Periodico d’Informazione - Distribuzione Gratuita Registrato al Tribunale di Marsala al N.181 del 14/12/2009 del Registro dei Periodici Maggio - Giugno 2010 - ANNO 0 - Numero 6 Direttore Responsabile: Celeste Caradonna Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo Mario il Precario Stampato su carta riciclata Tiratura: 5.000 copie Redazione Mi presento, sono Mario Di giorno faccio il Precario Per guadagnarmi la pagnotta Sono costretto a fare la botta Ho quarant’anni appena fatti Ma non parliamo di contratti Relativamente al mio futuro Lo vedo molto ma molto duro Da qualche mese mi hanno detto: Senti Mario, con tutto il rispetto Il contratto ti è scaduto Adesso vai a casa e stai seduto E pensare che ho famiglia, adesso cosa dico a mia figlia? Forse è meglio scioperare Magari qualcuno mi saprà ascoltare A Palermo giorno e notte A parlare con chi se ne fotte Il risultato? Una promessa! Speriamu chi un nni pigghianu pi fissa Così son tornato al mio lavoro Per il mio Comune rappresento l’oro Senza me, quelli di ruolo, i colleghi Come farebbero, te lo spieghi? Ci hanno spolpato fino all’osso Come si fa con l’agnello grosso Con le nostre si sono fatti i soldoni E adesso ci buttano sti mascalzoni Mentre tra me e me penso Questa cosa non ha senso Se questa è una misura anti crisi Siamo rovinati precisi Chi farà girare l’economia locale Se il 50% degli impiegati finirà male S’è veru accussì, semu cuminati boni Arrè ci votu pi sti scienziati politiconi! Picciotti tutti uniti am’ha stari Si ci la vulemu fari Garibaldi l’Italia la fici cu milli Niatri 22.500 putemu fari favilli. VITA DA PRECARI a pag.2 Partanna Valorizzazione dei Beni Culturali e Sviluppo Economico a pag.3 Santa Ninfa CALOGERO MURANIA: Esordio di uno scrittore santaninfese. a pag.4 Salemi E GIUSY ASARO LASCIO’ PINO GIAMMARINARO a pag.5 Calatafini - Segesta NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE A SEGESTA a pag.6 Calatafimi APPROVATO BILANCIO DI PREVISIONE 2010 a pag.7 Vita Dante Alighieri, nato a Vita........... a pag.7 Fatti, non Parole Se hai Bisogno del medico del pronto soccorso, puoi anche morire. a pag.8 Partanna 2 VITA DA PRECARI!! Dott. Giuseppe Accardo rmai sono mesi che si pone a O centro dell’attenzione, e della sussistenza di tutti i Comuni della Sicilia, la “l’affare precari”. Nel caos di notizie, informazioni e comunicati politici più o meno contraddittori, più o meno colmi di inesattezze, prima di buttare giù quest’articolo abbiamo chiesto ad un precario comunale “vero” (dettagliatamente informato sulle utile evoluzioni della vicenda) di renderci edotti al fine di evitarci l’accodamento sull’autostrada delle sciocchezze. Andiamo per grado in questa storia tragicomica. I precari, nelle sue varie articolazioni, diramazioni e mutazioni genetiche, sono un plotone di circa 23.000 dipendenti. Aldilà dei giudizi su come tale plotone di lavoratori abbia avuto accesso al tanto amato posto (quasi) fisso, di fatto negli anni (grazie ai pensionamenti ed alla mancanza di concorsi) sono diventati l’ossatura degli Enti siciliani. Sostanzialmente hanno affiancato (a volte sostituito in toto!!!) i dipendenti comunali. Oggi sono essenziale per l’attività ordinaria di ogni Comune o Provincia, nonché della Regione stessa. Il tutto con il beneficio assoluto per i Comuni e per le Province visto che è proprio la Regione che sborsa loro lo stipendio (salvo integrazioni). Dunque i Comuni guadagno dipendenti a “gratìs” nonché i parziali trasferimenti dallo “stato centrale” (per dirlo alla Bossi, ultimamente erogatore gratuito di minchiate a ripetizione) per una pianta organica che via via nel tempo di fatto s’è dimezzata! Sorvolando anni ed anni (o meglio decenni) di vicende arriviamo al Marzo(circa) del 2010, laddove la Commissione Lavoro della Regione esita, all’unanimità, un disegno di legge che, attraverso un meccanismo di premialità economica, da la possibilità agli Enti di stabilizza i precari. Finalmente l’agoniata stabilizzazione si tocca per mano! Ma il fato nella nostra terra è cinico e baro. Vuoi che ci sia qualche intoppo, magari causato dal cervello sieronegativo dei nostri politici regionali? I ben informati (i soliti quattro gatti e mai le migliaia di polli!) sanno che il nostro governartur Lombardo, o chi per lui, nella conferenza Stato-Regioni del 31.03.2009 ha dimenticato di chiedere la proroga per lo sforamento del patto di stabilità (leggesi come quel rapporto espresso in percentuali tra le varie composizioni di spese: in soldoni quanto un Comune può spendere in un anno). Il life motiv di tale scelta politica: poi ni n’vintamu cacchi cosa. Il problema che Lombardo ed i sui non sono riusciti ad inventarsi alcunché. E difatti in sede della Finanziaria Regionale, nel mese di Aprile, la maggioranza (per capire da chi è composta in Sicilia aspettiamo ancora il 4° segreto di Fhatima!) pre- senta un emendamento nel quale si ammette lo sforamento del patto di stabilità per lo stipendio dei soli precari. Naturalmente il Commissario dello Stato (colui che decide anche se le Leggi Regionali sono in contrasto con le materie di competenza dello Stato Centrale) impugna l’emendamento in quanto la Regione, anche se parzialmente, non può minimamente derogare i limiti del patto stabiliti a livello nazionale ed europeo!!! A questo punto la beffa!!!Praticamente a Marzo abbiamo il disegno di Legge per stabilizzare i precari, ad Aprile si scopre che non ci sono i soldi (e per i quattro comuni Siciliani che li hanno, non li possono spendere!!) per garantire l’esistenza stessa dei contratti in essere! Come banalmente si dice dalle stelle alle stalle!! Allora giù scioperi e manifestazioni (il movimento autonomo MGL porta 10.000 precari -diconsi diecimila/ooed una catasta di sindaci davanti la Regione, i Comuni restano paralizzati per giorni in quanto i dipendenti, lasciati soli dai precari, non ricordano più come si lavora, una tragedia!). La soluzione? Quella di ottenere da Tremonti il rinnovo della deroga al patto di stabilità! Allora nel mese di Giugno il nostro Governatore, tra un’annunciato arresto per mafia ed una nuova puntata alla beautiful nella propria pseduo maggioranza (dicono che Cracolici reciti la parte brouke e Lupo quella Tylor…vuoi vedere che il PD sici- bbene si, a distanza di due anni, E finalmente abbiamo il piacere di ricominciare a parlarne. Il buon caro vecchio Re Artù ci aveva fin troppo ben abituati ai ribaltoni, rimpasti, sostituzioni e chi più ne ha più ne metta, ma il suo “figlio prediletto”, restìo a seguire le orme del “padre” ci ha fatto un po’ penare, al punto da lasciarci senza grosse notizie per il nostro piccolo giornale. Ma finalmente il giorno tanto atteso è arrivato e dopo circa 700 giorni di stabilità è stata mossa la prima pedina, infatti, dopo qualche mese di vacatio, dovuta alle dimissioni dell’assessore Graziella Causi, è stata nominata la Dott.ssa Giovanna Genco (questioni di quote rosa) che alle scorse amministrative, in quota UDC aveva contribuito alla causa del nostro J.B.C.C. con 71 voti. Giovanna Genco, 30 anni, laureata in Relazioni Pubbliche presso l’Università di Catania, in passato ha ricoperto il ruolo di esperta per le politiche comunitarie di Vittorio Sgarbi a Salemi, collaborando anche con i comuni di Castelvetrano e