commenti e notizie
atti parlamentari, regionali e governativi
Ha avuto luogo il 23 aprile alla
camera la discussione congiunta dei
seguenti disegni di legge :
Bei
D'iniziativa del ministro dell'industria è stato presentato il 23 aprile
alla camera un disegno di legge per
l 'aumento della quota di partecipazione dell'Italia al capitale della Banca europea per gli investimenti.
HA
E
- Bilancio di previsione dello Stato
per l'anno finanziario 1982 e bilancio pluriennale per il triennio 198284 (S. 1715), già approvato dal senato;
- Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l 'esercizio
finanziario 1978 (1047 B), approvato dal senato, modificato dalla camera e quindi nuovamente modificato
dal senato; successivamente approvato dalla camera nella seduta del
15 giugno;
- Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l 'esercizio
1979 (1833), pure approvato dalla
camera il 15 giugno , trasmesso al senato il 22 giugno e ivi approvato nella seduta del 3 agosto u.s.
Il ministro del tesoro ha inoltre
presentato al senato il 2 luglio u.s. il
disegno di legge n. 3525, dal titolo
«Rendiconto generale dell 'amministrazione dello Stato per l'esercizio
finanziario 1981 ». Analogo disegno
di legge (n. 1499) è stato presentato
al senato il 3 agosto , sempre dal mi nistro del tesoro , per l'anno finanziario 1980 ed è stato approvato il 3 agosto scorso.
U
Bilancio dello Stato
In data 28 giugno è stata presentata alla camera , dai deputati democristiani La Loggia e altri , la proposta di legge n. 3512 relativa a modi-
UE
E' stato presentato il l o luglio al
senato, d'iniziativa del ministro del
tesoro, il disegno di legge n. 1955 che
dà disposizioni per l'assestamento
del bilancio dello Stato e dei bilanci
delle aziende autonome per l'anno finanziario 1982.
AH
UE
In data 27 maggio è stato trasmesso al senato dalla camera, previa approvazione da parte della sua 12a
commissione permanente, il disegno
di legge C. 2983 , relativo aiJ.a regolamentazione dei rapporti tra I'Enel,
le imprese elettriche degli enti locali
e le imprese autoproduttrici di energia elettrica in materia di concessioni di grandi derivazioni idroelettriche.
- n. 3422 , d'iniziativa del deputato
democristiano Tantalo, per !'«interpretazione autentica de li 'art. 7, legge
14 agosto 1971 , n. 817, concernente
disposizioni per il rifinanziamento
delle provvidenze per lo sviluppo della proprietà coltivatrice;
- n. 3423, d'iniziativa dei deputati
comunisti Esposto e altri , che detta
norme per il sostegno degli investimenti in agricoltura;
- n. 3424 , d'iniziativa dei deputati
socialisti Salvatore e altri , relativo alle provvidenze per i danni apportati
dalla siccità in Basilicata .
AH
E' stato approvato il 16 aprile al
senato il disegno di legge n. 1828 con
il seguente titolo : «Conversione in
legge, con modificazioni, del decretolegge 12 marzo 1982, n. 69, recante
modificazioni al regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi e conferimenti ali 'Ente nazionale per l 'energia elettrica per incremento del fondo di dotazione e a copertura del
maggior onere termico» .
state presentate alla camera le seguenti proposte di legge :
EU
Enel
fiche e integrazioni alla legge 5 agosto 1978, n. 468 , concernente norme
di contabilità generale dello Stato in
materia di bilancio. Una analoga proposta di legge (n. 3520) che suggerisce una integrazione all 'art. 30 della
suddetta legge n. 468, è stata presentata il 30 giugno alla camera dai deputati del Msi-Destra nazionale Rubinacci e altri .
HA
Disegni e proposte di legge
Agricoltura
Il 28 aprile, d'iniziativa del ministro dell'agricoltura e foreste, è stato
presentato al senato il disegno di legge n. 1885 concernente la legge-quadro per il se ttore della bonifica .
l n data 18 maggio è stata presentata alla camera dai deputati democristiani Lobianco e altri la proposta di legge n. 3416 , che propone
interventi nel settore agricolo mediante l'utilizzazione del fondo investimenti e occupazione.
Nella seduta del 21 maggio sono
D'iniziativa dei senatori democristiani Ferrari-Aggradi , Del Falco,
Mazzoli e altri è stato presentato il
22 giugno al senato il disegno di legge n. 1941 , dal titolo: «Fondo investimenti e occupazione: autorizzazione di spesa per il settore agricolo».
Il senato, nella seduta del 14 luglio, ha approvato con modificazioni
il disegno di legge n. 1646, già approvato dalla 11 " commissione permanente della camera, relativo al riordinamento dell'Azienda di Stato per
gli interventi nel mercato agricoloAima e lo ha quindi rinviato alla
camera il 22 luglio .
Efim
Nella seduta del 14 maggio è stato
approvato in senato, con modificazioni, il disegno di legge n. 1435 col
titolo «Conferimento al fondo di dotazione dell'Ente partecipazioni e finanziamento industria manifatturiera-Efim per il triennio 1981-83 e trasferimento della partecipazione azionaria dell'Ati Spa all 'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato».
Il disegno di legge è stato trasmesso alla camera il 19 maggio e ivi approvato il 1" luglio.
E' stato presentato il 18 maggio al
senato, d 'iniziativa del presidente del
consiglio e del ministro delle partecipazioni statali, il disegno di legge
n. 1900 per la conversione in legge
del decreto-legge 14 maggio 1982, n.
513
commenti e notizie
Dal presidente del consiglio e dal
ministro del lavoro e della previdenza sociale è stato presentato alla camera il 14 maggio il disegno di legge n. 3429, per la conversione in
legge del decreto-legge 21 maggio
1981, n. 273, relativo a proroghe
commissariali di taluni enti pubblici
soppressi.
Il ministro della marina mercantile ha presentato il 21 maggio al senato i seguenti disegni di legge:
HA
HA
E
U
-n. 1904, «Provvidenze a favore dalla riparazione navale»;
- n. 1905, «Provvidenze in favore
dell'industria cantieristica navale» ;
- n . 1906, «Modifiche e integrazioni
alla legge 5 maggio 1976, n. 259,
concernente provvidenze per lo sviluppo della ricerca applicata nel settore della costruzione e della propulsione navale»;
- n. 1907 , «Provvidenze per la demolizione del naviglio abbinata alla
costruzione di due nuove unità». Quest'ultimo disegno di legge è stato approvato in senato il 15 luglio.
E' stato trasmesso il 27 maggio alla camera il disegno di legge n . 1831 ,
presentato dai deputati democristiani Gerardo Bianco e altri, che detta
norme interpretative della legge 5 febbraio 1982, n. 25, di conversione in
legge con modificazioni del decretolegge 9 dicembre 1981 , n. 721, per
la cessazione del mandato conferito
aii ' Eni ai sensi dell 'art. 2 , legge 28
novembre 1980, n. 784, e norme di
attuazione del programma relativo alle società del gruppo Sir ai sensi dell 'art. 4 della stessa legge. 11 disegno
di legge , approvato al senato con modificazioni, era stato approvato in
prima istanza , con modificazioni, dalla 5.a commissione permanente della
camera. L'approvazione del testo modificato è avvenuta alla camera il
7 luglio.
AH
UE
Industria
cantieristica navale
Eni
EU
l n data 7 agosto , d 'iniziativa del
presidente del consiglio, è stato presentato alla camera il disegno di legge n. 2021 che detta norme sul trattamento di quiescenza e di previdenza del personale degli enti pubblici
soppressi trasferito alle regioni, agli
enti pubblici e alle amministrazioni
dello Stato.
Un disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge di uguale titolo è stato presentato alla
camera, d'iniziativa del presidente
del consiglio , in data 30 luglio e dalla camera stessa approvato il 23 settembre .
Gepi
D'iniziativa del ministro dell 'industria, commercio e artigianato è stato presentato al senato il 2 giugno il
disegno di legge n . 1923 , che stabi514
legge del decreto-legge 30 giugno
1982 , n . 389, concernente la durata
del l 'intervento straordinario nel Mezzogiorno. Il disegno di legge in questione è stato approvato in senato il
22 luglio, trasmesso alla camera il 26
luglio e ivi approvato il 4 agosto u.s .
Birs
D'iniziativa del ministro del tesoro
è stato presentato il 26 luglio alla camera il disegno di legge n . 3579, relativo ali 'aumento della quota di partecipazione dell'Italia al capitale della
Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo-Birs.
UE
Enti pubblici soppressi
lisce una proroga del termine per gli
interventi della Gepi ai sensi della
legge 28 novem bre 1980 , n. 584,
concernente norme per la ricapitalizzazione della Gepi e del termine di
cui al sesto comma dell 'art. l della
stessa legge. Il disegno di legge è stato approvato in senato il 9 giugno,
trasmesso alla camera e ivi approvato il 25 giugno.
AH
256 , concernente provvedimenti urgenti in favore de lle aziende del settore alluminio del gruppo Efim-Mcs.
Tale disegno di legge è stato discusso e approvato in senato il 9 giugno,
trasmesso alla camera l' Il giugno
e ivi approvato 1'8 luglio.
Dante Alighieri
E' stata presentata il 26 luglio alla
camera, d 'iniziativa del deputato liberale Bozzi , la proposta di legge n .
3575, per la concessione di un contributo di lire 400 milioni a favore
della società Dante Alighieri per il
triennio 1982-84 .
Mezzogiorno
In data 6 lugl-io è stato presentato
al senato dal presidente del consiglio
e dal ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno il disegno di
legge n. 1956 per la conversione in
Provvedimenti urgenti per
lo sviluppo dell'economia
Il disegno di legge 1583 bis, discusso nelle sedute della 5.a commissione (Bilancio e programmazione) della camera, con la partecipazione del
ministro del bilancio La Malfa il 9,
l O, 17 e 24 giugno, vi è stato approvato il 14 luglio; trasmesso al senato, il disegno di legge è stato discusso e approvato nella seduta del 3 agosto.
Enti locali
E' stato presentato il 4 agosto al
senato dal ministro dell'interno il disegno di legge n. 2007. che detta norme per l 'ordinamento delle autonomie locali.
D'iniziativa dei deputati socialisti
La Ganga e altri, è stato presentato
alla camera il 30 luglio il disegno di
legge n. 3579, che detta norme per
l 'assunzione dei servizi pubblici da
parte degli enti locali e per l'ordinamento delle aziende pubbliche locali.
Ente autonomo di gestione
per il cinema
La 5.a commissione permanente
della camera (Bilancio) ha approvato in data 5 agosto i disegni e proposte di legge pervenuti alle due camere col titolo «Intervento straordinario a favore dell'ente autonomo di
gestione per il cinema» e lo ha trasmesso al senato in data 9 agosto.
commenti e notizie
Aeritalia
In data 29 maggio i senatori comunisti Milani, Romeo e altri hanno rivolto un'interrogazione al ministro
delle partecipazioni statali per avere
precisazioni in merito alla partecipazione azionaria assunta dall'Aeritalia
nell' Aermacchi.
I deputati comunisti Cerquetti e
Zanini hanno chiesto 1'8 luglio scorso
di interrogare il ministro delle partecipazioni statali, per sapere per quale motivo l'Aiitalia ha partecipato a
una gara - che ha vinto - bandita dall'esercito, presentando un vecchio modello di cui è Iicenziataria, invece di
un più recente modello nazionale (P
UE
AH
ltalstat
I deputati comunisti Margheri, Alborghetti e altri hanno rivolto in data
t O giugno una interrogazione al ministro delle partecipazioni statali sulla situazione de li 'ltalstat. Dopo aver
ricordato che sono in corso operazioni di riorganizzazione interna del
gruppo ltalstat, senza che esse risultino dai programmi presentati dall'I ri
al parlamento, gli interroganti hanno
chiesto qual è il giudizio del governo su li 'assetto attuale e le prospettive generali deli'Italstat.
Eni
HA
E
Il 19 aprile u .s. i deputati del Pdup
Crucianelli, Catalano e Gianni hanno rivolto un'interrogazione al ministro delle partecipazioni statali, per
sapere se rispondano a verità le «insistenti e preoccupanti notizie» della vendita ad una società privata dell'azienda agricola Maccarese di Roma
e quali siano «le garanzie produttive
e occupazionali che farebbero preferire una simile conclusione della
vicenda Maccarese», a giudizio degli interroganti assai negativa.
sidente del consiglio e al ministro
delle partecipazioni statali, per ottenere precisi chiarimenti in merito alla situazione ereditaria dell'Eni nei
confronti del Banco ambrosiano del
Lussemburgo. Segnaliamo quella presentata il 30 agosto dai deputati radicali Roccella e altri, i quali hanno
chiesto in particolare se il ministro
competente fosse al corrente del prestito che l 'E n i avrebbe concesso alla
holding lussemburghese; quali iniziative avrebbe eventualmente deciso di
assumere e se la gestione commissariale allora in atto abbia condotto accertamenti specifici su questo caso e
su tutta l'attività bancaria dell'ente (si
fa riferimento anche a un prestito di
50 milioni di dollari effettuato dall'
Eni alla succursale peruviana del Banco ambrosiano nel dicembre 1980).
Un'analoga interrogazione è stata
presentata il l o settembre al ministro
delle partecipazioni statali dai deputati del gruppo misto Minervini e
Spaventa, i quali hanno inoltre chiesto di conoscere i nomi dei dirigenti
che autorizzarono questa operazione.
Il ministro delle partecipazioni statali, a seguito di quest'ultima interrogazione, ha inviato una lettera al
vertice deli'Eni, chiedendo che vengano forniti i chiarimenti richiesti.
EU
M acca rese
Nella seduta della camera del 31
agosto, i deputati comunisti Viscardi
e altri hanno rivolto un 'interrogazione al ministro delle partecipazioni statali per conoscere l'attuale distribuzione delle funzioni aziendali e dell'occupazione nelle varie sedi e stabilimenti facenti capo all'Aeritalia;
gli investimenti realizzati dalle varie
sedi e stabilimenti del gruppo negli
anni 1979-1980-1981; le valutazioni
del ministro sul progetto di trasferimento del processo decisionale e dei
relativi uffici da Napoli a Roma.
HA
Numerose interrogazioni e interpellanze sono state presentate nei mesi scorsi al ministro delle partec·ipazioni statali per avere chiarimenti in
merito agli sviluppi degli accordi
Fiat-Iri e Teksid-Finsider, che prevedono il passaggio della Teksid al
gruppo Finsider, attraverso la Nuova
Sias, per la cifra di circa 400 miliardi
di lire e con la perdita di quasi 3.000
posti di lavoro (sugli attuali 8.000).
In particolare è stato chiesto se il
ministro abbia a suo tempo dato direttive in proposito e, in caso affermativo, perché tali direttive non siano state comunicate al parlamento (a
norma dell'art. 13 della legge n. 675
del 1977), trattandosi di acquisizione
da parte delle partecipazioni statali.
AH
UE
Finsider
192), d eli' Aeri tali a medesima. Gli i nterroganti hanno chiesto chiarimenti
in merito alla politica dell 'azienda,
che in questo caso ha preferito favorire un prodotto straniero, anziché
un prodotto nazionale, per motivi che
non risultano sufficientemente chiari.
U
interrogazioni
e interpellanze
Nel corso degli ultimi mesi numerose interrogazioni e interpellanze sono state presentate al ministro delle
partecipazioni statali in merito alle
vicende della società Tradinvest, del
gruppo Eni, che nell'anno 1980 J:ta
concesso ingenti finanziamenti al Banco ambrosiano andino di Lima , e alla
proposta fatta dal dott. Fiorini , responsabile dei servizi finanziari Eni,
alla direzione del tesoro - senza averne prima discusso coi suoi diretti superiori, sia all'interno dell'ente, sia
presso il ministero - di un programma
di intervento finanziario di società
collegate del gruppo Eni nel Banco
ambrosiano e nella Centrale.
Varie interrogazioni e interpellanze sono pure state presentate al pre-
In data 13 maggio il deputato democristiano Sinesio ha rivolto un'interrogazione a risposta scritta al ministro dell'industria, commercio e artigianato e del.le partecipazioni statali, per sapere se il governo ritenga
che l'attività di ricerca programmata
dali'Eni all'estero per il quiquennio
1981-1985 - che impegnerà risorse
dell'ordine di alcune migliaia di miliardi - «oltre a dare una resa diretta
in termini di disponibilità di prodotto si dimostrerà utile per favorire gli
acquisti di greggio negli stessi paesi,
nei momenti di difficoltà di approvvigionamento».
Il l O giugno u.s. i deputati democristiani Piccinelli e altri hanno rivolto una interrogazione al ministro
delle partecipazioni statali e del lavoro e della previdenza sociale, per
conoscere le ragioni per le quali l'Eni,
mentre sta completando la realizzazione delle iniziative sostitutive delle
attività minerarie a suo tempo gestite dalla società Monte Amiata, non
ha ancora dato inizio all'attuazione
515
commenti e notizie
UE
In merito all'esecuzione del Piano
energetico nazionale, i senatori comunisti Pollastrelli, Colajanni e altri
hanno rivolto in data 8 giugno una
interrogazione al ministro dell'industria, commercio e artigianato, per conoscere: l . quando il ministro presenterà un organico piano di ristrutturazione e di risanamento dello stato patrimoniale dell'Enel , per mettere in grado l'ente elettrico di gestire
il piano stesso e di rispettare i tempi
di esecuzione dei lavori delle centrali già in cantiere , e in modo prioritario di quella di Montalto di Castro ;
2. qual è il ruolo che svolge il Ministero per far scrupolosamente rispettare le convenzioni stipulate tra Enel
e comuni in relazione ai problemi del la sicurezza, della trasparenza di appalti e subappalti, dello sviluppo economico delle zone interessate e del
coinvolgimento nei lavori dell 'imprenditoria locale; 3. se non ritiene urgente convocare al più presto le parti
interessate al fine di scongiurare il
protrarsi dello stato di fermo nel cantiere; 4. infine, se il ministro è in
grado di valutare, anche approssimativamente, l'importo delle tangenti
che vengono elargite grazie al sistema
degli appalti.
