IL 2007 è stato dichiarato dalla Commissione Europea Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti: gli obiettivi specifici, descritti nel Programma d’azione per l’anno 2007, sono sintetizzati in quattro parole chiave: diritti, rappresentatività, riconoscimento, rispetto. L’intenzione è quella di incrementare la consapevolezza della società civile nei confronti del diritto di uguaglianza e approvare atti, leggi e politiche che promuovano una partecipazione equilibrata alla vita sociale di uomini e donne. I mondi del lavoro, della politica, delle istituzioni devono aprirsi e garantire un’effettiva partecipazione delle donne per un riequilibrio della rappresentanza. L’obiettivo è: più donne nel mondo del lavoro, più donne coinvolte nella vita sociale e politica. Con l’anno europeo si vuole anche favorire il rispetto fra tutti, in particolare tra le nuove generazioni, sostenendo e incrementando la cultura del rispetto per l’altro e per il diverso. Tra le tante iniziative previste, una campagna informativa condotta su scala europea, un nuovo sondaggio di Eurobarometro teso a verificare il tasso di discriminazione nei vari paesi dell’Unione, corsi di scrittura rivolti alle scuole sul tema del rispetto e della tolleranza e premi alle imprese sensibili alla formazione sulla diversità. La Commissione Europea, già dal 2006, ha proposto un percorso strategico ideato per combattere la “disparità” tra gli uomini e le donne a casa e sul lavoro: tale documento, denominato Road map, ovvero la tabella di marcia 2006-2010, ha lo scopo di individuare l’assenza di condizioni flessibili di lavoro e servizi di cura, la persistenza di stereotipi di genere e l’ineguale divisione delle responsabilità familiari. Essa individua sei settori di intervento prioritari per le politiche di genere per il periodo 2006-2010: • realizzare un’uguale indipendenza economica tra uomini e donne; • migliorare la conciliazione tra vita lavorativa, privata e familiare; • promuovere l’uguale partecipazione di uomini e donne nei luoghi decisionali; • combattere la violenza basata su ragioni di sesso e la tratta di esseri umani; • eliminare gli stereotipi di genere presenti nella società; • promuovere l’uguaglianza di genere al di fuori dell’Unione Europea. Agli ambiziosi traguardi indicati dalla Road map, la “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”, elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, sottoscritta il 12 Maggio 2006, detta i principi da seguire per il superamento degli stereotipi sessuali, nonché la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni in ogni campo d’azione dell’ente locale, partendo proprio dalla politica; delinea le direttive specifiche che ogni Ente locale deve seguire per mettere in pratica la parità tra uomo e donna. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 1 Le politiche di Pari Opportunità, in Italia, si sono contraddistinte su una linea emancipativa, tesa a rimuovere gli ostacoli alla piena uguaglianza con l’uomo, attraverso azioni miranti a ristabilire un equilibrio che assicuri quote di garanzia e di rappresentanza nell’accesso alle politiche e al lavoro. E’ una questione aperta e non risolta, sottolineata anche dal Presidente della Repubblica in occasione dell’8 marzo e posta all’attenzione della pubblica opinione con il riferimento alle quote rosa, alla richiesta del 30% di rappresentanza femminile in tutte le istituzioni, da parte della assemblea delle elette nel territorio provinciale. L’obiettivo della rappresentanza è una priorità: la struttura di potere di molti ambienti infatti è così cristallizzata che non ci si può aspettare una naturale evoluzione della situazione e, dunque, se si vuole far valere i diritti delle donne, occorrono interventi di rottura dell’equilibrio esistente. Accanto alle pari opportunità si è sviluppata quasi contemporaneamente una riflessione più orientata ad individuare le caratteristiche dell’apporto femminile: è giusto che l’accesso al mondo del lavoro avvenga solo su parametri maschili? Esiste il problema di una rivalutazione sociale di competenze femminili più legate ai servizi alla persona, alle relazioni umane sulle quali si orienta una buona percentuale di donne, benché siano meno pagate e di minor prestigio sociale? Il vincolo