ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE DI STATO “ Don Lorenzo Milani” Licei: scientifico, linguistico, socio-psicopedagogico Via Belvedere - 24058 Romano di Lombardia (BG) Tel.0363910639- Fax 0363913199 [email protected] Codice meccanografico BGPM04000T-Codice fiscale n° 92015000166 ANNO SCOLASTICO 2012-2013 CARTA DEI SERVIZI 1 STRUTTURA DELLA CARTA PREMESSA 1. PRINCIPI FONDAMENTALI 2. AREA DIDATTICA 3. SERVIZI AMMINISTRATIVI 4. CRITERI PER LA TRASPARENZA E L’INFORMAZIONE 5. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA 6. PROCEDURE DEI RECLAMI 7. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO 8. IL SISTEMA DELLE RELAZIONI 9. ATTUAZIONE E REVISIONE 2 PREMESSA Con questa "Carta dei Servizi" la scuola si propone di agire su due livelli: - consapevolezza: per far sì che il sistema formativo funzioni, occorre che sia vissuto e non subìto, occorre che obiettivi, mete, finalità siano il più possibile interiorizzati - partecipazione: richiede una piena assunzione del proprio ruolo (alunni, famiglie, società) per costruire un luogo sereno di apprendimento, crescita e socializzazione. La "Carta dei Servizi" trova la sua naturale articolazione nel "Regolamento d'Istituto" e nel Piano Offerta Formativa (POF) 3 1. PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione italiana, gli articoli 126 e 128 del trattato di Maastricht del febbraio 1992, ed ai principi proclamati dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea 1.1 UGUAGLIANZA La scuola: • garantisce a tutti e a ciascuno uguaglianza di opportunità impegnandosi ad offrire "occasioni educative" in relazione ai bisogni ed alle potenzialità osservate negli alunni. • accoglie gli alunni diversamente abili e/o in situazioni di svantaggio e ne favorisce l’integrazione. • accoglie gli alunni stranieri, comunitari ed extracomunitari e ne favorisce l’inserimento anche promuovendo specifiche iniziative didattiche curriculari . • favorisce le pari opportunità, non discriminando la partecipazione alle varie attività in base al sesso. • predispone forme di aiuto per gli alunni in difficoltà socio-economiche. • stipula convenzioni con Agenzie Sociosanitarie ed Enti locali per garantire assistenza psicologica e recupero dello svantaggio mediante il Centro Informazione e Consulenza. • garantisce l'insegnamento alternativo a quello della religione cattolica e adotta opportune soluzioni organizzative dell’orario scolastico. 1.2 IMPARZIALITA' E REGOLARITÀ' La scuola: • adotta un regolamento interno - da intendersi come carta dei diritti e dei doveri - a cui tutti devono attenersi e ne promuove la conoscenza attraverso appositi strumenti di informazione; • nella formazione delle classi segue il criterio della equieterogeneità; la commissione formazione classi prime, designata dal C.D, elabora le sue proposte in collaborazione con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado sulla base dei seguenti indicatori: sesso - scuola media di provenienza - abilità e modalità di apprendimento - relazionalità e gruppi affettivi di riferimento, esigenze di integrazione alunni stranieri • esplicita i criteri di valutazione degli studenti sintetizzandoli nel piano dell’offerta formativa discutendoli, portandoli a conoscenza degli alunni e delle famiglie anche per mezzo di strumenti informatici, fornendo griglie di riferimento per la valutazione. • si preoccupa : - di risolvere nel più breve tempo possibile eventuali cause di inagibilità dei locali, soprattutto con l’intervento degli enti locali - sollecita interventi di ordinaria manutenzione; - avanza richieste per rinnovare l’arredo scolastico e le dotazioni strumentali 4 • dà tempestiva informazione alle famiglie su modalità e tempi di riorganizzazione dell'attività didattica che si rendessero necessarie in occasioni di manifestazioni, assemble sindacali, scioperi del personale. • garantisce i servizi di vigilanza • garantisce presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola in rapporto all’orario di lavoro e alle・ mansioni dei singoli dipendenti 1.3 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola si impegna a: • accogliere i genitori, sollecitandone la partecipazione, individuando momenti di colloquio anche personalizzato durante l’arco dell’anno scolastico. • predisporre un progetto di accoglienza per gli alunni in ingresso. 1.4 DIRITTO – DOVERE ALL’OBBLIGO FORMATIVO La scuola: • programma interventi di orientamento e riorientamento (specie nel biennio), per consentire agli studenti di frequentare il corso più adatto alle proprie attitudini • adotta tutti gli interventi atti a garantire il diritto all’apprendimento. 