ANNO XXX - N.11 NOVEMBRE 2015 - stampato il 02/11/2015 SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 Sempre più attraente la Fiera di San Martino ed Arcole Doc, giunta alla 7^ edizione, nei giorni 6,7,8 Novembre ad Arcole. Oltre 150 espositori di vari settori merceologici provenienti anche da altre Regioni italiane, e particolare attenzione ai prodotti del territorio. Il programma è anche denso di Manifestazioni, Spettacoli e trattenimenti. Tra gli altri, sfilata di moda con i Modelli della selezione di Model For Italy ed orchestre con ballo. Immancabili stand enogastronomici con le specialità locali. Programma dettagliato in cronaca ed in ultima pagina di copertina ettere L le vostre TESTAMENTO BIOLOGICO 3 Novembre 2015 PRINCIPI PRIMI “Di che cosa si tratta?” “Iscritti nella natura” Il testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento, è una espressione che indica le manifestazioni di volontà (generalmente formulate in un documento scritto) con le quali ogni individuo, in condizioni di lucidità mentale, decide quali trattamenti sanitari, somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) intende o non intende accettare nel momento in cui questi trattamenti siano necessari e il soggetto non sia più capace di intendere e di volere, ovvero non sia più autonomo. Al momento, il nostro sistema giuridico non prevede una normativa che disciplina la pratica del testamento biologico. Tuttavia gli articoli 13 e 32 della Carta Costituzionale conferiscono ad ogni individuo piena e libera facoltà di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi, il che dimostrerebbe l’esistenza di un vero e proprio diritto all'autodeterminazione, quale specificazione del più ampio diritto alla dignità umana. Obiettivo di Area Liberal è istituire a Verona un Registro dei Testamenti Biologici (dichiarazioni anticipate di volontà relative ai Ci sono cose che stridono con le inclinazioni naturali della razza umana, con i “principi primi” iscritti nel cuore dell’uomo. Questi principi di natura non hanno bisogno di codificazione e non vengono scritti da ciò che è immanente, da ciò che è “qui e adesso”, perché essi vengono prima di ogni cosa. L’adozione di bambini da parte di coppie formate da soggetti dello stesso sesso e omosessuali, non è un problema da affrontare per decidere se ammettere questo tipo di adozione oppure no. L’argomento, invero, meriterebbe di essere liquidato con l’affermazione di Fantozzi riguardo al film “La Corazzata Potemkin. Il problema da affrontare dovrebbe invece soffermarsi sulla ragione per cui si è arrivati a porre l’attenzione su questo tipo di adozione, che di per sé è contraria ai “principi primi” che formano l’identità originaria che ci è propria. L’adozione da parte di coppie omosessuali non può che essere una provocazione socio politica, una presa di posizione ideologica oppure una perversione. Altro non vedo. La politica, che è lo specchio della società, si fa carico delle istanze più varie e quindi anche delle istanze frutto di mere distorsioni. Poi, perché le trattamenti sanitari), conservato presso gli Uffici Comunali nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili. I residenti nel Comune che abbiano redatto, ai sensi di legge, un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto dichiararne l’esistenza ed il luogo dove esse sono conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro di tale attestazione in forma autentica. Le iscrizioni nel Registro, che potranno valere per le finalità e negli ambiti stabiliti dall’ordinamento giuridico, avverranno con una dichiarazione fatta personalmente dalla persona con firma autenticata a norma di legge che, consegnandone copia, attesti l’esistenza di dichiarazioni rese a norma di legge, relative alla propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia, lesione cerebrale irreversibile o patologia invalidante, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali in una fase in cui la persona non sia più in grado di manifestare il proprio consenso o il proprio rifiuto della terapia, del trattamento o della cura cui è sottoposta. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal istanze diventino norma, decidono i numeri in Parlamento, i quali si formano in funzione di interessi elettorali e della conservazione del potere. Le leggi razziali sono state emanate dal legislatore, ed erano quindi legali, ma non si può certo sostenere che fossero conformi ai “principi primi” iscritti nella natura dell’uomo. Anche la schiavitù negli Stati Uniti d’America era un istituto previsto dalla legislazione fino alla guerra civile, ma non si può certo sostenere che per questa ragione la schiavitù fosse conforme ai principi di natura che governano l’animo umano. Talvolta i “principi primi iscritti nel cuore dell’uomo” coincidono con le norme di legge, altre volte no, e quindi ciò comporta che possano legalizzarsi, in determinate situazioni di luogo e di tempo, anche delle aberrazioni.Il cammino intrapreso dalla cultura libertaria non è nuovo ed è pieno di cretinerie ed avvilimenti; esso è un venticello malsano che si insinua in una società già sbandata e debole, che può danneggiare a suo modo. Occorre pazientare e vegliare. Non tarderà ad arrivare il vento che spazzerà via la pula. Avv. Marco Bertagnin Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 [email protected] Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Concessionaria Pubblicità: Studio Immagine Tel. 045.7611777 Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS) Numero chiuso il 02- 11 - 2015 DIALOGO VENETO 4 FASCISMO “Indipendenza e Regione” Fonti di stampa riferiscono che la Giunta Regionale del Veneto avrebbe intenzione di restituire ai cittadini Veneti le somme da questi versate per il referendum sull’indipendenza, previsto dalla legge regionale n. 16/2014 e mai attuato, legge dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale il 29 aprile scorso. La restituzione delle somme ai donatori è in sé cosa giusta ed era stata sostenuta a suo tempo anche da noi e da altri Comitati, sorti o in via di costituzione e che avrebbero dovuto operare allo scopo di affiancare la Regione Veneto nel reperimento dei fondi necessari allo svolgimento di quel referendum. La restituzione delle somme era indicata fin d’allora come necessaria, solo nel momento in cui lo scopo referendario fosse stato raggiunto o la consultazione fosse divenuta impossibile. L’auspicio delle associazioni che si richiamano al patrimonio storico-culturale e identitario della Serenissima, di altre con obiettivi più specificamente politici, di alcuni partiti e liste che hanno Novembre 2015 vinto le recenti elezioni regionali, di quasi tutti i consiglieri eletti che si riconoscono nella coalizione che regge Palazzo Ferro - Fini e Palazzo Balbi, è quello di una riproposizione, riveduta e corretta di una nuova legge regionale che superi i rilievi della Consulta e convochi i Veneti a referendum sul tema dell’indipendenza, contemporaneamente a quello sull’autonomia. L’indipendenza è, infatti per la maggioranza dei veneti l’unica strada per uscire dai mali, morali e materiali, che affliggono la politica e l’odierna società e dalla grave crisi che attanaglia anche il nostro Veneto. Una prematura restituzione come quella preannunziata, verrebbe interpretata dai veneti come una pratica rinuncia al processo indipendentista, che pensiamo e chiediamo invece sia rilanciato, come già detto, tramite un nuovo strumento legislativo che sarà predisposto nelle prossime settimane e sottoposto al Consiglio. Sarebbe del tutto controproducente se la maggioranza sedente in Regione disattendesse i desiderata dell’elettorato. Invitiamo pertanto la Giunta Regionale a soprassedere per il momento su questa decisione e a chiedere invece al riguardo un parere preventivo alla competente Commissione Consiliare. I Consiglieri regionali devono avere, infatti, la possibilità di valutare il merito e le motivazioni dell’intervento della Consulta, in vista di un nuovo testo legislativo che sarà loro sottoposto. In tal caso, i soldi offerti dalla generosità dei veneti potrebbero essere utilmente reimpiegati nell’esecuzione di questa nuova legge, avente obiettivi simili a quelli della legge regionale 16/2014. Intanto, sulle tematiche di cui al presente comunicato stampa, una lettera è stata inviata al Presidente Zaia e ai consiglieri della Regione Veneto. Per l’associazione culturale Veneto Nostro – Raixe Venete , il Presidente Alberto Montagner Per il Comitato Veneto Indipendente, il Presidente Palmarino Zoccatelli “Caro Giorgetti...” Caro Direttore, alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate da Massimo Giorgetti secondo cui «Mussolini ha sbagliato solo su leggi razziali e alleanza con Hitler, per il resto bene, ha modernizzato l’Italia» vorrei esporre alcune riflessioni. Se per questo individuo modernizzare l’Italia vuol dire la soppressione dei diritti e delle libertà del popolo italiano allora ha ragione. E’chiaro che vorrebbe tornare a quei tempi quando le leggi fasciste opprimevano i cittadini ed erano fatte rispettare con olio di ricino e manganello. Ora, Giorgetti, approfittando della riconquistata libertà di parola e pensiero si permette di fare affermazioni gravissime che offendono profondamente i martiri che hanno dato la vita per gli ideali di libertà e giustizia. Tali affermazioni sono ancora più gravi perché pronunciate da chi ricopre una carica istituzionale che dovrebbe garantire e promuovere la Costituzione nata dalla Lotta di Liberazione. Qualche cenno storico per ricordare a Giorgetti, e magari anche ai giovani che a scuola non lo studiano abbastanza, cosa è stato il fascismo in Italia: in quegli anni scorazzavano squadracce di energumeni vestiti di nero che seminavano terrore e morte, pestaggi anche mortali, distruzioni di sedi di partiti, tipografie, camere del lavoro, cooperative. Mussolini sapeva scegliere chi colpire, ci furono tanti morti, centinaia di feriti, ricordiamo tra i tanti il parroco antifascista Don Giovanni Minzoni di Argenta (Ferrara) ucciso a bastonate nel 1923, il socialista Giacomo Matteotti ucciso nel 1924, il liberale Giovanni Amendola selvaggiamente picchiato a Montecatini e morto nel 1926, Pietro Gobetti vittima di un violentissimo pestaggio e morto a Parigi, il giovane dirigente comunista Gastone Sozzi torturato nel carcere di Perugia nel 1928, il liberale Caro Rosselli assassinato in Francia assieme al fratello Nello nel 1937, Antonio Gramsci (Fondatore del PCI) condannato per le sue idee e fatto marcire in carcere fino alla morte nel 1937. Il PRIORITÀ SOCIALI Crozza, nell’imitazione di Papa Francesco all’apertura del Sinodo sulla Famiglia, propone di partire dai bambini. Subito stoppato da preti e cardinali, ha dovuto affrontare il tema dei gay. Questa è satira ma nella realtà questa dinamica “adultocentrica” mi pare frequente. Così le contrapposizioni sul Gender mi sembrano emergere da conflitti di interessi tipicamente adulti. Immediatamente dopo aver parlato ai potenti della terra presso l’assemblea dell’ONU, Papa Francesco (quello vero), ha dichiarato che le persone più importanti del mondo sono i bambini. Se ciò fosse condiviso nelle nostre comunità animeremmo dibattiti differenti. Non che normare le unioni gay piuttosto che la diffusione delle teorie gender non sia importante o collegabili all’interesse dei bambini, ma le priorità dei piccoli sono altre. Secondo voi, ad esempio, i nostri ragazzi non sarebbero più interessati ad alleviare i carichi scolastici? Sono i più tartassati di compiti a casa d’Europa con