TORNATA DEL 12 LUGLIO 1873 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE AVVOCATO GIUSEPPE BIANCHERL SOMMARIO. Atti diversi. — Osservazioni del deputato Crispí sul processo verbale a proposito della crisi ministeriale — Spiegazioni del deputato Sella e del presidente del nuovo Gabinetto — Eeplica del deputato Crispí. ~ Annunziò del risultato negativo della votazione per la nomina dei commissari di vigilanza per la esecuzione della legge sulle corporazioni religiose. — Lettera di ringraziamento del deputato Morelli Donato. == Rinunzia del deputato Moro non accettata in seguito à proposti del deputato Miceli. — Presentazione della relazione sullo schema di legge intorno al conflitto di attribuzioni. — Comunicazioni del Governo, con cui si annunzia la costituzione del nuovo Ministero e la proroga della Sessione. La seduta è aperta alle 2 e 20 minuti. SELLA. Nell'assenza del mio amico Lanza io mi perMASSARI, segretario, dà lettura del processo verbale metto di osservare che non credo sia questione questa di veridicità per parte di chicchessia, perchè un dedell'ultima tornata. creto non si fa per telegramma. INCIDENTE SUL PROCESSO VERBALE. Può benissimo essere avvenuto che il presidente del precedente Consiglio dei ministri avrà informata PRESIDENTE. L'onorevole Crispi ha facoltà di parlare la Corona di quello che era accaduto, e l'avrà quindi avvisata che il Ministero dava le sue dimissioni. Sua per un richiamo al processo verbale. CRiSPI. L'onorevole Massari, leggendo il processo ver- Maestà avrà risposto che accettava, ma s'intende bale del 26 giugno, parmi aver detto (son sicuro che il perfettamente che per le formalità che occorrono, mio orecchio non ha male inteso) che l'onorevole Lanza dovendo il decreto, che accetta le dimissioni delnella tornata parlamentare di quel giorno abbia espo- l'amministrazione, indicare anche chi è incaricato della sto alla Camera che egli aveva date le sue dimissioni formazione del nuovo Ministero, tutto ciò prende è che Sua Maestà le aveva accettate. Credo che ci qualche giorno, per cui, lo ripeto, non è questione qui debba essere un equivoco in ciò, perchè nella gazzetta di veridicità. Io sperava che il carattere stesso del mio amico ufficiale del 6 luglio noi troviamo un decreto il quale dichiara che le dimissioni erano state accettate il 5 Lanza non gli valesse l'accusa che gii ha fatta oggi luglio. Capisco che cotesto è un equivoco di poca im- l'onorevole Crispi; ad ogni modo confido chela Camera portanza ; e fra tanti che ne avvengono e pel modo vorrà accogliere queste, mi pare, più che sufficienti col quale la crisi ministeriale fu sciolta, non dovrebbe giustificazioni che ho date dell'accaduto. MINGQETTI, presidente del Consiglio. Io sono lieto di un errore di data destare tanto interesse perchè la Camera se ne occupi. Credo però che non bisogna la- aver lasciato la parola all'onorevole Sella, il quale ha sciar correre il dubbio che i ministri mentiscano prima di me detto quello che io voleva esporre e che quando vengono a dare alla Camera le notizie che li mi sembra semplicissimo. L'onorevole Lanza telegrafò a Sua Maestà che il riguardano. Gabinetto dava le dimissioni; ed ebbe da Sua Maestà, Noi non siamo in condizioni tali perchè la Camera possa discutere sul fatto della crisi. Ci riserviamo in significazione del suo animo, che accettava queste quindi di ritornare su ciò a suo tempo, quando la dimissioni. Questa significazione di volontà doveva tradursi in Camera sarà nuovamente riunita. Osservo soltanto che deve essere interesse di tutti il ritenere che i mi- un atto legale e formale. È noto che Sua Maestà in quei giorni, sentendosi nistri parlino con verità quando riferiscono le cose in indisposto, non potè porsi in viaggio come desiderava, questo Parlamento. fu solo dopo tre o quattro giorni che potè recarsi a Non ho altro da dire per oggi. Firenze