CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Un nuovo Piano Strutturale Avvio Del Procedimento Quadro Conoscitivo Aprile 2011 COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Un nuovo Piano Strutturale Avvio del procedimento Quadro Conoscitivo Il Piano Strutturale è studiato e progettato da: Socialdesign Goffredo Serrini Claudio Zagaglia Consulenti Pasquale Barone Vincenzo Bentivegna Silvio Casucci Ufficio di Piano Annalisa Ferruzzi Patrizia Sodi Laura Tavanti Consulenti Paolo Paggini Sergio Tamarindi Responsabile del Procedimento Marco Magrini SOMMARIO _____________________________________________________________________ PREMESSA......................................................................................................................................................... 4 SCHEMA DELLA STRUTTURA DEGLI ELABORATI GRAFICI……………………………………………………. 5 SIMBOLOGIA GRAFICA DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEGLI ELABORATI……………………………. 6 A1 - ANALISI DELLO SVILUPPO DELLE STRUTTURE URBANE E DELLA VIABILITÀ – Territorio comunale 7 A2 - ANALISI DELLO SVILUPPO DELLE STRUTTURE URBANE E DELLA VIABILITÀ – Centri abitati……… 8 A3 - INDIVIDUAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO STORICO DI VALORE E DI SCARSO VALORE……... 9 A4 -SCHEDATURA DEGLI EDIFICI DI VALORE PRESENTI AL 1823 E AL 1930……..................................... 10 A5 - SCHEDATURA DEGLI EDIFICI DI SCARSO VALORE PRESENTI AL 1823 E AL 1930…....................... 10 B1 - ORTOFOTOCARTA INDIVIDUAZIONE DEI CENTRI MAGGIORI E DIRETTRICI…………………........... 11 B2 - OROIDROGRAFIA………………………………………………………………………….…….…………….…. 12 B3 - USO DEL SUOLO AGRICOLO E DELLA VEGETAZIONE…………...………………………………….…… 13 B4 - SINTESI DELLE EMERGENZE NATURALISTICHE E DELLA TESSITURA AGRARIA……………….….. 15 C1 - ANALISI DEI PRINCIPALI SISTEMI INSEDIATIVI E DI QUELLI DIFFUSI…………………………….…… 16 C2 - EMERGENZE STORICO - ARCHITETTONICHE, SENTIERISTICA E SERVIZI AL TURISMO……….… 17 C3 - DESTINAZIONI USO EDIFICATO………………………………………………………………………….…… 18 C3 - USO DEL SUOLO URBANIZZATO……………………………………………………………………………… 19 C3 - ATTIVITÀ PRODUTTIVE…………………………………………………………………………………………. 21 C3 - ILLUMINAZIONE PUBBLICA……………………………………………………………………………………. 22 C3 - AREE DI TUTELA PAESISTICA PTCP E ORTOFOTO………………………………………………………. 23 C3 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA……………………...…………………………………………….......... 24 D1 - RETE STRADALE SOVRACOMUNALE………………………………………………………………….......... 25 D2 - RETE STRADALE E FERROVIARIA – strutture primarie e secondarie………………………….………… 26 D3 - RETE DEI TRASPORTI PUBBLICI……………………………………………………………………….…….. 27 D4 - SERVIZI A RETE ED INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE: metano…………………………...….….… 28 D5 - SERVIZI A RETE ED INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE: acquedotto e fognatura…………………. 29 D6 - SERVIZI A RETE ED INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE: illuminazione pubblica……………….….. 30 D7 - SERVIZI A RETE ED INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE: Servizio di raccolta rifiuti urbani e discariche. 31 E1 - IL PRG VIGENTE………………………………………………………………………………………………….. 32 E2 - IL PRG VIGENTE – analisi di dettaglio…………………………………………………………………………. 33 E3 - VINCOLI E SALVAGUARDIE DEL PRG VIGENTE…………………………………………………………… 34 E4 - STATO DI ATTUAZIONE: ZONE DEL PRG VIGENTE………………………………………………………. 35 E5 - STATO DI ATTUAZIONE: STANDARDS DEL PRG VIGENTE……………………………………………… 36 E6 - EDIFICAZIONE ZONE AGRICOLE DEL PRG VIGENTE……………………………………………….......... 37 F1 - BENI SOGGETTI A VINCOLI SOVRAORDINATI……………………………………………………………… 38 F2 - AREE SOGGETTE A VINCOLI SOVRAORDINATI………………………………………………………….… 39 F3 - INVARIANTI STRUTTURALI DEL SISTEMA INSEDIATIVO………………………………………………… 40 F4 - INVARIANTI STRUTTURALI DEL TERRITORIO AGRICOLO……………………………………………….. 41 G1 - CARTA GEOLOGICA……………………………………………………………………………………….......... 42 G2 - CARTA GEOMORFOLOGICA…………………………………………………………………………………… 43 G3 - CARTA LITOTECNICA…………………………………………………………………………………………… 44 G4 - CARTA PERICOLOSITÀ’ GEOLOGICA………………………………………………………………………… 45 I1 - PIANO PAI…………………………………………………………………………………………………………... 46 I2 - RIDUZIONE RISCHIO IDRAULICO TOTALE…………………………………………………………………… 48 I3 - RISCHIO IDRAULICO DAL PTCP………………………………………………………………………………... 50 I4 – PERICOLOSITÀ’ IDRAULICA……………………………………………………………………………………… 52 Premessa La legge regionale n. 1/05 sottolinea l’importanza del quadro conoscitivo quale strumento “idoneo a individuare, valorizzare o recuperare le identità locali […]” (L.R.T. 1/2005, art.53 comma 3) ed inoltre introduce lo strumento della valutazione integrata degli effetti territoriali, ambientali, sociali ed economici del Piano Strutturale. Per arrivare ad una valutazione integrata non si può prescindere dalla realizzazione di un quadro conoscitivo che rappresenti in modo qualitativo e quantitativo l’insieme delle risorse del territorio. In quest’ottica, durante la prima fase del lavoro, che si concluderà con il documento di avvio del procedimento, abbiamo impostato ed in gran parte elaborato il progetto del nuovo quadro conoscitivo. Con le schede che seguono, diamo un quadro approfondito, anche se non del tutto completo, delle elaborazioni concluse, da completare e in fase di impostazione che costituiranno il sistema informativo territoriale di riferimento per il nuovo quadro conoscitivo. Formazione del nuovo quadro conoscitivo “La regione, le province e i comuni concorrono alla formazione […] del sistema informativo geografico regionale, che costituisce il riferimento conoscitivo fondamentale per l’elaborazione e la valutazione degli strumenti della pianificazione territoriale, nonché per la verifica dei loro effetti.[...] Per informazione geografica si intende il complesso delle informazioni, localizzate geograficamente, relative ai fenomeni naturali ed antropici.[...] Nell’ambito del sistema informativo si provvede […] all’organizzazione dell’informazione geografica, all’aggiornamento di essa ed alla diffusione dell’informazione medesima, che deve essere resa accessibile a tutti i soggetti interessati.” (L.R.T. 1/2005, art.28 commi 2, 3). In linea con lo spirito della Legge 1, i dati che andranno a far parte del quadro conoscitivo sono organizzati in data base, legati ad oggetti presenti in cartografia (edifici, strade, aree o porzioni di territorio). In questo modo un singolo elemento, ad esempio un edificio, sarà oggetto di una stratificazione di informazioni che lo riguardano (periodo di edificazione; vincoli; zonizzazione del PRG vigente….) e che, pur contenute in data base separati e diversi, saranno consultabili con uno strumento GIS. Per effettuare la consegna del quadro conoscitivo le informazioni di cui sopra saranno organizzate per temi e stampate in tavole a scala 1:15.000 che visualizzino il percorso di approfondimento delle conoscenze svolto. In alcuni casi si è ritenuto opportuno utilizzare scale di maggior dettaglio (1.5000 – 1.2000) per una più chiara ed efficace lettura di alcuni tematismi in particolare nei centri abitati del comune. ____________________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo –Aprile 2011 4 Schema della struttura degli elaborati grafici del quadro conoscitivo A. ANALISI STORICA DELLE RISORSE A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 1:15000 1:5.000 1:15000 Volume Volume Analisi dello sviluppo delle strutture urbane e della viabilità - Territorio comunale Analisi dello sviluppo delle strutture urbane e della viabilità - Centri abitati Individuazione del patrimonio edilizio storico di valore e di scarso valore Schedatura degli edifici di valore presenti al 1823 e al 1930 Schedatura degli edifici di scarso valore presenti al 1823 e al 1930 B.1 B.2 B.3 B.4 1:15000 1:15000 1:15000 1:15000 Volume Ortofotocarta individuazione dei centri maggiori e direttrici (2007) Oroidrografia Uso del suolo agricolo e della vegetazione Sintesi delle emergenze naturalistiche e della tessitura agraria Analisi dell’uso del suolo, delle emergenze naturalistiche ed ipotesi di indicatori ambientali C.1 C.2 1:15000 1:15000 C.3x 1:2.000 1 2 3 4 5 6 Analisi dei principali sistemi insediativi e di quelli diffusi Emergenze storico - architettoniche, sentieristica e servizi al turismo Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati Centro abitato di ………. Destinazioni uso edificato Uso del suolo urbanizzato Attività produttive Illuminazione pubblica Aree di tutela paesistica PTCP+Ortofoto Documentazione fotografica D.1 D.2 1:25000 1:15000 Rete stradale sovracomunale Rete stradale e ferroviaria – Strutture primarie e secondarie B. ANALISI DEI SISTEMI AMBIENTALI E DI PAESAGGIO C. ANALISI DEI SISTEMI INSEDIATIVI D. IL SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE D.3 D.4 D.5 D.6 D.7 Fuori Scala 1:5.000 1:5.000 1:5.000 1:15000 Rete dei trasporti pubblici Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: metano Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: acquedotto e fognatura Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: illuminazione pubblica Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: servizio di raccolta rifiuti urbani e discariche 1:15000 1:5.000 1:15000 1:15000 1:15000 1:15000 Il PRG vigente Il PRG vigente – Analisi di dettaglio Vincoli e salvaguardie del PRG vigente Stato di attuazione – zone del PRG vigente Stato di attuazione – standards del PRG vigente Edificazione zone agricole del PRG vigente E. LO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE E.1 E.2 E.3 E.4 E.5 E.6 F. IL SISTEMA DEI VINCOLI VINCOLI SOVRAORDINATI F.1 1:15000 Beni soggetti a vincoli sovraordinati F.2 1:15000 Aree soggette a vincoli culturali sovraordinati ANALISI DEL PTCP F.3 1:15000 Invarianti strutturali del sistema insediativo F.4 1:15000 Invarianti strutturali del territorio agricolo G. INDAGINI GEOLOGICHE G.1 G.2 G.3 G.4 1:15000 1:15000 1:15000 1:15000 Carta Geologica Carta Geomorfologica Carta Litotecnica Carta Pericolosità Geologica I.1 I.2 I.3 I.4 1:15000 1:15000 1:15000 1:15000 Volume Piano Pai Riduzione rischio idraulico totale Rischio idraulico dal PTCP Pericolosità Idraulica Relazione I. INDAGINE IDRAULICA ____________________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo –Aprile 2011 5 Simbologia grafica che indica lo stato di avanzamento del singolo elaborato del quadro conoscitivo A.1 Elaborato concluso A.1 Elaborato in fase avanzata A.1 Elaborato in fase di impostazione ____________________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo –Aprile 2011 6 Analisi dello sviluppo delle strutture urbane e della viabilità Territorio comunale A. 1 SCALA 1:15.000 LEGENDA INFRASTRUTTURE VIARIE - PERIODI ANALIZZATI PATRIMONIO EDILIZIO - PERIODI ANALIZZATI Viabilità al 1823: Tratto Esistente e Tratto Modificato Edifici presenti al Catasto Lorenese - 1823 c Viabilità al 1930: Tratto Esistente e Tratto Modificato Sviluppo edilizio dagli anni '30 al 1969 Viabilità al 2007: - Tratto Esistente Sviluppo edilizio dal 1977 al 1997 Edifici presenti al Catasto Lorenese - 1930 c Sviluppo edilizio dal 1970 al 1976 Sviluppo edilizio dal 1998 al 2007 METODOLOGIA Non esistono carte della periodizzazione che riguardano il territorio di Civitella , si è quindi scelto di elaborare una carta partendo dalla consultazione puntuale delle fonti di riferimento per la datazione di strade ed edifici. Per la prima soglia, corrispondente all’edificato presente al Catasto Lorenese i fogli ci sono stati forniti georeferiti dalla Regione Toscana, per il Catasto d’Impianto non è stato possibile georeferire le carte in possesso dell’Agenzia del Territorio di Arezzo per la difficoltà a trovare uno scanner piano, unico strumento con il quale è possibile acquisire le suddette carte, per cui l’analisi è stata fatta cartograficamente attraverso un confronto con le singole carte in loco. Le soglie di analisi successive, nello specifico 1969 e 1976 sono state redatte attraverso il confronto con i voli aerei presenti nei database del Comune a tale data. L’ultima periodizzazione riferita al 1997 riguarda l’analisi con la carta tecnica regionale del 1997 a varie scale di dettaglio, al 10000 nel territorio aperto, al 2000 nei centri abitati. Si è dunque proceduto, mediante il confronto sovrapposto, ad attribuire ad ogni elemento della nuova cartografia la datazione corretta. La viabilità è stata analizzata nel Catasto Lorenese e nel catasto d’Impianto quali riferimenti per l’individuazione storica del tessuto viario esistente. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La carta mostra lo sviluppo della struttura insediativa di tutto il territorio e del nucleo di Civitella per soglie. In particolare sono riportate le permanenze e persistenze degli edifici e dei percorsi (tracciati viari) che mettono in evidenza la struttura insediativa e la maglia fondativa del territorio. Questa carta diviene fondamentale per evidenziare il patrimonio storico da tutelare e da salvaguardare e per la successiva ricognizione sul territorio attraverso il rilievo e la schedatura del patrimonio stesso. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930); Ortofoto volo 1969 e 1976, DTM Modello Digitale del Terreno. _______________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 7 Analisi dello sviluppo delle strutture urbane e della viabilità Centri abitati A. 2 SCALA 1:15.000 LEGENDA INFRASTRUTTURE VIARIE - PERIODI ANALIZZATI PATRIMONIO EDILIZIO - PERIODI ANALIZZATI Viabilità al 1823: Tratto Esistente Edifici presenti al Catasto Lorenese - 1823 c e Tratto Modificato Viabilità al 1930: Tratto Esistente e Tratto Modificato Viabilità al 2007: - Tratto Esistente Edifici presenti al Catasto Lorenese - 1930 c Sviluppo edilizio dagli anni '30 al 1969 Sviluppo edilizio dal 1970 al 1976 Sviluppo edilizio dal 1977 al 1997 Sviluppo edilizio dal 1998 al 2007 METODOLOGIA Non esistono carta della periodizzazione che riguardano il territorio di Civitella , si è quindi scelto di elaborare una carta partendo dalla consultazione puntuale delle fonti di riferimento per la datazione di strade ed edifici. Per la prima soglia, corrispondente all’edificato presente al Catasto Lorenese i fogli ci sono stati forniti georeferiti dalla Regione Toscana, per il Catasto d’Impianto non è stato possibile georeferire le carte in possesso dell’Agenzia del Territorio di Arezzo per la difficoltà a trovare uno scanner piano, unico strumento con il quale è possibile acquisire le suddette carte, per cui l’analisi è stata fatta cartograficamente attraverso un confronto con le singole carte in loco. Le soglie di analisi successive, nello specifico 1969 e 1976 sono state redatte attraverso il confronto con i voli aerei presenti in Comune a tale data. L’ultima periodizzazione riferita al 1997 riguarda l’analisi con la carta tecnica regionale del 1997 a varie scale di dettaglio, al 10000 nel territorio aperto, al 2000 nei centri abitati. Si è dunque proceduto, mediante il confronto sovrapposto, ad attribuire ad ogni elemento della nuova cartografia la datazione corretta. La viabilità è stata analizzata a nel Catasto Lorenese e nel catasto d’Impianto quali riferimenti per l’individuazione storica del tessuto viario esistente. \OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La carta mostra lo sviluppo della struttura insediativa dei singoli centri abitati per soglie. In particolare sono riportate le permanenze e persistenze degli edifici e dei percorsi (tracciati viari) che evidenziano la struttura insediativa e la maglia fondativa delle principali aree urbane. Questa carta diviene fondamentale per evidenziare il patrimonio storico da tutelare e da salvaguardare e per la successiva ricognizione sul territorio attraverso il rilievo e la schedatura del patrimonio stesso. Nella carta sono state inserite delle immagini delle varie tipologie edilizie riscontrate nel territorio, suddivise per anni in riferimento alle soglie analizzate che indicano alcuni esempi del patrimonio edilizio presente nel territorio. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930); Ortofoto volo 1969 e 1976, Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 8 Individuazione del patrimonio edilizio storico di valore e di scarso valore A. 3 SCALA 1:15.000 LEGENDA PATRIMONIO EDILIZIO PRESENTE AL 1823 E AL 1930 Individuazione degli edifici di valore e di scarso valore METODOLOGIA La carta evidenzia gli edifici oggetto di schedatura del patrimonio edilizio rurale con l’identificativo numerico della scheda riportato nel data base realizzato per raccogliere le informazioni. E’ stata proposta la distinzione tra schede di valore e di scarso, che già in sede di rilevamento diretto si è provveduto ad utilizzare, in modo da suddividere le prime che hanno mantenuto totalmente o in parte le caratteristiche originarie, le seconde che sono state compromesse o addirittura demolite e ricostruite, per le ultime è stata comunque effettuata una documentazione fotografica, seppur ridotta, che conferma la scelta dell’esclusione dalla categoria di valore. In fase successiva sarà realizzata un’interfaccia multimediale in grado di collegare all’edificio su cartografia un immediata ed automatica presentazione della scheda completa di immagini e cartografia in formato PDF OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il lavoro svolto si è posto l’obiettivo di realizzare per la prima volta in modo completo ed uniforme una campagna di rilievo di tutto il patrimonio edilizio rurale di valore del territorio comunale partendo dalla presenza degli edifici al catasto lorenese. Questi dati, aggiornati al 2008 (data dei sopralluoghi), sono preziosi per avere un quadro del valore e dello stato del patrimonio edilizio extraurbano, e, così impostati, possono essere usati per aggiornare le informazioni e aggiungerne altre. In pratica si fornisce all’Amministrazione un utile strumento per gestire tutti i dati dell’edilizia extraurbana del Comune. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930), DTM Modello Digitale del Terreno. _______________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 9 A.4 Schedatura degli edifici di valore presenti al 1823 e al 1930 A.5 Schedatura degli edifici di scarso valore presenti al 1823 e al 1930 A.4 A. 5 Volumi METODOLOGIA La schedatura del patrimonio edilizio storico extraurbano presente sul territorio comunale si è articolata in tre fasi distinte: •I FASE: Raccolta e individuazione dei dati •II FASE: Organizzazione dei dati •III FASE: Sopralluogo e restituzione dei dati Per l’individuazione degli edifici da censire è stata realizzata la sovrapposizione delle mappe provenienti dal Catasto Leopoldino georeferite (PROGETTO CASTORE della Regione Toscana) con le attuali, provenienti dalla CTR aggiornata al 1997. Questo ha permesso di individuare con esattezza tutti gli edifici, il primo dato così acquisito è stato poi integrato dagli edifici presenti sul catasto all’impianto direttamente dal dato cartaceo. E’ stata consultata e verificata la schedatura vigente, realizzata nel 1995 per la redazione dell’attuale piano strutturale e composta da 222 schede, oltre al censimento delle case coloniche realizzato dalla Provincia di Arezzo nel 1990 che conta 30 schede più una decina di provini fotografici di edifici non pubblicati. Il numero di edifici da visitare e schedare è stato poi ridotto in seguito a verifiche preventive realizzate nell’archivio pratiche edilizie del comune. Le schede sono state elaborate in modo da realizzare un database (formato mdb) contenente i dati alfanumerici; parallelamente sono state realizzati estratti cartografici di riferimento dell’edificio e della pertinenza in modo da fornire un ottimo inquadramento territoriale attraverso il catasto lorenese, il catasto attuale, la CTR e l’ortofoto più recente (all’epoca dell’elaborazione del dato dell’anno 2007). Le foto descrittive delle singole schede sono state indicate in una mappa di riferimento con punti di vista fotografici, in modo da agevolare la lettura degli edifici e di eventuali annessi presenti. Con questo materiale si ottiene un archivio digitale ordinato che mette in relazione l’elemento edificio su cartografia, il data base della sua scheda dati, quello delle cartografie e quello delle foto. Le informazioni sono datate a fine 2008 data del rilievo sul campo. Si precisa che gli edifici censiti sono stati classificati e distinti tra “Valore“ e “Scarso” in base all’effettiva permanenza delle caratteristiche originarie e alla loro integrità. Quelli di Scarso valore sono stati inquadrati dal punto di vista cartografico e localizzativo nel territorio con un'unica foto che documenta la scelta fatta e l’esclusione dalla categoria di valore. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il lavoro svolto si è posto l’obiettivo di realizzare per la prima volta in modo completo ed uniforme una campagna di rilievo di tutto il patrimonio edilizio rurale di valore del territorio comunale partendo dalla presenza degli edifici al catasto lorenese. Questi dati, aggiornati al 2008 (data dei sopralluoghi), sono preziosi per avere un quadro del valore e dello stato del patrimonio edilizio extraurbano, e, così impostati, possono essere usati per aggiornare le informazioni e aggiungerne altre. In pratica si fornisce all’Amministrazione un utile strumento per gestire tutti i dati dell’edilizia extraurbana del Comune. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930), Ortofoto volo 2007 _______________________________________________________________________________________ 10 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Ortofotocarta individuazione dei centri maggiori e direttrici B.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Indicazione su base ortofotocarta dell’anno 2007 dei centri maggiori e direttrici principali della viabilità. METODOLOGIA Le immagini delle foto aree sono georeferite per sovrapporle alla cartografia. Sono stati individuati i perimetri dei centri abitati del territorio e il reticolo principale della viabilità in modo dal localizzarli con facilità nella lettura complessiva dell’ortofoto. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La levata del 2007(che sarà aggiornata con quella dell’anno 2010 a nostra disposizione nei prossimi mesi) permette una ulteriore verifica dello stato attuale dell’intero territorio comunale viene quindi proposta come lettura di base da confrontare con gli altri elaborati del quadro conoscitivo. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, ortofoto volo 2007. _______________________________________________________________________________________ 11 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Oroidrografia B.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Idrografia estratta dalla CTR 1:10.000 Corpi idrici Corso d'acqua rappresentabile - Fiume/Canale Corso d'acqua non rappresentabile Scolina/canaletta irrigua Corso d'acqua sotterraneo Edificato Viabilità METODOLOGIA Nell’elaborato sono stati evidenziati i caratteri idrogeologici del territorio cioè si forniscono indicazioni sull’assetto generale del sistema delle acque superficiali e sotterranee come desunte dalla carta tecnica regionale. Il reticolo è stato integrato con l’indicazione della viabilità principale e del sistema insediativo, il tutto è stato sovrapposto sul DTM del territorio in modo da evidenziare in maniera chiara ed esaustivo la morfologia del territorio. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La ricchezza idrica del territorio è principalmente nella fascia di pianura, il reticolo presente sulla parte collinare ha mantenuto i suoi caratteri di naturalità. Oltre alla presenza dello specchio d’acqua relativo al Fiume Arno a monte della diga di Penna, il territorio comunale risulta ricco di altri specchi d’acqua derivanti da necessità di uso irriguo. Piccoli specchi d’acqua, anche non più utilizzati a fini agricoli, risultano inoltre presenti nel paesaggio collinare ed alto collinare. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, DTM Modello Digitale del Terreno. _______________________________________________________________________________________ 12 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Uso del suolo agricolo e della vegetazione B.3 SCALA 1:15.000 LEGENDA 1.1.1 Zona residenziale a tessuto continuo 1.1.2 Zona residenziale a tessuto discontinuo Area industriale, commerciale e dei servizi pubblici e privati Rete stradale, ferroviaria, opera d'arte e 1.2.2 infrastruttura tecnica 1.2.1 1.3.2 Discarica 1.3.3 Cantiere Area verde urbana e/o spazio verde privato 2.2.3 Oliveto Altra coltura permanente (impianti arboricoltura 2.2.4 da legno) 2.3.1 Prato artificiale per colture foraggiere Coltura temporanea associata a coltura 2.4.1 permanente 2.1.1 Area sportiva e ricreativa Seminativo asciutto 2.4.2 Sistema colturale e particellare complesso Area prevalentemente occupata da coltura 2.4.3 agraria con spazi naturali importanti 3.1.1 Bosco di latifoglie Bosco e rimboschimento a dominanza di 3.1.2 conifere 3.1.3 Bosco misto di conifere e querceti termofili 2.1.2 Seminativo irriguo 3.2.1 Prato-pascolo 1.4.1 1.4.2 Altra coltura (serre, orto-colture ecc.) 2.1.5 Incolto o seminativo a riposo 2.2.1 Vigneto 2.1.4 2.2.2 Frutteto Arbusteto di degradazione (ericeti, ginetreti, 3.2.2 macchie di sclerofille, ecc.) 4.1.2 Vegetazione elofitica 5.1.1 Corso d'acqua, canale e idrovia 5.1.2 Lago artificiale METODOLOGIA La nuova cartografia dell’uso del suolo è stata realizzata mediante segmentazione manuale, fotointerpretazione a video e rilievi a campione per calibrazione e verifica dei tematismi attribuiti. La segmentazione e foto interpretazione è stata effettuata utilizzando come dato cartografico di base le foto aeree RGB scattate nell’anno 2007. La cartografia è stata realizzata per una visualizzazione e stampa alla scala di 1:10.000, tuttavia il lavoro di segmentazione e attribuzione dei tematismi è stato svolto alla scala 1:3000.La realizzazione del nuovo dataset è stata effettuata al sistema di riferimento Gauss-Boaga. La segmentazione è stata effettuata utilizzando la base cartografica dell’uso del suolo. Per il controllo dei tematismi e l’attribuzione di nuove tematiche sono stati utilizzati tutti gli strati informativi forniti dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Arezzo, nonché ulteriori studi sul territorio precedentemente realizzati. Gli strati tematici sono stati ricampionati e georeferiti ad un sistema di riferimento comune in modo da permettere una sovrapposizione tematica ed una visualizzazione integrata delle informazioni disponibili. Il risultato della digitalizzazione è stato un file vettoriale a geometria poligonale con la corrispondente tabella degli attributi divisa in campi, ognuno dei quali corrispondente ad un diverso tematismo. In questo modo con la medesima base cartografica di riferimento è possibile ottenere più carte derivate. I limiti dell’uso di questa codifica sono la mancanza di una serie di informazioni che non riguardano strettamente l’uso del suolo dal punto di vista degli assetti colturali o boschivi, ma integrano la lettura del territorio da un punto di vista paesaggistico (aree terrazzate, viabilità e alberature isolate o in filari). Per superare in parte questo limite sono state aggiunte le aree terrazzate e i principali filari alberati. Il sistema di nomenclatura di base scelto è derivato dal progetto europeo Corine Land-Cover (CLC) al V livello adattato al contesto territoriale dell’area analizzata. ______________________________________________________________________________________ 13 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La Carta di uso e copertura reale del suolo consente di avere informazioni di base essenziali circa l’effettiva articolazione del territorio di indagine, riconoscendo i principali sistemi insediativo (aree urbanizzate), le infrastrutture (strade), agricolo (seminativi, prati), naturale e semi naturale (boschi, arbusteti). Scopo principale della carta è quello di fornire una base informatica dettagliata ed aggiornata di supporto per la realizzazione delle cartografie tematiche derivate, essa costituisce la prima analisi dalla quale derivano, incrociata con altri tematismi, ulteriori elaborazioni di studio del territorio e del paesaggio. Lo studio analitico effettuato ha portato una serie di risultati che di seguito sono raggruppati per macro categorie in riferimento alla classificazioni utilizzate. Ambiti a elavata antropizzazione: Nella pianura, ed in particolare, lungo gli assi infrastrutturali principali (autostrada, superstrada, SS Senese Aretina, ecc.), si sono sviluppate le più importanti aree industriali e commerciali, con particolare riferimento alle aree comprese tra Viciomaggio e l’autostrada, lungo la SP La Pescaiola, tra