RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE ATTIVITÀ RELATIVEALL’ANALISI BIBLIOGRAFICA E AL MONITORAGGIO FAUNISTICODEI MAMMIFERI CARNIVORI DI CUI AGLI ALLEGATI II e IV DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE (Direttiva Habitat) E DEGLI UCCELLI DI CUI ALL’ALLEGATO I DELLA DIRETTIVA 79/409/CEE (Direttiva Uccelli) A cura della Dott.ssa Laura Cianfanelli con la collaborazione di Roberto Bertoli (Settembre 2004) Premessa...............................................................................................................................................2 1. Avifauna: dati di censimento ...........................................................................................................2 2. Avifauna: dati di inanellamento a scopo scientifico ........................................................................6 3. Mammiferi: dati derivanti da progetti in corso presso altri enti. ...................................................10 4. Avifauna e mammiferi: bibliografia ufficiale ................................................................................12 5. Avifauna e mammiferi: bibliografia “grigia”.................................................................................12 Considerazioni conclusive e indicazioni gestionali ...........................................................................13 LINCE ..............................................................................................................................................13 Considerazioni di carattere generale ..........................................................................................13 Lince: indicazioni gestionali ......................................................................................................14 ORSO...............................................................................................................................................14 Orso: indicazioni gestionali .......................................................................................................14 GALLIFORMI ...................................................................................................................................15 Considerazioni di carattere generale e indicazioni gestionali....................................................15 Interventi di carattere silvicolturale a favore/sfavore dei galliformi..........................................15 Gallo cedrone .............................................................................................................................15 Francolino di monte ...................................................................................................................15 Gallo forcello .............................................................................................................................16 Coturnice....................................................................................................................................16 Attività di carattere antropico a favore/sfavore dei galliformi...................................................17 Gestione venatoria di opportuna adozione per i galliformi,.......................................................17 RAPACI ...........................................................................................................................................18 Misure accessorie:.....................................................................................................................18 PASSERIFORMI E ALTRE SPECIE .......................................................................................................18 Appendice ..........................................................................................................................................19 Principale bibliografia di riferimento.................................................................................................30 PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di esporre le attività svolte in adempimento all’incarico di cui alla D.D. n.2212 del 08.06.04, nonché di chiarire le metodologie di raccolta e di analisi dei dati relativi alle specie di mammiferi carnivori e di uccelli di cui, rispettivamente, agli allegati II e IV della Direttiva Habitat e allegato I della Direttiva Uccelli. Il lavoro è consistito nella raccolta di dati provenienti dalle seguenti diverse fonti: 1. dati del monitoraggio faunistico eseguito nel periodo maggio-agosto 2004; 2. dati di inanellamento scientifico forniti dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS); 3. dati derivanti da progetti in corso presso altri Enti; 4. bibliografia ufficiale; 5. bibliografia “grigia” (tesi di laurea e relazioni interne). 1. AVIFAUNA: DATI DI CENSIMENTO La necessità di reperire informazioni dirette circa la presenza e la consistenza delle specie ornitiche oggetto dell’allegato I, si è dovuta forzatamente adeguare all’impossibilità di effettuare un monitoraggio ripetuto e completo di tutti i SIC, in quanto la richiesta di effettuare il monitoraggio faunistico si è concretizzata quando, almeno per alcune specie, il periodo indicato per realizzarlo correttamente era già trascorso. Di conseguenza, una serie di informazioni sulla presenza e la consistenza per esempio dei Tetraonidi e della coturnice, così come quelli di alcuni strigiformi, non sono disponibili. Si aggiunga anche, che le condizioni meteorologiche di alcune zone d’alta montagna impediscono l’accesso a siti potenziali di nidificazione se non in alcuni mesi, e che quindi in assenza di tempo, fondi e personale adeguati, il risultato di un monitoraggio così realizzato deve essere considerato come mera fotografia della situazione in quel momento e in quelle condizioni di lavoro. Inoltre, si ritiene opportuno sottolineare che i soli quattro mesi a disposizione sono talvolta sufficienti solo ad avere un’idea generica, limitata e riduttiva dello stato dei fatti. Infine, si consideri che il censimento visivo e/o acustico dell’avifauna richiede personale preparato ed esperto, e tali competenze non sono facilmente reperibili. Come conseguenza di tutto quanto sopra esposto i dati raccolti possono soltanto essere utilizzati per esporre la situazione “fotografata” nei quattro mesi di censimento, ma nessuna conclusione può essere desunta da un punto di vista delle dimensioni delle popolazioni o della loro dinamica. Si ritiene inoltre che la presenza o l’assenza di una specie, non avallata da osservazioni ripetute nel tempo, non possa essere utilizzata come indicatore della effettiva presenza o assenza, in quanto potrebbero coincidere con un evento casuale. Il censimento dell’avifauna è stato realizzato con la collaborazione di un agente del Corpo di Polizia Provinciale, sig. Roberto Bertoli, ornitologo esperto e titolare di permesso di tipo A rilasciato dall’INFS per l’inanellamento a scopo scientifico. Vista la necessità di ottimizzare tempi, personale e risorse, nonché visto l’elevato numero di SIC oggetto dell’indagine (25 ufficiali e 13 di nuova proposta), si è reso necessario escludere dal monitoraggio alcuni SIC. La scelta è stata fatta in accordo con l’Ufficio Parchi e ha portato 2 all’esclusione dei SIC per i quali non era prioritario acquisire informazioni dirette sull’avifauna in quanto: - l’indagine sugli habitat o su specie di cui agli allegati II e IV dell’omonima direttiva forniscono dati sufficienti a rispondere al quesito sul sito di importanza comunitaria; - l’indagine su altri taxa fornisce informazioni di maggior interesse (per esempio i Chirotteri); - erano disponibili ricerche di campo molto recenti (2002-2003). Per i SIC oggetto di indagine la raccolta dei dati si è svolta nel periodo maggio-agosto 2004 e l’ornitologo ha individuato una serie di punti di ascolto, mappati in cartografia 1:10.000, con finalità di rilevamento delle specie viste e/o ascoltate sia da punti fissi di rilevamento, sia durante gli spostamenti da un punto al successivo. Per ogni SIC e per ogni uscita, oltre ai dati faunistici, vengono indicati: - nome del SIC - data - ora inizio e ora fine monitoraggio - condizioni meteorologiche - nome del rilevatore Per la realizzazione del censimento l’operatore: - si reca nel SIC oggetto dell’indagine e riporta: 1. sulla CTR 1:10.000 allegata alle schede di rilevamento, la localizzazione dei punti d’ascolto 2. sulla scheda, il codice habitat del punto di ascolto - resta in ascolto per almeno 15-20 minuti e annota su apposita scheda le specie ascoltate; - riporta sulla medesima scheda, specificandolo, eventuali specie avvistate durante il periodo di ascolto; - si sposta al successivo