UFFICIO CONTROLLO STRATEGICO E DI GESTIONE
Relazione previsionale e
programmatica 2013.
OTTOBRE 2012
INDICE
1. Premessa _______________________________________________________________ 4
1.1.
Nota metodologica __________________________________________________________________ 4
1.2.
Nota del Presidente _________________________________________________________________ 6
2. Analisi del contesto _______________________________________________________ 8
2.1. Analisi del contesto esterno __________________________________________________________ 8
2.1.1.
Il contesto sociale e ambientale_________________________________________________ 8
2.1.2.
La struttura economico-produttiva ______________________________________________ 10
2.2.
Analisi del contesto del sistema camerale: le priorità di Unioncamere ______________________ 25
2.3. Analisi del contesto interno _________________________________________________________ 26
2.3.1.
La struttura organizzativa e le risorse umane______________________________________ 26
2.3.2.
Le infrastrutture e le risorse tecnologiche_________________________________________ 28
2.3.3.
Le risorse finanziarie_________________________________________________________ 29
3. Analisi dello stato di attuazione del programma pluriennale di mandato___________ 32
4. Aggiornamento del programma pluriennale di mandato e del Piano della
Performance 2012-2014 _____________________________________________________ 37
5. Aree strategiche e obiettivi strategici________________________________________ 38
5.1. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue Economy un
modello di competitività e crescita del sistema economico locale, fungendo anche da stimolo ed
esempio con la registrazione EMAS e con il Bilancio di Sostenibilità ____________________________ 38
5.2. OBIETTIVO STRATEGICO: Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di ricerca e
brevettuali, la qualità, la tutela del Made in Italy ______________________________________________ 44
5.3. OBIETTIVO STRATEGICO: Favorire maggiormente i processi di internazionalizzazione delle
imprese attraverso la gestione e l'organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la
penetrazione nei mercati, creando sinergie con le altre Istituzioni al fine di attuare una
programmazione delle attività condivisa ed integrata e di ottimizzare le risorse disponibili__________ 47
5.4. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante l’impulso alla
progettazione europea ed alla cooperazione internazionale con priorità per l’area dei Balcani
occidentali, anche attraverso il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio ______ 51
5.5. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità,
anche in un’ottica di marketing territoriale __________________________________________________ 61
5.6. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità,
nel settore dei metalli preziosi, anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda
speciale R.P.Q __________________________________________________________________________ 66
5.7. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del
settore agroalimentare ___________________________________________________________________ 70
5.8. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare da interfaccia strategico del mondo del credito, aprendo un
dialogo e un confronto continuativo con il sistema bancario, condividendo strategie ed azioni
concrete di sostegno alle imprese e favorendo l’accesso al credito di queste ultime _______________ 73
5.9. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo della scuola, a
sostegno della nuova imprenditorialità e della creazione di nuove professionalità, anche come
risposta ai problemi occupazionali rispetto alla crisi __________________________________________ 76
Relazione previsionale e programmatica 2013
2
5.10. _ OBIETTIVO STRATEGICO:Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese e del territorio
attraverso il sostegno ai progetti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative _____ 80
5.10.1.
Iniziative a favore dell’industria: ______________________________________________ 82
5.10.2.
Iniziative a favore dell’artigianato _____________________________________________ 83
5.10.3.
Iniziative a favore del commercio _____________________________________________ 84
5.10.4.
Iniziative a favore del turismo ________________________________________________ 86
5.10.5.
Iniziative a favore dell’agricoltura _____________________________________________ 88
5.11. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare i processi di semplificazione amministrativa nei
servizi alle imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta
d’accesso delle imprese e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla
tecnologia informatica e ai processi improntati alla qualità ____________________________________ 90
5.12. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela
delle imprese e dei consumatori ___________________________________________________________ 96
5.13. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzare da protagonista i rapporti con gli stakeholders, con
particolare riferimento alle Associazioni di categoria, Università, Regione, Provincia ed enti locali _ 106
5.14. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Accentuare il ruolo della Camera di Commercio nella capacità di
orientare le scelte del territorio a partire dalle informazioni statistiche e dalle analisi di contesto ___ 110
5.15. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con
particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una
visione integrata _______________________________________________________________________ 113
5.16. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema camerale
nazionale e regionale ___________________________________________________________________ 117
5.17. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio
generazionale, valorizzare il merito e la qualità______________________________________________ 120
5.18. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello
organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano
triennale della trasparenza_______________________________________________________________ 128
5.19. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare la comunicazione con modelli moderni incrementando
gli strumenti web e multimediali e rendendo protagoniste le imprese del territorio________________ 134
5.20. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente _________ 138
5.21. _ OBIETTIVO STRATEGICO: Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della
Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema
allargato (aziende speciali e società in house) ______________________________________________ 142
6. Articolazione degli obiettivi strategici per area organizzativa ___________________ 145
6.1.
Staff del Segretario Generale _______________________________________________________ 145
6.2.
Area sviluppo economico __________________________________________________________ 145
6.3.
Area anagrafe economica __________________________________________________________ 146
6.4.
Area servizi interni ________________________________________________________________ 146
6.5.
Azienda speciale Marchet __________________________________________________________ 147
6.6.
Azienda speciale RPQ _____________________________________________________________ 147
Relazione previsionale e programmatica 2013
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1. Premessa
1.1.
Nota metodologica
La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 della Camera di Commercio di Ancona,
formulata in coerenza con l’art. 5 del DPR 254/2005 (Regolamento per la disciplina della gestione
patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio), rappresenta lo strumento di indirizzo di breve termine
mediante il quale le linee strategiche delineate nel Programma Pluriennale di Mandato 2010-2014 sono
tradotte in programmi operativi che l’ente camerale intende realizzare nel 2013, anche per il tramite delle
proprie aziende speciali e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.
In tal senso, la Relazione previsionale e programmatica si configura come uno strumento in grado di
coniugare, non solo una visione di medio lungo termine (propria del Programma Pluriennale di Mandato) con
una visione di breve termine, ma anche la dimensione strategico/politica dell’ente con quella più prettamente
operativo/gestionale.
In tale ambito, la Relazione previsionale e programmatica rappresenta lo strumento attraverso il quale si
conferisce “dinamicità” al processo di pianificazione strategica. In sede di predisposizione della Relazione,
infatti, si tiene conto delle specificità del momento e si validano le ipotesi e le condizioni esterne ed interne
sulla base delle quali è stato costruito il Programma Pluriennale di Mandato.
La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 è stata predisposta, come per l’anno
precedente, tenendo conto anche delle disposizioni contenute nel D.Lgs.150/2009 (la cosiddetta Riforma
Brunetta). La logica adottata è stata, infatti, quella di integrare i processi e gli strumenti di pianificazione,
programmazione e controllo del DPR 254/2005 con quelli definiti nell’ambito del Ciclo di gestione della
performance. L’approccio perseguito non è stato, quindi, meramente burocratico, con la conseguenza di
sovrapporre gli adempimenti previsti dalle due fonti normative, duplicando attività senza alcun valore
aggiunto, bensì quello di valorizzare i tradizionali processi e strumenti facendoli evolvere nel rispetto dei
requisiti previsti dalla citata riforma.
In sede di programmazione, tale integrazione è stata realizzata individuando i programmi operativi della
Relazione previsionale e programmatica a partire dagli obiettivi strategici definiti dall’ente camerale nel Piano
della Performance 2012-2014 formulato in coerenza con le priorità del Programma Pluriennale di Mandato.
Ovviamente, di tali obiettivi strategici è stata verificata la validità per l’esercizio successivo alla luce dei
cambiamenti registrati nel contesto esterno e interno dell’Ente camerale.
La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2013 è strutturata in due parti tra loro interconnesse.
Nella prima parte, viene analizzato il contesto esterno ed interno della Camera di Commercio di Ancona al
fine di cogliere e/o anticipare eventuali cambiamenti in atto. Viene inoltre valutato, a cura del Segretario
Generale, lo stato di attuazione del Programma Pluriennale di Mandato individuando, con riferimento ai punti
prioritari dello stesso, cosa è stato realizzato e le eventuali criticità emerse.
Sulla base dell’analisi del contesto esterno ed interno e dello stato di attuazione del Programma Pluriennale,
sono stati modificati, eliminati e integrati gli obiettivi strategici definiti nel Piano della Performance 2012-2014.
Tali modifiche sono evidenziate in un’apposita tabella di sintesi.
Nella seconda parte, per ciascun obiettivo strategico sono esplicitati, in coerenza con le linee guida
Unioncamere, il Quadro strategico, il Quadro operativo e il Quadro finanziario.
Nel quadro strategico sono riportati i risultati attesi associati a ciascun obiettivo, ossia le specifiche “mete”
che l’Ente camerale intende raggiungere, e le aree organizzative coinvolte. È, infine, riportata la valutazione
del/i dirigente/i sullo stato di avanzamento dell’obiettivo strategico nella quale sono descritte le azioni
Relazione previsionale e programmatica 2013
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realizzate nell’esercizio che si sta concludendo e i risultati intermedi conseguiti. Tali informazioni sono
indispensabili per un’attenta programmazione della gestione dell’anno successivo.
Nel quadro operativo sono individuati i programmi operativi del 2013, ossia insiemi omogenei di azioni da
realizzare nell’esercizio di riferimento. Ciascun programma operativo è accompagnato da una breve
descrizione e dalla indicazione delle finalità e benefici attesi individuati nel rispetto del principio di
miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi e di soddisfazione delle attese dei vari stakeholders
dell’ente camerale.
Nel quadro finanziario, infine, sono indicati i proventi da gestione di beni e servizi, gli oneri per gli interventi
economici e gli investimenti previsti per il 2013 che risultano strumentali ai fini o comunque connessi al
conseguimento di ciascun obiettivo strategico.
Per completezza, nella parte finale della Relazione previsionale e programmatica, gli obiettivi strategici sono
suddivisi tra le aree organizzative dell’Ente al fine di mostrare, mediante una tabella di sintesi, in quali
obiettivi ciascuna area è coinvolta.
Si sottolinea che l’auspicata integrazione tra i processi e gli strumenti del DPR 254/2005 con quelli del Ciclo
di gestione della performance viene attuata e garantita dall’inserimento di quanto indicato nella presente
Relazione nel Piano della performance 2013-2015, che sarà approvato entro il 31/01/2013. Nello specifico,
alla luce dell’aggiornamento del Programma Pluriennale di Mandato realizzato con la Relazione previsionale
e programmatica, saranno aggiornati e resi coerenti gli obiettivi strategici e i connessi risultati attesi, a cui
verranno associati opportuni indicatori e target. Con riferimento ai vari programmi operativi individuati nella
Relazione previsionale e programmatica e in coerenza con il budget direzionale, che ne specificherà le azioni
e le connesse previsioni di proventi, oneri e investimenti, saranno, inoltre, declinati gli obiettivi operativi e i
correlati indicatori e target.
La programmazione del 2013 è stata avviata definendo, a cura degli organi camerali, le linee guida per la
programmazione dell’esercizio successivo, con le direttive generali contenenti gli obiettivi strategici.
Le linee guida sono state discusse dalla Giunta nella riunione del 23 luglio scorso e dal Consiglio camerale
nella riunione del 5 settembre, in modo da fornire ogni utile indicazione ai dirigenti ed agli uffici competenti
per il lavoro di predisposizione del programma, anche tramite analisi preliminari sul contesto esterno, sul
contesto organizzativo e tecnico/tecnologico, sulle risorse umane, finanziarie e patrimoniali dell’ente;
successivamente sono state richieste ad ogni area ed alle aziende speciali, previa riunione con i dirigenti e
le Posizioni Organizzative, le schede di programmazione operativa, secondo il format approvato (inserito nel
vigente Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance).
Per definire già in sede di programmazione anche gli interventi indiretti, con i relativi budget, è stata quindi
richiesta con apposita lettera alle principali associazioni di categoria provinciali di presentare le proprie
proposte per il programma 2013, in coerenza con le tematiche prioritarie indicate dal Consiglio, in modo che
anche gli interventi indiretti, realizzati con il contributo dell’ente camerale, siano coerenti al programma
approvato dalla Camera di Commercio di Ancona. E’ stata realizzata altresì una riunione operativa per il
programma di internazionalizzazione con i referenti delle associazioni di categoria e con i consorzi export..
Tutte le schede di programmazione operativa, anche con il coinvolgimento degli stakeholder, in particolare
delle associazioni di categoria, sono state raccolte e coordinate dall’Ufficio Programmazione e Controllo
dell’ente, con la supervisione del Segretario Generale.
La Giunta ed il Consiglio sono stati chiamati anche ad aggiornare gli obiettivi strategici ed a fornire utili
indicazioni alla dirigenza per declinare gli obiettivi operativi riferiti all’anno 2013 da realizzare per raggiungere
gli obiettivi strategici, in coerenza con il Piano della Performance triennale approvato il 27 gennaio 2012.
Il Segretario Generale
Michele De Vita
Relazione previsionale e programmatica 2013
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1.2.
Nota del Presidente
L’abolizione delle Province e la manovra di razionalizzazione dell’amministrazione pubblica in generale, con i
limiti e vincoli imposti dal D.L. 95/2012 sulla cd. spending review, impongono di realizzare una serie di
interventi che consentono di gestire la struttura, le attività, i servizi ed i progetti con maggiore flessibilità e
minori centri di costo, nel rispetto di criteri di equilibrio economico e finanziario, concentrandosi sulle priorità
strategiche e comunque senza ridurre gli impegni assunti per lo sviluppo del territorio in coerenza con la
nostra mission e con la pianificazione strategica.
Nel definire le linee strategiche per il prossimo esercizio, si è partiti dalla considerazione che lo scenario
nazionale ed internazionale è profondamente cambiato, per cui le sfide si sono fatte più difficili e complesse,
mentre le risorse disponibili si sono ridotte.
Il sistema economico è da tempo in grave difficoltà e le incertezze delle istituzioni europee non hanno
facilitato processi di crescita nel vecchio continente.
In questa inevitabile strada di cambiamento intrapresa a tutti i livelli, le Camere di Commercio non possono
sottrarsi: la Camera di Ancona deve pertanto, in un aperto confronto con le forze politiche ed economiche
locali, a partire dalle Associazioni di categoria, consolidare le azioni che maggiormente insistono e
producono effetti positivi sul territorio e sul sistema economico, nonché individuare nuove forme di sviluppo e
di sostegno al mondo delle imprese.
Rispetto al Piano della Performance 2012-2014, le quattro aree strategiche definite dagli organi camerali
sono le seguenti:
1) Sviluppo delle imprese e del territorio
2) Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato
3) Sviluppo del ruolo della Camera nella governance del territorio
4) Efficienza organizzativa, valorizzazione delle risorse e trasparenza
Le priorità che si intende evidenziare per il 2013, all’interno della cornice sopra ricordata, riguardano alcuni
ambiti strategici per il nostro territorio:
a) Promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, ampliando il numero delle PMI da accompagnare
nei mercati esteri, comprese quelle del settore agroalimentare (investendo in una mission allargata
dell’azienda speciale Marchet)
b) Migliorare l’accesso al credito, sostenendo l’azione dei Confidi e del Fondo Regionale di Garanzia
c) Intensificare l’impegno per migliorare il contesto operativo delle imprese, attraverso la
semplificazione amministrativa (in particolare con la qualità e l’informatizzazione dei servizi offerto
dal Registro Imprese), la realizzazione delle infrastrutture (con una governance condivisa con i vari
attori pubblici locali a sostegno dello sviluppo della Piattaforma Logistica composta da porto,
aeroporto ed interporto) e la promozione della legalità (mediante arbitrato, mediazione ed i servizi di
regolazione del mercato);
d) sostenere le politiche per l’occupazione, favorendo l’imprenditorialità, il dialogo scuola-impresa, la
formazione e l’innovazione tecnologica
e) investire nella qualità e nella tracciabilità di filiere e produzioni, anche mediante azioni di tutela
f) valorizzare i punti di forza del territorio, rafforzando i legami tra turismo, cultura e saperi tradizionali
A queste priorità, che corrispondono a quelle individuate da Unioncamere nazionale nel programma
presentato al sistema camerale dal confermato Presidente Dardanello all’Assemblea generale dello scorso 6
luglio, si ritiene di aggiungere le seguenti priorità, collegate alle peculiarità e valori propri della Camera di
Commercio di Ancona e del territorio di riferimento:
g) Favorire il percorso di riconoscimento della Macro Regione Adriatica, svolgendo un ruolo sempre più
attivo con il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Jonio
h) accompagnare lo sviluppo sostenibile del sistema territoriale, guidando un percorso di valorizzazione
della green e della blu economy
Relazione previsionale e programmatica 2013
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i) incrementare gli aiuti diretti alle imprese ed i progetti trasversali tra più associazioni di categoria.
Tutte queste priorità si devono trasformare in azioni concrete e risultati tangibili e misurabili, che producano
effetti sul territorio e sulle imprese.
Occorre comunque tenere conto, da una parte, del momento di debolezza strutturale che il territorio
provinciale sta attraversando, per l’assoluta assenza di interlocutori politici, visto lo scioglimento della
Provincia di Ancona (con la quale la Camera aveva in passato sempre creato una forte sinergia e
collaborazione) e la profonda crisi politica del Comune capoluogo.
Dall’altra occorre tenere conto dei sempre più stringenti vincoli posti alla struttura, della costante diminuzione
del personale e del venir meno di alcune figure professionali, soprattutto di vertice, che non potranno essere
sostituite per i limiti alle assunzioni fortemente peggiorati per le Camere di Commercio con il decreto sulla
spending review..
In una fase così delicata e complessa come quella che stiamo attraversando occorre agire con visione e
coraggio, per trovare le modalità giuste ed utili a sostenere il sistema imprenditoriale e rilanciare la nostra
economia, nonché per individuare le nuove formule di sviluppo adatte alla dimensione ed alle caratteristiche
delle nostre imprese; i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli altri organismi presenti in
Consiglio devono fare sintesi nella Camera di Commercio, rafforzando sempre più le forme di collaborazione
tra settori economici, con la consapevolezza che il nostro ente camerale possiede una struttura
professionale all’altezza dei compiti assegnati, delle necessità del territorio e dei tempi, che impongono una
pubblica amministrazione moderna, flessibile e vicina alla comunità.
Il Presidente
Rodolfo Giampieri
Relazione previsionale e programmatica 2013
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2. Analisi del contesto
L’analisi del contesto si pone come parte integrante del processo di definizione degli obiettivi: l’analisi del
contesto esterno serve ad analizzare lo stato del sistema economico locale del territorio di competenza e ad
individuare i bisogni degli stakeholder di riferimento e trova riscontro negli obiettivi strategici ed operativi
successivamente sviluppati; l’analisi del contesto interno comprende le dimensioni attinenti alle risorse
umane, economiche, strumentali e la salute finanziaria dell’ente, che nel loro complesso concorrono al
raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano.
2.1.
Analisi del contesto esterno
2.1.1. Il contesto sociale e ambientale
Il territorio e la popolazione
La provincia di Ancona si trova nel centro Italia, nella regione
Marche, si affaccia nel mare Adriatico ed è una porta naturale e
storica per i Balcani e la Grecia.
La provincia di Ancona in cifre
Superficie
1.940 Kmq
Abitanti 1/1/2011
481.028
Numero di Comuni
49
Km di costa
59
Prodotto Intero Lordo pro capite 2010 (€)
28.506,00
Fonte: ISTAT e Istituto Tagliacarne
La ripartizione della popolazione per classi di età evidenzia
un’elevata presenza di ultra sessantacinquenni (22,8%)
superiore alla media italiana (20,3%), cui si accompagna anche
una minore incidenza dei giovani con meno di 15 anni (13,4%
contro 14%).
Relazione previsionale e programmatica 2013
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Distribuzione per fasce d’età della popolazione residente nella provincia di Ancona
6%
13%
16%
30%
35%
0-14
15-39
40-64
65-80
over 80
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Altro elemento fortemente caratterizzante la popolazione della provincia è la forte presenza di stranieri
residenti che, con oltre 7 unità ogni 100 abitanti (di cui il 76,6% extracomunitari), colloca Ancona nel gruppo
delle province italiane con un’incidenza di stranieri maggiore della media nazionale.
La buona qualità della vita viene confermata anche dai dati relativi al reddito disponibile delle famiglie
consumatrici pro capite, che nel 2010 si attesta su un livello piuttosto elevato (€ 19.321) e superiore alla
media regionale e nazionale (pari rispettivamente a € 17.834 e €17.028).
Le infrastrutture sociali ed economiche
La dotazione di infrastrutture economiche (quali trasporti, comunicazioni, energia, reti idriche) e sociali (vale
a dire istruzione, sanità, assistenza all'infanzia, sport, cultura) viene considerata dalla letteratura sullo
sviluppo e sulla competitività dei sistemi produttivi tra i fattori in grado di determinare il potenziale di sviluppo
di un'area. Una migliore dotazione di infrastrutture accresce, infatti, la produttività dei fattori della produzione
e ne abbatte i costi di acquisizione, assumendo il ruolo di fonte di esternalità positive per lo sviluppo di un
determinato territorio.
La situazione e lo stato delle infrastrutture del territorio italiano purtroppo è riconosciuta unanimemente come
1
inadeguata ed in ritardo .
L’aggiornamento degli indici di dotazione delle infrastrutture viarie come rapporto tra offerta e domanda
potenziale elaborati dall’Istituto Tagliacarne mette in evidenza una condizione piuttosto positiva sia per le
Marche che per la provincia di Ancona.
Il quadro complessivo delle dotazioni infrastrutturali materiali della provincia di Ancona è positivo, ma
permangono forti differenze tra la zona costiera e quella interna, con un conseguente divario in termini di
capacità competitiva per le varie imprese.
1
“Rapporto sullo stato delle infrastrutture in Italia: criticità di oggi, priorità di domani” redatto da Uniontrasporti per conto
di Unioncamere nell’anno 2010.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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Indice di dotazione delle infrastrutture relative ai trasporti – Anno 2011
Province e regioni
Rete
stradale
Ferrovie
Porti
Aeroporti
Indice
Servizi
a
infrastrutturale
banda larga
totale
Pesaro e Urbino
119,7
42,8
50,0
33,1
75,0
73,8
Ancona
107,1
188,6
167,6
160,8
110,7
135,2
Macerata
83,9
20,1
8,1
0,0
71,3
62,7
Ascoli Piceno
122,7
43,7
22,9
0,0
96,4
73,0
MARCHE
108,4
73,5
62,5
49,0
87,8
86,1
ITALIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazioni Unioncamere – Tagliacarne
Queste disuguaglianze sarebbero ancora più evidenti se l’analisi scendesse al dettaglio dei vari Sistemi
Locali del Lavoro, in particolare tra quelli vicini alla costa e quelli prossimi agli Appennini.
Questa precisazione assume una valenza particolare proprio nella provincia di Ancona per la presenza di
alcuni importanti distretti industriali collocati nelle aree interne dove la dotazione di infrastrutture è minore. La
concentrazione delle infrastrutture principali in un’area compresa tra Ancona e Jesi, dove in un raggio di
poco più di 15 km si trovano il porto, l’aeroporto, l’interporto, tutti con un accesso facile alla rete autostradale
e ferroviaria (con l’incrocio della linea adriatica e di quella appenninica), facilita la gestione dei flussi di
viaggio e dei trasporti di merci ma tende ad escludere le zone lontane da questo baricentro. Nell’ottica di
ampliare le direttrici di sviluppo e favorire il pieno inserimento delle aree interne, è stata avviata da qualche
anno una fase di revisione del sistema logistico marchigiano.
In tema di ambiente, è di grande rilevanza la questione energetica. Nella provincia di Ancona il consumo di
energia elettrica nel corso del 2010 (ultimo dato disponibile) è stato pari a 2.846,6 GWh, in diminuzione del
2,5% rispetto al 2009. La presenza di un settore industriale molto diffuso e concentrato in alcuni settori
energivori (in particolare la meccanica, la produzione di plastica e le cartiere) determina una distribuzione dei
consumi fortemente sbilanciata verso il settore manifatturiero (che assorbe una quota del 52,5% contro il
44,7% nazionale) e a sfavore dell’uso domestico, limitato al 17,6% contro il 22,4% nazionale.
2.1.2. La struttura economico-produttiva
La struttura economica produttiva
Negli ultimi dieci anni il tessuto imprenditoriale della provincia si è progressivamente trasformato
confermando la tendenza alla terziarizzazione che caratterizza le economie industrializzate.
I settori tradizionali (agricoltura, commercio, industria manifatturiera e costruzioni) continuano ad essere
comunque la forza trainante dell’economia locale, ma il loro peso in termini di numerosità delle imprese si è
fortemente ridimensionato per lasciare spazio allo sviluppo del terziario.
Dal terziario , inteso come servizi alle imprese, alle persone e il settore turistico proviene il 68,6% del valore
aggiunto provinciale, mentre dalle attività manifatturiere il 25,3%; dal confronto con la ripartizione nazionale
(rispettivamente 73,2% e 18,8%) emerge la particolare vocazione industriale della provincia di Ancona.
Un ruolo marginale è destinato alle costruzioni (4,9%) e, in particolare, all’agricoltura (dalla quale proviene
solamente l’1,2% del valore aggiunto, di poco inferiore alla quota del 1,9% che si registra in tutta Italia).
Relazione previsionale e programmatica 2013
10
Distribuzione del V.A. a prezzi correnti in provincia di Ancona – Anno 2010
1,2%
25,3%
4,9%
Agricoltura
Industria
Costruzioni
Servizi
68,6%
Fonte: Unioncamere – Istituto Tagliacarne
A fine agosto 2012 le imprese della provincia di Ancona iscritte al Registro Imprese sono 47.213, delle
quali 42.432 attive, variamente distribuite in base ai settori economici di appartenenza. Il tessuto
2
imprenditoriale provinciale nel corso dei primi 8 mesi del 2012 appare sostanzialmente stabile (-0,5%), in
3
linea con quello italiano (-0,1%) .
I settori tradizionali presentano un’incidenza del 66,3%, simile a quella riscontrata a livello nazionale (63,6%),
con agricoltura e attività manifatturiera che fanno rilevare quote superiori alla media dell’intero Paese. Nel
complesso i settori tradizionali dorici hanno perso quasi un punto percentuale nel corso del 2012 mentre il
4
terziario non commerciale è cresciuto del +1,21% .
Il processo di terziarizzazione dell’economia nazionale e locale prosegue, avvicinando maggiormente la
struttura imprenditoriale nazionale e locale a quella delle economie più avanzate. È particolarmente
importante osservare in proposito come tra i settori che hanno apportato un buon contributo alla crescita si
possano annoverare la sanità e assistenza sociale, le attività artistiche e sportive, il turismo (vale a dire
alloggio e ristorazione) e l’informazione e comunicazione. Si tratta di una tendenza che accomuna la
provincia di Ancona e il Paese, a testimonianza di un processo generale di evoluzione del tessuto
imprenditoriale volto al soddisfacimento di esigenze reali del sistema economico e del tessuto sociale.
Nell’ambito delle attività manifatturiere va sottolineato il ruolo delle specializzazioni produttive, che nella
provincia di Ancona (e più in generale delle Marche) hanno preso la forma del distretto industriale. I più
importanti sono quello dell’elettrodomestico di Fabriano, dei componenti meccanici e degli stampi nella
Vallesina, della produzione di capi d’abbigliamento e di confezioni nella Valle del Misa e nei comuni di Santa
Maria Nuova e Filottrano, degli strumenti musicali e circuiti stampati nei comuni a sud di Ancona, e quello
legato alla recente affermazione delle imprese della nautica da diporto, localizzate soprattutto nell’area
portuale del capoluogo.
2
Le considerazioni svolte con riferimento alle dinamiche dei primi 8 mesi del 2012 sono calcolate come variazioni
percentuali fra lo stock di fine periodo (30 agosto 2012) e inizio periodo (31/12/2011) e non come tassi di crescita
(iscrizioni-cessazioni del periodo/registrate di inizio periodo).
3
Ibidem
4
Ibidem
Relazione previsionale e programmatica 2013
11
Nel corso dell’ultimo ventennio, tuttavia, sono intercorsi profondi cambiamenti nella definizione del contesto
competitivo e le PMI tipiche dei distretti industriali sono state costrette a fronteggiare sfide molto grandi. I
distretti della provincia di Ancona e le loro imprese stanno procedendo, di conseguenza, ad un profondo
processo di riorganizzazione in cui si cerca di privilegiare la costituzione di ampie reti di contatti
internazionali, l’ampliamento del parco clienti a qualsiasi livello della filiera, la qualificazione delle risorse
umane e il posizionamento produttivo nelle fasce a maggior valore aggiunto e maggiore contenuto
qualitativo.
Principali specializzazioni produttive della provincia di Ancona
NAUTICA
Produzione di megay acht,
subf ornitura nautica, serv izi
alla nautica e turismo
CARTA E IMBALLAGGIO
STRUMENTI MUSICALI
GOMMA E PLA STICA
(articoli per la casa, illuminotecnica,
v asche e docce idromassaggio,
accessori bagno)
METALLI PREZIOSI E ARTICOLI
DA REGALO
MECCANICA
(Elettrodomestici, stampi, macchine per
l’agricoltura)
TESSILE ABBIGLIA MEN TO
(abbigliamento, maglieria, calzaturiero )
AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE
Tradizioni e cucina: tradizione gastronomica,
v ini DOC, olio, cereali, legumi, pasta pane e
pizza, pesce, carne, insaccati, f ormaggi,
conserv e, v erdure sott’olio, dolci e liquori –
sicurezza alimentare
Fonte: elaborazione su dati Infocamere
I dati sulle aperture di fallimenti nei primi 6 mesi del 2012 evidenziano delle criticità per il sistema delle
imprese doriche. Al 30 giugno 2012 sono state emesse 73 sentenze (+4,3% rispetto a giugno 2011),
viceversa il 2011 era stato un anno favorevole che si era chiuso con una flessione piuttosto marcata dei
fallimenti dichiarati dal Tribunale di Ancona (-22,6%) rispetto all’anno precedente.
Aperture di fallimento dichiarate dal Tribunale di Ancona (data sentenza) –dati cumulati annui
180
168
160
140
130
124
120
100
87
80
60
40
20
0
2008
2009
2010
2011
Fonte Tribunale di Ancona.
Relazione previsionale e programmatica 2013
12
Il tessuto imprenditoriale della provincia si caratterizza per una progressiva trasformazione interna che
premia gli operatori più solidi in termini di struttura e organizzazione. Nei primi 8 mesi del 2012 la sostanziale
stabilità manifestata dal tessuto imprenditoriale cela infatti dinamiche diversificate per le varie tipologie
giuridiche. Le società di capitali sono la classe giuridica che presenta la variazione percentuale negativa più
contenuta (-0,1%) mentre le “altre forme” (cooperative, consorzi, ec…) presentano una flessione
decisamente più consistente (-3,1%). Le imprese individuali si attestano al -0,6% pur continuando a
5
rappresentare, con le oltre 27 mila imprese registrate a fine agosto, il 57,4% delle imprese locali .
6
L’analisi su base annua evidenzia ancora meglio queste tendenze evolutive: il tasso di crescita annuo 2011
delle società di capitale è pari a +2,85% di gran lunga superiore a quello medio provinciale (+0,43%). Le
imprese individuali, viceversa registrano una contrazione della base imprenditoriale del –0,29%.
Distribuzione per natura giuridica delle imprese registrate Italia e provincia di Ancona
Anni 2001/2011
70%
Ancona 2011
60%
Italia 2011
50%
Ancona 2001
40%
Italia 2001
30%
20%
10%
0%
Società di
capitale
Società di
persone
Ditte Individuali
Altre Forme
Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese
Una componente molto importante del sistema imprenditoriale della provincia di Ancona è quella costituita
dagli artigiani, particolarmente attivi nelle costruzioni e nel settore manifatturiero. Al 30 giugno 2012 (ultimo
dato disponibile) le imprese registrate come artigiane erano 12.251, il 26% di tutte le imprese registrate.
5
6
Ibidem
Il tasso di crescita annuo è così calcolato: iscrizioni-cessazioni dell’anno/registrate di inizio anno
Relazione previsionale e programmatica 2013
13
Il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro della provincia di Ancona ha sempre goduto di una situazione di particolare favore,
come testimoniato dal fatto che il tasso di disoccupazione provinciale si è mantenuto nel tempo sempre al
di sotto della media italiana. Nel 2011 per la nostra provincia il tasso di disoccupazione è stato del 6,9%
mentre l’intero Paese registra una percentuale dell’8,4%.
Tuttavia è necessario sottolineare che per l’Italia tale indicatore è rimasto invariato rispetto all’anno
precedente mentre per la nostra provincia, dopo la lieve ripresa del 2010, il 2011 segna un peggioramento di
2 punti percentuali. Il tasso di occupazione provinciale è rimasto sostanzialmente stabile (dal 64,1% al
64,7%) mentre il tasso di attività è cresciuto (dal 67,5% al 69,5%).
Il nuovo rallentamento del ciclo economico, evidente già dalla scorsa estate, si è progressivamente
accentuato negli ultimi mesi del 2011 e questo ha determinato nel breve termine anche pesanti ricadute per
l’occupazione.
Andamento del tasso di disoccupazione e interpolazione lineare per le Marche, anni 2004-2011
Fonte: elaborazione su dati Istat
Altri due indicatori, in linea con l’andamento dei tassi caratteristici del mercato del lavoro, presentano
performance non positive negli ultimi anni. Innanzitutto, il numero di persone in cerca di occupazione
aumenta gradualmente dal 2004, e piuttosto sensibilmente nel 2011. In valori assoluti, le persone in cerca di
occupazione nella provincia di Ancona raggiungono circa le 15 mila unità nel 2011, contro le 10 mila del
2010 (per le Marche 47 mila persone in cerca di occupazione nel 2011 contro le 40 mila del 2010).
Relazione previsionale e programmatica 2013
14
Persone in cerca di occupazione: andamento dei numeri indice (anno 2004=100)
Fonte: elaborazione su dati Istat
In secondo luogo il numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni cresce esponenzialmente in
provincia di Ancona a partire dagli anni della crisi. La tendenza “esplosiva” si attenua soltanto fra il 2010 e il
2011, ma riprende nei primi mesi del 2012.
Numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni nei primi tre mesi dell'anno, provincia di
Ancona, anni 2005-2012
Fonte: elaborazione su dati Istat
Inoltre, facendo riferimento alla natura della cassa integrazione, emergono altri risultati non incoraggianti.
Dal 2010 è stato autorizzato il ricorso anche alla cassa integrazione in deroga, a supporto dei settori non
coperti da quella ordinaria, che riguardano, ad esempio, aziende coinvolte in ristrutturazioni, riorganizzazioni,
riconversioni o fallimenti. Rispetto al 2009, si ribalta il peso percentuale della tipologia di cassa integrazione
Relazione previsionale e programmatica 2013
15
“straordinaria o in deroga”, a vantaggio di quella ordinaria. Nel 2011 la quota di cassa integrazione non
ordinaria raggiunge - addirittura - l’80% circa.
Questo segnale non è positivo: oltre alla natura intrinsecamente temporanea della cassa integrazione, quella
utilizzata per scopi straordinari più difficilmente potrà tradursi in riassunzioni definitive dei lavoratori coinvolti
nel provvedimento.
I primi dati relativi al 2012 confermano la tendenza al peggioramento della situazione nel mercato del lavoro
in coincidenza con il periodo di grave crisi attraversato dall’Italia e da altri paesi meridionali dell’Unione
europea a partire dall’ultimo trimestre dello scorso anno. Non vi sono riferimenti precisi alla provincia di
Ancona, ma si osserva una sostanziale coincidenza del trend tra il dato nazionale, quello riferito all’Italia
centrale e quello marchigiano. Il tasso di disoccupazione regionale sale fino all’8,2% con una punta del
10,3% per la componente femminile; a parziale consolazione si osserva che la media nazionale e quella
della macroarea regionale sono maggiori di quella marchigiana.
Tassi caratteristici del mercato del lavoro, 2° tri mestre 2011 e 2012
Tasso di disoccupazione
T2 2011
Italia
Centro
Marche
T2 2012
Tasso di occupazione
T2 2011
T2 2012
Maschi
6,9%
9,8%
67,8%
66,8%
Femmine
9,0%
11,4%
46,7%
47,5%
Totale
7,8%
10,5%
57,3%
57,1%
Maschi
5,5%
7,7%
71,7%
71,3%
Femmine
8,1%
10,5%
52,3%
52,5%
Totale
6,6%
8,9%
61,9%
61,8%
Maschi
5,0%
6,5%
71,8%
71,8%
Femmine
5,8%
10,3%
55,2%
56,3%
Totale
5,8%
8,2%
63,5%
64,0%
Fonte elaborazione su dati ISTAT
Si osserva, inoltre, una sostanziale tenuta del numero degli occupati (in cui rientrano tutte le situazioni
assistite dagli ammortizzatori sociali) e un aumento vertiginoso dei disoccupati, sia in ambito locale che
nazionale. Questo fenomeno è legato in larga misura alla componente giovanile e alla loro difficoltà di
inserimento nel mercato del lavoro e conferma l’idea secondo cui gli insiders (ovvero coloro che sono inseriti
nel mercato) sono protetti anche in una fase congiunturale particolarmente avversa, ma al pesante costo di
erigere una "barriera" agli outsiders.
In termini assoluti, il numero dei disoccupati nelle Marche è passato da 40 mila a quasi 59 mila e si è
ampliata la forbice tra uomini e donne: al termine del primo semestre del 2011 la differenza era di circa mille
unità (19.500 contro 20.500), mentre un anno dopo il divario è di oltre 7 mila unità (26 mila disoccupati
uomini e 33 mila donne).
Il grado di internazionalizzazione
Analizzare le informazioni provenienti dai dati relativi al commercio con l’estero è di fondamentale importanza
in un mondo globalizzato. In un sistema di mercato interconnesso come quello attuale, l’apertura verso gli
scambi commerciali con l’estero è quanto mai cruciale. Basti pensare al fatto che per alcuni paesi – fra cui
l’Italia – far riferimento all’esterno per l’approvvigionamento di fonti energetiche è ormai una necessità, così
come trovare mercati di sbocco per le proprie specializzazioni produttive.
Relazione previsionale e programmatica 2013
16
Tuttavia, è opportuno condurre una riflessione anche alla luce dei frequenti episodi di crisi che colpiscono le
economie internazionali da vari anni. La precarietà degli attuali equilibri economici globali infatti, è tangibile.
Ad esempio, per un paese come l’Italia, è rischioso dipendere in maniera pressoché esclusiva dall’estero per
l’approvvigionamento di materie prime e fonti energetiche (che spesso provengono da paesi dall’instabile
equilibrio socio-politico). Sul fronte dell’export poi, è necessario far sì che la specializzazione acquisita in
settori a forte competitività si mantenga dinamica e in costante evoluzione, per non rischiare di essere
raggiunti e superati dai paesi emergenti.
Due sono gli indicatori, comunemente utilizzati per misurare questo grado di apertura dei paesi: la
propensione all’export e il grado di apertura che misurano, rispettivamente, la quota percentuale dell’export
e quella dell’import-export totale sul valore aggiunto.
Per le Marche, le propensione all’export è elevata, e corrisponde ad un quarto del valore aggiunto:
25,7% nel 2011. Ciò deriva dalla natura imprenditoriale e manifatturiera della regione che, producendo
eccellenze, si rivolge a segmenti di mercato specifici a livello internazionale. Il dato delle Marche per il 2011
è in linea con quello della media italiana (26,6%), e sensibilmente superiore rispetto alla media delle regioni
del Centro Italia (19,4%) e del Sud (13,1%).
Fra le province delle Marche, quelle di Ascoli Piceno e Ancona presentano una più spiccata tendenza ad
aprirsi al commercio internazionale: il 58% per Ascoli e il 53% per Ancona come grado di apertura.
Riguardo alla propensione all’export la percentuale di Ascoli Piceno è pari al 33% e quella di Ancona al
26%.
Propensione all'export e grado di apertura al commercio estero per il totale economia nelle province
italiane. Anni 2010-2011
Province e regioni
Import-Export
Export totale su Export totale su
totale su valore
valore aggiunto valore aggiunto
aggiunto totale.
totale. Anno 2010 totale. Anno 2011
Anno 2010
Pesaro e Urbino
Ancona
Macerata
Ascoli Piceno
MARCHE
ITALIA
19,8
24,8
19,5
31,8
24,1
24,2
21,5
26,6
20,3
33,1
25,7
26,6
29,2
49,1
31,3
54,2
41,9
50,5
Import-Export
totale su valore
aggiunto totale.
Anno 2011
31,8
52,8
31,8
58,1
45,0
54,9
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
Le esportazioni e le importazioni
Nel 2011 le esportazioni della provincia di Ancona proseguono nel trend positivo dell’anno precedente: sulla
base dei dati diffusi dall’ISTAT, infatti, tra gennaio e dicembre del 2011 il valore delle esportazioni doriche è
stato 3.429 milioni di euro, dato che segna un incremento del 9,2% su base annua, anche se in lieve
rallentamento se confrontato con il +11,0% del 2010. Il trimestre finale dell’anno, dopo gli andamenti positivi
dei mesi centrali, evidenzia tuttavia una flessione congiunturale, e chiude il 2011 con il segno meno. Il
versante delle importazioni registra un valore per il 2011 di 3.373 milioni di euro, con un incremento annuale
del 9,8%, in netto rallentamento rispetto al +30% riscontrato nel 2010. Il saldo della bilancia commerciale si
mantiene ancora lievemente attivo (+56 milioni di euro).
Relazione previsionale e programmatica 2013
17
L’andamento della provincia di Ancona si presenta sostanzialmente allineato con quello regionale, in
particolare per quello che riguarda le esportazioni. Nelle Marche infatti le vendite all’estero registrano un
incremento del 9,3% per le esportazioni (9.725 milioni di euro), risultato che tuttavia cela andamenti
diversificati tra le province.
L’andamento locale riflette quello nazionale, per le esportazioni italiane i dati indicano infatti una crescita
dell’11,4%. Anche per la regione e per il Paese si riscontra il rallentamento rispetto al 2010 già evidenziato
per la provincia dorica.
Variazioni percentuali tendenziali delle esportazioni – Italia, Marche, Ancona - anni 2011 - 2010
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
I settori più significativi delle esportazioni doriche sono gli apparecchi elettrici e i macchinari ed apparecchi
n.c.a., che insieme rappresentano quasi la metà delle esportazioni provinciali. Gli apparecchi elettrici nel
corso del 2011 hanno esportato merci per 861 milioni di euro, registrando un calo rispetto all’anno
precedente del –7,2%. A fine 2011 tale settore, da sempre di spicco per l’economia e l’export provinciale,
rappresenta il 25,5% del totale delle vendite all’estero delle imprese della provincia di Ancona, mentre a fine
2008 esso rappresentava il 34,4% dell’export provinciale ed il 30% nel 2010.
Viceversa i macchinari e gli apparecchi n.c.a. nel corso del 2011 hanno venduto all’estero merci per 767
milioni di euro e hanno registrato una crescita del 23,3% (macchine per impiego generale, macchine per
l’agricoltura e formatura dei metalli). Fra gli altri settori più significativi (con export superiori a 200 milioni di
euro) si evidenzia un trend positivo per il sistema moda (+21,6%), il legno e prodotti in legno (+7,5%) e i
metalli e prodotti in metallo (+6,4%).
Nel 2011 le importazioni della provincia di Ancona si dividono in parti quasi uguali fra i prodotti
dell’estrazione di minerali da cave e miniere (1.751 milioni di euro, in crescita del +26,8% rispetto al 2010) e
i prodotti delle attività manifatturiere (1.561 milioni di euro, -4,8%). Fra le prime sono comprese le
importazioni di materie energetiche e l’aumento del loro valore a prezzi correnti sconta anche l’aumento del
prezzo del petrolio.
Relazione previsionale e programmatica 2013
18
Esportazioni della provincia di Ancona – variazioni percentuali e quote per settori di attività
(dati in migliaia di euro)
SETTORI DI ATTIVITA'
Apparecchi elettrici
Macchinari ed apparecchi n.c.a.
Metalli di base e prodotti in metallo
Legno e prodotti in legno; carta e stampa
Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori
Articoli in gomma e materie plastiche
Mezzi di trasporto
Prodotti delle altre attività manifatturiere
Computer, apparecchi elettronici e ottici
Coke e prodotti petroliferi raffinati
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
Sostanze e prodotti chimici
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
Prodotti dell'agricoltura silvicoltura e pesca
Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
Prodotti delle attività dei servizi di informazione
comunicazione
Merci varie
Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere
Prodotti delle attività artistiche e di intrattenimento
TOTALE
EXP2010 EXP2011 Var. 11/10
e
Quota
2011
927.397
621.428
341.807
220.741
180.290
181.810
161.581
158.618
121.694
40.480
74.528
39.223
31.785
20.796
10.160
860.927
766.550
363.596
237.258
219.237
188.366
175.134
160.903
142.522
110.648
76.622
45.470
34.678
21.232
16.897
-7,17%
23,35%
6,37%
7,48%
21,60%
3,61%
8,39%
1,44%
17,11%
173,34%
2,81%
15,93%
9,10%
2,10%
66,32%
25,11%
22,35%
10,60%
6,92%
6,39%
5,49%
5,11%
4,69%
4,16%
3,23%
2,23%
1,33%
1,01%
0,62%
0,49%
4.634
3.781
-18,41%
0,11%
2.217
3.542
531
1.806
43
6
3.139.761 3.429.174
59,75%
240,31%
-85,18%
9,22%
0,10%
0,05%
0,00%
100,00%
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Le esportazioni della provincia di Ancona sono rivolte prevalentemente verso i mercati europei che ne
assorbono il 71% del totale: in particolare l’Unione Europea a 27 paesi rappresenta il 58% del totale del
valore delle merci esportate ma i paesi europei non UE sono quelli che mostrano i tassi di crescita più
interessanti (12,6% contro i paesi UE all’1,2%). In forte crescita le esportazioni verso l’America (+52,6%) e
l’Asia (+27,1%). Questi dati sottolineano che la ripresa delle esportazioni provinciali è avvenuta perché le
imprese hanno saputo posizionare i propri prodotti nei mercati, anche lontani, dei paesi che per primi hanno
mostrato segnali di ripresa economica.
Nel corso del 2011, la Francia si mantiene in prima posizione nella graduatoria dei paesi destinatari delle
esportazioni anconetane, pur essendo l’unica che nel corso dell’anno ha registrato una variazione negativa (4,4%). Al secondo posto, la Germania con circa 340 milioni di euro, cresce del 5,6%. A seguire troviamo
Spagna e Polonia con una crescita che va dal 4,6% al 9,6% ed un valore assoluto che supera di poco i 200
milioni di euro. A seguire, troviamo paesi come Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Turchia, India e Belgio, che
mostrano una significativa crescita rispetto al 2010, con variazioni che partono dal 13,5% fino ad arrivare al
33% circa.
Relazione previsionale e programmatica 2013
19
Principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Ancona e variazioni percentuali – anno 2011
(dati in migliaia di euro)
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
I dati al 30 giugno 2012 relativi al commercio estero della provincia di Ancona confermano il buon andamento
delle esportazioni cresciute del 4,9% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente.
Alla fine del primo semestre 2012 si sono esportate merci per 1.754 milioni di euro, mentre le importazioni
sono state pari a 1.780 milioni di euro per un saldo negativo di 26 milioni di euro.
Importazioni ed esportazioni al 30 giugno 2011 e 2012
2011 rettificato
2012 provvisorio
tasso di crescita
TERRITORIO
import
export
import
export
import
export
207.178.175.003
187.301.053.767
195.237.225.448
195.150.372.301
-5,76
4,19
Marche
4.084.433.487
4.718.564.798
3.642.528.845
5.022.585.470
-10,82
6,44
Ancona
1.830.075.478
1.670.975.281
1.779.722.674
1.753.865.238
-2,75
4,96
Italia
Fonte: Coeweb, Istat
Il buon andamento delle esportazioni doriche è in linea con quanto avvenuto nell’intero Paese (+4,2%) e
nelle Marche (+6,4%). L’analisi delle importazioni, viceversa, evidenzia cali generalizzati: in Italia nei primi sei
mesi del 2012 si registra un tasso negativo del –5,8%, nelle Marche del –10,8% e nella provincia di Ancona
del –2,7%.
Le esportazioni doriche sono costituite per il 99% dalle attività manifatturiere, cresciute nel complesso del
+5,2% anche se al loro interno i vari settori economici hanno mostrato andamenti differenti. In particolare,
spicca il settore dei macchinari ed apparecchi che si afferma il primo settore per importanza, con 438 milioni
di euro di prodotti esportati in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, seguito
dagli apparecchi elettrici con 417 milioni di euro (in calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno).
L’analisi delle importazioni doriche del primo semestre di quest’anno evidenzia un calo del 2,7% anche se al
loro interno i due macrosettori che le compongono hanno registrato andamenti diversi: le importazioni dei
Relazione previsionale e programmatica 2013
20
prodotti dell’estrazione da cave e miniere sono state pari a 1.049 milioni di euro e sono cresciute dell’11%
rispetto al primo semestre del 2011 mentre le importazioni di beni delle attività manifatturiere sono state pari
a 711 milioni di euro e hanno avuto un calo del 17%. All’interno dei prodotti manifatturieri l’unico settore che
supera i 100 milioni di euro importati è quello degli apparecchi elettrici con 121 milioni di euro (-8% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente).
Trend evolutivi prevedibili
7
Nel primo trimestre del 2012 l’economia mondiale ha continuato a espandersi a ritmi contenuti , frenata dalla
stagnazione in Europa e dal rallentamento negli Stati Uniti e nei paesi emergenti. In primavera l’attività
economica si è ulteriormente indebolita a causa dell’incertezza relativa all’evoluzione della crisi del debito
sovrano nell’area dell’euro e alla politica di bilancio negli Stati Uniti. Come conseguenza della debole
domanda e congiuntura internazionale, sono scesi significativamente il prezzo del petrolio e le quotazioni di
altre materie prime e l’inflazione si è generalmente ridotta.
Secondo quanto recentemente affermato nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e
Finanza 2012, diffuso il 20 settembre di quest’anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quadro
macroeconomico si è deteriorato rispetto al mese di aprile: nel secondo trimestre del 2012, infatti, si è avuto
un rallentamento rispetto al primo trimestre sia della crescita del commercio internazionale, come pure della
produzione globale.
Le tensioni sui mercati finanziari dell’area dell’euro, che si erano attenuate nei primi mesi dell’anno, da aprile
si sono nuovamente intensificate. Alle preoccupazioni degli investitori circa la situazione politica in Grecia e
le implicazioni delle difficoltà del sistema bancario spagnolo, si è aggiunta la percezione di una scarsa
coesione dei governi nell’orientare la riforma della governance europea e nell’adeguare i meccanismi di
8
gestione della crisi nell’area dell’euro .
Scenari macroeconomici
(variazioni percentuali sull’anno precedente)
FMI
Consensus
Economics
2012 2013
2012 2013
VOCI
2011
PIL
Mondo
Paesi avanzati
Area dell’euro
Giappone
Regno Unito
Stati Uniti
Paesi emergenti
Brasile
Cina
India (1)
Russia
Commercio mondiale (2)
3,9
1,6
1,5
-0,7
0,7
1,7
6,2
2,7
9,2
7,1
4,3
5,9
3,5
1,4
-0,3
2,4
0,2
2,0
5,6
2,5
8,0
6,1
4,0
3,8
3,9
1,9
0,7
1,5
1,4
2,3
5,9
4,6
8,5
6,5
3,9
5,1
–
–
-0,5
2,5
0,1
2,1
–
3,0
8,1
6,6
3,8
–
–
–
0,5
1,4
1,6
2,3
–
4,3
8,4
7,3
3,8
–
Fonte: FMI, World Economic Outlook Update, luglio 2012; Consensus Economics, luglio 2012 (per Brasile e Russia,
giugno); statistiche nazionali.
(1) Le previsioni di Consensus Economics si riferiscono all’anno fiscale, con inizio nell’aprile dell’anno indicato.
(2) Beni e servizi.
7
8
Bollettino della Banca d’Italia n. 69 del luglio 2012
Ibidem
Relazione previsionale e programmatica 2013
21
Se nell’area dell’euro nel primo trimestre dell’anno il PIL ha ristagnato, il trimestre successivo ha fatto rilevare
una diminuzione, pari in termini congiunturali a –0,2%. Secondo le stime di settembre della Banca Centrale
Europea, nel 2012 la crescita dell’area sarà compresa nel 2012 tra il –0,6% e il –0,2%, mentre nel 2013 il
sentiero di crescita potrebbe collocarsi più in basso rispetto alle stime di giugno, attestandosi tra il
–0,4%
e il +1,4%. Per il nostro Paese, la contrazione congiunturale del PIL è stata di –0,8%, più intensa che nella
media dell’area euro: la diminuzione è legata al calo della domanda interna per consumi e investimenti,
mentre lievemente positivo è stato il contributo delle esportazioni nette. Tale tendenza dovrebbe confermarsi
9
anche nel terzo trimestre .
Le nuove stime indicano pertanto un peggioramento delle previsioni per il 2012, con una contrazione del PIL
pari a -2,4%, legata ad andamenti negativi per tutte le sue componenti, ad esclusione delle esportazioni. La
debolezza della domanda interna appare connessa in particolare alla sfavorevole situazione in cui versa il
mercato del lavoro e al reddito disponibile, che incidono sulle decisioni di spesa delle famiglie.
La congiuntura sfavorevole dovrebbe quindi attenuarsi nel 2013, quando la diminuzione del PIL dovrebbe
attestarsi al -0,2%, per essere seguita infine da un ritorno ad un quadro positivo nel biennio 2014-2015
(quando la crescita economica è attesa rispettivamente dell’1,1% e dell’1,3%).
Con riferimento al mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe far registrare nel 2012 un
consistente incremento rispetto al 2011, portandosi al 10,8% (era l’8,4% nel 2011), per effetto della crescita
dell’offerta di lavoro e del tasso di partecipazione. Nel biennio 2013-2014 il tasso di disoccupazione potrebbe
salire, superando l’11%, per poi discendere lievemente nel 2015.
Conto Economico delle risorse e degli impieghi
(valori concatenati; dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario;
variazioni percentuali sul trimestre precedente)
2011
2012
VOCI
PIL
Importazioni beni e servizi
Consumi finali nazionali
spesa delle famiglie
Spesa della PA e ISP
Investimenti fissi lordi
Di cui : costruzioni
Variaz. scorte e ogg. di valore
Esportazioni beni e servizi
2° trim.
