News del mese di Maggio 2012 Concorso straordinario, presto un nuovo dpcm con un unico sistema di punteggi Dovrebbe essere pronto già entro la fine del mese quel modello di bando per il concorso straordinario che il ministro della Salute,Renato Balduzzi (foto), ha anticipato giovedì alla Camera in risposta a un'interpellanza. Di fatto si tratterebbe di una bozza di schema che dovrebbe poi assumere le vesti di un dpcm (decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri) per andare a correggere un altro dpcm, il 298/1994 sui punteggi dei concorsi. Sul documento è al lavoro un tavolo congiunto Ministero-Regioni, costituito su richiesta di queste ultime con l'esplicito obiettivo di ridurre al minimo le possibilità di contenzioso durante l'espletamento del "concorsone". La bozza di schema, in particolare, aggiornerà la griglia dei punteggi (con l'inclusione delle lauree brevi, tra le altre cose) ma soprattutto fisserà criteri unici per tutte le Regioni, azzerando nella sostanza la discrezionalità delle commissioni. Di conseguenza, una volta emanato il nuovo decreto gli aspiranti candidati potranno rapidamente calcolare i punti che maturerebbero e quindi valutare le proprie chance rispetto alle farmacie in assegnazione. Intanto continuano a mancare certezze su percorso e tempi del ddl governativo che detta disposizioni integrative sull'articolo 11. Dalle Camere si segnala ancora un "non pervenuto" e in più ambienti di governo avrebbero chiarito venerdì che il testo è stato approvato in Consiglio dei ministri con la formula "salvo intese", impiegata a indicare la possibilità di ulteriori ritocchi nel tratto di strada che va da Palazzo Chigi al Parlamento. Il tutto mentre la sabbia continua a scorrere nella clessidra: entro il 24 giugno le Regioni devono emanare i bandi per il concorso straordinario. Santaniello (Coop), delusi dalle liberalizzazioni «Le lenzuolate di Bersani a confronto di quest'ultima liberalizzazione sono state una vera e propria rivoluzione» lo sottolineaVincenzo Santaniello, direttore Sviluppo e innovazione di Coop Italia intervistato da Farmacista33. «Del resto non ci aspettavamo granché dalla pubblicazione dei 230 prodotti, non più in vendita esclusivamente in farmacia con obbligo di prescrizione medica e poco abbiamo ottenuto. Il punto è» continua Santaniello «che se il delisting doveva migliorare la liberalizzazione e creare competizione non ci è riuscito affatto. Anzi. Abbiamo anche un incremento dei costi, visto che l'ultimo decreto ministeriale assimila i nostri punti vendita alle farmacie» Un paradosso, secondo il rappresentante di Coop Italia che aggiunge «se siamo assimilati perché non possiamo vendere gli stessi prodotti?» Pronta la risposta poi all'accusa rivolta a Coop di pagare i farmacisti con retribuzioni inferiori a quelle delle farmacie: «È un'accusa infondata» secondo Santaniello «Innanzitutto stiamo parlando di inquadramenti diversi, ma se si comparano le retribuzioni base sono assolutamente omologabili. Certo poi in farmacia esistono livelli retributivi legati all'anzianità che da noi (essendo una realtà giovane) non possono esserci. Non solo» aggiunge Santaniello «la nostra attività è più limitata, non essendoci la gestione dei rimborsi o delle ricette. Non è un problema di competenze, perciò, ma di aspetti quantitativi dell'attività che, per di più, al contrario delle farmacie, non contempla festivi o turni notturni». Infine il direttore dello Sviluppo di Coop precisa che nella gdo ci saranno le figur e dei "farmacisti responsabili" «noi ottemperiamo alla legge e se la legge lo richiede il farmacista responsabile ci sarà. È un momento interlocutorio, perché stiamo cercando di capire le novità in questo senso previste dal decreto. Ma abbiamo 120 giorni di tempo e alla scadenza saremo in regola» conclude Santaniello. Rimini. Federfarma pronta a querelare il direttore generale Corriere Romagna, 15/05/2012 Federfarma Rimini critica fortemente l’appello lanciato dal direttore della Ausl, che invita i cittadini a ritirare le medicine presso le strutture ospedaliere anziché in farmacia “Abbiamo già dato mandato al nostro avvocato perché valuti il da farsi per quelle dichiarazioni che riteniamo offensive nei confronti di tutta la nostra categoria” afferma il segretario dell’Associazione provinciale Roberto Deluigi Cosmofarma 2012: visitatori in crescita Cresce l’affluenza di visitatori di Cosmofarma Exibition. La 