COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ COMUNITA’ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE Asse IV Reg. CE 1698/2005 Bando “Piano di Sviluppo Locale” VERIFICA DI ESCLUSIONE DALLA VAS A VALERE SUL PIANO DI SVILUPPO LOCALE DOCUMENTO DI SINTESI Clusone, 14 Novembre 2008 PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 1 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ INDICE DEL DOCUMENTO 1. Introduzione 2. Descrizione sintetica degli obiettivi e delle strategie del PSL 3. 2.1 Territorio: brevi cenni 2.2 Perché avviare l’approccio Leader? 2.3 Il partenariato 2.4 Strategia del PSL 2.5 Azioni strategiche 2.6 Modalità di gestione GAL 2.7 Animazione e promozione 2.8 Monitoraggio Caratteristiche del sistema territoriale ed ambientale 3.1 Aria 3.2 Acqua 3.3 Suolo 3.4 Rischi naturali 3.5 Biodiversità 3.6 Rifiuti 3.7 Rumore 3.8 Energia 3.9 Paesaggio 3.10 Infrastrutture 3.11 Cambiamenti climatici 4 Analisi SWOT aspetti ambientali 5 Identificazione dei possibili impatti ambientali generati dalle azioni in programma 6 Sintesi degli elementi emersi PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 2 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 1. INTRODUZIONE Il presente documento è teso ad avviare la procedura di verifica di esclusione dalla procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per le azioni che il Piano di Sviluppo Locale presentato dalla Comunità Montana Valle Seriana Superiore ai sensi del bando regionale inerente il Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, intende promuovere sul territorio. In coerenza con quanto previsto dalla normativa regionale la presente verifica di esclusione è articolata nei seguenti capitoli: 1. 2. 3. obiettivi e strategie che caratterizzano il PSL descrizione dell’area interessata dal PSL, con particolare riferimento alle attuali caratteristiche ambientali, nonché alle principali pressioni ambientali ad oggi evidenziabili individuazione degli impatti ambientali derivanti dalle azioni e dagli interventi previsti nel PSL Obiettivo del documento è quello di fornire una sintetica fotografia delle condizioni ambientali del territorio, evidenziando come le stesse potrebbero essere influenzate dalle attività promosse tramite il PSL. A chiusura del testo sono riportare le valutazioni relative a quanto riscontrato tramite la realizzazione dell’attività di verifica. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 3 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 2. DESCRIZIO DESCRIZIONE RIZIONE SINTETICA DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DEL PSL Il capitolo ha l’obiettivo di effettuare una sintesi della strategia e degli interventi inseriti nel PSL presentato dal GAL avente come capofila la Comunità Montana Valle Seriana Superiore. 2.1 TERRITORIO - BREVI CENNI Il territorio di riferimento si presenta come tipicamente montano, si estende sul versante meridionale e centrale delle Alpi Orobie, andando ad occupare una superficie di circa 463 Kmq. La densità abitativa territoriale risulta generalmente bassa (81,95 ab/kmq), dal rapporto tra popolazione e sola superficie urbanizzata si ottiene però un valore di 2.552,64 ab/kmq urb, ampiamente al di sopra del valore medio della fascia di montagna (1.515,40 ab/kmq urb). La superficie agricola e forestale si attesta sui 19.492 ettari, dato molto importante per il presente PSL. Il Serio è il principale corso d’acqua, con un bacino idrografico di 1.200 kmq e un regime dalle portate notevolmente artificializzate dall’intenso sfruttamento delle acque a fini idroelettrici; il secondario ma non meno importante è il torrente Borlezza. Il territorio della Comunità Montana Valle Seriana Superiore è inoltre disseminato di aree naturali, con una consistente presenza di specie faunistiche e floristiche di pregio, soggette ad interesse botanico e conservazionistico; pertanto sul territorio vi un buon livello di tutela del patrimonio naturale, e un’ elevata presenza di aree protette, tra cui Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Zone a Protezione Speciale (ZPS) e non ultimo il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche. I parchi e le aree di rilevanza naturale comprendo circa l’80% del totale della superficie della Comunità Montana. La totalità del territorio interessato dal Piano di Sviluppo Locale ricade all’interno della categoria Area Rurale Intermedia (C), secondo i criteri stabiliti dal PSR della Regione Lombardia. La percentuale di territorio sottoposto a regime di aree protetta si attesta al 54,32%. Complessivamente, le aree protette presenti sul territorio della Comunità Montana della Valle Seriana Superiore occupano una superficie di 250 kmq. 2.2 PERCHÉ AVVIARE L’APPROCCIO LEADER? Gli enti parte del territorio della Valle Seriana Superiore intendono costituirsi nella forma di GAL come scelta strategica ed efficace al fine di operare in un’ottica di compartecipazione e condivisione per lo sviluppo del territorio stesso. Infatti i GAL nascono per valorizzare le risorse specifiche delle zone rurali del territorio, sostenere progetti di turismo responsabile e rafforzare l’identità e la cultura locale. Mettere a sistema questi valori ed integrarli con risorse di un partenariato pubblico e privato fortemente coeso e motivato può dare la possibilità al territorio della Valle Seriana Superiore di creare valore attraverso la diversificazione. Diversificazione in grado da una parte di riportare valore alle attività legate all’agricoltura e agli ambiti rurali (attraverso lo sviluppo di nuove attività complementari), dall’altra di creare possibilità occupazionali in grado di mettere in gioco l’ampia base occupazionale giovanile, migliorando la qualità della vita e contrastando il fenomeno di abbandono dei territori più marginali. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 4 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 2.3 IL PARTENARIATO La compagine societaria del GAL è composta da due tipologie di soci: pubblici e privati. La ricerca dei partner del GAL ha avuto inizio fin dalla prima candidatura della proposta di Piano di Sviluppo Locale nel marzo del 2007. Inizialmente è stato il Direttivo della Comunità Montana che ha colto subito questa opportunità e che l’ha comunicata ai Comuni aderenti alla stessa. Una volta condivisa l’iniziativa con i Comuni, sono state coinvolte le parti private, che si sono dimostrate interessate a partecipare ai lavori per l’individuazione della strategia. Socio Comunità Montana Valle Seriana Superiore Provincia di Bergamo Parco delle Orobie Bergamasche Consorzio Agrifidi Bergamo Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana CIA Confederazione Italiana Agricoltori Coldiretti Terranostra Consorzio forestale Presolana Confcooperative ASTRA Ilio Project IRIS Impianti di risalita Società agricola scalet Sviluppo Turistico Zizzola Natura Pubblico Pubblico Pubblico Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Privato Sede di attività Clusone Bergamo Bergamo Bergamo Gandellino, Rovetta, Villa di Serio, Villa d'Ogna Bergamo Clusone Bergamo Castione della Presolana Clusone Clusone Clusone Gromo Clusone Valbondione Il partenariato ha dato il proprio contributo su più fronti, dalle tematiche relative allo sviluppo del GAL a quelle di livello ambientale. Sono infatti stati organizzati numerosi incontri sul territorio in questo ultimo anno e mezzo, incontri che hanno permesso di evidenziare le criticità non solo tematiche ma anche ambientali presenti sul territorio e pertanto di individuare proposte progettuali in grado di farvi fronte. Di seguito si illustrano brevemente per ciascun partner le azioni portate avanti durante la stesura del PSL e i compiti che porterà avanti in fase di realizzazione della strategia del PSL e della attivazione dei bandi specifici: - Comunità Montana Valle Seriana Superiore: capofila del PSL Valle Seriana Superiore, sede operativa del GAL - Provincia di Bergamo: amministrazione provinciale di turismo, ambiente, trasporti, servizi sociali - Parco delle Orobie bergamasche: tutela delle superfici ambientali protette - Consorzio Agrifidi Bergamo: concessione di garanzie fideiussorie (pari al 50% dell'importo) a favore delle aziende agricole associate - Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana: credito bancario, finanziamenti , conti correnti - Confederazione italiana agricoltori: rappresentanza degli interessi degli agricoltori del territorio - Coldiretti Bergamo: rappresentanza delle persone e delle imprese che operano in agricoltura e nelle attività connesse, ma anche delle istanze dei consumatori e dei cittadini - Terranostra: sostegno di nuovi ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura, protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale, nonché migliori rapporti tra PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 5 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ - - uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e consumatori, mondo rurale e urbano Confcooperative rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo Consorzio Forestale Presolana: supporto alle funzioni esercitate dai singoli consorziati, sia attraverso la gestione integrata e programmata delle funzioni comuni di tutela, ricerca, sviluppo, valorizzazione, gestione delle risorse ambientale ASTRA: promozione delle strutture alberghiere e turistiche sul territorio lombardo e in parte estero Ilio Project: sviluppo e promozione pacchetti turistici, sviluppo piattaforme e-commerce turistico, predisposizione cartellonista unificata per i sentieri IRIS Impianti di risalita: gestione degli impianti Società agricola Scalet: salvaguardia del territorio mediante il mantenimento dei pascoli, sentieri e laghetti, riscoperta di antiche produzioni casearie locali, promozione agrituristica Sviluppo Turistico Zizzola: Gestione degli impianti sciistici, valorizzazione e sfruttamento delle risorse turistico -sportive, gestione ed affitto di terreni agricoli, poderi, pascoli, aziende agricole e zootecniche. La sensibilità per la tematica ambientale ha avuto inizio, ancora prima della richiesta di Regione Lombardia, fin dalle prime fasi di sviluppo del PSL. Il parco delle Orobie bergamasche ed il Consorzio Forestale Presolana, forti della loro esperienza e conoscenza del territorio di riferimento, hanno contribuito a dare consigli ed indicazioni circa lo stato della situazione ambientale attuale tramite la valutazione ex ante di sostenibilità, effettuata durante i tavoli di lavoro e nei confronti di ciascuna tematica messa al tavolo. Sono pertanto stati definiti gli obiettivi a breve e medio termine, sulla base dell’analisi della situazione ambientale attuale. Tali obiettivi si concretizzano nel: - riconoscimento dell’importanza della risorsa forestale e della necessità di un suo sfruttamento in forma sostenibile attraverso la produzione di energie rinnovabili - nella tutela delle risorse zootecniche ed agricole - nello sviluppo delle attività di gestione e sviluppo compatibile del territorio e dell’ambiente naturale - nella protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale, sviluppando un turismo attento alle tematiche ambientali e sostenibili - nella tutela dei parchi naturali del territorio 2.4 STRATEGIA DEL PSL Obiettivo strategico del Piano di Sviluppo Locale della Comunità Montana Valle Seriana Superiore è quello di integrare gli aspetti agricoli che caratterizzano su più fronti il territorio tramite attività di innovazione e diversificazione. L’idea guida è quella di coinvolgere un’ampia base di partenariato locale nella realizzazione di progetti in grado di portare: - all’accrescimento della competitività del settore agricolo e forestale locale - alla valorizzazione dell’ambiente e lo spazio naturale, in un’ottica di sviluppo integrato e sostenibile - al miglioramento della qualità della vita e alla promozione della diversificazione delle attività economiche PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 6 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Lo sviluppo del tema centrale prevede una suddivisione in quattro tematiche, tra loro strettamente connesse: Imprenditorialità, Promozione, Integrazione, Governance. La scelta di queste tematiche è stata il frutto di un’intensa fase di concertazione territoriale che ha permesso di mettere in luce i punti chiave per lo sviluppo del territorio rurale della Valle Seriana Superiore. Nell’individuare queste linee strategiche si è tenuto conto anche del carattere di innovatività da dare al PSL, inteso come capacità del territorio di avviare e saper gestire l’approccio Leader, di creare aggregazione sociale attraverso un network tale da permettere al PSL stesso di autosostenersi nel tempo, di ascoltare il territorio, in tutte le sue espressioni e criticità, accompagna e sostiene lo sviluppo del tema centrale del PSL stesso. In particolare la strategia di intervento si articola in: Imprend itorialità Governance Promozione Integrazione 1. Imprenditorialità: interventi per la creazione di nuove imprese e l’innovazione di quelle esistenti, aumento delle opportunità per i giovani tramite azioni riguardanti la formazione, l’innovazione nei processi e negli strumenti nonché l’adozione di impianti di produzione energetica attraverso fonti rinnovabili ed ecosostenibili. 2. Promozione: sviluppo delle potenzialità del territorio della Valle Seriana Superiore, messa in rete e comunicazione strategica degli aspetti turistici legati alla natura e all’ambiente, ai prodotti tipici, ma anche miglioramento della qualità della vita del territorio all’interno dell’area, in grado di evitare lo spopolamento delle aree rurali. 3. Integrazione: Per aumentare la capacità del territorio agricolo e il suo potenziale creando nuove opportunità per i giovani nonché mantenere l’occupazione sul territorio, diventa necessario predisporre azioni di integrazione dell’agricoltura con gli altri settori come commercio e turismo in quanto maggiormente trainanti per l’economia locale. 