PDTA – Gestione integrata della BPCO Appropriatezza terapeutica e supporti all’autocura Fernando De Benedetto --- Chieti DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Introduzione generale sulla BPCO Definizione : L a B P C O è u n a c o n d i z i o n e patologica cronica dell’apparato respiratorio caratterizzata da ostruzione al flusso aereo, cronica e non completamente reversibile, cui contribuiscono in varia misura alterazioni: - bronchiali (bronchite cronica) - bronchiolari (malattie delle piccole vie aeree) del parenchima polmonare (enfisema) aBroncoPneumopa�aCronicaOstru�va (BPCO)è - DocumentoIntersocietariodiGes�onedellaBPCO.Ed.novembre2013 5 LA BPCO- Storia naturale : La sopravvivenza media a 5 anni dalla diagnosi: - è del 78% per gli uomini e del 72% nelle donne nello stadio lieve, - ma è solo del 30% negli uomini e del 24% nelle donne negli stadi gravi. : La sopravvivenza è migliorata - in tutti dalla cessazione della abitudine al fumo - nei pazienti sintomatici dalla terapia broncodilatatrice regolarmente assunta - nei gravi con I.R.C. secondaria dall’uso dell’OLTo. 6 LA BPCO- Cos� l costo diretto medio annuo stimato per paziente ammonta a 2.100 Euro. Un paziente affetto da BPCO ricorre al medico di medicina generale e allo specialista rispettivamente 3 e 2 volte in un anno. Dei costi diretti: : 18.6% al trattamento, : il16.4% alle visite dal medico di medicina generale e dallo specialista : il 5.7% a accessi al Pronto Soccorso : il 5% per esami di laboratorio. : 54.3% è dovuto alle ospedalizzazioni, costi indiretti sono intorno al 40% del costo totale della malattia, essendo per lo più costituiti da perdita di produttività per invalidità e premorienza. Altri costi indiretti come il tempo assorbito da chi assiste il paziente o la incapacità di svolgere attività non lavorative non possono essere facilmente calcolati, per mancanza dei relativi dati. 7 LA BPCO: STATO ATTUALE : Oggi, in Italia, la BPCO giunge alla diagnosi TARDIVAMENTE. : Formulata la diagnosi, NON ESISTE una rete di assistenza completa e continuativa, avente il Paziente al centro del processo, come nel caso del diabete. : La BPCO viene trattata come un SUSSEGUIRSI DI EPISODI DI ACUZIE, piuttosto che come condizione cronica da monitorare periodicamente e trattare comprensivamente con approccio multidisciplinare. : Pertanto l’OSPEDALE continua ad occupare il posto centrale nella gestione della BPCO. 8 LA BPCO: PROSPETTIVE Le indicazioni della letteratura scientifica e gli orientamenti, oramai consolidati, delle Istituzioni e dei decisori politici affidano al TERRITORIO il carico di coordinare e organizzare i modelli di ASSISTENZA INTEGRATA ai Pazienti BPCO 9 PDTA CLINICAL GOVERNANCE Asystemthroughwhichorganisa�onsare accountableforcon�nuouslyimprovingthe qualityoftheirservicesandsafeguardinghigh standardsofcare.Thisisachievedbycrea�ngan environmentinwhichthereistransparent responsibilityandaccountabilityformaintaining standardsandbyallowingexcellenceinclinical caretoflourish.” -Na�onalSafetyandQualityHealthServiceStandards,2011 -ScallyandDonaldson,BMJ1998;317:61-5 CLINICAL GOVERNANCE Gliobie�videllaclinicalgovernancenelleorganizzazionisanitarie sono: : l’OTTIMIZZAZIONEdellerisorse, : l’ECONOMICITA’nell’impiegodellerisorseel’abba�mentodelle diseconomie, : ilMIGLIORAMENTOCONTINUOdelleprestazionie : laSODDISFAZIONEDELL’ASSISTITO LINEE GENERALI DI PREVENZIONE E ASSISTENZA ALLA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA COPD: Absolute