commenti e notizie atti parlamentari, regionali e governativi Ha avuto luogo il 23 aprile alla camera la discussione congiunta dei seguenti disegni di legge : Bei D'iniziativa del ministro dell'industria è stato presentato il 23 aprile alla camera un disegno di legge per l 'aumento della quota di partecipazione dell'Italia al capitale della Banca europea per gli investimenti. HA E - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1982 e bilancio pluriennale per il triennio 198284 (S. 1715), già approvato dal senato; - Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l 'esercizio finanziario 1978 (1047 B), approvato dal senato, modificato dalla camera e quindi nuovamente modificato dal senato; successivamente approvato dalla camera nella seduta del 15 giugno; - Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l 'esercizio 1979 (1833), pure approvato dalla camera il 15 giugno , trasmesso al senato il 22 giugno e ivi approvato nella seduta del 3 agosto u.s. Il ministro del tesoro ha inoltre presentato al senato il 2 luglio u.s. il disegno di legge n. 3525, dal titolo «Rendiconto generale dell 'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 1981 ». Analogo disegno di legge (n. 1499) è stato presentato al senato il 3 agosto , sempre dal mi nistro del tesoro , per l'anno finanziario 1980 ed è stato approvato il 3 agosto scorso. U Bilancio dello Stato In data 28 giugno è stata presentata alla camera , dai deputati democristiani La Loggia e altri , la proposta di legge n. 3512 relativa a modi- UE E' stato presentato il l o luglio al senato, d'iniziativa del ministro del tesoro, il disegno di legge n. 1955 che dà disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle aziende autonome per l'anno finanziario 1982. AH UE In data 27 maggio è stato trasmesso al senato dalla camera, previa approvazione da parte della sua 12a commissione permanente, il disegno di legge C. 2983 , relativo aiJ.a regolamentazione dei rapporti tra I'Enel, le imprese elettriche degli enti locali e le imprese autoproduttrici di energia elettrica in materia di concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. - n. 3422 , d'iniziativa del deputato democristiano Tantalo, per !'«interpretazione autentica de li 'art. 7, legge 14 agosto 1971 , n. 817, concernente disposizioni per il rifinanziamento delle provvidenze per lo sviluppo della proprietà coltivatrice; - n. 3423, d'iniziativa dei deputati comunisti Esposto e altri , che detta norme per il sostegno degli investimenti in agricoltura; - n. 3424 , d'iniziativa dei deputati socialisti Salvatore e altri , relativo alle provvidenze per i danni apportati dalla siccità in Basilicata . AH E' stato approvato il 16 aprile al senato il disegno di legge n. 1828 con il seguente titolo : «Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 12 marzo 1982, n. 69, recante modificazioni al regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi e conferimenti ali 'Ente nazionale per l 'energia elettrica per incremento del fondo di dotazione e a copertura del maggior onere termico» . state presentate alla camera le seguenti proposte di legge : EU Enel fiche e integrazioni alla legge 5 agosto 1978, n. 468 , concernente norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio. Una analoga proposta di legge (n. 3520) che suggerisce una integrazione all 'art. 30 della suddetta legge n. 468, è stata presentata il 30 giugno alla camera dai deputati del Msi-Destra nazionale Rubinacci e altri . HA Disegni e proposte di legge Agricoltura Il 28 aprile, d'iniziativa del ministro dell'agricoltura e foreste, è stato presentato al senato il disegno di legge n. 1885 concernente la legge-quadro per il se ttore della bonifica . l n data 18 maggio è stata presentata alla camera dai deputati democristiani Lobianco e altri la proposta di legge n. 3416 , che propone interventi nel settore agricolo mediante l'utilizzazione del fondo investimenti e occupazione. Nella seduta del 21 maggio sono D'iniziativa dei senatori democristiani Ferrari-Aggradi , Del Falco, Mazzoli e altri è stato presentato il 22 giugno al senato il disegno di legge n. 1941 , dal titolo: «Fondo investimenti e occupazione: autorizzazione di spesa per il settore agricolo». Il senato, nella seduta del 14 luglio, ha approvato con modificazioni il disegno di legge n. 1646, già approvato dalla 11 " commissione permanente della camera, relativo al riordinamento dell'Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricoloAima e lo ha quindi rinviato alla camera il 22 luglio . Efim Nella seduta del 14 maggio è stato approvato in senato, con modificazioni, il disegno di legge n. 1435 col titolo «Conferimento al fondo di dotazione dell'Ente partecipazioni e finanziamento industria manifatturiera-Efim per il triennio 1981-83 e trasferimento della partecipazione azionaria dell'Ati Spa all 'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato». Il disegno di legge è stato trasmesso alla camera il 19 maggio e ivi approvato il 1" luglio. E' stato presentato il 18 maggio al senato, d 'iniziativa del presidente del consiglio e del ministro delle partecipazioni statali, il disegno di legge n. 1900 per la conversione in legge del decreto-legge 14 maggio 1982, n. 513 commenti e notizie Dal presidente del consiglio e dal ministro del lavoro e della previdenza sociale è stato presentato alla camera il 14 maggio il disegno di legge n. 3429, per la conversione in legge del decreto-legge 21 maggio 1981, n. 273, relativo a proroghe commissariali di taluni enti pubblici soppressi. Il ministro della marina mercantile ha presentato il 21 maggio al senato i seguenti disegni di legge: HA HA E U -n. 1904, «Provvidenze a favore dalla riparazione navale»; - n. 1905, «Provvidenze in favore dell'industria cantieristica navale» ; - n . 1906, «Modifiche e integrazioni alla legge 5 maggio 1976, n. 259, concernente provvidenze per lo sviluppo della ricerca applicata nel settore della costruzione e della propulsione navale»; - n. 1907 , «Provvidenze per la demolizione del naviglio abbinata alla costruzione di due nuove unità». Quest'ultimo disegno di legge è stato approvato in senato il 15 luglio. E' stato trasmesso il 27 maggio alla camera il disegno di legge n . 1831 , presentato dai deputati democristiani Gerardo Bianco e altri, che detta norme interpretative della legge 5 febbraio 1982, n. 25, di conversione in legge con modificazioni del decretolegge 9 dicembre 1981 , n. 721, per la cessazione del mandato conferito aii ' Eni ai sensi dell 'art. 2 , legge 28 novembre 1980, n. 784, e norme di attuazione del programma relativo alle società del gruppo Sir ai sensi dell 'art. 4 della stessa legge. 11 disegno di legge , approvato al senato con modificazioni, era stato approvato in prima istanza , con modificazioni, dalla 5.a commissione permanente della camera. L'approvazione del testo modificato è avvenuta alla camera il 7 luglio. AH UE Industria cantieristica navale Eni EU l n data 7 agosto , d 'iniziativa del presidente del consiglio, è stato presentato alla camera il disegno di legge n. 2021 che detta norme sul trattamento di quiescenza e di previdenza del personale degli enti pubblici soppressi trasferito alle regioni, agli enti pubblici e alle amministrazioni dello Stato. Un disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge di uguale titolo è stato presentato alla camera, d'iniziativa del presidente del consiglio , in data 30 luglio e dalla camera stessa approvato il 23 settembre . Gepi D'iniziativa del ministro dell 'industria, commercio e artigianato è stato presentato al senato il 2 giugno il disegno di legge n . 1923 , che stabi514 legge del decreto-legge 30 giugno 1982 , n . 389, concernente la durata del l 'intervento straordinario nel Mezzogiorno. Il disegno di legge in questione è stato approvato in senato il 22 luglio, trasmesso alla camera il 26 luglio e ivi approvato il 4 agosto u.s . Birs D'iniziativa del ministro del tesoro è stato presentato il 26 luglio alla camera il disegno di legge n . 3579, relativo ali 'aumento della quota di partecipazione dell'Italia al capitale della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo-Birs. UE Enti pubblici soppressi lisce una proroga del termine per gli interventi della Gepi ai sensi della legge 28 novem bre 1980 , n. 584, concernente norme per la ricapitalizzazione della Gepi e del termine di cui al sesto comma dell 'art. l della stessa legge. Il disegno di legge è stato approvato in senato il 9 giugno, trasmesso alla camera e ivi approvato il 25 giugno. AH 256 , concernente provvedimenti urgenti in favore de lle aziende del settore alluminio del gruppo Efim-Mcs. Tale disegno di legge è stato discusso e approvato in senato il 9 giugno, trasmesso alla camera l' Il giugno e ivi approvato 1'8 luglio. Dante Alighieri E' stata presentata il 26 luglio alla camera, d 'iniziativa del deputato liberale Bozzi , la proposta di legge n . 3575, per la concessione di un contributo di lire 400 milioni a favore della società Dante Alighieri per il triennio 1982-84 . Mezzogiorno In data 6 lugl-io è stato presentato al senato dal presidente del consiglio e dal ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno il disegno di legge n. 1956 per la conversione in Provvedimenti urgenti per lo sviluppo dell'economia Il disegno di legge 1583 bis, discusso nelle sedute della 5.a commissione (Bilancio e programmazione) della camera, con la partecipazione del ministro del bilancio La Malfa il 9, l O, 17 e 24 giugno, vi è stato approvato il 14 luglio; trasmesso al senato, il disegno di legge è stato discusso e approvato nella seduta del 3 agosto. Enti locali E' stato presentato il 4 agosto al senato dal ministro dell'interno il disegno di legge n. 2007. che detta norme per l 'ordinamento delle autonomie locali. D'iniziativa dei deputati socialisti La Ganga e altri, è stato presentato alla camera il 30 luglio il disegno di legge n. 3579, che detta norme per l 'assunzione dei servizi pubblici da parte degli enti locali e per l'ordinamento delle aziende pubbliche locali. Ente autonomo di gestione per il cinema La 5.a commissione permanente della camera (Bilancio) ha approvato in data 5 agosto i disegni e proposte di legge pervenuti alle due camere col titolo «Intervento straordinario a favore dell'ente autonomo di gestione per il cinema» e lo ha trasmesso al senato in data 9 agosto. commenti e notizie Aeritalia In data 29 maggio i senatori comunisti Milani, Romeo e altri hanno rivolto un'interrogazione al ministro delle partecipazioni statali per avere precisazioni in merito alla partecipazione azionaria assunta dall'Aeritalia nell' Aermacchi. I deputati comunisti Cerquetti e Zanini hanno chiesto 1'8 luglio scorso di interrogare il ministro delle partecipazioni statali, per sapere per quale motivo l'Aiitalia ha partecipato a una gara - che ha vinto - bandita dall'esercito, presentando un vecchio modello di cui è Iicenziataria, invece di un più recente modello nazionale (P UE AH ltalstat I deputati comunisti Margheri, Alborghetti e altri hanno rivolto in data t O giugno una interrogazione al ministro delle partecipazioni statali sulla situazione de li 'ltalstat. Dopo aver ricordato che sono in corso operazioni di riorganizzazione interna del gruppo ltalstat, senza che esse risultino dai programmi presentati dall'I ri al parlamento, gli interroganti hanno chiesto qual è il giudizio del governo su li 'assetto attuale e le prospettive generali deli'Italstat. Eni HA E Il 19 aprile u .s. i deputati del Pdup Crucianelli, Catalano e Gianni hanno rivolto un'interrogazione al ministro delle partecipazioni statali, per sapere se rispondano a verità le «insistenti e preoccupanti notizie» della vendita ad una società privata dell'azienda agricola Maccarese di Roma e quali siano «le garanzie produttive e occupazionali che farebbero preferire una simile conclusione della vicenda Maccarese», a giudizio degli interroganti assai negativa. sidente del consiglio e al ministro delle partecipazioni statali, per ottenere precisi chiarimenti in merito alla situazione ereditaria dell'Eni nei confronti del Banco ambrosiano del Lussemburgo. Segnaliamo quella presentata il 30 agosto dai deputati radicali Roccella e altri, i quali hanno chiesto in particolare se il ministro competente fosse al corrente del prestito che l 'E n i avrebbe concesso alla holding lussemburghese; quali iniziative avrebbe eventualmente deciso di assumere e se la gestione commissariale allora in atto abbia condotto accertamenti specifici su questo caso e su tutta l'attività bancaria dell'ente (si fa riferimento anche a un prestito di 50 milioni di dollari effettuato dall' Eni alla succursale peruviana del Banco ambrosiano nel dicembre 1980). Un'analoga interrogazione è stata presentata il l o settembre al ministro delle partecipazioni statali dai deputati del gruppo misto Minervini e Spaventa, i quali hanno inoltre chiesto di conoscere i nomi dei dirigenti che autorizzarono questa operazione. Il ministro delle partecipazioni statali, a seguito di quest'ultima interrogazione, ha inviato una lettera al vertice deli'Eni, chiedendo che vengano forniti i chiarimenti richiesti. EU M acca rese Nella seduta della camera del 31 agosto, i deputati comunisti Viscardi e altri hanno rivolto un 'interrogazione al ministro delle partecipazioni statali per conoscere l'attuale distribuzione delle funzioni aziendali e dell'occupazione nelle varie sedi e stabilimenti facenti capo all'Aeritalia; gli investimenti realizzati dalle varie sedi e stabilimenti del gruppo negli anni 1979-1980-1981; le valutazioni del ministro sul progetto di trasferimento del processo decisionale e dei relativi uffici da Napoli a Roma. HA Numerose interrogazioni e interpellanze sono state presentate nei mesi scorsi al ministro delle partec·ipazioni statali per avere chiarimenti in merito agli sviluppi degli accordi Fiat-Iri e Teksid-Finsider, che prevedono il passaggio della Teksid al gruppo Finsider, attraverso la Nuova Sias, per la cifra di circa 400 miliardi di lire e con la perdita di quasi 3.000 posti di lavoro (sugli attuali 8.000). In particolare è stato chiesto se il ministro abbia a suo tempo dato direttive in proposito e, in caso affermativo, perché tali direttive non siano state comunicate al parlamento (a norma dell'art. 13 della legge n. 675 del 1977), trattandosi di acquisizione da parte delle partecipazioni statali. AH UE Finsider 192), d eli' Aeri tali a medesima. Gli i nterroganti hanno chiesto chiarimenti in merito alla politica dell 'azienda, che in questo caso ha preferito favorire un prodotto straniero, anziché un prodotto nazionale, per motivi che non risultano sufficientemente chiari. U interrogazioni e interpellanze Nel corso degli ultimi mesi numerose interrogazioni e interpellanze sono state presentate al ministro delle partecipazioni statali in merito alle vicende della società Tradinvest, del gruppo Eni, che nell'anno 1980 J:ta concesso ingenti finanziamenti al Banco ambrosiano andino di Lima , e alla proposta fatta dal dott. Fiorini , responsabile dei servizi finanziari Eni, alla direzione del tesoro - senza averne prima discusso coi suoi diretti superiori, sia all'interno dell'ente, sia presso il ministero - di un programma di intervento finanziario di società collegate del gruppo Eni nel Banco ambrosiano e nella Centrale. Varie interrogazioni e interpellanze sono pure state presentate al pre- In data 13 maggio il deputato democristiano Sinesio ha rivolto un'interrogazione a risposta scritta al ministro dell'industria, commercio e artigianato e del.le partecipazioni statali, per sapere se il governo ritenga che l'attività di ricerca programmata dali'Eni all'estero per il quiquennio 1981-1985 - che impegnerà risorse dell'ordine di alcune migliaia di miliardi - «oltre a dare una resa diretta in termini di disponibilità di prodotto si dimostrerà utile per favorire gli acquisti di greggio negli stessi paesi, nei momenti di difficoltà di approvvigionamento». Il l O giugno u.s. i deputati democristiani Piccinelli e altri hanno rivolto una interrogazione al ministro delle partecipazioni statali e del lavoro e della previdenza sociale, per conoscere le ragioni per le quali l'Eni, mentre sta completando la realizzazione delle iniziative sostitutive delle attività minerarie a suo tempo gestite dalla società Monte Amiata, non ha ancora dato inizio all'attuazione 515 commenti e notizie UE In merito all'esecuzione del Piano energetico nazionale, i senatori comunisti Pollastrelli, Colajanni e altri hanno rivolto in data 8 giugno una interrogazione al ministro dell'industria, commercio e artigianato, per conoscere: l . quando il ministro presenterà un organico piano di ristrutturazione e di risanamento dello stato patrimoniale dell'Enel , per mettere in grado l'ente elettrico di gestire il piano stesso e di rispettare i tempi di esecuzione dei lavori delle centrali già in cantiere , e in modo prioritario di quella di Montalto di Castro ; 2. qual è il ruolo che svolge il Ministero per far scrupolosamente rispettare le convenzioni stipulate tra Enel e comuni in relazione ai problemi del la sicurezza, della trasparenza di appalti e subappalti, dello sviluppo economico delle zone interessate e del coinvolgimento nei lavori dell 'imprenditoria locale; 3. se non ritiene urgente convocare al più presto le parti interessate al fine di scongiurare il protrarsi dello stato di fermo nel cantiere; 4. infine, se il ministro è in grado di valutare, anche approssimativamente, l'importo delle tangenti che vengono elargite grazie al sistema degli appalti. Successivamente, nella seduta del 13 luglio , il senatore Pollastrelli. svol- HA E U l n data 19 luglio i deputati liberali Bozzi, Biondi e Zanone hanno interpellato il presidente del consiglio e i ministri dell'industria commercio e artigianto, e delle partecipazioni statali per avere chiarimenti in merito alle notizie di stampa su una presunta trattativa per l 'acquisizione da parte deii'Eni di alcuni impianti chimici della Montedison; il che rappresenterebbe un grave rischio, in relazione alla .pesante situazione finanziaria deiI'Eni e richiederebbe una spesa di circa 2.000 miliardi di investimenti per la necessaria ristrutturazione . Gli interroganti hanno chiesto che un'eventuale decisione venisse rimandata agli organi statutari dell'ente , una volta ricostituiti con le imminenti nomi ne, e che l 'ipotesi di accordo venga sottoposta all'esame della commissione bilaterale , in quanto una simile operazione si colloca nel quadro della politica economica complessiva del governo e in particolare del Ministero delle partecipazioni statali. 