Saluto di Benvenuto Delegato del Sindaco di Roma Emilia Arosio – Presidente Assofoodtec Introduzione al Convegno Ersilia Matteo Direttore Agenzia regionale del Turismo Assessorato al Turismo e Marketing del Made in Lazio Il comparto dell’agriturismo in Italia Silvia Bosco Segretario Nazionale Terranostra/Coldiretti Il ruolo del turismo nel sistema economico nazionale e il mercato dell’ospitalità Carlo Piccolo Bain & Co. Il ruolo del turismo nel sistema economico nazionale e il mercato delle attrezzature per l’ospitalità Imprenditoria turistica e tecnologia Roma, 28 Giugno 2011 Agenda 1. Il Turismo in Italia ed alcuni confronti con l’estero 2. Principali evidenze emerse da operatori del settore del turismo: criticità e opportunità 3. Le attrezzature turistiche e il mercato del food 4. Conclusioni 7 In Italia l’industria del turismo vale circa il 10% del PIL e genera un’economia di oltre 210€ Mld Incidenza Industria sul PIL, € Mld Economia Viaggi & Turismo, € Mld Indotto generato €220 Mld €2,000 Mld 19 200 10% del PIL totale 28 196 1,572 1,500 157 95 86 28 36 32 191 5 150 28 159 1,000 159 211 100 191 7 88 246 500 381 50 Sp es e Co st in di vi du Vi al ag i gi d S 'a ( m pe ffa ot sa ri iv p i c ub u b Ex ltu r lica po al rt i) In tu du ris st ria ti Tu Sp ri s m ( p esa o ro p m ub oz b l In ion i ca ve e) In st d im e ust en in ria ti ve + st p E x im ro po en m rt ti o Ec in di on re om tt o ia Tu ri s m o 0 PA ru zi on i U til iti Ag es ri c ol Im tu po ra st e in di To r. ta le PI L In t er m ed ia M zi an on u Is e f at tr t uz ur io ie V ne so ia g gi Sa e ni Tu tà ri sm C o* om m er ci o 0 % su PIL Fonte: elaborazioni Bain su dati Istat, Euromonitor, World Travel and Tourism Council (WTTC) * Calcolato come somma di alberghi, ristoranti e trasporti – Non confrontabile con le statistiche internazionali 8 5.6 1.8 0.4 2.3 10.0 0.3 1.7 12.1 1.2 13.1 Anche se abbiamo perso quota di mercato..... Pernottamenti 2010 - non residenti (Milioni) TOTALE EUROPA Spagna Italia Germania Francia UK Austria Grecia * Nel 2009 era stato – 2.9% Fonte: Eurostat 9 Mni 1578 268 245 229 196 166 83 60 Trend (2009-10) +2.8% +6.4% - 0.8%* +5.8% ~ 70% +2.4% - 2.1% +2.2% - 2.3% .......Manteniamo una posizione fortissima...... TURISMO – PERNOTTAMENTI (2010) ORIGINE 935 Mni 70% Europa UE 10% Europa Extra UE 12% America 1% Africa 7% Asia e Oceania Esteri 32% MOTIVAZIONE CAGR (05-10) - 3% • 78% Vacanza • 22 % Lavoro • 92% Vacanza Italiani 10 68% - 1.5% • 8% Lavoro (soprattutto Europa UE) ..... e disponiamo di una struttura per l’ospitalità imponente.... OFFERTA ALBERGHIERA 40.000 36.000 34.000 18.000 17.500 ESERCIZI 1.080 915 840 630 620 CAMERE (X 000) 2.2 1.8 1.7 LETTI (Milioni) ITALIA 11 GERMANIA 1.2 1.2 FRANCIA UK SPAGNA .......che da lavoro direttamente a 1 milione di persone ed indirettamente ad ulteriori 1.5 mni...... IMPIEGO IN ALBERGHI E RISTORANTI ITALIA 1.060.000 Imprenditori/la voratori in proprio Dipendenti 35% 65% • 26000 • 276000 • 68000 • 13000 Imprenditori Liberi Professionisti Coadiuvanti Familiari Soci cooperative/co.co.co./Prestatori d’opera • 15000 • 101000 • 557000 Dirigenti e Quadri Impiegati Operai e Apprendisti AGGIUNGENDO INDIRETTI E INDOTTO DEL MONDO TURISMO E VIAGGI SI STIMA 2.5 Mni 12 .... E abbiamo piani di sviluppo importanti, per superare le attuali previsioni UE OBIETTIVI PIANO NAZIONALE PER IL TURISMO (2020) Pil Turistico Occupati nel Settore 4.3 Mni 18.5% 2.5 Mni 10.4% 9.6% Indiretto e Indotto Diretti 2009 2020 obiettivo Previsione UE (WTTC) 2.7 Mni 1.9 1.1 2009 1.2 2020 obiettivo Previsione UE (WTTC) “...la chiave sarà rappresentata dagli investimenti infrastrutturali, su cui l‟Italia marca un ritardo evidente rispetto agli altri competitors europei. Con un impegno complessivo di 100 miliardi di euro, di cui solo il 40% di carattere pubblico, si potrebbero innescare effetti positivi a catena per la crescita del settore, guardando in particolare all‟incremento dei flussi turistici stranieri. .... Il turismo „made in Europe‟ è certamente importante, ma lo sguardo di Federturismo si concentra su quei Paesi emergenti – i paesi Bric – che presentano un tasso di crescita, da qui a l 2020, a doppia cifra (la sola Cina passerà dal 22 al 32% in termini di spesa turistica)...” Winteler, Presidente Federturismo 13 Lo dobbiamo alla bellezza del territorio e al patrimonio artistico. Il 30% dei flussi turistici verte sulle città d’arte e storiche Spaccatura dei flussi turistici 100% 80 4% 5% 8% Colline Terme Laghi 15% Montagna 30% Città d'arte e storiche 60 40 Principali evidenze • Nel 2007, ca. il 43% degli arrivi (34 Mio su 78 Mio) nelle 352 città di interesse storico ed artistico • In termini di pernottamenti la % delle città d’arte passa a circa il 30% (93 Mio di pernottamenti su 313 Mio totali) • 9,8 Mld di euro spesi dai turisti stranieri in Italia per vacanze artistico-culturali con una spesa giornaliera pro-capite* di 