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Ottobre-Dicembre 2013
Il Millennio dell’Apocalisse: Che cos’è?
Resurrezione Fisica: Simbolica o letterale? l L’Anima dei morti dov’è realmente?
Anno XVIII, N. 4
Ottobre-Dicembre 2013
Rivista triimestrale di evangelizzazione cristiana.
Diritti riservati © Vietata la riproduzione anche parziale.
Mondo prigioniero
Prossimamente Libero!
I fatti dimostrano che questo
mondo è tenuto prigioniero
da un invisibile nemico. Ecco
rivelata la storia di come il
mondo è stato sequestrato e
di come sarà liberato!............3
Il magnifico Millennio
Il Millennio è estremamente
importante per Dio.
Quanto più il Millennio è
compreso da te, tanto più
esso diventa importante
nella tua vita personale........8
Resurrezione fisica:
Simbolica o letterale?
La maggior parte degli esseri
umani hanno vissuto e sono
morti nell’ignoranza del vero
DIO. Ciò vuol dire che sono
perduti per sempre?.............14
L’anima dei morti
è davvero in cielo?
Scopri come la meravigliosa
promessa di resurrezione è
vanificata dalla diffusione
universale di un vangelo
contraffatto......................... 19
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2 La Buona Notizia
La maggior parte dei religiosi crede che questo sia il mondo di Dio, ma come si fa a conciliare un tale concetto con tutta la criminalità, la violenza, le guerre, l’oppressione, la fame e i disastri che ci circondano?
I fatti dimostrano che questo mondo è tenuto prigioniero da un invisibile nemico. Ecco rivelata la storia
di come il mondo è stato sequestrato e di come sarà liberato!
torie di rapimenti e di sequestri di persona attirano sempre
l’attenzione del pubblico probabilmente perché le vittime sono indifese. Allo stesso tempo però ci
sorprendono per l’insolito rapporto
che a volte si instaura tra la vittima e
i loro rapitori.
Jaycee Lee Dugard, rapita a 11
anni nel 1991 mentre era alla fermata
dell’autobus, fu rapita e tenuta prigioniera per 18 anni. Pare che in
tutto quel tempo non abbia mai cercato di fuggire e che anzi abbia sviluppato un rapporto stretto con il suo
rapitore. Il patrigno successivamente
commentò che la ragazza nutriva per
il rapitore «dei forti sentimenti. È
come se si sentisse quasi sposata»
(Laura Fitzpatrick, “A Brief History
S
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of Stockholm Syndrome,” Time, 31
agosto 2009).
Un’altra, Natashcha Kampusch,
rapita all’età di 10 anni mentre andava scuola, fu tenuta prigioniera in
uno scantinato per otto anni prima di
fuggire. Tuttavia, pare che pianse
quando ricevette la notizia che il suo
rapitore aveva commesso suicidio
gettandosi sotto un treno. «Tutto ciò
che posso dire è che, poco a poco, ho
iniziato a provare dispiacere per lui»,
spiegò la ragazza. Successivamente
definì il suo rapitore una «povera
anima persa e sviata» (ibidem).
Shawn Hornbeck, dopo 10 mesi
dal suo rapimento, chiamò la polizia
per denunciare il furto della sua bicicletta, dando il suo nome di battesimo e come cognome quello del suo
rapitore, Devlin (ibidem). Rimase
con il rapitore per altri tre anni, senza
mai tentare la fuga, neanche quando
l’uomo andava al lavoro.
Poi vi è il caso scellerato di Patty
Hearst, la figlia di un magnate dell’editoria, William Randolph Hearst.
Dopo essere stata rapita, la ragazza
non solo appoggiò il leader criminale
unendosi all’Esercito di Liberazione
Simbionese, ma cambiò pure il
nome e si unì al suo rapitore in una
rapina in banca (ibidem).
La "sindrome di Stoccolma"
Questi ostaggi si sono identificati con i loro rapitori fino al punto
da sostenerli anche dopo aver ottenuto la libertà. Esperti di salute mentale hanno un termine specifico per
questo legame irrazionale tra rapi-
3
tore e vittima. La chiamano Sindrome di Stoccolma: le vittime si legano così tanto ai loro rapitori che
provano nei loro confronti un sentimento misto di compassione e lealtà.
Nel 1973 dopo una rapina in banca a
Stoccolma, in Svezia, in cui due ladri
tennero in ostaggio nel cavò della
banca quattro impiegati puntandogli
contro una pistola per sei giorni consecutivi. «Quando le vittime furono
liberate la loro reazione scioccò il
mondo intero: abbracciarono e baciarono i loro rapitori confermando
la loro lealtà finanche mentre questi
venivano arrestati» (ibidem).
Gli psicologi non sanno ancora
ben spiegare questo legame così bizzarro. Alla radice sembra vi sia il
fatto che la vittima giunge a percepire il rapitore come qualcuno che ha
il controllo della sua sopravvivenza
e quindi della vita stessa. Perciò la
vittima si schiera con il rapitore per
assicurarsi la sopravvivenza.
Paradossale? Si. Insolito e lontano dalla realtà quotidiana? Assolutamente no, anzi! Non c’è essere
umano sulla faccia della terra che
non sia stato vittima di questo disordine mentale. Questo perché il
mondo è stato spiritualmente prigioniero da migliaia di anni! Il genere
umano è diventato vittima della
"Sindrome di Stoccolma", assecondando il suo malvagio rapitore anziché il suo amorevole Creatore!
La storia è strana, ma vera, ed è
descritta nella Bibbia!
Qual è la tua visione del mondo?
Ognuno di noi ha una propria visione del mondo. Può essere prevalentemente buona o cattiva, in base a
come influisce sui nostri pensieri e
sulle nostre azioni.
Come si è formata la nostra attuale visione del mondo? Non siamo
nati con tale visione; si è sviluppata
in noi nel tempo. Dall’infanzia in poi
4 La Buona Notizia
acquisiamo conoscenza tramite i cinque sensi: udito, vista, olfatto, gusto
e tatto. Siamo immersi nel mondo
che ci circonda, assorbendo una
parte di ciò che ci succede senza
pensarci troppo e valutando altri segnali sulla base di impressioni antecedenti o di conclusioni a cui siamo
stati guidati.
I nostri genitori, fratelli e sorelle,
la scuola, i media, il lavoro e altre
esperienze di vita contribuiscono a
modellare la nostra visione del
mondo che man mano si va formando. La maggior parte delle persone non mette in dubbio la propria
visione, partendo dal presupposto
che ciò che pensano e fanno è semplicemente il modo in cui vanno le
cose. Quando affrontate, queste persone spesso si difendono.
I valori di base della religione e
della politica sono tra i più sacri di
ogni società civile. Salvaguardiamo
quei valori con la nostra vita. Sono
la nostra vita. Le nazioni vanno in
guerra a causa di minacce vere o immaginarie, a volte a causa della sacralità dei loro valori di base. Sfidare
i valori di base è come minacciare la
stessa vita.
I valori che abbiamo accumulato
costituiscono la nostra visione del
mondo, un terreno fertile in cui seminare idee, buone e cattive. Queste
crescono fino a diventare erbaccia o
grano, in base all’influenza esterna, e
ci tengono prigionieri al nostro modo
di pensare – che spesso non ci rendiamo conto essere seriamente fuori
dai binari.
Una visione sbagliata del mondo
può far scaturire una miriade di problemi sociali come la criminalità, la
violenza, le guerre, l’oppressione, la
corruzione, il ladrocinio, il cattivo
governo, peccati sessuali e malvagità, abuso di droghe e alcool, matrimoni e famiglie spezzate, inganno
religioso, povertà e molti altri malesseri sociali.
Cuori ottenebrati
da un invisibile rapitore
È forse un mondo questo in cui
le persone sono aperte ai pensieri di
Dio? Vediamo che cosa disse Gesù
Cristo in Matteo 13:15: «Perché il
cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri
d'orecchi e hanno chiuso gli occhi»
Gli esseri umani ingenuamente chiudono gli occhi e le orecchie alla verità di Dio, diventando così propensi
a essere influenzati da forze spirituali occulte.
L’apostolo Paolo scrisse: «...pur
avendo conosciuto Dio, non l'hanno
glorificato né l'hanno ringraziato
come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro
cuore senza intendimento si è ottenebrato» (Romani 1:20-21).
Qual è questa forza non visibile
che ha ottenebrato i cuori degli uomini, tenendoli prigionieri di pensieri corrotti? E’ la forza malefica di
Satana, il diavolo, l’angelo caduto!
L’apostolo Paolo scrisse anche del
bisogno che le persone hanno di imparare la verità di Dio affinché «ritornino in sé, sottraendosi dal laccio
del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà» (2 Timoteo 2:26). Qui è
rivelato che il mondo è «stato fatto
prigioniero» dal diavolo «per fare la
sua volontà». E proprio come coloro
che finiscono con l’essere vittime
della Sindrome di Stoccolma, le persone sono giunte a identificarsi più
con il loro rapitore che con il loro
Creatore!
Allo stesso modo, l’apostolo Pietro ci mette in guardia dicendo
«Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno
come un leone ruggente cercando
chi possa divorare» (1 Pietro 5:8).
Satana divora le persone attraverso l’inganno. Sfrutta a pieno le
debolezze della natura umana usan-
dole attraverso gli inganni. Tiene letteralmente i regni di questo mondo
sotto il suo controllo e può darli a
chiunque desideri (Matteo 4:8-9).
Come siamo caduti
sotto il controllo di Satana?
Come siamo finiti in questo
stato? Come ha fatto l’umanità a finire sotto il controllo di questo rapitore? La storia inizia con i nostri
primi genitori umani, Adamo ed Eva,
nel Giardino dell’Eden.
Il sesto giorno della creazione,
Dio creò la prima coppia umana. Allora Dio vide tutto ciò che aveva
fatto, ed ecco, era molto buono»
(Genesi 1:26-31).
L’attuale creazione di Dio era
davvero molto buona, ma Satana
comparve subito sulla scena sotto
forma di serpente. Presentandosi a
Eva, la ingannò inducendola a disobbedire alle istruzioni di Dio di
non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male. Satana
le mentì, contraddicendo Dio, dicendole che non sarebbe morta se ne
avesse mangiato. Anche Adamo
scelse di disobbedire e mangiò il
frutto (Genesi 3:1-6).
I primi esseri umani scelsero di
non credere a Dio e di credere a Satana. Scelsero di non seguire le istruzioni di Dio e di seguire invece
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quelle di Satana. Scelsero spontaneamente di seguire non Dio ma il
diavolo, finendo nel suo inganno e
prigionia. Permisero che il loro seduttore e rapitore li facesse prigionieri!
