Il carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Milano
Tel. 0226143258 – 3388198646
http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it
Studio Medico, via G. Giacosa 71, 20127
[email protected]
http://laterzaetanaturalmente.docvadis.it
Il carcinoma
• Formazione patologica costituita da
cellule che, derivando da un tessuto
epiteliale di rivestimento (pelle e
mucose),
infiltrano
i
tessuti
circostanti e danno metastasi
• Quando
origina
da
un
tessuto
ghiandolare
viene
definito
adenocarcinoma
Dr. Giuseppe Fariselli
La mammella
① Cassa
toracica
② Muscoli
pettorali
③ Lobuli
④ Capezzolo
⑤ Areola
⑥ Dotti
⑦ Tessuto
adiposo
⑧ Pelle
Dr. Giuseppe Fariselli
La mammella
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
Lo studio del profilo genetico ha permesso una
classificazione molecolare del cancro mammario in 5
sottotipi:
1.luminal A (ER altamente positivi, prognosi favorevole)
2.luminal B (ER positivi, ma alta Ki67, HER-2 altamente
espresso o un alto score sul profilo dell’espressione
del gene Oncotipo DX, prognosi severa)
3.normal
4.HER 2
5.basal-like
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Più frequente alla mammella sinistra, nel 50% al superoesterno
• 75% duttale infiltrante. Grado di malignità legato a:
pleomorfismo nucleare, frequenza di mitosi, assenza di
recettori per estrogeni e progesterone, gene HER2
• 5-10% lobulare infiltrante, bilaterale nel 20%, può
estendersi a peritoneo, meningi, ovaie e utero
• Varianti più rare, a prognosi migliore: midollare, tubulare,
mucinosa, Paget
• Può essere misto, duttale e lobulare
• Forme non infiltranti:
1. DCIS, 90% dei casi, nel 40% evolve a infiltrante
2. LCIS, rischio di bilateralità, spesso non palpabile,
microcalcificazioni
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
•
•
•
•
•
Tis: in situ
T1: diametro inferiore o uguale a 2 cm
T2: da 2 a 5 cm
T3: superiore a 3 cm
T4: esteso alla cute, ai piani profondi, con edema o
infiammazione
•
•
•
•
Nx:
N1:
N2:
N3:
linfonodi
linfonodi
linfonodi
linfonodi
non esaminati
ascellari mobili
ascellari fissi o della catena mammaria interna
ascellari, mammari interni, sotto o sovraclaveari
• M0: assenza di metastasi a distanza
• M1: presenza di metastasi a distanza
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Dr. Giuseppe Fariselli
Dr. Giuseppe Fariselli
Dr.
Dr.Giuseppe
GiuseppeFariselli
Fariselli
Dr. Giuseppe Fariselli
La linfa
• Liquido alcalino trasparente, costituito
da acqua, proteine, elettroliti, grassi
e linfociti, che circola nei vasi linfatici
• Il suo movimento è dovuto alla
muscolatura
liscia,
a
quella
scheletrica, alla pulsazione dei vasi
sanguigni, alla pressione negativa
intratoracica, alla contrazione del
diaframma
• I vasi linfatici passano attraverso i
linfonodi e sboccano nelle vene
Dr. Giuseppe Fariselli
La linfa
Dr. Giuseppe Fariselli
Il sistema linfatico toracico
Dr. Giuseppe Fariselli
Il sistema linfatico
addominale
Dr. Giuseppe Fariselli
I linfatici della mammella
Dr. Giuseppe Fariselli
La formazione della linfa
Dr. Giuseppe Fariselli
La formazione della linfa
Dr. Giuseppe Fariselli
La circolazione della linfa
Dr. Giuseppe Fariselli
I linfonodi
Dr. Giuseppe Fariselli
I linfonodi
Dr. Giuseppe Fariselli
Patologie mammarie
Dr. Giuseppe Fariselli
Disturbi e patologie mammarie
①
②
③
④
⑤
⑥
Tumori
Liponecrosi
Mastalgia
Mastiti
Mastopatia fibro-cistica
Secrezione
Dr. Giuseppe Fariselli
Ginecomastia
Dr. Giuseppe Fariselli
Ginecomastia
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario maschile
Dr. Giuseppe Fariselli
Classificazione del tumori
mammari
Stromali:
• Benigni (fibroadenomi)
• Maligni (sarcomi)
Epiteliali:
• Benigni (adenomi)
• Maligni (carcinomi):
①In situ
②Infiltranti
Dr. Giuseppe Fariselli
o
• E’ il tumore più frequente in Europa, rappresentando il 20%
di tutti i tumori maligni
• L’incidenza, nella Unione Europea, è di 110/100000 e la
mortalità di 38/100000 donne/anno. Dal 1990 l’incidenza è
aumentata dell’1,5% all’anno, mentre la mortalità, grazie alla
diagnosi precoce e alle terapie adiuvanti, è in calo. Il 6% dei
carcinomi mammari vengono diagnosticati quando sono già in
fase metastatica, con una sopravvivenza a 5 anni del 21%. Il
30% dei casi senza metastasi linfonodali e il 70% di quelli con
metastasi linfonodali avranno una ripresa.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario
In Italia:
37.000 nuovi casi/anno:
9.000 prima dei 50 anni,
14.000 tra 50 e 70 anni,
14.000 dopo i 70 anni
Incidenza cumulativo 0-79
anni 10%
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Dr. Giuseppe Fariselli
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
La storia naturale del carcinoma
infiltrante
Dr. Giuseppe Fariselli
La storia naturale del carcinoma
infiltrante
Dr. Giuseppe Fariselli
La storia naturale del carcinoma
infiltrante
Dr. Giuseppe Fariselli
La storia naturale del carcinoma
mammario infiltrante
Dr. Giuseppe Fariselli
Per guarire
Si deve intervenire sui casi
asintomatici, e questo si
può fare con lo screening,
la
mammografia,
la
tomosintesi, l’ecografia, la
RMN, la UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
Screening mammografico
Dr. Giuseppe Fariselli
Screening mammografico
Eseguendo, dai 50 ai 69
anni, una mammografia
ogni 2 anni, si ottiene
una
riduzione
della
mortalità del 30%
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
1.
