IL BIANC e LA R SSA IL BIANC e LA R 1 SSA Melanzana rossa e Fagioli bianchi di Rotonda d.o.p. . Consorzio di Tutela Consorzio di Tutela www.biancoerossadop.it 2 IL BIANC e LA R SSA PRESENTAZIONE Melanzana rossa e fagioli bianchi Dop di Rotonda, un matrimonio ben riuscito, una amalgama di colori e sapori che si sposa sia con una visione moderna dell’ agricoltura e della gastronomia sia con quella tradizionale. Questi prodotti che negli ultimi anni hanno fatto molta strada arrivando dalla mensa delle famiglie più umili ai riconoscimenti comunitari, restano comunque i simboli dei territori che li hanno prodotti e valorizzati, ma finalmente corrono lontano rappresentandoli in tutta Italia ed all’ estero. Questo volumetto ne raccoglie le caratteristiche principali, li identifica inequivocabilmente, li svela a tutti gli appassionati. Domenico Romaniello Commissario Straordinatio ALSIA IL BIANC e LA R SSA Fagioli Bianchi di Rotonda DOP 3 4 Descrizione del Prodotto La Denominazione di Origine Protetta Fagioli Bianchi di Rotonda si riferisce al legume della specie botanica Phaseolus vulgaris L. ottenuto dagli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o Poverello Bianco, nelle tipologie Fresco (baccello) e Secco (granella). I baccelli si caratterizzano per l’elevato contenuto proteico e si presentano completamente bianchi, con semi dalla caratteristica forma tondaovale, bianchi, senza screziature. Per la finezza e la delicatezza del tegumento hanno un tempo di cottura più rapido rispetto ad altre varietà di fagiolo. Zona di Produzione La zona di produzione dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP ricade all’interno del territorio del Parco Nazionale del Pollino. Comprende i comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, nella provincia di Potenza, nella regione Basilicata. Caratteristiche del Prodotto La Denominazione di Origine Protetta Fagioli Bianchi di Rotonda è riservata ai legumi che, in base alla tipologia, si distinguono per le seguenti caratteristiche: Fresco (baccello) • colore bianco tendente al giallo chiaro o all’avorio; • lunghezza non superiore ai 20 cm e larghezza non superiore ai 20 mm; • ceroso, di aspetto fresco, sano e turgido; • pulito, esente da sostanze estranee visibili e privo di odore e/o sapore estranei; • tenore di umidità non inferiore al 60% e senza umidità esterna anormale; • contenuto proteico uguale o superiore al 9% (sul totale). IL BIANC e LA R SSA Secco (granella) • colore bianco senza venature e di media brillantezza; • forma tonda-ovale; • seme di lunghezza non superiore ai 18 mm e di larghezza non superiore ai 15 mm; • peso medio per 100 semi minimo 90 gr; • pulito, esente da sostanze estranee visibili e privo di odore e/o sapore estranei; • tenore di umidità non inferiore al 10% e senza umidità esterna anormale; • contenuto proteico elevato, uguale o superiore al 24% sulla sostanza secca; • tegumento molto sottile, non superiore al 6% rispetto al peso totale. Cenni storici Nella tradizione di campagna della Valle del Mercure i fagioli hanno da sempre ricoperto un ruolo di primo piano nell’alimentazione quotidiana, grazie alla loro ricchezza di proteine vegetali a basso costo. Per questo motivo venivano chiamati la carne dei poveri. Nella pubblicazione Regno delle due Sicilie - descritto e illustrato del 1852 si parla della coltivazione, nel territorio, di “piante graminacee, leguminose e filifire” e nello specifico si menziona “il fagiuolo, e questo di più specie”. Tra le varietà di fagioli coltivati nella Valle del Mercure, in un articolo del 2 settembre del 1860 dell’Eco di Basilicata Calabria Campania, si narra che i fagioli bianchi di Rotonda erano apprezzati persino da Giuseppe Garibaldi che, di ritorno dalla Sicilia, trascorse la notte a Rotonda e per cena gustò i fagioli bianchi che si producevano in questa zona. Fu così colpito dal loro sapore che decise di portarne via un pugno e di seminarlo nella sua isola di Caprera. Caratteristiche del Territorio Il territorio di produzione dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP si estende nella Valle del Mercure, all’interno del Parco Nazio- IL BIANC e LA R 5 SSA nale del Pollino, il cui bacino è di origine lacustre e risale all’Era quaternaria. I terreni sono di origine alluvionale, sabbiosi e limo-argillosi, freschi, profondi e fertili, con una buona esposizione e una notevole capacità di immagazzinare acqua. La ricchezza di zolfo e azoto nel suolo influisce sull’alto contenuto proteico della granella e la bassa concentrazione di calcare è responsabile della finezza della membrana e della sua delicatezza. Il clima è sostanzialmente dolce, con piogge abbondanti da ottobre a maggio ed escursioni termiche tra giorno e notte che favoriscono la fecondazione dei baccelli e l’abbondanza dei grani. La grande disponibilità di acque provenienti dalle sorgenti del Parco Nazionale del