e fu allora che, l'onorevole Lanza avendogli SELLA. Domando la parola. PRESIDENTE, L'onorevole Sella ha facoltà di par- portato il decreto, Sua Maestà lo firmò. Ecco la spiegazione di m fatto chiarissimo § che lare* CAMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL noi può aver© nessuna meno che onorevole e lodevole spiegazione. PRESIDENTE. La parola spetta all'onorevole Grispi per un fatto personale. CRISPI. La Camera mi Jdarà ragione. Io dissi che ci poteva essere nelle due date del 26 giugno e del 5 luglio un equivoco. Ricordiamo tutti che quando venne qui l'onorevole Lanza a dire che il Ministero aveva date le dimissioni, soggiunse che Sua Maestà per telegrafo le aveva accettate. Dunque il decreto reale doveva essere di quel giorno. ( Voci a destra. No ! no !) Ma sì, o signori, la firma è una accidentalità, è il consenso, è la parola reale che fa il decreto. (Interrusioni a destra) Non ci mettiamo ñ discutere questioni di nessuna importanza. Io tengo a ricordare che le parole da me pronunziate testé, a un dipresso siano state queste. Credo che ci sia un equivoco in queste date. Del resto, in mezzo a tanta irregolarità e dirò anche Incostituzionalità pel modo onde la crisi venne sciolta, capiscono i miei colleghi... PRESIDENTE. Onorevole Crispí, ella ha solo il diritto di parlare sul processo verbale ; la prego quindi di tenersi all'argomento. CRISPI... che è di poca importanza il ragionare di date. Ad ogni modo quando la Camera sarà nuovamente riunita, parleremo della crisi. PRESIDENTE. Non essendo contestata l'esattezza del processo verbale, lo dichiaro approvato. ATTI DIVERSI. SASSARI, segretario, legge il sunto della petizione seguente : 778. 67 cittadini di Forlì e 5 del collegio elettorale di Colle di Valdelsa ricorrono con petizioni identiche per ottenere che ilfigliounico venga, nella nuova legge sul reclutamento, inscritto nella terza categoria, qualunque sia la condizione del padre. PRESIDENTE. Si dà comunicazione dell'elenco degli omaggi stati in questo frattempo inviati alla Camera. MASSARI, segretario (legge) : Dall'avvocato Francesco De Vincenti — Seconda edizione dell'opuscolo : Don Amedeo e Vonesto censore, copie 8 ; Dal prefetto presidente della deputazione provinciale di Modena — Atti di quella deputazione provinciale riferibili alle sessioni ordinaria e straordinaria del 1872, copie 2; Dal prefetto presidente della deputazione provinciale di Girgenti — Atti di quella deputazione provinciale riferibili alle sessioni ordinaria e straordinaria del 1872, una copia ; Dalla Direction et Conseil d'administration du chemin de fer du Golhard — Premier rapport de ges- 1871-72 tión, comprenant la période du 6 décembre 1871 au 31 décembre 1872, una copia; Dalla direzione della società degli asili infantili privati municipali di Napoli — Conti del 1872, anno 12° degii asili, proposti a quella società il 29 giugno 1873, copie 12 ; Dall'associazione costituzionale di Milano — Relazione della Commissione incaricata dello studio sulle riforme proposte da S. E. il ministro di grazia e giustizia all'ordinamento dei giurati, copie 3; Dalla direzione generale delie strade ferrate meridionali — Relazione del Consiglio d'amministrazione della società italiana per le strado ferrate meridionali, copie 50 ; * Dal ministro d'agricoltura, industria e commercio — Discorso pronunziato da S. E. il ministro di agricoltura, industria e commercio nell'adunanza del Consiglio dell'industria e commercio tenuta il 12 giugno 1873, una copia ; Dal signor Donfelice Ceretti — Notizia biografica sul generale conte Angelo Scarabelli-Pedocea di Mirandola, una copia. PRESIDENTE. Nella seduta del 26 giugno, essendosi proceduto alla votazione per la nomina di tre commissari alla Giunta di vigilanza intorno all' esecuzione della legge sulla soppressione delle corporazioni religiose nella provincia di