Ottobre - Gennaio 2015/16 Numero 4 LA PROTEZIONE CIVILE INFORMA Notiziario quadrimestrale della Protezione Civile della Provincia di Brindisi EDITORIALE Carissimi, quello che vi mostriamo è l’immagine con la quale, tutti noi - personale del Settore Protezione Civile e Volontari del SCN - abbiamo voluto formulare gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Ci piace mostrarlo anche qui perché si tratta di un lavoro di gruppo dei Volontari di due progetti di Servizio Civile Nazionale: quelli di "Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco", divenuti ormai veterani, ed i nuovi Volontari del progetto “Feronia: preveniamo gli incendi boschivi 2” avviato il 1° dicembre u.s. Un benvenuto, quindi ai Volontari di questo nuovo progetto: Cicerone Adriano, De Castro Serena, Di Lecce Sara, Mazzeo Alessia, Recchia Paola e Renna Marialuisa. Devo dire che, cogliendo in pieno lo spirito del Servizio Civile, si sono messi subito a lavorare alacremente per la realizzazione del progetto Feronia 2. In questo numero del notiziario vengono illustrate le attività che sono state svolte nell’ultimo quadrimestre del 2015. Da rilevare l’avvio dell’attività informativa nelle scuole primarie di tutta la provincia da parte dei sei Volontari del progetto SCNGG Prometeo. Con soddisfazione vi informo che l’adesione al progetto da parte delle scuole ha superato abbondantemente la nostra più rosea previsione… Personalmente, leggo questa maggiore sensibilità verso la protezione civile come una maggiore consapevolezza della necessità di acquisire nozioni finalizzate all’autoprotezione. Interessante è l’argomento scelto per la sezione A pprofondimento: si parla, infatti, della Storia del Servizio Civile Na- zionale, in particolare, dell’evoluzione dell’obiezione di coscienza: non si può cogliere il senso profondo di questo Servizio se non si comprende “l’esigenza” non violenta dei primi obiettori di coscienza. Di tanto ancora parla il nostro notiziario… Colgo l’occasione per salutare pubblicamente, a nome mio e dei miei collaboratori, Cosimo Rosmarino collega che dal 4 dicembre scorso è stato collocato a riposo; conoscendoti siamo certi che non ti annoierai, anzi potrai dedicare maggior tempo alle tue innumerevoli passioni…Vi lascio alla lettura di questo numero de “La Protezione Civile informa” augurando a tutti voi un anno nuovo esattamente come lo desiderate… Dott.ssa Annamaria Attolini Capo Settore Protezione Civile Provincia di Brindisi INDICE - DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE - TUTELIAMO IL TERRITORIO - APPROFONDIMENTO - UN PO’ DI STORIA - CURIOSITA’ - GIOCANDO CON LA P.C. PAG 2-6 PAG 7 PAG 8-9 PAG 10 PAG 11 PAG 12 I VOLONTARI DEL SCN IN REDAZIONE Impaginazione e Grafica: Antonio DESTINO Articoli e contenuti: Gabriele ANTONINO, Domenico CHIOPPA, Amelia IGNONE, Vincenzo SANAPO, Silvia SARINELLI Sito internet: Antonio DESTINO, Silvia SARINELLI Sede: Settor e Pr otezione Civile - Provincia di Brindisi, Cittadella della ricerca, edif.8 Sito internet: http://protezionecivile.provincia.brindisi.it [email protected] DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE LE NOSTRE ATTIVITA’ DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Anche questo numero del giornale “LA PROTEZIONE CIVILE INFORMA” si apre con la presentazione di un nuovo progetto di Servizio Civile Nazionale avviato presso il Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi. Difatti, per la prima volta, si affiancheranno ai 6 Volontari di “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”, progetto già presentato nello scorso numero, 6 Volontari di Servizio Civile protagonisti del progetto “Feronia: preveniamo gli incendi boschivi 2”. L’Ente dà pertanto il benvenuto ai Volontari Adriano Cicerone, Serena De Castro, Sara Di Lecce, Alessia Mazzeo, Paola Recchia e Marialuisa Renna che già hanno provveduto a creare un proprio logo ed una propria sezione sul sito http: //protezionecivile.provincia.brindisi.it. Essi, inoltre, faranno