16ª edizione, con 22.000 visitatori, ha registrato un incremento del +4,6% rispetto allo scorso anno. “Sono stati tre giorni intensi, pieni di incontri e dibattiti stimolanti - commenta il presidente di Federfarma Annarosa Racca - che hanno offerto numerosi spunti di riflessione per capire come la farmacia deve evolvere per affrontare il cambiamento in atto. Come è emerso dai numerosi convegni organizzati in questa edizione di Cosmofarma, la farmacia si accinge ad affrontare una grande sfida imposta dalle recenti norme sulla liberalizzazione, dalla crisi economica, dai cambiamenti strutturali della società. Tale sfida può essere vinta facendo leva sui punti di forza della farmacia - la capillarità sul territorio, il rapporto di fiducia con il cittadino, l’elevata qualità dei servizi - e cogliendo le opportunità di crescita insite nel cambiamento”. L’appuntamento per la prossima edizione è a Bologna dal 19 al 21 aprile 2013: il primo giorno della manifestazione coinciderà con Pharmintech (mostra delle tecnologie, dei macchinari e delle soluzioni per l’industria dei farmaci) per agevolare la visita degli operatori interessati all’intera filiera Riforma della remunerazione, Federfarma aggiorna la sua proposta Una quota fissa a confezione differenziata su tre fasce, per prezzo ex-factory. Più una quota margine del tre "virgola" per cento, sempre sul prezzo ex-factory, a copertura dei costi d'impresa. Ecco il sistema misto al quale sta lavorando Federfarma con l'obiettivo di mettere le gambe a quel tavolo sulla riforma della remunerazione che le farmacie attendono ormai da un paio di anni. La proposta, elaborata dal centro studi del sindacato, è stata anticipata in via riservata nella seduta del Consiglio delle Regioni di giovedì scorso. Solo i passaggi essenziali, in attesa delle verifiche contabili del modello e di una discussione più ampia in assemblea generale, da dove poi verrà presa e portata all'esame degli altri attori (industria e distributori). Rispetto alla proposta elaborata un anno fa da Federfarma le novità sono contenute ma significative. La più importante, come detto, consiste nel passaggio da un'unica quota fissa per confezione a un sistema su tre fasce , con quote ancora da svelare ma distinte in base al prezzo ex-factory del farmaco. È un modello non dissimile da quello che ormai si è adottato in molti accordi per la dpc, che su scala nazionale avrebbe il pregio di "ammorbidire" la transizione al nuovo sistema: un'unica quota fissa, calcolata sull'attuale redditività media della confezione Ssn, penalizzerebbe i titolari di quelle regioni che hanno una spesa farmaceutica più elevata (perché fanno meno distribuzione diretta e consumano meno generici) e quindi una ricetta rossa più remunerativa. Fasce a parte, alla quota occorrerebbe poi aggiungere un margine (un 3% da limare nei decimali quando scatterà la contrattazione ) che andrà a coprire i costi di stoccaggio e d'impresa. Anche nella nuova proposta, infine, Federfarma ribadisce che il modello può essere oggetto di confronto soltanto a patto che alla farmacia siano restituiti non soltanto il Pht e i farmaci del primo ciclo di dimissione, ma anche quelli ospedalieri distribuiti sul territorio. È una condizione sulla quale, per il sindacato, le Regioni non avrebbero difficoltà a discutere una volta compreso i vantaggi che comunque comporta in termini di contenimento della spesa, perché gare e competizione sul prezzo si concentrerebbero sul costo ex-factory (che il Ssn contratterebbe direttamente con i produttori) e il monitoraggio dei consumi attraverso le farmacie garantirebbe il governo del sistema. Per quanto concerne i distributori, infine, il margine attuale del 3% verrebbe aggiornato attraverso una contrattazione diretta tra le parti, magari con il passaggio al sistema misto anche per i grossisti Nuova remunerazione della farmacia Si è trattato di un deciso passo avanti nella definizione di una proposta per la modifica dell’attuale metodo di remunerazione delle farmacie, quello effettuato, nell’arco di due giorni (9 e 19 maggio), nell’ordine, dal Consiglio di Presidenza e dal Consiglio delle regioni di Federfarma. I due organismi hanno, infatti, approvato il progetto e la metodologia messa a punto dal Centro Studi di Federfarma, in collaborazione con Promofarma. La proposta elaborata, dopo tutte le ulteriori necessarie verifiche verrà sottoposto agli organi competenti