Ecco la scuola
Gelmini – Tremonti (Brunetta)
Tutti
i
dati
riportati
sono
ricavati
da
documenti
ufficiali
DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008, n. 137 Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.
Disponibile
su:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_gelmini/gelmini.pdf
Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con
il
Ministro
dell’Economia
e
delle
Finanze.
Disponibile
su:
http://www.cislscuola.it/files/PianoProgr_25set_08.pdf
http://www.flcgil.it/content/download/61261/395151/version/1/file/Schema+di+piano+programmatico+del+Mi
nistero+dell%5C%27Istruzione%2C+dell%5C%27Universit%C3%A0+e+della+Ricerca+di+concerto+con+il+
Ministro+dell%5C%27Economia+e+delle+Finanze+in+attuazione+all%5C%27art.+64+della+L.+133-08.pdf
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_361-1.pdf
http://www.alpebra.it/Cpds_venezia/Bacheca03/Schema_del_Piano_programmatico_Gelmini-Tremonti.pdf
Rapporto OCSE, Education at a glance. www.oecd.org/edu/eag2008
“Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza”
Derek Bok (Presidente emerito dell’Università di Harvard)
1 settembre 2008
DECRETO-LEGGE n. 137
Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di
insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali,
disciplinare le attività connesse alla valutazione complessiva del comportamento
degli studenti nell’ambito della comunità scolastica, reintrodurre la valutazione con
voto numerico del rendimento scolastico degli studenti, adeguare la normativa
regolamentare all’introduzione dell’insegnante unico nella scuola primaria,
prolungare i tempi di utilizzazione dei libri di testo adottati, ripristinare il valore
abilitante dell’esame finale del corso di laurea in scienze della formazione primaria e
semplificare e razionalizzare le procedure di accesso alle scuole di specializzazione
medica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 agosto
2008;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e per la
pubblica amministrazione e l’innovazione;
Emana
il seguente decreto-legge:
Un passo indietro
Perché la decretazione
d’urgenza?
È vero che la scuola italiana
è troppo costosa e funziona
male?
Alcuni dati economici
OCSE (OECD)
Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico
Rapporto sull’Educazione
Settembre 2008
Cosa è l’OCSE?
• raggruppa 30 paesi membri che condividono
l’impegno per l’esistenza di governi
democratici e per un’economia di mercato
• fornisce statistiche e dati economici e sociali
• analizza, valuta e anticipa gli sviluppi
economici
• conduce ricerche su cambiamenti sociali e
su modelli d’evoluzione di settore quali il
commercio, l’ambiente, l’agricoltura, la
tecnologia, la politica fiscale e altri ancora
Spesa pubblica totale del paese
in relazione al PIL
Spesa pubblica dedicata all’istruzione
Investimento in educazione in rapporto al PIL
Spesa per il personale
in rapporto alla spesa per la scuola
Ma i risultati della nostra
scuola sono tanto scadenti?
I risultati PISA OCSE 2007 confermano che in tali prove i nostri
studenti 15enni mostrano competenze più basse degli studenti di molti
altri paesi.
Non c’è da stupirsi di questi risultati se si considera che solo il 54% dei
genitori di tali alunni possiede un diploma (meno di noi solo Portogallo e
Turchia, ma la gran parte dei paesi più sviluppati viaggia su percentuali
dell’80-90%). Non c’è da stupirsi neppure del fatto che i risultati peggiori
si evidenziano in matematica e in scienze, vista la scarsa attenzione alle
tematiche scientifiche presente nel nostro paese e al basso numero di
laureati in tali discipline.
La ricerca mostra però che, depurando il dato dalle differenze culturali
dei genitori, i nostri studenti raggiungono risultati pari a quelli di Francia
e Germania e migliori di quelli di Svezia e Stati Uniti.
Ma i risultati della nostra
scuola sono tanto scadenti?
Il nostro sistema mostra poi anche dei pregi: infatti tutti i dati dimostrano che la
nostra scuola ha uno dei più piccoli tassi di variazione nei risultati scolastici e
che è il paese con in assoluto il minor tasso di variazione nei risultati all’interno
della stessa scuola. Il nostro sistema scolastico tende anche a favorire gli
studenti provenienti da ceti meno abbienti, che sono meno penalizzati che in
molti altri paesi.