opera di sensibilizzazione e prevenzione nei confronti dei cittadini e, soprattutto, degli alunni delle scuole medie della Provincia di Brindisi nei mesi che li separa dall’arrivo della stagione calda estiva quando, invece, si occuperanno di presidiare il territorio provinciale con i mezzi in dotazione. Va ricordato, infine, che questo progetto è una naturale prosecuzione del primo “Feronia: preveniamo gli incendi boschivi” che nell’anno 2012 raggiunse con successo i propri obiettivi. Per ciò che, invece, riguarda il progetto Prometeo, i 6 Volontari sono stati impegnati in diverse attività a partire dal mese di Settembre. Dopo la conclusione della campagna antincendio boschi- 2 vo 2015 avvenuta il 15 Settembre, i ragazzi hanno visto entrare nel vivo gli obiettivi del proprio progetto a partire dalla partecipazione al Raduno Nazionale Estivo della Protezione Civile, svoltosi dal 17 al 20 Settembre presso il resort Rosa Marina di Ostuni (BR). Essi hanno, infatti, provveduto all’installazione di uno stand informativo dove era possibile trovare descrizione, finalità ed opere del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”. Il 18 Settembre hanno poi partecipato al seminario “Prevenzione e mitigazione degli incendi boschivi” organizzato dall’UPI Puglia e svoltosi presso il Salone della Provincia di Brindisi. Quest’ultimo rientra nell’ambito di una serie di iniziative riguardanti il progetto “Vol.Net”, finanziato assieme al progetto “Ofidia”, dal programma dell'Unione Europea di Cooperazione Territoriale Grecia – Italia (approfondimento a pag. 6). Il mese si è concluso con gli ultimi corsi di formazione specifica completati nei tempi e nei modi previsti dal cronoprogramma del progetto. Nel mese di Ottobre, in un primo momento, i Volontari di Prometeo hanno provveduto, assieme alle Associazioni partners del progetto riunite nel tavolo tecnico permanente, a stilare il calendario degli incontri con le scuole primarie della Provincia di Brindisi che hanno aderito al progetto. Di conseguenza in un secondo momento, hanno realizzato il materiale informativo che, suddiviso in tre diverse giornate, è stato e verrà presentato agli alunni. Inoltre, ad ogni bambino, in tutte le scuole, è stato sottoposto un test di ingresso teso a verificare le conoscenze di base riguardo il sistema di Protezione Civile e la prevenzione degli incendi boschivi: l’obiettivo è quello di comprendere quali sono gli aspetti meno conosciuti e da potenziare nelle attività di informazione ed, allo stesso tempo, effettuare uno studio in proposito che verrà DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE LE NOSTRE ATTIVITA’ DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE pubblicato a conclusione del progetto. Nel mese di Novembre, dunque, il progetto Prometeo è “sbarcato” nelle scuole elementari Giovanni XXIII di Fasano, Istituto Comprensivo di Cisternino e l’Istituto Dante Alighieri di Villa Castelli coinvolgendo un totale di 357 alunni. Dopo una breve pausa, coincidente con le feste natalizie, nel mese di Gennaio il progetto verrà presentato dai volontari nelle scuole di Brindisi, Erchie, Mesagne, Montalbano di Fasano, Ostuni, Pezze di Greco e Tuturano. In contemporanea alla presentazione nelle scuole, a Novembre i 6 Volontari sono stati impegnati nelle attività di formazione generale che, come previsto dal progetto, hanno avuto una durata di 31 ore ed hanno riguardato diverse tematiche inerenti il Servizio Civile Nazionale e non solo. In particolare, si è discusso di Volontariato e dell’importanza che la Protezione Civile riveste in proposito come esempio di cittadinanza attiva. Si è parlato della Legge 56/2014 (cosiddetta Legge Delrio) e delle nuove disposizioni in materia di città metropolitane, provincie, unioni e fusioni di comuni. Si è parlato anche dell’importanza e del valore della scelta di intraprendere un percorso di Servizio Civile Nazionale, argomento cui dedichiamo un