Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 18 Chapter 2. Brief summary of the activities carried out by schools. Foreword As shown in Chapter 5, which contains the fact sheets of the projects carried out by schools in the framework of the project “Adopt an SCI”, it is not easy to draw up an exhaustive summary of all the activities highlighting their richness and “biodiversity”. Therefore the following is our attempt at summarizing some common, significant aspects of the pathways, whereas deeper analysis of the positive repercussions on adopted SCIs and the aspects concerning the quality of the projects will be dealt with in Chapters 7 and 8. The data that are the foundation of the analysis were taken from the fact sheets drawn up by the schools to accompany the final reports on the project. Objectives of the projects The proposals made by schools had to satisfy the criteria established in the call for proposals, therefore they are quite homogeneous in terms of objectives of knowledge, protection and awareness building on the SCIs. In particular, all schools pursued the following objectives: • Getting to know the SCI “in your backyard” and creating a strong link with the territory • The protection of the SCI through awareness-raising actions and proposed interventions Many schools, however, also mentioned more educational goals, underlining that the project, apart from its specific object, has been an opportunity for the development of non-technical expertise that contributed to foster “ecological” and “sustainable” actions and thoughts. Schools focused their attention both on professional skills (the use of multi-media systems and technical expertise in computer science, learning how to plan a pathway and apply scientific research methods), and on the skills of individuals capable of challenging the uncertainty and complexity of their own backgrounds. Since the latter was one of the most important objectives of the project – although this was not always clearly stated – we list some examples taken from the summaries drawn up by teachers. The project enabled children and teen-agers to: • Learn how to ask a well-formulated question, • Identify the issues embedded in reality by analysing the interaction between its components and recognising the importance of team work, • Learn how to look at their own experiences and share them with others to try to identify possible actions, • Take up an active role within society, • Learn how to accept failure (many schools had difficulties in carrying out activities in the field because of weather constraints, or because some interventions would have called for the cooperation of stakeholders that could not be involved on time. Those 18 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 19 Capitolo 2. Breve sintesi delle attività sviluppate dalle scuole Premessa Come si può evincere dalla lettura del capitolo 5, che contiene le schede sintetiche dei progetti realizzati dalle scuole nell’ambito del progetto “Adotta un SIC”, è molto difficile riuscire a tracciare una sintesi di tutte le attività sviluppate che ne valorizzi la ricchezza e la “biodiversità”. Di seguito si riporta quindi un tentativo di estrapolazione di alcuni aspetti comuni e significativi dei percorsi, rimandando le valutazioni più approfondite sulle ricadute positive sui SIC adottati e sugli aspetti di qualità dei progetti ai capitoli 7 e 8. I dati di partenza sulla base dei quali è stata redatta l’analisi sono quelli contenuti nelle schede sintetiche compilate dagli istituti ad integrazione delle relazioni presentate a fine progetto. Obiettivi dei progetti Tutte le proposte presentate dalle scuole dovevano rispondere ai criteri fissati dal bando e quindi si può notare una notevole omogeneità per quanto riguarda gli obiettivi di conoscenza, tutela e sensibilizzazione sui SIC. In particolare, tutte le scuole citano tra gli scopi da perseguire: • la conoscenza del SIC “sotto casa” e la creazione di un legame stretto con il proprio territorio di appartenenza • la tutela del SIC attraverso azioni di sensibilizzazione e di proposta e realizzazione di interventi Molti istituti hanno però esplicitato anche obiettivi più educativi, evidenziando come, indipendentemente dall’oggetto specifico del progetto, questo sia stato un’occasione di sviluppo di competenze non solo di tipo tecnico, ma soprattutto utili allo stimolo di un pensiero e di un’azione “ecologica” e “sostenibile”. L’accento è stato posto sia sulle competenze più di natura professionalizzante (quali saper utilizzare strumenti multimediali e acquisire tecniche in campo