I nostri punti deboli sono le differenze nei risultati che dipendono fortemente
dalla tipologia di scuola (la differenza fra i risultati dei liceali e quelli degli studenti
dei professionali è di oltre 100 punti) e dalla collocazione geografica, che vede i
risultati degli studenti delle regioni del nord in linea con quelli dei paesi più
avanzati, ma di ben 100 punti migliori di quelli del sud.
Altro punto debole è il numero molto basso di studenti che raggiungono risultati
eccellenti.
Preoccupa inoltre il peggioramento dei risultati dal 2000 al 2006.
Gli studenti della scuola statale ottengono risultati decisamente (di 30 punti)
migliori di quelli della scuola privata.
Ma i risultati della nostra
scuola sono tanto scadenti?
• Livello IV elementare
• Indagine PIRLS su 45 paesi: punteggio
medio 500
• Risultato Italia: 551 (7° posto)
• Distribuzione abbastanza omogenea fra le
macroaree geografiche (tutte sopra la media)
• Paese con differenza minore fra maschi e
femmine
• Miglioramento significativo vs 2001, sia nella
capacità di ricevere informazioni e trarne
deduzioni, sia nella capacità di integrare,
interpretare, valutare informazioni e concetti
Decreto Brunetta e DPEF
Il 6 agosto 2008 viene convertito in legge il
decreto 112 del 25 giugno 2008 (noto come
Decreto Brunetta). In esso, in accordo con il
Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria (DPEF), è previsto un risparmio di
8 miliardi nel sistema istruzione.
COME SI POSSONO
RISPARMIARE 8 MILIARDI
DI EURO IN TRE ANNI?
L’art. 64 della legge n. 133 prevede la riduzione
di 87.400 posti per il personale docente e di
44.500 posti per il personale ATA.
COME SI FA A
GIUSTIFICARE 132.000
TAGLI DI ORGANICO?
Decreto-Legge n 137 del 1/9/2008
Art. 1. - Cittadinanza e Costituzione. … sono attivate azioni di sensibilizzazione e
di formazione del personale finalizzate all’acquisizione … delle conoscenze e
delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione» …
Art. 2. - Valutazione del comportamento degli studenti. … in sede di scrutinio
intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente … la
valutazione del comportamento è espressa in decimi. La votazione sul
comportamento … concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a 6/10, la non ammissione al successivo anno di corso.
Art. 3. - Valutazione del rendimento scolastico degli studenti. … la valutazione
periodica ed annuale degli apprendimenti … è espressa in decimi … Sono
ammessi alla classe successiva … gli studenti che hanno ottenuto un voto non
inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina. …
Art. 4. - Insegnante unico nella scuola primaria. … le istituzioni scolastiche
costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di
ventiquattro ore settimanali. …
Art. 5. - Adozione dei libri di testo. … i competenti organi scolastici adottano libri
di testo in relazione ai quali l’editore si sia impegnato a mantenere invariato il
contenuto nel quinquennio ...
Art. 6. - Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria. …
ma il Decreto non è sufficiente
Gli articoli del Decreto da soli non bastano
a delineare le modalità operative dei tagli e
dei risparmi e a delineare il “progetto” di
scuola caro che si profila per il futuro.
È necessario … un piano programmatico.
Per la realizzazione del piano saranno
pubblicati una serie di regolamenti che
andranno a modificare gli ordinamenti
scolastici, i quadri orario, la rete scolastica
e i criteri di formazione delle classi.
Modifiche agli ordinamenti
scolastici e ai quadri orario
Indicazioni nazionali e Indicazioni per il curricolo
Le Indicazioni nazionali della Moratti relative alla scuola
dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di
primo grado saranno “opportunamente armonizzate” con le
Indicazioni per il curricolo di Fioroni. I relativi piani di studio, le
discipline e i carichi orario saranno riesaminati ed
“essenzializzati”.
Scuola dell’infanzia
Nella scuola dell’infanzia le attività
potranno svolgersi anche
esclusivamente al mattino e con
un solo docente per sezione.
…
Un solo educatore per
tutti i bambini!!