performance fascismo non prevedeva libere elezioni e la scheda elettorale era trasparente per consentire di intravvedere il voto (chi sbagliava a votare veniva bastonato fuori dal seggio). Nel 1926 venne istituito il “Tribunale Speciale” per processare gli antifascisti; furono promulgate le leggi razziali e agli italiani di razza ebraica furono vietate tutte le attività private e pubbliche, con la Shoa furono mandati a morire nei campi di sterminio. L’ entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania di Hitler, costò al nostro Paese la morte di migliaia di civili e di giovani soldati e coloro che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò subirono una dura repressione nel lager senza che Mussolini, ancora vivo, facesse nulla per impedirglielo. Tutto questo è stato il fascismo, una dittatura violenta e feroce che speriamo non si ripeta mai più e della quale provare vergogna per ogni cittadino italiano che rispetti la Costituzione. Il Presidente ANPI Soave Augusto Suppi che sono tra le più basse d’Europa (dati Ocse e Ocse Pisa). Sembra paradossale ma non lo è. E’ un po’ come se un preparatore atletico mandasse in sovra-allenamento i propri atleti determinandone un calo significativo di performance. Altro esempio potrebbe essere la diminuita opportunità di praticare il gioco spontaneo. Se avete quarant’anni o più non potete non ricordare il piacere di andare a giocare quotidianamente al campetto o nella via con gli amici. Non possiamo non riconoscere il torto che stiamo facendo loro privandoli di tale sfogo. Quante ferite abbiamo aperto tra noi ed i nostri bambini. "Guardo le ferite che ci hanno lasciato per poi ricucirle con ago e filo spinato" (Fedez) . Possiamo continuare a fare le stesse cose. Otterremo gli stessi risultati. Per “guarire” si potrebbero cambiare le regole del gioco tipo “onora il figlio e la figlia”. Naturale, in conflitto d’interessi con il nostro ego, ma naturale. Trecate Emanuele TAV “Pastorello si lamenta, ma...” Leggendo le dichiarazioni del presidente della provincia (organo non più sotto il controllo diretto dei cittadini, ma che gestisce ancora centinaia di milioni di euro dei cittadini) Antonio Pastorello che si lamenta della mancanza di fondi per la gestione delle strade e degli edifici scolastici di competenza, mi viene subito in mente il parere favorevole che l' organo che lui rappresenta ha dato al progetto del TAV che, con il costo di 62 milioni al chilometro, devasta le finanza pubbliche e il territorio della pro- vincia. La rabbia sale quando dichiara che "… abbiamo raschiato 10 milioni di euro dall'avanzo di amministrazione" e prosegue "…non solo non riceviamo contributi sufficienti, ma dobbiamo versare somme folli a Roma" pensando che 10 miloni di euro corrispondono a circa 170/180 metri di TAV. I 39 milioni di euro che dovrà “sborsare” entro il 2 novembre corrispondono a circa 550 metri di TAV… Mi sento, quindi, di ricordare al presidente della provincia Pastorello un vecchio detto: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Se lui per primo è d' accordo su un progetto inutile, costoso e devastante per le finanze pubbliche come la grande opera TAV, non può lamentarsi se poi mancano i soldi per le piccole opere fondamentali per il territorio e la vivibilità dello stesso. Si assuma le responsabilità delle sue scelte e se non è in grado di garantire ai cittadini la sicurezza nelle scuole e sulle strade si dimetta. Daniele Nottegar CRONACHE LA NOVITÀ. Il progetto è stato presentato lo scorso 27 ottobre Grande Mela: Nuovo look Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. «Per la città di Verona – ricorda Marco Cingottini, direttore del Centro Commerciale - fu un’innovazione commerciale non da poco perché fu il primo centro sorto in provincia con 120 negozi, un ipermercato, 18 attività di ristorazione, un piano ludico comprendente 8 sale cinematografiche e una sala da bowling molto grande. L’opera, ideata e progettata dallo studio di Architettura Iglis Zorzi, era stata resa possibile grazie all’impegno congiunto dei proprietari e del Consiglio di Amministrazione del centro, supportati dalla società di gestione Cogest Retail e dalla presenza di Lorenzo Rossetto, maggior azionista tra i soci che hanno così contribuito 20 anni fa alla nascita di questo grande centro commerciale».Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. «Il paese di Lugagnano e tutta la zona adiacente – ha affermato il sindaco Gianluigi Mazzi - ha acquisito importanza nel settore commerciale portando alla città di Verona e alla sua provincia un cambiamento nel modo di fare shopping (la comodità nell’ avere una vasta scelta di negozi dentro lo stesso spazio ha portato il cliente a orientarsi nell’ acquisto ottimizzando anche il tempo che purtroppo è sempre meno per tutti)». «Il progetto di restyling della GrandeMela, - ha aggiunto David Troiani - è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. I lavori sono partiti nel 2015 e sono stati suddivisi in tre diverse fasi: la tinteggiatura dello stabile, i lavori di carpenteria e l’applicazione dell’impianto di illuminazione della nuova struttura». «La prima fase – ha precisato infine l’architetto Zorzi - è stata ultimata con la scelta di un colore blu scuro per la parte più bassa della facciata e un blu più chiaro per la superficie più alta al fine di dare uno sfondo più omogeneo a quella che diventerà la nuova struttura; la seconda fase è iniziata da poco e terminerà alla fine di novembre per poi riprendere nei primi mesi del 2016 onde evitare di creare disservizi alla clientela durante le festività natalizie e durante il periodo dei saldi invernali a gennaio». Un lavoro impegnativo a livello progettuale e una grande sfida quella del restyling della GrandeMela, che non vede coinvolta solo la facciata, ma anche il sito web che si proporrà in una versione più accattivante e coinvolgente con una presentazione in più lingue per una clientela sempre più internazionale. Novembre 2015 5 MAURIZIO DANESE PRESIDENTE VERONAFIERE Maurizio Danese è il nuovo presidente di Veronafiere. Il decreto di nomina dell'imprenditore sambonifacese è stato firmato dal sindaco di Verona Flavio Tosi nelle scorse settimane. Danese, 53 anni e socio fondatore e amministratore delegato di Center Catering spa, succede ad Ettore Riello al vertice dell’ente fieristico scaligero, una realtà in grado di attrarre 1,3 milioni di visitatori annui con le varie fiere nazionali ed internazionali. «Sono molto onorato per questa nomina – commenta il neo presidente – , e non posso che ringraziare i soci per la fiducia che mi hanno corrisposto. L'obiettivo è quello di lavorare in stretta sinergia con tutti i collaboratori e i membri dell'ente. La passata gestione, che ha governato in anni difficili, ha saputo consolidare e valorizzare il fondamentale ruolo della Fiera». Assieme alla nomina di Danese l'assemblea dei soci ha reso noti anche la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione: Barbara Blasevich, Marino Breganze, Guidalberto di Canossa e Claudio Valente i nuovi membri. «Quello che credo sia giusto ricordare e sottolineare – prosegue Maurizio Danese – è il grande valore strategico che l'ente Fiera ha nello sviluppo del territorio veronese e di tutte le sue imprese. L'indotto che la Fiera produce è fondamentale per la promozione delle aziende veronesi e di tutto il Made in Italy In questo momento ci sono sul tavolo importanti progetti strategici che dovremo valutare approfonditamente assieme ai Maurizio Danese soci. Certe decisioni infatti non possono prescindere dal contesto competitivo in cui la Fiera sarà chiamata ad operare». Matteo Dani Sono numerosi i sambonifacesi che ricoprono ruoli di rilievo nelle associazioni di categoria provinciali. Partiamo da Paolo Ambrosini, Presidente provinciale e Vicepresidente vicario nazionale ALI (Associazione Librai Italiani). C'è poi Clara Formenti, Presidente di FederOttica Verona, la più importante organizzazione di rappresentanza per la categoria ottici optometristi e parte del CdA di Confidi Veneto. Si passa poi a Giorgio Lecca, da quindici anni presidente, riconfermato lo scorso anno per un nuovo mandato, dell'AVERT, l'associazione delle emittenti radio-televisive veronesi. Come non citare poi Silvano Miniato, da anni referente per l'est veronese di Apindustria. Paolo Ambrosini e Clara Formenti sono anche membri del Consiglio camerale della Camera di Commercio di Verona, dove è presente un altro sambonifacese, Paride Geroli, che è anche presidente Sistema Moda Confartigianato Verona, presidente settore Servizi e Terziario Confartigianato Veneto e presidente associazione nazionale Calzolai 2.0. CRONACHE Novembre 2015 BELFIORE. Al concorso “Melainvento” hanno partecipato 308 studenti e 188 opere Disegni sui nonni Premiati i ragazzi Servizi di Graziana Tondini In occasione della “Festa della mela 2015”, domenica 4 ottobre, sono stati premiati i ragazzi delle scuole belfioresi che hanno partecipato al 9° concorso “Melainvento” organizzato dall’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca Comunale, in collaborazione con il Comitato Agorà e la Coldiretti. Il tema del concorso era “Mestieri, cibi e giochi dei nostri nonni...”, come ha spiegato il Presidente della Biblioteca Giorgio Santi: «Il tema è stato pensato per favorire il rapporto biblioteca-scuola famiglia, coinvolgendo in particolare i nonni che sono depositari di esperienza di vita non ripetibili ed inoltre profondi conoscitori del nostro territorio, il cui interesse va promosso. Abbiamo incoraggiato bambini e ragazzi a partecipare, non come obbligo, ma come piacevole gioco». In totale sono stati 188 i disegni presentati, tra scuole elementari e medie e un lavoro di gruppo per i bimbi della scuola materna. Sono stati coinvolti in tutto 308 studenti. Sono state premiate le migliori opere e quelle segnalate per ogni classe scolastica, oltre a 10 vincitori per la scuola primaria e 6 della secondaria. Inseriti anche premi speciali per fantasia e creatività e per tecnica esecutiva. «Quest'anno abbiamo riaperto il concorso anche ai lavori di piccoli gruppi ed alcune classi con il loro insegnante hanno presentato fuori concorso un unico lavoro preparato da tutti gli alunni - commenta Santi -. Ringrazio per la presenza alle premiazioni l'assessore alla cultura Pier Giorgio Barbieri e la dirigen- te scolastica Sonia Gottin. Un ringraziamento anche per la partecipazione straordinaria dei bambini della classe dei grandi della Scuola dell'Infanzia, presenti con due lavori di gruppo». A fine premiazioni tutti i lavori sono stati esposti in palestra comunale, con tante persone ad ammirarli. 