Roma, l'esito della votazione risultò il seguente : Votanti 180, maggioranza 91: l'onorevole Raeli riportò 76 voti, l'onorevole Mantellini 73, l'onorevole Solidati 54, l'onorevole Marchetti 51, l'onorevole Seismit-Doda 49, l'onorevole Pianciani 36, l'onorevole Augusto Ruspoli 30, l'onorevole Ferracciu 24, l'onorevole Verga 19. Nessuno dei candidati avendo riportato la maggioranza assoluta, si dovrà procedere alla votazione di ballottaggio, la quale avrà luogo in un'altra seduta da stabilirsi. L'onorevole Morelli Donato scrive: a Onorevole signor presidente, « Dopo il voto, per me assai lusinghiero, cfaé la Camera ha pronunziato nella tornata del 23 giugno e che V. S. onorevolissima ha avuto la degnazione di comunicarmi, sarei degno del più severo biasimo, se mi ostinassi ad insistere nelle date dimissioni : le ritiro adunque, e nelPuniformarmi con riverente riconoscenza alla volontà dei miei onorevoli colleghi, spero di continuarne a meritare la stima, e di poter fare del mio meglio per conciliare insieme le esigenze delle mie condizioni salutari e famigliari, e l'adempimento dei doveri che l'ufficio di deputato m'impone. « Confermo intanto a V. S. onorevolissima i sensi della stima e del rispetto che le porto, e colla più alta considerazione mi dichiaro, eco. » — 7369 — TORNATA DEL 1 2 LUGLIO 1 8 7 3 L'onorevole Moro scrive : « Circostanze di famiglia impediscono al sottoscritto di attendere con diligenza ai lavori della Camera ; per lo che sente il dovere di rassegnare, come, rassegna, il. mandato che gli fa conferito dagli elettori politici del collegio di San Vito del Tagliamento. « Voglia V. E. partecipare alla Camera tale determinazione, e accogliere le proteste di alta riverenza e considerazione, ecc. » MICELI. Domando la parola. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare. MICELI. Io propongo alla Camera di non voler accettare la dimissione dell'onorevole nostro collega il deputato Moro, e di usare a lui il riguardo che si praticò verso altri nostri onorevoli colleghi. Le ragioni per cai l'onorevole Moro ha chiesto le dimissioni sono le stesse per le quali la Camera ha creduto piuttosto di accordare un congedo anziché accettare le dimissioni. Io credo quindi che gli altri miei colleghi si assoderanno alla mia proposta, di accordare cioè un congedo all'onorevole Moro, tanto più che siamo all'ultimo giorno di questo periodo della Sessione. A novembre ci riuniremo, ed è sperabile che, durante questo tempo, l'onorevole nostro collega possa ristabilirsi in salute, e quindi non abbia più motivo d'insistere nelle sue dimissioni» PRESIDENTE. L'onorevole Miceli propone che piaccia alla Camera di non accettare le dimissioni che sono rassegnate dall'onorevole Moro, ma che invece gli sia conceduto un congedo di quattro mesi, cioè sino al riaprirsi della Camera. Pongo ai voti questa proposta. (È approvata.) 4 » La Presidenza ha ricevuto il 7 luglio la seguente comunicazione del ministro Lanza : «Nel giorno 28 luglio corrente celebrandosi per cura dello Stato, nella metropolitana di Torino, la 24a commemorazione dell'anniversario della morte del magnanimo nostro Re Carlo Alberto, il sottoscritto, seguendo la consuetudine degli anni precedenti, ne porge annunzio a codesto onorevole ufficio di Presidenza, affinchè una deputazione di codesto ramo del Parlamento nazionale possa onorare di sua presenza la pietosa funzione. » La Presidenza si è dato pensiero di provvedere perchè la Camera sia rappresentata a quella funzione. Ha pure la Presidenza ricevuta la seguente lettera in data del 5, dal ministro Sella : « Pregiasi il sottoscritto di partecipare all'onorevolissimo signor presidente che, Sua Maestà nell'udienza del 29 giugno prossimo passato si è degnata di nominare a consigliere della Corte dei conti il commendatore Costantino Perazzi segretario generale di questo Ministero, e deputato al