Save the Children è la più grande
organizzazione internazionale indipendente
per la difesa e promozione dei diritti dei
bambini. Esiste dal 1919 e opera in oltre
120 paesi del mondo con una rete di 28
organizzazioni nazionali e un ufficio di
coordinamento internazionale:
la International Save the Children Alliance,
Ong (Organizzazione non governativa)
con status consultivo presso il Consiglio
Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
L'organizzazione internazionale porta
avanti oltre 500 progetti nei settori
dell'educazione, della risposta alle
emergenze, della salute e della protezione
dallo sfruttamento e abuso.
Inoltre fa pressione sui governi, le istituzioni
locali, nazionali e internazionali affinché
mettano al centro delle proprie politiche
i diritti dei bambini sanciti dalla
Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia
e dell'Adolescenza.
Save the Children Italia è stata creata alla
fine del 1998 come Onlus (Organizzazione
non lucrativa di utilità sociale). Oggi è una
Ong riconosciuta dal Ministero degli Affari
Esteri. Porta avanti attività e progetti rivolti
sia ai bambini dei cosiddetti Paesi in Via di
Sviluppo che ai minori che vivono sul
territorio italiano.
La nostra missione
Save the Children dal 1919 lotta
per i diritti dei bambini e per migliorare
le loro condizioni di vita in tutto
il mondo
La nostra visione
Save the Children lavora per:
• un mondo che rispetti e valorizzi
ogni bambino
• un mondo che ascolti i bambini e
impari da loro
• un mondo in cui tutti i bambini
abbiano speranze e opportunità
CHI SIAMO
COSA FACCIAMO
IL NOSTRO APPROCCIO
I NOSTRI PROGETTI
LA CAMPAGNA
RACCOLTA FONDI
UTILIZZO FONDI
IL SOSTEGNO DEI
NOSTRI PARTNER
GRAZIE AI NOSTRI
SOSTENITORI
RAPPORTO
ATTIVITÀ 2007
Foto:
Save the Children
Foto pagina 24 e 27 Andrea Sermoneta
Grafica:
Enrico Calcagno
AC&P Roma
Stampa:
Artigrafiche Agostini
RAPPORTO
ATTIVITÀ 2007
Pubblicato da:
Save the Children Italia Onlus
Via Volturno 58 - 00185 Roma
Indice
PRESENTAZIONE
CHI SIAMO
COSA FACCIAMO
IL NOSTRO APPROCCIO
I NOSTRI PROGETTI
LA CAMPAGNA
RACCOLTA FONDI
UTILIZZO FONDI
IL SOSTEGNO DEI NOSTRI PARTNER
GRAZIE AI NOSTRI SOSTENITORI
3
4
6
16
18
28
30
33
34
36
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
I
l 2007 è stato un anno di straordinaria crescita per Save the Children
Italia, quindi è aumentata la nostra capacità di aiutare i bambini a rischio
di povertà, indigenza, analfabetismo in tutto il mondo, ed al contempo
la nostra responsabilità nel portare avanti progetti sostenibili.
Claudio Tesauro - Presidente Save the Children Italia
Nel corso di questo anno abbiamo investito in progetti sul campo circa
11 milioni di euro. Come sempre la maggior spesa è stata realizzata nell’Africa
Subsahariana, circa il 41%, ma Asia, Nord Africa, Sud America ed Europa hanno
potuto usufruire della generosità dei nostri sostenitori in maniera crescente.
È sempre ardito affermare quanti bambini abbiamo potuto concretamente
raggiungere grazie al sostegno dei nostri donatori, perché molto dipende dalla
tipologia del progetto e dal modo di calcolare i benefici; ma senza alcun dubbio
abbiamo aiutato centinaia di migliaia di bambini nelle zone più povere e remote
del mondo. Bambini arruolati negli eserciti, costretti a lavori pesanti, destinati
all’analfabetismo o colpiti da gravi forme di malnutrizione, bambini vittime di
sfruttamento sessuale, fisico e psicologico.
Valerio Neri - Direttore Generale Save the Children Italia
La relazione tra quanto raccogliamo dalle donazioni e la nostra capacità di spesa
sui programmi, deve far sentire tutti i nostri sostenitori, individui e aziende
orgogliosi dei risultati raggiunti, anche se - purtroppo - siamo coscienti che
molto rimane ancora da fare e che, nonostante tutto, non riusciamo ad aiutare
obiettivamente tutti i bambini che vorremmo.
Il 2007 ha visto crescere anche la nostra capacità di dialogare con i più alti livelli
governativi, nazionali ed internazionali, per ottenere non solo una migliore
legislazione in materia di diritti dell’infanzia, ma anche maggiori investimenti nei
paesi in via di sviluppo da parte delle grandi agenzie multilaterali e dai paesi più
ricchi del mondo, tra cui l’Italia.
Esiste infatti uno stretto legame tra attività sul campo e attività di advocacy:
tanto più Save the Children investe in progetti operativi e si impegna sul campo,
tanto più acquisisce autorevolezza per pretendere dai paesi più potenti
un’attenzione maggiore sulle tematiche legate all’infanzia.
Il presente Rapporto rende appena ragione dei risultati raggiunti in termini di
progetti finanziati ed attività realizzate in un anno fittissimo di impegni e fa
sorgere una semplice domanda:“Se nel 2007 abbiamo potuto fare tanto, quanto
ancora potremo e dovremo fare nei prossimi anni?”
Ma non è solo importante raccogliere fondi per i progetti, è forse ancora più
importante gestirli al meglio, ottimizzando le risorse disponibili. E, proprio per
questo, siamo orgogliosi e contenti di esser riusciti a destinare il 76% dei fondi
raccolti nel 2007 alla nostra Missione.
Mahmoud mentre scrive in classe in una
scuola supportata da Save the Children a
Dar El Salam, in Sudan. Durante la guerra
milioni di bambini sono morti, sono stati rapiti,
reclutati dalle milizie, abusati o separati dalle
famiglie. Il sistema scolastico è stato
pesantemente colpito dalla guerra. Save the
Children sta lavorando in Sud Sudan per
costruire scuole, formare gli insegnanti e
distribuire materiale scolastico.
Questo risultato è stato reso possibile grazie alla dedizione, responsabilità e
passione di tutti coloro che lavorano a diverso titolo in Save the Children:
dipendenti, collaboratori, volontari. Il nostro più sentito ringraziamento va quindi
ad essi, oltre che a tutti coloro che ci hanno sostenuto: donatori individuali,
aziende, fondazioni, partner della comunicazione e tutti coloro grazie ai quali
siamo riusciti a raggiungere centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo.
Senza il nostro impegno comune, non avremmo potuto offrire loro un futuro
migliore, più umano e ancora pieno di opportunità.
Grazie!
Claudio Tesauro
Valerio Neri
PRESIDENTE
SAVE THE CHILDREN ITALIA
DIRETTORE GENERALE
SAVE THE CHILDREN ITALIA
3
Chi siamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Save the Children è la più
grande organizzazione
internazionale indipendente
per la difesa e la
promozione dei diritti dei
bambini. Esiste dal 1919 e
opera in oltre 120 paesi
del mondo con una rete
di 28 organizzazioni
nazionali e un ufficio di
coordinamento
internazionale: la
International Save the
Children Alliance, Ong
(Organizzazione non
governativa) con status
consultivo presso il
Consiglio Economico e
Sociale delle Nazioni
Unite (ECOSOC).
Save the Children Italia
è stata creata alla fine
del 1998 come Onlus
(Organizzazione non
lucrativa di utilità sociale).
Oggi è una Ong
(Organizzazione non
governativa) riconosciuta
dal Ministero degli Affari
Esteri. Porta avanti attività
e progetti rivolti sia ai
bambini e alle bambine dei
cosiddetti paesi in via di
sviluppo che a quelli che
vivono sul territorio
italiano.
La nostra missione
Save the Children dal 1919
lotta per i diritti dei
bambini e per migliorare le
loro condizioni di vita in
tutto il mondo
La nostra visione
Save the Children
lavora per:
• un mondo che rispetti
e valorizzi ogni bambino
• un mondo che ascolti
i bambini e impari da loro
• un mondo in cui tutti
i bambini abbiano
speranze e opportunità
Doreen, un anno e due mesi, sulle spalle di suo padre.
Doreen soffre di dissenteria, dolore al torace, febbre e mancanza di appetito.
Pesa solo 6,5 kg. Save the Children aiuta Doreen e tanti altri bambini come lei,
lavorando per combattere la malnutrizione infantile e lo sviluppo di malattie
facilmente prevenibili.
4
5
Cosa facciamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Save the Childern
sviluppa progetti di:
• Educazione
• Risposta alle
emergenze
• Protezione dall’abuso
e sfruttamento
• Salute
Dorothy Saki, 11 anni (a sinistra) con
sua sorella davanti a una clinica
supportata da Save the Children.
Ha un’infezione alla spalla e la clinica
le ha somministrato antibiotici
gratuitamente. Prima dell’arrivo di Save
the Children, suo padre non poteva
permettersi di pagare per curarla.
6
Guerre, malattie, abusi e
violenze, povertà, catastrofi
naturali colpiscono prima di
tutto bambini. A partire dagli
anni ’90, l’80% delle vittime
civili delle guerre sono state
donne e bambini: nel decennio
scorso 2 milioni di minori sono
stati uccisi nei conflitti armati, 6
milioni feriti e altri 20 milioni
sono stati costretti ad
abbandonare le loro case.
Circa 300 milioni di bambini e
bambine soffrono di qualche
forma di malnutrizione. 72
milioni di bambini non hanno
accesso all’educazione. 10
milioni ogni anno muoiono per
malattie facilmente prevenibili e
l’Aids, nel 2007, ha ucciso
centinaia di migliaia di bambini
sotto i 15 anni. Si calcola che
siano 126 milioni nel mondo i
minori vittime di sfruttamento
lavorativo e 40 milioni le
vittime di violenze e abusi.