punto d’ascolto e ripete dal primo punto; - riporta le specie ascoltate o avvistate durante gli spostamenti. A causa dei problemi di tempo già esposti, si è ritenuto opportuno effettuare il monitoraggio nel maggior numero di siti e quindi è stata effettuata una sola ripetizione per SIC, piuttosto che avere più ripetizioni per alcuni SIC e nessuna per altri. Di seguito vengono riportate alcune tabelle con evidenziati i SIC monitorati e la scheda di rilevamento utilizzata. MONITORAGGIO FAUNISTICO EFFETTUATO NEI SIC ☺ MONITORAGGIO FAUNISTICO NON EFFETTUATO NEI SIC Codice SIC Nome SIC Codice SIC Nome SIC IT2040024 Belvedere Vallorda IT2070013 Ghiacciaio dell'Adamello IT2060006 Bosco del Giovetto di Palline IT2070020 Torbiere del Sebino IT2070001 Torbiere del Tonale IT2070022 Corno della Marogna IT2070002 Monte Piccolo - Monte Colmo IT2070003 Val Rabbia e Val Galinera IT2070004 Monte Marser - Corni di Bos IT2070005 Pizzo Badile - Alta Val Zumella IT2070006 Pascoli di Crocedomini – Alta Val Caffaro IT2070007 Vallone del Forcel Rosso 3 MONITORAGGIO FAUNISTICO EFFETTUATO NEI SIC ☺ MONITORAGGIO FAUNISTICO NON EFFETTUATO NEI SIC Codice SIC Nome SIC Codice SIC Nome SIC IT2070008 Cresta Monte Colombè - Cima Barbigiana IT2070009 Versanti dell'Avio IT2070010 Piz Olda - Val Malga IT2070011 Torbiera La Goia IT2070012 Torbiere di Val Barone IT2070015 Monte Cas - Punta di Color IT2070016 Cima Comer IT2070017 Valli S. Antonio IT2070018 Altopiano di Cariadeghe IT2070019 Sorgente Funtanì IT2070021 Valvestino IT2070023 Belvedere – Triplane MONITORAGGIO FAUNISTICO MONITORAGGIO FAUNISTICO EFFETTUATO NEI SIC PROPOSTI ☺ NON EFFETTUATO NEI SIC PROPOSTI Codice SIC Nome SIC Codice SIC Nome SIC IT2070030 Val Adame' IT2070024 Aviolo IT2070035 Val Paisco IT2070026 Venerocolo IT2070037 Concarena IT2070028 Val Miller IT2070040 Bosco di Capriano IT2070029 Val Salarno IT2070041 Corna Blacca - Dosso Alto IT2070032 Traversera - Pozza d'Arno IT2070038 Via Mala Oltre ai dati di censimento raccolti dal sig. Bertoli, sono stati utilizzati e inseriti nella colonna “Osservazioni di campo” del formulario, anche: 1. i dati del monitoraggio dei Galliformi realizzato dalla Regione Lombardia nel 2000-2001; 2. i dati del censimento degli svernanti 2002, coordinato dalla Regione Lombarda e dall’Università degli Studi di Pavia, per il solo SIC IT2070020 – Torbiere del Sebino; 3. i dati del censimento 2003 dei rapaci migratori di cui al Progetto Migrans, per il solo SIC IT2070016 – Cima Comer; 4. i dati della relazione IBA 2002, relativi al censimento del 2000 per il solo SIC IT2070020 – Torbiere del Sebino; NOTA l’uso della medesima fonte non è stato possibile per i seguenti SIC: - SIC IT 2020021 – Valvestino e SIC IT 2070022 – Corno della Marogna: i dati non sono distinguibili in quanto raggruppati sotto il nome di “Alto Garda”; - SIC del Parco dell’Adamello: dati accorpati nello stesso SIC, non distinguibili. Tutte le specie rilevate nel corso del censimento estivo sono state considerate nidificanti, qualora le condizioni ambientali e di quota del SIC lo rendano plausibile. 4 PROVINCIA DI BRESCIA ASSETTO TERRITORIALE PARCHI E VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Progetto Natura 2000 pSIC Schede di rilevamento avifauna CODICE SITO ____________________ NOME SITO ____________________________ DATA _______________ ORA INIZIO __________ ORA FINE ____________ CONDIZIONI METEO __________________________________________________________________ RILEVATORI _________________________________________________________________________ PUNTI DI ASCOLTO (codici o descrizioni per il riferimento in carta; codice habitat) ________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ SPECIE RILEVATE IMPORTANTE: 1. riportare anche le specie viste, specificando se sono state sentite (S) al PA, viste (V) al PA, sentite e/o viste (S/V) durante lo spostamento da un punto a un altro ( ) … 2. riportare il numero del PA quando lo si cambia PA SPECIE CONTATTO S V S/V DOVE PA PA SPECIE CONTATTO S V S/V DOVE PA 5 2. AVIFAUNA: DATI DI INANELLAMENTO A SCOPO SCIENTIFICO I dati di inanellamento a scopo scientifico sono stati resi disponibili dall’INFS e sono stati richiesti con la finalità di: 1. incrementare, se possibile, il numero di specie introdotte nel formulario; 2. validare i dati bibliografici, soprattutto se precedenti il 1994. I dati non sono stati utilizzati per definire o tracciare rotte di migrazione, in quanto si ritiene che per tale tipo di analisi siano necessarie conoscenze che vanno oltre la realtà dei SIC della Provincia di Brescia, e oltretutto si ritiene poco significativo, nel caso di fenomeni di ampia scala quali quelli migratori, definirne, in questa sede, le caratteristiche a livello locale. Inoltre, la competenza sull’interpretazione di tali fenomeni non spetta certa a un Ente di carattere prettamente amministrativo, quale è l’Amministrazione Provinciale. Le specie ricavate dai dati della migrazione sono state considerate anche nidificanti qualora inanellate nel periodo riproduttivo (torbiere di Iseo), o qualora la quota e le caratteristiche ambientali del SIC lo rendano plausibile. Le attività di inanellamento a scopo scientifico sono coordinate dall’INFS e regolate dal protocollo internazionale EURING (per i dettagli: www.euring.org), che ha portato alla costruzione di un database europeo. Le stazioni, georeferenziate, operano tutte nello stesso modo, secondo questi principi: - utilizzo di reti mist-net - cattura passiva, senza alcun tipo di richiami - personale specializzato, adeguatamente istruito in base al protocollo INFS - adesione delle stazioni a progetti coordinati dall’INFS. I principali progetti indagano le migrazioni primaverile ed estiva, il periodo riproduttivo, il ciclo biologico, ricerca su specie target come nel caso della rondine (per i dettagli: www.gruccione.it) In estrema sintesi, i dati minimi che vengono raccolti per ciascun esemplare catturato sono: apposizione al tarso di anello riportante il codice nazionale e alfanumerico di riconoscimento - misura del tarso - misura dell’ala (corda massima) - misura della terza penna remigante - analisi dello stato della muta - stima dell’estensione dello strato di grasso, (metodo Kaiser) - stima dello sviluppo dei muscoli pettorali - classe di età - sesso - peso - altre misura specie-specifiche (formula alare, misura del becco, unghia, piede, altri caratteri specifici) I dati forniti dall’INFS e successivi al 1994 riguardano unicamente i SIC: SIC SIC (PROPOSTI) CON DATI DI INANELLAMENTO CON DATI DI INANELLAMENTO IT2070018 Altopiano di Cariadeghe IT2070041 Corna Blacca - Dosso Alto IT2070020 Torbiere del Sebino IT2070021 Valvestino IT2070022 Corno della Marogna 6 In realtà, nel caso del SIC IT2070021 – Valvestino, è stata fatta una “forzatura” in quanto la stazione di inanellamento non ricade esattamente dentro il SIC, ma rientra in un buffer di 1 km in linea d’aria. Per l’utilizzo dei dati ci si è regolati nel seguente modo: le specie inanellate e presenti in bibliografia sono state inserite nel formulario; le specie inanellate e non presenti in bibliografia sono state sottoposte al vaglio dell’ornitologo prima di essere inserite nel formulario. Con la collaborazione dell’INFS è stato possibile individuare le stazioni di inanellamento ricadenti all’interno dei SIC ed è possibile che in un singolo SIC ricada più di una stazione. Si consideri che questi dati possono contenere, oltre alle specie inanellate, anche quelle rinvenute occasionalmente (individui trovati morti). Per ogni SIC significativo è stata rappresentata graficamente la serie storica degli individui inanellati, così come il numero complessivo di specie. I grafici hanno puro valore indicativo, non hanno cioè valore statistico; intendono però evidenziare la potenzialità dell’inanellamento a scopo scientifico oltre che per gli aspetti di indagine scientifica, anche quale strumento di supporto alla gestione, nel momento in cui si disponga di un numero sufficiente di dati standardizzati. SIC IT2070020 – Torbiere del Sebino n° specie inanellate/anno SIC IT2070020 TORBIERE DEL SEBINO TOT SIC '96; '98-'01: 60 DIVERSE SPECIE Grafico delle specie inanellate Il dato relativo alla stazione denominata “Lama Torbiera”, potrebbe essere riferito a rinvenimenti occasionali. Si osservi che a fronte di un massimo di 42 diverse specie inanellate nel 2000, il loro numero complessivo nel quadriennio ’98-’01, ammonta a 60 diverse specie (+42,9%). 