Questa pomeriggio parliamo di:
Filippo Lenzerini
[email protected]
LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
Ferrara 10 dicembre 2003
“Azioni concrete per lo sviluppo sostenibile: il GGPGreen Public Procurement”
Dott. Filippo Lenzerini
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Le emissioni inquinanti delle automobili
La mancanza di informazioni, un caso?
Costi sociali della mobilità
Possibili soluzioni
Il caso della mobilità scolastica di Argenta
Dott. Filippo Lenzerini
Introduzione
In seguito alla diffusione del metano per il riscaldamento
domestico, l'inquinamento atmosferico risulta oggi
determinato principalmente dal traffico automobilistico.
In Italia vengono prodotte ogni anno 23 tonnellate di
emissioni inquinanti per chilometro quadrato.
Le emissioni inquinanti
delle automobili
Di queste, circa il 60% e` ascrivibile all'autotrazione, con
picchi di oltre il 90% per il monossido di carbonio e
dell'80% per il benzene.
Naturalmente la situazione e` piu` critica nelle grandi aree
urbane a intenso traffico automobilistico.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
1
Che cos’è il particolato
Che cos’è il particolato
Il particolato è il fattore inquinante più rilevante nelle
emissioni dei motori diesel.
Il particolato, in funzione delle sue dimensioni, viene inalato e
va a depositarsi sugli alveoli polmonari.
Questa deposizione costituisce uno strato che ostacola gli
scambi gassosi tra aria e sangue e rappresenta un
potenziale danno per tutti, ma in particolare per i soggetti
già affetti da malattie polmonari, come i portatori di bronchiti
croniche, asma, enfisema.
E' costituito da particelle solide generate nel processo di
combustione.
Il particolato si forma a causa della parziale combustione
delle gocce di gasolio iniettate nella camera di combustione
specialmente quando il rapporto aria/combustibile è basso.
Ciò avviene principalmente in fase di accelerazione.
Dott. Filippo Lenzerini
Le particelle di particolato possono ridurre la visibilità e
influenzare l'equilibrio termico tra l'atmosfera e la superficie
terrestre, provocando perturbazioni meteorologiche .
Dott. Filippo Lenzerini
Che cos’è l’NOx
Che cos’è l’NOx
NOx (Ossidi di azoto): una buona parte degli ossidi di azoto è
emesso nell'atmosfera da fonti inquinanti derivanti da
processi di combustione interna dei motori e degli impianti
di
riscaldamento.
Gli ossidi di azoto, insieme agli idrocarburi presenti in
atmosfera, in presenza di luce ultravioletta, danno origine
ad un fenomeno detto smog fotochimico.
Il prodotto principale di queste reazioni fotochimiche è l'ozono
(O3), causa di irritazioni agli occhi, disturbi dell'apparato
respiratorio e di danni agli alberi e alle coltivazioni.
In altre parole, quella stessa molecola, formata da tre atomi
di ossigeno, che è così importante per neutralizzare la
radiazione ultravioletta nella stratosfera, costituisce un
problema quando si accumula in eccesso nei bassi strati
dell'atmosfera.
Gli ossidi di azoto, a contatto con l'umidità atmosferica,
formano acido nitrico, una delle principali cause delle
piogge acide.
Gli ossidi di azoto, insieme agli idrocarburi presenti in
atmosfera, in presenza di luce ultravioletta, danno origine
ad un fenomeno detto smog fotochimico.
Il prodotto principale di queste reazioni fotochimiche è l'ozono
(O3), causa di irritazioni agli occhi, disturbi dell'apparato
Dott.
respiratorio
Filippo Lenzerini
e di danni agli alberi e alle coltivazioni.
In altre parole, quella stessa molecola, formata da tre atomi
Dott. Filippo Lenzerini
2
Che cos’è il Monossido di carbonio CO
Che cos’è l’anidride carbonica CO2
La formazione del monossido di carbonio (CO) nei motori è
conseguenza di una combustione incompleta dovuta alla
carenza locale di ossigeno.
Le principali fonti sono i vecchi motori a benzina, i ciclomotori
a due tempi.
I motori diesel permettono normalmente di contenere a livelli
molto bassi le emissioni di CO, lo stesso dicasi per le
caldaie.
Il biossido di carbonio (o anidride carbonica CO2) deriva dalla
reazione di ossidazione del carbonio presente
nell'idrocarburo ad opera dell'ossigeno contenuto nell'aria
comburente.