516 gendo la sua interpellanza, si è soffermato preliminarmente sui ritardi nell 'attuazione del Piano energe tico nazionale, che ha addebitato, oltre che alle inadempienze deii'Enel, alla responsabilità politica del governo, il quale ha esercitato in modo carente i suoi poteri di vigilanza, di controllo e di direttiva nei confronti dell 'ente pubblico e non ha assicurato i mezzi finanziari necessari ali 'esecuzione dei programmi . Per quanto riguarda la centrale di Montalto di Castro, il senatore ha rilevato che i lavori di costruzione procedono con grave ritardo rispetto ai tempi preventivati e che ciò ha riflessi negativi sul l 'occupazione, oltre a comportare inevitabili maggiori oneri a causa della revisione dei prezzi. Di tale ritardo è responsabile quasi esclusivamente l 'E nel , che avrebbe dovuto impiegare con priorità assoluta i fondi disponibili nella costruzione della centrale nucleare in questione. Il senatore Pollastrelli ha concluso sollecitando precisi chiarimenti in merito alle varie questioni sollevate dalla sua interpellanza e dalle numerose altre, rimaste fino a quel momento senza risposta . AH EU Settore energetico AH UE Una interrogazione a risposta scritta è stata posta il 13 luglio scorso ai ministri delle partecipazioni statali e dell'industria, commercio e artigianato dal deputato democristiano Publio Fiori, per avere spiegazioni in merito alle modalità di acquisto del greggio, che non sarebbero state modificate in seguito all'arrivo del commissario . L'acquisto di greggio secondo la prassi in uso causerebbe all 'E n i perdite per l 00 miliardi al mese. L'interrogante ha chiesto inoltre che venga reso noto l'elenco completo delle consulenze affidate ad enti e organizzazioni esterne negli ultimi sei mesi daii'Eni e dalle consociate Agip nucleare e Snam e una giustificazione delle medesime . L'interrogante ha infine rilevato che non è mai stata data risposta alle interrogazioni più volte presentate sulla gestione del budget pubblicitario deii'Eni, deii'Agip e della Snam e dirette ad accertare le modalità con le quali tali enormi somme vengono gestite. A questo proposito l'on . Fiori ha chiesto se il governo non intenda avviare una indagine conoscitiva. Il 27 luglio u.s. il deputato democristiano Rossi Alberto ha presentato una interrogazione a risposta orale al presidente del consiglio, per sapere se corrisponda al vero che l' Anic, in base a un accordo concluso con la Federconsorzi , cederebbe a quest'ul tima in esclusiva la sua produzione di concimi chimici, concedendo sconti e dilazioni di pagamento che comporterebbero per I'Anic ingenti perdite (da ripianarsi a carico della collettività) . L'interrogante chiede inoltre di sapere se il presidente del consiglio, prima del rinnovo della convenzione tra Ani c e Federconsorzi , non ri tenga opportuno verificarne la liceità , anche rispetto alle norme comunitarie, e se intenda o meno sottoporre l'intera gestione deii'Anic a rigoroso controllo. Una interrogazione di analogo contenuto è stata presentata alla camera il 4 agosto dai deputati comunisti Satanassi, Bellini e altri. HA della seconda parte del programma di riconversione, volto a garantire il ripristino dei livelli occupazionali già esistenti e a consentire la realizzazione di alcune centinaia di nuovi posti di lavoro . l n merito alla centrale nucleare di Caorso, il 6 luglio scorso, è stata presentata un'interpellanza da parte dei senatori radicali Spadaccia e Stanzani Ghedini , al presidente del consiglio e al ministro dell 'industria, commercio e artigianato, per sapere se il governo non ritenga urgente : l. chiedere all'Enea un'indagine pubblica sui malfunzionamenti della centrale e sui conseguenti gravi ritardi nella sua entrata in esercizio; 2. chiedere aii'Eneluna informazione «chiara e veritiera» sui problemi di gestione della centrale; 3. promuovere un ' inchiesta pubblica sull'adeguatezza dei sistemi di sicurezza interni ed esterni della centrale; 4. subordinare la licenza di esercizio ali 'adozione di standards che presentino un maggiore margine di sicurezza; 5. stabilire un termine preciso per l'adeguamento delle strutture e delle competenze relative. Settore cinematografico Alcune interrogazioni sono state presentate (alla camera, il 22 giugno. commenti e notizie sforzo di severità e di rigore». «Si impongono dunque misure urgenti, ma che non possono prescindere da una prospettiva di largo respiro ... per una politica volta alla ripresa degli investimenti e alla difesa dell'occupazione e del consenso sociale che non ha alternativa». Cnr AH UE l n risposta alla interrogazione presentata il 6 luglio dal senatore Mitrotti, del partito comunista, il ministro senza portafoglio per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica T esi ni ha precisato: a. che il governo darà entro breve tempo risposta alle varie interpellanze riguardanti l'a ttività del Cnr; e, b . che, in base a intese intergovernative, l'ente ha nel corso degli anni stipulato venti accordi diretti di cooperazione scientifica e per lo scambio di ricercatori con istituzioni analoghe di vari paesi . Mentre nel caso dei paesi a regime socialista tali accordi costituiscono pressocché l'unico modo per attivare la ricerca scientifica qualificata di reciproco interesse - ha continuato il ministro Tesini per quanto riguarda gli altri paesi essi rappresentano solo una piccola parte dello scambio culturale. EU HA HA E Numerosissime interrogazioni e interpellanze sono state presentate nello scorso mese di giugno al presidente del consiglio dei ministri, sia alla camera sia in senato, in merito alla politica economica del governo. A queste ha risposto lo stesso presidente del consiglio, intervenendo il 23 giugno alla seduta della camera e il 24 giugno a quella del senato. Diamo qui di seguito una sintesi delle osservazioni del presidente Spadolini sui problemi che investono più da vicino il settore economico pubblico, come risultano dal suo intervento alla camera . Dopo avere ricordato i fondamentali obiettivi di politica economica riduzione dell'inflazione, ripresa economica e dell'occupazione - per il 1982 e per il successivo triennio 1982-84 e i dati relativi alla situazione economico-finanziaria, il presidente del consiglio ha precisato che occorrerà procedere su due fronti paralleli: «Da un lato prendere le misure relative al contenimento del fabbisogno per il 1982 e dall 'altro procedere con estrema fermezza nel rimuovere i meccanismi generatori di tensioni che ormai governano l 'autentico formarsi della spesa pubblica, nella consapevolezza che non è possibile finanziare a lungo con aumenti di entrate un meccanismo che brucia risorse a ritmo rapidamente crescente. Si tratta di scelte difficili, che porranno al parlamento , alla coa- AH UE Politica economica lizione dei partiti della maggioranza, non meno che alla opposizione, così come porranno alle forze sociali, il problema di un contributo severo alla correzione dei recenti e meno recenti squilibri del nostro paese» . Quanto al piano di rientro della finanza pubblica , il presidente Spadelini ha precisato che «i l governo studierà le opportune misure con le forze politiche che lo compongono e le proporrà in parlamento, in vista di operare un riequilibrio dal lato dell e entrate come dal lato delle spese». Accanto a misure di carattere strutturale, come quelle dirette a ristabilire un controllo della dinamica della spesa pubblica fin dalle prime fasi di formulazione e approvazione delle leggi sostanziali di spesa, e come quelle dirette a ridurre fenomeni di evasione tributaria rilevante e diffusa in materia di imposte sia dirette, sia indirette, «vanno adottati provvedimenti di efficacia immediata e rilevante, cercando di minimizzare i loro effetti negativi sul tasso di inflazione e sul piano distributivo». E' in ogni caso intenzione del governo - ha aggiunto il presidente del consiglio aggiornare la linea della manovra complessiva di politica economica comprendente tutti gli strumenti, da quelli fiscali, a quelli monetari , a quelli relativi alla dinamica dei redditi e a quelli volti ad accrescer la competi ti vi tà d eli 'economia, sul piano strutturale. Quanto alle tariffe , le particolari difficoltà del momento devono indurre il governo a porre con chiarezza la questione del riequilibrio, anche parziale , dei conti di gestione delle aziende autonome e degli enti, in particolare deii'Enel. Il presidente del consiglio ha quindi sottolineato che quanto più incisiva sarà la manovra di contenimento del fabbisogno pubblico, tanto maggiore sarà lo spazio per un alleggerimento della politica monetaria, che non sarà più gravata dall'intero peso della difesa del valore della li ra verso l'estero ; e tanto maggiori saranno le possibilità di sviluppo offerte al paese e più ampie le risorse destinabili alla difesa dell 'occu pazion e. Dopo aver precisato che «nessuna soluz.i one dei problemi economici può però prescindere dal quadro internazionale», il presidente Spadolini ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di «uno straordinario U dai deputati comunisti Scaramucci, Guaitini e altri; al senato, il 24 giugno, dai senatori comunisti Valenza, Ferrara Maurizio e altri e di nuovo alla camera il 19 luglio, dai deputati del Pdup Cafiero, Baldelli e altri) ai ministri delle partecipazioni statali e del turismo e spettacolo, per sapere quale intervento economico urgente il governo ritenga di assumere a favore del settore cinematografico pubblico; come si configuri il riassetto di tale settore, in particolare su lla base delle prime risultanze dei lavori della commissione mista RaiStet-Ministero delle partecipazioni statali; quali siano le ragioni a giustificazione della decisione di mettere in liquidazione l' ltalnoleggio e quali gli interventi previsti a tutela dell'occupazione nel settore in esame. Interventi e dibattiti Eni La commissiOne parlamentare per la ristrutturazione e riconversione industriale e per i programmi delle partecipazioni statali, nella seduta del 30 giugno u.s. ha discusso e approvato lo schema di parere sui programmi pluriennali di intervento dell'Eni (ai sensi de li 'art. 12, primo comma, legge 12 agosto 1977 , n. 675) , redatto dal senatore socialista ·S pano - in collaborazione con gli altri esponenti della maggioranza in seno al Comitato ristretto (i deputati Sinesio , Gandolfi e Vizzini e il senatore Petronio) che ne ha dato lettura . Riportiamo qui di seguito i punti salienti di ti:IIe «parere». Nel settore energetico, che insieme a quello chimico dovrà essere il settore di maggiore interesse deii'Eni, il 517 r commenti e notizie U HA E 518 la commissione ha rilevato una serie di elementi negativi : espansione dei costi di investimento , mancanza dì risultati pos.itivi di alcune ricerche minerarie in Italia e all'estero, ridimensionamento delle stime dei nostri giacimenti. Sarà necessaria l'elaborazione di un nuovo e più aggiornato piano e l'individuazione degli ulteriori mezzi finanziari necessari, così come la rapida approvazione del disegno di legge n. 2913, relativo all'attuazione della politica mineraria. Il «parere» prende quindi in esame il settore tessile, nel quale sono consigliate quelle operazioni di scorporo per le quali è possibile ricreare nel settore privato condizioni di redditività. Infine, viene presa in considerazione la posizione deli'Eni sui mercati internazionali e sottolineata la necessità di valorizzare al massimo le potenzialità de li 'Eni «nel dare risposte adeguate alla domanda di servizi integrati , emergenti nei paesi in via di sviluppo» e di consolidare la presenza del! 'E n i nei paesi industrializzati, allo scopo di attivare iniziative nel campo produttivo e commerciale. Per quanto riguarda i problemi finanziari del gruppo, la commissione rileva il progressi vo deterioramento della situazione e il livello inaccettabile di indebitamento raggiunto. E' pertanto ritenuto necessario «un tempestivo apporto da parte de li 'azionista pubblico, anche in relazione agli impegni previsti per i settori in crisi, ma è altresì indispensabile l 'adozione di politiche di compressione dei costi e di estremo rigore finanziario». Il governo dovrà in questo contesto esercitare un rigoroso controllo sull 'utilizzo delle risorse rese disponibili dali 'azionista pubblico. li documento conclude sollecitando una rapida definizione e approvazione del disegno di legge per il necessario conferimento all'ente di un fondo di dotazione integrativo per il periodo 1982-84. HA EU AH UE tolinea l'urgenza della definizione del contratto con l'Algeria, in termini che salvaguardino il criterio di economicità di questa fonte energetica rispetto ai prodotti petroliferi, soprattutto in vista dell'impegno di industrializzazione delle regioni meridionali. La partecipazione dell'Italia alla realizzazione del gasdotto transiberiano dovrà essere vista non tanto in termini competitivi, ma soprattutto come opportunità per ulteriori approvvigionamenti di gas, così come previsto dal Piano energetico nazionale . Per quanto attiene al settore nucleare la commissione sottolinea la difficoltà di commercializzazione sul mercato internazionale dell'uranio arricchito, attualmente stoccata dall'Eni con ingenti immobilizzi finanziari. «Data la strategicità del settore si dovrà valutare l'opportunità della costituzione di una società per le scorte con gli altri operatori pubblici del settore i cui oneri siano a carico dello Stato». Per quanto concerne la chimica pubblica la commissione ritiene che si debba attuare un processo di «razionalizzazione tra polo pubblico e privato in un contesto di trasparenze», evitando il rischio di realizzare operazioni di puro e semplice salvataggio. Tale processo dovrà rientrare in un adeguato disegno strategico e imprenditoriale dell'intera chimica nazionale, che assicuri il recupero di condizioni di economicità e competitività, «in un quadro non restrittivo della base produttiva, attraverso investimenti di rinnovo e di efficienza tecnologica e insieme con processi di mobilità del lavoro». In vista degli impegni asunti dall'Eni nel settore della chimica pubblica e della costituzione de Il 'Enoxi. la commissione raccomanda ali 'ente una più precisa definizione delle responsabilità per il coordinamento dell'intero settore e una rapida definizione della sua strategia. Per il settore minero-metallurgico AH UE Piano energetico nazionale dovrà costituire un punto di riferimento fondamentale. L'Eni «sarà chiamato a un forte impegno come approvvigionatore energetico sia nel processo di diversificazione delle fonti volto ad accrescere il contributo del gas naturale, del carbone, del nucleare e delle altre fonti rinnovabili, sia nel garantire la sicurezza dell 'approvvigionamento di petrolio, che mantenendosi a livelli quantitativi costanti rimarrà pur sempre la fonte energetica preponderante per il Paese . In tale settore l 'Eni dovrà comunque perseguire al massimo la flessibilità del proprio sistema al fine di cogliere le opportunità che il mercato dei greggi e dei prodotti offre». A proposito dell'approvvigionamento petrolifero è indispensabile una chiara politica in tema di prezzi . li Cip dovrà esprimere tempestivamente i criteri di sorveglianza di tali prezzi. I programmi dell'Eni dovranno comunque svilupparsi in tutti gli altri settori di approvvigionamento energetico, allo scopo di modificare e di rinnovare il modello energetico attuale. Le linee principali di azione «toccheranno, oltre alla ricerca e produzione mineraria degli idrocarburi in ltalia e all'estero, il carbone, l'uranio, la geotermia, le fonti rinnovabili, altre fonti integrative quali Gpl e metanolo e le tematiche della conservazione e del risparmio». Per quanto riguarda il carbone, particolarmente rilevante è l 'accordo stipulato con la Occidental, che permetterà ali 'E n i di disporre di riserve minerarie. Si dovranno comunque intensificare gli sforzi per lo sfruttamento del bacino carbonifero del Sulcis, che determinerà un incremento dell'occupazione in Sardegna. A questo punto viene sottolineata la necessità che l 'E nel garantisca la collocazione della produzione nazionale di carbone nelle proprie centrali. Per il gas naturale il «parere» sot- commenti e notizie attività del Ciriec diverso e molto particolare. I francesi R. Guesnerie e J. J. Laffont hanno trattato il caso del controllo di un'impresa HA EU AH autogestita da parte di autorità pubbliche che hanno una conoscenza imperfetta della gestione tecnica dell'impresa (che si suppone produca solo due beni). Dal canto suo l'inglese prof. R. Rees ha affrontato il tema di grande momento della posizione e individuazione del soggetto politico che controlla rimpresa pubblica - denominato «agente principale» (ministero, governo) - rispetto alla gestione finanziaria ed agli investimenti dell'impresa pubblica (soggetto age n te). Le tre relazioni di carattere pragmatico