Ottobre - Gennaio 2015/16 Numero 4
LA PROTEZIONE CIVILE INFORMA
Notiziario quadrimestrale della Protezione Civile della
Provincia di Brindisi
EDITORIALE
Carissimi,
quello che vi mostriamo è
l’immagine con la quale,
tutti noi - personale del
Settore Protezione Civile e
Volontari del SCN - abbiamo voluto formulare gli
auguri di buon Natale e
felice anno nuovo. Ci piace mostrarlo anche qui
perché si tratta di un lavoro di gruppo dei Volontari di due progetti di
Servizio Civile Nazionale: quelli di "Prometeo:
salviamo i boschi dal fuoco", divenuti ormai
veterani, ed i nuovi Volontari del progetto
“Feronia: preveniamo gli incendi boschivi 2”
avviato il 1° dicembre u.s. Un benvenuto,
quindi ai Volontari di questo nuovo progetto:
Cicerone Adriano, De Castro Serena, Di Lecce
Sara, Mazzeo Alessia, Recchia Paola e Renna
Marialuisa. Devo dire che, cogliendo in pieno
lo spirito del Servizio Civile, si sono messi
subito a lavorare alacremente per la realizzazione del progetto Feronia 2. In questo numero
del notiziario vengono illustrate le attività che
sono state svolte nell’ultimo quadrimestre del
2015. Da rilevare l’avvio dell’attività informativa nelle scuole primarie di tutta la provincia
da parte dei sei Volontari del progetto SCNGG Prometeo. Con soddisfazione vi informo
che l’adesione al progetto da parte delle scuole
ha superato abbondantemente la nostra più
rosea previsione… Personalmente, leggo questa maggiore sensibilità verso la protezione
civile come una maggiore consapevolezza della necessità di acquisire nozioni finalizzate
all’autoprotezione. Interessante è l’argomento
scelto per la sezione A pprofondimento: si parla, infatti, della Storia del Servizio Civile Na-
zionale, in particolare, dell’evoluzione dell’obiezione di coscienza: non si può cogliere il
senso profondo di questo Servizio se non si
comprende “l’esigenza” non violenta dei primi
obiettori di coscienza. Di tanto ancora parla il
nostro notiziario… Colgo l’occasione per salutare pubblicamente, a nome mio e dei miei
collaboratori, Cosimo Rosmarino collega che
dal 4 dicembre scorso è stato collocato a riposo; conoscendoti siamo certi che non ti annoierai, anzi potrai dedicare maggior tempo alle tue
innumerevoli passioni…Vi lascio alla lettura di
questo numero de “La Protezione Civile informa” augurando a tutti voi un anno nuovo esattamente come lo desiderate…
Dott.ssa Annamaria Attolini
Capo Settore Protezione Civile Provincia di Brindisi
INDICE
- DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
- TUTELIAMO IL TERRITORIO
- APPROFONDIMENTO
- UN PO’ DI STORIA
- CURIOSITA’
- GIOCANDO CON LA P.C.
PAG 2-6
PAG 7
PAG 8-9
PAG 10
PAG 11
PAG 12
I VOLONTARI DEL SCN IN REDAZIONE
Impaginazione e Grafica:
Antonio DESTINO
Articoli e contenuti:
Gabriele ANTONINO, Domenico CHIOPPA,
Amelia IGNONE, Vincenzo SANAPO, Silvia
SARINELLI
Sito internet:
Antonio DESTINO, Silvia SARINELLI
Sede: Settor e Pr otezione Civile - Provincia di
Brindisi, Cittadella della ricerca, edif.8
Sito internet:
http://protezionecivile.provincia.brindisi.it
[email protected]
DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
LE NOSTRE ATTIVITA’ DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Anche questo numero del giornale “LA PROTEZIONE CIVILE INFORMA” si apre con la presentazione di un nuovo progetto di Servizio Civile Nazionale avviato presso il Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi. Difatti, per
la prima volta,
si affiancheranno ai 6
Volontari di
“Prometeo:
salviamo
i
boschi
dal
fuoco”, progetto già presentato nello
scorso numero, 6 Volontari
di
Servizio
Civile protagonisti
del
progetto “Feronia: preveniamo gli incendi boschivi 2”. L’Ente dà pertanto il benvenuto ai
Volontari Adriano Cicerone, Serena De Castro,
Sara Di Lecce, Alessia Mazzeo, Paola Recchia e
Marialuisa Renna che già hanno provveduto a
creare un proprio logo ed una propria sezione sul
sito http: //protezionecivile.provincia.brindisi.it.
