Luglio 2012 N 9 Ecosafety Informa Notiziario EcoSafety attualmente in fase di registrazione RIFORMA DEL LAVORO: In Gazzetta Ufficiale effettiva dal 18 luglio SGSL: monitoraggio della sicurezza e riesame del sistema “Un SGSL prevede la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati, della sua funzionalità ed efficacia. La fase di verifica e di riesame del sistema. Attività di sorveglianza e misurazioni, attività di audit interno e analisi degli incidenti.” Nei documenti informativi prodotti in questi anni per supportare l'adozione dei sistemi di gestione della sicurezza (SGSL) spesso le fasi progettuali su cui ci si sofferma maggiormente sono quelle relative alla pianificazione e attuazione dei sistemi di gestione. Due aspetti che non devono essere trascurati, necessari ad esempio per il miglioramento continuo dell'efficacia ed efficienza di un SGSL, sono il monitoraggio e il riesame del sistema. Possiamo raccogliere qualche informazione sul monitoraggio interno, sul piano di monitoraggio e sul riesame attraverso le " Check list di autovalutazione per le piccole e micro imprese ? Strumenti per l'implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, check-list di autovalutazione elaborate da ITACA per supportare le imprese nella corretta "valutazione del grado di applicazione delle disposizioni previste dal Decreto legislativo 81/2008 e degli elementi tipici di un SGSL nella propria organizzazione". Segue a pag 2 La Riforma è composta di 4 articoli su contratti e licenziamenti, ammortizzatori sociali e mercato del lavoro. Pubblicata sul supplemento ordinario 136 alla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 3 luglio 2012 la legge n. 92 del 28 giugno 2012, o cosiddetta riforma Fornero. La nuova riforma del lavoro ambierá le regole su assunzioni e licenziamenti in Italia dopo 40 anni. Continua a pag 3 Il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Ministero Ambiente: Contributi da 2,5 milioni di euro per le certificazioni ambientali alle PMI E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U.) il decreto n. 313 del 26/04/2012 contenente nuove disposizioni per la “Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione di contributi ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002”. Il Ministero dell’Ambiente, ha messo 2,5 milioni di euro a disposizione per le PMI che hanno deciso di certificare gestione e prestazioni ambientali. Continua a pag 5 SISTRI: Sospensione fino al 30 giugno 2013 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 83 “ Misure urgenti per la crescita del Paese”, che all’art. 52 prevede la sospensione dell'operatività del Sistri ( sistema di controllo informatico della tracciabilità dei rifiuti) fino al termine massimo del 30 giugno 2013. Continua a pag 4 Sicurezza sul lavoro: Premio Buone prassi 2012 – 2013 EUOSHA pag. 4 Donne al lavoro più brave ma sottopagate pag 6 Prima Marcia Nazionale contro le “morte bianche” pag. 7 SENTENZA ETERNIT: La Procura fa ricorso pag 8 11 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Segue da pag 1 EDITORIALE SGSL: monitoraggio della sicurezza e riesame del sistema Fulvio Basili Amministratore Unico Ecosafety Srl Riguardo al monitoraggio inte rno della sicurezza (monitoraggio di 1° livello e di 2° livello) il documento sottolinea la necessità di individuare "le misure di prevenzione e protezione che è possibile controllare direttamente con risorse interne e quelle che invece devono essere controllate con risorse esterne all'azienda": Per le misure di prevenzione e protezione controllate direttamente con risorse interne devono essere "definite le modalità, le periodicità e le responsabilità delle verifiche da effettuare e le relative registrazioni". Invece, per le misure di prevenzione e protezione controllate con risorse esterne nel contratto di fornitura devono essere definite "le finalità e le periodicità delle verifiche da effettuare" e deve essere richiamato "il rispetto delle leggi e delle norme tecniche applicabili". Inoltre è necessario che le misure di prevenzione e protezione, le operazioni e prescrizioni relative alla sicurezza contenute nelle procedure e istruzioni operative siano effettivamente monitorate e siano "pianificate ed effettuate verifiche ispettive interne (audit) per verificare se il SGSL è conforme a quanto previsto, è correttamente applicato, aggiornato e migliorato e tende a raggiungere gli obiettivi stabiliti". Modello completo di Sistema di Gestione della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (SGSL) Le check list si soffermano poi su un punto delicato: le caratteristiche