1.5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA La scuola: • consulta le componenti scolastiche sul funzionamento generale, sulla carta dei servizi scolastici, sul P.O.F., sul regolamento d'istituto, valorizzando le competenze degli organi collegiali (consiglio d’istituto,collegio docenti, consiglio di classe) • è disponibile a forme di collaborazione con enti ed associazioni presenti sul territorio • consente l'utilizzo delle strutture scolastiche e delle attrezzature ad Enti, Associazioni e Gruppi regolarmente costituiti, che promuovono attività culturali, educative, sociali , civili e sportive a livello territoriale La scuola: • garantisce un'informazione completa e trasparente attraverso le seguenti modalità: − mette a disposizione di tutte le componenti appositi spazi per le informazioni reciproche sulle attività svolte (bacheca); − informa le famiglie su tutti gli avvenimenti principali della scuola tramite diario, apposite circolari e sito web di istituto; − consente a tutti gli interessati la consultazione dei documenti elaborati dagli organismi collegiali e/o dai gruppi di lavoro nel rispetto delle norme sull’accesso ai documenti della Pubblica Amministrazione; − informa le famiglie in merito all’andamento scolastico degli alunni : (valutazioni, assenze, etc.) tramite registro elettronico ed SMS; 5 La scuola • garantisce che l'orario di servizio di tutto il personale tenga conto delle esigenze dell'utenza • si impegna a riesaminare la propria organizzazione alla luce di criteri di efficienza, efficacia e flessibilità, anche in relazione ai risultati di autovalutazione di istituto; 1.6 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La scuola • garantisce che la libertà d'insegnamento si realizza nel rispetto del diritto degli alunni al pieno sviluppo della loro personalità • garantisce che la libertà d'insegnamento si fondi sulla ricerca e sulla conoscenza approfondita ed aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie e delle tecnologie didattiche e sul confronto collegiale con gli altri operatori, nel rispetto del pluralismo degli stessi • favorisce e garantisce l'aggiornamento e la formazione di tutto il personale, predisponendo annualmente un proprio piano per i docenti; per il personale ATA. 6 2. AREA DIDATTICA 2.1 CENTRALITÁ DELLO STUDENTE La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione delle famiglie, delle risorse del territorio, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative. Si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi enunciati dal Piano offerta formativa Il principio cui si ispira l'azione didattica della scuola è il riconoscimento della centralità dello studente. Criterio regolativo dell'intervento didattico è la ricerca dello "star bene a scuola" per ciascuno dei soggetti del sistema Scuola. 2.2 CONTINUITÀ’ La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell' istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. A tal fine attiva: • incontri con gli insegnanti delle ultime classi della scuola secondaria di primo grado, per l’acquisizione di elementi utili alla conoscenza della personalità di ogni singolo studente • incontri di accoglienza con genitori ed alunni in ingresso dalla scuola secondaria di primo grado • open day e stages in ingresso per gli alunni in ingresso dalla scuola secondaria di primo grado • attività finalizzate all’orientamento universitario per le classi quarte e quinte, quali incontri con esperti, colloqui individualizzati, questionari, lavori di gruppo 2.3 PROGETTO D' ISTITUTO E PROGRAMMAZIONE. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti: A. PIANO OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.). Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), elaborato dalla scuola, esprime il Modello di apprendimento che ha orientato la scuola nella formulazione del progetto didattico organizzativo, adotta le soluzioni organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse. In particolare, il progetto educativo della scuola finalizza la didattica alla promozione di apprendimenti significativi, costruiti, cioè, da ciascun alunno a partire dalle conoscenze possedute. L' apprendimento è, perciò, inteso come processo costruttivo dinamico- interattivo, ed è determinato dall' interazione delle variabili della personalità scolastica dell'alunno: conoscenze - relazionalità – affettività. Le discipline di insegnamento/apprendimento sono viste come mezzi di formazione : per ciò che insegnano; per come favoriscono l'apprendimento. 