40 30 20 10 0 1996 1998 1999 2000 2001 CA SA DELLA P ESA 0 30 40 42 28 LA M A TORB IERA 3 0 0 0 0 to t SIC IT2070020 3 30 40 42 28 SIC IT2070020 TORBIERE DEL SEBINO n° uccelli inanellati/anno Grafico dei capi inanellati Si tratta di un grafico puramente indicativo in quanto lo sforzo di inanellamento può non essere costante negli anni. Si intende però evidenziare che l’inanellamento a scopo scientifico può essere un utile strumento gestionale per la conoscenza e il monitoraggio delle popolazioni. 750 700 TOT SIC '96; '98-'01: 1.728 uccelli 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1996 1998 1999 2000 2001 CA SA DELLA P ESA 0 231 449 720 323 LA M A TORB IERA 5 0 0 0 0 to t SIC IT2070020 5 231 449 720 323 7 SIC IT2070021 – Valvestino n° specie inanellate/anno TOT SIC: 77 DIVERSE SPECIE Grafico delle specie inanellate. Il dato del 1999 si riferisce a una prova di inanellamento nell’anno che precedette l’apertura della stazione. Si osservi che a fronte di un massimo di 66 diverse specie inanellate nel 2000, il loro numero complessivo nel triennio ’99-’01, ammonta a 77 diverse specie (+16,7%). SIC IT2070021 VALVESTINO 70 60 50 40 30 20 10 0 PASSO DI SPINO 1999 2000 2001 4 66 64 n° uccelli inanellati/anno TOT SIC: 7.702 uccelli 5000 4500 SIC IT2070021 VALVESTINO Grafico dei capi inanellati Si tratta di un grafico puramente indicativo in quanto lo sforzo di inanellamento non è costante negli anni. Si intende però evidenziare che l’inanellamento a scopo scientifico può essere un utile strumento gestionale per la conoscenza e il monitoraggio delle popolazioni. 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 6 500 0 PASSO DI SPINO 6 2488 5208 6 2488 5208 SIC IT2070022 – Corno della Marogna n° specie inanellate/anno SIC IT2070022 CORNO DELLA MAROGNA TOT SIC: 52 DIVERSE SPECIE Grafico delle specie inanellate. Si osservi che a fronte di un massimo di 41 diverse specie inanellate nel ‘93, il loro numero complessivo nel triennio ’92-’94, ammonta a 52 diverse specie (+26,8%). 40 32 24 16 8 0 PASSO DI TREMALZO 1992 1993 1994 18 41 32 8 n° uccelli inanellati/anno Grafico dei capi inanellati Si tratta di un grafico puramente indicativo in quanto lo sforzo di inanellamento può non essere costante negli anni. Si intende però sottolineare che l’inanellamento a scopo scientifico può essere un utile strumento gestionale per la conoscenza e il monitoraggio delle popolazioni. SIC IT2070022 CORNO DELLA MAROGNA TOT SIC: 1.868 uccelli 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 PASSO DI TREMALZO 1992 1993 1994 468 999 401 SIC IT2070041 – Corna Blacca – Dosso Alto n° specie inanellate/anno SIC IT2070041 CORNA BLACCA DOSSO ALTO TOT SIC '95-'01: 93 DIVERSE SPECIE 90 75 60 45 Grafico delle specie inanellate. 30 15 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 FOR.CE P A UL 0 0 0 23 0 0 0 LA GO D'IDRO 0 0 55 0 0 0 0 GIOGO DEL M A NIVA 0 0 0 0 0 21 25 P A SSO DELLA B ERGA 31 20 37 38 43 41 40 to t SIC IT2070041 31 20 92 61 43 62 65 Grafico dei capi inanellati Si tratta di un grafico puramente indicativo in quanto lo sforzo di inanellamento non è costante negli anni. Si intende però sottolineare che l’inanellamento a scopo scientifico può essere un utile strumento gestionale per la conoscenza e il monitoraggio delle popolazioni. SIC IT2070041 DOSSO ALTO CORNA BLACCA n° uccelli inanellati/anno 7000 6500 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 TOT SIC '95-'01: 19.459 uccelli 1995 1996 1997 1998 1999 2000 FOR.CE P A UL 0 0 0 146 0 0 2001 0 GIOGO DEL M A NIVA 0 0 0 0 0 1376 2521 P A SSO DELLA B ERGA 476 930 2082 2730 1516 3423 4259 to t SIC IT2070041 476 930 2082 2876 1516 4799 6780 9 3. MAMMIFERI: DATI DERIVANTI DA PROGETTI IN CORSO PRESSO ALTRI ENTI La presenza di progetti Life in corso o appena conclusisi, ha permesso, fra le altre cose, di rilevare indici di presenza dell’orso e della lince in due dei SIC oggetto del presente studio. Per una corretta valutazione di questo dato di presenza si consideri che: - ORSO: si tratta di due esemplari provenienti dalla reintroduzione di orso bruno nel Parco Naturale Adamello Brenta nel periodo 1999-2003. La presenza dei due orsi è stata verificata sia attraverso avvistamenti, sia attraverso le localizzazioni radio, in quanto gli orsi erano radiomarcati. Un esemplare (femmina) nel settembre 2000, e per una sola volta nel maggio 2001, ha frequentato il SIC IT2070021- Valvestino. Nel perido maggio-agosto 2000 un esemplare (maschio) ha frequentato zone limitrofe i SIC IT2070023 - Belvedere Triplane; IT2070008 - Cresta Monte Colombè; IT2070005 Pizzo Badile; IT2070006 - Pascoli di Crocedomini; IT2070041 - Corna Blacca Dosso Alto. Da allora, una volta terminato il periodo di radiotracking, non ci sono più state segnalazioni. ERSAF sta avviando le procedure per compiere un monitoraggio standardizzato delle zone di confine con la provincia di Trento, per il rinvenimento di eventuali indici di presenza e/o frequentazione. LINCE: la presenza della lince nel SIC IT2070021 – Valvestino (1 solo indice di presenza) e nel SIC IT2070022 – Corno della Marogna (14 indici di presenza) si riferisce al periodo che va dal giugno 1998 alla primavera 2002. Il rilevamento degli indici di presenza nel periodo in oggetto è stato effettuato da personale ERSAF, da liberi professionisti incaricati dall’azienda, ma sono anche state utilizzate le informazioni raccolte da personale occasionale (cacciatori, abitanti del luogo, turisti, …) Si tratta di feci, piste, avvistamenti, peli e vocalizzazioni, i cui rilevamenti sono riferiti al quadrato chilometrico UTM. I dati qui riportati sono stati validati secondo 3 categorie di bontà in base al protocollo SCALP (ordine decrescente di bontà: q1, q2 e q3; in caso di indici la cui qualità è intermedia fra due categorie, viene indicata per prima la dominante). Dopo l’interruzione dei rilevamenti avvenuta nel 2002, l’ERSAF si sta organizzando in modo da riprendere il monitoraggio, adottando un protocollo standardizzato per la raccolta dei dati. I dati relativi al quinquennio 1998-2002 sono schematizzati nei grafici che seguono Tipi di indice rilevati vocalizzazioni abbattimento 9,1% 3,0% avvistamento 15,2% predazione 9,1% dato riferito 12,1% piste 18,2% pista con peli 3,0% impronta 9,1% feci Ripartizione degli indici Gli indici sono stati raccolti dal 1998 al 2002; si riporta la percentuale della tipologia di quell’indice indice rispetto al totale. N=33. 21,2% 10 Qualità degli indici rilevati - protocollo SCALP - 15 12 9 6 3 0 Qualità degli indici Gli indici sono stati validati utilizzando il 14 protocollo SCALP. 12 Oltre agli indici appartenenti alle 3 categorie di riferimento (q1, q2 e q3) vengono indicati anche quelli 4 intermedi tra due. La voce “dati incerti” si 1 1 1 riferisce a indici raccolti da personale che vi si è q1/q2 q2 q2/q3 q3 q3/q2 dati incerti imbattuto in modo occasionale. Si tratta principalmente di avvistamenti di locali, non in grado di aggiungere informazioni di maggior dettaglio. Le localizzazioni sono riferite unicamente ai 15 indici caratterizzati con q1/q2 e q2. Vista la biologia della lince, le sue esigenze eco-etologiche, nonché la sua distribuzione lungo l’intero arco alpino italiano, svizzero, austriaco e sloveno, si ritiene di poter escludere la presenza della lince in modo stabile all’interno dei due SIC considerati. Per contro, visti gli indici raccolti (in primo luogo le feci) non si può escludere l’erratismo di un animale solitario, anche se i dati del Trentino orientale, ove la lince non è più stata rilevata da alcuni anni, non sono a tal proposito di supporto. Inoltre non può essere escluso che il soggetto/i rilevato possa essere frutto di introduzioni occasionali, non rispondenti a organici progetti di reintroduzione, fenomeno questo che ha riguardato in tempi remoti anche altre specie e non inusuale in Italia, così come in altri stati europei. CARNIVORI e PICCOLI MAMMIFERI: per quanto riguarda ermellino, donnola, faina, martora, tasso, ghiro, moscardino, quercino, scoiattolo e arvicole, in quanto non specie di interesse comunitario, si è ritenuto opportuno utilizzare solo dati certi riferibili a indici di presenza inequivocabili (feci) rinvenuti nel corso dei censimenti agli uccelli, oppure campionamenti effettuati nel corso progetti in tempi successivi al 1994 (Regione Lombardia. Progetto strategico 9.1.6 Monitoraggio e conservazione della fauna forestale -Mammiferi e Galliformi) UNGULATI: per quanto riguarda stambecco, camoscio, cervo e capriolo, queste specie sono uniformemente presenti lungo l’arco alpino nel rispetto delle diverse esigenze ecologiche. Poiché però il territorio della provincia di Brescia è tuttora condizionato da fenomeni che interferiscono negativamente con la biologia delle specie, esse non sono casualmente distribuite nelle aree idonee, ma hanno piuttosto una distribuzione aggregata. Per questo motivo si è ritenuto opportuno segnalare la presenza nei SIC degli ungulati nel formulario fra le “altre specie importanti”, qualora tali specie siano caratterizzate, in quel SIC, da presenza consolidata e stabile nel tempo. LAGOMORFI: la presenza della lepre bianca (Lepus timidus) è stata correttamente riportata. Per quanto riguarda la lepre comune (Lepus europaeus), la cui presenza è quasi unicamente 11 riconducibile a interventi di ripopolamento, essa non è stata riportata fra le “altre specie importanti” nel formulario. 