materno che è all’origine della disparità di opportunità è un vincolo di cui ridurre l’impatto o è anche una risorsa sulla quale si sta anche ridefinendo l’identità maschile? E’ evidente che si tratta di riflessioni legate alla famiglia, alla sua stabilità interna e alla sua funzione sociale, questioni che sollecitano adeguamenti di politiche: l’Italia infatti, come emerge da molte ricerche, spende poco per le famiglie. Il nostro paese è ultimo in Europa per quanto riguarda la spesa per le famiglie, la disoccupazione e le politiche abitative; a fronte di una spesa molto alta per gli anziani ne corrisponde una molto bassa per le famiglie e l’infanzia. Misurandosi su queste questioni, la strategia delle pari opportunità ha promosso e incentivato approfondimenti e adeguamenti: da una parte, rispetto al passato, è stata espressa l’esigenza di superare gli stereotipi dell’identità sessuale, proposti come dati immutabili, a scapito del loro carattere storico e variabile. Dall’altra, alla descrizione statica di sé, che spesso richiama ad un’immagine di maschile e femminile, frutto di elementi esteriori, si è sostituita un’idea di identità legata al divenire uomini o donne, in un processo di fedeltà e trasformazione. Anche nei rapporti interpersonali, crescere nella consapevolezza di un’appartenenza di genere significa educare ed educarsi al riconoscimento, al rispetto, all’ascolto; non siamo semplicemente accanto l’uno all’altra, individui indifferenti e incuranti, ma siamo insieme consapevoli del nostro e dell’altrui valore. Il concetto di relazione viene pienamente recuperato nell’idea di persona, con il suo forte nesso tra libertà e responsabilità. Quali oggi le criticità che interpellano donne e uomini? Prima di tutto una caduta di interesse, da parte delle giovani generazioni, verso una definizione, una ricerca di se stessi, alla luce di un pensiero femminile fruibile sia da parte degli uomini che delle donne. Le donne immigrate ci interpellano e si ha l’impressione che, oltre a stabilire con loro relazioni, sia indispensabile altro: strategie, servizi, modalità di ascolto diverse. La bioetica ci interpella come uomini e donne: anche in questo ambito l’etica del limite, frutto di importanti riflessioni sulla maternità, può offrire un punto di partenza condiviso. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 2 Questa Commissione pari opportunità del Comune di Carpi si è insediata alla fine del 2004, è composta da 15 donne e da invitate permanenti che, attraverso un lavoro volontario, diffondono il concetto che le pari opportunità non sono un problema di donne ma una questione di democrazia e di equità sociale che riguarda tutti, donne e uomini. La Commissione, al suo interno, lavora su quattro aree, con il confronto dei diversi punti di vista e la promozione di iniziative: • sanità, sociale, infanzia • lavoro, economia • scuola, cultura, storia delle donne, informazione • diritto, giustizia, solidarietà. In corrispondenza di queste aree problematiche lavorano quattro gruppi formati da componenti della Commissione e da esterne: i progetti che ne escono vengono discussi e approvati in CPO. Vengono realizzati inoltre incontri con assessorati, enti e associazioni allo scopo di definire ambiti, limiti e priorità del lavoro. Nel 2005 ha organizzato: • un convegno in tre serate “Il diritto di famiglia trent’anni dopo”, in occasione del trentennale dall’introduzione della legge 151 per affrontare l’evoluzione della famiglia, i temi salienti del diritto di famiglia, individuare i cambiamenti introdotti dalla riforma, esaminare le procedure di separazione e divorzio; • in occasione dell’otto marzo è stato distribuito il quaderno “Dov’è finita Madame Curie?”, destinato a rimarcare un ritardo e una disattenzione nel segnalare nomi femminili nella toponomastica della nostra città. A distanza di più di due anni, l’Amministrazione ha mediamente intitolato un maggior numero di vie alle donne, ma, dagli atti della Giunta 12.2.2007, si rileva che rimane alto il divario: solo 9 aree di circolazione, su un totale di 35, sono dedicate alle donne; • un convegno su donne e occupazione “Orientate al lavoro”, mirato ad individuare le criticità del lavoro femminile a Carpi, le modalità di selezione nell’accesso al lavoro