SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
SPES –Associazione Promozione e Solidarietà
Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
Sede regionale: Via dei Mille, 6 - 00185 Roma
Tel. 06.44702178 Fax 06.45422576
Sito internet: www.volontariato.lazio.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
R12NZ02016
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
Regione Lazio
1
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Promuovere e comunicare il volontariato
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
E – Settore: Educazione e promozione culturale
15 – Altro: Servizi alle organizzazioni di volontariato - comunicazione
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili:
I recenti studi dedicati alla comunicazione hanno tentato di dare una codificazione a quella
che viene definita comunicazione sociale. Nella difficoltà di trovare una definizione
onnicomprensiva, viene invece facilmente riconosciuto il suo potenziale che consiste nella
sua capacità di estendere in maniera diffusa e pervasiva la relazionalità, generando spazi di
promozione sociale a sostegno delle reti di socialità e solidarietà ed in contrapposizione
quindi con tutti i processi comunicativi di stampo commerciale orientati al profitto (B. Mazza
in Raccontare il volontariato, 2006).
Obiettivo della comunicazione sociale è dunque quello di diffondere una modalità di
atteggiamenti e comportamenti che hanno come fine ultimo l’interesse collettivo, un interesse
associato al concetto di utilità sociale che si esplica fondamentalmente nell’attuazione di
pratiche solidaristiche e partecipative in cui la condivisione non si fonda solo su tematiche di
rilevanza sociale, ma anche su valori e significati comunemente accettati. In altre parole,
comunicare il sociale vuol dire diffondere quei modi di essere, di comportarsi e di vivere che
hanno in sé la voglia di condivisione, relazione ed aiuto reciproco.
In tal senso il volontariato risulta essere la forma di aggregazione sociale che meglio esprime
questa voglia di essere utili agli altri con azioni concrete e fattive; un volontariato che cresce,
si diversifica e si specializza sempre di più pur mantenendo la sua caratteristica fondante di
gratuità. Un volontariato che nel suo crescere comprende sempre di più l’importanza e la
necessità di farsi conoscere e diffondere le proprie attività. Ed è proprio in questo contesto che
la comunicazione sociale racconta i piani della relazionalità e socialità in cui si muove il
volontariato.
Per questo le organizzazioni di volontariato rappresentano “il luogo” e lo spazio in cui la
comunicazione sociale si esplica e trova la sua caratterizzazione.
Saper comunicare vuol dire avere visibilità, senza che questo metta in secondo piano le
attività, i servizi e gli scopi stessi dell’associazione. L’impegno della comunicazione sociale è
per una piena corrispondenza tra la forma e sostanza, visibilità e servizi offerti.
Ad ottobre 2008 nel Lazio risultano iscritte al Registro Regionale del volontariato 1404
organizzazioni di volontariato. La maggior parte di esse non ha le condizioni economiche e
strutturali da dedicare alla comunicazione, pur essendo questa percepita come una necessità.
Inoltre la dimensione associativa maggiormente diffusa è di una piccola, spesso piccolissima,
comunità. Più della metà delle organizzazioni di volontariato (OdV) del Lazio può contare
sull’impegno continuativo di meno di dieci volontari (dati Spes 2008).
L’esperienza del lavoro negli ambiti associativi ci insegna che, quando le associazioni
arrivano a porsi il problema della comunicazione, pensano alle competenze in modo
disgregato, cercando di dividere il lavoro tra le scarne disponibilità all’interno
dell’organizzazione, spesso già impegnate su tutte le altre attività. Le risorse umane di cui
dispone un’associazione sono per la maggior parte volontarie, termine che per definizione,
unisce gratuità e passione: binomio quest’ultimo che, facilmente, può portare ad un’eccessiva
autoreferenzalità. Di conseguenza, le competenze nell’attività di comunicazione associativa
sono per lo più scarne e discontinue.
Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio SPES – Associazione Promozione e
Solidarietà nasce proprio per fornire un supporto concreto alle organizzazioni di volontariato.
Infatti, come definito dal Decreto del Ministero del Tesoro dell'8 Ottobre 1997, i Centri di
Servizio per il Volontariato (Csv) espletano una missione di pubblico servizio, avendo lo
scopo di sostenere e qualificare l'attività di volontariato. A tal fine erogano le proprie
prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non
iscritte nei registri regionali.
Tra i vari servizi che SPES mette a disposizione gratuitamente delle organizzazioni di
volontariato c’è anche quello relativo alla comunicazione. Quest’ultimo ha l’intento di
supportare le organizzazioni nello sviluppo delle varie forme di comunicazione, in maniera
particolare per le organizzazioni più fragili con minori possibilità. Tutto questo nella
convinzione che più è piccola e poco strutturata l’organizzazione di volontariato, più è
determinante una comunicazione adatta e robusta che aiuti a promuovere e far conoscere le
attività dell’associazione.
Per ottenere ciò si mettono in pratica quelli che sono considerati punti fermi della
comunicazione sociale, ovvero INFORMARE e SENSIBILIZZARE per far conoscere le
diverse forme di solidarietà di cui è testimone il volontariato; DIFFONDERE il vissuto, le
attività e le modalità di relazione che l’associazione attua; COSTRUIRE ed approfondire
sempre di più la conoscenza delle identità sociali di cui le organizzazioni sono portatrici.
Informare, diffondere, costruire: sono questi i tre presupposti base su cui si snoda la
comunicazione sociale espressa dal volontariato. Per ognuno di questi diverse sono le forme
di concretizzazione.
INFORMARE vuol dire rendere noto, dare luce ed evidenza ad un percorso o ad un’attività.
Senza l’informazione spesso si rischia di perdere la possibilità di coinvolgere chiunque fosse
interessato ai percorsi associativi avviati. Per questo è importante per il volontariato riuscire a
far conoscere quello che si fa e si realizza, per dare ancora più valore al gesto ed allo scopo di
un’associazione. L’informazione e la conoscenza delle diverse realtà del volontariato può
essere esplicitata ed estrinsecata con diversi strumenti e modalità: predominante oggi è il web,
ma importante è anche la voce che viene direttamente dalle associazioni che per comunicare i
propri temi fondanti utilizzano e realizzano supporti cartacei come giornalini associativi o
bollettini informativi. SENSIBILIZZARE significa coinvolgere target di cittadini, specifici o
indifferenziati, nelle finalità che muovono l’organizzazione di volontariato nella sua azione.
La sensibilizzazione costituisce quindi un primo passo verso un’attivazione degli ancora “non
volontari”; tale attivazione potrà essere orientata in una duplice direzione: la prima conduce
ad una maggiore attenzione a quelle pratiche che risultino funzionali alla rimozione delle
problematiche affrontate dall’organizzazione di volontariato, la seconda punta invece alla
condivisione piena e partecipata degli scopi associativi, fino all’acquisizione di nuove risorse
volontarie attivamente impegnate. A questo scopo le associazioni di volontariato partecipano
a tutte quelle occasioni in cui la possibilità di visibilità si coniughi con quella di un contatto
diretto e colloquiale tra volontari e cittadini; queste occasioni si traducono in particolare in
Meeting, Feste e manifestazioni pubbliche, generalmente aperte e rivolte a tutta la comunità
locale.
A. Portale del volontariato del Lazio: informazione ed aggiornamento
Essere sul web vuol dire avere un ‘altoparlante’ per le attività ed i servizi che vengono
realizzati dall’associazione. www.volontariato.lazio.it è il portale del volontariato del Lazio,
e rappresenta un punto di riferimento concreto nello svolgimento delle quotidiane attività dei
responsabili e dei volontari delle associazioni. Di facile utilizzo ed in continuo sviluppo,
propone non solo indicazioni efficaci sui servizi e sulle possibilità formative e di consulenza
utili al volontariato, ma costituisce un canale di accesso informativo alle opportunità offerte
alle organizzazioni di volontariato dalle istituzioni italiane ed europee e dalle autonomie
locali. Il portale è quindi uno spazio dove confrontarsi, sperimentare e realizzare interventi
mirati a soddisfare bisogni comuni.
La sezione più attiva ed informativa è quella dedicata a notizie, approfondimenti, interviste,
con un’agenda sempre aggiornata sulle iniziative del Terzo settore. Attraverso uno sguardo
sensibile al volontariato ed alle varie realtà che lo compongono, si propone quindi un quadro
utile ed attento per gli utenti del settore e non: all’interno del sistema notiziari sono infatti
presenti 50 tra notiziari tematici, canali informativi e fogli associativi.
► NEI DODICI MESI DAL 1° OTTOBRE 2007 AL 30 SETTEMBRE 2008 SONO STATE PUBBLICATE
1105 NOTIZIE E 25 APPROFONDIMENTI.
Il portale ha una natura in divenire: considerando infatti le statistiche di utilizzo e diversi dati
forniti dalle associazioni stesse si sono aggiunte sezioni, migliorati canali, ampliate
informazioni per far fronte alle esigenze e agli stimoli sempre nuovi delle organizzazioni.
volontariato.lazio è diventato inoltre una fonte di conoscenze e informazioni riportate da
newsletter o calendari di altri spazi mediatici dedicati al sociale.
► DAL 1° OTTOBRE 2007 AL 30 SETTEMBRE 2008 I CONTATTI SONO STATI 1.887.101
B. Realizzazione di bollettini informativi nelle associazioni
Altra fonte importante di informazione sulle attività delle organizzazioni di volontariato è il
supporto cartaceo come un bollettino, una newsletter o l’house organ curato dall’associazione
come canale di informazione sia interna che esterna. Attraverso il bollettino l’associazione ha
la possibilità di pubblicizzare e far conoscere i propri scopi ed obiettivi anche ad un
interlocutore esterno. Nel supporto concreto messo a disposizione da SPES, le associazioni
non vengono sostituite o ancor meno escluse nella realizzazione del prodotto, ma vengono
piuttosto accompagnate, indirizzate e guidate nel percorso comunicativo, nella convinzione
forte che all’interno di ogni organizzazione si possa creare un piccolo nucleo che sappia
costruire un idea ed un linguaggio di comunicazione autonomi.
Questo è quello che accade con l’associazione Italo – Croata, nata nel 1993 con lo scopo di
promuovere la conoscenza del patrimonio culturale croato in Italia, di impegnarsi per la cura
della lingua e la salvaguardia delle tradizioni delle comunità croate in Italia, sia quelle ormai
autoctone, presenti nel Molise e nel Triveneto da secoli, sia quelle di recente immigrazione,
ed avvicinare così la cultura italiana a quella croata. Questo percorso, tra le altre attività, si
concretizza nella pubblicazione, che avviene con continuità dal 1993, del Bollettino bilingue
“Insieme/Zajedno” con uscita bimestrale e UNA TIRATURA DI 3000 COPIE DISTRIBUITE presso le
Istituzioni attente al fenomeno migratorio, le Università, gli Istituti socio-culturali, sia italiani
che croati (CA. 1000 RECAPITI “ISTITUZIONALI” NEL 2008), oltre che alla comunità croata.
SPES collabora e supporta l’associazione nel processo di ideazione e realizzazione del
Bollettino. Ad appoggiare l’associazione nel reperimento delle informazioni utili per la
redazione del bollettino contribuisce anche l’Ambasciata della Repubblica di Croazia, partner
del progetto (cfr. il punto 25 del progetto). Dal 2004 partecipano inoltre con successo alla
realizzazione e diffusione del Bollettino i volontari del servizio civile.
