Commissione Europea Direzione Generale per la Salute e i Consumatori Direzione Generale- Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC)- Istituto per la Salute e la Tutela dei consumatori Contatti Indirizzo: xxxxxxx E-mail: [email protected] Tel.: +xxxxx Fax: +xxxxx Ulteriori informazioni sulla Direzione Generale per la Salute e i Consumatori sono disponibili all'indirizzo: http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/index_en.htm Ulteriori informazioni sul Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC) sono disponibili all'indirizzo: http://ec.europa.eu/jrc/ Note Legali La presente è una co-pubblicazione della Direzione Generale per la Salute e i Consumatori della Commissione Europea e della Direzione Generale - Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC). Il documento mira a fornire ai processi decisionali europei un supporto scientifico basato su evidenze. Il prodotto scientifico qui riportato non implica per sé una posizione politica della Commissione Europea. Né la Commissione europea né alcuna persona che agisce in funzione della Commissione è responsabile per l’utilizzo che potrebbe essere fatto della presente pubblicazione. La responsabilità per i contenuti del presente report è degli autori e di quanti hanno contribuito alla stesura. Le opinioni espresse nel presente documento non rappresentano quelle della Commissione europea, né l’Unione Europea, la Commissione Europea o l’Agenzia Esecutiva per la Salute e i Consumatori si assumono alcuna responsabilità per le informazioni contenute in questo report o per il loro utilizzo. JRC xxxxx EUR xxxxx EN ISBN 978-xx-xx-xxxxx-x (PDF) ISSN xxxx-xxxx (online) doi: xx.xxxx/xxxxx Luxembourg: Publications Office of the European Union, 2014 © European Union, 2014 La riproduzione è autorizzata con citazione della fonte. Stampato in Italia Abstract Questa relazione rappresenta l’executive summary della relazione finale del progetto SINPHONIE (Inquinamento scolastico indoor e salute: Osservatorio Network in Europa). SINPHONIE è stato finanziato dal Parlamento Europeo e svolto nell'ambito di un contratto con la Direzione Generale della Commissione Europea per la Salute e i Consumatori (DG SANCO) (SANCO/2009/C4/04, contratto SI2.570742). Il progetto SINPHONIE ha istituito una rete tecnico/scientifica volta ad agire a livello europeo con la prospettiva a lungo termine di migliorare la qualità dell'aria nelle scuole e negli asili nido, riducendo così il rischio e l'onere di malattie respiratorie tra i bambini e gli insegnanti potenzialmente causate dell'inquinamento dell'aria outdoor e indoor. Allo stesso tempo, il progetto sostiene le azioni strategiche future formulando orientamenti, consigli e opzioni di gestione del rischio per una migliore qualità dell'aria e degli effetti sulla salute nelle scuole. SINPHONIE Inquinamento Scolastico Indoor e Salute Osservatorio Network in Europa Executive Summary del Final Report Questo report è stato stilato da: Éva Csobod, Isabella Annesi-Maesano, Paolo Carrer, Stylianos Kephalopoulos, Joana Madureira, Peter Rudnai and Eduardo de Oliveira Fernandes con il contributo di: Josefa Barrero-Moreno, Tímea Beregszászi, Anne Hyvärinen, Hans Moshammer, Dan Norback, Anna Páldy, Tamás Pándics, Piersante Sestini, Marianne Stranger, Martin Täubel, Mihály J. Varró, Eva Vaskovi, Gabriela Ventura and Giovanni Viegi Centro Regionale per l’Ambiente per Centro ed Est Europa 2000 Szentendre Ady Endre ut 9-11, Hungary SINPHONIE Project │Final Report, Executive Summary Ringraziamenti Il presente documento è stato realizzato all'interno del progetto SINPHONIE (Inquinamento Scolastico Indoor e Salute - Osservatorio Network in Europa), finanziato dal Parlamento Europeo e svolto nell'ambito di un contratto con la Direzione Generale della Commissione europea per la Salute e i Consumatori (DG SANCO) (SANCO/2009/C4/04, contratto SI2.570742). Questo rapporto riassume il lavoro svolto da un consorzio di 38 partner provenienti da 25 paesi, che ha coinvolto circa 300 persone con un background scientifico e/o tecnico specializzato. I co-autori di questo rapporto desiderano esprimere la loro profonda gratitudine a tutti i loro collaboratori per lo straordinario contributo alla realizzazione del progetto SINPHONIE. I nomi di tutti i collaboratori si trovano alla fine di questa relazione, nonché sul sito web del progetto SINPHONIE (www.sinphonie.eu). Un riconoscimento speciale va ai docenti, alunni e genitori che hanno partecipato al progetto SINPHONIE, per il loro entusiasmo e la stretta collaborazione. 1 Introduzione Una scarsa qualità dell'aria interna (IAQ – Indoor Air Quality) ha effetti respiratori e altri effetti correlati con la salute. La IAQ inficia il generale benessere a causa della possibile presenza di numerosi inquinanti interni specifici con una grande varietà di cause e di fonti. Il problema è stato segnalato in molte occasioni nella letteratura scientifica e vi si è fatto riferimento in recenti dichiarazioni politiche, linee guida sulla qualità dell'aria [1,2] e strategie complessive di gestione della IAQ [3], nonché da parte di organismi politici e organizzativi che si occupano di salute pubblica e delle relative questioni ambientali. La Dichiarazione di Parma della Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) [4], approvata da 53 paesi nel 2010, ha invitato gli Stati membri della regione OMS Europa a realizzare azioni misurabili al fine di raggiungere gli obiettivi fissati nella dichiarazione. Le linee guida dell'OMS per IAQ [5] affermano specificamente che l'aria pulita è un requisito fondamentale per la vita. Viene anche sottolineato che gli obiettivi primari delle linee guida dell'OMS sono quelli di fornire una base uniforme per la tutela della salute pubblica dagli effetti nocivi dell'esposizione all'inquinamento dell'aria degli ambienti confinati, e per eliminare o ridurre al minimo l'esposizione a tali inquinanti che sono noti o che potenzialmente noti come nocivi. Le linee guida sono rivolte a professionisti della salute pubblica coinvolti nella prevenzione dei rischi per la salute da esposizione ambientale, nonché a specialisti e autorità implicate nella progettazione e nell'uso degli edifici e di materiali e prodotti utilizzati al loro interno. La Commissione Europea ha adottato il piano d'azione per la salute 2004-2010 dell'Unione europea (UE) Ambiente [6] nel giugno 2004 come primo ciclo di attuazione della Strategia Europea Ambiente e Salute. Il piano d'azione è un documento operativo in cui figurano 13 azioni chiave per il periodo fino al 2010. Tra queste azioni chiave, l'Azione 12 riguarda il "miglioramento della qualità dell'aria indoor". Nel contesto dell'attuazione dell'Azione 12, il progetto EnVie finanziato dall'UE [7] ha elaborato una strategia prioritaria per la gestione della IAQ attraverso il controllo delle fonti, che, nel caso delle scuole, significa affrontare la questione IAQ da un certo numero di prospettive, tra cui quelle che riguardano l'ubicazione della scuola, la progettazione e la costruzione, la densità di occupazione e la gestione della ventilazione. Il 7° Programma d'Azione per l'Ambiente e il Pacchetto di Politiche per l'Aria Pulita della CE sono stati sviluppati e sono entrate in vigore a fine 2013. Questi documenti forniscono il quadro politico per potenziali attività di follow-up del progetto SINPHONIE. L'ambiente indoor nelle scuole costituisce una fonte di preoccupazione, dal momento che gli scolari sono un gruppo particolarmente vulnerabile della popolazione. In Europa, più di 64 milioni di studenti e quasi 4,5 milioni di insegnanti trascorrono molte ore ogni giorno all'interno delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. I