3° trim.
0,3
-1,5
-0,2
-0,1
-0,4
-0,1
-1,4
-0,5
-0,2
-1,5
-0,6
-0,5
-0,6
-1,3
-1,2
-1,9
4° trim.
-0,7
-2,8
-0,9
-1,0
-0,6
-2,7
-0,7
--0,1
1° trim.
-0,8
-3,8
-0,8
-1,1
0,0
-3,6
-3,1
--0,5
2° trim.
-0,8
-0,4
-0,7
-1,0
0,2
-2,3
-1,5
-0,2
Fonte: Istat.
Occorre tuttavia rammentare che l’incertezza su questo quadro permane elevata: le prospettive di medio
termine dell’economia italiana sono strettamente connesse con gli sviluppi della crisi del debito sovrano e
con i suoi effetti sul credito, sulla fiducia di famiglie e imprese, sulla domanda proveniente dai nostri partner
europei. Le modalità con cui sarà data attuazione alle decisioni del vertice europeo del 28 e 29 giugno
saranno cruciali per il riassorbimento delle tensioni sui mercati finanziari e per il ripristino di normali
condizioni di credito, che favorirebbero una più rapida ripresa in Italia e nel resto dell’area. Il 13 luglio
9
Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, Ministero dell’Economia e delle Finanze, 20
settembre 2012.
Relazione previsionale e programmatica 2013
22
l’agenzia Moody’s, pur riconoscendo i punti di forza dell’economia italiana e i progressi conseguiti con le
10
riforme strutturali, ha rivisto al ribasso il merito di credito sovrano .
11
Tuttavia, “...di recente sembra esserci una svolta in termini di stabilità finanziaria…” .
In tale scenario si inserisce l’effetto dell’azione del Governo, che è attualmente volta da un lato proprio al
mantenimento della stabilità finanziaria, e dall’altro a sostenere la crescita economica e della produttività.
Tale politica è fondata su alcune linee di intervento tese al miglioramento dei meccanismi del mercato del
lavoro, alla realizzazione delle liberalizzazione e a favorire la concorrenza, a rendere più semplice ed
efficiente l’attività della PA, a promuovere la ricerca e sviluppo e l’istruzione, ad accelerare la realizzazione
12
delle infrastrutture, nonché a rendere più efficiente la giustizia civile .
Appare evidente che una tale azione riformatrice richiede tempo per essere realizzata e soprattutto per
esplicare in maniera stabile i suoi benefici effetti strutturali.
In occasione della Giornata dell’Economia dello scorso maggio, Unioncamere ha fornito gli scenari di
previsione al 2014 per i livelli territoriali. Tali scenari sono stati rilasciati ad aprile, e dunque non tengono
conto dei recenti sviluppi di cui si è dato conto in questo paragrafo. Tuttavia, come si nota nelle tabelle
seguenti anche tali previsioni confermano un 2012 piuttosto critico e l’inizio della ripresa per il biennio 20132014.
La provincia di Ancona, come spesso è capitato di osservare anche con riferimento ai dati relativi alla
demografia delle imprese o al commercio estero, segue l’andamento nazionale amplificandolo: le previsioni
per il 2012 sono lievemente peggiori di quelle nazionali mentre la ripresa successiva sarà leggermente più
alta.
Scenario di previsione al 2014 provincia di Ancona, regione Marche e Italia
Ancona
2010--2011
2012
2013--2014
Tassi di crescita medi annui del periodo:
Valore aggiunto
1,3
-1,7
1,2
Esportazioni di beni verso l'estero (valori reali)
6,5
6,9
5,0
Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti)
2,7
0,6
2,0
-0,3
-1,4
0,3
Esportazioni/Valore aggiunto
27,4
29,8
32,0
Tasso di occupazione
42,1
41,4
41,3
6,9
7,2
6,4
45,2
44,6
44,2
Valore aggiunto per abitante
20,1
19,6
19,8
Valore aggiunto per occupato
42,9
42,8
43,6
Occupazione
Valori % a fine periodo:
Tasso di disoccupazione
Tasso di attività
Valori pro capite a fine periodo:
10
Bollettino della Banca d’Italia n. 69 del luglio 2012
11
Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, Ministero dell’Economia e delle Finanze, 20
settembre 2012.
12
Ibidem
Relazione previsionale e programmatica 2013
23
Marche
2010--2011
2012
2013--2014
Tassi di crescita medi annui del periodo:
Valore aggiunto
1,1
-1,7
1,3
Esportazioni di beni verso l'estero (valori reali)
6,7
2,8
3,4
Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti)
2,7
0,6
2,0
-0,3
-1,3
0,3
Esportazioni/Valore aggiunto
26,0
27,2
28,4
Tasso di occupazione
41,3
40,6
40,4
6,7
7,8
7,4
44,3
44,0
43,6
Valore aggiunto per abitante
18,4
18,0
18,2
Valore aggiunto per occupato
40,4
40,3
41,0
Occupazione
Valori % a fine periodo:
Tasso di disoccupazione
Tasso di attività
Valori pro capite a fine periodo:
Italia
2010--2011
2012
2013--2014
Tassi di crescita medi annui del periodo:
Valore aggiunto
1,4
-1,5
1,1
10,2
2,8
4,1
2,9
0,8
2,3
-0,4
-1,0
0,2
Esportazioni/Valore aggiunto
25,9
27,0
28,6
Tasso di occupazione
38,1
37,7
37,6
Esportazioni di beni (valori reali)
Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti)
Occupazione
Valori % a fine periodo:
Tasso di disoccupazione
8,4
9,0
8,6
41,6
41,4
41,2
Valore aggiunto per abitante
18,2
17,8
18,1
Valore aggiunto per occupato
46,0
45,7
46,6
Tasso di attività
Valori pro capite a fine periodo:
Fonte: Unioncamere- Prometeia , Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012)
Relazione previsionale e programmatica 2013
24
2.2.
Analisi del contesto del sistema camerale: le priorità di Unioncamere
Secondo le linee di programmazione 2013-2015 delineate da Unioncamere nazionale, in occasione della
conferma del presidente Dardanello nella massima carica politica del sistema camerale, siamo in presenza di
una stagione di riforme che il Paese ha troppo a lungo rinviato ed a cui le imprese guardano con grande
attenzione.
In questo contesto il ruolo delle Camere di Commercio è destinato a crescere, in quanto gli enti camerali
rappresentano un’articolazione vitale, funzionale a:
tenere insieme il tessuto economico e sociale,
far dialogare gli attori dello sviluppo locale,
individuare le priorità dei territori e perseguirle in una prospettiva di crescita,
creare confronto e sinergia tra le associazioni di categoria.
Unioncamere individua quindi sei grandi priorità:
a) promuovere l’internazionalizzazione, per accompagnare le imprese ad uscire dalla crisi
rafforzate;
b) migliorare l’accesso al credito, per restituire fiducia nelle prospettive di crescita;
c) intensificare l’impegno per migliorare il contesto operativo delle imprese attraverso la
semplificazione, la realizzazione delle infrastrutture, la promozione della legalità;
d) sostenere le politiche per l’occupazione favorendo l’imprenditorialità, il dialogo scuolaimpresa e l’innovazione;
e) investire nella qualità e nella tracciabilità di filiere e produzioni e nelle regole necessarie per
tutelarle;
f) valorizzare i tesori del territorio, rinforzando i legami tra turismo, cultura e saperi tradizionali.
Perché queste priorità si trasformino in azioni concrete e in risultati tangibili, Unioncamere ritiene tuttavia
indispensabile portare avanti il processo di autoriforma del sistema camerale, in una logica di marcata
specializzazione funzionale delle sue parti e nello spirito di una forte sussidiarietà con le associazioni di
categoria.
Anche se la riorganizzazione delle Camere di Commercio non è assimilabile a quella delle province, il
modello organizzativo a cui Unioncamere sta pensando dovrà essere maggiormente flessibile, meno legato
ai confini amministrativi del territorio e più rispondente alla natura di ciascuna categoria di funzioni svolte, in
grado di esaltare le economie di rete e le conoscenze.
Sulla base delle considerazioni di scenario, la ”risposta” delle Camere ai bisogni delle imprese dovrà risultare
ancora più rapida e puntuale, partendo dalla conoscenza del proprio territorio, unica ed indispensabile per
dare profondità e incisività alla nostra azione.
L’orientamento va pertanto nel senso di una costruzione agile delle linee di lavoro e delle azioni ascrivibili
alle diverse linee programmatiche, da impostare più in chiave progettuale, fin dove possibile, in modo da
accentuare il perseguimento dell’obiettivo correlato e favorire le necessarie integrazioni con il Piano della
Performance.
Relazione previsionale e programmatica 2013
25
2.3.
Analisi del contesto interno
2.3.1. La struttura organizzativa e le risorse umane
La Camera di Commercio di Ancona lavora da tempo sulla sua organizzazione orientando continuamente la
propria struttura organizzativa verso obiettivi di efficienza, efficacia e razionalizzazione, attraverso importanti
ed incisive azioni sull’organizzazione e sul personale, che ridisegnano costantemente l’organizzazione
stessa dell’Ente
Il modello organizzativo attuale vede l’Ente camerale suddiviso in quattro aree funzionali: Staff del Segretario
Generale, Area Servizi Interni, Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico. Le singole Aree sono
a loro volta suddivise in Servizi ed Uffici.
Con delibera n. 105 del 21.06.2010 la Giunta ha approvato la Dotazione Organica per il triennio 2010/2012,
aggiornata in seguito con delibera n. 222 del 19.12.2011.
Alla data del 01.10.2012 il personale di ruolo della Camera di Commercio di Ancona è pari a 87 unità
DOTAZIONE ORGANICA
COMPLESSIVA
2010/2012
PERSONALE DI RUOLO
al 01.10.2012
NUMERO UNITA’
NUMERO UNITA’
CATEGORIA D
4
31
3
26
CATEGORIA C
57
50
CATEGORIA B
8
8
100
87
CATEGORIA
DIRIGENTI
TOTALE
Di conseguenza, a decorrere da ottobre 2012, i posti vacanti rispetto alla Dotazione Organica 2010/2012
aggiornata sono pari a 13, così suddivisi:
CATEGORIA
NUMERO UNITA’
DIRIGENTI
1
CATEGORIA D
5
CATEGORIA C
7
CATEGORIA B
0
TOTALE
13
Va altresì precisato che la Camera di Commercio di Ancona usufruisce, in convenzione, di una unità di
personale in ruolo presso l’Unioncamere Marche.
Relazione previsionale e programmatica 2013
26
Le attività/servizi della Camera di Commercio di Ancona sono in parte realizzati anche attraverso le proprie
Aziende Speciali la cui composizione in termini di personale in ruolo, alla data del 01.10.2012, è la seguente:
PERSONALE DI RUOLO AZIENDE SPECIALI al 01.10.2012
Livello del CCNL
Commercio e Servizi
del MARCHET
ASPEA
RPQ
Dirigenti
1
I livello
2
II livello
5
1
III livello
1
1
TOTALE
9
1
1
2
A seguito del pensionamento in data 30.09.2011 della dirigente dell’Area. Sviluppo Economico, la Direzione
di tale Area è stata assunta ad interim dal Segretario Generale.
Nel corso del 2012 sono stati stipulati tre contratti a tempo indeterminato di categoria C, mediante
scorrimento della graduatoria ancora vigente.
La Giunta ha approvato a novembre 2011 un Piano di riorganizzazione e razionalizzazione triennale della
spesa, che ha previsto una serie di interventi finalizzati ad ottimizzare la struttura organizzativa e rendere più
flessibile la stessa e ridurre i costi di funzionamento: in particolare il piano prevede la fusione delle due
aziende speciali Marchet ed Aspea, con l’incorporazione della seconda nella prima, la riduzione di una
posizione dirigenziale, la messa in liquidazione della società in house senza riassorbimento delle figure in
precedenza spostate nella dotazione organica della stessa (con riduzione di fatto della dotazione organica di
cinque unità).
Il Piano di riorganizzazione approvato ha introdotto un modello organizzativo con tre dirigenti, privilegiando in
una logica di servizio i servizi esterni, tenendo conto degli interventi normativi intervenuti, dei trend in atto
nella pubblica amministrazione in termini strategici, economici e di risorse disponibili.
Il decreto sulla spending review e la nuova normativa sulla pensioni rendono tuttavia di fatto impossibile, allo
stato attuale, la sostituzione della figura di dirigente tramite concorso, per cui dovrà proseguire il gravoso
impegno ad interim per le funzioni dell’Area Sviluppo Economico in capo al Segretario Generale. Peraltro al
31.12.2012 scadrà l’incarico a tempo determinato del dirigente assegnato all’Area Servizi Interni: queste due
situazioni si rifletteranno sullo sviluppo della dirigenza per alcuni anni (almeno fino a quando la facoltà
assunzionale tornerà a livelli che consentiranno di espletare le necessarie procedure concorsuali) e
renderanno necessaria la rideterminazione degli ambiti di responsabilità dei due dirigenti in ruolo in coerenza
con il piano di riorganizzazione. A ciò si aggiunga anche l’aspettativa richiesta dalla direttrice dell’azienda
speciale Marchet in una fase delicata in cui dovrà essere organizzata e gestita la fusione tra Marchet ed
Aspea, con ulteriore gravame di responsabilità sul Segretario Generale, non essendo presenti nell’azienda
speciale figure con i requisiti per assumere anche temporaneamente le funzioni di direzione.
La redazione del prossimo piano triennale ed annuale dei fabbisogni, con il conseguente aggiornamento
della dotazione organica, permetteranno di meglio descrivere i processi assunzionali che l’Ente intenderà
adottare ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi strategici ed operativi, tenendo conto che la pesante
riduzione al 20% delle possibilità assunzionali (rispetto al preesistente 70%, calcolato sul costo delle
cessazioni dell’anno precedente) anche per le Camere di Commercio per il biennio 2013-2014 creeranno di
fatto quasi un blocco delle assunzioni; difatti nel corso del 2012 dovrebbe realizzarsi una cessazione di unità
di personale a tempo indeterminato e si prevedono altre tre/quattro cessazioni per l’anno prossimo.
Relazione previsionale e programmatica 2013
27
Si ricorda che è previsto che la percentuale di assunzioni realizzabili aumenterà al 50% nel 2015 e del 100%
solo nel 2016.
A ciò si aggiungano le restrizioni in tema di personale con contratti flessibili, anche questi pesantemente
ridotti dal 2012 (la legge di stabilità 2012 ne ha fissato il limite al 50% del costo sostenuto nel 2009) e
l’estensione dei vincoli in materia di personale anche alle aziende speciali (di fatto impossibilitate ad
assumere in considerazione dell’esiguo numero di personale in dotazione organica e della giovane età di tutti
i dipendenti).
Di fronte ad un simile scenario appare difficile, purtroppo, parlare di programmazione degli inserimenti di
personale, nonostante le indubbie necessità dell’ente di introdurre nella propria dotazione organica nuove
figure in base alle priorità strategiche, alle esigenze organizzative complessive della struttura e dei profili
professionali, nonché delle competenze ed attitudini richieste dalle nuove funzioni assegnate alle Camere di
Commercio.
Verranno valutate possibili procedure di mobilità da altre pubbliche amministrazioni, favorite dalla normativa
in tema di pubblico impiego, anche se la specificità dei profili tipici della Camera di Commercio può rendere
non funzionale l’inserimento di personale proveniente da enti con funzioni più tipicamente amministrative.
La Camera di Commercio di Ancona, in coerenza con le normative di riferimento, la struttura organizzativa e
le risorse umane dell’Ente, continua comunque a ritenere strategico elaborare dei percorsi formativi che
permettano di ridurre sempre più il divario esistente tra le competenze ideali definite dall’Ente, quale punto di
riferimento al fine di raggiungere al meglio i propri obiettivi strategici ed operativi, e le competenze possedute
dai singoli dipendenti. A tal fine si continueranno a rafforzare le competenze tecnico-professionali e
comportamentali di tutto il personale, in continuità con il piano formativo del personale 2012, anche
condividendo percorsi di formazione congiunta con le altre Camere di Commercio marchigiane (come già
sperimentato positivamente per il Ciclo di gestione della performance).
La gestione e la valorizzazione del personale e della struttura organizzativa dell’ente risulteranno quindi
essere, anche per il 2013, elementi di primaria importanza per facilitare e favorire il raggiungimento di quanto
descritto nella presente Relazione Previsionale e Programmatica, pur con gli stringenti vincoli introdotti dalla
più recente normativa.
2.3.2. Le infrastrutture e le risorse tecnologiche
Dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche, la Camera di Commercio di Ancona è dotata di sistemi di
supporto al funzionamento dell’ente, sistemi di supporto ai servizi ai clienti, dotazioni ICT, servizi e
multicanalità.
Con riferimento ai sistemi di supporto al funzionamento dell’ente, la Camera utilizza una suite INFOCAMERE
di applicativi informatici per la contabilità.
Per quanto riguarda i sistemi di supporto ai servizi ai clienti, la Camera, attraverso i programmi Infocamere,
offre agli utenti numerosi servizi via web, in particolare: la compilazione e la spedizione di pratiche
(Comunicazione Unica, Protesti, Brevetti e Marchi), il rilascio di visure, certificati, elenchi, il deposito di atti e
bilanci e il rilascio dei certificati di firma.
Sul sito è possibile:
1. Scaricare i modelli relativi ai procedimenti amministrativi (registro imprese, albi e ruoli, protesti,
servizio metrico, brevetti e marchi, conciliazione e arbitrato, corsi ed esami ecc..).;
2. Richiedere informazioni relative alle specifiche notizie;
3. Iscriversi ad eventi e corsi;
4. Prenotare on line l’appuntamento per il rilascio della firma digitale;
5. Fare ricerche sull'esistenza di imprese;
6. Chiedere visure semplici, tramite “cerchi un'impresa”;
7. Farsi preparare preventivo gratuito per elenchi di imprese;
8. Provare la simulazione degli esami scritti per agenti e mediatori, con estrazione di un compito simile
a quello dell'esame;
Relazione previsionale e programmatica 2013
28
9.
10.
11.
12.
13.
Accedere a tutti i nominativi degli iscritti ai ruoli agenti, mediatori, ecc..;
Iscriversi alla piattaforma di Customer Relationship Management;
Accedere alla piattaforma della mediazione ondine;
Iscriversi all’elenco fornitori;
Accedere alla piattaforma FormaWeb per la gestione e la fruizione di programmi formativi, seminari
ed attività convegnistica attraverso il web.
La Camera inoltre, tramite il sito http://conciliazione.an.camcom.it, offre la possibilità di accedere al servizio
di conciliazione on line, che rappresenta la versione telematica della conciliazione tradizionale.
Per quanto concerne servizi e multicanalità, si evidenzia che la Camera di Commercio di Ancona produce la
propria webTV istituzionale denominata “TELECAMERA”, con servizi e prodotti curati direttamente
dal’Ufficio Comunicazione.
Dal punto di vista della dotazione ICT, l’ente dispone di circa 120 PC, dotati di programmi di office
automation (microsoft office o open office), di 2 server fisici e di 4 server virtuali per applicazioni ad uso
interno.
Per quanto riguarda la rete provinciale, sono disponibili due accessi HDSL a 2 Mbps (presso la sede
principale di Ancona, ai quali sono collegate tramite linee Hdsl a 2 Mbps, le sedi secondarie di Fabriano,
Jesi e l’ufficio Albo Artigiani, c/o Regione Marche) e quattro accessi a 128 Kbps realizzati in tecnologia Isdn
(presso la sede principale di Ancona utilizzati per il collegamento di backup delle suddette sedi secondarie.
Tutte le sale riunioni dell’Ente, sia nella sede centrale sia presso la sede di rappresentanza Loggia dei
Mercanti, sono connesse ad internet e dotate di telefono e di PC. Le sale presenti presso la sede centrale
sono provviste anche di collegamento wifi.
A partire dal 2012, la Camera di Commercio gestisce la struttura congressuale dell’ex Ente Regionale
Fieristico, di proprietà dell’Autorità Portuale di Ancona in Largo Fiera della Pesca, la cui dotazione
tecnologica è la seguente:
l’Auditorium Mantovani (max 294 posti) è dotato di impianto audio e videoproiezione, nonché di
collegamento Internet, le altre 2 sale riunioni (la sala B max 100 posti e la sala D max 50 posti) sono
dotate di impianto audio e videoproiezione nonché di collegamento Internet.
2.3.3. Le risorse finanziarie
Analisi delle risorse a preventivo 2012
- Proventi correnti
Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012) emerge
che i proventi correnti sono pari a € 12.107.452 e sono superiori del 3,1% rispetto alla previsione iniziale
2012 (€ 11.741.000) anche se inferiori del 5,2% rispetto al valore registrato nel bilancio di esercizio al
31/12/2011 (€ 12.773.646).
In particolare, il provento del diritto annuale (il quale rappresenta la maggiore fonte di finanziamento
camerale, pari al 75% dei proventi correnti) si attesta nel 2012 su un valore di € 8.900.000,00 superiore
dell'1,5% rispetto alla previsione iniziale 2012, anche se inferiore del 2% rispetto all’importo registrato nel
bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 9.085.042).
Il provento dei diritti di segreteria (il quale rappresenta la seconda fonte di finanziamento camerale, pari al
18% dei proventi correnti), invece, si attesta nel 2012 su un valore (€ 2.230.000) compreso tra quello del
preventivo iniziale (€ 2.100.000) e quello registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 2.362.787).
I contributi, trasferimenti e le altre entrate sono pari a € 744.452 e risultano superiori alla previsione iniziale
2012 (€ 676.000) ma inferiori rispetto al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€ 1.047.229),
per effetto dei minori proventi derivanti dai progetti comunitari approvati nel 2012.
Relazione previsionale e programmatica 2013
29
Infine, anche i proventi da gestione di beni e servizi si attestano su una valore (€ 233.000) compreso tra
quello del preventivo iniziale (€ 195.000) e quello registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€
275.756).
- Oneri correnti
Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012).)
emerge che gli oneri correnti sono pari a € 12.263.452 superiori del 2,9% rispetto alla previsione iniziale
2012 (€ 11.913.000) ma comunque inferiori al valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (€
12.510.940).
In particolare, i costi del personale sono pari a € 3.710.000 e sono inferiori sia rispetto alla previsione iniziale
2012 (-0,5%) sia rispetto all’importo registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (- 1,5%).
Anche gli oneri di funzionamento si attestano su un valore (€ 2.890.505) inferiore sia rispetto alla previsione
iniziale 2012 (-0,9%) sia rispetto all’importo registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 (- 1,6%).
Occorre precisare, poi, che tra gli oneri di funzionamento figurano gli importi che la Camera di Commercio
eroga ogni anno al sistema camerale regionale e nazionale (Quota associativa Unioncamere nazionale,
quota associativa Unioncamere Marche e quota fondo perequativo) che rappresentano nel 2012 circa il 30%
della voce complessiva.
Gli oneri per interventi economici (che rappresentano la quota maggiore degli oneri correnti pari al 32% del
valore complessivo) si attestano su un valore molto elevato (€ 3.962.592), superiore del 4,8% rispetto a
quello della previsione iniziale 2012 e dello 0,9% rispetto a quello registrato nel bilancio di esercizio al
31/12/2010 (€ 3.925.532). Va sottolineato, inoltre, che dal 2006 al 2010 sono sempre aumentate
costantemente le risorse destinate agli interventi economici, che rappresentano la mission istituzionale della
Camera di Commercio, raggiungendo nel 2010 il valore più elevato, pari al 33% del totale dei proventi
correnti (€ 4.175.661) mentre nel 2006 le risorse destinate agli interventi economici ammontavano a €
3.070.575, con un incremento nel periodo pari al 36%.
Infine, gli oneri per ammortamenti ed accantonamenti si attestano su un valore (€ 1.700.355) superiore del
14% rispetto a quello della previsione iniziale 2012 (per effetto dell'incremento dell'accantonamento del fondo
svalutazione crediti del diritto annuale) ma nettamente inferiore al valore registrato nel bilancio di esercizio al
31/12/2011 (€ 1.882.242).
- Investimenti
Dall’aggiornamento del preventivo economico 2012 (approvato dal Consiglio camerale il 29/06/2012) emerge
che gli investimenti previsti si attestano su un valore (€ 295.000) analogo a quello della previsione iniziale
2012, mentre il valore registrato nel bilancio di esercizio al 31/12/2011 è pari a € 151.663.
Quadro delle risorse a preventivo 2013
L'attuale quadro normativo (in particolare il decreto 95/2012 convertito nella legge 135/2012 c. d. Spending
Review) non consente, alla data odierna, di prevedere con certezza gli importi delle principali poste
economiche dell'esercizio 2013 e, pertanto, per le previsioni definitive si rimanda alla predisposizione del
preventivo economico 2013, da effettuare entro il prossimo mese di novembre.
Alla data odierna, sulla base delle attuali informazioni sull’andamento dei diritti 2012, si fornisce una
previsione di massima sulle risorse per l’esercizio 2013, salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da apportare
entro la fine di novembre p.v..
- Proventi correnti
Dall'ultima analisi effettuata sui dati dell'incasso del diritto annuale, emerge la seguente situazione:
DIRITTO ANNUALE INCASSATO di competenza al 31/8/2012:
€ 6.437.817;
DIRITTO ANNUALE INCASSATO di competenza al 31/8/2011:
€ 6.684.076;
DIFFERENZA
- € 246.259
Relazione previsionale e programmatica 2013
30
Considerando gli stessi incassi dell'anno precedente per i restanti mesi dell'anno in corso (con una scadenza
ultima prorogata di 15 giorni rispetto al 2011) e presupponendo le stesso credito del 2011, l'importo
complessivo 2012 (provento) dovrebbe essere molto vicino al valore di € 8.900.000, come risultante
dall'aggiornamento del Preventivo economico approvato a giugno u. s..
Alla data odierna si prevede un importo tendenzialmente più basso per il 2013 (€ 8.800.000), anche se per la
previsione definitiva dobbiamo attendere i dati Infocamere, previsti non prima della metà del corrente mese di
ottobre.
Per quanto riguarda i diritti di segreteria 2012, la nuova previsione risultante dall'aggiornamento del
Preventivo economico approvato a giugno u. s. (€ 2.230.000) è in linea con i proventi fino ad ora registrati.
Per il 2013 si prevede un importo di € 2.300.000, salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da effettuarsi nel
prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013.
- Oneri correnti
Si prevede nel 2013 una sensibile riduzione dei costi di struttura (personale e funzionamento); in particolare,
si stima di contenere i costi del personale entro il valore di circa € 3.600.000 mentre gli oneri di
funzionamento saranno ridotti ad un valore inferiore a quello aggiornato 2012 (circa € 2.800.000), per effetto
di una serie di azioni di razionalizzazione e contenimento, previste dal citato decreto 95/2012 convertito nella
legge 135/2012 (c. d. Spending Review).
Per la previsione definitiva dei valori 2013, ci si riserva di effettuare i necessari aggiornamenti entro il
prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013.
Gli interventi economici si attesteranno su un valore massimo di € 4.050.000,00 e, comunque,
rappresenteranno la parte più importante degli oneri correnti, pari a circa il 33% del loro totale.
In coerenza con l’obiettivo strategico del perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario nella gestione
della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato
(aziende speciale e società in house), si prevede anche nel 2013 un pareggio di bilancio a livello
complessivo.
- Investimenti
Si prevedono nel 2013 investimenti per € 355.000 suddivisi in immobilizzazioni immateriali (€ 5.000),
materiali (€ 250.000) e finanziarie (€ 150.000), salvo ulteriori eventuali aggiornamenti da effettuarsi nel
prossimo mese di novembre, in occasione della predisposizione del preventivo economico 2013.
Relazione previsionale e programmatica 2013
31
3. Analisi dello stato di attuazione del programma
pluriennale di mandato
I punti prioritari del programma di mandato, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 18 del
28/04/2010, sono stati suddivisi in tre grandi ambiti:
1. le azioni di servizio a favore dello sviluppo delle imprese e del territorio;
2. il modello di governance nel territorio e nel sistema camerale;
3. l’organizzazione, la gestione strategica ed il capitale umano.
Il Programma era stato definito, partendo dalla presa di coscienza del periodo di elevata difficoltà del sistema
economico a superare la crisi globale e dalla consapevolezza che, tuttavia, con una visione condivisa ed
allargata a tutti gli attori principali (istituzioni, associazioni di categoria, banche, scuola, imprese) si potesse
mettere in campo una serie di azioni utili a ripartire con forza, passione e concretezza, caratteristiche che
questo territorio e la sua comunità hanno nel DNA e nel proprio modo di pensare ed agire.
La Camera di Commercio – che costituisce il naturale punto di incontro tra imprese e mercato, tra imprese e
istituzioni, tra imprese e consumatori - si era posta, con la nuova governance dal gennaio 2010, il macro
obiettivo di qualificare la propria azione nel quinquennio come “motore dello sviluppo”, continuando a
percorrere, con sempre maggiore concretezza, quella strada che persegue da tempo, mirata a promuovere
e valorizzare il tessuto produttivo locale, contribuendo, da protagonista, alla crescita della competitività del
territorio di riferimento.
La Camera ha insistito con forza nel proporsi nel ruolo di attore di coordinamento, al fine di trovare soluzioni
condivise con gli altri enti pubblici e le associazioni di categoria, evitando il replicarsi di criticità che troppo
spesso in passato si sono create, come sovrapposizioni di attività e di progetti, che incidono negativamente
sui costi dell’apparato pubblico, senza un effettivo ritorno di sviluppo e miglioramento dell’azione pubblica.
Le Camere di Commercio hanno vissuto, più di ogni altra Pubblica Amministrazione, un profondo
cambiamento, coincidente con una fase di grande trasformazione: sono diventate negli ultimi anni enti di
frontiera tra pubblico e privato, tra locale e globale.
In questo senso è intervenuta a febbraio 2010, con il D.L. 23/2010, una importante riforma della legge
580/1993, che ha attribuito alle Camere di Commercio pari dignità rispetto alle altre istituzioni,
rafforzandone il ruolo ed il peso e definendo con esattezza, per legge, i compiti primari.
La Camera di Ancona, consapevole di questa significativa evoluzione del sistema camerale, ha continuato
nel dare alla propria organizzazione una struttura moderna ed efficiente, in linea con la recente citata riforma
del sistema camerale, proiettata ad esercitare con efficacia il ruolo di strumento di sviluppo economico ed
essere riconosciuta come il luogo di discussione, raccolta e sintesi degli interessi dei settori economici e
delle associazioni di categoria, che in esso sono rappresentate.
La Camera di Commercio è chiamata ad agire in un contesto economico-sociale sempre più difficile, in cui,
nonostante i più recenti segnali di ottimismo mandati dagli esponenti del governo italiano, la fine del periodo
di crisi sembra ancora lontana.
Il quadro occupazionale, produttivo, finanziario e sociale è ancora troppo fosco. E l’Europa, senza la quale è
difficile prevedere uno sviluppo, continua a dimostrarsi lenta, indecisa e divisa. Tuttavia, nonostante le
difficoltà a livello europeo, l’Italia sta trovando negli ultimi tempi dentro di sé risorse di grinta, disponibilità al
sacrificio, spirito civico, che fanno riflettere in positivo sulla capacità di superare questo difficile e lungo
Relazione previsionale e programmatica 2013
32
periodo. Risorse che, spinte dai punti di forza del sistema imprenditoriale e della ricchezza dei nostri territori,
rendono l’Italia più credibile sui mercati internazionali (dossier repubblica 21/8/2012).
Questa perdurante e profonda crisi economica ha determinato significativi cambiamenti anche sull’impegno e
sulle azioni delle Camere di Commercio, stimolate a erogare servizi innovativi ed utili alle imprese ed a
raggiungere una maggiore efficienza ed ottimizzazione dei costi, orientando le proprie linee di intervento ad
obiettivi di sostegno del mondo economico locale.
Il recente decreto sulla cd.spending review, che viene ad affiancarsi alla legge di stabilità 2011, al blocco
degli stipendi ed alla riforma delle pensioni, avrà pesanti effetti anche sulle Camere di Commercio, che
vedono fortemente ridursi la capacità assunzionale almeno per il biennio 2013-2014 (dal 70% al 20%
calcolato sul costo delle cessazioni dell’anno precedente) e quella di ricorrere a collaborazioni e contratti
flessibili (già ridotte al 50% rispetto al costo dei contratti stipulati nel 2009). Anche alle aziende speciali sono
stati estesi i vincoli sul personale applicabili agli enti camerali. Si tratta di aspetti che incideranno sempre più
sull’organizzazione delle Camere di Commercio, incidendo sulla capacità di rinnovarsi anche mediante il
graduale e necessario inserimento di nuove professionalità in linea con le tante nuove competenze
assegnate negli ultimi anni alle Camere.
Il piano di riorganizzazione, approvato dalla Giunta a fine 2011, dimostra che la Camera di Commercio di
Ancona aveva anticipato le scelte poi operate a livello nazionale su tutta la Pubblica Amministrazione,
affrontando “motu proprio” quel processo di cambiamento e di razionalizzazione oggi imposto per legge a
tutto il mondo pubblico con la solita trasversalità, che finisce con il penalizzare gli enti più virtuosi.
Il sostegno al mondo imprenditoriale ed al territorio è stato peraltro garantito senza alterare l’equilibrio
annuale di bilancio, grazie ad una oculata gestione della struttura e degli oneri di funzionamento.
La Camera di Ancona, nei primi tre anni del mandato degli attuali organi camerali, ha pertanto consolidato,
anche con una forte azione politica e di rappresentanza esterna, le linee di azione che aveva avviato e
costruito negli anni precedenti.
1) Le azioni di servizio a favore dello sviluppo delle imprese e del territorio sono state incentrate sui seguenti
filoni ritenuti prioritari e strategici:
- la “green economy” e la “blu economy”, puntando da una parte a promuovere la transizione delle nostre
imprese verso un’economia sostenibile a basso impatto ambientale e ad individuare nuovi ambiti di crescita
e occupazionali, dall’altra a valorizzare la risorsa mare in tutte le sue componenti economiche (infrastrutture,
cantieristica, pesca, attività portuali e diportistiche, crociere, turismo). Tutte le azioni programmate e
realizzate sono state ispirate ai valori etici ed ambientali, che hanno portato la Camera di Commercio ad
essere certificata Emas ed a rapportarsi con i propri stakeholder tramite il bilancio di sostenibilità. Il 2012 ha
visto l’ente camerale impegnato nell’ideazione e progettazione della nuova fiera Blu Marche dedicata
all’intera filiera della blu economy (pesca, cantieristica, nautica, turismo, etc.) da realizzare su tutta la costa
regionale nel 2013; si è inoltre rafforzata la collaborazione con Symbola, con la quale sono state organizzate
diverse iniziative di rilievo (si veda l’evento con l’arch.Cucinella) e si è avuta la presenza del ministro
dell’ambiente Corrado Clini (in occasione della presentazione del libro “Green Italy” di Ermete Realacci).
- la semplificazione amministrativa della vita delle imprese, con la crescente informatizzazione delle
procedure amministrative curate dal Registro Imprese, accentuata con l’avvio della Comunicazione Unica e
con la collaborazione con i Comuni per lo Sportello Unico delle Attività produttive, contribuendo pertanto alla
richiesta diminuzione del peso della burocrazia sulle nostre imprese;
- la promozione dell’innovazione, delle conoscenze e del trasferimento tecnologico, con l’attività svolta
dall’Ufficio Marchi e Brevetti e dal Centro Pat-Lib;
- il sostegno alle PMI per la penetrazione nei mercati esteri, attraverso l’azienda speciale Marchet, forte
dell’importante riconoscimento attuato dalla legge di riforma 23/2010 del ruolo del sistema camerale nell’
internazionalizzazione, attraverso diversificate azioni di promozione (fiere, workshop, incoming, missioni
imprenditoriali), reti di desk all’estero a servizio delle imprese, attività di formazione e di assistenza, per
accrescere professionalità e qualità di chi opera nelle imprese;
- il ruolo sempre più centrale nella costituenda Macro Regione Adriatica attraverso il Forum delle Camere
di Commercio dell’Adriatico e dello Jonio, con l’ingresso in importanti reti di cooperazione, come
Eurochambres, INCE, Ascame, ed un’ azione di affiancamento alla Regione Marche nel complesso percorso
Relazione previsionale e programmatica 2013
33
necessario per ottenere da parte dell’Unione Europea il riconoscimento della Macro Regione Adriatica (l’ente
è entrato come socio fondatore nella Fondazione Segretariato dell’I.A.I.);
- la valorizzazione del territorio e delle produzioni locali tipiche e di qualità , attraverso una serie articolata
di azioni sia rivolte al turismo, con la diffusione del marchio di qualità Isnart “Ospitalità italiana” e la
partecipazione attiva al Sistema turistico locale della Marca Anconetana, gli interventi a sostegno delle
produzioni agro-alimentari e del settore dei metalli preziosi, tramite l’azienda speciale R.P.Q., il cui ruolo, con
l’applicazione della Convenzione di Vienna, potrà essere rafforzato come uno dei tre laboratori autorizzati in
Italia al rilascio delle certificazioni previste;
- gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria, con le importanti novità introdotte dalla nuova normativa in
tema di mediazione, che ha riconosciuto l’obbligatorietà del tentativo di mediazione in numerose tematiche:
la Camera di Ancona ha ottenuto l’iscrizione nel Registro nazionale degli organismi abilitati ai sensi del
D.Lgs. 28/2010 ed ha registrato un sensibile incremento delle procedure. Inoltre la Camera Arbitrale “Leone
Levi” ha assunto una dimensione interprovinciale, in virtù di un accordo con la Camera di Commercio di
Pesaro che ha permesso di creare un servizio comune che opera su un’area più vasta;
- i giovani, a cui, in una fase così difficile per chi deve orientarsi e trovare lavoro, è stata dedicata grande
attenzione, con servizi di tirocini formativi, alternanza scuola-lavoro, orientamento al lavoro tramite il progetto
Excelsior, interventi formativi dedicati alla diffusione della cultura di impresa, oltre l’attenzione particolare
posta alla valorizzazione delle imprese femminili attraverso il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria
Femminile; con la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche è stato avviato il nuovo
Progetto “Talenti per la crescita”, volto a favorire l’inserimento qualificato dei migliori laureati nelle imprese
del nostro territorio
- il credito: è stato approvato un ulteriore intervento a favore del Fondo Regionale di garanzia, sostenuto
sin dalla sua costituzione (con un impegno complessivo finora di 950.000 €), che va ad aggiungersi al
sostegno permanente che la Camera di Commercio ha assicurato ai Confidi, al fine di ridurre le difficoltà
delle PMI ad accedere al credito bancario, specie in momenti di crisi come l’attuale (per altri 325.000 € ogni
anno).
2) Il modello applicato alla governance nel territorio e nel sistema camerale è stato caratterizzato da una
costante e forte partecipazione con i vari stakeholder dell’ente camerale ai tavoli ed incontri dove si
discutono le politiche economico-territoriali e nei gruppi di lavoro dove si progettano le azioni per accrescere
la competitività del sistema locale, nella logica del confronto e della condivisione allargata, facendo valere il
ruolo della Camera di Commercio di Ancona, in linea con la riforma del 2010, come motore di sviluppo e
struttura efficiente a servizio del territorio e della comunità.
Il partenariato attivo ed il sistema delle alleanze è stato sviluppato e consolidato, partendo dal nostro
territorio, intensificando il confronto e le sinergie con le Associazioni di Categoria, la Regione Marche e
l’Università Politecnica delle Marche.
Purtroppo il 2012 ha visto venir meno la Provincia di Ancona, attualmente commissariata, amministrazione
con la quale da anni era attivo un protocollo d’intesa che aveva permesso di condividere un programma di
sostegno ad iniziative a titolarità congiunta e una strategia politica, che aveva rafforzato la rappresentanza
degli interessi del territorio provinciale.
L’indebolimento della Provincia di Ancona è stata accentuata dalla profonda crisi attraversata da tempo dal
Comune di Ancona, che, assorbito da problemi esclusivamente di natura politica e di relativa governabilità,
non è oggi un partner autorevole come era lecito attendersi da un comune capoluogo. La Camera di
Commercio pertanto si è trovata priva di un qualificato interlocutore politico, fatto che alla lunga non potrà
che indebolire l’azione di sostegno dell’ente camerale, anche per la forzata riduzione delle risorse che in
precedenza queste amministrazioni dedicavano ad interventi economici e di promozione.
La Camera di Commercio ha esercitato la propria presenza sul territorio anche attraverso le partecipazioni
societarie, che costituiscono per il sistema camerale una delle principali modalità di intervento a favore della
crescita competitiva del territorio di riferimento, ponendo particolare attenzione al carattere strategico delle
stesse; mediante un attento e dettagliato monitoraggio, l’ente ha rinunciato ad alcune partecipazioni ed è
entrato in nuove società ed organismi ritenuti importanti e coerenti alla strategia adottata con il programma
pluriennale (Fondazione Pergolesi Spontini, Fondazione del Segretariato I.A.I., Fondazione Symbola,
Ascame), proseguendo comunque l’azione di razionalizzazione delle partecipazioni, con la riduzione del
Relazione previsionale e programmatica 2013
34
contributo alla Fondazione Teatro delle Muse e con il recesso dalla società Tecnoborsa e dall’Associazione
Mole Vanvitelliana, che si aggiungono alla messa in liquidazione di Forma s.r.l. e dela Fondazione Eqi.
L’attenzione è stata incentrata sulla piattaforma logistica composta da Porto, Aeroporto ed Interporto,
promossa in forma integrata: l’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica delle Marche (nato come Osservatorio
sul Porto di Ancona), coordinato dall’ente camerale in collaborazione con l’ISTAO come partner tecnico, ha
riscosso il consenso e la partecipazione di tutti i principali attori del territorio ed è diventato il tavolo più
importante di discussione e confronto sulla rete infrastrutturale.
In merito alla fiera, dopo lo scioglimento dell’E.R.F. la Camera ha sostenuto le ultime due edizioni della Fiera
della Pesca (quella 2011 organizzata dalla Regione e quella 2012 organizzata da Fiera delle Marche), ma
soprattutto si è caratterizzata per il coordinamento di un gruppo di lavoro con il Consorzio Navale
Marchigiano, Federpesca e Marina Dorica, affiancato anche da Comune e Provincia di Ancona, per la
progettazione di una fiera, che partendo dalla tradizionale Fiera Internazionale della Pesca, sia diffusa sul
territorio e dedicata a tutta la filiera del mare (cantieristica, pesca, diportismo,etc.): il lavoro di analisi e la
proposta progettuale è stata completata e presentata ai vari attori locali, riscotendo il consenso della Regione
Marche che ne ha condiviso in pieno la filosofia e l’’impostazione ed ha invitato i vari Comuni della costa ad
aderire ed unirsi a tale progetto che dovrà caratterizzare il 2013.
Nell’ambito del sistema camerale, la Camera si è impegnata a fungere da stimolo per una nuova
organizzazione dell’Unioncamere Marche, in coerenza al nuovo ruolo assegnato alle unioni regionali dalla
riforma del sistema camerale di cui al citato D.L. 23/2010: è stato approvato il nuovo statuto, conclusa la
selezione per il nuovo segretario generale, è stata presieduta la Sezione Internazionalizzazione, ma sarà
necessario introdurre in breve tempo una nuova e più efficiente organizzazione, definire servizi comuni (che
consentano alle singole Camere di razionalizzare i costi) ed introdurre nuovi approcci gestionali e politici.
Sui servizi comuni sono stati avviati vari tavoli di lavoro su formazione interna, provveditorato, elaborazione
paghe, statistica e mediazione, mentre è stata già realizzata una formazione congiunta tra le Camere di
Commercio delle Marche sul Ciclo di Gestione della performance.
3) L’ organizzazione, la gestione strategica ed il capitale umano è il terzo grande ambito in cui è stato
suddiviso il programma pluriennale, essenziale per poter conseguire i risultati attesi con i progetti ed i servizi
caratterizzanti i due precedenti ambiti di azione.
Il modello organizzativo adottato dall’ente è stato aggiornato e arricchito con il Ciclo di Gestione della
Performance, introdotto dal D.L. 150/2009 (la cd. riforma Brunetta), sviluppando ulteriormente ed integrando i
nuovi strumenti legati alle performance ed alla trasparenza con quelli di gestione e rendicontazione, già in
uso nell’ente, come il bilancio di sostenibilità, la certificazione di qualità per l’ Area Anagrafica e la
registrazione ambientale di tutto l’ente secondo il regolamento EMAS.
Il lavoro complesso - curato da un ampio gruppo di lavoro trasversale all’intero ente coordinato dal Segretario
Generale - che ha permesso all’ente di dotarsi del Piano della Performance sin dal gennaio 2011 nei tempi
previsti dalla normativa ed in coerenza con la stessa e con gli indirizzi della CIVIT e di Unioncamere, poi
aggiornato con il Piano per il triennio 2012-2014 è stata vissuta non come adempimento burocratico ma
come occasione importante per dotare tutta l’organizzazione di un nuovo approccio culturale, orientato al
raggiungimento di obiettivi di efficienza e di razionalizzazione, nella logica del miglioramento continuo e della
flessibilità.
Oltre l’applicazione della riforma Brunetta, l’ente ha approvato il piano dei fabbisogni e la nuova dotazione
organica triennale, ha definito i profili professionali e le competenze attese, secondo un modello che ha
ottenuto l’apprezzamento di Unioncamere (che ha chiamato la nostra Camera a fare parte di un gruppo di
lavoro nazionale su tale materia), è stato adeguato il Sistema di misurazione e valutazione del personale e
della dirigenza.
La Camera di Commercio si è dotata di un qualificato sistema di monitoraggio, controllo e rendicontazione,
che tiene conto, in maniera integrata, degli aspetti legati all’efficienza, alla qualità, ai valori etici ed ambientali
(questi ultimi declinati in una “politica ambientale” ed in una “politica etica”, che evidenziano i valori posti alla
base dell’azione della Camera di Commercio di Ancona).
E’ stato predisposto il nuovo contratto decentrato per il personale, dopo un approfondito confronto con le
Organizzazioni Sindacali; inoltre sono stati ridefiniti, attraverso un complesso lavoro di analisi rivolta anche
Relazione previsionale e programmatica 2013
35
agli anni precedenti, i Fondi di produttività del personale dirigente e non dirigente, al fine di renderli
pienamente coerenti alla normativa ed agli indirizzi ministeriali.
E’ stato predisposto un Piano di riorganizzazione dell’ente, sulla base di un’ analisi condotta dal Segretario
Generale con una Commissione consultiva di Giunta, approvato dalla Giunta a novembre 2011, che ha
previsto una serie di azioni che hanno anticipato i contenuti della cd.speinding review, al fine di rendere più
flessibile l’organizzazione, contenere i costi della struttura e razionalizzare la spesa del prossimo triennio: il
Piano prevede la fusione per incorporazione delle aziende speciali Marchet e Aspea, la liquidazione della
società in house “Camera Service”, la chiusura della sede territoriale di Senigallia, la riduzione di un posto di
dirigente, il riordino dei contributi a terzi e delle quote associative, la revisione di alcune voci del bilancio.
Inoltre, è stato effettuato un approfondito esame di numerosi regolamenti, essenziali per il funzionamento
dell’ente camerale, che sono stati aggiornati sulla base delle numerose novità normative intervenute e
ammodernati nel linguaggio e nell’impostazione. I regolamenti, frutto del lavoro di vari gruppi interni,
approvati dagli organi sono:
Regolamento di mediazione (Delib. Consiglio n. 4 del 16/01/2012);
Regolamento di funzionamento della Giunta (Delib. Giunta n. 64 del 18/04/2012);
Regolamento di funzionamento del Consiglio (Delib. Consiglio n. 9 del 23/04/2012);
Regolamento in tema di trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs.
196/2003 (Delib. Consiglio n. 11 del 23/04/2012);
Regolamento per l'assegnazione dei premi "Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico" e "Loggia dei
Mercanti (Delib. Consiglio n. 12 del 23/04/2012);
Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili (Delib. Consiglio n. 17 del
30/05/2012);
Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 25
del 29/06/2012);
Regolamento sui procedimenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 26 del 29/06/2012) a seguito delle
modifiche apportate dalla Legge 241/90.
L’ente, seguendo un indirizzo avviato dai precedenti organi camerali, ha inoltre creduto ed investito nella
comunicazione verso l’esterno, diventata anche per la Pubblica Amministrazione uno strumento essenziale
nei rapporti con i propri stakeholder.
La Camera di Commercio di Ancona ha rafforzato la propria immagine e si è dotata di un sistema di
comunicazione integrato ed omogeneo, articolato sia mediante gli strumenti tradizionali sia mediante quelli
multimediali (in particolare tramite la web TV “Telecamera”), che hanno ricevuto nell’ultimo biennio un forte
impulso, in linea con le recenti Linee Guida per i siti web della P.A.
Per favorire l’omogeneità della comunicazione esterna è stato adottato un book di identità visiva, gestito da
una figura dedicata dello staff.
Il 2011 è stato caratterizzato dalle iniziative di celebrazione dei 200 anni dalla costituzione dell’ente
(avvenuta il 27 giugno 1811 con decreto napoleonico), articolate in una serie di eventi organizzati sia in
Ancona sia sul territorio provinciale, con un’ immagine grafica studiata per l’occasione, ideati con un
significativo sforzo organizzativo dell’Ufficio Comunicazione e della Segreteria Direzionale per radicare
sempre più la Camera di Commercio alla comunità di riferimento, forte delle sue importanti tradizioni e del
suo ruolo. Le iniziative sono state racchiuse in una brochure istituzionale pubblicata nel 2012, anno che
corrisponde ai 150 anni di istituzione del sistema camerale italiano, celebrato da Unioncamere a livello
nazionale..
L’obiettivo finale è quello di diffondere sempre più all’esterno la conoscenza della Camera di Commercio, del
suo ruolo, della sua visione e soprattutto dei servizi erogati lle imprese ed alla comunità, anche nella logica
della rendicontazione e della trasparenza, in linea con la riforma del 2009.
Relazione previsionale e programmatica 2013
36
4. Aggiornamento del programma pluriennale di
mandato e del Piano della Performance 20122014
AREA STRATEGICA 1. Sviluppo delle imprese e del territorio
Piano della performance
2012-2014
OBIETTIVO STRATEGICO 7:
Valorizzare il territorio e le
produzioni locali tipiche e di
qualità, anche in un’ottica di
marketing territoriale, tramite
l’azienda speciale A.S.P.e.A.
Modifiche
Apportate
Modifica dell’obiettivo strategico in
quanto è in corso e si completerà entro
l’anno la procedura di fusione per
incorporazione dell’Azienda Speciale
A.S.P.e.A. in Marchet
Versione
Aggiornata
OBIETTIVO STRATEGICO
Valorizzare il territorio e le
produzioni locali tipiche e di
qualità del settore
agroalimentare.
Area organizzativa
Azienda Speciale Marchet
Area organizzativa:
Azienda Speciale AspeA
Area strategica 2. Semplificazione amministrativa e regolazione del
mercato
Piano della performance
2012-2014
OBIETTIVO STRATEGICO 11:
Consolidare il ruolo della Camera
come authority locale a tutela delle
imprese e dei consumatori
Modifiche
Apportate
Modifica del risultato atteso 2 in
quanto, in base ai nuovi interventi
normativi il sistema di tracciabilità
Sistri è stato sospeso.
RISULTATO ATTESO 2
Migliorare i servizi dell’Albo Gestori
Ambientali in termini di tempi di
rilascio delle autorizzazioni,
accesso telematico, aumento del
numero delle imprese iscritte;
gestione efficace del Sistri.
Relazione previsionale e programmatica 2013
Versione
Aggiornata
RISULTATO ATTESO 2
Migliorare i servizi dell’Albo
Gestori Ambientali in termini di
tempi di rilascio delle
autorizzazioni, accesso
telematico, aumento del
numero delle imprese iscritte.
37
5. Aree strategiche e obiettivi strategici
AREA STRATEGICA 1. Sviluppo delle imprese e del territorio
5.1. OBIETTIVO STRATEGICO: Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue
Economy un modello di competitività e crescita del sistema economico locale,
fungendo anche da stimolo ed esempio con la registrazione EMAS e con il Bilancio
di Sostenibilità
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Favorire l’incremento del numero delle organizzazioni locali che implementano sistemi di gestione
ambientale/sociale/sicurezza, sia attraverso l’organizzazione di iniziative di formazione/informazione
ed approfondimento sui temi della sostenibilità, sia attraverso l’erogazione di contributi camerali.
AREA ORGANIZZATIVA
Area Sviluppo Economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
L’attività di promozione dei temi dello sviluppo sostenibile e della Green economy rappresenta ormai uno dei
tratti caratterizzanti dell’ente camerale. Le competenze e professionalità acquisite su queste tematiche e
l’impegno assunto dalla Camera verso queste tematiche attraverso la Registrazione EMAS e la redazione
del Bilancio di Sostenibilità, hanno consentito di instaurare, negli ultimi anni, interessanti rapporti di
collaborazione e partenariato con soggetti pubblici e/o privati per lo sviluppo congiunto di progetti e iniziative
per la diffusione della Green e Blu economy.
Nel corso del 2012, in particolare, le iniziative si sono focalizzate sul tema dell’efficienza e del risparmio
energetico per dare concretezza all’impegno assunto dalla Camera di Ancona con l’adesione, nel 2011, al
Patto dei Presidenti Da questo punto di vista, è particolarmente apprezzata l’attività di disseminazione sul
tema degli Acquisti pubblici sostenibili con la quale, attraverso la collaborazione del Ministero dell’Ambiente Patto dei Presidenti e Unioncamere, si sono forniti alcuni elementi di riflessione sul GPP come strumento in
grado di orientare la PA, e quindi anche il sistema camerale, verso una razionalizzazione della spesa
pubblica, la promozione dell’efficienza energetica e l’innovazione. Cruciale è stata, inoltre, l’organizzazione di
attività di comunicazione / disseminazione sui temi della Green and soft economy, in collaborazione con
Fondazione Symbola e Legambiente Marche (Giornata dell’Energia dal titolo “Abitare il Futuro” dedicata al
tema dell’edilizia sostenibile; la presentazione del libro di E. Realacci “Green Italy – perché ce la possiamo
fare” con l’illustre presenza del Ministro dell’Ambiente C. Clini, la Tavola Rotonda organizzata in occasione di
Ecomondo sulle Reti di Imprese per la sostenibilità).