C. Meeting e feste del volontariato
Una buona opportunità per dare visibilità al lavoro delle associazioni è quella delle feste e dei
Meeting del volontariato. Questi si sono, fino ad oggi, realizzati in momenti definiti
dell’anno, come ad esempio in concomitanza con festività civili e/o religiose, così come in
occasione di date significative per una associazione o per l’intero settore del volontariato (ad
esempio il 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato). Nel corso di questi momenti
viene creato ed allestito uno spazio ‘fisico’ in cui una molteplicità di associazioni, non solo si
incontrano scambiando obiettivi e strategie, ma dove anche i volontari hanno la possibilità di
entrare in contatto con gli appartenenti alla comunità in cui operano: distribuire il proprio
materiale informativo, stabilire un rapporto diretto con i visitatori interessati a raccogliere
un’impressione più ravvicinata di ciò che l’associazione si propone di fare e, da qui spesso,
realizzare attività di fund raising. In questo modo le organizzazioni hanno la possibilità di
comunicare e sensibilizzare il territorio raccontando in prima persona le loro storie, di
mostrare i propri lavori, le immagini delle realtà in cui operano. L’evoluzione che si vuole
imprimere ai Meeting, va nella direzione del loro sviluppo lungo un arco di tempo più lungo,
soprattutto per consentirne una presenza più diffusa sull’intero territorio delle province, nelle
quali risulta importante essere una presenza anche nei comuni minori. Grazie a protocolli
d’intesa sottoscritti da SPES con tutte le Province della Regione Lazio si prevede di realizzare
Meeting e feste del volontariato, con cadenza annuale, in tutti i territori provinciali e subprovinciali; in particolare nel Comune di Roma, vista la grande concentrazione di associazioni
ed un territorio dispersivo per ampiezza e diffusione di proposte, sono stati realizzati Meeting
anche in alcuni Municipi (Municipi II, III, VII, XI, XII E XVI), oltre ad eventi che hanno
coinvolto l’intero piano cittadino. Ad ulteriore rafforzamento dei rapporti con gli enti locali va
ricordato anche l’accordo di partnership stabilito con il Municipio III ed il Comune di Latina
per questo progetto (cfr. il punto 25 del progetto). Si intende inoltre avviare un percorso di
promozione delle associazioni che operano nella Provincia di Roma, con una particolare
attenzione per il territorio di Ariccia, dove sono attive diverse realtà associative.
Partendo quindi dalla presenza nelle diverse Province del Lazio delle organizzazioni di
volontariato (OdV) iscritte al Registro Regionale, come riportato nella tabella sottostante:
Province
Frosinone
Latina
Rieti
Roma Città
Roma Provincia
Viterbo
Totale
si registra che:
OdV iscritte al Registro Regionale al 30/9/2008
158
146
49
660
289
102
1.404
NELLE PROVINCE DI FROSINONE, LATINA E RIETI HANNO PARTECIPATO ALLE FESTE DEL
VOLONTARIATO REALIZZATE NEL 2007-2008 CIRCA IL 30% DELLE ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL
TERRITORIO. NELLA PROVINCIA DI VITERBO NEL 2008 SI E’ SVOLTO IL PRIMO MEETING DEL
VOLONTARIATO CHE HA VISTO COINVOLTE IL 30% DELLE ASSOCIAZIONI SUL TERRITORIO.
DIVERSAMENTE NELLA PROVINCIA DI ROMA NON SONO STATE REALIZZATE FESTE, MA VERRA’
REALIZZATA LA PRIMA FESTA DEL VOLONTARIATO DI ARICCIA; PER QUELLO CHE RIGUARDA
INVECE IL COMUNE DI ROMA NEI MUNICIPI II, III, VII, XI, XII, XVI DOVE SI SONO SVOLTI
MEETING, SONO STATE COINVOLTE CIRCA 70 ORGANIZZAZIONI.
►
DIFFONDERE - Diffondere e dare visibilità alle attività delle organizzazioni di volontariato
è altrettanto importante quanto informare. Permettere quindi ad un’idea ed al servizio di
un’associazione di farsi conoscere e di convogliare intorno a se interesse ed attenzione.
L’informazione e la diffusione di un’attività sono percorsi che si incrociano ed hanno una
propria logica consequenzialità in quanto ogni informazione ha senso se viene veicolata
attraverso canali di diffusione come possono essere un ufficio stampa o il materiale
informativo, ad esempio una brochure o un opuscolo, che permettano di orientarsi
immediatamente nella conoscenza di un’associazione.
D. Ufficio stampa per le organizzazioni di volontariato
Nella convinzione che migliore è la qualità del comunicare il volontariato maggiore è la forza
del fare volontariato, l’obiettivo di SPES è quello di studiare insieme alle associazioni le vie
più adatte per trasmettere i propri intenti. Ad ogni evento (convegno, seminario, conferenza
stampa, ecc.), corrisponde un notevole sforzo organizzativo.
Il primo passo per una giusta strategia comunicativa è supportare l’associazione nella
creazione del messaggio da veicolare e nell’individuazione dei destinatari dello stesso.
Affiancati in ogni stadio del processo dai responsabili delle organizzazioni, gli operatori di
SPES fanno in modo che l’associazione partecipi attivamente ad ogni fase del lavoro per
acquisire una concreta esperienza spendibile in futuro. La redazione del comunicato stampa è
funzionale all’invio dell’informazione ai giornalisti che costituiscono “l’altoparlante” delle
attività delle organizzazioni. Per ogni evento si studiano canali mediatici in base al target di
riferimento della manifestazione a cui si vuole dare visibilità. La strutturazione di un database
che contiene tutti i contatti con i media avuti negli anni (suddiviso in quotidiani, periodici,
TV, radio e spazi web - sia nazionali che locali) è funzionale ad una veloce individuazione di
coloro che possono avere interesse per un determinato evento. La valutazione dei risultati del
lavoro dell’Ufficio Stampa si attua attraverso la rassegna stampa dell’evento. Si tratta di
assemblare gli articoli (web, cartacei, radiofonici) che hanno trattato l’avvenimento, con
l’indicazione della fonte. Negli ultimi due anni si è notato, infatti, un maggiore interesse da
parte dei mass media verso le tematiche sociali a cui ha fatto seguito un incremento di contatti
tra l’Ufficio Stampa di SPES e varie tipologie di testate sia dedicate al sociale sia generaliste,
nazionali e locali, come siti web (es. Redattore Sociale, Vita.it, Non-profit on line, etc.),
quotidiani (il Sole 24Ore, la Repubblica, etc.), settimanali (Romac’è, il Venerdì di
Repubblica, il Salvagente, etc.) e agenzie stampa (Ansa, Adnkronos, Omniroma, etc.). Nella
gestione delle relazioni con Redattore sociale, Vita non profit e Il Sole 24 ore hanno avuto un
ruolo determinante nel garantire l’incremento e maggiore visibilità soprattutto i legami
privilegiati creati da CSV.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il
Volontariato, che per la gestione di questi canali comunicativi collaborerà come partner al
progetto (cfr. punto 25).
L’esperienza ha mostrato che poter contare sul supporto di Ufficio Stampa, servizio dedicato
esclusivamente alle organizzazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale del
Volontariato del Lazio, rappresenta talvolta un incentivo determinante per l’associazione nel
cimentarsi nell’organizzazione di un evento pubblico, soprattutto in seguito ad esperienze
fallimentari.
►DAL 1° OTTOBRE 2007 AL 30 SETTEMBRE 2008, SONO STATI COPERTI 40 EVENTI CON
L’ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA.
E. Materiale promozionale per le organizzazioni di volontariato
L’idea di fondo è quella di accompagnare l’associazione verso una comunicazione integrata e
integrante che mantenga una continuità e nello stesso tempo si inserisca in un contesto che
riconosca questo linguaggio e lo indirizzi meglio verso cittadini e istituzioni. Si studia insieme
all’organizzazione di volontariato un piano di comunicazione integrata che preveda la
realizzazione di uno o più materiali promozionali che veicolino un’identità visiva coerente
con le attività associative e il target di riferimento dell’associazione stessa. Una volta
determinata una precisa identità visiva (logo, logotipo, slogan, colori di riferimento, ecc.) che
possa rappresentare la base dell’immagine coordinata dell’organizzazione nel tempo, si
individuano gli obiettivi della campagna comunicativa che possono riguardare una specifica
attività realizzata dall’associazione o l’intero insieme delle azioni poste in essere dalla stessa.
La successiva fase riguarda la progettazione e la realizzazione di brochure, piccoli opuscoli,
volantini, locandine, biglietti da visita e qualsiasi materiale si ritenga utile al raggiungimento
degli obiettivi prefissati. All’interno della strategia comunicativa concordata può essere
contemplata la creazione di un sito web, argomento che viene trattato più dettagliatamente qui
di seguito. Altre volte l’attività si limita alla consulenza o a piccoli interventi mirati come ad
esempio un’operazione di restyling dell’immagine dell’associazione e/o dei materiali da essa
realizzati. Questo servizio è dedicato esclusivamente alle organizzazioni di volontariato
iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio.
► DAL 1° OTTOBRE 2007 AL 30 SETTEMBRE 2008, SONO STATI EFFETTUATI 47 INTERVENTI
RIGUARDANTI CAMPAGNE COMUNICATIVE E CREAZIONI DI IDENTITÀ VISIVA CHE HANNO
PORTATO ALLA REALIZZAZIONE DI 240 MATERIALI PROMOZIONALI.
COSTRUIRE - Quello che risulta fondamentale per le organizzazioni di volontariato è
riuscire a mantenere ed incrementare la propria immagine. A questo scopo si realizzano
prodotti che riescano ad approfondire sempre di più l’identità dell’organizzazione. Costruire
quindi la propria struttura e la propria visibilità attraverso degli strumenti che possano offrire
una comunicazione continuativa come un sito associativo o una pubblicazione vuol dire
radicare ancora di più la conoscenza delle attività di un’organizzazione.
F. Realizzazione siti associativi
Le organizzazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio che
ne fanno richiesta possono realizzare un proprio sito associativo. I responsabili
dell’associazione e gli esperti SPES decidono insieme i contenuti, la struttura e la veste
grafica che costituiranno l’immagine esterna che rappresenterà l’espressione associativa sul
web. Ogni sito risponde alle esigenze proprie di ogni singola realtà ed offre la possibilità di
veicolare informazioni attraverso un sistema di notizie che possono essere aggiornate
attraverso un form di inserimento di facile utilizzo. Non solo quindi contenuti statici, che si
decidono nel momento in cui si struttura il sito e usualmente non vengono modificati perché
costituiscono i punti fermi dell’associazione, ma anche informazioni veloci e documenti utili
aggiornati e aggiornabili. Il sito associativo è un sottodominio del portale e sfrutta la grande
visibilità dei motori di ricerca di www.volontariato.lazio.it.
► SE SI CONSIDERANO GLI 11 SITI PUBBLICATI DAL 1° OTTOBRE 2007 AL 30 SETTEMBRE 2008
(NDR. IN OTTOBRE 2008 SI PREVEDE DI ULTIMARE ALTRI 3 SITI) si nota come si tratti di
organizzazioni di natura molto varia e con utenze molto diverse tra loro: senza fissa dimora,
anziani, malati oncologici, diritti umani, protezione civile, immigrati, violenza di genere,
tossicodipendenti e adolescenti a rischio, animazione territoriale.
In questi ultimi anni è stato registrato un ulteriore potenziamento della richiesta del servizio di
realizzazione di siti associativi, unita alla differenziazione degli ambiti e modalità di
intervento. Si prevede quindi una diversificazione dell’offerta per potenziare la presenza delle
organizzazioni di volontariato sul web: per questo sono stati realizzati dei siti con una
struttura più standardizzata, inseriti nell’ambito delle aree associative tematiche (come ad
esempio l’area protezione civile) del portale.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale:
Migliorare e integrare gli strumenti di comunicazione sociale per le organizzazioni di
volontariato del Lazio. Incrementare, consolidare e sviluppare le attività del progetto per
informare e sensibilizzare, diffondere e costruire la conoscenza delle associazioni nei media e
tra i cittadini.
Obiettivi specifici:
INFORMARE E SENSIBILIZZARE: aumentare di numero e applicare a livello provinciale
e sotto-provinciale le informazioni sul portale, i bollettini informativi e le feste del
volontariato. Migliorare la presenza e il peso delle associazioni nei media e nei cittadini,
anche residenti in comuni minori per mezzo di queste attività.
DIFFONDERE: aumentare quantità, efficacia ed efficienza delle attività di ufficio stampa e
di realizzazione di materiale promozionale.
COSTRUIRE: incrementare la quantità di siti Internet e delle pubblicazioni associative e
allargare il ventaglio dei temi trattati.