Essi, inoltre, faranno opera di sensibilizzazione e
prevenzione nei confronti dei cittadini e, soprattutto, degli alunni delle scuole medie della Provincia di Brindisi nei mesi che li separa dall’arrivo della stagione calda estiva quando, invece, si
occuperanno di presidiare il territorio provinciale
con i mezzi in dotazione. Va ricordato, infine,
che questo progetto è una naturale prosecuzione
del primo “Feronia: preveniamo gli incendi boschivi” che nell’anno 2012 raggiunse con successo i propri obiettivi.
Per ciò che, invece, riguarda il progetto Prometeo, i 6 Volontari sono stati impegnati in diverse
attività a partire dal mese di Settembre. Dopo la
conclusione della campagna antincendio boschi-
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vo 2015 avvenuta il 15 Settembre, i ragazzi
hanno visto entrare nel vivo gli obiettivi del
proprio progetto a partire dalla partecipazione
al Raduno Nazionale Estivo della Protezione
Civile, svoltosi dal 17 al 20 Settembre presso
il resort Rosa Marina di Ostuni (BR). Essi
hanno, infatti, provveduto all’installazione di
uno stand informativo dove era possibile trovare descrizione, finalità ed opere del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”. Il
18 Settembre hanno poi partecipato al seminario “Prevenzione e mitigazione degli incendi boschivi” organizzato dall’UPI Puglia e
svoltosi presso il Salone della Provincia di
Brindisi. Quest’ultimo rientra nell’ambito di
una serie di iniziative riguardanti il progetto
“Vol.Net”, finanziato assieme al progetto
“Ofidia”, dal programma dell'Unione Europea di Cooperazione Territoriale Grecia –
Italia (approfondimento a pag. 6). Il mese si è
concluso con gli ultimi corsi di formazione
specifica completati nei tempi e nei modi
previsti dal cronoprogramma del progetto.
Nel mese di Ottobre, in un primo momento, i
Volontari di Prometeo hanno provveduto,
assieme alle Associazioni partners del progetto riunite nel tavolo tecnico permanente, a
stilare il calendario degli incontri con le scuole primarie della Provincia di Brindisi che
hanno aderito al progetto. Di conseguenza in
un secondo momento, hanno realizzato il
materiale informativo che, suddiviso in tre
diverse giornate, è stato e verrà presentato
agli alunni. Inoltre, ad ogni bambino, in tutte
le scuole, è stato sottoposto un test di ingresso teso a verificare le conoscenze di base
riguardo il sistema di Protezione Civile e la
prevenzione degli incendi boschivi: l’obiettivo è quello di comprendere quali sono gli
aspetti meno conosciuti e da potenziare nelle
attività di informazione ed, allo stesso tempo,
effettuare uno studio in proposito che verrà
DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
LE NOSTRE ATTIVITA’ DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
pubblicato a conclusione del progetto. Nel
mese di Novembre, dunque, il progetto Prometeo è “sbarcato” nelle scuole elementari
Giovanni XXIII di Fasano, Istituto Comprensivo di Cisternino e l’Istituto Dante Alighieri
di Villa Castelli coinvolgendo un totale di
357 alunni. Dopo una breve pausa, coincidente con le feste natalizie, nel mese di Gennaio il progetto verrà presentato dai volontari
nelle scuole di Brindisi, Erchie, Mesagne,
Montalbano di Fasano, Ostuni, Pezze di Greco e Tuturano.
In contemporanea alla presentazione nelle
scuole, a Novembre i 6 Volontari sono stati
impegnati nelle attività di formazione generale che, come previsto dal progetto, hanno
avuto una durata di 31 ore ed hanno riguardato diverse tematiche inerenti il Servizio
Civile Nazionale e non solo. In particolare, si
è discusso di Volontariato e dell’importanza
che la Protezione Civile riveste in proposito
come esempio di cittadinanza attiva. Si è
parlato della Legge 56/2014 (cosiddetta Legge Delrio) e delle nuove disposizioni in materia di città metropolitane, provincie, unioni
e fusioni di comuni. Si è parlato anche
dell’importanza e del valore della scelta di
intraprendere un percorso di Servizio Civile
Nazionale, argomento cui dedichiamo un
approfondimento più avanti nel giornale.