110 euro • Le città più visitate dai turisti (dati 2007): 20 0 38% Mare Tipologia destinazione Fonte: ufficio studi MiBAC *Paniere comprendente i beni culturali e l’indotto: trasporti, artigianato, strutture ricettive, occupazione etc. 14 - Roma 23,7 Mio Venezia 8,8 Mio Firenze 7,1 Mio Milano 7,1 Mio Napoli 2,0 Mio Torino 1,9 Mio Bologna 1,8 Mio Agenda 1. Il Turismo in Italia ed alcuni confronti con l’estero 2. Principali evidenze emerse da operatori del settore del turismo: criticità e opportunità 3. Le attrezzature turistiche e il mercato del food 4. Conclusioni 15 La competitività può essere migliorata intervenendo sulle infrastrutture e sul business environment INDICE DI COMPETITIVITA‟ DELL‟INDUSTRIA TURISTICA (1 = migliore) Paese Rank complessivo Rank su B.E. ed Infrastrutture Svizzera 1 1 Germania 2 2 Francia 4 7 Spagna 6 8 ………. Italia 27 (20 in Europa) Fonte: World Economic Forum – Travel and Tourism Competitiveness - 2011 Nota: Indice di competitività basato su 3 sottoindici: • Cornice regolatoria • Ambiente competitivo e infrastrutture • Capitale umane e risorse culturali e naturali 16 27 In Italia esistono diverse situazioni in cui il patrimonio non è completamente valorizzato Livello di valorizzazione ILLUSTRATIVO appropriato • • Patrimonio naturale Dolomiti Capri non appropriato • • • • • • Opere “diffuse” • San Marco Assisi Villa Borghese Torre di Pisa • • • Opere d’arte 17 • • • Isola di Salina Punta Perotti, Bari Parco geominerario della Sardegna • Reggia di Caserta Colosseo Valle dei Templi • • • Musei Vaticani, Roma • Museo Poldi Pezzoli, Milano • Musei Pantelleria Ustica Gole dell’ Alcantara • • Cenacolo, Leonardo Venere, Botticelli • • • Uffizi, Firenze Museo degli strumenti di calcolo, Pisa Annunciata, Antonello da Messina, Palermo Pompei Ville Tuscolane, Castelli Romani Navigli di Milano Città “morta”, Monterano Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea, via Crispi, Roma • Pinacoteca di Brera • Bronzi di Riace • Nella classifica dei musei più visitati al mondo, i musei italiani non appaiono nei primi 20 posti... Classifica mondiale musei più visitati Pos. Museo Primi musei italiani nella classifica 2007 Pos. Museo 2007 1 Louvre - Parigi 8.500.000 23 Uffizi e Corridoio Vasariano – Firenze (21) 1.554.256 2 British Museum - Londra 5.930.000 31 Palazzo Ducale – Venezia (27) 1.358.186 3 National Gallery of Art - Washington 4.964.061 4 Tate Modern - Londra 4.950.003 35 Galleria dell'Accademia – Firenze (31) 1.234.435 5 Metropolitan Museum of Art - New York 4.821.079 55 Museo centrale del Risorgimento – Roma (44) 810.000 6 Musei Vaticani – Vaticano 4.441.734 7 National Gallery - Londra 4.382.614 63 Museo Naz di Castel Sant'Angelo – Roma (45) 734.583 8 Museée d'Orsay - Parigi 3.025.141 9 Muséé d'Art Moderne de la Ville de Paris - Parigi 2.981.000 10 Museum of Modern Art - New York 2.900.157 11 Museo Nacioanl del Prado - Madrid 2.759.029 12 Centre Pompidou - Parigi 2.750.000 13 Ermitage - San Pietroburgo 2.359.600 14 National Palace Museum - Taipei 2.244.284 15 Tokyo National Museum - Tokyo 2.137.992 16 Victoria and Albert Museum - Londra 2.065.300 17 De Young Museum - San Francisco 1.860.772 18 National Portrait Gallery - Londra 1.843.266 19 Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia Madrid 1.818.202 20 Musei del Cremlino - Mosca 1.727.000 18 ...e stanno perdendo delle posizioni Nel mondo ci sono molti esempi di efficace valorizzazione del patrimonio artistico e naturale Livello di valorizzazione business appropriato ILLUSTRATIVO • Patrimonio naturale • Cascate del Niagara Lochness • • • • • Opere “diffuse” Piramidi di Giza, Cairo • • • • • • • Salem Witch Museum, Massachusetts Musei 19 • • Ritratto Marilyn Monroe (Andy Warhol) Statua della Libertà Globe Theater, Londra Taj Mahal Acropoli di Atene Sydney Opera House Castelli della Loira Balboa Park • Louvre MoMa Guggenheim • Tate Gallery • Centre Pompidou Prado • • • Opere d’arte Grand Canyon Galapagos Isola di Pasqua Kruger Park, Sud Africa • • Gioconda Guernica, Reyna Sofia, Madrid Numerose iniziative sono state avviate nel mondo per valorizzare appieno il patrimonio artistico Nuovi modelli di business Online advertising Valorizzazione filantropia Network management Espansione “scope of business” Licensing Trasferimento internazionale esposizioni Retail Business Valorizzazione Core business Programma di membership Revenue management 20 La Tate Gallery coniuga la valorizzazione culturale con un’offerta commerciale mirata Introiti network Tate* (€ Mln) • Oltre 7 milioni di visitatori all’anno 9X • La Tate Modern è il 4° museo più visitato al mondo Modern 8.2 • Prezzi variabili in funzione della clientela e dell‟esposizione 18.5 • Organizzazione di eventi aziendali mirati nelle sale del museo sfruttando il ristorante interno 9.4 • Sponsorship private per collezioni ed eventi culturali • Acquisto online di merchandising targato Tate