Per interrompere questa
spirale di sofferenza e
soprattutto rimuoverne le
cause, Save the Children lotta
dal 1919 per i diritti dei
bambini e per migliorare le
loro condizioni di vita,
sviluppando progetti nei settori
dell’educazione, della risposta
alle emergenze, della salute e
della protezione dallo
sfruttamento e dall’abuso.
Inoltre fa pressione sui governi,
le istituzioni locali, nazionali e
internazionali affinché mettano
al centro delle proprie politiche
i diritti dei bambini sanciti dalla
Convenzione Onu sui Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
7
Cosa facciamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Educazione
Il diritto all’educazione è
fondamentale per aiutare lo
sviluppo e le competenze
dei bambini e creare le
opportunità per un futuro
migliore. Fornire accesso
all’istruzione è un’arma
fondamentale per combattere
la povertà, la guerra e lo
sfruttamento. Save the
Children lavora per garantire
questo diritto a tutti i
bambini senza alcuna
discriminazione, a partire dalle
ragazze, dai disabili e dai
gruppi etnici minoritari.
72 milioni di bambini
non vanno a scuola
Oltre la metà sono
bambine
37 milioni di bambini
che non hanno accesso
all’istruzione vivono
in paesi in guerra o
post-conflitto
Due bambini nella scuola di Negeri, a Paloh Batee. L’Indonesia è particolarmente
vulnerabile ai disastri naturali e nel 2004 è stata duramente colpita dallo Tsunami che
ha ucciso 170.000 persone e causato 500.000 senza tetto. Save the Children ha risposto
immediatamente all’emergenza e ha sviluppato un programma quadriennale per
l’educazione, la protezione, la salute e il sostegno dei bambini.
8
9
Cosa facciamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Risposta
alle emergenze
I bambini sono i più
vulnerabili nelle situazioni
di guerra o disastri naturali.
Vengono feriti, sfruttati o
uccisi. Rischiano di perdere
i loro famigliari, la casa e la
scuola. Save the Children
lavora per rispondere alle
emergenze, garantendo
l’istruzione e la salute,
distribuendo cibo, acqua,
kit medici, rifugi temporanei
e altri generi di prima
necessità, sviluppando
progetti di educazione e
ricostruzione a medio-lungo
termine. L’Organizzazione si
impegna inoltre per il
ricongiungimento familiare
e la protezione dei bambini
separati dai propri cari.
Metà di tutte le vittime
dei disastri naturali
sono bambini
L’80% dei milioni di
profughi e sfollati
sono donne e bambini
Bambini aspettano in coda per ricevere
aiuti alimentari. Save the Children risponde
alle emergenze causate da guerre o catastrofi
naturali, fornendo acqua potabile, cibo, cure
mediche, rifugi temporanei e altri generi di
prima necessità.
10
Nel decennio scorso
2 milioni di bambini
sono stati uccisi
in conflitti armati,
6 milioni feriti e
altri 20 milioni sono
stati costretti ad
abbandonare le loro case
11
Cosa facciamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Protezione dall’abuso
e sfruttamento
Lo sfruttamento e l’abuso
comprendono una vasta
gamma di violazioni, come
la tratta di minori, l’abuso
sessuale, lo sfruttamento
del lavoro minorile, l’utilizzo
dei bambini come soldati, i
maltrattamenti e le punizioni
corporali. Save the Children
lavora per contrastare tutti
questi problemi, offrendo
opportunità educative
e professionali, supporto
psicofisico, protezione e
sicurezza.
126 milioni di bambini
sono vittime di
sfruttamento lavorativo
Sono oltre 250.000 i
bambini arruolati negli
eserciti come soldati
Ogni anno nel mondo
1.200.000 bambini sono
vittime di tratta
12
Banda Aceh, Indonesia. Save the Children
sviluppa attività di supporto psico-sociale per
i bambini colpiti dallo Tsunami. Alcune ragazze
lavorano con l’insegnante per capire come
affrontare il senso di insicurezza e altri traumi.
13
Cosa facciamo
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Salute
Ogni anno oltre 10 milioni
di bambini sotto i 5 anni
muoiono per malattie
facilmente prevenibili.
Con semplici misure almeno
la metà di questi potrebbe
essere salvata.
Save the Children garantisce
l’accesso alle cure sanitarie ai
bambini e alle loro famiglie e
sviluppa progetti di nutrizione,
pianificazione familiare,
assistenza materno-infantile,
vaccinazioni e informazione
sulle principali pandemie,
come l’Aids.
Nel mondo sono
circa 178 milioni i
bambini sotto i 5
anni che soffrono di
malnutrizione e,
di questi, 5 milioni
muoiono ogni anno.
15 milioni di
bambini nel mondo
hanno perso almeno
un genitore a causa
dell’Aids
Una neonata con la madre Nishi in un ospedale
nel distretto rurale di Gazipur a Dhaka,
Bangladesh. Save the Children è intervenuta in
Bangladesh alla fine del 2007 per far fronte
all’emergenza causata dal ciclone Sidr.
Attua inoltre progetti di lungo termine per la
protezione e lo sviluppo dell’infanzia.
14
15
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Save the Children adotta
un approccio che si fonda
sulla Convenzione Onu
sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, ratificata
dall’Italia nel 1991, per
pianificare, gestire,
realizzare, monitorare e
valutare tutti i programmi
sviluppati.
L’Organizzazione lavora per
costruire per tutti i bambini
le concrete possibilità per
migliorare le loro condizioni
di vita. Per quasi 90 anni,
Save the Children si è
impegnata ad assicurare
istruzione, protezione, cibo
adeguato, acqua potabile e
salute in tutto il mondo.
Il nostro approccio
Questi sono i valori che seguiamo
in tutte le nostre attività.
DIFESA E VALORIZZAZIONE
DEI BAMBINI
Save the Children lotta per i diritti
dei bambini, parla a loro nome e
promuove la loro attiva
partecipazione, intervenendo per
cambiare atteggiamenti e azioni
CHIAREZZA E
AUTOREVOLEZZA
Save the Children comunica in
modo chiaro e trasparente,
intervenendo con autorevolezza
sulle questioni che riguardano i
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
EFFICACIA E PROFESSIONALITÀ
Save the Children lavora per
ottenere risultati efficaci e di lungo
termine, grazie all’impegno e alla
passione di persone competenti
e professionali
INDIPENDENZA
E LAICITÀ
Save the Children è
un’organizzazione apolitica, apartitica,
non legata ad alcun credo religioso.
L’organizzazione porta aiuti a chi ne
ha bisogno indipendentemente dalla
sua appartenenza politica, religiosa,
culturale, di razza e di genere
DIALOGO E INTERRELAZIONE
CON IL TERRITORIO E LE
COMUNITÀ LOCALI
Save the Children sviluppa
progetti a stretto contatto con
organizzazioni, comunità e governi
locali, promuovendo l’utilizzo di
risorse del territorio, umane e
materiali, attraverso la formazione
del personale e un rafforzamento
delle competenze utilizzabili
localmente
Thana (a sinistra) e Shima (a destra), leggono un libro insieme. Sono entrambe iscritte alla
scuola primaria supportata da Save the Children presso il centro di accoglienza per i
rifugiati di guerra in Sudan. Save the Children lavora nel paese per garantire ai bambini il
diritto ad avere un’educazione di qualità.
16
17
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
I nostri progetti
nella fornitura di materiale didattico,
nella realizzazione di corsi di
formazione per insegnanti, nella
costituzione di associazioni di genitori
nonché in attività di promozione
dell’igiene e fornitura di acqua.
Ad oggi, sono state costruite 3 nuove
scuole dotate di servizi igienici, di cui
hanno beneficiato 1.071 bambini. Le
scuole sono state equipaggiate di
materiale didattico, banchi e sedie.
Inoltre 35 membri delle associazioni
dei genitori hanno ricevuto formazione
e sono stati sensibilizzati
sull’importanza dell’istruzione e 71
insegnanti hanno frequentato corsi di
aggiornamento sulle metodologie di
insegnamento.
27
25
23 26
24 22
7
16
AFRICA
SUBSAHARIANA
8
19
13
12
15
14
6
11
20
2
1
10
21
17
5
3
18
4
9
DOVE LAVORIAMO
Nel 2007
Save the Children Italia
ha sostenuto e gestito
progetti in 27 paesi
nel mondo.
18
AFRICA
SUBSAHARIANA
1 Costa d’Avorio
2 Etiopia
3 Malawi
4 Mozambico
5 Repubblica
Democratica
del Congo
6 Sud Sudan
Costa d’Avorio, Etiopia, Malawi,
Mozambico, Repubblica Democratica
del Congo, Sud Sudan
L’Africa ha il maggiore tasso di crescita
della popolazione al mondo e
nell’ultimo ventennio il numero di
africani che vivono in estrema povertà è
quasi raddoppiato. Milioni di bambini
ancora non hanno accesso all’acqua
potabile, alle cure sanitarie di base e
all’istruzione primaria. Con riferimento
a molti indicatori chiave, l’Africa
subsahariana è rimasta pressoché ferma
o addirittura peggiora. I conflitti sono
tra i fattori principali che hanno frenato
lo sviluppo sociale ed economico. Save
the Children opera in vari paesi ed i
nostri interventi si focalizzano
principalmente sull’accesso ai servizi e
beni essenziali, cui ogni bambino ha
diritto, quali l’istruzione primaria, la
salute, la nutrizione e l’acqua.
Alcuni esempi delle nostre attività
ETIOPIA
Istruzione di base nello stato regionale
del Tigray
Più dell’85% dei 70 milioni di abitanti
vive in aree rurali e l’agricoltura è il
principale mezzo di sostentamento. La
riduzione della povertà è l’obiettivo
principale del governo dell’Etiopia e
l’istruzione è considerata un elemento
fondamentale per lo sviluppo
sostenibile.
