UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
Direzione Didattica e Servizi agli Studenti
U.O. Processi e Standard Carriere Studenti
Servizio FSE
ASSEGNI DI RICERCA FSE
DGR N. 1148 DEL 05/07/2013
TIPOLOGIE DI INTERVENTO1
Nell’ambito della direttiva sono previste 2 tipologie di progetti:
TIPOLOGIA A
TIPOLOGIA B

Progetti individuali di ricerca

Progetti interdisciplinari e/o interateneo

Risorse euro 3.000.000,00

Risorse euro 2.000.000,00

CARATTERISTICHE:

-
-
CARATTERISTICHE:
devono
essere
incentrati
su
una
tematica/disciplina/area di ricerca
devono afferire ad un settore/comparto economico di
rilevanza regionale
durata della ricerca 12 mesi
devono coinvolgere un solo destinatario
assegno individuale omnicomprensivo, pari ad euro
24.000,00
devono avere, a pena di inammissibilità, un
parternariato aziendale con almeno un datore di lavoro
privato (imprese e/o studi professionali), che abbia una
sede operativa in Veneto
devono supporre un inserimento formativo/lavorativo/di
ricerca in azienda o una creazione di nuova impresa e
devono contenere un business plan di ricaduta in
ambito produttivo
-
-
-
-
devono riguardare un campo di ricerca di particolare
complessità tecnico-scientifica ed operativa che necessita di
professionalità diverse (per interdisciplinarietà si intende il
possesso di titoli di studio diversi, cioè ricadenti in “aree
diverse”, così come definite dal D.M. 4 ottobre 2000 e
successive modifiche e integrazioni – elenco dei SSD che
verranno indicati nel bando)
durata della ricerca 12 mesi
devono coinvolgere più destinatari – min 2 max 8
se interateneo il proponente sarà un solo Ateneo e gli altri
saranno partner operativi e gestiranno il budget loro
assegnato (assegno riservato al proprio assegnista
24.000,00 euro a destinatario e omnicomprensivo, eventuali
costi per viaggi fuori Regione, eventuali incentivi start up,
eventuali quote action research)
l’attività di action research può essere gestita anche dal
partner accreditato nella formazione continua
gli incentivi all’assunzione e le spese ammissibili FESR
saranno gestite dalle aziende partner
il numero di aziende partner, private, deve essere almeno
pari al numero di destinatari (Regione ha poi chiarito che è
possibile per un’azienda ospitare più assegnisti
contemporaneamente, ma il progetto deve contenere un
numero di partner aziendali almeno pari ai destinatari)
devono supporre un inserimento formativo/lavorativo/di
ricerca in azienda o una creazione di nuova impresa e
devono contenere un business plan di ricaduta in ambito
produttivo
ULTERIORI RISORSE

-
Euro 1.000.000,00 per le seguenti attività complementari:
Action research: min 27 max 55 ore; l’attività è valutata a costi standard pari a 90,00 euro/ora per esperto che segue l’assegnista in
azienda; sono ammissibili massimo due esperti per attività)
Start up: voci di spesa riconosciute sono quelle dell’avvio dell’attività - se impresa individuale 3.000,00 euro, se società 6.000,00 euro;
Incentivi all’assunzione: fino a 6.000,00 euro per assunzioni a tempo indeterminato, fino a 4.000,00 per assunzione a tempo
determinato di almeno un anno
Spese ammissibili al FESR: max il 30% del finanziamento complessivo del progetto
TIPOLOGIE DI INTERVENTO2
VINCOLI ED ESCLUSIONI
SONO ammissibili interventi a carattere innovativo e/o sperimentale, alle prime
edizioni e i cui contenuti siano strettamente collegati al contesto sociale ed
economico locale
NON sono ammissibili:
progetti di ricerca il cui argomento o disciplina di riferimento sia riconducibile
al settore della Sanità, salvo che pur trattando una disciplina afferente al
settore sanitario affrontino il relativo argomento in funzione di un altro settore
economico
progetti di ricerca che pur affrontando argomento o disciplina di altri settori o
comparti economici abbiano ricadute sul settore sanitario
seminari di diffusione in quanto gli stessi saranno promossi direttamente dalla
Regione Veneto nell’ambito del piano di comunicazione FSE
DESTINATARI
Gli assegni di ricerca FSE devono essere conferiti a:

disoccupati/inoccupati in possesso di un diploma
specialistica/magistrale (DM 509/99 e DM 270/2004)
di
laurea
(ante
DM
509/99)
o
di
laurea
l’eventuale possesso di un curriculum scientifico professionale che certifichi una precedente attività di
ricerca e/o il possesso del titolo di Dottore di Ricerca potranno costituire titolo preferenziale
Tali requisiti dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione
delle domande di ammissione.