Parlamento per il collegio di Varalio. » Questa nomina rivestendo uno di quei caratteri per cui il titolare decade dal suo mandato di deputato, dichiaro vacante il collegio di Varalio. PRESENTANONE Di UNA RELAZIONE. PRESIDENTE. Invito l'onorevole Mancini di recarsi alla tribuna onde presentare una relazione. MANCINI, relatore. Ho l'Onore di presentare alla Camera la relazione sul progetto di legge risguardante i conflitti di attribuzioni fra le autorità amministrative e giudiziarie. (V. Btampato 243) PRESIDENTE. Qaesta relazione sarà stampata e didistribuita. COMUNICAZIONI DEL GOVERNO. PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di parlare. M1NGHETTI, presidente del Consiglio, ministro per le finanze. Sua Maestà si è degnata di costituire il nuovo Ministero nel modo seguente : Presidente del Consiglio e ministro segretario di Stato per le finanze, Marco Minghetti ; Ministro segretario di Stato per gli affari esteri» commendatore Emilio Visconti-Venosta ; Ministro segretario di Stato per gli affari dell'interno, conte Gerolamo Cantelli ;. Ministro segretario di Stato per gli affari di grazia, giustizia e dei culti, il commendatore Paolo Onorato Vigliani ; Ministro segretario di Stato per gli affari della guerra, il commendatore Cesare Francesco Ricotti-Magnani, luogotenente generale ; Ministro segretario di Stato per gli affari dei lavori pubblici, commendatore Silvio Spaventa ; Ministro segretario di Stato per gli affari della pubblica istruzione, commendatore Antonio Scialoja ; Ministro segretario di Stato per gli affari della marina, commendatore Antonio Pacoret dì San Bon ; Ministro segretario di Stato per gli affari di agricoltura, industria e commercio, commendatore -Gaspare Finali. . Signori, sarebbe veramente inopportuno e poco dicevole alle condizioni stesse in che si trova oggi la Camera, se io prendessi a discorrere le cagioni deila crisi ministeriale, le fasi per le quali è passata, i principii onde s'informa il nuovo Ministero, e, come suol dirsi, il suo programma. Mi sia lecito solo di notare che quelle questioni politiche le quali commossero così giustamente e fortemente il paese, perchè riguardavano CAMERA DEI- DEPUTATI — SESSIONE DEL 1 8 7 1 - 7 2 la sua esistenza e la sua costituzione sono oggimai risolute. Nè perciò le questioni politiche vengono meno, perchè esse sono un elemento vitale delle società libere, ma ora primeggiano e tengono il campo quelle che riguardano l'interno ordinamento dello Stato e ìa sua amministrazione, prendendo questa parola nel suo più ampio significato che comprende ogni ramo della cosa pubblica e, soprattutto, quello essenziale delle finanze. La finanza si collega a tatto, ed oggi vuole essere più specialmente considerata in rapporto alla difesa nazionale, ai lavori pubblici, alla circolazione coattiva e fiduciaria. Esporremo dunque al Parlamento, appena sarà di nuovo riunito, esporremo francamente la situazione vera delle cose e proporremo quei provvedimenti che ci parranno necessari a risolvere senza scosse e senza perturbazioni le questioni sopra indicate in un senso di giustizia, di progresso e di libertà. Intanto è mio dovere di comunicare alla Camera il decreto seguente emanato da Bua Maestà : « Veduto l'articolo 9 dello Statuto fondamentale del regno, udito il Consiglio dei ministri, sulla proposta del nostro ministro segretario di Stato per gli affari dell'interno, abbiamo decretato e decretiamo : « Articolo unico. L'attuale Sessione del Senato del regno e della Camera dei deputati è prorogata. « Con altro nostro decreto sarà stabilito il giorno della riconvocazione del Parlamento. « Ordiniamo che il presente decreto sia inserto, ecc. » A sinistra. L'avete vinta! (Bisbiglio) PRESIDENTE. Do atto all'onorevole presidente del Consiglio della presentazione di questo decreto, e dichiaro sciolta la seduta. La seduta è levata alle ore 2 e 40.