Indicatori di risultato
INFORMARE E SENSIBILIZZARE:
• aumento di almeno il 10% del numero delle notizie pubblicate sul portale
www.volontariato.lazio.it (dato 2007-2008: 1105);
• aumento del 20% degli approfondimenti (dato 2007-2008: 25 approfondimenti)
pubblicate sul portale www.volontariato.lazio.it;
• stampa in 3000 copie di ciascuno dei 6 numeri del Bollettino durante l’anno di durata del
progetto;
• incremento di almeno il 20% del numero di recapiti istituzionali presso cui il Bollettino
“Insieme/Zajedno” è distribuito (dato 2008: 1000);
• introduzione di bollettino associativo in almeno 2 organizzazioni di volontariato (dato
2007-2008: 1);
• incremento del 20% delle associazioni coinvolte nei Meeting nelle Province di Frosinone,
Latina, Rieti e Viterbo (dato 2007-2008: 30%);
• organizzazione del primo Meeting del volontariato nella Provincia di Roma, in particolare
nel territorio di Ariccia e dintorni con il coinvolgimento di minimo 20% delle
organizzazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale con sede nel territorio
coinvolto;
• incremento a 10 dei Meeting del volontariato organizzati nei Municipi di Roma (dato
2007-2008: 6 Municipi di Roma), realizzando la partecipazione attiva di circa il 30% delle
organizzazioni presenti su Roma Città (minimo 180 associazioni).
DIFFONDERE:
• aumento ad almeno 50 del numero di eventi coperti dall’Ufficio stampa (dato 2007-2008:
40);
• incremento a 55 (dato 2007-2008: 47) del numero di organizzazioni di volontariato seguite
nella realizzazione di progetti di materiale promozionale.
COSTRUIRE:
• ideazione e pubblicazione di 20 siti delle organizzazioni di volontariato del Lazio affiliati
al portale www.volontariato.lazio.it (dato 2007-2008: 11).
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia
qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con
particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi di cui al punto 7 saranno raggiunti attraverso la concretizzazione di due piani di
attuazione:
PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel
contesto operativo delle sedi di attuazione del progetto;
PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Realizzazione, presso le diverse sedi di attuazione del
progetto delle seguenti attività:
INFORMARE e SENSIBILIZZARE:
A. Portale del volontariato del Lazio: informazione ed aggiornamento
B. Realizzazione di bollettini informativi nelle associazioni
C. Meeting e feste del volontariato
DIFFONDERE:
D. Ufficio stampa per le organizzazioni di volontariato
E. Materiale promozionale per le organizzazioni di volontariato
COSTRUIRE:
F. Realizzazione siti associativi
Alcune di queste attività, come l’aggiornamento del portale, sono svolte come attività
ordinarie e quotidiane, mentre altre attività, come l’ufficio stampa, la realizzazione di
materiale promozionale e l’ideazione e realizzazione di siti associativi, si svolgono,
relativamente alle costanti richieste di consulenza, in maniera continuativa nell’arco di 12
mesi. La realizzazione del bollettino informativo bimestrale ha invece una tempistica di
realizzazione che si snoda su un periodo di due mesi. Più esteso è il periodo di operatività
previsto per realizzare un meeting del volontariato, soprattutto in vista di un coinvolgimento
più diffuso su un territorio più ampio e più articolato nella collaborazione con le associazioni
e gli enti operanti a livello locale: l’attività necessariamente implica, quindi, tempi di
programmazione e realizzazione stimabili in un periodo di tempo di almeno 4 mesi.
Le sedi di attuazione delle attività di cui sopra, sono così divise sul territorio regionale:
- SPES - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
- Associazione Italo Croata
- Casa del Volontariato di Viterbo
- Casa del Volontariato di Rieti
- Casa del Volontariato di Frosinone
- Casa del Volontariato di Latina
- Sportello territoriale di Ariccia (Rm)
I volontari in servizio civile si andranno ad inserire, come meglio specificato alla voce 8.4, in
contesti già operativi, affiancando operatori esperti e qualificati per lo svolgimento sia di
queste attività che di quelle cui le sedi di attuazione di cui sopra rispondono nell’arco
dell’intero anno di realizzazione del progetto. Tale affiancamento, supportato anche da un
idoneo percorso formativo specifico, meglio dettagliato alla voce 41 del presente formulario,
porterà i volontari in servizio civile all’acquisizione di una propria autonomia operativa,
fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di cui al precedente punto 7.
8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.
La concretizzazione dei piani di attuazione, di cui al punto 8.1, prevede lo svolgimento di una
serie di attività, come meglio dettagliato di seguito.
PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel
contesto operativo dell’Associazione
L’arrivo dei volontari in servizio civile presso le diverse sedi di attuazione è preceduto da
almeno due incontri tra le persone individuate come Olp e formatori e tutti i componenti delle
sedi che collaborano allo svolgimento delle attività, al fine di facilitare l’ingresso e
l’integrazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo. Inoltre, in seguito
all’approvazione ed al finanziamento del progetto saranno tutti coinvolti nella fase di
promozione e, successivamente, i referenti di ciascuna sede, nelle selezioni di quanti hanno
scelto il presente progetto.
Nei primi 3 mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della
formazione specifica, secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente
formulario, al fine di inserire adeguatamente i volontari nei singoli contesti operativi e a
contatto con le specifiche attività svolte nelle sedi di attuazione stesse.
Per potersi inserire adeguatamente in questo contesto fortemente operativo, durante i primi
mesi di servizio i volontari in servizio civile saranno affiancati quotidianamente nello
svolgimento delle attività, al fine di avviare gli stessi verso un processo di autonomia
operativa.
PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Attuazione, presso le diverse sedi di attuazione del progetto
delle attività previste, di seguito dettagliate:
A. Portale del volontariato del Lazio: informazione ed aggiornamento
Le azioni quotidiane per aggiornare le notizie del portale sono:
- Reperimento delle notizie attraverso canali privilegiati: segnalazioni e suggerimenti delle
associazioni e degli operatori SPES, siti web dedicati al Terzo settore, newsletter
specializzate, riviste e quotidiani. Le notizie possono venire inoltre realizzate dopo aver
assistito direttamente a convegni che si svolgono su tutto il territorio regionale.
- Valutazione della notizia nella considerazione dell’importanza che questa può avere per le
organizzazioni di volontariato o per la promozione di queste.
- Stesura della notizia e conseguente valutazione del caporedattore che ne controlla la bontà
e la correttezza di struttura e contenuti.
- Pubblicazione all’interno dei diversi notiziari tematici o canali informativi presenti sul
portale.
- Aggiornamento dell’Agenda, presente sul portale, sulle iniziative dedicate al sociale che si
svolgono, prevalentemente, nel Lazio.
Per realizzare e pubblicare gli approfondimenti è richiesta una lavorazione più articolata e
ricercata e per questo l’aggiornamento avviene ogni due settimane. Le azioni svolte sono:
- Individuazione di un tema o di un soggetto di interesse sul quale realizzare
l’approfondimento.
- Reperimento delle informazioni per articolare l’approfondimento: testi, documenti, link
utili.
- Stesura di un testo e conseguente verifica della sua omogeneità e coerenza.
- Lavorazione dell’immagine da allegare all’approfondimento.
- Preparazione del testo per la pubblicazione su web con inserimento degli eventuali tag
html per inserire il collegamento ad un documento o un link esterno.
- Pubblicazione dell’approfondimento sul portale.
B. Realizzazione di bollettini informativi nelle associazioni
La realizzazione dei bollettini informativi viene svolta nell’arco di due mesi. Le azioni svolte
per dare vita al bollettino bimestrale sono:
- Ricerca di informazioni e notizie necessari alla realizzazione del Bollettino attraverso
Internet, giornali italiani e internazionali (per “Insieme/Zajedno” in particolare croati).
- Raccolta di notizie utili attraverso contatti diretti con le fonti dirette, interviste.
- Creazione di canali di comunicazione costante con istituzioni ed organismi istituzionali,
per “Insieme/Zajedno” anche all’estero (in particolare in Croazia)
- Stesura degli articoli, per “Insieme/Zajedno” anche in croato.
- Correzione e verifica degli articoli.
- Progetto grafico del bollettino attraverso l’impaginazione e la cura sia dal punto di vista
grafico che iconografico.
- Preparazione per la stampa con l’organizzazione del Bollettino nel CD per la tipografia.
- Correzione bozze.
- Stampa presso la tipografia e acquisizione delle copie stampate.
- Controllo della lista dei recapiti esistente.
- Identificazione nuovi recapiti.
- Distribuzione del Bollettino.
- Promozione del Bollettino con incontri mirati e in occasione delle Feste del volontariato;
per “Insieme/Zajedno” anche presso Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia e
presso la Santa Sede e nell’ambito delle iniziative di carattere interculturale e/o relative
all’area adriatica.
C. Meeting e feste del volontariato
L’organizzazione dei Meeting, vede, oltre al costante lavoro di coordinamento fatto da SPES,
il forte coinvolgimento delle Case del Volontariato presenti nei capoluoghi di Provincia e
dello Sportello territoriale di Ariccia. Per questo le azioni che contraddistinguono la
realizzazione delle feste hanno in più una connotazione di raccordo costante tra la sede
centrale SPES ed i distaccamenti territoriali. La sede centrale di SPES si occupa inoltre
dell’organizzazione dei Meeting nei Municipi di Roma. Se si considerano tutti questi
elementi, sommati all’evoluzione che si intende imprimere ai meeting nella direzione di un
loro sviluppo in un arco di tempo e di territori coinvolti maggiori rispetto a quelli
precedentemente realizzati, si deve considerare un periodo di operatività di almeno 4 mesi.
Le attività che è necessario svolgere sono quindi:
- Incontro di coordinamento per delineare gli obiettivi generali e definire i contenuti della
festa: convegni, esercitazioni, concerti, premiazioni
- Organizzazione logistica di concerto con gli enti locali
- Coinvolgimento delle associazioni del territorio attraverso: raccolta delle adesioni,
coordinamento della presenza delle associazioni all’interno degli stand, ideazione e
realizzazione del materiale informativo relativo al Meeting (locandine, brochure, catalogo
delle associazioni)
- Progettazione e realizzazione concordata con il volontariato locale di convegni, dibattiti
pubblici, esercitazioni ed eventi ludici e d’intrattenimento rivolti alla cittadinanza, alle
scuole e/o a target specifici
- Organizzazione e realizzazione di momenti seminariali e di scambio destinati agli
operatori delle Organizzazioni partecipanti e, quindi, rivolti internamente al volontariato
presente
- Attività di diffusione e comunicazione della manifestazione: volantinaggio, attacchinaggio
della locandina in vari punti di interesse
- Contatti con la stampa locale, canale di informazione alla cittadinanza
- Coinvolgimento attivo e partecipato alla manifestazione
-
Contatto e disponibilità costante verso le esigenze delle associazioni
Incontro di confronto e verifica post evento con tutte le associazioni partecipanti
D. Ufficio stampa per le organizzazioni di volontariato
Per il lavoro di Ufficio stampa le azioni, che si svolgono in maniera continuativa nei 12 mesi,
sono:
- Richiesta del servizio da parte dell’organizzazione (ndr. servizio dedicato alle
organizzazioni iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio).
- Individuazione, con l’organizzazione, della tipologia del servizio: strutturazione completa
dell’evento o solo supporto di contatto con i media.
- Eventuale stesura di un comunicato stampa dell’evento e validazione di esso da parte
dell’organizzazione.
- Individuazione del target di riferimento dell’evento e dei contatti stampa da attivare.
- Invio del comunicato stampa via e-mail o via fax.
- Contatto telefonico con tutti i media a cui è stato inviato il comunicato.
- Verifica della pubblicazione dell’evento.
- Realizzazione di un report delle pubblicazioni effettuate per aggiornare quotidianamente
via e-mail le organizzazioni di volontariato del lavoro svolto.
- Partecipazione attiva all’evento con eventuale banchetto stampa.
- Redazione della rassegna stampa definitiva dell’evento e consegna di questa
all’organizzazione.
- Cura ed aggiornamento del database dei contatti stampa, con inserimento degli eventuali
nuovi contatti.
E. Materiale promozionale per le organizzazioni di volontariato
Per la progettazione e realizzazione dei materiali promozionali, le azioni svolte con continuità
nei 12 mesi sono:
- Richiesta del servizio da parte dell’organizzazione (ndr. servizio dedicato alle
organizzazioni iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio)
- Individuazione dei messaggi da veicolare e del target di riferimento da raggiungere (da
concordare insieme al/ai referente/i dell’organizzazione di volontariato).
