Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa Sped. in A.P. / 70% Fil EPI di RE | Tassa riscossa | Taxe percue Coopselios NOTIZIE ANNO XIII GENNAIO 2011 AUGURI DEL PRESIDENTE COMUNICAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ Speciale 25ennale COPERTINA B.indd 1 45 24-01-2011 17:19:48 sommario Hanno collaborato a questo numero: NOTIZIE DALLA COOPERATIVA 3. 2011. Una nuova partenza: progetti e occasioni per “fare insieme” 4. Coopselios al Forum Risk Management 5. A proposito di customer ... Un nostro socio al Festival della Cultura e del libro 6. La figura dell’amministratore di sostegno. Incontro con le famiglie 7. Coopselios insegna agli anziani la sicurezza, dentro e fuori casa 8. Percorsi in dialogo a La Spezia VENTICINQUENNALE 9. Da 25 anni socialmente creativi 10. Buon compleanno dalle autorità! 12. Creatività o fantasia? Storia di una cooperativa 13. ANZIANI | Anima & Azione 2010 14. ANZIANI | Futuri trascorsi. La perfezione è 15. INFANZIA | “Atelier aperto”. Per una creatività a più voci 16. DISABILI | Oltre la creatività 17. MINORI | Creat(t)ività in scatola 18. Il venticinquennale vissuto dai soci 19. Le celebrazioni delle Sezioni Soci opera collettiva Sabrina Bonaccini Dina Bonicelli Lina Borghi Giulia Caramaschi Ivano Di Maria Enza Iozzia Chiara Magnani Claudia Manzini Francesca Picchi Moira Puntelli Sara Ricci Guido Saccardi Flavia Sanna Marzia Settepassi Marco Spaggiari Daniela Tognari Monica Vezzulli Coopselios notizie Periodico trimestrale diffuso gratuitamente ai soci della Cooperativa Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998 Sped in Abb. Post. Art. 2, comma 20/c, Legge 662/96 - RE Tassa riscossa - Taxe percue Proprietario: Guido Saccardi Cooperativa Sociale COOPSELIOS Società Cooperativa Via M.K. Gandhi, 3 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 378610 Fax 0522 323658 www.coopselios.com [email protected] Direttore Responsabile Fabrizio Montanari Comitato di Redazione Marzia Allegretti, Sabrina Bonaccini, Franco Dallari, Ester Schiaffonati, Antonietta Serri Coordinamento di Redazione Giulia Caramaschi Segreteria di Redazione Francesca Picchi [email protected] Impaginazione Comma|Compograf (RE) Stampa Cooperativa Sociale L’Olmo Montecchio Emilia (RE) Ai soci di Reggio Emilia ricordiamo la convenzione con: Pubblicazione stampata su carta ecologica CYCLUS OFFSET da 140 gr. carta naturale totalmente riciclata, senza utilizzo di cloro nè di sbiancanti attivi. COOPSELIOS gennaio_2011.indd 2 26-01-2011 10:56:43 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA lettera del presidente 3 2011. Una nuova partenza: progetti e occasioni per “fare insieme” I nizia l’anno 2011 e già si allarga la famiglia Coopselios che accoglie dal primo giorno di gennaio l’ingresso in organico aziendale delle colleghe e dei colleghi de Il Girasole di La Spezia. Ingresso che avviene grazie all’operazione di fusione tra le due cooperative, operazione formalizzatasi il 20 dicembre quasi come un ideale e simbolico suggello conclusivo dei festeggiamenti dei venticinque anni della cooperativa di cui parliamo diffusamente in questo numero di Coopselios Notizie. Col superamento del quarto di secolo di vita si possono sicuramente trarre bilanci di attività che vanno oltre il breve periodo: con lo sguardo sulle esperienze che hanno segnato il percorso compiuto è doveroso porsi l’interrogativo sull’evoluzione e sul posizionamento futuro di Coopselios. In questi ultimi anni abbiamo cercato di operare, per migliorare l’efficacia, sulla configurazione organizzativa e sui processi organizzativi che costituiscono la struttura portante delle nostre attività di servizio alla persona. Era importante intervenire perché la complessità e le dimensioni assunte, la diversificazione geografica e di servizi, la continua ricerca di innovazione e l’esplorazione di nuove risposte ai bisogni delle persone hanno imposto una riflessione sugli strumenti adottati. Il cambiamento organizzativo è positivo se accompagnato da uno sforzo collettivo di riflessione sulla sua condivisione e sulle modalità con le quali viene comunicato a tutti i livelli, sociali e aziendali, dell’organizzazione. Grazie al lavoro del Servizio Comunicazione e dell’Ufficio Attività Sociali la cooperativa ha messo in campo una moltitudine di strumenti comunicativi e informativi, sia di tipo cartaceo che digitale (questi ultimi per favorire la fruizione più diretta e a distanza delle informazioni nei territori). Sono strumenti (Coopselios Notizie, Newsletter, sito web www.coopselios.com, blog sociale http://blog.coopselios.com/, portale azien- dale http://mail.coopselios.com/, …) a disposizione dei soci e dei lavoratori che vanno usati per capirne l’importanza ma anche per migliorarne le caratteristiche e le funzionalità. Il lavoro sull’organizzazione, sul corpo “fisico”, rimane fine a sé stesso se non accompagnato da un lavoro sulla “mente” e sul “cuore” della cooperativa. Sulla “mente”, perché dobbiamo mantenere, soprattutto in questi anni di crisi economica e politica, la lucidità sulle azioni di strategia imprenditoriale: il settore sociale, dei servizi alla persona, sarà soggetto già da questo 2011 a cambiamenti oserei dire strutturali. La maggior parte delle cooperative sociali, in sofferenza da qualche anno, farà fatica a trovare le condizioni di sopravvivenza, non solo al Centro Sud, ma anche nelle regioni “ricche” del Nord. Accorpamenti, fusioni, gruppi cooperativi, reti tra imprese saranno scelte quasi obbligate su cui anche noi dovremo svolgere il nostro ruolo con il supporto di Legacoop nelle sue articolazioni nazionali e territoriali. Altrettanto importante, però, perché fondante dei nostri valori cooperativi è il lavoro che dovremo fare sul “cuore”. Dovremo mettere in gioco, più di quanto abbiamo fatto nel passato, la nostra capacità di generare solidarietà e socialità. Lo dobbiamo ai nostri soci che si trovano in condizioni di difficoltà, lo dobbiamo ai territori in cui agiamo che evidenziano nuove espressioni di povertà. È un impegno che personalmente ma anche a nome del Consiglio di Amministrazione e della Direzione mi sento di assumere per far sì che Coopselios diventi sempre di più una organizzazione cooperativa in cui il socio, il lavoratore si trovi bene professionalmente e come persona, una organizzazione in grado di esprimere un buon servizio perché in grado di offrire un buon lavoro. GUIDO SACCARDI Presidente Coopselios gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 3 26-01-2011 10:56:44 4 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA parliamo di qualità Coopselios al Forum Risk Management Anche quest’anno Coopselios ha partecipato, il 26 novembre, al Forum Risk Management di Arezzo, organizzando un workshop sul tema: “Qualità, miglioramento continuo, accreditamento: i servizi socio sanitari ed i processi in atto”. L’obiettivo era quello di proporre una riflessione sull’evoluzione del concetto di qualità, in particolare con riferimento ai mutamenti socio-demografici e alla situazione normativa ed economica. Fra gli ospiti ricordiamo: Raffaele Fabrizio (Direzione Qualità e Politiche Sociali, Emilia Romagna), Giorgio Brunello (Presidente Kairos SpA), Massimo Giordani (Direttore UPIPA), Paolo Galfione (Direttore Generale Softwareuno), Dina Bonicelli (Responsabile Uff. Qualità e RTS Anziani Coopselios), Damiano Mantovani (Presidente Nazionale ANSDIPP), Barbara Trevisan (Ufficio Assicurazione Qualità, Policlinico di Modena). Il dibattito, moderato da Francesco Tani (Direttore Distr. 