COMUNE DI OSTUNI Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 1 di 37 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE [D.Lgs. 81/08, Art. 26, comma 3] Informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di lavoro Misure da adottare per eliminare o ridurre i rischi da interferenze Servizio di pulizia dei locali, delle apparecchiature ed arredi esistenti negli edifici comunali Revisione 01 Data revisione 10/12/2013 Motivo dell’emissione Allegato al Capitolato d’appalto Data emissione Elaborato 27/12/2013 Ing. Teodoro Anglani R.S.P.P. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 2 di 37 SOMMARIO SEZ. 1 CONSIDERAZIONI GENERALI ...................................................................................................... 3 SEZ. 2 DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA COMMITTENTE ............................................................ 4 Dati generali del Comune di Ostuni .............................................................................................................. 4 Descrizione dell’attività comunale ................................................................................................................ 4 Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo San Francesco ......................................... 5 Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo Tanzarella – Cenci ................................... 7 Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nella Biblioteca Comunale.......................................... 9 Imprese appaltatrici.....................................................................................................................................11 Organigramma del Comune di Ostuni ..........................................................................................................11 Modello di organizzazione e di gestione della sicurezza................................................................................12 Gestione dell’Emergenza .............................................................................................................................12 Primo soccorso ............................................................................................................................................12 Figure del Comune per la gestione della sicurezza .......................................................................................13 Addetti alla gestione dell’emergenza ............................................................................................................13 SEZ. 3 DESCRIZIONE DEI LAVORI DA APPALTARE ...........................................................................15 Lavori da effettuare .....................................................................................................................................15 Caratteristiche dei luoghi.............................................................................................................................15 SEZ. 4 IMPRESE APPALTATRICI.............................................................................................................16 SEZ. 5 CONSIDERAZIONI SULLE INTERFERENZE ..............................................................................17 SEZ. 6 CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ..................18 Identificazione dei fattori di rischio ..............................................................................................................18 Criteri adottati per quantificare i rischi........................................................................................................18 Misure di prevenzione e protezione ..............................................................................................................19 SEZ. 7 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ......................................................................20 SEZ. 8 MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE ....................................................29 SEZ. 9 PROCEDURE DI EMERGENZA ....................................................................................................32 Oggetto e finalità .........................................................................................................................................32 Definizione di Emergenza ............................................................................................................................32 Organizzazione per la gestione dell’Emergenza ...........................................................................................33 Compiti del personale di imprese esterne .....................................................................................................33 Cosa fare in caso di Emergenza ...................................................................................................................33 Addetti alla gestione dell’emergenza ............................................................................................................34 Numeri telefonici da usare nell'emergenza ...................................................................................................34 SEZ. 10 COSTI DELLA SICUREZZA PER LE INTERFERENZE..............................................................35 SEZ. 12 CONCLUSIONI ................................................................................................................................37 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 3 di 37 SEZ. 1 CONSIDERAZIONI GENERALI In ottemperanza dell’Art. 26 del D.Lgs. 81/08, il Datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda: a) verifica, l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Tutti i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Il Datore di lavoro Committente inoltre è tenuto a promuovere la cooperazione ed il coordinamento tra i datori di lavoro ed i subappaltatori, elaborando un Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Il DUVRI, è redatto solo nel caso in cui esistano interferenze e non contiene la valutazione dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi per i quali resta immutato l’obbligo dell’appaltatore di valutarli nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi e di provvedere alle misure necessarie per eliminarli o ridurli al minimo. L’obbligo di redazione del DUVRI non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali ed attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore a cinque uomini/giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza di rischi particolari di cui all’Allegato XI del D.Lgs. 81/08. Il DUVRI è allegato al contratto d’appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Nel DUVRI devono essere specificamente evidenziati i costi della sicurezza necessari per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze. Il DUVRI deve essere messo a disposizione ai fini della formulazione dell’offerta e costituisce specifica tecnica ai sensi dell’art.68 e dell’ Allegato VIII del D.Lgs.163/2006. L’impresa aggiudicataria, nella comunicazione del rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 4 di 37 SEZ. 2 DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA COMMITTENTE Dati generali del Comune di Ostuni Forma giuridica: Ente Pubblico Sede Municipale: Piazza della Libertà n°67 Palazzo San Francesco P.IVA: 00081090748 Sindaco: Avv. Domenico Tanzarella Centralino: 0831 307111 Fax: 0831 339056 Sito Internet: http://www.urpcomunediostuni.it/ Numero di lavoratori: 149 Descrizione dell’attività comunale Le attività svolte dal Comune di Ostuni sono tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori organici dei servizi sociali, dell'assetto e utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico. In particolare il Comune di Ostuni svolge le seguenti funzioni amministrative: pianificazione territoriale dell'area comunale; viabilità, traffico, e trasporti; tutela e valorizzazione dei beni culturali e dell'ambiente; difesa del suolo, tutela idrogeologica, tutela e valorizzazione delle risorse idriche, smaltimento dei rifiuti; raccolta e distribuzione delle acque e delle fonti energetiche; servizi per lo sviluppo economico e la distribuzione commerciale; servizi nei settori sociale, sanità, scuola, formazione professionale e degli altri servizi urbani; altri servizi attinenti alla cura degli interessi della comunità e al suo sviluppo economico e civile; polizia amministrativa per tutte le funzioni di competenza comunale; servizi per lo sviluppo e la promozione turistica, agrituristica e le attività produttive; interventi socio-sanitari a