- Progettazione di un Piano di comunicazione integrata (da concordare insieme al/ai
referente/i dell’organizzazione).
- Individuazione dei materiali da progettare e realizzare: manifesti, locandine, brochure
informative, volantini, biglietti da visita, cartelloni, inviti, etc. (da concordare insieme al/ai
referente/i dell’organizzazione).
- Progettazione e realizzazione (ove necessario) di una precisa identità visiva (logo,
logotipo, slogan, colori di riferimento, ecc.) o se utile restyling della stessa.
- Progettazione di varie proposte di materiali promozionali previsti per l’attuazione del
piano di comunicazione.
- Selezione delle migliori proposte realizzate e implementazione di eventuali modifiche.
- Decisione del numero di copie da realizzare di ciascun item realizzato e decisione della
modalità di stampa (in sede mediante stampante laser a colori - b/n o presso tipografia).
- Stampa in sede del materiale realizzato o preparazione del materiale per la stampa
tipografica tramite accordi (previi i necessari accordi).
- Ritiro da parte del/i referente/i dell’organizzazione del materiale realizzato.
- Verifica dei risultati raggiunti grazie all’utilizzo dei materiali promozionali tramite
colloquio con il/i referente/i dell’organizzazione di volontariato.
F. Realizzazione siti associativi
Anche in questo caso l’attività si svolge in maniera continuata nell’arco di 12 mesi. Le
azioni che è necessario svolgere per la realizzazione e ideazione di un sito associativo
sono:
- Richiesta del servizio da parte dell’organizzazione di volontariato (ndr. servizio dedicato
alle organizzazioni iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio).
- Incontro con l’organizzazione, preferibilmente nella sede dell’associazione per entrare
meglio nelle dinamiche associative, e riflessione su come strutturare il sito web.
- Recupero dei materiali dell’organizzazione (documenti, articoli, immagini, etc.) utili per
ideare il progetto del sito.
- Elaborazione contenuti, stesura e semplificazione per il web dei materiali pre-esistenti o
nuovi.
- Verifica e definizione insieme all’associazione della struttura e dei testi per il sito.
- Elaborazione delle immagini e dei documenti che andranno inseriti nel sito associativo.
- Ideazione di varie proposte grafiche del sito associativo.
- Valutazione, insieme all’organizzazione, delle proposte grafiche e dei contenuti
rielaborati.
- Selezione della miglior proposta realizzata e implementazione di eventuali modifiche
- Pubblicazione sul web del sito associativo, affiliato al portale www.volontariato.lazio.it da
cui riprende alcuni richiami grafici, strutturali e contenutistici.
Si riporta qui di seguito il diagramma esplicativo sulle diverse attività e le sedi di attuazione
delle stesse:
-
SPES
A. Portale del
volontariato del
Lazio:
informazione
ed
aggiornamento
B.
Realizzazione
di bollettini
informativi
nelle
associazioni
C. Meeting e
feste del
volontariato
D. Ufficio
stampa per le
organizzazioni
di volontariato
E. Materiale
promozionale
per le
organizzazioni
di volontariato
F.
Realizzazione
siti associativi
Associazio
ne Italo
Croata
Casa del
Volontari
ato di
Viterbo
Casa del
Volontari
ato di
Rieti
Casa del
Volontari
ato di
Frosinone
Casa del
Volontari
ato di
Latina
Sportello
territoriale
di Ariccia
8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
Per lo svolgimento delle attività, di cui al punto 8.2, le risorse umane impiegate divise per
sede di attuazione del progetto sono:
Presso SPES - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
n° 1 responsabile Settore Comunicazione SPES, dipendente;
n° 1 responsabile Settore Promozione SPES, dipendente;
n° 1 collaboratore, dipendente;
n° 4 collaboratori a progetto;
n° 6 volontari.
Presso l’Associazione Italo Croata:
n° 1 coordinatore e responsabile impaginazione, volontario;
n° 3 redattori del bollettino, volontari;
n° 1 giornalista professionista, volontario;
n° 4 volontari.
Presso la Casa del Volontariato di Viterbo
n° 1 operatori della Casa del Volontariato, dipendente;
n° 1 collaboratore a progetto.
Presso la Casa del Volontariato di Rieti
n° 2 operatori della Casa del Volontariato, dipendenti.
Presso la Casa del Volontariato di Frosinone
n° 2 operatori della Casa del Volontariato, dipendenti.
Presso la Casa del Volontariato di Latina
n° 2 operatori della Casa del Volontariato, dipendenti.
Presso la Sportello territoriale di Ariccia (Rm)
n° 2 operatori dello Sportello territoriale, collaboratori a progetto.
8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
L’inserimento dei volontari in servizio civile nei contesti di attuazione del progetto favorirà
una migliore articolazione delle attività previste, nonché un loro potenziamento, garantendo
così il raggiungimento dei risultati attesi descritti al punto 7 del presente formulario.
Dopo lo svolgimento della formazione specifica prevista, gli stessi affiancheranno gli
operatori, ed in alcuni casi anche le figure professionali, nello svolgimento delle attività
descritte alla voce 8.2.
Inoltre la formazione specifica fornirà loro idonee conoscenze informatiche per poterle poi
applicare nello svolgimento del lavoro e, per meglio qualificare il loro ruolo, saranno dotati
anche di conoscenze relative al primo soccorso.
La fase di inserimento nei diversi contesti di lavoro sarà mirata soprattutto ad inserire i
volontari nel gruppo di lavoro, facendoli partecipare ai momenti di pianificazione e
progettazione delle attività, individuando anche le singole peculiarità, gestendo i turni di
lavoro e gli specifici operatori di riferimento nelle diverse attività, il tutto in un clima quanto
più possibile di collaborazione e reciproca disponibilità.
Saranno inoltre svolte riunioni periodiche con tutto il personale coinvolto al fine di verificare
l’andamento delle attività in relazione agli obiettivi prefissati.
In relazione alle attività descritte alla voce 8.2, il ruolo dei volontari in servizio civile sarà il
seguente:
I volontari saranno formati per una funzione di trait d’union tra le organizzazioni di
volontariato e i cittadini, nonché tra le associazioni e i media, tradizionali ed emergenti. Le
fondamenta per poter esercitare questo ruolo nascono dall’unione armonica di due saperi: la
conoscenza di prima mano di come vive il mondo del volontariato (come lavora, come
inventa, come si trasforma) e la conoscenza delle regole, del funzionamento, come anche
delle persone, specifiche per i diversi canali di comunicazione.
Per la realizzazione degli obiettivi del progetto – definiti nel punto 7 e di derivazione diretta
dalle attività già consolidate descritte nel punto 6 – i volontari in Servizio Civile
rappresentano una risorsa vitale e indispensabile. E’ altresì di fondamentale importanza che i
volontari entrino ed interagiscano nelle dinamiche di SPES, oltre che nelle Case del
Volontariato territoriali e nello Sportello territoriale di Ariccia ed all’interno dell’associazione
Italo-Croata, in maniera concreta e consapevole, paritaria e creativa.
Per quello che riguarda attività come
A. Portale del volontariato del Lazio: informazione ed aggiornamento
B. Realizzazione di bollettini informativi nelle associazioni
D. Ufficio stampa per le organizzazioni di volontariato
hanno come base un’acquisizione diffusa delle competenze di tutti i volontari in maniera
parallela, e su una notevole, quando non totale, indipendenza e responsabilità nella
realizzazione delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi.
Per concorrere a pieno titolo al raggiungimento degli obiettivi specifici individuati, i volontari
devono seguire un percorso di formazione che prevede, in una fase iniziale del progetto,
l’accompagnamento e il tutoraggio delle figure professionali delle strutture in cui vengono ad
operare. Successivamente, attraverso una graduale acquisizione di indipendenza, queste
attività costituiscono una parte del lavoro che i volontari in Servizio Civile realizzano, nel
corso del tempo sempre di più, in maniera autonoma; si passa quindi da una fase di
affiancamento, ad una semplice supervisione dei referenti sui volontari in Servizio Civile. Il
progetto è quindi forte di questa responsabilizzazione e presa in carico delle attività ed in
questo modo i volontari - motivati e spronati - diventano parte attiva della crescita e
dell’incremento delle attività. A rinforzare questa responsabilizzazione è importante
considerare inoltre il ruolo che i volontari in Servizio Civile si trovano a ricoprire anche nel
momento in cui svolgono trasferte o seguono convegni: in questa esperienza vi è infatti anche
un’acquisizione ed una consapevolezza ancora più forte dell’essere referenti della struttura,
diventando in qualche caso anche portatori e informatori dei servizi che il Centro di Servizio
per il Volontariato mette a disposizione del mondo associativo, come anche dei suoi obiettivi
istituzionali.
Se nelle attività di aggiornamento del portale e ufficio stampa, come delineato anche nel
punto 8.2, il lavoro è costante, nella stesura del bollettino informativo come presso
l’associazione Italo-Croata, le azioni trovano una collocazione ed una tempistica più
standardizzata e ciclica. Scendendo nel particolare, l’operazione di raccolta dei materiali
necessari alla realizzazione del Bollettino che si svolge nel primo mese di ogni bimestre, si
esplica attraverso la ricerca di informazioni e notizie utili alla stesura degli articoli sia in
italiano che in croato. I canali monitorati a questo fine sono: Internet, giornali italiani, croati
ed internazionali, riviste di settore, contatti diretti con informatori. In questa fase si cerca
anche di creare contatti costanti di comunicazione con le Istituzioni ed gli Organismi di
entrambi e Paesi. Successivamente, sempre nel corso del primo mese, i volontari sono
impegnati, invece, nella redazione, nella verifica e nella correzione dei materiali (articoli,
interviste, approfondimenti) da inserire nel giornale e nella loro impaginazione, sia dal punto
di vista grafico che iconografico. Il tutto viene poi inserito nel CD per la tipografia, pronto per
la stampa. Nel corso del secondo mese, successivamente all’acquisizione delle copie
stampate, i volontari vengono coinvolti nell’attività di distribuzione e promozione del
Bollettino e nel controllo e nella verifica dei recapiti esistenti e già acquisiti e
nell’identificazione di nuovi contatti. L’attività di diffusione del Bollettino non si ferma al
secondo mese, ma è costante nel tempo: il Bollettino diventa infatti uno strumento di
comunicazione delle attività dell’associazione e della cultura croata. Per questo i volontari
hanno la possibilità di promuovere incontri dedicati alla presentazione del Bollettino, come
anche di partecipare con il Bollettino agli eventi pubblici, in particolare alle Feste del
volontariato.
La stessa impostazione di lavoro sarà utilizzata per la realizzazione degli altri due bollettini
informativi programmati.
Per quello che riguarda invece:
C. Meeting e feste del volontariato
il coinvolgimento dei ragazzi in servizio civile, attivi nelle Case del Volontariato Provinciali,
nello Sportello Territoriale di Ariccia e nella sede centrale di SPES, è più diluito nel tempo.
L’organizzazione di Meeting, realizzati sia a livello provinciale e sub-provinciale che a livello
municipale, è lunga ed elaborata, visto il numero di attività, soggetti, enti locali ed
associazioni da coinvolgere. I volontari affiancano i responsabili territoriali accompagnandoli
nella fase organizzativa e preparatoria dell’evento, mantenendo un ruolo di fondamentale
supporto sia per quello che riguarda la strutturazione ed articolazione della manifestazione,
che per il suo aspetto logistico. I volontari diventano presto un punto di riferimento e di
informazione costante anche per le organizzazioni di volontariato, soprattutto nel corso dei
Meeting, che come già illustrato nel punto 8.1 si svolgono prevalentemente nel mesi tra aprile
e dicembre, in cui vengono chiaramente coinvolti in maniera concreta e attiva.
Infine gli obiettivi specifici individuati nell’ambito delle seguenti attività
E. Materiale promozionale per le organizzazioni di volontariato
F. Realizzazione siti associativi
si basano invece sui prodotti comunicativi, talvolta di grandissima complessità, che
prevedono competenze elevate sia comunicative che associative e, a volte, necessitano di
tempi di realizzazione piuttosto lunghi.