La capacità dell’ente camerale di proporre al territorio ed alle associazioni tematiche d’avanguardia legate –
non tanto e non solo allo sviluppo dell’industria delle energie rinnovabili – ma, soprattutto, alla riconversione
Relazione previsionale e programmatica 2013
38
in chiave di sostenibilità anche dei settori tradizionali con un forte innesto di fattori produttivi immateriali,
andrà ulteriormente potenziata anche mediante la ricerca di ulteriori partenariati.
Nel corso del 2012, inoltre, ha preso avvio il progetto di promozione della Blu Economy come opportunità
strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio. Le attività hanno riguardato interventi sia di tipo tecnico –
scientifico con la somministrazione, da parte del partner CNR di Ancona, di check up energetici presso
alcune imbarcazioni da pesca, sia di carattere promozionale in occasione del Forum AIC, della Fiera della
Pesca di Ancona e del Festival Adriatico Mediterraneo. Iniziative che hanno riscosso un grande
apprezzamento di pubblico e ampia visibilità mediatici. Da questo punto di vista, l’impegno dell’ente nel
settore pesca è stato completamente ristrutturato (anche in relazione alla prossima riorganizzazione di
Aspea) ricollocandolo nell’ambito più complessivo del rilancio dell’economia del mare in un’ottica di
sostenibilità e marketing territoriale. Il 2013 sarà da questo punto di vista un anno decisivo, soprattutto in
relazione alla riorganizzazione degli eventi fieristici regionali su nautica, cantieristica e pesca nell’ambito del
progetto BLU MARCHE posto all’attenzione del competente Assessorato Regionale.
L’attività di promozione su questi temi è ulteriormente rafforzata dalla incentivazione delle PMI che adottano
sistemi di gestione ambientale e sociale. L’intervento camerale continua ad essere utilizzato soprattutto con
riferimento alla richieste per l’ottenimento della certificazione OHSAS 18001 - per la salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro. Tuttavia, nel corso del 2012, si è registrato un lieve calo delle domande rispetto al 2011(9
nel 1^ semestre 2012 contro le 13 del 1^ semestre 2011) e, attraverso il monitoraggio del grado di
mantenimento delle certificazioni, è emersa la tendenza, da parte delle imprese, di conservare le
certificazione strategiche quali quelle ambientali e della sicurezza, e abbandonare invece quelle
particolarmente onerose come la SA8000.
Nel corso dell’anno inoltre si prevede di affiancare al monitoraggio di tipo quantitativo delle certificazioni,
un’attività di analisi dei benefici /criticità /efficacia della politica di finanziamento. Per garantire una maggiore
visibilità e accessibilità alle informazioni riguardanti la linea contributiva sono state, inoltre, apportate delle
modifiche alla sezione dedicata sul sito istituzionale e utilizzati i tradizionali canali di comunicazione camerali.
Tutto ciò insieme ad un possibile ampliamento della tipologia di schemi certificativi oggetto di contribuzione
dovrebbe consentire un recupero, se non un incremento, del ricorso da parte delle PMI alla misura camerale.
Nel 2012 si concluderà, infine, la VII edizione della Scuola EMAS dedicata al settore edile (con 15
partecipanti), affiancata da due corsi specialistici sulle tecniche di audit ambientale e della sicurezza con una
significativa partecipazione (18 discenti) e tre corsi di aggiornamento sul settore edile con focus sulla
certificazione energetica e l’applicazione delle fonti rinnovabili (13 iscritti). Anche in relazione alla attuale
dotazione organica dell’ufficio, si ipotizza per l’anno 2013 una parziale sospensione delle attività formative in
tale ambito, con il riavvio delle attività organizzative per una ulteriore edizione della scuola solo nella
seconda parte dell’anno.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Concessione di contributi alle PMI per l’adozione di sistemi di gestione aziendale ISO14001, EMAS,
SA 8000 e OHSAS18001
La Camera di Commercio intende rinnovare, anche per l’anno 2013, la concessione dei contributi alle PMI
del territorio che decidono di acquisire una certificazione ambientale (ISO14001-EMAS), sociale (SA8000) o
sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (OHSAS18001) ai sensi del Regolamento camerale n°19 del
28/04/2010.
E’ in fase di analisi la possibilità di estendere i contributi a favore delle PMI per interventi riconducibili
all’efficienza energetica, una misura che si allinea alle indicazioni in tema di “azioni a supporto delle imprese
sull’Efficienza Energetica ed Energie Rinnovabili” contenute nel Patto dei Presidenti delle Camere di
Commercio “Un impegno per l’energia sostenibile” del 7 giugno 2011, teso al perseguimento degli obiettivi
Relazione previsionale e programmatica 2013
39
fissati dell’Unione Europea.
Attraverso l’attività di monitoraggio avviata nel corso del 2012, al fine di valutare l’efficacia delle misure
contributive camerali nelle aziende beneficiarie delle stesse, sarà possibile individuare e valutare le
eventuali criticità/esigenze /benefici riscontrati.
Inoltre, si intende rafforzare l’attività di promozione della linea contributiva camerale ricorrendo ai principali
canali di comunicazione dell’ente.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
In linea con gli obiettivi di miglioramento indicati nella Dichiarazione Ambientale 2010-2013, si intende:
aumentare, o quanto meno mantenere costante – considerato il momento di difficoltà economica di
molte realtà produttive - il numero delle PMI della Provincia di Ancona che posseggono una
certificazione ambientale, sociale o sulla sicurezza attraverso le attività di diffusione e
sensibilizzazione;
ridurre i casi di abbandono dalle certificazioni oggetto del contributo camerale attraverso
l’individuazione dei benefici e criticità che le stesse comportano mediante l’attività di monitoraggio
dell’efficacia delle misure contributive prevista dal programma;
determinare il numero e la tipologia di imprese che realizzano o intendono realizzare interventi rivolti
all’efficienza energetica al fine di definire eventuali azioni promozionali su questi temi.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai temi della sostenibilità e Green economy.
Attraverso l’Ufficio Sviluppo Sostenibile l’ente intende avviare una serie di iniziative, rivolte a tutti gli
stakeholder del territorio, al fine di diffondere la cultura della sostenibilità, della green economy e
dell’efficienza energetica. L’ente camerale si prefigge, pertanto, di diventare un punto di riferimento
istituzionale per le politiche provinciali su questi temi, anche attraverso la ricerca di collaborazioni con gli altri
soggetti pubblici e privati che operano in tale contesto (Regione Marche, Università, Associazioni di categoria
e dei consumatori, Centri di Ricerca, ecc).
I temi che si intendono affrontare attraverso seminari tecnici, workshop e/o iniziative diverse di
sensibilizzazione sono in linea con gli obiettivi individuati nel programma ambientale (Registrazione Emas) e
con quelli prefissati con l’adesione al Patto dei Presidenti. Le iniziative saranno, quanto più possibile,
realizzate in collaborazione con altre Camere di Commercio e con altri soggetti locali o nazionali di
comprovata esperienza e competenza al fine di ottimizzare le risorse e garantire all’utente servizi di alta
qualità. Nello specifico le tematiche riguarderanno: il Green pubblic procurement, l’eco innovazione e
l’efficienza energetica, gli strumenti di incentivazione e i finanziamenti alle PMI, nonché la CSR (Corporate
social responsibility).
Sono previste inoltre iniziative promozionali quali la partecipazione alla Fiera internazionale di Ecomondo
2013 o altro evento di rilievo nazionale attinente le tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Accrescere la consapevolezza e le competenze delle PMI circa le opportunità e potenzialità
economiche derivanti dal ricorso a politiche orientate alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e
all’efficienza energetica;
promuovere e diffondere le migliori prassi aziendali con riferimento alla gestione ambientale e delle
risorse energetiche e/o in tema di responsabilità sociale;
favorire una sempre maggiore integrazione di competenze e creare o rafforzare le collaborazioni con
gli attori locali e nazionali, operando nella logica di “rete”;
mantenere costante il numero delle PMI coinvolte nelle diverse iniziative di sensibilizzazione e
promozionali sui temi della sostenibilità e della green economy;
Relazione previsionale e programmatica 2013
40
garantire agli utenti servizi di alta qualità (misurata dal grado di “customer satisfaction” delle iniziative
di sensibilizzazione, almeno pari a 4) ed efficienti.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Realizzazione della VIII Edizione della Scuola EMAS e di attività formative strutturate.
Per il 2013 si ritiene opportuno procedere, nella prima parte dell’anno, ad una attenta analisi delle esigenze
dei diversi settori produttivi locali al fine di definire, con il CLSE, un’offerta formativa adeguata al difficile
momento economico che molte imprese stanno attraversando. Nella seconda parte dell’anno, una volta
individuato il settore economico, si attiveranno tutte le procedure di avvio della VIII edizione della Scuola
EMAS in particolare quelle relative alla definizione del Bando di selezione e alla promozione dello stesso nei
principali canali di comunicazione locale e nazionale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Favorire la formazione di professionisti nel settore delle gestione ambientale delle imprese e delle
Organizzazioni.
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai temi della Blue economy.
Nell’anno 2013 l’Ufficio Sviluppo Sostenibile intende proseguire nella realizzazione di iniziative volte alla
promozione della Blue Economy, secondo le nuove priorità strategiche dell’ente e di sistema (nuovi indirizzi
Unioncamere). Nel 2012 l’Ente ha realizzato, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Mare ISMAR –
CNR Ancona, una serie di check up energetici presso le imbarcazioni da pesca della marineria anconetana,
ossia indagini necessarie ad individuare l’esistenza dei presupposti tecnici ed economici minimi per la
riduzione dei consumi energetici dei pescherecci. Tale intervento, oltre ad iniziative
formative ed informative rivolte allo stesso tema, sono state oggetto del finanziamento promosso da
Unioncamere sui Fondi 2009-2010.
La Camera di Commercio di Ancona nel 2012 ha contribuito, inoltre, alla definizione di un progetto dal titolo
“Blu Marche”, coordinando un gruppo di lavoro composto anche da Federpesca, Marina Dorica e Consorzio
Navale Marchigiano: il progetto è stato presentato e condiviso con la Regione Marche, le autorità locali delle
Regione e l’ente attuatore, Fiera delle Marche s.p.a.
Nel 2013 si dovrà, pertanto, dare avvio al progetto che prevede la realizzazione di una manifestazione
fieristica diffusa sul territorio costiero marchigiano, che consente il rilancio dell’economia del mare nello
specifico per i settori della nautica, pesca e diportistica oltre a quelli dell’enogastronomia, ambiente, arte ,
cultura, sport e ricerca. Da un lato Blu Marche rappresenterà un Forum internazionale in cui la comunità
economica, scientifica, politica e finanziaria si confronta per designare un nuovo modello di sviluppo legato
all’economia del mare, dall’altro, un grande festival di spettacolo e cultura che coinvolgerà il pubblico come
parte attiva di un’unica Comunità del Mare.
Si tratta, pertanto, di un grande evento mediatico che ha gli obiettivi di: integrare i diversi settori appartenenti
all’economia del mare in un unico grande festival, moltiplicare le potenzialità di iniziative strategiche come
Fano Yacht Festival e Fiera della pesca di Ancona, promuovere l’immagine delle Marche come attore
protagonista del mercato internazionale.
Questa iniziativa consentirebbe alla Regione di aprire al pubblico un progetto strategico fondato
sull’economia del mare. Il periodo previsto è da identificarsi in una settimana nei mesi di maggio o giugno
2013. La Camera di Commercio intende svolgere un ruolo di coordinamento e sostegno.
Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sensibilizzare gli stakeholder del territorio (istituzionali e non) sui temi della Blue Economy e
sull’importanza dell’economia del mare per lo sviluppo economico locale;
promuovere i settori della: nautica, pesca, diportistica, enogastronomia, arte, cultura, sport e ricerca
nelle Marche;
favorire i rapporti commerciali di carattere nazionale ed internazionale con le imprese locali;
ampliare le potenzialità di iniziative già esistenti come Fano Yacht Festival e Fiera della Pesca di
Ancona, integrando le stesse in un’unica manifestazione di prestigio;
promuovere l’immagine delle Marche come attore protagonista del mercato internazionale nella
filiera della “blue economy”.
PROGRAMMA OPERATIVO 5
Supporto alle PMI per il trasferimento tecnologico e l’eco-innovazione
Nell’anno 2013 l’ufficio Sviluppo sostenibile, in collaborazione con l’ufficio Marchi e Brevetti, intende
rafforzare e dare continuità ad una serie di servizi e strumenti operativi già attivati volti a facilitare il
trasferimento tecnologico, incentivare il dialogo tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale, e
diffondere lo sviluppo sostenibile. Nel contempo, i nuovi impegni assunti con l’adesione al Patto dei
Presidenti ha fatto emergere la necessità di offrire nuovi servizi alle PMI orientati all’eco-innovazione
considerato il nuovo driver di sviluppo e competitività del sistema locale.
Obiettivo principale di questo progetto è dunque sensibilizzare e responsabilizzare le PMI circa le opportunità
economiche derivanti dal ricorso a politiche di risparmio energetico, nella logica di una crescita continua di
cultura e competenze in merito alla sostenibilità ambientale ed energetica e al valore economico connesso al
trasferimento tecnologico, all’innovazione e alla ricerca (intangibile assets).
Si intende inoltre, avviare, a partire da un’analisi delle esigenze e criticità delle PMI e delle barriere comuni
che limitano la diffusione della eco-innovazione, percorsi formativi e di assistenza tecnica per la
sperimentazione di check up tecnologici/energetici. Scopo dei check-up è quello di misurare il grado di
innovazione e di consumi energetici e di fornire supporto (problem setting) per l’ideazione e lo sviluppo di
nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, nonché individuare eventuali interventi mirati e/o nuove tecnologie
volte a promuovere una maggiore efficienza energetica.
Per raggiungere questi obiettivi saranno poste in essere una serie di azioni:
- saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione e formazione, animate da esperti di settore e da
testimonianze di eccellenze locali e nazionali, volte ad accrescere le competenze delle PMI su questi
temi;
- si prevede un’analisi del sistema economico provinciale per l’individuazione degli ambiti ascrivibili
alla green economy che vede convogliarsi in contesti ad alta intensità di capitale umano,
conoscenze, innovazione, ricerca e sviluppo, con la conseguente emersione delle imprese green e
innovative da coinvolgere nel progetto ;
- si prevede inoltre la sperimentazione di alcuni check up tecnologici/energetici (circa 15 ) in quelle
imprese della Provincia che, mediante un apposito modello di domanda redatto e pubblicizzato dalla
Camera di Ancona, manifesteranno l’interesse a realizzare i suddetti check up in maniera
completamente gratuita.
Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo – Accordo di programma MISE UNIONCAMERE 20112012.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere la ricerca e l’innovazione e, contestualmente, cambiare gli attuali modelli di produzione
verso nuove tecnologie più efficaci, efficienti ed orientate alla sostenibilità ed all’efficienza
energetica;
promuovere l’animazione territoriale sul tema della eco-innovazione;
potenziare il ruolo della Camera di Ancona in tema di eco innovazione, diventando punto di contatto
e accompagnamento per le imprese e tutti gli attori locali dello sviluppo economico;
favorire una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra il mondo imprenditoriale e quello
della ricerca (Università, Centri di ricerca) per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di
tecnologia green ed integrare le competenze specifiche;
facilitare la creazione di sinergie /collaborazioni di filiera per lo sviluppo e l’introduzione sul mercato
di prodotti /processi eco-innovativi;
realizzare circa 15 check up tecnologici/energetici.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 78.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 280.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
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5.2. OBIETTIVO STRATEGICO: Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di
ricerca e brevettuali, la qualità, la tutela del Made in Italy
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Favorire l’incremento del numero di depositi di marchi e brevetti presso la Camera di Commercio di
Ancona, sia attraverso la realizzazione di attività di informazione ed assistenza tecnico-specialistica
agli utenti ed alle imprese, sia attraverso l’organizzazione di iniziative di formazione ed
approfondimento in materia di tutela della proprietà industriale e Made in Italy.
AREA ORGANIZZATIVA
Area Sviluppo Economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Nel corso dell’anno 2012, è proseguito il trend di crescita dei depositi di marchi e brevetti presso l’ufficio
Brevetti e Marchi, così come in aumento risultano le ricerche di anteriorità svolte dal Centro Regionale di
Informazione Brevettuale Pat-Lib su richiesta degli utenti. Tali risultati derivano dall’intensa attività
promozionale avviata, fin dalla sua costituzione (2 marzo 2001), dal Centro PatLib, biblioteca brevettuale
unica a livello regionale e specializzata nella realizzazione di ricerche di anteriorità/novità su marchi e
brevetti in Italia ed all’estero, mediante la consultazione di banche dati professionali. Il Centro PatLib svolge
periodicamente approfondimenti normativi relativamente alle principali tematiche nazionali ed europee
inerenti la tutela della proprietà intellettuale, ivi compresi i bandi di finanziamento atti ad incentivare i depositi
di marchi e brevetti in Italia ed all’estero, oltre ad organizzare iniziative promozionali di diffusione della cultura
brevettuale (convegni, workshop, seminari, focus group) rivolte agli utenti ed agli operatori economici del
proprio territorio. Ciò ha, quindi, contribuito al raggiungimento dei risultati di cui sopra. A ciò si aggiunge
l’attivazione, ormai da due anni, di un ulteriore servizio innovativo di “remind“ dei marchi in scadenza, allo
scopo di avvisare l’utenza interessata dell’imminente scadenza del proprio marchio, agevolandone la
procedura di rinnovo, tramite un’assistenza personalizzata.
Il Centro Regionale PatLib ha, infine, recentemente aderito al progetto, promosso su scala nazionale da
Unioncamere, di rafforzamento e potenziamento della Rete dei PatLib e dei Pip, nell’ambito del quale verrà
svolta attività di informazione/formazione alle imprese, servizi di consulenza specialistica in materia di tutela
della proprietà industriale, nonché promozione della cultura brevettuale, attraverso l’organizzazione di
seminari divulgativi, progettazione e pubblicazione di materiale informativo, brochure, guide operative, ecc.
Tutte le attività sopra descritte saranno, infine, promosse e divulgate tramite il portale
www.marcheinnovazione.it, frutto della proficua collaborazione in atto dal 2008 tra la Regione Marche,
l’Università Politecnica delle Marche e la Camera di Commercio di Ancona e dedicato ai temi
dell’innovazione e della brevettazione.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Promozione della cultura brevettale e potenziamento dei servizi rivolti alle imprese del territorio
Il programma operativo prevede la realizzazione di azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza degli
strumenti di tutela della proprietà industriale da parte degli operatori economici, oltre ad attività di assistenza
tecnico-specialistica a favore delle imprese e dei singoli inventori per supportarli nelle procedure di ricerca e
deposito di marchi e brevetti.
L’attività di assistenza tecnica consiste nel guidare l’utenza interessata verso l’ottenimento di un titolo di
proprietà industriale (marchi, brevetti, design), attraverso l’approfondimento dei singoli casi specifici con
incontri personalizzati allo sportello e finalizzati ad individuare la procedura di tutela più adatta.
Particolarmente richiesto ed apprezzato dall’utenza è il servizio di ricerca di anteriorità/novità svolto dal
Centro Regionale PatLib sui marchi e i brevetti a livello nazionale ed internazionale, attività che rappresenta
per le imprese un vero e proprio valore aggiunto in quanto per i marchi ed alcune tipologie di brevetto
(modello di utilità e design) non viene realizzata alcuna indagine ufficiale antecedente al deposito da parte
dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi); la conoscenza dello stato dell’arte permette, quindi, a coloro che
hanno usufruito del servizio di valutare consapevolmente se procedere o meno con il deposito.
L’attenzione e l’interesse dell’utenza verso i servizi e le attività offerte dall’ufficio Brevetti e Marchi e dal
Centro Regionale PatLib verrà rilevato anche attraverso un monitoraggio semestrale del numero di accessi
alla sezione dedicata ai marchi ed ai brevetti all’interno del sito web camerale, nonché alla sezione
“modulistica” da cui è possibile scaricare la documentazione necessaria per il deposito.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare il numero di marchi e brevetti depositati presso l’ufficio Brevetti e Marchi;
incrementare l’attività di ricerca brevettuale e di assistenza tecnico-specialistica rivolta all’utenza;
diffondere la cultura brevettuale e la conoscenza degli strumenti di tutela della proprietà industriale
tra le imprese.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Iniziative di sensibilizzazione in tema di contraffazione e tutela del “Made in Italy” e attività di
formazione ed approfondimento in materia di tutela dei marchi e dei brevetti.
Il programma operativo prevede l’organizzazione di attività/iniziative promozionali di sensibilizzazione sul
tema della contraffazione da realizzarsi in collaborazione con il servizio camerale di “Tutela del consumatore”
e le associazioni provinciali dei consumatori.
Proseguiranno, inoltre, le attività di formazione ed approfondimento su specifici temi legati alla tutela della
proprietà industriale, attraverso la realizzazione di incontri formativi/seminari/workshop tecnici con la
presenza di qualificati esperti del settore, così come previsto nell’ambito del progetto di potenziamento della
rete dei PatLib e dei Pip, promosso da Unioncamere, a cui la Camera di Commercio di Ancona ha aderito nel
mese di giugno 2012.
Con riferimento alle iniziative promozionali realizzate, oltre a rilevare la soddisfazione complessiva dei
partecipanti all’evento, verrà misurato il costo medio per partecipante per ciascuna attività organizzata.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Mantenere costante, rispetto al dato degli ultimi anni, il numero di imprese/utenti formati sull’utilizzo
degli strumenti di tutela della proprietà industriale, in un’ottica di efficienza e di qualità;
Relazione previsionale e programmatica 2013
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accrescere la consapevolezza riguardo temi di forte attualità, quali la contraffazione e la concorrenza
sleale, le novità normative relative sia al sistema dei marchi e dei brevetti, sia a specifici bandi
promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico per incentivare il deposito di marchi e brevetti;
promuovere l’importanza delle ricerche di anteriorità e stimolare i depositi di marchi e brevetti.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 52.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 48.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
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5.3. OBIETTIVO STRATEGICO: Favorire maggiormente i processi di
internazionalizzazione delle imprese attraverso la gestione e l'organizzazione di tutti
gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati, creando sinergie con le
altre Istituzioni al fine di attuare una programmazione delle attività condivisa ed
integrata e di ottimizzare le risorse disponibili
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sviluppare maggiori sinergie con le Istituzioni del territorio, attraverso la collaborazione nella
pianificazione e gestione di progetti d’internazionalizzazione delle imprese;
2. Allargare la base delle imprese che usufruiscono dei servizi di Marchet;
3. Razionalizzare il reperimento delle risorse disponibili per la realizzazione di progetti
d’internazionalizzazione, tramite un riequilibrio tra finanziamenti pubblici e ricavi derivanti da servizi.
AREA ORGANIZZATIVA
Azienda speciale MARCHET
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
L’internazionalizzazione è stata indicata dalla Camera di Commercio di Ancona come una delle principali
leve strategiche per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale e del territorio.
Le attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese sono svolte dall’azienda speciale Marchet,
sempre più punto di riferimento per le PMI della nostra provincia, con un’organizzazione strutturata e solida,
dotata di specifiche professionalità dedicate.
Appare sempre più necessario tuttavia trovare forme di coordinamento e anche di gestione unificata tra i vari
enti pubblici che si occupano di tale materia (Camere di Commercio e Regione Marche), che permettano,
specie in un a fase delicata come quella che stiamo attraversando a fatica, di evitare sovrapposizioni,
esercitare economie di scala, ridurre i costi base e creare massa critica tra le imprese, sempre più
importante per presentarsi all’estero con maggiore forza e capacità di impatto. Ancora si sono manifestate
comunque notevoli difficoltà nel trovare una soluzione condivisa che superi i campanilismi sia all’interno del
sistema camerale regionale sia nei rapporti con la Regione, spinta a volte da esigenze di natura diversa
rispetto a quella che determina le scelte della Camera di Commercio su azioni e mercati. Con le associazioni
di categoria del territorio vengono ogni anno condivise alcune linee di azione rivolte alla promozione delle
Pmi dei settori di riferimento, creando in tal modo un tavolo di lavoro con i principali stakeholder interessati a
questo ambito strategico.
Il supporto principale è stato esercitato a favore dei seguenti settori economici, guardando sia ai settori più
tradizionali sia a quelli innovativi ed emergenti: meccanica, moda, edilizia, strumenti musicali ed anche green
economy, agroalimentare e servizi correlati al “made in Italy”.
Le attività di Marchet sono state orientate in varie direzioni, attraverso l’organizzazione della partecipazione a
manifestazioni fieristiche all’estero (The Big Five Dubai, Rew Istambul, MusikMesse Francoforte, Project
Qatar, HannerMesse), attraverso l’organizzazioni di incoming nel nostro territorio (sempre più gradita dagli
Relazione previsionale e programmatica 2013
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imprenditori per il costo contenuto rispetto alle fiere).
La presenza di desk di servizio alle imprese all’estero è stata rafforzata, in quanto questo strumento, che ha
caratterizzato i programmi di Marchet nel tempo, permette di erogare assistenza personalizzata agli
imprenditori: Cina (desk regionale a Xiamen, Kunming), Russia (Mosca), Croazia (Zara), Albania (Tirana). Si
stanno ora sperimentando anche strutture “light” in collaborazione con Camere di Commercio italiane
all’estero (a partire dalla Svizzera).
Altra forte caratterizzazione della strategia di Marchet è quella legata alla formazione, scelta che si sta
rivelando qualificante per l’azienda speciale nell’offerta di servizi alle imprese a livello regionale: sono stati
organizzati corsi strutturati come “International Sales and marketing management” (rivolta ai giovani in cerca
di una specializzazione importante) e “International Business management” (rivolta alle imprese), nonché la
prima edizione del corso su “marketing e vendite”.
Inoltre l’azienda speciale organizza seminari specialistici su tematiche utili ad un’impresa interessata ad
operare con le necessarie conoscenze su un mercato estero, nonché giornate paese dal taglio operativo e
concreto (nel primo semestre 2012 sono state organizzate su Sud Corea e Canada). L’assistenza
specialistica alle imprese è assicurata con il progetto permanente “Affiancamento all’internazionalizzazione”
e con il progetto “Export strategy”.
Il progetto di integrazione di Marchet con Aspea, la cui procedura è stata approvata dalla Giunta camerale,
produrrà i propri effetti dal 2013, per cui il programma del prossimo anno dovrà tenere conto
dell’ampliamento della mission di Marchet e di una particolare attenzione da porre a favore della promozione
del settore agroalimentare.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Organizzazione e realizzazione di azioni promozionali, sia all’estero che nel territorio di riferimento.
Nel 2012 la contrazione dell’economia causata dalla crisi internazionale non è stata ancora risolta.
Permangono difficoltà e ostacoli che attanagliano in modo speciale le PMI. Per tale ragione,
l’internazionalizzazione e le esportazioni verso i mercati esteri costituiscono sempre di più un’ancora di
salvataggio per l’imprenditoria marchigiana e italiana.
Marchet, come Azienda Speciale dedicata all’internazionalizzazione, è chiamata a dare risposte veloci ed
efficaci, partendo dai bisogni manifestati dalle PMI locali.
Dal confronto già realizzato con le associazioni di categoria provinciali ed i consorzi export è emersa la
necessità di sviluppare azioni e progetti che affianchino le imprese sia all’estero sia sul territorio, favorendo
l’incontro delle imprese locali con gli operatori esteri, guardando ai mercati di maggiore interesse, in base alla
vocazione dei nostri distretti ed in base alle opportunità emergenti dagli andamenti del PIL.
Cina, Russia, Turchia, Emirati Arabi, Nord America, Germania, Balcani e Mediterraneo appaiono i mercati
prioritari in relazione ai quali verranno svolte azioni di promozione e sostegno alle PMI, attraverso la
partecipazione a fiere internazionali, l’organizzazione di missioni imprenditoriali e di incoming sul nostro
territorio.
La meccanica, ancora in forte difficoltà, pur essendo il principale segmento delle nostre esportazioni, il
tessile-abbigliamento, l’edilizia, gli strumenti musicali, i metalli preziosi rappresentano i distretti tradizionali su
cui verrà concentrata l’attenzione del programma di Marchet, che porrà l’accento anche su settori innovativi
ed in crescita, come la green economy e la nautica.
Un focus particolare verrà rivolto alla promozione del settore agroalimentare, continuando la collaborazione
con la Regione Marche riavviata in questo importante segmento della nostra economia nel 2012 con
l’organizzazione della partecipazione alla Sial di Parigi.
La promozione punterà inoltre a valorizzare il comparto produttivo della nautica da diporto e la sua
subfornitura, individuando azioni promozionali in mercati strategici e di interesse per le imprese del territorio.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Attuare progetti e iniziative promozionali che soddisfino le aspettative e le necessità delle imprese,
favorendo la più ampia partecipazione possibile ad ogni singolo evento, nell’ottica dell’ottimizzazione
delle risorse disponibili;
consolidare la presenza del tessuto imprenditoriale locale nei mercati tradizionali e favorire la
penetrazione di mercati emergenti;
garantire iniziative di qualità, attraverso la preparazione all’evento delle singole imprese partecipanti,
la ricerca e la selezione mirata delle controparti estere e l’organizzazione scrupolosa di tutte le fasi
dell’iniziativa;
raggiungere un più vasto numero di potenziali utenti/imprese, anche tramite l’affinamento degli
strumenti di comunicazione utilizzati.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Servizi di assistenza personalizzata alle imprese locali.
Nei servizi di assistenza alle PMI assume rilevanza la rete dei desk e delle antenne operanti all’estero, che
da alcuni anni rappresenta uno dei punti prioritari nella strategia di Marchet a servizio delle PMI, rete che
diventa sempre più strategica.
Verrà costantemente verificata l’efficacia e la qualità dei servizi forniti dai desk operanti in base a convenzioni
ed accordi stipulati direttamente dall’azienda speciale o su incarico della Regione Marche, per poi effettuare
le scelte opportune sulla permanenza dei desk attuali (Cina, Russia, Croazia, Albania) o sull’apertura di desk
nuovi in mercati ritenuti strategici (Mediterraneo, Turchia, UE e Nordeuropa), anche, in un’ottica di sistema,
approfondendo rapporti già avviati con alcune Camere di Commercio italiane all’estero, che possano
garantire servizi di livello adeguato nell’organizzazione di progetti dell’azienda speciale o nell’affiancamento
di imprese interessate al mercato di riferimento.
Lo Sportello per l’Internazionalizzazione continuerà la sua attività di informazione alle imprese sulle
opportunità, i trend e le particolarità dei principali mercati di esportazione. È altresì intendimento dell’Azienda
Speciale lavorare affinché lo Sportello diventi sempre più un punto di riferimento per le imprese, sviluppando
la capacità di erogazione di servizi di assistenza personalizzata. In tal modo si accrescerà il sostegno alle
imprese del territorio, a partire da quelle definite “micro”, sia che siano coinvolte nelle iniziative condotte da
Marchet, sia che si muovano all’estero in maniera autonoma.
Tale assistenza personalizzata, nelle forme consentite ad un’azienda pubblica, è ritenuta essenziale e
verrà svolta anche mediante progetti di affiancamento all’internazionalizzazione, inserendo nelle imprese
degli specialisti con funzioni di mentoring e/o giovani appositamente formati, affiancati da tutor qualificati.
I servizi di assistenza personalizzata verranno svolti inoltre a favore di imprese appartenenti a settori “di
nicchia” o comunque meno rappresentativi, in termini numerici, del tessuto produttivo locale.
E’ comunque essenziale ed imprescindibile che tutto il sistema degli enti che si occupano oggi di
internazionalizzazione (Regione Marche, aziende speciali delle Camere di Commercio marchigiane e
associazioni di categoria), trovino le forme e le modalità adeguate per definire i rispettivi ruoli ed una
strategia comune, per razionalizzare le strutture, per ottimizzare le risorse economiche disponibili (che
subiranno una consistente riduzione anche a seguito dei tagli operati agli enti locali con l’ultima manovra
finanziaria).
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere le imprese del territorio interessate ai processi di internazionalizzazione, assicurando loro
un’assistenza personalizzata capace di rispondere alla più vasta gamma di esigenze possibili;
offrire servizi personalizzati alle imprese in un numero più ampio di mercati internazionali, tramite
una rete di partnership che affianchi agli uffici Desk, allocati nei mercati ritenuti di più grande
rilevanza, una rete con esponenti del sistema camerale all’estero;
favorire lo sviluppo o il consolidamento di processi di internazionalizzazione, anche in imprese di
piccole dimensioni.
Relazione previsionale e programmatica 2013
49
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Formazione e aggiornamento di figure professionali qualificate nel management d’impresa
Nella convinzione dell’importanza per le imprese di poter disporre di figure professionali qualificate ed
aggiornate, Marchet continuerà a dare spazio alla formazione delle risorse umane, mediante corsi strutturati
e seminari di alta specializzazione.
Da un lato quindi si proseguirà nella formazione di nuove leve, reclutate tra i laureati di maggior talento, al
fine di inserire nelle imprese figure professionali in grado di accrescere il livello competitivo delle stesse e
dall’altro sarà posta sempre maggiore attenzione alla formazione e l’aggiornamento di chi lavora già in
azienda.
In questo secondo caso, i destinatari privilegiati dei corsi executive di Marchet saranno in primo luogo
imprenditori e manager oppure personale che ricopre incarichi con responsabilità di funzione.
Il programma operativo 2013, oltre alla decima edizione del corso International Sales and Marketing
Management, prevede un percorso executive che, in base alle esperienze degli anni precedenti, assumerà
una nuova configurazione: sarà infatti composto da una prima parte sul marketing e la comunicazione,
comune per tutti gli “indirizzi” e da una seconda parte suddivisa in tre diverse specializzazioni e più in
particolare: una specializzazione sulle tecniche degli scambi internazionali (IV edizione), una
sull’organizzazione e gestione delle vendite (II edizione) ed una, nuova, sul controllo di gestione. In tal modo
l’Azienda Speciale sarà in grado di erogare un terzo percorso senza alcun aumento dei costi.
Oltre ai percorsi formativi più strutturati, Marchet organizzerà nel corso dell’anno anche una serie di seminari
tecnici, che saranno complementari alla formazione sopra descritta e le cui tematiche saranno scelte in corso
d’opera, secondo criteri di attualità e innovazione.
Nel 2013 sarà anche svolta un’attenta analisi al fine di decidere se accreditare o meno l’Azienda Speciale
presso la Regione Marche, per poter partecipare ai bandi riservati alla formazione e politiche attive del lavoro
emessi da quest’ultima. La valutazione sarà effettuata principalmente tenendo conto della tipologia dei
finanziamenti in essere e di quelli del prossimo sessennio, in rapporto alla tipologia di servizi formativi erogati
da Marchet in coerenza con la propria mission.
In caso di esito positivo, si appronterà tutta la documentazione necessaria per avviare la procedura di
accreditamento.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rispondere alle esigenze formative di una gamma più ampia di utenti, tramite l’aumento dell’offerta
di formazione;
mantenere un alto livello qualitativo delle iniziative programmate, sia attraverso una particolare cura
nell’organizzazione che nella scelta del corpo docente;
favorire l’occupazione nel territorio, tramite la specializzazione di giovani laureati ed il loro
inserimento in azienda con tirocinio formativo al termine del corso;
valutare attentamente i vantaggi (o meno) di un eventuale accreditamento della “struttura formativa”
di Marchet presso la Regione Marche.
QUADRO FINANZIARIO
Risorse destinate: € 900.000 (contributo all’Azienda Speciale Marchet)
Relazione previsionale e programmatica 2013
50
5.4. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante
l’impulso alla progettazione europea ed alla cooperazione internazionale con priorità
per l’area dei Balcani occidentali, anche attraverso il Forum delle Camere di
Commercio dell’Adriatico e dello Ionio
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Presentare progetti a valere su programmi europei /nazionali/regionali al fine di ottenere risorse
finanziare straordinarie da dedicare a specifici progetti correlati con le priorità strategiche del
Programma pluriennale dell’Ente;
2. Rafforzare il ruolo dell’Ente nel contesto europeo ed internazionale, migliorando, in termini di
efficacia ed efficienza, la partecipazione alle diverse reti di cui l’Ente fa parte in via diretta o per il
tramite del Forum AIC.;
3. Favorire l’incremento delle risorse esterne per il Forum AIC al fine di garantirne maggiore autonomia
finanziaria;
4. Favorire l’incremento del numero di imprese-utenti coinvolti in iniziative di informazione e formazione
connesse a politiche comunitarie e normative internazionali.
AREA ORGANIZZATIVA
Area Sviluppo Economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
La Camera di Ancona svolge un ruolo di coordinamento e guida del Forum delle Camere di Commercio
dell’Adriatico e Jonio, di cui detiene la segreteria.
In coerenza con gli obiettivi della programmazione europea 2007/2013 (cooperazione territoriale europea,
convergenza, competitività regionale e occupazione) ha inteso rafforzare la propria vocazione europeista
attraverso il consolidamento dell’impegnativo percorso di accreditamento realizzato presso le istituzioni
dell’Unione Europea, che ha consentito il raggiungimento di importanti risultati, quali i diversi patrocini
ottenuti dal Parlamento Europeo, dal CESE, dalla Commissione Europea e dal Comitato delle Regioni (sede
Bruxelles).
Inoltre l’impegno in questi ultimi anni della Camera di Commercio di Ancona nei confronti della strategia
macroregionale adriatico ionica, condotto con determinazione sia direttamente che in sinergia con il Forum,
pone solide basi affinché il nostro territorio e la sua comunità economica e sociale possano concorrere non
solo al compimento del percorso avviato, ma anche alla definizione di un’ area vasta quale il bacino adriatico
ionico, con una superficie di circa 450.000 chilometri quadrati, in cui vivono circa 60 milioni di persone, che
potrà basare le sue premesse di sviluppo su criteri di sostenibilità economica e di solidarietà.
Su queste considerazioni sono state realizzate le ultime tre Edizioni del Forum 2010, 2011 e 2012
apportando contributi di autorevoli rappresentanti europei, rafforzando le relazioni istituzionali e facilitando la
massima informazione circa i vantaggi che la costituzione della Macroregione potrà procurare anche al
Relazione previsionale e programmatica 2013
51
nostro sistema economico e alle sue strutture produttive di piccola e media dimensione.
La Dichiarazione finale adottata a Brindisi, in occasione del Forum del 2012, sintetizza autorevolmente la
volontà e l’impegno del sistema camerale dell’area adriatico ionica.
Va inoltre segnalato il riconoscimento ottenuto dal Forum AIC alla Sessione Plenaria del P.A.M.
(Parliamentary Assemby oh the Mediterranean) a Malta il 13 ottobre scorso come best practice del futuro
sostenibile del popolo del Mediterraneo (PAM Award 2012).
L’Ente sta operando sul fronte della progettazione europea e della cooperazione internazionale in linea con
le finalità e gli obiettivi strategici del Piano Triennale delle Performance 2012-2014, nonché con il Programma
Pluriennale di mandato 2010-2014.
Il 2012 è stato caratterizzato dalla gestione ed attuazione di diverse iniziative progettuali già finanziate,
nonché dalla progettazione di nuovi interventi da parte dell'Ufficio progettazione europea e reti internazionali,
per conto dell’Ente camerale ed anche per conto del Forum AIC. Costanti i momenti di collaborazione con
quest’ultima Rete e con le altre Reti interistituzionali con cui l’Ente collabora nel panorama internazionale.
Il forte impegno nelle attività progettuali sia dell’Ente camerale che del Forum AIC ha consentito e consente
di utilizzare risorse straordinarie di derivazione europea, nazionale ed internazionale per attività operative
con evidenti ricadute sul territorio provinciale, a pareggio di bilancio tra oneri e proventi ed anzi con un
introito in positivo riferito al personale interno impiegato nei progetti. Si è potuta constatare, da un lato,
l’affermazione definitiva delle capacità progettuali e gestionali dell’Ufficio progettazione europea e reti
internazionali, dall’altro gli ampi margini di crescita e sviluppo che in tale direzione sta assumendo il Forum
AIC nell’ottica di una sempre maggiore autosostenibilità di quest’ultima rete.
Importante inoltre il percorso in atto di maggior integrazione tra l’Ufficio responsabile del reperimento di fondi
di derivazione straordinaria con gli altri Uffici interni dell’Area Sviluppo Economico, e con la Rete EEN in
particolare, nonché con l’Azienda Speciale MARCHET. Le recenti esperienze su specifici progetti ancora in
corso, come ad esempio il progetto Adriatic Economic Cluster Club, il progetto IKTIMED, e il progetto ENA,
nonché di quelli di recente conclusi come il progetto IPR for SEE (in tema di tutela della proprietà
intellettuale) e COINSET (con l’attivazione di borse lavoro all’estero), hanno dimostrato la piena
corrispondenza tra la progettazione europea e gli obiettivi dei singoli uffici dell’Ente nell’ottica di una
ottimizzazione delle risorse disponibili e di una efficacia ed efficienza dei singoli interventi. Anche per quanto
riguarda l’antenna EEN si è potuta constatare l’importanza di una sempre maggior integrazione con i
fabbisogni del territorio locale anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi per le imprese come ad esempio
quello relativo alla partecipazione a gare internazionali.
L’ufficio che gestisce l’antenna EEN dell’ente ha continuato ad operare per garantire l’erogazione di attività
formative ed informative alle PMI (che hanno visto, peraltro, un crescente successo in termini di
partecipazione) sulle opportunità e normative comunitarie, mirando ad una sempre maggiore integrazione
con i fabbisogni del territorio locale anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi per le imprese come ad
esempio quello relativo alla partecipazione a gare internazionali.
Quest’ultimo servizio, avviato sperimentalmente nel 2011, si è consolidato ulteriormente nel corso dell’anno
con un notevole apprezzamento da parte delle imprese (certamente non numerose, ma si tratta di un servizio
altamente personalizzato destinato ad imprese assai strutturate), tanto da renderne opportuna la messa a
regime e la continuazione anche per il prossimo anno.
Il 2012 ha altresì comportato una sostanziale riorganizzazione delle modalità di comunicazione dell’ufficio
che, seppure da tempo fortemente informatizzato (la modalità on – line è assolutamente prevalente), ha
proceduto alla implementazione e sperimentazione di un più complesso sistema di CRM, che mira
all’integrazione con tutti gli altri servizi camerali.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Realizzazione della XIII Edizione Annuale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello
Ionio e delle attività dei Tavoli di lavoro del Forum AIC
La XIII Edizione del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio si svolgerà in Bosnia ed
Erzegovina nella primavera 2013 e costituirà anche l’occasione per annunciare l’ingresso della Croazia
nell’Unione Europea prevista per il 1° luglio 2013. L'ingresso nell'UE è stato un processo lungo ed
impegnativo, del quale alla fine beneficeranno tutti. L'adesione della Croazia sarà un chiaro segnale, in tutta
la regione dei Balcani, dell'apertura dell'UE verso quei Paesi che vogliono diventare membri comunitari, nel
rispetto dei principi fondamentali.
La promozione dello sviluppo economico, la cooperazione internazionale nell’area adriatico-ionica, le forti
relazioni instaurate tra gli enti camerali aderenti al Forum si concretizzeranno quindi nel corso del 2013 nel
raggiungimento di uno degli obiettivi statutari dell’Associazione, quello di fornire un concreto contributo alla
realizzazione dell'integrazione europea e del suo allargamento.
Proprio in quest’ottica il tema dell’evento auspicabilmente, procedendo nel cammino intrapreso, verterà su
un altro aspetto collegato all’allargamento dell’UE ed in sintonia con
gli indirizzi della strategia
macroregionale, in particolare su “La crescita e l’occupazione, nuove prospettive di sviluppo nel quadro della
futura Macro regione Adriatico Jonica”.
L’Edizione 2013 in Bosnia ed Erzegovina potrà offrire agli enti Camerali dei paesi extra UE l’opportunità di
svolgere appieno il loro ruolo nei confronti della futura Macroregione Adriatico Ionica favorendo il loro
naturale percorso di avvicinamento agli standard europei.
L’evento inoltre potrà rafforzare le relazioni con le altre reti transfrontaliere adriatico ioniche quali il Forum
delle Città e delle Università affinché si realizzi una reale integrazione tra i tre organismi a favore di comuni
attività condivise per lo sviluppo dell’area in questione.
Il programma dell’evento sarà articolato su tre giornate nelle quali sono previste le riunioni degli organi
dell’Associazione Forum AIC, dei Tavoli di lavoro tematici e del gruppo sulla progettazione comunitaria; la
sessione plenaria, che ospiterà interventi istituzionali di rilievo.
Le attività dei Tavoli di lavoro tematici, che si riuniranno durante l’Edizione annuale, saranno volte a
rafforzare i rapporti economici, sociali e culturali tra le due sponde del bacino Adriatico, anche in coerenza
con gli obiettivi indicati dalla Macroregione Adriatico Ionica.
Le attività stabilite nei Tavoli di lavoro tematici saranno realizzate nel 2013 attraverso progetti nei diversi
ambiti di interesse (turismo, trasporti, imprenditoria femminile, ambiente e pesca, agricoltura, Corte
internazionale dell’adriatico e dello Ionio). Alle iniziative sopra citate si aggiungeranno contestualmente i
lavori annuali del Gruppo sulla progettazione comunitaria del Forum AIC.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Favorire la cooperazione tra istituzioni, enti locali e imprese, mirando al coinvolgimento attivo di tutti
gli attori dei territori dell’area;
favorire il percorso di avvicinamento all’UE dei paesi ancora in fase di pre-adesione, così come è
stato per la Croazia;
svolgere un ruolo di primo piano in vista della creazione delle Macroregione Adriatico-Ionica, prevista
per il 2014;
rafforzare le relazioni con le altre reti transfrontaliere adriatico ioniche quali il Forum delle Città e
delle Università affinché si realizzi una reale integrazione tra i tre organismi;
promuovere le iniziative di supporto allo sviluppo economico delle PMI del Bacino Adriatico non
altrimenti perseguibili nell’ambito dell’Edizione annuale attraverso la realizzazione delle proposte dei
Tavoli di lavoro tematici, effettuata con il coinvolgimento degli associati al Forum;
realizzare il coordinamento delle singole iniziative delle varie Camere di Commercio e dell’Economia
socie del Forum AIC volto a far confluire tali iniziative in veri e propri progetti di sistema per il tramite
i lavori del Gruppo sulla progettazione comunitaria del Forum AIC.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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PROGRAMMA OPERATIVO 2
Sostegno allo sviluppo della Macroregione Adriatico-Ionica
Il difficile percorso avviato di fatto il 5 maggio 2010 ad Ancona dal Consiglio adriatico-ionico, ha aperto la
strada per il futuro riconoscimento della suddetta macroregione entro il 2014. Le tappe successive e la
risoluzione del Parlamento europeo del 3 luglio 2012 sull'evoluzione delle strategie macroregionali dell'UE,
fanno ben sperare per un positivo e celere processo di riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica
da parte dell’Unione Europea.
Per il 2013 l’impegno della Camera di Ancona e del Forum verso l’obiettivo prima descritto verrà
ulteriormente rafforzato proprio perché, prossimi al riconoscimento della Macroregione, è opportuno attivare
nuove iniziative diffuse sul territorio regionale, nazionale e sull’intero bacino, affinché per tutti sia chiara e
tangibile questa importante opportunità che potrà dare concretezza all'obiettivo della coesione territoriale
fortemente promosso dal Trattato di Lisbona, rafforzare i processi di adesione all'Unione europea dei paesi
candidati o candidati potenziali ed attuare una governance integrata dei territori, così come auspicato dalla
Politica Marittima Integrata europea.
Ecco quindi che anche sotto il profilo squisitamente economico si aprono per l’intero bacino prospettive
interessanti in considerazione del potenziale sviluppo degli scambi commerciali che ad oggi, nonostante la
crisi raggiungono cifre considerevoli. Si potranno prevedere l’apertura di nuovi mercati, la organizzazione del
sistema produttivo in reti d’impresa, promuovere nuove opportunità per l’occupazione, il sostegno alla
innovazione e alla ricerca, favorire l’acquisizione delle competenze necessarie da parte degli imprenditori e
del loro personale, il raggruppamento delle imprese in cluster e il coordinamento delle iniziative nazionali.
E’ bene considerare inoltre che, ad un livello più ampio, la strategia dell'Unione europea per la regione
adriatico-ionica si propone di essere uno strumento prezioso non soltanto per i territori interessati, ma per
l'UE nel suo complesso, in quanto pienamente rivolta a conseguire gli orientamenti strategici dell'UE in
materia di sviluppo intelligente, sostenibile ed inclusivo, in particolare nel quadro della strategia Europa 2020.
L’attività che verrà svolta nel corso del 2013 si articolerà nelle seguenti azioni:
1) sensibilizzazione e diffusione a vari livelli dei vantaggi derivanti dalla creazione della Macroregione
attraverso la realizzazione di incontri, seminari, workshop rivolti ai diversi portatori di interessi in
ambito socio-economico, quali le imprese, i consumatori e le loro associazioni, per un loro effettivo
coinvolgimento in qualità di protagonisti del processo di sviluppo economico e coesione sociale. Tali
interventi potranno essere favoriti nella loro attuazione dalla partecipazione dell’Ente camerale alla
Fondazione Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica costituita nel 2010 in
collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, la Regione Marche, l’Università Politecnica delle
Marche, il Comune di Ancona;
2) rafforzamento delle relazioni istituzionali di livello regionale, nazionale ed europeo per favorire il
processo di legittimazione ed accreditamento della strategia della Macroregione. Tale azione verrà
concretizzata attraverso incontri e missioni istituzionali presso le Istituzioni Europee a Bruxelles,
incontri dedicati al sistema camerale sia italiano che dell’area balcanica, iniziative in collaborazione
con le altre reti partenariali (Segretariato Permanente per l’Iniziativa Adriatico-Ionica, Forum delle
città e UNIADRION) e con le associazioni di categoria e dei consumatori;
3) costante aggiornamento dell’analisi degli scambi economico-commerciali nell’area per conoscere e
monitorare l’andamento dei flussi economici che rappresenta uno dei pilastri su cui si fonda il
progetto della Macroregione, in sintonia con le direttive del Parlamento europeo a favore delle PMI;
4) prosecuzione dell’attività realizzata dall’Osservatorio sui traffici marittimi dell’Adriatico e dello Ionio
(short sea shipping e traffici a lungo raggio nel settore delle merci), per svolgere un ruolo attivo in
ordine alle scelte politiche europee sul sistema delle infrastrutture e dei trasporti, riproponendo la
centralità del bacino Adriatico Ionico;
5) individuazione dei fabbisogni e delle criticità delle imprese localizzate nell’area adriatico ionica al fine
di proporre interventi mirati a supporto della ripresa e della competitività economica;
6) realizzazione di iniziative a favore delle PMI dell’area su settori ritenuti strategici quali: innovazione,
ambiente, sviluppo sostenibile, turismo. Questa azione potrà essere favorita dalla pluriennale
esperienza della Camera in collaborazione con il Forum, maturata attraverso le attività proposte e
realizzate dai Tavoli di lavoro tematici che hanno trattato i settori prima citati nonché dalla
partecipazione attiva alle Round Tables dell’Iniziativa Adriatico Ionica.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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Verrà analizzata la possibilità di avviare, anche in modo sperimentale, l’organizzazione di workshop per le
imprese, missioni ed incontri bilaterali, mirati con operatori dell’area, per favorire opportunità commerciali per
le PMI nei settori di particolare interesse per il bacino adriatico ionico, come ad esempio la nautica.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere con iniziative dell’Ente camerale e del Forum AIC la costituzione e lo sviluppo della
Macroregione Adriatico-Ionica;
promuovere e favorire la conoscenza dei vantaggi della futura Macroregione ed avviare proposte
concrete tra soggetti pubblici e privati locali, nazionali e internazionali;
promuovere una maggiore consapevolezza del sistema camerale dei paesi dell’area balcanica sulle
prospettive socio-economiche che la futura Macroregione potrà sviluppare;
favorire un protagonismo ed una partecipazione attiva degli stakeholder nazionali ed esteri
interessati alla strategia;
sensibilizzare le autorità europee, il sistema camerale italiano e quello dell’area balcanica affinché
l’iter avviato per l’attuazione della Macro, sia sotto il profilo normativo che economico possa ottenere
un supporto ed una forte adesione;
rafforzare il ruolo della Camera di Ancona e del Forum come strumenti operativi per dare concreta
attuazione alla strategia macroregionale.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Rilevamento dei fabbisogni, informazione e nuova progettazione.
L’attività ordinaria che verrà svolta nel corso del 2013 consisterà nelle seguenti azioni:
analisi dei fabbisogni e delle criticità delle imprese a livello territoriale locale;
razionalizzazione delle risorse interne e coordinamento con gli altri Uffici;
informazione e aggiornamento su politiche europee e reti internazionali;
analisi e ricerca di nuovi bandi di finanziamento a livello comunitario/nazionale/regionale;
presentazione di nuove proposte progettuali.
L’Ufficio progettazione europea e reti internazionali si adopererà sulla nuova progettazione di interventi
funzionali alle priorità dell’Ente ed ai fabbisogni del territorio, con particolare riferimento a progetti innovativi
sui temi dello sviluppo sostenibile, del trasferimento tecnologico a favore delle PMI,
dell’internazionalizzazione, della responsabilità sociale di impresa, del turismo e del sostegno alle nuove
imprese ed alle pari opportunità.
Verrà svolto un monitoraggio periodico delle diverse fonti di dati ed informazioni disponibili, garantendo
informazioni esaurienti e tempestive agli organi di governo dell’ente circa temi, iniziative, politiche di sviluppo
lanciate a livello europeo ed internazionale
Prosegue anche nel 2013 l’impegno nell’ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane e materiali di cui l’ Ufficio
dedicato dispone attraverso un percorso di razionalizzazione e coordinamento interno già attivato nel 2012,
fondato su un costante confronto e aggiornamento con i vari Uffici dell’Area Sviluppo Economico ed in primis
con l’Ufficio dello sportello della Rete EEN in considerazione delle evidenti attinenze presenti tra i due. Tale
percorso sarà implementato anche con l’Azienda Speciale MARCHET e con il Forum AIC nell’ottica della
massima integrazione sui temi di comune interesse.
