9 771591 042007 50306 Venerdì 6 marzo 2015 ANNO L NUMERO 56 EURO 1,40* Altra valanga di intercettazioni I pm nel letto di Berlusconi Depositate a Bari le conversazioni «origliate» tra Il Cavaliere e Tarantini: la Merkel culona non c’è. Si parla di donne, di Milan, di mal di schiena. Insomma, le solite cose date in pasto alla stampa per gettare fango. Ma dove sono i reati? «Stasera ho qui due “bambine”. La Arcuri ha 29 anni, un po’ vecchietta. Io con le minorenni? Roba da matti» Perseguitati dal fisco Caosdetrazionierincari Chefregatura ilnuovo«730»diRenzi VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO di MAURIZIO BELPIETRO Lo scorso anno, quando Matteo Renzi annunciò in campagna elettorale che avrebbe semplificato la vita di chi paga le tasse con il 730 precompilato, gli chiesi come avrebbe fatto con le detrazioni. Il presidente del consiglio liquidò la faccenda come se si trattasse di un dettaglio, ma la mia impressione fu che non solo non sapesse come risolvere la questione, ma nemmeno fosse a conoscenza di che cosa fossero le detrazioni e come funzionassero. «Il premier va di fretta e non si cura dei dettagli», mi rassicurò un suo collaboratore. Forse tutti gli uomini che hanno una visione si comportano così, lasciando ai funzionari la traduzione in pratica delle loro intuizioni.Però non occupandosi delle procedure necessarie a trasformare in realtà un’enunciazione poi si rischia un guaio ed è quello che sta succedendo proprio con la dichiarazione dei redditi precompilata. Già tempo fa noi di Libero avevamo lanciato l'allarme, prevedendo la massima confusione. L'articolo del nostro Franco Bechis forse sarà stato giudicato eccessivamente pessimista,ma giunti alla vigilia dell’operazione di semplificazione del Fisco tutti i nodi vengono al pettine. Il primo è appunto quello delle detrazioni, che non essendo prevedibili (come fa l'Agenzia delle entrate a conoscere l'ammontare delle somme spese per il medico, per la colf o per il mutuo? È vero che tutto è registrato, ma l'elaborazione dei dati è complicata) rischiano di mandare a pallino il modello (...) segue a pagina 3 di FRANCO BECHIS [IPA] Intervista a Beatrice Borromeo C'era una sola telefonata di peso, e che peso! Ci è costata miliardi di euro e qualche centinaio di punti di spread. Ma non c'è. Nelle migliaia di intercettazioni depositate dal tribunale di Bari nell'inchiesta su Giampaolo Tarantini, Silvio Berlusconi e le escort locali, non c'è la telefonata più temuta: quella in cui l'allora presidente del Consiglio avrebbe scherzato con Tarantini su Angela Merkel. Inutile girarci intorno, perchè la ridda diindiscrezioni e numerosi articoli di stampa (...) Nobile, ricca e di sinistra «Starei sulle palle anche a me» di SELVAGGIA LUCARELLI Arrivo nel locale in cui avevamo appuntamento per l’intervista e trovo Beatrice Borromeo che scruta il suo computer con un’aria decisamente allegra. «Una buona notizia. Vittorio Emanuele mi aveva fatto causa ma il giudice gli ha dato torto. Dice che il mio pezzo sull’omicidio di Dirk Hamer (...) segue a pagina 4 La vera storia del caso S&P Le banche ordinano e i giornali cancellano il complotto anti Cav segue a pagina 19 di GIACOMO AMADORI Maestrina molesta La Boldrini presa a pernacchie di PAOLO EMILIO RUSSO La carta intestata è quella che ha fatto ristampare apposta per lei, con la scritta “La Presidente” appena sotto al logo storico della Camera dei deputati. Laura Boldrini, numero uno di Montecitorio, si è portata avanti rispetto ai prossimi “festeggiamenti” (...) segue a pagina 11 sindaco di Padova,Massimo Bitonci, rimane in pratica soltanto una delle due fazioni in lotta. Il commissario Giampaolo Dozzo, nominato mediatore in vista delle elezioni regionali del prossimo maggio, (...) L’intervista che il pm pugliese Michele Ruggiero ha concesso a questo giornale sulle speculazioni di banche e agenzie di rating contro il nostro il nostro Paese sotto il governo di Silvio Berlusconi sembrava essere caduta nel vuoto. Nessuno ha trovato interessante il nostro piccolo scoop su chi fosse l’autore materiale del contratto «capestro» sui derivati che ha costretto l’Italia a pagare senza fiatare circa 2,5 miliardi di euro a una banca d’affari. Forse perché la trimurti che ideò quel capolavoro (...) segue a pagina 10 segue a pagina 8 Ieri gelido incontro con Salvini Tosi minaccia l’arma finale: far saltare la Lega in Parlamento di ANDREA MORIGI La Liga Veneta rimanda la resa dei conti con il Carroccio. Al direttivo,iniziato nella serata di ieri a Noventa Padovana e conclusosi in nottata, assenti il governatore veneto Luca Zaia e il A 16 anni si buttano via senza nemmeno provare emozioni Sesso, botte, video e zero rimorsi: i ragazzi dello zoo Italia di MARIO GIORDANO Conoscevi quel ragazzo? «L’ho conosciuto lì». Dove? «Davantialbagno della discoteca». E perché ti sei subito chiusa dentro con lui? Semplice: «Perché mi ha detto: andiamo». (Ovvio, no? A 16 anni incontri uno davanti al bagno della discoteca, (...) segue a pagina 18 IL BORDELLO PARMA IL GIALLO DELLA SCOSSA Intervista a Manenti: «I soldi ci sono ma non posso usarli» Terrore in Formula 1 Alonso ha perso vent’anni di ricordi di FABRIZIO BIASIN di FRANCESCO P. GIORDANO a pagina 30 * Con: "I 100 CAPOLAVORI DELLA MUSICA CLASSICA" CD 1 € 2,00; "I MIEI GIORNI CON ORIANA FALLACI" € 7,00; "IL TEATRO DELLE MASCHERE" € 11,00; "50 SUPERALIMENTI" € 9,00. a pagina 31 Prezzo all’estero: CH - Fr 3.50 / MC & F - € 2.40 2 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i nostri soldi BERLINO TACE Per una volta la cancelliera Angela Merkel e i vertici della Bundesbank non hanno nulla da ridire. La cura di Francoforte funziona in anticipo Draghispara a pallettoni E spinge da solo la ripresa Grecia, deflazione e crescita: al vertice di Cipro nuova iniezione di ottimismo dal presidente della Bce. Borse su, euro ancora giù, i mercati festeggiano i primi 60 miliardi in arrivo lunedì ::: UGO BERTONE ■■■ La strategia della Bce dà i primi, buoni frutti. Dopo la conferma che lunedì partiranno gli acquisti di titoli (60 miliardi al mese fino al settembre 2016) le Borse prendono volo, si restringono lo spread e i rendimenti dei Btp. L’euro si ritira contro il dollaro a livelli (1,1004) che non si vedevano dall’inizio del 2003. Ma, ancor di più, a dar la carica ai mercati sono le parole di Mario Draghi che, nella conferenza stampa che chiude la trasferta cipriota dei banchieri centrali dell’Eurozona, sottolinea che «abbiamo già visto un discreto numero di effetti positivi dopo l’annuncio della svolta verso una politica monetaria più espansiva». Numeri, non solo parole. Da dicembre, quando il banchiere romano combatteva la sua battaglia contro la Bundesbank e i suoi alleati, ad oggi la previsione di crescita dell’economia nel 2015 è salita di mezzo punto, dall’1 all’1,5%. Nel 2016 la stima dell’aumento del Pil passa dall’1,6 all’1,9% mentre per il 2017 si sale al 2,1%. Ancor più importante, la medicina di Draghi ha «fortemente limitato» il rischio deflazione.Certo,l’inflazione frenerà ancora quest’anno fino a zero, sotto la pressione del calo dei prezzi energetici, ma la politica monetaria espansiva ha impedito che la frenata del carovita provocasse un aumento dei risparmi e il crollo dei consumi, a danno della crescita. Ora, finalmente, le aspettative stanno cambiando di segno: nel 2016 i prezzi saliranno dell'1,5%, per poi arrivare all'1,8% nel 2017. Sarà così centrato l’obiettivo di un tasso d’inflazione «poco sotto il 2% entro due anni». Grazie anche al Quantitative Easing, cioè acquisti di titoli di Stato e delle istituzioni europee (più Abs e covered bond) per 1.140 miliardi che termineranno non prima del settembre del 2016. Insomma, «le nostre misure di politica monetaria hanno funzionato».«Adesso - prevede il banchiere romano - la ripresa si dovrebbe ampliare e rafforzare gradualmente». Purché tutti facciano il proprio dovere come l’ha fatto lui. «Resta cruciale attuare rapidamente e in maniera decisa e credibile le riforme strutturali, non solo per aumentare il potenziale di crescita ma anche per migliorare i redditi e spingere le imprese a investire». La cornice è senz’altro favorevole.Ieri, all'interno delle regole emanate per disciplinare le operazioni di acquisto dei titoli, è stato precisato che sarà possibile acquistare anche emissioni con un tasso di interesse negativo. Insomma,la Germania, i cui titoli offrono rendimenti negativi fino a 7 anni (cioè poco meno del 70 per cento dei titoli in circolazione) dovrà effettuare la loro parte di acquisti, anche se il Tesoro ci rimetterà. In cambio, il meccanismo è fatto apposta per favorire gli acquisti sui Paesi con le cedole meno basse, tipo il Portogallo. Fa eccezione la Grecia, che è stata escluda come previsto dagli acquisti del Quantitative Easing. Le regole, ha spiegato Draghi di fronte alle numerose domande dei cronisti greci, permettono solo di comprare titoli con un investment grade garantito da almeno una società di rating. Sono previste deroghe per i Paesi seguiti da istituzioni internazionali (la famigerata Troika o altre istituzioni) purché ricevano il «bollino verde» che Atene non ha ancora avuto. Ma la Grecia, che ha ricevuto prestiti per 100 miliardi (cioè il 68% del Pil) non ha da lamentarsi. «L’ultima cosa che si può dire - sbotta Draghi - è che abbiamo abbandonato la Grecia». Si conclude qui la missione cipriota della Bce. Draghi supera la prova, una volta tanto, senza rimbrotti o sgambetti in arrivo da Berlino. Anche perché il calo dell’euro è un sostegno prezioso per l'export tedesco che vive un momento delicato, vista la situazione di grandi clienti come la Russia o la stessa Cina, in costante frenata. Per l’Italia l’occasione è ghiotta. Il calo dell’euro ha già fatto decollare i titoli del lusso di casa nostra, da Moncler a Tod's. Il calo delle scorte, segnalato da Nomisma, lascia prevedere un probabile aumento dei fatturati dell’industria, sia sul fronte dei mercati internazionali sia, seppur in maniera più timida, sul fronte interno. Si avvicina così il momento in cui le aziende torneranno a chiedere prestiti in banca. Guai se gli istituti, impiombati dai crediti di dubbia esigibilità (una voragine da 350 miliardi di euro secondo il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro), non fossero in grado di aumentare gli impieghi.Di qui l’esigenza di procedere antro pochi mesi (o settimane) al varo di una o più bad bank. IL VINCITORE Gli effetti della liquidità Btp e depositi ancora in calo ma mutui sempre più Ieggeri ::: TOBIA DE STEFANO ■■■ Allacciate le cinture, si parte. Lune- dì la Bce immetterà sul mercato la prima ondata di liquidità da 60 miliardi con l’obiettivo dichiarato di far ripartire l’economia e scacciare definitivamente gli spettri della deflazione. Magari ci vorrà qualche mese,ma,parola di Draghi, siandrà avanti di questo passo. Dal 9 marzo fino a settembre del 2016 gli acquisti di titoli di Stato supereranno quota mille miliardi con ovvie conseguenze anche su prezzi e andamenti di Bot, Btp, bond, mutui e strumenti vari di liquidità. Insomma, anche sui risparmi degli italiani. Cosa fare? Conti di deposito. Una premessa: dimentichiamoci il 3-4% lordo che i conti di deposito, magari se vincolati, garantivano fino a non troppi mesi fa. Oggi i migliori rendono non più del 2% e con i tassi così bassi e il Qe galoppante molto probabilmnete scenderanno ancora. Scarsi guadagni con i titoli di Stato. Lo spread ormai oscilla intorno a quota 100 punti e il rendimento del Btp decennale non supera l’1,35% lordo. Se solo si pensa che a inizio 2014 eravamo intorno al 4% si capisce come nel giro di un anno sia cambiato il mondo. «L’aspetto fondamentale - spiega l’analista obbligazionario di Banca Albertini Syz Angelo Drusiani - è la bassissima redditività di qualsiasi investimento sui titoli di Stato, in partico- lare sui bond dei paesi non virtuosi. Il decennale portoghese non va oltre l’1,80%, mentre i titoli di Stato greci superano il 9% ma vista l’indecifrabilità della situazione politica presentano eccessivi. E parliamo delle durate più lunghe, perché se dovessimo considerare quelle medio basse, allora scenderemmo sotto l’1%». Insomma, grandi marginiper chi volesse entrare ora non ce ne sono e anche in futuro il quadro non dovrebbe cambiare. «Guardando quanto è successo negli Usa (il Qe della Fed ndr), questa fase dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi. L’unica variabile può essere la decisione, probabilmente tra giugno e settembre, della Fed di alzare i tassi. In quel momento si potrebbe ipotizzare una sorta di contagio». E anche per chi volesse puntare sul mercato delle obbligazioni societarie la strada è tutt’altro che in discesa. «Ilmercato corporate - continua Drusiani - offre rendimenti più interessanti, ma il problema è che le nuove emissioni partono da un importo minimo di 100 mila euro e quindi sono poco accessibili. Morale della favola: investire attraverso fondi diinvestimento o private banker oggi darebbe quella garanzia di diversificazione planetaria che oggi è ancora più importante». Mutui e case. Già da diversi mesi i costisui mutui sono in calo e il trend dovrebbe continuare almeno per tutto il 2015. «Il grosso della discesa - spiega Roberto Il presidente della Bce Mario Draghi ha corretto al rialzo la crescita del Pil nell’Eurozona [Ansa] Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it - è alle spalle, ma sono prevedibili ulteriori limature. Oggi gli spread sono sotto il 2% e toccano la soglia minima dell’1,50% per il variabile e dell’1,85% per il fisso, in futuro questi picchi potrebbero diventare delle medie con i prodotti più convenineti che arriveranno fino all’1,30%». Ma tornare all’1% non è ipotizzabile. «Non credo si ritorni a certi livelli, il sistema economico anche se in ripresa non è solido come anni fa e gran parte delle richieste oggi riguardano la surroga (la possibilità di cambiare il vecchio mutuo con un nuovo prestito) che consente di risparmiare in media 30-40 mila euro a famiglia. In questo momento i migliori tassi fissi costano intorno al 3% e chi sostituisce un prodotto sottoscritto nel 2011-2012 con tassi intorno al 5-6% riesce a risparmiare migliaia e migliaia di euro (vedi la tabella sopra ndr)». E se riduci i tassi sui mutui e aumenti la liquidità sul mercato per forza di cose anche i prezzi delle abitazioni vanno su. Così come vanno su le attività finanziarie, per esempio le azioni. «La Borsa italiana - conclude Drusiani - è ancora la più interessante perché arriva da anni di grandi svalutazioni e perché diverse società hanno nell’export (altro effetto del Qe è l’indebolimento dell’euro ndr) la loro punta di diamante. Insomma, tutto il settore industriale è da tenere in grande considerazione». 3 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i nostri soldi UNA GIUNGLA Prima di varare l’operazione di semplificazione fiscale il governo avrebbe dovuto disboscare la valanga delle norme in materia Renzi ci rifila la fregatura del 730 Caos detrazioni: la dichiarazione precompilata complica la vita ai contribuenti e non li mette al riparo dai controlli. Commercialisti e Caf costeranno di più e non vorranno prendersi i rischi ::: segue dalla prima MAURIZIO BELPIETRO BANCOMAT Artigiani senza Pos Multe in arrivo se non si adeguano Presentato al senato un Disegno di legge per introdurre sanzioni da 500 a 1500 euro a carico di professionisti e artigiani sprovvisti di terminale Pos, il dispositivo che consente di pagare con il bancomat. A fronte delle multe per gli inadempienti, il Ddl presentato come primo firmatario dal senatore Piero Aiello, introduce però uno sconto fiscale per i «meritevoli»: la possibilità di detrarre dal proprio imponibile il costo di ogni transazione eseguita con il Pos. L’obbligo per artigiani e professionisti di consentire ai loro clienti il pagamento col bancomat per le cifre superiori ai 30 euro è scattato il 30 giugno 2014. Le norme in vigore, però, non prevedono alcuna sanzione agli inadempienti. (...) precompilato. Il contribuente infatti non trovando inseriti quei dati sarà costretto a ricorrere al commercialista o a un centro di assistenza fiscale, con tutto ciò che ne consegue. Per prima cosa pagherà, come è ovvio, e dunque non ci sarà il risparmio tanto atteso,e per seconda dovrà rinunciare all'immunità fiscale, ossia alla promessa che utilizzando la dichiarazione predisposta dagli uffici fiscali non avrà problemi con l'Agenzia delle entrate. Non essendo più vergine, ma essendo stato corretto da un commercialista,il modello rilasciato dal Fisco non è più immune dai controlli e perciò siamo alle solite, ossia al rischio di vedersi contestata la dichiarazione dei redditi. Tuttavia i problemi non si fermano qui. Siccome con la nuova normativa è stata introdotta anche la responsabilità delcommercialista che compila il modello da consegnare all' Erario, attribuendo dunque al professionista il rischio di pagare in solido con il contribuente, ragionieri e centri di assistenza fiscale sono sul chi va là e alcuni addirittura sono pronti a rifiutare la compilazione delle dichiarazioni dei redditi che possano presentare rischi. In tal caso l'italiano che paga le tasse si ritroverebbe abbandonato a se stesso, senza sapere a chi rivolgersi. Non è tutto. Gli studi professionali per tutelarsi dal pericolo di dover onorare sanzioni pesanti si sono attrezzati con una poliz- za di assicurazione, ma vista la complessità della materia (con il Fisco si rischia sempre, anche quando non si ha alcuna intenzione di evadere o di nascondere i propri redditi) il premio è assai salato. E ovviamente per il contribuente tutto ciò non è gratis, perché se il commercialista ha una spesa in più, questa alla fine ricadrà sulla parcella che il cliente si vedrà presentare. Risultato, l'idea di far pervenire a casa una dichiarazione deiredditi già predisposta, senza complicare la vita degli ita- liani, è bella e apprezzabile, ma si scontra con la realtà e con un Fisco che ormai è comprensibile a pochi. Se il diavolo si nasconde nei dettagli, forse prima di lanciare l'operazione semplificazione sarebbe stato ilcaso disfoltire la normativa fiscale. Perché è vero che all'estero il bollettino delle tasse arriva a casa senza costringere i contribuenti a faticare su numeri e documenti, ma negli altri Paesi le istruzioni per compilare la dichiarazione dei redditi sono composte di poche pagine, mentre da noi solo per spiegare che cosa bisogna fare ne servono settecento. Forse si doveva partire da lì, da un Fisco che per essere capito ha bisogno di un dizionario. Ma in tal caso più che di semplificazione forse si doveva parlare di rifondazione fiscale: buttare tutto ciò che c'è per prendere esempio dalla Svizzera o dagli Stati Uniti. Ma così facendo, pensate a quanta gente resterebbe senza lavoro. Di certo chi ha inventato la Delirium tax. [email protected] @BelpietroTweet Era meglio il vecchio Cud Il fisco si dimentica pure le spese mediche Assieme a quelle per le ristrutturazioni e le Università dovranno essere inserite a mano dai contribuenti ■■■ Guai (seri) in vista per 20 milioni di contribuenti. Vale a dire tutti quelli che tra poche settimane potranno avere in mano la dichirazione dei redditi precompilata. Per il governo di Matteo Renzi, che l’ha sbandierata e offerta ai cittadini, doveva essere una svolta: l’ex sindaco di Firenze desiderava mettere la firma sulla semplificazione fiscale, ma il 730 precompilato dall’agenzia delle Entrate corre il rischio di rivelarsi un clamoroso flop. E il pericolo più concreto,per i contribuenti, è trovarsi costretti a un doppio lavoro. E pure di fronte a un aggravio di costi. Alla faccia del fisco amico. Dopo aver superato non pochi ostacoli per recuperare su internet il modello precompilato, infatti, si dovranno in ogni caso inserire informazioni certamente mancanti, come alcune spese e oneri detraibili dalle tasse, a cominciare da quelle sanitarie. Sta di fatto che lunedì prossimo, come ricordato ieri dal Mes- saggero, si parte con la nuova giostra tributaria. Il primo passo prevede l’obbligo, per i sostituti di imposta, di inviare all’agenzia delle Entrate la certificazione unica dei redditi (il documento che fino allo scorso anno era denominato Cud e nel quale sono riportati i dati relativi ai redditi pagati ai contribuenti e le relative trattenute fiscali). Il vero battesimo col 730 precompilato ci sarà a metà del mese prossimo: a partire dal15 aprile, infatti, dal cassetto fiscale predisposto sul sito delle Entrate sarà possibile accedere alla dichiarazione dei redditi. Se l’operazione fosse stata «seria», la partita di fatto si sarebbe conclusa con un rapido controllo delle informazioni da parte del contribuente. E invece, niente da fare. Perché a quel punto sempre che non si scelga la vecchia strada del 730 standard o in alternativa il modello Unico - scatta la corsa all’integrazione. Chi non vuole «scaricare» documenti dal web può rivolgersi ai Centri di assitenza fiscale (Caf), che in questi giorni stanno lanciando allarmi rossi a ripresa sia per il nuovo 730 sia per il modello Isee (l’indicatore sintetico della situazione economica delle famiglie,necessario per accedere a diversi servizi pubblici come asili nido e agevolazioni per gli affitti). Come accennato, solo una parte dei dati utili ai fini fiscali saranno automaticamente riportati nel nuovo modello (interessi passivi dei mutui, fabbricati e terreni, familiari a carico). Dal 2016, il governo ha assicurato che le informazioni saranno complete, ma per quest’anno le spese sanitarie, le donazioni alle onlus, i costi per scuola e università e le fatture per le ristrutturazioni edilizie dovranno essere inserite «a mano» dal contribuente o dal Caf. Dal primo maggio la dichiarazione dei redditi potrà essere spedita definitivamente all’amministrazione finanziaria; l’ultima scadenza è il 7 luglio. F.D.D. ENTRATE ERARIALI Gettito stabile Cresce l’Iva ma cala il resto Le entrate tributarie da gennaio a dicembre 2014 sono cresciute dello 0,2%. L’aumento del gettito è stato calcolato però al netto dell’Ires che porterebbe l’ammontare complessivo degli introiti erariali a 411.694 milioni di euro, in aumento di 1.003 milioni rispetto al 2013. I dati escono da una nota diffusa nella serata di ieri dal Ministero dell’Economia. Complessivamente invece, le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 418.947 milioni di euro, contro i 424.633 del 2013. Ma «per consentire un confronto omogeneo tra quelle del 2014 e quelle del 2013», chiosano i tecnici del ministero guidato da Pier Carlo Padoan, «il gettito viene analizzato al netto dell’Ires versata da banche e assicurazioni, interessate nel 2013 da significativi incrementi delle aliquote di acconto e dall’addizionale Ires». La lotta all’evasione ha portato ad un aumento del gettito delle entrate tributarie del 5,3%: in cassa sono arrivati 477 milioni di euro in più. Sostanzialmente stabile l’Irpef (+58 milioni di euro): in lieve calo le ritenute sui redditi dei dipendenti nel settore privato (-0,4%), in crescita (+0,9%) quelle sui redditi dei dipendenti pubblici. Al netto del settore finanziario e assicurativo, l’andamento dell’Ires mostra un calo del 3,8% (–980 milioni di euro) che riflette i minori versamenti effettuati dalle società di capitali dopo i maggiori acconti dovuti nel 2013. Il gettito Iva cresce dell’1,9% che vale quasi 2,2 miliardi in più. Sale ancora di più, precisamente del 2,2%, il gettito legato agli scambi interni per effetto soprattutto dell’aumento di un punto percentuale sull’aliquota Iva ordinaria, salita dal 21 al 22% a partire dal 1˚ ottobre scorso. Marginalmente ha contribuito ad accrescere questa voce degli introiti erariali anche il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione ai creditori. 4 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ il Cavaliere intercettato LE VANTERIE Metà delle telefonate sono racconti in stile grandioso sulla sua attività di governo, che Tarantini deve subirsi facendo pure "Ooh" come i bambini di Povia Le toghe di nuovo nel letto di Silvio A leggere le telefonate, il primo sentimento che viene suscitato è la noia. Berlusconi si lamenta dei suoi acciacchi E invece manca l’attesa telefonata sulla Merkel «culona inchiavabile», che ci è costata una crisi diplomatica ::: segue dalla prima FRANCO BECHIS (...) l'avevano raccontata nel dettaglio: la telefonata in cui il capo del governo tedesco sarebbe stata definita "culona inchiavabile". Non c'è in migliaia di pagine, anche se da mesi si attendeva con suspance il deposito integrale di questi brogliacci con il timore di rinverdire un dispetto che aveva agitato le diplomazie del vecchio Continente. Quindi o quella telefonata è inventata, o non è stata inserita nel deposito dei brogliacci integrali perchè non attinente all'oggetto dell'inchiesta. Propenderei per la prima ipotesi, avendo letto tutti e 15 i fascicoli depositati ieri. Perchè se il criterio fosse stato quello della inutilità dei brogliacci ai fini di reati penali su cui indagare, quasi tutto di quei fascicoli sarebbe da dare alle fiamme. Confesso che li ho letti da voyeur, come probabilmente accadrà oggi per molti lettori. Ed è da quel punto di vista che ho provato una doccia fredda, quasi ghiacciata. Colloqui che manco solleticavano la curiosità un po' pruriginosa di noi giornalisti. Non parliamo nemmeno della passione oer la notizia. Non ce ne è, salvo quelle che ormai sappiamo a memoria. Silvio Berlusconi di giorno faceva il premier e di notte lo sceicco a capo di un harem. Intorno aveva ragaze più o meno famose sculettanti per ricevere poi qualche regalìa dall'uomo ricchissimo o magari un contrattino televisivo da chi era a capo di un impero televisivo privato. Per altro non è che Berlusconisi svenasse per questo: l'unica cosa che si attribuisce in migliaia di intercettazioni è un contratto a Belen, che avrebbe raccomandato addirittura bypassando un favore chiesto da un amico come Flavio Briatore (ci avrebbe rimesso la sua Elisabetta Gregoracci). Ma nemmeno quello è detto che sia vero. A leggersi tutte le telefonate del Cavaliere con Tarantini, il primo sentimento che viene suscitato è la noia. Ogni volta Berlusconi si lamenta del mal dischiena, del colpo della strega, delle vertebre fuori posto. Perfino quando lo chiama la Arcuri è dal fisioterapista a farsi riaggiustare un po'. Metà delle telefonate sono racconti di Berlusconi in stile grandioso sulla sua attività di governo e di leader mondiale, che Tarantini deve subirsi facendo pure "Ooh" come i famosi bambini di Povia. "Ho fatto la Conferenza Stato-Regioni per ore", "Sto mettendo a posto le incomprensioni fra Bush e Putin", "Sono con Mubarak" (e chissà se anche questa era in- ventata, come nel caso della nipote). Poi pensava alla cordata Alitalia fino alle cinque delmattino, spiegava alsuo interlocutore come avrebbe messo in campo il Milan quella sera confermando così il ruolo assolutamente pleonastico dei suoi allenatori. E si sfogava naturalmente su tutti quelli che ce l'avevano con lui: giornali, giornalisti, magistrati, comunisti, anche Veronica ingrata con cui da tempo- lui dice- aveva un accordo di vite indipendenti e separate anche dal punto di vista diciamo "affettivo". Banalità, discorsi sentiti mille volte in tv e nelle assemblee politiche. Poi sì, qualcosina adatto ai voyeur. Niente di clamoroso, però. I suoicanoni di bellezza espressi con il pluralia tantum come accade a re e imperatore: "se tu hai una ragazza da portare, 2 ragazze, 3 ragazze da portare", diceva a Tarantini, "per favore non pigliamole alte, come fa questo qui di Milano, perchè noi non siamo alti...". Berlusconi impazziva per due bellezze note a tutti: Manuela Arcuri e Belen Rodriguez. Tarantini che lo sapeva (sai che scienza: impazzivano tutti gli italiani per loro), gliele sventolava di continuo. Però non gliele portava quasi mai. Gli raccontava delle follie fatte da Belen a Cortina con un un microvestito e senza mutandine, gliele prometteva per lunghi week end, e poi non le portava mai. Sulla Arcuri a un certo punto ha desistito il cavaliere: l'ha vista in tv alle Iene e gli era sembrata troppo volgare. A quel punto lei che gli si negava, ha iniziato il pressing: le serviva che Silvio facesse entrare suo fratello in un programma Mediaset. Ma anche su quello facilmente le ragazze andavano a sbattere il muso. Quando si trattava di soldi veri delle sue aziende, il Cavaliere ci stava attento: al massimo rimediava un incontro con Fabrizio Del Noce che stava a Rai Fiction, che faceva le fusa e poinon combinava quasi nulla. Poi certo le ragazze piacevano a Berlusconi, che faceva pure finta di credere a Tarantiniche ogni volta gliraccontava che questa o quella il giorno dopo si erano proprio innamorate di lui: "che fai lei presidente alle donne?". Berlusconi rideva, ma aveva la sua selezione sulle ragazze: "Quella che hai portato ieri sera era brutta. E piace a te, portala con te, non per me", e di quell' altra si informava "le tette sono vere o sino rifatte?". Invece gli piaceva una brasiliana, Luisana, che aveva cognome italiano ed era "intelligente, curiosa di tutto". Tarantini faticava a trovarne qualcuna che andasse a genio a Berlusconi: "le porto Sara Tommasi?". Ma fra le tante cose, il Cavaliere aveva pure un codice di onore:Belen lo faceva impazzire, ma non poteva farle "la corte" come lui diceva perchè era fidanzata con Marco Borriello, allora calciatore del Milan. Un giorno Tarantini gli propone una Alessia, e Berlusconi salta sulla sedia: "ma quella adesso sta con Pippo Inzaghi!", e invece era solo un caso di omoni- mia. In una telefonata il Cavaliere si dilunga su accuse assurde "dicono addirittura che vado con le minori,ma figurarsi!", e magari lo fa perchè sa di essere intercettato, e prosegue come un angioletto. In altre cede al superomismo: "niente... io sono qua, assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy del mondo...Giampaolo, sono assediato dalle mie sostenitrici...".- C'è qualche altro passaggio rosa e magari piccantiello? Ma sì, c'è. Di solito piuttosto banale. Ma che vale? Nella migliore delle ipotesiun bel servizio su Chi, fosse pure a firma Alfonso Signorini. Che mesi di intercettazioni, milioni di risorse pubbliche, il lavoro di finanzieri, poliziotti, magistrati sia servito a dare un'occhiatina sotto le lenzuola di un privato cittadino e vedere um filmino chee non sarebbe vietato ai minori di 14 anni, è la storia dell'Italia che abbiano vissuto.Più a luci rosse del contenuto di queste intercettazioni. Le conversazioni con Tarantini «La Arcuri? A 29 anni ormai è vecchietta...» Le telefonate del premier da Belen al Milan: «Io con le minorenni? Roba da matti», «Stasera ho una giornalista e una brasiliana» ■■■ C’è ditutto nelle intercet- tazioni depositate ieri dal perito nominato dal Tribunale di Bari nell’ambito del processo sulle escort. Ci sono le conversazioni tra Giampi Tarantini e Silvio Berlusconi. Telefonate in cui i due organizzavano le serate, commentavano le ospiti, discutevano di Putin, Merkel, Obama, Bush e del Papa. Ma anche le conversazioni con Belen Rodriguez e quelle in cui il Cavaliere detta la formazione del Milan. SOTTO CONTROLLO 19 settembre 2008, h 21:11. Berlusconi: «Ho trovato una telefonata..; non eri tu che mi chiamavi?». Tarantini: «.. No.., no.., no.., no.., io le avevo lasciato il numero.., si ricorda? (...) alla festa di Elvira». (...). Berlusconi: «Niente, io ho avuto un disastro con il telefono.., tu non avevi il mio telefono precedente? (...) adesso ce l’hai.. (...) ; ho avuto un po’ di guai.., ho dovuto cambiare telefono, perché come al solito me l’avevano messo sotto controllo.., ogni tanto mi succede.., (ride) allora ce ne siamo accorti.., e ho cambiato.., ho cambiato il numero.. (...)». LE «BAMBINE» 23 settembre 2008, h 15:21. Tarantini: «Presidente, mi scusi se l'ho richiamata..; no, solo per dirle che mi ha chiamato Francesca, e chiedeva se poteva portare due amiche molto carine, amiche sue». Berlusconi: «Molto?». Tarantini: «Carine, mi ha detto». (...) Berlusconi: «Io c’ho due bambine piccole, che è tanto che non vedo.., per cui, una fa.. la, la, la.., la giornalista in Rai.. ehh.. in Mediaset.., allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce.., e un’altra bambina di 21 anni, brasiliana, che un po’ mi ha.., che mi ha pianto al telefono, dicendomi che l’avevo dimenticata, e allora la faccio venire..; ma insomma, senza.., senza peso». LE PASSO BELEN 3 gennaio 2009, h 23:25. Tarantini: «Un attimo solo.., eh..;... aspetti, aspetti un attimo». Belen: «Pronto.., …. pronto». Berlusconi: «.. sì, pronto.., ciao Belen». Belen: «Buonasera.., come stai?». Berlusconi: «Come sto.., io sto bene,ho fatto un anno difficile, ma fantastico.., con dei risultati importanti. (...) .. Ecco, senti,e con il tuo ragazzo è finito tutto?». “ LE DUE BAMBINE ■ Berlusconi: io c’ho due bambine piccole, che è tanto che non vedo.., per cui, una fa.. la, la, la.., la giornalista in Rai.. ehh.. in Mediaset.., allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce.., e un’altra bambina di 21 anni, brasiliana, che un po’ mi ha.., che mi ha pianto al telefono dicendo che l’ho dimenticata.. e allora la faccio venire..; ma insomma, senza.., senza peso Belen: «.. beh.., al momento sì.., non lo so, non so cosa». Berlusconi: «Senti, adesso hai visto questa cosa su Mediaset.., ti piace?». Belen: «.. sì.., come fa a non piacermi?». (...). Berlusconi: «.. (ride) va bene, anche perché io avevo tante pressioni da Briatore, per mettere la sua, no? (...) la ragazza che in questo momento è la donna.» (...) SALUTI DA DALLA 4 gennaio 2009, h 18:20. Tarantini: «Sì, sì.., ho fatto una bella cosa..; ieri, era, poi, a cena con Lucio Dalla.., infatti poil’ho richiamata,che citeneva a salutarla..». Berlusconi: «Lucio Dalla?». Tarantini: «Sì, sì..; nonostante sia un comunista..; infatti mi sono imbattuto in una discussione di quelle che non finivano più». Berlusconi: «.. mah.., è (incomprensibile) confuso politicamente (...) .. per un po’ di tempo è venuto con me. (...) ieri sera è venuto.., è venuto Emilio..». Tarantini: «.. eh.., mi ha fatto un bidone, mmocc a lui». Berlusconi: «.. eh.., ma ha avuto.., ha avuto cose sue da fare (...) è venuto qui, ed è partito stamattina alle 9..». LA CENA A QUATTRO 25 gennaio 2009, h 18:28. Tarantini: «.. va bene.. senta, no, le volevo dire, eh.. martedì io ho preso mezzo appuntamento con Manuela e Francesca..». Berlusconi: «.. eh..». Tarantini: «.. ma soprattutto Manuela.. (...) posso confermarglielo?». Berlusconi: «.. ma cosa facciamo, una cena a quattro?». Tarantini: «.. sì, io preferirei di sì, perché se la facciamo in pochi, sono pure più.., .. meno imbarazzate, diciamo..». Berlusconi: «.. e poi, il dopo come viene?». GLI UNDICI DEL MILAN 11 gennaio 2009, h 19:50. Berlusconi: «... metto in campo una formazione di sogno, non la difesa dove mi mancano tanti uomini, e quindi in centro c’ho Maldini e un altro, ma..». Tarantini:«.. Beckham, gioca?». Berlusconi:«..due vecchietti, ma metto Beckham, Pirlo, Seedorf, poi due mezze ali.., Kakà e Ronaldinho.., e Pato come avanzato.. (...) è un sestetto da sogno». LIBERO E VELTRONI 18 febbraio 2009, h 15:06. Berlusconi: «Ehi, ciao.., come va, eh?» 5 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ SCHERZI DEL DESTINO Il pm Nicastro, dopo aver indagato sull'ex governatore pugliese di Fi Raffaele Fitto, divenne assessore del successore di Fitto, Nichi Vendola il Cavaliere intercettato Le certezze dei pm: chi indaga Berlusconi fa sempre carriera L’inchiesta di Bari ha già due vincitori: i magistrati che hanno aperto il procedimento. Il primo è vicino alla nomina al Csm Il secondo è stato promosso a gennaio alla Corte di Cassazione ::: GIACOMO AMADORI Silvio Berlusconi. Ieri il perito del Tribunale di Bari ha depositato le trascrizioni delle telefonate intercettate nel processo «escort» [LaPresse] “ SULLA ARCURI Tarantini:«Bene..; posso fare gli auguri al più grande politico di tutti i tempi? Berlusconi: «Eh, gli auguri (incomprensibile), congratulazioni vuoi dire...». (...) Tarantini: «Veramente..; ma oggi mi ha fatto impazzire la prima pagina di Libero.., l'ha letta? (ride) Berlusconi: «No, scusa, scusa un attimo... scusa... ti ha fatto impazzire?». Tarantini: «La prima pagina di Libero..; in copertina c'è scritto, “Missione compiuta, demolito ilPd”;bellissima... (ride)». Berlusconi: «... (ride)». Tarantini: «C’è la faccia di Veltroni (ride) vestito da becchino.. Berlusconi: «Ah, sì, con un siluro, ne ho presi due.. Tarantini: «Sì.., (ride) bravo..; meh, sono contento, perché poi soprattutto, so che lei ci teneva tanto». Berlusconi: «Veltroni è affondato Soru, che voleva fare il sostituto di Veltroni...». (...) Berlusconi: «Ho visto una cosa bruttissima della Arcuri». Tarantini: «Che è successo?». Berlusconi: «.. è successo che ha fatto una cosa veramente scema (...) con le Iene.., le hanno detto, eh.. ma è vero ■ Le hanno detto, ma è vero che ha avuto rapporti con questi e lei: questo è andato bene, non ha fatto flop...una figura da troia “ SU LIBERO ■ Oggi mi ha fatto impazzire la prima di Libero Veltroni becchino... Silvio: Con un siluro, ne ho presi due...È affondato Soru che voleva sostituire Veltroni che ha avuto rapporti con tutti questi.., le hanno messo giù una quindicina di nomi (...) lei si è seduta, e di ciascuno, senza far sapere chi era (...) questo è andato bene, non ha fatto flop la prima notte..; questo è bravo; una figura da troia..; ridendo anche in un modo così, sguaiato.., (fa il verso della risata) così (...) che mi è veramente scaduta totalmente.., non riesco a capire come una possa essere così poco intelligente da andare a fare la figura pubblica della troiaccia». PIPPO E CORONA 10 marzo 2009, h 19:31. Berlusconi: «.. volevo sapere una cosa.., ma quella che adesso sta con Pippo Inzaghi». Tarantini: «.. sì.., si chiama.., sì, cosa.., Alessia Ventura.., Alessia ehh.., sì, è una mia amica, pure». (...) Tarantini: «Vabbè, comunque è meglio, perché là c’è Corona che è un po'.. pericoloso, eh». Berlusconi: «.. sì, ma veramente, è una cosa oscena.. che abbiano messo un tipo cosìnegativo, no? un tipo così negativo come esempio». IO CON LE MINORI? 