6 VERONELLA - BELFIORE MOSTRE FOTOGRAFICHE Incredibile ma vero, in contemporanea negli stessi giorni, il 3 e 4 ottobre scorsi, si sono svolte a Veronella e Belfiore due mostre fotografiche dedicate alla storia dei paesi nelle immagini. “Miega e Veronella nel Novecento”. A Miega, la piccola frazione veronellese che festeggiava la Madonna del Rosario e a Belfiore con l' esposizione “immagini e ricordi” in occasione della Festa della Mela. Grande affluenza di pubblico in entrambi i luoghi, nonostante il tempo a tratti inclemente. Le mostre sono state organizzate da due gruppi di volontari, quelli di “Salviamo Corte Grande” a Veronella, insieme all'assessore alla cultura Aldo Brunello; gli amici di Facebook “Antiche foto di Belfiore d'Adige” a Belfiore, capitanati da Andrea Dario. Diverse le modalità espositive: pannelli con foto cartacee presso l'oratorio di Miega e la proiezione di diapositive nell'atrio del Municipio di Belfiore. Quasi identici i temi trattati: i personaggi del paese, le vie storiche, i lavori nell'agricoltura, in fabbrica, nelle botteghe, le ville e le corti rurali, le feste e cerimonie, lo sport. «Grandissima e sorprendente affluenza di visitatori della mostra fotografica di Miega - commenta l'Assessore alla cultura Brunello -. I bambini, i ragazzi, i giovani hanno riscoperto un mondo sconosciuto: il passato, per gli adulti e gli anziani è stata un'occasione per ricordare con nostalgia e direi anche con commozione, attraverso le fotografie, momenti di vita vissuta e mai dimenticata». «E' stato un esperimento che ha funzionato, da mettere a punto e continuare negli anni prossimi - commenta il sindaco belfiorese Pagangriso -. In municipio abbiamo avuto molte presenze alle proiezioni, soprattutto anziani che guardavano con nostalgia le immagini di gioventù, ma anche tanti giovani che hanno conosciuto il passato del paese». A Belfiore dall'archivio comunale stanno emergendo nuove immagini che man mano verranno rese disponibili su Facebook mentre a Veronella la ricerca continuerà presso i residenti per cui i gruppi di volontari potranno continuare il loro “viaggio nel tempo”. CRONACHE Novembre 2015 TRAGUARDO. La soglia è stata oltrepassata in estate con l’arrivo di un giovane da Albaredo Veronella supera i 5 mila abitanti Superata la soglia simbolica dei 5.000 abitanti, il Comune di Veronella, nel luglio scorso, ha oltrepassato questo numero di residenti con l’arrivo di un giovane dal vicino comune di Albaredo d’Adige. La soglia è soprattutto simbolica, non dà luogo a particolari adempimenti o agevolazioni: «Solo con il censimento del 2021 scatterà l’insediamento di un maggior numero di consiglieri comunali e assessori - spiega il sindaco Michele Garzon -. Sempre che non cambino le leggi di tempo ce n’è e i cambiamenti amministrativi si susseguono. Una volta 5.000 abitanti era la soglia temuta per l’applicazione del patto di stabilità del bilancio, ma ormai da anni la legge l’ha abbassata a 1.000, per cui ne sono esenti solo pochissimi Enti in provincia di Verona». Negli ultimi cinque anni il Comune ha aumentato la popolazione di circa il 6%, passando da 4.710 a 5.005, quasi equamente divisi fra uomini e donne. Il paese più popoloso è la frazione San Gregorio con 3175 abitanti, a Veronella sono 1530, mentre la frazione più lontana (socialmente molto coesa e vivace), Miega, ne conta solo 300. San Gregorio è molto appetibile per la sua posizione e i servizi che offre: «E’ un paese che si trova vicino alla superstrada San Bonifacio Cologna, comoda per gli spostamenti. Poi abbiamo quartieri vivibili, decorosi, con le abitazioni a prezzi accessibili, quindi richieste da chi lavora a San Bonifacio, Arcole o Cologna - con- tinua Garzon -. Nel complesso il Comune di Veronella offre i servizi primari necessari alla popolazione, scuole dal nido alle medie, palestra e campi da gioco, trasporti scolastici, attività pomeridiane, numerosi gruppi di volontariato». I dati sui residenti non sono molto aumentati dalla presenza di stranieri, circa il 10%, stabile nel tempo. «Gli extracomunitari in proporzione se ne trovano di più a Veronella - spiega il sindaco -. In questo paese, negli anni scorsi quando gli COLOGNA. La Protezione civile ha una nuova sede È stata inaugurata sabato 1ottobre la nuova sede della Protezione Civile del colognese, un corpo di volontari che raggruppa Cologna e Zimella. La nuova sede in via Groppeale n. 1 è stata intitolata ai “Civici pompieri del XX marzo 1901”, che si adoperarono nei soccorsi della tragica rotta del Guà. Ha inaugurato il sindaco Silvano Seghetto, alla presenza di colleghi della zona e autorità regionali e provinciali. «La Protezione Civile ora è ospitata in questo nuovo edificio nell’area della Fondazione Dal Zotto, ex scuole elementari e poi professionali di agraria, ora “palazzo delle associazioni”. Ne sono ospitate ben 25 della città, segno che il volontariato e l’impegno civico è vivo più che mai dichiara Seghetto -. Il 20 marzo 1901 avvenne la tragica rotta del Guà in pieno centro a Cologna, che fece tre vittime, tra cui un soccorritore e una bambina. La sede perciò viene intitolata ai civici pompieri di allora, per contribuire a conservarne il ricordo. Oggi abbiamo l’onore di avere con noi la Sig.ra Wally Massimo, pronipote di Girolamo Massimo, un pompiere che operò durante la rotta del Guà nei soccorsi a Cologna». Wally ricorda le sue origini colognesi: «A Cologna mantengo salde le mie radici, anche se le mie ali mi hanno portato a Verona da molti anni. Ma proprio per conservare questo legame, nel 2014 ho voluto riunire tutti i componenti della famiglia Massimo e scrivere le nostre memorie. All’incontro ho invitato anche il sindaco e parlando del mio bisnonno pompiere, è nata l' idea di intitolare questa sede a loro, sempre in prima linea nel portare soccorsi, ben coadiuvati dai volontari delle Protezione Civile». Interviene anche Lino Gambaretto, sindaco di Soave e delegato provinciale di Protezione Civile: «Io posso solo ringraziare i volontari e l’amministrazione che investe in questo gruppo. Ho purtroppo toccato con mano cos’è l’emergenza, con l’alluvione del 2010, dove sono sindaco. Sarò sempre in debito con chi ci ha aiutato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile in primis». Da ricordare i volontari della Protezione Civile colognese, che hanno allestito da sé la sede, cercando sponsor, offerte private, autofinanziandosi e anche lavorando per rendere accoglienti e operativi i locali. COLOGNA / STAGIONE TEATRALE 2015/16 Il “Teatro Sociale” è una storica istituzione di Cologna: nacque nel 1856, voluto dai cittadini. Dal 1993 è stato restaurato ed ogni anno ospita rassegne teatrali, saggi e concerti; la galleria viene utilizzata per conferenze e mostre d’arte o fotografia. La stagione teatrale nasce dalla collaborazione fra il Comune – Assessorato alla Cultura, Associazione Culturale Teatro Comunale e Teatro C. Ferrini. «La rassegna 2015/16 è stata “cucita addosso” al nostro pubblico, partendo in ottobre con un genere molto amato, la commedia di Goldoni e il celeberrimo Roberto Puliero - commenta Viviana Marcati presidente dell’Associazione Teatro -. Proseguiremo azzardando una scommessa con il varietà, portando in scena una ventina fra musicista, cantanti e ballerini; il Natale lo affidiamo ad un coro a cappella, con un gruppo che abbiamo già conosciuto ed apprezzato. Seguiranno tre serate con spettacoli importantissimi di prosa, il primo con una metafora di Gogol, poi la versione “al femminile” e molto brillante di un famoso film della Wertmuller; concluderemo con il nostro fiore all’occhiello con la compagnia che ha vinto il Festival del Teatro Amatoriale al Nuovo di Milano presentando un personaggio femminile molto discusso e sempre attuale, la Monaca di Monza». Informazioni al 349.3746002 – mail [email protected] stranieri e i locali avevano più facilità ad ottenere i mutui, ci sono stati parecchi veronellesi che hanno lasciato la casa vecchia per spostarsi nei nuovi quartieri. La vecchia abitazione è stata quindi venduta allo straniero». Infine, già nel passato, Veronella aveva toccato i 5.000 abitanti: negli anni 1933 - 35 e dal 1943 - 53, ma allora c’era anche la frazione Bonaldo, passata nel 1981 al Comune di Zimella. Una bella soddisfazione esserci arrivati di nuovo. 7 VERONELLA / FESTA DEL CANE Si è svolta domenica 18 ottobre nell’area verde del quartiere PEEP la 1° “Festa del cane” del Comune di Veronella. Evento organizzato dal Comitato “El Borgo”, con l'Associazione “Cittadini per l'ambiente” ed ENPA di Verona. Il presidente ENPA Verona Romano Giovannoni, ha illustrato ai presenti la situazione nel nuovo asilo del cane con circa 50 animali presenti e del gattile con 150 esemplari. Ha poi spiegato le norme relative all'accudimento del cane, tra cui il divieto di tenerlo alla catena, introdotto da una recente legge regionale e invitando chiunque vedesse un cane in quelle condizioni a sensibilizzare il proprietario, ma anche l'obbligo di dotarsi del kit apposito per portarli a passeggio e non sporcare strade, marciapiedi, giardini. «Il cane capisce il momento della passeggiata come quello per fare i suoi bisogni, ma il proprietario non deve essere un maleducato verso gli altri», commenta Giovannoni. Il veterinario, Adelmo Rossin, ha spiegato come alimentare l'animale e come accudirlo, non dimenticando di sottolineare al pubblico presente, l'obbligo di soccorrere la bestia ferita. Francesco Tondini, istruttore e volontario ENPA di Veronella, ha rivolto una richiesta all'amministrazione: avere nel comune un'area per la sgambatura del cane, dove farlo passeggiare e socializzare con i suoi simili senza problemi. Richiesta a cui il sindaco Garzon ha risposto che provvederà ad interessarsi, con l'aiuto di persone competenti, su come meglio realizzarla, visti i “tanti amici dell'uomo” presenti alla festa. Alla fine, foto ricordo con il proprio cane per tutti. CRONACHE Novembre 2015 COLOGNOLA. Il Comune ha ospitato il primo summit regionale dei paesi produttori di piselli Capitale dei “bisi” per una giornata Servizi di Daniela Rama foto M.Testi Per un giorno la capitale dei bisi è stata Colognola. Il paese all'imbocco della Val d'Illasi ha infatti ospitato di recente il primo summit regionale dei paesi produttori di piselli in Veneto. L'iniziativa, lanciata dal primo cittadino Alberto Martelletto e dall'assessore alle attività produttive Gianpaolo Zumerle, ha riscosso notevole successo tanto che ha visto la partecipazione di tutti i paesi interessati, rappresentati al Convegno da sindaci, amministratori comunali o presidenti delle varie Pro loco venete. Da tempo il Comune di Colognola, come ha fatto sapere anche il nostro giornale, investe risorse nella promozione dei bisi, prodotto tipico delle Giampaolo Zumerle colline vulcaniche locali, e ne ha attuato anche una selezione varietale che ha portato al conseguimento della Denominazione Comunale e alla stesura di un disciplinare di produzione. In terra colognolese, dove un tempo a maggio si teneva una vera e propria fiera dei piselli che ha lasciato il posto oggi a una sagra tra le più frequentate della provincia con decine di migliaia di piatti serviti a base di bisi, sono così arrivati per il summit rappresentanti di Baone, in provincia di Padova, di Scorzè, in provincia di Venezia, di Borso del Grappa di Treviso, di Lumi- gnano Longare e di Villaga in provincia di Vicenza oltre al coordinatore delle De.Co vicentine. Tutti paesi produttori di perle verdi. «E' stato un incontro che ha permesso un confronto costruttivo, utile per fare il punto sulla produzione dei bisi, sulle diverse tipologie e sui metodi di produzione e raccolta» ha spiegato il sindaco Martelletto. Insomma un summit che potrebbe risultare utile anche per gettare in futuro le basi di una promozione unitaria di questo prodotto che, in linea di massima, appare di nicchia un po' in tutti i paesi produttori. Martelletto ha sottolineato come alla base del tutto ci sia «la convinzione condivisa in Veneto che « i piselli delle nostre comunità non significano competizione, ma un modo per migliorare le rispettive attività». Festa del Donatore, pioggia di riconoscimenti per la Fidas La 51esima Festa del Donatore ha portato una pioggia di medaglie e benemerenze sui volontari del sangue del gruppo Fidas di Colognola, una delle sezioni più attive del Veronese. A dirlo sono i numeri sciorinati dal presidente Nicola Martelletto nella manifestazione a cui ha preso parte anche il presidente provinciale della Fidas e membro del Consiglio direttivo nazionale Massimiliano Bonifacio. Un plauso all'operato della sezione è arrivato anche dal sindaco Alberto Martelletto che ha ringraziato la Fidas per l' impegno e per la collaborazione che garantisce al Comune e ha inoltre incitato i donatori a prenotare la propria donazione per migliorare il servizio e soprattutto per conoscere con anticipo la disponibilità di sangue programmata in ogni giornata. Nel corso della festa sono stati consegnati i diplomi di benvenuto a Federico Aldegheri, Tecla Anselmi, Carmelo Catalano, Elisabetta Chioato, Cosmin Ciprian Cojan, Fabio Croce, Stefano Giani, Jessica Grandi, Maria Giulia Solinas, Luca Tosadori e Giacomo Tosi. Il Alberto Martelletto diploma di benemerenza è andato a Sebastiano Anselmi, Raffaele Cassa, Francesca Dal Molin, Marco Dalla Riva, Stefano Fierro, Gianni Fraccaroli, Alessio Grandi, Matteo Marcolini, Alberto Marostica, Enrico Martelletto, Alberto Peroni, Matteo Tripicchio, Francesca Viviani e Alessandro Zandomeneghi. Medaglia di bronzo a Mauro e Mirco Alberti, Paolo Comerlati, Nicola Gradizzi, Stefania Gugole, Giorgio Marcolungo, Sally Piubello, Lorenzo Scalzotto, Flavio Soave e Andrea Tosi. Ad aggiudicarsi la medaglia d'argento sono stati Alberto Aldegheri, Massimiliano Bonifacio, Antonio Cucchetto, Andreina Ferrari, Roberto Fraccaroli e Serena Martelletto. L'oro è stato conquistato da Diego Baldo, Franco Bussinello, Simone Domenico Cengiarotti, Armando Domenichini, Christian Marangon e Nicola Milani. La Croce d'oro è stata conferita a Andrea Brusco, Stefano Molinaroli, Daniela Rancan e Valeria Tosadori. 