e responsabilità dei valutatori. Infatti i verificatori, incaricati di svolgere gli audit, devono avere un adeguato livello di competenza (istruzione, formazione, addestramento, esperienza). noltre devono essere adeguati in termini di tempo dedicato, livello di esperienza, competenze specialistiche. E’ importante avere capacità adeguata per organizzare ed eseguire gli audit e documentare ed esporre i risultati ed essere indipendenti rispetto dal settore di lavoro auditato" e definire le responsabilità dei verificatori (sia interni che esterni). Per ciò, alcune delle responsabilità relative al lavoro del valutatore/verificatore sono "rispettare i requisiti stabiliti per il monitoraggio e mantenersi entro l'ambito del monitoraggio stesso, adempiere con obiettività ed efficienza agli incarichi assegnati, seguire le procedure eventualmente definite, raccogliere ed analizzare elementi, in particolare osservazioni e suggerimenti dei lavoratori e dei loro rappresentanti,che consentano di giungere a conclusioni relative all' efficacia del SGSL sottoposto al monitoraggio e documentare ed esporre i risultati del monitoraggio". Inoltre il piano di monitoraggio deve essere adeguato "ai rischi connessi con le attività dell'azienda, ai processi ed alle procedure dell'organizzazione e ai risultati dei monitoraggi precedenti". Riguardo al programma di audit interni deve comprendere uno "scopo, un campo, estensione e criteri, ruoli e responsabilità, una metodologia di audit adottata e una modalità di segnalazione delle non conformità". In particolare è bene definire le modalità per analizzare e documentare l'origine e le cause degli incidenti, malattie professionali, non conformità, senza dimenticare che tali analisi devono coinvolgere i lavoratori e/o i loro rappresentanti e che a seguito delle analisi devono scaturite azioni correttive e/o preventive. E le azioni correttive "sono sottoposte al processo di valutazione dei rischi prima della loro attuazione"? Inoltre le "modalità di gestione delle non conformità nonché le relative autorità e responsabilità" sono state definite dal datore di lavoro? E le modalità mirano anche a individuare le cause? Infine, rimandando i nostri lettori ad una lettura esaustiva delle check-list, alcune indicazioni relative al riesame del sistema. Infatti il datore di lavoro deve periodicamente verificare l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza, l'aderenza con gli obiettivi prefissati e con la politica. E a tal proposito "sono presi in considerazione: le statistiche infortuni e malattie professio- nali di comparto, i risultati degli audit interni, compresi incidenti e malattie professionali, le relazioni periodiche del medico competente, dove presente, i risultati di audit esterni, se effettuati, i cambiamenti dell'organizzazione o della situazione al contorno (per esempio modifiche di processi, turnover ed assenteismo del personale, nuovi contratti di lavoro, modifiche legislative, nuove tecnologie disponibili, ecc.); i risultati della identificazione dei pericoli e della valutazione dei rischi, le azioni correttive e preventive intraprese, i rapporti sulle emergenze (reali o simulate), le informazioni risultanti dalle attività di consultazione del personale, la consuntivazione delle attività di addestramento e formazione in materia di SSL e i rapporti sulle prestazioni complessive e sulla efficacia del sistema di gestione". In particolare con il riesame si valuta il conseguimento degli obiettivi e attraverso il riesame sono modificate e/o integrate le misure di prevenzione e protezione, si definiscono i nuovi obiettivi di miglioramento del SLGL, si valua l'opportunità di modificare la politica e se controlla se sono adeguate le procedure o eventuali altri elementi del sistema di gestione". La check-list si sofferma anche sul sistema disciplinare e sull'istituzione all'interno dell'organizzazione aziendale dell'organo di vigilanza interna (OdV). Buon lavoro. 