Il biossido di carbonio è il principale gas responsabile
dell'effetto serra, che contribuisce al riscaldamento del
pianeta.1.
Trattandosi di un gas, il monossido di carbonio raggiunge
rapidamente gli alveoli polmonari, a livello dei quali passa
nel sangue e si combina con l'emoglobina impedendo
l'ossigenazione e provocando cefalea, debolezza, nausea
e, ad alte concentrazioni, la morte per asfissia.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
CO2
Confronto tra diesel e benzina:
Confronto tra diesel e benzina:
I motori diesel emettono circa il 12% di CO2 in
meno rispetto ai motori dello stesso tipo alimentati
a benzina.
Tra tutti i gas di scarico liberati dai veicoli a motore,
la CO2 è il maggior responsabile del riscaldamento
del clima.
Le loro emissioni di ossidi di azoto ( NOx) risultano
tuttavia circa 3 volte superiori
Dal punto di vista del riscaldamento climatico,
quindi, le automobili diesel, data la minore
emissione di CO2, risultano migliori rispetto a
quelle a benzina.
La quantità di particolato fine respirabile liberata è
fino a 1'000 volte maggiore.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
3
Confronto tra diesel e benzina:
Il CO2 non è tuttavia l'unico inquinante che
contribuisce al riscaldamento globale. Responsabili
sono infatti anche, le polveri.
L'aspetto positivo dei motori diesel, legato alla
ridotta emissione di CO2,è annullato dalle
conseguenze negative generate dalla
maggiore quantità di polveri.
Pertanto, se prive di filtri, le automobili diesel non
contribuiscono a ridurre il fenomeno del
riscaldamento climatico.
Dott. Filippo Lenzerini
Confronto tra diesel e benzina:
Sebbene, per quanto riguarda il consumo energetico e le
emissioni di CO2, le automobili diesel risultino in genere
più vantaggiose rispetto ai veicoli a benzina, quelle
attualmente in circolazione si rivelano più dannose,
dannose
considerando il loro influsso sull'inquinamento atmosferico e
le loro ripercussioni sulla salute. Si tratta tuttavia di
svantaggi che potrebbero
essere evitati mediante misure tecniche e prescrizioni
adeguate.
Dott. Filippo Lenzerini
Confronto tra diesel e benzina:
Gli inquinanti provenienti dal traffico e da altre fonti di
emissione hanno ripercussioni sulla salute dell'uomo.
Ha inoltre conseguenze negative sull'agricoltura, riducendo
il raccolto del 5-15%.
Particolarmente problematico in tale contesto risulta
l'inquinamento da ossidi di azoto (NOx) e da polveri fini
respirabili.
Le odierne automobili diesel si rivelano di gran lunga più
inquinanti rispetto a quelle a benzina rispetto a NOx e
polveri sottili.
Dott. Filippo Lenzerini
Confronto tra diesel e benzina:
Ecco le tre principali misure da adottare:
• impiego di carburanti privi di zolfo
• installazione di filtri antiparticolato, già in commercio
(Peugiot), riducono di 1'000 volte le emissioni di polveri.
La normativa europea sui gas di scarico non ne
contempla ancora l’obbligatorietà.
• installazione di catalizzatori DeNOx, grazie ai quali i
motori diesel arriveranno allo stesso livello di quelli a
benzina. Tali catalizzatori sono in via di sperimentazione.
Dott. Filippo Lenzerini
4
GeCam, il gasolio bianco
Gecam, il gasolio bianco è un'emulsione composta da
gasolio, da acqua per il 10% e da uno specifico mix di
additivi che ne garantisce la stabilità nel tempo.
Destinata alle flotte di veicoli (autobus, igiene urbana,
trasporto pesante) ed al riscaldamento, consente una
riduzione del PM10 del 40%, del particolato nocivo fino al
70% e degli ossidi di azoto del 10%.
Il Gecam si acquista, si riceve, si stocca e si utilizza come il
normale gasolio, ma non è disponibile nelle normali
stazioni di rifornimento.
E' possibile utilizzare il Gecam senza apportare alcuna
modifica né ai veicoli né alle centrali termiche.
Dott. Filippo Lenzerini
GeCam, il gasolio bianco
L'aggiunta di acqua nel gasolio ne migliora la combustione.