Si stabilì così lo schema; i dadi
furono tratti. La specie umana discende da queste prime due persone,
Adamo ed Eva. E ogni uomo e
donna da allora in poi ha seguito i
loro passi, scegliendo la via del peccato e della disobbedienza a Dio
(Romani 5:12, 19). Un solo essere
umano non ha mai peccato: Gesù
Cristo (Ebrei 4:15).
Gli inganni di Satana
Una ben nota battuta di un film
evidenzia l’ingannevolezza di Satana: «Il più grande inganno del diavolo è stato quello di far credere al
mondo che lui non esiste... rendendo
il suo compito molto più facile!»
Ma il diavolo opera anche in altri
modi, per esempio attraverso la religione. Se tu fossi Satana, come inganneresti l’umanità per indurla a
pensare che la tua via è quella della
verità? Non contraffaresti forse il
vero Dio sostituendo la Sua verità
con una grande menzogna? Immagina di sfruttare le debolezze dell’uomo offrendo una filosofia
religiosa che dice che il bene è male
e il male è bene!
Faresti in modo, inoltre, di far
passare Dio come uno cattivo, intollerante, non degno di fiducia, influenzando gli esseri umani a
vederlo come esigente verso di lui
stesso e insensibile verso gli altri.
Potresti anche cercare di convincere
persone ben intenzionate a credere
che non è necessario
obbedirgli.
Tutto questo è
l’opera che Satana ha
fatto e cerca di fare in
tutti noi esseri umani. È
così che ha guidato tutti
gli umani a diventare
prigionieri del peccato.
Gesù Cristo disse che
«chi fa il peccato è
schiavo del peccato»
(Giovanni 8:34). Paolo disse che
siamo tutti schiavi del peccato, fino a
quando non siamo liberati da Dio e
diventiamo «servitori della giustizia», il che significa ubbidire alle
leggi di Dio (Romani 6:16-23;
Salmo 119:172).
Una delle principali strategie di
Satana per ingannare le persone nel
mondo cristiano è di convincerle che
non è necessario osservare le leggi di
Dio, che quelle leggi sono obsolete
o anche nocive, o che Gesù le ha osservate al posto nostro, quindi per
noi non è più necessario. Gesù ha invece detto: «se tu vuoi entrare nella
vita, osserva i comandamenti» (Matteo 19:17). L’apostolo Giovanni ci
ammonisce: «Chi dice: ‘Io l'ho conosciuto’, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in
lui» (1 Giovanni 2:4).
L’obiettivo principale di Satana
è proprio questo: eliminare il genere
5
umano da questa Terra, e per farlo ci
manipola inducendoci a farci reciprocamente del male, fino a distruggerci a vicenda (Matteo 24:21-22).
Un mondo dominato da Satana,
ma solo per poco tempo.
Prima dell’era umana, Satana
ambiva già competere contro Dio e
convinse un terzo degli angeli di ribellarsi a Dio in modo che lui potesse sostituirsi a Dio. Un’impresa
fallimentare (vedere Isaia 14:13-14;
Apocalisse 12:4, 9). Gesù commenta
di essere stato, molto prima di diventare uomo, testimone oculare
della ribellione e sconfitta di Satana:
«Io vedevo Satana cadere dal cielo
come una folgore» (Luca 10:18).
Gli angeli di Dio sconfissero Satana e i suoi demoni gettandoli sulla
Terra, la dimora che era stata loro assegnata originariamente. La caduta
di questi angeli fece piombare il pianeta in un’era glaciale dominata da
oscurità. La terra divenne informe e
senza vita, finché lo Spirito di DIO
non riportò in essa le condizioni
adatte a nuove forme di vita, inclusa
la vita umana nel «sesto giorno»
(Genesi 1:26-31).
Nel frattempo, «gli angeli che
non conservarono la loro dignità e
abbandonarono la loro dimora» sono
stati «messi in guardia sotto caligine,
con legami eterni, per il giudizio del
gran giorno» (Giuda 1:6, Diodati).
Anche se la terra e tutto ciò che
dimora in essa giustamente appartengono al Creatore (Salmo 24:1),
Dio ha concesso a Satana di continuare ad abitare la Terra anche durante l’era dell’Uomo, durante la
quale dai discendenti di una vergine
donna sarebbe nata la «progenie»
(Gesù Cristo, il nuovo Adamo), che
avrebbe sconfitto Satana. La
«donna» si riferisce a Maria e anche
alla vera «Chiesa» fondata da Gesù,
i cui membri sono resi parte, spiri-
6 La Buona Notizia
tualmente, di quella stessa «progenie» (Isaia 53:10, Ebrei 2:11-13). La
Chiesa ha anch’essa il compito di
«schiacciare il capo» a Satana (Genesi 3:15), attraverso il ravvedimento, la fede in Dio, il battesimo e
l’obbedienza alla Parola di Dio.
La Bibbia rivela che Satana è «il
dio di questo mondo» (2 Corinzi 4:34, CEI), «il principe della potestà
dell’aria» (Efesini 2:2) e colui che
«seduce tutto il mondo» (Apocalisse
12:9). Paolo dice il combattimento
dei veri Cristiani «non è contro sangue e carne, ma contro i principati,
contro le potestà, contro i dominatori
del mondo di tenebre di quest’era,
contro gli spiriti malvagi nei luoghi
celesti [invisibili]» (Efesini 6:12).
Satana è anche dietro al grandissimo inganno religioso che presenta
«un altro Gesù» con «un altro evangelo» (2 Corinzi 11:4, Matteo 6:7-8).
«Satana stesso si trasforma in angelo
di luce», così come molti suoi rappresentanti umani, «operai fraudolenti,
che si trasformano in apostoli di Cristo» (2 Corinzi 11:13-15).
Questo inganno è molto diffuso,
perciò la Parola di Dio ci mette in
guardia: «Noi sappiamo che tutto il
mondo giace nel maligno» (1 Giovanni 5:19).
Nel principio, Adamo ed Eva
erano liberi di accettare la verità,
così come erano liberi da Satana e
dal peccato. Ma il peccato, la trasgressione della legge divina, separa
gli esseri umani da Dio (Isaia 59:2).
Satana tentò Eva, la quale peccò; e
poi, attraverso di lei, tentò Adamo, il
quale peccò anch’egli (Genesi 3:124). L’umanità ha proseguito laddove i nostri primi genitori hanno
lasciato, continuando a trasgredire le
leggi di Dio. Ma il seguire la via del
peccato ha reso quasi tutto il mondo
cieco alle verità di Dio.
Gli esseri umani sono spiritualmente prigionieri di Satana, e si
identificano con il loro "rapitore",
anche se inconsapevolmente, preferendo credere alle sue menzogne e
assumere i suoi stessi modi furbeschi, subdoli e ingannevoli.
Vivere sotto il dominio di Satana
ha causato nell’umanità ingiustizie,
sofferenze e afflizione indescrivibili.
Poiché Satana è un omicida, non c’è
da sorprendersi che viviamo in un
mondo confuso e pieno di violenza.
Non c’è da sorprendersi se la storia
umana è scritta nel sangue, in un
continuo susseguirsi di guerre su
guerre. La guerra è semplicemente
un omicidio su larga scala! Satana è
dietro ai genocidi e al fatto che i progressi tecnologici spesso portano a
modi più efficienti per uccidere un
numero sempre maggiore di persone
più velocemente.
Omicidi, assassini, percosse, assalti piagano molte regioni del
mondo. Restiamo inorriditi dai titoli
sui giornali. Anche l’intrattenimento
popolare è spesso pieno di violenza!
Da dove viene questa influenza maligna? Viene da colui che è «un omicida fin dal principio!»
Gesù chiamò Satana anche
«padre della menzogna» (Giovanni
8:44). Dunque, dovremmo forse sorprenderci se vediamo così tanto inganno intorno a noi? Dovremmo
forse sorprenderci per il fatto che la
menzogna è una cosa ordinaria?
Mentiamo gli uni agli altri. I nostri
governi ci mentono. Noi mentiamo
ai nostri governi. I media ci mentono. Le nazioni mentono alle altre
nazioni. E come già detto, la causa è
Satana: il «padre della menzogna».
Satana è un angelo chiamato in
questo modo perché si è corrotto ribellandosi alle leggi di Dio. Perché
vediamo tanta ribellione e risentimento in tutto il mondo? Satana» è
uno spirito avverso, che ci mette
continuamente gli uni contro gli
altri, così come contro Dio.
Se vediamo tanta malvagità e
sofferenza c’è un motivo: il mondo è
stato fatto prigioniero e sedotto da un
rapitore malvagio e maligno. L’umanità in genere non se ne rende conto
o non crede di essere ingannata, altrimenti non lo sarebbe.
La fine del dominio di Satana
Nonostante le cattive notizie,
buone notizie sono decisamente all’orizzonte. Il tempo della liberazione dell’umanità dal proprio
rapitore si sta avvicinando! Presto
l’inganno, le sofferenze e la morte
che permeano questo mondo attuale
saranno sostituiti da giustizia, pace e
prosperità!
Sembra però che i problemi nel
mondo stiano aumentando e peggiorando giorno dopo giorno. Perché?
Un motivo è che Satana sa bene che
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il suo tempo sta finendo (Apocalisse
12:12) e che Dio interverrà presto
per liberare l’umanità dalla sua prigionia (Ebrei 8:10-12).
Poche persone si rendono conto
che uno dei motivi principali per cui
Gesù Cristo deve tornare è per salvare l’umanità da sé stessa! «Perché
allora vi sarà una tribolazione così
grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai
più vi sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe» (Matteo 24:21-22).
Il ritorno di Cristo sarà una questione di vita o di morte! A pensarci
bene, solo negli ultimi decenni è iniziata a palesarsi la possibilità di eliminare tutta l’umanità dalla faccia
della terra con le moderni armi di distruzione di massa. E ogni arma che
l’uomo ha creato prima o poi ha
anche usato. Perfino creazioni terrificanti come armi nucleari, gas nervino e armi biologiche. Dato che
l’uomo è sull’orlo del disastro, Gesù
Cristo deve intervenire e lo farà.
Apocalisse 11:15-17 descrive la
scena: «Poi il settimo angelo suonò
la tromba e si fecero grandi voci nel
cielo, che dicevano: ‘I regni del
mondo [al momento i regni di Satana] sono divenuti il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli
regnerà nei secoli dei secoli’».
Un mondo liberato!
Apocalisse 20:1-3 rivela che
cosa accadrà a Satana:
«Poi vidi un angelo che scendeva
dal cielo e che aveva la chiave dell'abisso e una gran catena in mano.
Egli prese il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e lo
legò per mille anni, poi lo gettò nell'abisso che chiuse e sigillò sopra di
lui, perché non seducesse più le nazioni...»