Pollino, insieme alla particolare freschezza del micro- clima, favorisce lo sviluppo di amido nel seme e riduce lo spessore del tegumento, influendo fortemente sulla qualità del prodotto (Fig. 1). (Fig. 1) Veduta del Parco Nazionale del Pollino Metodo di Produzione I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono ottenuti mediante tecniche che prevedono, prima dell’impianto, che il terreno venga trattato con un’aratura profonda circa 3035 cm e con una preparazione del letto di semina. Il processo produttivo prevede le seguenti fasi: Semina - viene effettuata ogni anno dal 20 aprile al 10 luglio con semi provenienti dai campi situati all’interno del territorio di produzione, con una densità non supe- riore ai 100 kg per ettaro. L’operazione viene eseguita a mano o con seminatrice a una profondità di 3-5 cm, a fila continua o a postarella (in più buche). I sesti e le distanze di semina sono quelli tradizionalmente in uso nella zona, con una densità massima di 110.000 piantine per ettaro (Fig. 2). (Fig. 2) Preparazione del terreno per la semina Operazioni colturali - per il sostegno delle piante dei fagioli vengono costruiti appositi tutori realizzati manualmente con legni di castagno provenienti dai boschi della Valle del Mercure, secondo una tecnica che si tramanda di generazione in generazione. Le piante rampicanti di fagioli vi sono posizionate secondo il sistema “a postarella” o “a rete” – un sistema unico e particolare utilizzato esclusivamente dai produttori della valle del Mercure – che consente una buona areazione, evitando la formazione di umidità tra i filari (Fig. 3). Grazie a questa tecnica viene preservata la delicatezza del fagiolo bianco e facilitata la raccolta. Anche la “scerbatura”, ovvero l’eliminazione delle erbe infestanti, viene realizzata completamente a mano. L’irrigazione avviene a scorrimento, a gocce e a micro-irrigazione; per la concimazione viene utilizzata sostanza organica come letame maturo o altri composti organici, in alternativa si ricorre alla pratica del “sovescio”. Il livello di concimazione minerale non deve superare le 130 unità fertilizzanti di azoto, le 100 unità fertilizzanti di fosforo e le 120 6 unità fertilizzanti di potassio. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria sono consentiti tutti i trattamenti ammessi nella coltivazione integrata mentre è vietato l’uso del diserbo. IL BIANC e LA R SSA tre per il Secco è di 2,5 tonnellate per ettaro. (Fig. 5) Fase di raccolta in contenitori di plastica (Fig. 3) Sistema di coltivazione delle piante di fagioli Bianchi di Rotonda DOP Raccolta - avviene tra il 1 agosto e il 30 ottobre per la tipologia Fresco e tra il 15 settembre e il 30 novembre per la tipologia Secco. Viene eseguita interamente a mano (Fig. 4), con molta cura, per evitare di compromettere la qualità del baccello e del seme; non appena raccolti, i fagioli vengono riposti in contenitori di legno o di plastica (Fig. 5). Confezionamento - i baccelli freschi vengono confezionati in retine e cassette sigillate, mentre la granella secca viene confezionata in scatole di cartone, sacchi di iuta o di altro materiale riciclabile (Fig. 6). Sulle confezioni è apposta l’etichetta che deve riportare a caratteri di stampa chiari e leggibili: la denominazione “Fagioli Bianchi di Rotonda” seguiti dalla dicitura “Denominazione di Origine Protetta” o dal suo acronimo DOP; il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice o produttrice; la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione; il logo del prodotto. È vietata l’aggiunta di qualsiasi altra qualificazione, compresi gli aggettivi: “tipo”, “gusto”, “uso”, “selezionato”, “scelto” e simili. È tuttavia consentito l’utilizzo di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali e marchi privati non aventi significato laudativo o tali da trarre in inganno il consumatore. (Fig. 4) Fase di raccolta manuale I prodotti destinati alla commercializzazione nella tipologia Secco sono immediatamente sgranati e successivamente sottoposti a raffreddamento in celle frigorifere, dove vengono conservati per qualche giorno prima di essere confezionati. La produzione massima per la tipologia Fresco è di 13 tonnellate per ettaro, men- (Fig. 6) Cassette di Fagioli Bianchi di Rotonda DOP freschi in baccello IL BIANC e LA R 7 SSA Valenze Gastromiche I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP freschi si conservano in frigorifero nel loro baccello per qualche giorno, mentre quelli secchi si mantengono per lungo tempo in un luogo fresco e asciutto, in un barattolo ben chiuso o nella loro confezione d’acquisto. Entrambi si prestano alla preparazione di numerose pietanze, anche se i fagioli secchi sono più saporiti di quelli freschi perché la concentrazione degli aromi e delle sostanze nutritive è maggiore. Una volta sgusciati, i fagioli freschi, detti anche “vaiane” o “fagioli verdi”, devono