Periodico d’Informazione - Distribuzione Gratuita
Registrato al Tribunale di Marsala al N.181
del 14/12/2009 del Registro dei Periodici
Maggio - Giugno 2010 - ANNO 0 - Numero 6
Direttore Responsabile: Celeste Caradonna
Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo
Mario il Precario
Stampato
su carta
riciclata
Tiratura:
5.000
copie
Redazione
Mi presento, sono Mario
Di giorno faccio il Precario
Per guadagnarmi la pagnotta
Sono costretto a fare la botta
Ho quarant’anni appena fatti
Ma non parliamo di contratti
Relativamente al mio futuro
Lo vedo molto ma molto duro
Da qualche mese mi hanno detto:
Senti Mario, con tutto il rispetto
Il contratto ti è scaduto
Adesso vai a casa e stai seduto
E pensare che ho famiglia,
adesso cosa dico a mia figlia?
Forse è meglio scioperare
Magari qualcuno mi saprà ascoltare
A Palermo giorno e notte
A parlare con chi se ne fotte
Il risultato? Una promessa!
Speriamu chi un nni pigghianu pi fissa
Così son tornato al mio lavoro
Per il mio Comune rappresento l’oro
Senza me, quelli di ruolo, i colleghi
Come farebbero, te lo spieghi?
Ci hanno spolpato fino all’osso
Come si fa con l’agnello grosso
Con le nostre si sono fatti i soldoni
E adesso ci buttano sti mascalzoni
Mentre tra me e me penso
Questa cosa non ha senso
Se questa è una misura anti crisi
Siamo rovinati precisi
Chi farà girare l’economia locale
Se il 50% degli impiegati finirà male
S’è veru accussì, semu cuminati boni
Arrè ci votu pi sti scienziati politiconi!
Picciotti tutti uniti am’ha stari
Si ci la vulemu fari
Garibaldi l’Italia la fici cu milli
Niatri 22.500 putemu fari favilli.
VITA DA
PRECARI
a pag.2
Partanna
Valorizzazione dei
Beni Culturali e
Sviluppo
Economico
a pag.3
Santa Ninfa
CALOGERO MURANIA:
Esordio di uno scrittore
santaninfese.
a pag.4
Salemi
E GIUSY ASARO
LASCIO’ PINO
GIAMMARINARO
a pag.5
Calatafini - Segesta
NUOVE SCOPERTE
ARCHEOLOGICHE
A SEGESTA
a pag.6
Calatafimi
APPROVATO
BILANCIO DI
PREVISIONE 2010
a pag.7
Vita
Dante Alighieri,
nato a Vita...........
a pag.7
Fatti, non Parole
Se hai Bisogno del medico del pronto soccorso,
puoi
anche
morire.
a pag.8
Partanna
2
VITA DA PRECARI!!
Dott. Giuseppe Accardo
rmai sono mesi che si pone a
O
centro dell’attenzione, e della
sussistenza di tutti i Comuni della Sicilia, la “l’affare precari”. Nel caos di
notizie, informazioni e comunicati
politici più o meno contraddittori, più
o meno colmi di inesattezze, prima di
buttare giù quest’articolo abbiamo
chiesto ad un precario comunale
“vero” (dettagliatamente informato
sulle utile evoluzioni della vicenda)
di renderci edotti al fine di evitarci
l’accodamento sull’autostrada delle
sciocchezze. Andiamo per grado in
questa storia tragicomica.
I precari, nelle sue varie articolazioni,
diramazioni e mutazioni genetiche,
sono un plotone di circa 23.000 dipendenti. Aldilà dei giudizi su come
tale plotone di lavoratori abbia avuto
accesso al tanto amato posto (quasi)
fisso, di fatto negli anni (grazie ai
pensionamenti ed alla mancanza di
concorsi) sono diventati l’ossatura
degli Enti siciliani. Sostanzialmente
hanno affiancato (a volte sostituito in
toto!!!) i dipendenti comunali. Oggi
sono essenziale per l’attività ordinaria
di ogni Comune o Provincia, nonché
della Regione stessa. Il tutto con il beneficio assoluto per i Comuni e per le
Province visto che è proprio la Regione che sborsa loro lo stipendio
(salvo integrazioni). Dunque i Comuni guadagno dipendenti a “gratìs”
nonché i parziali trasferimenti dallo
“stato centrale” (per dirlo alla Bossi,
ultimamente erogatore gratuito di
minchiate a ripetizione) per una
pianta organica che via via nel tempo
di fatto s’è dimezzata! Sorvolando
anni ed anni (o meglio decenni) di vicende arriviamo al Marzo(circa) del
2010, laddove la Commissione Lavoro della Regione esita, all’unanimità, un disegno di legge che,
attraverso un meccanismo di premialità economica, da la possibilità agli
Enti di stabilizza i precari.
Finalmente l’agoniata stabilizzazione
si tocca per mano! Ma il fato nella nostra terra è cinico e baro. Vuoi che ci
sia qualche intoppo, magari causato
dal cervello sieronegativo dei nostri
politici regionali? I ben informati (i
soliti quattro gatti e mai le migliaia
di polli!) sanno che il nostro governartur Lombardo, o chi per lui, nella
conferenza
Stato-Regioni
del
31.03.2009 ha dimenticato di chiedere la proroga per lo sforamento del
patto di stabilità (leggesi come quel
rapporto espresso in percentuali tra
le varie composizioni di spese: in soldoni quanto un Comune può spendere in un anno). Il life motiv di tale
scelta politica: poi ni n’vintamu cacchi cosa. Il problema che Lombardo
ed i sui non sono riusciti ad inventarsi
alcunché. E difatti in sede della Finanziaria Regionale, nel mese di
Aprile, la maggioranza (per capire da
chi è composta in Sicilia aspettiamo
ancora il 4° segreto di Fhatima!) pre-
senta un emendamento nel quale si
ammette lo sforamento del patto di
stabilità per lo stipendio dei soli precari. Naturalmente il Commissario
dello Stato (colui che decide anche se
le Leggi Regionali sono in contrasto
con le materie di competenza dello
Stato Centrale) impugna l’emendamento in quanto la Regione, anche se
parzialmente, non può minimamente
derogare i limiti del patto stabiliti a livello nazionale ed europeo!!!
A questo punto la beffa!!!Praticamente a Marzo abbiamo il disegno di
Legge per stabilizzare i precari, ad
Aprile si scopre che non ci sono i
soldi (e per i quattro comuni Siciliani
che li hanno, non li possono spendere!!) per garantire l’esistenza stessa
dei contratti in essere! Come banalmente si dice dalle stelle alle stalle!!
Allora giù scioperi e manifestazioni
(il movimento autonomo MGL porta
10.000 precari -diconsi diecimila/ooed una catasta di sindaci davanti la
Regione, i Comuni restano paralizzati per giorni in quanto i dipendenti,
lasciati soli dai precari, non ricordano più come si lavora, una tragedia!). La soluzione? Quella di
ottenere da Tremonti il rinnovo della
deroga al patto di stabilità! Allora nel
mese di Giugno il nostro Governatore, tra un’annunciato arresto per
mafia ed una nuova puntata alla beautiful nella propria pseduo maggioranza (dicono che Cracolici reciti la
parte brouke e Lupo quella
Tylor…vuoi vedere che il PD sici-
bbene si, a distanza di due anni,
E
finalmente abbiamo il piacere di
ricominciare a parlarne. Il buon caro
vecchio Re Artù ci aveva fin troppo
ben abituati ai ribaltoni, rimpasti, sostituzioni e chi più ne ha più ne metta,
ma il suo “figlio prediletto”, restìo a
seguire le orme del “padre” ci ha fatto
un po’ penare, al punto da lasciarci
senza grosse notizie per il nostro piccolo giornale. Ma finalmente il
giorno tanto atteso è arrivato e dopo
circa 700 giorni di stabilità è stata
mossa la prima pedina, infatti, dopo
qualche mese di vacatio, dovuta alle
dimissioni dell’assessore Graziella
Causi, è stata nominata la Dott.ssa
Giovanna Genco (questioni di quote
rosa) che alle scorse amministrative,
in quota UDC aveva contribuito alla
causa del nostro J.B.C.C. con 71 voti.