Con Satana finalmente legato e
imprigionato, tutti i popoli potranno
finalmente conoscere e vivere la promessa di Cristo in Giovanni 8:32:
«Conoscerete la verità e la verità vi
farà liberi». La verità è ogni parola
che esce dalla bocca di Dio, inclusi i
Dieci Comandamenti, che riassumono il come comportarci per avere
una vita piena di giustizia, di pace e
benessere.
Del meraviglioso nuovo mondo
a venire Dio dice: «Non si farà né
male né distruzione su tutto il mio
monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell'Eterno,
come le acque ricoprono il mare»
(Isaia 11:9).
L’influenza ingannatrice di Satana non ci sarà più. Così come il suo
atteggiamento menzognero e omicida. Invece di guerre, vi sarà pace
ovunque! «Egli [Cristo] farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. Forgeranno le loro spade in
vomeri e le loro lance in falci; una
nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione e non insegneranno più la guerra» (Isaia 2:4).
Questo è il futuro meraviglioso
che Dio ha in serbo per il mondo. Sì,
il mondo è avvolto nell’inganno e
nella cecità per ora. Ma questo stato
di cose giungerà presto a una fine!
Se Dio sta aprendo la tua mente
in questo momento, non è necessario aspettare fino ad allora per vivere
la libertà data dalla verità di Dio.
Egli desidera ardentemente condividere il messaggio di speranza con te
e tirarti fuori dall’inganno e dalla
prigionia di Satana oggi stesso.
In Isaia 55:6-7 troviamo questo
richiamo: «Cercate l'Eterno mentre
lo si può trovare, invocatelo mentre è
vicino. Lasci l'empio la sua via e
l'uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all'Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro Dio che
perdona largamente».
Con l’aiuto di Dio, anche tu puoi
essere liberato adesso. Egli ti sta
aspettando! LBN
7
Prossimamente:
Il Magnifico Millennio
Il Millennio è estremamente importante per Dio, lo prova il fatto che buona utopistiche e secolari che l’uomo
parte delle profezie bibliche ne parla. Quanto più il Millennio è compreso possa mai immaginare!
Ecco che cosa ci dice la profezia
da te, tanto più esso diventa importante nella tua vita personale!
Biblica riguardo a ciò che accadrà du-
he cos’è il Millennio? Questa
parola è solitamente scritta
con la “M” maiuscola in riferimento al governo di «mille anni»
che Gesù Cristo instaurerà sulla Terra
al Suo ritorno dal cielo, con immortalità e potenza divina.
C
Un Eden Globale
La parola Millennio è associata
non soltanto al futuro ritorno e governo di Cristo sulla Terra ma anche
alle condizioni edeniche globali che
caratterizzeranno quel lungo periodo,
prossimo a venire.
In un breve ma potente sermone,
l’apostolo Pietro si riferiva al Millennio quando parlava dei «tempi di refrigerio» e «tempi della restaurazione
di tutte le cose, dei quali Dio ha par-
8 La Buona Notizia
lato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo» (Atti
3:18-21). Il Millennio di Cristo porrà
fine al dominio occulto di Satana sulla
Terra.
Satana è all’opera per corrompere
ogni cosa fin da quando apparve nel
giardino dell’Eden come astuto serpente inducendo Adamo ed Eva a
peccare e a soffrire! In Romani 8:22
leggiamo che fino ad oggi «tutta la
creazione geme e soffre».
Una delle cose più importanti che
le profezie bibliche ci rivelano riguardo al Millennio è che durante
questo periodo di tempo sarà attivato
un enorme progetto di restaurazione
per portare il mondo intero alle condizioni dell’Eden. Il paradiso perduto
diventerà un paradiso restaurato e sarà
di gran lunga migliore di tutte le idee
rante il Millennio: «L'Eterno sta per
consolare Sion, consolerà tutte le sue
rovine, renderà il suo deserto come
l'Eden e la sua solitudine come il giardino dell'Eterno. Gioia ed allegrezza
si troveranno in lei, ringraziamento e
suono di canti» (Isaia 51:3).
E ancora: «Così dice il Signore,
l'Eterno: ‘Nel giorno in cui vi purificherò da tutte le vostre iniquità, vi
farò abitare nuovamente le città, e le
rovine saranno ricostruite. La terra
desolata sarà coltivata, invece di essere una desolazione agli occhi di tutti
i passanti. E diranno: ‘Questa terra
che era desolata è divenuta come il
giardino dell'Eden, e le città devastate, desolate e rovinate sono ora
fortificate e abitate’. Allora le nazioni
che saranno rimaste intorno a voi riconosceranno che io, l'Eterno, ho ricostruito i luoghi distrutti e piantato
la terra desolata. Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò» (Ezechiele 36:33-36).
Che scena mozzafiato!
«Mille anni» letteralmente!
Apocalisse 19:11-16 ci dice che
Gesù verrà di nuovo, questa volta dal
cielo, come «RE dei Re e SIGNORE
dei Signori» per instaurare il Suo governo mondiale sulla Terra e schiaccerà tutti i potenti eserciti che Gli si
opporranno (versetti 17-21).
Quando Gesù venne sulla terra la
prima volta, la maggior parte dei Giudei non riconobbe in Lui il «Messia»
perché si aspettavano un re conqui-
statore che li avrebbe liberati dal dominio dei pagani nel loro tempo.
Oggi è l’opposto: La maggior parte
dei "credenti" vede Gesù come il
Messia, ma non si aspetta affatto
ch’Egli ritorni personalmente per regnare letteralmente sul mondo intero
in modo concreto e visibile. Sono
abituati a credere a falsi insegnamenti.
Gesù Cristo ha però promesso
che ritornerà con assoluta certezza
come un Re conquistatore per regnare
su tutte le nazioni!
Apocalisse 20 descrive che cosa
accadrà: il maligno, Satana il diavolo,
il principale istigatore delle malvagità
nel mondo, sarà incatenato e imprigionato «per mille anni» affinché non
abbia la possibilità di sedurre i popoli
della Terra (Apocalisse 20:1-3).
Questo evento sta diventando una
priorità sempre più urgente, perché
Satana sa di avere poco tempo e
«tutto il mondo giace nel maligno» (1
Giovanni 5:19, Apocalisse 12:9).
L’influenza invisibile ma assolutamente reale e dilagante di Satana è
il primo motivo per cui spesso le nazioni tradiscono i loro lati più nobili
per cedere a una “natura” tendenzialmente cattiva e distruttiva. La nostra
mente agisce come un computer infettato da un virus. Prima occorre rimuovere il virus – Satana – e poi
riprogrammare la mente umana con
insegnamenti spirituali positivi. Soltanto Cristo potrà rimuovere Satana
dalla Terra e liberare il genere umano.
Egli si avvarrà dei Suoi «eletti» per
rieducare spiritualmente tutti i popoli
della Terra.
ferisce agli «eletti», i quali saranno
resuscitati con corpi composti di spirito eterno (1Corinzi 15:23, 50-53).
Le parole «prima resurrezione»
implica che il resto dei morti saranno
resuscitati in una seconda fase, finché
«non saranno compiuti i mille anni»
(versetto 5). In altre parole, il resto
dei morti potrà conoscere la verità e
scegliere la via della salvezza, soltanto alla fine di quei «mille anni»!
Il versetto 6 dà informazioni cruciali riguardo alla prima risurrezione:
«Beato e santo è colui che ha parte
alla prima risurrezione. Su di loro non
ha potestà la seconda morte, ma essi
saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e
regneranno con lui mille anni».
La prima resurrezione è la «risurrezione migliore» (Ebrei 11:35), perché sarà a vita eterna, simile a quella
di Gesù Cristo (1 Corinzi 15:50-54).
Quelli che invece parteciperanno
alla seconda resurrezione torneranno
ad una vita mortale fatta di carne e
ossa, e potranno subire la «morte seconda», questa volta definitiva, se rifiuteranno di pentirsi e ubbidire a
Cristo (Apocalisse 21:8).
Triste a dirsi, una quantità innumerevole di persone ha scelto di non
accettare Apocalisse 20 come verità
letterale; hanno inventato svariate interpretazioni di queste importanti
profezie bibliche riducendole a mere
descrizioni simboliche.
Le parole di Apocalisse 20:4-6
sono però estremamente esplicite,
specifiche, dettagliate, in successione, logiche e in armonia con il
resto della Bibbia. Non vi è alcuna
giustificazione per intenderle in altro
modo se non in maniera letterale.
Gli eletti erediteranno il Regno
La visione futuristica di Apocalisse 20:4 si riferisce agli «eletti» di
Cristo, i quali saranno resuscitati a
vita immortale (Luca 20:36) e regneranno «con Cristo per mille anni»!
La frase «Questa è la prima risurrezione», in Apocalisse 20:5, si ri-
Ottobre-Dicembre 2013
Su chi regneranno?
Gesù e coloro che al Suo ritorno
risorgeranno a vita immortale governeranno su tutti i sopravvissuti alle
devastanti guerre e piaghe della fine
dei tempi. Governeranno anche sugli
angeli (1 Corinzi 6:2-3) e sulle nuove
generazioni di esseri umani che ripopoleranno il pianeta.
Per quanto riguarda la popolazione in la Terra Santa durante il Millennio, Dio ha dichiarato: «Farò
moltiplicare su di voi gli uomini, tutta
la casa d'Israele; le città saranno abitate e le rovine ricostruite. Farò moltiplicare su di voi uomini e bestie; si
moltiplicheranno e saranno fecondi»
(Ezechiele 36:10-11).
Quando si pensa al Millennio bisogna tener presente che esisteranno
popoli mortali, i quali saranno governati direttamente da esseri resuscitati
con corpi di spirito eterno, e che assicureranno una Terra paradisiaca!
L’essere resuscitati come «figli di
Dio» sarà infinitamente meglio che
vivere come essere umano. Anche se
è difficile immaginare l’esistenza spirituale, dobbiamo avere piena fiducia
che Dio ha qualcosa di molto meglio
in serbo per noi quando veniamo riportati in vita sul livello divino della
Sua stessa natura! (1 Giovanni 3:2).
Il resto dei morti, una volta resuscitati fisicamente, avranno anche
loro l’opportunità di conoscere la verità e di ricevere il dono dello Spirito
santo e dell’immortalità.
Gli eletti glorificati
saranno re e sacerdoti di Cristo
Molto tempo fa, Dio stesso ispirò
un Suo profeta a scrivere che «i santi
dell'Altissimo riceveranno il regno e
lo possederanno per l'eternità» (Daniele 7:18). Parteciperanno alla prima
resurrezione e saranno «sacerdoti di
Dio e di Cristo e regneranno con lui
mille anni» (Apocalisse 20:6; 1:5-6).
È per questo che Gesù scenderà
sulla Terra come «Signore dei signori
e Re dei re»: questi «signori» e «re»
sono gli eletti che, una volta resuscitati a vita eterna, riceveranno il potere
di governare il mondo sotto la guida
di Gesù Cristo, il RE supremo.