approfondimento più avanti nel giornale. Tra le altre attività collaterali cui i dipendenti del Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi hanno partecipato, accompagnati dai 6 Volontari del progetto Prometeo, è degna di nota sicuramente la presenza alle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate Italiane. In data 4 Novembre si è svolta una suggestiva cerimonia in Piazza Santa Teresa a Brindisi volta a celebrare la ricorrenza. Il primo momento significativo è stato la deposizione di una corona di alloro da parte del Prefetto ai piedi del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale presenta nella suddetta Piazza. Vi è stata in seguito la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore, nonché l’intervento del Prefetto di Brindisi, Sua Eccellenza Dr. Nicola Prete. Quest’ultimo, in occasione del suo intervento, ha colto l’occasione per un saluto alla città di Brindisi congedandosi dal proprio incarico essendo, infatti, prossimo alla pensione. La cerimonia si è poi conclusa con la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. A testimoniare, infine, il fermento e le continue attività del Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi al servizio del proprio territorio e dei propri cittadini, un’altra bella notizia: il Dipartimento Nazionale della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha comunicato in data 20/11/2015 l'approvazione di entrambi i progetti di Servizio Civile a valere sui fondi del programma "Garanzia Giovani" finanziato dall'Unione Europea presentati dalla Provincia di Brindisi. Il primo progetto, che si svolgerà nell'ambito del Settore Protezione Civile, si chiama "Idra: monitoriamo le zone a rischio idrogeologico 2" e si tratta di un seguito del progetto "Idra" conclusosi il 1° Giugno 2015: l'obiettivo è quello di continuare a monitorare i punti critici e di organizzare eventi informativi sul rischio idrogeologico. Il secondo si chiama, invece, " Un, due, tre... biblio" ed avrà l'obiettivo di implementare le attività della biblioteca provinciale, organizzando vari eventi grazie ai quali si vuole incentivare il piacere della lettura e della cultura. 3 DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE LE NOSTRE ATTIVITA’ PROMETEO 2015 A partire dal 9 novembre 2015 ha preso il via la campagna informativa nelle scuole primarie di tutta la provincia di Brindisi, che ha avuto come obiettivi principali la divulgazione delle norme antincendio, il rispetto per l’ambiente e la diffusione della cultura della Protezione Civile. I sei Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco” hanno coinvolto vari istituti ed hanno raggiunto un totale di oltre 1000 alunni, nel periodo che è partito durante il mese di Novembre 2015 e si concluderà a Marzo 2016. Sono state coinvolte le classi quarte elementari per un’età media di 8 anni e mezzo, e si è notata una vasta percentuale di classi interculturali. Vari infatti sono gli alunni di nazionalità straniera: cinesi, rumeni, albanesi, russi ed inglesi. I sei Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”, durante il periodo estivo, oltre ad effettuare il monitoraggio dei boschi della provincia, hanno stilato un programma educativo -scolastico molto dettagliato su vari argomenti, divisi in tre giornate. Durante la prima giornata, ai bambini è stato somministrato un semplice questionario generale sulla Protezione Civile e sul volontariato. È emerso che la maggior parte di loro non sapeva cosa fosse la Protezione Civile e quali competenze avesse, perciò i Volontari sono stati ben felici di insegnarglielo. Infatti, subito dopo il test, con delle slide progettate con il programma Power Point, i Volontari hanno introdotto gli argomenti riguardanti il sistema di Protezione Civile ed il Volontariato, hanno spiegato cos’è il Servizio Civile Nazionale, cos’è il programma “Garanzia Giovani” cui sono iscritti e cos’è il progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”, parlando