In particolare, lo stato regionale del
Tigray sta compiendo grandi sforzi per
migliorare l’accesso all’istruzione di base
allo scopo di costituire il capitale
umano e combattere la povertà e l’Aids.
In questo quadro s’inserisce il
programma di Save the Children, il cui
obiettivo principale è quello di
accrescere le opportunità di accesso ad
un’istruzione di base equa e di qualità
per i bambini che vivono nelle zone
rurali.
Le attività principali del programma
consistono nella costruzione di scuole,
MALAWI
Alimentazione, salute ed istruzione
per attenuare l’impatto dell’Hiv/Aids
In Malawi la maggior parte della
popolazione vive al di sotto della soglia
di povertà ed è chiamata
quotidianamente ad affrontare molte
sfide, prime tra tutte l’accesso alla
scuola primaria per i bambini e il
dilagare dell’epidemia dell’Aids, la cui
rapida crescita comporta, fra le altre
conseguenze, anche quella di un alto
numero di orfani.
Save the Children Italia lavora in
Malawi dal 2002 per garantire
istruzione, salute e nutrizione ai
bambini e contrastare il diffondersi
dell’Aids.
In particolare nei distretti di Blantyre e
Mangochi, sono state rinnovate 8
strutture scolastiche e costruiti 10 asili
accompagnati alla formazione degli
insegnanti.
Per quanto concerne la diffusione
dell’Hiv/Aids, sono stati istituiti dei
comitati di villaggio che sono riusciti a
mobilitare gruppi di volontari locali per
la cura e l’assistenza domiciliare alle
persone affette da malattia cronica
all’interno delle comunità. 179
volontari di villaggio sono stati formati
su tematiche di assistenza agli ammalati
ALCUNE STORIE
MEDIO ORIENTE
E NORD AFRICA
7 Egitto
8 Libano
CENTRO
E SUD AMERICA
9 Bolivia
10 Brasile
11 Guatemala
12 Haiti
ASIA
ED EMERGENZA
13 Afghanistan
14 Bangladesh
15 Buthan
16 Cina
17 Filippine
18 Indonesia
19 Nepal
20 Pakistan
21 Sri Lanka
EUROPA
22 Albania
23 Bosnia Erzegovina
24 Italia
25 Kosovo
26 Montenegro
27 Serbia
MOZAMBICO
ALICIRO
Aliciro ha due anni e vive nel
villaggio di Megaza, nel distretto
di Morrumbala in Mozambico.
Questa regione, oltre che
poverissima, è spesso martoriata
dalle carestie e tristemente
afflitta da Hiv e Aids. Si stima
infatti che il 20% dei 243.000
abitanti del distretto ne siano
affetti, con un impatto
devastante sui bambini.
In particolare a Megaza, su una
comunità di 2.700 persone,
si stima che quasi 200 siano
orfani o bambini vulnerabili.
Save the Children lavora
proprio nel distretto di
Morrumbala organizzando
comitati locali per dare supporto
a questi bambini orfani e
vulnerabili, in special modo
garantendo accesso ai servizi
sanitari.
Il padre di Aliciro è morto
quando lui era piccolissimo.
Seguendo la tradizione locale in
caso di morte precoce del padre,
il neonato è stato tolto alla
madre, e affidato in esclusiva
alla nonna paterna.
Come conseguenza Aliciro è
stato privato dell’allattamento
e delle cure materne e soffre
di grave malnutrizione, diarrea
e anemia. Grazie all’intervento
di Save the Children, Aliciro è
stato ricoverato in ospedale
e i suoi progressi vengono oggi
monitorati da una squadra di
esperti.
19
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
di Hiv/Aids, quali il corretto utilizzo di
medicine di base per le cure per i malati
cronici, la prevenzione delle infezioni, le
misure di controllo a livello domestico e
l’aiuto ai bambini affetti dalla malattia.
Altre attività hanno incluso la
formazione specifica di insegnanti per
comunicare ai bambini in modo
appropriato le informazioni
sull’Hiv/Aids e la costruzione di 6 asili
comunitari per accogliere oltre 500
bambini orfani e vulnerabili in strutture
protette per favorire il gioco e
l’apprendimento.
REPUBBLICA DEMOCRATICA
DEL CONGO
Istruzione di qualità per i bambini
vittime di conflitti armati
Nella Repubblica Democratica del
Congo sono circa 3,5 milioni i bambini
tra i 6 e 11 anni che non hanno accesso
all’istruzione e oltre 6 milioni gli
adolescenti non scolarizzati.
Durante la guerra civile in corso dal
1998 al 2003, moltissimi bambini sono
stati oggetto di reclutamento forzato da
parte delle milizie, vittime di violenza,
abusi e sfruttamento. Le scuole stesse
sono state bruciate e distrutte o
trasformate in basi militari o in ricoveri
per la popolazione sfollata. Save the
Children lavora nella Repubblica
Democratica del Congo per garantire
istruzione di qualità a milioni di
bambini, fornire corsi di prevenzione
dell’Hiv/Aids, dare supporto psicologico
agli ex bambini-soldato.
Grazie ai risultati ottenuti nel 2007,
2.039 bambini vulnerabili tra i 6 e gli
11 anni, che non andavano a scuola
poiché le loro famiglie non erano in
grado di pagare le tasse d’iscrizione,
sono stati iscritti alla scuola elementare;
230 bambini tra i 10 e i 14 anni hanno
aderito a programmi di apprendimento
accelerato al fine di ottenere il
certificato di scuola elementare; 210
adolescenti hanno partecipato
attivamente a programmi comunitari di
alfabetizzazione e apprendistato; 8.398
allievi in 24 scuole hanno beneficiato
della migliore qualità dell’istruzione,
di questi, 5.453 hanno direttamente
beneficiato della costruzione di 10
scuole provviste di servizi igienici.
SUD SUDAN
Istruzione per i bambini dei paesi
affetti da conflitti armati negli stati
di Jonglei, Warrap e Bahr e Ghazal
Due decenni di guerra civile hanno
provocato circa 3 milioni di vittime e
4 milioni di sfollati, ed hanno causato
il sostanziale collasso del sistema
scolastico, tanto che il 50% dei
bambini in età scolare non ha accesso
all’istruzione. La guerra civile è
ufficialmente terminata con la firma
degli accordi di pace del 9 gennaio
2005. Si stima che oltre 570.000
rifugiati e circa 3,5 milioni di sfollati
all’interno del paese rientreranno nel
Sud Sudan. Il rientro delle
popolazioni lascia facilmente
prevedere una crescente domanda di
servizi di base pressoché inesistenti a
causa del conflitto, tra cui l’istruzione.
Il sistema scolastico nel Sud Sudan,
infatti, è stato colpito in maniera
massiccia dalla guerra e i bambini
studiano in condizioni che non sono
favorevoli all’apprendimento, ad
esempio sotto gli alberi, in scuole coi
tetti di paglia, prive di acqua e servizi
igienici, con insegnanti spesso poco
qualificati e senza materiale didattico.
Il tasso d’iscrizione alla scuola
primaria è di circa il 20% e soltanto il
2% degli iscritti completa il ciclo
d’istruzione di base: meno dell’1% è
costituito da ragazze. Save the
Children Italia lavora in Sud Sudan
dal 2005 allo scopo di garantire
educazione e protezione ai bambini
vittime di guerra. Nel 2007, 4.500
bambini hanno beneficiato della
distribuzione di kit per le scuole, che
comprendono materiale di cancelleria
e libri di testo. Inoltre 600 insegnanti
hanno ricevuto formazione sulle
tematiche relative all’Hiv e sono stati
distribuiti opuscoli informativi al
riguardo.
Infine Save the Children ha
provveduto alla costruzione di 4
nuove aule nella scuola elementare di
Waat, nello stato di Jongley. La scuola
è stata provvista di servizi igienici
adeguati ed acqua potabile e gli alunni
hanno ricevuto formazione sui
comportamenti corretti da assumere
in relazione all’igiene e sui rischi
collegati alle cattive abitudini igienicosanitarie.
ALCUNE STORIE
AFGHANISTAN
FAREIMA
Fareima, 14 anni, nella scuola
statale Nur-e-Khuda di Mazar,
nell’Afghanistan del Nord. In
Afghanistan solo il 13 % delle
donne è alfabetizzato.
La guerra ha ulteriormente
peggiorato la situazione.
Infatti, per la pericolosità del
conflitto, anche la mamma di
Fareima ha paura di mandarla a
scuola. Per questo Fareima ha
frequentato una scuola aperta da
20
Save the Children,
“La guerra ha cambiato
drasticamente le nostre vite.
Ora tutto è incerto, non sappiamo
neanche se il governo durerà.
Mio padre era un Mullah e
insegnava ai bambini il Corano.
È stato ucciso perché permetteva
anche alle bambine di andare a
scuola. È dopo di allora che mia
madre ha iniziato ad avere paura
del fatto che io andassi in una
grande scuola e quindi ho iniziato
a frequentare i Centri di
Apprendimento di Save the
Children. La vita è dura per noi.
Anche mio fratello è stato ucciso nei
combattimenti. Ora la mia
famiglia non può più badare a me.
Sarà mio marito a doverlo fare.
Spero solo di sposare un buon uomo
che non beva e che sia istruito.
Se lo è mi permetterà di studiare.
E così sarò molto felice e anche mia
madre non si preoccuperà più.
Così sarò in grado di aiutare la
mia gente e il mio Paese. Voglio
diventare dottore.”
Una delle Bambine che partecipano ad attività ricreative al Working Children Forum
a Lalbag, Dhaka. Il forum è supportato da Save the Children in partnership con
l’Organizzazione Prodipan. Esso permette ai bambini lavoratori, di età compresa tra i
5 e i 16 anni, di condividere le loro esperienze attraverso attività ludiche ed educative.