17, ASL 5, La Spezia) e Patrizia Castellucci (Coordinatore Sociale Ausl 8 Arezzo), si è sviluppato a partire da domande sempre più cruciali nell’ambito dei servizi alla persona: come cambia il concetto di qualità in relazione ai bisogni sociali? E, soprattutto, l’Ente Pubblico, i Gestori (sia pubblici che privati), i soggetti che operano nell’ambito dei processi qualitativi, sono in grado di cogliere tali cambiamenti e individuare nuove risposte? Quali sono i nuovi strumenti normativi, gestionali, operativi che consentono agli operatori del welfare di stare al passo con un’idea di qualità che cambia? L’accreditamento, che impone di rivedere il ruolo stesso degli Enti erogatori dei servizi, rappresenta una prospettiva centrale nell’analisi del mutamento degli standard e dei processi qualitativi. Di questo ha parlato Raffaele Fabrizio (Direzione Qualità e Politiche Sociali, Regione Emilia Romagna). Di seguito un estratto della sua relazione. L’accreditamento non è un processo a sé stante, ma rappresenta il risultato di un percorso condiviso e partecipato attraverso un ampio confronto con tutti i soggetti e gli attori sociali coinvolti e si inserisce all’interno del nuovo sistema dei servizi sociali e socio sanitari stabiliti dal Piano Regionale. Non è, pertanto, un fine ma uno strumento per regolare i rapporti tra Pubblica Amministrazione e soggetti gestori, coerentemente con i seguenti obiettivi: integrazione, valorizzazione dei sog- Raffaele Fabrizio al workshop getti sociali coinvolti, equità in termini di risorse e valorizzazione del lavoro di cura. Quali sono state le ragioni che hanno portato all’introduzione dell’accreditamento? Innanzitutto, l’inadeguatezza dei sistemi tradizionali di appalto nei servizi alla persona, l’assunzione di maggiore responsabilità dei soggetti del terzo settore, per i quali l’accreditamento rappresenta una grande sfida, ma anche l’opportunità di diventare responsabili della gestione complessiva dei servizi; la realizzazione di un sistema di governance che, partendo dall’analisi dei bisogni, assicuri, attraverso nuovi strumenti, la regolazione dei rapporti tra i soggetti coinvolti e un impiego delle risorse più equo. Ad oggi, in fase di accreditamento transitorio, sono stati definiti i requisiti per l’accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare, dei centri diurni per anziani e disabili, delle case residenze per anziani, dei centri residenziali socio-riabilitativi per disabili. Fino ad ora sono state presentate circa 950 richieste di accreditamento e, di queste, il 7-8% proviene dal settore pubblico, il 25% dai privati, mentre il resto è al centro di un processo di concertazione. Il percorso per giungere alla definizione del processo di accreditamento avrà la durata di 3 anni e, alla fine del 2013, tutti i soggetti dovranno essere in possesso dei requisiti richiesti. La messa a regime del sistema ridefinirà i ruoli dei soggetti istituzionali assegnando nuovi compiti a Regione, Comune e Provincia. Il nuovo sistema di welfare impone anche un ripensamento del concetto di qualità, definito attraverso l’individuazione di 10 aree tematiche e, proprio in riferimento al set di requisiti compresi in ogni area, vengono definiti i risultati attesi dal punto di vista dell’utente, come primo riferimento per la definizione degli standard di qualità percepita. FRANCESCA PICCHI Ufficio Comunicazione Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 4 26-01-2011 10:56:44 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA orientamento al cliente 5 A proposito di customer … Si è appena concluso il 2010, un anno che ci ha visti particolarmente impegnati e attenti al monitoraggio e alla valutazione dei livelli di soddisfazione dei clienti che usufruiscono dei nostri servizi. Gli aspetti qualitativi che caratterizzano i servizi alla persona sono stati oggetto di riflessione e di discussione in primo luogo all’interno dello staff tecnico dirigenziale di Coopselios, che ha fatto dell’orientamento al cliente un tratto saliente della politica della qualità della cooperativa. Ovviamente questo orientamento deve trovare una declinazione operativa all’interno dei servizi, per consentire un miglioramento sulla qualità percepita dagli utenti-clienti. Gli operatori che lavorano sui servizi rappresentano l’ultimo anello della catena produttiva e proprio per questo il più importante, quello cioè in grado di fare la differenza tra un servizio educativo e un servizio educativo di qualità, percepito dalle famiglie come tale. La capacità di cogliere i bisogni emergenti, la disponibilità all’ascolto e alla relazione, il desiderio di creare buone opportunità di crescita e di apprendimento, la capacità delle insegnanti di mettersi in discussione attraverso l’aggiornamento costante, sono aspetti fondanti il nostro modo di concepire e proporre i servizi educativi. Tutto questo però non è sufficiente se non si ha la capacità di comunicarlo con forza e chiarezza alle famiglie. Talvolta, i buoni risultati emersi da strumenti formali come le indagini sulla soddisfazione del cliente, trovano un riscontro diretto attraverso i gesti compiuti dalle famiglie; iniziative semplici ma di grandissimo valore per gli operatori e per tutti i responsabili che operano per il buon andamento dei servizi. Mi riferisco in particolare all’iniziativa promossa dai genitori del nido Bollicine di Rubiera, che hanno voluto ringraziare le educatrici e la pedagogista per l’eccellente lavoro svolto dal 2008 al 2010, attraverso un attestato di merito rivolto al nido firmato dal Sindaco di Rubiera, Lorena Baccarani. Piccoli gesti, come la lettera di elogio scritta da una mamma a proposito di una scelta organizzativa attuata al micronido di Busana per la sostituzione del personale assente, o come la e-mail inviataci da un’altra mamma del nido Aguas Claras che si complimentava con noi per la qualità del servizio e per l’opportunità di partecipazione che i consigli di gestione offrono alle famiglie come contesti ricchi dal punto di vista culturale. È importante ribadire questi concetti, soprattutto al nostro interno e proprio all’inizio del nuovo anno, per ricordare a tutti noi che l’attenzione alla qualità non è un diritto, ma un dovere di chi si occupa di servizi alle persone e che i buoni servizi sono il frutto di sforzi e scelte condivise a tutti i livelli di responsabilità. LINA BORGHI R.T.P. Infanzia Reggio Emilia e Romagna Un nostro socio al Festival della Cultura e del libro Antimo Pappadia, operatore del centro disabili Sartoretti di Reggiolo (Re), è stato fra gli invitati alla 4a edizione Festival del Libro e Scrittura di San Giuseppe Vesuviano (NA). L’evento è nato come strumento di contrapposizione al “Sistema camorra” e come formazione della coscienza morale e educativa dell’individuo. Il festival ha visto fra i partecipanti personalità famose del mondo della cultura, della televisione e del cinema, tra questi: Enrico Varriale, Pino Aprile, Maria Pia Ammirati. Ma la novità di quest’anno è che sono stati invitati sei scrittori che si sono distinti per particolari meriti, tra questi il nostro socio lavoratore Antimo Pappadia col suo ultimo lavoro “A Napoli tutti hanno un soprannome” edito dal gruppo Albatros. Complimenti ad Antimo da tutti noi! ENZA IOZZIA Socia Piacenza Ovest gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 5 26-01-2011 10:56:45 6 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA comunicazione di pubblica utilità La figura dell’amministratore di sostegno. Incontro con le famiglie Nasce da un’idea del Centro un effetto incapacitante Sartoretti con il patrocinio e ad escludere il ruolo dei del Comune di Reggiolo e familiari. organizzato in collaborazioIl beneficiario dell’ammine con l’Unione dei Comuni nistrazione di sostegno, della Bassa Reggiana e il Serinvece, conserva la capacità vizio Sociale Zonale Integradi agire per tutti gli atti che to, l’incontro con le famiglie non richiedono la rappree gli operatori sanitari del sentanza esclusiva o l’assi10.12.2010 che l’Avv. Sara stenza necessaria dell’amRicci (Resp. Uff. Affari Legali ministratore di sostegno e Coopselios) ha tenuto prespuò in ogni caso compiere so il Centro Socio Sanitario gli atti necessari a soddisfaDanila Bocelli (R.T.S. disabili) e Sara Ricci (Ufficio Affari Legali) re le esigenze della propria in Reggiolo (RE) sul tema “La figura dell’Amministravita quotidiana. tore di sostegno”, quale istituto introdotto nel nostro Il ricorso per l’istituzione dell’amministrazione di ordinamento attraverso la legge 9-1-2004, n. 6 che ha sostegno può essere proposto al Giudice Tutelare inserito la parte fondamentale della disciplina direttadal diretto interessato (anche se minore, interdetto, mente nel codice civile, agli artt. 404 e seguenti. inabilitato), dal coniuge o da una persona stabilmente L’amministrazione di sostegno è diretto a proteggere, convivente, dai parenti entro il quarto grado o dagli con la minore limitazione possibile della capacità di affini entro il secondo grado, dal tutore, curatore o dal agire, le persone che, per effetto di un’infermità o di pubblico ministero, nonché dai responsabili dei servizi una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’imsanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e possibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere assistenza della persona. ai propri interessi: ad esempio persone con disabilità L’amministratore di sostegno deve, innanzitutto, ma anche anziani della terza o quarta età. tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beSi tratta di una misura di protezione alternativa e da neficiario e ha dei precisi doveri nello svolgimento preferire rispetto ai tradizionali istituti dell’interdidell’incarico, prevalentemente rivolto al compimento zione e dell’inabilitazione che si sono rivelati spropordi atti giuridici. zionati rispetto alle effettive esigenze di protezione L’istituto dell’amministrazione di sostegno è, in concludelle persone prive di autonomia, diretti a produrre sione, frutto di un lungo percorso che parte dagli anni Settanta del secolo scorso con la riforma psichiatrica e rispecchia l’evoluzione dell’ordinamento giuridico non solo nazionale ma anche europeo e internazionale (Carta di Nizza del 2000, Convenzione di New York del 2006 sui diritti dei disabili), sempre più attenti al riconoscimento giuridico dei diritti fondamentali dell’uomo e alla loro tutela mediante la predisposizione di strumenti in grado di accompagnare le persone deboli nel percorso di riconquista delle capacità di gestione della propria persona e del proprio patrimonio. SARA RICCI Ufficio Affari Legali Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 6 26-01-2011 10:56:46 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA comunicazione di pubblica utilità 7 Coopselios insegna agli anziani la sicurezza, dentro e fuori casa Ogni anno in Italia si verificano 4.500.000 casi di incidenti domestici di cui 8.000 mortali. I soggetti maggiormente a rischio sono le donne, gli anziani, i bambini, i diversamente abili. Il rischio di incidente aumenta con l’aumentare dell’età e la maggior parte degli infortuni avviene in cucina. Eppure, nonostante questi numeri, la tendenza è quella di sottovalutare i comportamenti potenzialmente rischiosi durante lo svolgimento delle attività quotidiane. Per questo Coopselios, allo scopo di diffondere comportamenti corretti per la tutela della salute e la salvaguardia del benessere dell’anziano e della sua famiglia, ha realizzato un opuscolo sulla sicurezza dentro e fuori casa. Si tratta di una guida pratica e completa, semplice e piacevole da leggere. Una guida illustrata, con i divertenti disegni di Emanuele Lamedica, per invogliare alla lettura e catturare immediatamente l’attenzione dell’anziano sui piccoli e grandi problemi che ogni giorno potrebbero mettere a rischio la sua incolumità (cadute, incendi, folgorazioni, intossicazioni ma anche truffe, furti, scippi, ecc...). La pubblicazione, patrocinata dalla Polizia di Stato e dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia e realizzata con il contributo delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia e del Distretto Sociosanitario della Val di Magra è già stata presentata a Reggio Emilia e a Sarzana. Il primo dicembre, a Reggio Emilia, Dina Bonicelli (Responsabile del Settore Anziani Coopselios) e Ermelinda Bottazzi (Coordinatore Servizio Assistenza Domiciliare) hanno presentato il progetto insieme a Dante Panatta, Dirigente Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Emilia e Tiziano Grandi, Comando Vigili del Fuoco di Reggio Emilia. A Sarzana erano invece presenti, oltre a Gianni Calabrese (Coordinatore Servizio Assistenza Domiciliare Distretto 19 Val di Magra) e a Luciana Castagna (R.A.A. Ambito territoriale n. 67), Massimo Caleo (Sindaco del Comune di Sarzana), Rosanna Pittiglio (Assessore alle Politiche Sociali), Corrado Mattana (Vice Questore Aggiunto Commissariato P.S. di Sarzana), Leonardo Bruni (Vice Dirigente Comando V.V.F. La Spezia). In programma altri incontri di presentazione dell’opuscolo a Piacenza e a Castelnovo ne’ Monti. La pubblicazione si inserisce all’interno di un progetto, inaugurato lo scorso anno, di sensibilizzazione ai comportamenti responsabili. Nel 2009 gli anziani di Coopselios avevano ricevuto un opuscolo di educazione alimentare. Quest’anno, con il tema della sicurezza e la scelta di illustrare e rendere maggiormente fruibile e accattivante la guida, si ribadiscono gli sforzi della cooperativa nel promuovere la prevenzione e nello sperimentare una comunicazione che sia realmente di pubblica utilità. GIULIA CARAMASCHI Ufficio Comunicazione gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 7 26-01-2011 10:56:46 8 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA formazione Percorsi in dialogo a La Spezia I linguaggi espressivi e creatività al nido Sabato 11 dicembre, all’asilo nido “Il Castello Magico” di Santo Stefano di Magra, il Settore Infanzia di Coopselios ha proposto un evento formativo per parlare dei linguaggi espressivi e della creatività al nido e per presentare la pubblicazione realizzata del settore “Atelier Aperto”. settore, Lucia Castiglia, il Sindaco di S. Stefano Magra, Yuri Mazzanti, l’Assessore alle Politiche Sociali, Nicla Messora, e insegnanti del nido Il Castello Magico, Elvira Fidolfi del Distretto 19 Val di Magra, La Cicogna di Melara e Complesso Educativo Rodari di Rebocco del Distretto 18 della Spezia. Di seguito alcune delle esperienze riportate. Nido S.Stefano di Magra Il Castello Magico Il lavoro di educatrici in questi anni ci ha portato ad approfondire il tema dei linguaggi creativi all’interno del nostro nido. L’esperienza, la quotidianità con i bambini, il lavoro collegiale e la formazione, ci portano ogni giorno a realizzare un servizio capace di offrire stimoli, occasioni e esperienze, in grado di favorire le molteplici abilità del bambino. I linguaggi creativi e i luoghi della “fascinazione”, come l’atelier o gli spazi laboratoriali, diventano strumenti per eccellenza di un’interpretazione dell’educazione al nido che punta a promuovere la capacità di costruire/scoprire direttamente l’esperienza e la cultura. L’atelier è un’idea, è un approccio alla complessità dei linguaggi sviluppati attraverso le esperienze che permeano l’ambiente entro il quale si esprimono. La giornata è nata dal desiderio di continuare un percorso di confronto di esperienze nato in questi anni sul territorio della Spezia e allargarlo ai servizi all’infanzia del Distretto della Val di Magra. Dal dialogo con educatrici di altri servizi scaturisce un confronto sulle esperienze e sulle teorie di riferimento e si rilancia la pratica della rete e della circolarità in una dimensione di ricerca continua. Il confronto continuo in gruppi allargati è stato promosso in questi anni da Lucia Castiglia (Responsabile gruppo coordinamento pedagogico Comune della Spezia), persona con grande interesse e passione per la promozione della cultura dell’infanzia e dei Diritti dei bambini e delle bambine, e appoggiato costantemente da Coopselios e dal Comune di La Spezia che hanno organizzato diverse iniziative in tal senso: rispettivamente, Laboratorio intrecci, Intreccio di Narrazioni e Melting Potter. Al seminario dell’11 dicembre hanno preso parte, oltre ai tecnici del Complesso educativo Rodari Attingendo dal percorso formativo dello scorso anno sul tema degli intrecci e sul percorso interculturale “Melting Potter”, abbiamo deciso di declinare in maniera diversa il tema degli intrecci, “intrecciando” colori, materiali e culture valorizzando le differenze e ricercando le somiglianze. L’approccio al nostro percorso in questo progetto è stato prevalentemente laboratoriale, dove spazio e tempo all’interno della quotidianità educativa vengono dedicati sistematicamente ad attività che coinvolgono in modo significativo i bambini. I bambini venendo a contatto con la pluralità e la diversità sia al nido che sul territorio, sono diventati consapevoli di come le differenze siano valori e risorse. Valorizzare differenze e somiglianze favorendo l’ascolto, lo scambio e la reciprocità nel quotidiano e nei diversi contesti. MARZIA SETTEPASSI R.T.P. Infanzia Liguria, Toscana, Lazio Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 8 26-01-2011 10:56:47 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 9 Da 25 anni socialmente creativi N el 1985 nasceva Coopselios e il 3 dicembre la nostra cooperativa ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno. Siamo partiti da un tema rappresentativo del nostro lavoro - la creatività - e abbiamo proposto occasioni di scambio e confronto per fare il