e la crisi del tessile; • un corso sull’educazione alla differenza di genere “Non è sempre la solita storia”, rivolto alle insegnanti di scuola primaria, che si è concluso nel 2006 con due incontri con i genitori. Nel 2006 la Commissione pari opportunità con l’Assessorato, ha aderito al programma provinciale per il sessantesimo del voto alle donne, promuovendo eventi che lo ricordassero: • l’incontro della Commissione con le responsabili di Distretto sanitario, Consultorio e Assessorato alle politiche sociali per affrontare il tema della maternità tra desiderio e difficoltà socioeconomiche, l’attuazione della legge 194, educazione e prevenzione rivolte alle ragazze e ai ragazzi; Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 3 • la conferenza “Tempo di bilanci”, che è stata insieme memoria storica e proiezione sull’attuale capacità di rappresentanza politica femminile. All’incontro sono state invitate tutte le donne che hanno ricoperto cariche istituzionali e anche coloro che hanno fatto parte delle commissioni Pari Opportunità; • la mostra “Manifesto donna” che ha ripercorso, attraverso i manifesti dell’8 marzo, la presenza del Centro Italiano Femminile e dell’Unione Donne Italiane all'interno della società; • l’incontro della Commissione con le associazioni di volontariato, con lo scopo di avviare una collaborazione costruttiva su progetti di comune interesse; • “Lo sport in rosa”, al Palazzetto dello sport:, è stato un evento pensato per offrire uno spazio di aggregazione alle donne, alle adolescenti non professioniste, che si sono organizzate in squadre di pallavolo e calcetto dando vita ai tornei. L’evento, molto partecipato, ha consentito alla Commissione di raggiungere un considerevole numero di donne di varia estrazione. Il dibattito sul rapporto donne – sport, spazi sportivi progettati per donne, ha fatto emergere problematiche legate all’attività agonistica delle donne e alla difficile conciliazione sport-maternità. • Violenza sulle donne: cosa fare? Il tema della violenza, introdotto già nel programma del 2005, è stato centrale nella riflessione della Commissione che, dopo averne individuato la complessità, ha articolato il relativo progetto attuativo in alcune tappe, iniziando con lo studio del problema, la visita alla Casa delle donne maltrattate di Modena, l’incontro con le operatrici e l’individuazione delle priorità. 13 settembre e 15 novembre 2006 In seguito l’insediamento del Tavolo di confronto sul tema “Violenza sulle donne: cosa fare?” promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Carpi ha registrato una largo consenso e significativa partecipazione da parte dei soggetti, enti ed istituzioni coinvolte. Sono stati due gli incontri interlocutori attraverso i quali è emersa la volontà non solo di promuovere una sensibilizzazione diffusa intorno al fenomeno, ma anche la necessità di coordinare gli interventi da parte dei Servizi direttamente interessati: Forze dell’Ordine, Servizi Sanitari e Sociali. 25 novembre 2006 Giornata Internazionale contro la violenza alle donne L’incontro, svoltosi nella sala del Consiglio Comunale di Carpi, alla presenza delle autorità e di un pubblico motivato e partecipe, ha rappresentato la prima tappa di un percorso attraverso il quale la Commissione Pari Opportunità e le Istituzioni si sono rivolte alla Città per offrire strumenti di lettura e comprensione di un fenomeno spesso considerato privato, da trattare a livello familiare e non rilevante sul piano culturale, sociale e penale. Questo primo convegno, attraverso gli interventi di Tiziana Bartolini (“Dalle offese al femminicidio – Tutte le sfumature della violenza”) e Marco Deriu (“La violenza maschile nella relazione tra i sessi”), ha colto le cause del fenomeno sul piano sociologico e culturale. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 4 PROGRAMMA 2007 – Progetti avviati, conclusi o in fase di realizzazione 24 Marzo 2007 Il secondo convegno “Una catena da spezzare – aspetti giuridici” è stato rivolto ad una conoscenza più approfondita delle leggi in vigore e dei progetti di legge presentati in Parlamento, per cogliere eventuali lacune e le proposte dirette a colmarle. L’avvocata Ethel Carri ha svolto la relazione “La violenza contro le donne: tipologie e strategie di contrasto”; Eleonora De Marco, Presidente di Sezione del Tribunale di Modena, ha sviluppato “La tutela normativa: carenze e prospettive”, con riferimenti alle recenti iniziative legislative. In ambedue gli incontri sono intervenuti Dirigenti dell’Azienda sanitaria e delle Forze dell’ordine. Con lo scopo di completare la conoscenza del fenomeno “Violenza alle donne”, la CPO in questi mesi si dedicherà alla realizzazione di un terzo convegno, mirato a comprendere le ripercussioni psicologiche, i difficili percorsi di accompagnamento delle donne che hanno subito violenza, le varie forme di stalking, le conseguenze della violenza sulla crescita dei figli e le possibilità, anche per gli uomini, di seguire percorsi di rieducazione. Saranno anche formulate proposte relative alla qualificazione dei servizi, alla prevenzione, alla stesura di protocolli; la data prevista (25 novembre 2007) coincide con la Giornata internazionale contro la violenza alle donne. La riforma dell’affidamento dei figli: 24 febbraio 2007. Il convegno è stato organizzato unitamente all’Assessorato alle Politiche sociali, tenendo conto degli aspetti giuridici dell’affido condiviso, delle ricadute sui figli e del ruolo educativo dei genitori. Come era disciplinata prima la materia sull’affidamento, i criteri per la determinazione dell’assegno di mantenimento, cosa fare se non viene pagato l’assegno o se cambiano le condizioni economiche delle parti; l’affidamento congiunto, modalità di applicazione, effetto retroattivo, i cambiamenti. Un avvocato, una pedagogista e la mediatrice familiare del Centro per le Famiglie hanno svolto le relazioni di competenza. La coordinatrice del Servizio legale gratuito ha moderato gli interventi. Progetto “Donne e solitudine” La CPO si propone di portare attenzione, sul territorio del Comune di Carpi, al fenomeno della solitudine femminile da un punto di vista sociale, prendendo in esame le seguenti condizioni: vivere da sola, uscita dalla casa genitoriale; vivere da sola dopo separazione/divorzio; essere capofamiglia con figli e/o anziani a carico; vivere da sola o con figli, in casa di familiari anziani, bisognosi di assistenza; ragazza madre. La finalità è quella di promuovere la realizzazione di azioni a favore delle donne che si trovano in una condizione di solitudine sociale. E’ già stata svolta, grazie alla collaborazione con l’ufficio anagrafe e l’ufficio statistico, l’indagine che evidenzia il numero delle donne rientranti nelle condizioni sopra elencate, tra i 25 e i 65 anni d’età. Ciò permette di quantificare il fenomeno della solitudine sociale femminile nel territorio del Comune di Carpi e definire la popolazione di riferimento per lo studio in essere. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 5 • Attraverso interviste individuali viene chiesto ad un numero limitato di donne rientranti nella popolazione di riferimento, di raccontare la propria esperienza di solitudine sociale, allo scopo di ricavare gli elementi per costruire il questionario da sottoporre ai focus group. • Nei focus-group vengono sottoposte domande ad un campione di donne rientranti nella popolazione di riferimento, attraverso gruppi di 8-12, al fine di ottenere informazioni rispetto alla solitudine sociale femminile: motivazioni che portano a vivere da sole (scelta o costrizione), aggravanti la condizione quando sentita come negativa (difficoltà economiche, precarietà sul lavoro, presenza di figli e/o anziani a carico, ecc…), bisogni, richieste ai servizi, ecc… Per lo svolgimento della ricerca la CPO si avvale dell’ufficio Ricerche del Comune di Modena, con cui il Comune di Carpi ha stipulato una convenzione. La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi sostiene il progetto con apposito finanziamento, per la ricerca l’importo è di 5.000 euro. Il progetto prevede ulteriori sviluppi: un concorso letterario da rivolgere alle donne che vogliono dare testimonianza del loro vissuto di solitudine e un convegno che consentirà di dare un riscontro a tutta la cittadinanza interessata dei risultati della ricerca e del concorso letterario. “Sport in rosa” E’ prevista la riedizione dell’evento sportivo, nelle prime settimane di ottobre, in considerazione delle richieste delle partecipanti, della collaborazione interna alla