favore delle persone disabili. Il Comune di Ostuni ha organizzato lo svolgimento delle proprie attività nelle seguenti sedi: SEDE Palazzo San Francesco Palazzo Tanzarella-Cenci Biblioteca Comunale Centro di Dirigente responsabilità 1° Settore: Affari generali e Avv. Maurizio Nacci Servizi demografici 2° Settore: Gare, Contratti Avv. Cecilia Zaccaria ed Espropri Piazza della Libertà, 67 3° Settore: Ragioneria e Dott. Francesco Convertini Finanze 4° Settore: Lavori pubblici , Ing. Roberto Melpignano Ambiente e Urbanistica 5° Settore. Politiche socio Dott. Antonio Minna educative e culturali 6° Settore:Cultura, Turismo, Attività C.so Vitt. Emanuele II, 39 Avv. Maurizio Nacci produttive, Agricoltura e Commercio 7° settore: Polizia urbana Dott. Francesco Lutrino 1° Settore: Affari generali e Avv. Maurizio Nacci Servizi demografici Via Francesco Rodio 5° Settore. Politiche socio Dott. Antonio Minna educative e culturali Ubicazione Ufficio IAT DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 5 di 37 Corso Mazzini 6° Settore:Cultura, Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Commercio Avv. Maurizio Nacci Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo San Francesco Il Palazzo San Francesco è la sede di rappresentanza del Comune di Ostuni. La struttura si sviluppa su due piani (piano terra e primo piano). Tra i due piani, è interposto un livello ammezzato. Mentre i due piani principali hanno un’altezza di circa 6 metri nel punto più alto delle volte (a crociera o a vela a seconda degli ambienti), i piani ammezzati sono caratterizzati da un altezza di circa 3 metri. L’edificio contiene un ampio chiostro centrale scoperto, di forma quadrata, delimitato da un porticato perimetrale di colonne ed archi. Nel chiostro sotto il porticato si aprono le porte di accesso di alcuni uffici, sia del piano terra che dell’ammezzato. Al piano terra sono situati Il Centralino, con accesso dal chiostro e da Piazza Libertà; l’Ufficio Anagrafe, con ingresso dal chiostro; l’Ufficio Elettorale, con ingresso dal chiostro; l’Ufficio Stato Civile e l’Ufficio Leva con accesso dal chiostro ed alcuni locali tecnici interclusi ai lavoratori. Al piano ammezzato ci sono: l’Ufficio del Personale, con ingresso da Piazza della Libertà; l’Ufficio Tecnico (Settore Lavori Pubblici) con ingresso dal chiostro; l’Ufficio CED con ingresso dal chiostro; archivi dell’Ufficio tecnico; archivi vari del Comune. Al piano superiore del Municipio si accede da un ampio androne tramite scale larghe e comode. Il primo piano è caratterizzato da un largo corridoio ad elle su cui si affacciano le porte di accesso di altri uffici, come: l’Ufficio Tributi; l’Ufficio Ragioneria e Finanze; l’Ufficio Tecnico (Settori Urbanistica e Ambiente); l’Ufficio Protocollo; l’Ufficio Legale; la Sala consiliare; il Gabinetto del Sindaco; l’Ufficio del Segretario generale. In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono sintetizzare nelle seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi. Attività 1 Fase 1.1 Fase 1.2 Fase 1.3 Attività 2 Fase 2.1 Fase 2.2 Attività 3 Fase 3.1 Impiegato LAVORO DI UFFICIO SERVIZI AL PUBBLICO ATTIVITÀ ESTERNA Messo – Usciere - Centralinista SERVIZI AL PUBBLICO ATTIVITÀ ESTERNA Autista GUIDA AUTOVEICOLI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 6 di 37 Attrezzatura principale Progressivo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Descrizione Personal Computer Stampanti Fotocopiatrici Telefoni e fax Taglierine Spillatrici Forbici Agenti chimici presenti Progressivo 1. Descrizione Toner per stampanti e fax Lavoratori presso il Palazzo San Francesco In totale sono impiegati n°84 lavoratori: n°52 uomini e n 32 donne N°2 lavoratori svolgono l’attività lavorativa in un ufficio presso il cimitero. N°4 lavoratori: sono distaccati presso la “Nuvola consorzio di Cooperative Sociali Soc. Coop. Soc.” di Francavilla Fontana (BR) cui è stato affidato in concessione l’Asilo Nido Comunale (Art. 30 D.Lgs. 10/9/2003 n° 276 e s.m.e i.) Orario di lavoro Mansione Impiegato- Messo- Autista Mattina Lun-Ven: 07:30÷14:30 Pomeriggio Giov: 15:30 ÷ 19:00 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 7 di 37 Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo Tanzarella – Cenci L’edificio, è ubicato in Corso Vittorio Emanuele II°, n°39, a poche centinaia di metri dal Palazzo di Città. Si sviluppa su tre livelli (piano seminterrato, piano terra e primo piano). Il piano seminterrato, costituito da due ambienti adibiti ad ufficio, una sala riunioni e servizi igienici, è attualmente occupato dai lavoratori, dipendenti a tempo determinato dai Settori delle Politiche Sociali ed Educative dei Comuni di Cisternino, Fasano ed Ostuni, nell’Ambito Territoriale n°2 Br1. Dall’ampio androne di accesso del piano terra si accede a sinistra agli uffici del 6° Settore: Cultura, Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Commercio. In questa ala ci sono quattro stanze, un archivio e due piccoli servizi igienici. In ogni stanza ci sono da tre a quattro scrivanie, e i relativi scaffali. Dall’androne, a destra, si accede agli uffici del 5° Settore: Politiche socio educative e culturali. In questa ala ci sono quattro stanze e due servizi igienici. Tramite una scala posta sul fondo dell’androne di ingresso del piano terra si raggiunge il Primo piano. Qui sulla sinistra ci sono gli uffici del 7° settore: Polizia Urbana e sulla destra gli uffici del 6° Settore: Cultura, Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Commercio. L’area destinata alla Polizia Urbana ha una superficie di circa 200 mq ed è suddivisa in sei stanze. L’area del Settore attività produttive di circa 200 mq è suddivisa in cinque stanze. In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono sintetizzare nelle seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi. Attività 1 Fase 1.1 Fase 1.2 Attività 2 Fase 2.1 Fase 2.2 Attività 3 Fase 3.1 Impiegato LAVORO DI UFFICIO ATTIVITÀ ESTERNA Polizia municipale LAVORO DI UFFICIO ATTIVITÀ ESTERNA Autista GUIDA AUTOVEICOLI Attrezzatura principale Progressivo 1 2 3 4 5 6 7 Descrizione Personal Computer Stampanti Fotocopiatrici Telefoni e fax Taglierine Spillatrici Forbici Agenti chimici presenti Progressivo 1 Descrizione Toner per stampanti e fax Lavoratori presso il Palazzo Tanzarella -Cenci In totale sono impiegati n°55 lavoratori: n°25 uomini e n 30 donne DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 8 di 37 Ci sono inoltre 18 lavoratori, dipendenti a tempo determinato, dei Settori delle Politiche Sociali ed Educative dei Comuni di Cisternino, Fasano ed Ostuni, nell’Ambito Territoriale n°2 BR1, che effettuano la propria attività sul territorio dei tre Comuni suddetti, ma che possono frequentare gli Uffici del 5° Settore Politiche socio educative e culturali del Palazzo Tanzarella-Cenci. Orario di lavoro Mansione Impiegato - Autista Agente di Polizia Tutto l’anno Lun-Ven: Giov: Lun-Ven: Sab-Dom: 07:30 ÷ 14:30 15:30 ÷ 19:00 06:00 ÷ 24:00 00:00 ÷ 24:00 15 giugno ÷ 15 settembre Lun-Dom: Gli Agenti di Polizia municipale possono effettuare turni di lavoro notturno 00:00 ÷ 24:00 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 9 di 37 Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nella Biblioteca Comunale La Biblioteca Comunale è costituita da una struttura di recente costruzione che si sviluppa su due piani fuori terra ed un piano seminterrato; è circondata da un giardino recintato ad uso esclusivo con due cancelli di ingresso, il principale, da Via Francesco Rodio e l’altro, secondario, da Via Martiri di Belfiore. Piano Terra Dall’ingresso di Via Rodio, percorrendo un portico, si entra in una sala rettangolare, nella quale si affacciano le tre aree principali del piano terra; partendo da sinistra: 1) Una sala dedicata alle mostre, posta ad un livello di circa 50 cm più basso della sala di ingresso, alla quale si accede tramite una rampa. 2) Un’area di pertinenza del 5° Settore- Politiche socio educative e culturali, costituita da due stanze adibite ad Ufficio del Dirigente del 5° Settore e ad Uffici Pubblica Istruzione. Questa area è dotata di bagni e servizi igienici ad uso esclusivo dei dipendenti di questo settore. 