3 maggio 2009, h 19:27. Berlusconi: «Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro, veramente è una cosa pazzesca... vedo su tutte le agenzie internazionalisono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti». premiati perché non troppo invisi al centro-destra. Infatti nel 2011 accettarono di depositare ■■■ L'inchiesta sulle escort che l'imprendito- le intercettazioni sulle escort nella versione amre barese Gianpaolo Tarantini avrebbe procura- piamente censurata che era stata preparata dalto a Silvio Berlusconi non è ancora conclusa, la polizia giudiziaria ai tempi in cui a dirigere ma già ha certamente due vincitori: i sostituti l'ufficio era quell'Antonio Laudati, successivaprocuratori Eugenia Pontassuglia e Ciro Ange- mente caduto in disgrazia e oggi sotto processo lillis, lanciati verso sfavillanti carriere. La prima, a Lecce con l'accusa di favoreggiamento nei infatti, è uno dei tre magistrati prescelti dall'ap- confronti di Berlusconi. La sua colpa sarebbe posita commissione del Consiglio superiore stata quella di cercare di rallentare il processo della magistratura per la poltrona di sostituto Tarantini. E sarebbe stato sempre lui a cercare procuratore nazionale antimafia a cui tanto am- l'accordo con la difesa dell'imprenditore pugliebiva il collega siciliano Nino Di Matteo. Ma se per un patteggiamento che avrebbe impediquest'ultimo, che vantava diciotto anni da pm to la diffusione delle telefonate. Infatti nel 2011 antimafia a Caltanissetta e a Palermo, è stato Berlusconi era premier e la pubblicazione delle bocciato dai commissari, mentre Pontassuglia intercettazioni integrali sarebbe stato un colpo è entrata nella fortunata terna. Con lei anche il terribile, se assommato alla divulgazione, decicognato di Luigi De Magistris, Salvatore Dolce, sa dalla procura di Milano, delle conversazioni della procura di Catanzaro. Non contenute nel cosiddetto procesconosciamo nel dettaglio il curriso Ruby. L'avvocato di Tarantini, culum di Pontassuglia,magistra- ::: CHI SORRIDE Nicola Quaranta, rifiuta questa to della distrettuale antimafia balettura dietrologica:«La nostra direse, ma certamente quello con- VERSO L’ANTIMAFIA fesa non si è mai preoccupata tro Berlusconi è il processo con Eugenia Pontassuglia è sta- per la possibile fuga di notizie, il to uno dei tre magistrati prepiù risonanza mediatica che ab- scelti dall'apposita commis- nostro unico interesse è sempre bia dovuto affrontare in carriera. sione del Consiglio superio- stato che la la prova arrivasse in Il compagno di pool, Angelillis, è re della magistratura per la tribunale e che questa fosse comstato invece promosso a genna- poltrona di sostituto procura- pleta». Una versione che conflignazionale antimafia a io a procuratore generale presso tore ge rumorosamente con il teorecui tanto ambiva il collega sila Corte di Cassazione. Quando i ciliano Nino Di Matteo, che ma giudiziario di un Tarantini e giornali locali diedero la notizia invece è rimasto a bocca un Berlusconi pronti ad accorstilarono anche un piccolo albo asciutta. darsi per evitare diffusioni di nod'oro del pm e misero nell'elentizie. IN CASSAZIONE co l'inchiesta sulcalcioscommes- Ciro Angelillis è stato invece La verità è che le tutte le difese se,quella su una truffa farmaceu- promosso a gennaio a procu- si sono opposte all'utilizzo nel tica e un triplice omicidio nel rio- ratore generale presso la Cor- processo delle trascrizioni così ne San paolo. Anche in questo te di Cassazione. Quando i come erano state depositate (nellocali diedero la noticaso non si può negare che il pro- giornali la versione con gli omissis) dalla zia stilarono anche un piccocedimento sulle fanciulle di Pa- lo albo d'oro del pm e mise- procura di Bari. E così i pm hanlazzo Grazioli sia indubbiamen- ro nell'elenco l'inchiesta sul no chiesto al tribunale di trovare te il più clamoroso. Ma il caso di calcioscommesse, quella su un perito per risbobinare il miAngelillis e Pontassuglia non è una truffa farmaceutica e un gliaio di conversazioni ritenute triplice omicidio nel rione isolato in terra barese. Per esem- San paolo. utili per il processo (iniziato il 6 pio il pm Lorenzo Nicastro, dofebbraio 2014 e giunto alla nona po aver indagato sull'ex governatore pugliese di udienza) e per dimostrare i reati contestati agli Forza Italia Raffaele Fitto, divenne assessore imputati: associazione per delinquere, induziodel successore di Fitto, Nichi Vendola. Il collega ne,sfruttamento e favoreggiamento della prosidi procura, Roberto Rossi, pure lui considerato tutizone in favore di Berlusconi. Il collegio giudiun "nemico" dal centro-destra, è stato, invece, cante il 27 marzo scorso ha nominato il dottor promosso consigliere del Csm. Rossi si era oc- Giovanni Ottomano, che ha impiegato quasi cupato delprimo processo Tarantini e l'ex mini- un anno per portare a termine il gravoso impestro della giustizia Francesco Nitto Palma lo ac- gno. cusò di aver iscritto con «grave ritardo» nel regiQuindi ai pm va attribuita la responsabilità di stro degli indagati, privandolo di «garanzie di- aver selezionato centinaia di chiamate per incafensive costituzionalmente protette», l'allora strare gli imputati, alle difese quella di averle consigliere regionale Salvatore Greco, poi di- fatte depositare in forma completa. Ma quello ventato deputato dell'Udc e successivamente che potrebbe sembrare un colpo basso nei conresponsabile della lista di Raffaele Fitto, La Pu- fronti di Berlusconi da parte dei suoi ex presunglia prima di tutto. Il Csm assolse il collega Ros- ti sodali in realtà dimostra ancora una volta cosi con formula piena. me il complotto a favore dell'ex premier non sia In compenso, a Bari, c'è chi ha spiccato il vo- mai esistito, se non nella fantasia di qualche lo in politica con un curriculum assai diverso. cronista sovreccitato (forse dal contenuto delle Per esempio il pm antimafia Alberto Maritati chiamate) e financo di qualche magistrato. Ora nel1995 chiese l'archiviazione per l'ex consiglie- il tribunale, con la sua sentenza, e se del caso, la re regionale del Pci Massimo D'Alema, accusa- Corte d'appello e la Cassazione, dovranno decito di finanziamento illecito ai partiti, e dopo po- dere se questo ulteriore gogna mediatica nei chi anni venne cooptato nel governo del leader confronti del Cavaliere o (come preferisce qualdiessino di cui aveva chiesto il proscioglimen- cuno) dell'ex Cavaliere, fosse necessaria. Intanto. to i suoi inquisitori fanno carriera. Ma forse è In queste ore di confusione c'è anche chi solo perché Berlusconi porta fortuna. Anche a obietta che Pontassuglia e Angelillis siano stati chi gli vuole male. 6 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ il Cavaliere intercettato SOLO CASUALITÀ? Da quando è stato mandato alle ortiche il patto del Nazareno sono riaffiorate tutte le notizie e gli articoli di stampa sulle cene eleganti Berlusconise l’aspettava «Solita giustizia a orologeria» Il Cav è indignato: hanno fatto uscire le intercettazioni per influenzare la sentenza di martedì Ma il vero timore sono le carte che potrebbero arrivare dalla procura di Milano sul Ruby-ter ::: SALVATORE DAMA ROMA ■■■ Rieccoci, si ricomincia. Ma ad Arcore avevano ilsentore che sarebbe successo. Un nuovo polverone mediatico sollevato, «con una tempistica più che sospetta», a pochi giorni dalla decisione della Cassazione. Che dovrà valutare se confermare la sentenza di assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby 1, arrivata in Appello; se sovvertire quel giudizio; o se rispedire le carte a Milano ordinando di rifare il processo perché in presenza di nuove prove di reato. In realtà le intercettazioni telefoniche, la cui trascrizione è stata depositata ieri dal perito nominato dal Tribunale di Bari, non conterrebbero fatti nuovi: «Tutta roba vecchia», fanno sapere da Arcore. Conversazioni in cui Berlusconi si accorda con Giampi Tarantini sulle ospiti da invitare a cena. «Dov’è la notizia, dov’è il reato?», non si dà pace Berlusconi. Oltretutto, ricorda il Cavaliere, l’utilizzo (e la divulgazione) di quelle intercettazioni dovrebbe essere autorizzato dalla Camera, poiché all’epoca Silvio era deputato, oltre che presidente del Consiglio. «E invece quando si tratta del signor Berlusconi valgono regole diverse...». Nessuno scampo dalla «macchina del fango». Questo barese, però, rischia di essere solo un antipasto, per quanto indigesto. La vera preoccupazione degli avvocati berlusconiani, come al solito, è la procura di Milano. È da lì che, nei prossimi giorni, potrebbero trapelare nuovi indizi acquisiti per dimostrare la colpevolezza dell’ex premier e per provare che quelle cene tanto eleganti poi non erano. Si parla di ore di intercettazioni ambientali, oltre al materiale acquisito attraverso il sequestro di smartphone e personal computer. Un abisso in cui Berlusconi teme nuovamente di precipitare. Proprio nel momento in cui era convinto che il suo calvario sarebbe arrivato al termine. Oggi sarà la sua ultima volta a Cesano Boscone.Silvio andrà nonostante la frattura del malleolo. Dicono che stia meglio. E che cammini anche senza l’aiuto delle stampelle. Ma la vera difficoltà è muoversi con quell’enorme peso che si porta dentro. Dal 9 marzo sarà un uomo libero. Con la fine dell’affidamento ai servizi sociali, Berlusconi potrà circolare liberamente (sul suolo patrio) e non avrà più la ritirata alle 23, come un tredicenne. Ma il 10 marzo, cosa succede? Ha pessime sensazioni circa l’esito della Cassazione sul Ruby uno. Berlusconi teme che «l’ondata mediatica» di queste ore possa «condizionare» i giudici di ultima istanza. D’altronde proprio ieri dalla Procura di Milano è giunta la notizia che i pm hanno chiesto una proroga dei tempidelle indagini per portare a termine la rogatoria in Messico relativa ai beni che appartengono a Ruby Rubacuori. Da dove ha preso i soldi per comprare un ristorante, un pastificio e delle palazzine da affittare ai turisti? E siccome i tre processi Ruby derivano dalla stessa matrice, le cene eleganti di Arcore, le evoluzioni dell’uno non possono che avere effetti sulle sorti degli altri due. Tant’è che all’indomani dell’assoluzione in appello del Cav nel Ruby uno, tutti, anche gli indagati per falsa testimonianza (Ruby ter), avevano tirato un sospiro disollievo, reputando (evidentemente a torto) che l’incubo fosse finito. Neigiorni scorsi,difronte allo «stillicidio» di indiscrezioni relative al “pentimento” di Marysthell Polanco, un gruppo di parlamentari di Forza Italia si era appellato al ministro della Giustizia per verificare la regolarità della condotta delle toghe milanesi. Iniziativa caduta nel vuoto. Non risulta che il Guardasigilli abbia mandato gli ispettori ministeriali a palazzo di giustizia. Né che abbia intenzione di farlo. Contare sulla mano di qualcuno? Silvio non ci crede proprio. È vero che l’assoluzione in Appello è arrivata nella fase più alta e sentimentale delpatto del Nazareno. Ed è vero che, quando Berlusconi ha mandato alle ortiche il lavoro di Denis Verdini e di Gianni Letta, sono riaffiorate le notizie e gli articoli sulle cene eleganti. Casualità? A questo punto, che importa saperlo. È troppo tardi per tornare indietro, anche se adesso Matteo Renzi tende la mano. Il Quirinale? Ma va’, dopo tutto quello che è successo Berlusconinon ha avuto neanche la voglia dichiedere un appuntamento. C’è la solidarietà a pioggia che arriva da deputati e senatori di Forza Italia. Ma quella, Silvio, se la fa fritta.Sa bene che molti,in Forza Italia, non aspettano altro che una sua condanna per archiviarlo anche politicamente. Lui? Non reagisce. Avvolto in un pessimismo cosmico, già si vede condannato e ridotto ai domiciliari. LEADER DIVERSI La grana prescrizione Vertice sulla giustizia Alfano-Boschi Matteo tira un sospiro di sollievo ::: TOMMASO MONTESANO ■■■ Contrordine: sulla riforma della prescrizione la maggioranza, dopo la rottura di due giorni fa in commissione Giustizia, è vicina alla ricucitura. Almeno stando a quello che riferisce Angelino Alfano, ministro dell’Interno e leader del Nuovo centrodestra, dopo un faccia a faccia con Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme. Pd e Area popolare sono al lavoro per trovare un punto d’incontro sull’entità dell’aumento dei termini di prescrizione per i reati di corruzione e corruzione in atti giudiziari. La modifica approvata l’altro ieri in commissione a Montecitorio, che ha determinato lo strappo tra Ap e Pd, allunga i tempi della prescrizione fino al massimo della pena più la metà. In questo modo i due reati si prescriverebbero dopo 18 anni e nove mesi. Un allungamento contestato dai centristi, che infatti hanno votato contro insieme a Forza Italia. Ieri, tuttavia, Alfano ha gettato acqua sul fuoco: «Ho parlato con il ministro Boschi. Siamo vicinissimi a un accordo. Sulla prescrizione troveremo l’intesa e la quadra». Per il titolare del Viminale è «fuori luogo ogni enfatizzazione sull’argomento, come se fossimo in un momento di spaccatura o di crisi della maggioranza». Niente di tutto questo: «Troveremo l’accordo e lo faremo in tempi rapidissimi». Al lavoro c’è soprattutto Enrico Costa, viceministro della Giustizia in quota Ncd, che non a caso subito dopo il voto in commissione si è affrettato a rimarcare la natura transitoria del testo che sta riformando la legge nota come «ex Cirielli»: «Non sarà questo, sarà diverso». Un segnale del movimento delle diplomazie, che ieri si è concretizza- to nel vertice tra Alfano e Boschi. «Sulla prescrizione sono ottimista che si troverà un punto di incontro, che tenga conto dell’esigenza di non scaricare sui cittadini la lentezza della giustizia. Se un uomo viene assolto dopo trent’anni, che se ne fa dell’assoluzione?», ha detto Costa. Sì alla prescrizione più lunga, insomma, «ma non eterna. È essenziale velocizzare i tempi dei processi». Il compromesso potrebbe essere trovato agendo sull’ampiezza dell’incremento, come ha confermato Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera: «Il punto di mediazione è di quanto si vogliono aumentare i tempi di prescrizione. Possia- ZERO DIALOGO Scontro Pd-Cinque Stelle sul reddito di cittadinanza «Il M5S ha presentato una proposta di legge sul reddito di cittadinanza per quasi 10 milioni di italiani, con coperture economiche chiare e certe. Ora però i democratici dovranno spiegare come mai la prima proposta per aiutare le famiglie in difficoltà porta la firma di un Movimento che è in Parlamento da 2 anni...». È quanto si legge sul blog di Beppe Grillo, in un post di Nunzia Catalfo, portavoce M5S al Senato. «Per togliersi dall’imbarazzo -prosegue- è stato sguinzagliato Filippo Taddei. Dalle sue parole si capisce che siccome il governo non ha saputo/voluto fare una legge sul reddito di cittadinanza, allora non deve farla nessun altro». A sinistra il leader di Ncd Angelino Alfano. A destra il premier Matteo Renzi [LaPresse] mo verificare l’entità». Soprattutto se al Senato dovesse essere votato, sull’altro provvedimento caldo del momento, l’aumento delle pene per i reati dicorruzione. «Bisogna trovare un punto di incontro», ha ripetuto Ferranti. Non a caso Rodolfo Sabelli, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, sente puzza di bruciato: «Le norme sulla prescrizione andrebbero riscritte radicalmente. Temo che il governo stia facendo quello che a Roma si chiama la romanella». Ossia un lavoro superficiale. L’altro fronte aperto per Ncd si chiama elezioni regionali. Al momento tutto è fermo in attesa di capire che piega prenderà lo scontro in atto, in Veneto, tra il presidente uscente Luca Zaia (e quindi Matteo Salvini) da una parte e Flavio Tosi dall’altra.Se il sindaco di Verona dovesse portare alle estreme conseguenze lo strappo e sfidare Zaia per la poltrona di governatore, il partito di Alfano si schiererà con Tosi visto il niet di Salvini - a quel punto accettato da Forza Italia - al rientro di Ncd nella coalizione di centrodestra. Una frattura che per Area popolare, almeno formalmente, sarebbe destinata a produrre conseguenze nelle altre Regioni dove si voterà in primavera. I tavoli con Forza Italia per la scelta di un candidato comune lascerebbero il posto a decisioni «in completa autonomia» da parte dei centristi. Questo non significa, però, che Ap passerebbe armi e bagagli con il centrosinistra. Anzi, in Campania la soluzione più gettonata, anche in caso di rottura in Veneto, resterebbe comunque quella di sostenere il governatore uscente, di FI, Stefano Caldoro.Così come in Puglia è ormai lanciata la candidatura, sempre insieme ai forzisti, di Francesco Schittulli. 7 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ L’AMICO DENIS Il leader del Partito Democratico rivaluta anche Verdini che aveva fatto da parafulmine dopo il fallimento della trattativa sul Quirinale il Cavaliere intercettato Renzi teme il flop e richiama Silvio «Vieni a trovarmi» Il premier dà la colpa a Brunetta per la fine del patto del Nazareno: il Cavaliere non voleva la rottura. E gli chiede i voti per le riforme ::: PAOLO EMILIO RUSSO ROMA ■■■ È volato a Mosca, ricevu- to da Vladimir Putin, per discutere di geopolitica e della crisi Ucraina. Nel mentre, però, Matteo Renzi dispensava randellate a destra, ma soprattutto a manca, sul suolo italico. Lo strumento utilizzato è una intervista concessa al settimanale L’Espresso: il premier parla del futuro, annuncia una «svolta a sinistra», lancia un appello a Silvio Berlusconi e accusa senza mezzi termini la presidente della Camera, Laura Bol- La sceneggiata Il finto scontro tra giudici e governo Su ferie e responsabilità civile l’esecutivo ha fatto solo favori ai magistrati: così oggi hanno più poteri ::: DAVIDE GIACALONE ■■■ La giustizia è caduta nella trappola della sceneggiata. Mario Merola, dominatore del genere, raccontava che alla fine della rappresentazione il «cattivo», ’o malamente, usciva anticipatamente dal teatro e non raccoglieva gli applausi del pubblico, perché c’era il rischio che lo picchiassero. Forse esagerava, o forse no, comunque è un caso di fraintendimento fra recita e realtà. Nel caso del presunto scontro fra magistratura e politiche di governo sta andando in scena qualche cosa di simile. Da una parte si recita lo scontro, il cui copione ha previsto prima l’accorciamento delle ferie e poi la responsabilità civile. Ricordate le dichiarazioni burbere, sul fatto che erano inammissibili vacanze di 45 giorni? E ricordate le risposte offese? Bon: il testo che accorcia le ferie è sbagliato, sicché le ferie restano quelle di prima. Lo scontro sulla responsabilità civile, sull’attentato alla serenità dei magistrati, sul proditorio attacco ai loro stipendi, è stato così acceso e duro da indurre il dubbio anche fra i più smagati. Che facciano sul serio? Così abbiamo letto e riletto, senza riuscire a cogliere la folgorante novità: a decidere sulla responsabilità dei magistrati sono e saranno dei loro colleghi. Cosa che osserva anche il professor Giovanni Fiandaca, il quale ricorda come le stesse identiche cose si dissero quando (1988) fu approvata la legge Vassalli. Innocua. E cosa talmente ovvia che Eugenio Scalfari ha potuto scrivere, non smentito, che sul testo era concorde anche l’Associazione nazionale magistrati (che è un sindacato, non un’istituzione). Ma,allora, perché tanto strillare? Per- ché questo vuole lo spettacolo, la sceneggiata. Intanto, però, si consegnano alla magistratura poteri sempre più vasti. Che non sono (nel qual caso plaudirei) la premessa di una più forte giustizia, ma i cascami della sua devastazione. Tre esempi. Primo: la prescrizione. Tale principio, risalente al diritto romano, non tutela i colpevoli, ma ciascun cittadino, affermando che lo Stato non ha il diritto di tenerlo indefinitamente sotto inchiesta o processo, senza neanche essere capace di condannarlo. La piaga italiana sono processi troppo lunghi, allungarne itempi potenziali non è un rimedio, ma una resa. Dicono al popolo, presunto bue: serve per condannare i colpevoli. Falso: serve per continuare a non far rispettare il diritto e i diritti, quindi ad accettare che la giustizia sia malagiustizia. (Ricordo, tra parentesi, a quelli che sono sempre pronti a dire che in un luogo mitico, denominato «estero», le cose vanno diversamente che i francesi non ci restituirono un assassino, Cesare Battisti, perché colà era andato in prescrizione l’omicidio, che da noi non si prescrive mai). Del resto, che volete, è normale che (non) ragionino così in un mondo fantastico in cui ci è stato comunicato che si sono chiuse ora le indagini sulla scomparsa di Ettore Majorana (adulto dileguatosi nel 1938). Secondo esempio: le intercettazioni telefoniche. Oramai non essere intercettati dovrebbe indurre il dubbio di non essere in vita. Le registrazioni vengono diffuse anni prima dei processi. C’è il caso di un presunto assassino, nei cui confronti il processo non è neanche alle viste, la cui colpevolezza si vuole sia provata dalle intercettazioni ambientali fatte in carcere (!). Ora vogliono potere intercettare anche per il falso in bilancio. Che è un reato grave, da punirsi con severità. Che, però, non ha neanche senso perseguire se si tratta di società molto piccole, di possibili errori o di somme proporzionalmente (al giro d’affare) minime. Ma mentre s’immaginava (era Natale) di porre delle soglie al di sotto delle quale la procedura penale neanche partiva, ora si suppone di potere intercettare per poi innescarla. Dicono: male non fare, paura non avere.Giusto, infattilascerei totale libertà d’intercettazione, ma solo come strumento d’indagine, non di prova. Le intercettazioni devono servire a indagare, non a nutrire i processi. Invecevogliono che siano prove, da rendere pubbliche, talché il più pulito avrà sempre qualche cosa per cui essere sventrato. Terzo: il cantonismo. Da Raffaele Cantone. Mi hanno colpito i suoi rilievi sulle concessioni autostradali, che tanto sono piaciute a taluni oppositori del governo. Lui stesso se ne è compiaciuto: non guardiamo in faccia nessuno. Bravo, ma, senza entrare nel merito, come si fa a non vedere che questo procedere fonda un ulteriore potere, potenzialmente antagonista di altri, ma privo sia di legittimazione democratica che di fondamento giurisdizionale? Serve a combattere la corruzione, rispondono. No, corrompe il diritto. Tanto che fioriscono soggetti da teatro dell’assurdo: magistrati nominati assessori alla legalità. Concime per l’arbitrio. Riassumendo: da una parte lo scontro teatrale, dall'altra il cedimento reale. La trappola della sceneggiata. www.davidegiacalone.it @DavideGiac drini,diessere «uscita dal recinto istituzionale». Andiamo con ordine. Il nuovo “calendario” dell’esecutivo conterrà le «unioni civili» e un «accordo fiscale con il Vaticano»,annuncia ilpremier.«Dobbiamo fare le cose di sinistra», dice testualmente. Tra queste c’è una trattativa - in corso con il Vaticano per «recuperare soldi», come già fatto con la Svizzera. Se il segretario Pd torna a chiedere la riduzione «a quattro corpi di Polizia» e parla di un «modello di governo dove c’è un forte indirizzo del sindaco», i passaggi più forti dell’intervista sono destinati a Silvio Berlusconi, a Laura Boldrini e Maurizio Landini. Al leader di Forza Italia, col quale ha rotto dopo dodici mesi di feeling in occasione del voto per il nuovo Presidente della Repubblica, il premier riserva parole che sembrano di comprensione: «Io sono stato leale con il Patto del Nazareno, lui no. Penso perché costretto da Renato Brunetta e da qualche stratega illuminato di Palazzo Grazioli», dice Renzi all’Espresso. Il Cavaliere, in realtà, sostiene esattamente il contrario: «Io sono stato leale», ha sempre detto sin dall’indomani dello strappo. Renzi sembra avere una sua ricostruzione dell’accaduto, ma prova a “scagionare” il leader di Forza Italia e gli lancia un vero e proprio appello: «Dal primo giorno il capogruppo di Forza Italia alla Camera, a differenza del Senato, ha remato contro le riforme e il patto delNazareno. Brunetta ha lavorato per fare fuori le colombe», dice. Il leader Pd “rivaluta” anche Denis Verdini, che aveva fatto da parafulmine dopo il fallimento della trattativa sul Quirinale: «È un pragmatico, che conosce la prima regola della politica: i rapporti di forza. Sa che abbiamo i numeri anche da soli». L’ex sindaco rivela alcuni contenuti deipassati faccia a faccia col suo predecessore: «Io l’ho sempre detto a Berlusconi: il patto con te lo faccio per un atto politico, non per una necessità numerica. Lui ha cambiato idea, i colloquitra Brunetta e una parte della minoranza del Pd lo hanno convinto che sulla riforma costituzionale mi sarei fermato. Invece siamo andati avanti». Detto ciò, il premier sembra disponibile a riaprire un canale didialogo,forse anche per garantirsi quei numeri che alme- no in Senato certamente non ha oggi, specie per far passare le riforme: «Sono rimasto molto scottato, tuttavia per il momento Berlusconi rappresenta i moderati», premette. E aggiunge: « È il capo del principale partito dell’opposizione, dato che Beppe Grillo si tiene fuori da tutto, si marginalizza da solo. Ora mi auguro che Forza Italia torni alla ragionevolezza: questa norma l’abbiamo scritta insieme. Come spiegheranno il voto contro?». Intanto i piddini incontreranno una delegazione di grillini per discutere di Rai. Se il Cavaliere al telefono coi suoidice dinon volere che «utilizzino Renato come pretesto», lo stesso Brunetta, che fu davvero tra gli ispiratori dello strappo, sembra quasi onorato: «Il premier mi cita 3 volte come suo arcinemico in una sola intervista. Sono diventato, mio malgrado, sua ossessione. #Matteostaisereno», scherza. Ad Arcore le battute del leader Pd sono state comunque accolte con soddisfazione: «Vedremo, ma certo è un segnale importante», ha commentato il Cavaliere. Già da alcuni giorni i forzisti hanno abbandonato la linea dell’Aventino e parteciperanno al voto in Aula. L’attacco più pesante è riservato alla numero uno diMontecitorio. L’esponente di Sel viene accusata senza mezzi termini di avere perso l’aura di imparzialità che ci si aspetta da una importante carica istituzionale:«Non mispiego certe posizioni che ha preso negli ultimi giorni, uscendo anche dal suo perimetro di intervento istituzionale». Il riferimento è al monito della presidente, che aveva chiesto all’esecutivo di fare un uso più accorto dello strumento del decreto legge, cheblinda le discussioni in Parlamento e lo «esautora». Le critiche alla numero uno diMontecitorio, accusata di essere «mossa dalla volontà di fare un leader politico», «esattamente come il segretario della Fiom, Maurizio Landini», non sono certamente frutto di un lapsus. Ieri sera, infatti, la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, le ha rilanciate: «La Boldrini ha travalicato il suo ruolo».A difendere la presidente, stavolta, soltanto Sel: «Renzi pensa che le Camere siano una dependance di Palazzo Chigi?», contrattacca il capogruppo, Arturo Scotto. 8 PRIMO PIANO __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ giustizia e politica ::: segue dalla prima GIACOMO AMADORI (...) di scienza finanziaria era composta da Carlo Azeglio Ciampi (presidente del Consiglio), Paolo Barucci (ministro del Tesoro) e Mario Draghi (direttore centrale dello stesso dicastero). Tre nomi che sui computer dei giornalisti si possono digitare solo previa genuflessione. In realtà le grandi banche hanno avuto bisogno di due giorni per spostare l’artiglieria pesante e sparare ad alzo zero contro la piccola procura pugliese. E così ieri sulla prima pagine del quotidiano di Confindustria, il Sole 24 ore, si leggeva:«Derivati Morgan “svincolati” dal rating S&P».Un titolo che a un lettore senza un master alla Bocconi poteva sembrare una sciarada,ma che in realtà nascondeva un drone pronto a schiantare Ruggiero e il suo fascicolo, manco fosse l’Isis. Traduciamo: quello che al quotidiano economico proprio non è andato giù è il collegamento ipotizzato dalla procura tra il triplo declassamento dell’agenzia di rating Standard & Poor’s (a cavallo tra il 2011 e il 2012) e il fatto che la banca d’affari Morgan Stanley (azionista proprio di S&P) nello stesso periodo fece valere una clausola «anomala» sottoscritta nel 1994 per la «monetizzazione» di 2,567 miliardi di derivati stipulati con il nostro Tesoro. L’ottimo Claudio Gatti cita il verbale depositato a Trani di Maria Cannata, direttore del dipartimento deldebito pubblico del Tesoro, secondo la quale la risoluzione anticipata di tali contratti era legata non al declassamento, ma «alverificarsi delsuperamento di un limite prestabilito di esposizione della banca nei confronti della Repubblica», e quel «limite» erano le soglie (bassissime) di sforamento stabilite nell’accordo Ciampi-Barucci-Draghi. IL VERBALE Gatti elenca cinque semplici motivi per cui la ricostruzione del pm di Trani è uno «scenario dietrologico e bizantino», equiparabile a una «teoria del complotto». Però nell’articolo non riporta un passaggio cruciale del verbale di Cannata. Per questo lo facciamo noi. Il pm Ruggiero chiede alla signora: «Esclude che la scelta di Morgan Stanley di azionare questa clausola (…) non SUPERMARIO Per il direttore del dipartimento del debito pubblico il declassamento non è stato ininfluente. E Monti cerca di evitare le domande più scomode Giornali proni alle banche: nessun complotto anti-Cav Per il «Sole 24 Ore» l’ipotesidel pm di un legame tra i declassamentidell’Italia e i 2,5 miliardipagati a Morgan Stanley è solo dietrologia. Pure il «Corriere» fa retromarcia.Ecco i verbali che li smentiscono di a fargli esprimere un giudizio sulla bocciatura da parte delle agenzie di rating durante il suo governo e sulle speculazioni finanziarie sui mercati. Gli domanda se ci fossero «rumors» precedenti alla decisione e se il declassamento fosse motivato. Il Professore smentisce un suo virgolettato sul Corriere (dove parlò di «attacco all’Europa» a causa dei declassamenti) e sbotta: «Io non ritengo molto appropriato questo tipo di domande signor procuratore!». AMMISSIONI ENTUSIASMO TECNICO A sinistra, l’ex premier Mario Monti, in carica dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. Qui sopra, la prima pagina del «Sole 24 Ore» del 10 novembre 2011, dopo che SuperMario era stato nominato senatore a vita e poco prima che entrasse a Palazzo Chigi [Olycom] fosse ricollegato anche al peggioramento del (debito ndr) sovrano italiano?». Risposta della dirigente: «Non è che lo escludo, dico che non è formalmente legato a quello». Il magistrato insiste nel collegare i declassamenti alla decisione della banca e Cannata cede: «Sì certo non hanno aiutato,questo sicuramente».Eppure il 3 gennaio 2012 il ministero paga con celerità la «penale», senza chiedere aiuto a un consulente finanziario (Cannata è laureata in matematica e l’altra esperta che ha seguito la vicenda in statistica), né all’Avvocatura dello Stato. Una decisione che non è andata giù a Ruggiero, visto che a Trani era già in atto il procedimento contro le agenzie di rating e che si poteva almeno cercare di prendere tempo. I TESTIMONI Il reato contestato dalla procura è quello di manipolazione del mercato finanzia- rio: le agenzie avrebbero declassato l’Italia in modo ingiustificato, paragonando la solidità del nostro debito a quello dell’Irlanda; un accostamento «impensabile, inconcepibile» per la stessa Cannata, ma pure per i vertici di S&P Italia, come risulta dalle intercettazioni. Sull’ingiustizia di quella retrocessione i testimoni favorevoli all’accusa hanno nomi del peso di Pier Carlo Padoan, Giulio Tremonti e Mario Monti, tre ex ministri economici di tre diversi governi tutti d’accordo sul punto. Quello dei 2,5 miliardi pagati a Morgan Stanley è uno dei possibili moventi, ma non è il cuore del processo in corso in Puglia. Ma allora perché mettere in prima pagina un articolo per smontare un’ipotesi investigativa secondaria? Forse perché al giornale della Confindustria questa teoria delle banche cattive e dell’Italia (o dell’Europa) sotto attacco proprio non piace. Comunque anche il Corriere della sera ieri ha dovuto fare retromarcia sulla vicenda tranese. Domenica aveva scodellato lo scoop sul possibile movente del declassamento dell’Italia (i miliardi da restituire a Morgan Stanley), ieri ha pubblicato un santino su Maria Cannata, la dirigente che ritenne quelpagamento indispensabile per una questione «reputazionale». Grazie a questa piccola agiografia scopriamo che la «Signora del debito» tifa «tiepidamente» per la Juve, legge «gialli d’autore» e va in «palestra come minimo due volte a settimana». Ma ilquotidiano milanese preferisce non chiederle conto delle dichiarazioniche ha reso a Trani, alcune addirittura inquietanti. Infatti Cannata ci spiega che a spremere i governi Berlusconi e Monti non è stata la banca Morgan Stanley di sua sponte, ma su pressione delle autorità di vigilanza statunitensi e inglesi che ritenevano l’esposizione della banca con l’Italia «inaccettabile». Ovvero a spingere erano quegli stessi governi che avevano tutto l’interesse a mandare l’euro sull’ottovolante. Di fronte a questa sconcertante motivazione (anche questa è «teoria del complotto»?) Cannata si fece rilasciare «dichiarazioni scritte» dalla banca, che però non volle consegnare i documenti con le richieste della Sec americana e della Fse britannica. Sostanzialmente Morgan Stanley mise nero su bianco questo: «Le nostre autorità di controllo ci dicono che questa esposizione è eccessiva, dobbiamo assolutamente risolvere» parafrasa la donna. E sarebbe per questo che alla fine del 2011 la banca esercita la clausola dopo «es- sersela tenuta lì per almeno un decennio se non di più, senza attuarla» (Cannata dixit). Le stranezze non finiscono qui. Per la dirigente quella clausola era «del tutto inusuale e ci ha creato qualche problematica», ma non riesce a trovare un colpevole con nome e cognome per quel pasticcio: «So chi ha firmato il contratto (…) la persona era un allora dirigente generale che per altro adesso è morto, ma non credo che avesse negoziato questa clausola». Peccato che non faccia il nome del superiore di quel dirigente: Mario Draghi. Nell’audizione di Trani Cannata biasima Morgan Stanley anche perché non tenne fede all’obbligo di riservatezza a proposito del pagamento da parte del nostro governo di 2,5 miliardi (informazione resa pubblica in un report del 19 gennaio 2012): «Questo ci ha creato, secondo me, un danno, infatti Morgan Stanley non ha più preso un mandato» dal nostro ministero dell’Economia. L’interpretazione del pm è che la banca non faccia più parte degli «specialisti» ammessi a partecipare alle aste per i titoli di Stato e qui la replica di Cannata lascia interdetti: «No, fa parte degli specialisti e le posso dire che io non mi posso permettere di perdere una banca come Morgan Stanley nelle aste». IL PROFESSORE Sulla questione del pagamento a Morgan Stanley è molto interessante anche rileggere l’esame reso dall’allora premier Mario Monti il 25 marzo di un anno fa. Il pm Ruggiero prova in mille mo- L’accusa gli ricorda alcune sue vecchie critiche per la retrocessione nel rating e Monti, smascherato, è costretto ad ammettere: «Posso senz’altro confermare tali dichiarazioni (del maggio 2013 ndr) di stupore e di meraviglia per il declassamento operato dall’agenzia di rating in quanto il governo aveva adottato i provvedimenti dicontenimento del disavanzo pubblico (…) in anticipo rispetto alle scadenze previste». A questo punto Ruggiero gli chiede se nel decreto Salva Italia fosse stata inserita la «paghetta» da 2,5 miliardi per Morgan Stanley. Il senatore a vita balbetta: «Non sono in grado di dare questa risposta. Non ho la documentazione». Il pm è sorpreso dal fatto che Monti «non ricordi» una somma così cospicua. L’ex premier continua il catenaccio: «No, non sono in grado in questo momento di darle una risposta». «Può riservarsi di farmi sapere?» quasi lo supplica il magistrato. Monti sale in cattedra: «Ove Lei mi dimostri l’importanza rispetto al tema». Ruggiero è sbigottito («Lei vuole sapere perché le faccio questa domanda con riguardo alle agenzie di rating?»),ma non desiste e prova a farsi confermare lo stato di «irritazione» che i giornali attribuirono all’ex premier per il doppio declassamento successivo al salasso, «solida prova di liquidità dello Stato». Monti si esibisce in un ultimo il dribbling che ubriaca definitivamente il magistrato: «Se adesso accreditiamo gli ottimi cronisti che seguono Palazzo Chigidella capacità di interpretare anche gli stati d’animo… no, la prego, cerchiamo di stare sul pezzo». Ruggiero stramazza esausto: «Non ho altro da chiedere». Dal Professore c’è sempre da imparare. __Venerdì 6 marzo 2015__ 9 10 ITALIA __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: NUOVI EQUILIBRI Lo scontro per le Regionali in Veneto Secessione pure in Parlamento Tosi prepara la trappola a Salvini In caso di rottura i suoi fedelissimi lascerebbero e il Carroccio non avrebbe più i numeri per i gruppi Pranzo interlocutorio tra i due. Flavio: «Sono incazzato ma lucido». Matteo: «Chiacchierata utile» ::: segue dalla prima ANDREA MORIGI missario ad hoc per le regionali venete. Negli ambienti tosiani si indica ancora una situazione di «temporale stabile» dopo l’incontro tra i due dirigenti leghisti.Rimane lo stallo e la questione sembra ancora lontana da una soluzione. Vani, per ora, i tentativi di riconciliazione. Salvini non ha accolto il consiglio di Umberto Bossi per comporre le liste ve- nete in parti uguali fra i due contendenti.Rischia di rimanere inascoltato anche l’appello del presidente della Lombardia, Roberto Maroni, la cui speranza è che «la malaugurata intenzione» del sindaco di Verona Flavio Tosidiuscire e discindere la Lega Nord «stasera rientri».A margine diuna conferenza stampa in Regione Lombardia, il governatore e dirigente leghista dice di aver detto a Tosi che «sbaglia se vuole andare fino in fondo, se vuole candidarsi contro Zaia, non c’è motivo, si può trovare un soluzione».