ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Conformità e dissenso, obbedienza e ribellione nell'antropologia filosofica di Leo Strauss. Title: Philosophical Anthropology III Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Programma d'esame: Conformità e dissenso, obbedienza e ribellione nell'antropologia filosofica di Leo Strauss. Il corso si propone di esaminare il tema del rapporto tra due atteggiamenti opposti dell'animo umano: quello dell'obbedienza, da una parte, e quello della ribellione, dall'altra, in alcune delle opere principali di Leo Strauss. Presentation: Conformity and dissent, obedience and rebellion in the philosophical anthropology of Leo Strauss. The course examines the relationship between two opposing human tendencies, obedience and rebellion, in the works of Leo Strauss. Obiettivi: Obiettivi del corso sono, da una parte, la riflessione sul tema della confromità e del dissenso, dell'obbedienza e della ribellione nella filosofia di Leo Strauss, e dall'altra, la messa in evidenza del nesso tra antropologia filosofica e filosofia politica nel pensiero dello stesso autore. Prerequisiti: Conoscenze di base di storia della filosofia moderna. Metodi didattici: Il corso prevede lezioni frontali, momenti seminariali, lettura, analisi e discussione di testi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non potessero frequentare il corso possono prendere contatto con la docente per email: [email protected], oppure utilizzare l'orario di ricevimento. Metodi di valutazione: Esame orale; tesina scritta (facoltativa). Testi: Leo Strauss, Jerusalem and Athens. Some Preliminary Reflections, New York, The City College, 1967. 28 pp. (la traduzione italiana del saggio si trova in: Gerusalemme e Atene. Studi sul pensiero politico dell'Occidente, Einaudi, Milano 1998). Leo Strauss, La critica della religione in Spinoza, trad. it. a cura di R. Caporali, Laterza, Bari 2003. Leo Strauss, Thoughts on Machiavelli, Glencoe, Ill., The Free Press, 1958. 348 pp. (trad. it. Pensieri su Machiavelli, a cura di G. De Stefano, Giuffrè 1970). Si consiglia inoltre la lettura di: Leo Strauss, What is Liberal Education? An Address Delivered at the Tenth Annual Gradua- t ion Exercises of the Basic Program of Liberal Education for Adults. June 6, 1959. Chicago, The University of Chicago, 1959. 13 pp. Eventuali altri testi di autori contemporanei e/o di letteratura secondaria verranno letti e suggeriti durante il corso. Inizio del corso: 9 ottobre 2015 Orario delle lezioni: lunedì 10,30-12,30; venerdì 10,30-12,30 Orario di ricevimento: mercoledì: 12,00-13,00 venerdì: 12,30-13,30 Teorie della conoscenza morale M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Luciano Albanese Titolo del corso: Teorie della conoscenza morale Title: Theory of Moral Knowledge Semestre I+II Livello LM Crediti 12 Annualità II Orario lezioni: lunedì 11,30-13,30 Aula XI mercoledì 10,30-12,30 Aula XI Orario ricevimento: lunedì ore 14 e mercoledì ore 14 stanza del docente. Programma d'esame: Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti un quadro generale delle relazioni filosofiche e culturali fra Grecia e Vicino Oriente fino al IV secolo d.C. Presentation: The aim of the course is to provide students with a general overview of the basic themes end issues in Middle Eastern Philosophy and Greek Philosophy until the IV century A. D. Obiettivi: Scopo del corso è fornire agli studenti un panorama generale della filosofia del Vicino oriente e della Grecia fino al IV sec. d. C., con particolare attenzione alle relazioni fra Grecia e Egitto e Grecia e Iran antico. Prerequisiti: Accettabile conoscenza di una lingua antica (latino o greco) e di due lingue moderne (francese inglese o tedesco). Metodi didattici: Attività seminariale, lezione frontale con esame analitico e commento dei testi. Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Interventi seminariali, esame orale finale. Interventi seminariali, esame orale finale. Testi: W. Burkert, Da Omero ai Magi. La tradizione orientale nella cultura greca, Marsilio 1999. Plutarco, Iside e Osiride, Bompiani 2008 AA. VV. Grecia Maggiore, Intrecci culturali con l'Asia nel periodo arcaico, Istituto Svizzero di Roma, 2006. L. Panarini, Ex Oriente lux? La Grecia e l'Oriente, Aracne 2015 F. Pizzuti, Che cosa è un'idea? L'intellegibile nell'ultimo Platone, Lithos 2015 Storia della scienza e delle tecniche M-STO/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Nunzio Allocca Titolo del corso: The Mind-Body Problem: storia di un dibattito da Cartesio alle Neuroscienze Title: History of Science and Technology Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: mercoledì 9.30-10.30 aula XI, giovedì 10.30-12.30 aula XI; Orario ricevimento: mercoledì 11.00-12.30, studio del docente. Programma d'esame: Nel modulo verranno prese in esame alcune delle principali teorie del rapporto mente-corpo in età moderna e contemporanea, con particolare riferimento al dibattito pro o contro la teoria cartesiana del mentale e dell’automatismo corporeo. Presentation: The Mind-Body Problem: from Descartes to Neuroscience The course will address historical issues and case studies of philosophical and medical elaborations about the nature of man (e.g. Descartes, La Mettrie, Kant, Cabanis and contemporary naturalism) focusing on the topics of materialism and reductionism Obiettivi: Il corso passerà in rassegna, a partire da Descartes, alcune delle più singificative teorie filosofiche e mediche sulla natura dell'uomo (La Mettrie, Kant, Cabanis e il naturalismo contemporaneo), incentrandosi sui temi del materialismo e riduzionismo Prerequisiti: Conoscenza manualistica delle linee generali della storia del pensiero filosofico. È richiesta inoltre capacità di orientamento nella lettura in una lingua straniera di tradizione filosofico-scientifica (inglese, francese, tedesco e spagnolo). Metodi didattici: Lettura diretta, con il supporto di strumenti informatici e multimediali, dei testi trattati, che saranno esaminati alla luce delle metodologie di analisi della storiografia filosofico-scientifica e dell'epistemologia contemporanea. È prevista, oltre alla distribuzione e al commento di materiale didattico complementare, la partecipazione attiva degli studenti ad attività didattiche integrative (gruppi di discussione delle tematiche inerenti al corso; lezioni integrative (gruppi di discussione delle tematiche inerenti al corso; lezioni seminariali di approfondimento di parti del programma). Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi, per cause motivate, non potrà frequentare le lezioni, dovrà concordare con il docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Verifica orale e scritta in itinere, verifica orale finale Testi: A) Testi d'esame: - Cartesio, Le passioni dell'anima, Laterza, Bari, 1991, vol. 4, pp. 1-121. - N. Allocca, Cartesio e il corpo della mente (II edizione rivista e ampliata), Aracne, Roma, 2012. - S. Gensini, A. Rainone, La mente. Tradizioni filosofiche, prospettive scientifiche, paradigmi contemporanei, Carocci, Roma 2008. e due testi, da concordare con il Docente, nel seguente elenco: - N. Chomsky, Linguaggio e problemi della conoscenza, Il Mulino, Bologna, 1998. - A. Clark, Dare corpo alla mente, McGraw-Hill, Milano, 1999. - G. Bateson, Mente e natura, Adelphi, Milano, 1990. - A. Damasio, L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano, Adelphi, Milano, 1995. - A. Damasio, Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti e cervello, Adelphi, Milano, 2003. - D. Dennett, Sweet Dreams. Illusioni filosofiche sulla coscienza, Raffaello Cortina, Milano, 2006. - G. Edelman, Più grande del cielo. Lo straordinario dono fenomenico della coscienza, Einaudi, 2004. - J. Fodor, La mente modulare. Saggio di psicologia delle facoltà, Il Mulino, Bologna, 1988. - J. Fodor, La mente non funziona così. La portata e i limiti della psicologia computazionale, Laterza, Roma-Bari, 2004. - Freud, L'interpretazione dei sogni, Rizzoli, Milano, 1986. - G. Kanizsa, Grammatica del vedere. Saggi su percezione e Gestalt, Bologna, Il Mulino, 1997. - W. Köhler, La psicologia della Gestalt, Feltrinelli, Milano, 1976. - K. Lorenz, L'etologia. Fondamenti e metodi, Torino, Boringhieri, 1990. - U. Maturana, F. Varela, Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente, Marsilio, Venezia, 2001. - U. Maturana, F. Varela, L’albero della conoscenza, Garzanti, Milano 1999. - A. Noë, Perché non siamo il nostro cervello. Una teoria radicale della coscienza, Raffaello Cortina, Milano, 2010. - J. K. O'Regan, Perché i colori non suonano. Una nuova teoria della - J. K. O'Regan, Perché i colori non suonano. Una nuova teoria della coscienza, Raffaello Cortina, Milano, 2012. - H. Putnam, Mente, corpo, mondo, Il Mulino, Bologna, 2003. - R. Quinodoz, Leggere Freud. Scoperta cronologica dell'opera di Freud, Borla, Firenze 2012. - G. Rizzolatti, C. Sinigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina, Milano, 2006. - G. Ryle, Il concetto di mente, Laterza, Roma-Bari, 2007. - J. Searle, La mente, Raffaello Cortina, Milano, 2005. - D.J. Siegel, La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale, Raffaello Cortina, Milano, 2013. - P. Smolensky, Il Connessionismo. Tra simboli e neuroni, Marietti, Genova, 1992. - V. Somenzi, R. Cordeschi, La filosofia degli automi. Origini dell’intelligenza artificiale, Bollati Boringhieri, Torino, 1994. - G. Vallortigara, Cervello di gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze, Torino, Boringhieri, 2005. - F. Varela, E. Rosch, E. Thompson, La via di mezzo della conoscenza, Feltrinelli, Milano, 1992. - J.B. Watson, Il comportamentismo, Giunti Barbera, Firenze 1983. - N. Wiener, Introduzione alla cibernetica. L'uso umano degli esseri umani. Bollati Boringhieri, Torino, 2012. - N. Williams, La diagnosi psicoanalitica, Astrolabio, Roma, 2011. B) Testi d'approfondimento consigliati: - D. Chalmers , La mente cosciente, McGraw-Hill, Milano, 1999. - J-P. Changeux, L’uomo neuronale, Feltrinelli, Milano, 1990. - M. Donald, Evoluzione della mente. Per una teoria darwiniana della coscienza, Bollati Boringhieri, Torino, 2011. - M. S. Gazzaniga, La mente inventata. Le basi biologiche dell'identità e della coscienza, Guerini e associati, Milano, 1999. - J.J. Gibson, Un approccio ecologico alla percezione visiva, Il Mulino, Bologna, 1999. - J. Kim, La mente ai confini del fisicalismo, Book Time, 2012. - W. Köhler, L’intelligenza nelle scimmie antropoidi, Giunti, Firenze, 2009. - B. Libet, Mind Time. Il fattore temporale nella coscienza, Raffaello Cortina, Milano, 2007. - J. Panksepp e L. Biven, Archeologia della mente. Origini neuroevolutive delle emozioni umane, Milano, Cortina 2014 Storia della scienza e delle tecniche M-STO/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Nunzio Allocca Titolo del corso: L’uomo di Vesalio nel mondo di Copernico: filosofia e scienze in età moderna Title: History of Science and Technology Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: mercoledì 12.30-14.30 aula XII, giovedì 12.30-13.30 aula XII; Orario ricevimento: mercoledì 11.00-12.30, studio del docente. Programma d'esame: Il modulo prenderà in esame il complesso di eventi che va sotto il nome di 'Rivoluzione scientifica'. Sarà prestata particolare attenzione al dibattito, assai vivo in ambito storiografico e teorico, sulle origini e sul significato della Rivoluzione scientifica, su suoi rapporti con la filosofia, la religione, il contesto economico, politico-sociale e tecnico della prima età moderna. Presentation: The course covers the transformations of knowledge in 16th-, 17th- and 18th century Europe. We shall focus on the changing forms of interaction among different social groups such as scholars and technicians, on the rise of new modes of knowing, such as experimentation, and of scientific societies. We shall also discuss major figures of the "Scientific Revolution" in physics and bio-medicine, such as Copernicus, Galilei, Kepler, Descartes, Leibniz, Newton, Vesalius, Harvey, Malpighi, Haller, La Mettrie, Kant. Obiettivi: Due saranno le tradizioni di ricerca studiate durante il corso: quella cosmologico-fisica e quella medico-biologica, con la ricostruzione delle nuove immagini del cosmo (Copernico, Bruno, Galileo, Keplero, Cartesio, Newton, Leibniz, Buffon, Kant) e del vivente (Vesalio, Paracelso, Harvey, Cartesio, Malpighi, Stahl, Haller, La Mettrie, Kant) tra Cinquecento e Settecento. Prerequisiti: Conoscenza manualistica delle linee generali della storia del pensiero filosofico. È richiesta inoltre capacità di orientamento nella lettura in una lingua straniera di tradizione filosofico-scientifica. Metodi didattici: Metodi didattici: Lettura diretta, con il supporto di strumenti informatici e multimediali, dei testi trattati, che saranno esaminati alla luce delle metodologie di analisi della storiografia filosofico-scientifica e dell'epistemologia contemporanea. È prevista, oltre alla distribuzione e al commento di materiale didattico complementare, la partecipazione attiva degli studenti ad attività didattiche integrative (gruppi di discussione delle tematiche inerenti al corso; lezioni seminariali di approfondimento di parti del programma). Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi, per cause motivate, non potrà frequentare le lezioni, dovrà concordare con il docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Verifica orale e scritta in itinere, verifica orale finale Testi: Testi d’esame: - P. Rossi, Le origini della scienza moderna in Europa, Laterza, Roma 1998 - E. Shapin, La rivoluzione scientifica, Einaudi, Torino, 2002 - A. Koyré, Dal mondo chiuso all'universo infinito, Feltrinelli, Milano, 1988 (dispense) - A. Carlino, La fabbrica del corpo. Libri e dissezione nel Rinascimento, Einaudi, Torino 1994 Testi d'approfondimento consigliati: - N. Copernico, La rivoluzione delle sfere celesti, Libro primo - G. Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, Giornata Prima - Cartesio, Il mondo e L’Uomo, in Opere filosofiche, Laterza, 1991, vol. 1, pp. 125-279 - M. Malpighi, Sugli studi dei medici moderni (dispense) - W. G. Leibniz, Nuovo sistema della natura della comunicazione delle sostanze, nonché dell'unione che si ha tra anima e corpo; Considerazione sui principi di vita e sulle nature plastiche, dell'autore del sistema dell'armonia prestabilita, in Scritti filosofici, vol. 1, UTET, 2000, pp. 447-456 e 552-559 - J.O. La Mettrie, L’uomo macchina (dispense) - P. Rossi, La rivoluzione scientifica, Loescher, Milano 1972, - E. Grant, Le origini medievali della scienza moderna, Einaudi, Torino 2001 - A. Clericuzio, La macchina del mondo. Teorie e pratiche scientifiche dal Rinascimento a Newton, Roma, Carocci, 2005. - M. Conforti, A. Carlino, A. Clericuzio, Interpretare e curare. Medicina e salute nel Rinascimento, Carocci, Roma 2013 - Le rivoluzioni nelle scienze della vita, a cura di G. Cimino e B. Fantini, Olschki, Firenze 1995. - N. Allocca, Cartesio e il corpo della mente, II edizione riveduta e ampliata, Aracne, Roma, 2012 PSICOLOGIA GENERALE M-PSI/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Psicologia & Filosofia MASSIMILIANO ARAGONA Title: General Psychology Orario Lezioni: Semestre I Orario ricevimento: Livello LM Crediti 6 Annualità II Programma d'esame: Nella parte generale il corso propone un excursus storico sulle varie prospettive teoriche che si sono intersecate nella psicologia del novecento. Nella parte specifica si prenderanno in considerazione alcune delle tematiche proprie del movimento “fenomenologico” in psicologia e in psicopatologia. In particolare, verrà approfondito il concetto fenomenologico di comprendere in opposizione a quello di spiegare. Presentation: The course is divided in two parts. In the first one the main perspective of modern psychology are presented. The second one will focus on some themes of the philosophy of psychopathology, including Jaspers' phenomenology and the epistemology of mental disorders Obiettivi: Lo studente acquisirà una conoscenza della storia della psicologia del novecento, approfondendo le tematiche specifiche delle varie scuole di pensiero (comportamentismo, psicanalisi, Gestalt, cognitivismo). Acquisirà quindi una conoscenza più specifica di alcune tematiche relative alla corrente “fenomenologica” in psicologia e psicopatologia. Apprenderà ad analizzare da un punto di vista filosofico i temi fondanti le varie prospettive teoriche; affinerà le capacità di analisi critica della letteratura scientifica; aumenterà le proprie capacità di analisi critica dei testi e le proprie possibilità di confronto dialettico nella discussione. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nei primi anni del corso di laurea Metodi didattici: Lezioni frontali rivolte a tutti i frequentanti e guida alla redazione di eventuali lavori scritti Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Esame orale. Tesina scritta facoltativa (max 12-15 pagine) su argomento da concordare con il docente Testi: Aragona M. (2009) Il mito dei fatti. Crossing Dialogues, Roma. Petta A.M, Aragona M. (in stampa) Prospettive della psicologia moderna. Crossing Dialogues, Roma. Orario lezioni: I Semestre Lunedì 11,30-13,30 Aula XI Venerdì 10,30-12,30 Aula XI Ricevimento studenti: Il ricevimento avverrà settimanalmente alla fine della lezione (lunedì h 13,30-14,00) nella stanza del docente (stanza 203, secondo piano di Villa Mirafiori). Per chi avesse difficoltà è possibile contattare il docente via email ([email protected]) o telefonicamente (339-7119021) FILOSOFIA MORALE M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Attanasio Alessandra Titolo del corso: L’archeologia della mente: dalla mente ancestrale alla mente affettiva e cognitiva Title: MORAL PHLOSOPHY Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: Giovedì e Venerdì, Aula I, h 10,30-12,30 Orario ricevimento: Giovedì, stanza docente, h 12,30-13,30 Programma d'esame: Le ricerche odierne sulla neuroevoluzione sembrano confermare il radicamento delle capacità della coscienza umana nei sistemi neurali sottocorticali che condividiamo con altri cervelli animali. Le evidenti omologie dei sistemi affettivi umani-animali ci dicono che altri mammiferi sono dotati di sentimenti interni, cioè di «forme basiche di coscienza affettiva». Questo implica che il nostro «sense of self» emerge molto presto nella storia evolutiva del cervello. Un “sé arcaico” radicato nelle regioni del cervello più antiche con mappe motorie che ci danno gli schemi del corpo, mappe sensoriali che forniscono gli schemi del mondo, e mappe emozionali che sviluppano gli schemi di valore. Inoltre, sulla base delle ultime evidenze scientifiche, possiamo affermare che questi circuiti sottocorticali esercitano una influenza più forte di quanto possano fare i circuiti recenti corticali. Detto con una metafora: le radici esercitano su un albero una forza di influenza di gran lunga maggiore di quella esercitata dal suo fogliame. Il corso discute l’evoluzione e l’interconnessione di questi schemi (corpo, mondo, valori) che portano gli umani alla più complessa capacità di riflettere sul sé e quindi sviluppare un senso di sé conscio. Presentation: The archeology of the mind: from ancestral mind to affective and cognitive mind Current research on Neuroevolution seems to confirm that the capacity of human consciousness is rooted in the subcortical neural systems that we share with other animal brains. The homologies of human-animals affective systems tell us that other mammals have internal feelings, that is they have "basic forms of emotional consciousness." This implies that our "sense of self" emerges very early in the evolutionary history of the brain. An "archaic self" rooted in the oldest brain regions, characterized by motor maps that give us the schemes of the body, sensory maps that provide schemes of the world and emotional maps that develop schemes of values. Furthermore, based on the latest scientific evidence, we can state that these subcortical circuits exert a stronger influence than the one exerted by recent cortical circuits. By using a metaphor we can say that the roots of a tree exert a force of influence far greater than that exerted by its foliage. The course discusses the evolution and the interconnection of these schemes patterns (body, world, values) that lead humans to the most complex ability to reflect on themselves and then develop a sense of self-conscious. Obiettivi: Il corso ha come obiettivo non solo l’acquisizione delle capacità di analisi dei testi e degli autori trattati, bensì e soprattutto le capacità di individuazione, discussione e critica dei problemi filosofici derivati dalla lettura diretta degli stessi. A tale fine allo studente vengono forniti gli strumenti necessari a orientarsi nella letteratura critica di riferimento. Prerequisiti: Prerequisito fondamentale è la conoscenza dei principali problemi filosofici acquisita preferibilmente su manuali di storia della filosofia a uso universitario. È richiesta inoltre la conoscenza di una lingua straniera moderna, preferibilmente l'inglese. Metodi didattici: Le lezioni frontali sono supportate da presentazioni in Power Point (slides) e integrate da esercitazioni di gruppo, discusse in aula in itinere e/o alla fine del corso. Tali attività integrative, guidate dalla docente, hanno l'obiettivo di affinare le capacità critiche e di scrittura degli studenti più interessati, nonché quello di suscitare un maggiore interesse e coinvolgimento di quelli meno partecipi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: L'esame finale tiene conto delle verifiche in itinere svolte durante il corso e consiste principalmente in una discussione sui testi previsti dal programma. Testi: Testi obbligatori: 1) Jaak Panksepp, L. Biven, Archeologia della mente. Origini neuroevolutive delle emozioni umane, Raffaello Cortina, Milano 2014 (parti scelte indicate durante lo svolgimento del corso). 2) A. Attanasio, Neuroetica. Dai neuroni al senso morale, in corso di pubblicazione, o in alternativa: A. Attanasio, Darwinismo morale. Da Darwin alle Neuroscienze, UTET Univ. 2010. Testi a scelta facoltativi saranno indicati durante lo svolgimento del corso e quindi trascritti sulla pagina docente. Neuroetica M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Alessandra Attanasio Titolo del corso: Neuroetica Title: Neuroethics Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario lezioni: Martedì h 10,30-12,30 aula XI e Venerdì h 14,30-17,30 aula XII Orario ricevimento: Giovedì 12,30-13,30 Programma d'esame: Le basi teoriche delle “neuroscienze affettive” Secondo Jaak Panksepp (Affective Neuroscience, 1998), psicobiologo e iniziatore delle “Neuroscienze affettive”, ai modelli del sé emersi dalle ricerche neuroscientifiche manca la prospettiva evolutiva che lega indissolubilmente umani e animali. Con una attenzione marcata per Darwin, Panksepp afferma che i processi emozionali e cognitivi più “alti” dell’io (HOT, Higher Order Thought) ci sfuggono senza un solido radicamento nella evoluzione delle affezioni animali, in particolare di quelle «forme basiche di coscienza affettiva» di cui sono dotati i mammiferi. Il problema delle neuroscienze allora diventa quello di scoprire «il come» queste forme ancestrali di un «sé arcaico» possano generare il sé cosciente nel corso della storia evolutiva dei mammiferi. Le ricerche neuroscientifiche odierne sembrano confermare che questo «sé arcaico» emerga dalle aree motorie del cervello, non è una entità, non è in un luogo specifico, ma è rintracciabile solo come intimamente mescolato (intermeshed) all’interno di molteplici processi neurali. L’attenzione ultima di Damasio (2010) alla neurobiologia e alle pressioni selettive lo porta a individuare un «sé primordiale» nel tronco encefalico, «una sorta di primordio» che lo avvicina alla prospettiva di Panksepp, pur mantenendo una certa distanza. Il corso discute le differenze tra il modello interpretativo di Panksepp e quello di Damasio. Presentation: The theoretical basis of "affective neuroscience" According to Jaak Panksepp (Affective Neuroscience, 1998), psychobiologist and initiator of "affective neurosciences", models of self emerged from neuroscience research lacks of the evolutionary perspective that inextricably links human and animals. With a strong focus on Darwin’s work, Panksepp says that the emotional and cognitive processes "higher" than the self (HOT, Higher Order Thought) escape us without a solid grounding in the evolution of animalaffections, in particular those "basic forms of affective consciousness " characterizing mammals. Therefore, the problem of neuroscience becomes to discover 'how' these ancestral forms of an "archaic self 'can generate the self-conscious along the evolutionary history of mammals. Current neuroscience research seems to confirm that this "archaic self 'emerges from the motor areas of the brain, and that is not an entity nor a specific place, but it is detectable only as intimately mixed (intermeshed) within multiple neural processes. The last interest of Damasio (2010) for neurobiology and for selective pressures leads him to locate a "primordial self" in the brainstem, "a sort of primordial" that brings him closer to the prospect of Panksepp, even though maintaining a certain distance. The course discusses the differences between Panksepp’s and Damasio’s interpretative models. Obiettivi: Il corso ha come obiettivo non solo l’acquisizione delle capacità di analisi dei testi e degli autori trattati, bensì e soprattutto le capacità di individuazione, discussione e critica dei problemi filosofici derivati dalla lettura diretta degli stessi. A tale fine allo studente vengono forniti gli strumenti necessari a orientarsi nella letteratura critica di riferimento. Prerequisiti: Prerequisito fondamentale è la conoscenza dei principali problemi filosofici acquisita preferibilmente su manuali di storia della filosofia a uso universitario. È richiesta inoltre la conoscenza di una lingua straniera moderna, preferibilmente l'inglese. Metodi didattici: Le lezioni frontali sono supportate da presentazioni in Power Point (slides) e sono integrate da esercitazioni di gruppo, discusse in aula in itinere e/o alla fine del corso. Tali attività integrative, guidate dalla docente, hanno l'obiettivo di affinare le capacità critiche e di scrittura degli studenti più interessati, nonché quello di suscitare un maggiore interesse e coinvolgimento di quelli meno partecipi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. sostenere l'esame. Metodi di valutazione: L'esame finale tiene conto delle verifiche in itinere svolte durante il corso e consiste principalmente in una discussione sui testi previsti dal programma. Testi: Testi obbligatori: 1) Jaak Panksepp, Affective Neuroscience: The Foundations of Human and Animal Emotions, Oxford University Press, New York 1998 (sostituibile con un testo in italiano concordato preventivamente con la docente). 2) A. Attanasio, Neuroetica. Dai neuroni al senso morale, in corso di pubblicazione, o in alternativa: A. Attanasio, Darwinismo morale. Da Darwin alle Neuroscienze, UTET Univ. 2010 Testi a scelta facoltativi: - J. Haidt, The moral emotions, in R.J. Davidson, K.R. Scherer, H.H. Goldsmith (a c. di), Handbook of Affective Sciences, Oxford UP, Oxford 2003, pp. 852-70. - W.D. Casebeer, Moral cognition and its neural constituents, «Nature Rewiews, Neuroscience», 2003, 4, pp. 841-6. - J. Greene, From neural ‘is’ to moral ‘ought’: what are the moral implications of neuroscientific moral psychology?, in «Nature Rewiews, Neuroscience», 2003, 4, pp. 47-50. - A.S. Reber, Implicit Learning and Tacit Knowledge: An Essay on the Cognitive Unconscious, Oxford UP, New York 1993. - J.F. Kihlstrom, The cognitive unconscious, «Science» 237 pp. 285-94. - J. Haidt, The moral emotions, in R.J. Davidson, K.R. Scherer, H.H. Goldsmith (a c. di), Handbook of Affective Sciences, Oxford UP, Oxford 2003, pp. 852-70. Filosofia della religione II A M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano Bancalari Titolo del corso: Filosofia della religione II A Title: Philosophy of Religion II A Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario lezioni: Lunedì 9.30-10.30 (Aula XI) – Venerdì 9.30-11.30 (Aula XI) Orario ricevimento: Venerdì 11.30-13.30 Programma d'esame: La questione del “dono” – né ente né presente, né cosa né effetto – si è imposta al pensiero contemporaneo come chiave di volta di un paradigma teorico alternativo a quello ontologico. Il tentativo di pensare la possibilità del dono si ribalta nell’esigenza di render contemporaneamente conto della sua strutturale impossibilità, dando luogo alla situazione logica e fenomenologica del “doppio vincolo”. Il confronto, implicito ed esplicito, tra Jean-Luc Marion e Jacques Derrida, porta al cuore del problema del dono e consente di misurarne la portata rispetto alla domanda sul senso, sulla possibilità, sui limiti di una filosofia e/o fenomenologia della religione oggi. Presentation: The question of the “gift” – neither a being nor a present, neither a thing nor an effect of a cause – provokes the contemporary thought because it reveals itself as the pivot of a theoretical paradigm which is alternative to the ontological one. The attempt to justify the possibility of the gift overturns into the demand to think simultaneously its essential impossibility. The result is the logical and phenomenological situation of a “double bind”. The discussion between Jean-Luc Marion and Jacques Derrida leads to the very heart of the issue and allows to understand its pertinence to the question of sense, possibility and limits of a philosophy and/or phenomenology of religion. Obiettivi: Conoscenza approfondita di alcuni testi decisivi della filosofia della religione contemporanea; acquisizione di strumenti filologici ed ermeneutici per la contestualizzazione di testi filosofici, anche di notevole complessità; comprensione di aspetti teoreticamente rilevanti del dibattito sullo statuto epistemologico della filosofia della religione. Prerequisiti: Valgono i prerequisiti previsti per l’iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Filosofia. Metodi didattici: Didattica frontale e colloqui di approfondimento con il docente. Frequenza: La frequenza è obbligatoria; chi per gravi motivi personali non potesse seguire le lezioni deve contattare il docente per decidere modalità alternative alla frequenza. Metodi di valutazione: La prova d’esame consisterà in un colloquio orale. Testi: Testi: J.