essere cucinati nel più breve tempo possibile ed è sufficiente sottoporli a una cottura di circa un’ora prima di consumarli, mentre i fagioli secchi devono essere tenuti a bagno per 12 ore e successivamente essere lessati. Per la delicatezza del tegumento, particolarmente sottile rispetto ad altre varietà di fagioli, i tempi di cottura sono brevi e consentono di gustare il legume in tutta la sua gradevolezza, riducendo al minimo la dispersione delle sue sostanze aromatiche e nutritive. Nella tradizione locale sono molte le ricette a base di Fagioli Bianchi di Rotonda DOP, dalla più semplice – che consiste nel condire i fagioli lessati e salati con aglio e peperoncini piccanti soffritti, poi serviti con crostini di pane raffermo – alle più elaborate, anche in connubio con la Melanzana Rossa di Rotonda DOP, altro prodotto di qualità certificata che si produce in questo territorio. I primi piatti li vedono protagonisti di zuppe, minestre e pastasciutte (Fig. 7); nei contorni spiccano in accompagnamento alle patate, pomodoro o altre verdure e nei secondi compaiono in molti piatti, come la trippa. Per la cena di Capodanno, nella cittadina di Viggianello, i Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono gli ingredienti principali della tradizionale Rappasciona, una zuppa di fagioli realizzata con mais quarantino bianco, grano tenero, aglio e Peperone di Senise IGP macinato. Le signore del Pollino svelano le loro ricette segrete www.biancoerossadop.it (Fig. 7) Opuscolo “Le Signore del Pollino svelano le loro ricettesegrete” Recentemente l’Associazione delle casalinghe del Pollino ha pubblicato una raccolta di ricette dal titolo “Le signore del Pollino svelano le loro ricette segrete” donando un prezioso contributo a coloro che si dilettano a reinterpretare la cucina tradizionale ed ad utilizzare questi prodotti d’elezione. E’ possibile accedere alle ricette anche dal sito www.biancoerossadop.it Caratteristiche Nutrizionali I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP si caratterizzano per l’elevato contenuto proteico, uguale o superiore al 24% sulla sostanza secca, un valore decisamente al di sopra della media registrata in altre varietà. Commercializzazione Il prodotto è immesso in commercio come Fagioli Bianchi di Rotonda DOP negli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino (o Poverello Bianco) e nelle tipologie Fresco (baccello) e Secco (granella). La prima tipologia è commercializzata da agosto ad ottobre in retine di peso non superiore ai 10 kg o in cassette di peso non superiore ai 15 kg; la seconda si trova sul mercato tutto l’anno in scatole di cartone, sacchi di iuta o altro materiale riciclabile di peso non superiore ai 5 kg (Fig. 8 - 9). 8 IL BIANC e LA R SSA Stagionalità I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono raccolti dal 1 agosto al 30 ottobre per la tipologia Fresco (baccello) e dal 15 settembre al 30 novembre per la tipologia Secco (granella). Curiosità (Fig. 8) Confezione per la commercializzazione della granella di Fagioli Bianchi di Rotonda DOP Reperibilità e Distribuzione I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono distribuiti nell’area di produzione e in alcune regioni italiane, soprattutto in Toscana, attraverso vendita diretta, dettaglio tradizionale e ristorazione. (Fig. 9) Baccelli cerosi Fagioli Bianchi di Rotonda DOP •I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP cuociono più velocemente rispetto alle altre tipologie di fagioli perché hanno un tegumento molto sottile e delicato. Fagioli Bianchi di Rotonda DOP Fagioli Bianchi di Rotonda DOP Reg.ne EU Reg.to CE 240 del 11.03.2011 GUCE L 66 del 12.03.2011 10 IL BIANC e LA R SSA Descrizione del prodotto • Classificazione Denominazione: Fagioli Bianchi di Rotonda DOP Famiglia: Fabacee Genere: Phaseolus Specie: Phaseolus vulgaris L. Varietà: Fagiolo Bianco, Tondino (Poverello Bianco) • Breve descrizione La Denominazione di Origine Protetta Fagioli Bianchi di Rotonda si riferisce al legume della specie botanica Phaseolus vulgaris L. ottenuto dagli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o Poverello Bianco, nelle tipologie Fresco (baccello) e Secco (granella). I baccelli si presentano cerosi, completamente bianchi, con semi dalla caratteristica forma tonda-ovale, bianchi, senza screziature e con tegumento fine e delicato. • Caratteristiche distintive Una delle peculiarità dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP è il tegumento molto sottile e quindi un tempo di cottura più rapido rispetto ad altre varietà. Inoltre il contenuto di proteine vegetali, uguale o superiore al 24% sulla sostanza secca, è maggiore rispetto agli altri prodotti similari. Territorio di produzione IL BIANC e LA R 11 SSA Tipologie in commercio Fresco (baccello) Secco (granella) Stagionalità Gen Feb Mar Apr Mag Produzione Giu Lug Ago X (F) Set X Ott X Nov Dic X (F-S) (F-S) (S) Set Ott Nov Commercializzazione Gen X (S) Feb X (S) Mar X (S) Apr X (S) Mag Giu X X (S) (S) Lug X (S) Ago X (F-S) X (F-S) X (F-S) X (S) Dic X (S) F = Fresco (baccello) - S = Secco (granella) Confezionamento ed etichettatura Il prodotto fresco è immesso in commercio nelle seguenti confezioni sigillate: • retine del peso fino a un massimo di 10 kg; • cassette del peso fino a un massimo di 15 kg. Il prodotto secco è immesso in commercio nelle seguenti confezioni sigillate: • scatole di cartone, sacchi di iuta o altro materiale riciclabile del peso fino ad un massimo di 5 kg. Sulle etichette apposte sulle confezioni sono riportate le seguenti indicazioni: • la denominazione Fagioli Bianchi di Rotonda DOP; • il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice o produttrice; • la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione; • il logo del prodotto. Confezioni Logo Prodotto prodotto fresco cassetta peso inferiore a 15 kg prodotto secco sacchetto peso inferiore a 5 kg 12 IL BIANC e LA R SSA • Etichetta Logo del prodotto Azienda Produttrice Azienda Confezionatrice Denominazione Fagioli Bianchi di Rotonda DOP Deperibilità e shelf life I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP freschi si conservano in frigorifero nel loro baccello per qualche giorno, mentre quelli secchi si mantengono per lungo tempo in un luogo fresco e asciutto, in un barattolo ben chiuso o nella loro confezione d’acquisto. Il termine massimo di conservazione per il prodotto secco è di 12 mesi. Controlli e rintracciabilità Al fine di dare maggiore garanzia al consumatore finale vengono effettuati costantemente dei controlli interni (autocontrollo) ed esterni (da parte dell’organismo di controllo) garantendo in questo modo l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto Fagioli Bianchi di Rotonda DOP lungo la filiera. Di seguito si riporta una tabella che sintetizza le fasi più importanti del piano di controllo attualmente in vigore. Tipologia di operatore Controlli Rintracciabilità Agricoltori • Ubicazione terreni. • Conformità varietale. • Modalità di preparazione terreni. • Processo di coltivazione. • Gli Agricoltori devono inviare la denuncia di semina alla C.C.I.A.A. di Potenza contenente l’indicazione del produttore di seme, ubicazione dei terreni, ecotipo, ecc. • Rispetto modalità e tempi di raccolta. Confezionatori • Fasi di processo disciplinate. • Ubicazione e adeguatezza impianti • Identificativo della data (o lotto) di produzione. • Quantità di prodotti confezionati con la denominazione “Fagioli Bianchi di Rotonda”. • Identificazione e rintracciabilità del prodotto dal ricevimento fino alla vendita. Prodotto finito (fresco e secco) • Prove di laboratorio su campione. • Rintracciabilità lotto. • Verifica dei parametri chimico-fisici (% umidità e proteine) e organolettici. IL BIANC e LA R SSA 13 Valore nutrizionali I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP si caratterizzano per l’elevato contenuto proteico, uguale o superiore al 24% sulla sostanza secca, un valore decisamente al di sopra della media registrata in altre varietà. Produzioni derivate Il prodotto viene utilizzato in diverse produzioni derivate. Marketing e punti di contatto Le Aziende aderenti alla DOP mettono a disposizione informazioni sul prodotto attraverso i seguenti materiali: • opuscolo Collana i prodotti agroalimentari certificati: i prodotti tipicio della Basilicata • opuscolo Le due Dop di Rotonda • Agrifoglio - Periodico dell’ALSIA • Quaderni dell’ALSIA • Guida Alla ricerca del Buono • Catalogo Commerciale I Prodotti del Pollino • Ricettario Il Bianco e la Rossa: due DOP per il Pollino • sito internet ufficiale www.biancoerossadop.it • sito internet ufficiale dei prodotti tipici del Pollino (portale e-commerce) www.prodottipollino.it Le Aziende aderenti alla DOP sono state inoltre presenti con pubblicazioni su quotidiani regionali. Hanno partecipato a trasmissioni TV nazionali, quali La Prova del Cuoco (RaiUno), Buongiorno Regione (RaiTre), Linea Verde (RaiDue) e Geo&Geo (RaiTre). 14 IL BIANC e LA R Organismi di riferimento • Organismo di Riferimento Produttori Consorzio di Tutela dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP c/o ALSIA - A.A.S.D. “Pollino’’ C/da Piano Incoronata - 85048 Rotonda (PZ) Tel: +39 0835 244575- 0835 244584 www.biancoerossadop.it • Organismo di Controllo Presidente Franzese Luigi Vice Presidente Malancone Maria Teresa Componente Riccucci Angela • Composizione CDA Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Potenza Corso XVIII Agosto, 34 - 85100 Potenza Tel: +39 0971 412111 - Fax: +39 0971 412248 www.pz.camcom.it [email protected] SSA IL BIANC e LA R SSA Melanzana Rossa di Rotonda DOP 15 16 IL BIANC e LA R SSA Descrizione del Prodotto La Denominazione di Origine Protetta Melanzana Rossa di Rotonda si riferisce all’ortaggio a bacca della specie Solanum aethiopicum