ANNO XXX - N.11
NOVEMBRE 2015 - stampato il 02/11/2015
SAMBONIFACESE
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,
DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Sempre più attraente la Fiera di San Martino ed Arcole Doc, giunta alla 7^ edizione, nei
giorni 6,7,8 Novembre ad Arcole. Oltre 150 espositori di vari settori merceologici provenienti anche da altre Regioni italiane, e particolare attenzione ai prodotti del territorio.
Il programma è anche denso di Manifestazioni, Spettacoli e trattenimenti. Tra gli altri,
sfilata di moda con i Modelli della selezione di Model For Italy ed orchestre con ballo.
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Programma dettagliato in cronaca ed in ultima pagina di copertina
ettere
L
le vostre
TESTAMENTO BIOLOGICO
3
Novembre 2015
PRINCIPI PRIMI
“Di che cosa si tratta?”
“Iscritti nella natura”
Il testamento biologico,
detto anche dichiarazione
anticipata di trattamento, è
una espressione che indica
le manifestazioni di volontà (generalmente formulate
in un documento scritto)
con le quali ogni individuo, in condizioni di lucidità mentale, decide quali
trattamenti sanitari, somministrazione di farmaci,
sostentamento vitale, rianimazione, etc.) intende o
non intende accettare nel
momento in cui questi trattamenti siano necessari e il
soggetto non sia più capace di intendere e di volere,
ovvero non sia più autonomo.
Al momento, il nostro
sistema giuridico non prevede una normativa che
disciplina la pratica del
testamento biologico. Tuttavia gli articoli 13 e 32
della Carta Costituzionale
conferiscono ad ogni individuo piena e libera facoltà di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi,
il che dimostrerebbe l’esistenza di un vero e proprio
diritto all'autodeterminazione, quale specificazione
del più ampio diritto alla
dignità umana.
Obiettivo di Area Liberal è
istituire a Verona un Registro dei Testamenti Biologici (dichiarazioni anticipate di volontà relative ai
Ci sono cose che stridono
con le inclinazioni naturali
della razza umana, con i
“principi primi” iscritti nel
cuore dell’uomo. Questi
principi di natura non hanno
bisogno di codificazione e
non vengono scritti da ciò
che è immanente, da ciò che
è “qui e adesso”, perché essi
vengono prima di ogni cosa.
L’adozione di bambini da
parte di coppie formate da
soggetti dello stesso sesso e
omosessuali, non è un problema da affrontare per decidere se ammettere questo
tipo di adozione oppure no.
L’argomento, invero, meriterebbe di essere liquidato con
l’affermazione di Fantozzi
riguardo al film “La Corazzata Potemkin.
Il problema da affrontare
dovrebbe invece soffermarsi
sulla ragione per cui si è arrivati a porre l’attenzione su
questo tipo di adozione, che
di per sé è contraria ai “principi primi” che formano
l’identità originaria che ci è
propria. L’adozione da parte
di coppie omosessuali non
può che essere una provocazione socio politica, una
presa di posizione ideologica
oppure una perversione.
Altro non vedo. La politica,
che è lo specchio della società, si fa carico delle istanze
più varie e quindi anche
delle istanze frutto di mere
distorsioni. Poi, perché le
trattamenti sanitari), conservato presso gli Uffici
Comunali nel rispetto della
normativa vigente, inclusa
quella in tema di privacy e
relativa alla gestione dei
dati personali e sensibili. I
residenti nel Comune che
abbiano redatto, ai sensi di
legge, un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà
relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto
dichiararne l’esistenza ed
il luogo dove esse sono
conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro
di tale attestazione in
forma autentica.
Le iscrizioni nel Registro,
che potranno valere per le
finalità e negli ambiti stabiliti
dall’ordinamento
giuridico, avverranno con
una dichiarazione fatta
personalmente dalla persona con firma autenticata a
norma di legge che, consegnandone copia, attesti
l’esistenza di dichiarazioni
rese a norma di legge, relative alla propria volontà di
essere o meno sottoposto a
trattamenti sanitari in caso
di malattia, lesione cerebrale irreversibile o patologia invalidante, che
costringano a trattamenti
permanenti con macchine
o sistemi artificiali in una
fase in cui la persona non
sia più in grado di manifestare il proprio consenso o
il proprio rifiuto della terapia, del trattamento o della
cura cui è sottoposta.
Giorgio Pasetto
Presidente Area Liberal
istanze diventino norma,
decidono i numeri in Parlamento, i quali si formano in
funzione di interessi elettorali e della conservazione del
potere.
Le leggi razziali sono state
emanate dal legislatore, ed
erano quindi legali, ma non
si può certo sostenere che
fossero conformi ai “principi
primi” iscritti nella natura
dell’uomo. Anche la schiavitù negli Stati Uniti d’America era un istituto previsto
dalla legislazione fino alla
guerra civile, ma non si può
certo sostenere che per questa ragione la schiavitù fosse
conforme ai principi di natura che governano l’animo
umano.
Talvolta i “principi primi
iscritti nel cuore dell’uomo”
coincidono con le norme di
legge, altre volte no, e quindi ciò comporta che possano
legalizzarsi, in determinate
situazioni di luogo e di
tempo, anche delle aberrazioni.Il cammino intrapreso
dalla cultura libertaria non è
nuovo ed è pieno di cretinerie ed avvilimenti; esso è un
venticello malsano che si
insinua in una società già
sbandata e debole, che può
danneggiare a suo modo.
Occorre pazientare e vegliare. Non tarderà ad arrivare il
vento che spazzerà via la
pula.
Avv. Marco Bertagnin
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02- 11 - 2015
DIALOGO
VENETO
4
FASCISMO
“Indipendenza e Regione”
Fonti di stampa riferiscono che la Giunta Regionale del Veneto avrebbe
intenzione di restituire ai
cittadini Veneti le somme
da questi versate per il
referendum sull’indipendenza, previsto dalla legge
regionale n. 16/2014 e mai
attuato, legge dichiarata
illegittima dalla Corte
Costituzionale il 29 aprile
scorso.
La restituzione delle
somme ai donatori è in sé
cosa giusta ed era stata
sostenuta a suo tempo
anche da noi e da altri
Comitati, sorti o in via di
costituzione e che avrebbero dovuto operare allo
scopo di affiancare la
Regione Veneto nel reperimento dei fondi necessari
allo svolgimento di quel
referendum.
La restituzione delle
somme era indicata fin
d’allora come necessaria,
solo nel momento in cui lo
scopo referendario fosse
stato raggiunto o la consultazione fosse divenuta
impossibile.
L’auspicio delle associazioni che si richiamano al
patrimonio storico-culturale e identitario della
Serenissima, di altre con
obiettivi più specificamente politici, di alcuni
partiti e liste che hanno
Novembre 2015
vinto le recenti elezioni
regionali, di quasi tutti i
consiglieri eletti che si
riconoscono nella coalizione che regge Palazzo
Ferro - Fini e Palazzo
Balbi, è quello di una
riproposizione, riveduta e
corretta di una nuova
legge regionale che superi
i rilievi della Consulta e
convochi i Veneti a referendum sul tema dell’indipendenza, contemporaneamente a quello sull’autonomia.
L’indipendenza è, infatti
per la maggioranza dei
veneti l’unica strada per
uscire dai mali, morali e
materiali, che affliggono
la politica e l’odierna
società e dalla grave crisi
che attanaglia anche il
nostro Veneto.
Una prematura restituzione come quella preannunziata, verrebbe interpretata dai veneti come una
pratica rinuncia al processo indipendentista, che
pensiamo e chiediamo
invece sia rilanciato, come
già detto, tramite un
nuovo strumento legislativo che sarà predisposto
nelle prossime settimane e
sottoposto al Consiglio.
Sarebbe del tutto controproducente se la maggioranza sedente in Regione
disattendesse i desiderata
dell’elettorato.
Invitiamo pertanto la
Giunta
Regionale
a
soprassedere
per
il
momento su questa decisione e a chiedere invece
al riguardo un parere preventivo alla competente
Commissione Consiliare.
I Consiglieri regionali
devono avere, infatti, la
possibilità di valutare il
merito e le motivazioni
dell’intervento della Consulta, in vista di un nuovo
testo legislativo che sarà
loro sottoposto. In tal
caso,
i soldi offerti dalla generosità dei veneti potrebbero
essere utilmente reimpiegati nell’esecuzione di
questa nuova legge, avente obiettivi simili a quelli
della legge regionale
16/2014. Intanto, sulle
tematiche di cui al presente comunicato stampa, una
lettera è stata inviata al
Presidente Zaia e ai consiglieri della Regione Veneto.
Per l’associazione culturale Veneto Nostro – Raixe
Venete , il Presidente
Alberto Montagner
Per il Comitato Veneto
Indipendente,
il Presidente Palmarino
Zoccatelli
“Caro Giorgetti...”
Caro Direttore,
alla luce delle recenti
dichiarazioni rilasciate da
Massimo Giorgetti secondo cui «Mussolini ha sbagliato solo su leggi razziali e alleanza con Hitler, per
il resto bene, ha modernizzato l’Italia» vorrei esporre alcune riflessioni. Se
per questo individuo
modernizzare l’Italia vuol
dire la soppressione dei
diritti e delle libertà del
popolo italiano allora ha
ragione. E’chiaro che vorrebbe tornare a quei tempi
quando le leggi fasciste
opprimevano i cittadini ed
erano fatte rispettare con
olio di ricino e manganello. Ora, Giorgetti, approfittando della riconquistata
libertà di parola e pensiero
si permette di fare affermazioni gravissime che
offendono profondamente
i martiri che hanno dato la
vita per gli ideali di libertà
e giustizia. Tali affermazioni sono ancora più gravi
perché pronunciate da chi
ricopre una carica istituzionale che dovrebbe
garantire e promuovere la
Costituzione nata dalla
Lotta di Liberazione.
Qualche cenno storico per
ricordare a Giorgetti, e
magari anche ai giovani
che a scuola non lo studiano abbastanza, cosa è stato
il fascismo in Italia: in
quegli anni scorazzavano
squadracce di energumeni
vestiti di nero che seminavano terrore e morte,
pestaggi anche mortali,
distruzioni di sedi di partiti, tipografie, camere del
lavoro, cooperative. Mussolini sapeva scegliere chi
colpire, ci furono tanti
morti, centinaia di feriti,
ricordiamo tra i tanti il parroco antifascista Don Giovanni Minzoni di Argenta
(Ferrara) ucciso a bastonate nel 1923, il socialista
Giacomo Matteotti ucciso
nel 1924, il liberale Giovanni Amendola selvaggiamente picchiato a Montecatini e morto nel 1926,
Pietro Gobetti vittima di
un violentissimo pestaggio
e morto a Parigi, il giovane
dirigente comunista Gastone Sozzi torturato nel carcere di Perugia nel 1928, il
liberale Caro Rosselli
assassinato in Francia
assieme al fratello Nello
nel 1937, Antonio Gramsci
(Fondatore del PCI) condannato per le sue idee e
fatto marcire in carcere
fino alla morte nel 1937. Il
PRIORITÀ SOCIALI
Crozza, nell’imitazione di Papa Francesco
all’apertura del Sinodo sulla Famiglia, propone di partire dai bambini. Subito stoppato
da preti e cardinali, ha dovuto affrontare il
tema dei gay. Questa è satira ma nella realtà questa dinamica “adultocentrica” mi pare
frequente.
Così le contrapposizioni sul Gender mi
sembrano emergere da conflitti di interessi
tipicamente adulti. Immediatamente dopo
aver parlato ai potenti della terra presso
l’assemblea dell’ONU, Papa Francesco
(quello vero), ha dichiarato che le persone
più importanti del mondo sono i bambini.
Se ciò fosse condiviso nelle nostre comunità animeremmo dibattiti differenti. Non che
normare le unioni gay piuttosto che la diffusione delle
teorie gender non sia importante o collegabili all’interesse dei bambini, ma le priorità
dei piccoli sono altre.