Giovanna Genco, 30 anni, laureata in
Relazioni Pubbliche presso l’Università di Catania, in passato ha ricoperto
il ruolo di esperta per le politiche comunitarie di Vittorio Sgarbi a Salemi,
collaborando anche con i comuni di
Castelvetrano e Salaparuta.
Insomma, un curriculum di tutto rispetto, speriamo che almeno lei riesca a dare un po’ di vivacità e un po’
di freschezza al nostro paese, magari
con qualche bella iniziativa, e che
non sia invece il contrario, che non
venga risucchiata, cioè, nel nulla totale di questi due anni. In bocca al
lupo!
Errata Corrige
Nel numero di Aprile di Robin Hood, nell’articolo “Partanna, la TIA aumenta o diminuisce?
Tutti i numeri dal consiglio”, avevamo erroneamente affermato che i consiglieri di opposizione si erano astenuti dall’approvazione della tariffa, anzichè asserire che l’opposizione ha votato contro l’approvazione della stessa. Ci scusiamo per l’errore.
La Redazione
Chiuso in Redazione il 07/07/2010
Direttore Responsabile: Celeste Caradonna
Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo
Grafica, impaginazione, stampa e distribuzione:
EDIVIDEO S.a.s.
Via Vespri, 144 - 91028 Partanna(TP) - Tel./fax 0924 88828
Redazione: Maurizio Marchese, Giovanni Casciotta, Chiara Pacino, Franco
Lo Re, Antonella Tibaudo, Luigi Raccagna, Massimo Trinceri.
Hanno collaborato: Dott. Giuseppe Accardo, Dott. Maria Elena Bianco,
Giuseppe Varia, Vito Caronna.
P.S. per la stesura del presente articolo si ringraziano gli autori dell’opuscolo “Articolista Mon Amour”
libello arguto e divertente sperando
che la pura genialità degli autori non
sia stata sopita nel tempo dalla paralizzante, massacrante e precaria condizione di precario.
Giornata della Legalità
E arrivò il Rimpasto
di Mimmo Guzzo
liano sta andando a puttan….!), vola
a Roma. Lì, vuoi per i conti, vuoi per
la situazione politica in Sicilia, Tremonti lo manda a cag_re. E allora?
Meno male che Silvio c’è…. Allora
Lombardo si appella a Silvio, ultimamente un po’ incazzato con il Tremonti, per trovare una soluzione alla
vicenda. Mica possiamo lasciare
22.000 dipendenti a casa? Un potenziale di 100.000 voti? La verità, però,
è che ad oggi tutto è fermo, tutto è in
mano (aimè) alla politica con la p minuscola quanto Brunetta, con 22.000
lavorati che mantengono in essere gli
Enti Comunali con la scrure sul capo
delle lettere di licenziamento. Vent’anni di mangime politico ed il risultato è uno stato di precarietà che
diventa più precario con una classe di
onorevoli ancora più precari. E se la
politica non trova una soluzione?
Cosa succede? Parafrasando un dipendente coinvolto nella vicenda il
precario si va a cercare il lavoro e se
la prende con il Sindaco, il Sindaco
si va a cercare i dipendenti e se la
prende con la Regione, il cittadino si
va a cercare i servizi e se la
prende…..e basta!
Redazione
iornata dedicata alla legalità e
G
alla mafia quella tenutasi, l’11
maggio, nei locali dell’auditorium
“Dante Alighieri” di Partanna. Il baby
consiglio, presieduto da Valentina
Calandra, ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno tendere ad
isolare il bullismo sia dentro che fuori
la scuola. Dopo la proiezione del
video “Io ricordo” con Gianfranco
Iannuzzo, i ragazzi hanno rivolto una
serie di domande al sindaco Giovanni
Cuttone, a Giovanni Chinnici, figlio
del giudice ucciso dalla mafia nel luglio del 1983 , al comandante della
stazione dei carabinieri di Partanna
Fabio Proietti e al capitano dei carabinieri di Castelvetrano Emanuele
Fanara. Domande sulla mafia, sulla
sua nascita, sul fatto se sia, o meno,
invincibile, fino alle recenti dichiarazioni rese ai giudici da Massimo
Ciancimino sui rapporti fra mafia e
politica. Per il sindaco Cuttone “è
necessario portare avanti tutti, ed in
modo particolare gli uomini delle
istituzioni, i concetti di legalità e giustizia”. Per Chinnici, “anima” del’omonima fondazione intestata al
padre e che ha sede a Partanna “la
mafia non è, come diceva Giovanni
Falcone, invincibile” mentre il capitano Fanara e il maresciallo Proietti
hanno asserito, all’unisono, “che il
clima è certamente cambiato rispetto
al passato, vi è più consapevolezza
presso i cittadini anche e permangono sacche di omertà”. “Spetta a
voi giovani, hanno asserito i due militari, comportarvi in maniera corretta, discernere le cose giuste da
quelle sbagliate”. A moderare l’incontro l’assessore alla pubblica istruzione Antonino Termini.
Partanna
3
VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E SVILIPPO ECONOMICO
di Giuseppe Varia
iviamo un periodo di crisi economica e di grande difficoltà nel
V
creare e trovare posti di lavoro. Per
Partanna si è però accesa una scintilla
che, opportunamente alimentata, può
diventare una fiamma. Sino a non
molto tempo fa era difficile pensare
che la nostra economia potesse contare su una nuova risorsa: il turismo.
Abbiamo visto invece, e con estremo
piacere, che, a seguito dell’apertura
del Castello, arrivano numerosi
gruppi di turisti – spesso stranieri ma anche piccoli gruppi, o singole famiglie o persone. Questa nuova opportunità si fonda sui nostri Beni
culturali (il parco dello “Stretto” si
inaugura il 5 p.v.) e occorre, quindi,
aprirsi verso lo sfruttamento di detta
nuova risorsa. E’ bene ricordarci che
essi non necessitano solo di essere
inaugurati, ma hanno bisogno di essere gestiti e, quindi, curati e arricchiti, sia per la loro migliore
valorizzazione, sia per sfruttarli in
modo ottimale al fine di riceverne opportunità di lavoro. Bisogna ormai
uscire dal dilettantismo scrollandosi
lo scotto di apprendistato e, affrontando una sfida, prendere coscienza
del fatto che Partanna deve come
prima cosa diventare un comune poliglotta: qualunque materiale pubblicitario, didascalico ecc..deve essere,
oltre che in lingua Italiana, in francese, tedesco, inglese e spagnolo.
L’Amministrazione comunale e qualche bar hanno da poco intrapreso tale
via. Occorre poi attuare le strategie
per far rimanere il turista, almeno per
un fine settimana, nel nostro Comune. Prima, fra tutte, una: offrire un
soggiorno che comporti, quanto
meno nei primi tempi, una modestissima spesa per l’alloggio. Poiché
mancano gli alberghi, e non si prevedono loro realizzazioni, e “si assiste
ad uno spostamento delle preferenze
di alloggio verso soluzioni extra-alberghiere”, per reperire posti letto è
necessario l’incremento o la creazione di case e appartamenti per le
vacanze, affittacamere, bed and breakfast ecc… e, rivolgendosi ad un turismo medio, adottare prezzi molto
concorrenziali per invogliare le persone a venire a Partanna, garantendo
loro un’offerta diversificata fatta di
preistoria, storia, arte, cultura, tranquillità, ambiente sano, aria pura,
cibo genuino, tipico e caratteristico,
condita da accoglienza e gentilezza.