informatico, saper progettare percorsi, saper applicare i metodi della ricerca scientifica), sia su quelle proprie di individui in grado di affrontare le sfide dell’incertezza e della complessità nei propri contesti di vita. Dato che questo è stato uno degli obiettivi più importanti del progetto, anche se a volte non è stato dichiarato come tale, si riportano di seguito alcuni esempi tratti dalle schede compilate dagli insegnanti. Il progetto ha permesso ai bambini e ai ragazzi di: • lavorare sul saper formulare domande, • problematizzare la lettura della realtà considerando le interazione fra le sue componenti, il saper lavorare in collaborazione, • imparare a rileggere la propria esperienza per farne strumento di condivisione con gli altri e per provare a formulare ipotesi di intervento, • provare ad assumere un ruolo attivo all’interno della società, • confrontarsi con l’insuccesso (molti istituti hanno incontrato difficoltà soprattutto nella realizzazione delle attività sul campo, sia per i vincoli meteo – climatici, sia perché molti interventi avrebbero richiesto la collaborazione di soggetti che non è stato 19 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 20 who have met these difficulties, however, underlined their educational value in terms of learning to face the difficulties and constraints of the real world) Characteristics of the pathways The following is the result of the attempt at summarising the different steps if the pathways proposed by the schools: FIRST STAGE Studying and exploring the territory in all its dimensions SECOND STAGE Processing and summarising the data resulting from the first step according to the specific objectives and search for further information FINAL STAGE Drawing up proposals to raise the awareness of the local population and/or promote the environmental-friendly use of the SCIs, and, in some cases implementation of the projects. The territory has been studied from the perspective of sustainability, with particular attention to: – Environmentally significant elements (flora, fauna, geology and ecosystems, in line with the approach of the European Habitat Directive) and possible threats and causes for deterioration (plant disease, hallochthonous species, erosion) – Economic aspects (traditional products – modern products) and their possible impacts (examples from the creation of a distripark or a dumping site near the SCI, or from extraction activities) – Social and historical aspects (as the evolution of local communities, archaeological sites and historic monuments) – Cultural aspects (such as the memory of the community, its traditions ….). The exploration of the territory was carried out with different methods according to the age of children and youngsters working on the pathways. In some cases we started from the preconceptions of the children and the local population to identify the starting level of knowledge and use of the SCI. Primary school and kindergarten children used an explorative approach linked more to 20 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 21 possibile coinvolgere in tempi utili; chi ha incontrato queste difficoltà ne ha però spesso sottolineato il valore formativo in termini di confronto con i vincoli e la complessità del “mondo reale”). Caratteristiche dei percorsi realizzati Volendo provare a schematizzare le diverse fasi dei percorsi proposti dalle scuole, un risultato di compromesso potrebbe essere il seguente: PRIMA FASE Lettura ed esplorazione del territorio nelle sue diverse dimensioni SECONDA FASE Rielaborazione e sintesi degli esiti dell’esplorazione secondo gli obiettivi specifici definiti, con ricerca di ulteriori materiali FASE FINALE Formulazione di proposte per la sensibilizzazione della popolazione e/o per la fruizione sostenibile dei SIC e, in alcuni casi, realizzazione dei progetti. La lettura del territorio è avvenuta attraverso la lente delle dimensioni della sostenibilità, con attenzione: – alle rilevanze ambientali (faunistiche, floristiche, geologiche, ecosistemiche in coerenza con l’approccio della direttiva europea Habitat) e possibili minacce e cause di degrado (fitopatie, specie alloctone, erosione) – agli aspetti economici (produzioni tradizionali – produzioni moderne) e loro possibili impatti (ad esempi derivanti dalla realizzazione di un distripark o di una discarica in prossimità del SIC, dallo svolgimento di attività estrattive) – agli aspetti sociali e storici (come ad esempio l’evoluzione delle comunità locali, siti archeologici e monumenti di valore storico) – agli aspetti culturali (quali la memoria della comunità, le