La Centrale dei rischi Università Luiss Guido Carli - Roma 19 aprile 2012 AGENDA EFFETTI DELLA CONDIVISIONE DELL’ INFORMAZIONE I SISTEMI DI CREDIT REPORTING GLI OBIETTIVI DELLA CENTRALE DEI RISCHI IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO IL FUNZIONAMENTO I SERVIZI PER GLI INTERMEDIARI L’UTILIZZO DELLA BANCA D’ ITALIA ALTRI UTILIZZI IL CONTESTO UE E INTERNAZIONALE LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE Effetti della condivisione delle informazioni l attenua il problema dell’adverse selection l disincentiva comportamenti di moral hazard l riduce le rendite informative l per i singoli intermediari: più efficiente impiego delle risorse, migliore qualità dei portafogli l per la clientela ”meritevole”: più agevole accesso al credito in termini sia di quantità sia di prezzo l per il sistema: miglioramento dei livelli di concorrenza, efficienza e stabilità I sistemi di credit reporting: caratteristiche • Secondo la proprietà: Credit reporting pubblici (Centrali dei rischi) Credit reporting privati (Credit bureaus) •Secondo la finalità economica: Credit reporting “for profit” Credit reporting “non profit” •Secondo la tipologia di informazioni: Credit reporting positivi Credit reporting negativi (black list) I sistemi di credit reporting: le centrali dei rischi Sono gestite da soggetti pubblici (la Banca Centrale o altro organismo di supervisione) con l’obiettivo di tutelare la stabilità del sistema finanziario. Partecipano banche e finanziarie. La partecipazione è obbligatoria. Le informazioni riguardano i prestiti e le loro caratteristiche. Forniscono solo informazioni oggettive. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi del “civil-law”. I sistemi di credit reporting: i credit bureaus Sono gestiti da soggetti privati. Partecipano banche, finanziarie e altri operatori. La partecipazione è volontaria. Sono disponibili informazioni dettagliate sui prestiti e altre informazioni presenti in banche dati pubbliche (es. protesti). Forniscono informazioni oggettive e servizi aggiuntivi (es. calcolo di score). Sono specializzati nel comparto del credito ai consumatori e alle piccole imprese. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi cosiddetti “common-law”. I sistemi di credit reporting: la scelta tra pubblico e privato E’ una scelta di tipo empirico che dipende da numerosi fattori: la dimensione del mercato, Il livello di maturità del mercato, il tipo di cultura diffusa in materia di privacy, il quadro normativo di riferimento, …. I sistemi di credit reporting nel mondo Credit reporting nel mondo (elaborazione su dati WB, Doing Business 2011) Paesi considerati 183 50% CR pubbliche 82 CR private 86 Entrambe 32 Senza CR 47 40% 30% 20% 10% 0% Cr pubbliche Cr private Entrambe Senza CR I sistemi di credit reporting nell’ Unione Europea Credit reporting in UE (dati EGCH, Final report, 2009) 100% Paesi UE 27 CR pubbliche 14 CR private 23 40% Entrambe 10 20% Senza CR 1 80% 60% 0% CR CR private Entrambe Senza CR pubbliche I sistemi di credit reporting in Italia Sistema pubblico: La Centrale dei rischi della Banca d’Italia Sistemi privati (SIC): CRIF CTC Experian ASSILEA FINALITA’ DELLA CENTRALE DEI RISCHI Sistema informativo che raccoglie informazioni sugli affidamenti concessi dal sistema creditizio e finanziario FORNISCE AGLI INTERMEDIARI UNO STRUMENTO UTILE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO FORNISCE ALLA BANCA D’ITALIA INFORMAZIONI UTILI PER SVOLGERE I PROPRI COMPIUTI ISTITUZIONALI (vigilanza, ricerca economica) Accresce la stabilità del sistema finanziario e favorisce la sana e prudente gestione degli intermediari vigilati FONTI NORMATIVE LEGISLATORE D.Lgs. 1.9.93 n. 385 (T.U.B.) Art. 53 (banche) Artt. 65 e 67 (società finanziarie appartenenti a gruppi bancari) Art. 