Il miglioramento della combustione del gasolio grazie
all'aggiunta di acqua è una teoria nota da decine di anni, ma
l'applicazione sul mercato delle emulsioni ha sempre trovato
un limite nella stabilità: gasolio ed acqua da soli non si
miscelano.
Nel processo produttivo le gocce d'acqua si spezzano in
piccolissime goccioline. A questo punto l'additivo va a rivestire
le goccioline interponendosi fra l'acqua ed il gasolio,
mantenendo separate le goccioline e garantendo quindi la
stabilità dell'emulsione.
Dott. Filippo Lenzerini
Il GPL
GeCam, il gasolio bianco
I vantaggi ecologici legati all'utilizzo del Gecam sono
interamente frutto della presenza dell'acqua. E' l'acqua che
permette di migliorare la combustione, riducendo la
produzione di particolato, maggiore fattore inquinante
derivante dalla combustione del gasolio.
E' sempre l'acqua che permette di migliorare i rendimenti,
con conseguente riduzione della produzione di anidride
carbonica (CO2).
GPL significa Gas di Petrolio Liquefatti .
E' un idrocarburo composto principalmente da una miscela
di propano e butano.
Si ottiene dal processo di raffinazione del petrolio oppure
direttamente per estrazione dopo semplici processi di
separazione dal gas naturale o dal petrolio, con i quali si
trova associato nei giacimenti.
Il GPL è una fonte di elevata qualità che trova impiego in
molti settori (civile, industriale, artigianale….)
Ed è ancora l'acqua che permette di abbassare le
temperature di combustione riducendo la produzione di
ossidi di azoto.
Dott. Filippo Lenzerini
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5
I vantaggi del GPL
I motori alimentati a GPL sono molto piu puliti in quanto non
emettono residui né di piombo, né di benzene, né di
zolfo, elementi del tutto assenti nella sua composizione.
Rispetto alla benzina, le misurazioni dei gas di scarico
risultano inferiori del:
10-15% come anidride carbonica CO2
20% come monossido di carbonio CO
55-60% come idrocarburi incombusti
Il metano
Il metano e` il combustibile alternativo piu` pulito
attualmente facilmente disponibile e il suo impiego sui
veicoli puo` offrire un contributo alla soluzione dei
problemi ambientali delle citta`.
Per la semplicita` della sua composizione rispetto agli altri
carburanti (contiene piu` idrogeno e meno carbonio
CH4), il metano e` intrinsecamente ecologico e
garantisce una notevole pulizia della combustione.
Grazie a queste caratteristiche il GPL assicura lunga vita al
motore e riduce il consumo di olio.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
Il metano
Rispetto ai motori alimentati a benzina , il metano riduce:
•
gli idrocarburi volatili piu`dannosi (benzene) del
94-96%
•
l'inquinamento fotochimico (provocato dall'ozono
troposferico, anch'esso nocivo alla salute) dell'80%
•
la formazione di anidride carbonica del 25-30%.
Inoltre
Il metano
Rispetto ai veicoli che utilizzano motori diesel,
diesel come ad
esempio gli autobus urbani, il metano riduce:
•
dell'85-90% le emissioni di ossidi di azoto (NOx)
•
dell'85-95% quelle di monossido di carbonio (CO)
•
Le emissioni di particolato sono quasi totalmente
assenti.
l'impiego del metano consente di eliminare
pressoche` totalmente le emissioni di zolfo e
piombo.
Dott. Filippo Lenzerini
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6
7 buoni motivi per andare a metano
Le emissioni dei carburanti
1. e` economico: costa poco e ha un maggiore rendimento
energetico (320 km con 9 euro 1400 cc)
2. e` ecologico: le emissioni inquinanti sono inferiori di circa
l'85-90% rispetto ai combustibili tradizionali
3. e` efficiente: in virtu` dell'alto numero di ottani, superiore
a 120, non ha bisogno di additivi antidetonanti
4. e` sicuro: la temperatura di autoaccensione e` molto
elevata ed essendo un gas piu` leggero dell'aria si
disperde rapidamente
5. e` affidabile: può essere utilizzato tutti i giorni, anche con
le targhe alterne.
Dott. Filippo Lenzerini
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Inquinamento delle auto: poca chiarezza
La mancanza di
informazioni, un caso?