Risk in Males Risk (%) of COPD in the following 10 years very low <3 low 3-4 Age of subject: Non-smokers No exposure Environmental exposure mild 5-9 15-24 moderate severe very severe 10-19 25-34 20-39 35-44 45-54 >=40 55-64 SINTOMI RESPIR. Occupational exposure Both exposures Ex-smokers No exposure Environmental exposure Occupational exposure Both exposures Smokers No exposure Environmental exposure Occupational exposure Both exposures DIAGNOSI PRECOCE CARTE DEL RISCHIO Popolazione generale Persona A rischio Cura integrata territ. –osp. Pneumologia riabilitativa Trattamento ospedaliero Persona malata Persona invalida Cessazione del fumo Cessazione del fumo Educazione alla salute Educazione alla malattia Assistenza domiciliare Cura integrata territ. –osp. Pneumologia riabilitativa Trattamento Ospedaliero Cure di fine vita Decesso Controllo dell’ inquinamento interno e esterno DocumentoIntersocietariodiGes�onedellaBPCO.Ed.novembre2013 PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTITI PER LA BPCO Daunabreverassegna(certamentenonesaus�va)dei PDTAsullaBPCOconsidera�,sonoemersialcunielemen�: : grandidifferenzedell’esistenzadiPDTAalivelloaziendale e/oregionale : diffusionedisomogeneadiPDTAsullaBPCO(inalcune Regioni,tu�eoquasitu�eleASLhannopropriPDTA;in altreassen�completamenteoquasicompletamente) : denominazionidiverseperlostesso�podi“percorso”: PDTAcostrui�inrelazioneaimodellidiriferimento. PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTITI PER LA BPCO Valelapenaso�olinearechedallale�uradeiPDTAemergono alcunecri�citàcheglistessisipropongonodiaffrontaree risolvere: : predisposizionediindicatoridiprocesso,diesitoedi monitoraggiodellapresaincarico : modellidicollaborazioneeintegrazionefraMMGe pneumologoefraMMGemedicoospedaliero : percorsodiformazionedeglioperatorisanitaricoinvol� : necessitàdisvilupparesistemiestrumen�informa�zza�perla condivisionedida�clinicieamministra�vi(i.e.cartellaclinica informa�zzata,databaseecc.) : considerazionedellivellodisoddisfazionedelpaziente PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTITI PER LA BPCO Entrandonelmeritodellecara�eris�chedeiPDTA,sipossonoindividuarealcune�pologie: : PDTAconapprocciotop-down(ossiadefini�dallaRegioneesuccessivamenteleASL determinanopropriPDTA); : PDTA“ospedale-territorio”.IPDTAhannounaparte(disolitolapiùconsistente)incuisi individuanolea�vitàsulterritorioequelledicara�ereospedaliero.Questa�pologiasi soffermageneralmente:sulruolodelMMGnelfollow-updelpaziente,suicriteridiinvioallo specialista(pneumologo)esullevalutazioniadoperadellopneumologo. Gliobie�vidiquesta�pologiadiPDTAsono: 1. l’avviodiinterven�dieducazione,formazioneesensibilizzazionedeglioperatorisanitari sopra�u�onellafasedicondivisionedeipercorsi; 2. ilfunzionamentodeiservizidiagnos�co-terapeu�ci-riabilita�vielarazionalizzazionedegli accessisullabasedellerisorsedisponibili; 3. lacon�nuitàdicuratrailMMGeloSpecialista PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTITI PER LA BPCO : PDTAinfunzionestre�adelmodellodiMedicinadigruppo integrata; : PDTAconobie�vidioffrireunbackgroundculturaleallaclasse medicadell’Aziendasanitaria. : PDTArifocalizza�sullabasedell’adozionedipreceden�PDTA; : PDTAinrelazionealChronicCareModel,individuandoi compi�specificidiciascuna�ore(anchedelpaziente)basando lapropriaa�vitàdiinizia�vasulMMG; : ProfiloIntegratodiCura(PIC),comestrumentodi coordinamentoche,a�raversounapproccioperprocessi, consentedistru�urareeintegrarea�vitàeinterven�inun