107 (altre soc. finanziarie) C.I.C.R. BANCA D’ITALIA Del. CICR 29.3.94 Finalità della C.R. Soggetti segnalanti Servizio di I° informaz. Accesso ai dati C.R. dei diretti interessati Circ. n.139/ 91 “Istruzioni per gli intermediari creditizi” Provv. del 10.8.95 “Obbligo di partec. delle soc.finanziarie“ Il CODICE DELLA PRIVACY (D.lgs. n. 196/2003) Previsioni Il trattamento di dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammesso con il consenso espresso dell’ interessato (art. 23). L’interessato ha diritto di conoscere i dati che lo riguardano, chiederne la cancellazione, la rettifica... Ha altresì il diritto di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento stesso (art. 7). Deroghe La Banca d’Italia, in quanto ente pubblico non economico, non necessita del consenso dell’interessato per il trattamento dei dati. L’interessato non può esercitare nei confronti della Banca d’Italia i sopra citati diritti in quanto i dati della C.R. sono richiesti per finalità di controllo degli intermediari e dei mercati creditizi e finanziari e di tutela della loro stabilità (artt. 8). Gli intermediari sono tenuti a comunicare i dati alla C.R. in base a obblighi di legge (T.U.B.) e pertanto non necessitano del consenso dell’interessato (art. 24). ACCESSO AI DATI CR DEI DIRETTI INTERESSATI DELIBERA CICR DEL 29.3.94 I DATI PERSONALI DELLA CENTRALE DEI RISCHI HANNO CARATTERE RISERVATO LA BANCA D’ITALIA E GLI ENTI SEGNALANTI POSSONO COMUNICARE AI TERZI LE INFORMAZIONI REGISTRATE A LORO NOME SECONDO LA PROCEDURA INDICATA DALLA CENTRALE DEI RISCHI GLI INTERMEDIARI LA BANCA D’ITALIA FORNISCONO I DATI DA LORO STESSI SEGNALATI E LA POSIZIONE GLOBALE DI RISCHIO PRESENTE NEL “FLUSSO DI RITORNO” DELLA C.R. FORNISCE IL DETTAGLIO DELLE SEGNALAZIONI DI CIASCUN INTERMEDIARIO LA RESPONSABILITA’ NEL TRATTAMENTO DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI Gli intermediari segnalanti Garantiscono l’esattezza dei dati segnalati in quanto sono gli unici depositari delle informazioni che generano la segnalazione. In caso di errore devono correggere immediatamente l’errore e la Centrale dei rischi comunica la correzione a tutti gli intermediari che avevano ricevuto l’informazione errata. La Banca d’Italia Garantisce il corretto funzionamento delle procedure che trattano i dati. Opera controlli logico-statistico sulle segnalazioni e quindi ne garantisce la correttezza formale. LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE (7958/09) LE PREVISIONI Ammissibilità dell’azione giurisdizionale prevista dall’art.152 del codice della privacy anche nei confronti della Banca d’Italia Possibilità per il giudice di impartire direttamente alla Banca d’Italia un ordine relativo alle segnalazioni (es. ordine di cancellazione) Qualificazione del trattamento dei dati Centrale dei rischi come attività “pericolosa” ai sensi dell’art. 2050 del codice civile INTERMEDIARI SEGNALANTI Banche italiane (comprese le filiali estere) Filiali italiane di banche estere Soc. finanziarie iscritte nell’albo ex art. 64 T.U. B.(*) Soc. finanziarie iscritte nell’elenco speciale ex art. 107 T.U.B.(*) Soc. Veicolo (SPV) ex legge 130/99 (per i crediti già segnalati in CR) (*) Il quadro normativo di riferimento delle società finanziarie verrà rivisto in relazione alle modifiche del TUB introdotte dalla riforma della disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario (d.lgs.141/10) SOGGETTI SEGNALATI Sono segnalate tutte le tipologie di clienti, indipendentemente dalla loro natura, dall’attività svolta, dalla residenza in Italia o all’estero purché abbiano un’autonomia decisionale e contabile. I soggetti segnalati sono quindi: persone fisiche persone giuridiche altri organismi cointestazioni OGGETTO DELLA SEGNALAZIONE Gli intermediari segnalano i rapporti