È importante notare come questa
profezia sul Millennio riveli il ruolo
9
di insegnamento che avranno questi
leader spirituali nei confronti delle
persone ancora mortali. Il loro ruolo
sarà quello infatti di insegnare, avvertire e rammentare: «Quelli che ti
ammaestrano non dovranno più nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i
tuoi maestri. Quando andrete a destra
o quando andrete a sinistra, le tue
orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: ‘Questa è la via; camminate in essa!’» (Isaia 30:20-21).
È importante comprendere tutto
questo perché il proposito di Dio per
gli esseri umani è molto più grande di
quello che pensa la maggior parte
della gente. Anche la maggior parte
dei cristiani pensa che il destino dei
santi sia quello di essere angeli o
qualcosa del genere; ma «non è agli
angeli che Dio ha sottoposto il mondo
a venire» (Ebrei 2:5). A regnare con
Cristo e sotto di Lui saranno invece i
Suoi fedeli (versetti 10-11). I Suoi fedeli ed eletti saranno al di sopra degli
angeli. Notare che cosa scrisse Paolo
in 1 Corinzi 6:3: «Non sapete voi che
noi giudicheremo gli angeli?»
Gli angeli saranno sempre a un livello inferiore rispetto alla famiglia
di Dio. L’affermazione di Dio,
quando ci chiama «figli e figlie» (2
Corinzi 6:18) è molto più letterale di
quanto la maggior parte delle persone
creda. Gli angeli non sono letteralmente figli generati da Dio (Ebrei
1:5), mentre i veri cristiani lo sono
(Romani 8:16; 1 Pietro 1:3; 1 Giovanni 3:1-2; 5:1).
Nel momento in cui le persone si
ravvedono e sono battezzate per il
perdono dei loro peccati e per ricevere lo Spirito di Dio (Atti 2:38),
«Gesù non si vergogna di chiamarli
fratelli» (Ebrei 2:11). Che onore incredibile!
Israele fisico e Israele spirituale
Il «Nuovo Israele» oggi non è
quello attualmente in Medio oriente,
ma è la «Chiesa di Dio», composta di
10 La Buona Notizia
persone che hanno ricevuto lo Spirito
santo di Dio, come è avvenuto sia in
alcuni Giudei sia in alcuni Gentili,
entrambi convertitosi a Gesù Cristo
durante il primo secolo. Ricordiamo
che Gesù ha abbattuto il «muro di separazione» per farne dei due popoli
un unico popolo, quello di Dio (Efesini 2:14, Romani 10:12).
Molti sono confusi sul motivo per
cui tante profezie riguardano Israele
e Giuda, come se Dio facesse dei favoritismi. Al contrario! Dio sapeva
che, senza il Suo Spirito, qualsiasi
popolo avrebbe fallito. La storia fallimentare dell’Israele carnale serve a
dare un insegnamento a tutti i popoli:
il fallimento è assicurato se i governanti e i governati non hanno lo Spirito di Dio!
Ai tempi dei Re Davide e Salomone, Israele era una nazione costituita da 12 tribù. Dopo la morte di
Salomone, la nazione si scisse in due
regni, il «regno di Israele» e il «regno
di Giuda». Coloro che appartenevano
alla casa di Giuda vennero nominati
Giudei, mentre coloro che appartenevano al regno di Israele, deportati dall’Impero Assiro, persero la loro
identità e divennero noti nella storia
come “le 10 tribù perdute”.
Per quale motivo Dio liberò gli
Israeliti dall’Egitto e li fece essere la
Sua nazione «prescelta» e il Suo «popolo santo»? Semplicemente perché
fossero un esempio per il mondo, un
modello in grado di dimostrare i frutti
meravigliosi di una vita vissuta osservando le leggi perfette di Dio
(Deuteronomio 7:6-14). Tuttavia, a
causa della debolezza della natura
umana incline al peccato, e poiché
Dio non diede loro lo Spirito santo,
eccetto ad alcuni leader e profeti, la
maggior parte di loro non aveva il
“cuore” per ubbidire in maniera costante e coerente. Di conseguenza, la
maggior parte delle volte essi fallirono (Deuteronomio 5:29; 29:4).
D’altro canto anche la cristianità
ha fallito, ad eccezione di un «piccolo
gregge» ovvero la «Chiesa di Dio»,
cui sarà dato il Regno e di governare
sul mondo intero (Luca 12:32).
Gli Israeliti che hanno fallito,
però, saranno recuperati al loro ruolo
iniziale, perché essi per primi hanno
ricevuto «le rivelazioni di DIO» (Romani 3:1-3). Infatti, all’inizio del Millennio, Iddio «riverserà sulla casa di
Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione» e riconosceranno che
Gesù è il Messia (Zaccaria 12:10-14).
Allora essi saranno rieducati dalla
Ecclesia fondata da Cristo, la
«Chiesa di Dio», il «Nuovo Israele» o
l’Israele spirituale, i cui corpi im-
Il Millennio:
Realtà della Festa dei Tabernacoli
e feste annuali comandate nella Bibbia rappresentano i grandi eventi in successione che Dio
ha stabilito nel Suo grande piano per la salvezza
dell’umanità. Per approfondire la conoscenza delle
feste di Dio, richiedi la nostra letteratura supplementare. Ti sarà inviata gratuitamente.
Il punto focale ogni anno è quando il popolo
di Dio si riunisce per celebrare la Festa dei Tabernacoli (detta anche Festa delle Capanne), la quale
dura sette giorni e rappresenta il Millennio di Cristo prossimo a tornare. «Celebrerai la festa delle
Capanne per sette giorni... e gioirai nella tua
festa... per sette giorni in onore dell'Eterno» (Deuteronomio 16:13-15).
La Festa è chiamata anche «Festa della Raccolta» (Esodo 23:16), perché coincide, nell’emisfero settentrionale, con il raccolto autunnale.
Ancora più importante, celebra il grande raccolto
spirituale che avverrà durante il Millennio quando
miliardi di persone giungeranno a comprendere la
verità di Dio e avranno l’occasione di ricevere lo
Spirito santo e la salvezza!
Durante il Millennio la Festa dei Tabernacoli
sarà osservata universalmente. Sarà un momento
in cui si andrà a Gerusalemme per adorar il vero
DIO: «E avverrà che ogni sopravvissuto di tutte le
nazioni venute contro Gerusalemme salirà di anno
in anno ad adorare il Re, l'Eterno degli eserciti, e a
celebrare la festa delle Capanne» (Zaccaria 14:16).
Segue una descrizione della «piaga con cui
l'Eterno colpirà le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne» (Zaccaria 14:1719). Cristo insisterà che tutti osservino questa
importante Festa. Sarà un tempo meraviglioso di
apprendimento e di gioiosa arresa a DIO. LBN
L
mortali, composti di spirito, saranno
capaci di materializzarsi, di apparire
o diventare invisibili, come gli angeli.
Naturalmente anche tutti gli altri
popoli del mondo saranno rieducati
spiritualmente a ricevere quelle stesse
«rivelazioni divine» e a praticare la
«sana dottrina». Essi saranno rieducati non dalle grandi chiese o religioni attuali, le quali hanno fatto
compromessi, «fornicazione spirituale», con «Babilonia la grande, la
madre delle meretrici e delle abominazioni della terra» (Apocalisse 17:5)
Le nazioni saranno rieducate invece dalla glorificata «Chiesa di
Dio». Questa istruirà l’Israele fisico
sia a riconoscere Gesù di Nazareth
come «Messia» sia a trasmettere la
sana dottrina a tutti i popoli, come
Dio rivela in Isaia 2:2-4:
«Negli ultimi giorni avverrà che
il monte della casa dell'Eterno sarà
stabilito in cima ai monti e si ergerà al
di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni. Molti popoli
verranno dicendo: ‘Venite, saliamo al
monte dell'Eterno, alla casa del Dio
di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue
vie e noi cammineremo nei suoi sentieri’. Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli, i quali
forgeranno le loro spade in vomeri e
le loro lance in falci; una nazione non
alzerà più la spada contro un'altra nazione e non insegneranno più la
guerra» (Isaia 2:2-4).
Questa profezia afferma che tutte
le nazioni del mondo affluiranno alla
Gerusalemme spirituale, la Chiesa di
Dio (la «Gerusalemme spirituale»),
attraverso un Israele fisico allora convertito a Gesù Cristo e osservante la
legge di Dio con tutto il cuore.
Un "Sabato Millenario" e un "Millennio Sabbatico"
arie scritture indicano che dobbiamo aspettarci un
“Sabato” millenario alla fine di seimila anni di
“giorni” millenari.
L’apostolo Pietro disse: «Ora, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: che per il Signore un
giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno»
(2 Pietro 3:8; confronta con Salmo 90:4).
Al momento della creazione, Dio istituì un ciclo
settimanale di sette giorni. Quando «nel settimo
giorno si riposò», Egli «lo santificò», il che significa che
il settimo giorno, il Sabato, è un «giorno santo» per
sempre (Genesi 2:1-3).
Sommando la cronologia biblica e gli eventi storici dell’era presente si evince chiaramente che il tempo
trascorso da Adamo ed Eva ad oggi ammonta a circa
V
Ottobre-Dicembre 2013
6.000 anni o sei millenni. Se Cristo ritorna alla fine dei
6.000 anni, il Suo regno sarà il settimo millennio, simboleggiato dal Sabato, il vero settimo giorno della settimana, mai cambiato da Gesù Cristo.
È possibile che Dio abbia pensato al settimo Millennio come a un periodo “Sabatico” di 1.000 anni di
riposo dalle «travaglio» dei precedenti 6.000 anni? Da
ciò che leggiamo in Ebrei 4:1-11, la risposta è “Sì”.
Questa Scrittura mette a confronto tre “riposi”. Il
riposo Sabatico settimanale e il riposo degli Israeliti
dopo che smisero di vagare nel deserto ed entrarono
nella “terra promessa” di Canaan. Entrambi questi riposi sono dei modelli che raffigurano il definitivo “riposo per il popolo di Dio” dopo che entreranno nel
Regno di Dio (versetto 9). LBN
L’Israele fisico tornerà al ruolo
iniziale assegnatogli dall’Eterno, che
- attenzione - non sarà affatto quello
di invadere ed opprimere le altre nazioni come fece il terzo reich di Hitler. Israele diventerà semplicemente
un "modello di integrità e giustizia"
da imitare per il resto del mondo.
L’Israele fisico sarà in grado di svolgere questo importante ruolo grazie
al diretto governo di Gesù Cristo e
dei Suoi eletti allora resuscitati a vita
gloriosa e immortale.