4. AVIFAUNA E MAMMIFERI: BIBLIOGRAFIA UFFICIALE Per tutte le specie si è consultata la bibliografia disponibile. Il principale limite nell’uso di questo tipo di dato, riguarda le realtà poco o per nulla conosciute, o quelle per cui non è disponibile alcun dato bibliografico, oppure quando i dati esistenti sono di carattere generale, o si riferiscono a studi antecedenti l’ultimo decennio. In questo caso si ritiene che utilizzare dati di questo tipo tout court possa essere fuorviante, così come lo è la presunzione di “testare” il dato bibliografico con il monitoraggio sul campo, nel caso in cui non sia disponibile una serie storica delle consistenze. Per tale motivo l’uso del dato bibliografico è stato regolato dai seguenti principi: - confronto con il dato di censimento - esclusione dei dati manifestamente superati - esclusione dei riferimenti storici - esclusione dei dati riferiti a un solo individuo - esclusione di dati riportati in bibliografia “grigia” privi di data, se non diversamente avallati. Inoltre per quanto riguarda il riempimento dei campi relativi ai parametri di popolazione, in assenza di indici calcolati che esprimano i concetti di “rarità”, si ritiene non significativo distinguere fra specie “rara = r” e “molto rara = v”; in questi casi è stato utilizzato il codice che il formulario prevede per indicare la massima incertezza, ossia “P”. Per la fenologia degli uccelli è stata adottata la seguente regola: - uccelli censiti nel periodo maggio-agosto 2004: NIDIFICANTI uccelli inanellati e/o presenti solo in bibliografia: NIDIFICANTI, QUALORA il SIC abbia caratteristiche ambientali e quota idonea, per le sole specie nidificanti in Italia. In caso contrario vengono indicati come migratori. In appendice viene riportato per ogni SIC l’elenco delle specie non inserite nel formulario o inserite come non nidificanti, e le relative motivazioni. 5. AVIFAUNA E MAMMIFERI: BIBLIOGRAFIA “GRIGIA” La ricerca di bibliografia cosiddetta “grigia” non ha portato al rinvenimento di tesi di laurea, ma solo a relazioni interne non pubblicate. I dati in esse riportati sono stati considerati alla stessa stregua di quelli della bibliografia “ufficiale”. 12 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E INDICAZIONI GESTIONALI LINCE Considerazioni di carattere generale La lince è meno conosciuta e perciò meno “mitizzata” rispetto agli altri grandi carnivori, come il lupo e l’orso bruno. Ma questa specie elusiva ha la reputazione di essere un killer feroce e spietato , probabilmente per il comportamento silenzioso e imperturbabile degli animali. In molte aree ove i grossi carnivori coesistono con l’uomo, la lince è vista come un problema di minor entità rispetto agli altri predatori. L’opinione delle comunità umane nei confronti della lince può comunque variare fra regioni e ad oggi l’approccio negativo fondamentalmente di basa su due aspetti: - conflitto con i cacciatori, che la incolpano di ridurre la dimensione e la disponibilità del carniere; - conflitto con gli allevatori di bestiame, per la predazione. Per contro, la maggior parte della gente non ha una chiara opinione sulla lince. La lince non è pericolosa per l’uomo; contrariamente all’orso e al lupo, non esistono aneddoti circa aggressioni di lince nei confronti dell’uomo, tuttavia i vecchi libri di caccia la definiscono pericolosa se minacciata. Esistono pochissimi casi di ferite all’uomo, occorsi in casi di catture o di animali malati di rabbia. Non esistono casi di attacchi spontanei all’uomo e le femmine non difendono la cucciolata. Ci sono invece casi di attacco di cani, anche accompagnati da uomini, che si avvicinino ai cuccioli. Molte ricerche fatte nel nord Europa, ove la lince è presente con popolazioni vitali, mostrano che l’influenza del felino nei confronti degli allevamenti di bestiame è ridotta rispetto agli altri grandi carnivori. La predazione delle pecore è la conseguenza del pascolo allo stato brado negli habitat dei carnivori, forma di pascolo peraltro molto diffusa nelle zone in cui si è persa la memoria storica della presenza dei grandi predatori, scarsi o assenti per lungo tempo. Nelle zone ove la lince è stata reintrodotta (Alpi Svizzere e montagne del Jura francese) la predazione del bestiame è causa di forti tensioni, sebbene il numero di pecore predate dalla lince sia molto basso rispetto alle altre cause. Il problema è prettamente di tipo “psicologico”: i pastori hanno perso la tradizione di coesistenza con i grandi predatori e non accettano la lince come parte integrante dell’ecosistema. Le minacce e i fattori limitanti per la lince vanno ricercati nelle cause di rarefazione e di estinzione della specie. Vari Autori (si veda a tale proposito Action Plan for the conservation of the Eurasian Lynx in Europe, 2000) ritengono che la scomparsa della lince dalla quasi totalità dell’Europa, ad eccezione di pochi nuclei in Slovenia e nella Scandinavia, nei secoli XVIII e XIX, fu il risultato della persecuzione di questa specie, combinata con la deforestazione, l’espansione delle aree coltivate e l’incremento demografico, fattori ai quali si sommò, in tempi recenti, anche la contrazione delle densità di ungulati. La persecuzione da parte dell’uomo, dimostrata anche da editti, premi per l’uccisione, trappole, sebbene non quantificabile ha sicuramente concorso con la progressiva scomparsa della specie, soprattutto laddove la densità fosse bassa e la distribuzione non uniforme. Fra tutti i grandi carnivori, la lince è quella che maggiormente risente della copertura forestale dell’habitat e dell’abbondanza delle prede. A differenza degli altri predatori, la lince non si alimenta di prede che non ha direttamente cacciato, e conseguentemente lo spettro alimentare si riduce. 13 Il progressivo abbandono delle montagne, la conseguente riforestazione e colonizzazione da parte degli ungulati, ha favorito, nelle zone ove fossero rimasti nuclei vitali, l’espansione della specie. Lince: indicazioni gestionali Visto che la presenza della lince in alcuni SIC non può che dirsi occasionale e che la dimensione stessa dei SIC non è sufficiente da sola a garantirne la presenza di un nucleo in forma stabile, si ritiene che le indicazioni gestionali debbano seguire questa logica: 1. monitoraggio degli indici di presenza per riconoscerne la presenza e/o il transito nelle zone confinanti con la provincia di Trento; 2. mantenimento (in prospettiva) di una consistente popolazione di ungulati e soprattutto del capriolo; 3. mantenimento di un’adeguata copertura forestale con caratteristiche di maturità del bosco; 4. mantenimento di “grandi spazi”, senza la costruzione di grandi infrastrutture che limitino la mobilità all’interno del territorio potenzialmente colonizzabile. In questa fase, si ritiene prematuro fornire indicazioni per affrontare le questioni sociali legate alla caccia e all’allevamento del bestiame, così come gli aspetti di costruzione di corridoi ecologici per il congiungimento di metapopolazioni e la pianificazione di interventi di reintroduzione. ORSO Considerazioni di carattere generale Il rapporto fra orso e uomo è storicamente caratterizzato da due sentimenti contrapposti: curiosità e paura. L’orso è infatti un animale storicamente considerato “bello e misterioso”, ma anche un pericolo. Prima del 1700 lo status dell’orso era indifferentemente di tutela o di persecuzione, in quanto la caccia era consentita solo con licenza nelle riserve (quindi una sorta di tutela), e persecuzione al di fuori di queste, principalmente per salvaguardare gli allevamenti. Successivamente la “caccia” all’orso divenne di fatto libera, ma questo fattore da solo non rappresentava una minaccia per la consistenza numerica dell’orso. Dal XVII secolo fino al XIX le zone di pianura e montagna provviste di una copertura boschiva sufficiente, andarono incontro a una progressiva opera di disboscamento e di trasformazione agricola del territorio, fattore questo che avviò un processo di contrazione numerica e spaziale dell’orso e delle zone da esso colonizzate. La progressiva rarefazione dell’orso, fino alla sua estinzione, trovano quindi causa da un lato nell’azione