di credito e di garanzia di ciascun cliente (singolarmente o in cointestazione) in essere nell’ultimo giorno del mese. La segnalazione è dovuta se è superata una soglia di censimento fissata dalla Banca d’Italia. Attualmente la soglia è di 30.000 euro (75.000 euro fino a dicembre 2008). I crediti in sofferenza e i passaggi a perdita di crediti in sofferenza devono essere segnalati qualunque sia il loro ammontare. PERIODICITA' DELLA SEGNALAZIONE Le segnalazioni hanno frequenza mensile e devono pervenire alla Banca d'Italia entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento (rilevazione mensile). I passaggi a sofferenza e la ristrutturazione dei crediti sono segnalati nel continuo entro 3 gg. dalla delibera (rilevazione inframensile). Le rettifiche di dati errati sono comunicate nel continuo, non appena l'errore è stato individuato. PERIODICITA' DELLA SEGNALAZIONE Recenti innovazioni (art.8 bis del d.l. n.70/2011 come modificato dalla legge 148/2011) Dal 16 aprile 2012 gli intermediari comunicano nel continuo informazioni che migliorative della posizione di rischio: regolarizzazione dei pagamenti relativi a finanziamenti a scadenza prefissata rientro di sconfinamenti persistenti relativi a finanziamenti revolving estinzione di posizioni a sofferenza MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI CREDITI PER CASSA Finanziamenti concessi alla clientela, comportanti una erogazione per cassa (Rischi autoliquidanti, a scadenza, a revoca, Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari, Sofferenze) CREDITI DI FIRMA Garanzie prestate dagli intermediari su richiesta della clientela, con le quali essi si impegnano a far fronte a eventuali inadempimenti di obbligazioni assunte dalla stessa clientela. (Garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria e commerciale) MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI GARANZIE RICEVUTE Garanzie personali e reali che l’intermediario ha ricevuto dal soggetto a nome del quale è effettuata la segnalazione in favore di clienti dell’intermediario stesso. Derivati Contratti derivati finanziari negoziati sui mercati over the counter (es. swaps, fras, opzioni). Viene segnalato il “valore intrinseco positivo” cioè il credito dell’intermediario alla data di riferimento MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI SEZIONE INFORMATIVA Evidenzia talune categorie di operazioni che, pur non costituendo affidamenti in senso stretto, contribuiscono a fornire elementi utili alla ricostruzione della posizione debitoria del soggetto segnalato. (ad es. Operazioni effettuate per conto di terzi, Crediti in pool, Crediti passati a perdita, Crediti ceduti a terzi dall’intermediario segnalante) IL DEFAULT NEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o ad essa equiparabile Incagli : crediti verso soggetti in temporanea situazione di difficoltà Inadempimenti persistenti: crediti scaduti e sconfinanti in via continuativa da più di 90/180 giorni Crediti ristrutturati: crediti per i quali, a seguito del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del soggetto, sono state modificate le originarie condizioni contrattuali dando luogo a una perdita Accordato operat. Utilizzato l A1 l l H P1 C M l l l l l l l P1 C M l l l l l l P2 C M l l l l P2 C 1.2 Rischi a scadenza 550400 l 1.3 Rischi a revoca 550600 l 1.4 Finanziamenti a procedura concors. e altri 550800 1.5 Sofferenze 551000 2 - CREDITI DI FIRMA 35001056 A 2.1 Garanzie connesse con oper. di nat. Comm.le 552200 l l 2.2 Garanzie connesse con oper. di nat. Finanz. 