Il fatto che Partanna è ormai città turistica e d’arte, rappresenta solo il
punto di partenza su cui lavorare e costruire. Il Comune – venendo incontro a quei cittadini che praticano
prezzi competitivi - deve fare la sua
parte pubblicizzando, anche su Internet (facendo eventuali collegamenti
con i siti già esistenti degli operatori
privati), le offerte su un sito di qualità e ben fatto (oggi il turista, prima
di scegliere, si informa, cerca notizie
sul luogo; si potrebbero inserire le
foto delle case). Ricordiamoci che un
turista soddisfatto, spesso ritorna, ma
diventa sicuramente veicolo di promozione. E’, pertanto, necessaria la
ricerca della qualità nella costruzione
dell’offerta. Bisogna, quindi, incominciare ad avere il culto del turista
che inizia dal culto per Partanna migliorandone, in primo luogo, la vivibilità, cioè: verde, pulizia, isola
pedonale perenne, assenza di inquinamento acustico (su cui nessuno vigila) e atmosferico, segnaletica
stradale orizzontale ecc..). Occorre
trovare un’intesa con i proprietari
delle case da locare: questi devono
comunicare in anticipo al Comune la
data di arrivo del turista, in modo che
si possa predisporne ( a cura dell’Ufficio turistico che il Comune, essendo
ormai città d’arte, ha l’obbligo di istituire o di altro ufficio da creare ad
hoc) l’accoglienza cu seggia e cappeddu, prendendolo per mano, coccolandolo, informandolo che è
possibile noleggiare in loco un’auto,
suggerendo un programma di visite e
di attività (culturali, sportive, ricreative- Terme Acque pie - ecc…) adeguato alla durata della permanenza,
fornendogli tutte le informazioni utili
per una piacevole vacanza ed un regalo, da dare all’inizio del soggiorno,
di 1 lt. (ad es.) d’0lio. Ciò non va
considerata una spesa, ma un investimento, perché farà conoscere la qualità eccezionale del nostro prodotto e
VOLERE E POTERE
La palestra della scuola elementare di via Messina è pronta!
Nell'edizione di febbraio, avevamo scritto
della palestra della scuola elementare di Via
Messina che da circa tre anni era inutilizzabile perchè era ceduto il tetto dell'ingresso.
L'Assessore di riferimento A.Termini si era inpegnato, asserendo che prima del mese di dicembre 2010 la palestra poteva essere
utilizzata dai bambini. Ebbene, cari lettori,
udite udite. A fine maggio, con 7 mesi in anticipo, i lavori alla palestra sono stati completati. Noi di Robin Hood, con vero piacere
dobbiamo sciogliere i nodini al fazzoletto che
avevamo fatto nel mese di febbraio. Poche
volte la politica si mette al servizio del cittadino.
di Mimmo Guzzo
si potrà determinare un aumento della
vendita dello stesso. Dobbiamo imparare ad ascoltare ed interagire con
il turista rispondendo o, addirittura,
anticipando le sue richieste. Le eventuali critiche o lamentele dovranno
diventare punti di forza per migliorarci, tentando di recuperare, ove possibile, in tempo reale l’eventuale
turista insoddisfatto. Bisogna puntare
sulla differenziazione e personalizzazione rispetto alle altre offerte presenti sul mercato, cercando di
sfruttare tutte le nostre risorse. Per
l’acquisto di frutta e verdura si dovranno indicare i produttori locali –
previo accordo con gli stessi - al fine
di permettere al turista di risparmiare
e di raccogliere con le proprie mani
detti beni (cosa che tantissime persone non hanno mai fatto e che lascia
un segno indelebile). Ma si potrà
anche prevedere la consegna a domicilio. Potrà nascere un lavoro nuovo,
una sorta di accompagnatore-guida
che organizzi, tra l’altro, la possibilità di passeggiate a cavallo o in bicicletta e , perché no ! - non sembri
esagerato - uscite in canoa nella diga
Garcia (c’è già un piccolo molo ad
hoc ed esiste un circolo nautico) che
dista meno di mezz’ora da Partanna.
Ricordiamoci che il turista torna se
riusciamo ad emozionarlo e noi dobbiamo adoperarci per farlo star bene e
fargli vivere un sogno. Egli deve essere coinvolto, uscendo dalle omologazioni del nostro tempo, nelle nostre
tradizioni gastronomiche, badando
bene che i prodotti devono essere all’insegna della qualità e genuinità,
perché scannaliannu lu vasceddu
l’api un vennu cchiù. Si dovranno indicare i luoghi in cui gustare e acquistare zabbina, ricotta, formaggi,
vino, olio, olive, pomodoro essiccato
ecc. Bisogna trovare qualcuno disponibile a preparare ( e a vendere) dinanzi al turista (possibilmente
appassionandolo alle varie operazioni
culinarie, facendogli scoprire un
aspetto della ricchezza di un luogo
che non conosce), i nostri dolci tipici
(cannoli, cassateddi, pignoccata,
sfinci ecc…) e/o – a seconda delle
stagioni - i nostri piatti tradizionali:
brucioli, pasta con le sarde, sarde a
beccafico, carcocciuli attuppati, stigghiola ecc….le nostre conserve : caponata, melanzane e peperoni
sott’aceto, alivi scacciati, fichi secchi
(potrebbero rinascere). Pensiamo
quale emozione potrebbe dare al turista una escursione in campagna per
raccogliere (a seconda del periodo)
capperi o olive – previo accordo con
i produttori -, indicandogli poi come
mettere i primi sotto sale o preparare
le seconde schiacciate fresche o in salamoia, rendendolo protagonista dell’esperienza e non semplice spettatore
o acquirente. Il visitatore deve diventare il vettore promozionale dei nostri
prodotti tipici, badando bene che “
sarà possibile vendere al turista,
anche successivamente a distanza,
quei prodotti tipici, unici ed inimitabili dal mercato globale, che gli consentono di ricordare e rivivere
l’emozione che ha vissuto durante il
suo soggiorno e di continuare a gustare le prelibatezze che ha scoperto”. Per richiamare persone a
Partanna, poiché il polo turistico per
eccellenza è dalle nostre parti Selinunte, il Comune, a titolo sperimentale, potrebbe anche attivare, nei mesi
di luglio e agosto prossimi (anche
non tutti i giorni), un servizio di autobus Selinunte-Partanna a.r. (ridimensionando eventualmente altre
linee urbane) dalle ore 20.00 alle
24.00, garantendo in tale fascia oraria l’apertura del castello ( ove fosse
necessario, il volontariato potrebbe
sopperire ad esigenze di personale) e
la visita gratuita. Il turista che verrà
a Partanna, coinvolto nel felice connubio tra beni culturali e ambientali e
prodotti genuini della nostra agricoltura, metterà certamente in moto la
nostra economia e, se riusciremo a
fargli trascorrere una piacevole vacanza, farà arrivare tante altre persone, creando un circuito virtuoso e,
quindi, uno sviluppo duraturo e sostenibile, che potrà dare tante possibilità al territorio e ai nostri giovani,
evitandone la fuga. E’, però, indispensabile il raccordo con i comuni
vicini, ed, in particolare, con Castelvetrano e Salemi.
Iniziamo.
Ad maiora.
Appuntamento
Musicale
Il 17 Luglio alle ore 20,30, nel Cortile del Castello Grifeo di Partanna, si parlerà di Ulisse, in uno spettacolo scritto e diretto da Gaspare La Rocca e Giuseppe
Giacalone, in un’alternanza di musica e poesia, con la presenza di diversi attori e
musicisti.
Santa Ninfa
4
CALOGERO MURANIA:
ESORDIO DI UNO SCRITTORE SANTANINFESE
Dott. Maria Elena Bianco
bbene sì, quel ragazzo, ormai
ventenne, che qualche anno fa si è
E
trasferito a Roma ha trovato la sua
strada. Calogero Murania, infatti, ha
scritto e pubblicato il suo primo romanzo: La formula perfetta. A quanto
pare lui per primo ne ha trovata una,
visto che le numerose pagine scritte
per formare il suo racconto non sono
rimaste ad impolverarsi in un cassetto
ma sono diventate un vero e proprio
romanzo da comprare in libreria. Diceva François La Rochefoucauld “La
giovinezza è un’ebrezza continua: la
febbre della ragione”. Contagiato da
questa febbre Robin Hood è orgoglioso di concedere un meritato spazio al giovane Calogero. Godetevi
l’intervista.
Questo è il tuo primo romanzo. Come
si diventa scrittore?