La Direttiva 1999/94/CE recita: "tutti i Governi UE si
attrezzino affinché ai compratori di auto nuove siano fornite
tutte le informazioni che riguardano i danni ambientali delle
auto, le emissioni di CO2 e le norme comportamentali per
ridurre il consumo di carburante".
L’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea
per non aver fornito ai potenziali acquirenti le informazioni
utili sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 di
autovetture nuove.
Dott. Filippo Lenzerini
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7
Inquinamento delle auto: poca chiarezza
In pratica la Direttiva prevede:
• diffusione pubblicitaria (pubblicità sui giornali, manifesti,
opuscoli) da utilizzarsi per la commercializzazione di
autovetture nuove
• apposizione sul parabrezza di tutte le autovetture private
nuove di un'etichetta relativa al consumo di carburante
• una guida del consumo di carburante e delle emissioni di
CO2
• apposizione di manifesti nelle sale di esposizione di
autovetture.
Dott. Filippo Lenzerini
Le auto più inquinanti e quelle meno?
Gasolio
Toyota Rav 7,1 litri x 100 Km
Fiat Doblò 6,4 litri x 100 Km
Dott. Filippo Lenzerini
Le auto più inquinanti e quelle meno?
Gasolio
Toyota Rav 7,1 litri x 100 Km
Fiat Doblò 6,4 litri x 100 Km
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Costi sociali della
mobilità
Dott. Filippo Lenzerini
8
Costi sociali della mobilità: un indagine toscana
• Gli incidenti sono per i giovani tra i 15 e i 29 anni la prima
causa di morte.
• Gli incidenti provocano all’anno oltre 480 morti (più di uno
al giorno) e 30 mila feriti per incidenti
• In un anno le Pm10 in Toscana provocano la morte
anticipata di cinque anni di 1.284 persone
• In Toscana, ogni anno, vengono spesi 3,5 miliardi di euro
per far fronte ai problemi connessi dalla mobilità privata,
pari al 4% del totale del Pil e il 26% della spesa della
pubblica amministrazione. Una somma pari all´intera
spesa pubblica sanitaria della regione Toscana.
Dott. Filippo Lenzerini
Inquinamento acustico
Il 20% della popolazione europea è esposta a livelli di
inquinamento acustico diurno superiori ai 65 dB e il 40% a
livelli compresi fra 55 e 65 dB;
La tendenza è verso un aumento della popolazione esposta
soprattutto a livelli compresi tra 55 e 65 dB.
La principale sorgente di rumore risulta essere il traffico
stradale che interessa i 9/10 della popolazione esposta a
livelli superiori ai 65 dB;
Un’indagine socioacustica condotta a Modena ha
evidenziato che a livelli di inquinamento acustico pari a 65
dB circa il 10% manifesta disturbi del sonno. A livelli pari
a 75 dB tale percentuale diventa del 40%.
Dott. Filippo Lenzerini
Costi sociali della mobilità: un indagine toscana
Questi 3,5 miliardi di Euro sono ripartiti tra:
sanità (ricoveri, cure farmaceutiche)
• intangibili (i decessi),
• ritardi sul lavoro causati dalla congestione (il 40% del
tempo dedicato agli spostamenti è perso in coda, a
Firenze il 50%: 50 ore l´anno)
• giorni non lavorati per le malattie da smog,
• pulizia degli edifici storici.
Se i privati spendono ognuno mille euro l´anno per muoversi sul proprio mezzo,
altri mille, ne spende la comunità toscana per ogni automobile (2.500
Firenze).
Dott. Filippo Lenzerini
Inquinamento acustico
Una media europea fissa
• I costi dell’inquinamento acustico allo 0,2% del PIL
• I costi dell’inquinamento atmosferico allo 0,4% del PIL
• I costi degli incidenti stradali allo 2% del PIL.
Preponderante risulta quindi l’impatto economico degli
incidenti stradali. Un recente studio ha stimato in circa
37000 miliardi il costo degli incidenti stradali in Italia nel
solo 1997, in netto aumento rispetto ai circa 30500
miliardi del 1993.
Dott. Filippo Lenzerini
9
La proposta della Regione Toscana
Possibili soluzioni
Dott. Filippo Lenzerini
Un progetto: i camion sui treni
Il nuovo servizio di treni-navetta per camion tra Francia ed
Italia entro il 2007 dovrebbe essere in grado di assorbire il
40% circa dell´attuale traffico autostradale di mezzi pesanti
lungo la direttrice del valico italo-francese del Frejus (175
KM) con grandi vantaggi per la viabilità, la sicurezza e
l´ambiente.