punto, insieme, sulla nostra storia, la storia delle persone di cui ci siamo presi cura, la storia di una città, di un territorio, di una rete di servizi. Così è nato “Socialmente creativi”, una giornata ricca di eventi: seminari a cura del settore Infanzia e del settore Anziani, percorsi espositivi sugli elaborati artistici realizzati nelle strutture - videoinstallazioni, dipinti, mostre fotografiche, fumetti per toccare con mano la creatività praticata quotidianamente. E ancora: il contributo di ospiti esterni, la proiezione di un video e, in chiusura, uno spettacolo teatrale su Coopselios, scritto e interpretato da Paolo Vergnani e Lorenza Magnetto. A ciascuno di questi eventi daremo spazio in questo numero monografico di Coopselios Notizie, dedicato appunto al nostro venticinquennale. Il 3 dicembre ha voluto essere una giornata dedicata ai soci e aperta alla cittadinanza finalizzata a promuovere un confronto sul ruolo della cooperazione sociale, con uno sguardo orientato a coglierne le potenzialità future. Ma soprattutto, il 3 dicembre ha rappresentato una giornata di festa, per gustare ancora il piacere del fare insieme. Perché la creatività? Atelier, laboratori, mostre, narrazioni, gioco, esperienze espressive di vario genere sono la rappresentazione concreta del nostro lavoro quotidiano, nell’intento di dar voce ai più fragili, anche al di fuori dei canali tradizionali, nel difficile percorso di riconoscimento di un diritto di parola per tutti e della valorizzazione della diversità di ciascuno. “Socialmente creativi”: un titolo per spiegare il lavoro sociale di Coopselios che, come racconta il Presidente Guido Saccardi, non è altro che “un viaggio nelle potenzialità di coloro che, da soli, faticano ad esprimere se stessi. Da 25 anni ne valorizziamo i linguaggi e soddisfiamo il loro desiderio di aprirsi al mondo”. Ringraziamenti Ringraziamo tutti i soci presenti, tutti i soci che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa; ma anche tutti i soci che, impossibilitati a partecipare, arricchiscono ogni giorno Coopselios con il loro impegno e la loro sensibilità. Ringraziamo chi ha visto nascere la cooperativa, 25 anni fa, e ha voluto ricordarlo insieme a noi il 3 dicembre: Eletta Bertani che nel 1985 era Assessore alla Scuola e Ivano Grasselli, prima Direttore Generale e fino al 2007 Presidente di Coopselios. Ringraziamo il mondo cooperativo presente e tutti coloro che hanno portato un contributo ai festeggiamenti. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Reggio, rappresentata dal Sindaco Graziano Del Rio e dall’Assessore Matteo Sassi. Ringraziamo anche i volontari che ogni giorno ci accompagnano nel difficile compito di lavorare per il benessere altrui. E, soprattutto, ringraziamo tutte le persone di cui ci prendiamo cura che, insieme alle loro famiglie, ci consentono ogni giorno di valorizzare le nostre competenze, gratificandoci e mettendoci in discussione in un continuo percorso di crescita. Infine, un ringraziamento speciale ai nostri sponsor Cir e Regginflex, che hanno reso possibile la serata; e al nostro partner Unieco per aver ricordato il nostro anniversario all’interno del periodico aziendale. gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 9 26-01-2011 10:56:48 10 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 Buon compleanno dalle autorità! Molte sono state le presenze delle istituzioni e del mondo cooperativo che hanno voluto festeggiare insieme a noi i nostri 25 anni. Alcuni di questi hanno portato una loro testimonianza. Un messaggio di auguri e un incoraggiamento a proseguire e a fare sempre del nostro meglio sulla strada dell’innovazione nei servizi alla persona. GIULIANO POLETTI, Presidente Legacoop Cari amici, vi ringrazio sinceramente per l’invito a partecipare alla celebrazione dei 25 anni di Coopselios. Voglio esprimervi, a nome di tutta Legacoop, la mia gratitudine e i più vivi complimenti per quanto avete fatto in questi anni, dando vita a una delle più belle e significative esperienze di cooperazione sociale del Paese. Creatività e innovazione, unite alla sensibilità verso i bisogni sociali, la valorizzazione delle qualità delle persone e l’attenzione ai diritti dei lavoratori, sono la chiave per affrontare al meglio le sfide e per affermarsi come un soggetto che offre un contributo di rilievo al benessere sociale e alla crescita di una comunità. I risultati che avete raggiunto, sul piano economico e sociale, rappresentano il più evidente e meritato riconoscimento del vostro modo di operare e delle scelte che avete fatto. ALBERTO ALBERANI, Responsabile Legacoopsociali Emilia Romagna Questa sera vi leggo un elenco. In 25 parole un punto di vista, una sintesi costruita nel mio percorso all’interno dei vostri spazi espositivi: Sguardi - Infanzia - Complicità - Tempo produttivo - Progetti - Condivisione - Ascolto - Disabili - Anziani - Serenità - Minori - Cooperativa - Ricerca - Innovazione - Soci - Donne - Creat(t)ività - Reggio Emilia - Futuri nascosti - Responsabilità - Lavoro sociale - Onestà - Guido - 25 - Coopselios. Auguri! ILDO CIGARINI, Presidente Legacoop RE Buon compleanno Coopselios. Venticinque anni sono un quarto di secolo e la cooperativa li porta bene, con quella leggerezza dell’anima che nasce dalla consapevolezza del proprio ruolo e della propria missione. In questi 25 anni la cooperativa è cresciuta, si è consolidata, ha portato la propria identità sociale e operativa fuori dai confini provinciali, occupando con grande professionalità uno spazio dedicato a bisogni sociali sempre più crescenti in una società in rapida mutazione. I soci sono stati il motore di questo sviluppo. Il carburante di questa crescita è stata la creatività, la capacità di interpretare i bisogni e di realizzare accanto alla mutualità anche una elevata qualità imprenditoriale. Creatività, innovazione, disponibilità al cambiamento - temi al centro delle vostra riflessione in questa giornata - sono i valori che una cooperativa orientata al futuro deve sapere mettere in campo. La crisi economica e sociale, che continua a lasciare pesanti tracce di sé nella vita delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori e delle fasce più deboli, richiede una risposta generale che ancora fatica a concretizzarsi; ma noi, la cooperazione e le cooperative come Coopselios, non possiamo aspettare, dobbiamo mettere in campo tutta la nostra capacità progettuale, il nostro saper fare e i nostri valori. Sì, perché è con i valori che si crea “valore” non solo per sé ma per la società tutta. La mutualità, la solidarietà, la democrazia economica, la riduzione delle diseguaglianze sociali, l’intergenerazionalità e la responsabilità sociale, esprimono un paradigma economico alternativo rispetto a quello che è entrato drammaticamente in crisi. Una crisi che ha fatto giustizia della ideologia dei mercati e di una finanza speculativa e autoreferenziale. Il nostro paese può ripartire e noi possiamo, con le altre forze sociali e imprenditoriali, interpretarne il bisogno di una crescita più sostenibile e qualitativa. È vero le risorse pubbliche sono minori e i bisogni sociali crescenti, ma la risposta a questa contraddizione non può essere: tagliare, tagliare, tagliare. La risposta deve e può essere: cambiare. Cambiare il rapporto pubblico–privato nell’ottica della co-progettazione di nuove forme di intervento che possono estendere l’azione del welfare sociale. La cooperazione è al servizio di questo modo nuovo Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 10 26-01-2011 10:56:49 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 di guardare al futuro e Coopselios è una cooperativa che molto può dare in termini di visione e indirizzo strategico. Buon compleanno Coopselios e altri 100 di questi anni: noi cooperatori lo sappiamo, questo obiettivo non è un miraggio, ma una concreta possibilità. GRAZIANO DEL RIO, Sindaco di Reggio Emilia Nell’esprimere il mio personale rammarico per non poter essere presente alle celebrazioni del 25° anniversario di un’attività cooperativa sociale che costituisce un patrimonio non solo della vostra realtà e dei cittadini che ad essa fanno riferimento, ma dell’intera comunità reggiana, mi sento innanzitutto di rivolgervi un caldo apprezzamento per la vostra opera. Opera, insieme a tante altre, del volontariato e del privato sociale, che ha saputo e sa incrociare le politiche pubbliche del welfare e sostenere