per superare l’attuale metodo di remunerazione e consentire alla farmacia di frenare la continua erosione del margine legato alla progressiva erosione del prezzo medio del farmaco dispensato in regime di SSN. Inutile dire che per una novità tanto importante sarà fondamentale la condivisione del progetto da parte dell’Assemblea nazionale. Francia: in Gazzetta l’accordo sui generici Il 6 maggio scorso, è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale sia la nuova Convenzione francese, firmata il 4 Aprile scorso, che l’allegato Accordo sugli incentivi alla dispensazione dei generici. L’obiettivo medio che le farmacie dovranno raggiungere nel 2012 è fissato all’85 % di sostituzioni con generici sulle ricette presentate in farmacia. L’85 % è una media tra i vari obiettivi stabiliti per ciascun principio attivo. Importante notare come l’obiettivo non riguardi tutte le liste di trasparenza, in quanto non si applica in caso di prezzo di riferimento, che in Francia è previsto solo per le categorie che registrano una scarsa dispensazione del generico. Anche i generici che non dispongono di un’offerta commerciale sufficiente sul territorio sono esclusi dall’obiettivo. Come già anticipato (cfr. Filodiretto del 10 aprile), se tale obiettivo verrà raggiunto le Casse mutue potranno garantire alle farmacie, nel 2013, un reddito aggiuntivo annuale fino a 3.000 €. La novità, almeno rispetto alle notizie apparse ad oggi sulla stampa francese, è che, oltre alla carota è previsto anche il bastone, ovvero delle sanzioni per le farmacie che non applicheranno il c.d. principio del “rimborso diretto contro generico” e, contestualmente, non raggiungeranno il 60 % delle sostituzioni. Tale principio comporta il rimborso diretto per il paziente che accetta il generico, mentre chi rifiuta è costretto a pagarsi il farmaco per poi chiedere il rimborso alla propria mutua. Il meccanismo sanzionatorio sembra, comunque, abbastanza morbido, in quanto le sanzioni non sono state prefissate e vengono rinviate alla decisione di Commissioni paritetiche locali, che dovranno anche tener conto della quantità di divieti a non sostituire espressi dalla classe medica. Nel 2011 il tasso di penetrazione dei generici è stato pari al 76,3 %, in diminuzione rispetto al 79 % del 2010. Prestiti e imprese: da Bankitalia l'allarme, da Cosmofarma gli appelli a una sana gestione Per le aziende italiane l'accesso al credito continua a essere difficile. L'indicazione arriva dalla Banca d'Italia, che a marzo registra una crescita dei prestiti alle società non finanziarie negli ultimi dodici mesi pari a zero. È la conferma di una frenata già evidente a febbraio, quando i crediti erano cresciuti di appena lo 0,9%, a sua volta indizio delle difficoltà che sta attraversando il sistema bancario italiano. Per le farmacie l'aggiornamento di Bankitalia rappresenta un campanello di allarme da tenere in debito conto, perché arriva in un momento in cui liberalizzazioni e accentuazione dei fenomeni competitivi nel mercato della salute impongono ai titolari investimenti o capitalizzazioni. Lo ha ricordato soltanto domenica scorsa - nel convegno organizzato a Cosmofarma da Laboratorio Farmacia - Franco Falorni, commercialista e docente di economia d'impresa a Pisa: «Avremo farmacie ricche e farmacie povere» è la sua analisi «cioè farmacie che potranno investire perché sono ben capitalizzate o hanno i fondamentali per reperire risorse sul mercato del credito, e farmacie che non potranno farlo. Forse va rivoluzionato il modo con cui oggi si valuta lo stato di salute economico dell'azienda farmacia: i commercialisti non dovrebbero valutarne solo il conto economico ma anche lo stato patrimoniale, cioè la cassa». E a proposito di fondamentali, è stato esplicitoClaudio Ciampi, amministratore delegato di Credifarma: «I titolari devono infondere maggiore virtuosismo nelle loro imprese. Il mio lavoro mi ha portato a sfogliare i conti di migliaia di farmacie e troppo spesso ho visto bilanci che denunciavano imprese impoverite dai loro stessi farmacisti al solo scopo di massimizzare i guadagni. Non sempre per tornaconto personale, talvolta l'obiettivo era anche quello di accantonare risorse per investimenti in altri settori. Questa linea però oggi non è più sostenibile, il titolare non può indebitare pesantemente la farmacia, che è un'impresa e quindi ha bisogno di capitale. Gli utili vanno lasciati nell'azienda perché