Tra le altre attività collaterali cui i dipendenti
del Settore Protezione Civile della Provincia
di Brindisi hanno partecipato, accompagnati
dai 6 Volontari del progetto Prometeo, è degna di nota sicuramente la presenza alle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale
e Festa delle Forze Armate Italiane. In data 4
Novembre si è svolta una suggestiva cerimonia in Piazza Santa Teresa a Brindisi volta a
celebrare la ricorrenza. Il primo momento
significativo è stato la deposizione di una corona
di alloro da parte del Prefetto ai piedi del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale
presenta nella suddetta Piazza. Vi è stata in seguito la lettura dei messaggi del Presidente della
Repubblica, del Ministro della Difesa e del Capo
di Stato Maggiore, nonché l’intervento del Prefetto di Brindisi, Sua Eccellenza Dr. Nicola Prete. Quest’ultimo, in occasione del suo intervento,
ha colto l’occasione per un saluto alla città di
Brindisi congedandosi dal proprio incarico essendo, infatti, prossimo alla pensione. La cerimonia si è poi conclusa con la consegna delle
Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana.
A testimoniare, infine, il fermento e le continue
attività del Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi al servizio del proprio territorio e dei propri cittadini, un’altra bella notizia: il
Dipartimento Nazionale della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale ha comunicato in data
20/11/2015 l'approvazione di entrambi i progetti
di Servizio Civile a valere sui fondi del programma "Garanzia Giovani" finanziato dall'Unione
Europea presentati dalla Provincia di Brindisi. Il
primo progetto, che si svolgerà nell'ambito del
Settore Protezione Civile, si chiama "Idra: monitoriamo le zone a rischio idrogeologico 2" e si
tratta di un seguito del progetto "Idra" conclusosi
il 1° Giugno 2015: l'obiettivo è quello di continuare a monitorare i punti critici e di organizzare
eventi informativi sul rischio idrogeologico. Il
secondo si chiama, invece, " Un, due, tre... biblio" ed avrà l'obiettivo di implementare le attività della biblioteca provinciale, organizzando
vari eventi grazie ai quali si vuole incentivare il
piacere della lettura e della cultura.
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DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
LE NOSTRE ATTIVITA’ PROMETEO 2015
A partire dal 9 novembre 2015 ha preso il via la
campagna informativa nelle scuole primarie di
tutta la provincia di Brindisi, che ha avuto come
obiettivi principali la divulgazione delle norme
antincendio, il rispetto per l’ambiente e la diffusione della cultura della Protezione Civile. I sei
Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i
boschi dal fuoco” hanno coinvolto vari istituti ed
hanno raggiunto un totale di oltre 1000 alunni,
nel periodo che è partito durante il mese di Novembre 2015 e si concluderà a Marzo 2016. Sono state coinvolte le classi quarte elementari per
un’età media di 8 anni e mezzo, e si è notata una
vasta percentuale di classi interculturali. Vari
infatti sono gli alunni di nazionalità straniera:
cinesi, rumeni, albanesi, russi ed inglesi. I sei
Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i
boschi dal fuoco”, durante il periodo estivo, oltre
ad effettuare il monitoraggio dei boschi della
provincia, hanno stilato un programma educativo
-scolastico molto dettagliato su vari argomenti,
divisi in tre giornate.
Durante la prima giornata, ai bambini è stato
somministrato un semplice questionario generale
sulla Protezione Civile e sul volontariato. È
emerso che la maggior parte di loro non sapeva
cosa fosse la Protezione Civile e quali competenze avesse, perciò i Volontari sono stati ben felici
di insegnarglielo. Infatti, subito dopo il test, con
delle slide progettate con il programma Power
Point, i Volontari hanno introdotto gli argomenti
riguardanti il sistema di Protezione Civile ed il
Volontariato, hanno spiegato cos’è il Servizio
Civile Nazionale, cos’è il programma “Garanzia
Giovani” cui sono iscritti e cos’è il progetto
“Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”, parlando tra le altre cose del mito e dell’eroe greco dal
quale il progetto prende il nome.