Scuola primaria
Nella scuola primaria “va privilegiata ai sensi del decreto
legge 1 settembre 2008, n. 137, l’attivazione di classi
affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario
di 24 ore settimanali”. …
Maestro unico o maestro solo?
Tuttologo?
Scuola primaria
Tenuto conto delle richieste dei genitori e del numero di
insegnanti assegnati, le scuole potranno offrire le
organizzazioni previste dalla riforma Moratti: 27 ore
settimanali oppure 27 ore + 3 ore opzionali facoltative
con l’introduzione del “maestro prevalente”. Potrà
esserci un’estensione delle ore di lezione pari ad un
massimo di 10 ore settimanali comprensive della mensa.
E le ore aggiuntive chi le svolge?
Insegnanti? Cooperative?
E chi le paga?
Le famiglie? L’ente locale?
E l’inglese?
Vi ricordate le tre i?
L’insegnamento
della
lingua
inglese
sarà
affidato ad un insegnante di classe
opportunamente specializzato.
Transitoriamente potranno essere utilizzati fino
all’a.s. 2010/2011 insegnanti specialisti esterni
alla classe.
Scuola secondaria di 1° grado
Nella scuola secondaria di primo grado l’orario
obbligatorio delle lezioni sarà di 29 ore settimanali
così come previsto dalla riforma Moratti. Per le
classi a tempo prolungato saranno previste 36 ore
settimanali senza compresenze e con l’obbligo di
svolgimento di attività pomeridiane per almeno tre
giorni a settimana.
Piani di studio e quadri orario per i licei
I piani di studio relativi al sistema dei licei della Moratti artistico,
classico,
linguistico,
musicale
e
coreutico,
scientifico, scienze umane - con l’esclusione del liceo
economico e di quello tecnologico abrogati da Fioroni,
saranno riesaminati per razionalizzarne l’impianto in termini
di massima semplificazione.
Saranno rivisti i quadri orario previsti dalla riforma Moratti: il
carico orario non potrà superare le 32 ore settimanali per i
licei artistici e i licei coreutici e musicali, mentre non potrà
superare le 30 ore settimanali per tutti gli altri.
Piani di studio e quadri orario
per gli istituti tecnici e professionali
I piani di studio relativi agli istituti tecnici e professionali saranno razionalizzati e
semplificati.
Il numero di indirizzi dell’istruzione tecnica sarà ridotto.
Per il settore economico gli indirizzi saranno: amministrazione-finanzamarketing e turismo.
Per quello tecnologico: meccanica-meccatronica-energia, logistica-trasporti,
elettrotecnica-elettronica,
informatica-telecomunicazioni,
graficacomunicazione, chimica-biologia, tessile-abbigliamento-moda, agricolturaagroindustria, costruzioni-ambiente-territorio.
L’istruzione professionale confluirà in quella tecnica per quanto riguarda gli
indirizzi comuni. Per tutti gli altri indirizzi sarà finalizzata al conseguimento del
diploma. Gli istituti professionali continueranno a rilasciare qualifiche triennali
fino a quando competerà esclusivamente alle Regioni rilasciare tali titoli.
Per tutti gli istituti tecnici e professionali il carico orario non potrà
superare le 32 ore settimanali
Modifiche alla rete
scolastica e ai criteri
per la formazione delle
classi
Rete scolastica
Il piano di riorganizzazione della rete scolastica prevede la
chiusura di circa 4.200 plessi scolastici che hanno meno di
50 alunni. 700 istituzioni scolastiche che hanno meno di 300
alunni e 1.900 istituzioni scolastiche che hanno tra i 300 e i
500 alunni, ma non sono istituti comprensivi o superiori
oppure non sono situate in territori montani o nelle piccole
isole, verranno accorpate in modo tale che il numero
complessivo degli alunni sia compreso tra 500 e 900, oppure
in deroga, se istituti comprensivi o superiori situati in territori
montani o nelle piccole isole, in modo tale che il numero
complessivo di alunni sia compreso tra 300 e 500. Le Regioni
e gli Enti Locali dovranno programmare interventi di supporto
per quanto riguarda sia i trasporti che l’edilizia scolastica.
