~orum~nti ~orialini intorno alla ~u~rra - SERIE III ~ -= / "t / N./JJ( /; 1 .{ dell'on. GENUZIO BENTINI Tornata parlamentare 6 luglio 1917 Centesimi 10 MILANO Libreria Editrice «AVANTI!» 1917 -1l ' 1 C,{ii~i LA GIUSTIZIA MILITARE DISCORSO ' FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI BrBUOTECA Dcv. p._ ~~ 7-6 I 1H I ·,~ J I) I·:\ T r( f l a fét('()ltù d I parléll'I' 1'0110- ()I(' lk11li 11i, il q1ialc ha pt"l'S('lllHIO il ::>cg11e11t1· ordine ciel g iorno: « f ,a CanH'l'a, corn inla chr la g i11s li zia cli gur1·rn , coi suo i 1•cn•-.,si, ahhia fallo ca ll irn prova, sia prr q1wl chr l'ig1innla la difrsa drllo S taio ronlro Jr fl'Ocli d<'t fornitol'i, sia p<'r c1u cl che ri g1ial'da i dirilti <' la lih<'rtù dri citladini, i1wita il Gm<'r110 a mrllrrla in <1rmo11ia co l ri...;pello ai principì gi lll'iscliz iorrnli e s ial'l'\ I 1Llari ». IlE.\TTl\l"I. - Onorernli collegh i, io ho da dire a lcun e cose' sulla gi usiizi a cli g 11el'l'a; llll argomcn lo che ha la ~un importanza. e le dirò con "enli111enlo di H'l'ilà pari ul scnlimc11to della rcspo11sahilitù. La gw'rra, \"Oi lo sapete, ahbraccia lulla la vi ta drl PaC'se; <\ naturale quindi ch<' non po...;sa sfuggirl r la giusli zia, chr (•una parte così imporlan le del Parse. t : na volta la gtH'na la face\'a un gruppo di nomini, 1' gli allri uomini potevano co11Li1111arr a viverr su per giù la lo!"o vita ; oggi no. Se è '<'l'O che i supremi cim en li sono lassù al fronte, è vero che per i non comba llenli, che prr lutti ci sono dellr provC' ardue, che' anno dalle sussistenze alle pubbliche lihC'rlà, alla giust izia, della quale appunto mi occnpo. Onorc\'oli colleghi, dichiaro suhi lo che su una parte di questa giustizia sarò più sommario che sull'allra parte. Prima cli lutto perchè è pallo cli lealtà e di onore che non debba balenare qui quello che a Camera chiusa ha a\'l1to tanta intensità r lanla forza di commozione. - mollo prohahihnenll' 11011 111i [Wrdonrre~le se io facc.;;.;;i rivi\'ere la profonùa. i11ca11cl'llabill' i111pre~ -.1011c che \i colpì lutti alle rirl'la1io11i clell'nmirn :\lodigliani. E poi quella parte cli g111"lizia di gt1l'tTa clw si fa sollo il fuoco e nelle vicinanze elci Tuoco per ora ci è sollralla e nascosta da una specie cli velo; noi nhhiamo delle sensazioni, clrlle imprc~sinni, chr ci permettono di formulare dci voli, mn ci mancano ancora le notizie che ci prrincllano cli dirr. le parole chr rlircmò al momento opportuno ...,11 111110 r conlrn l11lli in modo più preciso e consapevoli'. OnoreyoJi colleghi, formulando appunto uno di qursli rnti sulla giw-lizia rii µ-urnn, s11lla parie pi11 drlicata della ròuslizin <li µ-11rr1·n. noi diciamo rhr \OJTcrnmo che anrhr r-.:-..:L prr q1w11ln clrst1nnla n -..\nlg-c•r.;;i in modo rccr1in1wlr. a\·1'-..-;r "r111prr, in ogni caso, le sue formule r il ::-110 rito. prrch1\ quando c;i lralln di giuslizin. lr forrnulr ~ 1 riti non ~0110 unn rnsa formalr, un o:-;sf'q11io nlla lrnd111011r, rnn sono 11na cosa sostanziai<', l'unicn garanzia rhr nhbin il ciltadino verso la socielù, il -..oldalo \er~o l'esercito. Per quanto quella ~iu:'-lizia . . ia l'rf'!lolosa r frhbrilr, noi rnrrernmo chr fo""r n:-.sisliln s"mprr e' in o~rni caso da questa garnnz1n. !>rrchi", In lw <lf'lfo J"al11·0 ieri !'on. Turati, la QT1e1Ta ha <lrllr 1'sigc11zr tiranniche cd è forse questa non J'11llinrn delle ragioni prr Jr quali come uomini e comr uomini di partilo -.enliamo per essa l'anrrsione che tulli sapete. E noi comprendiamo che ci sirno discipli11<' ,, rigori contro coloro che non sanno. che non po'-sono e.;,scre docili l' pl'onti a qnrllr Psigcmc. ~la \OJTr111mo però chr, \" 01 8 - accanto ;ti riµ;orr. -..orge-..sc r fo":-.r a l11lli, in ng-n1 raso, pn•-..1•1111.' 