CPO e del supporto fondamentale dell’ufficio Sport e delle Società sportive. Affinché le squadre possano prepararsi ai tornei, sarà rivolta richiesta ai competenti uffici di uno spazio adeguato per gli allenamenti. “Non è sempre la solita storia” La CPO ha approvato l’eventuale pubblicazione di un testo che riprende i contenuti del Corso di Educazione alla Differenza di Genere, co-finanziato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche e Servizi Educativi delle Terre d’Argine; il testo può essere valorizzato in relazione a corsi di aggiornamento. Il progetto è già stato consegnato dalla Prof.ssa Elisabetta Musi e comprende i presupposti teorici, la metodologia, l’indicazione dei soggetti coinvolti: insegnanti, bambini e bambine, genitori, per i quali sono state previste modalità di partecipazione e coinvolgimento diversificate. Progetto condiviso: VERDE PUBBLICO E PARCO CITTADINO Già le precedenti Commissioni si erano occupate di verde pubblico, in particolare della riqualificazione delle aree attrezzate per i bambini e della sicurezza e igiene dei giochi. La realizzazione di un nuovo parco pubblico, nel quartiere PEEP di via Tre Ponti, è stata quindi l’occasione per partecipare agli incontri preparatori promossi dagli Assessorati alla Pubblica Istruzione, al Verde Pubblico e ai Lavori Pubblici, e formulare proposte in merito alla consultazione dei cittadini e delle scolaresche. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 6 Si condivide la metodologia adottata dagli Assessorati in quanto, attraverso la comunicazione con gli abitanti del quartiere, gli alunni e le insegnanti della scuola Don Milani, può essere valorizzato il senso di appartenenza al contesto territoriale. L’inaugurazione del “Parco Matto” avviene in questo mese. DONNE IMMIGRATE 1. Dalla differenza di genere alla differenza tra le culture. Vedere le diversità come risorsa, l’educazione al rispetto dei diritti umani, alla legalità, ad una cultura di pace è ciò che ci ha spinto ad intraprendere il cammino fatto di incontri con Istituzioni, Sindacati, Carpi-Formazione, Associazioni ed Enti che si occupano di immigrazione. Nella nostra Città sono il 48% le donne sul totale della popolazione immigrata. 2. Salute e prevenzione. Il 21.5.2007 è stato presentato alla stampa dopo un lungo lavoro l’opuscolo “La salute delle donne”, materiale divulgativo in quattro lingue straniere, sulla prevenzione del tumore al seno. Progetto iniziato dalla precedente C.P.O. in collaborazione con A.U.S.L. di Modena Distretto di Carpi. Insieme ad A.U.S.L. e Consultorio intendiamo promuovere incontri con le mediatrici culturali e le donne pachistane, cinesi, indiane e arabe, per diffondere la cultura della prevenzione della salute e del proprio corpo. 3. Scuola – Bambini – Centri estivi – Doposcuola – Sport – Lavoro. Sono una parte dei bisogni che ci vengono posti, proseguendo nei nostri incontri. Bisogni ai quali non si riesce subito a dare risposta, l’obiettivo è costruire alla luce di queste nuove realtà una città solidale, accogliente con l’impegno comune fatto di ruolo delle istituzioni ma anche di gesti personali e di vicinato. 4. Identità differenti e interculturalità. In autunno prevediamo riflessioni e incontri (teatro-cinema-dibattiti-mostre-ecc) finalizzati a rimuovere stereotipi di genere e di razza. Aprirsi alla diversità delle donne venute da lontano, significa arricchire noi stesse e la nostra città; significa “misurare” il nostro progresso per una crescita equa, per uno sviluppo sostenibile, per una maggior coesione sociale. PROGETTI IN ELABORAZIONE PROPOSTI DAL GRUPPO GIUSTIZIA 1. Il matrimonio e le confessioni religiose non cattoliche. Aspetti giuridici e sociali, il matrimonio dei cittadini italiani in un paese straniero e degli stranieri in Italia. Accertato l'aumento nella realtà carpigiana di extracomunitari, si propone un tema di discussione sicuramente attuale, dai risvolti sociali e soprattutto giuridici, che chiarisca tante delle incognite ad esso collegate. 2. Le cause di invalidità del matrimonio civile e cattolico: il ricorso alla Sacra Rota. Analisi delle cause di invalidità del matrimonio civile e cattolico, approfondendo la procedura del ricorso avanti alla Sacra Rota. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 7 3. Famiglia di fatto, le novità legislative. La filiazione. La posizione della coppia convivente in relazione alla filiazione, la tutela della famiglia di fatto in tema di abitazione, rapporti personali e patrimoniali nelle unioni di fatto ecc.. • Figli naturali ed adottivi: l’adozione italiana e all’estero - analisi delle differenze dei vari tipi di filiazione, il riconoscimento, il diritto di commutazione e la parentela naturale, il cognome dei figli naturali ecc.. Analisi della procedura di adozione italiana e all'estero, tempi e problematiche connesse. • La nuova normativa sull’inseminazione - approfondimento sul tema dell'inseminazione in seguito all'emanazione della nuova normativa - critiche e pregi della riforma. 4. Amministratore di Sostegno: aspetti giuridici e sociali nell’ipotesi di impossibilità dell’individuo a tutelare autonomamente i propri interessi. Nell’ambito delle tutele approntate in materia di disabilità, una novità assoluta è stata introdotta nel sistema giuridico italiano dalla Legge 9.1.2004 n. 6, che ha istituito e regolamentato la figura dell’Amministratore di Sostegno. Il Legislatore italiano ha con questo nuovo istituto voluto introdurre una forma di protezione ad ampio spettro abbandonando la logica riduttiva della infermità mentale a favore di quella del sostegno della persona che si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA DI MODENA Tra la CPO, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Carpi e il Centro Documentazione Donna di Modena è stata rinnovata la convenzione per la consulenza scientifica da fornirsi da parte del CDD per la progettazione e la realizzazione di iniziative volte a diffondere la storia, le esperienze e il pensiero delle donne e a fornire supporto documentario e bibliografico alla CPO. La convenzione ha la durata di un anno ed è rinnovabile. Il Centro Documentazione Donna ha una rilevanza a livello regionale: offre infatti consulenze a molte città della nostra regionale ed ha aperto siti sulla conciliazione, sulla partecipazione politica e sulla legislazione. Nel 2006 ha fornito supporto agli eventi organizzati dalla C.P.O. sul sessantesimo del voto alle donne, ha diffuso il dvd rivolto ai giovani “La camera ingombra”, mirato all’educazione all’amore. Nel corso del mese corrente si sta attuando un ciclo di incontri sulla comunicazione politica “Esprimersi e con-vincere” che si svolge a Carpi, rivolto a donne che vogliono comprendere i linguaggi della politica. Ha aderito al corso un significativo numero di donne. Il corso è iniziato il 5 maggio con la lezione magistrale di Elena Pulcini, proseguirà con incontri che avranno una cadenza settimanale nei giorni di venerdì 11 maggio, giovedì 17, 24 maggio e giovedì 7 giugno. SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE E' un Servizio promosso dalla CPO, che ha sede presso il Centro per le Famiglie, e rivolto a tutti, donne e uomini. Ogni anno viene elaborata una sintesi del lavoro svolto, con riferimento al sesso, all'età e alla professione delle/degli utenti: sono dati che confermano la validità e la necessità del Servizio sul quale è stata svolta una verifica congiunta e una verifica interna dalla quale è scaturita la nomina della Responsabile. Da qui sono partiti i lavori per la stesura di un regolamento interno allo stesso servizio. E’ stato diffuso in tutte le sedi opportune il nuovo pieghevole sulla consulenza legale. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 8 Le/Gli Avvocate/i che fanno parte del servizio di consulenza offrono la loro professionalità dimostrando attenzione e disponibilità verso i problemi della città. Segue la relazione dell’attività 2006 ricevuta in data 12.4.2007 prot.gen. n. 18.626, dalla avv. Laica Montanari, Referente del servizio. “BREVE RELAZIONE CIRCA L’ANDAMENTO DEL SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE NELL’ANNO 2006. Nell’anno 2006 hanno usufruito del servizio di consulenza legale n° 117 soggetti di cui n° 92 femmine, n° 20 maschi e n° 5 coppie di coniugi. Hanno usufruito del servizio tutte le fasce di età nelle seguenti percentuali: età 20/30 3% 31/40 30% 41/50 30% 51/60 17% 61/70 17% 71/80 3% L’80% degli utenti provengono dal Comune di Carpi, il restante 20% dai comuni limitrofi. Il 95% sono cittadini