552400 l l 3 - GARANZIE RICEVUTE 553200 l 4 - DERIVATI FINANZIARI 553300 l l l B B1 l A1 l F P2 E Q1 D l l P2 l l l l l l Altri importi accordato l Valore intrinseco Q.Tà del credito l Importo garantito Tipo garanzia M Valore garanzia Stato del rapporto C l Saldo medio Tipo attività P1 550200 Fenom. correlato Import/export G Rischi autoliquidanti Censito collegato Valuta l 1.1 Durata originaria l Localizzazione 1 - CREDITI PER CASSA A1 35001055 Categorie di censimento Classi di dati Durata residua Variabili di classificazione l l l l P2 5 - SEZIONE INFORMATIVA 5.1 Operazioni effettuate per conto terzi 554800 l l l 5.2 Cred. per cassa - op. in pool - azienda capof. 554900 l B B1 l C l l l 5.3 Cred. per cassa - op. in pool - azienda part. 554901 l B B1 l C l l l 5.4 Cred. per cassa - op. in pool - totale 554902 l B B1 l C l l l 5.5 Cred. Acq.ti da client. non interm. - deb. Ced. 555100 5.6 Rischi autoliquidanti - crediti scaduti 555150 M 5.7 Sofferenze - crediti passati a perdita 555200 l 5.8 Crediti ceduti a terzi 555400 l I l R1 l Z l l L l l l LEGAMI I legami sono forme di coobbligazione vale a dire le relazioni di tipo giuridico tra più soggetti solidalmente responsabili nell’adempimento delle obbligazioni assunte verso gli intermediari. Le coobbligazioni rilevate sono: Le cointestazioni Le società di persone Altre forme di collegamento (garante-garantito, cedente-ceduto) sono presenti nelle segnalazioni di rischio. IL FUNZIONAMENTO DELLA C.R. Intermediari creditizi e finanziari Flusso di ritorno personalizzato 1^informazione periodica 1^ informazione, Segnalazioni inframensili, Rettifiche Centrale dei rischi Segnalazioni mensili di rischio 1^informazione periodica INFORMAZIONI PER GLI INTERMEDIARI SEGNALANTI flusso di ritorno personalizzato Flusso nominativo mensile con il quale gli intermediari ricevono per ciascun nominativo segnalato e per i collegati la posizione di rischio globale periodici prodotti statistici • Flusso di ritorno statistico • Flusso sul decadimento dei finanziamenti per cassa prima informazione a richiesta Richieste avanzate dagli intermediari per conoscere la posizione di rischio globale della clientela potenziale o affidata ma non segnalata IL FLUSSO DI RITORNO PERSONALIZZATO Per ogni affidato: • • • • • • • Codice CR + dati anagrafici + posizione parziale di rischio Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio Sconfinamento e Margine disponibile No. di enti segnalanti No. di enti segnalanti a sofferenza No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi Presenza di garanti Collegati/coobbligati (es. garantiti, cointestazioni/cointestatari, soci/società): • Codice CR + dati anagrafici • Posizione globale di rischio Le informazioni sono riferite all’ultima data contabile LA PRIMA INFORMAZIONE 10 Livello: dati del soggetto richiesto: • Codice CR + dati anagrafici • Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio • Sconfinamento e Margine disponibile • No. di enti segnalanti (totali, 1^ volta, non più, sofferenza) • No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi • Presenza di garanti • Codice CR + dati anagrafici di eventuali collegati/coobbligati 2° livello: dati dei collegati/coobbligati: • Posizione globale di rischio Gli intermediari possono chiedere i dati al massimo per le ultime i 36 date contabili. La Prima informazione periodica riguarda solo l’ultima data contabile. Servizio a pagamento, le tariffe dipendono dal livello della richiesta FLUSSO DI RITORNO STATISTICO Gli intermediari ricevono un flusso di ritorno statistico elaborato sui dati nominativi della CR I dati sono articolati per: categorie di censimento variabili di classificazione attività economica della clientela classe di grandezza degli affidamenti caratteristiche degli intermediari segnalanti FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA • Informazioni (numero di soggetti e importi) sul flusso delle sofferenze rettificate e sullo stock di impieghi vivi; • il flusso è costruito considerando i soggetti che sono