delle imprese e capace di sostenere e valorizzare le stesse imprese; favorire una maggiore conoscenza della Camera di Commercio e del suo ruolo nella comunità territoriale. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: / Risorse destinate agli interventi economici: € 95.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 137 5.20. OBIETTIVO STRATEGICO: Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di straordinaria effettuata con criteri di edilizia sostenibile. manutenzione 2. Valorizzare la Loggia dei Mercanti quale salone da affittare per manifestazioni, eventi, iniziative, convegni e seminari. AREA ORGANIZZATIVA Staff Segretario Generale VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Nel corso dell’anno 2012, sono stati eseguiti alcuni lavori di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare dell’ente, in particolare alla Loggia dei Mercanti, dove sono stati collegati, attraverso l'apertura di due accessi, il seminterrato della Loggia ed il locale seminterrato adiacente. Il seminterrato della Loggia dei Mercanti è destinato a locale pluriuso, sala stampa, ed è l'accesso al Salone della Loggia dal Vicolo della Fonte; il locale seminterrato adiacente, utilizzato finora come magazzino e guardaroba è stato completamente recuperato. Demolendo le controsoffittature esistenti è stata portata alla luce un'interessante copertura voltata che presentava però, in una zona limitata, un andamento sia planimetrico che materico non regolare, con evidenti manomissioni succedutesi nel tempo al fine di adeguamenti funzionali. Si è deciso di intervenire, ripristinando la geometria originaria della volta, inserendo un rinforzo strutturale in acciaio, affogato in un getto di calcestruzzo alleggerito e poi finito con intonaco a calce. Tutto il resto della copertura a volta è stata consolidata con iniezioni a calce e ripulita con lavaggio a bassa pressione. Nelle pareti del locale si è proceduto alla demolizione a mano dell'intonaco esistente al fine di portare alla luce la vecchia muratura facciavista che è stata poi ripresa localmente, spazzolata e lavata. Si è proceduto infine alla realizzazione di un pavimento sopraelevato allo scopo di portare il calpestio del locale a livello del calpestio del seminterrato della Loggia. La pavimentazione è stata realizzata con assi di legno di abete, trattati esclusivamente con olio naturale, montati su una struttura in legno della stessa essenza. Una porzione limitata della pavimentazione è stata realizzata in vetro allo scopo di poter osservare un vecchio pavimento, scoperto durante i lavori, a quota di circa -1.00 metro, risalente probabilmente al Medioevo. Il locale è stato illuminato con corpi illuminanti a led, montati a filo pavimento. Il valore dei cespiti immobiliari manutenuti nell’anno risulta quindi superiore al valore dei cespiti immobiliari manutenuti 2011. Inoltre, con delibera n.68 del 18.4.2012, la Giunta ha dato mandato al Presidente di poter disporre l’utilizzo gratuito della Loggia in caso di eventuali richieste da parte dei vertici politico-amministrativo di istituzioni presenti sul territorio, a titolo di contributo o patrocinio dell’ente camerale, valutandone l’opportunità in coerenza con le relazioni istituzionali e con la programmazione delle attività dell’ente camerale, e condizionandone la concessione gratuita al verificarsi che il soggetto richiedente assicuri la necessaria Relazione previsionale e programmatica 2013 138 visibilità della Camera di Commercio sul materiale promozionale dell’evento: a fronte di ciò, il rapporto tra proventi e costi di gestione della Loggia del 2012, si è attestato comunque sullo stesso valore del 2011. La Camera di Commercio si è fatta carico della gestione del polo congressuale ex Erf, ottenendone la concessione dall’Autorità Portuale, proprietaria dell’immobile, che è stato oggetto, prima della riapertura, di importanti interventi di manutenzione ordinaria necessari a causa del cattivo stato di conservazione dei locali, riscontrato al momento della presa in carico degli stessi. Sono stati quindi realizzati lavori di manutenzione ordinaria agli impianti di riscaldamento-condizionamento, elettrico, telefonico, trasmissione dati (è stata rimessa in funzione la rete wi-fi) e antincendio. E' stata ripristinata la funzionalità di tutti i