I volontari in Servizio Civile verranno coinvolti con un ruolo di supporto nelle attività che
portano alla concretizzazione degli obiettivi specifici individuati. Per realizzare e mettere in
pratica un incremento di queste azioni è importante che sia la struttura a guidare il lavoro,
indicando le linee guida e i percorsi da compiere per aumentare e potenziare questi servizi.
Sono quindi i volontari di Servizio Civile che in questi casi affiancano gli operatori nel
seguire aspetti più complessi del lavoro. Va evidenziato che praticamente tutte le attività, e
tutti gli operatori di SPES, coinvolgono i volontari in Servizio Civile nel corso delle diverse
fasi di realizzazione di prodotti anche complessi, a partire dalla progettazione, tenendo conto
delle inclinazioni e delle attitudini che questi manifestano nel corso del progetto, nella
convinzione diffusa che un progetto condiviso e realizzato con competenza e partecipazione
possa essere qualitativamente e strutturalmente più valido.
Diverso ancora è il caso dei siti delle organizzazioni di volontariato inseriti all’interno del
portale, attività compresa nel punto F; qui l’apporto dei volontari in Servizio Civile ha un
grosso valore aggiunto. A partire da un intenso approfondimento della realtà associativa e
basandosi su un rapporto stretto con l’organizzazione di volontariato, i volontari in Servizio
Civile devono far leva sulle loro migliori risorse di disponibilità all’ascolto e di attitudini
comunicative per raccogliere, assemblare e raffinare contenuti e testi dei siti, raggiungendo
alti livelli di indipendenza, capacità di proposta, responsabilizzazione. E’ un’attività
estremamente importante, poiché rappresenta una straordinaria palestra per seguire e
sperimentare un processo di costruzione comunicativa lungo, complesso e ottimamente
considerato sul mercato del lavoro, in un ambito dove il tutoraggio professionale e il tipo di
prodotto che si realizza permettono di costruirsi una competenza particolarmente interessante
per i giovani.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
20
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
20
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
1400/12
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a missioni, trasferte e trasferimenti per un periodo non superiore ai
30 giorni, anche fuori dalla regione Lazio.
Flessibilità di orario.
Flessibilità ad articolare l’orario anche nel fine settimana.
Disponibilità e attitudine al lavoro di gruppo.
Disponibilità, secondo le necessità, ad orari diversi da normali orari di lavoro.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:
N.
1
2
3
4
5
6
Sede di attuazione del
progetto
SPES Associazione
Promozione e
Solidarietà 4
SPES Associazione
Promozione e
Solidarietà 1
Associazione
Italo - Croata
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 1
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 3
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 6
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
Roma
Via dei Mille, 6
97464
Roma
Via dei Mille, 6
55720
Roma
Piazza Augusto
Imperatore, 3
19921
Rieti
Piazzale Enrico
Mercatanti, 5
19595
Frosinone
Via Pierluigi da
Palestrina, 14
97053
Latina
Via Dandolo, 7
12116
N.
vol.
per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
4
Testuzza Luca
4
Primola Filippo
2
Dujela Mira
2
Mariangeli Paola
2
Sbardella
Daniela
2
Micieli Salvatore
Data di nascita
C.F.
12/07/1978
TSTLCU78L12H501H
29/06/1978
PRMFPP78H29H501Q
18/09/1977
DJLMRI77P58Z149T
13/08/1963
MRNPLA63M53H501M
03/03/1975
SBRDNL75C43C034E
29/01/1980
MCLSVT80A29E472J
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 2
7
Viterbo
Via I. Garbini, 29
97206
Ariccia
Piazzale Aldo Moro,
6
7319
2
Anselmi Melissa
2
Nasoni Fernando
NSLMSS79M57M082U
17/08/1979
12/02/1977
NSNFNN77B12E958T
17) Altre figure impiegate nel Progetto:
N.
1
2
Sede di
attuazione del
progetto
SPESAssociazione
Promozione e
Solidarietà 4
SPES Associazione
Promozione e
Solidarietà 1
Comune
Roma
Roma
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
Via dei Mille, 974
6
64
Via dei Mille, 557
6
20
N.
vol.
per
sede
4
TUTOR
Cognome e
nome
Data di
nascita
RESP. LOCALI ENTE ACC.
C.F.
Federica
Frioni
14/06/1 FRNFRC77H
977
54H501K
Troia
Irene
04/08/ TRORNI75M
1975
44H501E
Vecchi
Govinda
Federica
Frioni
09/01/ VCCGND80
1980
A49A269T
14/06/1 FRNFRC77H
977
54H501K
Troia
Irene
04/08/ TRORNI75M
1975
44H501E
4
Cognome e
nome
Data di
nascita
Fonovic
Ksenija
01/03/ FNVKNJ69C41Z118
1969
X
Fonovic
Ksenija
01/03/ FNVKNJ69C41Z118
1969
X
C.F.
Associazione
Italo - Croata
Roma
3
4
5
6
7
8
2
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 1
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 3
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 6
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà
SPES Associazione
Promozione
Solidarietà 2
Piazza
Augusto
Imperatore, 3
199
21
Fonovic
Ksenija
01/03/
FNVKNJ69C41Z118
1969
X
2
13/03/1 FRRMRN73 Venturi
973
C53C773L Massimili 30/01/1 VNTMSM71A30C7
ano
971
73Z
2
Federica
Frioni
14/06/1 FRNFRC77H
977
54H501K
Troia
Irene
04/08/ TRORNI75M
1975
44H501E
2
Frosinone
Via Pierluigi
da Palestrina,
14
970
53
2
Latina
Via Dandolo,
7
121
16
2
Ariccia
04/08/ TRORNI75M
1975
44H501E
Ferrari
Marina
195
95
Piazzale Aldo 731
Moro, 6
9
Troia
Irene
09/01/
1980
Piazzale
Enrico
Mercatanti, 5
Via I. Garbini, 972
29
06
09/01/ VCCGND80
1980
A49A269T
14/06/1 FRNFRC77H
977
54H501K
Vecchi
Govinda
Rieti
Viterbo
Vecchi
Govinda
Federica
Frioni
VCCGND80
A49A269T
Fonovic
Ksenija
01/03/
FNVKNJ69C41Z118
1969
X
Vecchi
Govinda
9
10
09/01/
1980
VCCGND80
A49A269T
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
SPES - Associazione Promozione e Solidarietà si impegna nella promozione e
diffusione del Servizio Civile Nazionale, anche in virtù della capillare presenza nella regione,
nella quale è dislocata una rete di sportelli territoriali. L’attività di sensibilizzazione si
realizzerà con incontri in alcuni plessi scolastici per promuovere il servizio civile fra gli
studenti delle classi IV e V delle scuole medie superiori (a titolo di esempio, nel 2008, SPES
ha incontrato gli studenti degli Istituti scolastici di scuola media superiore del XIII municipio
di Roma) e attraverso momenti specifici all’interno di eventi (per esempio Insieme per la
solidarietà - Giornata del Volontariato Giovani 2008).
In occasione dell’uscita del bando e per tutto il periodo di validità dello stesso, verrà
dato ampio spazio al servizio civile sul portale www.volontariato.lazio.it e sul sito
www.spes.lazio.it con numerose pagine di approfondimento riguardanti i singoli progetti, che
saranno presenti anche sui siti delle singole associazioni partner.
Un’altra azione promozionale consisterà nella distribuzione di volantini a ragazzi
compresi nella fascia di età 18-28 anni; a questa si affiancherà l’affissione di locandine
promozionali in specifici spazi frequentati dai giovani, potenziali candidati, quali università,
stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e in particolari luoghi di aggregazione quali pub, bar,
librerie, biblioteche.
Per completare la strategia promozionale, saranno pubblicate, ancora, campagne
pubblicitarie sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, con esplicito
riferimento ai progetti proposti dall’Ente. Di seguito si riporta a titolo esemplificativo la
riproduzione di uno degli inserti pubblicati in occasione del Bando 2008:
Tutte le azioni precedentemente descritte verranno potenziate dall’attività dell’ufficio
stampa SPES che promuoverà i progetti di Servizio Civile Nazionale presso i principali
quotidiani locali e nazionali, radio e web-radio, televisioni e siti informativi su internet,
focalizzando l’attenzione sui media maggiormente apprezzati dal pubblico giovanile e
identificando per ciascun progetto promosso i media maggiormente interessati alla
pubblicazione.
Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:
Realizzazione eventi ed incontri:
4 ore
Realizzazione apposite pagine su sito web:
5 ore
Realizzazione locandine e volantini:
5 ore
Realizzazione inserti pubblicitari:
2 ore
Affissione locandine promozionali:
5 ore
Volantinaggio:
7 ore
Ufficio stampa:
8 ore
Totale:
36 ore
Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella
realizzazione del progetto (associazioni, loro volontari, operatori, partner) che avranno il
compito di diffondere gli obiettivi della proposta progettuale all’interno del proprio network
sociale.
19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di Reclutamento e
Selezione accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
Sì
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di
Valutazione e Monitoraggio accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
Sì
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Capacità di utilizzo base del PC, della posta elettronica e Internet;
buona capacità di lettura, scrittura e utilizzo della lingua italiana.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
L’impegno di spesa dell’Ente è superiore al 25% dell’assegno medio dei volontari
calcolato su base annua.
Formazione specifica
3.200
Bilancio competenze
4.000
Materiale promozionale
5.000
Iniziative di promozione
12.000
Spese trasferta
2.000
Pubblicizz.progetto
700
Materiale di cancelleria
400
Manutenzione strumenti multimediali
Totale
1.500
28.800
25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito
dagli stessi all’interno del progetto:
CSV.net - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato
porta avanti insieme ai soci, tra cui SPES, un lavoro costante sulla comunicazione
sociale. L’intento è quello di migliorare le competenze dei comunicatori dei Centri
di Servizio ed organizzare servizi e strumenti che supportano e aprono ulteriori
canali di informazione per le azioni della comunicazione sociale.
L’obiettivo è migliorare la capacità di comunicazione delle organizzazioni di
volontariato e aumentare, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, l’inclusione
dei temi e delle iniziative del volontariato nei media.
In particolare CSV.net collabora con SPES nel progetto mettendo a disposizione
canali di informazione specifici, gestiti dal CSV.net ed utilizzati dai Centri di
Servizio:
• Redattore sociale: agenzia giornalistica quotidiana specializzata sul Terzo
settore. CSV.net offre la possibilità di dare visibilità agli eventi attraverso
“Volontariato – Notiziario dai CSV” canale dedicato esclusivamente ai Centri di
Servizio, in consultazione gratuita.
• Vita non profit: Magazine del non profit. Periodico, consultabile anche via web.
CSV.net collabora con la redazione di Vita nella realizzazione di articoli di
approfondimento e nell’aggiornamento dei notiziari on line.
• Il sole 24 ore: Rubrica settimanale nella sezione “Affari privati” dedicata al
volontariato. CSV.net collabora con la redazione per l’aggiornamento
dell’agenda degli appuntamenti e la realizzazione di approfondimenti.
CSV.net, inoltre, collabora con SPES alla realizzazione di uno spazio informativo,
“Infobandi”, dedicato alle opportunità di finanziamento di interesse delle
organizzazioni di volontariato attraverso l’indicazione di bandi europei, nazionali e
regionali, di cui si da notizia sul portale www.volontariato.lazio.it
Il Comune Latina, nella persona dell’Assessore ai Servizi Sociali, collaborerà con
SPES alla realizzazione di eventi di sensibilizzazione e promozione del volontariato
e della solidarietà, come da accordo qui accluso
Il Municipio Roma III partecipa come partner del progetto realizzando nel proprio
territorio con SPES eventi di sensibilizzazione al volontariato e alla solidarietà
organizzata, come da accordo del 28 ottobre 2008 allegato.
L’Ambasciata della Repubblica di Croazia partecipa come partner del progetto
intervenendo nell’attività di promozione e supporto nell’ambito delle attività e
competenze dell’Associazione Italo-Croata.
L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation
Council: partner del progetto con ruolo molto rilevante rispetto ai moduli della
formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione
cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per lo svolgimento delle attività dei volontari in Servizio civile presso SPES, riportate al
punto 8.2, la sede SPES è dotata delle seguenti risorse tecniche e strumentali:
Postazioni PC con collegamento Internet ADSL: 4 postazioni a disposizione dei
volontari in Servizio Civile.