Formazione delle classi
La formazione delle classi dovrà rispettare nuovi criteri e
parametri. Saranno modificati i valori minimi e massimi
per la costituzione delle classi in modo da incrementare nei
prossimi tre anni di un’unità il rapporto alunni/docenti e dello
0,4 il rapporto alunni/classi. Le classi iniziali di ciclo saranno
costituite esclusivamente sulla base del numero di alunni
iscritti, procedendo solo successivamente all’assegnazione
degli alunni alle classi secondo le diverse scelte espresse e
nel limite dei posti disponibili.
Riduzione del personale docente e ATA
Alitalia?
al confronto noccioline
Nell’a.s. 2009/10 saranno tagliati 52.267 posti (42.100 docenti + 15.167
ATA).
Nell’a.s. 2010/11 40.767 posti (25.600 docenti + 15.167 ATA).
Nell’a.s. 2011/2012 33.866 posti (19.700 docenti + 14.166 ATA).
In tutto 131.900 posti
(87.400 docenti + 44.500 ATA)
Personale docente
L’organico di istituto sarà determinato nel rispetto delle
modifiche apportate: agli ordinamenti scolastici, ai quadri
orario, alla rete scolastica e ai criteri per la formazione delle
classi.
Saranno eliminate le compresenze in tutti gli ordini di
scuola.
Tutte le cattedre della scuola secondaria di primo e secondo
grado saranno ricondotte a 18 ore.
Il numero dei posti di sostegno non potrà essere superiore
a 94.000 così come previsto dalla Finanziaria 2008.
L’art. 64 della legge n. 133 del 6 agosto 2008 prevede il
taglio di 87.400 posti per innalzare di un’unità il rapporto
alunni/docenti: da 8,9 si passerà 9,9 studenti per docente.
Per questo ci saranno circa 800.000 alunni in esubero.
Scuola primaria
L’innalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4, oltre al
sovraffollamento, produrrà la riduzione di 4.867 posti. Si passerà da 18,69
a 19,09 alunni per classe. Ci saranno 2.900 classi in meno, cioè circa
55.000 alunni da ricollocare.
Per circa 100.000 classi su 138.000 l’orario settimanale sarà ridotto
mediamente di 3 ore, in questo modo saranno tagliati 14.000 posti. Il
mantenimento delle classi a modulo o a tempo pieno dipenderà
quindi dal numero di classi attivate a 24 ore settimanali con il
“maestro unico”.
L’insegnamento della lingua inglese sarà affidato solo alle insegnanti
specializzate, quindi verranno tagliati tutti gli 11.200 posti delle insegnanti
specialiste.
In tutto per la scuola primaria il taglio sarà di 30.067 posti
(13,5%).
Scuola secondaria di primo grado
L’innalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4, oltre al
sovraffollamento, produrrà la riduzione di 2.840 posti. Si passerà da 20,97
a 21,37 alunni per classe. Ci saranno 1.500 classi in meno, cioè circa
32.000 alunni da ricollocare.
Per le 58.000 classi a tempo normale l’orario settimanale sarà di 29
ore e quindi ridotto di 3 ore, 4 nei corsi bilingue, in questo modo
saranno tagliati 10.600 posti.
L’orario settimanale delle classi a tempo prolungato, 20.000 circa,
passerà a 36 ore settimanali senza compresenze, in questo modo
saranno tagliati 13.600 posti.
16.200 cattedre di lettere saranno ricondotte a 18 ore, in questo
modo saranno tagliati 2.700 posti.
In tutto per la scuola secondaria di primo grado il
taglio sarà di 29.740 posti (20%).
Scuola secondaria di secondo grado
L’innalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4, oltre al
sovraffollamento, produrrà la riduzione di 5.093 posti. Si passerà da 21,59
a 21,99 alunni per classe. Ci saranno 2.400 classi in meno, cioè circa
52.000 alunni da ricollocare.
Per 84.000 classi su 118.000 l’orario settimanale sarà ridotto mediamente
di 3 ore, in questo modo saranno tagliati 14.000 posti.
La riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore porterà alla riduzione di 7.000
posti.
L’organico per le scuole serali sarà calcolato rispetto al numero di studenti
scrutinati al termine dell’anno scolastico precedente, in questo modo
saranno tagliati 1.500 posti.