Salaparuta. Insomma, un curriculum di tutto rispetto, speriamo che almeno lei riesca a dare un po’ di vivacità e un po’ di freschezza al nostro paese, magari con qualche bella iniziativa, e che non sia invece il contrario, che non venga risucchiata, cioè, nel nulla totale di questi due anni. In bocca al lupo! Errata Corrige Nel numero di Aprile di Robin Hood, nell’articolo “Partanna, la TIA aumenta o diminuisce? Tutti i numeri dal consiglio”, avevamo erroneamente affermato che i consiglieri di opposizione si erano astenuti dall’approvazione della tariffa, anzichè asserire che l’opposizione ha votato contro l’approvazione della stessa. Ci scusiamo per l’errore. La Redazione Chiuso in Redazione il 07/07/2010 Direttore Responsabile: Celeste Caradonna Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo Grafica, impaginazione, stampa e distribuzione: EDIVIDEO S.a.s. Via Vespri, 144 - 91028 Partanna(TP) - Tel./fax 0924 88828 Redazione: Maurizio Marchese, Giovanni Casciotta, Chiara Pacino, Franco Lo Re, Antonella Tibaudo, Luigi Raccagna, Massimo Trinceri. Hanno collaborato: Dott. Giuseppe Accardo, Dott. Maria Elena Bianco, Giuseppe Varia, Vito Caronna. P.S. per la stesura del presente articolo si ringraziano gli autori dell’opuscolo “Articolista Mon Amour” libello arguto e divertente sperando che la pura genialità degli autori non sia stata sopita nel tempo dalla paralizzante, massacrante e precaria condizione di precario. Giornata della Legalità E arrivò il Rimpasto di Mimmo Guzzo liano sta andando a puttan….!), vola a Roma. Lì, vuoi per i conti, vuoi per la situazione politica in Sicilia, Tremonti lo manda a cag_re. E allora? Meno male che Silvio c’è…. Allora Lombardo si appella a Silvio, ultimamente un po’ incazzato con il Tremonti, per trovare una soluzione alla vicenda. Mica possiamo lasciare 22.000 dipendenti a casa? Un potenziale di 100.000 voti? La verità, però, è che ad oggi tutto è fermo, tutto è in mano (aimè) alla politica con la p minuscola quanto Brunetta, con 22.000 lavorati che mantengono in essere gli Enti Comunali con la scrure sul capo delle lettere di licenziamento. Vent’anni di mangime politico ed il risultato è uno stato di precarietà che diventa più precario con una classe di onorevoli ancora più precari. E se la politica non trova una soluzione? Cosa succede? Parafrasando un dipendente coinvolto nella vicenda il precario si va a cercare il lavoro e se la prende con il Sindaco, il Sindaco si va a cercare i dipendenti e se la prende con la Regione, il cittadino si va a cercare i servizi e se la prende…..e basta! Redazione iornata dedicata alla legalità e G alla mafia quella tenutasi, l’11 maggio, nei locali dell’auditorium “Dante Alighieri” di Partanna. Il baby consiglio, presieduto da Valentina Calandra, ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno tendere ad isolare il bullismo sia dentro che fuori la scuola. Dopo la proiezione del video “Io ricordo” con Gianfranco Iannuzzo, i ragazzi hanno rivolto una serie di domande al sindaco Giovanni Cuttone, a Giovanni Chinnici, figlio del giudice ucciso dalla mafia nel luglio del 1983 , al comandante della stazione dei carabinieri di Partanna Fabio Proietti e al capitano dei carabinieri di Castelvetrano Emanuele Fanara. Domande sulla mafia, sulla sua nascita, sul fatto se sia, o meno, invincibile, fino alle recenti dichiarazioni rese ai giudici da Massimo Ciancimino sui rapporti fra mafia e politica. Per il sindaco Cuttone “è necessario portare avanti tutti, ed in modo particolare gli uomini delle istituzioni, i concetti di legalità e giustizia”. Per Chinnici, “anima” del’omonima fondazione intestata al padre e che ha sede a Partanna “la mafia non è, come diceva Giovanni Falcone, invincibile” mentre il capitano Fanara e il maresciallo Proietti hanno asserito, all’unisono, “che il clima è certamente cambiato rispetto al passato, vi è più consapevolezza presso i cittadini anche e permangono sacche di omertà”. “Spetta a voi giovani, hanno asserito i due militari, comportarvi in maniera corretta, discernere le cose giuste da quelle sbagliate”. A moderare l’incontro l’assessore alla pubblica istruzione Antonino Termini. Partanna 3 VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E SVILIPPO ECONOMICO di Giuseppe Varia iviamo un periodo di crisi economica e di grande difficoltà nel V creare e trovare posti di lavoro. Per Partanna si è però accesa una scintilla che, opportunamente alimentata, può diventare una fiamma. Sino a non molto tempo fa era difficile pensare che la nostra economia potesse contare su una nuova risorsa: il turismo. Abbiamo visto invece, e con estremo piacere, che, a seguito dell’apertura del Castello, arrivano numerosi gruppi di turisti – spesso stranieri ma anche piccoli gruppi, o singole famiglie o persone. Questa nuova opportunità si fonda sui nostri Beni culturali (il parco dello “Stretto” si inaugura il 5 p.v.) e occorre, quindi, aprirsi verso lo sfruttamento di detta nuova risorsa. E’ bene ricordarci che essi non necessitano solo di essere inaugurati, ma hanno bisogno di essere gestiti e, quindi, curati e arricchiti, sia per la loro migliore valorizzazione, sia per sfruttarli in modo ottimale al fine di riceverne opportunità di lavoro. Bisogna ormai uscire dal dilettantismo scrollandosi lo scotto di apprendistato e, affrontando una sfida, prendere coscienza del fatto che Partanna deve come prima cosa diventare un comune poliglotta: qualunque materiale pubblicitario, didascalico ecc..deve essere, oltre che in lingua Italiana, in francese, tedesco, inglese e spagnolo. L’Amministrazione comunale e qualche bar hanno da poco intrapreso tale via. Occorre poi attuare le strategie per far rimanere il turista, almeno per un fine settimana, nel nostro Comune. Prima, fra tutte, una: offrire un soggiorno che comporti, quanto meno nei primi tempi, una modestissima spesa per l’alloggio. Poiché mancano gli alberghi, e non si prevedono loro realizzazioni, e “si assiste ad uno spostamento delle preferenze di alloggio verso soluzioni extra-alberghiere”, per reperire posti letto è necessario l’incremento o la creazione di case e appartamenti per le vacanze, affittacamere, bed and breakfast ecc… e, rivolgendosi ad un turismo medio, adottare prezzi molto concorrenziali per invogliare le persone a venire a Partanna, garantendo loro un’offerta diversificata fatta di preistoria, storia, arte, cultura, tranquillità, ambiente sano, aria pura, cibo genuino, tipico e caratteristico, condita da accoglienza e gentilezza. Il fatto che Partanna è ormai città turistica e d’arte, rappresenta solo il punto di partenza su cui lavorare e costruire. Il Comune – venendo incontro a quei cittadini che praticano prezzi competitivi - deve fare la sua parte pubblicizzando, anche su Internet (facendo eventuali collegamenti con i siti già esistenti degli operatori privati), le offerte su un sito di qualità e ben fatto (oggi il turista, prima di scegliere, si informa, cerca notizie sul luogo; si potrebbero inserire le foto delle case). Ricordiamoci che un turista soddisfatto, spesso ritorna, ma diventa sicuramente veicolo di promozione. E’, pertanto, necessaria la ricerca della qualità nella costruzione dell’offerta. Bisogna, quindi, incominciare ad avere il culto del turista che inizia dal culto