1111 pen"icro; q11c'-..lo, f'hc 1"11011w i11 g11rrra \H lrnllalo con criteri sprciali, rhr 1"1101110 in guerra, per la 'ila rccrzionnle che \ i\t'. prr .quello che clù di salute, di fatica, di rischi, di a11go . . na, 1w1· lo "l'orzo 111alerialc e moralr chr riduce al 111i11imo (' q11alrile volta al nulla le sue facollù, d1'vr <n<'l'e un rnn ispettivo cli grandi, cli immrnse atlp1111<.u1ti. i\Toi \ 01'1·emmo sopratuLLo che ci si a:-.lc•nessc, !Jl'I' quanto (• possihil<', da qucllr scntenzr i1T<'parahili f'hr, al di I;\ dPlla loro tragedia, non pcrrnetlono 11(' corrrzioni · 11(' <'~rrci7in cli iml11lg<'nza prr p<1rlr di chi 11<' ha la pi erogali\ a. Ora 11011 t' mollo In Francia e' :-.lata colpiln nrl suo cuore' da 1111 fnllo chr ha prodotto nella stampa <' nello spirito p11hblico una profond<l i111prc's:-..io11r. \ll"in<lomn11i ùella fucilazione cli :-.rtk soldati, :-.i ebbero I(' nrovr della loro inuoc:c111.<1. Si fccp qu<'llo chr si polè fnre, una cosa che ha un fondo cli ironismo atrocP, ma l'rn1ica che si poteva farr; si proccdcllr, in forma solenne, alla riahililnzion(' della 1nrrnoria di q11ei poverelli. Ma da quel giorno il Governo della Hepuhhlica ha stabilito una cosa che vorremmo che fosse accrllala nnche dal Go\·erno nostro. IJa slnbililo che non si possano eseguire sentenze capitali, senza che prima non si dia comunicazione degli atti al Govrrno r senza che intervenga la parola del Governo s11 Ila conwnienza o non convenienza dell'esecuzione. E poichè ho la parola su questo punto, mi permetto di rivolgere al Governo e, per esso, all'on. ministro della guerra una raccomandazione. -5- [n \OJTei chr fo:--:-1' aholila 1111;1 for11wlilù chr 1\ tra le più in11lili cd 1Hlio-.e. qt1t'll<t f'i11i· d1 affiµg1·r1· alla porla di ca-.a dei rolpili 11· -.1·1111'1111·. p1'l'f'liì· 111111 i' giu-.to rhc, per <;i-lli1nu1H' 1· -.1•lli111a1l<', le fu111iglie debbano Yircrl' arr1Hlo ..,olio gli oC"f"!ii qtll'I dorn111l'nlo, quel segno della loro "'r11l11rn. \011 Ì' g111::-lo clH' i la mo 0-lic, i liµ;liuoli, d!'hlia110 C'::--11ial'l' con bcrcnilori 0 que:-.la forma di tortura il torlo l'llf' 11011 li<111110 mcnomamcnlr commesso. (: \11111 orn:/()ni 11//'l•,' ,/re111u Sinislra). E pas"o a quella pal'le di gi11 ... 111ii1 di giwrl'a che <è "'olla e continua a ..,, oli..wr::-i ..,olio i 110:-lri occhi e sulla 11ualc J'c.;;1H'ri1·111a ci lH't'11wll1'. 11011 di fornrnlarc dci mli, ma di r,:-;p1·inH'l'1' gi11d111 \1·ri 1· propri. Il periodo di que:--ln giu:--li1in di gt1<'1 rn i· -.!alo rarallerizzalo dalla dif1'-.a d1·llo ~lnlo rn1tlrn k frodi dei fornitori, cd è ..,(alo 1111 rolo . . -.<tlP i11..,11n·1•..,...,11, hi-.o!.{ll<l chr. lo ricono-.ciamo e· c·1· JH' p<'l'...,IJ<Hlia1110. L'Italia t' c11lrnla in g111•1Tn, 1·01111' :--apd1'. con IP scarpe da ballo ai pil'di. \011 1· 111rn rrn ...1· 1·1•lorin1, pcrchò nei primi lrmpi dl'lla g11c·1T;1 :--i 'uolarono le vetrine anche delle "C'at'lH' di 111-...,0. 1:: 11al11 nil1· quindi che l'industria, il co111111c1T10 ll'<llla:--...,f'I'<> lo Staio un po' come si lralla il clicnlf' clu· i· pn'...;o dal l;1crio alla gola, ed è naturale chr, il pl'itno 111orn1·11l1J 1klla giustizia di guerra fossr la prnlc•zillll<'. la difr,...;a dello ~lato, della preparazione dC'lln g1u•1Ta, dei scni1i logistici co11lro qur::-li nll<'11lali c1· i11gnnligi<1 e di cupidigia. Dice\·o, e sono co~lrrllo n ripr•lc·rr, che que-.lo primo momento si i· risol11lo in 1111 <·0111plcto insucl I . 