realizzato in licensing M em St. Ives 35.8 21 Le donazioni private sono favorite da un regime fiscale favorevole (contesto non favorevole in Italia) In Bi be tr gl o ie rs iti tt hi d i a p Re e do ta il na zi In on ve i st im D Sp en on on ti az so io rs ni hi p Al in tr op o (e er s. e ex po Ri ca rt ) vi to ta li* Liverpool 0.8 87.5 10.0 • “Tate Boat” che collega via Tamigi la Tate Modern e la Tate Britain Britain 4.9 Fonte: elaborazioni Bain su dati sito Internet e interviste * Non include c.a. 44 € Mln di fondi dal Ministero della Cultura, Media e Sport Nota: Classifica presenze nei musei da Federculture su dati Il Giornale dell’Arte La voce Investimenti si riferisce a rendite da investimenti di capitale (interessi e dividendi) La Galleria degli Uffizi è lontana da raggiungere il proprio Full Potential ILLUSTRATIVO Introiti attuali vs. full potential Uffizi (€ Mln) Fino al 12-15% dei ricavi da collaborazioni internazionali Fino al 10% dei ricavi Fino al 5-6% dei ricavi Miglioramento offerta e customer experience Attuali Ricavi Retail 6.1 Eventi e clientela ot en t ia l tis in g Fu ll P Ad ve r op ia O nl in e Fi la nt r Ex po r t Biglietti M Re an v ag en em ue Re en ta t il bu si ne ss M em be rs hi p Li ce ns in g 11.8 17.9 22 Fonte: Analisi Bain basate su interviste e dati MiBAC 2007 (Ufficio Statistica) Ricavi Retail = Bookshop + punti di ristoro; Ricavi Core = Introiti Biglietti + Audio guide + Prevendita + Visite guidate La Cultura può essere l’elemento trainante di un’esperienza più amplia e completa < 23 Sintesi delle evidenze Azioni Prerequisiti • Investire in cultura e ampliare i contenuti dell’offerta turistica culturale • Fare sistema e programmare in modo strutturato • Sviluppare azioni organiche di promozione, anche via Internet • Sviluppare la rete di infrastrutture 24 • Valorizzare le competenze dei privati e stimolare investimenti da parte degli stessi Punto di partenza è investimento in e ampliamento di contenuti dell’offerta turistica culturale Principali esigenze Evidenze delle interviste • Necessario investire sulle strutture e riqualificare i musei Investire in cultura • L‟offerta italiana di cultura non è chiara e semplice agli occhi di un turista straniero: spesso frammentata e non facilmente fruibile • Value for money: il prezzo pagato per l’accesso a siti e musei deve essere correlato all’effettiva offerta di servizi • Necessità di “rinfrescare” l‟immagine dell‟Italia e dell’offerta turistica italiana, anche sviluppando guide aggiornate e di elevata qualità Ampliare esperienza turistica a 360° • La cultura deve essere un elemento trainante, non l‟unico: l’offerta turistica deve svilupparsi al di là del patrimonio artistico • Bisogna creare delle sinergie con eventi di attualità (e.g. musica, moda, sport) e ripensare l’offerta di intrattenimento • Sono ancora carenti i “pacchetti completi” di offerta turistica • Bisogna pensare al turista anche come famiglia 25 Necessarie azioni organiche di comunicazione e promozione, Internet e infrastrutture Principali esigenze Organicità della comunicazione Evidenze delle interviste • Comunicazione ancora frammentata: necessario indirizzare la comunicazione in modo coordinato • Necessario focalizzare la comunicazione verso Paesi ed offerte con potenziale ritorno Investire su Internet • E’ fondamentale investire sulla comunicazione su internet per la promozione del turismo (con particolare attenzione alle traduzioni in lingua straniera) • Gli attuali siti web dei musei e dei siti culturali sono spesso “complessi” e poco adatti al turista “medio” Sviluppo di infrastrutture efficienti • I collegamenti diretti (aerei) con l‟estero sono ancora legati a poche città (Roma, Milano, Venezia) • Limitata efficienza dell‟intermodalità dei trasporti (e.g. aereo + treno) • I turisti si spostano spesso in treno, con la TAV è migliorato il servizio, ma permangono ambiti di miglioramento 26 “Fare sistema” e facilitare l’iniziativa privata sono dei prerequisiti fondamentali Principali esigenze Necessità di creare sistema Evidenze delle interviste • Ruolo centrale e strategico dei Ministeri dei Beni Culturali e del Turismo • Necessità di creare sistema collegando Regioni, Provincie, APT, etc. valorizzando l’interesse complessivo rispetto a quello locale • Limitato coordinamento attuale tra le realtà pubbliche centrali e locali e comunicazione frammentata tra i diversi attori Facilitare iniziativa privata • Necessario stabilire delle modalità operative per supportare gli investimenti dei privati, mantenendo allo Stato la proprietà del patrimonio • L’affidamento a privati dei servizi (es. libreria e ristorazione) è un buon punto di partenza ma bisogna superare alcune criticità (es. efficacia delle gare, contrazione delle royalties) • Necessario sviluppare maggiormente il collegamento con i grandi operatori turistici internazionali, viaggi organizzati, incentive e convegnistica 27 Agenda 1. Turismo in Italia ed alcuni confronti con l’estero 2. Principali evidenze emerse da operatori del settore del turismo: criticità e opportunità 3. Le attrezzature turistiche e il mercato del food 4. Conclusioni 28 La ristorazione e la ricettività sono le due voci più importanti SETTORI DI SPESA IND. TURISTICA (INCIDENZA MEDIA ITALIA 9.6%* del PIL) Valle d’Aosta 36.9%, Trentino A.A. 30%, Toscana 15.9%, Liguria 15.7%, Veneto 14.5%,... 