Sarà inoltre attivato un confronto costante e cadenzato con alcune principali organizzazioni del territorio
locale (associazioni di categoria, enti pubblici locali, ecc.) al fine di favorire un reciproco confronto ed una
collaborazione attiva su specifici progetti.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Garantire una progettazione che sia il più possibile attinente con le tematiche di rilievo prioritario per
l’Ente camerale e il suo territorio, nonché pienamente rispondente ai fabbisogni delle imprese;
Relazione previsionale e programmatica 2013
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rafforzare i rapporti tra l’Ufficio progettazione europea e reti internazionali con i propri “clienti interni”,
con il Forum AIC, nonché con gli stakeholders locali con cui attivare nuove collaborazioni e
promuovere iniziative congiunte anche in forza di risorse straordinarie che ne facilitino l’attivazione e
la sostenibilità;
migliorare la pianificazione ed il controllo, nonché l’efficacia e l’efficienza della gestione, delle risorse
finanziarie derivanti da fondi europei/nazionali/regionali nel contesto più ampio del bilancio camerale;
garantire una migliore gestione delle informazioni e dei dati a propria disposizione nei rapporti interni
tra i componenti dell’Ufficio progettazione europea e reti internazionali, nonché con gli altri Uffici
dell'Ente;
incrementare le opportunità di maggiori entrate dell’ente camerale tramite acquisizione di risorse
esterne di derivazione comunitaria.
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Gestione e rendicontazione di progetti finanziati
Nel corso del 2013 l’Ufficio progettazione europea e reti internazionali sarà impegnato nell’attività di gestione
ordinaria delle attività e di rendicontazione delle spese relative ai seguenti progetti pluriennali già in corso:
1) “ADRIATIC ECONOMIC CLUSTER CLUB” (cod. 189/2009)
Oggetto: supporto al comparto nautico e relativo indotto attraverso l’organizzazione di BtoB, seminari e
sperimentazione di azioni pilota, volti a promuovere la clusterizzazione del settore.
Programma di riferimento: IPA CBC Transfrontaliero Adriatico.
Beneficiari finali: PMI della filiera, enti pubblici e privati coinvolti nel Distretto del Mare marchigiano.
2) “IKTIMED - Increasing Knowledge Transfer and Innovation in Mediterranean Area”
Oggetto: Sviluppo a livello di Pubbliche Amministrazioni di processi innovativi su temi quali l’Open
innovation, il Public Procurement, e le innovative communities.
Programma di riferimento: MED – programma per la cooperazione in Area Mediterraneo.
Beneficiari finali: PA, terziario avanzato.
3) “ENA - Ecodesign per la Nautica
Oggetto: Sostegno al comparto nautico e relativo indotto attraverso l’attivazione di corsi di formazione,
seminari, eventi promozionali, sul tema dello sviluppo sostenibile nelle sue due componenti
dell’ecosostenibilità e sostenibilità sociale.
Programma di riferimento: LIFE +
Beneficiari finali: PMI della nautica e filiera.
Parallelamente l’Ufficio sarà impegnato anche se indirettamente, non essendo coinvolto l’Ente camerale
bensì il Forum AIC, nella gestione e rendicontazione dei seguenti progetti già in corso:
4) “MedDiet - Mediterranean Diet and enhancement of traditional products”
Programma di riferimento: ENPI CBC MED.
5) “Sviluppo per il settore dell’ortofrutta”
Programma di riferimento: Legge n. 84/2001 (cd. Legge Balcani).
6) “TECH TOUR” – Techonology and Tourism: augmented reality for the promotion of the Roman and
Bizantine itineraries”
Programma di riferimento: Bando DG Imprese e Industria (ref. N. 23/G/ENT/CIP/11/B/N02S008) –
progetti transnazionali di cooperazione sugli itinerari culturali europei.
7) “La filiera del turismo: la cooperazione tra Emilia Romagna e Marche, con Albania, Croazia e Montenegro”
Programma di riferimento: Legge n. 84/2001 (cd. Legge Balcani)
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Facilitare la crescita delle PMI del territorio regionale, nei settori dell’innovazione, della nautica, del
turismo, del comparto agroalimentare attraverso nuovi processi di cooperazione internazionale e di
internazionalizzazione;
favorire un processo di institutional building e capacity building dell'Ente camerale su specifici temi
innovativi grazie al confronto con best practices europee ed internazionali nell’ambito di specifici
progetti;
garantire una sempre maggiore autonomia finanziaria e un miglioramento delle competenze di
settore a favore del Forum AIC grazie alla partecipazione di progetti europei.
PROGRAMMA OPERATIVO 5
Consolidamento delle relazioni istituzionali dell’Ente a livello nazionale ed internazionale
La Camera di Commercio di Ancona ha profuso grande impegno, negli ultimi anni, nello sviluppare e nel
consolidare la propria rete di relazioni internazionali al fine di generare opportunità di crescita per il tessuto
imprenditoriale provinciale.
Tra i proficui rapporti instaurati è possibile annoverare non solo numerose istituzioni europee a Bruxelles, la
collaborazione con la rete ASCAME, con l’UNIDO, la partecipazione alla Fondazione per l’Iniziativa Adriatico
Ionica a sostegno del Segretariato Permanente, ma anche i contatti attivati per il tramite del Forum delle
Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, di cui la Camera di Commercio di Ancona è ente
fondatore, quali EUROCHAMBRES, la Rete NEcsTOUR, l’INCE, INSULEUR, nonché le altre reti partenariali
con sede ad Ancona: il Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio e la rete universitaria Uniadrion.
Il protocollo di intesa siglato con Insuleur, la rete delle Camere di Commercio e Industria Insulari dell’Unione Europea,
renderà possibile, nel 2013, avviare una serie di attività ed iniziative afferenti il tema “turismo costiero e marittimo” come:
contribuire ai documenti discussi dai gruppi di lavoro delle istituzioni europee, promuovere l’immagine unitaria dei diversi
territori interessati proponendoli, nel loro insieme, come uniche mete turistiche da proporre su mercati internazionali,
esaltando la varietà e la molteplicità dei prodotti turistici che li caratterizzano.
Il consolidamento delle relazioni istituzionali dell’ente a livello nazionale si realizza anche attraverso il ruolo
svolto dall’ente camerale a favore dell’ampliamento della compagine associativa del Forum. A tal riguardo si
evidenzia l’ingresso della Camera di Commercio di Matera e per il 2013 si auspica l’adesione anche delle
Camere di Commercio di Taranto e Lecce e dell’Unione Regionale delle Camere Calabresi. Lo stesso dicasi
per l’ingresso degli enti camerali sloveni anche in vista della futura Macroregione Adriatico-Ionica.
L’impegno su tale obiettivo sarà mantenuto con costanza e determinazione.
Nella prospettiva dell’allargamento europeo verso i Paesi della sponda orientale dell’Adriatico e dello Ionio,
che possono essere considerati i vicini “naturali” del nostro territorio, e nell’ottica della creazione della
Macroregione Adriatico-Ionica, la città di Ancona assume un ruolo di primo piano ospitando le sedi delle tre
reti partenariali operanti nel bacino di riferimento nonché del Segretariato Permanente per la IAI.
Per il 2013, anno decisivo per la creazione dei presupposti necessari alla realizzazione della Macroregione
Adriatico-Ionica, l’Ente camerale si adopererà a favore dell’avvio, anche in maniera sperimentale, di un
maggiore coordinamento tra le tre reti adriatico ioniche, tutte con sede ad Ancona, nel rispetto delle
specifiche competenze. Tale coordinamento comporterà una razionalizzazione degli interventi e delle
iniziative realizzate sul territorio in tema di Macroregione e apporterà risalto a quell’unità di intenti che
legittima e supporta in maniera determinante il processo di creazione della Macroregione nei confronti dei
referenti regionali ed europei. In tale ambito si prevede la realizzazione di azioni congiunte come
l’organizzazione di iniziative condivise, la presentazione alle istituzioni regionali ed europee di posizioni e
pareri comuni, la collaborazione a progetti di mutuo interesse come ad es. la progettazione strategica
finanziata dal programma transfrontaliero adriatico.
La Camera di Ancona riafferma la necessità di un potenziamento del collegamento tra le tre reti adriaticoioniche e la IAI per un migliore coordinamento tra le attività istituzionali e quelle di carattere politico in
funzione della strategia macroregionale.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Creare sinergie nell’operato delle reti partenariali con sede ad Ancona a supporto della creazione
della Macroregione;
razionalizzare gli interventi e le iniziative sul territorio in tema di Macroregione, aumentando la qualità
e la visibilità degli eventi realizzati con una riduzione delle relative spese;
creare partnership transnazionali per la realizzazione di progetti congiunti finanziati con risorse
straordinarie di derivazione regionale, europea ed internazionale;
mettere in collegamento le tre reti, assicurando visibilità a tutti i partners;
potenziare il collegamento tra le tre reti e lo IAI.
PROGRAMMA OPERATIVO 6
Formazione alle imprese in materie di interesse comunitario ed in tema di innovazione tecnologica
Il servizio di formazione è uno dei punti principali dell’attività annuale della sede EEN di Ancona che si attua
con iniziative di aggiornamento di una/due giornate di formazione, con seminari e/o corsi brevi, apertI a tutte
le imprese del territorio.
La finalità dell’attività formativa è quella di informare/aggiornare sia le imprese del territorio, sia i
professionisti o i giovani e gli aspiranti imprenditori, su tutte le novità normative, tecniche, operative che
coinvolgono tutti gli ambiti operativi (commerciale, marketing,
tecnico, gestionale, cooperazione
internazionale, ecc..) sia che si rivolgano verso il mercato interno che ai mercati esteri
Inoltre per l’anno 2013 è previsto un importante impulso, in termini di visibilità, al progetto Formaweb (che
consente le visione delle azioni formative anche via web) attraverso l’utilizzo del social network denominato
YOUTUBE. Si prevede infatti di aprire un apposito “account” all’interno del network citato, seguendo le
direttive previste dalle Linee Guida per i siti web della Pubblica Amministrazione emanate dal ministero per
la Pubblica Amministrazione ed innovazione, allo scopo di inserire in esso parti dei video già pubblicati
integralmente nell’apposito sito camerale, onde favorire la massima visibilità del sito e dei video contenuti.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Garantire azioni formative le cui argomentazioni siano in linea con i bisogni del territorio in relazione
all’evolversi delle novità legislative e alle esigenze operative e tecniche delle imprese;
mantenere il livello di partecipazione alle attività formative con un significativo incremento del grado
di soddisfazione da parte degli utenti;
garantire un consistente incremento degli accessi al sito FORMAWEB tramite apertura di un account
sulla piattaforma del social network YOUTUBE.
PROGRAMMA OPERATIVO 7
Assistenza alle imprese su politiche e normative comunitarie per il tramite della Rete EEN
Il servizio di informazione ed assistenza, altro punto qualificante dell’attività dell’ufficio EEN, è finalizzato a
dare un supporto alle imprese per la soluzione di problematiche di qualunque genere che le imprese si
trovano ad affrontare nel procedere della loro quotidiana attività.
Esso continuerà secondo le ormai consolidate metodologie dell’informazione passiva, che prevede la
fornitura di assistenza e risposte a quesiti in materia di certificazione di prodotto, normativa comunitaria e più
i particolare doganale, ricerca di finanziamenti, ricerca e affidabilità partner, visure e bilanci di imprese
estere, ecc.) e dell’informazione attiva.
Nel corso dell’anno, al fine di dare un ulteriore impulso a tali servizi, saranno effettuate alcune modifiche al
settore del sito della Camera dedicato alla sede EEN, pubblicizzando in maniera più specifica il servizio di
assistenza in materia doganale e di ricerca finanziamenti, per la quale sarà pubblicato uno specifico modulo
da compilare on line per agevolare e velocizzare i contatti con l’utenza.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Diffondere la conoscenza delle normative comunitarie tra le imprese, tramite l’invio di almeno 10
news letters tecniche e l’ inserimento costante di informazioni sul sito camerale;
fornire assistenza alle imprese tramite la soluzione di tutte le richieste e i quesiti ricevuti dagli utenti
secondo i principi ed i termini previsti dalla Carta dei Servizi.
PROGRAMMA OPERATIVO 8
Ricerca opportunità di lavoro e cooperazione nei mercati europei per le imprese
Il programma operativo si propone di dare un sostegno informativo ed operativo alle imprese nella ricerca di
nuove opportunità di lavoro e cooperazione verso i mercati esteri, comunitari e non, utilizzando gli strumenti
comunitari disponibili.
Come lo scorso anno il programma si svilupperà attraverso due azioni:
- pubblicazione (previa traduzione dall’inglese) sul sito della Camera ed anche invio tramite i e mail
alle imprese, delle richieste di cooperazione estratte dall’apposito database comunitario (Business
Cooperation Database);
- informazione ed assistenza alle imprese per agevolare la loro partecipazione alle gare internazionali
(progetto Tender in convenzione con Camera di Commercio di Torino).
Per l’anno 2013, considerati i buoni risultati ottenuti nel corso del 2012, sia in relazione alle richieste/offerte di
cooperazione internazionale della Commissione Europea, sia in relazione al servizio Gare Internazionali, si
ritiene di potenziare il servizio seguendo queste direttive:
- per il Business Cooperation Database: sarà verificata la possibilità di una diversa modalità di
pubblicazione dei comunicati per renderli più facilmente rintracciabili da parte delle imprese, man
mano che saranno pubblicati, Inoltre, per ogni comunicato richiesto, le imprese saranno informate
della possibilità di ottenere adeguati rapporti informativi (visure, bilanci, ecc.) sulla situazione delle
aziende estere che hanno pubblicato i comunicati per una migliore conoscenza dei potenziali
partner;
- per il servizio Gare Internazionali: a) sarà organizzato un corso di formazione specifico della durata
di 2/3 giornate, orientato sia alle imprese già partecipanti al progetto, sia ad altre imprese
potenzialmente interessate a partecipare allo stesso; b) sarà implementata un’apposita piattaforma
web che agevoli e memorizzi tutti gli scambi di informazioni (bandi di gara e relativi follow up
aziendali) fra l’ufficio e le imprese partecipanti al servizio; c) saranno pubblicati periodicamente sul
sito camerale, e sulla suddetta piattaforma, alcuni bandi di gara che possano interessare le imprese
del territorio, al fine di avvicinarle alle possibilità offerte dal mercato degli appalti internazionale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Diffondere le informazioni tra le imprese tramite la pubblicazione sul sito web della Camera ed invio
alle imprese attraverso la news letter di almeno 1.500 comunicati commerciali e di richiesta
cooperazione della Commissione UE;
diffondere la conoscenza delle opportunità offerte dalla cooperazione internazionale tramite l’invio
settimanale alle imprese di bandi di gara di loro interesse;
agevolare e memorizzare tutti gli scambi di informazioni (bandi di gara e relativi follow up aziendali)
fra l’ufficio e le imprese partecipanti al servizi tramite una piattaforma web;
pubblicare estratti di gare internazionali tramite apertura di un apposito spazio sul sito della Camera
dedicato, incrementando le imprese che usufruiscono del servizio gare internazionali.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi:€ 198.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 245.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
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5.5. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche
e di qualità, anche in un’ottica di marketing territoriale
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Favorire la riqualificazione delle strutture ricettive (con particolare riguardo al segmento alberghi,
agriturismi ricettivi, B&B e country house) del territorio provinciale attraverso la diffusione di standard
di qualità elevati mediante l’incremento delle strutture ricettive certificate con il Marchio di Qualità
ISNART Regione Marche;
2. Migliorare al percezione della città di Ancona, del suo territorio e dell’accoglienza turistica da parte
del target specifico del turismo croceristico in transito.
AREA ORGANIZZATIVA
Area sviluppo economico - Area anagrafe economica
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Grazie all’attività svolta, soprattutto in questi ultimi anni, la percezione del ruolo dell’ente camerale nel
sistema pubblico della promozione e della valorizzazione del territorio si è fortemente potenziata; tanto che
oggi, anche alla luce dell’attuale situazione di incertezza e di sostanziale stallo dell’amministrazione
provinciale, la Camera appare sempre più riferimento imprescindibile per il coordinamento delle politiche in
tale ambito, in grado di dialogare e di sviluppare sinergie con tutti i principali stakeholder in campo.
Da questo punto di vista, peraltro, appare sempre più matura la consapevolezza da parte di tutti i soggetti
(primo fra tutti, il soggetto regolare e programmatore; ovvero la Regione Marche) che la valorizzazione e
promozione del territorio è oggi il risultato di un mix “indistricabile” di risorse e politiche in cui stanno insieme
turismo, valori ambientali, enogastronomia, produzioni tipiche e tradizionali, artigianato di qualità, centri
storici di pregio, patrimonio artistico e iniziative e manifestazioni culturali di largo richiamo; un sistema
complesso, quindi, cui bisogna saper guardare con un approccio integrato mirando, per di più, a un dialogo
crescente con le politiche di internazionalizzazione.
Pertanto la Camera, quale soggetto rappresentativo degli interessi delle diverse categorie produttive e
titolare di una pluralità di competenze negli ambiti sopra citati, appare come un soggetto naturalmente vocato
a svolgere un ruolo cruciale che potrà essere ulteriormente rafforzato da un più ampio riconoscimento da
parte della Regione Marche (così come in parte sta già avvenendo).
In ambito squisitamente turistico, il ruolo del sistema camerale relativamente allo sviluppo di un sistema
pubblico di certificazione della qualità delle strutture ricettive e delle attività di Osservatorio Regionale appare
ormai come “istituzionalizzato” : il Marchio di Qualità ISNART promosso dal sistema camerale, ha ottenuto
già dal 2009 un importante riconoscimento dalla Regione che, attraverso un apposito protocollo d’intesa con
l’Unione Regionale, lo ha assunto come riferimento per il riconoscimento di un analogo marchio regionale.
Così come le attività di analisi e studio del turismo già avviate negli scorsi anni, sono state integrate
nell’attività istituzionale svolta per legge dall’Osservatorio Regionale.
In tal modo, le Camere di Commercio, sono diventate ufficialmente parte dell’articolazione dei servizi
regionali sul turismo (il numero delle strutture ricettive certificate della provincia di Ancona, alla luce delle
candidature già pervenute nel 2012 e ad ancora in fase di istruttoria, dovrebbe crescere ancora in maniera
significativa).
Relazione previsionale e programmatica 2013
61
Per quanto riguarda, la partecipazione dell’ente al sistema dell’accoglienza e dell’offerta turistica locale, si
ricorda che la Camera di Commercio di Ancona, unica tra gli enti camerali della regione, ha aderito al
Sistema Turistico della Marca Anconetana, ritenendo di poter contribuire ad un processo di riqualificazione e
di razionalizzazione degli interventi e delle iniziative di accoglienza e valorizzazione turistica. In questo
contesto, le azioni sin qui intraprese in collaborazione con il STL vedono ora una battuta d’arresto a seguito
della già ricordata situazione della Provincia di Ancona, che indirettamente ha finito per investire anche il
sistema turistico; occorre a tale riguardo una rivisitazione critica del ruolo e delle funzioni degli STL - che
dovrà vedere la Camera di Commercio necessariamente protagonista - anche alla luce di nuovi indirizzi
regionali ancora non formalizzati (che al momento sembrano, però, orientati verso una riorganizzazione su
scale regionale dei servizi di accoglienza e degli IAT il che, in definitiva, finirebbe per mettere in discussione
l’esistenza stessi dei Sistemi Turistici).
Sempre sul piano dell’organizzazione dell’offerta turistica e dell’accoglienza vi è poi, da anni, l’attività
direttamente posta in essere dall’ente camerale relativa al progetto Welcome to Ancona, volto al
coordinamento – sempre in una logica di network - delle iniziative di promozione e di accoglienza turistica
poste in essere dai diversi soggetti pubblici e privati in occasione dell’approdo ad Ancona, nel periodo estivo,
delle navi della Costa Crociere, della MSC e di altre compagnie minori. Nel 2012, l’ente camerale ha, come
di consueto, curato direttamente l’accoglienza dei turisti presso il terminal crociere garantendo la promozione
dei diversi attori del sistema provinciale dell’accoglienza e coordinato le iniziative di accoglienza poste in
essere soprattutto a livello cittadino. Tale ruolo sarà necessariamente confermato anche nel 2013 anche se
appare necessario una revisione delle modalità organizzative che dovranno sempre puntare alla messa a
regime del progetto mediante una progressiva responsabilizzazione delle strutture comunali ordinariamente
addette alle attività di promozione e accoglienza turistica (con conseguente riduzione degli oneri per l’ente
camerale).
Agli interventi nel settore del turismo sono strettamente connessi quelli nell’ambito del marketing territoriale.
In questo ambito va inquadrata la collaborazione ormai sistematica con i Comuni e/o con altri organismi
pubblici o pubblico/privati per la realizzazione di manifestazioni promozionali locali volte alla valorizzazione di
produzioni tradizionali e tipiche o di carattere culturale, sportivo, ecc che per dimensioni, prestigio,
partecipazione del pubblico siano tali da determinare effetti significativo sull’economia del territorio
provinciale (o su parti rilevanti di esso).
Nel corso del 2012, al tradizione programma di manifestazioni volte alla valorizzazione del territorio e delle
sue produzioni, si sono aggiunti alcuni eventi/iniziative a carattere più specificamente culturale che hanno
fornito buoni riscontri in termini di movimentazione di presenze sul territorio e di creazione di indotto
economico, tanto da far pensare per l’anno 2013 ad un rafforzamento dell’impegno su questo fronte
nell’ottica di una maggiore utilizzazione degli eventi a carattere culturale quale leva di sviluppo economico.
Infine, grazie al Fondo Perequativo sarà possibile avviare nel 2013 una nuova progettualità sperimentale che
mira a fare della tradizione enogastronomia e dei prodotti agroalimentari locali una leva strategica per lo
sviluppo di nuovi mercati internazionali, utilizzando come chiave d’accesso la rete dei ristoranti aderenti
all’Ospitalità Italiana all’estero, con la collaborazione di ISNART e dell’Azienda Speciale Marchet.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Valorizzazione dell’offerta turistica territoriale: SPOT – Sportello Turismo
Partendo dalla considerazione che le condizioni naturali favorevoli all'attrattiva turistica non siano sufficienti a
produrre un'ospitalità che risponda efficientemente alle molteplici esigenze dei turisti / fruitori del territorio,
con il progetto “Promozione di una filiera dell'accoglienza turistica di qualità” si intende creare un sistema di
offerta ricettiva di qualità coordinato ed integrato da alcuni servizi specifici creati appositamente per l'ospite e
per le strutture ricettive, strutturando anche servizi camerali già esistenti come il Servizio a Tutela del
Consumatore ed il Servizio di Mediazione e specializzandoli nel settore del turismo; tale sistema tende così
ad offrire una risposta completa alle esigenze dell'utenza creando un’offerta a tutto campo.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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Si intende creare quindi un sistema integrato di qualità che renda più fruibile il territorio da parte
dell'utilizzatore finale, basato su una nuova imprenditorialità turistica che punta sull'offerta di un complesso di
servizi che semplifichino la vacanza, come strutture ricettive per famiglie con bambini, per escursionisti,
cicloturisti, ippoturisti, con offerta di sport verdi quali escursionismo, trekking, mountain bike e organizzazione
di visite personalizzate, studiate appositamente per diverse tipologie di turisti, strutture che offrono servizi per
disabili, anziani, per il turismo scolastico e per quello spirituale e religioso, grazie al coinvolgimento degli
operatori del settore e delle imprese certificate attraverso il Marchio di Qualità Ospitalità Italiana.
Una parte rilevante del progetto è volta alla promozione e diffusione sul territorio provinciale di un marchio
che contraddistingue le strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) che rispondono e garantiscono
determinati requisiti o standard di qualità. Partner: Regione Marche, Provincia di Ancona, Sistema Turistico
Locale.
Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere il territorio e le sue produzioni di qualità;
favorire la riqualificazione delle strutture ricettive del territorio provinciale, attraverso la diffusione di
standard di qualità elevati e la certificazione delle strutture che rispondono a determinati requisiti
qualitativi.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Sviluppo dell’accoglienza turistica attraverso il progetto Welcome to Ancona
Il progetto nella sua complessa articolazione costituisce un’importante operazione di marketing territoriale
curata dalla Camera di Commercio di Ancona, attraverso la quale si intende approntare un adeguato piano di
accoglienza dedicato ai croceristi e in generale ai turisti in transito nel porto dorico nel periodo maggio –
novembre 2013.
La Camera di Commercio, in qualità di soggetto capofila, collabora con una pluralità di soggetti istituzionali
quali, ad esempio, il Comune di Ancona, la Provincia di Ancona, il Sistema Turistico Locale, l’Associazione
Riviera del Conero e le Associazioni degli operatori del turismo.
In particolare la Camera di Commercio coordinerà le diverse attività tra le quali: servizio di bus navetta porto
– centro città, allestimento Terminal Crociere, gestione Infopoint, coordinamento iniziative culturali di
intrattenimento organizzate nel centro cittadino, gestione sito web www.welcometoancona.it, redazione di
report periodici per la stampa e cura dei rapporti con la stampa e media locali, redazione di un report
statistico conclusivo della stagione croceristica.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Predisporre un adeguato piano di accoglienza per i croceristi e fruitori del porto dorico;
presentare un’immagine coordinata e qualificata della città e del suo Hinterland attraverso il
coordinamento delle informazioni inerente orari dei Musei, chiese, attività culturali e di
intrattenimento organizzate ad Ancona;
migliorare la cultura dell’accoglienza turistica.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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PROGRAMMA OPERATIVO 3
Promozione dei prodotti e della cultura enogastronomica italiana nel mondo – Progetto Ospitalità
Italiana in Tour
La Camera di Commercio intende promuovere e favorire la commercializzazione dei prodotti e della cultura
enogastronomica italiana e più in generale del nostro territorio all’estero, a beneficio sia del settore
agroalimentare, in termini di una migliore promozione e commercializzazione estera delle produzioni italiane,
sia del settore turistico, in termini di qualità, maggiore competitività e diversificazione dell'offerta.
Obiettivo specifico dell'ente camerale, da realizzare in collaborazione con la propria Azienda Speciale per
l'Internazionalizzazione – Marchet, è quello di promuovere l'accesso dei produttori locali di eccellenze
enogastronomiche ai canali di promozione e di commercializzazione offerti dal circuito dei ristoranti italiani
nel mondo nei territori-target, cioè quelli presidiati dalle Camere di Commercio Italiane all’estero riconosciute.
Nello specifico verranno realizzate serate di degustazione a cui partecipano pubblico, giornalisti, buyers,
rappresentanti della grande distribuzione e personaggi influenti, allo scopo di promuovere le eccellenze del
territorio.
Il progetto è stato presentato al Fondo Perequativo Unioncamere 2011-2012.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Valorizzare i prodotti tipici e le aziende produttrici locali a beneficio dell’intero territorio coinvolto, sia
in termini di ritorno di immagine, che di potenziale incremento di visitatori internazionali;
promuovere la rete certificata dei ristoranti italiani nel mondo.
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Collaborazioni con enti e istituzioni locali per la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni
La Camera di Commercio collabora, anche nelle forme della compartecipazione finanziaria, alla
realizzazione di iniziative e progetti di carattere promozionale promossi da altri enti ed istituzioni locali che,
per tipologia/dimensione/sfera d’interesse, sono in grado di determinare significative ricadute sullo sviluppo
socio – economico e sulla valorizzazione del territorio (o di parti rilevanti di esso), in coerenza con le finalità
istituzionali e le priorità strategiche dell’ente.
Al fine di sostenere e valorizzare le varie realtà economiche del territorio provinciale, la Camera di
commercio di Ancona, nel corso del 2013, sosterrà, tra le altre, le seguenti iniziative:
38° edizione del Festival internazionale della Fisa rmonica;
Incoming di operatori stranieri delegato a Marchet nell’ambito del Festival int.le della
Fisarmonica;
36° Mostra nazionale dell’Antiquariato di Ostra;
Prima edizione della Fiera Blue Marche ad Ancona ed in altre località del territorio costiero
marchigiano;
Festival del Gelato artigianale di Agugliano;
Campionato Mondiale ORC di vela d’altura (Marina Dorica);
Tipicità a Fermo;
Pane Nostrum a Senigallia;
la celebrazione del 2400centenario della fondazione della città di Ancona;
eventuali altre azioni da definire.
Verranno inoltre realizzate azioni per la valorizzazione e la tutela delle produzioni vitivinicole locali in
collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Stimolare la capacità attrattiva del territorio provinciale, favorendo flussi turistici e di visitatori/fruitori;
potenziare i principali eventi del territorio promossi da enti e istituzioni locali, secondo una logica di
sistema;
Relazione previsionale e programmatica 2013
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promuovere e valorizzare le produzioni locali di qualità tra i “residenti” del territorio, secondo un’ottica
di filiera corta, favorendo l’incontro tra produttori d’eccellenze e consumatori.
PROGRAMMA OPERATIVO 5
Collaborazioni con enti e istituzioni locali per il sostegno di iniziative culturali
La valorizzazione del territorio provinciale può essere realizzata anche attraverso il sostegno e/o la
compartecipazione finanziaria ad eventi, manifestazioni ed iniziative di carattere culturale che promuovono e
sostengono la molteplice e unica identità culturale locale e al tempo stesso producono sviluppo. Ciò avverrà
principalmente attraverso varie forme di partecipazione alla realizzazione di iniziative e progetti di carattere
culturale promossi da altri enti ed istituzioni locali che, nella loro sfera di competenza, si occupano di turismo
e cultura.
In un momento di crisi come quello attuale, infatti, la cultura può ben rappresentare uno dei motori trainanti
dello sviluppo economico ed un elemento strategico per l’economia del territorio poiché in grado di attrarre
flussi di turisti e visitatori qualificati, un vero e proprio turismo culturale, e di creare un indotto per l’economia
locale.
Nel corso del 2013 la Camera di Commercio di Ancona intende sostenere, tra le altre, le seguenti iniziative
culturali:
Poiesis a Fabriano;
Cantar Lontano Festival a Ancona;
Festival Adriatico Mediterraneo e Festa del Mare in Ancona;
Demanio Marittimo a Marzocca di Senigallia;
eventuali altre azioni in favore della cultura ancora da definire.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Potenziare i principali eventi culturali del territorio promossi da enti e istituzioni locali;
valorizzare l’identità culturale del territorio provinciale;
stimolare l’economia del territorio anche attraverso la leva economica della cultura.
PROGRAMMA OPERATIVO 6
Premio fedeltà al lavoro e progresso economico e Premio Loggia dei mercanti
L’assegnazione del Premio fedeltà al lavoro e progresso economico consiste nell’assegnazione di un
riconoscimento ai lavoratori e agli imprenditori della provincia di Ancona nei diversi settori economici
(commercio, agricoltura, artigianato, industria), che abbiano presentato domanda di partecipazione al
concorso bandito per l’assegnazione del premio e ne siano risultati meritevoli.
La premiazione viene effettuata in occasione di una cerimonia ad hoc organizzato dall’Ente presso la Loggia
dei Mercanti, alla presenza delle più alte autorità della provincia e di testimonial provenienti dal nostro
territorio. Durante lo stesso evento vengono altresì assegnati dei riconoscimenti alle imprese con oltre 70
anni di attività.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incentivare le attività economiche e premiare l’impegno dei lavoratori e degli imprenditori della
provincia di Ancona.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 72.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 405.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
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5.6. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche
e di qualità, nel settore dei metalli preziosi, anche in un’ottica di marketing
territoriale, tramite l’azienda speciale R.P.Q
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Incrementare le imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il servizio di certificazione
aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ.;
2. Mantenere l'accreditamento “ACCREDIA” ed adeguare la struttura e la strumentazione del
laboratorio per poter operare all'apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla
Convenzione di Vienna;
3. Operare come struttura addetta alle verifiche per la tracciabilità delle imprese del comparto moda.
AREA ORGANIZZATIVA
Azienda speciale R.P.Q.
VALUTAZIONE DEL DIRETTORE E DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO
STRATEGICO
Le azioni volte all’incremento del numero di imprese del settore orafo-argentiero che si avvalgono della
certificazione aggiuntiva sono state messe in atto anche con qualche risultato positivo. Peraltro, la crisi del
settore è sempre più grave e sta facendo sì che, se da un lato si è certificata una nuova azienda, dall’altro
una è fallita, due sono in liquidazione e in concordato preventivo e una quarta ha cambiato la tipologia di
produzione rinunciando alla certificazione. Inoltre, le aziende contattate potenzialmente certificabili, pur
manifestando interesse all’attività di certificazione aggiuntiva di RPQ, hanno evidenziato che i problemi
economici contingenti non consentono loro di destinare risorse alla certificazione.
Si evidenzia, pertanto, la necessità di rivedere realisticamente il target dell’obiettivo strategico relativo
all’incremento del numero totale delle imprese certificate perché alla luce della situazione contingente sopra
descritta è impossibile o estremamente improbabile che possa essere raggiunto.
È da sottolineare anche che, dal 2011, si è verificato il problema legato a prodotti di nuova generazione con
scarsa presenza di metallo prezioso e a bassissimo costo, che ha creato una parziale modifica delle tipologie
produttive del settore nelle zone di Ancona e Macerata. Si sta verificando la situazione che, sia in
conseguenza del calo generalizzato di produzione e del venir meno di tre aziende certificate sia
dell’immissione sul mercato di tali prodotti, sta diminuendo la produzione degli oggetti in bilaminato a favore
di tali prodotti. La conseguenza ulteriore è stata una consistente diminuzione delle vendite da parte delle
imprese certificate per il bilaminato ed una minore vendita conseguente di bollini alle aziende certificate nel
2012. Sembra, peraltro, che, da informazioni assunte dalle aziende certificate, ci sia una leggera ripresa del
bilaminato.
Proprio la presenza di RPQ sta consentendo di fare chiarezza sul prodotto. Varie imprese che stanno
producendo la nuova tipologia di prodotto, stanno richiedendo un elevato numero di analisi chimiche al fine di
verificare che il prodotto stesso rientri nei parametri di legge o portano ad analizzare nuovi materiali
sperimentali, sempre a basso contenuto di metallo prezioso.
Sono state messe in atto tutte le azioni necessarie per il mantenimento dell’accreditamento ACCREDIA del
Laboratorio, e, nonostante le difficoltà legate alla modifica di organigramma che per un periodo ha
Relazione previsionale e programmatica 2013
66
comportato la sospensione necessaria dell’accreditamento, non vi sono state poi difficoltà a vederlo
riconfermato. Tale azione dovrà proseguire anche nel 2013 e nel 2014 per le verifiche annuali.
Sono state altresì messe in atto tutte le azioni fattibili nel 2012 necessarie per l’adeguamento della struttura e
del laboratorio, dopo aver ottenuto nel 2011 il riconoscimento del Laboratorio da parte del Ministero dello
Sviluppo Economico ai fini dell’adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna nonché la valutazione positiva
della Commissione Ispettiva della Convenzione di Vienna. Entro novembre 2012, saranno completate le
procedure degli accordi internazionali quasi certamente con esito positivo, nonostante l’opposizione della
Repubblica Ceca, e sarà quindi possibile completare l’acquisizione delle dotazioni strumentali del Laboratorio
con l’acquisto della punzonatrice e la formazione del personale per avviare l’attività di apposizione del
“marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione nel 2013.
Allo stato attuale, è evidente che le prime entrate per RPQ derivanti dall’apposizione del “marchio comune di
controllo” non si avranno prima della primavera 2013.
Per la valorizzazione e diffusione dei marchi di qualità rilasciati dall’Azienda Speciale e dei servizi erogati, nel
2012 si è provveduto a pubblicizzarli alle aziende marchigiane del settore, evidenziando i vantaggi della
certificazione sia a livello commerciale immediato sia in vista dell’entrata dell’Italia nella Convenzione di
Vienna. È stato anche pubblicizzato il nuovo servizio di analisi non distruttive con un discreto riscontro.
Sempre allo scopo di pubblicizzare e valorizzare i marchi di qualità di RPQ e di ampliare il numero delle
imprese certificate, è stata effettuata la partecipazione istituzionale alle edizioni MACEF di Gennaio 2012 e di
Settembre 2012, con spazi e stand messi a disposizione gratuitamente dalla Fiera di Milano.
In merito all’obiettivo strategico relativo all’indice di autonomia finanziaria, nel 2012 dovrebbe essere
migliore rispetto agli anni precedenti in quanto non sono stati richiesti contributi aggiuntivi alle due Camere di
Commercio e, conseguentemente il rapporto ricavi propri/ ricavi ordinari dovrebbe essere superiore. È
possibile che nel 2013 si presenti la necessità di effettuare acquisti di strumentazioni per l’ulteriore
adeguamento del Laboratorio alla Convenzione di Vienna, ma è possibile che l’investimento possa essere
realizzato con le attuali risorse dell’Azienda.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Incremento/mantenimento del numero delle imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il
servizio di certificazione aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ
Nel 2013 si dovrà continuare a porre in essere azioni per incrementare o, quantomeno, mantenere il numero
delle imprese certificate, fatto non certo facile con la crisi economica del settore argentiero in atto. Peraltro,
tenuto conto della ormai quasi certa entrata dell’Italia nella Convenzione di Vienna, tali azioni dovranno
evidenziare che la certificazione, in particolare dei prodotti in oro o in argento-lastra, potrà facilitare e
semplificare la procedura dell’apposizione del “marchio comune di controllo”, che per le aziende non
certificate richiederà comunque un’analisi più approfondita non essendo già sottoposte ai controlli periodici.
Altra azione da porre in essere per incrementare il numero delle analisi, sarà anche quello di pubblicizzare
ulteriormente la possibilità di fare analisi “non distruttive”, utilizzando la strumentazione di nuova
acquisizione.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Valorizzare le potenzialità commerciali delle imprese produttrici con il riconoscimento di una qualità
certificata;
contribuire alla Regolazione del mercato e alla tutela dei consumatori.
Relazione previsionale e programmatica 2013
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PROGRAMMA OPERATIVO 2
Mantenimento dell'accreditamento “ACCREDIA” e completamento dell’adeguamento della struttura e
della strumentazione del laboratorio per il “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione
di Vienna
L’accreditamento ACCREDIA, la cui validità è stata confermata fino ad ottobre 2013, ma con controlli
annuali, oltre ad attestare la competenza del Laboratorio ad effettuare specifiche prove, in conformità alle
prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 “Requisiti generali per la competenza dei
laboratori di prova e taratura”, assicura che i risultati delle prove siano accettati con fiducia sia in Italia sia
all’estero.
ACCREDIA – Ente Italiano di Accreditamento – nato dalla fusione di SINAL e SINCERT come Associazione
senza scopo di lucro, è l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di
accreditamento. Con ACCREDIA l'Italia si è adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del
Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, che dal 1 gennaio 2010 è applicato per l'accreditamento e la vigilanza del
mercato in tutti i Paesi UE.
Ogni Paese europeo ha il suo Ente di accreditamento. L'Ente Nazionale è responsabile per l'accreditamento
in conformità agli standard internazionali della serie ISO 17000 e alle guide e alla serie armonizzata delle
norme europee EN 45000. ACCREDIA valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori
di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e
norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni.
La qualità certificata del Laboratorio ha fatto sì che il Laboratorio stesso ottenesse dal Ministero dello
Sviluppo Economico il riconoscimento ai fini dell’entrata dell’Italia nella Convenzione di Vienna e, che anche
il “Gruppo Ispettivo” della Convenzione di Vienna riconoscesse il Laboratorio idoneo ad operare secondo i
canoni della Convenzione.
Entro gli inizi del 2013, una volta completate le procedure degli accordi internazionali, sarà possibile
completare l’acquisizione delle dotazioni strumentali del Laboratorio con l’acquisto della punzonatrice e la
formazione del personale ed avviare l’attività di apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla
Convenzione di Vienna.
È anche da prevedere la partecipazione del Responsabile Tecnico del Laboratorio ai due meeting annuali dei
Responsabili dei Laboratori, come previsto dalla Convenzione di Vienna e come comunicato dal Ministero
dello Sviluppo Economico, indispensabile soprattutto nelle fasi di avvio dell’attività.
È presumibile che le prime entrate per RPQ derivanti dall’apposizione del “marchio comune di controllo” non
si avranno sino alla primavera del 2013.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Mantenere l’accreditamento ;
garantire che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, prodotto e personale)
che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti
internazionali in materia di valutazione della conformità;
garantire la sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi);
avviare l’attività di apposizione del “marchio comune di controllo” da parte del Laboratorio;
assicurare benefici alle imprese esportatrici di oggetti in metallo prezioso nei paesi della
Convenzione di Vienna;
ridurre i costi delle imprese esportatrici del settore nei mercati previsti nella Convenzione di Vienna.
Relazione previsionale e programmatica 2013
68
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Operare come struttura addetta alle verifiche per la tracciabilità delle imprese del comparto moda
Nell’ambito delle attività legate alla regolazione del mercato, RPQ potrà operare come struttura ispettiva per
le verifiche della tracciabilità del comparto moda, al quale si è aggiunto ora anche il comparto metalli
preziosi. Considerando che nella Regione Marche sono presenti numerose aziende di ambedue i settori,
RPQ ha già siglato nel 2012 la convenzione con Unionfiliere che rilascia la certificazione di tracciabilità per
operare per suo conto per le verifiche presso le aziende locali.
Nel 2013, oltre ad effettuare verifiche di controllo per i rinnovi di certificazione per le aziende già certificate,
potranno essere contattate nuove aziende da certificare sia del comparto moda che del comparto metalli
preziosi, creando una sinergia con Unionfiliere nel raggiungimento del risultato.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Garantire la tracciabilità dei prodotti e del “Made In”;
offrire alle imprese un servizio più immediato;
incrementare le entrate dell’azienda per servizi propri.
QUADRO FINANZIARIO
Risorse destinate: € 70.000 (contributo all’azienda speciale R.P.Q.)
Relazione previsionale e programmatica 2013
69
5.7. OBIETTIVO STRATEGICO: Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche
e di qualità del settore agroalimentare
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sostenere le produzioni enogastronomiche tradizionali di qualità, valorizzare il territorio e le sue
eccellenze, ricercare possibili alternative colturali per una differenziazione e nuova offerta del
territorio anche a garanzia di redditività;
2. Formare gli imprenditori agricoli ed ittici al fine di migliorarne la capacità imprenditoriale nella
gestione dell’azienda ed attuare un più razionale utilizzo delle risorse per tutelare e promuovere il
territorio quale valore strettamente connesso all’attività agricola.
AREA ORGANIZZATIVA
Azienda speciale Marchet
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
I dati del primo semestre 2012 evidenziano che le azioni intraprese dall’ASPeA, in linea con il passato, si
sono dimostrate efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo di valorizzare il territorio, sostenere le produzioni
tipiche e formare gli imprenditori agricoli nelle materie d’interesse.
L’azione di promozione dei nostri prodotti agroalimentari è strettamente connessa alla promozione del
territorio di produzione e di conseguenza l’attenzione rivolta non si limita ad un singolo settore, ma ne
coinvolge pienamente altri, come il settore turistico, con la conseguenza di legare ad ogni singolo prodotto le
caratteristiche, la storia, la cultura e le potenzialità del territorio.
Con questo spirito l’organizzazione del concorso “Selezione vini da Pesce”, rivolto alla valorizzazione e
promozione delle nostre produzioni enologiche, ha quest’anno colto l’esigenza di aprire il confronto alle
produzioni di altri Paesi affinché l’interesse per il prodotto vino, sia dei produttori che della stampa e di
conseguenza dei consumatori, potesse allargarsi ad una platea internazionale, offrendo
contemporaneamente una ampia visione del nostro territorio.
L’intento di valorizzare il territorio e di quanto esso può produrre si è tradotto nello studio di alcune specie di
piante ritenute rappresentative (il carciofo di Jesi ed alcune piante spontanee) che possono avere una
valenza sia dal punto di vista agronomico, che a livello di applicazioni farmaceutiche/cosmetiche e di
conseguenza economica.
Un aspetto di rilievo che è stato considerato per valorizzare le produzioni agricole locali è il fondamentale
ruolo che queste rivestono nella cura e nell’aspetto e per il benessere della persona. Si è voluto mostrare ciò
che il mondo agricolo può offrire per il benessere da molteplici punti di vista, dall’enogastronomia, all’offerta
agrituristica, dall’olio extravergine alle fibre e tinte naturali per la realizzazioni di tessuti.
Dalla valutazione di produzioni colturali, anche alternative e potenzialmente creatrici di reddito, si è compreso
come l’agricoltura locale possa divenire il perno attorno al quale si possono ritrovare tutti i settori produttivi
per un’offerta del territorio basata sulla qualità.
Anche l’attività formativa tesa a formare gli imprenditori agricoli ed ittici al fine di migliorarne la capacità
innovativa ed imprenditoriale ed offrire alternative colturali, promovendo mestieri che possano offrire reddito
per chi li svolge e coprire le esigenze della domanda, ha ottenuto l’interesse degli imprenditori che hanno
Relazione previsionale e programmatica 2013
70
partecipato con risultato alle attività svolte. Così come i corsi di potatura hanno risposto alla necessità dei
produttori di individuare localmente persone professionalmente preparate che possano assolvere questi
“mestieri” che altrimenti tendono a perdersi. I momenti di formazione per imprenditori agricoli e per
consumatori hanno permesso ad un ampio pubblico di avvicinarsi all’olio extravergine di oliva, di conoscerne
la storia, i tipi di produzione e di comprenderne la qualità e la validità in abbinamento con i cibi e la
determinazione del prezzo.
E’ in corso la procedura di fusione per incorporazione dell’azienda speciale A.S.P.eA. in Marchet in
applicazione del Piano di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dalla Giunta camerale
con deliberazione n. 202 del 14/11/2011.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Valorizzazione del territorio e delle produzioni enogastronomiche locali di qualità
Il nostro sistema produttivo agricolo si fonda su aziende di medie, piccole e piccolissime dimensioni, e
sull’estrema differenziazione e varietà delle produzioni indissolubilmente legate al territorio che garantiscono
al nostro cibo genuinità e salubrità.
Il sostegno alla competitività del settore e la tutela della ruralità sono le direttrici per sviluppare e valorizzare
le produzioni locali di qualità ed il territorio rurale con le proprie caratteristiche ambientali e paesaggistiche.
Gli imprenditori agricoli necessitano di alcuni strumenti per qualificare le produzioni, diversificare le attività,
garantire la tutela di alcuni prodotti, offrire le conoscenze necessarie per seguire lo sviluppo dell’agricoltura e
contribuire in modo decisivo a tutelare e a diffondere il rispetto delle biodiversità.
Sostenere le produzioni vuole anche dire diffondere tra i consumatori la cultura dell’uso stagionale e
territoriale dei prodotti e dell’incommensurabile valore paesaggistico che il territorio acquisisce nel
mantenimento delle colture.
L’attività di promozione riguarderà i prodotti agricoli ed enogastronomici attraverso azioni ed attività ideate
per la promozione sia in Italia che all’estero. In virtù dell’incorporazione dell’Azienda A.S.P.eA. in Marchet,
quest’ultima si occuperà dell’organizzazione e promozione del concorso Selezione internazionale vini da
pesce, considerando la tradizione enologica della regione Marche un valore da salvaguardare attraverso
anche un confronto con i vini gli altri vini italiani e non solo.
Inoltre l’Azienda Speciale si occuperà della promozione dei prodotti enogastronomici attraverso
manifestazioni fieristiche ed esposizioni sia in Italia che all’estero. Pertanto l’Azienda Speciale si pone
l’obiettivo di allargare il proprio raggio di azione per le manifestazioni fieristiche più importanti a livello
mondiale dedicate all’agroalimentare e così anche di assicurare la partecipazione agli eventi più significativi
a livello nazionali
Si avrà particolare cura per la promozione del territorio attraverso la riscoperta di alimenti tipici, il
coinvolgimento dei produttori e degli agriturismi, la valorizzazione dei vini.
Inoltre per la promozione turistica e la valorizzazione del territorio agricolo, verrà aggiornato, da un punto di
vista grafico e di contenuti, il sito www.agriturismi.ancona.it portale realizzato nel 2009 per far conoscere ai le
offerte e le proposte degli agriturismi locali ai turisti stranieri.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere i prodotti locali sia in Italia sia all’estero;
salvaguardare e promuovere le tradizioni enogastronomiche e l’utilizzo delle produzioni tipiche
secondo la stagionalità;
valorizzare e promuovere il paesaggio agrario quale luogo di produzione;
promuovere il territorio e migliorare l’offerta del turismo rurale.
Relazione previsionale e programmatica 2013
71
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Formazione degli imprenditori agricoli ed ittici
Altro ambito principale di attività concerne la formazione degli imprenditori agricoli ed ittici al fine di
migliorarne la capacità imprenditoriale nella gestione aziendale ed attuare un più razionale utilizzo delle
risorse per tutelare e promuovere il territorio quale valore strettamente connesso all’attività agricola.
Per questo parte della programmazione è rivolta alla formazione in diversi ambiti per offrire conoscenze
necessarie al miglioramento dell’azienda.
L’attività sarà rivolta alla soddisfazione delle esigenze manifestate dagli imprenditori: verranno organizzati
corsi che illustreranno gli aggiornamenti della normativa cogente, quelli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, le
possibilità offerte dalla nuove norme nonché le nuove applicazioni informatiche utili all’impresa agricola o
ittica.
Nozioni teorico-pratiche consentiranno di riscoprire vecchi mestieri e di garantire una manodopera
qualificata: molto sentita risulta essere la formazione sulla potatura delle piante e sull’attività di norcineria,
poiché negli anni tali attività si sono pian piano perse, mentre il fabbisogno risulta crescente.
L’Azienda Speciale Marchet garantirà anche in questo ambito la continuità con i corsi di formazione
organizzati nel 2012 per gli operatori agricoli, integrando l’offerta formativa già svolta con continuità e
professionalità in tematiche di interesse per il mondo imprenditoriale, sia rivolta agli occupati sia ai giovani in
cerca di specializzazioni utili all’occupazione.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Migliorare la capacità imprenditoriali degli operatori agricoli ed ittici;
offrire alternative produttive;
offrire attività lavorative con vecchi mestieri;
attuare un più razionale utilizzo delle risorse per tutelare e promuovere il territorio quale valore
strettamente connesso all’attività agricola.
QUADRO FINANZIARIO
Risorse destinate: € 90.000 (contributo all’azienda speciale Marchet)
Relazione previsionale e programmatica 2013
72
5.8.
OBIETTIVO STRATEGICO: Fare da interfaccia strategico del mondo del
credito, aprendo un dialogo e un confronto continuativo con il sistema bancario,
condividendo strategie ed azioni concrete di sostegno alle imprese e favorendo
l’accesso al credito di queste ultime
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Favorire e migliorare l’accesso al credito da parte delle imprese della provincia incrementando
l’ammontare degli affidamenti garantiti e il numero di imprese (del settore commercio, artigianato e
industria) che ne usufruiscono.
AREA ORGANIZZATIVA
Area sviluppo economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Il mercato del credito locale, in linea con quanto succede a livello nazionale ed internazionale, continua a
presentare una particolare criticità che si è nuovamente acutizzata a partire dalla fine del 2011 e per tutta la
prima parte del 2012 per effetto della crisi del debito sovrano. Al momento la situazione sembra in corso di
stabilizzazione, ma il problema dell’accesso al credito resta, comunque, una delle questioni principali per le
nostre imprese, in tempo di crisi e di mancanza di fiducia. A tale riguardo, occorre pertanto rinnovare e
consolidare gli interventi camerali destinati ad agevolare la concessioni di credito.
E’ stato portato a compimento il processo di riforma del Regolamento per la Concessione dei contributi ai
Consorzi Fidi operanti nel territorio provinciale, in un ottica di maggiore coerenza con i principi comunitari e le
indicazione dell’anti-trust. La modifica del regolamento e la revisione anche della modulistica (che ha
previsto, da un lato, la semplificazione amministrativa e, dall’altro, maggiori doveri di informazione per i
Confidi beneficiari) consente ora un monitoraggio ancora più puntuale sull’attività dei Confidi e sullo stato del
credito a livello locale.
In prospettiva futura, alcune ulteriori razionalizzazioni dell’assetto regolamentare potrebbero essere ancora
perseguite come, per esempio, il passaggio ad un fondo unico per i Confidi di tutti i settori. Un’ulteriore
riflessione si impone sulle modalità con cui l’ente camerale potrebbe incoraggiare processi di
razionalizzazione e di accorpamento dei Confidi (anche alla luce delle considerazione contenute nel
documento congiunto Unioncamere – Assoconfidi del 2012).
Alla luce di quanto sopra, occorre inoltre confermare anche per il 2013 la partecipazione al Fondo di
Garanzia Regionale per le PMI che, d’altra parte, costituisce ormai uno strumento strutturale delle politica del
credito a livello regionale largamente gradito ed utilizzato dalle PMI (indirizzo confermato anche dal recente
documento congiunto di Confartigianato, CNA e Confcommercio dello scorso mese di luglio).
Per quanto riguarda, infine, l’attività di promozione e diffusione di un’adeguata cultura finanziaria si sta
puntando a far emergere con sempre maggiore forza questa tematica nelle attività camerali per la
formazione di potenziali e/o giovani imprenditori e per la promozione dell’imprenditoria femminile. Le attività
organizzate nel 2012 in questo ambito hanno ottenuto buoni riscontri da parte dell’utenza (e la richiesta di
ulteriori approfondimenti) e vanno pertanto riprogrammate per il prossimo anno.
Relazione previsionale e programmatica 2013
73
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Concessione dei contributi ai Consorzi Fidi dei Settori Industria, Commercio e Artigianato
La Camera di Commercio sostiene e promuove lo sviluppo, l’innovazione e la competitività del sistema
economico provinciale anconetano mediante la concessione di contributi ai Consorzi di Garanzia Collettiva
Fidi (cd. Confidi) - dei settori Artigianato, Commercio e Industria - che abbiano stipulato con Istituti di Credito
convenzioni per affidamenti a favore di propri associati, con garanzia dei Consorzi e delle Cooperative stessi.
I contributi concessi dalla Camera di Commercio sono diretti ad incrementare il “fondo rischi” indisponibili dei
Confidi alimentato, in via ordinaria, dai contributi degli associati, dal ristorno parziale degli interessi
corrisposti dagli associati agli Istituti di Credito e dalle altre entrate secondo le previsioni degli statuti dei
singoli organismi.
La concessione dei contributi è disciplinata dal Regolamento Camerale approvato con delibera Consiliare
n.17 del 29/4/2011 che prevede interventi separati per ciascuno dei tre settori citati. Lo stanziamento
disponibile per ogni settore viene ripartito tra i Confidi ammessi a contributo in relazione all’entità degli
affidamenti garantiti e al numero degli associati che hanno usufruito della garanzia del Confidi.