Si stima che oggi circolino un milione di camion all´anno per
il trasporto di merci. Il nuovo sistema potrà trasportarne
oltre 300 mila su rotaie, con 20-30 convogli al giorno in
andata e ritorno.
Dott. Filippo Lenzerini
Aumentare le tasse sulla benzina (le leggi regionali lo
permettono). In questa maniera verrebbe percepito un costo
maggiore per gli spostamenti su mezzi privati e forse
qualcuno rinuncerebbe. Si potrebbe usare il denaro ricavato
per compensare la spesa da traffico e investire in interventi
per una mobilità sostenibile».
Tanto più che entro i 10 chilometri spostarsi in auto costa di
più del mezzo pubblico e in Italia le tasse connesse alla
mobuilità privata sono le più basse d´Europa
Dott. Filippo Lenzerini
Un progetto: i camion sui treni
Attualmente il pedaggio è di 290 euro per ogni camion
(equivalente all´incirca al costo che un Tir dovrebbe
sostenere se viaggiasse su strada).
«I risparmi di tempo e quindi la convenienza per gli
autotrasportatori saranno possibili grazie ai ridotti tempi di
carico (circa 30 minuti) e di scarico (5 minuti) dei camion dai
treni. In totale possono essere caricati su ogni treno 28
semirimorchi, oppure 18 camion completi. Per i camionisti è
previsto un vagone passeggeri, dotato di minibar, self
service per consumare pasti, schermi al plasma e poltrone
relax.
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10
Il mobility manager
CHI È IL MOBILITY MANAGER DI AREA
La figura professionale è stata introdotta dal Decreto
Interministeriale del 27 marzo 1998 “Mobilità sostenibile
nelle aree urbane”;
Il mobility manager aziendale è previsto per tutte le aziende
con più di 300 addetti o più di 800 distribuiti su più sedi.
Il mobility manager aziendale, nell’organizzazione interna,
si posiziona nelle:
Area risorse umane;
Area logistica aziendale;
Area gestione flotte.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
MOBILITY MANAGEMENT:
UN MODELLO DI RIFERIMENTO
Operatore
servizi di
trasporto
MOBILITY MANAGEMENT:
UN MODELLO DI RIFERIMENTO
§ I mobility manager aziendali raccolgono tutti i dati relativi
agli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della propria
azienda e li trasmettono al mobility manager d’area.
m.m.
aziendale
m.m.
aziendale
Mobility manager
di area
Operatore
servizi di
trasporto
Operatore
servizi di
trasporto
m.m.
aziendale
m.m.
aziendale
m.m.
aziendale
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Dipendenti
dell’azienda
Operatore
servizi di
trasporto
Il Decreto Interministeriale del 27 marzo 1998 “Mobilità
sostenibile nelle aree urbane”; introduce presso la
Pubblica Amministrazione una struttura di supporto e
coordinamento dei mobility manager aziendali. La
struttura fa capo al mobility manager di area che ha il
compito di:
• Coinvolgere tutti gli operatori (Enti locali, organizzazioni
private e pubbliche) in progetti di mobilità sostenibile;
• Coordinare le politiche di mobilità all’interno dell’area
territoriale di competenza;
• Promuovere una cultura di mobilità sostenibile presso i
cittadini.
§ Il mobility manager d’area, li analizza e identifica soluzioni
alternative all’auto privata individuando servizi di mobilità
innovativi e promuovendo l’utilizzo delle due ruote o di
mezzi a basso impatto ambientale.
§ I mobility manager aziendali redigono piani per la loro
azienda e mettono in atto le misure e gli strumenti per
renderle operative.
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11
IL PIANO DI SPOSTAMENTI CASA LAVORO:
CARATTERISTICHE
• Analisi della mobilità interna e del profilo di
accessibilità dell’azienda
• Definizione obiettivi perseguibili in termini di impatto
ambientale
IL PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
1
Analisi tecnico urbanistica
dell’accessibilità
aziendale
2
Definizione degli obiettivi di miglioramento
3
Progettazione e realizzazione di iniziative specifiche sia
aziendali che da segnalare al mobility manager di area
4
Piano di comunicazione
5
Controllo di valutazione dei risultati
• Definizione delle iniziative specifiche
• Programma di:
ü attuazione,
Analisi Interna con
i dipendenti
ü comunicazione,
ü valutazione.