Sistema operativo XP professionale e applicativi Office 2003 Professionale forniti
da Microsoft Italia.
Programmi e software specifici, soprattutto per le attività di grafica.
Stampanti laser collegate ai PC (una b/n e una colori).
Scanner con software di scansione e riconoscimento caratteri (OCR) (uno).
Telefono (quattro) e fax (uno).
Fotocopiatrice (due b/n e a colori).
Macchina fotografica analogica (una) e digitale (quattro).
Registratore audio digitale a disposizione per interviste, registrazioni convegni e
sbobinature (quattro).
Videoproiettore (uno).
Quotidiani e riviste del settore e non, utili per l’approfondimento specifico e per
una crescita personale generale.
Banca Dati Ufficio stampa (nella quale sono riportati circa 700 contatti di agenzie
stampa, testate giornalistiche, radio, televisioni e singoli giornalisti contattati )
Archivio di siti informativi sul quale è possibile inserire notizie, inserzioni,
articolo.
Abbonamento a Redattore sociale e Vita, organi di informazione che si occupano
di sociale e Terzo Settore in particolare, grazie anche all’accordo di partenariato
con CSV.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato
(cfr. punto 25).
Iscrizione a numerose newsletters che si occupano di tematiche sociali e del
volontariato.
Materiale informativo relativo al mondo del volontariato (consultabile anche
presso il Centro di Documentazione sul volontariato e il terzo settore) che raccoglie
non solo pubblicazioni, ma anche letteratura grigia, testate di settore, video, cd-rom
e tesi di laurea.
Pubblicazioni di SPES.
In relazione alle attività dei volontari in Servizio civile impegnati presso la sede di
attuazione dell’associazione Italo-Croata, di cui al punto 8.2, le principali risorse
tecniche e strumentali necessarie sono le seguenti:
1. raccolta materiali: postazione informatica con collegamento Internet ad alta
velocità, scanner, software specifico per l’elaborazione di foto (Adobe Photoshop)
2. progetto grafico: postazione informatica dotata di programmi di impaginazione
grafica (Quark Xpress 6)
3. stampa e distribuzione: postazione informatica per la tenuta della banca dati
recapiti, telefono, fax.
4. promozione: macchina fotografica digitale ad alta risoluzione (5 megapixel)
Le risorse tecniche e strumentali necessarie e messe a disposizione per svolgere le
attività di cui al punto 8.2 per i volontari impegnati presso le Case del Volontariato
Provinciali (Viterbo, Rieti, Frosinone, Latina) e lo Sportello territoriale di Ariccia:
Postazioni PC con collegamento Internet ADSL in ciascuna sede di realizzazione
(1 postazione per ogni due volontari in Servizio Civile)
Programmi e software specifici, soprattutto per attività di grafica
Scanner e stampante
Telefono e fax
Fotocopiatrice
Macchina fotografica analogica e digitale
Registratore audio digitale a disposizione per interviste o registrazioni convegni
Videoproiettore
Quotidiani e riviste del settore e non, utili per l’approfondimento delle attività dei
volontari in Servizio Civile
Materiali informativo relativo al mondo del volontariato (consultabile anche presso
il Centro di Documentazione sul volontariato e il terzo settore)
Pubblicazioni del Centro di Servizio
Attrezzature per eventi pubblici (stand, palco, service, ecc.)
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione
del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti
impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato
(Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –
Ufficio Didattica)
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
Università “La Sapienza” di Roma – Facoltà di Scienze della Comunicazione
considera le attività previste dal Progetto di Servizio Civile Nazionale “Promuovere
e comunicare il volontariato” coerenti con i percorsi formativi della Facoltà e idonee
alla maturazione di crediti formativi e di tirocinio di laurea come da accordo
sottoscritto in data 20 ottobre 2008 e qui accluso.
La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di
Roma riconosce i progetti di Servizio Civile Nazionale presentati da SPES validi ai
fini di tirocini che fanno maturare crediti formativi come da convenzione allegata
sottoscritta in data 28 ottobre 2008
L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce crediti formativi universitari
(CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio Civile Nazionale valide ai fini
di tirocini formativi come indicato nella delibera del Senato Accademico datata
22/09/2004 ancora valida e riconosciuta come applicabile ai progetti dell’ente SPES
come da nota allegata.
29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
L’acquisizione delle competenze permetterà ai volontari di acquisire capacità
proprie di un comunicatore sociale. E’ un esperienza professionale che costituisce
titolo preferenziale nell’ambito del Terzo Settore; le competenze possono essere allo
stesso modo utilizzate nell’ambito della comunicazione pubblica e di impresa.
IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato
presso la Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari
durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate,
valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo allegato, sottoscritti in data 28
ottobre 2008.
L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation
Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo
formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato
professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il 23/10/2008. Il valore
legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1
della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.
La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio
di attestato di frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari come da
accordo sottoscritto il 24/10/2008 e qui accluso.
La Federazione delle Comunità Croate in Italia riconosce ai fini curriculari
l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da
accordo stipulato in data 28/10/2008 e qui accluso.
Formazione generale dei volontari
30) Sede di realizzazione:
Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – Roma
Via del Pigneto, 12 – Roma
Case del Volontariato di:
Frosinone - Via Pierluigi da Palestrina, 14
Rieti - Piazzale Enrico Mercatanti, 5
Viterbo - Via I. Garbini, 29
Latina - Via Dandolo, 7
31) Modalità di attuazione:
La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede,
con formatori propri e formatori esperti.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Sì
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e
verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a
trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso”
formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in
prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più
complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare
una effettiva occasione di crescita personale.
La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da
garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da
non più di 25 unità (come previsto dalle Linee Guida).
Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e
metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi
protagonisti del processo di apprendimento.
Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile
fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.
Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:
- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli
obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali,
lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;
- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze
relazionali e comunicative;
- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali
esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai
partecipanti.
- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e
strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di
confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e
capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari
nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile.
Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed
al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui
periodici con i formatori. Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e
condivisione con i volontari dell’associazione, presso le quali i giovani sono
impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel percorso formativo e con
particolare riferimento al quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e
Servizio civile e al lavoro per progetti.
In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del
monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della
Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile
nazionale.
Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per
un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%).
In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e
nell’ultimo modulo.
34) Contenuti della formazione:
Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi
moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la
formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile
2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche
del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte.
La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in
concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la
durata totale di 42 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue
criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo
alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti
previsti dalle Linee Guida.
1. L’identità del gruppo in formazione.
Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e
conoscenza dei volontari avviati (4 ore)
2. La solidarietà e le forme di cittadinanza
3. Presentazione dell’Ente (Spes)
Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il
modulo propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta
contestualizzazione dello svolgimento del progetto. Risulta, dunque, opportuno
presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a cura del quale, si
realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle
forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà
dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più
dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal
sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale
(6 ore)
4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico
5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile
Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le
informazioni già fornite all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli
normativi del servizio civile (8 ore)
6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,
affinità e differenze tra le due realtà
7. Il dovere di difesa della Patria
8. La difesa civile non armata e non violenta
9. La protezione civile
Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle
linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei
contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per
quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla
presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del
ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore)
10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato
Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità
e differenze tra le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi
sociali intermedi”, all’interno dei quali si svolge il servizio civile prestato nei
progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La collocazione di questo modulo al
quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare una
partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto,
già inseriti nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore)
11. Il lavoro per progetti
Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per
progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva
autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle
attività in cui sono inseriti (4 ore)
35) Durata:
E’ previsto un totale di 42 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
36) Sede di realizzazione:
SPES: via dei Mille, 6 – Roma
SPES: Via del Pigneto, 12 – Roma
Associazione Italo-Croata in Piazza Augusto Imperatore, 3 - Roma
Case del Volontariato di:
Frosinone - Via Pierluigi da Palestrina, 14
Rieti - Piazzale Enrico Mercatanti, 5
Viterbo - Via I. Garbini, 29
Latina - Via Dandolo, 7
37) Modalità di attuazione:
a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente
c) Affidata ad altri soggetti terzi
38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Irene Troia, nata a Roma il 04.08.1975
Elisabetta Salvatori, nata a Roma il 22.10.1965
Federica Frioni, nata a Roma il 14.06.1977
Luca Testuzza, nato a Roma il 12.07.1978
Claudia Farallo, nata a Roma il 26.04.1984
Alessio Affanni, nato a Roma il 24.06.1975
Paola Springhetti, nata a Cles (Tn) il 06.03.1956
Mira Dujela, nata a Zadar (Croazia) il 18/09/1977
Eugenio Fatigante, nato a Roma il 7/04/1965
Modulo di Informatica
Francesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954
Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964
Nozioni di primo soccorso e corso BLSD
Cristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973
Lorella Calafato, nata a Roma il 04.04.1963
Antonello Nicoletti, nato a Roma il 10.02.1972
39) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Irene Troia
•
Laurea in Sociologia - indirizzo Comunicazione e mass-media
•
Responsabile Settore Comunicazione SPES.
•
Attività di webmaster e content manager (responsabile dei contenuti) del
portale www.volontariato.lazio.it e di altri siti web,
•
Docenze e testimonianze in corsi tematici dedicati al volontariato ed al non
profit
•
Formazione dedicata alla comunicazione interna ed esterna delle
organizzazioni di volontariato.
Elisabetta Salvatori
•
Diplomata al Liceo Artistico
•
Ideatrice e grafica del portale www.volontariato.lazio.it.
•
Progettazione grafica, realizzazione e manutenzione di siti Internet per conto di
Fusilla S.r.l.
•
Progettazione e realizzazione di materiale grafico ed editoriale
•
Attività di formazione in materia di grafica, web design, alfabetizzazione
informatica e per la realizzazione di materiale didattico
Federica Frioni
•
Laurea in Filosofia
•
Caporedattore del portale www.volontariato.lazio.it.
•
Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio
“Reti Solidali”.
•
Volontaria in Servizio Civile presso SPES – Centro di Servizio per il
Volontariato del Lazio nel 2003-2004.
•
OLP del progetto di servizio civile presso SPES – Centro di Servizio per il
Volontariato del Lazio nel 2007-2008.
Luca Testuzza
•
Laureando in Scienze della Comunicazione indirizzo comunicazione
istituzionale
•
Responsabile progettazione e realizzazione di materiali promozionali del
Settore Comunicazione SPES.
•
Realizzazione progetti di grafica web
•
Attività di tutoraggio per le organizzazioni di volontariato riguardo alla
realizzazione di materiale promozionale
Claudia Farallo
•
Laurea in Scienze della Comunicazione
•
Curatrice dell’Ufficio Stampa SPES.
•
Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio
“Reti Solidali”.
•
Formatrice sulle tecniche e la pratica dell’ufficio stampa in percorsi di
formazione dedicati alle organizzazioni di volontariato
Alessio Affanni
• Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
il giorno 16/10/2000 con tesi in diritto penale su “Il delitto di false
comunicazioni sociali”
• Frequenza dal 3/2001 al 5/2001 di un corso integrato di formazione
interdisciplinare presso il FORMIT
• Svolge dal 9/2001 al 7/2002 il servizio civile presso la FIVOL, Fondazione
Italiana per il Volontariato, al settore “Documentazione e consulenza”
• Collabora dal 9/2002 al 9/2003 con il Movimento Apostolico Ciechi (M.A.C.),
con sede in Roma
• Socio fondatore ed attuale presidente dell’IRSAC (Istituto di Ricerca, Studio,
Assistenza e Consulenza per il Volontariato ed il Terzo settore) dove opera nei
settori di: amministrazione, informazione, informatica e gestione del sito Internet
www.irsac.it, formazione
• Partecipa, come membro promotore, alla costituzione del Comitato “L.