hanno affrontato questioni abbastanza specifiche. I francesi H. Langohr e C. Viallet hanno applicato una sperimentata metodologia per valutare le ripercussioni sul valore delle azioni quotate nella borsa francese delle società industriali e bancarie oggetto di nazionalizzazione secondo il programma politico socialista francese. Sono state considerate anche le ripercussioni sugli spostamenti di ·ricchezza che le quotazioni in bor.sa, fortemente oscillanti, hanno provocato per gli azionisti . L'inglese R. Pryke ha considerato i trasporti aerei quale caso di monopolio (nazionale) da inquadrare nelle economie di scala e nel coordinamento delle tariffe alla variazione dell'offerta determinata dall'introduzione di nuovi aeromobili e voli. Infine il tedesco J. Finsinger ha trattato del rendimento delle imprese pubbliche di assicurazione, rispetto a quelle private, con particolare riguardo alla situazione della Germania. Il settore assicurativo è infatti un campo nel quale non solo operano contemporaneamente le imprese pubbliche e quelle . private, ma anche offre un servizio comparabile e regolato da una Jeg:islazione unica. Si è voluto, con questo seminario, richiamare l'attenzione di quanti si occupano delle imprese pubbliche sui collegamenti tra economia generale e interpretazione delle scelte riguardanti le imprese pubbliche e, più ampiamente, il settore pubblico dell'economia. Perciò solo alle tre relazioni del pomeriggio conclusivo è stata affidata la verifica «empirica» delle pubbliche imprese. Sàrebbe interessante, in altre riunioni , riprendere il tema da tale punto di vista per esaminare il rendimento delle imprese pubbliche secondo una metodologia più vicina alle regole da proporre ai responsabili politici e amministrativi del settore, in modo che il pensiero scientifico e l'esperienza concreta possano più direttamente · collaborare e integrarsi. HA E U AH UE L'annunciato seminario del Ciriec internazionale sul rendimento delle imprese pubbliche, realizzato in collaborazione con l'Università di Liegi e con lo European Institute for Advanced Studies in Management di Berlino, si è svolto a Liegi il 20 e 21 settembre 1982 in presenza di una settantina di esperti , provenienti dagli Stati Uniti, dal Canadà e da vari Stati europei. Ai dieci rapporti si contrapponevano altrettanti «discussants» che hanno completato con commenti integrativi e talvolta critici l'esposizione orale di ciascun relatore. Le esposizioni, le considerazioni dei controrelatori e le discussioni sono state aderenti alla natura scientifica delle relazioni. Sette di esse sono state impostate e svolte secondo il metodo della formalizzazione matematica , mentre tre hanno avuto carattere aderente a particolari situazioni reali. Un primo gruppo di relazioni è riconducibile alla politica tariffaria con particolare riferimento alle teorie della vendita al costo marginale, secondo l'approccio dell'economia del benessere e del second-best (che, come è noto, propone una soluzione subottimale, non paretiana , in cui qualcuna delle condizioni adottate viola uno dei requisiti richiesti per conseguire il massimo di benessere). Anche la metodologia di valutazione dell'analisi costi-benefici è stata utilizzata. In questo gruppo rientrano le seguenti relazioni: «L'analisi su botti male in mercati disequilibrati: i prezzi del settore pubblico in regime keynesiano», del belga J.H. Drèze; «Costo assiometrico contro costo marginale nella massimizzazione del benessere dei tedeschi federali», di D. Bos e G. Tillmann; «La regola della vendita al costo marginale come meccanismo di regolamentazione nelle economie miste», degli spagnoli P. Beato e A. Mas-Colell. Si è trattato di formulazioni prevalentemente astratte basate su modelli complessi ma ragionevolmente accettabili per valutare l'assenza di politiche tariffarie alternative. In qualche lavoro è stato interessante notare l'attenuazione della distinzione tra micro e macroeconomia, che per decenni ha separato fenomeni che nella realtà sono interdipendenti . Un secondo gruppo di relazioni rientra nei problemi dell'efficienza e del controllo con finalità generali o specifiche. In relazione all'efficienza , l'inglese H. Gravelle ha trattato l'ampio tema della contrattazione ed effici enza delle imprese nel settore pubblico e in quello privato, mentre gli statunitensi M. G . Subrahmanyam e M. Swirski hanno esposto un 'accurata sintesi delle tesi circa la scelta degli investimenti pubblici sotto rischio in base al criterio dei costi-opportunità. In relazione al controllo sono stati presentati e discussi due rapporti di contenuto UE Seminario su "Concetto e misura del rendimento delle imprese pubbliche" (a cura di Giorgio Stefani) 519 commenti e notizie Ricerca sui flussi finanziari pubblici in Emilia-Romagna Per incarico della regione EmiliaRomagna è sta ta ultimata una ricerca sui flussi finanziari pubblici regionali nel 1979. Alla ricerca hanno partecipato i professori Roberto Arto n i, Paolo Bosi e Giancarlo Pola , con la collaborazione di Diego Girelli, Maria Cecilia Guerra , Stefano Ligabue, Pier Luigi Marzola , Gabriella Porreili, Paolo Silvestri, Gilberto Zangari e lo staff del Ciriec. HA EU spoglio riviste O L'autore riprende il tema della crisi deli 'economia keynesiana e passa in rassegna le possibili risposte , sottolineando quali potenzialità e strade feconde appaiono oggi aperte all'analisi economica. AH UE L'intervento pubblico . Strumenti organizzativi. Generalità «Public Choice», vol. XXXIX, n. t' 1982. O li fascicolo pubblica parte degli atti della «Carnegie Conference on Politica) Economy», del maggio 1981. Saggi di Meltzer, Fiorina, Alexis, Olson e altri sulla teoria politi ca, economica e legi slativa della regulation. HA E U H.J. Adler, Selected problems of Welfare and Production in the National Accounts (Alcuni problemi di benessere e produzione nei conti nazionali), in «The Review of Income and Wealth», serie 28, n. 2, gennaio 1982. O Credibilità, completezza, comprensibilità, validità teorica, costo e utilità analitica sono i criteri che dovrebbero presiedere alla formazione dei conti nazionali, che l'autore valuta criticamente nella loro forma corrente. T. Cozzi, La «supply-side economics» , in «Rivista di politica economica» , anno LXX[[, serie 3a, n. 6, giugno 1982 . O Nella sua relazione alla XXI l riunione scientifica della Società italiana degli economisti, che qui si pubblica, l'autore esamina ampiamente i numerosi aspetti e le fonti dottrinali della cosiddetta economia dell'offerta . G. Di Nardi, La sfida al governo razionale dell'economia, in «Rivista di politica economica», anno LXXI l, serie 3a, maggio 1982 . 520 trale Coopérative di Ginevra (Svizzera). AH Sono stati regolarmente distribuiti i primi 2 numeri dell'anno 1982 del periodico quadrimestrale del Ciriec internazionale «Annales de l 'économie publique, socia le et coopérative». Il primo numero contiene articoli di D. Fausto sul finanziamento delle imprese pubbliche italiane, di P. M. Clair sul modello di assistenza sociale dell'Europa occidentale , di E. Nowotny sulle imprese pubbliche austriache nel loro ruolo di strumento di stabilizzazione. Sono anche pubbli - cati due articoli sul ruolo delle cooperative in Polonia e sulle cooperative agricole di produzione. Il secondo numero di «Anna les» è dedicato al resoconto del convegno tenuto a Liegi nel dicembre 1981 «Crisi e rinnovamento della pianificazione». l rapporti sono di R. Maldague , H. Prévot e C. A. van den Beld, commissari rispettivamente della pianificazione belga , francese e olandese; di M. Silva sull'esperienza portoghese; e dell'Agenzia di pianificazione economica del Giappone. Ricordiamo che l'abbonamento alla rivista «Annales» comporta il versamento di frs. svizzeri 60 sul conto Annales - Ciriec preso la Banque Cen- UE ccAnnales de l 'économie publique, sociale et coopérative, N. St. John-Stevans , Tory Philosophy. A Personal View (Filosofia conservatrice. Un punto di vista personale), in «The Three Banks Review», n. 134, giugno 1982. O L'autorevole parlamentare britannico ricorda le radici culturali del conservatorismo per una migliore comprensione della politica, sia economica che generale, praticata dall' attuale governo britannico. «The American Economie Review», vol. LXXII, n. 2, maggio 1982, Papers and Proceedings of the XCIV Meeting of the Aea, Washington, 28-30 dicembre 1981 (Relazioni e interventi al XCIV convegno deiI'Aea) . O Si segnalano in particolare: Concorrenza imperfetta e intervento pubblico (A. Dixit , A. Schwartz , LL. Wilde, R. Schmalensee); In onore di Arturo Okun (S. Schultze, R. G. Lipsey, L. C. Thurow); Governo e produttività (M. Olson, P. K. Clark e D. C. Mueller); Effetti dell 'intervento pubblico sulla condizione delle donne (N. S. Barrett , H. F. Ladd e A. H. Beller); Sviluppi recenti della macroeconomia: effetti sulle regole di politica economica (E. S. Ph elps , l. l. Sargent, P. l. K. Kouri). Pianificazione, problemi dello sviluppo e politica territoriale AA. VV ., Speciallssue an Britain's Comparative Productivity (Numero speciale sulla produttività britannica comparativa), in « National lnstitute Economie Review», n. 101, agosto 1982. O Oltre le consuete rubriche, il fascicolo offre una serie di sei contributi sul tema della produttività comparata per grandi settori' alla luce delle recenti controversie sul tema. AA.VV., Crise et renouveau de la planification (Crisi e rinnovamento della pianificazione), in «A nnales de commenti e notizie tica dei redditi è una risposta alla disoccupazione?), in «Economica», vol. XLIX, n. 195, agosto t 982. O La politica dei redditi, se deve essere un rimedio, non può che essere permanente e, in una società libera , basata su incentivi di natura fiscale . E. l. Long e F. A. Scott, The income Tax and Nonwage Compensation (Imposta sul reddito e compensi G . Burtless e l. Hausman, «<Jouble Dipping»: the Combined Effects of Socìal Security and Civil Service Pensions on Employee Retirement (Dop- A. Giannone, Consumi e benessere in alcuni paesi della Comunità economica europea, in «Rassegna economica», vol. XLVI, n. 2, marzo-aprile 1982. O L'autore compie una rassegna di alcuni recenti interventi sul tema e propone una propria misura del benessere basata sulla stima dei consumi, applicandola poi a un confronto tra i paesi europei. R. Layard , fs lncome Policy the Answer to Unemp/oyment? (La poli- G. Maynard, Microeconomic Deficiencies in UK Macroeconomic Policy (Debolezze microeconomiche nella macra politica economica del Regno Unito), in «Lioyds Bank Review», n. 145, luglio 1982 . O Dal paradigma keynesiano, al Treasury Mode!, alla Nuova scuola classica delle aspettative razionali, all'esperimento Thatcher-Howe: una valutazione critica. AH Politica fiscale J .P . Ancot, A. Hughes Hallett e J. H. P. Paelink, The Determination of l mplicit Preferences: Two Possible Approaches Compared (La determi- EU von Produktions Faktoren als verteilungspolitisches lnstrument: Moglichkeiten frosserer distributiver Wirksamkeit (La sovvenzione ai fattori produttivi come strumento distributivo: possibilità di una maggiore efficacia distributiva), in «Jahrbticher flir Nationalokonomie und Statistik» , voi. CXCVII , n. 5, settembre 1982. O L'autore discute ragioni pratiche e di principio che rendono difficile la sovvenzione diretta ai fattori come strumento della politica distributiva . «Rivista internazionale di scienze economiche e commerciali», anno XXIX, n. 6, giugno 1982 . O li fascicolo pubblica alcuni saggi sul lavoro a tempo parziale nei suoi vari aspetti economici. HA E pia immersione: l'effetto combinato della sicurezza sociale e delle pensioni degli impiegati dello Stato sulla decisione di richiesta di pensionamento), in « Journal of Public Economics», vol. XVIII , n. 2 , luglio t982. O ll caso dei dipendenti della pubblica amministrazione negli Stati Uniti sembra interessante per illustrare l.a logica delle decisioni individuali di pensionamento . R. Ltideke , Die Subventionierung HA il mercato del lavoro britannico), in «Oxford Economie Papers». n.s., luglio 1982. O Un modello domanda-offerta di lavoro per la determinazione del salario reale e dell 'occupazione. l risultati empirici indicano l'utilità dell 'impostazione e indicano nel dopoguerra la tendenza piuttosto marcata del salario reale e dell 'occupazione ad avvicinarsi ai valori di equilibrio. Forti disturbi sono tuttavia assorbiti soltanto in un intervallo di cinque-sei anni. AH UE M. Beenstock e P. Warburton , An Aggregative Model of the U.K. Labour Market (Modello aggregato per extrasalariali), in «Review of Economics and Statistics» , vol. LXIV, n. 2 maggio 1982 . Analisi teorica delle determinanti della divisione (nel compenso di lavoro) tra /ringe benefits e retribuzione in denaro , e stime empiriche in proposito . U Economia e politica sociale e del lavoro Economia e politica monetaria, creditizia e finanziaria UE l'économie publique, sociale et coopérative), anno LXX, n. 2, aprilegiugno t 982. O Fascicolo dedicato a diverse esperienze di pianificazione nei regimi occidentali: Belgio, Francia, Olanda , Portogallo, Giappone. Politiche di settore B. D. Giles e A. jennings , Project Appraisal and the Multiplier: the Case of the Viphya Pulp Mill project in Malawi (Valutazione di progetti e moltiplicatore: il caso della lavorazione del legno nel Malawi), in «Oxford Economie Papers» , n. s., luglio 1982. O Nella valutazione dei progetti si tende spesso a preferire l'uso di criteri, pur di natura semplificata, che risultino capaci di mostrare gli effetti sull 'uso di risorse nazionali : così in questo caso di applicazione al Malawi. nazione di preferenze implicite: due impostazioni alternative a confronto), in «Europea n Economie Review», vol. XVIII, n. 3, luglio 1982. O Il lavoro determina la preferenza collettiva implicita in una soluzione determinata a un problema di pianificazione economica. D. Bos; Crisis of the Tax State (Crisi dello Stato fiscale), in « Public Choice», vol. XXXVIII, n. 3, 1981. O Riprendendo un vecchio titolo dello Schumpeter pubblico amministratore (Die Krise des Stenerstaats, 19 t 8), l 'autore illumina le ragioni del Nesente stato di insoddisfazione nei confronti dei sistemi fiscali e della produzione pubblica di beni e ne discute in un semplice modello. «)oumal of Public Economics», vol. XVI II , n. 3, agosto 1982. O Il fascicolo è dedicato al tema: «l'imposta sul reddito in presenza di mobilità personale internazionale». Illustra il Bhagwati che il tema è uno sviluppo della proposta di tassare la fuga dei cervelli e un ' applicazione di un principio di no representation without taxation. Contributi di Hamada, Baumol, Mirrlees, Wilson. J. Creedy, The Changing Burden of National lnsurance Contributions and Incarne Taxation in Britain (Mutamenti nel peso della contribuzione as521 commenti e notizie Altri argomenti H.C. Wallich , Some Uses of Economics (l diversi usi de li 'economia), in «Bnl Quarterl y Review», n. 141, giugno 1982. O Prosegue la serie di reminescenze di grandi economisti, col contributo del Wallich, economista di origine tedesca che ha avvertito fin dagli anni giovanili l 'attrattiva de li 'azione pubblica. AH schede bibliografiche HA E U AH UE Sommario: Vol. l L'economia e il pensiero economico - 1. Presentazione (Giovanni Guidi) - 2. L'economia italiana tra il 1919 e il 1939. Breve sintesi macroeconomica (Gianni Toniolo) - 3. La politica monetaria fra stabilizzazione della lira e grande depressione (Mauro Marconi) - 4. Aspetti dello sviluppo dell 'industria italiana dal primo dopoguerra al 1935 (Giuseppe Tattara) - 5. Il contri buto degli economisti italiani (1921-1936) (Piero Barucci) - 6. Il dibattito attraverso le «riviste di regime>> (Piero Bini) 7. II contributo degli economisti in alcuni quotidiani (Simonetta Bartolozzi Batignani) - 8. Saggio bibliografico sul contributo degli economisti (Sabina Colucci) Vol. l l Le riforme istituzionali e il pensiero giuridico - l. Presentazione (Giovanni Guidi) - 2. Salvataggi bancari e riforme negli anni 1922-1936 (Pasquale Saraceno) - 3. La gestione degli enti di smobilizzo che precedettero la costituzione deii ' Iri (Sandro Jafrate) - 4. Alle origini del credito industriale: la gestione dell' Imi dalla costituzione ai provvedimenti per l'autarchia (1931-1938) (Francesco Cesarini) - 5. La gestione dell ' lri dalla costituzione alla vigilia della trasformazione in ente permanente (Mario Giotti) 6. Le leggi bancarie del 1926 ·e del 19361938 (Franco Belli) - 7. La cultura giuridica sulla riforma bancaria ( 1925-1940) (Antonio Cantaro e Delia La Rocca) 8. l tratti peculiari dell'ordinamento creditizio italiano nella comparazione con le leggi bancarie degli anni Trenta (Fabio Merusi) - 9. La legislazione bancaria degli anni Trenta negli Stati Uniti e in Svizzera, Germania e Belgio (Sergio Ortino). EU Bologna. Il mulino, 1981 . vol. l, pp . 436; vol. Il pp . 