COMUNICATO STAMPA Pronto Soccorso: da oggi c’è l’assistente di sala con la borsa di studio FELTRE. Ha preso servizio oggi al pronto Soccorso dell’Ospedale di Feltre l’assistente di sala selezionata tra i neolaureati in infermieristica e appositamente formata dalla Regione del Veneto. Alla neolaureata in scienze infermieristiche prima classifica, Federica Simion, è stata assegnata una borsa di studio della durata di 1 anno. Tutti e cinque i candidati risultati idonei nella selezione fatta dall’Ulss n. 2 sono stati segnalati per la formazione nei corsi istituiti a livello regionale. La borsista si affianca allo “steward”, Gian Romeo Todesco, già operativo al Pronto Soccorso di Feltre, appositamente selezionato tra il personale sanitario già in servizio all’Ulss n. 2, come gli utenti hanno già avuto modo di apprezzare in questi giorni. L’istituzione della figura dell’assistente di sala si colloca all’interno del “Piano per la gestione delle attese in Pronto Soccorso”, nato su impulso della normativa regionale e con lo spirito di migliorare l’assistenza offerta. L’assistente di sala ha il compito di mantenere il contatto con gli utenti e gli accompagnatori in sala d’attesa per facilitare la comunicazione con i sanitari del pronto soccorso. In questi giorni, inoltre, viene distribuito in sala d’attesa un opuscolo informativo con le informazioni utili per l’accesso al Pronto Soccorso. Viene spiegato come funziona il triage e quali sono le regole per gli accompagnatori. Per facilitare le procedure di registrazione e l'inquadramento diagnostico, si ricorda che è utile portare con sé un documento di identità; la tessera sanitaria; l’eventuale certificato di esenzione dalla spesa sanitaria da esibire; l’elenco dei farmaci assunti in terapia cronica e/o di recente; lettere di dimissione ospedaliera o esami clinici recenti e/o scheda di accesso compilata dal proprio medico curante. L’infermiere del triage consegnerà inoltre all’utente un foglio da compilare e da consegnare al momento della visita. Questo permetterà al medico di inquadrare più rapidamente il caso clinico. Viene chiesto, inoltre, se desidera che anche l’accompagnatore venga tenuto al corrente dell’iter diagnostico-terapeutico e della sua evoluzione. In questo caso l’accompagnatore può rilasciare nome, cognome e numero di telefono. Inoltre, per garantire il monitoraggio dei pazienti in attesa e per migliorare la comunicazione, è stato previsto che l’infermiere addetto al triage, che già ora ha una visione diretta della sala di attesa, ogni ora si rechi in sala per valutare lo stato di salute dei pazienti. Feltre, 23 settembre 2014