-L. Marion, Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione, SEI, Milano 2001, libri I, II, IV. J. Derrida, Donare il tempo. La moneta falsa, Cortina, Milano 1996, capp. I, II. Parte istituzionale: S. Bancalari, Logica dell’epochè. Per un’introduzione alla fenomenologia della religione, ETS, Pisa (pubblicazione prevista per dicembre 2015), cap. I, III, VIII. Storia della filosofia M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Carlo Borghero Titolo del corso: Storia della filosofia Title: History of Philosophy Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità I Orario lezioni: Lunedì e Giovedì, ore 14.30 – 16.30, aula I. Orario ricevimento: Lunedì, ore 14.30 – 16.30. Programma d'esame: Introduzione alla filosofia di Leibniz. Il corso introdurrà ai temi principali della filosofia di G.W. Leibniz (logica ontologia, metafisica, teologia) in relazione al contesto della filosofia continentale. Verrà prestata particolare attenzione alla tradizione scolastica, al dibattito cartesiano e post-cartesiano sulla metafisica e la fisica, nonché sul metodo della filosofia, alle discussione religiose e teologiche. Su questo sfondo verranno analizzate le soluzioni prospettate da Leibniz, che costituiscono un importante punto di svolta nella storia della filosofia. Il corso si propone di mettere gli studenti in contatto con le idee principali di Leibniz, tra i più profondi e influenti pensatori moderni. Mediante l’analisi delle discussioni teoriche e la comprensione del contesto storico e delle tradizioni filosofiche, gli studenti verranno messi in grado di comprendere i differenti aspetti delle questioni affrontate e di acquistare familiarità con il linguaggio filosofico. Presentation: The Philosophy of Leibniz: an Introduction. The course will focus on the principal items of Leibniz’s philosophy (logic, ontology, metaphysics, theology) in the framework of continental philosophy. Particular attention will be paid to scholastic heritage, Cartesian and post-Cartesian debate on metaphysics and physics and on the method of philosophy, religious and theological discussions In this perspective the peculiar solutions done by Leibniz, a very turning point in the history of philosophy, will be analyzed. The course aims to introduce students to the main ideas of such profound and influential modern thinker as Leibniz. Analyzing theoretical discussions and understanding the importance of historical frameworks and philosophical traditions, students are supposed to became able to understand the different aspects of proposed questions and to familiarize themselves with philosophical language. Obiettivi: Obiettivo del corso è la conoscenza dell’argomento monografico indicato nel titolo. Il corso si propone di mettere gli studenti in condizione di leggere un classico della filosofia, di acquisire familiarità con il linguaggio filosofico, di comprendere le discussioni teoriche e la molteplicità delle interpretazioni, di prestare attenzione alla ricezione delle idee nella tradizione filosofica e all’importanza delle interpretazioni storiografiche. Il corso di quest’anno avrà per oggetto la filosofia di G.W. Leibniz. Dunque gli studenti dovranno leggere testi di Leibniz e studi utili per la comprensione e l’inquadramento della sua filosofia. Dovranno inoltre studiare i capitoli indicati di un manuale di storia della filosofia. Prerequisiti: È richiesta una conoscenza preliminare per grandi linee della storia della filosofia. È inoltre richiesta la capacità di comprendere i termini fondamentali del linguaggio filosofico. Si consiglia, soprattutto agli studenti che non abbiano studiato filosofia al liceo, di leggere sollecitamente il manuale agli studenti che non abbiano studiato filosofia al liceo, di leggere sollecitamente il manuale consigliato e di fare uso di dizionari filosofici. Metodi didattici: Lezioni frontali. I testi presentati verranno commentati e interpretati in relazione anche alla tradizione filosofica e al contesto storico dell’autore, nonché alle questioni aperte dalla letteratura scientifica. Si mira in tal modo ad affinare le capacità di analisi critica degli studenti nello studio delle argomentazioni filosofiche e a fare loro acquisire le specifiche competenze concettuali e linguistiche richieste per la comprensione dei testi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che, per ragioni di forza maggiore, non potranno frequentare, per poter sostenere l’esame sono tenuti a concordare col docente eventuali modalità alternative alla frequenza (letture integrative, relazioni scritte). Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica orale finale, preceduta da valutazioni in itinere (orali o scritte) di parti del programma d’esame. Testi: Gli studenti porteranno all’esame: 1) I testi letti e discussi a lezione. Saranno fornite le fotocopie. 2) I seguenti brevi testi di Leibniz: Confessio philosophi / La professione di fede del filosofo Discorso di metafisica Nuovo sistema della natura e della comunicazione tra le sostanze, nonché dell’unione che si ha tra anima e corpo La causa di Dio Principi della natura e della grazia fondati nella ragione Principi di filosofia o Monadologia I testi sopra elencati possono essere studiati in una qualsiasi traduzione italiana integrale oppure nelle raccolte: G.W. Leibniz, Saggi filosofici e lettere, a cura di V. Mathieu, Bari, Laterza, 1963; G.W. Leibniz, Scritti filosofici, a cura di M. Mugnai e E. Pasini, 3 voll. Torino, Utet, 2000; G.W. Leibniz, Dialoghi filosofici e scientifici, a cura di F. Piro, Milano, Bompiani, 2007. Dei testi esauriti o non facilmente reperibili verranno date le fotocopie. Studi. Gli studenti sono tenuti a leggere uno dei seguenti libri a scelta: V. Mathieu, Introduzione a Leibniz, Roma-Bari, Laterza, 1976 (3° ed. 1991); E.J. Aiton, Leibniz, Milano, Il Saggiatore, 1991; M. Mugnai, Introduzione alla filosofia di Leibniz, Torino, Einaudi, 2001; M.-Th. Liske, Leibniz, Bologna, Il Mulino, 2007; S. Nadler, Il migliore dei mondi possibili. Una storia di filosofi, di Dio e del Male, Torino, Einaudi, 2009. Manuale (obbligatorio: la conoscenza del manuale sarà verificata in sede d’esame o in appositi colloqui o prove scritte): F. Adorno, T. Gregory, V. Verra, Manuale di storia della filosofia, Laterza, Roma-Bari, vol. I (limitatamente alle parti seguenti: Democrito, Platone, Aristotele, Scetticismo, Stoicismo, Epicureismo, Plotino, Agostino, Eriugena, Abelardo, La scuola di Chartres, Tommaso, Ockham, Lullo), e vol. II (limitatamente alle parti seguenti: Cusano, Ficino, Pomponazzi, Bruno, Campanella, La rivoluzione scientifica, Galilei, Bacone, Hobbes, Cartesio, Spinoza, Locke, Leibniz, Newton, Illuminismo, Kant). Storia della filosofia M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Carlo Borghero Titolo del corso: Storia della filosofia Title: History of Philosophy Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: Lunedì e Giovedì, ore 14.30 – 16.30, Aula II. Orario ricevimento: Lunedì, ore 16.30 – 19.00. Programma d'esame: Le dispute filosofiche di Leibniz. Il corso analizzerà le discussioni su temi filosofici, teologici e scientifici avute da Leibniz con A. Arnauld, B. Des Bosses, P. Bayle, S. Clarke. Verrà prestata particolare attenzione alla formazione del sistema filosofico di Leibniz con specifico riguardo alla metafisica, all’ontologia, alla teologia. Si prenderanno in particolare considerazione il modello di conoscenza del mondo fisico elaborato da Leibniz in opposizione alla prima diffusione della scienza newtoniana, come pure il dibattito sul male e sulla libertà dell’uomo da cui ebbero origine i Saggi di teodicea. Gli studenti affronteranno un intreccio di problemi centrali nella filosofia moderna e verranno messi in condizione di comprendere i vari aspetti delle questioni affrontate e di apprezzare le differenti interpretazioni delle diverse dottrine filosofiche. Attraverso la lettura dei testi e la conoscenza delle discussioni storiografiche potranno acquisire una conoscenza avanzata delle materie trattate. Prerequisito indispensabile per la frequenza del corso è una buona conoscenza della storia della filosofia. Agli studenti sarà richiesta una partecipazione attiva mediante relazioni sui temi affrontati. Presentation: Leibniz: his philosophical discussions. The course will analyze the discussions on philosophical, theological and scientific matters engaged by G.W. Leibniz with A. Arnauld, B. Des Bosses, P. Bayle, S. Clarke. Particular attention will be paid to the emergence of Leibniz’s philosophical system on metaphysics, ontology, theology. Leibniz’s model of physical knowledge face to the first diffusion theology. Leibniz’s model of physical knowledge face to the first diffusion of Newtonian science as well as the debate on evil and free will (which originated the Essays on Theodicy) will be taken into account. The course aims to introduce students to a central topic in modern philosophy. Students will be able to understand the various aspects of proposed questions, and to appreciate its different interpretations in relation to different philosophical doctrines. By reading of texts and knowledge of historiographical discussions, students will be put in condition to get an advanced knowledge of the subject. Prerequisite for attending the course is a good knowledge of the history of philosophy. Active participation is required. Obiettivi: Obiettivo del corso è la conoscenza dell’argomento monografico indicato nel titolo. Il corso di quest’anno avrà per oggetto le principali discussioni filosofiche ingaggiate da G.W. Leibniz con A. Arnauld, B. Des Bosses, P. Bayle, S. Clarke, su questioni di metafisica, ontologia, fisica, morale e teologia. Nel confronto serrato coi suoi interlocutori, Leibniz costruì e perfezionò la propria filosofia e la mise alla prova. Una particolare attenzione verrà dedicata alla discussione sul male e sulla libertà dell’uomo che è all’origine dei Saggi sulla teodicea. Il corso si propone di mettere gli studenti in condizione di acquisire una conoscenza avanzata di uno dei temi centrali della filosofia moderna, affiancando alla lettura diretta dei testi lo studio della loro ricezione nella tradizione filosofica e delle interpretazioni storiografiche. Prerequisiti: Sono richieste le competenze normalmente acquisite con la laurea triennale in Filosofia (capacità di comprendere il linguaggio filosofico, di leggere almeno una lingua straniera moderna e di comprendere brevi testi in latino). È’ specificamente richiesta una conoscenza preliminare della storia della filosofia. Chi non avesse portato il manuale di storia della filosofia negli esami della laurea triennale sarà tenuto a sostenere un colloquio sulle parti che verranno indicate. Metodi didattici: Lezioni frontali e seminari. I testi presentati verranno commentati e interpretati in relazione anche alla tradizione filosofica e al contesto storico dell’autore, nonché alle questioni aperte dalla letteratura scientifica. Si mira in tal modo ad affinare le capacità di analisi critica degli studenti nello studio delle argomentazioni filosofiche e a fare loro acquisire le specifiche competenze concettuali e linguistiche richieste per la comprensione dei testi. Nel corso delle lezioni gli studenti saranno invitati a dare prova della loro capacità di leggere e interpretare i testi. Frequenza: Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che, per ragioni di forza maggiore, non potranno frequentare, per poter sostenere l’esame sono tenuti a concordare col docente eventuali modalità alternative alla frequenza (letture integrative, relazioni scritte). Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica orale finale, preceduta da valutazioni in itinere delle relazioni eventualmente tenute durante il corso. Testi: Gli studenti porteranno all’esame: 1) I testi letti e discussi a lezione, non compresi non compresi nei punti (2) e (3). Saranno fornite le fotocopie. 2) I testi delle dispute filosofiche di Leibniz con Arnauld, Des Bosses, Bayle e Clarke. Questi testi, dei quali non esistono edizioni singole, sono compresi nelle raccolte: G.W. Leibniz, Saggi filosofici e lettere, a cura di V. Mathieu, Bari, Laterza, 1963; G.W. Leibniz, Scritti filosofici, a cura di M. Mugnai e E. Pasini, 3 voll. Torino, Utet, 2000. Dei testi esauriti o non facilmente reperibili verranno date le fotocopie. 3) G.W. Leibniz, Saggi di teodicea sulla bontà di Dio, la libertà dell’uomo e l’origine del male, con introduzione di G. Cantelli, Milano, Rizzoli, 1993; oppure a cura di S. Cariati, Milano, Bompiani, 2005 (testo orig. a fronte). Studi. Gli studenti sono tenuti a leggere uno dei libri seguenti a scelta: E. Pasini, Corpo e funzioni cognitive in Leibniz, Milano, Angeli, 1996; G. Deleuze, La piega. Leibniz e il Barocco, Torino, Einaudi, 1990 (2° ed. 2004); S. Di Bella, The Science of the Individual: Leibniz’s Ontology of Individual Substance, Dordrecht, Springer, 2005; M.R. Antognazza, Leibniz: an Intellectual Biography, Cambridge, Cambridge University Press, 2009. BIOETICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Caterina Botti Titolo del corso: BIOETICA Title: BIOETHICS Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: martedì 12.30-14.30 (aula XII), giovedì 14.30-16.30 (aula XII). Orario ricevimento: giovedì 16.30-18.30 Programma d'esame: INTRODUZIONE ALLA BIOETICA Il corso intende illustrare le principali tematiche della riflessione bioetica e gli strumenti filosofici con cui sono state più comunemente affrontate, portando avanti un confronto tra diversi stili riflessivi e mettendo in luce altresì il contributo proveniente dalla riflessione femminista. Si farà riferimento in questa luce a due testi introduttivi e si procederà all'esame di alcuni brevi saggi rappresentativi di temi e approcci diversi in bioetica. Presentation: INTRODUCTION TO BIETHICS The aim of the course is to introduce and illustrate the main topics discussed in bioethical literature and the philosophical tools (concepts and moral theories) used to deal with them. A comparison between different reflexive strategies will be developed, focusing also on the feminist contribute. In this light, in the course, reference will be made to two introductive texts and to a small number of short essays representative of different issues and approaches in bioethics. Obiettivi: Nello sviluppare la conoscenza dei principali temi e delle principali forme riflessive che caratterizzano il dibattito bioetico, obiettivi del corso saranno sia l’acquisizione della padronanza della terminologia e dei metodi riguardanti l’analisi dei problemi, le modalità argomentative e l’approccio ai testi che caratterizzano la ricerca filosofica, sia - più nello specifico - l’acquisizione di competenze nelle problematiche dell’etica e dell’etica applicata. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nel primo anno del corso di laurea. Metodi didattici: Lezioni frontali rivolte a tutti i frequentanti. È prevista la partecipazione attiva degli studenti in lezioni seminariali di approfondimento di parti del programma. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l’esame. Metodi di valutazione: Esame orale. Tesina scritta facoltativa su argomento da concordare con la docente. Testi: Eugenio Lecaldano, Bioetica le scelte morali, Laterza Roma-Bari, 2005, Caterina Botti, Prospettive femministe, Mimesis, Milano, 2014. Nel corso delle lezioni la docente fornirà altresì una lista di brevi saggi rappresentativi di diversi temi e approcci. Storia della filosofia moderna M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Sergio Bucchi Titolo del corso: Storia della filosofia moderna Title: History of modern Philosophy Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: giovedì e venerdì 8.30-10.30 aula XII; Orario ricevimento: giovedì e venerdì 10.30-12.30, studio del docente; Programma d'esame: "Scetticismo ed esperienza in David Hume" Il corso è dedicato a illustrare i principali temi della filosofia di David Hume, attraverso la lettura e il commento della "Ricerca sull'intelletto umano". L'analisi humiana delle operazioni dell'intelletto sarà inquadrata nel contesto delle dispute filosofiche, scientifiche e teologiche dell'età dei Lumi. Presentation: "Scepticism and experience in David Hume" The course is intented to provide an introduction to the main issues of David Hume's analysis of the human mind, and is based on the reading and comment of "An Enquiry concerning Human Understanding", placed in the larger context of the philosophical, scientific, and theological debate in the age of Enlightenment. Obiettivi: Il corso si propone di fornire agli studenti strumenti adeguati ad affrontare le questioni trattate, sia sul piano filologico, sia su quello storico filosofico, e di facilitare l'acquisizione delle capacità di analizzare e commentare testi e di orientarsi nella letteratura critica. Prerequisiti: E' richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia nei secoli 17° e 18°. Metodi didattici: Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Agli studenti che non possono frequentare si consiglia di mettersi in contatto con il docente prima dell'esame. Metodi di valutazione: La valutazione avviene mediante esame orale finale sulle tematiche oggetto del corso. Testi: - D. Hume, "Ricerca sull'intelletto umano", traduzione di M. Dal Pra, introduzione di E. Lecaldano, con testo inglese a fronte, Editori Laterza, Roma-Bari 1996. - F. Laudisa, "Hume", Carocci editore, Roma 2009. Storia della filosofia moderna M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Sergio Bucchi Titolo del corso: "Hume and Natural Religion" Title: Histoty of Modern Philosophy Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: giovedì e venerdì 8.30-10.30 aula II; Orario ricevimento: giovedì e venerdì 10.30-12.30, studio del docente; Programma d'esame: "Hume e la religione naturale" Le conseguenze delle analisi gnoseologiche di Hume sui problemi teologici e religiosi, accennate nel "Trattato sulla natura umana" e rese più esplicite nella "Ricerca sull'intelletto umano", sono al centro del capolavoro filosofico e letterario humiano, i "Dialoghi sulla religione naturale", dove proprio il ricorso alla forma del dialogo restituisce tutto il loro spessore storico e teoretico alle argomentazioni pro e contro l'ipotesi religiosa. Presentation: The consequences of David Hume's gnoseological analysis on religious and theological problems, only sketched in "A Treatise on Human Nature" and more explicitly expressed in "An Enquiry on Human Understanding", are the very subject of Hume's philosophical and literary masterpiece "Dialogues concerning Natural Religion". The literary form of dialogue is intended in this work to give the traditional arguments for and against religious hypothesis all his historical and theoretical depth. Obiettivi: Tramite la lettura, l'analisi e il commento di uno dei classici della cultura filosofica dell'età dei Lumi il corso si propone di mettere gli studenti in condizione di acquisire una conoscenza avanzata dei dibattiti settecenteschi sulla religione naturale. Prerequisiti: Oltre alle competenze storico filosofiche acquisite con la laurea triennale e alla capacità di comprendere testi in lingua inglese, si richiede in particolare una buona conoscenza delle tematiche legate alla cosiddetta "rivoluzione scientifica Metodi didattici: Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Agli studenti che non possono frequentare è consigliabile mettersi in contatto con il docente prima dell'esame. Metodi di valutazione: La valutazione avviene mediante esame orale sulle tematiche oggetto del corso. Testi: - D. Hume, "Dialoghi sulla religione naturale", a cura di G. Paganini, testo inglese a fronte, Bur Rizzoli, Milano 2013. Letture consigliate: - G. Carabelli, "Hume e la retorica dell'ideologia", La Nuova Italia, Firenze 1972. - R. H. Hurlbutt, "Hume, Newton and the Design Argument", University of Nebraska Press, Lincoln 1985. A. Pyle, "Hume's Dialogues concerning Natural Religion", Continuum, London-New York 2006. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: La tolleranza in età moderna: da Locke a Voltaire Docente: Claudio Buccolini Title: Toleration in Early Modern Philosophical Thought: from Locke to Voltaire Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario delle lezioni: Lunedì, aula XI, ore 11:30-13:30; Venerdì, aula XI, ore 11:30-13:30 Orario di ricevimento: lunedì: 13:45-15:00 e su appuntamento. Programma d'esame: Il corso sarà incentrato sulla lettura e l’esposizione di testi classici sulla tolleranza, da Locke a Voltaire, studiati nel loro contesto storico-filosofico. I testi saranno analizzati nella loro struttura argomentativa, tenendo presenti le versioni in lingua originale. Saranno presentate e discusse le interpretazioni classiche del concetto di tolleranza religiosa e politica alla luce dei recenti dibattiti storiografici sui limiti delle idee di tolleranza sviluppate in Età Moderna. Gli studenti parteciperanno al corso attivamente costituendo gruppi di lavoro coinvolti nello svolgimento della seconda parte del corso. Presentation: The coursewill focus on reading of classictexts on tolerance, from Locke to Voltaire, studied in theirhistorical and philosophicalcontext. The textswill be analyzed in theirargumentativestructure with reference to the originallanguageversions. Classicalinterpretations of the concept of religious and politicaltolerancewill be presented and discussed in light of recenthistoriographicaldebatesabout the limits of tolerance’sideasdeveloped in the EarlyModernPhilosophy. Students must activelyattending the courseestablishingworkinggroupsinvolved in the second part of the course. A preliminaryacquaintance with the history of philosophyis a prerequisite. Obiettivi: Obiettivo del corso è la conoscenza storico-filosofica delle idee di tolleranza della Prima Modernità con particolare riguardo al modificarsi e al ricalibrarsi dei temi che vi sono implicati con l’affermarsi di concezioni moderne di religione e di politica. Saranno presentati i testi classici di Locke (Epistola de tolerantia), di Voltaire (Traitésur la tolérance) e un’antologia di testi da Bodin, Bayle, Spinoza, Hume, Montesquieu. Gli studenti dovranno familiarizzarsi con gli autori classici e con le recenti discussioni storiografiche incentrate sull’opposizione fra tolleranza ‘limitata’ e ‘radicale’ (o ‘illimitata’) al fine di elaborare in modo personale una valutazione critica delle questioni filosofiche studiate. Prerequisiti: Sono richieste nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello; la conoscenza della storia della filosofia moderna, la capacità di leggere i testi con particolare attenzione alla struttura argomentativa e al lessico filosofico (anche in latino); la capacità di leggere testi e bibliografia critica in almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano. Metodi didattici: Lettura diretta, con il supporto di strumenti informatici e multimediali (slides e presentazioni a mezzo di computer e proiettore), dei testi trattati, che saranno esaminati alla luce delle metodologie di analisi e delle discussioni recenti della storiografia filosofico-scientifica. È prevista, oltre alla distribuzione e al commento di materiale didattico complementare, la partecipazione attiva degli studenti ad attività didattiche integrative (gruppi di discussione delle tematiche inerenti al corso; lezioni seminariali di approfondimento di parti del programma). Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che, per ragioni di forza maggiore, non potranno frequentare, per poter sostenere l’esame sono tenuti a concordare col docente eventuali modalità alternative alla frequenza (letture integrative, relazioni scritte ). Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica orale finale, preceduta da valutazioni in itinere delle relazioni eventualmente presentate durante il corso. Nota Chi non ha sostenuto, nella Laurea triennale, esami sulla parte manualistica è tenuto a sostenere un colloquio sulle parti del manuale di Storia della Filosofia moderna che verranno indicate dal docente. Testi: Testi d’esame: J. LOCKE, Lettera sulla Tolleranza, a c. di C. A. Viano, Roma-Bari, Laterza, 1994 (o ristampe successive). VOLTAIRE, Trattato sulla tolleranza, a c. di L. Bianchi, Milano, Feltrinelli, 1995 (o ristampe successive). Antologia di testi forniti in fotocopia, con traduzione in italiano, tratti da: J. Bodin, Colloquiumheptaplomeres de rerum sublimiumarcanisabditis (1587); P. Bayle, Penséesdiversessur la comète (1683), Commentairephilosophiquesurcesmots de Jésus-Christ “contrains-les d’entrer” (1688); Spinoza, Tractatustheologico-philosophicus (1670), Hume, Natural History of religion (1751), Dialoguesconcerning Natural Religion (1779); Montesquieu, Lettrespersanes (1721), Esprit deslois (1748). C.A. VIANO, “Tolleranza”, in Enciclopedia delle scienze sociali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana-Treccani, 1998, C.A. VIANO, “Tolleranza”, in Enciclopedia delle scienze sociali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana-Treccani, 1998, vol. VIII, pp. 626-636 (disponibile in fotocopia). M.L. LANZILLO, Tolleranza, Bologna, Il Mulino, 2001 (in fotocopia se non reperibile) G. MORI, Atei e cattolici: i limiti della tolleranza fra Locke e Bayle, in C. HERMANIN, L. SIMONUTTI (a c di), La centralità del dubbio, Firenze, Olschki, 2011, pp. 851-870. Testi consigliati per approfondimenti: O.P. GRELL, R PORTER, Toleration in Enlightenment Europe, Cambridge, Cambridge University Press, 2000. Y.-CH. ZARKA, F. LESSAY, J. ROGERS (éd. par) Lesfondementsphilosophiques de la tolérance en France et en AngleterreauXVIIèmesiècle, Paris, PUF, 2002, vol I., Etudes. J. I. ISRAEL, Enlightenmentcontested: Philosophy, Modernity and the Emancipation of Man (1670-1752), Oxford, Oxford University Press, 2006, chap. 6, pp. 135-163. J. MARSHALL, John Locke, Toleration and EarlyEnlightenment Culture, Cambridge, Cambridge University Press, 2006, pp. 680-719. M.S. WILLIAMS, J. WALDROM (ed. by), Toleration and itslimits, New York-London, New York University Press, 2008, Part I: Toleration in the Western Canon of PoliticalPhilosophy, pp. 31-168. J.Chr. LAURSEN, M.J. VILLAVERDE, Paradoxes of ReligiousToleration in EarlyModernPoliticalThought, Lanham (Maryland), Plymouth (UK), Lexington Books, 2012. STORIA DELLA LOGICA M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso:: La logica di Kant: i fondamenti e i problemi posti dalla dialettica La Title: Kant's logic: foundations and dialectical problems Semestre II Livello L Crediti 12 Orario Lezioni: Aula X, Martedì 16:30-!9:30; Venerdì 15:30-18:30 Annualità III Orario ricevimento: Venerdì 17:30-19:30 Programma d'esame: Il corso si propone di esaminare la logica di Kant: I) sotto il profilo generale della sua fondazione, delle sue partizioni e delle perfezioni che può raggiungere; II) sotto il profilo particolare della relazione fra le idee di ragione e i sillogismi, e dei modi di riconoscere ed evitare gli errori. Presentation: The course intends to examine Kant's logic: I) under the general profile of its foundation and divisions, and of the perfections that it can achieve; II) under the particular profile of the relationship between the ideas of reason and syllogisms, and of the ways to recognize and avoid errors. Obiettivi: Gli studenti acquisiranno conoscenza delle questioni trattate, affineranno e specializzeranno le capacità di analisi dei testi e delle nozioni apprese, potranno partecipare efficacemente a una discussione sui temi del corso e saranno in grado di orientarsi nella letteratura sull'argomento. Prerequisiti: L'unico prerequisito è una conoscenza manualistica delle principali questioni della storia della filosofia. Metodi didattici: Lezioni frontali rivolte a tutti i frequentanti, colloqui integrativi con gruppi di studenti e guida alla redazione di lavori scritti. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potesse frequentare dovrà concordare con la docente le modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: La valutazione avviene mediante un esame finale. L'esame è orale e consiste in un colloquio sui testi in programma. Testi: - M. Capozzi, Kant e la logica, vol. I, Bibliopolis, Napoli 2002, I ristampa Bibliopolis, Napoli 2013. - M. Capozzi, Kant e la logica, vol. II, Bibliopolis, Napoli in stampa Di entrambi i volumi verranno indicate le parti da studiare per l'esame. NOTA: Sebbene non faccia parte del programma d’esame, si raccomanda di avere a disposizione durante il corso: I. Kant, Critica della ragione pura, nella traduzione di P. Chiodi. Ne sono disponibili varie edizioni, anche in formato economico, a partire dall’edizione UTET, Torino 1967. Storia della Filosofia Moderna M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Candida A. Carella Titolo del corso: La magia naturale e sapienziale nel Tardo Rinascimento italiano Title: History of modern philosophy Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: mercoledì h. 12.30-14.30 aula II – venerdì h. 12.30-14.30 aula II; Orario Ricevimento: venerdì h. 10.30-12.30; Programma d'esame: La magia si delinea nella filosofia del pieno e tardo Rinascimento sia come la parte operativa della filosofia naturale, sia come esoterica con una forte presenza di elementi ermetici e sapienziali. Il "Corpus hermeticum" e il "De vita" di Ficino svolsero un ruolo fondamentale come fonte di tali discipline. La magia naturale e la magia sapienziale trovano espressione nel tardo Rinascimento italiano in autori quali Della Porta, Bruno e Campanella. Presentation: "The natural and sapiential magic in the late Italian Renaissance" The magic represents in the Renaissance philosophy both a operative section of natural philosophy and esoterism with a strong presence of hermetic and sapiential elements. The "Corpus Hermeticum" and Ficino’s "De vita" had an important role as a source. The natural and sapiential tradition are illustrated in the late Italian Renaissance in Della Porta, Bruno and Campanella. Obiettivi: Il corso si propone di fornire agli studenti le competenze storiche, teoriche e metodologiche specifiche degli studi filosofici, in particolare un’adeguata conoscenza della storia del pensiero filosofico moderno e di consentire un’adeguata consapevolezza delle problematiche legate alla metodologia storiografica e all’interpretazione dei testi, lo studente entrerà in possesso degli strumenti ermeneutici e di valutazione critica che si richiedono in vista di una personale elaborazione delle questioni filosofiche. Nel merito del programma il corso intende infine trattare i diversi aspetti della magia rinascimentale, le fonti e i motivi del diversi aspetti della magia rinascimentale, le fonti e i motivi del neoplatonismo, del neopitagorismo, della tradizione astrologica ed ermetica. Attraverso la lettura di brani tratti dalla "Magia Naturalis" di Della Porta, dal "De Magia" e dal "De vinculis" di Bruno e dal "Senso delle cose" di Campanella si delineeranno alcune delle tematiche preminenti della magia naturale e sapienziale del tardo Rinascimento italiano. Il corso di laurea magistrale in Filosofia. e contemporaneo, consentirà di inquadrare in una visione prospettica le posizioni dei singoli filosofi e i diversi movimenti di pensiero. Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello. E comunque almeno la conoscenza manualistica della storia della filosofia moderna. Metodi didattici: Lezioni frontali con lettura di testi, discussione e confronto in classe. Interventi di studiosi della materia per seminari aggiuntivi ed elaborazione tesine ed esercitazioni in itinere. Proiezione di materiali multimediali. Frequenza: La frequenza è di norma obbligatoria. Gli studenti che non possano frequentare devono contattare la docente e seguire le indicazioni per un programma ad hoc. Metodi di valutazione: Gli studenti saranno valutati attraverso prove in itinere, redazione di tesine e interrogazione finale TESTI: . B. Della Porta, Della magia naturale. Libri XX, Napoli, G.G. G Carlino, 1611, disponibile in formato digitale nel sito IMSS; in google books è disponibile l’edizione Napoli, Bulifon, 1677: passi scelti. G. Bruno, Opere magiche, edizione diretta da M. Ciliberto, a cura di M. Matteoli, R. Sturlese, N. Tirinnanzi, Milano 2012: passi scelti dal De magia e De vinculis. T. Campanella, Del senso delle cose e della magia, a cura di G. Ernst, Bari-Roma, Laterza, 2007: passi scelti. LETTERATURA SECONDARIA L. Balbiani, La ricezione della “Magia naturalis” di Giovanni Battista Della Porta. Cultura e scienza dall’Italia all’Europa, «Bruniana & Campanelliana», 1999, 2, pp. 277-303. E. Canone, Una scala per l’al di qua. G. Bruno, L’orizzonte filosofico della magia e dell’ermetismo, in La magia nell’Europa moderna. Tra antica sapienza e filosofia naturale, a cura di F. Meroi, E. Scapparone, Firenze 2007, vol. II, pp. 489-511. Firenze 2007, vol. II, pp. 489-511. G. Ernst, Magia, divinazione e segni in T. Campanella, in La magia nell’Europa moderna. Tra antica sapienza e filosofia naturale, a cura di F. Meroi, E. Scapparone, Firenze 2007, vol. II, pp. 589-611. PRINCIPI DI FISICA FIS/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Principi di fisica Title: Physics Principles Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità III ORARIO DELLE LEZIONI: Giovedì e Venerdì, 10:30-12:30, aula Merc. 10.30-12, inoltre su appuntamento inviando un mail al docente. X; ORARIO DI RICEVIMENTO: Lun – Programma d'esame: Il corso si propone di offrire agli studenti del Corso di Laurea in Filosofia e conoscenza le basi linguistiche e concettuali dei più importanti Principi della Fisica e di alcuni dei maggiori problemi nati dagli sviluppi della Scienza moderna nell’ultimo secolo. Del corso faranno parte integrante anche due esperienze di laboratorio (obbligatorie ma non valutate ai fini dell’esame) con lo scopo di fornire agli studenti un esempio di come venga trattato formalmente e dal punto di vista metodologico il problema della misura di una grandezza e/o delle modalità di un evento, unito alle tecniche di elaborazione, rappresentazione e comunicazione delle conoscenze raggiunte in seguito alla misura fatta. Presentation: The module aims to offer students of the course of philosophy degree the formal and conceptual bases of the most important principles of physics and of some of the major problems created by developments of the modern science in last century. During the course two experiences of laboratory will be made by the students with the aim of providing an example of how the treaty, formally and from the point of view methodological, the problem of the measure of any physical quantity, together with the techniques used to process, represent and communicate the knowledge reached in the measure. Obiettivi: Conoscenze acquisite: gli studenti che abbiano superato l’esame conosceranno con sufficiente dettaglio la formulazione e il significato dei maggiori principi della fisica. In particolare avranno discusso i principi della dinamica, i principi della termodinamica, la relatività speciale e la meccanica quantistica. Competenze acquisite: gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di discutere il significato da attribuire ai concetti di base della fisica moderna. Saranno altresì in grado di comparare i principi in oggetto con altri, verificatisi fallaci o non verificabili. Acquisiranno inoltre la capacità di scrivere e di comprendere il risultato di una misura. Prerequisiti: Le conoscenze di matematica e geometria del programma del Liceo classico per le scuole superiori. Metodi didattici: Lezioni frontali con l'ausilio di trasparenze, simulazioni, grafici ed altro. Prove di laboratorio Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Prova orale, valutazione in 30-esimi. I compiti a casa verranno valutati solo se positivi. Le relazioni relative alle due esercitazioni di laboratorio sono obbligatorie, ma non verranno valutate. Testi: - Note del corso scaricabili dal sito del Docente - Brani tratti da: - Richard P. Feynman, La fisica di Feynman, oppure: Richard P. Feynman, La legge fisica, Bollati Boringhieri, Torino, (1993), oppure: R. P. Feynman: Sei pezzi facili e Sei pezzi meno facili, Adelphi, Piccola Biblioteca, n 450 e 512.) - G. C. Ghirardi, Un’occhiata alle carte di Dio, Il Saggiatore (2009). - S.A. Camejo, Il bizzarro mondo dei quanti, Springer (2008). 23 euro/423g [54 euro/kg]. - A. Einstein, B. Podolski and N. Rosen, Can Quantum-Mechanical Description of Physical Reality Be Considered Complete? Phys. Rev. Vol. 47, 777 (1935). LOGICA M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 CESARE COZZO Titolo del corso: INTRODUZIONE ALLA LOGICA FORMALE Title: INTRODUCTION TO FORMAL LOGIC Semestre I+II Livello L Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: PRIMO SEMESTRE Lunedì 12,30-14,30, Venerdì 14,30-16,30. Orario ricevimento: lunedì 15,15 SECONDO SEMESTRE Lunedì 12,30-14,30, Sabato 10,30-12,30. Orario ricevimento: lunedì 15,15 Programma d'esame: PRIMO SEMESTRE: LOGICA ENUNCIATIVA L'esigenza di distinguere, fra gli argomenti addotti a sostegno di un'asserzione, quelli affidabili e corretti da quelli fuorvianti e scorretti si avverte spesso in varie situazioni. Tale esigenza, fin dall'antichità, ha stimolato un'indagine filosofica mirante a chiarire le caratteristiche distintive degli argomenti corretti. Secondo Aristotele esistono argomenti corretti in cui "da certe cose che vengono poste altre vengono fatte discendere con necessità". Oggi tali argomenti sono chiamati "deduttivamente validi". Già Aristotele ritiene possibile classificare gli argomenti deduttivamente validi in base alla loro forma. Oggi prevale un'impostazione teorica secondo la quale le forme più elementari di argomentazioni deduttive valide sono quelle basate su parole o locuzioni come "non", "e", "o", "se…, allora…", che permettono di formare enunciati composti combinando enunciati di minore complessità. Tali parole o locuzioni sono dette "connettivi enunciativi". I connettivi sono studiati nella logica enunciativa. SECONDO SEMESTRE: LOGICA DEI PREDICATI La logica contemporanea è in gran parte basata su una trasformazione rivoluzionaria nel modo di intendere la forma logica. Questa trasformazione, avvenuta alla fine dell'Ottocento grazie all'opera di Gottlob Frege, Charles Peirce e Giuseppe Peano, è caratterizzata da due principali innovazioni. In primo luogo si è riconosciuto che molti enunciati sono formati mediante predicati come "x ama y", applicati a più termini e non solo a un singolo soggetto. In secondo luogo sono state evidenziate le operazioni logiche oggi dette "quantificatori". Applicati a predicati, i quantificatori permettono di formare enunciati come "ognuno ama qualcuno", in cui è espressa più di una nozione di generalità. Alcuni argomenti sono deduttivamente validi in virtù di una forma che dipende non solo dai connettivi enunciativi, ma anche dai quantificatori. La logica che studia tali argomenti deduttivi è la logica dei predicati. Presentation: The first module of the course "Introduction to formal logic" is about sentential logic. Classical sentential logic will be considered both from the point of view of classical two-valued semantics and from the point of view of formal systems of natural deduction. Some philosophical issues concerning classical sentential logic will be illustrated. The second module of the course "Introduction to formal logic" is about predicate logic. Classical first order predicate logic will be considered both from the point of view of classical two-valued semantics and from the point of view of formal systems of natural deduction. Some philosophical issues concerning first order predicate logic will be illustrated. Obiettivi: Acquisizione delle nozioni chiave della logica formale contemporanea. Consapevolezza delle questioni filosofiche coinvolte. Capacità di applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Metodi didattici: Lezioni frontali e colloqui integrativi con gli studenti Frequenza: Obbligatoria. Metodi di valutazione: Prova scritta e verifica orale. Testi: C. Cozzo, Logica formale: un’introduzione basata sui sistemi di deduzione naturale, testo stampato che sarà messo a disposizione degli studenti all’inizio del corso. LOGICA M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Cesare Cozzo Titolo del corso: INFERENZIALISMO Title: INFERENTIALISM Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: Martedì 14,30-16,30, Sabato 9,30-11,30. Orario ricevimento: Lunedì 15,15. Programma d'esame: Dalle premesse “Roma è a nord di Napoli” e “Pisa è a nord di Roma” si conclude “Pisa è a nord di Napoli”. Dalla premessa “non si dà il caso che non piova” si conclude “piove”. Tutto ciò è ovvio. Ma perché è ovvio? Perché questi passaggi (detti “inferenze”) sono ovvi? Si può rispondere: che siano ammesse tali inferenze è parte del significato delle parole coinvolte (per esempio, della parola “nord” o della parola “non”). Le inferenze costituiscono il significato delle parole, che ogni parlante competente conosce. Chi risponde così adotta una concezione oggi chiamata “inferenzialismo”. Secondo i fautori dell’inferenzialismo, il significato delle espressioni linguistiche non è stabilito da una relazione con una realtà precostituita indipendentemente (una relazione di riferimento o rappresentazione), ma dall’uso del linguaggio nell’argomentazione e nel ragionamento. A partire dagli scritti di Ludwig Wittgenstein negli anni Trenta, l’inferenzialismo è stato sostenuto da molti filosofi, le cui idee saranno discusse in questo modulo, rivolgendo una particolare attenzione alle conseguenze che possono avere per la filosofia della logica. Presentation: From the premises “Rome is north of Naples” and “Pisa is north of Rome” we draw the conclusion “Pisa is north of Naples”. From the premise “it is not the case that it does not rain” we conclude “it rains”. This is obvious. But why is it obvious? Why are these inferences obvious? A possible answer is: to accept the aforementioned inferences, if we use the words “north” or “not”, is part of grasping the meaning of those words. Every speaker who understands the words knows that the inferences in question are correct. Inferentialism is the view that to know the sense of a word is to know, implicitly, that if we use the word, certain inferences involving that word must be accepted. Those inferences are meaningconstitutive. Meaning is not explained in terms of a relation of representation between linguistic entities and an independently structured reality, but in terms of the use of words in reasoning and argumentation. Since Ludwig Wittgenstein’s writings in the thirties, inferentialism has been advocated by many philosophers. Their ideas will be discussed in this module, with special reference to consequences concerning the philosophy of logic. Obiettivi: Acquisizione di nozioni chiave di filosofia della logica e di teoria del significato. Capacità di esame critico di tali nozioni. Capacità di applicare tali nozioni per affrontare problemi. Capacità di orientarsi nella letteratura sull’argomento. Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello. Metodi didattici: Lezioni frontali e colloqui integrativi con gli studenti. Frequenza: Obbligatoria. Metodi di valutazione: Prova scritta e verifica orale. Testi: N.D. Belnap, “Tonk, plonk e plink”, in “Significato e teorie del linguaggio”, a cura di A. Bottani e C. Penco, Franco Angeli, Milano 1991 (sec. ed. 2013), p. 259-266. R. Brandom, “Articolare le ragioni”, Il Saggiatore, Milano 2002, Introduzione e capitolo 1, pp. 11-82. C. Cozzo, “Significato e regole”, in “Filosofia analitica”, a cura di A. Coliva, Carocci, Roma 2007, pp. 195-223. A. N. Prior, “Il passepartout inferenziale”, in “Significato e teorie del linguaggio”, cit., p. 253-258. Storia della filosofia M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Antonello D’Angelo Titolo del corso: Storia della filosofia Title: History of philosophy Semestre I+II Livello LM Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: I semestre lunedì e mercoledì 16.30-18.30 aula II; II semestre lunedì e mercoledì 16.30-18.30 aula II; Orario ricevimento: mercoledì dalle 14.30 alle 16.00. Programma d'esame: Scopo del corso è porre in evidenza l'influsso che il pensiero di Duns Scoto e della Scolastica medioevale hanno esercitato su Heidegger. Il filosofo tedesco interpreta in modo analitico i testi scotiani, collegandoli ai temi di metafisica generale di derivazione aristotelica, temi ai quali si farà costante riferimento nel corso delle lezioni, con particolare riguardo alle fonti aristoteliche stesse. Presentation: The purpose of the course is to bring to the fore the influence of Duns' Scotus and of the Medieval philosophy on the Heidegger's thought. The German philosopher interprets analitically the Scotian texts in connection with the general themes of the Aristotle's ontology and metaphysics; therefore the course means to refer also the Aristotelians roots. Beati Ioannis Duns Scoti philosophia ad declarandam mentem Heideggeri maxime valet, quapropter cursus propositum est literas Heideggeri et Duns Scoti sigillatim explicare. Oportebit quoque argumenta aristotelicae ontologiae ac metaphysicae praecipua perpendere, ne discentes occasus totius philosophiae originem obliviscantur. Obiettivi: Lo studente acquisirà la conoscenza dei testi trattati nel loro rapporto con la tradizione storico-filosofica alla quale si collegano. Svilupperà la capacità di analisi critica delle fonti mediante strumenti filologici e linguistici. Prerequisiti: Data l'interpretazione analitica dei testi scotiani che Heidegger svolge, citandoli puntualmente nelle note, è indispensabile la conoscenza del latino e auspicabile quella del greco. È richiesta inoltre la conoscenza degli aspetti principali del pensiero aristototelico e della commentaristica medioevale, ai quali e alla quale si farà riferimento nelle lezioni. Metodi didattici: Lettura diretta dei testi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Metodi di valutazione: Esame orale. Testi: - Martin Heidegger, La dottrina delle categorie e del significato in Duns Scoto, a c. di A. D'Angelo, Mimesis Editori (in corso di pubblicazione). - I testi di Duns Scoto citati nelle note di Heidegger, intgrati da altri che saranno via via indicati durante le lezioni. - Stefano Poggi, la logica, la mistica, il nulla. Una interpretazione del giovane Heidegger, Edizioni della Normale, Pisa 2006. - Antonio Prezioso, La riscoperta semantica di M. Heidegger nel pensiero di Duns Scoto, «Rassegna di Scienze Filosofiche», 25/26 (1972/73). Testo disponibile in fotocopia. Altri contributi critici saranno segnalati nello svolgimento delle lezioni. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA I M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Luciano De Fiore Titolo del corso: Hegel e la Rivoluzione Francese Title: History of Contemporary Philosophy I Semestre I Livello LM Crediti 6 Orario Lezioni: aula II, martedì e giovedì, ore 16:30 – 18:30 Annualità I Orario ricevimento: giovedì, dalle ore 17:30 Programma d'esame: HEGEL E LA RIVOLUZIONE FRANCESE Il corso illustra la riflessione di G.W.F. Hegel sulla Rivoluzione Francese, a partire dagli scritti jenesi e dalla Fenomenologia dello spirito, fino alle Lezioni di storia della filosofia, di Filosofia della storia e di Filosofia del diritto. Al centro saranno poste le considerazioni sulla libertà, in quanto categoria e valore cardine del pensiero hegeliano. Presentation: The course will consider G.W.F. Hegel's thought about French Revolution and freedom, as a core value of Hegelian philosophy. Obiettivi: A partire dall’iniziale entusiasmo, prenderò in esame le posizioni hegeliane sulla situazione francese alla vigilia dell’89, sul corso della Rivoluzione e soprattutto del Terrore, fino a Napoleone. Lo scopo è mostrare se e quale spazio si apra alla Politica al di là e nonostante l’intelligibilità ormai trasparente dei fatti, quella che Hegel definisce Sapere assoluto. Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello. Metodi didattici: Lezioni frontali con l'ausilio di slide e filmati. Blog dedicato al corso, come ogni anno, incentivando lo scambio con gli studenti. Pinterest board dedicate. Frequenza: Gli studenti si gioveranno di una frequenza assidua. Metodi di valutazione: Verrà valutata con attenzione la partecipazione attiva e qualificante agli strumenti multimediali messi a disposizione. L'esame potrà consistere in una verifica scritta, sotto forma di una serie di 20 domande a scelta multipla e/o aperta. Testi: Hegel G.W.F., Testi scelti. Bodei R., La civetta e la talpa, Il Mulino 2015. Comay R., Mourning Sickness: Hegel and the French Revolution, Stanford Univ Press 2010. Villari L., La rivoluzione francese raccontata da L. Villari, Laterza 2000. De Fiore L., La città deserta. Leggendo il Sapere assoluto nella Fenomenologia dello spirito di Hegel, Lithos 2012. STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE SPS/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano De Luca Title: History of political Thought Semestre II Orario Lezioni: Livello L Crediti 6 Annualità III Orario ricevimento: Programma d'esame: Che cos'è il realismo politico? E' una tradizione di pensiero che afferma la drammatica serietà della politica, contro ogni evasione nel regno delle utopie e contro ogni discorso ideologico inteso come falsa coscienza? Oppure è anch'esso un'ideologia, l'ideologia della forza in quanto tale? E’ una ‘macrobiotica del potere’, il cui scopo è indebolire le ragioni della coscienza morale, o è una ‘dietetica del potere', che ci preserva da pericolose illusioni e da ancor più pericolosi illusionisti? Sono queste le domande intorno alle quali ruoterà il corso, che le affronterà attraverso l’analisi di quello che per molti aspetti è considerato il ‘manifesto’ moderno del realismo politico: il Principe di Machiavelli. Presentation: What is political realism? Is it a current of thought that claims the dramatic seriousness of politics against any escape into the utopies’ realm and against any ideological discourse meant as a false conscience? Or is it an ideology too, the ideology of the force itself? Is it a “power’s macrobiotic” aiming to weaken the reasons of moral’s conscience, or a “power’s dietetic” preserving us from dangerous illusions and even more dangerous illusionists? These are the questions this course will be revolving around, dealing with them through the analysis of what is deemed, under many aspects, the modern manifesto of political realism: Machiavelli’s Il Principe. Obiettivi: Il corso si propone di fornire una conoscenza essenziale della storia del pensiero politico occidentale e di approfondire in particolare la tradizione del realismo politico, sia in termini sistematici, sia attraverso il confronto analitico con il Principe di Machiavelli. Attraverso l’esame e la discussione di questi contenuti il corso si propone di sviluppare le capacità analitiche e critiche degli studenti. Prerequisiti: Il corso presuppone una conoscenza di base della storia della filosofia occidentale. Metodi didattici: Lezione di tipo frontale, con analisi, commento e discussione delle fonti. Frequenza: Obbligatoria. Metodi di valutazione: Esame tramite colloquio orale, nel corso del quale verranno valutate l’acquisizione dei contenuti, la capacità di ricostruirli in modo articolato e quella di discuterli alla luce dei vari orientamenti critici. Testi: N. Machiavelli, Il Principe, a cura di G. Inglese, Einaudi. P.P. Portinaro, Il realismo politico, Laterza. A. Campi, S. De Luca (a cura di), Il realismo politico. Figure, concetti, prospettive di ricerca, Rubbettino. Filosofia del linguaggio M-FIL/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Marina De Palo Titolo del corso: Filosofia del linguaggio Title: Philosophy of Language Semestre I Livello L Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: Lunedì 10.30-12.30; Mercoledì 16.30-18.30; Giovedì 10.30-12.30 (Aula 1 di Villa Mirafiori) Orario ricevimento: Giovedì 12.30-14.30 (stanza 210 di Villa Mirafiori) Programma d'esame: Il corso è costituito da due moduli didattici consecutivi. Il primo modulo si propone di introdurre gli studenti alla riflessione filosofico-linguistica facendo riferimento: (a) a nozioni generali di semiotica e filosofia del linguaggio; b) alla lettura di un classico delle scienze del linguaggio, il Corso di linguistica generale di Ferdinand de Saussure. Il punto (a) includerà la presentazione della terminologia tecnica di base, un quadro dei fondamenti biologici e cognitivi della semiosi e in particolare del linguaggio verbale, la discussione delle principali nozioni teoriche pertinenti alla disciplina (segno, linguaggio, lingua, comunicazione 'non verbale', arbitrarietà, linearità, iconicità, semantica e pragmatica, articolatezza, tipi di creatività linguistica, metalinguisticità, traducibilità ecc.); Il punto (b), si baserà sulla lettura storicocritica del Corso di linguistica generale e sullo studio di un apparato concettuale che ha segnato la riflessione sul linguaggio del Novecento. Il secondo modulo si concentrerà sulla lettura degli Scritti inediti di Linguistica generale di Ferdinand de Saussure. L’analisi di due insiemi di testi inediti raccolti sotto il titolo di De l’essence double du langage ritrovati nel 1996 a Ginevra (tradotti e commentati da Tullio De Mauro) ci consentirà di reinterpretare alcune nozioni chiave dello strutturalismo linguistico europeo (valore e sistema vs gioco di segni; langue e parole vs discorso/enunciazione). Presentation: The course aims to introduce students into the foundations of philosophy of language, starting from a) general notions of this discipline ; b) reading of a classic work as the Cours de linguistique générale, by Ferdinand de Saussure. Point a) will include the knowledge of the technical basic terminology, a sketch of the biological and cognitive foundations of verbal language, the discussion about the main theoretical notions (sign, language, non-verbal communication, arbitrariness, linearity, iconicity, semantics, pragmatics, articulation, linguistic creativity, metalanguage, translationality etc.). Point b) will consist of the critical reading of Cours de linguistique générale by Ferdinand de Saussure, which will allow students to earn the conceptual frame of the 20th century discussion on language. The course will focus on the unpublished writings on general linguistics by FdS, and particularly on “De l’essence double du langage” (found in Geneva 1996), in the translation into Italian by Tullio De Mauro. This text will allow us to reinterpretate some key notions of the European linguistic structuralism (value and system vs signs game; langue/parole vs discourse/enunciation). Obiettivi: 1. Dare agli studenti una preparazione di base in filosofia del linguaggio, integrando informazioni istituzionali (terminologia tecnica, nozioni teoriche principali, basi bio-cognitive della semiosi) con elementi di riflessione storicoteorica. 2. Fornire una preparazione storico-critica in filosofia del linguaggio e sviluppare la capacità di interrogare un testo con particolare riferimento ai problemi storico-filologici, terminologici e interpretativi. Prerequisiti: Aver sostenuto (o avere in programma di sostenere) esami affini quali linguistica generale, estetica o glottologia può facilitare il percorso di apprendimento. Metodi didattici: Lezioni frontali col sussidio di mezzi audiovisivi e di materiali didattici di complemento. Frequenza: Il corso è riservato agli studenti di Filosofia con iniziale MZ; gli studenti di altri corsi di laurea debbono attenersi alla stessa canalizzazione. La frequenza è consigliata, anche perché l'insegnamento non ha alcun precedente negli studi secondari superiori. Chi non frequenti almeno due terzi delle lezioni, deve necessariamente attenersi alle indicazioni suppletive per 'non frequentanti' . Metodi di valutazione: Prova scritta (test con domande in parte a scelta chiusa, in parte aperte) seguita da approfondimento in sede di orale. Per essere ammessi all’orale occorre aver riportato la sufficienza (18/30) nello scritto. essere ammessi all’orale occorre aver riportato la sufficienza (18/30) nello scritto. Testi: Primo modulo: Bibliografia uguale per tutti: 1. Stefano Gensini, Elementi di semiotica, Carocci 2002 e successive ristt. 2. Saussure, F. de, Corso di linguistica generale, introd., trad. e commento di T. De Mauro, Laterza 1967 e successive ristampe[ad eccezione delle pp. 53-80]. Non frequentanti: Porteranno obbligatoriamente, in aggiunta ai testi 1) e 2), anche 3. M. Prampolini, Ferdinand de Saussure, Carocci, Roma 2013. Secondo modulo Bibliografia uguale per tutti: 1. Saussure, Scritti inediti di linguistica generale, Laterza 2005. 2. De Palo, M. Elia A., La lezione di Saussure. Saggi di epistemologia linguistica, Carocci 2007. 3. Durante lo svolgimento del corso saranno messi a diposizione (presso la copisteria di Villa Mirafiori) materiali utili alla comprensione del corso e al superamento della prova finale. Non frequentanti: Porteranno obbligatoriamente, in aggiunta ai testi 1), 2) e 3), anche: 4. De Palo, M., La conquista del senso. La semantica tra Bréal e Saussure, Carocci [limitatamente alle pp. 17-75; 121-197; 222-240]. Storia della Filosofia del linguaggio M-FIL/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Storia della Filosofia del linguaggio Title: History of philosophy of language Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: Mercoledì 10.30-12.30; Giovedì 14.30-16.30 (Aula XI di Villa Mirafiori) Orario ricevimento: Mercoledì 12.30-14.30 (stanza 210 di Villa Mirafiori) Programma d'esame: RIPENSARE LA STORIA DELLO STRUTTURALISMO LINGUISTICO EUROPEO . Gli strutturalismi linguistici descritti in un libro classico (Lepschy, La linguistica strutturale, 1966) sono tradizioni che dichiarano di ispirarsi al CLG e che canonizzano la nozione di struttura e altre nozioni chiave come quella di modello, di pertinenza, di unità minima discreta del sistema, incentrate su alcune dicotomie saussuriane: langue-parole; sincroniadiacronia, sintagmatica-paradigmatica. Ripensare una storia dello strutturalismo linguistico novecentesco significa confrontarsi con l’esegesi dei curatori del CLG, sul rapporto di questo testo con le fonti manoscritte e sulla ricezione di questo testo. Per questo ci confronteremo con la lettura di due grandi autori del Novecento: Bühler e Benveniste. Presentation: Rethinking the history of the European linguistic structuralism. The linguistic structuralism, as described by Lepschy (La linguistica strutturale, 1966), represents traditions which pretend to rest on the CLG and which develop the concept of ‘structure’ and other key notions as ‘model’, ‘pertinence’, ‘minimal entity’, all centered on some saussurean dichotomies (Langue/parole, synchrony/diachrony, syntagmatic/paradigmatic). Rethinking this history means also to rethink the interpretation of the Cours by its editors, the relations between this text and its sources and the story of its reception (as illustrated by two important authors as Bühler und Benveniste). Obiettivi: La capacità di interrogare e commentare i testi proposti per l'esame, mediante un articolato inquadramento storicofilologico e l'enucleazione dei problemi terminologici, concettuali e interpretativi. Saranno concordati dei temi di approfondimento individuali sulla base dei quali si potranno sviluppare delle tesine. Prerequisiti: Aver sostenuto nel corso di laurea triennale almeno un esame di Filosofia del linguaggio; in mancanza di tale prerequisito, gli studenti di altri corsi di laurea possono far valere anche esami sostenuti in Linguistica generale e Glottologia. Metodi didattici: Lezioni frontali col sussidio di mezzi audiovisivi e di materiali didattici di complemento. Frequenza: Frequenza vivamente consigliata. Chi non potesse frequentare è tenuto a contattare il docente per concordare un programma personalizzato alternativo. Metodi di valutazione: Esame orale. Si potranno concordare tesine individuali sulle quali basare l’esame. Testi: 1. Lepschy, G. La linguistica strutturale, 2. Cassirer, Lo strutturalismo nella linguistica moderna, Guida. Einaudi 1966 e successive ristampe. 3. Bühler, K. Teoria del linguaggio, Armando editore 1983 [limitatamente alle pp.76-100; 131-134, 154-181, 201-219; il materiale sarà messo a disposizione presso la copisteria di Villa Mirafiori]. 4. Benveniste, E. Problemi di linguistica generale, Il Saggiatore [limitatamente ai seguenti saggi: “Saussure dopo cinquant’anni” e “Natura del segno linguistico, parti I e II, pp. 43-68; “Struttura in linguistica”, parte III pp. 111-119; della parte V (pp.269-320): “Struttura delle relazioni di persona nel verbo”; “Le relazioni di tempo nel verbo francese; “La natura dei pronomi”; “La soggettività nel linguaggio”]. FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: HEIDEGGER. LA FILOSOFIA DOPO LA CATASTROFE Title: HEIDEGGER'S PHILOSOPHY AFTER THE WORLDWAR Semestre I Livello L Orario Lezioni: Crediti 6 Annualità I Orario ricevimento: Programma d'esame: All’indomani della catastrofe mondiale Heidegger medita sulla situazione dell’umanità erosa dalla devastazione tecnologica del pianeta. Nasce in tale contesto la famosa Lettera sull’«umanismo», pubblicata nel 1947, che dà avvio alla riflessione del filosofo nel periodo postbellico. Mentre la questione dell’essere resta il tema filosofico di fondo, l’attenzione si rivolge alla condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo, un viandante che può sostare solo nel dialogo. Presentation: After the catastrophe of the second World War Heidegger meditates on the situation of humanity eroded by technological devastation of the planet. The famous Letter on "humanism", published in 1947, arises in this context. While the Question of Being remains the philosophical main topics, Heidegger turns his attention to the existential condition of contemporary human being, a wanderer who can dwell only in dialogue. Obiettivi: Il modulo è rivolto agli studenti della Laurea Triennale e intende delineare alcune questioni della filosofia teoretica attraverso la lettura di alcune importanti opere di Heidegger. Prerequisiti: Valgono i prerequisiti previsti per l'iscrizione ai corsi del Dipartimento. Metodi didattici: Commento dettagliato dei testi in esame alla luce dell'orizzonte filosofico e storiografico più ampio in cui sono collocati. Discussione guidata dal docente dei temi trattati. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Si sconsiglia vivamente l’esame a chi non abbia frequentato. Metodi di valutazione: L'esame sarà costituito da una verifica orale. Testi: M. HEIDEGGER, Lettera sull’«umanismo», in Segnavia, Adelphi, Milano 1987, pp. 267-316. M. HEIDEGGER, La questione dell’essere, in Segnavia, Adelphi, Milano 1987, pp. 335-374. M. HEIDEGGER, Colloquio serale in un campo di prigionia in Russia, in Colloqui su un sentiero di campagna (1944/45), Il melangolo, Genova 2007, pp. 181-213. Uno di questi testi a scelta: D. DI CESARE, Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri”, nuova ed. Bollati Boringhieri, Torino 2015. G. VATTIMO, Introduzione a Heidegger, Laterza, Roma-Bari 2005. FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 DONATELLA DI CESARE Titolo del corso: HEIDEGGER. TRA TECNICA E OBLIO DELL’ESSERE Title: HEIDEGGER. BETWEEN TECHNOLOGY AND BEING Semestre I+II Livello LM Orario Lezioni: Crediti 12 Annualità I Orario ricevimento: Programma d'esame: I Contributi e i Quaderni neri sono le opere esoteriche scritte da Heidegger verso la fine degli anni trenta e l’inizio degli anni quaranta. In un nuovo universo speculativo si delinea l’interpretazione della metafisica come oblio dell'Essere, la diagnosi storico-epocale del nichilismo e della tecnica, il confronto con Nietzsche e con Hölderlin, la dottrina un “altro inizio” della storia. Presentation: The Beiträge and Black Notes are the esoteric works written by Heidegger in the late thirties and forties. The interpretation of metaphysics as oblivion of Being, the historical diagnosis of nihilism and technology, the confrontation with Nietzsche and Hölderlin, the doctrine of "another beginning" in the history emerge in this new speculative context. Obiettivi: Il modulo è rivolto agli studenti della Laurea Magistrale e intende introdurre gli studenti alle questioni delineate da Heidegger nelle sue opere esoteriche. Prerequisiti: Valgono i prerequisiti previsti per l'iscrizione ai corsi di Laurea Magistrale della Facoltà. Metodi didattici: Commento dettagliato dei testi in esame alla luce dell'orizzonte filosofico e storiografico più ampio in cui sono collocati. Discussione guidata dal docente dei temi trattati. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Si sconsiglia vivamente l’esame a chi non abbia frequentato. Metodi di valutazione: L'esame sarà costituito da una verifica orale. Testi: M. HEIDEGGER, Contributi alla filosofia (Dall’evento), Adelphi, Milano 2007 (parti) M. HEIDEGGER, Quaderni neri I, Bompiani, Milano 2015 (parti). D. DI CESARE, Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri”, nuova ed. Bollati Boringhieri, Torino 2015. Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Giuseppe Di Giacomo Titolo del corso: Estetica Title: Aesthetics Semestre I+II Orario Lezioni: Livello L Crediti 6+6 Mercoledi / Giovedi 16.30 – 18.30 Annualità III Orario ricevimento: Giovedi 15 – 16.30 Programma d'esame: I modulo Attraverso la riflessione di Heidegger, il corso intende affrontare alcune fondamentali tematiche estetico-filosofiche del dibattito contemporaneo, con particolare riferimento alle arti figurative e al teatro. II modulo Attraverso la riflessione di Adorno, il corso intende affrontare alcune fondamentali tematiche estetico-filosofiche del dibattito contemporaneo, con particolare riferimento alle arti figurative e alla musica. Presentation: I modulo Starting by Heidegger's thought, the course wants dealing with some essential aesthetic-philosophical thematics of contemporary debate, with focus on visual arts and theater. II modulo Starting by Adorno's thought, the course wants dealing with some essential aesthetic-philosophical thematics of contemporary debate, with focus on visual arts and music. Obiettivi: Il corso intende approfondire gli strumenti concettuali necessari alla comprensione dei problemi dell'estetica e dell'esperienza artistica. Oltre alla conoscenza dei testi trattati, lo studente affinerà e specializzerà la capacità di analisi e di commento degli stessi. Prerequisiti: Valgono i requisiti di accesso alla Laurea Triennale Metodi didattici: Lettura e commento puntuale dei testi d'esame. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare dovrà concordare con il docente le modalità dell'esame. Metodi di valutazione: La valutazione consiste in una verifica orale. Testi: I modulo M. Heidegger, Nietzsche, Adelphi, Milano, 1994 (parti da indicare); G. Di Giacomo, Fuori dagli schemi. Estetica e arti figurative dal Novecento a oggi, Laterza, Roma-Bari, 2015; W. Shakespeare, Re Lear (qualunque edizione) C. McGinn, Shakespeare filosofo. Il significato nascosto nella sua opera, Fazi, Roma, 2008 II modulo Th. W. Adorno, Teoria estetica, Einaudi, Torino, 2009 (parti da indicare) Th. W. Adorno, Wagner, Einaudi, Torino, 2008 (parti da indicare) F. Nietzsche, Scritti su Wagner, Adelphi, Milano, 1979 G. Di Giacomo, Malevič. Pittura e filosofia dall’astrattismo al minimalismo, Carocci, Roma, 2014 Filosofia morale M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Piergiorgio Donatelli Titolo del corso: Filosofia morale Title: Moral Philosophy Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: martedì 13,30-15,30 Aula I mercoledì 13,30-14,30 Aula I Orario ricevimento: mercoledì 11,00-13,00 Programma d'esame: Introduzione all’etica moderna. Hume: la virtù, la morale, il governo. Il corso si propone di presentare la teoria morale e politica di David Hume (1711-1776) e di collocarla nel contesto della filosofia della prima modernità. Saranno presentate le linee principali della filosofia morale e politica moderna – in particolare il contrattualismo e il giusnaturalismo – e verrà messa in luce la posizione singolare di Hume in questo contesto. Hume rifiuta il quadro del contratto sociale, il lessico legalistico, riabilita il concetto di virtù, offre una spiegazione del governo indipendente da quella della giustizia. Sarà inoltre commentato il significato di queste diverse tradizioni teoriche per la riflessione attuale. Presentation: An introduction to modern ethics. David Hume: virtue, morality, and government. The course aims at presenting David Hume’s moral and political theory and at placing it in the context of early modern philosophy. The course will introduce the students to the main traditions in modern moral and political philosophy, especially natural law and the social contract traditions. Hume’s original position will be explored against the background of the modern context. Hume rejects the social contract view and the legalistic language, he rehabilitates the concept of virtue, he offers independent accounts of government and justice. We will also comment on the contemporary significance of such various modern lines of thought. Obiettivi: Lo studente acquisirà gli strumenti principali per affrontare i problemi della filosofia morale, in particolare in relazione alla riflessione di David Hume, collocato entro il contesto della teoria morale e politica moderna, familiarizzandosi sia con i problemi storici sia con le argomentazioni filosofiche. Prerequisiti: È richiesta la conoscenza manualistica della filosofia moderna. Metodi didattici: Lezioni frontali e discussione in aula. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare l’integrazione del programma d’esame con il docente. Metodi di valutazione: Esame orale. Testi: David Hume, Trattato sulla natura umana, Laterza, Roma-Bari 1987. Piergiorgio Donatelli, Etica, Einaudi, Torino 2015. Altri testi saranno comunicati all’inizio delle lezioni. Filosofia morale M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 PIERGIORGIO DONATELLI Titolo del corso: Filosofia morale Title: Moral Philosophy Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: martedì 12,30-13,30 Aula XI mercoledì 14,30-16,30 Aula XI Orario ricevimento: mercoledì 11,00-13,00 Programma d'esame: Il perfezionismo morale di Stanley Cavell. Il corso si propone di esaminare la riflessione di Stanley Cavell alla luce della sua nozione di perfezionismo morale. Saranno discussi alcuni temi cruciali quali la vita ordinaria, il rapporto del soggetto con se stesso, le relazioni e, al centro, la domanda circa ciò che conta nella vita, ciò che è importante per noi. Questa prospettiva ridefinisce gli scopi dell’etica filosofica, e consente di collegare Cavell ad altre linee teoriche, come quelle che provengono ugualmente dalla tradizione wittgensteiniana come il pensiero di Iris Murdoch e Cora Diamond e quella introdotta da Michel Foucault. Sarà esaminato inoltre il tema di cosa significa portare alla luce ciò che conta nelle nostre vite in relazione al ruolo delle culture popolari: in particolare del cinema e delle serie televisive. Presentation: Stanley Cavell’s moral perfectionism. The course will be devoted to Stanley Cavell’s thought explored from the perspective of his notion of moral perfectionism. We will discuss crucial notions such as those of ordinary life, the subject’s relation to himself, personal relations, and, at the center, the question about what matters in life, what is important for us. This perspective reshapes the goals of philosophical ethics and also allows to connect Cavell to other lines of thought which are equally influenced by Wittgenstein such as Iris Murdoch and Cora Diamond’s as well as to Michel Foucault’s distinctive approach. We will also examine the question of what it takes to bring to light what matters in our lives in connection to popular cultures, especially cinema and TV series. Obiettivi: Lo studente acquisirà gli strumenti principali per affrontare i problemi della filosofia morale contemporanea, in particolare in relazione alla riflessione di Stanley Cavell, collocato nel contesto dell’etica dell’ordinario (Wittgenstein, Murdoch, Diamond, Foucault). Prerequisiti: Si richiede una familiarità con lo stile della filosofia analitica. Metodi didattici: Lezioni frontali e discussione in aula. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare l’integrazione del programma d’esame con il docente. Metodi di valutazione: Esame orale. Testi: Stanley Cavell, Condizioni ammirevoli e avvilenti. La costituzione del perfezionismo emersoniano, Armando, Roma 2014. Sandra Laugier, Etica e politica dell'ordinario, LED, Milano 2015. ESTETICA M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Title: Aesthetics Semestre I+II Livello LM Crediti 12 Annualità II Programma d'esame: I MODULO Oikonomia 3. Il dono Terza tappa di un percorso sviluppato nell'arco di 2 anni di insegnamento (4 semestri), il modulo analizza il significato del dono nell'ambito della psicologia, dell'economia politica, della sociologia, dell'antropologia, della storia e della filosofia delle religioni Gli autori di riferimento saranno: M. Mauss, Claude Lévi-Strauss e J.Derrida. II MODULO Oikonomia 4. Il sacrificio Quarta e ultima tappa di un percorso sviluppato nell'arco di 2 anni di insegnamento (4 semestri), il modulo analizza un classico della riflessione filosofica (Timore e tremore di S. Kierkegaard) insieme alla lettura che ne ha fatto J.Derrida. II MODULO Presentation: 1st MODULE Oikonomia 3—The Gift The third leg in a journey that began two academic years ago (4 semesters), this module examines the meaning of the gift in psychology, in political economy, in sociology, in anthropology, in the history and philosophy of religions. The reference authors will be Marcel Mauss, Claude Lévi-Strauss and Jacques Derrida. 2nd MODULE Oikonomia 4—Sacrifice The fourth and last leg in a journey that began two academic years ago (4 semesters), this module examines a classic of philosophy— Søren Kierkegaard’s Fear and Trembling—alongside with its interpretation by Jacques Derrida. Obiettivi: Perfezionamento delle capacità critiche di analisi e commento dei testi. Prerequisiti: 1. Buona conoscenza di almeno una lingua straniera. 2. Conoscenza approfondita di ameno due testi fondamentali del pensiero filosofico. Metodi didattici: 1. Lettura diretta e commento delle opere in programma. 2. Coinvolgimento degli studenti nelle discussioni seminariali che affiancheranno il corso. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non fossero in condizione di partecipare alle lezioni, dovranno concordare con il docente le modalità alternative alla frequenza. Metodi di valutazione: Esame finale. L'esame è orale e consiste in un colloquio sui testi in programma. Durante il corso è previsto un test di scrittura. Testi: TESTI DEL I MODULO - M. Mauss, Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche, Einaudi, Torino 2002; il testo figura anche in M. Mauss, Teoria generale della magia, pp. 153-292. - Claude Levi-Strauss, Introduzione all'opera di Marcel Mauss, in M. Mauss, Teoria generale della magia, pp. XV-LIV. - J. Derrida, Donare il tempo. La moneta falsa, Jaca Book, Milano 1996. TESTI DEL II MODULO - S. Kierkegaard, Timore e tremore (qualsiasi edizione). - J. Derrida, Donare la morte, Jaca Book, Milano 2002; oppure: J. Derrida, Donare il tempo. La moneta falsa, Jaca Book, Milano 1996. - E. Ferrario, Abramo e la filosofia, in R. Ago (a cura di), Il sacrificio, Biblink Editori, Roma 2004, pp.199-251. ! ESTETICA M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Title: Aesthetics Semestre I+II Livello LM Crediti 12 Annualità II Programma d'esame: I MODULO Oikonomia 3. Il dono Terza tappa di un percorso sviluppato nell'arco di 2 anni di insegnamento (4 semestri), il modulo analizza il significato del dono nell'ambito della psicologia, dell'economia politica, della sociologia, dell'antropologia, della storia e della filosofia delle religioni Gli autori di riferimento saranno: M. Mauss, Claude Lévi-Strauss e J.Derrida. II MODULO Oikonomia 4. Il sacrificio Quarta e ultima tappa di un percorso sviluppato nell'arco di 2 anni di insegnamento (4 semestri), il modulo analizza un classico della riflessione filosofica (Timore e tremore di S. Kierkegaard) insieme alla lettura che ne ha fatto J.Derrida. II MODULO Presentation: 1st MODULE Oikonomia 3—The Gift The third leg in a journey that began two academic years ago (4 semesters), this module examines the meaning of the gift in psychology, in political economy, in sociology, in anthropology, in the history and philosophy of religions. The reference authors will be Marcel Mauss, Claude Lévi-Strauss and Jacques Derrida. 2nd MODULE Oikonomia 4—Sacrifice The fourth and last leg in a journey that began two academic years ago (4 semesters), this module examines a classic of philosophy— Søren Kierkegaard’s Fear and Trembling—alongside with its interpretation by Jacques Derrida. Obiettivi: Perfezionamento delle capacità critiche di analisi e commento dei testi. Prerequisiti: 1. Buona conoscenza di almeno una lingua straniera. 2. Conoscenza approfondita di ameno due testi fondamentali del pensiero filosofico. Metodi didattici: 1. Lettura diretta e commento delle opere in programma. 2. Coinvolgimento degli studenti nelle discussioni seminariali che affiancheranno il corso. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non fossero in condizione di partecipare alle lezioni, dovranno concordare con il docente le modalità alternative alla frequenza. Metodi di valutazione: Esame finale. L'esame è orale e consiste in un colloquio sui testi in programma. Durante il corso è previsto un test di scrittura. Testi: TESTI DEL I MODULO - M. Mauss, Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche, Einaudi, Torino 2002; il testo figura anche in M. Mauss, Teoria generale della magia, pp. 153-292. - Claude Levi-Strauss, Introduzione all'opera di Marcel Mauss, in M. Mauss, Teoria generale della magia, pp. XV-LIV. - J. Derrida, Donare il tempo. La moneta falsa, Jaca Book, Milano 1996. TESTI DEL II MODULO - S. Kierkegaard, Timore e tremore (qualsiasi edizione). - J. Derrida, Donare la morte, Jaca Book, Milano 2002; oppure: J. Derrida, Donare il tempo. La moneta falsa, Jaca Book, Milano 1996. - E. Ferrario, Abramo e la filosofia, in R. Ago (a cura di), Il sacrificio, Biblink Editori, Roma 2004, pp.199-251. Storia della filosofia antica M-FIL/07 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Francesco Fronterotta Titolo del corso: Storia della filosofia antica Title: History of Ancient Philosophy Semestre II Livello L Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: Lunedì-Martedì-Mercoledì, ore 10.30-12.30, Aula I Orario ricevimento: Lunedì-Martedì-Mercoledì, ore 12.30-13.30 (orario valido per il secondo semestre; per il primo semestre, verificare nella bacheca del docente e sulla sua pagina web sul sito della Facoltà) Programma d'esame: Essere, non essere e differenza: Parmenide e il Sofista di Platone Il corso è rivolto all’esame dei frammenti di Parmenide e del Sofista di Platone, alla presentazione e all’interpretazione del problema dell'essere e del non essere che emerge nei frammenti parmenidei, con l’esame delle sue diverse implicazioni, e della dialettica dei generi che, secondo Platone, permette di giungere a una soluzione della difficoltà. Presentation: Being, not-being and difference: Parmenides and Plato's Sophist The course is aimed at an examination of Parmenides' fragments and of Plato's Sophist, and at a discussion and interpretation of the problem of being and not-being raised in Parmenides' fragments, with the analysis of its different implications, and of the dialectic of the "greatest kinds" which, according to Plato, leads to a solution of the aporia. Obiettivi: Lo studente acquisirà la conoscenza dei testi trattati, affinerà e specializzerà le capacità di analisi e di commento degli stessi, come risultato di una lettura diretta dei testi, delle fonti, della storiografia filosofica e dell'uso di strumenti filologici e linguistici appropriati. Prerequisiti: Si richiede una conoscenza generale della storia del pensiero greco, dalle origini ad Aristotele, sulla base di un manuale non liceale. Metodi didattici: Si procederà con una lettura dettagliata dei testi previsti dal Programma d’esame, che verranno analizzati e commentati alla luce della tradizione critica e storiografica, utilizzando anche letteratura in lingua straniera. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con il docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l’esame. Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica scritta, che consisterà in un elaborato da svolgere in aula, nel corso del semestre, su argomenti proposti dal docente; e da una verifica orale relativa ai testi trattati, che terrà conto della valutazione ottenuta nella verifica scritta, negli ordinari appelli d’esame. La prova scritta è obbligatoria per tutti gli studenti, frequentanti e non; coloro che non l’abbiano sostenuta nel corso del semestre dovranno concordare con il docente tempi e luoghi alternativi. Testi: 1. - Parmenide, Frammenti (in qualunque traduzione italiana, purché integrale e, possibilmente, con testo greco a fronte). - Platone, Sofista, a cura di F. Fronterotta, BUR, Milano 2007. 2. Uno a scelta fra i seguenti commenti al Sofista di Platone (chi sceglierà un testo in lingua italiana in questa sezione, dovrà sceglierlo in lingua straniera nella seguente sez. 3): - F. M. CORNFORD, Plato’s theory of knowledge. The Theaetetus and the Sophist of Plato translated with a running commentary, Routledge & Kegan Paul, London 1935. - S. ROSEN, Plato’s Sophist. The drama of original and image, Yale Univ. Press, New Haven & London 1983. - L. M. DE RIJK, Plato’s Sophist. A philosophical commentary, North-Holland Publishing Company, Amsterdam/Oxford/New York 1986. - G. MOVIA, Apparenze, essere e verità. Commentario storico-filosofico al Sofista di Platone, Vita e Pensiero, Milano 1991. - G. MOVIA, Apparenze, essere e verità. Commentario storico-filosofico al Sofista di Platone, Vita e Pensiero, Milano 1991. 3. Uno a scelta fra i seguenti volumi, miscellanei o monografici, di approfondimento (chi sceglierà un testo in lingua italiana in questa sezione, dovrà sceglierlo in lingua straniera nella precedente sez. 2):: - G. SASSO, L’essere e le differenze. Sul Sofista di Platone, Il Mulino, Bologna 1991. - Études sur le Sophiste de Platon, éd. P. AUBENQUE, Bibliopolis, Napoli 1991. - D. O’BRIEN, Le non-être. Deux études sur le Sophiste de Platon, Accademia Verlag, Sankt Augustin 1995. - Plato’s Sophist. Proceedings of the Seventh Symposium Platonicum Pragense, ed. by A. Havlícek and F. Karfik, OIKOYMENH, Praha 2011. - Plato’s Sophist Revisited, ed. by B. Bossi and T.M. Robinson, De Gruyter, Berlin 2013. 4. E’ inoltre richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia antica, dalle origini al neoplatonismo: si consiglia il primo volume della Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, Il Mulino, Bologna 2014. Storia della filosofia antica M-FIL/07 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Francesco Fronterotta Titolo del corso: Storia della filosofia antica Title: History of Ancient Philosophy Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità III Orario Lezioni: Lunedì-Martedì-Mercoledì, ore 10.30-12.30, Aula I Orario ricevimento: Lunedì-Martedì-Mercoledì, ore 12.30-13.30 (orario valido per il secondo semestre; per il primo semestre, verificare nella bacheca del docente e sulla sua pagina web sul sito della Facoltà) Programma d'esame: Essere, non essere e differenza: il Sofista di Platone Il corso è rivolto all’esame del Sofista di Platone, alla presentazione e all’interpretazione del problema dell'essere e del non essere, con l’esame delle sue diverse implicazioni, e della dialettica dei generi che, secondo Platone, permette di giungere a una soluzione della difficoltà. Presentation: Being, not-being and difference: Plato's Sophist The course is aimed at an examination of Plato's Sophist, and at a discussion and interpretation of the problem of being and not-being, with the analysis of its different implications, and of the dialectic of the "greatest kinds" which, according to Plato, leads to a solution of the aporia. Obiettivi: Lo studente acquisirà la conoscenza dei testi trattati, affinerà e specializzerà le capacità di analisi e di commento degli stessi, come risultato di una lettura diretta dei testi, delle fonti, della storiografia filosofica e dell'uso di strumenti filologici e linguistici appropriati. Prerequisiti: Si richiede una conoscenza generale della storia del pensiero greco, dalle origini ad Aristotele, sulla base di un manuale non liceale. Metodi didattici: Si procederà con una lettura dettagliata dei testi previsti dal Programma d’esame, che verranno analizzati e commentati alla luce della tradizione critica e storiografica, utilizzando anche letteratura in lingua straniera. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con il docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l’esame. Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica scritta, che consisterà in un elaborato da svolgere in aula, nel corso del semestre, su argomenti proposti dal docente; e da una verifica orale relativa ai testi trattati, che terrà conto della valutazione ottenuta nella verifica scritta, negli ordinari appelli d’esame. La prova scritta è obbligatoria per tutti gli studenti, frequentanti e non; coloro che non l’abbiano sostenuta nel corso del semestre dovranno concordare con il docente tempi e luoghi alternativi. Testi: 1. - Platone, Sofista, a cura di F. Fronterotta, BUR, Milano 2007. 2. Uno a scelta fra i seguenti volumi, miscellanei o monografici, di approfondimento: - G. SASSO, L’essere e le differenze. Sul Sofista di Platone, Il Mulino, Bologna 1991. - Études sur le Sophiste de Platon, éd. P. AUBENQUE, Bibliopolis, Napoli 1991. - D. O’BRIEN, Le non-être. Deux études sur le Sophiste de Platon, Accademia Verlag, Sankt Augustin 1995. - Plato’s Sophist. Proceedings of the Seventh Symposium Platonicum Pragense, ed. by A. Havlícek and F. Karfik, OIKOYMENH, Praha 2011. - Plato’s Sophist Revisited, ed. by B. Bossi and T.M. Robinson, De Gruyter, Berlin 2013. 3. E’ inoltre richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia antica, dalle origini al neoplatonismo: si 3. E’ inoltre richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia antica, dalle origini al neoplatonismo: si consiglia il primo volume della Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, Il Mulino, Bologna 2014. FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Elena Gagliasso Title: La filosofia della scienza e l’emergere del tema della materia vivente. Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: martedì 10,30-12,30 e mercoledì 14,30-16,30 Aula XII Orario ricevimento: lunedì 15-18 stanza 308 Programma d'esame: Il tema del corso triennale tratterà la relazione tra la ricerca scientifica e il pensiero filosofico nella fase di nascita della modernità: dalla emergere della scienza moderna in senso lato, con la sua messa in prosa della multiformità del mondo, alla nascita dell’oggetto-corpo dell’anatomia, all’analogia meccanica come momento costitutivo del meccanicismo filosofico ed epistemologico, al delinearsi del concetto di organismo nelle scienze naturali. Una fase del pensiero fondamentale che consegnerà a secoli a noi più prossimi lo stile di pensiero che pone lungamemnte a contrappunto le forme di oggettivazione corporea e quelle di soggettivazione. Presentation: The philosophy of science and the emergence of living matter The theme of the first semestere will cover the relationship between scientific and philosophical thought, during the birth of modernity. Namely the emergence of modern science in the broadest sense, with its explanation of multiplicity of the world, the birth of the object-body anatomy, the mechanical analogy as constitutive moment of mechanicism in philosophy and in epistemology, as far as the emergence of the concept of organism in the natural sciences. This is a crucial phase of the basic way of thought that deliver to the following centuries a style of reasoning that compares forms of body objectification and those of its subjectivation. Obiettivi: Il modulo permetterà un’introduzione al rapporto scambievole tra filosofia e scienza in fase classica alle origini della modernità. Prerequisiti: Una conoscenza di base a livello liceale della filosofia Metodi didattici: Lezione frontale Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Paolo Rossi, “Segreti”, in La nascita della scienza moderna, Laterza, Roma, 1997, pp. 16-34. Michel Foucault, “La prosa del mondo”, da Le parole e le cose, Rizzoli, Milano, 1970, pp. 31-56. Andrea Vesalio, “dalla Prefazione”, del De Humani Corporis Fabrica, (1543), ed. it. Padova, 1964, pp.25-31 Elena Gagliasso, “L’ambiguo statuto del corpo oggetto. Spiegazione, rappresentazione, metafore tra anatomia e arte”, in La mente, il corpo e i loro enigmi (a cura di) Guido Coccoli et al. Stamen, Roma, 2007, pp. 49-82. Julien O. De Lamettrie, L’uomo macchina, Feltrinelli, Milano, 1955, pp. 31-81 (*) Giulio Barsanti, Dalla storia naturale alla storia della natura (“La costruzione del dizionario biologico”), Feltrinelli, Milano, 1979, pp. 65-95 (*) - Una lunga pazienza cieca (cap. 2°, 3°, 4°) Einaudi, Torino, 2005, pp. 24-64. (*) Mirella Capozzi, “Pensare, parlare e udire in Kant”, in P. Ciaravolo (a cura di), Scienza e coscienza tra parola e silenzio, Centro per la Filosofia Italiana, Monte Compatri 2003, pp. 183-210. Centro per la Filosofia Italiana, Monte Compatri 2003, pp. 183-210. Filosofia della scienza M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Elena Gagliasso Titolo del corso: Naturalismo critico tra filosofia e filosofia dela scienza N Title: Philosophy of Science Semestre II Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: martedì 14,30-16,30 e mercoledì 12,30-14,30 Aula XI Orario ricevimento: lunedì 15-18 stanza 308 Programma d'esame: Si ragionerà sul rapporto tra la ricerca delle bioscienze contemporanee (in particolare epigenetica ed eco-evoluzione) e la riflessione filosofica. Saranno trattati alcuni concetti influenti (come quello di individuo o di vita) che, nel pensiero contemporaneo, trasformano i loro contenuti significativi, confrontandosi con la crescita di conoscenze delle scienze del mondo vivente. Sarà analizzato l’integrarsi di forme di naturalismo critico e di interpretazioni di metafore cognitive nei ragionamenti che oggi collegano biologia e filosofia. Il modulo sarà diviso in 6 + 6 crediti e integrerà tre seminari svolti da dottorandi. Presentation: On critical naturalism: between philosophy and philosophy of science We will dialogue about the relationship between the contemporary bioscience research (particularly epigenetic and ecoevolution) and philosophical reflection. We will cover some influential concepts (such as individual or life) that, in contemporary thought, transform their meaningful content, dealing with the growth of knowledge of the sciences of the living world. We will analyze the integration of some forms of critical naturalism and some interpretations of cognitive metaphors in the ways of thinking between biology and philosophy. The module will be divided into 6 + 6 credits and integrate three seminars conducted by graduate students. Obiettivi: Si proporrà una messa a tema del rapporto tra la ricerca attuale delle bioscienze e il naturalismo critico necessario all'epistemologia contemporanea Prerequisiti: Una base in filosofia della scienza (conseguita nella laurea triennale) Metodi didattici: Lezioni frontali e tre seminari di approfondimento con dottorandi Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Telmo Pievani (2010) Introduzione alla Filosofia della biologia, Laterza, Bari-Roma. Dupré J. and O’Malley M.A. (2013) “Vita”, in (a cura di) F. Michelini, J. Davies, Frontiere della biologia, Mimesis, Milano, pp. 17-57 (ed. or. “Varieties of living things. Life at the intersection of lineage and metabolism”, Philosophy and Theory in Biology, 2009, 1, pp. 1-25). Buiatti M. (2013). Selezione della variabilità connessa nei sistemi viventi. In: Continenza B., Gagliasso E. e Sterpetti F., a cura di, Confini aperti. Milano: Franco Angeli: 34-48. Casiraghi M. (2012). Being an Individual (or a species) in a simbiontic world. Paradigmi, 30, 3: 59-70. Jean Starobinski (1981), "Breve storia della coscienza del corpo", Intersezioni, vol.1, n.1. Elena Gagliasso (2015) “ Individuals as ecosystems: an essential tension", in Paradigmi, settembre, pp. - . Filosofia della scienza M-FIL/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Elena Gagliasso Titolo del corso: Naturalismo critico tra filosofia e filosofia dela scienza Title: Philosophy of Science SemestreI Livello LM Crediti 6 N Orario Lezioni: giovedì 11,30-13,30 aula XI Orario ricevimento: lunedì 15-18 stanza 308 Programma d'esame: Si ragionerà sul rapporto tra la ricerca delle bioscienze contemporanee (in particolare epigenetica ed eco-evoluzione) e la riflessione filosofica. Saranno trattati alcuni concetti influenti (come quello di individuo o di vita) che, nel pensiero contemporaneo, trasformano i loro contenuti significativi, confrontandosi con la crescita di conoscenze delle scienze del mondo vivente. Sarà analizzato l’integrarsi di forme di naturalismo critico e di interpretazioni di metafore cognitive nei ragionamenti che oggi collegano biologia e filosofia. Il modulo sarà diviso in 6 + 6 crediti e integrerà tre seminari svolti da dottorandi. Presentation: On critical naturalism: between philosophy and philosophy of science We will dialogue about the relationship between the contemporary bioscience research (particularly epigenetic and ecoevolution) and philosophical reflection. We will cover some influential concepts (such as individual or life) that, in contemporary thought, transform their meaningful content, dealing with the growth of knowledge of the sciences of the living world. We will analyze the integration of some forms of critical naturalism and some interpretations of cognitive metaphors in the ways of thinking between biology and