Gli assegni di ricerca FSE non possono essere conferiti a coloro che siano iscritti, per tutto il periodo di
durata del percorso di ricerca (12 mesi) sia in Italia che all’estero a:
•
•
•
•
corsi di laurea triennale;
corsi di laurea specialistica/magistrale;
dottorato di ricerca (anche senza borsa);
master universitario.
Inoltre, non possono essere cumulati con altre borse o indennità di studio a qualsiasi titolo conferite né a
finanziamenti pubblici e/o privati ottenuti per la realizzazione del progetto di ricerca. Il «cumulo» è vietato in
tutti i casi in cui si verifichino sovrapposizioni temporali di qualunque tipo (giorni o mesi).
Negli assegni di ricerca FSE:

per tutta la durata del progetto il Destinatario non potrà avviare collaborazioni professionali con soggetti
terzi
PARTNERSHIP


Ogni progetto di ricerca dovrà presentare per ogni destinatario coinvolto, pena
l’inammissibilità, un partenariato aziendale con almeno un datore di lavoro
privato (imprese e/o studi professionali) che abbia una sede operativa in Veneto
Ulteriori partenariati anche qualificanti non sono sufficienti a soddisfare il requisito,
ma positivamente valutati.
-
-
-

Sono considerate Partnership qualificate, quelle stipulate con soggetti rappresentativi del sistema
produttivo del Veneto quali associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, camere di commercio,
enti bilaterali, organizzazioni di distretto
Partnership con Centri di Ricerca e di trasferimento tecnologico della Regione Veneto o di altre
Regioni, pubblici e privati, sono auspicabili
In caso di partner accreditati per la formazione continua, quest’ultimi potranno gestire l’attività di
action research
I soli progetti interateneo dovranno contemplare il partenariato operativo con gli
altri Atenei/Centri di Ricerca coinvolti nel progetto stesso
N.B. Il rapporto di partenariato, oltre che nella scheda 3 dello specifico formulario dovrà
essere formalizzato anche nel «modulo di adesione in partnership» che dovrà essere
trasmesso agli uffici Regionali in formato cartaceo ORIGINALE, completo di timbro e
firma in originale del Legale Rappresentante del partner.
ELEMENTI PREMIANTI
Saranno privilegiati i progetti inerenti alle seguenti
tematiche:
 Chimica verde;
 Agrifood;
 Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e
marina;
 Energia, green economy ambiente, energie rinnovabili,
smart grids;
 Fabbrica intelligente;
 TIC – Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione;
 Industria culturale e creativa;
 Turismo e impresa dei giacimenti culturali e paesaggistici;
 Mercato del lavoro ed effetti della riforma;
 Plusdotazione cognitiva.
ALTRI ELEMENTI PREMIANTI
I.
Permanenza in azienda del destinatario per almeno il 40% (in
una o più aziende);
II.
Previsione Action Research (attività di consulenza in azienda
con sede operativa in Veneto);
III.
Incentivi all’assunzione (per l’azienda);
IV.
Start Up d’impresa (contributi per costituzione e registrazione,
fideiussione, spese commerciali);
V.
Spese ammissibili al FESR (per l’azienda e per es. macchinari e
attrezzature specifiche, registrazione brevetto, limitatamente al
periodo di operatività del progetto);
VI.
Partenariato con Enti accreditati nella formazione continua;
VII.
Produzione output attraverso modalità interattive (blogging,
wikis, socialnetworks).
DIRITTO D’AUTORE