per Partanna migliorandone, in primo luogo, la vivibilità, cioè: verde, pulizia, isola pedonale perenne, assenza di inquinamento acustico (su cui nessuno vigila) e atmosferico, segnaletica stradale orizzontale ecc..). Occorre trovare un’intesa con i proprietari delle case da locare: questi devono comunicare in anticipo al Comune la data di arrivo del turista, in modo che si possa predisporne ( a cura dell’Ufficio turistico che il Comune, essendo ormai città d’arte, ha l’obbligo di istituire o di altro ufficio da creare ad hoc) l’accoglienza cu seggia e cappeddu, prendendolo per mano, coccolandolo, informandolo che è possibile noleggiare in loco un’auto, suggerendo un programma di visite e di attività (culturali, sportive, ricreative- Terme Acque pie - ecc…) adeguato alla durata della permanenza, fornendogli tutte le informazioni utili per una piacevole vacanza ed un regalo, da dare all’inizio del soggiorno, di 1 lt. (ad es.) d’0lio. Ciò non va considerata una spesa, ma un investimento, perché farà conoscere la qualità eccezionale del nostro prodotto e VOLERE E POTERE La palestra della scuola elementare di via Messina è pronta! Nell'edizione di febbraio, avevamo scritto della palestra della scuola elementare di Via Messina che da circa tre anni era inutilizzabile perchè era ceduto il tetto dell'ingresso. L'Assessore di riferimento A.Termini si era inpegnato, asserendo che prima del mese di dicembre 2010 la palestra poteva essere utilizzata dai bambini. Ebbene, cari lettori, udite udite. A fine maggio, con 7 mesi in anticipo, i lavori alla palestra sono stati completati. Noi di Robin Hood, con vero piacere dobbiamo sciogliere i nodini al fazzoletto che avevamo fatto nel mese di febbraio. Poche volte la politica si mette al servizio del cittadino. di Mimmo Guzzo si potrà determinare un aumento della vendita dello stesso. Dobbiamo imparare ad ascoltare ed interagire con il turista rispondendo o, addirittura, anticipando le sue richieste. Le eventuali critiche o lamentele dovranno diventare punti di forza per migliorarci, tentando di recuperare, ove possibile, in tempo reale l’eventuale turista insoddisfatto. Bisogna puntare sulla differenziazione e personalizzazione rispetto alle altre offerte presenti sul mercato, cercando di sfruttare tutte le nostre risorse. Per l’acquisto di frutta e verdura si dovranno indicare i produttori locali – previo accordo con gli stessi - al fine di permettere al turista di risparmiare e di raccogliere con le proprie mani detti beni (cosa che tantissime persone non hanno mai fatto e che lascia un segno indelebile). Ma si potrà anche prevedere la consegna a domicilio. Potrà nascere un lavoro nuovo, una sorta di accompagnatore-guida che organizzi, tra l’altro, la possibilità di passeggiate a cavallo o in bicicletta e , perché no ! - non sembri esagerato - uscite in canoa nella diga Garcia (c’è già un piccolo molo ad hoc ed esiste un circolo nautico) che dista meno di mezz’ora da Partanna. Ricordiamoci che il turista torna se riusciamo ad emozionarlo e noi dobbiamo adoperarci per farlo star bene e fargli vivere un sogno. Egli deve essere coinvolto, uscendo dalle omologazioni del nostro tempo, nelle nostre tradizioni gastronomiche, badando bene che i prodotti devono essere all’insegna della qualità e genuinità, perché scannaliannu lu vasceddu l’api un vennu cchiù. Si dovranno indicare i luoghi in cui gustare e acquistare zabbina, ricotta, formaggi, vino, olio, olive, pomodoro essiccato ecc. Bisogna trovare qualcuno disponibile a preparare ( e a vendere) dinanzi al turista (possibilmente appassionandolo alle varie operazioni culinarie, facendogli scoprire un aspetto della ricchezza di un luogo che non conosce), i nostri dolci tipici (cannoli, cassateddi, pignoccata, sfinci ecc…) e/o – a seconda delle stagioni - i nostri piatti tradizionali: brucioli, pasta con le sarde, sarde a beccafico, carcocciuli attuppati, stigghiola ecc….le nostre conserve : caponata, melanzane e peperoni sott’aceto, alivi scacciati, fichi secchi (potrebbero rinascere). Pensiamo quale emozione potrebbe dare al turista una escursione in campagna per raccogliere (a seconda del periodo) capperi o olive – previo accordo con i produttori -, indicandogli poi come mettere i primi sotto sale o preparare le seconde schiacciate fresche o in salamoia, rendendolo protagonista dell’esperienza e non semplice spettatore o acquirente. Il visitatore deve diventare il vettore promozionale dei nostri prodotti tipici, badando bene che “ sarà possibile vendere al turista, anche successivamente a distanza, quei prodotti tipici, unici ed inimitabili dal mercato globale, che gli consentono di ricordare e rivivere l’emozione che ha vissuto durante il suo soggiorno e di continuare a gustare le prelibatezze che ha scoperto”. Per richiamare persone a Partanna, poiché il polo turistico per eccellenza è dalle nostre parti Selinunte, il Comune, a titolo sperimentale, potrebbe anche attivare, nei mesi di luglio e agosto prossimi (anche non tutti i giorni), un servizio di autobus Selinunte-Partanna a.r. (ridimensionando eventualmente altre linee urbane) dalle ore 20.00 alle 24.00, garantendo in tale fascia oraria l’apertura del castello ( ove fosse necessario, il volontariato potrebbe sopperire ad esigenze di personale) e la visita gratuita. Il turista che verrà a Partanna, coinvolto nel felice connubio tra beni culturali e ambientali e prodotti genuini della nostra agricoltura, metterà certamente in moto la nostra economia e, se riusciremo a fargli trascorrere una piacevole vacanza, farà arrivare tante altre persone, creando un circuito virtuoso e, quindi, uno sviluppo duraturo e sostenibile, che potrà dare tante possibilità al territorio e ai nostri giovani, evitandone la fuga. E’, però, indispensabile il raccordo con i comuni vicini, ed, in particolare, con Castelvetrano e Salemi. Iniziamo. Ad maiora. Appuntamento Musicale Il 17 Luglio alle ore 20,30, nel Cortile del Castello Grifeo di Partanna, si parlerà di Ulisse, in uno spettacolo scritto e diretto da Gaspare La Rocca e Giuseppe Giacalone, in un’alternanza di musica e poesia, con la presenza di diversi attori e musicisti. Santa Ninfa 4 CALOGERO MURANIA: ESORDIO DI UNO SCRITTORE SANTANINFESE Dott. Maria Elena Bianco bbene sì, quel ragazzo, ormai ventenne, che qualche anno fa si è E trasferito a Roma ha trovato la sua strada. Calogero Murania, infatti, ha scritto e pubblicato il suo primo romanzo: La formula perfetta. A quanto pare lui per primo ne ha trovata una, visto che le numerose pagine scritte per formare il suo racconto non sono rimaste ad impolverarsi in un cassetto ma sono diventate un vero e proprio romanzo da comprare in libreria. Diceva François La Rochefoucauld “La giovinezza è un’ebrezza continua: la febbre della ragione”. Contagiato da questa febbre Robin Hood è orgoglioso di concedere un meritato spazio al giovane Calogero. Godetevi l’intervista. Questo è il tuo primo romanzo. Come si diventa scrittore? Arrivare nel mondo dell’editoria a 20 anni con la prefazione di Rosanna Banfi è una grande opportunità. Appena ho letto la prima recensione ho acquistato la consapevolezza di essere diventato uno scrittore. La recensione diceva: “LA FORMULA PERFETTA” è un inno all’amore e alla speranza. Devo, comunque confessarti