LOVERE
OSPEDALE
Ortopedia (ex) fiore
all’occhiello?
L’ospedale boccheggia, sta andando a rotoli, oppure
l’ospedale è stato rilanciato e continuerà a essere rilanciato? Le due versioni si inseguono da anni e in effetti ognuna
delle due trova sempre qualcuno pronto a confermarla. Può
anche essere che sia così, per quanto riguarda le strutture,
ovvero i macchinari, in effetti è appena stata inaugurata la
Tac che prima non c’era, verrà realizzato a breve un nuovo
centro prelievi ed è da poco entrata in funzione la nuova
palestra per la fisioterapia. Ma intanto a mancare è la…
materia prima di un ospedale e cioè i medici. Un’emorragia di ‘cervelli’ che emigrano in altri ospedali e che vengono
sostituiti con medici alle prime armi oppure che non viene
sostituita affatto.
Da qualche settimana è scoppiato il caso ‘ortopedia’. “Il
reparto – racconta chi ci lavora – era il fiore all’occhiello
dell’ospedale da anni. Venivano da ogni parte a farsi visitare, prima c’era il dottor Tonino Mascitti che poi è andato a
Seriate, poi è arrivato Baldi che dopo un po’ se ne è andato
e alla fine è toccato al dottor Luca Giuliani che si è fatto
subito apprezzare. Giuliani che ha dovuto fare i salti mortali aspettando aiuti. Qualche tempo fa con lui c’erano altre
quattro ortopedici donne. Poi due se ne sono andate e adesso
da qualche settimana anche lui se ne è andato. Perso lui
l’ortopedia ha perso tutto. Non discutiamo la professionalità dei due medici donna, non discutiamo la professionalità dei due medici rimasti ma sono troppo poche e poi non
hanno ancora acquisito la piena professionalità per entrare
in sala operatoria. Così la scorsa settimana per fare alcuni
interventi chirurgici è dovuto salire da Seriate il dottor Mascitti e intanto si cerca di tamponare la cosa con qualche sostituzione. Ma il problema è che sinora Giuliani non è stato
sostituito e non si sa nemmeno se verrà sostituito”.
Preoccupazione espressa anche dai sindacati: “Qui si parla di strutture – spiega Caty Belotti - ma sino a che non ci
sono i medici adatti a farle funzionare è come non averle”.
La sostituzione di Luca Giuliani che non è ancora avvenuta, ma, addetti ai lavori dell’azienda ospedaliera fanno
sapere che i tempi tecnici sono necessari perché a Lovere
dovrebbe arrivare un’intera èquipe di Monza, primario con
facente funzioni e due medici: “E dopotutto – fanno sapere
dall’azienda ospedaliere – Luca Giuliani è andato via il 5
febbraio, i tempi tecnici per la sostituzione non sono finora
stati così lunghi”.
LETTERA
araberara 15
LOVERE: MINORANZE CONTRO LA SOLICOR
22 Febbraio 2008
Guizzetti: “Solicor all’Ora,
è il gioco di scatole cinesi”
Sulla questione Solicor
maggioranza e minoranza comunicano solo via…
manifesti. In questi giorni
L’Ago di Lovere ha appeso il
terzo manifesto per rispondere al secondo esposto da
Viva Lovere che a sua volta
rispondeva al primo, dell’Ago di Lovere.
Nell’attesa magari di leggere anche il quarto le polemiche al posto di diminuire
aumentano. Intanto anche
la fusione con L’Ora di Lovere che dovrebbe essere
fatta entro l’anno potrebbe
essere messa in discussione:
“Io non ho novità – spiega
il presidente de L’Ora Plinio Mella – l’idea era di
farla entro l’anno e per me
va bene così”. Giovanni
Guizzetti, capogruppo de
“L’Ago di Lovere”, va all’attacco della Solicor, dopo i
manifesti affissi per tutto il
paese spiega le ragioni che
hanno portato i tre gruppi
di minoranza ad informare
la cittadinanza sullo sotto
di difficoltà economica della
società pubblica. “In questi
La pazienza di Vasconi
Vasco Vasconi è una camera di decompressione, di quelle che ci vai per rilassarti, che ognuno può dire quello che
vuole, mettere cartelloni dappertutto
ma lui non se la prende, prova a ricucire, sempre e comunque. E Lovere che in
questo momento sembra una polveriera
ha bisogno di pompieri. Cominciamo dal
PGT: “Va avanti, ci troveremo nei prossimi giorni e continueremo a parlarne.