8 CANI E AMBIENTE L'assessore all'Ecologia di Colognola ai Colli, Andrea Nogara, dice “basta” a marciapiedi e strade imbrattate dagli escrementi dei cani, una realtà purtroppo frequente anche a Colognola e di cui si sono lamentati più cittadini. Come preannunciato tempo fa, sono stati posizionati in queste ultime settimane per le vie principali del paese e lungo le piste ciclopedonali, dei dispenser da cui i proprietari dei cani, portando a spasso il proprio amico a quattro zampe, possono prendere gratuitamente i sacchetti per effettuare la raccolta delle feci canine. Si tratta di dispositivi in materiale ferroso, di colore verde, su cui campeggia l'immagine di un simpatico cagnolino che, stringendo in una zampa il sacchettino, ribadisce che “Luisito ama il pulito”. Da anni l'assessore raccomanda ai cittadini interessati di “provvedere alla pulizia del suolo pubblico quando i cani di proprietà esplicano i propri bisogni” evidenziando come sia “poco civile far ricadere sugli altri le conseguenze della propria incuria, dato che, soprattutto nei percorsi pedonali, è sgradevole vedere e ancor più pestare gli escrementi degli animali”. «Chi vuole il cane – aggiunge l’assessore - deve sapere che, tra le varie cure da dedicargli, c'è anche questa. I proprietari sanno che è obbligatorio provvedere a questa raccolta e per agevolarli – ha spiegato Nogara – abbiamo installato nelle zone più frequentate una decina di contenitori con dispenser dei sacchetti. Ora non ci sono più alibi per disattendere a questo impegno, quindi non dovrebbe essere necessario arrivare alle sanzioni per chi è sprovvisto di sacchetto durante la passeggiata in paese con il proprio cane». IL CONCERTO Canti popolari Ha riscosso grande successo il XXIIIesimo Concerto di canti popolari, organizzato, al palasport "Bruno Ruffo", dal coro di Colognola Voce dei Colli e dall'Amministrazione comunale. La corale colognolese è apparsa rinvigorita e in parte rinnovata grazie a nuovi elementi che si sono aggiunti alla formazione, in seguito anche agli appelli lanciati lo scorso anno quando questa significativa realtà culturale locale ha rischiato di chiudere i battenti per carenza di organico. All'appuntamento tradizionale con il bel canto, la Voce dei Colli si è presentata in perfetta forma e per di più con una nuova figura al timone del gruppo. E' nuovo, infatti, anche il direttore del coro, il maestro Lorenzo Masotto, giovane ma già affermato professionista nel mondo della musica, nel quale è un pre- stigioso pianista, con all'attivo numerosi premi internazionali e concerti in tutta Italia. E' lui ad aver raccolto l'eredità canora lasciata di recente dal maestro Lorenzo Damini e fondata nel 1971 dal compianto Santo Pirana. La Voce dei Colli si avvia così a festeggiare il 45esimo anniverario di attività che scadrà il prossimo gennaio, conoscendo una seconda giovinezza che la porterà a calcare ancora, come già avvenuto in passato, palcoscenici nazionali ed europei. Intanto durante il concerto ha già avuto modo di misurarsi con altri due cori prestigiosi: il Monti Lessini di Pescantina e le Voci Alpine Città di Mori dalla provincia di Trento, che hanno fatto risuonare in Val d'Illasi, canti della Lessinia, della guerra e popolari della tradizione canora più autentica. CRONACHE Novembre 2015 TRADIZIONE. Il Soave e l’Est Veronese saranno presenti a Fieracavalli dal 5 all’8 novembre 10 SOAVE Vivere il territorio Lavori ai cimiteri in sella al cavallo Dal 5 all’8 novembre a Fieracavalli il Soave e l’Est Veronese raccontano il loro modo di vivere il territorio in sella ad un cavallo, tra rievocazioni storiche, “cura etica” del vigneto e piatti della tradizione. Il comprensorio produttivo del Soave un luogo principe per il cavallo che, messo da parte e sostituito dai trattori fino a qualche tempo fa, sta oggi gradualmente tornando in auge non solo per il piacere di una cavalcata tra i filari di garganega ma anche nella cura del vigneto. Turismo e viticoltura strette a filo doppio quindi nella prossima edizione di Fiera Cavalli dal 5 all’8 novembre, a cui il Consorzio del Soave prenderà parte con una presenza doppia: allo stand “La Posta del Gusto” (Area B) dove saranno presenti Strada del Vino Soave, Strada del Vino Lessini Durello, Strada del Vino Arcole, Strada del Merlara; e al Palaexpo di Verona Fiere, con “Osterie del Gusto” uno spazio dedicato al meglio della tavola e dell’accoglienza, nell’ambito del primo Salone del Turismo Rurale, dedicato proprio alla promozione dell’ospitalità, dei prodotti tipici e dell’enogastronomia. Molti gli appuntamenti da non perdere: - “La Posta del Gusto” (AREA B), luogo di aggregazione dei tanti mediatori territoriali che da sempre sono direttamente impegnati in attività di promozione turistica e di valorizzazione delle differenti aree produttive. Zone tra loro diverse ma accomunate tutte dal “fattore C”, ovvero il cavallo. Non solo degustazioni e viaggi ideali lungo gli itinerari di un tempo, ma anche vere e proprie ricostruzioni storiche dal sapore medievale con i Cavalieri Cenedesi che si cimenteranno in suggestive ricostruzioni storiche, con armature e costumi d’epoca. - L’“Osteria del Gusto” (Pala COLOGNOLA. Storia, paesaggio e prodotti tipici raccolti in due libri E' una Colognola che non si finisce mai di scoprire e che sa ancora stupire quella che emerge da due nuove pubblicazioni, realizzate dall'Amministrazione comunale con Provincia, Unione Comuni, Iat Est Veronese e Pro loco, che sono state presentate nella sala consiliare del municipio. “Colognola, paese dei sentieri” e “Benvenuti a Colognola” sono i titoli dei due volumetti che permettono di fruire appieno del territorio. «Il primo è un opuscolo che descrive 13 itinerari tra vigneti, oliveti e ville – ha spiegato il sindaco Alberto Martelletto – che si sviluppano per stradine e sentieri comunali, percorribili a piedi, in bici o a cavallo». In sala, al momento della presentazione, erano presenti diversi gestori di servizi e attività produttive del posto dove potranno essere reperite le guide, di cui la seconda «illustra in modo semplice e sintetico il nostro territorio con la sua storia, bellezze, prodotti tipici e sistema di accoglienza. E' corredata di molte foto – ha sottolineato Martelletto – illustrative degli elementi caratteristici, utili per offrire al visitatore un'immagine complessiva del paese». Alla presentazione hanno partecipato anche Paolo Menapace, presidente della Strada del vino Soave, Claudia Robiglio Rizzo, docente universitaria di Geografia, e Claudio Carcereri de Prati, presidente dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Al termine dell'incontro l'Amministrazione comunale ha preso l'impegno di tradurre in inglese entrambe le guide, che sono già consultabili online sul sito del Comune. Inoltre una certa quantità di opuscoli è stata consegnata agli operatori affinché siano esposti in tutti gli esercizi. Entrambe le pubblicazioni si possono reperire in formato cartaceo gratuitamente in municipio, allo Iat di Soave e al Servizio turistico della Provincia. D.R. Expo) offrirà l’opportunità di assaggiare numerosi piatti delle tradizioni locali in abbinamento ai diversi vini del territorio. - Le Ippostrade del Soave, a cura di Country House Horse saranno invece protagoniste nell’Area B dello spazio fieristico. Dopo il successo dello scorso anno torna a grande richiesta “horse wine”, la cavalcata tra i vigneti, il nuovo modo per godere del paesaggio nel comprensorio produttivo del Soave, andando a cavallo, alla scoperta di scorci incontaminati senza rinunciare ad una visita in cantina e ad un calice di buon vino. Un mese di Novembre che vedrà il compimento e la sistemazione dei quattro cimiteri presenti sul territorio di Soave. Ce ne parla il vicesindaco Gaetano Tebaldi. «I lavori interesseranno il camposanto del Capoluogo e quelli delle frazioni di Fittà, Costeggiola e Castelletto. Gli interventi prevedono la pavimentazione di tutta la parte pedonale di ogni cimitero che ora è in ghiaino e, per il cimitero di Fittà, è previsto anche un ampliamento con la realizzazione di nuovi loculi. Pure le facciate saranno oggetto di riordino. Le opere ultimate daranno più dignità e decoro a questi luoghi molto cari alla cittadinanza, oltre a permettere una migliore mobilità interna. La spesa prevista – Gaetano Tebaldi conclude Tebaldi - si aggirerà intorno ai 160mila euro disponibili dal bilancio comunale». Angelica Adami SOAVE / GLI EVENTI Un Novembre di eventi a Soave. Il primo appuntamento sarà l’8 novembre, quando il laboratorio del Teatro Prova “E mi, e ti e Toni” porterà in scena, nel teatro della scuola dell’infanzia, lo spettacolo "Ragazzine vi prego ascoltare - La nostra Guera Granda". La Grande Guerra è presentata con gli occhi degli abitanti di Castelcerino e Soave, che dovevano affrontare quotidianamente una loro personale guerra contro la fame, la separazione dai cari e i lutti. Il racconto sarà accompagnato da scenette di vita vissuta e dai canti del coro "I vilan de la Bastiola". Lo stesso giorno alla “Giasara” gli alpini organizzano la tradizionale “Maronata” e contemporaneamente ci sarà l’elezione delle nuove cariche sociali per il prossimo triennio cui possono partecipare tutti gli alpini soavesi tesserati. Giovedì 12 novembre nella Sala delle Feste del Palazzo del Capitano si terrà un incontro dal titolo “Il valore antico dell'ospitalità", a cura di Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di Accoglienza e promozione culturale "Ernesto Balducci". L’evento è organizzato dall’associazione”Lafogliaeilvento” con il patrocinio del comune di Soave e della Pro Loco di Soave. Domenica 15 novembre ritorna il mercatino dell’antiquariato nel centro storico e la mattina pure la visita guidata al paese organizzata dal gruppo VeronAuctona. Fino a quel giorno si potrà visitare pure la mostra “Arcadia” del pittore e scultore Giampaolo Manega nella chiesa dei Domenicani. Infine l’11 e il 25 novembre e il 9 