7 Al fine di armonizzare l'attività dei consigli di classe, individua i criteri e gli strumenti per la rilevazione della situazione di apprendimento degli alunni e per la progettazione, la verifica e la valutazione dei percorsi educativi e didattici. Il POF è depositato e consultabile liberamente presso l’ufficio di dirigenza della scuola. Inoltre una sintesi ragionata è pubblicata sul sito di istituto e viene portata a conoscenza dell’utenza in ingresso tramite l’area dedicata del MIUR “Scuole in chiaro” entro il mese di Gennaio di ogni anno scolastico. Agli studenti, al momento dell’iscrizione, sarà fornita un’edizione sintetica del POF. Qualsiasi componente della comunità scolastica può richiedere un’ edizione sintetica del POF, anche in formato digitale. La duplicazione potrà essere richiesta senza nessun onere per l’istituzione scolastica. B. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il regolamento d’istituto traccia le linee generali di comportamento, a garanzia del buon funzionamento dell’istituzione scolastica. C. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DOCENTI Sulla base dei principi individuati dal P.O.F. , degli indirizzi e delle scelte di carattere organizzativo e finanziario deliberato dal Consiglio d’Istituto, il Collegio Docenti , "entro la data dell'inizio delle lezioni", delibera i contenuti e le modalità organizzative riguardanti le attività della scuola. D. PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL C.D.C. Ciascun consiglio di classe, sulla base dei criteri comuni a tutti i consigli di classe della scuola, elabora il proprio progetto didattico annuale. Il progetto didattico delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno; adotta gli interventi operativi adeguati; utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative definite dal POF. Il progetto didattico è sottoposto sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di regolare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono "in itinere". E' depositato e consultabile liberamente presso l’ufficio di dirigenza nel rispetto delle norme sull’accesso ai documenti della Pubblica Amministrazione. 2.4. PATTO DI CORRESPONSABILITÁ Il patto di corresponsabilità è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola. Esso si stipula all'inizio dell'anno scolastico tra scuola - alunno - famiglia. Sulla base del patto di corresponsabilità, elaborato nell'ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali: l'alunno deve : conoscere: 8 - gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; - il percorso per raggiungerli; - le fasi del suo curricolo; il docente deve: il genitore deve: 2.5 - esprimere la propria offerta formativa; - motivare il proprio intervento didattico; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; - conoscere l'offerta formativa; - esprimere pareri e proposte; - collaborare nelle attività. MODELLO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO - TEMPO SCUOLA FLESSIBILE La nostra istituzione scolastica ha come obiettivo prioritario l’ampliamento dell’offerta formativa, allo scopo di renderla più rispondente alle esigenze del territorio e di una scuola moderna, che garantisca a chi la frequenta lo sviluppo e la capacità di orientamento nel mondo in cui vive, al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso. Il modello didattico – organizzativo, deliberato dagli organi collegiali della nostra istituzione scolastica, attua gli obiettivi di cui sopra, articolandoli in due aree: 1-AREA DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI OBBLIGATORIE Nuovi ordinamenti (classi prime e seconde) 30 unità orarie settimanali da 50 minuti, comprensive di arricchimento del curricolo e potenziamento delle discipline con finalità di orientamento, deliberate dal Collegio dei Docenti e approvate dal Consiglio d'Istituto Nuovi ordinamenti (triennio) 32 unità orarie settimanali da 50 minuti, comprensive di arricchimento del curricolo e potenziamento delle discipline con finalità di orientamento, deliberate dal Collegio dei Docenti e approvate dal Consiglio d'Istituto Vecchi ordinamenti in esaurimento (classi quarte e quinte a.s.2012-2013, classi quinte a.s.2013-2014) 36 unità orarie settimanali da 50 minuti 34 UNITA’ ORARIE materie curricolari previste dai programmi ministeriali 2 unita’ orarie arricchimento curricolare TRIENNIO - approfondimenti disciplinari in funzione orientativa. 2-AREA DELLE ATTIVITA’ ELETTIVE 9 DISCIPLINARI Help* Corsi di allineamento** Corsi di recupero*** Discipline aggiuntive**** INTEGRATIVE Attività integrative modulari Attività complementari 1-Help*=attività personalizzata o per piccoli gruppi di studenti finalizzata a migliorare le competenze disciplinari; viene attivata su richiesta degli studenti ai docenti delle varie materie e si svolge durante tutto l’anno scolastico. 2-Corsi di allineamento**= attività rivolte a gruppi di alunni, finalizzate a rendere omogenei i livelli di partenza; vanno deliberate all’interno del C.d.C. e svolte all’inizio dell’anno scolastico. 