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Dott. Filippo Lenzerini
I VANTAGGI E LE OPPORTUNITÀ CHE NE DERIVANO
ECONOMICI
•
Minori costi del trasporto
•
Possibilità di premi economici
PER I DIPENDENTI
I VANTAGGI E LE OPPORTUNITÀ CHE NE DERIVANO
ECONOMICI
• Accesso ai fondi ministeriali
•
MOBILITÀ
MOBILITÀ
• Regolarità nell’arrivo dei propri dipendenti.
•
Riduzione dei tempi di spostamento
•
•
Diminuzione del rischio di incidenti
•
Maggiore regolarità nei tempi di trasporto
PERSONALI
•
Minore stress psicofisico da traffico
•
Socializzazione tra colleghi
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PER L’AZIENDA
Introiti dalla tassazione delle aree di parcheggio.
Riduzione dei piazzali di sosta dedicati a parcheggio per i
dipendenti, e possibilità di riutilizzo per altre funzioni aziendali.
• Aumento dell'accessibilità aziendale.
CLIMA
• Possibilità di creare una condizione socializzazione tra dipendenti.
•
Possibilità di offrire un servizio utile ai propri dipendenti, con eventuali
vantaggi, seppure indiretti, in termini di dedizione al lavoro.
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12
I VANTAGGI E LE OPPORTUNITÀ CHE NE DERIVANO
L’INDAGINE DI MOBILITÀ INTERNA
ANALISI INTERNA
PER LA COLLETTIVITÀ
•
Conoscenza della realtà aziendale (sede, n° e
caratteristiche dei dipendenti, orari di lavoro,
flotta di automezzi).
•
Riduzione dell’inquinamento atmosferico.
•
Benefici in termini di sicurezza.
•
Riduzione della congestione stradale.
•
Riduzione dei tempi di trasporto.
•
Realizzazione di questionari per definire i bisogni di mobilità dei dipendenti
e loro disponibilità (percorso casa-lavoro, durata e caratteristiche dello
spostamento, flessibilità accettabile, scelta modale, percezione della qualità
del servizio o del modo di trasporto).
•
Analisi
e
valutazione
dei
questionari
(organizzazione
banca
dati,
ordinamento sistemico dei dati).
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L’INDAGINE DI MOBILITÀ INTERNA
ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO
DELL’AZIENDA
•
Ubicazione dell’azienda (valutazione territoriale ed
ambientale dell’area dove sorge e/o delle altre diverse Sedi loc ali).
•
Accessibilità dell’azienda (viabilità, distanze da fermate
di trasporto pubblico, disponibilità di piste ciclabili).
•
Analisi delle aree parcheggio disponibili (libera o a pagamento, ad uso
esclusivo o priva di restrizioni).
•
Analisi del trasporto pubblico disponibile.
•
Analisi dei Km percorsi dai dipendenti con i diversi mezzi di trasporto e
conseguente determinazione dei consumi energetici e delle emissioni
inquinanti.
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
INDICATORI DI EFFICACIA
DEL PIANO DEGLI SPOSTAMENTI
• Km totali percorsi dai dipendenti con l’auto propria e con
gli altri mezzi di trasporto
• Rapporto tra n° dipendenti/n° di auto che arrivano in
azienda
• Rapporto tra n° persone
private/n° di auto private
che viaggiano in auto
• Tempo di percorrenza del tragitto “porta a porta”
• Diminuzione del n° di auto nelle “ore di punta”
• Grado di coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti
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13
LE STRATEGIE PER LA PROGETTAZIONE
E REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE:
STRATEGIE DI DISSUASIONE
• Disincentivi all’utilizzo dell’auto privata -dove possibile• Politiche di tassazione sulla circolazione, restrizione aree
sosta
STRATEGIE DI INCENTIVAZIONE
• Incremento dell’offerta di modi di trasporto sostenibili ed
ecologici, inclusi agevolazioni e promozioni dei sistemi
attualmente disponibili.
• Realizzazione di nuovi servizi di mobilità, promozione
dell’intermodalità, benefits collaterali.