bambini trascorrono più tempo a scuola che in qualsiasi altro posto, tranne a casa. Esistono molte prove del potenziale effetto negativo sulla salute di una varietà di inquinanti indoor che si possono trovare negli ambienti scolastici, sia provenienti dall'aria esterna sia originati all'interno da materiali, prodotti o attività. La presenza di inquinanti nelle scuole può anche influenzare la crescita dei bambini, le opportunità e le prestazioni di apprendimento, nonché il loro sviluppo culturale e sociale. Un aumento della prevalenza di asma bronchiale è stato documentato negli ultimi decenni del XX secolo nel mondo industrializzato, compreso in Europa [8]. I bambini asmatici sono noti per essere particolarmente sensibili agli effetti della cattiva qualità dell'aria. Gli edifici scolastici devono essere considerati come parte del contesto urbano, che è influenzato dalle condizioni locali, tra cui la geografia, il clima, il consumo di energia, i materiali disponibili, lo sviluppo economico e le strategie urbane. Gli edifici scolastici riflettono il progresso tecnologico in termini di costruzione e comfort, nonché l'influenza di modelli architettonici, di esperienze di costruzione e di pratiche importate da altre regioni, anche in Europa, che non sempre sono adeguatamente integrate in modo tale da renderle coerenti con i valori e le pratiche locali. Il progetto SINPHONIE ha istituito una rete tecnico/scientifica volta ad agire a livello europeo con la prospettiva a lungo termine di migliorare la qualità dell'aria nelle scuole e negli asili nido, riducendo così il rischio e l'onere di malattie respiratorie tra i bambini e gli insegnanti potenzialmente causate dell'inquinamento dell'aria outdoor e indoor. Allo stesso tempo, il progetto sostiene le azioni strategiche future formulando orientamenti, consigli e opzioni di gestione del rischio per una migliore qualità dell'aria e gli effetti sulla salute nelle scuole. SINPHONIE è stato avviato e finanziato dal Parlamento Europeo ed effettuato nell'ambito di un contratto con la Direzione Generale della Commissione Europea per la Salute e i Consumatori (DG SANCO). Il progetto è stato concepito come un ambizioso progetto di ricerca pilota nel campo della salute e dell'ambiente, centrato soprattutto sull'aria interna nelle scuole, ma anche sull'aria esterna nella zona di ubicazione della scuola, tenendo conto anche dell’impatto del traffico e dei cambiamenti climatici. Il progetto multidisciplinare è stato strutturato per una durata di due anni (2010-2012). Esso copre la maggior parte dei paesi europei, incluso alcuni paesi candidati all'UE, e mira a studiare le scuole realizzando una rete di osservatori in Europa per l'inquinamento scolastico indoor e la salute. Oltre all'obiettivo finale a lungo termine che prevede di migliorare la qualità dell'aria nelle scuole e negli asili, il progetto ha anche prestato particolare attenzione al miglioramento delle procedure di valutazione della IAQ nelle scuole europee e allo sviluppo di metodi e procedure per lo svolgimento di indagini su larga scala e di auditing, che sono strumenti essenziali per il monitoraggio della IAQ e per la costruzione di edifici. Acquisire una conoscenza di esposizione dei bambini a particolari inquinanti indoor e valutare i possibili esiti per la salute ad essi associati sono prerequisiti per fornire un sostegno adeguato al processo decisionale e di azione. Il consorzio SINPHONIE ha coinvolto 38 partner da 25 paesi, e un partner associato dal Belgio. I partner hanno contribuito con una vasta esperienza nei settori sanità, ambiente, fonti e politiche IAQ-correlate, così come alcuni nell’ambito dei parametri di comfort associati alla gestione degli edifici e della ventilazione. Complessivamente, 114 scuole primarie in 23 paesi SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 3 europei hanno partecipato al monitoraggio ambientale e sanitario. Sono stati valutati i livelli di esposizione per 5.175 scolari (inclusi 264 bambini delle scuole materne) 1. Capitalizzando sulla conoscenza e le fonti esistenti, il progetto SINPHONIE ha tentato di estendere la gamma di informazioni disponibili riguardanti vecchi e nuovi Stati membri dell'UE e di alcuni paesi candidati utilizzando una procedura esaustiva. Questa procedura è stata messa in funzione dopo un processo di formazione che ha coinvolto oltre 80 persone al fine di assicurare la qualità complessiva e l'affidabilità dei risultati. A causa della natura multidisciplinare del progetto, questo era l'unico modo per ottenere risultati; garantire la compilazione di raccomandazioni, linee guida e buone pratiche per migliorare l'aria interna all'interno degli ambienti scolastici europei; e generare informazioni rilevanti per le politiche esistenti e future. L'analisi dei risultati SINPHONIE conferma che la IAQ nelle scuole è una questione molto importante e ha un impatto sulla salute dei bambini, includendo problemi respiratori come asma e allergie, così come sulla partecipazione e sulla performance scolastica. I risultati di SINPHONIE mostrano che l'inquinamento dell'aria indoor nelle scuole è complesso e variabile, che può avere origini diverse (outdoor, indoor) e diversa natura (fisica, chimica e biologica), e che può essere causato da una varietà di fonti (come processi di combustione, materiali da costruzione o componenti e prodotti di consumo). Gli inquinanti atmosferici sono stati trovati nelle aule in concentrazioni che in diversi casi superavano i valori soglia dell'OMS e che erano quindi dannose per la salute delle scolari. I risultati SINPHONIE globali, supportati da studi sull'efficacia di alcune misure correttive, confermano che le scuole hanno spesso problemi di IAQ causati da cattive ubicazione, costruzione e manutenzione, da alta densità di occupazione, scarsa pulizia e insufficiente ventilazione. 2 Obiettivi Gli obiettivi generali di SINPHONIE erano: (a) contribuire a una migliore caratterizzazione della IAQ nelle scuole dell'UE; (b) produrre raccomandazioni e orientamenti sulle misure correttive nell'ambiente scolastico per coprire una vasta gamma di situazioni in Europa; e (c) diffondere queste linee guida ai responsabili delle politiche e ad altre parti interessate che sono in grado di intervenire nei paesi europei. Al fine di raggiungere questi obiettivi generali SINPHONIE, gli obiettivi tecnici del progetto sono stati: • revisione critica e raccolta europea (e non-europea) della ricerca sugli effetti sulla salute più rilevanti dovuti all'aria indoor e ai rispettivi contaminanti dell'aria indoor nelle scuole; valutare la rilevanza politica degli obiettivi e delle conclusioni di questa Va notato che nel presente report questi numeri possono differire leggermente tenendo conto del ruolo specifico di ciascun partner/paese in una determinata azione della rilevazione sul campo (ambiente e/o salute). 