Secondo voi, ad esempio, i nostri ragazzi
non sarebbero più interessati ad alleviare i
carichi scolastici? Sono i più tartassati di
compiti a casa d’Europa con performance
fascismo non prevedeva
libere elezioni e la scheda
elettorale era trasparente
per consentire di intravvedere il voto (chi sbagliava
a votare veniva bastonato
fuori dal seggio). Nel 1926
venne istituito il “Tribunale Speciale” per processare
gli antifascisti; furono promulgate le leggi razziali e
agli italiani di razza ebraica furono vietate tutte le
attività private e pubbliche, con la Shoa furono
mandati a morire nei
campi di sterminio. L’
entrata in guerra dell’Italia
a fianco della Germania di
Hitler, costò al nostro
Paese la morte di migliaia
di civili e di giovani soldati e coloro che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò subirono una
dura repressione nel lager
senza che Mussolini, ancora vivo, facesse nulla per
impedirglielo. Tutto questo
è stato il fascismo, una dittatura violenta e feroce che
speriamo non si ripeta mai
più e della quale provare
vergogna per ogni cittadino italiano che rispetti la
Costituzione.
Il Presidente ANPI Soave
Augusto Suppi
che sono tra le più basse d’Europa (dati
Ocse e Ocse Pisa). Sembra paradossale ma
non lo è.
E’ un po’ come se un preparatore atletico
mandasse in sovra-allenamento i propri
atleti determinandone un calo significativo
di performance.
Altro esempio potrebbe essere la diminuita
opportunità di praticare il gioco spontaneo.
Se avete quarant’anni o più non potete non
ricordare il piacere di andare a giocare quotidianamente al campetto o nella via con gli
amici. Non possiamo non riconoscere il
torto che stiamo facendo loro privandoli di
tale sfogo.
Quante ferite abbiamo aperto tra noi ed i
nostri bambini. "Guardo le ferite che ci
hanno lasciato per poi ricucirle con ago e
filo spinato" (Fedez) . Possiamo continuare
a fare le stesse cose. Otterremo gli stessi
risultati. Per “guarire” si potrebbero cambiare le regole del gioco tipo “onora il figlio
e la figlia”. Naturale, in conflitto d’interessi con il nostro ego, ma naturale.
Trecate Emanuele
TAV
“Pastorello si lamenta, ma...”
Leggendo le dichiarazioni
del presidente della provincia (organo non più
sotto il controllo diretto
dei cittadini, ma che gestisce ancora centinaia di
milioni di euro dei cittadini) Antonio Pastorello che
si lamenta della mancanza
di fondi per la gestione
delle strade e degli edifici
scolastici di competenza,
mi viene subito in mente il
parere favorevole che l'
organo che lui rappresenta
ha dato al progetto del
TAV che, con il costo di 62
milioni al chilometro,
devasta le finanza pubbliche e il territorio della pro-
vincia.
La rabbia sale quando
dichiara che "… abbiamo
raschiato 10 milioni di
euro dall'avanzo di amministrazione" e prosegue
"…non solo non riceviamo
contributi sufficienti, ma
dobbiamo versare somme
folli a Roma" pensando
che 10 miloni di euro corrispondono
a
circa
170/180 metri di TAV. I 39
milioni di euro che dovrà
“sborsare” entro il 2
novembre corrispondono a
circa 550 metri di TAV…
Mi sento, quindi, di ricordare al presidente della
provincia Pastorello un
vecchio detto: “Chi è
causa del suo mal pianga
se stesso”.
Se lui per primo è d' accordo su un progetto inutile,
costoso e devastante per le
finanze pubbliche come la
grande opera TAV, non può
lamentarsi se poi mancano
i soldi per le piccole opere
fondamentali per il territorio e la vivibilità dello
stesso.
Si assuma le responsabilità
delle sue scelte e se non è
in grado di garantire ai cittadini la sicurezza nelle
scuole e sulle strade si
dimetta.
Daniele Nottegar
CRONACHE
LA NOVITÀ. Il progetto è stato presentato lo scorso 27 ottobre
Grande Mela:
Nuovo look
Nuovo look per La Grande
Mela di Lugagnano di
Sona: è stato presentato lo
scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio
1996. «Per la città di Verona – ricorda Marco Cingottini, direttore del Centro
Commerciale - fu un’innovazione commerciale non
da poco perché fu il primo
centro sorto in provincia
con 120 negozi, un ipermercato, 18 attività di
ristorazione, un piano ludico comprendente 8 sale
cinematografiche e una
sala da bowling molto
grande. L’opera, ideata e
progettata dallo studio di
Architettura Iglis Zorzi,
era stata resa possibile grazie all’impegno congiunto
dei proprietari e del Consiglio di Amministrazione
del centro, supportati dalla
società di gestione Cogest
Retail e dalla presenza di
Lorenzo Rossetto, maggior
azionista tra i soci che
hanno così contribuito 20
anni fa alla nascita di questo grande centro commerciale».Alla presentazione
del progetto di restyling,
nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche
il sindaco del Comune di
Sona, Gianluigi Mazzi e il
presidente
Immobiliare
Cinquerre S.p.a., Lorenzo
Rossetto, oltre al presidente del Consiglio d’Amministrazione della struttura,
David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore
del progetto di ristrutturazione.
«Il paese di Lugagnano e
tutta la zona adiacente – ha
affermato il sindaco Gianluigi Mazzi - ha acquisito
importanza nel settore
commerciale portando alla
città di Verona e alla sua
provincia un cambiamento
nel modo di fare shopping
(la comodità nell’ avere
una vasta scelta di negozi
dentro lo stesso spazio ha
portato il cliente a orientarsi nell’ acquisto ottimizzando anche il tempo che
purtroppo è sempre meno
per tutti)». «Il progetto di
restyling della GrandeMela, - ha aggiunto David
Troiani - è stato voluto per
assicurare al complesso
un’immagine attuale e
all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati,
con lo scopo di offrire ai
clienti che lo visiteranno,
un luogo di svago accogliente e moderno. I lavori
sono partiti nel 2015 e
sono stati suddivisi in tre
diverse fasi: la tinteggiatura dello stabile, i lavori di
carpenteria e l’applicazione dell’impianto di illuminazione della nuova struttura». «La prima fase – ha
precisato infine l’architetto
Zorzi - è stata ultimata con
la scelta di un colore blu
scuro per la parte più bassa
della facciata e un blu più
chiaro per la superficie più
alta al fine di dare uno
sfondo più omogeneo a
quella che diventerà la
nuova struttura; la seconda
fase è iniziata da poco e
terminerà alla fine di
novembre per poi riprendere nei primi mesi del
2016 onde evitare di creare
disservizi alla clientela
durante le festività natalizie e durante il periodo dei
saldi invernali a gennaio».
Un lavoro impegnativo a
livello progettuale e una
grande sfida quella del
restyling della GrandeMela, che non vede coinvolta
solo la facciata, ma anche
il sito web che si proporrà
in una versione più accattivante e coinvolgente con
una presentazione in più
lingue per una clientela
sempre più internazionale.
Novembre 2015
5
MAURIZIO DANESE PRESIDENTE VERONAFIERE
Maurizio Danese è il nuovo
presidente di Veronafiere. Il
decreto di nomina dell'imprenditore sambonifacese è
stato firmato dal sindaco di
Verona Flavio Tosi nelle scorse settimane. Danese, 53 anni
e socio fondatore e amministratore delegato di Center
Catering spa, succede ad
Ettore Riello al vertice dell’ente fieristico scaligero, una
realtà in grado di attrarre 1,3
milioni di visitatori annui con
le varie fiere nazionali ed
internazionali. «Sono molto
onorato per questa nomina –
commenta il neo presidente –
, e non posso che ringraziare i
soci per la fiducia che mi
hanno corrisposto. L'obiettivo
è quello di lavorare in stretta
sinergia con tutti i collaboratori e i membri dell'ente. La
passata gestione, che ha
governato in anni difficili, ha
saputo consolidare e valorizzare il fondamentale ruolo
della Fiera». Assieme alla
nomina di Danese l'assemblea dei soci ha reso noti
anche la composizione del
nuovo Consiglio di Amministrazione: Barbara Blasevich,
Marino Breganze, Guidalberto di Canossa e Claudio
Valente i nuovi membri.
«Quello che credo sia giusto
ricordare e sottolineare – prosegue Maurizio Danese – è il
grande valore strategico che
l'ente Fiera ha nello sviluppo
del territorio veronese e di
tutte le sue imprese. L'indotto
che la Fiera produce è fondamentale per la promozione
delle aziende veronesi e di
tutto il Made in Italy In questo momento ci sono sul tavolo importanti progetti strategici che dovremo valutare
approfonditamente assieme ai
Maurizio Danese
soci. Certe decisioni infatti
non possono prescindere dal
contesto competitivo in cui la
Fiera sarà chiamata ad operare».
Matteo Dani
Sono numerosi i sambonifacesi che ricoprono ruoli di rilievo nelle associazioni di
categoria provinciali.
Partiamo da Paolo Ambrosini, Presidente provinciale e Vicepresidente vicario
nazionale ALI (Associazione Librai Italiani). C'è poi Clara Formenti, Presidente di
FederOttica Verona, la più importante organizzazione di rappresentanza per la
categoria ottici optometristi e parte del CdA di Confidi Veneto. Si passa poi a
Giorgio Lecca, da quindici anni presidente, riconfermato lo scorso anno per un
nuovo mandato, dell'AVERT, l'associazione delle emittenti radio-televisive veronesi. Come non citare poi Silvano Miniato, da anni referente per l'est veronese di
Apindustria.
Paolo Ambrosini e Clara Formenti sono anche membri del Consiglio camerale
della Camera di Commercio di Verona, dove è presente un altro sambonifacese,
Paride Geroli, che è anche presidente Sistema Moda Confartigianato Verona, presidente settore Servizi e Terziario Confartigianato Veneto e presidente associazione nazionale Calzolai 2.0.
CRONACHE
Novembre 2015
BELFIORE. Al concorso “Melainvento” hanno partecipato 308 studenti e 188 opere
Disegni sui nonni
Premiati i ragazzi
Servizi di
Graziana Tondini
In occasione della “Festa
della mela 2015”, domenica
4 ottobre, sono stati premiati
i ragazzi delle scuole belfioresi che hanno partecipato al
9° concorso “Melainvento”
organizzato dall’Assessorato
alla Cultura e della Biblioteca Comunale, in collaborazione con il Comitato Agorà
e la Coldiretti. Il tema del
concorso era “Mestieri, cibi
e giochi dei nostri nonni...”,
come ha spiegato il Presidente della Biblioteca Giorgio Santi: «Il tema è stato
pensato per favorire il rapporto biblioteca-scuola famiglia, coinvolgendo in
particolare i nonni che sono
depositari di esperienza di
vita non ripetibili ed inoltre
profondi conoscitori del
nostro territorio, il cui interesse va promosso. Abbiamo
incoraggiato bambini e
ragazzi a partecipare, non
come obbligo, ma come piacevole gioco». In totale sono
stati 188 i disegni presentati,
tra scuole elementari e medie
e un lavoro di gruppo per i
bimbi della scuola materna.
Sono stati coinvolti in tutto
308 studenti. Sono state premiate le migliori opere e
quelle segnalate per ogni
classe scolastica, oltre a 10
vincitori per la scuola primaria e 6 della secondaria. Inseriti anche premi speciali per
fantasia e creatività e per tecnica esecutiva. «Quest'anno
abbiamo riaperto il concorso
anche ai lavori di piccoli
gruppi ed alcune classi con il
loro insegnante hanno presentato fuori concorso un
unico lavoro preparato da
tutti gli alunni - commenta
Santi -. Ringrazio per la presenza alle premiazioni l'assessore alla cultura Pier
Giorgio Barbieri e la dirigen-
te scolastica Sonia Gottin.
Un ringraziamento anche per
la partecipazione straordinaria dei bambini della classe
dei grandi della Scuola dell'Infanzia, presenti con due
lavori di gruppo». A fine premiazioni tutti i lavori sono
stati esposti in palestra
comunale, con tante persone
ad ammirarli.