umana in forma diretta, dall’altro nella modificazione del territorio e nella conversione ad agricola delle attività umane. L’azione umana non è tanto o solo imputabile alla caccia o alle persecuzioni (esistevano taglie e compensi per chi uccideva un orso), quanto piuttosto al progressivo sfruttamento e occupazione da parte dell’uomo di habitat storicamente occupati solo dall’orso. Si venne quindi a delineare una sorte di competizione spaziale fra uomo e orso, competizione dalla quale l’orso uscì sconfitto. Orso: indicazioni gestionali Come già detto la presenza dell’orso in prossimità o entro alcuni SIC ha costituito evento circoscritto nel tempo; inoltre la dimensione stessa dei SIC frequentati non è sufficiente da sola a garantire la presenza di un nucleo, in forma stabile. Sembra però interessante approfondire le modalità e la frequenza con cui questa frequentazione possa ripetersi nel tempo e pertanto si ritiene che le indicazioni gestionali debbano seguire questa logica: 14 1. monitoraggio degli indici di presenza per riconoscerne la presenza e/o il transito nelle zone confinanti con la provincia di Trento; 2. mantenimento di una adeguata copertura forestale con caratteristiche di maturità del bosco; 3. mantenimento di “grandi spazi”, senza la costruzione di grandi infrastrutture che limitino la mobilità all’interno del territorio potenzialmente colonizzabile. In questa fase, si ritiene prematuro fornire indicazioni per affrontare le questioni legate alla previsione dei potenziali danni alle attività umane e alle relative opere di prevenzione, così come gli aspetti di costruzione di corridoi ecologici per il congiungimento di metapopolazioni. GALLIFORMI Considerazioni di carattere generale e indicazioni gestionali Per le specie appartenenti ai Galliformi si ritiene più opportuno, in luogo di un’esposizione per ogni SIC, illustrare sotto forma schematica in tabella una serie di interventi legati alla gestione forestale, all’attività antropica e a quella venatoria, che favoriscono o sfavoriscono la presenza stabile e la riproduzione delle varie specie, così come la presenza in particolari momenti biologici, per le specie con forte struttura gerarchica. Il mantenimento delle zone aperte è intervento favorevole a tutte le specie, nelle zone di montagna, così come in quelle collinari e di pianura Interventi di carattere silvicolturale a favore/sfavore dei Galliformi GALLO CEDRONE Interventi favorevoli Area 2-5 ha non >30-60% HR 10-30 ha 2-10 ha Accorgimenti Tutela e rispetto dello Tagli successivi strato arbustivo. (taglio di Rilascio alberi sementazione) senescenti Tutela e rispetto dello Diradamenti in strato arbustivo. fustaia Rilascio alberi senescenti Rinfoltimenti e arricchimenti Attenzione alle specie da utilizzare Interventi sfavorevoli Motivo Taglio raso andante Asporta completamente la copertura forestale Ripuliture Asportano le specie del sottobosco Rimboschimenti a forte intensità Sono spesso omogenei e privi di sottobosco per l’elevata densità HR = Home Range FRANCOLINO DI MONTE Area Interventi favorevoli Accorgimenti 2-5 ha Tagli successivi (taglio di sementazione) 10-30 ha Diradamenti in fustaia 2-10 ha Rinfoltimenti e arricchimenti Tutela e rispetto dello strato arbustivo Tutela e rispetto dello strato arbustivo Attenzione alle specie da utilizzare Interventi sfavorevoli Ceduo semplice Motivo Asporta la copertura forestale Taglio raso andante Asporta completamente la copertura forestale Asportano le specie del Ripuliture sottobosco Rimboschimenti a Sono spesso omogenei e privi di forte intensità sottobosco per l’elevata densità 15 GALLO FORCELLO Area Interventi favorevoli Accorgimenti Interventi sfavorevoli 1-5 ha max 20% HR ogni 4 anni Ceduo matricinato Tutela e rispetto del sottobosco. Rilascio alberi senescenti Ripuliture Conversione a fustaia Tutela e rispetto del sottobosco. Rilascio alberi senescenti 2-5 ha non > 50% HR 500-1.000 mq max 10% HR ogni 10 anni Taglio a buche 10-30 ha Diradamenti in fustaia Rinfoltimenti e arricchimenti HR = Home Range 2-10 ha Motivo Asportano le specie del sottobosco Sono spesso troppo omogenei e privi di sottobosco per Rimboschimenti l’elevata densità. a forte intensità Aumentano la copertura arborea (non gradita alla specie) Tutela e rispetto del sottobosco. Rilascio alberi senescenti Tutela e rispetto del sottobosco. Rilascio alberi senescenti Attenzione alle specie da utilizzare COTURNICE Area Interventi favorevoli Accorgimenti 100-300 ha Taglio a strisce Tutela e rispetto del sottobosco. 10-300 ha Taglio a buche Tutela e rispetto del sottobosco. Tagli successivi (taglio di sementazione) Piccolissimi nuclei Taglio saltuario a su ampie superfici gruppi Diradamenti a 10-30 ha fustaia Pascolo In recinti controllato 30-50 elettrificati pecore Piantumazione di essenze erbacee appetite nei pressi degli stalli 2-5 ha Interventi sfavorevoli Motivo Sono spesso omogenei e privi di sottobosco per l’elevata densità Rimboschimenti Aumentano la copertura arborea a forte intensità (non gradita alla specie) Impoveriscono l’ambiente di specie per lo più erbacee e arbustive. Tutela e rispetto del sottobosco. Tutela e rispetto del sottobosco. Tutela e rispetto del sottobosco. 16 Attività di carattere antropico a favore/sfavore dei Galliformi Attività favorevoli Specie In presenza di popolazioni in decremento, pianificazione di interventi corretti di restocking, abbinati a opportuni interventi silvicolturali e ad una gestione venatoria molto restrittiva. Dove Attività sfavorevoli Misure di mitigazione Emanazione di Circolazione delle provvedimenti di divieto di motoslitte circolazione Pernice bianca Aree di Predisposizione di tabelle Gallo forcello svernamento informative presso i rifugi. Coturnice Sci alpinismo Divulgazione tramite incontri e opuscoli presso le sedi CAI Tabelle informative che Pernice bianca Escursionismo e spieghino l’importanza Aree di Gallo cedrone alpinismo praticato al delle specie e i rischi riproduzione Gallo forcello di fuori dei sentieri connessi al transito al di fuori dei sentieri Fotografia Divieto di effettuare naturalistica e fotografia e appostamenti Gallo cedrone Arene di costruzione di nelle aree limitrofe le arene Gallo forcello canto capanni di di canto e sulle medesime. osservazione Gallo cedrone Aree di Divieto di raccolta in zone Raccolta funghi Francolino riproduzione circoscritte Tutti i galliformi Tutto l’HR Nuovi sentieri Divieto di apertura Monitoraggio delle aree attrezzate esistenti e costruzione di nuove aree Costruzione di aree solo in zone ove on Tutti i galliformi Tutto l’HR attrezzate disturbino la riproduzione e/o lo svernamento dei galliformi HR = Home Range Gestione venatoria di opportuna adozione per i Galliformi, nei SIC in cui l’attività venatoria è consentita Tutte le indicazioni sono finalizzate alla tutela delle specie, a limitarne il disturbo o il prelievo eccessivo, a rendere compatibile, ove possibile, le esigenze di tutela e l’esercizio venatorio. Strumento motivazione Adozione di piani di prelievo prudenziali, anche negli anni Piani di prelievo in cui il successo riproduttivo è particolarmente soddisfacente Stabilire un numero fisso di giornate di caccia (3-4 a Giornate di caccia seconda dei casi). Esaurite quelle, chiudere il prelievo, anche se il piano non è stato completato. A chiusura del piano, chiudere la caccia anche ad altri galliformi Chiusura del piano Nota: la possibilità di effettuare immissioni di selvaggina a fini di ripopolamento può determinare la presenza negli areali di gallo forcello e coturnice, di starna e quaglia. Il periodo riproduttivo è una fase biologica molto delicata; Addestramento cani limitare al massimo il disturbo e l’addestramento dei cani nelle zone interessate Il periodo riproduttivo è una fase biologica molto delicata; Gare cinofile limitare al massimo il disturbo le gare nelle zone interessate Rilascio di concessioni A cessazione dell’attività da parte dell’intestatario, divieto per l’appostamento fisso di rilascio di nuove autorizzazioni a terzi 17 RAPACI Il mantenimento delle zone aperte è intervento valido nelle zone di montagna, così come in quelle collinari e di pianura Ordine STRIGIFORMI Interventi favorevoli Accorgimenti Area Cassette nido Se ne consiglia la realizzazione nei boschi cedui giovani, per sopperire alla mancanza di cavità naturali Zone di nidificazione Interventi sfavorevoli Arrampicata libera Palestre di roccia Fotografia naturalistica Misure di mitigazione Divieto Misure accessorie: - rapaci feriti e successivamente riabilitati in centri di recupero, dovrebbero essere reinseriti nelle zone di ritrovamento (provenienza) soprattutto per la specie nidificanti