nell’ecotipo Melanzana Rossa di Rotonda, comunemente noto come Melanzana Rossa. Per il caratteristico colore arancio tendente al rosso vivo e per la sua forma tonda, ricorda un pomodoro nell’aspetto, mentre il profumo fruttato richiama quello del fico d’india; al gusto è piccante, gradevolmente amara sul finale. Diversamente da tutte le altre melanzane, la polpa non scurisce dopo il taglio, grazie al basso contenuto di acido clorogenico. Zona di Produzione La zona di produzione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP comprende i comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, in provincia di Potenza, nella Regione Basilicata. Caratteristiche del Prodotto La Denominazione di Origine Protetta Melanzana Rossa di Rotonda (Fig. 1) è riservata alle bacche che presentano le seguenti caratteristiche: • intere, di aspetto fresco, sane e pulite, prive di sostanze estranee visibili e di umidità esterna anormale; • forma rotonda, simile al pomodoro; • colore e sovracolore verde-arancio chiaro con tenui sfumature verdognole a inizio maturazione e successivamente arancione vivo tendente al rosso lucido; • lunghezza e larghezza non superiori agli 8 cm, con peso massimo di 200 gr; • polpa bianca di consistenza carnosa, che non annerisce dopo il taglio; • profumo intenso, fruttato, che ricorda il fico d’India; • sapore piccante, deciso, con un gradevole finale amarognolo; • prive di odori e/o sapori estranei. (Fig. 1) Melanzana Rossa di Rotonda DOP Cenni Storici La storia della Melanzana Rossa di Rotonda inizia in Africa agli inizi del Novecento, in pieno periodo colonialista, quando l’Italia, governata dal regime fascista, si lancia alla conquista dell’Etiopia in quella che fu ricordata come la Guerra d’Abissinia. Molti cittadini di Rotonda, un po’ per la necessità di trovare lavoro, un po’ per il sogno di costruirsi una nuova vita, nel 1935 partirono al seguito dell’esercito italiano e una volta conclusa la guerra si stabilirono nella colonia. Le famiglie che riuscirono a tornare in patria prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale portarono con sé una curiosa melanzana, rossa come un pomodoro e profumata come un fico d’India: la Melanzana Rossa di Rotonda. Lo raccontano gli anziani, i bambini di allora, nati in Africa e tornati in Italia al seguito delle proprie famiglie. L’adattamento di questa specie al territorio fu tale che si trasformò fino a differenziarsi persino dalle specie d’Africa da cui originariamente proveniva, dello stesso colore arancione ma senza striature e dalla forma più allungata. Il suo nome scientifico, tuttavia, tradisce ancora le sue origini: Solanum aethiopicum. Qualche anno prima che il pregiato ortaggio arrivasse nell’agro di Rotonda, Filippo Cirelli, nel suo Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato (Napoli 1853-1860) descrive la fertilità di questo territorio “abbondante di acqua, le quali sono giovevolissime IL BIANC e LA R 17 SSA per l’agricoltura, e l’industrioso colono di Rotonda sa ben mettere a profitto. La sedulità dei coltivatori, la mitezza del clima, la posizione de terreni, e la loro buona qualità offrono i fattori più sicuri della produzione, la quale perciò è svariata, offrendo annualmente tutti i prodotti bisognevoli per la sussistenza degli abitanti”. In un ambiente così favorevole alla sua coltura, la Melanzana Rossa di Rotonda ha conquistato i contadini per la sua rusticità e la sua versatilità in cucina, oltre che per aver rappresentato un alimento quotidiano prezioso nel periodo di guerra. Caratteristiche del Territorio Il territorio di produzione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP si estende nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, ricco di sorgenti di acque purissime. Le condizioni climatiche e le caratteristiche del suolo hanno influito direttamente sulle proprietà organolettiche e qualitative del prodotto, tanto da differenziarlo dalla specie africana dalla quale si è originato. I terreni sui quali avviene la coltivazione si trovano in una immensa valle, il cui bacino è di origine lacustre e risale all’era quaternaria, dal suolo limo-argilloso, fresco, profondo, fertile e con una buona ritenzione idrica. Il clima è particolarmente dolce, con piogge abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio, favorevole in generale alla coltivazione di quasi tutte le ortive, e ideale per la Melanzana Rossa di Rotonda DOP (Fig. 2). (Fig. 2) Campo di coltivazione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP Metodo di Produzione La Melanzana Rossa di Rotonda DOP è coltivata su terreni preparati con un’aratura leggera di 30-35 cm di profondità. Il metodo di produzione prevede le seguenti fasi: Impianto - avviene tra il 10 maggio e il 30 giugno posizionando piantine con 3-5 foglie e di altezza compresa tra 10 e 15 cm in solchetti scavati preventivamente. Tali piantine devono