tradizioni….). L’esplorazione del territorio è stata ovviamente condotta con metodi diversificati a seconda dell’età dei bambini e dei ragazzi che realizzavano i percorsi. In alcuni casi si è partiti dalle preconcezioni dei ragazzi e della popolazione locale per analizzare quale fosse il livello “di partenza” della conoscenza e della fruizione del SIC. I bambini delle scuole primarie e dell’infanzia hanno utilizzato un approccio esplorativo 21 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 22 emotions and feelings and generally more game-oriented (card games, games played in the woods); teen-agers used more scientific methods (sampling, surveys, etc.). Games were used for educational purposes also in some of the projects carried out by junior high and high schools (such as orienteering activities, cycling routes, hiking, track events, basic climbing courses proposed by the Technical Institutes Ferraris, Cairo Montenotte, Comprehensive School Santo Stefano d’Aveto, the primary school San Giovanni Battista, the Comprehensive School Borghetto Bugnato, the Educational Districts of Riccò del Golfo and Finale Ligure). The processing stage resulted in some intermediate products of the project (if we consider the activities to raise the awareness of the SCI as the final products), which, at least in some cases, have improved the scientific view of the SCI adopted by ARPAL and research centres. For further details see Chapter 7. For all the schools the final stage consisted in the involvement of the local community in events, festivals and sport competitions concerning the SCI, which also included the production of different types of information material. More difficulties were encountered by schools carrying out concrete interventions for the protection and the improvement of the use of the site, as cleaning the paths in the SCI, creating and installing signs, eradicating weeds. For further detail see again Chapter 7. Local networks The project “Adopt an SCI” has enhanced the ability of schools to work through projects in line with the principles of school self-determination, while at the same time bringing about strong partnerships at local level. Many schools worked through school networks, presenting joint projects and/or working with a school acting as the leading partner. This applies for instance to the Educational Ditrict San Giovanni Battista – and the technical institutes Calvino of Sestri Ponente, Santo Stefano d’Aveto with the State Technical Institute “In memoria dei morti della patria” of Chiavari, the classical and scientific schools Marconi-Delpino of Chiavari and the Comprehensive Schools of Santa Margherita, Oregina, Voltri and Casarza; the junior high school De Scalzo in Sestri Levante ad the Professional Institute for Commercial and Tourist Services Caboto of Chiavari; the Educational District of Fi22 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 23 più legato alle emozioni e alle sensazioni e complessivamente più ludico (giochi di carte, giochi da fare nel bosco); i ragazzi più grandi hanno utilizzato metodi più tecnici di esplorazione e analisi del territorio (quali campionamenti, rilevazioni..) Il gioco è stato utilizzato a fini educativi anche nei progetti di alcune scuole secondarie di primo e secondo ciclo (cfr. ad esempio le attività di orienteering, i percorsi ciclabili, l’escursionismo, le competizioni podistiche, l’addestramento base all’arrampicata proposte dall’ITIS Ferraris, dall’ISS Cairo Montenotte, dall’IC Santo Stefano d’Aveto, dalla scuola elementare San Giovanni Battista, dall’IC Borghetto Bugnato, dalla D.D. di Riccò del Golfo e da quella di Finale Ligure). Una delle mappe utilizzate dall’I.C. Aveto per l’attività di orienteering. One of the maps used by the Technical Institute Aveto for orienteering activities “Esplorare gli spazi” D.D. Riccò del Golfo. “Exploring the area” Educational District. Riccò del Golfo La fase di rielaborazione ha dato origine ad alcuni prodotti intermedi del progetto (se si considerano come prodotto finale le attività di sensibilizzazione sui SIC) che, almeno in alcuni casi, hanno un valore scientifico tale da allargare il quadro conoscitivo del SIC adottato già a disposizione di ARPAL e degli enti di ricerca. Si veda in proposito per maggiore dettaglio il capitolo 7. La fase finale ha comportato, per tutte le scuole, il coinvolgimento della comunità locale in manifestazioni, feste, gare sportive che avessero come oggetto il SIC con produzione di materiali divulgativi di vario tipo. Maggiori difficoltà sono state segnalate dalle scuole nella realizzazione di interventi