6
VERONELLA - BELFIORE
MOSTRE FOTOGRAFICHE
Incredibile ma vero, in contemporanea negli stessi giorni, il 3 e 4 ottobre
scorsi, si sono svolte a Veronella e Belfiore due mostre fotografiche dedicate alla storia dei paesi nelle immagini. “Miega e Veronella nel Novecento”. A Miega, la piccola frazione veronellese che festeggiava la Madonna del Rosario e a Belfiore con l' esposizione “immagini e ricordi” in occasione della Festa della Mela. Grande affluenza di pubblico in entrambi i
luoghi, nonostante il tempo a tratti inclemente. Le mostre sono state organizzate da due gruppi di volontari, quelli di “Salviamo Corte Grande” a
Veronella, insieme all'assessore alla cultura Aldo Brunello; gli amici di
Facebook “Antiche foto di Belfiore d'Adige” a Belfiore, capitanati da
Andrea Dario. Diverse le modalità espositive: pannelli con foto cartacee
presso l'oratorio di Miega e la proiezione di diapositive nell'atrio del Municipio di Belfiore. Quasi identici i temi trattati: i personaggi del paese, le vie
storiche, i lavori nell'agricoltura, in fabbrica, nelle botteghe, le ville e le
corti rurali, le feste e cerimonie, lo sport. «Grandissima e sorprendente
affluenza di visitatori della mostra fotografica di Miega - commenta l'Assessore alla cultura Brunello -. I bambini, i ragazzi, i giovani hanno riscoperto un mondo sconosciuto: il passato, per gli adulti e gli anziani è stata
un'occasione per ricordare con nostalgia e direi anche con commozione,
attraverso le fotografie, momenti di vita vissuta e mai dimenticata». «E'
stato un esperimento che ha funzionato, da mettere a punto e continuare
negli anni prossimi - commenta il sindaco belfiorese Pagangriso -. In municipio abbiamo avuto molte presenze alle proiezioni, soprattutto anziani che
guardavano con nostalgia le immagini di gioventù, ma anche tanti giovani che hanno conosciuto il passato del paese». A Belfiore dall'archivio
comunale stanno emergendo nuove immagini che man mano verranno
rese disponibili su Facebook mentre a Veronella la ricerca continuerà presso i residenti per cui i gruppi di volontari potranno continuare il loro “viaggio nel tempo”.
CRONACHE
Novembre 2015
TRAGUARDO. La soglia è stata oltrepassata in estate con l’arrivo di un giovane da Albaredo
Veronella supera
i 5 mila abitanti
Superata la soglia simbolica
dei 5.000 abitanti, il Comune
di Veronella, nel luglio scorso, ha oltrepassato questo
numero di residenti con l’arrivo di un giovane dal vicino
comune di Albaredo d’Adige. La soglia è soprattutto
simbolica, non dà luogo a
particolari adempimenti o
agevolazioni: «Solo con il
censimento del 2021 scatterà
l’insediamento di un maggior numero di consiglieri
comunali e assessori - spiega
il sindaco Michele Garzon -.
Sempre che non cambino le
leggi di tempo ce n’è e i
cambiamenti amministrativi
si susseguono. Una volta
5.000 abitanti era la soglia
temuta per l’applicazione del
patto di stabilità del bilancio,
ma ormai da anni la legge
l’ha abbassata a 1.000, per
cui ne sono esenti solo
pochissimi Enti in provincia
di Verona». Negli ultimi cinque anni il Comune ha
aumentato la popolazione di
circa il 6%, passando da
4.710 a 5.005, quasi equamente divisi fra uomini e
donne. Il paese più popoloso
è la frazione San Gregorio
con 3175 abitanti, a Veronella sono 1530, mentre la frazione più lontana (socialmente molto coesa e vivace),
Miega, ne conta solo 300.
San Gregorio è molto appetibile per la sua posizione e i
servizi che offre: «E’ un
paese che si trova vicino alla
superstrada San Bonifacio Cologna, comoda per gli
spostamenti. Poi abbiamo
quartieri vivibili, decorosi,
con le abitazioni a prezzi
accessibili, quindi richieste
da chi lavora a San Bonifacio, Arcole o Cologna - con-
tinua Garzon -. Nel complesso il Comune di Veronella
offre i servizi primari necessari alla popolazione, scuole
dal nido alle medie, palestra
e campi da gioco, trasporti
scolastici, attività pomeridiane, numerosi gruppi di
volontariato». I dati sui residenti non sono molto aumentati dalla presenza di stranieri, circa il 10%, stabile nel
tempo. «Gli extracomunitari
in proporzione se ne trovano
di più a Veronella - spiega il
sindaco -. In questo paese,
negli anni scorsi quando gli
COLOGNA. La Protezione civile ha una nuova sede
È stata inaugurata sabato 1ottobre la nuova sede della Protezione Civile del colognese, un corpo di volontari che
raggruppa Cologna e Zimella. La nuova sede in via Groppeale n. 1 è stata intitolata ai “Civici pompieri del XX marzo
1901”, che si adoperarono nei soccorsi della tragica rotta del Guà. Ha inaugurato il sindaco Silvano Seghetto, alla
presenza di colleghi della zona e autorità regionali e provinciali. «La Protezione Civile ora è ospitata in questo nuovo
edificio nell’area della Fondazione Dal Zotto, ex scuole elementari e poi professionali di agraria, ora “palazzo delle
associazioni”. Ne sono ospitate ben 25 della città, segno che il volontariato e l’impegno civico è vivo più che mai dichiara Seghetto -. Il 20 marzo 1901 avvenne la tragica rotta del Guà in pieno centro a Cologna, che fece tre vittime, tra cui un soccorritore e una bambina. La sede perciò viene intitolata ai civici pompieri di allora, per contribuire
a conservarne il ricordo. Oggi abbiamo l’onore di avere con noi la Sig.ra Wally Massimo, pronipote di Girolamo Massimo, un pompiere che operò durante la rotta del Guà nei soccorsi a Cologna». Wally ricorda le sue origini colognesi: «A Cologna mantengo salde le mie radici, anche se le mie ali mi hanno portato a Verona da molti anni. Ma proprio per conservare questo legame, nel 2014 ho voluto riunire tutti i componenti della famiglia Massimo e scrivere
le nostre memorie. All’incontro ho invitato anche il sindaco e parlando del mio bisnonno pompiere, è nata l' idea di
intitolare questa sede a loro, sempre in prima linea nel portare soccorsi, ben coadiuvati dai volontari delle Protezione Civile». Interviene anche Lino Gambaretto, sindaco di Soave e delegato provinciale di Protezione Civile: «Io posso
solo ringraziare i volontari e l’amministrazione che investe in questo gruppo. Ho purtroppo toccato con mano cos’è
l’emergenza, con l’alluvione del 2010, dove sono sindaco. Sarò sempre in debito con chi ci ha aiutato, Vigili del Fuoco
e Protezione Civile in primis». Da ricordare i volontari della Protezione Civile colognese, che hanno allestito da sé la
sede, cercando sponsor, offerte private, autofinanziandosi e anche lavorando per rendere accoglienti e operativi i
locali.
COLOGNA / STAGIONE TEATRALE 2015/16
Il “Teatro Sociale” è una storica istituzione di Cologna: nacque nel 1856, voluto dai cittadini. Dal 1993 è stato restaurato ed ogni anno ospita rassegne teatrali, saggi e concerti; la galleria viene utilizzata per conferenze e mostre d’arte o fotografia. La stagione teatrale nasce dalla collaborazione fra il Comune – Assessorato alla Cultura, Associazione Culturale Teatro Comunale e Teatro C. Ferrini.
«La rassegna 2015/16 è stata “cucita addosso” al nostro pubblico, partendo in ottobre con un genere molto amato,
la commedia di Goldoni e il celeberrimo Roberto Puliero - commenta Viviana Marcati presidente dell’Associazione
Teatro -. Proseguiremo azzardando una scommessa con il varietà, portando in scena una ventina fra musicista, cantanti e ballerini; il Natale lo affidiamo ad un coro
a cappella, con un gruppo che abbiamo già conosciuto ed apprezzato. Seguiranno tre serate con
spettacoli importantissimi di prosa, il primo con
una metafora di Gogol, poi la versione “al femminile” e molto brillante di un famoso film della
Wertmuller; concluderemo con il nostro fiore
all’occhiello con la compagnia che ha vinto il
Festival del Teatro Amatoriale al Nuovo di Milano
presentando un personaggio femminile molto
discusso e sempre attuale, la Monaca di Monza».
Informazioni al 349.3746002 – mail [email protected]
stranieri e i locali avevano
più facilità ad ottenere i
mutui, ci sono stati parecchi
veronellesi che hanno lasciato la casa vecchia per spostarsi nei nuovi quartieri. La
vecchia abitazione è stata
quindi venduta allo straniero». Infine, già nel passato,
Veronella aveva toccato i
5.000 abitanti: negli anni
1933 - 35 e dal 1943 - 53, ma
allora c’era anche la frazione
Bonaldo, passata nel 1981 al
Comune di Zimella. Una
bella soddisfazione esserci
arrivati di nuovo.
7
VERONELLA / FESTA DEL CANE
Si è svolta domenica 18 ottobre nell’area verde del quartiere PEEP la 1°
“Festa del cane” del Comune di Veronella. Evento organizzato dal Comitato “El Borgo”, con l'Associazione “Cittadini per l'ambiente” ed ENPA di
Verona.
Il presidente ENPA Verona Romano Giovannoni, ha illustrato ai presenti la
situazione nel nuovo asilo del cane con circa 50 animali presenti e del gattile con 150 esemplari. Ha poi spiegato le norme relative all'accudimento
del cane, tra cui il divieto di tenerlo alla catena, introdotto da una recente
legge regionale e invitando chiunque vedesse un cane in quelle condizioni
a sensibilizzare il proprietario, ma anche l'obbligo di dotarsi del kit apposito per portarli a passeggio e non sporcare strade, marciapiedi, giardini.
«Il cane capisce il momento della passeggiata come quello per fare i suoi
bisogni, ma il proprietario non deve essere un maleducato verso gli altri»,
commenta Giovannoni. Il veterinario, Adelmo Rossin, ha spiegato come alimentare l'animale e come accudirlo, non dimenticando di sottolineare al
pubblico presente, l'obbligo di soccorrere la bestia ferita. Francesco Tondini, istruttore e volontario ENPA di Veronella, ha rivolto una richiesta
all'amministrazione: avere nel comune un'area per la sgambatura del
cane, dove farlo passeggiare e socializzare con i suoi simili senza problemi. Richiesta a cui il sindaco Garzon ha risposto che provvederà ad interessarsi, con l'aiuto di persone competenti, su come meglio realizzarla,
visti i “tanti amici dell'uomo” presenti alla festa. Alla fine, foto ricordo con
il proprio cane per tutti.
CRONACHE
Novembre 2015
COLOGNOLA. Il Comune ha ospitato il primo summit regionale dei paesi produttori di piselli
Capitale dei “bisi”
per una giornata
Servizi di
Daniela Rama
foto M.Testi
Per un giorno la capitale dei
bisi è stata Colognola. Il
paese all'imbocco della Val
d'Illasi ha infatti ospitato di
recente il primo summit
regionale dei paesi produttori di piselli in Veneto. L'iniziativa, lanciata dal primo
cittadino Alberto Martelletto
e dall'assessore alle attività
produttive
Gianpaolo
Zumerle, ha riscosso notevole successo tanto che ha visto
la partecipazione di tutti i
paesi interessati, rappresentati al Convegno da sindaci,
amministratori comunali o
presidenti delle varie Pro
loco venete. Da tempo il
Comune di Colognola, come
ha fatto sapere anche il
nostro giornale, investe
risorse nella promozione dei
bisi, prodotto tipico delle
Giampaolo Zumerle
colline vulcaniche locali, e
ne ha attuato anche una selezione varietale che ha portato al conseguimento della
Denominazione Comunale e
alla stesura di un disciplinare
di produzione. In terra colognolese, dove un tempo a
maggio si teneva una vera e
propria fiera dei piselli che ha
lasciato il posto oggi a una
sagra tra le più frequentate
della provincia con decine di
migliaia di piatti serviti a
base di bisi, sono così arrivati per il summit rappresentanti di Baone, in provincia di
Padova, di Scorzè, in provincia di Venezia, di Borso del
Grappa di Treviso, di Lumi-
gnano Longare e di Villaga in
provincia di Vicenza oltre al
coordinatore delle De.Co
vicentine.