400 articolata ricerca promossa dal Banco di Roma in occasione del suo primo centenario, aprono la nuova collana «Ricerche economico-finanziarie» , la quale ha, come obiettivo, di offrire analisi e approfondimenti su temi di attualità. Questa pubblicazione raccoglie una serie di studi avviati da tempo e finalizzati ad esaminare le modalità con cui venne a configurarsi il rapporto banca-industria fra le due guerre in ragione dei profondi mutamenti che, nel periodo , intervennero nel l 'assetto istituzionale del sistema finanziario e creditizio italiano . La ricerca viene svolta mediante un approccio multidisciplinare e risale all 'origine del processo di intermediazione finanziaria del nostro paese: essa è quindi particolarmente stimolante in considerazione dell'attuale crescente interesse per i problemi connessi alla funzionalità e all'ordinamento del sistema creditizio. Il primo tomo è dedicato all'economia e al pensiero economico. Esso prende avvio dall'analisi di Toniolo che traccia le coordinate quantitative e interpretative dell 'economia italiana negli anni 1919 e 1939 . Il profilo macroeconomico è completato dalle monografie di Tattara e Marconi , l'una relativa alla politica tariffaria e alle sue ripercussioni sul settore industriale, l'altra centrata su lla politica monetaria, su lla natura della crisi finanziaria e sulla valenza monetaria degli strumenti di intervento utilizzati per il sostegno delle strutture creditizie. HA AA. VV., Banca e industria fra le due guerre I due volumi , che contengono un' 522 «Social Research», vol. XLIX, n. l , primavera 1982. O Il numero è dedicato a profili biografico-intellettuali di «Maestri moderni». E' curioso che vi compaia un solo economista: Piero Sraff.a (Si noti , incidentalmente, che Sraffa è anche il solo economista italiano a comparire nel Biographical Supplement della l nternational Encyclopedia of Social Sciences , di recente pubblicazione) . UE sicurativa e dell'imposizione sul reddito in Gran Bretagna), in «Scottish Journal of Politica\ Economy», vol. XXIX, n. 2, giugno 1982 . O E' d 'uso assimilare la contribuzione sociale all'imposta: ciò è esatto in linea di principio. Tuttavia gli effetti di modificazione dei saggi di contribuzione sono assai diversi rispetto a quelli che derivano da analoghi mutamenti nelle aliquote d'imposta . li quadro teorico e culturale offerto dagli economisti italiani in tema di politica economica e di salvataggi bancari è ricostruito attraverso i saggi di Barucci , di Bini , di Bartolozzi Batignani. Un completo saggio bibliografico della Colucci sulla problematica economica del periodo completa questo volume. A «Le riforme istituzionali e il pensiero giuridico» è dedicato l'altro tomo , che si apre con un saggio di Saraceno in cui sono considerati globalmente gli interventi e le innovazioni istituzionali che si susseguirono dal 1922 al 1936 e la loro filosofia fra mero salvataggio e riforma. Seguono le relazioni di Ja frate, Cesarini, Giotti e Belli, che considerano le varie riforme economico-istituzionali. Per quanto riguarda, poi, il pensiero giuridico, l'esame è affidato alla monografia di Cantaro , La Rocca , Merusi e Ortino che evidenziano, sotto vari aspetti, le coordinate culturali lungo le quali si muove il pensiero giuridico sul tema della riforma bancaria in Italia e all'estero. AA. VV., Mercati monetari internazionali e inflazione Roma , Istituto di studi economici e fi nanziari dell'università degli studi di Roma. 1981, pp . 413 Sommario : Giusti) - 2. II inflazione - 3. stamento della bi e mercati 1. Presentazione (Franco problema delle cause dell ' Mercati creditizi di aggiuliquidità, mercati dei camfinanziari transattivi - 4. commenti e notizie AH UE HA EU AH UE L'impennata brusca del prezzo del petrolio alla fine del 1973 ha segnato l'inizio di una nuova fase nelle relazioni economiche internazionali. Veniva infatti messo in discussione un modello di produzione e di consumo ad alto assorbimento di energia che si basava sulla combinazione di materie prime e di energia a basso costo, su un aumento contenuto dei salari e su un sistema monetario internazionale stabile. La crisi petrolifera , come sostiene Liliana Baculo nella sua introduzione, non fu dovuta all'esaurimento di questa risorsa, ma era provocata dalla decisione dei paesi produttori di vendere il greggio a un prezzo più alto. Non si trattò neppure di un fatto transitorio sanabile con una contrazione della domanda dei paesi occidentali in quanto nel t 979 i paesi dell'Opec sono riusciti a strappare un ulteriore aumento di prezzo. Le conseguenze sull'economia dei paesi industrializzati della crisi petrolifera furono pesanti soprattutto in termini d'inflazione interna , di disavanzo della bilancia dei pagamenti, di rallentamento della crescita e di una sempre più consistente disoccupazione. Su queste tematiche è incentrato il primo capitolo del volume che si occupa degli effetti del rincaro del petrolio e delle materie prime sulla situazione economica dei paesi industrializzati. La crisi petrolifera ha fatto sì che gli obiett'ivi consueti della politica economica, quali la piena occupazione e la crescita a prezzi stabili, lascino 'il posto ad altri obiettivi tra cui l 'inflazione e il riequilibrio dei conti con l'estero. Il secondo capitolo tratta delle teorie dell'inflazione più consolidate, da eccesso di domanda, da costi , monetarista, in relazione soprattutto ai tre approcci di politica economica a cui conducono cioè, rispettivamente, la pofitica fiscale, quella dei redditi e quella monetaria. Tali teorie rivali colgono solo alcuni degli aspetti della realtà dei paesi industrializzati così come si è venuta a configurare in seguito alla crisi petrolifera , in quanto ognuno di questi paesi ha assunto caratteristi- HA E Il volume pubblica gli atti della tavola rotonda sul tema Mercati monetari internazionali e inflazione, promossa e diretta da Giulio La Volpe, tenutasi presso l' Istituto di studi economici finanziari e statistici de li ' università di Roma , nei giorni 20 e 21 ottobre 1980. Scopo della tavola rotonda non è tanto quello di affrontare i grossi problemi dell 'inflazione mondiale , quanto quello di approfondire le strutture finanziarie e monetarie internazionali per quanto concerne il processo inflazionistico. E' quindi intenzione del promotore dell'incontro arricchire i problemi di base della teoria e della politica monetaria con un'analisi che si occupi delle strutture concrete e dei legami che si creano tra le grandezze economiche della realtà. Possiamo infatti constatare come da tempo l 'inflazione incida in modo pesante sulla vita dei singoli paesi e sui rapporti internazionali , ma anche come, da alcuni anni a questa parte, il fenomeno dell 'aumento dei prezzi abbia assunto nuovi connotati. Si può infatti parlare di nuova inflazione soprattutto perché prolungata e accompagnata da una fase di stagnazione dell'economia mondial e. Nel medesimo tempo si sono verificate importanti innovazioni nelle strutture finanziarie e monetarie internazionali , quali una maggiore mobilità dei capitali, un'es pansione del sistema bancario e finanziario internazionale, il ricorso del Fondo monetario internazionale ali 'euromercato , uno sviluppo contrastato del mercato dell 'eurodollaro . L'approfondimento quindi, della struttura dei mercati monetari internazionali, così come si sta configurando nella realtà, è lo strumento indispensabile per la formulazione di modelli teorici di analisi del problema inflazionistico. E' perciò su questo aspetto del problema che si è incentrata la di scussione; la tavola rotonda nelle sue tre sedute si è infatti dedicata a tre sottotemi di questa analisi più globale. La prima di tali sedute ha preso in esame il problema delle cause dell 'inflazione. L'impostazione, come emerge dagli atti qui presentati , non è stata comune, né ha portato a risultati concordi, ma il dibattito ha con- teorie dell'inflazione - 3. La bilancia dei pagamenti: teorie e politiche di aggiustamento - 4. Le politiche adottate per assorbire lo shock petrolifero - S. Prezzi relativi , cambiamenti strutturali ed effetti redistributivi. tribuito a chiarire le relazioni esistenti tra moneta e prezzi , soprattutto in riferimento ai rapporti internazionali e al mercato dell 'eurodollaro. E' cruciale a questo proposito il ruolo svolto dal processo di aggiustamento della liquidità, cioè l'analisi dei modi e dei canali attraverso i quali si realizza l'adeguamento delle scorte monetarie al livello desiderato dall'economia di un certo paese. Questo è il legame con la tematica della seconda seduta che si dedica ad analizzare i mercati di aggiustamento della liquidità in relazione ai mercati dei cambi e ai mercati finanziari transattivi. Gli atti dimostrano come il nucleo centrale del dibattito sia stato lo studio .dei mercati in cui gli operatori aggiustano la propria liquidità in moneta nazionale ed estera, al fine di individuare sia i canali attraverso i quali si annullano le eccedenze, sia le reazioni che ne derivano negli altri mercati. Il riferimento è quindi si.a ai mercati finanziari per quanto concerne gli operatori bancari, sia ai mercati dei cambi dei singoli paesi in relazione agli operatori non bancari. La terza seduta, a conclusione del dibattito , mette in ritievo i fattori internazionali dell 'inflazione e i canali per i quali i conseguenti impulsi si trasmettono all'economia de'i singoli paesi. Determinate le cause, il dibattito si sposta verso un approfondimento delle difficoltà che la politica monetaria incontra nell'eliminazione dell'inflazione . Questioni cruciali sono quindi le tema ti che relative ali' aggiustamento delle bilance dei pagamenti dei vari paesi e al mercato dell 'eurodollaro nei due contesti di cambi fissi e di cambi fluttuanti. l n appendice agli atti della tavola rotonda vengono allegate cinque comunicazioni ad opera di G. La Volpe, R. Masera, S. Pergolesi , G. Trupiano, M. Villani , che puntualizzano in modo maggiormente analitico alcune questioni di base alle quali si fa riferimento nel dibattito . U Fattori e canali internaziona li dell'i nflazione e difficoltà della politica monetaria 5. Comunicazioni . Liliana Baculo, i l prezzo del petrolio Bari , De Donato, 1982, pp . 205 Sommario : Introduzione - l . Le conseguenze del rincaro del petrolio - 2. L' impatto inflazionistico da petrolio e le 523 l ;__ __ commenti e notizie storico: aspetti e momenti dell'autogestione jugoslava - 3. L'autogestione oggi: democrazia politica e democrazia economica - 4. Assetto economico e struttura social e nel lavo ro associato - S. Il ruolo della nazion e nell a federazione jugoslava e su lla scena mondiale. U HA E Stefano Bianchini (a cura di), L'autogestione jugoslava Milano, Angeli, 1982, pp. 324 Sommario: l . Prefazione (Adriano Guerra) - 2. Elaborazione ideale e sviluppo 524 tamento, con le implicazioni che esso ebbe, con gli intrecci maturati nel corso degli anni sessanta in rapporto ai problemi della modernizzazione e dello svi luppo, viene esaminato nel saggio di Stefano Bianchini, il quale coglie con puntualità gli aspetti politico-economici di una scelta all'interno e a fianco della quale sono maturati scontri e sono raffiorate questioni, come quella nazionale, che sembravano ormai avviate a definiti va soluzione. L'ampio e documentato saggio di Tito Favaretto si incentra sul l 'a nali si dell e tensioni sociali che hanno investito le fabbriche negli anni sessanta e settanta; rendendo esplicita assai spesso la presenza di una frattura fra operai e organismi dell'autogestione, tale frattura fa emergere nell a società e fra gli stessi operai tendenze pronte ad auspicare uno «Stato padrone» o per lo meno un interlocutore forte. L'in sieme delle contradd izioni che l'a utogestione jugoslava rivela spinge tuttavia Adriano Guerra, nell a prefazione al libro , a sot tolineare la sua «tipicità» , in quanto essa esprime «le particolarità di un sistema che non solo non nega l 'es istenza di interessi diversi, ma si propone di creare le condizioni perch é questo pluralismo di interessi possa venire alla luce ed esprimersi, per giungere così, per questa via, ad affermare scelte unitarie ». Specificità jugoslava ed elementi di novità e di interesse che caratterizzano questo paese tanto diverso dagli altri dell 'Europa orientale, si fondono e si intrecciano così con le problematiche relative al dopo-Tito , alla crisi economica e a quella nazionalistica del Kosovo . 11 volume, che è opera di una ventina di studiosi e docenti universitari di vario orientamento ideale e politi co, non offre un'interpretazione unilaterale o «di parte» de-Il 'autogestione: è esso stesso un dibattito in cui confluiscono i pregi come le perplessità e i dubbi che l'esperimento solleva. In particolare, vengono più vo lte riproposti i temi relativi alla democrazia politica , alla contraddizione che si rivela fra crescita economica, sociale e culturale e all'esistenza di una molteplicità di interessi da una parte e «la presenza di un sistema politico che esprime ancora , per molti aspetti, la vecchia nega zio- HA EU AH UE E' abbastanza frequente, specie di questi tempi, che si parli o si scriva o si polemizzi sull'autogestione. Il tema non è certo nuovo, anche se non risulta molto ampia la bibliografia su li 'esperimento concreto che da oltre trent'anni si va svi luppando in Jugoslavia ; soprattutto gli autori italiani si sono sca rsamente occupati dell e vicende di questo paese. Il volume, curato da Stefano Bianchini per l'Istituto Gramsci, è certo un tentativo mirante a colmare questa lacuna. Un tentativo che si segnala per la ricchezza dei temi che in esso vengono affrontati, per lo sforzo di fornire non solo elementi di interpretazione , ma vere e propri e «notizie» che, attraverso schemi e tabelle assa i aggiornate, consentono anche al lettore digiuno di queste tematiche di seguire agilmente il filo del discorso . Un filo che si dipana attraverso quattro grandi temi: «Elaborazione ideale e sviluppo storico» ; «Democrazia politica e democraz ia economica »; «Assetto economico e struttura social e»; «Ruolo della nazione nella federazione jugoslava e sulla sce na mondiale ». l n particolare, le questioni economiche sono largamente trattate , sia sotto il profilo teorico sia sotto quello pratico: e così vengono alla luce molte delle recenti e note difficoltà della politica economi ca jugoslava , i perché dell'inflazione , il ruolo dell e banche , dell 'agricoltura e degli investimenti esteri , gli ostacoli che si frappongono e impediscono un equilibrio fra piano e mercato. La scelta a favore del mercato risale al 1965 e ha , a suo tempo, scatenato un'accesa polemica nei confronti delle concezioni dogmatiche risalenti alla visione staliniana della scarsa operatività della «legge del valore» in un paese socialista. La legge della domanda e de li 'offerta viene invece vista dagli jugoslavi come l'elemento atto a misurare l'efficienza di un'impresa, la redditività di un investimento, la stessa possibilità per gli operai di incidere sulle scelte relative all'accumulazione, ai prezzi e ai sa lari. Tale orien- AH UE che proprie che richiedono quindi interventi diversi . Ma l'inflazione non è stato l'unico problema con cui hanno dovuto fare i conti i paesi industrializzati negli anni '70; si sono infatti ritrovati con improvvisi e cospicui disavanzi con l 'estero non compensati da un aggiustamento di pari importo da parte dei paesi produttori di petrolio che manifestavano, al contrario, forti eccedenze. Questo meccanismo di aggiustamento automatico non ha funzionato e quindi i govern'i dei paesi deficitari hanno dovuto intervenire perché il saldo negativo della bilancia dei pagamenti non si consolidasse nel tempo. Il terzo capitolo del volume fa riferimento ad uno dei modelli di aggiustamento più completi, quello di Corden, che integra la teoria della bilancia dei pagamenti con l 'analisi di problemi distributivi che l'inflazione da crisi energetica ha creato tra i diversi settori produttivi. L'ultima parte del volume analizza nel dettaglio l'impatto della crisi petrolifera del 197 3 su cinque economie industrializzate «piccole»: Germania federale , Francia, Regno Unito, Italia e Giappone. Vengono messe in rilievo, per ognuno di questi paesi, da un lato, le politiche adottate per assorbire lo shock petrolifero in termine di inflazione e di disavanzo esterno e, dali 'altro, i mutamenti che tali politiche hanno prodotto nella struttura della produzione e nella distribuiione del reddito tra classi sociali e tra settori. L'esame della condizione economica di questi paesi evidenzia come l'aggiustamento dopo la crisi del 1973-75 non sia stato omogeneo . Infatti le economie forti nel mercato internazionale, come quella tedesca e quella giapponese , hanno assorbito molto rapidamente lo shock petrolifero , mentre i paesi più deboli , Italia, Regno Unito e, anche se in misura minore, Francia, hanno avuto problemi di adattamento molto rilevanti alla nuova situazione. commenti e notizie zione - 3. Il quadro economico - 4 . Il quadro istituzionale - 5. l consumi - 6. Le produzioni - 7. Gli scambi con l'estero - 8. Le scritture - 9 . Appendici . UE AH HA E Il volume si propone di fornire un quadro 'esauriente dell'economia del sistema agro-alimentare italiano , volendo ovviare alla notevole disinformazione che spesso si riscontra su tale tema. L'agricoltura, l'industria alimentare , la commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricolo-alimentari hanno un peso di notevole rilievo nell'ambito delle attività economiche nazional'i. E ciò non solo sotto i l profilo quantitativo , ma anche qualitativo. L'analisi presentata nel libro viene svolta in un 'ottica di medio periodo, con riferimento sia al complesso delle attività econom'iche nazionali , sia alle economie agro-alimentari dei principali paesi industrializzati. I vari aspetti economici, isti tuzionali e strutturali del sistema agro-alimentare, ossia dell'agricoltura e delle connesse attività industriali e commerciali a monte e a valle , sono argomenti tutti analizzati con completezza ed efficacia. I l quadro che emerge non è privo di sorprese e risultano ribaltate , o quanto meno circostanziate e qualificate, diverse convinzioni diffuse, spesso legate a s·ituazioni esistenti alcuni anni orsono. Emergono anche le tendenze evolutive del sistema per i gregazione di tali consumi per classi di prodotti e in base a parametri socio-economici e territoriali e vengono effettuati confronti con gli altri paesi. Sono inoltre esaminate le produzioni in agricoltura, nell 'industria alimentare, nella distribuzione . Gli scambi con l 'estero sono analizzati sotto il profilo della bilancia agroalimentare , del mercato mondiale, del mercato comunitario, della disaggregazione per prodotti e per aree geografiche degli scambi agro-alimentari italiani. L'ultimo capitolo si occupa delle strutture delle imprese agricole , de li' industria di trasformazione, di quelle commerciali e distributive, nonché delle forme di integrazione «orizzontale» e «vertica le ». Censis, Criteri per la definizione di una politica ed una strategia nel campo della ricerca scientifica e tecnologica in Italia EU Sommario : l . Prefazione - 2. l ntrodu- HA Bologna. Il mulino. 