1·1·:--:--o. H<t..,lil il fallo che 1'80 pel' l'l'lllo d1·lll' '-e111l'11z1· di rn11da1111a d!'i fornilol'i ~ono siate <1111111llal<' dal lrili1111all' di g11c•1Ta e marina. La rn<>io1H' cli nucslo fc11011H'110 Ì' l111l'allrn che ·1 011 .., 0 l;111ll'~ La r<lgi1~11c per 111c, la pri11cipak i11...,011111w, q11ella rlH' prC'siccle alle rngion .i . . cco11dariC', è q 11 e"·· L;t : r li l' I ' li a Iia 11011 a\ e\' a 1111 mg a 11 o ad a 11 o n 11 a fu11ziunc. No11 d il'ù 1111<1 parola sul codice 1><'1Htle JH'r l'e-.t'rcilo ocrcll<' f;in·i dell'accade1nia . .\011 :--o sl' ci :-;ia qui 'l'ono1·c·\ ole Pai-., il quale l11lli gli <t1111i i11 orcasio1H' Ù1'I bila11rio dC'II<1 gucna <'"Pl'illH'\ n i11\ a110 il \ olo dt'lla rifo1·111a di quel rod in'. \011 'i dir·ò rlie q11e...,lo codice ha dl'lle pene cnm·rni, larllo enorn1i rhe 11011 :-;i ]JO . . SOllO llClllllH'llO applic·ai·c. Vi -dirò una CO'-'H , e \"Ì rirckrò 1111 'urnrn del 111cs!iere: il rndicc' pe11alc per fr'-crcilo si poll'thhc definir<' ttll hurbrrn IH'11efico, ner-chè conli!'ll<' !ante 1' tali ntilltlù, rhc -..i s<·m a ..,olio i piedi il lrnhocclicl!o ]><'I' fa r·1• inghiol!ir·1· 11' ... ne ..,anzioni C' il s110 rigore. E il codici' tit'llc 11ullitù: :,e Il<' lrnn1110 a ogni piò sospinto. I~ k nulli!ù, sapete, ...;0110 la rncc<1g11<1 della deli11qnc11za. E poi e\., un !lo' di lotta di clas . . c nella dclitHfUc r1za. 11 frndatorc non 'n rnirn solo i 11 gi 11~lizia, ri \il .... cguilo da una folla di illustn1zio11i dcl Foro, con 1111 col'!co di difcu .... ori di lu..,so. Ed allont \oÌ comprend!'rclc che ogni nullilù cli\Ì<'r1c un campo di hallaglia in cni lul!i i carnpio11i del l;oro fa11110 delle prodczz1· di \ nlore. ma fanno al l<'n1po :--(e . . :-;o la slrngc r la nni1rn c!Plla l<'gge. I~ q1wsla la l'<1g1011e pri11cipali-. ...,eco11do llH', pe1· . -6- -7- quella giu::itizia è fallita. \011 \ 'ern parilù di fona tra l'anocalura lllililarc r l'a\ \ ocatura libern. J,'anocatura militarr in lt'mpo di pacr ha un campo ristretto. nel quale ::-i il\\ icrndano sempre le slc~se forme. g·li --lc..,:::.i lini '-- tli dl'li11t111t'11za. che non sono falli per af'falicm·<' l'inlclligenzn dt•ll'arcusatore: il solito abbandono di po-,lo, la solita 1il>hl'iachczza in scnizio, la solita insuhortli11azio11e e via dicendo. Quindi era impreparala, t'l'a UJ'l'i\ <1la al grn11de lllomcnlo senza allcnamenlo. ,\ggiungete che la g11c1Ta sp<da11('a due· l<'rzi dcl rodicc, che in tempo di pace . . 1anno rhi11si .. \g-giungetc le ordinanze e i ha11d1 C'hl' il gt'1tc•ral<' in rnpo ha facoltà di emclterc per l'al'lieolo :!:'i I dl'I rodin', e do\Tele com·enirc con mc che la fo1·rn cli c111l'lla gente era inferiore al J>C'-O cli cui lu ... i rarirm a. Di qui ::-0110 clerintli i git1lfoi lu11gh1. i111l'rrninahili, che a Horna "l>Pcial111c'11le lia1lllo dalo 1111 l' .... crnpio H.:andaloso. Giudizi falli appo.,la lH'I' 111orliliC'arr la giu~lizia, prr loglicre ug11i rfli«al"ia di e . . l'll1p!a1·ilù. per non dan· allo "l>il'ilo p11hhliC'11 . . odcli...,fa1.io11e cli sorta. Di c1ui la lolla per In i111p1111ilù. lrnpp<' 'oli<· roronala dal successo. se <\ \cl'o Cjll('llo rlw , i ripeto. che rso per cento dcli!' . . e11[1'J1/(' di rn11cla1111a Ì' .._[alo a1111nllato dal lrilrnnalt· '-'11pn•1110 di g11t'l'l'<l e 111ari11a. OnoreYoli rolkghi, quello rlw lto ciel lo per l"acc11--alorr si può be11i--.. .i1110 ripd<'l'<' pt·r il giudice. Se l"nrcu~a llUll ern all'c1llezza cklla '-Ila 111i...,...,io1H', non lo era nemmèno il corpo giudiea11ll'. \'ern C'll<' i clifl'lli :-;i ...,0110 eliminali. o c.;i cerca di eli1ni11a rl i, a\, alcndo~i di elemen ti tolti dalla magistra tura ordinaria e dalla lib era professione, ma è vero anche che questi elemen Li sono nochi di numero e