Risulta evidentemente auspicabile che nel prossimo triennio, anche grazie al supporto dell’ente Camerale ai
fondi rischi dei Confidi, continui a crescere il numero delle PMI che usufruiscono di affidamenti garantiti dai
Confidi e l’entità degli affidamenti medesimi. Tale risultato potrebbe, però, essere fortemente condizionato
sia da fattori “esogeni” (ulteriori restrizione della disponibilità di credito da parte del sistema bancario) e da
fattori “endogeni” (eventuale riduzione delle risorse destinate dalla Camera di Commercio ai Confidi).
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Agevolare l’accesso al credito delle PMI associate ai Confidi, mediante il loro rafforzamento
patrimoniale;
incrementare gli affidamenti garantiti dai Confidi, garantendo una maggiore offerta di credito;
incrementare il numero di PMI associate ai Confidi che possono usufruire degli affidamenti garantiti.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Organizzazione di attività formative ed informative sul tema credito rivolte alle PMI e a potenziali
imprenditori, anche in collaborazione con il Sistema Bancario Regionale
La Camera di Commercio da tempo è impegnata, in collaborazione con il sistema delle associazioni di
categoria e con il mondo bancario locale, nella promozione di una adeguata cultura finanziaria tra le PMI del
territorio e di rapporti corretti tra il mondo dell’imprese e le banche. In tutte le attività formative organizzate
nell’ambito dei servizi per la promozione dell’imprenditorialità, a favore di potenziali o giovani imprenditori, è
previsto l’inserimento di moduli formativi dedicati al tema del credito, ai diversi strumenti di finanziamento e ai
rapporti con le banche (anche alla luce della prossima entrata in vigore di Basilea 3).
Nel 2013, si ipotizza di continuare tale attività formativa (almeno 2 giornate formative) che ha ottenuto buoni
riscontri tra i partecipanti alle scorse edizioni.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Diffondere un’adeguata cultura finanziaria tra le PMI del territorio (giovani e/o aspiranti imprenditori);
favorire lo sviluppo di corretti rapporti tra banche e imprese;
incrementare il numero dei partecipanti alle attività formative ed informative sul tema del credito
garantendo un’adeguata soddisfazione.
Relazione previsionale e programmatica 2013
74
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Cofinanziamento del Fondo Regionale di Garanzia delle PMI
A seguito della crisi internazionale che ha colpito gravemente anche il nostro territorio, la Camera di
Commercio, sin dal 2009 ha partecipato alla costituzione di un Fondo di Solidarietà per le PMI (oggi Fondo di
Garanzia) istituito dalla Regione Marche (D.G.R. 1577/2008 e successive modifiche con D.G.R. n. 305/2009
e D.G.R. n. 959/2011) come fondo di garanzia di secondo grado e misura straordinaria di sostegno per
l’accesso al credito. In particolare, l’Ente camerale ha erogato nel 2009 un contributo straordinario di 450.000
euro e nel 2010 un ulteriore contributo di 400.000 euro (che si sono aggiunti agli interventi ordinariamente e
annualmente erogati dall’ente ai confidi che operano a livello provinciale).
Nel corso del 2011 (con D.G.R. n.959 del 2011) la Regione Marche ha proceduto alla trasformazione del
“Fondo di Solidarietà per le PMI” in “Fondo di Garanzia delle Marche”, misura strutturale sistematicamente
cofinanziata da enti camerali e amministrazioni provinciali la cui gestione è sempre affidata alla Società
Regionale di Garanzia delle Marche (SRGM), e all’adozione di un nuovo Regolamento che disciplina il
funzionamento del fondo. Sono stati, infatti, modificati anche i meccanismi di compartecipazione al Fondo
per effetto dei quali la ripartizione del contributo regionale avviene annualmente, al 50% secondo il criterio
della numerosità delle imprese e per il rimanente 50% in proporzione ai contributi destinati da ciascun ente
cofinanziatore.
A seguito della richiesta della Regione Marche, anche nel corso del 2012 la Camera di Ancona ha deliberato
di contribuire al fondo nella misura di € 100.000,00 (il contributo non è stato, invece, necessario nel 2011 in
quanto gli enti anconetani hanno potuto usufruire delle somme derivanti dai residui di gestione dell’ex Fondo
di solidarietà).
Anche per il 2013 si ipotizza di contribuire al fondo nella misura di € 100.000,00.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Agevolare l’accesso al credito delle PMI aderenti ai Confidi, mediante il sostegno di un sistema di
garanzia di secondo grado pubblica e gratuita.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 100.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
75
5.9. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo
della scuola, a sostegno della nuova imprenditorialità e della creazione di nuove
professionalità, anche come risposta ai problemi occupazionali rispetto alla crisi
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sostenere le giovani imprese nella fase dello start-up attraverso un portafoglio completo di servizi
(informazione, orientamento, formazione, incontri personalizzati, community e networking);
2. Diffondere la cultura d’impresa presso gli Istituti Scolastici del territorio con percorsi di alternanza
scuola-lavoro;
3. Favorire l’inserimento dei laureati in economia mediante il progetto “Talenti” gestito in collaborazione
con l’Università Politecnica delle Marche (Facoltà di Economia);
4. Promuovere e sostenere le imprese femminili.
AREA ORGANIZZATIVA
Area sviluppo economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
L’Ufficio Nuove Imprese ha continuato a svolgere per tutto il 2012 un ruolo sempre più percepito come
strategico in risposta ai problemi occupazionali del territorio offrendo servizi integrati ai giovani, ai disoccupati
ed alle donne, diffondendo la cultura d’impresa e promovendo la consapevolezza del mettersi in proprio.
Il 2012 è stato l’anno del consolidamento delle attività e dei servizi con i quali il potenziale imprenditore viene
accompagnato nello sviluppo della propria idea: sono stati svolti colloqui personalizzati dedicati ad una prima
analisi dell’idea, azioni per lo sviluppo di competenze imprenditoriali, formazione mirata per la stesura del
business plan, orientamenti di gruppo per la definizione del proprio progetto imprenditoriale, incontri a tema
per affinare le competenze specifiche. Tutte le iniziative formative hanno ottenuto ottimi risultati ed elevata è
stata la partecipazione. Le azioni descritte sono state ammesse al finanziamento del Fondo di perequazione
2010 – Accordo Mise Unioncamere, all’interno del progetto “Accompagnamento allo start-up d’impresa:
servizi integrati per il territorio”, conclusosi nel mese di aprile e continueranno nel 2013 con un più importante
progetto, all’interno del nuovo accordo Mise Unioncamere anno 2011, dedicato alle nuove imprese ed allo
sviluppo del microcredito.
In particolare, l’Ufficio ha predisposto un progetto innovativo e sperimentale di sostegno a coloro che tentano
la strada del mettersi in proprio ma che risultano essere imprenditori “virtuosi”, ossia che investono nella
formazione delle proprie competenze imprenditoriali e partecipano ai percorsi formativi dell’Ufficio Nuove
Imprese.
Sempre nell’ambito della promozione di nuove imprese, l’Ufficio avviato e portato a conclusione il Progetto
“Start it up: nuove Imprese di cittadini stranieri”, iniziativa sperimentale su dieci Camere di Commercio
Italiane, finanziata dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per favorire processi di integrazione di
potenziali imprenditori extra-comunitari e migliorare le loro competenze imprenditoriali. Importante contributo
è stato fornito dall’Ufficio Nuove Imprese nella valutazione di n. 112 piani d’impresa del progetto E-capital
Relazione previsionale e programmatica 2013
76
2012, concorso che conferisce premi in denaro ed in formazione per lo sviluppo di business idea. Il concorso
è promosso dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Camerino, l’Istao, la Regione Marche,
la Carifano e Fondazione Marche e finanzia idee innovative nei settori altamente tecnologici.
Per l’anno 2013 – anche grazie a nuovi finanziamento Unioncamere – MISE – si ipotizza di confermare e
potenziare le suddette azioni di sostegno allo start – up d’impresa integrando la gamma di servizi offerta
mediante la sperimentazione di un intervento diretto dell’ente camerale in abbattimento del tasso di interesse
sostenuto dalla nuove imprese assistite per usufruire del cd. “Prestito d’Onore”.
Sul fronte giovanile, sono state avviate nel mese di settembre, le attività di alternanza scuola lavoro
condividendo un progetto innovativo nell’ambito dell’orientamento e dello sviluppo professionale dei giovani
del territorio. Saranno realizzate giornate di formazione nei mesi di ottobre e novembre, rivolte sia agli alunni
delle classi quarte di quattro Licei della provincia che ai rispettivi genitori, per offrire una maggiore
consapevolezza sulle loro possibili scelte e prospettive occupazionali. Una sostanziale ristrutturazione delle
modalità di intervento dell’ente camerale che, se sperimentato con successo, potrà essere riconfermato nel
2013.
L’Ufficio ha continuato a svolgere l’attività amministrativa legata ai tirocini formativi attivati presso le aziende
del territorio a fine 2011 e ne ha avviati dei nuovi, in collaborazione all’Azienda Speciale Marchet (Corso
ISMM e Affiancamento all’internazionalizzazione).
Sarà promosso entro fine anno il progetto “Talenti per la crescita”, in collaborazione con l’Università
Politecnica delle Marche, per l’attivazione di borse di studio ai migliori laureati in economia che saranno
inseriti nelle aziende del territorio, che abbiano un progetto di sviluppo aziendale.
Il Comitato per l’imprenditoria femminile, a due anni dal suo insediamento, ha posto l’attenzione sul credito e
sulla conciliazione dei tempi della vita privata con quelli professionali, concludendo il bando di concorso
“Tempi di vita, tempi di lavoro” con al premiazione delle vincitrici durante una tavola rotonda sul tema:
“Tempo e denaro: le esigenze delle donne che fanno impresa”.
Nell’intento di promuovere l’innovazione e la tutela della proprietà intellettuale quali chiavi di svolta per
stimolare uno sviluppo competitivo e di qualità, il Comitato ha promosso un nuovo bando di concorso
“Impronta d’impresa innovativa 2012”, tutt’ora in essere, per il quale l’ufficio sta ricevendo le domande, e
dedicato alle imprese femminili del territorio.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Sostegno allo start up d’impresa
Mission dell’Ufficio Nuove Imprese è quella di incidere in maniera significativa sullo sviluppo locale attraverso
il sostegno alle nuove iniziative imprenditoriali, stimolando una maggiore consapevolezza del fare impresa. Il
nuovo modello di approccio consolidato nel territorio accompagna il futuro imprenditore nella fase di avvio,
offrendo una gamma di servizi completo, dai colloqui di prima accoglienza ai seminari di orientamento, dalla
formazione per la stesura del piano d’impresa alla community delle neo-imprese da poco costituite.
Si conferma, pertanto, l’attivazione di quattro seminari di orientamento dedicati ai potenziali imprenditori e
due corsi di formazione sulla stesura del piano d’impresa. Si ipotizza di realizzare dei seminari monografici
approfondendo delle tematiche specifiche quali il credito ed i rapporti impresa- banca, il marketing come
strumento di promozione della propria azienda, gli aspetti legali, la contrattualistica e eventuali altre
tematiche ritenute interessanti per le imprese nella fase di avvio.
Le attività ed i servizi sopra indicati sono stati inseriti nel progetto “I servizi intergrati per lo start up d’impresa
e sviluppo del microcredito”, per il quale è stato chiesto il finanziamento ad Unioncamere nell’ambito
dell’Accordo Mise Unioncamere 2011, in attesa di approvazione.
Il progetto riprende ed innova i servizi attuali introducendo nuove azioni e nuove misure per le neo-imprese:
in particolare, si tratta di stimolare e sostenere processi di job creation attraverso lo sviluppo del microcredito
e si prevede di realizzare un programma di abbattimento dei tassi di interessi. In particolare si ipotizza di
erogare un contributo in conto interessi ai nuovi imprenditori “virtuosi” che abbiano avviato la propria attività
Relazione previsionale e programmatica 2013
77
grazie alla misura di finanziamento “Prestito d’onore Regionale” e che abbiano frequentato la formazione
delle proprie competenze imprenditoriali proposta dell’Ufficio Nuove Imprese. Ulteriore elemento di
innovazione inserito nel progetto sarà l’apertura di un nuovo servizio (rilevo/vendo) dedicato ad
approfondimenti sulla rilevazione di attività esistenti per agevolare la trasmissione d’impresa tra le giovani
generazioni e salvaguardare mestieri che altrimenti verrebbero persi.
L’ufficio è altresì coinvolto all’interno del progetto “E-capital”, concorso che conferisce premi in denaro ed in
formazione per lo sviluppo di business idea. Il concorso è promosso dall’Università Politecnica delle Marche,
l’Università di Camerino, l’Istao, Regione Marche, Carifano e Fondazione Marche e finanzia idee innovative
nei settori altamente tecnologici. Importante contributo viene dato nella valutazione dei piani d’impresa
all’interno del Comitato tecnico Scientifico e in tutte le varie fasi del concorso.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere lo start up di nuove imprese;
stimolare una maggiore consapevolezza del fare impresa;
coinvolgere diverse categorie di soggetti (giovani, studenti inoccupati, disoccupati, donne, immigrati),
accompagnati e guidati nella creazione di attività autonome e di impresa;
diffondere una cultura di impresa orientata allo sviluppo sostenibile, all’innovazione continua e
all’affermazione di nuove soggettività produttive;
qualificare ed aggiornare competenze manageriali ed imprenditoriali, promuovere esperienze di
rete, volte ad integrare le risorse pubbliche e private esistenti sul territorio, favorendo l’integrazione e
lo sviluppo di attività congiunte;
promuovere e sviluppare il microcredito quale strumento chiave per l’avvio di nuove imprese.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Giovani e Mondo del lavoro
Da più di dieci hanno l’Ente promuove il raccordo scuola impresa attraverso i percorsi in alternanza scuola
lavoro presso gli istituti superiori della provincia, al fine di agevolare la transizione dei giovani al mondo del
lavoro, migliorandone la loro occupabilità.
L’Ufficio proporrà anche per l’anno 2013 percorsi in alternanza ai sensi della legge 53/2000 nell’ambito
dell’orientamento e delle scelte professionali per formare i giovani e far conoscere le modalità per muoversi
in modo efficace nella ricerca di un impiego, partendo dalla definizione di un proprio obiettivo professionale
ed offrendo anche una panoramica sull’autoimpiego e sull’autoimprenditorialità quale prospettiva lavorativa.
Si ipotizzano quattro moduli formativi brevi, per studenti del quarto anno degli istituti tecnici (due giornate),
seguiti da stage presso aziende, enti e strutture del territorio della durata minima di quattro settimane ed
ulteriori quattro percorsi formativi presso le scuole liceali del territorio, con la partecipazione ed il
coinvolgimento anche dei genitori.
L’Ufficio continuerà la collaborazione con l’Azienda Speciale Marchet per ciò che concerne l’attivazione dei
tirocini formativi del corso ISMM e dell’Affiancamento all’Internazionalizzazione.
Continuerà per il secondo anno consecutivo la collaborazione con l’Università nell’ambito del progetto
“Talenti per la crescita” volto a favorire l’inserimento dei migliori laureati dell’ateneo mediante l’attivazione di
borse di studio nelle aziende del territorio che presenteranno un progetto aziendale di sviluppo.
L’ufficio parteciperà, come di consueto, all’iniziativa “Campus World” per l’attivazione di tirocini formativi
all’estero di giovani laureandi dell’Università Politecnica delle Marche.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Diffondere la cultura d’impresa tra i giovani del territorio;
orientare i giovani al mondo del lavoro ed all’imprenditoria;
Relazione previsionale e programmatica 2013
78
coinvolgere i genitori per renderli consapevoli delle scelte e delle possibilità lavorative dei figli;
promuovere i tirocini di orientamento e di inserimento lavorativo presso aziende dedite
all’internazionalizzazione;
offrire ai giovani la possibilità di entrare in contatto diretto con le aziende del territorio;
favorire esperienze di tirocinio formativo all’estero;
sostenere ed aiutare i giovani talenti ad essere inseriti nelle realtà produttive del territorio provinciale.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Promozione dell’imprenditoria femminile
Il Comitato per l’imprenditoria femminile promuoverà le attività di diffusione della cultura d’impresa al
femminile, incentivando e sostenendo in particolare la nuova imprenditoria femminile.
Si ipotizza inoltre di avviare un nuovo servizio a supporto delle imprese femminili in questo difficile momento
economico, offrendo un check up aziendale gratuito, su ambiti economici e finanziari, in collaborazione con il
Comitato pari opportunità istituito presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti.
Sarà replicato inoltre il bando di concorso su una tematica ritenuta prioritaria per le imprese gestite da donne
(innovazione o nuova imprenditoria), con l’assegnazione di premi in denaro.
L’organismo parteciperà come di consueto alle attività del Tavolo imprenditoria femminile presso il Forum
delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio ed al Congresso delle Imprese Femminili e
collaborerà alle iniziative proposte dalla Commissione Pari Opportunità Regionale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere la cultura d’impresa al femminile e stimolare la nascita di nuove imprese;
sostenere lo sviluppo imprenditoriale femminile attraverso l’erogazione di premi in denaro;
valorizzare e qualificare le imprese gestite da donne;
formare le competenze imprenditoriali e manageriali femminili;
promuovere l’innovazione e la tutela della proprietà intellettuale quali chiavi di svolta per uno
sviluppo competitivo e di qualità;
supportare le imprese femminili nella gestione aziendale per migliorare le performance
imprenditoriali.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 32.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 242.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
79
5.10. OBIETTIVO STRATEGICO:Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese
e del territorio attraverso il sostegno ai progetti delle associazioni di categoria
maggiormente rappresentative
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sostenere finanziariamente i progetti presentati dalle Associazioni di categoria a beneficio delle
imprese del territorio;
2. Monitorare gli esiti dei progetti realizzati con particolare riferimento al numero di PMI coinvolte nelle
diverse tipologie di iniziativa.
AREA ORGANIZZATIVA
Area sviluppo economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Nel corso del 2011 l’Ente camerale è stato impegnato in un lungo processo di razionalizzazione delle
modalità di erogazione dei contributi alle associazioni di categoria, allo scopo di garantire una maggiore
coerenza dei progetti finanziabili con le finalità istituzionali e le priorità strategiche dell’ente, una
programmazione degli interventi più trasparente e un controllo più efficace sui risultati prodotti, in linea con
quanto previsto dal Ciclo di gestione della performance introdotto dal D.L. 150/2009.
Tali obiettivi sono stati raggiunti, da un lato con l’approvazione a fine 2011 del nuovo regolamento per la
concessione dei contributi (con delibera del Consiglio n. 38 del 05/12/2011) applicato a partire dai nuovi
progetti presentati nel 2012, dall’altro con la diffusione, già dallo scorso anno anche se diventati obbligatori
dal 2012, di nuovi format per la presentazione e la rendicontazione dei progetti, che richiedono
l’individuazione di obiettivi e di indicatori di risultato, coerenti con le metodologie di valutazione della
performance adottata dalla Camera di Commercio.
Ciò ha permesso, in sede di valutazione della documentazione consuntiva dei progetti approvati nel 2011 (i
cui rendiconti potevano essere presentati fino a fine febbraio 2012) di elaborare, entro aprile 2012, la prima
“Relazione sui contributi erogati alle Associazioni di Categoria e sull’impatto dei progetti cofinanziati dall’Ente
camerale – anno 2011”, che, oltre a dar conto dell’ammontare complessivo dei contributi erogati distinti per
settore economico di destinazione e per tipologia/natura dell’attività finanziata, illustra i progetti cofinanziati e
il loro impatto sul sistema economico locale, anche attraverso il nuovo sistema di indicatori di risultato.
L’obiettivo di disporre almeno di dati relativi al numero delle PMI coinvolte nelle attività progettuali realizzate
dalla associazioni con il contributo dell’ente camerale è stato ampiamente raggiunto ed anzi l’analisi è stata
integrata da ulteriori indicatori quali il numero di allievi coinvolti in attività di orientamento/sensibilizzazione, il
numero di visitatori/grande pubblico e il numero di strumenti divulgativi realizzati in modo da tener conto della
natura piuttosto eterogenea dei progetti finanziati e dei relativi risultati.
Tali modalità gestionali saranno, pertanto, messe definitivamente a regime nell’anno 2013. La verifica
puntuale dei risultati dei progetti delle associazioni dovrebbe nel lungo periodo consentire all’ente camerale
Relazione previsionale e programmatica 2013
80
di indirizzare progressivamente le proprie risorse (e, conseguentemente, la progettualità delle associazioni)
verso gli ambiti di attività più in grado di determinare ricadute concrete sul territorio.
Ciò implica necessariamente una complessa attività di concertazione che miri alla condivisione con il sistema
associativo delle priorità programmatiche.
Altra direzione di lavoro auspicabile – che sarà incoraggiata con appositi fondi di bilancio – è la
collaborazione tra le associazioni stesse, che possa giungere sino alla presentazione ed al sostengo di
progetti congiunti e/o di filiera.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Concessione di contributi alle Associazioni di categoria per progetti di sviluppo locale ai sensi del
Regolamento camerale (Istruttoria, selezione e controllo dei progetti)
L’ente camerale inserisce annualmente nella propria Relazione Previsionale e Programmatica e nel
Preventivo Economico un programma di interventi per lo sviluppo economico provinciale che si articola
nell’attuazione diretta di iniziative promozionali ovvero nel sostegno finanziario di iniziative promozionali
“indirette” svolte a cura di altri soggetti, coerenti con i contenuti della propria programmazione e finalizzate
allo sviluppo economico del territorio provinciale.
La concessione dei contributi avviene mediante l’adozione di provvedimenti da parte della Giunta Camerale
sulla base dell’istruttoria condotta dal competente ufficio che verifica la rispondenza del progetto / iniziativa ai
criteri di ammissibilità stabiliti dal Regolamento Camerale per la concessione dei contributi e alle priorità
strategiche definite dall’Ente.
I budget relativi verranno definiti tenendo conto della necessità di razionalizzare anche gli interventi
promozionali e di favorire progetti integrati su tematiche strategiche che producano effetti positivi sulle
imprese appartenenti ai settori economici prevalenti della provincia.
L’ente camerale è responsabile di tutto l’iter amministrativo che comprende, oltre all’istruttoria della richiesta,
il controllo della rendicontazione dei progetti e la liquidazione dei contributi sulla base delle spese
rendicontate.
A partire dal 1° gennaio 2013 sarà necessario adegu are le informazioni che vengono attualmente pubblicate
sul sito internet dell’Ente relative ai contributi erogati, con le nuove disposizioni contenute nel cd. decreto
“spending review” (ar. 18 D.L. 83 del 22/06/2012) che in tema di “amministrazione aperta” impone la
pubblicazione di una serie dettagliata di informazioni relative alla concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi ed ausili finanziari alle imprese e l'attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone,
professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere gli interessi delle economie locali, indirettamente mediante i progetti e le iniziative
promosse dalle Associazioni di categoria che – quali soggetti associativi intermedi espressione di
sussidiarietà – agiscono nell’interesse generale delle PMI del territorio provinciale.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Monitoraggio dell’impatto dei progetti presentati dalle Associazioni di categoria sul territorio
provinciale
Come premesso, nel 2012 è stato avviato un monitoraggio, a carattere sperimentale, sull’impatto sul territorio
provinciale dei progetti delle Associazioni di categoria realizzati con il cofinanziamento dell’ente camerale.
Tale sistema si basa su obiettivi ed indicatori di risultato, coerenti con le metodologie di valutazione della
Relazione previsionale e programmatica 2013
81
performance adottate dall’Ente, che le associazioni richiedenti devono segnalare sia in sede di richiesta del
contributo che in sede di rendicontazione, attraverso la compilazione di un’apposita modulistica.
Ciò ha consentito di produrre nel 2012 una prima relazione sui contributi erogati alle Associazioni di
Categoria e sull’impatto dei progetti cofinanziati nel 2011.
Tale monitoraggio dovrà divenire una costante che consenta all’ente di avere il pieno controllo sui risultati e
sull’impatto dei risultati prodotti indirettamente dai propri contributi; pertanto si pensa di proseguire
nell’impostare ed affinare un metodo di lavoro che consenta ogni anno di disporre di un report finale sui
risultati raggiunti e, in prospettiva, di una serie storica di risultati, di cui dare conto in sede di relazione sulla
performance.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Monitorare in maniera più puntuale gli impatti prodotti dai progetti realizzati dalle associazioni di
categoria con il contributo dell’ente camerale, misurando, in particolare, il numero delle imprese
coinvolte nelle suddette attività progettuali ed i benefici dalle stesse conseguiti.
Di seguito si forniscono informazioni di dettaglio sui progetti presentati dalle Associazioni di Categoria
suddivisi per settori.
5.10.1. Iniziative a favore dell’industria:
Confindustria Ancona
Titolo progetto
Descrizione
Orizzonte
Organizzazione di eventi (incontri, visite aziendali, viaggi-studio)
finalizzati a sensibilizzare le aziende sui temi della cultura
Formazione e
d’impresa, dei valori imprenditoriali e della gestione manageriale assistenza tecnica
d’impresa, attraverso le due azioni Cultura d’impresa e Club della alle PMI
Qualità.
S.A.N. (Strumenti,
Audit e Network)
Evoluzione del progetto sperimentato nel precedente anno. Con
azioni di benchmarking sui mercati esteri ed almeno un evento
con esperti internazionali in tema di innovazione e R&D,
l’iniziativa SAN si evolverà focalizzandosi sulla fase di
networking, cercando di mettere in rete le PMI locali, tra loro e
con altre realtà nazionali ed internazionali, per lo sviluppo di
relazioni industriali.
Innovazione
Cicogna
Progetto finalizzato ad avvicinare scuola e industria, per orientare
al meglio le scelte scolastiche e professionali dei giovani,
attraverso un dialogo costante tra insegnanti, studenti, genitori e
istituzioni.
Orientamento ed
iniziative con il
mondo del lavoro
e dell’istruzione
Discover Ancona
Progetto di promozione territoriale e del sistema produttivo
industriale locale volto ad assicurare visibilità internazionale
ampia, diffusa e duratura al sistema economico-sociale della
provincia attraverso l’accoglienza, per un viaggio-lavoro, di una
delegazione selezionata di giornalisti internazionali delle
principali testate europee e non.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Relazione previsionale e programmatica 2013
Oggetto
82
5.10.2. Iniziative a favore dell’artigianato
CNA
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Repertorio Imprese
Eccellenti 2013
Il progetto, giunto alla sua sesta edizione, consiste nella
elaborazione di dati di bilancio di oltre 70 imprese della provincia
di Ancona e nella compilazione di un repertorio delle migliori
performance aziendali per consentire alle imprese di potersi
confrontare con i “migliori” del proprio settore e individuare
eventuali percorsi di miglioramento. Altro obiettivo è dare visibilità
alle imprese che innovano, investono, fanno ricerca o adottano
buone prassi nell’organizzazione interna e delle risorse umane.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Crescita
manageriale per
neo-imprenditori
Nell’ambito di un progetto più articolato, che nasce con l’intento
di affiancare i nuovi imprenditori e di incoraggiare la nascita di
nuove imprese, è stato individuato un percorso formativo
indirizzato ai neo imprenditori, allo scopo di trasferire in modo
efficace i concetti base dell’attività di management. L’attività di
formazione verrà svolta in aula, attraverso lezioni con consulenti
ed esperti, esercitazioni di gruppo e focus group.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Impresa Digitale 3
Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e l’uso
delle nuove tecnologie (Internet Economy) nelle aziende
Artigiane e nelle PMI della Provincia di Ancona tramite
l’introduzione nelle stesse di procedure informatiche condivise
(es. per la gestione semplice e completa della contabilità
aziendale e per la gestione, tramite Web, della liquidità aziendale
e del rapporto con le Banche) che valorizzano l’uso della PEC
(Posta Elettronica Certificata) e della Firma Digitale, favoriscano
l’utilizzo diffuso della Archiviazione Sostitutiva e dei servizi digitali
in genere, fornendo alle imprese tutti gli strumenti necessari ad
innovare il processo aziendale per creare nuove opportunità di
business in tempo di crisi.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Innovazione
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Orientarti:
Orientamento
scolastico e al fare
impresa
Attività di informazione, formazione ed orientamento per la
scuola sulla realtà delle PMI e dell’artigianato e di sostegno alle
neo imprese dalla nascita al consolidamento d’impresa.
Orientamento ed
iniziative con il
mondo del lavoro
e dell’istruzione
Formazione per il
management
superiore
Progetto finalizzato allo sviluppo delle competenze imprenditoriali
per conseguire una maggiore competitività nel mercato globale e
un solido monitoraggio dei parametri gestionali.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Rafforzamento
commerciale PMI
Il progetto prevede l’effettuazione di uno studio, in collaborazione
con l’Università Politecnica delle Marche, per lo sviluppo di
modelli di piani di marketing differenziati per le specifiche
tipologie di impresa, sperimentando diversi modelli formativi e
consulenziali che ne facilitino un’autonomia reale nella
realizzazione di piani di marketing. Il progetto intende rispondere
alle esigenze delle imprese artigiane che, a causa della
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Innovazione
Confartigianato
Relazione previsionale e programmatica 2013
83
contrazione dei consumi e della crisi complessiva di molte grandi
aziende, devono fare uno sforzo, per molte assolutamente
nuovo, nella direzione di una più forte capacità di
commercializzazione autonoma dei loro prodotti /servizi.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Sistemi per
l’impresa ecosostenibile
Studi, analisi, formazione e informazione su corrette modalità di
gestione aziendale, finalizzati alla prevenzione ed al
miglioramento delle condizioni degli ambienti di lavoro e del
rapporto impresa/ambiente.
Expo Marche
Iniziative di valorizzazione e commercializzazione dell’artigianato
artistico presso diversi comuni del territorio provinciale.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Settore Trasporti
Il progetto prevede processi di aggregazione di imprese per lo
sviluppo dei trasporti e nuove normative sull’accesso alla
professione e al mercato, nonché iniziative di formazione sulle
normative inerenti la sicurezza stradale e sulla carta del
conducente.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Choco Marche 12ª
edizione
Iniziativa finalizzata alla valorizzazione delle produzioni
enogastronomiche e artigianali di qualità
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
5.10.3. Iniziative a favore del commercio
Confcommercio
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
TEMPOonWEB
Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma
operativa di alta innovazione tecnologica ed organizzativa e di
assistenza tecnica alle imprese commerciali e di servizi,
denominata “TEMPOonWEB”, basata sulla tecnologia web e
sviluppata per agevolare la comunicazione e la gestione dei
servizi, in particolare quelli relativi all’area sindacale e
consulenza lavoro. La piattaforma operativa centralizzata impostata su una architettura distribuita che garantisce la
ridondanza dei dati e la salvaguardia della operatività dei
sistemi connessi – permette lo smistamento dei dati e la
continua interazione con l’associazione di rappresentanza.
Innovazione
Rinnova il business,
rinnovando
l’immagine
Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un intervento
formativo, con moduli specifici, per affrontare fattori
determinanti per il settore del commercio che hanno natura
variabile, come strategie, approccio con il cliente e sua
Formazione e
accoglienza, individuazione delle caratteristiche della clientela, assistenza tecnica
scelta dello spazio espositivo e sua gestione, scelta degli arredi alle PMI
e del posizionamento della merce all’interno del negozio e nella
vetrina, la scelta di avere un sito e come comunicare,
promuovere e vendere la merce attraverso le nuove tecnologie.
Relazione previsionale e programmatica 2013
84
Il progetto, destinato alle PMI, cerca di favorire l’opportunità di
incontro tra le competenze manageriali e le imprese per la
realizzazione di progetti ritenuti strategici. Gli studi a livello
confederale evidenziano che, nell’inserimento di figure
manageriali di grande professionalità per il raggiungimento di
MANAGERinIMPRESA obiettivi strategici, i risultati ottenuti sono stati, per le PMI,
decisamente superiori agli standard. Nell’ambito del progetto si
cercherà, quindi, di favorire questo “incontro” attraverso focus
group e seminari, lanciando operativamente alcuni di questi
progetti sul territorio, fissando una tempistica e un obiettivo
misurabile.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Orientamento ed
iniziative con il
mondo del lavoro
e dell’istruzione
Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare le attività di
ristorazione nel recupero e valorizzazione delle specificità
enogastronomiche, con particolare attenzione ai valori del
territorio, e costruire un adeguato strumento di facile
consultazione. Il potenziale cliente potrà trovare indicato, nei
Le “Guide del Gusto e
prodotti editoriali che si realizzeranno, la cartina della provincia
dei Sapori e Weekend
di Ancona, la presentazione del territorio, un excursus sui
Enogastronomici”
prodotti tipici e la descrizione delle località da visitare con, per
ognuna di esse, le indicazioni dei monumenti e delle attrattive
principali ed il menù tipo da degustare presso il ristorante, i bar,
le enoteche con le degustazioni proposte e relativi
intrattenimenti musicali e culturali.
Valorizzazione del
territorio ed
attività
promozionali in
genere
Il progetto prevede la creazione, diffusione e lo sviluppo di
Distretti Virtuali, ossia la creazione di reti virtuali stabili o
temporanee finalizzate alla realizzazione di progetti di
investimento, iniziative imprenditoriali per offrire alle aziende
del terziario nuove possibilità di sviluppo anche su mercati
internazionali.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Innovazione
Valorizzazione
commerciale dei
centri storici della
provincia di Ancona
Il progetto intende proseguire il percorso intrapreso creando
delle opportunità di rilancio, sviluppo e messa in rete dei centri
storici maggiormente significativi del nostro territorio.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Valorizzazione del
territorio ed
attività
promozionali in
genere
Professione
Tabaccaio
Il progetto, che coinvolge una categoria molto numerosa nel
territorio provinciale, intende sostenere la formazione, di fatto
in alcuni casi obbligatoria, della professione di tabaccaio, con
Formazione e
particolare riferimento agli aspetti tecnici, gestionali e normativi. assistenza tecnica
I percorsi formativi saranno tenuti da operatori con pluriennale alle PMI
esperienza nel campo delle tabaccherie, dei giochi e dei servizi
e da funzionari pubblici dello Stato, competenti in materia.
Agribirrio
Agribirrio, la 2° rassegna marchigiana della birra agricola, è
una manifestazione che promuove il territorio e le imprese in
esso operanti attraverso un percorso di valorizzazione della
“Birra agricola”. Già nell’edizione 2012, l’evento ha coinvolto
tutte le imprese del commercio, del turismo e del terziario del
territorio coinvolto dall’evento, favorendo le integrazioni tra
settori e i momenti di interscambio.
Distretti Virtuali
Relazione previsionale e programmatica 2013
Valorizzazione del
territorio ed
attività
promozionali in
genere
85
Confesercenti
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Centro
Commerciale
Naturale 2.0
Il progetto vuole rafforzare e risaltare le interrelazioni tra le
attività di vicinato, molto concentrate nella città di Ancona,
attraverso politiche di messa in rete degli esercizi stessi, in modo
da formare un concept di Centro Commerciale Naturale. Sono
previsti interventi di marketing e strategie di comunicazione che
coinvolgono la multimedialità, ovvero facendo leva sui canali
tradizionali e puntando principalmente sulla comunicazione 2.0.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
5.10.4. Iniziative a favore del turismo
Confcommercio
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Progetto Marche
Card
Azione di marketing territoriale per la valorizzazione del territorio
attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche e strumenti
tecnologici avanzati. L’intento è di migliorare la preparazione
delle imprese turistiche e collegare maggiormente le realtà del
territorio attraverso lo sviluppo del progetto “Marche Card”,
strumento di promozione unica dell’offerta turistica per mettere
in rete il territorio, favorirne la mobilità al suo interno e le realtà
produttive in esso operanti
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Ancona Congressi –
per un nuovo
posizionamento
territoriale
Il progetto, già avviato nel 2012 in collaborazione con la Facoltà
di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, passerà
quest’anno alla fase strutturale e organizzativa. Nello specifico
si intende avviare un sistema di rete tra tutti gli attori pubblici e
privati del territorio per migliorare la capacità attrattiva in termini
congressuali della città capoluogo di regione.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Il tema della destagionalizzazione dell’offerta turistica del
Destagionalizzazione territorio viene ormai percepito come prioritario. In tale ambito si
offerta turistica
vuole realizzare un progetto che nelle precedenti esperienze ha
balneare
portato sul territorio senigalliese migliaia di presenze in periodi
di bassa stagione.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Incoming Marche
Organizzazione di iniziative di promo-commercializzazione
turistica a livello internazionale in collaborazione con l’ENIT
nazionale, che saranno collegate dai nuovi voli diretti lanciati da
Aerdorica. A potenziamento del progetto di marketing turistico
verrà predisposto un apposito sito web in lingua per promuovere
il nostro territorio.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Turismo Sportivo
Il turismo sportivo è un filone in grado di abbinare sviluppo del
territorio e tutela dell’ambiente. Con questo progetto si intende
evidenziare come il turismo sportivo possa essere inteso come
turismo indotto da eventi sportivi spettacolari di rilievo, ma
anche come sviluppo della domanda riferita ad un modo nuovo
e più attivo di vivere il soggiorno stanziale, analizzando come la
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Relazione previsionale e programmatica 2013
86
presenza di servizi nelle imprese turistiche possa essere volano
di presenze e richieste turistiche.
Turismo 2.0
Il progetto intende promuovere il territorio della provincia
attraverso i più attuali strumenti di comunicazione messi a
disposizione dall’era Web 2.0, ossia un Social Media Team
composto da travel blogger, da travel fotografi e video maker.
L’obiettivo è far scoprire le bellezze del nostro territorio e le
nostre eccellenze enogastronomiche attraverso il racconto dei
travel blogger e il materiale, foto e video, prodotto dagli artisti.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Confartigianato
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Marketing
territoriale: La Via
Maestra
Sviluppo del progetto della Via Maestra per la valorizzazione
dell’artigianato artistico, turistico e dell’agroalimentare,
unitamente alla valorizzazione del territorio, al fine di
incrementare l’offerta turistica.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Fashion: la notte
della moda
Evento-sfilata al Passetto di Ancona dedicato all’industria e
all’artigianato regionale che, con i suoi prodotti salirà in
passerella nella serata della moda marchigiana. La proposta
sarà arricchita dalla Notte della moda: una intensa
giornata/serata in cui, con i coinvolgimento dei negozianti del
centro città, saranno organizzate iniziative collaterali.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Osservatorio
accessibilità –
Viaggi e sapori
Iniziativa finalizzata a promuovere la cultura dell’accoglienza
turistica e accrescere l’attrattività del territorio, attraverso due
azioni: - Osservatorio sull’accessibilità: volto all’analisi della
qualità dei servizi, della capacità attrattiva e delle potenzialità
turistiche del territorio, con una attenzione particolare al tema
dell’accessibilità (con apposito convegno inter.le) dei territori e
dei centri urbani; - Viaggi e Sapori nelle Marche: brochure e sito
internet volti a promuovere le bellezze naturali, culturali ed
enogastronomiche della provincia e a presentarne le strutture
ricettive.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Marche in moda 4ª Edizione
Evento moda e fashion inserito negli eventi estivi senigalliesi di
maggior rilievo. L’obiettivo consiste nell’offrire una vetrina
promozionale prestigiosa al territorio locale, attraverso cui far
conoscere ai residenti e ai turisti le interessanti e meno note
Confesercenti
Confindustria
CNA
Relazione previsionale e programmatica 2013
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
87
attività di produzione operanti nel settore del t.a.c, riaffermando il
modello “made in Marche” come prestigioso esempio aziendale
della laboriosità e della creatività nostrana riproposta in chiave
moderna ed evoluta.
genere
5.10.5. Iniziative a favore dell’agricoltura
Coldiretti
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Educazione alla
campagna amica
Progetto finalizzato a promuovere iniziative in grado di far
avvicinare il consumatore al produttore agricolo e ad accrescere
una cultura “rurale” fin dalle giovani scolaresche. L’obiettivo è
informare il consumatore sul cibo che acquista, su dove e chi è
stato prodotto, sul valore nutrizionale e su tutto ciò che sta a
monte e a valle del prodotto alimentare e che anche il produttore
sia sempre più responsabilizzato sul valore di ciò che produce.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Agroalimentare e
territorio, strategie
di sviluppo
Attività di animazione diffusa fra imprese e cittadini al fine di
sensibilizzare le aziende agricole sui nuovi metodi e strategie di
vendita dei prodotti agricoli, perseguendo la caratterizzazione
delle produzioni in relazione alle peculiarità turistiche e culturali
del territorio in cui l’azienda agricola opera, considerando anche
gli aspetti di tutela e di salvaguardia fisica del l’ambiente, e di
sensibilizzare il cittadino sul legame prodotto e territorio. Il
progetto mira anche, tramite iniziative divulgative e promozionali,
a diffondere negli imprenditori le informazioni per essere
competitivi in un mercato globalizzato.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Le nuove frontiere
del fare agricoltura
Obiettivo del progetto è fornire alle imprese agricole informazioni
operative sulle nuove prospettive che si stanno aprendo in tema
di comunicazione virtuale, di sviluppo commerciale, di
riqualificazione in chiave eco-compatibile delle realtà aziendali, di
apertura dell’azienda all’esterno (ospitalità rurale, fattoria
didattica, percorsi agroambientali, etc.), di uno sviluppo sociale
nelle zone marginali diverso da quello concepito per le aree
urbane, con indubbi vantaggi per l’economia e l’occupazione
locale.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
CIA Confederazione Italiana Agricoltori
Titolo progetto
Descrizione
Oggetto
Percorso
provinciale
promozionale del
territorio e prodotti
tipici
Serie di iniziative volte a promuovere il territorio ed i suoi prodotti
tipici: a) “Fattorie in Festa”: mostra mercato di prodotti tipici a
Scosciano di M. Spontini che si farà la prima domenica di
Giugno; b) “Mela del Papa”: iniziativa rivolta alla promozione dei
prodotti tipici delle aree interne e salvaguardia di varietà di frutta
tipiche ma in via di estinzione in collaborazione con Comune di
Genga e Comunità Montana Esino-Frasassi; c) “Prodotti
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Relazione previsionale e programmatica 2013
88
d’autunno” mostra mercato dei prodotti tipici locali a fine mese di
novembre d) Vetrina delle produzioni tipiche anconetane e
vendita diretta” da realizzare in Ancona nel mese di aprile
all’interno del mercato delle erbe.
Promozione
dell’imprenditoria
femminile e delle
produzioni tipiche
agricole e
artigianali
Iniziative formative
sulla nuova politica
agricola
comunitaria
Mostra mercato delle produzioni agricole tipiche locali e
dell’artigianato agroalimentare e artistico della provincia i cui
titolari delle imprese siano donne. Da realizzare a Senigallia nel
mese di maggio.
Valorizzazione del
territorio ed attività
promozionali in
genere
Il progetto consiste in n° 4 convegni di divulgazio ne delle nuove
regole e norme per gli aiuti diretti alle aziende e le possibilità di
finanziamento che le stesse hanno per lo sviluppo,
l’ammodernamento ma soprattutto per l’insediamento di giovani
nell’attività agricola. E’ prevista l’elaborazione e la divulgazione di
un opuscolo su tali novità e opportunità.
Formazione e
assistenza tecnica
alle PMI
QUADRO FINANZIARIO
Risorse destinate: € 880.000 (compresi i contributi ai Confidi per € 320.000)
Si presenta di seguito l’articolazione di contributi per settore di destinazione.
Settori
Progetti
Confidi
Totale
Industria
60.000
123.000
183.000
Agricoltura
115.000
Commercio
94.000
77.000
171.000
Artigianato
116.000
100.000
216.000
Turismo
127.000
Cooperazione
10.000
Altri
38.000
Totale
560.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
115.000
127.000
20.000
30.000
38.000
320.000
880.000
89
Area strategica 2. Semplificazione amministrativa e regolazione del
mercato
5.11. OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare i processi di semplificazione
amministrativa nei servizi alle imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese
come punto di riferimento e porta d’accesso delle imprese e degli utenti ai
procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla tecnologia informatica e ai
processi improntati alla qualità
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Migliorare i livelli di servizio del Registro delle Imprese connessi con la Comunicazione Unica, in
termini di qualità delle informazioni, semplicità di accesso, tempi di evasione, tasso di cancellazioni
d’ufficio, ecc.;
2. Migliorare i servizi dell’Albo Gestori Ambientali in termini di tempi di rilascio delle autorizzazioni,
accesso telematico, aumento del numero delle imprese iscritte;
3. Migliorare la qualità dei dati inseriti nelle banche dati anagrafiche;
4. Sviluppare i processi di organizzazione dell’area con particolare riguardo alle relazioni con il pubblico
per la sede di Ancona, per garantire all’utenza una più efficace informazione e l’accesso facilitato ai
servizi attraverso un adeguato sistema multicanale.
AREA ORGANIZZATIVA
Area anagrafe economica
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
La semplificazione dell’azione amministrativa necessita della semplificazione delle strutture organizzative
che all’azione amministrativa sono preposte e, in un periodo di contrazione di risorse, anche umane, richiede
una riallocazione delle funzioni tra il personale assegnato.
Nel 2012 si è verificato il consolidamento della riorganizzazione del Registro delle Imprese, cuore pulsante
dell’area, ed il mantenimento dell’ufficio informativo dedicato, che ha gestito innumerevoli richieste di
informazione e di assistenza, oltre che tutte le richieste di urgenze. Il canale di accesso principale rimane il
telefono, seguito dalla mail.
Si è proseguito nella sperimentazione dell’accorpamento degli uffici Albi e Ruoli (a cui rimangono poche
competenze), Corsi ed esami, protesti e commercio estero: dopo corsi di formazione incrociati, gli addetti
hanno potuto affrontare il periodo di ferie estive con relativa tranquillità, sapendo di lasciare in ufficio persone
in grado di servire gli utenti su tutte le materie di competenza e garantendo la fornitura a vista del prodotto
richiesto. Anche il personale delle sedi ha mantenuto gli standard di qualità elevati a cui gli utenti si sono
abituati.
Relazione previsionale e programmatica 2013
90
Il Registro delle Imprese ha reagito alle difficoltà dell’anno 2011 riportando la percentuale di pratiche evase
nei 5 giorni ai livelli degli anni ante Comunicazione Unica: ci sono stati picchi di pratiche da istruire, e ci
saranno sempre, perché sono fisiologici vista la ciclicità di certi adempimenti delle imprese, ma sono
comunque stati affrontati e superati con impegno e dedizione.
Per quanto riguarda il miglioramento dell’attendibilità dei dati registrati nei vari albi, registri, ecc, oltre alla
revisione del ruolo periti, già conclusa nel primo semestre, nel corso dell’anno il Registro delle Imprese ha
affrontato le procedure d’ufficio volte alla cancellazione delle società di capitali in liquidazione, rientranti nelle
casistiche indicate dalla norma di riferimento, analizzando tutte le posizioni da controllare ed avviando il
procedimento per tutte quelle cancellabili. Più della metà sono state cancellate. Va ricordato che questa
operazione di pulizia della banca dati è molto importante, non solo per l’attendibilità del sistema pubblicitario
in sé, ma anche per il risparmio di risorse (economiche ed umane) che essa determina, in termini di recupero
del credito per diritto annuale che la Camera accumula ma che di fatto le società, forti della loro
responsabilità limitata, non pagano. Dall’anno successivo alla cancellazione cessa di maturare il diritto
annuale.
Da rilevare infine che, nell’ambito della semplificazione amministrativa, gli uffici hanno cercato anche una
semplificazione di natura tecnica, informatizzando alcune procedure prima gestite con il cartaceo. Nel caso
del registro imprese sono state informatizzate alcune procedure d’ufficio. Sebbene i numeri delle pratiche
così trattate sono ridotti rispetto alla mole di lavoro dell’ufficio, si è voluto spingere sulla dismissione del
cartaceo. In particolare sono state trattate informaticamente le procedure di richiesta di correzione per le
pratiche telematiche e quelle di rifiuto da parte del Conservatore utilizzando, quando esistente, l’indirizzo di
Pec delle imprese. In questo modo si è realizzato un obiettivo di immagine quale Ente registrato Emas,
mediante la diffusione di questa buona prassi; sono stati anche risparmiati il costo della spedizione con
cartaceo. Certo, la questione è ancora aperta, vuoi per la scarsa diffusione e la più scarsa padronanza dello
strumento pec, vuoi perché ci sono casi in cui è la norma a richiedere spedizioni con raccomandata, prova
della consegna e quant’altro.
Anche nel 2012, come peraltro nel 2011, la Camera si è prodigata nel sollecitare e sostenere i Comuni della
provincia all’avvio ed al consolidamento della procedura SUAP e si è fatta carico delle spese del programma
informatico per i Comuni in delega, ma corre l’obbligo di evidenziare che i risultati sono stati veramente
deludenti per mancanza d’interesse da parte dei Comuni che privilegiano l’uso del cartaceo, forti della
deroga rilasciata dal Ministero.
Per quanto riguarda quanto messo in campo dall’Albo gestori ambientali per il raggiungimento dell’obiettivo
strategico in oggetto, va evidenziato che il Sistri (Sistema di Controllo Rintracciabilità Rifiuti che permette
l’informatizzazione ed il controllo dell’intera filiera dei rifiuti a livello nazionale e riguarda i produttori, detentori,
smaltitori, recuperatori e trasportatori di rifiuti), che ha subito nel tempo numerose vicissitudini legislative e
che avrebbe dovuto riprendere la sua operatività, dopo un periodo di sospensione, in aprile, è stato
nuovamente sospeso, a causa della scarsa funzionalità del sistema e per importanti inchieste della
magistratura sulle modalità di assegnazione e gestione del sistema, fino a data da destinarsi. Nonostante
quanto premesso, l’ufficio ha proseguito, in collaborazione con le Associazioni di categoria, a consegnare
agli utenti i dispositivi USB richiesti in precedenza, a procedere alla disinstallazione delle black box su
richiesta di numerose imprese ed a fornire le informazioni necessarie. Relativamente alla gestione dei flussi
ordinari delle pratiche dell’Albo Gestori sono stati mantenuti gli ottimi standard qualitativi raggiunti nel 2011
raggiungendo quasi il 90% di pratiche evase nei tempi previsti dalla Carta dei servizi, già ridotti rispetto alle
disposizioni normative.
Per quanto riguarda poi la programmazione per il prossimo anno, si ritiene in generale che molti dei
programmi operativi individuati per il 2012 vadano mantenuti, previo aggiornamento, perché essi incidono sul
modo di fornire i servizi primari che le imprese chiedono alla Camera, cioè sulla qualità dei servizi (qualità
che ha riscosso, nel 2012, buoni giudizi da parte degli utenti intervistati per le campagne di customer
satisfaction).
Relazione previsionale e programmatica 2013
91
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Erogazione dei servizi alle imprese in un’ottica di qualità e secondo gli impegni assunti dalla Camera
nella Carta dei Servizi
Compito della Camera è fornire all’utenza i servizi amministrativi che essa gestisce, spesso in esclusiva; il
suo impegno principale deve essere quello di adempiere nel miglior modo possibile al compito istituzionale
assegnato, migliorando efficacia e/o efficienza dei processi di erogazione dei servizi nonché la qualità degli
stessi, al fine di soddisfare gli utenti garantendo standard di tempo e di qualità adeguati.
La Camera si propone quindi di rispettare, o addirittura migliorare, gli impegni assunti con i suoi stakeholders
nella Carta dei Servizi, il documento in cui sono elencati i servizi forniti e gli standard di qualità auspicati
.Questo programma operativo interesserà innanzitutto il Registro delle Imprese (il registro dove devono
iscriversi tutti gli imprenditori con l’obiettivo di garantire la trasparenza e la regolamentazione del mercato
attraverso la completezza, l’organicità e la tempestività della pubblicità legale d’impresa per la generalità
degli operatori economici), per il quale si vogliono mantenere le prestazioni in termini di tempi di inserimento
delle pratiche e parallelamente continuare a soddisfare le richieste di chi ha, indipendentemente dai termini
di legge, esigenza di maggiore tempestività. E’ il caso di preannunciare, anche se non è ancora possibile
procedere ad una programmazione, che il legislatore, con il fine di completare la digitalizzazione della P.A. in
armonia con quanto dettato dal CAD, intende allargare l’obbligatorietà della PEC anche alle imprese
individuali (circa 28.000). Questo presumibilmente comporterà per l’ufficio un onere ancora più gravoso di
quello sostenuto per l’analogo adempimento delle società (circa 19.000).
Il miglioramento della qualità dei servizi forniti all’utenza passa naturalmente per la formazione del personale
e per la diffusione delle notizie, informazioni, decisioni ecc. Dal 2010, anno della Comunicazione Unica e
della direttiva servizi, le funzioni assegnate al Registro delle Imprese sono cambiate moltissimo, perché sono
state aggiunte nuove funzioni o perché è stato fortemente modificato il modus operandi relativo alle funzioni
storiche. In particolare molti cambiamenti sono intervenuti sulle cd. Leggi speciali (impiantisti, autoriparatori,
pulizie, facchinaggio e commercio all’ingrosso) oltre al passaggio delle competenze dagli albi e ruoli. La
materia è complessa, la normativa non è chiara e/o addirittura contraddittoria ed il sistema informatico stenta
ad adeguare le procedure richiedendo agli uffici sforzi “creativi” e al dirigente l’assunzione di soluzioni
interpretative di buon senso. Gli utenti hanno difficoltà a capire come comportarsi, come anche gli addetti. E’
opportuno rivedere e riscrivere le conoscenze sulle materie sopra elencate, in modo da formare gli addetti, e
trasmettere poi le conoscenze agli utenti.
Il programma interesserà poi la funzione del Commercio Estero, con la quale la Camera fornisce supporto
all’attività di esportazione extra-UE, rilasciando documentazione volta a certificare l’origine delle merci o
comunque ad agevolarne il commercio. L’ufficio addetto e le sedi periferiche possono contribuire allo
sviluppo delle imprese del territorio mantenendo l’alta percentuale di rilasci a vista dei certificati di origine
(che rappresenta il prodotto per l’estero più richiesto): poter spedire prodotti velocemente, senza attese
dovute alla burocrazia, è evidentemente importante e vantaggioso per le imprese. Visto che il 2012 ha fatto
segnare percentuali altissime di rilasci a vista, pur mantenendo questo obiettivo che si considera strategico,
come ulteriore proposito l’ufficio Estero/Protesti verrà chiamato a ridurre i tempi di rilascio dei carnet ATA
(altro prodotto necessario per le esportazioni, rilasciato solamente nella sede di Ancona): la carta dei servizi
garantisce il rilascio in 7 giorni, l’ufficio proverà a ridurre tale termine in 5 giorni.