scuola i boschi nelle vicinanze, con la loro
flora e la loro fauna e sono stati fatti poi degli
esperimenti per spiegare il cosiddetto
“triangolo del fuoco”, che è un termine usato
per rappresentare il processo chimico della
combustione. Il triangolo è formato da tre
elementi necessari: combustibile, comburente
e calore. Il combustibile è qualsiasi sostanza
capace di prendere fuoco, mentre il comburente è l’ossigeno. Se manca anche solo uno
dei tre elementi, l’incendio non può scoppiare
o, se è in atto, si spegne. È stata, infine, simulata una chiamata di emergenza coinvolgendo
direttamente gli alunni e si è approfittato per
ricordare che la chiamata deve essere fatta se
e solo se si è realmente in pericolo, altrimenti
si va incontro a sanzioni amministrative fino
ai € 10000 e, nei casi più gravi (provocazione
volontaria o per negligenza, imprudenza ed
imperizia), alla reclusione da uno a dieci anni. Si è, inoltre, ricordato ai bambini che i
Durante la seconda giornata è stato spiegato il numeri di telefono dei Vigili del Fuoco e delconcetto di bosco ed è stata esposta l’importanza la Protezione Civile non sono gli stessi. Il
delle sue risorse, sono stati illustrati scuola per primo è 115, mentre il secondo è 800959594
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DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
LE NOSTRE ATTIVITA’ PROMETEO 2015
(per la provincia di Brindisi).
Durante la terza giornata, quella conclusiva,
ai bambini è stato consegnato l’attestato di
“Amico del bosco”, sono intervenute le Associazioni di Volontariato vicine ad ogni
scuola che hanno mostrato i loro mezzi di
soccorso, le loro attrezzature e il modulo
che si utilizza nelle campagne antincendio
boschivo. Sono stati coinvolti i bambini facendo usare loro la lancia piena di acqua e,
inoltre, sono state consegnate per ogni classe
varie piantine autoctone della nostra macchia
mediterranea, tra cui il mirto, il rosmarino,
l’alloro, il leccio, la ginestra e il carrubo. Gli
alunni sono rimasti colpiti favorevolmente
dall’esperienza e anche gli insegnanti, cui
veniva consegnato in precedenza un questionario di gradimento, hanno risposto con un
parere positivo.
(111 alunni) e l’Istituto “Dante Alighieri” di
Villa Castelli (92 alunni) per un totale di 357
alunni. Le Associazioni di Volontariato intervenute fino ad ora sono state l’Associazione “C.B.
Quadrifoglio” di Montalbano per le due scuole
di Fasano, l’Associazione “Gruppo Protezione
Civile” per la scuola di Cisternino, il “Servizio
Emergenza Francavilla” e la “ProCivArci” di
Erchie per la scuola di Villa Castelli.
Dopo la pausa natalizia, i sei Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco” si
recheranno nell’Istituto Comprensivo “Galileo
Galilei” di Pezze di Greco (comprendente anche
quelli di Montalbano e di Pozzo Faceto), l’Istituto Comprensivo di Erchie, l’Istituto Comprensivo “Centro-Salvemini” di Brindisi, la scuola
elementare “Edmondo De Amicis” di Tuturano,
l’Istituto “Pessina” di Ostuni (comprendente
anche l’associazione “La Nostra Famiglia”) e il
2° Circolo di Mesagne, comprendente gli Istituti
“Giovanni XXIII” e “Giovanni Falcone”. Questi
ultimi, infine, chiuderanno il progetto di campagna informativa scolastica nella seconda metà di
marzo.
Nel mese di Novembre sono stati coinvolti
l’Istituto “Giovanni XXIII” di Fasano (154
alunni), l’Istituto Comprensivo di Cisternino
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DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE
LE ATTIVITA’ DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRINDISI
Il progetto OFIDIA – Operation Fire Danger
Prevention Platform, finanziato dal Programma
di Cooperazione Territoriale Europea “Grecia
– Italia 2007-2013” ha lo scopo di costruire
una infrastruttura operativa di tipo transfrontaliera al fine di prevenire gli incendi boschivi attraverso il pattugliamento più efficace,
il monitoraggio ambientale, la previsione meteorologica e l'accesso automatizzato ai dati
storici relativi. Tra i partners del progetto: il
Cmcc, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, University of Ioannina, Decentralized Administration of Epirus and Western
Macedonia, la Provincia di Lecce, la Città Metropolitana di Bari; ed in collaborazione con la
Protezione Civile Regione Puglia e la Sala
Operativa della Protezione Civile della Provincia di Brindisi.
l’installazione di sensori wi-fi, tecnologie di
internet working e satellitari.