Successivamente, nella seduta del
13 luglio , il senatore Pollastrelli. svol-
HA
E
U
l n data 19 luglio i deputati liberali Bozzi, Biondi e Zanone hanno interpellato il presidente del consiglio
e i ministri dell'industria commercio
e artigianto, e delle partecipazioni statali per avere chiarimenti in merito
alle notizie di stampa su una presunta trattativa per l 'acquisizione da parte deii'Eni di alcuni impianti chimici della Montedison; il che rappresenterebbe un grave rischio, in relazione
alla .pesante situazione finanziaria deiI'Eni e richiederebbe una spesa di
circa 2.000 miliardi di investimenti
per la necessaria ristrutturazione . Gli
interroganti hanno chiesto che un'eventuale decisione venisse rimandata
agli organi statutari dell'ente , una volta ricostituiti con le imminenti nomi ne, e che l 'ipotesi di accordo venga
sottoposta all'esame della commissione bilaterale , in quanto una simile
operazione si colloca nel quadro della
politica economica complessiva del
governo e in particolare del Ministero delle partecipazioni statali.
516
gendo la sua interpellanza, si è soffermato preliminarmente sui ritardi nell 'attuazione del Piano energe tico nazionale, che ha addebitato, oltre che
alle inadempienze deii'Enel, alla responsabilità politica del governo, il
quale ha esercitato in modo carente
i suoi poteri di vigilanza, di controllo
e di direttiva nei confronti dell 'ente
pubblico e non ha assicurato i mezzi
finanziari necessari ali 'esecuzione dei
programmi .
Per quanto riguarda la centrale di
Montalto di Castro, il senatore ha rilevato che i lavori di costruzione procedono con grave ritardo rispetto ai
tempi preventivati e che ciò ha riflessi negativi sul l 'occupazione, oltre a
comportare inevitabili maggiori oneri
a causa della revisione dei prezzi. Di
tale ritardo è responsabile quasi esclusivamente l 'E nel , che avrebbe dovuto impiegare con priorità assoluta i
fondi disponibili nella costruzione
della centrale nucleare in questione.
Il senatore Pollastrelli ha concluso
sollecitando precisi chiarimenti in
merito alle varie questioni sollevate
dalla sua interpellanza e dalle numerose altre, rimaste fino a quel
momento senza risposta .
AH
EU
Settore energetico
AH
UE
Una interrogazione a risposta scritta è stata posta il 13 luglio scorso ai
ministri delle partecipazioni statali
e dell'industria, commercio e artigianato dal deputato democristiano Publio Fiori, per avere spiegazioni in
merito alle modalità di acquisto del
greggio, che non sarebbero state modificate in seguito all'arrivo del commissario . L'acquisto di greggio secondo la prassi in uso causerebbe all 'E n i perdite per l 00 miliardi al mese.
L'interrogante ha chiesto inoltre
che venga reso noto l'elenco completo delle consulenze affidate ad enti e
organizzazioni esterne negli ultimi
sei mesi daii'Eni e dalle consociate
Agip nucleare e Snam e una giustificazione delle medesime .
L'interrogante ha infine rilevato
che non è mai stata data risposta alle
interrogazioni più volte presentate
sulla gestione del budget pubblicitario deii'Eni, deii'Agip e della Snam
e dirette ad accertare le modalità con
le quali tali enormi somme vengono
gestite. A questo proposito l'on . Fiori
ha chiesto se il governo non intenda
avviare una indagine conoscitiva.
Il 27 luglio u.s. il deputato democristiano Rossi Alberto ha presentato una interrogazione a risposta orale al presidente del consiglio, per sapere se corrisponda al vero che l' Anic,
in base a un accordo concluso con la
Federconsorzi , cederebbe a quest'ul tima in esclusiva la sua produzione
di concimi chimici, concedendo sconti
e dilazioni di pagamento che comporterebbero per I'Anic ingenti perdite
(da ripianarsi a carico della collettività) . L'interrogante chiede inoltre di
sapere se il presidente del consiglio,
prima del rinnovo della convenzione
tra Ani c e Federconsorzi , non ri tenga opportuno verificarne la liceità ,
anche rispetto alle norme comunitarie, e se intenda o meno sottoporre
l'intera gestione deii'Anic a rigoroso
controllo.
Una interrogazione di analogo contenuto è stata presentata alla camera il 4 agosto dai deputati comunisti
Satanassi, Bellini e altri.
HA
della seconda parte del programma
di riconversione, volto a garantire il
ripristino dei livelli occupazionali già
esistenti e a consentire la realizzazione di alcune centinaia di nuovi
posti di lavoro .
l n merito alla centrale nucleare di
Caorso, il 6 luglio scorso, è stata presentata un'interpellanza da parte dei
senatori radicali Spadaccia e Stanzani Ghedini , al presidente del consiglio e al ministro dell 'industria,
commercio e artigianato, per sapere
se il governo non ritenga urgente : l.
chiedere all'Enea un'indagine pubblica sui malfunzionamenti della centrale e sui conseguenti gravi ritardi
nella sua entrata in esercizio; 2. chiedere aii'Eneluna informazione «chiara e veritiera» sui problemi di gestione della centrale; 3. promuovere un '
inchiesta pubblica sull'adeguatezza
dei sistemi di sicurezza interni ed esterni della centrale; 4. subordinare
la licenza di esercizio ali 'adozione di
standards che presentino un maggiore
margine di sicurezza; 5. stabilire un
termine preciso per l'adeguamento
delle strutture e delle competenze relative.
Settore cinematografico
Alcune interrogazioni sono state
presentate (alla camera, il 22 giugno.
commenti e notizie
sforzo di severità e di rigore». «Si impongono dunque misure urgenti, ma
che non possono prescindere da una
prospettiva di largo respiro ... per una
politica volta alla ripresa degli investimenti e alla difesa dell'occupazione
e del consenso sociale che non ha alternativa».
Cnr
AH
UE
l n risposta alla interrogazione presentata il 6 luglio dal senatore Mitrotti, del partito comunista, il ministro
senza portafoglio per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica T esi ni ha precisato: a. che il governo darà entro breve tempo risposta alle varie interpellanze riguardanti l'a ttività del Cnr;
e, b . che, in base a intese intergovernative, l'ente ha nel corso degli
anni stipulato venti accordi diretti di
cooperazione scientifica e per lo scambio di ricercatori con istituzioni analoghe di vari paesi . Mentre nel caso
dei paesi a regime socialista tali accordi costituiscono pressocché l'unico
modo per attivare la ricerca scientifica qualificata di reciproco interesse
- ha continuato il ministro Tesini per quanto riguarda gli altri paesi essi rappresentano solo una piccola parte dello scambio culturale.
EU
HA
HA
E
Numerosissime interrogazioni e interpellanze sono state presentate nello scorso mese di giugno al presidente del consiglio dei ministri, sia alla
camera sia in senato, in merito alla
politica economica del governo. A
queste ha risposto lo stesso presidente del consiglio, intervenendo il 23
giugno alla seduta della camera e il
24 giugno a quella del senato. Diamo
qui di seguito una sintesi delle osservazioni del presidente Spadolini sui
problemi che investono più da vicino
il settore economico pubblico, come
risultano dal suo intervento alla camera .
Dopo avere ricordato i fondamentali obiettivi di politica economica riduzione dell'inflazione, ripresa economica e dell'occupazione - per il
1982 e per il successivo triennio
1982-84 e i dati relativi alla situazione economico-finanziaria, il presidente del consiglio ha precisato che
occorrerà procedere su due fronti
paralleli: «Da un lato prendere le
misure relative al contenimento del
fabbisogno per il 1982 e dall 'altro
procedere con estrema fermezza nel
rimuovere i meccanismi generatori di
tensioni che ormai governano l 'autentico formarsi della spesa pubblica, nella consapevolezza che non è
possibile finanziare a lungo con aumenti di entrate un meccanismo che
brucia risorse a ritmo rapidamente
crescente. Si tratta di scelte difficili,
che porranno al parlamento , alla coa-
AH
UE
Politica economica
lizione dei partiti della maggioranza, non meno che alla opposizione,
così come porranno alle forze sociali, il problema di un contributo severo alla correzione dei recenti e meno recenti squilibri del nostro paese» .
Quanto al piano di rientro della finanza pubblica , il presidente Spadelini ha precisato che «i l governo studierà le opportune misure con le forze politiche che lo compongono e le
proporrà in parlamento, in vista di
operare un riequilibrio dal lato dell e
entrate come dal lato delle spese».
Accanto a misure di carattere strutturale, come quelle dirette a ristabilire
un controllo della dinamica della
spesa pubblica fin dalle prime fasi di
formulazione e approvazione delle
leggi sostanziali di spesa, e come quelle dirette a ridurre fenomeni di evasione tributaria rilevante e diffusa in
materia di imposte sia dirette, sia indirette, «vanno adottati provvedimenti di efficacia immediata e rilevante,
cercando di minimizzare i loro effetti negativi sul tasso di inflazione
e sul piano distributivo». E' in ogni
caso intenzione del governo - ha aggiunto il presidente del consiglio aggiornare la linea della manovra
complessiva di politica economica
comprendente tutti gli strumenti, da
quelli fiscali, a quelli monetari , a
quelli relativi alla dinamica dei redditi e a quelli volti ad accrescer la
competi ti vi tà d eli 'economia, sul piano strutturale.
Quanto alle tariffe , le particolari
difficoltà del momento devono indurre il governo a porre con chiarezza
la questione del riequilibrio, anche
parziale , dei conti di gestione delle
aziende autonome e degli enti, in particolare deii'Enel.
Il presidente del consiglio ha quindi sottolineato che quanto più incisiva sarà la manovra di contenimento del fabbisogno pubblico, tanto
maggiore sarà lo spazio per un alleggerimento della politica monetaria,
che non sarà più gravata dall'intero
peso della difesa del valore della li ra verso l'estero ; e tanto maggiori saranno le possibilità di sviluppo offerte al paese e più ampie le risorse destinabili alla difesa dell 'occu pazion e.
Dopo aver precisato che «nessuna
soluz.i one dei problemi economici può
però prescindere dal quadro internazionale», il presidente Spadolini ha
concluso il suo intervento ribadendo
la necessità di «uno straordinario
U
dai deputati comunisti Scaramucci,
Guaitini e altri; al senato, il 24 giugno, dai senatori comunisti Valenza,
Ferrara Maurizio e altri e di nuovo alla camera il 19 luglio, dai deputati
del Pdup Cafiero, Baldelli e altri) ai
ministri delle partecipazioni statali
e del turismo e spettacolo, per sapere quale intervento economico urgente il governo ritenga di assumere a
favore del settore cinematografico
pubblico; come si configuri il riassetto di tale settore, in particolare
su lla base delle prime risultanze dei
lavori della commissione mista RaiStet-Ministero delle partecipazioni
statali; quali siano le ragioni a giustificazione della decisione di mettere in liquidazione l' ltalnoleggio e
quali gli interventi previsti a tutela
dell'occupazione nel settore in esame.
Interventi e dibattiti
Eni
La commissiOne parlamentare per
la ristrutturazione e riconversione industriale e per i programmi delle partecipazioni statali, nella seduta del
30 giugno u.s. ha discusso e approvato lo schema di parere sui programmi pluriennali di intervento dell'Eni
(ai sensi de li 'art. 12, primo comma,
legge 12 agosto 1977 , n. 675) , redatto
dal senatore socialista ·S pano - in collaborazione con gli altri esponenti della maggioranza in seno al Comitato
ristretto (i deputati Sinesio , Gandolfi e Vizzini e il senatore Petronio) che ne ha dato lettura . Riportiamo
qui di seguito i punti salienti di ti:IIe
«parere».
Nel settore energetico, che insieme
a quello chimico dovrà essere il settore di maggiore interesse deii'Eni, il
517
r
commenti e notizie
U
HA
E
518
la commissione ha rilevato una serie
di elementi negativi : espansione dei
costi di investimento , mancanza dì risultati pos.itivi di alcune ricerche minerarie in Italia e all'estero, ridimensionamento delle stime dei nostri giacimenti. Sarà necessaria l'elaborazione di un nuovo e più aggiornato piano
e l'individuazione degli ulteriori mezzi finanziari necessari, così come la
rapida approvazione del disegno di
legge n. 2913, relativo all'attuazione
della politica mineraria.
Il «parere» prende quindi in esame
il settore tessile, nel quale sono consigliate quelle operazioni di scorporo
per le quali è possibile ricreare nel
settore privato condizioni di redditività.
Infine, viene presa in considerazione la posizione deli'Eni sui mercati
internazionali e sottolineata la necessità di valorizzare al massimo le potenzialità de li 'Eni «nel dare risposte
adeguate alla domanda di servizi integrati , emergenti nei paesi in via di
sviluppo» e di consolidare la presenza del! 'E n i nei paesi industrializzati,
allo scopo di attivare iniziative nel
campo produttivo e commerciale.
Per quanto riguarda i problemi finanziari del gruppo, la commissione
rileva il progressi vo deterioramento
della situazione e il livello inaccettabile di indebitamento raggiunto. E'
pertanto ritenuto necessario «un tempestivo apporto da parte de li 'azionista pubblico, anche in relazione agli
impegni previsti per i settori in crisi,
ma è altresì indispensabile l 'adozione
di politiche di compressione dei costi e di estremo rigore finanziario».
Il governo dovrà in questo contesto
esercitare un rigoroso controllo sull 'utilizzo delle risorse rese disponibili dali 'azionista pubblico.
li documento conclude sollecitando una rapida definizione e approvazione del disegno di legge per il necessario conferimento all'ente di un
fondo di dotazione integrativo per
il periodo 1982-84.
HA
EU
AH
UE
tolinea l'urgenza della definizione del
contratto con l'Algeria, in termini che
salvaguardino il criterio di economicità di questa fonte energetica rispetto ai prodotti petroliferi, soprattutto
in vista dell'impegno di industrializzazione delle regioni meridionali. La
partecipazione dell'Italia alla realizzazione del gasdotto transiberiano dovrà essere vista non tanto in termini
competitivi, ma soprattutto come opportunità per ulteriori approvvigionamenti di gas, così come previsto
dal Piano energetico nazionale .
Per quanto attiene al settore nucleare la commissione sottolinea la
difficoltà di commercializzazione sul
mercato internazionale dell'uranio arricchito, attualmente stoccata dall'Eni con ingenti immobilizzi finanziari.
«Data la strategicità del settore si dovrà valutare l'opportunità della costituzione di una società per le scorte con gli altri operatori pubblici del
settore i cui oneri siano a carico dello
Stato».
Per quanto concerne la chimica
pubblica la commissione ritiene che
si debba attuare un processo di «razionalizzazione tra polo pubblico e
privato in un contesto di trasparenze», evitando il rischio di realizzare
operazioni di puro e semplice salvataggio. Tale processo dovrà rientrare
in un adeguato disegno strategico e
imprenditoriale dell'intera chimica
nazionale, che assicuri il recupero di
condizioni di economicità e competitività, «in un quadro non restrittivo
della base produttiva, attraverso investimenti di rinnovo e di efficienza
tecnologica e insieme con processi
di mobilità del lavoro».
In vista degli impegni asunti dall'Eni nel settore della chimica pubblica e della costituzione de Il 'Enoxi. la
commissione raccomanda ali 'ente una
più precisa definizione delle responsabilità per il coordinamento dell'intero settore e una rapida definizione
della sua strategia.
Per il settore minero-metallurgico
AH
UE
Piano energetico nazionale dovrà costituire un punto di riferimento fondamentale. L'Eni «sarà chiamato a
un forte impegno come approvvigionatore energetico sia nel processo di
diversificazione delle fonti volto ad
accrescere il contributo del gas naturale, del carbone, del nucleare e delle
altre fonti rinnovabili, sia nel garantire la sicurezza dell 'approvvigionamento di petrolio, che mantenendosi
a livelli quantitativi costanti rimarrà
pur sempre la fonte energetica preponderante per il Paese . In tale settore l 'Eni dovrà comunque perseguire al massimo la flessibilità del proprio sistema al fine di cogliere le opportunità che il mercato dei greggi
e dei prodotti offre».
A proposito dell'approvvigionamento petrolifero è indispensabile una chiara politica in tema di prezzi .
li Cip dovrà esprimere tempestivamente i criteri di sorveglianza di tali
prezzi.
I programmi dell'Eni dovranno comunque svilupparsi in tutti gli altri
settori di approvvigionamento energetico, allo scopo di modificare e di
rinnovare il modello energetico attuale. Le linee principali di azione «toccheranno, oltre alla ricerca e produzione mineraria degli idrocarburi in
ltalia e all'estero, il carbone, l'uranio,
la geotermia, le fonti rinnovabili, altre fonti integrative quali Gpl e metanolo e le tematiche della conservazione e del risparmio».
Per quanto riguarda il carbone,
particolarmente rilevante è l 'accordo
stipulato con la Occidental, che permetterà ali 'E n i di disporre di riserve
minerarie. Si dovranno comunque intensificare gli sforzi per lo sfruttamento del bacino carbonifero del Sulcis,
che determinerà un incremento dell'occupazione in Sardegna. A questo
punto viene sottolineata la necessità
che l 'E nel garantisca la collocazione
della produzione nazionale di carbone nelle proprie centrali.
Per il gas naturale il «parere» sot-
commenti e notizie
attività del Ciriec
diverso e molto particolare. I francesi R. Guesnerie e J.
J. Laffont hanno trattato il caso del controllo di un'impresa
HA
EU
AH
autogestita da parte di autorità pubbliche che hanno una
conoscenza imperfetta della gestione tecnica dell'impresa
(che si suppone produca solo due beni). Dal canto suo
l'inglese prof. R. Rees ha affrontato il tema di grande
momento della posizione e individuazione del soggetto
politico che controlla rimpresa pubblica - denominato
«agente principale» (ministero, governo) - rispetto alla gestione finanziaria ed agli investimenti dell'impresa pubblica (soggetto age n te).