che si shallollano co11linuamenll'. - e non 'si lasciano dO\e producono con conoscenza di cose, di uomini r d'ambienti. Perchè se noi, mentre il presen te incalrn, slc•ssimo a guardare all'avvenire, dovremmo proporci cli abolire nna magistratura, che in tempo di pace non fa verchè non c'è nulla da fare, in tempo di guerra no11 fa perchè c'è lroppo da fare; e si guadagnarehhe in denaro ed inLrnsilà e inlelligema cli lavoro. Voalio dire la \Crilà come l'ho 'isla e l'ho sentita b . . cnza ohbeclirc ad alcun preco11ccllo e molto meno senza ombre e penombre di settarismo. ,\ cll 'c,...,crcizio della mia profc-.sione, ho incontrato il giudice rnililare llligliorc del giudice civile. lo 11011 faccio qnc::-lionc di uomini: faccio quc...,[ionc di j-;[Ìl11Zio11i e di melocli. Jf o incontralo dci militari clw ave\ ano con<:;errnlo la loro parte di umani là, che non raveya110 inaridita nel me:-;tierc della giustizia, e che la facevano vivere e palpitare dci sentimenti rni<rliori o , di l)Ìclà e cli clemenza. Però accanto a que-. slc !ìgurc che riempiono di luce silllpalica uno dci morncttli più diffìeili e più travagliali della nostra vita di g11e1Ta, vi sono tali ombre elle offuscano e che gclau o. ~on potrò mai dimenticare quello che sentii cadere dentro di mc, pur uso all'esercizio professionale, qui in Homa quando feci uno sforzo fraterno e solidale per i cosiddetti an limi li tarisLi, per q uci g iovani idealisti che non meritavano la condanna da cui furono colpili. Era l'ultima illusione che cadeva. l'llÌ ... -8- Pcrchè. come di;-;se l'on. :\lodiglia11i, il lorn delitto non era ancora 1111 dclillo, e il mn11ifeslo per cui fmono condannati era t-ollo i torchi. !orcio m1<·ont dall'inchioslro tipografico; non cm 11cmmc110 11n niallifeslo nel ;-;en;-;o Yero e proprio della pnrnla, perch(· quallclo llll rnanife-.lo non L' pubhlicnlo (: il 1111lla. è coni e un 'iclcn ;-;uggellala en lro un cerve li o, Ia cosa chiusa entro un cassetLo. Eppure ci fu condanna. :\Ia 11011 pmfo di riò, pcrchè le sentenze sono cwell!' eh(' so1w. . Dirn piullosto nn'allr~l cosa. Conlrn q11l'i giO\ ani s1 era creala una lrggrnda dt'll!' pi1'1 tristi e delle più fosche. Si era dello che m !'\'Hllo m 1110 i1tll'llig·c11zc ' con lo straniero. ehe erano cors!' solltllt<' cli tlc.;naro; che H\C\ ano sottomano 300 mila copie di un nrn11ife:-;to da cfo.ll·ilrnirc fra le truppe; e i giornali a\e\ ano accolto la lrggencla parlicolaregginndola e creando nella puhhlica opinione 1111 'imprr;-;sionc di antipatia r cli disgu::-lo. .. Il ~allo cli cui mi lagno pao.;::-a il segno ch'lla gi11"~1z1a d1. guena, rientra nella poli I ica di guerra. Non ::-1 JH'1·m1sc che la stampa pnhhlicassc 1111a ris11llanza sol<.1 cli quel pro':csso, che clistr11ss<' la l<'gg<'nda e colloco al posto cli essa la Yerilù dcii!' cose. Falso lo '-'lranicro, farnia l'oro stra11iero, diffamazione e calunnia la quantità cd il numero d<'i rna11ifc..,ti. ~la. onore\.oli colleghi, quei gicn ani. quando avranno pagato il loro d<'bito alla '-ocietù. che non è nè pic:olo, nè. brcYc. ::-i lroYcra11no . . emprc di fronte ncll~ 'ila I ocho crealo da <jlt<'ll'irnprro.;<;j 011 r; e questo 11011" cr11-.11ra sol!nnlo;" p<'ggio rlw c·rns11l'a, i· crf'Hl'C' - !) - drll<' )H'IH' che 11011 :-.ono co11le111plale du Hessuna legge. (Approvazioni all'Esfrellla Sinislm). Onorevoli colleghi. tomo al ginclic('. PcTchè sceglierlo unicamente fra i militari clclJ'cscrcilo pennancnle? ì\011 ci sono gli ufficiali ll'rriloriali, 11011 ei so110 gli ufficiali di complcmC'nlo? Gli 1ifriciali LC'nil01·iali !' gli 11Jfh.:iali di complemcnlo fc111110 tulio e, specialJ11enle, la guerra, lasciano