Pieve al Toppo e la superstrada dei due mari e ad est di Tegoleto. Ambiti agricoli: seminativi e incolti: Il paesaggio agricolo di pianura risulta caratterizzato dalla diffusa presenza di seminativi, irrigui e asciutti, talora mosaicati ai vigneti, soprattutto ai piedi dei versanti collinari, o alle coltivazioni arboree, nella pianura circostante il Canale Maestro della Chiana. Nei versanti dei rilievi collinari e alto collinari i seminativi hanno spesso subito processi di abbandono e di ricolonizzazione arbustiva risultando ancora presenti solo su piccole superfici spesso associate a coltivazioni ad olivo. Ambiti agricoli: coltivazioni arboree: Assieme ai seminativi i frutteti costituiscono l’elemento caratterizzante il paesaggio di pianura, con particolare riferimento alla pianura prospiciente il Canale Maestro della Chiana, ove i frutteti costituiscono l’elemento dominate. I vigneti risultano invece distribuiti in modo omogeneo nel territorio di pianura ed alla base dei rilievi collinari. Gli oliveti costituiscono l’elemento più caratterizzante il paesaggio agricolo collinare, spesso risultando legati a tipiche sistemazioni agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti, ecc) Ambiti agricoli: sistemi agricoli complessi: Circa 293 ettari di territorio agricolo, prevalentemente in area collinare, sono interessati dalla presenza di tipologie complesse costituite da coltivazioni temporanee associate a coltivazioni arboree, da coltivazioni miste di orticole, frutteti, oliveti e prati da foraggere, anche su piccole superfici in prossimità di edifici rurali, ridotte superfici agricole frammentate con elementi naturali boscati. Ambiti forestali: La matrice vegetale del paesaggio collinare vede la continua e diffusa presenza di formazioni forestali in gran parte costituite da boschi di latifoglie termofile a cerro e/o roverella, da leccete e stadi di degradazione a macchia alta, da boschi misti di conifere, sclerofille e latifoglie e dalla caratteristica presenza di nuclei, talora anche estesi, di castagneti. Ambiti a vegetazione prativa e arbustiva :Circa il 5% del territorio comunale è interessato dalla presenza di arbusteti di degradazione della vegetazione forestale (ad esempio a seguito di incendi) o di ricolonizzazione di ex coltivi e pascoli, spesso mosaicati con relittuali aree aperte secondarie, pascolate o abbandonate. Zone umide e vegetazione palustre: Oltre alla presenza dello specchio d’acqua relativo al Fiume Arno a monte della diga di Penna, il territorio comunale risulta ricco di numerosi biotopi umidi derivanti, per lo più, dalla presenza di ex siti estrattivi di materiale alluvionale. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Cartografia Base uso del suolo basato sulla legenda del CORINE-LAND COVER, strati informativi forniti dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Arezzo, Ortofotocarta volo 2007. ______________________________________________________________________________________ 14 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Emergenze naturalistiche e tessitura agraria B.4 SCALA 1:15.000 LEGENDA Emergenze Naturalistiche 1-Riserva naturale provinciale e Sito di Importanza regionale"Ponte a Buriano e Penna 2-Boschi ed ecosistemi fluviali dell'Alta Valle del Torrente Lota 3-Ecosistema fluviale e boschi mesofili dell'alto corso del Torrente Trove 4-Paesaggio agricolo tradizionale di pianura nella Valle del Torrente Leprone 5-Mosaico di praterie secondarie e brughiere del crinale principale tra Case Chiatti e Poggio Sarto 6-Ecosistema fluviale dei Torrenti Esse e Borro della Trove Tessitura Agraria Maglia fitta Maglia media Maglia rada METODOLOGIA L’analisi della tessitura agraria è tradizionalmente effettuata attraverso fotointerpretazione manuale, con l’intrinseca limitazione dovuta alla soggettività nell’attribuzione del tematismo da parte del fotointerprete. Un supporto alla classificazione manuale proviene dalla Landscape ecology ed in particolare dagli indici di ricchezza specifica paesaggista, gli indici di frammentazione ambientale, e gli indici che valutano l’eterogeneità del mosaico territoriale. Tali indici possono essere calcolati anche da un punto di vista spaziale utilizzando il sistema della “finestra mobile” (o moving window), e cioè un cluster di celle di dimensione variabile che si sposta all’interno del territorio e misura il valore di frammentazione o ricchezza su tutto il cluster assegnando il risultato ottenuto alla cella centrale. L’applicazione di sistemi basati su finestre mobili permette di classificare il territorio in base alla densità o alla ricchezza degli elementi del paesaggio, consentendo quindi di distinguere ed individuare le aree caratterizzata da una tessitura agraria più o meno fitta. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Nell’ambito di questa tavola sono stati esplicitati i risultati dell’indagine relativa alla individuazione delle aree a tessitura agraria a maglia fitta, media e rada come descritte nelle NTA del Piano territoriale della Provincia di Arezzo, e sono state indicate le emergenze naturalistiche. Le aree individuate e classificate come aree a maglia fitta sono anche le stesse aree dove è presente un’elevata densità di elementi lineari. La conservazione di tali aree quindi permetterebbe non solo di mantenere forme di sfruttamento agricolo tradizionale e sostenibile, ma anche un mosaico territoriale complesso caratterizzato da un’elevata eterogeneità e ricco di corridoi ecologici funzionali a mantenere un elevata connettività ambientale .Oltre all’ individuazione delle emergenze in termini di tipologie vegetazionali, di habitat e di specie vengono inoltre individuate come emergenze naturalistiche delle specifiche aree/tipologie ecosistemiche. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007, Cartografia Base uso del suolo basato sulla legenda del CORINE-LAND COVER, strati informativi forniti dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Arezzo, Ortofotocarta volo 2007. _______________________________________________________________________________________ 15 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Analisi dei principali sistemi insediativi e di quelli diffusi C.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Analisi Dei Sistemi Insediativi Principali E Diffusi Struttura insediativa di tipo produttivo Struttura insediativa di tipo residenziale Struttura insediativa produttiva in corso di realizzazione Struttura insediativa residenziale in corso di realizzazione Aggregato extraurbano di matrice storica Struttura insediativa puntuale extraurbana di matrice storica Aggregato extraurbano di recente formazione Struttura insediativa puntuale extraurbana di recente formazione METODOLOGIA L’elaborato è stato realizzato mediante selezioni e analisi di informazioni provenienti dal PRG vigente, con una particolare attenzione al Regolamento Urbanistico, le precedenti analisi svolte sulla stratificazione storica ( vedi tavole A) un’analisi della cartografia 10 k e dei contenuti di essa così come riportati nella tavola dei segni grafici e codici definita dalla Regione Toscana. Lo strumento vigente in particolare ci ha permesso di indicare lo stato di attuazione delle strutture insediative e produttive. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di evidenziare i sistemi insediativi presenti sul territorio, esaminando e confrontando quelli principali e quelli diffusi, per identificare e descrivere le qualità principali del territorio comunale.Le diverse regole insediative danno luogo a differenti rapporti tra lo spazio costruito e quello aperto, a diversi modi di abitare, a rapporti a volte consolidati e a volte irrisolti fra abitazioni, produzione, commercio e territorio rurale periurbano. Riconoscere e distinguere queste caratteristiche porta alla costruzione dei sistemi ed alla diversa impostazione degli interventi, mirati sulle effettive caratteristiche dello spazio urbano. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930), Foto aeree volo 1969 e 1976, Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000 _______________________________________________________________________________________ 16 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Emergenze storico - architettoniche, sentieristica e servizi al turismo C.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Emergenze Storiche e Architettoniche Percorsi Storici Edifici di Valore storico architettonico 6 - Strada Regia Aretina Fonti, cisterne, lavatoi e pozzi storici 5 - Via della Crocina Chiese 4 - Felice del Presciano Fattorie 3 - P. Tracciato Romano Aree di tutela paesistica delle ville 2 - Via dei Mercanti Centri e nuclei storici 1 - Via Vecchia Senese Servizi Al Turismo Sentieri Strada del Vino Terre di Arezzo Sentiero della Bonifica Informazioni turistiche Sentieri del CAI Strutture Ricettive Viabilità Di Interesse Paesistico Servizi pubblici Valore rilevante Ristoranti, enoteche, trattorie ecc. Valore eccezionale Aziende agricole e agrituristiche della strada del vino Itinerari Escursionistici Musei nel territorio Itinerario di pianura Aree Ex Fattorie Granducali Itinerario dal Valdarno a Civitella Tegoleto Itinerario di collina Frassineto Fontarronco Bastardo METODOLOGIA La carta viene redatta mediante selezione, sintesi e referenziazione geografica di informazioni tratte da altri data base del quadro conoscitivo, da fonti bibliografiche e da sopralluoghi. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La carta riporta suddivisi in due grandi aree tematiche, gli elementi di pregio del territorio di Civitella emergenze storico-architettoniche e emergenze paesaggistico-ambientali. Si sovrappongono a questa lettura i servizi al turismo e alla fruizione del territorio. L’obiettivo è quello di dare una lettura quanto più possibile completa dei valori presenti sul territorio, sia per la loro intrinseca importanza, sia per una loro eventuale potenzialità turistica. Il repertorio di elementi di valore è stato selezionato da diverse fonti. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro volo 1996-2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930), Carte Tematiche del PTCP di Arezzo, Provincia di Arezzo, Il sentiero della Bonifica, Provincia di Arezzo Ufficio Gestione Sistema Qualita' Area Gestione e Sicurezza del Territorio e della Mobilità,CAI (Club Alpino Italiano). _______________________________________________________________________________________ 17 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Destinazioni d’uso dell’edificato C.3 SCALA 1:2.000 LEGENDA Destinazioni d'uso Edificato Stalla Silos Serra Rudere Residenziale Produttivo Edifici in costruzione Edifici di Culto Corpo aggettante Centrale elettrica Casello Baracca/Tettoia Negli elaborati sono riportate le altezze dei singoli fabbricati in ml desunte dalla CTR 1:2.000 METODOLOGIA Sono riportati su cartografia di base i dati relativi alle altezze degli edifici e alle destinazioni d’uso derivate dalla CTR 1:2.000. Le altezze dovranno essere omogeneizzate con la trasformazione in numero di piani che permetterà una più facile lettura dell’informazione. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’individuazione delle altezze degli edifici consente di riconoscere nel territorio una struttura insediativa prevalentemente bassa legata sia agli insediamenti agricoli sia ai tessuti urbani delle lottizzazioni residenziali. Nelle zone di Viciomaggio Badia al Pino troviamo invece una struttura medio - alta corrispondente ad interventi unitari (PEEP, cooperative, etc.) e/o a scelte della pianificazione precedente. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro volo 1996 e 2007 _______________________________________________________________________________________ 18 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Uso del suolo urbanizzato C.3 SCALA 1:2.000 LEGENDA Elementi poligonali Attrezzature Pubbliche Sportive Scolastiche Tecnologiche Religiose Amministrative Sociali Culturali Sanitarie Attrezzature Private Distributori Carburanti Ricreative Sportive Ricettive Impianti Sportivi Sociali Culturali Verde privato ad uso pubblico Verde Pubblico non attrezzato Verde Pubblico attrezzato Verde Privato Viabilità Seminativo Orto Oliveto Orto pensile Laghetto Incolto Frutteto Vigneto Corso d'acqua Piscina Parcheggio pubblico - area di sosta Parcheggio pubblico - lungo strada Parcheggio privato ad uso pubblico Marciapiede Ferrovia Edificato Area Permeabile Impermeabile Area Boscata Cantiere Elementi puntuali Vegetazione puntuale e/o alberi di pregio Fermate autobus Elementi di arredo urbano Elementi lineari Viale alberato e/o filare di pregio Viabilità di pregio da riqualificare Vegetazione ripariale Filare di alberi Dislivello METODOLOGIA L’’elaborato nasce dalla collaborazione con il laureando Davide Berto che nel dicembre 2008 ha redatto una tesi di laurea dal titolo “ Realizzazione di una carta di uso e copertura del suolo scala 1:2000 del comune di Civitella in val di Chiana” con il relatore Prof. Riccardo Salvini per il Centro di Geotecnologie della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Siena. L’intero territorio urbanizzato di Civitella (in riferimento al perimetro dei centri abitati) è stato sottoposto ad un'accurata, sistematica e completa analisi derivante inizialmente dalla cartografia fotogrammetrica in scala 1:2000 del 2007, l’ortofoto sempre del 2007 e da operazioni finali di "rilievo”. Partendo dai poligoni dell ctr in formato vettoriale si è proceduto a fotointerpretatre a monitor le ortofoto disponibili attribuendo ad essi la classe di uso del suolo di appartenza definita con una legenda di classificazione non gerarchica a priori che potesse rappresentare tutte le classi utili alla pianificazione urbanistica sia informazioni di uso che di copertura del suolo. Per alcune classi e in situazioni particolari sono state fatte anche delle riprese a terra, questo per attribuire la giusta classe in zone non facilmente interpretabili o evitare di commettere errori tra classi che risultano visivamente simili dalle foto aeree. Tutto il lavoro svolto è stato organizzato in un personal geodatabase. Al termine della procedura di interpretazione e digitalizzazione sono state inserite delle regole topologiche che garantissero le corrette relazioni spaziali tra i vari oggetti