Le tre relazioni di carattere pragmatico hanno affrontato questioni abbastanza specifiche. I francesi H. Langohr
e C. Viallet hanno applicato una sperimentata metodologia per valutare le ripercussioni sul valore delle azioni
quotate nella borsa francese delle società industriali e
bancarie oggetto di nazionalizzazione secondo il programma politico socialista francese. Sono state considerate anche le ripercussioni sugli spostamenti di ·ricchezza che le
quotazioni in bor.sa, fortemente oscillanti, hanno provocato per gli azionisti . L'inglese R. Pryke ha considerato i
trasporti aerei quale caso di monopolio (nazionale) da inquadrare nelle economie di scala e nel coordinamento
delle tariffe alla variazione dell'offerta determinata dall'introduzione di nuovi aeromobili e voli. Infine il tedesco
J. Finsinger ha trattato del rendimento delle imprese pubbliche di assicurazione, rispetto a quelle private, con particolare riguardo alla situazione della Germania. Il settore
assicurativo è infatti un campo nel quale non solo operano
contemporaneamente le imprese pubbliche e quelle . private, ma anche offre un servizio comparabile e regolato
da una Jeg:islazione unica.
Si è voluto, con questo seminario, richiamare l'attenzione di quanti si occupano delle imprese pubbliche sui
collegamenti tra economia generale e interpretazione delle
scelte riguardanti le imprese pubbliche e, più ampiamente, il settore pubblico dell'economia. Perciò solo alle tre
relazioni del pomeriggio conclusivo è stata affidata la verifica «empirica» delle pubbliche imprese. Sàrebbe interessante, in altre riunioni , riprendere il tema da tale punto di
vista per esaminare il rendimento delle imprese pubbliche
secondo una metodologia più vicina alle regole da proporre ai responsabili politici e amministrativi del settore,
in modo che il pensiero scientifico e l'esperienza concreta
possano più direttamente · collaborare e integrarsi.
HA
E
U
AH
UE
L'annunciato seminario del Ciriec internazionale sul
rendimento delle imprese pubbliche, realizzato in collaborazione con l'Università di Liegi e con lo European Institute for Advanced Studies in Management di Berlino,
si è svolto a Liegi il 20 e 21 settembre 1982 in presenza
di una settantina di esperti , provenienti dagli Stati Uniti,
dal Canadà e da vari Stati europei. Ai dieci rapporti si
contrapponevano altrettanti «discussants» che hanno completato con commenti integrativi e talvolta critici l'esposizione orale di ciascun relatore. Le esposizioni, le considerazioni dei controrelatori e le discussioni sono state
aderenti alla natura scientifica delle relazioni. Sette di
esse sono state impostate e svolte secondo il metodo della
formalizzazione matematica , mentre tre hanno avuto carattere aderente a particolari situazioni reali.
Un primo gruppo di relazioni è riconducibile alla politica tariffaria con particolare riferimento alle teorie della
vendita al costo marginale, secondo l'approccio dell'economia del benessere e del second-best (che, come è noto,
propone una soluzione subottimale, non paretiana , in cui
qualcuna delle condizioni adottate viola uno dei requisiti
richiesti per conseguire il massimo di benessere). Anche
la metodologia di valutazione dell'analisi costi-benefici è
stata utilizzata. In questo gruppo rientrano le seguenti relazioni: «L'analisi su botti male in mercati disequilibrati: i
prezzi del settore pubblico in regime keynesiano», del belga J.H. Drèze; «Costo assiometrico contro costo marginale
nella massimizzazione del benessere dei tedeschi federali»,
di D. Bos e G. Tillmann; «La regola della vendita al costo marginale come meccanismo di regolamentazione nelle economie miste», degli spagnoli P. Beato e A. Mas-Colell. Si è trattato di formulazioni prevalentemente astratte
basate su modelli complessi ma ragionevolmente accettabili per valutare l'assenza di politiche tariffarie alternative. In qualche lavoro è stato interessante notare l'attenuazione della distinzione tra micro e macroeconomia, che
per decenni ha separato fenomeni che nella realtà sono
interdipendenti .
Un secondo gruppo di relazioni rientra nei problemi
dell'efficienza e del controllo con finalità generali o specifiche. In relazione all'efficienza , l'inglese H. Gravelle
ha trattato l'ampio tema della contrattazione ed effici enza
delle imprese nel settore pubblico e in quello privato,
mentre gli statunitensi M. G . Subrahmanyam e M. Swirski hanno esposto un 'accurata sintesi delle tesi circa la
scelta degli investimenti pubblici sotto rischio in base al
criterio dei costi-opportunità. In relazione al controllo
sono stati presentati e discussi due rapporti di contenuto
UE
Seminario su "Concetto e misura del rendimento delle
imprese pubbliche"
(a cura di Giorgio Stefani)
519
commenti e notizie
Ricerca sui flussi finanziari
pubblici in Emilia-Romagna
Per incarico della regione EmiliaRomagna è sta ta ultimata una ricerca
sui flussi finanziari pubblici regionali
nel 1979. Alla ricerca hanno partecipato i professori Roberto Arto n i,
Paolo Bosi e Giancarlo Pola , con la
collaborazione di Diego Girelli, Maria Cecilia Guerra , Stefano Ligabue,
Pier Luigi Marzola , Gabriella Porreili, Paolo Silvestri, Gilberto Zangari
e lo staff del Ciriec.
HA
EU
spoglio riviste
O L'autore riprende il tema della
crisi deli 'economia keynesiana e passa in rassegna le possibili risposte ,
sottolineando quali potenzialità e
strade feconde appaiono oggi aperte
all'analisi economica.
AH
UE
L'intervento pubblico .
Strumenti organizzativi.
Generalità
«Public Choice», vol. XXXIX, n.
t' 1982.
O li fascicolo pubblica parte degli atti della «Carnegie Conference
on Politica) Economy», del maggio
1981. Saggi di Meltzer, Fiorina, Alexis, Olson e altri sulla teoria politi ca, economica e legi slativa della regulation.
HA
E
U
H.J. Adler, Selected problems of
Welfare and Production in the National Accounts (Alcuni problemi di
benessere e produzione nei conti nazionali), in «The Review of Income
and Wealth», serie 28, n. 2, gennaio
1982.
O Credibilità, completezza, comprensibilità, validità teorica, costo e
utilità analitica sono i criteri che dovrebbero presiedere alla formazione
dei conti nazionali, che l'autore valuta criticamente nella loro forma
corrente.
T. Cozzi, La «supply-side economics» , in «Rivista di politica economica» , anno LXX[[, serie 3a, n. 6,
giugno 1982 .
O Nella sua relazione alla XXI l
riunione scientifica della Società italiana degli economisti, che qui si pubblica, l'autore esamina ampiamente
i numerosi aspetti e le fonti dottrinali della cosiddetta economia dell'offerta .
G. Di Nardi, La sfida al governo
razionale dell'economia, in «Rivista
di politica economica», anno LXXI l,
serie 3a, maggio 1982 .
520
trale Coopérative di Ginevra (Svizzera).
AH
Sono stati regolarmente distribuiti
i primi 2 numeri dell'anno 1982 del
periodico quadrimestrale del Ciriec
internazionale «Annales de l 'économie publique, socia le et coopérative».
Il primo numero contiene articoli
di D. Fausto sul finanziamento delle
imprese pubbliche italiane, di P. M.
Clair sul modello di assistenza sociale dell'Europa occidentale , di E. Nowotny sulle imprese pubbliche austriache nel loro ruolo di strumento
di stabilizzazione. Sono anche pubbli -
cati due articoli sul ruolo delle cooperative in Polonia e sulle cooperative
agricole di produzione.
Il secondo numero di «Anna les»
è dedicato al resoconto del convegno tenuto a Liegi nel dicembre 1981
«Crisi e rinnovamento della pianificazione». l rapporti sono di R. Maldague , H. Prévot e C. A. van den
Beld, commissari rispettivamente della pianificazione belga , francese e
olandese; di M. Silva sull'esperienza
portoghese; e dell'Agenzia di pianificazione economica del Giappone.
Ricordiamo che l'abbonamento alla
rivista «Annales» comporta il versamento di frs. svizzeri 60 sul conto
Annales - Ciriec preso la Banque Cen-
UE
ccAnnales de l 'économie
publique, sociale
et coopérative,
N. St. John-Stevans , Tory Philosophy. A Personal View (Filosofia conservatrice. Un punto di vista personale), in «The Three Banks Review»,
n. 134, giugno 1982.
O L'autorevole parlamentare britannico ricorda le radici culturali del
conservatorismo per una migliore
comprensione della politica, sia economica che generale, praticata dall'
attuale governo britannico.
«The American Economie Review», vol. LXXII, n. 2, maggio
1982, Papers and Proceedings of the
XCIV Meeting of the Aea, Washington, 28-30 dicembre 1981 (Relazioni e interventi al XCIV convegno deiI'Aea) .
O Si segnalano in particolare:
Concorrenza imperfetta e intervento
pubblico (A. Dixit , A. Schwartz , LL.
Wilde, R. Schmalensee); In onore
di Arturo Okun (S. Schultze, R. G.
Lipsey, L. C. Thurow); Governo e
produttività (M. Olson, P. K. Clark
e D. C. Mueller); Effetti dell 'intervento pubblico sulla condizione delle donne (N. S. Barrett , H. F. Ladd
e A. H. Beller); Sviluppi recenti della
macroeconomia: effetti sulle regole
di politica economica (E. S. Ph elps ,
l. l. Sargent, P. l. K. Kouri).
Pianificazione, problemi
dello sviluppo
e politica territoriale
AA. VV ., Speciallssue an Britain's
Comparative Productivity (Numero
speciale sulla produttività britannica
comparativa), in « National lnstitute
Economie Review», n. 101, agosto
1982.
O Oltre le consuete rubriche, il
fascicolo offre una serie di sei contributi sul tema della produttività
comparata per grandi settori' alla luce delle recenti controversie sul tema.
AA.VV., Crise et renouveau de la
planification (Crisi e rinnovamento
della pianificazione), in «A nnales de
commenti e notizie
tica dei redditi è una risposta alla disoccupazione?), in «Economica», vol.
XLIX, n. 195, agosto t 982.
O La politica dei redditi, se deve
essere un rimedio, non può che essere permanente e, in una società libera , basata su incentivi di natura
fiscale .
E. l. Long e F. A. Scott, The income Tax and Nonwage Compensation (Imposta sul reddito e compensi
G . Burtless e l. Hausman, «<Jouble
Dipping»: the Combined Effects of
Socìal Security and Civil Service Pensions on Employee Retirement (Dop-
A. Giannone, Consumi e benessere
in alcuni paesi della Comunità economica europea, in «Rassegna economica», vol. XLVI, n. 2, marzo-aprile 1982.
O L'autore compie una rassegna
di alcuni recenti interventi sul tema
e propone una propria misura del benessere basata sulla stima dei consumi, applicandola poi a un confronto
tra i paesi europei.
R. Layard , fs lncome Policy the
Answer to Unemp/oyment? (La poli-
G. Maynard, Microeconomic Deficiencies in UK Macroeconomic Policy (Debolezze microeconomiche nella
macra politica economica del Regno
Unito), in «Lioyds Bank Review», n.
145, luglio 1982 .
O Dal paradigma keynesiano, al
Treasury Mode!, alla Nuova scuola
classica delle aspettative razionali, all'esperimento Thatcher-Howe: una
valutazione critica.
AH
Politica fiscale
J .P . Ancot, A. Hughes Hallett e J.
H. P. Paelink, The Determination of
l mplicit Preferences: Two Possible
Approaches Compared (La determi-
EU
von Produktions Faktoren als verteilungspolitisches lnstrument: Moglichkeiten frosserer distributiver Wirksamkeit (La sovvenzione ai fattori
produttivi come strumento distributivo: possibilità di una maggiore efficacia distributiva), in «Jahrbticher
flir Nationalokonomie und Statistik» ,
voi. CXCVII , n. 5, settembre 1982.
O L'autore discute ragioni pratiche e di principio che rendono difficile la sovvenzione diretta ai fattori
come strumento della politica distributiva .
«Rivista internazionale di scienze
economiche e commerciali», anno
XXIX, n. 6, giugno 1982 .
O li fascicolo pubblica alcuni saggi sul lavoro a tempo parziale nei
suoi vari aspetti economici.
HA
E
pia immersione: l'effetto combinato
della sicurezza sociale e delle pensioni degli impiegati dello Stato sulla
decisione di richiesta di pensionamento), in « Journal of Public Economics», vol. XVIII , n. 2 , luglio
t982.
O ll caso dei dipendenti della
pubblica amministrazione negli Stati
Uniti sembra interessante per illustrare l.a logica delle decisioni individuali di pensionamento .
R. Ltideke , Die Subventionierung
HA
il mercato del lavoro britannico), in
«Oxford Economie Papers». n.s., luglio 1982.
O Un modello domanda-offerta di
lavoro per la determinazione del salario reale e dell 'occupazione. l risultati empirici indicano l'utilità dell 'impostazione e indicano nel dopoguerra
la tendenza piuttosto marcata del salario reale e dell 'occupazione ad avvicinarsi ai valori di equilibrio. Forti
disturbi sono tuttavia assorbiti soltanto in un intervallo di cinque-sei
anni.
AH
UE
M. Beenstock e P. Warburton , An
Aggregative Model of the U.K. Labour Market (Modello aggregato per
extrasalariali), in «Review of Economics and Statistics» , vol. LXIV, n.
2 maggio 1982 .
Analisi teorica delle determinanti
della divisione (nel compenso di lavoro) tra /ringe benefits e retribuzione in denaro , e stime empiriche in
proposito .
U
Economia e politica
sociale e del lavoro
Economia
e politica monetaria,
creditizia e finanziaria
UE
l'économie publique, sociale et coopérative), anno LXX, n. 2, aprilegiugno t 982.
O Fascicolo dedicato a diverse esperienze di pianificazione nei regimi occidentali: Belgio, Francia, Olanda , Portogallo, Giappone.
Politiche di settore
B. D. Giles e A. jennings , Project
Appraisal and the Multiplier: the
Case of the Viphya Pulp Mill project
in Malawi (Valutazione di progetti e
moltiplicatore: il caso della lavorazione del legno nel Malawi), in «Oxford Economie Papers» , n. s., luglio
1982.
O Nella valutazione dei progetti
si tende spesso a preferire l'uso di criteri, pur di natura semplificata, che
risultino capaci di mostrare gli effetti sull 'uso di risorse nazionali : così in
questo caso di applicazione al Malawi.
nazione di preferenze implicite: due
impostazioni alternative a confronto),
in «Europea n Economie Review»,
vol. XVIII, n. 3, luglio 1982.
O Il lavoro determina la preferenza collettiva implicita in una soluzione determinata a un problema di
pianificazione economica.
D. Bos; Crisis of the Tax State
(Crisi dello Stato fiscale), in « Public
Choice», vol. XXXVIII, n. 3, 1981.
O Riprendendo un vecchio titolo dello Schumpeter pubblico amministratore (Die Krise des Stenerstaats,
19 t 8), l 'autore illumina le ragioni
del Nesente stato di insoddisfazione
nei confronti dei sistemi fiscali e della produzione pubblica di beni e ne
discute in un semplice modello.
«)oumal of Public Economics»,
vol. XVI II , n. 3, agosto 1982.
O Il fascicolo è dedicato al tema: «l'imposta sul reddito in presenza di mobilità personale internazionale». Illustra il Bhagwati che il tema è uno sviluppo della proposta
di tassare la fuga dei cervelli e un '
applicazione di un principio di no
representation without taxation.
Contributi di Hamada, Baumol,
Mirrlees, Wilson.
J. Creedy, The Changing Burden of
National lnsurance Contributions and
Incarne Taxation in Britain (Mutamenti nel peso della contribuzione as521
commenti e notizie
Altri argomenti
H.C. Wallich , Some Uses of Economics (l diversi usi de li 'economia), in
«Bnl Quarterl y Review», n. 141, giugno 1982.
O Prosegue la serie di reminescenze di grandi economisti, col contributo del Wallich, economista di origine tedesca che ha avvertito fin dagli anni giovanili l 'attrattiva de li 'azione pubblica.
AH
schede bibliografiche
HA
E
U
AH
UE
Sommario: Vol. l L'economia e il pensiero economico - 1. Presentazione (Giovanni Guidi) - 2. L'economia italiana
tra il 1919 e il 1939. Breve sintesi macroeconomica (Gianni Toniolo) - 3. La
politica monetaria fra stabilizzazione della lira e grande depressione (Mauro Marconi) - 4. Aspetti dello sviluppo dell 'industria italiana dal primo dopoguerra al
1935 (Giuseppe Tattara) - 5. Il contri buto degli economisti italiani (1921-1936)
(Piero Barucci) - 6. Il dibattito attraverso le «riviste di regime>> (Piero Bini) 7. II contributo degli economisti in alcuni
quotidiani (Simonetta Bartolozzi Batignani) - 8. Saggio bibliografico sul contributo degli economisti (Sabina Colucci) Vol. l l Le riforme istituzionali e il pensiero giuridico - l. Presentazione (Giovanni Guidi) - 2. Salvataggi bancari e riforme negli anni 1922-1936 (Pasquale Saraceno) - 3. La gestione degli enti di smobilizzo che precedettero la costituzione
deii ' Iri (Sandro Jafrate) - 4. Alle origini
del credito industriale: la gestione dell'
Imi dalla costituzione ai provvedimenti
per l'autarchia (1931-1938) (Francesco Cesarini) - 5. La gestione dell ' lri dalla costituzione alla vigilia della trasformazione in ente permanente (Mario Giotti) 6. Le leggi bancarie del 1926 ·e del 19361938 (Franco Belli) - 7. La cultura giuridica sulla riforma bancaria ( 1925-1940)
(Antonio Cantaro e Delia La Rocca) 8. l tratti peculiari dell'ordinamento creditizio italiano nella comparazione con
le leggi bancarie degli anni Trenta (Fabio
Merusi) - 9. La legislazione bancaria degli anni Trenta negli Stati Uniti e in
Svizzera, Germania e Belgio (Sergio Ortino).