servizi igienici e sono stati ritinteggiati tutti i locali della reception, auditorium Mantovani, sala B, sala C, sala D e tutti i servizi igienici. Sono stati risistemati tutti gli arredi dell'auditorium, le poltrone e restaurato il tavolo dei relatori. Gli impianti audio-video di tutte le tre sale sono stati verificati, rimessi in funzione ed integrati con nuovi apparati per videoproiezione. Ciò ha consentito di non disperdere un importante contenitore per convegni e corsi di formazione, funzionale ad un più ampio progetto di sviluppo di Ancona come città congressuale. Nel corso dell’anno 2012, è stata svolta una campagna promozionale presso le agenzie di eventi, per pubblicizzare il centro congressuale della Loggia e dell’ex ERF. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Interventi di manutenzione straordinaria della sede camerale Il programma di manutenzione straordinaria della sede nasce dalla consapevolezza che, contrariamente alle tendenze urbanistiche e logistiche di alcuni anni fa, i tempi attuali impongono una nuova visione di città, attenta a rivalorizzare i centri storici, con tutti i luoghi – tra cui in particolare gli edifici pubblici e gli stabili di interesse storico - che possano creare aggregazione e movimento, incrementando gli interessi della comunità verso il centro della città con tutte le sue principali attrazioni di interesse commerciale, istituzionale e culturale. Questa prospettiva vale ancora di più per un ente come la Camera di Commercio, istituzionalmente deputato allo sviluppo del territorio, che – confermando la sua presenza nel centro storico di Ancona - dà un segnale importante ed un contributo fattivo al sostegno delle attività economiche del centro storico, in un periodo difficile come quello attuale caratterizzato dalla forte contrazione dei consumi. Si intende quindi programmare, per il prossimo triennio, un intervento di ristrutturazione parziale o di manutenzione straordinaria della sede camerale, finora mai effettuati in vista del progetto della nuova sede ma che a ora non sono più procrastinabili alla luce della decisione assunta dalla giunta nella seduta del 17/09/2012, in merito alla “sospensione definitiva del progetto di realizzazione della nuova sede”. I lavori da realizzare sono mirati sia al miglioramento della distribuzione interna degli spazi, sia all’innalzamento del livello di efficienza energetica dell’edificio e della dotazione tecnologica-infrasrutturale, con un progetto che coniuga sostenibilità ambientale e funzionalità, perseguendo il risultato atteso di incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di manutenzione straordinaria effettuata con criteri di edilizia sostenibile. Gli interventi da eseguire nel corso dell’anno, si concentreranno maggiormente al piano terra in quanto risulta essere la zona dell'edificio che versa nel peggior stato di conservazione. Sarà in particolare, rivista la distribuzione interna dei locali creando un atrio, a servizio dell'intero edificio, al quale si affaccerà un locale destinato al primo accoglimento / punto informativo per l’utenza e da cui accedere all'attuale vano scala principale ed agli uffici ai piani superiori. Verranno inoltre eseguiti, limitatamente alla zona di intervento, altri lavori di manutenzione straordinaria: rimozione del rivestimento in perlinato di legno; demolizione e rifacimento della pavimentazione e dei battiscopa, rimozione e rifacimento degli infissi interni, rifacimento integrale dei servizi igienici con realizzazione di bagno per disabili e rettifica dell' impianto elettrico, trasmissione dati, antincendio e antintrusione. Relazione previsionale e programmatica 2013 139 Nel resto dell'edificio verranno eseguiti altri lavori tra i quali il rifacimento dei servizi igienici al piano terzo, la manutenzione ordinaria degli infissi esterni e verrà valutata la possibilità della demolizione del bancone nel salone del Registro Imprese al fine di ottimizzare l'utilizzo dello spazio occupato dallo sportello al pubblico. Le risorse derivanti dalla vendita dell’ex Istituto Stracca, effettuata nel 2009 (come da aggiudicazione definitiva avvenuta con delibera num. 70 del 30.3.2009), coprirebbero ampiamente i costi delle manutenzioni necessarie, senza dover ricorrere a finanziamenti esterni o alla riduzione di interventi di promozione dell’economia locale. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Innalzare il livello di efficienza energetica dell’edificio sede camerale; migliorare la dotazione tecnologica-infrasrutturale dell’edificio; migliorare la distribuzione interna degli spazi; incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di manutenzione straordinaria effettuata con criteri di edilizia sostenibile; migliorare il livello di decoro dell’edificio e quindi rilancio del decoro del centro storico. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Interventi di manutenzione straordinaria della Loggia dei Mercanti Nel corso dell’anno 2013 sarà realizzato un intervento di manutenzione straordinaria presso il seminterrato della Loggia dei Mercanti al fine di armonizzare, dal punto di vista storico-architettonico, i locali destinati a pluriuso e sala stampa con il salone della Loggia dei Mercanti ed il seminterrato adiacente, ristrutturato con un pregevole intervento di recupero e messo in collegamento nell'arco dell'anno 2012. I lavori consisteranno presumibilmente nella demolizione e rifacimento del controsoffitto, demolizione e rifacimento di pavimenti e battiscopa, rimozione e rifacimento degli infissi interni, riqualificazione dei servizi igienici e rettifica di alcuni impianti. Verrà inoltre rimossa la vecchia centrale termica a gasolio e realizzata una nuova centrale a gas metano. L'intervento sarà completato con la bonifica del serbatoio interrato. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Valorizzare il patrimonio storico-culturale di proprietà dell’ente; incrementare il valore contabile della Loggia, attraverso interventi di manutenzione straordinaria con criteri di edilizia. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Valorizzazione della Loggia dei Mercanti e delle sale dell’Auditorium Mantovani (ex ERF) come centri congressuali Il programma prende le mosse dalla considerazione che, essendo collocata sia la Loggia dei Mercanti che la struttura ex ERF all’interno della fascia centrale della città, ogni intervento di valorizzazione ad esse dedicato non potrà che avere effetti di volano e di sviluppo sulle delle attività economiche del centro, messe peraltro a dura prova dall’attuale contrazione dei consumi . Proseguirà quindi nel corso dell’anno, la gestione delle suddette strutture, anche nella prospettiva di rafforzare l’attrattiva di Ancona quale centro di turismo congressuale; a tal fine, sarà ripetuta, per entrambe le strutture, una campagna promozionale che ne valorizzi le potenzialità quali spazi per manifestazioni, eventi, iniziative, convegni e seminari. Relazione previsionale e programmatica 2013 140 In relazione al progetto “ANCONA CITTA’ DEI CONGRESSI” attualmente in fase di studio con la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche e la Confcommercio, ne saranno seguiti gli sviluppi e aggiornamenti, in modo da poter avviare, nelle opportune sedi, un progetto di gestione coordinata e in rete con gli altri contenitori congressuali presenti nella città (Mole Vanvitelliana, Teatro delle Muse, Loggia dei Mercanti e struttura Largo Fiera della Pesca). Per la Loggia dei Mercanti, in particolare, l’offerta sarà arricchita dalla possibilità di utilizzo del nuovo locale al piano interrato ristrutturato nel corso del 2012, adibito a conferenze stampa, esposizioni ecc. Per la struttura in Largo Fiera della Pesca, di proprietà di Autorità portuale Ancona, sarà rinnovato l’atto di concessione per ulteriori 2 anni, fino al 31 dicembre 2014. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Sviluppare il turismo congressuale nella città di Ancona; valorizzare le attività economiche del centro urbano; creare indotto per i servizi collegati all’utenza dei congressi e convegni; mettere in rete e promuovere i contenitori adibiti ad attività congressuale. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi: € 15.000 Risorse destinate agli interventi economici: € 40.000 Investimenti: € 200.000 Relazione previsionale e programmatica 2013 141 5.21. OBIETTIVO STRATEGICO: Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciali e società in house) QUADRO STRATEGICO RISULTATI ATTESI 1. Raggiungere, sin dal 2012, il pareggio di bilancio nella gestione complessiva; 2. Riorganizzare la Camera di Commercio e gli organismi collegati (aziende speciali e società in house) nell’ottica della razionalizzazione e della semplificazione; 3. Gestire le Aziende Speciali nel rispetto dei criteri di equilibrio economico-finanziario ai sensi dell’art.1 co.2 D.L. 23/2010 e dell’art.65 D.P.R. 254/2005, in linea con gli indici di autonomia finanziaria (rispetto al triennio precedente); 4. Consolidare le riscossioni del diritto annuale di competenza e sui ruoli esattoriali, tenendo conto delle variabili congiunturali esterne; 5. Ridurre i costi del personale e degli oneri di funzionamento; Avere una contabilità aggiornata. AREA ORGANIZZATIVA Area servizi interni VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO Come risulta dall'aggiornamento del Preventivo Economico 2012 approvato dal Consiglio camerale il 29/6/2011, è stato confermato l’obiettivo del pareggio di bilancio, che l’ente si è proposto di perseguire per l’anno in corso: è stato previsto un disavanzo della gestione corrente pari a € 156.000,00 (comunque diminuito di € 16.000,00 rispetto alla previsione iniziale 2012), compensato dagli avanzi nella gestione finanziaria (+ 96.000,00) e in quella straordinaria (+ € 60.000,00). Inoltre, sempre dall'aggiornamento del Preventivo Economico 2012 approvato dal Consiglio camerale il 29/6 u. s., emerge che i costi del personale e gli oneri di funzionamento consolidati per l'anno 2012 (€ 6.600.505,00) sono nettamente inferiori (-12,25%) a quelli sostenuti nel 2010 (€ 7.522.909,00). Per quanto riguarda il diritto annuale, alla data del 31/08/2012 le riscossioni sono pari a € 6.437.817 (95% della previsione totale d'incasso) mentre il tasso di riscossione è pari al 72% (in riferimento alla previsione del provento complessivo 2012). Il tasso di riscossione dei crediti 2012 al 30/6/2012 è pari a 0,26 (occorre tuttavia considerare che il ruolo 2007 già emesso genererà maggiori incassi nel secondo semestre dell'anno in corso). L’andamento di tale obiettivo strategico ha anche risentito degli effetti positivi derivanti dalla prima applicazione del Piano triennale di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dagli organi camerali a fine 2011 concernente sia la Camera di Commercio sia gli organismi collegati (aziende speciali e società in house) nell’ottica del contenimento dei costi e della semplificazione. Delle attività svolte nel 2012 in esecuzione del suddetto piano, anticipatore, per certi versi, del decreto sulla “spending review”, si è già dato conto nel quadro introduttivo dell’obiettivo strategico 17). In particolare la gestione delle Aziende Speciali è stata improntata al rispetto dei criteri di equilibrio Relazione previsionale e programmatica 2013 142 economico-finanziario ai sensi dell’art.1 co.2 D.L. 23/2010 e dell’art.65 D.P.R. 254/2005. La fusione in corso tra le aziende speciali Marchet ed Aspea, che diventerà operativa dall’ 1/1/2013, va nel senso di ridurre i costi fissi di struttura e di recepire l’orientamento del sistema camerale di integrare le organizzazioni esistenti e superare l’approccio monotematico delle aziende speciali, per farle diventare bracci operativi strumentali delle Camere di Commercio funzionali allo svolgimento di servizi alle imprese ed al territorio con un approccio plurisettoriale. QUADRO OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO 1 Gestione efficiente del diritto annuale di competenza e tempestiva emissione dei ruoli esattoriali Nel 2013 si continuerà a porre in essere le azioni necessarie a consolidare le riscossioni del diritto annuale, sia per quanto riguarda il diritto di competenza sia per quanto riguarda i ruoli esattoriali. In particolare: -verrà curato il tempestivo invio alle imprese delle informative del diritto annuale (e la conseguente gestione dei “ritorni”); -saranno aggiornati i versamenti non attribuiti del diritto annuale ed allineati quelli in base alla competenza territoriale; -saranno gestiti correttamente i rimborsi e le compensazioni del diritto annuale; -saranno tempestivamente effettuate le insinuazioni fallimentari dei crediti del diritto annuale nel rispetto della normativa vigente in materia; -saranno verificate le posizioni delle imprese sanzionabili, al fine dell’emissione dei ruoli esattoriali per le annualità 2010 e 2011 (allo scopo di anticipare le emissioni dei ruoli