che, non so come si diventa scrittore. Posso solo dirti che io ho iniziato a scrivere per evadere da una realtà amara, per fuggire dal dolore e per rendere immortali piccole storie quotidiane. Così sono nati dalla mia fantasia personaggi come Anita e di Diego, grazie ai quali ho reso mia madre, e con lei tutti i malati terminali, un po’ immortali. Come hai fatto a capire che quello che avevi da dire poteva diventare un libro e non una canzone, una poesia o quant'altro? Le storie che avevo in mente erano talmente tante che rinchiuderle in una canzone era impossibile e scrivere una sola poesia non sarebbe bastato. Il polemico Magari, se a scuola avessi amato Dante, avrei potuto decidere di scrivere un poema (ndr ride). C'è chi dice di scrivere perché si sente come Dio. C'è chi lo fa perché gli viene bene. Tu perché scrivi? Non ho mai scritto per i motivi che dici tu. Scrivo per stare bene, per inventarmi finali diversi a storie comuni e verosimili, ma soprattutto per impedire che i miei sogni migliori svaniscano all’alba scontrandosi con la dura realtà. Dove e quando scrivi? Bella domanda! Ovunque, ti rispondo subito. A volte scrivo mentre conduco la trasmissione. L’ispirazione mi arriva persino quando sono in treno e vedo le persone scambiarsi certi gesti, che possono sembrare banali al passante distratto, ma per me, anche i silenzi parlano. Ogni posto è buono per scrivere, appunto. L’importante è trovare la concentrazione giusta, la tua amica ispirazione ed il silenzio mentale per cullare i pensieri. Cerco di riportare le mie idee nero su bianco nella tranquillità, nel cuore della notte oppure in posti isolati dove tutto tace. Ad esempio l’ultimo capitolo de “La formula perfetta” è stato scritto sulla spiaggia di Tre Fontane. Era l’alba. Ricordo ancora il fruscio delle onde e il mondo che iniziava a svegliarsi. Veniamo al tuo romanzo. Da dove è nata l'idea? Ho tratteggiato i primi capitoli de “La Formula perfetta”, quando mia madre si è ammalata di cancro, e nella mia famiglia sono entrate parole come chemioterapia o radioterapia. L’idea è saltata fuori quando ho notato che tante persone scappavano di fronte alla parola cancro. Ne ho visto tanti avere paura e scappare! E i malati sentono un peso e si lasciano morire prima. Questo non è giusto. Con il mio libro ho voluto dire alla gente: non avere paura. Il cancro non è contagioso. Io ho deciso di dare una spe- ranza a tutte quelle persone che stanno vivendo una situazione delicata e che hanno ancora tanta voglia di vivere, di amare e sorridere, proprio come mia madre che oggi purtroppo mi sorride dall’alto. Sono venuti prima i personaggi o la storia? Prima è venuta la storia e poi sono nati i personaggi. I motivi ispiratori di questa storia con questi personaggi, sono due. Il primo motivo, molto personale, nasce dalla rabbia: non mi piacevano i dottori e come trattavano i pazienti. Ed allora ho pensato, cosa succede quando il malato, appartiene ad una famiglia potente, e non è un numero qualunque come è successo a mia madre? Il secondo, la politica: quella delle parole dette e dei programmi non realizzati, quella delle contraddizioni e della mancanza di indignazione. Questo secondo motivo, non è solo personale. Ho voluto scrivere di una donna, Elena Della Valle, e di un uomo Stefano De Simone, i cui destini si incrociano per caso, ma incrociandosi, le scelte dell’uno condizionano la vita dell’altro, ed alla fine, entrambi scelgono di cambiare il corso della loro storia personale e politica per l’unico Il polemico è un nuovo spazio volto a pungolare i nostri politici, quindi, con affetto e sperando che apprezzino lo spirito di satira, li invitiamo ad non offendersi, a non prendere le battute come attacchi personali ed, anzi, a fornirci sempre nuovo materiale! STRANO MA VERO Sulla spesa che il Comune sostiene per gli esperti esterni(per la precisione € 30.000,00), il Sindaco dichiara: “… l’A.C. ritiene necessario ricorrere al conferimento di incarichi esterni per la Dott. Antonina Ferraro (ndr segretario comunale del comune di Santa Ninfa) e per altri, e che con gli esperti risparmia, perché l’Avv. Lentini è di grande utilità ed il Dott. Giambalvo sostiene il segretario comunale che firma il parere di regolarità contabile”. La legge 7/1992 all’art. 14 stabilisce: Il sindaco, per l'espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza, può conferire incarichi a tempo determinato che non costituiscono rapporto di pubblico impiego, ad esperti estranei all'amministrazione. Come fa il Comune di Santa Ninfa a pagare esperti per il segretario comunale? Che il Comune di Santa Ninfa paghi esperti esterni per fare i Segretari Comunali? Che nel prossimo Consiglio si proponga la nomina di un Sindaco esterno per fare il Sindaco Comunale? Pare che il Presidente del Consiglio frema... SUL FRONTE DEL PALCO Il Sindaco, indespettito dal primo Comizio del Gruppo UDC-MPA , nel Comizio di risposta ha definito il gruppo dei Consiglieri Ferreri, Spina e Murania "...un gruppo di giovani rampanti, arrampicatori sociali, senza macchia e senza paura...." mentre l'altro Gruppo di Minoranza (ndr PDL-MPA) "...un'opposizione costruttiva.....". Nel Comizio di rispota il Consigliere Carlo Ferreri (UDC) ha replicato "....il sindaco è compare, avvocato e portavoce dell'altro Gruppo di Minoranza.....". Il Sindaco, anche a nome dei consiglieri del PDL, ha seccamente smentito. ASPETTANDO LE ELEZIONI Stante il clima pesante che vive la politica Santanifense si fa possibile l'ipotesi delle elezioni anticipate. Riunitosi il correntone degli ex DS per farsi trovare pronti. "Compagni, c'è bisogno di un volto nuovo della Politica" uno. "Un intelelttuale?" l'altro "No no un giovane, un Bel fiore!!" un altro ancora "No no avete visto la Lega? Facciamo come Salemi c'è bisogno di uno del Nord!!" Tizio "Un Lombardo?" ...a questo punto pare che sia intervenuto il Saggio del Gruppo a calmare gli animi "Compagni sempre ingordi!!!Addirittura un Lombardo, ma a noi ci basta un Lombardino!!"... vero valido motivo che dovrebbe influenzare ogni decisione umana. E così mi sono inventato un finale mio. Un finale inaspettato in cui ogni lettore può effettuare la propria scelta personale. Insomma, un finale aperto alla fantasia di chi legge il libro. C'è qualcosa di autobiografico in questo tuo primo libro? Certamente il dolore di chi ha visto lottare, e poi restare vinta, una persona cara dal cancro. Qual è il tuo prossimo progetto? Sto scrivendo il mio secondo romanzo, ma non chiedermi anticipazioni. Cosa significa per un siciliano vivere lontano dalla sua terra? E’ un rapporto strano. Quando sono in Sicilia non vedo l’ora di scappare perché in fondo nonostante gli sforzi, da solo non posso cambiare tutta l’isola. Soffro l’apatica lentezza della Sicilia. E quando sono lontano non vedo l’ora di tornare perché sento la mancanza degli odori tipici e del calore della mia gente. Che cos’è l’ANT e perché la sostieni? La mia esperienza mi ha fatto avvicinare molto al problema dei malati di cancro. L’ANT, attraverso 22 Ospedali Domiciliari Oncologici (ODOANT) ed attraverso equipe composte da Medici, Infermieri, Psicologi e Nutrizionisti, Operatori Sociosanitari e Farmacisti, porta al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le cure necessarie 