L’ufficio nel corso del 2013 effettuerà incontri con i funzionari della Dogana, per aggiornamento reciproco
sulle procedure del commercio estero: può essere interessante diffondere anche agli utenti queste
informazioni, magari organizzando un seminario, tenuto congiuntamente da Camera e Agenzia delle
Dogane. Altrettanto utile si ritiene sia l’organizzazione di corsi di formazione, vis a vis, con gli utenti che più
spesso presentano problemi o errori di compilazione, a condizione che la proposta trovi gradimento e
disponibilità presso gli utenti.
L’Albo gestori ambientali, con competenza regionale, raccoglie le iscrizioni di tutti i soggetti che in vari modi
lavorano con i rifiuti (raccolta e trasporto, commercio, bonifiche, ecc), ripartendole in categorie ordinarie e
Relazione previsionale e programmatica 2013
92
semplificate. La procedura di iscrizione è abbastanza lunga e complessa, richiedendo tra l’altro la riunione di
un’apposita Commissione, con una cadenza media di tre settimane; la legge stabilisce tempi massimi di
gestione delle pratiche (90 giorni lavorativi per le iscrizioni ordinarie, 30 per le semplificate). La Camera si è
già data obiettivi sfidanti (45 e 20 giorni rispettivamente): è importante che l’ufficio mantenga o migliori
questo standard di qualità, poiché l’iscrizione è condizione necessaria per avviare la relativa attività e
pertanto l’attesa della conclusione della procedura amministrativa può determinare ritardo nell’avviare
l’attività di impresa. Entro la fine dell’anno verrà attivato il nuovo registro telematico dei gas fluorurati . Da dati
Ecocerved sono previste potenzialmente 1.500 imprese e n. 1.700 persone fisiche da iscrivere. L’ufficio
dovrà quindi procedere alla formazione del personale interno sia giuridicamente che all’uso della nuova
procedura telematica ed essere operativo nel rispetto dei tempi scanditi dalla legge, che a tutt’oggi non ha
ancora chiarito le modalità operative. E’ evidente che in questa incertezza normativa non è possibile stabilire
quali attività dovranno essere svolte e con quali tempi e di conseguenza individuare un indicatore numerico
significativo. Ciò nonostante Ecocerved si sta attivando per predisporre il programma operativo per la
gestione telematica del registro.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Mantenere la percentuale di evasione delle pratiche presentate al Registro delle Imprese nei 5 giorni
successivi alla presentazione delle stesse;
mantenere, per il Registro delle Imprese, un’alta percentuale di richieste di urgenze evase entro il
giorno lavorativo successivo alla richiesta;
rielaborare il materiale e le informazioni dell’ufficio circa le leggi speciali e gli ex albi e ruoli;
mantenere un’alta percentuale di certificati di origine rilasciati a vista;
migliorare i tempi di rilascio dei Carnet ATA;
mantenere la percentuale di pratiche dell’Albo Gestori Ambientali evase nei 45/25 gg.
Relazione previsionale e programmatica 2013
93
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Miglioramento della qualità dei dati inseriti nelle banche dati gestite dalla Camera
Gli uffici dell’area anagrafe economica gestiscono banche dati di soggetti esercenti attività economiche o
abilitati a svolgerle: la qualità e l’attendibilità dei dati gestiti è pertanto un naturale e necessario obiettivo di
ogni ufficio. I registri, albi, ruoli, ecc gestiti dalla Camera sono aggiornati in via primaria su domanda di parte,
ma sono possibili e auspicabili procedimenti attivi di pulizia delle banche dati, su input dell’ufficio competente,
che estrae e rielabora elenchi di informazioni ad hoc, oppure su segnalazione degli organismi del sistema
camerale (Infocamere, Unioncamere) o di altra pubblica amministrazione (Comuni, Agenzia delle Entrate).
Con questo programma operativo si vuole fornire dati il più possibile aderenti alla realtà, a favore della
certezza delle informazioni e quindi per contribuire a regolamentare il mondo imprenditoriale.Si prospettano
anche benefici sugli uffici gestori delle banche dati in termini di minore necessità di correzione su dati inseriti,
e sugli altri uffici della Camera, in particolare l’aggiornamento d’ufficio delle posizioni del Registro Imprese
produce una banca dati più attendibile per il procedimento di riscossione del diritto annuale e per quello
sanzionatorio ad esso legato.
Infine, ma non ultimo, la pulizia delle banche dati permette di adempiere al ruolo primario di pubblicità del
sistema imprenditoriale provinciale con precisione e attendibilità e di rilasciare a pagamento elenchi di
imprese o di iscritti ai ruoli più corretti ed attendibili.
Con l’avvento della pratica telematica, anche se la funzione di archiviazione ottica dei documenti si è
decisamente ridimensionata, rimane comunque una piccola parte di cartaceo che va trattato. In questo
momento l’ufficio si trova con un arretrato relativo agli anni 2010/2011 di circa 5.000 fogli da archiviare,
materiale che doveva essere trattato per tramite di un progetto per il recupero dell’arretrato proposto e
finanziato dall’Unioncamere che però non è mai di fatto decollato. A questo arretrato va aggiunto il cartaceo
prodotto nel 2012 di circa 2.000 fogli. Nel corso del 2013 tutto il materiale dovrà essere preparato, ripulito,
catalogato ed inviato ad Infocamere che provvederà all’archiviazione a pagamento.
Nell’ambito di questo programma operativo si innesta anche la questione del passaggio dai ruoli agenti,
mediatori, spedizionieri e mediatori marittimi al registro imprese di tutti i soggetti iscritti (circa 5.000
posizioni). Dopo due anni di incertezza, il legislatore ha disposto che il ribaltamento non sia automatico ma in
base a domanda telematica dell’interessato, da presentare entro maggio 2013. Le domande dovranno
essere istruite, corrette, evase. Dovranno poi essere preparati i provvedimenti del Conservatore per inibire la
prosecuzione dell’attività ai soggetti non transitati. Ci si aspetta, fra l’altro, un aumento della richiesta di firma
digitale, da soddisfare in tempi brevi. A conclusione della messa in regime della normativa servizi sul riordino
degli Albi, il Registro Imprese è chiamato a rilasciare, obbligatoriamente agli Agenti immobiliari e, su richiesta
, agli iscritti agli altri ex Albi il tesserino di riconoscimento attestante la propria iscrizione. Per fare questo,
evitando la spesa del programma Infocamere, il Registro Imprese realizzerà un programma interno di
gestione dei tesserini.
Si segnala infine che, con decorrenza 14 settembre 2012, è entrato in vigore un decreto che introduce
modifiche sulla gestione del Ruolo Periti e ne cambia il regolamento-tipo. Si dovrà pertanto affrontare l’iter di
revisione del regolamento camerale sulla tenuta del Ruolo Periti ed Esperti.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Gestire il ribaltamento degli ex albi al Registro delle Imprese;
revisionare il regolamento e le modalità di pubblicità del ruolo periti;
cancellare d’ufficio dal Registro delle imprese i soggetti di fatto inesistenti;
archiviare otticamente tutto il cartaceo 2010/2012.
Relazione previsionale e programmatica 2013
94
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Diffusione di modalità di lavoro basate sulla telematizzazione delle pratiche e delle relazioni con
l’utenza
Da anni il legislatore nazionale si adopera in favore dell’informatizzazione dei rapporti tra le pubbliche
amministrazioni e i cittadini/utenti. La Camera di commercio di Ancona è più che allineata su questa
tendenza, avendo già da anni telematizzato procedure complesse ed avendo già educato l’utenza ad
utilizzare canali multifunzionali di colloquio (sito, e-mail, telefono, ecc).
Il programma operativo si preoccupa anche della diffusione dell’uso degli strumenti di comunicazione
informatici, sia per quanto riguarda l’uso della posta elettronica quale mezzo privilegiato di accesso all’ufficio
informativo del Registro delle Imprese, sia per quanto riguarda l’uso della Posta Elettronica Certificata in
uscita per le comunicazioni che gli uffici invieranno alle imprese, in particolare alle società.Nel 2013 per
favorire l’utilizzo delle procedure telematiche e nell’ottica della revisione della spesa ci si pone l’obiettivo di
approfondire la possibilità di notificare i verbali di accertamento ed i provvedimenti sanzionatori (L.689/81)
tramite PEC al fine di dotarsi di una base giuridica che renda inopponibile tale modalità operativa.
Naturalmente questo obiettivo sarà condiviso con gli altri uffici interessati al procedimento sanzionatorio.
L’Albo Gestori Ambientali sarà infine impegnato in un progetto quinquennale, già avviato nel 2011: da un lato
proseguirà la diffusione della modalità telematica di presentazione delle pratiche di iscrizione, con iniziative
(seminario o corso tecnico) rivolte alle aziende, alle associazioni di categoria e ai consulenti ambientali;
d’altro lato proseguirà l’archiviazione ottica delle pratiche passate in Commissione.
La Camera di commercio, quale ente certificatore delle imprese, è stata chiamata già dal 2012 a rispondere
alle crescenti richieste di visure e certificati da parte delle altre pubbliche amministrazioni che, dopo
l’emanazione del decreto sulla “decertificazione” attingono informazioni direttamente alla banca dati del
registro delle imprese. Per questo l’ufficio ha aperto una casella di posta elettronica certificata, aperta nella
ricezione anche alle poste ordinarie, per organizzare ed accentrare il flusso di richieste. Il decreto dà 30
giorni di tempo all’ente certificatore per rispondere alle altre pubbliche amministrazioni, il Registro delle
Imprese ha preso l’impegno di rispondere in 5 giorni.
Proseguirà la ricerca di alternative all’attuale programma informatico del rilascio dei certificati per l’estero,
ormai datato e che richiederà necessariamente interventi di implementazione e correzione. E’ stato già
visionato un programma di una società privata ed è stata interessata Infocamere per la presentazione di una
demo sul nuovo programma che sta predisponendo. La scelta sarà basata su un confronto costi/benefici e
comporterà, qualsiasi essa sia, la formazione del personale delle tre sedi interessate. E’ evidente che la
scelta operata sarà un primo passo verso la telematizzazione dell’utenza interessata.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Aumentare l’uso della telematica nella presentazione delle pratiche presentate all’Albo Gestori
Ambientali;
archiviare otticamente tutte le pratiche dell’Albo Gestori nei tempi previsti dal progetto avviato nel
2011;
mantenere una elevata percentuale di richieste delle pubbliche amministrazioni evase in 5 giorni;
adottare e diffondere il nuovo programma per il commercio estero.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 95.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
95
5.12. OBIETTIVO STRATEGICO: Consolidare il ruolo della Camera come authority
locale a tutela delle imprese e dei consumatori
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Mantenere un congruo livello di strumenti metrici verificati nonostante il processo di privatizzazione
in atto e potenziare le visite di sorveglianza;
2. Diffondere la cultura della qualità in settori professionali,
3. Favorire un processo di crescita culturale del territorio (imprese, cittadini, professionisti e collettività)
per la diffusione del ricorso al servizio di mediazione erogata dall’ente (alla luce del nuovo D.Lgs.
28/2010) e per la promozione e l’utilizzo dell’arbitrato offerto dalla Camera Arbitrale “Leone Levi”;
4. Valorizzare l’attività della Commissione Contratti e rafforzare il ruolo dell’ente come punto di
riferimento anche per le questioni legate alle tematiche del consumo.
AREA ORGANIZZATIVA
Area Anagrafe Economica e Area Sviluppo Economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Il 2012 è stato segnato da un forte impulso dei Servizi di Regolazione del mercato a cui sempre più la
comunità riconosce un ruolo di primo piano e di valore aggiunto, soprattutto in questa fase economica
caratterizzata da difficoltà “strutturali”.
In particolare il Servizio di Mediazione, dopo aver attraversato la fase di start-up, nel 2012 è entrato a pieno
regime puntando soprattutto sulla qualità; in questa prospettiva l’Ente camerale ha lavorato intensamente
per dotarsi di tutta la strumentazione necessaria per svolgere correttamente le mediazioni e per adempiere
correttamente al dettato normativo.
Sotto il profilo promozionale è stata condotta una campagna di comunicazione, volta a valorizzare le
caratteristiche della mediazione camerale, ad illustrarne l'efficienza ed i vantaggi sotto il profilo dei costi e
della trasparenza delle procedure.
Gli sforzi compiuti hanno fatto registrare un trend positivo ed in particolare un significativo aumento delle
mediazioni presentate all’ufficio e la compilazione di customer satisfaction con valori tra il 4 ed il 5.
Particolarmente complessa risulta invece la gestione dell’elenco dei mediatori che conta 174 iscritti
provenienti dal mondo professionale: avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, geometri, medici. Tale
consistente numero, originatosi in relazione ai Protocolli di Intesa stipulati dall’Ente camerale con l’obiettivo di
fungere da punto di riferimento sulla mediazione per quanto riguarda il settore “pubblico”, rende infatti
difficoltosa l’organizzazione dei tirocini assistiti previsti dal D.M. n. 145/2011 entrato in vigore solo lo scorso
anno. Sotto questo profilo nel 2013 verranno pianificate revisioni dell’elenco per eliminare tutti i soggetti non
più interessati a collaborare con la Camera o non più in possesso dei requisiti di legge e parallelamente si
procederà ad una migliore organizzazione per favorire la partecipazione dei tirocinanti stessi.
Un incremento nel 2012 si è avuto anche con riferimento al numero di arbitrati gestiti dall’ufficio rispetto al
2011, segno che le campagne promozionali realizzare nell’anno hanno avuto un forte successo sul territorio.
Relazione previsionale e programmatica 2013
96
In quest’ottica si intende proseguire nel 2013 in modo ancora “più aggressivo” così da vincere
definitivamente la diffidenza che ancora gli operatori nutrono verso lo strumento arbitrale ritenendolo – a torto
- costoso e poco affidabile.
La Camera Arbitrale “Leone Levi” continua a caratterizzarsi anche come servizio comune tra le Camere di
Commercio di Ancona e Pesaro, in virtù di una convenzione tra i due enti camerali.
Il Servizio di Tutela del Consumatore, accanto ad un ormai affermato apprezzamento per le sue “tradizionali
attività” di erogazione di pareri di taglio giuridico, nel 2012 si è misurato in numerose attività di carattere
divulgativo, finalizzate ad approfondire i principali aspetti della complessa legislazione sul consumo:
un'adeguata conoscenza delle disposizioni applicabili costituisce, infatti, uno strumento fondamentale per la
realizzazione di un sistema economico caratterizzato da un maggior equilibrio tra imprese e consumatori.
In questa attività l’Ente camerale si è fatto promotore della creazione di un network con le Associazioni dei
consumatori operanti nel territorio con l’obiettivo di pianificare gli interventi sul territorio focalizzandoli sulla
base delle esigenze espresse dai consumatori stessi, facilitando la loro partecipazione ed il loro intervento.
Nel 2012 è stato svolto insieme un articolato progetto sulla contraffazione. Nel 2013 questa collaborazione
dovrà essere ulteriormente intensificata, rafforzando il dialogo non solo con le Associazioni dei consumatori,
ma anche con gli altri uffici camerali, come l’Ufficio Sanzioni Amministrative in modo da favorire la crescita di
una nuova sensibilità incentrata sulla figura del consumatore come soggetto attore del mercato, consapevole
dei propri diritti e delle condizioni e degli strumenti per farli valere.
Infine, sempre nell’ottica di sostenere la trasparenza nelle relazioni commerciali, la Commissione contratti si
è impegnata nella promozione dell’efficienza e della competitività nel sistema economico locale proseguendo
nella sua attività di redazione dei contratti tipo. Questa attività importante verrà proseguita anche a livello
nazionale nell’ambito del Tavolo nazionale dedicato alle attività in tema di Regolazione del mercato che si
pone l’obiettivo di coordinare l’attività delle Camere e di diffondere gli esempi di eccellenza.
Il servizio di metrologia legale, già dalla fine del 2011, stante le risultanze delle visite di controllo del Sistema
Gestione Qualità, è stato riorganizzato anche attraverso la dotazione di personale amministrativo che ha
permesso la razionalizzazione del lavoro, liberando gli ispettori dalle incombenze amministrative e
concedendo loro maggior tempo per eseguire verifiche e sorveglianze, migliorando la qualità del servizio
all’utenza attraverso una maggiore soddisfazione delle richieste di verifica pervenute.
Dai dati sino ad ora emersi si può affermare che la verifica degli strumenti metrici ha subito un incremento
dovuto essenzialmente alle richieste di verifica a domicilio pervenute alla Camera da parte degli utenti, i quali
- sia che si siano accorti della scadenza di verifica dei propri strumenti, sia che siano venuti a conoscenza,
tramite fabbricanti o laboratori, dell’inizio della privatizzazione della verifica degli strumenti metrici, sia che
siano venuti a conoscenza dell’ulteriore incremento della sorveglianza da parte delle Camere di Commercio
anche in collaborazione con Guardia di Finanza - sono stati sollecitati ad effettuare le richieste di verifica a
domicilio.
E’ doveroso sottolineare che il servizio metrico si muove in un ambito di incertezza normativa che rende
difficile programmare le attività future. Basti pensare che per disposizione normativa gli impianti di carburante
stradali dovrebbero essere verificati, a partire da marzo 2013, solo da laboratori privati autorizzati dalle varie
Camere di Commercio o appartenenti alle stesse Camere di Commercio che, ad oggi, sono solamente 5 in
tutto il territorio nazionale. Questo fa presagire una proroga dei termini di passaggio di consegne dalle
Camere ai privati, ma ancora non si hanno notizie certe.
Da rilevare inoltre che anche la Camera di Ancona, in linea con l’intero sistema camerale, attraverso la
collaborazione con la Guardia di Finanza ha effettuato diversi accessi di sorveglianza su impianti di
carburante stradali: di questo è stata data evidenza anche da parte dei media nazionali.
E’ stata intrapresa già l’anno scorso la sorveglianza sui contatori di energia elettrica installati presso impianti
fotovoltaici. L’attività di sorveglianza su questi tipi di strumenti metrici è appena agli inizi, ma comunque
rispetta nei tempi il programma triennale; inoltre sono sempre attesi disposizioni, decreti e regolamenti da
parte del MSE che definiscano con chiarezza chi e come deve eseguire la verifica di questi particolari
strumenti metrici.
Uno dei settori a cui la Camera tiene particolarmente è quello relativo agli oggetti in metallo prezioso, visto
che nel territorio della provincia di Ancona ha sede uno dei maggiori poli europei per la produzione di prodotti
in argento. Negli anni passati la Camera con il suo Servizio metrico ha cercato di diffondere, attraverso
seminari, riunioni e convegni, a tutti gli operatori del settore, la conoscenza della legge, della normativa e dei
regolamenti di settore. Questa diffusione è stata, viene e sarà sempre svolta dalla Camera anche attraverso
la sorveglianza effettuata dai propri ispettori presso gli operatori del settore; infatti si può affermare che ad
Relazione previsionale e programmatica 2013
97
oggi la sorveglianza con i relativi prelievi di oggetti in metallo prezioso da sottoporre ad analisi è
perfettamente in linea con gli obiettivi triennali previsti.
Nel corso del 2012 è stata operata una razionalizzazione nell’organizzazione dei corsi abilitanti all’attività di
Agente di Commercio ed Agenti immobiliari sia nella calendarizzazione che nella logistica con il fine di
ottimizzare la spesa e contenere i costi. I corsi in parola , pur non rientrando tra i compiti istituzionali della
Camera, rivestono comunque un ruolo di particolare importanza per gli aspiranti imprenditori tant’è che
storicamente la Camera se ne è sempre fatta carico, impegnando risorse umane ed economiche, divenendo
soggetto di riferimento privilegiato per la qualità del servizio fornito, come testimoniato dalla customer
satisfaction. I corsi sono autorizzati dalla Provincia e soggetti a controllo ispettivo della Regione Marche. I
corsi sono gestiti in ottica di pareggio, infatti l’attivazione degli stessi avviene solo se si è raggiunto un
numero di iscritti sufficiente per coprire i costi.
E’ doveroso evidenziare che nel corso del 2012 si è registrata una forte contrazione degli iscritti a causa
della quale è stato possibile realizzare solo un corso nel primo semestre ed altri due sono stati avviati a
settembre.
Per accogliere un’esigenza rappresentata più volte dai corsisti si sta valutando l’opportunità di integrare il
corso per agenti d’affari in mediazione con alcune ore dedicate al marketing, come a suo tempo venne fatto
per la materia” aspetti pratici dell’attività di mediazione”.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Mantenimento dell’Iscrizione al Registro degli Organismi di Mediazione
Il Servizio di Mediazione della Camera di commercio di Ancona con PDG del 30 aprile 2011 è stato
accreditato al n. 284 del Registro degli organismi abilitati a svolgere le mediazioni istituito presso il Ministero
della Giustizia a norma del D. Lgs. n. 28/2010.
Pertanto l’Ente camerale nel 2011 e nel 2012 si è dotato di tutta la strumentazione e la documentazione
necessaria per poter operare conformemente alle previsioni di legge; in particolare la Camera ha adottato il
Regolamento di mediazione corredato dai relativi allegati proposto dall’Unioncamere nazionale in uno spirito
di sistema finalizzato a valorizzare la rete dei Servizi camerali ed a presentarli sul mercato come un soggetto
unico poiché dotato delle medesime regole procedurali e delle medesime tariffe in tutto il territorio nazionale.
Tale elemento risulta di fondamentale importanza in relazione alla forte concorrenza che le Camere di
commercio vivono nel settore dell’erogazione dei servizi di mediazione da parte di organismi sia privati sia di
natura pubblica ma relativi al mondo delle professioni.
Nel 2013 per consentire il mantenimento dell’iscrizione al Registro si procederà con tutti gli adempimenti
necessari che verranno indicati dal Ministero della Giustizia e parallelamente si agirà per rimuovere le criticità
ancora presenti in questa prima fase di avvio del servizio.
Peraltro, si segnala che già nel 2012 si è registrato un significativo incremento delle istanze presentate allo
Sportello rispetto al 2011; si intende proseguire nel 2013 lungo questa direzione e confermare il trend
positivo con un ulteriore aumento delle istanze.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Adeguare le normative in vigore al fine di proseguire l'attività nel settore della mediazione e di
mantenere l'iscrizione al Registro degli organismi abilitati a svolgere la mediazione;
potenziare le conoscenze da parte degli addetti ai fini di una erogazione efficiente del Servizio e di
un apprezzamento della comunità;
valorizzare la mediazione camerale, diversa dalla mediazione offerta dai centri di mediazione
“privati” perchè trasparente, aggiornata, in grado di dare risposte tempestive e qualificate al
fabbisogno di giustizia delle imprese;
mantenere un elenco di mediatori qualificati ed eterogenei sotto il profilo delle competenze, formati
anche con i tirocini assistiti introdotti dal D.M. n. 145/2011;
Relazione previsionale e programmatica 2013
98
incrementare il numero delle mediazioni gestite nel 2013 rispetto a quelle del 2012.
Incrementare l’efficienza nella gestione delle procedure di mediazione.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Promozione del Servizio di Mediazione
Anche il 2013, come già il 2012, sarà dedicato alla promozione a tutto campo della mediazione camerale
affinchè la comunità possa comprendere il valore aggiunto di questa procedura amministrata dalla Camera di
Commercio di Ancona rispetto ai servizi offerti da altri centri.
La promozione sarà rivolta:
-
alla comunità affinchè i cittadini ricorrano alla Camera di Commercio per la realizzazione delle
mediazioni “obbligatorie” per legge;
-
ai consumatori, per i quali la mediazione rappresenta uno strumento rapido ed efficace di risoluzione
dei conflitti, soprattutto con riferimento a quelli di piccola entità per i quali risulterebbe antieconomico
il ricorso alla giustizia ordinaria e per quelli che necessitano di una soluzione tempestiva;
-
alle imprese, per le quali la mediazione rappresenta una leva competitiva di indubbia importanza
poiché in grado di consentire una riduzione dei costi che si dovrebbero sostenere per il ricorso alla
giustizia ordinaria.
Come negli anni precedenti la promozione verrà realizzata nell’ambito della Settimana nazionale della
mediazione delle Camere di Commercio che si terrà nel mese di ottobre e verrà organizzata in base alle
linee guida che Unioncamere trasmetterà al sistema camerale, avvalendosi del materiale dalla stessa
proposto dopo averlo personalizzato con i riferimenti del Servizio.
La Camera di Commercio di Ancona, infatti, condivide l’orientamento Unioncamere secondo cui anche la
promozione deve essere “promozione di sistema”, fondata sulle stesse immagini grafiche per tutta la rete
camerale.
Inoltre nel 2013 si proseguirà nel consolidamento della rete dei Servizi di mediazione di tutte le Camere di
Commercio, mettendo a sistema anche il back office ovvero le strumentazioni per la gestione amministrativa
delle procedure.
Da questo punto di vista si prevede l’acquisto di un software di sistema in grado di garantire l’uniformità
anche con riferimento all’archiviazione delle pratiche e alle comunicazioni da inviare alle parti per consentire
uno svolgimento corretto ed efficace della procedura, nonché, nelle fasi più avanzate, di produrre “statistiche
aggregate”.
Infine si prevede la creazione di una piattaforma web/di un circolo di contatti per facilitare la circolazione delle
informazioni sulla mediazione tra Servizio e mediatori, tra mediatore e mediatore, tra Servizio di Mediazione
e Servizio di Mediazione per uno scambio di esperienze e di testimonianze di casi vissuti, anche
coinvolgendo Unioncamere Marche in modo da avere un riferimento regionale e non solo locale/provinciale,
con la collaborazione scientifica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere la mediazione camerale come servizio efficiente ed efficace in grado di rispondere
tempestivamente ai fabbisogni dell'utenza;
favorire l’apprezzamento da parte della comunità delle caratteristiche di eccellenza della mediazione
camerale diversa dalla mediazione offerta dai centri “privati” poiché trasparente, neutrale,
conveniente, condotta da soggetti qualificati;
incrementare il numero di mediazioni;
incrementare la visibilità del Servizio a livello provinciale;
rafforzare la visibilità della Camera di Commercio di Ancona come centro di eccellenza in tema di
Relazione previsionale e programmatica 2013
99
mediazione e pertanto punto di riferimento non solo per la provincia ma per l'intera Regione e per il
sistema camerale
potenziare e consolidare la rete dei Servizi di Mediazione camerali attraverso l’adozione di software
comuni in grado di realizzare l’omogeneità anche sotto il profilo dello svolgimento delle singole
procedure (uniformità nelle comunicazioni);
potenziare mediante strumenti informatici la circolazione delle informazioni e delle esperienze per
accrescere l’efficienza del servizio.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Promozione della Commissione Contratti camerale
La Commissione Contratti, che opera in una posizione di terzietà ed imparzialità rispetto agli attori del
mercato, esercita un ruolo di primo piano nella promozione dell’efficienza e della competitività nel sistema
economico locale.
Questo organismo, tramite la diffusione fra gli operatori economici di schemi contrattuali trasparenti ed
equilibrati e il controllo sulla presenza di clausole vessatorie in moduli e formulari, mira a favorire
comportamenti “virtuosi” tra gli attori del mercato, promuovendo il rispetto delle norme di concorrenza leale
e la sensibilizzazione verso i legittimi interessi dei consumatori.
L’attività di predisposizione di contratti tipo, in particolare, produce due effetti importanti sugli operatori: da un
lato mira a ridurre il contenzioso proponendo articolati contrattuali chiari, non ambigui, in grado di definire in
modo compiuto i rapporti tra le parti; dall’altro, prevedendo il ricorso agli strumenti di giustizia alternativa
(arbitrato e conciliazione) in caso di controversie mediante l’apposizione delle apposite clausole, consente
alle parti di avvalersi di strumenti economici, veloci, riservati e sicuri per la risoluzione di ogni problema che
possa sorgere durante la relazione commerciale.
Da questo punto di vista nel 2013 proseguirà l’attività della Commissione mediante la realizzazione di
contratti-tipo sulla base delle esigenze espresse dagli operatori, dalle Associazioni di categoria e dalle
Associazioni dei consumatori, con l’organizzazione dei relativi eventi di presentazione degli schemi
contrattuali al territorio.
Proseguirà altresì l’attività in campo nazionale con la partecipazione al Tavolo di coordinamento per
l’armonizzazione delle attività relative al settore della Regolazione del mercato. A tale tavolo partecipano le
Camere di Commercio maggiormente impegnate nell’attuazione di iniziative finalizzate a favorire il corretto
funzionamento del mercato e dei rapporti tra le categorie economiche e gli utenti.
Nel corso del biennio 2011-2012 l'Ente camerale ha predisposto i contratti tipo nazionali di subfornitura ed
avviato i lavori per il contratto di rete. Nel 2013 si intende proseguire questa iniziativa, terminando l'iter per
l'approvazione definitiva del contratto di rete e concordando con il Tavolo altri modelli contrattuali da
elaborare.
Si promuoverà l’attività della Commissione mediante apposito materiale così che tutti gli operatori interessati
possano utilizzare i servizi offerti.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare la visibilità della Commissione contratti nel territorio provinciale;
rafforzare la collaborazione con le Commissioni Contratti costituite presso le altre Camere di
Commercio mediante la partecipazione al Tavolo nazionale;
valorizzare il ruolo della Camera di Commercio di Ancona quale Ente super partes in grado di
favorire uno sviluppo armonico del mercato;
promuovere gli schemi contrattuali in grado di regolamentare il mercato e di favorire comportamenti
corretti ed improntati a criteri di concorrenza leale.
Relazione previsionale e programmatica 2013
100
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Promozione del Servizio di Tutela del consumatore
Il Servizio di Tutela del Consumatore intende affermarsi sempre più come punto di riferimento e di
approfondimento specialistico per le questioni riferite alle tematiche del consumo, nonché quale soggetto
propulsore di attività di carattere divulgativo per informare il cittadino sui propri diritti e aiutarlo a trovare la
soluzione più appropriata alla problematica presentata.
In questa prospettiva, risulta essenziale proseguire e rafforzare la stretta collaborazione avviata nel 2012 con
le Associazioni dei Consumatori iscritte al Registro Regionale in modo da poter realizzare sinergie e
sviluppare iniziative sulla base delle reali esigenze espresse dai consumatori, anche mediante la costruzione
condivisa di progetti strutturati su un tema specifico che producano materiali (brochure, depliant..)in grado di
educare il consumatore e renderlo più consapevole delle sue scelte.
Nel 2012 il tema toccato è stato quello della contraffazione dei prodotti, promuovendo cinque piccole guide
per sensibilizzare il consumatore; nel 2013 si procederà in questa direzione ponendo l’attenzione su temi
sempre di attualità e di interesse per la collettività.
In questa prospettiva verrà redatto il VII volume della collana “I Quaderni del Consumatore” inaugurata
dall'Ente camerale nel 2009 e revisionata sotto il profilo grafico nel 2011 al fine di uniformare la stessa alla
nuova linea di comunicazione scelta dalla Direzione.
Tale collana è stata creata proprio con lo spirito di offrire ai consumatori dei vademecum molto semplici e
chiari da utilizzare nella quotidianità per acquistare consapevolmente e vivere con serenità il rapporto con gli
altri operatori del mercato.
Infine, si sottolinea che nel 2013 si proseguirà l’attività di emissione di pareri di ordine tecnico-giuridico sulla
base delle richieste formulate dai consumatori; tale attività è molto apprezzata poiché consente una rapida
risoluzione di molte problematiche, aiutando ad individuare la legge applicabile al caso concreto e riducendo
il ricorso agli uffici legali e ai giudici di pace.
Si consoliderà questo servizio in modo da offrire risposte in modo sempre più qualificato ed efficiente,
assicurando la massima tempestività (al momento il tempo di risposta è tra i 10 ed i 15 giorni).
Gli interventi potranno riguardare le disposizioni contenute nel Codice Civile, nel Codice del Consumo, nelle
nuove direttive comunitarie e nei relativi Regolamenti di attuazione e più in generale nell'intero comparto del
diritto al consumo.
In questa prospettiva, la sezione dedicata alla tutela del consumatore del sito camerale è già stata strutturata
in modo che rappresenti una finestra di dialogo e un facile accesso per la richiesta di pareri da parte dei
consumatori che potranno così comodamente rivolgere i propri quesiti al Servizio direttamente da casa. Un
particolare approfondimento nel 2013 verrà fatto sul nuovo “Codice del Turismo”.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Educare il consumatore sui temi di attualità, mediante la realizzazione di materiale promozionale;
fornire un servizio efficiente e sempre più qualificato a vantaggio del consumatore;
rafforzare la collaborazione con le Associazioni dei consumatori iscritte al Registro Regionale e
realizzazione di iniziative comuni;
elaborare pareri, approfondimenti specialistici e studi giuridici per migliorare il dialogo con il territorio
e fare sì che la Camera di Commercio di Ancona sia percepita dai consumatori non come “casa
dell'impresa e dell'economia” ma come ente pubblico vicino al cittadino nella risoluzione dei problemi
di diritto del consumo legati alla quotidianità;
sensibilizzare verso i temi di diritto del consumo nella prospettiva di avere un consumatore informato
e consapevole dei propri diritti, in grado di dialogare “alla pari” con gli altri attori del mercato.
Relazione previsionale e programmatica 2013
101
PROGRAMMA OPERATIVO 5
Promozione della Camera Arbitrale Leone Levi
Nel 2013 si prevede il consolidamento ed il perfezionamento dei servizi di arbitrato, arbitraggio, perizia
contrattuale amministrati dalla Camera Arbitrale “Leone Levi”, in modo da confermare il positivo trend di
crescita registrato in questi anni. Particolare attenzione sarà prestata al Regolamento di procedura adottato
nel 2010 e frutto di un Tavolo di lavoro composto dalle Camere di Commercio delle Marche.
Infatti, se da un lato tale attività ha prodotto l’indubbio positivo risultato di uniformare le regole procedurali
all’interno della Regione Marche in modo tale che tutti i soggetti che scelgono l’arbitrato di una Camera
arbitrale di estrazione camerale possano confrontarsi con le medesime regole, dall’altro la gestione concreta
degli arbitrati nel biennio 2011-2012 ha rivelato alcune “criticità” che devono essere rimosse al fine di
consentire una corretta gestione degli arbitrati. In questa prospettiva si prevede l’attivazione dell’iter per la
revisione dei Regolamenti e la stampa del nuovo opuscolo aggiornato.
Con riferimento alla diffusione delle clausole compromissorie nei contratti e formulari, molto c’è ancora da
fare. Per questo motivo verrà proseguita l’attività promozionale avviata nel 2012 con l’organizzazione di
iniziative dedicate ad imprese, enti, ordini professionali, associazioni di categoria per promuovere le attività
proposte dall’Area di Regolazione del Mercato come complesso di servizi che possono far acquisire
competitività alle imprese.
La promozione verrà condotta coinvolgendo i componenti del Consiglio della Camera Arbitrale in modo da
avere dei punti di riferimento nel dialogo con Ordini e Associazioni di categoria nella Provincia.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare il numero di arbitrati;
incrementare la soddisfazione delle Parti che utilizzano l’arbitrato della Camera di Commercio;
incrementare il numero di Convenzioni arbitrali recanti il riferimento alla Camera Arbitrale Leone Levi
nei contratti e negli statuti camerali;
implementare i rapporti e dei contatti con altre istituzioni arbitrali;
incrementare la visibilità della Camera Arbitrale.
PROGRAMMA OPERATIVO 6
Consolidamento dell’ufficio Sanzioni amministrative come strumento di regolazione del mercato
Anche nel 2013 l’Ufficio Sanzioni Amministrative della Camera di Commercio proseguirà la sua attività
“propria” ovvero l’emissione di provvedimenti sanzionatori di natura amministrativa (ordinanze-ingiunzioni e
ordinanze di archiviazioni) a seguito di violazioni commesse da operatori economici ai quali siano stati
contestati o notificati da parte degli organi di vigilanza (polizia municipale, carabinieri, polizia di stato, registro
delle imprese, guardia di finanza ed altri) illeciti amministrativi dopo l’emissione dei relativi verbali di
accertamento.
Accanto a questo, nel 2013 si proseguirà il percorso avviato nel 2012 per ricercare un nuovo assetto per
l’Ufficio, anche in linea con le politiche ministeriali nazionali: in particolare si cercherà di orientare l’attività
non più unicamente alla erogazione di sanzioni amministrative ma in primo luogo alla sensibilizzazione sul
territorio e alla promozione dell’informazione del quadro normativo in vigore in tema di sicurezza e vigilanza
sui prodotti nei confronti sia delle imprese che dei consumatori.
E’ di tutta evidenza, infatti, che, ancor prima che realizzare attività di vigilanza e controllo e quindi intervenire
sotto il profilo sanzionatorio, è fondamentale formare imprese e consumatori sulla legislazione nazionale e
comunitaria, fornendo loro chiavi di lettura adeguate che consentano di interpretare le disposizioni, di
individuare la ratio sottesa, di identificare gli strumenti di tutela, di conoscere l’iter seguito durante gli
accertamenti e il processo sanzionatorio e quindi di prevenire comportamenti scorretti dovuti a carenze
informative.
L’Ufficio si è dunque posto nell’ottica di attivare un processo di crescita virtuosa, finalizzata a sviluppare il
Relazione previsionale e programmatica 2013
102
senso di responsabilità degli operatori economici e dei consumatori, a favorire il corretto adempimento del
dettato normativo e pertanto a prevenire e ridurre le violazioni.
Tale obiettivo verrà realizzato pianificando apposite iniziative divulgative e realizzando materiale
promozionale, anche in collaborazione con le Associazioni dei consumatori e di categoria.
Al fine di accrescere la propria efficienza e l’efficacia del proprio operato, velocizzando le procedure interne,
inoltre, nell’anno 2012, l’Ufficio Sanzioni Amministrative ha lavorato intensamente ed ha pianificato e
predisposto un sistema informatizzato in grado di monitorare l’iter dei procedimenti relativi alle sanzioni
amministrative. Grazie a tale sistema, possono essere forniti in tempo reale numerosi dati sulla attività
dell’Ufficio, come, a titolo di esempio, il numero delle ordinanze emesse, il numero di utenti che hanno
richiesto una audizione, i tempi di emissione di un’ordinanza-ingiunzione, il numero di soggetti sanzionati che
hanno provveduto al pagamento della sanzione all’arrivo della ordinanza emessa.
Tale attività verrà proseguita nel 2013 al fine di monitorare le attività e offrire un servizio sempre più efficace.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Promuovere la Camera di Commercio di Ancona come Ente “super partes” a tutela degli interessi sia
delle imprese sia dei consumatori;
educare il consumatore e le imprese;
migliorare il dialogo con il territorio al fine di identificare le carenze formative-informative e porvi
rimedio.
migliorare l’erogazione del Servizio Sanzioni Amministrative
PROGRAMMA OPERATIVO 7
Verifiche degli strumenti di misura
Uno dei compiti della Camera è fornire all’utenza, attraverso il proprio ufficio metrico, un servizio che opera
nell’ambito della tutela della fede pubblica e del consumatore con riguardo agli strumenti di misura (ad
esempio, bilance, complessi di misura per carburanti, ecc…) utilizzati in transazioni commerciali, sicurezza
pubblica, sanità pubblica, protezione dell’ambiente, ordine pubblico e imposizione di tasse.Tutti gli strumenti
di misura utilizzati per i fini sopra descritti sono soggetti a verifiche periodiche per constatarne il
mantenimento dell’affidabilità metrologica nel tempo. Gli strumenti di misura hanno una scadenza che va dai
2 ai 5 anni, a seconda della categoria.
La Camera di Commercio punta su questa funzione in quanto avverte l’esigenza di intervenire per un
riequilibrio del mercato che ha registrato, negli ultimi anni, una crescente tendenza alle turbative fino ad
arrivare alle frodi, come più volte enfatizzato dai mezzi di comunicazione.
Visto il probabile intervento da parte dei laboratori privati autorizzati da varie Camere o dei laboratori
appartenenti alle stesse Camere ad effettuare la verifica periodica di strumenti metrici, probabilmente non
perverranno più le richieste riferite agli impianti di carburante.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Mantenere un elevato numero di verifiche evase di strumenti di misura;
perseguire l’equilibrio economico/finanziario nell’erogazione del servizio.
PROGRAMMA OPERATIVO 8
Sorveglianza sui prodotti a tutela della fede pubblica e del consumatore
La Camera ha come compito istituzionale la tutela del consumatore e la sorveglianza su vari prodotti al fine
Relazione previsionale e programmatica 2013
103
di verificarne la conformità alla legislazione vigente. I prodotti oggetto di sorveglianza sono, ad esempio, gli
elettrodomestici, le scarpe, i giocattoli, i computer, le video-camere.
Negli ultimi tempi è sempre più sentita l’esigenza di una presenza costante della Camera nella sua funzione
di Garante delle fede pubblica a cui l’Ente sente il dovere di rispondere. A tal fine, già nel corso del 2012, un
addetto ha frequentato corsi specialistici sulla materia, e per l’anno 2013 ci si propone di effettuare una più
assidua sorveglianza sulla conformità dei prodotti.
Nell’ambito della sorveglianza riveste prioritaria importanza quella sugli assegnatari dei marchi
d’identificazione dei metalli preziosi, ossia dei fabbricanti, che attraverso l’ufficio metrico della Camera,
hanno richiesto il marchio d’identificazione, impresso su uno o più punzoni, per poter identificare la
fabbricazione dei propri oggetti mediante la punzonatura. La sorveglianza sui fabbricanti di oggetti in metallo
prezioso è, altresì, strumentale ad accrescere la conoscenza delle norme e delle regole da parte dei
fabbricanti stessi: infatti, la presenza in campo dei funzionari dell’ufficio metrico non è diretta esclusivamente
ad azioni repressive ma soprattutto a divulgare le norme e le regole riguardanti il settore al fine della tutela
del consumatore e indirettamente alla tutela delle stesse aziende e contribuire così alla promozione
dell’efficienza e della competitività del sistema impresa.
Infine si segnala che nel corso del 2012 il MSE ha emanato linee guida per il corretto uso degli autoveicoli al
2
fine di ridurre per quanto possibile l’emissione di Co . La Camera, da sempre impegnata nella difesa
dell’ambiente e nella diffusione di buone prassi ambientali, ritiene utile intervenire sulla questione secondo le
proprie competenze istituzionali, e si propone quindi di avviare la sorveglianza presso le officine di
autoriparazione e presso i concessionari, allo scopo di controllare che siano seguite le suddette direttive
ministeriali.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Mantenere il numero delle visite ispettive ed ampliare i settori d’intervento;
mantenere il numero degli oggetti in metallo prezioso prelevati;
garantire la tutela della fede pubblica e dei consumatori.
PROGRAMMA OPERATIVO 9
Iniziative di formazione per gli agenti di commercio e gli agenti di affari in mediazione e diffusione
della cultura della qualità tra gli stessi operatori professionali
La Camera organizza da anni corsi abilitanti all’esercizio dell’attività di agente di commercio e corsi abilitanti
al sostenimento dell’esame da agente di affari in mediazione. Entrambi i corsi permettono, direttamente o
successivamente ad apposito esame, di avviare le rispettive attività. Trasmettere in modo adeguato i
contenuti dei corsi determina un vantaggio indiretto per tutto il sistema economico che può vantare operatori
preparati e professionali. La Camera si impegna, pertanto, ad organizzare tali corsi anche nel 2013,
proseguendo l’iter di rinnovamento degli stessi, in base alle esigenze emerse nei questionari di customer
satisfaction, tenuto conto dei vincoli economici.
Il registro imprese ha ottenuto la certificazione di qualità già nel 2006 e poi nel 2009 essa è stata estesa a
tutta l’area anagrafe economica. Forte di questa esperienza e dei vantaggi che gli uffici hanno ottenuto in
termini di razionalizzazione delle attività e di qualità dei servizi, la Camera ha intenzione di farsi volano della
cultura della qualità nei settori professionali in cui ha maggiore possibilità di incidenza, cioè nell’ambito degli
agenti di commercio e dei mediatori immobiliari. Entrambe queste tipologie di imprenditori hanno un ruolo
delicato e prezioso, ed è molto importante che essi possano conoscere le norme sulla qualità ed operare di
conseguenza. Accertate le criticità riscontrate nell’organizzazione del corso per i mediatori immobiliari, la
Camera vuole porsi comunque parte attiva in questo processo verso la qualità, attivando almeno un corso
per gli agenti di commercio.
Dall’ascolto delle esigenze emerse dalla customer satisfaction si è sviluppata l’idea di realizzare un
seminario, rivolto agli agenti di commercio già in attività, per diffondere una certa cultura aziendale intesa
come conoscenza di alcuni meccanismi di base sulla gestione aziendale che permettano all’agente di
Relazione previsionale e programmatica 2013
104
trasformare la propria attività in un business di successo. Il seminario vuole suggerire all’agente di
commercio, piccolo imprenditore, la necessità di pianificare la propria attività, scegliere le strategie che vuole
utilizzare per lo sviluppo del suo business e porsi degli obiettivi economici quali indicatori di gestione
finanziaria.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere le attività di agenti di commercio e di agenti di affari in mediazione mediante la
realizzazione di corsi abilitanti (il numero dipende dagli iscritti) programmati per l’anno 2013;
favorire la diffusione della cultura della qualità e il trasferimento nel proprio contesto lavorativo
mediante l’avvio di un corso propedeutico alla certificazione di qualità per agenti di commercio;
facilitare la pianificazione dell’attività degli agenti di commercio mediante la realizzazione di un
seminario.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 168.800
Risorse destinate agli interventi economici: € 122.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
105
Area strategica 3. Sviluppo del ruolo della Camera nella governance del
territorio
5.13. OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzare da protagonista i rapporti con gli
stakeholders, con particolare riferimento alle Associazioni di categoria, Università,
Regione, Provincia ed enti locali
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Assicurare un coordinamento effettivo e permanente tra i vari enti ed organismi operanti sul territorio
sulle tematiche di interesse del sistema economico locale esercitando un ruolo da protagonista nei
rispettivi tavoli di discussione e confronto;
2. Rafforzare il proprio ruolo di qualificato e riconosciuto punto di riferimento della realtà pubblica
provinciale per le tematiche attinenti lo sviluppo economico;
3. Affermare la propria autonomia funzionale riconosciuta dalla legge. Consolidare il sistema di
alleanze sul territorio;
4. Migliorare la collaborazione tra amministratori e direzione camerale per accrescere l’efficacia
dell’azione dell’Ente.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
La Camera di Commercio di Ancona è ormai riconosciuta come punto qualificato di riferimento della realtà
pubblica provinciale nelle tematiche economiche.
Gli accordi istituzionali con enti pubblici, organismi e ordini professionali è stato fortemente incrementato
negli ultimi due anni, con un forte impulso soprattutto nel campo della mediazione, ambito nel quale ordini
professionali e associazioni di categoria hanno riconosciuto il ruolo guida e la competenza della Camera di
Commercio in questa specifica materia..
Le associazioni di categoria e i principali enti pubblici sono stati coinvolti nel processo di pianificazione e
rendicontazione previsto dal Ciclo di Gestione della Performance di cui al D.L. 150/2009.
L’ottimo rapporto con l’Università Politecnica delle Marche è stato consolidato con una attiva collaborazione
su progetti finalizzati a favorire l’accesso dei giovani laureati o laureandi al mondo del lavoro (come Campus
World e E-Capital), a sostegno della ricerca (Sportello Energia con lo spin off universitario Strategie S.r.l.) e,
da ultimo, con il nuovo progetto “Talenti per la crescita”
Va segnalato però che la revisione della Provincia di Ancona, attualmente commissariata, ha privato la
Relazione previsionale e programmatica 2013
106
Camera di Commercio di un partner fondamentale, con il quale, anche in virtù di un protocollo d’intesa, sono
da tempo state definite azioni e programmi congiunti, finalizzati alla promozione ed allo sviluppo del territorio.
L’azione congiunta è servita in passato per definire una strategia condivisa e per dare maggiore forza
all’azione di entrambi gli enti, che vantavano competenze sulla stessa estensione territoriale.
La situazione è ancora più aggravata dalla profonda crisi politica attraversata da tempo dal Comune di
Ancona, che ha fatto venire meno un altro partner pubblico di primaria importanza, con cui condividere
progetti riguardanti la città capoluogo e le infrastrutture necessarie all’intero territorio.
La Camera di Commercio si è pertanto trovata da sola, negli ultimi mesi, a sostenere progetti e programmi di
sviluppo del territorio, in assenza dell’interlocutore politico con cui condividere strategie e iniziative, con
conseguente riduzione ulteriore delle risorse complessivamente a disposizione per il mondo economico e per
il territorio.
Tale situazione ha comportato anche la presentazione di numerose richieste di sostegno all’ente camerale,
prima assolte da Provincia e Comune capoluogo, in ambiti in cui la competenza di una Camera di
Commercio è residuale se non mancante, che l’ente nella maggior parte dei casi si è trovato a rigettare,
anche per non disperdere le risorse da destinare alla promozione economica e a non parcellizzare il proprio
sostegno, concentrandolo sui progetti ed iniziative maggiormente significative.
Questo indebolimento della rappresentanza politica del territorio dovrà essere attenuato con una sempre
maggiore sinergia con le Associazioni di categoria, accentuando quel ruolo di rappresentanza trasversale
degli interessi congiunti dei vari settori economici e luogo di discussione e confronto, da cui far partire
progetti e proposte per il rilancio del territorio.
Intenso è stato il lavoro di assistenza della direzione al Presidente ed agli organi camerali, sia all’interno (nei
lavori di Giunta e Consiglio) sia all’esterno (rappresentanza e partecipazione a tavoli di lavori, incontri ed
eventi sul territorio provinciale, nazionale ed estero).
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Gestione e sviluppo degli accordi e dei protocolli d’intesa con i principali stakeholders dell’ente
La Camera di Commercio di Ancona ha sviluppato negli ultimi anni numerosi accordi o protocolli d’intesa con
enti pubblici, università, associazioni di categoria, ordini professionali ed organismi internazionali sui temi
dello sviluppo economico, della ricerca ed innovazione, del marketing turistico, delle infrastrutture, della
mediazione ed arbitrato, dell’internazionalizzazione.
Per l’ente camerale si tratta di consolidare la rete di alleanze e partenariati avviati, per rendere la propria
azione sempre più efficace, condivisa e sinergica, mettendo i comune le risorse umane e finanziarie a
disposizione ed ottimizzandone l’utilizzo.
I tempi in rapido cambiamento e la disponibilità sempre più limitata di risorse finanziarie impongono di
realizzare azioni e progetti in comune tra più attori, con una visione unitaria e condivisa, facendo sistema e
superando gli individualismi ed i campanilismi che spesso hanno rappresentato il limite del recente passato.
Per il 2013 si intende proseguire su tale percorso, attraverso lo sviluppo ed implementazione degli accordi
già stipulati: in particolare sarà monitorata l’applicazione concreta di ogni accordo, le azioni conseguite e
saranno verificati i risultati effettivi ottenuti.
Saranno inoltre verificati i possibili nuovi partenariati, specie se funzionali allo svolgimento di progetti comuni,
con particolare riferimento alla progettazione comunitaria.
Tuttavia l’indebolimento della rappresentanza politica del territorio (la trasformazione delle Province e la crisi
politica del comune capoluogo) se da una parte rappresenta un limite che avrà inevitabili ripercussioni anche
sulla Camera di Commercio, mancante di un alleato forte ed attendibile come è stato fino allo scorso anno la
Provincia di Ancona e di cofinanziamenti a sostegno delle iniziative condivise, dall’altra spinge a rafforzare
sempre più la sinergia con le Associazioni di categoria, accentuando quel ruolo di rappresentanza
trasversale degli interessi congiunti dei vari settori economici e luogo di discussione e confronto, da cui far
Relazione previsionale e programmatica 2013
107
partire progetti e proposte per il rilancio del territorio. In questo ambito le associazioni di categoria per i vari
settori economici dovranno essere chiamate a trovare, grazie anche alla Camera di Commercio, progetti ed
iniziative comuni, facendo massa critica.
Sono anche previsti interventi da parte del Presidente, con un budget predeterminato dalla Giunta, a
sostegno di iniziative minori, comunque di pregio, che non rientrerebbero tra gli interventi a termini di
regolamento sui contributi a terzi, finalizzati a garantire la presenza dell’ente camerale sul territorio ed a far
conoscere la Camera di Commercio anche a parti della comunità meno coinvolte nella programmazione
dell’ente camerale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Consolidare le alleanze ed i partenariati con gli stakeholder dell’ente;
rafforzare il ruolo della Camera di Commercio tra gli attori pubblici e privati del territorio;
svolgere il ruolo di rappresentanza trasversale degli interessi generali dei vari settori economici;
ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Coinvolgimento dei principali stakeholders nella programmazione e rendicontazione dell’attività
dell’ente
La Camera di Commercio si è adeguata con attenzione e coerenza alla riforma Brunetta (D.Lgs.150/2009)
adottando il Ciclo di Gestione della Performance, integrando e rinnovando di conseguenza tutti gli strumenti
di pianificazione, programmazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione dell’ente.
Come previsto anche nelle Linee Guida Unioncamere, a cui l’ente si è ispirato, la Camera coinvolge nella
programmazione delle proprie attività e nella predisposizione del Piano della Performance i principali
stakeholder, per soddisfare i reali bisogni delle imprese e del territorio di riferimento.
Verranno effettuati incontri ed approfondimenti specifici con gli organi camerali - in cui sono rappresentate le
principali associazioni di categoria più rappresentative del territorio, le associazioni dei consumatori, le
organizzazioni sindacali e l’ABI - per delineare gli indirizzi da perseguire e le principali linee d’azione,
partendo da un’analisi di contesto (esterno ed interno) e da un’attenta valutazione delle risorse economiche
effettivamente disponibili, con attenzione ai criteri di equilibrio economico-finanziario dell’ente. Particolare
attenzione sarà posta anche ai vincoli normativi, sempre più stringenti per le Camere di Commercio, di cui si
dovrà tenere conto nella programmazione e nella predisposizione del preventivo economico, concentrando il
più possibile gli interventi promozionali e di sostegno a progetti prioritari e strategici, evitando la
parcellizzazione degli stessi.
Verranno inoltre consultati, in appositi momenti di confronto, i principali enti pubblici locali, in particolare la
Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, l’Autorità Portuale, l’Unioncamere Marche,
quest’ultima come luogo di sintesi del sistema camerale marchigiano.
Anche l’azienda speciale Marchet organizzerà appositi incontri per discutere le linee di indirizzo da seguire
nella definizione del programma finalizzato alla promozione estera, confrontandosi con associazioni di
categoria e consorzi export.