solo un'azienda sana può sperare di avere credito». Heidi: i dati sulla sanità UE in formato wiki È stato lanciato, il 3 maggio scorso, Heidi il nuovo sito della Direzione Generale Salute dell’UE che si pone l’ambizioso obiettivo di condividere e fornire al pubblico indicatori sanitari affidabili e comparabili a livello europeo. Il sito è in formato wiki, in quanto seppur l’iniziativa parta dalla Commissione europea, e in particolare dalla DG Salute, il contenuto informativo è scritto da esperti sanitari indipendenti, responsabili dei contributi che inseriscono in Heidi (Health in Europe: Information and Data Interface). Non tutti gli esperti sanitari possono, tuttavia, inserire informazioni in Heidi, in quanto ogni autore deve ricevere un accreditamento ad hoc da parte della Commissione UE, ciò allo scopo di certificare la reputazione dell’esperto e, in tal modo, la qualità dell’informazione inserita. Le informazioni che si possono trovare in Heidi riguardano essenzialmente analisi e comparazioni europee sulle condizioni sanitarie, sui fattori determinanti le patologie, su politiche e piani d’azione nazionali e regionali, sull’organizzazione dei sistemi sanitari e farmaceutici. Articolo 11: correttivi in un ddl Secondo quanto riferito dall’agenzia Radiocor del Sole 24 Ore, le misure correttive all’articolo 11 del dl liberalizzazioni potrebbero essere inserite in un disegno di legge che sarà varato in uno dei prossimi Consigli dei Ministri. La relazione illustrativa del provvedimento correttivo redatta dal governo - anticipa Radiocor - spiega che “un’attenta analisi tecnica del testo definitivo, condotta dal ministero della Salute in collaborazione con i rappresentanti delle Regioni, ha verificato che alcune delle integrazioni e modifiche apportate dal Senato (al testo originale del dl, ndr) possono dar luogo a difficoltà interpretative o, comunque, di applicazione, superabili, in via definitiva, soltanto con un ulteriore intervento legislativo”. I punti sui quali il governo ritiene di dover intervenire sono quattro: l’età pensionabile (l’entrata in vigore della norma verrebbe rinviata al 2015 e ne sarebbero esclusi i titolari di farmaci a rurale sussidiata); il limite di 40 anni per partecipare al concorso di assegnazione delle nuove sedi (verrebbe eliminato per coloro che intendono partecipare in forma associata). Il ddl correttivo dovrebbe chiarire inoltre la definizione di ‘farmacia sopranumeraria’ ai fini della partecipazione al concorso e la procedura per il trasferimento dei locali di una farmacia Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf delibera l’innalzamento a 68 anni dell’età pensionabile dal 2013 Il comma 24 dell’art. 24 della Legge 212/2011 (Salva Italia) ha imposto agli enti previdenziali privatizzati, fra i quali anche l’ENPAF, l’adozione, entro il prossimo 30 settembre, di misure finalizzate ad assicurare l’equilibrio fra entrate contributive e spese per prestazioni, in base a bilanci tecnici, con un arco temporale di 50 anni. Nel caso in cui tali enti non provvedano, si applicherà il sistema contributivo pro-rata agli iscritti per le anzianità successive all’1 gennaio 2012 ed un contributo di solidarietà dell’1% per il biennio 2012-2013, a carico dei pensionati. L’ENPAF, per dare esecuzione a tale previsione legislativa, ha avviato l’iter volto ad innalzare, a partire dall’anno 2013, l’età pensionabile a 68 anni, dagli attuali 65 anni. A decorrere dal 1° gennaio 2016, poi, l’età pensionabile sarà incrementata in relazione all’aumento della speranza di vita accertato dall’Istat nella misura stabilita dal ministero dell’Economia e del Lavoro coerentemente a quanto già previsto dal sistema generale obbligatorio. Per maggiori approfondimenti sull’argomento, si veda la circolare Federfarma n. 180. Delisting farmaci fascia C: chiarimenti dell’Aifa In seguito alla pubblicazione in G.U. del decreto 18 aprile 2012 che ha dato esecuzione al delisting dei farmaci di fascia C, l’Aifa ha reso disponibile sul proprio sito internet un comunicato di chiarimento in ordine all’esitabilità delle confezioni divenute esitabili senza ricetta ma che sono presenti nel circuito distributivo con l’etichettatura non aggiornata in quanto riportano l’obbligo di vendita dietro presentazione di ricetta medica. L’Aifa, accogliendo l’interpretazione data da Federfarma e trasmessa all’Agenzia per il necessario conforto, ha confermato che è