1 SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 4 ricerca; e individuare le esigenze di ricerca epidemiologica e tossicologica che sono fondamentali per lo sviluppo della politica basata sulla conoscenza; • • • • • • • • • • • • 3 valutare nelle aule selezionate le caratteristiche costruttive e l'utilizzo quotidiano che influenzano la IAQ; misurare i parametri fisici e di comfort (temperatura, umidità relativa e velocità di ventilazione) e gli inquinanti chimici e biologici nell'aria indoor (e outdoor nelle vicinanze) nelle scuole e nei nidi per l'infanzia in tutta Europa al fine di produrre nuovi dati di esposizione per una serie di inquinanti: formaldeide, benzene, α-pinene e limonene, naftalene, NO2, CO, CO2, radon, tricloroetilene, tetracloroetilene, IPA e BaP, particolato (PM10 e PM2.5), allergeni nella polvere e muffa e batteri nella polvere e nell’aria; valutare l'impatto dell'aria outdoor che circonda l'ambiente scolastico, compresi gli effetti di trasporto, traffico e cambiamento climatico; valutare l'influenza di caratteristiche costruttive, prodotti per la pulizia e sistemi di ventilazione sui dati di esposizione ottenuti; valutare l'impatto delle misure di abbattimento dell'inquinamento atmosferico, comprese le misure adottate a breve termine, su IAQ nelle scuole e sulla esposizione dei bambini in ambienti scolastici; fare una ripartizione sistematica delle fonti di inquinamento indoor in ambienti scolastici in termini quantitativi; valutare l'influenza di miscele di inquinanti nell'aria indoor e l'emergenza di nuovi inquinanti causata da interazioni chimiche e biochimiche; ottenere dati sullo stato di salute dei bambini tramite questionari e test clinici, concentrandosi su asma, infezioni respiratorie, sintomi del tratto respiratorio superiore, tosse, respiro sibilante, dispnea, rinite allergica, bronchite e rendimento scolastico; valutare l'impatto dell'aria indoor in aula sulla salute e sulle prestazioni dei bambini, al fine di definire le priorità per lo sviluppo delle politiche; valutare l'efficacia della ventilazione ai fini della riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle scuole; produrre raccomandazioni e linee guida sulle misure correttive in ambienti scolastici per coprire una gamma più ampia di situazioni in Europa; e disseminare i risultati e le raccomandazioni SINPHONIE ai decisori politici in grado di intraprendere azioni sulle questioni evidenziate dal progetto. Metodi Poiché la maggior parte dell'aria indoor proviene direttamente dall'esterno [8] (quest'ultimo contribuendo in gran parte al carico di inquinamento indoor), la metodologia SINPHONIE ha preso in considerazione aspetti geografici e climatici, nonché parametri correlati riguardanti la posizione degli edifici scolastici e il loro ambiente (ad esempio livelli di traffico, urbanizzazione, pratiche costruttive e tipologie edilizie). La qualità dell'aria in ambiente scolastico outdoor/indoor e le implicazioni per la salute ad essa associate dovevano quindi essere valutate tenendo conto della variabilità interregionale nei paesi partecipanti in SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 5 SINPHONIE. Sono stati definiti quattro cluster geografici nell'ambito del progetto come strumento per organizzare la presentazione e la discussione della maggior parte dei risultati SINPHONIE (vedi Figura 1). Nonostante generalmente gli edifici scolastici si affidino alla ventilazione naturale in molte regioni europee, vi è una tendenza a installare sistemi di ventilazione meccanica e sistemi correlati per il riscaldamento e il raffreddamento. Tali sistemi sono spesso presentati o proposti come essenziali e come una esigenza generale di ogni edificio scolastico, anche se hanno valenza solo se giustificati dal clima e dalle condizioni ambientali. Va inoltre sottolineato che l’opportuna attuazione di un approccio olistico al problema scuola e conseguenti appropriati disegno e metodologia di studio, possono anche richiedere il disaccoppiamento delle funzioni come il riscaldamento/raffreddamento e la ventilazione, lasciando che il tasso di aerazione sia controllato secondo un criterio basato sulla salute [10]. In conformità con i criteri stabiliti da parte della DG SANCO nel bando di gara, le scuole sono state selezionate al fine di affrontare i fattori rilevanti nei paesi partecipanti e, pertanto, sono stati inclusi siti urbani e rurali; diversi livelli di inquinamento dell'aria esterna (zone verdi, zone con traffico pesante e aree industriali); posizioni diverse all'interno del paese (nord, sud, est, ovest); e differenti pratiche di ventilazione e condizioni climatiche. Non sono state istituite limitazioni in relazione alle caratteristiche costruttive. Ai partner è stato richiesto di scegliere le scuole rappresentative del patrimonio edilizio del paese in termini di tipologia, tecniche di costruzione ed età. Figura 1. I Quattro cluster geografici del progetto SINPHONIE Dopo la scelta e la definizione di strumenti adeguati, metodi e procedure da utilizzare in SINPHONIE, sono stati effettuati studi sul campo nelle scuole selezionate in ciascun paese (≤6), compresi i dintorni, concentrandosi in particolare su tre aule per la scuola (inclusi asili nido). Complessivamente, 114 scuole sono state selezionate tra i 23 paesi per le attività sul campo in base ai criteri sopra descritti. Per stabilire l'approccio metodologico per il monitoraggio dell'aria in edifici scolastici e l'identificazione degli effetti sulla salute ad essa associati, sono stati considerati e analizzati i più rilevanti progetti passati e simultanei SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 6 finanziati dalla UE e OMS, tra cui AIRMEX (European Indoor Air Monitoring and Exposure Assessment - Monitoraggio Europeo Aria Indoor e Valutazione dell'Esposizione) [11]; THADE (Towards Healthy Air in Dwellings in Europe - Verso un'Aria Salubre nelle Abitazioni in Europa) [12]; UE-INDEX (Critical Appraisal of the Setting and Implementation of Indoor Exposure Limits in the EU - Valutazione Critica della Definizione e dell'Attuazione dei Limiti di Esposizione Indoor nell'UE) [13]; SEARCH (School Environment and Respiratory Health of Children - Ambiente Scolastico e Salute Respiratoria dei Bambini) [14]; e PILOT INDOOR MONIT AIR [15]; nonché le linee guida dell'OMS per la IAQ [16]. SINPHONIE è stato più ambizioso rispetto ai progetti precedenti, grazie al suo approccio integrato ai problemi sanitari e ambientali legati all'ambiente scolastico, e in conseguenza del gran numero di parametri valutati. Questo giustifica gli sforzi speciali dedicati alla preparazione degli studi di settore e delle campagne nei 23 paesi partecipanti, che sono state precedute dalla formazione ambientale e sanitaria di oltre 80 unità di personale scientifico e tecnico presso il Centro del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC) a Ispra, Italia. Un importante elemento nel quadro metodologico SINPHONIE è rappresentato dalla creazione e popolamento del database SINPHONIE. Il database ha sostenuto la creazione della rete di osservatori per l'Europa sull'inquinamento indoor a scuola e la salute, generando una notevole quantità di dati di qualità in linea con gli obiettivi SINPHONIE, ma anche utile per futuri progetti e azioni simili da intraprendere nei paesi europei. Gli studi sul campo sono iniziati con sopralluoghi di ispezione degli edifici scolastici selezionati, seguiti dalla raccolta di dati sulle caratteristiche costruttive della scuola. I dati sono stati raccolti attraverso una "checklist" su edificio scolastico e aule, che ha reso possibile la descrizione completa sia per l'ambiente interno della scuola sia per l'edificio stesso (ad esempio la forma e l’orientamento dell'edificio scolastico, la distanza dalle principali fonti di inquinamento esterno, il tipo di costruzione, di materiali e di sistemi di ventilazione utilizzati). La caratterizzazione del contesto scolastico (funzionamento, attività degli occupanti ecc.) e dei sintomi legati alla salute/malattia degli occupanti, è stata ottenuta attraverso specifici questionari distribuiti a insegnanti, alunni e genitori durante le attività sul campo in ciascuna delle scuole esaminate. La caratterizzazione ambientale degli edifici scolastici ha previsto il monitoraggio di parametri fisici, biologici, chimici e di comfort, mentre la caratterizzazione della salute è stata fatta tramite i questionari, accompagnati da specifici test clinici. Valutazioni del rischio per la salute sono state effettuate concentrandosi