Arrivare nel mondo dell’editoria a 20
anni con la prefazione di Rosanna
Banfi è una grande opportunità. Appena ho letto la prima recensione ho
acquistato la consapevolezza di essere diventato uno scrittore. La recensione diceva: “LA FORMULA
PERFETTA” è un inno all’amore e
alla speranza. Devo, comunque confessarti che, non so come si diventa
scrittore. Posso solo dirti che io ho
iniziato a scrivere per evadere da una
realtà amara, per fuggire dal dolore e
per rendere immortali piccole storie
quotidiane. Così sono nati dalla mia
fantasia personaggi come Anita e di
Diego, grazie ai quali ho reso mia
madre, e con lei tutti i malati terminali, un po’ immortali.
Come hai fatto a capire che quello
che avevi da dire poteva diventare un
libro e non una canzone, una poesia o
quant'altro?
Le storie che avevo in mente erano
talmente tante che rinchiuderle in una
canzone era impossibile e scrivere
una sola poesia non sarebbe bastato.
Il polemico
Magari, se a scuola avessi amato
Dante, avrei potuto decidere di scrivere un poema (ndr ride).
C'è chi dice di scrivere perché si
sente come Dio. C'è chi lo fa perché
gli viene bene. Tu perché scrivi?
Non ho mai scritto per i motivi che
dici tu. Scrivo per stare bene, per inventarmi finali diversi a storie comuni e verosimili, ma soprattutto per
impedire che i miei sogni migliori
svaniscano all’alba scontrandosi con
la dura realtà.
Dove e quando scrivi?
Bella domanda! Ovunque, ti rispondo
subito. A volte scrivo mentre conduco
la trasmissione. L’ispirazione mi arriva persino quando sono in treno e
vedo le persone scambiarsi certi gesti,
che possono sembrare banali al passante distratto, ma per me, anche i silenzi parlano. Ogni posto è buono per
scrivere, appunto. L’importante è trovare la concentrazione giusta, la tua
amica ispirazione ed il silenzio mentale per cullare i pensieri. Cerco di riportare le mie idee nero su bianco
nella tranquillità, nel cuore della notte
oppure in posti isolati dove tutto tace.
Ad esempio l’ultimo capitolo de “La
formula perfetta” è stato scritto sulla
spiaggia di Tre Fontane. Era l’alba.
Ricordo ancora il fruscio delle onde
e il mondo che iniziava a svegliarsi.
Veniamo al tuo romanzo. Da dove è
nata l'idea?
Ho tratteggiato i primi capitoli de “La
Formula perfetta”, quando mia madre
si è ammalata di cancro, e nella mia
famiglia sono entrate parole come
chemioterapia o radioterapia. L’idea
è saltata fuori quando ho notato che
tante persone scappavano di fronte
alla parola cancro. Ne ho visto tanti
avere paura e scappare! E i malati
sentono un peso e si lasciano morire
prima. Questo non è giusto. Con il
mio libro ho voluto dire alla gente:
non avere paura. Il cancro non è contagioso. Io ho deciso di dare una spe-
ranza a tutte quelle persone che
stanno vivendo una situazione delicata e che hanno ancora tanta voglia
di vivere, di amare e sorridere, proprio come mia madre che oggi purtroppo mi sorride dall’alto.
Sono venuti prima i personaggi o la
storia?
Prima è venuta la storia e poi sono
nati i personaggi. I motivi ispiratori
di questa storia con questi personaggi, sono due. Il primo motivo,
molto personale, nasce dalla rabbia:
non mi piacevano i dottori e come
trattavano i pazienti. Ed allora ho
pensato, cosa succede quando il malato, appartiene ad una famiglia potente, e non è un numero qualunque
come è successo a mia madre? Il secondo, la politica: quella delle parole
dette e dei programmi non realizzati,
quella delle contraddizioni e della
mancanza di indignazione. Questo secondo motivo, non è solo personale.
Ho voluto scrivere di una donna,
Elena Della Valle, e di un uomo Stefano De Simone, i cui destini si incrociano per caso, ma incrociandosi,
le scelte dell’uno condizionano la vita
dell’altro, ed alla fine, entrambi scelgono di cambiare il corso della loro
storia personale e politica per l’unico
Il polemico è un nuovo spazio volto a pungolare i nostri politici, quindi, con affetto e sperando che apprezzino lo spirito di satira, li invitiamo ad non offendersi, a non prendere le battute come attacchi personali ed, anzi, a fornirci
sempre nuovo materiale!
STRANO MA VERO
Sulla spesa che il Comune sostiene per gli esperti esterni(per la precisione € 30.000,00), il Sindaco dichiara: “… l’A.C. ritiene necessario ricorrere al conferimento di incarichi esterni per la Dott. Antonina
Ferraro (ndr segretario comunale del comune di Santa Ninfa) e per altri, e che con gli esperti risparmia,
perché l’Avv. Lentini è di grande utilità ed il Dott. Giambalvo sostiene il segretario comunale che firma il
parere di regolarità contabile”. La legge 7/1992 all’art. 14 stabilisce: Il sindaco, per l'espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza, può conferire incarichi a tempo determinato che non costituiscono rapporto di pubblico impiego, ad esperti estranei all'amministrazione. Come fa il Comune di
Santa Ninfa a pagare esperti per il segretario comunale? Che il Comune di Santa Ninfa paghi esperti
esterni per fare i Segretari Comunali? Che nel prossimo Consiglio si proponga la nomina di un Sindaco
esterno per fare il Sindaco Comunale? Pare che il Presidente del Consiglio frema...
SUL FRONTE DEL PALCO
Il Sindaco, indespettito dal primo Comizio del Gruppo UDC-MPA , nel Comizio di risposta ha definito il
gruppo dei Consiglieri Ferreri, Spina e Murania "...un gruppo di giovani rampanti, arrampicatori sociali,
senza macchia e senza paura...." mentre l'altro Gruppo di Minoranza (ndr PDL-MPA) "...un'opposizione
costruttiva.....". Nel Comizio di rispota il Consigliere Carlo Ferreri (UDC) ha replicato "....il sindaco è
compare, avvocato e portavoce dell'altro Gruppo di Minoranza.....". Il Sindaco, anche a nome dei consiglieri del PDL, ha seccamente smentito.
ASPETTANDO LE ELEZIONI
Stante il clima pesante che vive la politica Santanifense si fa possibile l'ipotesi delle elezioni anticipate. Riunitosi il correntone degli ex DS per farsi trovare pronti. "Compagni, c'è bisogno di un volto nuovo della Politica" uno. "Un intelelttuale?" l'altro "No no un giovane, un Bel fiore!!" un altro ancora "No no avete visto
la Lega? Facciamo come Salemi c'è bisogno di uno del Nord!!" Tizio "Un Lombardo?" ...a questo punto
pare che sia intervenuto il Saggio del Gruppo a calmare gli animi "Compagni sempre ingordi!!!Addirittura un Lombardo, ma a noi ci basta un Lombardino!!"...
vero valido motivo che dovrebbe influenzare ogni decisione umana. E
così mi sono inventato un finale mio.
Un finale inaspettato in cui ogni lettore può effettuare la propria scelta
personale. Insomma, un finale aperto
alla fantasia di chi legge il libro.
C'è qualcosa di autobiografico in
questo tuo primo libro?
Certamente il dolore di chi ha visto
lottare, e poi restare vinta, una persona cara dal cancro.
Qual è il tuo prossimo progetto?
Sto scrivendo il mio secondo romanzo, ma non chiedermi anticipazioni.
Cosa significa per un siciliano vivere
lontano dalla sua terra?
E’ un rapporto strano. Quando sono
in Sicilia non vedo l’ora di scappare
perché in fondo nonostante gli sforzi,
da solo non posso cambiare tutta
l’isola. Soffro l’apatica lentezza della
Sicilia. E quando sono lontano non
vedo l’ora di tornare perché sento la
mancanza degli odori tipici e del calore della mia gente.
Che cos’è l’ANT e perché la sostieni?