provenire necessariamente dall’area di produzione e devono essere impiantate secondo i sesti e le distanze di piantagione in uso nella zona, con una densità non superiore alle 18.000 piante per ettaro (Fig. 3). (Fig. 3) Piantina di Melanzana Rossa di Rotonda DOP Operazioni colturali - le piante vengono irrigate con metodi a scorrimento, a goccia o attraverso microirrigazione. Per la concimazione si utilizza sostanza organica, letame maturo o altre sostanze organiche compostate. In alternativa si ricorre alla pratica del sovescio che consiste nell’interramento di determinate specie erbacee nel momento del loro massimo sviluppo vegetativo, al fine di apportare sostanza organica al terreno. La concimazione minerale non deve superare le 100 unità fertilizzanti per ettaro di azoto e fosforo e le 120 unità fertilizzanti per ettaro di potassio. Per la difesa fitosanitaria sono consentitti tutti i principi attivi comunemente ammessi nella coltivazione 18 integrata, mentre non è ammesso l’uso del diserbo. IL BIANC e LA R SSA “DOP” con caratteri superiori a quelli utilizzati per le altre indicazioni; il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice e produttrice; la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione; il logo. È consentito l’uso di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali o marchi privati, non aventi significato laudativo o tali da trarre in inganno il consumatore. È vietata l’aggiunta di qualsiasi altra qualificazione, compresi gli aggettivi: “tipo”, “gusto”, “uso”, “selezionato”, “scelto” e simili. (Fig. 4) Melanzana Rossa di Rotonda in maturazione Raccolta - avviene dal 1 luglio al 30 novembre e viene eseguita a mano con le forbici, asportando una piccola porzione di peduncolo. La produzione in coltura specializzata non deve superare le 60 tonnellate per ettaro (Fig. 4-5). (Fig. 6) Melanzana Rossa di Rotonda DOP in fase di confezionamento Valenze Gastronomiche (Fig. 5) Melanzana Rossa di Rotonda dopo la raccolta Confezionamento - come tutte le altre fasi, deve svolgersi all’interno del territorio di produzione per evitare che il trasporto e le eccessive manipolazioni possano danneggiare le bacche (Fig. 6). Il prodotto fresco viene sistemato in contenitori idonei sui quali deve comparire l’etichetta, che deve riportare a caratteri di stampa chiari e leggibili: la denominazione “Melanzana Rossa di Rotonda” seguita dalla dicitura “Denominazione di Origine Protetta” o dal suo acronimo La Melanzana Rossa di Rotonda DOP si conserva per qualche giorno in un luogo fresco e asciutto. In cucina questa melanzana rivela al meglio tutte le sue peculiarità: dopo il taglio la polpa rimane bianca anche per lungo tempo, a differenza delle altre melanzane che scuriscono immediatamente. Raramente la si consuma fresca, appena raccolta: tradizionalmente si conserva sott’olio o sott’aceto. Molti utilizzano anche le foglie, che sono più tenere rispetto a quelle delle altre varietà di melanzana e molto diverse nella forma e nelle dimensioni. Grigliata, lessata o cotta in padella, sono numerose le ricette tradizionali a base della Melanzana Rossa di Rotonda DOP, come il “Filetto di maiale alla Melanzana Rossa di Rotonda e pancetta alla griglia” o gli “Scialatelli (linguine) alla Melanzana Rossa di Rotonda” (Fig. 7). Il prodotto è ottimo anche per le IL BIANC e LA R 19 SSA fritture, dove dà il meglio di sé aromatizzato con pepe, menta, aglio e origano. ne distribuita nell’area di produzione e in molte regioni italiane sia come prodotto fresco che trasformato, attraverso vendita diretta, dettaglio tradizionale e ristorazione. Stagionalità La Melanzana Rossa di Rotonda DOP è raccolta dal 1 luglio al 30 novembre. (Fig. 7) Melanzana Rossa di Rotonda DOP ripiena. Per apprezzare al meglio ed arricchire il lessico gastronomico di questo prodotto è possibile consultare il volumetto “Le signore del Pollino svelano le loro ricette segrete” o consultare il sito www.biancoerossadop.it Commercializzazione Il prodotto è immesso in commercio da luglio a novembre nella tipologia Melanzana Rossa di Rotonda DOP (Fig. 8 - 9). È commercializzata in contenitori realizzati con materiale di origine vegetale o di cartone, in alternativa è immesso al consumo in retine di plastica riciclabile di peso non superiore a 1 kg o di altro materiale riciclabile consentito dalle normative comunitarie. (Fig. 8) Bruschetta con Melanzana Rossa di Rotonda DOP alla griglia Reperibilità e Distribuzione La melanzana rossa di Rotonda DOP vie- (Fig. 9) Piantagione di Melanzana Rossa di Rotonda DOP in fase di raccolta. Curiosità •La Melanzana Rossa di Rotonda DOP è molto ricercata dall’industria agro-alimentare e conserviera perché è l’unica melanzana che non scurisce immediatamente dopo il taglio ma mantiene la polpa bianca anche per lungo tempo. •Nel dialetto locale la Melanzana di Rotonda DOP viene chiamata “merlingiana a