1981, pp . 267 AH UE Umberto Bertelè e Francesco Brioschi, L'economia agro-alimentare italiana pross1m1 anni e quelle che dovrebbero essere le direttrici dell'intervento pubblico. L'evoluzione del quadro di riferimento relativo a un futuro non troppo prossimo rifluisce sul comportamento degli operatori , delle imprese e sulla struttura del sistema agricoloalimentare. L'effetto più vistoso dovrebbe essere, secondo gli autori, quello della scomparsa di numerose imprese, che verranno rese marginali dalle mutate condizioni e, quindi, di un certo aumento della concentrazione. Vengono anche individuate le linee direttrici della politica agro-alimentare nazionale. A tal fine si pone il problema di scoprire se e in qual e modo le linee di tendenza evolutive spontanee del sistema si concilino con gli obiettivi fondamentali della politica nazionale. Essi vengono riassunti: in a. contenimento del deficit agro-alimentare; b. mantenimento di livelli occupazionali più elevati di quelli fisiologici e sostegno dei redditi degli addetti; c. difesa delle zone meno favorite e riduzione del divario esistente con la rimanente parte del paese; d. raggiungimento di un buon livello di efficienza del sistema; e. fornitura al consumatore di una alimentazione quantitativamente e qualitativamente adeguata e a un prezzo contenuto . Dopo aver sommariamente esposto le linee direttrici dell'azione pubblica nel settore agro-alimentare e l'evoluzione prevedibile nel prossimo decennio, viene tracciato il quadro economico. l n esso si considerano: il sistema agricolo-alimentare e il suo inquadramento nel l 'economia italiana; i principali aggregati economici del sistema agricolo-alimentare; gli effetti di attivazione del sistema agricolo-alimentare ne li 'economia. Nel quadro istituzionale vengono delineate le politiche e le strutture comunitarie (gli obiettivi , i principi generali e gli aspetti finanziari della politica agricola comunitaria e i risultati da essa conseguiti); le politiche nazionali agricole (le principali politiche nazionali, le strutture decisionali, gli interventi «orizzontali» sui prezzi e sui costi · di produzione, gli interventi finanziari); le politiche nazionali industriali e le altre politiche nazionali . Sono poi presi in considerazione i consumi alimentari in Italia. la disag- U ne del pluralismo» dall'altra. E pur tuttavia già Tito e Kardelj si erano posti questo problema cruciale , avviando meccanismi nuovi di rotazione e alternanza nei centri decisivi del potere e mantenendo così sempre aperto quel carattere di laboratorio che induce ancora oggi - in presenza di così rilevanti difficoltà soprattutto economiche - a guardare alla Jugoslavia come a un caso a sé stante nel panorama dei paesi de li ' Est europeo. Roma , Censis , 1981 , pp. 199 Sommario : l . Premessa : es perienze e problemi della politica della ric~rca scientifica e tecnologica in Italia - 2. Il quadro di riferimento per la politica della ricerca negli obiettivi soc iali , economici e culturali del paese - 3. Prospettive di evoluzione dell 'impegno finanziario nel settore della ricerca sc ient ifica e tecnologica - 4. L 'articolazione ist ituzionale della politica della ricerca scie ntifi ca e tecnologica - 5. Gli strumenti pubblici per l'in centivazione e l'orientamento della ricerca scientifica e tecnologica - 6. Considerazioni finali : prime indicazioni per una politica di indirizzo e di stimolo nel settore della ricerca scientifica e tecnologica . E' ormai diffusa , anche in Italia , la coscienza della necessità di disporre di un efficiente apparato e strumentario scientifico e tecnologico per far fronte ai sempre più urgenti problemi economici e sociali. Nell'ultimo decennio, infatti, si sono moltiplicate le iniziative rivolte ali 'incentivazione del l 'attività di ricerca applicata con lo scopo di colmare il gap tecnologico rispetto agli altri paesi europei . Ma il pur ricco e articolato dibattito sugli impegni e le prospettive delle politiche di ricerca scientifica non è stato recepito negli indirizzi programmatici e all'interno delle singole istituzioni di governo. Se da un 525 commenti e notizie l 'elaborazione di programmi nazionali di sviluppo scientifico e tecnolologico, che tengano conto delle prio- AH EU HA Mario Centorrino e Pietro Barcellona (a cura di), Economia e politica dell'inflazione Bari, De Donato, 1982, pp. 227 Sommario: Introduzione (Mario Centorrino e Pietro Barcellona) - Parte prima: L'economia politica dell'inflazione l. La domanda e l'offerta d'inflazione ( Robert J. Gordon) - 2. La politica dell' economia d ' inflazione (David Cobham).3. Economia, inflazione e ruolo dello Stato ( Robert O. Keohane) - 4. Le cause politiche dell'inflazione (Laurence Whitehead) - Parte seconda: l nflazione e conflitto sociale - 5. l nflazione e teoria marxista (Pat Devine) - 6. Una interpretazione non monetarista della esplosione dei salari (Henry Phelps Brown) - 7. L'inevitabile inflazione (Milivoje Panic) - 8. Conflitto. inflazione e moneta (Rob E. Rowthorn). U HA E 526 sentano una sintesi articolata delle principali teorie sull'inflazione: da eccesso di domanda, da costi, da eccesso di offerta di moneta, da liquidità internazionale, ma non si limitano a questo. Le domande che gli autori si pongono sulla tematica inflazionistica sono quelle classiche nella letteratura dell'ultimo decennio, in quanto fanno riferimento al differente manifestarsi del fenomeno nei vari paesi e nel tempo; alle comparazioni fra sistemi; agli shocks intervenuti a turbare le diverse economie, cioè alle problematiche che gli specialisti di politica economica si trovano a dover risolvere. Diversi si configurano i tentativi di risposta e soprattutto differenti possono essere i punti di vista da cui si vogliono osservare i fenomeni inflazionistici. I saggi contenuti in questo testo analizzano l'inflazione da un punto di vista politico, cioè evidenziano in modo particolare le cause e gli effetti socio-politici dell'inflazione, toccando solo indirettamente le problematiche relative alle conseguenze economiche e alle misure necessarie per controllare il fenomeno. Emerge soprattutto nei saggi che costituiscono la parte prima del volume l'intreccio fra inflazione e sistema politico in riferimento al governo politico de li 'inflazione. Dietro le teorie monetarie su li 'inflazione è infatti possibile evidenziare una domanda di inflazione che scaturisce dai desideri dei diversi percettori di reddito, in funzione del grado di monopolio di cui godono nel mercato, a cui si contrappone un' offerta di inflazione da parte dell'autorità governativa, che si rende disponibile a concedere gli aumenti richiesti in previsione di futuri risultati elettorali. La seconda parte del volume fa invece riferimento più in particolare a problemi di tipo distributivo. Il discorso teorico implicito è che l'inflazione sia dovuta ai conflitti per la distribuzione del reddito; e quindi che siano le richieste dei lavoratori e al tempo stesso le pretese dei capitalisti sulla propria quota distributiva la causa di un aumento dei prezzi nel sistema. Un giudizio sintetico sulle due parti di cui si compone la raccolta è contenuto nell'introduzione dei curatori del volume, in cui emerge come nel- UE rità sociali e delle esigenze di sviluppo produttivo. Oltre all'attività sperimentale, essi dovrebbero prevedere: a. l'acquisto di know-how estero; b. l'avvio di joint-ventures scientifiche a livello internazionale; c. una politica di stimolo verso l'utilizzo di un' ampia gamma di strumenti non sufficientemente valorizzati nel nostro paese (contratto di ricerca, domanda pubblica, ecc.). [ programmi nazionali, qui trattati, richiamano l'esperienza dei national champions, perseguita in Europa. e si differenziano dagli attuali programmi finalizzati del Cnr. Essi infatti tengono conto degli obiettivi di sviluppo economico e sociale di lungo periodo e non sono riconducibili esclusivamente ali 'attività sperimentale, in quanto si ritiene più proficuo l'uso combinato di diversi strumenti, sinergici rispetto agli obiettivi e concertati tra i vari operatori economici. AH UE lato, quindi, non sono mancati stimoli e idee per delineare una politica nazionale della ricerca, dall'altro la frammentarietà e la casualità degli interventi, unita all'assenza di un quadro organico di riferimento, ha impedito il suo avvio. Oltre agli ormai noti problemi politico-istituzionali e alla limitatezza delle risorse disponibili in I tali a per la ricerca scientifica, si sono registrati fattori nuovi di resistenza sociale, che ancor più sollecitano un diverso e coordinato intervento pubblico. Fra questi si può ricordare il lamentato scadimento qualitativo nel campo dei servizi sociali, il superamento dell'ottimismo tecnico-scientifico e lo scetticismo sulle conseguenze dello sviluppo tecnologico sulla qualità della vita. L'evoluzione «spontanea» dell'attività di ricerca ha avuto come effetto, tra l'altro, la diminuzione della quota di spese degli operatori privati e il progressivo incremento dell' impegno pubblico, senza che ciò comportasse una ridefinizione dei campi di attività più coerenti rispetto alla collocazione «intermedia» del paese nella scala internazionale dei valori tecnologici ed economici. Si può ricordare, ad esempio, che in l tali a la percentuale di spese di ricerca e sviluppo nei programmi spaziali sul totale era inferiore solo agli Usa: si ha cioè una specializzazione sbilanciata rispetto alle nuove tendenze della divisione internazionale del lavoro. Nel settore della ricerca, dunque, problemi sociali ed economici sono saldamente intrecciati e sembra possibile ovviare ai ritardi accumulati solo mediante la definizione organica di obiettivi di generale consenso. Inoltre, l'espansione degli stanziamenti delle spese di R & S, in termini reali, necessaria e urgente, deve accompagnarsi con una ripartizione finalizzata delle risorse. Pertanto: a. si pone l'esigenza di sviluppare nuovi settori produttivi nell'ottica della qualificazione della politica sociale e in accordo con la nuova divisione internazionale del lavoro; b. occorre programmare attività e risorse in funzione di obiettivi prioritari (e all'interno di settori recettivi a programmi di sviluppo qualitativo). Da questo contributo del Censis emerge così la proposta di dare enfasi alla ricerca finalizzata attraverso Si tratta di una raccolta di saggi dedicata ad uno dei problemi cruciali che attanagliano l'economia mondiale, cioè l'inflazione. E' sicuramente un tema complesso e articolato che si presta a molte interpretazioni ed è quindi l'argomento clou di dibattito all'interno della letteratura economica. l saggi di questo volume rappre- commenti e notizie Questa raccolta di saggi su diversi settore industriali in Europa, pubblicata nella collana dei quaderni de «L' industria . Rivista di economia e politica industriale», è la traduzione del volume The Structure of European lndustry pubblicato nel 1981 dall'editore Martinus Nijhoff. AH UE no una forte pressione sui concorrenti europei, la cui debolezza delle strategie di integrazione e la deludente politica di differenziazione del prodotto sono cause dei negativi risultati economici. Dall'esame dei livelli di concentrazione e del grado di concorrenza delle imprese del cemento in quattro paesi europei, emergono comportamenti differenziati e diversi tipi di intervento pubblico (sulla struttur-a dei prezzi), che non consentono di trarre conclusioni generali. Da una prospettiva storica sono studiate strutture e performances d eli 'industria siderurgica e d eli 'estrazione del carbon fossile; per quanto riguarda il primo, l 'autore dimostra una perdita di competitività europea a favore del Giappone e dei paesi di recente industrializzazione, attribuibile, tra l'altro, al declino relativo nel tasso di incremento della domanda di acciaio. Nel saggio sull'industria automobilistica viene descritta la struttura dell'industria e del mercato anche al fine di una più approfondita conoscenza della condotta e delle performances sociali delle imprese del settore. Una proposta concreta viene formulata nel caso del settore farmaceutico: per ristabilire meccanismi concorrenziali in un mercato dominato dalle multinazionali, si chiede l'abolizione del marchio del prodotto e delle clausole restrittive all'esportazione contenute nelle licenze. Per comprendere il comportamento e le performances del mercato aerospaziale, si ritiene necessario, invece, tener conto del ruolo centrale che vi assumono i governi e dei crescenti costi di sviluppo dei nuovi progetti . l n un altro settore ad alta tecnologia - computers ed elaborazione dati viene proposta esplicitamente una politica comune europea e si ipotizza pertanto un mercato sovranazionale . ri volume si chiude, infine, con una ricca disamina sui modi e le forme con cui le economie statunitense ed europea hanno organizzato e utilizzato le proprie imprese pubbliche: secondo valutazioni dell'autore, tali imprese sono destinate ad estendere la loro presenza nell'Europa occidentale , specialmente nel settore industriale e finanziario. EU HA E Sommario: l. Introduzione (Henk W. de long) - 2. L'industria alimentare in Europa: concentrazione e concorrenza (Remo Linda) - 3. L'industria europea della birra: concentrazione e concorrenza (Maria Brouwer) - 4. Strutture e tendenze dell'industria cartaria europea (Fabio Gobbo) - 5. L'industria del cemento in Europa (Patrizio Bianchi. Dennis Colenutt, Denys Gribbin) - 6. Struttura e performance nell'industria siderurgica in Europa occidentale: una prospettiva storica (Bo Carlsson) - 7. L'estrazione del carbon fossile nei paesi della Cee con particolare riferimento alla Germania (Hans Otto Lenel) - 8. L'industria automobilistica della Cee (William J. Adams) 9. Concorrenza e potere economico nell' industria farmaceutica europea (Henk W. de long) - 10. L'industria aerospaziale in Europa: problemi e politiche (Keith Hartley) - 11. L'industria del computer e dell ' elaborazione dati in Europa (M. Delapierre, A. Gérard-Varet, l .B. Zimmermann) - 12. L'impresa pubblica in Europa occidentale e negli Stati Uniti (William G. Shepherd). HA Bologna, Il mulino. 1981. pp. 366 AH UE Henk W. de Jong (a cura di). La struttura dell'industria europea Rispetto ai numerosi studi sul medesimo argomento si possono segnalare due principali novità che consistono: a. nell'aver esaminato ciascun settore con riferimento allo scenario europeo e non al singolo paese; b. ne li 'aver considerato alcuni parametri comuni - indici di concentrazione, rapporto tra struttura de li 'industria e performance, «peso» dell'intervento pubblico, ecc. - che consentono, almeno parzialmente, una lettura organica dei saggi presentati. Nonostante ciò sussiste una certa disomogeneità tra i vari approcci metodologici, dovuta in parte a problemi di carattere statistico e in parte ai problemi connessi al diverso grado di integrazione, di presenza pubblica e di internazionalizzazione dei settori merceologici. A titolo esemplificativo, si può notare che, in alcuni casi, gli elementi strutturali sono stati affrontati da un punto di vista storico (carbone, acciaio), in altri si è analizz-a to l'impatto sull'industria di alcuni leaders multinazionali (alimentare, aerospaziale). Un altro filo unitario lega comunque fra loro i singoli contributi: gli autori sono infatti, pur con diverse sfumature, sostenitori di una politica intermedia tra il laisser faire e l' interventismo statale. Ritengono cioè che sia possibile determinare un insieme articolato di strumenti di politica industriale tale da permettere aggiustamenti e correzioni «automatiche» dei meccanismi di mercato. P·assiamo ora ad una breve rassegna dei contributi contenuti nel volume. Per l'analisi del settore alimentare sono state utilizzate statistiche comparabili per i paesi della Cee ed è stato prescelto un campione di 44 grandi imprese; sulla base dei risultati conseguiti, si è potuta rilevare la compresenza di piccole e medie imprese spesso sottomesse al volere di distributori e dettaglianti e di grandi imprese o gruppi, il cui potere di mercato sembra limitato dalla concorrenza di grandi multinazionali e dalla crescente integrazione verticale delle cooperative agricole. La struttura del comparto della birra è largamente influenzata dalla diversa intensità - nei singoli paesi - dei processi di concentrazione e differenziazione produttiva. Anche per il settore cartario si è ritenuto opportuno estendere l 'indagine ai paesi extra-Cee. che esercita- U la determinazione del processo inflattivo interagiscano cause economico-sociali e cause politiche e come solo la loro intersezione consenta di dare una risposta sul perché si origini un processo inflazionistico con le dimensioni e le modalità di quello attuale. l saggi comunque si inseriscono in una più ampia visuale in quanto evidenziano come l 'inflazione non sia semplicemente la manifestazione di una crisi del mercato, ma sia il presupposto di una crisi di rappresentanza delle varie istituzioni, sindacali, politiche, governative. La prospettiva non è quindi un'analisi economica della problematica d eli 'inflazione, quanto una riformulazione dei rapporti fra economia e società e fra politica e Stato. La crisi del sistema di mercato diviene in questa ottica la crisi dello Stato sociale. 