4. Governance: attività necessarie a garantire un’efficace ed efficiente attuazione del Piano di Sviluppo Locale, attivare degli strumenti necessari ad un corretta gestione del piano e ad una piena animazione ed informazione della popolazione del territorio; la governance comprende anche il tema della cooperazione, con l’obiettivo di condividere esperienze e risorse tra i territori. Oltre al tema centrale che si articola nelle quattro assi descritte, il PSL si pone una serie di obiettivi trasversali, che consistono: nelle pari opportunità, nell’attenzione ai giovani e alla dimensione ambientale. In particolare tale dimensione si articola: - - nell’utilizzo di modalità di trasporto a basso impatto ambientale nella diversificazione delle attività non agricole che permetterà una razionalizzazione, delocalizzazione ed una destagionalizzazione dei flussi turistici sul territorio diminuendo l’impatto ambientale nella diffusione di una cultura eco-sostenibile nella realizzazione di strutture recettive a basso impatto ambientale nella sensibilizzazione delle persone verso forme di turismo a basso impatto nella diffusione di forme di conoscenza del territorio rispettose della sua cultura PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 7 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ - - nel rafforzamento della manutenzione del territorio, a fronte di una reale possibilità per gli agricoltori di realizzare prezzi equi, e quindi di continuare ad operare, grazie ad una fruizione turistica del territorio di qualità nell’incremento del livello di consapevolezza e di conoscenza verso le problematiche e i valori ambientali sia da parte dei residenti che dei turisti nella diffusione del concetto di turismo eco-compatibile 2.5 AZIONI STRATEGICHE Di seguito si riportano le singole azioni strategiche previste dal GAL: Titolo azione Misura PSR Obiettivo PSL Spese ammesse Totale 7 anni Mercato di filiera volto a pubblicizzare i prodotti tipici presso i negozi del territorio; accordi tra agricoltori e commercianti per la vendita dei prodotti tipici presso i loro spazi commerciali 1.2.1 “Ammodernament o delle aziende agricole” 1. Investimenti per la realizzazione e/o la ristrutturazione degli impianti di trasformazione 2. Commercializzazione dei prodotti aziendali € 300.000 Diffusione dell’ecommerce per le imprese giovani per favorirne lo sviluppo sul mercato; ammodernamen to delle aziende agricole 1.2.4 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare e in quello forestale” 1. Strutturazione di una filiera per promuovere e commercializzare i prodotti tipici come la Formagéla Valseriana attraverso i diversi canali della rete distributiva 2. Aumentare il valore dell’immagine del territorio e migliorare la redditività delle imprese agricole 3. Interventi volti al miglioramento dei metodi di produzione e di commercializzazione 1. Avviare investimenti che offrano ai giovani imprenditori la possibilità di usufruire delle nuove tecnologie informatiche (internet e banda larga) per svolgere e promuovere la loro attività € 200.000 Creazione di impianti a biomassa 3.1.1 “Diversificazione verso attività non agricole” - A 1. Recupero sostenibile dei boschi presenti sul territorio 2. Valorizzazione delle fiere zootecniche 3. Sviluppo della filiera bosco-legno-energia Riqualificazione strutturale di edifici nei quali venivano svolti antichi mestieri 3.1.1 “Diversificazione verso attività non agricole” – B 1. Attività di diversificazione funzionale delle imprese agricole legata a forme di turismo sostenibile 1. Progettazione dei sistemi e addestramento del personale 2. Acquisizione software e relativo know-how. 3. Studi applicati a tecnologie di processo, compresi i costi per la realizzazione di prototipi 4. Costo progetti e analisi di fattibilità per lo sviluppo di nuovi prodotti, test e collaudi 5. Acquisizione brevetti 1. Impianti termici e di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali 2. Impianti per pellet 3. Impianti fotovoltaici o solari integrati con gli Investimenti di cui ai punti precedenti 4. Investimenti per l’acquisto di attrezzature e macchine 1. Attività di diversificazione (turismo rurale, fattorie didattiche, filiera corta, ecc.) 2. Investimenti per la PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ € 150.000 € 300.000 8 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Ristrutturazione e recupero edifici rurali e/o antichi da adibire a ristoro e accoglienza per i turisti escursionisti 3.1.3 “Incentivazione di attività turistiche” –A Realizzazione e alla riqualificazione di piste ciclabili e sentieri, e alla loro messa in collegamento 3.1.3 “Incentivazione di attività turistiche” –B Promozione coordinata del territorio 3.1.3 “Incentivazione di attività turistiche” C 2. Messa sistema la fitta rete costituita dal patrimonio rurale attraverso sentieri e promozione 1. Collegare gli aspetti industriali della produzione ad un circuito turistico presente sul territorio 2. Offrire un pacchetto completo al visitatore, integrando tra di loro gli aspetti agrituristici, museali, percorsi, zone archeologiche e sfruttando la presenza del vicino aeroporto di Orio al Serio 1. Valorizzazione e recupero dei percorsi tematici 2. Conservazione e diffusione di testimonianze storiche dal punto di vista del turismo escursionistico ed enogastronomico cercando di mantenere le forme d’uso del territorio, sistemi costruttivi, attività culturali e sociali tradizionali, modi di vita e attività economiche rispettose dell’ambiente naturale in un’ottica di turismo sostenibile 1. Creazione di materiale pubblicitario comune, per un’immagine coordinata in grado di far percepire al turista l’unitarietà dell’offerta e l’integrazione dei servizi e delle opportunità che il territorio offre modifica ed il recupero di strutture aziendali e fabbricati rurali e l’acquisto di strumentazione ed attrezzature 1. Realizzazione, ampliamento e gestione di punti informativi per i visitatori (eventi, siti, recettività ecc.); 2. Segnaletica stradale di facilitazione per il raggiungimento e gli spostamenti sul territorio rurale 3. Didattica e informativa sui percorsi e nelle aree turistiche 1. Predisposizione di aree ricreazionali e di servizio e l’infrastrutturazione di percorsi rurali, in particolare in prossimità di aree naturali e per attività di turismo ciclo-pedonale ed ippico 2. infrastrutturazione e qualificazione dei percorsi enogastronomici nel territorio rurale che valorizzino le produzioni di qualità 3. interventi di riqualificazione naturalistica e infrastrutturale per la fruizione della rete dei canali di bonifica e di irrigazione (piste ciclopedonali ecc.) 4. risanamento conservativo a fini espositivi di strutture rurali destinate alla lavorazione, con modalità tradizionali, di prodotti tipici locali agricoli e artigianali 1. Predisposizione di pacchetti turistici che integrino i diversi aspetti della ruralità 2. Sviluppo e adozione di innovazioni tecnologiche, la creazione di centri unici di teleprenotazione, la gestione in internet dei visitatori 3. Produzione e diffusione di materiale per l’informazione, la promozione attraverso esposizioni e manifestazioni PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ € 100.000 € 100.000 € 100.000 9 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Sviluppo della mobilità delle frazioni più periferiche 3.2.1 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” Recupero edifici rurali e/o antichi da adibire a accoglienza per turisti; riqualificazione malghe, baite e rifugi per la diffusione di agriturismi e delle produzioni tipiche 3.2.3 B “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Ristrutturazione e recupero degli alpeggi 3.2.3 C “Salvaguardia e valorizzazione degli alpeggi” Corsi di formazione su diversificazione verso attività non agricole, creazione di 3.3.1. Formazione e informazione rivolte agli operatori economici che rientrano nell’Asse 1. Intervenire sulla mobilità sostenibile per sviluppare un sistema di servizi essenziali alla popolazione rurale, alle imprese e per i turisti 2. Integrare l’offerta di trasporto pubblico a sistemi più flessibili in grado di catturare nuove esigenze di mobilità e ulteriori quote di utenza e di erogare servizi corrispondenti alle effettive richieste degli utenti 1. Dare impulso per la creazione di nuovo valore attraverso le imprese agricole favorendo attività di diversificazione funzionale legata a forme di turismo sostenibile 2. Mettere a sistema la fitta rete costituita dal patrimonio rurale attraverso sentieri e promuovendola in maniera integrata 1. Dare impulso per la creazione di nuovo valore attraverso le imprese agricole favorendo attività di diversificazione funzionale legata a forme di turismo sostenibile 2. Mettere a sistema la fitta rete costituita dal patrimonio rurale attraverso sentieri e promuovendola in maniera integrata 1. Creazione di nuova imprenditorialità 2. Dare ai giovani imprenditori le conoscenze base per operare all’interno dei e la pubblicità concernente l’offerta turistica e delle tradizioni culturali dell’area rurale e dei percorsi enogastronomici 4. Sviluppo di attività di accompagnamento e servizio al turista: guide naturalistiche e storicoculturali del territorio, ristorazione fissa e mobile. 1. Indagini e studi per l’analisi del fabbisogno di servizi e progetti di attivazione e fattibilità 2. Realizzazione, ristrutturazione e adeguamento di strutture ed impianti 3. Acquisto di macchine ed attrezzatura anche informatica hardware e software 4. Personale, costi di esercizio e spese amministrative € 300.000 1. Interventi materiali di recupero strutturale 2. Valorizzazione del patrimonio architettonico, paesaggistico e ambientale rurale € 300.000 1. Manutenzione straordinaria e ristrutturazione per la conservazione e il miglioramento delle strutture 2. Interventi su edifici esistenti e attrezzature per la creazione di alpeggi pilota, modello e didattici 3. Redazione di piani comprensoriali di sviluppo e gestione degli alpeggi € 300.000 1. Docenze, tutoraggio, esperti e relatori 2. Affitto o noleggio strutture tecniche e didattiche 3. Acquisto di materiale € 100.000 PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 10 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ microimprese, attività turistiche 3 nuovi processi nella filiera produttiva e commerciale nonché introdurre processi innovativi Cooperazione territoriale del PSL Valle Seriana Superiore 4.2.1 “Cooperazione interterritoriale e transnazionale” Gestione del GAL Valle Seriana Superiore 4.3.1 “Gestione dei Gruppi di Azione Locale, acquisizione di competenze e animazione sul territorio” 1. Realizzazione di un’azione comune finalizzata alla condivisione delle esperienze e delle risorse umane e finanziarie di ciascun territorio coinvolto 2. Progetti di cooperazione interterritoriale o transnazionale 1. Garantire un’efficace ed efficiente attuazione dei Piani di Sviluppo Locale 2. Garantire l'attivazione di tutti gli strumenti necessari per la costruzione ed implementazione di strategie di sviluppo locale, assicurando agli attori dei territori le competenze e le informazioni adeguate didattico e strumenti dimostrativi 4. Trasferte dei partecipanti, noleggio di mezzi di trasporto per visite aziendali 5. Produzione di supporti didattici ed informativi 6. Spese generali, di progettazione, di coordinamento organizzativo ed amministrative; 1. Assistenza tecnica per le attività preliminari di definizione dei partenariati e del contenuto dei progetti 2. Animazione e gestione 3. Azioni comuni in relazione al tema centrale sviluppato nel Piano di Sviluppo Locale 1. Studi sulla zona interessata dalla strategia di sviluppo locale 2. Attività di informazione ed animazione sulla zona e sulla strategia di sviluppo locale 3. Formazione del personale addetto all’elaborazione e all’esecuzione delle strategie 4. Eventi promozionali e formazione di animatori 5. Costi di gestione dei gruppi di azione locale TOTALE € 150.000 € 280.000 2.680.000,00 2.6 MODALITÀ DI GESTIONE GAL Per quanto concerne le modalità di gestione del GAL, la struttura organizzativa si vede composta da un’assemblea dei soci, dal consiglio di amministrazione con compiti di gestione tecnica, operativa e finanziaria ed un presidente in qualità di legale rappresentante della società. A livello operativo il GAL si avvarrà di un pool composto da: un coordinatore di programma, figura strategica per la corretta attuazione del Piano di Sviluppo Locale, due animatori territoriali, responsabili delle attività di divulgazione del PSL presso il territorio, a contatto con le realtà promotrici del Progetto e un amministrativo con funzioni anche di segreteria per la gestione contabile e amministrativa delle risorse. Il CdA, variabile da un minimo di 3 membri ad un massimo di 5 membri, prevede la nomina unica per Presidente ed Amministratore Delegato, con compenso fisso in quanto il GAL si deve porre come futura Agenzia di Sviluppo Locale pertanto la governance deve avere specifiche competenze e capacità. Statutariamente la società nasce senza scopo di lucro con finalità ultima la promozione dello sviluppo del territorio e la realizzazione di nuove iniziative economiche al fine di favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali del territorio, stimolando la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. Pertanto si PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 11 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ prevede la costituzione di una Società Consortile a Responsabilità Limitata: i soci rispondono solamente per le obbligazioni sociali, inoltre da Statuto si prevede il versamento di quote in denaro per sostenere le spese di gestione della struttura. Il GAL avrà sede presso la CM Valle Seriana Superiore Assemblea dei soci Formata da un rappresentante per ciascun soggetto giuridico aderente al GAL Compiti di indirizzo (strategia PSL, modifiche, comunicazione, ingresso nuovi soci) Consiglio di Amministrazione Presidente/AD Consiglio di Amministrazione • Presidente e AD • n. 3 Consiglieri Segreteria Compiti di gestione ordinaria (redazione bilancio, analisi finanziaria, verifica risultati PSL) • n. 1 Segreteria • n. 2 Esperti Compiti di gestione operativa (diffusione e animazione, predisposizione Bandi, istruttoria, gestione finanziaria e monitoraggio e rendicontazione Assistenza Tecnica • n. 2 Esperti Legale Direttore Clusone c/o CM Direzione e Staff • n. 1 Direttore Sede operativa e Assistenza tecnica Area Progettuale (1 esperto) Area Amministrativa (1 esperto) Supporto tecnico e specialistico alle attività di Direzione 2.7 ANIMAZIONE E PROMOZIONE A livello generale il piano di comunicazione si propone di favorire la creazione di un efficiente sistema di comunicazione interna ed esterna tra tutti i soggetti coinvolti dal GAL (enti locali, associazioni, imprese, cittadini) garantendo un'informazione completa e diffusa su tutto il territorio ed accrescere il grado di conoscenza e sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai temi dello sviluppo rurale e in generale allo sviluppo sostenibile del territorio. In sintesi, gli strumenti che saranno predisposti per perseguire le finalità sopra descritte sono: • • • portale web, uno strumento di comunicazione in grado di fornire informazioni complete sul Piano di Sviluppo Locale e sulle attività ad esso collegate; nello specifico, si prevede di realizzare sul sito una sezione dedicata al GAL e più in generale alla tematica rurale ed energetica materiale di promozione e informazione, centrato sulle tematiche riguardanti lo sviluppo rurale e in particolare la strategia del GAL, i principali prodotti previsti sono opuscoli illustrativi, manifesti e/o locandine e specifici vademecum esplicativi volti ad illustrare le procedure, i criteri e le modalità previste nei nuovi regolamenti comunitari in materia di sviluppo rurale e più in generale riguardo alle tematiche relative alla competitività del territorio e delle sue imprese, alla innovazione, alla tutela ambientale seminari e workshop, specifici incontri pubblici a livello territoriale, finalizzati a sensibilizzare e diffondere la conoscenza circa le opportunità offerte dai bandi messi a disposizione dal GAL, circa il PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 12 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ • risparmio energetico e la tutela ambientale (e di tutte le tematiche connesse ad un territorio ad alta valenza ambientale quale quello della Comunità Montana Valle Seriana Superiore) pubblicazioni, creazione del “giornale rurale” che permetta, attraverso diverse sezioni, di dare informazioni sulla tematica agricola e forestale sotto tutti i punti di vista (qualità della vita, nuove pratiche agricole, innovazione, risultanze dei bandi GAL, …) Attenzione particolare da parte di tutti gli strumenti indicati, sarà prestata alle attività di informazione e sensibilizzazione circa le tematiche ambientali, come parte integrante e centrale della strategia del GAL stesso. Operativamente il sito web, le pubblicazioni specifiche ed i seminari e workshop a livello territoriale, sono gli strumenti privilegiati individuati per tale scopo; infatti oltre a presentare gli obiettivi e le opportunità che il Piano di Sviluppo Locale intende perseguire, perseguiranno l’obiettivo di diffondere tra imprese e cittadini pratiche di tutela ambientale e risparmio energetico. 