Tutti paesi produttori di perle
verdi. «E' stato un incontro
che ha permesso un confronto costruttivo, utile per fare il
punto sulla produzione dei
bisi, sulle diverse tipologie e
sui metodi di produzione e
raccolta» ha spiegato il sindaco Martelletto. Insomma
un summit che potrebbe
risultare utile anche per gettare in futuro le basi di una promozione unitaria di questo
prodotto che, in linea di massima, appare di nicchia un po'
in tutti i paesi produttori.
Martelletto ha sottolineato
come alla base del tutto ci sia
«la convinzione condivisa in
Veneto che « i piselli delle
nostre comunità non significano competizione, ma un
modo per migliorare le
rispettive attività».
Festa del Donatore, pioggia di riconoscimenti per la Fidas
La 51esima Festa del Donatore ha portato una pioggia di medaglie e benemerenze sui volontari del sangue del
gruppo Fidas di Colognola, una delle sezioni più attive del Veronese. A dirlo sono i numeri sciorinati dal presidente Nicola Martelletto nella manifestazione a cui ha preso parte anche il presidente provinciale della Fidas e
membro del Consiglio direttivo nazionale Massimiliano
Bonifacio. Un plauso all'operato della sezione è arrivato anche dal sindaco Alberto Martelletto che ha ringraziato la Fidas per l' impegno e per la collaborazione che garantisce al Comune e ha inoltre incitato i
donatori a prenotare la propria donazione per migliorare il servizio e soprattutto per conoscere con anticipo
la disponibilità di sangue programmata in ogni giornata. Nel corso della festa sono stati consegnati i diplomi di benvenuto a Federico Aldegheri, Tecla Anselmi,
Carmelo Catalano, Elisabetta Chioato, Cosmin Ciprian
Cojan, Fabio Croce, Stefano Giani, Jessica Grandi,
Maria Giulia Solinas, Luca Tosadori e Giacomo Tosi. Il
Alberto Martelletto
diploma di benemerenza è andato a Sebastiano Anselmi, Raffaele Cassa, Francesca Dal Molin, Marco Dalla Riva, Stefano Fierro, Gianni Fraccaroli, Alessio Grandi, Matteo Marcolini, Alberto Marostica, Enrico Martelletto, Alberto Peroni, Matteo Tripicchio, Francesca Viviani e Alessandro Zandomeneghi. Medaglia di bronzo a Mauro e Mirco Alberti, Paolo Comerlati, Nicola Gradizzi, Stefania
Gugole, Giorgio Marcolungo, Sally Piubello, Lorenzo Scalzotto, Flavio Soave e Andrea Tosi. Ad aggiudicarsi la
medaglia d'argento sono stati Alberto Aldegheri, Massimiliano Bonifacio, Antonio Cucchetto, Andreina Ferrari,
Roberto Fraccaroli e Serena Martelletto. L'oro è stato conquistato da Diego Baldo, Franco Bussinello, Simone Domenico Cengiarotti, Armando Domenichini, Christian Marangon e Nicola Milani. La Croce d'oro è stata conferita a
Andrea Brusco, Stefano Molinaroli, Daniela Rancan e Valeria Tosadori.
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CANI E AMBIENTE
L'assessore all'Ecologia di
Colognola ai Colli, Andrea
Nogara, dice “basta” a marciapiedi e strade imbrattate
dagli escrementi dei cani,
una realtà purtroppo frequente anche a Colognola e
di cui si sono lamentati più
cittadini. Come preannunciato tempo fa, sono stati
posizionati in queste ultime
settimane per le vie principali del paese e lungo le
piste ciclopedonali, dei
dispenser da cui i proprietari dei cani, portando a spasso il proprio amico a quattro
zampe, possono prendere
gratuitamente i sacchetti per effettuare la raccolta delle feci
canine. Si tratta di dispositivi in materiale ferroso, di colore verde, su cui campeggia l'immagine di un simpatico
cagnolino che, stringendo in una zampa il sacchettino,
ribadisce che “Luisito ama il pulito”.
Da anni l'assessore raccomanda ai cittadini interessati di
“provvedere alla pulizia del suolo pubblico quando i cani
di proprietà esplicano i propri bisogni” evidenziando come
sia “poco civile far ricadere sugli altri le conseguenze della
propria incuria, dato che, soprattutto nei percorsi pedonali,
è sgradevole vedere e ancor più pestare gli escrementi degli
animali”. «Chi vuole il cane – aggiunge l’assessore - deve
sapere che, tra le varie cure da dedicargli, c'è anche questa.
I proprietari sanno che è obbligatorio provvedere a questa
raccolta e per agevolarli – ha spiegato Nogara – abbiamo
installato nelle zone più frequentate una decina di contenitori con dispenser dei sacchetti. Ora non ci sono più alibi
per disattendere a questo impegno, quindi non dovrebbe
essere necessario arrivare alle sanzioni per chi è sprovvisto
di sacchetto durante la passeggiata in paese con il proprio
cane».
IL CONCERTO
Canti popolari
Ha riscosso grande successo il XXIIIesimo Concerto
di canti popolari, organizzato, al palasport "Bruno
Ruffo", dal coro di Colognola Voce dei Colli e dall'Amministrazione comunale. La corale colognolese
è apparsa rinvigorita e in
parte rinnovata grazie a
nuovi elementi che si sono
aggiunti alla formazione, in
seguito anche agli appelli
lanciati lo scorso anno
quando questa significativa
realtà culturale locale ha
rischiato di chiudere i battenti per carenza di organico.
All'appuntamento tradizionale con il bel canto, la
Voce dei Colli si è presentata in perfetta forma e per di
più con una nuova figura al
timone del gruppo. E'
nuovo, infatti, anche il
direttore del coro, il maestro Lorenzo Masotto, giovane ma già affermato professionista nel mondo della
musica, nel quale è un pre-
stigioso pianista, con all'attivo numerosi premi internazionali e concerti in tutta
Italia.
E' lui ad aver raccolto l'eredità canora lasciata di
recente dal maestro Lorenzo Damini e fondata nel
1971 dal compianto Santo
Pirana. La Voce dei Colli si
avvia così a festeggiare il
45esimo anniverario di attività che scadrà il prossimo
gennaio, conoscendo una
seconda giovinezza che la
porterà a calcare ancora,
come già avvenuto in passato, palcoscenici nazionali
ed europei. Intanto durante
il concerto ha già avuto
modo di misurarsi con altri
due cori prestigiosi: il
Monti Lessini di Pescantina
e le Voci Alpine Città di
Mori dalla provincia di
Trento, che hanno fatto
risuonare in Val d'Illasi,
canti della Lessinia, della
guerra e popolari della tradizione canora più autentica.
CRONACHE
Novembre 2015
TRADIZIONE. Il Soave e l’Est Veronese saranno presenti a Fieracavalli dal 5 all’8 novembre
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SOAVE
Vivere il territorio Lavori ai cimiteri
in sella al cavallo
Dal 5 all’8 novembre a Fieracavalli il Soave e l’Est Veronese raccontano il loro modo
di vivere il territorio in sella
ad un cavallo, tra rievocazioni storiche, “cura etica” del
vigneto e piatti della tradizione. Il comprensorio produttivo del Soave un luogo principe per il cavallo che, messo
da parte e sostituito dai trattori fino a qualche tempo fa, sta
oggi gradualmente tornando
in auge non solo per il piacere di una cavalcata tra i filari
di garganega ma anche nella
cura del vigneto. Turismo e
viticoltura strette a filo doppio quindi nella prossima
edizione di Fiera Cavalli dal
5 all’8 novembre, a cui il
Consorzio del Soave prenderà parte con una presenza
doppia: allo stand “La Posta
del Gusto” (Area B) dove
saranno presenti Strada del
Vino Soave, Strada del Vino
Lessini Durello, Strada del
Vino Arcole, Strada del Merlara; e al Palaexpo di Verona
Fiere, con “Osterie del
Gusto” uno spazio dedicato
al meglio della tavola e dell’accoglienza, nell’ambito
del primo Salone del Turismo Rurale, dedicato proprio
alla promozione dell’ospitalità, dei prodotti tipici e dell’enogastronomia. Molti gli
appuntamenti da non perdere:
- “La Posta del Gusto”
(AREA B), luogo di aggregazione dei tanti mediatori territoriali che da sempre sono
direttamente impegnati in
attività di promozione turistica e di valorizzazione delle
differenti aree produttive.
Zone tra loro diverse ma
accomunate tutte dal “fattore
C”, ovvero il cavallo. Non
solo degustazioni e viaggi
ideali lungo gli itinerari di un
tempo, ma anche vere e proprie ricostruzioni storiche dal
sapore medievale con i Cavalieri Cenedesi che si cimenteranno in suggestive ricostruzioni storiche, con armature e
costumi d’epoca.
- L’“Osteria del Gusto” (Pala
COLOGNOLA. Storia, paesaggio
e prodotti tipici raccolti in due libri
E' una Colognola che non si finisce mai di scoprire e che sa ancora stupire quella che emerge da due nuove pubblicazioni, realizzate dall'Amministrazione comunale con Provincia, Unione Comuni, Iat Est Veronese e Pro loco, che
sono state presentate nella sala consiliare del municipio. “Colognola, paese dei sentieri” e “Benvenuti a Colognola” sono i titoli dei due volumetti che permettono di fruire appieno del territorio. «Il primo è un opuscolo che descrive 13 itinerari tra vigneti, oliveti e ville – ha spiegato il sindaco Alberto Martelletto – che si sviluppano per stradine e sentieri comunali, percorribili a piedi, in bici o a cavallo». In sala, al momento della presentazione, erano presenti diversi gestori di servizi e attività produttive del posto dove potranno essere reperite le guide, di cui la seconda «illustra in modo semplice e sintetico il nostro territorio con la sua storia, bellezze, prodotti tipici e sistema di
accoglienza. E' corredata di molte foto – ha sottolineato Martelletto – illustrative degli elementi caratteristici, utili
per offrire al visitatore un'immagine complessiva del paese». Alla presentazione hanno partecipato anche Paolo
Menapace, presidente della Strada del vino Soave, Claudia Robiglio Rizzo, docente universitaria di Geografia, e
Claudio Carcereri de Prati, presidente dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Al termine dell'incontro l'Amministrazione comunale ha preso l'impegno di tradurre in inglese entrambe le guide, che sono già consultabili online sul sito del Comune. Inoltre una certa quantità di opuscoli è stata consegnata agli operatori affinché
siano esposti in tutti gli esercizi. Entrambe le pubblicazioni si possono reperire in formato cartaceo gratuitamente in
municipio, allo Iat di Soave e al Servizio turistico della Provincia. D.R.
Expo) offrirà l’opportunità di
assaggiare numerosi piatti
delle tradizioni locali in abbinamento ai diversi vini del
territorio.
- Le Ippostrade del Soave, a
cura di Country House Horse
saranno invece protagoniste
nell’Area B dello spazio fieristico. Dopo il successo
dello scorso anno torna a
grande richiesta “horse
wine”, la cavalcata tra i
vigneti, il nuovo modo per
godere del paesaggio nel
comprensorio produttivo del
Soave, andando a cavallo,
alla scoperta di scorci incontaminati senza rinunciare ad
una visita in cantina e ad un
calice di buon vino.
Un mese di Novembre che
vedrà il compimento e la
sistemazione dei quattro
cimiteri presenti sul territorio di Soave. Ce ne parla il
vicesindaco
Gaetano
Tebaldi. «I lavori interesseranno il camposanto del
Capoluogo e quelli delle
frazioni di Fittà, Costeggiola e Castelletto. Gli
interventi prevedono la
pavimentazione di tutta la
parte pedonale di ogni
cimitero che ora è in ghiaino e, per il cimitero di
Fittà, è previsto anche un
ampliamento con la realizzazione di nuovi loculi.
Pure le facciate saranno
oggetto di riordino. Le
opere ultimate daranno più
dignità e decoro a questi
luoghi molto cari alla cittadinanza, oltre a permettere
una migliore mobilità
interna. La spesa prevista –
Gaetano Tebaldi
conclude Tebaldi - si aggirerà intorno ai 160mila
euro disponibili dal bilancio comunale».