Gli assegni finanziati dal FSE sono considerati affidamenti in regime
concessorio
Agli stessi vengono applicate per analogia le disposizioni di cui alla Legge sul
diritto d’autore (L. n. 633 del 22 aprile 1941 e successive modifiche e
integrazioni)
L’amministrazione regionale si riserva pertanto i diritti in caso di utilizzazione
economica
La titolarità del diritto rimane in capo al suo autore
I rapporti di ricerca e i documenti allegati, prodotti al termine dei progetti
finanziati, saranno di proprietà della Regione Veneto e dovranno
obbligatoriamente riportare sulla copertina:
-
La denominazione del soggetto attuatore nonché i nominativi dell’autore o degli autori
L’anno di produzione ed i riferimenti amministrativi dell’azione nel cui ambito è stato
prodotto
Le fonti di finanziamento utilizzate con utilizzo del corporate design del FSE
Il titolo di proprietà dell’ente finanziatore
AIUTI DI STATO



Le somme destinate al finanziamento degli assegni di ricerca, essendo sostegni
individuali rivolti ai disoccupati/inoccupati non rientrano nell’ambito delle
disposizioni comunitarie in materia di Aiuti di Stato.
Le somme destinate alle altre tipologie di attività/spese quali l’action research, gli
incentivi all’assunzione e sostegno allo start-up di impresa, tipologie di spesa
ammissibili al FESR, sono erogate in conformità a quanto previsto dal Regolamento
CE 1998/06 («de minimis»).
Nel caso di progetti che prevedano il coinvolgimento di imprese operanti nel settore
della produzione agricola in qualità di partner, gli aiuti sono comunque compatibili
con il mercato comune e non soggetti ad obbligo di notifica (ai sensi dell’art. 4 del
Reg. CE N. 1857/2006).
VIAGGI STUDIO
Nell’ambito del percorso potrebbe essere utile e coerente con l’attività di ricerca
partecipare a seminari, congressi e/o lezioni, sviluppare approfondimenti presso
altre Università, Centri di Ricerca, imprese, ecc…, visitare fiere ed esposizioni, in
altre Regioni e/o all’estero.
Tali attività rientrano nella casistica dei “viaggi di studio”.
Sono previste due diverse
modalità di gestione dei
viaggi di studio, a seconda
che questi vengano
effettuati all’interno del
territorio regionale o
all’esterno.
VIAGGI STUDIO ALL’INTERNO DELLA REGIONE
VENETO
Per i viaggi all’interno del territorio regionale, l’Università non sarà
tenuta a comunicare i percorsi effettuati dai Destinatari per recarsi presso la
sede del Dipartimento o presso quella del partner aziendale, né i viaggi
effettuati per attività di studio personale.


