DISTRETTO 3 1. STRUTTURA AZIENDALE TITOLARE DEL PROGETTO E COMPARTECIPANTI DISTRETTO n 3 di Viterbo DIPARTIMENTO Dipartimento I.S.S. e T.M.I. PROVINCIA di Viterbo (settore servizi sociali ) a. Ruolo ( patrocinanti del percorso di formazione di approfondimento del fenomeno migratorio; sostegno e compartecipazione, attraverso i mediatori culturali, alle attività di informazione e partecipazione previste , sia rivolte all’interno della ASL che all’esterno; collaborazione per la stesura della guida plurilingue per cittadini stranieri ; contributo all’apertura dello sportello di mediazione culturale presso la sede del servizio sociale distretto 3 ASL Vt) b. Definizione del coordinamento operativo ( coordinamento delle attività previste) partecipa direttamente al c. Risorse umane ( n° 1 A.S. e tre mediatori culturali ) d. Risorse economiche ( necessarie per la realizzazione del percorso di formazione previsto per tutti i nodi della rete individuati (9.000,00 euro) e. Risorse strumentali ( locali per la realizzazione di una giornata di formazione sulle politiche migratorie ) COMUNE di Viterbo. ( settore Servizi Sociali ) a. Ruolo ( di sostegno all’attività informativa/divulgativa) attraverso la predisposizione di una guida plurilingue per cittadini stranieri 1 b. Definizione del coordinamento operativo ( partecipano ai momenti formativi e pubblici previsti) c. Risorse umane ( n° 1 A.S. ) d. Risorse economiche ( necessarie per la guida multilingue 5.000,00 euro ) e. Risorse strumentali ( nessuna ) COMUNE di Soriano a. Ruolo b. Definizione del coordinamento operativo ( partecipano ai momenti formativi e pubblici previsti) c. Risorse umane ( n° 1 A.S. ) d. Risorse economiche (nessuna) e. Risorse strumentali ( nessuna) SCUOLA 1° circolo didattico di Viterbo ( il target è domiciliato con maggiore concentrazione nel territorio del circolo ) a. Ruolo ( nodo della rete che sostiene il progetto partecipa alla formazione,partecipa alla realizzazione di 2 incontri informativi rivolti al personale scolastico sul tema “diritto degli immigrati in ambito di accesso ai servizi sanitari ; gli interventi e le azioni attivate, a favore della popolazione straniera, nel Distretto 3 ASL VT ) b. Definizione del coordinamento operativo ( responsabilità dell’organizzazione dei due incontri rivolti agli insegnanti ) c. Risorse umane ( direzione del circolo didattico ) d. Risorse economiche ( nessuna ) e. Risorse strumentali ( locali interni alla scuola ) ASSOCIAZIONE ( Caritas) a. Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione; partecipa alla realizzazione di n° 2 incontri , da tenere a Viterbo , con il personale volontario dell’associazione, sui diritti e le modalità di accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini stranieri e di informazione sulle attività in essere quali l’ambulatorio di medicina generale per stranieri e lo sportello di mediazione culturale ) ; 1 incontro rivolto alla popolazione straniera con argomento “ la tutela della salute delle donne/bambini immigrati”: a Soriano nel Cimino b. Definizione del coordinamento operativo ( organizzazione degli incontri ) c. Risorse umane, n° 2 operatori dell’associazione per attività formativa informazione. d. Risorse economiche (nessuna) e di 2 e. Risorse strumentali , locali , ASSOCIAZIONE (Arci) a. Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione; partecipa alla realizzazione di n° 1 incontro, da tenere a Viterbo , rivolto alla popolazione straniera con argomento “ la tutela della salute delle donne/bambini immigrati” b. Definizione del coordinamento operativo ( organizzazione dell’ incontro ) c. Risorse umane, n° 2 operatori dell’associazione per attività formativa informazione. d. Risorse economiche (nessuna) e. Risorse strumentali , locali , e di ( Acli ) Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione) 2.TITOLO Benessere Cittadini Immigrati 3. RESPONSABILE INDIVIDUATO nome Antonella cognome Proietti qualifica Direttore Distretto 3 servizio Direzione Distretto 3 competenze in E.a.S. ______________________________________________________________ nome Patrizia cognome Prosperi qualifica Coordinatore Assistente Sociale Esperto servizio Servizio Sociale Distretto 3 competenze in E.a.S. ______________________________________________________________ 3 4.TARGET Tipologia Target 1) Adulti in età lavorativa compresi fra i 18/55 anni ( Numero popolazione presente nella Provincia di Viterbo: 10.552 unità 2004), con trend in crescita. Il numero degli irregolari non è conosciuto registrate nell’anno 2003 e 12.274 stimate – “ Fonte Dossier Caritas anno 2) Donne in età fertile per: percorsi conoscitivi per la contraccezione e per prevenzione I.V.G. 3 Donne in età fertile per: informazione sulla modalità di accesso alle strutture di riferimento , modalità di iscrizione del neonato al S.S.N. , calendario vaccinazione obbligatorie e consigliate, modalità di effettuazione delle vaccinazioni 4) Personale sanitario, sociale e amministrativo operante nei servizi distrettuali; operatori ASL presso altri servizi e dipartimenti; operatori esterni (E.E.L.L: e volontariato): circa 70 persone 5. CONTESTO Descrizione del contesto socio economico “ Il fenomeno migratorio è in forte crescita su tutto il territorio nazionale” Descrizione del contesto geografico-culturale Il contesto locale registra un sensibile incremento della popolazione di etnia non appartenente alla Comunità Europea Viterbo, dopo Roma, è la provincia con la più elevata incidenza della popolazione straniera (10.552 unità registrate e 12.274 stimate)sul totale dei residenti, pari al 4,3%. Sono quasi 3.00 i romeni (28,2%)con una sostanziale parità numerica tra uomini e donne, seguiti dagli albanesi(9,1%), ucraini (6,5%), marocchini (5,7%) e macedoni (4,8%), con trend in crescita. Descrizione del contesto ristretto “setting” Il contesto sociale è caratterizzato da una rete per etnie e gruppi che si sostengono anche con le reti nazionali, vivono prevalentemente insieme a cittadini Italiani ( per il personale adibito ad assistenza domiciliare ) I dati relativi ai motivi di soggiorno confermano quanto il fenomeno migratorio sia, nella sua parte più cospicua, legato all’inserimento lavorativo. Il settore lavorativo con la più ampia partecipazione 4 di stranieri è riconducibile alla categoria dei servizi alla famiglia; seguono i settori occupazionali dell’edilizia, della ristorazione e dell’agricoltura. La situazione sociale di alcuni nuclei (circa il 20%) permane ancora bassa, maggiormente motivata da problemi di possibilità e qualità lavorativa, dalla presenza di più figli nel nucleo e da affitti elevati rispetto al reddito. PROBLEMA/I DI SALUTE L’intervento di Educazione alla Salute è orientato ad affrontare problemi di salute esistenti nel nostro territorio “ distretto di Viterbo” dove esistono problemi per la popolazione straniera di : • accesso alle strutture sanitarie e dell’informazione ad esso collegata. • non completa conoscenza , anche da parte degli operatori , sul diritto degli immigrati sull’accesso ai servizi sanitari , sulla normativa che ne regola diritti e doveri, sull’organizzazione dell’eventuale specifica risposta ai bisogni di salute • comunicazione e di relazione con persone provenienti da altre culture • scarsa conoscenza sugli specifici quadri clinici della popolazione immigrata OBIETTIVO/I DI SALUTE • • • • • Offrire una possibilità diagnostica e di cura ; contenere il rischio oggettivo di contrarre malattie (per le condizioni abitative, di costume alimentare, climatiche, di mancanza di utilizzo di consulenze e di informazioni sanitarie, di mancata profilassi vaccinale o per mancato controllo dei sintomi iniziali ) . Contenere i possibili rischi della donna in stato di gravidanza e del dopo parto. Prevenire i rischi legati ad una inosservanza dei calendari vaccinali obbligatori nei bambini,per la copertura nazionale delle percentuali necessarie a garantire la non insorgenza di focolai . Aumentare i controlli di salute effettuati nella struttura territoriale ( ambulatori ) anche al fine di a incidere sui costi sanitari indotti dalla contrazione di patologie che portano a ricoveri ospedalieri; Offrire prestazioni di medicina di base anche per STP, anche al fine di condurre ad una diminuzione dei ricorsi impropri al P.S. ospedaliero. Tipologia Target(1) -Adulti in età lavorativa compresi fra i 18/55 anni (Numero popolazione presente: 10.552 unità registrate nell’anno 2003 e 12.274 stimate – “ Fonte Dossier Caritas anno 2004”, con trend in crescita.. Il numero esatto degli irregolari non è conosciuto OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO della popolazione straniera presente nel territorio Conoscere le opportunità di cura e di utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio in cui vivono Conoscere le regole e le modalità previste dell’organizzazione per la fruizione delle prestazioni 5 OBIETTIVI TEORICI Trasmettere informazioni relative all’ utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio a rete e in rete, sull’accessibilità e la fruibilità dei servizi e delle strutture sanitarie . criteri - Informare la popolazione target sulle opportunità e le regole di accesso ai servizi sanitari del distretto ( opuscoli, guide, incontri,comunicati,ed utilizzo delle reti comunicative comunicati sul quotidiano locale e su Tuscia Web ) indicatori n°…… di guide stampate per la campagna di informazione,n° …... volantini stampati , n°…………. comunicati, n°…………….. incontri strumenti di misurazione n°……. guide distribuite negli incontri nei contatti con operatori sanitari, n°…………. volantini distribuiti, n°………. comunicati fatti, n°…… incontri all’esterno della ASL standard di riferimento: cosa si è fatto nell’anno precedente OBIETTIVI RELAZIONALI Far incontrare le richieste di prestazioni sanitarie degli utenti target con l’offerta disponibile in ASL erogata da operatori, attraverso la comprensione linguistica e culturale criteri La comunicazione in salute è legata all’interpretazione che a sua volta dipende dalla conoscenza della lingua e dalle radici culturali per questo i mediatori sono connettori indispensabili 6 indicatori , messa a disposizione della popolazione target dei mediatori culturali n°… dandone informativa attraverso………………… su cosa fanno, dove trovarli , orari. strumenti di misurazione di successo dell’utilizzo dei mediatori n°…….. degli interventi di mediazione diretta e di contatti telefonici per l’anno 2005. standard di riferimento: contatti telefonici dell’anno precedente.. Target 2) :Donne in età fertile ( percorsi conoscitivi per la contraccezione e la prevenzione I.V.G. ) OBIETTIVO EDUCATIVO Accedere alle strutture consultoriali in funzione delle competenze OBIETTIVI TEORICI Trasmettere informazione relative all’ utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio ed in particolare: • far conoscere i percorsi possibili per la contraccezione, anche in emergenza • far conoscere la possibilità di usufruire di sostegno; di assistenza sociale, sanitaria, psicologica, nei casi di scelta di i.v.g. . criteri: esistono difficoltà dovute alla mancata conoscenza della normativa nazionale (nello specifico quella che riguarda il ruolo dei servizi consultoriali e l’I.V.G.) ; esistono poi difficoltà di comunicazione tra culture, stili di vita e lingue diverse. Per questo è importante offrire una corretta informazione, rendendola fruibile anche attraverso una traduzione in più lingue e avere il supporto di figure professionali straniere in grado di mediare. E’ inoltre importante raggiungere la popolazione straniera anche al di fuori dei nostri servizi. 7 indicatori : utilizzo dei mediatori culturali anche presso il Consultorio Familiare di Viterbo,dandone informativa ; incontri realizzati con la collaborazione dei mediatori culturali; realizzazione di un vademecum specifico, tradotto in diverse lingue strumenti di misurazione N° x incontri realizzati; N° x interventi dei mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo N° x vademecum distribuiti standard di riferimento: incontri realizzati nell’anno precedente; richieste pervenute al mediatore culturale presso il Consultorio Familiare di Viterbo o altra figura nell’anno precedente , tipo di materiale e quantità distribuita nell’anno precedente. OBIETTIVI RELAZIONALI Far incontrare l’ informazione sulla contraccezione e le caratteristiche culturali e linguistiche delle diverse etnie presenti nel territorio distrettuale I criteri: La comunicazione in salute è legata all’interpretazione che a sua volta dipende dalla conoscenza della lingua e dalle radici culturali per questo i mediatori sono connettori indispensabili . E’ importante raggiungere la popolazione straniera nel territorio in cui vive indicatori: Misurazione quantitativa della rete e della sua qualità , con registrazione di incontri realizzati con la collaborazione dei mediatori culturali; N° incontri realizzati; N° interventi mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo strumenti di misurazione N° incontri realizzati; N° interventi mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo 8 standard di