2 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Riforma del lavoro in Gazzetta Ufficiale: effettiva dal 18 luglio La Riforma è composta di 4 articoli su contratti e licenziamenti, ammortizzatori sociali e mercato del lavoro. cambiamento di mentalità. Ci vorrà un monitoraggio serio della riforma". Insomma, sottolinea Fornero, "noi dobbiamo prendere queste norme e cercare di vedere il grado di efficacia che hanno e se raggiungono gli obiettivi; se non si raggiungono certi obiettivi eventualmente ci modificherà". La riforma sul lavoro "non è facile da accettare ma permette di dare una prospettiva ai giovani". Nel corso dell’intervento durante l'assemblea, il Ministro del Lavoro ha infatti esortato gli imprenditori a fare tesoro della reforma del lavoro e promuovere nuove assunzioni, utilizzando la regolamentazione per creare nuovi posti di lavoro rilanciando lo sviluppo del Paese, sempre in maggiore crisi occupazionale Pubblicata sul supplemento ordinario 136 alla Gazzetta Ufficiale n. soprattutto nelle fasce di età giovanili: "L'imperativo per le imprese 153 del 3 luglio 2012 la legge n. 92 del 28 giugno 2012, o è creare lavoro, perché nessuno auspica licenziamenti. Vogliamo un cosiddetta riforma Fornero. mercato del lavoro dinamico e inclusivo, e inclusione oggi vuol dire La nuova riforma del lavoro che entrerá in vigore ufficialmente il fare lavoro, non licenziare, che è quello che ovviamente nessuno próximo 18 Luglio 2012, cambierá le regole su assunzioni e auspica". licenziamenti in Italia dopo 40 anni. Ma non tutte le nuove norme Le critiche all’approvazione della nuova Riforma arrivano subito, e diventeranno operative a partire da quella data. La riforma degli in gran parte, dalle PMI sui pochi miglioramenti sulla flessibilitá in ammortizzatori sociali, per esempio, comincerà il suo percorso di uscita, la stretta sulla flessibilitá in entrata, il contributo finanziario sostituzione all’attuale sistema a partire dal 1° Gennaio 2013. per l’Aspi, la troppa burocrazia nei rapporti di lavoro, aggravi per le Le grandi novità della Legge Fornero, sono quelle relative ai imprese sui costi del lavoro e le poche misure a sostegno della contratti di lavoro – che introducono un’irragionevole stretta alla crescita. Se in Italia non si placano le polemiche sull'articolo 18 , nel flessibilità in entrata – e quelle relative alla riforma dei resto del Mondo, il nuovo testo sembra di essere stato accolto licenziamenti e del famoso art. 18 – che cercano di incrementare la positivamente. Ad affermarlo è il premier Mario Monti: ''Vi assicuro flessibilità in uscita. che la riforma del lavoro, che in Italia non ha avuto consenso Secondo il ministro del lavoro, Elsa Fornero, la riforma del lavoro "è unanime, in ambienti internazionali ha avuto un grande una riforma in progress, il lavoro non è finito, ci sono molte deleghe riconoscimento. Il 27 giugno per esempio il presidente della che vogliamo portare a compimento nei prossimi mesi come i Commissione Barroso ha espresso soddisfazione per l'approvazione servizi per il lavoro e la formazione permanente” Ha affermarto, del provvedimento''. intervenendo all'assemblea dell'Ania. ”Ci sono aspetti che andranno applicati con grande attenzione e che richiedono un forte Cristina Diaz Gomez 33 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa SISTRI: SOSPENSIONE FINO AL 30 GIUGNO 2013 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 83 “ Misure urgenti per la crescita del Paese”, che all’art. 52 prevede la sospensione dell'operatività del Sistri ( sistema di controllo informatico della tracciabilità dei rifiuti) fino al termine massimo del 30 giugno 2013. L'articolo 52 del decreto Sviluppo, al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema, ha prorogato al 30 giugno 2012 il termine per l'entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), anche in ragione della previsione dell'utilizzo di modalità semplificate previste dall'articolo 6 del decreto legge n. 138/2011 in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative. La sospensione del SISTRI è stata, chiaramente, accompagnata anche alla sospensione del pagamento del contributo annuale per il 2012. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini intervenuto alla presentazione del dossier Ecomafie 2012 di Legambiente ha affermato che "eravamo pronti a partire il 1 luglio, ma a metà maggio la Dgpa ci ha fornito una relazione molto problematica, sia sulle procedure utilizzate per realizzare il Sistri, tali da mettere in discussione la validità stessa del contratto stipulato dal ministero dell'Ambiente e la società che lo ha fornito, sia sul funzionamento del Sistri. A fronte della proposta di un'ulteriore proroga a fine 2013, ho suggerito di sospendere il sistema e il pagamento dei contributi in modo da avere la possibilità di finalizzare la valutazione dal punto di vista amministrativo e tecnico. Pensiamo di farlo in tempi rapidi dopo di che decideremo se il sistema può funzionare così com'è, se deve essere modificato e in che modo o se ce ne vuole uno nuovo, e questo vuol dire ce la partita si chiude, senza proroga", aggiunge il ministro ricordando che "a dicembre dello scorso anno il Parlamento, con una maggioranza significativa delle Commissioni parlamentari, voleva la soppressione del Sistri. Questo per dire che non è una decisione del Governo, ma che il Sistri è stato prorogato due volte a fronte di una pressione parlamentare trasversale molto forte che addirittura aveva deciso la cancellazione del Sistri". Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, aveva già annunciato la sospensione del SISTRI affermando lo scorso 15 giugno che "probabilmente (il SISTRI) non è adatto a molte aziende, soprattutto di piccola e media dimensione" e quindi "si conferma che l'introduzione è sospesa". Cristina Diaz Gomez Sicurezza sul lavoro: Premio Buone prassi 2012 – 2013 EU-OSHA C’è tempo entro e non oltre il 15 ottobre 2012 per presentare la domanda di partecipazione al premio per le buone prassi organizzato dall’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro EU-OSHA destinato alle imprese che vogliono presentare i migliori esempi in materia di sicurezza e salute sul lavoro e che dimostrino di aver trovato il modo di far collaborare gestione aziendale e impiegati per prevenire i rischi. Questa nuova edizione in riferimento alla campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2012 – 2013” “Lavoriamo insieme per la preven- zione dei rischi”, assegnerà al termine del proprio percorso due riconoscimenti, uno per i manager e uno per i dipendenti in due categorie; le organizzazioni che hanno meno di 100 lavoratori e quelle che hanno almeno 100 lavoratori. Possono presentare esempi di buone pratiche tutti i datori di lavoro, i lavoratori in Europa nonché gli intermediari quali le parti sociali, i professionisti e gli operatori del settore sicurezza e salute sul lavoro, oltre a coloro che forniscono assistenza e informazioni sul luogo di lavoro compilando il modello di presentazione disponibile sul sito web Inail (coordinatore italiano). Per partecipare e proporre la propria esperienza, le aziende, dovranno dimostrare di: avere una leadership autentica, avere una partecipazione attiva dei lavoratori che intendono promuovere il tema della campagna “Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi“, organizzare interventi mirati sul luogo di lavoro, intervenire con miglioramenti concreti per la salute e la sicurezza sul lavoro, garantire sostenibilità nel lungo periodo. Il premio verrà consegnato durante la primavera 2013, a un datore di lavoro e a un rappresentante dei lavoratori. Cristina Diaz Gomez 44 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Ministero Ambiente: Contributi da 2,5 milioni di euro per le certificazioni ambientali alle PMI Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che promuove i Sistemi Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U.) il decreto n. 313 del 26/04/2012 contenente nuove disposizioni per la “Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione di contributi ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002”. Il Ministero dell’Ambiente, ha messo 2,5 milioni di euro a disposizione per le PMI che hanno deciso di certificare gestione e prestazioni ambientali. Tutte le aziende che abbiano ottenuto la registrazione EMAS o la certificazione ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001 a partire dalla data di pubblicazione nella G.U. del decreto n. 2230 del 7 maggio 2003, si possono beneficiare dei contributi. Il Decreto specifica le procedure per la concessione dei contributi che le Imprese possono richiedere a titolo di rimborso delle spese sostenute per l'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale ISO 14001 ed EMAS e sono quelle per consulenza qualificata, per l’ente di verifica e certificazione, per la realizzazione delle indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale, per la formazione spec i fi ca, per la comuni cazion e am bi e ntale . La novità più importante introdotta è l’ampliamento delle categorie economiche ammissibili alle agevolazioni per promuovere ulteriormente l’eccellenza ambientale dei sistemi produttivi . I contributi, che non potranno godere di altre agevolazioni da fonte regionale statale e comunitaria, saranno disposti per una sola delle seguenti tipologie di intervento : 2,. certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001; 3.- verifica e registrazione EMAS di organizzazioni già certificate ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001. Per informazioni sui termini e le modalità per la presentazione delle domande rivolgersi all D.M. n. 313/2012 utilizzando la nuova modulistica prevista nel bando. Cristina Diaz Gomez 1.