«Spero glipassi l’incazzatura», dice Maroni, ribadendo la sua stima per lui. «Sono amico di Tosi, l’ho difeso, un rapporto di amicizia è importante ma la questione politica viene prima in un partito. Se un amico dan- Flavio Tosi e Matteo Salvini assieme a Bruxelles [LaPresse] neggia la Lega ho il dovere di dirglielo». Maroni si augura che «prevalga il buon senso. Se è così bene, se no grande rammarico», conclude. Le strade si dividono, per il momento. Tosi oggi sarà a Palermo, da dove inizierà un proprio tour siciliano.Salviniintanto prepara un incontro con Silvio Berlusconi, in agenda oggi ad Arcore per incassare definti- (...) non ha ancora avuto il tempo di assumere il proprio scomodo incarico, che già avanza un’ipotesi di scissione all’interno dei gruppi parlamentari a Roma. Prima della composizione delle liste, i deputati e senatori fedeli al sindaco di Verona Flavio Tosi minacciano: se saremo espulsi dalla Lega Nord, la conseguenza naturale saranno le nostre dimissioni dai gruppi parlamentari di Montecitorio e di Palazzo Madama. E il Carroccio, a quel punto, non avrà più il numero sufficiente a formare un gruppo autonomo. Anche gli altri eletti finirebbero nel misto, perdendo così molti privilegi e, soprattutto, contributi in denaro. Quindi lo scontro aperto non conviene a nessuno. Per evitare gli alti costi della conflittualità, la via d’uscita consisterebbe quindi nelle dimissioni entro lunedì 9 di tutti gli iscritti alla Lega Nord dalla Fondazione Il Faro che fa capo a Tosi.Si eviterebbe cosìl’espulsione traumatica, decisa dal Consiglio federale una settimana prima, lasciando all’attuale coordinatore Fabio Venturil’incarico di continuare a tenere in vita l’associazione, nata allo scopo di preparare il terreno per eventuali primarie del Centrodestra. Lo stesso Tosi ieri non azzardava previsioni sull’esito del confronto con i rivali in Veneto perché «non so se stasera voteremo qualcosa, può succedere di tutto. Vediamo quali idee emergeranno. È una situazione inaspettata». L’ultimo tentativo di riconciliazione con Matteo Salvini, ieri a pranzo in un ristorante milanese, aveva confermato i seA parole l’alleanza è contro natura, ma in Umbria e Marche padani e alfaniani correranno assieme gnali di rottura, a partire dal ::: CARLO CAMBI che vuole buttare a mare la legge Se- Ncd, ma è pronto a imbarcare gli alfamenù.Il segretario leghista aveverino per garantirsi la poltrona, è il niani nelle regioni laboratorio). E se va ordinato una frittura di frutti ■■■ Patti da slegare. È il sottotitolo caso della Puglia dove Michele Emi- Matteo Salvini spinto dai sondaggi è dimare, ilprimo cittadino scalidel braccio di ferro tra Matteo Salvini liano vuole liquidare l’era vendoliana convinto di farcela presentandosi cogero,invece, un filetto con i care Flavio Tosi in vista delle elezioni re- con un Pd ecumenico governato solo me duro e puro, Tosi lavora alla cociofi, annaffiato da un bicchiegionali del 10 maggio. Al voto vanno da lui. Altre spine per il Pd vengono struzione del consenso trasversale.. re di vino rosso friulano, uno giganti come il Veneto, dalle Marche dove i renziani hanno Veneto - Qui la partita è tra i leghiSchioppettino. I la Campania, la Tosca- imposto - via primarie molto conte- sti Docg, come l’Amarone, e i tosiani. due rimangono dina e la Puglia, ma anche state - Luca Ceriscioli, uno del cer- Se alla fine Luca Zaia avrà l’investitustanti, nonostante "territori laboratorio" co- chio magico pesarese comandato ra bis si tratta di vedere se Tosi, che ha Salvini riferisca ai me le Marche e l’Um- dal vicesegretario nazionale Matteo già costituito il gruppo “Impegno Vegiornalisti di una bria dove la Lega potreb- Ricci, devono gestire la deriva centri- neto”, riuscirà con le liste civiche a «chiacchierata utibe trovarsi a fare ciò che sta di Gian Mario Spacca che non ri- condizionarlo. Il caso Veneto è scople» e si dica «soddidisfa nella Serenissima: candidato medita vendetta con la piato per i patti slegati. Non è un misfatto», soprattutto cioè l’alleanza con i neo- sua lista Marche 2020. Ma il ring più stero che Tosi voglia continuare a perché dispone di centristi. La Liguria è caldo è senza dubbio quello della Le- controllare gli 8,5 miliardi del bilansondaggi secondo una sorta d’incognita ga. Lo scontro tra Tosi e Salvini va cio della sanità del Veneto e che chiecui Luca Zaia vinperché lì Forza Italia è ben al di là della poltrona di Luca Za- de il rispetto del patto del Pirellone cerà in Veneto nel marasma più com- ia, il più amato dai veneziani. La parti- (siglato davanti a Roberto Maroni) sequalsiasisia la coa- Angelino Alfano [LaP] pleto e la Lega potrebbe ta è: quale profilo dare alla Lega per condo il quale a Salvini il partito a Tolizione che lo soalla fine ricucire un’aggregazione di scalare la leadership di un centrode- si la leadership del centrodestra. Ma stiene, quindi anche con Tosi centrodestra imbarcando anche stra in attesa di nuovo messia. Il ca- la robusta svolta a destra di Salvini contro.Quest’ultimo, invece,riNcd. Sullo sfondo delle Regionali c’è sus belli è quello delle alleanze (Tosi quel patto lo ha incrinato. Alessandra tiene la conversazione «interlolo scontro tra i “partiti personali” e chi contesta il flirt di Salvini con Casa Moretti - candidata Pd - che si è mescutoria», tanto da esserne usciancora crede alla dialettica. È il caso Pound, ma anche lui a Verona con sa a ragionare come una leghista speto «incazzato ma lucido», per del Pd campano che si trova alle pre- l’estrema destra non ha scherzato, ra di approfittare di queste divisioni. effetto della «frattura profondisse con Vincenzo De Luca, lo sceriffo per contro Salvini chiude la porta a Toscana e Liguria - Qui la Lega fa sima» della nomina di un com- Le altre Regioni in palio I matrimoni d’interesse Lega-Ncd vamente l’atteso appoggio di Forza Italia a Zaia in Veneto e discutere di possibili alleanze nelle altre Regioni che vanno al voto. Nella tarda serata, il consiglio nazionale della Liga Veneta ha approvato «a maggioranza» la proposta formulata da Tosi di rinviare al «federale» il provvedimento di commissariamento della segreteria. la faccia dura. E non c’è spazio per le deviazioni. In Liguria si corre tutti uniti per Edoardo Rixi, in Toscana l’economista Claudio Borghi è una sorta di totem. E i renziani invece sono costretti a digerire la ricandidatura dell’uscente Pd: Enrico Rossi. Puglia e Campania - Matteo Salvini smentisce se stesso a Bari. Se con Silvio Berlusconi ha fatto la faccia dura a Roma, alle regionali si accoderà però a sostenere Francesco Schittulli candidato da Forza Italia. Idem in Campania dove la Lega deve per forza sostenere i governatore uscente Stefano Caldoro. In cambio Forza Italia sosterrebbe Zaia in Veneto Marche e Umbria - Nelle Marche c’è la lista Marche 2020 che potrebbe riproporre il governatore uscente Gian Mario Spacca ormai liquidato e in apertissimo contrasto con i piddini. Marche 2020 significa fuoriusciti dal Pd, Udc e Ncd insieme. Ebbene la Lega per bocca del suo segretario regionale Luca Paolini, che non prende inconsiderazione Forza Italia, ha già detto: «Siamo pronti a unirci se però non compare il simbolo di Ncd sull’alleanza». Medesimo scenario in Umbria dove la Lega si prepara a sostenere Claudio Ricci (versus Catiusca Marini governatore uscente Pd) che è sorretto dai voti di Ncd. 11 ITALIA __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: CULTURA ROSSA La priorità della Camera: dire «ministra» invece di «ministro» Il web copre di insulti la maestrina Boldrini Laura pubblica le note ai deputati per «l’identità di genere nel linguaggio».Bufera su Twitter: «Vai a lavorare», «Non ha di meglio da fare?» ::: segue dalla prima PAOLO EMILIO RUSSO (...) per l’8 marzo ed ha regalato ai deputati uomini e alle deputate donne una letterina scritta e firmata di suo pugno. «Caro collega e cara collega», esordisce in modo poco cavalleresco, «in questa legislatura siregistra il numero più elevato di deputate così come si riscontra un significativo numero didonne che rivestono cariche e ruoli istituzionali prima ricoperti in via quasi esclusiva da uomini». A quali si riferisca, è difficile dirlo: Nilde Iotti sedeva sulla sua stessa poltrona oltre trent’anni fa, alla presidenza della Rai c’era già stata Letizia Moratti e a parte il ministero della Difesa che finora era stato occupato soltanto da uomini, avanzamenti significativi non se ne sono visti. «Deriva l’esigenza dell’adeguamento del linguaggio parlamentare al ruolo istituzionale, sociale e professionale assunto dalle donne e al pieno rispetto delle identità di genere, a garanzia del principio di non discriminazione e a tutela della dignità della persona, in conformità da quanto previsto dalla Costituzione», scrive ancora la presidente. Per farla breve, l’ex rappresentante dell’Ufficio per i rifugiati, eletta a Montecitorio “ ■ @lauraboldrini quando non si ha nulla di meglio da fare ci si dedica alle stupidaggini. P.s. ad un uomo si potrà dare del collega o collego? Il presidente della Camera Laura Boldrini AUGUSTO SATURNINO ■ @lauraboldrini ...certo che hai un sacco di lavoro da fare per pensare a queste stronzate!!! MICCIOMANNARO con Sinistra e libertà, voleva «segnalare l’opportunità che negli interventi svolti nel corso delle sedute dell’Assemblea le cariche e i ruoli istituzionali siano richiamati secondo il genere proprio della persona cui essi si riferiscono». Già, la vecchia storia: non si dice il deputato-donna,ma la deputata, non si scri- ve il ministro, bensì la ministra. Eppoi “sindaca”, “assessora”, tutto declinato al femminile. Nei resoconti parlamentari, annuncia Boldrini, d’ora in poi si scriverà «la vicepresidente», «la capogruppo», «la segretaria». Quella della presidente non è una fissazione, mette in chiaro: «Il ricorso al genere maschile per riferirsi ad una carica ricoperta da una donna è stato ritenuto non corretto da studi come la Guida del 2011 dell’Accademia della Crusca», sottolinea. L’ennesimo richiamo della Boldrini alle declinazioni delle cariche istituzionali e non, stavolta ha suscitato un vespaio di critiche, commenti, ma, soprattutto, di ironie. Del pri- mo elenco fanno parte le prese di posizione di M5s e Fi. «Si preoccupa degli articoli ed ha consentito che venisse chiamata “donna di strada” una nostra deputata, dentro l’Aula», tuona Fabiana Dadone, eletta coi Cinquestelle. «Il linguaggio è importante, certo, ma le sarei grata se volesse utilizzare la sua moral suasion per quelle che sono le vere emergenze delPaese e,diconseguenza, delle donne: tra queste non si può contemplare l’uso degli articoli in Aula», ha scritto in una lettera di risposta la portavoce dei deputati azzurri, Mara Carfagna. Sul fronte-parità, del resto, i segnali sono preoccupanti: pochi giorni fa un’intesa bipartisan ha evitato in extremis che si chiudesse un centro per minori abusati, per il quale l’esecutivo aveva tagliato i finanziamenti, per dire. Di certo l’uscita della presidente le ha provocato molta popolarità: ieri in Rete - tra Facebook e Twitter - non si faceva altro che parlare (male, per la verità) della sua «revisione» della grammatica. «Lei è molto brava e intelligenta», si leggava in uno dei tanti tweet che hanno intasato il profilo della presidente. «Ma non ha di meglio da fare?», incalza un cittadino che firma con nome e cognome Tra una parolaccia irriferibile e l’altra,un tale Eugenio chiede:«Ma un uomo è un collega o devo chiamarlo collego?». E ancora: «Evviva l’elettricisto, il farmacisto, il baristo, l’ apprendisto...». Il fil rouge, però, è un altro: «Sono questi i problemi fondamentali di tutte le italiane e tutti gli italiani. #ancheno». 12 ESTERI __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Fra atomica ed elezioni (si vota il 17 marzo) Anche la sinistra di Israele sta con Bibi contro Obama Dopo il discorso al Congresso Usa sul pericolo iraniano, Netanyahu incassa consensi personali. Il paradosso: il suo partito invece insegue nei sondaggi ::: DANIEL MOSSERI ANTISEMITISMO ■■■ Benjamin Bibi Netan- yahu è reduce da un clamoroso discorso al Congresso americano durante il quale ha messo in guardia l’amministrazione Obama dal firmare un accordo sul nucleare con l’Iran dell’ayatollah Khamenei. Parole pronunciate nonostante i chiarissimi segnali contrari della Casa Bianca: fra Obama e Netanyahu non corre buon sangue. Il leader di un Paese piccolo si è permesso di mettere in cattiva luce la politica estera della Casa Bianca direttamente da Capitol Hill. La forza comunicativa di Bibi e la sua capacità di farsi ricevere al Campidoglio contro la volontà di Obama non sono passate inosservate: secondo una rilevazione del secondo canale della tv israeliana, 47 elettori israeliani su cento vorrebbero ancora Netanyahu a capo del governo. Il suo sfidante laburista Yitzhak «Buji» Herzog resta parecchio indietro, fermo al 28%. Il premier conservatore ha incassato, sul tema iraniano, anche l’approvazione diintellettuali della sinistra,come lo scrittore David Grossman che ieri su Repubblica spiegava come la bomba degli ayatollah sia una minaccia per tutto il mondo: «In questo, Bibi ha ragione». Dall’altra parte, invece, qualcosa non funziona nella catena di trasmissione fra Netanyahu e il Likud, ed è ancora la rilevazione di Channel 2 a svelarlo: il partito del premier resta un seggio indietro rispetto alla Unione sionista, l’accoppiata fra i laburisti di Herzog e i centristi (Hatnua) di Tzipi Livni. In altre parole La Mogherini si dimentica degli ebrei agliisraeliani continua a piacere Netanyahu per il suo carisma, per la sua carriera nelle unità speciali di Sayeret Matkal, per essere il fratello di Yonatan, l’eroe di Entebbe, per aver fatto della sicurezza dello Stato una priorità. Ma se l’uomo Netanyahu piace a destra e a sinistra, il Likud non convince. «Il partito conservatore è al governo da sei anni ma gli israeliani non sono contenti», afferma da Tel Aviv l’esperto disicurezza informatica Simone Cabib.Le questioni sollevate dalle proteste del 2011 quando in centinaia di migliaia scesero in piazza e si accamparono nelle tende per prote- ::: FRANCO PULGA ■■■ Ha resistito alle critiche per anni ma ora anche lui ha dovuto lasciare la sua poltrona. Thorbjorn Jagland, il presidente contestato del comitato del Nobel per la Pace, è stato costretto a dimettersi ed è stato retrocesso al grado di semplice membro. Si tratta di una misura senza precedenti nella storia più che centenaria del premio e getta anche una certa ombra su certe assegnazioni che sono state criticate in tutto il mondo, perfino dagli stessi premi Nobel. Presidente dal 2009, un periodo segnato dalle polemiche per i riconoscimenti dati a Barack Obama, al dissidente cinese Liu Xiaobo e all’Unione europea, Jagland è stato sostituito da Kaci Kullmann Five, ex leader del partito conservatore norvegese. E la politica sembra entrare sempre più in gioco nel prestigioso premio. Non a caso infatti il laburista Jagland ha ricoperto gli incarichi di primo ministro e ministro degli UN NEMICO COMUNE Benjamin Natanyahu parla alle Camere riunite del Congresso Usa. In alto, lo scrittore David Grossman condivide i timori di Bibi sull’Iran [Ansa, LaP] stare contro caro-casa e carovita - restano irrisolte. Nato fra le promesse di mille riforme, il governo uscente ha anche impallato il progetto dei centristi dell’ex ministro delle Finanze Yair Lapid per esonerare le giovani coppie dall’Iva sulla prima casa. Richiamati regolarmente alle armi per affrontare le minacce che incombono da nord (Hezbollah) e da sud (Hamas), gli israeliani so- no bene attenti a scegliersi leader decisi e competenti. Allo stesso tempo, come in tutti i Paesi del mondo, nel segreto dell’urna gli elettori pensano anche a come arrivare alla fine del mese: l’insoddisfazione per un economia che cresce molto ma che ridistribuisce poco è palpabile. Leader popolare alla testa di un partito normale, Netanyahu non può neppure fare affidamento sul sistema elettorale. Gli israeliani votano in un unico grande collegio nazionale con una legge proporzionale pura, corretta solo da uno sbarramento del 3,25%. Il sistema premia i partiti più che i leader e, come dalle nostre parti,richiede l’intervento del capo dello Stato. Sondaggi alla mano, Bibi parte però in vantaggio su Buji. Chiunque vinca dovrà governare in coalizione e, allo stato, glialleatidi Netanyahu potrebbero raccogliere 65 seggi sui 120 della Knesset contro i soli 62 dell’accoppiata Herzog-Livni.A Bibi servirebbero seipartner di governo, a Buji anche sette, e incompatibili fra loro. Laburista norvegese contestato: decisioni politiche Silurato per il Nobel a Barack Jagland costretto a lasciare la massima poltrona del comitato che dà il premio Esteri. Più di recente si è parlato anche di una forte incompatibilità tra il ruolo di presidente del comitato e quello di segretario generale del Consiglio d’Europa. Per molti infatti, questo avrebbe frenato la consegna del premio a un oppositore russo, decisione che avrebbe di sicuro minato la già tesa relazione tra Ue e Russia per la crisi in Ucraina. Ma sono le scelte fatte negli ultimi anni che hanno scatenato forti polemiche in tutto il mondo. Come il Nobel per la Pace «preventivo» al presidente americano Obama nel 2009, all’inizio del suo primo mandato. Un riconoscimento a un leader che si è sì impegnato per il ritiro degli Usa da Iraq e Afghanistan ma che nel frattempo ha continuato a condurre operazioni militari e a ordinare i controversi bombarda- Jagland e Obama nel 2009 [Ansa] menti coi droni contro i gruppi terroristici, che in certi casi si sono conclusi con diversi morti fra i civili. Per non parlare delle tante polemiche suscitate nel mondo diplomatico. Morten Wetland, ex ambasciatore della Norvegia alle Nazioni Unite, aveva parlato di «momento più imbarazzante» della sua carriera. Mentre una decina di vincitori del premio avevano chiesto ad Obama di fare di più contro le torture compiute dalla Cia nella guerra al terrorismo proprio in virtù di quel riconoscimento. Fra i firmatari dell’appello c’erano l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e l’ex presidente di Timor Est, José Ramos-Horta.Jagland si è poi superato col Nobel concesso all’Unione europea nel 2012. Le polemiche si erano scatenate nella stessa Norve- L’antisemitismo è in aumento, in Italia e in Europa. I dati dell’Osservatorio spaventano al punto che il presidente dell’European Jewish Congress, Moshe Kantor, e il consigliere speciale, Alessandro Ruben, hanno chiesto a Federica Mogherini, Alto rappresentante della politica estera Ue, di istituire una task force per fermare il fenomeno o, in alternativa, di nominare un inviato speciale. La richiesta è stata depositata un mese fa a Strasburgo. Il 25 febbraio il Senato Usa ha fatto sua l’iniziativa con una risoluzione. Se dalla Mogherini non è arrivata risposta, ieri sono scesi in campo a fianco delle comunità ebraiche il Pd, Forza Italia e Ncd. L’appello all’ex ministro di Renzi, lanciato dal consigliere speciale, è stato sottoscritto da Emanule Fiano, Andrea Manciulli e Lia Quartapelle (Pd), dal capogruppo di Fi Renato Brunetta e da Fabrizio Cicchitto (Ncd). «È fondamentale attivarsi sulla sicurezza come nella prevenzione», ricorda Ruben, che «ringrazia» i parlamentari che hanno condiviso l’iniziativa. P.E.R. gia. In un forum l’87% dei commenti era stato contrario. Su Aftenposten, il quotidiano più autorevole del Paese, il leader dei giovani laburisti, Lars Erik Pedersen, parlava di «ego di Jagland e Lundestad», principali membri del comitato di assegnazione. In grande evidenza anche un’intervista ad un titolare della cattedra di diritto pubblico all’Università di Oslo, Eivind Smith. «Deve dimettersi» affermava contestando il conflitto di interessi di Jagland che era presidente del Comitato per il Nobel e segretario generale del Consiglio d’Europa ma soprattutto un noto europeista tanto da aver fatto parte dei Comitati a favore dell’ingresso della Norvegia nella Ue (ipotesi respinta da due referendum, l’ultimo dei quali per 51-49 nel 1994). Insomma i critici non hanno dubbi: Jagland ha cercato di farsi pubblicità, di continuare la sua carriera politica con altri mezzi, trasformando un ruolo che dovrebbe essere neutrale in uno strumento per accrescere la sua capacità di leadership. 13 ESTERI __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Accordo col «nemico» per fregare gli «alleati» Renzi e Putin fanno il patto del Nazarenoff Il premier firma accordi per un miliardo di dollari e resta morbido sull’Ucraina. In cambio chiede una mano per Tripoli ::: CARLO PANELLA sistente, boccata d’ossigeno per un’industria italiana pesantemente penalizzata dalle sanzioni di Ue e Usa contro Mosca. Dopo avere deposto un mazzo di fiori sul luogo in cui è stato ucciso Boris Nemtsov, Renzi ha avuto un incontro di tre ore con Putin su tutti i temi della crisi in Europa e nel Me- diterraneo. Quanto al nodo spinoso dell’Ucraina, Renzi si è ancorato -con soddisfazione di Putin- alla linea del rispetto rigoroso della logica degli accordi di Minsk. Nessun accenno alla restituzione della Crimea all’Ucraina e solo uno scontato appello al rispetto del cessate il fuoco. Ma il punto cruciale dell’incontro è stato il pubblico riconoscimento di Renzi sul ruolo che la Russia può svolgere in Libia e nel Mediterraneo: «La Russia è decisiva nella soluzione delle crisi internazionali, per la sua storia e il suo ruolo all’Onu. In particolare, Mosca può giocare un ruolo anche per i suoi stretti rapporti con un attore cruciale come l’Egitto». Inoltre, Renzi ha voluto presentare Putin come alleato indispensabile nella lotta al terrorismo: «Una priorità è la battaglia contro chi vuole distruggere ivalori su cui sono fondate le nostre comunità. La minaccia del terrorismo e del fanatismo religioso è particolarmente grave e preoccupante ed è fondamentale che la Rus- ■■■ Nel vertice di ieri con Vladimir Putin, Matteo Renzi ha applicato la sua tattica collaudata: cercare una sponda con un potenziale avversario, per fare pressione sui propri alleati e imporre la propria linea. Eccoci dunque di fronte a una sorta di patto del Nazareno su scala continentale, che ha come primo clamoroso effetto di ridare a Vladimir Putin, considerato a Washington e in mezza Europa poco meno che un pericoloso eversore, piena e totale dignità non solo di interlocutore privilegiato dell’Italia, ma anche di figura indispensabile per affrontare le crisi del Mediterraneo: il contrasto allo Stato Islamico e la soluzione della crisi libica e anche di quella siriana. Scelta apprezzata dal Cremlino, tanto quanto è vista con dispetto da molte cancellerie del nord Europa (e anche a Washington) che, al contrario, intendono applicare contro la Russia una linea di isolamento a tutto campo, se Renzi e Putin sorridenti. Il premier ha buttato lì anche la solita citazione da Dostoevskij («La bellezza salverà il mondo») [Ansa] non di più. È di ieri la notizia che i vertici militari americani premono per la forIL 10 GIUGNO nitura di armi all’Ucraina in una logica di Guerra Fredda con Mosca, opposta a quella seguita dal premier italiano. Il tutto, con un buon ritorno Il Cremlino, a margine della visita di Matteo Renzi, ha economico per il nostro Paeconfermato che Vladimir Putin visiterà l’Expo 2015 a se, con la creazione siglata ieri Milano, il 10 giugno, nella Giornata della Russia all’Edi un fondo di investimenti sposizione internazionale. «Grazie alla Federazione ruscongiunto italo-russo di un sa per la partecipazione all’Expo», ha detto il premier miliardo di dollari per la cooitaliano, in conferenza stampa congiunta con il presiperazione neisettori dell’enerdente russo dopo l’incontro a Mosca, sottolineando che gia, nucleare, ingegneristico, «la Russia c’è sempre stata dal primo momento». dello spazio. Piccola, ma con- Lo zar conferma: sarò all’Expo Il giallo del video di «Globalist» SI AVVICINANO A sinistra, un miliziano sciita si addestra in Iraq per combattere l’Isis. Sotto, un fotogramma del video con la frase in italiano [LaP, web] «Yalla, yalla, yalla... piano, piano» Il jihadista Isis che parla italiano ::: MIRKO MOLTENI ■■■ E adesso spunta fuorianche il video di un combattente dell’Isis che parla in italiano. Fu nel giugno del 2013, quando ancora quasinessuno sapeva cosa fosse l’Isis, che finì sui giornali la storia di Giuliano Ibrahim Delnevo:il24enne genovese convertito all’islam morto in Siria combattendo contro le truppe di Bashar Assad. Poi si iniziò a parlare di Isis, e si seppe che era un chiodo fisso di questo gruppo la conquista di Roma. «Siamo a sud di Roma», è stato lo slogan lanciato al momento del radicarsi dei jihadisti in Libia. A febbraio siè saputo del35enne bolognese di origine calabrese Giampiero Filangieri, arrestato addirittura a luglio dai curdi mentre tentava di arruolarsicon l’Isis. Appena sei gior- ni fa era saltato fuori un manifesto dell’Isis di 64 pagine scritto in italiano. E adesso per la prima volta c’è un filmato dello Stato Islamico in cui risuona la nostra lingua. Anche se resta qualche dubbio. «Yalla, yalla, yalla, piano, piano, piano», si direbbe dal secondo 50 al secondo 61 di un video di 2 minuti e 35 secondi postato dall’Isis e trovato e analizzato da Globalist. Girato nel pressi del piccolo villaggio siriano di al-Naim, che fa parte del governatorato di Homs e si trova praticamente a ridosso del confine libanese, testimonia un «martirio», cioè un attacco suicida contro una postazione dei curdi del Pkk. Così almeno spiega il titolo «Operazione di martirio contro il Pkk»: ma c’è il dubbio che in realtà non si tratti del movimento dei curdi turchi, sia svolga un ruolo decisivo, la storia dimostra che senza la Russia è molto più complicato trovare punti di equilibrio». Naturalmente, Putin ha apprezzato enormemente la mossa di Renzi e ha espresso parole di elogio per il nostro Paese e di impegno affinché «la collaborazione italo-russa si sviluppi attivamente nonostante un contesto piuttosto difficile». Un modo edulcorato per accennare alle sanzioni contro la Russia che l’Italia applica con evidente contrarietà e molti danni. La scelta spiazzante di Renzi è stata molto apprezzata dall’autorevole quotidiano economico russo Vedomosti, che ieri titolava con rilievo, «Il premier italiano rompe l’isolamento internazionale di Vladimir Putin», sottolineando che si è trattato della prima visita ufficiale del leader «di uno dei più importanti Paesi dell’Ue, al Cremlino» e che ha rotto il clima di ostracismo che parte dell’Europa hanno voluto creare contro la Russia. Nell’articolo, Vedomosti,spiega che questo incontro, visto dal Cremlino si inserisce in pieno «nella continua ricerca di Mosca di alleati nell’Ue nella lotta con Washington per l’Europa». Una strategia che ormai assomma l’Italia a Grecia, Ungheria e Cipro, che -con grande irritazione di Washingtonha addirittura siglato un accordo per permettere alla flotta militare russa di attraccare nei porti dell’isola. Infine, ma non per ultimo, è bene sottolineare come questa visita veda Renzi sposare per intero la linea di netto discostamento dall’Ue e dagli Usa e di appeasement con la Russia, più volte raccomandata, con vigore, da Silvio Berlusconi. bensì di quello dei curdi siriani Ypg, che comunque al Pkk è vicino. Nel video si vedono gli ultimi preparativi dell’azione che si svolgono nelle campagne, con la fabbricazione dell’autobomba e poi la partenza di quello che appare un blindato artigianale verso il villaggio di al-Naim. Durante la manovra si vede il mezzo lasciare una strada asfaltata per immettersi, dopo un brevissimo tratto in discesa, in una via sterrata che va in direzione del villaggio. E a quel punto si sente fuori campo una voce che prima in arabo dice «Yalla, yalla, yalla». Vai, vai, vai. E poi aggiunge in italiano: «Piano,piano, piano». L’autobomba deve infatti passare dall’asfalto allo sterrato col rischio di saltare in aria. L’ipotesi di Globalist è dunque che anche il «martire», cioè ilguidatore dell’autobomba, fosse in grado di comprendere le istruzioni anche nella nostra lingua.Italiano dinascita,o straniero ma vissuto in Italia. La redazione araba di AkiAdnkronos International ritiene invece che la voce non dica «piano, piano, piano» in italiano ma «ya rab, ya rab, ya rab» in arabo. Un’invocazione a Dio molto comune nell’arabo parlato. La stessa fonte ritiene anche che forse non si tratta dell’al-Naim al confine con il Libano, ma di un altro al-Naim nel nord-est siriano. Ma secondo il direttore di Globalist Gianni Cipriani alla versione di frasi in italiano verrebbe una conferma anche dalla nostra intelligence. 14 ATTUALITÀ __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: SFASCIO CAPITALE Malasanità LA POLEMICA: PIANTE POTATE DAL VENTO Donna ustionata a Tivoli Niente posto in ospedale: a Genova con l’Aeronautica Roma nel panico e traffico in tilt non solo nel centro, ma anche sulla tangenziale Est e sul Gra con code sull’intero anello dove si sono verificati diversi incidenti; sulla Pontina si sono aperte diverse buche nell’asfalto. Strade allagate in varie zone e diversi gli smottamenti. Numerosi i semafori che, a causa del maltempo, non funzionano. Alberi caduti in molte zone della città, ed è polemica online. «L’unica potatura che viene svolta a Roma, ormai da due anni, è fatta dal vento e della pioggia», denuncia in una nota il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato, in Assemblea capitolina. Sotto il temporale si è sgretolato anche il soffitto del Tribunale, senza contare le diverse stanze allagate e i bagni inutilizzabili. A raccogliere l’acqua sono stati messi secchi di plastica un po’ ovunque Temperature in calo Nubifragio e caduta alberi Roma allagata e paralizzata Disagi per il maltempo, code e traffico in tilt, tromba d’aria sul litorale da Ostia a Civitavecchia. Piove anche dentro il Tribunale: avvocati costretti ad usare i secchi ::: CATERINA MANIACI ■■■ Piove a Roma e come al solito, o più del solito, si scatena la solita tregenda. Strade allagate, buche che si trasformano in letali laghi in agguato, alberi sradicati, allagamenti, traffico in tilt, semafori che non funzionano, quando non si sfiora la tragedia, come è accaduto in zona Monteverde,dove un gigantesco olmo è piombato sulla strada, all’improvviso, del tutto sradicato dal marciapiedi: sarebbe stato fatale per chiunque passasse in quel momento. Torna, quindi, l’incubo degli alberi-killer, viene presa di mira l’amministrazione capitolina e in particolare l’assessore all’Ambiente, Estella Marino, che ha provato a rassicurare e a giustificare la situazione: «Siamo a conoscenza della situazione degli alberi a Roma e stiamo lavorando in modo incessante e con le risorse che abbiamo. Ricordo che in tutta la città ci sono più di 330 mila alberature, più di 82 mila di prima forza, ovvero grandi, e molte giunte quasi a fine ciclo vita». Se si pensa di evitare il peggio salendo sui mezzi pubblici, su un autobus ad esempio, a parte i ritardi incalcolabili, si rischia di bagnarsi anche di più con la pioggia che penetra daltetto.È vero che sulla Capitale è piovuto senza sosta per quasi ventiquattro’ore, e non si è trattato di pioggerella di marzo. Diversi quartieridella Capitale hanno visutto pesnati disagi per parecchie ore, LA SCHEDA ACQUAZZONE A ROMA Violento nubifragio a Roma dal pomeriggio di mercoledì. I temporali sono proseguiti fino a ieri. Il picco delle precipitazioni si è avuto nella notte con 50-60 centimetri di pioggia. Numerose le strade allagate e i rami degli alberi caduti in città che hanno reso difficile la circolazione. Traffico in tilt in diverse zone, complice la scelta della maggior parte dei romani di prendere l’auto per gli spostamenti a causa della pioggia. Anche le temperature si sono sensibilmente abbssate. TRONCHI SRADICATI Disagi in zona Prati, soprattutto in piazza Adriana dove un albero è caduto su un’auto in sosta, i rami del pino hanno invaso parte della carreggiata creando rallentamenti al traffico. Tragedia sfiorata a Monteverde Vecchio, dove in viale dei Quattro Venti alle 12 è caduto un olmo di venti metri, sradicandosi dal marciapiede. Alberi sulla carreggiata anche a Vigne Nuove, in via Amalia Bettini dove è stata ristretta la strada, in prossimità via Rosina Anselmi. PROTEZIONE CIVILE Nelle ultime ore sotto il coordinamento della Protezione Civile di Roma Capitale hanno operato circa 70 persone (11 squadre di volontari per un totale di 45 persone, 8 squadre di giardinieri formate da 16 operatori, 3 squadre di personale della Protezione Civile costituite da 9 unità con funzioni di coordinamento). Realizzati 47 interventi, 39 per allagamenti di cantine e garage, 6 per rimuovere alberi abbattuti dal vento e 2 di monitoraggio per l’innalzamento dei livelli idrometrici di fossi. come in via di Boccea, all’altezza di via di Casalotti, e via Ardeatina, all’altezza di via Falcognana, per la presenza di alberi caduti, così come nella zona di Ponte Milvio sempre per la presenza di alberi a terra. Un incidente sulla Tangenziale ha provocato un ferito. La pioggia battente fa da detonatore anche nelle situazioni già compromesse, e sono tante a Roma. Così, sotto il temporale si sgretola letteralmente il soffitto del Tribunale, senza contare le stanze allagate. Come ovviare? Con i rimedi antichi, sempre efficaci: ecco comparire sui pavimenti tanti bei secchi per raccogliere la pioggia. Le panchine sono state messe di traverso in mezzo ai corridoi per impedire che avvocati, giudici o imputati passino tra le pozzanghere.Inutilizzabili anche diversi bagni. Lasciando la città,le cose non migliorano. SulGrande raccordo anulare e sulla Pontina i problemi non sono mancati, anche perché, a quanto riferito dalla polizia stradale, si sono aperte diverse buche nell’asfalto, e si sono create interminabili code sull’intero anello del Gra dove si sono verificati diversi piccoliincidenti. Sisegnalano allagamenti anche sulla rampa d’accesso alla Roma-Firenze. Nella provincia e in tutto il Lazio il bollettino è di quelli da allarme rosso. Cartelloni e pannelli divelti e anche qui alberi caduti a causa di una violenta tromba d’aria che ha colpito da Civitavecchia a Ostia, il litorale romano. Cir- ca 60 gli interventi effettuati dai pompieri nella notte tra mercoledì e giovedi. A quanto riferito, a causa della pioggia e di una mareggiata, ci sono stati numerosi allagamenti in strada e nei piani bassi delle abitazioni. I meteorologi avevano parlato di una «sciabolata artica» che sarebbe stata inferta sull’Italia del CentroSud. E in effetti sono ricomparsi neve e freddo appena fuori Roma e tra Lazio e Umbria.Un’intensa nevicata ha interessato icomuni montani nel comprensorio di Fiuggi. Imbiancato anche Filettino, dove, in breve tempo, la coltre è riuscita a raggiungere i dieci centimetri. Neve anche a Trevi, e poi negli Altipianidi Arcinazzo, Fiuggi e Piglio.Fiocchi sono comparsi anche nell’alta valle Aniene. La Regione ha diramato due giorni fa l’allerta di criticità idrogeologica sezionando il Lazio in diverse zone: sul bacino del medio Tevere, sull'Appennino di Rieti, a Roma, sull'Aniene, nei bacini costieri sud e sulbacino del Liri il codice diallerta è arancione; codice giallo per rischio idrogeologico localizzato sui bacini costieri nord. Previste anche nevicate già a quote superiori ai 200 metri. Duecento i volontari messi in campo della protezione civile.Il maltempo ha avuto, come effetto collaterale, persino il rinvio dell'incontro della Conferenza delle Regioni con ilpresidente della Repubblica Sergio Mattarella, previsto appunto per ieri al Quirinale. ■■■ Torna l’emergenza posti-letto, l’incubo degli ospedali senza posti, costretti a «rifiutare» i pazienti. E questa volta proprio nella Capitale, alle sue porte. E’ successo che una donna di 48, a causa di un grave incidente domestico, si sia gravemente ustionata a Tivoli, e subito si è aperta la caccia infruttuosa ad un letto nei reparti romani, conclusa con il trasferimento con un volo dell’aeronautica militare all’ospedale di Genova. Un caso che fa emergere, una volta di più, le difficoltà e le carenze della sanità laziale. Lunedì sera, dunque, una donna viene portata d’urgenza all’ospedale San GiovanniEvangelista di Tivoli, con ustioni su circa il 40 per cento del corpo, riportate a causa di un incidente domestico. Le ustioni sono state trattate immediatamente ma i sanitari del pronto soccorso, data la gravità della paziente, hanno subito avviato la procedura di richiesta di trasferimento nei reparti di grandi ustionati degli ospedali della Capitale. Dopo la tarfila di telefonate e di frenetici contatti, la drammatica realtà: nessun posto letto disponibile, ricovero impossibile. Mentre si è cercato di tenere sotto controllo la situazione della paziente, l’ultima carta da tentare è stata quella di metetrsi in contatto con un centro specializzato per i grandi ustionati a Genova e organizzarne il difficile trasporto aereo. La stessa Asl Roma G, che ha dovuto gestire l’emergenza, in una nota ha descritto tutto come «un caso eccezionale che ha richiesto un intervento veramente d’eccezione. Mentre il personale del Dea si prendeva cura della signora, il responsabile del pronto soccorso ha trovato un posto letto in un centro specializzato per i grandi ustionati ed organizzato il suo trasferimento a bordo di un volo speciale dell’aeronautica militare al San Pietro D’Avena di Genova». La Prefettura ha autorizzato il volo speciale intorno alla mezzanotte e il 31˚ Stormo dell’Aeronautica militare di Ciampino si è subito mosso per il trasporto fino alla Liguria. Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Asl Roma G, Giuseppe Caroli, ha lanciato un appello perchè non sia lasciato «alla buona volontà dei medici la soluzione di questi casi» e la creazione urgente di un «efficiente protocollo per i trasferimenti interregionali». Un appello rivolto direttamente ai vertici del Servizio Sanitario Nazionale, a cominciare dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Caroli ha comunque voluto ringraziare lo staff del pronto soccorso di Tivoli e con il primario Ugo Donati, per l’impegno profuso nella risoluzione del caso e nella gestione di mille emergenze quotidiane. L’umanità ha superato gli ostacoli della burocrazia, ha specificato il dirigente, lanciando però anche l’allarme sulla difficoltà di tali trasferimenti. «Serve un efficiente protocollo per i trasferimenti interregionali, non si può lasciare all’abnegazione ed alla buona volontà dei medici la soluzione di questi casi», ha voluto sottolineare il dirigente sanitario, rivolgendo un invito «ai vertici del Servizio Sanitario Nazionale ed in primis al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per realizzare quanto prima un protocollo che agevoli questi trasferimenti». Il caso è certamente eccezionale, ma ha provocato grande attenzione perchè è troppo recente il clamore di una vicenda dagli esiti molto più drammatici, quella della neonata nata a Catania in una clinica privata e poi morta mentre si cercava per lei un posto in ospedale, con ben tre tentativi andati a vuoto. C.MA. 15 ATTUALITÀ __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: ALLARME METEO Vortice artico Bufera al centro-sud, due morti e milioni di danni Raffiche di vento fino a 150 chilometri orari, crolli e mareggiate: scuole chiuse in Abruzzo, Versilia martoriata, neve in Molise ::: CLAUDIA OSMETTI ■■■ Di maltempo si conti- nua a morire. Ieri mattina un uomo di 41 anni ha perso la vita al volante della sua auto quando, a causa delle pessime condizioni metereologiche, un masso si è staccato dal costone della montagna sopra la strada che stava percorrendo, nei pressi di Borgo Mozzano (Lucca). Tragica, poi, la morte di Rita Buccarini, 49enne marchigiana e madre di due figli: la donna è stata travolta da un albero sradicato a causa delle folate divento che hanno interessato Urbino. Insomma: le raffiche di vento fino a 150 chilometri orari, la pioggia e addirittura neve hanno messo (nuovamente) in ginocchio il Paese. Così il vento piega la Toscana. E - purtroppo non metaforicamente. Ieri l’aeroporto di Firenze ha cancellato 22 voli, mentre i collegamenti marittimi tra Piombino e l'Isola d'Elba sono stati sospesi. Ma sono state le correnti d'aria a creare i maggiori disagi: le richieste d'intervento ai vigili del fuoco, infatti, sono scattate a centinaia e hanno segnalato la caduta di alberi, tegole, insegne pubblicitarie e lo scoperchiamento di alcuni tetti. A Valdarno (Firenze) due pompieri sono stati investiti da un palo di cemento caduto sempre a causa del vento: entrambi ricoverati all’ospedale non sono gravi, ma il colpo ha causato addirittura la rottura di uno dei loro caschi. A Prato sono crollate le mura di una vecchia fabbrica. E se la Coldiretti lancia l'allarme per i danni all'agricoltura stimati in circa 10milioni di euro, in molti Comuni del Lucchese oggi le scuole resteranno chiuse. Come in Molise dove, tra l'altro, parecchie strade sono rimaste inagibili. Qui la paralisi totale è dovuta alla neve che è arrivata anche a bassa quota: e i rallentamenti, il blocco del traffico, gli incidenti di lieve intensità e i feriti a causa di cadute sul ghiaccio non si contano. Tra Ca- DISASTRI ::: LA SCHEDA LE VITTIME Ieri il maltempo ha fatto due vittime. Nei pressi di Borgo a Mozzano (Lucca) un uomo di 41 anni ha perso la vita al volante della sua auto a causa di un masso che, proprio per le cattive condizioni meteo, si è staccato dal costone della montagna sopra la strada che stava percorrendo. A Urbino, invece, è morta Rita Buccarini, 49enne marchigiana travolta da un albero sradicato dalle folate di vento I FERITI A Valdarno (Fi) due pompieri ricoverati in ospedale dopo essere stati investiti da un palo di cemento caduto per il forte vento. In Molise, dove è caduta neve anche a bassa quota, diversi feriti per le cadute sul ghiaccio I TRASPORTI L’aeroporto di Firenze ha cancellato 22 voli; sospesi i collegamenti marittimi tra Piombino e l’Isola d’Elba; disagi nella circolazione marittima anche in Sardegna Da sinistra: il crollo di una palazzina in provincia di Napoli, causato dalla pioggia intensa; il livello preoccupante del fiume Misa a Senigallia (Ancona), già in passato causa di pesanti allagamenti; danni nel centro di Forte dei Marmi: la versilia è una delle zone maggiormente sferzate da raffiche di vento superiori ai cento km all’ora. [Ansa/Fotogramma] pracotta e Agnone (Isernia) le precipitazioni hanno raggiunto il metro e mezzo di neve. A Termoli un intero quartiere è stato invaso dall'acqua dopo che un torrente è straripato. Ha nevicato anche in Umbria: intorno alle 15 di ieri pomeriggio circa 4mila utentisono rimastisenza corrente elettrica. L’Enel ha subito istituito una task force per ripristinare il servizio. Disagi nella circolazione marittima, poi, in Sardegna dove una nave proveniente da Livorno è stata costretta ad attraccare al porto di Olbia con un ritardo di due ore. Il Grecale ha interessato, poi, tutta la Liguria e ha raggiunto la velocità record di 180 chilometri all'ora. Anche a Genova, Savona e Imperia i vigili del fuoco sono stati impegnati a rimuovere i detriti finiti sulle strade. A Villa Faraldi (nella provincia imperiese) il vento ha impedito di spegnere per tempo un vasto incendio boschivo che ha interessato oltre 20 ettari di terreno: le fiamme hanno raggiunto i 500 metri e sono stati impiegati due aerei Canadair. Allerta alluvione nelle Marche, dove la protezione civile ha prorogato l'avviso di condizioni meteo avverso (almeno) fino alle 7 di domani mattina. Le zone più colpite dalle raffiche di vento sono il litorale e la fascia appenninica. Sono saliti i livelli del Misa e di altri torrenti, ma l'allarme è rientrato e per il momento non destano preoccupazione. Scuole chiuse anche in Abruzzo: nella notte di giovedì le raffiche di vento hanno scoperchiato alcu- ni del 169 moduli abitativi realizzati dopo il terremoto del 2009 all’Aquila. Tanta la paura, ma la guaina di bitume ha retto e garantito l'isolamento dei prefabbricati. A Napoli è crollato un muro e ha travolto otto auto parcheggiate sotto. Fortunatamente non sici sono stati feriti, ma gli uomini del 118 hanno lavorato fino a tarda sera per ripulire la strada bloccata da fango e detriti. In diversi Comuni della Campania, infine, si sono registrati infiltrazioni e allagamenti. Terrore in Val Gardena Albero sui cavi della cabinovia In 200 salvati con l’elicottero ::: ALESSANDRO GONZATO ■■■ Sospesi per aria per due ore, sulle Dolomiti, chiusi in cabinovia dopo che un abete di quaranta metri, caduto sull’impianto per colpa delle raffiche di vento che ieri sulla catena montuosa hanno raggiunto i centotrenta chilometri orari, aveva fatto uscire dai rulli di un pilone la fune portante. A quel punto, per ragioni di sicurezza,il sistema si è bloccato.Per duecento sciatori è stato un incubo. Se le cabine fossero precipitate sarebbe stata una tragedia. Una è stata sfiorata dall’albero: non è stata travolta per pochi centimetri. In ogni abitacolo, mosso avanti e indietro dal forte vento, c’erano dalle sei alle dodici persone, intere famiglie che si stavano godendo la neve della Val Gardena, in Trentino Alto Adige. L’impianto coinvolto è stato quello del Ciampinoi. L’incidente siè verificato alle quattro del pomeriggio. Fortunatamente,attorno alle sei,tutte le persone erano state tratte in salvo dai soccorritori senza particolari conseguenze. Soltanto tanta paura. Gli uomini del Soccorso alpino dovevano portare a termine le operazioni prima che sulla montagna calasse il buio, e le raffiche di vento hanno disturbato non poco le manovre di salvataggio: i soccorritori si sono calati nelle cabine dagli elicotteri e le hanno aperte dall’esterno, gli sciatori sono stati imbragati uno a uno e fatti calare col verricello. Quelli più in difficoltà sono stati accompagnati.Sotto,lungo la pista,subito dopo l’incidente si è radunato un gruppetto di sciatori che hanno assistito al salvataggio col cuore in gola: tra di loro anche parenti e amici delle persone rimaste intrappolate. Le operazionisono procedute lentamente ma senza intoppi. Tutti sono potuti tornare ai rispettivi alberghi e alle loro case senza ricorrere Due soccorritori appesi alla cabina e, sullo sfondo, un elicottero [da Twitter] alle cure mediche. Alcuni però hanno voluto aspettare che i compagni di disavventura fossero portatiin salvo. Una volta a terra i passeggeri si sono abbracciati e sono scoppiati in lacrime. Oggi l’impianto dovrebbe essere riaperto al pubblico. Oltre a questa vicenda, ieri in Alto Adige il vento ha causato danni e disagi un po’ ovunque. Anche in città, a Bolzano, è caduto un abete di grandi dimensioni. Ha schiacciato un’auto,una Opel Astra parcheggiata nel cortile di un’abitazione: un paio di metri più in là e sarebbe stata centrata una finestra. Nella vettura non c’era nessuno e fortunatamente pure in questo caso non ci sono stati feriti.Altri due alberi sono caduti nel cimitero cittadino. Una ventina, in tutto, gli interventi dei vigili del fuoco nel capoluogo. Da alcuni tetti si sono staccate diverse tegole. Biciclette e motorini parcheggiatisono finiti a terra. I cassonetti dell’immondizia sono stati trascinati in mezzo alla strada, con ripercussioni sul traffico. Certo, nulla a che vedere con la disavventura in alta quota degli escursionisti del Ciampinoi. 16 __Venerdì 6 marzo 2015__ __Venerdì 6 marzo 2015__ 17 18 ATTUALITÀ __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Storia di una generazione incomprensibile Rapinano studente Arrestati sette bulli Video hot a 16 anni e zero rimorsi Sono iragazzi dello zoo Italia Filmata mentre fa sesso nei bagni di una disco a Torino, non si scompone: «Sono apatica» Nessuna vergogna per l’accaduto, come la picchiatrice di Genova: «Rivoglio solo il telefono» ::: segue dalla prima MARIO GIORDANO (...) e ti ci chiudi dentro solo perché lui dice «andiamo»). Eri ubriaca? «Non troppo». E quando hai scoperto che girava un video su quella tua scena hard? «Gli ho scritto un messaggio» (in effetti, gli ha scritto: «Ehi sta girando un video». E lui le ha risposto: «Vabbeh, se non dà fastidio a te»). E ora che tutti ne parlano come ti senti? «Sono un po’ incazzata». (Un po’ incazzata. Ecco: un po’). E il tuo fidanzato? «Mi ha detto che gli dava fastidio, di non farlo più». Sei triste? «No». Qualcuno ti ha chiesto scusa? «Uno che ha pubblicato il video. Mi ha detto che non si era reso conto». E il ragazzo che si era chiuso in bagno con te? «Si è arrabbiato perché sono andata dalla polizia». (Non si è pentito, macché. Si è arrabbiato). E che cosa ha fatto? «Mi ha pure bloccato su Facebook». Pure. Bloccato. Su Facebook. Ecco qual è il vero problema per la 16enne di Torino. Di tutta la terribile vicenda, alla fine, l’unico fatto grave sembra questo: non poter più comunicare sul social network con il ragazzetto. Si badi bene: il ragazzetto con cui non potrà più comunicare è il 19enne che l’ha portata nel bagno della discoteca, mentre alcuni ragazzi filmavano l’intera scena hard per diffonderla sui telefonini. Proprio lui. Quello che quando ha saputo che il video (con le facce riconoscibili) era di dominio pubblico nella scuola della ragazza, che lo stavano vedendo tutti, compagni e professori, ha commentato: «Tanto qualche giorno e si saranno tutti dimenticati…». Si dimentica in fretta, si capisce, perché non conta nulla: il sesso, l’amicizia, la scuola, i compagni, i professori, i genitori, le mamme, i papà, il proprio corpo e quello altrui, nulla sembra avere importanza in questa vicenda. Tranne,ovviamente, l’amicizia su Facebook. L’unica cosa che provoca un vero sussulto ai ragazzi dello zoo di Torino. Sì, siamo a Torino, ma in realtà potremmo essere dappertutto. La cronaca ci apre uno squarcio ::: GIORDANO TEDOLDI ■■■ Pensano di essere laici, illumi- nisti, razionalisti, invece sono i più fanatici di tutti. Deridono chi rispetta la religione e credono che l’unica autorità venga dalle decisioni prese dagli uomini democraticamente, ma trovandosi in schiacciante minoranza si comportano come una setta, e la loro arcibasilica è il Tar. In tre scuole di Bologna, facenti parte di un unico comprensorio, è scoppiato il caso della benedizione pasquale: 11 insegnanti su 100 hanno detto no alla rituale aspersione d’acqua santa. Al loro fianco si sono schierati, per modo di dire, sette genitori su mille. La questione è stata dibattuta anche in consiglio d’istituto, dove la prevalenza dei favorevoli alla benedizione è stata altrettanto schiacciante: 13 su 15. Delresto in quelle scuole l’influenza cattolica è forte, e gli insegnanti drammatico sul mondo dei nostri figli: «Siamo apatiche», confessano le ragazze coinvolte. Sì sono apatiche. E noi non le conosciamo più. Sono quelle che «sentivo Skrillex in cuffia» e «cucinavo i noodles per colazione e pranzo», quelle con il piercing e il po- ster di Rihanna, quelle con il parka verde e le unghie colorate, quelle che a 16 anni è normale fare l’amore («siamo stati tre mesi insieme…») e il papà lo incontrano per caso passeggiando per la città. Quelle che parlano poco, ma ecco: se incontrano uno LA STIMA DOPO I DISORDINI A PIAZZA DI SPAGNA Danni ultrà a Roma: 5 milioni «Abbiamo terminato la stima dei danni all’amministrazione pubblica, su più versanti, provocati dai tifosi del Feyenoord a Roma: ammontano in totale a circa 5,2 milioni di euro». Lo annuncia il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Claudio Parisi Presicce. In particolare, per riparare il danno sulla fontana della Barcaccia serviranno 75mila euro (Vittorio Sgarbi aveva imprudentemente quantificato duemila), a cui vanno sommati 209mila euro, ovvero il costo del restauro concluso a settembre e completamente vanificato. [Ansa] davanti al bagno della discoteca si chiudono subito dentro con lui. Fanno quel che devono fare. E se poi il video del loro sesso malato gira fra tremila persone, beh, almassimo «sono un po’ incazzate». Nulla più. Difficile da capire. Difficile da spiegare. In effetti ormai c’è un muro fra noi e loro. Invalicabile forse come mai non è stato. Loro non possono comprendere noi, evidentemente. Ma noi non possiamo comprendere loro. Non possiamo comprendere perché si buttano via così. Senza nemmeno accorgersene. E, ancor più, come sia stato possibile nel giro di una generazione bruciare completamente la capacità di produrre rimorsi. Fateci caso: nessuno in questa vicenda ne ha uno nemmeno per sbaglio. Anzi. Per documentare quello che accadeva nella discoteca torinese era nata un’apposita pagina: «I bagni del Loud». Pare ci siano ragazzi che stanno regolarmente appostati fuori dalla porta per filmare scene di sesso da pubblicare sulla rete, in video che poi diventano virali. «L’unico problema è non farsi beccare dai buttafuori», raccontano. L’unico problema. Pare perfino brutto dirlo, ma forse dovremmo ringraziare questi filmati: almeno aprono una fessura dentro il muro della non conoscenza. Se non ci fossero non sapremmo nulla. Non conosceremmo nulla. Prendete le altre immaginiche in questi giorni hanno scosso tutti, quelle del pestaggio della dodicenne a Genova. La bulla diciassettenne che l’ha massacrata a calci, pugni e morsi adesso va in giro tutta fiera, l’unico suo problema è che le hanno sequestrato il telefonino. La mandante (eh sì, la bulla agiva su commissione di una mandante 16enne) ha assistito allo spettacolo e pare ne sia rimasta particolarmente soddisfatta. Ma ancor più fa impressione l’indifferenza degli altri che stavano lì intorno: nessuno che sia intervenuto, nessuno che abbia avuto un sussulto, nessuno che abbia detto «basta» o «stiamo esagerando». Macché. Scherzavano e guardavano, ridevano e filmavano. Distaccati. Come se la telecamera del cellulare fosse un filtro capace di fermare ogni emozione.«Avevamo paura di prenderle anche noi», si sono giustificati poi. E viene quasi da pensare: magari fosse vero. Magari avessero davvero avuto paura. Nel caso, la paura sarebbe l’unica prova che, sotto la scorza di mostri, s’è conservato un po’ del loro essere ragazzini. Veri ragazzini, umani ragazzini. Ma che dobbiamo fare per non perderli per sempre? In una scuola della rossa Bologna Ricorso al Tar contro una benedizione Il consiglio d’istituto aveva approvato il rito ma 11 prof su cento (e 7 genitori su mille) si rivolgono ai giudici ribelli devono pur saperlo. A proporre la benedizione pasquale sono stati tre sacerdoti con l’avallo di Giovanni Prodi, nipote di Romano, che ha quattro figli tra gli alunni, e della consigliera Pd di area cattolica e dirigente scolastica Daniela Turci. I liberi pensatori hanno subito cavillato sul voto delconsiglio, poiché non era stato messo all’ordine del giorno. Allora s’è avuta una nuova votazione, con ampie concessioni allo sparuto fronte dei contrari: la benedizione impartita fuori dall’orario scolastico e solo a chi volesse parteciparvi, per giunta accompagnato dai genitori. Altro che benedizione pasquale, piuttosto un autodafé laicista, un’ammissione quasi di vergogna e colpa imposta alla maggioranza degli scolari e dei genitori da parte di un’esigua minoranza. Credete che i laicisti si siano commossi, o abbiano accolto il favorevole compromesso? Non li conoscete: atteggiandosi a Giordano Bruno (lo tirano sempre in ballo, sorvolando sul fatto che il Nolano era tutt’altro che ateo), eretico ostinato e pertinace, hanno detto ancora no alla benedizione, anzi, si sono rivolti al Tar con una richiesta di sospensione della benedizione pasquale che, ai loro occhi, deve sembrare non un’innocua e salmodiante spruzzata d’ac- qua ma un terrificante lavaggio del cervello. Che siano nel torto lo dice non solo la regola democratica della maggioranza, ma anche il pronto sostegno di uno dei culti più rigidi che abbiamo: lo Uaar, Unione atei e agnosticirazionalisti: «La scuola pubblica deve essere laica e inclusiva. Gli atti di culto possono trovare spazio nei tanti luoghi di culto della città». Notate il tono perentorio, come a scandire un ordine: quello che si deve fare e quello che, bontà loro, si può fare. Chi gli dà l’autorità di disporre così dall’alto? Non Dio, in cui non credono, ma il suo esatto opposto laico: una dogmatica superbia, Presa dai carabinieri la banda di bulli che l’altra notte ha rapinato uno studente universitario alla fermata del bus a Torino. In manette sono finiti sette giovani, tra cui tre ragazze, dai 15 ai 20 anni, italiani e marocchini. Tutto è successo poco dopo mezzanotte in corso Agnelli: una delle ragazze si è avvicinata allo studente che aspettava il bus e gli ha chiesto una sigaretta. Poi gli altri lo hanno accerchiato, minacciato con un tirapugni, frustato con un ramo e gli hanno portato via cellulare, caricabatteria e 55 euro in contanti. Bomba in sala giochi feriti sei giovani Esplosione la notte scorsa, intorno all’una, in una sala giochi ad Altamura, in provincia di Bari. Sei giovani, tutti di età compresa tra i 22 e i 26 anni, sono rimasti feriti. Di questi uno, in fin di vita, è stato trasportato in rianimazione al Policlinico di Bari. In condizioni molto gravi anche altri due coetanei. Lo scoppio, secondo le prime indagini di vigili del fuoco e forze dell’ordine, è stato provocato da una bomba carta, lasciata sul davanzale di un finestrone della sala «Green Table». Uno screening gratuito per l’osteoporosi Per il quarto anno in occasione della Festa della Donna, GVM Care & Research, gruppo italiano del settore sanità, ricerca e industria biomedicale, mette a disposizione 16 delle proprie strutture sanitarie per effettuare uno screening gratuito per l’osteoporosi. Oggi, dalle 10 alle 17:30, nelle strutture aderenti all’iniziativa (www.gvmnet.it/it/pressnews/news-dalle-struttu re/osteoporosi:-per-la-festa-della-donna-effettuauno-screening-gratuito) sarà possibile sottoporsi a un esame veloce e non invasivo. l’intolleranza di sentirsi superiori ai credenti. Gli 11 insegnanti contrari su 100 sono così pieni di sé da parlare del rischio di una «divisione della comunità scolastica» (la minoranza diprovocatori che incolpa la maggioranza di essere divisiva: vecchio trucco settario), e con la consueta arroganza, motivano la loro protesta perché le benedizioni «non costituiscono attività didattica o culturale e dunque non sono classificabili tra le attività scolastiche e neppure extrascolastiche». I parroci sono extraterrestri che vengono a portare la benedizione di una religione senza storia, senza radici e di nessun peso culturale. La bibbia per loro sarà un opuscolo clandestino. Una minoranza petulante,senza ilsenso della realtà, investita della missione di cambiare la scuola e il mondo a colpi di sentenze del Tar: ci mancava solo questa ai guai delle nostre scuole. 19 ATTUALITÀ __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Intervista a Beatrice Borromeo, da stasera su Sky col suo programma COMPAGNA PRINCIPESSA «Ho fatto un documentario sulle donne di’ndrangheta, imiei genitori hanno paura» Sul contrasto fra blasone e idee politiche: «Mi starei sulle palle da sola». Salvini? «È sfigato» ::: segue dalla prima SELVAGGIA LUCARELLI (...) fornisce una nuova lettura del caso e ironizza sulle qualità umane e morali di Vittorio Emanuele. Una sentenza da manuale». Insomma, i Savoia me l’hanno messa di buon umore e io per un attimo mi sento meno repubblicana. Ma di ragioni per essere affabile Beatrice Borromeo in questo periodo ne ha più di una: oggi alle 21,00 debutta su Sky Tg24 il suo documentario «Lady ’Ndrangheta» sul ruolo delle donne all’interno dell’organizzazione criminale più feroce del mondo e, così si mormora, sarebbe in procinto di sposarsi con il suo fidanzato di sempre Pierre Casiraghi. È difficile non partire lancia in resta con una collezionista seriale di fortune sfacciate, blasoni pomposi, innegabili doti estetiche e contraddizioni radical chic.Eppure, la Borromeo, riuscirà a stupirmi. Che c’entra Beatrice Borromeo con la ’ndrangheta? «Ero a New York e stavo preparando la tesi del mio master in giornalismo sul traffico di droga attraverso una tratta fino a quel momento inedita, quella Sud America/New York/Italia. Mi capitava di leggere delle intercettazionie rimanevo basita di fronte ad alcuni passaggi di conversazioni femminili in cui mogli, madri e figlie di boss della ’ndrangheta dicevano cose raccapriccianti. Cose tipo “Bisogna farlo fuori con la sega elettrica” o “Ammazza tuo padre”». E ti è venuta voglia di intervistarle? «Sì,perché parlai con ilgiudice Gratteri e mi spiegò che le donne nella ’ndrangheta ricoprono un ruolo fondamentale. Accade spesso che quando il marito finisce in galera, loro comincino a occuparsi della gestione economica dell’organizzazione e fungano da tramite tra il carcerato e gli altri criminali. Sono andata a cercare alcune di queste donne e le ho intervistate». Qual è quella che ti ha impressionato di più? «Maria Serraino, una vecchia signora di 84 anni che è stata tra le prime donne della ’ndrangheta a venire condannata all’ergastolo. Ha avuto dodicifigli dicui seimorti ammazzati e ora è ai domiciliari perché ha un tumore. Sono andata a casa sua a Milano da sola, con il microfono nascosto. Quello che mi ha impressionato è che alternava frasi da fervente cattolica (“Dio mi aiuterà, io feci del bene al mondo!”) a frasi di una spietatezza assurda, tipo “Mia nipote anche se io l’ho allattata sta parlando troppo, c’è da dire che mi basta sennò qui mi tocca ammazzare tutti”. Tra l’altro sua nipote aveva parlato proprio con me su Il fatto,ma la signora per fortuna non ha fatto ilcollegamen- to». Non hai paura? «No. Ormai mi chiamano mafiosi o familiari di mafiosi per parlare, se vedessi la rubrica sul mio telefono è piena di numeri segnati come “mafioso 1”, “mafioso 2” , “mafioso 3”. E poi la ’ndrangheta è intelligente, ti fa fuori se le crei un danno economico, se sveli particolari su un loro traffico. Hanno più paura le donne che ho intervistato, alcune hanno provato a fermare la messa in onda della loro intervista, sono spaventate». E i tuoi genitori non sono spaventati? «Mio padre è letteralmente disperato. Anche mia madre è preoccupata, ma non hanno ragione di esserlo, sono prudente e non mi espongo a rischi stupidi». Volevi fare la giornalista anche da piccola? «Ero attratta dalle storie. Alle medie per andare a scuola prendevo il tram e guardavo la gente che saliva e scendeva. Scrissiil mio primo libro,Incontri, in cui immaginavo le loro vite. Scrivevo bene, mia sorella Lavinia mi chiamava “10 e lode”». Da Incontri a Santoro direi che è stato un bel salto. «Avevo diciannove anni, ho accettato perché ero cresciuta guardando Samarcanda e mi sembrava una bella opportunità ma non ero attratta dalla tv in quanto tale. Mi avevano già chiamata in tanti, anche Fazio, ma avevo sempre detto no. La verità è che non ero preparata, ero così giovane in un ruolo di responsabilità, i miei amici del liceo mi prendevano in giro dicendo che avrei dovuto avere il coraggio di dire a Santoro in diretta “Bella Micky, parla tu che Pierre Casiraghi con Beatrice Borromeo. Il figlio della principessa Carolina di Monaco e la giornalista de «Il Fatto» fanno coppia fissa da sette anni [Olycom] è meglio!”. E poi Santoro mi metteva molta soggezione». Sei parecchio litigiosa. Quest’estate hai discusso con un prete perché ha criticato il tuo gesto di regalare dei cuscini a un barbone. Cosa t’è saltato in mente di raccontarlo sui social? La Borromeo che difende i barboni è manna per i nemici dei radical chic. «Lo so, mi è venuto d’ istinto, ma era ovvio che raccontato da me questo episodio sarebbe stato ridicolizzato. È che non micapacitavo di come fosse possibile che un prete avesse così poca umanità». C’è un barbone qui fuori, l’hai visto? «Sì, Ben». Lo conosci? «Certo, però vedi, se ora ti dico di sì ti sembro poco credibile. Io amica dei barboni. Che poi non sono amica, ci parlo. Loro non sanno chi sia e mi trattano perfino con diffidenza. Una volta ho portato una birra a Ben e lui s’è rifiutato di berla perché gliel’avevo aperta,midiceva “Chissà cosa potresti averci messo dentro!”». La gente farebbe meno fatica ad accettare l’idea che una Borromeo avveleni un barbone piuttosto che diventi sua amica, comunque mi pare di intuire che i pregiudizi ti facciano patire. Onesta: cosa penseresti di Beatrice Borromeo se fossi una qualunque Maria Rossi? «Mi starei molto sulle palle, questo è sicuro. È chiaro che nella mia vita esistono delle contraddizioni, che c’è contrasto tra la mia vita lavorativa e la mia vita familiare e quella del mio compagno. Chi mi critica ha le sue ragioni, posso non avere credibilità agli occhi di molti,ma alla fine sono più normale di quanto sembri». Esci dalla redazione de Il Fatto e sali sullo yacht, la normalità non è esattamente questa. «La realtà alterata, lo yacht, sono molto fotografati, così come le situazioni formali in cui accompagno Pierre, perché sono la sua compagna ed è giusto che sia al suo fianco. Ma poi c’è un’altra realtà che nessuno racconta. Io non esco mai, sono sempre a casa, la sera ceno, guardo un film e vado a dormire. Se non c’è Pierre, al massimo mi tengono compagnia le mie amiche. E vivo a Milano, non a Montecarlo». Torniamo alle tue esternazioni sui social. Per difendere la Madia dalle famose foto col gelato e in risposta alla Pascale che aveva detto «Chiamavate anche me Signora del calippo», hai scritto «Ma lei non fingeva che fosse un pisello!». Un linguaggio poco nobile… «Perché, “pisello” è una parolaccia? Mi vengono in mente parecchi sinonimi ben peggiori di pisello, se vuoi te li dico». Li immagino. Hai litigato anche con Il Fatto per un loro pezzo su Lapo Elkann e l’ultima vicenda del video-ricatto. Ha scritto su fb che eri delusa dal tuo giornale. «Sì,era un pezzo cattivo e aggressivo, ma non volevo attaccare il lavoro di persone che rispetto e a cui voglio bene. Mi dispiaceva che non si fosse te- nuto conto di quello che aveva raccontato Lapo della sua infanzia,delle violenze subite.Lapo è una persona incapace di fare del male, io e lui abbiamo un rapporto molto stretto. Alla fine comunque lui e Padellaro si sono sentiti e chiariti». A chi hai dato il tuo primo voto? «Italia dei valori. Di Pietro è un pasticcione ma è stato un ottimo ministro». Un voto di cui ti sei pentita. «Quello a Ingroia». Hai votato Renzi? «No. Renzi ha la berlusconite, è allergico al confronto e al dissenso. Non lo voterei perché puzza di autoritarismo come Grillo e io preferisco dare un voto magari modesto che un voto a gente che mi fa paura». Dell’ascesa di Salvini che ne pensi? «Penso che spari su gente disperata, che non abbia umanità. È banale e sfigato». Ti piacciono le donne del governo Renzi? «Mi provochi?». Perché? «Dai! Perché è un paese in cui si dà la possibilità alla gente di imparare a fare il ministro strada facendo. La Boschi fino al giorno prima era un avvocato in erba. La politica di Renzi è tutta strumentale alla sua comunicazione, “più quote rosa!”, “più giovani in politica!” e poi quando c’è da fare scelte importanti non ha coraggio. È entrato da Napolitano per proporre Gratteri, un nome serio, importante, come ministro della Giustizia ed è uscito con ilnome di Orlando». È vero che ti sposi? (infila il naso nella tazza per nascondere l’imbarazzo) «Dai, odio queste domande. Quando leggo le risposte a queste domande in interviste ad altri mi chiedo sempre “Perché lo fa?”». Beh Dagospia fa detto che i Grimaldi vorrebbero che ti licenziassi da Il fatto prima del matrimonio perché è un giornale comunista, almeno questo è vero? «Ma va. Pierre ha commentato così: “Per favore non ti licenziare che poi mi ti devo sorbire io per tutto il tempo!”». Dimmi almeno perché se sei così semplice come dici e odi i pregiudizi che arrivano dal tuo blasone non ti sei messa con un impiegato del catasto ma con Pierre Casiraghi. Perché uno dovrebbe crederti? «Perché se uno lo conoscesse capirebbe quanto è figo Pierre. È un ragazzo intelligente, senza maschere e pieno d’umanità, il resto è solo un contorno». Un contorno mica tanto, la vostra sarà una vita fiabesca. «Non conosci Pierre. Non è uno da hotel a 5 stelle e non perché non possa, ovviamente, ma perché non gli va. A Capodanno mi ha portata in tenda nel deserto marocchino. Mai avuto tanto freddo in vita mia». State insieme da sette anni. Qual è il collante? «L’onestà, ilrigore. E il rispetto. Vogliamo entrambi che l’altro diventi la parte migliore di sé. Lui è la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Io grazie a Pierre sono migliorata tanto». In cosa? «Nel carattere, sono più obiettiva. Ma è difficile dopo tanti anni insieme capire cosa ho raggiunto da sola e cosa è arrivato grazie a lui, a quello che mi ha regalato». Dichiarazione d’amore mica da poco. E vedo due anelli al tuo dito. «Uno me l’ha regalato per il primo anniversario, l’altro per l’ultimo. Ma Pierre non è partito con i regali importanti, anzi. Mi ricordo che stavamo insieme da pochissimo e io per Natale avevo cucinato per lui e i nostri amici, oltre a farglidei regali bellissimi. Lui aveva scoperto da poco sotto casa uno di quei negozi cinesi “tutto a un euro” per cui visto che in quel periodo avevo paura di volare, il suo regalo di Natale fu un aereo di carta dai cinesi colbigliettino “Intanto gioca con questo così ti passa la paura!”». Cosa vuoi fare da grande? «Ora lo so. I documentari. Non andrò mai via da Il Fatto finché mi vorranno, ma sentivo che la scrittura non mibastava, che mi mancava qualcosa. Io nella saletta di montaggio mi sento felice, in un luogo che mi appartiene. Preferisco star lì fino alle quattro del mattino che in vacanza a Formentera». Borsa Milano-FTSE Mib Gli indici 2 5 0 2 0 0 1 5 0 2 0 0 5 0 0 0 +1,22% 1 1 1 Borsa Londra-FTSE 100 22.400,08 0 5 0 0 0 5 0 6.961,14 2 Borsa Parigi-CAC 40 0 0 1 5 0 1 0 0 +0,61% 0 5 0 Petrolio - al barile 4.963,51 1 2 0 +0,94% 1 0 Euro/Dollaro 51,2 $ 0 0 8 0 6 0 4 0 2 0 2 5 0 2 0 0 +2,15% 1 5 0 1 0 0 5 0 0 -0,49% 1,1069 $ Investimenti La sinistra renziana s’innamora di Doris Serra, fondatore di Algebris, partecipa alla convention di Mediolanum. Annuncia una partnership con la banca che punta a nuove strategie grazie al fondo di Londra. Presente come ospite anche il patron di Eataly, Farinetti ::: Commento Sulla riforma Popolari il governo cede sul 5% Per azzerarle fra 2 anni ::: NINO SUNSERI ■■■ Nessuna apertura del governo sul decreto per le Popolari. A costo di segnare una nuova frattura con la sinistra del Pd e rompere con il sistema di alleanze (Sel, M5S) che aveva portato all’elezione di Sergio Mattarella. Renzi torna a essere «l’uomo solo al comando». Non è servito l’appello di 193 economisti che difendevano la «biodiversità» nel mondo del credito. Ilmanifesto, con lunga e articolata dottrina, aveva spiegato che il voto capitario non è un ostacolo allo sviluppo delle banche e alla raccolta di capitali. Lo dimostra il fatto che, dal 2009 a oggi il sistema delle banche popolari ha mobilitato risorse fresche per nove miliardi facendo appello solo alla propria base azionaria. Insomma la governance non è un vincolo allo sviluppo e alla stabilità patrimoniale. Si tratta, infatti, di un modello di successo in Italia e all’estero (basta per tutti l’esempio del Credit Agricole). Il governo però ha deciso diandare avanti per la sua strada. L’unica apertura riguarda il tetto al possesso azionario. I soci delle ex popolari diventate Spa potranno decidere, con una maggioranza semplice in assemblea, di bloccare i diritti di voto al 5%. In ogni caso la durata del vincolo non potrà essere superiore a due anni. Una decisione in linea con i desideri di Banca d’Italia che appare come il regista occulto di tutta l’operazione. Su tutto il resto, infatti, il governo non accetta compromessi. Bocciata quindi la proposta di Stefano Fassina di alzare da otto a trenta miliardi l’attivo da cui scatta l’obbligo della trasformazione. Non si parla più di voto plurimo. Tanto meno della governance “modulare” proposta dalla commissione di esperti insediata da Assopopolari. La chiusura del governo ha irritato tutti. «Non ritiriamo le richieste di modifica» annuncia il presidente della commissione Finanze, Boccia. «Voteremo i nostri emendamenti», conferma Stefano Fassina. Anche l'opposizione insorge: «Una cosa ridicola -afferma Giovanni Paglia, capogruppo di Sel in commissione Finanze- Unicredit ha inserirto il limite del 5% nello statuto senza bisogno di una legge e senza limiti di tempo». Paglia non ha usato mezze parole: «Si sta compiendo una rapina ai danni dei soci e dei territori che potrà favorire gli investitori esteri». Che la regia dell’operazione non sia italiana lo ha confermato, Ignazio Angeloni, membro del consiglio di vigilanza della Bce. Ieri margine del World Finance Forum,ha annunciato che la Bce, a Francoforte, segue con attenzione la riforma delle popolari. ::: dall’inviato a Pesaro GIULIANO ZULIN ■■■ Il patto del Nazareno fra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sarà forse finito in politica, ma ieri a Pesaro è nato il Nazareno della finanza. Banca Mediolanum lancia un fondo insieme ad Algebris: la banca della famiglia Doris, partecipata da Fininvest, apre la porta alla boutique fondata da Davide Serra, ovvero uno dei più famosi sponsor e amici del segretario del Pd. In realtà, difronte ai soldi,la politica c’entra poco niente, ma la presenza alla convention di Oscar Farinetti, patron di Eataly e renziano della prima ora, non fa che confermare due cose:1) fedele al motto lanciato da Ennio Doris, «Io cambio», la banca costruita intorno a te si spoliticizza sempre di più, pensionando lo storico simbolo del biscione, per puntare a raddoppiare la raccolta: Stefano Volpato, capo della rete dei family banker ha dato l'obiettivo di 10 miliardi, più del doppio di quella già storica registrata nel 2014, il che significa anche aumentare i clienti. 2) I testimonial economici del nuovo Pd, da Serra a Farinetti appunto, hanno capito che 20 annidiguerra alberlusconismo e all’universo che rappresenta hanno solo fatto danni in Italia e all'Italia. Come ha ricordato il fondatore diEataly, dal palco, dobbiamo saper cogliere «i venti che soffiano nella nostra penisola, che rendono il Belpaese la porzione di terra più biodiversa al mondo». E il vento che tira a livello finanziario è abbastanza chiaro: i politici non contano più, comandano solo le banche centrali, in particolare la Bce che ha inaugurato l’era dei tassi negativi. E allora si cambia. Nell’obbligazionario. Banca Mediolanum lancia così tre nuovi fondi d'investimento e vara il restilyng di un fondo di fondi, New Opportunity Collection, per mantenere un certo ren- dimento ai clienti. La prima novità si chiama Equilibrium, sarà composto da un 25% azionario e dal restante 75% da bond, e opererà,con estrema flessibilità e basso rischio, in partnership con Axa Investment Managers e Principal Global Investors. La seconda, rappresentata dal fondo Socially Responsible Collection, punterà su investimenti (90% azioni e 10% liquidità) che integrano il rendimento a progetti ambientali e sociali in un’ottica di lungo periodo. La terza novità porta, come dicevamo prima, a Davide Serra e alla sua Algebris: Financial Income Strategy, 25% azioni e 75% bond, con focus su Cessioni Rcs dirà sì a Mondadori per 150 milioni Alla vigilia del cda il Renzi benedice l’operazione Libri: «Non sono preoccupato». Clessidra interessata alla radio ■■■ La vendita di Rcs Libri alla Mondadori entra in dirittura d’arrivo. Prima ancora di ricevere il via libera dai rispettivi consigli d’amministrazione c’è stata la benedizione di Matteo Renzi. In una intervista all’Espresso dichiara di «non essere preoccupato» per l’operazione. Dissente anche dal ministro deiBeni Culturali, Dario Franceschini che invece temeva i rischi del monopolio. «Capisco Dario -ha affermato Renzi- ma non mi preoccupo per l’intervento della Mondadori. Il problema è Rcs: un'azienda straordinaria è stata fortemente indebolita». Un riferimento alle scelte della precedente gestione che hanno spinto via Solferino verso scelte. Per la conclusione della trattativa è un vantaggio. Non che il governo avesse la forza di mettere un veto . Tuttavia il disco verde arrivato da Palazzo Chigi rende tutto più fluido. la decisione definitiva dovrebbe arrivare oggi dalla riunione del consiglio d’amministrazione di Rcs.Anche gliultimi ostacoli dovrebbero essere stati superati. In particolare il diverso parere manifestato dai consiglieri Piergaetano Marchetti e Attilio Guarneri. La casa editrice di Segrate, che finora si è limitata a una manifestazione d'interesse non vincolante, è disposta a mettere sul piatto 150 milioni per chiudere l’acquisizione. Ma il consiglio di Rcs darà il via libera alla vendita condizionata a certi parametri di valorizzazione della partecipazione del 99,99% della Libri. Viste le polemiche che hanno accompagnato l’operazione l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane vuole evitare l’accusa di aver svenduto un pezzo pregiato del patrimonio aziendale. La decisione di velocizzare la vendita, osteggiata dai sindacati interni e dagli autori che scrivono per i diversi marchi del gruppo (Bompiani, Sonzogno, Marsilio, Adelphi, Bur, Fabbri Editori) è legata alla circostanza che mercoledì 11 marzo è in calendario il consiglio per approvare i conti del 2014. Secondo le previsioni il bilancio si chiuderà con una perdita vicina ai 100 milioni di euro e un indebitamento finanziario prossimo al mezzo miliardo. Proprio in quella occasione, probabilmente, verrà registrato l'adeguamento patrimoniale della partecipazione in Rcs Libri, che al 2013 era contabilizzata a 180 milioni. La svalutazione sarà attribuita al bilancio 2014 che comunque è in rosso.La vendita alla Mondadori, invece comparirà sul bi- lancio di quest’anno che liberato dal peso della perdita straordinaria, potrebbe anche riservare qualche sorpresa positiva. Dopo il via libera partirà la trattativa vera e propria. Per la Mondadori , primo player del settore del mercato dei libri con una quota superiore al 26%, si tratterebbe di salire al 40% di quota e complessivamente al 16% del business librario italiano. Lazard dovrebbe avere un ruolo significativo nella gestione dell’operazione. Per il consiglio Rcs quello di oggi sarà l’occasione per valutare un’altra, Vendita. Si tratta delle tre radio controllate insieme alla famiglia Hazan tramite Finelco per le quali esiste un’offerta del fondo Clessidra guidato da Claudio Sposito. Per il manager, di provenienza Mediaset, sarebbe una specie di ritono alle origini. Il consiglio Rcs si è già riunito il 2 marzo per un aggiornamento sul piano di cessioni che entro settembre deve portare nelle casse delle banche creditrici 250 milioni. All'appello mancano circa 80 milioni e queste ultime cessioni dovrebbero soddisfare il fabbisogno. Poi si aprirà una fase che passa dalle nomine nel prossimo cda. N.SUN. __Venerdì 6 marzo 2015__ 21 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il falso parmigiano sbaraglia la produzione del vero ■■■ La produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano nel mondo ha sorpassato per la prima volta quella degli originali nel 2014, provocando addirittura il calo del valore delle esportazioni. È quanto segnala la Coldiretti in vista dell’Expo nel primo «Dossier sul mercato del Parmigiano Reggiano, tra crisi ed opportunità» presentato in occasione della mobilitazione in piazza a Bologna per la prima volta del popolo del Parmigiano, con migliaia di produttori, casari,stagionatori, gastronomi e consumatori.Un dato in controtendenza al record fatto segnare all’estero dall’agroalimentare made in Italy ma anche ai posi- tivi risultati registrati da altri formaggi. «Sotto accusa - sottolinea la Coldiretti la moltiplicazione selvaggia delle imitazioni in tutti i continenti che sono state smascherate e messe alla gogna con la prima operazione verità realizzata a tre anni dal sisma che ha colpito duramente il sistema produttivo del formaggio italiano più noto al mondo». Danni di 8 miliardi solo per l’Emilia Romagna. Armistizio storico Rai Way apre al piano B Polo unico delle torri tv Davide Serra Viale Mazzini suggerisce l’idea di mettere in un unico veicolo tutte le antenne sul modello francese. Un assist per Mediaset ::: FRANCESCO DE DOMINICIS ■■■ Più che una mediazione, un vero e pro- quelli ibridi, come i coco bond, cioè queititoli didebito che all’occorrenza si possono trasformare in azioni della banca che li ha emessi. Un rischio un po’ più alto per un rendimento maggiore, sfruttando la necessità degli istituti di dotarsi di maggiori capitali per rispettare gli indici di solvibilità fissati dalle istituzioni. Davide Serra, che si aggirava per la convention munito di stampelle dopo la rottura di tibia e perone dopo un fuoripista, era raggiante per l’accordo con Banca Mediolanum: «Un grande traguardo per una piccola casa d'investimento come la nostra, è bello vedere ilnostro marchio accanto a quello di Pimco, Goldman Sachs, Blackrock, Fidelity e altri big mondiali». Non ha voluto parlare di politica e si è poco sbottonato anche sulle Popolari: «Ho già chiarito tutto e lo farò anche in Consob». Rimane comunque alla finestra per comprare sofferenze dalle banche («Ho un fondo da 500 milioni per questo»), in particolare della Popolare dell' Etruria, la banca che vedeva alla vicepresidenza il padre di Maria Elena Boschi prima del commissariamento deciso da Bankitalia. Il finanziere con base a Londra avrebbe mandato una seconda lettera a Via Nazionale, dimostrando la disponibilità a partecipare,con alcunipartner,al risanamento dell'istituto di Arezzo. prio piano B. Meglio: un inedito armistizio. Il pasticcio delle torri tv di proprietà della Rai, messo in tavola la scorsa settimana