EU
Bologna. Il mulino, 1981 . vol. l, pp . 436;
vol. Il pp . 400
articolata ricerca promossa dal Banco di Roma in occasione del suo primo centenario, aprono la nuova collana «Ricerche economico-finanziarie» , la quale ha, come obiettivo, di
offrire analisi e approfondimenti su
temi di attualità. Questa pubblicazione raccoglie una serie di studi avviati
da tempo e finalizzati ad esaminare
le modalità con cui venne a configurarsi il rapporto banca-industria fra
le due guerre in ragione dei profondi
mutamenti che, nel periodo , intervennero nel l 'assetto istituzionale del
sistema finanziario e creditizio italiano . La ricerca viene svolta mediante
un approccio multidisciplinare e risale all 'origine del processo di intermediazione finanziaria del nostro
paese: essa è quindi particolarmente
stimolante in considerazione dell'attuale crescente interesse per i problemi connessi alla funzionalità e
all'ordinamento del sistema creditizio.
Il primo tomo è dedicato all'economia e al pensiero economico. Esso
prende avvio dall'analisi di Toniolo
che traccia le coordinate quantitative
e interpretative dell 'economia italiana negli anni 1919 e 1939 .
Il profilo macroeconomico è completato dalle monografie di Tattara
e Marconi , l'una relativa alla politica
tariffaria e alle sue ripercussioni sul
settore industriale, l'altra centrata
su lla politica monetaria, su lla natura della crisi finanziaria e sulla valenza monetaria degli strumenti di
intervento utilizzati per il sostegno
delle strutture creditizie.
HA
AA. VV., Banca e industria
fra le due guerre
I due volumi , che contengono un'
522
«Social Research», vol. XLIX, n.
l , primavera 1982.
O Il numero è dedicato a profili
biografico-intellettuali di «Maestri
moderni». E' curioso che vi compaia
un solo economista: Piero Sraff.a (Si
noti , incidentalmente, che Sraffa è
anche il solo economista italiano a
comparire nel Biographical Supplement della l nternational Encyclopedia of Social Sciences , di recente
pubblicazione) .
UE
sicurativa e dell'imposizione sul reddito in Gran Bretagna), in «Scottish
Journal of Politica\ Economy», vol.
XXIX, n. 2, giugno 1982 .
O E' d 'uso assimilare la contribuzione sociale all'imposta: ciò è esatto
in linea di principio. Tuttavia gli effetti di modificazione dei saggi di
contribuzione sono assai diversi rispetto a quelli che derivano da analoghi mutamenti nelle aliquote d'imposta .
li quadro teorico e culturale offerto dagli economisti italiani in tema
di politica economica e di salvataggi bancari è ricostruito attraverso i
saggi di Barucci , di Bini , di Bartolozzi Batignani. Un completo saggio bibliografico della Colucci sulla problematica economica del periodo completa questo volume.
A «Le riforme istituzionali e il
pensiero giuridico» è dedicato l'altro
tomo , che si apre con un saggio di Saraceno in cui sono considerati globalmente gli interventi e le innovazioni
istituzionali che si susseguirono dal
1922 al 1936 e la loro filosofia fra
mero salvataggio e riforma. Seguono
le relazioni di Ja frate, Cesarini, Giotti e Belli, che considerano le varie
riforme economico-istituzionali.
Per quanto riguarda, poi, il pensiero giuridico, l'esame è affidato alla monografia di Cantaro , La Rocca ,
Merusi e Ortino che evidenziano, sotto vari aspetti, le coordinate culturali lungo le quali si muove il pensiero
giuridico sul tema della riforma bancaria in Italia e all'estero.
AA. VV., Mercati monetari
internazionali e inflazione
Roma , Istituto di studi economici e fi nanziari dell'università degli studi di
Roma. 1981, pp . 413
Sommario :
Giusti) - 2. II
inflazione - 3.
stamento della
bi e mercati
1. Presentazione (Franco
problema delle cause dell '
Mercati creditizi di aggiuliquidità, mercati dei camfinanziari transattivi - 4.
commenti e notizie
AH
UE
HA
EU
AH
UE
L'impennata brusca del prezzo del
petrolio alla fine del 1973 ha segnato l'inizio di una nuova fase nelle relazioni economiche internazionali. Veniva infatti messo in discussione un
modello di produzione e di consumo
ad alto assorbimento di energia che
si basava sulla combinazione di materie prime e di energia a basso costo, su un aumento contenuto dei salari e su un sistema monetario internazionale stabile.
La crisi petrolifera , come sostiene
Liliana Baculo nella sua introduzione, non fu dovuta all'esaurimento di
questa risorsa, ma era provocata dalla decisione dei paesi produttori di
vendere il greggio a un prezzo più
alto. Non si trattò neppure di un fatto transitorio sanabile con una contrazione della domanda dei paesi occidentali in quanto nel t 979 i paesi
dell'Opec sono riusciti a strappare un
ulteriore aumento di prezzo. Le conseguenze sull'economia dei paesi industrializzati della crisi petrolifera
furono pesanti soprattutto in termini
d'inflazione interna , di disavanzo della bilancia dei pagamenti, di rallentamento della crescita e di una sempre più consistente disoccupazione.
Su queste tematiche è incentrato
il primo capitolo del volume che si
occupa degli effetti del rincaro del petrolio e delle materie prime sulla situazione economica dei paesi industrializzati. La crisi petrolifera ha fatto sì che gli obiett'ivi consueti della
politica economica, quali la piena occupazione e la crescita a prezzi stabili, lascino 'il posto ad altri obiettivi tra cui l 'inflazione e il riequilibrio dei conti con l'estero.
Il secondo capitolo tratta delle
teorie dell'inflazione più consolidate,
da eccesso di domanda, da costi , monetarista, in relazione soprattutto ai
tre approcci di politica economica a
cui conducono cioè, rispettivamente,
la pofitica fiscale, quella dei redditi e
quella monetaria.
Tali teorie rivali colgono solo alcuni degli aspetti della realtà dei paesi industrializzati così come si è venuta a configurare in seguito alla crisi petrolifera , in quanto ognuno di
questi paesi ha assunto caratteristi-
HA
E
Il volume pubblica gli atti della
tavola rotonda sul tema Mercati monetari internazionali e inflazione,
promossa e diretta da Giulio La Volpe, tenutasi presso l' Istituto di studi
economici finanziari e statistici de li '
università di Roma , nei giorni 20 e
21 ottobre 1980.
Scopo della tavola rotonda non è
tanto quello di affrontare i grossi problemi dell 'inflazione mondiale , quanto quello di approfondire le strutture finanziarie e monetarie internazionali per quanto concerne il processo
inflazionistico. E' quindi intenzione
del promotore dell'incontro arricchire i problemi di base della teoria e
della politica monetaria con un'analisi che si occupi delle strutture concrete e dei legami che si creano tra
le grandezze economiche della realtà.
Possiamo infatti constatare come da
tempo l 'inflazione incida in modo pesante sulla vita dei singoli paesi e sui
rapporti internazionali , ma anche come, da alcuni anni a questa parte, il
fenomeno dell 'aumento dei prezzi abbia assunto nuovi connotati. Si può
infatti parlare di nuova inflazione soprattutto perché prolungata e accompagnata da una fase di stagnazione
dell'economia mondial e.
Nel medesimo tempo si sono verificate importanti innovazioni nelle
strutture finanziarie e monetarie internazionali , quali una maggiore mobilità dei capitali, un'es pansione del
sistema bancario e finanziario internazionale, il ricorso del Fondo monetario internazionale ali 'euromercato , uno sviluppo contrastato del mercato dell 'eurodollaro .
L'approfondimento quindi, della
struttura dei mercati monetari internazionali, così come si sta configurando nella realtà, è lo strumento indispensabile per la formulazione di
modelli teorici di analisi del problema inflazionistico. E' perciò su questo
aspetto del problema che si è incentrata la di scussione; la tavola rotonda nelle sue tre sedute si è infatti
dedicata a tre sottotemi di questa analisi più globale.
La prima di tali sedute ha preso
in esame il problema delle cause
dell 'inflazione. L'impostazione, come
emerge dagli atti qui presentati , non
è stata comune, né ha portato a risultati concordi, ma il dibattito ha con-
teorie dell'inflazione - 3. La bilancia dei
pagamenti: teorie e politiche di aggiustamento - 4. Le politiche adottate per assorbire lo shock petrolifero - S. Prezzi
relativi , cambiamenti strutturali ed effetti
redistributivi.
tribuito a chiarire le relazioni esistenti tra moneta e prezzi , soprattutto in riferimento ai rapporti internazionali e al mercato dell 'eurodollaro. E' cruciale a questo proposito
il ruolo svolto dal processo di aggiustamento della liquidità, cioè l'analisi dei modi e dei canali attraverso i
quali si realizza l'adeguamento delle
scorte monetarie al livello desiderato
dall'economia di un certo paese.
Questo è il legame con la tematica della seconda seduta che si dedica
ad analizzare i mercati di aggiustamento della liquidità in relazione ai
mercati dei cambi e ai mercati finanziari transattivi. Gli atti dimostrano
come il nucleo centrale del dibattito
sia stato lo studio .dei mercati in cui
gli operatori aggiustano la propria
liquidità in moneta nazionale ed estera, al fine di individuare sia i canali attraverso i quali si annullano le
eccedenze, sia le reazioni che ne derivano negli altri mercati. Il riferimento è quindi si.a ai mercati finanziari per quanto concerne gli operatori bancari, sia ai mercati dei cambi
dei singoli paesi in relazione agli operatori non bancari.
La terza seduta, a conclusione del
dibattito , mette in ritievo i fattori internazionali dell 'inflazione e i canali per i quali i conseguenti impulsi
si trasmettono all'economia de'i singoli paesi. Determinate le cause, il dibattito si sposta verso un approfondimento delle difficoltà che la politica
monetaria incontra nell'eliminazione
dell'inflazione . Questioni cruciali sono quindi le tema ti che relative ali'
aggiustamento delle bilance dei pagamenti dei vari paesi e al mercato
dell 'eurodollaro nei due contesti di
cambi fissi e di cambi fluttuanti.
l n appendice agli atti della tavola rotonda vengono allegate cinque
comunicazioni ad opera di G. La Volpe, R. Masera, S. Pergolesi , G. Trupiano, M. Villani , che puntualizzano in modo maggiormente analitico
alcune questioni di base alle quali
si fa riferimento nel dibattito .
U
Fattori e canali internaziona li dell'i nflazione e difficoltà della politica monetaria 5. Comunicazioni .
Liliana Baculo,
i l prezzo del petrolio
Bari , De Donato, 1982, pp . 205
Sommario : Introduzione - l . Le conseguenze del rincaro del petrolio - 2. L'
impatto inflazionistico da petrolio e le
523
l
;__
__
commenti e notizie
storico: aspetti e momenti dell'autogestione jugoslava - 3. L'autogestione oggi: democrazia politica e democrazia economica - 4. Assetto economico e struttura social e nel lavo ro associato - S. Il ruolo della nazion e nell a federazione jugoslava e
su lla scena mondiale.
U
HA
E
Stefano Bianchini (a cura di),
L'autogestione jugoslava
Milano, Angeli, 1982, pp. 324
Sommario: l . Prefazione (Adriano Guerra) - 2. Elaborazione ideale e sviluppo
524
tamento, con le implicazioni che esso ebbe, con gli intrecci maturati nel
corso degli anni sessanta in rapporto
ai problemi della modernizzazione e
dello svi luppo, viene esaminato nel
saggio di Stefano Bianchini, il quale
coglie con puntualità gli aspetti politico-economici di una scelta all'interno e a fianco della quale sono maturati scontri e sono raffiorate questioni, come quella nazionale, che
sembravano ormai avviate a definiti va soluzione.
L'ampio e documentato saggio di
Tito Favaretto si incentra sul l 'a nali si dell e tensioni sociali che hanno investito le fabbriche negli anni sessanta e settanta; rendendo esplicita assai
spesso la presenza di una frattura
fra operai e organismi dell'autogestione, tale frattura fa emergere nell a
società e fra gli stessi operai tendenze pronte ad auspicare uno «Stato padrone» o per lo meno un interlocutore forte.
L'in sieme delle contradd izioni che
l'a utogestione jugoslava rivela spinge tuttavia Adriano Guerra, nell a
prefazione al libro , a sot tolineare la
sua «tipicità» , in quanto essa esprime «le particolarità di un sistema che
non solo non nega l 'es istenza di interessi diversi, ma si propone di creare le condizioni perch é questo pluralismo di interessi possa venire alla
luce ed esprimersi, per giungere così, per questa via, ad affermare scelte
unitarie ».
Specificità jugoslava ed elementi di
novità e di interesse che caratterizzano questo paese tanto diverso dagli
altri dell 'Europa orientale, si fondono e si intrecciano così con le problematiche relative al dopo-Tito , alla
crisi economica e a quella nazionalistica del Kosovo .
11 volume, che è opera di una ventina di studiosi e docenti universitari di vario orientamento ideale e politi co, non offre un'interpretazione
unilaterale o «di parte» de-Il 'autogestione: è esso stesso un dibattito in
cui confluiscono i pregi come le perplessità e i dubbi che l'esperimento
solleva. In particolare, vengono più
vo lte riproposti i temi relativi alla
democrazia politica , alla contraddizione che si rivela fra crescita economica, sociale e culturale e all'esistenza di una molteplicità di interessi da una parte e «la presenza di un
sistema politico che esprime ancora ,
per molti aspetti, la vecchia nega zio-
HA
EU
AH
UE
E' abbastanza frequente, specie di
questi tempi, che si parli o si scriva
o si polemizzi sull'autogestione. Il
tema non è certo nuovo, anche se
non risulta molto ampia la bibliografia su li 'esperimento concreto che da
oltre trent'anni si va svi luppando in
Jugoslavia ; soprattutto gli autori italiani si sono sca rsamente occupati
dell e vicende di questo paese.
Il volume, curato da Stefano Bianchini per l'Istituto Gramsci, è certo
un tentativo mirante a colmare questa lacuna. Un tentativo che si segnala per la ricchezza dei temi che in esso vengono affrontati, per lo sforzo di
fornire non solo elementi di interpretazione , ma vere e propri e «notizie»
che, attraverso schemi e tabelle assa i
aggiornate, consentono anche al lettore digiuno di queste tematiche di
seguire agilmente il filo del discorso .
Un filo che si dipana attraverso quattro grandi temi: «Elaborazione ideale
e sviluppo storico» ; «Democrazia politica e democraz ia economica »; «Assetto economico e struttura social e»;
«Ruolo della nazione nella federazione jugoslava e sulla sce na mondiale ».
l n particolare, le questioni economiche sono largamente trattate , sia
sotto il profilo teorico sia sotto quello pratico: e così vengono alla luce
molte delle recenti e note difficoltà
della politica economi ca jugoslava , i
perché dell'inflazione , il ruolo dell e
banche , dell 'agricoltura e degli investimenti esteri , gli ostacoli che si
frappongono e impediscono un equilibrio fra piano e mercato. La scelta
a favore del mercato risale al 1965 e
ha , a suo tempo, scatenato un'accesa
polemica nei confronti delle concezioni dogmatiche risalenti alla visione staliniana della scarsa operatività
della «legge del valore» in un paese
socialista.
La legge della domanda e de li 'offerta viene invece vista dagli jugoslavi come l'elemento atto a misurare
l'efficienza di un'impresa, la redditività di un investimento, la stessa
possibilità per gli operai di incidere
sulle scelte relative all'accumulazione, ai prezzi e ai sa lari. Tale orien-
AH
UE
che proprie che richiedono quindi interventi diversi .
Ma l'inflazione non è stato l'unico problema con cui hanno dovuto
fare i conti i paesi industrializzati
negli anni '70; si sono infatti ritrovati con improvvisi e cospicui disavanzi con l 'estero non compensati da
un aggiustamento di pari importo da
parte dei paesi produttori di petrolio
che manifestavano, al contrario, forti
eccedenze. Questo meccanismo di aggiustamento automatico non ha funzionato e quindi i govern'i dei paesi
deficitari hanno dovuto intervenire
perché il saldo negativo della bilancia dei pagamenti non si consolidasse nel tempo.
Il terzo capitolo del volume fa riferimento ad uno dei modelli di aggiustamento più completi, quello di
Corden, che integra la teoria della
bilancia dei pagamenti con l 'analisi
di problemi distributivi che l'inflazione da crisi energetica ha creato tra i
diversi settori produttivi.
L'ultima parte del volume analizza nel dettaglio l'impatto della crisi
petrolifera del 197 3 su cinque economie industrializzate «piccole»:
Germania federale , Francia, Regno
Unito, Italia e Giappone. Vengono
messe in rilievo, per ognuno di questi paesi, da un lato, le politiche adottate per assorbire lo shock petrolifero in termine di inflazione e di
disavanzo esterno e, dali 'altro, i mutamenti che tali politiche hanno prodotto nella struttura della produzione
e nella distribuiione del reddito tra
classi sociali e tra settori.
L'esame della condizione economica di questi paesi evidenzia come
l'aggiustamento dopo la crisi del
1973-75 non sia stato omogeneo . Infatti le economie forti nel mercato
internazionale, come quella tedesca
e quella giapponese , hanno assorbito
molto rapidamente lo shock petrolifero , mentre i paesi più deboli , Italia,
Regno Unito e, anche se in misura minore, Francia, hanno avuto problemi
di adattamento molto rilevanti alla
nuova situazione.
commenti e notizie
zione - 3. Il quadro economico - 4 . Il
quadro istituzionale - 5. l consumi - 6.
Le produzioni - 7. Gli scambi con l'estero - 8. Le scritture - 9 . Appendici .
UE
AH
HA
E
Il volume si propone di fornire
un quadro 'esauriente dell'economia
del sistema agro-alimentare italiano ,
volendo ovviare alla notevole disinformazione che spesso si riscontra su
tale tema.
L'agricoltura, l'industria alimentare , la commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricolo-alimentari hanno un peso di notevole rilievo
nell'ambito delle attività economiche
nazional'i. E ciò non solo sotto i l profilo quantitativo , ma anche qualitativo.
L'analisi presentata nel libro viene svolta in un 'ottica di medio periodo, con riferimento sia al complesso delle attività econom'iche nazionali , sia alle economie agro-alimentari dei principali paesi industrializzati. I vari aspetti economici, isti tuzionali e strutturali del sistema agro-alimentare, ossia dell'agricoltura
e delle connesse attività industriali e
commerciali a monte e a valle , sono
argomenti tutti analizzati con completezza ed efficacia.