concreti di tutela e di miglioramento della fruizione del SIC stesso, quali la pulizia dei sentieri, la realizzazione e installazione di segnaletica, lo sradicamento di infestanti derivanti. Per maggiori dettagli si rimanda anche in questo caso al capitolo 7. Le reti locali Un aspetto molto significativo del progetto “Adotta un SIC” è che, se da una parte ha valorizzato la capacità delle scuole di lavorare “per progetti” secondo i principi dell’autonomia scolastica e sviluppando la coesione interna, dall’altra ha portato alla creazione di forti partenariati locali. Molte scuole hanno lavorato organizzate in reti di istituti, presentando progetti comuni e/o lavorando con una scuola capofila. È il caso della D.D. San Giovanni Battista – e dell’ITI Calvino di Sestri Ponente, dell’I.C. di Santo Stefano d’Aveto con l’ITS “In memoria dei morti della patria” di Chiavari, il Liceo classico e scientifico Marconi-Delpino di Chia23 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 24 nale with the scientific high school Issel, the Advanced Secondary School Migliorini; the State Professional Institute for Agriculture and Environement Aicardi – with the Educational District IV circolo San Remo; the Comprehensive School Santo Stefano Magra with the Educational District Santo Stefano Magra. 6 schools out of 25 networked with other institutes, bringing about a multiplying effect also in the involvement of the student. From the point of view of internal cohesion, many of the fact sheets drawn up by the teachers underline the great participation of non-teaching staff members, as well as the fact that also in the case of comprehensive schools and/or educational districts with many institutes, the project was an important opportunity to socialise with other children and youngsters, who were often unaccustomed to working together. In some cases the different schools did more than developing parts of an activity, they devised methods to enable all the classes to maintain an overview of the whole project. Just a few schools failed to involve the local institutions of reference (mainly Municipalities and Mountain Communities, as well as Park Authorities, Provinces and districts of Genoa) Actually, there have been different levels of involvement. In some cases the institutions have been kept updated on the project and were present during the final stage of awareness-building of the population. In other cases, the local institutions were the addressees of requests for the protection of the SCIs and of part of the final products of the project to be used as awareness-building instruments. Some schools chose the direct involvement of local institutions, who worked together with the schools in carrying out the different activities. At times this has made it possible to carry out concrete actions, as in the case of the Institute Aicardi of Sanremo, which contributed to the creation of paths in the SCI. Local institutions. in many cases offered to integrate the funds allocated to the project to publish different types of material and helped the schools organising the final events, as in the case of the Educational Districts of Finale, San Giovanni Battista the Technical Institute Calvino of Setri Ponente, the Educational District Riccò del Golfo, the Comprehensive Schools of Portovenere and Santo Stefano Magra). The role of the Centres of Environmental Education of the regional network INFEA deserves some considerations. These are structures of some local institutions which support the programming and implementation of local sustainable development actions, including environmental education actions targeted at schools. 7 members of the network, beside ARPAL – CREA, participated in the projects: the CE (Experience Centre) of the Park of Beigua, the CEA (Environmental Education Centre) of the Park Montemarcello Magra, the LabTer (Territorial Laboratory) Tigullio of the Municipality of Sestri Levante, the LabTer of the Park of Portofino, the CEA Varese Ligure and Val di Vara of the Municipality and the CE of the Park of Aveto. These structures contributed to the project in different ways: from supervising the methods and content of educational programmes, to monitoring the use of quality criteria (the Ligurian System INFEA drew up a system of quality indicators for the educational activities in line with the one proposed by the Regional Institute of Educational Research for “Adopt an SCI” ), to the recovery of local traditional knowledge useful to carry out the project down to the instrumental support for activities in the field. The National Corps of Foresters, the Fire