2.
•
•
•
•
•
•
Nel 25% dei casi viene evidenziato nello screening
nei restanti casi può manifestarsi sotto forma di:
nodulo palpabile o ispessimento della ghiandola
retrazione, ispessimento o arrossamento della cute mammaria
retrazione, secrezione o arrossamento del capezzolo
tumefazione ascellare
dolore localizzato trafittivo persistente
secrezione monoporica monolaterale dal capezzolo, spontanea,
rosata o limpida, a spruzzo
• modificazioni della forma o delle dimensioni di una mammella
• Nello 0,5% dei casi da metastasi a distanza, ad esempio
dolori ossei o segni di compressione midollare
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Carcinoma mammario
Sintomi:
Nodulo (95%)
•
•
•
•
•
•
Eczema del capezzolo = Paget (1,5%)
Retrazione del capezzolo
Retrazione della cute
Secrezione mammaria
Mastalgia zonale
Metastasi linfonodali o a distanza (0,5%)
Solitamente non da dolore
Dr. Giuseppe Fariselli
Il nodulo mammario
Area
con
caratteristiche
cliniche diverse da quelle
circostanti
Consistenza
in
genere
aumentata
Unica o multipla
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Tumori mammari
Dr. Giuseppe Fariselli
Secrezione mammaria
Dr. Giuseppe Fariselli
Autopalpazione del seno e
premitura del capezzolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario:
l’autopalpazione
Dr. Giuseppe Fariselli
Sintomi precoci
Secrezione
Paget
Mastalgia zonale
Dr. Giuseppe Fariselli
Malattia di Paget del capezzolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Malattia di Paget del capezzolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Malattia di Paget del capezzolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Malattia di Paget del capezzolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Malattia di Paget
Dr. Giuseppe Fariselli
Mastalgia zonale
Dr. Giuseppe Fariselli
Mastalgia zonale?
Dr. Giuseppe Fariselli
Noduli mammari in relazione all’età
Dr. Giuseppe Fariselli
Il nodulo tumorale maligno
•
•
•
•
•
•
•
•
Duro
Mal delimitabile
Poco mobile
Non dolente
In accrescimento
Infiltrante? Retraente? Sporgente?
Linfonodi ascellari?
Metastasi?
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
•
Fattori di rischio: (I°)
•
•
storia familiare: è presente nel 10% delle donne e nel 20% degli uomini
genetica: il 5-10% dei cancri mammari femminili sono legati alla presenza dei
2 geni mutati BRCA 1 e BRCA2, in questo caso il rischio di cancro mammario
entro i 70 anni, più spesso prima della menopausa, è dell’87%. La
mastectomia sottocutanea bilaterale riduce il rischio del 95%, mentre il
tamoxifene riduce il rischio, ma non la mortalità, di tumori estrogenodipendenti
età: molto raro prima dei 20 anni e raro fino ai 30, l’incidenza raddoppia
ogni 10 anni fino alla menopausa, poi cresce più lentamente
ciclo mestruale: il rischio, che aumenta in caso di menarca precoce e
menopausa tardiva e raddoppia nel caso in cui le mestruazioni persistano
dopo i 55 anni di età, si riduce in caso di ovariectomia prima dei 35 anni
età della prima gravidanza: nulliparità ed età avanzata della prima
gravidanza aumentano il rischio, una donna che ha la prima gravidanza dopo i
30 anni ha un rischio di carcinoma mammario doppio di rispetto ad una che
ha la sua prima gravidanza prima dei 20 anni
•
•
•
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
• Le donne con mutazioni genetiche
BCRA1 e BCRA2 hanno un rischio di
cancro mammario controlaterale 4,5
e, rispettivamente, 3,5 volte quello
delle donne senza questa alterazione
genetica.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Fattori di rischio: (II°)
•
•
•
•
•
dieta: alcol, grassi alimentari in eccesso e sovrappeso aumentano il
rischio, che si riduce invece del 40% circa in caso di alimentazione
vegetariana, alto numero di figli ed esercizio fisico
terapie con ormoni: la contraccezione orale per più di 4 anni prima della
prima gravidanza aumenta il rischio di cancro mammario in età premenopausale, anche la terapia sostitutiva sostitutiva ormonale in postmenopausa aumenta il rischio di cancro mammario
patologie benigne pregresse: un intervento chirurgico per iperplasia
epiteliale atipica severa quadruplica il rischio, che aumenta anche in caso
di papillomatosi dei dotti
terapia radiante: aumenta il rischio
Obesità, abitudine al fumo e consumo d'alcol: rappresentano fattori
di rischio per lo sviluppo di carcinoma mammario controlaterale in
pazienti con tumori al seno positivi ai recettori estrogenici (Er-positivi).