contestoincuidiversespecialità,professionieareed’azione (ospedale,territorio)sonoimplicatenellapresaincuraa�va eglobaledelci�adino Elenco indicatori per il monitoraggio del paziente con possibile diagnosi di BPCO o già con diagnosi di BPCO (1/2) Elenco indicatori per il monitoraggio del paziente con possibile diagnosi di BPCO o già con diagnosi di BPCO (2/2) Ges�one integrata della BPCO Da Interazione a Integrazione : La persona malata di BPCO presenta una grande varietà di sintomi, di limitazioni e di qualità di vita, varietà che spesso riduce o annulla gli effetti della terapia. : Queste caratteristiche richiedono un approccio articolato (es. cessazione del fumo, rieducazione funzionale, auto-gestione, aderenza ottimale alla terapia) fornito da differenti operatori : Nell’ ultima decade è stato introdotto il concetto di “gestione integrata” a comprendere e organizzare questi interventi per migliorare la efficacia e la qualità delle cure e ridurre i costi. : La gestione integrata- diversamente declinata a livello locale- è la base del modello di assistenza alla BPCO Krujis AL et al., Thorax , 2014, 69 22 Il modello della assistenza alla cronicita’ : il ruolo del Paziente e’ centrale : un ruolo piu’ attivo nelle decisioni : è partner operativo dei sanitari, i quali lavorano per inserire il trattamento efficace in un sistema integrato di collaborazione : reso “capace” (empowerment) dalla partnership : diviene parte attiva nella gestione della propria salute. : interagisce piu’ efficacemente con le strutture del sistema sanitario : e’ in grado di farsi parte attiva per migliorare i risultati degli interventi sanitari. : definisce i problemi legati alla malattia: programmi di auto-gestione servono come aiuto a farli risolvere, fornendo contemporaneamente anche auto-efficacia e fiducia per affrontare i problemi stessi. 23 Responsabilita’ : Stato e Servizio Sanitario Nazionale devono (assegnandovi i relativi fondi): : programmare le azioni più appropriate per i vari livelli di azioni preventive : Integrare i servizi sanitari : Professionisti della salute (e loro società scientifiche) devono conoscere e applicare: : i fondamentali della prevenzione e del trattamento : i relativi aspetti organizzativi : Persone malate e familiari devono conoscere: : i comportamenti per conservare la salute (educazione alla salute) : le caratteristiche delle fasi precoci delle malattie respiratorie (per la prevenzione secondaria) : le modalità di autogestione della malattia conclamata (Educazione alla malattia) : Tutti : Debbono raccogliere dati 24 ESEMPIO PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO Obiettivi Del Progetto: Diagnosi precoce della malattia Monitoraggio e programma terapeutico (secondo linee guida condivise) del paziente affetto da BPCO stabile da parte del MMG Razionalizzazione del percorso di accesso del paziente BPCO stabile al monitoraggio specialistico Identificazione e gestione, secondo il livello di gravità, delle riacutizzazioni Diagnosi e cura delle complicanze con integrazione delle diverse competenze specialistiche Utilizzo appropriato delle risorse disponibili. Promozione della partecipazione attiva del malato alla gestione della propria malattia PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO COMPONENTI DEL PROGETTO: 1. FORMAZIONE OBBLIGATORIA del MMG da parte dello SPECIALISTA: Diagnosi; Classificazione funzionale di gravità; Storia naturale; Riacutizzazioni; Insufficienza Respiratoria Cronica; Aspetti sistemici; Gestione terapeutica. 