dicembre l’associazione “Lafogliaeilvento” organizza una serie di percorsi esperienziali nella natura, nella manualità e nella socializzazione per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni, dal titolo "Il piacere di...". Tutti gli incontri si svolgeranno di pomeriggio nella sede dell’associazione con laboratori ed escursioni. M.G.M. SOAVE / IL GRUPPO FACEBOOK “I 775 RIDIAMO VITA ALL’EX OSPEDALE” Da poco più di un mese è nato su Facebook il gruppo “I 775 Ridiamo Vita all’ex Ospedale di Soave”. Nel gruppo si discutono soluzioni per salvare l’ospedale dal lento declino cui è stato destinato dopo la chiusura definitiva nel 2005 e sul perché finora non si sia ancora fatto nulla, anche se negli anni molti avevano proposto idee e iniziative per usarlo in un nuovo modo. Tutto questo senza intenti politici e personali. E’ stata inoltre contattata pure la trasmissione televisiva “Striscia la notizia” per far conoscere a livello nazionale il problema e ora Ago Magrinello, l’ideatore della pagina, dopo una loro risposta positiva sta attendendo di essere richiamato. Il gruppo per ora è arrivato a quasi 300 iscritti ma l’auspicio è che s’iscrivano molte più persone: da chi ha abitato a chi vi è nato, fino a chi semplicemente è interessato alle sorti dell’ospedale per salvarlo dal totale degrado derivato soprattutto da problemi economici e burocratici. M.G.M. CRONACHE Novembre 2015 SAN BONIFACIO. L’incontro è stato organizzato dal Comitato Leonardo il 14 ottobre L’industria veneta discussa ai raggi x Servizi di Matteo Dani L’impresa e l’economia veneta, i numeri e le sfide che attendono le imprese del nostro territorio. Questi e molti altri gli argomenti trattati lo scorso 14 ottobre nell’incontro organizzato dal Comitato Leonardo presso la sede della Pedrollo Spa a San Bonifacio. Il Comitato Leonardo raggruppa l’eccellenza dell’imprenditoria italiana e per la prima volta questo incontro, è avvenuto in Veneto. Il Comitato Leonardo conta 158 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, per condividere l’obiettivo di valorizzare l’Italia e le sue originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Silvano Pedrollo è un componente di questo Comitato tra i quali troviamo Marchionne, presidente della Ferrari, Emma Marcegaglia presidente della Marcegaglia, Giorgio Squinzi presidente della Mapei e presidente di Confindustria. L’incontro, focalizzato sullo stretto legame esistente tra il Made in Italy e l’industria veneta, ha visto la partecipazione di rappresentanti di Istituzioni e del mondo dell’imprenditoria, tra cui il Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Presidente della Pedrollo Spa Silvano Pedrollo, il Presidente di Confindustria Verona Giulio Pedrollo, Silvano Pedrollo durante il suo intervento l’A.D. di Sace Alessandro Castellano e il Direttore dell’Ufficio per il coordinamento dei servizi di promozione del sistema Italia dell’Agenzia ICE Giovanni Sacchi. «Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione di questo incontro sul Veneto - ha dichiarato Luisa Tondini -, una regione che ha fatto registrare un aumento dell’export nel primo semestre 2015 pari al 7,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un tasso di disoccupazione solo del 6,6%. Le sue 120.000 imprese, tenendo conto del solo settore manifatturiero, rappresentano un fiore all’occhiello della nostra industria». Dati, questi, sottolineati anche da Silvano Pedrollo, secondo il quale «è quasi impossibile immaginare il Made in Italy slegato dall’industria veneta, le cui radici sono e rimangono qui, e non per resistere ma per crescere. Bisogna innovare e produrre bilanciando qualità, risorse e mercato, responsabilità e sostenibilità, perché solo chi crea ricchezza la può distribuire. Per il Veneto, come per il resto del Paese, il Made in Italy può essere la risposta alle aspirazioni di sviluppo, contribuendo a battere la crisi e il declino». La Pedrollo produce 2,5 milioni di elettropompe all’anno, per usi domestici, agricoli e industriali ed è un’azienda leader nel mondo, fra le maggiori società metalmeccaniche del Nordest. Fondata nel 1974 da Silvano Pedrollo che ha fatto dell’innovazione, della ricerca e della qualità i veri motori della sua crescita, è un’azienda di livello internazionale, ma ha scelto di mantenere il cuore dell’azienda in Italia. Ha SAN BONIFACIO. Rifiuti, modificato il regolamento Modificato il regolamento di Polizia Urbana del Comune di San Bonifacio nei contenuti riguardanti la raccolta dei rifiuti domestici e l'utilizzo degli appositi contenitori. Una decisione dell'Amministrazione comunale per combattere in maniera sempre più decisa l'abbandono di rifiuti donatori di misure in grado di sanzionare anche chi non rispetta date e orari di raccolta differenziata. Ad essere oggetto di modifiche è stato l'articolo 37 del suddetto regolamento, inerente appunto alla raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani. Questo il nuovo testo: «I rifiuti domestici devono essere raccolti negli appositi contenitori esposti davanti alla propria abitazione secondo le disposizioni e gli orari stabiliti dal calendario annuale. Dopo la raccolta i contenitori devono essere ritirati entro lo stesso giorno. E' fatto severo divieto di conferire i rifiuti nei cestini pubblici o abbandonarli nel territorio comunale». Il mancato rispetto di queste prescrizioni può portare a sanzioni, anch'esse previste dal Regolamento di Polizia Urbana, e multe che vanno dai 25 ai 500 euro a seconda della gravità della violazione. In caso di reiterata violazione, poi, l'entità delle sanzioni è destinata a crescere. Un “incentivo” in più, quindi, a rispettare il calendario di raccolta differenziata e ad abbandonare la deprecabile pratica di abbandonare i rifiuti per il paese. un’esportazione dei suoi prodotti pari al 90% in oltre 160 Paesi, la progettazione e la produzione restano però a San Bonifacio, dove gli stabilimenti occupano oltre 100 mila metri quadrati. Il fatturato dell’azienda, che può contare su sette filiali dirette nel mondo, supera i 150 milioni con 450 addetti. Con cinque aziende che fanno capo alla Pedrollo, il gruppo conta nel complesso 600 dipendenti e un fatturato di 200 milioni. 11 LIBRO/LA STORIA DI S.BONIFACIO Dal cappellano che gioca a calcio insieme ai ragazzi dell'oratorio ai capitani d'industria, dai grandi trascinatori della comunità ai piccoli commercianti. C'è tutto un mondo, e la storia di un paese intero, nell'ultima fatica editoriale di Pietro Sofia. “San Bonifacio nella storia e nei personaggi”, questo il titolo di un volume che è stato presentato ufficialmente durante il calendario di eventi del Settembre Sambonifacese. Un' opera quella di Sofia, che ripercorre il cammino di San Bonifacio dalla sua fondazione ai giorni nostri attraverso sì gli eventi e le date passate alla storia, ma soprattutto attraverso le storie di tutte quelle persone che, in un modo o nell'altro, questa storia l'hanno fatta. Ecco che quindi il libro diventa un colorato mosaico che, come scrive lo stesso autore, «vuole valorizzare le persone, uomini e donne, che in questo nostro territorio hanno lasciato un'impronta, uno stile, una conoscenza, una memoria. E non intendo riferirmi solo a persone illustri o già note, ma anche a coloro che nell'umiltà e nella mitezza del loro vivere hanno comunque saputo creare intorno a sé simpatia, gratitudine, ricordo positivo ed elevante». Pagina dopo pagina, in rigoroso ordine alfabetico, trovano posto le storie di artigiani, poeti e poetesse, amministratori, accademici, commercianti e semplici casalinghe, tutte tessere che vanno a comporre il colorato mosaico al quale prima si accennava, lasciando poi anche spazio ai luoghi e ai soprannomi entrati ormai nella memoria collettiva sambonifacese. Il volume è ora disponibile presso le librerie Bonturi e La Piramide. Per l'autore si tratta della quarta pubblicazione, un libro «che vuole essere – conclude lo stesso Pietro Sofia – un tributo ai cittadini sambonifacesi del passato e del presente, perchè chi vive e opererà a San Bonifacio nel futuro, ne sappia coltivare memoria e conoscenza». PIANO CASA TER – REGIONE VENETO Un'opportunità da non perdere con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi Il Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona e la Società Cooperativa Geometri Veronesi, con la loro attività, vivono in prima persona la quotidianità socio-economica del territorio e interagiscono con propositive iniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo dimostra la recente realizzazione della seconda “Guida al Piano Casa”, strumento che invita tutti ad approfondire finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provvedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano Casa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta assumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatore non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito? Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così di vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutte che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati». Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015 ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune». La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini. CRONACHE Novembre 2015 SAN BONIFACIO. Scattate le restrizioni sul territorio del Comune. Ecco tutti i dettagli Emissioni nocive? “Vietato” circolare E’scattato lo scorso 12 ottobre il divieto di circolazione sul territorio del comune di San Bonifacio per i veicoli che non rispettano le principali normative europee in materia di emissioni.Un divieto che riguarda gli autoveicoli a benzina rientranti nella categoria Euro 0, quindi non omologati ai sensi della direttiva 91/441/CE e successive, gli autoveicoli a diesel delle categorie Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e tutti i motoveicoli e ciclomotori non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE ed il cui certificato di circolazione o di idoneità tecnica sia stato rilasciato in data antecedente al 1 gennaio 2000. Il divieto è in vigore dal 12 ottobre al 4 dicembre e, successivamente, dal 7 gennaio al 13 maggio 2016; ai suddetti veicoli è fatto divieto di circolare dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle 17.30, escluse le giornate festive infrasettimanali.Sono e sclusi dal regolamento i veicoli ametano, gpl, a motore elettrico ed ibrido, nonché quelli adibiti al trasporto pubblico (se in servizio) o a particolari servizi come il trasporto dei medicinali.Il divieto di circolazione viene istituito con finalità preventive e di contenimento degli episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (PM10); obiettivo per il quale entrano in vigore restrinzioni come il divieto di effettuare grandi combustioni all'aperto o di riscaldare locali come garage, box o cantine. In vigore anche l'obbligo di copertura per tutti quei veicoli che trasportano materiale polverulento.Sempre in tema di prevenzione dell'inquinamento atmosferico verranno organizzate delle “giornate provinciali del- 12 CROCE ROSSA / DUE NUOVI MEZZI Due nuovi mezzi per festeggiare 25 anni di impegno al servizio alla propria comunità. E' questo il prestigioso traguardo festeggiato dalla Croce Rossa sambonifacese che, lo scorso anno, ha ottenuto la promozione a Comitato Cri Est Veronese. Un'ambulanza e un'automedica, questi i due nuovi mezzi a disposizione del Gruppo che, nato nel 1990, ha in questi anni assunto un ruolo sempre più importante e che grazie all'impegno e alla professionalità dei