COMUNE DI OSTUNI
Revisione n°01
del
10/12/2013
Documento n°004 – DUVRI
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DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI DA INTERFERENZE
[D.Lgs. 81/08, Art. 26, comma 3]
Informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di lavoro
Misure da adottare per eliminare o ridurre i rischi da interferenze
Servizio di pulizia dei locali, delle apparecchiature ed
arredi esistenti negli edifici comunali
Revisione
01
Data revisione
10/12/2013
Motivo dell’emissione
Allegato al Capitolato
d’appalto
Data emissione
Elaborato
27/12/2013
Ing. Teodoro Anglani
R.S.P.P.
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI INTERFERENTI – D.U.V.R.I
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SOMMARIO
SEZ. 1
CONSIDERAZIONI GENERALI ...................................................................................................... 3
SEZ. 2
DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA COMMITTENTE ............................................................ 4
Dati generali del Comune di Ostuni .............................................................................................................. 4
Descrizione dell’attività comunale ................................................................................................................ 4
Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo San Francesco ......................................... 5
Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo Tanzarella – Cenci ................................... 7
Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nella Biblioteca Comunale.......................................... 9
Imprese appaltatrici.....................................................................................................................................11
Organigramma del Comune di Ostuni ..........................................................................................................11
Modello di organizzazione e di gestione della sicurezza................................................................................12
Gestione dell’Emergenza .............................................................................................................................12
Primo soccorso ............................................................................................................................................12
Figure del Comune per la gestione della sicurezza .......................................................................................13
Addetti alla gestione dell’emergenza ............................................................................................................13
SEZ. 3
DESCRIZIONE DEI LAVORI DA APPALTARE ...........................................................................15
Lavori da effettuare .....................................................................................................................................15
Caratteristiche dei luoghi.............................................................................................................................15
SEZ. 4
IMPRESE APPALTATRICI.............................................................................................................16
SEZ. 5
CONSIDERAZIONI SULLE INTERFERENZE ..............................................................................17
SEZ. 6
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ..................18
Identificazione dei fattori di rischio ..............................................................................................................18
Criteri adottati per quantificare i rischi........................................................................................................18
Misure di prevenzione e protezione ..............................................................................................................19
SEZ. 7
VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ......................................................................20
SEZ. 8
MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE ....................................................29
SEZ. 9
PROCEDURE DI EMERGENZA ....................................................................................................32
Oggetto e finalità .........................................................................................................................................32
Definizione di Emergenza ............................................................................................................................32
Organizzazione per la gestione dell’Emergenza ...........................................................................................33
Compiti del personale di imprese esterne .....................................................................................................33
Cosa fare in caso di Emergenza ...................................................................................................................33
Addetti alla gestione dell’emergenza ............................................................................................................34
Numeri telefonici da usare nell'emergenza ...................................................................................................34
SEZ. 10
COSTI DELLA SICUREZZA PER LE INTERFERENZE..............................................................35
SEZ. 12
CONCLUSIONI ................................................................................................................................37
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SEZ. 1 CONSIDERAZIONI GENERALI
In ottemperanza dell’Art. 26 del D.Lgs. 81/08, il Datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori,
servizi e forniture ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda:
a) verifica, l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in
relazione ai lavori, ai servizi e forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di
somministrazione;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui
sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla
propria attività.
Tutti i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti
sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori
delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Il Datore di lavoro Committente inoltre è tenuto a promuovere la cooperazione ed il coordinamento tra
i datori di lavoro ed i subappaltatori, elaborando un Documento Unico di Valutazione dei Rischi
Interferenti (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al
minimo i rischi da interferenze.
Il DUVRI, è redatto solo nel caso in cui esistano interferenze e non contiene la valutazione dei
rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi per i quali resta
immutato l’obbligo dell’appaltatore di valutarli nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi e di
provvedere alle misure necessarie per eliminarli o ridurli al minimo.
L’obbligo di redazione del DUVRI non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere
forniture di materiali ed attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore a cinque
uomini/giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni,
biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza di rischi particolari di cui all’Allegato XI del D.Lgs. 81/08.
Il DUVRI è allegato al contratto d’appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei
lavori, servizi e forniture.
Nel DUVRI devono essere specificamente evidenziati i costi della sicurezza necessari per
eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
derivanti dalle interferenze.
Il DUVRI deve essere messo a disposizione ai fini della formulazione dell’offerta e costituisce
specifica tecnica ai sensi dell’art.68 e dell’ Allegato VIII del D.Lgs.163/2006.
L’impresa aggiudicataria, nella comunicazione del rischi specifici connessi alla propria attività,
può presentare proposte di integrazione al DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del
lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare
modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza.
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SEZ. 2 DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA COMMITTENTE
Dati generali del Comune di Ostuni
Forma giuridica: Ente Pubblico
Sede Municipale: Piazza della Libertà n°67 Palazzo San Francesco
P.IVA: 00081090748
Sindaco: Avv. Domenico Tanzarella
Centralino: 0831 307111
Fax: 0831 339056
Sito Internet: http://www.urpcomunediostuni.it/
Numero di lavoratori: 149
Descrizione dell’attività comunale
Le attività svolte dal Comune di Ostuni sono tutte le funzioni amministrative che riguardano la
popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori organici dei servizi sociali, dell'assetto e
utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico.
In particolare il Comune di Ostuni svolge le seguenti funzioni amministrative:

pianificazione territoriale dell'area comunale;

viabilità, traffico, e trasporti;

tutela e valorizzazione dei beni culturali e dell'ambiente;

difesa del suolo, tutela idrogeologica, tutela e valorizzazione delle risorse idriche, smaltimento dei
rifiuti;

raccolta e distribuzione delle acque e delle fonti energetiche;

servizi per lo sviluppo economico e la distribuzione commerciale;

servizi nei settori sociale, sanità, scuola, formazione professionale e degli altri servizi urbani;

altri servizi attinenti alla cura degli interessi della comunità e al suo sviluppo economico e civile;

polizia amministrativa per tutte le funzioni di competenza comunale;

servizi per lo sviluppo e la promozione turistica, agrituristica e le attività produttive;