Dati di archivio e piattaforma analitica: I
dati gestiti dalla piattaforma Ofidia rappresentati sia dai dati dei sensori sia dalla formulazione del modello. Inoltre il quarto pacchetto di
lavoro riguarda l'archiviazione dei dati ambientali, l'accesso, il trattamento di questi per il
monitoraggio e l’analisi.
Modello prevenzione incendi: pr evenzione
del pericolo di incendi, analisi e creazione di
un modello. I modelli sul pericolo del fuoco
sono valutati sulla zona transfrontaliera con
approcci statistici.
Installazione, collaudo e validazione del contesto operativo: sei sale di contr ollo - due per
la provincia di Lecce (tra cui quello installato a
Brindisi), una per la Provincia di Bari e tre per
il DAFD (con IRFC).
Grazie alla campagna di sensibilizzazione
“Non si scherza con il fuoco” sono stati redatti
Sono stati previsti per l'attuazione del progetto gli opuscoli informativi sulla prevenzione degli
Ofidia e per ottenere gli obiettivi definiti ini- incendi boschivi, che i Volontari del progetto
zialmente sei pacchetti di lavoro (work packa- Prometeo hanno distribuito nelle scuole Primarie.
ges):
Informazioni e pubblicità: un piano di diffusione durante l'intero progetto e un workshop
pubblico finale per diffondere i risultati. Sarà
istituito un ufficio di progetto, comitato direttivo e comitato consultivo scientifico all'inizio
del progetto.
Wireless e sensori di rete: Installazione di
nuove stazioni di sensori nelle province di Lecce, Brindisi e Bari, e l'integrazione con la rete
sensori esistenti nel sito greco. A questo scopo
è richiesto il supporto di esperti esterni per
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TUTELIAMO IL TERRITORIO
I BOSCHI DELLA PROVINCIA
I 6 Volontari del progetto “Prometeo: Salviamo i boschi dal fuoco”, con la fine del servizio
di monitoraggio all’interno del bosco di Cerano, e prima di iniziare le visite informative
nelle scuole della provincia di Brindisi, hanno
effettuato sopralluoghi in alcune aree boschive
all’interno della provincia di Brindisi, come
previsto dal progetto, con l’obiettivo di acquisire maggiori conoscenze e competenze riguardanti il territorio brindisino, da divulgare in
seguito ai bambini delle quarte classi delle
scuole elementari della provincia di Brindisi
che hanno aderito al progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”. E’ stato dato un
occhio di riguardo ai boschi presenti nelle vicinanze degli Istituti successivamente visitati,
per invogliare e stimolare la conoscenza ed il
rispetto dei propri territori natali.
Dai sopralluoghi si è quindi evidenziato come
la conformazione dei boschi della provincia sia
abbastanza simile: le aree verdi attualmente
presenti sono piccoli frammenti sopravvissuti
al disboscamento e rimasti da estese aree che
hanno lasciato spazio, con il tempo, alle coltivazioni. In particolare, i Volontari hanno visitato nella zona sud della provincia, tra Mesagne e Tuturano, il bosco di Santa Teresa e dei
Lucci, notando al loro interno la presenza soprattutto di quercia da sughero ma anche di
corbezzolo, lentisco, erica arborea, mirto, caprifoglio, cisto e alcuni rari esemplari di quercia vallonea.
Nella parte centrale della provincia, degno di
nota è il Parco Naturale Regionale Terra delle
Gravine, un parco rinaturalizzato che si trova
all’interno di una depressione carsica situata
nel cuore del comune di Villa Castelli. Un tempo discarica abusiva, oggi è invece parco attrezzato per attività ricreative, didatticoformative e sociali. L’area in un passato recente era segnata da uno stato di abbandono e pesante antropizzazione dove numerosi edifici
erano stati costruiti abusivamente fino ai margini della gravina utilizzata come discarica
abusiva.