Angelica Adami
SOAVE / GLI EVENTI
Un Novembre di eventi a Soave. Il primo appuntamento sarà l’8 novembre, quando
il laboratorio del Teatro Prova “E mi, e ti e Toni” porterà in scena, nel teatro della
scuola dell’infanzia, lo spettacolo "Ragazzine vi prego ascoltare - La nostra Guera
Granda". La Grande Guerra è presentata con gli occhi degli abitanti di Castelcerino e Soave, che dovevano affrontare quotidianamente una loro personale guerra
contro la fame, la separazione dai cari e i lutti. Il racconto sarà accompagnato da
scenette di vita vissuta e dai canti del coro "I vilan de la Bastiola". Lo stesso giorno
alla “Giasara” gli alpini organizzano la tradizionale “Maronata” e contemporaneamente ci sarà l’elezione delle nuove cariche sociali per il prossimo triennio cui
possono partecipare tutti gli alpini soavesi tesserati. Giovedì 12 novembre nella Sala
delle Feste del Palazzo del Capitano si terrà un incontro dal titolo “Il valore antico
dell'ospitalità", a cura di Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di Accoglienza e promozione culturale "Ernesto Balducci". L’evento è organizzato dall’associazione”Lafogliaeilvento” con il patrocinio del comune di Soave e della Pro Loco
di Soave. Domenica 15 novembre ritorna il mercatino dell’antiquariato nel centro
storico e la mattina pure la visita guidata al paese organizzata dal gruppo VeronAuctona. Fino a quel giorno si potrà visitare pure la mostra “Arcadia” del pittore
e scultore Giampaolo Manega nella chiesa dei Domenicani. Infine l’11 e il 25
novembre e il 9 dicembre l’associazione “Lafogliaeilvento” organizza una serie di
percorsi esperienziali nella natura, nella manualità e nella socializzazione per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni, dal titolo "Il piacere di...". Tutti gli incontri si svolgeranno di pomeriggio nella sede dell’associazione con laboratori ed escursioni.
M.G.M.
SOAVE / IL GRUPPO FACEBOOK
“I 775 RIDIAMO VITA ALL’EX OSPEDALE”
Da poco più di un mese è
nato su Facebook il gruppo
“I 775 Ridiamo Vita all’ex
Ospedale di Soave”.
Nel gruppo si discutono
soluzioni per salvare
l’ospedale dal lento declino cui è stato destinato
dopo la chiusura definitiva
nel 2005 e sul perché finora non si sia ancora fatto
nulla, anche se negli anni
molti avevano proposto
idee e iniziative per usarlo
in un nuovo modo.
Tutto questo senza intenti
politici e personali.
E’ stata inoltre contattata
pure la trasmissione televisiva “Striscia la notizia”
per far conoscere a livello
nazionale il problema e ora
Ago Magrinello, l’ideatore
della pagina, dopo una loro
risposta positiva sta attendendo di essere richiamato.
Il gruppo per ora è arrivato
a quasi 300 iscritti ma
l’auspicio è che s’iscrivano molte più persone: da
chi ha abitato a chi vi è
nato, fino a chi semplicemente è interessato alle
sorti dell’ospedale per salvarlo dal totale degrado
derivato soprattutto da
problemi economici e
burocratici.
M.G.M.
CRONACHE
Novembre 2015
SAN BONIFACIO. L’incontro è stato organizzato dal Comitato Leonardo il 14 ottobre
L’industria veneta
discussa ai raggi x
Servizi di
Matteo Dani
L’impresa e l’economia
veneta, i numeri e le sfide
che attendono le imprese del
nostro territorio. Questi e
molti altri gli argomenti trattati lo scorso 14 ottobre nell’incontro organizzato dal
Comitato Leonardo presso la
sede della Pedrollo Spa a
San Bonifacio. Il Comitato
Leonardo raggruppa l’eccellenza dell’imprenditoria italiana e per la prima volta
questo incontro, è avvenuto
in Veneto. Il Comitato Leonardo conta 158 personalità
tra imprenditori, artisti,
scienziati e uomini di cultura, per condividere l’obiettivo di valorizzare l’Italia e le
sue originalità attraverso la
realizzazione di eventi di
alto profilo culturale ed economico. Silvano Pedrollo è
un componente di questo
Comitato tra i quali troviamo
Marchionne, presidente della
Ferrari, Emma Marcegaglia
presidente della Marcegaglia, Giorgio Squinzi presidente della Mapei e presidente di Confindustria. L’incontro, focalizzato sullo
stretto legame esistente tra il
Made in Italy e l’industria
veneta, ha visto la partecipazione di rappresentanti di
Istituzioni e del mondo dell’imprenditoria, tra cui il
Presidente del Comitato
Leonardo Luisa Todini, il
Presidente della Pedrollo
Spa Silvano Pedrollo, il Presidente di Confindustria
Verona Giulio Pedrollo,
Silvano Pedrollo durante il suo intervento
l’A.D. di Sace Alessandro
Castellano e il Direttore dell’Ufficio per il coordinamento dei servizi di promozione
del sistema Italia dell’Agenzia ICE Giovanni Sacchi.
«Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione di questo
incontro sul Veneto - ha
dichiarato Luisa Tondini -,
una regione che ha fatto registrare un aumento dell’export nel primo semestre 2015
pari al 7,3%, rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente, con un tasso di
disoccupazione solo del
6,6%. Le sue 120.000 imprese, tenendo conto del solo
settore manifatturiero, rappresentano un fiore all’occhiello della nostra industria». Dati, questi, sottolineati anche da Silvano
Pedrollo, secondo il quale «è
quasi impossibile immaginare il Made in Italy slegato
dall’industria veneta, le cui
radici sono e rimangono qui,
e non per resistere ma per
crescere. Bisogna innovare e
produrre bilanciando qualità, risorse e mercato,
responsabilità e sostenibilità, perché solo chi crea ricchezza la può distribuire.
Per il Veneto, come per il
resto del Paese, il Made in
Italy può essere la risposta
alle aspirazioni di sviluppo,
contribuendo a battere la
crisi e il declino». La
Pedrollo produce 2,5 milioni di elettropompe all’anno,
per usi domestici, agricoli e
industriali ed è un’azienda
leader nel mondo, fra le
maggiori società metalmeccaniche del Nordest. Fondata nel 1974 da Silvano
Pedrollo che ha fatto dell’innovazione, della ricerca
e della qualità i veri motori
della sua crescita, è
un’azienda di livello internazionale, ma ha scelto di
mantenere il cuore dell’azienda in Italia. Ha
SAN BONIFACIO. Rifiuti, modificato il regolamento
Modificato il regolamento di Polizia Urbana del Comune di San Bonifacio nei contenuti riguardanti la raccolta dei rifiuti domestici e l'utilizzo degli appositi contenitori. Una decisione dell'Amministrazione comunale per combattere in maniera sempre
più decisa l'abbandono di rifiuti donatori di misure in grado di sanzionare anche chi
non rispetta date e orari di raccolta differenziata. Ad essere oggetto di modifiche è
stato l'articolo 37 del suddetto regolamento, inerente appunto alla raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani. Questo il nuovo testo: «I rifiuti domestici devono essere
raccolti negli appositi contenitori esposti davanti alla propria abitazione secondo le
disposizioni e gli orari stabiliti dal calendario annuale. Dopo la raccolta i contenitori devono essere ritirati entro lo stesso giorno. E' fatto severo divieto di conferire i
rifiuti nei cestini pubblici o abbandonarli nel territorio comunale». Il mancato rispetto di queste prescrizioni può portare a sanzioni, anch'esse previste dal Regolamento di Polizia Urbana, e multe che vanno dai 25 ai 500 euro a seconda della gravità della violazione. In
caso di reiterata violazione, poi, l'entità delle
sanzioni è destinata a
crescere. Un “incentivo”
in più, quindi, a rispettare il calendario di raccolta differenziata e ad
abbandonare la deprecabile pratica di abbandonare i rifiuti per il
paese.
un’esportazione dei suoi
prodotti pari al 90% in oltre
160 Paesi, la progettazione
e la produzione restano però
a San Bonifacio, dove gli
stabilimenti occupano oltre
100 mila metri quadrati. Il
fatturato dell’azienda, che
può contare su sette filiali
dirette nel mondo, supera i
150 milioni con 450 addetti.
Con cinque aziende che
fanno capo alla Pedrollo, il
gruppo conta nel complesso
600 dipendenti e un fatturato di 200 milioni.
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LIBRO/LA STORIA DI S.BONIFACIO
Dal cappellano che
gioca a calcio insieme
ai ragazzi dell'oratorio
ai capitani d'industria,
dai grandi trascinatori
della comunità ai piccoli commercianti. C'è
tutto un mondo, e la
storia di un paese intero, nell'ultima fatica
editoriale di Pietro
Sofia.
“San Bonifacio nella
storia e nei personaggi”, questo il titolo di
un volume che è stato
presentato ufficialmente durante il calendario
di eventi del Settembre
Sambonifacese. Un'
opera quella di Sofia,
che ripercorre il cammino di San Bonifacio dalla sua fondazione ai giorni nostri attraverso sì gli eventi e le date passate alla storia, ma soprattutto attraverso le storie di tutte
quelle persone che, in un modo o nell'altro, questa storia
l'hanno fatta. Ecco che quindi il libro diventa un colorato
mosaico che, come scrive lo stesso autore, «vuole valorizzare le persone, uomini e donne, che in questo nostro territorio hanno lasciato un'impronta, uno stile, una conoscenza, una memoria. E non intendo riferirmi solo a persone
illustri o già note, ma anche a coloro che nell'umiltà e nella
mitezza del loro vivere hanno comunque saputo creare
intorno a sé simpatia, gratitudine, ricordo positivo ed elevante».
Pagina dopo pagina, in rigoroso ordine alfabetico, trovano
posto le storie di artigiani, poeti e poetesse, amministratori, accademici, commercianti e semplici casalinghe, tutte
tessere che vanno a comporre il colorato mosaico al quale
prima si accennava, lasciando poi anche spazio ai luoghi e
ai soprannomi entrati ormai nella memoria collettiva sambonifacese.
Il volume è ora disponibile presso le librerie Bonturi e La
Piramide. Per l'autore si tratta della quarta pubblicazione,
un libro «che vuole essere – conclude lo stesso Pietro Sofia
– un tributo ai cittadini sambonifacesi del passato e del presente, perchè chi vive e opererà a San Bonifacio nel futuro, ne sappia coltivare memoria e conoscenza».
PIANO CASA TER – REGIONE VENETO
Un'opportunità da non perdere
con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi
Il Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona e la Società
Cooperativa Geometri Veronesi, con la
loro attività, vivono in prima persona la
quotidianità socio-economica del territorio e interagiscono con propositive
iniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo
dimostra la recente realizzazione della
seconda “Guida al Piano Casa”, strumento che invita tutti ad approfondire
finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provvedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano
Casa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta
assumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatore non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito?
Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così
di vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutte che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza
paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento
nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano
natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo
riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca
della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della
Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati».
Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015
ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune».
La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini.
CRONACHE
Novembre 2015
SAN BONIFACIO. Scattate le restrizioni sul territorio del Comune. Ecco tutti i dettagli
Emissioni nocive?