Sono 7 milioni in Bangladesh i bambini tra i 5 e i 14 anni che devono lavorare per
aiutare le loro famiglie.
21
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
ASIA ED
EMERGENZE
MEDIO ORIENTE
E NORD AFRICA
Egitto e Libano
Save the Children è attiva in Medio
Oriente dal 1949, quando
l’organizzazione forniva servizi sanitari
ai rifugiati palestinesi in Libano. Oggi il
nostro supporto si estende ad una
varietà di settori d’intervento: sostegno
ai bambini disabili, ai rifugiati, risposta
alle emergenze, salute ed educazione.
EGITTO
Salute e Protezione
Nel Distretto di Abnoub, nell’Alto
Egitto, l’alto tasso di mortalità materna
e infantile è dovuto alla scarsità di
infrastrutture e di personale
sufficientemente aggiornato.
Save the Children lavora per garantire
salute e fornire adeguate strutture
igienico-sanitarie.
Quest’anno abbiamo acquistato
attrezzature ostetriche per le unità
sanitarie delle comunità di Beni
Ibrahim e Al Okab, inoltre sono stati
formati 10 dottori e 25 infermiere sulle
tecniche di parto, cura neonatale e
diagnosi per una giusta prevenzione.
Inoltre in Egitto Save the Children
Italia ha sostenuto il progetto Ishraq,
che offre alle bambine egiziane residenti
in aree rurali la possibilità di avere a
disposizione degli spazi sicuri in cui
studiare e giocare.
CENTRO E
SUD AMERICA
Bolivia, Brasile, Guatemala, Haiti
L’America centro-meridionale è
caratterizzata da evidenti disuguaglianze
nella distribuzione del reddito. Circa
mezzo milione di bambini
sudamericani muore ogni anno per
malattie curabili come disidratazione e
disturbi respiratori. Sono 195.000 i
bambini rimasti orfani a causa della
diffusione dell’Hiv/Aids.
Save the Children lavora in alcuni paesi
dove è più alto il tasso di povertà,
specialmente nelle aree rurali,
sviluppando progetti di educazione,
salute e nutrizione.
BOLIVIA
Nuove metodologie di insegnamento
Nell’area di Oruro continua il lavoro di
formazione in 49 scuole elementari,
dove circa 15.000 bambini beneficiano
delle nuove metodologie di
insegnamento.
GUATEMALA
Istruzione, salute e promozione dei
diritti
Il 56% dei guatemaltechi vive in
povertà. Sono 475.000 i bambini che
non vanno a scuola e in alternativa
molti di questi lavorano. Secondo le
statistiche 250.000 minori fanno lavori
ad alto rischio, 40.000 bambini sono
stati coinvolti o colpiti dalla guerra
civile e sono 510.000 gli orfani.
Save the Children lavora in
Guatemala e porta avanti progetti in
diversi settori chiave quali:
educazione, sfruttamento economico,
promozione dei diritti, recupero dei
bambini coinvolti nei conflitti. Sono
stati costruiti 70 centri di educazione
integrale e per la prima infanzia per
garantire educazione di qualità ai
bambini che ne sono esclusi, con
particolare attenzione ai minori indios
e alle bambine. Inoltre, a sostegno dei
minori lavoratori, Save the Children
porta avanti numerose iniziative. Tra
queste la scuola per i bambini
lavoratori nel mercato Lar Terminal di
Città del Guatemala, dove lavorano
20.000 persone tra cui 500 bambini.
Save the Children ha allestito due
piccole aule nel cuore del mercato e le
lezioni si svolgono sia la mattina che il
pomeriggio in modo da offrire a circa
150 bambini lavoratori la possibilità
di frequentarle. Oltre alla scuola i
bambini possono frequentare anche il
Centro Salute e il Laboratorio di
Computer di Save the Children, a non
molta distanza dal mercato.
Afghanistan, Bangladesh, Buthan,
Cina, Filippine, Indonesia, Nepal,
Pakistan, Srilanka
Molti paesi asiatici sono scossi da rapidi
cambiamenti dell’economia, i governi
spendono sempre meno nei servizi
sociali e di conseguenza le condizioni di
un gran numero di bambini e bambine
peggiorano sensibilmente. La regione
inoltre è frequentemente colpita da
disastri naturali e devastata da conflitti
interni che richiedono ampi interventi
nel settore delle emergenze. Il ciclone
Sidr, che ha colpito il Bangladesh alla
fine del 2007, sconvolgendo il paese, ha
richiesto un intervento immediato da
parte di Save the Children che ha
portato aiuti a più di 200.000 famiglie
attraverso la distribuzione di cibo, acqua
potabile, medicine, coperte e sta
consentendo una graduale ricostruzione
attraverso progetti di lungo periodo per
incentivare la protezione e lo sviluppo
dell’infanzia.
NEPAL
Acqua, salute e igiene per i
bambini del Nepal
Il Nepal è tra i paesi più poveri del
mondo. Il 42% della popolazione vive
sotto la soglia di povertà e, di questo, il
17% vive in uno stato di povertà
estrema. Il 48% dei bambini sotto i 5
anni è malnutrito e, di questi, il 13% è
seriamente malnutrito. Soltanto il 28%
della popolazione ha accesso alle
strutture igieniche. Il progetto “Acqua,
Salute e Igiene” è implementato in 5
distretti: Kanchanpur, Kailali, Siraha,
Saptari e Dhanusha. Questi distretti
sono stati scelti perché la popolazione
versa in pessime condizioni igienicosanitarie. Le attività principali prevedono
trattamenti di sverminamento e sanitari,
visite mediche per bambini in età
scolare, campagne informative per
garantire condizioni igieniche adeguate e
abitudini alimentari corrette, fornitura
di acqua potabile e servizi igienici nelle
scuole. Ad oggi, 95.409 bambini in età
scolare hanno ricevuto trattamenti per
lo sverminamento in 278 scuole. Inoltre
2.526 studenti sono stati sottoposti a
visite oculistiche, dell’udito e dei denti.
162 insegnanti nei distretti di Kailali e
Kanchanpur, hanno formato 15.167
studenti su temi legati all’igiene e
all’alimentazione. Sono state costruiti 13
bagni nelle scuole elementari e altri 5
nelle scuole per l’infanzia sono in fase di
realizzazione. Sono stati installati 13
punti d’acqua potabile e 5 pompe a
mano. 9 scuole, nelle quali è stato
rilevato un elevato tasso di arsenico
nell’acqua, hanno ricevuto filtri per la
potabilizzazione.
EUROPA
Albania, Bosnia Erzegovina, Italia,
Kosovo, Montenegro e Serbia
Seppur in maniera minore rispetto ad
altri paesi anche in Italia e in Europa ci
sono gravi situazioni di povertà, abuso e
sfruttamento. Il lavoro di Save the
Children Italia sul territorio nazionale e
nell’Europa dell’Est si concentra sul
sostegno ai bambini più vulnerabili,
come i minori stranieri, o quelli vittime
di tratta, di abusi o sfruttamento e sul
lavoro di promozione della concreta
applicazione dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza.
BOSNIA ERZEGOVINA
Diritto all’istruzione per tutti i
bambini e le bambine
La Bosnia sta affrontando un periodo di
forte transizione politica ed economica
e ciò, insieme ai recenti conflitti,
ostacola spesso lo sviluppo e la
protezione dei diritti dei bambini.
Sono, ad esempio, ancora moltissimi i
minori che non hanno accesso a
un’adeguata istruzione, in particolare
quelli che vivono nelle aree rurali dove i
trasporti scolastici sono scarsi o troppo
costosi. Save the Children lavora in
Bosnia per assicurare un’istruzione
primaria di qualità a tutti i bambini e le
bambine che vivono nei comuni più
poveri e isolati e le cui famiglie non
possono pagare il trasporto fino alla
scuola. Ad oggi circa 131 bambini di
età compresa tra i 6 e i 15 anni, che
non frequentavano la scuola, sono stati
iscritti ed hanno regolarmente preso
parte alle lezioni; 134 tra i 15 e i 18
anni sono potuti passare al livello
d’istruzione superiore. Sono stati inoltre
realizzati dei materiali informativi e
formativi diretti agli operatori scolastici,
relativi al diritto all’istruzione ed alla
prevenzione dell’abbandono scolastico.
Circa 60 docenti e dirigenti hanno
partecipato al programma relativo alla
sensibilizzazione sull’importanza del
diritto all’istruzione primaria e ai
problemi correlati alla mancata
frequenza scolastica. Circa 100 tra
docenti, pedagoghi e dirigenti hanno
partecipato al programma
sull’educazione inclusiva.
ALCUNE STORIE
BRASILE
PEDRO
Pedro frequenta un gruppo per
pre-adolescenti nel centro di
promozione della salute ed
educazione sessuale nella favela
di Vila Brasilandia, nella
periferia di San Paolo in Brasile.
Il gruppo, gestito da Save the
Children in partnership con
ECOS, ha l’obiettivo di passare
messaggi chiave per prevenire
Hiv e Aids – coinvolgendo i
ragazzi attraverso attività come
22
la danza, la musica, lo sport e
il gioco. La comunità apprezza
molto il lavoro fatto con questo
gruppo di ragazzi perché sia la
scuola che la famiglia sono
impreparate a gestire tematiche
legate alle malattie sessualmente
trasmissibili.
“Sono bravo a ballare, è una cosa
che prendo molto sul serio. Mi
piace venire al centro. Siamo tanti
ragazzi. Ci divertiamo. Facciamo
recitazione, balliamo. Ci danno
un sacco di consigli su come
prevenire le malattie.
A casa non se ne parla. Per capire
come sia fatto il corpo di una
donna e come faccia a rimanere
incinta ci hanno fatto costruire
un puzzle. Per ora non ne so
molto dell’Hiv, ma sto imparando
un sacco di cose.