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La diagnosi: mammografia
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario: la
mammografia
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma mammario: la
mammografia
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: mammografia
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: tomosintesi
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: tomosintesi
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: tomosintesi
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: ecografia
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: ecografia
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: ecografia
Dr. Giuseppe Fariselli
I casi asintomatici
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: RMN
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: UIS
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi: biopsia delle
lesioni non palpabili
Dr. Giuseppe Fariselli
I casi asintomatici
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi
• La
sensibilità
di
esame
clinico,
mammografia, ecografia, agoaspirato e
core-biopsy, è del 95%
• La Tomosintesi ottiene 15 immagini con
angolazioni diverse
• BSGI (breast-specific gamma imaging) e
PEM (positron emission mammography),
rispetto alla mammografia tradizionale,
aumentano di 20 volte le radiazioni
• Uno scanner portatile collegato ad un
computer,
studiando
le
diverse
radiofrequenze, distingue le lesioni benigne
dal cancro nelle donne giovani
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La terapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
• Terapia del carcinoma in situ
• Per il DCIS esistono varie possibilità:
1. ampia escissione (rischio di recidive locali nei primi 5 anni
del 20-30%, il 50% infiltranti)
2. ampia escissione + radioterapia (rischio inferiore al 10%)
3. mastectomia semplice (lesioni voluminose o multifocali,
rischio del 2-3%)
4. terapia ormonale post-operatoria (riduce del 30% il rischio
di recidive, ma pare non prevenga la comparsa del
carcinoma infiltrante)
• Il LCIS viene abitualmente trattato esclusivamente con
ampia escissione.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Terapia del carcinoma inizialmente infiltrante
(T1-3, N0-1, M0) (I°)
• intervento chirurgico su mammella e ascella:
1. ampia escissione nei casi T1-2
2. interventi più ampli, fino alla mastectomia con
ricostruzione, nei T3, in caso di proporzione fra
diametro del tumore e dimensioni della mammella,
nei carcinomi multifocali
3. biopsia del linfonodo sentinella, eventuale
radioterapia o dissezione ascellare in caso di
metastasi linfonodali accertate
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Umberto Veronesi e la quadrantectomia
Dr. Giuseppe Fariselli
Terapia
del
mastectomia
carcinoma
infiltrante:
e
ricostruzione
Dr. Giuseppe Fariselli
Terapia chirurgica del carcinoma
infiltrante
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
Terapia del carcinoma inizialmente infiltrante (T1-3, N0-1, M0) (II°)
•
terapia adiuvante dopo intervento chirurgico, esami istologico e di staging:
– radioterapia: riduce il rischio di recidive locali a 10 anni dal 30 a meno del
10%
– chemioterapia:
• aumenta la sopravvivenza a 10 anni:
• del 12% nelle donne di età inferiore a 50 anni con linfonodi metastatici
• del 6% in tutti i casi con linfonodi negativi
• del 2% nelle donne di età fra 50 e 69 anni con linfonodi metastatici
• i farmaci che si sono rivelati più utili sono: capecitabina, ciclofosfamide,
docetaxel, doxorubicina, epirubicina, gemcitabina, methotrexate,
paclitaxel, 5-fluorouracile
• può essere eseguita preoperatoriamente con la finalità di ridurre la
massa tumorale e permettere l’esecuzione di interventi conservativi
• nei casi HER2+ si associano gli anticorpi monoclonali trastuzumab o
pertuzumab
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La radioterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La radioterapia intraoperatoria
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La chemioterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Endocrino-terapia:
•
•
•
1.
2.
3.
•
1.
2.
•
1.
2.
è indicata solo nei casi con recettori ormonali presenti (ER+)
Ha, rispetto alla chemioterapia, tossicità minore, e risultati sulla sopravvivenza superiori
il tamoxifen usato per 5 anni:
aumenta la sopravvivenza a 10 anni sia in pre che in post-menopausa: dell’11% nei casi con
linfonodi metastatici, del 5% nei casi con linfonodi ascellari negativi
riduce il rischio di cancro mammario controlaterale
aumenta però il rischio di malattie trombo-emboliche e di cancro dell’endometrio
nelle donne in pre-menopausa l’uso degli analoghi del GnRH (così come l’ovariectomia) migliora
la sopravvivenza a 10 anni:
del 13% nei casi con linfonodi metastatici
del 6,8% nei casi con linfonodi ascellari negativi
in post-menopausa gli inibitori dell’aromatasi anatrazolo, exemestane e letrozolo:
migliorano, rispetto al tamoxifene, la sopravvivenza senza recidive
riducono il rischio di malattie trombo-emboliche e di cancro dell’endometrio
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Endocrino-terapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario localmente avanzato (infiltrazione
della pelle, o della parete toracica, o linfonodi ascellari fissi)
• La probabilità di metastasi a distanza è superiore al 70%, ma la
sopravvivenza media supera i 2 anni
• molti di questi pazienti sono persone anziane con tumori a lenta
evoluzione e ER+ che rispondono bene agli inibitori delle
aromatasi e ad un successivo trattamento con radioterapia su
mammella, ascella e sopraclaveare
• le persone con ER+, dopo la chemioterapia, vengono trattate:
1. in pre-menopausa con agonisti dell’LHRH e tamoxifene
2. in post-menopausa con gli inibitori dell’aromatasi
• le persone giovani e quelle con ER- vengono trattate con
chemioterapia seguita da chirurgia e/o radioterapia
• le persone HER2+++ rispondono bene ad una associazione di
chemioterapia e trastuzumab
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Carcinoma mammario
localmente avanzato (T4)