consentita l’ulteriore vendita senza ricetta delle scorte delle confezioni di medicinali che facciano ancora riferimento all’obbligo di presentazione di ricetta medica, fino all’esaurimento delle stesse. L’Aifa, ha inoltre colto l’occasione per chiarire che le aziende farmaceutiche interessate dovranno adeguare gli stampati dei medicinali oggetto di delisting limitandosi a comunicare all’Aifa il numero e la data dei lotti a partire dai quali le confezioni dei medicinali interessati saranno adeguati. Resta ferma la facoltà per le aziende di presentare, in un fase successiva, l’eventuale domanda di modifica del regime di fornitura da SOP a OTC. GPUE: i governi tutelino la sostenibilità economica delle farmacie È un appello accorato quello che lancia il GPUE (l’Organizzazione europea dei farmacisti di farmacia) ai Governi nazionali, in un momento come questo, di grave crisi economica continentale, non è, infatti, infrequente che i tagli colpiscano pesantemente le farmacie. Se i sacrifici, ovviamente, non possono che essere distribuiti su tutte le categorie, tuttavia il GPUE chiede che tali tagli non mettano a repentaglio la sostenibilità economica della rete delle farmacie europee. Nella Dichiarazione del GPUE si sottolinea come le farmacie aperte al pubblico siano la struttura sanitaria più diffusa ed accessibile d’Europa, con il 98 % dei cittadini europei in grado di raggiungere la loro farmacia entro un lasso di tempo inferiore ai 30 minuti. Le farmacie sono, di frequente, il primo punto di approdo del Servizio Sanitario Nazionale, in grado di fornire ai pazienti un primo consulto sanitario, consigliando, quando necessario, una visita dal proprio medico o da uno specialista. In tal modo sono, da sempre, un punto di riferimento sanitario per l’intera popolazione, soprattutto per le categorie più vulnerabili. In molti Paesi europei, le farmacie stanno allargando il loro ruolo a nuovi servizi sanitari da offrire alla popolazione, accanto a quelli essenziali che da sempre permettono un uso razionale ed economico del farmaco. Studi empirici hanno dimostrato che l’intervento delle farmacie riduce del 29 % il carico di lavoro di altri professionisti sanitari e del 25 % all’intero servizio sanitario pubblico. Cosmofarma 2012: gli interventi del presidente Federfarma L’agenda di Cosmofarma 2012 è stata molto fitta, data la quantità di incontri focalizzati sui più svariati aspetti della farmacia. Segnaliamo gli eventi più significativi, ai quali ha partecipato per Federfarma il presidente Annarosa Racca. Il convegno “L’evoluzione della farmacia e l’importanza del cosmetico”, organizzato da UNIPRO, ha analizzato i trend del mercato cosmetico che rappresenta un’importante risorsa per la farmacia. Così come avviene per il farmaco, ha sottolineato Annarosa Racca, anche nella vendita del prodotto cosmetico il consiglio del farmacista riveste un ruolo di primaria importanza. Il presidente Racca ha inoltre ricordato l’indagine Unipro in corso di svolgimento, alla quale è possibile partecipare attraverso il sito www.federfarma.it (vedicircolare Federfarma n. 161). Il “Valore della farmacia” è stato il tema del convegno organizzato da Tecniche Nuove, nel quale si è dibattuto su come contrastare la riduzione di margini e fatturato conseguente alle recenti norme varate dal governo: il valore dal salvaguardare, ha osservato il presidente Racca, non è solo quello economico, ma anche quello sociale e professionale della farmacia. Nel corso del workshop organizzato da Carlo Erba otc è stata presentata l’indagine “Gli italiani, la farmacia, i provvedimenti di liberalizzazione, i generici di qualità e Carlo Erba” realizzata da Astra Ricerche e presentata da Enrico Finzi. I risultati dell’indagine confermano la grande fiducia degli italiani nella farmacia, apprezzata per gli elevati standard di qualità dei servizi offerti, e sono perfettamente compatibili con i risultati della ricerca sull’immagine della farmacia realizzata dall’Ispo per conto di Federfarma. Proprio i dati della ricerca Ispo sono stati brevemente illustrati dal presidente Annarosa Racca al convegno Fenagifar sui giovani e il mondo del lavoro, per ricordare ai giovani farmacisti che il contesto specifico della farmacia è quello di un servizio apprezzato dai cittadini, impegnato in un processo costante e continuo di miglioramento della qualità offerta alla popolazione. Il convegno organizzato da Laboratorio