I l quadro che emerge non è privo
di sorprese e risultano ribaltate , o
quanto meno circostanziate e qualificate, diverse convinzioni diffuse,
spesso legate a s·ituazioni esistenti alcuni anni orsono. Emergono anche le
tendenze evolutive del sistema per i
gregazione di tali consumi per classi
di prodotti e in base a parametri socio-economici e territoriali e vengono effettuati confronti con gli altri
paesi. Sono inoltre esaminate le produzioni in agricoltura, nell 'industria
alimentare, nella distribuzione . Gli
scambi con l 'estero sono analizzati
sotto il profilo della bilancia agroalimentare , del mercato mondiale, del
mercato comunitario, della disaggregazione per prodotti e per aree geografiche degli scambi agro-alimentari
italiani.
L'ultimo capitolo si occupa delle
strutture delle imprese agricole , de li'
industria di trasformazione, di quelle commerciali e distributive, nonché
delle forme di integrazione «orizzontale» e «vertica le ».
Censis, Criteri per la
definizione di una politica
ed una strategia nel campo
della ricerca scientifica
e tecnologica in Italia
EU
Sommario : l . Prefazione - 2. l ntrodu-
HA
Bologna. Il mulino. 1981, pp . 267
AH
UE
Umberto Bertelè
e Francesco Brioschi,
L'economia agro-alimentare
italiana
pross1m1 anni e quelle che dovrebbero essere le direttrici dell'intervento pubblico.
L'evoluzione del quadro di riferimento relativo a un futuro non troppo prossimo rifluisce sul comportamento degli operatori , delle imprese
e sulla struttura del sistema agricoloalimentare. L'effetto più vistoso dovrebbe essere, secondo gli autori,
quello della scomparsa di numerose
imprese, che verranno rese marginali
dalle mutate condizioni e, quindi, di
un certo aumento della concentrazione.
Vengono anche individuate le linee
direttrici della politica agro-alimentare nazionale. A tal fine si pone il
problema di scoprire se e in qual e
modo le linee di tendenza evolutive
spontanee del sistema si concilino con
gli obiettivi fondamentali della politica nazionale. Essi vengono riassunti: in a. contenimento del deficit
agro-alimentare; b. mantenimento di
livelli occupazionali più elevati di
quelli fisiologici e sostegno dei redditi degli addetti; c. difesa delle zone meno favorite e riduzione del divario esistente con la rimanente parte del paese; d. raggiungimento di
un buon livello di efficienza del sistema; e. fornitura al consumatore di
una alimentazione quantitativamente
e qualitativamente adeguata e a un
prezzo contenuto .
Dopo aver sommariamente esposto le linee direttrici dell'azione pubblica nel settore agro-alimentare e
l'evoluzione prevedibile nel prossimo decennio, viene tracciato il quadro economico. l n esso si considerano: il sistema agricolo-alimentare e il
suo inquadramento nel l 'economia italiana; i principali aggregati economici del sistema agricolo-alimentare;
gli effetti di attivazione del sistema
agricolo-alimentare ne li 'economia.
Nel quadro istituzionale vengono
delineate le politiche e le strutture
comunitarie (gli obiettivi , i principi
generali e gli aspetti finanziari della
politica agricola comunitaria e i risultati da essa conseguiti); le politiche nazionali agricole (le principali
politiche nazionali, le strutture decisionali, gli interventi «orizzontali»
sui prezzi e sui costi · di produzione,
gli interventi finanziari); le politiche
nazionali industriali e le altre politiche nazionali .
Sono poi presi in considerazione i
consumi alimentari in Italia. la disag-
U
ne del pluralismo» dall'altra.
E pur tuttavia già Tito e Kardelj
si erano posti questo problema cruciale , avviando meccanismi nuovi di
rotazione e alternanza nei centri decisivi del potere e mantenendo così
sempre aperto quel carattere di laboratorio che induce ancora oggi - in
presenza di così rilevanti difficoltà
soprattutto economiche - a guardare
alla Jugoslavia come a un caso a sé
stante nel panorama dei paesi de li '
Est europeo.
Roma , Censis , 1981 , pp. 199
Sommario : l . Premessa : es perienze e
problemi della politica della ric~rca scientifica e tecnologica in Italia - 2. Il quadro di riferimento per la politica della
ricerca negli obiettivi soc iali , economici
e culturali del paese - 3. Prospettive di
evoluzione dell 'impegno finanziario nel
settore della ricerca sc ient ifica e tecnologica - 4. L 'articolazione ist ituzionale della
politica della ricerca scie ntifi ca e tecnologica - 5. Gli strumenti pubblici per l'in centivazione e l'orientamento della ricerca scientifica e tecnologica - 6. Considerazioni finali : prime indicazioni per una
politica di indirizzo e di stimolo nel settore della ricerca scientifica e tecnologica .
E' ormai diffusa , anche in Italia ,
la coscienza della necessità di disporre di un efficiente apparato e strumentario scientifico e tecnologico per
far fronte ai sempre più urgenti problemi economici e sociali. Nell'ultimo decennio, infatti, si sono moltiplicate le iniziative rivolte ali 'incentivazione del l 'attività di ricerca applicata con lo scopo di colmare il gap
tecnologico rispetto agli altri paesi
europei .
Ma il pur ricco e articolato dibattito sugli impegni e le prospettive delle politiche di ricerca scientifica non
è stato recepito negli indirizzi programmatici e all'interno delle singole istituzioni di governo. Se da un
525
commenti e notizie
l 'elaborazione di programmi nazionali di sviluppo scientifico e tecnolologico, che tengano conto delle prio-
AH
EU
HA
Mario Centorrino
e Pietro Barcellona
(a cura di), Economia
e politica dell'inflazione
Bari, De Donato, 1982, pp. 227
Sommario: Introduzione (Mario Centorrino e Pietro Barcellona) - Parte prima: L'economia politica dell'inflazione l. La domanda e l'offerta d'inflazione
( Robert J. Gordon) - 2. La politica dell'
economia d ' inflazione (David Cobham).3. Economia, inflazione e ruolo dello Stato ( Robert O. Keohane) - 4. Le cause
politiche dell'inflazione (Laurence Whitehead) - Parte seconda: l nflazione e conflitto sociale - 5. l nflazione e teoria marxista (Pat Devine) - 6. Una interpretazione non monetarista della esplosione dei
salari (Henry Phelps Brown) - 7. L'inevitabile inflazione (Milivoje Panic) - 8. Conflitto. inflazione e moneta (Rob E. Rowthorn).
U
HA
E
526
sentano una sintesi articolata delle
principali teorie sull'inflazione: da
eccesso di domanda, da costi, da eccesso di offerta di moneta, da liquidità internazionale, ma non si limitano a questo. Le domande che gli autori si pongono sulla tematica inflazionistica sono quelle classiche nella
letteratura dell'ultimo decennio, in
quanto fanno riferimento al differente manifestarsi del fenomeno nei vari paesi e nel tempo; alle comparazioni fra sistemi; agli shocks intervenuti a turbare le diverse economie,
cioè alle problematiche che gli specialisti di politica economica si trovano a dover risolvere.
Diversi si configurano i tentativi
di risposta e soprattutto differenti
possono essere i punti di vista da cui
si vogliono osservare i fenomeni inflazionistici.
I saggi contenuti in questo testo analizzano l'inflazione da un punto di
vista politico, cioè evidenziano in
modo particolare le cause e gli effetti
socio-politici dell'inflazione, toccando solo indirettamente le problematiche relative alle conseguenze economiche e alle misure necessarie per
controllare il fenomeno.
Emerge soprattutto nei saggi che
costituiscono la parte prima del volume l'intreccio fra inflazione e sistema politico in riferimento al governo
politico de li 'inflazione.
Dietro le teorie monetarie su li 'inflazione è infatti possibile evidenziare una domanda di inflazione che
scaturisce dai desideri dei diversi percettori di reddito, in funzione del
grado di monopolio di cui godono
nel mercato, a cui si contrappone un'
offerta di inflazione da parte dell'autorità governativa, che si rende disponibile a concedere gli aumenti richiesti in previsione di futuri risultati elettorali.
La seconda parte del volume fa
invece riferimento più in particolare a
problemi di tipo distributivo. Il discorso teorico implicito è che l'inflazione sia dovuta ai conflitti per la distribuzione del reddito; e quindi che
siano le richieste dei lavoratori e al
tempo stesso le pretese dei capitalisti
sulla propria quota distributiva la
causa di un aumento dei prezzi nel
sistema.
Un giudizio sintetico sulle due parti di cui si compone la raccolta è contenuto nell'introduzione dei curatori
del volume, in cui emerge come nel-
UE
rità sociali e delle esigenze di sviluppo produttivo. Oltre all'attività sperimentale, essi dovrebbero prevedere:
a. l'acquisto di know-how estero; b.
l'avvio di joint-ventures scientifiche
a livello internazionale; c. una politica di stimolo verso l'utilizzo di un'
ampia gamma di strumenti non sufficientemente valorizzati nel nostro
paese (contratto di ricerca, domanda
pubblica, ecc.).
[ programmi nazionali, qui trattati, richiamano l'esperienza dei national champions, perseguita in Europa.
e si differenziano dagli attuali programmi finalizzati del Cnr. Essi infatti tengono conto degli obiettivi di
sviluppo economico e sociale di lungo periodo e non sono riconducibili
esclusivamente ali 'attività sperimentale, in quanto si ritiene più proficuo
l'uso combinato di diversi strumenti,
sinergici rispetto agli obiettivi e concertati tra i vari operatori economici.
AH
UE
lato, quindi, non sono mancati stimoli e idee per delineare una politica nazionale della ricerca, dall'altro
la frammentarietà e la casualità degli interventi, unita all'assenza di un
quadro organico di riferimento, ha
impedito il suo avvio.
Oltre agli ormai noti problemi politico-istituzionali e alla limitatezza
delle risorse disponibili in I tali a per
la ricerca scientifica, si sono registrati fattori nuovi di resistenza sociale, che ancor più sollecitano un
diverso e coordinato intervento pubblico. Fra questi si può ricordare il
lamentato scadimento qualitativo nel
campo dei servizi sociali, il superamento dell'ottimismo tecnico-scientifico e lo scetticismo sulle conseguenze dello sviluppo tecnologico sulla
qualità della vita.
L'evoluzione «spontanea» dell'attività di ricerca ha avuto come effetto, tra l'altro, la diminuzione della
quota di spese degli operatori privati e il progressivo incremento dell'
impegno pubblico, senza che ciò
comportasse una ridefinizione dei
campi di attività più coerenti rispetto alla collocazione «intermedia» del
paese nella scala internazionale dei
valori tecnologici ed economici. Si
può ricordare, ad esempio, che in l tali a la percentuale di spese di ricerca
e sviluppo nei programmi spaziali
sul totale era inferiore solo agli Usa:
si ha cioè una specializzazione sbilanciata rispetto alle nuove tendenze
della divisione internazionale del lavoro.
Nel settore della ricerca, dunque,
problemi sociali ed economici sono
saldamente intrecciati e sembra possibile ovviare ai ritardi accumulati
solo mediante la definizione organica
di obiettivi di generale consenso. Inoltre, l'espansione degli stanziamenti delle spese di R & S, in termini
reali, necessaria e urgente, deve accompagnarsi con una ripartizione finalizzata delle risorse. Pertanto: a. si
pone l'esigenza di sviluppare nuovi
settori produttivi nell'ottica della
qualificazione della politica sociale
e in accordo con la nuova divisione
internazionale del lavoro; b. occorre
programmare attività e risorse in funzione di obiettivi prioritari (e all'interno di settori recettivi a programmi di sviluppo qualitativo).
Da questo contributo del Censis
emerge così la proposta di dare enfasi alla ricerca finalizzata attraverso
Si tratta di una raccolta di saggi dedicata ad uno dei problemi cruciali
che attanagliano l'economia mondiale, cioè l'inflazione. E' sicuramente
un tema complesso e articolato che si
presta a molte interpretazioni ed è
quindi l'argomento clou di dibattito
all'interno della letteratura economica.
l saggi di questo volume rappre-
commenti e notizie
Questa raccolta di saggi su diversi
settore industriali in Europa, pubblicata nella collana dei quaderni de «L'
industria . Rivista di economia e politica industriale», è la traduzione del
volume The Structure of European
lndustry pubblicato nel 1981 dall'editore Martinus Nijhoff.
AH
UE
no una forte pressione sui concorrenti europei, la cui debolezza delle strategie di integrazione e la deludente
politica di differenziazione del prodotto sono cause dei negativi risultati economici.
Dall'esame dei livelli di concentrazione e del grado di concorrenza delle imprese del cemento in quattro
paesi europei, emergono comportamenti differenziati e diversi tipi di intervento pubblico (sulla struttur-a dei
prezzi), che non consentono di trarre conclusioni generali.
Da una prospettiva storica sono
studiate strutture e performances
d eli 'industria siderurgica e d eli 'estrazione del carbon fossile; per quanto
riguarda il primo, l 'autore dimostra
una perdita di competitività europea
a favore del Giappone e dei paesi
di recente industrializzazione, attribuibile, tra l'altro, al declino relativo
nel tasso di incremento della domanda di acciaio.
Nel saggio sull'industria automobilistica viene descritta la struttura dell'industria e del mercato anche al
fine di una più approfondita conoscenza della condotta e delle performances sociali delle imprese del settore.
Una proposta concreta viene formulata nel caso del settore farmaceutico: per ristabilire meccanismi concorrenziali in un mercato dominato
dalle multinazionali, si chiede l'abolizione del marchio del prodotto e
delle clausole restrittive all'esportazione contenute nelle licenze.
Per comprendere il comportamento e le performances del mercato aerospaziale, si ritiene necessario, invece, tener conto del ruolo centrale
che vi assumono i governi e dei crescenti costi di sviluppo dei nuovi progetti .
l n un altro settore ad alta tecnologia - computers ed elaborazione dati viene proposta esplicitamente una
politica comune europea e si ipotizza pertanto un mercato sovranazionale .
ri volume si chiude, infine, con una
ricca disamina sui modi e le forme
con cui le economie statunitense ed
europea hanno organizzato e utilizzato le proprie imprese pubbliche:
secondo valutazioni dell'autore, tali
imprese sono destinate ad estendere
la loro presenza nell'Europa occidentale , specialmente nel settore industriale e finanziario.
EU
HA
E
Sommario: l. Introduzione (Henk W.
de long) - 2. L'industria alimentare in
Europa: concentrazione e concorrenza
(Remo Linda) - 3. L'industria europea
della birra: concentrazione e concorrenza (Maria Brouwer) - 4. Strutture e tendenze dell'industria cartaria europea (Fabio Gobbo) - 5. L'industria del cemento
in Europa (Patrizio Bianchi. Dennis Colenutt, Denys Gribbin) - 6. Struttura e
performance nell'industria siderurgica in
Europa occidentale: una prospettiva storica (Bo Carlsson) - 7. L'estrazione del
carbon fossile nei paesi della Cee con
particolare riferimento alla Germania
(Hans Otto Lenel) - 8. L'industria automobilistica della Cee (William J. Adams) 9. Concorrenza e potere economico nell'
industria farmaceutica europea (Henk W.
de long) - 10. L'industria aerospaziale in
Europa: problemi e politiche (Keith Hartley) - 11. L'industria del computer e dell '
elaborazione dati in Europa (M. Delapierre, A. Gérard-Varet, l .B. Zimmermann) - 12. L'impresa pubblica in Europa occidentale e negli Stati Uniti (William G. Shepherd).
HA
Bologna, Il mulino. 1981. pp. 366
AH
UE
Henk W. de Jong (a cura di).
La struttura
dell'industria europea
Rispetto ai numerosi studi sul medesimo argomento si possono segnalare due principali novità che consistono: a. nell'aver esaminato ciascun
settore con riferimento allo scenario
europeo e non al singolo paese; b.
ne li 'aver considerato alcuni parametri comuni - indici di concentrazione, rapporto tra struttura de li 'industria e performance, «peso» dell'intervento pubblico, ecc. - che consentono, almeno parzialmente, una lettura organica dei saggi presentati.
Nonostante ciò sussiste una certa disomogeneità tra i vari approcci metodologici, dovuta in parte a problemi di carattere statistico e in parte
ai problemi connessi al diverso grado
di integrazione, di presenza pubblica
e di internazionalizzazione dei settori
merceologici. A titolo esemplificativo, si può notare che, in alcuni casi,
gli elementi strutturali sono stati affrontati da un punto di vista storico
(carbone, acciaio), in altri si è analizz-a to l'impatto sull'industria di alcuni leaders multinazionali (alimentare, aerospaziale).
Un altro filo unitario lega comunque fra loro i singoli contributi: gli
autori sono infatti, pur con diverse
sfumature, sostenitori di una politica intermedia tra il laisser faire e l'
interventismo statale. Ritengono cioè
che sia possibile determinare un insieme articolato di strumenti di politica industriale tale da permettere aggiustamenti e correzioni «automatiche» dei meccanismi di mercato.
P·assiamo ora ad una breve rassegna dei contributi contenuti nel volume. Per l'analisi del settore alimentare sono state utilizzate statistiche
comparabili per i paesi della Cee ed
è stato prescelto un campione di 44
grandi imprese; sulla base dei risultati conseguiti, si è potuta rilevare
la compresenza di piccole e medie imprese spesso sottomesse al volere di
distributori e dettaglianti e di grandi
imprese o gruppi, il cui potere di mercato sembra limitato dalla concorrenza di grandi multinazionali e dalla
crescente integrazione verticale delle
cooperative agricole.
La struttura del comparto della
birra è largamente influenzata dalla
diversa intensità - nei singoli paesi
- dei processi di concentrazione e differenziazione produttiva.
Anche per il settore cartario si è
ritenuto opportuno estendere l 'indagine ai paesi extra-Cee. che esercita-
U
la determinazione del processo inflattivo interagiscano cause economico-sociali e cause politiche e come solo la loro intersezione consenta di
dare una risposta sul perché si origini un processo inflazionistico con
le dimensioni e le modalità di quello
attuale.
l saggi comunque si inseriscono in
una più ampia visuale in quanto evidenziano come l 'inflazione non sia
semplicemente la manifestazione di
una crisi del mercato, ma sia il presupposto di una crisi di rappresentanza delle varie istituzioni, sindacali,
politiche, governative. La prospettiva non è quindi un'analisi economica della problematica d eli 'inflazione,
quanto una riformulazione dei rapporti fra economia e società e fra politica e Stato.