la vita e i11sallg11ina110 lulli i giorni i campi di battaglia. Pel'l'hi· non dovr<'hbero fare il giudice? Voi s!'nlile che la' ila ci\ ill' i· 1'11trala nell'esercito, che collabora con l'e'-'CIT.ilo per l'attuazione dci suoi fini, e la bandilc quando si lntlla di giudicare il dclillo, che altro non i· che la crisi della \ila. Onorc\'oli eollcglii, da q11i drri\ a che ad un giudice al di sollo della propria mi...,~ionr si clù in mano una legge peggiore di lui. Io prnso che rn1 giudice militare, che si rispetti, tulle le 'ollr, che si mette a sedere, debba ri,·olgrrsi nel suo intimo una domancla: wdimno come posso fare prr non applicare la leggi'! Da qui deriva la sensazione della \era ingiustizia, perch<'' c'<'' la giustizia li uona e la giuslizia calliva; c'è quella del giudice intclligc'nle, c'è una giuslizia che cambia da Lrihunale a lribunalc, cla Corpo cL\rmala a Corpo d'Armata. Onore\ oli colleghi, io faccio una proposta, che i• fondala sull'esperienza e che non trova conlradclizione n<'i principì. C'è una Commi...,sionc, che racccwlir dr! mntel'ialr cli sLudio -ncr trarre da esso o 11110\r forme di diritto, ma p!'ima clic abbia raggiunto - 10- il :,uo ubietti,·o \errà la pace e, molto facilmente, si cancellerà il fine della sua isliluzione. Si abbia il coraggio ora, mentre dura la guerra, rnrnll'e i danni della guerTa ~ono lanli e grondano di tante lagrime, si abbia il coraggio di appigliarsi all'11nico partilo rag-ionc,·olc, si climinniscano Jr pene, chr sono CO'-'Ì ~'normi: si proporzioni la pC'na al fallo, :-; i lracluca in realtà quella. che è la :-;apicnza anlira <' moderna dcl diritto cli I ulte le ci\ illà, rhr la pena drw cs:-;ere sopratutto proporzionala. Ciò :-;i ì· lcnlnlo in l lalia, ma in piccola scala. Quando i tribunali cli guerra pu11iva110 gli operai. che si asscnlarnno dagli stahilinlf'nli mililari, anclw momentaneamente. con la pena, che "i applica per la diserzione, si capì che la cosa t'l'H enorme. "\Il ora :-;i fece quello che dico io, os".-ia ~i crearono pe11<' nuo\e, che altro non sono che la p1·oporzionc delltrecc hie. Ebbene. onorernli colleghi. lWl'C hè non ... i fa a!Lrettanlo in grande'? Pcrchò uo11 ::-i applica que::,lo principio fino alle sue ultime co11segucnzr '? Si ri\ e nei mezzi Lcl'rnini. J>l'i1na ::-.i e'· dello: 11011 si e::,cguiranno le pene che arri\ a110 ad 1111 anno, e poi si è dello: non si eseguiranno quelle che arrirnno a Lre; poi nemmeno quelle che arri\ ano a ::ictte, e adesso nemmeno quelle cli Yenli, pttr('hc ci :-;Ìa il parere fa' ol'evole ciel Comando Supremo. l 11:-.ornrna e\ la giustizia dcl pcrdilempo. E poi è folla contro i migliori. o contro quelli che non sono i peggiori. Perchè si \·erifica que:,lo: :-;upponete che wt soldalo -,ia condannato ad 1ma di quesle pene rhc si po..;~ono ..;ospenclerc, o perdonare, e supponete che clopo la 11 - rnnda1111a q ue::ilo ..,,oldalo per una ragione di seni zio sia riformalo; ebbene, costui, che è il più disgl'aziato1 dovrù seppellirsi in una m11cla di Gaeta a vircrc una \'ila he::-lialc, pcrC'iH'. JH'l'clr11do la qualità di soldato perde' anche il dirillo alla sospensione della pena. Sono delle enormità che non clovrrbbero più 'crificarsi. E non si dica che "i provvede con la grazia, perchì· allche qucslo meccanismo r così farraginoso C' couip licato che mi clarelihe nwlel'ia di parlare più a l11llgo di quello che mi s ia prefisso. Sr 'olcs-..i portare alla Camern u 11 fascio di q uc:-.lc <'normilù a\ rei un malcrinlr più che abhondanlc. Qtl<'llo che accade per i riformali aC"cade anche per i <Ji,e1·tori. Suppo11e le che un :-;oldalo sia co11ùa1111alo per di"<'1·zio11c', r questa può