Metodologie e strumenti
per fare educazione
al genere
Associazione Il progetto Alice
La relazione trasformativa
1) IL PIANO DEL SAPERE: fornire una
preparazione multidisciplinare sul genere.
2) IL PIANO DEL SAPERE FARE: sviluppare
competenze comunicative e relazionali.
3) IL PIANO DELL’ ESSERE: indirizzato ad una
maggiore conoscenza del sé, dei propri
valori, dei condizionamenti culturali, dei
propri vissuti e delle proprie aspettative.
La metodologia
E’ la modalità con cui:
1) Si strutturano e si articolano una serie di
apprendimenti;
2) Si conducono le attività didattiche;
3) Si attivano determinate tecniche;
4) Si predispone un setting e un ambiente
adeguato;
5) Si sceglie il linguaggio più appropriato.
L’importanza del
linguaggio
Porre l’attenzione alla differenza di genere
nel linguaggio non significa intensificare
le differenze, ma semplicemente non silenziarle
con l’utilizzo di un linguaggio apparentemente
neutro, ma in realtà androcentrico.
L’importanza del
linguaggio
La diversità di genere non deve essere occultata,
ma riconosciuta come luogo particolare che
implica per uomini e per donne modalità diverse
di esperienze, percorsi non simmetrici e non
riducibili gli uni alle altre.
Esempio
Non è corretto utilizzare il genere maschile
nei nomi dei mestieri, delle professioni e
delle cariche, nel caso si riferiscano a donne.
Declinare solo al maschile significherebbe
creare situazioni ambigue, che non lasciano
spazio per immaginare una professione adatta
ad una donna, ma solo di pertinenza
dell’uomo.
Uso di metodologie
didattiche attive
Si intendono quelle tecniche e quei giochi che
facilitano la partecipazione degli/lle
studenti/esse nel processo educativo e che
attivano un apprendimento che coinvolge sia il
piano emotivo che quello intellettivo.
Si tratta quindi di proposte di lavoro in aula che
sviluppano la capacità di mettersi in gioco
(corpo, mente e parola) attraverso l’uso di un
setting più flessibile.
Uso di metodologie
didattiche attive
1) Saper proporre giochi e attività in modo creativo
strutturando diversi tipi di attività (individuali, di coppia,
in piccolo gruppo o in plenaria);
2) Saper offrire stimoli materiali (siano essi cartacei,
video o digitali, ecc.);
3) Saper creare un clima di libertà,di interesse e
reciproco ascolto;
4) Saper incoraggiare la partecipazione di tutti e
stimolare la franchezza e la diversità di opinioni;
5) Aiutare ad elaborare e gestire i conflitti, far
sperimentare e riflettere a partire dall’esperienza.
Il ruolo dell’insegnante
Funzione tradizionale
1) Offrire spunti teorici chiari;
2) Organizzare e programmare le attività;
3) Valutare il raggiungimento degli obiettivi e
degli apprendimenti;
4) Utilizzare un linguaggio comprensibile;
5) Mantenere l’attenzione del gruppo classe.
Il ruolo dell’insegnante
Funzione trasformativa
1) Svolgere il ruolo di facilitatrice/ore
2) Saper condurre le attività didattiche proposte;
3) Porre un’attenzione costante alle differenze
di genere.
Le tecniche
1) la narrazione
2) il lavoro di gruppo
3) l’analisi dei casi
4) la visualizzazione
5) il brainstorming
6) il role play
Le tecniche
7) la simulazione
8) le storie di vita o biografie
9) il problem solving
10) la ricerca tramite l’utilizzo delle nuove
tecnologie digitali
(1) Il lavoro di gruppo
1) Permette il riconoscimento, lo sviluppo, il
rafforzamento e la valorizzazione delle capacità
relazionali e comunicative e della capacità più
preziosa e difficile, la capacità di ascolto;
2) Promuove la creatività;
3) Favorisce la collaborazione;
4) Migliora l’autostima individuale.
(2) Il lavoro di gruppo
Setting
1) Si suddivide la classe in gruppi di lavoro;
2) Ogni gruppo di lavoro è composto da 4-7
allieve/allievi;
3) L’ abbinamento gruppo allieve/i è opportuno
che venga fatto dall’insegnante tenendo in
considerazione il genere delle allieve/i (gruppi
solo femminili/maschili o misti), il livello di
apprendimento, il grado di socializzazione, la
tendenza ad assumere ruoli di leadership
positiva o negativa ecc…
(3) Il lavoro di gruppo
Svolgimento
1) Dare una consegna chiara del compito da
svolgere;
2) Dare un tempo stabilito entro cui si lavora in
gruppo;
3) Fornire regole precise da rispettare;
4) Predisporre materiale da utilizzare: cartelloni,
fotocopie, libri, riviste ecc…
(4) Il lavoro di gruppo
Svolgimento
1) Dopo aver lavorato nei gruppi è preferibile che
tutta l’attività si concluda con una discussione nel
grande gruppo/classe.
2) E’ opportuno che si crei un clima di libertà,
interesse e ascolto reciproco.
3) In particolar modo nella conduzione di un gruppo di
discussione è fondamentale imparare ad accogliere
e ad accettare le opinioni di tutti, a non dare giudizi
e valutazioni, portare la propria idea come una delle
possibili posizioni sul tema, e prestarte attenzione
oltre che ai contenuti, ai sentimenti che emergono
nel gruppo.
(1) L’Analisi dei casi
Questo metodo consiste nel presentare la
descrizione di una situazione problematica
relativa a fatti acccaduti in ambiente reale e
far riflettere le studentesse e gli studenti in
classe.
(2) L’Analisi dei casi
1) Favorisce
un’azione;
la
capacità
di
analizzare
2) Aiuta a prendere decisioni in tempi reali;
3) Stimola a partecipare attivamente ad una
discussione di gruppo, sapendo esporre con
chiarezza e immediatezza diversi punti di vista
e alternative di soluzioni.
Il Brainstorming
Il Brainstorming
Questa modalità prevede la espressione libera
di idee rispetto ad un tema, ad un contenuto
ed un compito da portare a termine.
In questo caso gli obbiettivi sono incoraggiare
la creatività e facilitare la partecipazione.
(1) La Visualizzazione
Questa metodologia permette di utilizzare
immagini di vario genere o filmati (films,
video, documentari ecc..) come materiale
didattico .
(2) La Visualizzazione
Comporta far riferimento al vedere come
processo mentale per:

selezionare

riconoscere

categorizzare

significare

interpretare
(3) La Visualizzazione
La funzione dell’ immagine :



sostitutiva: surrogato della realtà, reazione
emotiva
documentaria: scopo conoscitiva, al servizio
della realtà
estetica: arte
(4) La Visualizzazione
L’utilizzo delle immagini sollecita una elevata
attivazione della persona, sul fornte del
pensiero, così come sul fronte delle emozioni
ed è proprio questa ordine di stimolazione che
a creare le condizioni per l’avvio di un
significativo processo di apprendimento.
(1) Il Role-Play
Questa tecnica consiste nel far interpretare
alle allieve/i protagoniste/i una
rappresentazione scenica, con ruoli definiti,
che prende spunto da una situazione o
problema da esaminare riferita a vari ambiti
della vita (il lavoro, la scuola, il tempo libero,
ecc..).
(2) Il Role-Play
In questo modo, la situazione viene vissuta e
non solo analizzata e rappresenta un momento
di convolgimento emotivo delle allieve/i.
Permette di:
1) Esplorare i propri e altrui vissuti;
2) Comprendere la diversità;
3) Esprimere forme di comunicazioni non solo
verbali;
4) Assimilare e comprendere ad un livello più
profondo la problematica esaminata.
(3) Il Role-Play
Possono esserci diverse modalità di
strutturazione per esempio:
- Divisione in sottogruppi.
- assegnazione di ruoli.
- rappresentazione.
- discussione finale.
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