La crisi del sistema di mercato diviene in questa ottica la crisi dello
Stato sociale.
527
commenti e notizie
HA
E
U
528
Giosuè Nicoletti,
Aldo Pedussia
e Sergio Veneziani,
L'azienda consorziale
nelle alternative di gestione
dei servizi pubblici locali
UE
AH
UE
Scopo del testo è quello di fornire agli operatori responsabili della
determinazione del budget sanitario
strumenti per una razionalizzazione
del processo decisionale, in quanto
la prestazione di qualsiasi forma di
servizio sanitario presuppone la valutazione di diverse linee alternative
di intervento al fine di effettuare una
scelta.
In questo senso l'attenzione dell'
autore è rivolta , da un lato, alla classe medica nella sua funzione di suggeritore di priorità in vista di futuri
miglioramenti dei servizi prestati e,
dall'altro, all'organo politico responsabile di effettuare scelte di carattere
allocativo compatibili con un sistema esistente di vincoli.
L'autore si occupa in particolare
di uno dei criteri decisionali in base
al quale compiere delle scelte, cioè
quello dell'efficienza economica.
L'adozione di questo criterio implica che le scelte nel settore sanitario vengano effettuate in modo da
conseguire il massimo beneficio totale dalle risorse a disposizione della
collettività.
La valutazione economica è comunque solo una componente del processo decisionale, in quanto l 'efficacia terapeutica è normalmente lo stadio preliminare indispensabile nella
determinazione dell'efficienza di una
certa prestazione sanitaria. Premesso
questo, i capitoli centrali del volume
analizzano nel dettaglio i due principali metodi di valutazione economica applicabili al sistema sanitario:
l'analisi costi-benefici e l'analisi costo-efficacia.
Trattano quindi in primo luogo
della determinazione dei costi e dei
benefici che caratterizzano le strategie alternative di intervento. sia a
rità di efficacia.
r risultati ottenuti permettono all 'autore di dedicare l 'ultimo capitolo
ad una riflessione sulla metodologia
dell'analisi costi-benefici e sulla sua
utilità come strumento di valutazione
quando si tratti di prendere decisioni
circa l'a llocazione di risorse scarse .
Milano , Giuffrè, 1981, pp . 202
AH
Sommario: Prefazione all'edizione italiana (G. Paliaga) - Prefazione all'edizione
inglese (M.F. Drummond) - l. Introduzione - 2. Costi e benefici dei servizi sanitari - 3. Approccio ad una valutazione
economica dei servizi sanitari - 4. La determinazione dei costi e dei benefici 5. Due modi di perfezionare la valutazione - 6. Criteri di scelta e decisioni - 7.
Analisi di alcuni casi - 8. Quanto è utile
la valutazione economica nel sistema sanitario? - 9. Appendici.
EU
Milano, Angeli. 1981. pp. 160
carattere preventivo che curativo.
Non presenta problemi la fase di
vera e propria elencazione dei costi
e dei benefici relativi ad ogni trattamento, mentre la situazione si complica nel momento in cui si cerca di
misurare gli effetti prodotti, in termini di costo e di beneficio, da interventi alternativi. Un capitolo è
perciò dedicato al perfezionamento
dei metodi di calcolo, includendo nel
processo di misurazione alcuni elementi quali la differente distribuzione temporale dei costi e dei benefici, oppure i problemi relativi al rischio e all'incertezza. L'autore sottolinea successivamente la peculiarità del sistema sanitario in relazione all'esplicita valutazione dei costi
e dei benefi-ci , in quanto ritiene impossibile prescindere in questo contesto da giudizi di valore che permetterebbero quindi di giustificare qualsiasi scelta alternativa in base a una
logica specifica.
Un modo per superare questa difficoltà consiste nel calcolare degli indici di decisione, che comunque non
possono essere usati come criteri perentori e univoci di scelta tra forme
alternative di intervento sanitario, ma
solo come un modo per presentare
sinteticamente i risultati di una valutazione economica.
Se questi sono i principi che sostengono la valutazione economica
ali 'interno di un processo decisionale, l'autore non si limita ad una loro
esposizione, ma dedica un lungo capitolo all'analisi di quattro casi concreti. Con lo scopo di offrire indicazioni circa i differenti livelli di approfondimento dell 'analisi economica e quindi i diversi gradi di -affidabilità dei risultati ottenuti, vengono
analizzati, sulla base di dati empirici, i problemi decisionali riguardanti la chirurgia elettiva, l 'insufficienza renale cronica, lo screening in
campo oncologico e la cura degli
anziani.
Ne emerge la necessità di estendere la valutazione economica attraverso studi di tipo costo-efficacia, che
permettono di esaminare alternative
che si dimostrino equivalenti in termini di efficacia terapeutica. Si tratterà quindi in questi casi di determinare analiticamente l'efficacia terapeutica per due diversi interventi sanitari alternativi, di verificarne l'equivalenza e di scegliere quello che presenta i minori costi comparati a pa-
HA
M.F. Drummond,
La valutazione economica
dei sistemi sanitari
Sommario: l. l ntroduzione (Costantino Tessarolo) - 2. Le forme di collaborazione intercomunale nella gestione dei
pubblici serviz i locali - 3. L 'azienda consorziale .
Il volume raccoglie le relazioni presentate dagli autori in un. recente
convegno organizzato dalla SogesSocietà di organizzazione e gestione
di Torino, in tema di azienda consorziale e servizi pubblici locali.
Alcuni anni orsono il Consiglio di
Stato affermò, in un celebre parere ,
che il testo unico 15 ottobre 1925,
n. 2578, contempla solo tre modi di
gestione di pubblici servizi assumibili dagli enti locali: la gestione mediante le aziende speciali, la gestione diretta in economia, le concessioni all'industria privata. In altro più
recente parere il Consiglio di Stato
ha precisato poi che per la gestione dei pubblici servizi aventi una dimensione superiore all'ambito comunale, l 'unico strumento previsto dal
testo unico del 1925, è l'azienda consorziale.
Dali 'insufficienza della normativa
vigente è sorta l'esigenza per le amministrazioni locali di adottare varie
altre forme di gestione di servizi pubblici diretta a consentire alle aziende municipalizzate di operare anche
al di fuori della circoscrizione del comune che le ha istituite. Tuttavia ,
questa attività extraterritoriale delle
aziende municipalizzate non può essere considerata un'alternativa alla
gestione di un servizio pubblico mediante azienda consorziale.
Alla complessa materia dei rapporti
tra aziende municipalizzate, consorzi amministrativi ex legge 383/1934
commenti e notizie
Napoli . Liguori. 1981. pp. 582
James O. Wilson (a cura di),
The politics of regulation
(La politica
della regolamentazione)
AH
Sommario: Prefazione - l. Econometria
e modelli econome trici - 2. Relazione tra
due variabili - 3. Il modello di regressione lineare a due variabili - 4. Il modello
di regressione a tre variabili - 5. Estensione del modello lineare di regressione 6. L'autocorre lazion e - 7. L'eteroschedasticità - 8. Altre violazioni delle ipotesi
base - 9. Modelli con variabili ritardate - l O. l ntroduzione ai modelli multiequazionali - Il . Il modello lineare classico - 12 . Il modello di regressione lineare generalizzato - 13 . Altri metodi di analisi multivariata - 14. Sistemi di equazioni simultanee - 15 . Inferenza statistica - 16 . Calcolo matrici a le - 17 . Esercizi
18 . Tavole statistiche - 19 . Bibliografia.
Nella parte finale del volume sono
riportate due appendici di inferenza
statistica e di algebra delle matrici al
fine di richiamare, almeno intuitivamente, il significato di alcuni concetti di largo uso nel testo.
Globalmente il volume si presenta
come il tentativo di offrire un testo
di econometria in lingua italiana,
che eviti problemi di comprensione
della letteratura straniera; proqlemi
dovuti in larga misura alla non congruenza tra la preparazione statistica e matematica di base del lettore
italiano con la gran parte dei libri
di testo disponibili.
UE
Pasquale Persico
e Salvatore Vinci,
Principi di econometria
U
AH
UE
HA
EU
Si tratta di un testo di Econometria destinato in particolare a due categorie di lettori , da un lato gli studenti universitari frequentanti corsi
di econometria e, dall 'altro , gli interessati ad acquisire una comprensione delle più usate tecniche econometriche al fine di valutare stime
empiriche più sofisticate.
Il volume è virtualmente diviso
in due parti, non tanto in base alla
diversità degli argomenti trattati,
quanto alla strumentazione utilizzata. Infatti in tutta la prima parte si
analizzano le diverse tematiche facendo riferimento a modelli molto
semplificati con un numero ristretto
di variabili (al massimo due) e inol tre evitando di fare ricorso all'algebra matriciale. l medesimi modelli
vengono generai izzati, nella seconda
parte del volume, al caso di K variabili esplicative e la loro formalizzazione diviene più elegante e lineare
con l'utilizzo de li 'algebra matrici ale.
Non esiste comunque una frattura
di livello fra le due parti , in quanto
è nelle intenzioni dei due autori seguire le problematiche in modo graduale al fine di consentire anche al
lettore privo di conoscenze econometriche di prendere confidenza con il
metodo e le argomentazioni propri
della disciplina in questione.
Questo modo di procedere permette di raggiungere un livello minimo di preparazione di base, fornendo quindi la necessaria strumentazione formale per la comprensione
della letteratura econometrica anche
applicata.
HA
E
e consorzi ex testo unico del t 925
è dedicato il presente volume.
La prima parte tratta in generale
delle forme di collaborazione intercomunali nella gestione dei pubblici
servizi locali, con particolare riguardo alle società per azioni e alle gestioni per conto.
In essa è esaminato dapprima il
rapporto tra servizi pubblici e territorio con riguardo alla tematica dei
comprensori, alle soluzioni adottate
in altri paesi europei e alla posizione
delle imprese pubbliche locali . Sono
poi analizzate le forme associative di
collaborazione e quelle non associative . Le prime si estrinsecano nel consorzio, neli 'azienda consortile, nella
comunione tra aziende municipalizzate, nella società a partecipazione
comunale. Di quest'ultima, in particolare, sono evidenziati i problemi
relativi alla sua legittimità, ai vantaggi e svantaggi che presenta , al controllo politico.
Quanto alle forme non associative
di collaborazione, l 'esame si estende
alla gestione in concessione in rapporto anche con il servizio per conto e con la fornitura e la somministrazione. Come conclusione di questa
parte sono riportate le proposte di
riforma elaborate dalla Cispel. In appendice sono elaborati alcuni schemi di statuto di Spa a partecipazione
pubblica, di Spa pubblica, di convenZIOne.
La seconda parte riguarda più specificatamente l 'azienda consorziale.
l n essa gli autori si soffermano sugli
aspetti giuridici, cioè sui profili giuridici dell'azienda consorziale e sulla
sua struttura (assemblea consorziale,
commissione amministratrice, direttore); sugli aspetti amministrativi e
organizzati vi quali l 'iter giuridicoamministrativo per la costituzione
dell'azienda consorziale e i vantaggi
organizzativi e finanziari che essa
presenta sui principali settori di applicazione nella realtà attuale (settore delle acque, settore energetico, settore dei trasporti pubblici) .
Questa seconda parte è corredata
da un 'appendice nella quale sono riportati gli schemi di atti per la costituzione delle aziende consorziali.
Lo studio risulta utile non solo a
chi opera nel settore dei pubblici servizi locali , ma anche a chi dovrà accingersi a riformare l'istituto della
niunicipalizzazione
New York . Basic Books. 1980. pp . 468
Sommario: Introduzione (James Q. Wilson) - Parte prima: La regolazione tradizionale - l . La regolamentazione statale dell'energia elettrica (Douglas D. Anderson) 2. La commissione federale per la marina (Edward Mansfìeld) - 3. L'ufficio dell'aereonautica civile (Bradley Behrman) Parte seconda: La regolamentazione della concorrenza - 4. La divisione antitrust
del dipartimento della giustizia (Suzanne
Weaver) - 5. La commissione federale
per il commercio (Robert A. Katzmann)
- Parte terza: La «nuova>> regolamentazione, prodotti e procedure - 6. L'amministrazione per i prodotti alimentari e medicinali (Paul J. Quirk) - 7. L'amministrazione per la sicurezza e la salute del lavoro (Steven Kelman) 8. L'agenzia per
la protezione ambientale (Alfred Marcus)
- 9. L'ufficio per i diritti civili (Jeremy
Rabkin) - Parte quarta : Conclusioni - lO.
La politica della regolamentazione (James
Q. Wilson).
l sistemi economici moderni sembrano essere caratterizzati da profonde interrelazioni fra il potere politico e l 'iniziativa privata . Tali relazioni assumono una rilevanza soprattutto nei regimi liberali, come
quello che governa gli Stati Uniti.
Una peculiarità del liberalismo è
quella della libertà di iniziativa privata, mentre lo Stato ha solamente
funzione di controllo, affinché l'azione promossa dai privati sia in conformità alla legislazione vigente.
Un problema cruciale che tende ad
emergere in questo tipo di regime
consiste nel fatto che l 'iniziativa privata tende a coincidere con gli interessi particolari di alcuni gruppi so-
529
commenti e notizie
UE
Altri libri ricevuti
AA.VV ., Responsabilità sociale e
bilancio sociale di impresa , Milano,
Angeli , 1981. pp. 119.
O l n questo documento sono riprodotte le comunicazioni al seminario internazionale su: «Il bilancio sociale di impresa: esperienze e prospettive negli Usa e in Europa», tenutosi a Roma il 18 e 19 novembre
1980 e organizzato dali'Isvet ( Istituto per gli studi sullo sviluppo economico e il progresso tecnico). Oggetto dei contributi è la responsabilità
sociale de li 'impresa nelle soluzioni
adottate e nella possibile evoluzione
in rapporto a una domanda sociale
in continuo mutamento. Tali contributi si riferiscono agli Usa (James H.
Heard), alla Francia (Jean-Louis Jacquet), alla Gran Bretagna (Stuart
Burchell), alla Repubblica federale
tedesca (Edmund Hemmer) e in par·
ticolare all'impresa pubblica. L'introduzione è di Gustavo De Santis .
U
HA
E
530
Comunità economica
europea,
Aiuti e prestiti della comunità europea, Bruxelles, Cee, 1981, pp. 86.
O Questo opuscolo è destinato a
informare il lettore sugli aiuti e i prestiti che la Comunità accorda per agire sulle strutture socio-economiche
e costituisce una guida pratica per
gli eventuali beneficiari a identificare tali aiuti e prestiti. Dato il suo
duplice scopo - informazione generale e guida pratica - l'opuscolo presenta in primo luogo una visione d'insieme degli strumenti finanziari a finalità strutturale della Comunità, cercando di inquadrarli nelle varie politiche comunitarie.
Confederazione generale dell'industria italiana, Gli imprenditori e La
politica industriale, Bologna, Il mulino, 1982, pp. 170.
O Il 9 e 10 ottobre 1981 la Confindustria presentò a Genova , a un
convegno di imprenditori, politici ed
economisti, una propria originale
proposta di politica industriale, che
trova il suo fondamento teorico nella
«programmazione per fattori» dello
sviluppo . Il volume contiene gli interventi al convegno di Vittorio Merloni e di Guido Artom, nonché il testo della proposta confindustriale.
AH
EU
AH
UE
A questa problematica è dedicato
il volume curato da James O. Wilson. Obiettivo dello studio è quello
di analizzare alcune forme di regolamentazione al fine di verificare l'
esistenza o meno del fenomeno del
clientelismo e di valutare quindi la
necessità e l'efficienza dei controlli
introdotti dallo Stato in determinati
settori .
Le forme di regolamentazione considerate sono molto diverse tra loro;
vanno da quelle più tradizionali sulla fornitura dei servizi essenziali, a
quelle sulla libera concorrenza del
mercato, a quelle più recenti sull'ambiente, sulla tutela dei diritti civili,
sul consumo dei medicinali.
Ognuna di esse viene analizzata
con riferimento all'organo preposto
alla funzione di regolamentazione. l
vari autori , seguendo una linea d'indagine comune, si occupano dell'origine legislativa di questi organi, delle
loro funzioni peculiari, delle politiche adottate, delle modificazioni legislative intervenute in materia, degli
effetti della regolamentazione, delle
reazioni dell'opinione pubblica agli
interventi effettuati dagli enti governativi.
L'interesse degli autori non è quindi scandalistico, come ci tiene a evidenziare il curatore nell'introduzione, ma quello di approfondire le modalità attraverso le quali gli enti di
regolamentazione operano quotidianamente.
l saggi contenuti nel volume si
concentrano quindi sulla politica della regolamentazione: gli obiettivi che
hanno indotto il controllo, i conflitti
gestiti e risolti dai vari enti, l'influenza sulla regolamentazione dei diversi mandati presidenziali , gli sforzi politici che hanno sostenuto queste istituzioni.
Solo incidentalmente i diversi autori si sono occupati de Il 'aspetto economico della regolamentazione, alme-
no per quanto concerne una valutazione in termini di costi e di benefici delle diverse alternative di regolamento. Questo non sta comunque
a significare che la componente economica non sia rilevante nell'analisi
degli obiettivi e delle azioni attuate
dagli enti preposti alla regolamentazione per attuarli.
La rilevanza di interessi di tipo
economico è comunque il punto cruciale dell 'analisi, in riferimento soprattutto ad alcuni organi come la
Divisione antitrust , l' Amministrazione per i prodotti alimentari e medicinali, l'Agenzia per la protezione
dell'ambiente.
Le prospettive economiche della regolamentazione e la loro valutazione
vengono esaminate nel dettaglio dal
curatore del volume nel capitolo conclusivo, che è dedicato, più in generale, a un approfondimento del contesto culturale, istituzionale, legislativo e sociale in cui il controllo governativo si attua .
Wilson constata, a conclusione del
volume, la varietà, la complessità, la
diversità della realtà politica , che altro non è se non il risuhato delle idee
e delle motivazioni di politici e burocrati, sempre mediato , più o meno
consapevolmente, dalle preferenze e
dagli interessi dei votanti.