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, cercando di far fronte, quindi, alle esigenze fisiche, emotive, e spirituali che investono gli uomini che soffrono e combattono contro il cancro. Il mio sostegno vuole richiamare l’attenzione su un problema che investe tante famiglie e che l’ANT contribuisce ogni giorno ad alleviare. La vita ha un senso fino alla fine ed ogni uomo ha diritto di vivere con dignità, ogni istante. E’ per questo che ho voluto sostenere l’Ant. NASCE A S.NINFA IL COMITATO DEI GENITORI. A deguandosi a quanto già da tempo succede in altri comuni ed in altre realtà cittadine, anche i genitori di Santa Ninfa hanno deciso di dare il via alla fondazione di un Comitato dei genitori. Tale comitato è un organo previsto dalle attuali normative in merito alla partecipazione dei genitori alla scuola, al fine di contribuire alla formazione di una comunità scolastica in continuo contatto con la più vasta comunità sociale e civile. Presidente del comitato Paqualina Infantino, che con determinazione e tenacia ha creduto tanto nel progetto da riuscire a coinvolgere i genitori e riuscire nel suo intento: creare un’isola di impegno civico, un mondo di volontariato che si spende nel tentativo di apportare un contributo fattivo alla scuola. Il tentativo, costituendo il comitato, è quello di organizzarsi ed informarsi dei propri diritti e do- veri. La situazione dovrebbe cambiare. In meglio. Il Comitato si propone, così come tiene a precisare il presidente in carica, di diventare uno spazio democratico in grado di garantire a tutti i genitori una partecipazione attiva alla vita della scuola, di permettere il flusso d’informazione tra i genitori, rappresentanti di classe e quelli del Consiglio d’istituto, far sì che il Comitato diventi uno strumento per l’elaborazione di proposte e per la focalizzazione di problemi ampiamente condivisi, di avanzare proposte e sollevare problemi che non possono essere ignorati dal Consiglio di Istituto, svolgere una funzione di stimolo a chè le varie componenti rispettino ed adempiono ai doveri cui sono chiamate,interpretare e rappresentare la scuola nel suo contesto territoriale, diventare un alleato della scuola nelle “battaglie” per la qualità del servizio. La Redazione Salemi 5 La Freccia E Giusy Asaro lasciò Pino Giammarinaro! di Will Scarlett Acque agitate nell’Udc, mentre Peppino Cascio si rivela il vero maître à penser della Giunta di Franco Lo Re Salemi, prima capitale “ d’Italia”. E’uno dei tanti slogan ideati dalla fertile inventiva della giunta del Comune di Salemi per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. Si fa presto a dirlo e a scriverlo. E non staremmo certo a spaccare il capello in quattro per stabilire se si tratti o meno di una forzatura propagandistica. Specialmente se il fine fosse quello di acquisire i cospicui finanziamenti pubblici tante volte sbandierati e su cui tanto si favoleggiò prima, durante e dopo la campagna elettorale delle comunali. Fu questo, riteniamo, uno dei motivi che indusse una parte dei salemitani a votare Vittorio Sgarbi (non plebiscitariamente come gli autorevoli sponsor avrebbero sperato, però). Una allettante promessa che spostò gli incerti. Non furono in pochi a credere che con una vedette televisiva di quel calibro, cara anche a Berlusconi, prima o poi, a Salemi “i pìcciuli” sarebbero arrivati copiosamente, anche in previsione delle programmate celebrazioni garibaldine. Così, almeno, secondo la propaganda diffusa nei bar e nei crocicchi della città. Ma alle rosee aspettative presto sarebbe subentrata una cocente disillusione. Con il trascorre dei mesi i dubbi serpeggianti sarebbero divenuti ben presto amare certezze. Dei finanziamenti promessi neppure l’ombra. Neppure un petit cadeau per l’11 maggio! Esclusi persino nell’emissione dei quattro francobolli commemorativi e relativi annulli per la spedizione dei Mille! Il disincanto della gente oggi comincia a toccarsi con mano. I ritardi del tanto decantato progetto “Case ad un euro”, le dimissioni di Scalisi prima e di Toscano dopo, il balletto delle attribuzioni delle deleghe, le liti furibonde tra il vice sindaco Favuzza e l’assessore Grillo, il rimpasto della giunta più volte annunciato e mai realizzato hanno consolidato nell’opi- nione pubblica la convinzione che la situazione del Comune sia davvero imbarazzante e indifendibile. Al punto tale che persino Pino Giammarinaro, il demiurgo dell’operazione “Sgarbi”, non trovando argomenti convincenti per giustificare la palude amministrativa o forse anche per uscire dall’accerchiamento da parte dell’antagonista Peppino Cascio, avrebbe dato a intendere di essere addirittura all’opposizione. Considerando, a quanto pare, la presenza di Angelo Calistro tra la compagine assessoriale solo un trascurabile dettaglio. Ma si sa, quando si esorcizza, spesso se ne resta vittima. E capita così che la monolitica maggioranza del Consiglio Comunale potrebbe dare segnali di cedimenti. I dodici fedelissimi di Giammarinaro, potrebbero avviarsi verso altri lidi. Ardagna e Fici sembrano essere approdati dalle parti di Turano, Salvino Verde si dichiara “indipendente”, mentre altri due consiglieri aderiscono al neonato “Partito della nazione”. “Vittorio Sgarbi può contare oggi solo su otto voti della maggioranza iniziale”- afferma con nettezza Giusy Asaro- “Bascone, Verde ed io abbiamo ufficialmente dichiarato di essere passati all’opposizione, il sindaco ne deve prendere atto”. Non solo. Il Presidente del Consiglio precisa di ritenersi, “fuori dall’Udc ed equidistante da tutti i partiti politici” e ci tiene anche a sottolineare di non essere più in sintonia con Giammarinaro ( “non lo capisco più”, dice) e di avere ora “un rapporto di amicizia politica con l’on Paolo Ruggirello”. Infine si dice certa che “il Pd è già pronto a sostenere la giunta, dopo che sulla vicenda del regolamento delle ‘case ad un euro’ Venuti ha dimostrato di essere stato parte attiva nel coinvolgimento del consulente della Provincia Galfano”. Domenico Venuti però smentisce categoricamente e rilancia dicendo che “la maggioranza consiliare è ormai dissolta!”. Il tempo dirà se tali sommovimenti sono reali o se invece fanno parte solo dell’eterno teatrino politico salemitano. Per il momento i cittadini dovranno accontentarsi di una lunga serie di pannelli innalzati alle porte della città. Dalla cui lettura i tanti auspicati turisti avranno l’imbarazzo della scelta per stabilire che sito si accingono a visit a r e . Certamente una località multiforme ed eclettica dal momento che Salemi viene definita Città “prima capitale d’Italia“, “dei pani“, “del dialogo tra religioni“, “dell’arte e della letteratura“, “capitale provvisoria del Tibet“, “del museo della mafia“, “del benedivino“. Manifestazione di una ipertrofia dell’ego di chi li ha ideati. Non sappiamo. Di una cosa siamo certi. Il pannello che più di ogni altro desterà maggiormente l’attenzione sarà quello in cui si declama che Salemi è il “primo comune demafizzato“! Una oasi, certamente. Sarà la prima deduzione. Da parte di diversi apparati dello Stato (inquirenti, la magistratura, forze dell’ordine) non è stato più volte indicato questa provincia come “lo zoccolo duro di cosa nostra”? Intanto, mentre la crisi dell’agricoltura, dell’edilizia