Il programma sarà attentamente monitorato e reso flessibile e dinamico, in modo da poterlo adattare, se
necessario, ai mutevoli bisogni degli interessi generali della comunità delle imprese e del territorio.
Anche nella fase della rendicontazione - integrata tra bilancio di sostenibilità e trasparenza – l’ente darà
conto ai propri stakeholder delle attività svolte, dei risultati raggiunti e dell’utilizzo delle risorse pubbliche, in
coerenza con quanto previsto dal Ciclo di Gestione della Performance di cui al D.L.150/2009.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rendere trasparente l’azione della Camera di Commercio e la sua gestione;
ottimizzare l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione;
Relazione previsionale e programmatica 2013
108
far conoscere la Camera di Commercio e diffonderne l’immagine sul territorio;
confrontarsi con gli stakeholder per comprendere i bisogni del territorio.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Supporto tecnico-specialistico agli organi camerali nelle relazioni con gli stakeholders
I vertici dell’organizzazione – in particolare il Segretario Generale - sono chiamati ad assistere il Presidente e
gli organi camerali, secondo le rispettive competenze, nelle numerose riunioni, incontri, tavoli di lavoro in cui
l’ente è chiamato ad operare, in senso proattivo, con capacità di fornire contributi concreti e risposte ai
bisogni e risolvere i problemi insorti.
Si tratta di un ruolo sempre più delicato, in un momento in cui tutta la Pubblica Amministrazione è messa in
discussione ed è attraversata da ipotesi di riforma e profonda razionalizzazione, anche con possibili ricadute
di forte effetto sullo stesso sistema camerale (si pensi alla trasformazione delle province, alla
riorganizzazione delle amministrazioni periferiche dello Stato, all’eliminazione di alcuni enti, alla “spending
review”).
La riduzione delle figure dirigenziali e la ridefinizione delle posizioni intermedie (alte professionalità e
posizioni organizzative), non potendo procedere ad assunzioni per il prossimo triennio in sostituzione di
figure strategiche cessate dal servizio, comporterà per la Camera di Ancona un peso eccessivo di
responsabilità ed impegni sul Segretario Generale, per cui si renderà necessaria una nuova ripartizione delle
competenze tra le citate figure di vertice.
L’ente camerale, anche in un periodo di forte difficoltà e con la criticità evidenziata, deve mantenere e
garantire un alto livello di efficienza ed una capacità di risposta adeguate alle necessità che coinvolgono sia il
livello politico sia il livello dirigenziale, con un approccio maggiormente ispirato a logiche privatistiche,
prestando attenzione comunque alle priorità.
Tutto ciò comporta una interpretazione del ruolo del dirigente pubblico sempre più in senso manageriale, con
sviluppo delle capacità organizzative, di rappresentanza tecnica dell’ente, di orientamento delle scelte
programmatiche ed operative, di visione sistemica e strategica, al fine di garantire la correttezza della
gestione dell’azione amministrativa e la coerenza con le normative applicabili.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI DEL PROGRAMMA OPERATIVO 3
Assicurare un adeguato supporto tecnico-specialistico al Presidente ed agli organi camerali;
assicurare la rappresentanza tecnica, laddove necessario, nei rapporti con gli stakeholder;
riorganizzare la struttura e definire le figure di vertice in base alle competenze esistenti;
qualificare la gestione dell’ente camerale.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 20.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
109
5.14. OBIETTIVO STRATEGICO: Accentuare il ruolo della Camera di Commercio
nella capacità di orientare le scelte del territorio a partire dalle informazioni
statistiche e dalle analisi di contesto
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sviluppare una collaborazione organica e stabile con istituti/enti di ricerca presenti nel territorio e
riconosciuti per la loro capacità di analisi di fenomeni economici e sociali, con l’obiettivo di dare vita
ad un laboratorio di analisi economica che possa diventare il riferimento per le istituzioni e le imprese
della provincia di Ancona;
2. Incrementare la diffusione delle analisi economico–statistiche cui l’utenza accede attraverso il sito
web istituzionale.
AREA ORGANIZZATIVA
Area sviluppo economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Il riconoscimento della funzione dell’Ufficio Statistica, quale punto di riferimento per l’informazione economico
statistica a livello provinciale, appare in via di consolidamento: media, università, imprese, associazioni di
categoria attingono alle informazioni che esso produce sia per la diffusione sia per far fronte a specifiche
richieste.
Sono oramai appuntamenti tradizionali per tutti gli stakeholder camerali i principali eventi organizzati
dall’Ufficio, quali la Giornata dell’Economia (con un focus dedicato, in particolare, al tema della creazione
d’impresa) e la diffusione dei risultati dell’indagine Excelsior sulla domanda di lavoro delle imprese private,
relativamente ai quali si è riscontrato un crescente interesse espresso in termini di partecipazione qualificata
e diffusione dei materiali.
Da questo punto di vista, nel corso del 2012 è venuta meno la necessità di ricorrere alla collaborazione con
l’ISTAO di Ancona per la suddette attività ordinarie grazie al fatto che è rientrato nell’organico dell’Area
Sviluppo Economico un collaboratore con forti competenze in tale ambito. Questo consentirà di affrontare il
prossimo anno con una capacità di elaborazione interna da parte dell’ufficio potenziata. Nel 2013, si intende
inoltre ampliare la gamma dei servizi statistici offerti sperimentando lo strumento camerale per l’analisi di
bilancio “in balance”.
Nella seconda parte del 2012 sono state, inoltre, avviate le attività per la partecipazione dell’ente camerale al
Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi e del Non Profit, compito istituzionale che costituisce un
impegno assai rilevante per l’ufficio, considerato che l’ente camerale coordina ed è il perno di tutta la
rilevazione censuaria come Ufficio Provinciale di Censimento. Si avrà una probabile coda di attività anche
per l’inizio del 2013.
L’esame dell’andamento degli accessi alle pagine economico-statistiche sul sito camerale delinea un quadro
si sostanziale costanza della fruizione dell’informazione resa disponibile all’utenza attraverso il canale web.
Tuttavia, non si dispone al momento di una conoscenza dell’andamento dei flussi di accesso mensili
dell’utenza nel presente e nel passato, informazione che consentirebbe una più completa ed esatta
valutazione. La recente riorganizzazione delle modalità con cui le informazioni statistiche sono disponibili sul
sito web dovrebbero determinare, in ogni caso, un incremento degli accessi (che andrà attentamente
monitorato).
Relazione previsionale e programmatica 2013
110
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Diffusione dell’informazione economico statistica di qualità relativa al territorio provinciale
La diffusione dell’informazione economico-statistica alla comunità si avvarrà in primo luogo dell’utilizzo di
comunicati stampa, volti ad informare e tenere costantemente aggiornati sia l’andamento delle principali
variabili economiche relative al territorio, sia l’evoluzione delle caratteristiche strutturali del sistema
imprenditoriale provinciale, nonché di altri fenomeni/aspetti di rilievo economico che di volta in volta si
possano presentare.
I medesimi temi, e non solo questi, saranno quindi oggetto di successivi approfondimenti, attraverso la
redazione e la diffusione di pubblicazioni economiche periodiche (annuali e trimestrali) aventi ad oggetto la
situazione economica generale della provincia o suoi aspetti specifici (mercato del lavoro, studi settoriali,
commercio estero, altro).
La diffusione di tali pubblicazioni assumerà prevalentemente il formato elettronico, cui si accompagnerà, nei
casi di maggior rilevanza (come ad esempio la Giornata dell’Economia) anche il formato cartaceo, prodotto
comunque sempre nel rispetto dei dettami della politica ambientale dell’ente.
Si evidenzia che nel 2013 saranno utilizzate le informazioni acquisite attraverso la banca dati resa disponibile
da Infocamere, denominata “In Balance”, l’acquisto di tale strumento consentirà infatti di proseguire il nuovo
filone di analisi, avviato a fine 2012, relativo allo studio dei bilanci aggregati delle società di capitale.
La diffusione dell’informazione statistica si gioverà infine anche dell’impatto di comunicazione generato
dall’organizzazione di eventi di presentazione delle principali pubblicazioni, volti a diffondere direttamente
l’informazione ai principali stakeholder dell’ente camerale (istituzioni locali, associazioni di categoria e
sindacali, mondo accademico, scuola), di cui l’intera comunità potrà essere portata a conoscenza attraverso
la successiva ulteriore diffusione realizzata attraverso i media locali.
Verranno organizzati i principali eventi attinenti l’informazione statistica, quali la Giornata dell’Economia (in
collaborazione con tutto il sistema camerale) e la diffusione dei risultati dell’indagine Excelsior sulla domanda
di lavoro delle imprese private, sia in una giornata di confronto con i principali stakeholder interessati
dall’importante tematica del lavoro e dell’occupazione sia in una giornata dedicata al mondo della scuola, con
la partecipazione di giovani studenti delle scuole superiori.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Diffondere maggiormente sempre più validi strumenti di conoscenza dei fenomeni economici in atto
con riferimento al contesto provinciale;
diffondere informazioni agli stakeholder, al fine di agevolare le attività decisionali dei policy maker e
degli operatori economici del territorio.
Relazione previsionale e programmatica 2013
111
PROGRAMMA OPERATIVO 2
IX Censimento Generale dell’industria e servizi
Nel corso del 2012, l’ISTAT ha avviato le operazioni relative al 9° Censimento dell’Industria e Serviz i e
censimento delle istituzioni non profit.
Conclusa la fase organizzativa, la rilevazione vera e propria si è avviata nel mese di settembre e dovrebbe
concludersi a dicembre 2012. Tuttavia non sono da escludere eventuali code censuarie che potrebbero
essere legate a slittamenti sia della rilevazione, sia delle operazioni di chiusura.
L’eventuale prosecuzione di tali attività continuerà a fare eventualmente capo all’Ufficio Provinciale di
Censimento (UPC) costituito presso l’ufficio statistica camerale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rispettare il Piano Generale di Censimento;
assolvere efficacemente il compito istituzionale come Ufficio Provinciale di Censimento.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 43.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
112
5.15. OBIETTIVO STRATEGICO: Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni
societarie, con particolare riferimento al sistema infrastrutturale composto da Porto,
Aeroporto e Interporto in una visione integrata
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Essere punto di riferimento per gli stakeholders nell’analisi, progettazione e condivisione delle
esigenze infrastrutturali;
2. Mantenere le sole partecipazioni ritenute strategiche.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale - Area Sviluppo Economico
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
La gestione delle partecipazioni continua ad essere uno degli obiettivi strategici che vede la Camera di
Commercio protagonista, da una parte, nello stimolare l’analisi ed il confronto con gli attori pubblici e privati,
dall’altra, nel fare da capofila di azioni concrete volte a sostenere o rilanciare infrastrutture importanti per la
crescita del territorio e del sistema economico locale.
Da questo punto di vista, si fa largo sempre di più una nuova visione strategica (anche orientata dai principi
della sostenibilità economica ed ambientale) secondo la quale il tema dello sviluppo infrastrutturale si deve
porre oggi, non tanto in termini di dotazione (nel medio periodo difficilmente modificabile, soprattutto alla luce
delle ridotte risorse pubbliche) ma, soprattutto, in termini di uso efficiente di quelle esistenti anche mediante
lo sviluppo di sinergie tra le stesse in un’ottica di sistema territoriale; l’attenzione va inoltre progressivamente
spostata sullo sviluppo di nuove infrastrutture tecnologiche quali, per esempio, la banda larga, sulle quali
l’Italia (e il nostro territorio non fa eccezione) manifesta un notevole ritardo.
Cruciale rispetto al tema del sistema territoriale è il ruolo dell’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica,
promosso alla Camera di Commercio, che ha visto nel 2012 anche l’ingresso del Comune di Jesi ed una
crescente legittimazione da parte degli stakeholder locali e, soprattutto, della Regione Marche. Sempre nel
2012 l’ente camerale ha inoltre portato a sintesi le progettualità sviluppate dall’Osservatorio con il progetto di
area vasta “Territori Snodo” che vede collaborare i Comuni di Jesi e di Ancona mediante l’adesione al
Territorial Center. L’attività di studio e concertazione condotta dall’Osservatorio ha posto pertanto le basi per
un ulteriore potenziamento e sviluppo nel 2013 (vedi scheda programmatica), rispetto al quale resta come
limite il tuttora insufficiente coinvolgimento di Aerdorica.
Per quanto riguarda lo sviluppo della Banda Larga, il 2013 vedrà l’avvio in via sperimentale di un primo
progetto da parte di Unioncamere regionale volto al monitoraggio dell’offerta e della domanda di servizi
correlati, cui l’ente camerale ha già aderito ed al quale fornirà il proprio contributo in termini operativi e
finanziari.
E’ in corso, inoltre, il monitoraggio su tutte le partecipazioni societarie, che consente agli organi camerali di
effettuare le scelte più opportune in ordine alla strategicità delle stesse nelle azioni di sviluppo e sostegno
della Camera di Commercio. Al di là della liquidazione della propria società di servizi in house “Camera
Service”, nel corso del 2012 non vi sono state novità sostanziali rispetto a quantità e misura delle
partecipazioni.
Relazione previsionale e programmatica 2013
113
L’ente ha ribadito la sua contrarietà ad entrare nel capitale sociale di Fiera delle Marche S.p.A., costituita
dalla Camera di Commercio di Pesaro con un socio privato (la Alfad s.p.a.), lasciando spazio per
collaborazioni su singole iniziative se ritenuto opportuno. Fiera delle Marche appare oggi come il soggetto
“legittimato” dalla Regione Marche alla gestione dei marchi storici del vecchio ERF e strutturale è ormai la
collaborazione per il rilancio della Fiera delle Pesca in un ottica allargata di Blue Economy.
Sono state altresì ribadite le posizioni assunte a fine 2011 in merito al ridotto supporto alla Fondazione delle
Muse (del quale si attende peraltro un piano di riorganizzazione che prevede la fusione con lo Stabile delle
Marche) e al disimpegno dall’Associazione Fondo Mole Vanvitelliana.
Grande incertezza rispetto ai prossimi assetti organizzativi e societari resta, infine, rispetto ad Aerdorica
sulla quale gravano la recente presa di posizione del governo in merito ad un suo declassamento come scalo
passeggeri, una situazione di indebitamento ancora piuttosto grave ed un progetto di privatizzazione
attualmente in stand-by e, forse, definitivamente tramontato. A tale riguardo, si comincia a dare per probabile
una prossima nuova operazione di massiccia ricapitalizzazione.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Osservatorio sulla piattaforma logistica
Grazie alla qualità degli approfondimenti realizzati dall’ISTAO nel corso degli anni e il sostegno ricevuto dalle
istituzioni e dalle società di gestione delle infrastrutture locali, l’Osservatorio sulla piattaforma logistica della
Marche è oramai ufficialmente riconosciuto come un’occasione di confronto sulle scelte strategiche che
riguardano lo sviluppo delle infrastrutture e, più in generale, del territorio.
Nel 2013 il gruppo di lavoro dell’Osservatorio continuerà a lavorare lungo le linee guida tracciate dagli studi
più recenti inerenti lo sviluppo del traffico intermodale, l’individuazione delle modalità per raggiungere
concretamente l’obiettivo di un trasferimento parziale del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, la
definizione di un intervento normativo regionale a supporto di tali scelte.
L’Osservatorio avrà come obiettivo quello di accompagnare il sistema logistico locale anche in una fase
particolarmente complessa come quella che si sta vivendo attualmente, segnata da una generale
contrazione del movimento di merci, e che nei prossimi mesi sarà caratterizzata anche da alcuni
cambiamenti istituzionali (nuova definizione del ruolo della Provincia di Ancona, il Presidente dell’Autorità
Portuale di Ancona) che potrebbero mutare l’assetto delle decisioni amministrative in materia di trasporti e
infrastrutture.
Il piano di lavoro è in fase di definizione da parte dei diversi soggetti sostenitori dell’Osservatorio, ma si
proporrà comunque di:
1. Rafforzare e velocizzare la definizione delle strategie per lo sviluppo della logistica intermodale
all’interno della piattaforma logistica composta dal porto di Ancona, dall’Interporto di Jesi e
dall’Aeroporto di Falconara Marittima;
2. analizzare le forme di collaborazione tra le società di gestione delle tre infrastrutture che
compongono la piattaforma logistica delle Marche;
3. inserire la piattaforma logistica in un processo di recupero di competitività della provincia di Ancona e
più in generale del tessuto produttivo marchigiano.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rafforzare il ruolo della Camera di commercio di Ancona al centro del dialogo tra i diversi soggetti
competenti nella ri-definizione del sistema logistico locale;
Relazione previsionale e programmatica 2013
114
portare al centro del confronto le diverse opzioni che l’Osservatorio ha individuato per l’avvio dei
primi strumenti di sostengo al trasferimento nella modalità di trasporto, in particolare nel
collegamento tra il porto di Ancona e l’Interporto di Jesi.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Progetto “I servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga sul territorio marchigiano:
sensibilizzazione del sistema imprenditoriale locale sulle opportunità offerte”
Nell’ambito dell’accordo Unioncamere – Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere Marche ha
presentato un progetto che ha come obiettivo la diffusione di una maggiore consapevolezza del contributo
allo sviluppo economico che può derivare dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Il progetto sarà
finanziato al 50% dal Fondo di Perequazione 2011 e coinvolgerà quattro Camere di commercio marchigiane,
con la sola eccezione dell’ente di Ascoli Piceno che ha presentato un proprio progetto, considerando lo
sviluppo dell’ICT come una delle linee programmatiche più importanti in relazione al proprio territorio.
L’iniziativa vuole rafforzare la cultura digitale tra le imprese della provincia di Ancona, con un’attenzione
particolare per le PMI che hanno di solito maggiori difficoltà nell’avvicinarsi alle innovazioni tecnologiche, sia
per mancanza di competenze interne che di risorse finanziarie adeguate. Le tecnologie innovative
impongono, infatti, anche una rivisitazione dell’organizzazione aziendale che nel medio termine può produrre
vantaggi competitivi, ma che nell’immediato viene percepito più che altro come un impegno ulteriore rispetto
alla normale attività aziendale.
La necessità di fare cultura digitale viene oramai considerata come un’azione prioritaria su cui far confluire
risorse e competenze, in quanto necessaria per mantenere l’Italia e il suo tessuto economico al passo con gli
altri paesi europei. L’Italia è in grave ritardo rispetto agli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea fissati per il
2020. Ma un ritardo altrettanto grave è quello di tipo culturale che consiste nel considerare le infrastrutture
immateriali come meno importanti di quelle materiali nel contribuire allo sviluppo dell’economia.
Il progetto prevede una serie di incontri informativi rivolti alle imprese nel corso dei quali saranno illustrati i
benefici in termini di competitività che possono derivare all’utilizzo degli strumenti ICT più innovativi che
possono essere utilizzati avendo a disposizione una disponibilità di banda di almeno 7 M/s (banda larga e, in
prospettiva, ultra larga). I temi affrontati saranno scelti tra: nuove strategie di marketing e comunicazione,
web 2.0 e social network, sicurezza e privacy. Sono previsti percorsi differenziati per utenti basic e per
imprese che hanno già sviluppato soluzioni innovative al proprio interno.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Azioni di informazione e formazione rivolte alle imprese per diffondere una cultura digitale più
consapevole delle opportunità messe a disposizione dei nuovi strumenti ICT su banda larga;
ridurre la marginalità del sistema camerale nel processo di miglioramento della rete di infrastrutture
immateriali nel territorio della provincia di Ancona.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Sviluppo del territorio e delle sue infrastrutture mediante la gestione delle partecipazioni societarie
strategiche
Per una Camera di Commercio la presenza nel capitale di società che operano in settori di rilevanza
strategica per il territorio e per il sistema imprenditoriale assume sempre più un aspetto prioritario. A livello
nazionale il ruolo degli enti camerali nell’ambito del processo di infrastrutturazione del paese è
costantemente cresciuto; le Camere di Commercio sono veri e propri punti di raccolta e proiezione delle
esigenze infrastrutturali della geografia economica locale, intervenendo in società di gestione di aeroporti,
interporti, porti turistici, fiere, strade, parchi tecnologici, centri servizi, etc.
Relazione previsionale e programmatica 2013
115
L’impegno della Camera di Commercio di Ancona è sempre stato importante da questo punto di vista,
essendo presente in tutte le società di infrastrutture del territorio come Aerdorica, Interporto Marche,
Quadrilatero Marche Umbria, Marina Dorica, oltre che in società di servizi locali o del sistema camerale.
Da alcuni anni la normativa in tema di Pubblica Amministrazione e la recente “spending review” impongono
tuttavia anche alle Camere di Commercio di verificare quali società partecipate producono beni o servizi non
strettamente necessari al conseguimento delle finalità istituzionali e non siano riconducibili alla produzione di
servizi di interesse generale, rimuovendo quelle partecipazioni ritenute non più strategiche e le “società in
house” improduttive.
L’ente effettua, quindi, ogni anno un dettagliato monitoraggio delle proprie partecipazioni societarie (volto al
mantenimento di quelle strategiche o all’acquisizione di nuove partecipazioni coerenti alla programmazione
ed allo sviluppo territoriale), avvalendosi anche dello strumento dell’Osservatorio sulla Piattaforma Logistica,
per orientare una gestione integrata di porto, aeroporto ed interporto.
I risultati del monitoraggio vengono portati all’attenzione della Giunta camerale, per discutere la strategicità
delle partecipazioni in essere, verificando l’andamento della gestione economico-finanziaria e della
corrispondenza delle attività e programmi con le esigenze del territorio e la mission dell’ente.
I rappresentanti della Camera di Commercio nei consigli di amministrazione delle partecipate sono, inoltre,
chiamati a relazionare alla Giunta almeno una volta all’anno, per rendere consapevoli gli organi delle scelte
operate dalle società e degli effetti sulle politiche di sviluppo del territorio.
Analogo monitoraggio e presentazione alla Giunta viene effettuata anche su associazioni e fondazioni, a cui
la Camera di Commercio ha aderito, in quanto questi interventi costituiscono un’altra forma importante di
sostegno allo sviluppo, specie nel campo della cultura e dei servizi.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sostenere lo sviluppo delle infrastrutture materiali ed immateriali del territorio;
Mantenere le partecipazioni ritenute strategiche e dimettere le restanti.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 60.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 285.000
Investimenti: € 350.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
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5.16. OBIETTIVO STRATEGICO: Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema
camerale nazionale e regionale
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Sviluppare la presenza e l’influenza politica dell’ente negli organi del sistema camerale nazionale e
regionale, anche attraverso un aumento qualitativo e quantitativo nella partecipazione alle iniziative
di sistema.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
A giugno 2012 il presidente Giampieri è stato nominato componente del Comitato Esecutivo di Unioncamere
nazionale: si tratta di un riconoscimento importante per tutto l’ente, il cui massimo rappresentante politico è
entrato a far parte degli organi nazionali del sistema camerale.
A livello regionale è stato avviato un approfondito dibattito sulla riorganizzazione delle Camere di Commercio
a livello regionale e sul ruolo di Unioncamere regionale.
La riforma delle province non potrà non avere effetti anche sulle camere di commercio, che si devono far
trovare pronte ad una razionalizzazione ispirata a logiche di economie di scala e ad una maggiore capacità di
fare rete.
Sono stati creati alcuni tavoli di lavoro, coordinati dall’unione regionale, su tematiche di competenza delle
Camere di Commercio, su cui si intende verificare la possibilità di istituire servizi comuni o trovare forme di
razionalizzazione dei servizi (per specializzazione o standardizzazione): formazione del personale, statistica,
elaborazione paghe, provveditorato, mediazione.
Sulla delicata tematica dell’internazionalizzazione (oggi ogni Camera di Commercio ha una propria azienda
speciale e presso l’Unione regionale esiste una Sezione Internazionalizzazione con compiti di
coordinamento) è in corso un vivace dibattito per addivenire, all’interno del sistema, ad una struttura unica
che rafforzi l’azione delle Camere di Commercio nella promozione delle PMI sui mercati esteri, trovando con
la Regione Marche un’intesa allargata, con rispetto dei rispettivi ruoli e competenze. Attualmente le posizioni
delle singole Camere non sono uniformi, in quanto prevale ancora una logica campanilistica e di difesa delle
proprie prerogative e posizioni.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Contributo alla “autoriforma” del sistema camerale e supporto alla riorganizzazione di Unioncamere
Marche mediante l’individuazione e la gestione di servizi comuni tra le Camere della Regione.
L’Unioncamere nazionale ha avviato, su sollecitazione del Ministro dello Sviluppo Economico, un processo di
Relazione previsionale e programmatica 2013
117
autoriforma che dovrà portare a ridisegnare l’intero sistema camerale nazionale sulla base di nuovi parametri
ed indici, ormai indipendenti dai confini amministrativi corrispondenti a quelli delle vecchie province, come
finora sono stati conosciuti.
La Camera di Commercio di Ancona intende fare la sua parte in questa generale riflessione, portando il
proprio contributo nelle sedi opportune (Unioncamere nazionale nel Comitato Esecutivo dei Presidenti e nella
Consulta dei Segretari Generali, nonché negli organi dell’Unione regionale) per rappresentare le esigenze di
una Camera di medie dimensioni e del capoluogo di regione, nell’ottica della razionalizzazione dei costi,
dell’efficienza organizzativa e della qualità dei servizi, con la ferma consapevolezza che i tempi sono
cambiati e che occorre riorganizzare l’intero sistema.
In particolare, guardando all’ambito regionale, l’efficienza e la crescita dell’Unioncamere Marche, anche alla
luce delle modifiche apportate dal D.L. 23/2010 di riforma del sistema camerale, diventa di estrema
importanza per le Camere di Commercio della regione. E’ necessario ed ormai imprescindibile ridefinirne il
ruolo, i servizi e l’organizzazione secondo le attuali esigenze del sistema imprenditoriale regionale e
assicurare una rappresentanza unitaria delle Camere di Commercio marchigiane, specie nei confronti della
Regione Marche, valutando anche i pesi ed i rapporti interni tra i cinque enti (con evidenti differenze oggi
esistenti sia per dimensioni economiche sia per dimensioni organizzative) e lo scenario che ci attende nei
prossimi anni, visto che sarà difficile che rimanga lo stesso numero di camere di commercio dopo la
trasformazione delle province.
Diventa necessario assicurare servizi associati e valutare, superando i campanilismi ormai fuori del tempo,
l’integrazione di strutture collegate alle Camere di Commercio (a partire dalla aziende speciali), esigenza
resa ancora più impellente dalle difficoltà economico-finanziarie evidenziatesi anche per gli enti camerali
negli ultimi tempi e dalla necessità generale di riduzione dei costi di funzionamento.
La rinnovata mission delle Unioni regionali, in base alla citata legge di riforma, rappresenta pertanto una
imperdibile occasione per creare una struttura che sia effettivamente utile alla Camera di Commercio di
Ancona ed alle altre Camere della regione, come supporto concreto, razionale e fattivo nella gestione dei
rapporti con l’ente regionale e nella organizzazione di alcuni servizi e progetti strategici di interesse comune,
nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei costi.
La Camera di Commercio di Ancona intende fungere da stimolo e sostegno alla auspicata riorganizzazione
dell’Unioncamere regionale, sia mediante il Presidente ed i quattro rappresentanti camerali nel rinnovato
Consiglio di amministrazione della stessa sia mediante il Segretario Generale nel supporto al nuovo direttore
e nel confronto con gli altri Segretari Generali.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Autoriformare il sistema camerale a livello nazionale e regionale;
razionalizzare l’organizzazione e la gestione di servizi comuni a livello regionale;
ridurre gli oneri di funzionamento;
razionalizzare i servizi e il personale impiegato.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Partecipazione proattiva alle iniziative di Unioncamere nazionale
Il sistema camerale (Unioncamere nazionale, le unioni regionali, le camere di commercio in ogni provincia, le
aziende speciali, gli organismi partecipati, le camere di commercio italiane all’estero) rappresenta una rete di
grande importanza per il paese e per l’imprenditoria, che va sfruttata al meglio, integrandosi sempre più in
essa ed utilizzando tutte le occasioni utili ad accrescere le possibilità della singola Camera di Commercio di
usufruire dei servizi e progetti e di partecipare alle opportunità offerte dal sistema.
La presenza del Presidente nel Comitato Esecutivo di Unioncamere nazionale costituisce un ulteriore passo
avanti per posizionare al meglio la Camera di Commercio di Ancona nel sistema camerale, al fine di
rappresentare adeguatamente le esigenze di enti delle dimensioni come il nostro e contribuire attivamente a
delineare la governance del sistema, specie in una fase così delicata come l’attuale in cui è in discussione il
percorso che dovrà portare all’autoriforma delle Camere di Commercio.
Relazione previsionale e programmatica 2013
118
La Camera di Commercio di Ancona intende essere parte attiva del sistema camerale, mediante:
miglior utilizzo dei fondi perequativi per incrementare risorse da destinare a progetti di interesse
per il sistema economico locale, coerenti con il proprio programma,
partecipazione ad incontri e tavoli di lavoro tecnici e politici per rappresentare la Camera di
Commercio di Ancona nei momenti più significativi della vita del sistema e portare il punto di
vista, le necessità e le esperienze dell’ente camerale,
presenza attiva negli organi di Unioncamere nazionale,
confronto permanente sia a livello politico sia a livello tecnico sulle tematiche di interesse e sulle
problematiche emergenti,
coinvolgimento di rappresentanti dell’Unioncamere nazionale in eventi ed incontri nel territorio.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare l’integrazione con il sistema camerale;
consolidare il posizionamento della Camera di Commercio nel sistema camerale attraverso la
maggiore presenza dei rappresentanti dell’ente in organi, tavoli di lavoro ed incontri;
incrementare la visibilità della Camera di Commercio di Ancona a livello nazionale;
utilizzare efficacemente il Fondo Perequativo in progetti coerenti con la programmazione dell’ente.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: /
Relazione previsionale e programmatica 2013
119
Area strategica 4. Efficienza organizzativa, valorizzazione delle risorse e
trasparenza
5.17. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire
il ricambio generazionale, valorizzare il merito e la qualità
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Aggiornare i regolamenti;
2. Gestire efficacemente le risorse umane in coerenza con i vincoli normativi, il piano triennale dei
fabbisogni e le esigenze organizzative;
3. Garantire il miglioramento continuo dei sistemi di gestione dell’ente, rafforzando la politica degli
acquisti verdi.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale – Area Sviluppo Economico – Area Servizi interni
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Dal punto di vista organizzativo, il fatto più caratterizzante del 2012 è stato l’avvio della fase operativa ed
applicativa correlata al Piano di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dalla Giunta con
deliberazione n.202 del 14/11/2011, sulla base di un’analisi organizzativa svolta dal Segretario Generale e
delle indicazioni fornite dalla Commissione Consultiva di Giunta, nonché del parere dell’Organo di
Valutazione Strategica e delle relazioni sulle tre aziende speciali e sulla società in house, in coerenza con
l’obiettivo strategico del Piano della Performance 2011-2013 diretto a perseguire l’equilibrio economicofinanziario nella gestione della Camera di Commercio:
Conseguentemente sono state realizzate le seguenti attività:
a) assegnazione provvisoria “ad interim” al Segretario Generale delle competenze dell’Area Sviluppo
Economico, senza sostituzione del dirigente della medesima Area, cessata dal servizio per
pensionamento;
b) riduzione del numero delle aziende speciali da 3 a 2, mediante incorporazione di Aspea in Marchet
entro fine anno, estendendo la mission di quest’ultima alla promozione del settore agroalimentare
con il coinvolgimento di un rappresentante del settore agricolo nel consiglio di amministrazione (sono
stati predisposti il progetto di fusione da far approvare dai consigli di amministrazione delle due
aziende speciali e il nuovo statuto di Marchet);
c) messa in liquidazione la società in house “Camera Service s.r.l.”, procedura che porterà entro il
mese di ottobre alla definizione della relativa procedura, con cancellazione della società;
d) contenimento della dotazione organica, nonostante la reinternalizzazione di alcuni servizi dalla
società di cui al punto c);
Relazione previsionale e programmatica 2013
120
e) chiusura della sede territoriale di Senigallia, con ridefinizione delle modalità della presenza della
Camera di Commercio nel territorio senigalliese in virtù di un Accordo di Programma stipulato con il
Comune di Senigallia;
f) avvio di tavoli di lavoro nell’ambito di Unioncamere Marche per individuare alcuni servizi ed attività di
interesse comune a livello regionale, con la condivisione delle altre Camere di Commercio della
regione;
g) riduzione progressiva e selettiva degli oneri di funzionamento dal 2012, mediante accurata analisi di
ogni voce di costo ed interventi finanziari mirati sulla struttura del bilancio;
Inoltre al Segretario Generale è stata attribuita ad interim anche la direzione dell’azienda speciale Marchet,
con decorrenza dal 1° settembre 2012, a seguito del periodo di astensione per motivi familiari richiesto dalla
direttrice per sei mesi.
L’ente ha perfezionato l’assunzione di tre unità, inquadrate in categoria C, mediante scorrimento della
graduatoria ancora vigente realizzata a seguito di concorso pubblico nel 2009, nel rispetto della capacità
assunzionale derivante dal costo delle cessazioni avvenute nell’anno precedente.
Si è concluso il lavoro del gruppo tecnico sui profili professionali costituito da Unioncamere nazionale, a cui
siamo stati chiamati a partecipare per fornire il nostro contributo in virtù dell’esperienza maturata nel 2010
con la costruzione del sistema di gestione delle risorse umane per competenze: da luglio è partita la
diffusione del sistema a livello nazionale per estenderlo ed armonizzarlo a favore di più Camere di
Commercio.
Nel secondo semestre verrà aggiornato il Piano triennale dei fabbisogni che dovrà tenere conto dei sempre
più stringenti vincoli normativi sulle assunzioni e sui contratti flessibili (decreto sulla cd. spending review 2012
e legge di stabilità 2011), che riducono fortemente anche per le Camere di Commercio le possibilità di
assunzione, con inevitabili ripercussioni sull’organizzazione (sostituzione delle figure cessate dal servizio e
individuazione di nuove competenze professionali).
In particolare, la riduzione della percentuale di assunzione (calcolata sul costo delle cessazioni dell’anno
precedente) dal 70% al 20% per le camere di commercio comporterà di fatto un blocco del turn over almeno
per il biennio 2013-2014.
I profili professionali assumono a questo punto un aspetto strategico in quanto occorrerà verificare con
grande attenzione i singoli profili per competenze effettivamente posseduti da ogni dipendente, rispetto ai
profili delineati attesi, e eventualmente ricollocare all’interno dell’ente in maniera più funzionale alcune unità
in base alle competenze possedute: ciò comporterà uno sforzo organizzativo e gestionale da parte di ogni
dirigente, chiamato a utilizzare sempre al meglio il personale assegnato facendo fronte alle inevitabili
carenze di organico e riorganizzare gli uffici e le funzioni secondo necessità e priorità (eventualmente
riducendo o ripensando alcuni servizi ritenuti meno strategici). L’Ente è quindi chiamato ad aggiornare il
proprio sistema dei profili professionali in coerenza con il modello Unioncamere, posticipando l’obiettivo di
mappare almeno il 30% del personale in ruolo entro la prossima annualità.
E’ continuato il complesso lavoro di aggiornamento dei vari regolamenti che dettano le regole di
funzionamento dell’ente in tutte le sue espressioni.
Nel corso del primo semestre sono stati approvati i seguenti regolamenti:
-
Regolamento di mediazione (Delib. Consiglio n. 4 del 16/01/2012)
-
Regolamento di funzionamento della Giunta (Delib. Giunta n. 64 del 18/04/2012);
-
Regolamento di funzionamento del Consiglio (Delib. Consiglio n. 9 del 23/04/2012);
-
Regolamento in tema di trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai sensi dell'art. 20 del D.lgs. 196/2003
(Delib. Consiglio n. 11 del 23/04/2012);
-
Regolamento per l'assegnazione dei premi "Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico" e "Loggia dei
Mercanti (Delib. Consiglio n. 12 del 23/04/2012);
-
Regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni o simili (Delib. Consiglio n. 17 del
30/05/2012);
Relazione previsionale e programmatica 2013
121
-
Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 25 del
29/06/2012);
-
Regolamento sui procedimenti amministrativi (Delib. Consiglio n. 26 del 29/06/2012) a seguito delle
modifiche apportate dalla Legge 241/90.
In tal modo la Camera di Commercio di Ancona si è dotata di un sistema di atti regolamentari pienamente in
linea con le numerose e complesse novità normative intervenute negli ultimi anni, sia di ordine generale
riferite alla Pubblica Amministrazione, sia di ordine particolare, specifiche delle Camere di Commercio.
Nel corso dell’anno 2012 è stato stipulato un contratto integrato, con un unico soggetto verificatore, per le
verifiche ispettive EMAS e Qualità, con un risparmio di circa il 20 % rispetto al costo dei contratti singoli. Si è
svolto il primo audit integrato EMAS Qualità, sono stati conseguiti tutti gli obietti ambientali previsti per il
2012, sono state accolte tutte le raccomandazioni emerse e sono in fase di integrazione le procedure dei
due sistemi di gestione.
Nel corso di questi anni la Camera ha sperimentato che l’integrazione del Sistema Gestione Ambientale e del
Sistema di Qualità è la naturale evoluzione nel percorso del miglioramento continuo che entrambi i sistemi si
prefiggono.
II percorso di integrazione è stato sviluppato nel corso del 2012, mediante l’individuazione di un unico
soggetto certificatore per lo svolgimento degli audit di terza parte, sia in materia Qualità che in materia
EMAS, consentendo all’ente di svolgere in un’unica sessione le visite ispettive e di mettere a fuoco il proprio
ruolo e le attività svolte in una visione integrata di performance complessiva: in particole, il contratto
integrato, con un unico soggetto verificatore, ha consentito un risparmio di circa il 20 % rispetto al costo dei
contratti singoli.
E’ stata inoltre integrata la procedura del Riesame di Direzione, per entrambi gli ambiti, realizzando una
unica sessione di Riesame, con un incontro plenario a 360° gradi sulle attività di miglioramento conti nuo
dell’ente, da cui è emerso che sono stati conseguiti tutti gli obietti ambientali previsti per il 2012 e sono state
accolte tutte le raccomandazioni ricevute negli audit precedenti. E’ stata integrata la procedura di formazione
del personale, in modo da avviare un percorso unitario, all’interno dell’ente, per lo sviluppo del personale e
per la valorizzazione delle professionalità.
Per quanto riguarda gli acquisti verdi, l’ufficio acquisti ha programmato l’attività in modo che il valore degli
acquisti “verdi” rispetto al totale degli oneri di funzionamento per beni e servizi potenzialmente verdi, si attesti
attorno all’80%.
Con la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità anno 2009 (avvenuta nel 2010) si è realizzata l’integrazione
tra il Bilancio Sociale e la Dichiarazione Ambientale; con l’aggiornamento del Bilancio anno 2011 (pubblicato
nella seconda metà del 2012) si è dato avvio ad un altro importante processo di integrazione con il ciclo delle
performance dell’ente.
In particolare, nel 2012, si è proceduto ad un’attenta analisi preliminare delle basi informative utilizzate e
delle modalità di raccolta che ha consentito di mettere a punto un unico processo di gestione delle
informazioni rilevanti comuni attraverso la costituzione di una prima banca dati in grado di alimentare due
documenti distinti (Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulle performance). In questo modo il Bilancio di
sostenibilità aggiornamento 2011 si è arricchito di ulteriori informazioni, dati e risultati.
Nel 2012 inoltre è iniziata la rilevazione e il monitoraggio di alcuni indicatori di genere che però, solo a partire
dal 2013, verranno integrati e valorizzati all’interno del Bilancio di Sostenibilità- aggiornamento 2012.
La presentazione del Bilancio di Sostenibilità agli stakeholders è stata anche occasione per divulgare il tema
della trasparenza e delle azioni condotte dall’ente in questo ambito.
Relazione previsionale e programmatica 2013
122
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Gestione e sviluppo delle risorse umane, in coerenza con i vincoli normativi intervenuti
Il processo di miglioramento continuo dell’organizzazione avviato da alcuni anni nella Camera di Commercio
di Ancona si caratterizza per il modello di gestione e sviluppo delle risorse umane svolto attraverso la
redazione e l’applicazione di una molteplicità di strumenti volti a garantire ed a migliorare efficienza, efficacia
dell’ente camerale.
Tuttavia, la logica dei tagli lineari, imposti senza poter decidere su dove intervenire, come stabilito dalla
manovra sulla spending review, viene a penalizzare gli enti virtuosi nel tentativo di rimuovere in breve tempo
e senza distinzioni, le inefficienze e gli sprechi, penalizzando lo sviluppo delle amministrazioni, in particolar
modo di quelle più attente già da tempo alla riduzione dei costi come la Camera di Commercio di Ancona.
Molti tagli e vincoli di spesa influiscono negativamente proprio sulle risorse umane, impedendo, di fatto, di
programmare i fabbisogni professionali secondo i reali bisogni dell’ente, di prevedere percorsi di crescita e
sviluppo per i funzionari meritevoli e le sostituzioni necessarie di fronte ad alcuni posti più strategici rimasti
vacanti con nuove professionalità o con giovani dotati di competenze specifiche e mirate.
Di fronte ad un simile scenario appare quindi sempre più difficile parlare di sviluppo e di crescita e la
dirigenza in particolare è chiamata a rispondere, a volte anche a scapito dell’efficienza organizzativa, dei
processi di revisione della spesa relativa all’amministrazione di appartenenza ed all’area affidata alla propria
responsabilità.
Tenuto conto delle criticità evidenziate, le attività di maggiore impatto dell’annualità 2013 concernenti le
risorse umane risultano essere le seguenti, con la ferma convinzione che, nonostante la recente normativa,
non si deve penalizzare lo sviluppo delle stesse:
predisposizione e gestione del piano triennale ed annuale dei fabbisogni del personale dell’ente
in qualità di strumenti principali di gestione della dotazione organica in coerenza con le
disponibilità di bilancio, con i principi di contenimento degli organici e della spesa programmata
per il personale, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili;
gestione delle selezioni possibili, in coerenza con i piani sopra indicati e con le priorità
strategiche ed operative, ottimizzando costi, tempi di gestione ed efficacia in termini di risultato
delle stesse;
verifica e gestione dei contratti flessibili, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa;
mappatura dei profili professionali di competenza dell’ente in coerenza con quanto emerso dal
tavolo di lavoro Unioncamere su tale tematica, al quale l’Ufficio Sviluppo Risorse Umane della
Camera di Ancona ha dato un significativo contributo, con adeguamento del sistema già adottato
alle linee guida nazionali e con verifica dei profili posseduti per almeno il 20% del personale di
ruolo;
predisposizione ed attuazione del piano formativo in coerenza ai profili professionali di
competenza dell’ente quale strumento strategico per la qualificazione delle risorse umane con
conseguente miglioramento dei servizi offerti, nei limiti delle limitate risorse disponibili a seguito
dei tagli operati dai vari interventi normativi;
attuazione di interventi di analisi e di sviluppo dell’organizzazione interna, anche attraverso altre
modalità di apprendimento e sviluppo delle competenze informali e/o non strutturate nei termini
della formazione (esempio: tutoring, mentoring, peer review, circoli di qualità, focus group, volte
a migliorare l’organizzazione interna)
Realizzazione di un percorso di affiancamento per le figure non dirigenziali ritenute strategiche al
fine di strutturare un gruppo di lavoro di supporto alla direzione dell’ente
costante aggiornamento dei sistemi di valutazione e gestione del personale e/o del contratto
decentrato, anche attraverso l’analisi e l’armonizzazione dei processi valutativi svolti dai singoli
dirigenti a tutela di una corretta applicazione dei sistemi vigenti in ottica meritocratica.
Relazione previsionale e programmatica 2013
123
Il tutto verrà realizzato in coerenza con il Ciclo di Gestione della Performance, con le eventuali innovazioni
normative e del contesto interno ed esterno all’ente, tenendo conto dei servizi da erogare e degli obiettivi
prefissati dall’ente.
Diventa essenziale, per una Camera come quella di Ancona che negli anni ha operato una serie di scelte
collegate alla creazione di servizi innovativi e specifici, considerare il numero dei dirigenti, delle risorse
umane e delle professionalità a disposizione, per garantire comunque il giusto equilibrio tra le attività
programmate per il prossimo anno e la struttura esistente, al fine di mantenere e, se possibile, di potenziare,
il livello di qualità raggiunto nella erogazione dei servizi.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rendere l’organizzazione camerale sempre più efficace ed efficiente coerentemente ai criteri di
economicità, imparzialità, pubblicità e trasparenza, in un’ottica generale di razionalizzazione e
miglioramento continuo;
rendere coerenti i processi di selezione e formazione del personale al fine di garantire il migliore
raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi prefissati dall’ente nel limite delle risorse
disponibili;
ridurre il divario esistente tra le competenze tecniche e comportamentali attese dall’ente e quelle
espresse dal personale, utilizzando strumenti anche innovativi che favoriscano tale processo al fine
di garantire il miglioramento delle prestazioni, un adeguato sviluppo tecnologico, una spinta verso i
miglioramenti qualitativi e la più corretta gestione del cambiamento richiesta da una società sempre
più in evoluzione;
favorire la meritocrazia interna dell’ente quale strumento di motivazione e premialità a favore dei
dipendenti.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Gestione e sviluppo dell’organizzazione, in attuazione del Piano di riorganizzazione ed in coerenza
con i vincoli normativi intervenuti
I vincoli sempre più stringenti applicabili anche alle Camere di Commercio a seguito della “spending review”,
con la conseguente impossibilità di sostituire alcune figure di vertice dell’amministrazione, comporterà la
necessità di ridefinire, almeno temporaneamente, l’assetto delle attuali aree organizzative in cui l’ente è
funzionalmente suddiviso, ripartendo le competenze dei servizi interni tra i due dirigenti di ruolo e, tenendo
conto di un “sostanziale” blocco delle assunzioni per il prossimo biennio, prevedendo una ulteriore
razionalizzazione degli uffici e dei servizi e l’ottimizzazione dell’utilizzo dei funzionari.
Le attività concernenti l’organizzazione riguarderanno pertanto principalmente due ambiti:
Implementazione del Piano di riorganizzazione, approvato dalla Giunta, con redistribuzione in
maniera funzionale degli uffici e delle competenze all’interno delle aree tenendo conto delle
figure dirigenziali in servizio,
razionalizzazione degli uffici e dei processi lavorativi in coerenza con il suddetto Piano di
Riorganizzazione, con particolare riferimento, per quanto riguarda lo Staff, all’ Ufficio Giunta e
Consiglio, con revisione delle procedure concernenti gli atti di competenza, sia dal punto di vista
amministrativo sia da quello informatico.
Dirigenti, P.O. e Alte Professionalità saranno chiamati, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, a
contribuire ai processi di revisione della spesa e ad individuare soluzioni organizzative, all’interno delle Aree
e dei servizi ad essi affidati.
I tagli lineari ai cd. “consumi intermedi”, che colpiscono anche spese strutturali (come le utenze elettriche e
idriche),potrebbero imporre inoltre di rivedere alcune regole riguardanti l’orario di lavoro e gli orari di apertura
della sede.
La razionalizzazione organizzativa riguarderà anche le aziende speciali, che lo stesso Piano di
Riorganizzazione aveva già previsto, con la fusione per incorporazione di Aspea in Marchet.
Relazione previsionale e programmatica 2013
124
La procedura di fusione, già avviata con la predisposizione del progetto di fusione e del nuovo statuto di
Marchet, si concluderà entro dicembre 2012: il 2013 sarà l’anno in cui l’integrazione diventerà operativa ed in
cui, dal punto di vista dell’organizzazione, saranno definiti gli ambiti di competenza, l’organigramma e la
ripartizioni di funzioni e responsabilità, in coerenza con gli indirizzi degli organi camerali.
Anche l’altra azienda speciale R.P.Q., gestita in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata,
dovrà partecipare concretamente al generale processo di razionalizzazione, ampliando il proprio grado di
autonomia finanziaria e strutturale, in coerenza con il DPR 254/2005 e con quanto previsto dal
D.Lgs.23/2010.
Per quanto attiene all’attività regolamentare, che consente all’ente di adeguare la propria organizzazione ed i
processi lavorativi e gestionali alla normativa riguardante la Pubblica Amministrazione in continua
evoluzione, la Camera di Commercio continuerà, nel corso del 2013, l’intenso lavoro di analisi giuridicoamministrativa, con il coinvolgimento di gruppi di lavoro interni coordinati dal Segretario Generale, al fine di
modificare ed aggiornare i principali atti regolamentari in coerenza con le innovazioni normative che di volta
in volta intervengono.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Favorire una adeguata evoluzione della struttura organizzativa dell’ente, in termini di flessibilità e
reattività, a vantaggio degli stakeholders di riferimento;
rendere l’organizzazione camerale sempre più efficace ed efficiente coerentemente ai criteri di
economicità, imparzialità, pubblicità e trasparenza, in un’ottica generale di razionalizzazione e
miglioramento continuo;
adottare modalità organizzative coerenti alla normativa sulla P.A. e su sistema camerale;
adeguare i regolamenti alle novità normative inerenti la P.A. ed il sistema camerale, al fine di rendere
efficaci e funzionali i processi e le attività;
razionalizzare ed incrementare l’autonomia strutturale delle aziende speciali.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Mantenimento e sviluppo del sistema di gestione ambientale
EMAS è una normativa europea ambientale, che la Camera di Commercio di Ancona ha volontariamente
fatto propria, a partire dal 2007, anno in cui ha conseguito la prima registrazione triennale, seguita dalla
successiva registrazione del 2010 che scadrà nel corso dell’anno 2013.
L’ente ha intrapreso lo sviluppo e l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale EMAS sia per
fornire alle imprese del territorio un concreto esempio di buone prassi ambientali, sperimentando la virtuosità
di un sistema che tiene sotto controllo i consumi intermedi e quindi tende a ridurli, sia per migliorare la
gestione dei propri compiti istituzionali in materia ambientale, caratterizzandosi, all’interno della governance
del territorio, quale promotore di politiche di sviluppo sostenibile, con un forte impegno di migliorare la
condivisione di tematiche sociali e ambientali da parte della comunità locale.
All’interno d questo impegno, l’attività contrattuale posta in essere per l’acquisto di beni e servizi sarà
finalizzata all’aumento del valore degli acquisti “verdi” rispetto al totale degli oneri di funzionamento per beni
e servizi potenzialmente verdi: tale risultato sarà conseguito attraverso l’analisi dell’offerta di prodotti verdi sul
mercato elettronico MEPA o nelle convenzioni Consip in relazione agli obblighi introdotti dai decreti sulla
Spending Review, privilegiando i beni che rispettino gli standard inerenti il divieto di utilizzo di sostanze
pericolose per la salute e l’ambiente, nonché i prodotti e materiali riciclati
In relazione all’esito che il Comitato EMAS riterrà di dare alla nostra richiesta di proroga prevista dall’attuale
Regolamento, nel corso dell’anno si andrà a rinnovo o a riconferma della registrazione; il Gruppo Ambiente –
che presiede le attività del SGA – svolgerà audit interni e incontri periodici, finalizzati al monitoraggio del
Sistema, con un focus specifico sulle procedure interne e sull’aggiornamento della Dichiarazione Ambientale.
Di particolare importanza sarà l’integrazione tra il Programma ambientale e la programmazione degli obiettivi
Relazione previsionale e programmatica 2013
125
della performance.
Nel corso dell’anno, saranno utilizzate le procedure integrate per il riesame della Direzione e per la
Formazione del Personale, messe a punto già nel 2012.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Migliorare il Sistema Gestione Ambientale, in relazione agli esiti degli Audit interni ed esterni;
incrementare il valore degli acquisti verdi;
conseguire la conferma annuale o il rinnovo triennale;
individuare obiettivi ambientali integrati con gli obiettivi di performance annuale.
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Integrazione tra Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulla Performance
L’integrazione tra i due sistemi di gestione e rendicontazione Bilancio di Sostenibilità e Relazione sulla
Performance è un processo graduale considerato che si tratta di documenti con finalità e ambiti di
osservazione sovrapponibili solo in parte.
Nel 2012 sono stati analizzate le basi informative utilizzate e le modalità di raccolta, sono stati confrontati gli
indicatori del Bilancio di sostenibilità anno 2010 con gli indicatori del PdP 2011-2013 e la Relazione sulla
performance 2011. Ciò ha consentito di definire una prima griglia di Key Performance Indicators comuni
(riportata come chiave di lettura del Bilancio di sostenibilità aggiornamento 2011) da cui partire per i
successivi aggiornamenti / modifiche che nel corso del 2013, si renderanno necessarie per effetto dei
documenti programmatici e di risultato (quali RPP 2013, PdP 2012-2014 e Relazione sulla Performance
2012, gli audit interni ed esterni del sistema di gestione della qualità e ambientale, la Dichiarazione
Ambientale) e dalle osservazioni e suggerimenti provenienti dall’Organo Interno di Valutazione.
Nel corso del 2013 si lavorerà per affinare il processo di rendicontazione comune trai vari strumenti di
gestione (qualità, ambiente, sociale e performance) al fine di rendere sempre più agevole, affidabile e
completa la rilevazione, il monitoraggio e la rielaborazione di tutte le informazioni.
Il processo di integrazione richiederà, parallelamente, la capacità di rendere il Bilancio di sostenibilità,
documento unico di rendicontazione e comunicazione delle strategie, delle attività e delle prestazioni
dell’ente, sempre più fruibile, comprensibile e accessibile agli stakeholder in termini di sinteticità, trasparenza
e chiarezza.
In conformità alla politica ambientale dell’ente, il documento integrale dell’aggiornamento 2012
pubblicato on –line mentre un estratto con le informazioni principali a più alto valore comunicazionale
pubblicato anche nella forma cartacea da distribuire in occasione delle iniziative promozionali
sensibilizzazione organizzate dalla Camera. L’aggiornamento 2012 sarà illustrato in occasione
“Giornata della trasparenza” .
verrà
verrà
e di
della
Il processo di integrazione è realizzato da un gruppo di lavoro interno composto da personale dedicato alla
CdP e alla redazione del Bilancio di sostenibilità.
FINALITA’ /BENEFICI ATTESI
Razionalizzare i processi di acquisizione dei dati e elaborazione delle informazioni;
ampliare e migliorare la qualità della base dati a disposizione per i processi interni di
programmazione e controllo.