Vasco Vasconi
L’argomento è delicato e vogliamo analizzare bene tutti i punti”. Centro culturale, qualcuno parla
di ritardi e aumenti di costi: “Stiamo andando avanti, come
in tutte le cose qualche modifica ci può essere, quando ci
sono lavori in corso non tutto è prevedibile. Comunque per
l’estate dovrebbe essere concluso”. Lavori in Trello, hanno
subito grossi rallentamenti rispetto al previsto: “Trello ha
una situazione particolare. Il problema è complesso perché
riguarda un territorio particolare, non sono tanto i lavori
sopra ma i sottoservizi, ci sono complessi intrecci di tubi e
via discorrendo, chiaro che quindi le cose possono non procedere come si vorrebbe”.
giorni abbiamo sottolineato
con dei manifesti affissi in
paese la situazione economica creatasi in questi anni
alla Solicor controllata al
94% dal comune di Lovere.
Noi non abbiamo fatto altro
che pubblicare i bilanci ufficiali con un peggioramento
della situazione economica
L’Ago di Lovere alla carica
su Trello e Centro culturale
Per forza, hanno preso polL’Ago di Lovere non cede di
trone da 1.500 euro l’una. C’è
un millimetro, adesso il muro
l’affitto da pagare per 20 anni
contro muro si sposta su Trela L’Ora, 60.000 euro all’anno,
lo: “Chiederemo nel prossimo
due anni sono già stati pagati
consiglio comunale un rapsenza esserci mai entrati. Ciporto dettagliato sullo stato
fre totali che si aggirano sul
di avanzamento dei lavori
1.200.000 euro e adesso si scodi Trello – spiega Giovanni
pre che mancano altri 260.000
Guizzetti – c’è un ritardo
mostruoso.
Giovanni Guizzetti euro per finire gli arredi. A
questo punto bisognerà metDovevano essere chiusi il 2
giugno e invece siamo ancora in alto tere mano al bilancio 2008. Insomma
mare. Come se non bastasse l’organiz- non se ne escono più”. E poi c’è il PGT:
zazione del cantiere sta creando il caos “Non abbiamo ancora ricevuto comunia Trello. I cittadini si trovano in una cazioni ufficiali.
Sappiamo solo che si parla di 380
situazione difficile, i lavori non procedono e il caos aumenta, a questo punto appartamenti, mille nuove persone ammassate in una zona geologicamente
vogliamo vederci chiaro”.
Riflettori anche sul centro cultura- particolare, ma qui aspettiamo comule: “Qui i costi lievitano a dismisura. nicazioni ufficiali, la prossima mossa
Adesso servono 260.000 euro in più. sarà quella di muoversi per il Trello”.
dal 2003 al 2007, un indebitamento che ha comportato un peggioramento della
situazione economica. La
situazione ha comportato la
società che ha comportato
una riduzione del proprio
capitale sociale arrivando
ad un impoverimento del
patrimonio dei loveresi, è
come se i cittadini perdessero un proprio possedimento
anno dopo anno.
È già capitato con Villa
Luisa e ora sta capitando
con la Solicor. Noi avevamo
già sollevato il problema in
consiglio comunale sottolineando che i bilanci erano
in rosso, ora questo nodo sta
venendo al pettine dopo due
anni dalla nostra denuncia.
Ora si sta delineando la via
di far assorbire la Solicor
dall’Ora di Lovere, altra società pubblica.
Questo non è altro che un
gioco di scatole cinesi con il
quale si nasconde un problema andando ad indebitare ulteriormente un’altra
società pubblica”.
RETROSCENA
Colpo
a vuoto
Il colpo è stato tentato, andato a
vuoto ma tentato.
Nelle ore che hanno preceduto il
consiglio comunale dove si votava la
questione dei parcheggi alla Tadini
esponenti dell’Ago di Lovere hanno
incontrato esponenti della maggioranza per tentare di far mancare il
numero legale.
Un accordo con qualcuno era stato
quasi raggiunto, poi all’ultimo momento si è preferito non fare nulla e
entrare comunque in aula.
Ma i tentativi di avvicinamento
con qualche consigliere comunale
di maggioranza ormai sono più che
avviati.
Trello Sprofondato? Trello abbandonato!
Spesso si è parlato su
questo giornale del quartiere Trello, oggetto di un
imponente intervento consolidativo perché “sta sprofondando”.
Sono ormai passati quasi
undici mesi dall’ inizio dei
lavori e questa sensazione
di sprofondamento si sta
trasformando in sensazione di abbandono: la si può
percepire facendo due passi
nel quartiere e parlando con
le persone che vi abitano e
lavorano.
Infatti quasi tutte le previsioni negative fatte prima
dell’ inizio del cantiere si
sono purtroppo avverate:
prima tra tutte l’ abbandono da parte dell’ amministrazione comunale che dal
4 aprile 2007 (data dell’ ultimo incontro pubblico) non
ha più fatto sapere nulla ai
cittadini, non ha più dato
informazioni sul cantiere,
sullo stato di avanzamento,
sulla viabilità, sulle opere
non seguite.