Forse un giorno a 35 anni
mi sposerò. Ma prima voglio
divertirmi e avere moltissime
ragazze. Adesso non voglio
figli perché porterebbero via la
mia libertà”.
COSTA D’AVORIO
ESTHER
Quando Esther aveva 12 anni è
stata rapita da un gruppo armato
mentre giocava con alcuni amici
nel suo villaggio, Niepleu, in Costa
D’Avorio. Riuscita a scappare, è
arrivata a Danané, dove Save the
Children l’ha soccorsa e le ha
offerto l’opportunità di ricevere
istruzione e formazione
professionale: solo così è riuscita a
superare i traumi subiti e ha di
nuovo cominciato a pensare al
futuro. “Quando sono riuscita a
scappare ero completamente sola.
La guerra mi aveva portato via
anche mio padre e la mia vita era
assolutamente vuota. A Danané ho
ritrovato i miei cugini, con i quali
vivo ora. Ho cominciato ad andare
a scuola e a conoscere nuovi amici,
tutti noi avevamo lo stesso tipo di
esperienza alle spalle e questo mi
faceva sentire meno sola. I miei
amici sono la mia famiglia ora.
Quando ho visto per la prima
volta la mia amica Irene con i suoi
genitori, mi sono sentita molto sola,
perché io non avevo più i miei.
Andare a scuola è importantissimo.
Grazie a Save the Children, i miei
occhi si sono aperti su un nuovo
mondo. Recentemente ho conosciuto
una ragazza che non andava a
scuola e l’ho convinta a frequentare
il centro: qualche tempo dopo è
venuta da me e mi ha detto che era
il miglior consiglio che potessi darle.
Sono felice che altre bambine
abbiano le stesse opportunità che
Save the Children ha dato a me”.
23
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Foto di Andrea Sermoneta
I nostri progetti
in Italia
Bambini in una comunità Rom a Roma.
Save the Children lavora per garantire
diritti e protezione ai minori stranieri
presenti in Italia e favorire una positiva
integrazione socio-culturale.
24
25
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
Oltre al lavoro svolto
a livello internazionale,
Save the Children
svolge una serie di
attività a beneficio
dei bambini
più deboli e vulnerabili
presenti in Italia.
dibattito relativo all’identificazione di
buone prassi. Durante l’anno Save the
Children ha curato per il Ministero delle
Comunicazioni la realizzazione del sito
www.ti6connesso.it, finalizzato alla
sensibilizzazione dei giovani all’uso
consapevole di Internet e cellulari. Il sito
si rivolge anche ad utenti adulti, quali
genitori ed insegnanti, che rivestono un
ruolo importante nell’educazione delle
giovani generazioni.
In particolare, l’Organizzazione
si concentra su tre aree tematiche:
Protezione, Sviluppo ed Educazione
allo Sviluppo.
Alcuni progetti portati avanti
nel corso del 2007
CONTRO LA TRATTA
DEI MINORI
Save the Children ha realizzato il
progetto “Osservatorio Tratta”
cofinanziato dalla Commissione europea
volto a sviluppare e sperimentare un
osservatorio e centro risorse nazionale
sulla tratta di esseri umani. Lo scopo del
progetto è consistito nella creazione di
sistemi di analisi e monitoraggio del
fenomeno e strumenti metodologici ed
operativi di supporto agli operatori e agli
enti attivi nel settore. Nell’ambito di un
altro progetto europeo finanziato
nell’ambito del programma AGIS,
l’organizzazione ha inoltre sviluppato
una metodologia transnazionale per
l’identificazione e il supporto dei minori
vittime di tratta e a rischio, sulla base
della quale ha elaborato il primo
protocollo per l’identificazione e
supporto dei minori vittime di tratta e di
sfruttamento in Italia.
MINORI E NUOVE
TECNOLOGIE
Per un uso consapevole delle nuove
tecnologie, gli interventi hanno
riguardato l’implementazione del
programma EAST, nato dalla
combinazione dei due seguenti progetti:
Stop-It ed EASY.
· Stop-It (www.stop-it.org) dal 2002 è il
progetto di Save the Children Italia per
la lotta allo sfruttamento sessuale a
danno dei minori su e tramite Internet.
In particolare, attraverso una stretta
collaborazione con le Forze dell’Ordine
e altri attori del settore istituzionale, il
progetto si propone di contrastare la
diffusione della pedo-pornografia su
Internet. Stop-It è cofinanziato dalla
Commissione europea attraverso il
programma Safer Internet Action Plan
ed è il nodo italiano di Inhope
(www.inhope.org),
· EASY (www.easy4.com) - Enhancing
Awareness on Internet Safety for
Young People. Il progetto EASY
consiste in una campagna di
sensibilizzazione promossa da Save the
Children Italia ed Adiconsum,
cofinanziata dalla Commissione
Europea, rivolta principalmente ai preadolescenti affinché si relazionino in
modo sicuro e competente con le
nuove tecnologie.
26
ADVOCACY E CAMPAIGNING
Oltre alle attività di progetto, il lavoro di
Save the Children in Italia si sviluppa
tramite iniziative di lobby e
sensibilizzazione, tra cui le principali
consistono in:
· monitoraggio dell’applicazione
della Convenzione ONU sui Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel
nostro paese. Save the Children Italia
coordina il Gruppo di Lavoro per la
Convenzione Onu sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza, che nel
maggio 2007 ha pubblicato il suo
terzo rapporto di monitoraggio
sottoscritto da 62 associazioni italiane
e che fa una panoramica
sull’attuazione dei diritti dei bambini e
delle bambine nel nostro paese;
· partecipazione alla campagna
internazionale “Riscriviamo il
Futuro”, che ha lo scopo di garantire
entro il 2010 educazione di qualità a 8
milioni di bambini che vivono in paesi
in guerra. Le attività nel corso del
2007 hanno previsto attività di
sensibilizzazione dei referenti
istituzionali e dell’opinione pubblica
sul diritto all’istruzione nei paesi in
conflitto.
Anche nel 2007 Save the Children ha
approfittato della ricorrenza del «Safer
Internet Day» - la giornata istituita dalla
Commissione europea per promuovere
un uso consapevole e sicuro di internet e
le nuove tecnologie - per coinvolgere i
vari attori del sistema, (istituzioni,
industria, associazioni di genitori ed
insegnanti e forze dell’ordine) nel
Save the Children ha contribuito alla realizzazione della Guida all’uso
responsabile del cellulare di Vodafone Italia, distribuita tramite i siti
dell’Organizzazione e dell’Azienda e attraverso una veicolazione su alcuni
quotidiani e periodici nazionali. La guida è uno strumento pratico ed utile
che consente ai genitori di indirizzare e supportare i propri figli
nell’utilizzo in sicurezza del cellulare.
EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO
Save the Children Italia ha concluso
nell’agosto 2007 il progetto triennale
“Infanzia, diritti e sviluppo”, cofinanziato dalla Commissione europea,
basato su un sistema di attività educative
e formative, realizzate in ambito
scolastico, che mettono il bambino e la
bambina al centro del proprio percorso
di apprendimento, promuovendo così la
titolarità di diritti e la partecipazione
attiva. Nel corso del 2007, attraverso i
progetti di Educazione allo Sviluppo,
sono state realizzate attività scolastiche
laboratoriali sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza in 40 scuole di Milano e
Roma. Sono stati coinvolti 500
bambini/e e ragazzi/e e relativi docenti.
Sono stati, inoltre, realizzati percorsi di
formazione che hanno coinvolto 36
docenti di scuole superiori di secondo
grado. Sul territorio di Milano è stato,
infine, realizzato un Forum quale
percorso di partecipazione che ha visto,
nel 2007, il coinvolgimento di 4 classi e
di 90 ragazzi. L’Educazione allo
Sviluppo, insieme all’educazione
interculturale, alla cittadinanza e alla
pace permette di lavorare in un’ottica
inclusiva e non discriminatoria, con
un’attenzione particolare alle fasce più
vulnerabili.
Foto di Andrea Sermoneta
Nello specifico, Save the Children è
impegnata nella promozione della
piena attuazione dei diritti dei minori
stranieri presenti in Italia, con
particolare attenzione ai minori
stranieri non accompagnati, ai minori
vittime di tratta o sfruttamento, ai
minori sottoposti a procedimento
penale, ai minori richiedenti asilo e ai
minori Rom. L’Organizzazione lavora
inoltre per un’educazione ai nuovi
media, per sensibilizzare i ragazzi
all’uso consapevole e sicuro di internet
e delle nuove tecnologie, e per
contrastare la pedo-pornografia
online. Infine, Save the Children
realizza progetti di educazione allo
sviluppo volti a contestualizzare e
comprendere la promozione o la
violazione dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, utilizzando
metodologie che mettono i bambini
al centro del proprio percorso di
apprendimento, ne promuovono la
titolarità di diritti e la partecipazione
attiva.
IN SUPPORTO AI MINORI
STRANIERI IN ITALIA
In Italia molti minori stranieri vivono da
soli, lontani dalla possibilità di accedere
ai servizi sociali e sanitari di base e fuori
dai percorsi d’integrazione, a rischio di
sfruttamento e di essere coinvolti in
attività illegali. Il progetto “Orizzonti a
colori”, attraverso l’attività di educativa
di strada (la cui equipe è composta da
educatori professionali, un’etnopsicologa,
un consulente legale ed educatori alla
pari), il servizio di mediazione culturale
presso le istituzioni penali minorili e le
comunità di accoglienza, prevede il
sostegno di questi minori allo scopo di
allontanarli dal pericolo di devianza
sociale e di portarli verso una positiva
integrazione nella società italiana. I
ragazzi contattati vengono assistiti per
l’ottenimento del permesso di soggiorno,
l’iscrizione scolastica, la formazione
professionale e l’inserimento lavorativo.