sull'esposizione per inalazione e gli effetti sulla salute, quali irritazioni e malattie respiratorie (es. reazioni allergiche delle vie aeree), e sui soggetti più vulnerabili (es. i bambini). Per le campagne di misura, è stato selezionato un insieme di metodologie e attrezzature secondo le pertinenti norme della Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) e il Comitato Europeo di Standardizzazione (CEN). L'attrezzatura è stata acquistata e gestita tenendo in considerazione gli obiettivi di precisione, i requisiti di controllo di qualità, e la ragionevolezza degli investimenti. L'analisi di 16 parametri tra chimici, fisici e di comfort (compresi i composti prioritari riconosciuti da OMS e Commissione Europea) e di 13 contaminanti biologici, tra cui SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 7 endotossine (un analita), DNA fungino e batterico (sette analiti) e allergeni (cinque analiti), ha permesso di ottenere una panoramica della IAQ nelle scuole di tutta Europa. Nello studio principale, 30 diversi laboratori di 23 paesi sono stati coinvolti nella campagna di raccolta e nelle analisi chimiche. Ogni laboratorio ha delegato esperti nazionali di monitoraggio per il training di formazione del JRC tenutosi nel maggio 2011 per armonizzare la raccolta del campione, la preparazione e l'analisi. Al fine di ottenere un dataset SINPHONIE contenente dati comparabili, i valori sono stati raccolti in modo uniforme, riducendo al minimo l'incertezza di misura. Sono state formulate linee guida per il lavoro sul campo e per le analisi SINPHONIE e gli operatori tecnici sono stati addestrati. Il protocollo per il campionamento di contaminanti biologici nelle scuole ha guidato i centri di studio nel campionamento reale. Il prelievo di campioni biologici è stato coordinato dai leader dello studio biologico (Finlandia e Ungheria) in collaborazione con il coordinatore del progetto. L'analisi dei campioni sono state centralizzate presso tre laboratori in Finlandia, Ungheria e Svezia. 4 Risultati I risultati SINPHONIE sono stati ottenuti principalmente dall'analisi dei dati raccolti, specialmente per quanto riguarda la relazione causale tra esposizione ed effetti sulla salute. In parallelo, sono state ottenute ulteriori informazioni riguardanti le condizioni ambientali e l'uso e la gestione degli edifici scolastici. I risultati SINPHONIE sono descritti esaurientemente nella relazione finale. A. Livelli di esposizione • • • • I valori guida consigliati dall'OMS per PM2.5 e radon non sono stati rispettati in una percentuale significativa delle aule monitorate. Il 13% degli scolari è risultato esposto a PM2.5 a concentrazioni superiori a 25 µg/m3 (valori guida OMS media nelle 24 h.), e più dell'85% a concentrazioni superiori a 10 µg/m3 (valori guida OMS valore medio annuo), che sono i valori guida raccomandati per limitare il rischio di effetti a lungo termine sulla funzione cardio-vascolarerespiratoria e la mortalità per cancro al polmone. Il 50% degli scolari è risultato esposto a radon a un livello superiore a 100 Bq/m3 (riferimento nazionale residenziale proposto dall'OMS nel 2010 al fine di gestire l'eccesso di rischio lifetime per cancro ai polmoni indotto da radon), con i più alti livelli mediani rilevati nelle aree di Europa orientale e centrale e di Europa meridionale. Circa il 25% degli scolari è risultato esposto a concentrazioni di benzene a scuola superiori a 5 µg/m3 (direttiva sulla qualità dell'aria 2008/50/CE), il valore guida per la gestione dell'eccesso di rischio durante la durata della vita per leucemia. Sulla base delle stime di rischio contenute nelle linee guida OMS, il livello mediano di esposizione al benzene è legato a un livello di rischio di 1.3 x 10-5, con un eccesso di SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 8 • • • • • • • rischio lifetime per leucemia di 1:76923 nella popolazione totale studiata, e un livello di rischio di 2.0 x 10-5, corrispondente a un eccesso di rischio durante la durata della vita per leucemia di 1:50000, negli scolari in Europa centrale e orientale. Più del 60% dei bambini è stato esposto a formaldeide a scuola a concentrazioni superiori a 10 µg/m3 (valore proposto dall'Agenzia Francese per l'Ambiente e la Salute sul Lavoro, AFSSET, come valore guida a lungo termine dell'aria indoor per proteggere dagli effetti a lungo termine sulla funzione polmonare e dall'eccesso di rischio durante tutta la vita per casi di cancro da esposizione a formaldeide), con livelli mediani più alti nei paesi dell'Europa orientale e centrale e dell'Europa occidentale. L'esposizione al fumo di tabacco ambientale può ancora essere trovata in alcune scuole (5%). I livelli mediani più elevati di bio-contaminanti nelle scuole e negli asili SINPHONIE, sono stati trovati per il più grande gruppo di funghi Penicillium spp./Aspergillus spp./Paecilomyces spp., seguito da due generi di batteri, Mycobacterium spp. e Streptomyces spp. Sebbene in alcuni casi i valori mediani fossero bassi, il 50% dei bambini e degli insegnanti è stato esposto a livelli elevati di endotossine e microbi. Questi risultati indicano la presenza più abbondante di funghi comuni in edifici umidi rispetto a quelli che normalmente si trovano all'aperto. Non esistono valori limite comunitari o linee guida OMS per confrontare i livelli di bio-contaminanti misurati nelle scuole SINPHONIE, e linee guida nazionali esistono solo in alcuni paesi. Il valore reale dello studio consiste nel metodo innovativo di campionamento microbico e di analisi, che può essere utilizzato in future valutazioni dell'esposizione microbica. I livelli di CO2 (media e mediana) erano superiori a 1000 ppm nelle scuole sia elementari sia materne. Il Cluster 1 (Nord Europa) e il Cluster 2 (Europa occidentale) hanno presentato la più alta percentuale di aule con bassi livelli di CO2 (<1000 ppm), mentre il Cluster 3 (Europa centrale e orientale) e il Cluster 4 (Sud Europa) hanno percentuali più elevate di aule con i livelli di CO2 superiori a 1500 ppm, che possono ridurre la qualità delle prestazioni di apprendimento dei bambini in queste regioni. La maggioranza (86%) dei tassi di ventilazione è risultata inferiore al valore desiderabile di 4 l/s x bambino, a causa di due fattori: l'elevata densità di occupazione delle aule scolastiche in alcuni paesi europei; e il modo inadeguato in cui i tassi di ventilazione sono espressi (ad esempio in termini di ricambi d'aria all'ora anziché litri al secondo per persona [bambino]). Il rapporto indoor/outdoor (I/O) per NO2 e ozono è <1, contrariamente alla maggior parte degli altri inquinanti, per cui il rapporto I/O è >1 (ad esempio formaldeide e limonene). Questo evidenzia l'importanza sia dell'inquinamento esterno dell'ambiente che circonda l'edificio scolastico sia delle fonti interne all'interno dell'edificio scolastico. I livelli degli inquinanti chimici atmosferici valutati in prossimità delle scuole sono stati elevati a causa della presenza di inquinanti atmosferici derivati dal traffico, quali PM2.5, NO2 e ozono. I livelli di questi inquinanti erano significativamente più alti nei paesi dell'Europa centrale, orientale e meridionale. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 9 • Il 58% delle scuole è esposto al rumore da strade trafficate. B. Outcome sanitari Numerosi inquinanti atmosferici sono risultati significativamente correlati agli esiti di salute considerati nei bambini e negli insegnanti. Tali correlazioni sono più frequenti per i sintomi recenti (<3 mesi) che per i sintomi nell'anno passato anno o nella vita. Sono stati individuati i seguenti esiti sanitari e la loro associazione con l'esposizione ambientale: • • • • • • • • Vi è un'elevata prevalenza (3,6%) di bambini che hanno avuto almeno un attacco d'asma a scuola una volta nella vita, che rappresenta circa 250.000 casi tra gli studenti in Europa, e un'elevata prevalenza di attacchi d'asma in aula (fino all'1,4%), che rappresenta quasi 100.000 casi tra gli scolari in Europa. La prevalenza di diagnosi d'asma, allergie nasali ed eczema tra gli scolari è risultata dell'8%, 9% e 17%, rispettivamente. Tra tutti i bambini, il più comune disturbo recente alla salute (<3 mesi) è stato naso chiuso (47%), seguito da naso che cola, sensazione di freddo o di febbre in arrivo, mal di testa, sensazione di stanchezza e di avere mal di gola (36%). I bambini nelle scuole con livelli elevati di inquinanti chimici dell'aria sono a più alto rischio di soffrire di sintomi recenti legati a diverse malattie respiratorie. Associazioni multiple sono state osservate in SINPHONIE tra gli agenti microbici selezionati nella polvere indoor nelle scuole e sintomi recenti, sintomi respiratori passati e misurazioni cliniche, indicando l'importanza degli agenti microbici per la salute respiratoria degli alunni e degli insegnanti. I bambini con un background allergico sono particolarmente vulnerabili, il che significa che l'esposizione agli inquinanti aerei può scatenare sintomi e malattie. I livelli indoor di tetracloroetilene (p=0,036) e ozono (p=0,021) sono risultati significativamente associati con una diminuzione del volume espiratorio forzato in un secondo. Molti insegnanti hanno avuto problemi respiratori e quasi il 17% ha riferito di aver sofferto di tosse o catarro, il 27% di un'allergia nasale nel corso della vita e il 9% di avere avuto asma diagnosticato da un medico. C. Outcome dei casi studio • • Una misura di abbattimento della formaldeide è stata trovata ridurre i livelli di formaldeide interna con un'efficienza del 79% nelle simulazioni in camera di prova. La simulazione della copertura del soffitto di un'aula scolastica con tavole assorbenti in una casa di prova, ha prodotto una riduzione di formaldeide indoor del 60%. Le prove di emissione per una selezione di prodotti tipici delle aule scolastiche hanno sottolineato il diverso grado in cui questi prodotti influenzano la IAQ nelle aule. Le vernici liquide testate sono state i maggiori contribuenti (anche se temporaneamente) SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 10 • per le concentrazioni di composti organici volatili. Sedie verniciate e incollate hanno contribuito alla concentrazione indoor di composti organici volatili e aldeidi durante i sei giorni del test sulle emissioni. Sia la ventilazione naturale sia quella meccanica possono fornire una efficace ventilazione in aula, a condizione che l'adeguata densità di occupazione sia rispettata in aula, che i periodi di lavoro e le pause siano organizzati in modo appropriato, e che la ventilazione sia ben pianificata e gestita. D. Risultati di maggiore rilevanza I risultati generali più rilevanti sono quelli che: (a) sottolineano l'importanza della IAQ nelle scuole come un problema sociale con conseguenze evidenti sulla salute, qualità della vita e apprendimento degli scolari europei; e (b) indicano chiaramente che un certo numero di valori e regole non sono ancora pienamente attuate nella nostra società in relazione alla IAQ e salute nelle scuole. Il progetto SINPHONIE ha evidenziato i seguenti risultati: • • • • • • • Vi è un'elevata prevalenza (3,6%) di bambini che hanno avuto un attacco d'asma a scuola nella vita, pari a circa 250.000 casi tra gli studenti in Europa, e un'elevata prevalenza di attacchi d'asma in aula (fino all'1,4%), pari a quasi 100.000 casi tra gli scolari in Europa. La IAQ nelle aule varia in modo significativo tra le scuole e le città nei 23 paesi europei che hanno partecipato all'indagine SINPHONIE a seconda del tipo, della posizione (ambiente, quartiere), dell'età e della gestione (comprese le pratiche di pulizia) degli edifici scolastici. I bambini nelle scuole con livelli elevati di inquinanti chimici dell'aria sono a più alto rischio di soffrire di sintomi recenti legati a diverse malattie respiratorie. Nel 5% delle scuole il fumo è ancora consentito, anche se all'interno di una specifica area fumatori. In termini di densità di occupazione, l'8% delle aule ha meno di 1,5 m2/bambino, e il 20% meno di 2 m2/bambino, valori che rappresentano un alto potenziale per tassi di ventilazione pro capite piuttosto bassi (es. concentrazioni di CO2 ben al di sopra di 1500 ppm) per gli stessi ricambi d'aria/ora comunemente usati, che inficiano la salute dei bambini e le prestazioni scolastiche. Per quanto riguarda i bio-contaminanti indoor monitorati, nello studio corrente il 50% dei bambini e degli insegnanti è risultato esposto a elevati livelli di endotossine e microbi. Quasi il 17% degli insegnanti ha sofferto di tosse o catarro, il 27% di un'allergia nasale nel corso della vita e il 9% di asma diagnosticato da un medico. Metodologie e protocolli armonizzati sono stati sviluppati e attuati durante il lavoro sul campo per monitorare la IAQ e la salute dei bambini e degli insegnanti nelle scuole dei numerosi paesi coinvolti nel progetto SINPHONIE. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 11 E. Cause e fonti di effetti sulla salute Durante il monitoraggio delle caratteristiche dell'edificio scolastico, alcuni parametri sono emersi come potenzialmente rilevanti per gli effetti sulla salute IAQ-correlati negli scolari. Possibili cause e fonti sono evidenziati di seguito: • • • • • Fonti outdoor: il 67% delle scuole SINPHONIE si trova vicino a vie di comunicazione e il 45% vicino a zone industriali. In queste scuole c'era una maggiore esposizione a particolato, NO2 e benzene. Suolo: Il 73% delle scuole si trovava in zone a bassi livelli di radon e il 4% in una zona a rischio radon. Tuttavia, le informazioni pertinenti mancano per il 23% delle scuole. Costruzione e gestione edilizia: nel 61% delle scuole SINPHONIE manca l'isolamento delle pareti, nel 42% manca l'isolamento del tetto, il 25% ha avuto presenza di spifferi e il 7% ha riportato formazione di muffe visibili con un certo livello di contaminanti biologici. Prodotti di consumo: il 63% delle aule SINPHONIE aveva lavagne col gesso e il 46% conteneva uno o più computer, stampante o fotocopiatrice; il 69% dell'arredamento nelle aule è a base di legno. Questi prodotti possono aumentare il livello di esposizione in aula e influenzare la salute respiratoria dei bambini e degli insegnanti. Una bassissima percentuale di aule era stata costruita utilizzando materiali da costruzione certificati a bassa emissione. Comportamento degli occupanti: il 5% delle scuole SINPHONIE aveva una sala riservata ai fumatori. Le condizioni di ventilazione delle aule scolastiche (principalmente operanti durante le pause) erano scarse, causando alti livelli di CO2 (nel 20% delle aule lo spazio per i bambini era meno di 2 m2/bambino e l'86% delle scuole utilizza la ventilazione naturale). F. Linee guida per ambienti scolastici salubri in Europa SINPHONIE ha prodotto le linee guida per gli ambienti scolastici salubri, che sono pubblicati separatamente da questa relazione. Le traduzioni delle linee guida sono disponibili sul sito del progetto SINPHONIE: www.sinphonie.eu. Le linee guida sono destinate ad essere generalmente applicabili nella maggior parte degli ambienti scolastici in Europa. Tuttavia, dal momento che ogni ambiente scolastico è unico (in termini di design, condizioni climatiche, modalità operative ecc.) la linea guida deve essere adattata a livello nazionale o locale. Sono forniti anche i criteri per l'adozione e l'attuazione delle linee guida all'interno di misure politiche nazionali e di azioni nei vari paesi europei. Le linee guida SINPHONIE sono destinate non a sostituire, bensì ad arricchire e rafforzare l'orientamento nazionale e locale esistente, che dovrebbe continuare ad essere il primo punto di riferimento. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 12 Le linee guida SINPHONIE promuovono un approccio preventivo vantaggioso in termini di costi per raggiungere una buona IAQ in un dato ambiente scolastico, in contrapposizione a un approccio basato sulla risoluzione dei problemi dopo che questi sono emersi. Le linee guida per ambienti scolastici salubri in Europa sono dirette principalmente ai responsabili delle politiche a livello europeo e nazionale e alle autorità locali volte a migliorare l'ambiente scolastico indoor nei loro paesi, rispettando le specificità (ambientale, sociale, economica), della situazione nazionale e locale. Un secondo gruppo che si prevede possa beneficiare direttamente di queste linee guida comprende progettisti di edilizia scolastica e manager (responsabili della progettazione, costruzione e ristrutturazione di edifici scolastici). Un terzo gruppo è composto dagli alunni e dai loro genitori, dagli insegnanti e da tutto il personale scolastico. Nel complesso, e nel contesto di un approccio pragmatico centripeto (dall'esterno all'interno, dall'ambiente alle persone e dalle fonti e le cause agli effetti sulla salute), le linee guida SINPHONIE per gli ambienti scolastici salubri in Europa sottolineano che, nelle strategie e nelle politiche future in materia di ambiente scolastico, la priorità dovrebbe essere data al controllo delle fonti di inquinamento che prende in considerazione gli aspetti descritti di seguito. Posizione • La corretta gestione dell'inquinamento urbano, soprattutto dall'aria esterna e le sue principali fonti (ad esempio, trasporto, traffico). • Migliore controllo della qualità dell'aria outdoor che entra nell'ambiente indoor scolastico, scegliendo zone "libere da inquinamento" per le nuove scuole, promuovendo il rispetto delle linee guida dell'OMS per l'aria outdoor nei pressi delle scuole esistenti e introducendo misure più severe per migliorare le condizioni del traffico in prossimità di scuole (ad esempio entro un raggio di 1 km). • Adeguate strategie di prevenzione e mitigazione del radon. Progettazione degli edifici, costruzione (inclusi riadattamenti) e manutenzione • La corretta progettazione e costruzione degli edifici scolastici, la selezione di materiali puliti per le scuole nuove e riadattate e l'integrazione di funzioni legate all'energia, all'aria indoor e alle esigenze di comfort in una valutazione olistica sia per la progettazione dell'edificio scolastico sia della fase post-occupazionale. • L'eliminazione di fonti di umidità/muffe e allergeni nell'edificio della scuola. • Un'adeguata strategia per il riscaldamento e, ove necessario, il raffreddamento, per assicurare soddisfacenti temperatura, umidità relativa e ventilazione nelle classi. • Un'adeguata strategia per la ventilazione nelle aule scolastiche con mezzi naturali o meccanici. • Il disaccoppiamento, per quanto possibile, delle funzioni di riscaldamento/ raffreddamento dalla funzione di ventilazione. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 13 • La creazione di livelli di ventilazione in base a criteri di salute misurabili in litri al secondo per persona (l/s x persona). Uso e gestione • La definizione e l'applicazione delle densità di occupazione massime consentite nelle aule al fine di garantire adeguati livelli di CO2 con tassi di ventilazione accettabili e convenienti. • Il monitoraggio periodico della IAQ e dei parametri sanitari nelle scuole. • L'istituzione di un manuale delle procedure per il corretto uso e la gestione dell'ambiente indoor della scuola, in particolare per la IAQ. • L'appropriata pulizia e manutenzione degli edifici scolastici. • La selezione dei prodotti di pulizia e materiali a bassa emissione per le attività scolastiche e di insegnamento. • L'adeguata formazione degli studenti, dei loro genitori e insegnanti e del personale della scuola responsabile della gestione, manutenzione e pulizia di edifici scolastici. • Lo sviluppo e l'implementazione di metodologie e protocolli per la valutazione della IAQ armonizzati a diversi livelli di complessità e/o esigenza nei paesi europei. • Il divieto di fumo in qualsiasi ambiente scolastico. G. Comunicazione e disseminazione Nel contesto SINPHONIE, e approfittando del coinvolgimento di tante scuole di tutta Europa, è stata prodotta una serie di opuscoli (tradotti in tutte le lingue dell'UE) contenenti consigli e istruzioni rivolti a studenti, personale scolastico e genitori sulle principali questioni relative al funzionamento e alla gestione degli edifici scolastici al fine di ottenere una buona IAQ. Questi sono stati resi disponibili tramite il sito web del progetto SINPHONIE (www.sinphonie.eu). 5 Conclusioni Va sottolineato che SINPHONIE, come studio multidisciplinare che coinvolge una vasta gamma di parametri e attori, non poteva generare elementi di prova sufficienti in relazione ad alcuni dei suoi obiettivi specifici per permettere conclusioni definitive su temi complessi come l'impatto del traffico sull'aria indoor o l'impatto dei cambiamenti climatici sulla IAQ in relazione alla salute e al comfort in edifici scolastici costruiti 30 - 50 anni fa. Tuttavia, nonostante i diversi campi di applicazione e la ricca varietà di aspetti culturali, tecnologici, climatici e sociali, SINPHONIE ha conseguito risultati importanti ed elaborato metodologie armonizzate e standardizzate, che, se pienamente sviluppate e attuate, possono contribuire a conseguire un ambiente scolastico più salubre in Europa negli anni a venire. SINPHONIE ha favorito un approccio olistico alla IAQ in ambienti scolastici, collegando sistematicamente endpoint sanitari e fattori ambientali come fonti di inquinamento e cause, SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 14 compresa la valutazione dello stato attuale degli edifici scolastici e la loro gestione. Questo ha contribuito a identificare la piena dimensione dei problemi da affrontare al fine di trovare soluzioni efficaci per migliorare la qualità dell'aria in generale e la salute negli ambienti scolastici europei. I risultati SINPHONIE mostrano chiaramente che la qualità dell'aria interna è un vero problema nelle scuole in molti paesi europei. Ci sono prove che molte scuole hanno alti livelli di inquinanti aerei (sopra i valori guida raccomandati nel caso di PM2.5, formaldeide, benzene e radon). Inoltre, il 67% delle scuole selezionate risulta ubicata in prossimità di un asse di trasporto; il 20% delle scuole opera con densità di occupazione inferiori a 2 m2/bambino; e il fumo è ancora consentito nel 5% delle scuole monitorate. Le scuole sono luoghi critici dal momento che i bambini rappresentano un segmento particolarmente sensibile della popolazione per certi determinanti sanitari, compresi quelli relativi alla IAQ. Tuttavia, alcuni dei risultati emersi nel corso del progetto SINPHONIE sottolineano la rilevanza delle scuole come edifici, molti dei quali sono stati costruiti nel 1990 o prima. Anche se il 60% degli edifici scolastici in Europa è stato riadattato in una certa misura da allora, sono in genere ben lungi dall'essere ambienti salubri, e questa rimane una sfida prioritaria per le politiche future, sia a livello comunitario sia nazionale. La questione porta a volte a un'enfasi eccessiva sulla necessità di ventilazione, riscaldamento o raffreddamento, e anche una mancanza nel considerare i potenziali impatti dei cambiamenti climatici. I risultati SINPHONIE degli studi sul campo indicano che, nonostante alcune differenze significative nelle temperature interne a seconda