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma infiammatorio
Dr. Giuseppe Fariselli
Le metastasi
Dr. Giuseppe Fariselli
Le metastasi
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (I°)
Endocrino-terapia (I°)
 Malgrado che il 20% dei pazienti con metastasi a distanza, soprattutto ER+ in
post-menopausa, sopravviva 5 anni, il principale scopo dei trattamenti deve
essere la palliazione dei sintomi, che può essere ottenuta con:
• endocrino-terapia:
1. in pre-menopausa è indicato un trattamento con LHRH agonisti e tamoxifen o
con inibitori delle aromatasi di III° generazione come anastrazolo, letrozolo,
exemestane
2. in post-menopausa sono indicati gli inibitori dell’aromatasi di III° generazione
e il tamoxifen. I successivi trattamenti comprendono fulvestrant, megestrol,
everolimus (mTOR inibitore) associato a exemestane, gefitinib (inibitore del
recettore di crescita epidermico EGFR) associato ad anastrazolo
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Terapia del cancro mammario in fase metastatica (II°)
• Terapie endocrine in uso nel carcinoma mammario in fase
metastatica (II°)
• Classe di agenti
• Selective estrogen receptor modulators:
Tamoxifen
Toremifene
• Estrogen receptor down-regulator:
Fulvestrant
• Luteinizing hormone-releasing hormone analogues:
Goserelin
Leuprorelin
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
•
•
•
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (III°)
Terapie endocrine in uso nel carcinoma mammario
metastatica (III°)
Classe di agenti
in
fase
•
Third-generation aromatase inhibitors:
•
Non-steroidal
Anastrozole
Letrozole
•
Steroidal
Exemestane
•
Progestins:
Medroxyprogesterone acetate
Megestrol acetate
•
Androgens
•
Anabolic steroids:
Nandrolone decanoa
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (IV°)
• Chemioterapia (I°):
1. indicata in caso di metastasi epatiche o polmonari in
pazienti con recettori estrogeni negativi
2. la risposta avviene nel 50% dei casi e dura, mediamente,
8 mesi per ogni singolo farmaco o schema terapeutico
3. malgrado i pesanti effetti collaterali (alopecia, letargia,
mielosoppressione,
mucosite,
nausea,
tossicità
neurologica) la qualità di vita nelle persone responsive ai
trattamenti è superiore a quella delle persone non
risponsive
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (V°)
• Chemioterapia (II°):
• I cancri tripli negativi (recettori ormonali assenti ed
HER2-) possono venire trattati, meglio se in modalità
sequenziale, inizialmente con antracicline, poi con
taxani, seguiti da capecitabina e vinorelbina.
• I chemioterapici di II° linea sono docetaxel,
paclitaxel, nab-paclitaxel (nanoparticle albumine-bound
paclitaxel), eribulin mesylate (un analogo sintetico del
halichondrin B, un nuovo inibitore della dinamica dei
microtubuli estratto dalla spugna marina Halichondria
okadai),
capecitabina,
gemcitabina,
ixabepilone,
vinorelbina, 5-fluorouracile, vinblastina, methotrexate,
mitomicin C, composti del platino.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (VI°)
•
Chemioterapia (III°):
•
L’efficacia del paclitaxel, approvato nel 1992, è paragonabile a quelle di 2 nuovi e
carissimi agenti: nanoparticle albumin-bound (nab)-paclitaxel e ixabepilone.
Le persone affette da TNBC (triple-negative breast cancer) potrebbero rispondere ad
un trattamento con un agente oncolitico: l’herpes virus mutante NV106
La melatonina esercita un effetto inibitorio sulla diffusione delle cellule del
carcinoma mammario attraverso la down-regulation della p38 pathway, e l’inibizione
dell’espressione e dell’attività del MMP-2 e del MMP-9
•
•
•
Terapie
scarsamente
cardiotossiche
mitoxantrone e vinorelbina.
sono
ciclofosfamide,
fluorouracile),
•
L’antipsicotico olanzapine controlla efficacemente la nausea chemio indotta
•
L’antidepressivo duloxetine è utile per alleviare il dolore nei pazienti che lamentano
dolore neuropatico chemio-indotto.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (VII°)
Chemioterapici in uso nel carcinoma mammario in fase metastatica (I°)
• Non-anthracycline-containing:
Cyclophosphamide/methotrexate/5-fluorouracil (CMF)
Platinum-based combinations (e.g. cisplatin + 5fluorouracil)
Capecitabine
Vinorelbine
Gemcitabine
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
•
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (VIII°)
•
Chemioterapici in uso nel carcinoma mammario in fase metastatica (II°)
Capecitabine + vinorelbine
Vinorelbine ± gemcitabine
Oral cyclophosphamide with or without methotrexate (metronomic
chemotherapy)
• Anthracycline-containing
Doxorubicin or epirubicin monotherapy (weekly or 3-weekly)
Doxorubicin or epirubicin/cyclophosphamide
Liposomal doxorubicin with or without cyclophosphamide
5-fluorouracil/doxorubicin/cyclophosphamide
5-fluorouracil/epirubicin/cyclophosphamide
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
•
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (IX°)
•
Chemioterapici in uso nel carcinoma mammario in fase metastatica (III°)
• Taxane-containing
Paclitaxel monotherapy weekly
Docetaxel monotherapy 3-weekly or weekly
Doxorubicin/taxane (paclitaxel or docetaxel)
Epirubicin/taxane (paclitaxel or docetaxel)
Docetaxel/capecitabine
Paclitaxel/gemcitabine
Paclitaxel/vinorelbine
Paclitaxel/carboplatin
• New cytotoxic agents
Ixabepilone
Abraxane (nab-paclitaxel)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
LE NUOVE TERAPIE
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Terapia del cancro mammario in fase metastatica
(X°)
• anticorpi monoclonali (I°):
•
•
•
•
I casi con HER2+ possono essere trattati, monitorando le condizioni
cardiologiche, con tratuzumab (un anticorpo monoclonale umanizzato che
si lega all’ectodominio del recettore del fattore di crescita epidermico
2 HER2 + chemioterapia con taxani.
In caso di progressione si può passare a lapatinib (inibitore del fattore
di crescita epidermico e dell’HER2) + capecitabina, aggiungendo, nei casi
in cui i recettori ormonali sono presenti, la terapia endocrina.
Il trastuzumab emtansine (T-DM1) coniuga trastuzumab al potente
agente antimicrotubuli DM1, derivato dal chemioterapico maytansine.