assumere mille forme, una più fantastica clell«tltra: si e' cliserlori per 1111 giorno, pe1· u11 'ora, per la mancanza all'appello, pcrchè si \a a casa in 1111 pom<'riggio, fl'cllo]oc.;amcnH'. a lro\ are la o la llladre f'hc slaruw JJtale e reclamano un 1noolie o po' di assi:-.tcma e di tenerezza; si è disertori automatica11H'11Le, 111eCCèu1icamenle, sC'nza C"hc un raggio di inl!'lligenza faccia disli11g11cn' <' sc<'\'('J"arc ca:-;c> per <·aso. J\la non t' di que::;lo che i11l<'11do occupanni in questo mo111cntu, e dico sollanlo eh<' :-.e il soldato conda1111alo per di~crzionc riuc.rir·ù a pro\ are che egli non ave•\ a uhhlighi di leva, lo a\TÙ pronllo invano, perchi• co11li11 ncrù a restare in ceppi, cp1antunque parla!'e di cli,crzionc in confronto di un indi\ i duo rhr 11011 ahhia obblighi cli le\ a ~ia un corllro:-.cll~o. ~arelib<' come condannare per discl'zione \cechi, donne e bambini l - 12 - Onore\ oli colleghi, se io 11011 H\ es:-.1 111 a1111110 di prospcttani una parie di q11csla giw-lizin, rh<' pcl' me assomma ad interesse na1.io11ak, io polrei ahu-..m·<· di voi con que"ti aneclclotti e con <111c:-;ti ('pi~odì. l\fa io YOglio richiamare n1H·ora 1111<1 'olla la 'ostra al Lcnzionc sul bando Cadorna d('l r'> 111m·1.o I!ll 7. Onorevoli colleghi, voi, per \'oslra \<'lllurn non .siete a\ \'ocati .... (lnlerruziuni), sic·!<· m \o<·ali in rispettabile 11umcrn, ma parlo [l('l' <Jlic•lli C'he 11011 sono m vocali, e cld resto l'm \orn!11rn e" n10llo 111igliore della sua fama, della clientela 1icr lo 1ne110 ! l'oci. - E' Yero ! BE.\'TI \I. - Orhe11c, clic rnsa i· q11l'sto ha nel o ('adorna? E' u11a co:-.a gnn i-..:-.itna e !Ji..,og·11a dire eh(' la guerra abbia attutito la "-Cnsihililù d('l nostro paese, se certe cose possono passare. 11011 clico senza proteste. ma così, in mezzo alla disalle11zio11c, al tlisinlcrcsse dci più. E' lo stato d'assedio JHT <11H•llo eh<' ..,i rifcriscr e riguarda l'amrninistrazi~nc d~·lla giustizia nel 110slro paese, senza esagerazioni e senza andnrc al di là dcl segno della critica pili rig11arclo:-,a e l'Calislica. , V?i sapete, onorevoli col!cglii, C"hc il Codice per 1 c~cr~1lo <ncYa un punlo nrl <pwlc rifulg'C'\H la vccch~a ideologia liberale, era un ~egno dci lcm1ii in CUI era stato concepito e dai quali era '-'lato csprc"so. SrYcro oltre ogni limite nelle pcuc, rna nei principì c.onforn~e :11~0 spirito dei ::.uoi !empi, all'animo politico e gwrnhco di allora. Orbene, il Coclicr penale' dc·lrc'"'t'l'C'Ìlo slabili\a c·hr S<'mprr. i11 ogni CH:-.o, q11a11do fo:-,s<' i11 ronror1 - IH J't'llZ<l la gi111·i:-.di1i1111c rnililarc' ro11 q1wlla IJo,.gltc~r. d11\'t'~"'t' jll'C'\ al1•rt• la gi11ri..,di1.ionr· liorglH•-..c•, e q~1a11do solcl<di t' rilli1di11i fo..,:-.<'l'fl <·0111pliC'i cl1·llo -.(c•::-:-.o dl'lillci o do\ t''-':-.t·rn rispo11ciC'l'<: di d 111· dclii! i di\l'J'..;i 111a conIH"·;..,j Ira cli lorn, a11da:.;scro lulli i1111a111.i al giuclirc onli11urio. ()nort•\oli collc·glii, il ha11}lo «aclol'tla ha t'O\<'sC'inlo c·o111plc•la1llC'lll<' la hasc clcll<1 gi111'i:.;dizio11c' . .\011 i: pit't il horgli<'-,e clic lra--cinn <'c111 ..,,. il 111ililal't': i· il militare cllC' lrasrina ron sè il horgllrsc, co11 l11llc Jr c·o11~t'g11c'111c• C"lic ne dcri' ano; prima, prr c:.;cn1pio, le1 '11ila1.io11c dc•] clirillo slalnlario !J<'I' c·111 1wc;su11 cillttcli110 p11<J <·::-:-.t'l't' sottrailo al s110 giudice 11ul11rale. \[a qurslo i: 11Ì<'llt<'. onort•\oli collrghi ! \'i Ilo giù di111oslralo che il giudice mililurr, co~ì com 'è, IH'l' la "liti 'ila, prr il c;;uo lcrnpcnuncnto, per !ante 1illrc cose rl1t• lo premono, che lo i1H'alza110, 1\ 1111 ginclirc• C'ltC' i· i11"ufficic11lr a ..,,\ ..,[esso. \la pe11sall' 1111 po' a q11cllo rltr e" riclollo adesso C'lii cl<'Yt' giudirnl'<' ca11sr cli lribnnalr, di Cor!c d'appC'llo, di Corle d'assi:.;c, ca11se che non ha fallo lui, clic glie le <lùnno belle e fai!