Farmacia sui megatrend e i cambiamenti strutturali di lungo periodo con i quali dovrà confrontarsi la farmacia ha fornito l’occasione per un interessante dibattito moderato da Franco Falorni. Il presidente Racca ha illustrato i trend di maggiore impatto sulla farmacia: l’aumento dell’età media della popolazione e il conseguente aumento dell’incidenza di patologie cronico-degenerative, il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata, i processi di riorganizzazione a livello industriale e di distribuzione intermedia, il processo di aggregazione dei medici di medicina generale e le liberalizzazioni. Per affrontare questi cambiamenti, ha sottolineato Racca, è anzitutto indispensabile accelerare i tempi del rinnovo della Convenzione farmaceutica nazionale e individuare un nuovo sistema di remunerazione per le farmacie. Cosmofarma 2012: i numeri delle liberalizzazioni e il progetto Zenith Tra i numerosi eventi nell’ambito di Cosmofarma 2012, di particolare interesse è stato il convegno “I numeri delle liberalizzazioni: conoscerli per affrontare le nuove sfide” organizzato da Promofarma sabato pomeriggio. Il presidente di Federfarma e Promofarma Annarosa Racca ha introdotto l’argomento con un breve excursus sui provvedimenti che hanno progressivamente spezzato il monopolio della distribuzione del farmaco in farmacia. Il percorso è poi stato approfondito, numeri del mercato alla mano, dall’amministratore delegato di IMS Health Sergio Liberatore. L’impatto delle liberalizzazioni sul conto economico della farmacia è stato illustrato dal presidente e amministratore delegato di SOSE Gianpiero Brunello; l’amministratore delegato di Promofarma Gianni Petrosillo ha concluso illustrando l’attività di Federfarma nell’acquisizione e analisi dei dati di spesa e consumi farmaceutici e presentando il progetto Zenith. Pronta la lista dei farmaci vendibili anche fuori farmacia senza ricetta medica Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha firmato ieri, nel rispetto del termine previsto di 120 giorni, il decreto che dà attuazione a quanto previsto dall’articolo 32 del decreto-legge Salva-Italia (n. 101/2011). Il decreto ministeriale individua i medicinali che dovranno continuare ad essere venduti su ricetta medica solo nelle farmacie e quelli (circa 220 confezioni), riportati in una specifica lista, per i quali viene invece riconosciuta la possibilità di vendita senza ricetta anche fuori farmacia. Per approfondire leggi la circolare Federfarma n.163 Nuove farmacie, le Regioni tendono a contenere e i comuni a spingere È una scelta discrezionale dei comuni mettere o no in apertura le farmacie che scattano dall'eccedenza di abitanti prevista dal decreto liberalizzazioni. Questa almeno è l'interpretazione che con il passare delle settimane prende piede in un numero crescente di Regioni: la prima era stata la Lombardia, poi un paio di settimane fa si è aggiunto il Veneto (con una circolare che dà anche per «facoltativa» l'istituzione della prima farmacia nei paesi con meno di 3.300 abitanti), quindi il Lazio, l'Umbria e ora anche Piemonte. Non sempre però i comuni rispettano le indicazioni. Anzi, i casi di sindaci che mettono in apertura pure le farmacie risultanti dai resti sono consistenti anche dove le Regioni hanno fatto di tutto per "pilotare" le operazioni: nel Lazio, per esempio, gli uffici regionali hanno fatto i conti per i comuni e poi hanno trasmesso i totali (senza resti) per un riscontro; in diversi casi tuttavia le amministrazioni municipali hanno rifatto le somme e messo in apertura anche le farmacie risultanti dalle eccedenze. Anche in Umbria molti centri hanno fatto di testa propria, aiutati peraltro dalla Regione che ha comunicato solo nei giorni scorsi i criteri per il calcolo dei nuovi presidi. A giudicare da quanto raccontano i presidenti di ordine che a livello locale seguono lo svolgimento delle operazioni, questa "dissintonia" tra regioni e comuni non è frutto di capricci ma di preoccupazioni politiche divergenti: negli uffici di parecchi assessorati regionali si cerca in ogni modo di contenere il numero delle nuove aperture per gli oneri burocratici che ne deriveranno e i potenziali effetti sulla spesa farmaceutica regionale; tra i sindaci, invece, l'apertura di nuove sedi &egra ve; spesso un fiore all'occhiello da esibire alle prossime amministrative o comunque un segnale di attenzione nei confronti della comunità, quindi più