L’ unica comunicazione
inviata agli abitanti del
quartiere è stata quella del
2 ottobre 2007 nella quale il Sindaco così esordiva
“…Come ben sapete sono
iniziati i lavori in Trello…”
e poche righe più avanti la
Direzione Lavori scriveva
che l’ apertura della trincea
ha mostrato l’ assenza della
falda a differenza dei rilie-
vi effettuati durante la fase
progettuale, che sono stati
rinvenuti trovanti di grosse
dimensioni e che su sei mesi
di lavoro è stato accumulato
un ritardo di tre mesi.
Questo conferma quanto
indicato nel Progetto Esecutivo (all. 1/3 e ssgg) e
cioè che …alcuni processi
deformativi sono stati certamente indotti o accelerati
da interventi antropici specifici, in ogni caso legati ad
una insufficiente attenzione
nella gestione delle acque
sotterranee, bianche o di
fognatura…che le portate
filtranti sono state alimentate negli ultimi anni sia da
numerose perdite rinvenute
nelle condotte idriche, sia
da pluviali … e quindi non
dovrebbe stupire la Direzione Lavori (che ha redatto il
progetto).
In soldoni: l’acqua non c’è,
non c’è il fango ma ci sono
grossi massi di pietra e il
ritardo è enorme. Anche se
parlare di ritardo è riduttivo: se leggiamo il crono programma dei lavori allegato
al progetto consegnato ai
cittadini oggi dovremmo essere nella fase di “ripristino
area verde e installazione
attrezzature varie” quando
in realtà i pozzi per la realizzazione dei micropali non
sono stati ancora scavati. Se
poi guardiamo il progetto (il
disegno si trova anche sugli
opuscoli pubblicitari distribuiti dall’ amministrazione
comunale, sui quali ogni
commento è superfluo) e
controlliamo le sezioni dei
disegni scopriamo che lo
scavo progettato non corrisponde a quello realizzato,
che le indicazioni progettuali, i tempi, le misure, le
quantità, le modalità di intervento non sono state in
buona parte rispettate, con
le apprezzabili conseguenze
del caso.
Non solo. Sempre nel Progetto Esecutivo si legge (all.
6) che verrà effettuato un
…rilievo diretto dello stato
fessurativo degli edifici e
di tutte le opere accessorie
esistenti…Mediante letture
quindicinali ad estensimetri
opportunamente installati
accompagnati da sopralluoghi….letture periodiche
(con cadenza quindicinale)
alla rete piezometrica esistente, mediante l’ utilizzo
di adeguate strumentazioni….Aggiornamento
delle schede degli edifici al
completamento del 30, 60
e 100% della realizzazione
complessiva dei micropali:
alcuni abitanti del Trello
hanno segnalato che alcuni
estensimetri sono scollegati
da tempo e che le schede
degli edifici non sono state
aggiornate e che sono uscite
crepe in fabbricati al di fuori del perimetro dei possibili cedimenti. Abbandonati
dalla Telecom che per molto
tempo ci ha lasciato senza
telefono (guasto dovuto al
crollo di una porzione di
parete dello scavo), abbandonati dall’ illuminazione
pubblica per mesi (uno scavatore deve aver tranciato
il cavo di alimentazione),
abbandonati dagli enti preposti al controllo della viabilità (basta fare un giro per
rendersi conto).
Per non parlare delle diverse ditte in subappalto
che viste dall’ esterno non
sembrano utilizzare una
logica nell’ esecuzione delle
opere: alcuni giorni lavorano fino alle ore 21,00, sabato
compreso; altri giorni (per
non dire intere settimane
- mesi) non si vede nessuno
in cantiere.
Non ultimo la sicurezza
per le persone che lavorano in cantiere e vivono in
Trello: come vengono (o non
vengono) applicate le norme
di sicurezza all’ interno del
cantiere fortunatamente (e
sottolineo
fortunatamente) non è affar mio. Quello
che preoccupa è che spesso
le lavorazioni escono dal
cantiere con seri rischi per
chi transita a piedi in Trello, tanto da essere stati
costretti a far intervenire
anche questa settimana i
Carabinieri per avere un
minimo di sicurezza. Questa lettera ha il solo scopo
di sottolinerare alcuni problemi macroscopici che tutti
possono vedere.
L’ approfondimento delle
singole questioni verrà fatto nelle sedi appropriate.
Voglio solamente ribadire
quanto già formalizzato con
altri cittadini del Trello nel
mese di aprile e cioè che non
esiste un comitato contro i
lavori in Trello, tutt’altro:
siamo favorevoli alle opere,
disposti alla collaborazione, pronti a tutti i sacrifici
necessari, disponibili ed attenti a tutte le indicazioni
che ci verranno date, fiduciosi nel progetto nei tecnici
e nelle imprese, sicuri che
le varianti apportate siano
necessarie.
Disponibilità e fiducia
di cui è bene non abusare.
Grazie per l’ ospitalità,
Arch. Marco
Antonucci
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