philosophy. The module will be divided into 6 + 6 credits and integrate three seminars conducted by graduate students. Obiettivi: Si proporrà una messa a tema del rapporto tra la ricerca attuale delle bioscienze e il naturalismo critico necessario all'epistemologia contemporanea Prerequisiti: Una base in filosofia della scienza (conseguita nella laurea triennale) Metodi didattici: Lezioni frontali e tre seminari di approfondimento con dottorandi Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Telmo Pievani (2010) Introduzione alla Filosofia della biologia, Laterza, Bari-Roma. Dupré J. and O’Malley M.A. (2013) “Vita”, in (a cura di) F. Michelini, J. Davies, Frontiere della biologia, Mimesis, Milano, pp. 17-57 (ed. or. “Varieties of living things. Life at the intersection of lineage and metabolism”, Philosophy and Theory in Biology, 2009, 1, pp. 1-25). Buiatti M. (2013). Selezione della variabilità connessa nei sistemi viventi. In: Continenza B., Gagliasso E. e Sterpetti F., a cura di, Confini aperti. Milano: Franco Angeli: 34-48. Casiraghi M. (2012). Being an Individual (or a species) in a simbiontic world. Paradigmi, 30, 3: 59-70. Jean Starobinski (1981), "Breve storia della coscienza del corpo", Intersezioni, vol.1, n.1. Elena Gagliasso (2015) “ Individuals as ecosystems: an essential tension", in Paradigmi, settembre, pp. - . Filosofia del linguaggio M-FIL/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano Gensini Titolo del corso: Filosofia del linguaggio Title: Philosophy of Language Semestre I Orario Lezioni: Livello L Crediti 6 LU,MART,MERC 8.30-10.30 aula I Annualità I Orario ricevimento: MART. 10.45-13.30, stanza 210 Programma d'esame: Il primo modulo, a carattere istituzionale, deve essere sostenuto da tutti coloro che affrontano la filosofia del linguaggio per la prima volta. Esso introduce gli studenti ai metodi, alle categorie concettuali di base e alla terminologia della filosofia del linguaggio, secondo una linea di ricerca saussuriana, integrata dall’accoglimento dei princìpi biolinguistici suggeriti dal neodarwinismo. Dopo una presentazione della storia evolutiva e delle basi bio-cognitive della semiosi e del linguaggio verbale, verranno discussi i criteri fondamentali di classificazione dei codici semiologici (vari tipi di arbitrarietà, iconicità, tipi di creatività, articolatezza ecc.). Si passerà quindi a collocare in tale ambito il linguaggio verbale, inteso come caratteristica specie-specifica dell’animale umano che si attua storicamente, entro vincoli di tipo antropologico e sociale. Il ricorso all’apparato concettuale saussuriano (arbitrarietà ‘radicale’, lingua come sistema, langue/parole, sincronia/diacronia, tempo/massa parlante, ecc.) servirà infine da bussola per lo studio delle caratteristiche universali (pancroniche) della parola umana e per un primo approccio agli aspetti di radicale socialità e determinatezza storica delle lingue. Presentation: The first didactic module will give an introduction to methodologies, basic concepts and terminology of the philosophy of language, rooted into a saussurean tradition but also integrated with a bio-linguistic, neo-darwinian perspective. After a discussion of both evolutive and bio-cognitive premises of semeiosis, some principles aiming at a classification of semeiological codes will be put forward (e.g., arbitrariness and iconicity of signs, kinds of language creativity, discreteness of the signifier, etc.). On this ground, human speech will be depicted in terms of a species-specific faculty that develops itself historically, under anthropological and social constraints. Finally, Saussure’s basic linguistic notions (radical arbitrariness, language system, the well-known dicothomies langue/parole, synchrony/diachrony, time/speaking community etc.) will de discussed, in order to single out some universal (panchronic) features of speech, which substantiate not only general linguistics but also the philosophy of language. Obiettivi: Dare agli studenti una preparazione di base nell’area della filosofia del linguaggio e della linguistica teorica, al fine di metterli in grado di sviluppare consapevolmente il proprio iter formativo nella disciplina in direzioni anche diverse da quella prospettata in questo modulo. Prerequisiti: nessuno Metodi didattici: Lezioni frontali con l'aiuto di supporti multimediali (slides e presentazioni a mezzo di computer e proiettore). Compatibilmente con la disponibilità di spazi e risorse, si organizzeranno esercitazioni integrative del corso, a cura dei collaboratori della cattedra (dott. F. Diodato, dott. M. Tardella). Frequenza: Il corso è riservato agli studenti di Filosofia con iniziale A-L; gli studenti di altri corsi di laurea debbono attenersi alla stessa canalizzazione. La data in cui si concluderà questo modulo didattico sarà indicata all’inizio delle lezioni. La frequenza è consigliata, anche perché l'insegnamento non ha alcun precedente negli studi secondari superiori. Chi non frequenti almeno due terzi delle lezioni, deve necessariamente attenersi alle indicazioni suppletive per 'non frequentanti' . Metodi di valutazione: Prova scritta sulla parte istituzionale del corso (I modulo). Chi la superi deve sostenere una parte orale, a carattere integrativo. Testi: Bibliografia uguale per tutti i corsi di laurea: 1) S. Gensini, Elementi di semiotica, Carocci, Roma 2002 e successive ristt. 2) F. De Saussure, Corso di linguistica generale, introd., trad. e commento di T. De Mauro, Laterza, Roma 1967 e successive ristt. 3) Materiali didattici integrativi resi disponibili online nel sito di Dipartimento (riconoscibili dall’etichetta “Modulo Saussure 2014-15”). Vedere URL: http://www.lettere.uniroma1.it/users/stefano-gensini. Si consiglia (per un riepilogo delle idee del Saussure e della struttura del Corso di linguistica generale) la lettura di M. Prampolini, Ferdinand de Saussure, Carocci, Roma 2013. NON FREQUENTANTI: Debbono obbligatoriamente integrare il programma suddetto con 4) F. Ferretti, I. Adornetti, Dalla comunicazione al linguaggio, Mondadori, Milano 2012 Filosofia del linguaggio M-FIL/05 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano Gensini Titolo del corso: Filosofia del linguaggio Title: Philosophy of Language Semestre I Orario Lezioni: Livello L Crediti 12 LU,MART,MERC 8.30-10.30 aula I Annualità I Orario ricevimento: MART. 10.45-13.30 stanza 210 Programma d'esame: Il corso è costituito da due moduli consecutivi. Il primo modulo introduce gli studenti ai metodi, alle categorie concettuali di base e alla terminologia della filosofia del linguaggio, secondo una linea di ricerca saussuriana, integrata dall’accoglimento dei princìpi biolinguistici suggeriti dal neodarwinismo. Dopo una presentazione della storia evolutiva e delle basi bio-cognitive della semiosi e del linguaggio verbale, verranno discussi i criteri fondamentali di classificazione dei codici semiologici (vari tipi di arbitrarietà, iconicità, tipi di creatività, articolatezza ecc.). Si passerà quindi a collocare in tale ambito il linguaggio verbale, inteso come caratteristica specie-specifica dell’animale umano che si attua storicamente, entro vincoli di tipo antropologico e sociale. Il ricorso all’apparato concettuale saussuriano (arbitrarietà ‘radicale’, lingua come sistema, langue/parole, sincronia/diacronia, tempo/massa parlante, ecc.) servirà infine da bussola per lo studio delle caratteristiche universali (pancroniche) della parola umana e per un primo approccio agli aspetti di radicale socialità e determinatezza storica delle lingue. Il secondo modulo sviluppa la linea teorica esposta nella parte introduttiva del corso, focalizzando il concetto di 'comunicazione' alla luce del dibattito interdisciplinare in corso su di essa. Particolare rilievo è dato allo studio delle diverse teorie della comunicazione succedutesi nel corso del Novecento, ad opera di filologi e psicologi come Gardiner e Bühler, di matematici come Shannon, di semiologi come Jakobson, per finire con la ‘svolta cognitiva’ impersonata dalla teoria della pertinenza e rappresentata da filosofi e linguisti come Sperber e Wilson. Presentation: This course includes two so-called didactic modules. The first didactic module will give an introduction to methodologies, basic concepts and terminology of the philosophy of language, rooted into a saussurean tradition but also integrated with a bio-linguistic, neo-darwinian perspective. After a discussion of both evolutive and bio-cognitive premises of semeiosis, some principles aiming at a classification of semeiological codes will be put forward (e.g., arbitrariness and iconicity of signs, kinds of language creativity, discreteness of the signifier, etc.). On this ground, human speech will be depicted in terms of a species-specific faculty that develops itself historically, under anthropological and social constraints. Finally, Saussure’s basic linguistic notions (radical arbitrariness, language system, the well-known dicothomies langue/parole, synchrony/diachrony, time/speaking community etc.) will de discussed, in order to single out some universal (panchronic) features of speech, which substantiate not only general linguistics but also the philosophy of language. The second didactic module will develop the concept of 'natural-historical language' previously discussed, focussing onto the concept of 'communication' within an interdisciplinary framework. Special attention will be paid to the different communication theories elaborated during the 20th century, by philologists and psychologists such as Gardiner and Bühler, mathematicians such as Shannon, semioticians such as Jakobson, up to the ‘cognitive turn’ represented by the ‘relevance theory’ put forward by philosophers and linguists such as Sperber and Wilson. Obiettivi: (1) Dare agli studenti una preparazione di base nell’area della filosofia del linguaggio e della linguistica teorica, al fine di metterli in grado di sviluppare consapevolmente il proprio iter formativo nella disciplina in direzioni anche diverse da quella prospettata in questo modulo. (2) Introdurre gli studenti a un tema attuale del dibattito filosofico-linguistico, facendo interagire la lettura analitica di testi classici della tradizione filosofica con ‘domande’ e stili argomentativi tratti dalla letteratura critica contemporanea. Prerequisiti: Nessuno. Metodi didattici: Lezioni frontali con l'aiuto di supporti multimediali (slides e presentazioni a mezzo di computer e proiettore). Compatibilmente con la disponibilità di spazi e risorse, si organizzeranno esercitazioni integrative del corso, a cura dei collaboratori della cattedra (dott. F. Diodato, dott. M. Tardella). Frequenza: Frequenza: Il corso è riservato agli studenti di Filosofia con iniziale A-L; gli studenti di altri corsi di laurea debbono attenersi alla stessa canalizzazione. La frequenza è consigliata, anche perché l'insegnamento non ha alcun precedente negli studi secondari superiori. Chi non frequenti almeno due terzi delle lezioni, deve necessariamente attenersi alle indicazioni suppletive per 'non frequentanti' . Metodi di valutazione: Scritto uguale per tutti gli studenti e i corsi di laurea sulla parte istituzionale del corso (I modulo). Orale per la parte relativa al II modulo. Per accedere all'orale è necessario avere conseguito almeno la sufficienza nello scritto. Testi: Bibliografia uguale per tutti i corsi di laurea: 1) S. Gensini, Elementi di semiotica, Carocci, Roma 2002 e successive ristt. 2) F. De Saussure, Corso di linguistica generale, introd., trad. e commento di T. De Mauro, Laterza, Roma 1967 e successive ristt. 3) Materiali didattici integrativi resi disponibili online nel sito di Dipartimento (riconoscibili dall’etichetta “Modulo Saussure”). Vedere URL: http://www.lettere.uniroma1.it/users/stefano-gensini. Si consiglia (per un riepilogo delle idee del Saussure e della struttura del Corso di linguistica generale) la lettura di M. Prampolini, Ferdinand de Saussure, Carocci, Roma 2013. 4) S. Gensini (a c. di), Filosofie della comunicazione, Carocci, Roma 2010 5) S. Bucchi, S. Gensini (a c. di), Darwiniana. Evoluzione e comunicazione, Ets, Pisa 2014. NON FREQUENTANTI: Debbono obbligatoriamente integrare il programma suddetto con 6) F. Ferretti, I. Adornetti, Dalla comunicazione al linguaggio, Mondadori, Milano 2012 Stefano Gensini STORIA DELLA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO LM 2015-2016 6 cfu II semestre Orario Lezioni: MART, MERC 8.30-10.30, aula II Orario ricevimento: MARTEDì 10.45-13.30 Titolo: Linguistica, filosofia e scienza nell’Ottocento Modulo: Questo modulo didattico si concentrerà su alcuni momenti importanti della storia del pensiero linguistico durante il XIX secolo: la nascita del comparatismo a partire dal 1808, la teoria humboldtiana del linguaggio (anni 1820-1830), il dibattito sull’origine delle lingue succeduto alla pubblicazione delle tesi di Darwin a proposito della selezione naturale (1859, 1871, 1872). Si vuole in tal modo illustrare come la riflessione sul linguaggio proceda attraverso un intreccio di problemi empirici e descrittivi (di cui è esempio il paradigma indoeuropeo), filosofici (il rapporto pensierolinguaggio, la traducibilità delle lingue ecc.) e scientifici (il linguaggio è esclusivo della specie umana o lo si trova anche in altre specie?). L’oggetto-linguaggio si presenta pertanto come un caso esemplare della collaborazione (e talvolta del conflitto) fra approcci e discipline diverse. Didactic module: This didactic module will take into consideration three important periods in the history of linguistic thought during the 19th century: (1) the inception of comparative linguistics (1808-), (2) Wilhelm von Humboldt’s theory of language (1820-1836), and (3) the discussion of the origin of language which was stimulated by Charles Darwin’s works on natural selection (1859, 1871, 1872). The point of my lessons will be the way in which language studies dealt with empirical tasks (culminating with the formulation of the ‘indoeuropean’ paradigm), as well as philosophical questions (the language-thought relationship, translability of languages etc.) and scientific subjects (is language uniquely human? Ho do other species communicate?). Conclusion: What we usually call ‘language’ (in a simplistic way) is a good case in point for both the collaboration, and sometimes the conflict, between different approaches and scientific disciplines. Obiettivi: Fornire conoscenze avanzate intorno alla storia delle filosofie e dottrine linguistiche, focalizzando l'attenzione su un periodo di centrale interesse storico e metodologico. Prerequisiti: Aver superato almeno un esame istituzionale di filosofia del linguaggio e/o di Linguistica generale. Chi non abbia tale requisito e debba comunque per motivi di piano di studio sostenere l'esame dovrà preparare (IN ALTERNATIVA A QUELLO QUI INDICATO) un programma di base da 6 cfu (vedere la pagina web del docente, sezione avvisi). Metodi didattici: Lezioni frontali con l'ausilio di supporti informatici (slides, power point). Verifica: Prova orale. Se l'andamento delle lezioni lo consentirà, si potranno attribuire e svolgere tesine scritte che faranno da punto di partenza per la discussione in sede di esame e comunque ne costituiranno parte integrante. Bibliografia per soli frequentanti: 1) Anna Morpurgo Davies, "La linguistica dell'Ottocento", in G. Lepschy (a c. di), Storia della linguistica, vol. III, Il Mulino, Bologna 1990 2) Materiali didattici a cura del docente, che saranno resi disponibili per il download nella pagina web dello stesso con la dicitura STFDL 15_16/1, 2, 3 ecc. Chi non abbia possibilità di frequentare, ma abbia comunque già fatto un esame di Filosofia del linguaggio e/o di Linguistica generale integrerà il programma con: 3) Darwiniana. Evoluzione e comunicazione, a c. di S. Bucchi e S. Gensini, Ets, Pisa 2014 Filosofia Pratica M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Filippo Gonnelli Titolo del corso: La filosofia pratica di Kant Title: Practical Philosophy Semestre II Livello LM Crediti 12 Annualità II Orario Lezioni: Lunedì, ore 15.30-18.30, aula XI Mercoledì ore 14.30-17.30, aula XI Orario ricevimento semestre invernale: (dal 1 XI 2015 al 1 III 2016) primo e terzo mercoledì del mese, ore 14-16, e su appuntamento. Programma d'esame: Il modulo consisterà in una presentazione sistematica dei fondamenti e dei principali sviluppi della filosofia pratica di Kant dalla Critica della ragion pratica a La metafisica dei costumi. Presentation: Course Title: Kant's Practical Philosophy The course consists in a systematic examination of the foundations and of the essential developments of Kant's practical philosophy, from the Critique of Practical Reason to The Metaphysics of Morals. Obiettivi: 1. Conoscenza dettagliata dei temi e dei problemi presenti nei testi 2. Capacità di elaborazione teorica delle questioni poste dalla filosofia pratica di Kant 3. Inquadramento della filosofia pratica di Kant storia della filosofia e nel dibattito contemporaneo Prerequisiti: Conoscenza generale della storia della filosofia moderna. Conoscenza dei lineamenti principali del sistema kantiano. Metodi didattici: 1. Lettura e commento del testo 2. Lezioni seminariali, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti 3. Lezioni preparatorie alla stesura della tesina. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non potessero frequentare dovranno concordare con il docente, in un colloquio che deve svolgersi a distanza di almeno tre mesi dall'appello al quale intendono presentarsi, le integrazioni al programma d’esame e la scelta del tema per la tesina. Metodi di valutazione: La valutazione finale avverrà sulla base di due prove, una scritta e una orale. La prova scritta consisterà in una tesina di circa venti cartelle concernente un tema specifico dei testi d’esame (un elenco degli argomenti verrà fornito durante il corso). La prova orale consisterà nella discussione della tesina e nel commento del testo d’esame. La consegna della tesina entro le scadenze indicate su Infostud per ogni appello è condizione preliminare per l'ammissione all'esame orale. Testi: A) Testi di Kant 1. I. Kant, Critica della ragion pratica, Laterza 2. I. Kant, La religione entro i limiti della semplice ragione, Prefazione alla prima edizione, Mursia o Laterza 3. I. Kant, Introduzione alla Metafisica dei costumi, in I. Kant, Primi principi metafisici della dottrina del diritto, Laterza. 4. I. Kant, Introduzione alla Dottrina della virtù, in I. Kant, La metafisica dei costumi, Laterza. B) Letteratura secondaria 1. Filippo Gonnelli, Introduzione alla Critica della ragion pratica, Laterza 2. Marco Ivaldo, Libertà e moralità. A partire da Kant, Il prato Editore. 2. Marco Ivaldo, Libertà e moralità. A partire da Kant, Il prato Editore. Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Daniele Guastini Titolo del corso: Estetica Title: Ontological and Theological Problems of the Christian image: from the Being to the Event Semestre II Livello LM Crediti 6 Orario Lezioni: Aula II, Mercoledì e venerdì, ore 14.30-16.30. Annualità I Orario ricevimento: Martedì ore 16-18 Programma d'esame: Il modulò studierà i principi ontologici e teologici che soggiacciono alla dottrina e alla pratica dell'immagine cristiana dei primi secoli, partendo dalla riflessione che Jean-Luc Marion da una parte e Alain Badiou dall'altra hanno dedicato alla questione del Dio cristiano. Presentation: The course will study the ontological and theological principles that underlie to the doctrine and practice of the Christian image of the early centuries, beginning from the reflection that Jean-Luc Marion. on the one hand, and Alain Badiou on the other one, have devoted to the matter of the Christian God. Obiettivi: Lo studente acquisirà la conoscenza dei testi trattati, affinerà e specializzerà le capacità di analisi e di commento degli stessi, come risultato di una lettura diretta dei testi, delle fonti, della storiografia filosofica e dell'uso di strumenti filologici e linguistici. Prerequisiti: Prerequisito fondamentale richiesto è una conoscenza generale della storia e della filosofia del periodo in esame. Metodi didattici: Dal punto di vista didattico si procederà con una lettura diretta dei testi, che verranno analizzati e commentati alla luce della tradizione critica e storiografica. È prevista, a discrezione dello studente, l’eventuale redazione di lavori di scrittura che verranno discussi e corretti in itinere. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà portare in aggiunta al programma un testo concordato al ricevimento con il docente. Metodi di valutazione: L’esame sarà costituito da una verifica orale, che terrà conto delle verifiche in itinere e delle competenze storicofilosofiche del candidato Testi: 1. A. Badiou, San Paolo. La fondazione dell'universalismo, Cronopio, Napoli 1999. 2. A. Badiou, L'essere e l'avvenimento, Il Melangolo, Genova 1995 (brani scelti). 3. J.L. Marion, Dio senza essere, Jaca Book, Milano 2008 (brani scelti). 4. D. Guastini (a cura di), Genealogia dell'immagine cristiana, La casa Usher, Firenze-Lucca 2014. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: IRENE KAJON Titolo del corso: ANTROPOLOGIA FILOSOFICA Title: PHILOSOPHICAL ANTHROPOLOGY Semestre I+II Livello L Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: I semestre lunedì 16.30-18.30 e giovedì 16.30-18.30, aula I; II semestre lunedì 16.30-18.30 e giovedì 16.30-18.30, aula I; Orario ricevimento: lunedì e giovedì dalle ore 15.30, studio del docente; Programma d'esame: Il corso, che sarà svolto in due semestri, dopo una breve introduzione all'antropologia filosofica come disciplina, assumerà come suo oggetto di indagine l'esperienza metafisica entro la realtà umana. Si analizzeranno i vari modi nei quali tale esperienza è stata descritta da alcuni filosofi del passato e del presente che hanno riflettuto sull'uomo. Esperienza metafisica che, come si dedurrà dagli scritti che verranno letti e commentati, può avere luogo nel momento in cui si conosce la natura, o si prova il sentimento del bello, o si prega, o si agisce in base a un'idea del bene. MODULO 1. SEMESTRE: Esperienze metafisiche: la conoscenza della natura e il sentimento del bello. Nel 'Fedro' di Platone è l'esperienza del bello che porta l'anima ad avere consapevolezza di un mondo altro rispetto a quello puramente sensibile. Nel 'Trattato sull'emendazione dell'intelletto' di Spinoza la conoscenza della natura permette all'anima di acquietarsi nella visione dell'ordine, raggiungendo la beatitudine. Nel Kant della 'Storia universale della natura e teoria del cielo' senso del bello e del sublime e ricostruzione delle leggi della natura si uniscono quando l'uomo si volge al cosmo: teologia e scienza si intrecciano, pur rimanendo distinte. MODULO 2. SEMESTRE: Esperienze metafisiche: la preghiera e l'eticità. In Kant, Rosenzweig, Buber preghiera ed eticità sono inseparabili poiché la prima si configura come rafforzamento dell'intenzione morale nel rivolgersi a Dio e la seconda come un agire in base a misure morali che sfuggono al tempo. Nel saggio che critica tutti i tentativi filosofici in teodicea Kant mostra come il modo di rivolgersi a Dio di Giobbe rappresenti la vera preghiera, poiché esso nasce dalla buona volontà; nella 'Stella della redenzione' Rosenzweig unisce pregare e agire nel mondo sotto forma di connessione tra la comunità ebraica e la comunità cristiana; nella sua analisi di alcuni Salmi Buber mostra come colui che prega comprende in Dio nient'altro che i Suoi attributi etici. I tre filosofi si accordano nel delineare l'esperienza metafisica a partire dal legame tra la preghiera e l'eticità. Presentation: Both parts of the course refer to the problem of metaphysical experience. In the first part metaphysical experience will be reflected at the light of knowledge of nature and aesthetic experience; in the second at the light of praying and acting. In the first part of the course Plato, Spinoza, and Kant will be read (see below the texts in the program of exam); in the second Kant, Rosenzweig, and Buber (see below the texts in the program of exam). Obiettivi: Introduzione a una riflessione sulla realtà umana a partire dai contenuti indicati dei due moduli di insegnamento. Prerequisiti: Conoscenze filosofiche e culturali di base. Metodi didattici: Lettura e commento di testi. Domande e tentativi di risposte. Frequenza: Obbligatoria. I non frequentanti dovranno prendere contatti con la docente per l'indicazione di testi integrativi nel programma d'esame. Metodi di valutazione: Esame orale. Si consiglia di dividere l'esame sul programma dei due semestri in due parti, sostenendo un esonero sulla prima parte. Tesina scritta facoltativa (max 12-15 pagine) su argomento da concordare con la docente. Testi: I. MODULO: Groethuysen, Antropologia filosofica, Guida, Napoli. Platone, Fedro, in Opere, Laterza, Roma-Bari (o altra ed.). Platone, Fedro, in Opere, Laterza, Roma-Bari (o altra ed.). Spinoza, Trattato sull'emendazione dell'intelletto, SE, Milano. Kant, Storia universale della natura e teoria del cielo, Bulzoni, Roma. II. MODULO Kant, Sull'insuccesso di ogni tentativo filosofico in teodicea, trad. it. a c. di A. Massolo in "Studi Urbinati", 1955, n. 29, o altra ed. Rosenzweig, La stella della redenzione, Vita & Pensiero, Milano. Buber, Il diritto e il torto, Interpretazione di alcuni Salmi, Gribaudi, Bologna. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 IRENE KAJON Titolo del corso: ANTROPOLOGIA FILOSOFICA Title: PHILOSOPHICAL ANTHROPOLOGY Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: I Semestre lunedì 10.30-15.30 e mercoledì 17.30-19.30 aula XI; Orario ricevimento: lunedì e giovedì dalle ore 15.30, studio del docente; Programma d'esame: Archetipi dell'umano: Ulisse, Don Chisciotte, Faust. Il corso prenderà in esame tre archetipi dell'essere umano descritti nella letteratura europea e il modo in cui alcuni filosofi del Novecento li hanno interpretati: Ulisse, ovvero colui che tende all'ampliamento delle conoscenze, vincendo la paura, secondo Adorno e Horkheimer e secondo Primo Levi; Don Chisciotte, ovvero chi va in cerca di avventure nell'illusione e combattendo contro la realtà delle cose, secondo Ortega y Gasset e De Unamuno; Faust, ovvero chi desidera nella vita conquistare l'eternità, secondo Hermann Cohen. Presentation: The course will consider three symbols of human being described in European literature and how some philosophers of the 20th century have interpreted them: Ulixes, according to Adorno and Horkheimer and Primo Levi; Don Quixote, according to Ortega y Gasset and De Unamuno; Faust, according to Hermann Cohen. Obiettivi: Approfondimento di temi di antropologia filosofica attraverso la riflessione su alcune descrizioni di archetipi umani nella letteratura e nella filosofia europea. Prerequisiti: Conoscenze di base di storia della letteratura e della filosofia europea. Metodi didattici: Lettura di testi e commenti. Frequenza: Frequenza obbligatoria. Chi non puo' frequentare, prenderà contatti con la docente. Metodi di valutazione: Tesina obbligatoria (max 20 cartelle) su argomento che sarà concordato con la docente. Esame orale. Testi: Horkheimer e Adorno, Dialettica dell'Illuminismo, Einaudi. Primo Levi, Se questo è un uomo, in Opere, vol. I, Einaudi. Ortega y Gasset, Meditazioni del Chisciotte, Mimesis. De Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancio Panza, Mondadori. Hermann Cohen, Etica della volontà pura, Ed. Scientifiche Italiane. Libertà e determinismo: trasformazioni medievali della responsabilità morale M-FIL/08 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Marialucrezia Leone Titolo del corso: Libertà e determinismo: trasformazioni medievali della responsabilità morale Title: Freedom and Determinism: Medieval Transformations of Moral Responsibility Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità II Orario lezioni: Giovedì, 16.30-18.30 (Aula XII); Venerdì, 8.30-10.30 (Aula XII) Orario ricevimento: Giovedì 15.00-16.15. Programma d'esame: Il corso si prefigge di offrire agli studenti un approccio alla genesi delle nozioni di libertà, libero arbitrio (un’invenzione prettamente del Medio Evo) e determinismo nel pensiero tardo antico e medievale, in riferimento al più ampio dibattito della responsabilità morale. Esso intende ripercorrere gli autori più significativi e le tappe principali della tematica, concentrandosi sull’analisi dei rapporti di quelle che sono concordemente riconosciute dai medievali le facoltà dell’agire pratico: la volontà e l’intelletto. In questo percorso dottrinale si prenderanno in esame le fonti antiche (Aristotele), passi scelti delle opere di Agostino di Ippona, Severino Boezio, Anselmo d’Aosta, per poi soffermarsi soprattutto sulla cosiddetta “scolastica universitaria”. Con l’arrivo delle opere etiche e politiche aristoteliche nell’Occidente latino, nella seconda metà del XIII secolo, si assiste infatti all’intensificarsi del dibattito tra quei maestri che, rifacendosi alle posizioni di Aristotele, sono per lo più intenti a difendere la superiorità dell’intelletto (da cui fanno dipendere i giudizi della volontà), e coloro che, al contrario, sostengono il ruolo attivo della volontà, e quindi della libertà di scelta e del valore della grazia. Se nel secondo gruppo di pensatori vanno annoverati diversi autori francescani e qualche maestro secolare (come Enrico di Gand), nel primo gruppo si devono invece ricordare, almeno in parte, Tommaso d’Aquino e soprattutto Goffredo di Fontaines. Per i “sostenitori della volontà”, la responsabilità morale risiede soltanto nella facoltà volitiva, in grado di autodeterminarsi nella scelta; per i “sostenitori dell’intelletto”, invece, l’errore e la virtù nell’uomo dipendono esclusivamente dalla ragione, incapace di proporre alla volontà il bene da seguire. In linea con la corrente francescana, Giovanni Duns Scoto arriva a difendere la piena autonomia della volontà, mediante quella che viene definita un’“inclinazione” di questa facoltà per il proprio bene e per la giustizia; Guglielmo d’Ockham, invece, fonda la libertà della volontà sulla teoria dell’“indifferenza” di questa facoltà di fronte a qualsiasi oggetto proposto dall’intelletto. Presentation: Aim of the course is to offer a philosophical introduction to the notions of freedom, free will (a purely medieval invention) and determinism in late ancient and medieval thought, explaining their relation to moral responsibility. We shall investigate together the most important authors and the most significant moments of this conceptual development. In particular, we shall look at what, according to the medieval authors, are the two faculties of the practical sphere par excellence, namely will and intellect, and their respective role in human action. Texts will include sections from Aristotle’s Ethics (the source for the whole debate to follow), from Augustine, Boethius, Anselm of Canterbury, and, most importantly, from authors of the 13th century. It is mainly after the arrival of the Aristotelian ethical and political texts in the Latin west (second half of the 13th century) that the debate between “voluntarists” and “intellectualists” arises. The acceptance or refusal of the Aristotelian theses about moral action brings about a dispute between masters who, following the Aristotelian position, defend the superiority of intellect (upon which, they hold, depend the judgements of the will), and masters attributing an active role to the will and emphasizing its freedom and the value of grace. In the second group of scholars figure many Franciscan masters and some secular theologians (like Henry of Ghent). Whereas in the first group, the most prominent thinkers are undoubtedly Thomas Aquinas (at least to some extent) and Godfrey of Fontaines. According to the “defenders of the will”, moral responsibility belongs only to the volitional faculty of the soul which, as they argue, is able to determine itself in the act of choice. On the other hand, for the “defenders of the intellect” human virtues and human misconduct pertain to intellect alone, which is not able to propose the goal or end (of an action) to the will. In the wake of the Franciscan interpretation of the debate, John Duns Scotus eagerly defends the full autonomy of the will, by means of what he defines as an “inclination” of this faculty towards its own good and justice in general. Finally, William Ockham shall ground the freedom of the will in the theory that this faculty is “indifferent” regarding the influence of intellect. Obiettivi: Il corso intende offrire agli studenti la possibilità di ripercorrere alcune problematiche filosofiche fondamentali, dalla Tarda Antichità al periodo della cosiddetta “scolastica universitaria”; di sviluppare, mediante la lettura diretta e critica dei testi, un’appropriata competenza del lessico distintivo e dello scenario concettuale dell’epoca, con particolare attenzione al tema della libertà e del determinismo. Prerequisiti: Prerequisiti: Nessun prerequisito obbligatorio; è auspicabile, ma non indispensabile, la conoscenza del latino e di una lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo). Metodi didattici: Lezioni frontali e letture commentate di testi e dispense che contengono passi scelti sul tema del corso. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potesse frequentare, per sostenere l’esame, dovrà concordare con il docente delle letture supplementari rispetto a quelle già in programma. Metodi di valutazione: Esame orale; possibilità di una prova scritta esclusivamente in caso di un numero elevato di studenti frequentanti. Testi: - Il manuale: P. PORRO / C. ESPOSITO, Filosofia antica e medievale, Bari, Laterza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’). Chi lo desideri, può studiare in alternativa: É. GILSON, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 e edizioni successive. - Passi scelti da opere di Aristotele, Agostino di Ippona, Severino Boezio, Anselmo d’Aosta, Bernardo di Chiaravalle, Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand, Goffredo di Fontaines, Giovanni Duns Scoto e Guglielmo di Ockham (i passi saranno indicati dal docente durante lo svolgimento del corso). - Letture consigliate: G. ALLINEY, Il nodo del giunco. Le questioni sulla libertà di Enrico di Gand, Pagina, Bari 2009; T. HOFFMANN, Intellectualism and Voluntarism, in R. PASNAU / C. VAN DYKE (eds.), The Cambridge History of Medieval Philosophy, Cambridge University Press, Cambridge 2010, pp. 414-427; M. LEONE, Filosofia e teologia della vita activa. La sfera della vita pratica in Enrico di Gand, Pagina, Bari 2014 (Parte prima, Capitolo primo); P. PORRO, Trasformazioni medievali della libertà/2. Libertà e determinismo nei dibattiti scolastici, in M. DE CARO / M. MORI / E. SPINELLI (a cura di), Libero arbitrio. Storia di una controversia filosofica, Carocci, Roma 2014 («Frecce», 180), pp. 191-221; F.-X. PUTALLAZ, Insolente liberté. Controverses et condamnations au XIIIe siècle, Éditions Universitaires, Fribourg / Éditions du Cerf, Paris 1995 («Vestigia», 15). Filosofia Teoretica M-FIL/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Tito Magri Titolo del corso: Ragione, Regola, Errore Title: Reason, Rule, Error Semestre II Livello L Crediti 12 Annualità II Orario Lezioni: Lunedì, Martedì, Mercoledì, 14:30/16:30, Aula XII Orario ricevimento: Il primo e il terzo Mercoledì del mese, dalle 9:30 alle 11:30 Programma d'esame: Il corso affronta sotto diverse prospettive il problema della normatività. I concetti normativi trovano applicazione in semantica, epistemologia, etica. Secondo un punto di vista, concetti normativi come corretto o scorretto, appropriato o inappropriato, razionale o irrazionale, dipendono da condizioni metafisiche, da modi in cui le cose stanno oggettivamente. Secondo un punto di vista opposto, sono espressione di atteggiamenti soggettivi, sono dipendenti dalla mente. Il corso intende presentare e discutere questa alternativa, con particolare riferimento alla teoria del contenuto e del significato e al problema della possibilità dell'errore. Presentation: The course addresses the problem of normativity under different perspectives. Normative concepts are prominent in semantics, epistemology, and ethics. According to one point of view, normative concepts such as right or wrong, fitting or unfitting, rational or irrational, depend on metaphysical conditions, on ways things are objectively. According to an opposite point of view, they are the expression of subjective attitudes and dependent on the mind. The course aims to present and discuss this alternative, with particular focus on the theory of the content and meaning and on the problem of the possibility of error. Obiettivi: Addestramento alla analisi dei concetti filosofici e alla discussione e alla scrittura filosofica. Prerequisiti: Una conoscenza elementare della lingua inglese. Metodi didattici: Lezioni frontali. Gruppi di discussione. Preparazione di un proprio testo filosofico. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: L’esame consiste nella preparazione sotto la guida del docente e nella difesa di un proprio saggio sui temi del corso. Testi: Il corso ha carattere teorico e non storico. Comunque i problemi su cui verte saranno discussi in riferimento a testi di Kant, Frege, Wittgenstei, Kripke, McDowell, Gibbard. ETICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Claudia Mancina Titolo del corso: Title: Ethics Semestre II Orario Lezioni: 15.30-16.30 Livello L Crediti 6 Lunedì, mercoledì, giovedì 16.30-18.30 Annualità III Orario ricevimento: mercoledì Programma d'esame: Il corso tratta il rapporto tra etica e religione. Con la fine dell’unità cristiana del mondo europeo, si comincia a pensare la possibilità di un’etica laica, svincolata da ogni fondamento soprannaturale, che cerchi nella ragione umana, o nella natura umana, i fondamenti delle norme. Oggi, compiuto il processo di secolarizzazione, il conflitto tra etica e religione si può considerare concluso. Saranno prese in esame alcune proposte contemporanee di interpretazione della laicità, con particolare riguardo a Rawls e Habermas. Presentation: The subject of this course is the relationship between ethics and religion, in our "post-secular age". We will discuss some contemporary versions of secularism, namely those presented by Rawls and Habermas. The subject of this course is the relationship between ethics and religion. After the end of the Christian unity of Europe, it becomes possible to think of a secular ethics, independent of any supernatural foundation, one that finds its basis in human reason or human nature. Today the secularisation process is completed and the conflict between ethics and religion can be regarded as settled. We will discuss some contemporary versions of secularism, namely those presented by J. Rawls and J. Habermas. Obiettivi: Acquisire una buona conoscenza del dibattito sul problema in oggetto; acquisire capacità di lettura di testi filosofici di epoca moderna; saper identificare i punti salienti dell'argomentazione degli autori trattati Prerequisiti: conoscenza della storia della filosofia a livello manualistico; conoscenza elementare di inglese e francese Metodi didattici: lettura dei testi filosofici e discussione Frequenza: obbligatoria; chi non può frequentare per seri problemi è pregato di contattare la docente Metodi di valutazione: interrogazione orale e eventuale prova scritta Testi: J. Rawls, Un riesame dell’idea di ragione pubblica, in Saggi, ed. di Comunità, Torino, 2001. J. Habermas, Fede e sapere, in Il futuro della natura umana, Einaudi, Torino, 2002. J. Habermas – J. Ratzinger, Ragione e fede in dialogo, Marsilio, Venezia, 2005. Claudia Mancina, La laicità al tempo della bioetica, il Mulino, Bologna, 2009, (esclusa la parte II e III). J. Casanova, Oltre la secolarizzazione, il Mulino, Bologna, 2000, parte prima (fino a p. 121). ETICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Claudia Mancina Titolo del corso: Title: Ethics Semestre II Livello L Crediti 12 Orario Lezioni: lunedì, mercoledì, giovedì, 16.30-18.30 15.30-16.30 Annualità III Orario ricevimento: mercoledì Programma d'esame: Il corso intende ripercorrere alcuni momenti della storia del rapporto tra etica e religione dopo la fine dell'unità religiosa dei popoli europei (sec. XVII e XVIII) e la nascita dell'etica laica. Nella prima parte si discuteranno alcuni testi classici su religione e tolleranza. Nella seconda parte si discuteranno alcune proposte contemporanee di interpretazione della laicità, con particolare riguardo a Rawls e Habermas. Presentation: The subject of this course is the relationship between ethics and religion, seen in two historical moments: 1. after the end of the religious unity of European peoples and the first beginning of secular ethics (XVII-XVIII centuries); and 2. in our "post-secular age". In the first part we will discuss some classical works on toleration. In the second part we will discuss some contemporary versions of secularism, namely those presented by Rawls and Habermas. Obiettivi: Acquisire una buona conoscenza del dibattito sul problema in oggetto; acquisire capacità di lettura di testi filosofici di epoca moderna; saper identificare i punti salienti dell'argomentazione degli autori trattati Prerequisiti: conoscenza della storia della filosofia a livello manualistico; conoscenza elementare di inglese e francese Metodi didattici: lettura dei testi filosofici e discussione Frequenza: obbligatoria; chi non può frequentare per seri problemi è pregato di contattare la docente Metodi di valutazione: interrogazione orale e eventuale prova scritta Testi: J. Locke, Sulla tolleranza, Laterza, Roma-Bari, 1989. Voltaire, Trattato sulla tolleranza, Feltrinelli, Milano, 2003. J. S. Mill, Saggi sulla religione, Feltrinelli, Milano, 2006. F. Lomonaco, Tolleranza, Guida, Napoli, 2005. J. Rawls, Un riesame dell’idea di ragione pubblica, in Saggi, ed. di Comunità, Torino, 2001. J. Habermas, Fede e sapere, in Il futuro della natura umana, Einaudi, Torino, 2002. J. Habermas – J. Ratzinger, Ragione e fede in dialogo, Marsilio, Venezia, 2005. Claudia Mancina, La laicità al tempo della bioetica, il Mulino, Bologna, 2009, (esclusa la parte II e III). J. Casanova, Oltre la secolarizzazione, il Mulino, Bologna, 2000, parte prima (fino a p. 121). Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Luca Marchetti Titolo del corso: Estetica Title: Aesthetics Semestre II Orario Lezioni: Livello L Martedì 16.30-18.30 aula I Mercoledì 16.30-18.30 aula I Crediti 6 Annualità I Orario ricevimento: Martedì Mercoledì 15.00-16.30 15.00-16.30 Programma d’esame: Normatività dell’estetico Il corso intende affrontare la questione della “normatività estetica” nel pensiero di Ludwig Wittgenstein e di Stanley Cavell, concentrandosi in particolare sulle nozioni di “criterio”, di “seguire una regola”, di “somiglianze di famiglia” e di immagine come “quadro di genere”. Inoltre, il corso esaminerà il rapporto tra estetica e prassi, con particolare attenzione alla nozione di “forma di vita”. A partire da questi temi verranno affrontati alcune questioni centrali dell’estetica analitica e continentale, che permetteranno di restituire lo sfondo teorico e la complessità del dibattito in corso. Presentation: Aesthetic normativeness This course aims at examining the question of the “aesthetic normativeness” in Ludwig Wittgenstein and Stanley Cavell’s thought, focusing in particular on the notions of “criterion”, of “following a rule”, of “family resemblance”, and of image as “genre-picture”. Furthermore, the course will examine the relationship between aesthetics and praxis, with particular attention to the notion of “form of life”. Moving from these topics, we will further examine some central issues in analytic and continental aesthetics that allow us to understand the theoretical framework and the complexity of the current debate. Obiettivi: Il corso intende offrire gli strumenti concettuali necessari alla comprensione dei problemi dell’estetica e dell’esperienza artistica contemporanea. Lo studente affinerà, inoltre, la capacità di analisi e di commento dei testi trattati. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore, nonché nozioni e conoscenze di base in ambito filosofico e artistico moderno e contemporaneo. Metodi didattici: Si procederà con la lettura e l’analisi dei testi, che verranno introdotti e commentati alla luce dei problemi teorico-critici dell’estetica contemporanea. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non possono frequentare, devono contattare il docente per stabilire la bibliografia integrativa. Metodi di valutazione: L’esame è costituito da una verifica orale. Testi: 1) Wittgenstein L., Ricerche filosofiche, Einaudi (parti da indicare); 2) Wittgenstein L., Della certezza. L’analisi filosofica del senso comune, Einaudi (parti da indicare); 3) Wittgenstein L., Lezioni e conversazioni sull’etica, l’estetica, la psicologia e la credenza religiosa, Adelphi (parti da indicare); 4) Wittgenstein L., Note sul Ramo d’oro di Frazer, Adelphi; 5) Cavell S., La riscoperta dell’ordinario. La filosofia, lo scetticismo, il tragico, Carocci (parti da indicare); 6) Cavell S., I problemi estetici della filosofia moderna, in Chiodo S. (a cura di), Che cosa è arte. La filosofia analitica e l’estetica, Utet, Torino, 2007, pp. 111-123. 7) Ulteriore materiale verrà indicato durante il corso. Filosofia politica e sociale SPS/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Virginio Marzocchi Titolo del corso: Filosofia politica e sociale Title: Political and Social Philosohy Semestre I Livello L Crediti 6 Orario Lezioni: Aula I MA 10,30-13,30; ME 10,30-13,30 Annualità I Orario ricevimento: MA 14,30-16,30 Programma d'esame: Il corso considererà l’affermarsi della modernità politica e giuridica nei secc. XVII e XVIII, in cui gli Stati vengono a formarsi. Esamina così il farsi e differenziarsi della sfera politica (rispetto ad es. a religione, morale, economia) in Occidente, tanto dal punto di vista filosofico-politico quanto da quello dei contesti giuridico-istituzionali. Prende così in considerazione: il giusnaturalismo contrattualista; Hobbes; il repubblicanesimo inglese; Spinoza; Locke; l’illuminismo anglo-scozzese; Montesquieu; Rousseau; le 2 rivoluzioni nord-americana e francese. Si concentra infine sulla distinzione di Kant tra legislazione etica e giuridica sulla scorta di un solo principio. Presentation: The course will consider the emergence of political and legal modernity in the seventeenth and the eighteenth century, in which the states were formed. Thus, we will examine the constitution and differentiation of the Western political sphere (in relation to, say, religion, morals, economics), both from a politico-philosophical vantage point and from that of its legalinstitutional contexts. We will take into account: natural law contractualism; Hobbes; English republicanism; Spinoza; Locke; Anglo-Scottish Enlightenment; Montesquieu; Rousseau; the North-American and the French revolution. The course will then concentrate on Kant’s distinction between ethical and juridical legislation on the basis of one normative principle. Obiettivi: Introduzione alle tematiche della filosofia politica e sociale, in chiave sia teorica sia storica, in modo che gli studenti, al termine del corso, siano in grado: di applicare le conoscenze di base e la capacità di comprensione dei testi e dei temi filosofico-politici a problemi classici e attuali della ricerca di settore; di utilizzare appropriate strategie argomentative; di raccogliere e vagliare criticamente le diverse posizioni accreditate; di differenziare la propria tecnica espositiva e comunicativa; di sviluppare un metodo di studio idoneo ad affrontare situazioni di apprendimento sia logico-teoriche sia storico-teoriche, al fine di proseguire gli studi verso maggiori livelli di specificità e complessità. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Metodi didattici: Lezione frontale, esercitazioni e discussione. Frequenza: Di norma obbligatoria. Metodi di valutazione: Esoneri scritti ed esame orale. Testi: – Virginio MARZOCCHI, Filosofia politica: storia, concetti, contesti, Laterza, Roma – Bari 2011 (in particolare capp. 5-6). – Immanuel KANT, Fondazione della metafisica dei costumi, a cura di F. Gonnelli, Laterza (Economica Laterza 122 – Classici della filosofia con testo a fronte), Roma – Bari 20054 (esclusivamente: «Prefazione», «Sezione I», «Sezione II»). A disposizione degli studenti presso il Centro Fotocopie di Villa Mirafiori: appunti del docente. – Immanuel KANT, Primi principi metafisici della dottrina del diritto, a cura di F. Gonnelli (Economica Laterza 375 – Classici della filosofia con testo a fronte), Roma – Bari 2005 (esclusivamente: pp. 1-103). A disposizione degli studenti presso il Centro Fotocopie di Villa Mirafiori: appunti del docente. Filosofia politica e sociale SPS/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Virginio Marzocchi Titolo del corso: Filosofia politica e sociale Title: Political and Social Philosohy Orario Lezioni: Aula I MA 10,30-13,30; ME 10,30-13,30 Semestre I Livello L Crediti 12 Orario ricevimento: MA 14,30-16,30 Annualità III Programma d'esame: La prima parte del corso considererà l’affermarsi della modernità politica e giuridica nei secc. XVII e XVIII, in cui gli Stati vengono a formarsi. Esamina così il farsi e differenziarsi della sfera politica (rispetto ad es. a religione, morale, economia) in Occidente, tanto dal punto di vista filosofico-politico quanto da quello dei contesti giuridico-istituzionali. Prende così in considerazione: il giusnaturalismo contrattualista; Hobbes; il repubblicanesimo inglese; Spinoza; Locke; l’illuminismo anglo-scozzese; Montesquieu; Rousseau; le 2 rivoluzioni nord-americana e francese. Si concentra infine sulla distinzione di Kant tra legislazione etica e giuridica sulla scorta di un solo principio. La seconda parte del corso considererà quindi il periodo dal sec. XIX al presente. Esamina così l’affermarsi degli Stati nazional-costituzionali e poi liberal-democratici fino all’oggi (caratterizzato da ampi fenomeni di globalizzazione), tanto dal punto di vista filosofico-politico quanto da quello dei contesti storico-istituzionali. Prende così in considerazione: le reazioni alla rivoluzione francese; Bentham; Constant; Hegel, Tocqueville; Marx; Mill; Kelsen, Schmitt; Arendt; Rawls; Habermas; le più recenti frontiere della filosofia politica. Si sofferma in particolare sul concetto agonale di politico sviluppata da Schmitt e sulla prospettiva democratico-discorsivista avanzata da Apel e Habermas. Presentation: In its first part the course will consider the emergence of political and legal modernity in the seventeenth and the eighteenth century, in which the states were formed. Thus, we will examine the constitution and differentiation of the Western political sphere (in relation to, say, religion, morals, economics), both from a politico-philosophical vantage point and from that of its legal-institutional contexts. We will take into account: natural law contractualism; Hobbes; English republicanism; Spinoza; Locke; Anglo-Scottish Enlightenment; Montesquieu; Rousseau; the North-American and the French revolution. The course will then concentrate on Kant’s distinction between ethical and juridical legislation on the basis of one normative principle. In the second part the course will consider the period that extends from the nineteenth century to the present time. We will examine the rise of national-constitutional states and then of liberal-democratic ones, up to the current epoch (characterised by broad phenomena of globalisation), both from a politico-philosophical vantage point and from that of its historical-institutional contexts. Thus, we will take into exam: the reactions to the French Revolution; Bentham; Constant; Hegel, Tocqueville; Marx; Mill; Kelsen, Schmitt; Arendt; Rawls; Habermas; the most recent frontiers of political philosophy. In particular, we will dwell upon the agonal concept of the political developed by Schmitt and the democraticdiscursive perspective advanced by Apel and Habermas. Obiettivi: Introduzione alle tematiche della filosofia politica e sociale, in chiave sia teorica sia storica, in modo che gli studenti, al termine del corso, siano in grado: di applicare le conoscenze di base e la capacità di comprensione dei testi e dei temi filosofico-politici a problemi classici e attuali della ricerca di settore; di utilizzare appropriate strategie argomentative; di raccogliere e vagliare criticamente le diverse posizioni accreditate; di differenziare la propria tecnica espositiva e comunicativa; di sviluppare un metodo di studio idoneo ad affrontare situazioni di apprendimento sia logico-teoriche sia storico-teoriche, al fine di proseguire gli studi verso maggiori livelli di specificità e complessità. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nei primi anni del corso di laurea. Metodi didattici: Metodi didattici: Lezione frontale, esercitazioni e discussione. Frequenza: Di norma obbligatoria. Metodi di valutazione: Esoneri scritti ed esame orale. Testi: – Virginio MARZOCCHI, Filosofia politica: storia, concetti, contesti, Laterza, Roma – Bari 2011 (in particolare capp. 5-8). – Immanuel KANT, Fondazione della metafisica dei costumi, a cura di F. Gonnelli, Laterza (Economica Laterza 122 – Classici della filosofia con testo a fronte), Roma – Bari 20054 (esclusivamente: «Prefazione», «Sezione I», «Sezione II»). A disposizione degli studenti presso il Centro Fotocopie di Villa Mirafiori: appunti del docente. – Immanuel KANT, Primi principi metafisici della dottrina del diritto, a cura di F. Gonnelli (Economica Laterza 375 – Classici della filosofia con testo a fronte), Roma – Bari 2005 (esclusivamente: pp. 1-103). A disposizione degli studenti presso il Centro Fotocopie di Villa Mirafiori: appunti del docente. – Carl SCHMITT, Le categorie del politico, il Mulino, Bologna 2013. – Virginio MARZOCCHI, Per un’etica pubblica. Giustificare la democrazia, Liguori, Napoli 2000 (esclusivamente: capp. 56). – Mariano CROCE, Andrea SALVATORE, Filosofia politica. Le nuove frontiere, Laterza, Roma – Bari 2012. Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Pietro Montani Titolo del corso: Il lavoro dell’immaginazione Title: Aesthetics Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità III Orario Lezioni: venerdì, ore 8,30-10,30 – aula II; sabato, ore 11,30-13,30, aula II Orario ricevimento: sabato, ore 1,30-11,30 Programma d'esame: Il lavoro dell'immaginazione 4: Immaginazione e immagine esterna. Il modulo presenterà una discussione critica dei processi di "esternalizazione" dell'immagine con particolare riferimento all'esperienza del cinema e dei nuovi media elettronici e digitali Presentation: The Work of Imagination, 4: Imagination al external Image. The second Semester Course will discuss the processes of "externalization" of the image in cinema and new media Obiettivi: Il modulo si propone di offrire una approfondita discussione critica di uno dei concetti più controversi della storia della filosofia che è, al tempo stesso, uno dei più importanti per la comprensione del nostro tempo: l'immaginazione. Saranno discussi, in particolare, i processi di "esternalizzazione" dell'immaginazione nel cinema e nei nuovi media Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nei primi anni del corso di laurea Metodi didattici: Lezione frontale con ausili audiovisivi; seminari Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non può frequentare è tenuto a concordare col docente, nell'orario di ricevimento, alcune letture integrative Metodi di valutazione: Esame orale Testi: S.M. Ejzenstejn, Teoria generale del montaggio, Marsilio, Venezia 2005; D. Vertov, L'occhio della rivoluzione, Mimesis, Milano 2011; P. Montani, L'immaginazione intermediale, Laterza, Roma-Bari 2010; P. Montani, Tecnologie della sensibilità, Cortina, Milano 2014 Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Pietro Montani Titolo del corso: Il lavoro dell’immaginazione Title: The work of the imagination Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: venerdì, ore 10,30-12,30 - aula II; Sabato, ore 11,30-13,30 – aula II Orario ricevimento: sabato, ore 10,30-11,30 Programma d'esame: Il lavoro dell'immaginazione 3. Immaginazione e immagine interna. Il modulo prenderà in considerazione la teoria freudiana del sogno e alcune sue riletture moderne (tra le altre: Derrida, Lacan) Presentation: The work of the imagination 3. Imagination and internal image. The first Semester Course will consider Freud's theory of dream and some of its modern interpretations (among other: Derrida, Lacan) Obiettivi: Il modulo si propone di offrire una approfondita discussione critica di uno dei concetti più controversi della storia della filosofia che è, al tempo stesso, uno dei più importanti per la comprensione del nostro tempo: l'immaginazione. Nel primo semestre sarà discussa la questione della cosiddetta "immagine interna" alla luce della teoria freudiana del sogno Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello Metodi didattici: Lezioni frontali con sussidi audiovisivi. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non può frequentare è tenuto a concordare col docente, negli orari di ricevimento, alcune letture integrative, Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Il testo di riferimento è S. Freud, Interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri (diverse edizioni) La bibliografia secondaria sarà resa nota all'inizio del modulo Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Pietro Montani Titolo del corso: Il lavoro dell’immaginazione Title: The work of the imagination Semestre I+II Livello LM Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: venerdì, ore 10,30-12,30 – aula II; sabato, ore 11,30-13,30 – aula II (I semestre) venerdì, ore 8,30-10,30 – aula II; sabato, ore 11,30-13,30 – aula II Orario ricevimento: sabato, ore 10,30-11,30 Programma d'esame: Il lavoro dell'immaginazione 3 e 4: Immaginazione e immagine interna; Immaginazione e immagine esterna. Il modulo si propone di offrire una approfondita discussione critica di uno dei concetti più controversi della storia della filosofia che è, al tempo stesso, uno dei più importanti per la comprensione del nostro tempo: l'immaginazione. Nel primo semestre sarà discussa la questione della cosiddetta "immagine interna" alla luce della teoria freudiana del sogno; nel secondo semestre saranno discussi i processi di "esternalizzazione" dell'immaginazione nel cinema e nei nuovi media. Presentation: The work of Imagination, 3 and 4: Imagination and internal Image; Imagination and external image. In the first Semester Course the problem of the internal image will be discussed in the light of Freud's theory of dream; the second Semester Course will discuss the processes of "externalization" of the image in cinema e new media. Obiettivi: I due moduli mirano a fornire un'ampia ricognizione critica sul concetto di immaginazione, con particolare riferimento alla dialettica interno-esterno che la caratterizza e con una particolare attenzione all'esperienza dell'immagine nel cinema e nei nuovi media elettronici e digitali Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello Metodi didattici: Lezione frontale con sussidi audiovisivi; seminari Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non può frequentare è tenuto a concordare col docente, nell'orario di ricevimento, alcune letture integrative Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Primo semestre: testo di riferimento: S. Freud, L'interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, Torino (diverse edizioni); la bibliografia secondaria sarà resa nota all'inizio del modulo. Secondo semestre: testi di riferimento: S.M. Ejzenstejn, Teoria generale del montaggio, Marsilio, Venezia 2005; D. Vertov, L'occhio della rivoluzione, Mimesis, Milano 2011; P. Montani, L'immaginazione intermediale, Laterza, Roma-Bari 2010; P. Montani, Tecnologie della sensibilità, Cortina, Milano 2014. Filosofia teoretica I. III A M-FIL/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Marcello Muste’ Titolo del corso: Filosofia teoretica Title: Theoretical Philosophy Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: Lunedì 15,30/17,30 – Mercoledì 16,30/17,30 (Aula XI) Orario ricevimento: Mercoledì 15,30/16,30 Programma d'esame: Nietzsche come critico della civiltà. Fin da Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik (Nascita della tragedia, 1872), con la considerazione dell’intellettualismo di Socrate e di Euripide, Nietzsche si presenta come un critico della civiltà occidentale. Il problema della decadenza acquista perciò, nella sua opera, un’importanza decisiva. Ma è soprattutto negli ultimi scritti, dopo la pubblicazione di Also sprach Zarathustra (Così parlò Zarathustra, 1883-1885), quando la dottrina della volontà di potenza venne svolta in tutte le sue conseguenze, che la critica della civiltà conseguì una superiore e definitiva maturità, attraverso la considerazione della morale, della religione cristiana e degli ideali ascetici. Il corso propone una lettura analitica degli ultimi scritti di Nietzsche e dei frammenti postumi di questo periodo, nel tentativo di approfondire il concetto di decadenza e gli aspetti principali di questa critica della civiltà. Presentation: Nietzsche as a Critic of Civilisation. From Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik (The Birth of Tragedy, 1872), through the consideration of the intellectualism of Socrates and Euripides, Nietzsche presents himself as a critic of Western civilisation. The problem of the decadence takes for this reason a crucial importance. It is especially in the last writings, after publishing of Also sprach Zarathustra (Thus spoke Zarathustra, 1883-1885), as the doctrine of the will of power was conducted in all the consequences, that the a critical analysis of civilisation obtained a higher and conclusive maturity, through the consideration of morality, Christian religion and ascetical ideals. The course proposes an analytical reading of Nietzsche’s last writings and posthumous fragments, in an attempt to deep the concept of decadence and the main aspects of this critique of civilization. Obiettivi: Il corso si propone di sviluppare l'attitudine alla lettura e all'interpretazione del testo filosofico, alla riflessione e alla ricerca teoretica, portando una particolare attenzione sia al livello concettuale dell'analisi del testo sia alla struttura del lessico filosofico. Prerequisiti: Il corso è rivolto al secondo anno della laurea magistrale e presuppone una buona conoscenza della storia della filosofia e una attitudine all'indagine teoretica. Metodi didattici: Il corso è articolato in lezioni frontali e discussioni seminariali, a cadenza settimanale, con il coinvolgimento attivo degli studenti. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che si trovassero nella impossibilità di frequentare una parte delle lezioni devono contattare il docente nelle ore di ricevimento per concordare le opportune integrazioni del programma. Metodi di valutazione: La valutazione prevede un esame orale. L'esame si articola in tre parti: 1) una domanda generale sulla filosofia di Nietzsche; 2) una domanda sui testi di Nietzsche indicati nel programma; 3) la lettura e il commento circostanziato di un brano di uno dei testi in programma. Gli studenti possono preparare una tesina scritta di circa 10 cartelle su un tema da concordare preventivamente con il docente, che verrà discussa e valutata in sede di esame. La discussione della tesina non sostituisce le altre parti dell'esame orale. Testi: Parte generale: G. Vattimo, "Introduzione a Nietzsche", Laterza. Parte monografica: 1) F. Nietzsche, "Al di là del bene e del male", Adelphi. 2) F. Nietzsche, "Genealogia della morale", Adelphi. 3) F. Nietzsche, "Crepuscolo degli idoli", Adelphi. 4) F. Nietzsche, "L'Anticristo", Adelphi. Il programma di esame sarà corredato da dispense curate dal docente, disponibili sul sito "www.academia.eu". ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 ORIETTA OMBROSI Title: Philosophical Anthropology Titolo del corso: Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità II Orario Lezioni: martedì 14.30-16.30 e mercoledì 10.30-12.30 AULA XII Orario ricevimento: martedì 16.30-18.30 Studio: 204 Programma d'esame: Pensare in “tempi bui”. La riflessione filosofica femminile di fronte alle guerre e ai totalitarismi Con questo corso si intende proporre un itinerario filosofico che ha lo scopo d’interrogarsi sulla possibilità della violenza presente nella civiltà europea e di chiedersi perché i presupposti di pacificazione, emancipazione, di libertà e progresso, propri di quella, si siano deteriorati al punto di non impedire, se non addirittura provocare (trasformandosi nel loro esatto opposto), la barbarie che si scatenò in Europa con e durante le due guerre e i totalitarismi. Per cercare di cogliere o di pensare tali ragioni filosofiche, saranno convocate e lette le principali figure del pensiero femminile europeo, in particolare Simone Weil e Hannah Arendt, in un dittico che tuttavia lascerà un margine anche a figure meno note, quali Margarete Susman o Sarah Kofman, che vollero, come quelle, riflettere e studiare tale questione già durante “i tempi bui” o subito dopo il loro declino. Presentation: Thinking in "dark times". Female philosophical reflections in the face of wars and totalitarianism With this course we aim to propose a philosophical itinerary with the goal of questioning the possibility of violence present in European civilizations and asking why the conditions of peace, emancipation, freedom, and progress – specific to these – have deteriorated to the point of not preventing, or even causing (turning into their exact opposite), the barbarity that broke out in Europe with and during both world wars and totalitarianism. In order to grasp or think about these philosophical reasons, we will read the main figures of female European thought, in particular Simone Weil and Hannah Arendt, but also leave room for other less well-known personalities, such as Margarete Susman and Sarah Kofman, who also wanted to reflect and study this issue during the "dark times" or immediately after their decline. Obiettivi: Riuscire a far pensare liberamente grazie alla lettura delle principali filosofe del XX secolo alcune questioni appartenenti alla filosofia morale e politica. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore Metodi didattici: Lezione frontale, lettura e commento dei testi Frequenza: Obbligatoria (eccetto per gli studenti lavoratori) Metodi di valutazione: Prova orale Testi: HANNAH ARENDT, – Le origini del totalitarismo, tr. it. di A. Guadagnin, con una introduzione di A. Martinella, con un saggio si S. Forti, – Le origini del totalitarismo, tr. it. di A. Guadagnin, con una introduzione di A. Martinella, con un saggio si S. Forti, Einaudi, Milano, 1997, Parte terza: Il totalitarismo. – L'immagine dell'inferno. Scritti sul totalitarismo, a cura di F. Fistetti, Roma, Editori Riuniti, 2001. – Antologia. Pensiero, azione e critica nell'epoca dei totalitarismi, a cura di P. Costa, Milano, Feltrinelli, 2006. SIMONE WEIL, – Sulla guerra. Scritti 1933-1943, tr. it. di D. Zazzi, Net, Milano, 2005. – Sulla Germania Totalitaria, a cura di G. Gaeta, Adelphi, Milano 1990. Un testo a scelta tra i seguenti: SARAH KOFMAN Rue Ordoner, Rue Labat, a cura di L. Ginzburg, Palermo, Sellerio, 2000. MARGARETE SUSMAN, Il libro di Giobbe e il destino del popolo ebraico, a cura di G. Bonola Giuntina, Firenze, 1999. Saggi obbligatori sull’argomento: MIGUEL ABENSOUR, Hannah Arendt contro la filosofia politica?, trad. it di C. Dezzuto, Jaca Book, Milano 2010. MIKLOS VETO, La metafisica religiosa di Simone Weil, trad. it. di G. Glaccio, Arianna editrice, Casalecchio di Reno, 2001 Uno a scelta tra i seguenti LAURA BOELLA, Cuori pensanti : Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano : lezioni di Asola, - 2. ed., Edizioni Tre Lune, Mantova, 2001. Oppure AA. VV., Filosofia, ritratti, corrispondenze : Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano, scritti di Laura Boella e alii, a cura di Francesca De Vecchi, Tre lune, Mantova, 2001. Oppure AA. VV., Vite attive : Simone Weil, Edith Stein, Hannah Arendt / Giancarlo Gaeta, Carla Bettinelli, Alessandro Dal Lago Roma : Edizioni Lavoro1996. Bibliografia consigliata: SYLVIE COURTINE-DEMAMY Trois femmes dans de sombres temps : Edith Stein, Hannah Arendt, Simone Weil : ou "Amor fati, amor mundi, Albin Michel, Paris 1999 2002 ou Librairie générale française, Paris, 2004 o in versione inglese, ID. Three Women in Dark Times: Edith Stein, Hannah Arendt, Simone Weil, Cornell University Press, 2001. SIMONA FORTI (a cura di) La filosofia di fronte all'estremo : totalitarismo e riflessione filosofica, Einaudi, Torino, 2004. OLIVIA GUARDALDO (a cura di), Il Novecento di Hannah Arendt: un lessico politico, Ombre Corte, Verona 2008. N.B Il Programma potrà subire minime variazioni che saranno comunicate all’inizio del corso. FILOSOFIA POLITICA SPS/01 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Stefano Petrucciani Title: Political Philosophy Semestre II Livello LM Crediti 12 Orario Lezioni: Lunedì, mercoledì e venerdì 10,30-12,30 Annualità I Orario ricevimento: mercoledì 9-10,30 Programma d'esame: Il corso propone la lettura e l'analisi critica di testi che consentono di mettere a fuoco alcuni aspetti decisivi nella strutturazione della democrazia moderna. In particolare si assumono come punti di riferimento per la contemporaneità il volume di Stefano Petrucciani, Democrazia, e, per quanto riguarda la formazione del pensiero politico moderno, gli scritti politici di Hobbes, Rousseau e Marx. Il corso è intensivo ed è tenuto nel secondo semestre. Presentation: This course is based on the reading and critical analysis of texts that permit to highlight some of the main aspects of the way modern democracy is structured. In particular, the point of reference for contemporary democracy will be the volume by Stefano Petrucciani, Democracy; for the classical sources, we will analyze the political writings by Hobbes, Rousseau and Marx. The course is intensive and takes place in the second semester. Obiettivi: Il corso si propone, nell'ambito degli obiettivi formativi stabiliti dal manifesto degli studi del corso di laurea magistrale in "Filosofia", di sviluppare la conoscenza approfondita dei concetti filosofico-politici fondamentali e la capacità di analisi delle problematiche filosofico-politiche del presente, con riferimento anche alle principali tradizioni teoriche e interpretative. Prerequisiti: Il corso è rivolto agli studenti della laurea magistrale, e richiede perciò una preparazione di base nelle discipline filosoficopolitiche e nelle loro principali connessioni interdisciplinari. Metodi didattici: Il corso si svolgerà secondo la modalità della lezione tradizionale integrata da momenti seminariali. Frequenza: Il corso richiede la frequenza. Gli studenti che si trovassero nell'impossibilità di frequentare le lezioni sono pregati di contattare il docente negli orari di ricevimento per concordare le opportune integrazioni al programma d'esame. Metodi di valutazione: La valutazione avverrà, alla fine del corso, attraverso prova orale di esame, nella quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere, e di saper discutere criticamente, i testi che costituiscono il programma d'esame. Testi: Petrucciani, Democrazia, Einaudi 2014. Hobbes, De cive Rousseau, Discorso sull'ineguaglianza Marx, Manifesto del partito comunista AA. VV., Storia del marxismo, vol. III, a cura di S. Petrucciani, Carocci 2015. Bioetica M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Simone Pollo Titolo del corso: “Etica, etologia ed ecologia. Le scienze della vita nel dibattito sull’anti-antropocentrismo” Title: Bioethics Semestre I Orario Lezioni: Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario ricevimento: Programma d'esame: Durante il XX secolo, nel contesto teorico della biologia evoluzionista darwiniana, etologia ed ecologia si costituiscono come nuovi campi di ricerca all’interno del dominio delle scienze della vita, contribuendo alla comprensione del mondo non umano e delle relazioni con esso dell’Homo sapiens. Etologia ed ecologia sono state e sono tuttora importanti fonti per i processi di trasformazione degli atteggiamenti morali umani nei confronti degli animali e dell’ambiente, e per le analisi filosofiche dell’etica animale e dell’etica ambientale. Il corso intende ricostruire il modo in cui etologia ed ecologia contribuiscono alla riflessione morale sulle relazioni fra gli esseri umani e il mondo non umano e al ripensamento della presunta centralità dell’essere umano nel mondo vivente e non. Presentation: “Ethics, ethology and ecology. Life sciences in the debate about anti-anthropocentrism” In the course of 20th Century, in the framework of Darwinian evolutionary biology, ethology and ecology establish themselves as new research fields into the dominion of life sciences and they contribute to the understanding of the nonhuman world and of relationships of the Homo sapiens with it. Ethology and ecology have been, and still are, important sources both for the processes of transformation of human moral attitudes towards the animals and the environment and for philosophical analyses of animal ethics and environmental ethics. The course aims at reconstructing how ethology and ecology contribute to the moral reflection about the relationships between human beings and non-human world and to the rethinking of the presumed centrality of the human being in living and non-living world. Obiettivi: Lo studente verrà introdotto al contemporaneo dibattito sull’antiantropocentrismo in etica attraverso l’approfondimento del ruolo di etologia ed ecologia per la riflessione morale ordinaria e l’analisi filosofica. Prerequisiti “Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello” Metodi didattici: Lezioni frontali Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Lo studente impossibilitato a frequentare, per giustificati motivi, dovrà necessariamente concordare con il docente modalità alternative alla frequenza per potere sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Esame orale. Testi: P. Donatelli (a cura di), Manuale di etica ambientale, Le Lettere, Firenze, 2012 J. Goodall, L’ombra dell’uomo, Orme, Roma, 2012 J. von Uexküll, Ambienti animali e ambienti umani. Una passeggiata in mondi sconosciuti e invisibili, Quodlibet, Macerata 2010 Ulteriori testi saranno indicati dal docente all’inizio delle lezioni. storia della filosofia antica M-FIL/07 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Diana Quarantotto Titolo del corso: storia della filosofia antica Title: Ancient Philosophy Semestre I Livello L Orario Lezioni: Crediti 6 Annualità II Orario ricevimento: Programma d'esame: Aristotele: l’indagine sullo spazio fisico Argomento del corso è la teoria aristotelica del luogo (topos) o spazio (chora), considerata dal punto di vista euristico della sua progressiva costruzione. Aristotele ritiene che la sua teoria del luogo/spazio sia innovativa sia nell’oggetto sia nei risultati. Infatti afferma che, per quanto alcuni predecessori abbiano definito, in qualche modo, le nozioni di luogo e di spazio, tuttavia nessuno dei essi avrebbe compiuto una vera e propria indagine su questa entità fisica, sollevando problemi e fornendo soluzioni. Inoltre la sua definizione di luogo come ‘primo limite immobile del contenente’ (Ph. IV 4, 212a20-21) è originale anche rispetto a quelle formulate dai filosofi e dagli scienziati successivi. Infatti, la definizione aristotelica di luogo/spazio è stata regolarmente trascurata o contestata sin dall'antichità, a partire probabilmente dallo stesso Teofrasto, allievo di Aristotele e suo successore alla guida del Perìpato. Il corso sarà introdotto da: 1) alcune lezioni di logica informale, finalizzate a fornire agli studenti gli elementi base dell'argomentazione e della costruzione di teorie; 2) alcune lezioni sui principali tratti distintivi della filosofia e della scienza greche antiche. Presentation: Aristotle on Location The course focuses on Aristotle’s theory of place/location (topos) or space (chora), considered especially from an euristical point of view. Aristotle considers his theory an innovation both insofar as its object is concerned and insofar as its results are concerned. He claims that none of his predecessors undertook a true scientific investigation into this physical entity, by raising problems and by providing solutions to them. Moreover, Aristotle’s definition of place as ‘the innermost motionless boundary of what contains’ (Ph. IV 4, 212a20-21) is original also if compared with the definitions provided by later philosophers and scientists. Indeed, Aristotle’s definition of place was regularly overlooked or disputed since antiquity, probably even by Theophrastus, a student of Aristotle and his successor in the Peripatetic school. The course has an introductury part, which deals with: 1) informal logic; 2) the main distinguishing traits of ancient Greek philosophy and science. Obiettivi: Seguire il processo di costruzione di una teoria aristotelica. Confrontare diverse teorie dello spazio/luogo, antiche e moderne, per far emergere la loro diversità in termini di obiettivi, di assunzioni, di metodi Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nei primi anni del corso di laurea. Capacità di leggere testi in inglese. Metodi didattici: lezioni frontali, discussioni Frequenza: obbligatoria Metodi di valutazione: discussioni, esoneri scritti Testi: G. Cambiano, Storia della filosofia antica, Laterza. G. Cambiano, Storia della filosofia antica, Laterza. J. Ackrill, Aristotele, Il Mulino. Aristotele, Fisica IV, a cura di L. Castelli, Carocci. Materiali ulteriori saranno forniti durante le lezioni (eg. brani dal Timeo di Platone, brani dagli Schizzi Pirroniani (P. III 119-135) e da Contro i fisici di Sesto Empirico). Antropologia, politica e religione in Hobbes M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Annalisa Schino Titolo del corso: Antropologia, politica e religione in Hobbes Title: Anthropology, politics and religion in Hobbes Semestre I Livello L Crediti 6 Orario lezioni: martedì e mercoledì, ore 8.30-10.30, aula XII stanza 219 Annualità II Orario ricevimento: mercoledì, ore 10.30-12.30, Programma d'esame: Il corso si propone di analizzare i seguenti temi: le passioni dell’uomo; la genesi del potere politico; l’origine e la funzione della religione secondo Hobbes. Saranno presi in esame i testi del De cive e del Leviatano. Presentation: During the lessons it will be analysed the pages devoted to emotions, politics and religion in Thomas Hobbes’ De cive and Leviathan. Obiettivi: Fornire agli studenti strumenti per acquisire la capacità di analizzare i testi e orientarsi nella letteratura critica. Lo studente deve acquisire padronanza della terminologia, capacità argomentativa e di approccio a testi filosofici, competenze nell'uso di strumenti bibliografici. Prerequisiti: È richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia nell'età moderna, che verrà verificata nel corso dell’esame. A tal fine si consiglia il secondo volume di un manuale di storia della filosofia per i licei (per esempio: F. Adorno, T. Gregory, V. Verra, Storia della filosofia, edizioni Laterza, vol. II). Metodi didattici: Lezioni frontali e incontri integrativi con gli studenti. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare dovrà concordare con il docente un programma integrativo. Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Th. Hobbes, De cive, in Opere politiche, a cura di N. Bobbio, vol. I, Edizioni Utet, Torino, 1971 (o qualsiasi altra edizione); Th. Hobbes, Leviatano, a cura di A. Pacchi e A Lupoli, Edizioni Laterza, Roma-Bari, 2011 (o qualsiasi altra edizione), capp. VI, X, XI e XII; N. Bobbio, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 1989 A. Pacchi, Filosofia e teologia in Hobbes, Edizioni Unicopli, Milano, 1985 (fotocopie disponibili presso il Centro fotocopie del Dipartimento di Filosofia). Il quadro del passato: fra ‘storia della filosofia’ e ‘dossografia’ M-FIL/07 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Emidio Spinelli Titolo del corso: Il quadro del passato: fra ‘storia della filosofia’ e ‘dossografia’ Title: The Picture of the Past: Between ‘History of Philosophy’ and ‘Doxography’ Semestre II Livello LM Crediti 12 Annualità I Orario Lezioni: Aula II, mart. 17,30-19,30, giov. 16,30-19,30, ven. 16.30-18.30 Orario ricevimento: mart. 15,30-17,30 Programma d'esame: Il modulo prenderà in esame varie dottrine filosofiche da Talete a Platone, sotto il particolare angolo prospettico di alcune teorie antiche sull’uso e sulla narrazione del passato, soprattutto grazie alla lettura diretta del libro I della Metafisica di Aristotele. Quale indispensabile completamento del corso, gli studenti leggeranno alcuni saggi importanti di bibliografia secondaria dedicati al ruolo della ‘ storia della filosofia’ nel pensiero antico, al fine di preparare resoconti orali e una breve tesina scritta. [N.B.: gli studenti potranno sostenere anche l'esame per complessivi 12 CFU; in tal caso andranno sommati i programmi dei due moduli] Presentation: The module will take into account various philosophical doctrines from Thales to Plato under the specific perspective of some ancient theories about the use and the narration of the past, especially thanks to the direct reading of Aristotle’s Metaphysics, book I. As an indispensable enrichment of the course, students will autonomously read some relevant bibliographical essays devoted to the role of ‘history of philosophy’ in ancient thought in order to present oral reports and to write a final short paper. Obiettivi: Obiettivo privilegiato sarà il contatto e la conoscenza diretta dei testi in esame, per mettere in grado lo studente di comprenderli con accuratezza filologica e commentarli con opportuna perizia ermeneutica, anche sullo sfondo di adeguati rinvii alle principali correnti storiografiche sul pensiero antico. Prerequisiti: Prerequisito fondamentale è la conoscenza degli indirizzi principali della storia della filosofia antica, anche e soprattutto attraverso una rilettura antologica dei testi più significativi; auspicabile (ma non obbligatoria) è naturalmente la conoscenza del greco, del latino e di almeno una lingua straniera moderna Oltre alle tesine scritte, la valutazione sarà affidata a una conclusiva verifica orale, incentrata tanto sul possesso adeguato di competenze manualistiche di storia della filosofia antica quanto su singoli aspetti legati al nucleo centrale e più eminente del corso. Qualora se ne diano le condizioni, potrà essere previsto un esonero scritto sulla parte generale del corso. Metodi didattici: In linea con gli obiettivi formativi già indicati, sul piano didattico verrà data centralità alla lettura dei vari testi, debitamente contestualizzati nel dibattito antico e riproposti anche alla luce di un confronto critico con la tradizione storiografica successiva. Grazie ad attività affidate a specifici gruppi di studio, saranno affrontati e presentati in classe ulteriori temi relativi al corso, anche mediante lavori scritti o relazioni orali. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potrà frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con il docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Oltre alle tesine scritte, la valutazione sarà affidata a una conclusiva verifica orale, incentrata tanto sul possesso adeguato di competenze manualistiche di storia della filosofia antica quanto su singoli aspetti legati al nucleo centrale e più eminente del corso. Qualora se ne diano le condizioni, potrà essere previsto un esonero scritto sulla parte generale del corso. Testi: I parte Testi: 1. Preparazione di carattere generale: - M. Bonazzi-L. Cardullo-G. Casertano-E. Spinelli-F. Trabattoni, Filosofia antica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005 - M. Bonazzi-L. Cardullo-G. Casertano-E. Spinelli-F. Trabattoni, Filosofia antica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005 [chi avesse già sostenuto precedenti prove di Storia della filosofia antica presso questa cattedra sostituirà il 'manuale' con il seguente testo: E.A. Havelock, La musa impara a scrivere. Riflessioni sull'oralità e l'alfabetismo dall'antichità al giorno d'oggi, Laterza, Roma-Bari 2005] 2. Aristotele. Metafisica. Libri A, a, B, a cura di R. Loredana Cardullo, Carocci, Roma 2014 (oltre al libro I, si richiede una lettura integrale dell’opera) 3. Il libro alpha della metafisica di Aristotele tra storiografia e teoria, Atti del Convegno nazionale (Catania, 16-18 gennaio 2008), a cura di R.L. Cardullo, CUECM, Catania 2009 4. P. Donini, La Metafisica di Aristotele. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2007 5. B. Centrone, Prima lezione di filosofia antica, Laterza, Roma-Bari 2015; *** II parte Testi: 1. Preparazione di carattere generale: - M. Bonazzi-L. Cardullo-G. Casertano-E. Spinelli-F. Trabattoni, Filosofia antica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005 [chi avesse già sostenuto precedenti prove di Storia della filosofia antica presso questa cattedra sostituirà il 'manuale' con il seguente testo: E.A. Havelock, La musa impara a scrivere. Riflessioni sull'oralità e l'alfabetismo dall'antichità al giorno d'oggi, Laterza, Roma-Bari 2005] 2. Diogene Laerzio, Vite dei filosofi illustri, disponibile on-line nella traduzione di M. Gigante (con testo greco a fronte) al seguente link: http://www.daphnet.org/ [Ancient Philosophy] (oltre ai libro I, II, VII, VIII, IX e X, si richiede una lettura integrale dell’opera) 3. I saggi raccolti nel numero monografico di “Elenchos”, VII (1986), disponibili on-line al seguente link: http://scholarlysource.daphnet.org/index.php/DDL/issue/view/9 4. G. Cambiano, I filosofi in Grecia e a Roma. Quando pensare era un modo di vivere, Il Mulino, Bologna 2013 5. J. Mansfeld, Doxography of Ancient Philosophy (disponibile on-line: http://plato.stanford.edu/entries/doxographyancient/) Filosofia della religione M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Francesco Valerio Tommasi Titolo del corso: Filosofia della religione Title: From Natural Theology to Philosophy of Religion. Wolff and Kant. Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità II Orario lezioni: Lunedì 14.30-16.30 Aula XII – Giovedì 14.30-16.30 Aula XII Orario ricevimento: Martedì 09.30-12.30 Stanza 215 Programma d'esame: Sistematizzatore di alcune linee del pensiero scolastico, Christian Wolff cristallizza due distinzioni destinate a diventare classiche: 1) quella tra metafisica generale (ontologia) e metafisica speciale (psicologia, cosmologia e teologia naturale); 2) e quella tra teologia rivelata e naturale. La teologia naturale indaga Dio come ente sommo, la cui esistenza si pretende dimostrabile. Formatosi anche sui testi wolffiani, Kant matura invece una critica della teologia naturale e del suo legame con l’ontologia, sintetizzato icasticamente nel conio del termine “ontoteologia”. Il discorso teologico viene riposizionato in ambito di ragione pratica, così da ricevere una declinazione di tipo anzitutto religioso. Non senza oscillazioni terminologiche, Kant sviluppa una “etico-teologia”, rifiuta “ogni tentativo filosofico di teodicea”, e arriva a formulare una “dottrina filosofica della religione” il cui precipitato più rilevante è nella Religione entro i limiti della sola religione, definita comunque ancora come opera di “teologia filosofica”. Si pongono così le basi per la trasformazione della teologia naturale in filosofia della religione, questione di importanza paradigmatica nella modernità. Presentation: As the thinker who systematizes some tendencies of scholastic thought, Christian Wolff is responsible of the institutionalization of two distinctions that are destined to become “classic”: 1) the one between general metaphysics (ontology) and special metaphysics (psychology, cosmology and natural theology); 2) and the one between revealed theology and natural theology. Natural theology refers to God as the Supreme Being, whose existence is alleged to be demonstrable. After being educated at the study of Wolff’s texts, Kant develops a radical critic to the natural theology and to its link to ontology (inventing the term “onto-theology”). Theological discourse is framed into practical reason, so that it receives a rather religious declination. Although lexical oscillations, Kant creates an “ethicotheology”, he denies “all philosophical trials in theodicy” and reaches a “philosophical doctrine of religion”, that at its best is witnessed in the work called Religion within the limits of reason alone – even if this same text is still also qualified by Kant as a “philosophical theology”. From here the grounds are set to lead to the transformation from natural theology into philosophy of religion, and this passage constitutes a paradigmatic moment in the development of modernity. Obiettivi: Inquadramento introduttivo della filosofia della religione come disciplina specifica. Conoscenza di tratti essenziali di un momento rilevante della storia della filosofia. Analisi di aspetti teorici del dibattito – ancora attuale – sulla possibilità della teologia naturale. Familiarizzazione con il pensiero e il vocabolario tecnico di importanti autori della tradizione. Introduzione ai problemi di traduzione del lessico specialistico. Acquisizione di capacità di lettura e analisi di testi filosofici considerati classici. Prerequisiti: Valgono i prerequisiti generali previsti per l’iscrizione al Corso di laurea in filosofia. Cultura di base e preparazione acquisita nella Scuola secondaria superiore. Elementi introduttivi e di contestualizzazione agli argomenti trattati saranno forniti nel corso delle lezioni. Metodi didattici: Didattica frontale in aula con lettura e commento dei testi d’esame, inquadramento storico e chiarimento terminologico. Colloqui di approfondimento con il docente. Frequenza: La frequenza è obbligatoria; in caso di impedimento si è tenuti a contattare il docente per concordare programmi di lavoro personalizzati. Metodi di valutazione: La prova d’esame consisterà in un esonero scritto e in un colloquio orale Testi: - C. Wolff, Metafisica tedesca, Bompiani, Milano 2003, §§ 1 -2, 29-30, 942-945 (pp. 60-63, 77-81, 733-735) (saranno rese - C. Wolff, Metafisica tedesca, Bompiani, Milano 2003, §§ 1 -2, 29-30, 942-945 (pp. 60-63, 77-81, 733-735) (saranno rese disponibili fotocopie dei testi). - C. Wolff, Philosophia rationalis sive logica..., §§ 55-58 (pp. 28-29) (saranno rese disponibili fotocopie dei testi). - C. Wolff, Theologia naturalis..., vol I.1, §§ 1-5 e §§ 24-32 (pp. 1-6 e 25-30); e vol. II, §§. 1-6 e §§.14-28 (pp. 1-5 e 12-18) (saranno rese disponibili fotocopie dei testi). - I. Kant, La religione entro i limiti della sola ragione - preferibilmente, ma non indispensabilmente, nell’edizione italiana a cura di M.M. Olivetti per Laterza, Roma-Bari 20144 (19801): testo integrale. Filosofia morale M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Prof. Francesco Saverio Trincia Titolo del corso: Filosofia morale Title: Kant dopo Freud - Kant after Freud Semestre I Livello LM Crediti 12 Orario Lezioni: Lun, mart. Merc. 10.30-12.30, aula II Annualità I Orario ricevimento: mart. 8.30-10.30 Programma d'esame: Il corso si propone di indagare i tratti essenziali della filosofia morale di Kant attraverso il filtro retrospettivo del pensiero di Freud che ne ha realizzato, senza peraltro mai tematizzarla in un'opera specifica, una sorta di distruzione o di radicale riduzione psicoanalitica. Presentation: The mail goal of the course of lessons is to analyze Kant's moral philosophy from the point of view of Freud's psychoanalytical 'destruction' of it. Obiettivi: Si intende mettere in luce l'antikantismo più o meno implicito nelle prese di posizione di Freud nei confronti del normativismo morale, in quanto esso esprime un modello di estraneità al funzionamento della ragione moralmente e praticamente regolatrice ossia un modello di obbligazione morale che non dipende dalla ragione.. Prerequisiti: Si richiede una buona conoscenza della filosofia moderna (in primo luogo di Kant) e del pensiero di Sigmund Freud, oltre che la padronanza delle tematiche essenziali della tradizione della filosofia morale. Metodi didattici: Lezioni frontali e seminari. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Metodi di valutazione: Esami orali. Testi: I.Kant, Fondazione della metafisica dei costumi, Laterza I.Kant, Critica della ragion pratica, Laterza S.Freud, Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni), Freud, Opere, Boringhieri, XI F.Gonnelli, Guida alla lettura della Critica della ragion pratica di Kant, Laterza F.S.Trincia , Kant dopo Freud, "La Cultura", 3, 2014 F.S.Trincia, Freud, La scuola, Brescia 2014 STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE M-FIL/08 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Luisa Valente Titolo del corso: Filosofia e metafilosofia nella Consolazione della Filosofia di Severino Boezio Title: Philosophy and metaphilosopy in Boethius’ Philosophiae consolatio Semestre II Livello L Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: Martedì e Mercoledì, ore 12:30-14:30, aula I Orario ricevimento: Martedì, ore 16-18 (a partire dal 5 maggio 2015) Programma d'esame: Il corso mira ad approfondire la conoscenza del pensiero di Severino Boezio (m. 525 d.C.) tramite la lettura e il commento della sua Consolazione della Filosofia e di testi estratti dalle altre sue opere. Boezio è stato il personaggio chiave nel passaggio dalla cultura filosofica antica, greca e romana, a quella latina cristiana: questo tramite le sue traduzioni in latino dell’Organon aristotelico, i suoi commenti a Porfirio e alle Categorie e al De interpretatione di Aristotele, i suoi trattati logici e di arti liberali, gli Opuscoli teologici, e soprattutto la Consolazione della Filosofia. Il corso vuole illustrate i punti salienti del pensiero del grande filosofo tardoantico e saggiarne gli esiti nell’eredità medievale: Boezio fu infatti per tutto il medioevo uno dei grandi modelli di razionalità scientifica, filosofia e teologica, snodo fondamentale tra le filosofie pagane della tarda antichità (neoplatonismo, aristotelismo, stoicismo) e le filosofie cristiane che si formarono nel medioevo latino. Presentation: The lessons aim to deepen the knowledge of Severinus Boethius’ philosophy by reading and commenting his Philosophiae consolatio and other texts extrapolated from his other works. Obiettivi: Acquisire o rinforzare una buona conoscenza delle linee fondamentali della storia della filosofia medievale; inquadrare con proprietà terminologica e capacità critica il tema del corso; apprendere gli strumenti per la lettura diretta dei testi. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Auspicabili la conoscenza del latino, della storia della filosofia antica anche a livello manualistico e di almeno una lingua straniera moderna. Metodi didattici: Lezioni e letture commentate di testi; eventuali conferenze di esperti; orientamento e informazione durante le ore di ricevimento. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potesse frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Metodi di valutazione: Esame orale. Esame scritto sulla parte istituzionale in caso di un numero elevato di studenti. Testi: - P. Porro - C. Esposito, Filosofia antica e medievale, Bari, Laterza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’). NB Chi lo desideri può studiare in alternativa: E. Gilson, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 e edizioni successive. - H. Chadwick, Boezio. La consolazione della musica, della logica, della teologia e della filosofia, Bologna, Il Mulino 1986 (esaurito, sarà messo a disposizione degli studenti durante il corso); - Severino Boezio, La consolazione della filosofia, a cura di M. Bettetini, B. Chitussi, G. Catapano, testo latino a fronte, Torino, Einaudi 2010; oppure trad. a cura di C. Moreschini con testo a fronte, Torino UTET, 1996, 2004; - Un dossier di testi tratti da altre opere di Boezio ed eventuale altro materiale. Il dossier sarà messo a disposizione durante il corso. Letture consigliate: - B. Maioli, Teoria dell’essere e dell’esistente e classificazione delle scienze in M. S. Boezio, Roma, Bulzoni 1978. - J. Marenbon, Boethius, Oxford, Oxford University Press, 2003 - L. Obertello, Severino Boezio, Genova, Accademia ligure di scienze e lettere, 1974 (2 voll.) STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE M-FIL/08 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Luisa Valente Titolo del corso: Metafisica, psicologia, filosofia della natura nel pensiero di Tommaso d’Aquino Title: Metaphysics, Psychology, and Philosophy of Nature in Thomas Aquinas Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: Martedì e Giovedì, ore 12:30-14:30, aula II Orario ricevimento: Martedì, ore 16-18 (a partire dal 5 maggio 2015) Programma d'esame: Il corso, rivolto a studenti di laurea magistrale nel primo anno, mira ad approfondire la conoscenza della filosofia di Tommaso d’Aquino tramite la lettura guidata di tre brevi ma intensi testi: il De ente et essentia, il De unitate intellectus, il De aeternitate mundi. Mentre il primo mostra la ricezione da parte di Tommaso dell’aristotelismo ‘neoplatonizzante’ di matrice araba, e in particolare di Avicenna, nonché una certa continuità con la riflessione metafisica del secolo precedente, il secondo e il terzo sono più diretta testimonianza degli aspri conflitti che animarono l’università parigina nel corso del XIII secolo. Tali dibattiti, seguiti all’ingresso nell’Occidente latino della filosofia aristotelica, sfociarono in una serie di censure e condanne tra le quali la più nota, nel 1277, coinvolse anche Tommaso stesso. I testi saranno letti in aula e commentati avvalendosi delle traduzioni in italiano ma riferendosi anche al testo latino. Il corso sarà tenuto in collaborazione con i Dottori Massimiliano Lenzi e Cesare Musatti. Presentation: The lessons are intended for students attending the first year of their ‘laurea magistrale’ and are aimed at deepening the understanding of Thomas Aquinas' philosophy by reading and commenting three of his treatises: De ente et essentia, De unitate intellectus, and De aeternitate mundi. In De ente et essentia we can notice both Thomas’ reception of the ‘neoplatonic’ Aristotelianism originated in the Arabic world (Avicenna) and the continuity of his thought with 12th century Latin metaphysics. De unitate intellectus and De aeternitate mundi testify to the sharp conflicts that animated intellectual life at the University of Paris during the 13th century. These conflicts, a consequence of the assimilation in the Latin West of Aristotelian philosophy, resulted in a series of censures and condemnations: the most known of these condemnations occurred in 1277 and involved also Thomas Aquinas. The three short treatises will be read and commented during the lessons using the Italian translations but also referring to the Latin original. The lessons will be held in collaboration with Dr. Massimiliano Lenzi and Dr. Cesare A. Musatti. Obiettivi: Acquisire o rinforzare una buona conoscenza delle linee fondamentali della storia della filosofia medievale; inquadrare con proprietà terminologica e capacità critica il tema del corso; apprendere gli strumenti per la lettura diretta dei testi medievali. Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello. Auspicabili la conoscenza del latino, della storia della filosofia antica e di almeno una lingua straniera moderna. Metodi didattici: Lezioni e letture commentate di testi; eventuali conferenze di esperti; se i numeri lo permettono, attività didattiche integrative con la partecipazione diretta degli studenti; orientamento e informazione durante le ore di ricevimento. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Chi non potesse frequentare, per motivi personali, dovrà concordare con la docente le eventuali modalità alternative alla frequenza per poter sostenere l'esame. Metodi di valutazione: Esame orale. Esame scritto sulla parte istituzionale in caso di un cospicuo numero di studenti. Testi: Parte istituzionale: - P. Porro, C. Esposito, Filosofia antica e medievale, Bari, La terza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’. Chi lo desideri può studiare, in alternativa, E. Gilson, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 e edizioni successive. - Chi avesse già studiato un manuale per un precedente esame di storia della filosofia medievale si preparerà su La filosofia nelle università. Secolo XIII-XIV, a cura di L. Bianchi, La Nuova Italia, Scandicci 1997 (NB Il testo è esaurito ma sarà messo a disposizione dalla docente) Monografia: - P. Porro, Tommaso d’Aquino, un profilo storico – filosofico, Roma, Carocci 2012. Testi: - Tommaso d’Aquino, L’ente e l’essenza, cura di Pasquale Porro, Milano, Bompiani 2002. - Tommaso d’Aquino, Trattato sull’unità dell’intelletto contro gli averroisti. Traduzione, commento e introduzione di B. Nardi. Ed. riv. da P. Mazzantini con un saggio di G. Stabile, Spoleto, CISAM 1998. - Tommaso d’Aquino, L’eternità del mondo; traduzione di Cesare A. Musatti che sarà messa a disposizione degli studenti durante il corso. (NB i tre testi di Tommaso non sono in alternativa ma tutti e tre in programma). Storia moderna M-STO/02 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Titolo del corso: Storia moderna: libertà e diritti Title: Early Modern History Semestre II Livello L Orario Lezioni: Crediti 6 Annualità III Orario ricevimento: Programma d'esame: Analisi degli eventi dell'età moderna dal 1453 al 1821. Questioni storiografiche. Si esaminerà poi la lunga storia dell'affermazione dei diritti individuali e del riconoscimento di alcune libertà da quella religiosa a quella politica. Presentation: Analysis of the main events from 1453 to 1821. Historiographical debate. Obiettivi: avere acquisito una solida conoscenza della storia dell’età moderna conoscenza di alcune questioni storiografiche dell’età moderna Outcomes: students should develop an extensive knowledge and understanding of the main events in early modern Europe. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base Metodi didattici: Lezione tradizionale. Seminario Frequenza: Obbligatoria Metodi di valutazione: Verifica delle conoscenze acquisite. Testi: Aubert-Simoncelli, Storia moderna, Cacucci (copertina rossa). Inoltre, saranno indicati dei testi per la parte monografica su diritti e libertà. Filosofia della religione M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Pierluigi Valenza Titolo del corso: L’autonomia della religione in Schleiermacher Title: The autonomy of religion in Schleiermacher Semestre I Livello L Crediti 6 Annualità II/III Orario Lezioni: mercoledì ore 16,30-18,30 (Aula XII); giovedì ore 12,30-14,30 (Aula XII) Orario ricevimento: mercoledì ore 15,00-16,30 (stanza 215) e su appuntamento negli altri giorni di didattica – mercoledì ore 15,30-18,30 nel periodo non di didattica Programma d'esame: Il modulo offre un esame complessivo degli elementi caratterizzanti la prima concezione della religione di Schleiermacher: in particolare, la definizione dell’autonomia della religione e la concezione della comunità religiosa e del suo divenire storico perennemente aperto. I "Discorsi sulla religione" di Schleiermacher costituiscono uno dei momenti fondamentali del formarsi della filosofia della religione nel suo senso moderno. Presentation: The module presents a global survey of some features of Schleiermacher's early idea of religion, namely the autonomy of religion and the religious community and its historical open process. Schleiermacher's "Speeches on religion" are a fundamental step in the establishment of philosophy of religion in its modern sense. Obiettivi: Inquadrare le tematiche e il significato della terminologia filosofica relativa alla filosofia della religione nell’età dell’idealismo tedesco ed acquisirne i fondamenti dallo studio diretto dei testi. Comprendere testi filosofici e saperne analizzare la coerenza interna. Esporre tematiche di filosofia della religione con appropriato linguaggio e capacità critica. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico. Metodi didattici: Didattica frontale in aula con lettura e commento del testo d’esame e suo inquadramento storico. Lettura di testi a carattere seminariale. Frequenza: La frequenza del modulo è obbligatoria e condizione per poter sostenere l’esame. Gli studenti che fossero impossibilitati a frequentare sono tenuti a contattare il docente per la predisposizione di programmi di lavoro personalizzati. Metodi di valutazione: Esame orale finale sulla parte istituzionale e la parte monografica. Esonero scritto attinente l’attività seminariale. Testi: Parte istituzionale Uno a scelta tra i seguenti testi o gruppi di testi: 1) A. Fabris, "Introduzione alla filosofia della religione", Laterza, Roma-Bari 1996 2) M.M. Olivetti, "Filosofia della religione come problema storico", Cedam, Padova 1974, ora in M.M. Olivetti, "Opere" II, Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma 2013 3) M.M. Olivetti, "Filosofia della religione", in M.M. Olivetti, "Opere" I, Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma 2013, pp. 165-227; AA.VV., "Filosofia della religione oggi?", «Archivio di Filosofia», LXXV, 2007, n. 1-2, pp. 55-112, 169-217 Parte monografica F. Schleiermacher, "Sulla religione. Discorsi a quegli intellettuali che la disprezzano", Queriniana, Brescia 2005 Letture consigliate per la parte monografica: O. Brino, "Introduzione a Schleiermacher", Laterza, Roma-Bari 2010 Filosofia della religione M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Pierluigi Valenza Titolo del corso: Percorsi del riconoscimento tra Fichte, Hegel e interpretazioni contemporanee Title: The course of recognition: Fichte, Hegel and contemporary interpretations Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: lunedì ore 12,30-14,30 (Aula II); mercoledì ore 12,30-14,30 (Aula II) Orario ricevimento: mercoledì ore 15,00-16,30 (stanza 215) e su appuntamento negli altri giorni di didattica – mercoledì ore 15,30-18,30 nel periodo non di didattica Programma d'esame: Il tema del riconoscimento viene introdotto da Fichte nei suoi scritti di filosofia pratica a fine Settecento e recepito e rielaborato da Hegel soprattutto nella sua filosofia jenese. Per entrambi è costitutivo del formarsi dell’autocoscienza e della sfera dei suoi diritti formali ed effettivi, in una tensione tra relazione armonica e lotta, tra piano delle relazioni reali e piano ideale, tensioni che investono il ruolo di questo tema anche in chiave filosofico-religiosa. Questo stesso intreccio è rinvenibile in esemplari letture contemporanee del tema quali quelle di Axel Honneth e Paul Ricoeur. Il modulo intende presentare questi temi attraverso un’analisi dei testi di Fichte e di Hegel alla luce di interpretazioni contemporanee del riconoscimento. Presentation: Fichte introduces the topic of recognition in his writings on practical philosophy at the end of eighteenth century. Hegel accepts and transforms it especially in his Jena period. For both philosophers recognition is central for the development of self-consciousness and its formal and real rights. This topic involves a tension between harmonic relationship and struggle as well as between reality and ideality concerning therefore also the religious field. This plot is to find also in contemporary interpretations of the topic, like that ones of Axel Honneth and Paul Ricoeur. The module aims to present such topics through an analysis of Fichte's and Hegel's writings considering contemporary interpretations of recognition. Obiettivi: Inquadrare le tematiche e il significato della terminologia filosofica relativa alla filosofia della religione nei diversi contesti oggetto di studio ed acquisirne i fondamenti dalla lettura diretta dei testi e dalla loro utilizzazione. Comprendere testi filosofici, saperne analizzare la coerenza interna e saperli contestualizzare. Esporre tematiche di filosofia della religione con appropriato linguaggio e capacità critica ed elaborarle in forma scritta. Prerequisiti: Nozioni e competenze in ambito filosofico acquisite durante il percorso di laurea di I livello e comunque superiori alle competenze di base acquisite nella scuola secondaria superiore. Metodi didattici: Didattica frontale in aula con inquadramento dei testi e delle problematiche trattate sul piano teorico e storico-filosofico. Approfondimenti individuali sui testi oggetto d’esame concordati con gli studenti e loro presentazione in forma seminariale in aula. Frequenza: La frequenza del modulo è obbligatoria e condizione per poter sostenere l’esame. Gli studenti che fossero impossibilitati a frequentare sono tenuti a contattare il docente per la predisposizione di fossero impossibilitati a frequentare sono tenuti a contattare il docente per la predisposizione di programmi di lavoro personalizzati. Metodi di valutazione: Esame orale finale sulla parte istituzionale e la parte monografica. Gli studenti sono tenuti a preparare una tesina scritta su un argomento a scelta da concordare con il docente e da consegnare nella sua versione definitiva almeno cinque giorni prima dell’appello prescelto. Testi: Parte istituzionale AA.VV., "Filosofia della religione oggi?", «Archivio di Filosofia», LXXV, 2007, n. 1-2, quattro saggi a scelta tra quelli compresi nelle pp. 233-437 Parte monografica J.G. Fichte, "Fondamento del diritto naturale secondo i principi della dottrina della scienza", a cura di L. Fonnesu, Laterza, Roma-Bari 1994, Introduzione, §§ 1-4 G.W.F. Hegel, "Filosofia dello spirito jenese", a cura di G. Cantillo, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. 44-62, 67-140 G.W.F. Hegel, "Fenomenologia dello spirito", Capitolo IV, qualsiasi edizione Un testo a scelta fra i seguenti a) A. Honneth, "La lotta per il riconoscimento. Proposte per un’etica del conflitto", Il Saggiatore, Milano 2002 b) P. Ricoeur, "Percorsi del riconoscimento", Cortina, Milano 2005 Letture consigliate per la parte monografica: C. Cesa, "Introduzione a Fichte", Roma-Bari, Laterza; V. Verra, "Introduzione a Hegel", Roma-Bari, Laterza; AA.VV., "Riconoscimento e comunità. A partire da Hegel", a cura di C. Mancina, P. Valenza, P. Vinci, «Archivio di filosofia», LXXVII, 2009, n. 2-3, Serra editore, Pisa-Roma 2010. Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano Velotti Titolo del corso: Kant e l’estetica Title: Kant and Aesthetics Semestre II Livello L Crediti 6 Orario Lezioni: Mart., Merc., Giov. 10:30-12:30 Aula XII ricevimento: Mercoledì 12:30-14:00 Annualità II Orario Programma d'esame: KANT E L’ESTETICA. Il corso offrirà un’ approfondita introduzione alla dimensione estetica in Kant, sullo sfondo delle problematiche a lui contemporanee e degli sviluppi successivi, fino ai nostri giorni. In particolare, verrà letta e commentata puntualmente la Critica della facoltà di giudizio (1790) – testo fondamentale per la riflessione estetica moderna e per la filosofia occidentale tout court - nella sua interezza (ma per il modulo da 6 CFU è richiesta solo una parte del testo, specificata sotto). Benché la terza Critica kantiana sia rigorosamente unitaria, i temi affrontati in quest’opera così ricca e discussa sono molteplici, e non soltanto di carattere tradizionalmente estetico, ma rilevanti anche per l’epistemologia, la politica, l’etica e l’arte. Presentation: KANT AND AESTHETICS. This course aims to offer an introduction to the aesthetic dimension in Kant, against the background of the problems discussed by his contemporaries and of their later developments, up to our days. We will analyse and comment punctually his Critique of the Faculty of Judgment (1790) - a text that is fundamental for the modern aesthetic reflection and for Western philosophy tout court. Although the Kantian third Critique is rigorously unitary, the topics tackled in this rich and much discussed work are multiple. They are relevant not only for aesthetics, but also for epistemology, politics, ethics, and art. Obiettivi: 1) Ottenere una buona conoscenza testuale e terminologica, e un’adeguata comprensione, della Critica della facoltà di giudizio di Kant. 2) Situare la riflessione kantiana all’interno del panorama dell’estetica moderna. 3) Verificare la rilevanza della Critica della facoltà di giudizio nel dibattito filosofico, politico e artistico contemporaneo. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nel primo anno del corso di laurea. Metodi didattici: Lezioni frontali e analisi dettagliata del testo, con l’aiuto di supporti multimediali (slides e presentazioni proiettate). Compatibilmente con la disponibilità di spazi e risorse, si organizzeranno esercitazioni integrative al corso, a cura dei collaboratori della cattedra. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non possono frequentare devono parlare con il docente. Metodi di valutazione: Esame orale, a partire dal commento puntuale e approfondito di un passo del testo kantiano a scelta dello studente. Testi: Gli studenti che intendono sostenere un esame da 6 CFU dovranno portare solo l’Introduzione (§§ I-IX) e i paragrafi §§1-22 e §§30-60 della Critica della facoltà di giudizio. - I. Kant, Critica della facoltà di giudizio, Einaudi, Torino 1999, ed. it. a cura di E. Garroni e H. Hohenegger. Altri testi consigliati: E. Garroni, Estetica. Uno sguardo-attraverso, Garzanti, Milano, 1992. L. Scaravelli, Osservazioni sulla Critica del Giudizio, in Id., Scritti kantiani, La Nuova Italia. S. Velotti, Storia filosofica dell’ignoranza, Laterza, Roma-Bari 2003, in particolare i capitoli IIIVIII. Estetica M-FIL/04 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Stefano Velotti Titolo del corso: Kant e l’estetica Title: Kant and Aesthetics Semestre II Livello L Crediti 12 Orario Lezioni: Mart., Merc., Giov. 10:30-12:30 Aula XII ricevimento: Mercoledì 12:30-14:00 Annualità II Orario Programma d'esame: KANT E L’ESTETICA. Il corso offrirà un’ approfondita introduzione alla dimensione estetica in Kant, sullo sfondo delle problematiche a lui contemporanee e degli sviluppi successivi, fino ai nostri giorni. In particolare, verrà letta e commentata puntualmente la Critica della facoltà di giudizio (1790) – testo fondamentale per la riflessione estetica moderna e per la filosofia occidentale tout court - nella sua interezza (ma per il modulo da 6 CFU è richiesta solo una parte del testo, specificata nell’apposito programma). Benché la terza Critica kantiana sia rigorosamente unitaria, i temi affrontati in quest’opera così ricca e discussa sono molteplici, e non soltanto di carattere tradizionalmente estetico, ma rilevanti anche per l’epistemologia, la politica, l’etica e l’arte. Presentation: KANT AND AESTHETICS. This course aims to offer an introduction to the aesthetic dimension in Kant, against the background of the problems discussed by his contemporaries and of their later developments, up to our days. We will analyse and comment punctually his Critique of the Faculty of Judgment (1790) - a text that is fundamental for the modern aesthetic reflection and for Western philosophy tout court. Although the Kantian third Critique is rigorously unitary, the topics tackled in this rich and much discussed work are multiple. They are relevant not only for aesthetics, but also for epistemology, politics, ethics, and art. Obiettivi: 1) Ottenere una buona conoscenza testuale e terminologica, e un’adeguata comprensione, della Critica della facoltà di giudizio di Kant. 2) Situare la riflessione kantiana all’interno del panorama dell’estetica moderna. 3) Verificare la rilevanza della Critica della facoltà di giudizio nel dibattito filosofico, politico e artistico contemporaneo. Prerequisiti: Cultura generale e preparazione di base acquisita nella scuola secondaria superiore. Nozioni e competenze di base in ambito filosofico acquisite nel primo anno del corso di laurea. Metodi didattici: Lezioni frontali e analisi dettagliata del testo, con l’aiuto di supporti multimediali (slides e presentazioni proiettate). Compatibilmente con la disponibilità di spazi e risorse, si organizzeranno esercitazioni integrative al corso, a cura dei collaboratori della cattedra. Frequenza: La frequenza è obbligatoria. Gli studenti che non possono frequentare devono parlare con il docente. Metodi di valutazione: Esame orale, a partire dal commento puntuale e approfondito di un passo del testo kantiano a scelta dello studente. Testi: Gli studenti che intendono sostenere un esame da12 CFU dovranno portare l'intero testo della Critica della facoltà di giudizio. - I. Kant, Critica della facoltà di giudizio, Einaudi, Torino 1999, ed. it. a cura di E. Garroni e H. Hohenegger. Altri testi consigliati: E. Garroni, Estetica. Uno sguardo-attraverso, Garzanti, Milano, 1992. L. Scaravelli, Osservazioni sulla Critica del Giudizio, in Id., Scritti kantiani, La Nuova Italia. S. Velotti, Storia filosofica dell’ignoranza, Laterza, Roma-Bari 2003, in particolare i capitoli IIIVIII. FILOSOFIA PRATICA M-FIL/03 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Docente: Paolo Vinci Titolo del corso: Filosofia pratica. Filosofia e tragicità: Hegel, Hölderlin e Heidegger Title: Practical Philosophy. Philosophy and Tragicalness: Hegel and Hölderlin Semestre I+II Orario Lezioni: Livello L Crediti 6+6 Annualità II Orario ricevimento: Programma d'esame: Nel primo semestre verrà istituito un confronto fra Hegel e Hölderlin rispetto alle questioni della negatività e dell’agire tragico. I testi da prendere in considerazione saranno alcune parti della Fenomenologia dello spirito, l’Empedocle di Hölderlin e i suoi scritti sul tragico. Nel secondo semestre il lavoro di analisi dei testi partirà dai Beiträge di Heidegger e attraverso le figure dell’”ultimo Dio” e dei “venturi” ne ricercherà le radici nella poesia di Hölderlin. Presentation: In the first semester the tought of Hegel e Hölderlin as regards to the questions of negativity and tragical act willl be compared. Some parts from hegel's Phenomenology of the Spirit and Hölderlin's Empedokles and Writings on the Tragedy will be discussed. In the second semester some parts of Heidegger's Beiträge will be analysed and through the figures of the "Last God" and of the "Comings" the attention will be focussed on its roots in Hölderlin's poerty. Obiettivi: Raggiungimento di una comprensione dei testi ai fini di un approfondimento teoretico Prerequisiti: nessuno Metodi didattici: didattica frontale Frequenza: obbligatoria. Metodi di valutazione: esame orale Testi: I semestre: G.W. F. Hegel, Fenomenologia dello spirito, parti da definire. F. Hölderlin, Scritti di estetica, ed. Mondadori. F. Hölderlin, La morte di Empedocle, qualsiasi edizione. II semestre II semestre F. Hölderlin, Scritti di estetica, ed. Mondadori. M. Heidegger, contributi alla filosofia, ed. Adelphi, parti da definire. STORIA DELLA FILOSOFIA ARABA M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 MAURO ZONTA Titolo del corso: Filosofia araba nel suo sviluppo storico, dalle origini fino ad oggi. Title: History of arabic philosophy, from its origin til now. Semestre II Livello L Crediti 12 Annualità II Orario Lezioni: giovedi 14.30-16.30 venerdi 8.30-10.30 Orario ricevimento: giovedi, 16.30-17.30 Programma d'esame: Introduzione all’Islam nei suoi diversi aspetti religiosi (sunnismo, sciismo, ismailismo e i suoi contatti con altre religioni e culture del Vicino e Medio Oriente), giuridici e teologici (le scuole mu’talizita e ash’arita), la mistica islamica e le sue relazioni con la filosofia, la filosofia tra i giudei e i cristiani di lingua araba, le traduzioni dei testi filosofici dal greco all’arabo e i principali pensatori del mondo islamico attivi tra l’800 e il 1400, la filosofia araba del Novecento e il suo rapporto con l’Islam. Presentation: Introduction to Islam in its various aspects, i.e. religious ones (Sunnism, Sciism, Ismailism, and their contacts with other religions and cultures of the Near and Middle East), juridical and theological ones (the Mu’tazilite and Ash’arite schools), Islamic mystic and its relationship to philosophy, philosophy among Judeo-Arabs and Christian Arabs, Greek-to-Arabic translations of philosophical works and the paramount thinkers of Islam between 800 and 1400, 20th-century Arabic philosophy and its relationship to Islam. Obiettivi: Un quadro storico-geografico e filosofico, dal quale emergono i numerosissimi rapporti intrattenuti, soprattutto nel periodo medievale, tra l’Islam e le religioni e culture del Vicino e Medio Oriente, così da chiarirne le somiglianze e le divergenze. Prerequisiti: Nessuno Metodi didattici: Lezioni frontali Frequenza: La frequenza è obbligatoria; chi per gravi motivi personali non potesse seguire le lezioni deve contattare il docente per decidere modalità alternative alla frequenza. Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Testi base per l’esame: A. Bausani, L’Islam, Garzanti, Milano 1974 (e successive ristampe); M. Cruz Hernandez, Storia del pensiero nel mondo islamico, 3 volumi, Paideia, Brescia 1999-2000. Letture consigliate: H. Kung, Islam. Passato presente e futuro, Rizzoli, Milano 2007; U. Rudolph, La filosofia islamica, Il Mulino, Bologna 2006; M. Campanini, Il pensiero islamico contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2006; M. Zonta, Saggio di lessicografia filosofica araba, Paideia, Brescia 2014. Classici: Averroè, L’incoerenza dell’incoerenza dei filosofi, a cura di M. Campanini, UTET, Torino 1997 (e successive ristampe); Avicenna, Libro della guarigione. Le cose divine, a cura di A. Bertolacci, UTET, Torino 2007 (e successive ristampe). STORIA DELLA FILOFIA EBRAICA M-FIL/06 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 MAURO ZONTA Titolo del corso: Maimonide e la filosofia ebraica medievale e moderna Title: Maimonides and medieval and modern jewish philosophy Semestre I Livello LM Crediti 6 Annualità I Orario Lezioni: giovedi 14.30-16.30; venerdi 8.30-10.30 Orario ricevimento: giovedi 16.30-17.30 Programma d'esame: Maimonide e la filosofia ebraica medievale e moderna, prima e dopo di lui, nel suo sviluppo storico e nei suoi diversi aspetti (dall’800 al 1800), con un’introduzione sul giudaismo come religione, la teologia ebraica e le diverse vie di una filosofia ebraica fino a Maimonide (secolo XII), Maimonide come filosofo (la Guida dei Perplessi, la sua finalità e le tracce da essa lasciata nel pensiero giudaico, cristiano e islamico), la filosofia ebraica dopo Maimonide in Spagna, Provenza e Italia fino al secolo XVI, e alcuni aspetti della filosofia ebraica nell’Europa Centrale fino al 1800. Presentation: Medieval and Modern Jewish philosophy, in its historical development and in its various aspects (9th to 18th centuries). Introduction to Judaism as a religion, Jewish kalam and the different way of Jewish philosophy till to Maimonides (12th century), Maimonides as philosopher (The Guide of the Perplexed, its aims and its traces in Jewish, Christian and Islamic thought), Jewish philosophy after Maimonides, in Spain, Provence and Italy (till to 16th century), and some aspect of Jewish philosophy in Central Europe till to 1800. Obiettivi: la conoscenza di questioni e problemi suscitati e, con diversi tentativi, risolti dai filosofi ebrei tra l’800 e il 1800, in una vasta area geografica, quella mediterranea nel suo complesso, e mediante i moltissimi contatti con la filosofia araboislamica da una parte, latina medievale e europea moderna dall’altra. Prerequisiti: Nessuno Metodi didattici: Lezioni frontali volte a illustrare e contestualizzare i tesi in esame. Frequenza: La frequenza è obbligatoria; chi per motivi personali non potesse seguire le lezioni deve contattare il docente per decidere modalità alternative alla frequenza. Metodi di valutazione: Esame orale Testi: Testi base per l’esame: C. Sirat, La filosofia ebraica secondo i testi editi e inediti, Paideia, Brescia 1990; M. Zonta, Maimonide, Carocci, Roma 2011; Mosè Maimonide, La Guida dei Perplessi, a cura di M. Zonta, UTET, Torino 2003 (e successive ristampe), introduzione generale e pp. 313-443. Letture consigliate: P. Stefani, Gli ebrei, seconda ed., Il Mulino, Bologna 2006; M. Zonta, La filosofia antica nel Medioevo ebraico, Paideia, Brescia 1996, ristampa 2002. Classici: Mosè Maimonide, La Guida dei Perplessi, a cura di M. Zonta, UTET, Torino 2003 (e successive ristampe); Gersonide, Le Guerre del Signore, a cura di R. Gatti, Edizioni di Pagina, Bari 2011.