2.8 MONITORAGGIO L’attività di valutazione e di monitoraggio rappresenta un elemento essenziale per la corretta attuazione e gestione dell’intero Piano di Sviluppo Locale. Di seguito si introduce il modello di monitoraggio ambientale individuato per il PSL. A livello ambientale è già stata effettuata una valutazione ex ante (descritta nelle pagine che seguono) realizzata contestualmente alla stesura del Piano di Sviluppo Locale. Questo momento di analisi ha riguardato la valutazione della situazione ambientale delle aree oggetto degli interventi, le disposizioni volte a garantire il rispetto della normativa comunitaria in materia di ambiente e i criteri e le modalità per l’integrazione delle tematiche ambientali nei vari settori d’intervento. La valutazione ex ante ha comportato: • la descrizione quantificata della situazione ambientale attuale (che si allega al presente Piano) • la valutazione dell’impatto prevedibile della strategia e degli interventi sulla situazione ambientale La valutazione intermedia prenderà in considerazione i primi risultati degli interventi, la coerenza con la valutazione ex ante, la pertinenza degli obiettivi e il grado di conseguimento degli stessi. La valutazione ex post illustrerà l’impiego delle risorse, l’efficacia e l’efficienza degli interventi e del loro impatto e la coerenza con la valutazione ex ante. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 13 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 3. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA TERRITORIALE E AMBIENTALE Il capitolo ha l’obiettivo di fornire una panoramica riguardo alla condizione attuale delle diverse componenti ambientali presenti sul territorio della Comunità Montana Valle Seriana Superiore, utili alla individuazione degli impatti che i singoli interventi previsti dal PSL potranno generare. 3.1 ARIA La valutazione delle emissioni atmosferiche nel territorio della Valle Seriana Superiore deriva dai dati dell’inventario delle emissioni (INEMAR) di Regione Lombardia per l’anno attualmente disponibile (2005) e da rilevazioni integrative, a cura della stessa CM, su parametri quali anidride carbonica (CO2), biossido di azoto (NO2), ozono (O3), Benzene e PM10. Comune Ardesio Castione della Presolana Cerete Clusone Fino del Monte Gandellino Gorno Gromo Oltressenda Oneta Onore Parre Piario Ponte nossa Premolo Rovetta Songavazzo Valbondione Valgoglio Villa d'Ogna SO2 0 3.704 1.874 889 0 0 0 1.209 0 0 0 0 0 0 0 0 0 971 0 0 Nox 57.904 113.731 24.537 93.765 4.158 9.394 12.955 20.193 9.809 2.634 7.285 41.399 3.333 114.595 8.641 26.204 4.548 33.370 12.104 98.671 COV 204.346 200.100 87.142 215.155 38.376 69.924 42.389 91.441 46.902 42.265 48.335 153.782 33.547 102.307 41.035 107.284 63.664 89.551 58.251 71.723 CH4 72.624 48.069 45.686 151.854 22.976 23.999 35.768 46.285 18.620 13.611 28.565 68.886 22.931 29.478 22.129 63.091 14.987 15.991 28.640 41.907 CO 212.830 543.727 317.821 297.566 70.098 61.061 88.323 72.705 25.766 68.282 74.226 148.697 92.175 179.303 58.112 126.404 59.593 107.270 73.646 113.240 CO2 12.043 15.118 3.504 27.554 2.246 2.345 1.234 2.064 0 0 0 10.262 1.749 39.837 1.266 6.282 0 3.632 0 34.992 CM Seriana Provincia 432 2.809 34.962 23.708 90.376 41.853 40.805 39.271 139.542 69.733 8.206 8.201 I dati illustrati nella tabella soprastante mettono in evidenza una situazione molto diversificata riguardo alle componenti dell’aria, paragonate all’intero territorio provinciale. Per quanto riguarda al biossido di zolfo (SO2) la CM presenta un tasso di molto inferiore rispetto alla media provinciale; il dato suggerisce che sul territorio i processi di riscaldamento vengono realizzati attraverso impianti a basse emissioni, mentre appare interessante valutare il secondo dato, che mostra la componente ossido di azoto molto elevata presso la CM: il dato suggerisce che il traffico veicolare è molto intenso sul territorio montano. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 14 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Allo stesso modo sul territorio è presente un’alta percentuale di COV (Composti Organici Volatili) di derivazione biogenica: si tratta di un dato assolutamente non allarmante in quanto tipico di un’area rurale, accompagnato anche da elevati livelli di CO2. Comune Ardesio Castione della Presolana Cerete Clusone Fino del Monte Gandellino Gorno Gromo Oltressenda Oneta Onore Parre Piario Ponte Nossa Premolo Rovetta Songavazzo Valbondione Valgoglio Villa d'Ogna N2O 4.685 4.376 0 5.408 0 1.326 1.284 4.343 2.248 0 0 1.321 0 0 1.295 1.782 0 7.238 2.774 1.110 NH3 14.725 6.440 7.320 31.420 2.484 4.258 11.055 17.396 10.185 3.577 5.865 12.026 3.315 0 5.922 12.116 2.642 9.051 9.518 6.229 PM10 8.615 9.411 20.213 9.189 1.349 1.170 3.438 3.308 1.476 2.371 2.275 4.722 3.434 5.634 1.094 4.132 1.245 8.102 4.476 11.612 PTS 9.007 9.822 22.173 10.768 1.405 1.218 3.591 3.470 1.554 2.470 2.370 4.929 3.577 6.865 1.140 4.312 1.297 8.492 4.683 12.710 PM2,5 8.288 9.086 18.838 7.964 1.306 1.133 2.514 3.163 1.402 1.372 1.316 4.559 3.327 4.924 1.060 3.989 1.206 7.760 4.302 10.543 OZONO 302.698 407.937 157.455 370.405 56.705 91.530 73.487 129.390 61.379 55.791 69.477 224.654 51.969 268.110 62.698 156.805 78.901 148.987 83.270 212.018 CM Seriana Provincia 1.960 1.542,0 8.777 8.753,0 5.363 2.896,0 5.793 3.329,0 4.903 2.449,0 153.183 78.998,0 Dalla tabella emerge che la maggior parte delle componenti risultano essere in linea con il dato provinciale, mentre prevale una alta presenza di PM10 sul territorio, dato giustificabile dal fatto che sul territorio sono presenti fenomeni franosi cui si aggiunge la combustione delle auto e degli impianti di riscaldamento. Il dato per la maggior parte deriva pertanto da un fenomeno naturale (erosione) e non dall’interferenza dell’uomo. Infine l’ozono risulta essere presente sul territorio in quantità molto più alta che nel resto della Provincia. Si tratta di un dato che deve essere monitorato costantemente, in quanto può portare a problemi nella salute. Comunque è importante mettere in evidenza che gli scarsi livelli di emissione del territorio della CM Valle Seriana Superiore prefigurano una situazione generalmente buona, a parte alcune componenti che devono essere monitorate attentamente. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 15 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Indicatori di monitoraggio I principali indicatori che all’interno del PSL saranno monitorati per tutta la durata del PSL sono stati scelti sia sulla base della facilità di reperimento dei dati (INEMAR) sia sulla base delle caratteristiche del PSL: Indicatore CO (monossido di carbonio) Concentrazioni medie mensili (mg/m3) Emissioni annue per macrosettore (t) NOx (ossidi di azoto) Concentrazione media oraria, mensile ed annua di NO2 (ug/m3) Missioni annue per macrosettore di NOx (t) O3 (ozono) Concentrazione massima giornaliera (ug/m3) Concentrazione media annuale (ug/m3) Particolato Concentrazione media giornaliera, mensile ed annuale di PM10 (ug/m3) Emissione annua per macrosettore di PM 2.5 (t) Numero superamenti limite giornaliero di PM10 SOx (ossidi di zolfo) Concentrazioni medie mensili di SO2 (ug/m3) Emissioni annue per macrosettore di SOx (t) COV Emissioni annue per macrosettore (t) CO Emissioni annue per macrosettore (t) Fonte ARPA Lombardia INEMAR ARPA ed INEMAR INEMAR ARPA ARPA INEMAR ARPA ARPA INEMAR INEMAR INEMAR 3.2 ACQUA Il territorio della CM Valle Seriana Superiore scorre il Fiume Serio, alimentato prevalentemente dalle piogge e, in primavera, dallo scioglimento delle nevi. Il fiume Serio lungo il suo percorso è interessato da una serie di affluenti, per lo più concentrati nella parte alta del bacino e immissioni di ulteriori apporti nella parte di pianura. Il fiume è dotato di due stazioni di controllo qualità acque superficiali sul territorio della CM valle Seriana Superiore. In particolare le stazioni sono ubicate una sul fiume Serio e la seconda sul torrente Riso a Ponte Nossa: le rilevazioni dei dati sulla qualità dell’acqua evidenziano uno stato di qualità sufficiente, con tendenza al peggioramento nel tempo per il torrente Riso. In particolare i dati, derivanti da uno studio provinciale sul bacino del serio mettono in evidenza che sul territorio della CM Valle Seriana Superiore gli indici LIM (Livello d’Inquinamento da Macrodescrittori), IBE (Indice Biotico Esteso) e SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua) rientrano nella classe 1. Si tratta di un dato interessante e dimostra che è presente un buon livello di qualità chimica nel territorio montano. Pertanto non esistono criticità rilevanti. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 16 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Sul territorio è presente anche il Torrente Borlezza, Si tratta di un torrente in cui l’alveo è caratterizzato da una notevole instabilità dato che la natura del terreno è di tipo detritica, infatti, in occasione di ogni piena si ha un’accentuata disgregazione delle rive con spostamento a valle di grosse quantità di materiale. Il sommovimento del fondo del torrente è continuo sia per i fattori naturali derivanti da precipitazioni atmosferiche, sia per opere di drenaggio e sbancamento delle ghiaie. Lungo l’intero corso esistono molte opere di imbrigliamento idrico a scopo idroelettrico eccedenti spesso il fabbisogno energetico che influiscono pesantemente sulla quantità di acqua, riducendo moltissimo la portata fino al punto che in estate nell’ultimo tratto, prima di sfociare, è praticamente asciutto 3.2.1 CAPTAZIONI Le captazioni effettuate sia sulle falde superficiali sia sul Fiume Serio e i suoi affluenti sono relative a diverse tipologie di casistiche, di seguito riassunte brevemente. Acque superficiali L’uso idroelettrico e quello irriguo determinano il 96% dei volumi d’acqua derivati sul territorio provinciale. Le derivazioni ad uso idroelettrico risultano preponderanti ma rappresentano solo uno sfruttamento temporale dei deflussi; il più importante problema determinato dagli impianti idroelettrici sui corpi idrici è costituito dalla portata d’acqua a valle di ognuna delle opere di presa. Nella Valle Seriana Superiore, la situazione è simile a quella riscontrata in Valle Brembana: sono presenti, infatti, oltre 34 derivazioni da acque superficiali, di cui 4 a scopo industriale e 20 a uso idroelettrico, in grado, queste ultime, di produrre significative quantità di energia elettrica rinnovabile, sottraendo tuttavia significative portate ai corsi d’acqua e, di conseguenza, non garantendo le ottimali condizioni per la vita delle comunità acquatiche. Le portate derivate sono molto variabili, da pochi l/s ad alcuni m3/s, a fronte di portate medie del fiume Serio comprese da 8 a 40 m3/s nella stazione di Ponte Cene (l’unica esistente), in realtà ubicata più in basso rispetto alla zona in studio e quindi presumibilmente con portate superiori. Fiume Serio Per le attività agricole vengono utilizzate anche le acque prelevate dai corpi idrici (in particolare nel territorio della Comunità Montana Valle Seriana), determinando una generale e diffusa carenza d’acqua nei periodi di massima richiesta (luglio e agosto), ulteriormente accentuata dal regime pluviometrico continentale che presenta, proprio in tali periodi una delle due minime stagionali (l’altra riguarda la stagione invernale). Consumi d’acqua Per quanto riguarda i consumi, in linea con le CM Brembana e Valle Imagna, sul territorio sono mediamente contenuti (circa 250 l/ab giorno) ed è presente una pressoché totale copertura del servizio di acquedotto. Anche in questo caso l’approvvigionamento idrico avviene in larga parte da sorgenti prive, in linea di massima, di inquinanti di origine industriale o agricola ma con possibili contaminazioni accidentali di natura organica. Nella Valle Seriana Superiore si riscontra una copertura della rete fognaria molto elevata, che raggiunge il 100% in numerosi Comuni. Le situazioni di trattamento dei reflui sono però molto differenziate, con una depurazione completa in circa la metà dei comuni e uno scarico non depurato nella maggior parte degli altri. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 17 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Indicatori di monitoraggio La scelta degli indicatori per il monitoraggio delle acque è ricaduta sui seguenti: Indicatore Qualità delle acque superficiali SECA (stato econoligo dei corsi d’acqua) SEL (stato ecologico dei laghi) Impianti pubblici di depurazione (n. e abitanti equivalenti) Qualità delle acque reflue depurate Reti fognarie (lm) Qualità fiumi (LIM e IBE) Qualità delle acque sotterranee Classe di qualità nei punti di prelievo (%) Stato chimico delle acque sotterranee (SCAS) Quantità delle acque superficiali Volume captato da acque superficiali (m3/anno) Quantità delle acque sotterranee Approvvigionamento acque per uso potabile (m3/anno) Stato quantitativo delle acque sotterranee Dotazione procapite da acquedotto (l/abitanti) portate medie concessioni per us civile, irriguo, … (l/s) Volume captato da sorgenti e pozzi (m3/anno) Fonte ARPA ARPA ARPA ARPA ARPA SIMO2 (ARPA) ARPA ARPA SIRIO (ARPA) ARPA ARPA SIMO2 (ARPA) SIMO2 (ARPA) SIRIO (ARPA) 3.3 SUOLO Il territorio della CM alle Valle Seriana Superiore è caratterizzato da uno scarso tasso di urbanizzazione, come si evince dal grafico sottostante. Suolo urbanizzato 10% Suolo non urbanizzato 90% Per la maggior parte dei casi il tasso di urbanizzazione risulta essere inferiore al 5% dell’intera superficie territoriale dei comuni interessati. Sono un’eccezione Clusone – Rovetta - Fino del Monte e l’area turistica di Castione della Presolana. La Comunità Montana Valle Seriana Superiore, mostra un tasso di urbanizzazione generalmente contenuto, sia rispetto alla media provinciale (12%) che nei confronti della media provinciale della fascia montana (8%). PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 18 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Il suolo non urbanizzato è in prevalenza occupato da boschi (44%), seguiti dalla vegetazione naturale (27%), dai prati (17%) e dalle aree sterili (11%); una piccola percentuale (inferiore all’1%) è occupata dalle aree idriche e dal seminativo. aree sterili 11% aree idriche e seminativo 1% prati 17% boschi 44% vegetazione naturale 27% La consistente presenza di aree boscate, di per sé positiva dal punto di vista ambientale, si scontra con la perdita di funzione produttiva dei boschi stessi e il loro progressivo abbandono. A tale situazione si sta facendo fronte con l’attivazione di progetti speciali finalizzati alla valorizzazione economica del patrimonio boschivo e lo stesso GAL cercherà di porre rimedio a questo problema. Contenuta è anche la quota di superficie territoriale dedicata ai siti industriali. Nella Valle Seriana Superiore, tale valore, è quasi sempre inferiore al 2,5%; fanno eccezione i Comuni di Fino del Monte, Gandellino, Oltressenda Alta, Premolo, Valgoglio con lo 0%, Villa d’Ogna 4,6% e Ponte Nossa 5,6%. Stessa cosa vale per le aree estrattive (le uniche cave attive sono poste nei Comuni di Cerete e Onore) mentre i principali poli industriali sono ubicati a Clusone, Villa d’Ogna e Ardesio. Assenti risultano le discariche, mentre si evidenzia una discreta presenza di siti contaminati al momento in corso di bonifica o definitivo recupero. Uso del suolo per agricoltura e zootecnia La Comunità Montana Valle Seriana Superiore ha una superficie agricola utilizzata (SAU) pari a 19.492,2 ha, che costituisce il 42% dei 460 km2 di superficie comunitaria complessiva. Il territorio presenta però un numero limitato di imprese agricole: questo perché sono state fatte in passato scelte di conduzione che privilegiano la dimensione familiare. Tale quota assume ancora più importanza se si tiene conto che dal computo risulta esclusa la superficie boscata e quella parte di superficie cosiddetta “improduttiva” (agli scopi agricoli). I dati analizzati mettono in rilievo che dal 1990 ad oggi la quota destinata a prati permanenti e pascoli è aumentata dell’85,1%, con un saldo positivo per l’intera Comunità pari al 20,6%. Le colture boschive conservano ancora un peso significativo sulla superficie agricola totale, soprattutto per quel che riguarda la Valle Seriana Superiore. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 19 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Carico zootecnico Analizzando i dati relativi al carico zootecnico dell’intera Comunità, si nota come questo sia nettamente inferiore al valore provinciale e regionale per quel che riguarda i capi bovini (10,6 capi/km2), suini (1,2 capi/km2) e avicoli (39,1 capi/km2). Il carico zootecnico relativo agli ovini e ai caprini (36 capi/km2) è invece nettamente superiore sia al valore provinciale (13,3 capi/km2), sia al valore regionale (5,9 capi/km2). Dello stesso ordine di grandezza appare quello relativo agli equini. Si può pertanto affermare che la zootecnia non sembra costituire un fattore di pressione ambientale particolarmente rilevante, poiché il carico zootecnico non risulta significativo. Indicatori di monitoraggio Gli indicatori che sono stati individuati e che dovranno essere monitorati sono rappresentati dai seguenti: Indicatore Copertura del suolo Variazione superficie agricola (%) Urbanizzazione comunale (%) Indice di intensità colturale (%) Superficie territoriale destinata all’alpeggio (km2) Superficie forestale (km2) Aree agricole di Pregio Fonte ARPA ARPA ARPA ARPA ARPA ARPA MISURC 3.4 RISCHI NATURALI Per quanto riguarda i rischi naturali, la maggior parte del territorio montano risulta caratterizzato da consistente presenza di rischi naturali, con particolare riferimento ai fenomeni franosi, alluvionali e, nelle parti di territorio più elevate, anche del rischio valanghivo. Valanghe Nell’arco orobico il rischio da valanghe è naturalmente presente esclusivamente nei territori dell’alta Valle Brembana, in Val di Scalve e nella Valle Seriana Superiore, dove interessa porzioni anche consistenti di territorio (37% in Val di Scalve, 25% in Valle Brembana e 14% in Valle Seriana Superiore). Il rischio idrogeologico è stato fortemente condizionato dall’azione dell’uomo e dalle continue modifiche del territorio che hanno, da un lato, incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro, aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone dove tali eventi erano possibili e si sono poi manifestati, a volte con effetti catastrofici. Il disegno mostra per il territorio della CM Valle Seriana Superiore il numero di frane succedutesi dal 1920 ad oggi. Nei comuni più alti (Valbondione e Gandellino) i fenomeni franosi sono stati più importanti: queste aree risentono maggiormente del fenomeno di abbandono dei terreni, i fenomeni di disboscamento abusivo, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua e presentano un aggravato dissesto del territorio montano. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 20 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Le analisi effettuate per la redazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile hanno suddiviso il territorio secondo quattro tipologie di rischio crescente; la classe di rischio minore (R1) comprende il 53% circa delle aree soggette fenomeni franosi, la seconda classe (R2) il 33% circa e le rimanenti due classi rispettivamente il 10% (R3) e il 4% (R4). Il Piano ha inoltre rilevato che l’87% circa di territorio urbanizzato è compreso nelle aree a rischio da frana, in particolare modo nelle aree R4 (45%) e R3 (26%). Incendi boschivi Un altro fenomeno da non sottovalutare è quello degli incendi boschivi, quasi sempre di origine dolosa, diffusi soprattutto nelle stagioni più secche (estate e inverno). L’analisi di tali fenomeni registra una discreta presenza di episodi che tendono a coinvolgere anche vaste superfici, ma con una tendenza al miglioramento negli ultimi anni. I comuni maggiormente colpiti sono Ardesio, Oltressenda, Fino del Monte e in generale i comuni situati ad altezze inferiori. Alluvioni Il territorio della CM Valle Seriana Superiore è inoltre interessato da fenomeni alluvionali, che riguardano il 5,6% circa dell’intero territorio. I corsi d’acqua coinvolti nel rischio alluvionale sono: fiume Serio, torrente Acqualina, torrente Borlezza, torrente Gera, torrente Ogna, torrente Riso. Le analisi effettuate per la redazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile hanno suddiviso il rischio alluvionale in tre tipologie: aree in cui si sono verificati eventi alluvionali (0,4% dell’intera superficie della Comunità Montana e 6,85% rispetto alla solo superficie a rischio alluvionale), aree potenzialmente allagabili (1,2% e 30,82%), corsi d’acqua instabili in erosione laterale attiva (4% e 62,33%). Il Piano ha inoltre suddiviso le superfici soggette a rischio alluvionale in quattro classi di rischio crescente, da R1 a R4; benché più della metà del territorio a rischio sia compresa nella classe di rischio meno elevata, la percentuale di superficie urbanizzata coinvolta risulta essere pari all’84% circa (R1 – 14%, R2 – 31%, R3 – 29%, R4 – 10%). Politiche di miglioramento Per completare la disamina dei rischi territoriali riguardo alle risposte poste in atto dalle amministrazioni per fronteggiare tali calamità, va innanzitutto sottolineata una buona presenza di studi geologici a corredo degli strumenti urbanistici comunali e preziose informazioni contenute negli studi del PTCP; in alcune aree sono in atto da alcuni anni interventi di riassetto idrogeologico volti a superare le criticità più evidenti; tuttavia risulta auspicabile la promozione di ulteriori azioni conoscitive maggiormente approfondite sul rischio idrogeologico e la realizzazione di interventi di prevenzione, oltre che di mitigazione/gestione di tali rischi naturali. Indicatori di monitoraggio Gli indicatori che sono stati individuati e che dovranno essere monitorati sono rappresentati dai seguenti: Indicatore Dissesto idrogeologico per tipologia Incidenza dissesto idrogeologico per tipo di fenomeno Indice di franosità PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ Fonte SIT SIMO2 PRIM 21 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Aree contaminate Indicatore Densità di carico zootecnico del territorio (t/ha) Numero di siti contaminati Apporto di nutrienti nel suolo Fonte ARPA ARPA ARPA 3.5 BIODIVERSITA’ La Comunità Montana Valle Seriana Superiore presenta un territorio ricco di aree naturali, anche di pregio e soggette a particolare tutela; schematicamente può essere suddivisa in quattro fasce orizzontali partendo da nord e scendendo verso sud: orizzonte alpino, orizzonte subalpino, orizzonte montano e orizzonte submontano. Per quanto riguarda le aree boscate e le aree a vegetazione naturale (vedi figura a lato), la Comunità Montana Valle Seriana Superiore mostra percentuali di superficie territoriale che spaziano dal 48% del Comune di Piario all’84% di Songavazzo. Per quanto riguarda le aree idriche la superficie comunale loro dedicata è sempre sotto del 4% circa (Comune di Valbondione). La Comunità Montana Valle Seriana Superiore, registra una buona dotazione di aree naturali, sia rispetto all’intera Provincia che nei confronti delle Comunità Montane simili. In particolare per quanto riguarda le aree boscate (che rappresentano più del 62% delle aree naturali), si tratta prevalentemente di boschi di latifoglie (31%) o di boschi di conifere (46%); la restante superficie territoriale ospita boschi misti di conifere e latifoglie. La vegetazione naturale è prevalentemente costituita da arbusti, cespuglieti e vegetazione rupestre e di detriti. L’orizzonte alpino è caratterizzato da specie floreali di notevole valore botanico, vegetazione rupestre e dei macereti, vegetazione delle vallette nivali, praterie alpine e specie faunistiche di pregio quali trota fario, tritone alpino, rana rossa di montagna, salamandra nera, lucertola vivipara, marasso, aquila reale, taccola, sordone, fringuello alpino, rondine montana, pernice bianca, coturnice, camoscio, stambecco, lepre bianca, ermellino, avicola, toporagno. L’orizzonte subalpino è formato da cespuglieti, boscaglie, lariceti subalpini, peccete subalpine (boschi di abete rosso) e pascoli. Scendendo nell’orizzonte montano si incontrano peccete montane (abeti e larici), abetini, faggeti e prati pascolo; la fauna comprende specie quali trota fario, trota iridea, rana rossa di montagna, salamandra nera, salamandra pezzata, lucertola dei muri, ramarro, orbettino, colubro liscio, vipera comune, gallo forcello, gallo cedrone, lucarino, scriciolo, pettirosso, cincia mora, picchio verde, picchio rosso maggiore, francolino di monte, upupa, tordo, ghiandaia, gazza, ballerina gialla, merlo acquaiolo, sparviere, civetta, capriolo, lepre comune, scoiattolo, ghiro, topi e arvicole, donnola, volpe, faina, pipistrelli. Infine, l’orizzonte submontano è caratterizzato da boschi di latifoglie, pinete di pino silvestre (cui sia aggiungono i rimboschimenti fatti dall’uomo), prati e specie animali quali trota fario, scazzone, temolo, rana verde, rospo comune, raganella, tritone comune, tritone crestano, lucertola dei muri, ramarro, orbettino, PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 22 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ colubro liscio, vipera comune, rondine, merlo, passero, cornacchia grigia, falco pellegrino, ballerina bianca, poiana, barbagianni, riccio, talpa, toporagno e gran parte dei mammiferi dell’orizzonte superiore. Infine vi è da segnalare che, sulle prealpi orobiche vivono settantasette specie endemiche, di cui una quarantina circa su montagne calcaree come la Presolana (principale montagna delle Orobie bergamasche, sita nel territorio della Comunità Montana Valle Seriana Superiore). Superficie occupata da SIC e da ZPS La figura mostra la percentuale di superficie comunale occupata da Siti di Interesse Comunitario (SIC). I valori, ove presenti SIC, spaziano da 5,54% di Onore a più del 90% di Oltressenda Alta. I SIC (Siti di Interesse Comunitario), sono tra i principali strumenti per la difesa e la tutela di habitat e di specie animali e vegetali di particolare interesse comunitario, ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CE che tutela la biodiversità floristica e faunistica. Nella Valle Seriana Superiore, sono presenti due SIC: • Val Sedornia – Val Zurio – Pizzo della Presolana • Val Nossana – Cima di Gren Gli ZPS presenti sul territorio sono i seguenti: • Parco Regionale delle Orobie Bergamasche • Valvedra, Valbondione e Va di Vò • Presolana • Cima Vaccaro • Belviso Barbellino Aree protette Le aree protette (intese come parchi regionali, parchi locali di interesse sovracomunale e riserve naturali) della Valle Seriana Superiore sono costituite esclusivamente dal Parco delle Orobie Bergamasche, riconosciuto con legge regionale nel 1989. Nella Valle vi è anche la presenza di un’area di rilevanza naturale (Corso superiore del fiume Serio), di circa 15 kmq, prevalentemente compresa nel Parco regionale e interna ai Comuni di Ardesio, Clusone, Gromo, Parre, Piario, Ponte Nossa, Valgoglio, Villa d’Ogna. Grado di frammentazione aree naturali La Comunità Montana Valle Seriana Superiore registra una buona continuità areale delle superfici boscate, anche in rapporto alle altre Comunità Montane presenti in Provincia di Bergamo. Maggiormente frammentata risulta essere la vegetazione naturale. Indicatori per il monitoraggio Indicatore Numerosità e varietà delle specie Variazione della superficie forestale Composizione dell’avifauna di comparsa regolare (n. specie per gruppo di uccelli) Specie ittiche Fauna PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ Fonte ARPA ARPA ARPA Sistema Rurale 23 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Lombardo ARPA ARPA SIMO2 Aree protette e superficie aree protette Estensione SIC e ZPS Aree protette soggette a disturbo da infrastrutture di trasporto 3.6 RIFIUTI Sul territorio della Provincia di Bergamo nell’ultimo decennio è aumentata la produzione totale di rifiuti e si è assistito ad un ampliamento della raccolta differenziata. Gli ultimi dati disponibili a livello aggregato evidenziano una produzione pro capite di rifiuti pari a 11.366 tonnellate annue, contro le 170.012 della provincia e rispetto alle altre CM presenta dei numeri leggermente maggiori. Sul territorio della CM inoltre si svolge la raccolta differenziata, con quantità maggiori rispetto alle altre CM. 250000 200000 150000 100000 50000 0 RSU Spazzatura su strade Ingombranti Raccolta differenziata CM 11366 184 1201 6353 Prov 170012 17850 40413 213499 Il dato di produzione procapite di rifiuti urbani della Val Seriana Superiore risulta essere inferiore alla media nazionale (1,43). Un elemento da tenere presente nella valutazione è l’incidenza della presenza turistica, non conteggiata nel valore della popolazione residente utilizzata per elaborare l’indicatore: il numero di abitanti fluttuanti, qui probabilmente più rilevante che in altre Comunità Montane, può contribuire a elevare il valore dell’indicatore. 