HA
ciali. E' quindi indispensabile l'intervento di regolamentazione governativa a tutela degli interessi e della volontà almeno della maggioranza, se
non addirittura delle minoranze.
Perché ciò avvenga è necessario
che gli enti governativi preposti alla
regolamentazione non siano strumenti politici di fazioni private e che
gli interventi non siano lasciati alla
discrezionalità degli amministratori
pubblici.
lrer (Istituto regionale di ricerca
della Lombardia), Accessibilità e sviluppo in Lombardia, Milano, Angeli,
1982 , pp. 134 .
O La presente ricerca, condotta da
Guido De Carolis e da Elio Tarulli,
ricercatori de li 'I rer, esamina gli andamenti insediativi degli anni '70 da
una prospettiva di indagine molto
ampia, che pone l 'accento sull'organizzazione territoriale della regione
e più in particolare sulla variabile
«accessibilità», tentando di verificare
se persiste ancora oggi, e in che misura, il modello cumulativo di sviluppo che aveva caratterizzato i decenni precedenti.
Irer (Istituto regionale di ricerca
della Lombardia), Terziario pubblico in Lombardia, Milano, Angeli,
1982, pp. 336.
O La ricerca in oggetto affronta
il tema della componente pubblica
del terziario e si muove lungo tre
itinerari. Due di essi prendono a riferimento il sistema ospedaliero e l'armatura dei servizi comunali. Il terzo
commenti e notizie
Regione Piemonte, Contributi alla
formazione del nuovo piano di sviluppo regionale, Torino, Regione Piemonte, 1982, pp. 124.
O l n questa indagine vengono delineati gli obiettivi di politica agraria e la loro perseguibilità nella realtà del settore agricolo piemontese;
vengono presentati inoltre i primi risultati di elaborazione sui dati raccolti nella seconda fase del l 'indagine
sul l 'industria manifatturiera piemontese riferita al comprensorio di Torino; nella terza parte dell'indagine
si va a verificare, sia sotto il profilo
metodologico sia in termini di fattibilità, la possibilità di mettere a punto un indicatore del settore sommerso, avente applicabilità al territorio
regionale e dotato di sensibilità ai
movimenti di breve periodo del fenomeno .
Ezra l. Mi,s han, Jntroduction to
Normative Economics (Introduzione
all'economia normativa), New York,
Oxford University Press, 1981, pp.
548.
O Questo libro si presenta come
un testo fondamentale per i corsi
di economia ed è destinato a impartire agli studenti il necessario senso
prospettico sull'argomento.
Deve
quindi essere visto come un supplemento e un antidoto a quei corsi
HA
EU
AH
UE
Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico),
L'uguaglianza di opportunità per le
donne nell'economia, Milano, Vita e
pensiero , 1981. pp . 312.
O Il presente studio analizza le
conseguenze dell'aumento del tasso
di partecipazione delle donne all'attiv.ità lavorativa e dell'evoluzione dei
ruol.i della donna nel mercato del
lavoro; i problemi sollevati dall'applicazione del principio dell'uguaglianza de li 'impiego e della retribuzione; l'influenza d eli 'educazione e
della formazione professionale sull'
occupazione femminile; la questione
della flessibilità del tempo di lavoro;
il problema dell'istituzione di servizi
di custodia dei bambini e infine l'
evoluzione della legislazione sulla
sicurezza sociale. Nell'ultima parte
del rapporto si mettono in evidenza
le tendenze in atto nei paesi dell'
Ocse così come i programmi, le politiche e gli orientamenti che dovrebbero guidare i paesi membri verso la
soluzione dei problemi che essi hanno sul tappeto.
HA
E
John King e Philip Reagan, La
distribuzione del reddito, Napoli, Liguori, 1981, pp . 107 .
O Il libro sviluppa un esame introduttivo delle teorie e delle analisi
empiriche sulla distribuzione del
reddito tra lavoro e proprietà. A una
riflessione sulla definizione della distribuzione segue un esame delle risultanze empiriche dei cambiamenti
nella distribuzione in alcuni paesi
occidentali. L'analisi della teoria neoclassica è seguita dall'esame delle
teorie del monopolio e delle teorie
neokeynesiane. Il volume si conclude con un'analisi degli effetti dell'
azione sindacale sulla distribuzione
del reddito.
Giorgio Pellicelli , Strategie e pianificazione nelle imprese, Torino,
Giappichelli, 1981, pp. 188.
Questa pubblicazione, che riassu"
me alcune conversazioni svolte nel
corso di Tecnica industriale alla facoltà di economia e commercio di
Torino , vuole rispondere principalmente a che cosa si intenda per strategia e per pianificazione; perché le
imprese abbiano esteso l'applicazione di questi due concetti; con quali
tecniche lo abbiano fatto e quali risultati abbiano ottenuto.
AH
UE
lres (Istituto ricerche economicosociali del Piemonte), Il settore elettromeccanico in Piemonte , Torino,
l res, pp . 186.
O Questa indagine si colloca nell'ambito dell 'analisi della struttura
del settore metalmeccanico piemontese iniziata nel 1976 con il rapporto
sul settore dei beni strumentali e proseguita poi con il rapporto sulla meccanica di base ( 1978) e con lo studio
sulla meccanica di precisione (1980).
Oggetto di questo quarto volume è
il comparto industriale, che comprende un gruppo, abbastanza differenziato al suo interno, di costruzioni
meccaniche fondate su principi di
funzionamento di natura elettrica o
elettronica, unitamente alle lavorazioni dei materiali e alla produzione
di componenti che fanno capo alle
suddette attività produttive finali.
preliminari limitati all 'economia positiva. Descrive, tra l'altro, la serie
di proposte popolari prescrittive , ne
apprezza la validità e rivela i limiti
dell 'economia normativa o economia
del benessere come strumento di miglioramento sociale. Nonostante si
rivolga principalmente a studenti universitari di economia, potrebbe risultare utile anche ai laureati come
una moderna riaffermazione di molti
aspetti della materia che non sono
stati trattati in modo ampio in altri
lavori.
U
affronta i temi dell'efficienza. dell'efficacia e della produttività. Dall'approccio teorico la ricerca passa all'esame dell'esperienza statunitense, in
ordine alla misurazione della produttività nelle agenzie pubbliche.
Salvatore Paolucci, l finanziamenti internazionali con il Fondo di ristabilimento del consiglio d'Europa,
Firenze , Le Monnier, 1982 , pp. 173.
O Il presente studio, dopo avere
esposto una panoramica della struttura del Fondo di ristabilimento del
consiglio d'Europa, si suddivide in
due parti : una generale riguardante
gli scopi e le finalità dell'organismo
in relazione alla sua operatività nei
paesi aderenti e un 'altra più specifica relativa all'Italia . La pubblicazione riveste interesse per le banche ordinarie e gli istituti di credito speciale oltre che per le imprese, i liberi
professionisti e i cultori della materia.
Regione Toscana, Partecipazioni
statali e programmazione regionale,
Firenze , Regione Toscana, 1982, pp.
422.
O Sono qui raccolti gli atti del
convegno svoltosi a Firenze il 21 e
22 novembre 1980 su « Partecipazioni statali e programmazione regionale» .
Roberto Scazzieri, Efficienza produttiva e livelli di attività, Bologna ,
Il mulino , 1981, pp. 136.
O Questo libro si propone di studiare le relazioni tra scala e efficienza
dei processi produttivi attraverso la
ricostruzione e la valutazione degli
schemi analitici che vanno dagli economisti classici alla teoria moderna della produzione. Su questa base
viene proposto un nuovo criterio d'
indagine, allo scopo di consentire un'
analisi generale delle relazioni tra efficienza e livelli di attività.
531
commenti e notizie
AH
HA
AH
UE
U
HA
E
532
Francesco Vitale, Regioni, stato,
comunità europea , Roma , Consiglio
regionale del Lazio, 1982 , pp . 318.
O La pubblicazione di questo volume, che nasce come supplemento
del n. 4/1981 della «Rassegna bibliografica di documentazione di studi e ricerche» , rappresenta l'ultima ,
in ordine di tempo, delle iniziative
europeiste assunte dalla Regione Lazio. Il presente volume reca un contributo all'approfondimento del ruolo delle regioni nella costruzione dell'unità europea, facendo il punto su
aspetti, problemi e prospettive di tale ruolo e illustrando la interdipendenza tra integrazione europea e autonomia regionale.
UE
Francesco Vassalli e Gustavo Visentini (a cura di) , Legislazione economica (settembre 1979 - agosto
1980) , Milano , Giuffré , 1982, pp.
636.
O Questo quarto quaderno della
Legislazione economica richiama 1'
attenzione sui problemi delle agevolazioni finanziarie alle industrie, cui
è dedicato uno studio per gli aspetti penalistici e una proposta articolata per il riordino della materia. La
scheda tributaria contiene due studi,
l'uno sull'lnvim e l'altro sui centri
servizi. Particolarmente ricche sono
le schede Obbligazioni e contratti e
Lavoro. La rubrica di legislazione
straniera è curata dal Prof. Rolf
Birk .
EU
Regione Toscana-Giunta regionale , Regione-programmazione e politica energetica, Firenze, Servizio editoriale della giunta regionale , 1981,
pp. 354 .
O In questo volume è stato raccolto il materiale fondamentale presentato alla conferenza del 6/7 dicembre 1979 su « Regione-programmazione e politica energetica». La
conferenza, voluta dalla Regione Toscana, ha messo a confronto le istituzioni, gli enti energetici, il mondo
della ricerca e della scienza, con le
forze sociali, gli enti locali e gli operatori economici , al fine di pervenire
all'individuazione delle problematiche energetiche ·presenti sul territorio regionale e delle loro possibili
soluzioni operative.
Ciriec
Centro italiano di ricerche e d'informazione sull'economia delle imprese pubbliche e di pubblico interesse
Milano, via Fratelli Gabba, 6 - telefono 87.25.65. Sede di Roma, via Flavia, 47 - telefono 474 .28 .90 .
Presidente:
prof. Piero Schlesinger
Vice Presidenti:
on. Antonio Giolitti, dr. Alberto Mortara (segretario generale), prof. Romano Prodi
Comitato generale:
AH
UE
prof. Piero Schlesinger, presidente Ciriec ; dott. Alberto Mortara, vice presidente Ciriec; prof. Arnaldo Maria Angelini, presidente
onorario Enel; dott. Luigi Arcuti, presidente Imi ; ing . Paolo Baratta, presidente Consorzio di credito opere pubbliche ; prof. Umberto Colombo, presidente Cnen; prof. Antonio Confalonieri, presidente Cassa risparmio provincie lombarde ; prof. Francesco Corbellini, presidente Enel ; avv. Camillo Ferrari, vice presidente Cispe!; ing. Alberto Grandi, presidente Eni; dott. Nerio Nesi, presidente Banca nazionale del lavoro; dott. Antonino Occhiuto, presidente Istituto italiano credito fondiar io ; on. Armando Sarti, presidente Cispe! ; prof. Paolo Savona, presidente Credito industriale sardo; dott. Ercole Semenza, direttore generale Ferrovie dello Stato;
avv. Pietro Sette , presidente lri; sen . Giovanni Spagnolli, Senato della Repubblica ; dott. Carlo Tognoli, sindaco Comune di Milano
Consiglio direttivo:
EU
prof. Piero Schlesinger, dott. Alberto Mortara, prof. Romano Prodi, dott. Riccardo Bauer, dott. Gastone Bollino, dott. Umberto Del
Canuto , dott. Giovanni Matteucci , dott. Luciano Peduzzi, dott . Giacomo Properzi, dott. Sergio Siglienti, dott. Itala Trapasso, dott.
Mirko Zagnoli
HA
Comitato scientifico:
AH
UE
prof. Piero Schlesinger, dott. Alberto Mortara, prof. Giorgio Berti, prof. Giuseppe Bagnetti, prof. Sabino Cassese, prof. Aldo De
Maddalena, prof. Reno Ferrara, prof. Giorgio Fuà, prof . Innocenza Gasparini, prof. Emilio Gerelli , prof. Massimo Severo Giannini,
prof. Mario Giuliano, prof. Siro Lombardini, prof. Giannino Parravici ni, prof. Umberto Pototschnig, prof. Alberto Ouadrio Curzio,
prof. Romano Prodi, prof. Gaetano Stammati, prof. Giorgio Stefani, prof. Sergio Steve, prof. Piero Ziccardi
Collegio revisori:
HA
E
U
dott. Luigi Azzimanti, presidente; avv. Franco Cassiani lngoni, membro effettivo; dott. Gastone Ortenzi, membro effettivo; dott.
Elio Gambini, membro supplente
Costituito a Milano il 21 febbraio 1956.
Eretto in Ente giuridicamente riconosciuto con decreto del Presrdente della Repubblica del 19 ottobre 1962 n. 1968, pubblicato
sulla Gazzetta ufficiale del 26 febbraio 1963, n. 55.
Il Ciriec è diretto a promuovere in Italia le ricerche , gli studi e il coordinamento, nonché la distribuzione di informazioni
sulle imprese pubbliche, sulle imprese cooperative, sull'attività economica senza fine di lucro e in genere sull'intervento dello
Stato e degli enti pubblici nell 'economia .
A tale scopo pubblica la presente rivista e la collana editoriale di opere sul settore pubblico dell 'ec onomia; raccoglie, cataloga e coordina il materiale statistico e bibliografico del settore; promuove ricerche e convegni in via autonoma e in collaborazione con gli organi dell'amministrazione pubblica e con le aziende; organizza convegni e seminari; attribuisce premi e
borse di studio destinati a stimo lare una migliore conoscenza del settore .
Il Ciriec funge anche da sezione italiana del Ciriec, Centre international de recherches et d'information sur l'économie publique sociale et coopérative , la cui sede è attualmentF. Université de Liège au Sart-T ilman Batjment B 31 4000 Liège (Belgio) .
Sezioni nazionali del Ciriec esistono , oltre che in Italia, in Argentina , Austria,
Gran Bretagna , Grecia, India, Israele, Svizzera .
Belgio,
Canada,
Francia,
Germania
federale,
BANK-MEES&HOPENV
G-/ rt{ Oj~O
Dr. Gianni Bonvicini
UE
Instituto Affari Internazionali
88, Viale Mazzini
00195 Roma.
Italie
AFDELING :
AMSTERDAM,
October 31 1 19 7 9
EU
AH
RIFERENTI E:
Dear Sir,
HA
~urther
AH
UE
to our meeting at Scheveningen in June,
I send you enclosed my paper : 'The financing
of the EG-budget in the future'. The paper is
produced for the TEPSA/Federal Trust Conference
on the future of the Budget of . the European
Communi ti es . .
HA
E
U
I would like to discuss my contribution at the
next conference in London , the- 7th and 8th
Decernber 1979.
c.c.: Dieter Biehl
Gianni Bonvicini, Tom Boylen
R. Caeser, Douglas Dosser,
Klaus-Dirk Henke
Stephen Holt, Max Jansen,
Giacomo Luciani, Garrett Murphy,
Eduard Neville-Rolfe,
Theo Peeters, Gérard Tardy,
Gerard de Vries, Wolfgang Wessels,
Yao-Su Hu.
POSTBIJS 293 l TELEFOON 0!0 - 527 91 Il/ TELEGRAMADRES MEESBANK l TELEX 11424/ POSTGIRO 8578
STATUTAIR GEVESTIGD TE 's-GRAVENHAGE; HANDELSREGISTER AMSTERDAM NR l HSJJ . ROTTERDAM NR 104958
·':i
/
Conference on 'The future of the budget of the
European Comrnunities'
The financing of the EC Budget in the future
UE
· "Adri van der Meer
AH
l. Introduction
EU
In this article, attention will be given to the
possibilities of ensuring continued financing
HA
of the EC Budget iri the future ·, notably as far
as the development in the revenue is concerned.
UE
Obviously, the financing problem resulting from
-
a lagging behind of revenue can also be solved
AH
by limiting expenditure; for this, the overall
expenditure policy should once again be reviewed
EU
critically. At the same time, shifts can be made
HA
within the various categories of expenditure.
This
~ould
produce a more equitable spread of ·
prosperity, an improved control of expenditure
and/or the introduction of economies.. However,
apart from all these possibilities of obviating
any imminent bankruptcy of the EC budget, attention
--will now only be gi ven to the possibili ti es of stepping up the EC revenue.
_________ ________
_;,;_
- - - -- -·-- -
- - -·· - - -- --
--
-
- , l_
----------
- 2 -
2. The current sources of finance
The revenue side of the European Budget consists
of a number of resources propres and a contribution by the member states based on their share
UE
in the Commùnity GNP. The own sources of revenue
consist of Customs duties, agricultural levies
AH
_including sugar levies and a share in national
value added taxes. If the development of compulsury
EU
and discretionary expenditure is viewed in relation
HA
to the trend of own revenue, it is apparent that
the EC may fase bankruptcy in a few
years~
In
UE
1980, the percentage of VAT contribution will
approach the maximum permissible l% of the VAT
This will greatly reduce the leeway far
AH
base.
a further expansion of expenditure, seeing that
EU
the revenue from Custorns duties and agricultural
levies wi11 in the longer term be subject to
undu1y great fluctuations. A1so, they wil1 show
HA
. - - - - - - -----
a declining trend and no 1onger meet the re-
quirements of a growing Community budget. Tab1e l
shows the trend of revenue from 1971 up to and
including the 1980 budget. In considering this
Table, it shou1d be remembered that in 1971,
Deve1opment in EC-revenuès (mi11ion ECU)
Tab1e '- 1
1971
' 1972
'1973
1974
1976
1975
1977
l978
1979
1980
Customs duties
582.3
957.3 1,986,3 2,767,1 3,151.0 4,064.6 3,927.2 4,407.9 4,745,5 5,135.5
Agricu1tura1 1evies
(incl. sugar/iso glucose 1evies)
113.8
794.5
Other revenues
l
329.9
-
923.8
1,236~6
2,087.3
69.5
.81.0
. 57.2
14~99.0
.
EU
Some figu;-es_ for_ th_e Nether1and_s (IIlillion
Customs duties
1971 .