interventi socio-sanitari a favore delle persone disabili.
Il Comune di Ostuni ha organizzato lo svolgimento delle proprie attività nelle seguenti sedi:
SEDE
Palazzo
San Francesco
Palazzo
Tanzarella-Cenci
Biblioteca
Comunale
Centro di
Dirigente
responsabilità
1° Settore: Affari generali e
Avv. Maurizio Nacci
Servizi demografici
2° Settore: Gare, Contratti
Avv. Cecilia Zaccaria
ed Espropri
Piazza della Libertà, 67
3° Settore: Ragioneria e
Dott. Francesco Convertini
Finanze
4° Settore: Lavori pubblici ,
Ing. Roberto Melpignano
Ambiente e Urbanistica
5° Settore. Politiche socio
Dott. Antonio Minna
educative e culturali
6° Settore:Cultura,
Turismo, Attività
C.so Vitt. Emanuele II, 39
Avv. Maurizio Nacci
produttive, Agricoltura e
Commercio
7° settore: Polizia urbana Dott. Francesco Lutrino
1° Settore: Affari generali e
Avv. Maurizio Nacci
Servizi demografici
Via Francesco Rodio
5° Settore. Politiche socio
Dott. Antonio Minna
educative e culturali
Ubicazione
Ufficio IAT
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Corso Mazzini
6° Settore:Cultura,
Turismo, Attività
produttive, Agricoltura
e Commercio
Avv. Maurizio Nacci
Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo San Francesco
Il Palazzo San Francesco è la sede di rappresentanza del Comune di Ostuni.
La struttura si sviluppa su due piani (piano terra e primo piano). Tra i due piani, è interposto un livello
ammezzato.
Mentre i due piani principali hanno un’altezza di circa 6 metri nel punto più alto delle volte (a crociera o a
vela a seconda degli ambienti), i piani ammezzati sono caratterizzati da un altezza di circa 3 metri.
L’edificio contiene un ampio chiostro centrale scoperto, di forma quadrata, delimitato da un porticato
perimetrale di colonne ed archi. Nel chiostro sotto il porticato si aprono le porte di accesso di alcuni uffici,
sia del piano terra che dell’ammezzato.
Al piano terra sono situati
Il Centralino, con accesso dal chiostro e da Piazza Libertà;
l’Ufficio Anagrafe, con ingresso dal chiostro;
l’Ufficio Elettorale, con ingresso dal chiostro;
l’Ufficio Stato Civile e l’Ufficio Leva con accesso dal chiostro ed alcuni locali tecnici interclusi ai lavoratori.
Al piano ammezzato ci sono:
l’Ufficio del Personale, con ingresso da Piazza della Libertà;
l’Ufficio Tecnico (Settore Lavori Pubblici) con ingresso dal chiostro;
l’Ufficio CED con ingresso dal chiostro;
archivi dell’Ufficio tecnico;
archivi vari del Comune.
Al piano superiore del Municipio si accede da un ampio androne tramite scale larghe e comode. Il primo
piano è caratterizzato da un largo corridoio ad elle su cui si affacciano le porte di accesso di altri uffici,
come:
l’Ufficio Tributi;
l’Ufficio Ragioneria e Finanze;
l’Ufficio Tecnico (Settori Urbanistica e Ambiente);
l’Ufficio Protocollo;
l’Ufficio Legale;
la Sala consiliare;
il Gabinetto del Sindaco;
l’Ufficio del Segretario generale.
In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono sintetizzare nelle
seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi.
Attività 1
Fase 1.1
Fase 1.2
Fase 1.3
Attività 2
Fase 2.1
Fase 2.2
Attività 3
Fase 3.1
Impiegato
LAVORO DI UFFICIO
SERVIZI AL PUBBLICO
ATTIVITÀ ESTERNA
Messo – Usciere - Centralinista
SERVIZI AL PUBBLICO
ATTIVITÀ ESTERNA
Autista
GUIDA AUTOVEICOLI
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Attrezzatura principale
Progressivo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Descrizione
Personal Computer
Stampanti
Fotocopiatrici
Telefoni e fax
Taglierine
Spillatrici
Forbici
Agenti chimici presenti
Progressivo
1.
Descrizione
Toner per stampanti e fax
Lavoratori presso il Palazzo San Francesco
In totale sono impiegati n°84 lavoratori: n°52 uomini e n 32 donne
N°2 lavoratori svolgono l’attività lavorativa in un ufficio presso il cimitero.
N°4 lavoratori: sono distaccati presso la “Nuvola consorzio di Cooperative Sociali Soc. Coop. Soc.” di
Francavilla Fontana (BR) cui è stato affidato in concessione l’Asilo Nido Comunale (Art. 30 D.Lgs.
10/9/2003 n° 276 e s.m.e i.)
Orario di lavoro
Mansione
Impiegato- Messo- Autista
Mattina
Lun-Ven: 07:30÷14:30
Pomeriggio
Giov: 15:30 ÷ 19:00
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Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nel Palazzo Tanzarella – Cenci
L’edificio, è ubicato in Corso Vittorio Emanuele II°, n°39, a poche centinaia di metri dal Palazzo di Città.
Si sviluppa su tre livelli (piano seminterrato, piano terra e primo piano).
Il piano seminterrato, costituito da due ambienti adibiti ad ufficio, una sala riunioni e servizi igienici, è
attualmente occupato dai lavoratori, dipendenti a tempo determinato dai Settori delle Politiche Sociali ed
Educative dei Comuni di Cisternino, Fasano ed Ostuni, nell’Ambito Territoriale n°2 Br1.
Dall’ampio androne di accesso del piano terra si accede a sinistra agli uffici del 6° Settore: Cultura,
Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Commercio.
In questa ala ci sono quattro stanze, un archivio e due piccoli servizi igienici. In ogni stanza ci sono da tre
a quattro scrivanie, e i relativi scaffali.
Dall’androne, a destra, si accede agli uffici del 5° Settore: Politiche socio educative e culturali.
In questa ala ci sono quattro stanze e due servizi igienici.
Tramite una scala posta sul fondo dell’androne di ingresso del piano terra si raggiunge il Primo piano.
Qui sulla sinistra ci sono gli uffici del 7° settore: Polizia Urbana e sulla destra gli uffici del 6° Settore:
Cultura, Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Commercio.
L’area destinata alla Polizia Urbana ha una superficie di circa 200 mq ed è suddivisa in sei stanze.
L’area del Settore attività produttive di circa 200 mq è suddivisa in cinque stanze.
In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono sintetizzare nelle
seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi.
Attività 1
Fase 1.1
Fase 1.2
Attività 2
Fase 2.1
Fase 2.2
Attività 3
Fase 3.1
Impiegato
LAVORO DI UFFICIO
ATTIVITÀ ESTERNA
Polizia municipale
LAVORO DI UFFICIO
ATTIVITÀ ESTERNA
Autista
GUIDA AUTOVEICOLI
Attrezzatura principale
Progressivo
1
2
3
4
5
6
7
Descrizione
Personal Computer
Stampanti
Fotocopiatrici
Telefoni e fax
Taglierine
Spillatrici
Forbici
Agenti chimici presenti
Progressivo
1
Descrizione
Toner per stampanti e fax
Lavoratori presso il Palazzo Tanzarella -Cenci
In totale sono impiegati n°55 lavoratori: n°25 uomini e n 30 donne
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Ci sono inoltre 18 lavoratori, dipendenti a tempo determinato, dei Settori delle Politiche Sociali ed
Educative dei Comuni di Cisternino, Fasano ed Ostuni, nell’Ambito Territoriale n°2 BR1, che effettuano la
propria attività sul territorio dei tre Comuni suddetti, ma che possono frequentare gli Uffici del 5° Settore
Politiche socio educative e culturali del Palazzo Tanzarella-Cenci.
Orario di lavoro
Mansione
Impiegato - Autista
Agente di Polizia
Tutto l’anno
Lun-Ven:
Giov:
Lun-Ven:
Sab-Dom:
07:30 ÷ 14:30
15:30 ÷ 19:00
06:00 ÷ 24:00
00:00 ÷ 24:00
15 giugno ÷ 15 settembre
Lun-Dom:
Gli Agenti di Polizia municipale possono effettuare turni di lavoro notturno
00:00 ÷ 24:00
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Descrizione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte nella Biblioteca Comunale
La Biblioteca Comunale è costituita da una struttura di recente costruzione che si sviluppa su due piani
fuori terra ed un piano seminterrato; è circondata da un giardino recintato ad uso esclusivo con due
cancelli di ingresso, il principale, da Via Francesco Rodio e l’altro, secondario, da Via Martiri di Belfiore.
Piano Terra
Dall’ingresso di Via Rodio, percorrendo un portico, si entra in una sala rettangolare, nella quale si
affacciano le tre aree principali del piano terra; partendo da sinistra:
1)
Una sala dedicata alle mostre, posta ad un livello di circa 50 cm più basso della sala di ingresso,
alla quale si accede tramite una rampa.
2)
Un’area di pertinenza del 5° Settore- Politiche socio educative e culturali, costituita da due stanze
adibite ad Ufficio del Dirigente del 5° Settore e ad Uffici Pubblica Istruzione. Questa area è dotata di
bagni e servizi igienici ad uso esclusivo dei dipendenti di questo settore.
3)
Le Sale della Biblioteca comunale aperte al pubblico che comprendono le zone di controllo degli
accessi, la distribuzione libri, la zona archivio cataloghi ed emeroteca, la sala lettura e i servizi igienici per
il pubblico.
Tutti questi ambienti hanno pareti laterali dotate di ampie vetrate che si affacciano sul giardino antistante
e retrostante la biblioteca.
Due scale interne ed un ascensore collegano il piano terra con il piano seminterrato ed il primo piano.
Piano seminterrato
2
Nel piano seminterrato ci sono un deposito libri principale di circa 400 m da cui si accede in un altro
2
deposito libri di circa 160 m .
Altri piccoli vani in disuso contenenti attrezzature e materiali vari inutilizzati.
Al Piano seminterrato ci sono anche, ma con ingresso dall’esterno tramite scale indipendenti e
disimpegni seminterrati, l’appartamento del custode (attualmente non usato), costituito da due vani e un
bagno, la centrale termica, la centrale idrica antincendio, la centrale idrico-sanitaria e la riserva idrica
dell’impianto antincendio.
L’ingresso nei locali tecnici è consentito solo agli addetti ai lavori delle Imprese che gestiscono il servizio
di manutenzione.
Piano primo
A questo piano ci sono un’altra sala lettura di circa 250 m 2 , due grandi stanze adibite ad ufficio di cui una
per la Direzione della Biblioteca e l’altra per gli impiegati, due bagni fruibili dai dipendenti della Biblioteca
ed un bagno per disabili.
Anche al Primo Piano le pareti laterali sono dotate di ampie finestrature.
Attraverso più porte-finestre è possibile accedere ai terrazzi esterni che circondano il Primo Piano.
Dal primo piano, tramite due scale interne alla sala lettura e possibile accedere ad un ulteriore livello o
2
piano soppalcato di circa 100 m destinato a sala multimediale (non ancora attivata).
Presso la Biblioteca Comunale è possibile ottenere i seguenti servizi:
 Consultazione materiale librario e multimediale
 Informazioni bibliografiche
 Prestito locale - nazionale
 Fotocopie - microfilm
 Ricerche Internet
 Servizio emeroteca
 Consultazione dell'archivio storico
 Consultazione del fondo antico e fondo manoscritti
Le più frequenti attività che svolgono gli impiegati sono:

l'ordinamento degli archivi e la compilazione dei relativi inventari, indici, elenchi di consistenza, guide
particolari e tematiche;

l'assistenza ai ricercatori in sala di studio;

la sorveglianza degli archivi;