il disegno, su cui si sta ancora lavorando, di costruzione di un nuovo welfare comunitario. Questo obiettivo essenziale, reso oggi drammatico per la situazione in cui versano la finanza locale e le politiche governative al riguardo, esige uno sforzo progettuale e organizzativo di grande rilievo che comporta non soltanto l’ideazione di un progetto complessivo ma un conseguente processo di attuazione e di concretizzazione. I cambiamenti sociali, demografici, economici cui stiamo assistendo esigono l’attivazione di tutte le energie, le professionalità, le capacità operative di tanti soggetti, pubblici e privati, per riuscire a continuare, innovando, a difendere e a sviluppare la coesione sociale. Questi problemi fanno parte anche del vostro modo di fare impresa ed è anche per questo che vi rivolgo i miei migliori auspici di buon lavoro e di ulteriori buoni risultati. MATTEO SASSI, Assessore alle politiche sociali, lavoro e salute del Comune di Reggio Emilia Un buon compleanno a tutti voi. Oggi raggiungere i 25 anni di attività per un’impresa cooperativa è un traguardo di grande rilevanza. Sono poche le aziende che riescono a raggiungere questi risultati e si tratta, in larghissima parte, di cooperative. Infatti, è ampiamente documentato che le imprese di capitali hanno una vita media di pochi anni; al contrario la forma cooperativa d’impresa è capace di traguardare il secolo di vita, come dimostrato da diverse realtà delle nostre terre. È come se le cooperative avessero conservato una maggiore capacità di resistere al carattere speculativo e onnivoro dell’economia del nostro tempo che ha condotto interi paesi e società sull’orlo del collasso. Questo dato, inconfutabile, ci ricorda quanto 11 siano preziose le cooperative per la coesione sociale dei nostri territori, a partire dal consolidamento dei livelli occupazionali. Ciò è tanto più vero se si considera che le nostre società promuovono l’individualismo e la competitività sopra ad ogni altro valore, dimenticando il legame inscindibile che esiste tra sviluppo economico e coesione sociale. Quando viene meno l’uno tramonta anche l’altra, come del resto è dimostrato dalla grave crisi economica che stiamo attraversando. Per raggiungere quindi gli obiettivi della stabilità occupazionale e del consolidamento delle attività imprenditoriali è spesso fondamentale agire controcorrente e parlare, anche in contesti economici di mercato, di socialità, mutualità e solidarietà. 25 anni sono un compleanno importante ma difficile. Pensiamo alla condizione dei 25enni d’oggi: 1/3 di loro è senza lavoro (a prescindere dal titolo di studio posseduto), 1/5 addirittura non è né alla ricerca di un lavoro né impegnato in percorsi formativi; lo scoraggiamento e l’abbandono sembrano essere i sentimenti più diffusi in tanta parte della popolazione. Tutto questo rappresenta una ferita aperta per il nostro paese e una sfida, in particolare, per il movimento cooperativo. Ciascuno di voi, nel proprio lavoro quotidiano nel campo dell’infanzia, degli anziani, dei minori e della disabilità si dedica all’altro animando una “comunità di cura”, operosa e solidale. La sfida politica e istituzionale oggi si gioca nel confronto tra un’idea di comunità aperta, solidale e operosa e una concezione della comunità come spazio blindato, chiuso alla circolazione di nuove idee così come a nuovi cittadini. Queste ultime comunità sono caratterizzate da uomini impauriti, soli di fronte alla complessità del nostro tempo e dediti alla ricerca del capro espiatorio su cui sfogare le proprie ansie e ipocrisie; le comunità aperte, al contrario, vivono del reciproco aiuto, della solidarietà e della consapevolezza che il rancore è un sentimento negativo che avvelena e immiserisce tutti. Costruire orizzonti comuni di giustizia, uguaglianza e speranza in questo difficile tempo è il compito di noi tutti. Anche per questo il lavoro di cura è quanto mai fondamentale oggi, non solo per lo sviluppo economico, ma per lo sviluppo sociale, culturale e morale delle comunità. Per tutto questo, per il vostro quotidiano impegno, vi ringrazio a nome del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale e, chiaramente, del sottoscritto in quanto parte di questa bella realtà. gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 11 26-01-2011 10:56:49 12 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 Creatività o fantasia? Storia di una cooperativa diventati 9. Lo abbiamo già detto: le Ci sono Olga e Maria Teresa, celebrazioni del 25ennale di il marito di Olga, la sorella Coopselios dovevano essere del marito, la moglie di loro anche una festa. E a 25 anni cugino e il cugino, il fratello di ci si merita un bel regalo! Uno un’amica, l’amico dell’amico e spettacolo teatrale sembrasua sorella! E c’è il notaio Luigi va una buona occasione per Govoni… che sancisce la nascidivertirsi insieme ripercorta di Elios. Cooperativa Elios. rendo le tappe della nostra cooperativa, con riflessioni sul Ed ecco la conclusione… lavoro sociale e le sue difficoltà, e sulla cooperazione come … siamo abituati a pensare modello economico e sociale che la condizione fisiologica complesso ma ricco di poten- Paolo Vergnani e Lorenza Magnetto in scena dei rapporti interpersonali sia zialità! E così, Paolo Vergnani e Lorenza Magnetto di CastaSpell, la cooperazione, la pace… a qualunque livello, nella coppia come in un’organizzazione… la prevaricazione e il conflitto si dopo un percorso di approfondimento e conoscenza verificano ma sono una anomalia, la conseguenza di un errore della cooperativa, effettuato attraverso visite, interviste o di una azione malvagia. e ricerca sui documenti storici, hanno scritto per noi un Signori, ho una notizia per voi! …non so se definirla buona o copione, rappresentato poi in opera teatrale e musicato cattiva... la notizia è che la condizione fisiologica delle cose, e dai Mooska. in particolare dei rapporti, è il CONFLITTO: tutti i rapporti Ecco l’incipit … tendono al conflitto. Lo dice la legge dell’entropia! La cooperazione, qualunque significato vogliamo dare alla …andiamo con ordine: il 2 maggio del 1984 Olga e Maria Teresa, conosciute anche come le sorelle Valeriani, sono a casa parola, non è impossibile; però è un processo artificiale, per raggiungerla bisogna investire, elargire...e nel momento in cui e stanno leggendo la Gazzetta di Reggio “la reggiana accusa smetto di investire, di elargire…si torna nel conflitto… un netto calo di forma. Fuori Roggi la parola va al nuovo La realtà è che è più facile rompere di quanto non lo sia direttore sportivo Franco Manni” ma per quanto siano 2 tifose sfegatate in realtà la notizia che cattura il loro interesse costruire. Pagare le tasse, pensare al bene comune, proteggere i deboli, rispettare le idee degli altri, lavorare in cooperativa è un’altra: “Incremento delle nascite a Reggio Emilia. Gli asili non sono azioni naturali. Sono il frutto di uno sforzo e di un nido non bastano per far fronte alle richieste delle famiglie”. costante investimento di energia. Eppure sono le massime In quel periodo Maria Teresa è senza lavoro….ma non è per espressioni del vivere civile. questo. La vera difficoltà è andare contro alla nostra visuale che Olga ha un contratto che a breve scadrà…ma non è per questo. Non è per questo che alle due sorelle Valeriani viene in spesso si concentra solo sui bisogni e solo su quelli immediati. E ci fa magari perdere di vista il grande quadro. E ci fa dimenmente di creare una cooperativa! Il motivo è un altro: loro voticare che le nostre azioni hanno conseguenze complesse. E gliono costruire qualcosa di diverso, qualcosa che assomigli a una grande famiglia. Sarà perché provengono da una famiglia che la società di cui facciamo parte e il mondo in cui viviamo li abbiamo avuti in prestito dalle generazioni future. Proprio numerosa e sono cresciute in una grande casa tra fratelli zii come una cooperativa! cugini in un ambiente dove collaborare era la parola d’ordine! Solo che per fondare una cooperativa bisogna essere almeChi volesse ricevere il DVD dello spettacolo può farne no in tre..e vabbè, ma sono donne…secondo voi quanto ci richiesta all’Ufficio Comunicazione (gcaramaschi@coopmettono a far girare la notizia?! il 22 maggio 1984 quando selios.com). si ritrovano per costituire una società cooperativa…. sono già Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 12 26-01-2011 10:56:49 VENTICINQUENNALE