riferimento N° incontri realizzati precedentemente ; N° interventi dei mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo nell’anno antecedente il progetto Target (3):Donne straniere in età fertile( per facilitazione all’accesso al percorso nascita e agli interventi di prevenzione: accesso ai servizi sanitari ospedalieri e consultoriali ,iscrizione del neonato al S.S.N. , calendario vaccinazione obbligatorie e consigliate, modalità di effettuazione delle vaccinazioni.) OBIETTIVO EDUCATIVO Accesso della popolazione target alle strutture consultoriali in funzione delle competenze delle strutture OBIETTIVI TEORICI favorire la fruizione consapevole dei servizi sanitari specifici offerti dall’organizzazione sanitaria presenti nel territorio ed in particolare: • la possibilità, anche per le donne straniere, di poter partecipare ai corsi di educazione alla nascita all’interno dell’ambulatorio ostetrico- ginecologico • le possibilità di effettuare i controlli in gravidanza, luoghi e modalità di accesso • la possibilità di offerta consultoriale per l’assistenza alla donna e al bambino dopo il parto • il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione criteri L’area materno infantile (e più in particolare la donna in stato di gravidanza, il parto e il post parto) può essere considerata, per le specifiche condizioni fisiologiche, un’ area critica. Questo comporta la necessità di organizzare attività di informazione/ prevenzione a tutela di questa fascia di popolazione. E’ importante valorizzare le risorse umane straniere che supportino i servizi nella comunicazione con le donne straniere indicatori: partecipazione ai corsi di educazione alla nascita all’interno dell’ambulatorio ostetricoginecologico, effettuazione dei controlli in gravidanza, luoghi e modalità di accesso , possibilità di offerta consultoriale per l’assistenza alla donna e al bambino dopo il parto conoscenza del calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione 9 strumenti di misurazione: N° partecipanti ai corsi di educazione alla nascita ; N° controlli in gravidanza ; dopo il parto verifica a campione 1/3 donne della conoscenza del calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione standard di riferimento : dati conosciuti dal servizio in modo diretto ed indiretto sulle tre variabili OBIETTIVI RELAZIONALI criteri L’area materno infantile (e più in particolare la donna in stato di gravidanza, il parto e il post parto) può essere considerata, per le specifiche condizioni fisiologiche, un’ area critica anche per la necessità di relazioni significative. Da ciò la necessità di organizzare attività di informazione/ prevenzione connessa al miglioramento della relazione a tutela di questa fascia di popolazione con l’aiuto di strumenti di mediazione indicatori : realizzazione di N° x momenti di incontro con la popolazione straniera femminile , con il supporto dei mediatori culturali; utilizzo di vademecum plurilingue. strumenti di misurazione n° di incontri realizzati con la popolazione femminile straniera, con il supporto dei mediatori culturali n° vademecum multilingue distribuiti standard di riferimento N° 0 momenti di incontro, N° 0 vademecum multilingue. Target (4): personale sanitario, sociale e amministrativo operante nei servizi distrettuali; operatori ASL presso altri servizi e dipartimenti; operatori esterni (E.E.L.L: e volontariato): circa 70 persone OBIETTIVI TEORICI Formare il personale, sanitario, sociale e amministrativo, operante nei servizi distrettuali e non sui temi della medicina delle migrazioni e sulla relazione con contesti culturali differenti 10 criteri -esiste una erronea percezione del fenomeno migratorio nel nostro paese sia dal punto di vista quantità del fenomeno che delle variabili con esso connesse , sui motivi della presenza e sui fattori che condizionano l’emigrazione. Mancano conoscenze sugli specifici quadri clinici di cui possono soffrire gli immigrati ed in particolare sulle aree critiche in ambito sanitario; si ha una confusa conoscenza sui diritti degli immigrati che la normativa nazionale riconosce in ambito di accesso ai servizi sanitari • indicatori realizzazione di N° x momenti di informazione e formazione su: - le categorie più a rischio e i problemi emergenti -gli scenari socio-sanitari dell’emigrazione -i profili di salute degli immigrati -i possibili interventi -normativa