ce ne sono e meglio è. Ed ecco allora spiegato perché altrove si preferisca temporeggiare: in Basilicata la Regione se ne rimarrà alla finestra fino alla scadenza del 26 aprile, quindi commissarierà per poi procedere ai conteggi secondo le proprie preferenze. Intanto procede anche l'applicazione del comma 17: lettere ai titolari over 65 in cui si chiede di indicare il nome del nuovo direttore (ma senza porre termini perentori) sono in distribuzione anche in Campania, con l'Asl di Avellino tra le più veloci a spedire. E qualche titolare a lamentarsi sui giornali per l'efficienza. «È l'unica azienda sanitaria della regione dove i ritardi si contano in giorni» commenta il presidente dell'Ordine provinciale, Ettore Novellino «l'efficienza non può essere a senso unico» Iniziativa "Guadagnare Salute": in arrivo alle farmacie il materiale Si ricorda che è in corso di consegna a tutte le farmacie, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, in queste ore, tramite corriere TNT-Italy, un plico contenente un piccolo espositore e 100 opuscoli sull’argomento “Donne e fumo”. Si tratta di un’iniziativa che rientra nel più ampio programma “Guadagnare Salute” concordata tra il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e Federfarma che non prevede oneri per la farmacia ma solo l’esposizione di tale materiale sul banco della farmacia destinato alle donne fumatrici. Si coglie l’occasione per invitare la farmacia a ritirare, comunque, il plico anche in assenza del titolare cui è indirizzato. Tutto il programma “Guadagnare Salute” è rivolto a diffondere corretti stili di vita e la collaborazione delle farmacie, definita da Federfarma con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, prevede anche l’esposizione di una locandina allegata al numero 15/2012 della rivista FARMA7. All’iniziativa e al ruolo della farmacia nel diffondere, con l’ausilio del materiale in corso di spedizione, corretti stili di vita, è dedicata la circolare Federfarma n. 155 del 17 aprile 2012 Le Iene: Federfarma Sunifar solidale con presidente Federfarma Molise Dopo aver appreso con grande stupore, da organi di stampa, che il Presidente della FOFI ha indirizzato all’inviata della trasmissione “Le Iene” Nadia Toffa e al cronista della “Gazzetta del Molise” una lettera di solidarietà, nella quale censura il comportamento del Dr. Luigi Sauro, il Direttivo di Federfarma SUNIFAR ribadisce piena stima al collega vice Presidente Luigi Sauro ed esprime la più totale vicinanza alla famiglia per quella che, oggettivamente, è sembrata più una violazione della privacy che un atto giornalistico nel vero senso della parola Farmaci: presto un tavolo per rilancio settore Un tavolo interministeriale per il rilancio del settore farmaceutico. Ad annunciarlo in un seminario della Fondazione sulla sicurezza in sanità, Claudio De Vincenti, sottosegretario allo sviluppo economico. Nella politica del governo, ha riferito Vasco Giannotti, presidente della Fondazione, vi è la volontà di promuovere misure per la ripresa del settore farmaceutico all'interno di un sistema sanitario che rappresenta l'11,2% del Pil. Il tavolo sarà condiviso con i Ministeri della Sanità, della Università e della Ricerca, della Economia nonché con Regioni, Agenas ed Aifa. Nuova remunerazione in Francia: firmato l’accordo È stata firmata, il 4 Aprile scorso, la nuova Convenzione francese tra Associazione delle farmacie e Sicurezza Sociale che contiene la tanto attesa riforma della remunerazione. L’onorario professionale farà il suo ingresso nel sistema di remunerazione dei colleghi d’oltralpe, anche se con una progressione non esattamente fulminea. Si partirà nel 2013 con un onorario che peserà per il 12,5 % sul totale della remunerazione derivante dall’attività di dispensazione. La parte più importante sembra essere la remunerazione garantita per i servizi professionali diversi dalla dispensazione del farmaco SSN. Verrà, infatti, garantito un forfait di 40 euro l’anno per paziente ad ogni farmacia che si impegnerà al controllo costante dei pazienti in cura con anticoagulanti. In seguito, tale programma verrà esteso al follow-up dei pazienti asmatici. Il raggiungimento di obiettivi, annualmente prefissati, di sostituzione generica potrà garantire alle farmacie un reddito aggiuntivo annuale fino ad un massimo di 3.000 euro. L’impegno nella turnazione viene maggiormente valorizzato grazie all’ aumento da 75 euro a 