2. COLLEGAMENTO in RETE di tutti gli operatori e di tutti gli strumenti coinvolti nel progetto. 3. FOLLOW-UP del PAZIENTE CON BPCO STABILE 4. GESTIONE DELLE RIACUTIZZAZIONI 5. DEFINIZIONE DEI COMPITI del MMG, del DSB, dello SPECIALISTA di 1° livello (territoriale) e di 2° livello (ospedaliero). 6. VALUTAZIONE DEI RISULTATI PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO COMPITI DEL MMG: 1 • Individuazionefragliassis��deisogge�arischio(fumatori,par�colaria�vità lavora�ve); • InviodelpazienteallaPneumologiaterritorialeperlavalutazionediagnos�cae laclassificazionedigravità.(N.B.Ipazien�condiagnosidiBPCOgiànotavengono inseri�nelso�wareeavvia�alprogrammadimonitoraggiosecondoillivellodi gravità.); • Educazionesanitariaecounseling(informazionidibasesullamala�a, importanzadelladisassuefazionetabagica,insegnamentodelletecnicheinalatorie, istruzioniperilriconoscimentoprecocedelleriacu�zzazioni); • Followupdeisogge�fumatori:interventobreveoeventualeinvioalCentro An�fumo; • Ges�onedeltra�amentofarmacologiconelrispe�odellelineeguidaesecondo pianiterapeu�ciindividualiconcorda�conglispecialis�pneumologiterritorialie ospedalieri; PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO COMPITI DEL MMG: 2 • Follow-updeipazien�conBPCOstabile,secondoilprogrammasuccessivamente riportato; • Tu�eleprescrizioniperipazien�BPCOpresiincarico(N.B.perlages�onedei pazien�inOLTconosenzaVMDdeveesserviunostre�ocollegamentoconla Pneumologiadi2°livello); • Monitoraggiodeglieffe�collateralidelleterapie; • InviodelpazienteallePneumologienellesituazioniacuteindicatenelProge�o; • IlMMGverificalaperiodicitàdeicontrolli,l’andamentodellapatologiadibase,le comorbilitàeleeventualicomplicanzedelpazienteBPCO. • IlMMG,a�raversol’organizzazionedistre�ualeol’ambulatorioospedalierodeve avere,ovenecessario,lapossibilitàdiinviareinurgenzailpazienteriacu�zzatoalla osservazionedellePneumologiedi IeIIlivello. Inconclusione,nellospiritodelproge�o,ilMMGèco-responsabile,insiemeallo Pneumologo,dellages�oneditu�ipazien�BPCO. PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO COMPITI DEL D.S.B.: : Coordina le figure professionali che operano sul territorio e tutti i servizi impegnati nel progetto; : garantisce tempestivamente le prestazioni necessarie da parte degli specialisti ospitati nei distretti (es. cardiologo, pat. clin.); : organizza gli appuntamenti per gli esami e le visite di secondo livello (su indicazione dello Pneumologo o del MMG); : dispone di un archivio informatizzato con i nominativi di tutti i pazienti BPCO della ASL; : richiama i pazienti in caso di mancata presentazione agli appuntamenti; : organizza sul territorio le attività del Centro Antifumo; : organizza l’ADI : organizza le campagne vaccinali; : organizza riunioni periodiche per valutare, secondo indicatori predefiniti, i risultati ottenuti e le criticità da superare; PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 1 COMPITI DELLO SPECIALISTA DI 1° LIVELLO: : Espleta la valutazione clinico-funzionale di base (curva flusso/ volume e spirometria con test di reversibilità, saturazione di O2, 6 min. walking test*, EGA*) e, se disponibili le attrezzature, la spirometria globale* e la DLCO*; : Prenota, fin da subito, la visita successiva per i pazienti che necessitano di un ulteriore controllo, richiedendo, su ricettario regionale, gli accertamenti ritenuti opportuni; : Immette i dati delle visite che effettua nel software di gestione, in modo che il MMG e il DSB siano