pummadora” proprio per la sua somiglianza al pomodoro. •In certe case di campagna è ancora possibile vedere, appese alla porta, le melanzane nzertate, legate a grappoli come si fa con i peperoni o i pomodorini e messe ad asciugare sotto le tettoie, che colpiscono l’occhio come tante pennellate rosse. •La Melanzana Rossa è una specie rarissima, a rischio di estinzione, la sua coltivazione in Italia è stata accertata esclusivamente nella zona delimitata dal disciplinare. Melanzana Rossa di Rotonda DOP Melanzana Rossa di Rotonda DOP Reg.ne EU Reg.to CE 240 del 11.03.2011 GUCE L 66 del 12.03.2011 IL BIANC e LA R SSA 21 Tipologie in commercio • Classificazione Denominazione: Melanzana Rossa di Rotonda DOP Famiglia: Solanaceae Genere: Solanum Specie: Solanum Aethiopicum L. Varietà: Melanzana Rossa di Rotonda • Breve descrizione La Denominazione di Origine Protetta Melanzana Rossa di Rotonda si riferisce al frutto della specie botanica Solanum Aethiopicum L. ottenuta dall’unico ecotipo Melanzana Rossa di Rotonda, come prodotto fresco. Il frutto si presenta arrotondato, il colore è sovracolore verde-arancione-chiaro con tenue sfumature verdognole ad inizio maturazione e successivamente arancione vivo tendente al rosso lucido. • Caratteristiche distintive La principale caratteristiche della “Melanzana Rossa di Rotonda” è il basso contenuto di acido clorogenico responsabile dell’imbrunimento della bacca. Il contenuto di acido clorogenico della melanzana comune risulta pari a 4300 ppm nettamente superione al valore di quello della Melanzana Rossa di Rotonda mediamente pari a 800 ppm. Territorio di produzione Melanzana Rossa di Rotonda DOP 22 IL BIANC e LA R SSA Tipologie in commercio Fresco (bacca) Melanzana Rossa di Rotonda Dop confezionata fresca nelle apposite reti di plastica con sigillo, da Kg. 1. Oppure nelle cassette di legno da 5 Kg. Stagionalità Produzione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Set Ott Nov Dic Inizio Trapianto trapianto fino al 30 Commercializzazione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Inizio raccolta Fine raccolta Confezionamento ed etichettatura Il prodotto fresco si presenta al commercio nelle seguenti confezioni sigillate: • retine del peso fino ad un massimo di 1 kg; Sulle etichette apposte sulle confezioni sono riportate le seguenti indicazioni: • la denominazione Melanzana Rossa di Rotonda Dop; • il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice o produttrice; • la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione espressa in conformità dalle norme vigenti; Confezioni Consorzio di Tutela Logo Prodotto prodotto fresco reti di plastica fino a max 1 Kg. contenitore di origine vegetale con cartone, con retine di plastica riciclabile o altro materiale riciclabile e LA R IL BIANC 23 SSA • Classificazione Melanzana Rossa di Rotonda DOP Logo del prodotto Azienda Produttrice Melanzana Rossa di Rotonda DOP Azienda Confezionatrice Denominazione Melanzana Rossa di Rotonda DOP Deperibilità e shelf life La Melanzana Rossa di Rotonda Dop fresca si conserva fuori dal frigo in un posto fresco ed asciutto per circa 15 gg. Il termine max. di conservazione per il prodotto fresco è di 30 gg. Controlli e rintacciabilità Al fine di dare maggiore garanzia al consumatiore finale vengono effettuati costantemente dei controlli interni( autocontrollo ) ed esterni (da parte dell’organismo di controllo) garantendo in questo modo l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto Melanzana Rossa di Rotonda lungo la filiera. Di seguito si riporta una tabella che sintetizza le fasi più importanti del piano di controllo attualmente in vigore. Tipologia di operatore Agricoltore Confezionatori Prodotto finito (fresco) Controlli Rintracciabilità • Ubicazione terreni. • Modalità di preparazione terreni. • Processo di coltivazione. • Gli agricoltori devono inviare la denuncia di trapianto al CSQA di Thiene contenente l’indicazione delle piantine, ubicazione dei terreni ecc. • Rispetto modalità e tempi di raccolta. • Fase di processo disciplinata. • Ubicazione adeguatezza impianti. • Identificazione della data (lotto) di produzione. • Quantità di prodotto confezionato con la denominazione (Melanzana Rossa di Rotonda). • Identificazione e rintracciabilità del prodotto dal ricevimento fino alla vendita. • Rintracciabilità lotto. 