3) Le Sale della Biblioteca comunale aperte al pubblico che comprendono le zone di controllo degli accessi, la distribuzione libri, la zona archivio cataloghi ed emeroteca, la sala lettura e i servizi igienici per il pubblico. Tutti questi ambienti hanno pareti laterali dotate di ampie vetrate che si affacciano sul giardino antistante e retrostante la biblioteca. Due scale interne ed un ascensore collegano il piano terra con il piano seminterrato ed il primo piano. Piano seminterrato 2 Nel piano seminterrato ci sono un deposito libri principale di circa 400 m da cui si accede in un altro 2 deposito libri di circa 160 m . Altri piccoli vani in disuso contenenti attrezzature e materiali vari inutilizzati. Al Piano seminterrato ci sono anche, ma con ingresso dall’esterno tramite scale indipendenti e disimpegni seminterrati, l’appartamento del custode (attualmente non usato), costituito da due vani e un bagno, la centrale termica, la centrale idrica antincendio, la centrale idrico-sanitaria e la riserva idrica dell’impianto antincendio. L’ingresso nei locali tecnici è consentito solo agli addetti ai lavori delle Imprese che gestiscono il servizio di manutenzione. Piano primo A questo piano ci sono un’altra sala lettura di circa 250 m 2 , due grandi stanze adibite ad ufficio di cui una per la Direzione della Biblioteca e l’altra per gli impiegati, due bagni fruibili dai dipendenti della Biblioteca ed un bagno per disabili. Anche al Primo Piano le pareti laterali sono dotate di ampie finestrature. Attraverso più porte-finestre è possibile accedere ai terrazzi esterni che circondano il Primo Piano. Dal primo piano, tramite due scale interne alla sala lettura e possibile accedere ad un ulteriore livello o 2 piano soppalcato di circa 100 m destinato a sala multimediale (non ancora attivata). Presso la Biblioteca Comunale è possibile ottenere i seguenti servizi: Consultazione materiale librario e multimediale Informazioni bibliografiche Prestito locale - nazionale Fotocopie - microfilm Ricerche Internet Servizio emeroteca Consultazione dell'archivio storico Consultazione del fondo antico e fondo manoscritti Le più frequenti attività che svolgono gli impiegati sono: l'ordinamento degli archivi e la compilazione dei relativi inventari, indici, elenchi di consistenza, guide particolari e tematiche; l'assistenza ai ricercatori in sala di studio; la sorveglianza degli archivi; DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 10 di 37 l'acquisizione della documentazione storica e lo scarto dei documenti non più meritevoli di conservazione; le edizioni di fonti; l'attività promozionale e didattica; le iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione dei documenti, anche in collaborazione con altri istituti culturali. prenotazioni di visite guidate presso il Museo di Civiltà preclassiche della Murgia con sede in via Cattedrale ,15, oppure presso il Parco Archeologico e Naturale di Santa Maria di Agnano Strada ss. 16 km 878-11. In alcune stanze degli uffici al piano terra della Biblioteca Comunale lavorano quattro impiegati che svolgono esclusivamente attività di Uffici Pubblica istruzione per conto del 5° Settore - Politiche socio educative e culturali. Nella Biblioteca, oltre agli impiegati comunali addetti alla Biblioteca e agli Uffici Pubblica Istruzione, ci sono anche lavoratori di una Cooperativa di servizi denominata “Penelope” che svolgono le stesse mansioni dei bibliotecari con contratto di appalto con il Comune di Ostuni. In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono riassumere nelle seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi. Attività Fase 1 Fase 2 Fase 3 Impiegato LAVORO DI UFFICIO SERVIZI AL PUBBLICO ATTIVITÀ ESTERNA Attrezzatura principale Progressivo 1 2 3 4 5 6 7 Descrizione Personal Computer Stampanti Fotocopiatrici Telefoni e fax Taglierine Spillatrici Forbici Agenti chimici presenti Progressivo 1 Descrizione Toner per stampanti e fax Lavoratori presso la Biblioteca Comunale In totale sono impiegati n°10 lavoratori: n°4 uomini e n 6 donne Orario di lavoro Mansione Impiegato Mattina Lun-Ven: 07:30÷13:20 Pomeriggio Mart:e Giov: 15:15 ÷ 18:40 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 11 di 37 Imprese appaltatrici Sono affidati in appalto ad imprese esterne: Pulizia dei locali e degli ambienti di lavoro. Servizi cimiteriali Manutenzione di impianti elettrici e degli impianti di allarme Manutenzione degli impianti termici, idrici fognanti, antincendio e di condizionamento Manutenzione delle opere murarie Realizzazione di opere in ferro o in alluminio Manutenzione e distribuzione estintori Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Organigramma del Comune di Ostuni La rappresentanza del Comune di Ostuni spetta al Sindaco La gestione e l’amministrazione sono esercitate dai Responsabili dei seguenti settori: SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Cheti Narracci 1° SETTORE - AFFARI GENERALI E SERVIZI DEMOGRAFICI Responsabile Avv. Maurizio Nacci 2° SETTORE GARE, CONTRATTI ED ESPROPRI Responsabile Avv. Cecilia Zaccaria 3° SETTORE RAGIONERIA E FINANZE Responsabile Dott. Francesco Convertini 4° SETTORE SERVIZIO LAVORI PUBBLICI, AMBIENTE E URBANISTICA Responsabile Ing. Roberto Melpignano 5° SETTORE POLITICHE SOCIO-EDUCATIVE E CULTURALI Responsabile Dott. Antonio Minna 6° SETTORE CULTURA - TURISMO - ATTIVITA' PRODUTTIVE - AGRICOLTURA E COMMERCIO Responsabile Avv. Maurizio Nacci 7° SETTORE POLIZIA URBANA - AMMNISTRATIVA E CONTROLLO ABUSIVISMO EDILIZIO Responsabile Dott. Francesco Lutrino DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 12 di 37 Modello di organizzazione e di gestione della sicurezza Il modello di organizzazione finalizzato alla gestione della sicurezza aziendale è fondato su quanto previsto dal D.Lgs 81/08 , in particolare dagli art. 15, 18, 31. Le procedure per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione consistono essenzialmente in: 1. Stesura di un programma delle misure da realizzare. 2. Verifiche ispettive effettuate dal Datore di Lavoro, tramite il RSPP o personale esterno, per verificare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione programmate. 3. Ispezioni interne, con frequenza almeno annuale, per verificare: a) le condizioni di igiene e sicurezza dei luoghi e delle attrezzature di lavoro; b) che l’organizzazione risponda ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di igiene e sicurezza del lavoro; c) che le procedure siano effettivamente applicate; Le figure aziendali preposte all’attuazione delle misure di prevenzione programmate per ogni azione da intraprendere, in genere sono il Datore di lavoro, il RSPP, Addetti antincendio e Primo soccorso oppure il M.C., ma per aspetti specialistici si può fare ricorso ad altre risorse interne o esterne all’azienda. Gestione dell’Emergenza Ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed immediato, sono state adottate le misure necessarie adeguate alla natura dell’attività ed al numero delle persone presenti. Si sono organizzati i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza. Sono stati designati preventivamente i lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza. Sono stati informati tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare. E’ stato predisposto un Piano di gestione dell’Emergenza del Comune di Ostuni dove sono indicati i provvedimenti e le istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro. Nel Comune sono sempre presenti alcuni addetti al primo soccorso, alla prevenzione incendi ed alla evacuazione. Nel Comune è esposta una tabella ben visibile riportante almeno i seguenti numeri telefonici: Vigili del Fuoco Pronto soccorso Ospedale Vigili Urbani Carabinieri Polizia Primo soccorso Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono stabiliti dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 Le aziende sono classificate, a seconda della tipologia di attività svolta del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio, in tre gruppi: A, B, C, (Art.1 comma1 D.M. 388/2003) Il Comune di Ostuni. rientra nel GRUPPO B Per la gestione del primo soccorso è stata garantita la seguente attrezzatura: 1) cassette di Pronto Soccorso; 2) mezzi di comunicazione (telefoni) idonei ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 13 di 37 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso: 1. Guanti sterili monouso (5 paia) 2. Visiera paraschizzi 3. Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1) 4. Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3) 5. Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10) 6. Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2) 7. Teli sterili monouso (2) 8. Pinzette da medicazione sterili monouso (2) 9. Confezione di rete elastica di misura media (1) 10. Confezione di cotone idrofilo (1) 11. Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2) 12. Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2) 13. Un paio di forbici 14. Lacci emostatici (3) 15. Ghiaccio pronto uso (due confezioni) 16. Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2) 17. Termometro 18. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa Per quanto concerne gli obiettivi didattici e i contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo B si è fatto riferimento all’Allegato 4 del D.M. 388 del 15 luglio 2003. Figure del Comune per la gestione della sicurezza Datore di lavoro Ing. Roberto Melpignano (Disp. sindacale del 29/10/2013 Prot. 34295) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) Ing. Teodoro Anglani Medico Competente Dott. Giuseppe Mitrotta Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Geom. Francesco Cavallo Addetti alla gestione dell’emergenza PALAZZO SAN FRANCESCO Coordinatore Gestione Emergenze Vice Coordinatore Gestione Emergenze Addetti alla prevenzione incendi Addetti al primo soccorso Notarpietro Paola Saponaro Giuseppe Anghelone Giuseppina Guagliani Emilio Legrottaglie Rosalia Melpignano Giuseppe Prudentino Luigi Anghelone Giuseppina Guagliani Emilio Legrottaglie Rosalia Melpignano Giuseppe Prudentino Luigi DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 14 di 37 PALAZZO TANZARELLA-CENCI Notarpietro Paola Coordinatore Gestione Emergenze Semerano Caterina Vice Coordinatore Gestione Emergenze D’Aversa Quirico Epifani Matteo Addetti alla prevenzione incendi Farina Vincenzo Solazzi Emma Pia D’Aversa Quirico Epifani Matteo Addetti al primo soccorso Farina Vincenzo Solazzi Emma Pia BIBLIOTECA Coordinatore Gestione Emergenze Vice Coordinatore Gestione Emergenze Addetti alla prevenzione incendi Addetti al primo soccorso Notarpietro Paola Moro Maria Antonia D'Amico Giacoma Erriquez Cosimo Rizzo Lucia Semerano Giuseppe D'Amico Giacoma Erriquez Cosimo Rizzo Lucia Semerano Giuseppe DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 15 di 37 SEZ. 3 DESCRIZIONE DEI LAVORI DA APPALTARE Lavori da effettuare Pulizia dei locali e delle dotazioni di mobili, apparecchiature ed arredi esistenti negli immobili del Comune di Ostuni, in particolare: scopatura, riassetto, lavaggio quotidiano dei pavimenti dei locali, degli ingressi, delle scale, dei corridoi, del pianerottolo dell’ascensore ed in genere tutte le superfici calpestabili; spolveratura giornaliera dei mobili, degli arredi e degli infissi; svuotamento dei cestini ed appositi contenitori presenti negli uffici; lavaggio e la disinfezione giornaliera dei gabinetti e il cospargimento di deodorante; pulizia mensile dei vetri, delle finestre, dei lampadari, delle porte, la lucidatura delle maniglie, la pulizia e il lavaggio del piano di calpestio dei balconi; ripulitura trimestrale delle pareti, dei soffitti, delle sporgenze e zoccolature, mediante spolveratura; pulizia straordinaria di tutti i locali oggetto del servizio da effettuare all'inizio dell'appalto, e comunque entro dieci giorni, e periodicamente ogni sei mesi; raccolta differenziata di tutte le materie di rifiuto . Caratteristiche dei luoghi Le aree interessate dai lavori di pulizia sono gli immobili del Comune di Ostuni, qui di seguito indicati con la relativa superficie: 1. Palazzo San Francesco – Sede del Palazzo di Città – mq. 2.600; 2. Palazzo Tanzarella-Cenci – Uffici Comunali – mq. 740; 3. Biblioteca Comunale – Uffici e Servizi - mq. 1.100; 4. Biblioteca Comunale – Deposito libri e volumi - mq. 400; 5. Biblioteca Comunale – Auditorium - mq. 200. 6. Ufficio IAT – C.so Mazzini – mq. 40. Superficie complessiva oggetto dell’appalto: mq. 5.080 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 16 di 37 SEZ. 4 IMPRESE APPALTATRICI Impresa Appaltatrice Ragione sociale: ________________________________ Sede legale: ___________________________________ Codice Fiscale: _________________________________ Attività svolta: __________________________________ Amministratore: _________________________________ Numero di lavoratori: _____________________________ Telefono ______________ - fax ________________ - e-mail______________________ Descrizione dell’attività [Descrivere brevemente] Organigramma funzionale [Descrivere organizzazione aziendale] Responsabili della gestione della sicurezza Datore di lavoro: ______________________ Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): ______________________ Medico Competente: ______________________ Rappresentane dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): ______________________ Addetti all’emergenza evacuazione e pronto soccorso: ______________________ Addetti alla manutenzione: ______________________ Si allegano: 1 Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A: 2 Autocertificazione dell’impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnicoprofessionale (Mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’Art 47 DPR 28/12/2000 n°445) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 17 di 37 SEZ. 5 CONSIDERAZIONI SULLE INTERFERENZE Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del Committente e quello dell’Impresa Appaltatrice o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti In linea di principio, occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui verrà espletato il lavoro, il servizio o la fornitura con i rischi derivanti dall’esecuzione del contratto. Si possono considerare dovuti ad interferenze i seguenti rischi: derivanti da sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi; immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni della Impresa Appaltatrice; esistenti nel luogo di lavoro del Committente dove è previsto che debba operare l’Impresa Appaltatrice, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Impresa Appaltatrice. derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal Committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata). In sostanza si valuteranno i RISCHI DA INTERFERENZE al fine di dare indicazioni operative e gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro: l’interferenza di attività lavorative diverse. Di regola le pulizie saranno effettuate fuori dell’orario di lavoro dei dipendenti dell’Amministrazione, ma in alcuni casi (rientri lavorativi, permanenze di impiegati in ufficio fuori dell’orario di lavoro, riunioni politiche, manifestazioni, assemblee, ecc.) si possono creare situazioni di contemporanea presenza di lavoratori di aziende diverse e di pubblico. Nel caso dell’appalto in oggetto sono state individuate le interferenze tra le attività dei lavoratori dell’Impresa Appaltatrice e le attività dei lavoratori di --Imprese appaltatrici, --lavoratori autonomi, --ospiti e visitatori, oltre che del personale del Committente. Nel Capitolo 7 sono contenute le schede delle interferenze con la valutazione del rischio e con le misure di prevenzione ed istruzione e gli eventuali dispositivi di protezione previsti. SEZ. 6 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 18 di 37 CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Identificazione dei fattori di rischio La individuazione dei RISCHI DA INTERFERENZE si compone essenzialmente di due fasi: La prima è l’acquisizione delle informazioni sulle attività che dovranno essere svolte dall’Impresa appaltatrice all’interno dell’Azienda committente e nell’acquisizione del documento di Valutazione dei rischi specifici dell’Impresa appaltatrice, in modo da individuare eventuali attrezzature o sostanze pericolose impiegate o particolari lavorazioni che potrebbero generare pericoli trasmissibili nell’ambiente di lavoro. La seconda prevede la definizione delle aree interessate, la individuazione dei soggetti interferenti e l’esplicitazione dei rischi che potrebbero essere generati dall’interferenza di più lavorazioni contemporanee. Criteri adottati per quantificare i rischi I criteri e i metodi per valutare i rischi devono consentire l'attribuzione di un giudizio sintetico di rilevanza del rischio. Per questi rischi individuati (in particolare per quelli non riconducibili ad un confronto con uno standard normativo o tecnico di riferimento) la valutazione dei rischi si è basata sulla soggettività del valutatore nell'attribuire loro maggiore o minore rilevanza. La rilevanza del rischio (R) è “funzione” della probabilità (P) che si verifichi l’evento sfavorevole e della entità del danno (D) che se ne otterrebbe come conseguenza. Ci serviamo della seguente relazione semiquantitativa: R = P x D Il Rischio sarà considerato tanto più grande quanto più è probabile che si verifichi l’evento sfavorevole e quanto maggiore è il danno temuto. Per quanto riguarda, infine, i valori da attribuire ai fattori P e D seguiamo il seguente criterio: PROBABILITÀ DANNO Evento improbabile P=1 Conseguenza lieve D=1 Evento possibile P=2 Conseguenza modesta D=2 Evento probabile P=3 Conseguenza grave D=3 Evento molto probabile P=4 Conseguenza gravissima D=4 Dalla combinazione dei due fattori classifichiamo il Rischio secondo una scala di valori da 1 a 16, come segue: R = 1; 2 R = 3; 4 R = 6; 8 R = 9; 12; 16 MOLTO BASSO BASSO MEDIO ALTO In questo modo si potranno intraprendere le azioni di prevenzione e protezione necessarie in tempi adeguati alla rilevanza del rischio R. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 19 di 37 Misure di prevenzione e protezione Dalla valutazione dei rischi deriveranno: 1. misure tecniche 2. individuazione e consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale 3. misure organizzative - programmi di controllo e verifica dell'applicazione ed idoneità delle misure messe in atto - incontri di informazione e formazione - programmi di manutenzione 4. misure procedurali - procedure di sicurezza - sorveglianza sanitaria - programmi di monitoraggio dell'esposizione. Nella prevenzione dei rischi si sono seguiti i seguenti principi in ordine gerarchico eliminare i rischi; sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso e lo è meno; combattere i rischi alla fonte; applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuarli; adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione; cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 20 di 37 SEZ. 7 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Le schede che seguono contengono la valutazione dei rischi da interferenze, le misure di prevenzione ed istruzione e gli eventuali dispositivi di protezione necessari. Non sono stati valutati i rischi derivanti dall’interferenza di Imprese o lavoratori autonomi che hanno simultanei contratti di appalto di opere o di forniture e servizi con il Comune di Ostuni, in quanto per questi sarà possibile, con espliciti “ordini di servizio”, evitare la sovrapposizione spaziale o temporale delle loro attività. Sarà cura dei preposti alla gestione dei contratti di appalto di pianificare le attività per evitare le sovrapposizioni delle varie Imprese Appaltatrici. La valutazione dei rischi interferenziali è stata eseguita prendendo in considerazione: a) Rischi esistenti nel luogo di lavoro del Committente (rischi legati agli ambienti di lavoro, alle attività in essi svolte e all’eventuale presenza di altre imprese) dove è previsto che debba operare l’Impresa Appaltatrice, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Impresa Appaltatrice. b) Rischi immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni della Impresa Appaltatrice; DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 21 di 37 RISCHI ESISTENTI NEL LUOGO DI LAVORO DEL COMMITTENTE DOVE È PREVISTO CHE DEBBA OPERARE L’IMPRESA APPALTATRICE, MA ULTERIORI RISPETTO A QUELLI SPECIFICI DELL’ATTIVITÀ PROPRIA DELL’IMPRESA APPALTATRICE Misure di Misure di prevenzione Ambiente di prevenzione a Fattore di rischio P D R a cura lavoro cura del dell’Appaltatore Committente Spazi interni In tutti i locali e nei luoghi comuni Percorsi Spazi esterni RISCHI LEGATI AGLI AMBIENTI DI LAVORO Rischio di inciampo, caduta, 3 2 Medio Provvedere all’ urto ovvero ridotti spazi per eliminazione del svolgere l’attività lavorativa materiale per presenza di materiale d’ingombro al fine d’ingombro di rendere agevole e sicuro lo svolgimento dell’attività lavorativa Gestione dell’emergenza 2 2 Basso Saranno consegnate all’Appaltatore le procedure generali di emergenza e le planimetrie indicanti le aree oggetto dell’appalto. Prima dell’espletamento delle attività saranno effettuati sopralluoghi congiunti tra il referente della sicurezza dell’appaltatore e il referente individuato dal committente, presso le aree interessate. Nell’ambito di tali sopralluoghi saranno fornite tutte le informazioni riguardanti le misure di sicurezza ed emergenza. L’Appaltatore dovrà: - disporre di addetti designati all’emergenza incendio - far riferimento alle disposizioni del Committente - interagire con il referente. Rischi da interferenza 2 2 Basso Sopralluogo Rispetto dei ambiente/vie di transito congiunto per percorsi/procedure l’illustrazione dei stabilite in fase di percorsi per il sopralluogo preliminare raggiungimento Evitare di transitare delle aree durante la interessate movimentazione di eventuali carrelli per trasporto materiale. Investimento da parte di 1 3 Basso Ingresso Se utilizza mezzo di mezzi in entrata/uscita dalle controllato dei trasporto della ditta: strutture mezzi, a ridotta procedere a ridotta velocità. velocità; in caso contrario seguire i percorsi pedonali Non sostare nelle aree di carico/scarico materiali Tagli e contusioni a causa di 2 2 Basso Controllo delle materiale vario lasciato da aree esterne terzi Caduta e inciampo per la 2 2 Basso Controllo delle presenza di dislivelli e buche aree esterne e delimitazione aree non agibili Eventuale presenza di 2 2 Basso Controllo delle Prima di eseguire materiale vario lasciato da aree esterne con interventi all’esterno persone estranee personale di informare il referente della vigilanza struttura DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 22 di 37 Elettrocuzione Luoghi ove sono presenti apparecchiature elettriche 1 4 Basso 1 2 M.Basso 1 2 M.Basso Luoghi non presidiati Guasto o cattivo funzionamento dell’ascensore Rischio dovuto alla presenza di animali In tutti i locali e nei luoghi comuni Comportamenti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione 2 2 Basso Rischi interferenti con i fruitori degli ambienti oggetto dell’appalto/intervento 2 2 Basso Ascensori Evitare la presenza di fili elettrici o prolunghe pendenti Il committente provvede alla manutenzione degli impianti e attua le verifiche previste dalla normativa vigente. Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica. Non gettare di norma acqua sulle pareti o sul pavimento con secchi o pompe specie in presenza di prese o interruttori a parete. Accertarsi prima del lavaggio che non ci siano fili elettrici o prolunghe pendenti. Apposizione di Non manomettere cartelli di divieto eventuali d’uso. protezioni/segnaletica. sull’efficienza della Utilizzo di DPI pulizia periodica degli ambienti adoperando anche procedure di disinfestazione. RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’ I lavoratori Disporre di segnaletica e dovranno sempre delimitazione appropriata rispettare le all’intervento limitazioni poste in essere nelle zone in cui si svolgono interventi ed attenersi alle indicazioni fornite. Non devono essere rimosse le delimitazioni o la segnaletica di sicurezza poste in essere. L’accesso alle zone ove è prevista la presenza dell’utenza deve essere sempre preceduto, a cura del personale dell’appaltatore, da comunicazione ai soggetti referenti dell’appalto e con i responsabili dei luoghi dove si svolgeranno le operazioni lavorative al fine di evitare eventuali interazioni che possono indurre o aggravare i rischi, e secondo le indicazioni definite al momento dell’appalto. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 23 di 37 CORRELATI ALLA PRESENZA DI ALTRE IMPRESE Manutenzione/ pulizia Inciampo per la presenza di 2 2 utensili, di rifiuti e di materiali depositati. Basso Manutenzione/ pulizia Proiezioni di materiali durante le lavorazioni di manutenzione di altri lavoratori Basso 2 2 Il Responsabile del Procedimento provvederà affinchè le imprese di manutenzione e pulizia eseguano le seguenti disposizioni: - viene interdetto l’accesso ai non addetti ai lavori ove non sia possibile: - i cavi devono essere, se possibile, sollevati da terra, altrimenti disposti lungo i muri in modo da non creare ulteriore pericolo di inciampo, protetti se e quando soggetti ad usura, colpi, impatti. - gli utensili, non in utilizzo, devono essere temporaneamente riposti in aree che non pregiudicano l’esodo (porte, corridoi, ecc) - la collocazione di attrezzature e di materiali non devono costituire inciampo, così come il deposito non deve avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; - le imprese di manutenzione provvederanno alla chiusura/confinamento dell’area di intervento oppure- effettuazione del lavoro in orario con assenza del personale Dà disposizione che i propri dipendenti, ove possibile, non accedano alle aree interessate dai lavori svolti dalle altre imprese presenti e non utilizzino le attrezzature della società committente e delle altre imprese DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 24 di 37 Manutenzione/ pulizia Inalazione di prodotti chimici e sostanze utilizzate 2 2 Basso Manutenzione/ pulizia Rumore e/o polveri per utilizzo di macchinari/attrezzature 1 3 Basso del Procedimento provvederà affinchè le imprese eseguano le seguenti disposizioni: - areazione dei locali dopo l’intervento - adeguata asciugatura delle superfici trattate - l’impiego di prodotti chimici deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulla scheda tecnica - è fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. - non si deve in alcun modo lasciare prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti, incustoditi. - i contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In alcun modo dovranno essere abbandonati negli edifici rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del lavoro o servizio. - le imprese di manutenzione provvederanno alla chiusura del locale/spazio di intervento oppure - ove possibile, effettuazione del lavoro in orario con assenza del personale Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti. Manutenzione/ pulizia NOTE DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 25 di 37 Elettrocuzione per utilizzo di macchine/attrezzature non sottoposte a manutenzione. 