italiani, mentre il restante 5% sono stranieri. Usufruiscono del servizio in una percentuale molto elevata gli impiegati (32%) i pensionati (31%) e gli operai (19%). Il restante 18% è rappresentato da: disoccupati (14%) casalinghe (2%) ed artigiani (2%). Ritengo interessante porre in evidenza che, rispetto all’anno 2005, mentre sono aumentati gli impiegati ed i pensionati, sono, invece, sensibilmente diminuiti gli operai. Se si nota che sono aumentati i disoccupati, non è azzardato supporre che il numero degli operai mancanti è andato ad ingrossare le fila dei disoccupati. Ben il 50% del servizio è frequentato da soggetti coniugati, il 12% da separati, il 12% da nubili/celibi, il 10% da divorziati, il 10% da vedovi ed il restante 6% da conviventi. - Gli argomenti in ordine ai quali viene richiesta la consulenza sono i seguenti: prime informazioni circa il regime delle separazioni (30%) informazioni relativamente a problemi successori (20%) informazioni circa i diritti ed i doveri delle famiglie di fatto (15%) informazioni circa il regime patrimoniale della famiglia (5%) informazioni circa l’affidamento dei figli nella separazione (5%) informazioni circa il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio (4%) il restante 21%, in misura praticamente uguale, riguarda i seguenti temi: amministrazione di sostegno, mantenimento dei figli non solo nell’ambito di una separazione, ma anche in costanza di matrimonio) assistenza e mantenimento dei genitori anziani, ricongiungimento famigliare per gli stranieri, divorzio. La Referente del Gruppo di Consulenza legale f.to Avv. Laica Montanari “ Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 9 PROGETTI AVVIATI DALLA PRECEDENTE CPO E CONCLUSI O CONFERMATI Mamme oltre il blu E' stato confermato il progetto teso ad affrontare il disagio post parto delle donne e concretizzato in: attivazione di un punto di ascolto presso il Consultorio familiare, incontri, informazioni telefoniche, incontri di gruppo per mamme e coppie, sostegno psicologico in gravidanza e nel primo anno di vita del bambino. Il progetto ha coinvolto gli operatori di area ostetrico-ginecologica, pediatrica e psicologica attraverso informazioni sulla depressione post parto, sensibilizzazione e addestramento all'osservazione della donna gravida e del suo contesto familiare e dell'interazione madre-bambino. Il progetto è stato finanziato dal questa CPO, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dall'Azienda Sanitaria Locale e dai Comuni del Distretto. La CPO, consapevole della validità del progetto, si impegna a promuoverlo e a svolgere le necessarie verifiche già programmate e propedeutiche al passaggio all'Azienda il Sanitaria che lo gestisce tramite Consultorio. Visti i risultati positivi, che indicano una significativa partecipazione non solo delle madri, ma anche dei padri, l’Assessorato Provinciale competente, in collaborazione con la Commissione, ha finanziato ed esteso il progetto su tutto il territorio provinciale. (responsabile del progetto per la Commissione: Daniela Depietri) Sostegno alla salute delle donne straniere Considerata la difficoltà delle donne straniere o immigrate a tutelare la loro salute attraverso i servizi di prevenzione, la CPO ha deciso di focalizzare l’attenzione sulla prevenzione del tumore al seno e all’apparato riproduttivo, patologie il più delle volte trascurate. A questo scopo sarà predisposto materiale cartaceo, scritto in quattro lingue (arabo, hindi, urdu, cinese) dalle mediatrici culturali; per la realizzazione si terranno presenti analoghe esperienze, da adattare alla realtà locale. Le mediatrici provvederanno non solo alla redazione del libretto informativo, ma anche a organizzare gruppi a cui presentare il materiale prodotto. Si svolgeranno anche incontri in Consultorio con senologi/he e ginecologi/he per offrire ulteriori elementi ai fini della prevenzione. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con l’A.U.S.L. e l’Assessorato alle Politiche Sociali. Scegliere di scegliere E' un'iniziativa di confronto promossa dall'Unità Ospedaliera di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Carpi, alla quale aderiscono il Consultorio pubblico, quello diocesano, il Servizio alla vita di Cavezzo, l'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, il Centro per le famiglie, il Servizio Sociale del Comune di Carpi, una rappresentante della CPO, riuniti con lo scopo di offrire aiuto alle donne che affrontano una gravidanza inattesa, indesiderata o problematica. Oltre alla pubblicazione di un opuscolo che si trova nelle strutture a cui si rivolgono le donne all'inizio della gravidanza, sono stati attivati corsi di aggiornamento per tutto il personale degli Enti indicati, affinché il colloquio con le donne avvenga nei modi più appropriati ad una situazione di difficoltà, con l'indicazione dei possibili percorsi. Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 10 Inoltre, il gruppo di lavoro, dopo aver inviato il progetto a tutti i capi gruppo dei partiti in Parlamento, sta organizzando una conferenza stampa a livello nazionale affinché il progetto venga recepito in altre realtà perché rappresenta un ottimo modo di affrontare le gravidanze problematiche e difficili coinvolgendo, ognuno per le proprie competenze, i consultori, i servizi sociali e le associazioni di volontariato. (responsabile del progetto per la Commissione: Daniela Depietri). Spese sostenute 2006, sostenute e in previsione di spesa 2007. TEMPO DI BILANCI – Febbraio 2006: La conferenza si è tenuta nella sala del Consiglio comunale. Per la relatrice Giancarla Codrignani si è sostenuta una spesa di ………. euro 187,50 Caterina Liotti Presidente del Centro Documentazione Donna di Modena è intervenuta nell’ambito di collaborazione della Convenzione stipulata nel 2005. MOSTRA “MANIFESTO DONNA” - LA DONNA NEI MANIFESTI DELL’8 MARZO – Marzo 2006: I materiali della mostra di proprietà del Centro Documentazione Donna non hanno costituito spesa, in quanto rientranti nella Convenzione col CDD. E’ stata utilizzata la Sala Ex-Poste del cortile del Castello, e il Servizio Museo ha garantito il personale per l’apertura e la custodia. Per queste due iniziative, collegate insieme, sono stati spesi ……………. euro 214,00 per omaggi e arredi floreali. LO SPORT IN ROSA – 8 Ottobre 2006: Il torneo, la mostra di donne Campionesse nei vari sport e il convegno si sono svolti nel Palazzetto dello Sport. Per i materiali pubblicitari, materiali di supporto alla manifestazione, per i relatori al convegno, per i gadget e le magliette si sono spesi ……………………………….………………………………… euro 2.952,26 VIOLENZA SULLE DONNE: COSA FARE? – 25 Novembre 2006: La spesa per il primo incontro pubblico sulla violenza tenutosi nella sala del Consiglio comunale in data 25.11.2006 è stata di …………………….. euro 895,74 CONVENZIONE con il Centro Documentazione Donna ……………….. euro 2.000,00 Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 11 SPETTACOLO DELL’8 MARZO in Teatro comunale, spesi per l’omaggio all’attrice di Atipica, …………. euro AFFIDO CONDIVISO - 27 Febbraio 2007 Relazione al convegno …………………………………………………….. euro 300,00 35,00 VIOLENZA SULLE DONNE: COSA FARE? – 24 Marzo 2007 La spesa per il secondo incontro pubblico sulla violenza tenutosi nell’Auditorium di San Rocco in data 24.3.2007 è stata di ……………. euro 216,00 ESPRIMERSI E CONVINCERE Seminario di comunicazione Politica curato dal Centro Documentaz. Donna - Maggio-Giugno 2007 Sono state fatte piccole spese di rappresentanza, pari a …………..… DONNE E SOLITUDINE Il progetto attivato nel 2006 prosegue con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per euro 5.000,00. Per la prima fase della ricerca la spesa sarà di euro 9.100,00 di cui, già impegnate sul bilancio 2007…………………………………. Prosecuzione del progetto ......………………………………………… euro 28,50 euro 2.100,00 euro 1.900,00 LO SPORT IN ROSA – Ottobre 2007 Per i materiali pubblicitari e di supporto alla manifestazione, per i gadget e le magliette ……………………………………………………………… euro 2.000,00 INTERCULTURA: riflessioni e incontri – Autunno 2007 Per spettacolo – convegno con donne immigrate ……………………… euro 1.000,00 VIOLENZA SULLE DONNE: COSA FARE? – 25.11.2007 Terzo convegno pubblico sulla violenza ………………..………………. euro 1.000,00 PROGETTI DEL GRUPPO GIUSTIZIA – Inverno 2007 Vi si destina una somma di ……………………………………………..… euro 500,00 PUBBLICAZIONE DEL VOLUME SULLA DIFFERENZA DI GENERE congiuntamente all’Assessorato Istruzione Terre d’Argine …………… euro 1.500,00 -*-*-*Commissione Pari Opportunità – Relazione e Programma – 2007 12