150 euro, mentre anche gli onorari addizionali passano a 5 euro per il festivo e ad 8 euro per il notturno. Il Governo approverà in breve anche un Decreto che modificherà il calcolo di remunerazione, in maniera più favorevole ai titolari, per le c.d. grandi confezioni destinate ai malati cronici. Balduzzi: tre anni di tempo per il comma 17, sulle sedi è "liberi tutti" Rurali sussidiati esclusi dal comma 17. Gli altri titolari, invece, avranno tre anni di tempo per adeguarsi alla norma, che comunque resta e vale per tutte le farmacie private, checché dicessero i servizi studi di Camera e Senato. È in sostanza questa "l'apertura" che il ministro Balduzzi (foto) avrebbe offerto ieri ai vertici nazionali di Federfarma nell'incontro pattuito la settimana passata nel corso della trasmissione tv "Porta a Porta". Il condizionale è d'obbligo perché mentre scriviamo il colloquio è ancora in corso, ma anticipazioni del "pacchetto" che il Ministro dovrebbe mettere davanti al sindacato stanno già girando tra gli addetti ai lavori, grazie anche a una circolare di Federfarma Roma. E se sui 65 anni per la direzione della farmacia i titolari portano a casa un punto, sulla pianta organica invece le precisazioni del dicastero sono un'altra doccia fredda: non solo si conferma il definitivo pensionamento della perimetrazione, ma si sancisce "liberi tutti" pure per le farmacie già aperte. Che potranno spostarsi nel territorio del Comune senza più vincoli di sede, fatti salvi i 200 metri e previa autorizzazione del sindaco (cui spetterà valutare gli effetti sulla copertura del servizio, sentiti Asl e Ordine). Ma c'è di più: le indicazioni date ieri a Federfarma da Balduzzi rientreranno in quell'intervento normativo che venerdì scorso era stato anticipato dalla "circolare Giorni". E che dovrebbe armonizzare definitivamente le novità del decreto liberalizzazioni con le precedenti norme sulla farmacia, a scansare ricorsi e stressanti querelle legali. Quasi certamente si approfitterà del ddl di conversione del decr eto sulle commissioni bancarie, attraverso un emendamento del Governo in commissione o più facilmente in aula. Nel quale, secondo indiscrezioni, potrebbe spuntare qualche altra integrazione sui passaggi più ambigui dell'articolo 11. Probabile per esempio un chiarimento sui veterinari dispensabili nelle parafarmacie, visto che in determinate condizioni alcuni medicinali per uso umano possono essere somministrati agli animali. E forse ancora qualcos'altro, perché l'appetito viene emendando Orari, la Sicilia chiederà parere all'Avvocatura di stato Sulla liberalizzazione degli orari la Sicilia si prepara a chiedere un parere all'Avvocatura generale dello Stato. La notizia arriva direttamente dalla Regione ed è anticipata in una circolare diramata nei giorni scorsi alle Asl e agli Ordini dei farmacisti dell'isola. L'obiettivo è quello di fugare ogni dubbio sull'applicazione della norma (il comma 8 dell'articolo 11, per essere precisi) e soprattutto capire come la liberalizzazione impatta sulla legge siciliana sugli orari, che di fatto non viene toccata. «Si ritiene» scrive non a caso l'assessorato alla Salute nella circolare «che il comma non faccia venir meno le vigenti disposizioni regionali in ordine, per esempio, ai turni stabiliti dalle autorità competenti, ai giorni festivi di chiusura, al riposo infrasettimanale e alle chiusure annuali per ferie». A una prima lettura, prosegue il documento, la norma nazionale «non può che sottintendere la permanenza dell'obbligatorietà degli orari già previsti, ferma restando la possibilità per le farmacie di aprire in orari aggiuntivi». L'esigenza di salvaguardare le disposizioni locali, tuttavia, suggerisce alla Regione l'ipotesi che per poter essere applicato dalle farmacie siciliane il comma 8 abbia bisogno di «un intervento regolatorio» dell'amministrazione stessa. In altri termini, «un'ulteriore regolamentazione di dettaglio» da parte del governo siciliano «al fine di garantire l'uniformità e l'omogeneità nell'espletamento del Servizio pubblico». Sarà l'Avvocatura dello Stato a confermare o meno l'ipotesi. Nel frattempo, agli Ordini viene rivolto l'invito di dare indicazioni alle farmacie affinché si evitino «comportamenti disomogenei in contrasto con la natura pubblica del Servizio». Insomma, stare alla finestra fino a quando da Roma non arrivano indicazioni. Che, certamente, risulteranno utili non solo ai siciliani.