In tutto per la scuola secondaria di secondo grado il taglio
sarà di 27.593 posti (12,5%).
Ma i soldi risparmiati verranno
impiegati per migliorare la
qualità della scuola?
6 AGOSTO 2008 – DECRETO BRUNETTA CONVERTITO IN
LEGGE
133/08
DISPOSIZIONI
IN
MATERIA
DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
ART. 64 COMMA 9
Una quota parte delle economie di spesa di cui al comma 6 è
destinata, nella misura del 30 per cento, ad incrementare le risorse
contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione
ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della
scuola a decorrere dall'anno 2010, con riferimento ai risparmi
conseguiti per ciascun anno scolastico.
Solo il 30% dei risparmi sarà investito
nella scuola a partire dal 2010
Cosa ci piace della scuola
come è stata fino ad oggi?
Cosa ci piace della scuola
come è stata fino ad oggi?
Cosa ci piace della scuola
come è stata fino ad oggi?
DOVE SI POTREBBE RISPARMIARE?
• CACCIABOMBARDIERE F 35: COSTO UNITARIO = 91 MILIONI DI
EURO (ORDINATI: 131 per un COSTO TOTALE di 12 MILIARDI DI
EURO)
• CACCIABOMBARDIERE EUROFIGHTER: COSTO TOTALE AL 2015
= 18 MILIARDI DI EURO
• PORTAEREI CAVOUR: COSTO = 1.3 MILIARDI DI EURO
• FREGATE MULTIMISSIONE RINASCIMENTO: COSTO GLOBALE =
5.7 MILIARDI DI EURO
• FREGATE MULTIMISSIONE ORIZZONTE: COSTO GLOBALE = 1.4
MILIARDI DI EURO
• SOMMERGIBILI TODARO: COSTO GLOBALE = 1.8 MILIARDI DI
EURO
PERCHÉ NON RIUSCIRANNO A FERMARCI?
SEMPLICEMENTE PERCHÈ LA SCUOLA
È NOSTRA
La scuola è nostra sempre, ogni giorno.
La scuola è nostra quando ci autotassiamo per
pagarci quello che lo Stato non passa: la carta
igienica e i rotoloni per asciugarsi le mani, le
cartucce per le stampanti del laboratorio di
informatica, la carta per le fotocopie, i biglietti
dell’autobus per raggiungere i musei e le aule
didattiche...
La scuola è nostra quando organizziamo spettacoli
teatrali per raccogliere fondi.
La scuola è nostra quando organizziamo le feste di fine
anno.
La scuola è nostra quando aiutiamo gli insegnanti a
organizzare i viaggi d’istruzione raccogliendo preventivi,
facendo le prenotazioni.
La scuola è nostra quando nelle assemblee di classe ci
confrontiamo sui contenuti didattici, sui principi e sugli
stili educativi.
La scuola è nostra quando organizziamo le iniziative
per consolidare le relazioni fra i bambini della classe
anche al di fuori della scuola.
Potremmo continuare, l’elenco è senza fine.
Forse qualcuno ci crede stupide e stupidi, quando
parla di strumentalizzazioni: alcuni dei nostri figli
forse finiranno la scuola primaria con due maestre,
ma per molti, che ora sono in 2° 3°e 4°,
una delle due maestre cambierà, perché dall’anno
prossimo alcuni insegnanti di ruolo giovani
cambieranno la scuola dove insegnano
e alcuni giovani insegnanti precari e precarie
saranno licenziati.
Abbiamo assaporato che cosa vuole dire una buona
scuola, al passo con i tempi, una scuola in cui i
nostri figli vanno volentieri e che apre loro la mente,
che insegna loro a confrontarsi su tutto, a
comprendere e rispettare le diversità, a essere attivi,
propositivi, critici, una scuola in cui c’è il tempo per
essere guardati e ascoltati.
Vogliamo che anche chi verrà dopo abbia queste
opportunità.
E capiamo anche che se “lassù” intendono
riformare la scuola in questo modo, a suon di
decreti di fine stagione nel nome dei tagli e del
risparmio, l’intero futuro scolastico dei nostri figli è a
rischio.
Il loro futuro è nelle nostre mani e noi lo
difenderemo con tutte le capacità e
possibilità che abbiamo.
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