rispetto al periodo di competenza); -sarà gestito con efficacia il procedimento sanzionatorio del diritto annuale (costituzione in giudizio dinanzi alle Commissioni tributarie provinciali e regionale); -saranno svolte attività di revisione dei regolamenti e delle prassi adottate internamente, conseguenti alla prossima entrata in vigore delle modifiche ai decreti ministeriali 359/2001 (riforma diritto annuale) e 54/2005 (criteri di determinazione delle sanzioni del diritto annuale). FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Incrementare il tasso di riscossione del diritto annuale di competenza; Incrementare il tasso di riscossione dei ruoli del diritto annuale. PROGRAMMA OPERATIVO 2 Adozione di misure di razionalizzazione e contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi Nel 2013 l’ente continuerà ad applicare le misure di razionalizzazione degli oneri di funzionamento previste dalla vigente normativa in materia, in particolare dal DL 112/2008 (spese per commissioni e comitati, spese di pubblicità e rappresentanza, oneri per consulenze), dal DL 78/2010 (riduzioni in materia di missioni, formazione, autovetture, indennità e compensi agli organi politici, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili) e, da ultimo, dal DL 95/2012 (riduzione delle spese per consumi intermedi in misura paria al 10% della spesa sostenuta nell'anno 2010). Nell’acquisizione di beni e servizi, l’Ufficio Acquisti svilupperà una serie di attività finalizzate al contenimento dei costi di funzionamento, dando applicazione alle nuove disposizioni normative in tema di riduzione della spesa, come da Spending Review 2 (DL 95/6.7.2012 convertito in L 135/7.8.2012) che prevede, tra le altre misure, le seguenti: - acquisto di beni e servizi solo attraverso gli strumenti messi a disposizione da Consip Relazione previsionale e programmatica 2013 143 - (convenzioni o MEPA); sospensione dell’aggiornamento Istat nei canoni di locazione passiva; riduzione del numero degli apparati telefonici; riduzione spese autovetture. Il ricorso al MEPA potrà consentire l’abbattimento dei tempi di procedure per acquisti di beni e servizi, a patto che venga reso più ricco di categorie merceologiche e più semplice nell’utilizzo. Sarà valutata l’opportunità e funzionalità di gestire con un processo diverso gli acquisti dell’ente, in considerazione delle specificità richieste dalla complessa procedura e dai numerosi passaggi necessari, al fine anche di garantire un continuo monitoraggio ed un reale coordinamento, mediante l’accentramento delle procedure di acquisto presso l’Ufficio Provveditorato Gestione, senza tuttavia incidere sui tempi di perfezionamento delle pratiche e sulla funzionalità dell’organizzazione. Sul versante dei costi informatici di funzionamento, verrà realizzato un intervento formativo al personale, per aumentare il grado di autonomia dei singoli dipendenti e consentire una riduzione dell’attività di assistenza di primo livello. Sarà analizzata e valutata ogni altra azione organizzativa che possa comportare il contenimento degli oneri di funzionamento senza tuttavia incidere sulla funzionalità dell’ente camerale. Sempre in coerenza con il DL 95/2012, al fine di pervenire ad una progressiva dematerializzazione degli atti, saranno intensificate le azioni volte alla riduzione dei volumi cartacei e alla conseguente riduzione degli oneri postali, mediante l’incremento rispetto all’anno precedente delle comunicazioni verso l’esterno gestite con la PEC, mediante un’ulteriore diffusione della dematerializzazione dei processi documentali nonché attraverso il progressivo utilizzo di modalità alternative per la spedizione verso l’esterno. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Riduzione degli oneri di funzionamento; abbattere i tempi di procedure per acquisti di beni e servizi; garantire assistenza adeguata agli uffici nell’uso di HW, SW e strumenti multimediali. PROGRAMMA OPERATIVO 3 Miglioramento dei processi contabili e di pagamento dei fornitori di beni e servizi L'ufficio contabilità continuerà a monitorare e migliorare i processi contabili, anche grazie alle funzionalità applicative del nuovo sistema informativo Infocamere adottato dal 1.1.2011, con particolare attenzione alla registrazione tempestiva delle operazioni passive nonché dei movimenti finanziari attivi. Inoltre, in coerenza con le indicazioni impartite dalla Giunta, si continuerà a pagare tempestivamente i fornitori di beni e servizi, entro i 30 gg dalla regolarità della documentazione, nel rispetto delle nuove disposizioni in materia di trasparenza. FINALITÀ/BENEFICI ATTESI Tempestiva registrazione delle scritture contabili; tempestiva registrazione dei movimenti finanziari; tempestivo pagamento dei fornitori di beni e servizi. QUADRO FINANZIARIO Proventi da gestione di beni e servizi:/ Risorse destinate agli interventi economici:/ Relazione previsionale e programmatica 2013 144 6. Articolazione degli obiettivi strategici per area organizzativa Gli obiettivi strategici in precedenza analizzati sono di seguito suddivisi tra le aree organizzative dell’Ente al fine di mostrare, mediante tabelle di sintesi, in quali obiettivi ciascuna area è coinvolta 6.1. 6.2. Staff del Segretario Generale Rafforzare da protagonista i rapporti con gli stakeholders, con particolare riferimento alle Associazioni di categoria, Università, Regione, Provincia ed enti locali Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema camerale nazionale e regionale Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza Sviluppare la comunicazione con modelli moderni incrementando gli strumenti web e multimediali e rendendo protagoniste le imprese del territorio Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciale e società in house) Area sviluppo economico Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue Economy un modello di competitività e crescita del sistema economico locale, fungendo anche da stimolo ed esempio con la registrazione EMAS e con il Bilancio di Sostenibilità Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di ricerca e brevettuali, la qualità, la tutela del Made in Italy Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante l’impulso alla progettazione europea ed alla cooperazione internazionale con priorità per l’area dei Balcani occidentali, anche attraverso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio Relazione previsionale e programmatica 2013 145 6.3. 6.4. Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, anche in un’ottica di marketing territoriale Fare da interfaccia strategico del mondo del credito, aprendo un dialogo e un confronto continuativo con il sistema bancario, condividendo strategie ed azioni concrete di sostegno alle imprese e favorendo l’accesso al credito di queste ultime Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo della scuola, a sostegno della nuova imprenditorialità e della creazione di nuove professionalità, anche come risposta ai problemi occupazionali rispetto alla crisi Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese e del territorio attraverso il sostegno ai progetti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori Accentuare il ruolo della Camera di Commercio nella capacità di orientare le scelte del territorio a partire dalle informazioni statistiche e dalle analisi di contesto Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità Area anagrafe economica Consolidare i processi di semplificazione amministrativa nei servizi alle imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta d’accesso delle imprese e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla tecnologia informatica e ai processi improntati alla qualità Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei consumatori Area servizi interni Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio Relazione previsionale e programmatica 2013 146 mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciale e società in house) 6.5. 6.6. Azienda speciale Marchet Favorire maggiormente i processi di internazionalizzazione delle imprese attraverso la gestione e l'organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati, creando sinergie con le altre Istituzioni al fine di attuare una programmazione delle attività condivisa ed integrata e di ottimizzare le risorse disponibili Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del settore agroalimentare. Azienda speciale RPQ Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, nel settore dei metalli preziosi, anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda speciale R.P.Q Relazione previsionale e programmatica 2013 147