La mia esperienza mi ha fatto avvicinare molto al problema dei malati di
cancro. L’ANT, attraverso 22 Ospedali Domiciliari Oncologici (ODOANT) ed attraverso equipe composte
da Medici, Infermieri, Psicologi e
Nutrizionisti, Operatori Sociosanitari
e Farmacisti, porta al domicilio del
sofferente e alla sua famiglia tutte le
cure necessarie 24 ore su 24, tutti i
giorni dell’anno, cercando di far
fronte, quindi, alle esigenze fisiche,
emotive, e spirituali che investono gli
uomini che soffrono e combattono
contro il cancro. Il mio sostegno
vuole richiamare l’attenzione su un
problema che investe tante famiglie e
che l’ANT contribuisce ogni giorno
ad alleviare. La vita ha un senso fino
alla fine ed ogni uomo ha diritto di vivere con dignità, ogni istante. E’ per
questo che ho voluto sostenere l’Ant.
NASCE A S.NINFA IL COMITATO
DEI GENITORI.
A
deguandosi a quanto già da
tempo succede in altri comuni ed in altre realtà cittadine,
anche i genitori di Santa Ninfa
hanno deciso di dare il via alla
fondazione di un Comitato dei
genitori. Tale comitato è un organo previsto dalle attuali normative
in
merito
alla
partecipazione dei genitori alla
scuola, al fine di contribuire alla
formazione di una comunità scolastica in continuo contatto con la
più vasta comunità sociale e civile. Presidente del comitato Paqualina Infantino, che con
determinazione e tenacia ha creduto tanto nel progetto da riuscire a coinvolgere i genitori e
riuscire nel suo intento: creare
un’isola di impegno civico, un
mondo di volontariato che si
spende nel tentativo di apportare
un contributo fattivo alla scuola.
Il tentativo, costituendo il comitato, è quello di organizzarsi ed
informarsi dei propri diritti e do-
veri. La situazione dovrebbe
cambiare. In meglio. Il Comitato
si propone, così come tiene a precisare il presidente in carica, di
diventare uno spazio democratico in grado di garantire a tutti i
genitori una partecipazione attiva
alla vita della scuola, di permettere il flusso d’informazione tra i
genitori, rappresentanti di classe
e quelli del Consiglio d’istituto,
far sì che il Comitato diventi uno
strumento per l’elaborazione di
proposte e per la focalizzazione
di problemi ampiamente condivisi, di avanzare proposte e sollevare problemi che non possono
essere ignorati dal Consiglio di
Istituto, svolgere una funzione di
stimolo a chè le varie componenti rispettino ed adempiono ai
doveri cui sono chiamate,interpretare e rappresentare la scuola
nel suo contesto territoriale, diventare un alleato della scuola
nelle “battaglie” per la qualità del
servizio.
La Redazione
Salemi
5
La Freccia
E Giusy Asaro lasciò
Pino Giammarinaro!
di Will Scarlett
Acque agitate nell’Udc, mentre Peppino Cascio si rivela il vero maître à penser della Giunta
di Franco Lo Re
Salemi, prima capitale
“
d’Italia”. E’uno dei tanti
slogan ideati dalla fertile inventiva della giunta del Comune di
Salemi per le celebrazioni del
150° dell’Unità d’Italia. Si fa
presto a dirlo e a scriverlo. E
non staremmo certo a spaccare
il capello in quattro per stabilire
se si tratti o meno di una forzatura propagandistica.
Specialmente se il fine fosse
quello di acquisire i cospicui finanziamenti pubblici tante
volte sbandierati e su cui tanto
si favoleggiò prima, durante e
dopo la campagna elettorale
delle comunali.
Fu questo, riteniamo, uno dei
motivi che indusse una parte
dei salemitani a votare Vittorio
Sgarbi (non plebiscitariamente
come gli autorevoli sponsor
avrebbero sperato, però). Una
allettante promessa che spostò
gli incerti. Non furono in pochi
a credere che con una vedette
televisiva di quel calibro, cara
anche a Berlusconi, prima o
poi, a Salemi “i pìcciuli” sarebbero arrivati copiosamente,
anche in previsione delle programmate celebrazioni garibaldine. Così, almeno, secondo la
propaganda diffusa nei bar e nei
crocicchi della città. Ma alle
rosee aspettative presto sarebbe
subentrata una cocente disillusione. Con il trascorre dei mesi
i dubbi serpeggianti sarebbero
divenuti ben presto amare certezze.
Dei finanziamenti promessi
neppure l’ombra. Neppure un
petit cadeau per l’11 maggio!
Esclusi persino nell’emissione
dei quattro francobolli commemorativi e relativi annulli per la
spedizione dei Mille!
Il disincanto della gente oggi
comincia a toccarsi con mano.
I ritardi del tanto decantato progetto “Case ad un euro”, le dimissioni di Scalisi prima e di
Toscano dopo, il balletto delle
attribuzioni delle deleghe, le liti
furibonde tra il vice sindaco Favuzza e l’assessore Grillo, il
rimpasto della giunta più volte
annunciato e mai realizzato
hanno consolidato nell’opi-
nione pubblica la convinzione
che la situazione del Comune
sia davvero imbarazzante e indifendibile.
Al punto tale che persino Pino
Giammarinaro, il demiurgo dell’operazione “Sgarbi”, non trovando argomenti convincenti
per giustificare la palude amministrativa o forse anche per
uscire dall’accerchiamento da
parte dell’antagonista Peppino
Cascio, avrebbe dato a intendere di essere addirittura all’opposizione. Considerando, a
quanto pare, la presenza di Angelo Calistro
tra la compagine assessoriale solo un
trascurabile
dettaglio. Ma
si sa, quando
si esorcizza,
spesso se ne
resta vittima.
E capita così
che la monolitica maggioranza
del
Consiglio Comunale potrebbe
dare
segnali di cedimenti. I dodici
fedelissimi di Giammarinaro,
potrebbero avviarsi verso altri
lidi. Ardagna e Fici sembrano
essere approdati dalle parti di
Turano, Salvino Verde si dichiara “indipendente”, mentre
altri due consiglieri aderiscono
al neonato “Partito della nazione”.
“Vittorio Sgarbi può contare
oggi solo su otto voti della
maggioranza iniziale”- afferma
con nettezza Giusy Asaro- “Bascone, Verde ed io abbiamo ufficialmente dichiarato di essere
passati all’opposizione, il sindaco ne deve prendere atto”.
Non solo. Il Presidente del
Consiglio precisa di ritenersi,
“fuori dall’Udc ed equidistante
da tutti i partiti politici” e ci
tiene anche a sottolineare di
non essere più in sintonia con
Giammarinaro ( “non lo capisco più”, dice) e di avere ora
“un rapporto di amicizia politica con l’on Paolo Ruggirello”. Infine si dice certa che
“il Pd è già pronto a sostenere
la giunta, dopo che sulla vicenda del regolamento delle
‘case ad un euro’ Venuti ha dimostrato di essere stato parte
attiva nel coinvolgimento del
consulente della Provincia Galfano”. Domenico Venuti però
smentisce categoricamente e
rilancia dicendo che “la maggioranza consiliare è ormai
dissolta!”. Il tempo dirà se tali
sommovimenti sono reali o se
invece fanno parte solo dell’eterno teatrino politico salemitano. Per il momento i
cittadini dovranno accontentarsi di una lunga serie di pannelli innalzati alle porte della
città. Dalla cui
lettura i tanti
auspicati turisti
avranno
l’imbarazzo
della scelta per
stabilire che
sito si accingono a visit a r e .
Certamente
una località
multiforme ed
eclettica dal
momento che
Salemi viene
definita Città
“prima capitale d’Italia“, “dei
pani“, “del dialogo tra religioni“, “dell’arte e della letteratura“, “capitale provvisoria
del Tibet“, “del museo della
mafia“, “del benedivino“. Manifestazione di una ipertrofia
dell’ego di chi li ha ideati. Non
sappiamo. Di una cosa siamo
certi. Il pannello che più di ogni
altro desterà maggiormente
l’attenzione sarà quello in cui si
declama che Salemi è il
“primo comune demafizzato“!