Nel corso del 2007 gli operatori di Save
the Children hanno assistito 1.210
ragazzi stranieri, in maggioranza rumeni,
afghani, nigeriani e albanesi.
27
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
La campagna
La sfida
globale di Save
the Children.
Milioni di bambini nel mondo
affrontano un futuro senza speranze.
Perché la scuola distrugge le scuole,
uccide gli insegnanti, produce
popolazioni di sfollati ed eserciti di
bambini soldato.
Sono 72 milioni i
bambini e le bambine
nel mondo che non
vanno a scuola.
Di essi 37 milioni vive
in paesi in conflitto o
reduci da conflitti.
Riscriviamo il Futuro è una grande
sfida di Save the Children, un impegno
concreto sul campo per far sì che, entro
il 2010, 8 milioni di bambini in paesi
in guerra possano andare a scuola.
La nostra campagna significa
costruzione di scuole, ma anche
protezione e reintegrazione dei bambini
soldato, formazione degli insegnanti,
cibo e acqua potabile.
Grazie al contributo di migliaia di
sostenitori nel mondo, dall’inizio della
campagna fino al 2007, oltre 4 milioni
di bambini hanno beneficiato dei
nostri progetti.
Bambini in una comunità Rom a Roma.
Save the Children lavora per garantire
diritti e protezione ai minori stranieri
presenti in Italia e favorire una positiva
integrazione socio-culturale.
Un bambino legge l’alfabeto durante
una lezione di inglese nella scuola di
Nahre Balla, a Shomali Plains in
Afghanistan. Circa 581 ragazzi e 192
ragazze frequentano la scuola
costruita da Save the Children grazie
alla campagna Riscriviamo il Futuro.
28
I supporter
e i partner
della campagna
internazionale
Sono molti,
tra le personalità
del mondo
politico, culturale,
economico, oltre
a tanti singoli
cittadini, coloro
che finora hanno
aderito alla
campagna
internazionale.
Kofi Annan,
Ex Segretario
Generale
delle Nazioni Unite
Antonio Banderas,
Attore
Ishmael Beah,
Scrittore ed ex
bambino soldato
Louis de Bernières,
Autore
Margherita Buy,
Attrice
Giobbe Covatta,
Attore
Penélope Cruz,
Attrice
Adolfo Pérez
Esquivel,
Premio Nobel
In particolare, nel 2007, Save the
Children Italia è stata direttamente
impegnata in progetti sul campo in
Afghanistan, Sud Sudan, Repubblica
Democratica del Congo e nei Balcani
(Bosnia Erzegovina, Montenegro,
Serbia e Kosovo). In Afghanistan, a
Mazar-I-Sharif sono stati creati 4 centri
aperti 5 giorni alla settimana che hanno
permesso ai bambini lavoratori di
continuare a lavorare e
contemporaneamente seguire attività sia
didattiche che ludiche all’interno dei
centri. Sono stati 1.062 i bambini
coinvolti nel progetto. In Sud Sudan
Save the Children ha sostenuto e
seguito due progetti specifici “Istruzione
per i bambini colpiti dal conflitto
armato” e “Sostegno nell’accesso
all’istruzione primaria”. Entrambi i
progetti mirano a migliorare l’istruzione
in termini di accesso, qualità e
protezione: nel 2007, 4.500 bambini
hanno beneficiato della fornitura di kit
di educazione e di emergenza nelle
scuole dello stato del Nord Bahr el
Ghazal. In Repubblica Democratica
del Congo 8.836 bambini hanno
potuto accedere ad un’istruzione di
qualità attraverso l’iscrizione in prima
elementare, 700 adolescenti che non
erano mai andati a scuola sono stati
inseriti in corsi di apprendimento
accelerato e 1.300 bambini sono stati
individuati come particolarmente
vulnerabili (di essi 691 hanno
beneficiato dell’esenzione totale dalle
tasse scolastiche). Nel 2007 Save the
Children Italia ha inoltre contribuito a
sostenere la campagna “Riscriviamo il
Jan Egeland,
Ex sotto Segretario
Generale dell’Onu
per gli Affari
Umanitari
Jan Eliasson,
Presidente della
sessantesima
Sessione Speciale
dell’Assemblea
Generale
delle Nazioni Unite
Antonio Guterres,
Alto Commissario
per i rifugiati delle
Nazioni Unite
All Blacks,
Squadra di rugby
della Nuova
Zelanda
Emmanuel Jal,
Musicista ed ex
bambino soldato
Omotola
Jalade Ekeinde,
Attore
Sumi Jo,
Cantante
Eva Longoria,
Attrice
Graça Machel,
Autore di Impact
of armed conflict
on children
Katie Melua,
Cantante
Rigoberta Menchú,
Premio Nobel
Samantha Morton,
Attrice
Futuro” in Bosnia Erzegovina,
Montenegro, Serbia e Kosovo, con
l’obiettivo di migliorare l’accesso a
servizi scolastici di qualità per
promuovere la tolleranza interculturale
verso i bambini rifugiati, rimpatriati,
Rom e disabili che abbiano vissuto in
situazioni di guerra.
Nell’ottobre del 2007 Save the Children
ha dato vita a un mese di iniziative di
comunicazione, sensibilizzazione e
raccolta fondi che hanno previsto tra le
altre: una conferenza stampa di lancio;
la presentazione del rapporto attività
della campagna “Un anno dopo” e della
pubblicazione “Bambine senza parola”,
sulla mancanza di accesso all’educazione
delle bambine; una campagna
pubblicitaria stampa, affissioni e TV;
una raccolta fondi attraverso l’SMS
solidale in Rai, Mediaset, La7, Sky e
altre emittenti televisive.
Grazie alla campagna
di raccolta fondi in Italia
nel 2007 abbiamo destinato
a favore dei progetti
di Riscriviamo il Futuro
2,5 milioni di euro
Kolo Touré,
Calciatore
Vernor Muñoz,
Relatore Speciale
delle Nazioni Unite
sul Diritto
all’Educazione
Snow Patrol,
Musicista
JHaya Rashed
Al Khalifa,
Presidente della
sessantunesima
Sessione Speciale
dell’Assemblea
Generale delle
Nazioni Unite
Cokie Roberts,
Scrittore ed
editorialista
Blas Roca Rey,
Attore
Silvia Salemi,
Cantante
José Saramago,
Scrittore
e Premio Nobel
Susan Sarandon,
Attrice
Liv Ullmann,
Attrice
Desmond Tutu,
Arcivescovo e
Premio Nobel
Jhon Baptist
Onama,
Docente
dell’Università di
Padova ed ex
bambino soldato
29
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
RACCOLTA
FONDI 2007
Save the Children Italia si finanzia attraverso le donazioni di privati cittadini, imprese
e istituzioni con l’obiettivo di sviluppare e sostenere attività per la difesa e promozione
dei diritti dei bambini e per migliorare le loro condizioni di vita in Italia e nel mondo.
Percentuali di provenienza della raccolta fondi 2007
I fondi raccolti in Italia sono destinati ai Programmi (in parte gestiti in collaborazione
con alcuni dei membri dell’International Save the Children Alliance, quali Stati Uniti,
Gran Bretagna, Svezia e Norvegia) e al sostegno delle attività di sviluppo
dell’Organizzazione (costi di supporto generale, raccolta fondi e comunicazione).
Nel 2007, i proventi totali di Save the Children Italia sono stati di 15,2 milioni di
Euro di cui 14,3 milioni sono stati utilizzati nel corso dell’anno1.
Di un Euro raccolto nell’anno:
• 0,72 centesimi sono stati già destinati ad attività di programma;
• 0,05 centesimi verranno destinati ad attività di programma nel corso del 2008;
• 0,23 centesimi sono stati destinati ad attività di sviluppo dell’Organizzazione.
Il totale dei proventi 2007, presenta un incremento del 34% rispetto all’anno
precedente.
Individui
RACCOLTA FONDI 2007
Crescita della raccolta fondi totale (milioni di euro)
Enti e Istituzioni
Aziende
Individui
Altro
2007-15,2
0,3
0,7
2006 -11,4
Individui 65%
Aziende e Fondazioni 28%
Enti e Istituzioni 5%
Altro 2%
4,3
0,2
2005-9,7
0,1
0,4
RACCOLTA FONDI INDIVIDUI 2007
Programma Child Link
e Sostegno a distanza 51%
Donazioni regolari 9%
Special Gifts 10%
(bomboniere, donazioni online, etc.)
Grandi Donatori
e Lasciti Testamentari 1%
Cinque per mille 7%
Donazioni una tantum 22%
0,9
RACCOLTA FONDI INDIVIDUI
2,9
9,9
2,9
6,3
RACCOLTA
FONDI 2007
7,4
Nel 2007 Save the Children Italia ha ricevuto donazioni pari a 9,9 milioni di Euro
da singoli sostenitori con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente.
Tali donazioni sono state raccolte attraverso il contatto con circa 119.285
sostenitori, di cui 37.000 sono donatori regolari, e attraverso diverse attività e
strumenti di raccolta fondi, in particolare:
• invio di appelli per posta finalizzati a informare e coinvolgere i sostenitori su
specifiche tematiche. In questa categoria sono incluse quote minori raccolte per
emergenze tramite il sito internet, donazioni spontanee e raccolte occasionali;
Da un’analisi delle diverse fonti di entrata si può notare che Save the Children Italia
riceve fondi soprattutto da singoli sostenitori:
• il 65% delle donazioni proviene infatti da singoli individui;
• il 28% dei fondi è stato raccolto grazie ad aziende e fondazioni che sostengono e/o
collaborano con Save the Children Italia attraverso donazioni dirette o anche
attraverso il coinvolgimento dei propri clienti e/o dipendenti;
• il 5% dei fondi proviene da Istituzioni, in particolare dalla Commissione europea,
per alcuni dei programmi che vengono realizzati in Italia con diversi partner,
e da altre Organizzazioni, fra cui alcuni Membri dell’International Save the Children
Alliance;
• il 2% è costituito da proventi finanziari straordinari e da ricavi per attività svolte su
richiesta di Istituzioni ed Enti (attività connesse).