Oggi, la gravina è un parco attrezzato per attività ludiche, ricreative, didattiche e sociali con
un’area specifica per mostre all’aperto: la presenza di questo bosco è un vero e proprio unicum ed un esempio da seguire per una società
che vuole rendersi sempre più “green” e che
cerca, spesso senza successo, una svolta che
veda una progressiva diminuzione degli inquinanti ed un maggiore rispetto nei confronti
dell’ambiente.
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APPROFONDIMENTO
LA STORIA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
La storia del Servizio Civile Nazionale affonda
le sue radici nell’obiezione di coscienza di cui è
il naturale erede. Sebbene approfondiremo gli
eventi avvenuti in seguito all’entrata in vigore,
nel 1948, della Costituzione Italiana, è importante sottolineare come l’obiezione di coscienza, in
senso lato, nasca nel 1861 con l’Unità di Italia.
Alla coscrizione obbligatoria introdotta lo stesso
anno, infatti, la popolazione, soprattutto quella
rurale del Meridione costretta a subirla forzatamente, rispose con una grandissima resistenza. Il
malcontento popolare non si attenuò, toccando il
culmine durante la Prima Guerra Mondiale tra il
1915 ed il 1918: furono circa 470.000 i processi
per renitenza alla leva, diserzione, disobbedienza
ed ammutinamento. La protesta popolare era
spontanea, dettata da un'istintiva avversione alle
istituzioni militari, alle armi ed agli orrori della
guerra, ma non era incanalata in alcuna forma
organizzata.
I primi due casi di obiezione di coscienza nel
secondo dopoguerra si verificano alla fine degli
anni '40, e fanno riferimento a Rodrigo Castiello
(pentecostale) ed Enrico Ceroni (testimone di
Geova) che furono inquisiti. Il primo obiettore
condannato alla reclusione fu Pietro Pinna
(1948), nonviolento, finito in carcere per 10 mesi; liberato fu condannato di nuovo e ritornò in
carcere finché fu prosciolto dal dovere del servizio militare. Pietro Pinna, infaticabile promotore
della nonviolenza, è ancora oggi una delle figure
di riferimento per i movimenti e le iniziative per
la pace. Egli, infatti, si attivò sin da subito nel
chiarimento e nella diffusione dell’idea nonviolenta, allora misconosciuta per non dire avversata, con l’obiettivo di sensibilizzare la comune
opinione pubblica al problema appunto dell’obiezione di coscienza con una serie di iniziative
tra cui si ricordano marce della pace, convegni di
studio, produzione di documenti e pubblicazione
di un periodico mensile. Nacquero così il
“Gruppo di azione diretta nonviolenta”, superato
8
in seguito dal “Movimento Nonviolento” e la
rivista “Azione nonviolenta”.
A questa serie di iniziative, fecero seguito
proposte di legge presentate da parlamentari
socialisti che, tuttavia, vennero coperte
dall’oblio dell’indifferenza parlamentare e
dalla ostilità del governo e delle gerarchie
militari. La svolta si ebbe con l’impegno dei
primi obiettori cattolici che dichiararono di
voler vivere integralmente la non violenza
evangelica, espressa dai comandamenti “non
uccidere” e “ama il tuo prossimo come te
stesso”. In particolare gli arresti di Padre Ernesto Balducci e Don Lorenzo Milani scossero l’opinione pubblica portando alla ribalta il
problema dell’obiezione di coscienza registrando importanti prese di posizione a favore. La legge Pedini del 1966 sembrò che potesse offrire una soluzione attraverso una
specie di servizio civile nel terzo mondo, ma
solo nel 1972, con la legge n. 772, si diede
diritto all’obiezione di coscienza regolariz-
APPROFONDIMENTO
LA STORIA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
zando così il servizio civile sostitutivo per
motivi morali, religiosi, fisici. Tuttavia, pur
riconoscendo la scelta di difendere la patria
in maniera alternativa e non armata rispetto
al servizio militare, l’obiezione di coscienza
non veniva ancora considerata un diritto bensì un beneficio concesso dallo Stato a precise
la realtà sociale, con i suoi problemi, con le sue
sfide.
I giovani possono scegliere di difendere la Patria, con il servizio militare o con il servizio sostitutivo civile. La gestione del servizio civile
sostitutivo del servizio militare passa all'Ufficio
Nazionale per il Servizio Civile (dal 1° gennaio
2000).