24 IL BIANC e LA R SSA Produzioni derivate Il prodotto viene utilizzato in diverse produzioni derivate. Marketing e punti di contatto Le Aziende aderenti alla DOP mettono a disposizione informazioni sul prodotto attraverso i seguenti materiali: • opuscolo Collana i prodotti agroalimentari certificati: i prodotti tipicio della Basilicata • opuscolo Le due Dop di Rotonda • Agrifoglio - Periodico dell’ALSIA • Quaderni dell’ALSIA • Guida Alla ricerca del Buono • Catalogo Commerciale I Prodotti del Pollino • Ricettario Il Bianco e la Rossa: due DOP per il Pollino • sito internet ufficiale www.biancoerossadop.it • sito internet ufficiale dei prodotti tipici del Pollino (portale e-commerce) www.prodottipollino.it Le Aziende aderenti alla DOP sono state inoltre presenti con pubblicazioni su quotidiani regionali. Hanno partecipato a trasmissioni TV nazionali, quali La Prova del Cuoco (RaiUno), Buongiorno Regione (RaiTre), Linea Verde (RaiDue) e Geo&Geo (RaiTre). IL BIANC e LA R SSA Organismi di riferimento • Organismo di Riferimento Produttori Consorzio di Tutela della Melanzana Rossa di Rotonda DOP c/o ALSIA - A.A.S.D. “Pollino’’ C/da Piano Incoronata - 85048 Rotonda (PZ) Tel: +39 0835 244575- 0835 244584 www.biancoerossadop.it • Organismo di Controllo Presidente De Marco Giuseppina Vice Presidente Tancredi Pietro Componente Attadia Franco • Composizione CDA C.S.Q.A. Certificazioni S.r.l. Qualità Agroalimentare Via S. Gaetano, 74 - 36016 Thiene (VI) Tel: +39 0445 313011 Fax: +39 0445 313070 www.csqa.it [email protected] 25 26 IL BIANC e LA R SSA Album della “Il Bianco Sagra della Melanzana Rossa e Piazza Vittorio Emanuele III MUSICHE, DANZE & COLORI DEL POLLINO Esibizione gruppo musicale. 10,30 10.00 Centro visite – Via Vittorio Emanuele CUORE DEL POLLINO Mostra fotografica a cura di Giorgio Braschi. 17,00 11,30 Piazza Vittorio Emanuele III SAPORI & COLORI DA GUSTARE Sagra della Melanzana Rossa e dei Fagioli Bianchi di Rotonda dop a cura delle contrade della Valle del Mercure. Anfiteatro TAVOLOZZE A DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA (Concorso di pittura estemporanea: natura morta o paesaggi ispirata alle due dop del Pollino). Piazza Umberto,1 La giornalista Beatrice Volpe incontra Giorgio Braschi (naturalista e conoscitore del Pollino). 20,30 19,00 Piazza Vittorio Emanule III CUCINA, TRADIZIONE E FANTASIA Clayton Norcross (Thorn di Beautiful) apre la sfida gastronomica dei ristoratori del Mercure con le regine della casa. Prove della sfida: a) presentazione di una ricetta a base di melanzana rossa di rotonda e/o fagioli bianchi di rotonda dop b) preparazione della “lagana più rotonda”. NOZZE: DUE DOP + DOC (le due dop del Pollino incontrano il vino doc di Matera). ASSAGGI ISTITUZIONALI Le istituzioni degustano le ricette biancoerossadop con l’abbinamento del vino doc Matera. Presenta: Mariapaola Vergallito - Direttore lasiritide.it Anfiteatro LA SPESA DOP+DOP+ SORPRESE (il mercatino biancoerossadop + Mercato di Campagna Amica - Coldiretti). Anfiteatro Premiazione concorso pittura estemporanea 22,00 10.00 16.00 17.00 Piazza Vittorio Emanuele III PAROLE IN ROSSO & BIANCO + VERDE :150 anni ITALIA UNITA DA ROTONDA E NON SOLO La giornalista Beatrice Volpe intervista: Vito De Filippo - Presidente Regione Basilicata Francesco Battifarano - Presidente Vino DOC Matera. Maurizio de Rinaldis - Generale - già comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori. 20,30 Piazza Vittorio Emanuele III MERCATINO DOP + DOP + SORPRESE (il mercatino biancoerossadop + Mercato di Campagna Amica Coldiretti). 22,00 c.da Piano Incoronata ROSSA & BIANCO IN CAMPER/CAMPO Raduno camper a cura della Coop Testudo - visita campi di melanzana rossa e fagioli bianchi di Rotonda dop in compagnia del Giornalista Roberto De Petro (direttore TelenorbaVerde - Agri7) • Prova di abilità della semina a mano (“tiantaturo”) dei fagioli bianchi di Rotonda dop • Raduno presso ALSIA A.A.S.D.Pollino. 18.00 ssa e dei fagioli bianc na ro hi d nza i ro ela to am nd www.biancoerossadop.it ell aD d a OP r g ROTONDA 12 AGOSTO 2011 VIGGIANELLO 13 Agosto 2011 sa Anfiteatro LE DOP SALUTANO IN MUSICA Esibizione gruppo musicale. Anfiteatro CONFRONTO DI DUE DOP (produzione, promozione, tutela e commercializzazione di Melanzana rossa e Fagioli Bianchi di Rotonda dop) Il Giornalista Roberto De Petro (direttore TelenorbaVerde - Agri7) intervista amministratori, tecnici e operatori del settore agricolo. Intervista: Antonio Fiore - Sindaco di .Viggianello Vilma Mazzocco - Assessore all’Agricoltura - Regione Basilicata DOmenico Romaniello - Commissario ALSIA Franco Fiore - Vice Presidente Parco Nazionale del Pollino Franco Fucci - Azienda Speciale Forim Giuseppe Brillante - Direttore Coldiretti Luigi Franzese - Consorzio di Tutela Fagioli Bianchi di Rotonda dop Anfiteatro ALLEGRIA NEL PIATTO Sagra della Melanzana Rossa e dei Fagioli Bianchi di Rotonda dop a cura delle contrade della Valle del Mercure. Consorzio di Tutela Consorzio di Tutela Comune di Rotonda 2013 Comune di Viggianello Comune di Castelluccio Inf. 2014 Comune di Castelluccio Sup. Coop. Testudo IL BIANC e LA R SSA Manifestazione e la Rossa” dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP 2015 2016 2017 2018 27 28 IL BIANC e LA R . ALSIA Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa “Pollino” C/da Piano Incoronata - Rotonda (PZ) Tel. 0835 244575 - Fax e-mail: [email protected] www.alsia.it - www.biodiversitapollino.it SSA