“Vietato” circolare
E’scattato lo scorso 12
ottobre il divieto di circolazione sul territorio del
comune di San Bonifacio
per i veicoli che non rispettano le principali normative europee in materia di
emissioni.Un divieto che
riguarda gli autoveicoli a
benzina rientranti nella
categoria Euro 0, quindi
non omologati ai sensi
della direttiva 91/441/CE e
successive, gli autoveicoli
a diesel delle categorie
Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e
tutti i motoveicoli e ciclomotori non omologati ai
sensi
della
direttiva
97/24/CE ed il cui certificato di circolazione o di
idoneità tecnica sia stato
rilasciato in data antecedente al 1 gennaio 2000. Il
divieto è in vigore dal 12
ottobre al 4 dicembre e,
successivamente, dal 7
gennaio al 13 maggio
2016; ai suddetti veicoli è
fatto divieto di circolare
dal lunedì al venerdì, dalle
ore 9.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 14.00 alle 17.30,
escluse le giornate festive
infrasettimanali.Sono
e
sclusi dal regolamento i
veicoli ametano, gpl, a
motore elettrico ed ibrido,
nonché quelli adibiti al trasporto pubblico (se in servizio) o a particolari servizi come il trasporto dei
medicinali.Il divieto di circolazione viene istituito
con finalità preventive e di
contenimento degli episodi
acuti di inquinamento
atmosferico, in particolare
quello da polveri sottili
(PM10); obiettivo per il
quale entrano in vigore
restrinzioni come il divieto
di effettuare grandi combustioni all'aperto o di riscaldare locali come garage,
box o cantine. In vigore
anche l'obbligo di copertura per tutti quei veicoli che
trasportano materiale polverulento.Sempre in tema
di prevenzione dell'inquinamento atmosferico verranno organizzate delle
“giornate provinciali del-
12
CROCE ROSSA / DUE NUOVI MEZZI
Due nuovi mezzi per festeggiare 25 anni di impegno al servizio alla propria comunità. E' questo il prestigioso traguardo
festeggiato dalla Croce Rossa sambonifacese che, lo scorso
anno, ha ottenuto la promozione a Comitato Cri Est Veronese. Un'ambulanza e un'automedica, questi i due nuovi mezzi
a disposizione del Gruppo che, nato nel 1990, ha in questi
anni assunto un ruolo sempre più importante e che grazie
all'impegno e alla professionalità dei propri membri, è oggi
diventata un fiore all'occhiello del soccorso nell'intera provincia. E' il coordinatore del Comitato Riccardo Regazzin a
raccontare le tappe e i numeri di un percorso e di un gruppo
che , dopo l'isitutuzione del Comitato Cri Est Veronese dello
scorso hanno, può contare su quasi 300 volontari al servizio
di un bacino di circa 200 mila abitanti distribuiti tra i 26
comuni dell'est veronese. Proprio per svolgere questo servizio e con l'istituzione del Comitato è stata messa a disposizione lun'ambulanza di emergenza che staziona a San Bonifacio e che, oltre all’equipaggio composto da un infermiere
del pronto soccorso e dall' autista/soccorritore Cri ha a bordo
anche un soccorritore volontario. Al Comitato è stato attribuito il compito di garantire a San Bonifacio la presenza di
un’automedica di notte dalle 19 alle 7, con l'obiettivo di portarla ad un operatività di 24 ore, a bordo della quale operano
un volontario di Croce rossa autista soccorritore, un medico
anestesista rianimatore o specializzato in medicina d’urgenza. Come per l’ambulanza di San Bonifacio, anche qui
l’equipaggio viene integrato con un soccorritore volontario
Cri. Ai festeggiamenti per il 25esimo anniversario erano presenti rappresentanti dell'Amministrazione comunale di San
Bonifacio e degli altri Comuni del comprensorio, varie autorità regionali oltra ai ragazzi dell'istituto San Gaetano.
l'ambiente” nelle seguenti
date: 12 - 13 dicembre
2015, 21 febbraio 2016, una
giornata da stabilire nel
periodo marzo/aprile 2016 e
una giornata da stabilire nel
periodo aprile/maggio 2016.
Tutti i cittadini, infine, sono
invitati a porre in essere tutti
quei comportamenti di
buonsenso che permettono
di ridurre il rischio per la
salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti
atmosferici.
SAN BONIFACIO / L’EVENTO. “Fare impresa al giorno d’oggi” sotto la lente di ingrandimento
Fare impresa al giorno d'oggi, come confrontarsi e comunicare col mondo. Questi alcuni dei tanti temi affrontati lo scorso 24 ottobre durante “Est veronese produce e innova”, giornata di incontri e formazione organizzata dal Cooffice di San Bonifacio presso gli spazi dell'ex Consorzio Agrario.
L'evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Bonifacio, la Consulta del Lavoro e Verona Innovazione, ha avuto un occhio di riguardo principalmente per i
giovani che, confrontandosi con chi ancora giovane è, hanno potuto ascoltare esperienze e consigli su come poter sviluppare e realizzare concretamente i propri progetti. Una
giornata iniziata con il convegno “Come nasce e si sviluppa un'idea”, tenutosi durante la mattinata e aperto dal saluto dell'assessore alle Attività Produttive Gianni Storari:
«qui si vuole piantare un seme importante, nei nostri giovani, un seme che, coltivato nella giusta maniera, permetta di costruire il proprio e il nostro futuro». Il pubblico presente e le classi dell'Istituto professionale San Gaetano hanno seguito con attenzione
Jessica Caovilla di Verona Innovazione, lo startupper Jegor Levkovskij e la cantautrice
veronese Veronica Marchi che, tra una nota e l'altra, ha raccontato la propria esperienza.
Coraggio, competitor, progetti, rischio, mercato e competenze. Di tutto questo si è
discusso anche assieme alle start up Bad Jokes, Design for Autism, Facile Aiuto, Alghitaly, Bio Soil Expert e Nsf Network che, oltre ad aver presentato le proprie attività,
sono state ospiti del Coofice anche nel pomeriggio. La seconda perte della giornata ha
infatti visto le varie start up incontrarsi con curiosi e visitatori e, in contemporanea,lo
svolgimento di “Let's go digital”, laboratorio di formazione sulla comunicazione digitale dove si è discusso di editoria 2.0, pensiero trategico, visibilità web e molti altri
argomenti fondamentali per raccontare un'azienda e il proprio lavoro in un mondo
sempre più digitale.
CRONACHE
Novembre 2015
MANIFESTAZIONE. Dal 6 all’8 novembre va in scena la Fiera di San Martino e Arcole DOC
Tradizione e sapori
sfilano in passerella
Con l'autunno ritorna la
Fiera di San Martino e
Arcole DOC, la vetrina dell'est veronese che richiama
espositori di prodotti tipici
e artigianali da molte regioni italiane. Dal 6 all'8
novembre Arcole ospiterà
la rassegna che unisce la
tradizione con la storia e la
buona cucina, una ricetta
che ne ha decretato il successo sempre crescente in
questi anni. In Piazza Poggi
sarà allestito un accampamento veneziano del '600
con antichi mestieri e
uomini d'arme ma anche
sapori e profumi di un
tempo lontano, con il suggestivo sfondo della bar-
chessa di villa Ottolini.
Sarà presente un falconiere
che presenterà l'antica arte
della falconeria e l'antico
rapporto dell'uomo con i
rapaci, un legame che dura
da secoli. Non mancherà
inoltre il luna park per i più
piccoli e il tradizionale
memorial Angelo Disconzi
con l'esibizione di auto da
rally su terra. Ricco è anche
il programma di spettacoli
serali, venerdì sera nel
palatenda arriveranno i
finalisti di Model for Italy
per una serata Treemme:
musica, moda e modelle.
Sabato sera salirà sul palco
l'orchestra "Carillon" e
mentre domenica si esibirà
l'orchestra "Pino Gerace".
Non mancherà uno momento dedicato ai più piccoli
con "Bimbi in festa" con
Radio Criceto. «Sarà anche
l'occasione per fare il punto
a 15 anni dalla nascita dell'Arcole DOC e per questo
venerdì 6 novembre alle
ore 18.00 in Sala Civica
ospiteremo un convegno
organizzato dal Consorzio
di Tutela e dalla Strada del
Vino Arcole DOC» - commenta l'Assessore alle Attività Produttive Andrea
Danieli. «Arcole - conclude
il Sindaco facente funzioni,
Alessandro Ceretta, delegato alle manifestazioni ritorna protagonista con
una manifestazione dal programma davvero ricco.
Questa fiera è nata appena
sette anni fa ma ha avuto
fin da subito l'apprezzamento dei visitatori per il
suo programma particolarmente adatto alle famiglie.
Il ringraziamento va sicuramente alle decine di volontari impegnati a vario titolo
per la realizzazione di quella che vuole essere una
festa del tutto il territorio».
14
ARCOLE E LA GRANDE GUERRA
È stata inaugurata il 24 ottobre insieme agli studenti arcolesi, agli Alpini e dai Combattenti e dai reduci, la mostra
“Arcole e la Grande Guerra” organizzata dal Comune in
collaborazione con ANA e ANCR.
La cerimonia inaugurale è stata aperta dal sindaco facente
funzioni Alessandro Ceretta: «La guerra ha toccato anche i
nostri territori, anche Arcole ha vissuto le sue drammatiche
vicende. Dai versi di Ungaretti si capisce come in quei tragici momenti ci si senta attaccati alla vita, il bisogno di
amore, affetto, della famiglia, degli amici. Questa mostra
vuole fare conoscere il dolore della guerra, per fare capire
il valore del benessere attuale, frutto dei sacrifici compreso quello della vita, dei nostri avi».
Claudio Soprana, ideatore dell’esposizioni, ha illustrato le
sezioni: «La Grande Guerra segna la fine del Risorgimento e apre il XX secolo. Sono esposte immagini suddivise
per aree tematiche: i luoghi di guerra come l’Ortigara, il
Carso, il Piave, l’altipiano di Asiago, l’Isonzo. Le fortificazioni della Lessinia; la cronologia degli eventi più
importanti, i protagonisti dal Re ai generali; le poesie di
Ungaretti; la guerra in Arcole, con i suoi caduti e reduci.
Perciò abbiamo rivisto i nomi dei cittadini iscritti nei
monumenti e abbiamo scoperto che 38 cittadini di Arcole
sono morti al fronte, in prigionia o in ospedale; 24 quelli di
Gazzolo, 12 di Volpino, 8 di Bonaldo. Di questi, 15 caduti
del territorio non erano nominati nei monumenti ai caduti.
Recuperare la memoria della Guerra 100 anni dopo è un
nostro dovere verso i reduci e soprattutto verso le vittime».
È seguito l’intervento del consigliere regionale Giovanna
Negro, che si è rivolta ai ragazzi delle scuole: «Anche io da
studentessa mi stancavo sulle pagine di storia da studiare,
non ne capivo il motivo, erano fatti lontani. Invece ragazzi, guardando le foto che abbiamo qui, dei nostri cittadini
che erano solo poco più grandi di voi, capisco il timore, la
paura, a volte anche la spregiudicatezza che c’era dietro
quei volti che partivano per la guerra. Magari i giovani soldati sorridevano, non sapendo neanche bene dove andavano e perché. Andavano perché gli era stato ordinato di farlo
per la patria. Ma di sicuro dietro al sorriso di quei ragazzi
che partivano, c’era anche il dolore delle mamme che
restavano ad aspettarli tornare».
La mostra è aperta fino al 29 novembre, ogni domenica
dalle 16 alle 18 e nei giorni della Fiera di San Martino.
Graziana Tondini
RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO
Sistema commerciale, è polemica
Zaia ha fatto “dietrofront” ritirando la delibera n.79 per evitare polemiche ma intende presentare la stessa manovra in un progetto di Legge firmando la morte dei negozi di vicinato. Questo il nostro commento relativamente alla Delibera di Giunta n.79
del 28 settembre scorso “Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale”, con la
quale si volevano introdurre modifiche al regolamento attuativo della Legge regionale n.50/2012. La delibera prevedeva l’inserimento all’articolo 2 di un comma aggiuntivo, il 7bis, che “in deroga a quanto previsto al comma 7, la riqualificazione delle
aree o strutture dismesse e degradate si applica anche alle aree agricole adiacenti al
centro urbano purché dette aree siano già servite da adeguiate opere di urbanizzazione e infrastrutture viabilistiche e presentino evidenti elementi di degrado legato
all’abbandono e alla presenza di strutture agricolo-produttive non collegate con nesso
funzionale ad un’azienda agricola…”. Alcuni giorni fa Luca Zaia ha dichiarato di
voler ritirare la delibera per presentare la manovra all’interno del progetto di legge
sul consumo di suolo. Zaia ha capito di aver fatto uno scivolone ed è corso ai ripari
anche perché ha sbagliato i tempi. Con una delibera voleva cancellare la potestà
urbanistica fin qui di esclusiva competenza dei Comuni. La proposta arrivata in Commissione Agricoltura è quella di fare centri commerciali in tutte le aree agricole del
Veneto. Non contento di tale scempio (che porterà alla morte dei negozi locali che già
faticano a restare aperti) Zaia pretende che gli oneri per la realizzazione di tali strutture vengano versati direttamente alla Regione senza più l’intermediazione dei Comuni, come avveniva prima. In tutto questo i Comuni continuano a far da bancomat alla
Regione: il segretario regionale al Bilancio settimana scorsa ha candidamente ammesso che i Comuni e gli enti locali avanzano 2,6 miliardi di euro. Ci dica il governatore perché, se per i Comuni vale la regola “paga e tasi”, la Regione invece pretende
di avere “presto e subito” i soldi derivanti dai centri commerciali. Questa nuova normativa sulle costruzioni nelle zone agricole, che si tratti di delibera e di Progetto di
Legge, come si sposa con la filiera del cibo a chilometri 0?.