Il bilancio del 2007 chiude con un avanzo di
gestione di 873 mila Euro, di cui 764 mila sono
destinati ad attività di programma ed in particolare:
• Euro 664.308 si riferiscono al “5 per mille 2006”
che non è ancora stato liquidato dalla Ragioneria
Generale dello Stato e che sarà allocato ad attività
di programma nel corso del 2008, in
corrispondenza della sua liquidazione;
• Euro 100.000 sono stati accantonati nel fondo
per programmi di emergenza ed esigenze
programmatiche.
1
30
• invio ai sostenitori, con cadenza quadrimestrale, della newsletter “Il Mondo dei
Bambini” che contiene un sintetico resoconto delle attività svolte nei diversi
Paesi e dei risultati raggiunti;
• adesione al Programma “Child Link – Un legame con un bambino” e
“Sostegno a distanza”, progetti di Save the Children per il sostegno a una
comunità e a tutti i bambini che vi appartengono. In base all’esperienza di 80
anni di lavoro in favore dei minori, Save the Children è convinta che per
migliorare in modo significativo le condizioni di vita di un bambino non basti
dare solo un aiuto economico, ma sia necessario aiutare la sua famiglia e in
generale la comunità in cui cresce: sostenere una comunità significa offrire
progressi reali e duraturi a tutti i bambini. Nel caso del “Child Link”, uno di
loro viene scelto come testimone e attraverso i suoi occhi i sostenitori vedono i
progressi e lo sviluppo del lavoro di Save the Children in quella determinata
area geografica.
Per il “Sostegno a distanza”, il legame del sostenitore è con una bambina o con
un bambino con cui è possibile avere un rapporto epistolare. L’adesione
comporta la decisione del sostenitore di impegnarsi a sostenere il lavoro che
Save the Children svolge presso alcune comunità in una determinata area
geografica. In particolare, il sostenitore s’impegna ad un versamento regolare –
da effettuare con cadenza generalmente mensile – attraverso metodi di
pagamento automatici (domiciliazione bancaria o addebito automatico con
carta di credito). La regolarità delle donazioni consente di prevedere
l’ammontare dei fondi da raccogliere e quindi di programmare le attività presso
31
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
RACCOLTA
FONDI 2007
le comunità, ottimizzando le risorse a disposizione. L’utilizzo di metodi di
pagamento automatici consente, inoltre, di poter garantire una riduzione dei
costi amministrativi e postali. Le adesioni al programma “Child Link” o al
“Sostegno a distanza” vengono raccolte coinvolgendo i sostenitori abituali
attraverso appelli inviati per posta, con campagne di reclutamento di nuovi
sostenitori effettuate tramite posta, tramite sito internet o grazie a contatti
diretti con il pubblico effettuati in luoghi pubblici (centri commerciali, stazioni,
fiere, e in occasione di eventi) o presso esercizi commerciali e uffici privati;
Nel 2007 Save the Children Italia ha destinato alle attività di programma
10,9 milioni di Euro con un aumento del 30% rispetto al 2006 e del 49%
rispetto al 2005.
Crescita dei fondi destinati ai programmi (milioni di euro)
2007-10,9
• donazioni regolari. Come per il programma “Child Link” e per il “Sostegno a
distanza”, si richiede un impegno a un versamento regolare – da effettuare con
cadenza mensile o annuale – attraverso metodi di pagamento automatici. A
differenza del “Child Link”, il sostenitore non supporta una particolare area
geografica ma più in generale le attività dell’Organizzazione;
• Special Gifts, ossia:
· donazioni attraverso bomboniere e pergamene personalizzate in occasione di
matrimoni, battesimi, prime comunioni, ed altre ricorrenze devolvendo a Save
the Children ciò che sarebbe stato altrimenti speso in regali tradizionali;
· donazioni in memoria di una persona cara;
· donazioni online in sostituzione di regali per occasioni quali: San Valentino,
Festa della Mamma, Natale, etc.
· partecipazione a Partners for Children, un programma che include donazioni
medio- alte.
• Grandi Donatori & Lasciti Testamentari. Coinvolgimento di Grandi Donatori
mediante organizzazione di incontri e sostegno di programmi specifici.
Alcuni dei Grandi Donatori sono stati coinvolti in visite ai progetti o a eventi di
presentazione dei risultati delle attività. I Lasciti testamentari sono un altro
strumento di raccolta fondi che consiste nel destinare il proprio patrimonio o una
sua parte a Save the Children;
• 5 per mille. Fondi ricevuti dai contribuenti che hanno scelto di destinare alla
nostra Organizzazione la quota pari a 5 per mille dell’imposta sul reddito delle
persone fisiche.
RACCOLTA FONDI AZIENDE E FONDAZIONI
UTILIZZO
FONDI 2007
2006-8,4
2005-7,3
In particolare, nel 2007 Save the Children Italia ha speso 14,3 milioni di Euro che ha
destinato per il 76% ad attività di programma e per il restante 24% ad attività di
sviluppo. Save the Children Italia è infatti un’organizzazione che si auto-finanzia e
destina quindi parte dei fondi all’acquisizione e fidelizzazione dei suoi sostenitori ed
allo sviluppo di fonti di donazione, nonché alla gestione della struttura.
Save the Children ritiene che le aziende e fondazioni possano avere un ruolo molto
importante nei cambiamenti sociali e nel sostegno ai suoi numerosi progetti in favore
dell’infanzia. Per questo, fin dall’inizio della sua attività, Save the Children Italia, forte
dell’esperienza anglosassone e con il supporto dell’International Save the Children
Alliance, ha promosso e realizzato importanti partnership con gruppi nazionali e
internazionali, i quali – selezionati sulla base di specifici criteri - hanno partecipato ai
progetti mediante donazioni e/o coinvolgendo i loro clienti e, in alcuni casi, i loro
dipendenti.
Nel 2007 Save the Children Italia ha ricevuto donazioni pari a 4,3 milioni di Euro da
aziende e fondazioni con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. A
causa dell’emergenza tsunami, il 2005 si è contraddistinto per un picco importante
nelle donazioni aziendali e da fondazioni, mentre nel 2006 c’è stato un
consolidamento delle relazioni con i partner aziendali che ha poi dato frutti nel balzo
di crescita del 2007. Infatti, nel 2006 e nel 2007, grossi sforzi sono stati dedicati alla
gestione e alla fidelizzazione di donatori già acquisiti negli anni passati, nonché alla
riattivazione di diversi contatti. Tali azioni hanno portato ad una crescita importante
delle donazioni da parte di aziende e fondazioni nel 2007 e si presuppone avranno un
impatto positivo anche nel 2008.
DESTINAZIONE FONDI 2007
PER AREE GEOGRAFICHE
Europa 20%
Medio Oriente e Nord Africa 8%
Asia 20%
Africa Subsahariana 41%
Centro e Sud America 11%
DESTINAZIONE FONDI 2007
PER AREE TEMATICHE
Educazione 24%
Protezione 13%
Salute 19%
Emergenza 4%
Sviluppo integrato 40%
UTILIZZO FONDI 2007
Attività di programma 76%
Attività di sviluppo 23%
(Raccolta fondi, comunicazione,
supporto generale)
Altro 1%
Le versione completa del bilancio 2007
è disponibile su:
www.savethechildren.it/bilancio
32
33
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
IL SOSTEGNO DEI
NOSTRI PARTNER:
IMPRESE E FONDAZIONI
Alitalia
Ogni anno migliaia di passeggeri iscritti al
Programma “MilleMiglia Alitalia”
sostengono il lavoro di Save the Children,
rispondendo ai nostri appelli e donando
le “Miglia” accumulate con Alitalia che
vengono trasformate in biglietti aerei,
utilizzati nell’ambito delle attività di Save
the Children nel mondo.
American Express
Dal 1999 ad oggi sono stati migliaia i
Titolari in Italia che hanno risposto ai
nostri appelli e utilizzato i punti in favore
di Save the Children attraverso il
programma fedeltà “Membership
Rewards®”.
Autostrade per l’Italia
L’azienda ha contribuito con una
donazione alla costruzione di due scuole
in Sud Sudan per garantire l’accesso
all’istruzione a centinaia di bambini.
Banca Fideuram
Donazione aziendale a favore del
progetto di Educazione di base in Etiopia
che ha permesso la costruzione di una
scuola nella regione rurale del Tigray.
Benetton
Donazione aziendale a sostegno
dei progetti della campagna
“Riscriviamo il Futuro”.
Bonelli Erede Pappalardo
Lo studio ha contribuito ai progetti
della campagna “Riscriviamo il Futuro”.
CNA
Tutte le CNA sul territorio nazionale
hanno aderito ad un’importante sfida,
quella di finanziare per intero un progetto
in Afghanistan,“La CNA con i cacciatori
di aquiloni,” a favore dei bambini
lavoratori.
Edison
Donazione aziendale a sostegno dei
progetti in Indonesia, colpita dallo
Tsunami, per la costruzione di cinque
scuole che hanno assicurato l’accesso
all’istruzione e la ripresa della vita
normale per tantissimi bambini e
bambine.
34
Desideriamo ringraziare tutti i donatori, Aziende,
Fondazioni Bancarie e d’Impresa (qui sotto in ordine
alfabetico) che nel corso del 2007 hanno sostenuto le
attività di Save the Children con erogazioni in denaro e/o
cessione di beni e servizi per un valore complessivo
superiore a 25.000 euro.