Ecco un’altra profezia su cui riflettere attentamente:
«Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi [dove vi ho dispersi per punizione] e vi ricondurrò
nel vostro paese. Spanderò quindi su
di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e
da tutti i vostri idoli»
«Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi ... il mio Spirito e
vi farò camminare nei miei statuti, e
voi osserverete e metterete in pratica
i miei decreti. Abiterete nel paese che
io diedi ai vostri padri; voi sarete il
mio popolo e io sarò il vostro Dio»
(Ezechiele 36:24-28).
La “Terra Santa” sarà finalmente
all’altezza del suo nome, perché sarà
governata personalmente dal Cristo
Divino e dai Suoi santi risuscitati
nella gloria, fra i quali ci sarà anche il
Re Davide! (Ezechiele 34:23-24).
Davide immortale governerà sui
componenti delle dodici tribù dell’Israele, finalmente riunificate! (Ezechiele 37:22-25).
Inoltre, Gesù ha rivelato che nel
Millennio i Suoi dodici discepoli governeranno sulle 12 tribù d’Israele:
«Gesù disse [ai Suoi discepoli]: ‘In
verità vi dico che nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sederà sul trono della sua gloria, anche
voi che mi avete seguito sederete su
dodici troni, per giudicare le dodici
tribù d'Israele’» (Matteo 19:28).
Sulla base delle parole di Gesù in
Matteo 25:21, responsabilità di go-
11
verno saranno assegnate anche ai
Gentili convertiti che faranno parte
alla prima resurrezione.
La Verità riempirà la Terra
Gesù Cristo e i Suoi eletti resuscitati governeranno dalla città di Gerusalemme (Zaccaria 14:4), la quale
diverrà la capitale spirituale del
mondo, un luogo incantevole!
«Così dice l'Eterno: ‘Io ritornerò
a Sion e dimorerò in mezzo a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata la Città della fedeltà e il monte
dell'Eterno degli eserciti, il monte
della santità’. Così dice l'Eterno degli
eserciti: ‘Nelle piazze di Gerusalemme siederanno ancora vecchi e
vecchie, ognuno con il suo bastone in
mano per la sua età avanzata. Le
piazze della città saranno affollate di
giovani e fanciulle che giocheranno
nelle sue piazze’» (Zaccaria 8:3-5).
Inoltre, per quanto riguarda Gerusalemme Dio dice che «ad essa affluiranno tutte le
nazioni» per imparare
la verità e adorare il
vero DIO Creatore
(Isaia 2:2-3).
Millennio. È interessante notare come
il nome «Isaia» significhi «il Signore
salva».
Un altro profeta biblico, Michea,
dà alcuni dettagli uguali a quelli di
Isaia (Michea 4:1-3) e aggiunge:
«Siederanno ciascuno sotto la propria
vite e sotto il proprio fico, e più nessuno li spaventerà» (versetto 4). Questo breve versetto è pregno di
significato. Non solo evidenzia la futura pace e sicurezza, ma indica come
ogni famiglia sarà benedetta e possederà proprietà fertili e produttive.
«Stabilirò con esse un patto di
pace e farò sparire le belve malefiche
«Io scriverò le mie
leggi nelle loro menti
e nei loro cuori;
Io sarò il loro DIO,
ed essi saranno
il mio popolo»
Pace e Prosperità
Globali
Quando Cristo insegnerà al mondo la via
di Dio, la pace irromperà in tutti i popoli!
«Egli [Cristo] farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti
popoli. Forgeranno le loro spade in
vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro
un'altra nazione e non insegneranno
più la guerra» (Isaia 2:4).
Isaia chiama Gesù «il Principe di
Pace», e poi scrive: «Non ci sarà mai
fine all'incremento del Suo impero e
pace sul Suo regno» (Isaia 9:6-7).
Isaia è conosciuto come “il profeta messianico” perché il suo libro è
pieno di profezie sul «Messia» e sul
12 La Buona Notizia
dal paese; così esse potranno dimorare al sicuro nel deserto e dormire
nelle foreste. E renderò loro i luoghi
intorno al mio colle una benedizione;
farò scendere la pioggia a suo tempo,
e saranno piogge di benedizione.
L'albero della campagna darà il suo
frutto e la terra darà i suoi prodotti»
(Ezechiele 34:25-27).
Gesù Cristo non solo cambierà la
natura degli esseri umani, ma anche
quella degli animali! Gli animali non
saranno più predatori e pericolosi: «Il
lupo abiterà con l'agnello e il leopardo giacerà col capretto; il vitello,
il leoncello e il bestiame ingrassato
staranno insieme e un bambino li guiderà».
«La vacca pascolerà con l'orsa, i
loro piccoli giaceranno insieme, e il
leone si nutrirà di paglia come il bue.
Il lattante giocherà sulla buca dell'aspide, e il bambino divezzato metterà la sua mano nel covo della
vipera» (Isaia 11:6-8). Strabiliante!
Questa profezia è sia letterale sia
simbolica: la pace nel regno naturale
rappresenta i rapporti pacifici tra i po-
Millennio e «Regno»
ma sono davvero la stessa cosa?
nche se questi termini a volte vengono usati in
maniera interscambiabile, parlando in senso
stretto non sono la stessa cosa.
Il Millennio è un periodo di tempo: 1.000 anni.
Il Regno di Dio è invece il reame spirituale della «famiglia di Dio», che al momento è composta da due
membri: Dio il Padre e Dio il Figlio, Gesù Cristo.
L’incredibile disegno di Dio è di incrementare la
Sua famiglia divina trasformando gli esseri umani
in figli di Dio mediante il Suo Spirito generativo!
«...[A] tutti coloro che lo hanno ricevuto, Egli ha
dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè
che credono nel suo nome» (Giovanni 1:12). Il
Regno di Dio verrà finalmente sulla Terra, nella fattispecie di Gesù Cristo immortale, e governerà sui
popoli della Terra durante e dopo il Millennio.
Dio ci chiama Suoi figli dal momento in cui riceviamo il dono del Suo Spirito santo (Romani 8:9,
14, 16, 21; 1 Giovanni 3:1-2). Tuttavia, diventiamo
pienamente e definitivamente figli trasformati e
glorificati di Dio al momento della resurrezione
quando Cristo ritornerà per dare un «corpo spirituale» a ciascuno dei Suoi fedeli (1 Corinzi 15:4244) . Quello è il momento in cui erediteremo il
«regno di Dio» (versetti 50-54).
Durante il Suo ministero terreno, Gesù predicò
il «vangelo del regno di Dio» (Marco 1:14). «Vangelo» significa “La Buona Notizia”. Gesù predicò la
buona notizia affinché tutti gli esseri umani potessero diventare membri del Regno—della famiglia—di Dio, e per spiegare che cosa
significherà per il futuro del mondo vivere sotto il
governo del Regno di Dio.
Quando Cristo ritornerà, un angelo annuncerà:
«I regni del mondo sono divenuti il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà nei secoli dei secoli!» (Apocalisse 11:15). LBN
A
poli, perché spesso le nazioni sono
rappresentate nella Scrittura sotto
forma di "bestie selvagge".
L’incredibile versetto che segue
sottolinea il cambiamento della natura umana quando il genere umano
è istruita a ricevere e a vivere la giusta conoscenza spirituale: «Non si
farà né male né distruzione su tutto il
mio monte santo, poiché il paese sarà
ripieno della conoscenza dell'Eterno,
come le acque ricoprono il mare»
(Isaia 11:9). Le persone disimpareranno le loro tradizioni idolatriche e
impareranno ad adorare il vero Dio.
La rieducazione spirituale sarà
agevolata dal fatto che tutti i popoli
comunicheranno mediante un unico
«linguaggio puro»! (Sofonia 3:9).
“La verità vi farà liberi!”
Gesù disse: «Se dimorate nella
mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni
8:31-32). Una volta che i popoli della
terra comprenderanno e vivranno osservando le leggi di Dio (che Giacomo chiama la «legge della
libertà»), godranno della più grande
libertà mai resa possibile per gli esseri umani (Giacomo 1:25; 2:12). Ovviamente la libertà definitiva
giungerà quando i corpi dei credenti
saranno mutati in spirito e non saranno più soggetti ai limiti fisici!
Immaginate come sarà il mondo
Ottobre-Dicembre 2013
quando tutti vivranno secondo ogni
parola di Dio! Sarà un mondo virtualmente libero dalla maggior parte
dei problemi di cui soffre oggi, incluse guerre, violenze, criminalità,
omicidi, adulteri, famiglie infrante,
furti, disonestà, politiche sporche e
governi oppressivi! Sarà anche un
mondo libero dall’idolatria e da superstizioni e tradizioni pagane.
I Dieci Comandamenti, ad esempio, insegnano come amare Dio e
come amare il nostro prossimo, così
come riassunto nei due grandi comandamenti (Matteo 22:36-40).
Durante il Millennio tutti avranno
l’occasione di convertirsi spiritualmente
e quindi di interiorizzare le leggi di Dio, le
quali saranno «scritte
nei loro cuori»!
Ecco un riassunto
conciso del Nuovo
Patto che verrà offerto a tutti i popoli:
«Metterò la mia legge
nella loro mente e la
scriverò sul loro
cuore, e io sarò il loro
Dio ed essi saranno il mio popolo.
Non insegneranno più ciascuno il
proprio vicino né ciascuno il proprio
fratello, dicendo: ‘Conosci l'Eterno!’,
perché tutti mi conosceranno, dal più
piccolo al più grande, dice l'Eterno.
Poiché io perdonerò la loro iniquità e
non mi ricorderò più del loro peccato» (Geremia 31:33-34; Ebrei 8:1012).
Cristo offrirà a tutti la libertà dall’ignoranza spirituale, dai sensi di
colpa e dalla penalità del peccato.
Il Millennio:
Tempo di guarigione e felicità!
Isaia 35 offre una delle descrizioni del Millennio di forte ispirazione. Ecco alcune parti. «Il deserto
e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa;
fiorirà e gioirà con giubilo e grida
d'allegrezza» (Isaia 35:1-2).
«Fortificate le mani infiacchite,
rendete ferme le ginocchia vacillanti!
Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: ‘Siate forti, non temete!’. Ecco
il vostro Dio verrà con la vendetta e
la retribuzione di Dio; verrà egli
stesso a salvarvi...’» (versetti 3-4).
«Allora si apriranno gli occhi dei
ciechi e saranno sturate le orecchie
dei sordi; allora lo zoppo salterà
come un cervo e la lingua del muto
griderà di gioia, perché delle acque
sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti nella solitudine. Il luogo arido
diventerà uno stagno e la terra assetata sorgenti d'acqua...» (versetti 5-7).
Oltre a ricevere guarigione miracolosa, le persone impareranno le regole per godere una vita salutare così
da prevenire malattie. Anche se la
guarigione da malattie fisiche è da intendersi qui in senso letterale (così
come Cristo ha dimostrato tramite i
miracoli nella Sua prima venuta),
rappresenta anche una guarigione ancora più importante che avverrà nel
Millennio: la guarigione dei problemi
spirituali dell’umanità.