Brigade and the Civil Protection helped the schools, especially in activities in the field. Last but not least, we have to mention the contribution of the Cultural and Environmental Heritage Office, the University of Genoa, the University of Florence, local experts and stakeholders, voluntary associations – mainly environmental associations such as Legambiente (Italian environmental association) and LIPU (Italian Association for the Protection of Birds), but also cultural and sport association, such as the CAI 24 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 25 vari e l’IC di Santa Margherita, di Oregina, di Voltri e quello di Casarza; della SMS De Scalzo di Sestri Levante e dell’IPSCT Caboto di Chiavari; della D.D. di Finale con il Liceo Scientifico Issel, l’I.S.S. Migliorini; dell’IPSAA Aicardi – con la D.D. IV circolo San Remo; infine, dell’I.C. Santo Stefano Magra con la DD Santo Stefano Magra. 6 scuole su 25 hanno quindi lavorato in rete con altri istituti, ottenendo un effetto moltiplicativo anche nel coinvolgimento degli alunni. Dal punto di vista della coesione interna, molte schede compilate dagli insegnanti sottolineano la grande partecipazione del personale non docente e il fatto che, anche nel caso di istituti comprensivi o direzioni didattiche con numerosi plessi, il progetto è stato un’importante occasione di socializzazione e di confronto fra bambini e ragazzi non sempre abituati a lavorare insieme. In alcuni casi, le diverse strutture non si sono limitate a sviluppare solo dei segmenti di attività, ma hanno elaborato metodi perché tutte le classi potessero mantenere la visione d’insieme del progetto. Pochissime scuole non hanno coinvolto gli EE.LL di riferimento (prevalentemente Comuni e Comunità Montane, ma anche Enti Parco e Province e le Circoscrizioni a Genova). In realtà la natura del coinvolgimento è stata di diversi tipi. In alcuni casi, il rapporto è stato di tipo informativo: gli Enti sono stati tenuti al corrente del progetto e hanno presenziato alla realizzazione della fase finale di sensibilizzazione della popolazione. In altri, gli EE.LL sono stati visti come interlocutori a cui muovere istanze per la tutela dei SIC e a cui destinare parte dei prodotti finali del progetto in modo che li potessero usare come strumenti di sensibilizzazione. Alcuni istituti hanno optato per un coinvolgimento attivo: gli EE.LL hanno lavorato insieme alle scuole per la realizzazione di attività (e questo alla volte ha garantito la concretizzazione dei progetti di interventi, come ad esempio nel caso dell’IPSAA Aicardi di Sanremo che ha realizzazione dei sentieri di fruizione del SIC), spesso si sono proposti di integrare il finanziamento del progetto per permettere la stampa di materiali, cartelli e hanno organizzato gli eventi finali con le scuole (è il caso della D.D. di Finale, della D.D. San Giovanni Battista e dell’I.T.I Calvino di Setri Ponente, della D.D. Riccò del Golfo, dell’I.C. di Portovenere e dell’I.C. di Santo Stefano Magra). Alcune considerazioni a parte riguardano il ruolo dei Centri di Educazione Ambientale della Rete INFEA regionale che sono strutture di cui si sono dotati alcuni EE.LL proprio per svolgere azioni di supporto nella progettazione e realizzazione di azioni di sviluppo locale sostenibile, tra cui quelle di educazione ambientale rivolte alle scuole. I nodi della rete che hanno partecipato al progetto, oltre a ARPAL – CREA, sono stati 7: il CE (Centro di Esperienza) dell’Ente Parco del Beigua, il CEA (Centro di Educazione Ambientale) dell’Ente Parco Montemarcello Magra, il LabTer (Laboratorio Territoriale) Tigullio del Comune di Sestri Levante, il LabTer dell’Ente Parco di Portofino, il CEA Varese Ligure e Val di Vara del Comune di Varese Ligure, il LABTER della Spezia del Comune della Spezia e il CE dell’Ente Parco dell’Aveto. Il supporto fornito da tali strutture è stato vario: dalla cura della progettazione educativa in termini metodologici e di contenuto, alla cura nell’utilizzo dei criteri di qualità (il Sistema Ligure INFEA ha elaborato un sistema di indicatori di qualità per l’attività educativa coerente con quello proposto dall’IRRE per “Adotta un SIC”), al recupero dei portatori di saperi locali presenti sul territorio utili per la realizzazione del progetto, fino al supporto strumentale per le attività di campo. Anche altre istituzioni come il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile hanno fornito un notevole supporto alle scuole, soprattutto quando si è trattato di sviluppare le attività “di campo”. Infine, non si può non citare il contributo fornito dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, dall’Università di Genova, dall’Università di Firenze, dagli esperti e testimoni locali, dalle associazioni di volontariato (prevalentemente ambientaliste quali Le25 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 26 (Italian Mountain-climbing Club) and category associations such as Confesercenti (Tradesmen Association). Therefore it can be said that the projects attracted the social capital of the territory. The products of the project One of the most important results of the project is the change in the children’s behaviour and in their way to look at the SCI and the local community. It is however difficult to evaluate the scope and the duration of this change. Some results are listed in the next paragraph. On the other hand it is easier to describe the products of the work carried out by schools, which are very different in nature: • Material such as reminders of the pathway or project instruments (like Cd-roms, journals, artefacts produced using materials picked in the woods, music instruments, poems) • Records of in-the-field research, bibliographic research and interviews (herbals, thematic maps, databases, local recipe books) • Awareness-building material on the main features of the SCI (like information totems, boards, pamphlets, CDs, booklets, games, guides, web sites created by most schools) • Promotional events (exhibitions, special theme days, shows, literary competitions, sport events) • Actions aimed at fostering the use of the SCI and proposals for better management (cleaning the paths from waste, weeding, organisation of guided tours – as in the case of the Comprehensive School Borghetto Brugnato, the educational District Riccò del Golfo, the Comprehensive School of Santo Stefano Magra; the realisation of botanical gardens by the state Junior High School De Scalzo of Sestri Levante and the Comprehensive School of Portovenere; the recovery of the big cave of Pignone thanks to the work carried out by the Educational District of Riccò del Golfo; forestry interventions, cultural activities and nature engineering of the State Professional Institute for Agriculture and Environment Aicardi of Sanremo) and proposals for better management of the sites (the Italian geographical society proposed by the Comprehensive School Gabrielli of Pieve di Teco) All this material is at the disposal of local institutions and the citizens for the valorisation and the protection of their territory. However, it would be best if the adoption of an SCI on the part of schools and local communities could go on in time to avoid loosing everything that has been achieved by the project “Adopt an SCI” Scheda del Tarabusino elaborata dall’I.C. Val Nervia. File card of the Little bittern edited by the Comprehensive School Val Nervia. Il fermacapelli della Regina del bosco. Uno dei gioielli naturali realizzati dall’I.C. Gabrielli. The hair clip of the Queen of the Woods. One of the natural jewels realised by the Comprehensive School Gabrielli. 26 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 27 gambiente e la LIPU, ma anche culturali e sportive, quali il CAI e di categoria, come Confesercenti). Si può affermare quindi che i progetti hanno avuto una grande capacità di attivare il capitale sociale del territorio. I “prodotti” del progetto Uno dei risultati più importanti dei progetti è la modifica del modo di sentire dei bambini e ragazzi rispetto al SIC e alla comunità locale e il cambiamento dei loro comportamenti. Difficile però valutarne la portata e la permanenza; alcuni dei risultati evidenziati dagli insegnanti sono riportati nel paragrafo successivo. Un discorso più semplice può invece essere fatto sui prodotti elaborati dalle scuole, che sono di natura molto differenziata: • Materiali a memoria del percorso o elaborati come strumento di progetto (quali Cd-rom, diari di bordo, manufatti artistici realizzati con materiali naturali raccolti nel bosco, strumenti musicali, poesie) • Documentazione risultata dalle ricerche sul campo e bibliografiche, da interviste (erbari, mappe tematiche, database, ricettari locali) • Materiali per la sensibilizzazione delle valenze del SIC (quali totem informativi, pannelli, opuscoli, Cd, libricini, gadget, giochi, guide, siti internet che sono stati realizzati dalla maggior parte delle scuole) • Attività per la promozione dei siti (mostre, giornate a tema, spettacoli teatrali e concorsi letterari proposti, gare sportive) • Interventi per favorire la fruizione dei SIC e proposte per una migliore gestione (pulizia dei sentieri dai rifiuti, rimozione infestanti, realizzazione di