informati; : Rinforza il counseling in tutti i pazienti; : Fornisce al MMG e al DSB un recapito telefonico per la reperibilità; *ove necessario PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 2 COMPITI DELLO SPECIALISTA DI 1° LIVELLO: : E’ il referente specialistico per i pazienti inseriti in ADI; : Dispone di un archivio informatizzato con i nominativi di tutti i pazienti BPCO della ASL; : Partecipa alle riunioni periodiche del personale impegnato nel progetto; : Prescrive direttamente su ricettario regionale ulteriori esami di II° livello (es. TC torace HR, α1 AT, MOC, Ecocolordoppler) dandone contestuale comunicazione, per via informatica, al MMG ed alla Pneumologia ospedaliera. PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 1 COMPITI DELLO SPECIALISTA DI 2° LIVELLO: : Completa, nei pazienti BPCO gravi e molto gravi, la valutazione clinicofunzionale di base con: Pletismografia, DLCO, test CP da sforzo*, valutazione nutrizionale*, studio dello stress ossidativo*, valutazione dell’ipertensione polmonare secondaria*, monitoraggio cardio respiratorio notturno*; : Si dedica prevalentemente alla gestione dei pazienti BPCO che non riescono a raggiungere un compenso soddisfacente; Prescrive l’OLT e la VMD, mantenendo costantemente aggiornato il registro ASL di questi pazienti e segnalando il loro inserimento al MMG, al DSB e agli Pneumologi di 1° livello (per eventuale attività di monitoraggio domiciliare); *ove necessario PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 2 COMPITI DELLO SPECIALISTA DI 2° LIVELLO: : Assicura il ricovero quanto più rapidamente possibile dei pazienti scompensati che ne hanno necessità, ove non sia possibile attivare l’ADI; : Prescrive direttamente su ricettario regionale ulteriori esami di II° livello (es. TC torace HR, α1 AT, MOC, Ecocolordoppler) dandone contestuale comunicazione, per via informatica, al MMG ed alla Pneumologia di I° livello; : Provvede alla formazione ed all’aggiornamento continuo sui problemi clinici, farmacologici ed organizzativi del MMG e di tutto il personale sanitario coinvolto, in collaborazione con la Pneumologia di I° livello; : Partecipa attivamente alle procedure di valutazione dei risultati, organizzate dal D.S.B., in collaborazione con la Pneumologia di I° livello; : Immette i dati delle visite che effettua nel software di gestione, in modo che il MMG e il DSB siano informati. PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO VALUTAZIONE DEI RISULTATI PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 1 Valutazione dei risultati raggiunti dal MMG 1. Individuazione nell’arco dei primi 3 anni di tutti gli assistiti fumatori (incidenza media del 26%) o che svolgono attività professionali a rischio . 2. Indicazione nei primi 6 mesi di tutti i pazienti inseriti nel database con diagnosi spirometrica di BPCO. Indicazione nei primi 6 mesi di tutti i pazienti inseriti nel database con diagnosi clinica di BPCO (basata sull’abitudine tabagica e/o il lavoro svolto, sui sintomi cronici, sulla presenza di riacutizzazioni e sull’utilizzo in cronico di farmaci broncodilatatori ± corticosteroidi inalatori). Indicazione nei primi 6 mesi di tutti i pazienti inseriti nel database in OLT e in VMD (indicando la diagnosi, non necessariamente la BPCO). 3. 4. Risultato Minimo da raggiungere: Almeno il 25% entro il primo anno Almeno il 50% entro il secondo anno Almeno il 75% entro il terzo anno. PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO 2 Valutazione dei risultati raggiunti dal MMG 5. Invio nell’arco dei primi 3 anni di tutti gli assistiti con sospetto di BPCO, di cui al punto 3, alla Pneumologia di I° e II° livello. 