29 In un mercato alimentare Italia ormai maturo e statico il Fuori casa è cresciuto con velocità superiore Spesa per Alimentari e Bevande in Italia (B€; a valori costanti deflazionati) Spesa per Alimentari e Bevande in Italia (B€) +5% +40% 30 Fonte: elaborazione su fonti diverse Fuori Casa= catering commerciale, vending e ticketing Servizi di Ristorazione: Attori in gioco Distribuzione Alimentari e Bevande Catering Collettivo Operatori Vending Catering Commerciale Attori (esempio) •Marr •Quartiglia •Scapa •Gemeaz Cusin •Pellegrini •Onama •Argenta •Ge.Sa. •Vending System Descrizione del Settore • Acquisto dai produttori • Stoccaggio e Trasformazione • Consegna al cliente • Forza vendita (KAM / agenti) • Acquisto alimenti • Trasformazione • Logistica secondaria dai centri di produzione • Finanziamento infrastrutture • Forza vendita (KAM / agenti) • Acquisto alimenti • Acquisto alimenti • Stoccaggio • Trasformazione • Logistica secondaria - re-fill macchinario • Location e management PdV - manutenzione • Vendite BtB (KAM / agenti) • Network e affiliazione PdV • Emissione e distribuzione tickets • Gestione clienti • Fatturazione PdV • Pagamento PdV Fattori Critici di Successo • Volumi acquisto • Prossimità del cliente • Efficacia logistica • Centro di produzione • Densità geografica clienti • Servizi aggiuntivi • Vantaggi “first mover” • Location • Densità geografica • Assortimento clienti • Format PdV • Assortimento • Estensione affiliazione PdV • Condizioni commerciali (termini di pagamento, sconti, ...) Dimensione Mercato (sell-out) •€16,0B •€6,6B •€2,2B •€2,2B 31 •Autogrill •McDonald‟s Italia •Cir Food Ticketing •€50,1B •Ticket Ristoranti •Qui! Ticket •Sodexho Pass Gli alberghi rappresentano il 13% del totale punti di vendita N. di PdV nella Ristorazione (Stima 2009) Distribuzione dei punti vendita per tipologia (Nr. ; 2009S) 100 Fonte: Datamonitor ed analisi Bain 32 Catering Commerciale: Mercato per Canale - Sintesi Crescita 99-09 Servizio al Tavolo Catering di Strada (€38,8B) Città & Strada Alberghi • Val: €25,0B • Val: +1,6% • Vol: 1,2B • Vol: -0,2% Driver di Mercato Tendenze • Aspettative e capacità di spesa • Decrescita dei Volumi:: - ricevuta elevata (Euro) - modifica del modello di pasto: da completo a “due piatti” - pranzo destrutturato (consumazione moderna) • Abitudine del consulmatore • Val: €13,8B • Val: +2,6% • Vol: 2,7B • Vol: +0,6% • Val: €8,6B • Val: +2,1% • Turismo • Vol: 0,6B • Vol: +0,2% • Durata • Numero di Pdv • Investimenti nelle infrastrutture Trasporto • Val: €1,6B • Val: +3,6% • Vol: 0,3B • Vol: +2,0% • Turismo • Investimenti nelle infrastrutture • Rinnovo delle flotte treni e navi Leisure e Retail 33 • Val: €1,0B • Val: 4,6% • Vol: 0,2B • Vol: 2,9% • Aspettative e capacità di spesa • Investimenti nelle infrastrutture • Presenza limitata di Catene • Competizione crescente della distribuzione moderna • Trend dei Volumi: - decrescita del Self Service - stabile nei Bar - incremento del Fast Catering • Decrescita degli arrivi dei turisti e della durata della permanenza ma crescita della spesa media • Crescita di nuovi segmenti come Arte, Benessere, Enogastronomia, ... • Limitata presenza delle Catene (2%) • Decrescita del catering on-board (treni ed aerei) • Crescita del consumo “a terra” (aeroporti e autostrade) • Forte presenza delle Catene (91%) • Centri Commerciali che rappresentano il 75% del segmento • “Zapping” del consumatore tra le diverse attività (e.g. sport, shopping, leisure, ...) • Spostamento da pasti completi a snacks e fast food Catering Commerciale: Evoluzione del mercato per Canale Mercato per Canale - Volume (B di pasti, €/pasto, percentuale) Mercato per Canale - Valore (€B, percentuale) • Decrescita del volume del Servizio al Tavolo (Ristoranti & Pizzeria del Catering di Strada) con crescita forte dei canali “retail e leisure” • Servizio al tavolo e Alberghi (maggioranza alberghi) presentano lo scontrino medio più elevato 34 Concentrazione pdv attivi nella ristorazione fuori casa - esempi CONCENTRAZIONE (PdV di Catene* / Totale PdV) CAFFE‟ 30,0% 60,0% 20,3% 20,0 Prime catene italiane oltre il 150^ posto mondiale ALBERGHI 56,7% 40,0 15,1% 22,4% 10,0 6,6% 2,5% 0,0 Italia 20,0 2,4% UK Francia 14,2% 5,6% Spagna Germania USA 0,0 2,1% 2,1% Italia UK RISTORANTI Francia 10,8% Spagna Germania USA FAST FOOD 30,0% 80,0% 67,0% 22,1% 22,0% 60,0 20,0 11,5% 40,0 11,3% 10,4% 10,0 9,7% 20,0 0,0 Italia UK Francia Spagna Germania USA 0,0 35 Fonte: Datamonitor e analisi Bain * Almeno 10 PdV 34,3% 21,8% 21,7% Italia UK 21,2% Francia 25,2% Spagna Germania USA Si può sopperire con modelli di servizio diversi, ad esempio i piatti pronti 1. I "convenience foods" o "tertiary processed food" (TPF) sono cibi crudi e cotti, pronti all'uso, destinati all'utilizzatore professionale o al consumatore finale, facili da rigenerare, con peso e costo controllato per porzione; 2. Si distinguono in due categorie: i prodotti pronti da cuocere come le verdure surgelate e di quarta gamma, le preparazioni di carne, i risotti e le zuppe in busta e i prodotti precucinati, refrigerati o surgelati, da scaldare in padella, a microonde o nel forno tradizionale; 3. Il target sono single e anziani e sono molto utili per chi ha poco tempo a disposizione poiché accelerano di gran lunga i tempi di preparazione; 4. Per questo motivo, negli ultimi anni anche la gastronomia utilizza questi alimenti che: • non necessitano dell'aggiunta di ulteriori ingredienti per essere consumati; • sono spesso già porzionati; • restano a disposizione tutto l'anno; • sottostanno a severi controlli di igiene e sicurezza; • hanno una maggiore conservabilità; • per quel che riguarda frutta e verdura congelate, hanno gli stessi valori nutrizionali dei prodotti freschi e di stagione (il processo di congelamento avviene subito dopo il raccolto). 5. Nel 2009 il mercato dei piatti pronti freschi in Italia è cresciuto dell'8,8% (688 mil Euro) , anche se possiedono un alto valore energetico, contenendo molti zuccheri e grassi, utilizzano trattamenti che richiedono un alto impiego di energia a discapito del risparmio energetico e sono più cari rispetto ai prodotti freschi. 36 Nella ristorazione Collettiva e Commerciale possono essere fattori importanti di sviluppo 1. L'impiego di piatti pronti freschi refrigerati nella ristorazione collettiva italiana è ancora oggi marginale, nonostante i potenziali vantaggi in termini di costo del prodotto finito, di flessibilità di impiego e di certezza nella definizione dei food cost; 2. Analogamente nella ristorazione commerciale, la rete di distribuzione in Italia risulta molto frammentata, esistono pochi operatori attivi a livello nazionale, e, specialmente negli hotel, esiste la tendenza a delegare gli acquisti agli Chef, che richiedono spesso personalizzazioni del prodotto difficilmente gestibili con una produzione industriale; 3. Le motivazioni che hanno reso lento l'impiego intensivo di tali prodotti sono molteplici, ma possono essere sinteticamente così riassunte: • la scarsa propensione dell'industria alimentare verso l'innovazione, • l'offerta limitata di piatti pronti freschi e i prezzi elevati, non in linea con i food cost imposti da molti settori della ristorazione collettiva e commerciale; • la qualità della gamma, a prescindere dal fattore food cost, non sempre soddisfa le esigenze delle organizzazioni che ricercano qualità-sicurezza-benessere per i propri clienti; 4. Un'appropriata valutazione dell'opportunità anche economica dell'inserimento dei piatti pronti deve invece necessariamente basarsi sulla quantificazione dei risparmi in termini di lavoro, energia, ammortamenti e azzeramento degli sprechi. 37 Agenda 1. Turismo in Italia ed alcuni confronti con l’estero 2. Principali evidenze emerse da operatori del settore del turismo: criticità e opportunità 3. Le attrezzature turistiche e il mercato del food 4. Conclusioni 38 Conclusioni • Il settore Turismo è una area fondamentale di ricchezza, occupazione e competitività complessiva del paese; • Nonostante la perdita di quota relativa, rimane una area di grande leadership per l’Italia, sia per la bellezza del territorio che per i contenuti artistici; • Questi ultimi in particolare e le infrastrutture, offrono spazi di miglioramento che richiederanno sia investimenti che un coordinamento di sistema; • Il mondo del consumo fuori casa è in crescita, e gli Alberghi giocano un ruolo fondamentale nello scenario; • Sono caratterizzati da basso traffico ed alto scontrino medio, il che rende complesso il servizio; • Stanno emergendo interessanti formule di servizio che consentono un eccellente qualità di prodotto e servizio per il cliente a costi contenuti; • Il settore presenterà forti discontinuità, sia tecnologiche, che di posizionamento e di contenuta concentrazione dell’offerta nei prossimi anni. 39 Importanza della modernizzazione delle attrezzature, primo passo verso un’offerta di qualità Nicola Marzaro Presidente Costruttori Attrezzature per Catering Di Assofoodtec Prescrizioni legislative e applicazioni volontarie per le macchine e le attrezzature alimentari per la ristorazione collettiva Riccardo Giambelli Direttore TIFQ Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnologie Alimentari Tutela degli operatori contro i rischi Luciano Di Donato Coordinatore GLAT DTS/Inail Gruppo di Lavoro Accertamenti Tecnici per la