Una oasi, certamente. Sarà la
prima deduzione. Da parte di
diversi apparati dello Stato (inquirenti, la magistratura, forze
dell’ordine) non è stato più
volte indicato questa provincia
come “lo zoccolo duro di cosa
nostra”? Intanto, mentre la
crisi dell’agricoltura, dell’edilizia e occupazionale si va facendo sempre più acuta e si
registra l’aumento dell’emigrazione mai così elevato negli ultimi decenni, Salemi sempre
più si caratterizza come un
paese per pensionati e pochi
impiegati. In sintesi, un paese
senza futuro.
Anche a Salemi la beffa della “nuova” tariffa dei rifiuti,
mentre Truglio si dimette dalla Belice Ambiente e gli operatori sono senza stipendio
Per ben cinque anni i cittadini sono stati sottoposti al pagamento di una esosa tariffa dei rifiuti solidi urbani, determinata illegittimamente dalla Belice Ambiente, Non siamo noi
a dirlo. Ma diverse sentenze della Commissione Tributaria
Provinciale, a cui hanno fatto ricorso centinaia di contribuenti. Agli inizi dell’anno in corso la stessa Ato, riconoscendo l’errore commesso, ha invitato i Comuni a mettersi in
regola. I singoli consigli comunali hanno stabilito la nuova
tariffa per l’anno 2010. Così anche quello di Salemi. Nel
frattempo qualche gruppo consiliare, qui da noi l’Udc,
aveva dichiarato addirittura che l’unico modo per fare risparmiare l’Ente e i cittadini era il ritorno al vecchio sistema
della Tarsu, con la gestione diretta del Comune. Ma, visti i
risultati, verrebbe da chiedersi se le parole e soprattutto i
numeri hanno ancora lo stesso valore e significato di una
volta. Parrebbe di no. E così é accaduto che, dopo che anche
il Consiglio Comunale di Salemi ha fissato la nuova tariffa,
sono state messo in scena il solito triste balletto delle cifre.
Ma anche quello di improvvide dichiarazioni da parte di chi,
in rispetto delle cariche pubbliche ricoperte, meglio sarebbe
un dignitoso silenzio. Si vorrebbe fare spacciare insomma
per “risparmio” per i cittadini quello che in effetti è semplicemente, nella migliore delle ipotesi una riconferma di
quella del 2009, se non addirittura un rincaro per alcune tipologie di nuclei familiari. La verità è che anche questa
volta i singoli consiglieri comunali hanno abdicato in modo
davvero mortificante al ruolo ricoperto. Hanno infatti approvato non solo la nuova tariffa in base ad un piano dei
costi del servizio presentato dalla stessa Belice Ambiente,
ma anche sapendo che presto la stessa andrà in liquidazione.
Il tutto, mentre arrivano appunto le “malinconiche”, come
lo stesso le ha definite, dimissioni dell’amministratore delegato della Belice Ambiente Francesco Truglio. Il tutto, mentre per fine giugno gli operatori ecologici della Belice
Ambiente incroceranno le braccia. La decisione è arrivata al
termine dell'assemblea che si è tenuta nella sede di S. Ninfa.
Si sa che ammonta a 4.617.000 euro il costo del servizio già
espletato. Nessun comune socio ha effettuato il pagamento.
Si tratta di cifre consistenti e considerato che il mensile degli
stipendi dei dipendenti è di circa 400.000 euro si prevedono
tempi duri.
Viale delle Rimembranze, con una pavimentazione mai
così dissestata!
Viale delle Rimembranze è quell’ampio marciapiedi che costeggia la Via Matteotti. E’ il percorso pedonale che i salemitani hanno scelto per “lo struscio”. Ha sempre avuto il
triste primato di essere sprovvisto di comode e invitanti panchine. Caso unico fra i paesi siciliani. Da qualche tempo a
questa parte però ne ha conquistato un secondo. Lo stato
penoso della pavimentazione. Le mattonelle, di cui originariamente era costituita, in alcuni tratti, sono un vago ricordo. Completamente divelte, sono sostituite da enormi
buche, paragonabili a veri e propri crateri, che ne rendono
pericoloso l’attraversamento. Un autentico disagio per i cittadini di qualsiasi età, che vi passano, ma anche un pugno
in un occhio sul piano estetico. E non siamo in periferia!
Dopo la giunta di “salute pubblica” di undici mesi fa, Antonina Grillo oggi nel mirino
“La nuova giunta rappresenta la volontà di un governo di
salute pubblica, attribuendo responsabilità ad ogni componente politica indipendentemente dalle indicazioni dei partiti. Sono stati scelti esponenti dell’Udc (Calistro) e del
Movimento per l’Autonomia (Favuzza), un esponente del Pdl
(Caterina Bivona), un esponente della sinistra che si è in
qualche modo dimostrata disponibile autonomamente dal
Partito democratico (Grillo), un esponente del mio movimento, “Liberal Sgarbi» (Grasso) ed un esponente dell’Udc
(Calistro) di cui segnalo la parentela con il deputato del Partito Democratico Baldo Gucciardi.” Così Vittorio Sgarbi,
meno di un anno fa. Ora se ne preannuncia un’altra.
(...continua )
Ipse Dixit
Chi l’ha visto?
“Il dott. Fortunato Arena, medico chirurgo, specialista in
radiodiagnostica e scienze delle immagini, ha ricevuto la nomina di consulente alle politiche sanitarie e responsabile
degli eventi organizzativi sanitari locali del comune di Salemi, incarico conferitogli dall’onorevole Vittorio Sgarbi,
Sindaco di Salemi.” (http://www.palermomania.it/news)
Calatafimi Segesta
6
Nuove scoperte
archeologiche a Segesta
REDAZIONE
a campagna di scavi condotta a
L
Segesta dalla Soprintendenza ai
Beni Culturali e Ambientali di Trapani, diretta da Rossella Giglio, in regime di convenzione con la Scuola
Normale Superiore di Pisa, con la direzione del professore Carmine Ampolo e della Professoressa Cecilia
Parra, conclusa nei giorni scorsi, ha
permesso di definire completamente
la rimessa in luce della grande agorà
di Segesta, nel piazzale utilizzato attualmente come sosta per la visita al
teatro. La piazza con i suoi edifici occupava un’area di circa 6000 metri
quadri ed era circondata da grandi
portici (stoai) sui lati Nord e Sud, e
da un criptoportico sul lato Ovest.
Al livello superiore, in direzione
Ovest, un’area di almeno 1800 metri
quadri era occupata da altri edifici
pubblici, tra cui la sala del Consiglio
della città (buleuterion) a forma di
piccolo teatro ed il ginnasio; e in direzione Sud, a quota di poco inferiore, un’altra stoà si sviluppava
presso la strada d’accesso all’agorà.
L'agorà era un complesso degno del
teatro e del tempio che tutti conoscono, e documenta ancor più l'importanza e la bellezza della città,
disposta scenograficamente a dominare lo splendido paesaggio che la
circonda. L'architettura con magnifiche costruzioni nella calda pietra locale (in antico rivestita di stucchi) si
conferma il vero "tesoro" di Segesta.
La quantità di nuovi materiali architettonici scoperti di recente, tale da
consentire una ricostruzione almeno
parziale di un enorme portico monumentale a due piani, è impressionante, tanto più che l'area fu usata
come cava di materiali per gli edifici
medievali che vi si sovrapposero.
Non era facile creare una grande
piazza sulle alture. La sua caratteristica essenziale era infatti la disposi-
zione su ampie terrazze artificiali ,
poste a livelli altimetrici distinti.
I lavori effettuati furono imponenti,
sia per creare la terrazza superiore, sia
per spianare la grande terrazza inferiore occupata dall'agorà e sostenerla;
anche la strada monumentale che proveniva da Sud, richiese il taglio di
una rampa scavata nel banco roccioso. Per tutto ciò furono necessari
enormi sbancamenti, per una cubatura calcolabile in oltre 10.000 metri
cubi.In età romana in quest’area
esterna all’agorà furono promosse
opere di ampliamento costruendo un
vero e proprio ‘nuovo’ forum, come
indicato da una grande iscrizione incisa sul pavimento (sulla copertura di
una cloaca).