tra le altre cose del mito e dell’eroe greco dal quale il progetto prende il nome. scuola i boschi nelle vicinanze, con la loro flora e la loro fauna e sono stati fatti poi degli esperimenti per spiegare il cosiddetto “triangolo del fuoco”, che è un termine usato per rappresentare il processo chimico della combustione. Il triangolo è formato da tre elementi necessari: combustibile, comburente e calore. Il combustibile è qualsiasi sostanza capace di prendere fuoco, mentre il comburente è l’ossigeno. Se manca anche solo uno dei tre elementi, l’incendio non può scoppiare o, se è in atto, si spegne. È stata, infine, simulata una chiamata di emergenza coinvolgendo direttamente gli alunni e si è approfittato per ricordare che la chiamata deve essere fatta se e solo se si è realmente in pericolo, altrimenti si va incontro a sanzioni amministrative fino ai € 10000 e, nei casi più gravi (provocazione volontaria o per negligenza, imprudenza ed imperizia), alla reclusione da uno a dieci anni. Si è, inoltre, ricordato ai bambini che i Durante la seconda giornata è stato spiegato il numeri di telefono dei Vigili del Fuoco e delconcetto di bosco ed è stata esposta l’importanza la Protezione Civile non sono gli stessi. Il delle sue risorse, sono stati illustrati scuola per primo è 115, mentre il secondo è 800959594 4 DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE LE NOSTRE ATTIVITA’ PROMETEO 2015 (per la provincia di Brindisi). Durante la terza giornata, quella conclusiva, ai bambini è stato consegnato l’attestato di “Amico del bosco”, sono intervenute le Associazioni di Volontariato vicine ad ogni scuola che hanno mostrato i loro mezzi di soccorso, le loro attrezzature e il modulo che si utilizza nelle campagne antincendio boschivo. Sono stati coinvolti i bambini facendo usare loro la lancia piena di acqua e, inoltre, sono state consegnate per ogni classe varie piantine autoctone della nostra macchia mediterranea, tra cui il mirto, il rosmarino, l’alloro, il leccio, la ginestra e il carrubo. Gli alunni sono rimasti colpiti favorevolmente dall’esperienza e anche gli insegnanti, cui veniva consegnato in precedenza un questionario di gradimento, hanno risposto con un parere positivo. (111 alunni) e l’Istituto “Dante Alighieri” di Villa Castelli (92 alunni) per un totale di 357 alunni. Le Associazioni di Volontariato intervenute fino ad ora sono state l’Associazione “C.B. Quadrifoglio” di Montalbano per le due scuole di Fasano, l’Associazione “Gruppo Protezione Civile” per la scuola di Cisternino, il “Servizio Emergenza Francavilla” e la “ProCivArci” di Erchie per la scuola di Villa Castelli. Dopo la pausa natalizia, i sei Volontari del progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco” si recheranno nell’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei” di Pezze di Greco (comprendente anche quelli di Montalbano e di Pozzo Faceto), l’Istituto Comprensivo di Erchie, l’Istituto Comprensivo “Centro-Salvemini” di Brindisi, la scuola elementare “Edmondo De Amicis” di Tuturano, l’Istituto “Pessina” di Ostuni (comprendente anche l’associazione “La Nostra Famiglia”) e il 2° Circolo di Mesagne, comprendente gli Istituti “Giovanni XXIII” e “Giovanni Falcone”. Questi ultimi, infine, chiuderanno il progetto di campagna informativa scolastica nella seconda metà di marzo. Nel mese di Novembre sono stati coinvolti l’Istituto “Giovanni XXIII” di Fasano (154 alunni), l’Istituto Comprensivo di Cisternino 5 DENTRO LA PROTEZIONE CIVILE LE ATTIVITA’ DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRINDISI Il progetto OFIDIA – Operation Fire Danger Prevention Platform, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea “Grecia – Italia 2007-2013” ha lo scopo di costruire una infrastruttura operativa di tipo transfrontaliera al fine di prevenire gli incendi boschivi attraverso il pattugliamento più efficace, il monitoraggio ambientale, la previsione meteorologica e l'accesso automatizzato ai