Immaginate tutto questo!
«Là vi sarà una strada maestra,
una via che sarà chiamata ‘la via
santa’... I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di
gioia e un'allegrezza eterna coronerà
il loro capo; otterranno gioia e letizia,
e il dolore e il gemito fuggiranno»
(versetti 8-10). Anche queste profezie sono da intendersi letteralmente
oltre che simbolicamente, rappresentando benedizioni sia fisiche sia spirituali.
Durante il Millennio di Cristo
ogni popolo potrà dire: «La mia
coppa trabocca» di benedizioni!
(Salmo 23:5). Attendiamo tutto questo e preghiamo sempre «Venga il
Tuo Regno»! LBN
13
La risurrezione della carne:
simbolica o letterale?
Nella profezia un gran numero di morti sarà riportato in vita in carne e ossa.
Qual è il significato di questa profezia e cosa ci insegna riguardo al Disegno Divino?
in da ragazzo, Ezechiele fu
istruito e formato per diventare uno dei sacerdoti nel
regno di Giuda, ma le sue speranze e
i suoi sogni furono infranti quando il
re Nabucodonosor invase il regno e
deportò lui e altri giovani giudei in
Babilonia. Che valore potevano
avere ormai la sua istruzione e formazione religiosa ora che era lontano dal tempio di Gerusalemme?
Dio però non abbandonò Ezechiele,
lo chiamò ad essere un grande profeta al pari di Isaia e Geremia.
Nonostante il trauma che Ezechiele deve aver vissuto sul piano
personale, professionale e teologico
a causa della sua deportazione,
l’istruzione e la formazione ch’egli
aveva ricevuto come sacerdote contribuirono in maniera positiva al suo
ministero profetico, che l’Onnipotente Dio aveva in mente di usare.
A 30 anni, Ezechiele iniziò a ricevere incredibili visioni. Appuntò la
data esatta della sua prima visione:
«Il trentesimo anno, il quinto giorno
del quarto mese, mentre mi trovavo
presso il fiume Chebar, fra i deportati, i cieli si aprirono, e io ebbi delle
visioni divine» (Ezechiele 1:1).
Le barriere invisibili tra il cielo e
la terra si aprirono in maniera sovrannaturale per Ezechiele. Che cosa
vide esattamente il profeta in visione?
Vide degli esseri angelici (v.20) e
al di sopra del firmamento che stava
sopra le loro teste, «c'era la sembianza di un trono che sembrava
F
14 La Buona Notizia
come una pietra di zaffiro, e su questa specie di trono, in alto su di esso,
stava una figura dalle sembianze di
uomo. Da ciò che sembravano i suoi
lombi in su vidi pure come il colore
di bronzo incandescente che sembrava come fuoco tutt'intorno dentro
di esso; e da ciò che sembravano i
suoi lombi in giù vidi qualcosa somigliante al fuoco e che emanava
tutt'intorno un grande splendore.
Com'è l'aspetto dell'arcobaleno nella
nuvola in un giorno di pioggia, così
era l'aspetto di quello splendore che
lo circondava. Questa era un'apparizione dell'immagine della gloria dell'Eterno...» (versetti 26-28).
Inizialmente Ezechiele reagì
proprio come fecero dopo di lui il
profeta Daniele e gli apostoli Paolo
e Giovanni. «A quella vista caddi
sulla mia faccia, e udii la voce di uno
[Dio Onnipotente] che parlava. Mi
disse: ‘Figlio d'uomo, alzati in piedi,
io ti parlerò’ ... io ti mando ai figli
d'Israele’» (Ezechiele 1:28; 2:1-3).
Dio diede al giudeo Ezechiele
una grande missione da compiere;
doveva annunciare cose importanti
alle dieci tribù perdute della Casa
d’Israele, la quale però non era raggiungibile perché il profeta era prigioniero. In effetti il profeta aveva un
numero di ascoltatori relativamente
esiguo in Babilonia, giusto gli altri
connazionali deportati dalla Giudea
(Ezechiele 3:11). Il vero significato
del suo messaggio non era principalmente per i deportati, i quali potevano intervenire ben poco sulla loro
situazione.
Di conseguenza la predicazione
profetica di Ezechiele non era per i
Giudei del suo tempo ma principalmente per gli Israeliti che avrebbero
vissuto nei secoli a venire, inclusi
quelli del tempo della fine. Mediante
quella visione Dio Onnipotente promette di riscattarli dall’inesorabile
morte, attraverso una loro risurrezione fisica!
Storia per capire il futuro
È importante comprendere che
dopo la morte del Re Salomone, le
dodici tribù si scissero il territorio
della Terra Promessa in «regno di
Giuda a sud» e in «regno d’Israele a
nord». E’ altresì importante tener
presente che le dieci tribù secessioniste del regno d’Israele erano già
state sconfitte e deportate dagli Assiri durante la fine dell’ottavo secolo
avanti Cristo, più di un secolo prima
della caduta di Giuda e della profezia
di Ezechiele.
Una lettura attenta del messaggio profetico di Ezechiele rivela che
la visione era indirizzata soprattutto
ai discendenti di Israele del tempo
della fine, quindi per un futuro molto
lontano. Buona parte di questa rivelazione divina riguarda quindi gli
eventi, sia positivi sia negativi, del
tempo della fine.
Nel Suo discorso escatologico,
Gesù Cristo disse chiaramente: «Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è
stato scritto [dai profeti dell’Antico
Testamento, ovviamente Ezechiele
incluso]» (Luca 21:22). Gli eventi
devastanti del tempo della fine sono
solo un aspetto di questo scenario
profetico.
Anche l’apostolo Pietro, sette
settimane dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, nel giorno di
Pentecoste, citò i profeti di cui Ezechiele era parte, dicendo alla folla radunatasi a Gerusalemme:
«Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano
cancellati e affinché vengano dalla
presenza del Signore dei tempi di ristoro e che egli mandi il Cristo che
vi è stato predestinato, cioè Gesù,
che il cielo deve tenere accolto fino
ai tempi della restaurazione di tutte
le cose; di cui Dio ha parlato fin dall'antichità per bocca dei suoi santi
profeti [Ezechiele incluso]» (Atti
3:19-21).
Questo passo delle Scritture for-
di pace, prosperità e benessere, simboleggiato da una delle feste annuali
di Dio, la Festa delle Capanne (detta
anche Festa dei Tabernacoli), che
corrisponde al futuro regno millenario di Gesù Cristo sulla Terra.
Alla fine di quei «mille anni»
Cristo «consegnerà il regno nelle
mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni
potestà e ogni potenza. Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo
tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi»
(1 Corinzi 15:24-25).
Una nazione ribelle
scomparsa e persa per sempre?
Dio istruì Ezechiele dicendo:
«Figlio d'uomo, va', recati alla casa
d'Israele, e riferisci loro le mie parole» (Ezechiele 3:4).
Il nostro Creatore parla a un popolo ribelle, raramente incline a
prendere sul serio i Suoi avverti-
Moltissimi popoli, oltre gli antichi Israeliti, vissero e morirono nell’ignoranza del vero DIO.
Sono perduti per sempre?
nisce una profonda riflessione su un
futuro dorato di cui l’umanità sofferente potrà godere al ritorno glorioso
di Gesù Cristo sulla Terra. Sarà un
periodo di «mille anni» (Apocalisse
20:1-6). I profeti di Israele hanno descritto con cura questo lungo periodo
Ottobre-Dicembre 2013
menti. Anche le discendenze precedenti, il più delle volte, scelsero di
restare ancorati all’idolatria e alla
non osservanza del Sabato, due peccati contro Dio che il profeta Ezechiele mise in grande evidenza
(Ezechiele 14:1-6; 20:12-13, 16-17,
24; 22:3, 8). Tragicamente, queste
due trasgressioni continuano tuttora,
come spiegato nel nostro opuscolo I
Dieci Comandamenti (Richiedi la
tua copia gratuita).
Ma dove sono sparse oggi gli
israeliti delle dieci tribù d’Israele a
cui queste profezie sono rivolte? Il
piccolo stato d’Israele esistente oggi
in Medio Oriente consiste per la
maggior parte di giudei che discendono dal popolo appartenente al
«regno di Giuda», quindi il termine
"Israele" è usato impropriamente.
La storia e la profezia biblica dimostrano con chiarezza che i discendenti moderni delle dieci tribù che
componevano il «regno d’Israele»
sono sparsi principalmente nei paesi
dell’Europa nordoccidentale, nelle
isole britanniche, in Canada e negli
Stati Uniti d’America. Senza la conoscenza della loro identità, non è
possibile comprendere in modo corretto il significato degli eventi mondiali né la profezia di Ezechiele.
I discendenti moderni delle dieci
tribù d’Israele si trovano sparsi nel
mondo senza più identità e lingua
originale principalmente a causa
delle trasgressioni dei loro antenati, i
quali hanno violato il Patto con Dio
(Levitico 23 e Deuteronomio 28:46).
Ovviamente anche i loro discendenti
moderni continuano ad ignorare le
leggi di Dio, e tutti condividono lo
stesso destino: il crollo economico
delle loro nazioni, l’impoverimento
delle popolazioni e il cadere di
nuovo schiavi di altre nazioni. Sarà
una lezione molto dolorosa allo
scopo di indurli al ravvedimento, ad
abbandonare le loro pratiche idolatriche e farli tornare a DIO, che alla
fine li libererà e li ristabilirà. Le profezie che parlano della futura restaurazione di tutte le dodici tribù
d’Israele, sono molto incoraggianti,
ma che beneficio ne avranno gli
israeliti che sono morti?
15
Vite perdute per sempre?
Salvare i moderni Israeliti non
avrebbe senso senza dare un’opportunità di salvezza anche il resto dei
defunti loro antenati. Dopo l’Esodo
dall’Egitto, un’intera generazione di
Israeliti disobbedienti è morta nel
deserto. Successivamente, molti altri
sono morti per mano di spietati invasori Assiri. Molto più tardi, circa 40
anni dopo la morte e resurrezione di
Cristo, ancora altri sono morti tragicamente a causa dell’invasione romana dei territori della Giudea con
la conseguente conquista di Gerusalemme nel 70 dopo Cristo.
Naturalmente, anche coloro che
non hanno mai avuto l’opportunità di
scegliere un modello di vita da seguire condividono lo stesso destino.
Pensiamo a tutti quei neonati che re
Erode fece sterminare crudelmente
nel vano tentativo di uccidere il Cristo appena nato. I genitori furono devastati da un dolore straziante: «Un
grido si è udito in Rama, un pianto e
un lamento grande: Rachele piange i
suoi figli e rifiuta di essere consolata
perché non sono più» (Matteo 2:18).