Delle menzionate attività e dei relativi viaggi, non si dovrà pertanto
chiedere alcuna autorizzazione, né inoltrare comunicazioni alla
Direzione Istruzione, salvo l’obbligo di riassumerne i contenuti
nei report consuntivi.
I costi sostenuti per questa tipologia di viaggi sono compresi nella cifra
destinata all’assegno di ricerca.
VIAGGI STUDIO FUORI REGIONE
Per quanto attiene i viaggi fuori Regione, sono possibili due opzioni:
a) Far fronte ai costi del viaggio utilizzando una parte dell’assegno di ricerca. In
tal caso non si dovrà chiedere alcuna autorizzazione, ma semplicemente inoltrare una
comunicazione alla Direzione Istruzione, comunicando la data di partenza e quella di
rientro del Destinatario.
b) Coprire i costi di viaggio imputando il relativo costo nella apposita voce di
preventivo. In questo caso, oltre che imputare nel preventivo i costi di viaggio, si dovrà
descrivere l’attività da realizzarsi fuori Regione indicando obbligatoriamente la tipologia
di struttura presso la quale si svolgerà l’attività, il luogo, la motivazione, la durata del
soggiorno.
Riassumendo: in progetto vanno descritti i viaggi fuori Regione oggetto di
specifico finanziamento regionale e non già quelli realizzati a spese del
destinatario, utilizzando gli importi previsti per l’assegno. Nel caso in cui si
decidesse di inserire già a progetto un viaggio fuori Regione, per il riconoscimento delle
spese si deve fare riferimento ai parametri di costo dettati nella Tabella 1 e tabella 2
(appendice) contenute nell’allegato B alla DGR: ad es. per una settimana da svolgersi in
altra Regione, si riconoscono complessivi 213,00 euro cui aggiungere un importo
variabile da un minimo di circa 16,00 euro ad un massimo di circa 268,00 euro.
GESTIONE DI RITIRI E
SOSTITUZIONI1
Nel caso l’Assegnista dovesse ritirarsi, sia per i progetti di tipologia A che di tipologia B,
l'assegno potrà essere conferito, per il tempo rimanente alla conclusione dell’intervento stesso,
al primo degli esclusi risultati idonei in fase di selezione, in continuità con il progetto di ricerca
già avviato.
L’intero finanziamento accordato per il singolo intervento di ricerca nei
progetti di tipologia A e per il singolo assegno nei progetti di tipologia B,
sarà revocato qualora l’Assegnista dovesse ritirarsi prima di aver
completato almeno 6 mesi di ricerca e l’Ateneo non dovesse procedere alla
sostituzione, né attingendo alla graduatoria, né tramite un nuovo bando.
In questo caso, solo per i progetti di tipologia B, la ricerca continuerà con i
destinatari rimasti, purché venga garantito il raggiungimento degli
obiettivi dell’azione e della ricerca.
Il finanziamento sarà altresì revocato qualora l’Ateneo non dovesse
garantire la continuità progettuale necessaria ad evitare la dispersione
delle risorse e non dovesse garantire il raggiungimento degli obiettivi
dell’azione e della ricerca.
GESTIONE DI RITIRI E
SOSTITUZIONI2
Qualora il ritiro dovesse avvenire dopo aver completato il sesto mese di
svolgimento della ricerca e l’Ateneo non dovesse procedere alla sostituzione
dell’Assegnista, ma la relazione allegata al rendiconto dovesse certificare il
raggiungimento degli obiettivi specifici della ricerca, in fase di verifica
rendicontale saranno riconosciuti esclusivamente i costi sostenuti fino al momento
del ritiro, operando una riparametrazione finanziaria proporzionale ai mesi di
effettivo svolgimento dell’attività da parte dell’Assegnista.
Qualora il ritiro dovesse avvenire prima del completamento dei 12 mesi
effettivi di attività di ricerca, il Beneficiario non dovesse procedere alla
sostituzione del Destinatario e nella relazione non dovesse certificare il
raggiungimento degli obiettivi della ricerca o dovesse certificarne il mancato
raggiungimento, in fase di verifica rendicontale sarà revocato l’intero
finanziamento.
N.B.
In caso di sostituzione dell’assegnista, in coerenza con la Legge n. 240/2010, al
nuovo destinatario dovrà essere attivato un assegno di ricerca della durata di un
anno.
La Regione Veneto garantirà la copertura finanziaria per il solo periodo relativo al
completamento dei mesi rimasti scoperti per l’attività di ricerca FSE.
Il periodo eccedente i 12 mesi dalla data di inizio del primo assegnista,
dovrà essere coperto con fondi dell’Ateneo.
GESTIONE DELLE SOSPENSIONI1
Durante lo svolgimento del progetto di ricerca sarà possibile sospendere l’attività per
maternità o per malattia dell’Assegnista, purché tale interruzione sia motivata e supportata da
certificazione medica.
Il certificato medico dovrà essere conservato agli atti degli uffici amministrativi.
Nella circostanza, a seguito di richiesta scritta da parte dell’Ateneo, la Direzione Istruzione della Regione Veneto
autorizzerà la proroga del termine per la conclusione del progetto, per una durata equivalente al periodo certificato di
maternità o malattia, purché la data di conclusione del progetto non superi il 28 febbraio 2015, ciò a causa
della conclusione della programmazione FSE 2007-2013. Qualora la richiesta di sospensione dovesse essere
inoltrata dopo il completamento di almeno 6 mesi di attività da parte del destinatario e la sospensione dovesse implicare
lo slittamento della conclusione del progetto ad una data successiva al 28 febbraio 2015, la Regione riconoscerà
esclusivamente i costi sostenuti fino al momento della sospensione stessa. L’intero finanziamento accordato per il
singolo intervento di ricerca sarà revocato qualora la richiesta di sospensione dovesse essere inoltrata
prima di aver completato almeno sei mesi di attività di ricerca e la sospensione dovesse implicare lo
slittamento della conclusione del progetto ad una data successiva al 28 febbraio 2015.
Nel caso dei progetti di tipologia B, potrà essere sospesa la sola erogazione dell’assegno al destinatario
interessato, non già l’attività di ricerca che potrà continuare con gli altri partecipanti.
Durante il periodo di sospensione, l’erogazione dell’assegno sarà a sua volta sospesa e ripristinata appena riavviata
l’attività.
La ripresa del percorso di ricerca sarà preventivamente comunicata alla Direzione
Istruzione, se necessario.
GESTIONE DELLE SOSPENSIONI2
In tutti gli altri casi in cui l’Ateneo ritenesse necessario sospendere l’attività di
ricerca (per esempio nella gestione dei ritiri e delle sostituzioni degli assegnisti),
gli uffici amministrativi devono inoltrare richiesta scritta e motivata alla
Direzione Istruzione che potrà eventualmente rilasciare la relativa autorizzazione.
Tali ultime sospensioni non potranno superare i 20 giorni
lavorativi consecutivi nell’arco della durata effettiva della
ricerca.
Non costituisce sospensione infine, e conseguentemente non va recuperato, un
periodo complessivo di assenza dell’Assegnista, non superiore a 20 giorni
lavorativi anche non consecutivi, nell’arco della durata effettiva della ricerca (12
mesi). In tali circostanze non sarà necessario chiedere alcuna autorizzazione, né
inoltrare alcuna comunicazione alla Direzione Istruzione.
MONITORAGGIO E CONTROLLO
DELL’ATTIVITA’
Nell’arco dei 12 mesi di attività di ricerca, dovranno essere redatti ed inviati alla
Direzione Istruzione, 2 piani preventivi semestrali, 2 report consuntivi
semestrali, 1 relazione finale e 1 rapporto di ricerca definitivo su supporto
digitale.
Su richiesta della Regione Veneto, sarà cura dell’Ateneo, ed in particolare del
Referente di Progetto e della Struttura cui afferisce, fornire in tempo reale ed in
qualunque momento, l’indicazione circa il luogo di svolgimento delle attività e
dunque di reperibilità dell’Assegnista.
L’attività di monitoraggio qualitativo si articola in due diversi momenti:
- Monitoraggio in itinere: visite ispettive da parte della Regione direttamente sul
«campo», al fine di approfondire e valutare le attività dal punto di vista
qualitativo. Nell’occasione potrà essere somministrato un breve questionario di
valutazione ed avviata una breve attività di discussione (individuale o di gruppo)
con i partecipanti, volta a raccogliere prevalentemente il grado di soddisfazione.
- Monitoraggio finale: sulla base di un progetto strutturato di valutazione, al
termine dell’attività potrà essere realizzata un’attività di follow-up dell’attività
realizzata, con la partecipazione di Atenei, Destinatari e Aziende coinvolte nei
diversi percorsi di ricerca.
ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE



-
-
La Regione promuoverà, nell’ambito del piano di Comunicazione FSE,
eventi di diffusione sia durante che al termine dei percorsi di ricerca
durante i quali i soggetti proponenti garantiranno il proprio contributo
partecipando agli incontri organizzati e alle altre attività di monitoraggio
qualitativo.
Tra le diverse attività di diffusione la Regione prevede la creazione di un
sito web, alimentato direttamente dagli Atenei, dedicato alla raccolta di
documenti e materiali di lavoro e dei rapporti parziali e definitivi delle
ricerche realizzate.
Sempre allo scopo di diffondere attraverso modalità interattive i risultati
della ricerca, è fatto obbligo al Beneficiario di produrre, al termine del
percorso di ricerca, due videoclip di durata diversa che riassumano
obiettivi, contenuti e risultati della ricerca stessi:
un video, ad uso promozionale, dovrà avere una durata di 30 secondi;
un secondo video dovrà avere una durata di 3 minuti, essere realizzato in digitale e
in formato 16:9 e dovrà contenere i loghi istituzionali FSE nel Veneto.
Due copie di ogni video saranno consegnate alla Direzione Istruzione su supporto
digitale, insieme ad una dichiarazione liberatoria per l’utilizzo di detti filmati in
qualunque contesto la Regione ritenga, essendo svincolati da ogni diritto d’autore per
immagini, musiche, interviste e testi. La consegna dovrà avvenire entro 60 giorni
dalla conclusione del progetto, unitamente al rendiconto.
PRESENTAZIONE, AMMISSIBILITA’ E
VALUTAZIONE DEI PROGETTI