e occupazionale si va facendo sempre più acuta e si registra l’aumento dell’emigrazione mai così elevato negli ultimi decenni, Salemi sempre più si caratterizza come un paese per pensionati e pochi impiegati. In sintesi, un paese senza futuro. Anche a Salemi la beffa della “nuova” tariffa dei rifiuti, mentre Truglio si dimette dalla Belice Ambiente e gli operatori sono senza stipendio Per ben cinque anni i cittadini sono stati sottoposti al pagamento di una esosa tariffa dei rifiuti solidi urbani, determinata illegittimamente dalla Belice Ambiente, Non siamo noi a dirlo. Ma diverse sentenze della Commissione Tributaria Provinciale, a cui hanno fatto ricorso centinaia di contribuenti. Agli inizi dell’anno in corso la stessa Ato, riconoscendo l’errore commesso, ha invitato i Comuni a mettersi in regola. I singoli consigli comunali hanno stabilito la nuova tariffa per l’anno 2010. Così anche quello di Salemi. Nel frattempo qualche gruppo consiliare, qui da noi l’Udc, aveva dichiarato addirittura che l’unico modo per fare risparmiare l’Ente e i cittadini era il ritorno al vecchio sistema della Tarsu, con la gestione diretta del Comune. Ma, visti i risultati, verrebbe da chiedersi se le parole e soprattutto i numeri hanno ancora lo stesso valore e significato di una volta. Parrebbe di no. E così é accaduto che, dopo che anche il Consiglio Comunale di Salemi ha fissato la nuova tariffa, sono state messo in scena il solito triste balletto delle cifre. Ma anche quello di improvvide dichiarazioni da parte di chi, in rispetto delle cariche pubbliche ricoperte, meglio sarebbe un dignitoso silenzio. Si vorrebbe fare spacciare insomma per “risparmio” per i cittadini quello che in effetti è semplicemente, nella migliore delle ipotesi una riconferma di quella del 2009, se non addirittura un rincaro per alcune tipologie di nuclei familiari. La verità è che anche questa volta i singoli consiglieri comunali hanno abdicato in modo davvero mortificante al ruolo ricoperto. Hanno infatti approvato non solo la nuova tariffa in base ad un piano dei costi del servizio presentato dalla stessa Belice Ambiente, ma anche sapendo che presto la stessa andrà in liquidazione. Il tutto, mentre arrivano appunto le “malinconiche”, come lo stesso le ha definite, dimissioni dell’amministratore delegato della Belice Ambiente Francesco Truglio. Il tutto, mentre per fine giugno gli operatori ecologici della Belice Ambiente incroceranno le braccia. La decisione è arrivata al termine dell'assemblea che si è tenuta nella sede di S. Ninfa. Si sa che ammonta a 4.617.000 euro il costo del servizio già espletato. Nessun comune socio ha effettuato il pagamento. Si tratta di cifre consistenti e considerato che il mensile degli stipendi dei dipendenti è di circa 400.000 euro si prevedono tempi duri. Viale delle Rimembranze, con una pavimentazione mai così dissestata! Viale delle Rimembranze è quell’ampio marciapiedi che costeggia la Via Matteotti. E’ il percorso pedonale che i salemitani hanno scelto per “lo struscio”. Ha sempre avuto il triste primato di essere sprovvisto di comode e invitanti panchine. Caso unico fra i paesi siciliani. Da qualche tempo a questa parte però ne ha conquistato un secondo. Lo stato penoso della pavimentazione. Le mattonelle, di cui originariamente era costituita, in alcuni tratti, sono un vago ricordo. Completamente divelte, sono sostituite da enormi buche, paragonabili a veri e propri crateri, che ne rendono pericoloso l’attraversamento. Un autentico disagio per i cittadini di qualsiasi età, che vi passano, ma anche un pugno in un occhio sul piano estetico. E non siamo in periferia! Dopo la giunta di “salute pubblica” di undici mesi fa, Antonina Grillo oggi nel mirino “La nuova giunta rappresenta la volontà di un governo di salute pubblica, attribuendo responsabilità ad ogni componente politica indipendentemente dalle indicazioni dei partiti. Sono stati scelti esponenti dell’Udc (Calistro) e del Movimento per l’Autonomia (Favuzza), un esponente del Pdl (Caterina Bivona), un esponente della sinistra che si è in qualche modo dimostrata disponibile autonomamente dal Partito democratico (Grillo), un esponente del mio movimento, “Liberal Sgarbi» (Grasso) ed un esponente dell’Udc (Calistro) di cui segnalo la parentela con il deputato del Partito Democratico Baldo Gucciardi.” Così Vittorio Sgarbi, meno di un anno fa. Ora se ne preannuncia un’altra. (...continua ) Ipse Dixit Chi l’ha visto? “Il dott. Fortunato Arena, medico chirurgo, specialista in radiodiagnostica e scienze delle immagini, ha ricevuto la nomina di consulente alle politiche sanitarie e responsabile degli eventi organizzativi sanitari locali del comune di Salemi, incarico conferitogli dall’onorevole Vittorio Sgarbi, Sindaco di Salemi.” (http://www.palermomania.it/news) Calatafimi Segesta 6 Nuove scoperte archeologiche a Segesta REDAZIONE a campagna di scavi condotta a L Segesta dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, diretta da Rossella Giglio, in regime di convenzione con la Scuola Normale Superiore di Pisa, con la direzione del professore Carmine Ampolo e della Professoressa Cecilia Parra, conclusa nei giorni scorsi, ha permesso di definire completamente la rimessa in luce della grande agorà di Segesta, nel piazzale utilizzato attualmente come sosta per la visita al teatro. La piazza con i suoi edifici occupava un’area di circa 6000 metri quadri ed era circondata da grandi portici (stoai) sui lati Nord e Sud, e da un criptoportico sul lato Ovest. Al livello superiore, in direzione Ovest, un’area di almeno 1800 metri quadri era occupata da altri edifici pubblici, tra cui la sala del Consiglio della città (buleuterion) a forma di piccolo teatro ed il ginnasio; e in direzione Sud, a quota di poco inferiore, un’altra stoà si sviluppava presso la strada d’accesso all’agorà. L'agorà era un complesso degno del teatro e del tempio che tutti conoscono, e documenta ancor più l'importanza e la bellezza della città, disposta scenograficamente a dominare lo splendido paesaggio che la circonda. L'architettura con magnifiche costruzioni nella calda pietra locale (in antico rivestita di stucchi) si conferma il vero "tesoro" di Segesta. La quantità di nuovi materiali architettonici scoperti di recente, tale da consentire una ricostruzione almeno parziale di un enorme portico monumentale a due piani, è impressionante, tanto più che l'area fu usata come cava di materiali per gli edifici medievali che vi si sovrapposero. Non era facile creare una grande piazza sulle alture. La sua caratteristica essenziale era infatti la disposi- zione su ampie terrazze artificiali , poste a livelli altimetrici distinti. I lavori effettuati furono imponenti, sia per creare la terrazza superiore, sia per spianare la grande terrazza inferiore occupata dall'agorà e sostenerla; anche la strada monumentale che proveniva da Sud, richiese il taglio di una rampa scavata nel banco roccioso. Per tutto ciò furono necessari enormi sbancamenti, per una cubatura calcolabile in oltre 10.000 metri cubi.In età romana in quest’area esterna all’agorà furono promosse opere di ampliamento costruendo un vero e proprio ‘nuovo’ forum, come indicato da una grande iscrizione incisa sul pavimento (sulla copertura di una cloaca). A finanziare e