- verifica e registrazione dell’organizzazione ai sensi del regolamento EMAS; ‘Sicurezza al… lavoro’, un opuscolo tradotto in 6 lingue per informare anche i lavoratori stranieri E` stata appena pubblicata l’iniziativa promossa dai dipartimenti Vigili del fuoco e Libertà civili e Immigrazione per la diffusione dell’opuscolo informativo tradotto in 6 lingue, albanese, cinese, francese, inglese, spagnolo e ucraino, del quale potrà beneficiare la comunità straniera che lavora su tutto il territorio. L’opera, disponibile anche on-line, parte con una breve introduzione e poi vengono analizzati i dati relativi agli incidenti negli ultimi anni, si esaminano le cause più frequenti di questi e si illustrano le cautele da adottare per prevenire i rischi. In oltre, c'è anche una sezione dedicata al rischio chimico, a cui seguono un capitolo sui "dispositivi di protezione individuale e segnaletica di sicurezza" e uno su "infortunio e malattia professionale: cosa fare". Chiudono l'opuscolo un glossario sui termini più significativi in tema di sicurezza e prevenzione e una sintesi delle normative di riferimento. Nell’ambito del progetto “Sicurezza al… Lavoro”, finanziato dal Fondo Europeo per gli Immigrati(Fei), si prendono in considerazione i settori lavorativi agricoltura, edilizia e servizi, nei quali si registrano il maggior numero di incidenti. Solo nel 2010 si sono verificati 775 mila infortuni, di cui 980 mortali; il 16,4% degli infortuni ha interessato cittadini immigrati. Cristina Diaz Gomez 55 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Donne al lavoro più brave ma sottopagate Secondo uno studio della Fondazione Rodolfo Debenedetti le lavoratrici sono più colte, produttive e preparate ma hanno stipendi più bassi. I resultati dello studio intitolato “Il gap salariale nella transizione tra scuola e lavoro”, si è basato sull’osservazione delle carriere di circa trentamila laureati milanesi, diplomati nel capoluogo lombardo tra il 1985 e il 2005, nel quale si evidenzia il problema scegliendo come punto di riferimento la disparità di retribuzione. In media la loro busta paga è più leggera del 37%. Secondo lo studio della Fondazione Rodolfo Debenedetti, la causa della differenza di retribuzione dipende speso dalla scelta della facoltà; le donne, infatti, al momento della scelta si orientano verso studi umanistico - letterari destinati a condurle a professioni scarsamente retribuite. Pare che le ragazze rifuggano da facoltà legate a lavori a più alto reddito come ingegneria, economia, matematica. Quest’ultime sono state scelte dal 65% dei ragazzi del campione e solo dal 20% delle donne. Gli indirizzi legati alle professioni peggio remunerate (Scienze dell'educazione, Scienze umanistiche, Architettura e design) sono stati invece scelti dal 35 per cento delle femmine e dal 10 per cento dei maschi. Lo studio individua due possibili ragioni, anche se difficilmente misurabili perché legate alla storia personale di ognuno: Le donne sono meno competitive dei maschi e fanno più attenzione verso il prossimo, si sentono in dovere di coprire nella famiglia. “Il punto centrale del problema resta l’esistenza del pregiudizio: potendo scegliere tra due ingegneri l’azienda sceglie il maschio perche’ non va in maternita’ e perche’ pensa che i figli costituiscano un problema”. E’ la tesi del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in un’intervista a Repubblica. Per questo servirebbero “infrastrutture e asili, per consentire alle donne di lavorare con più facilità”. Inoltre, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat sulla disoccupazione femminile, le nuove generazione sono più penalizzate delle vecchie: quasi il 52% delle ragazze del sud tra i 15 e i 24 anni è disoccupato. Quando poi lavorano le donne italiane, a parità di ruolo e di orario guadagnano mediamente il 16,4 per cento in meno rispetto ai colleghi maschi. La situazione, però, dovrebbe migliorare, il governo Monti si è infatti impegnato a far si che entro il 2016 non si registri più, a parità di ruolo, alcuna disparità di stipendio. Cristina Diaz Gomez Roma: “Il diritto alla sicurezza: prevenzione, protezione ed eliminazione del rischio di infezione per gli operatori sanitari”, convegno 10 luglio in Senato Il prossimo 10 luglio si terrà a Roma, presso il Senato della Repubblica, il convegno “Il diritto alla sicurezza: prevenzione, protezione ed eliminazione del rischio di infezione per gli operatori sanitari”. La giornata, patrocinata dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, è stata organizzata in collaborazione con Assobiomedica e con il Gruppo Phase con l’obiettivo specifico di stimolare “Analisi e riflessioni sul recepimento della Direttiva 2010/32/UE in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta”. I lavori della giornata ospiteranno interventi di approfondimento sulle caratteristiche della problematica e sulle conseguenze in ambito normativo e giuridico oltre ad una tavola rotonda nella quale parteciperanno il sen. Ignazio Marino presidente Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, il sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri segretario Commissione igiene e sanità e componente commissione politiche dell’Unione Europea; il sen. Antonio Fosson componente Commissione igiene e sanità, l’on. Massimo Polledri vice presidente Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari, il dott. Giancarlo Marano direttore Ufficio II – Direzione generale prevenzione sanitaria – ministero della Salute, la dott.sa Marcella Marletta – direttore generale Direzione generale dei dispositivi medici, del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure ministero della Sanità, un rappresentate italiano dell’organo sindacale che ha sottoscritto l’accordo HOSPEEM-EPSU e/o Rappresentante della Federazione sindacale europea dei servizi pubblici. Cristina Diaz Gomez 66 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Prima Marcia Nazionale contro le “morte bianche” Una iniziativa con lo slogan “Un lavoro sicuro conviene a tutti” che ha riunito rappresentanti delle istituzioni, sindacalisti, parlamentari e tanta gente comune. Oltre 3mila persone hanno partecipato alla prima marcia nazionale per la sicurezza del lavoro organizzata dall'Anmil ad Assisi lo scorso 30 giugno. Una manifestazione organizzata dall’associazione dei mutilati ed invalidi sul lavoro, cui hanno aderito Cgil, Cisl, Uil, Ugl e i rappresentanti delle istituzioni nella quale i partecipanti hanno camminato insieme ai dirigenti dell'Associazione per le vie medievali del centro storico di Assisi, dalla chiesa di Santa Chiara a quella di San Francesco. "E' necessario che la battaglia per il miglioramento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro sia realizzata con un attivo coinvolgimento dei lavoratori, in una logica paritetica e concertata - ha scritto in un messaggio inviato all'Anmil il presidente del Senato, Renato Schifani - Ma anche le istituzioni devono fare di più. Il compito principale che si impone al Parlamento, in particolare, non è tanto quello di introdurre nuove garanzie legislative, bensì verificare l'effettività delle misure previste dalla legge". All'Associazione si è rivolto anche il presidente della camera, Gianfranco Fini: "Sono sicuro che con il concorso delle istituzioni, delle forze sociali e di tutte le com- ponenti del mondo della produzione e del lavoro, potrà essere intensificata l'azione di prevenzione degli infortuni, garantendo la salute e la dignità di tutti i lavoratori". L’Anmil ha voluto così richiamare l’attenzione nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e promuovere una nuova cultura della prevenzione di incidenti per combattere infortuni e morti bianche. “Assisi – hanno sottolineato gli organizzatori – è stata scelta come luogo simbolo di tanti valori positivi come la solidarietà e la fratellanza, e la decisione di tenere in Umbria la prima marcia per la sicurezza sul lavoro è motivata dal fatto che proprio qui si detiene il primato negativo del tasso d’incidenza di infortuni rispetto al numero di lavoratori.” A marcia conclusa, dall'Anmil è venuta la proposta ai rappresentanti sindacali di ripetere le'evento l'anno prossimo, per trasformare la marcia odierna in un appuntamento . Cristina Diaz Gomez Lavoro: Italiani “tecno stressati” da smartphone e mail La Curiosità... Secondo i risultati della quarta edizione dello studio internazionale del Work Monitor Randstad, per i lavoratori italiani la tecnologia può essere fonte di stress e di calo della produttività. Essere connessi a Internet 24 ore al giorno può essere motivo di stress. Sono i dati raccolti dell’analisi della multinazionale olandese sull’andamento delle “dinamiche generate nel lavoro dai dispositivi tecnologici, in particolare quelli dedicati alla comunicazione”, nel primo trimestre 2012. Lo studio è stato condotto in 29 nazioni e l’Italia, dove i lavoratori sembrano essere più stressati che altrove, si colloca nel primo posto. Basti pensare che il 63 per cento del campione riferisce di aver ricevuto email o telefonate al di fuori dell’orario di lavoro e il 52 per cento durante le vacanze. Di contro, solo il 33 per cento ammette di aver utilizzato lo strumento di lavoro per il proprio