Relazione previsionale e programmatica 2013
126
PROGRAMMA OPERATIVO 5
Gestione efficiente ed efficace delle attività informatiche
L’Ufficio Servizi Informatici fornirà agli utenti interni una puntuale assistenza e supporto, nell’utilizzo di SW ed
HW, presidiando la manutenzione e l’installazione di nuove macchine, prestando particolare attenzione alla
qualità e tempestività delle risposte ed alla soddisfazione degli utenti interni.
L’ufficio terrà aggiornato il piano delle attrezzature nonché l’elenco delle linee dati e utenze, fornendo entro
settembre 2013 il piano di sostituzione macchine per l’anno 2014.
Sarà sviluppata una collaborazione con una società di servizi informatici per l’espletamento di un servizio di
supporto tecnico e di supervisione strategica all’infrastruttura tecnologica e di accompagno nelle scelte di
investimento che l’ente andrà sviluppando in tema di ICT.
Verrà valutata e realizzata una riorganizzazione dell’ufficio per migliorare l’efficienza del servizio, ridurre
i tempi e aumentare la qualità di risposta agli utenti interni.
FINALITA’/BENEFICI ATTESI
Razionalizzare i costi di gestione dell’HW e delle reti;
accrescere la qualità e la tempestività del servizio erogato agli utenti interni.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 10.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
127
5.18. OBIETTIVO STRATEGICO: Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al
modello organizzativo, ponendo particolare attenzione al ciclo di gestione della
performance e al piano triennale della trasparenza
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Applicare e sviluppare il Ciclo della Performance;
2. Attuare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità nel rispetto dei contenuti e delle
scadenze previste dalla legge;
3. Applicare il Codice dell’Amministrazione Digitale, la Legge n. 69/2009 e successive modifiche e
integrazioni e le linee guida sui siti web della P.A..
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale – Area Servizi interni
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
La Camera di Commercio ha continuato nel 2012 l’intenso e complesso lavoro di adeguamento della
struttura e dei principali documenti di gestione al Ciclo di Gestione della Performance introdotto dal D.L.
150/2009 e disciplinato anche sulla base delle direttive CIVIT e, per il sistema camerale, dalle Linee Guida
Unioncamere.
Tutto il ciclo di gestione è stato ulteriormente perfezionato ed integrato, sulla base dell’esperienza maturata
dopo il primo anno conseguente alla prima predisposizione del Piano della performance approvato il 31
gennaio 2011, che aveva comunque già ottenuto un giudizio di qualità dal Gruppo di lavoro Unioncamere –
CIVIT.
Il 27 gennaio 2012 è stato adottato il Piano della Performance riferito al 2012-2014, è stato approvato il
Programma Triennale per la trasparenza e l’integrità per il medesimo triennio, è stato realizzato e presentato
a settembre alla Giunta il report sull’andamento del Piano nel primo semestre (attraverso il monitoraggio di
un cruscotto completo di 114 indicatori operativi) ed è stata avviata la programmazione 2013 sulla base della
nuova impostazione della Relazione Previsionale adottata nel 2011 e delle rinnovate schede di
programmazione.
Il sito web è stato aggiornato nei contenuti in coerenza con le previsioni normative nella sezione dedicata
alla trasparenza. E’ stata consolidata la struttura dedicata al Controllo Strategico e di Gestione per
rispondere al meglio all’applicazione e sviluppo del Ciclo di Gestione della Performance, così come previsto
dalla riforma. L’ufficio è stato chiamato a fare parte di un gruppo di lavoro nazionale Unioncamere per la
predisposizione di un programma informativo di gestione dell’intero Ciclo, a conferma del livello di
preparazione ed approfondimento raggiunto in questo ambito.
E’ stato aggiornato anche il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (approvato dalla
Giunta il 18.04.2012), che tiene conto sia della performance organizzativa sia delle performance individuale.
In tal modo l’ente si è dotato di tutti gli strumenti richiesti dalla normativa per gestire il Ciclo della
performance con qualità ed efficacia.
Relazione previsionale e programmatica 2013
128
E’ stato approvato il 16.05.2012 il contratto decentrato integrativo del personale, in accordo con le
Organizzazioni Sindacali, dopo un’approfondita trattativa, rendendo tale strumento coerente alla riforma ed
alle ultime novità intervenute sul pubblico impiego.
E’ stato completato il complesso lavoro di ricostruzione e ridefinizione del Fondo di produttività, sia del
personale non dirigente sia di quello dirigente, rendendolo pienamente coerente alla normativa ed alle
indicazioni ministeriali.
La Giunta, con deliberazione n.128 del 23/07/2012 ha nominato l’O.I.V. (Organismo Indipendente di
Valutazione) in forma monocratica, che ha preso il posto dell’Organo di Valutazione Strategica, come
previsto dal D.Lgs.150/2009, completando con questo atto il processo di adeguamento alla riforma Brunetta.
Il sistema unificato di “Customer satisfaction” è stato avviato mediante un lavoro comune con le altre Camere
di Commercio marchigiane, mediante l’Unioncamere regionale (con un progetto finanziato dal Fondo
Perequativo), al fine di adottare entro l’anno un processo che armonizzi all’interno dell’ente le rilevazioni già
adottate da alcuni uffici, uniformandole e rendendole coerenti alla riforma Brunetta. Attualmente sono
monitorati nel gradimento degli utenti i seguenti servizi: corsi di formazione, mediazione, Registro Imprese,
fiere internazionali.
La trasparenza dell’organizzazione, in coerenza con quanto previsto dal D. Lgs. 150/2009, deve essere
conseguita con la messa a disposizione di un numero crescente di informazioni e di servizi online.
Operano in tal senso anche le disposizioni contenute nel D.L. 22.6.2012 n.83 (convertito in L 134/2012,
decreto “sviluppo crescita”). Una, tra le “misure per l’agenda digitale e la trasparenza nella P.A”, prevede
l’obbligo di pubblicazione sul sito internet dell’ente, di tutte le sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili
finanziari, vantaggi economici di qualunque genere a persone, professionisti, imprese ed enti privati.
Relativamente a tutte le attività programmate (pubblicazione dati nella sezione trasparenza sul sito internet,
realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura della trasparenza, incremento del numero dei servizi
on line sul sito e dei moduli scaricabili, realizzazione del Piano disaster recovery) lo stato di avanzamento
dell’obiettivo è pienamente in linea con i risultati attesi previsti.
Si tratta di un'attività innovativa per la pianificazione e la lettura delle attività camerali, caratterizzata da
importanti collegamenti con altri processi gestionali, in primis il Ciclo di gestione della performance, come
previsto dagli artt. 8 e 10 del D.lgs. 150/2009, e finalizzata all’individuazione di obiettivi inerenti le politiche di
genere e le pari opportunità; obiettivi che sono stati inseriti nei documenti programmatici (tra cui il Piano della
performance 2012-2014).
Il progetto è stato portato avanti da un gruppo di lavoro composto dai referenti dei servizi coinvolti in prima
battuta dalle attività legate alla sperimentazione del bilancio di genere. .
È importante sottolineare che si tratta non solo di un adempimento previsto dalla normativa, ma di
un'occasione di crescita e sviluppo organizzativo per l’Ente, con benefici attesi a livello di equità ed
efficienza, da raggiungere attraverso un percorso partecipato da tutti e allineato agli altri lavori in corso così
da privilegiare le sinergie ed evitare duplicazioni e sovrapposizioni. Nel corso dell’anno sono stati rispettati gli
step proposti da Unioncamere, sono stati raccolti i primi dati rilevanti in ottica di genere sui corsi di
formazione, colloqui per start up d’impresa e sui brevetti registrati, con la finalità di una programmazione
futura. Nel mese di settembre è stata realizzata una prima integrazione tra il Bilancio di sostenibilità ed il
Bilancio di Genere.
Il sistema del CRM è stato avviato dall’Ente camerale attraverso un progetto biennale iniziato nel 2011 e
concluso alla fine del 2012. Gli obbiettivi di massima del progetto erano:
-
ottenere un indirizzario unico per
iniziative dell’ente;
tutto l’ente per campagne promozionali e di diffusione delle
-
disporre di schede personalizzate di ogni utente che viene in contatto con l’ente, con l’archiviazione
di tutti i contatti intercorsi (domande e risposte) fra gli stessi e l’ente al fine della sua migliore
conoscenza e fidelizzazione.
Sono stati inseriti nel database 4.858 utenti, di cui provvisti di e-mail 2.837.
Relazione previsionale e programmatica 2013
129
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Gestione del Ciclo della Performance in coerenza con il D.Lgs.150/2009, le delibere CIVIT e le Linee
Guida Unioncamere
L’ente nel 2013 procederà alla predisposizione di tutti gli strumenti adottati dalla Camera sin dal gennaio
2011 e poi perfezionati nel 2012 in coerenza con il Ciclo di Gestione della Performance previsto dal
D.Lgs.150/2009, con le delibere emesse dalla CIVIT e con le Linee Guida predisposte da Unioncamere a
livello nazionale per tenere conto delle specificità delle camere di commercio rispetto ad altre pubbliche
amministrazioni.
In particolare:
- Il Piano della Performance per il triennio 2013-2015 (scadenza 31 gennaio);
- la Relazione sulla performance 2012 (scadenza 30 giugno);
- la validazione della relazione sulla performance da parte dell’O.I.V. (scadenza 15 settembre);
- la Relazione semestrale sulla performance 2013 (scadenza 30 settembre).
Inoltre la programmazione dell’ente camerale, integrata con il Ciclo di gestione della Performance, prevede i
seguenti atti:
- la Relazione Previsionale e Programmatica 2014 (scadenza 31 ottobre);
- il preventivo economico 2014 ed i relativi budget direzionali (scadenza 31 dicembre).
Con il nuovo Piano della performance, verranno individuati ed aggiornati gli obiettivi strategici triennali e gli
obiettivi operativi annuali.
Con il sistema permanente di monitoraggio e controllo verrà redatta la Relazione sulla performance riferita ai
risultati effettivamente conseguiti nell’anno precedente attraverso il coinvolgimento di un gruppo di lavoro
trasversale a tutto l’ente (con i dirigenti ed i referenti per ogni area), sotto il coordinamento del Segretario
Generale, assistito in via continuata dall’Ufficio Controllo Strategico e di Gestione, nel rispetto del Documento
approvato dalla Giunta concernente il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance organizzativa
ed individuale.
La relazione ed il sistema adottato saranno validati dal nuovo O.I.V. (Organismo Indipendente di
Valutazione) monocratico, sulla base di un completo processo di analisi e controllo, che prevede anche audit
con i vari responsabili della rilevazione dei dati, per attestarne la “compliance” alla norma ovvero la veridicità
e la correttezza del dato.
Il ciclo di gestione della performance nell’ente sarà realizzato coerentemente con i processi e gli strumenti
del vigente Regolamento di Contabilità delle Camere di Commercio (DPR 254/2005).
L’approccio che si intende perseguire sin dalla prima applicazione delle nuove disposizioni non è meramente
burocratico, tale cioè da sovrapporre agli adempimenti previsti dal DPR 254/2005 quelli contenuti nel D.Lgs.
150/2009, bensì quello di valorizzare gli attuali processi e strumenti facendoli evolvere nel rispetto dei
requisiti previsti dalla nuova normativa in quadro di coerenza complessiva di tutti i documenti programmatici
e di rendicontazione dell’ente, evitando anche di duplicare attività senza alcun valore aggiunto
Il tutto verrà realizzato improntando la gestione al miglioramento continuo della performance camerale
attraverso un monitoraggio e confronto costante con le altre realtà camerali in ottica di benchmarking.
Si tratta di un processo complesso che coinvolge tutta l’organizzazione e che permette di rendicontare e
rendere trasparente l’azione complessiva dell’ente camerale verso tutti gli stakeholders.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sviluppare e consolidare gli attuali strumenti di gestione e rendicontazione della performance
dell’ente;
garantire un adeguato supporto ai processi decisionali, strategici e operativi dell’ente;
Relazione previsionale e programmatica 2013
130
migliorare l’organizzazione;
garantire la completa trasparenza nei confronti degli stakeholders.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Attuazione degli adempimenti in materia di trasparenza, amministrazione digitale e siti web pubblici
in coerenza con la riforma brunetta
Le materie di Trasparenza, Amministrazione digitale e Gestione dei siti web pubblici, ancorché disciplinate
da disposizioni autonome, sono interconnesse tra di loro, per l’obiettivo comune di semplificare e migliorare
l’attività della Pubblica Amministrazione.
In questa ottica, al fine di avere un approccio omogeneo ed una visione integrata, un gruppo di lavoro
presidierà alle molteplici attività: monitoraggio degli aggiornamenti normativi, pubblicazione sul sito di tutta la
documentazione richiesta per i singoli procedimenti (moduli, formulari, dichiarazioni sostitutive di
certificazione e di notorietà), ampliamento dei servizi fruibili on line, sviluppo delle attività relative al piano di
continuità operativa e al piano di disaster recovery.
In particolare, nel corso dell’anno si darà applicazione agli adempimenti previsti dall’art 18 del Decreto
Crescita “amministrazione aperta” il quale prevede l’obbligo di pubblicazione, dal 1.1.2013, sul sito internet
dell’ente, di tutte le informazioni relative alla erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari,
vantaggi economici di qualunque genere a persone, professionisti, imprese ed enti privati, per importi
superiori ad € 1.000, mediante un sistema di caricamento diretto in area riservata del sito e di tracciabilità
della pubblicazione avvenuta.
Sulla base delle disposizioni normative stabilite dal D.Lgs. 150/2009 (art. 11) e delle linee guida della
“Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche” sarà
predisposto il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013/2015” che si porrà come
aggiornamento e integrazione del programma relativo al triennio 2012/2014.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Garantire la massima trasparenza dell’organizzazione mediante la redazione del programma
triennale per la trasparenza e l’integrità;
applicare gli adempimenti previsti dal codice dell’amministrazione digitale;
adeguare il sito in relazione alle linee guida, al programma trasparenza, al decreto crescita in tema di
“amministrazione aperta”;
garantire la trasparenza nell’operato dell’amministrazione e nell’utilizzo delle risorse pubbliche.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Partecipazione al gruppo di lavoro Unioncamere sul Bilancio di genere
Il bilancio di genere consente di analizzare e valutare le attività della Camera di Commercio in un ottica di
genere, in termini di condizioni di vita, accesso al lavoro, opportunità di carriera, partecipazione alla vita
produttiva.
L’obiettivo è fornire all’Ente uno strumento: di verifica della qualità del management rispetto alle risorse
umane ed organizzazione del lavoro, di management di auto valutazione da parte dell’Ente e di verifica per
valutare il grado di consapevolezza dell’Ente rispetto ai cambiamenti intercorsi nelle risorse umane sia in
termini numerici che qualitativi. Il bilancio di genere deve diventare uno “strumento” di programmazione: la
competitività, in tempi così difficili, si gioca anche attraverso la capacità di governare l’organizzazione in tutti i
suoi aspetti, ponendo particolare attenzione al capitale umano, che non è “neutro” ma è il risultato
dell’equilibrio tra le componenti di genere, ciascuna delle quali fornisce contributo significativo ed
irriproducibile alla creazione del valore.
Relazione previsionale e programmatica 2013
131
La redazione del Bilancio di genere è prevista dal D.Lgsl. 150/2009 - Decreto Brunetta - quale documento
integrativo del Piano della Performance, essendo le pari opportunità una delle dimensioni della performance.
Esso non va però considerato un mero adempimento, ma un’opportunità di innescare una crescita culturale e
di introdurre criteri della differenza di genere nel modus operandi della Camera di Commercio.
L’Ente ha operato la scelta di non redigere un documento a se stante, ma di produrre un unico documento
integrato del Bilancio sociale di sostenibilità con i dati di genere.
Sarà dunque obiettivo primario del 2013 completare l’integrazione con tutti i dati reperibili in ottica di genere.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Contribuire alla diffusione della cultura delle pari opportunità realizzando le varie fasi previste nei
tempi stabiliti dal progetto in modo da creare nel 2013 una piena integrazione con il Bilancio di
sostenibilità ed un rendiconto organico dei programmi di genere definiti integrato nel Piano della
Performance.
PROGRAMMA OPERATIVO 4
Diffusione, all’interno dell’ente, di strumenti di ascolto dell’utenza in merito ai bisogni e al grado di
soddisfazione per i servizi erogati, nonché di strumenti di confronto e di rilevazione
Per quanto riguarda lo sviluppo di un sistema di raccolta delle valutazioni dei servizi da parte degli utenti, tale
attività, coordinata con il progetto sulla Customer Satisfaction promosso da Unioncamere Marche con un
progetto finanziato dal Fondo Perequativo, sarà a regime da gennaio 2013, assicurando la rilevazione
omogenea del grado di soddisfazione degli utenti principali dei servizi diretti erogati dalla Camera di
Commercio.
Ciò permetterà di monitorare un numero importante di servizi ed attività svolte dall’ente:
- attività formativa;
- convegni e seminari;
- mediazioni e arbitrati;
- registro imprese, albi e ruoli;
- manifestazioni fieristiche e promozionali;
- servizi per brevetti e marchi.
Inoltre l’adozione di un sistema a livello regionale consentirà anche un benchmarking tra le Camere di
Commercio delle Marche.
L’attività di somministrazione del questionario e il calendario di rilevazione saranno programmati in modo da
consentire la più ampia e significativa partecipazione da parte degli utenti.
Sarà realizzato anche un sistema informatico che permetta la compilazione dei modelli di CS direttamente
accedendo al sito internet, con possibilità di elaborazione automatica di report.
Nell’ottica di facilitare i contatti con l’utenza sarà gestito l’URP telematico a cura dell’Ufficio Comunicazione
attraverso lo smistamento delle e-mail che arrivano all’indirizzo [email protected] agli uffici interni
competenti, i quali provvedono a fornire tempestiva risposta alle istanze, informandone l’Ufficio
Comunicazione per il monitoraggio e controllo.
Nel sito è, inoltre, inserita la possibilità per gli utenti di richiedere maggiori informazioni con apposito modulo
on line che viene ricevuto direttamente dalla persona che ha generato la richiesta di informazione via web.
Conclusa l’operatività del sistema, estesa ormai a tutto l’ente, il CRM (Customer Relationship Management)
diventerà lo strumento principale di contatto e di comunicazione con l’utenza.
Pertanto per raggiungere tale obbiettivo saranno intraprese tutte le iniziative necessarie a favorire il massimo
utilizzo del sistema del CRM sia da parte degli utenti, in modo da avere un database aggiornato e sempre più
Relazione previsionale e programmatica 2013
132
completo e profilato, per le campagne promozionali da parte dell’ente camerale, sia da parte degli operatori
dell’ente, in modo da avere un quadro più completo possibile dei contatti intercorsi fra gli utenti stessi e i vari
uffici/servizi camerali, al fine di valutare adeguatamente l’utilizzo dei servizi stessi e, di conseguenza,
prendere tutte le iniziative necessarie al loro miglior funzionamento.
Si può ritenere un buon risultato un incremento annuo del 5% di contatti (richieste e risposte) transitate
attraverso il sistema.
Il programma prevede la promozione del sistema CRM presso tutti i potenziali utenti, pubblici/imprese e
privati, al fine di incrementare il numero degli iscritti al sistema e la diramazione di apposite istruzioni a tutti
gli operatori camerali che hanno contatto con l’utenza per incentivarli all’utilizzo del sistema nei loro contatti
con il pubblico.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza che usufruisce dei servizi erogati dall’ente;
fornire risposte tempestive alle richieste degli utenti pervenute via e-mail;
promuovere l’utilizzo del CRM come strumento di lavoro quotidiano, anche ai fini della tracciabilità
del lavoro e dei contatti con l’utenza;
disporre di un quadro più completo possibile dell’utilizzo dei servizi camerali da parte dell’utenza
(imprese e privati);
consentire agli utenti (imprese e privati) di; interagire con l’ente in maniera rapida ed esaustiva,
contattando sempre i referenti giusti dei vari servizi proposti, essere informati periodicamente e
puntualmente delle iniziative, opportunità e novità normative, aderire in modo semplice ed intuitivo
alle varie iniziative proposte, poter consultare una history dei propri contatti con l’ente.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: /
Relazione previsionale e programmatica 2013
133
5.19. OBIETTIVO STRATEGICO: Sviluppare la comunicazione con modelli moderni
incrementando gli strumenti web e multimediali e rendendo protagoniste le imprese
del territorio
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Incrementare e perfezionare le azioni di comunicazione e rafforzamento complessivo dell’immagine
dell’Ente e migliorare la percezione da parte di tutti gli stakeholder e attraverso tutti canali con
particolare riferimento a quelli legati alle nuove tecnologie ICT.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
L’Ufficio Stampa e Comunicazione è stato impegnato in modo permanente in tutte le attività dell’ente
camerale che hanno comportato una presenza all’esterno, curando sia le relazioni e gli interventi della parte
politica, sia, in affiancamene agli uffici organizzatori dei vari eventi e servizi, la comunicazione sui mezzi di
informazione.
L’ufficio, con l’inserimento di una nuova figura dedicata, ha curato inoltre internamente tutti i prodotti grafici
(brochure, manifesti, locandine, inviti, pubblicazioni, etc.), sulla base di un book di comunicazione integrata,
che ha permesso di garantire un’immagine unitaria e coordinata dell’ente camerale nella sua interezza, con
una produzione integralmente autorealizzata.
E’ stata completata una brochure di qualità a ricordo delle iniziative che hanno arricchito il bicentenario della
Camera di Commercio di Ancona (1811-2011) organizzate durante tutto l’anno scorso.
E’ stata implementata la sezione del sito camerale dedicata alla comunicazione con comunicati stampa e
fotografie. La web TV “Telecamera” è continuamente arricchita di contenuti multimediali e di video curati
dall’ufficio o con la collaborazione di giornalisti esterni.
L’ente camerale ha ottenuto nel 2012 la menzione speciale nel premio nazionale “La P.A. che si vede”
organizzato dal Formez a Roma nell’ambito del Forum P.A. per il video “Il principe azzurro” dedicato al
mondo della pesca.
Trattandosi di una funzione altamente strategica per l’ente l’ufficio può contare oggi su due persone a tempo
pieno, un capo ufficio stampa dotata dei requisiti previsti dalle Linee Guida sui siti web della Pubblica
Amministrazione e su una nuova funzionaria dedicata a grafica, pubblicazioni e strumenti di comunicazione;
si avvale inoltre della collaborazione di un’altra risorsa, dotata di specifica professionalità, condivisa con
l’azienda speciale Marchet. L’ufficio opera sotto la diretta responsabilità e coordinamento del Segretario
Generale per rendere il lavoro più funzionale e coerente agli indirizzi della presidenza e della direzione.
Complessivamente la presenza della Camera di Commercio di Ancona sui mezzi di informazione è stata
assidua, costante, tempestiva e di qualità, assicurando sia la funzione informativa con dati statistici
(utilizzando il grande patrimonio di dati sulle imprese di cui l’ente dispone, in particolare nati-mortalità delle
Relazione previsionale e programmatica 2013
134
imprese, import-export, occupazione e fabbisogni professionali, analisi settoriali) e diffusione di note tecniche
(servizi erogati, corsi di formazione, seminari, convegni, eventi fieristici), sia il punto di vista dell’ente e della
presidenza su tutte le tematiche principali concernenti il mondo economico locale ed il territorio di
riferimento.l
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Gestione efficace della comunicazione esterna
L’Ufficio Stampa e Comunicazione cura la gestione quotidiana delle relazioni con i mass media (quotidiani,
riviste specializzate, emittenti TV e radiofoniche) attraverso il dialogo, lo scambio di informazioni, la
redazione di comunicati stampa e publi-editoriali, nonché l’organizzazione di conferenze stampa al fine di
governare in modo tempestivo e puntuale il flusso delle informazioni e i processi di comunicazione da e
verso l’ente.
Quotidianamente vengono fornite informazioni a carattere economico al circuito radiofonico locale che le
inserisce nel GR economia di 5 radio locali. Nel 2013 si darà particolare visibilità alla comunicazione
economico – statistica cui è dedicata una sezione ad hoc (banner: i numeri dell’economia).
Verranno svolte attività finalizzate ad accrescere la fidelizzazione dei mass media e la percezione della
Camera di Commercio quale fonte accreditata ed accessibile di dati ed informazioni sull’economia del
territorio.
L’ufficio stampa e comunicazione collabora con tutti gli uffici dell’ente anche per la produzione di audiovisivi
con particolare riguardo all’aspetto giornalistico, di redazione testi e realizzazione interviste.
Realizza interventi grafici su richiesta degli uffici interni per la produzione di depliant, manifesti, inviti e altro
materiale promozionale delle iniziative programmate.
Redige e impagina articoli, redazionali e pubblicità che vengono pubblicate sui quotidiani locali.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare la presenza sulla stampa e sui mass media;
valorizzare l’immagine dell’ente sui principali organi di informazione locale;
rafforzare il ruolo dell’ente camerale come soggetto in grado di diffondere dati e informazioni
economiche;
consolidare le relazioni istituzionali dell’ente rendendo l’ufficio stampa un soggetto facilitatore nelle
relazioni istituzionali tramite la rete degli uffici comunicazione;
diffondere le iniziative promozionali e i servizi per una maggiore conoscenza delle opportunità offerte
a imprese e comunità.
Relazione previsionale e programmatica 2013
135
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Implementazione ed applicazione degli strumenti di comunicazione in riferimento alle nuove
tecnologie ICT
L’ente camerale intende sempre più essere riconoscibile all’esterno attraverso una comunicazione integrata
ed omogenea, che renda subito individuabile un brand “Camera di Commercio di Ancona” da qualsiasi ufficio
provenga un’iniziativa o un servizio.
La Camera continuerà nel suo percorso di promozione delle eccellenze del territorio attraverso canali
multimediali e audiovisivi con il coinvolgimento degli attori dello sviluppo dell’economia locale (imprese,
istituzioni, operatori professionali, consumatori, mondo della ricerca e della scuola).
La Camera di Commercio, nel dare sempre più spazio a forme moderne ed innovative di comunicazione,
intende altresì valorizzare e far conoscere i servizi e le attività dell’ente attraverso strumenti di web 2.0 che
favoriscano la visibilità dei contenuti e la possibilità di interagire direttamente con l’ente e gli uffici competenti
(in coerenza anche con quanto previsto dalle Linee Guida sui siti web della Pubblica Amministrazione).
La web TV “Telecamera” verrà arricchita con servizi e prodotti, curati e coordinati dall’Ufficio Comunicazione,
che servano a far conoscere le attività programmate dai vari uffici dell’ente, diffonderne i risultati, far parlare i
protagonisti del territorio, aprire una vetrina video sul territorio e su storie di impresa.
Inoltre si intende accrescere la fruizione dei contenuti del web site camerale attraverso tutti i canali e le
applicazioni disponibili (Smartphone e Tablet Android) e promuovere un profilo su un social network, da
utilizzare per far conoscere le attività camerali legate ad un determinato servizio, destinate ai vari
stakeholder.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Realizzare di prodotti audiovisivi dedicati agli attori dello sviluppo del territorio creati ad hoc per la
sezione Telecamera;
sviluppare l’interattività tra erogatori dei servizi e destinatari dei servizi attraverso l’accesso al sito e a
strumenti on line dedicati;
aggiornare gli strumenti web per accrescere la fruizione dei contenuti attraverso tutti i canali e le
applicazioni disponibili (Smartphone e Tablet Android);
promuovere il territorio anche attraverso i canali multimediali.
Relazione previsionale e programmatica 2013
136
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Rafforzamento dell’immagine dell’ente, con particolare riferimento alla diffusione della conoscenza
dei servizi erogati.
L’Ufficio Stampa e Comunicazione cura e promuove, con il coordinamento del Segretario Generale,
accogliendo le indicazioni emerse in sede di Consiglio, una campagna di comunicazione integrata per la
diffusione della mission della Camera di Commercio e, in particolare, dei servizi camerali a partire dalla
realizzazione della nuova brochure istituzionale. Tutta la comunicazione della campagna promozionale sarà
condotta in linea con il disciplinare dell’identità visiva dell’ente.
Si tratta di un indirizzo generale del sistema camerale, volto a fa conoscere l’identità, l’azione ed il ruolo della
Camera di Commercio soprattutto a chi ha meno contatti con la realtà camerale, diffondendo i tanti servizi
erogati e le opportunità offerte alle imprese ed alla comunità.
La Camera di Commercio nel 2013 intende realizzare un evento legato alla promozione e valorizzazione
(anche fuori dai confini regionali) di un settore produttivo dell’economia locale che rispetti i criteri dello
sviluppo sostenibile, da realizzare con il coinvolgimento diretto dei protagonisti del comparto considerato. Per
attuare tale programma operativo sarà necessario valutare i pubblici di riferimento, costruire un piano
operativo che corrisponda al budget disponibile, selezionare e scegliere i fornitori e partner, preparare un
piano di comunicazione adeguato.
L’evento potrebbe essere dedicato ala filiera della blu economy e costituire un momento di approfondimento
da collocare nel periodo della manifestazione diffusa su tutto il territorio regionale denominata “Blu Marche”.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Rendere riconoscibili in modo chiaro e capillare i servizi che la Camera di Commercio offre a tutti i
cittadini, siano essi imprenditori (anche stranieri), consumatori, studenti e professionisti;
diffondere l’informazione sulle attività camerali, esatta e completa;
incrementare la partecipazione alle attività camerali promosse;
rafforzare il ruolo dell’ente come soggetto qualificato per il recepimento di necessità e istanze da
parte del sistema delle imprese e capace di sostenere e valorizzare le stesse imprese;
favorire una maggiore conoscenza della Camera di Commercio e del suo ruolo nella comunità
territoriale.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: /
Risorse destinate agli interventi economici: € 95.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
137
5.20. OBIETTIVO STRATEGICO: Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare
dell’ente
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di
straordinaria effettuata con criteri di edilizia sostenibile.
manutenzione
2. Valorizzare la Loggia dei Mercanti quale salone da affittare per manifestazioni, eventi, iniziative,
convegni e seminari.
AREA ORGANIZZATIVA
Staff Segretario Generale
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Nel corso dell’anno 2012, sono stati eseguiti alcuni lavori di manutenzione straordinaria sul patrimonio
immobiliare dell’ente, in particolare alla Loggia dei Mercanti, dove sono stati collegati, attraverso l'apertura di
due accessi, il seminterrato della Loggia ed il locale seminterrato adiacente.
Il seminterrato della Loggia dei Mercanti è destinato a locale pluriuso, sala stampa, ed è l'accesso al Salone
della Loggia dal Vicolo della Fonte; il locale seminterrato adiacente, utilizzato finora come magazzino e
guardaroba è stato completamente recuperato.
Demolendo le controsoffittature esistenti è stata portata alla luce un'interessante copertura voltata che
presentava però, in una zona limitata, un andamento sia planimetrico che materico non regolare, con
evidenti manomissioni succedutesi nel tempo al fine di adeguamenti funzionali. Si è deciso di intervenire,
ripristinando la geometria originaria della volta, inserendo un rinforzo strutturale in acciaio, affogato in un
getto di calcestruzzo alleggerito e poi finito con intonaco a calce. Tutto il resto della copertura a volta è stata
consolidata con iniezioni a calce e ripulita con lavaggio a bassa pressione. Nelle pareti del locale si è
proceduto alla demolizione a mano dell'intonaco esistente al fine di portare alla luce la vecchia muratura
facciavista che è stata poi ripresa localmente, spazzolata e lavata.
Si è proceduto infine alla realizzazione di un pavimento sopraelevato allo scopo di portare il calpestio del
locale a livello del calpestio del seminterrato della Loggia. La pavimentazione è stata realizzata con assi di
legno di abete, trattati esclusivamente con olio naturale, montati su una struttura in legno della stessa
essenza. Una porzione limitata della pavimentazione è stata realizzata in vetro allo scopo di poter osservare
un vecchio pavimento, scoperto durante i lavori, a quota di circa -1.00 metro, risalente probabilmente al
Medioevo. Il locale è stato illuminato con corpi illuminanti a led, montati a filo pavimento.
Il valore dei cespiti immobiliari manutenuti nell’anno risulta quindi superiore al valore dei cespiti immobiliari
manutenuti 2011.
Inoltre, con delibera n.68 del 18.4.2012, la Giunta ha dato mandato al Presidente di poter disporre l’utilizzo
gratuito della Loggia in caso di eventuali richieste da parte dei vertici politico-amministrativo di istituzioni
presenti sul territorio, a titolo di contributo o patrocinio dell’ente camerale, valutandone l’opportunità in
coerenza con le relazioni istituzionali e con la programmazione delle attività dell’ente camerale, e
condizionandone la concessione gratuita al verificarsi che il soggetto richiedente assicuri la necessaria
Relazione previsionale e programmatica 2013
138
visibilità della Camera di Commercio sul materiale promozionale dell’evento: a fronte di ciò, il rapporto tra
proventi e costi di gestione della Loggia del 2012, si è attestato comunque sullo stesso valore del 2011.
La Camera di Commercio si è fatta carico della gestione del polo congressuale ex Erf, ottenendone la
concessione dall’Autorità Portuale, proprietaria dell’immobile, che è stato oggetto, prima della riapertura, di
importanti interventi di manutenzione ordinaria necessari a causa del cattivo stato di conservazione dei locali,
riscontrato al momento della presa in carico degli stessi.
Sono stati quindi realizzati lavori di manutenzione ordinaria agli impianti di riscaldamento-condizionamento,
elettrico, telefonico, trasmissione dati (è stata rimessa in funzione la rete wi-fi) e antincendio. E' stata
ripristinata la funzionalità di tutti i servizi igienici e sono stati ritinteggiati tutti i locali della reception,
auditorium Mantovani, sala B, sala C, sala D e tutti i servizi igienici. Sono stati risistemati tutti gli arredi
dell'auditorium, le poltrone e restaurato il tavolo dei relatori. Gli impianti audio-video di tutte le tre sale sono
stati verificati, rimessi in funzione ed integrati con nuovi apparati per videoproiezione.
Ciò ha consentito di non disperdere un importante contenitore per convegni e corsi di formazione, funzionale
ad un più ampio progetto di sviluppo di Ancona come città congressuale.
Nel corso dell’anno 2012, è stata svolta una campagna promozionale presso le agenzie di eventi, per
pubblicizzare il centro congressuale della Loggia e dell’ex ERF.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Interventi di manutenzione straordinaria della sede camerale
Il programma di manutenzione straordinaria della sede nasce dalla consapevolezza che, contrariamente alle
tendenze urbanistiche e logistiche di alcuni anni fa, i tempi attuali impongono una nuova visione di città,
attenta a rivalorizzare i centri storici, con tutti i luoghi – tra cui in particolare gli edifici pubblici e gli stabili di
interesse storico - che possano creare aggregazione e movimento, incrementando gli interessi della
comunità verso il centro della città con tutte le sue principali attrazioni di interesse commerciale, istituzionale
e culturale.
Questa prospettiva vale ancora di più per un ente come la Camera di Commercio, istituzionalmente deputato
allo sviluppo del territorio, che – confermando la sua presenza nel centro storico di Ancona - dà un segnale
importante ed un contributo fattivo al sostegno delle attività economiche del centro storico, in un periodo
difficile come quello attuale caratterizzato dalla forte contrazione dei consumi.
Si intende quindi programmare, per il prossimo triennio, un intervento di ristrutturazione parziale o di
manutenzione straordinaria della sede camerale, finora mai effettuati in vista del progetto della nuova sede
ma che a ora non sono più procrastinabili alla luce della decisione assunta dalla giunta nella seduta del
17/09/2012, in merito alla “sospensione definitiva del progetto di realizzazione della nuova sede”.
I lavori da realizzare sono mirati sia al miglioramento della distribuzione interna degli spazi, sia
all’innalzamento del livello di efficienza energetica dell’edificio e della dotazione tecnologica-infrasrutturale,
con un progetto che coniuga sostenibilità ambientale e funzionalità, perseguendo il risultato atteso di
incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di manutenzione straordinaria
effettuata con criteri di edilizia sostenibile.
Gli interventi da eseguire nel corso dell’anno, si concentreranno maggiormente al piano terra in quanto risulta
essere la zona dell'edificio che versa nel peggior stato di conservazione. Sarà in particolare, rivista la
distribuzione interna dei locali creando un atrio, a servizio dell'intero edificio, al quale si affaccerà un locale
destinato al primo accoglimento / punto informativo per l’utenza e da cui accedere all'attuale vano scala
principale ed agli uffici ai piani superiori.
Verranno inoltre eseguiti, limitatamente alla zona di intervento, altri lavori di manutenzione straordinaria:
rimozione del rivestimento in perlinato di legno; demolizione e rifacimento della pavimentazione e dei
battiscopa, rimozione e rifacimento degli infissi interni, rifacimento integrale dei servizi igienici con
realizzazione di bagno per disabili e rettifica dell' impianto elettrico, trasmissione dati, antincendio e
antintrusione.
Relazione previsionale e programmatica 2013
139
Nel resto dell'edificio verranno eseguiti altri lavori tra i quali il rifacimento dei servizi igienici al piano terzo, la
manutenzione ordinaria degli infissi esterni e verrà valutata la possibilità della demolizione del bancone nel
salone del Registro Imprese al fine di ottimizzare l'utilizzo dello spazio occupato dallo sportello al pubblico.
Le risorse derivanti dalla vendita dell’ex Istituto Stracca, effettuata nel 2009 (come da aggiudicazione
definitiva avvenuta con delibera num. 70 del 30.3.2009), coprirebbero ampiamente i costi delle manutenzioni
necessarie, senza dover ricorrere a finanziamenti esterni o alla riduzione di interventi di promozione
dell’economia locale.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Innalzare il livello di efficienza energetica dell’edificio sede camerale;
migliorare la dotazione tecnologica-infrasrutturale dell’edificio;
migliorare la distribuzione interna degli spazi;
incrementare il valore contabile dei cespiti immobiliari, attraverso interventi di manutenzione
straordinaria effettuata con criteri di edilizia sostenibile;
migliorare il livello di decoro dell’edificio e quindi rilancio del decoro del centro storico.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Interventi di manutenzione straordinaria della Loggia dei Mercanti
Nel corso dell’anno 2013 sarà realizzato un intervento di manutenzione straordinaria presso il seminterrato
della Loggia dei Mercanti al fine di armonizzare, dal punto di vista storico-architettonico, i locali destinati a
pluriuso e sala stampa con il salone della Loggia dei Mercanti ed il seminterrato adiacente, ristrutturato con
un pregevole intervento di recupero e messo in collegamento nell'arco dell'anno 2012.
I lavori consisteranno presumibilmente nella demolizione e rifacimento del controsoffitto, demolizione e
rifacimento di pavimenti e battiscopa, rimozione e rifacimento degli infissi interni, riqualificazione dei servizi
igienici e rettifica di alcuni impianti.
Verrà inoltre rimossa la vecchia centrale termica a gasolio e realizzata una nuova centrale a gas metano.
L'intervento sarà completato con la bonifica del serbatoio interrato.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Valorizzare il patrimonio storico-culturale di proprietà dell’ente;
incrementare il valore contabile della Loggia, attraverso interventi di manutenzione straordinaria
con criteri di edilizia.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Valorizzazione della Loggia dei Mercanti e delle sale dell’Auditorium Mantovani (ex ERF) come centri
congressuali
Il programma prende le mosse dalla considerazione che, essendo collocata sia la Loggia dei Mercanti che la
struttura ex ERF all’interno della fascia centrale della città, ogni intervento di valorizzazione ad esse
dedicato non potrà che avere effetti di volano e di sviluppo sulle delle attività economiche del centro, messe
peraltro a dura prova dall’attuale contrazione dei consumi .
Proseguirà quindi nel corso dell’anno, la gestione delle suddette strutture, anche nella prospettiva di
rafforzare l’attrattiva di Ancona quale centro di turismo congressuale; a tal fine, sarà ripetuta, per entrambe le
strutture, una campagna promozionale che ne valorizzi le potenzialità quali spazi per manifestazioni, eventi,
iniziative, convegni e seminari.
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140
In relazione al progetto “ANCONA CITTA’ DEI CONGRESSI” attualmente in fase di studio con la Facoltà di
Economia dell’Università Politecnica delle Marche e la Confcommercio, ne saranno seguiti gli sviluppi e
aggiornamenti, in modo da poter avviare, nelle opportune sedi, un progetto di gestione coordinata e in rete
con gli altri contenitori congressuali presenti nella città (Mole Vanvitelliana, Teatro delle Muse, Loggia dei
Mercanti e struttura Largo Fiera della Pesca).
Per la Loggia dei Mercanti, in particolare, l’offerta sarà arricchita dalla possibilità di utilizzo del nuovo locale al
piano interrato ristrutturato nel corso del 2012, adibito a conferenze stampa, esposizioni ecc.
Per la struttura in Largo Fiera della Pesca, di proprietà di Autorità portuale Ancona, sarà rinnovato l’atto di
concessione per ulteriori 2 anni, fino al 31 dicembre 2014.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Sviluppare il turismo congressuale nella città di Ancona;
valorizzare le attività economiche del centro urbano;
creare indotto per i servizi collegati all’utenza dei congressi e convegni;
mettere in rete e promuovere i contenitori adibiti ad attività congressuale.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi: € 15.000
Risorse destinate agli interventi economici: € 40.000
Investimenti: € 200.000
Relazione previsionale e programmatica 2013
141
5.21. OBIETTIVO STRATEGICO: Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella
gestione della Camera di Commercio mediante la riorganizzazione della struttura
dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende speciali e società in house)
QUADRO STRATEGICO
RISULTATI ATTESI
1. Raggiungere, sin dal 2012, il pareggio di bilancio nella gestione complessiva;
2. Riorganizzare la Camera di Commercio e gli organismi collegati (aziende speciali e società in house)
nell’ottica della razionalizzazione e della semplificazione;
3. Gestire le Aziende Speciali nel rispetto dei criteri di equilibrio economico-finanziario ai sensi dell’art.1
co.2 D.L. 23/2010 e dell’art.65 D.P.R. 254/2005, in linea con gli indici di autonomia finanziaria
(rispetto al triennio precedente);
4. Consolidare le riscossioni del diritto annuale di competenza e sui ruoli esattoriali, tenendo conto delle
variabili congiunturali esterne;
5. Ridurre i costi del personale e degli oneri di funzionamento;
Avere una contabilità aggiornata.
AREA ORGANIZZATIVA
Area servizi interni
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELL’OBIETTIVO STRATEGICO
Come risulta dall'aggiornamento del Preventivo Economico 2012 approvato dal Consiglio camerale il
29/6/2011, è stato confermato l’obiettivo del pareggio di bilancio, che l’ente si è proposto di perseguire per
l’anno in corso: è stato previsto un disavanzo della gestione corrente pari a € 156.000,00 (comunque
diminuito di € 16.000,00 rispetto alla previsione iniziale 2012), compensato dagli avanzi nella gestione
finanziaria (+ 96.000,00) e in quella straordinaria (+ € 60.000,00).
Inoltre, sempre dall'aggiornamento del Preventivo Economico 2012 approvato dal Consiglio camerale il 29/6
u. s., emerge che i costi del personale e gli oneri di funzionamento consolidati per l'anno 2012 (€
6.600.505,00) sono nettamente inferiori (-12,25%) a quelli sostenuti nel 2010 (€ 7.522.909,00).
Per quanto riguarda il diritto annuale, alla data del 31/08/2012 le riscossioni sono pari a € 6.437.817 (95%
della previsione totale d'incasso) mentre il tasso di riscossione è pari al 72% (in riferimento alla previsione del
provento complessivo 2012).
Il tasso di riscossione dei crediti 2012 al 30/6/2012 è pari a 0,26 (occorre tuttavia considerare che il ruolo
2007 già emesso genererà maggiori incassi nel secondo semestre dell'anno in corso).
L’andamento di tale obiettivo strategico ha anche risentito degli effetti positivi derivanti dalla prima
applicazione del Piano triennale di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa approvato dagli organi
camerali a fine 2011 concernente sia la Camera di Commercio sia gli organismi collegati (aziende speciali e
società in house) nell’ottica del contenimento dei costi e della semplificazione.
Delle attività svolte nel 2012 in esecuzione del suddetto piano, anticipatore, per certi versi, del decreto sulla
“spending review”, si è già dato conto nel quadro introduttivo dell’obiettivo strategico 17).
In particolare la gestione delle Aziende Speciali è stata improntata al rispetto dei criteri di equilibrio
Relazione previsionale e programmatica 2013
142
economico-finanziario ai sensi dell’art.1 co.2 D.L. 23/2010 e dell’art.65 D.P.R. 254/2005.
La fusione in corso tra le aziende speciali Marchet ed Aspea, che diventerà operativa dall’ 1/1/2013, va nel
senso di ridurre i costi fissi di struttura e di recepire l’orientamento del sistema camerale di integrare le
organizzazioni esistenti e superare l’approccio monotematico delle aziende speciali, per farle diventare
bracci operativi strumentali delle Camere di Commercio funzionali allo svolgimento di servizi alle imprese ed
al territorio con un approccio plurisettoriale.
QUADRO OPERATIVO
PROGRAMMA OPERATIVO 1
Gestione efficiente del diritto annuale di competenza e tempestiva emissione dei ruoli esattoriali
Nel 2013 si continuerà a porre in essere le azioni necessarie a consolidare le riscossioni del diritto annuale,
sia per quanto riguarda il diritto di competenza sia per quanto riguarda i ruoli esattoriali.
In particolare:
-verrà curato il tempestivo invio alle imprese delle informative del diritto annuale (e la conseguente gestione
dei “ritorni”);
-saranno aggiornati i versamenti non attribuiti del diritto annuale ed allineati quelli in base alla competenza
territoriale;
-saranno gestiti correttamente i rimborsi e le compensazioni del diritto annuale;
-saranno tempestivamente effettuate le insinuazioni fallimentari dei crediti del diritto annuale nel rispetto della
normativa vigente in materia;
-saranno verificate le posizioni delle imprese sanzionabili, al fine dell’emissione dei ruoli esattoriali per le
annualità 2010 e 2011 (allo scopo di anticipare le emissioni dei ruoli rispetto al periodo di competenza);
-sarà gestito con efficacia il procedimento sanzionatorio del diritto annuale (costituzione in giudizio dinanzi
alle Commissioni tributarie provinciali e regionale);
-saranno svolte attività di revisione dei regolamenti e delle prassi adottate internamente, conseguenti alla
prossima entrata in vigore delle modifiche ai decreti ministeriali 359/2001 (riforma diritto annuale) e 54/2005
(criteri di determinazione delle sanzioni del diritto annuale).
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Incrementare il tasso di riscossione del diritto annuale di competenza;
Incrementare il tasso di riscossione dei ruoli del diritto annuale.
PROGRAMMA OPERATIVO 2
Adozione di misure di razionalizzazione e contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi
Nel 2013 l’ente continuerà ad applicare le misure di razionalizzazione degli oneri di funzionamento previste
dalla vigente normativa in materia, in particolare dal DL 112/2008 (spese per commissioni e comitati, spese
di pubblicità e rappresentanza, oneri per consulenze), dal DL 78/2010 (riduzioni in materia di missioni,
formazione, autovetture, indennità e compensi agli organi politici, spese di manutenzione ordinaria e
straordinaria degli immobili) e, da ultimo, dal DL 95/2012 (riduzione delle spese per consumi intermedi in
misura paria al 10% della spesa sostenuta nell'anno 2010).
Nell’acquisizione di beni e servizi, l’Ufficio Acquisti svilupperà una serie di attività finalizzate al contenimento
dei costi di funzionamento, dando applicazione alle nuove disposizioni normative in tema di riduzione della
spesa, come da Spending Review 2 (DL 95/6.7.2012 convertito in L 135/7.8.2012) che prevede, tra le altre
misure, le seguenti:
-
acquisto di beni e servizi solo attraverso gli strumenti messi a disposizione da Consip
Relazione previsionale e programmatica 2013
143
-
(convenzioni o MEPA);
sospensione dell’aggiornamento Istat nei canoni di locazione passiva;
riduzione del numero degli apparati telefonici;
riduzione spese autovetture.
Il ricorso al MEPA potrà consentire l’abbattimento dei tempi di procedure per acquisti di beni e servizi, a patto
che venga reso più ricco di categorie merceologiche e più semplice nell’utilizzo.
Sarà valutata l’opportunità e funzionalità di gestire con un processo diverso gli acquisti dell’ente, in
considerazione delle specificità richieste dalla complessa procedura e dai numerosi passaggi necessari, al
fine anche di garantire un continuo monitoraggio ed un reale coordinamento, mediante l’accentramento delle
procedure di acquisto presso l’Ufficio Provveditorato Gestione, senza tuttavia incidere sui tempi di
perfezionamento delle pratiche e sulla funzionalità dell’organizzazione.
Sul versante dei costi informatici di funzionamento, verrà realizzato un intervento formativo al personale, per
aumentare il grado di autonomia dei singoli dipendenti e consentire una riduzione dell’attività di assistenza di
primo livello.
Sarà analizzata e valutata ogni altra azione organizzativa che possa comportare il contenimento degli oneri
di funzionamento senza tuttavia incidere sulla funzionalità dell’ente camerale.
Sempre in coerenza con il DL 95/2012, al fine di pervenire ad una progressiva dematerializzazione degli atti,
saranno intensificate le azioni volte alla riduzione dei volumi cartacei e alla conseguente riduzione degli oneri
postali, mediante l’incremento rispetto all’anno precedente delle comunicazioni verso l’esterno gestite con la
PEC, mediante un’ulteriore diffusione della dematerializzazione dei processi documentali nonché attraverso il
progressivo utilizzo di modalità alternative per la spedizione verso l’esterno.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Riduzione degli oneri di funzionamento;
abbattere i tempi di procedure per acquisti di beni e servizi;
garantire assistenza adeguata agli uffici nell’uso di HW, SW e strumenti multimediali.
PROGRAMMA OPERATIVO 3
Miglioramento dei processi contabili e di pagamento dei fornitori di beni e servizi
L'ufficio contabilità continuerà a monitorare e migliorare i processi contabili, anche grazie alle funzionalità
applicative del nuovo sistema informativo Infocamere adottato dal 1.1.2011, con particolare attenzione alla
registrazione tempestiva delle operazioni passive nonché dei movimenti finanziari attivi.
Inoltre, in coerenza con le indicazioni impartite dalla Giunta, si continuerà a pagare tempestivamente i
fornitori di beni e servizi, entro i 30 gg dalla regolarità della documentazione, nel rispetto delle nuove
disposizioni in materia di trasparenza.
FINALITÀ/BENEFICI ATTESI
Tempestiva registrazione delle scritture contabili;
tempestiva registrazione dei movimenti finanziari;
tempestivo pagamento dei fornitori di beni e servizi.
QUADRO FINANZIARIO
Proventi da gestione di beni e servizi:/
Risorse destinate agli interventi economici:/
Relazione previsionale e programmatica 2013
144
6. Articolazione degli obiettivi strategici per area
organizzativa
Gli obiettivi strategici in precedenza analizzati sono di seguito suddivisi tra le aree organizzative dell’Ente al
fine di mostrare, mediante tabelle di sintesi, in quali obiettivi ciascuna area è coinvolta
6.1.
6.2.
Staff del Segretario Generale
Rafforzare da protagonista i rapporti con gli stakeholders, con particolare riferimento alle
Associazioni di categoria, Università, Regione, Provincia ed enti locali
Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al
sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata
Riposizionare la Camera di Commercio nel sistema camerale nazionale e regionale
Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il
merito e la qualità
Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare
attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza
Sviluppare la comunicazione con modelli moderni incrementando gli strumenti web e
multimediali e rendendo protagoniste le imprese del territorio
Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio
mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende
speciale e società in house)
Area sviluppo economico
Fare dello sviluppo sostenibile, della Green e Blue Economy un modello di competitività e
crescita del sistema economico locale, fungendo anche da stimolo ed esempio con la
registrazione EMAS e con il Bilancio di Sostenibilità
Sostenere il trasferimento tecnologico, le attività di ricerca e brevettuali, la qualità, la tutela del
Made in Italy
Svolgere un ruolo propulsivo in Europa mediante l’impulso alla progettazione europea ed alla
cooperazione internazionale con priorità per l’area dei Balcani occidentali, anche attraverso il
Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio
Relazione previsionale e programmatica 2013
145
6.3.
6.4.
Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, anche in un’ottica di marketing
territoriale
Fare da interfaccia strategico del mondo del credito, aprendo un dialogo e un confronto
continuativo con il sistema bancario, condividendo strategie ed azioni concrete di sostegno
alle imprese e favorendo l’accesso al credito di queste ultime
Sviluppare i rapporti con i giovani ed il mondo della scuola, a sostegno della nuova
imprenditorialità e della creazione di nuove professionalità, anche come risposta ai problemi
occupazionali rispetto alla crisi
Sostenere indirettamente lo sviluppo delle imprese e del territorio attraverso il sostegno ai
progetti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative
Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei
consumatori
Accentuare il ruolo della Camera di Commercio nella capacità di orientare le scelte del
territorio a partire dalle informazioni statistiche e dalle analisi di contesto
Svolgere un ruolo di attore nelle partecipazioni societarie, con particolare riferimento al
sistema infrastrutturale composto da Porto, Aeroporto e Interporto in una visione integrata
Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il
merito e la qualità
Area anagrafe economica
Consolidare i processi di semplificazione amministrativa nei servizi alle imprese, a partire
dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta d’accesso delle imprese
e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla tecnologia informatica
e ai processi improntati alla qualità
Consolidare il ruolo della Camera come authority locale a tutela delle imprese e dei
consumatori
Area servizi interni
Sviluppare e consolidare l’organizzazione, favorire il ricambio generazionale, valorizzare il
merito e la qualità
Applicare la Riforma Brunetta in modo coerente al modello organizzativo, ponendo particolare
attenzione al ciclo di gestione della performance e al piano triennale della trasparenza
Gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente
Perseguire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione della Camera di Commercio
Relazione previsionale e programmatica 2013
146
mediante la riorganizzazione della struttura dell’Ente e del suo sistema allargato (aziende
speciale e società in house)
6.5.
6.6.
Azienda speciale Marchet
Favorire maggiormente i processi di internazionalizzazione delle imprese attraverso la
gestione e l'organizzazione di tutti gli strumenti più adeguati per la penetrazione nei mercati,
creando sinergie con le altre Istituzioni al fine di attuare una programmazione delle attività
condivisa ed integrata e di ottimizzare le risorse disponibili
Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità del settore agroalimentare.
Azienda speciale RPQ
Valorizzare il territorio e le produzioni locali tipiche e di qualità, nel settore dei metalli preziosi,
anche in un’ottica di marketing territoriale, tramite l’azienda speciale R.P.Q
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