I consiglieri tosiani
Giovanna Negro
CRONACHE
Novembre 2015
MONTEFORTE. Affrontati più temi, venerdì 23 ottobre, nei due Consigli comunali
Confronto aperto
su scuola e poste
Servizi di
Maria Grazia Marcazzani
Due Consigli comunali a Monteforte
d’Alpone lo scorso 23 ottobre. Argomento “caldo” della giornata è stato la
creazione di un nuovo polo scolastico.
Le scuole montefortiane sono poste in
zone non ideologicamente sicure e si
sta quindi cercando un luogo adatto per
un nuovo Polo, in caso di nuovi bandi
sull’edilizia scolastica previsti dal
governo Renzi per le zone alluvionate
(come quello perso per mancanza di
una mappa con i vari livelli di rischio
idrogeologico e di un luogo adeguato
da proporre). In ogni caso l’approvazione del piano in Consiglio, avverrà
solo nel marzo 2016. Fra le comunicazioni del Sindaco in sede, di Consiglio
comunale, è emerso inoltre il problema
della chiusura dell’Ufficio postale a
Costalunga nonostante il primo cittadino, come gli altri suoi colleghi veronesi, si sia battuto a lungo per impedire
questo. Il primo cittadino non si arrende però, anche se lamenta che ora l’ufficio di Monteforte è ancora più affollato di prima: con la chiusura dell’altro
ufficio non è stato aumentato l’organico nell’unico rimasto. Il Consiglio si è
arenato in seguito a discussioni in cui
maggioranza e minoranza si sono scontrate, perché non erano stati specificati
i servizi socio assistenziali integrati
che saranno messi in una convenzione
con la fondazione Don Mozzati
d’Aprili. Scontro anche sulla variazione di bilancio di 50.000 euro di entrate:
la giunta vuole dare i 20.000 euro
destinati al sociale alle attività sportive,
dato che l’assistente sociale non ne ha
fatto richiesta. L’opposizione si è detta
contraria a questa soluzione affermando che i soldi possono essere girati alle
scuole materne paritarie del paese, che
ne hanno bisogno o tenerli per i prossimi mesi: con l’inverno ci saranno persone che avranno necessità di un aiuto
per pagare la bolletta del riscaldamento. Infine il Sindaco ha annunciato che
si sta risolvendo il problema della
pronta accoglienza abitativa grazie a
un contributo di 150.000 euro stanziato
dalla Fondazione Cariverona.
16
SPETTACOLI DI MISTERO
Festival spettacoli
a Brognoligo
Quest’anno le giornate dedicate al Festival Spettacoli di
Mistero, organizzato dall’Unione delle Pro Loco del Veneto, a Monteforte saranno due, entrambe a Brognoligo.
Il primo evento sarà il 28 novembre con la “Passeggiata del
mistero”. Partendo dalla chiesa di Santo Stefano, lo studioso di storia locale Massimiliano Bertolazzi, condurrà i visitatori alla scoperta di luoghi suggestivi e delle ville di
Costalunga. Il giorno dopo nella Corte Durlo ci sarà la rappresentazione “Conti, spade e botole segrete” nato da
un’idea di Mauro Benati, Riccardo Calderara e Elena Dal
Cerè, con Andrea Fattori, Alessandro Trani, Luca Montini
e Marco Bolla. Lo spettacolo porta in scena il mistero della
scomparsa della spada, ricca di ori e gemme che appartenne al Conte Montanari, antico possessore di Villa Durlo.
Attraverso il racconto di un nonno, i protagonisti prendono
vita ricostruendo, a suon di colpi di scena, le vicende
d'amore e di rivalsa che si scatenarono intorno alla spada.
Il teatro di narrazione si mischia al recitato per portare il
pubblico dentro il mistero, unendo passato e presente, per
congiungere i tasselli che, forse, condurranno a scovare il
prezioso oggetto. Al termine di ogni evento ci sarà un
momento conviviale offerto dalla Pro Loco.
NOTIZIE IN BREVE MONTEFORTE
SI ELEGGE IL NUOVO RE DEL TORBOLIN. Come ogni anno in occasione della
festa di San Martino a Monteforte si elegge il re del Torbolin, la maschera tipica del
paese che rappresenterà il carnevale anche fuori paese. L’elezione si terrà il 7
novembre nel chiostro del Palazzo Vescovile con la formula tradizionale “un voto un
goto” cioè ognuno che acquisterà un bicchiere di vino, potrà votare uno dei candidati a re. Dopo l’apertura degli stand enogastronomici, si terrà l’arringa degli avvocati a sostegno del loro candidato e in tarda serata ci sarà la proclamazione del
nuovo re. La novità di quest’anno sarà che nel loggiato superiore del chiostro, i commercianti del paese promuoveranno i loro prodotti con esposizioni e dimostrazioni.
APPUNTAMENTI. Domenica 8 novembre con partenza da piazza Silvio Venturi
l’associazione “Acqua Traversa” organizza una visita guidata al Palazzo Vescovile
curata dallo storico Massimiliano Bertolazzi. Al termine ci sarà un momento conviviale. L’11 novembre nell’auditorium della Casa di riposo si svolgerà un incontro su
“L’affido familiare” organizzato dal comune di Monteforte in collaborazione con
l’assessorato ai Servizi Sociali e la Commissione Sociale. Infine il 29 novembre l’associazione “Acqua Traversa” ha programmato una visita guidata alla mostra
“Tamara de Lempicka” a Palazzo Forti a Verona.
NOTIZIE IN BREVE SAN GIOVANNI ILARIONE
NUOVI PARROCI A SAN GIOVANNI. Il mese scorso a San Giovanni sono
arrivati due nuovi Parroci che curiosamente, anche se non parenti, hanno lo stesso
cognome ed entrambi vengono dalla parrocchia di Valli del Pasubio dove hanno
lavorato insieme. Sono don Maurizio Gobbo, che sarà il parroco, e don Efrem
Gobbo il collaboratore pastorale, e creeranno l’unità pastorale San Giovanni-Cattignano. Il loro arrivo è stato salutato con gioia dagli ilarionesi che per sei mesi erano
rimasti senza un parroco fisso, dopo la perdita di don Elio Nizzero.
UNIVERSITÀ POPOLARE A SAN GIOVANNI. Lo scorso 15 ottobre si è inaugurata a San Giovanni Ilarione l’Università del Tempo Libero che si svolgerà ogni
giovedì nella sala civica comunale Mariano Rumor fino al 12 maggio 2016 con una
cena per festeggiare la fine dell’anno accademico. Le lezioni saranno soprattutto di
carattere storico, artistico e medico. Inoltre sono previste tre uscite: una al museo dei
fossili di Bolca, una per ammirare la cappella Scrovegni a Padova interamente dipinta da Giotto e la terza sarà la visita a un impianto termale.
CRONACHE
Novembre 2015
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SAN GIOVANNI ILARIONE
MONTECCHIA / CENTRO CONVEGNI
Il Sindaco “entra” in Lombardia
Il tetto sarà bonificato
Il sindaco di San Giovanni
Ilarione Ellen Cavazza da
meno di due mesi è entrata a
far parte della regione Lombardia, da quando il governatore Roberto Maroni l’ha
nominata delegata per la
Macroregione Alpina zona
nord-est. La Macroregione
Alpina nasce su iniziativa
spontanea delle regioni alpine europee a partire dalla
Conferenza di Bruxelles l’8
novembre 2011. Il documento fondativo è stato
approvato dalla Conferenza
dei Presidenti delle Regioni
alpine a Bad Ragaz, San
Gallo in Svizzera il 29 giugno 2012.
Il fattore principale di unione fra queste è lo sviluppo
d’interazioni tra aree metro-
Ellen Cavazza
politane e perimontane con
quelle montane e con le Alpi
al centro di queste.
«Devo tenere rapporti con il
Veneto, Trentino Alto Adige
e Friuli Venezia Giulia e
operare insieme con i delegati di tali regioni che hanno
lo stesso incarico - spiega il
sindaco Ellen Cavazza -.
Ora sto lavorando con il
Consigliere veneto Diego
Bottacin, incaricato alla
macroregione per elaborare
una presentazione pubblica
che sarà fatta a breve. Il
primo obiettivo sarà spiegare alla popolazione cos’è la
Macroregione Alpina che è
composta di 48 regioni e
oltre all’Italia comprende
anche la Francia, la Svizzera, l’Austria, la Germania,
la Slovenia e il Liechtenstein per un’area 450.000
kmq e una popolazione di
70.000.000 abitanti. Nel
frattempo ogni mercoledì –
conclude Cavazza - mi
trovo nella sede della regione Lombardia con il mio
staff per portare avanti questo progetto». M.G.M.
Il comune di Montecchia, come riferisce il
sindaco Pallaro, ha in
progetto per il mese di
dicembre, e già confermato, la bonifica del
tetto del Centro Convegni perché ricoperto da
amianto, materiale tossico e dannoso per la salute, un minerale che negli
anni scorsi ha trovato un
grande utilizzo nei
campi dell’edilizia, dell’industria e dei trasporti, sotto forma di innumerevoli manufatti.
Le malattie da amianto
possono manifestarsi
dopo molti anni, a volte
persino dopo 40 anni
dalla prima esposizione,
e, proprio a causa di
questo motivo, la Giunta
Comunale del comune
di Montecchia, dopo
aver
inizialmente
ristrutturato il Centro
Congressi, ha decretato
di sistemarne anche il
tetto.
«Entro il mese di dicembre – afferma il Sindaco
Pallaro - verrà ripristinato il percorso antico,“
la sguscia”, che congiunge
la
località
Castello con via San
Pietro. Per il prossimo
anno è già stato fatto
l’appalto per creare una
pista ciclabile che partirà tra il ponte di via
Roma e il Ponte Dello
Schioppo con un percorso di 1 km e 100 metri
circa».
Angelica Adami
PISTOLA / TROFEO INTERSEZIONALE ANC - CAP. UMBERTO DI PALMA
Zevio sugli scudi: battuta la concorrenza e vittoria conquistata
Domenica 25 Ottobre, presso il poligono del tiro a
segno nazionale del capoluogo zeviano si è svolta la
4^ edizione del “Trofeo
Intersezionale ANC – Cap.
Umberto di Palma”, gara di
tiro a squadre, con pistola
cal. 22, organizzata dalla
Sezione Anc di Zevio in
collaborazione con il Comitato Gare “94° Gruppo Anc
– Tiratori scelti”. Un appuntamento molto atteso ed
ambito, conclusivo di questa stagione sportiva. Nove
le Sezioni Anc che hanno
iscritto i loro Soci, per un
totale di 45 partecipanti.
Hanno gareggiato le squadre sezionali Anc di Badia
Calavena, Illasi, Monteforte
d’Alpone (2), San Giovanni
Ilarione, San Giovanni
Lupatoto, Tregnago e Zevio
(2). «La 1^ squadra zeviana
è apparsa particolarmente in
forma, già dalla prima manche, decisa a vincere nuovamente il Trofeo Intersezionale – afferma Roberto
Loris Perbellini, uno degli
organizzatori -. L’ha fatto in
modo eccellente, ottenendo,
al termine della seconda
manche, un fantastico punteggio: 1718/2000. Probabilmente la visita del Sindaco, Diego Ruzza, ha galvanizzato i suoi bravissimi
componenti, che hanno
ottenuto il seguente punteggio personale: Confente
Stefano (353), Ferraretto
Fabio (363), Perbellini
Roberto Loris (327), Sonato
Silvio (321) e Strambini
Fabio (354). Le tre edizioni
precedenti erano state vinte
dalla Sezione Anc di Zevio
(nel 2012 e 2013) e dalla
Sezione Anc di Tregnago
(nel 2014).