svago. Alcune multinazionali hanno dovuto accettare di pagare come straordinari le ore trascorse su questi strumenti sulla base di vertenze sindacali. Secondo la quarta edizione del Work Monitor Randstad, il 75% dei lavoratori italiani ha la possibilità di accedere alla rete in modo illimitato dal proprio smartphone, spesso concesso dall'azienda, e che come afferma il 31 per cento degli intervistati si trasforma in una pericolosa causa di stress e calo della concentrazione anzi che un vantaggio per conquistare maggiore flessibilità. Per quanto riguarda al rapporto degli italiani con la tecnologia, i dati testimoniano che il web è diventato uno strumento di lavoro dove tre lavoratori su quattro lo usano quotidianamente. Il lavoratore italiano medio che si connette alla rete fuori dagli orari lavorativi: in prevalenza è maschio (30% contro il 18% delle donne), di età compresa tra i 18 e 44 anni (28% contro il 18% della fascia 45-64 anni) e impiegato nel settore privato (26% contro il 20% del settore pubblico). Anche se in quanto se riferisce ai rapporti di lavoro, il 73% dei lavoratori italiani afferma di continuare a preferire la relazione diretta con le persone. Una esposizione ai device 24 ore al giorno 7 giorni su 7 in assenza di un codice di comportamento condiviso rischia di trasformasi in una sorta di “tecno-estress” o “estress-tecnologico” che crea un modello lavorativo sempre più pervasivo, in cui il confine tra lavoro e vita privata è sempre più sottile. D.ssa Francesca Tenti 77 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa SENTENZA ETERNIT: La Procura fa ricorso La richiesta dei magistrati è che Schmidheiny e De Cartier siano condannati a 20 anni, l'intera pena richiesta in sede di requisitoria. TORINO – Secondo la Procura di Torino le condanne a 16 anni di reclusione inflitte al magnate svizzero Stephan Schmidheiny e al barone belga Louis De Cartier per le migliaia di morti legate ai quattro stabilimenti italiani della multinazionale dell'amianto Eternit non bastano. E’ stata presentata una richiesta di 20 anni di reclusione contro la sentenza pronunciata dal Tribunale lo scorso 13 febbraio per disastro doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. I magistrati non condividono che sia stata applicata la prescrizione per il reato di disastro doloso relativamente alle fabbriche di Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli). Per questo motivo, hanno invocato la condanna a 20 anni per Schmidheiny e De Cartier. Cioè, all'intera pena richiesta in sede di requisitoria. Nella richiesta di appello il pool di magistrati che aveva sostenuto l'accusa nel processo di primo grado, coordinati dal pubblico ministro Raffaele Guariniello, ha spiegato che non si puo' considerare cessata la situazione di pericolo per le popolazioni di Bagnoli e Rubiera, che continuano ad ammalarsi di patologie legate all'amianto: "A Rubiera e Bagnoli si muore ancora d'amianto". “ Il rischio- affermano i magistrati- è ancora presente per l'inerzia degli imputati e le bonifiche non ancora terminate”. “Ad oggi - ribadiscono i pm risulta che gli imputati non si sono attivati neppure con esborsi economici per rimuovere il pericolo". Intanto, la stessa procura, ha diffuso i dati sui lavoratori italiani morti dopo avere prestato servizio nei due stabilimenti svizzeri della Eternit: sono un totale di 117 persone. Infine, altri casi di malattie e di morti stanno arrivando sui tavoli della procura per la cosiddetta inchiesta Eternit-ter. Cristina Diaz Gomez Il medico competente definito nell’art. 2 del D. Lgs. n. 81/2008 collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria sui lavoratori, in base ai rischi presenti. Gli “altri compiti” del medico competente, contenuti nell’art. 25 dello stesso Decreto, considerati come obblighi penalmente sanzionati, vanno al di là della sorveglianza Salve, sono il titolare di uno studio medico della sanitaria stessa e sono di carattere collaborativo: “collabora con il datore di lavoro e Regione Lazio, vorrei farvi una domanda: E’ obbliga- con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini toria la nomina del medico competente nel mio della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposiStudio? Grazie. zione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psicofisica dei lavoratori, all'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratoDr. G.V ri, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso Risponde l’Ing Annarita Trinca, Settore Sicurezza. considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di ‘promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale”. Alla