in loco - riconversione di piante alloctone di grosse dimensioni e trasformazione in “pianta habitat”, mediante la costruzione al loro interno di cassette nido, siti di alimentazione, utilizzate da un ampio spettro faunistico (entomofauna, uccelli, chirotteri…) PASSERIFORMI e altre specie A maggior tutela di… PASSERIFORMI PICIDI MIGRATORI MIGRATORI Interventi favorevoli Cassette nido Monitoraggio e tutela delle essenze arboree di pregio per dimensione Creazione di “zattere” ancorate in bacini aperti per la nidificazione di specie idonee tutela delle piante morte Mantenimento e ripristino di marcite Allagamenti permanenti Colture a perdere Piantumazione di piante bacchifere in aree di sosta e alimentazione per le specie in migrazione Aree di destinazione Boschi e aree di pianura Aree interne o limitrofe i SIC di pianura Bacini aperti Aree interne o limitrofe i SIC 18 APPENDICE Per ogni SIC viene riportato l’elenco degli uccelli che non sono stati inseriti nel formulario in quanto rilevati una sola volta (accidentali), come esemplari unici, o in quanto presenti in tempi storici. Per le specie che sono state considerate non nidificanti, viene riportato il principale fattore limitante la nidificazione in quel SIC. Nel formulario standard le specie sono state inserite seguendo l’ordine: 1. specie censita e nidificante 2. specie censita e non nidificante 3. specie inanellata e potenzialmente nidificante 4. specie inanellata e potenzialmente non nidificante 5. specie in bibliografia e potenzialmente nidificante 6. specie in bibliografia e potenzialmente non nidificante La doppia riga distingue le specie in Allegato I della Direttiva Uccelli, da quelle non in allegato. IT 2040024 - Belvedere Vallorda - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A310 Sylvia borin beccafico quota IT 2060006 – Bosco del Giovetto - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A217 Glaucidium passerinum Civetta nana rara A253 Delichon urbica Balestruccio quota A280 Monticola saxatilis Codirossone quota A096 Falco tinnunculus Gheppio ambiente ? Passera d'Italia quota Passer italiae A360 Fringilla montifringilla Peppola Non nidifica in Italia A251 Hirundo rustica Rondine quota A226 Apus apus Rondone quota A286 Turdu iliacus Tordo sassello Non nidifica in Italia A363 Carduelis chloris Verdone Quota IT 2070001 - Torbiere del Tonale - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A340 Lanius excubitor Averla maggiore non nidifica in Italia A322 A153 A299 A260 A316 A314 A360 A257 A276 Balia nera Beccaccino Canapino maggiore Cutrettola Luì grosso Luì verde Peppola Pispola Saltimpalo non nidifica in Italia ambiente non nidifica in Italia quota non nidifica in Italia quota non nidifica in Italia non nidifica in Italia ambiente Ficedula hypoleuca Gallinago gallinago Hippolais icterina Motacilla flava Phylloscopus trochilus Phylloscopus sibilatrix Fringilla montifringilla Anthus pratensis Saxicola torquata 19 IT 2070002 – Monte Piccolo Monte Colmo - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus Albanella reale non nidifica in Italia A215 Bubo bubo Gufo reale quota A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre quota A246 Lullula arborea Tottavilla quota A247 Alauda arvensis Allodola ambiente A253 Delichon urbica Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin Beccafico quota A263 Bombycilla garrulus Beccofrusone non nidifica in Italia A348 Corvus frugilegus Corvo non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix Luì verde quota A257 Anthus pratensis Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus Rondone quota A309 Sylvia communis Sterpazzola quota A233 Jynx torquilla Torcicollo quota A286 Turdu iliacus Tordo sassello non nidifica in Italia IT 2070003 – Val Rabbia Val Gallinera - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A338 Lanius collurio Averla piccola A215 Bubo bubo Gufo reale A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre ambiente quota quota A247 Alauda arvensis Allodola ambiente A253 Delichon urbica Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin Beccafico quota A263 Bombycilla garrulus Beccofrusone non nidifica in Italia A299 Hippolais icterina Canapino maggiore non nidifica in Italia A330 Parus major Cinciallegra A329 Parus caeruleus Cinciarella quota A348 Corvus frugilegus Corvo non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus Luì grosso A314 Phylloscopus sibilatrix Luì verde A264 Cinclus cinclus Merlo acquaiolo quota non nidifica in Italia quota ambiente A360 Fringilla montifringilla Peppola non nidifica in Italia A319 Muscicapa striata Pigliamosche quota A257 Anthus pratensis Pispola non nidifica in Italia A335 Certhia brachydactyla Rampichino quota A251 Hirundo rustica Rondine quota A226 Apus apus Rondone quota A228 Apus melba Rondone maggiore ambiente A233 Jynx torquilla Torcicollo quota A286 Turdu iliacus Tordo sassello non nidifica in Italia 20 IT2070004 - Monte Marser - Corni di Bos - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale A338 Lanius collurio (Linnaeus, 1758) Averla piccola non nidifica in Italia quota A217 Glaucidium passerinum (Linnaeus, 1758) Civetta nana ambiente A108 Tetrao urogallus (Linnaeus, 1758) Gallo cedrone ambiente A215 Bubo bubo (Linnaeus, 1758) Gufo reale quota A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix (Bechstein, 1795) Luì verde ambiente A264 Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758) Merlo acquaiolo ambiente A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A319 Muscicapa striata (Pallas, 1764) Pigliamosche quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A251 Hirundo rustica (Linnaeus, 1758) Rondine quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota A233 Jynx torquilla (Linnaeus, 1758) Torcicollo quota IT2070005 - Pizzo Badile - Alta Val Zumella - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A224 Caprimulgus europaeus (Linnaeus, 1758) Succiacapre non nidifica in Italia quota quota ambiente quota A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola ambiente A340 Lanius excubitor (Linnaeus, 1758) Averla maggiore non nidifica in Italia A253 Delichon urbica (Linnaeus, 1758) Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca (Pallas, 1764 ) Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota A263 Bombycilla garrulus (Linnaeus, 1758) Beccofrusone non nidifica in Italia A299 Hippolais icterina (Vieillot, 1817) Canapino maggiore non nidifica in Italia A325 Parus palustris (Linnaeus, 1758) Cincia bigia ambiente A348 Corvus frugilegus (Linnaeus, 1758) Corvo non nidifica in Italia A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale A338 Lanius collurio (Linnaeus, 1758) Averla piccola A215 Bubo bubo (Linnaeus, 1758) Gufo reale A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix (Bechstein, 1795) Luì verde quota A356 Passer montanus (Linnaeus, 1758) Passera mattugia A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola quota non nidifica in Italia A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) Piro piro piccolo quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A113 Coturnix coturnix (Linnaeus, 1758) Quaglia ambiente A335 Certhia brachydactyla (Brehm, 1820) Rampichino ambiente A251 Hirundo rustica (Linnaeus, 1758) Rondine quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota A276 Saxicola torquata (Linnaeus, 1758) Saltimpalo quota A233 Jynx torquilla (Linnaeus, 1758) Torcicollo quota A286 Turdus iliacus (Linnaeus, 1758) Tordo sassello non nidifica in Italia A232 Upupa epops (Linnaeus, 1758) Upupa quota A271 Luscinia megarhynchos (Brehm, 1831) Usignolo quota A363 Carduelis chloris (Linnaeus, 1758) Verdone quota A361 Serinus serinus (Linnaeus, 1766) Verzellino quota 21 IT2070006 - Pascoli di Crocedomini - Alta Val Caffaro - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A224 Caprimulgus europaeus (Linnaeus, 1758) Succiacapre non nidifica in Italia quota ambiente quota A340 Lanius excubitor (Linnaeus, 1758) Averla maggiore non nidifica in Italia A253 Delichon urbica (Linnaeus, 1758) Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca (Pallas, 1764 ) Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota A263 Bombycilla garrulus (Linnaeus, 1758) Beccofrusone non nidifica in Italia A299 Hippolais icterina (Vieillot, 1817) Canapino maggiore non nidifica in Italia A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale A215 Bubo bubo (Linnaeus, 1758) Gufo reale A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino A260 Motacilla flava (Linnaeus, 1758) Cutrettola quota A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale ambiente A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix (Bechstein, 