Sorveglianza del Mercato Dipartimento Tecnologie di Sicurezza DIPARTIMENTO TECNOLOGIE DI SICUREZZA CONVEGNO Imprenditoria Turistica e Tecnologia un binomio vincente TUTELA DEGLI OPERATORI CONTRO I RISCHI CONVEGNO Imprenditoria Turistica e Tecnologia un binomio vincente 28 – Giugno – 2011 Autore Dr. ing. Luciano Di Donato Roma 28 - Giugno - 2011 Palazzo Rospigliosi Pallavicini Via 24 Maggio 43 - Roma La Legislazione applicabile TESTO UNICO PER LA SICUREZZA Direttiva 2006/42/CE DIRETTIVA MACCHINE Norme Armonizzate STATO DELL’ARTE Dipartimento Tecnologie di Sicurezza DLgs 81/2008 10 < Fino a 10 dipendenti si ricorrere alle procedure standardizzate o in alternativa si può produrre una autocertificazione della effettuazione della non oltre valutazione del rischio il 30/06/2012 ≤ 50 Oltre i 10 dipendenti e fino a 50 è possibile ricorrere alle procedure standardizzate Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Procedura Standardizzata Misure generali di tutela Domanda: quali sono i principi generali che devono seguire i datori di lavoro nella scelta delle misure di riduzione dei rischi al fine di migliorare la salute e la sicurezza nella propria azienda? la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza; l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori; (e dove previsto l’addestramento vedi art. 72 e 73 D. Lgs. 81/2008) la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro; la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di buone prassi; l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico; l’ uso di segnali di avvertimento e di sicurezza; il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo; la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti. la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio; l’istruzioni adeguate ai lavoratori; Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Questi principi sono contenuti all‟art. 15 del D. Lgs. 81/2008 “Misure generali di tutela” Misure generali di tutela misure organizzative misure procedurali programmi di formazione; procedure di sicurezza; programmi di informazione; sorveglianza sanitaria; programmi di controllo e verifica dell‟applicazione ed idoneità delle misure messe in atto; programmi di monitoraggio dell'esposizione; programmi di manutenzione; misure tecniche Nel decidere la priorità nella scelta delle misure preventive si terrà conto della gerarchia delle possibili misure tecniche legata allo loro efficacia preventiva che soddisfa in particolare modo il principio definito alla lettera i) dell’art.15 lettera i) dell’art.15: la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Tra le varie misure preventive applicabili bisogna citare: Misure generali di tutela misure tecniche Ciclo Produttivo Oggetto dell‟intervento sostituzione processo eliminazione fasi di lavorazione sostituzione fasi di lavorazione revisione sequenza fasi di lavorazione Materiali sostituzione materie prime sostituzione materiali ausiliari Strutture/ Lay-out separazione aree/ lavorazioni segregazione di lavorazioni razionalizzazione dei flussi sostituzione tecnologia Impianti / Attrezzature di Lavoro Mirato Al Rischio sostituzione di impianti/ macchine automazione/ meccanizzazione (eventuale adeguamento secondo D.Lgs.81/2008) protezione delle macchine ventilazione generale aspirazione localizzata insonorizzazione coibentazione Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Tipologia di intervento tecnico allegato V Descrivere la propria impresa Indicazione delle figure dedicate all‟emergenza, evacuazione rapida e primo soccorso. Elencazione e descrizione delle attività effettuate all‟interno dell‟azienda affidate a terzi (appalto). Elencazione e descrizione delle attività effettuate all‟interno di aziende in qualità di appaltatore. Organigramma funzionale se disponibile e/o descrizione di incarichi e mansioni (Mansionario) del personale in azienda dal quale si evinca la figura del datore di lavoro e delle altre eventuali Descrizione del sito produttivo Descrizione del ciclo di lavoro Indicazione delle figure del Servizio di Prevenzione e Protezione Macchine ed attrezzature impiegate Sostanze e materie prime impiegate Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Misure generali di tutela Misure generali di tutela Eventuali fattori di rischio professionale legati a strutture, impianti, macchinari, sostanze, prodotti, ciclo lavorativo, organizzazione del lavoro che potrebbero determinare infortuni o malattie, considerando anche le situazioni di lavoro che esulano dalla routine (manutenzione, pulizia, arresto e riattivazione d’impianti, cambio di lavorazioni, ecc.). Si dovranno coinvolgere i lavoratori e i loro rappresentanti per raccogliere le loro conoscenze ed esperienze; ISO EN 12100 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Individuare Misure generali di tutela I rischi reali individuati, sulla base di criteri riguardanti la gravità e la probabilità di accadimento dei rischi medesimi, analizzando le misure di prevenzione già attuate in azienda e quanto registrato in passato sia in azienda che in altre situazioni confrontabili di settore. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Valutare Identificare e Programmare L‟attuazione delle misure di prevenzione aggiuntive necessarie per ridurre ulteriormente le situazioni di rischio che dalla fase di valutazione sono risultate non completamente sotto controllo; per identificare le possibili misure preventive del programma di miglioramento si farà riferimento alla scheda professionale tipica per varietà di lavorazione. SCHEDA STANDARDIZZATA PROFESSIONE ADDETTO ALLE CUCINE Rischio Rischio Rischio Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Misure generali di tutela Strumenti per la valutazione Domanda: Quali saranno gli strumenti per la valutazione che l‟artigiano avrà a sua disposizione? SCHEDA STANDARDIZZATA ULTERIORE DOCUMENTAZIONE PROFESSIONE ADDETTO ALLE CUCINE Rischio Rischio MODULI OPERATIVI Registro Rischio per identificare i fattori di rischio presenti nella sua attività e le possibili misure di prevenzione correlate informativa online (profili di rischio di comparto , schede di verifica della sicurezza, linee guida tecniche, opuscoli informativi) nel caso che l’artigiano si riconosca solo parzialmente nelle attività descritte dalle schede professionali disponibili per registrare ordinatamente le osservazioni emerse dalla valutazione e specificare nel piano di miglioramento le azioni identificate da attuare LISTA 1)-------------- degli adempimenti e documentazione aziendale al fine di consentire al datore di lavoro di verificare il rispetto di obblighi anche formali. 2)-------------3)-------------…….. di verifica dei requisiti essenziali di sicurezza e salute relativa a strutture, macchine ed impianti Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Questi sono: I rischi per gli operatori Ambienti Specifici Rischio Elettrico Rischio Macchine Rischio Macchine Rischio Elettrico Altri Rischi Altri Rischi Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Ambienti ordinari Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Macchine: La sorveglianza del mercato Macchine: La sorveglianza del mercato Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Dati per regioni di appartenenza Macchine: La sorveglianza del mercato Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Dati per regioni di appartenenza Macchine: La sorveglianza del mercato Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Motivo della segnalazione 36% 64% Risultanze accertamenti tecnici 18% 7 INFORTUNIO NON MORTALE 9% 4 VIGILANZA SUI LUOGHI DI LAVORO 37% 36% RESE CONFORMI NON CONFORMI CONFORMI SEGNALAZIONE NON PERTINENTE Dipartimento Tecnologie di Sicurezza News Direttiva Macchine 2006/42/CE Prodotti: SCHEDA Ÿaffettatrici Ÿtritacarne Ÿsegaossa Ÿtagliaverdure Ÿmescolatori Ÿpelapatate Ÿlavaverdure Ÿmacinacaffè Ÿfrullatori Ÿpiastre cottura Ÿtostiere Ÿecc. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza News Ringraziamenti Dr. Ing. Luciano Di Donato Coordinatore nazionale del GLAT gruppo di lavoro accertamenti tecnici per la sorveglianza del mercato DTS Ispesl – Roma Via Alessandria 220/e e-mail - [email protected] … a breve e-mail [email protected] Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Grazie per la cortese attenzione Consorzi turistici: un’arma vincente di promozione L’esperienza di Federexport Andrea Cerrato Presidente Federazione Consorzi Turistici Regione Piemonte FEDEREXPORT Federexport, Federazione Italiana dei Consorzi per l'Esportazione, costituita nel 1974, rappresenta e coordina l'attività della rete dei consorzi export presenti sul territorio nazionale. Sono 110 i Consorzi export associati che operano in tutti i settori del Made in Italy per un totale di oltre 3.500 imprese. LA RETE REGIONALE FEDEREXPORT Rappresentanza Attività legislativa e normativa Comunicazione Attività operativa Formazione Assistenza giuridico-fiscale Convenzioni L’Indagine annuale Federexport “La vocazione all’export del sistema consortile” • La Guida ai Consorzi Export • Il Forum internazionale sui Consorzi Export • La diffusione del sistema consortile in Italia e nel mondo • • • • • • • • LE INIZIATIVE PER AREA GEOGRAFICA REPERTORIO ON-LINE www.federexportonline.it Il portale, disponibile in cinque lingue, offre agli operatori esteri oltre 2,000 prodotti suddivisi in 22 macro settori merceologici. LE INIZIATIVE NEI MERCATI ESTERI I CONSORZI TURISTICI PUNTI DI FORZA Bellezza del territorio Ospitalità/cordialità Non solo paesaggi naturali ma sport, archeologia, salute I CONSORZI TURISTICI OPPORTUNITÀ Per disegnare itinerari Per risparmiare sui costi di gestione della promozione Per sviluppare nuove tecnologie al fine di migliorare i servizi offerti I CONSORZI TURISTICI • Più che in altri settori il