luce di ciò, il medico competente deve partecipare alla valutazione dei rischi e ciò a conferma, in definitiva, che il medico competente va individuato prima della valutazione dei rischi e prima della individuazione dell'obbligo della sorveglianza sanitaria. Infatti solo alla lettera b) dello stesso art. 25 vengono poi affidate al medico competente le incombenze relative alla programmazione ed alla effettuazione della sorveglianza sanitaria vera e propria, se necessaria. Inoltre il “se necessario” va letto con il combinato disposto di altri articoli del D.Lgs 81/08 es. art. 18 ( consegna DPI) art. 35 ( riunione periodica), art 45 ( primo soccorso) ed altri, dove a più riprese si fa riferimento alla presenza del medico competente quale figura complementare a quelle della sicurezza, tutti compiti di programmazione, di consulenza, di controllo che sono propedeutici alla individuazione dei rischi e quindi alla definizione di un protocollo sanitario per gli i lavoratori di una azienda. . 88 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Corsi di Formazione - Anno 2012 Sicurezza D. Lgs. 81/08 - Privacy 196/2003 – Haccp Reg, Ce 852/04 e 178/02 Corso Descrizione Data e Zona Privacy – Responsabile del Trattamento Dati Il corso permette di acquisire le nozione relative alla normativa sulla Privacy e permette di adottare un sistema di sicurezza e tenuta dei dati. (settore sanitario) 28/02/2012 R.L.S. Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza Il corso consente di fornire al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza la formazione necessaria per ricoprire l’incarico affidatogli 14:00 – 18:00 Ore Costo ( + iva) 4 € 100,00 32 € 250,00 8 € 120,00 4 € 70,00 Roma 9 – 16 – 23 30/05/2012 9:00 – 18:00 Roma 06/06/2012 9:00 – 18:00 Prevenzione Incendio Il corso consente di fornire agli incaricati addetti alla Prevenzione Incendio, le informazioni necessarie e le linee guida da seguire nel caso in cui si manifesti l’emergenza Incendio Roma 25/09/2012 9:00 – 18:00 Castelli Romani 29/06/2012 14:00 – 18:00 Aggiornamento Primo Soccorso Il corso consente di aggiornare in base alle attuali linee guida e di approfondire la già avvenuta formazione degli addetti al Primo Soccorso. Castelli Romani 19/12/2012 14:00 – 18:00 Roma 99 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa Corsi di Formazione - Anno 2012 Sicurezza D. Lgs. 81/08 - Privacy 196/2003 – Haccp Reg, Ce 852/04 e 178/02 Corso Descrizione Data e Zona Ore Costo ( + iva) 02/10/2012 14:00 – 18:00 Aggiornamento Prevenzione Incendio Il corso consente di aggiornare in base alle attuali linee guida e di approfondire la già avvenuta formazione degli addetti alla Prevenzione Incendio. Castelli Romani 05/12/2012 4 € 65,00 12 € 150,00 14:00 – 18:00 Roma 22 e 29/11/2012 14:00 – 18:00 Primo Soccorso Il corso consente di fornire agli incaricati addetti al Primo Soccorso, le informazioni necessarie e le linee guida da seguire nel caso di pericolo immediato e di salvataggio. Castelli Romani 24 e 31/10/2012 14:00 – 18:00 Roma Corsi Su Richiesta Corso Preposti di 4 ore in seguito alla Formazione ed Informazione dei Lavoratori (da settori Ateco) Corso Dirigenti di 8 ore Corso Ponteggi Tutti gli altri corsi in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro Corsi in Fad (Formazione a Distanza - On-line) nei casi consentiti dalla legge 1010 Luglio 2012 N 9 Ecosafety informa CORSI DI FORMAZIONE PERSONALIZZATI IN AULA E ONLINE LO STRUMENTO GIUSTO PER ESSERE SEMPRE COMPETITIVI E PROFESSIONALI NEL MONDO DEL LAVORO Per informazioni contattare l’EcoSafety 06.94288371 - 069495335 [email protected] Nell'augurarVi buone vacanze, Vi informiamo che la redazione dell’ orma Ecosafety infty Ecosafe informa Ecosafety Informa resterà chiusa ad Agosto e riprenderà a settembre con una nuova edizione. La redazione. Luglio 2012 - N. 9 Dicembre 2011 - N. 3in formato Distribuzione gratuita, elettronico oppure stampato Distribuzione gratuita, in formato “in proprio” (stampa digitale) elettronico oppure stampato Editore EcoSafety “in proprio” (stampa Via delle Barozze 68 digitale) Editore 00040 -EcoSafety Rocca di Papa (RM) Via delle Barozze 68 Carfagna, Cristina Redazione: Daniele 00040 Rocca di (RM) Diaz Gomez, FulvioPapa Basili. Redazione: Valentina Sellati,Cristina Grafica: Daniele Carfagna, Cristina Gomez,Giovanni Onesti Diaz Gomez Grafica: Cristina Diaz Gomez,Daniele Telefono: 0694288371/069495335 Carfagna Sito internet: www.ecosafety.it Telefono: 0694288371/069495335 Fax: 0694792248 Fax: 0694792248 E-mail: [email protected] Sito internet: www.ecosafety.it 11