3-Corsi di recupero delle conoscenze e delle competenze disciplinari***=vanno deliberati all’interno del C.d.C. (nel rispetto dei criteri di attivazione definiti dal Consiglio di Istituto) e comunicati direttamente al dirigente scolastico; si svolgono al termine del primo quadrimestre e nel periodo delle vacanze estive per il recupero delle carenze degli alunni con giudizio sospeso 4- Discipline aggiuntive****=scelte dagli studenti del biennio (seconda lingua straniera, latino) 2.6 FATTORI DI QUALITA’ IN AREA DIDATTICA Fattori di qualità Orario delle lezioni Continuità Orientamento Standard a) Per i nuovi ordinamenti: 30/32 unità orarie settimanali da cinquanta minuti, ripartite su cinque giorni e aggregate in biori. b) Per i vecchi ordinamenti : 36 unità orarie settimanali da cinquanta minuti, ripartite su sei giorni e aggregate in biori. c) Due intervalli: alla fine del primo e del secondo biorio. d) Due ore pomeridiane (dal lunedì al venerdì) destinate ad attività curricolari, non curricolari( help, allineamento, recupero, attività integrative) e discipline aggiuntive. a) In collaborazione con gli insegnanti della secondaria di primo grado, formazione classi prime con criteri che assicurano omogeneità dei gruppi classe b) Pubblicazione degli elenchi entro il 1° settembre. a) Orientamento in entrata e in itinere: - predisposizione di un apposito progetto. - accoglienza in entrata (prima settimana di lezioni) - stage di per inserimento studenti del terzo anno della scuola secondaria di1°grado ; - attività di open day interno; 10 - colloqui con esperto per interventi di orientamento e riorientamento in itinere: - distribuzione di materiale informativo. b) Orientamento in uscita: - predisposizione di un apposito progetto - seminari aperti con presenza di esperto - organizzazione della partecipazione agli open day delle università - attività di preparazione ai test di accesso - approfondimenti a carattere orientativo - distribuzione di materiale informativo agli studenti. Libri di testo Offerta formativa Verifica degli apprendimenti a) Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo c) Di norma, adozione di un unico testo in tutte le sezioni. d) Strutturazione dell’orario in biori per evitare un sovraccarico di materiali da trasportare nella stessa giornata. e) Contenimento del costo entro il previsto tetto massimo complessivo di spesa. f) uso sperimentale di testi in formato digitale a) Piano dell'Offerta Formativa strutturato in una parte teoricoorganizzativa con caratteristiche di continuità e una parte di offerta soggetta a revisione annuale. b) Coerenza accertata tra le due parti del POF, la Carta dei servizi e patto di corresponsabilità. c) Redazione del POF entro il 10 ottobre , pubblicazione sul sito web della scuola, mediante opuscolo (sintesi) o formato digitale. d) Differenziazione dell’offerta formativa nel triennio attraverso specifiche curvature del curricolo a) Verifica sistematica al termine di ogni modulo (o di unità di apprendimento intermedie) secondo modalità e strumenti definiti dai docenti sulla base di criteri valutativi presenti nel POF in applicazione della normativa cogente. b) Comunicazione immediata dei risultati delle prove orali. c) Indicazione esplicita dei livelli di conoscenza e competenza che determinano l’attribuzione del voto. d) Consegna in visione ai genitori delle verifiche scritte. a) Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione. b) Informazione preventiva sui criteri di valutazione anche mediante affissione in classe delle griglie di valutazione. c) Presentazione delle modalità di valutazione ad alunni e genitori Sistema di valutazione (in occasione delle assemblee ). d) Comunicazione alle famiglie di scheda di valutazione infraquadrimestrale (novembre – aprile). e) Accesso immediato dei genitori al profilo valutativo dello studente presente nel registro elettronico 11 Garanzia del diritto all’apprendimento Sviluppo delle potenzialità Carico di lavoro scolastico Sostegno psicopedagogico agli alunni con bisogni speciali Progettazione e coordinamento a) Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati ai bisogni individuali mediante: - interventi individualizzati HELP =attività elettive disciplinari nel corso dell’anno - corsi di allineamento ad inizio anno scolastico - corsi di recupero nel secondo quadrimestre - predisposizione di percorsi di recupero delle insufficienze - recupero in itinere - predisposizione di progettazioni per alunni in palese disagio psicofisico e/o cognitivo e/o relazionale - predisposizione di progettazioni per alunni stranieri b) Attivazione nel primo bimestre di un” biorio” progettato dal consiglio di classe e destinato a migliorare e diversificare l’offerta formativa, sviluppando sia il potenziamento, sia il recupero, sia ancora il riallineamento in entrata. c) Progetti di insegnamento a distanza per alunni in particolari situazioni che ne