<', con JH'<'giuclizio di :S<'nlr111.r <' ordinanze ùi rinYio che '-><mo insidie lese 1tlla libcrlù e' all'indipendenza della sua crilica e del :-.uo gindizio, ca11::-.e gnnissime cli Corlc d'as:;isc, le 1·a11se più gravi, quelle che sono alla cima clri!a dclinq1tc•11rn, che hanno ~rmprc un fondo polilico o passio11alC' che può trm olgcre il giudicr ignaro delle rose, degli nomini, dcll'amhienlc, della causa. Cause in grado cli apprllo, mentre nel codice penale per J'rserrilo non c'è un accenno a questa facoltà, a qncslo diritto. - 14 - Onorc,·oli colleghi, a me. è· cnpilalo 1111 caso gu"tu"o che 'i rnglio dire: io ho 'islo dei povrri giudici dinanzi a clue adulteri, sfoglim·c· il codicr r dire: ma, non c'è l'articolo .... (Ilal'ifcì) . S ì, pcrchè il codice penale prr l'r~crcilo fa qursto torlo a Marte; di non crederlo capncc' cli giacern nrl lc ll o allrui. E all ora accade clw il povc'ro gi udice deve lasciare da una parte il cod ice ~110 e prcnclrrc dall 'altra quello zanardcll iano; e con qurslo pas:--arnano si ,.a a fin ire in quella confus ione clistruggilr·icc di ogni fondamento, di ogni scrirlù cli giustizia . \Ton vi parlo poi dcll'allargarnrnlo chr alcune magistrature hanno ten tato di fare di questo bando, in sè e per sè Lanlo arbitrario, perchè proprio in qucsli giorni, starci per dire in quc~li .momenti, una sentenza, anzi due sentenze dcl Suprrmo Collrgio rimcLLono le cose a posto. i\Iagistralurc che dicevano chr, poichi' in quel bando è_• scritto che si applica in tu ll i i processi in corso, senza badare al loro stadio e al loro momento, s i doveva applicare anche ai falli accadut i prima del1 ;1 guerra, si doveva applicare anche a coloro chr nrl momento chr commisero il fatto non rrano solda ti. Non \ Ì dico questo, ripeto, perchì· il Suprrmo ('oIJegio ieri o l'altro ieri ha rollo questo laccio che soffoca' a l'ultimo alito di giustiz ia che e·''" nell a giuslizia di guerra. ' Onorevoli colleghi, onorevoli signori dcl Go\·erno, io vi invito a provvedere a tutto questo. Date alln g.iustizi~ di guerra un codice che sia applicabile, chr sia rag1oncvole, che sia umano, in cui sia almeno iJ - IG - lrnrlt1111c cl<'lla propor11onc: 11011 111n11le11cle 1111 cndi!'(' rhc ò in:--l'I'\ 1bJI,', che co;-;lringc il giudice h110110, i11tclligf'lllt', 11111ano, a (TCarsi ciel Il' :--il w1zio11i i1m•rn...,i111ili di fallo r di diritto prr condannare poco, )H'I' 11011 condmin<H'<', pc1· 11011 co11cla11nare assurdn111r11I<' <' iIl lllll illlHlllell le. Togli«!« ti ll a gi11..;lizia di g·11!'1Ta la falnlitù di 11011 p-;srr'f' p111 !Pi, di snal11rursi, di trasformarsi, g<> lln11do la 11cllr \icrnde dei fHll' liti <' drllr passioni. fnl<'~n·al,•la di l'lc111e11 li te('f]iri crirnpf'lc•nti, srmplilir11l«la .... i11so111ma, pro\ \'Cdclc ! J>erclu" noi pos;-;inmo :t\'erc l'i111prc-.s innl' dw sia 1111 problrma piccolo cli frnnl<' ad nltri prohlrmi che grandrggiano, noi po;-;:-iamo rrrclrrc chr• sopra q11rsto prohlema si :1clugg·i lii t(T<l\<'Zrn di prohlr111i mollo più \asti, mollo più df•cisi\i clc•llr ..;orti « dc•IJ'anrnin• dl'I 110..;lro pnrsr; nrn. 011nrc\·oli collcgh1, o..;econdo mr. <" 1111 cnorr. prrch<" quc..:;ti piccoli fntl i prrcipitmw giù giù nelln l'ndice dl'l f'llOI'<', ncl l'nnirno drl nostro popolo, l'm \rlr.nano nelle sur o..;orge11li, <' c;ono poi, al 111omenlo opportuno, causa di ris11ltanze slorichr di cui n1·ssu110 r> in grndo cli