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l'acquisizione della documentazione storica e lo scarto dei documenti non più meritevoli di
conservazione;
le edizioni di fonti;
l'attività promozionale e didattica;
le iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione dei documenti, anche in collaborazione con altri
istituti culturali.
prenotazioni di visite guidate presso il Museo di Civiltà preclassiche della Murgia con sede in via
Cattedrale ,15, oppure presso il Parco Archeologico e Naturale di Santa Maria di Agnano Strada ss.
16 km 878-11.
In alcune stanze degli uffici al piano terra della Biblioteca Comunale lavorano quattro impiegati che
svolgono esclusivamente attività di Uffici Pubblica istruzione per conto del 5° Settore - Politiche socio
educative e culturali.
Nella Biblioteca, oltre agli impiegati comunali addetti alla Biblioteca e agli Uffici Pubblica Istruzione, ci
sono anche lavoratori di una Cooperativa di servizi denominata “Penelope” che svolgono le stesse
mansioni dei bibliotecari con contratto di appalto con il Comune di Ostuni.
In sintesi tutte le attività effettuate dai lavoratori impegnati in questa Sede si possono riassumere nelle
seguenti fasi lavorative caratterizzate da rischi per la sicurezza e la salute analoghi.
Attività
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Impiegato
LAVORO DI UFFICIO
SERVIZI AL PUBBLICO
ATTIVITÀ ESTERNA
Attrezzatura principale
Progressivo
1
2
3
4
5
6
7
Descrizione
Personal Computer
Stampanti
Fotocopiatrici
Telefoni e fax
Taglierine
Spillatrici
Forbici
Agenti chimici presenti
Progressivo
1
Descrizione
Toner per stampanti e fax
Lavoratori presso la Biblioteca Comunale
In totale sono impiegati n°10 lavoratori: n°4 uomini e n 6 donne
Orario di lavoro
Mansione
Impiegato
Mattina
Lun-Ven: 07:30÷13:20
Pomeriggio
Mart:e Giov: 15:15 ÷ 18:40
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Imprese appaltatrici
Sono affidati in appalto ad imprese esterne:

Pulizia dei locali e degli ambienti di lavoro.

Servizi cimiteriali

Manutenzione di impianti elettrici e degli impianti di allarme

Manutenzione degli impianti termici, idrici fognanti, antincendio e di condizionamento

Manutenzione delle opere murarie

Realizzazione di opere in ferro o in alluminio

Manutenzione e distribuzione estintori
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato
dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento
corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
Organigramma del Comune di Ostuni
La rappresentanza del Comune di Ostuni spetta al Sindaco
La gestione e l’amministrazione sono esercitate dai Responsabili dei seguenti settori:
SEGRETARIO GENERALE
Dott.ssa Cheti Narracci
1° SETTORE - AFFARI GENERALI E SERVIZI DEMOGRAFICI
Responsabile Avv. Maurizio Nacci
2° SETTORE GARE, CONTRATTI ED ESPROPRI
Responsabile Avv. Cecilia Zaccaria
3° SETTORE RAGIONERIA E FINANZE
Responsabile Dott. Francesco Convertini
4° SETTORE SERVIZIO LAVORI PUBBLICI, AMBIENTE E URBANISTICA
Responsabile Ing. Roberto Melpignano
5° SETTORE POLITICHE SOCIO-EDUCATIVE E CULTURALI
Responsabile Dott. Antonio Minna
6° SETTORE CULTURA - TURISMO - ATTIVITA' PRODUTTIVE - AGRICOLTURA E COMMERCIO
Responsabile Avv. Maurizio Nacci
7° SETTORE POLIZIA URBANA - AMMNISTRATIVA E CONTROLLO ABUSIVISMO EDILIZIO
Responsabile Dott. Francesco Lutrino
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Modello di organizzazione e di gestione della sicurezza
Il modello di organizzazione finalizzato alla gestione della sicurezza aziendale è fondato su quanto
previsto dal D.Lgs 81/08 , in particolare dagli art. 15, 18, 31.
Le procedure per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione consistono essenzialmente in:
1. Stesura di un programma delle misure da realizzare.
2. Verifiche ispettive effettuate dal Datore di Lavoro, tramite il RSPP o personale esterno, per verificare
l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione programmate.
3. Ispezioni interne, con frequenza almeno annuale, per verificare:
a) le condizioni di igiene e sicurezza dei luoghi e delle attrezzature di lavoro;
b) che l’organizzazione risponda ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di igiene e
sicurezza del lavoro;
c) che le procedure siano effettivamente applicate;
Le figure aziendali preposte all’attuazione delle misure di prevenzione programmate per ogni azione da
intraprendere, in genere sono il Datore di lavoro, il RSPP, Addetti antincendio e Primo soccorso oppure il
M.C., ma per aspetti specialistici si può fare ricorso ad altre risorse interne o esterne all’azienda.
Gestione dell’Emergenza
Ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed
immediato, sono state adottate le misure necessarie adeguate alla natura dell’attività ed al numero delle
persone presenti.
Si sono organizzati i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso,
salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza.
Sono stati designati preventivamente i lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza.
Sono stati informati tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le
misure predisposte e i comportamenti da adottare.
E’ stato predisposto un Piano di gestione dell’Emergenza del Comune di Ostuni dove sono indicati i
provvedimenti e le istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può
essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il
luogo di lavoro.
Nel Comune sono sempre presenti alcuni addetti al primo soccorso, alla prevenzione incendi ed alla
evacuazione.
Nel Comune è esposta una tabella ben visibile riportante almeno i seguenti numeri telefonici:

Vigili del Fuoco

Pronto soccorso

Ospedale

Vigili Urbani

Carabinieri

Polizia
Primo soccorso
Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua
formazione, individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di
rischio sono stabiliti dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388
Le aziende sono classificate, a seconda della tipologia di attività svolta del numero dei lavoratori occupati
e dei fattori di rischio, in tre gruppi: A, B, C, (Art.1 comma1 D.M. 388/2003)
Il Comune di Ostuni. rientra nel GRUPPO B
Per la gestione del primo soccorso è stata garantita la seguente attrezzatura:
1)
cassette di Pronto Soccorso;
2)
mezzi di comunicazione (telefoni) idonei ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del
Servizio Sanitario Nazionale.
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Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso:
1. Guanti sterili monouso (5 paia)
2. Visiera paraschizzi
3. Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1)
4. Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3)
5. Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10)
6. Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2)
7. Teli sterili monouso (2)
8. Pinzette da medicazione sterili monouso (2)
9. Confezione di rete elastica di misura media (1)
10. Confezione di cotone idrofilo (1)
11. Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2)
12. Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2)
13. Un paio di forbici
14. Lacci emostatici (3)
15. Ghiaccio pronto uso (due confezioni)
16. Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2)
17. Termometro
18. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa
Per quanto concerne gli obiettivi didattici e i contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al
pronto soccorso per le aziende di gruppo B si è fatto riferimento all’Allegato 4 del D.M. 388 del 15 luglio
2003.
Figure del Comune per la gestione della sicurezza
Datore di lavoro
Ing. Roberto Melpignano
(Disp. sindacale del 29/10/2013
Prot. 34295)
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Ing. Teodoro Anglani
Medico Competente
Dott. Giuseppe Mitrotta
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
Geom. Francesco Cavallo
Addetti alla gestione dell’emergenza
PALAZZO SAN FRANCESCO
Coordinatore Gestione Emergenze
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
Addetti alla prevenzione incendi
Addetti al primo soccorso
Notarpietro Paola
Saponaro Giuseppe
Anghelone Giuseppina
Guagliani Emilio
Legrottaglie Rosalia
Melpignano Giuseppe
Prudentino Luigi
Anghelone Giuseppina
Guagliani Emilio
Legrottaglie Rosalia
Melpignano Giuseppe
Prudentino Luigi
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PALAZZO TANZARELLA-CENCI
Notarpietro Paola
Coordinatore Gestione Emergenze
Semerano Caterina
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
D’Aversa Quirico
Epifani Matteo
Addetti alla prevenzione incendi
Farina Vincenzo
Solazzi Emma Pia
D’Aversa Quirico
Epifani Matteo
Addetti al primo soccorso
Farina Vincenzo
Solazzi Emma Pia
BIBLIOTECA
Coordinatore Gestione Emergenze
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
Addetti alla prevenzione incendi
Addetti al primo soccorso
Notarpietro Paola
Moro Maria Antonia
D'Amico Giacoma
Erriquez Cosimo
Rizzo Lucia
Semerano Giuseppe
D'Amico Giacoma
Erriquez Cosimo
Rizzo Lucia
Semerano Giuseppe
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SEZ. 3 DESCRIZIONE DEI LAVORI DA APPALTARE
Lavori da effettuare
Pulizia dei locali e delle dotazioni di mobili, apparecchiature ed arredi esistenti negli immobili del Comune
di Ostuni, in particolare:

scopatura, riassetto, lavaggio quotidiano dei pavimenti dei locali, degli ingressi, delle scale, dei
corridoi, del pianerottolo dell’ascensore ed in genere tutte le superfici calpestabili;

spolveratura giornaliera dei mobili, degli arredi e degli infissi;

svuotamento dei cestini ed appositi contenitori presenti negli uffici;

lavaggio e la disinfezione giornaliera dei gabinetti e il cospargimento di deodorante;

pulizia mensile dei vetri, delle finestre, dei lampadari, delle porte, la lucidatura delle maniglie, la
pulizia e il lavaggio del piano di calpestio dei balconi;

ripulitura trimestrale delle pareti, dei soffitti, delle sporgenze e zoccolature, mediante spolveratura;

pulizia straordinaria di tutti i locali oggetto del servizio da effettuare all'inizio dell'appalto, e comunque
entro dieci giorni, e periodicamente ogni sei mesi;

raccolta differenziata di tutte le materie di rifiuto .
Caratteristiche dei luoghi
Le aree interessate dai lavori di pulizia sono gli immobili del Comune di Ostuni, qui di seguito indicati con
la relativa superficie:
1. Palazzo San Francesco – Sede del Palazzo di Città – mq. 2.600;
2. Palazzo Tanzarella-Cenci – Uffici Comunali – mq. 740;
3. Biblioteca Comunale – Uffici e Servizi - mq. 1.100;
4. Biblioteca Comunale – Deposito libri e volumi - mq. 400;
5. Biblioteca Comunale – Auditorium - mq. 200.
6. Ufficio IAT – C.so Mazzini – mq. 40.
Superficie complessiva oggetto dell’appalto: mq. 5.080
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SEZ. 4 IMPRESE APPALTATRICI
Impresa Appaltatrice
Ragione sociale: ________________________________
Sede legale: ___________________________________
Codice Fiscale: _________________________________
Attività svolta: __________________________________
Amministratore: _________________________________
Numero di lavoratori: _____________________________
Telefono ______________ - fax ________________ - e-mail______________________
Descrizione dell’attività
[Descrivere brevemente]
Organigramma funzionale
[Descrivere organizzazione aziendale]
Responsabili della gestione della sicurezza
Datore di lavoro: ______________________
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): ______________________
Medico Competente: ______________________
Rappresentane dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): ______________________
Addetti all’emergenza evacuazione e pronto soccorso: ______________________
Addetti alla manutenzione: ______________________
Si allegano:
1
Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A:
2
Autocertificazione dell’impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnicoprofessionale (Mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’Art 47
DPR 28/12/2000 n°445)
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SEZ. 5 CONSIDERAZIONI SULLE INTERFERENZE
Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale
del Committente e quello dell’Impresa Appaltatrice o tra il personale di imprese diverse che operano nella
stessa sede aziendale con contratti differenti
In linea di principio, occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui verrà espletato il
lavoro, il servizio o la fornitura con i rischi derivanti dall’esecuzione del contratto.
Si possono considerare dovuti ad interferenze i seguenti rischi:
 derivanti da sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
 immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni della Impresa Appaltatrice;
 esistenti nel luogo di lavoro del Committente dove è previsto che debba operare l’Impresa
Appaltatrice, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Impresa Appaltatrice.
 derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal Committente (che
comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
In sostanza si valuteranno i RISCHI DA INTERFERENZE al fine di dare indicazioni operative e
gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro:
l’interferenza di attività lavorative diverse.
Di regola le pulizie saranno effettuate fuori dell’orario di lavoro dei dipendenti dell’Amministrazione,
ma in alcuni casi (rientri lavorativi, permanenze di impiegati in ufficio fuori dell’orario di lavoro, riunioni
politiche, manifestazioni, assemblee, ecc.) si possono creare situazioni di contemporanea presenza di
lavoratori di aziende diverse e di pubblico.
Nel caso dell’appalto in oggetto sono state individuate le interferenze tra le attività dei lavoratori
dell’Impresa Appaltatrice e le attività dei lavoratori di
--Imprese appaltatrici,
--lavoratori autonomi,
--ospiti e visitatori,
oltre che del personale del Committente.
Nel Capitolo 7 sono contenute le schede delle interferenze con la valutazione del rischio e con le
misure di prevenzione ed istruzione e gli eventuali dispositivi di protezione previsti.
SEZ. 6
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CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA
INTERFERENZE
Identificazione dei fattori di rischio
La individuazione dei RISCHI DA INTERFERENZE si compone essenzialmente di due fasi:
 La prima è l’acquisizione delle informazioni sulle attività che dovranno essere svolte dall’Impresa
appaltatrice all’interno dell’Azienda committente e nell’acquisizione del documento di Valutazione dei
rischi specifici dell’Impresa appaltatrice, in modo da individuare eventuali attrezzature o sostanze
pericolose impiegate o particolari lavorazioni che potrebbero generare pericoli trasmissibili
nell’ambiente di lavoro.
 La seconda prevede la definizione delle aree interessate, la individuazione dei soggetti interferenti e
l’esplicitazione dei rischi che potrebbero essere generati dall’interferenza di più lavorazioni
contemporanee.
Criteri adottati per quantificare i rischi
I criteri e i metodi per valutare i rischi devono consentire l'attribuzione di un giudizio sintetico di
rilevanza del rischio.
Per questi rischi individuati (in particolare per quelli non riconducibili ad un confronto con uno
standard normativo o tecnico di riferimento) la valutazione dei rischi si è basata sulla soggettività del
valutatore nell'attribuire loro maggiore o minore rilevanza.
La rilevanza del rischio (R) è “funzione” della probabilità (P) che si verifichi l’evento sfavorevole e
della entità del danno (D) che se ne otterrebbe come conseguenza.
Ci serviamo della seguente relazione semiquantitativa: R = P x D
Il Rischio sarà considerato tanto più grande quanto più è probabile che si verifichi l’evento
sfavorevole e quanto maggiore è il danno temuto.
Per quanto riguarda, infine, i valori da attribuire ai fattori P e D seguiamo il seguente criterio:
PROBABILITÀ
DANNO
Evento improbabile
P=1
Conseguenza lieve
D=1
Evento possibile
P=2
Conseguenza modesta
D=2
Evento probabile
P=3
Conseguenza grave
D=3
Evento molto probabile
P=4
Conseguenza gravissima
D=4
Dalla combinazione dei due fattori classifichiamo il Rischio secondo una scala di valori da 1 a 16,
come segue:
R = 1; 2
R = 3; 4
R = 6; 8
R = 9; 12; 16
MOLTO BASSO
BASSO
MEDIO
ALTO
In questo modo si potranno intraprendere le azioni di prevenzione e protezione necessarie in tempi
adeguati alla rilevanza del rischio R.
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Misure di prevenzione e protezione
Dalla valutazione dei rischi deriveranno:
1. misure tecniche
2. individuazione e consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale
3. misure organizzative
- programmi di controllo e verifica dell'applicazione ed idoneità delle misure messe in atto
- incontri di informazione e formazione
- programmi di manutenzione
4. misure procedurali
- procedure di sicurezza
- sorveglianza sanitaria
- programmi di monitoraggio dell'esposizione.
Nella prevenzione dei rischi si sono seguiti i seguenti principi in ordine gerarchico
 eliminare i rischi;
 sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso e lo è meno;
 combattere i rischi alla fonte;
 applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuarli;
 adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione;
 cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione.
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SEZ. 7 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Le schede che seguono contengono la valutazione dei rischi da interferenze, le misure di
prevenzione ed istruzione e gli eventuali dispositivi di protezione necessari.
Non sono stati valutati i rischi derivanti dall’interferenza di Imprese o lavoratori autonomi che
hanno simultanei contratti di appalto di opere o di forniture e servizi con il Comune di Ostuni, in quanto
per questi sarà possibile, con espliciti “ordini di servizio”, evitare la sovrapposizione spaziale o temporale
delle loro attività.
Sarà cura dei preposti alla gestione dei contratti di appalto di pianificare le attività per evitare le
sovrapposizioni delle varie Imprese Appaltatrici.
La valutazione dei rischi interferenziali è stata eseguita prendendo in considerazione:
a) Rischi esistenti nel luogo di lavoro del Committente (rischi legati agli ambienti di lavoro, alle
attività in essi svolte e all’eventuale presenza di altre imprese) dove è previsto che debba operare
l’Impresa Appaltatrice, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Impresa
Appaltatrice.
b) Rischi immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni della Impresa Appaltatrice;
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RISCHI ESISTENTI NEL LUOGO DI LAVORO DEL COMMITTENTE
DOVE È PREVISTO CHE DEBBA OPERARE L’IMPRESA APPALTATRICE, MA ULTERIORI
RISPETTO A QUELLI SPECIFICI DELL’ATTIVITÀ PROPRIA DELL’IMPRESA APPALTATRICE
Misure di
Misure di prevenzione
Ambiente di
prevenzione a
Fattore di rischio
P D
R
a cura
lavoro
cura del
dell’Appaltatore
Committente
Spazi interni
In tutti i locali e
nei luoghi
comuni
Percorsi
Spazi esterni
RISCHI LEGATI AGLI AMBIENTI DI LAVORO
Rischio di inciampo, caduta, 3 2
Medio
Provvedere all’
urto ovvero ridotti spazi per
eliminazione del
svolgere l’attività lavorativa
materiale
per presenza di materiale
d’ingombro al fine
d’ingombro
di rendere agevole
e sicuro lo
svolgimento
dell’attività
lavorativa
Gestione dell’emergenza
2 2
Basso
Saranno consegnate all’Appaltatore le
procedure generali di emergenza e le
planimetrie indicanti le aree oggetto
dell’appalto.
Prima dell’espletamento delle attività saranno
effettuati sopralluoghi congiunti tra il referente
della sicurezza dell’appaltatore e il referente
individuato dal committente, presso le aree
interessate. Nell’ambito di tali sopralluoghi
saranno fornite tutte le informazioni riguardanti
le misure di sicurezza ed emergenza.
L’Appaltatore dovrà:
- disporre di addetti designati all’emergenza
incendio
- far riferimento alle disposizioni del
Committente
- interagire con il referente.
Rischi da interferenza
2 2
Basso
Sopralluogo
Rispetto dei
ambiente/vie di transito
congiunto per
percorsi/procedure
l’illustrazione dei
stabilite in fase di
percorsi per il
sopralluogo preliminare
raggiungimento
Evitare di transitare
delle aree
durante la
interessate
movimentazione di
eventuali carrelli per
trasporto materiale.
Investimento da parte di
1 3
Basso
Ingresso
Se utilizza mezzo di
mezzi in entrata/uscita dalle
controllato dei
trasporto della ditta:
strutture
mezzi, a ridotta
procedere a ridotta
velocità.
velocità; in caso contrario
seguire i percorsi pedonali
Non sostare nelle aree di
carico/scarico materiali
Tagli e contusioni a causa di 2 2
Basso
Controllo delle
materiale vario lasciato da
aree esterne
terzi
Caduta e inciampo per la
2 2
Basso
Controllo delle
presenza di dislivelli e buche
aree esterne e
delimitazione aree
non agibili
Eventuale presenza di
2 2
Basso
Controllo delle
Prima di eseguire
materiale vario lasciato da
aree esterne con
interventi all’esterno
persone estranee
personale di
informare il referente della
vigilanza
struttura
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Elettrocuzione
Luoghi ove
sono presenti
apparecchiature
elettriche
1 4
Basso
1 2
M.Basso
1 2
M.Basso
Luoghi non
presidiati
Guasto o cattivo
funzionamento
dell’ascensore
Rischio dovuto alla presenza
di animali
In tutti i locali e
nei luoghi
comuni
Comportamenti dei
dipendenti della Pubblica
Amministrazione
2 2
Basso
Rischi interferenti con i
fruitori degli ambienti oggetto
dell’appalto/intervento
2 2
Basso
Ascensori
Evitare la
presenza di fili
elettrici o
prolunghe
pendenti
Il committente
provvede alla
manutenzione
degli impianti e
attua le verifiche
previste dalla
normativa vigente.
Non effettuare operazioni
di pulizia su macchine
elettriche con detergenti
liquidi nebulizzati o con
strofinacci umidi, prima di
avere disinserito la spina
di alimentazione elettrica.
Non gettare di norma
acqua sulle pareti o sul
pavimento con secchi o
pompe specie in presenza
di prese o interruttori a
parete.
Accertarsi prima del
lavaggio che non ci siano
fili elettrici o prolunghe
pendenti.
Apposizione di
Non manomettere
cartelli di divieto
eventuali
d’uso.
protezioni/segnaletica.
sull’efficienza della Utilizzo di DPI
pulizia periodica
degli ambienti
adoperando anche
procedure di
disinfestazione.
RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’
I lavoratori
Disporre di segnaletica e
dovranno sempre delimitazione appropriata
rispettare le
all’intervento
limitazioni poste in
essere nelle zone
in cui si svolgono
interventi ed
attenersi alle
indicazioni fornite.
Non devono
essere rimosse le
delimitazioni o la
segnaletica di
sicurezza poste in
essere.
L’accesso alle zone ove è prevista la presenza
dell’utenza deve essere sempre preceduto, a
cura del personale dell’appaltatore, da
comunicazione ai soggetti referenti dell’appalto
e con i responsabili dei luoghi dove si
svolgeranno le operazioni lavorative al fine di
evitare eventuali interazioni che possono
indurre o aggravare i rischi, e secondo le
indicazioni definite al momento dell’appalto.
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CORRELATI ALLA PRESENZA DI ALTRE IMPRESE
Manutenzione/
pulizia
Inciampo per la presenza di 2 2
utensili, di rifiuti e di materiali
depositati.
Basso
Manutenzione/
pulizia
Proiezioni di materiali
durante le lavorazioni di
manutenzione di altri
lavoratori
Basso
2 2
Il Responsabile del
Procedimento
provvederà affinchè le
imprese di
manutenzione e pulizia
eseguano le seguenti
disposizioni:
- viene interdetto
l’accesso ai non addetti
ai lavori ove non sia
possibile:
- i cavi devono essere,
se possibile, sollevati
da terra, altrimenti
disposti lungo i muri in
modo da non creare
ulteriore pericolo di
inciampo, protetti se e
quando soggetti ad
usura, colpi, impatti.
- gli utensili, non in
utilizzo, devono essere
temporaneamente
riposti in aree che non
pregiudicano l’esodo
(porte, corridoi, ecc)
- la collocazione di
attrezzature e di
materiali non devono
costituire inciampo,
così come il deposito
non deve avvenire
presso accessi,
passaggi, vie di fuga;
- le imprese di
manutenzione
provvederanno alla
chiusura/confinamento
dell’area di intervento
oppure- effettuazione
del lavoro in orario con
assenza del personale
Dà disposizione che i
propri dipendenti, ove
possibile, non
accedano alle aree
interessate dai lavori
svolti dalle altre
imprese presenti e
non utilizzino le
attrezzature della
società committente e
delle altre imprese
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Manutenzione/
pulizia
Inalazione di prodotti chimici
e sostanze utilizzate
2 2
Basso
Manutenzione/
pulizia
Rumore e/o polveri per
utilizzo di
macchinari/attrezzature
1 3
Basso
del Procedimento
provvederà affinchè le
imprese eseguano le
seguenti disposizioni:
- areazione dei locali
dopo l’intervento
- adeguata asciugatura
delle superfici trattate
- l’impiego di prodotti
chimici deve avvenire
secondo specifiche
modalità operative
indicate sulla scheda
tecnica
- è fatto divieto di
miscelare tra loro
prodotti diversi o di
travasarli in contenitori
non correttamente
etichettati.
- non si deve in alcun
modo lasciare prodotti
chimici e loro
contenitori, anche se
vuoti, incustoditi.
- i contenitori, esaurite
le quantità contenute,
dovranno essere
smaltiti secondo le
norme vigenti. In alcun
modo dovranno essere
abbandonati negli
edifici rifiuti provenienti
dalla lavorazione
effettuata al termine del
lavoro o servizio.
- le imprese di
manutenzione
provvederanno alla
chiusura del
locale/spazio di
intervento oppure - ove
possibile, effettuazione
del lavoro in orario con
assenza del personale
Dovrà essere
effettuata la
necessaria
informazione al fine di
evitare disagi a
soggetti asmatici o
allergici
eventualmente
presenti.
Manutenzione/
pulizia
NOTE
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Elettrocuzione per utilizzo di
macchine/attrezzature
non sottoposte a
manutenzione.
1 3
Basso
Il Responsabile del
Procedimento
provvederà affinchè le
imprese di
manutenzione
eseguano le seguenti
disposizioni:
- utilizzo di componenti
e apparecchi elettrici
marcati CE ed in buono
stato di conservazione.
- uso di prese
domestiche solo se
l’ambiente e l’attività
non presentano rischi
riferiti alla presenza di
acqua, polveri ed urti.
In caso contrario, si
devono utilizzare prese
a spina di tipo
industriale.
- verificare che la
potenza di
assorbimento
dell’apparecchio sia
compatibile con quella
del quadro di
allacciamento.
Da disposizioni che i
propri dipendenti, ove
possibile, non
accedano alle aree
interessate dai lavori
svolti dalle altre
imprese presenti.
Le misure di prevenzione che consistono in comportamenti che i lavoratori
devono tenere saranno oggetto di formazione adeguata e di istruzioni esplicite
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RISCHI IMMESSI NEL LUOGO DI LAVORO DEL COMMITTENTE DALLE LAVORAZIONI DELLA
IMPRESA APPALTATRICE
Ambiente
di lavoro
Fattore di rischio
P D
Tutte le
sedi/aree
Tutte le
sedi/aree
Scivolamento per
lavaggio pavimenti
Sversamenti accidentali
3
2
3
2
Tutte le
sedi/aree
Inciampo per la
presenza di utensili per
le operazioni di pulizia,
di rifiuti e di materiali
depositati.
2
2
Rumore per utilizzo
attrezzature/utensili (tipo
aspirapolveri)
2
Tutte le
sedi/aree
1
R
Misure di prevenzione a
cura dell’Appaltatore
Segnalazione con cartello a
cavalletto indicante il
Medio pericolo, posizionato a
pavimento nelle zone “a
monte ed a valle” del punto
interessato. Il cartello non
deve essere rimosso fino al
ripristino della situazione
normale
Basso - i cavi devono essere, se
possibile, sollevati da terra,
altrimenti disposti lungo i
muri in modo da non creare
ulteriore pericolo di
inciampo, protetti se e
quando soggetti ad usura,
colpi, impatti.
- gli utensili, non in utilizzo,
devono essere
temporaneamente riposti in
aree che non pregiudicano
l’esodo (porte, corridoi, ecc)
- La collocazione di
attrezzature e di materiali
non devono costituire
inciampo, così come il
deposito non deve avvenire
presso accessi, passaggi,
vie di fuga; la raccolta e
l’allontanamento del
materiale deve essere
disposta al termine delle
lavorazioni.
M.Basso Chiusura del locale/spazio
di intervento. Utilizzo di
attrezzature rispondenti alle
normative in vigore per il
controllo delle emissioni
rumorose.
Misure di prevenzione
a cura del
Committente
Medio
- verifica che i propri
dipendenti non accedano
alle aree interessate dai
lavori svolti dalla società
appaltatrice.
- informa la società
appaltatrice della presenza
di pubblico.
Impedire al proprio
personale l’accesso alle
aree di intervento.
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Tutte le
sedi/aree
Inalazione di prodotti
chimici e sostanze
utilizzate
per la pulizia
2
1
M.Basso chiusura del locale durante
le pulizie
- areazione dei locali dopo
l’intervento di pulizia
- adeguata asciugatura delle
superfici pulite
L’impiego di prodotti chimici
da parte dell’impresa deve
avvenire secondo specifiche
modalità operative indicate
sulla scheda tecnica
E’ fatto divieto di miscelare
tra loro prodotti diversi o di
travasarli in contenitori non
correttamente etichettati.
L’impresa operante non
deve in alcun modo lasciare
prodotti chimici e loro
contenitori, anche se vuoti,
incustoditi.
I contenitori, esaurite le
quantità contenute,
dovranno essere smaltiti
secondo le norme vigenti. In
alcun modo dovranno
essere abbandonati negli
edifici rifiuti provenienti dalla
lavorazione effettuata al
termine del lavoro o
servizio.
Tutte le
sedi/aree
Ostruzione totale o
parziale delle uscite di
sicurezza
1
3
Basso
Informare preventivamente i
propri lavoratori sulle
procedure di emergenza del
Comune e sulla necessità di
non ingombrare le uscite di
sicurezza
Prima di intraprendere
qualsiasi lavoro assicurarsi
di non ostacolare con la
propria attività le vie di fuga
Tutte le
sedi/aree
Utilizzo di prodotti
infiammabili
1
3
Basso
- stoccare i prodotti in
appositi locali/luoghi
segnalati e ben ventilati
- stoccare il quantitativo
minimo indispensabile di
prodotti infiammabili
- eseguire una corretta
gestione dei rifiuti
Dovrà essere effettuata la
necessaria informazione al
fine di evitare disagi a
soggetti asmatici o allergici
eventualmente presenti,
anche nei giorni successivi
all’impiego delle dette
sostanze
Vietare lo svolgimento da
parte dei propri dipendenti
o di personale di altre
imprese di attività che
possano innescare un
incendio in corrispondenza
dei locali/luoghi di
stoccaggio dei prodotti
infiammabili
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Tutte le
sedi/aree
Elettrocuzione per
utilizzo di macchine e
attrezzature non
sottoposte a
manutenzione
1
3
Basso
Tutte le
sedi/aree
Urti, colpi, impatti
durante la fase di
smontaggio degli infissi
per il lavaggio
1
3
Basso
NOTE
- utilizzo di componenti e
apparecchi elettrici marcati
CE ed in buono stato di
conservazione.
- È consentito uso di prese
domestiche se l’ambiente e
l’attività non presentano
rischi riferiti alla presenza di
acqua, polveri ed urti. In
caso contrario, si devono
utilizzare prese a spina di
tipo industriale.
- L’Impresa deve verificare
che la potenza di
assorbimento
dell’apparecchio sia
compatibile con quella del
quadro di allacciamento.
chiusura del locale/spazio di
intervento oppure
effettuazione del lavoro in
orario compatibili a quanto
disposto dalla Committenza.
Verifica che i propri
dipendenti non accedano
alle aree interessate dai
lavori svolti dalla società
appaltatrice.
Pianificazione degli
interventi di pulizia
compatibilmente agli orari
di lavoro dei dipendenti
comunali
Le misure di prevenzione che consistono in comportamenti che i lavoratori devono
tenere saranno oggetto di formazione adeguata e di istruzioni esplicite
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SEZ. 8 MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
Il Capitolo 7 contiene i rischi da interferenza durante lo svolgimento delle attività lavorative della
Impresa Appaltatrice e le misure di prevenzione da adottare; esso deve essere inteso come il primo atto
con cui il Committente promuove la cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione
dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto ed il coordinamento degli interventi
di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori.
Tali attività di prevenzione dovranno proseguire con incontri di coordinamento e di verifica delle
misure di prevenzione previste in questo DUVRI e delle misure generali di comportamento di seguito
elencate.
Di ordine generale
Impresa Appaltatrice