propri membri, è oggi diventata un fiore all'occhiello del soccorso nell'intera provincia. E' il coordinatore del Comitato Riccardo Regazzin a raccontare le tappe e i numeri di un percorso e di un gruppo che , dopo l'isitutuzione del Comitato Cri Est Veronese dello scorso hanno, può contare su quasi 300 volontari al servizio di un bacino di circa 200 mila abitanti distribuiti tra i 26 comuni dell'est veronese. Proprio per svolgere questo servizio e con l'istituzione del Comitato è stata messa a disposizione lun'ambulanza di emergenza che staziona a San Bonifacio e che, oltre all’equipaggio composto da un infermiere del pronto soccorso e dall' autista/soccorritore Cri ha a bordo anche un soccorritore volontario. Al Comitato è stato attribuito il compito di garantire a San Bonifacio la presenza di un’automedica di notte dalle 19 alle 7, con l'obiettivo di portarla ad un operatività di 24 ore, a bordo della quale operano un volontario di Croce rossa autista soccorritore, un medico anestesista rianimatore o specializzato in medicina d’urgenza. Come per l’ambulanza di San Bonifacio, anche qui l’equipaggio viene integrato con un soccorritore volontario Cri. Ai festeggiamenti per il 25esimo anniversario erano presenti rappresentanti dell'Amministrazione comunale di San Bonifacio e degli altri Comuni del comprensorio, varie autorità regionali oltra ai ragazzi dell'istituto San Gaetano. l'ambiente” nelle seguenti date: 12 - 13 dicembre 2015, 21 febbraio 2016, una giornata da stabilire nel periodo marzo/aprile 2016 e una giornata da stabilire nel periodo aprile/maggio 2016. Tutti i cittadini, infine, sono invitati a porre in essere tutti quei comportamenti di buonsenso che permettono di ridurre il rischio per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti atmosferici. SAN BONIFACIO / L’EVENTO. “Fare impresa al giorno d’oggi” sotto la lente di ingrandimento Fare impresa al giorno d'oggi, come confrontarsi e comunicare col mondo. Questi alcuni dei tanti temi affrontati lo scorso 24 ottobre durante “Est veronese produce e innova”, giornata di incontri e formazione organizzata dal Cooffice di San Bonifacio presso gli spazi dell'ex Consorzio Agrario. L'evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Bonifacio, la Consulta del Lavoro e Verona Innovazione, ha avuto un occhio di riguardo principalmente per i giovani che, confrontandosi con chi ancora giovane è, hanno potuto ascoltare esperienze e consigli su come poter sviluppare e realizzare concretamente i propri progetti. Una giornata iniziata con il convegno “Come nasce e si sviluppa un'idea”, tenutosi durante la mattinata e aperto dal saluto dell'assessore alle Attività Produttive Gianni Storari: «qui si vuole piantare un seme importante, nei nostri giovani, un seme che, coltivato nella giusta maniera, permetta di costruire il proprio e il nostro futuro». Il pubblico presente e le classi dell'Istituto professionale San Gaetano hanno seguito con attenzione Jessica Caovilla di Verona Innovazione, lo startupper Jegor Levkovskij e la cantautrice veronese Veronica Marchi che, tra una nota e l'altra, ha raccontato la propria esperienza. Coraggio, competitor, progetti, rischio, mercato e competenze. Di tutto questo si è discusso anche assieme alle start up Bad Jokes, Design for Autism, Facile Aiuto, Alghitaly, Bio Soil Expert e Nsf Network che, oltre ad aver presentato le proprie attività, sono state ospiti del Coofice anche nel pomeriggio. La seconda perte della giornata ha infatti visto le varie start up incontrarsi con curiosi e visitatori e, in contemporanea,lo svolgimento di “Let's go digital”, laboratorio di formazione sulla comunicazione digitale dove si è discusso di editoria 2.0, pensiero trategico, visibilità web e molti altri argomenti fondamentali per raccontare un'azienda e il proprio lavoro in un mondo sempre più digitale. CRONACHE Novembre 2015 MANIFESTAZIONE. Dal 6 all’8 novembre va in scena la Fiera di San Martino e Arcole DOC Tradizione e sapori sfilano in passerella Con l'autunno ritorna la Fiera di San Martino e Arcole DOC, la vetrina dell'est veronese che richiama espositori di prodotti tipici e artigianali da molte regioni italiane. Dal 6 all'8 novembre Arcole ospiterà la rassegna che unisce la tradizione con la storia e la buona cucina, una ricetta che ne ha decretato il successo sempre crescente in questi anni. In Piazza Poggi sarà allestito un accampamento veneziano del '600 con antichi mestieri e uomini d'arme ma anche sapori e profumi di un tempo lontano, con il suggestivo sfondo della bar- chessa di villa Ottolini. Sarà presente un falconiere che presenterà l'antica arte della falconeria e l'antico rapporto dell'uomo con i rapaci, un legame che dura da secoli. Non mancherà inoltre il luna park per i più piccoli e il tradizionale memorial Angelo Disconzi con l'esibizione di auto da rally su terra. Ricco è anche il programma di spettacoli serali, venerdì sera nel palatenda arriveranno i finalisti di Model for Italy per una serata Treemme: musica, moda e modelle. Sabato sera salirà sul palco l'orchestra "Carillon" e mentre domenica si esibirà l'orchestra "Pino Gerace". Non mancherà uno momento dedicato ai più piccoli con "Bimbi in festa" con Radio Criceto. «Sarà anche l'occasione per fare il punto a 15 anni dalla nascita dell'Arcole DOC e per questo venerdì 6 novembre alle ore 18.00 in Sala Civica ospiteremo un convegno organizzato dal Consorzio di Tutela e dalla Strada del Vino Arcole DOC» - commenta l'Assessore alle Attività Produttive Andrea Danieli. «Arcole - conclude il Sindaco facente funzioni, Alessandro Ceretta, delegato alle manifestazioni ritorna protagonista con una manifestazione dal programma davvero ricco. Questa fiera è nata appena sette anni fa ma ha avuto fin da subito l'apprezzamento dei visitatori per il suo programma particolarmente adatto alle famiglie. Il ringraziamento va sicuramente alle decine di volontari impegnati a vario titolo per la realizzazione di quella che vuole essere una festa del tutto il territorio». 14 ARCOLE E LA GRANDE GUERRA È stata inaugurata il 24 ottobre insieme agli studenti arcolesi, agli Alpini e dai Combattenti e dai reduci, la mostra “Arcole e la Grande Guerra” organizzata dal Comune in collaborazione con ANA e ANCR. La cerimonia inaugurale è stata aperta dal sindaco facente funzioni Alessandro Ceretta: «La guerra ha toccato anche i nostri territori, anche Arcole ha vissuto le sue drammatiche vicende. Dai versi di Ungaretti si capisce come in quei tragici momenti ci si senta attaccati alla vita, il bisogno di amore, affetto, della famiglia, degli amici. Questa mostra vuole fare conoscere il dolore della guerra, per fare capire il valore del benessere attuale, frutto dei sacrifici compreso quello della vita, dei nostri avi». Claudio Soprana, ideatore dell’esposizioni, ha illustrato le sezioni: «La Grande Guerra segna la fine del Risorgimento e apre il XX secolo. Sono esposte immagini suddivise per aree tematiche: i luoghi di guerra come l’Ortigara, il Carso, il Piave, l’altipiano di Asiago, l’Isonzo. Le fortificazioni della Lessinia; la cronologia degli eventi più importanti, i protagonisti dal Re ai generali; le poesie di Ungaretti; la guerra in Arcole, con i suoi caduti e reduci. Perciò abbiamo rivisto i nomi dei cittadini iscritti nei monumenti e abbiamo scoperto che 38 cittadini di Arcole sono morti al fronte, in prigionia o in ospedale; 24 quelli di Gazzolo, 12 di Volpino, 8 di Bonaldo. Di questi, 15 caduti del territorio non erano nominati nei monumenti ai caduti. Recuperare la memoria della Guerra 100 anni dopo è un nostro dovere verso i reduci e soprattutto verso le vittime». È seguito l’intervento del consigliere regionale Giovanna Negro, che si è rivolta ai ragazzi delle scuole: «Anche io da studentessa mi stancavo sulle pagine di storia da studiare, non ne capivo il motivo, erano fatti lontani. Invece ragazzi, guardando le foto che abbiamo qui, dei nostri cittadini che erano solo poco più grandi di voi, capisco il timore, la paura, a volte anche la spregiudicatezza che c’era dietro quei volti che partivano per la guerra. Magari i giovani soldati sorridevano, non sapendo neanche bene dove andavano e perché. Andavano perché gli era stato ordinato di farlo per la patria. Ma di sicuro dietro al sorriso di quei ragazzi che partivano, c’era anche il dolore delle mamme che restavano ad aspettarli tornare». La mostra è aperta fino al 29 novembre, ogni domenica dalle 16 alle 18 e nei giorni della Fiera di San Martino. Graziana Tondini RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO Sistema commerciale, è polemica Zaia ha fatto “dietrofront” ritirando la delibera n.79 per evitare polemiche ma intende presentare la stessa manovra in un progetto di Legge firmando la morte dei negozi di vicinato. Questo il nostro commento relativamente alla Delibera di Giunta n.79 del 28 settembre scorso “Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale”, con la quale si volevano introdurre modifiche al regolamento attuativo della Legge regionale n.50/2012. La delibera prevedeva l’inserimento all’articolo 2 di un comma aggiuntivo, il 7bis, che “in deroga a quanto previsto al comma 7, la riqualificazione delle aree o strutture dismesse e degradate si applica anche alle aree agricole adiacenti al centro urbano purché dette aree siano già servite da adeguiate opere di urbanizzazione e infrastrutture viabilistiche e presentino evidenti elementi di degrado legato all’abbandono e alla presenza di strutture agricolo-produttive non collegate con nesso funzionale ad un’azienda agricola…”. Alcuni giorni fa Luca Zaia ha dichiarato di voler ritirare la delibera per presentare la manovra all’interno del progetto di legge sul consumo di suolo. Zaia ha capito di aver fatto uno scivolone ed è corso ai ripari anche perché ha sbagliato i tempi. Con una delibera voleva cancellare la potestà urbanistica fin qui di esclusiva competenza dei Comuni. La proposta arrivata in Commissione Agricoltura è quella di fare centri commerciali in tutte le aree agricole del Veneto. Non contento di tale scempio (che porterà alla morte dei negozi locali che già faticano a restare aperti) Zaia pretende che gli oneri per la realizzazione di tali strutture vengano versati direttamente alla Regione senza più l’intermediazione dei Comuni, come avveniva prima. In tutto questo i Comuni continuano a far da bancomat alla Regione: il segretario regionale al Bilancio settimana scorsa ha candidamente ammesso che i Comuni e gli enti locali avanzano 2,6 miliardi di euro. Ci dica il governatore perché, se per i Comuni vale la regola “paga e tasi”, la Regione invece pretende di avere “presto e subito” i soldi derivanti dai centri commerciali. Questa nuova normativa sulle costruzioni nelle zone agricole, che si tratti di delibera e di Progetto di Legge, come si sposa con la filiera del cibo a chilometri 0?. I consiglieri tosiani Giovanna Negro CRONACHE Novembre 2015 MONTEFORTE. Affrontati più temi, venerdì 23 ottobre, nei due Consigli comunali Confronto aperto su scuola e poste Servizi di Maria Grazia Marcazzani Due Consigli comunali a Monteforte d’Alpone lo scorso 23 ottobre. Argomento “caldo” della giornata è stato la creazione di un nuovo polo scolastico. Le scuole montefortiane sono poste in zone non ideologicamente sicure e si sta quindi cercando un luogo adatto per un nuovo Polo, in caso di nuovi bandi sull’edilizia scolastica previsti dal governo Renzi per le zone alluvionate (come quello perso per mancanza di una mappa con i vari livelli di rischio idrogeologico e di un luogo adeguato da proporre). In ogni caso l’approvazione del piano in Consiglio, avverrà solo nel marzo 2016. Fra le comunicazioni del Sindaco in sede, di Consiglio comunale, è emerso inoltre il problema della chiusura dell’Ufficio postale a Costalunga nonostante il primo cittadino, come gli altri suoi colleghi veronesi, si sia battuto a lungo per impedire questo. Il primo cittadino non si arrende però, anche se lamenta che ora l’ufficio di Monteforte è ancora più affollato di prima: con la chiusura dell’altro ufficio non è stato aumentato l’organico nell’unico rimasto. Il Consiglio si è arenato in seguito a discussioni in cui maggioranza e minoranza si sono scontrate, perché non erano stati specificati i servizi socio assistenziali integrati che saranno messi in una convenzione con la fondazione Don Mozzati d’Aprili. Scontro anche sulla variazione di bilancio di 50.000 euro di entrate: la giunta vuole dare i 20.000 euro destinati al sociale alle attività sportive, dato che l’assistente sociale non ne ha fatto richiesta. L’opposizione si è detta contraria a questa soluzione affermando che i soldi possono essere girati alle scuole materne paritarie del paese, che ne hanno bisogno o tenerli per i prossimi mesi: con l’inverno ci saranno persone che avranno necessità di un aiuto per pagare la bolletta del riscaldamento. Infine il Sindaco ha annunciato che si sta risolvendo il problema della pronta accoglienza abitativa grazie a un contributo di 150.000 euro stanziato dalla Fondazione Cariverona. 