E’ questa la nascita del Servizio Civile Nazionale attuale, sebbene nel corso degli anni ci siano
state varie piccole modifiche. Oggi, dopo la sospensione della leva obbligatoria, il Servizio
Civile Nazionale rappresenta ancora una scelta
volontaria ed alternativa di difesa della patria
venendo allo stesso tempo affiancato a misure
per combattere la disoccupazione come il programma Garanzia Giovani, rappresentando a
tutti gli effetti una importante opportunità lavorativa per i giovani tra i 18 ed i 28 anni.
condizioni e conseguenze. Da allora bisogna
aspettare il 1992, quando il Parlamento licenziò un nuovo testo di legge, ma l'allora Presidente Francesco Cossiga rifiutò di firmarla
per incostituzionalità, rinviandola al Parlamento.
Nel 1998 si giunge finalmente all'approvazione della legge 230 che sancisce il pieno
riconoscimento giuridico dell'obiezione di
coscienza. Con questa ultima legge l'obiezione di coscienza non è più un beneficio concesso dallo Stato, ma diventa un diritto della
persona: il Servizio Civile rappresenta un
modo alternativo di servire la patria, con una
durata pari al servizio militare, a contatto con
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EMERGENZA INCENDI: UN PO’ DI STORIA
IL PIU’ GRANDE INCENDIO DI SEMPRE IN ITALIA
Gli incendi boschivi da sempre colpiscono la
realtà territoriale italiana, tuttavia, fino agli
anni ’60 il fenomeno è rimasto contenuto entro
accettabili livelli di incidenza nei confronti
dell’ambiente forestale. Al contrario, il fenomeno ha assunto caratteristiche di elevata gravità dall’inizio degli anni ’70, assumendo negli
ultimi 30 anni dimensioni estremamente significative con conseguente maggiore impatto a
carico del patrimonio boschivo nazionale, a cui
si è accompagnata una crescente attenzione da
parte dell’opinione pubblica. Proviamo a immaginare l’Italia senza la Liguria, infatti, questo è il risultato solo negli ultimi anni degli
incendi nel nostro Paese: le fiamme hanno distrutto nel complesso 540 mila ettari di territorio (boscato e non).
Le cause che hanno portato all’aumento e alla
maggiore diffusione degli incendi boschivi
vanno ricercate in parte nelle mutate condizioni climatiche generali e in parte nei cambiamenti socio - economici che hanno interessato
l’Italia, ma soprattutto alle profonde modifiche
nell’uso del suolo. Infatti, a periodi di prolungata siccità, condizione naturalmente predisponente il fuoco, si sono sovrapposti l’abbandono
delle aree rurali e la crescita delle popolazioni
delle aree urbanizzate. Per quanto concerne,
invece, la distribuzione geografica degli eventi,
si può notare dalle statistiche, che tutte le Regioni italiane sono interessate dal fenomeno,
anche se con gravità differente e in periodi
diversi dell’anno.
Non deve stupire, perciò, che l’incendio boschivo più grande per dimensioni e per durata
di sempre avvenuto nella nostra Nazione sia
scoppiato in una Regione del Nord Italia quale
è il Friuli Venezia Giulia. Nell’estate del 2013,
infatti, un incendio ha colpito l’area boschiva a
nord del Friuli, continuando a bruciare ininterrottamente per 25 giorni. Secondo le analisi
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effettuate dagli esperti si è trattato del più grande mai divampato in Italia: dall’area dell’alto
Friuli al confine con l’Austria, le fiamme hanno minacciato e interessato anche il territorio
nei dintorni di Udine, mandando in fumo oltre
830 ettari di terreno.
A testimonianza della pericolosità distruttiva
degli incendi boschivi, sono state minacciati
dal fuoco i borghi storici di Patocco, Chiout
Cali, Piani di Qua e Piani di La’, e soprattutto
Sella Nevea. La gravità dell’incendio è stata
tale che, nonostante i complessivi 5 mezzi aerei messi a disposizione ed impiegati dalla Regione, è stato necessario l’aiuto delle autorità
degli Stati confinanti: il Land austriaco della
Carinzia, infatti, ha messo a disposizione i propri mezzi per spegnere l’incendio boschivo. E’
stato provvidenziale nel facilitare le attività di
spegnimento l’abbassamento delle temperature, mentre è stato fondamentale nell’agevolare
i soccorsi la maggiore visibilità dovuta alla
quantità di fumo inferiore emanata dai roghi.