E’ vietato l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura o sostanza di proprietà del Committente se non
espressamente autorizzato in forma scritta. Il personale dell’Impresa Appaltatrice è tenuto ad
utilizzare esclusivamente il proprio materiale (macchine, attrezzature, utensili) che deve essere
rispondente alle norme antinfortunistiche ed adeguatamente identificato. L’uso di tale materiale deve
essere consentito solo a personale addetto ed adeguatamente addestrato.

Le attrezzature proprie utilizzate dai lavoratori dell’Impresa Appaltatrice o dai lavoratori autonomi
devono essere conformi alle norme in vigore e tutte le sostanze eventualmente utilizzate devono
essere accompagnate dalla relative schede di sicurezza aggiornate.

E’ vietato salire su coperture, tetti, impalcature e luoghi con pericolo di caduta dall’alto senza
autorizzazione scritta del Committente.

Nell'ambito dello svolgimento delle attività, il personale dell’Impresa Appaltatrice deve essere munito
di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del
lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di
riconoscimento (art 26, comma 8 del D.Lgs. 81/08).
Committente ed Impresa Appaltatrice

Si provvederà alla immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI che si
dovessero manifestare in situazioni particolari o transitorie.

Non è prevista alcuna collaborazione operativa tra i dipendenti del Committente e dell’Appaltatore
durante l’espletamento delle attività oggetto dell’appalto.

Le attività di pulizia si svolgano in assenza dei dipendenti dell’Amministrazione nelle aree
interessate;

L’appaltatore è autorizzato unicamente ad accedere alle aree specificamente indicate per
l’effettuazione del servizio oggetto dell’appalto. Pertanto, viene fatto esplicito divieto di accedere ad
ogni altro spazio, non aperto al pubblico.

I servizi igienici che saranno messi a disposizione dell’appaltatore, sono quelli presenti nelle strutture
oggetto dell’appalto.
Vie di fuga ed uscite di sicurezza
Impresa Appaltatrice

I lavoratori dell’Impresa Appaltatrice che intervengono negli edifici aziendali devono preventivamente
prendere visione della planimetria dei locali con la indicazione delle vie di fuga e della localizzazione
dei presidi di emergenza e devono comunicare al Committente o al Servizio di prevenzione e
protezione tutte le manomissioni temporanee di tali presidi che sono necessarie per lo svolgimento
del proprio lavoro.

I lavoratori dell’Impresa Appaltatrice dovranno preventivamente prendere visione della distribuzione
planimetrica dei locali e della posizione dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori
atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e di aria compressa. Devono inoltre essere
informati sui nominativi dei Responsabili della gestione delle emergenze.
Committente ed Impresa Appaltatrice


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I mezzi di estinzione saranno sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre
rimanere sgombri e liberi.
I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da
garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgombri da
materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi
genere (macchine per la distribuzione di caffè, di bibite, etc.), anche se temporanei.
Ambienti sospetti di inquinamento
Committente

È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi, fosse e in generale in ambienti e recipienti,
condutture e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente
accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza
previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei.

Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con
cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di
protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire
l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.
Apparecchi elettrici e collegamenti alla rete elettrica
Committente

La protezione contro i contatti diretti con elementi in tensione e contatti indiretti determinati da
condizioni di guasto è assicurata dalla realizzazione degli impianti a regola d’arte e con la prescritta
dichiarazione di conformità.
Impresa Appaltatrice

L’Impresa Appaltatrice deve utilizzare componenti e apparecchi elettrici rispondenti alla regola
dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; deve utilizzare
l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte; non deve
fare uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose.

L’Impresa Appaltatrice deve verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile
con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già
collegati al quadro.

E’ vietato attivare linee elettriche volanti senza aver verificato lo stato dei cavi e senza aver avvisato
il personale preposto del Committente.

E’ vietato effettuare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione;

E’ vietato utilizzare, nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi
masse metalliche, utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V verso terra.
Interruzioni alla fornitura di energia elettrica, gas, acqua
Committente ed Impresa Appaltatrice

Interruzioni dell’energia elettrica, del gas, del funzionamento degli impianti di riscaldamento /
climatizzazione, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di
spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con i preposti delle Imprese Appaltatrici
presenti nell’edificio dove si interviene.

Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le
stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.
Impianto antincendio
Committente

La protezione contro gli incendi è assicurata da:
1. Mezzi di estinzione presenti ed efficienti.
2. Istruzioni impartite per iscritto al personale.
3. Procedure scritte da tenere in caso d’incendio
Impresa Appaltatrice

E’ vietato fumare ed effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille (molatura saldatura,ecc.)
a meno che non siano state espressamente autorizzate
Sovraccarichi
Impresa Appaltatrice

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L'introduzione, anche temporanea di carichi sui solai, in misura superiore al limite consentito (non
solo in locali destinati a depositi, magazzini ecc.), dovrà essere preventivamente sottoposta a
verifica da parte di un tecnico abilitato. Questi dovrà certificare per iscritto al competente servizio
prevenzione e protezione del Committente l’idoneità statica dell’intervento.
Sversamento di sostanze pericolose
Committente ed Impresa Appaltatrice

In caso di sversamento di sostanze chimiche liquide:

Arieggiare il locale ovvero la zona;

Utilizzare, secondo le istruzioni, i kit di assorbimento, che devono essere presenti nella attrezzatura
di lavoro qualora si utilizzino tali sostanze, e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti
(contenitori di rifiuti compatibili), evitando di usare apparecchi alimentati ad energia elettrica che
possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile, ovvero esplosiva presente;

Comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite
"schede di rischio", che devono accompagnare le sostanze ed essere a disposizione per la continua
consultazione da parte degli operatori.
Superfici bagnate nei luoghi di lavoro
Committente ed Impresa Appaltatrice

Sia il Committente che l’Impresa Appaltatrice devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le
superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento.
Segnaletica di sicurezza
Committente

Verrà predisposta idonea segnaletica di sicurezza allo scopo di informare il personale presente in
azienda, sugli eventuali rischi derivanti dalle interferenze lavorative oggetto del presente DUVRI.
Impresa Appaltatrice

In caso di sopravvenuto rischio non previsto e di tipo transitorio, l’azienda esterna dovrà dare
immediata comunicazione al servizio di prevenzione e protezione del Committente per l’adozione di
idonee misure di sicurezza o apposizione di idonea segnaletica.
Polveri e fibre derivanti da lavorazioni
Committente ed Impresa Appaltatrice

Nel caso in cui un’attività lavorativa preveda lo svilupparsi di polveri, si opererà con massima cautela
segregando gli spazi con teli / barriere. Tali attività saranno programmate e, salvo cause di forza
maggiore (in tal caso devono essere prese misure atte a informare e tutelare le persone presenti), le
stesse saranno svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro.

Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o
allergici eventualmente presenti.
Dispositivi di protezione individuali
Committente

L’azienda ha effettuato la valutazione dei rischi residui che non possono essere evitati con altri
mezzi. A seguito di tale analisi sono stati messi a disposizione degli addetti idonei DPI ed è stato
fatto obbligo d’uso.
Impresa Appaltatrice

Il personale dell’azienda esterna dovrà essere dotato dei D.P.I. eventualmente previsti per lo
svolgimento della propria mansione.

Sarà cura della stessa azienda esterna vigilare sull’effettivo utilizzo dei D.P.I. da parte del proprio
personale.
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SEZ. 9 PROCEDURE DI EMERGENZA
Oggetto e finalità
Queste procedure sono state estratte dal Piano di gestione delle emergenze del Comune di
Ostuni.
Questo capitolo è stato elaborato per portare a conoscenza dei lavoratori delle Imprese
Appaltatrici ed in generale del personale di tutte le Aziende che eseguono lavori all’interno degli immobili
comunali, le principali norme di comportamento da seguire in caso si presentino delle situazioni di
emergenza.
Definizione di Emergenza
Si definisce emergenza ogni situazione improvvisa, diversa dalle normali condizioni operative,
che presenti un pericolo in atto o potenziale per gli uomini o per le cose o che impedisca il normale
svolgimento dell'attività lavorativa.
Le cause dell'emergenza possono essere:

incendi o esplosioni

fughe di gas o vapori (tossici, infiammabili, ecc.)

spandimenti di liquidi (infiammabili, tossici, caustici, ecc.)

crolli o cadute di strutture

terremoti

allagamenti

avarie di macchine ed impianti

mancata erogazione di servizi

infortuni alle persone

minacce di attentati

sabotaggi

rapine
l’Emergenza, in funzione della gravità, può essere:
Emergenza “Limitata”
Situazione di pericolo basso controllabile dagli ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA
INTERNI, o dalle persone presenti sul luogo (ad esempio principio lieve di incendio, avarie di macchine
ed impianti, piccoli allagamenti, spandimento di quantità non significative di sostanze pericolose, piccoli
infortuni o malori, mancata erogazione di acqua luce, gas, eventi naturali trombe d’aria, terremoti di lieve
entità , ecc.)
Questa emergenza si risolve in tempi brevi con l’intervento degli Addetti alla gestione dell’emergenza ma
richiede comunque la comunicazione dell’evento al R.S.P.P.
Emergenza “Generale”
Situazione di pericolo grave controllabile solamente con il coinvolgimento degli ENTI DI SOCCORSO
ESTERNI (VV.F. Polizia, Pronto soccorso, ecc.), (ad esempio grave principio di incendio, spandimento di
notevoli quantità di sostanze pericolose, black-out elettrico con rischi per il pubblico, eventi naturali
catastrofici, minaccia di attentati e sabotaggio, gravi infortuni o malori, ecc..)
Tale emergenza richiede la diffusione dell’Allarme e prevede l’intervento degli Addetti alla gestione
dell’emergenza, che dovranno intervenire solo in funzione dell’addestramento ricevuto senza mettere a
rischio la propria incolumità, e l’intervento obbligatorio degli Enti di soccorso esterno.
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Organizzazione per la gestione dell’Emergenza
Per prevenire il verificarsi di situazioni di emergenza, per darne tempestivamente l’allarme e per
gestire l’emergenza, Il Comune di Ostuni ha predisposto quanto segue:



Alcuni dipendenti del Comune di Ostuni sono stati nominati Addetti alla gestione dell’emergenza e
coordinano la corretta applicazione delle procedure necessarie a fronteggiare le situazioni di
emergenza.
I punti maggiormente a rischio per l'insorgere di stati di emergenza sono segnalati da cartellonistica
conforme alle vigenti disposizioni di legge.
All'interno degli ambienti di lavoro, in posizione facilmente visibile, sono esposte le planimetrie degli
ambienti i in cui sono riportati in evidenza:
a) le vie e le uscite di sicurezza
b) i luoghi da raggiungere in caso di evacuazione
c) l'ubicazione degli estintori, degli idranti e degli impianti fissi, delle attrezzature e protezioni utili
durante l'emergenza.
Compiti del personale di imprese esterne
Le imprese esterne prima di accedere negli ambienti comunali devono aver preso visione delle procedure
di emergenza contenute nel presente opuscolo.
I Responsabili dell'Emergenza di imprese esterne, prima di iniziare qualsiasi lavoro all’interno
degli ambienti comunali, in base alla segnaletica esposta ed alle indicazioni del presente opuscolo
devono
1.
Istruire il restante personale dell’impresa esterna circa le procedure da seguire in caso di
emergenza ed evacuazione.
2.
Verificare la presenza di almeno una via di fuga durante il lavoro.
3.
Verificare la presenza vicino al posto di lavoro di estintori o altri mezzi adeguati di estinzione
incendi.
Cosa fare in caso di Emergenza
1.
2.
3.
4.
5.
All'instaurarsi di situazioni di emergenza i lavoratori dovranno sospendere tutti i lavori in corso,
mettere in sicurezza le macchine e le attrezzature.
In caso di Emergenza Limitata tutto il personale è tenuto ad intervenire al fine di contenere le
situazioni di emergenza createsi, con lo scopo della salvaguardia della salute e dell'incolumità
delle persone interessate ed al fine di allontanare le stesse dalla sorgente di pericolo. Nel caso
non si è sicuri della propria capacità a risolvere l'emergenza è preferibile non intervenire
ed avvisare a mezzo telefono o con qualunque altro mezzo disponibile gli Addetti alla gestione
dell'Emergenza o la Portineria.
Al termine dell’emergenza il personale intervenuto dovrà prontamente relazionare al
Coordinatore della gestione dell’Emergenza del Comune di Ostuni sulle azioni eseguite.
In caso di Emergenza Generale, il personale dovrà immediatamente avvisare a mezzo telefono o
con qualunque altro mezzo disponibile gli Addetti alla gestione dell'Emergenza o la Portineria.
In caso di principio di incendio rilevante il personale non deve tentare lo spegnimento ma
avvisare immediatamente gli Addetti alla gestione dell'Emergenza o la Portineria e mettersi in
salvo utilizzando, senza correre, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
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Addetti alla gestione dell’emergenza
PALAZZO SAN FRANCESCO
Coordinatore Gestione Emergenze
Notarpietro Paola
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
Saponaro Giuseppe
Anghelone Giuseppina
Guagliani Emilio
Addetti alla prevenzione incendi
Legrottaglie Rosalia
Melpignano Giuseppe
Prudentino Luigi
Anghelone Giuseppina
Guagliani Emilio
Addetti al primo soccorso
Legrottaglie Rosalia
Melpignano Giuseppe
Prudentino Luigi
PALAZZO TANZARELLA-CENCI
Coordinatore Gestione Emergenze
Notarpietro Paola
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
Semerano Caterina
D’Aversa Quirico
Epifani Matteo
Addetti alla prevenzione incendi
Farina Vincenzo
Solazzi Emma Pia
D’Aversa Quirico
Epifani Matteo
Addetti al primo soccorso
Farina Vincenzo
Solazzi Emma Pia
BIBLIOTECA
Coordinatore Gestione Emergenze
Vice Coordinatore Gestione Emergenze
Addetti alla prevenzione incendi
Addetti al primo soccorso
Notarpietro Paola
Moro Maria Antonia
D'Amico Giacoma
Erriquez Cosimo
Rizzo Lucia
Semerano Giuseppe
D'Amico Giacoma
Erriquez Cosimo
Rizzo Lucia
Semerano Giuseppe
Numeri telefonici da usare nell'emergenza
Vigili del fuoco
Pronto soccorso
Carabinieri
Polizia di stato
Polizia Urbana
NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA
Pronto intervento
Pronto intervento
Pronto intervento
Pronto intervento
115
118
112
113
0831/331994
SEZ. 10
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COSTI DELLA SICUREZZA PER LE INTERFERENZE
Tra i costi della sicurezza da interferenze negli appalti di lavori, di servizi e forniture (per quanto
compatibili) vanno stimati, secondo le indicazioni espresse nella parte 4 dell’Allegato XV del D.Lgs.
81/08, i costi per:
a) gli apprestamenti (come ponteggi, trabattelli, etc.);
b) le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente
necessari per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti;
c) gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti
antincendio, degli impianti di evacuazione fumi (se non presenti o inadeguati all'esecuzione del
contratto presso i locali/luoghi del datore di lavoro committente);
d) i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, etc.);
e) le procedure previste per specifici motivi di sicurezza;
f) gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale
delle lavorazioni interferenti;
g) le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture,
mezzi e servizi di protezione collettiva.
La stima dei costi dovrà essere congrua, analitica per singole voci, riferita ad elenchi prezzi
standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o
sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia
applicabile o non sia disponibile, la stima dovrà essere effettuata con riferimento ad una analisi dei costi
dettagliata e desunta da indagini di mercato.
I costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze vanno tenuti distinti
dall'importo a base d'asta e non sono soggetti a ribasso.
I costi della sicurezza afferenti all'esercizio dell'attività svolta da ciascuna impresa sono a carico
dell'impresa, la quale deve dimostrare, in sede di verifica dell'anomalia delle offerte, che gli stessi sono
congrui rispetto a quelli desumibili dai prezzari o dal mercato;
Si sottolinea che la verifica dell’anomalia dei costi della sicurezza di ciascuna impresa
appaltatrice deve essere effettuata anche in quei casi in cui non si procede alla verifica delle offerte
anomale (ad esempio per l'affidamento mediante procedura negoziata).
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Codice Categoria/Descrizione
U.M. Quantità Prezzo Totale
Attrezzature
ATT01 Transenna mobile costituita da paletti di diametro mm 40, h=1 m posti su
base in moplen, disposti a distanza di due metri e catena in moplen
bicolore (bianco/rossa o giallo/nera) di dimensione dell'anello mm 30x 5
Costo per anno
ATT02 Trabattello mobile (h<3m)
Costo per anno
ATT03 Scala a forbice in metallo (h<1m)
Costo per anno
m
30
11,00 330,00
n.
1 300,00 300,00
n.
3
Attrezzature
Totale categoria euro
40,00 120,00
750,00
Dispositivi di protezione individuale
DPI01
Imbracatura di sicurezza
Costo per anno
n
2 117,00 234,00
Dispositivi di protezione individuale
Totale categoria euro
234,00
Segnaletica di sicurezza
SEG01 Segnale di avvertimento di pavimento bagnato su cavalletto di plastica.
Costo per un anno
n.
12
Segnaletica di sicurezza
Totale categoria euro
18,00 216,00
216,00
AZC01 Azione di coordinamento
Incontro di informazione e coordinamento
Costo per anno
ore
20
15,00 300,00
Azione di coordinamento
Totale categoria euro
300,00
TOTALE COMPUTO euro
1'500,0
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SEZ. 12
CONCLUSIONI
Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (D.U.V.R.I) :


È stato redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08.
È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificassero significativi mutamenti che
potrebbero averlo reso superato.
La valutazione dei rischi è stata effettuata dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione Ing. Teodoro Anglani.
Ostuni, 27/12/2013
Committente
Responsabile del
procedimento
Firma
Comune di Ostuni
Con l’apposizione della firma nello spazio di pagina sottostante l’impresa appaltatrice dichiara
di essere a conoscenza del contenuto del presente D.U.V.R.I. e di accettarlo integralmente,
divenendone responsabile per l’attuazione della parte di competenza.
Impresa Appaltatrice
Datore di lavoro
Firma
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