in modo da non lasciare poligoni aperti. _______________________________________________________________________________________ 19 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Le carte elaborate con questo accurato e interessante rilievo dell’uso del suolo urbanizzato possono costituire già sin da ora la base di un efficiente sistema informativo al servizio del cittadino e dell'Amministrazione. Si tratta di una fotografia, datata 2008, dell’uso e copertura del suolo di tutti i centri abitati che dovrà essere aggiornata quanto prima con l’ortofoto volo 2010 già presente negli archivi comunali. Si tratta di un documento molto importante in futuro per una lettura precisa e storicizzata dell’evoluzione del territorio. FONTI DI RIFERIMENTO Carta tecnica regionale 1:2000 anno 2007, Ortofoto a colori volo 2007, Istituto Geografico Militare carta 1: 50.000, Strisciate di foto aeree a colori anno 2007, DTM Modello Digitale del Terreno. _______________________________________________________________________________________ 20 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Attività produttive C.3 SCALA 1:2.000 LEGENDA Attività Produttive Turistica Sport e tempo libero Servizi pubblici Servizi Orafa Meccanica Informatica Fiori - Edicola Estetica Elettronica Edilizia Casalinghi Carta e Stampa Automobile Arredamento Ambiente - Ecologia Alimentazione Agricola Abbigliamento METODOLOGIA I dati relativi alle attività produttive sono stati elaborati sugli elenchi delle imprese inviata da parte della camera di commercio di Arezzo. Il comune infatti non dispone in nessuna forma di un elenco aggiornato e informatizzato delle attività produttive presenti nel territorio. Unici dati esistenti si riferiscono ad elenchi cartacei delle attività che hanno richiesto l’apertura. Partendo quindi dagli elenchi suddetti è stata fatta una prima verifica della localizzazione di attività e servizi integrata da informazioni raccolte su siti internet, opuscoli e documenti vari in vari servizi, successivamente mediante sopralluogo su tutto il territorio comunale. Quest’ultimo ci ha permesso di poter compiere una verifica di tutti quei servizi di dubbia esistenza e di poter localizzare i nuovi servizi sul territorio. Il risultato è stata una carta aggiornata sulla distruzione dei servizi sul territorio comunale, localizzati con dei punti di colore differente in base alla tipologia di servizio. Si tratta comunque di un dato da verificare ulteriormente che seppur in fase molto avanzata necessita di ulteriori analisi e confronti non essendo stato possibile accedere a tutti gli edifici e non avendo avuto nessuna verifica da parte dell’ufficio comunale deputato merita quindi ulteriori approfondimenti. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato restituisce il quadro delle attività produttive ed ei servizi e la loro dislocazione sul territorio comunale anche se in maniera non del tutto completa. Sono stati presi in considerazione anche servizi di piccole dimensioni (associazioni, piccoli centri di assistenza sanitaria) che non occupano un intero edificio e che dunque non hanno rilevanza dal punto di vista puramente urbanistico (come destinazione d’uso delle aree) per ottenere una sorta di “carta dei servizi al cittadino”. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Elenchi forniti dalla Camera di Commercio di Arezzo, Sito internet del comune, indagini attraverso sopralluoghi. _______________________________________________________________________________________ 21 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Illuminazione pubblica C.3 SCALA 1:2.000 LEGENDA Tipologie di lampione Numerazione dei Quadri Elettrici Lanterna del centro storico a due teste Lanterna del centro storico a una testa Lampione a quattro teste Lampione a tre teste Lampione a due teste Lampione ad una testa METODOLOGIA L’ufficio comunale lavori pubblici ha colto l’occasione della redazione del nuovo piano strutturale per eseguire un rilevo puntuale sull’intero territorio comunale della rete dell’illuminazione pubblica, che è stato poi integralmente informatizzato dall’ufficio di piano. Il dato ottenuto è stato sviluppato tenendo presente le esigenze dichiarate dallo stesso ufficio. La tabella contiene varie informazioni: la tipologia dell’elemento preso in considerazione (lampione o lanterna), la classificazione della lampada, la numerazione progressiva per singolo centro abitato e il collegamento al quadro elettrico di riferimento. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il dato è stato elaborato con molta accuratezza e costituisce un ottimo strumento di controllo che se aggiornato (i sopralluoghi si sono conclusi a maggio 2009) potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 2007, ufficio lavori pubblici _______________________________________________________________________________________ 22 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Aree di tutela paesistica del PTCP e viabilità storica C.3 SCALA 1:2.000 LEGENDA Viabilità al 1823 Tratto Esistente e Tratto Modificato Viabilità al 1930 Tratto Esistente e Tratto Modificato Area di tutela degli aggregati Area di tutela delle strutture urbane Area di tutela delle ville Patrimonio edilizio rurale di valore Edifici Schedati METODOLOGIA La carta viene redatta mediante selezione, sintesi e confronto di informazioni tratte da altri database del quadro conoscitivo. Sono state riportate le viabilità storiche elaborate nella tav. A1, l’individuazione del patrimonio edilizio rurale di valore derivante dalla schedatura realizzata dall’ufficio di piano (tav. A3) e le aree di tutela presenti nel PTCP della provincia di Arezzo (tav. F3). Tutto questo è stato montato su una base fornita dall’ortofotocarta del 2007. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’identificazione della viabilità storica e la sua presenza o meno nei tracciati attuali gli edifici classificati di valore secondo la schedatura del patrimonio edilizio rurale, le aree di tutela individuate dal PTCP di Arezzo sulla base dell’ortofotocarta 2007 sono tutti elementi che ci permettono una più precisa visione e valutazione contestuale dei perimetri di tutela così come definiti dalla disciplina urbanistica del PTCP. L’obiettivo è infatti quello di analizzare ad una scala di dettaglio e di pianificazione comunale i perimetri individuati dalla provincia in modo da valutare parziali discostamenti. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro volo 1996-2007, Catasto Leopoldino (inizio secolo XIX), Catasto di Impianto (1930), Carte Tematiche del PTCP di Arezzo, Ortofoto volo anno 2007 _______________________________________________________________________________________ 23 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Repertorio dei caratteri morfologici infrastrutturali e insediativi dei centri abitati – Documentazione fotografica C.3 SCALA 1:2.000 METODOLOGIA E’ stata realizzata una documentazione fotografica in tutti i centri abitati del comune in occasione del sopralluogo degli stessi. Si tratta di un supporto per la verifica di tutta una serie di elementi edificati e spazi aperti, caratteristiche tipologiche e architettoniche, gli accessi pedonali e carrabili, elementi vegetazionali lineari e puntuali. Queste sono state poi riportate su CTR 1:2000 con l’individuazione dei punti di ripresa a numerazione delle foto corrispondenti. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Tutti centri abitati sono stati sottoposti ad una completa ed accurata operazione di rilievo fotografico che ad oggi costituisce un archivio ordinato di immagini in grado di descrivere le "qualità spaziali" della città e delle sue singole parti alla data del rilievo ( primavera 2009). Un documento molto importante in futuro per una lettura precisa e storicizzata dell’evoluzione del territorio. FONTI DI RIFERIMENTO Repertorio fotografico realizzato dall’Ufficio di piano. _______________________________________________________________________________________ 24 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Rete stradale sovracomunale D.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Viabilità primaria di grande collegamento Viabilità Statale e Regionale Viabilità Provinciale Viabilità Comunale METODOLOGIA E’ stata analizzata tutta la viabilità interna ed esterna del territorio, quelle di grande collegamento, le statali, regionali, provinciali e comunali. Sulla base cartografica si sono ricercati i percorsi corretti delle strade mediante confronto con i vari enti, indicando oltre alla classificazione anche la loro relazione tra il territorio comunale e i comuni contermini fino ad arrivare ad una sintesi delle relazioni stradali a livello interprovinciale. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’analisi della rete viaria interna ed esterna al territorio comunale, oltre a fotografare l’attuale rete infrastrutturale è indispensabile per la progettazione del sistema della mobilità, fornisce una conoscenza dettagliata della struttura viabilistica attuale e permette un’analisi puntuale delle situazioni di criticità o di pregio a livello sovra comunale funzionale a individuare gli obiettivi del Piano Strutturale in merito ai futuri interventi di potenziamento, adeguamento delle strade del comune. Si fornisce inoltre uno strumento di controllo della viabilità che, se aggiornato, può costituire per l’ufficio tecnico un efficace sistema per la catalogazione e la gestione. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, DTM Modello Digitale del Terreno, Provincia di Arezzo Servizio Programmazione Territoriale Urbanistica Ufficio Cartografia, Progetto ITERNET Regione Toscana, Ufficio Lavori Pubblici comunale _______________________________________________________________________________________ 25 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Rete stradale e ferroviaria – strutture primarie e secondarie D.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Viabilità primaria di grande collegamento Strade Comunali Viabilità Regionale Strade Vicinali Viabilità Provinciale Strade di carattere locale Ferrovia Firenze – Roma Aree Urbane METODOLOGIA Dopo aver analizzato la viabilità comunale che si interfaccia con “l’esterno” abbiamo sulla base cartografica corredata dal grafo stradale ricercato i percorsi corretti delle strade mediante confronto con gli elenchi comunali e provinciali, attribuendo ai segmenti del grafo esistente i valori della classificazione per ente gestore. Abbiamo riportato anche la linea ferroviaria Firenze-Roma. Per quanto riguarda la viabilità vicinale, è stato realizzato un ulteriore lavoro di correzione, aggiornando i percorsi con le varianti approvate dal Comune, documentate da delibere. Infine c’è stata anche l’individuazione dei tratti di strada a carattere locale, così come riportati nella CTR 10k che formano un reticolo secondario che attraversa tutto il territorio comunale. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato riporta la classificazione stradale dell’intero territorio comunale con un’indicazione schematica delle aree urbane e degli insediamenti sparsi in modo da rendere di più facile lettura il reticolo stradale. L’analisi della rete viaria del territorio comunale, oltre a fotografare l’attuale rete infrastrutturale è indispensabile per la progettazione del sistema della mobilità, fornisce una conoscenza dettagliata della struttura viabilistica attuale e permette un’analisi puntuale delle situazioni di criticità o di pregio a livello comunale funzionale a individuare gli obiettivi del Piano Strutturale in merito ai futuri interventi di potenziamento, adeguamento delle strade del comune. Si fornisce inoltre uno strumento di controllo della viabilità che, se aggiornato, può costituire un efficace sistema di gestione ed un’ottima base di partenza per l’eventuale redazione di un Piano del Traffico. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, DTM Modello Digitale del Terreno, Provincia di Arezzo Servizio Programmazione Territoriale Urbanistica Ufficio Cartografia, Progetto ITERNET Regione Toscana, Ufficio Lavori Pubblici comunale _______________________________________________________________________________________ 26 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Rete dei trasporti pubblici e scolastici D.3 FUORI SCALA LEGENDA Tipologie di scuole presenti sul territorio comunale Scuola Media Statale Scuola Materna Statale e Paritaria Scuola Elementare Statale e Paritaria Percorsi scuolabus Percorso a servizio delle scuole Elementari e Materne Percorso a servizio delle scuole Elementari Percorso a servizio delle scuole Materne Trasporto pubblico locale Fermate LFI sulla linea ferroviaria Fermate LFI sulle linee stradali Linea Ferroviaria Arezzo – Monte San Savino - Sinalunga Linea SI330 Arezzo – Montevarchi - Firenze Linea LFS5 Arezzo – Foiano - Bettolle Linea LFS21 Arezzo – Chianciano Terme Linea LFS2 Arezzo – Viciomaggio – Badia al Pino Linea LFS1 Monte San Savino – Spoiano- Badia al Pino Linea AT2 Montevarchi – Terranuova Bracciolini – Arezzo METODOLOGIA La carta è stata redatta partendo da dati cartacei, l’ufficio ha informatizzato le informazioni. Si tratta di dati forniti a fine 2008. Per i percorsi dello scuolabus si è scelto di adottare la forma grafica più adatta a rappresentare in modo esaustivo le caratteristiche del servizio (una linea disegnata ed un colore per ogni linea-percorso, disegnate in modo che si affianchino e non si sovrappongano laddove il percorso coincide). E’ evidente come il servizio di trasporto scolastico possa e debba variare ogni anno per adeguarsi ad eventuali esigenze legate alla distribuzione e alle caratteristiche dell’utenza. Tuttavia vista la struttura insediativa del comune il dato non si dovrebbe discostare molto dall’attuale che verrà comunque verificato quanto prima. Le linee del trasporto pubblico sono state ricostruite partendo da un file in formato shape fornitoci dall’ente gestore che riporta il percorso delle varie linee di trasporto disegnate sull’asse stradale. Inoltre è stata indicata anche la dislocazione delle fermate; questo dato è stato verificato anche mediante rilievo fotografico sul territorio che ci ha permesso di valutare la tipologia delle singole fermate. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il comune ha organizzato il trasporto scolastico in modo da coprire tutte le scuole materne ed elementari del comune, per ciò che riguarda le scuole medie localizzate a Badia al Pino, si precisa che non è presente un servizio diretto ma che la copertura è assicurata dal Trasporto Pubblico Locale. Si precisa che per l’abitato di Pieve a Maiano non sono presenti scuole e quindi non è servita. Il TPL è organizzato in 6 linee che coprono indicativamente tutto il territorio, fa eccezione l’abitato di Oliveto, che per localizzazione e numero di abitanti rimane scoperto. Ben collegati risultano i centri maggiori Badia al Pino, Pieve al toppo, Tegoleto e Viciomaggio, qui sono presenti varie linee che si collegano con i maggiori centri limitrofi, Arezzo, Monte San Savino, Foiano. Albergo, Ciggiano, Civitella e Pieve a Maiano sono attraversate da un'unica linea. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, DTM Modello Digitale del Terreno, Linee del trasporto pubblico fornite da LFI, oggi TIEMME (anche la tratta ferroviaria) e relative fermate, Ufficio Scuola. _______________________________________________________________________________________ 27 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: metano D.4 SCALA 1: 5.000 LEGENDA Area a copertura GPL Area a copertura metano Tubazione metano media pressione Tubazione metano bassa pressione Tubazione GPL media pressione Tubazione GPL bassa pressione METODOLOGIA Abbiamo intrapreso una campagna di raccolta dati per reperire le informazioni aggiornate delle varie reti infrastrutturali direttamente dagli enti gestori che sono poi stati confrontati con l’ufficio lavori pubblici. Nello specifico i dati di questa tavola sono stati in formato digitale forniti dall’ente Coingas. I dati riportati danno il quadro completo di tutte le informazioni disponibili sulla rete metano a inizio 2009, il dato dovrà quindi essere aggiornato quanto prima. Questa banca dati costituisce uno strumento di controllo del sistema dell’ infrastruttura che, se aggiornato, potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione La carta è stata elaborata alla scala 1:5000 di maggior dettaglio in modo da individuare con maggior chiarezza le zone servite. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La ricognizione complessiva delle reti infrastrutturali presenti sul territorio consente di raccogliere e sistematizzare una serie di dati spesso incompleti, conservati da diversi enti e di difficile reperibilità. Si fornisce al Comune uno strumento per valutare complessivamente lo stato della infrastrutturazione del territorio, anche in vista di possibili nuove edificazioni ed una base da tenere aggiornata, utile per la pianificazione a medio e lungo termine degli interventi sulle reti. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, Coingas spa sede di Arezzo, ufficio lavori pubblici _______________________________________________________________________________________ 28 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: Acquedotto e fognatura D.5 SCALA 1:5.000 LEGENDA Acquedotto Fognatura Tubazione acquedotto Tubazione fogna bianca Pozzetti acquedotto Tubazione fogna nera pozzetto fogna bianca Pozzetto fogna bianca Scarico libero Perimetro centri abitati METODOLOGIA Abbiamo intrapreso una campagna di raccolta dati per reperire le informazioni aggiornate delle varie reti infrastrutturali direttamente dagli enti gestori che sono poi stati confrontati con l’ufficio lavori pubblici. Nello specifico i dati di questa tavola sono stati in formato digitale forniti dall’ente Nuove acque. I dati riportati danno il quadro completo di tutte le informazioni disponibili sulla rete dell’acquedotto e della fognatura a inizio 2009, il dato dovrà quindi essere aggiornato quanto prima. Questa banca dati costituisce uno strumento di controllo del sistema dell’ infrastruttura che, se aggiornato, potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione La carta è stata elaborata alla scala 1:5000 di maggior dettaglio in modo da individuare con maggior chiarezza le zone servite. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La ricognizione complessiva delle reti infrastrutturali presenti sul territorio consente di raccogliere e sistematizzare una serie di dati spesso incompleti, conservati da diversi enti e di difficile reperibilità. Si fornisce al Comune uno strumento per valutare complessivamente lo stato della infrastrutturazione del territorio, anche in vista di possibili nuove edificazioni ed una base da tenere aggiornata, utile per la pianificazione a medio e lungo termine degli interventi sulle reti. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, Nuove Acque spa sede di Arezzo, ufficio lavori pubblici _______________________________________________________________________________________ 29 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: Illuminazione pubblica D.6 SCALA 1:5.000 LEGENDA Tipologie di lampione Numerazione dei Quadri Elettrici Lanterna del centro storico a due teste Lanterna del centro storico a una testa Lampione a quattro teste Lampione a tre teste Lampione a due teste Lampione ad una testa METODOLOGIA L’ufficio comunale lavori pubblici ha colto l’occasione della redazione del nuovo piano strutturale per eseguire un rilevo puntuale sull’intero territorio comunale della rete dell’illuminazione pubblica, che è stato poi integralmente informatizzato dall’ufficio di piano. Il dato ottenuto è stato sviluppato tenendo presente le esigenze dichiarate dallo stesso ufficio. La tabella contiene varie informazioni: la tipologia dell’elemento preso in considerazione (lampione o lanterna), la classificazione della lampada, la numerazione progressiva per singolo centro abitato e il collegamento al quadro elettrico di riferimento. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il dato è stato elaborato con molta accuratezza e costituisce un ottimo strumento di controllo che se aggiornato (i sopralluoghi si sono conclusi a maggio 2009) potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione. Questo strumento permette di avere sotto costante controllo lo stato della rete e permette anche una pianificazione a medio e lungo termine degli interventi. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 2007, ufficio lavori pubblici _______________________________________________________________________________________ 30 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Servizi a rete ed infrastrutture tecnologiche: Servizio di raccolta rifiuti urbani e discariche D.7 SCALA 1:15.000 LEGENDA Discarica RSU attiva Discarica rifiuti industriali attiva Discarica RSU non attiva Cassonetto RSU da 3.200 Litri Cassonetto RSU da 2.400 Litri Cassonetto RSU da 1.100 Litri Cassonetto raccolta organico da 1.100 Litri Cassonetto multimateriale Cassonetto raccolta carta METODOLOGIA L’ufficio comunale lavori pubblici ha fornito il dato da loro elaborato in formato dwg, questo è stato elaborato in formato shape dall’ufficio di piano. I dati riportati danno il quadro completo di tutte le informazioni disponibili sul servizio di raccolta rifiuti urbani a inizio 2009, il dato dovrà quindi essere aggiornato quanto prima. Questa banca dati costituisce uno strumento di controllo del sistema dell’ infrastruttura che, se aggiornato, potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Il dato è stato elaborato con molta accuratezza e costituisce un ottimo strumento di controllo che se aggiornato potrà essere un efficace sistema di gestione da parte della pubblica amministrazione. Questo strumento permette di avere sotto costante controllo lo stato della rete e permette anche una pianificazione a medio e lungo termine di eventuali modifiche dello stato della rete. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, ufficio lavori pubblici _______________________________________________________________________________________ 31 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Il prg vigente E.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Disciplina Del Sistema Insediativo Disciplina Delle Relazioni Territoriali Disciplina Del Sistema Ambientale • Ambiti per insediamenti di previsione del P.S. di cui non e' prevista l' attuazione con il presente R.U. • Ferrovia di previsione • Parco agro urbano • • • Ferrovie da valorizzare come corridoi paesistici Ambito del livello 'F' di disciplina della riserva naturale de la penna UIPR - Unità insediativa mista (produttivo e residenziale) • • • Ambito parchi territoriali a valenza culturale e ricreativa Ambiti del livello 'E' di disciplina delle aree agricole speciali UIP - Unità insediativa produttiva • • • Ambiti sottoposti a piano attuativo produttivo Ambito di riqualificazione paesaggistica di aree degradate e corridoi infrastrutturali • UIR - Unità insediativa residenziale Ambiti del livello 'D' di disciplina delle aree a prevalente funzione agricoloproduttiva • Ambiti sottoposti a piano attuativo residenziale Aree verdi di pertinenza degli insediamenti privati in ambito urbano, orti urbani • • Ambiti del livello 'C' di tutela della pianura della bonifica RP - Insediamenti produttivi esistenti • • • Viabilità ciclo pedonale di previsione Ambiti del livello 'B' di tutela con minime possibilita' di trasformazione • RR - Insediamenti residenziali esistenti • • RED - Riqualificazione del sistema insediativo degli aggregati di edilizia diffusa Ambito del livello 'A' di tutela assoluta delle radure • Ambito del livello 'A' di tutela assoluta delle aree boscate • Percorsi storici • • RES - Recupero, tutela e valorizzazione degli insediamenti e delle strutture territoriali puntuali di interesse storico, architettonico, ambientale ed archeologico (ZONE A DEL D.M. 1444/68) Limite zona "A" (Centri Storici) Attrezzature Per La Friubilità Del Territorio • Parcheggi di previsione • Piazze, giardini pubblici, arredo urbano, ecc.(zone F del D.M. 1444/68) • Fasce di ambientazione della viabilità, quinte di verde, piantate e simili • Viabilità di previsione • Attrezzature ed impianti sportivi (zone F del D.M. 1444/68) • Percorsi alternativi Ambiti fluviali METODOLOGIA Le tavole del PRG vigente sono state elaborate su base cartacea e cartografati 1:1.000 per i centri storici, 1:2.000 per le aree urbane e 1:5.000 per le aree extraurbane. Nel 2000 con la prima variante al RU il dato cartaceo è stato trasposto in formato dwg poi nel 2003 le tavole del RU vigente sono state ridisegnate su supporto GIS in funzione del fatto che in quello stesso anno è stato istituito l’ufficio SIT all’interno dell’amministrazione. In questa fase il dato è stato semplicemente recepito come tale, seguirà una lettura di dettaglio e un’analisi per sintetizzare le informazioni riportate e per renderle di più facile lettura. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’obiettivo di questo primo elaborato, derivante dal data base dell’ufficio SIT è di fornire un’ immagine della struttura e dei contenuti del PRG vigente. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000 _______________________________________________________________________________________ 32 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Il prg vigente – analisi di dettaglio E.2 SCALA 1:5.000 LEGENDA Disciplina Del Sistema Insediativo Disciplina Delle Relazioni Territoriali Disciplina Del Sistema Ambientale • Ambiti per insediamenti di previsione del P.S. di cui non e' prevista l' attuazione con il presente R.U. • Ferrovia di previsione • Parco agro urbano • • • Ferrovie da valorizzare come corridoi paesistici Ambito del livello 'F' di disciplina della riserva naturale de la penna UIPR - Unità insediativa mista (produttivo e residenziale) • • • Ambito parchi territoriali a valenza culturale e ricreativa Ambiti del livello 'E' di disciplina delle aree agricole speciali UIP - Unità insediativa produttiva • • • Ambiti sottoposti a piano attuativo produttivo Ambito di riqualificazione paesaggistica di aree degradate e corridoi infrastrutturali • UIR - Unità insediativa residenziale Ambiti del livello 'D' di disciplina delle aree a prevalente funzione agricoloproduttiva • Ambiti sottoposti a piano attuativo residenziale Aree verdi di pertinenza degli insediamenti privati in ambito urbano, orti urbani • • Ambiti del livello 'C' di tutela della pianura della bonifica RP - Insediamenti produttivi esistenti • • • Viabilità ciclo pedonale di previsione Ambiti del livello 'B' di tutela con minime possibilita' di trasformazione • RR - Insediamenti residenziali esistenti • • RED - Riqualificazione del sistema insediativo degli aggregati di edilizia diffusa Ambito del livello 'A' di tutela assoluta delle radure • Ambito del livello 'A' di tutela assoluta delle aree boscate • Percorsi storici • • RES - Recupero, tutela e valorizzazione degli insediamenti e delle strutture territoriali puntuali di interesse storico, architettonico, ambientale ed archeologico (ZONE A DEL D.M. 1444/68) Limite zona "A" (Centri Storici) Attrezzature Per La Friubilità Del Territorio • Parcheggi di previsione • Piazze, giardini pubblici, arredo urbano, ecc.(zone F del D.M. 1444/68) • Fasce di ambientazione della viabilità, quinte di verde, piantate e simili • Viabilità di previsione • Attrezzature ed impianti sportivi (zone F del D.M. 1444/68) • Percorsi alternativi Ambiti fluviali METODOLOGIA Le tavole del PRG vigente sono state elaborate su base cartacea e cartografati 1:1.000 per i centri storici, 1:2.000 per le aree urbane e 1:5.000 per le aree extraurbane. Nel 2000 con la prima variante al RU il dato cartaceo è stato trasposto in formato dwg poi nel 2003 le tavole del RU vigente sono state ridisegnate su supporto GIS in funzione del fatto che in quello stesso anno è stato istituito l’ufficio SIT all’interno dell’amministrazione. In questa fase il dato è stato semplicemente recepito come tale, seguirà una lettura di dettaglio e un’analisi per sintetizzare le informazioni riportate e per renderle di più facile lettura. Si è ritenuto opportuno dettagliare i centri abitati con una scala 1:5.000 che ha permesso di visualizzare dati che altrimenti non sarebbero stati visualizzati. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’obiettivo di questo primo elaborato, derivante dal data base dell’ufficio SIT è di fornire un’ immagine della struttura e dei contenuti del PRG vigente. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000 _______________________________________________________________________________________ 33 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Vincoli e salvaguardie del prg vigente E.3 SCALA 1:15.000 LEGENDA Da definire METODOLOGIA L’elaborato si propone di selezionare delle informazioni presenti nel database del PRG vigente individuando aree di pregio ambientale,aree ed edifici di interesse storico artistico e ambientale, le aree di rispetto cimiteriale ecc.. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di sintetizzare le aree e gli edifici segnalati per tutela dal PRG come utile base per evidenziare gli elementi di pregio del territorio e del patrimonio edilizio esistente. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000 _______________________________________________________________________________________ 34 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Stato di attuazione: Zone del prg vigente E.4 SCALA 1:15.000 LEGENDA Da definire METODOLOGIA Per quantificare correttamene stato di attuazione del PRG vigente sono state evidenziate la aree soggette a trasformazione (nuove edificazioni, addizioni funzionali, ampliamenti).Su queste aree è stata fatta una prima verifica con le foto aree del 2007 e la cartografia fotogrammetrica del 1997. Il passo successivo sarà quello di verificare le pratiche edilizie rilasciate dall’entrata in vigore del PRG vigente ad oggi. Per eventuali dubbi verrà verificato il dato con l’ufficio tecnico. Questo elaborato sarà suscettibile di aggiornamenti per gli interventi soggetti ad intervento diretto fino all’adozione del nuovo PS. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Verificare l’attuazione del PRG vigente FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000, ortofoto1997, 2007, archivi comunali. _______________________________________________________________________________________ 35 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Stato di attuazione: Standards del prg vigente E.5 SCALA 1:15.000 LEGENDA Da definire METODOLOGIA L’elaborato sarà realizzato mediante selezione di informazioni presenti nel database del PRG vigente. In questo elaborato saranno evidenziate le aree da conteggiare per l’attuazione degli standard (DM 1444/68 art.3 e 4), suddivise fra quelle già esistenti alla adozione del PRG vigente, quelle di previsione non attuate e quelle di previsione attuate. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Verificare l’attuazione degli standard del PRG vigente FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000, ortofoto1997, 2007, archivi comunali. _______________________________________________________________________________________ 36 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Edificazione zone agricole del prg vigente E.6 SCALA 1:15.000 LEGENDA Da definire METODOLOGIA L’elaborato sarà realizzato mediante selezione di informazioni presenti nel database del PRG vigente e negli archivi delle pratiche edilizie dell’ufficio tecnico OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Verificare le previsioni delle zone agricole e la loro attuazione. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, 2007. Tavole RU vigente scala 1:1000, 1:2000 e 1:5000, ortofoto1997, 2007, archivi comunali _______________________________________________________________________________________ 37 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Beni soggetti a vincoli sovraordinati F.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Beni di cui al D.lgs. 42/2004 Parte II:1 - Torre a Tegoleto 2 - Palazzo Pretorio a Civitella 3 - Sasso Saracino a Tuori 4 - Casa Trecentesca a Oliveto 5 - Casa colonica "Belvedere" a Civitella 6 - Ex Casa del Podestà - Ex Piazza d'Armi a Oliveto 7 - Chiesa di San Bartolomeo a Badia al Pino (area di rispetto) 8 - Castello Fattoria a Dorna 9 - Oratorio la Casina a Pieve a Maiano 10 - Madonna di Mercatale a Civitella 11 - Chiesa SS. Trinità a Badia al Pino 12 - Chiesa e Canonica di San Bartolomeo a Badia al Pino 13 - Cimitero a Tuori 14 - Chiesa SS. Sacramento a Civitella Beni di cui al D.lgs. 42/2004 Parte III: Riserva naturale Buriano - Penna di cui all'art.142 c.1 lett.f Area boscata di cui all'art.142 c.1 lett.g Fascia dei 150m dai corsi d'acqua pubblica - art. 142 c.1 lett.c Vincolo paesaggistico di cui all'art.136 Altri Vincoli Sovraordinati Bacino fiume Arno di cui al D.P.C.M. 226/1999 Parco dell'Arno Acque pubbliche di cui al R.D. 1175/1933 Aree percorse dal fuoco di cui alla L.R.T. 39/2000 art.76 comma 5 Vincolo idrogeologico di cui al R.D. 3267/1923 e succ. mod. METODOLOGIA L’elaborazione ha richiesto un importante lavoro di reperimento dei dati contenuti in elenchi, perimetrazioni e norme dettate da un quadro normativo che, in fatto di vincoli, si presenta molto articolato e complesso. Le informazioni sono detenute da diversi enti (Soprintendenza, Regione, Comune) che a vario titolo detengono competenze in materia di vincoli sul territorio. A questo proposito va precisato che per una migliore leggibilità dei diversi vincoli posti dalle varie amministrazioni sovraordinate sono stati redatti 5 elaborati: la carta dei beni vincolati, quelle delle aree o meglio delle infrastrutture; la carta delle invarianti strutturali del sistema insediativo e quella del territorio agricolo determinate dal PTCP; la carta dei vincoli e delle salvaguardie individuate dal PRG. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di sintetizzare tutti i beni vincolati presenti sul territorio. Questo elaborato, se opportunamente aggiornato nel tempo, può costituire uno strumento utile di gestione della tutela vincolistica. Nell’elaborato sono stati individuati i beni architettonici paesaggistici, i beni culturali vincolati ai sensi DL 42/2004 , le aree di salvaguardia dei corsi d’acqua principali e i boschi. Per quanto riguarda le aree archeologiche al momento non risulta uno studio, dovranno essere implementate successivamente. Rispetto alla perimetrazione delle aree boscate è opportuno precisare che è indicativa e che dovrà essere verificata in relazione ai parametri definiti dalla Legge forestale della Regione Toscana (LR39/2000). Inoltre sono presenti: Il bacino del fiume Arno (D.P.C.M. 226/1999); il vincolo idrogeologico di cui al R.D. 3267/1923 e successive; le acque pubbliche (R.D. 1175/1933) e le aree percorse dal fuoco (L.R. 39/2000). I rilievi del Corpo Forestale dello Stato determinanti per le suddette aree sono conservati e catalogati dal comune sia in formato cartaceo che in formato digitale (shapefile),noi abbiamo proceduto solo all’aggiornamento degli ultimi dati, in funzione del fatto che l’aggiornata perimetrazione delle aree boscate percorse dal fuoco ha una ricaduta in ambito vincolistico: divieto di pascolo, di esercizio dell’attività venatorie, della trasformazione colturale e della realizzazione di edifici, strutture o infrastrutture, attività di rimboschimento per periodi variabili da 5 a 15 anni. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Tavole RU vigente, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per la Provincia di Arezzo, Corpo Forestale dello Stato. _______________________________________________________________________________________ 38 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Aree soggette a vincoli culturali sovraordinati F.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Ferrovia (aree di rispetto disciplinate dal D.P.R. 753/1980) Fasce di rispetto cimiteriale di cui al R.D. 1265/1934, D.P.R. 285/1990 Area di tutela e salvaguardia dei pozzi D.P.R. 236/1994 Elettrodotto (tracciato desunto dalla CTR 1:10.000) D.P.C.M. 23/04/1992 Metanodotto (tracciato desunto dalla CTR 1:10.000) D.M. 24/11/1984 Antenne telefonia mobile Viabilità Autostrada A1 Milano-Napoli Strade comunali Strade provinciali Strada S.G.C. E78 Grosseto-Fano; S.S.73 Senese-Aretina METODOLOGIA Per l’elaborazione di questa carta è stato svolto un lavoro di raccolta dati presso vari enti. In questa tavola, che accompagna la precedente Tav. F1, nella lettura dei vari vincoli e salvaguardie poste sul territorio di Civitella da enti sovraordinati, sono state analizzate le infrastrutture presenti. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di sintetizzare le aree vincolate dalle infrastrutture presenti nel territorio. Questo elaborato, se opportunamente aggiornato nel tempo, può costituire uno strumento utile di gestione della tutela vincolistica. La carta mostra le fasce di rispetto delle principali infrastrutture a rete, elettrodotti (alta tensione) e metanodotti (linea di distribuzione principale); le sorgenti e i pozzi per l’approvvigionamento idrico l’ubicazione delle antenne di telefonia mobile. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Tavole RU vigente, ufficio lavori pubblici. _______________________________________________________________________________________ 39 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Invarianti strutturali del sistema insediativo F.3 SCALA 1:15.000 LEGENDA Unità Di Paesaggio Tutele Paesistiche Del Sistema Insediativo AP1901 - Valli dello Scerfio e della Trove Area di tutela degli aggregati CI0604 - Valdarno di Laterina Area di tutela delle strutture urbane CI0802 - Val di Chiana di Montagnano e Cesa Area di tutela delle ville CI0806 - Val di Chiana aretina orientale Altre Invarianti Strutturali Paesistiche Del Territorio CI0801 - Val di Chiana aretina occidentale Emergenze naturali AP1904 - Fronte collinare di Civitella Area di riserva naturale regionale di Ponte Buriano e AP1903 - Collina occidentale di Arezzo Penna CI0804 - Alta valle dell'Esse Area bioitaly Classificazione Del Valore Paesistico Della Emergenze geologiche Viabilità Area di interesse geologico monumentale Strada di interesse paesistico rilevante Strada di interesse paesistico eccezionale METODOLOGIA In questa tavola sono riportate le invarianti strutturali del sistema insediativo estratte dal PTC della provincia di Arezzo. La carta, che accompagna le precedenti, nella lettura dei vari vincoli e salvaguardie poste sul territorio di Civitella da enti sovraordinati, sono riportate le invarianti strutturali del sistema insediativo del PTC della Provincia di Arezzo. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di sintetizzare tutti i vincoli insistenti sul territorio comunale individuati rispetto alle invarianti strutturali del sistema insediativo del PTCP. Questo elaborato, se opportunamente aggiornato nel tempo, può costituire uno strumento utile di gestione della tutela vincolistica. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Carte tematiche del PTCP di Arezzo _______________________________________________________________________________________ 40 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Invarianti strutturali del territorio agricolo F.4 SCALA 1:15.000 LEGENDA TIPI E VARIANTI DEL PAESAGGIO AGRARIO • 1.fondovalle stretti -a. molto stretti e scarsamente differenziati rispetto al pedecolle -d. più ampi e differenziati -b. molto stretti e fortemente differenziati rispetto al pedecolle • 2. fondovalle larghi • 3. pianure -g. tessuti agricolo-residenziali -e. fattorie granducali della Val di Chiana • 4. pianalti -b. altri piani del fronte est tra Castiglion Umbertini e la Setteponti e del fronte ovest di Ponticino • 6. colline a struttura mista -c. sistema della al di Chiana occidentale e colline di Brolio • 7. sistema territoriale dell'oliveto terrazzato -d. a corona intorno ai centri storici -c. per isole interne al bosco tra Ambra e Chiana -a. fronte nord-est dal Valdarno alla Valdichiana • 12. ambito delle colture del frazionamento periurbani Coltura tradizionale mista a maglia fitta Aree terrazzate e/o ciglio nate METODOLOGIA In questa tavola correlata alla precedente Tav. F3 sono riportate le invarianti strutturali del sistema agricolo estratte dal PTC della provincia di Arezzo. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI L’elaborato si propone di sintetizzare tutti i vincoli insistenti sul territorio comunale individuati rispetto alle invarianti strutturali del territorio agricolo del PTCP. Questo elaborato, se opportunamente aggiornato nel tempo, può costituire uno strumento utile di gestione della tutela vincolistica. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996 e 2007, Carte tematiche del PTCP di Arezzo _______________________________________________________________________________________ 41 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Carta Geologica G.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA Elementi geologici puntuali Strati diritti Strati rovesci Strati verticali con polarità nota Strati verticali a polarità sconosciuta Strati orizzontali diritti Strati a orizzontali polarità sconosciuta Elementi strutturali di tipo lineare Faglia o contatto tettonico con senso di movimento indeterminato Faglia diretta Faglia incerta Depositi attuali e recenti (a1q) Deposito di frana quiescente a1a(i) Deposito di frana attiva (a1) Deposito di frana con stato di attività indeterminato (a2) Frana senza indizi di evoluzione a1a(c) Deposito di frana attiva a1a(s) Deposito di frana attiva Tipo di movimento prevalente (c) Frana di colamento (s) Frana di scorrimento (i) Frana con tipo di movimento indeterminato (Ac) Area di cava e superficie di sbancamento (Ra) Rilevato di origine antropica (h5) Terreno di riporto (h3) Discarica di cava (aa) Depositi di versante (b7) Depositi colluviali (a4) Depositi eluvio-colluviali (a3) Coperture detritiche indifferenziate (Dt) Corpo di sbarramento di bacini artificiali Lago di cava Cava a cielo aperto inattiva Supersintema delle pianure alluvionali Sintema del F. Arno (b1) Depositi alluvionali terrazzati Pleistocene sup.Olocene (b) Depositi alluvionali attuali - Olocene (bev) Conoide di versante – Olocene Stratificazione contorta Strati a a polarità sconosciuta Superficie di clivaggio o scistosità verticale Superficie di clivaggio o scistosità inclinata Località fossilifera Contatto tettonico per sovrascorrimento di 1° ordin e Contatto tettonico per sovrascorrimento di importanza minore Sintema del Valdarno Superiore Sub-sintema di Ponticello-Ciuffenna (SLE) Sabbie di Levane - Pleistocene medio (LAT) Limi di Latereto, Limi di Pian di Tegna Pleistocene medio Sub-sintema di Montevarchi (ASC) Argille del T. Ascione - Pliocene sup. (LSO) Limi e sabbie del T. Oreno - Pliocene sup.