dati storici relativi. Tra i partners del progetto: il Cmcc, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, University of Ioannina, Decentralized Administration of Epirus and Western Macedonia, la Provincia di Lecce, la Città Metropolitana di Bari; ed in collaborazione con la Protezione Civile Regione Puglia e la Sala Operativa della Protezione Civile della Provincia di Brindisi. l’installazione di sensori wi-fi, tecnologie di internet working e satellitari. Dati di archivio e piattaforma analitica: I dati gestiti dalla piattaforma Ofidia rappresentati sia dai dati dei sensori sia dalla formulazione del modello. Inoltre il quarto pacchetto di lavoro riguarda l'archiviazione dei dati ambientali, l'accesso, il trattamento di questi per il monitoraggio e l’analisi. Modello prevenzione incendi: pr evenzione del pericolo di incendi, analisi e creazione di un modello. I modelli sul pericolo del fuoco sono valutati sulla zona transfrontaliera con approcci statistici. Installazione, collaudo e validazione del contesto operativo: sei sale di contr ollo - due per la provincia di Lecce (tra cui quello installato a Brindisi), una per la Provincia di Bari e tre per il DAFD (con IRFC). Grazie alla campagna di sensibilizzazione “Non si scherza con il fuoco” sono stati redatti Sono stati previsti per l'attuazione del progetto gli opuscoli informativi sulla prevenzione degli Ofidia e per ottenere gli obiettivi definiti ini- incendi boschivi, che i Volontari del progetto zialmente sei pacchetti di lavoro (work packa- Prometeo hanno distribuito nelle scuole Primarie. ges): Informazioni e pubblicità: un piano di diffusione durante l'intero progetto e un workshop pubblico finale per diffondere i risultati. Sarà istituito un ufficio di progetto, comitato direttivo e comitato consultivo scientifico all'inizio del progetto. Wireless e sensori di rete: Installazione di nuove stazioni di sensori nelle province di Lecce, Brindisi e Bari, e l'integrazione con la rete sensori esistenti nel sito greco. A questo scopo è richiesto il supporto di esperti esterni per 6 TUTELIAMO IL TERRITORIO I BOSCHI DELLA PROVINCIA I 6 Volontari del progetto “Prometeo: Salviamo i boschi dal fuoco”, con la fine del servizio di monitoraggio all’interno del bosco di Cerano, e prima di iniziare le visite informative nelle scuole della provincia di Brindisi, hanno effettuato sopralluoghi in alcune aree boschive all’interno della provincia di Brindisi, come previsto dal progetto, con l’obiettivo di acquisire maggiori conoscenze e competenze riguardanti il territorio brindisino, da divulgare in seguito ai bambini delle quarte classi delle scuole elementari della provincia di Brindisi che hanno aderito al progetto “Prometeo: salviamo i boschi dal fuoco”. E’ stato dato un occhio di riguardo ai boschi presenti nelle vicinanze degli Istituti successivamente visitati, per invogliare e stimolare la conoscenza ed il rispetto dei propri territori natali. Dai sopralluoghi si è quindi evidenziato come la conformazione dei boschi della provincia sia abbastanza simile: le aree verdi attualmente presenti sono piccoli frammenti sopravvissuti al disboscamento e rimasti da estese aree che hanno lasciato spazio, con il tempo, alle coltivazioni. In particolare, i Volontari hanno visitato nella zona sud della provincia, tra Mesagne e Tuturano, il bosco di Santa Teresa e dei Lucci, notando al loro interno la presenza soprattutto di quercia da sughero ma anche di corbezzolo, lentisco, erica arborea, mirto, caprifoglio, cisto e alcuni rari esemplari di quercia vallonea. Nella parte centrale della provincia, degno di nota è il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, un parco rinaturalizzato che si trova all’interno di una depressione carsica situata nel cuore del comune di Villa Castelli. Un tempo discarica abusiva, oggi è invece parco attrezzato per attività ricreative, didatticoformative e sociali. L’area in un passato recente era segnata da uno stato di abbandono e pesante antropizzazione dove numerosi edifici erano stati costruiti abusivamente fino ai margini della gravina utilizzata come discarica abusiva. Oggi, la gravina è un parco attrezzato per attività ludiche, ricreative, didattiche e sociali con un’area specifica per mostre all’aperto: la presenza di questo bosco è un vero e proprio unicum ed un esempio da seguire per una società che vuole rendersi sempre più “green” e che cerca, spesso senza successo, una svolta che veda una progressiva diminuzione degli inquinanti ed un maggiore rispetto nei confronti dell’ambiente. 