della posizione geografica della scuola e dell'esistenza di sistemi di riscaldamento/raffreddamento più o meno adeguati, i valori di temperatura medi osservati durante il periodo di riscaldamento erano abbastanza simili (circa 20° C), indipendentemente dalla regione in cui si trovavano gli edifici. Ciò supporta l'ipotesi che in termini di impatto del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici prevedibili sui parametri ambientali indoor, i valori di tali parametri non possono essere significativamente condizionati da tendenze future dei valori climatici esterni. Per quanto riguarda l'impatto dei trasporti e del traffico, è chiaro che gli inquinanti connessi, come PM2.5, NO2, ozono e rumore influenzano la qualità dell’ambiente indoor nelle scuole, in particolare quelle situate in prossimità di strade trafficate. Qui, sembra che ci sia un'interazione tra due fattori. Una riguarda l'età e la posizione degli edifici scolastici nei paesi europei, molti dei quali erano stati pianificati e costruiti quando le strade erano meno trafficate e si valutavano i benefici di un facile accesso senza tener conto di possibili tendenze future del carico inquinante. La seconda è relativa all'inquinamento urbano per sé, che è senza dubbio principalmente, ma non esclusivamente, dovuto al trasporto e al traffico. Dal momento che la questione della IAQ in edifici scolastici non può essere adeguatamente affrontata senza tener conto della qualità dell'aria ambiente, è essenziale che le autorità locali/nazionali di gestione della qualità dell'aria ambiente nei loro ambienti urbani, massimizzino i loro sforzi per garantire che l'aria ambiente rispetti le linee guida dell'OMS sulla qualità dell'aria. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 15 Al fine di garantire l'attuazione adeguata ed efficace degli orientamenti e delle raccomandazioni elaborati nell'ambito del progetto SINPHONIE e volti a promuovere ambienti scolastici salubri in Europa, particolare attenzione deve essere prestata ai seguenti punti: • Una buona IAQ nelle scuole è molto dipendente dalla posizione della scuola, dato che l'aria esterna è una delle principali fonti di inquinamento indoor. In linea con le altre tendenze politiche a livello UE e OMS Europa, è quindi necessario sottolineare quanto sia importante per le città soddisfare le linee guida OMS di qualità dell'aria ambiente. Questo è l'unico modo per garantire un'adeguata IAQ negli edifici, comprese le scuole. • Gli edifici scolastici devono essere progettati tenendo conto dei progressi nelle tecnologie di costruzione e delle strategie per la IAQ, iniziando con il controllo delle fonti attraverso l'uso di materiali e prodotti da costruzione puliti, fino al disaccoppiamento delle funzioni di riscaldamento/raffreddamento dalla ventilazione al fine di mantenere un buono stato di salute. La dovuta considerazione deve essere data al clima e alla geografia, ai materiali e alla cultura, garantendo un approccio olistico alla sostenibilità e dando priorità all'efficienza quando sono in gioco il tempo e la gestione delle risorse. • La priorità dovrebbe essere data a regole semplici ma efficaci, libere da linguaggio tecnico, pregiudizi sociali e condizioni culturali, portando ad adeguate procedure di gestione dell'edificio scolastico che tengano conto di adeguate conoscenze, della specificità dell'edificio nel suo contesto e dell'uso corretto delle risorse (acqua, energia, materiali didattici, prodotti per la pulizia, procedure di pulizia) per avvicinare ogni edificio scolastico al concetto di una vera e propria "seconda pelle" del bambino che vi trascorre molte ore al giorno durante un periodo vulnerabile della sua vita. • Dovrebbero essere organizzati corsi e campagne di formazione e sensibilizzazione, rivolti ai bambini e alle loro famiglie, al personale della scuola, ai professionisti, ai responsabili politici e al pubblico in generale. Il processo decisionale basato su soluzioni tecnicamente inadeguate, su interpretazioni ingenue e su interventi che siano solo debolmente legati a evidenze e fondamenti scientifici è la causa principale della scarsa IAQ nelle scuole europee, come evidenziato da SINPHONIE. L'eccellente cooperazione tra UE e OMS Europa e il follow-up rispetto a dichiarazioni politiche promettenti (come Parma 2010) saranno significativi solo se saranno presi in considerazione i passi importanti, gli sviluppi e le raccomandazioni contenuti nella presente relazione. References: 1. World Health Organization. Air Quality Guidelines for Europe. 2nd ed. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe. 2000. SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 16 2. World Health Organization. Air Quality Guidelines Global Update 2005: Particulate matter, ozone, nitrogen dioxide and sulfur dioxide. 2005. 3. De Oliveira Fernandes, E., Jantunen, M., Carrer, P., Seppänen, O., Harrison, P., Kephalopoulos, S. EnVIE Co-ordination Action on Indoor Air Quality and Health Effects: Final Activity report. Project no. SSPE-CT-2004-502671, IDMEC, Porto, Portugal 2008. 4. World Health Organization. Parma Declaration on Environment and Health. 2010. 5. World Health Organization. Development of WHO Guidelines for Indoor Air Quality. Bonn, Germany: WHO Regional Office for Europe. 2006. 6. European Commission. The European Union Environment and Health Action Plan 2004–2012. 2004. 7. De Oliveira Fernandes, E., Gustafsson,H., Seppanen, O., Crump, D., Ventura, G., Madureira. J. et al. WP3 Final Report on the Characterization of Spaces and Sources. EnVIE Project. Brussels: European Commission 6th Framework Programme of Research. 2008. 8. ISAAC, The Global Asthma report, 2011, Paris, France 9. Jantunen, M., De Oliveira Fernandes, E., Carrer, P. and Kephalopoulos, S.. Promoting actions for healthy indoor air (IAIAQ). Luxembourg: European Commission Directorate-General for Health and Consumer Protection. 2011. 10. Carrer, P., Wargocki, P., De Oliveira Fernandes, E., Kephalopoulos, S., Allard, F. Asikainen, A., Asimakopoulos, D., Asimakopoulou, M., Bischoff, W., Braubach, M., Brelik, N., Fanetti, A., Hänninen, O., Heroux, M-E., Jantunen, M., Hartmann, T., Leal, V., Malvik, B., Mustakov, T., Palkonnen, S., Popov, T., Salari, M., Salvi, R., Santamouris, M., Santos, H., Seppänen, O. Framework for health-based ventilation guidelines in Europe. ECA report no. 30. European Commission DG Joint Research Centre, Luxembourg: Office for Official Publications of the European Communities. 2014 (in print). 11. AIRMEX: European Indoor Air Monitoring and Exposure Assessment. Available from: http://ihcp.jrc.ec.europa.eu/our_databases/airmex. 12. Franchi, M., Carrer, P. Kotzias, D., Rameckers, E.M.A.L., Seppänen, O., Bronswijk J.E.M.V., et al. Towards Healthy Air in Dwellings in Europe. The THADE Report: European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Associations. 2004. 13. Kotzias, D., Koistinen, K., Kephalopoulos, S., Schlitt, C., Carrer, P., Maroni, M. et al. The INDEX project. Critical Appraisal of the Setting and Implementation of Indoor Exposure Limits in the EU. Final Report. EUR 21590 EN: European Commission, Directorate-General, Joint Research Centre. 2005. 14. Csobod, E., Rudnai, P. and Vaskovi, E. School Environment and Respiratory Health of Children (SEARCH). Szentendre. 2010. 15. Kephalopoulos S., Barrero‐Moreno, J. Larsen, B., Geiss, O., Tirendi, S. and Reina, V. “PILOT INDOOR AIR MONIT AA final report”. DG SANCO – DG JRC administrative arrangement PILOT INDOOR AIR MONIT (conract no. SI 2582843). March 2013. 16. World Health Organization. WHO guidelines for indoor air quality: selected pollutants. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe. 2010. SINPHONIE Partners: Institutions and Staff 1. REC, Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe, HQ Hungary SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 17 (coordinator) Éva Csobod (Coordination Committee member), Péter Szuppinger, Réka Prokai, Petur Farkas, Cecilia Fuzi REC Albania: Eduart Cani REC Bosnia and Herzegovina: Jasna Draganic REC Serbia: Eszter Réka Mogyorosy, Zorica Korac 2. IDMEC-FEUP, Instituto de Engenharia Mecânica – Faculdade de Engenharia da Universidade do Porto, Portugal Eduardo de Oliveira Fernandes (Coordination Committee member), Gabriela Ventura, Joana Madureira, Inês Paciência, Anabela Martins, Ricardo Pereira, Elisabete Ramos 3. NIEH, National Institute of Environmental Health, Hungary Peter Rudnai (Coordination Committee member), Anna Páldy, Gyula Dura, Tímea Beregszászi, Éva Vaskövi, Donát Magyar, Tamás Pándics, Zsuzsanna Remény-Nagy, Renáta Szentmihályi, Orsolya Udvardy, Mihály J. Varró 4. JRC, Joint Research Centre – Institute for Health and Consumer Protection, European Commission Stylianos Kephalopoulos (Coordination Committee member), Dimitrios Kotzias, Josefa BarreroMoreno 5. IPH-ALB, Institute for Public Health, Albania Rahmije Mehmeti 6. IPH-BH, Institute of Public Health, Bosnia and Herzegovina Aida Vilic, Daniel Maestro 7. IEH, Institute of Environmental Health, Medical University, Austria Hanns Moshammer, Gabriela Strasser, Piegler Brigitte 8. UBA-A, Planning & Coordination Substances & Analysis, Umweltbundesamt GmbH, Austria Philipp Hohenblum SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 18 9. VITO, Flemish Institute for Technological Research, Belgium Eddy Goelen, Marianne Stranger, Maarten Spruy 10. National Centre for Public Health and Analysis, Bulgaria Momchil Sidjimov 11. LGH, Larnaca General Hospital, Cyprus Adamos Hadjipanayis 12. CSGL, State General Laboratory, Cyprus Andromachi Katsonouri-Sazeides, Eleni Demetriou 13. NPHI-CZ, National Public Health Institute, Czech Republic Ruzana Kubinova, Helena Kazmarová, Beatricia Dlouha, Bohumil Kotlík 14. HPI, Health Board, Estonia Helen Vabar, Juri Ruut, Meelis Metus, Kristiina Rand, Antonina Järviste 15. THL, National Institute for Health and Welfare, Finland Aino Nevalainen, Anne Hyvarinen, Martin Täubel, Kati Järvi 16. UPMC Paris 06, Université Pierre et Marie Curie Paris 06, France Isabella Annesi-Maesano, Rive Solene, Soutrik Banerjee 17. CSTB, Centre Scientifique et Technique du Bâtiment, France Corinne Mandin, Bruno Berthineau 18. UBA, Umweltbundesamt (Federal Environment Agency) – Indoor Hygiene Section, Germany Heinz-Joern Moriske, Marcia Giacomini, Anett Neumann 19. UOWM, University of Western Macedonia, Greece John Bartzis, Krystallia Kalimeri, Dikaia Saraga SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 19 20. NKUA, National Kapodistrian University of Athens, Greece Mattheos Santamouris, Margarita Niki Assimakopoulos, Vasiliki Asimakopoulou 21. UMIL, Universitá degli Studi di Milano, Italy Paolo Carrer, Andrea Cattaneo, Salvatore Pulvirenti, Franco Vercelli, Fabio Strangi, Elida Omeri, Silvia Piazza, Andrea D’Alcamo, Anna Clara Fanetti 22. USiena, Università degli Studi di Siena, Italy Piersante Sestini, Magdalini Kouri 23. CNR Palermo, National Research Council (CNR) – Institute of Biomedicine and Molecular Immunology (IBIM), Palermo, Italy Giovanni Viegi, Giuseppe Sarno, Sandra Baldacci, Sara Maio, Sonia Cerrai, Salvatore Bucchieri, Fabio Cibella, Giuliana Ferrante, Francesca D’Aniello 24. FSM, Fondazione Salvatore Maugeri, Italy Margherita Neri 25. KTU, Kaunas University of Technology, Lithuania Dainius Martuzevicius, Edvinas Krugly 26. University of Malta, Malta Stephen Montefort, Peter Fsadni 27. IOMEH, Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Poland Piotr Brewczynski, Ewa Krakowiak, Jolanta Kurek 28. UAVR CESAM, University of Aveiro – Centre for Environmental and Marine Studies Portugal Carlos Borrego, Célia Alves, Joana Valente 29. UBB, Babes-Bolyai University, Romania Eugen Gurzau, Cristina Rosu, Gabriela Popita, Iulia Neamtiu, Cristina Neagu SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 20 30. UU, Uppsala University, Sweden Dan Norback 31. TNO, Netherlands Organisation for Applied Scientific Research, The Netherlands Phylomena Bluyssen, Michel Bohms 32. HVDGM, Public Health Service Gelderland Midden, The Netherlands Peter Van Den Hazel 33. RIVM, Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu (National Institute for Public Health and the Environment), The Netherlands Flemming Cassee, Yuri Bruinen de Bruin 34. NILU, Norsk Institutt for Luftforskning (Norwegian Institute for Air Research), Norway Alena Bartonova, Aileen Yang 35. PHA-SK, Public Health Authority, Slovakia Katarína Halzlová, Michal Jajcaj, Milada Kániková, Olga Miklankova, Marianna Vítkivá 36. IV, Institute Vinca, Serbia Milena Jovsevic-Stojanovic, Marija Zivkovic 37. MC, Dr Dragisa Misovic Medical Centre, Serbia Zorica Zivkovic 38. UCL, University College London, UK Dejan Mumovic, Paula Tarttelin, Lia Chatzidiakou, Evangelia Chatzidiakou Associated Partner 39. Hainaut Public Health Institute, Belgium SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 21 Marie-Christine Dewolf Advisory Committee ISPRA, Institute for Environmental Protection and Research, Italy Luciana Sinisi REHVA, Federation of European HVAC Associations, Belgium Oli Seppanen Public Hygiene in Hainaut, Belgium Marie Cristine Dewolf ERS, European Respiratory Society Nadia Kamel HEAL, Health & Environment Alliance Genon K. Jensen, Anne Stauffer King’s College E&H, UK Frank Kelly EFA, European Alliance of Asthma and Allergy Associations Susanna Palkonen Ministry for Rural Development, Hungary Zsuzsanna Pocsai SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 22 Consulting Tank Experts ITF, Italian Trust Fund, Ministry for the Environment, Land and Sea, Italy Stefania Romano MoH-CY, Ministry of Health, Cyprus Stella Michaelidou-Canna DTU, Technical University of Denmark Pawel Wargocki Aarhus University, Denmark Torben Sigsgaard SINPHONIE Project │ Final Report, Executive Summary 23 Europe Direct è un servizio per aiutarvi a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull'Unione Europea Numero verde (*): 00 800 6 7 8 9 10 11 (*) Alcuni operatori di telefonia mobile non permettono l’accesso ai numeri 00 800 o applicano una tariffa. Una grande quantità di ulteriori informazioni sull'Unione Europea sono disponibili su Internet. Vi si può accedere attraverso il sito web http://europa.eu/. Come ottenere pubblicazioni dell’UE Le nostre pubblicazioni sono disponibili su EU Bookshop (http://bookshop.europa.eu), dove è possibile inserire un ordine con l'agente di vendita di vostra scelta. L’Ufficio Pubblicazioni ha una rete mondiale di agenti di vendita. È possibile ottenere le loro informazioni di contatto, inviando un fax al (352) 29 29-42758. Commissione Europea EUR xxxxx EN – Joint Research Centre – Institute for Health and Consumer Protection Titolo: SINPHONIE (Schools Indoor Pollution and Health Observatory Network in Europe): Executive Summary of the Final Report Autore(i): Éva Csobod, Isabella Annesi-Maesano, Paolo Carrer, Stylianos Kephalopoulos, Joana Madureira, Peter Rudnai and Eduardo de Oliveira Fernandes Luxembourg: Ufficio Pubblicazioni dell’Unione Europea 2014 – 27 pp. – 21.0 x 29.7 cm EUR – Scientific and Technical Research series – ISSN xxxx-xxxx (online) ISBN xxx-xx-xx-xxxxx-x (PDF) doi:xx.xxxx/xxxxx XX-NA-xxxxx-EN-C JRC Mission As the Commission’s in-house science service, the Joint Research Centre’s mission is to provide EU policies with independent, evidence-based scientific and technical support throughout the whole policy cycle. 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