-·
1972
1973
916
936
1,029
-
-
G.N.P. contribution
-
-
Agricu1tura1 1evies
443
455
V.A.T.:..base.
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1,126
1,'061
1,171
1,241
1 ', 229
1,340
1,415
-
1,375
1,400
-
325
105
-
.
-
402 . ~ -940
1,259
':""
\
:· 880
1,173
1,037
HA
EU
%
HA
·· · - ·
gui1der~)
AH
UE
..
282.8
.35.9 . . 320.5
--
283.0
. 217.2
2,289.4 3,074.4 4,641.0 5,036.7 6,213.6 7,993,2 8,483.2 IL884.2 llJ15.8
f.
...
4,472.4 7,494.1
168.3
i
L.
-
-
158.5
:t
•>
-
2.152.8 2,482.1 2,494.5 4,975.8 2,170.1
1~903.8
~·..f.."'
Tab1e 2
-.
-
•'4
-;.
;;,(
590.1 1,163,7 1,778,5 2,283.3 2,173.0 2,201,1
UE
G.N.P.-contribution
Tota1
-
-
V.A.T.-:-base
510.2
AH
%
.:..:.;
l
l
- 2a -
l l
i;
~~- - :1'
L;·::._.
1_. _· :
r·
..
3 -
there were.only six contributihg rnembers (BLEU,
West Germany, France, Italy· and The Netherlands)
and that, frorn 1975, the membership has totalled
nine (six plus Denmark, Eire and the United Kingdom).
.
.
UE
With regard to the trend of the Custorns duties,
it is obvious that this source of revenue has been
AH
rising at an ever rn9re declining pace. Also as a
percentage of the Comrnunity GNP, the Custorns
EU
duties are dirninishing. A closely related problem
is that the cost of paying over Customs duties
HA
is shifted to third countries. Where imported
goods are re-exported, whether directly or indirect-
UE
ly, part of the cost thereof can be cLaimed frorn
AH
others. Where this possibility does not exist,
the import duties to . be paid over to the EC consti-
EU
tute a heavier burden for the country concerned
than would have been the case if the costs can be
HA
shifted to the hinterland. It would be good to
bear this in mind when deciding on the percentage
of the Customs duties to be paid over. Irrespective
of the extent of the amount to be paid over to
the EC, its share in the own sources of revenue
will in the longer term anyhow decline further.
Similarly, the revenue from agricultural levies
should in principle decline in the coming years.
~-.o..,t~~·-
< '
· - --- - - -·-·
~
Moreover~
4 -
this revenue is subject to many fluc-
tuations. Although it was decided to abolish, after
a transitional phase, the system of the monetary
compensating accounts (MCA), much is left to be
arranged, notably in regard to the weighing be~
UE
tween costs and revenue (equity) of the member
states. In a number of member states, there is a
AH
feeling · of dissatisfaction with the extent of
their net contribution. In the long run, the
h~ve
to consist of
EU
lar gest contribution will
the VAT-levy, but here, a l% ceiling of the uni-
HA
farro VAT base applies. Apart from the fact that
this l % ceiling has almost been reached, the
UE
volume of consurnption has been increasing at a
AH
slower pace than real GNP; VAT receipts consequently also lag behind economie growth. This results
EU
in an ever-increasing need for an own source of
revenue, which should be progressive by its
HA
nature.
3. Potential new sources of finance
The rising demand for own resources to finance the
Commun ity budget can be met in the following ways.
..
-
5 -
Conceivahly these could be:
a. Creation of new direct or indirect taxes.
b. Increase of the current 1% VAT
ceiling~
c. The re-introduction of GNP contributions.
UE
d. Recourse to the international rnoney and capital
rnarkets.
e. Liquidity creation.
EU
AH
f. Transfer of prilicy, lncluding a contribution
towards expenditures, frorn the national to
the international area.
HA
3a. Creation of new taxes
· The great drawback. of GNP contributions to the
bud~et
was the difficulty of determin-
UE
European
AH
ing in rnutual consultation on what basis these
were to be made. The adoption of the VAT per-
EU
centage to be paid aver was possible because the
structure of this tax had been harmonìsed.
HA
The creatìon of new dìrect or ìndirect taxes . ìs
faìrly difficult, seeing that these taxes would
bave to rneet a large · nurnber of requirernents.
Mention can be rnade of the fact that the basìs
of the taxation should be harmonised to enable
a uniforrn application in every rnember state.
- 6 -
Furthermore, the revenue should be progressive,
effective throughout the Community, simple to
collect and be commensurate with the fiscal
strength of the member states.
'Financing the Community .
Budget: The lvay Ahead'
(supplement 8/78), the
UE
In its Green Paper.,
AH
European Commission sums up a number of taxes
that could potentially be considered (Corpora-
EU
tion tax, Incarne tax, Energy tax, Excìse on
cigarettes), concluding that in the short term
HA
no new Community taxes can be introduced.
UE
There is, however, a potential new source of re-
-
venue which does show the characteristics of
AH
'own resources'. - When looking at the natural gas
and oil reserves of the various EC countries, i t
EU
appears that these are very enevenly spread over
HA
the member states. As a result, one country will
experience considerably less disadvantage from
the increase of energy prices than an other.
Should the EC already be one united Etirope, all
member states could benefit from this to an egually great extent. For this reason, there is a stro n:r
point in advocating the introduction of a tax on
-_;À;,.(~
r.~~r:. ~
...
- 7 -
the exploitation of fossil energy. A fraction
of the value of the energy produced in Europe
each year would yield a considerable volume of ·
means. for - th-e EC. A t the same t ime, this would
UE
meet the reguirements in regard to progressiveness (as a result of prièe increases), effectivecol~
AH
ness throughout the Community, sirnplicity of
lection and fiscal strehgth. In .The Netherlands
EU
alone, the output of primary energy this year
(especially natural gas) already arnounts to
HA
71 rnillion tons oil-eguivalent. Based on a price
of Fls 300 per ton, ·this represents a value of
UE
Fls 21.3 billion of ECU 7.6 billion.
AH
A cornparìson of the 1977 production figures of
natural gas arid oil reveals that virtually all
EU
rnember states can contribute to this tax. The
relative figures for the year 1977 are stated
HA
in Table
T ab le 3.
3~
Natura! gas and crude oil reserves and productìon in 1977
Natura1 gas .
(bi11ion cubie meters)
E.C. country
France
Ita1y
The Nether1ands
United Kingdom
West~Germany
Reserves
136
235
1,699
821
207
Production
7.7
13.7
96.9
41.7
19.4
Other countries
Tota1 E.C.
3,068
179~4
Source: E.N.I., Energy and hydrocarbons 1977.
Crude Oi1
. (mi11ion tons)
Reserves
Production
2,603
40.1
150
9.6
2,753
49.7
- .. 8 -
3b. Increase af the current l% VAT ceìling
An increase af the VAT ceiling rneets with resìstance an the part af rnany rnernber states. Hawever,
.
·-
.
-- - -
as a shart-terrn salutian; it will be accept~~ie
UE
and an ìncrease af the rnaxi rnurn cantributìans
frarn l% ta, far ìnstance, 2%, wìll f o r the time
AH
beìng pravide sufficient leeway far the European
budget. It can be expected that, by t he tirne the
ceilin~
has been reached (1985-1988), other.
EU
2%
HA
taxes will alsa have been harmonised, and a more
limited share af the VAT base will consequently
UE
suffice.
AH
3c. Re-introduction of GNP. còhtributi·ons
EU
The re-introduction of an arnount of GNP centributions wauld mean a step back in the develop-
HA
ment of the European budget. Only in case of
entry of new mernbers will this be a potential
source of finance pending an adjustrnent or introductian af a VAT on EC basìs in the countrìes
concerned. In additian, financing under this
systern will render the EC unduly dependent on
natìonal partlìrnentary
-- - ·- -- - - -
decisioris~
"
-
9 -
3d. Recourée to international rnoney and capita!
rnarket
Budget expendi ture. c.an be di vi d ed into current
expenditure and capitai expenditure. The latter
UE
category of expehditure will over rnany years
previde an economie benefit enabling the cost
AH
of financing to be spread over several years.
In such cases it will be justified to have re-
in order to place i
EU
course to -the international financial rnarkets
loan in ECU's. The isstie
HA
of loans will becorne easier as the EC's own
revenue increases, since interest payrnents and
UE
redemptions will have to be rnet frorn.current
AH
revenue.
EU
3e. Creation of liquidity
HA
The setting up and effèctive introduction on 13th
March, 1979 of the European Monetary System marked
the beginning of a new period of closer monetary
cooperation. On the introduction of the European
Monetary System, the ECU was made the centrepiece
of this system. ECU's were issued by the European
Fund for Monetary Cooperation (EFMC) against
delivery on a swap basis of 20% of the member
- 10 -
states' gold and dollar holdings. In the sornewhat
longer terrn, after the EFMC has been converted
into a Europeah Monetary Fund, the ECU may
'.
serve as an acti ve r _e serve currf?ncy • . Frorn _th~ _,_ . .
mornent onwards this fund, the European Centra!
UE
Bank, will in principle be able to create
rnoney~
AH
It is obvious that the European budget is going
to benefit frorn such liquidity creation. However,
EU
the overall volume of ECU's to be created ban be
only very lìrnited on account of the inflationary
HA
effect this will produce. As a vehicle for financing the European budget liquidity creation will
significance only.
UE
therefore be of lirnited
AH
3f. Transfer of policy
EU
In case there is going to be a transfer of powers
HA
frorn the national to the international area, this
will a.?tornatically produce a shift in the Cornrnunity's
,
financing requirements. In the rnember states, funds
will be released; these can be passed on directly,
serving as revenue for the European budget. It would
seern tha·t the cornbating of unernployrnent offers a
opportunity for such a transfer. In virtually all
rnember states, the authorities make funds available
each year to irnprove the ernployment situation. On
· ··::'"·.......
'
~ .
- 11 -
every economie surnrnit conference, a better coordination is advocated in regard to the solution òf this problern. Measures on a European
level will o'ffer a chance to achieve this. Also
in the area of defence ft~ATO), such an approach ..
UE
will be conceivable. Apart from increase efficiency and improved coordination in the imple-
AH
mentation of all measures of · this kind, there
is the advantage of an expansion of the European
EU
budget without it being necessary to introduce
HA
riew Cornrnunity taxes. The contributions of individual member states will remain unchanged,
UE
whereas the economie yield of the funds supplied
can increase. Above all, the European concept
AH
will grow in a real economie sense.
EU
4. A structural budget policy
HA
With -~he exeption of ·the proposed tax on the
production of energy, each of the pòtential,
supplementary sources of finance mentioned in
paragraph 3 has certain disadvantages. On of
the major drawbacks would seem to be that the
progressiveness of EC revenue is not guaranteed
at all. In addition, · the mernber states are not
very eager to contribute to an· increase of the
- -- ------
- ·-
-
~:
12
budget. These drawbacks could be rnet by the
introduction of a so-called structural EC
budget policy. In The Netherlands, the experience gained with such a type of budget over
the pastl8 years has been good, at least in
UE
so far as the authorities wished to adhere to
it. In a sornewhat adjusted forrn of structuràl
AH
budget, the EC's future revenue cari also be
ensured. When reviewing the growth in EC re-
EU
venue - both own resources and GNP contribtitions - over the years since 1971, it appears
HA
that the rate of increase changes strongly frorn
year to year. In 1972, the percentage rise as
UE
cornpared with 1971 was 34!"2%, and in the sub-
AH
sequent years this percentage was 50.9%, 8.5%,
23.3%, 28!"6%, 6.1%, 40.0%, 15.4% and 9.3%
If
the re-
EU
respectively (see also Table 1).
lative share of the EC budget in the overal1
GNP of the EC countries were to rernain unchanged,
HA
"t·...
its
growth would have to be equal to the nomi-
nal rise in combined national income. Since the
tax systerns in the various countries are on
balance progressive, the transfer of tax receipts to the EC could also be progressive.
·- ----"-----------------........
-------~---· ·- -
-
---- --- - ---
-
- 13
Far the natiana1 tax autarities, the share af taxes
ta be paid aver ta the EC wi11 then remain equa1.
If thè pragression factar is put at 1.20 and the
grawth af riamina1 natiana1 incarne at 11%, the
awn resaurces cau1d increase by 11% x 1.20
=
13,2%.
UE
This sum is accaunted far by revenue fram Custams
AH
duties, agricu1tura1 1evies, variaus receipts
and a remaining item. In the past, the 1atter
p~rcentage
EU
cansisted af GNP cantributians and/or a
af the VAT base _. Wi thin the framewark af -this
HA
structura1 type af budget, the VAT percentage
wi11 naw be jraised ta such an extent that the
UE
remaining item is fu11y received (i?c1usive of
any tax an the praductian af energy).
AH
In the imp1ementatian af the structua1 budget
pa1icy, there is a passibi1ity that, in hind-
EU
sight, the anticipated grawth af the cambined
HA
GNP appears ta have _been averestimated .ar underestimated. Where this accurs, an adjusting item
wauld have ta be introduced in the subsequent
budget year. It is passib1e though that expenditure
then becames praportionately taa high, but this
can be met in part by the narmal underuti1isation of budget expenditure. Any remaining diffe-
-
_______ __
----......;....;,
.....,
··--
- --
- - - - - ---
- - ··- -
------
.- 14 -
rences, whether adverse or favourab1e, wL11 be
taken into account in the next subsequent budget.
On the basis of the EC budget figures for 1979,
the 1980 budget cou1d in this rnanner be drawu.,_up
-..
as follows:
EC 1980 budget according to structural type of budget .
UE
Table 4.
AH
Anticipated nomina! growth of GNP in the EC in 1980
11%
Prqgression factor
1,.20
Total revenue in 1979
13,715,.8 mln.
Revenue in 1980
(11% x 1:-20) x ECU 13 ., 715f8 = 15,526,.3 mln.
EU
Breakdown of 1980 revenue
UE
HA
Customs duties
ECU
Agricultural levies
Various items of revenue
Adjustment for incorrect 1979 growth estimates
Remaining item
Total
5,135~5
mln.
2 ·, 20lr l
168.3 .
p.m.
8~021. 4 (= 0. 81% of VAT)
ECU 15,526.3 mln.
Since VAT receipts in rnernber states 1ag behind the
AH
-
growth of national incarne, the above scheme results
in a gradua! increase of the VAT percentage to be
EU
:~
paid aver. This development can only be prevented .
HA
-.. ---·-
by the introduction of the tax on energy production.
In fact, i t should be preferred therefore to refer
to a pay-over of national taxes . . Once this aspect
has been incorporated in 1egislation, the funds
concerned can be looked upon as own resources of
the EC . .
·-
-
-
--"---- ·-
-- -
..
- 15 -
S. The overall budget oolicy
The stuctural budget policy described in the preceding. pa..r:agraph_.. r.elates___:t.a __ the _ financ_ing__of .. çur-:- .
UE
rent expenditure. It guarantees a progressing
growth in revenue. In case the politica! signi-
AH
ficance of the EC is increased in the coming
years, the share of the EC budget as a percentage
EU
of the coll}.bined GNP should also go up. It can be
expected that a greater economie part played by
HA
the EC will be attended by a need for additional
resourcés. In principle, this can be met in two
UE
manners. The most obvious one will
~e
a transfer
AH
of tasks from the national to the international
area. National resources released in this process
EU
can be used to strengthen the EC budget. In case
of an expansion of tasks without transfer of
HA
released national funds, the new source of
finance should at the same time be iridicated.
Conceivably, this could first be a transfer of
part of the tax on energy consumption. With this
forrn of tax it is significant though that the
arnount
trans~erred
by each individua! rnernber
state will deviate considerably frorn the sum
-
..
; -
.....
'
- 16 -
payable in dase a tax should be introduced on the
basis of the share of national GNP in the combined
GNP.
EC country
Frarice
Italy
The Netherland
United Kingdom
West-Germany
4 Other c.o untries
EU
694.4
HA
9 EC-countries
136,6
106.7
53.9
144.3
i92.8
.. 60.1
share energy
consumption
AH
fina1 energy
consumption
UE
Table 5. Final energy consumption in 1976 {million toe).
19.7
15.4
7.8
20.8
27.8
%
%
%
%
%
e. s .,
100.0
%
share
EC-GNP
24.9
12.2
6.4
16.0
32.2
8.3
''
''
100.0
'
Source: E.N.I. , Energy and hydrocarbons 1977 . .·
% .
%
.. .
UE
Once the volume of revenue has reached the increased
AH
level, the structural type of _budget will subsequently again apply. Within the scope of the structural
EU
budget policy; an exception should be made for the
financing of capita! expenditure. Durable projects
produce a benefit lasting for many years. Where such
HA
(J.' ...../ .
investments are envisaged, it will be desirable
for the . EC to have recourse to the international
capita! market by placing an issue in
ECU's~
By
charging interest payments and redemptions to the
current budget each year, the principle will be
met that each generation should carry its own
burden.
«
•
- 18 -
This can be achieved by the proposed introduction .
of a structura1 EC budget po1icy. This wi11 guarantee a continued growth of revenue without new contribution problems arising. However, the l% VAT
cei1ing would in the ·. coming years · be exceeded.
UE
This can be prevented by introducing a new tax
having a strong1y Community character: a tax on
AH
the production of energy. Unti1 the year 2000,
this tax wi11 certainly produce revenue atid it
subsequ~ntly
be gradual1y rep1aced, if neces-
EU
can
HA
sary, by a 1evy on the consUmption of energy.
Another source of revenue is provided by 1;.he
UE
re1ease of funds resu1ting from a transfer of
tasks from the nationa1 to the internationa1 area.
AH
Far a net expansion of tasks, new resources wi11
have to be found. The structura1 budget po1icy
EU
guarantees a progressive growth of the own EC
resources a1so after an increase of the budget.
HA
Supplementary sources of financè can be found by
borrowing in the international financia1 markets
far meeting capital expenditure and to a very
1imited extent in the creation of ECU's by the
European Monetary Fund.
October 29, ·1979. '
Adri van der Meer
Bank Mees & Hope
Herengracht 548
1000 AG ,Amsterdam
~--;- ­
"i~J<.;,
---------------------- ----- - - ·
-·
- ---- -
'
Scarica

Altiero Spinelli fonds