1 3 Basso Il Responsabile del Procedimento provvederà affinchè le imprese di manutenzione eseguano le seguenti disposizioni: - utilizzo di componenti e apparecchi elettrici marcati CE ed in buono stato di conservazione. - uso di prese domestiche solo se l’ambiente e l’attività non presentano rischi riferiti alla presenza di acqua, polveri ed urti. In caso contrario, si devono utilizzare prese a spina di tipo industriale. - verificare che la potenza di assorbimento dell’apparecchio sia compatibile con quella del quadro di allacciamento. Da disposizioni che i propri dipendenti, ove possibile, non accedano alle aree interessate dai lavori svolti dalle altre imprese presenti. Le misure di prevenzione che consistono in comportamenti che i lavoratori devono tenere saranno oggetto di formazione adeguata e di istruzioni esplicite DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 26 di 37 RISCHI IMMESSI NEL LUOGO DI LAVORO DEL COMMITTENTE DALLE LAVORAZIONI DELLA IMPRESA APPALTATRICE Ambiente di lavoro Fattore di rischio P D Tutte le sedi/aree Tutte le sedi/aree Scivolamento per lavaggio pavimenti Sversamenti accidentali 3 2 3 2 Tutte le sedi/aree Inciampo per la presenza di utensili per le operazioni di pulizia, di rifiuti e di materiali depositati. 2 2 Rumore per utilizzo attrezzature/utensili (tipo aspirapolveri) 2 Tutte le sedi/aree 1 R Misure di prevenzione a cura dell’Appaltatore Segnalazione con cartello a cavalletto indicante il Medio pericolo, posizionato a pavimento nelle zone “a monte ed a valle” del punto interessato. Il cartello non deve essere rimosso fino al ripristino della situazione normale Basso - i cavi devono essere, se possibile, sollevati da terra, altrimenti disposti lungo i muri in modo da non creare ulteriore pericolo di inciampo, protetti se e quando soggetti ad usura, colpi, impatti. - gli utensili, non in utilizzo, devono essere temporaneamente riposti in aree che non pregiudicano l’esodo (porte, corridoi, ecc) - La collocazione di attrezzature e di materiali non devono costituire inciampo, così come il deposito non deve avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; la raccolta e l’allontanamento del materiale deve essere disposta al termine delle lavorazioni. M.Basso Chiusura del locale/spazio di intervento. Utilizzo di attrezzature rispondenti alle normative in vigore per il controllo delle emissioni rumorose. Misure di prevenzione a cura del Committente Medio - verifica che i propri dipendenti non accedano alle aree interessate dai lavori svolti dalla società appaltatrice. - informa la società appaltatrice della presenza di pubblico. Impedire al proprio personale l’accesso alle aree di intervento. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 27 di 37 Tutte le sedi/aree Inalazione di prodotti chimici e sostanze utilizzate per la pulizia 2 1 M.Basso chiusura del locale durante le pulizie - areazione dei locali dopo l’intervento di pulizia - adeguata asciugatura delle superfici pulite L’impiego di prodotti chimici da parte dell’impresa deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulla scheda tecnica E’ fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. L’impresa operante non deve in alcun modo lasciare prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti, incustoditi. I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In alcun modo dovranno essere abbandonati negli edifici rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del lavoro o servizio. Tutte le sedi/aree Ostruzione totale o parziale delle uscite di sicurezza 1 3 Basso Informare preventivamente i propri lavoratori sulle procedure di emergenza del Comune e sulla necessità di non ingombrare le uscite di sicurezza Prima di intraprendere qualsiasi lavoro assicurarsi di non ostacolare con la propria attività le vie di fuga Tutte le sedi/aree Utilizzo di prodotti infiammabili 1 3 Basso - stoccare i prodotti in appositi locali/luoghi segnalati e ben ventilati - stoccare il quantitativo minimo indispensabile di prodotti infiammabili - eseguire una corretta gestione dei rifiuti Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti, anche nei giorni successivi all’impiego delle dette sostanze Vietare lo svolgimento da parte dei propri dipendenti o di personale di altre imprese di attività che possano innescare un incendio in corrispondenza dei locali/luoghi di stoccaggio dei prodotti infiammabili DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 28 di 37 Tutte le sedi/aree Elettrocuzione per utilizzo di macchine e attrezzature non sottoposte a manutenzione 1 3 Basso Tutte le sedi/aree Urti, colpi, impatti durante la fase di smontaggio degli infissi per il lavaggio 1 3 Basso NOTE - utilizzo di componenti e apparecchi elettrici marcati CE ed in buono stato di conservazione. - È consentito uso di prese domestiche se l’ambiente e l’attività non presentano rischi riferiti alla presenza di acqua, polveri ed urti. In caso contrario, si devono utilizzare prese a spina di tipo industriale. - L’Impresa deve verificare che la potenza di assorbimento dell’apparecchio sia compatibile con quella del quadro di allacciamento. chiusura del locale/spazio di intervento oppure effettuazione del lavoro in orario compatibili a quanto disposto dalla Committenza. Verifica che i propri dipendenti non accedano alle aree interessate dai lavori svolti dalla società appaltatrice. Pianificazione degli interventi di pulizia compatibilmente agli orari di lavoro dei dipendenti comunali Le misure di prevenzione che consistono in comportamenti che i lavoratori devono tenere saranno oggetto di formazione adeguata e di istruzioni esplicite DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 29 di 37 SEZ. 8 MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE Il Capitolo 7 contiene i rischi da interferenza durante lo svolgimento delle attività lavorative della Impresa Appaltatrice e le misure di prevenzione da adottare; esso deve essere inteso come il primo atto con cui il Committente promuove la cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto ed il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. Tali attività di prevenzione dovranno proseguire con incontri di coordinamento e di verifica delle misure di prevenzione previste in questo DUVRI e delle misure generali di comportamento di seguito elencate. Di ordine generale Impresa Appaltatrice E’ vietato l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura o sostanza di proprietà del Committente se non espressamente autorizzato in forma scritta. Il personale dell’Impresa Appaltatrice è tenuto ad utilizzare esclusivamente il proprio materiale (macchine, attrezzature, utensili) che deve essere rispondente alle norme antinfortunistiche ed adeguatamente identificato. L’uso di tale materiale deve essere consentito solo a personale addetto ed adeguatamente addestrato. Le attrezzature proprie utilizzate dai lavoratori dell’Impresa Appaltatrice o dai lavoratori autonomi devono essere conformi alle norme in vigore e tutte le sostanze eventualmente utilizzate devono essere accompagnate dalla relative schede di sicurezza aggiornate. E’ vietato salire su coperture, tetti, impalcature e luoghi con pericolo di caduta dall’alto senza autorizzazione scritta del Committente. Nell'ambito dello svolgimento delle attività, il personale dell’Impresa Appaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 26, comma 8 del D.Lgs. 81/08). Committente ed Impresa Appaltatrice Si provvederà alla immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI che si dovessero manifestare in situazioni particolari o transitorie. Non è prevista alcuna collaborazione operativa tra i dipendenti del Committente e dell’Appaltatore durante l’espletamento delle attività oggetto dell’appalto. Le attività di pulizia si svolgano in assenza dei dipendenti dell’Amministrazione nelle aree