con l’assalto di Mediaset (via Ei Towers) alla controllata di Viale Mazzini Rai Way, potrebbe risolversi con una soluzione tutto sommato gradita a tutti gliattori in campo. Vale a dire con la creazione di un «polo delle torri» nel quale nessun operatore televisivo eserciti un controllo dominante. L’idea è stata messa sul tavolo, ieri, dal presidente di Rai Way. Ascoltato al Senato,Camillo Rossotto, ha parlato della «razionalità di un polo infrastrutturale unico facendo riferimento a Paesi razionali come la Francia, dopo c’è un operatore indipendente in grado di ottimizzare gli investimenti». Progetto subito sposato da Ei Towers che in serata ha detto ok a Rossotto precisando che il polo è indispensabile per evitare che le torri italiane finiscano per diventare preda di player esteri. Il superpolo, oltre che a razionalizzare il sistema di trasmissione del segnale televisivo, si trasformrebbe pure in una misura difensiva per arginare l’assalto straniero. In attesa degli sviluppi - c’è da scommettere che arriveranno novità a stretto giro - l’Offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way lanciata da Ei Towers va avanti. Almeno formalmente. Il vertice dell’azienda della famiglia diSilvio Berlusconi ha infatti confermato alla Consob tutti i termini dell’Opas, tra cui l’intenzione di scalare Rai Way fino al 66,7%. Il prospetto della quotazione di RaiWay depositato a novembre fa riferimento alla «non contendibilità», ma non contiene la soglia minima del 51% in mano pubblica riportata in un decreto di palazzo Chigi di settembre. A rendere ancor più succosa la faccenda, ha pensato l’Adusbef. Come spiegato dal deputato Pd Michele Anzaldi,l’associazione presieduta da Elio Lannutti ha presentato un esposto alla Procura di Roma per verificare l’ipotesi di «insider trading». I reati finanziari non sono mai facili da dimostrare. Quel che è certo è che nei giorni successivi all’annuncio dell’Opas da parte del Biscione, a piazza Affari il titolo Rai Way è schizzato. Lo stesso Rossotto ha rivelato che negli ultimisette giorni il valore delle azioni delle società delle antenne è cresciuto di circa 80 milioni. Frattanto, Massimo Mucchetti (Pd) ha chiesto alla Rai di chiarire se scenderà sotto la discussa soglia del 51%. Il premier, Matteo Renzi,ha detto di non voler modificare le regole, ma la questione della soglia non è ancora definita. Un occhio alla Borsa, con una seduta in rialzo, ieri, per i gruppi coinvolti nell’operazione: la società delle torri di trasmissione di Viale Mazzini ha guadagnato il 3,02% a 4,1 euro. mentre Ei Towers è salita del 2,81%; acquisti anche su Mediaset, in rialzo del 2,2%. Vada come vada, il mercato crede - eccome - alla riuscita dell’affare. twitter@DeDominicisF MERCATINO La svedese Elekta crea Esteya Sistema anticancro della pelle Elekta, azienda svedese di apparecchiature mediche in ambito oncologico e neurologico, mette sul mercato Esteya. Si tratta di uno strumento studiato per la cura del cancro della pelle in maniera assolutamente non invasiva. Una forma di radioterapia in cui una sorgente di radiazioni è collocata vicino alla zona da trattare. B.Generali chiude febbraio con 299 milioni di raccolta VAR% A ACEA ACOTEL GROUP ACSM-AGAM AEDES AEFFE AEGON AEROPORTO DI FIRENZE AGEAS AHOLD KON ALBA PRIVATE EQ ALCATEL-LUCENT ALERION ALLIANZ AMBIENTHESIS AMPLIFON ANIMA HOLDING ANSALDO STS ARENA ASCOPIAVE ASTALDI ASTM ATLANTIA AUTOGRILL AUTOS MERIDIONALI AXA AZIMUT A2A 99,996 99,999 99,997 99,995 99,993 99,991 100,002 99,991 99,989 99,981 99,974 99,962 99,966 99,953 99,926 99,903 99,903 Titolo B B CARIGE B CARIGE RSP B DESIO BRIA RNC B DESIO E BRIANZA B IFIS B INTERMOBILIARE B M.PASCHI SIENA B P DI SONDRIO B P EMILIA ROMAGNA B POP ETRURIA E LAZIO B POP MILANO B POP SPOLETO B PROFILO B SANTANDER B SARDEGNA RSP BANCA GENERALI BANCO POPOLARE BANZAI BASF BASICNET BASTOGI BAYER BB BIOTECH B&C SPEAKERS BCA FINNAT BE BEGHELLI BENI STABILI BEST UNION COMPANY BIALETTI INDUSTRIE BIANCAMANO BIESSE BIOERA BMW BNP PARIBAS BOERO BOLZONI BON FERRARESI BORGOSESIA BORGOSESIA RSP BREMBO BRIOSCHI BRUNELLO CUCINELLI BUZZI UNICEM BUZZI UNICEM RSP C CAD IT CAIRO COMMUNICATION CALEFFI CALTAGIRONE CALTAGIRONE EDITORE CAMPARI CARRARO CARREFOUR CATTOLICA ASSICURAZIONI CEMBRE CEMENTIR HOLDING CENTRALE DEL LATTE TO CERVED INFORMATION SOL CHL CIA CICCOLELLA CIR CLASS EDITORI CNH INDUSTRIAL COFIDE COGEME SET CONAFI PRESTITO’ CR VALTELLINESE CREDEM CREDIT AGRICOLE CSP INTERNATIONAL CTI BIOPHARMA D DADA DAIMLER DAMIANI D’AMICO DANIELI & C DANIELI & C RSP DANONE DATALOGIC DEA CAPITAL DELCLIMA DE’LONGHI DEUTSCHE BANK DEUTSCHE TELEKOM DIASORIN DIGITAL BROS DMAIL GROUP E 2,3 11,0184 -0,08 13,0383 0,32 1,2654 -1,33 2,5241 2,13 2,3742 1,91 6,923 -1,09 14,433 0,87 32,3916 14 -0,68 2,3084 0,4 3,5072 -0,07 2,8984 0,53 151,2241 1,86 0,5183 0,17 5,751 3,14 5,3382 0,11 9,3634 - 0,005 2,49 2,0323 0,15 6,5847 0,98 12,3213 1,48 23,2284 3,92 8,4241 1,01 15,9702 0,53 22,6771 0,88 22,9216 0,78 0,9029 24,16 27,05 14,91 121,87 9,7 11,42 8,21 9,28 3,08 17,76 2,91 10,28 33,8 17,25 30,28 12,42 12,81 37,03 29,6 20,64 35,84 7,25 19,26 26,9 8 0,073 1,822 2,6 2,746 17,13 3,494 0,565 4 7,265 0,583 0,8475 1,794 0,395 6,535 10,87 25,06 13,65 6,015 87,55 2,81 2,318 133,6 282,9 6,98 0,582 0,5255 0,442 0,738 1,93 0,5405 0,4821 16,43 0,3253 114,2 52,15 19,45 3,118 26,64 0,7695 0,89 34,88 0,1089 18,75 12,7 7,975 -1,48 0,0729 16,05 1,7534 0,39 2,6256 2,08 2,7319 1,36 17,1369 0,29 3,4899 0,18 0,5579 -0,05 3,9854 1,61 7,1981 - 0,5883 1,92 0,8392 - 1,7955 1,31 0,3943 0,62 6,5277 -0,18 10,7783 0,93 25,04 1,87 13,5233 -0,58 6,0672 2,52 87,2916 1,37 2,8044 -0,26 2,3117 1,75 132,9323 4,39 277,6055 1,6 6,8935 0,61 0,5815 -0,85 0,5253 -1,78 0,4448 1,44 0,7341 2,66 1,9295 0,09 0,5447 -1,29 0,4836 1,29 16,3129 3,93 0,3289 1,33 114,0366 0,58 52,0647 -2,75 19,2589 -1,14 3,1317 1,29 26,4185 0,33 0,7509 0,89 4,43 34,4133 0,55 0,1081 0,59 18,787 3,08 12,6497 2,51 7,8946 33,94 66,39 19,27 27,13 25,13 -1,3 20,21 29,2 32,94 50,37 56,22 27,83 -7,5 11,32 8,72 35,69 24,36 21,65 2,93 17,5 43,82 16,33 44,06 7,91 10,09 27,13 -3,5 3,12 75,53 28,07 25,63 6,84 -4,66 11,36 17,36 -3,45 4,34 25,92 18,63 1,19 20,84 24,8 4,16 5,6 1,275 2,248 0,999 6,1 2,29 30,34 7,275 12 6,36 4 5,53 0,0525 0,2869 0,2413 1,07 0,4168 7,265 0,5125 0,0481 0,3396 1,251 7,43 12,76 1,841 2,3 - 4,1816 11,65 3,51 5,5093 15,37 2 1,2625 -8,93 0,36 2,2459 17,33 -0,1 0,9925 20,36 0,16 6,0976 18,22 - 2,2761 20,53 2,43 30,2773 19,68 3,85 7,2571 27,07 0,84 11,9331 17,53 4,09 6,3002 26,82 -2,44 4,0196 49,03 3,56 5,5189 26,54 -0,19 0,0527 36,72 -0,03 0,2847 22,29 - 0,2416 6,3 2,49 1,0606 23,7 4,49 0,4074 35,81 -1,36 7,293 8,43 0,29 0,5082 18,63 - 0,0487 -3,5 0,3441 39,47 -1,73 1,2548 57,76 1,78 7,3895 19,26 0,16 12,7742 18,7 3,43 1,8101 31,78 5,5 2,2916 19,67 2,9 89,1 1,491 0,4512 21,37 14,15 62,25 10,54 1,784 2,4 19,95 29,14 16,79 37,2 4,492 2,45 -1,89 1,25 7,27 -2,4 -0,28 0,5 1,97 0,86 -0,45 -0,83 5,5 1,71 0,66 -1,12 0,49 -2 BTP BTP 15.04.2015 3% BTP 15.06.2015 3% BTP 15.07.2015 4,5% BTP 1.8.2015 3,75% BTP 01.11.2015 3% BTP 01.12.2015 2,75% BTP 15.04.2016 3,75% BTP 15.05.2016 2,25% BTP 1.08.2016 3,75% BTP 15.09.2016 4,75% BTP 15.11.2016 2,75% BTP 15.12.2016 1,5% BTP 01.02.2017 4% BTP 01.05.2017 4,75% BTP 15.05.2017 1.15% BTP 01.06.2017 4,75% BTP 1.8.2017 5,25% BTP 01.11.2017 3,50% BTP 15.1.2018 0,75% 100,296 100,779 101,57 101,458 101,866 101,935 103,987 102,488 104,991 106,9 104,319 102,321 107,199 109,67 101,96 110 111,99 108,46 101,27 Titolo Ultima rilev. BTP 01.02.2018 4,5% BTP 01.06.2018 3,5% BTP 01.08.2018 4,5% BTP 01.12.2018 3,5% BTP 1.2.2019 4,25% BTP 01.03.2019 4,5% BTP 01.05.2019 2,5% BTP 1.8.2019 1,5% BTP 01.09.2019 4,25% BTP 01.12.2019 1,05% BTP 1.2.2020 4,5% BTP 01.03.2020 4,25% BTP 01.09.2020 4% BTP 01.03.2021 3,75% BTP 01.05.2021 3,75% BTP 1.8.2021 3,75% BTP 01.09.2021 4,75% BTP 15.12.2021 2,15% BTP 01.03.2022 5% BTP 15.04.2022 1,35% BTP 01.09.2022 5,5% 112,09 110,08 113,86 111,5 114,73 116,01 108,18 104,32 116,39 102,11 118,77 117,69 117,59 117,05 117,09 117,41 123,91 107,76 126,93 102,31 131,51 Titolo Ultima rilev. BTP 01.11.2022 5,5% BTP 01.05.2023 4,5% BTP 01.08.2023 4,75% BTP 15.09.2023 2,6% BTP 1.11.2023 9% BTP 22.12.2023 8,5% BTP 01.03.2024 4,5% BTP 01.09.2024 3,75% BTP 01.12.2024 2,5% BTP 01.03.2025 5% BTP 01.06.2025 1,5% BTP 01.03.2026 4,5% BTP 1.11.2026 7,25% BTP 1.11.2027 6,5% BTP 01.09.2028 4,75% BTP 1.11.2029 5,25 BTP 01.03.2030 3,50% BTP 01.05.2031 6% BTP 1.2.2033 5,75% BTP 01.08.2034 5% BTP 1.2.37 4% 131,86 125,52 128 122 163,12 165,95 126,83 121,04 110,12 133,37 101,06 130,16 160,25 154,77 135,46 143,52 121,77 156,24 155,49 145,68 129,72 Titolo Ultima rilev. BTP 01.08.2039 5% BTP 01.09.2040 5% EUR BTP 15.09.2041 2,55% BTP 01.09.2044 4,75% BTP 01.09.2046 3,25% 149,7 150,03 140,13 149,91 118,38 CCT CCT 01.09.2015 100,125 CCT-EU 15.12.2015 100,585 CCT 01.07.2016 IND 100,284 CCT TF DC16 3% 104 CCT 1.03.2017 100,32 CCT-EU 15.06.2017 105,26 CCT-EU 15.10.2017 101,55 CCT-EU 15.04.2018 102,3 CCT-EU 01.11.2018 105,47 CCT-EU 15.11.2019 103,88 CCT-EU 15.12.2020 EUR6M+0,8 101,93 CTZ CTZ 30.06.2015 99,971 Titolo Ultima rilev G 0,898 4 19,13 3,708 18,4 3,278 19,79 GABETTI GAS PLUS GDF SUEZ GEFRAN GENERALI GEOX GTECH H 0,9 0,8876 8,91 0,3 3,9648 14,35 1,43 19,0853 -1,9 0,49 3,694 23,19 0,33 18,3939 8,24 4,2 3,2557 21,41 0,05 19,7874 7,03 2,104 -0,19 HERA I CTZ 31.12.2015 CTZ 29.04.2016 CTZ 30.08.2016 CTZ ZC 27.02.2017 BTP INDICIIZZATI BTP IT 26.03.2016 2,25% BTP IT 11.06.2016 BTPI 15.09.2016 2,1% BTP IT 22.10.2016 BTP IT 22.04.2017 BTPI 15.9.2017 2,10% BTP IT 12.11.2017 BTPI 15.09.2018 1,7% BTPI 15.09.2019 2,35% BTP IT 23.04.2020 BTP IT 27.10.2020 BTPI 15.9.2021 2,1% BTPI 15.09.2024 2,35% BTPI 15.9.2026 3,1% BTPI 15.9.2035 2,35% 99,901 99,811 99,705 99,522 102,423 104,22 103,29 103,7 104,15 105,77 104,78 107 111,3 106,62 105,55 113,7 120,6 131,89 136 360 11,62 28,2 19,47 -1,7 3,84 3,06 15,28 18,43 10,06 20,91 33,27 16,56 24,46 11,61 40,82 6,61 1,126 0,72 1,1265 21,14 14,12 1 14,0856 47,08 3,594 0,96 3,5821 24,19 7,17 1,34 7,1373 13,54 0,81 0,06 0,8062 5,4 5,84 2,64 5,7865 25,11 10,9 -0,37 10,9022 40,92 0,653 2,11 0,6459 17,13 1,79 4,01 1,7375 4,43 FALCK RENEWABLES FIAT CHRYSLER FIDIA FIERA MILANO FINCANTIERI FINECOBANK FINMECCANICA FNM FULLSIX Titolo 2,9237 88,8985 1,4527 0,4691 21,414 13,9954 62,25 10,5073 1,7833 2,431 19,8557 29,0651 16,6788 37,585 4,3909 2,4589 0,857 -0,29 0,8606 0,35 0,1415 0,86 0,141 -16,37 47,6 2,81 47,1578 15,06 31,85 4,98 31,3262 20,05 1,955 1,4 1,9713 17,35 0,88 1,32 0,88 2,39 4,14 0,63 4,127 12,01 1,878 0,81 1,8762 8,3 3,99 0,25 3,9941 19,46 49,04 1,95 48,9047 30,77 16,41 0,49 16,4219 13,09 14,31 2 14,2113 2,07 11,6 1,49 11,5948 25,34 0,1072 1,52 0,1073 18,58 1,195 2,66 1,1755 25,33 7,9 3,2 7,8494 37,87 1,007 -0,98 0,9975 1,87 2,03 2,53 2,0163 25,93 39,25 -0,51 39,2737 15,31 0,8085 1,06 0,8012 13,16 EDISON RSP EEMS EI TOWERS EL EN ELICA EMAK ENEL ENEL GREEN POWER ENERVIT ENGINEERING ENI E.ON ERG ERGYCAPITAL ESPRESSO ESPRINET EUKEDOS EUROTECH EXOR EXPRIVIA I GRANDI VIAGGI IGD IL SOLE 24 ORE IMA IMMSI INDUSTRIA E INNOVAZIONE Ultima rilev. AZIONI PREZZO VAR% PR. UF. 11,1 13,15 1,264 2,516 2,398 6,925 14,5 32,37 14 2,34 3,488 2,898 151,2 0,5205 5,75 5,425 9,365 0,0051 2,06 6,55 12,39 23,32 8,49 15,97 22,66 22,88 0,9045 2,106 8,17 0,488 -0,41 0,4878 -8,53 0,845 3,05 0,8433 31,01 0,7985 3,7 0,7916 34,43 42,85 1,25 42,6665 18,04 0,7 3,24 0,6953 29,63 0,402 -1,42 0,3983 10,74 Euribor Ultima rilev. BOT BOT 13.03.2015 (364) BOT 31.03.2015 (182) BOT 14.04.2015 (365) BOT 30.04.2015 (181) BOT 14.05.2015 (365) BOT 29.05.2015 (182) BOT 12.06.2015 (364) BOT 30,06,2015 (180) BOT 14.07.2015 (365) BOT 31.07.2015 (182) BOT 14.08.2015 (365) BOT 14.09.2015 (367) BOT 14.10.2015 (365) BOT 13.11.2015 (364) BOT 14.12.2015 (367) BOT 14.01.2016 (365) BOT 12.02.2016 (364) PREZZO Dati aggiornati al 05/03 365 Titolo 360 365 1 SETT. -0.038 -0.039 3 MESI 0.038 0.039 2 SETT. -0.029 -0.029 6 MESI 1 MESE -0.006 -0.006 9 MESI 0.158 0.16 2 MESI 0.017 0.017 12 MESI 0.227 0.23 0.11 0.112 Cambi Titolo Corona Svedese Corona Danese Corona Norvegese Dollaro Australiano Dollaro Canadese Dollaro Usa Fiorino Ungherese Franco Svizzero Reinmimbi Cinese Sterlina Inglese Yen Giapponese Domanda Offerta 9,2140 7,4542 8,5460 1,4205 1,3770 1,1069 305,3600 1,0697 6,9382 0,7251 133,1000 9,2379 7,4575 8,6145 1,4191 1,3922 1,1124 306,4700 1,0694 6,9734 0,7259 133,1500 PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14 F A febbraio la raccolta netta di Banca Generali è stata pari a 299 milioni di euro, di cui 192 milioni realizzati dalla rete Banca Generali (444 milioni da inizio anno) e 107 milioni da Banca Generali Private Banking. La raccolta netta gestita nel mese si è attestata a 427 milioni, registrando un saldo positivo di 649 milioni da inizio anno. Titoli di stato Titolo Mercato Azionario AZIONI ING GROEP INTEK GROUP INTEK GROUP RSP INTERPUMP INTESA SANPAOLO INTESA SANPAOLO RSP INVEST E SVILUPPO IRCE IREN ISAGRO ISAGRO AZIONI SVILUPPO IT WAY ITALCEMENTI ITALMOBILIARE ITALMOBILIARE RSP IVS GROUP J JUVENTUS FC K KERING KINEXIA K.R.ENERGY L LA DORIA LANDI RENZO LAZIO S.S. L’OREAL LUXOTTICA GROUP LVENTURE GROUP LVMH M MAIRE TECNIMONT MARR M&C MEDIACONTECH MEDIASET MEDIOBANCA MEDIOLANUM MERIDIE MID INDUSTRY CAPITAL MITTEL MOLESKINE MOLMED MONCLER MONDADORI MONDO TV MONRIF MOVIEMAX MUNICH RE MUTUIONLINE N NICE NOEMALIFE NOKIA CORPORATION NOVA RE O OLIDATA ORANGE OVS P PANARIAGROUP PARMALAT PHILIPS PIAGGIO PIERREL PININFARINA PIQUADRO PIRELLI E C. PIRELLI E C. RSP POLIGRAFICA S.FAUSTINO POLIGRAFICI EDITORIALE PRELIOS PREMUDA PRIMA INDUSTRIE PRYSMIAN R RAI WAY RATTI RCS MEDIAGROUP RECORDATI RENAULT RENO DE MEDICI REPLY RETELIT RICCHETTI RISANAMENTO ROMA A.S. ROSSS RWE S SABAF SAES GETTERS SAES GETTERS RSP SAFILO GROUP SAIPEM SAIPEM RCV SALINI IMPREGILO SALINI IMPREGILO RSP SALVATORE FERRAGAMO SANOFI SAP SARAS SAT SAVE SCREEN SERVICE SEAT PAGINE GIALLE SEAT PAGINE GIALLE RSP SERVIZI ITALIA SESA SIAS SIEMENS SINTESI SNAI SNAM SOCIETE GENERALE SOGEFI SOL SORIN SPACE STEFANEL STEFANEL RSP STMICROELECTRONICS T TAMBURI TAS TELECOM ITALIA TELECOM ITALIA RSP TELECOM ITALIA MEDIA TELECOM ITALIA MEDIA RSP TELEFONICA TENARIS TERNA TERNIENERGIA TESMEC TISCALI TOD’S TOTAL TREVI TXT E-SOLUTIONS U UBI BANCA UNICREDIT UNICREDIT RSP UNILEVER UNIPOL UNIPOL P UNIPOLSAI UNIPOLSAI RSP A UNIPOLSAI RSP B V VALSOIA VIANINI INDUSTRIA VIANINI LAVORI VITTORIA ASS VIVENDI 13,38 2,14 13,3131 23,77 0,358 0,28 0,3586 9,61 0,627 -0,4 0,6301 5,91 13,55 0,52 13,5419 16,31 2,95 2,08 2,9282 21,8 2,68 1,67 2,6543 30,1 0,523 1,85 0,5245 8,06 1,979 - 1,9809 13,02 1,163 0,95 1,165 28,44 1,767 1,38 1,7515 22,54 1,383 0,07 1,3836 13,08 2,158 -3,23 2,1635 46,31 7,005 4,4 6,9921 41,8 27,74 7,27 26,8245 47,55 18,6 3,33 18,5956 27,4 6,54 0,62 6,54 -11,02 0,239 -0,38 181,2 1,345 0,9145 2,67 1,61 0,2391 14,28 4,46 14,1912 76,08 1,01 0,1 1,0109 2,02 0,517 -1,24 0,5228 4,44 164,8 1,29 164,3289 17,97 55,55 2,49 55,2555 22,09 0,908 -0,16 0,9069 28,52 167,6 1,64 166,2176 26,97 2,164 15,68 0,1078 0,9275 4,08 8,425 6,83 0,1193 6,475 1,585 1,302 0,4388 14,8 0,9685 3,37 0,3438 0,0275 187,3 5,895 1,03 2,1719 -0,95 15,7989 -0,19 0,108 0,27 0,9367 2,2 4,0799 2,74 8,3093 2,55 6,7454 -0,58 0,1169 - 6,3954 1,86 1,5783 3,5 1,3004 -7,62 0,4407 10,53 14,6783 0,16 0,98 2,81 3,3521 1,72 0,3383 - 0,027 1,24 187,3447 -0,08 5,9397 3,272 3,61 4,8 0,84 7,31 0,83 0,7 -2,78 0,3887 -0,94 0,3886 19,67 16,21 1,76 16,1795 14,4 4,14 0,49 4,114 1,94 2,49 26,82 2,832 0,708 4,158 1,9 13,41 12,6 6,705 0,2869 0,369 0,2169 17,78 17,63 6,59 1,3 1,02 1,58 -0,91 -1 10,66 0,75 0,8 0,3 -1,07 1,1 2,07 -0,45 0,86 1,8892 2,4696 26,7223 2,8251 0,7065 4,1115 1,8044 13,3996 12,5667 6,6813 0,2883 0,3657 0,2152 17,6319 17,6262 Z ZIGNAGO VETRO ZUCCHI ZUCCHI RSP 55,2 4,18 12,59 17,51 0,35 32 34,28 19,63 26,25 15,6 27,34 39,19 28,42 31,8 16,37 4,1 3,02 4,0485 28,53 2,67 0,91 2,6649 11,25 1,18 4,61 1,1577 26,27 16,59 2,66 16,5296 29,11 85 -0,12 85,0791 40,5 0,352 1,44 0,3509 29,79 74 0,41 74,1279 21,51 0,658 3,3 0,6573 13,45 0,2882 1,12 0,2876 30,58 0,1417 1,5 0,1393 43,13 0,5395 1,7 0,5326 -1,01 1,263 1,36 1,2409 4,47 24,78 1,52 24,5455 -5,2 12,52 7,61 6,77 13,71 9,2 18 4,282 10,22 27,95 87,9 63,75 1,226 13,96 12,69 0,038 0,0034 149 4,69 15,74 9,545 99,7 0,0643 1,64 4,616 41,46 3,07 7,195 3,018 11,8 0,345 145 8,48 2,12 1 0,45 2,08 0,44 4,13 0,99 1,71 0,92 1,43 2,59 -3,72 0,48 -5,56 2,05 -2,58 3,42 2,41 1,89 -1,08 0,12 2,49 1,29 2,06 1,2 2,31 -3,28 1,89 1,8 12,4819 7,5899 6,7671 13,8237 9,208 18 4,2333 10,293 27,8959 87,999 63,673 1,2162 13,96 12,6312 0,0381 0,0035 149 4,6766 15,4715 9,5903 99,3178 0,0637 1,6362 4,5848 41,2996 3,0621 7,1729 2,9818 11,8851 0,3436 145 8,431 12,09 24,65 30,19 27,18 4,96 -0,28 41,98 1,29 36,94 16,35 8,6 47 4,18 -3,79 21,43 75,19 17,54 21,17 19,54 4,62 22,71 30,06 12,59 19,86 48,17 8,11 56,7 22,92 17,91 -0,68 36,88 3,268 4,14 3,2432 24,54 0,48 -3,36 0,4863 24,74 1,09 -0,46 1,09 23,58 0,8865 1,08 0,8796 27,83 1,035 - 1,0337 7,09 0,602 0,17 0,602 2,21 13,78 0,07 13,7948 14,45 12,96 1,41 12,8994 4,01 4,062 1,96 4,0448 8,03 1,81 0,61 1,8102 27,11 0,621 0,81 0,6174 6,52 0,0591 -0,34 0,0595 12,79 96,7 6,03 95,3201 34,31 47,68 0,93 48,0474 11,14 3,238 3,06 3,2004 14,42 9,69 3,69 9,7042 24,07 7,115 3,49 6,9997 19,38 6,07 1,59 6,0202 13,78 8,16 -0,06 8,1295 1,37 39,91 2,33 39,7067 20,98 4,58 1,01 4,5699 11,17 4,56 1,33 4,5273 11,87 2,626 0,61 2,6209 17,55 249,6 1,05 247,2542 29,33 2,642 1,46 2,6334 18,16 19,68 0,41 19,7774 29,82 1,26 -0,79 1,26 6,78 5,675 0,98 5,6452 1,34 9,46 -0,42 9,4674 10 21,59 1,08 21,4639 5,99 WAR AMBROMOBIL 17 0,2699 - 0,2699 WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017 0,0798 -2,56 0,0751 WAR D’AMICO 12-16 0,0748 8,41 0,073 WAR ENERTRONICA 13-15 0,54 4,15 0,54 WAR ERGYCAPIT 16 0,0113 7,62 0,0106 WAR FIRST CAPITAL 2016 0,044 -15,38 0,052 WAR HI REAL 2015 0,0148 - 0,0148 WAR IKF 10-18 0,0297 - 0,0297 WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY 1,201 - 1,201 WAR IVS GROUP 0,163 - 0,1481 WAR MICROSPORE 13-16 0,1899 19,43 0,1553 WAR NOEMALIFE 12-15 0,1 0,1 WAR PARMALAT 2015 1,45 3,35 1,4305 WAR PRIMI SUI MOTORI 2016 0,6 3,45 0,58 WAR SAFE BAG 13-16 0,2945 18,37 0,2443 WAR SERV ITA 12-15 0,38 -1,3 0,38 WAR SPACE 12-2015 1,95 -2,5 1,95 WAR TAMBURI 2015 1,09 7,81 1,0919 WAR TE WIND 18 0,182 -13,33 0,2092 WARR AGRONOMIA 2014-2017 0,0719 - 0,0571 WARR BIO ON 14-17 2,04 -0,1 2,1104 WARR GGP 16 0,7 0,7 WARR GREENITALY1 0,792 1,02 0,784 WARR INNOVATEC 17 0,18 0,18 WARR IWB 1,6 -3,03 1,65 WARR SEAT PG 16 0,0006 - 0,0006 WARR SUN CAP 16 0,134 - 0,134 WARR TECH-VALUE 2014-2017 0,08 23,08 0,065 WARR VALORE IT H 15 0,026 - 0,026 WORLD DUTY FREE 10,74 1,32 10,6906 YOOX 19,82 6,52 20,45 15,07 18,6 24,45 29,11 20,51 6,15 36,05 30,53 -2,4 33,09 10,62 91,8 20,76 3,38 12,29 24,37 3,2644 22,46 4,7811 4,8 7,3157 11,6 0,7062 -12,5 W Y 8,64 181,2 13,96 1,3219 57,86 0,9156 6,21 19,72 22,68 6,54 9,68 -13,81 -0,88 -17,76 4,23 -3,57 84,49 -18,5 -14,84 -23,08 5,07 -55,22 17,14 26,75 160 82,27 -40,64 2,71 223,3 -45,69 103,08 73,08 20 11,67 -33,33 34,84 2,12 19,62 7,17 5,23 -0,29 0,0545 -0,55 0,1629 0,62 5,277 0,0545 0,1629 3,16 2,83 -3,61 22 __Venerdì 6 marzo 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it A tu per tu di MATTIAS MAINIERO ::: lelettere [email protected] Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264. RENZI che ha rilevanti impatti sociali ed economici sulle nostre comunità. L’accoglienza è un valore importante, ma non si può sempre accogliere. Le migrazioni vanno gestite nel rispetto di chi arriva in Italia, ma anche e soprattutto degli italiani che qui vivono e lavorano. Matteo, pensa all’Italia Merkel-Mattarella: il solito copione europeo Uno dei primi pensieri di Mattarella appena eletto presidente fu indirizzato agli italiani in difficoltà. Nobili propositi. In Europa ha fatto il contrario. La sua prima visita all’estero è stata in Germania e a Bruxelles. Se avesse deciso di pensare agli europei in difficoltà, la sua prima meta sarebbe dovuta essere Atene. Capisco che l’operato di un presidente debba essere giudicato sui sette anni del mandato. A fronte di debutti simili mi permetto però di iniziare a storcere il naso. Ermanno Trovato e.mail *** Solito copione, caro Trovato. Una volta, quando si era nominati presidenti del Consiglio, si andava in Parlamento e si chiedeva la fiducia. Se eletti presidenti della Repubblica, si andava in Parlamento e si faceva il discorsetto di rito. Poi giro all’Altare della Patria eccetera eccetera. Oggi si fa tutto questo e subito dopo si va da Angela Merkel, che ascolta, sorride, dispensa belle parole, gira le spalle e continua a fare quello che le pare. Da Angela Merkel andò Monti. Poi Letta, Renzi e ora Mattarella. Ovviamente, tutti con le migliori intenzioni del mondo, tutti obbedendo alle regole della diplomazia internazionale. Gesto di cortesia e di amicizia. Tra vicini di casa, condomini o coinquilini o comproprietari si fa così. Buongiorno, sono il nuovo arrivato, come va? Peccato che la vicina di casa, condomina o coinquilina o comproprietaria in questione sia molto attenta all’amicizia (a parole) e alla cortesia, ma non alla solidarietà. E così temo che la trasferta tedesca si risolverà nel solito nulla di fatto: amici come prima e ognuno per la sua strada. Grandi sorrisi e, all’occorrenza, lettere di richiamo e imposizioni. Del resto, se i nostri presidenti continueranno a scegliere come prima meta sempre la Germania, e non la Spagna o l’Inghilterra o la Grecia o qualsiasi altro Paese, se continueranno tacitamente a confermare che a comandare è Angela Merkel, e noi ad obbedire, non vedo perché Angela Merkel dovrebbe cambiare idea e comportamento. Lo vuole l’Italia, e lei ascolta, sorride, dispensa belle parole, gira le spalle e fa quello che le pare. Copioni europei. [Ansa] [email protected] segui la rubrica anche su www. Renzi in Ucraina ha promesso di fare di tutto con le imprese e le banche italiane per dare il massimo supporto possibile all’Ucraina. Ma perché Renzi con le imprese e le banche italiane non dà il massimo supporto ai tantidisoccupati e artigiani italiani sull'orlo del fallimento? Rudi Vido e.mail Mario Pulimanti Lido di Ostia (Roma) MIGRANTI/2 Politici ed extracomunitari Il fisco e la scuola Nel decreto «La buona scuola» sono previsti sgravi fiscali per le famiglie che pagano rette alla scuola paritaria. Ritengo giustissimo ilprovvedimento, ad una sola condizione, però, che ciò si verifichi in località in cui non vi siano scuole pubbliche! Pasquale Mirante Sessa Aurunca (Caserta) EUROPA Lo spettro della Grecia Francamente non riesco a capire dove sono andati a finire tutti gli euro che abbiamo dato alla Grecia. Il buco fatto dalle sinistre doveva essere stato, ed è ancora, una voragine senza fondo. Purtroppo anche noi in questo momento siamo governati dagli stessi simpaticoni. Promesse di assunzioni statali a gogò, confini che sono dei colabrodo, una amministrazione statale fuori da ogni controllo, liquidazioni milionarie, vitalizi, regioni succhia soldi ecc. ecc. Ma qualcuno dovrà pur far fronte a tutte queste spese. Finché c’è la vacca da mungere (leggitasse) va ancora bene, ma mi sembra che oramai siamo arrivati al limite. Poi che faremo? Come la Grecia? L’immigrazione di persone provenienti da altri Paesi e da altre culture è un fenomeno Non è tutto oro ciò che luccica La salvezza e la ripresa di questo Paese pare proprio debbano passare per lo sviluppo della fantomatica banda larga. Così come la hanno messa giù i signori che sanno come far ripartire questa cosa chiamata Italia pare proprio che la gente comune, pensionati e analfabeti informatici compresi, nel momento in cui avrà la fibra ottica in casa e la consapevolezza di avere una banda superiore ai 100 Mbit al secondo ricomincerà a spendere alla grande. Le aziende moltiplicheranno i loro fatturati, Renzi ha finalmente capito dove si era inceppato il meccanismo. Queste sino ad ora non hanno chiuso a causa di fisco e burocrazia, hanno chiuso a causa di troppi ordini e troppe commesse che continuavano ad arrivare e che a causa della lentezza delle rete non riuscivano a scaricare. Ipotesi fantascientifiche Il programma della 7,«Di Martedì», ospitava un importante esponente della chiesa cristiana ortodossa siriana, il quale, ad un certo momento, a proposito dell’Isis, se n’è uscito parlando di un ipotetico complotto riguardo l’eventuale appoggio e le sovvenzioni allo Stato islamico da parte di Israele e America. Come al solito LOTTO Estrazione del 5/03/2015 BARI 30 6 CAGLIARI 42 75 79 49 17 FIRENZE 18 31 56 GENOVA 54 MILANO 56 72 42 52 NAPOLI 1 PALERMO 81 64 13 62 76 ROMA 56 63 20 13 67 TORINO 17 34 69 56 15 VENEZIA 13 53 32 21 45 NAZIONALE 11 65 75 33 30 3 Altersizio Zonzovaldi e.mail 63 58 87 6 86 48 51 19 5 ECONOMIA Ripresa insufficiente 90 89 29 70 10eLOTTO N. oro 30 1 3 6 13 17 18 30 31 34 42 SUPERENALOTTO Accade a Bolzano Non si può sempre accogliere BANDA LARGA 53 54 56 63 64 72 75 79 81 90 MIGRANTI/3 MIGRANTI/1 Gianna Leone e.mail ISIS Santino Schiavini e.mail Gianni Rossi e.mail torniamo all’epoca delle Torri Gemelle del 2001. Silvana Galla e.mail Chi vive tra la gente sa benissimo che il problema della sicurezza e quello della presenza sempre più massiccia di stranieri nullafacenti nelle nostre città costituiscono motivo di seria preoccupazione per il cittadino comune, soprattutto nelle periferie.Apparentemente dai talk show televisivi si ha l'impressione che i politici di sinistra e/o dei partiti al governo vivano in un altro Paese e a volte - in un altro mondo, perché tendono a minimizzare i fatti criminali; in realtà questi stessi politici, di fronte alle contestazioni dell'opposizione e dei cittadini esasperati, dimostrano chiaramente di non sapere come affrontare i problemi, perché li analizzano con una logica distorta dalla ideologia o dal disastroso buonismo anziché utilizzare la razionalità ancorata al principio di realtà. E così aifatti contestati reagiscono arrampicandosi sugli specchi e accusando gli avversari politici di xenofobia, razzismo, fascismo e via con tutto il lessico del sinistrume in servizio permanente effettivo come è avvenuto contro la manifestazione di Roma di sabato. ISTRUZIONE liano può esprimere ormai solo a se stesso, mi pare ovvio che in un moto di orgoglio nazionale sia doveroso pretendere l’applicazione della formula di “reciprocità”. Vale a dire che mi aspetto di sapere che all’ultima stazione ferroviaria austriaca venga messa in funzione la polizia italiana assieme a quella austriaca per controllare e respingere gli immigrati irregolari (vedi ucraini e Paesi non Ue) diretti in Italia. La combinazione vincente 35 - 44 - 62 - 74 - 82 - 90 Apprendo oggi da un servizio trasmesso in tv che alla stazione ferroviaria di Bolzano è in opera la polizia italiana assieme alla polizia tedesca e a quella austriaca per identificare gli immigrati irregolari diretti oltre confine e per impedir loro di proseguire. Tralasciando tutte le considerazioni conseguentiche ognuno di noi ita- Numero jolly: 68 Numero SuperStar: 19 QUOTE SUPERENALOTTO • Nessun ”6” (jackpot 6.535.093,17) • Nessun ”5+1” • Ai 10 ”5” vanno € 19.473,88 • Ai 501 “4” vanno € 396,21 • Ai 18.350 ”3” vanno € 21,43. QUOTE SUPERSTAR • Nessun “5 stella” • Agli 8 “4 stella” vanno € 39.621,00 • Ai 176 “3 stella” vanno € 2.143,00 • Ai 2.425 “2 stella” vanno € 100,00 • Ai 16.400 “1 stella” vanno € 10,00 • Ai 37.991 “0 stella” vanno € 5,00. • Montepremi: € 1.298.258,65 DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl STAMPA DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Belpietro LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI) VICE DIRETTORI Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis Fausto Carioti - Pietro Senaldi L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA) LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania All’orizzonte sembrano comparire i primi segnali di ripresa. Dopo anni, l’Istat registra una leggera riduzione della disoccupazione. Anche per i consumi vi è una timida inversione di tendenza, con segnali di rialzo. Ed il tanto temuto spread è sotto quota cento. Torna la fiducia. Tutto ciò non basta. Bisogna pensare che la locomotiva d’Europa, la Germania, a fronte di tanti record positivi vantati, mostra un tasso di povertà ai massimi dalla riunificazione. Netto è il divario fra i vari Stati federali. Motivo per cui si parla di una repubblica lacerata da una assenza di una politica sociale tesa all’equità. Insomma non bisogna illudersi che con l’aumento del Prodotto interno lordo, in Italia, le file alla Caritas possano per incanto scomparire. L’Italia è diventata, per la crisi, un Paese povero o me- EDITORIALE LIBERO S.r.l. SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE: Arnaldo Rossi CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti CERTIFICATO N. 7804 DEL 09/02/2015 ISSN 1591-0423 DIRETTORE GENERALE Stefano Cecchetti REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE Viale L. Majno, 42 - 20129 Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264 REDAZIONE ROMA Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186 Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443 TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250 nº 56 anno L Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano La tiratura di venerdì 6 marzo 2015 è di 103.737 copie 23 __Venerdì 6 marzo 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Filo diretto con Maurizio Belpietro vai su www.liberoquotidiano.it e clicca Su Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. Posta prioritaria DI MARIO GIORDANO Cari lettori, non prendetevela se non rispondo a tutti risolvere la schifezza dei vitalizi? Ma chi è stato il genio che si è inventato questo furto ai danni del popolo? A lei l’ardua sentenza. (P.s. Io sono massone da 25 anni: spero per lei che questo non sia un motivo per non rispondermi). Franco Menici - Sansepolcro (Ar) *** Caro Giordano, ma quante lettere e mail dovrò ancora inviarti per vederne almeno una pubblicata? E sì che i temi trattati sono di carattere su avvenimenti recenti di cui ti chiedo un tuo commento… È inutile che ti dica che sono un affezionato lettore di Libero e che seguo con interesse i tuoi interventi condividendo i contenuti. Comunque se ti creo problemi scusami. Il silenzio sarà conferma. Ugo Papagna - via mail Caro Mario Giordano, cosa possiamo fare noi poveri italiani che non contiamo un c... per glio un Paese di poveri.Pertanto, abbiamo la possibilità di combattere questa povertà soltanto se, con la ripresa e in un periodo, come si spera, di prosperità crescente, verrà attuata una politica tesa ad aiutare tutti coloro che vivono in condizioni di reale povertà. Peraltro,aiutando le famiglie in difficoltà, che destinano tutto il loro reddito per l’acquisto, si incrementa anche il consumo dando così ulteriore ossigeno all’economia. ms” e “referendums”. Orribile ma, purtroppo, “transeat” (che non c’entra con il tram). Inoltre i mezzi (specialmente di comunicazione e di trasporto) vengono pluralizzati correttamente in “media”.Ma ho anche sentito dire e ho letto: un media ha detto che…. Vorrei ricordare che il singolare di “media” è “medium” (che non è un mago). Ricordo anche ai falsi dotti dei nostri giorni che “un poco” si abbrevia in “po’” con l’apostrofo e non in “pò” con l’accento. Angelo Ciarlo e.mail Giancarlo Politi e.mail SINGOLARE E PLURALE Curriculum e curricula Matteo Renzi ha ricordato che il plurale di “curriculum” è “curricula”. Molti studenti non comprenderanno, non avendo studiato il latino, ma se ne faranno una ragione. Allargo il quadro: anche “referendum” ha ilplurale “referenda” e “memorandum” ha “memoranda”. Taluni, inebriati di orrido inglese mai studiato,scrivono: “memorandu- Per l’amor del cielo: rispondo a massoni, non massoni, buddisti, ostrogoti, celiaci, frati, suore, preti, preti spretati, interisti, romanisti, cabarettisti, commercianti in pensione, pensatori, cantautori, navigatori, alligatori, forzuti, barbuti, cazzuti, amici, nemici, felici e infelici. Rispondo a tutti, persino a quelli che si chiamano Ugo e pensano di creare problemi. Ma che problemi vuole creare, amico mio? Io sono contento di ricevere tante lettere, e vorrei invitarvi a mandarmene sempre di più. Ma non posso rispondere a tutti, lo sapete. Scelgo quella da pubblicare in base all’ispirazione del momento, non è che sia una classifica di merito, magari una lettera è molto interes- PAROLE E RUMORI sante, ma mi sono appena occupato di quell’argomento. Oppure ho scritto da altre parti di Libero. Oppure semplicemente non ne ho voglia. Prenda quella di Franco Menici, che è un fedelissimo, sempre molto attento e molto incisivo. Lo spunto che mi pone stavolta, però, se mi permette è un po’ prevedibile: sono anni che scrivo contro i vitalizi, oserei dire che se la questione è diventata di interesse pubblico un po’ il merito è proprio mio e delle mie Sanguisughe, e l’ho ripetuto migliaia di volte, anche recentemente, che i vitalizi sono assurdi proprio perché la classe politica se li è autoconcessi. Che cosa potrei aggiungere? Oggi la pubblico solo perché non pensi che la metto da parte per via della sua dichiarazione di massoneria, che è la parte più interessante della lettera. Altrimenti sarebbe finita nel dimenticatoio (ogni tanto rispondo privatamente, ma non sempre ce la faccio). Non prendetevela, vi prego. Soprattutto lei, signor Ugo, mi raccomando. Posso contare ancora sui suoi contributi di qui in avanti? la un cialtrone di un certo disorientamento politico. Italo Lovrecich e.mail TV/1 Intervista familiare Otto minuti dell’intervista a Silvio Muccino, da parte di Daria Bignardi, sono stati dedicati alla lite di questi con il fratello Gabriele. Ma, per curiosità, c’è qualcuno in Italia a cui interessano le beghe interne della famiglia Muccino? Adesso capisco come mai lo share de “Le invasioni barbariche” è sceso sotto il 3%. Giordano Citterio e.mail Suoni sgradevoli Dicesi“misofonia” l’intolleranza a qualsiasi tipo di suono. Tutti ne soffriamo ma in forma lieve. Pensate a chi russa vicino a voi, la forchetta sul fondo della pentola, la cappa aspirante in cucina, per i vecchi come me il gessetto sulla lavagna, “Forum” e i talk show... Nel mio caso, soffro di misofonia anche tutte le volte che par- TV/2 Talk show e ignoranza Non mi riesco proprio a capacitare che, a proposito di questioni economiche e di finanza pubblica in senso lato, nei talk show vi sia una tale ignoranza quale quella che manifestano, sghignazzando come pazzi, politici, giornalisti e sindacalisti. Ma non c’è nessuno davvero che abbia amore per il proprio lavoro, visto che ha deciso di farci una puntata, tanto quanto serve per cercare di rappresentare qualcosa che almeno parzialmente risponda a verità? NORD: Torna il bel tempo al Nord con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi. Da segnalare locali velature o stratificazioni in transito nel corso della sera-notte. CENTRO: Tempo ancora instabile sul medio Adriatico e la dorsale centrale con precipitazioni sparse, nevose oltre i 300-400m in temporaneo rialzo diurno. Bel tempo prevalente sui restanti settori. SUD: Prosegue la fase di maltempo con precipitazioni un po’ su tutti i settori e nevicate oltre i 400-700m. Migliora tuttavia a partire dalla serata con fenomeni in attenuazione. NORD: Prosegue la fase di bel tempo su tutto il Settentrione con cieli sereni o poco nuvolosi, eccezione fatta per velature in arrivo serale ed ispessimento la notte. CENTRO: A tratti ancora instabile tra dorsale laziale e medio adriatico con fenomeni sparse, nevosi a bassa quota. Bel tempo sui restanti settori. Temperature stabili. SUD: Tempo a tratti ancora instabile su Sicilia, Calabria, dorsale campano-lucana, Molise ed alta puglia con fenomeni sparsi nevosi a quote collinari o a tratti più in basso. Emilio De Santis e.mail TV/3 Messaggi sibillini Le tv e i giornali osannano lo spread sotto i 100 punti. Ottima notizia, significa che i soldi che prendiamo in prestito ci costano di meno, risparmiamo qualche miliardo l’anno. Ma è un messaggio sibillino, infatti i media fanno capire ai cittadini che il risparmio andrà a vantaggio del popolo, invece il timore è che servirà solo a compensare il buco del gettito dei parassiti, visto che l’incasso dei tributi è diminuito. Di conseguenza al popolo non arriverà nulla. Francesco Degni e.mail NORD: Bella giornata di sole su tutte le regioni con cieli sereni o al più velati ma senza fenomeni. Temperature stazionarie o in lieve aumento. CENTRO: Bel tempo su Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Maggiore variabilità su Abruzzo e Sardegna ma senza fenomeni. Temperature stazionarie. Mari mossi. SUD: Tempo instabile scon piogge ed acquazzoni sparsi su Sicilia, Puglia e Calabria. Più soleggiato sulle coste tirreniche. Temperature stabili. Mari da mossi a molto mossi. Temperature previste oggi PUBBLICITÀ NAZIONALE Direzione Generale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214 e-mail: [email protected] Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore.com PUBBLICITÀ LOCALE Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 20090 Assago (Milano) Tel. 02. 57577.605/640 - [email protected] PUBBLICITÀ ONLINE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 30223003 - Fax 02 30223058 e-mail: [email protected] www. websystem. ilsole24ore . com Abbonamenti nazionali ● 12 mesi: 6 giorni ● 6 mesi: 6 giorni ● 3 mesi: 6 giorni ● 12 mesi: 5 giorni ● 6 mesi: 5 giorni ● 3 mesi: 5 giorni ● 12 mesi: 4 giorni ● 6 mesi: 4 giorni ● 3 mesi: 4 giorni .....................................€ 290 .....................................€ 155 .....................................€ 85 .....................................€ 250 .....................................€ 130 .....................................€ 70 .....................................€ 205 .....................................€ 105 .....................................€ 60 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l. Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano 800984824 MIN MAX Modalità di pagamento: ● versamento su C/C Postale n. 41953050 ● Bonifico banc. Unicredit s.p.a. Largo Angelo Fochetti 16, Roma IBAN: IT43B0200805346000500035665 ANCONA AOSTA BARI BOLOGNA Per l’attivazione si prega di inviare i dati precisi dell’intestatario dell’abbonamento, unitamente alla ricevuta del versamento effettuato, al Fax 02.999.66.279 Ufficio Abbonamenti e arretrati del quotidiano: Tel. 02.999.666 e-mail: [email protected] Orario: 10.00-12.30 (dal lunedì al venerdì) Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le copie dell’ultimo anno. € 3,00 cad. con richiesta scritta, accompagnata dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano CAGLIARI CAMPOBASSO FIRENZE GENOVA L'AQUILA MILANO 7 0 7 3 5 1 4 8 -1 4 9 13 12 12 12 4 11 15 3 14 MIN MAX NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA PRATO ROMA FIUMICINO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA 8 9 1 0 4 5 1 0 7 5 12 12 4 4 11 12 13 14 12 12 24 SPECIALI __Venerdì 6marzo2015__ ::: CAPOLAVORI DEL NOVECENTO Laboratori interattivi Matisse e Morandi per veri appassionati d’arte Al Vittoriano e alle Scuderie del Quirinale «Il Gioco del Lotto» offre a tutti la possibilità di visitare le due mostre gratuitamente ■■■ In occasione di due tra le più importanti mostre di primavera «Giorgio Morandi 1890-1964» al Complesso delVittoriano e «Matisse Arabesque» alle Scuderie del Quirinale,Lottomatica, attraverso Il Gioco del Lotto, rinnova ancora una volta l’antico legame con la cultura offrendo gratuitamente alle famiglie e a tuttigli appassionati d’arte la possibilità di partecipare ai laboratori per famiglie e alle serate dell'arte con ingresso gratuito alla mostra per 1500 persone tra ragazzi e genitori, solo ai laboratori. Per la mostra di Morandi il primo appuntamento è stato domenica primo marzo, mentre il secondo è fissato per l’ultima domenica del mese, il 29: un’intera giornata alla scoperta di Morandi con un’iniziativa speciale: il Laboratorio day «Io gioco con l’arte», dal titolo Geometrie di un mondo che non c'è: la magia degli oggetti di Giorgio Morandi per i bambinidai 5 o ai 10 anni.