6. Verifica ogni anno della % di terapie croniche stabilmente assunte dei pazienti di cui al punto 5. Verifica ogni anno della % di pazienti, di cui al punto 5, che hanno cessato l’abitudine tabagica Verifica ogni anno della % di pazienti, di cui al punto 5, che sono stati avviati al Centro Antifumo. 7. 8. N.B. Tutti i dati sopra elencati devono essere immessi nel software di gestione utilizzato. Risultato Minimo da raggiungere: Almeno il 25% entro il primo anno Almeno il 50% entro il secondo anno Almeno il 75% entro il terzo anno. PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO Valutazione dei risultati raggiunti dal D.S.B. 1.numerodipazien�prenota�peralmenounavisitapneumologicaperBPCO 2.numerodiprestazionierogateperBPCO/pazien�prenota� 3.numeroprelievieprestazionidiagnos�cheesegui�perBPCOprovenien�dai MM.MM.GG.aderen�alproge�o 4.tempomediodia�esaperesamidiIIlivelloprenota�daldistre�o/tempo mediodia�esaperglistessiesamidiIIlivelloeffe�ua� 5.numeroprestazionieffe�uateinADIsuipazien�BPCO PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO Valutazione dei risultati raggiunti dallo Pneumologo Pneumologiaterritoriale 1. 2. 3. 4. Numerodivisiteediprestazionifunzionalieseguiteognianno Numerodeipazien�cura�inADI Numeroannualedinuovediagnosi Organizzazionedell’archiviopazien�inbaseallaclassificazioneperlivellodi gravitàperstabilireleprioritàdeicontrollinelleurgenze PROGETTO IGEA per la gestione della BPCO Valutazione dei risultati raggiunti dallo Pneumologo Pneumologiaospedaliera 1. Numerodinuovipazien�BPCOgraviomoltograviinseri�inarchivioe registrazionedelnumerodelleprestazionieffe�uate 2. Percentualediriduzionediricoveriospedalieriedeigiornididegenza peripazien�conBPCOriacu�zzata(qualsiasilivellodigravità) 3. Numerodigiorninecessariagaran�reilricoveroneipazien�inOLTcon osenzaVMDinfasediscompensochenehannonecessità 4. Numerodicorsidiformazionesvol�annualmenteequan�tàinoredi a�vitàdiaggiornamentocon�nuo COMEE’ANDATAAFINIRE? Il Proge�o IGEA, che prevedeva anche una indennità di risultato per il MMG collegata al raggiungimento degli obie�vi, non fu mai a�vato perché l’ASL non realizzò la rete informa�ca, poi altre vicende ….. bloccarono il proge�o. Secondapuntata Nel2010laASLdiventòprovinciale;laDirezioneGeneralechieseallaU.O.C.di Pneumologia,incollaborazioneconiDSBelaMG,diriproporreilproge�o,nel2011il documentocheprevedeva,oltreallamessainrete,l’a�vazionedistru�uredi pneumologiaterritorialenellenumeroseareecheneeranoprive,fucondivisocontu� ogge�interessa�,ma,nonsièmaicapitoilperché,nonèstatoa�vato;intantoitemp dia�esaperunaprestazionediagnos�cadiII°livellohannoraggiuntoinovemesi. Lastoriacon�nua… regioneAbruzzo,inpianodi«rientro»dal2008,puravendoinseritoipazien�BPCOnellacategoria onomicadegli«altospenden�»,nonharitenutodiinserireilPDTAdellaBPCOfraleprioritàdella organizzazzioneassistenzialesulterritorio,chenelfra�empoèstatoautonomamenteelaboratodaunas SLprovinciale.Nellaprimaveradel2015l’AgenziaSanitariaRegionalehacos�tuitounacommissione ul�disciplinarecheperòfinorahalavoratopoco. APPROPRIATEZZA INDICATORI DI “APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA”Reg. Veneto : Farmaciabreve�oscaduto=>48% : Inibitoridipompaprotonica=<13% : Farmacian�-ipertensivi:quotadinuoviassis��in tra�amentoconsartani=<7% : Farmaciipolipemizzan�:quotadiassis��in tra�amentoconatorvasta�nasultot.