interessate; L’appaltatore è autorizzato unicamente ad accedere alle aree specificamente indicate per l’effettuazione del servizio oggetto dell’appalto. Pertanto, viene fatto esplicito divieto di accedere ad ogni altro spazio, non aperto al pubblico. I servizi igienici che saranno messi a disposizione dell’appaltatore, sono quelli presenti nelle strutture oggetto dell’appalto. Vie di fuga ed uscite di sicurezza Impresa Appaltatrice I lavoratori dell’Impresa Appaltatrice che intervengono negli edifici aziendali devono preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con la indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dei presidi di emergenza e devono comunicare al Committente o al Servizio di prevenzione e protezione tutte le manomissioni temporanee di tali presidi che sono necessarie per lo svolgimento del proprio lavoro. I lavoratori dell’Impresa Appaltatrice dovranno preventivamente prendere visione della distribuzione planimetrica dei locali e della posizione dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e di aria compressa. Devono inoltre essere informati sui nominativi dei Responsabili della gestione delle emergenze. Committente ed Impresa Appaltatrice DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 30 di 37 I mezzi di estinzione saranno sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi. I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgombri da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere (macchine per la distribuzione di caffè, di bibite, etc.), anche se temporanei. Ambienti sospetti di inquinamento Committente È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi, fosse e in generale in ambienti e recipienti, condutture e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi. Apparecchi elettrici e collegamenti alla rete elettrica Committente La protezione contro i contatti diretti con elementi in tensione e contatti indiretti determinati da condizioni di guasto è assicurata dalla realizzazione degli impianti a regola d’arte e con la prescritta dichiarazione di conformità. Impresa Appaltatrice L’Impresa Appaltatrice deve utilizzare componenti e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; deve utilizzare l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte; non deve fare uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose. L’Impresa Appaltatrice deve verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. E’ vietato attivare linee elettriche volanti senza aver verificato lo stato dei cavi e senza aver avvisato il personale preposto del Committente. E’ vietato effettuare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione; E’ vietato utilizzare, nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi masse metalliche, utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V verso terra. Interruzioni alla fornitura di energia elettrica, gas, acqua Committente ed Impresa Appaltatrice Interruzioni dell’energia elettrica, del gas, del funzionamento degli impianti di riscaldamento / climatizzazione, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con i preposti delle Imprese Appaltatrici presenti nell’edificio dove si interviene. Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio. Impianto antincendio Committente La protezione contro gli incendi è assicurata da: 1. Mezzi di estinzione presenti ed efficienti. 2. Istruzioni impartite per iscritto al personale. 3. Procedure scritte da tenere in caso d’incendio Impresa Appaltatrice E’ vietato fumare ed effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille (molatura saldatura,ecc.) a meno che non siano state espressamente autorizzate Sovraccarichi Impresa Appaltatrice DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 31 di 37 L'introduzione, anche temporanea di carichi sui solai, in misura superiore al limite consentito (non solo in locali destinati a depositi, magazzini ecc.), dovrà essere preventivamente sottoposta a verifica da parte di un tecnico abilitato. Questi dovrà certificare per iscritto al competente servizio prevenzione e protezione del Committente l’idoneità statica dell’intervento. Sversamento di sostanze pericolose Committente ed Impresa Appaltatrice In caso di sversamento di sostanze chimiche liquide: Arieggiare il locale ovvero la zona; Utilizzare, secondo le istruzioni, i kit di assorbimento, che devono essere presenti nella attrezzatura di lavoro qualora si utilizzino tali sostanze, e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili), evitando di usare apparecchi alimentati ad energia elettrica che possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile, ovvero esplosiva presente; Comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite "schede di rischio", che devono accompagnare le sostanze ed essere a disposizione per la continua consultazione da parte degli operatori. Superfici bagnate nei luoghi di lavoro Committente ed Impresa Appaltatrice Sia il Committente che l’Impresa Appaltatrice devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento. Segnaletica di sicurezza Committente Verrà predisposta idonea segnaletica di sicurezza allo scopo di informare il personale presente in azienda, sugli eventuali rischi derivanti dalle interferenze lavorative oggetto del presente DUVRI. Impresa Appaltatrice In caso di sopravvenuto rischio non previsto e di tipo transitorio, l’azienda esterna dovrà dare immediata comunicazione al servizio di prevenzione e protezione del Committente per l’adozione di idonee misure di sicurezza o apposizione di idonea segnaletica. Polveri e fibre derivanti da lavorazioni Committente ed Impresa Appaltatrice Nel caso in cui un’attività lavorativa preveda lo svilupparsi di polveri, si opererà con massima cautela segregando gli spazi con teli / barriere. Tali attività saranno programmate e, salvo cause di forza maggiore (in tal caso devono essere prese misure atte a informare e tutelare le persone presenti), le stesse saranno svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro. Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti. Dispositivi di protezione individuali Committente L’azienda ha effettuato la valutazione dei rischi residui che non possono essere evitati con altri mezzi. A seguito di tale analisi sono stati messi a disposizione degli addetti idonei DPI ed è stato fatto obbligo d’uso. Impresa Appaltatrice Il personale dell’azienda esterna dovrà essere dotato dei D.P.I. eventualmente previsti per lo svolgimento della propria mansione. Sarà cura della stessa azienda esterna vigilare sull’effettivo utilizzo dei D.P.I. da parte del proprio personale. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 32 di 37 SEZ. 9 PROCEDURE DI EMERGENZA Oggetto e finalità Queste procedure sono state estratte dal Piano di gestione delle emergenze del Comune di Ostuni. Questo capitolo è stato elaborato per portare a conoscenza dei lavoratori delle Imprese Appaltatrici ed in generale del personale di tutte le Aziende che eseguono lavori all’interno degli immobili comunali, le principali norme di comportamento da seguire in caso si presentino delle situazioni di emergenza. Definizione di Emergenza Si definisce emergenza ogni situazione improvvisa, diversa dalle normali condizioni operative, che presenti un pericolo in atto o potenziale per gli uomini o per le cose o che impedisca il normale svolgimento dell'attività lavorativa. Le cause dell'emergenza possono essere: incendi o esplosioni fughe di gas o vapori (tossici, infiammabili, ecc.) spandimenti di liquidi (infiammabili, tossici, caustici, ecc.) crolli o cadute di strutture terremoti allagamenti avarie di macchine ed impianti mancata erogazione di servizi infortuni alle persone minacce di attentati sabotaggi rapine l’Emergenza, in funzione della gravità, può essere: Emergenza “Limitata” Situazione di pericolo basso controllabile dagli ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA INTERNI, o dalle persone presenti sul luogo (ad esempio principio lieve di incendio, avarie di macchine ed impianti, piccoli allagamenti, spandimento di quantità non significative di sostanze pericolose, piccoli infortuni o malori, mancata erogazione di acqua luce, gas, eventi naturali trombe d’aria, terremoti di lieve entità , ecc.) Questa emergenza si risolve in tempi brevi con l’intervento degli Addetti alla gestione dell’emergenza ma richiede comunque la comunicazione dell’evento al R.S.P.P. Emergenza “Generale” Situazione di pericolo grave controllabile solamente con il coinvolgimento degli ENTI DI SOCCORSO ESTERNI (VV.F. Polizia, Pronto soccorso, ecc.), (ad esempio grave principio di incendio, spandimento di notevoli quantità di sostanze pericolose, black-out elettrico con rischi per il pubblico, eventi naturali catastrofici, minaccia di attentati e sabotaggio, gravi infortuni o malori, ecc..) Tale emergenza richiede la diffusione dell’Allarme e prevede l’intervento degli Addetti alla gestione dell’emergenza, che dovranno intervenire solo in funzione dell’addestramento ricevuto senza mettere a rischio la propria incolumità, e l’intervento obbligatorio degli Enti di soccorso esterno. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 33 di 37 Organizzazione per la gestione dell’Emergenza Per prevenire il verificarsi di situazioni di emergenza, per darne tempestivamente l’allarme e per gestire l’emergenza, Il Comune di Ostuni ha predisposto quanto segue: Alcuni dipendenti del Comune di Ostuni sono stati nominati Addetti alla gestione dell’emergenza e coordinano la corretta applicazione delle procedure necessarie a fronteggiare le situazioni di emergenza. I punti maggiormente a rischio per l'insorgere di stati di emergenza sono segnalati da cartellonistica conforme alle vigenti disposizioni di legge. All'interno degli ambienti di lavoro, in posizione facilmente visibile, sono esposte le planimetrie degli ambienti i in cui sono riportati in evidenza: a) le vie e le uscite di sicurezza b) i luoghi da raggiungere in caso di evacuazione c) l'ubicazione degli estintori, degli idranti e degli impianti fissi, delle attrezzature e protezioni utili durante l'emergenza. Compiti del personale di imprese esterne Le imprese esterne prima di accedere negli ambienti comunali devono aver preso visione delle procedure di emergenza contenute nel presente opuscolo. I Responsabili dell'Emergenza di imprese esterne, prima di iniziare qualsiasi lavoro all’interno degli ambienti comunali, in base alla segnaletica esposta ed alle indicazioni del presente opuscolo devono 1. Istruire il restante personale dell’impresa esterna circa le procedure da seguire in caso di emergenza ed evacuazione. 2. Verificare la presenza di almeno una via di fuga durante il lavoro. 3. Verificare la presenza vicino al posto di lavoro di estintori o altri mezzi adeguati di estinzione incendi. Cosa fare in caso di Emergenza 1. 2. 3. 4. 5. All'instaurarsi di situazioni di emergenza i lavoratori dovranno sospendere tutti i lavori in corso, mettere in sicurezza le macchine e le attrezzature. In caso di Emergenza Limitata tutto il personale è tenuto ad intervenire al fine di contenere le situazioni di emergenza createsi, con lo scopo della salvaguardia della salute e dell'incolumità delle persone interessate ed al fine di allontanare le stesse dalla sorgente di pericolo. Nel caso non si è sicuri della propria capacità a risolvere l'emergenza è preferibile non intervenire ed avvisare a mezzo telefono o con qualunque altro mezzo disponibile gli Addetti alla gestione dell'Emergenza o la Portineria. Al termine dell’emergenza il personale intervenuto dovrà prontamente relazionare al Coordinatore della gestione dell’Emergenza del Comune di Ostuni sulle azioni eseguite. In caso di Emergenza Generale, il personale dovrà immediatamente avvisare a mezzo telefono o con qualunque altro mezzo disponibile gli Addetti alla gestione dell'Emergenza o la Portineria. In caso di principio di incendio rilevante il personale non deve tentare lo spegnimento ma avvisare immediatamente gli Addetti alla gestione dell'Emergenza o la Portineria e mettersi in salvo utilizzando, senza correre, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 34 di 37 Addetti alla gestione dell’emergenza PALAZZO SAN FRANCESCO Coordinatore Gestione Emergenze Notarpietro Paola Vice Coordinatore Gestione Emergenze Saponaro Giuseppe Anghelone Giuseppina Guagliani Emilio Addetti alla prevenzione incendi Legrottaglie Rosalia Melpignano Giuseppe Prudentino Luigi Anghelone Giuseppina Guagliani Emilio Addetti al primo soccorso Legrottaglie Rosalia Melpignano Giuseppe Prudentino Luigi PALAZZO TANZARELLA-CENCI Coordinatore Gestione Emergenze Notarpietro Paola Vice Coordinatore Gestione Emergenze Semerano Caterina D’Aversa Quirico Epifani Matteo Addetti alla prevenzione incendi Farina Vincenzo Solazzi Emma Pia D’Aversa Quirico Epifani Matteo Addetti al primo soccorso Farina Vincenzo Solazzi Emma Pia BIBLIOTECA Coordinatore Gestione Emergenze Vice Coordinatore Gestione Emergenze Addetti alla prevenzione incendi Addetti al primo soccorso Notarpietro Paola Moro Maria Antonia D'Amico Giacoma Erriquez Cosimo Rizzo Lucia Semerano Giuseppe D'Amico Giacoma Erriquez Cosimo Rizzo Lucia Semerano Giuseppe Numeri telefonici da usare nell'emergenza Vigili del fuoco Pronto soccorso Carabinieri Polizia di stato Polizia Urbana NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA Pronto intervento Pronto intervento Pronto intervento Pronto intervento 115 118 112 113 0831/331994 SEZ. 10 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 35 di 37 COSTI DELLA SICUREZZA PER LE INTERFERENZE Tra i costi della sicurezza da interferenze negli appalti di lavori, di servizi e forniture (per quanto compatibili) vanno stimati, secondo le indicazioni espresse nella parte 4 dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/08, i costi per: a) gli apprestamenti (come ponteggi, trabattelli, etc.); b) le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente necessari per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti; c) gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi (se non presenti o inadeguati all'esecuzione del contratto presso i locali/luoghi del datore di lavoro committente); d) i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, etc.); e) le procedure previste per specifici motivi di sicurezza; f) gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. La stima dei costi dovrà essere congrua, analitica per singole voci, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non sia disponibile, la stima dovrà essere effettuata con riferimento ad una analisi dei costi dettagliata e desunta da indagini di mercato. I costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze vanno tenuti distinti dall'importo a base d'asta e non sono soggetti a ribasso. I costi della sicurezza afferenti all'esercizio dell'attività svolta da ciascuna impresa sono a carico dell'impresa, la quale deve dimostrare, in sede di verifica dell'anomalia delle offerte, che gli stessi sono congrui rispetto a quelli desumibili dai prezzari o dal mercato; Si sottolinea che la verifica dell’anomalia dei costi della sicurezza di ciascuna impresa appaltatrice deve essere effettuata anche in quei casi in cui non si procede alla verifica delle offerte anomale (ad esempio per l'affidamento mediante procedura negoziata). DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 36 di 37 Codice Categoria/Descrizione U.M. Quantità Prezzo Totale Attrezzature ATT01 Transenna mobile costituita da paletti di diametro mm 40, h=1 m posti su base in moplen, disposti a distanza di due metri e catena in moplen bicolore (bianco/rossa o giallo/nera) di dimensione dell'anello mm 30x 5 Costo per anno ATT02 Trabattello mobile (h<3m) Costo per anno ATT03 Scala a forbice in metallo (h<1m) Costo per anno m 30 11,00 330,00 n. 1 300,00 300,00 n. 3 Attrezzature Totale categoria euro 40,00 120,00 750,00 Dispositivi di protezione individuale DPI01 Imbracatura di sicurezza Costo per anno n 2 117,00 234,00 Dispositivi di protezione individuale Totale categoria euro 234,00 Segnaletica di sicurezza SEG01 Segnale di avvertimento di pavimento bagnato su cavalletto di plastica. Costo per un anno n. 12 Segnaletica di sicurezza Totale categoria euro 18,00 216,00 216,00 AZC01 Azione di coordinamento Incontro di informazione e coordinamento Costo per anno ore 20 15,00 300,00 Azione di coordinamento Totale categoria euro 300,00 TOTALE COMPUTO euro 1'500,0 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I Revisione n°01 del 10/12/2013 Documento n°004 – DUVRI Pagina 37 di 37 SEZ. 12 CONCLUSIONI Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (D.U.V.R.I) : È stato redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08. È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificassero significativi mutamenti che potrebbero averlo reso superato. La valutazione dei rischi è stata effettuata dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Teodoro Anglani. Ostuni, 27/12/2013 Committente Responsabile del procedimento Firma Comune di Ostuni Con l’apposizione della firma nello spazio di pagina sottostante l’impresa appaltatrice dichiara di essere a conoscenza del contenuto del presente D.U.V.R.I. e di accettarlo integralmente, divenendone responsabile per l’attuazione della parte di competenza. Impresa Appaltatrice Datore di lavoro Firma