Modalità di presentazione: la presentazione dei progetti viene effettuata
dall’Ufficio attraverso un portale dedicato entro e non oltre il 19 settembre 2013. Le
proposte progettuali da parte dei Responsabili, redatte su apposito formulario,
dovranno pervenire all’indirizzo email [email protected] entro il giorno 5
settembre 2013.
Procedure e criteri di valutazione: La Regione valuterà i progetti prima in
ordine all’ammissibilità e poi al merito sulla base di alcuni specifici ambiti e
indicatori di valutazione di cui alle tabelle di pag. 31 e 32 dell’All. B, rispettivamente
per i progetti di tipologia A e di tipologia B. Per entrambe le tipologie di progetti
saranno privilegiati tutti quelli che presentino l’inserimento del progetto nel piano di
sviluppo aziendale, la permanenza dell’assegnista in azienda per almeno il 40% della
durata del progetto, un’area di indagine prioritaria, l’action research, l’incentivo
all’assunzione e/o start up, le spese ammissibili al FESR, il partenariato con Enti
accreditati per la Formazione Continua, la produzione di output e monitoraggio
attraverso modalità interattive.
Tempi istruttoria: i progetti saranno approvati con Decreto Regionale della
Direzione Istruzione entro 90 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione
delle candidature, quindi entro il 18 dicembre 2013. Tuttavia la Regione si riserva un
tempo più lungo, non definito, giustificato eventualmente dal numero e dalla
complessità delle proposte presentate. L’istruttoria di valutazione prevede la stesura
di due distinte graduatorie per i progetti di tipologia A e di tipologia B. Le
graduatorie
dei progetti presentati saranno comunicate attraverso il sito
www.regione.veneto.it.
TERMINE PER L’AVVIO E LA
CONCLUSIONE DEI PROGETTI


I progetti approvati potranno essere avviati solo dopo la pubblicazione
dell’avvenuta approvazione sul BUR, salvo diversa indicazione
eventualmente contenuta nel provvedimento di adozione degli esiti
istruttori. I termini per la conclusione dei progetti non possono essere
successivi al 28 febbraio 2015.
Si prevede pertanto di dover avviare gli stessi al più tardi per i primi
giorni di febbraio 2014.
PARAMETRAZIONE ECONOMICA
I parametri approvati dalla Regione sono i seguenti:
- un importo di € 24.000,00, quale indennità/assegno lordo onnicomprensivo
(comprensivo anche della quota INPS dovuta, sia essa a carico dell’Assegnista che
dell’Ateneo) da imputare nella voce B.2.12 del piano dei costi;
- un costo standard di € 90,00/ora ad esclusiva copertura dei costi di action research (in
caso di compresenza di due esperti 90,00 euro ciascuno);
- una quota massima di € 6.000,00 da destinare ad ogni impresa partner quale
incentivo all’assunzione;
- una quota destinata allo start-up (come meglio specificato in precedenza);
- una quota massima del 30% del finanziamento complessivo del progetto a copertura di
spese ammissibili al FESR;
- un contributo a copertura dei costi di vitto, alloggio e soggiorno per i viaggi di studio
fuori Regione dei destinatari (secondo le tabelle in appendice all’allegato B).
Riferimenti
Dott.ssa Roberta Bissa Responsabile U.O. Processi e Standard Carriere Studenti – Servizio Progetti FSE
Dott.ssa Moira Scarsi U.O. Processi e Standard Carriere Studenti – Servizio Progetti FSE
Tel. 045/8028044 Fax 045/8028664 e-mail: [email protected]
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ASSEGNI DI RICERCA FSE DGR n. 1739 del 26/10/2011