527 commenti e notizie HA E U 528 Giosuè Nicoletti, Aldo Pedussia e Sergio Veneziani, L'azienda consorziale nelle alternative di gestione dei servizi pubblici locali UE AH UE Scopo del testo è quello di fornire agli operatori responsabili della determinazione del budget sanitario strumenti per una razionalizzazione del processo decisionale, in quanto la prestazione di qualsiasi forma di servizio sanitario presuppone la valutazione di diverse linee alternative di intervento al fine di effettuare una scelta. In questo senso l'attenzione dell' autore è rivolta , da un lato, alla classe medica nella sua funzione di suggeritore di priorità in vista di futuri miglioramenti dei servizi prestati e, dall'altro, all'organo politico responsabile di effettuare scelte di carattere allocativo compatibili con un sistema esistente di vincoli. L'autore si occupa in particolare di uno dei criteri decisionali in base al quale compiere delle scelte, cioè quello dell'efficienza economica. L'adozione di questo criterio implica che le scelte nel settore sanitario vengano effettuate in modo da conseguire il massimo beneficio totale dalle risorse a disposizione della collettività. La valutazione economica è comunque solo una componente del processo decisionale, in quanto l 'efficacia terapeutica è normalmente lo stadio preliminare indispensabile nella determinazione dell'efficienza di una certa prestazione sanitaria. Premesso questo, i capitoli centrali del volume analizzano nel dettaglio i due principali metodi di valutazione economica applicabili al sistema sanitario: l'analisi costi-benefici e l'analisi costo-efficacia. Trattano quindi in primo luogo della determinazione dei costi e dei benefici che caratterizzano le strategie alternative di intervento. sia a rità di efficacia. r risultati ottenuti permettono all 'autore di dedicare l 'ultimo capitolo ad una riflessione sulla metodologia dell'analisi costi-benefici e sulla sua utilità come strumento di valutazione quando si tratti di prendere decisioni circa l'a llocazione di risorse scarse . Milano , Giuffrè, 1981, pp . 202 AH Sommario: Prefazione all'edizione italiana (G. Paliaga) - Prefazione all'edizione inglese (M.F. Drummond) - l. Introduzione - 2. Costi e benefici dei servizi sanitari - 3. Approccio ad una valutazione economica dei servizi sanitari - 4. La determinazione dei costi e dei benefici 5. Due modi di perfezionare la valutazione - 6. Criteri di scelta e decisioni - 7. Analisi di alcuni casi - 8. Quanto è utile la valutazione economica nel sistema sanitario? - 9. Appendici. EU Milano, Angeli. 1981. pp. 160 carattere preventivo che curativo. Non presenta problemi la fase di vera e propria elencazione dei costi e dei benefici relativi ad ogni trattamento, mentre la situazione si complica nel momento in cui si cerca di misurare gli effetti prodotti, in termini di costo e di beneficio, da interventi alternativi. Un capitolo è perciò dedicato al perfezionamento dei metodi di calcolo, includendo nel processo di misurazione alcuni elementi quali la differente distribuzione temporale dei costi e dei benefici, oppure i problemi relativi al rischio e all'incertezza. L'autore sottolinea successivamente la peculiarità del sistema sanitario in relazione all'esplicita valutazione dei costi e dei benefi-ci , in quanto ritiene impossibile prescindere in questo contesto da giudizi di valore che permetterebbero quindi di giustificare qualsiasi scelta alternativa in base a una logica specifica. Un modo per superare questa difficoltà consiste nel calcolare degli indici di decisione, che comunque non possono essere usati come criteri perentori e univoci di scelta tra forme alternative di intervento sanitario, ma solo come un modo per presentare sinteticamente i risultati di una valutazione economica. Se questi sono i principi che sostengono la valutazione economica ali 'interno di un processo decisionale, l'autore non si limita ad una loro esposizione, ma dedica un lungo capitolo all'analisi di quattro casi concreti. Con lo scopo di offrire indicazioni circa i differenti livelli di approfondimento dell 'analisi economica e quindi i diversi gradi di -affidabilità dei risultati ottenuti, vengono analizzati, sulla base di dati empirici, i problemi decisionali riguardanti la chirurgia elettiva, l 'insufficienza renale cronica, lo screening in campo oncologico e la cura degli anziani. Ne emerge la necessità di estendere la valutazione economica attraverso studi di tipo costo-efficacia, che permettono di esaminare alternative che si dimostrino equivalenti in termini di efficacia terapeutica. Si tratterà quindi in questi casi di determinare analiticamente l'efficacia terapeutica per due diversi interventi sanitari alternativi, di verificarne l'equivalenza e di scegliere quello che presenta i minori costi comparati a pa- HA M.F. Drummond, La valutazione economica dei sistemi sanitari Sommario: l. l ntroduzione (Costantino Tessarolo) - 2. Le forme di collaborazione intercomunale nella gestione dei pubblici serviz i locali - 3. L 'azienda consorziale . Il volume raccoglie le relazioni presentate dagli autori in un. recente convegno organizzato dalla SogesSocietà di organizzazione e gestione di Torino, in tema di azienda consorziale e servizi pubblici locali. Alcuni anni orsono il Consiglio di Stato affermò, in un celebre parere , che il testo unico 15 ottobre 1925, n. 2578, contempla solo tre modi di gestione di pubblici servizi assumibili dagli enti locali: la gestione mediante le aziende speciali, la gestione diretta in economia, le concessioni all'industria privata. In altro più recente parere il Consiglio di Stato ha precisato poi che per la gestione dei pubblici servizi aventi una dimensione superiore all'ambito comunale, l 'unico strumento previsto dal testo unico del 1925, è l'azienda consorziale. Dali 'insufficienza della normativa vigente è sorta l'esigenza per le amministrazioni locali di adottare varie altre forme di gestione di servizi pubblici diretta a consentire alle aziende municipalizzate di operare anche al di fuori della circoscrizione del comune che le ha istituite. Tuttavia , questa attività extraterritoriale delle aziende municipalizzate non può essere considerata un'alternativa alla gestione di un servizio pubblico mediante azienda consorziale. Alla complessa materia dei rapporti tra aziende municipalizzate, consorzi amministrativi ex legge 383/1934 commenti e notizie Napoli . Liguori. 1981. pp. 582 James O. Wilson (a cura di), The politics of regulation (La politica della regolamentazione) AH Sommario: Prefazione - l. Econometria e modelli econome trici - 2. Relazione tra due variabili - 3. Il modello di regressione lineare a due variabili - 4. Il modello di regressione a tre variabili - 5. Estensione del modello lineare di regressione 6. L'autocorre lazion e - 7. L'eteroschedasticità - 8. Altre violazioni delle ipotesi base - 9. Modelli con variabili ritardate - l O. l ntroduzione ai modelli multiequazionali - Il . Il modello lineare classico - 12 . Il modello di regressione lineare generalizzato - 13 . Altri metodi di analisi multivariata - 14. Sistemi di equazioni simultanee - 15 . Inferenza statistica - 16 . Calcolo matrici a le - 17 . Esercizi 18 . Tavole statistiche - 19 . Bibliografia. Nella parte finale del volume sono riportate due appendici di inferenza statistica e di algebra delle matrici al fine di richiamare, almeno intuitivamente, il significato di alcuni concetti di largo uso nel testo. Globalmente il volume si presenta come il tentativo di offrire un testo di econometria in lingua italiana, che eviti problemi di comprensione della letteratura straniera; proqlemi dovuti in larga misura alla non congruenza tra la preparazione statistica e matematica di base del lettore italiano con la gran parte dei libri di testo disponibili. UE Pasquale Persico e Salvatore Vinci, Principi di econometria U AH UE HA EU Si tratta di un testo di Econometria destinato in particolare a due categorie di lettori , da un lato gli studenti universitari frequentanti corsi di econometria e, dall 'altro , gli interessati ad acquisire una comprensione delle più usate tecniche econometriche al fine di valutare stime empiriche più sofisticate. Il volume è virtualmente diviso in due parti, non tanto in base alla diversità degli argomenti trattati, quanto alla strumentazione utilizzata. Infatti in tutta la prima parte si analizzano le diverse tematiche facendo riferimento a modelli molto semplificati con un numero ristretto di variabili (al massimo due) e inol tre evitando di fare ricorso all'algebra matriciale. l medesimi modelli vengono generai izzati, nella seconda parte del volume, al caso di K variabili esplicative e la loro formalizzazione diviene più elegante e lineare con l'utilizzo de li 'algebra matrici ale. Non esiste comunque una frattura di livello fra le due parti , in quanto è nelle intenzioni dei due autori seguire le problematiche in modo graduale al fine di consentire anche al lettore privo di conoscenze econometriche di prendere confidenza con il metodo e le argomentazioni propri della disciplina in questione. Questo modo di procedere permette di raggiungere un livello minimo di preparazione di base, fornendo quindi la necessaria strumentazione formale per la comprensione della letteratura econometrica anche applicata. HA E e consorzi ex testo unico del t 925 è dedicato il presente volume. La prima parte tratta in generale delle forme di collaborazione intercomunali nella gestione dei pubblici servizi locali, con particolare riguardo alle società per azioni e alle gestioni per conto. In essa è esaminato dapprima il rapporto tra servizi pubblici e territorio con riguardo alla tematica dei comprensori, alle soluzioni adottate in altri paesi europei e alla posizione delle imprese pubbliche locali . Sono poi analizzate le forme associative di collaborazione e quelle non associative . Le prime si estrinsecano nel consorzio, neli 'azienda consortile, nella comunione tra aziende municipalizzate, nella società a partecipazione comunale. Di quest'ultima, in particolare, sono evidenziati i problemi relativi alla sua legittimità, ai vantaggi e svantaggi che presenta , al controllo politico. Quanto alle forme non associative di collaborazione, l 'esame si estende alla gestione in concessione in rapporto anche con il servizio per conto e con la fornitura e la somministrazione. Come conclusione di questa parte sono riportate le proposte di riforma elaborate dalla Cispel. In appendice sono elaborati alcuni schemi di statuto di Spa a partecipazione pubblica, di Spa pubblica, di convenZIOne. La seconda parte riguarda più specificatamente l 'azienda consorziale. l n essa gli autori si soffermano sugli aspetti giuridici, cioè sui profili giuridici dell'azienda consorziale e sulla sua struttura (assemblea consorziale, commissione amministratrice, direttore); sugli aspetti amministrativi e organizzati vi quali l 'iter giuridicoamministrativo per la costituzione dell'azienda consorziale e i vantaggi organizzativi e finanziari che essa presenta sui principali settori di applicazione nella realtà attuale (settore delle acque, settore energetico, settore dei trasporti pubblici) . Questa seconda parte è corredata da un 'appendice nella quale sono riportati gli schemi di atti per la costituzione delle aziende consorziali. Lo studio risulta utile non solo a chi opera nel settore dei pubblici servizi locali , ma anche a chi dovrà accingersi a riformare l'istituto della niunicipalizzazione New York . Basic Books. 1980. pp . 468 Sommario: Introduzione (James Q. Wilson) - Parte prima: La regolazione tradizionale - l . La regolamentazione statale dell'energia elettrica (Douglas D. Anderson) 2. La commissione federale per la marina (Edward Mansfìeld) - 3. L'ufficio dell'aereonautica civile (Bradley Behrman) Parte seconda: La regolamentazione della concorrenza - 4. La divisione antitrust del dipartimento della giustizia (Suzanne Weaver) - 5. La commissione federale per il commercio (Robert A. Katzmann) - Parte terza: La «nuova>> regolamentazione, prodotti e procedure - 6. L'amministrazione per i prodotti alimentari e medicinali (Paul J. Quirk) - 7. L'amministrazione per la sicurezza e la salute del lavoro (Steven Kelman) 8. L'agenzia per la protezione ambientale (Alfred Marcus) - 9. L'ufficio per i diritti civili (Jeremy Rabkin) - Parte quarta : Conclusioni - lO. La politica della regolamentazione (James Q. Wilson). l sistemi economici moderni sembrano essere caratterizzati da profonde interrelazioni fra il potere politico e l 'iniziativa privata . Tali relazioni assumono una rilevanza soprattutto nei regimi liberali, come quello che governa gli Stati Uniti. Una peculiarità del liberalismo è quella della libertà di iniziativa privata, mentre lo Stato ha solamente funzione di controllo, affinché l'azione promossa dai privati sia in conformità alla legislazione vigente. Un problema cruciale che tende ad emergere in questo tipo di regime consiste nel fatto che l 'iniziativa privata tende a coincidere con gli interessi particolari di alcuni gruppi so- 529 commenti e notizie UE Altri libri ricevuti AA.VV ., Responsabilità sociale e bilancio sociale di impresa , Milano, Angeli , 1981. pp. 119. O l n questo documento sono riprodotte le comunicazioni al seminario internazionale su: «Il bilancio sociale di impresa: esperienze e prospettive negli Usa e in Europa», tenutosi a Roma il 18 e 19 novembre 1980 e organizzato dali'Isvet ( Istituto per gli studi sullo sviluppo economico e il progresso tecnico). Oggetto dei contributi è la responsabilità sociale de li 'impresa nelle soluzioni adottate e nella possibile evoluzione in rapporto a una domanda sociale in continuo mutamento. Tali contributi si riferiscono agli Usa (James H. Heard), alla Francia (Jean-Louis Jacquet), alla Gran Bretagna (Stuart Burchell), alla Repubblica federale tedesca (Edmund Hemmer) e in par· ticolare all'impresa pubblica. L'introduzione è di Gustavo De Santis . U HA E 530 Comunità economica europea, Aiuti e prestiti della comunità europea, Bruxelles, Cee, 1981, pp. 86. O Questo opuscolo è destinato a informare il lettore sugli aiuti e i prestiti che la Comunità accorda per agire sulle strutture socio-economiche e costituisce una guida pratica per gli eventuali beneficiari a identificare tali aiuti e prestiti. Dato il suo duplice scopo - informazione generale e guida pratica - l'opuscolo presenta in primo luogo una visione d'insieme degli strumenti finanziari a finalità strutturale della Comunità, cercando di inquadrarli nelle varie politiche comunitarie. Confederazione generale dell'industria italiana, Gli imprenditori e La politica industriale, Bologna, Il mulino, 1982, pp. 170. O Il 9 e 10 ottobre 1981 la Confindustria presentò a Genova , a un convegno di imprenditori, politici ed economisti, una propria originale proposta di politica industriale, che trova il suo fondamento teorico nella «programmazione per fattori» dello sviluppo . Il volume contiene gli interventi al convegno di Vittorio Merloni e di Guido Artom, nonché il testo della proposta confindustriale. AH EU AH UE A questa problematica è dedicato il volume curato da James O. Wilson. Obiettivo dello studio è quello di analizzare alcune forme di regolamentazione al fine di verificare l' esistenza o meno del fenomeno del clientelismo e di valutare quindi la necessità e l'efficienza dei controlli introdotti dallo Stato in determinati settori . Le forme di regolamentazione considerate sono molto diverse tra loro; vanno da quelle più tradizionali sulla fornitura dei servizi essenziali, a quelle sulla libera concorrenza del mercato, a quelle più recenti sull'ambiente, sulla tutela dei diritti civili, sul consumo dei medicinali. Ognuna di esse viene analizzata con riferimento all'organo preposto alla funzione di regolamentazione. l vari autori , seguendo una linea d'indagine comune, si occupano dell'origine legislativa di questi organi, delle loro funzioni peculiari, delle politiche adottate, delle modificazioni legislative intervenute in materia, degli effetti della regolamentazione, delle reazioni dell'opinione pubblica agli interventi effettuati dagli enti governativi. L'interesse degli autori non è quindi scandalistico, come ci tiene a evidenziare il curatore nell'introduzione, ma quello di approfondire le modalità attraverso le quali gli enti di regolamentazione operano quotidianamente. l saggi contenuti nel volume si concentrano quindi sulla politica della regolamentazione: gli obiettivi che hanno indotto il controllo, i conflitti gestiti e risolti dai vari enti, l'influenza sulla regolamentazione dei diversi mandati presidenziali , gli sforzi politici che hanno sostenuto queste istituzioni. Solo incidentalmente i diversi autori si sono occupati de Il 'aspetto economico della regolamentazione, alme- no per quanto concerne una valutazione in termini di costi e di benefici delle diverse alternative di regolamento. Questo non sta comunque a significare che la componente economica non sia rilevante nell'analisi degli obiettivi e delle azioni attuate dagli enti preposti alla regolamentazione per attuarli. La rilevanza di interessi di tipo economico è comunque il punto cruciale dell 'analisi, in riferimento soprattutto ad alcuni organi come la Divisione antitrust , l' Amministrazione per i prodotti alimentari e medicinali, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente. Le prospettive economiche della regolamentazione e la loro valutazione vengono esaminate nel dettaglio dal