iniziare tali opere edilizie furono Onaso e Sopoli. Il primo era un notabile di Segesta, già noto grazie a Cicerone, che aveva testimoniato a Roma nel processo contro l'esoso governatore Verre, proprietario di terreni e produttore di laterizi nella zona di Partinico. Una nuova piazza lastricata di forma grosso modo ‘triangolare’ ed un mercato alimentare (macellum) occuparono gli spazi del complesso, disponendosi ai lati della strada già esistente. Tutto ciò si aggiunse alla grande agorà, anch’essa trasformata in foro romano. Ma è la grande stoà, il portico settentrionale, che va rivelandosi sempre più nella sua imponenza di volumi e di decorazione architetto- nica. E' una stoà ad ali, analoga a quelle di Solunto e di Alesa, ma di dimensioni molto più vaste. Sappiamo che aveva due piani, con un duplice ordine – dorico quello inferiore, ionico-siceliota quello superiore – per una lunghezza di oltre m 100; le ali erano lunghe 20 metri ciascuna. All’interno, lo spazio di oltre 11 metri di profondità, era scandito in due navate da grandi colonne doriche ottagonali. Nell’angolo Nord-orientale un vano angolare, con una scala di accesso ad una sorta di mezzanino pavimentato in cocciopesto con file di tessere musive bianche, metteva in comunicazione con l’esterno; in basso, sotto una nicchia per statue, era inserita una grande tabella ansata con margini arrotondati. Del secondo piano è ormai ben nota la fronte, con semicolonne d’ordine ionico-italico, collegate da transenne a reticolo e ornata in alto da cornice decorata da gocciolatoi a testa leonina. Lungo i lati della piazza sorgevano monumenti minori, di cui si conservano solo le parti inferiori: un’esedra, due basi ad L, una base rettangolare, che richiamano anche per Segesta quell’addensamento che caratterizzava le agorai greche ed i fòri italici e romani. L'imponenza dell' agorà ellenistica di Segesta la pone ad un livello paragonabile ai migliori esempi di piazze e santuari del secondo ellenismo in Asia Minore, nelle isole del mar Egeo ed in Italia. La continuazione dello scavo e il restauro di almeno una parte dell'imponente struttura arricchirebbero Segesta e la Sicilia di un ulteriore monumento di alto livello qualitativo e di notevole significato storico. Per questo sarebbe fondamentale in prospettiva recuperare l’unità della piazza e della viabilità antica con modifiche all’attuale piazzale di sosta interno e alla strada per il teatro. L’Aula approva Bilancio di previsione 2010 I l consiglio comunale di Calatafimi Segesta ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2010. Esitato positivamente anche il consuntivo del 2009, il Piano triennale delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni immobiliari ed il Piano di lottizzazione in contrada Fegotto. Per quanto concerne il Bilancio di previsione alla voce uscite figurano: 17.111.212,83 euro, di cui 8.391.342,27 di spesa corrente e 2.544.429,00 di investimenti. Nel consuntivo si registrano 624.657,30 euro di avanzo. A tal proposito, lo scorso 31 maggio il Consiglio ha dato parere positivo sull’impiego di una parte dell’avanzo, ovvero su 300mila euro, per il coofinanziamento dei lavori della zona artigianale di contrada Sasi e per la realizzazione di un asilo nido. “Credo si sia ottenuto il miglior risultato possibile-dice Minore- e questo grazie ad un lavoro certosino dell'amministrazione che è riuscita a proporre al Consiglio un programma di previsione concreto e sensibile alle esigenze della cittadinanza”. (*CECA*) Nella foto Mario Minore Vita 7 Dante Alighieri, nato a Vita ed emigrato al nord Italia per cercare “fortuna”, torna “in vacanza” dopo tanti decenni nel suo paese d’origine e… di Antonella Tibaudo el mezzo del cammin tra Calatafimi e Vita mi ritrovai per una pericolosa fossa oscura, ché la diritta via era smarrita. N Ah! Dire come s’è formata è cosa dura questa fossa profonda, selvaggia e forte che dopo mesi e mesi ancora rinnova la paura! Tanto triste amara che poco è più morte; ma per parlare bene di cosa a Vita vi trovai, dirò de l'altre cose ch'io v'ho scorte. Io non so ben dire come a Vita arrivai tanto era piena di buche la strada a quel punto che la S.s. 113 abbandonai. Girando da Pianto Romano nella città son giunto. Entrai in quella che “Valle dei Murales” è chiamata e di spavento il cuore mi fu sopraggiunto; guardai avanti e vidi la sua stradelle, il paese vecchio sembrava di un altro pianeta: dov’è finito il centro storico? Case crollate, c’eran solo quelle. Allora con la paura che non si quieta, che in quella buca è cominciata, per le strade di Vita mi avventurai con aria discreta. Credevo d’esser in una città abbandonata, “strano – pensai-, non è così che l’ho lasciata”, una persona però non l’ho incontrata. Così l’animo mio, che molto soffriva, si voltò indietro a guardare, scosso, ma non vide mai alcuna anima viva. Camminai veloce senza perder il passo Ripresi il viaggio per la città deserta e una cosa mi colpì di sasso: cominciando da una via Garibaldi incerta, sapete che particolare nuovo ho colto? Di divieti di sosta a destra e a manca Vita è coperta! In una buona educazione stradale il paese è oggi coinvolto? No, le macchine comodamente posteggiate lungo il cammino, dimostrano che dei segnali stradali…io me ne…sbatto! Questo mi fece arrabbiar un pochino le regole non son tutte belle, ma se ci sono, facciamole rispettare, …magari un tantino. In piazza Pirandello incontrai ragazzi e donzelle. È questo il principale ritrovo delle più giovani persone! “Questo è il nostro punto d’incontro”, commentaron quelle e adesso che arriva la calda stagione passeremo molto tempo in piazza ad oziare non essendoci un luogo miglior di incontro o altra situazione”. Che strano che i giovani non abbiano dove andare eppure essi sono il futuro di ogni reame, magari è solo questione di tempo, tempo di organizzare. Ma il tempo è fugace, a volte è infame, meglio darsi più da fare prima che ciò che resti intorno a noi sia solo letame. Questa storia a chi a Vita non c’è più la voglio dedicare a famiglie e giovani che ci hanno lasciato perché Vita di lavoro è sprovvista che bello sarebbe poter ritornare! Beh, sarebbe proprio una grande conquista, il paese d’origine poter ripopolare… un pensiero fisso che tanto ci rattrista perché siamo consapevoli che è un sogno che purtroppo mai si potrà avverare! Gibellina 8 ROSARIO FONTANA ELETTO SINDACO DI GIBELLINA di Celeste Caradonna on il 60,33% delle preferenze, C l’architetto Rosario Fontana è stato eletto sindaco di Gibellina. Il neo primo cittadino, supportato dalla lista civica “La Città che vorrei” che ha ottenuto 1.943 voti, ha battuto il dottore Salvatore Sutera, la cui preferenza si attesta su una percentuale pari a 39, 67. La lista che ha sponsorizzato quest’ultimo, “Con Sutera per Gibellina”, ha raggiunto 1.105. Nello specifico sono state 1.852 le prefe- renze per Fontana e 1.218 quelle per Sutera. Da segnalare, inoltre, che alle urne si sono recati 3.127 elettori contro i 4.207 gli aventi diritto, con un’affluenza pari al 74,33%. L’architetto Fontana, 54 anni lo scorso 1° giugno, ha un folto curriculum politico alle spalle. Infatti, dal ‘90 al ’94 ha ricoperto la carica di assessore all’Urbanistica per conto dell’allora sindaco Ludovico Corrao; dal ’94 al ’98 è stato capogruppo consiliare del partito “La Rinascita”, e dal ’98 al 2000 è stato assessore alla Cultura sotto la legislatura di Giovanni Navarra. L’ultima comparsa nell’ambito politico locale è da registrare nel 2005, quando decise di concorrere alla poltrona di sindaco contro l’avvocato Vito Bonanno, ma quest’ultimo ebbe la meglio. Dopo aver saputo della sua elezione, il neo primo cittadino ha dichiarato: “Dedico questa vittoria al senatore Ludovico Corrao che ha sempre creduto in me ed io ho sempre creduto al suo progetto”. Fontana ha aggiunto: “Sono commosso per lo straordinario risultato ottenuto. Voglio ringraziare con affetto tutta la cittadinanza, anche coloro che non mi hanno votato. Sarò- continua- il sindaco di tutti e governerò nella giustizia.”