3.7 RUMORE Dal punto di vista dell’inquinamento acustico le campagne di rilevamento effettuate sull’intero territorio registrano in generale un mediocre livello di rumore generato dal traffico stradale. Medesimo discorso vale per la Valle Seriana Superiore, dove la principale fonte di inquinamento acustico è la SP ex SS 671. Circa il 20% dei centri urbani è interessato dall’attraversamento di strade generatrici di inquinamento acustico; positiva è la situazione per quanto riguarda la classificazione acustica del territorio, il 40% dei Comuni ha realizzato tale documento. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 24 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ In particolare la strada ex 671 mostra dei superamenti medi lungo il proprio percorso inferiori ai 5 dB(A); le rilevazioni effettuate a Ponte Nossa e Rovetta si attestano intorno ai 78 dB(A). I rilevamenti effettuati analizzando i superamenti dei livelli di attenzione per eventi di durata superiore all’ora mostrano invece, per la medesima strada, superamenti compresi fra i 5 dB(A) e i 10 dB(A). La Comunità Montana Val Seriana Superiore, ha al proprio interno quattro Comuni i cui centri urbani sono interessati da strade generatrici di traffico al di sopra dei livelli di attenzione sanciti dalla legislazione vigente; tali Comuni sono Ponte Nossa, Clusone, Castione della Presolana e Rovetta, ovvero i Comuni attraversati dalla strada ex 671. In tutto si tratta del 20% circa dei Comuni complessivi della valle. Nella Comunità Montana Valle Seriana Superiore sono otto i Comuni che hanno provveduto alla classificazione acustica del proprio territorio (Fino del Monte, Oneta, Onore, Piario, Rovetta, Songavazzo, Valgoglio, Villa d’Ogna). Essi costituisco il 40% dei Comuni della Valle; tale valore è di poco superiore alla media provinciale (36%). 3.8 ENERGIA Nonostante la vocazione industriale non particolarmente marcata, emerge una netta percentuale del consumo industriale rispetto agli altri settori, dove comunque prevale continuamente il consumo residenziale. Il contributo della Comunità al consumo provinciale appare comunque modesto. 7000000 6000000 5000000 4000000 3000000 2000000 1000000 0 agricoltura industria servizi residenziale CM 238 124837 31213 41535 Prov 56029 4403310 832764 6256302 In materia di energia elettrica si può osservare che sul territorio provinciale bergamasco e pertanto anche all’interno della CM Valle Seriana Superiore sono completamente assenti gli impianti termoelettrici esclusivamente dedicati alla produzione di elettricità e l’energia elettrica complessivamente generata dagli autoproduttori è pari a circa una volta e mezzo quella degli elettroproduttori. La produzione elettrica degli elettroproduttori è quasi esclusivamente idroelettrica, con un contributo secondario del termovalorizzatore e del turboespansore. Nel caso degli autoproduttori accade esattamente PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 25 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ l’opposto: circa il 90% dell’energia elettrica viene prodotta da impianti termoelettrici, tendenzialmente di taglia piccola o media. Fonti rinnovabili Del tutto assenti risultano gli altri impianti a fonte rinnovabili (solare, biomassa, etc), anche se va tenuto presente che esiste sul territorio un certo numero di piccoli impianti solari, che hanno fruito dei numerosi finanziamenti statali e regionali, ma che non sono censiti nella fonte citata. 3.9 PAESAGGIO Il territorio della Valle Seriana Superiore si estende sul versante meridionale e centrale delle Alpi Orobie occupando una superficie di circa 463 kmq. La morfologia della valle è quella di un paesaggio montano-alpino con rilievi aspri dai versanti ripidi e valli profonde scavate dal fiume Serio e dai suoi affluenti; costituisce un'eccezione la dolce morfologia dell'altopiano di Clusone di origine glaciale. Il paesaggio richiama in alcuni punti le Dolomiti, con le loro rocce calcaree rosate e in altri è caratterizzato da rocce scure di natura silicatica, molto più antiche delle precedenti. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di 4 fasce: • fascia submontana: dai fondovalle ai versante fino a 800-900 metri troviamo in prevalenza prati e boschi di latifoglie. • fascia montana: dai 900 fino a 1600-1700 metri è caratterizzata da prati-pascoli e da boschi di conifere o di faggio. • fascia subalpina: dai 1700 fino a 2000 metri ospita i pascoli, i cespugleti e le boscaglie di pino mugo ed ontano verde. • fascia alpina: si estende oltre i 2000 metri in cui troviamo le praterie naturali, la vegetazione rupicola e dei macereti Sul territorio inoltre risultano essere molto numerose le cascate. Per capire quale grado di diversità paesaggistica è presente sul territorio risulta di interesse monitorare l’indice di shannon. La Comunità Montana Valle Seriana Superiore presenta al proprio interno indici di Shannon generalmente al di sopra della media. Rispetto alla media della fascia montana (1,59) ed anche al suo valore massimo (2,33) si registra un buon grado di diversità del paesaggio. Sul territorio sono presenti anche diversi beni storico/culturali che connotano il paesaggio. Si tratta di Chiese, dimore storiche e alcune miniere oggi in disuso. Indicatori per il monitoraggio Indicatore Tipologia del paesaggio Luoghi di identità regionale Paesaggi agrari tradizionali Viabilità di rilevanza paesistica Beni culturali presenti PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ Fonte PTPR PTPR PTPR SIRBEC 26 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 3.10 INFRASTRUTTURE Rete viaria La Comunità Montana Valle Seriana Superiore presenta una bassa dotazione di infrastrutture stradali. Si accede al territorio della Valle grazie principalmente alla strada di penetrazione ex 671, che collega il capoluogo ai principali centri della valle. Vi sono poi numerosi sentieri e percorsi anche di notevole pregio dal punto di vista panoramico. Per avere dei dati riguardanti la mobilità, ci si è basati sulle rilevazioni effettuate in fase di stesura del PTCP. Per la fascia montana sono state rilevate le seguenti criticità: • intensità del traffico veicolare • inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico • pericolosità di alcuni tratti stradali • inadeguatezza delle strade agro-silvo-pastorali Per avere un quadro maggiormente dettagliato circa la situazione della mobilità, di seguito si fornisce l’indice di motorizzazione dei Comuni della Valle Seriana Superiore. Tali dati confermano quanto rilevato dal PTCP in merito all’intensità del traffico veicolare: l’indice di motorizzazione complessivo è pari a 0,68 veic/ab, di poco inferire alla media provinciale (0,73 veic/ab). In merito agli spostamenti pendolari per motivi di lavoro e di studio, non sono ancora disponibili i dettagli comunali dell’ultimo censimento Istat; i dati contenuti nel PTCP registrano però un elevato pendolarismo. La figura seguente può aiutare a comprendere la situazione della Comunità Montana Valle Seriana Superiore. Il pendolarismo interno alla Provincia registra spostamenti interni alla Valle o gravitanti sui grandi agglomerati urbani posti a sud della Comunità Montana, (in particolare con il Comune capoluogo di Provincia). In merito al pendolarismo extra provinciale è presente la relazione con le Province vicine: Brescia e Sondrio. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 27 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Impianti di risalita La CM Valle Seriana Superiore propone oltre 90 km di piste da sci dotate in buona parte di innevamento programmato. I maggiori centri sciistici sono rappresentati dal Passo della Presolana, dal Monte Pora, dalle località Gromo-Spiazzi e Lizzola Valbondione, dove è possibile praticare anche lo sci nordico. Altre possibilità di sci nordico sono offerte dagli anelli di Onore e Clusone, che consentono di sciare su tracciati di facile e media difficoltà. Il comprensorio sciistico del Passo della Presolana, posto a quota 1.300 m, lungo la strada di collegamento con la Valle di Scalve, è una delle stazioni invernali più classiche della provincia. 3.11 CAMBIAMENTI CLIMATICI Il clima è il risultato di numerose interazioni di carattere geologico, geografico e chimico-fisico, e negli ultimi anni è soggetto anche a pressioni antropiche non indifferenti. Si tratta soprattutto delle emissioni in atmosfera di gas climateranti (CO2, NOx, …). Tali variazioni provocano una serie di effetti sulla composizione dell’atmosfera, tra i quali l’aumento della temperatura globale. Gli indicatori più comuni dai quali si evince il cambiamento climatico sono la perdita di biodiversità, una maggiore vulnerabilità della flora a fitopatie, la diffusione sul territorio di specie animali alloctone, e un probabile aumento degli incendi. Attualmente dai dati analizzati nei paragrafi precedenti è emersa una situazione sostanzialmente stabile riguardo alle caratteristiche territoriali. Infatti i dati hanno messo in evidenza una buona performance riguardo alle caratteristiche dell’aria, del suolo, della biodiversità presente. Questi dati, che se in peggioramento favoriscono dei cambiamenti climatici stressanti per il territorio, non fanno pensare alla diffusione di problematiche nel medio-lungo periodo. Indicatori di monitoraggio Indicatore Emissioni annue di gas serra totali e per macrosettore (kt CO2 eq/anno) Centrali di teleriscaldamento o cogenerazione a biomasse (n.) Andamento dei ghiacciai alpini Stato della biodiversità PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ Fonte INEMAR ARPA ARPA ARPA 28 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 4 ANALISI SWOT ASPETTI AMBIENTALI Il presente capitolo ha l’importante obiettivo di riassumere gli aspetti positivi e negativi che riguardano il territorio per ciascuna componente ambientale. Questa descrizione è utile ed indispensabile per poter applicare il modello DPSIR (Determinanti/ Pressioni/ Stati/ Impatti/ Risposte) volto ad individuare a livello logico le relazioni causa/effetto esistenti sul territorio e individuare gli indicatori che dovranno essere monitorati per poter ridurre al minimo qualsiasi tipo di impatto ambientale all’interno del PSL. Vediamo ora in dettaglio quali sono i punti di debolezza presenti sul territorio per le diverse tematiche ambientali, cercando di individuare anche le possibili azioni correttive da intraprendere. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 29 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Punti di forza Bassi livelli di emissioni inquinanti sul territorio rispetto a provincia e altre CM ARIA Punti di debolezza Presenza di alte concentrazioni di CO2 prodotto da combustione industriale e residenziale NOx derivante da traffico veicolare rilevante Interconnessioni Verifica degli spostamenti con mezzi privati e introduzione di sistemi di spostamento ecocompatibili Possibilità di dare vita a piccoli impianti a biomassa sul territorio Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL ALTE CONCENTRAZIONI CO2 E NOX Sul territorio sono stati registrati dei picchi riguardanti le emissioni di CO2 ed NOx causati per lo più da combustione industriale e residenziale. Si tratta comunque di emissioni nella norma provinciale ma che si vogliono tenere monitorate per evitare danni futuri o imprevisti Distribuzione dei fenomeni Frequenza dei fenomeni di superamento soglia Le cause sono da ricercare nelle attività antropiche: • Riscaldamento industriale • Riscaldamenti civile Alti valori di CO2 e NOx Utilizzo di caldaie a più alta emissione inquinante Rischio di inquinamento e danni alla salute umana Il PSL risponde a questa problematica attraverso un intervento specifico, che prevede per le imprese la possibilità di introdurre in azienda impianti per la produzione di energia da biomassa. Si tratta di impianti sotto i 35kw che consentono di produrre energia per l’azienda stessa. ALTE CONCENTRAZIONI PM10 Sul territorio sono stati registrati dei picchi riguardanti le emissioni di PM10. Si tratta comunque di emissioni nella norma provinciale ma che si vogliono tenere monitorate per evitare danni futuri o imprevisti. Distribuzione dei fenomeni Frequenza dei fenomeni di superamento soglia Le cause sono da ricercare nelle attività antropiche: • Picchi nel traffico veicolare • Presenza di altri inquinanti (NOX e SO2) Alti valori di pm10 e COV Traffico veicolare intenso sul territorio Utilizzo di caldaie a più alta emissione inquinante Rischio di inquinamento e danni alla salute umana Il PSL risponde a questa problematica attraverso la individuazione di un sistema di taxibus a chiamata che possa permettere la circolazione di meno auto per quanto riguarda gli spostamenti della popolazione. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 30 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ ACQUA Punti di forza Punti di debolezza Consumi di acqua contenuti Buona copertura rete fognaria Diffusione di depuratori per le acque Scarsità di acqua a luglio e agosto Presenza di 34 derivazioni da acque superficiali che provocano diminuzione delle portate ai corsi di acqua Necessità di migliore regimazione delle acque Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL NUMEROSE DERIVAZIONI DI ACQUA Il territorio è costellato da numerosi sistemi di captazione che riducono la portata dei corsi di acqua Volume delle captazioni Antropiche Regimazione delle acque Utilizzo delle acque da parte del sistema produttivo locale Utilizzo delle acque più profonde Pericolo di inquinamento della riserva di acqua sotterranea Il PSL interviene su questa problematica in maniera indiretta. Infatti la riqualificazione di malghe, alpeggi ed edifici rurali consentirà anche la sistemazione delle infrastrutture per le acque, con un conseguente miglioramento nella regimazione delle stesse e con la possibilità di un maggior controllo di eventuali perdite nel sottosuolo. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 31 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ SUOLO Punti di forza Punti di debolezza Basso tasso di urbanizzazione Buona presenza di aree boscate Basso carico zootecnico Progressivo abbandono dei boschi Interconnessioni Nuovo utilizzo del bosco Riqualificazione alpeggi e rifugi per valorizzarli turisticamente Miglioramento della vita degli alpeggiatori Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL ABBANDONO DELLE AREE PIÙ ELEVATE Il territorio è caratterizzato da un progressivo abbandono delle aree boscate più elevate, a causa della difficoltà di vita e di lavoro Aree abbandonate Alpeggi in disuso Difficoltà nella prosecuzione del lavoro in queste aree, e nella difficoltà ad applicare a costi bassi i nuovi metodi di gestione e produzione. Alpeggi abbandonati Difficili metodi di produzione Scarsità di fondi per investire in nuove tecnologie Difficoltà di manutenzione delle aree boscate Possibile erosione del suolo e conseguente diffusione di maggiori fenomeni franosi Perdita di biodiversità Perdita di tradizione La strategia del PSL si basa sulla promozione del territorio, che si realizza anche attraverso la riqualificazione di malghe ed alpeggi in veste turistica. Il PSL prevede interventi che favoriranno la fruizione turistica degli alpeggi e pertanto una loro “ripopolazione”, evitando il progressivo abbandono che può portare anche a problemi più gravi quali frane e impoverimento della biodiversità. Inoltre le aree boscate, attraverso la creazione di impianti a biomassa, diventeranno una risorsa molto importante per l’alimentazione di tali impianti: il bosco sarà di nuovo in manutenzione e gli scarti saranno utilizzati per produrre biomassa. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 32 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ RISCHI NATURALI Punti di forza Punti di debolezza Presenza di studi geologici per mitigare i Alta presenza di fenomeni franosi rischi Presenza di incendi boschivi Interconnessioni Abbandono dei terreni Disboscamento abusivo Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL PRESENZA DI FENOMENI FRANOSI E INCENDI Sul territorio si verificano fenomeni di movimenti franosi e numerosi incendi Distribuzione dei fenomeni Frequenza dei fenomeni Intensità dei fenomeni meteorologici estremi Spopolamento dell’area Suolo impermeabilizzato Abbandono del territorio Antropizzazione Rischio per la popolazione umana e per infrastrutture La strategia del PSL prevede di ridare nuovo slancio alle aree più montane del territorio (alpeggi e malghe) per favorire una diminuzione nei livelli di abbandono di queste aree e per riqualificarle in veste turistica. Inoltre sono previste delle linee di intervento per favorire la popolazione che abita nelle aree a maggior tasso di spopolamento, ad esempio sono previsti progetti formativi per permettere alle imprese agricole di ampliare la loro gamma di offerta e conoscere le nuove tecnologie utili ad un miglioramento competitivo della loro attività. Infine il programma prevede anche l’inserimento di progetti volti a favorire la permanenza sul territorio della popolazione: mobilità per le aree maggiormente spopolate ed isolate, miglioramento dell’offerta turistica. Punti di forza Territorio ricco di aree naturali, SIC Scarsa presenza di frammentazione Elevata diversità del paesaggio Buona presenza di specie faunistiche Interconnessioni BIODIVERSITA’ Punti di debolezza Nd Modello DPSIR Punto di debolezza: nd E’ comunque importante rilevare che nella realizzazione delle progettualità inserite nel PSL si favoriranno interventi volti a tutelare l’ambiente. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 33 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Punti di forza RIFIUTI Punti di debolezza Alta produzione di rifiuti rispetto alla provincia (valore invece basso rispetto a RL) Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI NEGLI ULTIMI ANNI Sul territorio della CM negli ultimi anni si è verificato un aumento della produzione di rifiuti Tonnellate annue rifiuti Aumento pressione turistica Aumento popolazione Affluenza turistica Numero abitanti Aumento dei rifiuti in alcune aree Necessità di dare vita a discariche Inquinamento Il PSL prevede anche misure di promozione del territorio, che potrebbero portare un maggior numero di turisti sul territorio e pertanto una produzione maggiore di rifiuti. Misure dirette all’interno del PSL per prevenire questo aumento non ce ne sono, ma si specifica che il livello di differenziazione dei rifiuti è abbastanza alto ed i metodi di smaltimento sono in linea con quanto richiesto dalla normativa. RUMORE Punti di forza Punti di debolezza Scarso livello di rumore stradale Più alto livello di rumore sulla ex ss 671 Classificazione acustica nel 40% dei comuni Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL ALTO LIVELLO DI RUMORE SULLA EX SS 671 Sul territorio delle rilevazioni hanno messo in evidenza che i livelli di rumore sulla ex ss 671 sono spesso elevati rispetto alle altre strade. Decibel di troppo misurati Aumento numero di macchine Aumento afflusso turistico Traffico intenso Assenza di strumentazione fonoassorbente Traffico turistico Traffico intenso Inquinamento rumoroso Inquinamento dell’aria Il PSL non prevede misure dirette ad affrontare questa problematica e la causa del rumore non può essere in termini brevi risolta. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 34 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ ENERGIA Punti di forza Punti di debolezza Alta presenza di impianti idroelettrici Scarsa presenza di impianti a biomassa Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL SCARSA PRESENZA DI IMPIANTI A BIOMASSA Sul territorio si rileva una scarsa presenza di impianti a biomassa per la produzione di energia alternativa N. impianti Scarsi investimenti nel settore Preferibile utilizzo di impianti idroelettrici Inquinamento dell’aria Il PSL risponde a queste criticità sia prevedendo una misura volta a dare vita ad impianti a biomassa per favorire un risparmio energetico, sia alla introduzione all’interno delle aziende agricole di mezzi di produzione a maggiore risparmio energetico. PAESAGGIO Punti di forza Punti di debolezza Paesaggio articolato Presenza di beni culturali Nd Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza: nd E’ comunque importante mettere in rilievo che in fase di realizzazione degli interventi inseriti nel PSL verranno attuate politiche di monitoraggio circa gli effetti eventualmente prodotti sul paesaggio. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 35 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ INFRASTRUTTURE Punti di forza Punti di debolezza Presenza di impianti di risalita Presenza di piste ciclabili Bassa dotazione di infrastrutture stradali Congestione del traffico Interconnessioni Modello DPSIR Punto di debolezza Stato cosa sta accadendo? Indicatori: Determinanti quali sono le cause? Indicatori: Pressioni Impatti quali effetti? Risposte strategia del PSL BASSA DOTAZIONE DI INFRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE Sul territorio si rileva una scarsa presenza di reti viarie N. strade Km strade Conformazione geografica del territorio che non favorisce la nascita di altre strade Caratteristiche geografiche Congestione del traffico Aumento dell’inquinamento Peggiore qualità della vita Il PSL risponde solamente in parte a questa problematica, attraverso la sistemazione di sentieri e percorsi già esistenti e per i quali si prevede la messa in sicurezza e il collegamento a tratti, per favorire turisti e cittadini negli spostamenti per svago o necessità. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 36 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 5. IDENTIFICAZIONE DEI POSSIBILI IMPATTI AMBIENTALI GENERATI DALLE AZIONI IN PROGRAMMA Il capitolo prevede una individuazione degli impatti ambientali prodotti dalle diverse azioni progettuali contenute nel PSL della Valle Seriana Superiore. E’ bene ricordare che il livello di dettaglio e di progettazione operativa della maggior parte degli interventi contenuti nel PSL è molto generale, in particolare per quanto riguarda la localizzazione degli interventi e la specificazione della concreta tipologia e ampiezza dell’intervento (per quanto riguarda gli interventi che andranno a bando). Questo capitolo permette di effettuare una valutazione complessiva degli impatti che saranno generati dagli interventi previsti dal PSL. In concreto la valutazione viene svolta mediante una scheda di analisi e valutazione di ciascun intervento inserito nel PSL che permette di identificare in prima battuta i possibili impatti originati dagli interventi contenuti nel PSL sulle principali tematiche ambientali rilevanti per il settore agroambientale e turistico (aria, acqua, suolo, rischi naturali, natura e biodiversità, rifiuti, rumore, inquinamento luminoso, energia, paesaggio). L’analisi delle progettualità da un punto di vista ambientale ha permesso di ragionare su alcuni punti chiave riguardanti la strategia del PSL e soprattutto ha permesso di individuare alcuni punti che possono essere posti alla base delle considerazioni ambientali che seguono: La strategia del PSL della Valle Seriana Superiore è incentrata sia su componenti materiali, sia immateriali Le progettualità che comportano maggiori impatti ambientali sono quelle legate alla produzione di biomassa e la riqualificazione di rifugi ed alpeggi, che potrebbero essere situati in aree natura 2000 Il PSL pone un’attenzione particolare alla promozione e commercializzazione delle peculiarità presenti sul proprio territorio e, in generale, a modalità di mobilità “dolce” (sentieristica e taxibus) e al recupero/riuso di edifici già esistenti da destinare a servizi turistici Non sono previsti interventi infrastrutturali pesanti e invasivi sul territorio La CM Valle Seriana Superiore ha intenzione di attuare nei prossimi anni un monitoraggio ambientale che sia in grado di permettere di avere sempre un quadro preciso circa lo stato di avanzamento degli interventi e la corretta realizzazione nel rispetto della normativa ambientale Di seguito vengono elencati i possibili impatti (negativi e, laddove rilevanti, positivi) che gli interventi previsti nel PSL potrebbero generare sulle principali componenti Ambientali. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 37 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Realizzazione di un mercato di filiera volto a pubblicizzare i prodotti tipici presso i negozi del territorio e la possibilità di creare accordi tra agricoltori e commercianti per la vendita dei prodotti tipici presso i loro spazi commerciali. Misura PSR: 1.2.1. Ammodernamento delle aziende agricole Stima interventi del PSL n. 5 Matrici ambientali ed antropiche interessate Rischi Natura e Aria x Acqua Suolo x naturali biodiversità Inquinamento Rifiuti x Rumore x Energia x Paesaggio luminoso Cambiamenti Salute Infrastrutture x climatici umana Descrizione Introduzione Il progetto prevede la creazione di accordi per la promozione dei prodotti tipici del territorio, che implicano però la strutturazione di una filiera in grado di promuovere e commercializzare prodotti tipici. Il progetto, al fine di valorizzare la filiera, prevede di realizzare interventi strutturali soprattutto all’interno dei locali aziendali per innovare l’impiantistica presente migliorando metodi di produzione e commercializzazione, compresa la logistica per gli spostamenti. Il progetto prevede soprattutto interventi di sistemazione interna dei locali e dei negozi che dovranno commercializzare i prodotti tipici. Inoltre l’intervento prevede l’acquisto di macchinari ed attrezzature che migliorino i metodi di produzione. Utilizzo dei materiali Le attrezzature che saranno acquistate rispetteranno le normative ambientali previste a livello regionale e nazionale. Si tratterà di macchinari a basso consumo energetico e in grado di limitare scarti che potrebbero favorire la diffusione di rifiuti. Al contempo la ristrutturazione dei locali da adibire a negozio sarà fatta con materiale eco sostenibile. Localizzazione Gli interventi, stante la loro natura, saranno localizzati presso strutture esistenti e accessibili. Sono escluse le aree che appartengono a Natura 2000. Osservazioni Per quanto riguarda la componente aria, nella autorizzazione dei negozi sarà prestata attenzione al luogo e al carico di inquinamento già presente. In particolare i negozi dovranno prevedere una accessibilità con mezzi pubblici, pertanto trovarsi su direttrici servite. Inoltre i macchinari e le attrezzature che saranno acquistate dovranno rispettare la normativa ed essere dotate di filtri per l’aria. Questo per evitare l’incremento di traffico privato e un aumento del PM10. La componente suolo non verrà intaccata: i negozi sorgeranno in complessi già esistenti, pertanto non vi sarà nuova occupazione di suolo. Allo stesso modo le attrezzature e i macchinari troveranno spazio in locali già esistenti. Nella scelta dei macchinari è inoltre molto importante prevedere l’acquisto di macchine a basso produzione di scarti: l’idea è quella di produrre rifiuti il meno possibile. I macchinari e i negozi dovranno inoltre prevenire la produzione di rumore. I macchinari acquistati dovranno essere a basso consumo energetico. Per quanto riguarda le infrastrutture è stato specificato che i progetti saranno realizzati in locali esistenti, pertanto non sarà necessario edificare nulla. Si prevedono ristrutturazioni interne. • N. impianti realizzati • N. negozi rivitalizzati Indicatori di monitoraggio • N. accordi di vendita stipulati • % energia risparmiata • % inquinamento in diminuzione • Favorire misure in grado di ridurre il traffico sul territorio Misure di mitigazione • Acquisto di impianti a basso consumo energetico PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 38 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Diffusione dell’e-commerce per le imprese giovani per favorirne lo sviluppo sul mercato e contestuale ammodernamento delle aziende agricole. Misura PSR: 1.2.4. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo ed alimentare ed in quello forestale. Stima interventi del PSL n. 10 Matrici ambientali ed antropiche interessate Rischi Natura e Aria x Acqua x Suolo x naturali biodiversità Inquinamento Rifiuti x Rumore x Energia x Paesaggio luminoso Cambiamenti Salute Infrastrutture x climatici umana Descrizione Introduzione Il progetto prevede la diffusione nelle imprese del territorio di nuove tecnologie informatiche (internet e banda larga) che siano utilizzate per svolgere e promuovere la loro attività. L’utilizzo delle nuove tecnologie deve poter favorire anche la diffusione presso le aziende di nuovi processi di produzione e processo, che abbiano il fine ultimo di favorire un aumento di competitività delle imprese (macchinari). Utilizzo dei materiali Le attrezzature che saranno acquistate rispetteranno le normative ambientali previste a livello regionale e nazionale. Si tratterà di macchinari a basso consumo energetico e in grado di limitare scarti che potrebbero favorire la diffusione di rifiuti. La implementazione delle procedure di e-commerce invece non comportano rischi ambientali, anzi tendono a mitigare, per loro natura, gli spostamenti in auto per gli acquisti, che vengono svolti su internet. Localizzazione La diffusione dell’e-commerce è prettamente virtuale, pertanto all’interno dei magazzini già esistenti verrà stoccata la merce che sarà successivamente venduta via internet. Per quanto riguarda invece la sistemazione dei macchinari e delle attrezzature di processo e produzione, si prevede di realizzarle all’interno di imprese già esistenti. Osservazioni Per quanto riguarda la componente aria, i nuovi macchinari saranno dotati di tecnologie avanzate che permetteranno una diminuzione delle emissioni inquinanti tipiche della produzione. Inoltre la presenza di ecommerce favorisce una diminuzione degli spostamenti con mezzi privati: la maggior parte degli acquisti vengono fatti via internet. I macchinari che si acquisteranno saranno dotati di depuratori per depurare l’acqua prima di rilasciarla sul suolo. La componente suolo non verrà intaccata: l’e-commerce è infatti “virtuale” e non prevede la creazione di punti di interscambio o di aree di commercializzazione dei prodotti. Nella scelta dei macchinari è inoltre molto importante prevedere l’acquisto di macchine a basso produzione di scarti: l’idea è quella di produrre rifiuti il meno possibile. I macchinari dovranno inoltre prevenire la produzione di rumore. I macchinari acquistati dovranno essere a basso consumo energetico. Per quanto riguarda le infrastrutture trattandosi di e-commerce o comunque di innovazione di processo e di produzione, non saranno necessari particolari infrastrutture di logistica o scambio merci. • N. siti internet realizzati • % energia risparmiata Indicatori di monitoraggio • % di materie prime risparmiate • % inquinamento in diminuzione Misure di mitigazione • N.d. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 39 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Creazione di impianti a biomassa Misura PSR: 3.1.1. Diversificazione verso attività non agricole - A Stima interventi del PSL Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua x Suolo Rifiuti x Rumore x Inquinamento luminoso n. 10 x Rischi naturali Energia Natura biodiversità x e Paesaggio Cambiamenti Salute Infrastrutture x climatici umana Descrizione Introduzione La creazione di energia da fonte sostenibile nelle imprese agricole del territorio verrà fatta attraverso la messa in opera di impianti a biomassa. Tali impianti NON saranno adibiti a cogenerazione né tanto meno saranno messi in rete teleriscaldamento. Si presume che gli impianti realizzati dalle singole imprese saranno inferiori a 35 kW e pertanto saranno in grado, avendo ciascuno un proprio sito di stoccaggio, di sostenere i consumi delle singole imprese o al massimo di edifici a 3 piani quali scuole o altri luoghi pubblici. Normativa Le caldaie a biomassa trovano la loro normativa all’interno del D.Lgs 152/2006 e a livello regionale, all’interno della l.r. 24/2006. Gli impianti al di sotto dei 35 kW essendo molto piccoli non sono normati pertanto non vengono posti limiti alle emissioni di polveri ed inquinanti, a causa delle esigue emissioni. Vi è un limite che deve essere rispettato invece per gli impianti termici tra i 35 kW e 1 Mw: le emissioni di polveri totali devono essere al di sotto dei 200 mg/Nmc (cioè entro questa soglia devono ritrovarsi le polveri, il monossido di carbonio – CO – gli ossidi di azoto – NO2 – e gli ossidi di zolfo – SO2 -). Utilizzo dei materiali Per alimentare gli impianti a biomassa che saranno realizzati, si prevede un utilizzo di legname derivante dalla pulizia e manutenzione del bosco. In questo senso pertanto non si prevede di sacrificare del legname ma di utilizzare quello eccedente che deriva dalla normale attività di pulizia del bosco. In particolare il materiale che sarà utilizzato sarà costituito da materiale vegetale prodotto da manutenzioni forestali e da potatura e in minima parte da materiale prodotto ad hoc da parte di alcuni agricoltori che intendono diversificare la loro attività agricola coltivando vegetali dedicati a questo scopo. Localizzazione Si prevede di autorizzare la creazione di impianti a biomassa nelle aree che non appartengono a Natura 2000. Osservazioni Con maggiore dettaglio si specifica che la creazione di piccoli impianti a biomassa permetterà di limitare le emissioni di pm10 in aria, favorendo pertanto un minor inquinamento atmosferico. L’utilizzo di impianti a biomassa permette di sostenere la tutela del suolo per quanto riguarda alla sua normale rigenerazione: eliminando il legname di scarto si permette al suolo di usufruire delle componenti organiche derivanti dalla rigenerazione del bosco in misura adatta, eliminando il materiale in eccesso. La possibilità di alimentare caldaie a biomassa consente anche di ridurre i rifiuti naturali prodotti dal bosco e, in mancanza di impianti a biomassa, di individuare sistemi di smaltimento alternativi. L’intervento inoltre permette di rispettare l’ambiente grazie alla possibilità di creare calore da una fonte rinnovabile ampiamente disponibile sul territorio, e pertanto di individuare un sistema naturale per la creazione di energia. La cura del bosco e la possibilità di smaltimento e utilizzo del materiale in eccesso consente anche di favorire un maggior rispetto del paesaggio, che per il territorio costituisce anche una importante fonte di turismo. La manutenzione del bosco permette di ordinare il paesaggio. Infine la creazione di impianti a biomassa permette di limitare i cambiamenti climatici, proprio grazie al fatto che vengono limitate le emissioni di co2 in atmosfera. • N. impianti creati sul territorio • % riduzione di pm10 e co2 • % risparmio energetico Indicatori di monitoraggio • Peso legname utilizzato per alimentare l’impianto • % suolo rigenerato e paesaggio sistemato • % suolo occupato dai piccoli impianti Misure di mitigazione • Impianti insonorizzati PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 40 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Riqualificazione strutturale di edifici nei quali venivano svolti antichi mestieri Misura PSR: 3.1.1. Diversificazione verso attività non agricole - B Stima interventi del PSL n. 10 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua Suolo Rifiuti x Rumore Inquinamento luminoso Salute umana Infrastrutture Cambiamenti climatici x Rischi naturali Natura biodiversità Energia Paesaggio e x x Descrizione Introduzione Il progetto prevede di favorire il processo di diversificazione delle aziende agricole per permettere loro di diversificare il reddito agricolo e al contempo permettere all’azienda di svolgere un importante ruolo di socialità e di educazione verso le nuove generazioni. In particolare il progetto prevede che le aziende possano adibire parte delle loro strutture a luoghi didattici, nei quali illustrare a scolaresche e turisti gli antichi metodi di produzione. In particolare nel perseguire questo obiettivo è possibile dare vita ad attività didattiche e pertanto creare spazi da adibire a laboratori, percorsi in azienda, … Utilizzo dei materiali Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la normativa in merito al rispetto ambientale. Localizzazione La diversificazione in attività non agricole mediante la creazione di percorsi in azienda volti alla valorizzazione degli antichi mestieri sarà realizzata prevalentemente all’interno di imprese che non ricadono in aree natura 2000. Se per caso ci fossero richieste da parte di imprese in area natura 2000 gli interventi saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8. Osservazioni Per quanto riguarda la componente aria, le aree nei pressi delle quali saranno valorizzati gli antichi mestieri dovranno essere dotate di parcheggi idonei a non creare traffico e pertanto emissioni inquinanti sul territorio. Il suolo tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova occupazione di terreno: si tratterà semplicemente di rendere accessibili le vie di accesso utilizzando percorsi esistenti e mettendoli in ordine. Creare aree per turisti significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto dell’eventuale incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la riqualificazione degli antichi edifici per la diffusione degli antichi mestieri dovrà tener conto degli aspetti architettonici e dei materiali originali. Per quanto riguarda le infrastrutture si prevede di non dare vita a nuove vie di accesso, ma di utilizzare le esistenti, prevedono effetti di razionalizzazione attraverso la messa a disposizione di adeguate aree a parcheggio. Indicatori di monitoraggio Misure di mitigazione • • • • N. imprese diversificate % rifiuti prodotti % aria inquinata % traffico in aumento • • Materiali naturali ed eco compatibili Prevedere misure in grado di mitigare il traffico (aree di sosta) PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 41 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Ristrutturazione e recupero di edifici rurali e/o antichi da adibire a ristoro ed accoglienza per i turisti escursionisti Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - A Stima interventi del PSL n. 10 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua Rifiuti x Rumore Inquinamento luminoso Salute umana Infrastrutture Cambiamenti climatici Descrizione x Suolo x Rischi naturali Natura e biodiversità x Energia Paesaggio x x Introduzione Il progetto prevede di dare vita ad un circuito di accoglienza e di orientamento al territorio per i turisti. Si tratta di dare vita a punti informativi per i visitatori e prevedere una segnaletica integrata per il raggiungimento dei siti di importanza rurale e per i percorsi disseminati sul territorio. Obiettivo permettere al turista di orientarsi con facilità sul territorio. In particolare si prevede di individuare sul territorio degli edifici storici e rurali da riqualificare ed adibire a punti informativi e aree di sosta per turisti ed escursionisti. Al contempo si prevede di inserire sul territorio una segnaletica comune e coordinata. Utilizzo dei materiali Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la normativa in merito al rispetto ambientale. Localizzazione Se per caso ci fossero richieste da parte di soggetti in area natura 2000 gli interventi saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8 Osservazioni Per quanto riguarda la componente aria, le aree nei pressi delle quali saranno valorizzati gli edifici dovranno essere dotate di parcheggi idonei a non creare traffico e pertanto emissioni inquinanti sul territorio. Il suolo tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova occupazione di terreno: si tratterà semplicemente di rendere accessibili gli edifici utilizzando percorsi esistenti e mettendoli in ordine. Creare aree per turisti significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto dell’eventuale incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la riqualificazione degli antichi edifici dovrà tener conto degli aspetti architettonici e dei materiali originali. Per quanto riguarda le infrastrutture si prevede di non dare vita a nuove vie di accesso, ma di utilizzare le esistenti, prevedono effetti di razionalizzazione attraverso la messa a disposizione di adeguate aree a parcheggio. Infine la biodiversità presente sul territorio sarà preservata attraverso la creazione di passaggi ad hoc per le specie animali, in maniera tale da tutelarle rispetto alle vie di accesso battute dall’uomo. Indicatori di monitoraggio Misure di mitigazione • • • • • • • • N. edifici sistemati Km percorsi con segnaletica % rifiuti prodotti % aria inquinata % traffico in aumento % specie salvate Materiali naturali ed eco compatibili Prevedere misure in grado di mitigare il traffico (aree di sosta) PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 42 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Realizzazione e riqualificazione di piste ciclabili e sentieri, e loro messa in collegamento. Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - B Stima interventi del PSL n. 12 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria Rifiuti x Cambiamenti climatici Descrizione Acqua Suolo Rumore Inquinamento luminoso Salute umana Infrastrutture x Rischi naturali x Energia Natura biodiversità Paesaggio e x x x Introduzione Obiettivo del progetto quello di favorire sul territorio la messa in rete dei percorsi naturalistici, con l’obiettivo di permettere ai turisti di orientarsi lungo i sentieri e dare vita a percorsi e pacchetti turistici ad hoc per la fruibilità del territorio. Scopo quello di favorire interventi di valorizzazione e conservazione del patrimonio sentieristico ed escursionistico presente sul territorio, sviluppando caratteristiche tematiche nuove rispetto alle componenti naturali e tradizionali del luogo. Si intende avviare un processo che sia in grado di mettere in rete alcuni sentieri per dare continuità a coloro che li percorrono. Per quanto riguarda la sistemazione della sentieristica, si prevede di concentrarsi sulla sistemazione e manutenzione dei tracciati esistenti: non si prevede di dare vita a sentieri “nuovi” ma di valorizzare i tracciati esistenti. In particolare si prevede la sistemazione del selciato, la messa in sicurezza dei tracciati e la posa di pannelli informativi. Per la messa in rete della sentieristica si intende dare vita ad un sistema univoco di segnaletica, predisporre punti informativi utilizzando edifici già esistenti e ristrutturandoli per un loro migliore inserimento nel paesaggio circostante. Utilizzo dei materiali Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la normativa in merito al rispetto ambientale. Localizzazione Se per caso ci fossero richieste da parte di soggetti in area natura 2000 gli interventi saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8 Osservazioni Stante il fatto che il progetto prevede la sistemazione di tracciati esistenti e non la creazione di nuovi, si assicura che non vi sarà occupazione di suolo ex novo. I tracciati inoltre si trovano su un’area che non è soggetta a rischi naturali quali alluvioni o frane, pertanto non vi sono effetti negativi in questo ambito. Per quanto riguarda natura e biodiversità, si specifica che si prevede di assicurare anche la sicurezza alle specie animali che potrebbero attraversare i sentieri e percorsi: attraverso la posa di idonea cartellonistica o la previsione di attraversamenti per le specie faunistiche. Infine il paesaggio sarà rispettato in quanto colori e forme della sentieristica saranno in linea con il paesaggio stesso, per cercare di rendere armoniosi i percorsi rispetto al territorio sul quale sorgono. Da specificare che devono essere previsti idonei punti di accesso alla sentieristica (infrastrutture), dotati di aree di sosta auto o caravan e con idonei sistemi di smaltimento dei rifiuti. Indicatori di monitoraggio Misure di mitigazione • • • • • Lunghezza della sentieristica % afflusso turistico % specie faunistiche salvaguardate Infrastrutture viabili realizzate Prevedere uso materiali eco-compatibili PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 43 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Promozione coordinata del territorio Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - C Stima interventi del PSL n. 10 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua Suolo Rifiuti x Rumore Inquinamento luminoso Salute umana Infrastrutture Cambiamenti climatici x Rischi naturali Natura biodiversità Energia Paesaggio e x x Descrizione Introduzione Il progetto prevede di mettere a sistema e di amalgamare tutto il materiale promozionale presente per la valorizzazione del territorio ed attualmente predisposto in maniera scoordinata rispetto ad un disegno comune, da diversi soggetti che operano sul territorio. In particolare il progetto prevede la creazione di pacchetti turistici ad hoc, che siano in grado di integrare aspetti rurali e naturali presenti sull’area. Si prevedono diversi progetti per la promozione del territorio (manuali, guide, internet). Utilizzo dei materiali Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la normativa in merito al rispetto ambientale. Localizzazione La promozione è immateriale e prevede per lo più la accoglienza di turisti su tutto il territorio. Osservazioni Per quanto riguarda la componente aria, l’afflusso ingente di turisti potrebbe favorire un aumento di traffico e pertanto di emissioni inquinanti. Il suolo tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova occupazione di terreno: si tratterà semplicemente di promuovere i siti esistenti. Creare aree per turisti significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto dell’eventuale incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la fruibilità del territorio da parte dei turisti deve al contempo rispettare il paesaggio e la biodiversità presenti. Pertanto si prevede la posa di segnaletica adeguata per allertare i turisti della presenza di specie protette o rare. Indicatori di monitoraggio Misure di mitigazione • • • • N. pacchetti turistici % turisti % rifiuti prodotti % traffico e relativo inquinamento atmosferico • • Prevedere un aumento nell’uso dei mezzi pubblici Prevedere di organizzare eventi e manifestazioni in aree sulle quali non sono presenti specie naturali in pericolo PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 44 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Sviluppo della mobilità nelle frazioni più periferiche Misura PSR: 3.2.1. Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale Stima interventi del PSL n. 2 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua Suolo Rischi naturali Natura biodiversità Rifiuti x Rumore Inquinamento luminoso Energia Paesaggio Salute umana Infrastrutture Cambiamenti climatici e x x Descrizione Introduzione Il progetto prevede inoltre la introduzione sul territorio di un servizio di taxibus a chiamata che permetta alla popolazione rurale ed ai turisti di effettuare spostamenti con mezzi pubblici a basso impatto ambientale. Utilizzo dei materiali Si prevede di stipulare una convenzione per mettere in circolazione un taxibus alimentato da GPL o altro sistema a basso impatto ambientale. Localizzazione Il servizio taxibus sarà attivato in via sperimentale nelle aree più periferiche del territorio e successivamente potrà essere diffuso sull’intero territorio. Osservazioni Questo intervento permette di ottenere risultati positivi per quanto riguarda alla emissione di inquinanti nell’aria. Infatti grazie al taxibus a chiamata sarà possibile favorire degli spostamenti collettivi e limitare anche solo in parte gli spostamenti privati. Questo fattore contribuisce a migliorare i cambiamenti climatici e a preservare il clima esistente. Infine meno inquinanti nell’atmosfera comportano più alti livelli di sicurezza per la salute umana. Indicatori di monitoraggio Misure di mitigazione • • • • N. tratte percorse N. utenti serviti Riduzione traffico circolante privato % inquinamento nelle tratte servite dal taxibus • Prevedere taxibus alimentato con combustibili a basso impatto ambientale PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 45 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Tipologia di intervento Ristrutturazione e recupero di antichi edifici rurali da adibire ad accoglienza per turisti, riqualificazione malghe, baite, alpeggi e rifugi per la diffusione sul territorio di punti di promozione delle produzioni tipiche sul territorio. Misura PSR: 3.2.3. B Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Stima interventi del PSL n. 10 Matrici ambientali ed antropiche interessate Aria x Acqua Suolo Rischi naturali Natura biodiversità Rifiuti x Rumore Inquinamento luminoso Energia Paesaggio e x x Cambiamenti Salute Infrastrutture climatici umana Descrizione Introduzione Nello specifico si intende potenziare la rete ricettiva diffusa con particolare riferimento alle case di fondovalle e di mezza costa per quanto attiene alla ricettività minore. Si prevede poi la sistemazione di rifugi alpini, specialmente per l’alta valle da adibire a B&B o affittacamere e la destagionalizzazione del turismo attraverso la valorizzazione di agriturismi. Obiettivo del progetto quello di favorire la conversione degli alpeggi, che spesso vengono abbandonati a causa della difficoltà di gestione degli stessi, ad uso turistico e ricettivo. Si prevede di autorizzare la sola riqualificazione degli alpeggi esistenti, evitando di effettuare ampliamenti. Si prevede la sola riqualificazione interna. Utilizzo dei materiali Le ristrutturazioni ovviamente saranno fatte a norma di legge e con materiali sostenibili da un punto di vista ambientale. Localizzazione Gli interventi, se ricadenti in aree Natura 2000 saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8 Osservazioni La realizzazione dei progetti previsti deve tenere presente l’utilizzo del suolo: in particolare saranno autorizzate le riqualificazioni rispetto a strutture esistenti, ma in casi particolari potrebbe rendersi necessaria l’autorizzazione di nuove realizzazioni legate ad esempio alla creazione di aree di sosta per campeggiatori presso gli agriturismi. In questo caso deve essere valutata attentamente l’occupazione del suolo. La creazione di strutture esterne deve tenere conto anche della natura e biodiversità presente sul territorio: è necessario che siano rispettate le normative riguardanti la tutela ambientale del territorio. La diversificazione delle attività agricole deve anche tener conto della quantità di rifiuti prodotta dall’aumentato afflusso turistico. La ristrutturazione degli edifici esistenti e la creazione di eventuali nuove strutture deve tener conto anche del paesaggio nel quale si inserisce l’intervento: le componenti ambientali devono essere tutelate e valorizzate rispetto agli interventi in realizzazione. Infine la diversificazione delle attività agricole produce effetti anche sulle infrastrutture esistenti: è necessario valutare la presenza di depuratori e allacciamenti fognari e acquedottistici nella scelta della localizzazione degli interventi e capire se le vie di accesso sono adeguate o se devono essere sistemate. • N. edifici riqualificati • N. di imprese che si diversificano • % afflusso turistico Indicatori di monitoraggio • % di suolo dedicate a nuove costruzioni e loro tipologia • Specie floristiche e faunistiche presenti sul territorio • % consumi di acqua • Prevedere adeguate vie di accesso alle aree Misure di mitigazione • Prevedere adeguati sistemi di smistamento dei rifiuti PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 46 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 6. SINTESI DEGLI ELEMENTI EMERSI Come abbiamo visto nei capitoli precedenti gli obiettivi e le azioni del PSL sono stati valutati dal punto di vista delle ricadute ambientali attraverso la costruzione di una matrice di identificazione dei possibili impatti ambientali incrociando le tematiche ambientali e i singoli interventi in programma. La tabella che segue mostra gli impatti, da negativo a positivo, secondo la matrice seguente. La tabella di sintesi inoltre suddivide, per dare già un quadro della situazione futuro, gli interventi a seconda della fase di realizzazione dell’intervento e successiva messa a regime dello stesso. Impatto negativo forte -- Impatto negativo debole - Impatto positivo forte ++ Impatto positivo debole + Impatto dubbio ? Impatto non esistente // PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 47 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ a regime realizzazione a regime realizzazione a regime // - // ++ // // // // // - // - // // // // // // // // // // // // // ++ // // // // // ++ // // // // // // // // // // // ++ // // // // // // // + // // // ++ // // // + // + // + // - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // // // - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // // a regime a regime a regime PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ realizzazione realizzazione - realizzazione a regime // realizzazione realizzazione Cambiamenti Salute climatici umana a regime Paesaggio realizzazione Energia a regime 5 Riqualificazione strutturale di edifici nei quali venivano svolti antichi mestieri Ristrutturazione e recupero di edifici rurali e/o antichi da adibire a ristoro ed accoglienza per i turisti escursionisti Rumore realizzazione 4 Creazione di impianti a biomassa Biodiversità Rifiuti a regime 3 Rischi naturali Suolo realizzazione 2 Acqua a regime 1 Realizzazione di un mercato di filiera volto a pubblicizzare i prodotti tipici presso i negozi del territorio e la possibilità di cerare accordi tra agricoltori e commercianti per la vendita dei prodotti tipici presso i loro spazi commerciali Diffusione dell’e-commerce per le imprese giovani per favorirne lo sviluppo sul mercato e contestuale ammodernamento delle aziende agricole. Aria realizzazione Numero Titolo del progetto scheda 48 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ 6 7 8 9 Realizzazione e riqualificazione di piste ciclabili e sentieri, e loro messa in collegamento. Promozione coordinata del territorio Sviluppo della mobilità nelle frazioni più periferiche Ristrutturazione e recupero di antichi edifici rurali da adibire ad accoglienza per turisti, riqualificazione malghe, baite, alpeggi e rifugi per la diffusione sul territorio di punti di promozione delle produzioni tipiche sul territorio. // ++ // // // + // // // // // // // // // // // ++ // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // ++ // // // // // // // // // // // + // // // + // // // // // - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // // PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 49 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE _________________________________________________ Come già specificato nel capitolo 2, la valutazione ambientale dei progetti inseriti nel PSL è stata presa in considerazione fin dalle prime fasi di elaborazione del programma. Successivamente l’integrazione dei risultati della VAS nel PSL è stata ed è assicurata dal costante confronto e scambio tra procedimento VAS e procedimento di stesura del PSL. L’analisi di esclusione ambientale ha permesso di dare un inquadramento a 360° riguardo alle tematiche trattate dal PSL e spesso ha aiutato a far riflettere sulla necessità o meno di alcuni interventi. In linea di massima tutti gli interventi inseriti nel PSL hanno delle ricadute ambientali positive. L’analisi del contenuto del PSL e delle proposte progettuali che lo compongono permette di individuare i seguenti elementi: 1. 2. 3. 4. 5. il PSL pone un’attenzione particolare alla promozione e commercializzazione delle località presenti sul proprio territorio e, in generale, a modalità di mobilità “dolce” e al recupero/riuso di edifici già esistenti da destinare a servizi didattici e turistici vi sono numerosi progetti riguardanti la promozione delle peculiarità del territorio, che producono impatti positivi in quanto permettono di riqualificare aree ed edifici in disuso, migliorando il paesaggio non sono previsti interventi infrastrutturali pesanti e invasivi sul territorio. I progetti che coinvolgono edifici riguardano la riqualificazione di strutture esistenti e non aumenti di volume o ampliamenti gli impianti a biomassa che si intendono realizzare sono al di sotto dei 35 kw e al di la dell’occupazione di suolo (per il sito di stoccaggio e l’impianto) non prevedono impatti più ampi e a livello sovra aziendale i progetti volti alla qualificazione della aziende agricole sono tesi a migliorarne le componenti organizzative e in alcuni casi tecnologiche, con il fine ultimo di aumentare i livelli di competitività Principalmente per queste motivazioni si propone di escludere il PSL da Valutazione Ambientale Strategica affidando all’osservatorio sul turismo il compito di vigilare sugli impatti ambientali della sua effettiva attuazione. Aree Natura 2000 Il territorio della Valle Seriana Superiore presenta al suo interno delle Aree Natura 2000 che prevedono delle misure restrittive per quanto riguarda la riqualificazione delle aree e la loro ristrutturazione. Si specifica che gli impatti ambientali sono stati valutati anche riguardo alla possibilità o meno di effettuare degli interventi in tali aree. In linea anche con quanto previsto dalla delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8, qualora si rendesse necessaria la realizzazione di interventi in aree natura 2000 soprattutto per quanto riguarda la riqualificazione di alpeggi e malghe, i lavori dovranno essere effettuati con materiali ecocompatibili e in linea con il paesaggio. Non saranno ammessi ampliamenti di volume. PIANO DI SVILUPPO LOCALE 20072007-2013 ________________________________________ 50