È previsto l’accesso di quaranta ragazzi per ognuna delle quattro finestre: alle 10, a mezzogiorno, alle 15 e alle 17. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti e senza prenotazione. Per i genitori che accompagneranno i ragazzi l'ingresso e la visita guidata alla mostra saranno gratuiti. Domenica 8 e 15 marzo per la mostra «Matisse Arabesque» alle Scuderie del Quirinale Il Gioco del Lotto, insieme ai Servizi educativi dell’Azienda Speciale Palaexpo, offre due giornate alla scoperta del pittore francese con i laboratori «Io gioco con l'arte», dal titolo «In viaggio con Matisse». Anche in questo caso l’iniziativa è riservata ai bambini dai 5 ai 10. In questa circostanza è previsto l’ingresso di trentacinque bambini ogni ora. Ilprimo accesso avverrà alle 10, il secondo alle undici e il terzo a mezzogiorno. Poi, dopo la pausa, altri tre accessi: alle 15, alle 16 e alle 17. Non è prevista la prenotazione e l’ingresso è gratuito fino all’esaurimento dei posti.Pure in questo caso i genitori che accompagnano i ragazzi potranno entrare e visitare gratuitamente la mostra. Io gioco con l’arte è un progetto de Il Gioco del Lotto, iniziato nel 2008,con iniziative didattiche rivolte in particolar modo ai giovani, che nasce con l’obiettivo di incoraggiarli alla conoscenza dell’arte, favorendo e stimolando la fantasia e la creatività. Alla base del progetto c'è la volontà di avvicinare i ragazzi all'arte in maniera divertente e giocosa, offrendo contemporaneamente un’esperienza all’intera famiglia. Gli ospiti vengono introdotti a laboratori di educazione ai di- OLTRE 150 OPERE A sinistra: «Natura Morta» (1957, particolare); a destra «Natura morta» (1914, part.) e «Paesaggio» (1927), tre opere di Giorgio Morandi. Sotto, da sinistra: «Edera in fiore» (1951, part.), «Nudo in poltrona, pianta verde» (1937, part.) e «I pesci rossi» (1911, part.) di Henri Matisse. Le opere esposte a Roma arrivano dai musei di tutto il mondo DOMENICA I segreti della Tosca raccontatida Augias al Teatro dell’Opera versi linguaggi artistici, attraverso un insieme diesperienze, stimoli tattili e intellettivi, su cui si sviluppano i percorsi di apprendimento. Questo per i più piccoli. Per il pubblico adulto Il Gioco del Lotto offre quattro appuntamenti serali alle due mostre.Domenica 8 e domenica 15 marzo per la mostra di Matisse. Dalle 19,30 alle 21,30 ingresso gratuito per tutti. Per la rassegna dedicata a Morandi, invece, l’appuntamento serale al complesso delVittoriano è fissato per venerdì 27 marzo, a partire dalle 19 e fino alle 21. Il laboratorio allestito per i bambinialla mostra di Matisse seguirà un percorso che prevede una visita animata per viaggiare insieme all’artista dalla Francia alla Russia, fino all’Africa e all’Oriente,attraverso le tappe fondamentali del suo percorso artistico. In laboratorio, ceramiche, tessuti, tappeti diventano fonte d’ispirazione per i piccoli visitatori per creare e reinventare nuovi motivi de- corativi. Alla mostra di Morandi il laboratorio si sdoppia in base all’età: c’è un percorso dei piccoli (5-6 anni) che inizia con una breve visita della mostra e prosegue in laboratorio con bottiglie, vasetti, ciotole, colori e fogli per scoprire in maniera divertente e giocosa le opere Morandi. Per i piccoli dai 7 ai 10 anni è prevista invece una visita interattiva alla scoperta dei capolavori della mostra, con album e colori per rielaborare e ricombinare le opere del pittore bolognese. Per l’occasione Il Gioco del Lotto ha commissionato a Lapis Edizioni la realizzazione di due libri uno dedicato a Henri Matisse, «L'uomo che parlava con i colori» di Donatella Gobbi e il secondo a Giorgio Morandi, «Un mondo di oggetti» curato da Barbara Conti.Entrambi ivolumi sono arricchiti con illustrazioni di Paolo Marabotto. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.giocodellotto.it. Corrado Augias racconta la Tosca, uno dei capolavori pucciniani, in scena fino al 12 marzo al Teatro dell’Opera di Roma nello storico allestimento del 1900, con scene e costumi di Adolf Hohenstein. Questa domenica grazie a una collaborazione fra il Teatro dell’Opera e Il Gioco del Lotto, Augias terrà una lezione d’autore sui segreti della Tosca. Il secondo appuntamento è in programma per domenica 26 aprile, sempre alle 11, e sarà dedicato all’Aida. I due eventi sono a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per prenotarsi (al massimo due persone a richiesta) scrivere a promozione. [email protected], oppure telefonare allo 06/48160312. Dal 2002 partner del Vittoriano Risale addirittura al Settecento il connubio fra il Lotto e i grandi artisti ■■■ Il Vittoriano è un inno al Risorgi- mento e al primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, la cui statua bronzea troneggia al centro. Il progetto dell'architetto Giuseppe Sacconi risale al 1884, ma fu realizzato durante il governo De Pretis, nel primo decennio del Novecento. Nel 1905 Sacconi muore e il monumento è concluso dagli architetti Piacentini, Koch e Manfredi nel 1911. All’interno del Vittoriano si trovano il monumento al Milite Ignoto e il Museo del Risorgimento. Dopo un lungo restauro, è stato riaperto al pubblico nell'autunno del 2000. Dal2002, II Gioco del Lotto è partner del Vittoriano con l'intento di aprire al pubblico i luoghi restaurati con i Fondi Lotto: in totale oltre 10 milioni di euro. Il legame del Gioco del Lotto con l'arte risale a svariati secoli fa. Per esempio, nel Settecento Papa Clemente XII decise di destinare i proventi del Lotto alla costruzione di opere architettoniche di pubblica utilità, come la Fontana di Trevi. Ma il legame tra il Lotto e i beni culturali si è definitivamente consolidato nel 1996 quando, con l'introduzione della seconda estrazione settimanale del mercoledì, una parte dei proventi derivanti dal gioco è stata destinata dal ministero dell'Economia al recupero e la conservazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico (legge n.662/96). Per questa ragione, oggi, il Gioco del Lotto lega il proprio nome alle più importanti istituzioni culturali con il desiderio di continuare a offrire alla comunità iniziative culturali e restituire alla collettività una parte delle risorse provenienti dal gioco legale. Lottomatica ha assunto via via un ruolo sempre più importante di supporto alla realizzazione di iniziative utili per tutta la società. Nel solo 2013 i ha destinato 10,7 milioni di euro a sostegno del sociale, della cultura e dello sport. A Firenze il «Contrasto Day» con i fotografi Scianna e Colombo A Pordedone il festival «Dedica» con Sepúlveda protagonista Sabato, dalle ore 10 alle 20, presso «Le Murate. Progetti arte contemporanea» di Firenze si svolgerà la II edizione del «Contrasto Day», una giornata tutta dedicata alla fotografia. Tra i protagonisti Cesare Colombo, Ferdinando Scianna, Tommaso Ausili, Lorenzo Cicconi Massi, Francesca Leonardi, Michele Palazzi e Mattia Zoppellaro. Infine, approfondimento con George Tatge sul suo libro Italia Metafisica pubblicato in occasione della mostra omonima a Villa Bardini. È lo scrittore cileno Luis Sepúlveda il protagonista della XXI edizione del festival «Dedica», a Pordenone da domani al 14 marzo. Otto giorni di interviste, spettacoli, cinema, musica e mostre a cura dell’ispanista Bruno Arpaia. Tra gli ospiti Giuseppe Cederna, Giancarlo De Cataldo, Carmen Yáñez e i Modena City Ramblers. Il nuovo libro di Sepúlveda - L’avventurosa storia dell’uzbeko muto (Guanda) - sarà presentato in anteprima domenica 8 alle ore 17. Info: www.dedicafestival.it. Elogio politicamente scorretto L’invidia positiva che fa muovere il mondo Condannata dai moralisti quale vizio esecrabile, merita di essere rivalutata come hanno dimostrato Kant e il pensiero liberale. Perché è la virtù dei leader e distingue l’uomo intraprendente dal gregge L’allegoria dell’Invidia nel ciclo di affreschi dei sette peccati capitali dipinto da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova tra il 1303 e il 1306 Pubblichiamo ampi stralci dell’articolo del filosofo liberale Corrado Ocone «Benedetta Invidia!», tratto dal numero 144 (marzo 2015) del mensile Monsieur diretto da Franz Botré. ::: LA RIVISTA di CORRADO OCONE ■■■ C’e invidia e invidia, questo è il punto. Anche una «passione triste», un sentimento condannato da moralisti e senso comune, può avere in determinate circostanze e a certe condizioni un esito utile, anzi necessario, per la società e per la crescita personale. Procediamo con ordine. Etimologicamente «invidia» significa guardare contro, di traverso. E la stessa iconografia classica mostra, in genere, l’uomo invidioso con l’occhio storto e non sincero e il viso corroso dalla bile. L’invidia è perciò un sentimento sociale, intersoggettivo, che concerne il nostro vivere in relazione con gli altri. Non a caso Heidegger, in Essere e tempo, definisce il rapporto fra gli umani come caratterizzato da «contrapposizione commisurante», cioè da un continuo giudicare se stessi in rapporto al prossimo. Siano essi da noi avvertiti come inferiori, in genere o per qualche aspetto, e quindi da dominare, o superiori, e quindi da emulare. E in effetti, l’invidia, di cui Heidegger non fa esplicita menzione, può essere sia quella dei capi nei confronti dei successi dei loro sottoposti, che lasciano intravedere, seppur in lontananza, una messa in discussione della loro leadership, o che comunque rappresentano per il loro ego una diminutio, sia, al contrario, quella dei secondi rispetto ai successi già acquisiti e al fascino che emana dal potere dei primi. (...). Nel secondo tipo di invidia, che chiamiamo ascensionale, può assumere un aspetto negativo o positivo a seconda che sia fatta propria da spiriti volgari o aristocratici. Nel primo caso, ci troviamo di fronte all’invidia sociale richiamata da Nietzsche e generatrice di rancore e risentimento. Essa è propria dei perdenti, degli sconfitti della storia o nella vita:di coloro che sono incapaci di raggiungere gli altri, per impossibilità oggettiva o perché presi da paralisi della volontà. Solo che, a un certo punto (Nietzsche pensa alle grandiforze idealidel suo secolo ma anche al cristianesimo pauperistico) costoro si sono coalizzati, fatti forza politica. E hanno per questa via cercato di imporre a tutti la loro morale da schiavi, la «morale del gregge». Se tu hai dieci e io cinque, voglio che anche tu scen- IL SOMMARIO Tra gli articoli più interessanti del numero di marzo di «Monsieur» segnaliamo: l’elogio di Giacomo Casanova, uomo libero per eccellenza ed esempio immortale di come essere maschi (Ivano Sartori), il ritratto del designer Anders Warming chiamato a rinnovare l’icona Mini (Mattia Schieppati), la descrizione della rivoluzionaria penna senza cappuccio di Hermès (Alberto Gerosa), il resoconto di un autentico banchetto rinascimentale organizzato al castello di San Martino in Soverzano (Alessandro Botré) e la recensione di tre libri che insegnano a vivere meglio (Giuseppe Martini). LE FIRME Tra i collaboratori di questo numero 144 troviamo il direttore di «Libero» Maurizio Belpietro, l’editorialista del «Giornale» Vittorio Feltri, il giornalista sportivo Giorgio Terruzzi, il saggista Stefano Lorenzetto e l’esperta di aste e di arte Silvia Anna Barillà. da a cinque o ti strapperò il resto. Meglio che tutti siano uguali nella povertà piuttosto che ci sia abbondanza ma diseguaglianze sociali. Da qui l’egualitarismo, il conformismo,il livellamento, il democraticismo,il socialismo,tutti i movimenti della società moderna. È chiaro che, laddove non può realizzare i suoi scopi, l’invidia plebea comporta,sul piano personale,dissolvimento, macerazione, al limite autodistruzione: ecco lo sbraitare in tv dei Maurizio Landini e delle Susanna Camusso arringanti dai palchi, e di tutti gli adepti di un tipo di invidia puramente reattiva. Ma può l’uomo aristocratico convertire l’invidia in un valore, in un fattore positivo di crescita per sé e la società? In questo caso, occorre cambiare scenario. Puntare dritto sulla tradizione liberale. Sul- le virtù positive dell’antagonismo e della competizione ha insistito soprattutto Kant, il quale ha parlato della «socievole insocievolezza» degli esseri umani: del loro tendere verso gli altri ma anche del loro volersene differenziare e distinguere. Una identità personale non può infatti darsi se non è riconosciuta ma, per esserlo, è necessario che ognuno tenda a essere diverso. In concreto, essendo l’uomo un essere egoistico e volto principalmente all’interesse personale, ognuno vuole raggiungere e superare gli altri in onore, gloria, ricchezze, realizzazioni. Ecco, perché li invidiamo. Kant non solo non condanna questo nostro egoismo, ma tesse un elogio di esso e dell’invidia. Si tratta di una disposizione instillata in noi dalla natura per farci vincere la pigrizia e procedere sulla via del progresso umano. (...). In questa lotta contro gli altri, l’uomo, senza accorgersene, mette a disposizione della società, e quindi di tutti, beni, conoscenze, tecniche. È senza dubbio un caso di eterogenesi dei fini, ma lo è con un’accentuazione di quell’aspetto utilitaristico che è alla base delle conquiste della nuova civiltà e che, pertanto, viene letto per la prima volta,in epoca illuministica, in senso positivo.In opposizione alla morale classica delsacrificio, della parsimonia e del buonismo solidaristico. Il riferimento principale è, in questo senso, La favola delle api di Bernard de Mandeville, che nel ’700 divenne un bestseller.Racconta, sotto forma di parodia, la conversione dei «vizi privati» (lusso, sperpero, invidia) in «pubbliche virtù». Quando poi nell’alveare ci sarà la rivoluzione dei probi e saranno adottate politiche virtuose, in men che non si dica l’antica prosperità scomparirà e i nemici lo conquisteranno. (...). Le idee di de Mandeville vennero poi elaborate dagli illuministi scozzesi (David Hume, Adam Ferguson, Adam Smith), in concomitanza con l’affermarsi della società capitalistica da una parte e della scienza che ne studiava le dinamiche, l’economia politica, dall’altra. Troveranno poi ulteriori e più raffinati sviluppi, fra ’800 e ’900, nelle teorie della scuola austriaca, soprattutto nel pensiero di Friedrich von Hayek. Il quale, fra l’altro, ci offre un’analisi di un altro aspetto dell’invidia, quello che distingue il leader da chi non lo è. Sergio Marchionne,o per esempio un Valentino Rossi nella sua vincente esuberanza, sono i tipi umani che meglio rappresentano questa invidia positiva e realizzatrice di opere, questo stile da vero leader. Von Hayek dice che, percorrendo per la prima volta un tratto in campagna, il leader crea un solco che, ulteriormente praticato da chi lo segue per invidia imitativa, «finisce per creare quei sentieri che alla fine creano un ordine spontaneo». Entro cui si svolge la vita comune (norme,consuetudini,regole). Persino l’invidia plebea ha quindi un compito importantissimo nelle vie del reale. (...). È comunque significativo che una concezione moralistica e adialettica dell’invidia abbia ripreso auge negli ultimitempi in Italia,in primo luogo fra gli studiosi della cosiddetta «etica applicata». Elena Pulcini in un documentato volume dedicato al tema (Invidia, Il Mulino, 2011), relega, secondo il sentire comune, l’invidia quasi a un livello sottoumano, proponendo di contrastarla coltivando altre e più umane passioni (non accorgendosiche «un mondo senza invidia» semplicemente non sarebbe). Le passioni che Pulcini ha in mente sono quelle «che incrinino alla radice quella logica individualistica e utilitaristica dalla quale la stessa invidia trae il suo principale alimento». I nemici dell'invidia sono oggi insomma i nemici dell’individuo: tutti coloro che, incapaci di volare da soli, sognano comunità organiche e improntate alla sobrietà.Da qui la loro irrazionale avversione per il profitto, il capitalismo, la modernità. Nonché il loro amore per il pensiero precotto, ove ogni cosa è in ordine, politically correct. Chiaramente, in un siffatto mondo ovattato spazio non c'è per quella passione da sempre «umana, troppo umana»... 26 SPETTACOLI __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ MILLY CARLUCCI «Fratture e De Filippi: non mi ferma nessuno» La conduttrice di «Notti sul ghiaccio»: «Perdo negli ascolti ma faccio un bel programma» ::: ALESSANDRA MENZANI ■■■ Non c’è da sorprendersi se la chiamano «generale», il «soldato» di Raiuno. Se sembra indistruttibile è perché lo è. Ogni sabato, Milly Carlucci scivola sulla pista di Notti sul ghiaccio nonostante una serie di eventi poco rassicuranti: la doppia frattuta scomposta dei polsi che si è procurata a pochi giorni dall’inizio e la concorrenza schiacchiante di Maria De Filippi. Nell’ultima puntata, addirittura, è andata in onda nonostante ilgrave lutto che l’ha colpita poche ore prima della diretta. È mancata sua madre e ha dedicato a lei la serata. «È stata lei a chiedermi di andare in pista», racconta la conduttrice, «Il pattinaggio era la sua passione da sempre e anche la mia: è stata lei a buttarmi sui pattini quando ero piccola. Una scuola di vita». Quindi condurre Notti sul ghiaccio ha un significato tutto particolare? «Quella che sono lo devo al pattinaggio. Mia madre mi aveva spinto a farlo quando ero una bambina timida e sensibile. Ed è sempre stata la mia prima sostenitrice. Entri in pista a testa alta, sorridi e poi collassi quando hai finito. Ho fatto questo sport da atleta e ha fatto parte della mia vita fino ai trent’anni. Non è un mestiere che può durare per sempre, quindi poi è arrivata la televisione». Il suo carattere così forte, quindi, lo ha preso da sua madre o da suo padre generale? «Mia mamma mi ha insegnato tutto. È stata combattente fino a ogni secondo della sua vita. Una quercia». Poco prima della partenza del programma si è infortunata pesantemente tanto che conduce sui pattini con doppio tutore ai polsi. Come fa? «Non ci penso. Mi sono procurata una frattura al polso destro, radio e ulna. A sinistra, una frattura scomposta che ho dovuto operare. La cosa NELLA PISTA DI RAIUNO A sinistra, Milly Carlucci, 60 anni, conduttrice di «Notti sul ghiaccio». Sopra, Valeria Marini [LaPresse] “ ■ Tra me e la De Filippi non c'è competizione anche perché «Notti sul ghiaccio» è partito alla quinta puntata di «C’è posta». In onda dopo il lutto? È stata mia mamma a chiedermi di andare in pista, è stata lei a buttarmi nel pattinaggio, era la sua passione» SOLDATINO MILLY brutta è che per 40 giorni ho dovuto tenere nel polso i fili di trazione. Ho giusto tolto i punti due giorni fa e quindi posso iniziare la fisioterapia, finalmente». Sembra non scalfirla nemmeno la gara degli ascolti, che dà vincente Maria De Filippi con C'è posta per te. Il 25% contro il 14% sabato scorso... «Tra noi non c'è competizione anche perché Notti sul ghiaccio è partito alla quinta puntata di C’è posta. Sarebbe come se in Formula Uno una macchina ai box partisse dopo 5 giri degli avversari. Ognuno fa la sua strada. Ci sono serate più facili del sabato. Il mio personale progetto era quello di fare un bel programma. Abbiamo sicuramente la giuria più scoppiettante della tv (ci sono Gabriella Pession,Selvaggia Lucarelli, Simona Ventura, Enzo Miccio e Marco Liorni, ndr). Pensa di aver centrato la missione? «Sì. Nel programma c’è bellezza e divertimento. Il programma suscita sentimentipositivi e abbiamo tanti giovani che ci seguono su internet e twittano». Chi le piace di più tra i concorrenti-pattinatori? «Io sono l’allenatrice quindi per me sono tutti uguali e tutti bravi. È vero, Chiara Mastalli aveva già pattinato, e anche Rocca, ma non a livello artistico». Valeria Marini non è molto leggiadra sui pattini, ma i giudici le danno voti alti. Se- condo Selvaggia Lucarelli è perché subiscono il suo fascino. Lei trova? «Valeria Marini è una persona che, quando appare, ti porta il sorriso. Ha carisma. È una star, come poche altre. Anche il pattinatore è un performer, un artista, quindi conta anche la luce che emana, l’incanto che trasmette. Al di là della tecnica vera». Quale personaggio vorrebbe mettere sui pattini? «Per le prossime puntate sto cercando di convincere il mio amico-fratello Fabrizio Frizzi.Con Flavio Insinna ci sono riuscita. In giuria? Forse Gabriella Pession, Simona Ventura non credo…I pattini fanno tremare le gambe solo al pensiero, li capisco». Rifarà Ballando con le stelle? «Sì, ma nel 2016». Alla conduzione di Sanremo pensa mai? «No, sono sempre presa da altri progetti impegnativi. Sanremo è un banco di prova per tutti, ora c’è Carlo Conti che lo fa benissimo». C’è un personaggio con cui farebbe un programma? «Mi piacciono i guastatori, quelli capaci di ironizzare e disturbare la mia messa cantata. Direi Luca e Paolo o Siani: sono tra i miei preferiti». La Rai si scusa ■■■ I riflettori sul Festival di San- remo si sono spenti ormai da quasi un mese, eppure (come al solito) le polemiche intorno all’evento televisivo dell’anno non accennano mai a placarsi. Stavolta, però, la manifestazione non finisce nell’occhio del ciclone per le canzoni, i cachet dei conduttori,o la scelta della prossima direzione artistica, ma bensì per un film porno. Avete capito bene: e il trait d’union tra la kermesse musicale e un video hard non può che essere lei, l’onnipre- sente «prezzemolina» Belen Rodriguez. La show girl argentina, che per due volte consecutive è stata valletta al Teatro Ariston (nel 2011 e nel 2012, con Gianni Morandi padrone di casa) ieri mattina si è ritrovata, in verità suo malgrado, al centro di un piccolo scandalo telematico: l’account twitter ufficiale del Festival di Sanremo ha pubblicato un cinguettio a proposito di un filmino pornografico. Niente farfallina questa volta, ma qualcosa di più «sostanzioso». A conclusione del tweet non poteva mancare il link al video in questione: ebbene, si trattava proprio del documento trafugato e finito in rete, in cui un’ancor giovanissima Belen viene ripresa mentre fa sesso con il suo ex fidanzato. Dopo qualche ora, sono arrivate le scuse ufficiali dal profilo Twitter festivaliero: «Come già evidente a molti, stamattina qualcuno si è intromesso nel nostro account. Ci scusiamo per l'accaduto». Il video porno in questione fu girato quando Belen Rodriguez aveva solo 17 anni e non viveva ancora in Italia. Il suo fidanzato di allora si chiamava Tobias Blanco e, a quanto Kessisoglu racconta il genocidio armeno «Mio nonno era lì» «Mio nonno era armeno, scampato al genocidio del 1915, io ho sempre avvertito questa mia doppia identità, ma non ci ho mai riflettuto troppo sopra. E poi il nonno non parlava mai di quel che era successo, forse era un dolore talmente forte anche solo da condividere. Poi ho imparato a conoscere questo popolo, ad amarlo e mi sono sentito orgoglioso delle mie origini». Paolo Kessisoglu, quello del duo Paolo e Luca, attore e comico, musicista e altro ancora, ci parla delle sue origini armene riscoperte attraverso esperienze e incontri. Come quello con la scrittrice Antonia Arslan o l’ambasciatore d’Armenia in Italia Sargis Ghazaryan, uno dei promotori dell’importante mostra che si è inaugurata ieri a Roma (si potrà visitare fino al 3 maggio), nel Complesso del Vittoriano, dal titolo «Armenia. Il popolo dell’Arca», in occasione del centenario della commemorazione del Genocidio armeno, che cade quest’anno, organizzata da Comunicare Organizzando e promossa, tra gli altri, dall’ambasciata d’Armenia presso la Santa Sede. Vi si possono ammirare tesori antichissimi, sottratti alla furia del genocidio. L’attore è coinvolto nel progetto ed è stato presente all’inaugurazione. «Non sono ancora andato in Armenia, ma voglio farlo e sono sicuro che in quel viaggio potrebbe nascere qualcosa di creativo, un progetto artistico...», spiega a Libero l’attore. E ricorda: «Un passo importante nella riscoperta delle mie radici è stata la lettura delle poesie di Daniel Varujan, nel libro Il canto del pane che mi ha regalato mia moglie e mi ha appassionato anche la figura del poeta, scomparso durante le stragi del 1915...» CATERINA MANIACI Belen Rodriguez, 30 anni, argentina. Suo malgrado è sempre al centro delle polemiche Il video porno di Belen nel profilo Twitter di Sanremo ::: GIOVANNI LUCA MONTANINO LA STORIA pare, fu proprio lui a diffondere in rete il filmato amatoriale: ben 22 minuti di effusioni e gemiti di piacere. Nel 2011 il web impazzì letteralmente a causa di questo scoop. Secondo i soliti bene informati, all' epoca Blanco arrivò in Italia, accompagnato da due avvocati, per vendere il video incriminato. La cifra fissata per i giornali di gossip era di 300mila euro, ma ben presto lievitò a 500mila. Tobias Blanco pensò bene di contattare anche quello che intanto era diventato il nuovo compagno di Belen, ovvero il re dei paparazzi Fabrizio Corona. Costui, fintosi un interessato compratore,avrebbe fatto di tutto per tutelare la sua fidanzata.Dopo che il filmato venne reso pubblico, lo stesso Corona dichiarò: «È gravissimo quello che è accaduto. Belen si è sentita stuprata nella sua intimità. Sono due ragazzi che fanno l'amore, non è un porno». 27 SPETTACOLI __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA Luca Mercalli, il Philippe Daverio del clima ■■■ Luca Mercalli è un pacioso cli- matologo in cravattino, eloquio morbido e barbetta incolta, già noto nei programmi di Fabio Fazio. Uno che potrebbe essere uscito da un romanzo di G.K.Chesterton. E bisogna rendere merito a Raitre per il fatto d’aver affidato -in tempi di complotti e apocalissi ambientali- alla sua bonomia un intero programma, Scala Mercalli, di divulgazione, documentari scientifici e ecosostenibilità al sabato sera, ren- dendolo un piccolo grande atto di coraggio nel palinsesto intorpidito e lottizzato da Carlucci e De Filippi. Mercalli è una sorta di Philippe Daverio del clima. Nella prima puntata di questo racconto in sei parti si fa introdurre dalle parole diPapa Francesco, «Dio perdona sempre, gli uomini perdonano qualche volta, la Terra non perdona mai». E accompagna subito lo spettatore tra le immagini alternate dai vulcani in eruzione, dai deserti, dalle grandi me- tropoli con un attenzione alla Danimarca, da sempre la Shamballah del perfetto ambientalista. Mercalli è originale. E si produce in gesti semplici, che di questi tempi, in tv, non è poco. Trasmette dal Centro Multimediale Sheikh Zayed della Fao di Roma, in uno studio buio con alberelli stilizzati e immagini volanti di contadini africani che traiano aratri con gli gnu; e intramezza, con molto ottimismo, i suoi discorsi su sprechi energetici, sovrap- popolazione, buchi nell’ozono e fusione dei ghiacciai, con immagini di video mozzafiato probabilmente rubati al National Geographic; e presenta gli scienziati d’ogni dove nella loro comune routine di salvaguardia del mondo (c’è una paleoclimanologa esperta di gas serra che descrive le dimensioni dei filtri come una gallerista davanti alla Gioconda). Ecco, magari Mercalli è un po’ pedante, nel senso accademico. Ecco, magari nell’intervistare il profes- sor Tim Jackson economista della sostenibilità dell’Università del Surrey, potrebbe evitare di contestare il concetto di «crescita» come un Serge Latouche qualunque («l’aumento dei consumi vuol dire spesso impoverire una miniera e riempire una discarica»); e, magari potrebbe sentire più voci e più campane. Magari potrebbe farlo con due poltroncine in più, invece di chiacchierare in piedi, piantato in mezzo allo studio come un platano. Però,nel complesso, trattasi d’una fiatata di saggezza scientifica ben inalata... La finale del talent culinario vinta da Stefano SU RAIDUE IL MASTERCHEF «STRISCIATO» Sadler incastrato dal programma di Ricci: tra i concorrentic’era un suo stagista Daniel Petrarulo Anche «The Voice» ha il suo trans ::: CLAUDIA CASIRAGHI ■■■ Cosa conta qualche mutilazione, quando, zoppa, la vittima si trasforma in carnefice? Masterchef, un finale già scritto - specie su Twitter ha vinto nonostante tutto. Nonostante Striscia la Notizia, nonostante l’anticipazione, nonostante quel servizio che ha gridato a presunte irregolarità fino a che ha potuto. E che comunque ci sono state. Laudadio, trionfante, ieri sera ha mostrato un filmato in cui lo chef stellato Claudio Sadler conferma ad anonimi clienti che sì, il giovane Nicolò s’è mosso tra i suoi fornelli ben prima che la triade formata da Cracco-BarbieriBastianich lo scegliesse come concorrente del talent. E che è comprensibile che non lo abbia detto al programma: «Se Carlo Cracco avesse saputo che Nicolò aveva lavorato per me» conclude Sadler ridendo «gli avrebbe fatto il culo». Non solo. Striscia la Notizia è risalita anche al reale inventore delle «Ali di razza mediterranee», piatto che Nicolò aveva presentato come sua invenzione ricevendo un sacco di complimenti. Peccato che tra le «invenzioni» dello chef di Milano ci siano proprio le «Ali di razza ai sapori del Mediterraneo». Pooco importa, comunque, che alla fine la gran soirée di ieri, come da spoiler, si Daniel Petrarulo Nicolò, Amelia e il vincitore Stefano ieri sera alla finale di «MasterChef» sia conclusa con l’incoronazione di Stefano Callegaro a quarto MasterChef d’Italia. La finale è stata un trionfo, mediatico prima che individuale. Purtroppo per il talentuoso ragazzo di Andria, arrivato alla ribalta a 43 anni, gli occhi d’Italia sono stati puntati su altro e la corona d’alloro è andata alla produzione Sky, premiata nei giorni scorsi dal tran tran mediatico. Scorrendo i tweet seguiti alla puntata di Striscia, pare infat- ti che il tg satirico abbia sottovalutato un dato importante, quello legato all’ira dei nerd 2.0, dello zoccolo duro che la televisione la ama ancora.Così, indispettiti dal finale rovinato, gli integerrimi difensori si sono scatenati, e la gabola di Nicolò Prati, ventenne allevato tra i fuochi di Claudio Sadler,è passata in secondo piano, lasciando emergere solo la rabbia seguita allo spoiler. Una rabbia che in men che non si dica ha preso le sem- bianze di un boicottaggio. Dati Auditel alla mano, sembra infatti che la massiccia campagna promozionale messa in piedi dallo Studio di Milano 2 sia valsa a poco.Nella sera di martedì, passata alla storia per via della puntata galeotta, il tg satirico di Antonio Ricci ha raggranellato solo il 20,36% di share, strappando all’odiatissimo Affari Tuoi appena 78mila spettatori. E il trend, per altro, non è durato. Il giorno successivo, mercoledì, Striscia è calata al 19,2% di share, un risultato ben aldisotto della media settimanale. Soprattutto considerando che quella sera Affari Tuoi non è andato in onda per cedere il posto alla Coppa Italia. Soprattutto, ancora, se consideriamo che,il martedì precedente, la simpatia di Ficarra e Picone era bastata ad assicurare a Striscia 11mila spettatori in più rispetto a quelli portati dallo spoiler sul vincitore di Masterchef. Beau Willimon, creatore della serie vorace del leone, Frank Underwood (Kevin Spacey) ha fatto il suo ritorno nella terza stagione di House of Cards, in onda su Sky Atlantic Hd nella prima serata diogni mercoledì. Presidente degli Stati Uniti, ha infilato le gambe sotto la scrivania dello Studio Ovale, ma ciò non è bastato ad acquietarne l’animo vendicativo che, mai come in questa stagione, si rivela nella sua grandezza. Una grandezza negativa che pur ha fatto parlare in termini quanto mai positivi la politica americana, quella vera. «House of Cards ha avuto grande risonanza, anche tra i piani alti di Washington. Hanno capi- to che ogni tanto è stato necessario esasperare le dinamiche per riprodurre l’effetto drammatico», ha spiegato ilcreatore Beau Willimon,sottolineando come la scelta della produzione «sia stata quella di raccontare una storia fantastica ambientata in terre oscure». Ci sono state reazioni negative da parte dell’ambiente politico a stelle e strisce? «Certo. Seppur in minima parte, alcuni politici non hanno apprezzato diversiaspetti diHouse of Cards.Ma credo che questo sia il rischio cui va incontro chiunque decida di fare una serie del genere. Sono però orgoglioso didire che ilpresidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è un fan. La persona più autorevole in suolo americano trova il tempo di farci sapere quanto apprezza il nostro lavoro». Kevin Spacey, a Londra, ha detto che una produzione come House of Cards farebbe bene anche all'Italia e ai suoi «problemini». Concorda? «Se l’Italia producesse una sua versione di House of Cards la guarderei. Più in generale credo che qualsiasi Paese potrebbe avere il suo House of cards, perché i politici assetati di potere sono ovunque». Una serie come la sua può avere un fine paideutico? G.L.MONTANINO Beau Willimon, creatore della serie targata Netflix in onda in Italia, con la terza stagione, su Sky Atlantic «Ogni Paese dovrebbe avere il suo House of cards» ■■■ La furbizia della volpe, la forza Talent che vai, fenomeno che trovi: se lo scorso anno a garantire visibilità allo show di Raidue The Voice fu Suor Cristina, stavolta potrebbe fare da esca un trans. La risposta italiana a Conchita Wurst... Stiamo parlando di Daniel Petrarulo, 29 anni, di Grottaglie (Taranto). Nell’ultima puntata, il giovane interprete, barba rasata e look anni Ottanta molto maschio, ha conquistato i quattro coach con il brano Always di Jon Bon Jovi. Ebbene, dopo aver riscosso un consenso plebiscitario, Daniel ha ringraziato e raccontato la sua storia: per dirla a parole sue, è nato con una «A» di troppo nel nome. Ora è in attesa dell’operazione che gli permetterà di cambiare definitivamente sesso. A The Voice entra a far parte del team di Noemi. E il programma registra ottimi ascolti: sopra il 12% di share. «In parte credo di sì. Non è nostra intenzione, né lo è mai stata, prendere spunto dalla realtà o dai giornale. Non ci interessa far sì che il nostro mondo fittizio corra parallelo alla realtà e se succede è per puro caso. House of Cards è stata scritta quattro anni prima che il pubblico cominciasse a conoscerla e apprezzarla». Guardando la terza stagione di House of Cards si ha l’impressione che la serie non sia più qualcosa di politico, ma qualcosa in grado di riflettere al meglio le dinamiche matrimoniali… «Sì. House of Cards ha come centro focale una coppia che, solo per caso, si muove in uno scenario politico. Underwood è un essere amorale per necessità. Le ideologie rappresentano per lui una forma di codardia, qualcosa che consente di esimersi dal prendere decisioni importanti. E l’arte politica non può certo fondarsi su un presupposto che nega il progresso». C.CAS. 28 __Venerdì 6 marzo 2015__ PALINSESTI __Venerdì 6 marzo 2015__ RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7 6.00 8.30 Il tocco di un angelo 10.00 TG2 Insieme “Intervista a Peppino di Capri” 11.00 I Fatti Vostri 13.00 TG2 Giorno 13.30 TG2 Eat Parade 13.50 TG2 Sì, Viaggiare 14.00 Detto fatto 16.15 Ghost Whisperer “Il primo fantasma di Delia” 17.00 Cold Case “Un bravo ragazzo” 17.45 Rai Parlamento Telegiornale 17.55 TG2 Flash L.I.S. 18.00 Rai Player 18.05 Rai TG Sport Meteo 2 18.20 TG2 18.50 Blue Bloods “Il mestiere” 19.40 N.C.I.S. “L’uomo volante” 20.30 TG2 - 20.30 21.00 Lol:-) con Réal Bossé 21.10 Prima tv Rex “I giorni della mantide” “Circolo vizioso” con Francesco Arca 22.55 Prima tv Rai The Good Wife “Costruzioni parallele” con Julianna Margulies 23.40 TG2 23.55 Ultima puntata Troppo Giusti “Ma che bella sorpresa” 0.25 Prima tv Rai Undertow (Drammatico, 2004) con Jamie Bell, Kristen Stewart, Robert Longstreet. Regia di David Gordon Green. 2.05 Meteo 2 8.00 Agorà 10.00 Mi manda Raitre. Condotto da Elsa Di Gati 11.00 Elisir “L’ernia iatale”. Condotto da Michele Mirabella con la partecipazione di Virginie Vassart 11.55 Meteo 3 12.00 TG3 12.25 TG3 Fuori TG “Terra dei fuochi” 12.45 Pane quotidiano “Ospite: Paola Mastrocola” 13.10 Il tempo e la storia 14.00 TG Regione - Meteo 14.20 TG3 - Meteo 3 14.50 TGR Leonardo 15.00 TG3 L.I.S. 15.05 TGR Piazza Affari 15.10 Rai Player 15.15 Terra nostra 2 16.00 Aspettando Geo 16.40 Geo 19.00 TG3 19.30 TG Regione - Meteo 20.00 Blob 20.15 Sconosciuti - La nostra personale ricerca della felicità 20.35 Un posto al sole 21.05 Cinema Rai3 presenta: Codice Genesi (Azione, 2010) con Denzel Washington, Mila Kunis, Gary Oldman. Regia di Albert Hughes, Allen Hughes. 23.10 Sfide 0.00 TG3 Linea notte 1.00 Meteo 3 1.05 Rai Parlamento Telegiornale 1.15 Appuntamento al cinema 6.00 7.55 8.00 8.45 8.00 7.45 6.00 6.30 6.45 10.00 10.55 11.00 11.10 12.00 13.30 14.00 14.05 14.40 16.00 18.50 20.00 20.30 21.15 0.00 Il caffè di Raiuno “Attualità e cultura” TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati Unomattina “Ospite: il Ministro della Salute Lorenzin”. Condotto da Francesca Fialdini e Franco Di Mare Storie Vere “I casi di cronaca nera” Rai Player TG1 - Che tempo fa A conti fatti “Donne e fiori” La prova del cuoco. Condotto da Antonella Clerici TG1 TG1 Economia Dolci dopo il Tiggì Torto o ragione? Il verdetto finale “Una vincita milionaria”. Condotto da Monica Leofreddi La vita in diretta. Condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi Previsioni sulla viabilità - Che tempo fa - TG1 (all’interno) L’eredità. Condotto da Fabrizio Frizzi TG1 Affari tuoi. Condotto da Flavio Insinna Raffaella Carrà in Forte Forte Forte “Semifinale” TG1 60 Secondi (all’interno) TV7 Settimanale del TG1 “A suon di gettoni” 11.00 13.00 13.40 14.45 16.10 16.20 17.00 18.45 20.00 20.40 21.10 23.20 1.20 1.40 2.10 4.00 Prima Pagina Traffico - Meteo.it TG5 Mattina Mattino Cinque. Condotto da Federica Panicucci e Federico Novella TG5 - Ore 10 Meteo.it (all’interno) Forum. Condotto da Barbara Palombelli TG5 - Meteo.it Beautiful Uomini e Donne L’isola dei famosi Il segreto Pomeriggio Cinque. Condotto da Barbara d’Urso TG5 Minuti (all’interno) Avanti un altro. Condotto da Gerry Scotti TG5 - Meteo.it Striscia la Notizia - La voce dell’indecenza. Condotto da Ficarra & Picone Prima tv Il Bosco “Terza puntata” Grand Hotel Chiambretti “Terza puntata”. Condotto da Piero Chiambretti TG5 Notte Rassegna Stampa Meteo 5 Striscia la Notizia La voce dell’indecenza. Condotto da Ficarra & Picone (Repl.) Uomini e Donne (Repl.) Eleventh Hour “Morte apparente” SATELLITI FILM SPORT 19.20 Cellular Con Kim Basinger SCM 19.30 Giù per il tubo SCF 19.30 Down to Earth: ritorno dal paradiso Con Chris Rock SCC 19.35 Angry Games La ragazza con l’uccello di fuoco Con Maiara Walsh SC1 21.00 School of Rock Con Jack Black SCF 21.00 Il cacciatore di ex Con Gerard Butler SCC 21.00 Kinky Boots Decisamente diversi Con Joel Edgerton SCU 21.00 40 Days and Nights Con Alex Carter SCM 21.00 Prima tv Una rete di bugie Con Justin Long SCP 21.10 Honey Con Jessica Alba SCH 21.10 Prima tv Killing Season Con Robert De Niro SC1 22.00 Sons of Liberty Ribelli per la libertà Un gioco pericoloso Con Ben Barnes THC 22.35 The Bay Con Will Rogers SCM 22.40 A proposito di Henry Con Annette Bening SCP 22.45 Aspirante vedovo Con Fabio De Luigi SC1 22.50 Tentazioni (Ir)resistibili Con Mark Ruffalo SCU 22.50 Into Darkness Star Trek Con Chris Pine SCH 22.55 La tela di Carlotta Con Dakota Fanning SCF LEGENDA C CN D ES DY Cult Cartoon Network Discovery Chan. HD Eurosport HD Disney Channel 12.00 Sci alpino, Coppa del Mondo Kvitfjell: prove discesa libera M (D) ES 13.00 Combinata nordica, Coppa del mondo Lahti: HS 130 (Diretta) ES 14.00 Calcio femminile, Coppa Algarve Germania Cina (Diretta) ES 16.00 Calcio femminile, Coppa Algarve Francia Danimarca (Diretta) ES 18.00 Salto con gli sci, Coppa del mondo Lahti: qualifiche HS 130 (D) ES 19.00 World Golf Championships - Cadillac Championship Da Miami 2a giornata (Diretta) SP3 20.30 Calcio, Bundesliga Stoccarda - Hertha Berlino (Diretta) SP1 21.00 Wrestling, WWE Domestic Smackdown SP2 21.30 Boxe Mondiale IBF - Pesi Cruiser D. Beljo vs M. Kurzweil (Diretta) ES 4.30 Basket, NBA Golden State - Dallas (D) SP2 HD 12.25 13.00 13.25 13.55 14.10 14.35 15.00 15.45 15.50 16.35 16.40 18.30 19.00 19.55 20.30 21.10 24.00 0.25 10.35 10.45 11.30 12.00 13.00 13.50 14.00 15.30 16.05 18.55 19.30 20.30 21.15 0.10 0.15 TELEFILM Rai 4 Rai 5 21.00 Girl Meets World DY 21.00 Prima tv C’era una volta “Eroi e cattivi” F 21.00 Prima tv Scandal “Un uomo innocente” FL 21.00 Prima tv The Blacklist “Il Decabrista” FC 21.10 Glee “A Wedding” SKU 21.10 Prima tv Fortitude “Settima puntata” SKA 21.20 I Thunderman NCK 21.25 Wolfblood - Sangue di lupo DY 21.50 The Avatars DY 21.50 Empire “Empire” F 21.55 Prima tv Revenge “Danno” FL 21.55 Backstrom “Bella” FC 22.00 Prima tv - V. o. Glee “Child Star” SKU 22.00 Prima tv Lilyhammer “Fiddler’s Green” SKA 22.20 Violetta “Ritorna Tomas?” DY 22.45 A passo di danza SKU 22.45 C’era una volta “Eroi e cattivi” F 22.45 Scandal “Un uomo innocente” FL 21.10 Alice in Wonderland (Fantastico, 2010) con Mia Wasikowska. Regia di Tim Burton. 