Il pertuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega al
recettore HER2 in un sito diverso da quello del trastuzumab, i cui
principali effetti collaterali sono diarrea, fatigue e nausea.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• Terapia del cancro mammario in fase metastatica
(XI°)
• anticorpi monoclonali (II°)
•
•
L’utilità dell’agente anti-angiogenetico bevacizumab (inibitore del
fattore di crescita dell’endotelio vascolare che può essere associato a
paclitaxel, capecitabina, docetaxel, o nab-paclitaxel) è controversa e i
risultati sono scarsi.
bevacizumab, lapatinib e trastuzumab, singolarmente assunti o in
combinazione con la chemioterapia, ottengono risposte significative nel
10% circa delle persone trattate.
• radioterapia:
•
è indicata in caso di metastasi cerebrali, corioidee, cutanee, linfonodali,
ossee dolorose e a rischio di frattura
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
•
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (XII°)
• bifosfonati:
in caso di metastasi ossee clodronato, ibandronato, pamidronato,
zoledronato e denosumab (inibitore biologico degli osteoclasti)
attenuano il dolore, riducono il rischio di fratture patologiche, in
particolare nelle lesioni osteolitiche, prevengono e curano l’ipercalcemia
maligna
• terapie antalgiche, da scegliere i base alla gravità del dolore:
1. per dolori deboli analgesici non oppioidi come paracetamolo e FANS
(celecoxib, diclofenac, flurbiprofen, naproxen)
2. per dolori moderati ma non controllati aggiungere analgesici oppioidi
deboli (codeina, diidrocodeina, tramadolo)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (XIII°)
Terapia antalgiche (II°)
•
per dolori intensi e incontrollati sostituire gli oppiodi deboli con
morfina orale, oxicodone (simile alla morfina ma doppiamente potente),
diamorfina idrocloride sottocutanea (3 volte più potente della morfina
orale), idromorfone (7,5 volte più potente), alfentanil trans-dermico e
per infusione sottocutanea continua (30 volte più potente), fentanyl
trans-dermico (100 volte più potente della morfina orale)
•
in caso di insufficiente controllo del dolore è possibile attuare un
blocco dei nervi periferici e del plesso brachiale, interventi ortopedici e
neurochirurgici come vertebroplastiche, impianto di pompe e
stimolatori, laminectomie
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Terapia del cancro mammario in fase metastatica (XIV°)
• Le terapie di palliative e di supporto,
comprendono:
• antiemetici, antimicotici, antivirali, lassativi,
steroidi,
antidepressivi
triciclici,
anticonvulsivanti,
ketamina,
miorilassanti,
benzodiazepine,
terapia
occupazionale,
fisioterapia,
terapie
rilassanti
come
massoterapia
e
ipnosi,
agopuntura,
aromaterapia, reflessologia, psicoterapia,
terapia artistica
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
• I farmaci per la chemio prevenzione del
cancro mammario
• Il tamoxifen ha maggior efficacia, può essere
usato in premenoppausa, aumenta il rischio di
cancro all’utero e tromboflebiti
• Il raloxifene è preferibile nelle donne in
post-menopausa, ha minori effetti collaterali
• Il tibolone aumenta il rischio di ictus
• Il lasofoxifene riduce il rischio di
coronaropatie, ictus, fratture.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
La prognosi è legata:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
alla eradicazione del tumore primario e delle sue metastasi linfonodali
alla distruzione completa delle micro metastasi ad opera delle terapie
mediche
I principali fattori prognostici sono:
le dimensioni del tumore
il numero di linfonodi ascellari metastatici
il grado di malignità
l’indice proliferativo
il sottotipo istologico
l’invasione linfovascolare
la presenza o meno dei recettori ormonali
la presenza o meno dell’HRE2neu
sono allo studio, ma non fanno ancora parte della pratica clinica
standard, test basati sulla espressione dei geni 21 e 70.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
La sopravvivenza a 10 anni:
nei casi non infiltranti è superiore al 95%
nei casi inizialmente infiltranti può variare dal 40 al 95%
nei casi localmente avanzati può variare dallo 10 al 60%
nei casi metastatici è attorno allo 0,5%
le persone ER+ con metastasi ossee hanno solitamente
un’evoluzione lenta e una lunga sopravvivenza
• le persone ER- con metastasi viscerali hanno una prognosi
peggiore
• la risposta alla terapia ormonale (nelle persone ER+) è più lenta
ma più duratura di quella alla chemioterapia
•
•
•
•
•
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali della chemioterapia sono (I°):
•
•
•
•
Alopecia, astenia, depressione midollare, disturbi alimentari e
intestinali, anoressia e bulimia, diarrea, nausea e vomito, aspetto
vecchieggiante, depressione e disturbi da attacchi di panico
Effetti collaterali che possono insorgere acutamente: reazioni
allergiche, anafilattiche e da ipersensibilità, flebiti e necrosi
tissutali da stravaso, insufficienza renale acuta, iperuricemia
Effetti collaterali che possono insorgere giorni o settimane dopo la
terapia: alopecia, nausea e vomito, coagulazione intravasale
disseminata, ileo paralitico e stipsi, infiltrati polmonari
Effetti collaterali che possono insorgere anni dopo la terapia:
anemia, leucemie e secondi tumori solidi (in ordine decrescente:
tumori del polmone, della mammella, leucemie, linfomi non-Hd,
tumori dell’intestino, della tiroide, del pancreas, della vescica)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Gli effetti collaterali della
chemioterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali della chemioterapia sono (II°):
•
•
•
•
La tossicità d’organo:
cardiaca: può essere sia acuta (danno miocardico, versamento pericardico o
aritmie) che tardiva (dopo circa 12 mesi dispnea e tachicardia, che, nell’1% dei
casi ma mortalità del 60%, può evolvere a scompenso cardiaco deficit sistolico;
dopo 5 o più anni può manifestarsi una cardiopatia dilatativa con insufficienza
cardiaca da deficit di pompa, alterazioni valvolari e aritmie)
cutanea: alopecia, chiazze eritematose, rash diffusi di papule pruriginose,
iperpigmentazione cutanea, hand and foot syndrome con punta delle dita
edematose e parestesiche. Unghie: desquamazione, discromia e distrofia con
depressioni orizzontali e e iperpigmentazione a bandeo strie orizzontali o
verticali. Fototossicità con eritema diffuso ed esacerbazione di cheratosi
attiniche e seborroiche, in caso di esposizione solare o a raggi UVA.
