138 Umberto Moggioli Paesaggio Asolano ca. 1914 - Museo Civico, Asolo Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 139 140 schedatura con riferimento alla Misura 3 : “Valorizzazione e IndiceIndice schedatura con riferimento alla Misura 323/A 323/A AzioneAzione 3 : “Valorizzazione e qualificazione del paesaggio qualificazione del paesaggio rurale”rurale” Asolo Asolo pag. 142 AS07 AS08 AS09 AS10 pag AS07 Il giardino romantico De Mattia Il giardino romantico di Villa di DeVilla Mattia pag AS08 di San Martino Colle diColle San Martino AS09 Il giardino del Castello di Asolo Il giardino del Castello di Asolo pag AS10 Testimonianze di vita collettiva nel Centro di Asolo Testimonianze di vita collettiva nel Centro storico storico di Asolo pag Maser MA16 MA17 MA18 MA19 Maser MA16 e Monumento ai Caduti FontanaFontana e Monumento ai Caduti MA17 Mura della Chiesa di San Tommaso Mura della Chiesa di San Tommaso MA18 Oratorio di San Giorgio Oratorio di San Giorgio MA19 Viale Villa Barbaro Viale dei Tiglidei di Tigli Villa di Barbaro pag pag. 158 Cornuda Cornuda Bosco del Fagarè CO24 CO24 Bosco del Fagarè Monumento ai Caduti CO25 CO25 Monumento OssarioOssario ai Caduti Brentella CO26 CO26 Canale Canale Brentella pag. 174 Crocetta del Montello Crocetta del Montello Paesaggio delledi Grave di Ciano CR30 CR30 Paesaggio delle Grave Ciano Capitello CR31 CR31 Capitello dei Lovidei Lovi Sorgente: “Fontana del Buoro” CR32 CR32 Sorgente: “Fontana del Buoro” pag. 186 Montebelluna Montebelluna “La Fonda” dismessa MontebellunaSusegana MO37 MO37 “La Fonda” ferroviaferrovia dismessa MontebellunaSusegana Sentiero dei Stech” MO38 MO38 Sentiero di “Via di dei“Via Stech” pag. 198 Volpago del Montello Volpago del Montello “Stradone del Bosco” VO44 VO44 “Stradone del Bosco” Il Montello VO45 VO45 Il Montello pag. 206 del Montello GiaveraGiavera del Montello Fontana: Vecchio” GI48 GI48 Fontana: “Buoro“Buoro Vecchio” Paesaggio di risorgiva a Cusignana GI49 GI49 Paesaggio di risorgiva a Cusignana Bassa Bassa pag. 214 della Battaglia NervesaNervesa della Battaglia Porto degli Zattieri NE52 NE52 Porto degli Zattieri e trincee della Grande NE53 NE53 BunkerBunker e trincee della Grande Guerra Guerra Itinerario dei Croderi NE54 NE54 Itinerario dei Croderi Grotta del “Tavaran Grande” NE55 NE55 Grotta del “Tavaran Grande” pag. 222 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani pag pag pag 141 AS07 IL GIARDINO ROMANTICO DI VILLA DE MATTIA Foto aerea localizzante il giardino romantico e Villa De Mattia 142 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito/ manufatto Il giardino romantico di Villa De Mattia Tipologia e numero identificativo Paesaggi e identità locali Parole chiave Giardino, statue, alberature Localizzazione (Comune): Via Santa Caterina Asolo Coordinate GIS: 17 29 953; 50 76 267 Proprietà Privata: Ditta Cartai Bassanesi spa Accesso al pubblico Attualmente è accessibile al pubblico in giornate da concordare con l’ Amministrazione Comunale allo 0423/ 524604 AS07 Planimetriadelgiardinoromantico Scorciodelgiardinoromantico Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 143 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del paesaggio Trattasi di giardino storico, situato proprio in prossimità del centro storico di Asolo nel complesso della cosiddetta Villa De Mattia, che appartenne per secoli alla nobile famiglia Beltramini. I suoi più lontani esponenti provenivano dalla Vallesana, in Lombardia, e già alla prima metà del Quattrocento risultano presenti in loco. Il giardino si colloca ora , in un area privata, che il PRG di Asolo individua come tipo A “Centro Storico” ed è stata oggetto di un Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica già nel 1999. Una volta arrivati a “Borgo Santa Caterina” si accede pedonalmente all’ area, attraverso un ingresso carrabile-pedonale. Il luogo si percepisce dall’ alto e si caratterizzata per i diversi pendi del terreno e dalle diverse curve di livello che sono tra loro collegate da sinuosi percorsi pedonali. Il giardino si compone di elementi arborei, disposti secondo un presumibile disegno prospettico, oltre che da percorsi curvilinei e piccoli manufatti, che rispecchiano il classico gusto del giardino di “tipo romantico”. Il sopralluogo evidenzia subito la particolarità e qualità di questo luogo di valore paesaggistico (segnalato anche dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso), anche in funzione dalla vicina relazione con il complesso di Villa De Mattia, recentemente restaurato. Allo stato attuale non si conosce il progettista del giardino e la documentazione storica consultata si riferisce principalmente alla relazione storico mappale, gentilmente concessa dal Comune di Asolo, redatta per il Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica Complesso Filippin in Borgo Santa Caterina. E’ presumibile una datazione nella realizzazione del giardino risalente alla seconda metà del XIX secolo. Molteplici le suggestioni del luogo al cambiare delle stagioni, per la presenza di flora e fauna autoctona, in un angolo dei colli asolani di rara bellezza paesaggistica ed architettonica. Bibliografia Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica Complesso Filippin, in Borgo Santa Caterina Asolo , Arch. Valentino Ivano Sebellin, 1999. Frequentazione turistica Media. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 144 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il luogo è sufficientemente conservato nei suoi tratti originari, necessitando di manutenzioni ordinarie costanti. Proposte di intervento Si propone di realizzare un intervento di restauro storico del “giardino romantico” di Villa De Mattia, attraverso una importante fase di ricerca storica sulla documentazione progettuale, e sulle caratteristiche costitutive del giardino. Un rilievo e restauro critico sia degli elementi “naturali” che di quelli “artificiali” sono necessari per dare visibilità al luogo. Si ritiene importante realizzare una segnaletica plurilingue, chiara e poco invasiva, che permetta di capire le caratteristiche intrinseche del giardino e le sue relazioni con il paesaggio circostante oltre che con il complesso della villabelvedere. E’ necessaria la realizzazione di un piano di gestione-i manutenzione del giardino con valenza triennale. L’ attuale frequentazione turistica potrebbe aumentare se nel luogo si potessero ipotizzare piccoli eventi pubblici, inseriti magari in una “rete eventi provinciale-regionale”, ad esempio quale luogo per la lettura di poesie o spazio per concerti ... Cantierabilità X Nessun progetto di restauro del giardino, e al momento attuale esiste solo la progettazione urbanistica sopracitata del 1999. Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Inferiore a € 100.000,00, prevedendo la manutenzione straordinaria delle parti lapidee, restauro conservativo dei percorsi pedonali del giardino, ripristino di essenze autoctone, piano di manutenzione del giardino adeguamento alla normativa sull’ accessibilità ai luoghi, segnaletica turistica, Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 145 AS08 COLLE SAN MARTINO Inquadramento Territoriale dei "Colli Asolani" SIC IT 3240002 (sito interesse comunitario) 146 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Colle San Martino Tipologia e numero identificativo I Colli Asolani Parole chiave Colli asolani, percorsi, aree di sosta, muri a secco Localizzazione (Comune): Via San Martino, Asolo Coordinate GIS: 17 27 358; 50 76 562 Proprietà Pubblica Accesso al pubblico Le vie San Martino e via Fornetto, in quanto strade comunali rappresentano accessibilità pubblica, sia per pedoni, auto, bici in tutto il periodo dell’anno AS08 Icolliasolani:aspettinaturalistici Icolliasolani:aspettiantropologici Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 147 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del paesaggio Il sito del Colle San Martino, è inserito nel Sito di Importanza Comunitaria IT 3240002. Ai fini di una sua precisa localizzazione si prende come riferimento puntuale la storica Chiesa di San Martino. Il colle è situato nella fascia collinare che segna la transizione tra l'alta pianura veneta e i massicci prealpini. L'accentuata asimmetria ecologica origina cenosi arido-submediterranee a meridione e cenosi fresco-umide d'impronta montana a settentrione. La flora è interessante e presenta relitti mediterranei e notevoli penetrazioni illiriche; interessanti fenomeni di fitocenosi dei prati aridi (satureion subspicatae). La vulnerabilità si presenta dal punto di vista della convivenza tra l'aspetto faunistico-vegetazionale e la presenza di urbanizzazione, antropizzazione, coltivazioni non coerenti e incendi. Tipi di Habitat: 05% - Arboreti, 60% - Foreste caducifoglie,10% - Colture cerealicole estensive,15% - Praterie migliorate,05% - Altri terreni agricoli,05% - Altro (abitati, strade, discariche, ecc...) Classi: A Elevato / B Medio / C Sufficiente / D Non sufficiente Tipi di HABITAT presenti nel sito e valutazione: 9260 - Boschi di Castanea sativa,Presenza: 60%,,Rappresentatività: B,Superficie Relativa: C,Grado di Conservazione: B,Valutazione Glabale: B UCCELLI elencati nell'Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: A122 - Crex, Falco verpertinus, Milvus migrant, Pernis apivorus, Caprimulgus europeasus, Falco tinnunculus, Otus scops, Accipiter nisus, Picus viridis. MAMMIFERI elencati nell'Allegato II della Direttiva 42/43/CEE: Miniopterus schreibersi, Myotis myotis, Rhinolophus euryale, Rhinoluphus ferrumequinum, Rhinoluphus hipposideros Specie importanti di FLORA e FAUNA: Mammiferi: Muscardinus avellanarius, Nyctalus noctula, Plecotus austriacus. Vegetali: Campanula pyramidalis, Linum tryginum, Pteris cretica. Rettili: Elaphe longissima. Bibliografia Scheda Rete Natura 2000 Sito di Importanza Comunitaria IT 3240002 Direttiva 79/409/CEE, Allegato I Direttiva 42/43/CEE, Allegato II Frequentazione turistica Alta. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 148 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il Colle San Martino, quale parte del sistema dei colli asolani è un luogo paesaggisticamente sufficientemente conservato sia nei suoi tratti naturalistici originari, che nel processo di antropizzazione tutelato anche dall’ Amministrazione Comunale di Asolo negli strumenti di pianificazione locale. Proposte di intervento Nel Colle San Martino, molteplici sono le azioni progettuali per la valorizzazione paesaggistica dei luoghi che prevedono opere per il recupero/ripristino del paesaggio collinare e la realizzazione di osservatori paesaggistici e/o naturalistici. Il recupero dei sentieri pedonali, il restauro/ristrutturazione dei muri a secco o in sasso, la realizzazione di aree di sosta, di nuovi “punti di osservazione” sul paesaggio circostante, la realizzazione di segnaletica turistica per itinerari ciclabili, sentieri pedonali, sono alcune delle azioni progettuali proposte ed attivabili sia da soggetti pubblici che privati. Il sentiero pedonale il “Giro della Rocca” è un esempio già realizzato che mette in luce le possibilità di valorizzazione di questo luogo non solo ai fini turistico-ricreativi, ma anche con finalità didattico-culturali. Cantierabilità X Nessun progetto “di sistema” è al momento presente nel colle San Martino Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Gli interventi dovrebbero essere coordinati tra operatori privati ed eventualmente proprietà pubblica, con interventi inferiori a € 100.000,00, per ogni singola pratica. Si prevedendo opere di manutenzione straordinaria/ordinaria, nuove aree di sosta, osservatori naturalistici e paesaggistici, piani di manutenzione per il ripristino paesaggistico dei luoghi, segnaletica turistica. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 149 AS09 IL GIARDINO DEL CASTELLO DI ASOLO Veduta del giardino del Castello di Asolo dal Camminamento sud 150 DATI IDENTIFICATIVI Vedute interne del giardino del Castello Nome del sito Il giardino del Castello di Asolo Tipologia e numero identificativo Paesaggi ed identità locali Parole chiave Giardino, percorsi, area di sosta, muri a secco Localizzazione (Comune): Via Regina Cornaro, Asolo Coordinate GIS: 17 26 356; 50 76 099 Proprietà Pubblica: Comune di Asolo Accesso al pubblico Tutto il periodo dell’ anno, con esclusione del lunedì mattina AS09 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 151 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del paesaggio Noto anche come 'Palazzo Pretorio' o anche semplicemente come 'il castello', fino alla costruzione delle mura medioevali che agganciavano anche la 'Rocca' ebbe vita e storia autonoma legata alle vicende di Asolo e, in parte, in contrapposizione alla Rocca. Notizie certe del Castello di Asolo risalgono al 969, menzionato in atti dell'imperatore Ottone I, ma la denominazione stessa di 'castrum' indica una lunga storia di quel luogo che probabilmente fu fortificato già in epoca romana e certamente ebbe vicende notevoli durante le dominazioni barbariche, con alterne distruzioni e ricostruzioni. Del Castello di Asolo restano: la Torre dell'orologio, un'ala oggi sede del teatro Duse, i resti della Torre Reata e delle Mura. Dal cortile del giardino, dall'affaccio dell'arco aperto a sinistra, si può ammirare il panorama della Rocca, del campanile della cattedrale e della Valle dei Lori, e di tutta la fila di case così veneziane. Bibliografia ASOLO ED IL SUO TERRITORIO DAL GRAPPA AL MONTELLO – Edizione originale Asolo, 1892 – Ristampa anastatica a cura di Atesa Editrice – Bologna novembre 1978. Studio del Prof. Edoardo Salzano commissionato dal Comune di Asolo nel 2009 Atlante Storico delle Città italiane - Asolo a cura di Guido Rosada, Grafis Edizioni, 1993; Quaderni di archeologia del Veneto dal 1990. Frequentazione turistica Potenziale futuro: alto, se verranno effettuati i lavori di consolidamento della cavità ipogea oggetto di un recente cedimento strutturale, oltre al recupero del cortile/giardino del Castello come luogo di educazione all’arte e al bello, anche per i bambini, ripensando radicalmente, l’assetto degli spazi aperti, delle attrezzature e degli arredi oltre che delle piantumazioni arboree. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 152 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il tratto murario est del castello pretorio, costituito dalla porzione di cinta muraria che collega il portale di accesso con la Torre Reata, la Torre Reata e il Belvedere della Specola sono stati oggetto di recenti interventi di restauro. Tuttavia è emersa, a causa degli eventi atmosferici avversi dello scorso 2010, la necessità di procedere urgentemente al consolidamento della cavità ipogea retrostante il tratto murario est del Castello Pretorio. Il cortile-giardino del castello necessita un recupero ripensando radicalmente l'assetto degli spazi, delle attrezzature e degli arredi. Si rende necessario anche una progettazione delle essenze arboree del giardino, oltre alle piante e alle specie vegetali già presenti nel cortile dove si potrebbero inserire anche piante e erbe citate in carte antiche e certamente presenti nei giardini medievali. Proposte di intervento Intervento prioritario riguarda il recupero del cortile-giardino del Castello come luogo di educazione all’arte e al bello, ripensando radicalmente, l’assetto degli spazi aperti, delle attrezzature e degli arredi. La sistemazione dello spazio aperto ed un suo ripensamento al fine di favorire la sua intrinseca destinazione come luogo di incontro e di fruizione collettiva. Un luogo dove poter sostare liberamente per godere della bellezza dei luoghi, conversare, riposarsi. Questo comporta un intervento di miglioramento del decoro complessivo (pavimentazioni, arredi ,segnaletica, strutture e verde) Cantierabilità X Nessun progetto ad esclusione per il consolidamento della cavità ipogea per il quale è stato commissionato un progetto preliminare già approvato dalla competente soprintendenza Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Recupero del cortile-giardino con sistemazione spazio aperto, area giochi, attrezzature e progettazione del cortile-giardino: € 130.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 153 AS10 TESTIMONIANZE DI VITA COLLETTIVA NEL CENTRO DI ASOLO Particolare “Mappa affettiva del Centro storico di Asolo” Prof. Edoardo Salzano, Arch. Mauro Baioni, 2008 154 DATI IDENTIFICATIVI Il“muretto”ela“Loggiapubblica”inprossimitàdella ChiesaCollegiatadiSantaMariaAssunta Nome del sito Testimonianze di vita collettiva nel centro di Asolo Tipologia e numero identificativo Manufatti della vita collettiva Parole chiave Fontana, muretto, pavimentazione Localizzazione (Comune): Centro Storico, Asolo Coordinate GIS: 17 26 424; 50 76 219 Proprietà Pubblica: Comune di Asolo Accesso al pubblico permanente AS10 FontanainPiazzaGaribaldi Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 155 DESCRIZIONE Descrizione dei manufatti Caratteristiche dei manufatti “ Appare a tutti evidente come il Centro Storico di Asolo rappresenti non solo uno dei borghi più belli d’Italia ma anche un esempio di straordinario pregio storico e architettonico”… è quanto troviamo scritto nella prefazione della pubblicazione “Ricerca sul recupero della vivibilità del centro storico”, redatta dal Comune di Asolo dal Prof. Edoardo Salzano e dall’ Arch. Mauro Baioni a cui principalmente si demanda per approfondire i contenuti della presente scheda. Una proposta progettuale realizzata nel corso del 2008, tutt’ ora non realizzata, che indaga sulle condizioni materiali del centro storico e delle sue relazioni con le frazioni, oltre a ricercare le “aspettative degli asolani” attraverso una progettazione partecipata definendo degli orientamenti complessivi e delle proposte specifiche. Tra gli obiettivi dello studio …” individuare alcuni punti simbolici di recupero degli spazi aperti , a partire dai luoghi significativi per la memoria collettiva degli abitanti quali le scuole, gli edifici pubblici, i percorsi, le piazze e gli slarghi, i manufatti della cultura contadina e industriale “… che si relazionano appieno con gli obiettivi e gli interventi ammissibili della Misura 323/A Azione 3 che potrebbe cofinanziare questi “punti simbolici” che il citato studio-progetto mette a “sistema”. Tra le proposte progettuali una nuova sistemazione delle pavimentazioni del centro storico al fine di definire e caratterizzare i luoghi … o un “Wikipaesaggio” ossia allestire una pagina web- alimentata da cittadini e visitatori, invitati a segnalare un luogo pubblicando una foto, attuale o passata- in modo da costituire un catalogo interattivo dei luoghi per riflettere sul modo in cui viene percepito il paesaggio urbano-rurale del comune. Bibliografia Ricerca sul recupero della vivibilità del centro storico, Comune di Asolo (TV) Rapporto di ricerca Prof. Edoardo Salzano, Mauro Baioni, Maggioli Editore maggio 2008 Frequentazione turistica Alta: il luogo e i panorami che si ammirano sono molto suggestivi. Il turismo è sviluppato in tutto il periodo dell’anno ed è di tipo internazionale. Molte le potenzialità pubbliche da incrementare ai fini turistici quali ad esempio: il Museo Civico e l’ Archivio Comunale entrambi ubicati nel centro storico. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 156 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il centro storico di Asolo necessita di una razionalizzazione da un lato del sistema delle pavimentazioni e dall’ altro di alcuni manufatti che sono importanti testimonianze della vita collettiva. In genere lo stato di conservazione dei luoghi è buono, ma necessitano delle opere di restauro e valorizzazione per mettere a “sistema” i piccoli manufatti e nel contempo valorizzare i luoghi attraverso progettazioni che prevedono anche l’ abbattimento delle barriere architettoniche. Proposte di intervento Gli obiettivi che il progetto di fattibilità, redatto dal Prof. Salzano e dall’ Arch. Baioni si propone sono di diversa natura, non solo di conservazione e restauro, ma anche di riqualificazione turistico e culturale con effetti sulla promozione dell’economia dell’area. In particolare l’intervento prioritario riguarda la sistemazione delle pavimentazioni della piazza e degli slarghi del centro storico di Asolo. Secondariamente, si ritengono importanti quattro interventi strategici di restauro conservativo: la fontana in Piazza Garibaldi, gli spazi della “Loggia pubblica” e del “muretto” in prossimità della Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta oltre che la pavimentazione dello spazio della “Loggia della Ragione”. Gli interventi alla pavimentazione e ai manufatti sono indirettamente rivolti anche ad eventuali operatori privati, che attraverso specifici accordi, potrebbero così contribuire nella riqualificazione e valorizzazione del luogo. Cantierabilità Nessun progetto X Progetto di fattibilità: studio e proposta redatta nel 2008 dal Prof. Salzano e dall’ Arch.Baioni. Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Totale stimato: € 130.000,00, per ogni singolo intervento proposto o per stralcio funzionale di pavimentazione, da realizzare sia da soggetti privati Parrocchia, o privati - che dall’ Amministrazione Comunale di Asolo. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 157 MA16 FONTANA E MONUMENTO AI CADUTI Veduta della fontana pubblica 158 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Fontana e Monumento ai Caduti Tipologia e numero identificativo Manufatto di vita collettiva (fontana) Manufatto appartenente alla memoria storica (monumento ai caduti) MA16 Parole chiave Fontana, Monumento ai Caduti Localizzazione (Comune): Via Cornuda e Via Roma MonumentoaiCadutidiViaRoma Maser Coordinate GIS: 17 31 210; 50 77 219 Proprietà Comune di Maser Accesso al pubblico Visibile esternamente Panoramicadellafontana Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 159 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del bene Si tratta di un complesso di manufatti rappresentati dalla fontana e dal vicino monumento ai caduti. La fontana si presenta come un tipico manufatto ove un tempo la popolazione si ritrovava per attingere acqua in quanto è posizionata lungo la via principale ed è caratterizzata da una brutta parete in cemento e da una seduta poco coerente con l’antica funzione della fontana. Il monumento ai caduti fu realizzato dallo scultore Rossetto Angelo nel 1923 e simboleggia la statua in bronzo della patria con nella mano destra una corona di alloro e nella mano sinistra uno scettro con una figura della vittoria alata alta 3 metri con due guglie in roccia raffiguranti i confini d'Italia e due scuri romani pure in bronzo portanti i nomi dei numerosi caduti del Comune di Maser. Ai piedi della statua vi è scolpita nella roccia la figura del soldato morente col motto "coloro che morendo diedero vita alla patria". I manufatti si trovano nel centro storico di Maser in Piazza Roma a breve distanza dal sito monumentale di Villa Barbaro Bibliografia Luigi Boscarini e Silvano Rodato - Ambiente e storia di Cornuda – Segusino Stampa 1990 Frequentazione turistica Attualmente non avviene una frequentazione turistica X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 160 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il monumento presenta evidenti segni di degrado per attacchi del materiale lapideo da muschi e licheni. La zona della fontana risulta molto degradata per incuria e per la realizzazione in epoche successive di elementi non consoni al sito. Proposte di intervento Per il monumento vi è la necessità di intervento di pulizia del materiale lapideo con eventuale consolidamento strutturale mentre per la zona della fontana si deve intervenire con un adeguato progetto di arredo urbano che valorizzi il manufatto "accompagnato" con attrezzatura idonea alla sosta del turista di passaggio. Il progetto di arredo dovrà estendersi anche alla vicina valle demaniale con la posa sul fondo cementato della valle in materiale lapideo e le sponde con lo stesso materiale o con piante rampicanti. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione straordinaria della fontana: €.50.000,00 Manutenzione conservativa dl monumento: €.50.000,00 Costo complessivo stimato €.100.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 161 MA17 MURA DELLA CHIESA DI SAN TOMMASO Veduta delle mura di sostegno 162 DATI IDENTIFICATIVI Mura Nome del sito Mura della Chiesa di San Tommaso Tipologia e numero identificativo Manufatti di vita collettiva Parole chiave Mura, chiesa San Tommaso Localizzazione (Comune): Piazza Pieve Coordinate GIS: 17 29 847; 50 76 369 Proprietà Parrocchia di Coste di Maser Accesso al pubblico Visibile esternamente MA17 Coste di Maser Particolare delle mura Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 163 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del bene Il muro fa parte integrante del basamento della Chiesa, originaria della fine del VIII secolo come testimoniato da un documento dell’anno 840 anche se altre ipotesi ne datano la fondazione alla fine del X secolo. La Pieve antica fu parzialmente modificata ed ampliata alla fine del XV secolo con l'inversione della facciata con l'abside della pieve originaria che, secondo la tradizione paleocristiana aveva la facciata ad oriente e l'abside ad occidente. Fu ulteriormente ampliata nel 1882 con le due navate laterali. Il sagrato che circonda la Pieve fungeva anche da cimitero e vi si accedeva da oriente attraverso una gradinata acciottolata mentre da ponente si accedeva attraverso una rudimentale e stretta scalinata in pietra viva. La piazza antistante la Pieve presenta elementi caratteristici e storici quali un antico lavatoio oggi semi nascosto da manufatti della rete acquedotto e il monumento ai caduti della grande guerra. Bibliografia Roberto Binotto - Coste e la sua Pieve antica, storia e cronistoria - Poligrafia montebellunese 1986 Frequentazione turistica Attualmente avviene una frequentazione turistica limitata e focalizzata alla Chiesa. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 164 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Le mura presentano rigonfiamenti e stacchi di materiale oltre che presenza di muffe e licheni con potenziale pericolo di smottamento a causa della pressione del basamento della Chiesa. Proposte di intervento Restauro e consolidamento del muro lavorato a faccia vista con realizzazione di un marciapiedi per facilitare la visitabilità in sicurezza. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione straordinaria stimata: € 60.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 165 MA18 ORATORIO SAN GIORGIO Oratorio San Giorgio 166 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Oratorio San Giorgio Tipologia e numero identificativo Manufatti di vita collettiva Parole chiave Oratorio, San Giorgio Localizzazione (Comune): sentiero panoramico delle 2 rocche Areaantistantel’OratorioSanGiorgio MA18 Maser Coordinate GIS: 17 29 408; 50 78 039 Proprietà Parrocchia di Coste Accesso al pubblico Visibile esternamente e visitabile su richiesta Particolaredell’arrivodelsentiero Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 167 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del bene Il tempietto di S. Giorgio sorge sul Monte Tentori(o), la costruzione è datata fra il X e il XIII secolo. Durante i secoli l'oratorio ha avuto momenti di particolari attenzioni devozionali ed altri di completo abbandono sino alla sua rovina. Viene ricostruito nel 1536-37 e dato in custodia ad un eremita sino al 1588, successivamente vennero eseguiti alcuni interventi sull'edificio dai proprietari dei terreni circostanti (i Braga). Nel 1903 la Contessa Amalia Millinovich dona il tempietto a favore della Fabbriceria di Coste e tre anni più tardi l'arciprete costruisce l'odierno caratteristico Oratorio con pavimentazioni in marmo, cupola in metallo e portone in ferro battuto, statue e altre opere artistiche. L'Oratorio sorge sulla cima di uno dei quattordici Colli Asolani congiunte a mezza costa su una linea retta di 11 km nel pieno del sito di Natura 2000 dei Colli Asolani. Il Tempietto è raggiungibile dal sentiero panoramico delle due Rocche e inserito nei percorsi escursionistici collinari dell'area dei colli Asolani. Bibliografia Don Carlo Bernardi - Asolo e Asolano II - edizioni Acelum Asolo 1987. Roberto Binotto - Coste e la sua Pieve antica - poligrafica montebellunese 1986. Frequentazione turistica La frequentazione turistica è significativa e legata ad un turismo religioso ed escursionistico in quanto il tempietto è sito lungo l’itinerario sui colli asolani, molto frequentato durante la stagione estiva STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 168 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Lo stato di conservazione è buono anche se si notano alcuni segni di degrado della facciata e della pavimentazione con scalinata, mentre l’area di pertinenza e la zona panoramica sulla pianura è degradata e priva di adeguata sistemazione Proposte di intervento Si propone una sistemazione dell’area di pertinenza pavimentata dell’Oratorio e della zona panoramica con l’apposizione di attrezzature utili alla sosta dei turisti e di adeguata segnaletica e . Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Costo complessivo stimato: € 50.