curatore del volume nel capitolo conclusivo, che è dedicato, più in generale, a un approfondimento del contesto culturale, istituzionale, legislativo e sociale in cui il controllo governativo si attua . Wilson constata, a conclusione del volume, la varietà, la complessità, la diversità della realtà politica , che altro non è se non il risuhato delle idee e delle motivazioni di politici e burocrati, sempre mediato , più o meno consapevolmente, dalle preferenze e dagli interessi dei votanti. HA ciali. E' quindi indispensabile l'intervento di regolamentazione governativa a tutela degli interessi e della volontà almeno della maggioranza, se non addirittura delle minoranze. Perché ciò avvenga è necessario che gli enti governativi preposti alla regolamentazione non siano strumenti politici di fazioni private e che gli interventi non siano lasciati alla discrezionalità degli amministratori pubblici. lrer (Istituto regionale di ricerca della Lombardia), Accessibilità e sviluppo in Lombardia, Milano, Angeli, 1982 , pp. 134 . O La presente ricerca, condotta da Guido De Carolis e da Elio Tarulli, ricercatori de li 'I rer, esamina gli andamenti insediativi degli anni '70 da una prospettiva di indagine molto ampia, che pone l 'accento sull'organizzazione territoriale della regione e più in particolare sulla variabile «accessibilità», tentando di verificare se persiste ancora oggi, e in che misura, il modello cumulativo di sviluppo che aveva caratterizzato i decenni precedenti. Irer (Istituto regionale di ricerca della Lombardia), Terziario pubblico in Lombardia, Milano, Angeli, 1982, pp. 336. O La ricerca in oggetto affronta il tema della componente pubblica del terziario e si muove lungo tre itinerari. Due di essi prendono a riferimento il sistema ospedaliero e l'armatura dei servizi comunali. Il terzo commenti e notizie Regione Piemonte, Contributi alla formazione del nuovo piano di sviluppo regionale, Torino, Regione Piemonte, 1982, pp. 124. O l n questa indagine vengono delineati gli obiettivi di politica agraria e la loro perseguibilità nella realtà del settore agricolo piemontese; vengono presentati inoltre i primi risultati di elaborazione sui dati raccolti nella seconda fase del l 'indagine sul l 'industria manifatturiera piemontese riferita al comprensorio di Torino; nella terza parte dell'indagine si va a verificare, sia sotto il profilo metodologico sia in termini di fattibilità, la possibilità di mettere a punto un indicatore del settore sommerso, avente applicabilità al territorio regionale e dotato di sensibilità ai movimenti di breve periodo del fenomeno . Ezra l. Mi,s han, Jntroduction to Normative Economics (Introduzione all'economia normativa), New York, Oxford University Press, 1981, pp. 548. O Questo libro si presenta come un testo fondamentale per i corsi di economia ed è destinato a impartire agli studenti il necessario senso prospettico sull'argomento. Deve quindi essere visto come un supplemento e un antidoto a quei corsi HA EU AH UE Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), L'uguaglianza di opportunità per le donne nell'economia, Milano, Vita e pensiero , 1981. pp . 312. O Il presente studio analizza le conseguenze dell'aumento del tasso di partecipazione delle donne all'attiv.ità lavorativa e dell'evoluzione dei ruol.i della donna nel mercato del lavoro; i problemi sollevati dall'applicazione del principio dell'uguaglianza de li 'impiego e della retribuzione; l'influenza d eli 'educazione e della formazione professionale sull' occupazione femminile; la questione della flessibilità del tempo di lavoro; il problema dell'istituzione di servizi di custodia dei bambini e infine l' evoluzione della legislazione sulla sicurezza sociale. Nell'ultima parte del rapporto si mettono in evidenza le tendenze in atto nei paesi dell' Ocse così come i programmi, le politiche e gli orientamenti che dovrebbero guidare i paesi membri verso la soluzione dei problemi che essi hanno sul tappeto. HA E John King e Philip Reagan, La distribuzione del reddito, Napoli, Liguori, 1981, pp . 107 . O Il libro sviluppa un esame introduttivo delle teorie e delle analisi empiriche sulla distribuzione del reddito tra lavoro e proprietà. A una riflessione sulla definizione della distribuzione segue un esame delle risultanze empiriche dei cambiamenti nella distribuzione in alcuni paesi occidentali. L'analisi della teoria neoclassica è seguita dall'esame delle teorie del monopolio e delle teorie neokeynesiane. Il volume si conclude con un'analisi degli effetti dell' azione sindacale sulla distribuzione del reddito. Giorgio Pellicelli , Strategie e pianificazione nelle imprese, Torino, Giappichelli, 1981, pp. 188. Questa pubblicazione, che riassu" me alcune conversazioni svolte nel corso di Tecnica industriale alla facoltà di economia e commercio di Torino , vuole rispondere principalmente a che cosa si intenda per strategia e per pianificazione; perché le imprese abbiano esteso l'applicazione di questi due concetti; con quali tecniche lo abbiano fatto e quali risultati abbiano ottenuto. AH UE lres (Istituto ricerche economicosociali del Piemonte), Il settore elettromeccanico in Piemonte , Torino, l res, pp . 186. O Questa indagine si colloca nell'ambito dell 'analisi della struttura del settore metalmeccanico piemontese iniziata nel 1976 con il rapporto sul settore dei beni strumentali e proseguita poi con il rapporto sulla meccanica di base ( 1978) e con lo studio sulla meccanica di precisione (1980). Oggetto di questo quarto volume è il comparto industriale, che comprende un gruppo, abbastanza differenziato al suo interno, di costruzioni meccaniche fondate su principi di funzionamento di natura elettrica o elettronica, unitamente alle lavorazioni dei materiali e alla produzione di componenti che fanno capo alle suddette attività produttive finali. preliminari limitati all 'economia positiva. Descrive, tra l'altro, la serie di proposte popolari prescrittive , ne apprezza la validità e rivela i limiti dell 'economia normativa o economia del benessere come strumento di miglioramento sociale. Nonostante si rivolga principalmente a studenti universitari di economia, potrebbe risultare utile anche ai laureati come una moderna riaffermazione di molti aspetti della materia che non sono stati trattati in modo ampio in altri lavori. U affronta i temi dell'efficienza. dell'efficacia e della produttività. Dall'approccio teorico la ricerca passa all'esame dell'esperienza statunitense, in ordine alla misurazione della produttività nelle agenzie pubbliche. Salvatore Paolucci, l finanziamenti internazionali con il Fondo di ristabilimento del consiglio d'Europa, Firenze , Le Monnier, 1982 , pp. 173. O Il presente studio, dopo avere esposto una panoramica della struttura del Fondo di ristabilimento del consiglio d'Europa, si suddivide in due parti : una generale riguardante gli scopi e le finalità dell'organismo in relazione alla sua operatività nei paesi aderenti e un 'altra più specifica relativa all'Italia . La pubblicazione riveste interesse per le banche ordinarie e gli istituti di credito speciale oltre che per le imprese, i liberi professionisti e i cultori della materia. Regione Toscana, Partecipazioni statali e programmazione regionale, Firenze , Regione Toscana, 1982, pp. 422. O Sono qui raccolti gli atti del convegno svoltosi a Firenze il 21 e 22 novembre 1980 su « Partecipazioni statali e programmazione regionale» . Roberto Scazzieri, Efficienza produttiva e livelli di attività, Bologna , Il mulino , 1981, pp. 136. O Questo libro si propone di studiare le relazioni tra scala e efficienza dei processi produttivi attraverso la ricostruzione e la valutazione degli schemi analitici che vanno dagli economisti classici alla teoria moderna della produzione. Su questa base viene proposto un nuovo criterio d' indagine, allo scopo di consentire un' analisi generale delle relazioni tra efficienza e livelli di attività. 531 commenti e notizie AH HA AH UE U HA E 532 Francesco Vitale, Regioni, stato, comunità europea , Roma , Consiglio regionale del Lazio, 1982 , pp . 318. O La pubblicazione di questo volume, che nasce come supplemento del n. 4/1981 della «Rassegna bibliografica di documentazione di studi e ricerche» , rappresenta l'ultima , in ordine di tempo, delle iniziative europeiste assunte dalla Regione Lazio. Il presente volume reca un contributo all'approfondimento del ruolo delle regioni nella costruzione dell'unità europea, facendo il punto su aspetti, problemi e prospettive di tale ruolo e illustrando la interdipendenza tra integrazione europea e autonomia regionale. UE Francesco Vassalli e Gustavo Visentini (a cura di) , Legislazione economica (settembre 1979 - agosto 1980) , Milano , Giuffré , 1982, pp. 636. O Questo quarto quaderno della Legislazione economica richiama 1' attenzione sui problemi delle agevolazioni finanziarie alle industrie, cui è dedicato uno studio per gli aspetti penalistici e una proposta articolata per il riordino della materia. La scheda tributaria contiene due studi, l'uno sull'lnvim e l'altro sui centri servizi. Particolarmente ricche sono le schede Obbligazioni e contratti e Lavoro. La rubrica di legislazione straniera è curata dal Prof. Rolf Birk . EU Regione Toscana-Giunta regionale , Regione-programmazione e politica energetica, Firenze, Servizio editoriale della giunta regionale , 1981, pp. 354 . O In questo volume è stato raccolto il materiale fondamentale presentato alla conferenza del 6/7 dicembre 1979 su « Regione-programmazione e politica energetica». La conferenza, voluta dalla Regione Toscana, ha messo a confronto le istituzioni, gli enti energetici, il mondo della ricerca e della scienza, con le forze sociali, gli enti locali e gli operatori economici , al fine di pervenire all'individuazione delle problematiche energetiche ·presenti sul territorio regionale e delle loro possibili soluzioni operative. Ciriec Centro italiano di ricerche e d'informazione sull'economia delle imprese pubbliche e di pubblico interesse Milano, via Fratelli Gabba, 6 - telefono 87.25.65. Sede di Roma, via Flavia, 47 - telefono 474 .28 .90 . Presidente: prof. Piero Schlesinger Vice Presidenti: on. Antonio Giolitti, dr. Alberto Mortara (segretario generale), prof. Romano Prodi Comitato generale: AH UE prof. Piero Schlesinger, presidente Ciriec ; dott. Alberto Mortara, vice presidente Ciriec; prof. Arnaldo Maria Angelini, presidente onorario Enel; dott. Luigi Arcuti, presidente Imi ; ing . Paolo Baratta, presidente Consorzio di credito opere pubbliche ; prof. Umberto Colombo, presidente Cnen; prof. Antonio Confalonieri, presidente Cassa risparmio provincie lombarde ; prof. Francesco Corbellini, presidente Enel ; avv. Camillo Ferrari, vice presidente Cispe!; ing. Alberto Grandi, presidente Eni; dott. Nerio Nesi, presidente Banca nazionale del lavoro; dott. Antonino Occhiuto, presidente Istituto italiano credito fondiar io ; on. Armando Sarti, presidente Cispe! ; prof. Paolo Savona, presidente Credito industriale sardo; dott. Ercole Semenza, direttore generale Ferrovie dello Stato; avv. Pietro Sette , presidente lri; sen . Giovanni Spagnolli, Senato della Repubblica ; dott. Carlo Tognoli, sindaco Comune di Milano Consiglio direttivo: EU prof. Piero Schlesinger, dott. Alberto Mortara, prof. Romano Prodi, dott. Riccardo Bauer, dott. Gastone Bollino, dott. Umberto Del Canuto , dott. Giovanni Matteucci , dott. Luciano Peduzzi, dott . Giacomo Properzi, dott. Sergio Siglienti, dott. Itala Trapasso, dott. Mirko Zagnoli HA Comitato scientifico: AH UE prof. Piero Schlesinger, dott. Alberto Mortara, prof. Giorgio Berti, prof. Giuseppe Bagnetti, prof. Sabino Cassese, prof. Aldo De Maddalena, prof. Reno Ferrara, prof. Giorgio Fuà, prof . Innocenza Gasparini, prof. Emilio Gerelli , prof. Massimo Severo Giannini, prof. Mario Giuliano, prof. Siro Lombardini, prof. Giannino Parravici ni, prof. Umberto Pototschnig, prof. Alberto Ouadrio Curzio, prof. Romano Prodi, prof. Gaetano Stammati, prof. Giorgio Stefani, prof. Sergio Steve, prof. Piero Ziccardi Collegio revisori: HA E U dott. Luigi Azzimanti, presidente; avv. Franco Cassiani lngoni, membro effettivo; dott. Gastone Ortenzi, membro effettivo; dott. Elio Gambini, membro supplente Costituito a Milano il 21 febbraio 1956. Eretto in Ente giuridicamente riconosciuto con decreto del Presrdente della Repubblica del 19 ottobre 1962 n. 1968, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 febbraio 1963, n. 55. Il Ciriec è diretto a promuovere in Italia le ricerche , gli studi e il coordinamento, nonché la distribuzione di informazioni sulle imprese pubbliche, sulle imprese cooperative, sull'attività economica senza fine di lucro e in genere sull'intervento dello Stato e degli enti pubblici nell 'economia . A tale scopo pubblica la presente rivista e la collana editoriale di opere sul settore pubblico dell 'ec onomia; raccoglie, cataloga e coordina il materiale statistico e bibliografico del settore; promuove ricerche e convegni in via autonoma e in collaborazione con gli organi dell'amministrazione pubblica e con le aziende; organizza convegni e seminari; attribuisce premi e borse di studio destinati a stimo lare una migliore conoscenza del settore . Il Ciriec funge anche da sezione italiana del Ciriec, Centre international de recherches et d'information sur l'économie publique sociale et coopérative , la cui sede è attualmentF. Université de Liège au Sart-T ilman Batjment B 31 4000 Liège (Belgio) . Sezioni nazionali del Ciriec esistono , oltre che in Italia, in Argentina , Austria, Gran Bretagna , Grecia, India, Israele, Svizzera . Belgio, Canada, Francia, Germania federale, BANK-MEES&HOPENV G-/ rt{ Oj~O Dr. Gianni Bonvicini UE Instituto Affari Internazionali 88, Viale Mazzini 00195 Roma. Italie AFDELING : AMSTERDAM, October 31 1 19 7 9 EU AH RIFERENTI E: Dear Sir, HA ~urther AH UE to our meeting at Scheveningen in June, I send you enclosed my paper : 'The financing of the EG-budget in the future'. The paper is produced for the TEPSA/Federal Trust Conference on the future of the Budget of . the European Communi ti es . . HA E U I would like to discuss my contribution at the next conference in London , the- 7th and 8th Decernber 1979. c.c.: Dieter Biehl Gianni Bonvicini, Tom Boylen R. Caeser, Douglas Dosser, Klaus-Dirk Henke Stephen Holt, Max Jansen, Giacomo Luciani, Garrett Murphy, Eduard Neville-Rolfe, Theo Peeters, Gérard Tardy, Gerard de Vries, Wolfgang Wessels, Yao-Su Hu. POSTBIJS 293 l TELEFOON 0!0 - 527 91 Il/ TELEGRAMADRES MEESBANK l TELEX 11424/ POSTGIRO 8578 STATUTAIR GEVESTIGD TE 's-GRAVENHAGE; HANDELSREGISTER AMSTERDAM NR l HSJJ . ROTTERDAM NR 104958 ·':i / Conference on 'The future of the budget of the European Comrnunities' The financing of the EC Budget in the future UE · "Adri van der Meer AH l. Introduction EU In this article, attention will be given to the possibilities of ensuring continued financing HA of the EC Budget iri the future ·, notably as far as the development in the revenue is concerned. UE Obviously, the financing problem resulting from - a lagging behind of revenue can also be solved AH by limiting expenditure; for this, the overall expenditure policy should once again be reviewed EU critically. At the same time, shifts can be made HA within the various categories of expenditure. This ~ould produce a more equitable spread of · prosperity, an improved control of expenditure and/or the introduction of economies.. However, apart from all these possibilities of obviating any imminent bankruptcy of the EC budget, attention --will now only be gi ven to the possibili ti es of stepping up the EC revenue. _________ ________ _;,;_ - - - -- -·-- - - - -·· - - -- -- -- - - , l_ ---------- - 2 - 2. The current sources of finance The revenue side of the European Budget consists of a number of resources propres and a contribution by the member states based on their share UE in the Commùnity GNP. The own sources of revenue consist of Customs duties, agricultural levies AH _including sugar levies and a share in national value added taxes. If the development of compulsury EU and discretionary expenditure is viewed in relation HA to the trend of own revenue, it is apparent that the EC may fase bankruptcy in a few years~ In UE 1980, the percentage of VAT contribution will approach the maximum permissible l% of the VAT This will greatly reduce the leeway far AH base. a further expansion of expenditure, seeing that EU the revenue from Custorns duties and agricultural levies wi11 in the longer term be subject to undu1y great fluctuations. A1so, they wil1 show HA . - - - - - - ----- a declining trend and no 1onger meet the re- quirements of a growing Community budget. Tab1e l shows the trend of revenue from 1971 up to and including the 1980 budget. In considering this Table, it shou1d be remembered that in 1971, Deve1opment in EC-revenuès (mi11ion ECU) Tab1e '- 1 1971 ' 1972 '1973 1974 1976 1975 1977 l978 1979 1980 Customs duties 582.3 957.3 1,986,3 2,767,1 3,151.0 4,064.6 3,927.2 4,407.9 4,745,5 5,135.5 Agricu1tura1 1evies (incl. sugar/iso glucose 1evies) 113.8 794.5 Other revenues l 329.9 - 923.8 1,236~6 2,087.3 69.5 .81.0 . 57.2 14~99.0 . EU Some figu;-es_ for_ th_e Nether1and_s (IIlillion Customs duties 1971 . -· 1972 1973 916 936 1,029 - - G.N.P. contribution - - Agricu1tura1 1evies 443 455 V.A.T.:..base. 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1,126 1,'061 1,171 1,241 1 ', 229 1,340 1,415 - 1,375 1,400 - 325 105 - . - 402 . ~ -940 1,259 ':"" \ :· 880 1,173 1,037 HA EU % HA ·· · - · gui1der~) AH UE .. 282.8 .35.9 . . 320.5 -- 283.0 . 217.2 2,289.4 3,074.4 4,641.0 5,036.7 6,213.6 7,993,2 8,483.2 IL884.2 llJ15.8 f. ... 