rapporto tra turismo e tecnologia è molto intenso, internet e strumenti informatici innovativi facilitano la crescita sia in termini quantitativi che qualitativi. • I consorzi export rappresentano l’arma vincente per ridurre i costi degli investimenti nella tecnologia applicata al turismo consentendo, soprattutto alle imprese di minori dimensioni, di poter promuovere i propri prodotti nei mercati più difficili e distanti. L’efficienza delle apparecchiature frigorifere come elemento di valorizzazione del turismo sostenibile Marco Nocivelli Presidente Costruttori Impianti Frigoriferi Di Assofoodtec Strutture turistiche e sostenibilità • Le proposte turistiche oggigiorno, si caratterizzano sempre più per gli elevati standard di sostenibilità: – Alimenti km0, del territorio o Bio, – Servizi a basso impatto ambientale (lavaggio indumenti e foderame) – Prodotti Ecolabel, etc Gli alimenti e la loro disponibilità al centro….. Turismo: 7.5% PIL 7,5% Commercio e turismo sono intimamente correlati ….. Turismo sostenibile • Carta del Turismo Sostenibile - Conferenza di Lanzarote 1995 • Carta Organizzazione Mondiale del Turismo (1996) "Turismo: Principi base per uno sviluppo sostenibile" • Carta della Dichiarazione di Berlino (1997) - "Turismo durevole e Sviluppo Sostenibile". • Due decaloghi di norme di comportamento (Manila e di Calvià). • Nel 1999, la Commissione Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite ha sottolineato l'urgente definizione di strategie nazionali riguardanti il turismo sostenibile, coerenti con gli obiettivi di Agenda 21 • Anno 2002 come anno dell'Ecoturismo Lo stretto legame tra competitività del turismo e integrità/rispetto del patrimonio locale spinge costantemente verso la piena attuazione dei principi della sostenibilità. Marchi di qualità ambientale Uso dell’energia (EIA 2009) Consumo di energia nel Retail • Il Consumo di energia e le emissioni variano molto nei supermercati e dipendono da molti fattori come la tipologia, la dimensione, le pratiche di business e di merchandising, il tipo ed il controllo del sistema di refrigerazione • Il consumo elettrico può variare grandemente, da circa 700 kWh/m2 nelle grandi superfici degli ipermercati ad oltre 2000 kWh/m2 nei convenience stores. Variation of electrical energy intensity of 2570 UK retail food stores with sales area from 80 m2 to 10,000 m2 (S. A. Tasou, Y. Ge and A. Hadawey Brunel University, Judith Evans FRPERC, University of Bristol) Dettaglio dei consumi • La refrigerazione conta tra il 30% ed il 60% del consumo di energia elettrica, mentre l’illuminazione tra 15% and 25%. Lo HVAC e le atre attrezzature per la quota residua. Other 15% Refrigeration 45% HVAC 20% Lighting 20% • Il Gas è normalmente usato per il riscaldamento, la generazione e di acqua calda ed in qualche caso per la cottura e varia da 0 kWh/m2 nei piccoli negozi e stazioni di servizio, ad oltre 250 kWh/m2 negli ipermarket. In alcuni negozi il consumo di gas può arrivare a 800 kWh/m2. La certificazione Eurovent • Il modello Eurovent è stato adottato dalla gran parte dell’industria del condizionamento e della refrigerazione ed è lo schema più serio ed affidabile. • La commissione Europea lo sta considerando come riferimento per le MEPS (Minimum Energy Performance Standard) di cui alla nuova Direttiva EuP (Energy using Products) • I costruttori di apparecchiature frigorifere sono fortemente impegnati nel misurarsi con i più stringenti standard per i consumi energetici, ed aderiscono volontariamente allo schema di certificazione Eurovent Certification program BIOis Report Lot12 - Table 4-63: Average figures for the European market25. Data based on field experience and manufacturing numbers from Eurovent Refrigerated Display Cabinets Certification Program L’Etichettatura Energetica • Lo schema Eurovent si presta facilmente per un approccio all’etichettatura energetica • L’Etichettatura Energetica ha provato in modo importante la capacità di ridurre drasticamente i consumi guadagnando la fiducia dei consumatori e guidando il cambiamento • L’etichettatura energetica è molto ben conosciuta dai retailers e può aiutare ad ottenere un elevato livello di percezione da parte dell’eco-turista/eco-consumatore, guadagnando la sua fiducia sempre di più Prestazioni certificate dal progetto • La migliore installazione frigorifera può essere ottenuta certamente con i migliori prodotti (banchi) – l’Etichettatura Energetica certifica il “carico” per risultati affidabili • Ciò non di meno, il miglior banco non può garantire la migliore intallazione! Design (estimated Performances) Components selection Construction Systems installation Commissioning $$$$$ L’Etichettatura Energetica a garanzia delle prestazioni Guaranteed Performances Energy Labelled Load + Best in Class Installation Energy Labelled Load + Standard Installation No Energy Labelled Load + Standard Installation Guaranteed CF Reduction