Zevio, vincendo il Trofeo
per la terza volta se l’é
aggiudicato stabilmente».
Alla fine i conteggi hanno
dato il seguente esito:
Zevio, punti 1718; Tregnago, punti 1657; Monteforte
d’Alpone, punti
1426;
Zevio 2, punti 1357; San
Giovanni Ilarione, punti
1240; Illasi, punti 1205;
Monteforte d’Alpone 2,
punti 1201; San Giovanni
Lupatoto, punti 1082; Badia
Calavena, punti 1057.
Nell’individuale, si sono
classificati primi i soci: Ferraretto Fabio (Zevio), con
punti 363; Cenzon Roberto
(Tregnago), con punti 358;
Strambini Fabio (Zevio),
con punti 354.
Le premiazioni avranno
luogo in modo ufficiale il
giorno 25 novembre in
occasione della “Virgo
Fidelis” , festeggiata a livello Compagnia CC di San
Bonifacio e che, in conco-
mitanza del 45° anniversario della fondazione della
Sezione di Zevio, si svolgerà a Santa Maria di Zevio,
precedute dalla Santa Messa
alle ore 18.00 e seguite da
un sobrio rinfresco.
Silvia Accordini
TROFEO ZEVIO TERRA DEI POMI / PREMIAZIONI
Domenica 11 ottobre il Centro
Civico Culturale di Zevio ha
ospitato la premiazione dei vincitori dell’ 8° trofeo “Zevio,
terra dei pomi”, organizzata
dalla Sezione di Zevio dell’Associazione nazionale Carabinieri con la collaborazione del
Comitato Gare “94° Gruppo
Anc – Tiratori Scelti”, in occasione della 63° Festa della
Mela.
La kermesse ludico-sportiva è
stata effettuata presso il poligono del Tiro a segno Nazionale di Zevio, su 5 gare
svoltesi il 15 marzo, 26 aprile, 6 giugno, 6 settembre e 4 ottobre. «Questo trofeo,
iniziato otto anni fa, ha messo profonde radici a Zevio e, come una pianta di mele
diligentemente curata, sta dando ottimi frutti – commenta il Presidente della sezione
Anc di Zevio, Loris Perbelliini -. Ringrazio i 74 Soci Anc che hanno gareggiato, in
rappresentanza delle Sezioni Anc di Badia Calavena, Monteforte d'Alpone, Peschiera del Garda, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, Tregnago, Verona,Villafranca Veronese e Zevio. Un grazie va inoltre al Comune di Zevio per la concessione del Patrocinio, al Tiro a segno nazionale di Zevio per la preziosa collaborazione e all’APO scaligera per la consueta fornitura di mele».
Le premiazioni:
Per la categoria “Soci Anc della Provincia di Verona”: 1° classificato, con 1.802
punti - Ferraretto Fabio, della Sez. di Zevio, 2° classificato, con 1.798 punti - Bonamini Silvio, della Sez. di Tregnago, 3° classificato, con 1.792 punti - Confente Stefano, della Sez. di Zevio. Premio di consolazione a Domenico La Fata Presidente
della Sezione di Monteforte d’Alpone. Per la categoria “Soci Anc di Zevio”: 1° classificato, con 1.665 punti - Strambini Fabio, 2° classificato, con 1.638 punti - Perbellini Roberto Loris, 3° classificato, con 1.627 punti - Sonato Silvio.
DONNA
Novembre 2015
BENESSERE
SAN BONIFACIO
IL CENTRO COMMERCIALE
FESTEGGIA 25 ANNI
25 anni, un quarto di secolo, un pezzetto di storia del paese. E’
questo il prestigioso traguardo festeggiato dal Centro Commerciale di San Bonifacio nelle scorse settimane. «Un anniversario importante – commenta il direttore Piero Bernardi -,
che arriva in un periodo di grandi novità per il Centro, con
nuove insegne e nuovi negozi aperti negli scorsi mesi. Penso
alla nuova insegna Cafè Noir, al nuovo punto vendita Vodafone One di fronte alle casse dell’ipermercato, allo spostamento
e ampliamento del punto vendita Calzedonia, ora di fianco a
Tezenis, e la recentissima apertura di Luce e Colore, nuovo
negozio a fianco del panificio (ingresso da via
Fogazzaro/p.zza S.Antonio ndr)». Dal 1990, anno della sua
apertura, il Centro Commerciale è parte del cammino e della
storia recente di San Bonifacio e della sua comunità. Per questo il 25esimo anniversario è stato festeggiato domenica 18
ottobre assieme a tutti i clienti con il tradizionale taglio della
maxi torta e tante hostess brandizzate Centro Commerciale
San Bonifacio che hanno distribuito buoni shopping da 5 euro
spendibili presso la fiera del cioccolato di Soave, i mercati rionali di San Bonifacio e Lonigo e, ovviamente, presso i negozi
del centro stesso. «Credo poi – conclude Bernardi - sia giusto
e doveroso ringraziare tutti i negozi, le insegne e gli operatori
che da anni, alcuni fin dall’apertura, sono con noi. Se il Centro Commerciale ha potuto festeggiare questo importante traguardo è merito anche loro, che ne sono colonna portante.
L’obiettivo per il 2016 e per i prossimi anni è quindi di proseguire il percorso di crescita intrapreso e rafforzare i numeri di
affluenza del Centro che, ad oggi, parlano di 2milioni e
700mila ingressi all’anno».
Matteo Dani
L’angolo di Francesca
PASTICCIO CON BOLLITO
Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garofano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare a
pezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando degli
strati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza.
Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti,
dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima di
servire.
Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate a
pezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anziché
acqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza!
20
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO
“La felicità è un respiro profondo”
La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare i
rivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che
spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti.
Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce il
gonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre,
aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiuta
anche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’alito cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facilmente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamenti nella dieta.
1. Respirazione profonda
La respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendo
più ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respiratorie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress.
Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole.
Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica.
Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a
5.
Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5.
Ripetere 9 o 10 volte per sessione.
Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno.
2. Zenzero
È inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contiene
diversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace,
eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del cancro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in Medical
Chemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzero
contro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per avere
polmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affettato in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Scolare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto.
Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supplementi di zenzero dopo aver consultato il medico.
Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguigna
devono evitare di assumere zenzero.
3. Olio essenziale di Eucalipto
L’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla sua
potente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti.
Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione.
Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo
(un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti e
antispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pentola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Fare
l’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmoni quando si soffre di congestione.
Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo,
soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura prova
la nostra resistenza.
Namastè!
DONNA
Era il 25 novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal si recavano a far visita ai
loro mariti in prigione: furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze dove furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Ancora oggi le tre sorelle Mirabal sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui
tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30
anni. Ed è proprio la data del loro assassinio, il 25 novembre, che è stata scelta
da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano
e dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981come giornata internazionale contro la
violenza alle donne. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato a sua volta
questa data. Una giornata che in Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e
Case delle donne hanno iniziato a celebrare. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso
iniziative politiche e culturali.
Novembre 2015
21
a cura di Tommaso Venturi
ricercatore scientifico
VACCINI E PREVENZIONE
Innanzitutto un chiarimento riguardo un concetto di fondamentale importanza: chi non si
vaccina mette in pericolo non solo la propria
salute, ma anche quella della comunità che lo
circonda.
Vediamo perché. Un vaccino è una miscela di
proteine complesse a DNA, in grado di conferire immunità attiva al soggetto cui viene somministrato, nei confronti di uno o più agenti patogeni. Si tratta di un presidio di prevenzione
imprescindibile per la salute, dal momento che
ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età media
dell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si diffonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comunità, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle più
entusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che ancora non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo terrorismo sanitario. Vaccinare i bambini significa oggi, per i genitori, valutare i rischi. Un
problema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concreta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino.
Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimostrate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimostrate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottoposti
al trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anziché
incolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato più
facile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da numerose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciuti
prima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere tra
scienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nel
campo della pubblica sanità.
S
SPORT
Novembre 2015
22
PORT
CHIEVO VERONA. Con 43 panchine tra serie A e Coppa Italia il coach clivense è diventato il decimo in classifica nella storia della società scaligera
Mister Maran nella top ten
degli allenatori gialloblù
Servizi di
Matteo Sambugaro
Quarantatré
panchine
con il Chievo, tra serie A
e Coppa Italia. Rolando
Maran scala le posizioni
ed entra nella top ten
degli allenatori gialloblù.
Da un paio di settimane,
il mister clivense è infatti diventato il decimo
allenatore con più presenze nella storia della
società presieduta da
Luca Campedelli, scavalcando Stefano Pioli (ora
alla Lazio) fermo a quota
quarantuno. Un risultato
speciale, «una soddisfazione che mi riempie di
orgoglio. Ma ora voglio
raggiungere al più presto
la salvezza con il Chie-
vo».
Una
curiosità:
domenica 18 ottobre,
«Rolly» (così viene
soprannominato) aveva
raggiunto nella particolare graduatoria Silvio Baldini, l’uomo con cui l’allenatore gialloblù aveva
iniziato la sua carriera da
tecnico, proprio al Chievo,
nella
stagione
1997/98.
In quella annata, lo precisiamo, Baldini guidava la
prima squadra dei Mussi
Volanti e volle al suo
fianco Maran come viceallenatore. «Aver eguagliato e superato il numero di panchine di Silvio
non è un traguardo come
gli altri, anzi, è un motivo di orgoglio e l’occasione per abbracciare un
caro amico – ha confessato il mister scaligero ai
microfoni di ChievoTV . Baldini è un grande
uomo e una persona a cui
sarò sempre riconoscente: desidero ringraziarlo
per aver dato il via alla
mia professione di tecnico». Quarantatré panchine gialloblù, per l’esattezza quarantadue in
serie A e una in Coppa
Italia. Nel mirino dell’allenatore trentino, adesso,
ci sono Giuseppe Pillon
(51) e Giuseppe Iachini
(54). Il recordman di presenze, invece, rimane
ancora Luigi Delneri con
le sue 190 partite alla
guida della formazione
clivense. Maran, lo ricordiamo, è arrivato sulla
panchina del Chievo giusto poco più di un anno
fa: nell’ottobre del 2014,
dopo sette giornate di
campionato,
«Rolly»
sostituì Eugenio Corini,
cambiò volto agli scaligeri e li condusse alla
salvezza con cinque gior-
nate di anticipo.
In passato, invece, il tecnico ha lavorato per Cittadella, Brescia (giovanili e prima squadra in
entrambi i casi), Bari,
Triestina, Vicenza, Varese e Catania. Un’altra
curiosità: Maran è stato
anche calciatore (difensore) del Chievo dal
1986 al 1995, contribuendo all'ascesa della
formazione
veronese
dalla serie C2 alla serie
B. Ora, però, l’obiettivo
numero uno è portare di
nuovo i clivensi alla salvezza, e alla permanenza
in serie A, da allenatore:
il suo Chievo naviga a
metà classifica, grazie a
un inizio di campionato
1 strappato allo Juventus
Stadium contro la Juventus campione d’Italia in
carica. Nelle ultime settimane, tuttavia, il club ha
riscontrato un lieve calo:
«Abbiamo fatto un passo
indietro rispetto al solito
– ha commentato Maran
dopo la sconfitta per 1-0
al Meazza contro il
Milan (28 ottobre) -. In
ogni caso, ho sempre
visto i ragazzi lottare e
mettere grande temperamento e rabbia in campo:
questa spinta nervosa
rappresenta un segnale
incoraggiante da cui
ripartire.
Finora abbiamo dimostrato che se riusciamo
ad esprimerci al massi-
Mister Maran
positivo.
Da segnalare, per esempio, i successi al Bentegodi contro la Lazio (40) e il Torino (1-0), e l’1-
mo, possiamo raggiungere ottimi risultati. Vogliamo ricominciare a correre, insomma, e a conquistare punti».
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