Tavazza”, nel 2006, per la realizzazione in Roma di un centro documentazione
per il volontariato ed il terzo settore
• Supporta e collabora agli incontri formativi per i volontari in servizio civile,
svolti nell’anno 2007 dal Centro di servizio per il volontariato-SPES
• Realizza, come co-autore, il volume “Le forme dell’impegno”, realizzato dall’
IRSAC in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato del Lazio
SPES
• Realizza, in collaborazione con G. Paolo Manganozzi, il volume “DIT 4 –
Dizionario tematico delle leggi su volontariato, terzo settore e politiche sociali
(Raccolta normativa dal 1975 al 2005)”
Paola Springhetti
•
Laurea in Lettere Moderne
•
Giornalista professionista free lance.
•
Direttore di "Reti Solidali" del trimestrale dei Centri di Servizio per il
Volontariato del Lazio “Reti Solidali”, collabora tra l’altro con “Avvenire”, “Il
sole 24 Ore”, Sat 2000, “Desk” e varie testate del terzo settore.
•
Insegna giornalismo (Teoria e tecnica del giornalismo) alla Pontificia
Università Salesiana di Roma.
•
E' stata, fino al 2006, direttore della “Rivista del Volontariato”, mensile della
Fivol
•
Ha pubblicato diversi libri e pubblicazioni dedicati al volontariato ed alla
solidarietà
Mira Dujela
•
Laurea in Sociologia - indirizzo Comunicazione e mass-media
•
Socia volontaria dell’Associazione Italo – Croata dal 1993.
•
Membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italo-Croata
•
Caporedattore del Bollettino “Insieme” dell’Associazione Italo – Croata dal
2004
Eugenio Fatigante
•
Giornalista professionista
•
Direttore del Bollettino “Insieme”, curato dall’Associazione Italo Croata
Formatori Modulo di Informatica (a cura d Fusilla s.r.l.)
Francesco Carrà
• 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di
Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni,
analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale
Fondoprofessioni);
• 2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il
Volontariato del Lazio CESV-Spes;
• 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione
“Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio;
• 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con
docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su
incarico A.L.FOR.
• Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della
Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della
scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel
2007.
Gabriella Urbani
• 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”;
• Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del
Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il
Volontariato CESV-SPES;
• Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di
Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto cofinanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio;
• Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di
autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”),
metodologia riconosciuta ambito UE;
• Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di
navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;
• Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di
Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl.
• Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della
Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della
scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel
2007.
Formatori Nozioni di primo soccorso e corso BLSD (a cura di UPTER - Sport)
Cristian Vender
• Laurea infermieristica I livello presso l’Università di Tor Vergata
• Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C
Università Cattolica del Sacro Cuore
• Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER
SPORT
• Diploma di istruttore di base IRC
• Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS
• Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di
primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di
Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto
come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile
dell’ente Spes approvati nel 2007
Lorella Calafato
•
Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso
l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”;
•
Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria
rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso;
•
Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri
Professionali di Frascati;
•
Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e
provincia;
•
Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e
provincia
•
Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di
Roma e provincia;
•
Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico”
(biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con
votazione finale 110/110.
•
Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare
di
Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation
Council svoltosi presso Upter-Sport.
•
Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian
Resuscitation Council
•
Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di
primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di
Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto
come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile
dell’ente Spes approvati nel 2007.
Antonello Nicoletti
• Diploma di Infermiere Professionale conseguito presso l’Azienda U.S.L. Roma
C scuola per infermieri presidio ospedaliero S. Eugenio;
• Iscritto all’albo: Infermiere Professionale del Collegio Provinciale di Roma dal
•
•
•
•
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28/07/1997 con N° di Posizione 21364;
Qualifica di Istruttore BLS-D secondo le linee guida ILCOR, Roma 23-24-25
marzo 2006 – Iscrizione IRC n° 1624 del 02/02/2007;
Corso di Formazione “BLSD rivolto a Medici e Infermieri”;
Corso di formazione “Qualità e Accreditamento all’eccellenza nei servizi di
Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza della regione Lazio”;
Attestato “BLS-D”; Attestato “P-BLS”; Attestato “Gestione del
Traumatizzato nel territorio”; “P.C.A.E. Infarto.net” secondo le linee guida
internazionali e normative vigenti A.R.E.S. 118;
Esperienza pluriennale come Infermiere Professionale.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
È previsto un ampio ventaglio di tecniche per mettere in atto il piano formativo. Le
metodologie rifletteranno quindi il carattere ed il contenuto della formazione.
I primi incontri saranno volti ad inquadrare meglio il mondo del Terzo Settore e in
particolare del volontariato, il suo modo di comunicare. La tecnica che verrà messa
in atto per questo modulo sarà quindi quella della formazione in aula, con lezioni
teoriche che si avvarranno anche dell’ausilio di un formatore esterno.
Il secondo modulo formativo prevede invece due momenti diversificati tra SPES e
l’associazione Italo-Croata. Per SPES verrà illustrata la mission di SPES, quali sono
i suoi servizi, quali i suoi referenti, l’articolazione e la territorialità del Centro di
Servizio, ed un excursus sulla normativa sul volontariato e il Terzo settore; a questo
andranno aggiunte le esperienze e testimonianze dei responsabili delle Aree
Tematiche che illustreranno il loro lavoro. Per l’associazione Italo-Croata invece la
formazione sarà basata sulla conoscenza dell'associazione, sulla storia e la cultura
croata, sul fenomeno migratorio e sulle istituzioni italiane e croate. Va precisato che
per questi primi incontri, come anche per i seguenti, i volontari in servizio civile
saranno soggetto e non solo oggetto della formazione e per questo saranno previsti
momenti di scambio, partecipazione attiva e animazione.
Dopo questo primo momento introduttivo si entrerà più nello specifico nelle attività
legate alla comunicazione sociale che concretamente vengono svolte all’interno di
SPES, oltre che nell’associazione Italo-Croata, nelle Case del Volontariato
Provinciali e presso lo Sportello territoriale di Ariccia (vedi punto 6) e di cui i
volontari in servizio civile dovranno occuparsi (punto 8.4). Al fine di far acquisire le
conoscenze adeguate ai formandi, sono previste:
Lezioni teoriche e seminari che chiariscano contesto, obiettivi, contenuti e
metodi di lavoro.
Tecniche di lavoro di gruppo, volte a favorire un accrescimento delle
competenze relazionali e comunicative.
Esercitazioni pratiche che prevedano anche l’utilizzo degli strumenti
informatici adeguati.
Testimonianze ed esperienze che forniranno un quadro di insieme reale delle
metodologie di lavoro adottate all’interno del Centro di Servizio. Il modulo
formativo relativo all’Ufficio Stampa si avvarrà inoltre delle testimonianze di
addetti stampa che operano da anni nel mondo del Terzo Settore. Ad arricchire
la conoscenza delle tecniche di scrittura e le regole dello scrivere è previsto
inoltre un modulo a cura di un giornalista professionista attivo nella
realizzazione del Bollettino informativo dell’associazione Italo-Croata.
Tutta l’attività formativa sarà inoltre accompagnata da momenti dedicati al feedback
con i volontari in Servizio Civile che nell’arco dei primi tre mesi saranno affiancati
dai formatori che svolgeranno una continua opera di supporto e tutoring nei loro
confronti.
Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 6 ore di
aula e 10 ore nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia
open source (Docebo). Docebo è una piattaforma che consente ad ogni singolo
utente di fruire il modulo informatico citato in modalità e-learning. Le ore in aula si
svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e
saranno così articolate:
all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore)
alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di
verifica e consegna dell’attestato (3 ore).
Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio
dedicati alla formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al
completamento dei learning object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità elearning sono da considerarsi all’interno delle ore previste per la formazione
specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal progetto. Saranno
messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della
formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che
off-line.
La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di
ciascun singolo learning object da parte dell’utente.
Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso
user-id e password, che consente alla piattaforma di:
1. riconoscere l’utente ogni volta che accede;
2. registrare i dati di monitoraggio - o metadati.
Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file
word, pdf, filmati audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di
sistemi di comunicazione sincrona (chat) o asincrona (forum, mail) che danno
facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri utenti su tematiche
relative:
‰
ai contenuti dei singoli learning object;
‰
alla modalità di utilizzo della piattaforma.
Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a:
1. gli obiettivi didattici del corso;
2. le tematiche o problematiche che via via si presentano
3. esigenze di socializzazione tra gli utenti.
L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il
tutor (in modalità uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di
apprendimento all’interno della quale si possono porre domande, ricevere
suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In questo il tutor avrà
un ruolo fondamentale:
‰
faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione;
‰
stimolerà gli utenti a partecipare;
‰
proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti
stessi.
I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti:
1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati,
2.
3.
4.
ovvero scelti sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di
studio”.
favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti.
è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una connessione
internet, di fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di
monitoraggio in un secondo momento.
Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà
sviluppato attraverso contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e
applicazioni pratiche su manichini.
41) Contenuti della formazione:
La formazione specifica dei volontari di servizio civile prevede una divisione in due
aree:
1. conoscenze specifiche relative alle sedi di attuazione del progetto;
2. conoscenze di base sulla comunicazione sociale.
Luoghi di svolgimento:
1. presso le sedi di realizzazione del progetto;
2. presso la sede di SPES.
Partecipanti:
1. riservata ai volontari in servizio presso le singole sedi;
2. tutti i volontari.
La tempistica del percorso formativo è illustrata nel diagramma di Gantt sotto
riportato.
Quadro introduttivo (5 ore)
a) Panoramica sulla realtà del Terzo Settore in Italia.
b) Conoscere il mondo del volontariato del Lazio: forme, settori, modalità di
intervento.
c) Come comunica il volontariato: caratteristiche peculiari, elementi di eccellenza e
disamina delle criticità.
A cura dei formatori: Paola Springhetti, Irene Troia
Conoscenze specifiche relative alle sedi di attuazione del progetto (15 ore)
Presso SPES
d) Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio SPES: missione istituzionale,
organizzazione e servizi per il volontariato del Lazio
e) Articolazione interna e territoriale del Centro di Servizio SPES. Come opera sul
territorio del Lazio, quali i servizi offerti
f) Principali norme che regolano il volontariato e il Terzo settore
g) Il lavoro delle Reti Tematiche: Rete Oncologica, Rete Immigrazione, Rete Altre
Abilità, con testimonianze dirette dei coordinatori
h) Il lavoro di squadra
A cura dei formatori: Alessio Affanni, Irene Troia
Presso l’Associazione Italo - Croata
d)
e)
f)
g)
L’associazione – storia e attività
Cultura e storia della Croazia
Fenomeni migratori dalla Croazia: significato, storia, evoluzione
Istituzioni italiane e croate
h) Il lavoro di squadra
A cura del formatore: Mira Dujela
i) Gli strumenti della Comunicazione: volontariato.lazio.it (10 ore)
Conoscere il portale www.volontariato.lazio.it in profondità: le aree di servizio
alle organizzazioni di volontariato e quelle di informazione.
Comprendere quali obiettivi si prefigge il portale, quali i suoi pubblici di
riferimento, quali gli strumenti per raggiungere gli obiettivi dati.
I meccanismi di aggiornamento del portale: notizie, interviste, articoli di
approfondimento, links, documenti, organizzazione dei contenuti.
Le fonti di informazione privilegiate: pubblicazioni del non profit, fogli di
informazione associativa, i media generalisti, Internet e media telematici,
metodi e strumenti della ricerca nella rete.
Affinamento delle capacità individuali di elaborazione testi e di creatività
comunicativa con particolare attenzione nei confronti degli stilemi propri della
comunicazione on-line.
A cura dei formatori: Federica Frioni, Irene Troia
-
j) Il mestiere del giornalista (12 ore)
La costruzione della notizia: l’individuazione delle 5 W: titolazione, lunghezza,
corredo multimediale
La diffusione della notizia
Principali tecniche di impaginazione e grafica, in particolare sui programmi
Photoshop, Corel Draw e Quark Xpress
Materiale illustrativo, immagine coordinata, grafica per le riviste giornalistiche
Comunicazione visiva: fotografia, grafica, impaginazione, campagne, eventi.
A cura del formatore: Eugenio Fatigante
-
l) Gli strumenti della Comunicazione: l’Ufficio stampa (10 ore)
Come si scrive un comunicato stampa: tecniche di scrittura.
Come si gestisce un archivio di contatti e come individuare i media da
contattare a seconda dell’evento che si vuole promuovere.
Brevi accenni relativi all’attività di public relations.
Come si valutano i risultati (tramite lo strumento della rassegna stampa).