anziani 13 Anima & Azione 2010 N on è stato un caso inserire all’interno dei festeggiamenti per i 25 anni di Coopselios, il consolidato seminario “Anima & Azione” dedicato alla messa in rete delle innovazioni progettuali e delle ricerche sulle attività di animazione con gli anziani. L’animazione, infatti, ha molto a che fare con la creatività, il tema individuato per il venticinquennale. Fare animazione, infatti, vuol dire anche stimolare l’utilizzo di linguaggi variegati, di forme espressive alternative, che spaziano fra i diversi orizzonti cognitivi, sensoriali, relazionali. In questo senso anche l’animazione è un percorso di creatività, utile ad arricchire i percorsi riabilitativi attraverso lo sviluppo e la pratica di capacità comunicative e relazionali. Inoltre l’animazione, sin dagli albori di Coopselios, e in particolare nella gestione delle prime strutture residenziali (Villa Minozzo a Reggio Emilia e Bobbio a Piacenza), è sempre stata un elemento qualificante del nostro approccio socio-assistenziale, insieme alla valorizzazione degli aspetti emotivi degli anziani accolti. Il 3 dicembre gli animatori hanno illustrato i progetti realizzati nelle strutture nel corso dell’anno con il supporto dei coordinatori e delle equipe assistenziali. I progetti, secondo le linee guida e il filone tematico definito dal coordinamento tecnico del Settore Anziani, dovevano rispondere ai seguenti obiettivi: 1. offrire un momento di animazione serale per aiutare l’anziano a riappropriarsi di un piccolo spazio della giornata, il dopo cena, come faceva normalmente prima di entrare in struttura; 2. offrire agli anziani l’occasione di narrarsi a partire dal tema dell’alimentazione; 3. allestire la sala pasti in modo familiare e accogliente, per renderla un luogo in cui l’anziano possa trovare riferimenti e conoscenze legate al proprio passato. I progetti hanno saputo rispondere a tali obiettivi, mostrando la capacità degli operatori di rielaborare i contenuti della formazione e di applicarli e concretizzarli nella prassi quotidiana. Ciò che è emerso dalle presentazioni può essere sintetizzato in tre ambiti di riflessione cruciali: - spazio di vita. L’animatore deve occuparsi sempre di più dell’ambiente di vita degli anziani organizzando gli spazi in modo che risultino sempre più familiari. - reti territoriali. L’esperienza di animazione risulta essere particolarmente qualificata dalla collaborazione e dall’integrazione con le risorse formali e informali del territorio: volontariato, enti e associazioni esterne, in grado di arricchire e valorizzare le attività svolte. - coinvolgimento del familiare. La famiglia va necessariamente intesa come risorsa terapeutica e capace di portare valore aggiunto alle attività della struttura. Infine, un ulteriore elemento da segnalare è la comparsa di sinergie e forme volontarie di aggregazione fra le strutture, a dimostrazione della buona riuscita degli incontri formativi capaci di stimolare nelle èquipe la volontà di confrontarsi in piccoli gruppi territoriali di ricerca, progettazione e coordinamento. Durante il seminario è stato consegnato il Premio Innovazione e Qualità, giunto alla seconda edizione. Il progetto premiato è stato “La cucina Alzheimer” realizzato alla Casa Residenza “Villa Verde” di Ancarano di Rivergaro. Il progetto si è distinto per le caratteristiche innovative, per la replicabilità del modello, per la coerenza con il tema assegnato e per la dimostrata capacità di incrementare il benessere degli anziani. I progetti presentati C.P. Villa delle Ginestre (Castelnovo Monti), C.P. di Villa Minozzo, R.S.A. I Ronchi (Castelnovo Monti) - L’appetito vien mangiando e ... ricordando Centro Servizi di Correggio - Sul far della sera C.R. Sabbadini (Sarzana) - Ricordi di cucina RS.A. I Germogli (Menconico) - L’appetito vien mangiando Centro Servizi Villa Tamerici (Porto Viro) - Impastando insieme i ricordi della nostra cucina R.S.A. Via Quarenghi (Milano) - L’animazione serale; magici momenti di condivisione e valorizzazione dell’anziano R.S.A. Villa Elvira (S. Maria della Versa) - Il momento della cena e del dopocena come specchio delle relazioni intra-gruppo R.S.A. Vici Giovannino (Cattolica) e R.S.A. Gli Ulivi (Morciano di Romagna) - Alimentazione e allestimento della sala da pranzo Centro Polifunzionale Giovanni XXIII (Lugagnano di Sona) - La cusina veneta nel novecento Centro Servizi Villa Imperiale (Galliera Veneta) - L’alimentazione C.P. di Reggiolo - Festa Senza Bandiera - ma propria l’è! DINA BONICELLI Responsabile Tecnico Settore Anziani gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 13 26-01-2011 10:56:50 14 VENTICINQUENNALE anziani Futuri trascorsi. La perfezione è opera collettiva Oltre ad un seminario, il settore Anziani, per celebrare il venticinquennale, ha promosso l’allestimento di una mostra: un’iniziativa diversa per mostrare pezzi di vita e visioni di un mondo, attraverso immagini, oggetti, storie capaci di narrare la pratica della creatività. Di seguito stralci della presentazione della mostra a cura di Marco Spaggiari. L’essere umano, occorre ricordarlo, conosce “le cose non solo con la ragione astratta e calcolante, ma anche con le ragioni del cuore. L’intuizione, l’orizzonte di conoscenza emozionale, ci consente di cogliere il senso di ciò che un’altra persona prova e rivive. (…) Le emozioni, i sentimenti, ci fanno conoscere che cosa ci sia nel cuore e nell’immaginazione degli altri-da-noi”1. Ed è proprio in questa accezione che tento di interpretare in questa stanza il concetto di Creatività inteso come opera collettiva. Una sorta di omaggio a tutti quegli individui (siano essi addetti alle cucine, RAA, OSS, infermieri, coordinatori, ecc), che lavorano in Equipe nelle strutture di Coopselios per trovare strategie sempre più mirate per la Cura e per il futuro degli anziani. “La demenza e gli altri disturbi cognitivi non permettono all’uomo di completare appieno il proprio ciclo, vivendo in maniera significante l’ultima parte dell’esistenza. Per questo motivo gli interventi terapeutici, riabilitativi e assistenziali hanno il forte significato di tentare la costruzione di un ponte su un baratro buio nel quale il vecchio si perde; (…) la distruzione operata dalla malattia, cancella storie di vita uniche ed irripetibili”2. A questa cancellazione si oppongono gli operatori, stimolando il lavoro creativo, nella sua accezione collettiva: così come più candele, spalleggiandosi, si oppongono al vento, al proprio deterioramento, nella luce tremula. Occorre sempre ricordarsi che per qualità del lavoro in struttura, s’intende qualità del tempo trascorso assieme, qualità dell’operosità e mai qualità estetica dei manufatti realizzati. Il metodo che consente di realizzare le iniziative è obbiettivo primario dell’iniziativa stessa. Non dimentichiamoci mai infatti che “la più ingenua e puerile iniziativa (…) la loro recita più disastrosa, il loro disegno più surrealista, valgono per la loro formazione infinitamente di più della ricezione oziosa e passiva del più perfetto programma televisivo e del migliore film”3. MARCO SPAGGIARI Curatore della mostra 1 E. Borgna, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano 2003, pp. 18-19. 2 F. Del Sasso, A. Pigatto, L’anziano e la sua memoria, Bollati Boringhieri, Torino 2001, p. 11. 3 L. L. Radice, Educazione della mente, Editori Riuniti, Roma 1962, p. 41. Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 14 26-01-2011 10:56:50 VENTICINQUENNALE infanzia 15 Atelier aperto. Per una creatività a più voci L o scorso 3 dicembre, nella cornice del nostro 25ennale, si è tenuto un incontro aperto a tutti gli operatori del Settore Infanzia e a tutta la cittadinanza sul tema della creatività e sul ruolo dell’atelier a sostegno della creatività all’interno del progetto educativo del nido e della scuola dell’infanzia. L’occasione è stata utile per un confronto a più voci sul tema tra politici, atelieristi, pedagogisti, artisti: noi riteniamo infatti che questo tema necessiti di molte competenze in sinergia e si arricchisca nell’incontro di più punti di vista. Dopo una premessa pedagogica e culturale sul valore della creatività, a cui è seguita la presentazione della pubblicazione “Atelier aperto” da parte della Responsabile del Settore Infanzia, gli interventi di Andrea Carletti, Assessore al Comune di Bibbiano, e di Tiziana Tondelli, Assessore al Comune di Albinea, hanno ribadito le ragioni di un impegno economico e politico, anche in tempo di crisi, a sostegno di servizi educativi che valorizzino la creatività come approccio pedagogico. Sono seguiti poi gli interventi di Davide Benati e Rolando Baldini, due artisti che, pur esercitando linguaggi diversi, hanno saputo darci un’idea dell’esercizio della loro creatività, accompagnandoci nel racconto del loro processo creativo. Mirella Ruozzi poi ha arricchito la discussione condividendo con noi i valori e le caratteristiche di un’esperienza che si è realizzata a contatto diretto con i nidi e le scuole dell’infanzia dove tutt’ora esercita il suo ruolo di atelierista. Riconoscere il valore dell’atelier e dell’atelierista all’interno del progetto pedagogico significa valorizzare il ruolo dei molteplici linguaggi e dell’estetica nei processi di conoscenza di adulti e bambini e nella vita in genere, secondo una concezione laica della creatività che non ha a che fare con competenze straordinarie, ma è una possibilità offerta nella quotidianità. Se nel passato la creatività era vista dagli psicologi come un tratto caratteristico di alcuni individui e misurabile con test, oggi si riconosce che la creatività si può esprimere in varie forme, tra loro relativamente indipendenti e che importante diventa un approccio che educhi all’agire creativo nelle diverse fasce d’età. La sfida che si pone all’educatore è quella di tenere vive l’intelligenza e la sensibilità del bambino, tenendo aperte opzioni alternative e mettendo in risalto la possibilità di esplorare il mondo senza troppi condizionamenti. I canali della creatività si possono mantenere aperti prospettando soluzioni diverse per uno stesso problema, proponendo attività che si distacchino dalla routine, presentando varie e molteplici rappresentazioni di uno stesso tema. La creatività ha a che vedere con una maniera di osservare il mondo intercettando dettagli significativi e facendosi domande non ovvie. La creatività rappresenta anche una via privilegiata per farsi strada e trovare una propria collocazione in un mondo sempre più complesso: lo sostengono da tempo sociologi, psicologi, economisti e altri studiosi della contemporaneità. Anche in quest’ottica, risulta importante porsi il problema di un’educazione delle nuove generazioni che ponga al centro del suo progetto lo sviluppo di un pensiero divergente e creativo, l’individuazione delle strategie e delle possibilità che possiamo offrire ai bambini per sviluppare al meglio le loro intelligenze. SABRINA BONACCINI Responsabile Tecnico Settore Infanzia gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 15 26-01-2011 10:56:51 16 VENTICINQUENNALE disabili Oltre la creatività Per i venticinque anni della nostra cooperativa anche il settore disabili ha allestito un percorso espositivo per raccontare l’esperienza degli atelier creativi all’interno delle strutture per disabili. L’obiettivo dei nostri atelier è quello di stare insieme ed apprendere delle abilità, condividere i risultati dell’espressività del gruppo in un fare quotidiano sempre rivolto alla ricerca di un benessere e una di una stabilità emotiva fondante per qualsiasi contesto sociale. Nella pratica, i nostri atelieristi, lavorano con gli utenti per piccoli gruppi. Essi li guidano in percorsi esplorativi che utilizzano i colori, i materiali plastici, il legno e i prodotti di riciclo per esprimere la propria creatività in maniera libera, il meno possibile condizionata. Nelle nostre officine creative si collabora alla costruzione di un progetto: un manufatto spesso ritorna utile per la struttura (un vaso di fiori, una cassettiera ecc.) o per le famiglie degli utenti che sostengono con entusiasmo l’operato dei propri cari. Il nostro compito, inoltre, è quello di favorire l’espressività, innata in ognuno di noi e per certi versi sorprendente. Capita spesso, infatti, che nell’accompagnare il lavoro degli utenti, noi operatori rimaniamo sorpresi e piacevolmente stupiti dalle capacità dei nostri ospiti di liberare impegno, costanza e dedizione nei confronti di un progetto creativo. È in questi momenti che riusciamo a ribaltare il detto dell’ecclesiaste: non c’è nulla di antico sotto il sole. In fondo è questa la piccola missione del nostro lavoro quotidiano: riuscire a dimostrare a noi stessi che si può lavorare per il benessere di un altro essere umano semplicemente concedendogli una possibilità. Per questo abbiamo chiamato l’esposizione oltre la creatività. C’è inoltre un altro aspetto importante a valorizzare i percorsi creativi. Lavorare nel terzo settore ha molte valenze. Non ultima la motivazione. Questa deve essere rinnovata costantemente al fine di garantire sia la qualità del servizio che una adeguata attenzione alla cura. Essere propositivi significa essere creativi, accogliere gli stimoli e le sfide del territorio. L’impegno del lavoro sociale infatti trascende il qui e ora del confronto stretto e quotidiano con l’utenza: crediamo che per essere all’altezza delle sfide che ci attendono sia necessario saper leggere i bisogni della società, peraltro in continuo mutamento, cogliendone gli aspetti positivi e le mutazioni di segno che questi impongono alle politiche sociali. Questo per riaffermare anche l’importanza della comunità in cui operiamo: la motivazione e lo sguardo sull’utenza non sono che il prodotto di un lavoro inteso come passione per l’essere parte attiva nella società. Uno sguardo in controtendenza, idealista se vogliamo, poco in linea con un periodo storico che richiede ben altri valori. Del resto Coopselios opera in questo settore da 25 anni e non può continuare a farlo se non con questo spirito. Per questo noi operatori che viviamo il territorio ci sentiamo realmente e profondamente socialmente creativi. IVANO DI MARIA Coordinatore Centro Arcobaleno Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 16 26-01-2011 10:56:51 VENTICINQUENNALE minori 17 Creat(t)ività in scatola Il 25ennale ha raccolto in un unico evento le storie del passato, del presente e del futuro di Coopselios, è stato un incontro in cui le generazioni si sono ritrovate e riconosciute, in cui ciascuno è frutto della storia e delle scelte fatte fino ad oggi, forte delle radici faticosamente penetrate nel terreno ma consapevole della necessità di lavorare affinché tali radici possano avere il giusto nutrimento per rimanere ben salde ed espandersi. Il settore minori, l’ultimo nato di Coopselios, ha avuto un suo spazio, per presentarsi e proporsi a tutti i soci. Il concetto espresso nel titolo “Creat(t)ività in scatola” (ripresa dall’esperienza di un laboratorio di un centro estivo) rappresenta uno dei requisiti necessari alla sopravvivenza del settore stesso: la creatività, intesa come capacità di sviluppare idee innovative ma soprattutto di ottimizzare le risorse e i tempi, quella capacità di utilizzo del poco, del confuso, del difficile, del rumoroso da cui emergono le potenzialità dei ragazzi di cui ci prendiamo cura. Per raccontare un po’ della storia del settore, fino ad oggi esistente nelle singole esperienze di lavoro, sono stati presentati alcuni elaborati quali i fumetti scritti e disegnati dai bambini, le “scatole trasformate in piccoli teatrini”, alcuni filmati di attività ricreative ed educative, alcuni prodotti dei laboratori creativi che hanno coinvolto direttamente i bambini. Questi prodotti sono il frutto del lavoro diretto degli educatori sui minori, il frutto più tangibile e visibile, ma c’è un altro prodotto molto più profondo e intimo che non si vede, di grande impatto emotivo, il sostegno alla crescita psico-affettiva del minore. Noi interveniamo principalmente laddove esiste un disagio socio-familiare, spesso ci troviamo di fronte a difficoltà affettive, psicologiche, a legami familiari malsani, difficili, con minori che presentano difficoltà di crescita e/o inserimento sociale. È ovvio, quindi, che la creatività debba intrecciarsi alla professionalità e che entrambe debbano l’una aver cura dell’altra, sostenendosi a vicenda e lasciandosi vicendevolmente gli spazi per poter crescere. In questa dimensione creat(t)iva, pertanto, sono stati presentati alcuni dei prodotti di elaborazione teorica germogliati dalla ricerca e dagli spazi dedicati alla professionalità. In particolare sono state ricavate parole chiave dal Codice Deontologico, dal Primo manuale di Intervento educativo e dal Corso di autoformazione, che rappresentano, ad oggi, gli