Editori Perla Finanza
In occasione della cerimonia degli
Standard & Poors Fund Awards, Editori
Per la Finanza ha invitato la comunità
economico - finanziaria ad aderire
all’iniziativa “Venture Philanthropist” di
Save the Children.
FILA
Partner di Save the Children per
“Riscriviamo il Futuro”, fin dal lancio della
campagna, ha sostenuto l’organizzazione
con contributi aziendali e con donazioni
di beni tra cui la matita rossa simbolo
della campagna.
Fondazione Cariplo
Insieme a Intesa Sanpaolo, promotrice
ed ente finanziatore di Project Malawi.
Fondazione Cariverona
Ha scelto di contribuire al progetto
per i bambini lavoratori dell’Afghanistan,
per assicurare loro la possibilità di
ricevere un’educazione, pur continuando
a contribuire al sostentamento delle
proprie famiglie con il lavoro.
Fondazione Cassa di Ripsarmio
di Trento e Rovereto
Ha scelto di sostenere l’intervento di
risposta all’emergenza a seguito del
ciclone Sidr in Bangladesh, permettendo
così a tantissimi bambini ed alle loro
famiglie di ricevere assistenza e supporto.
Fondazione Mario e Virginia
Sforza Cesarini
Ha contribuito alla costruzione di cinque
scuole nella regione rurale del Tigray in
Etiopia.
Fondazione Vodafone Italia
Al fianco di Save the Children fin
dall’avvio del progetto “Orizzonti a
Colori” nel 2005.
Grandi Stazioni
La donazione destinata al progetto in
Sud Sudan all’interno di “Riscriviamo il
Futuro” è stato valorizzata presso la
Stazione Termini, attraverso “L’Albero
dei desideri”; un grande albero stilizzato
dove i viaggiatori potevano lasciare un
proprio messaggio.
IKEA
Partner storico di Save the Children
attraverso campagne di sensibilizzazione
e raccolta fondi promosse all’interno dei
propri punti vendita.
Intesa Sanpaolo
Promotrice e finanziatrice, insieme a
Fondazione Cariplo, di Project Malawi, il
programma di intervento che vede Save
the Children impegnata direttamente
nella tutela e sostegno dei bambini più
vulnerabili e degli orfani da HIV/AIDS
nel distretto di Blantyre.
MAX & Co
Ha devoluto parte del ricavato di una
collezione speciale in limited edition
di T-Shirt e felpe per migliorare l’accesso
all’educazione dei bambini e delle
bambine in Sud Sudan.
Mediafriends Onlus
Attraverso la maratona televisiva della
Fabbrica del Sorriso ha supportato il
progetto in Nepal volto a migliorare le
condizioni igienico-sanitarie e alimentari
dei bambini in età scolare e dei più
piccoli (0-6 anni).
Prink
Coinvolgimento diretto dei clienti
attraverso il meccanismo della raccolta
punti; Prink raddoppia ogni donazione
fatta dai propri clienti e sostiene
l’organizzazione con gift in kind.
Reckitt & Benckiser
Conferma la donazione aziendale a
favore del progetto Educazione di Base
in Etiopia attraverso il brand Napisan.
TIM
Coinvolgimento diretto dei clienti
attraverso il programma di fidelizzazione
“MilleunaTIM”, e partner di telefonia
mobile nelle campagne di raccolta fondi
via SMS promosse nel corso dell’anno.
3
Partner di telefonia mobile nelle
campagne di raccolta fondi via SMS
promosse nel corso dell’anno.
Valtur
Coinvolgimento della Equipe Valtur e dei
clienti nei Villaggi e nei Village Resort del
gruppo in attività di raccolta fondi a
favore dei progetti di Save the Children.
Vodafone
Partner di telefonia mobile nelle
campagne di raccolta fondi via SMS
promosse nel corso dell’anno. Inoltre
insieme a Vodafone è stata realizzata la
“Guida all’uso responsabile del cellulare”
per sensibilizzare i genitori alle
problematiche legate al suo utilizzo
(per maggiori informazioni pagina 26).
Wind
Partner di telefonia mobile nelle
campagne di raccolta fondi via SMS
promosse nel corso dell’anno.
Wolters Kluwer
Sostegno e coinvolgimento dei clienti
attraverso le campagne abbonamento
alle proprie riviste.
Sace
Donazione aziendale per il progetto
salute ed acqua in Etiopia per migliorare
le condizioni igienico-sanitarie di oltre
2.400 persone tra cui oltre 1.000
bambini nella comunità di WoluSoma
nella regione di Woliso.
Telecom Italia
Partner di telefonia fissa nelle campagne
di raccolta fondi via numero solidale
promosse nel corso dell’anno.
35
RAPPORTO ATTIVITÀ 2007
GRAZIE a tutte le aziende che ci hanno sostenuto
in occasione del Natale con donazioni di un valore
superiore a 20.000 euro.
GRAZIE ANCHE a tutte le altre aziende che hanno aderito
alle nostre iniziative natalizie tra cui: Axa Investment SIM,
Baume&Mercier, Bolton Services, Ericsson, Fidelity Investments,
Mueller Martini, Next Promoincentive, Only the Brave
Foundation, Socona Holding, Stryker Italia,Trelleborg
Automotive.
UN GRAZIE SPECIALE a tutte le aziende che hanno
aderito al nostro programma “Impresa per i Bambini”
tra cui Uninform Group che è al nostro fianco dal 2006,
devolvendo a Save the Children una quota di ogni iscrizione
ai propri corsi di formazione e master.
36
UN RINGRAZIAMENTO
SPECIALE A:
Credem
Al fianco di Save the Children
dal 2003, nel 2007 per il
secondo anno ha scelto di
sostenere un progetto di
educazione nella Repubblica
Democratica del Congo,
costruendo tre scuole e
provvedendo al loro completo
equipaggiamento e alla
formazione degli insegnanti.
Ha affiancato l’iniziativa con
attività di comunicazione e
sensibilizzazione all’interno di
tutte le filiali del gruppo
bancario in occasione del
Natale.
Enel Cuore
Ha sostenuto “Riscriviamo il
Futuro” finanziando un progetto
nella Repubblica Democratica
del Congo, regione del Kivu.
Ci ha permesso di costruire sei
scuole per garantire l’accesso
all’istruzione a centinaia di
bambini e bambine, tagliati fuori
dal sistema scolastico a causa
della guerra.
Grazie!
Desideriamo ringraziare tutti quelli che nel 2007 ci hanno sostenuto permettendoci
di realizzare molti progetti a favore di migliaia di bambini nel mondo.
SOSTENITORI
INDIVIDUALI
i nostri 119.285 sostenitori in Italia.
In particolare, agli oltre 13.000 donatori
regolari, ai quasi 19.000 sostenitori
Child Link e ai circa 6.000 che hanno
aderito al sostegno a distanza
le scuole le associazioni e i gruppi
che hanno sostenuto le nostre attività
e organizzato eventi
i nostri volontari che ci dedicano
tempo ed energia
tutti i Partners for Children che nel
2007 hanno sostenuto con particolare
generosità e tempismo i nostri progetti.
PARTNER DELLA COMUNICAZIONE
P
Inoltre tutti i quotidiani, le riviste,
le radio, le Tv, le concessionarie di
pubblicità, i siti e i portali che hanno
reso possibile realizzare le nostre
campagne ospitando gratuitamente
i nostri annunci.
Infine un ringraziamento speciale
a Luca Leonori, Francesco Piccolo
e Ugo Cortesi per la preziosa
collaborazione nella ristrutturazione
e nella decorazione della nostra
nuova sede.
quanti hanno scelto di sostenere i
progetti di Save the Children attraverso
le nostre bomboniere e liste nozze
solidali
Fondazione Giuseppe
e Pericle Lavazza
Nel 2007 ha scelto di sostenere
un progetto in Costa D’Avorio,
all’interno della nostra campagna
“Riscriviamo il Futuro”,
garantendo così a 3.000 bambini
e bambine un’istruzione di
qualità.
37
COME SOSTENERE I PROGETTI DI SAVE THE CHILDREN
È possibile effettuare:
È possibile inoltre sostenere un bambino
e la sua comunità attraverso i progetti di
sostegno a distanza, per dettagli:
tel. 06.48.07.00.75
[email protected]
www.savethechildren.it/sostegnoadistanza
• DONAZIONI SU
CONTO CORRENTE POSTALE
n.43019207
Intestato a Save the Children Italia Onlus
Via Volturno 58 - 00185 Roma
• DONAZIONI CON BONIFICO BANCARIO
Banco Posta
Iban - IT19Z0760101600000043019207
Anche le Aziende possono stare al nostro
fianco a favore dei bambini
Per sapere cosa possiamo fare insieme:
tel. 06.48.07.001
[email protected]
Banca Popolare Etica
Iban - IT39U0501803200000000511550
Unicredit Private Banking
Iban - IT95B0322303211000004173982
Monte dei Paschi
Iban - IT52A0314016009000000409009
• DONAZIONI CON CARTA DI CREDITO
su www.savethechildren.it/sostieni
o tel. 06.48.07.001 - fax 06.48.07.00.39
• ASSEGNO NON TRASFERIBILE
Intestato a Save the Children Italia Onlus
Via Volturno 58 - 00185 Roma
Paloh Batee, Indonesia. Una bambina in una scuola
supportata da Save the Children. La regione è
frequentemente colpita da disastri naturali e Save the
Children lavora per arginare le emergenze e attuare progetti
di medio e lungo termine che favoriscano la salute,
l’istruzione e la protezione dei minori.
38
39
Libano. Una bambina in una scuola
elementare si diverte con i giocattoli
distribuiti da Save the Children.
Save the Children Italia Onlus
Via Volturno 58 - 00185 Roma
tel +39 06 480 70 01
fax +39 06 480 70 039
[email protected]
www.savethechildren.it
Scarica

rapporto attività 2007 - Save the Children Italia Onlus