fare l'ana lisi prr la sun disallenzionr r per la sua incoscirnza. Chi cl i voi 11011 \.i ve 'icino al la giustizia, r non ha \'i:;to mai il ~110 ,·ollo :::.otto la mnschera d'auslrri tà, e non sa quanto sia il clolorr 11 mnno chr riga quel vollo r che ne gronda, a chi non ha mai vissuto, non dico la vita, ma nemmrno 11n palpito della vita di quei poveri colpili cla trihunnli lontani, in pro~ crdurc frettolose e frhhrili, senza che un lampo cli clifrsn fl rri\i in lc111po a franrbeggiarli e a consolarli, - Hl - non sa che cosa sia la gin-;lizia per 1111 paese, per un popolo, i11 tempo di pace c<l in tempo cli guerra, non :--a il \alore del ~Ilo senli111e11lo ol'fe..,o. 11011 sa il diritto clic acc1uisla di vendirnre i suoi torli, quando non c'è nessuno che li ripari inlelligenlcmcnle cd onesl mnente. Federico Acllcr, l'uomo solo contro lutti in /\nslria, solo mfrhe contro suo padre, l'uomo che l'J\nslria mollo probabilmente non impiccherà rnni, poich<'.• non si traltercbhe di rizzare una forca contro ùi noi, ma contro se stessa, e che :-;arcbbe il simbolo fiammante della rirnluzione per ora, per il futuro <' per ::-;emprc, Federico 1\dler quando ha consrgnalo ai giudici la sua anima, prima della sna vita, pcrchè' \i leggessero dentro gli impubi, i rnovcnli, le tendrnze, il pcrchè egli uomo <li studio e <li pensiero, uomo buono, uomo mite, ayesse conCl'pi lo I'i<l<'a dc I delillo, sino alla Lerribililà della sua cscc11zione, Pedcrico Adlcr, in quel vangelo di fcdr che <\ il suo inlerrogalorio ha eletto così e ricordiamolo: « 1lo pensato al delitto il giorno in cui mi sono accorto che nel mio pasc non v' era più giustizia. l lo ncciso Stlirghker, perchè alla giustizia, aholcndo le Corti di assise, quell'uomo aveva dalo il colpo mortale ! ». (,.lpplausi all'Estrema Sinistra. 1/ollr> rnngrafula:ioni). Milano~ tlp11roua:ioni. - Coo-;;;.tiva Tipografia degli Operai - Via Spartaco, 6 . '• DOCUMENTI .SOCIALISTI INTORNO ALLA GUERRA PRDIA SE !UE. Contiene: la clelil1erazione del Com·pgno di Bologna; il .ì\I . nifesto <lella Direzione (lel Partito Soeialh;ta Italiano; la ' chiarazione della \linoramm sochdi:->ta au:-;triaca per cnra Fe(lerico Adler: i discorsi pronnnl'iati alla Camera dai '1e1• tati 'rnrati, 'l're\'eH, Lucci, ~lazzo11i, .Modigliani, Dugoni, Bt:1ltini1 .ì\Iorµ;an. 7;ihordi, 11011chè gli appelli nominali. ,\'ono 12 opu~coli L. t, SECOKDA SERIE. Con tiene la Commemorazione dei Nostri .ì\Ioiti fatta da Filippo Turnti, e i discorsi alla Camrra lll'Onmicìati dai deputati Modigliam, Turati, Treves, I . ncci, Graziaclei, Prampolini, Casalini. ('ugnolio: Dngoni, .ì\fafti, i1onchè gli appelli nominali. Sono alti·i 12 opuscoli L. 1,50 TEHZA SERIE. K. 1 - I socialist1 e la [J1tei m, dell'on. G. E. MODIGLIANI L. 0,15 N. 2. N. 3. N. 4 N. 5. N. G. K. 7. N. 8. Autodifesa d1 Fedei'ico Adlel' dmanzi ai giudici di 1:ienna, con prefazione ed nltimo ritratto L. 0,50 Sulle r.:0111unir·azioni clel (;oi:ei·no, discorF;o - La r;ue·/')'11 l' le pe1·secuzio11i poliliclie, interpellanza, tlell'on. FILIPPO Tt:HATI L. 0,20 La politil'a intel'na ecl esleJ'a, discorso delronoreYole C1.\1·1>To Timn~s . L. 0,10 La (liusti-::;i((, 111ilita1·e, discorso clelFon. Gr:;;-..;czw BE);Tl~l . L. 0,10 I se1Ti-:::i sanitm·I milita;·i e La tu!Je1·colosi nelf'es e,·cito~ discorso clell'on. F,\1rnrzro J\L\FFr L. 0,10 I p1·nb1emi più 'lli'genti pel Paese, rliscon:rn delFonore\·ole c+1r LJO CAf'ALIKl L. 0,20 I bisn(Jni dei Cn111u11i e la r1ue1Ta; Pe1· i laro1·alo1·i rle//'[J)1pie(IO p1·irato, <liscon;o <lell'on. FrLll'PO 'r1 IL\TI L.,0,20 Ordinazion i con 1mpodo alla Libreria Editrice "Avanti!,, - Milano - Via S. Damiano, 16