16 SPETTACOLI DI MISTERO Festival spettacoli a Brognoligo Quest’anno le giornate dedicate al Festival Spettacoli di Mistero, organizzato dall’Unione delle Pro Loco del Veneto, a Monteforte saranno due, entrambe a Brognoligo. Il primo evento sarà il 28 novembre con la “Passeggiata del mistero”. Partendo dalla chiesa di Santo Stefano, lo studioso di storia locale Massimiliano Bertolazzi, condurrà i visitatori alla scoperta di luoghi suggestivi e delle ville di Costalunga. Il giorno dopo nella Corte Durlo ci sarà la rappresentazione “Conti, spade e botole segrete” nato da un’idea di Mauro Benati, Riccardo Calderara e Elena Dal Cerè, con Andrea Fattori, Alessandro Trani, Luca Montini e Marco Bolla. Lo spettacolo porta in scena il mistero della scomparsa della spada, ricca di ori e gemme che appartenne al Conte Montanari, antico possessore di Villa Durlo. Attraverso il racconto di un nonno, i protagonisti prendono vita ricostruendo, a suon di colpi di scena, le vicende d'amore e di rivalsa che si scatenarono intorno alla spada. Il teatro di narrazione si mischia al recitato per portare il pubblico dentro il mistero, unendo passato e presente, per congiungere i tasselli che, forse, condurranno a scovare il prezioso oggetto. Al termine di ogni evento ci sarà un momento conviviale offerto dalla Pro Loco. NOTIZIE IN BREVE MONTEFORTE SI ELEGGE IL NUOVO RE DEL TORBOLIN. Come ogni anno in occasione della festa di San Martino a Monteforte si elegge il re del Torbolin, la maschera tipica del paese che rappresenterà il carnevale anche fuori paese. L’elezione si terrà il 7 novembre nel chiostro del Palazzo Vescovile con la formula tradizionale “un voto un goto” cioè ognuno che acquisterà un bicchiere di vino, potrà votare uno dei candidati a re. Dopo l’apertura degli stand enogastronomici, si terrà l’arringa degli avvocati a sostegno del loro candidato e in tarda serata ci sarà la proclamazione del nuovo re. La novità di quest’anno sarà che nel loggiato superiore del chiostro, i commercianti del paese promuoveranno i loro prodotti con esposizioni e dimostrazioni. APPUNTAMENTI. Domenica 8 novembre con partenza da piazza Silvio Venturi l’associazione “Acqua Traversa” organizza una visita guidata al Palazzo Vescovile curata dallo storico Massimiliano Bertolazzi. Al termine ci sarà un momento conviviale. L’11 novembre nell’auditorium della Casa di riposo si svolgerà un incontro su “L’affido familiare” organizzato dal comune di Monteforte in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali e la Commissione Sociale. Infine il 29 novembre l’associazione “Acqua Traversa” ha programmato una visita guidata alla mostra “Tamara de Lempicka” a Palazzo Forti a Verona. NOTIZIE IN BREVE SAN GIOVANNI ILARIONE NUOVI PARROCI A SAN GIOVANNI. Il mese scorso a San Giovanni sono arrivati due nuovi Parroci che curiosamente, anche se non parenti, hanno lo stesso cognome ed entrambi vengono dalla parrocchia di Valli del Pasubio dove hanno lavorato insieme. Sono don Maurizio Gobbo, che sarà il parroco, e don Efrem Gobbo il collaboratore pastorale, e creeranno l’unità pastorale San Giovanni-Cattignano. Il loro arrivo è stato salutato con gioia dagli ilarionesi che per sei mesi erano rimasti senza un parroco fisso, dopo la perdita di don Elio Nizzero. UNIVERSITÀ POPOLARE A SAN GIOVANNI. Lo scorso 15 ottobre si è inaugurata a San Giovanni Ilarione l’Università del Tempo Libero che si svolgerà ogni giovedì nella sala civica comunale Mariano Rumor fino al 12 maggio 2016 con una cena per festeggiare la fine dell’anno accademico. Le lezioni saranno soprattutto di carattere storico, artistico e medico. Inoltre sono previste tre uscite: una al museo dei fossili di Bolca, una per ammirare la cappella Scrovegni a Padova interamente dipinta da Giotto e la terza sarà la visita a un impianto termale. CRONACHE Novembre 2015 18 SAN GIOVANNI ILARIONE MONTECCHIA / CENTRO CONVEGNI Il Sindaco “entra” in Lombardia Il tetto sarà bonificato Il sindaco di San Giovanni Ilarione Ellen Cavazza da meno di due mesi è entrata a far parte della regione Lombardia, da quando il governatore Roberto Maroni l’ha nominata delegata per la Macroregione Alpina zona nord-est. La Macroregione Alpina nasce su iniziativa spontanea delle regioni alpine europee a partire dalla Conferenza di Bruxelles l’8 novembre 2011. Il documento fondativo è stato approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni alpine a Bad Ragaz, San Gallo in Svizzera il 29 giugno 2012. Il fattore principale di unione fra queste è lo sviluppo d’interazioni tra aree metro- Ellen Cavazza politane e perimontane con quelle montane e con le Alpi al centro di queste. «Devo tenere rapporti con il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e operare insieme con i delegati di tali regioni che hanno lo stesso incarico - spiega il sindaco Ellen Cavazza -. Ora sto lavorando con il Consigliere veneto Diego Bottacin, incaricato alla macroregione per elaborare una presentazione pubblica che sarà fatta a breve. Il primo obiettivo sarà spiegare alla popolazione cos’è la Macroregione Alpina che è composta di 48 regioni e oltre all’Italia comprende anche la Francia, la Svizzera, l’Austria, la Germania, la Slovenia e il Liechtenstein per un’area 450.000 kmq e una popolazione di 70.000.000 abitanti. Nel frattempo ogni mercoledì – conclude Cavazza - mi trovo nella sede della regione Lombardia con il mio staff per portare avanti questo progetto». M.G.M. Il comune di Montecchia, come riferisce il sindaco Pallaro, ha in progetto per il mese di dicembre, e già confermato, la bonifica del tetto del Centro Convegni perché ricoperto da amianto, materiale tossico e dannoso per la salute, un minerale che negli anni scorsi ha trovato un grande utilizzo nei campi dell’edilizia, dell’industria e dei trasporti, sotto forma di innumerevoli manufatti. Le malattie da amianto possono manifestarsi dopo molti anni, a volte persino dopo 40 anni dalla prima esposizione, e, proprio a causa di questo motivo, la Giunta Comunale del comune di Montecchia, dopo aver inizialmente ristrutturato il Centro Congressi, ha decretato di sistemarne anche il tetto. «Entro il mese di dicembre – afferma il Sindaco Pallaro - verrà ripristinato il percorso antico,“ la sguscia”, che congiunge la località Castello con via San Pietro. Per il prossimo anno è già stato fatto l’appalto per creare una pista ciclabile che partirà tra il ponte di via Roma e il Ponte Dello Schioppo con un percorso di 1 km e 100 metri circa». Angelica Adami PISTOLA / TROFEO INTERSEZIONALE ANC - CAP. UMBERTO DI PALMA Zevio sugli scudi: battuta la concorrenza e vittoria conquistata Domenica 25 Ottobre, presso il poligono del tiro a segno nazionale del capoluogo zeviano si è svolta la 4^ edizione del “Trofeo Intersezionale ANC – Cap. Umberto di Palma”, gara di tiro a squadre, con pistola cal. 22, organizzata dalla Sezione Anc di Zevio in collaborazione con il Comitato Gare “94° Gruppo Anc – Tiratori scelti”. Un appuntamento molto atteso ed ambito, conclusivo di questa stagione sportiva. Nove le Sezioni Anc che hanno iscritto i loro Soci, per un totale di 45 partecipanti. Hanno gareggiato le squadre sezionali Anc di Badia Calavena, Illasi, Monteforte d’Alpone (2), San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, Tregnago e Zevio (2). «La 1^ squadra zeviana è apparsa particolarmente in forma, già dalla prima manche, decisa a vincere nuovamente il Trofeo Intersezionale – afferma Roberto Loris Perbellini, uno degli organizzatori -. L’ha fatto in modo eccellente, ottenendo, al termine della seconda manche, un fantastico punteggio: 1718/2000. Probabilmente la visita del Sindaco, Diego Ruzza, ha galvanizzato i suoi bravissimi componenti, che hanno ottenuto il seguente punteggio personale: Confente Stefano (353), Ferraretto Fabio (363), Perbellini Roberto Loris (327), Sonato Silvio (321) e Strambini Fabio (354). Le tre edizioni precedenti erano state vinte dalla Sezione Anc di Zevio (nel 2012 e 2013) e dalla Sezione Anc di Tregnago (nel 2014). Zevio, vincendo il Trofeo per la terza volta se l’é aggiudicato stabilmente». Alla fine i conteggi hanno dato il seguente esito: Zevio, punti 1718; Tregnago, punti 1657; Monteforte d’Alpone, punti 1426; Zevio 2, punti 1357; San Giovanni Ilarione, punti 1240; Illasi, punti 1205; Monteforte d’Alpone 2, punti 1201; San Giovanni Lupatoto, punti 1082; Badia Calavena, punti 1057. Nell’individuale, si sono classificati primi i soci: Ferraretto Fabio (Zevio), con punti 363; Cenzon Roberto (Tregnago), con punti 358; Strambini Fabio (Zevio), con punti 354. Le premiazioni avranno luogo in modo ufficiale il giorno 25 novembre in occasione della “Virgo Fidelis” , festeggiata a livello Compagnia CC di San Bonifacio e che, in conco- mitanza del 45° anniversario della fondazione della Sezione di Zevio, si svolgerà a Santa Maria di Zevio, precedute dalla Santa Messa alle ore 18.00 e seguite da un sobrio rinfresco. Silvia Accordini TROFEO ZEVIO TERRA DEI POMI / PREMIAZIONI Domenica 11 ottobre il Centro Civico Culturale di Zevio ha ospitato la premiazione dei vincitori dell’ 8° trofeo “Zevio, terra dei pomi”, organizzata dalla Sezione di Zevio dell’Associazione nazionale Carabinieri con la collaborazione del Comitato Gare “94° Gruppo Anc – Tiratori Scelti”, in occasione della 63° Festa della Mela. La kermesse ludico-sportiva è stata effettuata presso il poligono del Tiro a segno Nazionale di Zevio, su 5 gare svoltesi il 15 marzo, 26 aprile, 6 giugno, 6 settembre e 4 ottobre. «Questo trofeo, iniziato otto anni fa, ha messo profonde radici a Zevio e, come una pianta di mele diligentemente curata, sta dando ottimi frutti – commenta il Presidente della sezione Anc di Zevio, Loris Perbelliini -. Ringrazio i 74 Soci Anc che hanno gareggiato, in rappresentanza delle Sezioni Anc di Badia Calavena, Monteforte d'Alpone, Peschiera del Garda, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, Tregnago, Verona,Villafranca Veronese e Zevio. Un grazie va inoltre al Comune di Zevio per la concessione del Patrocinio, al Tiro a segno nazionale di Zevio per la preziosa collaborazione e