L’associazione di chemioterapia a radioterapia può portare a desquamazione,
eritema, possibile formazione di ulcerazioni cutanee
epatica: può variare da transitorio aumento degli enzimi a fibrosi cronica non
evolutiva, a VOD (Hepatic Venoocclusive Disease), che compare nel 4-22% dei
casi trattati con chemioterapia ad alte dosi seguita da infusione di cellule
staminali, e si manifesta con dolore all’ipocondrio destra, epatomegalia, ittero,
ascite, può essere irreversibile e fatale.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali della chemioterapia sono (III°):
• tossicità gonadica
• candidosi orale, delle prime vie aeree e digestive,
vescica, intestino, vagina e genitali esterni
• cistite chimica
• diarrea
• combinazione di nausea, vomito e diarrea
• tossicità neurologica
• tossicità oculare
• tossicità polmonare
• tossicità renale
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali
molecolare (I°):
delle
terapie
a
bersaglio
Trastuzumab:
• (blocca, legandosi alla proteina di superficie delle cellule
neoplastiche HER2, la crescita e la divisione delle cellule
tumorali stesse dovute all’attacco all’HER2 della
proteina prodotta naturalmente dal corpo umano
definita fattore di crescita epidermico FCE)
• tossicità cardiaca, in particolare se associato a
doxorubicina, brividi e febbre durante l’infusione,
diarrea, dolori lievi nelle sedi metastatiche, sintomi
simil-influenzali
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali delle terapie a bersaglio molecolare (II°):
Bevacizumab (anti-VEGF):
•
•
•
•
(blocca la proteina chiave della neoangiogenesi neoplastica)
molto comuni (10%):
anoressia, astenia, affaticamento, cefalea, costipazione, depressione midollare,
dermatite esfoliativa, diarrea, nausea, vomito, discolorazione della pelle,
disgeusia, dispnea, disturbi oculari, dolore nella sede della somministrazione,
emorragia rettale, epistassi, ipertensione, neuropatia sensoria periferica,
piressia, proteinuria, rinite, secchezza cutanea, stomatite
comuni (1-10%): infezione, ascesso, sepsi, anemia, neutropenia febbrile,
disidratazione, accidente cerebrovascolare, cefalea, sonnolenza, letargia,
sincope, insufficienza cardiaca congestizia, tachicardia sopraventricolare,
tromboembolia arteriosa (accidente cerebrovascolare, infarto miocardico,
attacco ischemico transitorio, altri eventi trombo embolici arteriosi), trombosi
venosa
profonda,
emorragia,
embolia
polmonare,
ipossia,
disordini
gastrointestinali, dolore addominale, ostruzione intestinale, perforazione
intestinale, fistole, eritrodisestesia palmo-plantare, debolezza muscolare,
proteinuria, infezione del tratto urinario
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali delle terapie
ormonali sono:
• Aumenta rischio di malattie tromboemboliche
• Aumentato
rischio
di
carcinomi
dell’endometrio
• Sintomi
menopausali:
mentali,
ginecologici, ossei
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Gli effetti collaterali delle
terapie ormonali
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Gli effetti collaterali della radioterapia
sono:
• Edema
della
mammella,
flogosi
mammaria, mastodinia
• Radiodermite
• Sarcomi mammari, leucemie, secondi
tumori solidi (raro)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Effetti
tardivi
della
radioterapia (I°)
chemioterapia
e
della
• disfunzioni endocrine e metaboliche, ad esempio:
1. danno ipofisario nel 90% delle persone sottoposte a
radioterapia su tutto l’encefalo
2. possibile atrofia del surrene conseguente a prolungata
somministrazione di corticosteroidi
• conseguenze neuropsicologiche come disfunzioni
cognitive, isolamento sociale, difficoltà ad accettare i
cambiamenti del proprio corpo e le modificazioni delle
funzioni sessuali, possibile perdita della posizione
sociale, del lavoro e degli affetti
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Il carcinoma mammario
Effetti tardivi della chemioterapia e della radioterapia (II°)
•
danni organici a:
•
secondi tumori:
1. cuore: è particolarmente dannosa l’associazione di antracicline e trastuzumab con la
radioterapia sulla mammella sinistra
2. occhio: gli steroidi ad alte dosi possono determinare l’insorgenza di una cataratta, la
radioterapia può determinare la comparsa di una sindrome di Sjogren
3. orecchio: i derivati del platino possono causare riduzione della capacità uditiva e tinnito
4. rene: il cisplatino, gli anti-infiammatori non steroidei e gli antibiotici aminoglicosidici
frequentemente usati nelle sepsi neutropeniche possono causare insufficienza renale cronica
5. scheletro: l’induzione di menopausa precoce e l’uso prolungato di steroidi possono