7 APPROFONDIMENTO LA STORIA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE La storia del Servizio Civile Nazionale affonda le sue radici nell’obiezione di coscienza di cui è il naturale erede. Sebbene approfondiremo gli eventi avvenuti in seguito all’entrata in vigore, nel 1948, della Costituzione Italiana, è importante sottolineare come l’obiezione di coscienza, in senso lato, nasca nel 1861 con l’Unità di Italia. Alla coscrizione obbligatoria introdotta lo stesso anno, infatti, la popolazione, soprattutto quella rurale del Meridione costretta a subirla forzatamente, rispose con una grandissima resistenza. Il malcontento popolare non si attenuò, toccando il culmine durante la Prima Guerra Mondiale tra il 1915 ed il 1918: furono circa 470.000 i processi per renitenza alla leva, diserzione, disobbedienza ed ammutinamento. La protesta popolare era spontanea, dettata da un'istintiva avversione alle istituzioni militari, alle armi ed agli orrori della guerra, ma non era incanalata in alcuna forma organizzata. I primi due casi di obiezione di coscienza nel secondo dopoguerra si verificano alla fine degli anni '40, e fanno riferimento a Rodrigo Castiello (pentecostale) ed Enrico Ceroni (testimone di Geova) che furono inquisiti. Il primo obiettore condannato alla reclusione fu Pietro Pinna (1948), nonviolento, finito in carcere per 10 mesi; liberato fu condannato di nuovo e ritornò in carcere finché fu prosciolto dal dovere del servizio militare. Pietro Pinna, infaticabile promotore della nonviolenza, è ancora oggi una delle figure di riferimento per i movimenti e le iniziative per la pace. Egli, infatti, si attivò sin da subito nel chiarimento e nella diffusione dell’idea nonviolenta, allora misconosciuta per non dire avversata, con l’obiettivo di sensibilizzare la comune opinione pubblica al problema appunto dell’obiezione di coscienza con una serie di iniziative tra cui si ricordano marce della pace, convegni di studio, produzione di documenti e pubblicazione di un periodico mensile. Nacquero così il “Gruppo di azione diretta nonviolenta”, superato 8 in seguito dal “Movimento Nonviolento” e la rivista “Azione nonviolenta”. A questa serie di iniziative, fecero seguito proposte di legge presentate da parlamentari socialisti che, tuttavia, vennero coperte dall’oblio dell’indifferenza parlamentare e dalla ostilità del governo e delle gerarchie militari. La svolta si ebbe con l’impegno dei primi obiettori cattolici che dichiararono di voler vivere integralmente la non violenza evangelica, espressa dai comandamenti “non uccidere” e “ama il tuo prossimo come te stesso”. In particolare gli arresti di Padre Ernesto Balducci e Don Lorenzo Milani scossero l’opinione pubblica portando alla ribalta il problema dell’obiezione di coscienza registrando importanti prese di posizione a favore. La legge Pedini del 1966 sembrò che potesse offrire una soluzione attraverso una specie di servizio civile nel terzo mondo, ma solo nel 1972, con la legge n. 772, si diede diritto all’obiezione di coscienza regolariz- APPROFONDIMENTO LA STORIA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE zando così il servizio civile sostitutivo per motivi morali, religiosi, fisici. Tuttavia, pur riconoscendo la scelta di difendere la patria in maniera alternativa e non armata rispetto al servizio militare, l’obiezione di coscienza non veniva ancora