Fortunatamente, una volta concluse le operazioni di spegnimento, non sono stati registrati
né morti, né feriti.
E’ importante, comunque, sottolineare come al
danno prevalentemente ambientale ed al rischio per la salute e la vita dei cittadini, si aggiungano importanti danni per le casse pubbliche. Le operazioni di spegnimento, infatti, costano 2200 euro all’ora per ogni elicottero impiegato ma sono niente in confronto a quanto
costano gli ettari di bosco bruciati: circa 20
mila euro ogni ettaro. E’ in questo contesto
drammatico che si inserisce il lavoro della Protezione Civile, che, in tutte le Regioni in accordo con i livelli provinciali, ad una attività di
prevenzione per mezzo di campagne informative, affianca, soprattutto nei mesi estivi, un intervento diretto monitorando il territorio e intervenendo nelle situazioni di emergenza grazie alle Campagne A.I.B.
EMERGENZA INCENDI: UN PO’ DI STORIA
IL PIU’ GRANDE INCENDIO DI SEMPRE IN ITALIA
Il devastante incendio in Friuli Venezia Giulia
Operazione di spegnimento
con mezzo aereo del
Corpo Forestale dello Stato
CURIOSITA’
EVOLUZIONE DI UNA PAROLA
Rischio: Il ter mine r isicum, der ivante dal latino, è legato alle pr ime impr ese mar ittime di
epoca premoderna, per segnalare i pericoli che avrebbero potuto compromettere il viaggio. Indicava allora la possibilità di un pericolo oggettivo – e in particolare di un evento naturale – non
imputabile alla condotta umana.
Il cambiamento di significato è legato al passaggio alla modernità. L’uomo moderno scopre che
il disordine può essere messo sotto controllo: il mondo segue leggi costanti che possono essere
misurate, calcolate, previste. Nel corso del XVIII secolo – grazie anche agli studi matematici
sul calcolo probabilistico – il rischio inizia quindi a essere affrontato in modo scientifico. I risultati imprevisti non hanno necessariamente una sfumatura negativa e possono essere anche conseguenza dell’azione umana. Il rischio acquista quindi connotazione neutra che nell’accezione
attuale del termine – quasi esclusivamente negativa – si perde completamente.
In protezione civile, il rischio si esprime con la formula R = P x V x E, che lega pericolosità,
vulnerabilità e valore esposto. Il rischio, in questo caso, si traduce nella possibilità che un fenomeno naturale o legato all’attività dell’uomo danneggi la popolazione e gli insediamenti, in
un’area specifica e in un dato periodo di tempo.
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GIOCANDO CON LA PROTEZIONE CIVILE
PROCIVERBA
ORIZZONTALE: 1. Può essere una risorsa...come un rischio. 6. Protezione Civile.
8. Uno degli elementi del triangolo del fuoco. 12. Distrugge i boschi e tutto ciò che
incontra. 13. Impegno personale senza fini di lucro. 15. Ampia zona verde nella
Provincia di Brindisi. 16. E’ una risorsa...verde.
VERTICALE: 2. Capo Dipartimento della Protezione Civile Italiana. 3. Situazione
imprevista o di pericolo. 4. Eroe greco protagonista del nostro progetto. 5. Uno degli
elementi del triangolo del fuoco. 6. Meglio farla….che curare. 7. Come quella del
meteo. 9. Antincendio Boschivo. 10. Servizio Civile Nazionale. 11. Si usa per spegnere il fuoco. 14. Da lì si tira l’acqua. 17. Si chiama in caso di bisogno per avere
soccorso.
ORIZZONTALE: 1. Fuoco. 6. PC. 8. Comburente. 12. Incendio. 13. Volontariato. 15. Cerano. 16.
Bosco.
VERTICALE: 2. Curcio. 3. Emergenza. 4. Prometeo. 5. Combustibile. 6. Prevenzione. 7. Previsione.
9. AIB. 10. SCN. 11. Acqua. 14. Pozzo. 17. SOS
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