Testimonianze di addetti del settore che, alla luce della propria esperienza,
illustrano le peculiarità delle attività di addetto stampa presso enti del terzo
settore.
A cura del formatore: Claudia Farallo
-
m) Gli strumenti della Comunicazione: il Materiale promozionale (10 ore)
Specificità del materiale promozionale prodotto dalle organizzazioni di
volontariato: punti di forza limiti e istanze comunicative comuni.
Come si costruisce un’immagine coordinata di un’associazione: comprendere
le esigenze comunicative di un’organizzazione di volontariato e trasformarle in
concreti progetti visivi.
Apprendimento dell’utilizzo di software, schemi e format specifici della
comunicazione visuale: editing immagini, creazione dei differenti materiali
promozionali.
A cura dei formatori: Luca Testuzza, Elisabetta Salvatori
-
n) Realizzazione siti associativi (10 ore)
Potenzialità e specificità dello strumento ipertestuale: organizzazione e
realizzazione di testi per il web.
Apprendimento di alcuni strumenti e linguaggi base per la costruzione di siti
web: elementi di HTML ed elementi di grafica.
Testimonianze di collaboratori che si sono occupati della costruzione di siti
web dedicati alle associazioni di volontariato.
A cura dei formatori: Elisabetta Salvatori, Irene Troia
-
o) Modulo informatico (16 ore)
Le funzioni del pacchetto Office utili alle attività progettuali suddivise nei seguenti
learning object (10 ore):
‰ EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule;
‰ POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle
diapositive, Gli oggetti.
Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo
volontario e saranno così articolate:
-
all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore)
alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test
di verifica e consegna dell’attestato (3 ore).
A cura della Società Fusilla – Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani
p) Esecutore BLSD (8 ore)
a) Nozioni di Primo soccorso
b) Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce
A cura dell’Ente UPTER Sport – Condotto da Cristian Vender, Antonello Nicoletti,
Lorella Calafato.
Pianificazione della formazione specifica
TEMPI/LEZIONI
I MESE
II MESE
III MESE
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
l m n
o
p
42) Durata:
96 ore
Altri elementi della formazione
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema
di Valutazione e Monitoraggio e al Mod. S/FORM – Sistema di Formazione
accreditati dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile.
CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI
VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI
44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato:
Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio SPES – Associazione
Promozione e Solidarietà, istituito in base alla Legge quadro sul volontariato n.
266/91 ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato fornendo, gratuitamente,
servizi di promozione, informazione, consulenza, formazione.
SPES attraverso i suoi servizi di comunicazione ed informazione di cui al punto 6
valorizza e contribuisce alla visibilità del mondo del volontariato, primariamente
per mezzo del portale www.volontariato.lazio.it. Non a caso l’obiettivo generale del
progetto “Promuovere e comunicare il volontariato”, come da punto 7, è proprio
quello di migliorare, diffondere e integrare gli strumenti di comunicazione sociale
per le organizzazioni di volontariato.
Il forte legame tra le attività del Centro e le organizzazioni di volontariato si
dimostra anche nell’erogazione di alcuni dei servizi, come ad esempio l’Ufficio
stampa, il materiale promozionale e la realizzazione di siti associativi di cui al
punto 6, dedicati esclusivamente alle organizzazioni iscritte al Registro Regionale
del Volontariato del Lazio, come previsto dalla Legge Regionale sul Volontariato
n. 29/93.
La quasi totalità delle attività di SPES viene svolta per mezzo di una costante e
intensa interazione con le associazioni e i volontari: di questa modalità di lavoro
sono protagonisti anche i volontari in Servizio Civile. In particolare i servizi più
complessi e più creativi rappresentano un intenso terreno di conoscenza e di
condivisione dei valori e percorsi del volontariato.
All’interno del progetto è inoltre coinvolta l’associazione Italo-Croata: nata nel
dicembre del 1993, dal 1994 è iscritta nel Registro Regionale del Volontariato, così
come prevede la Legge Regionale sul Volontariato n° 29/93, con lo scopo di
favorire e promuovere i contatti a vari livelli con le istituzioni e associazioni
italiane e croate in vista dello sviluppo dei rapporti socio-culturali tra i due popoli.
La sua attività e prevalentemente rivolta ai croati residenti in Italia, riguarda sia
l’informazione che la promozione di iniziative, come i corsi di lingua italiana, il
tutto finalizzato all’interculturalità.
Le attività dell’Associazione sono gestite da volontari, come descritto al punto 8.3,
con alcune figure specialistiche che collaborano nella realizzazione delle stesse
secondo quanto descritto al punto 8.2 del formulario.
Le Case del Volontariato provinciali e lo Sportello territoriale di Ariccia sono
articolazioni organizzative di SPES, ma anche luoghi di partecipazione e comune
elaborazione di programmi e di attività del movimento del volontariato territoriale,
dove intenso è lo scambio di opinioni e esperienze con i volontari e i responsabili
associativi.
45) Valorizzazione del percorso formativo:
Metacompetenze - Empowerment – Formazione
Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente
accordi con i seguenti enti terzi volti rispettivamente al:
Riconoscimento del percorso formativo
L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio, rilascerà
un attestato di riconoscimento del percorso formativo.
Rilascio di attestato
L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council)
riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in
servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge
3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore
legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e
successive modifiche (cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto).
Sviluppo di strategie di empowerment
Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione
professionale di Roma e Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v.
voce 46), che consente una comparazione tra competenze attese e competenze
possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una verifica di
quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile.
Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il
periodo di servizio, costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del
futuro professionale e di vita messo a disposizione del singolo volontario.
Sviluppo di competenze trasversali
La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e
realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione
informatica e professionale, fornirà ai volontari impiegati nel progetto competenze
di tipo informatico. La partecipazione al modulo formativo informatico sarà
certificata con attestato, valido ai fini curriculari.
Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative
innovative quali l’e-learning, così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente
Scheda progettuale.
Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso
all’interno del percorso di sviluppo di competenze trasversali risultando tale
qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro.
In riferimento allo sviluppo di meta competenze, si rileva come la stretta
interconnessione fra percorso formativo, impegno attivo dei volontari di servizio
civile nelle attività del progetto e Bilancio delle Competenze consente ai volontari
di servizio civile di maturare meta competenze che essi potranno applicare non solo
all’interno della stessa esperienza di servizio civile, ma anche nel lavoro e in ogni
altro contesto in cui si troveranno ad impegnarsi. Il coinvolgimento nelle attività
costantemente monitorato dall’OLP e da volontari esperti; la riflessione all’interno
del percorso formativo su quanto viene dai volontari sperimentato e vissuto nel
corso della realizzazione del progetto; l’analisi delle competenze maturate e dei
propri punti di forza e debolezza all’interno del Bilancio di competenze; la
partecipazione attiva all’interno di un progetto caratterizzato da una elevata
complessità del contesto di riferimento; la forte valenza relazionale dell’impegno
nelle attività del progetto; la costante necessità di organizzare e modulare gli
interventi in funzione di esigenze nuove e mutevoli; tutti questi elementi concorrono
a far maturare nei volontari una capacità di lettura dei contesti complessi, una
consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle proprie modalità di gestirle, una
conoscenza delle proprie modalità di azione e reazione nelle situazioni, un’ottica
progettuale nell’affrontare il futuro, una capacità di modulare le proprie conoscenze
e competenze in modo consapevole e costruttivo all’interno di situazioni lavorative
e di vita anche molto diverse fra loro.
46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro:
Stage
La convenzione di stage stipulata per i volontari in Servizio Civile
rappresenta un consolidamento della collaborazione pluriennale con Fusilla s.r.l.,
impresa specializzata nella progettazione e realizzazione di strumenti di
comunicazione e gestione delle informazioni sul web. Fusilla s.r.l. coltiva interesse
particolare per l’innovazione e la formazione nell’ambito del Terzo settore e società
civile, ed è stata lo sviluppatore e principale partner tecnico del portale
www.volontariato.lazio.it fin dalla sua prima ideazione. Il Settore Comunicazione
di SPES coopera su base praticamente quotidiana con i tecnici e gli sviluppatori di
Fusilla s.r.l., in particolare per quanto concerne lo sviluppo del portale e la
realizzazione dei siti associativi. Con la convenzione di stage questa possibilità di
sperimentarsi in un lavoro integrato con i professionisti, i processi di lavoro e le
esigenze di un’azienda privata si estende ai volontari in Servizio Civile coinvolti
nel progetto “Promuovere e comunicare il volontariato”. Questa opportunità, da
segnalare poi come esperienza di lavoro distinta sul proprio curriculum, rappresenta
senza dubbio un importante valore aggiunto e una prospettiva diversa all’esperienza
professionale che sarà acquisita nel corso del progetto. A consolidamento di
questi elementi lo stage si svolgerà successivamente ai 12 mesi di servizio civile.
Lo stage in convenzione con Fusilla s.r.l. avrà come oggetto “acquisizione
dei saperi e delle competenze per la progettazione dei siti Internet” e avrà una
durata di due settimane, per un impegno complessivo di 60 ore. Ogni volontario di
Servizio Civile in stage con Fusilla s.r.l. seguirà un progetto individuale di
preparazione e costruzione di un sito associativo. Per conto dell’impresa il tutor
sarà Elisabetta Salvatori (grafica e web master, per Fusilla s.r.l. responsabile
commessa portale www.volontariato.lazio.it, già formatore esperto nell’ambito del
progetto). Lo stage sarà articolato in piccola parte attraverso un lavoro di gruppo e,
per la maggior parte, basato sul lavoro individuale sul progetto assegnato. Alla fine
dello stage il tutor, per conto di Fusilla s.r.l., stilerà e certificherà un sintetico
bilancio di competenze specifiche, relativo all’oggetto dello stage. Tutti i volontari
in Servizio civile riceveranno altresì, a cura dell’impresa e per futuri fini
curricolari, l’attestazione dell’attività svolta.
Fusilla s.r.l. si impegna inoltre ad inserire nel proprio database di contatti utili per
future collaborazioni e attività i volontari in servizio civile che svolgeranno il
progetto “Promuovere e comunicare il volontariato”.
Bilancio delle competenze
Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.
L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto
accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento.
L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002
con codice di accreditamento 0071IL-6.
Descrizione
All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle
competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta,
coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, di inserire, nel limite del
possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche
personali (attitudinali, motivazionali, ecc..).
A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il
singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e
aspirazioni professionali.
Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di
servizio civile, si procederà ad una valutazione e certificazione delle competenze
acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero percorso, superando, con ciò, gli
obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la
comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche
alla fine, di un’attività lavorativa.
Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le
attività di monitoraggio e valutazione tanto del progetto quanto della formazione,
con particolare riferimento a quella specifica. Per la verifica delle competenze
acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di
Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di
progetto) che riporti le attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni
tipologia di attività, le competenze acquisite.
Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze
L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi
che consenta agli OLP di orientare i volontari in servizio civile in attività che
valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini personali.
Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi
operativi:
¾ Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio;
¾ Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella
elaborazione/realizzazione di un progetto professionale e di vita;
¾ Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;
Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito della
formazione che in quello delle attività realizzate
Struttura dell’intervento
Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà
rivolta a piccoli gruppi (6 persone circa) secondo la seguente articolazione:
¾ Fase Preliminare
¾ Fase Investigativa
¾ Fase Conclusiva
Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.
Fase preliminare con:
Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua
funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme;
¾ Attivazione e motivazione dei destinatari
Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:
¾ Identificare i bisogni individuali;
¾ Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale;
¾ Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita
e valutazione del grado di possesso;
¾ Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto;
¾ Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di
motivazione;
Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per
poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo personale e professionale.
Fase conclusiva con
¾ analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle
possibilità di evoluzione professionale nel settore individuato dal progetto;
Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata
verificando con il volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo
svolgimento del progetto e contenute nel dossier individuale
Prodotti di bilancio:
Per la fase preliminare: Contratto di bilancio
Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze
Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di
competenze
Accordi per il riconoscimento delle competenze
Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e
realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione
informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata dai volontari impegnati
nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico.
Roma, 31 ottobre 2008
Il Progettista
Il Responsabile legale dell’ente/
Il Responsabile del Servizio civile nazionale
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