4,472.4 7,494.1 168.3 i L. - - 158.5 :t •> - 2.152.8 2,482.1 2,494.5 4,975.8 2,170.1 1~903.8 ~·..f.."' Tab1e 2 -. - •'4 -;. ;;,( 590.1 1,163,7 1,778,5 2,283.3 2,173.0 2,201,1 UE G.N.P.-contribution Tota1 - - V.A.T.-:-base 510.2 AH % .:..:.; l l - 2a - l l i; ~~- - :1' L;·::._. 1_. _· : r· .. 3 - there were.only six contributihg rnembers (BLEU, West Germany, France, Italy· and The Netherlands) and that, frorn 1975, the membership has totalled nine (six plus Denmark, Eire and the United Kingdom). . . UE With regard to the trend of the Custorns duties, it is obvious that this source of revenue has been AH rising at an ever rn9re declining pace. Also as a percentage of the Comrnunity GNP, the Custorns EU duties are dirninishing. A closely related problem is that the cost of paying over Customs duties HA is shifted to third countries. Where imported goods are re-exported, whether directly or indirect- UE ly, part of the cost thereof can be cLaimed frorn AH others. Where this possibility does not exist, the import duties to . be paid over to the EC consti- EU tute a heavier burden for the country concerned than would have been the case if the costs can be HA shifted to the hinterland. It would be good to bear this in mind when deciding on the percentage of the Customs duties to be paid over. Irrespective of the extent of the amount to be paid over to the EC, its share in the own sources of revenue will in the longer term anyhow decline further. Similarly, the revenue from agricultural levies should in principle decline in the coming years. ~-.o..,t~~·- < ' · - --- - - -·-· ~ Moreover~ 4 - this revenue is subject to many fluc- tuations. Although it was decided to abolish, after a transitional phase, the system of the monetary compensating accounts (MCA), much is left to be arranged, notably in regard to the weighing be~ UE tween costs and revenue (equity) of the member states. In a number of member states, there is a AH feeling · of dissatisfaction with the extent of their net contribution. In the long run, the h~ve to consist of EU lar gest contribution will the VAT-levy, but here, a l% ceiling of the uni- HA farro VAT base applies. Apart from the fact that this l % ceiling has almost been reached, the UE volume of consurnption has been increasing at a AH slower pace than real GNP; VAT receipts consequently also lag behind economie growth. This results EU in an ever-increasing need for an own source of revenue, which should be progressive by its HA nature. 3. Potential new sources of finance The rising demand for own resources to finance the Commun ity budget can be met in the following ways. .. - 5 - Conceivahly these could be: a. Creation of new direct or indirect taxes. b. Increase of the current 1% VAT ceiling~ c. The re-introduction of GNP contributions. UE d. Recourse to the international rnoney and capital rnarkets. e. Liquidity creation. EU AH f. Transfer of prilicy, lncluding a contribution towards expenditures, frorn the national to the international area. HA 3a. Creation of new taxes · The great drawback. of GNP contributions to the bud~et was the difficulty of determin- UE European AH ing in rnutual consultation on what basis these were to be made. The adoption of the VAT per- EU centage to be paid aver was possible because the structure of this tax had been harmonìsed. HA The creatìon of new dìrect or ìndirect taxes . ìs faìrly difficult, seeing that these taxes would bave to rneet a large · nurnber of requirernents. Mention can be rnade of the fact that the basìs of the taxation should be harmonised to enable a uniforrn application in every rnember state. - 6 - Furthermore, the revenue should be progressive, effective throughout the Community, simple to collect and be commensurate with the fiscal strength of the member states. 'Financing the Community . Budget: The lvay Ahead' (supplement 8/78), the UE In its Green Paper., AH European Commission sums up a number of taxes that could potentially be considered (Corpora- EU tion tax, Incarne tax, Energy tax, Excìse on cigarettes), concluding that in the short term HA no new Community taxes can be introduced. UE There is, however, a potential new source of re- - venue which does show the characteristics of AH 'own resources'. - When looking at the natural gas and oil reserves of the various EC countries, i t EU appears that these are very enevenly spread over HA the member states. As a result, one country will experience considerably less disadvantage from the increase of energy prices than an other. Should the EC already be one united Etirope, all member states could benefit from this to an egually great extent. For this reason, there is a stro n:r point in advocating the introduction of a tax on -_;À;,.(~ r.~~r:. ~ ... - 7 - the exploitation of fossil energy. A fraction of the value of the energy produced in Europe each year would yield a considerable volume of · means. for - th-e EC. A t the same t ime, this would UE meet the reguirements in regard to progressiveness (as a result of prièe increases), effectivecol~ AH ness throughout the Community, sirnplicity of lection and fiscal strehgth. In .The Netherlands EU alone, the output of primary energy this year (especially natural gas) already arnounts to HA 71 rnillion tons oil-eguivalent. Based on a price of Fls 300 per ton, ·this represents a value of UE Fls 21.3 billion of ECU 7.6 billion. AH A cornparìson of the 1977 production figures of natural gas arid oil reveals that virtually all EU rnember states can contribute to this tax. The relative figures for the year 1977 are stated HA in Table T ab le 3. 3~ Natura! gas and crude oil reserves and productìon in 1977 Natura1 gas . (bi11ion cubie meters) E.C. country France Ita1y The Nether1ands United Kingdom West~Germany Reserves 136 235 1,699 821 207 Production 7.7 13.7 96.9 41.7 19.4 Other countries Tota1 E.C. 3,068 179~4 Source: E.N.I., Energy and hydrocarbons 1977. Crude Oi1 . (mi11ion tons) Reserves Production 2,603 40.1 150 9.6 2,753 49.7 - .. 8 - 3b. Increase af the current l% VAT ceìling An increase af the VAT ceiling rneets with resìstance an the part af rnany rnernber states. Hawever, . ·- . -- - - as a shart-terrn salutian; it will be accept~~ie UE and an ìncrease af the rnaxi rnurn cantributìans frarn l% ta, far ìnstance, 2%, wìll f o r the time AH beìng pravide sufficient leeway far the European budget. It can be expected that, by t he tirne the ceilin~ has been reached (1985-1988), other. EU 2% HA taxes will alsa have been harmonised, and a more limited share af the VAT base will consequently UE suffice. AH 3c. Re-introduction of GNP. còhtributi·ons EU The re-introduction of an arnount of GNP centributions wauld mean a step back in the develop- HA ment of the European budget. Only in case of entry of new mernbers will this be a potential source of finance pending an adjustrnent or introductian af a VAT on EC basìs in the countrìes concerned. In additian, financing under this systern will render the EC unduly dependent on natìonal partlìrnentary -- - ·- -- - - - decisioris~ " - 9 - 3d. Recourée to international rnoney and capita! rnarket Budget expendi ture. c.an be di vi d ed into current expenditure and capitai expenditure. The latter UE category of expehditure will over rnany years previde an economie benefit enabling the cost AH of financing to be spread over several years. In such cases it will be justified to have re- in order to place i EU course to -the international financial rnarkets loan in ECU's. The isstie HA of loans will becorne easier as the EC's own revenue increases, since interest payrnents and UE redemptions will have to be rnet frorn.current AH revenue. EU 3e. Creation of liquidity HA The setting up and effèctive introduction on 13th March, 1979 of the European Monetary System marked the beginning of a new period of closer monetary cooperation. On the introduction of the European Monetary System, the ECU was made the centrepiece of this system. ECU's were issued by the European Fund for Monetary Cooperation (EFMC) against delivery on a swap basis of 20% of the member - 10 - states' gold and dollar holdings. In the sornewhat longer terrn, after the EFMC has been converted into a Europeah Monetary Fund, the ECU may '. serve as an acti ve r _e serve currf?ncy • . Frorn _th~ _,_ . . mornent onwards this fund, the European Centra! UE Bank, will in principle be able to create rnoney~ AH It is obvious that the European budget is going to benefit frorn such liquidity creation. However, EU the overall volume of ECU's to be created ban be only very lìrnited on account of the inflationary HA effect this will produce. As a vehicle for financing the European budget liquidity creation will significance only. UE therefore be of lirnited AH 3f. Transfer of policy EU In case there is going to be a transfer of powers HA frorn the national to the international area, this will a.?tornatically produce a shift in the Cornrnunity's , financing requirements. In the rnember states, funds will be released; these can be passed on directly, serving as revenue for the European budget. It would seern tha·t the cornbating of unernployrnent offers a opportunity for such a transfer. In virtually all rnember states, the authorities make funds available each year to irnprove the ernployment situation. On · ··::'"·....... ' ~ . - 11 - every economie surnrnit conference, a better coordination is advocated in regard to the solution òf this problern. Measures on a European level will o'ffer a chance to achieve this. Also in the area of defence ft~ATO), such an approach .. UE will be conceivable. Apart from increase efficiency and improved coordination in the imple- AH mentation of all measures of · this kind, there is the advantage of an expansion of the European EU budget without it being necessary to introduce HA riew Cornrnunity taxes. The contributions of individual member states will remain unchanged, UE whereas the economie yield of the funds supplied can increase. Above all, the European concept AH will grow in a real economie sense. EU 4. A structural budget policy HA With -~he exeption of ·the proposed tax on the production of energy, each of the pòtential, supplementary sources of finance mentioned in paragraph 3 has certain disadvantages. On of the major drawbacks would seem to be that the progressiveness of EC revenue is not guaranteed at all. In addition, · the mernber states are not very eager to contribute to an· increase of the - -- ------ - ·- - ~: 12 budget. These drawbacks could be rnet by the introduction of a so-called structural EC budget policy. In The Netherlands, the experience gained with such a type of budget over the pastl8 years has been good, at least in UE so far as the authorities wished to adhere to it. In a sornewhat adjusted forrn of structuràl AH budget, the EC's future revenue cari also be ensured. When reviewing the growth in EC re- EU venue - both own resources and GNP contribtitions - over the years since 1971, it appears HA that the rate of increase changes strongly frorn year to year. In 1972, the percentage rise as UE cornpared with 1971 was 34!"2%, and in the sub- AH sequent years this percentage was 50.9%, 8.5%, 23.3%, 28!"6%, 6.1%, 40.0%, 15.4% and 9.3% If the re- EU respectively (see also Table 1). lative share of the EC budget in the overal1 GNP of the EC countries were to rernain unchanged, HA "t·... its growth would have to be equal to the nomi- nal rise in combined national income. Since the tax systerns in the various countries are on balance progressive, the transfer of tax receipts to the EC could also be progressive. ·- ----"-----------------........ -------~---· ·- - - ---- --- - --- - - 13 Far the natiana1 tax autarities, the share af taxes ta be paid aver ta the EC wi11 then remain equa1. If thè pragression factar is put at 1.20 and the grawth af riamina1 natiana1 incarne at 11%, the awn resaurces cau1d increase by 11% x 1.20 = 13,2%. UE This sum is accaunted far by revenue fram Custams AH duties, agricu1tura1 1evies, variaus receipts and a remaining item. In the past, the 1atter p~rcentage EU cansisted af GNP cantributians and/or a af the VAT base _. Wi thin the framewark af -this HA structura1 type af budget, the VAT percentage wi11 naw be jraised ta such an extent that the UE remaining item is fu11y received (i?c1usive of any tax an the praductian af energy). AH In the imp1ementatian af the structua1 budget pa1icy, there is a passibi1ity that, in hind- EU sight, the anticipated grawth af the cambined HA GNP appears ta have _been averestimated .ar underestimated. Where this accurs, an adjusting item wauld have ta be introduced in the subsequent budget year. It is passib1e though that expenditure then becames praportionately taa high, but this can be met in part by the narmal underuti1isation of budget expenditure. Any remaining diffe- - _______ __ ----......;....;, ....., ··-- - -- - - - - - --- - - ··- - ------ .- 14 - rences, whether adverse or favourab1e, wL11 be taken into account in the next subsequent budget. On the basis of the EC budget figures for 1979, the 1980 budget cou1d in this rnanner be drawu.,_up -.. as follows: EC 1980 budget according to structural type of budget . UE Table 4. AH Anticipated nomina! growth of GNP in the EC in 1980 11% Prqgression factor 1,.20 Total revenue in 1979 13,715,.8 mln. Revenue in 1980 (11% x 1:-20) x ECU 13 ., 715f8 = 15,526,.3 mln. EU Breakdown of 1980 revenue UE HA Customs duties ECU Agricultural levies Various items of revenue Adjustment for incorrect 1979 growth estimates Remaining item Total 5,135~5 mln. 2 ·, 20lr l 168.3 . p.m. 8~021. 4 (= 0. 81% of VAT) ECU 15,526.3 mln. Since VAT receipts in rnernber states 1ag behind the AH - growth of national incarne, the above scheme results in a gradua! increase of the VAT percentage to be EU :~ paid aver. This development can only be prevented . HA -.. ---·- by the introduction of the tax on energy production. In fact, i t should be preferred therefore to refer to a pay-over of national taxes . . Once this aspect has been incorporated in 1egislation, the funds concerned can be looked upon as own resources of the EC . . ·- - - --"---- ·- -- - .. - 15 - S. The overall budget oolicy The stuctural budget policy described in the preceding. pa..r:agraph_.. r.elates___:t.a __ the _ financ_ing__of .. çur-:- . UE rent expenditure. It guarantees a progressing growth in revenue. In case the politica! signi- AH ficance of the EC is increased in the coming years, the share of the EC budget as a percentage EU of the coll}.bined GNP should also go up. It can be expected that a greater economie part played by HA the EC will be attended by a need for additional resourcés. In principle, this can be met in two UE manners. The most obvious one will ~e a transfer AH of tasks from the national to the international area. National resources released in this process EU can be used to strengthen the EC budget. In case of an expansion of tasks without transfer of HA released national funds, the new source of finance should at the same time be iridicated. Conceivably, this could first be a transfer of part of the tax on energy consumption. With this forrn of tax it is significant though that the arnount trans~erred by each individua! rnernber state will deviate considerably frorn the sum - .. ; - ..... ' - 16 - payable in dase a tax should be introduced on the basis of the share of national GNP in the combined GNP. EC country Frarice Italy The Netherland United Kingdom West-Germany 4 Other c.o untries EU 694.4 HA 9 EC-countries 136,6 106.7 53.9 144.3 i92.8 .. 60.1 share energy consumption AH fina1 energy consumption UE Table 5. Final energy consumption in 1976 {million toe). 19.7 15.4 7.8 20.8 27.8 % % % % % e. s ., 100.0 % share EC-GNP 24.9 12.2 6.4 16.0 32.2 8.3 '' '' 100.0 ' Source: E.N.I. , Energy and hydrocarbons 1977 . .· % . % .. . UE Once the volume of revenue has reached the increased AH level, the structural type of _budget will subsequently again apply. Within the scope of the structural EU budget policy; an exception should be made for the financing of capita! expenditure. Durable projects produce a benefit lasting for many years. Where such HA (J.' ...../ . investments are envisaged, it will be desirable for the . EC to have recourse to the international capita! market by placing an issue in ECU's~ By charging interest payments and redemptions to the current budget each year, the principle will be met that each generation should carry its own burden. « • - 18 - This can be achieved by the proposed introduction . of a structura1 EC budget po1icy. This wi11 guarantee a continued growth of revenue without new contribution problems arising. However, the l% VAT cei1ing would in the ·. coming years · be exceeded. UE This can be prevented by introducing a new tax having a strong1y Community character: a tax on AH the production of energy. Unti1 the year 2000, this tax wi11 certainly produce revenue atid it subsequ~ntly be gradual1y rep1aced, if neces- EU can HA sary, by a 1evy on the consUmption of energy. Another source of revenue is provided by 1;.he UE re1ease of funds resu1ting from a transfer of tasks from the nationa1 to the internationa1 area. AH Far a net expansion of tasks, new resources wi11 have to be found. The structura1 budget po1icy EU guarantees a progressive growth of the own EC resources a1so after an increase of the budget. HA Supplementary sources of financè can be found by borrowing in the international financia1 markets far meeting capital expenditure and to a very 1imited extent in the creation of ECU's by the European Monetary Fund. October 29, ·1979. ' Adri van der Meer Bank Mees & Hope Herengracht 548 1000 AG ,Amsterdam ~--;- "i~J<.;, ---------------------- ----- - - · -· - ---- - '