Giornate Medico Legali del Sannio
“Ortodonzia e patologia dell’ATM”
Pietrantonio Ricci
Cattedra di Medicina Legale e delle Assicurazioni
Università di Catanzaro “Magna Græcia”
Benevento 21-22 settembre 2007
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La Responsabilità Professionale
Progresso tecnico e scientifico
dell’odontoiatria
Aumentata consapevolezza del
diritto alla salute nella
società
Evoluzione della giurisprudenza
Aumento delle responsabilità
per il dentista
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L’esperienza odontoiatrica dimostra che, pur
se l’ortodonzia è spesso chiamata in causa nel
determinismo delle patologie a carico
dell’ATM, in realtà vi possono essere altre
discipline che causano tale patologia come ad
esempio l’implantoprotesi.
Prof. Pietrantonio Ricci
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Dallo studio della letteratura si desume che i casi in
cui vi è responsabilità in ortodonzia sono limitati
mentre viceversa sono proprio i trattamenti di tipo
ortodontico-gnatologico (cfr con uso di bite) che
vengono impiegati per tentare di risolvere, o di
alleviare, le conseguenze disfunzionali di tali
patologie.
Prof. Pietrantonio Ricci
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Dal punto di vista medico legale è importante
dimostrare, in maniera documentata, la reale
esistenza e gravità di queste disfunzioni al fine di
informare correttamente il paziente del livello di
compromissione articolare e soprattutto di
prospettare, in maniera corretta, quelle che sono le
concrete possibilità di successo.
Prof. Pietrantonio Ricci
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È utile che vengano usato dei modelli di
informazione estremamente dettagliati nei
quali vengono prospettati al paziente quelle
che sono le possibilità e i limiti
dell’intervento ortodontico nella risoluzione
della patologia.
Prof. Pietrantonio Ricci
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È infatti comune esperienza medico legale la
doglianza del paziente nei confronti dello
specialista accusato di non avere prospettato
in maniera corretta le difficoltà delle cure
ovvero l’aver fatto ricorso a modelli di
consenso (quando ci sono!) del tutto generici.
Prof. Pietrantonio Ricci
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La qualificazione della competenza dello
specialista.
È opportuno che almeno i casi più gravi
di patologia dell’ATM vengano trattati
da odontoiatri che abbiano specifica
esperienza.
Prof. Pietrantonio Ricci
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In termini di valutazione medico legale di
eventuale responsabilità è questo un ambito
in cui dovrebbe essere applicato, senza la
minima remora, quanto contenuto
nell’articolo 62 del codice deontologico che
raccomanda il ricorso a un collegio di
consulenti comprendente oltre che il medico
legale anche uno specialista di quella
particolare disciplina.
Prof. Pietrantonio Ricci
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Art. 62 Attività medico-legale
L’esercizio dell’attività medico legale è fondato sulla correttezza morale e sulla
consapevolezza delle responsabilità etico-giuridiche e deontologiche che ne derivano e deve
rifuggire da indebite suggestioni di ordine extratecnico e da ogni sorta di influenza e
condizionamento. L’accettazione di un incarico deve essere subordinata alla sussistenza di
un’adeguata competenza medico-legale e scientifica in modo da soddisfare le esigenze
giuridiche attinenti al caso in esame, nel rispetto dei diritti della persona e delle norme del
Codice di Deontologia Medica e preferibilmente supportata dalla relativa iscrizione allo
specifico albo professionale. In casi di particolare complessità clinica ed in ambito di
responsabilità professionale, è doveroso che il medico legale richieda l’associazione con un
collega di comprovata esperienza e competenza nella disciplina coinvolta. Fermi restando gli
obblighi di legge, il medico curante non può svolgere funzioni medico-legali di ufficio o di
controparte nei casi nei quali sia intervenuto personalmente per ragioni di assistenza o di
cura e nel caso in cui intrattenga un rapporto di lavoro dipendente con la struttura sanitaria
coinvolta nella controversia giudiziaria. La consulenza di parte deve tendere unicamente a
interpretare le evidenze scientifiche disponibili pur nell’ottica dei patrocinati nel rispetto
della oggettività e della dialettica scientifica nonché della prudenza nella valutazione relativa
alla condotta dei soggetti coinvolti. L’espletamento di prestazioni medico-legali non
conformi alle disposizioni di cui ai commi precedenti costituisce, oltre che illecito
sanzionato da norme di legge, una condotta lesiva del decoro professionale.
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La valutazione della preesistenza.
Occorre definire il danno differenziale; e cioè la
quota di danno biologico causata dall’erroneo
trattamento rispetto a quella comunque
preesistente.
È importante che lo specialista documenti, anche
strumentalmente ovvero fotograficamente, quella
che è la condizione anteriore al trattamento.
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L’esame strumentale con la maggiore
sensibilità e specificità per la studio delle
patologie dell’ATM è la Risonanza
Magnetica Nucleare (statica e dinamica).
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Nella tabella tratta dal Bargagna et Al. sono
riportate le percentuali indicative di danno
biologico attualmente adottati nella pratica
medico legale (in ambito di R. C.).
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Percentuali Indicative
• Limitazione dell’apertura della bocca con distanza
interincisiva compresa tra i 39 ed i 20 mm
5-10%
con distanza interincisiva compresa tra i 20 ed i 10 mm
11-20%
con distanza interincisiva inferiore ai 10 mm, non trattabile
chirurgicamente, con turbe della fonesi
21-35%
• Sindrome di Costen, in base alla sintomatologia ed
all’obiettività clinica
5-15%
• Lussazioni recidivanti, a seconda della sintomatologia
dolorosa e del difetto masticatorio
5-10%
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UMG CATTEDRA DI MEDICINA LEGALE
Dir: Prof. Ord. Pietrantonio Ricci
GRAZIE
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