considerata un diritto bensì un beneficio concesso dallo Stato a precise la realtà sociale, con i suoi problemi, con le sue sfide. I giovani possono scegliere di difendere la Patria, con il servizio militare o con il servizio sostitutivo civile. La gestione del servizio civile sostitutivo del servizio militare passa all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (dal 1° gennaio 2000). E’ questa la nascita del Servizio Civile Nazionale attuale, sebbene nel corso degli anni ci siano state varie piccole modifiche. Oggi, dopo la sospensione della leva obbligatoria, il Servizio Civile Nazionale rappresenta ancora una scelta volontaria ed alternativa di difesa della patria venendo allo stesso tempo affiancato a misure per combattere la disoccupazione come il programma Garanzia Giovani, rappresentando a tutti gli effetti una importante opportunità lavorativa per i giovani tra i 18 ed i 28 anni. condizioni e conseguenze. Da allora bisogna aspettare il 1992, quando il Parlamento licenziò un nuovo testo di legge, ma l'allora Presidente Francesco Cossiga rifiutò di firmarla per incostituzionalità, rinviandola al Parlamento. Nel 1998 si giunge finalmente all'approvazione della legge 230 che sancisce il pieno riconoscimento giuridico dell'obiezione di coscienza. Con questa ultima legge l'obiezione di coscienza non è più un beneficio concesso dallo Stato, ma diventa un diritto della persona: il Servizio Civile rappresenta un modo alternativo di servire la patria, con una durata pari al servizio militare, a contatto con 9 EMERGENZA INCENDI: UN PO’ DI STORIA IL PIU’ GRANDE INCENDIO DI SEMPRE IN ITALIA Gli incendi boschivi da sempre colpiscono la realtà territoriale italiana, tuttavia, fino agli anni ’60 il fenomeno è rimasto contenuto entro accettabili livelli di incidenza nei confronti dell’ambiente forestale. Al contrario, il fenomeno ha assunto caratteristiche di elevata gravità dall’inizio degli anni ’70, assumendo negli ultimi 30 anni dimensioni estremamente significative con conseguente maggiore impatto a carico del patrimonio boschivo nazionale, a cui si è accompagnata una crescente attenzione da parte dell’opinione pubblica. Proviamo a immaginare l’Italia senza la Liguria, infatti, questo è il risultato solo negli ultimi anni degli incendi nel nostro Paese: le fiamme hanno distrutto nel complesso 540 mila ettari di territorio (boscato e non). Le cause che hanno portato all’aumento e alla maggiore diffusione degli incendi boschivi vanno ricercate in parte nelle mutate condizioni climatiche generali e in parte nei cambiamenti socio - economici che hanno interessato l’Italia, ma soprattutto alle profonde modifiche nell’uso del suolo. Infatti, a periodi di prolungata siccità, condizione naturalmente predisponente il fuoco, si sono sovrapposti l’abbandono delle aree rurali e la crescita delle popolazioni delle aree urbanizzate. Per quanto concerne, invece, la distribuzione geografica degli eventi, si può notare dalle statistiche, che tutte le Regioni italiane sono interessate dal fenomeno, anche se con gravità differente e in periodi diversi dell’anno. Non deve stupire, perciò, che l’incendio boschivo più grande per dimensioni e per durata di sempre avvenuto nella nostra Nazione sia scoppiato in una Regione del Nord Italia quale è il Friuli Venezia Giulia. Nell’estate del 2013, infatti, un incendio ha colpito l’area boschiva a nord del Friuli, continuando a bruciare ininterrottamente per 25 giorni. Secondo le analisi 10 effettuate dagli esperti si è trattato del più grande mai divampato in Italia: dall’area dell’alto Friuli al confine con l’Austria, le fiamme hanno minacciato e interessato anche il territorio nei dintorni di Udine, mandando in fumo oltre 830 ettari di terreno. A testimonianza della pericolosità distruttiva degli incendi boschivi, sono state minacciati dal fuoco i borghi storici di Patocco, Chiout Cali, Piani di Qua e Piani di La’, e soprattutto Sella Nevea. La gravità dell’incendio