sanitaria per l’accesso ai servizi sanitari da parte degli immigrati -l’organizzazione dei servizi strumenti di misurazione realizzazione di un corso di formazione sulla medicina delle migrazioni rivolto a………………………; realizzazione di 2 incontri informativi con …… … sulle linee guida regionali per l’assistenza agli stranieri; diffusione di N° 50 copie di una sintesi delle linee guida regionali a …………. e di N°15 copie delle linee guida regionali a………………………… standard di riferimento N° 0 corsi di formazione realizzati precedentemente; N° 0 incontri con operatori realizzati; N° 0 sintesi linee guida diffuse; N° 0 linee guida diffuse OBIETTIVI PRATICI criteri -esiste una erronea percezione del fenomeno migratorio nel nostro paese sia dal punto di vista quantità del fenomeno che delle variabili con esso connesse , sui motivi della 11 presenza e sui fattori che condizionano l’emigrazione. Mancano conoscenze sugli specifici quadri clinici di cui possono soffrire gli immigrati ed in particolare sulle aree critiche in ambito sanitario; si ha una confusa conoscenza sui diritti degli immigrati in ambito di accesso ai servizi sanitari indicatori: realizzazione dei momenti di informazione/ formazione previsti strumenti di misurazione: pre test e post test del corso di formazione in medicina delle migrazioni, accreditato E.C.M. OBIETTIVI RELAZIONALI criteri Le principali variabili che condizionano l’accesso ai servizi socio-sanitari sono:la sussistenza del diritto all’accesso; la consapevolezza di questo diritto;l’effettivo esercizio del diritto. La vigenza della normativa che prevede il diritto all’accesso deve essere accompagnata dalla consapevolezza, da parte del beneficiario, del diritto stesso. Per questo è importante attivare una corretta informazione, organizzata e orientata. E’altresì importante una adeguata conoscenza sui diritti degli immigrati in ambito di accesso ai servizi da parte degli operatori impegnati nei servizi ASL distrettuali per favorire una aderenza tra la domanda di salute e l’offerta dei servizi ASL distrettuali deputati ad erogare le prestazioni indicatori , realizzazione di N 1 momento di informazione/ formazione i strumenti di misurazione: pre test e post test del corso di formazione in medicina delle migrazioni, accreditato E.C.M. per misurare l’apprendimento delle informazioni date. 6. MIGLIORAMENTO ATTESO Operatori: 12 favorire il lavoro in rete, coerentemente con gli strumenti dati e la normativa vigente dare corrette informazioni sui diritti della popolazione immigrata Utenti: Offrire l’opportunità di usare i percorsi di salute in essere rivolti ai cittadini stranieri Favorire i controlli di salute per le donne straniere anche in gravidanza Offrire l’opportunità di usare metodi contraccettivi con scelta consapevole per le donne straniere Favorire i controlli di salute per i bambini stranieri e l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative consigliate Dare riferimenti chiari e precisi degli operatori che si possono incontrare nei servizi 8. RISORSE DA IMPEGNARE RISORSE UMANE STRUTTURA ASL Operatori ASL Qualifica Medici… … Qualifica…Psicologi… Qualifica…Biologi… Qualifica Ostetriche Qualifica…Assistenti Sanitari Qualifica Assistenti Sociali Qualifica Infermieri Professionali Qualifica Inf. Profess.li Pediatrici Qualifica Amministrativi Numero . 16…………… …………… Numero 1……………………… Numero 1 …………… Numero 6…………………… Numero …3 Numero 17 Numero 11 Numero 1 Numero 12 Responsabile del progetto Qualifica…Medico Direttore Distretto………… Qualifica Assistente Sociale Coordinatore Esperto Numero 1 Numero …1… Numero ore operatori ASL dedicate alla progettazione: Numero 100 Numero ore operatori ASL dedicate alla realizzazione del progetto :Numero 380 per incontri e realizzazione documentazione 13 Numero 1800 per la formazione calcolo ( ore di formazione individuale X i partecipanti ) RISORSE STRUMENTALI Uffici con computer e stampante Fotocopiatrice Materiale di cancelleria Sala riunioni Collegamento a internet RISORSE ECONOMICHE Soggetti erogatori di finanziamenti a. ASL VT 2.500 euro per realizzazione guida multilingue b. Comune Viterbo 5.000 euro per realizzazione guida multilingue _ c. Provincia Viterbo 8.780 euro per realizzazione corso di formazione 9. TEMPI DI ATTIVAZIONE E DI CONCLUSIONE Attivazione e realizzazione del progetto: anno 2005 Conclusione del progetto:dicembre 2005 14