-Pleistocene inf. Unità tettonica Sub-Liguride (SNEa) (SNE) Calcari e brecciole di Monte Senario-Paleocene-Eocene? (SEN) Arenarie di Monte Senario - Oligocene? Unità tettoniche Toscane Unità di M. Cervarola (MACb) (MAC) Macigno - Oligocene medio-sup.-Miocene inf. Unità Falda Toscana Successione dei Monti del Chianti (CEV) Arenarie del Cervarola - Oligocene sup.-Miocene inf. Supersintema di bacini intermontani Sintema della Val di Chiana Sub-sintema di Cantarino (c1) Ghiaie di Podere dell'Olmo Pleistocene medio-sup.? (c2) Sabbie e limi di Sodi Pleistocene medio-sup.? Sub-sintema di Marciano della Chiana (d1) (d2) (d3) (d) Argille, argille siltose e sabbie di Foiano della Chiana - Pliocene sup. (?) Pleistocene METODOLOGIA Per la realizzazione della carta geologica si è proceduto secondo il seguente schema: ricerca bibliografica-compilativa preliminare; in particolare, sono stati utilizzati i rilievi del CARG resi recentemente disponibili dalla Regione Toscana che sono stati integrati e parzialmente elaborati con rilievi originali svolti nell’area in esame; interpretazione delle foto aeree esistenti; controllo di campagna dei dati scaturiti dalle elaborazioni precedenti e con verifiche di dettaglio su ampia parte del territorio. Nella carta geologica numerose sono le interpolazioni effettuate, specialmente in corrispondenza delle aree coperte da terreno agrario, da boschi e da insediamenti urbani. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI La maggior parte dei fenomeni che intervengono sulla dinamica e quindi sull'assetto morfologico del territorio sono strettamente collegati alla natura litologica dei terreni affioranti. Per tale motivo lo studio geologico si è concentrato nella definizione delle caratteristiche delle formazioni affioranti nel territorio nonché dei rapporti stratigrafici intercorrenti al fine di costruire una solida base conoscitiva per l'interpretazione dei fenomeni geologici attivi e potenziali nel territorio, Questa carta tematica rappresenta quindi uno strumento indispensabile per l'impostazione di studi sistematici o finalizzati a particolari problemi, come quello rappresentato dalla pianificazione urbanistica. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, ortofoto volo 2007,cartografia CARG della Regione Toscana _______________________________________________________________________________________ 42 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Carta Geomorfologica G.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Elementi strutturali di tipo lineare Faglia o contatto tettonico con senso di movimento indeterminato Faglia incerta Faglia diretta Contatto tettonico per sovrascorrimento di 1° ordine Contatto tettonico per sovrascorrimento di importanza minore Forme morfologiche di origine antropica e naturale Cava a cielo aperto inattiva (Dt) Corpo di sbarramento di bacini artificiali (h3) Discarica di cava (h5) Terreno di riporto (Ra) Rilevato di origine antropica (Ac) Area di cava e superficie di sbancamento Orlo di scarpata di origine antropica Orlo di terrazzo o di scarpata di origine naturale Orlo di scarpa di rilevato antropico Forme morfologiche di origine gravitativa (bev) Conoide di versante a1a(c) - Deposito di frana attiva a1a(s) - Deposito di frana attiva (a2) Frana senza indizi di evoluzione (a1q) Deposito di frana quiescente a1a(i) - Deposito di frana attiva (a1) Deposito di frana con stato di attività indeterminato Tipo di movimento prevalente (c) Frana di colamento (s) Frana di scorrimento (i) Frana con tipo di movimento indeterminato Orlo di scarpata di frana Frana non cartografabile Area soggetta ad erosione superficiale di limitata estensione Area soggetta a soliflusso localizzato (Sg) Area soggetta a soliflusso generalizzato (Esd) Area soggetta ad erosione superficiale diffusa (Epc) Area soggetta ad erosione profonda e concentrata Forme fluviali e di versante dovute al dilavamento Lago di cava Alveo con tendenza all'approfondimento Corpo d'acqua Orlo di terrazzo fluviale METODOLOGIA Tra i fenomeni naturali sono state esaminate le forme, i depositi ed i processi legati all'azione della gravità (quali le frane, i soliflussi, le scarpate in degradazione e le scarpate naturali) quanto quelle legate all'azione delle acque correnti superficiali (quali gli orli di terrazzi, le aree caratterizzate da erosione idrica diffusa). Sono stati inoltre considerati i detriti di versante e le conoidi di deiezione con l'intento di distinguere la porzione di territorio collinare in cui prevale l'azione erosiva da quella di fondovalle in cui ha luogo la deposizione dei sedimenti. Tra gli aspetti antropici sono state esaminate le forme antropiche recenti e attuali quali cave, laghi artificiali, riporti e discariche. Naturalmente si è effettuato un controllo di campagna con verifiche di dettaglio su ampia parte del territorio. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Lo studio geomorfologico si è prefisso quale obiettivo il riconoscimento dei processi geomorfologici presenti nel territorio comunale, direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione complessiva del bacino idrografico locale, all'azione della gravità, al ruscellamento superficiale delle acque meteoriche lungo i versanti nonché all'erosione diffusa. I risultati dello studio hanno consentito di pervenire ad una valutazione qualitativa del rischio e della pericolosità legate ai fenomeni gravitativi ed ad una analisi della connessione esistente tra l'assetto morfologico dei versanti, la copertura vegetale e la regimazione dei deflussi idrici. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, ortofoto volo 2007,cartografia CARG della Regione Toscana _______________________________________________________________________________________ 43 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Carta Litotecnica G.3 SCALA 1:15.000 LEGENDA Successioni con alternanze di litotipi lapidei ed argillosi Arenarie turbiditiche quarzoso-feldspatiche e calcaree in alternanza con scisti siltosi e marne Coperture a granulometria da fine a grossolana di spessore molto variabile Depositi di frana, di versante e coperture detritiche, eluvio-colluviali e di conoide Sabbie, limi e ghiaie (Pliocene - Pleistocene) Depositi a granulometria fine o molto fine (Pliocene - Pleistocene) Depositi alluvionali anche terrazzati (Olocene) Depositi di origine antropica costituiti da elementi eterogenei ed etero metrici Laghi naturali ed artificiali Lago di cava Lago naturale METODOLOGIA I terreni affioranti nel territorio comunale sono stati accorpati in 3 unità litotecniche distinte includenti, rispettivamente,le successioni con alternanze di litotipi lapidei ed argillosi e le coperture a granulometria da fine a grossolana. La prima distinzione comprende le arenarie quarzoso-feldspatiche e calcaree in alternanza con scisti siltosi e marne mentre la seconda risulta molto più articolata e comprende depositi a varia granulometria deposti dal Pliocene al Pleistocene nonché depositi e coperture detritiche e depositi di origine antropica. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Lo studio condotto si è prefisso quale obiettivo per la programmazione territoriale la rappresentazione delle unità litologiche che costituiscono la geologia dell'area accorpate in base alle caratteristiche litotecniche che includono, oltre alla natura granulometrica anche la compattezza, la porosità, l'angolo di.attrito interno, la coesione, il tipo di stratificazione, lo stato di fratturazione e di degradazione. Il tutto al fine di evidenziare i litotipi che, indipendentemente dalla loro posizione stratigrafica e dai relativi rapporti geometrici, presentano caratteristiche tecniche comuni. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, carta geologica;carta geomorfologica; analisi di indagini geognostiche; _______________________________________________________________________________________ 44 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Carta Pericolosità Geologica G.4 SCALA 1:15.000 LEGENDA Classe 1 (G1) Pericolosità bassa Classe 2 (G2) Pericolosità media Classe 3 (G3) Pericolosità elevata Classe 4 (G4) Pericolosità molto elevata METODOLOGIA Il territorio comunale presenta, sotto l'aspetto morfologico, una varietà di pericolosità geomorfologica conseguente agli eventi naturali ed antropici che l'hanno caratterizzato. In particolare si osserva, nella zona collinare, una discreta distribuzione di aree a pericolosità molto elevata. E' stata effettuata una serie di sopralluoghi di verifica. Per quanto la normativa preveda quattro classi di pericolosità, si è deciso, in ultima analisi, di eliminare la classe G.1 (pericolosità geomorfologica bassa) in quanto il dettaglio dei dati conoscitivi di ordine geologico-tecnico non è tale da rendere superfluo qualsiasi tipo di indagine preliminare relativamente agli interventi previsti. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Lo studio condotto si è prefisso quale obiettivo per la programmazione territoriale quello del riconoscimento preventivo delle problematiche di carattere geologico e geomorfologico che sussistono in determinate aree. In tal modo qualora vi sia la volontà di realizzare determinate opere , è possibile individuare a priori su che tipo di problematiche dovrà affrontare. Tramite questa cartografia sarà possibile scegliere le aree più idonee per la previsione di espansioni urbanistiche ed opere di vario genere e scegliere il tipo di indagine geognostica da programmare. La presente carta, incrociata con i dati di destinazione urbanistica che faranno parte del Regolamento Urbanistico, servirà per la redazione della Carta di Fattibilità. FONTI DI RIFERIMENTO Cartografia Base lavoro: volo 1996, carta geologica; carta geomorfologica; carta clivo metrica. _______________________________________________________________________________________ 45 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Piano PAI I.1 SCALA 1:15.000 LEGENDA 1 Aree a pericolosità moderata 2 Aree a pericolosità media 3 Aree a pericolosità elevata 4 Aree a pericolosità molto elevata METODOLOGIA Aree a P.I.1: individuate a livello di dettaglio come aree inondabili per 200<TR<500 e per 30<TR<100 anni con battente < 30 cm (vedi cartografia specifica in scala 1:10000) individuate sulla base di uno studio geomorfologico e storico-inventariale come aree comprese tra il limite delle massime alluvioni storiche risultante dalla carta guida delle aree allagate ed il limite delle alluvioni di fondovalle. Aree a P.I.2: individuate a livello di dettaglio come aree inondabili per 100<TR<200 e per 30<TR<100 anni con battente < 30 cm (vedi cartografia specifica in scala 1:10000) individuate sulla base di uno studio geomorfologico e storico-inventariale come aree comprese tra il limite delle aree a pericolosità 3,4 e l'inviluppo delle aree storicamente inondabili risultante dalla carta guida delle aree allagate (aree inondate nel 1966 e non soggette a piene ricorrenti) Aree a P.I.3: individuate a livello di dettaglio come aree inondabili per 30<TR<100 con battente > 30 cm e per TR<30 anni con battente < 30 cm (vedi cartografia specifica in scala 1:10000) individuate sulla base di uno studio geomorfologico e storico-inventariale come aree inondabili coincidenti con gli ambiti B della delibera 230/94 ora recepita nel PIT. Aree a P.I.4: individuate a livello di dettaglio come aree inondabili per TR<30 anni con battente > 30 cm (vedi cartografia specifica in scala 1:10000) individuate sulla base storica come aree inondabili risultanti dalla carta guida delle aree allagate e dagli eventi successivi al 1966. OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI In base alle norme di attuazione del piano Assetto Idrogeologico, agli Artt. 6-7-8 si stabiliscono gli interventi consentiti per ciascuna classe di pericolosità: Aree a P.I.1e a P.I.2: l’art. 8 stabilisce che, relativamente alle aree a Pericolosità Idraulica 1 – moderata e a Pericolosità Idraulica 2 - media ed alle zone di ristagno sono consentiti gli interventi previsti dagli strumenti di governo del territorio; per tali aree sono da predisporre dei programmi di previsione e prevenzione finalizzati ad integrare il livello di sicurezza delle popolazioni (ai sensi della L. 225 del 24-2-95 Aree a P.I.3: l'art 7 stabilisce che sono consentiti interventi sulle infrastrutture pubbliche purché non concorrano ad aumentare la pericolosità; interventi di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica senza incrementi di volume (se non per volumi tecnici o per servizi igienici) o di superficie e senza la creazione di volumi interrati; interventi in zona A,B,D non soggetti a piano attuativo a condizione che non comportino incremento del rischio nelle aree adiacenti; Aree a P.I.4: : l'art 6 stabilisce che sono consentiti interventi di sistemazione. idraulica, nuovi interventi su opere pubbliche con contestuale realizzazione di opere di messa in sicurezza idraulica; interventi sulle infrastrutture pubbliche purché in condizioni di sicurezza idraulica;interventi di manutenzione di opere pubbliche; interventi di ristrutturazione di opere _______________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 46 pubbliche per servizi essenziali purché realizzati in condizioni di sicurezza idraulica e senza aumento del carico urbanistico; interventi su edifici esistenti di riduzione della vulnerabilità, di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di messa a norma impiantistica e strutturale, di ristrutturazione edilizia senza incrementi di superficie coperta; realizzazione di recinzioni. Nel Comune di Civitella non sono state individuate aree a Pericolosità Idraulica 3 - elevata e 4 - molto elevata. Fanno eccezione una piccola fascia in pericolosità 4 contermine al torrente Esse di Foiano lungo il confine comunale a Sud di Ciggiano e la riva del Fiume Arno nel tratto di invaso della Diga della Penna (anch’essa in pericolosità 4). Come aree a Pericolosità Idraulica 2 - media sono state individuate, approssimativamente, le stesse aree già sopra descritte riportate nella Carta delle aree allagate (Piano Stralcio Rischio Idraulico); in sostanza si tratta di aree inondate in occasione dell’evento 1966 e soggette ad “inondazioni eccezionali” e non ricorrenti e perciò: - la stessa fascia in sinistra idrografica rispetto al