determinare una riduzione della densità minerale delle ossa
6. sistema nervoso: l’oxaliplatino, così come, cumulativamente, cisplatino, taxani e vincristina,
può dare dolore e torpore alle mani, ai piedi e attorno alla bocca, esacerbati dal freddo, in
genere transitori in caso di sospensione dei trattamenti
adriblastina, ciclofosfamide e radioterapia possono causare secondi
tumori dopo 10-20 anni
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
• E’ un atto medico che consiste nella
visita
del
paziente
seguita
da
microiniezioni sottocutanee di rimedi a
costituzione specifica in specifici punti
di agopuntura
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
La visita del paziente comprende:
1. Anamnesi
1. Visita medica
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
L’anamnesi comprende:
•
•
•
•
l’anamnesi familiare
l’anamnesi fisiologica
l’anamnesi patologica
l’anamnesi energetica
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone affette da carcinoma
mammario: l’anamnesi energetica (I°)
COLORE
(PREFERITO/NO
N GRADITO)
VERDE - BLU
ROSSO
GIALLO
BIANCO
NERO
MOVIMENTO
LEGNO
FUOCO
TERRA
METALLO
ACQUA
EVOLUZIONE
NASCITA
CULMINE
TRASFORMAZIONE
DECLINO
STAGNAZIONE
STAGIONE
PRIMAVERA
ESTATE
TARDA ESTATE
AUTUNNO
INVERNO
DIREZIONE
EST
SUD
CENTRO
OVEST
NORD
ENERGIA
COSMICA
VENTO
CALORE
UMIDITA’
SECCO
FREDDO
ORGANO
FEGATO
CUORE
MILZAPANCREAS
POLMONE
RENI
VISCERE
VESCICOLA
BILIARE
INTESTINO
TENUE
STOMACO
GROSSO
INTESTINO
VESCICA
STRATO DEL
CORPO
MUSCOLI TENDINI
VASI
SANGUIGNI
CONNETTIVO
PELLE
OSSA
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone affette da carcinoma
mammario: l’anamnesi energetica (II°)
COLORE
VERDE - BLU
ROSSO
GIALLO
BIANCO
NERO
LIQUIDO DEL CORPO
BILE
SANGUE
LINFA
MUCO
URINA
ATTIVITA’ ORGANI DI SENSO
GUARDARE, OCCHI,
VISTA
PARLARE, LINGUA,
ELOQUIO
GUSTARETOCCARE, BOCCALABBRA, GUSTOTATTO
FIUTARE, NASO,
OLFATTO
ASCOLTARE,ORECCHIO, UDITO
SECREZIONE
LACRIME
SALIVA
BAVA
CATARRO
CERUME
SAPORE (PREFERITO/NON
GRADITO)
ACIDO
AMARO
DOLCE
PICCANTE
SALATO
PSICHISMO NORMALE
ATTIVITA’,
CONTROLLO –
DECISIONE,
IMMAGINAZIONE,
IMPULSIVITA’
COMUNICATIVITA’,
GIOIA, PRESA DI
COSCIENZA,
SENSIBILITA’
COORDINAZIONE,
INTEGRAZIONE,
RIFLESSIONE
CONCENTRAZIONE,
CREATIVITA’,
RISERVATEZZA
DECISIONE,
VOLONTA’
PSICHISMO PATOLOGICO
AGGRESSIVITA’,
COLLERA,
INIBIZIONE,
IRRITABILITA’,
RABBIA
EMOTIVITA’,
ESIBIZIONISMO,
ISTERIA
OSSESSIONE,
PREOCCUPAZIONE,
RIMUGINAZIONE
INTROVERSIONE,
MELANCONIA,
TRISTEZZA
ANGOSCIA, ANSIA,
PAURA, TIMORE
MANIFESTAZIONE EMOZIONALE
GRIDA
RISO
CANTO
TOSSE
GEMITO
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
La visita medica deve essere
completa
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
La mesoterapia
•
•
•
•
Il termine mesoterapia deriva dal greco μέσος, medio, e θεραπεία, trattamento, e
fu utilizzato per la prima volta, in un articolo pubblicato sulla rivista “Presse
Medicale”, dal medico francese Michel Pistor, nel 1958.
Forse attuata nel 400 d.C. da Ippocrate e utilizzata dagli anni ’20 del XX°
secolo dal medico veneziano Pietro Orlandini, è una tecnica di iniezione dei
farmaci per via intradermica che avvicina la terapia al luogo della patologia.
Il procedimento consiste in una serie di micro-iniezioni di deboli quantità di
farmaci (antibiotici, procaina, vaccini, vitamine, etc.) ed è utilizzato nel
trattamento locale della cellulite, dei reumatismi, delle malattie infettive o
allergiche delle vie respiratorie, dell'emicrania, delle malattie vascolari.
Il vantaggio consiste nel poter utilizzare ridotte dosi di principio attivo che
persistono per più tempo rispetto alla via di somministrazione intramuscolare, con
ridotto coinvolgimento di altri organi e riduzione del rischio di eventi avversi o
effetti collaterali.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
L’omeomesoterapia:
•
•
•
1.
2.
3.
4.
5.
E’ la mesoterapia con rimedi diluiti e dinamizzati
A differenza della mesoterapia allopatica, in omeomesoterapia meno
iniezioni si eseguono e meno liquido si inetta e migliori sono i risultati, in
particolare sul dolore.
I vantaggi dell’omeomesoterapia rispetto alla mesoterapia classica sono:
assenza di reazioni allergiche significative, pur, fino alla diluizione D24,
in presenza di molecole del farmaco
assenza di effetti collaterali grazie ad una terapia drenante che stimola
gli emuntori ad eliminare le sostanze tossiche liberate dal connettivo
possibilità di eseguire le sedute di omeomesoterapia anche in gravidanza
possibilità di curare contemporaneamente patologie diverse
possibilità di iniettare rimedi omeopatici in punti di agopuntura specifici.