percorsi guidati come nel caso dell’ I.C. Borghetto Brugnato, della D.D. Riccò del Golfo, dell’I.C. di Santo Stefano Magra; la costruzione di orti botanici operata dalla SMS De Scalzo di Sestri Levante e dall’I.C. di Portovenere; la restituzione della grotta grande di Pignone al territorio grazie anche al lavoro della D.D. di Riccò del Golfo; gli interventi selvicolturali e di ingegneria naturalistica dell’IPSAA Aicardi di Sanremo) e proposte per una migliore gestione (il SGA proposto dall’I.C. Gabrielli di Pieve di Teco) Tutti questi materiali costituiscono un patrimonio a disposizione degli EE.LL e dei cittadini per la valorizzazione e la tutela del proprio territorio. Sarebbe però auspicabile che l’adozione dei SIC da parte delle scuole e delle comunità locali in generale si protraesse nel tempo in modo da non disperdere quanto costruito grazie al progetto “Adotta un SIC”. Il ricettario bilingue (italiano-genovese) e il totem informativo realizzati dalla D.D. Rapallo. The Ligurian recipe book (Italian-Genoese) and the information totem realised by the Educational district of Rapallo. 27 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 28 Results The following is a summary of the results marked by the teachers who wrote the fact sheets. Again, some of the results emerge from the reading of the summaries but are not explicitly listed. • The “discovery”: Almost all the teachers state that the project led to the recognition of the value of the local cultural and environmental heritage formerly taken for granted and therefore neglected by the local community and the children (as well as by the teachers). • The knowledge: the project led to a higher degree of awareness of the adopted SCI on the part of the children and the local community. The teachers underline the importance of the work carried out on the emotional bond with the territory, promoted through the sensorial analysis of the sites and through games. The educational value of the project in terms of scientific learning is always present in the teacher’s reports. • The promotion of the pro-active role of children, teen-agers and their families in the local community. Many awareness-building activities were planned by the children themselves and carried out with the help of their teachers and the support of their families also during week ends. The substantial work carried out after school hours is an indicator used by the teachers to measure the involvement of the children in the project. • Valorisation and, in some cases, starting up of local networks of stakeholders, which, hopefully will last in time. Opera di ingegneria naturalistica realizzata dall’IPSAA Aicardi. Work of nature engineering realised by the State Professional Institute Aicardi. 28 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 29 I risultati Di seguito si riporta una sintesi di alcuni dei risultati marcati dagli insegnanti che hanno compilato le schede di sintesi. Anche in questo caso, alcuni esiti in realtà si possono evincere dalla lettura complessiva di quanto scritto nelle schede, ma non sono stati riportati esplicitamente. • la “scoperta”: In modo quasi unanime, gli insegnanti dichiarano che il progetto ha portato a riconoscere il valore di una realtà ambientale e culturale locale che precedentemente, forse perché “data per scontata”, non era sentita come vicina e fruibile dalla popolazione e dai ragazzi (e dagli insegnanti stessi). • la conoscenza: il progetto ha portato ad un maggiore livello di consapevolezza da parte dei ragazzi e della comunità locale nei confronti del SIC adottato. Viene sottolineata l’importanza del lavoro svolto sul legame affettivo con il territorio, attaccamento che è stato promosso tramite l’analisi sensoriale dei luoghi e attraverso il gioco; onnipresente è il valore didattico dato al progetto in termini di acquisizione di competenze scientifiche. • la promozione di un ruolo attivo e propositivo dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie nella comunità locale. Molti interventi di sensibilizzazione sono stati progettati dai ragazzi stessi e realizzati con il contributo del personale docente e con il supporto attivo delle famiglie anche nel fine settimana. Un indicatore di “coinvolgimento dei ragazzi nel progetto” utilizzato dagli insegnanti è stato quello del lavoro svolto fuori orario scolastico, che in molti casi è stato notevole. • valorizzazione e, in alcuni casi, attivazione di reti locali di soggetti, che si auspica possano essere di lunga durata. 29 Impaginato SIC-2 27-10-2006 7:56 Pagina 30 Panorama verso Levante. Panorama of the Eastern Riviera. 30