impediscono la frequenza. d) Attivazione di progetti di Peer Education, tra cui le attività pomeridiane di “Spazio Compiti” a) Garanzia di uguaglianza di opportunità mediante l’offerta di “occasioni educative” in relazione ai bisogni ed alle potenzialità osservate negli alunni così articolate: - tre unità orarie settimanali di arricchimento curricolare (nel biennio) e due unità orarie settimanali di approfondimento disciplinare con finalità orientativa (nel triennio); - attività elettive modulari (integrative, scelte dagli alunni tra almeno 5 proposte e svolte in 2 moduli quadrimestrali da 12 ore rivolti a gruppi di studenti) - attività complementari rivolte a tutta la classe ( fino a 8 ore per quadrimestre) - due unità orarie settimanali di discipline aggiuntive nel biennio (latino, seconda lingua) a) Quadrimestralizzazione di alcune discipline del biennio per ridurre il numero di materie da seguire e da studiare durante la settimana. b) Sabato libero per le classi dei nuovi ordinamenti. a) Predisposizione Progetto Educativo Individualizzato; b) Predisposizione di Piano didattico personalizzato (PdP) per alunni con disturbi specifici di apprendimento(DSA) a) Elaborazione di una progettazione modulare disciplinare comune per ogni area. a) Elaborazione di una progettazione didattica annuale del Consiglio di classe. d) Coerenza tra eventi, uscite, viaggi di istruzione programmati e 12 gli obiettivi del Consiglio di Classe. e) Costruzione di percorsi di apprendimento a carattere pluridisciplinare. Partecipazione e relazioni tra le componenti della Scuola a) Assemblea di classe (mese di ottobre) per comunicare le linee della progettazione b) Consigli di classe aperti alla partecipazione di tutti gli alunni e di tutti i genitori (novembre - maggio); c) Colloqui generali : tutti i docenti ricevono su prenotazione i genitori degli alunni (Dicembre - Aprile); d) Incontri dei coordinatori di classe/docenti con genitori di alunni in difficoltà (su appuntamento) e) Colloqui settimanali : ciascun docente riceve, su prenotazione, i genitori degli alunni f) Comunicazione delle assenze tramite SMS g) Formazione dei rappresentanti di classe degli studenti h) Partecipazione degli studenti ad alcune commissioni d’Istituto Star bene a scuola a) Attivazione di uno sportello CIC ( Centro di informazione e di consulenza) per l’assistenza psicologica e il recupero dello svantaggio. b) Attività di sensibilizzazione dirette all’educazione alla salute e alla prevenzione del disagio giovanile. Soddisfazione degli utenti a) Questionari per la valutazione del modello didattico – organizzativo della scuola ( studenti – genitori – docenti – personale non docente) b) Questionari specifici per la valutazione di attività e progetti e offerta formativa (studenti e docenti) c) Focus groups con studenti e rappresentanti degli studenti d) Pubblicazione e diffusione dei risultati dei questionari 3. SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola deve garantire il rispetto dei seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: - celerità delle proceduree brevi tempi di attesa agli sportelli; - informazione dei servizi di segreteria; - trasparenza negli atti; - flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 3.1 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI: Segreteria : - Studenti Tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00; martedì e giovedì 1400.16.00 13 - personale Tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.00; mercoledì e venerdì 1400.16.00 Dirigente scolastico: Tutti i giorni su appuntamento telefonico 3.2 STANDARD DELLE PROCEDURE : Distribuzione dei moduli: La distribuzione di moduli è effettuata a vista durante tutto l'orario di servizio dell'ufficio di segreteria Rilascio certificazioni: -Certificati di iscrizione e frequenza, documenti sostitutivi del diploma: vengono rilasciati nel normale orario di apertura della apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi・・ -Documenti di valutazione (Schede di valutazione-attestati) : sono consegnati dai Docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. -Certificati di servizio e attestazioni : vengono rilasciati entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi dalla data della richiesta La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona in grado di fornire le informazioni richieste. 