è stata tale che, nonostante i complessivi 5 mezzi aerei messi a disposizione ed impiegati dalla Regione, è stato necessario l’aiuto delle autorità degli Stati confinanti: il Land austriaco della Carinzia, infatti, ha messo a disposizione i propri mezzi per spegnere l’incendio boschivo. E’ stato provvidenziale nel facilitare le attività di spegnimento l’abbassamento delle temperature, mentre è stato fondamentale nell’agevolare i soccorsi la maggiore visibilità dovuta alla quantità di fumo inferiore emanata dai roghi. Fortunatamente, una volta concluse le operazioni di spegnimento, non sono stati registrati né morti, né feriti. E’ importante, comunque, sottolineare come al danno prevalentemente ambientale ed al rischio per la salute e la vita dei cittadini, si aggiungano importanti danni per le casse pubbliche. Le operazioni di spegnimento, infatti, costano 2200 euro all’ora per ogni elicottero impiegato ma sono niente in confronto a quanto costano gli ettari di bosco bruciati: circa 20 mila euro ogni ettaro. E’ in questo contesto drammatico che si inserisce il lavoro della Protezione Civile, che, in tutte le Regioni in accordo con i livelli provinciali, ad una attività di prevenzione per mezzo di campagne informative, affianca, soprattutto nei mesi estivi, un intervento diretto monitorando il territorio e intervenendo nelle situazioni di emergenza grazie alle Campagne A.I.B. EMERGENZA INCENDI: UN PO’ DI STORIA IL PIU’ GRANDE INCENDIO DI SEMPRE IN ITALIA Il devastante incendio in Friuli Venezia Giulia Operazione di spegnimento con mezzo aereo del Corpo Forestale dello Stato CURIOSITA’ EVOLUZIONE DI UNA PAROLA Rischio: Il ter mine r isicum, der ivante dal latino, è legato alle pr ime impr ese mar ittime di epoca premoderna, per segnalare i pericoli che avrebbero potuto compromettere il viaggio. Indicava allora la possibilità di un pericolo oggettivo – e in particolare di un evento naturale – non imputabile alla condotta umana. Il cambiamento di significato è legato al passaggio alla modernità. L’uomo moderno scopre che il disordine può essere messo sotto controllo: il mondo segue leggi costanti che possono essere misurate, calcolate, previste. Nel corso del XVIII secolo – grazie anche agli studi matematici sul calcolo probabilistico – il rischio inizia quindi a essere affrontato in modo scientifico. I risultati imprevisti non hanno necessariamente una sfumatura negativa e possono essere anche conseguenza dell’azione umana. Il rischio acquista quindi connotazione neutra che nell’accezione attuale del termine – quasi esclusivamente negativa – si perde completamente. In protezione civile, il rischio si esprime con la formula R = P x V x E, che lega pericolosità, vulnerabilità e valore esposto. Il rischio, in questo caso, si traduce nella possibilità che un fenomeno naturale o legato all’attività dell’uomo danneggi la popolazione e gli insediamenti, in un’area specifica e in un dato periodo di tempo. 11 GIOCANDO CON LA PROTEZIONE CIVILE PROCIVERBA ORIZZONTALE: 1. Può essere una risorsa...come un rischio. 6. Protezione Civile. 8. Uno degli elementi del triangolo del fuoco. 12. Distrugge i boschi e tutto ciò che incontra. 13. Impegno personale senza fini di lucro. 15. Ampia zona verde nella Provincia di Brindisi. 16. E’ una risorsa...verde. VERTICALE: 2. Capo Dipartimento della Protezione Civile Italiana. 3. Situazione imprevista o di pericolo. 4. Eroe greco protagonista del nostro progetto. 5. Uno degli elementi del triangolo del fuoco. 6. Meglio farla….che curare. 7. Come quella del meteo. 9. Antincendio Boschivo. 10. Servizio Civile Nazionale. 11. Si usa per spegnere il fuoco. 14. Da lì si tira l’acqua. 17. Si chiama in caso di bisogno per avere soccorso. ORIZZONTALE: 1. Fuoco. 6. PC. 8. Comburente. 12. Incendio. 13. Volontariato. 15. Cerano. 16. Bosco. VERTICALE: 2. Curcio. 3. Emergenza. 4. Prometeo. 5. Combustibile. 6. Prevenzione. 7. Previsione. 9. AIB. 10. SCN. 11. Acqua. 14. Pozzo. 17. SOS 12