=>65% : Farmaciperidisturbirespiratori : Quotadinuovitra�a�conassociazioniICS/LABAadosi fisse,sultotale:<10% 43 D.L.95/2012,ART15,COMMA3;RegioneVenetoDGR286428/12/12 Commentosull’appropriatezza «Ilmedicodeveperseguireununicofine:lacuradelmalato,u�lizzandoipresididiagnos�ci eterapeu�cidicuipuòdisporre,senzafarsicondizionaredaesigenzedidiversanatura» «Anessunoèconsen�todianteporrelalogicaeconomicaallalogicadellatuteladella salute,didiramaredire�veche,nelrispe�odellaprima,ponganoinsecondopianole esigenzedell'ammalato.Ilmedicononètenutoalrispe�odiquelledire�ve,laddoveesse sianoincontrastoconleesigenzedicuradelpaziente,enonpuòandareesentedacolpa, ovesenelascicondizionare,rinunciandoalpropriocompitoedegradandolapropria professionalitàelapropriamissioneadunlivelloragionieris�co» Cassazione2marzo2011n.8254 IL CONCETTO DI “APPROPRIATEZZA”: LA VISIONE DI AQA “ilconce�odiappropriatezza,quandoapplicatoallacuradella salute,bilanciarischiebeneficidiundeterminatotra�amento, testoproceduranelcontestodellerisorsedisponibiliperil singoloindividuoconlepropriespecifichecara�eris�che. Icriteridiappropriatezzafornisconounaulterioreguidaalgiudizio clinicodelmedicoperdecidereseunpazientesia ragionevolmentecandidabileaundeterminatotra�amento,test oprocedura.” AQAPrinciplesforAppropriateness.CriteriaGeneralAQAParametersforSelec�ng MeasuresforPhysician’sPerformance 45 IL CONCETTO DI “APPROPRIATEZZA”: PUO’ ESSERE INTESO COME “QUALITA’”/“EFFICIENZA” •Doingthingsright(asefficientlyaspossible,assafelyaspossible)also knownastechnicalefficiency=FAREBENELECOSE •Doingtherightthings:theonesthataddmostvaluetothe popula�on;alsoknownasalloca�veefficiency=FARELECOSE GIUSTE UK,DepartmentofHealthEngland 46 INTERROMPERE (RITARDARE) IL PERCORSO DA “MALATO” A “INVALIDO” INTERVENTITERAPEUTICI PERTUTTI CASIGRAVI : CESSAZIONEDELFUMO : EDUCAZIONETERAPEUTICA : STADIAZIONE : TERAPIAFARMACOLOGICA : RIABILITAZIONE : ASSISTENZADOMICILIARE : OSSIGENO-EVENTILOTERAPIA : CUREPALLIATIVEEDIFINE VITA STADIAZIONE- 1 1.DELLAOSTRUZIONE(AGENAS,GOLD) Gravita’ V E M S / C V F d o p o Percentuale del VEMS broncodilatazione misuratosulteorico LIEVE <70%oppure<LLN >=80% MODERATA <70%oppure<LLN 50-80% GRAVE <70%oppure<LLN 30-50% MOLTOGRAVE <70%oppure<LLN <30% 2.DELLAMALATTIA(scalamMRC) Gradodi dispnea Sintomiriferi�oriporta� 3 presentaaffannodopounintensoesercizio avverteilrespirocortoquandocamminainfre�aoinsalita camminapiùlentamentediuncoetaneoperladispnea sifermadopopochiminu�o100metriquandocammina 4 nonsimuovedacasa;dispneanelves�rsienellospogliarsi 0 1 2 STADIAZIONE- 2 3.MULTIDIMENSIONALE L’INDICEBODE Punteggio(da Celli,2004) 0 1 2 3 VEMS(%del teorico) Distanza percorsain 6’(inmetri) Gradodi dispnea(MRC) Indicedimassa corporea(BMI) ≥65% 50-64% 36-49% ≤35% ≥350 250-349 150-249 ≤149m 0-1 2 3 4 ≥21 ≤21 Monitoraggio della BPCO 1 Monitoraggio della BPCO 2 CESSAZIONE DEL FUMO: PRIMO ESSENZIALE INTERVENTO : ILFUMO-NEL FUMATORE DIPENDENTE-E’UNA MALATTIA : CHIHAMOTIVIPER SMETTERE, VORREBBESMETTERE MANONRIESCEE’ DIPENDENTE : NELLAPERSONACON BPCOLAMALATTIA FUMOE’UNACOPATOLOGIA : COMATALEVA CURATA 1 - FARMACIPERSMETTERE - NRT - VARENICLINA - BUPROPIONE - ALTRO 2 - RIFERIMENTOALCENTROPERSMETTERE 3 EDUCAZIONE TERAPEUTICA OBIETTIVO:AUTOGESTIONE MEZZI: : CONOSCERELAMALATTIAELATERAPIA(es.DISPOSITIVI) : MODIFICAREICOMPORTAMENTI(MOTIVAZIONI, CONOSCENZE) : TRASMETTEREABILITA’(SKILLS)PERAUMENTARELA CAPACITA’DITENERELAMALATTIASOTTOCONTROLLO (EMPOWERMENT) : ADATTAREALLIVELLOCULTURALE(LITERACY) STRUMENTI: : OPUSCOLI(CARTACEI,ELETTRONICI-INTERNET) : CONTATTIPERIODICI : PIANIDIAZIONE : TELE-ASSISTENZA COME MISURARE LA APPROPRIATEZZA? 