Questi bambini sono dunque persi
per sempre?
Pensiamo anche a quanti Israeliti
sono morti vittime di malvagità e ingiustizia. Basta ricordare l’olocausto
in cui 6 milioni di giudei furono uccisi spietatamente nell’Europa centrale e orientale. Come vanno
considerati tutti questi tragici eventi?
Non c’è alcuna speranza neanche per
tutti questi defunti che sono morti
senza nemmeno sapere il perché?
Naturalmente, queste domande
assillano le persone di ogni nazione,
non soltanto Israele, infatti Dio promette di dare un’opportunità di salvezza eterna anche ai morti di tutte
le razze, non solo ai morti israeliti.
Per mezzo di Ezechiele, Dio ha comunicato un messaggio di grande
importanza per tutti i popoli.
16 La Buona Notizia
La risurrezione della carne
del «resto dei morti»
Ezechiele continuò ad avere visioni durante tutto il suo ministero
profetico. Quella nel capitolo 37 si
riferisce al disperato bisogno di rinascita che Israele ha avuto nel corso
dei secoli. L’affascinante descrizione
della «valle delle ossa secche» è diventata addirittura il testo di una canzone popolare degli anni ’50 negli
Stati Uniti d’America.
Nel leggere Ezechiele 37 si avverte sempre un senso di stupore e di
sospensione d’animo. Il suo significato intrinseco è di grande importanza per noi e per tutti quei nostri
«Molti di quelli che dormono nella polvere della
terra si risveglieranno»
(Daniele 12:2).
cari oramai dipartiti, che forse non
sono mai stati chiamati da Dio o non
si sono convertiti spiritualmente nel
tempo della loro vita. Questa incredibile e confortante visione ci assicura che li vedremo di nuovo, perché
saranno riportati in vita! Apocalisse
20:5 rivela che il «resto dei morti»
sarà riportato in vita «alla fine» dei
mille anni, non prima.
Ezechiele continua a narrare:
«La mano del Signore fu sopra di me
e il Signore mi trasportò mediante lo
Spirito e mi depose in mezzo a una
valle piena d'ossa... Mi disse: ‘Figlio
d'uomo, queste ossa potrebbero rivivere?’ E io risposi: ‘Signore, Dio, tu
lo sai’» (Ezechiele 37:1-3).
Non dobbiamo sottovalutare il
potere di Dio Creatore il cui angelo
disse al patriarca Abrahamo: «Vi è
forse qualcosa che sia troppo difficile per il Signore?» (Genesi 18:14).
Secoli dopo la stessa domanda fu
posta a un altro profeta: «Ecco, io
sono il Signore, Dio di ogni carne;
c'è forse qualcosa di troppo difficile
per me?» (Geremia 32:27).
Il profeta Ezechiele continua a
narrare la sua visione divina: «Così
dice il Signore, Dio, a queste ossa:
"Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete" (Ezechiele 37:5).
«Allora Egli mi disse: ‘Profetizza
allo spirito, profetizza figlio d'uomo,
e di' allo spirito: Così parla il Signore, l’Eterno: ‘Vieni dai quattro
venti, o spirito, soffia su questi uccisi, e fa' che rivivano!’» (Ezechiele
37:5, 9). Il corpo umano, essendo fisico, ha bisogno anche del soffio vitale, l’aria, per respirare; è l’essenza
stessa della vita fisica. Anche nuotatori eccellenti, esperti nel trattenere
il fiato, non possono sopravvivere a
lungo senza respirare.
Naturalmente la risurrezione fisica dei defunti restituirà loro non
solo l’aria da respirare ma anche la
coscienza spirituale per poter scegliere e decidere (Giovanni 6:63,
Zaccaria 12:1, Genesi 1:26).
«Io profetizzai, come [Dio] mi
aveva comandato, e lo spirito entrò
in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grandissimo» (Ezechiele 37: 10).
Nel versetto 11 Dio svela ad
Ezechiele l’identità di questo immenso esercito di risuscitati: «Egli
mi disse: ‘Figlio d'uomo, queste ossa
sono tutta la casa d'Israele’». Poi
Dio riassunse quello che aveva appena descritto. «Così parla il Si-
gnore, Dio: ‘Ecco, io aprirò le vostre
tombe, vi tirerò fuori dalle vostre
tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò
nel paese d'Israele. Voi conoscerete
che io sono il Signore’» (v. 12-13).
Queste parole dimostrano che la
maggior parte delle persone non ha
mai realmente conosciuto il vero Dio
durante la propria vita.
L’ultimo versetto di questa visione rivela il motivo per cui Dio,
che non agisce mai senza uno scopo,
fa risorgere tutte queste persone: «E
metterò in voi il mio spirito, e voi
tornerete in vita» (v.14). In quel
tempo queste persone avranno l’occasione di ravvedersi dei loro peccati, di essere perdonate e battezzate,
e ricevere lo Spirito santo di Dio
nonché l’immortalità.
Il versetto precedente dà un’indicazione molto forte riguardo al
fatto che, a scegliere la via che conduce alla vita eterna nel Regno di
Dio, sarà la stragrande maggioranza
di questa immensa moltitudine.
Pure il Nuovo Testamento parla
di questo incredibile evento miracoloso. L’apostolo Paolo scrisse: «E
tutto Israele sarà salvato, così come è
scritto: ‘Il liberatore [Gesù Cristo]
verrà da Sion. Egli allontanerà da
Giacobbe [il cui nome fu cambiato
in Israele] l'empietà; e questo sarà il
mio patto [ovvero, il Nuovo Patto]
con loro, quando toglierò via i loro
peccati’» (Romani 11:26-27).
Lungi dall’immaginare che tutta
Israele sarà salvata in quest’era presente, Dio promette che tutte e dodici
le tribù d’Israele, quindi inclusa la
tribù di Giuda, saranno resuscitate e
avranno l’opportunità di scegliere la
via della salvezza. Sono relativamente pochi oggi gli Israeliti che rispondono alla chiamata di Dio per
unirsi alle primizie della Chiesa che
riceveranno il Regno al ritorno glorioso di Gesù Cristo sulla Terra (1
Corinzi 15:50-54; 1 Tessalonicesi
4:13-18; Filippesi 3:20-21).
Ottobre-Dicembre 2013
Anche gli altri popoli
Questa grande risurrezione sarà
esclusivamente per Israele? O altri
popoli verranno inclusi? Ricorda che
il nostro Creatore amorevole è «Dio
di ogni carne» (Geremia 32:27). Vari
brani nel Vangelo ci spiegano che
anche governanti e popoli non appartenenti a Israele risorgeranno.
La «Regina del Sud» (Saba), i
popoli di «Tiro», «Sidone» e «Ninive» (antiche città-stato che antidatarono di molto la vita umana di
Gesù) e anche gli abitanti di «Sodoma e Gomorra» risorgeranno a
una vita fisica insieme agli Israeliti,
inclusi quelli della stessa generazione di Cristo (Matteo 11:20-24;
12:41-42; Luca 10:12-14).
Gesù dichiarò con chiarezza: «In
verità, in verità vi dico: l'ora viene,
anzi è già venuta, che i morti
udranno la voce del Figlio di Dio; e
quelli che l'avranno udita, vivranno...
Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che
sono nelle tombe udranno la sua
voce» (Giovanni 5:25, 28).
Successivamente Cristo rivelò
che «il resto dei morti», riferendosi
a tutti quelli che non hanno mai conosciuto la verità, «non tornò in vita
finché furono compiuti i mille anni»
(Apocalisse 20:5). Questo prova che
la «resurrezione della carne» avverrà
soltanto per «il resto dei morti» e soltanto alla fine dei mille anni. Invece
i corpi dei veri fedeli di Gesù Cristo
saranno resuscitati direttamente a
vita eterna con un corpo spirituale e
glorioso all’inizio dei mille anni,
cioè al ritorno glorioso di Gesù Cristo sulla Terra.
Il giudizio sul resto dei morti
Giudizio non significa condanna,
come esame scolastico non significa
bocciatura. La maggior parte della
cristianità convenzionale crede erroneamente che Dio ha già giudicato il
mondo (incluso il «resto dei morti»)
e che la verità, la possibilità di scegliere la via della salvezza, sia stata
offerta a tutti gli esseri umani di tutte
le generazioni dal tempo di Adamo
ad oggi. E chi non fa parte della loro
denominazione è perduto per sempre. Ma questo concetto è falso!
Gesù ha detto l’opposto: «Se uno
ode le mie parole e non le osserva, io
non lo giudico; perché io non sono
venuto a giudicare il mondo, ma a
salvare il mondo» (Giovanni 12:47).
Perché Gesù si espresse in maniera
così paradossale? Gesù sapeva bene
che il mondo, il genere umano, è da
salvare, non da giudicare, perché il
mondo non si rende conto di essere
spiritualmente sedotto e accecato da
Satana (Apocalisse 12:9).
Gli esseri umani in gran parte
sono giudicati soltanto dalla loro
propria coscienza, in base alla loro
forma mentis limitata e spesso errata.
Perciò è scritto che «Dio non ha
mandato suo Figlio nel mondo per
giudicare il mondo, ma per salvarlo»
(Giovanni 3:17). Salvarlo rivelandogli la verità che conduce alla vita
eterna; verità che però il mondo rigetta perché ingannato da Satana.
Perciò Dio non giudica tutto il
mondo adesso, ma lo farà dopo che
Satana sarà tolto di mezzo. Il genere
umano sarà allora liberato dall’inganno, dal «velo che copre la faccia
di tutti i popoli» (Isaia 25:7). Allora
il giudizio definitivo di Dio sul
mondo avrà inizio.
Il mondo intero, «il resto dei
morti», sarà giudicato alla fine dell’ultimo Millennio della storia uman.
«Poi vidi dei troni, e a quelli che vi
sedettero fu dato la potestà di giudicare;... Costoro tornarono in vita e
regnarono con Cristo per mille anni.
Ma il resto dei morti non tornò in
vita finché furono compiuti i mille
anni» (Apocalisse 20:4-5). Questa
Scrittura afferma in maniera inconfutabile che, dopo quei mille anni, il
17
«resto dei morti» sarà riportato in
vita. Perché? Per essere illuminato
della verità e, da quel momento, essere sottoposto al giudizio definitivo,
come leggeremo più avanti.
Un dettaglio piccolo ma vitale
alla corretta interpretazione della Parola di Dio è questo: Alla fine dei
mille anni il resto dei morti sarà giudicato non semplicemente sulla base
delle opere commesse sotto il dominio di Satana, ma principalmente
sulla base dell’uso che essi faranno
della loro nuova vita fisica, dopo essere stati resuscitati da Dio e illuminati della verità. Ricordiamo quindi
che il resto dei morti avrà la meravigliosa occasione di scegliere la via e
il dono della salvezza eterna grazie
alla resurrezione della carne descritta
in Ezechiele 37:1-14.