A finanziare e iniziare tali opere edilizie furono Onaso e Sopoli. Il primo
era un notabile di Segesta, già noto
grazie a Cicerone, che aveva testimoniato a Roma nel processo contro
l'esoso governatore Verre, proprietario di terreni e produttore di laterizi
nella zona di Partinico.
Una nuova piazza
lastricata di forma
grosso
modo
‘triangolare’ ed un
mercato alimentare (macellum)
occuparono
gli
spazi del complesso, disponendosi ai lati della
strada già esistente. Tutto ciò si
aggiunse
alla
grande agorà, anch’essa trasformata in foro
romano. Ma è la
grande stoà, il portico settentrionale,
che va rivelandosi
sempre più nella
sua imponenza di
volumi e di decorazione architetto-
nica.
E' una stoà ad ali, analoga a quelle di
Solunto e di Alesa, ma di dimensioni
molto più vaste. Sappiamo che aveva
due piani, con un duplice ordine – dorico quello inferiore, ionico-siceliota
quello superiore – per una lunghezza
di oltre m 100; le ali erano lunghe 20
metri ciascuna.
All’interno, lo spazio di oltre 11
metri di profondità, era scandito in
due navate da grandi colonne doriche
ottagonali. Nell’angolo Nord-orientale un vano angolare, con una scala
di accesso ad una sorta di mezzanino
pavimentato in cocciopesto con file
di tessere musive bianche, metteva in
comunicazione con l’esterno; in
basso, sotto una nicchia per statue,
era inserita una grande tabella ansata
con margini arrotondati. Del secondo
piano è ormai ben nota la fronte, con
semicolonne d’ordine ionico-italico,
collegate da transenne a reticolo e ornata in alto da cornice decorata da
gocciolatoi a testa leonina. Lungo i
lati della piazza sorgevano monumenti minori, di cui si conservano
solo le parti inferiori: un’esedra, due
basi ad L, una base rettangolare, che
richiamano anche per Segesta quell’addensamento che caratterizzava le
agorai greche ed i fòri italici e romani.
L'imponenza dell' agorà ellenistica di
Segesta la pone ad un livello paragonabile ai migliori esempi di piazze e
santuari del secondo ellenismo in
Asia Minore, nelle isole del mar Egeo
ed in Italia.
La continuazione dello scavo e il restauro di almeno una parte dell'imponente struttura arricchirebbero
Segesta e la Sicilia di un ulteriore monumento di alto livello qualitativo e
di notevole significato storico.
Per questo sarebbe fondamentale in
prospettiva recuperare l’unità della
piazza e della viabilità antica con modifiche all’attuale piazzale di sosta interno e alla strada per il teatro.
L’Aula approva Bilancio
di previsione 2010
I
l consiglio comunale di Calatafimi
Segesta ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2010.
Esitato positivamente anche il consuntivo del 2009, il Piano triennale
delle opere pubbliche, il Piano delle
alienazioni immobiliari ed il Piano di
lottizzazione in contrada Fegotto. Per
quanto concerne il Bilancio di previsione alla voce uscite figurano:
17.111.212,83
euro,
di
cui
8.391.342,27 di spesa corrente e
2.544.429,00 di investimenti. Nel
consuntivo si registrano 624.657,30
euro di avanzo. A tal proposito, lo
scorso 31 maggio il Consiglio ha dato
parere positivo sull’impiego di una
parte dell’avanzo, ovvero su 300mila
euro, per il coofinanziamento dei lavori della zona artigianale di contrada
Sasi e per la realizzazione di un asilo
nido. “Credo si sia ottenuto il miglior
risultato possibile-dice Minore- e
questo grazie ad un lavoro certosino dell'amministrazione che
è riuscita a proporre al Consiglio un programma di previsione concreto e sensibile alle
esigenze della cittadinanza”.
(*CECA*)
Nella foto Mario Minore
Vita
7
Dante Alighieri, nato a Vita ed emigrato al nord Italia per cercare “fortuna”, torna “in vacanza” dopo tanti decenni nel suo paese d’origine e…
di Antonella Tibaudo
el mezzo del cammin tra Calatafimi e Vita
mi ritrovai per una pericolosa fossa
oscura, ché la diritta via era smarrita.
N
Ah! Dire come s’è formata è cosa dura
questa fossa profonda, selvaggia e forte
che dopo mesi e mesi ancora rinnova la paura!
Tanto triste amara che poco è più morte;
ma per parlare bene di cosa a Vita vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'io v'ho scorte.
Io non so ben dire come a Vita arrivai
tanto era piena di buche la strada a quel punto
che la S.s. 113 abbandonai.
Girando da Pianto Romano nella città son
giunto.
Entrai in quella che “Valle dei Murales” è chiamata
e di spavento il cuore mi fu sopraggiunto;
guardai avanti e vidi la sua stradelle,
il paese vecchio sembrava di un altro pianeta:
dov’è finito il centro storico? Case crollate,
c’eran solo quelle.
Allora con la paura che non si quieta,
che in quella buca è cominciata,
per le strade di Vita mi avventurai con aria discreta.
Credevo d’esser in una città abbandonata,
“strano – pensai-, non è così che l’ho lasciata”,
una persona però non l’ho incontrata.
Così l’animo mio, che molto soffriva,
si voltò indietro a guardare, scosso,
ma non vide mai alcuna anima viva.
Camminai veloce senza perder il passo
Ripresi il viaggio per la città deserta
e una cosa mi colpì di sasso:
cominciando da una via Garibaldi incerta,
sapete che particolare nuovo ho colto?
Di divieti di sosta a destra e a manca Vita è coperta!
In una buona educazione stradale il paese è oggi
coinvolto?
No, le macchine comodamente posteggiate lungo
il cammino,
dimostrano che dei segnali stradali…io me ne…sbatto!
Questo mi fece arrabbiar un pochino
le regole non son tutte belle,
ma se ci sono, facciamole rispettare,
…magari un tantino.
In piazza Pirandello incontrai ragazzi e donzelle.
È questo il principale ritrovo delle più giovani
persone!
“Questo è il nostro punto d’incontro”, commentaron quelle e adesso che arriva la calda stagione
passeremo molto tempo in piazza ad
oziare
non essendoci un luogo miglior di incontro
o altra situazione”.
Che strano che i giovani non abbiano dove
andare
eppure essi sono il futuro di ogni reame,
magari è solo questione di tempo, tempo di organizzare.
Ma il tempo è fugace, a volte è infame,
meglio darsi più da fare
prima che ciò che resti intorno a noi sia solo letame.
Questa storia a chi a Vita non c’è più la voglio
dedicare
a famiglie e giovani che ci hanno lasciato
perché Vita di lavoro è sprovvista
che bello sarebbe poter ritornare!
Beh, sarebbe proprio una grande conquista,
il paese d’origine poter ripopolare…
un pensiero fisso che tanto ci rattrista
perché siamo consapevoli che è un sogno che
purtroppo mai si potrà avverare!