1795) Luì verde quota A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) Piro piro piccolo quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota A286 Turdus iliacus (Linnaeus, 1758) Tordo sassello non nidifica in Italia A361 Serinus serinus (Linnaeus, 1766) Verzellino quota IT2070007 – Forcel Rosso - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione ambiente A086 Accipiter nisus (Linnaeus, 1758) sparviere A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) piro piro piccolo quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) pispola A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) rondine non nidifica in Italia quota A087 Buteo buteo (Linnaeus, 1758) poiana ambiente A376 Emberiza citrinella (Linnaeus, 1758 ) zigolo giallo ambiente ballerina bianca ambiente A250 Ptyonoprogne rupestris (Scopoli, 1769) rondine montana ambiente ambiente A275 Saxicola rubetra (Linnaeus, 1758) stiaccino quota A283 Turdus merula (Linnaeus, 1758) merlo A262 Motacilla alba (Linnaeus, 1758) IT2070010 - Piz Olda - Val Malga - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale A338 Lanius collurio (Linnaeus, 1758) Averla piccola A215 Bubo bubo (Linnaeus, 1758) Gufo reale A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino A224 Caprimulgus europaeus (Linnaeus, 1758) Succiacapre non nidifica in Italia quota quota ambiente quota A340 Lanius excubitor (Linnaeus, 1758) Averla maggiore non nidifica in Italia A253 Delichon urbica (Linnaeus, 1758) Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca (Pallas, 1764 ) Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota 22 A263 Bombycilla garrulus (Linnaeus, 1758) Beccofrusone A299 Hippolais icterina (Vieillot, 1817) Canapino maggiore non nidifica in Italia non nidifica in Italia A348 Corvus frugilegus (Linnaeus, 1758) Corvo non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix (Bechstein, 1795) Luì verde ambiente A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A319 Muscicapa striata (Pallas, 1764) Pigliamosche quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A335 Certhia brachydactyla (Brehm, 1820) Rampichino ambiente A251 Hirundo rustica (Linnaeus, 1758) Rondine quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota A276 Saxicola torquata (Linnaeus, 1758) Saltimpalo quota A233 Jynx torquilla (Linnaeus, 1758) Torcicollo quota A286 Turdus iliacus (Linnaeus, 1758) Tordo sassello non nidifica in Italia A232 Upupa epops (Linnaeus, 1758) Upupa quota A363 Carduelis chloris (Linnaeus, 1758) Verdone quota A361 Serinus serinus (Linnaeus, 1766) Verzellino quota IT2070011 - Torbiera La Goia - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A261 Motacilla cinerea (Tunstall, 1771) Ballerina gialla ambiente A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia IT2070012 - Torbiere di Val Barone - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale A338 Lanius collurio (Linnaeus, 1758) Averla piccola non nidifica in Italia quota A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola ambiente A153 Gallinago gallinago (Linnaeus, 1758) Beccaccino quota A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota A260 Motacilla flava (Linnaeus, 1758) Cutrettola quota A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) Piro piro piccolo ambiente A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota IT2070013 - Ghiacciaio dell'Adamello - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale non nidifica in Italia A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino quota A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola quota A052 Anas crecca (Linnaeus, 1758) Alzavola quota A253 Delichon urbica (Linnaeus, 1758) Balestruccio quota A262 Motacilla alba (Linnaeus, 1758) Ballerina bianca quota A261 Motacilla cinerea (Tunstall, 1771) Ballerina gialla quota A153 Gallinago gallinago (Linnaeus, 1758) Beccaccino quota A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota 23 A308 Sylvia curruca (Linnaeus, 1758) Bigiarella quota A280 Monticola saxatilis (Linnaeus, 1766) Codirossone quota A136 Charadrius dubius (Scopoli, 1786) Corriere piccolo quota A212 Cuculus canorus Linnaeus, 1758 Cuculo quota A366 Carduelis cannabina (Linnaeus, 1758) Fanello quota A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale quota A096 Falco tinnunculus (Linnaeus, 1758) Gheppio quota A342 Garrulus glandarius (Linnaeus, 1758) ghiandaia quota A365 Carduelis spinus (Linnaeus, 1758) Lucarino quota A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A315 Phylloscopus collybita (Vieillot, 1817) Luì piccolo quota A283 Turdus merula (Linnaeus, 1758) Merlo quota A264 Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758) Merlo acquaiolo quota A282 Turdus torquatus (Linnaeus, 1758) Merlo dal collare quota A266 Prunella modularis (Linnaeus, 1758) Passera scopaiola quota A269 Erithacus rubecula (Linnaeus, 1758) Pettirosso A333 Tichodroma muraria (Linnaeus, 1766) Picchio muraiolo quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A113 Coturnix coturnix (Linnaeus, 1758) Quaglia quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota quota A265 Troglodytes troglodytes (Linnaeus, 1758) Scricciolo quota A275 Saxicola rubetra (Linnaeus, 1758) Stiaccino quota A287 Turdus viscivorus (Linnaeus, 1758) Tordela quota A376 Emberiza citrinella (Linnaeus, 1758 ) Zigolo giallo quota A378 Emberiza cia (Linnaeus, 1758 ) Zigolo muciatto quota IT2070015 - Monte Cas - Punta di Color - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A307 Sylvia nisoria (Bechstein, 1797) Bigia padovana ambiente A412 Alectoris graeca saxatilis (Meisner, 1804) Coturnice ss. delle Alpi ambiente A372 Pyrrhula pyirrhula (Linnaeus, 1758) Ciuffolotto quota A365 Carduelis spinus (Linnaeus, 1758) Lucarino quota A264 Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758) Merlo acquaiolo ambiente A266 Prunella modularis (Linnaeus, 1758) Passera scopaiola quota A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone ambiente A267 Prunella collaris (Scopoli, 1769) Sordone quota IT2070016 - Cima Comer - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A307 Sylvia nisoria (Bechstein, 1797) Bigia padovana ambiente A365 Carduelis spinus (Linnaeus, 1758) Lucarino quota A266 Prunella modularis (Linnaeus, 1758) Passera scopaiola quota A281 Monticola solitarius (Linnaeus, 1758) Passero solitario quota A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A267 Prunella collaris (Scopoli, 1769) quota Sordone 24 IT2070017 - Valli S. Antonio - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A215 Bubo bubo (Linnaeus, 1758) quota Gufo reale A229 Alcedo atthis (Linnaeus, 1758) Martin pescatore quota A214 Otus scops (Linnaeus, 1758) Assiolo quota A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota A218 Athene noctua (Scopoli, 1769) Civetta quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone A233 Jynx torquilla (Linnaeus, 1758) Torcicollo quota quota A286 Turdus iliacus (Linnaeus, 1758) Tordo sassello non nidifica in Italia IT2070018 - Altopiano di Cariadeghe - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A287 Turdus viscivorus (Linnaeus, 1758) Tordela quota IT2070019 - Sorgente Funtanì - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola A372 Pyrrhula pyirrhula (Linnaeus, 1758) Ciuffolotto ambiente A366 Carduelis cannabina (Linnaeus, 1758) Fanello A256 Anthus trivialis (Linnaeus, 1758) ambiente quota Prispolone quota IT2070020 - Torbiere del Sebino Specie escluse perché occasionali, o pochi individui, o presenti n tempi storici. Nel formulario è stata mantenuta la fenologia indicata da Brichetti. Accipiter gentilis Astore A - 2 (1999) Lanius excubitor Averla maggiore A - 1 (gennaio 2003) Haematopus ostralegus Beccaccia di mare A - 1 (aprile 1997 - 2 individui) Hippolais pallida Canapino pallido A - 1 (agosto 2001) Tadorna ferruginea Casarca A - 1 (settembre 1990) Numenius phaeopus Chiurlo piccolo A - 1 (2003) Parus cristatus Cincia dal ciuffo A - 1 (febbraio 2000) Phoenicopterus roseus Fenicottero A - 1 (marzo 2001). Larus melanocephalus Gabbiano corallino A - 1 (aprile 1999 - 2/3 ind.) Chlidonias leucopterus Mignattino alibianche A - 1 (maggio 1994) Nucifraga caryocatactes Nocciolaia A - 1 (gennaio 1996) Branta canadensis Oca del Canada A - 1 (febbraio 1996) Melanitta fusca Orco marino A (tempi storici) Limosa limosa Pittima reale A (tempi storici) Buteo lagopus Poiana calzata A - 1 (marzo 1987) Sterna caspia Sterna maggiore A (settembre 2003) Sylvia cantillans Sterpazzolina A - 1 (aprile 2001) Podices grisegena Svasso collorosso A (novembre-dicembre 2001) Tadorna tadorna Volpoca A Emberiza pusilla Zigolo minore A – 1 (autunno 1999) Cisticola juncidis Beccamoschino (SB estinto