4. CRITERI PER LA TRASPARENZA E L'INFORMAZIONE Per la trasparenza e l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri: 1− sono predisposti, affissi in bacheche all'ingresso della scuola: − tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei Docenti, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario, ATA); − organigramma degli uffici (dirigente scolastico, ufficio di dirigenza, servizi); − organigramma degli organi collegiali; − organico del personale docente ed ATA; − albi di istituto; − tabella della scansione oraria delle attività didattiche (curricolari e integrative) 2−vengono resi disponibili appositi spazi per la bacheca sindacale e quella dei genitoristudenti 3-presso l'ingresso, presso gli uffici e ai singoli piani sono presenti e riconoscibili operatori scolastici (dotati di apposito cartellino di riconoscimento) in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 5. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA 14 1. L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e di sicurezza dei locali devono garantire una permanenza confortevole a scuola per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna . SEDE N. 30 Aule per l'ordinaria attività didattica N. 5 Aule speciali (utilizzate quotidianamente a rotazione da tutti i gruppi della scuola): 2 laboratori multimediali dotati di personal computer collegati in rete tramite 1 server; 1 laboratorio di chimica 1 laboratorio di fisica 1 aula dotata di lavagna interattiva multimediale N.1 Ufficio del Dirigente scolastico N.1 Ufficio dei collaboratori del Dirigente scolastico N.1 Aula docenti N.1 biblioteca – sala riunioni l'orario scolastico N.1 ambiente ascolto C.I.C. con volumi consultabili e/o richiedibili in prestito durante SUCCURSALE PIAZZA FIUME N.6 Aule per l’ordinaria attività didattica N. 1 Aula speciale 1 aula di rotazione per alunni diversamente abili 1 aula dotata di LIM SUCCURSALE PALAZZO RUBINI N.15 Aule per l’ordinaria attività didattica N. 2 Aule speciali 1 aula di rotazione per alunni diversamente abili 1 aula dotata di lavagna interattiva multimediale N.1 Aula docenti SUCCURSALE PRESSO ITC RUBINI N.5 Aule per l’ordinaria attività didattica 15 PIANO DI EVACUAZIONE Il piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità deve essere noto e sperimentato. Al fine di rendere tali procedure efficaci e tempestive, vengono ogni anno effettuate simulazioni di evacuazione dell’edificio (anche senza preavviso). 6. PROCEDURE DEI RECLAMI • I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono • • • • • contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non saranno presi in considerazione se non circostanziati. Ιl dirigente scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante saranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente il capo di istituto formula al Consiglio di Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio d'Istituto sull'anno scolastico 7. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Al termine di ciascun anno scolastico il Collegio dei docenti procede alla verifica dell'attività didattica svolta dalla scuola e ne sottopone gli esiti all'attenzione del Consiglio di istituto. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari in forma anonima rivolti a tutte le componenti scolastiche. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, prevedono una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte. Quadro riassuntivo del processo di autoanalisi dell’istituzione scolastica Soggetti Valutazione sul modello didatticoorganizzativo dell’istituto Tempi Strumenti Alunni Genitori Al termine dell’anno Questionari per la valutazione scolastico del funzionamento organizzativo – didattico dell’istituzione scolastica Docenti Al termine dell’anno Questionario per l’autoanalisi scolastico del funzionamento educativo Personale A.T.A. della scuola Capo d’istituto Durante l’anno Monitoraggio di confronto tra dichiarato ed agito 16 17 8.IL SISTEMA DELLE RELAZIONI MAPPA DELLE RELAZIONI ESTERNE FAMIGLIE REFERENTI ISTITUZIONALI Singoli genitori Famiglie Rappresentanti nei C.d.C. Associazione genitori M.I.U.R. IRRE Ufficio Scol.Regionale UST B.G. Distretto Altre Scuole Form. Professionale/ENAIP Università INVALSI B.D.P. Ente Locale Provincia Regione ASL Curia Protezione Civile Vigili del fuoco Carabinieri Pubblica Sicurezza SCUOLA REFERENTI SOCIALI Parrocchia Oratorio Centri aggr. Giovanili Sindacato Gruppi di volontariato Comunità il Decollo CAI WWF-Lega Ambiente ARCI AVIS-AIDO Croce Rossa REFERENTI CULTURALI~SPORTIVI Biblioteche Musei Teatri Cinema Stampa Parco Serio Gruppi culturali Librerie/Case editrici Gruppi teatrali Gruppi musicali Centri sportivi REFERENTI ECONOMICI Banche Assicurazioni Associazioni di categoria Cooperative di servizi Società di trasporto Aziende/Imprese 18 9. ATTUAZIONE E REVISIONE • Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. • La presente Carta è stata adottata dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti. • Copia di tale carta verrà depositata presso l’ufficio del Dirigente scolastico; La duplicazione potrà essere richiesta senza nessun onere per l’istituzione scolastica. La DIRIGENTE SCOLASTICA ( Prof.ssa Camilla Pessina ) 19