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GLI STRUMENTI DEL MOBILITY MANAGER
NUOVI
SERVIZI DI
MOBILITÀ
car sharing
car pooling
trasporto collettivo flessibile
utilizzo delle 2 ruote
NUOVE
TECNOLOGIE
utilizzo delle nuove tecnologie
(internet, telelavoro)
GESTIONE
INTERNA
politiche sulle aree di sosta aziendali
gestione orari e turni di lavoro
Dott. Filippo Lenzerini
La mobilit à scolastica nel
Comune di Argenta:
un indicatore di sostenibilità
sostenibilit à
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
14
Indicatori di sostenibilità
Gli indicatori
I 20 indicatori sono stati scelti in modo tale che
rappresentassero sia aspetti ambientali (13), sia di
sviluppo economico territoriale (7), sia sociali (7)
•
• Alcuni indicatori coincidono con i 10 indicatori di
sviluppo sostenibile indicati dalla Comunità Europea per
le realtà urbane
• Altri sono stati scelti con riferimento specifico al
territorio di Argenta
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L’indicatore Mobilità scolastica
È stato inserito realizzato un sondaggio che ha coinvolto
1123 alunni delle scuole elementari e medie inferiori
(94,4%
94,4% degli iscritti) per verificare la modalità con la
quale gli scolari del Comune di Argenta vanno a scuola.
La scelta dell’indicatore:
• mobilita scolastica causa di criticità
• valore educativo nei confronti dei bambini
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
L’indicatore Mobilità scolastica
Anno 2003
N°
%
Alunni che utilizzano prevalentemente lo scuola
bus
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
macchina
Alunni che vanno a scuola prevalentemente a
piedi
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
bicicletta
Altri mezzi (motorino, corriera di linea,…)
216
18,2%
554
46,6%
157
13,2%
199
16,7 %
9
0,8 %
Non intervistati
67
4,5 %
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15
L’indicatore Mobilità scolastica
L’indicatore Mobilità scolastica
Dati relativi ai 450 studenti delle medie inferiori
Dati relativi ai 740 studenti delle medie inferiori
Anno 2003
N°
%
Anno 2003
N°
%
Alunni che utilizzano prevalentemente lo
scuolabus
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
macchina
Alunni che vanno a scuola prevalentemente a
piedi
89
19,8%?
124
16,8% ?
153
34 %?
%
400
50 % ?
57
12,7% ?
Alunni che utilizzano prevalentemente lo
scuolabus
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
macchina
Alunni che vanno a scuola prevalentemente a
piedi
103
13,9% ?
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
bicicletta
123
27,3%?
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
bicicletta
65
8,8%?
Altri mezzi (motorino, corriera di linea,…)
9
2 %?
Altri mezzi (motorino, corriera di linea,…)
0
0%
Non intervistati
19
4,2%
Non intervistati
48
10,5%
Dott. Filippo Lenzerini
Dott. Filippo Lenzerini
L’indicatore Mobilità scolastica
L’indicatore Mobilità scolastica
Dati relativi alle scuole di Argenta 570 studenti tra elementari e medie inferiori
Media superiore
Scuolabus 43%
Auto 24%
Piedi 17%
Bici 15%
Elementare
Scuolabus 2%
Auto 65%
Piedi 25%
Bici 7,5%
Dott. Filippo Lenzerini
Elementare
Scuolabus 11%
Auto 62%
Piedi 9%
Bici 18%
Media superiore
Scuolabus 19%
Auto 17%
Piedi 21%
Bici 43%
Anno 2003
N°
%
Alunni che utilizzano prevalentemente lo
scuolabus
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
macchina
Alunni che vanno a scuola prevalentemente a
piedi
89
15,2% ?
290
49,6% ?
56
9,6% ?
Alunni che vanno a scuola prevalentemente in
bicicletta
113
19,3% ?
Altri mezzi (motorino, corriera di linea,…)
9
1,5 %
Non intervistati
28
4,8 %
Dott. Filippo Lenzerini
16
Le piste ciclabili
Copyright
Piste ciclabili in sede
promiscua
Le presenti diapositive sono di proprietà della società
Punto 3 – Progetti per lo sviluppo sostenibile
Piste ciclabili in sede
propria
E’ vietato l’utilizzo e la riproduzione delle stesse senza esplicita
esplicita
autorizzazione scritta.
Per ogni informazione : [email protected]
www.punto3.info
Sul territorio del
Comunale di Argenta
ci sono 11.266 metri
di piste ciclabili (80%
in sede propria)
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www.punto3.info
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