23.00 The Moth Diaries (Horror, 2011) con Sarah Bolger. Regia di Mary Harron. 21.15 Film doc Alla ricerca di Vivian Maier (Doc., 2013) con John Maloof. Regia di J. Maloof, C. Siskel. 22.50 Scaramouche Scaramouche 23.15 David Letterman Show DOCUMENTARI RAGAZZI 19.05 19.10 19.20 19.35 19.45 20.00 20.50 21.45 Spongebob NCK Teen Titans Go! CN I Simpson F Mixels CN I Simpson F Ninjago CN Regular Show CN La leggenda di Korra NCK 21.45 Lo straordinario mondo di Gumball CN 22.10 La leggenda di Korra NCK Canale disponibile anche in alta definizione NGC SC1 SCC SCF SCH 11.25 8.35 9.30 Miami Vice “Qualche rotella fuori posto” con Don Johnson Cuore Ribelle Carabinieri 2 “La fuga” con Manuela Arcuri Sai cosa mangi? Ricette all’italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia “Un assassino per amico” con Dick Van Dyke La signora in giallo “Omicidio a Las Vegas” Dietro le quinte Lo sportello di Forum. Condotto da Barbara Palombelli Ieri e oggi in tv Berretti verdi (Guerra, 1968) con John Wayne, David Janssen, Jim Hutton. Regia di John Wayne, Ray Kellogg. TG4 - Meteo.it Tempesta d’amore Dalla vostra parte. Condotto da Paolo Del Debbio Quarto Grado “Storiee di donne - I casi Ragusa, Ceste e Gambirasio”. Condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero (Diretta) I bellissimi di R4 False verità (Drammatico, 2005) con Kevin Bacon, Colin Firth, Alison Lohman. Regia di Atom Egoyan. 7.00 7.30 7.50 7.55 9.45 11.00 13.30 14.00 14.40 16.15 18.05 19.55 20.00 20.35 21.10 22.40 0.50 1.10 CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE 20.55 Grandi evasioni NGC 21.00 Affari a quattro ruote D 21.00 Oak Island e il tesoro maledetto THC 21.55 Prima tv L’impero della droga NGC 22.00 Fast N’Loud D 22.55 Indagini ad alta quota NGC 22.55 Affari a quattro ruote World Tour D 23.25 Planet Got Talent SKU F Fox HD FC-FL Fox Crime HD Fox Life SKA Sky Atlantic MGM Metro Goldwyn Mayer NCK Nickelodeon 8.30 Sailor Moon, la luna splende Una mamma per amica “Ambasciator non porta pena” “Scritto nelle stelle” “Il salvatore della città” Everwood “ForEverwood” Studio Aperto Meteo.it Sport Mediaset Sport Mediaset Extra L’Isola dei Famosi I Simpson I Griffin Arrow “Strade di fuoco” con Stephen Amell Speciale Flash vs Arrow Arrow “L’Impensabile” con Stephen Amell Love Bugs con Fabio De Luigi Dr. House - Medical Division “Salvatori” “House diviso” con Hugh Laurie Studio Aperto Meteo.it Chicago Fire “Problemi di famiglia” con Jesse Spencer L’Isola dei Famosi C.S.I. Miami “Sangue nell’acqua” con David Caruso Colorado “Terza puntata - Ospiti: Frank Matano e i Saint Motel”. Condotto da Paolo Ruffini e Diana Del Bufalo I Griffin American dad National Geo.HD Cinema 1 HD Cinema Comedy HD Cinema Family HD Cinema Hits HD SCM Cinema Max HD SCP Cinema Passion HD SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD SKU Sky Uno THC The History Channel Rai Storia Cielo 21.30 14-18 Grande guerra. 100 anni dopo 22.30 Ben e Clara. Le ultime lettere 23.30 Il tempo e la storia 21.10 Surf’s Up - I re delle onde (Animazione, 2007) Regia di A. Brannon, Chris Buck. 23.15 I Puffi (Avventura, 2011) con Hank Azaria. Regia di Raja Gosnell. Rai Movie Iris 21.15 Prima tv The Tower (Azione, 2012) con Sangkyung Kim. Regia di Jihoon Kim. 23.25 Fish Tank (Dram., 2012) con Michael Fassbender. Regia di Andrea Arnold. 21.00 Entrapment (Azione, 1999) con Sean Connery. Regia di Jon Amiel. 23.20 Firefox - Volpe di fuoco (Azione, 1982) con Clint Eastwood. Regia di Clint Eastwood. 29 TGLa7 Morning News - Meteo - Oroscopo Informazione Omnibus - Rassegna Stampa TG La7 Omnibus meteo Omnibus Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella L’aria che tira. Condotto da Myrta Merlino TG La7 TG La7 Cronache. Condotto da Bianca Caterina Bizzarri Il commissario Maigret “Maigret in Finlandia” con Bruno Cremer Le strade di San Francisco “Testa calda” “Paura” con Karl Malden L’ispettore Barnaby “Affari di Contea” con John Nettles Meteo TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber Crozza nel paese delle meraviglie “Seconda puntata”. Condotto da Maurizio Crozza (Diretta) Bersaglio Mobile. Condotto da Enrico Mentana (Diretta) TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber (Repl.) CLASS TV Class Cnbc (Canale 507 di Sky) 18.00 Report - Il TG della Finanza 19.10 I Vostri Soldi 20.00 The Floor 21.00 5 Giorni sui Mercati 22.00 Linea Mercati Notte Class Horse (Canale 221 di Sky) 20.15 Grooming: Il professionismo inizia dai box 20.45 CHTV Speciale Elezioni 21.35 FEI Awards Gala 2014 0.55 Class Horse TG Weekend Class TV Moda (Canale 180 di Sky) 18.00 Full Fashion Designer 20.30 Fashion Dream 21.00 Full Fashion Designer 23.30 Ladies CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE Joi Action Mya 19.35 Royal Pains “Lo spirito di Blyte”“La versione di Lawson” 21.15 How I Met Your Mother “Il medaglione” “Il ritorno” con Alyson Hannigan 22.05 Undateable “Il maestro” “Amici di Brache” con Chris D’Elia 19.30 Supernatural “Qualcosa di stregato” 20.25 The Last Ship “Ritorno a casa” con Eric Dane 21.15 The 100 “Argomenti sotto pressione” con Eliza Taylor 22.00 Grimm “Morire per una preghiera” con David Giuntoli 19.10 Una mamma per amica “L’uscita a quattro” 20.00 Fuori serie 20.25 Gossip Girl “Cercasi Serena Disperatamente” 21.15 Pretty Little Liars “La marcia del crimine” “Il lato oscuro di Ali” con Lucy Hale 23.00 Eva Luna Premium Cinema Studio Universal Premium Calcio 21.15 Prima tv Last Vegas (Commedia, 2013) con Michael Douglas, Robert De Niro. Regia di Jon Turteltaub. 23.10 Non è mai troppo tardi (Commedia, 2007) con Jack Nicholson, Morgan Freeman, Sean Hayes. Regia di Rob Reiner. 21.15 L’esercito delle dodici scimmie (Fantascienza, 1995) con Bruce Willis, Madeleine Stowe, Brad Pitt. Regia di Terry Gilliam. 23.35 Balle spaziali (Comico, 1987) con Mel Brooks, Bill Pullman, Rick Moranis. Regia di Mel Brooks. 18.00 18.30 19.00 19.30 20.00 21.00 22.00 22.30 Premium Sport Premium Sport Premium Sport Conferenza Stampa Inzaghi The Legend “Champions League Juventus” The Legend “Trapattoni” The Legend “Tevez” Premium Weekend Adriano, festino hot con 18 prostitute Mls, trovato l’accordo: niente sciopero Patrick Kluivert nuovo Ct di Curacao Adriano torna a far parlare di sé, come sempre per le sue imprese fuori dal campo. Secondo la stampa brasiliana, l’ex Imperatore avrebbe organizzato un party privato in un hotel di Rio, in compagnia di alcuni amici e ben 18 prostitute. Il conto? Salatissimo: circa 20mila euro pagati in contanti. La Major League Soccer (Mls) partirà regolarmente questo fine settimana. Trovato l’accordo sulnuovo contratto collettivo. L’intesa è arrivata dopo il passo indietro delle franchigie sui giocatori svincolati. Chi avrà compiuto i 28 anni e con otto stagioni in Mls avrà diritto, alla scadenza, di decidere cosa fare in futuro. Patrick Kluivert potrebbe essere nominato oggi Ct della nazionale del piccolo stato caraibico di Curacao. L’ex milanista è stato l’assistente di Van Gaal con la nazionale olandese nell’ultimo mondiale brasiliano. Curacao esordirà questo mese contro Montserrat nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2018. Parola al discusso presidente Giampietro Manenti «Io,ilReale Berlusconi» ::: FABRIZIO BIASIN ■■■ Buongiorno presidente Manenti, non le facciamo perdere tempo: domenica ce la fate a giocare contro l’Atalanta? «Certo». C’è chi ha dei dubbi. «Non io». Ci dà una percentuale? «100%, come le altre». Eh, appunto, le altre non si sono giocate. «È dipeso dalla scelta dei giocatori, non dalla mia». Veniamo al sodo: i famosi quattrini salva-Parma sono arrivati? «Certo che sono arrivati, anzi, ci sono sempre stati». Lei dice così ma nessuno li ha visti. «Stiamo studiando soluzioni per renderli disponibili». Proviamo a esporci, indichi una data. «Guardi, qui bisogna fare in fretta, i tempi sono strettissimi ormai». Eh, per l’appunto. Lo sa che sono settimane che i dipendenti del Parma aspettano il famoso «bonifico»? «Ci sono state un po’ di lungaggini, del resto ogni giorno subentra un problema al quale dobbiamo ovviare». Sia gentile, ci dica il nome di uno sponsor tra quelli che la stanno aiutando, così tranquillizziamo l’ambiente. «Non faccio nomi, tra l’altro stiamo facendo una pessima figura con tutti». Con gli sponsor? «Certo, con quello che esce sui giornali chissà cosa pensano...». È la stessa considerazione che si fanno gli italiani. La gente si chiede: «Manenti ha davvero intenzioni serie»? «Ovvio, altrimenti non mi sarei imbarcato in questa cosa. Però ormai siamo al delirio, l’Italia sembra un manicomio!». Manenti, parliamo d’altro. Ha pensato a come potrebbe essere il suo Parma? La squadra che eventualmente affronterebbe la serie B? «Insieme ai mieicollaboratori stiamo ragionando su tutto». Ha molti collaboratori? «Molti». Per intenderci, avete già pensato a un allenatore? «Cipiacerebbe tenere Donadoni, ma non è un tecnico da B. Stiamo facendo varie ipotesi sul possibile sostituto». E quale sarebbe il suo obiettivo primario? «Beh, tornare immediatamente in serie A». Ovvio. Ma come farete con «Ho allenato per 18 anni, usavo il 3-4-3. L’obiettivo con il Parma è tornare subito in A Isoldici sono ma l’Italia pare un manicomio. Miispiro a Perez e Silvio è un grande» Oggi la Lega A decide se accettare il piano Tavecchio per salvare il Parma, quindi si deciderà se far giocare Par- ma-Atalanta di domenica. Il dg Leonardi si è dimesso, mentre la procura indaga sull’ex patron Ghirardi per bancarotta fraudolenta. Andata deserta l’asta per gli arredi del Tardini. Intanto patron Manenti non molla. Il presidente del Parma Giampietro Manenti [web] gli oltre 200 giocatori che il Parma ha sotto controllo? «Stiamo già trovando delle soluzioni». Mi dice a chi si ispira? Chi è il suo presidente di riferi- mento? «Quello del Real Madrid (Florentino Perez ndr)». Ma è vero che in passato lei faceva l’allenatore? «Ho allenato 18 anninelle ca- tegorie dilettanti». Qual è la sua idea di gioco? Che modulo predilige? «Il 3-4-3». Molto offensivo quindi! Vorrebbe che anche il Par- ma giocasse così? «Il modulo si sceglie in funzione dei giocatori che si hanno a disposizione». Ha vinto molto? «Abbastanza». Semifinale d’andata di Coppa Italia: 1-2 Per la Juve la coppetta è Salah...ta Super Fiorentina allo Stadium: una doppietta dell’egiziano spiana la strada della finale. Llorente limita i danni ::: TORINO te consecutive, con uno score di 15 successi ed 8 pareggi. Per la Fiorentina continua invece la striscia positiva: i toscani non perdono da tredici partite, tra Serie A e Coppe, con nove vittorie e quattro pareggi. ■■■ La Fiorentina mette una seria ipoteca per la finale di Coppa Italia, andando a vincere allo Juventus Stadium (1-2), nell’andata della seconda semifinale di Coppa Italia. Una Juventus rinunciataria e con le idee confuse dovrà ora compiere, all’Artemio Franchi, un’impresa per raggiungere la finale di Roma.Ilritorno della sfida, infatti, si giocherà a Firenze tra un mese,martedì 7 aprile. Protagonista assoluto del match: l’attaccante egiziano Salah, autore dei due gol viola. In attacco i bianconeri cominciano con Llorente e Coman, ma dopo poco più di 35 minuti Tevez prende il posto del francese, uscito per infortunio. Poi dopo il raddoppio dei viola, nella ripresa, entra anche Morata per Llorente. I primi 45 minuti sono JUVENTUS-FIORENTINA 1-2 Salah prega dopo il gol [LaPresse] equilibrati. Viola avanti grazie a un golstrepitoso, in contropiede,di Salah (11’ pt). L’egiziano, festeggia inginocchiandosi e pregando come suo solito. Il vantaggio dei toscani però dura poco. Il pareggio bianconero arriva tredici minuti dopo con Llorente (24’ pt), grazie ad un bel colpo di testa su cross di Pepe. Complice, nell’occasione, l’immobile difesa viola. Il primo tempo fila via senza nessuna altra grande emozione. Nella ripresa gli uomini di Montella partono all’arrembaggio e sfiorano la seconda rete prima con Gomez e poi con Richards. Ma è ancora Salah (10’ st), dopo un errore di Marchisio sul pressing di Joaquin, a battere Storari con un rasoterra. Per l’attaccante, ex Chelsea, è il quinto gol in quattro partite. In gare ufficiali i bianconeri erano imbattuti da 23 parti- RETI: 11’ pt e 10 st Salah, 24’ pt Llorente. JUVENTUS (4-3-3): Storari 6; Caceres 6, Bonucci 6, Ogbonna 5.5, Padoin 5.5; Vidal 5.5, Marchisio 5, Pogba 5; Pepe 6, Llorente 6.5 (13’ st Morata 6), Coman 5.5 (36’ pt Tevez 6). All. Allegri. FIORENTINA (4-3-3): Neto 6.5; Richards 6, Rodriguez 6, Basanta 5.5, Alonso 6; Kurtic 5.5, Badelj 6 (33’ st Aquilani sv), Fernandez 6; Joaquin 6, Gomez 5.5 (17’ st Ilicic 6), Salah 7.5 (29’ st Diamanti sv). All. Montella. ARBITRO: Valeri. NOTE: ammonitI Kurtic, Pogba, Badelj, Basanta, Caceres, Marchisio, Fernandez, Tevez. G.DEC. Ma di che categorie stiamo parlando? Eccellenza, Promozione... «Esordienti e Giovanissimi». Ah, nel settore giovanile quindi. E ci dica, qual è l’allenatore che le piace di più in questo momento? «Roberto Martinez dell’Everton». Ci facciamo un po’ di fatti suoi: è sposato? Ha figli? «Ho tre figli». Cosa dicono della sua avventura da patron di serie A? «Non si interessano di sport. Solo l’ultimo è appassionato». Quanti anni ha? «Cinque.È un patito di Palladino, gli ha anche dato la sua maglia con dedica». In passato ha provato a comprare anche le Cartiere Pigna: com’è andata? «Non abbiamo trovato l’accordo». E questa storia che il Parma le sarebbe costato un solo euro? «Altra leggenda, ma quale euro!». E quindi quanto ha speso? «Non lo posso rivelare». C’è chi dice che la sua azienda, la Mapi Group, abbia rapporti con Gazprom. «Ma quali rapporti, non può avere rapporti con nessuno». La Mapi non può avere rapporti con nessuno? «No, non la Mapi! La Gazprom! Noi ne abbiamo tanti!». Faccia un nome. «Non posso, gliel’ho detto». Chi ha visto la sede della Mapi a Nova Gorica sostiene che non abbia un aspetto - diciamo così - «confortante». «Per forza, quello è lo studio dove esercitiamo l’attività. Se è per questo ne abbiamo uno anche a Lubiana». E come giustifica il fatto che il capitale sociale sia di soli 7500 euro? «Solo in Italia il capitale sociale è un problema». E cosa ci dice dell’auto recentemente confiscata per multe non pagate? «Altra colossale bugia. Ho ancora la mia auto». Come va a finire il campionato? «Scudetto alla Juve, Napoli e Roma per il 2˚posto, subito sotto la Fiorentina». E la crisi delle milanesi da cosa dipende? «Colpa dei dirigenti che non hanno provveduto al ricambio generazionale. Ora la saluto, mi aspettano in riunione». Un’ultima cosa! Di Berlusconi cosa pensa? «Berlusconi? Beh, Berlusconi è un grande!». 31 SPORT __Venerdì 6 marzo 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Ritorno in MotoGp Ecco l’Aprilia di Melandri e Bautista MILANO Aprilia torna a partecipare al campionato del mondo di MotoGp dopo 15 anni di assenza. Dagli studi di Sky di Milano è stata presentata ieri l’ultima evoluzione della RS-GP, il bolide con motore a valvole pneumatiche che Marco Melandri e Alvaro Bautista dovranno domare per riportare in alto il nome dell’azienda di Noale. «Competere dove osano gli dei» è stato, non a caso, lo slogan lanciato durante la presentazione dal presidente e ammini- stratore delegato del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno. Le due moto sono state affidate al team Gresini Racing guidato da Fausto Gresini. Il Team Aprilia fa dunque ritorno nella classe regina con un anno di anticipo rispetto ai programmi. Il progetto prevede un primo anno dedicato allo sviluppo, mentre nel 2016 avverrà il debutto di una moto prototipo in configurazione Full Factory. AMNESIA POST-INCIDENTE «Alonso pensava diessere nel1995» Il male misterioso terrorizza il Circus Rivelazione choc del «Pais»: dopo il botto disse «guido i kart e sogno di andare in F1» La McLaren tace, ma Nando potrà tornare alle corse? E i piloti temono nuove scosse ::: FRANCESCO PAOLO GIORDANO ■■■ Non ricordiamo l’istante in cuila For- Fernando Alonso sul circuito catalano di Montmelo, prima del suo incidente [Ansa] mula Uno si è trasformata in un sotterraneo di misteri, silenzi e teorie complottistiche.Il povero Alonso invece, dopo lo “strano incidente” (come lo ha definito Vettel) di dodici giorni fa a Montmelò, non ricordava nulla di quanto successo negli ultimi vent’anni. Il quotidiano spagnolo El Pais ha infatti svelato che l’ex ferrarista avrebbe così risposto ai medici che lo hanno preso in carico: «Mi chiamo Fernando Alonso, corro sui kart, e il mio sogno è arrivare in Formula Uno». Insomma, il pilota non ricordava i Mondiali vinti, la sua esperienza in Ferrari, e nemmeno eventi come l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre: la sua memoria si sarebbe fermata al 1995. Ci sarebbe voluta una settimana prima che Alonso, gradualmente, riprendesse piena coscienza della sua vita. Eppure, anche se si escludono lesioni cerebrali, le reali condizioni di salute dello spagnolo - che non prenderà parte al primo Gran Premio della stagione, il 15 marzo in Australia - restano un rebus. Così come è un enigma la causa che ha provocato l’incidente, ed è attorno a questo interrogativo che si affollano i timori e le agitazioni dell’intero circus. «Se un aereo ha un incidente, e c'è anche una piccola possibilità che sia dovuto a un guasto del sistema, tutti gli aerei di quel tipo rimangono a terra», è il ragionamento che il responsabile di una scuderia ha fatto a Sport Bild. In sintesi: se c’è stata una scossa elettrica a 600 watt scatenata dal Kers della vettura, la McLaren parli, perché l’identico problema potrebbe riscontrarsi anche sulle altre monoposto. Ecco, proprio il silenzio della scuderia di Woking non ha aiutato nel creare un clima disteso attorno alla vicenda: ci si è semplicemente affrettati a comunicare una versione apparsa poco verosimile, quella di un colpo di vento che avrebbe fatto perdere il controllo della vettura ad Alonso. Un tentativo di metterci una pezza, quando i piloti, ora più che mai, avrebbero bisogno di chiarezza: quella che sta reclamando lo stesso Alonso, e che per ora fatica ad ottenere. Le incongruenze non finiscono qui: la curva 3,il punto dove lo spagnolo è andato a sbattere, non era particolarmente difficile da affrontare, e in più, stando ad alcuni testimoni oculari (tra cui Vettel), la velocità della monoposto non era superiore ai 150 km/h. Diversa la versione ufficiosa della McLaren, che parla di un’andatura vicina ai 210 km/h. Ma le sospensioni della vettura sono rimaste integre, il che avvalora l’ipotesi di una velocità non troppo elevata. Quello che più dà fastidio di questa storiaccia è la volontà di minimizzare l’accaduto. Se negli ultimi vent’anni il tema della sicurezza ha avuto un’attenzione prima sconosciuta, d’altra parte c’è una ritrosia imbarazzata e imbarazzante nel guardare in faccia le situazioni drammatiche, come quella di Alonso e ancor di più quella di Jules Bianchi, il pilota che, dopo l’incidente nel Gran Premio del Giappone nello scorso ottobre, è ancora ricoverato in stato di incoscienza. «L’incidente di Alonso è inspiegabile», ha detto il boss della F1Ecclestone. «Forse è una di quelle cose su cui è opportuno indagare». La scalatrice dei record Nives Meroi COPPA DAVIS «Ho conquistato dodici 8000 diversi ma se vedo la morte torno indietro» ::: SILVIA GALBIATI ■■■ «Io sono le montagne che non ho mai scalato». In questa frase è condensata tutta la vita e l’agonismo di Nives Meroi, la più grande alpinista italiana e tra le prime al mondo. Una frase che è anche il titolo deldocumentario sulle sue imprese presentato ieri sera a Milano. Nives, 54enne tarvisiana, per anniha tentato di diventare la prima donna a scalare tutti i 14 Ottomila. Una corsa interrotta nel 2009, quando, arrivata a 11 cime, ha deciso di lasciare la montagna per stare accanto al marito e compagno di scalata Romano Benet, colpito da una grave malattia. Dopo anni di lotta tra ospedali e trapianti e il primato ceduto alla coreana Oh Eun Sun, la rivincita. Il 17 maggio 2014, Nives e Romano hanno raggiunto la vetta del Kangchenjunga, la terza montagna più alta della terra,alconfine tra Nepal e Sikkim, conquistando il 12esimo ottomila. Una gioia che Nives ha espres- so senza esultare,ma «accovacciata, guardando fisso e pensando “grazie”». Il Kangchenjunga è una montagna ricca di significato: è proprio salendo la cima nepalese che Romano si sentì male la prima volta. Questo traguardo, un tabù infranto, è la chiusura di un ciclo o l’apertura di un nuovo percorso? «Un cerchio si è chiuso, ma contemporaneamente se ne è aperto un altro, che non so ancora dove arriverà. Io sono le montagne che non ho scalato, recita il titolo del documentario: il sogno delle due cime che mi mancano mi rende quella che sono». Ha partecipato per anni alla «gara» al femminile per raggiungere i 14 Ottomila. Non pensa che ci sia bisogno di sostegno tra donne in uno sport prettamente maschile? «Quello raggiunto da due donne nel 2010 è un traguardo importante perché, dopo Mes- sner, per più di 20 anni nessuna donna è mai riuscita a raggiungerlo. Poteva essere una festa per noi donne, un’occasione per trovare la nostra strada senza accettare le regole, i metridivalutazione e gli stili imposti dagli uomini. Non ci siamo riuscite.» La scelta di non usare ossigeno supplementare, portatori d’alta quota e strumenti satellitari la distingue da tutte le altre scalatrici. Come nasce? «Io e Romano ci siamo formati sulle Alpi Giulie, montagne che per motivi storici sono rimaste per anni nascoste e isolate. Abbiamo imparato un alpinismo leggero ed essenziale, quello che abbiamo portato anche sugli Ottomila». Le sua carriera, oltre che la sua vita, è sempre stata strettamente legata a quella di suo marito. Cosa significa salire in coppia? «È importante perché nelle spedizioni la parte alpinistica è solo un lato del viaggio. Partire Bolelli esordisce contro i kazaki Poi c’è Seppi Nives Meroi in una delle sue imprese alpinistiche [web] insieme ci permette di parlare la stessa lingua, di unire le prospettive e di ampliare il quadro generale». Ha criticato il proliferare di spedizioni «commerciali», che al costo di 60mila euro promettono di portarti in cima all’Everest. «Quello commerciale non è ilmio senso dell’alpinismo perché l’ho sempre considerato un’attività in cuimettere sé stessi, confrontarsi con le proprie capacità e i propri limiti. La montagna ti impone di esser consapevole del rischio e ti insegna essere responsabile. Se ti appoggi ad un’organizzazione non hai possibilità di vivere l’esperienza in modo completo». Ha sempre ritenuto più importante tornare a casa sana e salva, anche a costo di rinunciare alla salita. «L’alpinismo insegna l’arte della fuga senza vergogna. Ti impone la libertà di scegliere, di valutare i rischi e decidere se andare avanti o indietro, se azzardare o tornare un’altra volta». Prossimo obiettivo? «Chi lo sa, ci piacerebbe ripartire. Le spedizioni non sono solo alpinismo, sono un viaggio. Chi non parte, va in crisi di astinenza». ASTANA Dopo la semifinale persa dai campioni svizzeri Federer e Wawrinka nell’edizione 2014, la Coppa Davis dell’Italia riparte dal Kazakhstan. I sorteggi di ieri hanno definito gli incontri del primo turno. Ad Astana, toccherà a Simone Bolelli scendere in campo per primo contro il n.150 del mondo Mikhail Kukushkin (diretta Supertennis Tv, canale 64 del Digitale terrestre e 224 di Sky, dalle sette di mattina ora italiana). Il secondo singolare, invece, vedrà in campo Andrey Golubev e Andreas Seppi. Sabato il doppio (ore 9 italiane) con Fabio Fognini che sfiderà, in coppia con Paolo Lorenzi, Golubev e Aleksandr Nedovyesov. Il giorno dopo si affronteranno Kukushkin e Seppi, mentre Golubev-Bolelli chiuderà il programma del weekend. 32 __Venerdì 6 marzo 2015__ I CADAVERI SENZA NOME Più di cento casi irrisolti Il prefetto riapre le indagini S. Garzillo a pagina 36 IL PIANO DEL COMUNE I NUMERI DI IERI ::: 13 Borseggi ::: 30 Scippi ::: 2 Rapine ::: 48 Truffe Immigrati alla Magneti Marelli Rivolta a Sesto San Giovanni ::: 2 Furti in appartamenti e negozi ::: 11 Furti di autovetture ::: 6 Furti a bordo di autovetture ::: 11Arresti R. Procaccini a pagina 39 Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SpeeD Società pubblicità editoriale e Digitale, Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 - 20090 Assago (Milano); tel. 02.57577.605/640 ::: Commento Renzitroviisoldi MonzasenzailGP perdelasuastoria ::: NINO SUNSERI ■■■ Monza è il più antico circuito di For- mula 1 in attività. Divide il primato con Montecarlo. Le due piste hanno ospitato il Campionato Mondiale fin dall’esordio nel 1950. Non è così per Silverstone visto che il Gran Premio di Gran Bretagna ha cambiato spesso sede. Non vale nemmeno per l’impianto belga di Spa-Francorchamps perchè il circuito delle origini era lungo il doppio dell’attuale. Dunque il Gran Premio d’Italia disputato a Monza è un patrimonio del Paese e come tale va conservato. E’ un pezzo della storia nazionale. L’altare di un rito che celebra l’eccellenza industriale. Perchè se è vero che Henry Ford ha inventato “l’automobile” e altrettanto vero che Ferrari, Alfa e Maserati hanno inventato “le automobili”. E Monza era il teatro della loro bellezza e della loro velocità. La pista conserva la memoria dell’automobilismo mondiale. Spesso di lutto perchè sangue e morte fanno parte integrante di questa Storia. Alberto Ascari volato via mentre provava un’auto non sua con casco e guanti che non gli appartenevano: un segno del destino per un campione superstizioso. Von Trips volato tra la folla alla Parabolica. Ed è su quella curva terribile e leggendaria che fioriscono le lapidi: Jochen Rindt che, grazie al vantaggio accumulato, vince ugualmente il campionato mondiale del 1970. Jarno Saarinen e Renzo Pasolini andati in cielo insieme alle loro moto nel terribile 20 maggio 1973. Poche centinaia di metri più avanti, la prima chicane è fatale a Ronnie Peterson, nel 1978. Come sempre nella vita ai dolori si alternano i trionfi: Ludovico Scarfiotti, ultimo italiano a vincere a Monza su Ferrari nel 1966. Poi la folla adorante sotto il podio di Michel Schumacher e della sua Rossa. Quanti altri santuari dello sport mondiale possono sfogliare un album di ricordi così intenso? Ecco perchè non è pensabile che ci possa non essere più un Gran Premio d’Italia se non a Monza. Sarebbe come Roma senza il Colosseo, Parigi privata della Tour Eiffel. La pista di alta velocità andrebbe conservata e restaurata perchè non ha paragoni. Monza è velocità, è ardimento, è passione. Certo è anche soldi. Ma questi si trovano. Si devono trovare perchè la Storia non ha prezzo. Gli amici della giunta arancione I deliri della sinistra radical chic su profughi e nomadi a Milano Lella Costa:immigrati gentili,danno ilposto suitram.ESevergnini suirom in Centrale:basta mettere iportabagagli Il retroscena: svolta al Pirellone Fi e Ncd preparano il partito unico ■■■ IlPirellone in questi mesi sta facendo da incubatore segreto a un progetto che potrebbe sfociare nella nascita di un nuovo soggetto politico di centrodestra, composto da Forza Italia e Ncd sul modello del Partito Popolare Europeo. IL PIANO LA BOCCIATURA Maroni sulla sanità «Pisapia ha deluso» «Riforma entro l’estate» I Radicali lo mollano FABIO RUBINI a pagina 34 servizio a pagina 34 di C. OSMETTI a pagina 34 Il marchio dello shopping «borghese» Vergelio fa un passo avanti e diventa bergamasco ::: MASSIMO DE ANGELIS ■■■ Un marchio storico milanese nel settore calza- ture diventa bergamasco. Il patron dell’Atalanta, Antonio Percassi, ha infatti annunciato di aver acquisito tutta l’attività commerciale, gli immobili, i brand e l’organizzazione aziendale di “Vergelio”, società leader nella vendita al dettaglio di scarpe di alta gamma per uomo e donna. È una celebre griffe fondata nel lontano 1939, mentre le sue numerose boutique hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per la clientela borghese del capoluogo lombardo, dai diciotto anni in su. Dieci i negozi che si affacciano sulle principali vie dello shopping meneghino e due nel centro di Monza. Grazie alla lunga e consolidata esperienza in ambito retail e nella gestione di fashion brand, il gruppo Percassi cerca ora di valorizzare e sviluppare ulteriormente la realtà “Vergelio” in Italia e all’estero, oltre a sbarcare online con un modello evoluto di commercio multicanale. Dopo la boutique in Montenapoleone, quelle in corso Vittorio Emanuele, via Torino, corso Buenos Aires, via Vitruvio e corso Vercelli, frequentate da intere generazioni lombarde, adesso il business guarda lontano puntando con decisione sul web. ■■■ Quando la sinistra al caviale si sveglia, esce dagli appartamenti di design in centro ed entra nel mondo reale, sono guai. È successo con Lella Costa e Beppe Severgnini. Lei, prima di partecipare alla trasmissione Le Invasioni Barbariche per contrastare il nazional popolare Matteo Salvini, ha preso una metro di troppo. Severgnini, di troppo, ha fatto un viaggio colFrecciarossa. Con un risultato sorprendente. M. RAVALICO a pagina 35 34 CRONACA __Venerdì 6 marzo 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il retroscena IL PROGETTO Ncd e Fi pronti alla svolta: partito unico in regione come i Popolari europei Solo 92 aziende per i tirocinanti pagati dal Comune L’azzurro Sorte: mai così forti come quando eravamo «Pdl». E Maroni apre alle alleanze tra Lega e Nuovo Centrodestra: «Replicabili in tutti i comuni» ::: FABIO RUBINI ■■■ Il calcolo è semplice da fare: quando Forza Italia e Nuovo centrodestra erano unite nel Pdl, il loro era il gruppo regionale più forte. Con la spaccatura del 2013 e con i mesi passati ad insultarsi in aula (per la gioia del Pd e delle altre opposizioni) il loro peso politico nelle trattative e sui lavori dell’aula si è notevolmente ridimensionato, a tutto vantaggio della Lega. L’alveo culturale-politico, però, è sempre stato lo stesso. Il tempo, poi,ha diluito i dissapori(a volte personali) e fatto riemergere le vicinanze che non sono mai venute meno. Per questo da un po’di tempo il Pirellone sta facendo da incubatore segreto a un progetto che potrebbe sfociare nella nascita di un nuovo soggetto politico di centrodestra, assai simile a quello che Aznar creò in Spagna a fine anni ’90 e che più in generale in Europa si chiama Partito Popolare Europeo. L’idea non è nuovissima, ma le spinte che la stanno realizzando sì: «Salvini ha deciso di trasformare un partito autonomista in un partito di destra non più solo regionale ma nazionale - ragiona con Libero Alessandro Sorte, assessore ai trasporti di Regione Lombardia e gelminiano di ferro -. Salvini, sia chiaro, fa il suo mestiere e lo fa bene. Ora siamo noi che dobbiamo riprenderci quei commercianti, artigiani, imprenditori che vogliono cambiare le cose e farlo non urlando di uscire dall’Europa, ma cambiandola da dentro». Quindi l’ammissione che l’idea di fare fronte comune è tuttaltro che un rumors: «Il dialogo tra Forza Italia e Ncd è aperto da tempo. C’è la volontà di ridare una rappresentanza politica a quel popolo che alle ultime elezioni è rimasto a casa». Sorte ha chiaro anche il come: «Dando spazio ai territori e a chilavora. Aigiovani dicentrodestra che ci sono e sono bravi. Non ai nominati...». Anche dall’altra parte della barricata, complice il rinnovato dialogo tra Berlusconi e Alfano in chiave nazionale, le porte sembrano essere spalancate. La prima apertura l’ha fatta giorni fa Raffaele Cattaneo, con un’intervista ad Affari Italiani nella quale parlava di «radice comune» tra Fi e Ncd. Ma ieri anche Luca Del Gobbo, capogruppo neocentrista, ha ammesso che «sì, qualcosa a palazzo si sta muovendo». Si tratta «di rendersi conto che le cose che abbiamo in comune sono più di quelle che ci hanno separato in passato. Attenzione però, non si tratta di fare un “Pdl due”. No, qui si deve creare una cosa nuova, magari sul solco delPpe europeo che sappia coniugare la nostra tradizione moderata con le esigenze dei regionalismi e delle autonomie che per noi restano imprescindibili. Per farlo, poi, è logoco partire dalla Lombardia, che da sempre è palcoscenico di novità politiche e un modello per il governo del centrodestra». Entrambi i partiti non parlano di «tempi» per la realizzazione dell’operazione. A livello locale ci si potrebbe arrivare entro le amministrative del 2016, quelle che porteranno, tra gli altri, al rinnovo del Comune diMilano. A questo proposito sarebbe in fase di organizzazione un grande convegno, da tenersi a Milano a fine maggio in piena Expo, su cibo ed energia, con i loghi, e qui sta il bello, di Forza Italia, Ncd e Partito Popolare Europeo. Questo in Lombardia. Per una riunificazione ai più alti livelli, invece, la data potrebbe essere spostata un po’ più in la, alle Politiche del 2018. A proposito di aperture, ieri Roberto Maroni ne ha fatta una molto grande ad Ncd, raccogliendo l’invito fatto su queste pagine dal consigliere Stefano Carugo, che lamentava la chiusura della Lega sul territorio alle alleanze con Ncd. «Il sistema di alleanze lombardo è un modello che può funzionare anche fuori dalla Regione». Intervenendo dalla Bignardi alle Invasione Barbariche, invece, Salvini è parso più lontano dalla possibile candidatura a sindaco di Milano, ma come ha detto lui stesso in maniera sibillina: «alle elezioni manca ancora più di un anno...». Nessuno li vuole. Per i mille tirocinanti pagati dal Comune per il reinserimento al lavoro il 2015 potrebbe essere un anno poco fortunato. Su 1192 imprese contattate da Palazzo Marino, infatti, hanno risposto soltanto in 92. Si tratta per lo più di disoccupati socialmente svantaggiati, ex detenuti o donne post-maternità italiani, ma anche stranieri. La poca disponibilità delle imprese ad accogliere l’invito del Comune di Milano è emersa ieri nel corso del Forum delle Politiche sociali. «Alle imprese chiedo: ci state o no a far sì che un percorso di apprendimento del lavoro sia fatto anche su soggetti fragili? Riusciamo a stringere tra noi un patto sul riscatto sociale?», ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. «Noi», rivolgendosi alle imprese, «siamo pronti a mettere le risorse ma abbiamo bisogno di chi offra opportunità di lavoro come sostegno al reddito e promozione della persona fragile e svantaggiata nella ricerca dell’occupazione». A coordinare domanda e offerte è il Celav, Centro per la mediazione al lavoro. Ogni lavoratore può fare al massimo 12 mesi di tirocinio, che è gratuito per le aziende. Maggioranza a pezzi I Radicali mollano Pisapia: «Ci ha deluso» Cappato: l’abbiamo sostenuto fin dall’inizio ma non ha cambiato nulla. E Gallera (Fi) lancia l’amo: li accogliamo noi LA GIUNTA ACCELERA Via entro l’estate alla riforma sanitaria Una conferenza stampa per fissare i termini della «madre di tutte le riforme» quella della Sanità lombarda. Così Roberto Maroni (che si è presentato con gli assessori Mantovani e Cantù e con tutti i capigruppo di centrodestra, a testimoniare l’unità della maggioranza anche su questo tema) ha spiegato che «al massimo entro luglio ci sarà l’approvazione della riforma», in modo che «dopo un periodo transitorio le nuove norme possano entrare in vigore a pieno regime all’inizio del prossimo anno». «Abbiamo discusso, verificato, valutato le diverse proposte che sono all’ordine del giorno della commissione Sanità, che resta comunque la sede deputata alla discussione - ha spiegato Maroni - e abbiamo concordato che la maggioranza lavorerà in commissione per trovare una proposta comune, unitaria, con l’ambizione di coinvolgere anche le opposizioni». La sfida è lanciata. ::: CLAUDIA OSMETTI ■■■ Pisapia non è la persona giusta. Marco Cappato, consigliere comunale radicale per ilGruppo Federalista Europeo, non ha dubbi: l’attuale sindaco di Milano è stata una delusione. A tirare le somme sull’operato del primo cittadino arancione, insomma, c’è da rimaner scontenti. Un po’ da tutte le parti. «Pisapia non è la persona che si può candidare per la trasformazione della città», commenta Cappato. «Non l’ha fatto durante il suo primo mandato, non vedo come possa farlo in un secondo: dovrebbe promettere ciò che non è riuscito a portare avanti in questi anni». La logica è schiacciante. E dire che i radicali avevano dato fiducia alla svolta arancione sotto la Madùnina. Già, perché - sebbene non in coalizione - avevano appoggiato e sostenuto Pisapia fin dal2011.