Canale Maestro, già adibita anche ad area di pertinenza fluviale; - fasce contermini ai torrenti Leprone e all’affluente Fosso della Riola, Fosso del Gargaiolo - una piccola fascia in sinistra rispetto al torrente Esse di Foiano. Come aree a Pericolosità Idraulica 1 – moderata, sono state individuate alcune ulteriori fasce ottenute sulla base di criteri geomorfologici (studio su cartografia dal quale è stato ricavato il “limite delle alluvioni di fondovalle” : - in destra rispetto al Borro della Castellina (Pieve a Maiano) - in dx e sx rispetto al Torrente Trove, lungo la SP di Capannole - in dx e sx rispetto al Torrente Lota, a monte dell’intersezione col raccordo autostradale e dell’area a P.I. 2 adiacente allo stesso corso d’acqua; - in dx e sx rispetto al Rio di Viciomaggio, fuori del centro abitato di Viciomaggio, a valle dell’intersezione con Via del Campo sportivo; - in dx rispetto al Rio di Tuori; - in dx e sx rispetto al Fosso Gorghice - in dx e sx rispetto al Fosso della Regola sia nella zona ind. Badia al Pino che a Pieve al Toppo; - in dx e sx rispetto al Fosso di Tegoleto o Chiassobuio, nel tratto compreso tra (a monte) le loc. Badia al Pino e Fontanella e la loc. Poggio Basso, e la fraz. Tegoleto a valle; - ulteriori fasce contermini al fosso del Leprone e all’affluente fosso della Riola, a monte delle aree a P.I. 2 adiacenti agli stessi corsi d’acqua; FONTI DI RIFERIMENTO Elaborazioni effettuate dall'Autorità di Bacino del fiume Arno _______________________________________________________________________________________ Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 47 Riduzione rischio idraulico totale I.2 SCALA 1:15.000 LEGENDA Interventi strutturali Aree di pertinenza fluviale Aree allagate METODOLOGIA La tavola fornisce una sintesi di tre tavole relative al PIANO DI BACINO STRALCIO RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO (Approvato inizial-mente con DPCM 5-11-99 e definitivamente con DPCM 4-7-08) e cioè: la Carta degli interventi per la riduzione del rischio idraulico nel bacino dell’Arno; la Carta delle aree di pertinenza fluviale dell’Arno e dei suoi affluenti; la Carta guida delle aree allagate OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Nella Carta degli interventi per la riduzione del rischio idraulico nel bacino dell’Arno sono riportate: - le aree A soggette a vincolo di inedificabilità assoluta,da adibire agli interventi di piano per la mitigazione del rischio idraulico (casse di esondazione, serbatoi di laminazione, interventi di laminazione con “bocche tarate”) - le aree B, soggette a vincolo di inedificabilità, per le quali si rendono necessarie ulteriori verifiche di fattibilità prima di procedere alla realizzazione degli interventi per la mitigazione dal rischio idraulico, a seguito delle quali portanno essere trasformate in aree A oppure svincolate o riperimetrate. Nel territorio comunale di Civitella in Val di Chiana non sono state individuate aree di tipo A o B. Nella Carta delle aree di pertinenza fluviale dell’Arno e dei suoi affluenti sono riportate: le aree che devono essere salvaguardate, in generale, per la mitigazione del rischio idraulico di espansione del fiume, e quindi le aree destinate dal piano ad interventi di sistemazione dei corsi d’acqua, per lo più da adibire a casse di espansione o ad aree di laminazione per lo scolmo delle piene, nonché le zone di ristagno e di trattenimento delle acque in conseguenza di eventi meteorici eccezionali. Nel Comune di Civitella tali aree sono state individuate in una fascia in sinistra idrografica rispetto al Canale Maestro, compresa tra il Canale Maestro stesso e le SP di Mugliano e la SR di Foiano Nella Carta guida delle aree allagate sono riportate: aree interessate da inondazioni ricorrenti; aree interessate da inondazioni eccezionali, fondamentalmente riferite all’evento del 1966: aree interessate da inondazioni durante gli anni 1991-92-93 La carta è stata elaborata sulla base degli eventi alluvionali significativi, posteriori e comprendenti quello del novembre 1966 e costituisce parte integrante del quadro conoscitivo del Piano Strutturale di cui alla Legge Regionale Toscana n. 5/1995. In base alla Norma 6 delle Norme di Attuazione del Piano, ai sensi della L.R. 5/1995, all’interno delle aree allagate, le Province ed i Comuni provvederanno alla redazione di specifiche norme al fine di garantire il non aumento dell’esposizione al rischio per le persone e per le infrastrutture nonché la mitigazione del rischio stesso. Pertanto, fatto salvo quanto stabilito per le aree A e B di cui sopra, nelle aree rappresentate nella «Carta guida delle aree allagate», le opere che comportano trasformazioni edilizie e urbanistiche, potranno essere realizzate a condizione che venga documentato dal proponente ed accertato dall’Autorità amministrativa competente al rilascio dell’autorizzazione il non incremento del rischio idraulico da esse determinabile o che siano individuati gli interventi necessari alle mitigazione di tale rischio, da realizzarsi contestual-mente all’esecuzione _______________________________________________________________________________________ 48 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 delle opere richieste. Modifiche alla perimetrazione di tali aree dovranno essere sottoposte dai Comuni all’approvazione dell’Autorità in casi di evento alluvionali oppure a seguito della realizzazione di interventi di mitigazione del rischio Nel Comune di Civitella sono state individuate come aree soggette ad “inondazioni eccezionali”, fondamentalmente riferite all’evento del 1966: - la fascia in sinistra idrografica rispetto al Canale Maestro approssimativamente coincidente con quella, sopra descritta, già adibita ad area di pertinenza fluviale; - fasce contermini ai torrenti: Leprone e all’affluente Fosso della Riola, Fosso del Gargaiolo; - una piccola fascia in sinistra idr. rispetto al torrente Esse di Foiano. FONTI DI RIFERIMENTO Elaborazioni effettuate dall'Autorità di Bacino del fiume Arno _______________________________________________________________________________________ 49 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Rischio idraulico dal PTCP I.3 SCALA 1:15.000 LEGENDA Aree esondate Aree potenzialmente soggette ad esondazioni Aree esistenti Invasi in fase di progettazione Bacini principali Sottobacini METODOLOGIA A livello provinciale è vigente il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, a supporto del quale è stata redatta una “carta della pericolosità idraulica". OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Nella "carta della pericolosità idraulica" viene indicata come documento di base per la individuazione delle invarianti strutturali (art.12): b4 – opere di difesa idraulica; c – risorse naturali: tra di esse vengono comprese le aree individuate nella “carta della pericolosità idraulica"; In base all’ art 26 vengono specificati degli indirizzi per la tutela risorse idriche (conservazione patrimonio idrico, mantenimento di una efficiente rete idraulica) e risorsa suolo. La cartografia del PTC riferita al territorio Comunale è stata riportata in un’unica tavola in scala 1:15.000. In base all’Art. 30. del PTC “Direttive specifiche per i ciascun bacino idrografico” la stessa carta dovrà essere utilizzata per uniformare gli interventi previsti nei Piani Strutturali comunali a specifiche direttive per: - Sottobacino idrografico del fiume Arno "Val di Chiana": a) tenere presente l’artificiosità e complessità del sistema idraulico, che assicura lo smaltimento delle acque soprattutto nei fondovalle, costituito: a1. dal sistema delle “acque alte” formato da una rete di canali di diverse dimensioni e sezioni, per lo più del tutto pensili rispetto al piano di campagna, che prelevano l'acqua proveniente dai rilievi collinari e montani e le conferiscono nei recettori principali e quindi nel Canale Maestro; a2. dal sistema delle “acque basse” formato dal reticolo idraulico minore che raccoglie le acque delle superfici più depresse, contermini ai canali medesimi, conferendole nel sistema scolante principale non appena trovata la cadente necessaria; b) tenere conto che i territori pianeggianti, derivanti dal prosciugamento di zone palustri mediante soprattutto "bonifica per colmata", hanno scarsissima pendenza e di frequente con andamento naturale in direzione opposta rispetto a quella del Canale Maestro, per cui sono soggetti a prolungati ristagni d'acqua. Qualsiasi intervento in particolare le infrastrutture viarie e ferroviarie, che modifichi lo stato dei luoghi, deve essere assoggettato ad accurate verifiche idrauliche che dimostrino che, quantomeno, resta immutato il regime idraulico preesistente; c) considerare che nei canali pensili si possono verificare, in occasione di piene, esondazioni per sormonto o rotte arginali; è indispensabile, in particolare per i centri abitati e per le infrastrutture poste in loro prossimità, che siano predisposti, sulla scorta di accurate simulazioni idrauliche, gli apprestamenti e gli accorgimenti occorrenti per contenere sia i rischi per l'incolumità pubblica che i danni a beni materiali; - Sottobacino del Fiume Arno "Valdarno Superiore" punto b) tenere conto, per le superfici incluse nell'Area Protetta Arno, della normativa di cui alla Delibera del Consiglio Regionale n. 226/1995 "Piano dell'area protetta ‘0’ Arno"; punto c) non compromettere in alcun modo la realizzazione delle casse di espansione e delle vasche di laminazione, non previste nel "Progetto di piano per la riduzione del rischio idraulico dell'Arno", ma previste nell’Accordo di programma per la messa in sicurezza del Valdarno Superiore del 22/12/1995 _______________________________________________________________________________________ 50 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 (L.R. n. 50/94) ed ubicate (al di fuori del territorio di Civitella): nel fiume Ambra e nel T.te Trove per la messa in sicurezza dello stesso abitato di Ambra e di tratti di viabilità statale e provin-ciale, imponendo, nelle aree interessate dagli interventi, il vincolo di destinazione idraulica. Nel territorio comunale di Civitella come aree potenzialmente soggette ad esondazioni sono state individuate: - fasce contermini ai torrenti: - Leprone - Fosso del Gargaiolo - una piccola fascia in sinistra rispetto al torrente Esse di Foiano. FONTI DI RIFERIMENTO Amministrazione Provinciale di Arezzo _______________________________________________________________________________________ 51 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 Pericolosità idraulica (DPGR 26R) I.4 SCALA 1:15.000 LEGENDA 2 Pericolosità idraulica media 3 Pericolosità idraulica elevata 4 Pericolosità idraulica elevata METODOLOGIA Si sono definiti gli ambiti territoriali di fondovalle per i quali ricorrono notizie storiche di inondazione (sulla base dei documenti elaborati principalmente dall'Autorità di Bacino del Fiume Arno, e su notizie raccolte presso L'Ufficio Difesa del Suolo della Provincia di Arezzo) e gli ambiti di fondovalle posti in situazione morfologicamente sfavorevole, posti a quote altimetriche inferiori a metri 2 sopra il piede esterno dell’argine o, in mancanza, sopra il ciglio di sponda. Formerà oggetto della fase di analisi di dettaglio dal punto di vista idraulico la definizione, per le unità territoriali organiche elementari (UTOE) potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, degli ambiti territoriali interessati da allagamenti in generale riferiti rispettivamente a tempi di ritorno TR≤30 anni e 30<TR≤200 anni sulla base di simulazione con le portate trentennali e duecentennali su modelli idraulici costruiti sulla base di rilievi di dettaglio (sezioni trasversali, profili long. dei singoli corsi d'acqua). OBIETTIVI E SINTESI DEI RISULTATI Dal punto di vista della pericolosità idraulica (punto C.2 - DPGR n° 26/R del 27/4/ si individuano le zone da classificare secondo 4 livelli di pericolosità idraulica: Pericolosità idraulica molto elevata (I.4): aree interessate da allagamenti per eventi con Tr<30anni. rientrano in tale classificazione le aree di fondovalle non protette da opere idrauliche per le quali ricorrano contestualmente le seguenti condizioni: a) vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono morfologicamente in situazione sfavorevole di norma a quote altimetriche inferiori rispetto alla quota posta a metri 2 sopra il piede esterno dell’argine o, in mancanza, sopra il ciglio di sponda. Pericolosità idraulica elevata (I.3): aree interessate da allagamenti per eventi compresi tra 30<Tr≤200 anni. rientrano in tale classificazione le aree di fondovalle per le quali ricorra almeno una delle seguenti condizioni: a) vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono morfologicamente in condizione sfavorevole di norma a quote altimetriche inferiori rispetto alla quota posta a metri 2 sopra il piede esterno dell’argine o, in mancanza, sopra il ciglio di sponda. Pericolosità idraulica media (I.2): aree interessate da allagamenti per eventi compresi tra 200<Tr≤500anni. rientrano in tale classificazione le aree di fondovalle per le quali ricorrano le seguenti condizioni: _______________________________________________________________________________________ 52 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011 a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazione di alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell’argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Pericolosità idraulica bassa (I.1): aree collinari o montane prossime ai corsi d’acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell’argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. In funzione di tale classificazione potranno essere definite le condizioni di fattibilità; infatti, al punto 3.2.2, esse vengono specificate per ognuno dei livelli di pericolosità idraulica. Tutto ciò dovrà essere sottoposto all’esame e approvato dall’URTAT provinciale. FONTI DI RIFERIMENTO Piano stralcio Rischio Idraulico, Piano di Assetto Idrogeologico elaborati dall'Autorità di Bacino del Fiume Arno, PTC Provinciale, PIT Regionale, precedenti studi idrologici ed idraulici _______________________________________________________________________________________ 53 Civitella in Val di Chiana – Un nuovo Piano Strutturale – Quadro Conoscitivo – Aprile 2011