strumenti e le metodologie tecnico-teoriche da implementare e su cui costruire il metodo di lavoro e i valori del Settore stesso. MOIRA PUNTELLI Responsabile Progetto Settore Minori gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 17 26-01-2011 10:56:52 18 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 Il venticinquennale vissuto dai soci Oltre 400 i soci che nell’arco della giornata hanno partecipato alle celebrazioni. Molti i commenti e i saluti affettuosi lasciati sul registro. Altri soci hanno voluto esprimere un parere a distanza di qualche giorno dall’evento. Di seguito li riportiamo. La cooperativa sociale Coopselios nasce con la finalità di prendersi cura della persona, in particolar modo di coloro che per diverse problematiche necessitano di assistenza. Da 25 anni si occupa di bambini, disabili e anziani creando all’interno di quattro settori operativi distinti per procedure e modalità di lavoro ma uniti da un’unica finalità: il benessere dell’altro. Numerose sono le figure professionali coinvolte, tutte indispensabili non solo per il raggiungimento dei risultati ma per un buon lavoro d’équipe. L’occasione del 25ennale ha permesso a tutti i soci di rivivere le tappe fondamentali della cooperativa e il percorso personale delle singole strutture attraverso esempi di attività che nella quotidianità non sempre vengono condivisi. Un’esperienza commovente, un’occasione di crescita e di incentivo per lavorare nel futuro. Daniela Tognari, Coordinatrice Chi lavora nel sociale vive spesso alla giornata. Trova rapide risposte a bisogni improvvisi, agisce esaurendo in poco tempo le alternative possibili, interviene senza pensare che la soluzione individuata potrà diventare buona prassi comune. Nelle occasioni in cui ci si ritrova e ci si confronta, si comprende invece di essere parte integrante di un processo che sconfina dalla dimensione quotidiana e circoscritta del proprio lavoro. Il sogno etico che ha fondato e cresciuto Coopselios parte dall’anima dei singoli soci, si concretizza in previsioni progettuali e si realizza nella promozione del benessere di ogni utente, attraverso le iniziative presentate per l’anniversario. Ripercorrendo le tappe dei primi 25 anni si ha la certezza che la condivisione di una speranza è alla base di ogni nostra impresa. La ricerca creativa di soluzioni è compito del socio ed è valore per la cooperativa intera, mattone di prospettive future. Schopenhauer diceva che “i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”. Tra intuizioni per il domani e azioni per il presente, abbiamo ancora tante pagine da scrivere. Un socio di Villa Imperiale Quello che mi ha colpito maggiormente dell’ intera serata è stato il ripercorrere la storia della cooperativa, cioè la storia delle persone che l’hanno fondata, delle persone che vi hanno lavorato, la storia degli operatori e degli utenti; le stesse persone che ancora oggi incontro nei corridoi. L’atmosfera di condivisione e partecipazione mi ha permesso di sentirmi parte attiva di tutto questo, nonostante lavori qui solo da pochi mesi e mi è sembrato quasi di avvertire lo stesso spirito che ha spinto i primi soci ad intraprendere questa strada. Per me è stata un’esperienza del tutto nuova e sono felice di poter contribuire ad una realtà così importante e, allo stesso tempo, così vicina alle esigenze delle persone. Chiara Magnani, Ufficio Formazione Esprimiamo un parere totalmente positivo come collettivo Linus per la serata dedicata ai primi 25 anni della cooperativa. Il video ha evidenziato, in modo eloquente, gli obiettivi dei diversi settori di Coopselios sottolineando i passaggi più significativi della storia della cooperativa. La nascita del nostro Nido coincide con quella della Coopselios, tante insegnanti e tante famiglie nel corso degli anni, hanno contribuito al costante rinnovamento dei materiali e degli spazi interni ed esterni alla struttura. Le educatrici del nido Linus Commenti e saluti dal registro presenze Coopseliosnotizie | gennaio 2011 COOPSELIOS gennaio_2011.indd 18 26-01-2011 10:56:52 VENTICINQUENNALE 3 dicembre 2010 19 Le celebrazioni delle Sezioni Soci 25 anni è una ricorrenza importante e i festeggiamenti non possono esaurirsi in un unico evento istituzionale. Anche le sezioni soci, quelle riferite ad aree storiche della cooperativa, come Piacenza o l’Appennino Reggiano, ma anche quelle riferite a territori relativamente più “giovani” come quello ligure hanno contribuito all’organizzazione di eventi nel loro territorio, allo scopo di valorizzare il lavoro e l’impegno dei soci e dimostrando la capacità di radicamento territoriale della cooperativa. Di seguito qualche testimonianza. Anche nell’area piacentina le sezioni soci si sono prodigate per organizzare un evento che ricordasse il 25° della nascita di ELIOS. I festeggiamenti si sono svolti in modo sobrio, ma molto significativo, grazie a una fitta rete di collaborazione fra i membri del direttivo soci (PC Est e PC Ovest), alcuni soci, coordinatori e componenti del C.d.A., ma soprattutto grazie alla disponibilità e alla calorosa accoglienza del coordinatore, degli ospiti e degli operatori della Casa Protetta “Villa Verde “ di Ancarano (PC). È così, proprio a Villa Verde, sabato 11 dicembre abbiamo festeggiato insieme ai nostri anziani e ai ragazzi che frequentano i centri socioriabilitativi “Lucca” di Fiorenzuola e “Cadeo” di Roveleto di Cadeo, che dopo una lunga e minuziosa preparazione hanno interpretato meravigliosamente la favola di Hans Christian Andersen “I vestiti nuovi dell’Imperatore”. I ragazzi del C.S.R.R. di San Nicolò hanno invece esposto un presepe da loro costruito, mentre i bambini del Centro Minori di Fiorenzuola che hanno creato e fatto mostra di fantastici animali in carta pesta. La festa si è conclusa con un lauto rinfresco preparato nell’Alzheimer Cafè della struttura dove gli ospiti, i ragazzi, i loro familiari ed i soci hanno potuto ritrovarsi in un’atmosfera natalizia. Monica Vezzulli - Responsabile Sezione Soci Piacenza Est Il 30 novembre, presso la casa di riposo Sabbadini di Sarzana, abbiamo festeggiato insieme a una rappresentanza di tutti i settori presenti nella nostra area, il venticinquennale di Coopselios con un’iniziativa dal titolo CreAttivaEtà Insieme. Tra le attività previste, la presentazione del filmato sulle colonie estive a cura del settore Minori e l’esibizione degli ospiti della Casa di Riposo che hanno partecipato al progetto di musicoterapia. Durante tutta la durata della festa i visitatori hanno potuto visitare gli spazi espositivi allestiti con prodotti creativi realizzati dai diversi settori, un modo per toccare con mano, la creatività praticata quotidianamente nelle nostra strutture. Abbiamo trascorso il pomeriggio insieme, condividendo esperienze e creatività, con semplicità e con la gioia di stare insieme oltre l’età e le abilità. Flavia Sanna - Direttivo Sezioni Soci Liguria La sezione soci Reggio Sud ha festeggiato presso il Teatro Bismantova a Castelnovo né Monti il 25ennale della Cooperativa offrendo a tutti i soci, agli utenti delle Case Protette, dell’R.S.A, dei Centri Disabili e ai loro familiari una commedia dialettale intitolata “Ma chi l’ha dèt” scritta da Enzo Fontanesi e interpretata da Silvia Razzoli e Enzo Fontanesi. I soci, gli utenti e i familiari presenti hanno molto gradito i temi trattati (l’attaccamento alle radici, il trasferimento in città con conseguente difficoltà nell’adeguarsi ai nuovi ritmi di vita, le rotonde, ecc.) in modo ironico e simpatico dai due attori che in più riprese hanno interagito con il pubblico presente. A fine commedia Silvia Razzoli ha chiuso con un monologo dedicato al valore della saggezza dei nostri anziani, dei proverbi e dei racconti dei tempi passati. Un ringraziamento sentito agli operatori che con il loro contributo hanno permesso agli utenti di essere presenti e alle ragazze della Sezione Soci che hanno proposto e organizzato questa opportunità di incontro. Claudia Manzini - Responsabile Ufficio Attività Sociali gennaio 2011 | Coopseliosnotizie COOPSELIOS gennaio_2011.indd 19 26-01-2011 10:56:53 Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa Sped. in A.P. / 70% Fil EPI di RE | Tassa riscossa | Taxe percue Coopselios NOTIZIE ANNO XIII GENNAIO 2011 AUGURI DEL PRESIDENTE COMUNICAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ Speciale 25ennale COPERTINA B.indd 1 45 24-01-2011 17:19:48