fine anni '70) 25 IT2070021 – Valvestino - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale non nidifica in Italia A076 Gypaetus barbatus gipeto accidentale A229 Alcedo atthis (Linnaeus, 1758) Martin pescatore ambiente A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino ambiente A028 Ardea cinerea (Linnaeus, 1758) Airone cenerino ambiente A340 Lanius excubitor (Linnaeus, 1758) Averla maggiore non nidifica in Italia - Dati di inanellamento - Fattore limitante la nidificazione A322 Ficedula hypoleuca Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin Beccafico ambiente A260 Motacilla flava Cutrettola ambiente Acrocephalus naevia Forapaglie macchiettato non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus Luì grosso A381 Emberiza schoeniclus non nidifica in Italia Migliarino di palude A360 Fringilla montifringilla Peppola ambiente non nidifica in Italia A257 Anthus pratensis Pispola non nidifica in Italia A286 Turdu iliacus Tordo sassello non nidifica in Italia A362 Serinus citrinella Venturose ambiente IT2070022 - Corno della Marogna - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale non nidifica in Italia A307 Sylvia nisoria (Bechstein, 1797) Bigia padovana ambiente A229 Alcedo atthis (Linnaeus, 1758) Martin pescatore ambiente A139 Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) Piviere tortolino ambiente A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola A340 Lanius excubitor (Linnaeus, 1758) Averla maggiore non nidifica in Italia Passer italiae (Vieillot, 1817) A251 Hirundo rustica (Linnaeus, 1758) ambiente Passera d'Italia ambiente Rondine quota - Dati di inanellamento - Fattore limitante la nidificazione A217 Glaucidium passerinum Civetta nana ambiente A253 Delichon urbica Balestruccio ambiente A322 Ficedula hypoleuca Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin Beccafico quota A296 Acrocephalus palustris Cannaiola verdognola Acrocephalus naevia Forapaglie macchiettato non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus Luì grosso A336 Remiz pendulinus ambiente Pendolino non nidifica in Italia ambiente A360 Fringilla montifringilla Peppola non nidifica in Italia A257 Anthus pratensis non nidifica in Italia Pispola 26 IT2070024 - Aviolo - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola ambiente A322 Ficedula hypoleuca (Pallas, 1764 ) Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin (Boddaert, 1783) Beccafico quota A263 Bombycilla garrulus (Linnaeus, 1758) Beccofrusone non nidifica in Italia A299 Hippolais icterina (Vieillot, 1817) Canapino maggiore non nidifica in Italia A348 Corvus frugilegus (Linnaeus, 1758) Corvo A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale non nidifica in Italia ambiente A316 Phylloscopus trochilus (Linnaeus, 1758) Luì grosso non nidifica in Italia A360 Fringilla montifringilla (Linnaeus, 1758) Peppola non nidifica in Italia A319 Muscicapa striata (Pallas, 1764) Pigliamosche quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A251 Hirundo rustica (Linnaeus, 1758) Rondine quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone ambiente A233 Jynx torquilla (Linnaeus, 1758) Torcicollo quota A286 Turdus iliacus (Linnaeus, 1758) Tordo sassello non nidifica in Italia IT2070028 - Val Miller - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A052 Anas crecca (Linnaeus, 1758) Alzavola quota A153 Gallinago gallinago (Linnaeus, 1758) Beccaccino ambiente A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale quota A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) Piro piro piccolo ambiente A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota IT2070029 - Val Salarno - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A052 Anas crecca (Linnaeus, 1758) Alzavola A153 Gallinago gallinago (Linnaeus, 1758) Beccaccino quota ambiente A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale quota A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota IT2070030 - Val Adamè - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A168 Actitis hypoleucos (Linnaeus, 1758) Piro piro piccolo ambiente A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota IT2070032 - Traversera - Pozza d'Arno - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A253 Delichon urbica (Linnaeus, 1758) Balestruccio quota A053 Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) Germano reale quota A257 Anthus pratensis (Linnaeus, 1758) Pispola non nidifica in Italia A226 Apus apus (Linnaeus, 1758) Rondone quota 27 IT2070037 - Concarena - Dati di censimento - Fattore limitante la nidificazione A310 Sylvia borin Beccafico quota - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A217 Glaucidium passerinum (Linnaeus, 1758) Civetta nana ambiente A247 Alauda arvensis (Linnaeus, 1758) Allodola ambiente A363 Carduelis chloris (Linnaeus, 1758) Verdone quota IT2070038 - Via Mala - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A223 Aegolius funereus (Linnaeus, 1758) Civetta capogrosso ambiente IT2070041 - Corna Blacca - Dosso Alto - Dati bibliografici - Fattore limitante la nidificazione A082 Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) Albanella reale non nidifica in Italia A408 Lagopus mutus helveticus (Montin, 1776) Pernice bianca ss. delle Alpi quota A234 Picus canus (Gmelin, 1788) Picchio cenerino ambiente A306 Sylvia hortensis (Gmelin, 1789) Bigia grossa ambiente A097 Falco vespertinus (Linnaeus, 1766) Falco cuculo ambiente A358 Montifringilla nivalis (Linnaeus, 1766) Fringuello alpino quota A264 Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758) Merlo acquaiolo ambiente A335 Certhia brachydactyla (Brehm, 1820) Rampichino ambiente A210 Streptopelia turtur (Linnaeus, 1758) Tortora quota - Dati di inanellamento - Fattore limitante la nidificazione A307 Sylvia nisoria Bigia padovana A229 Alcedo atthis Martin pescatore quota A379 Emberiza ortulana Ortolano quota A246 Lullula arborea Tottavilla quota A214 Otus scops Assiolo quota A253 Delichon urbica Balestruccio quota A322 Ficedula hypoleuca Balia nera non nidifica in Italia A310 Sylvia borin Beccafico quota A299 Hippolais icterina Canapino maggiore non nidifica in Italia A297 Acrocephalus scirpaceus Cannaiola ambiente A296 Acrocephalus palustris Cannaiola verdognola ambiente A298 Acrocephalus arundinaceus Cannareccione ambiente A330 Parus major Cinciallegra ambiente A329 Parus caeruleus Cinciarella ambiente Carpodacus erythrinus A260 Motacilla flava Ciuffolotto scarlatto ambiente Cutrettola quota A295 Acrocephalus schoenobaenus Forapaglie Acrocephalus naevia quota ambiente Forapaglie macchiettato non nidifica in Italia A316 Phylloscopus trochilus Luì grosso non nidifica in Italia A314 Phylloscopus sibilatrix Luì verde ambiente 28 A381 Emberiza schoeniclus Passer italiae Migliarino di palude ambiente Passera d'Italia quota A356 Passer montanus Passera mattugia quota A336 Remiz pendulinus Pendolino ambiente A360 Fringilla montifringilla Peppola non nidifica in Italia A319 Muscicapa striata Pigliamosche ambiente Piro piro culbianco ambiente A257 Anthus pratensis Pispola non nidifica in Italia A337 Oriolus oriolus Rigogolo ambiente A251 Hirundo rustica Rondine quota A226 Apus apus Rondone quota A276 Saxicola torquata Saltimpalo quota Tringa ochropus Sylvia cantillans Sterpazzolina ambiente A233 Jynx torquilla Torcicollo quota A286 Turdu iliacus Tordo sassello non nidifica in Italia A271 Luscinia megarhynchos Usignolo quota A288 Cettia cetti Usignolo di fiume ambiente A362 Serinus citrinella Venturone ambiente A363 Carduelis chloris Verdone quota A361 Serinus serinus Verzellino quota 29 PRINCIPALE BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO AAVV. 2003. Censimento Annuale degli Uccelli Acquatici Svernanti in Lombardia. AAVV. Regolamento per lo svolgimento di attività di inanellamento a scopo scientifico. Brichetti P. 2003. Riserva Naturale “Torbiere del Sebino” Relazione Ornitologica 2003 Centro Ecologia Alpina. 2000. Action plan for conservation of the bear (Ursus arctos) in the Italian Alps. Convention on the Conservation of European Wildlife and Natural Habitats (Bern Convention). 2000. Action Plan for the conservation of the Eurasian Lynx (Lynx lynx) in Europe. LIPU. 2004. Progetto Rapaci Migratori. LIPU. 2002. Sviluppo di un sistema nazionale delle ZPS sulla base della rete delle IBA (Important Bird Areas). Parco Naturale Adamello Brenta. 2002. La reintroduzione dell’Orso bruno nel Parco Naturale Adamello Brenta Provincia Autonoma di Trento. 2002. Miglioramenti ambientali a fini faunistici. Regione Lombardia. 2002. Foreste e biodiversità faunistica in Lombardia. Monitoraggio e conservazione della fauna forestale (Galliformi e Mammiferi). 30