Gibellina
8
ROSARIO FONTANA ELETTO
SINDACO DI GIBELLINA
di Celeste Caradonna
on il 60,33% delle preferenze,
C
l’architetto Rosario Fontana è
stato eletto sindaco di Gibellina. Il
neo primo cittadino, supportato dalla
lista civica “La Città che vorrei” che
ha ottenuto 1.943 voti, ha battuto il
dottore Salvatore Sutera, la cui preferenza si attesta su una percentuale
pari a 39, 67. La lista che ha sponsorizzato quest’ultimo, “Con Sutera per
Gibellina”, ha raggiunto 1.105. Nello
specifico sono state 1.852 le prefe-
renze per Fontana e 1.218 quelle per
Sutera. Da segnalare, inoltre, che alle
urne si sono recati 3.127 elettori contro i 4.207 gli aventi diritto, con
un’affluenza pari al 74,33%. L’architetto Fontana, 54 anni lo scorso 1°
giugno, ha un folto curriculum politico alle spalle. Infatti, dal ‘90 al ’94
ha ricoperto la carica di assessore all’Urbanistica per conto dell’allora
sindaco Ludovico Corrao; dal ’94 al
’98 è stato capogruppo consiliare del
partito “La Rinascita”, e dal ’98 al
2000 è stato assessore alla Cultura
sotto la legislatura di Giovanni Navarra. L’ultima comparsa nell’ambito
politico locale è da registrare nel
2005, quando decise di concorrere
alla poltrona di sindaco contro l’avvocato Vito Bonanno, ma quest’ultimo ebbe la meglio. Dopo aver
saputo della sua elezione, il neo
primo cittadino ha dichiarato: “Dedico questa vittoria al senatore Ludovico Corrao che ha sempre creduto
in me ed io ho sempre creduto al suo
progetto”. Fontana ha aggiunto:
“Sono commosso per lo straordinario risultato ottenuto. Voglio ringraziare con affetto tutta la cittadinanza,
anche coloro che non mi hanno votato. Sarò- continua- il sindaco di
tutti e governerò nella giustizia.”. Pa-
cato e di stile il commento dell’altro
candidato, Salvatore Sutera, che riferisce: “ Faccio tanti auguri al neo
sindaco. Per quanto mi riguarda faremo un’opposizione corretta, costruttiva e attenta.”. I complimenti
all’architetto Fontana sono giunti
anche da parte del primo cittadino
uscente, l’avvocato Vito Bonanno,:
“ Mi complimento per l’affermazione
personale ed il risultato politico dal
significato inequivocabile. Auguro a
lui un buon lavoro nell’interesse di
tutti”. Poi un pensiero ai numerosi
giovani eletti al consiglio comunale:
“ Gli auguro di poter spendere il loro
entusiasmo e la freschezza delle loro
idee per la città”. Il sindaco Fontana
si è insediato al Comune già all’indomani dalla sua elezione tramite una
cerimonia solenne avvenuta nei locali
dell’ufficio di Gabinetto del primo
cittadino dove Vito Bonanno gli ha
consegnato le chiavi d’argento “ perché l’elezione del sindaco – ha commentato quest’ultimo – deve essere
un momento normale nella vita democratica della città”. Fontana, sostenuto da un mix di forze politiche,
quali l’Udc, Mpa, Alleati per la Sicilia, con presenza di personalità vicine
al Pdl Sicilia, all’Area socialista e al
Pd, è supportato dal senatore Ludo-
vico Corrao che, dopo aver appreso
della sua elezione, gli ha inviato un
mazzo di fiori accompagnato da un
bigliettino su cui c’era scritto: “Auguri per una nuova rinascita”.
Rinascita è il nome della lista di cui
faceva parte Rosario Fontana quando
era assessore della giunta targata Corrao. Attualmente, il sindaco non è tesserato a nessun partito. Tra gli
obiettivi del suo programma figurano: l’aiuto alle imprese attraverso la
predisposizione di uno studio di marketing territoriale, finalizzato all’individuazione di nuovi mercati; la
valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico di Gibellina, intensificando la collaborazione con la
Fondazione Orestiadi, e la creazione
di servizi al cittadino di vario genere,
da una carta al wi-fi al protocollo
elettronico etc. Per l’attuazione di
questi punti, si servirà della collaborazione degli assessori Claudio Collovà e Francesco Maria Coppa,
rispettivamente, direttore artistico
delle Orestiadi di Gibellina ed
esperto di marketing territoriale e di
finanza d’impresa.
Inoltre, tra le priorità di Fontana rientra l’emergenza “ articolisti” , problema che nell’ultimo periodo tiene
banco in tutto il territorio dell’Isola.
Fatti, non Parole
Se hai bisogno del medico del
pronto soccorso, puoi anche morire
alve, mi chiamo Vito Caronna, il
titolare e il Webmaster del sito
S
web: www.vitocaronna.it. e vivo a
Partanna (Tp). Voglio raccontarvi la
mia disavventura.
Il 14 agosto del 1989 a causa di un
tuffo fatto al mare subisco un grave
trauma al midollo spinale, che mi ha
causato una paralisi dal collo in giù.
Dopo il primo intervento, per l’applicazione di due placche alle vertebre
cervicali lesionate, vengo trasferito in
un centro di riabilitazione di Caltagirone. Arrivato lì, i medici mi visitano
e spiegano ai miei genitori che il percorso della riabilitazione era lungo, è
se c’erano speranze che tornassi a
camminare di nuovo, dipendeva dal
mio corpo, se avrebbe reagito positivamente alla terapia. Dopo quattordici lunghi mesi di dura fisioterapia,
riesco ha recuperare solo il movimento delle braccia, ma non quello
delle mani e delle gambe. I medici
costatando il mio non miglioramento
alla riabilitazione, decidono di dimettermi è cosi ritorno a casa, dove tutt’oggi, continuo a fare fisioterapia per
tenere i muscoli e gli arti in movimento. La mia speranza, e di quelli
che vivono nelle mie stesse condizioni è rivolta alla scienza, sperando
che riesca a trovare una cura. La mia
vuole essere anche, la testimonianza
di come si può utilizzare il computer
pur essendo totalmente paralizzati.
Ho voluto raccontarvi la mia storia,
per far capire a tutti coloro i quali vivono nelle mie stesse condizioni che,
la vita va vissuta intensamente, con
gioia, con una visione positiva, anche
con un grave handicap. Giorni fa mi è
capitata una disavventura che ritenerla assurda è veramente poco. Era
domenica 13/06/2010 verso le 21.30
inizio a sentire freddo, alle 23.30 misuro la temperatura ed era arrivata a
quarantuno, si, avete capito bene, 41.
A quel punto prendo subito la tachipirina e mi metto sotto le coperte.
Verso le 2.30, mia madre sentendomi
delirare corre al pronto soccorso, sito
in Viale Papa Giovanni XXIII che si
trova di fronte casa mia, per richiedere l’assistenza di un medico. Arrivata lì, suona e gli apre una
dottoressa, cui espone il fatto, informandola anche del mio handicap. La
dottoressa liquida mia madre dicendo
che non poteva venire perché era
senza farmaci, e invita mia madre ad
andare in farmacia. Poi da il suo ultimo professionale supporto (si fa per
dire) dicendo che, per la febbre a 41
basta mettere un panno bagnato in
fronte, e prendere la tachipirina, tutte
cose che già avevamo fatto. Mamma
insiste con la dottoressa per convincerla per venirmi a visitare ma niente,
la dottoressa ritiene che non ci fosse
bisogno, (stiamo parlando di febbre a
quarantuno). Qualche giorno dopo ho
presentato recalmo all’Azienda Sanitaria Provinciale – Trapani - Distretto
di Castelvetrano, a cui ha prontamente risposto il Direttore del Distretto. Qesta la risposta:
La Costituzione della
Repubblica Italiana
“Spiacente nell’apprendere quanto
da Voi comunicato con la nota del
16/06/2010 nonché quanto riportato
dalla stampa locale riferito all’episodio di mancata assistenza subìto, denunciato dalla S.V. e adeguatamente
riscontrato dallo scrivente, si comunica di avere immediatamente, giusta
Vostra segnalazione di avere avviato
le indagini interne per verificare l’accaduto. Nel porgere le più sentite
scuse e nel manifestare rispetto per la
condizione di disabilità in cui purtroppo si trova la S.V., condizione che
a maggior ragione rende inaccettabile l’accaduto, lo scrivente quale Direttore Sanitario di questo Distretto,
dà assicurazione che verrà accertata
l’eventuale responsabilità del soggetto che non ha fornito l’adeguata
assistenza sanitaria e che verranno
poste in essere tutte le iniziative volte
a censurare l’accaduto e ad evitare il
ripetersi di disagi e disservizi per
l’utenza”.
Il Direttore del Distretto
Dott. Andrea Farina
Principi fondamentali
Vito Caronna
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
Parte prima
DIRITTI E DOVERI DEI
CITTADINI
TITOLO II
RAPPORTI ETICO-SOCIALI
Art. 32.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge non può
in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.”
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