all’APO scaligera per la consueta fornitura di mele». Le premiazioni: Per la categoria “Soci Anc della Provincia di Verona”: 1° classificato, con 1.802 punti - Ferraretto Fabio, della Sez. di Zevio, 2° classificato, con 1.798 punti - Bonamini Silvio, della Sez. di Tregnago, 3° classificato, con 1.792 punti - Confente Stefano, della Sez. di Zevio. Premio di consolazione a Domenico La Fata Presidente della Sezione di Monteforte d’Alpone. Per la categoria “Soci Anc di Zevio”: 1° classificato, con 1.665 punti - Strambini Fabio, 2° classificato, con 1.638 punti - Perbellini Roberto Loris, 3° classificato, con 1.627 punti - Sonato Silvio. DONNA Novembre 2015 BENESSERE SAN BONIFACIO IL CENTRO COMMERCIALE FESTEGGIA 25 ANNI 25 anni, un quarto di secolo, un pezzetto di storia del paese. E’ questo il prestigioso traguardo festeggiato dal Centro Commerciale di San Bonifacio nelle scorse settimane. «Un anniversario importante – commenta il direttore Piero Bernardi -, che arriva in un periodo di grandi novità per il Centro, con nuove insegne e nuovi negozi aperti negli scorsi mesi. Penso alla nuova insegna Cafè Noir, al nuovo punto vendita Vodafone One di fronte alle casse dell’ipermercato, allo spostamento e ampliamento del punto vendita Calzedonia, ora di fianco a Tezenis, e la recentissima apertura di Luce e Colore, nuovo negozio a fianco del panificio (ingresso da via Fogazzaro/p.zza S.Antonio ndr)». Dal 1990, anno della sua apertura, il Centro Commerciale è parte del cammino e della storia recente di San Bonifacio e della sua comunità. Per questo il 25esimo anniversario è stato festeggiato domenica 18 ottobre assieme a tutti i clienti con il tradizionale taglio della maxi torta e tante hostess brandizzate Centro Commerciale San Bonifacio che hanno distribuito buoni shopping da 5 euro spendibili presso la fiera del cioccolato di Soave, i mercati rionali di San Bonifacio e Lonigo e, ovviamente, presso i negozi del centro stesso. «Credo poi – conclude Bernardi - sia giusto e doveroso ringraziare tutti i negozi, le insegne e gli operatori che da anni, alcuni fin dall’apertura, sono con noi. Se il Centro Commerciale ha potuto festeggiare questo importante traguardo è merito anche loro, che ne sono colonna portante. L’obiettivo per il 2016 e per i prossimi anni è quindi di proseguire il percorso di crescita intrapreso e rafforzare i numeri di affluenza del Centro che, ad oggi, parlano di 2milioni e 700mila ingressi all’anno». Matteo Dani L’angolo di Francesca PASTICCIO CON BOLLITO Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garofano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare a pezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando degli strati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza. Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti, dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima di servire. Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate a pezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anziché acqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza! 20 Donna A CURA DI CHIARA TURRI PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO “La felicità è un respiro profondo” La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare i rivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti. Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce il gonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre, aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiuta anche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’alito cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facilmente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamenti nella dieta. 1. Respirazione profonda La respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendo più ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respiratorie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress. Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole. Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica. Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a 5. Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5. Ripetere 9 o 10 volte per sessione. Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno. 2. Zenzero È inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contiene diversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace, eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del cancro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in Medical Chemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzero contro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per avere polmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affettato in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Scolare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto. Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supplementi di zenzero dopo aver consultato il medico. Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguigna devono evitare di assumere zenzero. 3. Olio essenziale di Eucalipto L’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla sua potente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti. Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione. Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo (un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti e antispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pentola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Fare l’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmoni quando si soffre di congestione. Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo, soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura prova la nostra resistenza. Namastè! DONNA Era il 25 novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal si recavano a far visita ai loro mariti in prigione: furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze dove furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Ancora oggi le tre sorelle Mirabal sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Ed è proprio la data del loro assassinio, il 25 novembre, che è stata scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981come giornata internazionale contro la violenza alle donne. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato a sua volta questa data. Una giornata che in Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Novembre 2015 21 a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico VACCINI E PREVENZIONE Innanzitutto un chiarimento riguardo un concetto di fondamentale importanza: chi non si vaccina mette in pericolo non solo la propria salute, ma anche quella della comunità che lo circonda. Vediamo perché. Un vaccino è una miscela di proteine complesse a DNA, in grado di conferire immunità attiva al soggetto cui viene somministrato, nei confronti di uno o più agenti patogeni. Si tratta di un presidio di prevenzione imprescindibile per la salute, dal momento che ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età media dell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si diffonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comunità, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle più entusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che ancora non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo terrorismo sanitario. Vaccinare i bambini significa oggi, per i genitori, valutare i rischi. Un problema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concreta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino. Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimostrate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimostrate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottoposti al trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anziché incolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato più facile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da numerose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciuti prima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere tra scienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nel campo della pubblica sanità. S SPORT Novembre 2015 22 PORT CHIEVO VERONA. Con 43 panchine tra serie A e Coppa Italia il coach clivense è diventato il decimo in classifica nella storia della società scaligera Mister Maran nella top ten degli allenatori gialloblù Servizi di Matteo Sambugaro Quarantatré panchine con il Chievo, tra serie A e Coppa Italia. Rolando Maran scala le posizioni ed entra nella top ten degli allenatori gialloblù. Da un paio di settimane, il mister clivense è infatti diventato il decimo allenatore con più presenze nella storia della società presieduta da Luca Campedelli, scavalcando Stefano Pioli (ora alla Lazio) fermo a quota quarantuno. Un risultato speciale, «una soddisfazione che mi riempie di orgoglio. Ma ora voglio raggiungere al più presto la salvezza con il Chie- vo». Una curiosità: domenica 18 ottobre, «Rolly» (così viene soprannominato) aveva raggiunto nella particolare graduatoria Silvio Baldini, l’uomo con cui l’allenatore gialloblù aveva iniziato la sua carriera da tecnico, proprio al Chievo, nella stagione 1997/98. In quella annata, lo precisiamo, Baldini guidava la prima squadra dei Mussi Volanti e volle al suo fianco Maran come viceallenatore. «Aver eguagliato e superato il numero di panchine di Silvio non è un traguardo come gli altri, anzi, è un motivo di orgoglio e l’occasione per abbracciare un caro amico – ha confessato il mister scaligero ai microfoni di ChievoTV . Baldini è un grande uomo e una persona a cui sarò sempre riconoscente: desidero ringraziarlo per aver dato il via alla mia professione di tecnico». Quarantatré panchine gialloblù, per l’esattezza quarantadue in serie A e una in Coppa Italia. Nel mirino dell’allenatore trentino, adesso, ci sono Giuseppe Pillon (51) e Giuseppe Iachini (54). Il recordman di presenze, invece, rimane ancora Luigi Delneri con le sue 190 partite alla guida della formazione clivense. Maran, lo ricordiamo, è arrivato sulla panchina del Chievo giusto poco più di un anno fa: nell’ottobre del 2014, dopo sette giornate di campionato, «Rolly» sostituì Eugenio Corini, cambiò volto agli scaligeri e li condusse alla salvezza con cinque gior- nate di anticipo. In passato, invece, il tecnico ha lavorato per Cittadella, Brescia (giovanili e prima squadra in entrambi i casi), Bari, Triestina, Vicenza, Varese e Catania. Un’altra curiosità: Maran è stato anche calciatore (difensore) del Chievo dal 1986 al 1995, contribuendo all'ascesa della formazione veronese dalla serie C2 alla serie B. Ora, però, l’obiettivo numero uno è portare di nuovo i clivensi alla salvezza, e alla permanenza in serie A, da allenatore: il suo Chievo naviga a metà classifica, grazie a un inizio di campionato 1 strappato allo Juventus Stadium contro la Juventus campione d’Italia in carica. Nelle ultime settimane, tuttavia, il club ha riscontrato un lieve calo: «Abbiamo fatto un passo indietro rispetto al solito – ha commentato Maran dopo la sconfitta per 1-0 al Meazza contro il Milan (28 ottobre) -. In ogni caso, ho sempre visto i ragazzi lottare e mettere grande temperamento e rabbia in campo: questa spinta nervosa rappresenta un segnale incoraggiante da cui ripartire. Finora abbiamo dimostrato che se riusciamo ad esprimerci al massi- Mister Maran positivo. Da segnalare, per esempio, i successi al Bentegodi contro la Lazio (40) e il Torino (1-0), e l’1- mo, possiamo raggiungere ottimi risultati. Vogliamo ricominciare a correre, insomma, e a conquistare punti».