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
I punti di agopuntura, definti come xue: apertura,
cratere, e shu: comunicazione, trasmissione:
• sono delle aree la cui puntura provoca la
stimolazione di un merididiano energetico
• In esse viene documentata:
1. una diminuzione delle resistenze elettriche cutanee
2. una maggior concentrazione di terminazioni nervose
3. incrementi
delle
endorfine,
idrocortisone,
serotonina, tasso di anticorpi
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
I meridiani energetici:
• sono dei canali (12 principali, 8 straordinari o meravigliosi, 15
collaterali), diffusi in tutto il corpo, che permettono la
circolazione energetica e mettono in comunicazione la parte
superficiale del corpo con gli organi interni, la cui presenza è
stata scientificamente dimostrata, negli anni ’90 del XX secolo,
dai francesi J.C. Darras e P. de Vernejoul mediante esperimenti
condotti all’ospedale Necker di Parigi col Tecnezio 99, che hanno
evidenziato una progressione del mezzo radioattivo esattamente
lungo il decorso del meridiano di circa 30 cm in 5’
• all’interno dei meridiani circola l’energia che sta alla base della
vita
• un blocco della circolazione energetica, così come una carenza o
un eccesso di energia causano quello stato che noi chiamiamo
malattia
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
La mesoterapia nelle persone
affette
da
carcinoma
mammario agisce curando il
benessere delle persone che si
rivolgono al medico
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La
mesoterapia
nelle
persone
affette da carcinoma mammario
Metodi:
1. disinfettare il meridiano interessato lungo la direzione del flusso
energetico
2. pungere rapidamente la cute con ago 30G 6 mm. penetrando
obliquamente, secondo la direzione del flusso energetico
3. iniettare secondo la direzione del flusso energetico
4. appena rimosso l’ago premere sul punto, compatibilmente con le
capacità coagulative del paziente (eventualmente utilizzare un
ago 32G)
5. massaggiare infine il meridiano lungo la direzione del flusso
energetico
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone
affette da carcinoma mammario
Può essere eseguita:
• nelle persone che desiderano prevenire i tumori
• nelle persone alle quali è stato appena diagnosticato un
tumore
• nelle persone che sono sottoposte ai trattamenti tradizionali
• nelle persone i cui trattamenti tradizionali sono terminati
• nelle persone affette da neoplasie localmente avanzate
• nelle persone affette da recidive locali
• nelle persone affette da neoplasie in fase metastatica
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone che desiderano
prevenire il carcinoma mammario
La
prevenzione
nelle
persone
che
desiderano
prevenire
il
carcinoma
mammario si applica mediante:
•
•
•
•
disintossicazione
potenziamento dell’energia difensiva
potenziamento dell’immunità
difesa
dallo
stress
(modulazione
neurologica compensativa del sistema orto
e parasimpatico)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone che desiderano
prevenire
il
carcinoma
mammario
Possiamo eseguire 2 sedute settimanali 2
volte all’anno iniettando rimedi a base di
psorinum, sulfur, thuja, fumaria officinalis,
galium aparine, ipotalamo anteriore e
posteriore, gangli linfatici, midollo osseo,
milza, timo, fegato, rene, procaina, viscum
album fermentatum)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone che desiderano
prevenire il carcinoma mammario
Iniettare:
• nei punti di drenaggio Yang Keo
• nei punti di comando dell’energia difensiva:
fegato e rene
• nei punti di comando dell’immunità:
milza/pancreas
• nei punti di comando dell’orto-parasimpatico
anteriori e posteriori
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone alle quali è
stato appena diagnosticato un carcinoma
mammario
Possiamo eseguire 1 seduta settimanale fino
all’inizio
dei
trattamenti
tradizionali
iniettando psorinum, sulfur, thuja, galium
aparine,
fumaria
officinalis,
ipotalamo
anteriore e posteriore, gangli linfatici, midollo
osseo, milza, timo, fegato, rene, procaina,
viscum album fermentatum)
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone alle quali è stato appena
diagnosticato
un
carcinoma
mammario
• nei punti di comando dell’ortoparasimpatico:
4/5 VC, 12 VC, 17 VC, 3 VG, 9 VG, 14 VG
• nei punti di drenaggio Yang Keo:
62 V, 3 I.T., 3 R, 14 VG, 23 V, 38 VB
• nei punti di comando dell’immunità:
20 V, 13 F
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone che sono
sottoposte ai trattamenti tradizionali per un
carcinoma
mammario
Durante i trattamenti tradizionali, e per tutta la loro
durata, possiamo eseguire 1 seduta mensile iniettando
rimedi a base di cortisone acetato, methylglyoxal,
glyoxal, carduus marianus, chelidonium maius, nux vomica,
phosphorus, tartarus stibiatus, solidago virga aurea,
sulfur, thuja, causticum, ipotalamo anteriore e posteriore,
gangli linfatici, midollo osseo, milza, timo, stomaco, tessuto
connettivo, polmone, colon, pelle, rene, vescica, fegato,
vescicola biliare, cuore, intestino tenue, diencefalo, ipofisi
anteriore, nervi, occhi, ghiandole surrenali, ghiandola
tiroidea, sistema nervoso centrale, procaina, viscum album
fermentatum
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
La mesoterapia nelle persone che sono
sottoposte ai trattamenti tradizionali per un
carcinoma
mammario
• sulla cicatrice chirurgica
• nei punti di drenaggio Yang Keo
• nei punti di comando dell’energia difensiva:
fegato e rene
• nei punti di comando dell’immunità:
milza/pancreas
• nei punti di comando dell’orto-parasimpatico
• negli agopunti specifici per la cura delle
tossicità iatrogene lamentate e prevedibili
Dr. Giuseppe Fariselli
Specialista in Oncologia
+393388198646
[email protected]
Medicine naturali e chemioterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Arrivederci al 03-02-2014
Il carcinoma polmonare
Dr. Giuseppe Fariselli
Tel. 0226143258 – 3388198646
Studio Medico, via G. Giacosa 71, 20127 Milano
[email protected]
http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it
http://laterzaetanaturalmente.docvadis.it
Scarica

Il carcinoma mammario