«Gli abbiamo dato fiducia perché poteva rappresentare un'alternativa», ammette Cappato, «ma alla fine lui ha scelto di non scardinare gli assetti esistenti». Una delusione, appunto. Intendiamoci «Pisapia ha fatto una seria e degna opera di amministrazione, sul piano politico ha sostenuto battaglie che abbiamo condiviso», ma per il resto «ha preferito imporre la sua visione». Esempio: dei 5 referendum di Milanosimuove non è stato in grado di portarne avanti mezzo. Così, per lui, le “ ■ Pisapia non è la persona che si può candidare per la trasformazione della città. Non l’ha fatto durante il suo primo mandato, non vedo come possa farlo in un secondo. MARCO CAPPATO critiche adesso piovono anche da casa radicale. E non sono poche. Cappato ne snocciola diverse: l’assetto delle partecipate,tanto per dirne una, è rimasto lo stesso dell’era Moratti. Ad allargare il discorso, poi,le cose si complicano: quell’innovazione e quel cambiamento tanto sbandierati all’epoca dei palloncini arancioni in Piazza Duomo proprio non sisono visti.Così altri temi scottanti: la vendita di Sea, le vie d’acqua, il prolungamento dell’Area C,la riapertura dei Navigli, tutte questioni che, a sen- tire il consigliere radicale, Pisapia sta facendo adesso, fuori tempo massimo, quando oramai il suo mandato è agli sgoccioli. «Il quadro complessivo è quello di un conservatore e di un amministratore, niente di più». Intendiamoci, quelle di Cappato sono tutte valutazioni personali. Niente a che vedere col calcolo politico. Però hanno sollevato qualche sussulto nel centrodestra. Quella del consigliere radicale è una «disponibilità positiva fondamentale per costruire un’ampia coalizione in vista delle elezioni amministrative del 2016», commenta Guido Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia, che non ha remore a dirsi «pronto a ragionare su liberalizzazioni, privatizzazioni e semplificazione della macchina amministrative, tutti temi su cui io e Cappato abbiamo sempre avuto una buona sintonia». Porte aperte per i radicali tra gli azzurri di Palazzo Marino? È presto per dirlo: «Il nostro metodo è sempre stato quello di fare le cose con chi ci sta a farle» risponde Cappato. «Sicuramente una coalizione che punta il dito contro l’immigrato ad ogni occasione non ci interessa». E aggiunge: «Come radicalinon sappiamo se ci saranno le condizioni democratiche minime per presentarci alle elezioni, tra l’altro». Insomma, bisogna aspettare il 2016. Quel che è certo è che per Pisapia la strada è sempre più in salita. CRONACA __Venerdì 6 marzo 2015__ 35 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Gli amici della giunta arancione La sinistra chic che delira su immigrati e rom Lella Costa: solo gli stranieri cedono il posto sui tram. E Severgnini sulla Centrale invasa da scippatori: basta mettere i portabagagli “ ::: MICHELA RAVALICO ■■■ Quando la sinistra al ca- viale si sveglia, esce dagli appartamenti di design in centro ed entra nel mondo reale, sono guai. È successo con Lella Costa, la nota attrice di teatro, e Beppe Severgnini, altrettanto noto giornalista del Corriere della Sera. Lei, prima di partecipare alla trasmissione Le Invasioni Barbariche per contrastare il nazionalpopolare Matteo Salvini, ha preso una metropolitana ditroppo.Mentre Severgnini, di troppo, ha fatto un viaggio col Freccia Rossa. Risultato: la Costa, in collegamento mercoledì sera da Aosta con lo studio di Daria Bignardi, ne ha sparata una che ha fatto drizzare i capelli in testa non solo a Salvini, ma anchea una buona parte delpubblico su Internet. «Io che leggo molto,più dei due libri che lei dichiara, guardo molta televisione, anche quella trash, e viaggio in metropolitana (forse prendiamo linee diverse), le assicuro che gli extracomunitari sono gli unici ad alzarsi per far sedere le persone anziane». Non aveva quasi finito la frase, che dallo studio il segretario del Carroccio esclamava in milanese «Ossignur d’amur aces» mentre la conduttrice Daria Bignardi, che a quanto pare non si sentiva di fronteggiare l’astro nascente della destra italiana da sola, mormorava «beh, però in questo ha ragione, gli stranieri spesso si alzano». Il giovane segretario del Carroccio non ha perso le staffe e si è limitato a replicare: «Chi lascia il posto agli anziani in tram è semplicemente una persona educata». E poi ha aggiunto «Il razzismo è figlio proprio di idee come quella appena espressa da Lella Costa. Chi fa finta che va bene accogliere tutti e dire che tutti hanno diritti. É così che prolifera l’odio tra le persone più deboli». Sul web i commenti ironici contro l’attrice nota per le battaglie femministe si sprecavano.«A Lella Costa bisognerebbe dire che in metro a Milano gli extracomunitari rubano borsellini, non cedono seggiolini» scriveva in diretta su Twitter Stefania Di Felice. «Secondo Lella Costa in metro gli unici a cedere il posto sono gli extracomunitari. E gli italiani che fanno, borseggi?» twittava un altro utente. «Lella Costa ha superato ilridicolo con questa cavolata politically correct. Doveroso l’ussignur di Salvini» insisteva un'altra. Soltanto uno, ha cinguettato, «io vivo nel mondo di Lella Costa invece». ■ Gli extracomunitari sono gli unici ad alzarsi per far sedere le persone anziane LELLA COSTA ■ Trenitalia dovrebbe introdurre i portabagagli per evitare i furti BEPPE SEVERGNINI Un mondo che sembra proprio lo stesso di Beppe Severgnini. L’opinionista del Corsera, che ovunque vada e ovunque scriva non si trattiene mai dal raccontare episodi di vita vissuta (come se il baricentro BON TON In alto a sinistra i rom che quotidianamente assediano la Stazione Centrale a caccia di bottini e a danno di viaggiatori e turisti. A destra i profughi che sugli autobus “cedono” il posto [Ftg] del mondo girasse attorno al suo ego),ha scritto ieri un resoconto del suo ultimo viaggio in treno. In particolare ha prodotto una cronaca puntuale del suo ingresso in stazione centrale a Milano, dove bor- L’ex presidente del consiglio provinciale «Quasi quasi faccio perdere Giuliano» Roberto Caputo: «Sarò l’outsider della sinistra. Ho già l’associazione “Bella Milano”. Basta trasformarla in lista» ::: GIANLUCA VENEZIANI ■■■ Li chiamano ordini di scuderia. Nel 2010 Roberto Caputo, 63 anni, esponente Pd, già socialista e presidente del Consiglio provinciale di Milano, ritirò all’ultimo la sua candidatura alle primarie del centrosinistra per Palazzo Marino, dopo aver ricevuto un “invito” a convergere sul nome di Stefano Boeri. Oggi invece non si tirerebbe indietro, anzi è pronto a partecipare alla competizione interna al centrosinistra nelle vesti di outsider. Con la possibilità di sottrarre, grazie ai voti di una lista civica, non pochi consensi all’attuale sindaco di Milano. Caputo, allora per il 2016 ha già deciso? Scenderà di nuovo in campo? «Mi piacerebbe mettere a disposizione la mia esperienza più che ventennale in vista delle primarie. A tal proposito, sto lavorando a un progetto civico che darà vita a un’associazione chiamata “Bella Milano”. E chissà che non diventi una lista elettorale». Lei però al momento è un membro del Pd. Ne farà ancora parte? «Sono molto amareggiato da quello che il Pd non è diventato: è rimasto un partito diviso a metà tra ex democristiani ed ex comunisti, senza una vera anima riformista. A Milano, poi, il partito si sta incartando in polemiche sterili, co- centrosinistra, secondo lei, dovrebbe me quelle tra l’assessore Majorino e il scommettere ancora su Pisapia? segretario regionale Alfieri, sulle allean«Il sindaco al momento potrebbe ze. Diciamo che al momento mi sento a spuntarla, ma solo perché nessun comdisagio nelle sue file». petitor è ancora venuto allo scoperto. Dovesse uscirne, guarderebbe an- Non è escluso però che alla fine si scelga che al centrodestra, come pare dimo- una candidatura a sorpresa:gente delcastrare la sua partecipazione agli in- libro di Livia Pomodoro o Ferruccio De contri di “Milano MeriBortoli». ta”, il comitato creato Dovesse essere invedal forzista Giulio Gallece Pisapia il prescelto, ra? lei lo sosterrebbe? «Sono aperto a confron«Dovrei prima vedere il tarmi con persone libere, programma. Di sicuro, in maniera molto laica. l’attuale sindaco non ha riGallera ha avuto il coragspettato due questioni gio dimettere insieme perpresenti nel vecchio prosone esterne a Forza Itagramma: la sistemazione lia. Anche se non credo delle periferie e il rilancio che alla fine sarà lui il nodi Milano come città meme su cui convergerà il Roberto Caputo [Ftg] tropolitana. Nei quartieri centrodestra». periferici la situazione è Ah no? E a chi pensa? esplosiva, tra degrado e insicurezza, e bi«Se il centrodestra vuole recuperare il sognerebbe essere molto più energici, consenso dei moderati, dovrebbe pesca- ad esempio abbattendo le case popolari re dalla società civile, puntando su nomi fatiscenti e occupate abusivamente. Ricome quello di Stefano Dambruoso. Di- guardo all’area metropolitana, Pisapia ca no invece alla candidatura di Salvini: non fa che lamentarsi, dicendo quanto ai milanesi non piacciono le posizioni non funzioni questo modello. Sidimentitroppo radicali e lui sarebbe destinato al- ca però che lui è stato tra quelli che hanla sconfitta». no accettato senza se e senza ma il diseA proposito di probabili perdenti, il gno di legge Delrio». seggiatori e finti portabagagli assediano turisti e ignari viaggiatori. La firma di via Solferino,che ammette «si tratta quasi sempre di rom» e precisa «non è un pregiudizio, ne un giudizio: è un fatto» (sia mai, se non precisasse, che venga iscritto all’elenco dei giornalisti che discriminano i rom come succede ogni anno a Libero), propone una soluzione «rivoluzionaria» e sorprendente contro furti e scippi. «Invece delle guardie,Trenitalia dovrebbe introdurre iportabagagli. Così il problema dei furti si evita». «È un lavoro umile ma dignitoso - aggiunge il giornalista col cuore interista e la passione per gli Stati Uniti - è stato il mestiere d’ingresso in molte società e resta insostituibile.Le valigiepesano,e non tutti sono in grado di spingere due monoliti con le rotelle su e giù per la Stazione Centrale». Come non pensarci prima: la soluzione alla criminalità in Stazione centrale,dove tra pochi mesi arriverà il mondo in coincidenza con Expo, passa dalla presenza, o meno, dei portaborse regolari. Nei mezzanini del metrò, invece, dove se si vuole acquistare un biglietto alle macchinette si rischia l’assedio sempre da parte dei soliti borseggiatori rom, a chi ci si deve rivolgere? Allo Spirito Santo? Tornando a Lella Costa, se si vuole spezzare una lancia a suo favore, va detto che non ha mai nascosto le proprie simpatie politiche. «Ti spiace che Salvini non si candidi sindaco di Milano?» le ha domandato tra l’altro Daria Bignardi. «No, ma tanto non lo voterei». Risposta scontata, visto che è ben nota la simpatia dell’attrice per l’attuale amministrazione e il sindaco Giuliano Pisapia. In questi primi 4 anni di giunta arancione Lella Costa è stata sempre presente nel posto giusto al momento giusto. Era sul palco in piazza Duomo, con il collega Paolo Rossi, Gino Strada di Emergency e tanti altri personaggi pubblici del mondo della sinistra, per festeggiare il trionfo di Pisapia a Milano dopo 20 diLega e Forza Italia. Non si è tirata indietro neppure quando il collettivo Macao occupò la Torre Galfa: «Bravo sindaco che sei andato a parlare a quei ragazzi, un’esperienza forte, un richiamo a valori e progetti espressi dalla campagna elettorale un anno fa e a quel vento che ha davvero cambiato la città e l’ha resa finalmente nostra» dichiarò in un impeto di populismo radical chic. Quando si tratta di salotti, i salottieri sanno sempre dove e con chi andare. 36 CRONACA __Venerdì 6 marzo 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it La truffa LA PROPOSTA DI CONFCOMMERCIO PER VIALE TUNISIA Telecamera nella camicia: patente telecomandata per gli extracomunitari «Un parcheggio sulla pista ciclabile» «La pista ciclabile più inutile di Milano». Così Simonpaolo Buongiardino, presidente di Confcommercio Milano, ha definito la pista di viale Tunisia, da sempre sotto accusa per i costi, gli incidenti e i ritardi nei lavori. Di qui la proposta: farne «una zona di sosta per residenti e commercianti». ■■■ Microcamere nascoste nei bottoni Delitti insoluti e morti naturali In Lombardia 102 casi irrisolti Il prefetto riapre le indagini Saranno comparati resti umani e sparizioni dipersone. Viaggio nellaboratorio che risolve i misteri ::: SALVATORE GARZILLO ■■■ In Lombardia ci sono 102 cadaveri che non hanno ancora un’identità. Alcuni sono cold case, omicidi irrisolti, altri sono morti accidentali o naturali per lo più disenzatetto senza documenti. Al 31 dicembre scorso erano 48 i cadaveri sconosciuti nella sola provincia di Milano. A fornire i dati è la Prefettura che oggi firmerà un protocollo per «favorire l’identificazione dei corpi e resti umani senza identità, compresi quelli per i quali non è ravvisata, nell’immediato, una ipo- tesi di reato». Dal 1995 esiste a Milano il Labanof, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’università che si occupa di analizzare icadaveri, catalogarli e tentare di trovare la loro identità. L’equipe è in grado di recuperare resti, effettuare sopralluoghi complessi, costruire il profilo biologico di sconosciuti con la ricostruzione facciale, studiare causa e motivo della morte di corpi scheletrizzati, carbonizzati o decomposti (anche attraverso tecniche di ricostruzioni dinamiche in 3D). Sul sito del Laboratorio c’è una sezione chiamata “cadaveri senza nome”, un lungo elenco di volti (reali o ricostruiti) a cui manca ancora un nome. Cliccando sulla foto si apre una scheda con indicazioni su data e luogo del ritrovamento, le caratteristiche fisiche e dell’abbigliamento, perfino lo schema dell’impronta dentaria. L’ultimo della lista,per esempio, è un uomo di 50-70 anni trovato il 17 gennaio 2012 in via Ripa diPorta Ticinese 5, ha i «capelli brizzolati, mossi, lunghezza medio-corta, con stempiatura», gli «occhiali da vista con montatura acetato nero con scritta bianca hand made in Italy», gli «in- cisivi centrali superiori ruotati con tartaro diffuso». Tanti piccoli dettagli che formano un puzzle che molte volte resta insoluto per anni, in qualche caso per sempre. Da qui la necessità di un protocollo che possa accelerare i tempi. «Lo scambio informativo fra le componenti interessate,che sarà assicurato dall’apposito gruppo di lavoro - spiega la Prefettura - consentirà il confronto tra i dati significativi delle persone scomparse con quelli dei corpi senza identità, da lungo tempo giacenti nelle celle frigorifero o nei cimiteri». della camicia e auricolari quasi invisibili. Erano i trucchi con cui due truffatori riuscivano a garantire il successo nella prova scritta della patente ai loro clienti,tutti stranieri ed extracomunitari che non parlavano l’italiano. La telecamera serviva per guardare a distanza le domande, l’auricolare per suggerire le risposte esatte. Il servizio costava tremila euro ma escludeva matematicamente la possibilità di essere bocciati. Una bella seccatura per chi ha bisogno della patente per poter sperare di trovare un lavoro. La coppia era formata da un egiziano di 30 anni con precedenti specifici e un pakistano di 23, il tecnico del duo, l’addetto all’attrezzatura e alla comunicazione dall’esterno. Li hanno scoperti martedì scorso gli agenti del commissariato Bonola a poca distanza dalla motorizzazione di via Cilea. Il dirigente del commissariato Giuseppe Petralito passava di lì per caso quando ha notato i due che armeggiavano con la strumentazione all’interno della propria auto. Per qualche minuto ha temuto si trattasse di attentatori, ma quando i suoi uomini sono arrivati per una perquisizione più approfondita hanno scoperto che erano soltanto truffatori in contatto con un cliente che in quel momento stava svolgendo l’esame: un egiziano di 26 anni che all’uscita si è trovato di fronte i poliziotti e che è stato denunciato assieme ai suoi complici. Nelle tasche dei truffatori c’erano 4.350 euro,soldi che secondo gli investigatorisono solo una piccola parte dei guadagni che riuscivano a ottenere con lo stratagemma hi-tech. Non sarà facile scoprire il numero dei loro clienti ma è quasi sicuro che riuscivano a suggerire le risposte ad almeno una persona al giorno. S. GAR. __Venerdì 6 marzo 2015__ 37 38 CRONACA __Venerdì 6 marzo 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it TuttoMilano I MARCO AURELIO - Via M. Aurelio - zona 2 I NEERA - Via Neera - zona 5 I PAGANO - Largo V Alpini - zona 1 I PISTOIA - Via Pistoia - zona 7 I STRESA - Via Stresa - zona 2 Mercati Oggi I BENACO - Via Benaco - zona 4 I BONOLA - Via Cechov - zona 8 I CANALETTO - Via Canaletto - zona 3 I CATONE - Via Catone - zona 9 I CITTADINI-ARSIA - V. Cittadini - zona 8 I CREMA - Via Crema - zona 5 I CURIEL - Via Curiel - zona 6 I DEI GUARNIERI - Via Dei Guarnieri - zona 5 I FRATELLI DI DIO - Via F. di Dio - zona 7 I GRATOSOGLIO NORD - Via Baroni - zona 5 Domani I ARCANGELI - Via Arcangeli - zona 7 I ARDISSONE - Via Ardissone - zona 8 I ASMARA - Via Asmara - zona 9 I BENEDETTO M. - Via Benedetto M. - zona 3 I BORDIGHERA - Via Bordighera - zona 5 I CICCOTTI - Via Ciccotti - zona 9 I DARSENA - Zona Darsena - zona 1 ::: le lettere I DELLA RONDINE - Via Rondine - zona 6 I FALCK - Via Falck - zona 8 I FAUCHE’ - Via Fauchè - zona 8 I GARIGLIANO - Piazzale Minniti - zona 9 I MARTESANA - Piazzale Martesana - zona 2 I OGLIO - Largo Oglio - zona 4 I OLMI - Via degli Ulivi - zona 7 I OSOPPO - Via Osoppo - zona 7 I PAPINIANO - Piazza S. Agostino - zona 1 I P. NUOVA - Bastioni di P.ta Nuova - zona 1 I ROGOREDO - Via Rogoredo - zona 4 I TABACCHI - Via Tabacchi - zona 5 I TRASIMENO - Via Trasimeno - zona 2 I V. PERONI - Via Pascal - zona 3 Chiusura al traffico: Viale Lodovico Scarampo: rallentamenti causa lavori stradali per M5 secondo tratto. Termine previsto per il l’inizio del 2015. Alzaia Naviglio Grande (tratto da via Valenza al civico 98): chiusura al traffico della strada nell'ambito dei lavori Expo 2015. Termine dei lavori previsto: 31 marzo 2015. Via Cristina Belgioioso e via G.B. Grassi - Lavori Expo 2015: chiusura al traffico (definitiva) di via Cristina Belgioioso, con deviazione di tutto il traffico veicolare in entrata e uscita da Milano sulla Strada Statale n° 233 "Varesina”. Via Ponte Vecchio: all'altezza di Piazza dei Piccoli Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi SHOPPING DIFFICILE Milano «capitale amorale» Portaluppi Daniela Milano Commenta anche su Fb e Twitter @liberomilano Maraviglioso Boccaccio The Search Birdman ANTEO SPAZIOCINEMA GLORIA MULTISALA VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 The Search 15.00-17.00-19.50-22.00 Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza 15.00-17.50-20.00-22.30 Maraviglioso Boccaccio 15.10-17.40-20.10-22.30 Birdman 15.10-17.45-20.10-22.30 APOLLO SPAZIOCINEMA ARCOBALENO FILMCENTER 12.40-17.50-20.10-22.30 13.00-15.00-17.50-20.15-22.35 12.50-15.10-17.40-20.00-22.15 13.00-15.20-17.40-22.30 13.00-15.30-20.00 15.00-17.00-19.45-22.10 VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002 Vizio di forma Whiplash Birdman Uomini e topi ARIOSTO SPAZIOCINEMA 15.30-18.15-21.00 15.00-19.20 17.00-21.30 15.30-18.15-21.00-V.O.SOTT. VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0287085730 Il nome del figlio Still Alice ARLECCHINO 15.00-19.00-21.00 17.00 VIA S. PIETRO ALL’ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903 Vizio di forma BELTRADE 15.30-19.00-22.00-V.O.SOTT. VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592 Il limite Advanced Style - Le signore dello stile La danza della realta’ Comandante Dogtown and Z-Boys 15.30 16.30-V.O.SOTT. 17.50-V.O.SOTT. 20.10 21.45 CENTRALE MULTISALA VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 Turner Melbourne Il segreto del suo volto CINEMAX SAN CARLO 15.00-18.10-21.20 14.10-22.30 16.15-18.20-20.30 VIA ENRICO MOROZZO DELLA ROCCA, 12 - TEL. 02 48199689 Shaun, Vita da Pecora - Il Film Selma - La strada per la libertà 17.00 18.45-21.15 COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903 Nessuno si salva da solo Vizio di forma Focus - Niente è come sembra Birdman Non sposate le mie figlie! DUCALE MULTISALA 15.30-17.50-20.20-22.30 15.00-17.05-19.50-22.30 15.30-17.50-20.20-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.50-20.20-22.30 ELISEO MULTISALA Spongebob - Fuori dall’acqua Cinquanta sfumature di grigio American Sniper Nessuno si salva da solo 15.20-17.20 19.30 22.00 15.30-17.40-20.15-22.30 MEXICO Patria Selma - La strada per la libertà The Rocky Horror Pictures Show 15.30-17.30-19.30-21.30 15.30-18.15-21.00 15.00-17.00-19.15-21.30 14.50-19.20 17.00-21.30 VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903 Whiplash 15.30-17.45-22.30 Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza 17.45-20.15-22.30 15.30 17.15 22.00 ODEON - THE SPACE CINEMA VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 Focus - Niente è come sembra Spongebob - Fuori dall’acqua Superfast & Superfurious Nessuno si salva da solo Cinquanta sfumature di grigio Nessuno si salva da solo Selma - La strada per la libertà Mune - Il guardiano della luna Noi e la Giulia Shaun, Vita da Pecora - Il Film Mortdecai Automata Selma - La strada per la libertà Le leggi del desiderio Kingsman - Secret Service Nessuno si salva da solo ORFEO MULTISALA 12.00-14.30-17.00-19.30-22.00 12.00-14.30-17.00-19.20 12.10-14.35-17.00-19.25-22.15 19.25-21.50 13.00-16.00-19.00-22.00 12.00-14.25-17.00 21.45 12.00 14.05-16.40-19.15-21.50 11.50-14.00 16.50-19.25-22.10 13.30 16.20 19.35-22.10 13.30-16.20-19.20-22.15 20.40 VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 Spongebob - Fuori dall’acqua Spongebob - Fuori dall’acqua (3D) Non sposate le mie figlie! Kingsman - Secret Service Focus - Niente è come sembra PALESTRINA 14.45-16.40 18.35 20.30-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.15-17.40-20.05-22.30 VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 0287241925 La teoria del tutto The Repairman Dancing with Maria PLINIUS MULTISALA 16.00 18.15-21.30 20.00 VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 Focus - Niente è come sembra Birdman Spongebob - Fuori dall’acqua Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Nessuno si salva da solo Noi e la Giulia Superfast & Superfurious Mortdecai UCI CINEMAS BICOCCA PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 Nessuno si salva da solo Vizio di forma Birdman Black Or White Noi e la Giulia CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390 Birdman Timbuktu The Search Black Or White Whiplash Vizio di forma 15.00-17.30-20.00 14.45-17.20-19.55-22.30 15.00-20.00-22.30 15-17.30-20.20-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15-17-19.30 21.15 15-17.30-20-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15 17.30-22.30 20.30 VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Birdman Selma - La strada per la libertà Spongebob - Fuori dall’acqua Superfast & Superfurious Focus - Niente è come sembra Cinquanta sfumature di grigio Noi e la Giulia Cinquanta sfumature di grigio The Search 14.35-17.10-19.50-22.35 22.10 15.10-17.30-19.50 15.15-17.40-20.10-22.40 14.00-16.30-19.00-21.30-00.05 14.10-17.00-19.45-22.35 14.30-17.10-19.55-22.30 00.25 15.30-18.30-21.30 Nessuno si salva da solo Superfast & Superfurious Automata Non sposate le mie figlie! American Sniper Spongebob - Fuori dall’acqua Le leggi del desiderio Notte al museo 3 - Il segreto del faraone Vizio di forma Automata Kingsman - Secret Service Shaun, Vita da Pecora - Il Film Black Or White Mortdecai Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Focus - Niente è come sembra Il settimo figlio Mune - Il guardiano della luna UCI CINEMAS CERTOSA 14.55-17.25-19.55-22.25 00.45 00.40 15.10-17.35-20.05-22.25 19.00-22.00 14.20-16.40 19.50 14.45-17.20 22.20 21.30 00.01 14.10-16.15-18.25 14.15-17.00-19.50-22.30 14.50-17.20-20.00-22.35 15.30-18.30-21.30 16.15-19.30-22.35 15.00-17.30-20.00-22.40 17.30-19.50-22.20 15.15 VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Noi e la Giulia Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Focus - Niente è come sembra Spongebob - Fuori dall’acqua Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Nessuno si salva da solo Notte al museo 3 - Il segreto del faraone Birdman Focus - Niente è come sembra Spongebob - Fuori dall’acqua Cinquanta sfumature di grigio Birdman Mortdecai Nessuno si salva da solo SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA 17.15-19.50-22.25 19.35-22.30 17.00 19.50-22.25 17.25 17.00 20.00-22.30 19.45-22.15 17.10 22.20 17.25 20.00 17.00-19.50-22.40 19.40 22.20 17.15 Nightwatching Difret - il coraggio per cambiare Goltzius and the Pelican Company 16.30 19.00 21.15 HINTERLAND ASSAGO Birdman Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Focus - Niente è come sembra Nessuno si salva da solo Non sposate le mie figlie! Superfast & Superfurious Cinquanta sfumature di grigio Spongebob - Fuori dall’acqua Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Noi e la Giulia Il settimo figlio Notte al museo 3 - Il segreto del faraone Selma - La strada per la libertà Mortdecai Focus - Niente è come sembra p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38; v. R. Di Lauria, 22. Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S, Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania, 6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90 UCI CINEMAS FIORI 22.35 17.00-19.50 17.10-22.30 20.10 00.15 17.00-19.30-21.55 17.00-19.15-21.30 23.40 22.15 17.25-19.50 19.40 17.20-22.30 17.10-19.50-22.25 22.25 17.20 19.45 17.20-19.50-22.25 17.30-20.00-22.30 Pirandello in scena al Teatro Oscar EVENTO Presso il Mercedes-Benz Center Milano, domani, aprirà la mostra gratuita e interattiva « Missione futuro» con workshop dedicati ai bambini dagli 8 agli 11 anni. L’esposizione permette ai bambini e ai visitatori di confrontarsi in modalità interattiva con argomenti come l’elettromobilità, il collegamento in rete, con la possibilità di sperimentare dal vivo e imparare divertendosi. Al centro della mostra ci sarà un concept rivoluzionario: la MercedesBenz BIOME, un prototipo di origine organica, ispirato alla natura. La mostra è gratuita ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 18.30. Domani, via Gallarate 450 Ingresso libero BELLINZAGO LOMBARDO C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone Birdman Superfast & Superfurious Il settimo figlio Shaun, Vita da Pecora - Il Film Spongebob - Fuori dall’acqua Kingsman - Secret Service Cinquanta sfumature di grigio Vizio di forma Focus - Niente è come sembra The Search Nessuno si salva da solo Noi e la Giulia ARCADIA 17.25 19.40-22.20 17.45-20.35-22.50 19.55-22.40 17.05 17.30-20.30 17.10-20.00-22.50 17.00-19.50-22.35 22.15 17.40-20.10-22.30 17.50-21.00 17.20-19.45-22.10 17.15-20.05-22.45 CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Spongebob - Fuori dall’acqua Automata Nessuno si salva da solo Non sposate le mie figlie! Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Cinquanta sfumature di grigio Focus - Niente è come sembra Vizio di forma Birdman Le leggi del desiderio Shaun, Vita da Pecora - Il Film Il settimo figlio Noi e la Giulia Focus - Niente è come sembra Mortdecai Mune - Il guardiano della luna Focus - Niente è come sembra Selma - La strada per la libertà Cinquanta sfumature di grigio MELZO 14.05-16.30-18.50 14.25-17.00 15.00-17.30-20.00-22.30 19.35-21.55 14.30-17.30-20.30 14.35-17.00-19.25-21.50-0.45 14.20-17.10 22.25 15.30 21.15-0.05 19.40 14.20-16.40 22.15-0.45 19.00-21.45-0.30 14.15-16.45-19.15-21.50-0.25 14.40-17.10-19.40-22.10-0.40 15.10-17.25 20.00-22.30 23.30 18.55-21.50-0.15 ARCADIA MULTIPLEX VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300 VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 Turno notturno (dalle ore 21 alle ore 8,30) Un tuffo nel futuro alla Mercedes-Benz MUSICA Oggi, alle 21, al Take Away Bistrot di via San Marco 33, il latinbluesman Tony Girani, presenterà il suo nuovo progetto musicale. L’artista pavese, dopo essersi esibito in tre differenti date a Cuba, nel mese di febbraio, ora approda a Milano con una ventata di novità. Nel corso della serata verrano presentati brani inediti del musicista e dei suoi maestri. Suonerà cover delle canzoni di Bob Marley, Eric Clapton, passando da John Mayer, Hendrix ma anche Santana e Jarabe de Palo. Sarà possibile cenare in un’atmosfera magica. Un mix di emozioni che partono dalle terre del blues con un sapore esotico, caraibico. Oggi, via San Marco 33, Take Away Bistrot Mi capita raramente di fare shopping a Milano. Ma quello che mi ha colpito negli ultimi mesi è la grande indifferenza, che a tratti sfocia in scortesia, di alcune commesse. Entri nei negozi e a malapena alzano lo sguardo.Se poi hai l’ardire di chiedere informazioni su un capo di abbigliamento o sulprezzo divendita ti rispondono due parole stentate. Capisco che non è piacevole avere a che fare con un’anziana signora come me. E che le commesse passano ore e ore a tenere a bada clienti sempre insoddisfatti.Ma c’è modo e modo di rapportarsi alle persone. Ho viaggiato un po’ nella mia vita. Sono stata a Londra e poi a Parigi. E ricordo, come fosse ieri, che ogni volta che entravo in un negozio ricevevo una bellissima accolgienza. La signorina di turno mi veniva incontro e dopo avermi rivolto il più straordinario dei sorrisi mi domandava con grande cortesia in cosa potesse servirmi. Non spiaccicavo una parola di inglese ma non ho mai percepito insofferenza o fastidio. Forse una città come Milano dovrebbe investire di più sulla buona educazione. Augista Poli Milano MILANO Turno diurno I CENTRO v. Orefici, 2; v. San Calimero, 1; c.so Garibaldi, 49; v. San Vittore, 12. I NORD v.le Certosa, 121; v. Murat, 5; v.le Affori, 10; v. Palanzone, 33; v. E. De Marchi, 45; v. Fabio Filzi, 10. I SUD v.le Lucania, 10; v. Val di Sole, 22; c.so San Gottardo, 1; v.le Famagosta, 36. I EST c.so Buenos Aires, 39; v.le Monza, 177; v. E. Lussu, 1; V. Denti, 2; v. Casoretto, 37; v. Nino Bixio, 1; v. Amadeo, 40; v. Cadore, 29; v. Toscolano, 1. I OVEST p.za Bolivar, 11; v. Giambellino, 131; v. delle Forze Armate, 212; v. Rembrandt, 22; v. E. Kant, 8; v. Silva, 39; v. Pier della Francesca, 3. Martiri sarà chiusa la traffico, per consentire l'esecuzione di lavori stradali di riqualificazione. Termine lavori previsto: 12 aprile 2015. Via Carissimi: in prossimità del civico 12, sarà chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni. Termine dei lavori previsto: 2 aprile 2015. Traffico difficoltoso in: Via Gallarate, Molino Dorino: traffico difficoltoso verso Pero e Tang. Ovest, per modifica della viabilità, ambito lavori Expo 2015. Via Varesina: traffico intenso, in entrambi i sensi di marcia, per lavori di costruzione pista ciclabile. Termine lavori previsto: 31 marzo 2015. Il bluesman Girani in concerto Una città poco cortese «Possiamo solo vincere, Milano è tornata ad essere la capitale morale dell’Italia». Così diceva Pisapia al Centro di Aggregazione multifunzionale poco prima del voto nel 2011. Comprendo che il sindaco possa avere vuoti di memoria, ma chi gli sta intorno? La giunta comunale si è mai scomodata per vedere con i propri occhi come sono ridotti i quartieri della città? La città viene definita «capitale morale», ma io la ritengo una metropoli in preda alla paura. Perché ogni giorno dobbiamo subire soprusi o violenze? Mi chiedo dovre andremo a finire. (dalle ore 8,30 alle ore 21,00) ::: appuntamenti Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano. GIUNTA SMEMORATA Farmacie Nessuno si salva da solo Spongebob - Fuori dall’acqua Cinquanta sfumature di grigio Superfast & Superfurious Kingsman - Secret Service Focus - Niente è come sembra PADERNO DUGNANO VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 17.10-20.10-22.10 17.25-20.25 22.20 17.40-20.20-22.35 17.20-20.00-22.30 17.30-20.30-22.40 LE GIRAFFE Cinquanta sfumature di grigio 16.40-19-21.20 Il settimo figlio 16.40-20.40 Le leggi del desiderio 18.40-22.40 Cinquanta sfumature di grigio 17.30-20.20-22.40 Spongebob - Fuori dall’acqua 16.40-18.40-20.30 Selma - La strada per la libertà 22.30 Noi e la Giulia 16.20-18.30-20.40-22.50 Superfast & Superfurious 17-19-21 Spongebob - Fuori dall’acqua 17-19 Focus - Niente è come sembra 21.20 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone 16.40-18.40 Mortdecai 20.40-22.40 Shaun, Vita da Pecora - Il Film 16.30-18.30 Black Or White 20.20-22.40 Taken 3 - L’ora della verità 18.40 Automata 16.30-21 Kingsman - Secret Service 16.30-19-21.30 Nessuno si salva da solo 16.30-18.30-20.30-22.30 Focus - Niente è come sembra 16.30-18.30-20.30-22.30 CULTURA Presso il Teatro Oscar, di via Lattanzio 58, dall’11 al 22 marzo, andrà in scena lo spettacolo «L’amica delle mogli» di Luigi Pirandello, prodotto da PACTA.dei teatri. Una commedia del 1927 che l’autore dedicò a Marta Abba,celebre attrice teatrale e cinematografica. È l’analisi spietata di un gruppo di borghesi dietro cui si intravede uno scenario devastante. La regia dello spettacolo è affidata a Annig Raimondi. In scena ci saranno Maria Eugenia D’Aquino, Carlo Decio, Riccardo Mareghini, Lorena Nocera, Vladimir Todisco Grande e Alessandro Pazzi. Lo spettacolo è in scena dal martedì al sabato, alle 17 e alle 21. Dall’11/3 Teatro Oscar, Ingresso da 12 a 24 euro PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 Noi e la Giulia Nessuno si salva da solo Kingsman - Secret Service Spongebob - Fuori dall’acqua Il settimo figlio | Imax (3D) Cinquanta sfumature di grigio Birdman Notte al museo 3 - Il segreto del faraone Focus - Niente è come sembra Superfast & Superfurious Le leggi del desiderio Selma - La strada per la libertà Focus - Niente è come sembra Shaun, Vita da Pecora - Il Film Automata Kingsman - Secret Service Black Or White Non sposate le mie figlie! Mortdecai ROZZANO 17.00-19.40-22.15 17.30-20.15-22.40 22.30 17.10-17.30-20.00 17.30-19.50-22.15 17.00-19.50-22.40 19.40-22.15 17.20 17.40-20.15-22.45 18.20-20.30-22.40 22.30 19.50 19.40-22.10 17.30 22.35 16.55-19.45 17.15-20.00-22.45 17.10-19.45-22.10 17.15-20.00-22.30 THE SPACE CINEMA ROZZANO C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Spongebob - Fuori dall’acqua Mortdecai Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Noi e la Giulia Mune - Il guardiano della luna Focus - Niente è come sembra Mortdecai Le leggi del desiderio Vizio di forma Birdman Nessuno si salva da solo Automata Il settimo figlio Shaun, Vita da Pecora - Il Film Non sposate le mie figlie! Spongebob - Fuori dall’acqua Focus - Niente è come sembra Superfast & Superfurious Cinquanta sfumature di grigio SAN GIULIANO MILANESE 16.30-18.50 21.50 15.30-18.25-21.20 15.40-18.35-21.35 19.30-22.15 15.00-17.10 14.55-17.25-20.00-22.30 16.15 18.45 21.25 16.10-19.00-21.45 14.50-17.20-19.50-22.25 16.50 19.30-22.10 14.50-17.00 19.15-21.40 15.10-17.30-20.00 16.30-19.00-21.30 14.55-17.15-19.35-22.00 22.20 MOVIE PLANET S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.) Spongebob - Fuori dall’acqua Noi e la Giulia Focus - Niente è come sembra Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Nessuno si salva da solo 17,20-20,00 22,30 17,20-19,50-22,30 17,20-19,50-22,30 17,00-19,40-22,30 17,20-20,00-22,30 SESTO SAN GIOVANNI SKYLINE MULTIPLEX Mune - Il guardiano della luna The Search Le leggi del desiderio Birdman Noi e la Giulia Focus - Niente è come sembra Spongebob - Fuori dall’acqua Cinquanta sfumature di grigio Kingsman - Secret Service Superfast & Superfurious Nessuno si salva da solo Black Or White Interstellar | Imax 17.40 15.00-19.35-22.20 17.30 15.05-19.50-22.20 15.10-17.40-20.10-22.35 15.15-17.40-20.10-22.30 15.10-17.40 22.35 15.15-19.40-22.20 15.20-17.35-20.15-22.35 15.15-17.35-20.05-22.15 15.05-17.30-20.00-22.30 21.30 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 CRONACA __Venerdì 6 marzo 2015__ 39 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il progetto per accogliere 50 immigrati BRESCIA I profughi alla Magneti Marelli Rivolta nella Stalingrado d’Italia Fi e Fdi: manca un piano per la sicurezza. Bocciata anche la richiesta di telecamere e di notte i vigili chiudono ::: ROBERTO PROCACCINI ■■■ Il centrodestra di Sesto San Giovanni è sul piede di guerra. L’amministrazione comunale della Stalingrado d’Italia ha deciso di trasformare la vecchia sede dei sindacati confederali di viale Marelli in un centro per l’accoglienza di profughi siriani. Il progetto, che coinvolge due cooperative sociali (una proprietaria dell’immobile, l’altra che adeguerà la struttura e per un anno la gestirà) è stato presentato il 3 marzo. Il sindaco Monica Chittà se ne dice «orgogliosa e entusiasta». Il segretario del Pd cittadino, Marco Esposito lo definisce un piano «che sottrae i profughi alla criminalità e inizia un percorso di integrazione». Ma alla notizia che sta per essere allestito un centro d’accoglienza per 50 migranti è esplosa la polemica. Sisollevano i partitid’opposizione,ma anche lagente comune del vecchio cuore rosso della Lombardia ha da ridire. Sulla pagina Facebook “Cittadini Sestesi Incazzati” i commenti sono inequivocabili: «Che vergogna, questa città è ridotta a uno schifo», scrive Isabella; «Quantiaumenti e quante nuove tasse ci dobbiamo aspetta- ::: IL CASO IL PIANO Il Comune di Sesto San Giovanni ha deciso di utilizzare la vecchia sede dei sindacati di via Marelli in un centro di accoglienza per i profughi. Un progetto che coinvolgerà due cooperative, di cui una è proprietaria dell’immobile, mentre l’altra provvederà ad adeguare la struttura e a gestirla per un anno Presso la sede sindacale della ex Magneti Marelli, a Sesto, nascerà un centro di accoglienza per profughi [Ftg] LE REAZIONI Durissime le reazioni dei cittadini e dell’opposizione di centrodestra. Tutti dicono no al progetto che secondo il Comune «sottrae i profughi alla criminalità», ma che per i cittadini, secondo cui la città è ridotta a uno schifo, non fa che aumentare l’escalation di criminalità nell’area. Da qui il no al progetto re?», chiede Maria, «Per chi ha lo sfratto questa mediazione non si fa», rilancia Silvia. «La sinistra di Sesto lavora di proposito per far crescere l’insicurezza dei cittadini», stigmatizza Roberto Di Stefano, consigliere comunale di Forza Italia. Le cronache sestesi degli ultimi tempi raccontano di una realtà turbolenta. A fine febbraio è stato arrestato un rapinatore seriale 26enne (15 colpi accer- tati) di origini marocchine, che prediligeva vittime donne ha mandato un’ultra 80enne all’ospedale con 30 giorni di prognosi. Pochi giorni fa i Carabinieri di Sesto hanno sgominato una banda di bosniaci, rom e italiani specializzata nel furto dirame. Ancora ieri siè registrato un colpo da migliaia di euro in una gioielleria. «E il comune che fa? - continua Di Stefano Senza offrire nessuna garanzia in termini di sicurezza del territorio e di tutela sanitaria, decide di aprire un centro per profughi. Sono sordi alle richieste dei cittadini». Le ragioni dello scontento non sono finite: «Un anno fa la maggioranza ha abolito il turno notturno della Polizia Locale - lamenta Di Stefano - salvo poi affidare la vigilanza notturna a una ditta privata di security. Due settimane fa ci hanno bocciato una mozione per aumentare la videsorveglianza della città, prendendoci pure in giro perché vorremmo il Grande Fratello». «È assurdo spendere soldi pubblici per i profughi, anche se dello Stato e non del Comune - rincara Antonio Lamiranda, consigliere Fdi- quando poi non si è in grado di assistere gli italiani che ora vivono in condizioni di disagio». L’insospettabile professoressa 80enne che aiutava il boss Ottanta anni appena compiuti, la metà passati dietro a una cattedra ad insegnare latino, e ora una condanna a otto mesi di carcere per «favoreggiamento». Il Tribunale di Brescia l’ha condannata per aver aiutato il boss della ’ndrangheta Carmelo Gallico, 52 anni, che sta scontando 12 anni (in primo grado) per partecipazione ad associazione di stampo mafioso. Per l’anziana insegnante Gallico era solo un “caro amico”, che ha visto arrivare fino alla laurea triennale in Giurisprudenza e partecipare a tanti premi letterari nazionali. Ora, mentre Carmelo è detenuto a Cuneo con il 41 bis, i giudici bresciani hanno condannato l’80enne in pensione e un uomo di 35 anni per favoreggiamento. Per il tribunale entrambi avrebbero aiutato Gallico mentre era latitante in Spagna. Condanna richiesta dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi per cui la donna avrebbe mandato del denaro, sovvenzionandone così la permanenza all’estero. Tanto è bastato per condannarla. G. SPA. __Venerdì 6 marzo 2015__