. Pa- cato e di stile il commento dell’altro candidato, Salvatore Sutera, che riferisce: “ Faccio tanti auguri al neo sindaco. Per quanto mi riguarda faremo un’opposizione corretta, costruttiva e attenta.”. I complimenti all’architetto Fontana sono giunti anche da parte del primo cittadino uscente, l’avvocato Vito Bonanno,: “ Mi complimento per l’affermazione personale ed il risultato politico dal significato inequivocabile. Auguro a lui un buon lavoro nell’interesse di tutti”. Poi un pensiero ai numerosi giovani eletti al consiglio comunale: “ Gli auguro di poter spendere il loro entusiasmo e la freschezza delle loro idee per la città”. Il sindaco Fontana si è insediato al Comune già all’indomani dalla sua elezione tramite una cerimonia solenne avvenuta nei locali dell’ufficio di Gabinetto del primo cittadino dove Vito Bonanno gli ha consegnato le chiavi d’argento “ perché l’elezione del sindaco – ha commentato quest’ultimo – deve essere un momento normale nella vita democratica della città”. Fontana, sostenuto da un mix di forze politiche, quali l’Udc, Mpa, Alleati per la Sicilia, con presenza di personalità vicine al Pdl Sicilia, all’Area socialista e al Pd, è supportato dal senatore Ludo- vico Corrao che, dopo aver appreso della sua elezione, gli ha inviato un mazzo di fiori accompagnato da un bigliettino su cui c’era scritto: “Auguri per una nuova rinascita”. Rinascita è il nome della lista di cui faceva parte Rosario Fontana quando era assessore della giunta targata Corrao. Attualmente, il sindaco non è tesserato a nessun partito. Tra gli obiettivi del suo programma figurano: l’aiuto alle imprese attraverso la predisposizione di uno studio di marketing territoriale, finalizzato all’individuazione di nuovi mercati; la valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico di Gibellina, intensificando la collaborazione con la Fondazione Orestiadi, e la creazione di servizi al cittadino di vario genere, da una carta al wi-fi al protocollo elettronico etc. Per l’attuazione di questi punti, si servirà della collaborazione degli assessori Claudio Collovà e Francesco Maria Coppa, rispettivamente, direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina ed esperto di marketing territoriale e di finanza d’impresa. Inoltre, tra le priorità di Fontana rientra l’emergenza “ articolisti” , problema che nell’ultimo periodo tiene banco in tutto il territorio dell’Isola. Fatti, non Parole Se hai bisogno del medico del pronto soccorso, puoi anche morire alve, mi chiamo Vito Caronna, il titolare e il Webmaster del sito S web: www.vitocaronna.it. e vivo a Partanna (Tp). Voglio raccontarvi la mia disavventura. Il 14 agosto del 1989 a causa di un tuffo fatto al mare subisco un grave trauma al midollo spinale, che mi ha causato una paralisi dal collo in giù. Dopo il primo intervento, per l’applicazione di due placche alle vertebre cervicali lesionate, vengo trasferito in un centro di riabilitazione di Caltagirone. Arrivato lì, i medici mi visitano e spiegano ai miei genitori che il percorso della riabilitazione era lungo, è se c’erano speranze che tornassi a camminare di nuovo, dipendeva dal mio corpo, se avrebbe reagito positivamente alla terapia. Dopo quattordici lunghi mesi di dura fisioterapia, riesco ha recuperare solo il movimento delle braccia, ma non quello delle mani e delle gambe. I medici costatando il mio non miglioramento alla riabilitazione, decidono di dimettermi è cosi ritorno a casa, dove tutt’oggi, continuo a fare fisioterapia per tenere i muscoli e gli arti in movimento. La mia speranza, e di quelli che vivono nelle mie stesse condizioni è rivolta alla scienza, sperando che riesca a trovare una cura. La mia vuole essere anche, la testimonianza di come si può utilizzare il computer pur essendo totalmente paralizzati. Ho voluto raccontarvi la mia storia, per far capire a tutti coloro i quali vivono nelle mie stesse condizioni che, la vita va vissuta intensamente, con gioia, con una visione positiva, anche con un grave handicap. Giorni fa mi è capitata una disavventura che ritenerla assurda è veramente poco. Era domenica 13/06/2010 verso le 21.30 inizio a sentire freddo, alle 23.30 misuro la temperatura ed era arrivata a quarantuno, si, avete capito bene, 41. A quel punto prendo subito la tachipirina e mi metto sotto le coperte. Verso le 2.30, mia madre sentendomi delirare corre al pronto soccorso, sito in Viale Papa Giovanni XXIII che si trova di fronte casa mia, per richiedere l’assistenza di un medico. Arrivata lì, suona e gli apre una dottoressa, cui espone il fatto, informandola anche del mio handicap. La dottoressa liquida mia madre dicendo che non poteva venire perché era senza farmaci, e invita mia madre ad andare in farmacia. Poi da il suo ultimo professionale supporto (si fa per dire) dicendo che, per la febbre a 41 basta mettere un panno bagnato in fronte, e prendere la tachipirina, tutte cose che già avevamo fatto. Mamma insiste con la dottoressa per convincerla per venirmi a visitare ma niente, la dottoressa ritiene che non ci fosse bisogno, (stiamo parlando di febbre a quarantuno). Qualche giorno dopo ho presentato recalmo all’Azienda Sanitaria Provinciale – Trapani - Distretto di Castelvetrano, a cui ha prontamente risposto il Direttore del Distretto. Qesta la risposta: La Costituzione della Repubblica Italiana “Spiacente nell’apprendere quanto da Voi comunicato con la nota del 16/06/2010 nonché quanto riportato dalla stampa locale riferito all’episodio di mancata assistenza subìto, denunciato dalla S.V. e adeguatamente riscontrato dallo scrivente, si comunica di avere immediatamente, giusta Vostra segnalazione di avere avviato le indagini interne per verificare l’accaduto. Nel porgere le più sentite scuse e nel manifestare rispetto per la condizione di disabilità in cui purtroppo si trova la S.V., condizione che a maggior ragione rende inaccettabile l’accaduto, lo scrivente quale Direttore Sanitario di questo Distretto, dà assicurazione che verrà accertata l’eventuale responsabilità del soggetto che non ha fornito l’adeguata assistenza sanitaria e che verranno poste in essere tutte le iniziative volte a censurare l’accaduto e ad evitare il ripetersi di disagi e disservizi per l’utenza”. Il Direttore del Distretto Dott. Andrea Farina Principi fondamentali Vito Caronna Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Parte prima DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO II RAPPORTI ETICO-SOCIALI Art. 32. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”