Anche l’apostolo Giovanni ebbe
la visione della risurrezione fisica del
resto dei morti alla fine dei mille
anni: «Poi vidi un grande trono
bianco e Colui che vi sedeva sopra...
E vidi i morti, grandi e piccoli, in
piedi [resuscitati] davanti al trono. I
libri [della Bibbia] furono aperti, e
fu aperto anche un altro libro che è
il libro della vita; e i morti furono
giudicati dalle cose scritte nei libri
[biblici], secondo le loro opere».
Non secondo le opere della loro vita
passata sotto Satana, ma secondo le
opere della loro nuova vita, illuminata dalla Parola di Dio rivelata nei
libri che compongono la Bibbia.
Il giudizio del «grande trono
bianco» sul resto dei morti non avverrà nell’attimo della loro risurrezione, ma nell’arco della loro nuova
vita, come durante i trascorsi mille
anni. E’ scritto che «il peccatore sarà
colpito dalla maledizione a cento
anni» (Isaia 65:20), riferendosi a chi
sceglie deliberatamente di vivere nel
peccato.
Dio giudicherà le persone nel
tempo, proprio come Egli giudica
oggi tutti coloro che sono da Lui
18 La Buona Notizia
chiamati alla verità e alla salvezza.
Egli li giudica sulla base della loro
fede e obbedienza verso la Sua santa
Parola rivelata nella Bibbia (1 Pietro
4:17; 2 Timoteo 3:15-17).
Molti ignorano lo scopo della resurrezione della carne e quasi sempre fraintendono il significato della
parola «giudizio» associandolo alla
«condanna», non rendendosi conto
che Dio Creatore è anche un Padre
misericordioso che ama e vuole salvare i Suoi figli. Egli desidera ardentemente vedere il sangue di Suo
figlio Gesù cancellare i peccati di
quante più persone possibile.
L’apostolo Paolo scrisse: «Questo è buono e gradito davanti a Dio,
nostro Salvatore, il quale vuole che
tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità» (1
Timoteo 2:3-4). In Ezechiele 18:32
DIO dice: «Io non provo alcun piacere nella morte di chi muore... Convertitevi dunque [alla giustizia], e
vivrete!» La vera giustizia risiede
nell’osservanza sincera dei comandamenti di Dio (Salmi 119:172).
Festa dell’Ottavo Giorno
per la salvezza dei nostri morti
Anni dopo la resurrezione e
ascensione di Gesù, l’apostolo Paolo
confermò che nel piano di Dio c’è
una futura resurrezione dei morti, sia
per quelli che «dormono in Cristo»
che per il «resto dei morti» (1 Corinzi 15). Ma non insieme né allo
stesso modo: i corpi di quelli che
«dormono in Cristo» saranno resuscitati al ritorno glorioso di Cristo
sulla terra e saranno composti di spirito immortale. I corpi del «resto dei
morti» invece saranno resuscitati alla
fine del millennio di Cristo e saranno
composti di carne e ossa mortali, per
dare loro l’opportunità di conoscere
la verità e di essere giudicati da quel
momento in poi.
La resurrezione carnale del resto
dei morti è simboleggiata dalla Festa
dell’Ottavo Giorno o Festa del Giudizio Finale.
Mentre i 7 giorni della Festa dei
Tabernacoli, anche conosciuta come
Festa del Raccolto, raffigura il regno
millenario di Cristo sulla terra, «l’ottavo giorno» prefigura invece il Giudizio Finale di Dio sul «resto dei
morti» (Levitico 23:34-36; Numeri
29:35; 2 Cronache 7:9; Nehemia
8:18), Apocalisse 20:11-14). Il vero
significato di questa festa biblica è
raramente compresa nei circoli teologici moderni. Rappresenta tuttavia
un pezzo essenziale del puzzle per
giungere a una comprensione corretta del Disegno Divino. Lo stesso
vale per le altre feste bibliche.
La festa dell’«ottavo giorno»
corrisponde al periodo del giudizio
«del Grande Trono Bianco» durante
il quale Dio darà a tutti coloro che
non hanno mai davvero compreso la
verità, la prima reale occasione per
ricevere la salvezza.
Il suo significato corrisponde
alla visione di Ezechiele della «valle
delle ossa secche»: si riferisce a un
tempo in cui membri di famiglia che
si erano persi saranno gioiosamente
ricongiunti per imparare le vie di Dio
vivendo in condizioni utopistiche di
amore reciproco, pace e prosperità.
La festa dell’ottavo giorno prefigura la promessa di Dio di volere
offrire a ogni essere umano l’occasione di potersi ravvedere dei propri
peccati e ricevere un posto permanente nella Sua famiglia eterna, il
Regno di Dio.
Pochissime persone sono a conoscenza delle feste comandate da
Dio nella Bibbia, e ancora meno persone le osservano. Tu puoi approfondire gratuitamente il significato
delle feste di Dio vivendole in prima
persona assieme al popolo di Dio.
Richiedi il modulo di partecipazione
e di prenotazione. LBN
Come sarà la resurrezione a vita fisica?
I morti
sono davvero in cielo?
a resurrezione fisica del resto dei morti sarà temporanea, giusto per essere illuminati della verità e per essere per la prima volta giudicati sulle
scelte di vita che faranno durante quegli ultimi «cento anni» della storia umana (Isaia 65:20). Immaginate come saranno sorpresi i vostri antenati
quando si renderanno contro di essere stati resuscitati a vivere una nuova vita,
come descritto nella visione delle «ossa secche» in Ezechiele 37.
Essi avranno bisogno di cibo, riparo, guarigione emotiva, qualcuno che
dia loro conforto spiegando che cosa è successo, infondendo speranza e aiutandoli a superare il trauma psicologico, e questo sarà il compito di quei fedeli servitori che saranno risorti a vita spirituale eterna al ritorno di Cristo,
mille anni prima (Apocalisse 5:10; 20:4-6).
Essi saranno pieni di gioia nel ritrovarsi improvvisamente con una nuova
vita. Alcuni risorgeranno dopo aver vissuto tutta una vita da criminali, altri saranno morti a causa di incidenti, altri ancora per abuso di alcol o droghe,
guerra, fame, malattie terribili, disastri naturali, annegamenti (Apocalisse
20:13), e chissà cos’altro.
Da quanto descritto in Ezechiele 37:11, è probabile che le persone menzionate in questo versetto ricorderanno le loro vite passate come senza alcuna
speranza di essere un giorno resuscitate, perciò la loro gioia sarà probabilmente grandissima. Assieme alla gioia alcuni avranno forse paura di rivedere
persone una volta nemiche. Forse Dio userà questi ricordi dolorosi per aiutarli
a raggiungere il ravvedimento. Ma probabilmente vi saranno molte altre questioni emotive e psicologiche da affrontare e superare.
Forte rabbia, odio, desiderio di vendetta potrebbero essere delle sfide difficili da cui guarire. Questo tipo di guarigione può richiedere mesi e anche
anni: affrontando il discorso, accettando le circostanze e finalmente risolvendo
la questione. Imparare che si deve perdonare e il come farlo è una parte vitale
del processo di ravvedimento.
Ma perché Dio dovrebbe volere che le persone passino per questo tipo di
processo di guarigione spirituale? Perché non rimuovere semplicemente in
maniera sovrannaturale tutti i brutti ricordi e i pensieri rabbiosi? È necessario
che tutti imparino non solo la sofferenza indescrivibile che viene causata dal
peccato, ma anche come dare valore alla nuova opportunità della vita eterna.
Se le azioni e i pensieri peccaminosi non vengono affrontati, prima o poi potrebbero condurre a una «seconda morte», questa volta definitiva (Apocalisse
20:14-15).
Ma quelli che mostreranno gratitudine e si pentiranno, riceveranno anche
loro il dono dell’immortalità. I loro corpi saranno mutati in un batter d’occhio in corpi composti di spirito eterno, idonei a vivere nella «nuova terra» purificata col fuoco e «nei nuovi cieli» che seguiranno alla fine (2Pietro 3:11-13).
Essi impareranno che Gesù Cristo è il loro unico personale Salvatore, il
quale ha sofferto una morte ignobile tramite la crocifissione affinché potessero
essere perdonati e riconciliati con Dio Padre. Dovranno quindi vivere il processo di salvezza tramite il vero ravvedimento, il battesimo in acqua e ricevere
lo Spirito di Dio (Atti 2:38), per una trasformazione interiore che conduce a
una vera e definitiva guarigione spirituale delle loro menti. LBN
a meravigliosa promessa di resurrezione è però vanificata dalla diffusione
universale di «un falso vangelo», secondo
il quale "i morti non sono realmente
morti ma vanno in cielo, ci vedono e ci
ascoltano dal cielo". Questo insegnamento
è del tutto falso, perché contraddice DIO, il
quale ha rivelato che gli spiriti dei morti
non hanno coscienza né attività alcuna
(Quelet ovvero Ecclesiaste 9:10), fino a
quando non saranno risvegliati dal «potente grido» di Cristo, al suono dell’ultima
tromba (1Tessalonicesi 4:16).
Alcuni asseriscono di poter comunicare con i defunti, ma in realtà comunicano con i demoni, ed è per questo motivo
che DIO proibisce queste pratiche (Vedi
Levitico 19:26, Isaia 8:19;19:3).
La credenza secondo la quale l’anima
dei morti se ne và in cielo è in tutte le religioni pagane e perfino in molte chiese
che si definiscono "cristiane", ma nel vero
Vangelo sta scritto: «Or nessuno è salito in
cielo, se non colui che è disceso dal cielo,
cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo»
(Giovanni 3:13). La Scrittura qui afferma
che quando essa fu divinamente ispirata,
anni dopo l’ascensione di Gesù, l’unico ad
essere salito in cielo era - ed è - Gesù Cristo, non le anime dei morti.
La maggior parte dei religiosi però
insegna falsamente che i morti posseggono già una «anima immortale» e vanno
in cielo. Offrono ai vivi un’illusione tanto
"consolante" quanto falsa, perché la Scrittura afferma che soltanto Gesù Cristo è
asceso al cielo.
Anche l’apostolo Paolo scrisse che «il
solo», l’unico che, fino ad ora possiede
«l’immortalità» è Gesù Cristo (1 Timoteo
6:16), non i morti. Gli esseri umani non
posseggono l’immortalità quando muoiono, ma potranno riceverla in dono al
tempo della «resurrezione dei santi», se
scelgono di essere fedeli a Dio Padre e al
Suo Figlio Gesù Cristo. LBN
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Ottobre-Dicembre 2013
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Gennaio-Marzo 2013 - Chiesa di Dio Unita