1. Le linee-guida definiscono una appropriatezza “teorica” 2. La loro implementazione definisce una appropriatezza “pra�ca” 55 Progetto ALT-BPCO Appropriatezza della gestione a Lungo Termine della BPCO UNAUDITSULLABPCO: STANDARD:LINEEGUIDAAGENASE INTERSOCIETA’ PROGETTO AIMAR ALT-BPCO SCHEDE DI AUDIT PAZIENTI CON REGISTRAZIONE DEL TEST CAMMINO: 15,48% PAZIENTI CON REGISTRATA SatHbO2: 3 7 ,3 1 % PAZIENTI CON REGISTRATA EMOGASANALISI:: 3 6 ,0 5 % PAZIENTI FUMATORI TRATTATI CON FARMACI E TERAPIA PER SMETTERE DI FUMARE: 3,44% NUMERO MEDIO PAZIENTI CON RIACUTIZZAZIONI NELL'ANNO PRECEDENTE: 23,94% VERIFICA PERIODICA FLUSSO OSSIGENO E INDICAZIONE OLT: 90% DISPONIBILITA’ SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE: 56% DISPONIBILITA’ SERVIZIO TELE-ASSISTENZA DOMICILIARE: 0% TERAPIA FARMACOLOGICA RESPIRATORIA CLASSE FARMACO An�colinergicialungaduratadiazione Tiotropio (LAMA) Glicopirronio Aclidinio Umeclidinio Beta-2-agonis�alungaduratadiazione Formoterolo (LABA) Salmeterolo Indacaterolo Vilanterolo Olodaterolo Combinazioniprecos�tuiteLABA— Salmeterolo+flu�casonepropion. cor�costeroidiinalatori(CSI) Formoterolo+budesonide Formoterolo+beclometasone Vilanterolo+flu�casonefuroato CARATTERISTICHE Duratadiazione24ore Duratadiazione24ore Duratadiazione12ore Duratadiazione24ore Duratadiazione12ore Duratadiazione12ore Duratadiazione24ore Duratadiazione24ore Duratadiazione24ore Duratadiazione12ore Duratadiazione12ore Duratadiazione12ore Duratadiazione24ore Combinazioniprecos�tuiteLABA— LAMA Duratadiazione12ore Duratadiazione24ore Duratadiazione24ore Duratadiazione24ore Peros-Duratadiazione24ore Formoterolo+Aclidinio Indacaterolo+Glicopirronio Vilanterolo+Umeclidinio Olodaterolo+Tiotropio Inibitoridellefosfodiesterasi-4 Roflumilast Sintoma�ci An�colinergicialungaduratadiazione(SAMA) Beta-2-agonis�alungaduratadiazione(SABA) Me�lxan�ne PNEUMOLOGIA RIABILITATIVA ASSISTENZA DOMICILIARE : “HOMECARE”RESPIRATORIA(CONTROLLIPERIODICI) : OSPEDALIZZAZIONEADOMICILIO : DIMISSIONIPROTETTE OSSIGENO- E VENTILO-TERAPIA DOMICILIARI A LUNGO TERMINE OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE: PRESCRIZIONE CURE PALLIATIVE E DI FINE VITA : Sivuolegaran�realmalatolamigliorequalitàdivitapossibileeduna mortedignitosa : quandoquest’ul�maappareprossima : quandolamala�arespiratoriacronicanonrispondepiùallecurespecifiche : Noncisiproponediaccelerareoritardarear�ficiosamentelamorte masicercadicurareanchegliaspe�psico-socialidellamala�a, compresalaassistenzaaifamiliari. aderenza PUNTO INSIEME SANITÀ Tavolo Respiratorio 25 Marzo 2015 TavoloRespiratorio:Relazioneconclusiva Conclusioni : Una interazione tra territorio e ospedale c’è sempre stata, ma oggi è diventato indispensabile strutturarla dato il prevalere delle patologie croniche. : Oggi si deve quindi piu’ propriamente parlare di integrazione. : Esistono diversi modelli (nazionali e internazionali) per la integrazione. : I modelli non servono a nulla se non vengono provati “sul campo”; è necessario implementare il modello scelto sulla base delle peculiarità locali. : La implementazione è impossibile senza la completa assunzione di responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti, non ultimo i pazienti e i loro familiari. : In Italia abbiamo assoluta necessità di: : : : : Raccogliere dati Raccogliere dati Raccogliere dati ………