a sofferenza rettificata al tempo t ed erano a impiego vivo al tempo t-1; • i dati sono riferiti alla clientela dell’intermediario che riceve il flusso, all’intero sistema, al totale delle banche e degli intermediari finanziari; • I dati sono articolati per territorio, attività economica, classe di grandezza degli affidamenti. Le informazioni fornite possono essere usate per calcolare il tasso di decadimento dei prestiti, che si ottiene rapportando il flusso delle sofferenze rettificate rispetto allo stock degli impieghi vivi. FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA IL CONCETTO DI SOFFERENZA RETTIFICATA - E’ un’informazione ricavata dalle segnalazioni dei singoli intermediari alla Centrale dei rischi - attiene all’esposizione complessiva per cassa dell’affidato al fine di determinarne lo stato di sofferenza a livello di sistema -ai fini statistici è un concetto più robusto della singola segnalazione a sofferenza UTILIZZI DELLA BANCA D’ITALIA DEI DATI CR UTILIZZO DELLE INFORMAZIONI CR PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI Ricerca economica Analisi della struttura dei mercati Vigilanza a supporto dell’attività di analisi cartolare e ispettiva riguardante, in particolare: La rischiosità dei crediti Il grado di concentrazione del portafoglio prestiti ULTERIORI UTILIZZI DATI NOMINATIVI • MAGISTRATURA PENALE • ALTRE AUTORITA’ (es. Consob) • DIRETTI INTERESSATI DATI AGGREGATI • UNIVERSITA’, ENTI DI RICERCA • PUBBLICAZIONI (es. Bollettino Statistico) Bollettino Statistico BIP on line BIP on line COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE Le Centrali dei rischi pubbliche di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e Romania hanno sottoscritto un Memorandum of understanding (MoU) per lo scambio di informazioni da fornire agli intermediari. Ciascuna centrale dei rischi riceve dalle altre informazioni sull’indebitamento globale dei soggetti residenti e sui non residenti presenti nel proprio archivio . Le informazioni riguardano i soggetti (diversi dalle persone fisiche) residenti in uno dei paesi con un indebitamento globale, presso il sistema creditizio del paese che fornisce i dati, pari o superiore a 25.000 euro. Le informazioni riguardano i crediti per cassa e i crediti di firma relativi a singoli debitori o a posizioni cointestate. COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE I flussi per gli intermediari La Banca d’Italia invia agli intermediari per i soggetti segnalati le informazioni ricevute dalle altre CR dell'UE (flusso di ritorno personalizzato). Gli intermediari possono chiedere alla CR informazioni su soggetti residenti in Italia o in uno degli altri paesi partecipanti agli scambi (prima informazione). ALTRE INIZIATIVE EUROPEE La Direttiva sul credito ai consumatori ha riconosciuto al finanziatore di uno Stato dell’UE di accedere senza discriminazioni alle Banche dati sul credito di un altro Stato membro: Il lavoro dell’Expert Group on Credit Histories (EGCH) Le previsioni del d.lgs. 141/2010 sull’accesso alle banche dati (il principio di non discriminazione, l’informativa al consumatore, la qualità dei dati) INIZIATIVE INTERNAZIONALI La World Bank (WB) ha elaborato standards internazionali in materia di credit reporting: i principi generali (caratteristiche dei dati e dei processi, la governance, il quadro regolamentare, lo scambio dati a livello cross border) l’oversight sul sistema di credit reporting LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE (Situazione a dicembre 2011) Intermediari segnalanti 1.184 di cui finanziarie 429 Soggetti segnalati Segnalazioni mensili Richieste di prima informazione (*) media mensile 10 milioni 14 milioni 500.000 (*) Banca d'Italia Servizio R.E.S. 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