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 169 MA19 FONTANA E VIALE DEI TIGLI DI VILLA BARBARO La fontana del Nettuno e il viale dei tigli 170 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Fontana e Viale dei Tigli di Villa Barbaro Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico (viale dei tigli) Manufatti di vita collettiva (fontana) MA19 Ingressosuddelvialedeitigli Parole chiave Fontana, viale dei tigli, Localizzazione (Comune): Via Bassanese Coordinate GIS: 17 31 643; 50 77 188 Proprietà Comune di Maser Accesso al pubblico Visibile esternamente Maser Particolaredellemuradirecinzionepressoilvialedeitigli Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 171 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del bene Il viale fa parte del complesso monumentale della Villa Barbaro, è caratterizzato da alberi di tiglio centenari che segnano il territorio e delimitano i campi aperti circostanti disegnando un tratto distinguibile collegato alla Villa. Rappresenta altresì una testimonianza della antica viabilità padronale collegata alla vita della Villa stessa. Difronte all’ingresso principale del viale dei tigli insiste la magnifica fontana del Nettuno al centro dell’anfiteatro d’ingresso del viale. Il complesso fontana e viale dei tigli formano una relazione molto forte in quanto rappresenta un elemento strettamente collegato alle aree esterne della Villa e alla sua architettura che comprendeva i viali alberati rettilinei che segnavano le direttrici sulla campagna che si estendeva verso la pianura. Bibliografia AA.VV. – Ville Venete – Istituto Regionale Ville Venete 1995 Frequentazione turistica Alta frequentazione turistica internazionale legata alle visite di tutto il complesso di Villa Barbaro X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA X STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 172 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il viale si presenta in discreto stato di conservazione anche se a causa di recenti temporali e altri eventi meteorologici negativi diversi esemplari di tiglio sono morti o sono stati danneggiati e necessitano di essere sostituiti o piantumati di nuovo unitamente ad una manutenzione straordinaria mediante una potatura oculata di mantenimento. La fontana del Nettuno presenta evidenti crepe nella statua e la necessità di una pulizia e consolidamento dell’intera fontana Proposte di intervento Sostituzione delle piante morte o danneggiate e intervento di potatura di mantenimento. Restauro conservativo della fontana del Nettuno con azioni di pulizia e consolidamento delle crepe e danneggiamenti sulla statua Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Costo complessivo stimato: € 100.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 173 CO24 BOSCO DEL FAGARE’ Sentiero nel Bosco del Fagaré 174 DATI IDENTIFICATIVI La “casa delle guardie” Nome del sito Bosco del Fagaré Tipologia e numero identificativo Paesaggio a carattere naturalistico Parole chiave Bosco, Fagarè Localizzazione (Comune): Cornuda Coordinate GIS: 17 30 889; 50 81 038 Proprietà Comune di Cornuda e Comune di Crocetta Accesso al pubblico Aperto al pubblico CO24 Passaggio in uno dei sentieri nel Bosco Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 175 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Bibliografia Caratteristiche del sito Il Bosco del Fagarè è uno dei principali siti naturali della Marca, occupa un’area di 150 ettari nella parte cornudese dei colli asolani e deriva il suo nome dalla presenza del faggio. Il suo particolare valore deriva dai numerosi elementi di interesse botanicoforestale ben conservati grazie ai servizi forestali ed alle associazioni locali e da elementi archeologici ritrovati nel sito. Questi fattori di pregio uniti alla vicinanza alle principali vie di comunicazione lo rendono un sito particolarmente fruibile per le sue bellezze paesaggistiche. Il Bosco del Fagarè, considerato sacro dai paleoveneti e tutelato dall’impero romano, subì probabilmente una situazione di degrado e razzie durante il medioevo. Sotto il dominio della Repubblica Serenissima di Venezia ritornò al suo splendore perché curato e gestito con criteri forestali che lo resero un ottimo fornitore di legname pregiato per l’Arsenale garantendone la continuità. Nel 1889 il Comune di Cornuda lo acquistò dal Demanio impegnandosi a mantenere la coltura forestale. Nel 1951 il Prefetto di Treviso decretava la costituzione di un Consorzio coattivo tra i comuni di Cornuda e di Crocetta del Montello denominato “Consorzio boschivo del Fagarè” sciolto nel 1994. Attualmente la proprietà è indivisa tra i due Comuni ma la gestione, in base ad una convenzione sottoscritta nel 2011, è interamente delegata al Comune di Cornuda che si avvale dei Servizi Forestali Regionali di Treviso per la parte tecnico-forestale. Il Bosco del Fagarè è dotato di una struttura per l’ospitalità, la “Casa delle Guardie”, gestita dal Gruppo Scout di Cornuda . I sentieri e gli itinerari turistici sono stati georeferenziati L. Boscarini e S. Rodato - Ambiente e storia di Cornuda - Edizioni Panglos 1990 Comune di Cornuda AA.VV. - Il Bosco del Fagarè - Cornuda 1995 M. Sandri - Ricerche vegetazionali sul Bosco del Fagarè di Cornuda (TV) Tesi di Laurea in scienze naturali 1991 Frequentazione turistica Il Bosco è meta di escursioni turistiche e didattico-ambientali sia dei residenti che di turisti. STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 176 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il Bosco è gestito in collaborazione con il Servizio Forestale Regionale e si presenta in buono stato di conservazione dal punto di vista forestale. La sentieristica e le strutture ricettive devono essere migliorate in quanto sono scarse le aree di sosta attrezzate, le aree didattiche. L’unico edificio a servizio del Bosco, rappresentato dalla “casa delle guardie”, presenta uno stato di conservazione carente soprattutto per l’impiantistica e le attrezzature di ospitalità.. Proposte di intervento L’Amministrazione Comunale di Cornuda, che ha in gestione il Bosco, intende proseguire nella valorizzazione di questo patrimonio paesaggistico sia con interventi strutturali che di iniziative culturali-didattiche volte a migliorarne la ricettività turistica e la fruibilità dei residenti, delle scuole e delle associazioni locali. Gli interventi strutturali che si intende proporre sono rappresentati da aree di sosta e aree didattiche lungo i sentieri o in luoghi particolarmente suggestivi e interessanti dal punto di vista paesaggistico e botanico-forestale. Ogni area dovrebbe essere dotata di elementi di seduta e di pannelli illustrativi su principali elementi della botanica e della fauna. Il progetto prevede di iniziare con un’area sperimentale e poi proseguire, gli anni successivi, con altri interventi. L’intervento prevede quanto segue: - elementi di seduta e tavolo - piccola tettoia - pannelli illustrativi - segnaletica - sistemazione e manutenzione straordinaria dell’area con evetuale riforestazione Altri interventi riguardano la manutenzione straordinaria della viabilità boschiva e della sentierista per migliorare la fruibilità. Una seconda proposta di intervento interessa la “casa delle guardie” relativamente all’impiantistica, al rifacimento degli intonaci unitamente ad interventi di isolamento delle murature e arresto della risalita d’umidità Cantierabilità Nessun progetto X Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Piazzole attrezzate: € 50.000,00 Manutenzione casa delle guardie: € 50.000,00 Sistemazioni Sentieri: € 50.000,00 Totale complessivo: € 150.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 177 CO25 MONUMENTO OSSARIO AI CADUTI Veduta del Monumento ai Caduti 178 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Monumento Ossario ai Caduti Tipologia e numero identificativo Manufatto appartenente alla memoria storica CO25 Particolaredell’acquilainbronzosullaroccia Parole chiave Monumento, Ossario, Caduti Localizzazione (Comune): Via Madonna della Rocca - Cornuda Coordinate GIS: 17 32 448; 50 80 055 Proprietà Comune di Cornuda Accesso al pubblico Il Monumento è sempre visitabile, mentre il sottostante Ossario è aperto su richiesta Entrataeinternodell’Ossario Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 179 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Bibliografia Caratteristiche del bene Il Monumento Ossario, già dichiarato Monumento Nazionale, è stato eretto nel 1898 sul colle della Rocca di Cornuda, e raccoglie diverse salme dei caduti nella battaglia dell'8/9 maggio 1848. Progettista dell'opera fu lo scultore Antonio Carlini di Treviso. Esso è composto da una colonna su base gradonata in pietra calcarea dura con addossato un insieme di rocce in conglomerato legate fra loro con malta di calce. All'interno è stato ricavato una cella ossaria con pareti e volta in mattoni intonacati delle dimensioni di circa ml 1.50x3.00 con portale di accesso in pietra arenaria. A completamento dello stesso è stato posto sulla sommità della parte rocciosa una fusione in bronzo raffigurante "aquila su scudo con fucile e sciabola". Nella colonna in pietra a metà altezza sui quattro lati sono inseriti dei festoni in fusione di bronzo con diciture che riportano le seguenti frasi: Est: "Ai Caduti nei giorni 8-9 maggio 1848" Sud: "Da Roma a Cornuda" Ovest: "Inaugurato Maggio 1898" Nord: "Nel Nome d'Italia". In origine, a delimitazione dello stesso, era stata posta una inferriata in ferro battuto, asportata in occasione dell'ultima guerra per necessità belliche. Nel dopoguerra, su sollecitazione della Soprintendenza, fu eseguita una recinzione con pilastrini in pietra di Schievenin e parapetto con catena in ferro battuto realizzato dal fabbro Zanini di Cornuda. Di recente un fulmine si è abbattuto sul Monumento provocando gravi danni rendendo necessaria la sostituzione di due elementi in pietra della colonna. In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia il monumento è stato inserito nell’elenco dei “Luoghi della Memoria” Luigi Boscarini e Silvano Rodato - Ambiente e storia di Cornuda – Segusino Stampa 1990 Cesaro - Corpi volontari italiani dal 1848 al 1870 – Poligrafico Stato 1921 Santelena – Memorie del Quarantotto: il fatto d’armi di Cornuda 8/9 maggio – Tipografia Garzetta 1898 Fabris – Gli avvenimenti militari del 1848 e 1849 – Roux Frassati 1898 Frequentazione turistica Il Monumento Ossario è meta di numerosi turisti e appassionati storici del primo conflitto mondiale. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 180 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il monumento è stato interessato ad un intervento di manutenzione nell’anno 1998 in occasione del centenario dalla sua costruzione. A tutt'oggi sono ritenuti urgenti alcuni interventi di consolidamento e restauro conservativo al fine di salvaguardare e valorizzare l'opera. Attualmente il suo stato conservativo strutturale è discreto, salvo una presenza forte di muschi che sgretolano la superficie. Le parti lapidee in pietra di Pove sono ricoperte da uno strato di depositi pulvirolenti che ne alterano il suo aspetto originario, presentano un attacco biologico di licheni, specie nei pilastrini. Le parti plastiche in ferro e in bronzo presentano un attacco di corrosione superficiale. La presenza di questi elementi metallici ha provocato sui materiali lapidei delle colature con il conseguente deposito di sali di ferro e di rame Proposte di intervento L’operazione di restauro, già oggetto di un progetto definitivo, prevede un iniziale consolidamento delle parti in procinto di distacco mediante utilizzo di iniezioni localizzate di resina acrilica. Si eseguirà di seguito la rimozione dei depositi incoerenti mediante l’aspirazione delle polveri ed un successivo trattamento. Successivamente si potrà procedere al trattamento biocida. Si eseguirà quindi la rimozione dei depositi coerenti e la pulizia delle colature di ossido di rame e di ferro. Tutte le superfici lapidee saranno consolidate nelle loro lesioni integrando le piccole parti mancanti al fine di impedire eventuali infiltrazioni d’acqua. Gli elementi di grandi dimensioni saranno fissati al manufatto principale. Infine all’intera superficie sarà applicato un protettivo idrorepellente a base di Alchil polisilossanico. Gli elementi in ferro saranno trattati mediante pulitura della superficie al fine di rimuovere gli ossidi presenti, successivamente si bloccherà il processo ossidativo del ferro con applicazione di un protettivo a base di resina acrilica metil-metacrilato. Gli elementi in bronzo saranno puliti da corrosione, incrostazioni, mantenendo intatta la patina originale, quindi il metallo verrà deterso e applicato un trattamento anticorrosivo. Si procederà quindi all’equilibratura cromatica delle stuccature ed all’applicazione di un prodotto protettivo di cera microcristallina Cantierabilità Nessun progetto Progetto di fattibilità X Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Restauro conservativo monumento: € 70.000,00 Sistemazioni esterne ed illuminazione: € 20.000,00 Asfaltatura dell’intera strada della Rocca e messa in sicurezza: € 110.000,00 Totale complessivo: € 200.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 181 CO26 CANALE BRENTELLA Veduta del Canale Brentella 182 DATI IDENTIFICATIVI Particolare del tratto presso la Tipoteca Nome del sito Canale Bretella Tipologia e numero identificativo Manufatto idraulico Parole chiave Canale Brentella Localizzazione (Comune): confine tra Cornuta e Crocetta Coordinate GIS: 17 35 157; 50 80 572 Proprietà Consorzio di Bonifica Piave Accesso al pubblico Il Canale è sempre visibile CO26 Particolare del tratto presso i giardini dell’artigliere Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 183 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del bene Bibliografia Caramel – Interbventi sul territorio e corsi d’acqua nella Provincia di Treviso Il Canale Bretella venne costruito dalla Repubblica Serenissima tra il XV ed il XVI secolo quando decise di dare maggiore impulso allo sviluppo dell’alta pianura trevigiana caratterizzata da scarsissima presenza di acqua. Il Canale prende le acque dal Piave e le trasporta verso Montebelluna sino a raggiungere la zona delle risorgive del Sile, mentre un ramo della Brentella segue il contorno sul lato sud del Montello sino a Giavera. I lavori iniziarono nel 1436 e durarono molti anni creando in seguito anche molte contese per la regolamentazione delle acque. La proposta di una presa stabile dal Piave venne considerata nel 1911 ripensando il vecchio progetto del 1881 dei tecnici Bicchi-Dall’Armi, ma la Grande Guerra danneggiò l’opera. Solo tra il 1926 e il 1929 venne completato l’attuale manufatto di presa spinto dalle necessità di sviluppo industriale degli opifici a valle come il Canapificio Veneto a Cornuda. Sulla traccia del Canale Brentella venne costruita la linea ferroviaria Treviso-Belluno e il potenziamento del Canale fece realizzare altre centrali idroelettriche da parte della SADE (Molinetto e Croce del Gallo) L’utilizzo del Canale Brentella venne da prima a favore delle esigenze civili di acqua per la popolazione, poi per i mulini e l’irrigazione dei campi e non da ultimo lo sviluppo industriale degli opifici che si installarono sul territorio. Il Canale è caratterizzato anche dalla presenza di Ville come Villa Sandi a Crocetta, Villa Bressa a Cornuda o Villa Mora a Montebelluna. Prati – Dissegno Generale di tutta la Brentella 1763 – Ed.Canova 2004 Serena – Il Canale Brentella – Longo Zoppelli 1929 Vergani – Brentella – Fondazione Benetton 2001 Frequentazione turistica Il Canale Brentella e le sue prese idrauliche sono meta di visite, passeggiate turistiche e visite didattiche. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 184 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Lo stato di conservazione del Canale Brentella è buono e gestito con accortezza e diligenza dal Consorzio di Bonifica Piave, soprattutto gli edifici di presa che anche in tempi recenti sono stati oggetto di restauro conservativo. Il Canale, che attraversa anche i territori di Cornuda, Crocetta e Montebelluna, potrebbe essere oggetto di manutenzione lungo i tratti di Cornuda e Crocetta al fine di sistemare le sponde in cemento e le aree limitrofe che potrebbero essere rivalutate ad uso pubblico e ricreativo. Proposte di intervento Le proposte d’intervento interessano il consolidamento delle sponde in cemento del Canale Brentella, la possibilità di realizzare e/o sistemare alcuni ponti carrabili e/o pedonali al fine di rendere più fruibili i percorso lungocanale. Anche la sistemazione delle aree limitrofe al Canale, unitamente alle sponde del Canale, può rappresentare un intervento teso ad aumentare la fruibilità da parte della popolazione residente e dei turisti. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Restauro conservativo tratto di sponde: € 100.000,00 Sistemazioni aree limitrofe ad uso pubblico: € 100.000,00 Totale complessivo: € 200.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 185 CR30 PAESAGGIO DELLE GRAVE DI CIANO Paesaggio delle Grave di Ciano: veduta del torrente Nasson 186 DATI IDENTIFICATIVI PontesultorrenteNasson Nome del sito Paesaggio delle Grave di Ciano Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Paesaggio fluviale, zona umida, passo barca Localizzazione (Comune): Ciano del Montello Crocetta del Montello Coordinate GIS: 17 39 659; 50 80 721 Proprietà Demaniale. Riferimento: Geom. Fortin (Genio Civile di Treviso) Accesso al pubblico Libero accesso CR30 Viabilitàcampestrenellapartesuddellegrave Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 187 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del paesaggio Bibliografia S. Narduzzo, Il paese scomparso ovvero Condugol di Ciano, Grafiche Antiga, Cornuda (TV), 1993; G. Zanatta, Ciano del Montello e la sua Pieve, Zanetti, Venezia, 2003; “Le Grave di Ciano”, Progetto per un recupero ambientale, Comune di Crocetta del Montello, 2008. Frequentazione turistica Media, legata soprattutto all’escursionismo e alle pratiche sportive effettuate lungo il percorso che si snoda sulle sponde del torrente Nasson. L’ambito geografico delle Grave di Ciano si estende a nord del centro abitato omonimo e si identifica con un’ampia porzione dell’alveo del Piave, nella quale si trovano aree prative, piccole zone boschive, rogge e modesti specchi d’acqua, elementi del paesaggio che compongono un contesto anfibio di grande valore ambientale. Nella parte meridionale delle grave, situata ai margini del versante nord del Montello, ai piedi dei centri abitati di Santa Mama e Ciano, si allunga il percorso naturalistico attrezzato comunale chiamato “Itinerario delle Fratte”, una storica via di comunicazione locale che si sviluppa lungo le sponde del torrente Nasson e collega, attraverso questo corridoio fluviale di pregio, il centro abitato di Crocetta con l’estremità orientale del territorio comunale. Si tratta di un sentiero ciclo pedonale che permette da un lato di apprezzare le eccellenze ambientali del paesaggio di grava e dall’altro di distinguere le storiche località di Ciano poste lungo il Canale di Castelviero, come Borgo Botteselle, Borgo S. Urbano, Borgo S. Margherita e Casa Burato, antico punto di ristoro nelle vicinanze del passo barca di Santa Mama. Spostandosi dal percorso “delle Fratte” verso nord il paesaggio si fa più selvaggio e i prati lasciano il posto ad una vegetazione arbustiva piuttosto fitta, intervallata da piccole rogge e modesti stagni. Dal sito dello storico traghetto di Santa Mama una strada sterrata si inoltra a settentrione nella distesa incolta delle grave e permette di raggiungere i due luoghi principali che sorgono all’interno dell’alveo del Piave, cioè il Monumento al Fante, comunemente conosciuto come “El Pindol”, e Casa Camilli, punto di riferimento per i cacciatori. L’intero contesto è inoltre compreso nelle aree ZPS “Grave del Piave” (IT3240023) e SIC “Grave del Piave-Fiume Soligo-Fosso di Negrisia” (IT3240030). X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 188 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione La parte meridionale delle Grave di Ciano è stata valorizzata grazie agli interventi di riqualificazione portati avanti dal Comune di Crocetta, che ha realizzato la pista ciclo pedonale lungo il torrente Nasson con le relative infrastrutture collegate quali ponti in legno di attraversamento, panchine e pannelli illustrativi. Proposte di intervento Si propone di completare il fondo del sentiero naturalistico nel segmento in cui il percorso è ancora limitato ad una traccia erbosa lungo il Nasson, nel tratto a valle del centro abitato di Crocetta. Si ipotizza di realizzare questo intervento utilizzando materiali come levocell o similari, in grado di stabilizzare la superficie della pista ciclopedonale che in tal modo non richiederà operazioni di manutenzione. Allo stesso tempo, considerata la sua posizione geografica strategica, risulta fondamentale dare al percorso naturalistico del Nasson una valenza intercomunale, nell’ottica di dar vita ad un itinerario turistico-culturale a scala comprensoriale, collegandosi a nord al territorio comunale di Pederobba, verso il quale esistono già dei raccordi tramite la viabilità vicinale, e ad est con Volpago e in particolare con la zona umida della Fontana del Buoro, di grande valore naturalistico. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Totale stimato complessivamente in € 130.000, considerando l’amministrazione comunale di Crocetta del Montello quale beneficiario degli interventi. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 189 CR31 CAPITELLO DEI LOVI Capitello dei Lovi: veduta dell’oratorio con l’alveo del Piave e i monti sullo sfondo 190 DATI IDENTIFICATIVI Particolare della facciata Nome del sito Capitello dei Lovi Tipologia e numero identificativo Manufatti della vita collettiva Parole chiave Sacello, paesaggio fluviale Localizzazione (Comune): Località Santa Mama Crocetta del Montello Coordinate GIS: 17 40 579; 50 80 161 Proprietà Privata, accessibile attraverso servitù di passaggio comunale Accesso al pubblico Libero accesso CR31 Il sentiero di accesso e l’area antistante Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 191 DESCRIZIONE Descrizione del manufatto Caratteristiche del manufatto Il piccolo edificio votivo è situato sul ciglio dell’alveo del fiume Piave, ai piedi del versante settentrionale del Montello, nel punto in cui sorgeva un frequentato passo barca, come documentato dalla Kriegskarte di Anton Von Zach (1798-1805). Il capitello, le cui origini si fanno generalmente risalire al XIV secolo, secondo la sua denominazione, ricorda il suo legame con i lupi, che sono rappresentati nella parete rivolta a nord dell’oratorio, in un affresco quasi completamente irriconoscibile. Al sito, che ha una rilevante importanza a livello locale, sono legate diverse leggende, tramandate oralmente, che ne fanno un “luogo di valore” per la popolazione delle comunità vicine. Sotto l’aspetto architettonico il modesto edificio ha pianta rettangolare e si sviluppa su un unico ambiente, mentre le murature sono costituite da mattoni a vista tenuti assieme da malta grezza. L’ingresso all’oratorio, che presenta un arco a tutto sesto, è protetto da un piccolo cancello fatiscente. Come già ricordato, sulle pareti si distinguono degli affreschi in pessimo stato di conservazione. Bibliografia Schedato, quale “Luogo di Valore”, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche - Treviso; Schedato all’interno del Progetto Interreg Drau-Piave; S. Narduzzo, Il paese scomparso ovvero Condugol di Ciano, Grafiche Antiga, Cornuda (TV), 1993; El Capitel dei Lovi, DVD Divulgativo, Comune di Crocetta del Montello, 2010. Frequentazione turistica Bassa, legata principalmente all’importanza rivestita a livello locale del capitello. Una sua valorizzazione potrebbe farne un luogo di una certa importanza turistica considerando anche la rilevanza ambientale e paesaggistica del sito. STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 192 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il capitello si trova in uno stato di completo abbandono, circondato da piante che quasi lo nascondono completamente alla vista. Le murature sono in parte compromesse e fortemente degradate e anche la copertura appare in cattivo stato di conservazione. Allo stesso tempo lo spazio interno si trova nelle medesime condizioni, dal momento che si notano pezzi di intonaco sul pavimento e affreschi quasi del tutto compromessi. Proposte di intervento Si propone innanzitutto di mettere in sicurezza il capitello, provvedendo al consolidamento delle murature e dove necessario alla sostituzione di parte delle sue componenti. Con la consulenza di professionisti specializzati sarà necessario intervenire anche all’interno e valutare lo stato degli affreschi per un possibile recupero parziale. Inoltre risulta di primaria importanza verificare le condizioni del tetto, per scongiurare eventuali infiltrazioni. Sempre relativamente all’oratorio si dovrà procedere infine alla riverniciatura o alla sostituzione del cancelletto. Per quanto riguarda lo spazio adiacente è indispensabile una risistemazione dell’area antistante l’edificio, con il taglio delle specie arboree infestanti e la possibile piantumazione di nuovi esemplari che possano contribuire a definire meglio il sito nel suo complesso. Fra l’oratorio e il terrapieno del Canale di Castelviero si estende inoltre un’area prativa che potrebbe essere utilizzata per eventi di vario genere, in una suggestiva cornice come quella del sito del Capitello dei Lovi. In ultima istanza il manufatto, importante testimonianza della cultura e della tradizione locale, potrebbe essere ulteriormente valorizzato con la riedizione del DVD già esistente. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 2: Totale stimato complessivamente in € 130.000, considerando il Comune di Crocetta del Montello, una locale associazione o la parrocchia come beneficiario degli interventi. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 193 CR32 SORGENTE: "FONTANA DEL BUORO" 194 Veduta principale, ingresso DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito/ manufatto Sorgente: "Fontana del Buoro" Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Paesaggio, geologia, natura Localizzazione (Comune): Santa Mama, Crocetta del Montello Coordinate GIS: 17 41 569; 50 80 310 Proprietà Demaniale Accesso al pubblico Libero. CR32 SentieroversolaFontanadelBuoro Vi si giunge percorrendo un breve sentiero che dalla chiesetta di Santa Mama, scende in direzione del Piave RuscellochedallaFontanascendeversoilPiave Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 195 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Si tratta di una fonte d’acqua limpidissima che sbuca da una grotta buia la quale ha alimentato da sempre fiabe e leggende sul luogo. E’ un particolare ecosistema formatosi dalla contiguità del sistema collinare del Montello con quello fluviale del Piave. Il luogo situato ai piedi del versante Nord del Montello, offre una vista panoramica dell’immensa distesa delle Grave di Ciano. Il fenomeno carsico e l’acqua sorgiva, rendono questo sito uno dei più caratteristici del paesaggio montellinano. Fin dai tempi passati il Buoro ha saputo ispirare leggende e fiabe su di esso, la sua ricchezza d’acqua è stata associata dalla fantasia popolare all’immagine di luogo sacro frequentato da ninfe. E’ da citare inoltre il ruolo che questo luogo ha avuto durante la Grande Guerra, dove gli arditi costruirono ponti di barche che consentirono l’attraversata del Piave alle truppe che costituirono la sinistra del fronte. Bibliografia A. Paolillo, D. Zanetti, Il Montello, Belluno 2004 www.frontedelpiave.info www.magicoveneto.it Frequentazione turistica Media, il sentiero da cui è accessibile risulta sostanzialmente agevole, ma la cartellonistica relativa al luogo è poco efficace. In futuro questo elemento di valenza storico-naturalistica, potrebbe diventare meta turistica se ricollegato da itinerari che associno al paesaggio del fluviale l’importante valore storico dei luoghi situati lungo il Piave. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 196 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il luogo risulta nel complesso poco valorizzato a fini turistici, attualmente il sentiero di accesso risulta poco fruibile. Proposte di intervento E’ necessario intervenire sulla cartellonistica locale e del luogo per migliorare la visibilità dell’accesso al sentiero e valorizzare le caratteristiche del sito, con tutti gli aspetti correlati (fauna, flora, storia,…) Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione straordinaria (sistemazione delle aperture, messa in sicurezza della "Grotta" e degli accessi, realizzazione camminate): € 40.000 Pulizia e Manutenzione: € 20.000 Totale complessivo: € 60.000 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 197 MO37 “LA FONDA” FERROVIARIA DISMESSA MONTEBELLUNA-SUSEGANA Ponte su Via Castagnole 198 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito “La Fonda” ferroviaria dismessa Montebelluna – Susegana Tipologia e numero identificativo Manufatti appartenenti alla memoria storica MO37 Parole chiave Ferrovia dismessa,, ponti, case cantoniere, stazioni Localizzazione (Comune): Sedime ferroviario dismesso a sud della Stazione di Montebelluna Coordinate GIS: 17 38 494; 50 73 357 Proprietà Ferrovie dello Stato, Ferservizi SpA Accesso al pubblico libero SottopassodellalineaMontebelluna Iconografiastoricadellaferrovia Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 199 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Bibliografia “Relazione morfologica e storica Linea Ferroviaria Montebelluna- Susegana” I. De Pieri, Servizio Patrimonio del Comune di Montebelluna. Frequentazione turistica bassa La ferrovia fu concepita in un periodo di grande fervore ferroviario del nordest del Paese. Per motivi bellici fu realizzato un progetto che già dal 1912 un comitato, composto tra gli altri anche dai Sindaci di Montebelluna, Ing. G. Dall’Armi, e di Conegliano, Rag. G. Sangalli, ebbe a proporre alle autorità politiche delle zone interessate in un’adunanza tenutasi il 24 aprile 1912 a Montebelluna. Il tracciato prevedeva l’attraversamento dei paesi di Nervesa, Susegana, l’attraversamento del Piave, su un proprio ponte appositamente costruito e la prosecuzione fino a Conegliano su un nuovo percorso che non andasse ad interferire con l’esistente ferrovia Treviso-Udine. Nell’imminenza dei successivi eventi bellici, con due decreti, datati 1° novembre 1914 e 1° aprile 1915, le Ferrovie dello Stato furono autorizzate alla costruzione d’urgenza della Montebelluna-Susegana. La linea fu realizzata adottando i fabbricati in “stile unificato” delle Ferrovie dello Stato con la particolarità che pur essendo stata progettata e costruita a doppio binario i caselli o case cantoniere sono del tipo ridotto. Il 25 maggio 1916 la linea venne aperta all’esercizio solo per i treni militari. La nuova ferrovia, lunga Km. 18,5 era a doppio binario ed attraversava la pianeggiante zona sub montelliana seguendo un tracciato pressoché lineare con poche curve. Il tratto di linea ferroviaria in “trincea” - la fonda -, realizzato nel territorio di Montebelluna durante la guerra, aveva carattere strategico ai fini della protezione dei treni dalle incursioni aeree. In quel periodo pertanto fu molto utilizzato per nascondervi i treni. Con gli eventi bellici della Grande Guerra (sfondamento austro-tedesco di Caporetto) la Montebelluna-Susegana andò quasi completamente distrutta. Nel 1966 venne decretata la chiusura della linea Montebelluna-Susegana, ufficialmente avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica del 18 aprile 1984, n. 140. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 200 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Attualmente il tracciato complessivo è in stato di abbandono: il sedime originario della ferrovia, per la maggior parte, è stato infestato da piante ed arbusti. In alcuni punti sono state riscontrate occupazioni di terzi, sia del sedime dell’ex linea ferroviaria sia dei reliquati, per lo più utilizzati per deposito e ricovero di materiali inerti e legname. Si evidenziano tali utilizzi soprattutto in adiacenza ai fabbricati residenziali esistenti lungo il tracciato. I manufatti quali ponti, stazioni, case cantoniere, gli stessi binari e traversine di tutta la linea ferroviaria si trovano in un pessimo stato di conservazione oltre, in alcuni casi, averne rilevato precarie condizioni statiche Proposte di intervento Gli obiettivi progettuali, condivisi dall’ Amministrazione Comunale di Montebelluna, sono quelli di realizzare da un lato uno strategico percorso ciclo-pedonale intercomunale che da Montebelluna, attraversa Volpago del Montello, Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia e dall’ altro riconoscerne la forte valenza storica - legata alla Grande Guerra – e il notevole interesse paesaggistico dei luoghi attraversati. In tal senso i quattro comuni sopracitati, hanno inviato alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, richiesta di riconoscimento di “Interesse Culturale” della ex ferrovia, ai sensi dell’art.14 del D. Lgs 42/2004. Recentemente nel giugno 2012, i quattro comuni hanno siglato un accordo per verificare la fattibilità dell’acquisto del sedime ferroviario, dall’ attuale proprietà, o in alternativa permettere la costituzione di un vincolo d’uso. La trasformazione dell’ attuale tracciato ferroviario in un percorso ciclopedonale, diventa l’occasione quindi di valorizzazione di un intero territorio oltre che del suo paesaggio rurale-collinare. Le sue caratteristiche peculiari lo rendono un percorso a se stante (il “Piano d’Area del Montello” , approvato dalla Regione Veneto nel 2000, già inseriva il percorso ciclabile della “Fonda”) data la forte valenza storica e paesaggistica, con punti di osservazione sia sul Montello che sulle Prealpi. Gli interventi nel territorio di Montebelluna, all’interno di un necessario progetto preliminare generale, devono riguardare il recupero e la valorizzazione dei manufatti che sono testimonianza di vita collettiva e dell’ identità dei luoghi rurali quali ponti, i “luoghi della Fonda”, i caselli, e trasformare una prima tratta del sedime ferroviario in un pratico percorso ciclo-pedonale. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Comprendente una progettazione preliminare, con valenza intercomunale, ed opere puntuali nel Comune di Montebelluna, anche con finalità esemplificative per la valorizzazione dei luoghi, per un importo complessivamente stimato superiore ad € 130.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 201 MO38 SENTIERO DI “VIA DEI STECH” Il secolare cipresso 202 DATI IDENTIFICATIVI Due vedute del percorso pedonale Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani Nome del sito Sentiero di “Via dei Stech” Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Osservatorio, sentiero, castelliere, astronomia Localizzazione (Comune): Via dei Stech, Via Belvedere, in località Santa Maria in Colle Coordinate GIS: 17 36 911; 50 74 414 Proprietà Pubblica: Comune di Montebelluna , demanio Accesso al pubblico Libero durante tutto il periodo dell’anno MO38 203 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito L’area in oggetto è situata sulle pendici sud-est del “Montelletto”, immediatamente al di sotto della zona sommitale, rappresentata da un castelliere dell’età del Bronzo che domina l’orizzonte a 360°, sul quale svettano tre cipressi secolari (di cui ora purtroppo ne sono rimasti solo due) , detti “I tre Pini”. Accanto corre una strada storica denominata “Via dei Stech”, unico sentiero pedonale esistente nel territorio comunale, per un lungo periodo gestito dalla Pro-Loco di Montebelluna. L’area sottoposta al vincolo della Legge n.1497 del 1939, è di grande valore paesaggistico, data la posizione panoramica e la conformazione dolcemente degradante del terreno, di grande valore storico per la sua intrinseca omogeneità con una zona contigua sottoposta a vincolo archeologico. Da qualche decennio non è più coltivata e ciò ha favorito la rigenerazione del bosco che in certi tratti ha assunto buone caratteristiche di naturalità. Infine, essa è profondamente legata alle memorie e all’immaginario collettivo della popolazione. L’area sommitale della collina destinata a Parco Naturalistico- Archeologico, l’area sottostante (edificata), l’area contigua a ovest fino alla zona sottoposta a vincolo archeologico dietro alla Chiesa di Santa Maria in Colle, costituiscono corpo unico e in questo contesto “Via dei Stech “non può essere considerata elemento marginale, ma secolare elemento di unificazione territoriale. Bibliografia Variante Parziale al Piano Regolatore: “Area Tre Pini” Documenti Vari; Ufficio Tecnico di Montebelluna 1998 Frequentazione turistica Attualmente media. Potenziale futuro: alto se il luogo viene inserito in un percorso di visitazione comprendente le aree in prossimità della Chiesa di Santa Maria in Colle. STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 204 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione L’ area paesaggistica del sentiero di “Via dei Stech” versa, nel suo complesso, in un buono stato di conservazione. Proposte di intervento Gli obiettivi per un auspicabile progetto pubblico sono di diversa natura: non solo di conservazione e valorizzazione paesaggistica del sentiero di ““Via dei Stech”, ma anche di riqualificazione turistico-culturale, archeologica (il castelliere dell’ età del bronzo) delle aree contermini, con positive ricadute sulla promozione turistica dell’intera Città di Montebelluna vista l’importanza, quale memoria collettiva, del luogo. L’area complessivamente si compone, oltre al sentiero di “Via dei Stech” della zona sommitale della collina, con destinazione d’uso a “Parco naturalistico-archeologico”, di un’ area sottostante edificata, e dell’ area contigua -ad ovest- fino alla zona sottoposta a vincolo archeologico situata dietro alla Chiesa di Santa Maria in Colle. Il progetto dovrebbe considerare nella sua unitarietà tutte queste aree e facendo proprio questo criterio progettuale generale, il sentiero di “Via dei Stech” può diventare l’ elemento territoriale-paesaggistico di unificazione. La possibilità di cofinanziamento con l’ Azione 3 della Misura 323/A, prevederà, attraverso una progettazione preliminare-definitiva, di definire nello specifico i lavori ed i costi più urgenti per una reale valorizzazione paesaggistica di tutte le aree pubbliche già sottoposte a vincolo. Infine si ritiene importante che l’ auspicabile unitario progetto paesaggistico per il sentiero di Via dei Stech, identifichi, anche con opportuna segnaletica plurilingue o con idonei elementi multimediali, sia gli aspetti floro-faunistici, paesaggistici ed archeologici presenti nelle aree sopradescritte, non dimenticando nel contempo di evidenziare - sia ai cittadini come al turista la particolarità di questi luoghi il cui “genius loci” è carico di memorie ed è radicato nell’immaginario collettivo delle popolazioni diventando testimonianza di vita collettiva. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Valorizzazione del paesaggio rurale, del sentiero di Via dei Stech, delle aree vincolate contermini, per un importo stimato dei lavori superiore ad € 130.000,00 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 205 VO44 "STRADONE DEL BOSCO" Veduta di una porzione del percorso che circonda il Montello 206 DATI IDENTIFICATIVI Particolaredellacartellonisticaedellestrutture lungoloStradondelBosco Vedutadiun'areadisosta Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani Nome del sito/ manufatto "Stradone del Bosco" Tipologia e numero identificativo Paesaggi e identità locali Parole chiave Paesaggio, percorso, Montello Localizzazione (Comune): Si sviluppa ai piedi del Montello Coordinate GIS: 17 43 237; 50 75 299 Proprietà Demaniale Accesso al pubblico Libero. VO45 Vi si giunge dalle strade che dai centri comunali portano al versante Sud del Montello. 207 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Il percorso si sviluppa a Sud del Montello e interessa i comuni di Nervesa, Giavera, Volpago, Montebelluna e Crocetta, qui si unisce alla Strada Panoramica che collega il versante Nord del Montello. Lo Stradon offre la possibilità di lunghe passeggiate e giri in bicicletcontita, consentendo a tutti di raggiungere i luoghi ricchi di storia segnati da eventi importanti che tutt’oggi caratterizzano questo paesaggio. Ville patrizie, chiese e abbazie, ex conventi, sistemi d’irrigazione, case coloniche e persone del luogo sono tutti elementi paesaggistici osservabili dallo Stradone del Bosco. Il percorso dello “Stradon” si compone di otto soste attrezzate tra Nerversa e Crocetta. A Volpago del Montello, sono presenti un gran numero di elementi paesaggistici visibili dallo stradone, dei quali possiamo citare in località Selva del Montello: la Barchessa Bressa-Marcello-Loredan, Villa PriuliBarea, barchessa di ca’ Marcello, Villa Valliano Sernagiotto con chiesetta, giardino, laghetto, barchesse e scuderia, Villa Avogari-Guizzo-Marseille con attigua Casa Scola Fassa, in località lavajo, si trova la cinquecentesca Villa Navagero-Erizzo-Sernagiotto. Giungendo alla sosta denominata “dei Manin”, antica e potente famiglia, possimo incontrare: Villa Bressa ed il tempietto di S. Carlo Borromeo. Tutti questi elementi di storia veneta, più o meno conservati, riescono a dare un’immagione degli interessi e delle forze che nei secoli scorsi governarono il territorio rendendolo ciò che è ora. Bibliografia Guida “Stradone del Bosco”, 2006 Frequentazione turistica Medio/alta, la sua posizione e la sua funzione connettiva rendono l'itinerario fruibile e frequentato. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 208 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione L’arredo urbano e la segnaletica turistica presente è in evidente stato di degrado. Proposte di intervento Risulta necessario ripristinare le aree di sosta disposte lungo il percorso e la cartellonistica presente, integrandola ai fini di illustrare in modo efficace il paesaggio, definendo inoltre una strategia turistica che consideri lo stradone del bosco quale principale corridoio turistico dal quale si possano raggiungere i luoghi di pregio presenti sul colle. La cartellonistica relativa, dovrà quindi essere resa più efficace nell’indicare gli elementi di interesse dalla zona. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione straordinaria (rifacimento sedime, fondo stradale, argini, opere strutturali e messa in sicurezza): € 60.000 Realizzazione e/o sistemazione area di sosta e parapetti: € 40.000 Totale complessivo: € 100.000 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 209 VO45 IL MONTELLO Inquadramento Territoriale del "Montello" SIC IT 3240004 210 DATI IDENTIFICATIVI IlMontello:aspettinaturalistici Nome del sito/ manufatto Il Montello Tipologia e numero identificativo Il Rilievo Collinare del Montello Parole chiave Montello, itinerari, storia, natura Localizzazione (Comune): Comuni di: Montebelluna, Giavera del Montello, Volpago del Montello, Crocetta del Montello e Nervesa della Battaglia Coordinate GIS: 17 42 058; 50 77 945 Proprietà Pubblica Accesso al pubblico Dalle strade che dai centri dei cinque Comuni del Montello, si collegano allo Stradone del Bosco VO45 IlMontello:aspettiantropologici Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 211 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Il sito del Colle Montello, è inserito nel Sito di Importanza Comunitaria IT 3240004. Ai fini di una sua precisa localizzazione si prende come riferimento puntuale… Trattasi di una porzione di territorio collinare, situato nell’alta pianura trevigiana, a ridosso del corso del fiume Piave. La giacitura è completamente e variabilmente acclive. L’ambito presenta una morfologia peculiare dovuta alla natura carsica del substrato e all’erosione superficiale. Si osserva una diffusa presenza di fenomeni carsici, con un articolato sistema di cavità sotterranee che rendono il Montello un ambito di estremo interesse, probabilmente il miglior episodio di carsismo in Europa. Lungo circa 13Km, il suo punto più elevato è Collesel Val dell’Acqua ed ha una quota di 371m sul livello del mare, metre la quota media è di circa 100m. Un tempo il colle era quasi esclusivamente coperto da boschi di querce. La vulnerabilità ambientale di questo sito si presenta dal punto di vista della convivenza tra l'aspetto faunistico-vegetazionale e la presenza di antropizzazione. Tipi di HABITAT presenti nel sito e valutazione: 9260 - Boschi di Castanea sativa: Copertura 10%; Rappresentatività B; Superficie relativa 2%>p>0%; Stato di conservazione B; Valutazione globale B. 8310 - Grotte non ancora sfruttate a livello turistico: Copertura 10%, Rappresentatività A; Superficie relativa 2%>p>0%; Stato di conservazione A; Valutazione globale A. UCCELLI elencati nell'Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: Pernis apivorus, Circaetus gallicus, Crex crex, Asio otus, Bubo bubo, Colomba palumbus, Picus virdis, Caprimulgus aeuropaeus. MAMMIFERI elencati nell'Allegato II della Direttiva 42/43/CEE: Myotis myotis, Minopterus schreibersii, Rhinolophus ferrum-equinum, Rhinolophus hipposideros. Classi: A Elevato / B Medio / C Sufficiente / D Non sufficiente Bibliografia Scheda Rete Natura 2000 Sito di Importanza Comunitaria IT 3240004; Direttiva 79/409/CEE, Allegato I; Direttiva 42/43/CEE, Allegato II; Piano d’Area del Montello Frequentazione turistica Alta, per il suo valore paesaggistico, storico e naturalistico. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 212 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il Colle Montello, è un luogo che rispetto ai secoli scorsi, risulta paesaggisticamente poco conservato nei suoi tratti naturalistici originari, ma che comunque anche grazie alla pianificazione d’area degli ultimi decenni, sta permettendo agli operatori locali interventi che seppur vincolati sotto molti aspetti, vanno ad incentivare uno sviluppo futuro che valorizzi gli aspetti rurali di questo paesaggio. Proposte di intervento Nel Colle Montello, molteplici sono le azioni progettuali per la valorizzazione paesaggistica dei luoghi che prevedono opere per il recupero/ripristino del paesaggio collinare e la realizzazione di osservatori paesaggistici e/o naturalistici. Il recupero dei sentieri pedonali, il restauro/ristrutturazione dei muri a secco o in sasso, la realizzazione di aree di sosta, di nuovi “punti di osservazione” sul paesaggio circostante, la realizzazione di segnaletica turistica per itinerari ciclabili, sentieri pedonali, sono alcune delle azioni progettuali proposte ed attivabili sia da soggetti pubblici che privati. Lo Stradone del Bosco è un esempio già in parte realizzato che mette in luce le possibilità di valorizzazione di questa peculiare collina ai fini turisticoricreativi. Cantierabilità X Nessun progetto “di sistema” è al momento presente nel Montello Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Gli interventi dovrebbero essere coordinati tra operatori privati ed eventualmente proprietà pubblica, con interventi inferiori a € 100.000,00, per ogni singola pratica. Si prevedendo opere di manutenzione straordinaria/ordinaria, nuove aree di sosta, osservatori naturalistici e paesaggistici, piani di manutenzione per il ripristino paesaggistico dei luoghi, segnaletica turistica. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 213 GI48 FONTANA: “BUORO VECCHIO” Buoro Vecchio: veduta della zona verde adiacente all’alveo del Piave 214 DATI IDENTIFICATIVI Scorcio della sorgente Nome del sito Fontana: “Buoro Vecchio” Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Sorgente, zona umida, paesaggio fluviale Localizzazione (Comune): Alveo del Piave Giavera del Montello Coordinate GIS: 17 43 141; 50 81 078 Proprietà Privata, in concessione demaniale Accesso al pubblico Su richiesta per scopi turistico-didattici previo contatto con l’ufficio cultura del Comune di Giavera GI48 La zona delle risorgive vicina alla fontana Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 215 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Si tratta di un ambito cartografato e schedato negli elaborati del Piano d’Area del Montello, in cui le componenti naturalistiche si intrecciano con quelle idrogeologiche, che si identificano con la grotta, la sorgente e le risorgive. Il sito è localizzato ai piedi dei contrafforti del massiccio del Montello, adiacente all’alveo del Piave, all’interno di quel particolare contesto geomorfologico costituito dalla ripida scarpata digradante verso il fiume, caratterizzato dal fenomeno del carsismo e dal susseguirsi di grotte ed anfratti. La grotta del Buoro rappresenta proprio uno degli elementi geografici più significativi di questo ambito perifluviale, con le acque abbondanti che sgorgano dal sottosuolo e alimentano le risorgive locali, un ambiente che non a caso ha ispirato fiabe e leggende tramandatesi nei secoli nel territorio montelliano. Di grande valore naturalistico è anche il bosco a ceduo che si estende intorno alla grotta, testimonianza della vegetazione potenziale di altre aree umide simili, ora invece occupate da robinieti che hanno sostituito le specie originali. Oltre la zona boschiva, verso l’alveo del Piave, si estende il terrazzo alluvionale ricoperto da manto erboso e connotato dalla presenza di siepi costituite da esemplari arborei di vario tipo. Relativamente alla Rete Natura 2000, l’ambito del Buoro Vecchio si trova all’interno delle aree ZPS “Grave del Piave” (IT3240023) e SIC “Grave del Piave-Fiume Soligo-Fosso di Negrisia” (IT3240030) ed è contiguo al SIC del Montello (IT3240004). Bibliografia Schedato, quale “Luogo di Valore”, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche – Treviso. Frequentazione turistica Bassa, legata essenzialmente alle visite di carattere didattico alla grotta e alle risorgive. Una riqualificazione dell’area ne potenzierebbe decisamente l’attrattività e con essa le presenze turistiche. STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 216 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione L’ambito del Buoro Vecchio è caratterizzato da un bosco misto con interessanti esemplari di farnia e faggio e dalla presenza di una vasta area prativa, con ruscelli costeggiati da grandi siepi di platani, pioppi e salici purtroppo in stato di abbandono. Proposte di intervento Il contesto geografico qui analizzato si trova in stato di degrado e dovrà essere conservato, riqualificato e protetto essendo un ambiente regolato da peculiari e fragili meccanismi naturali. Per l’ambito del Buoro Vecchio dovrà essere predisposto uno specifico Piano d’azione in conformità agli obiettivi di conservazione della Direttiva 43/92/CE e alle disposizioni regionali relative alla gestione delle ZPS contenuto all’interno di un apposito strumento attuativo di iniziativa pubblica (P.di R.I.P). Il R.I.P. dovrà essere finalizzato alla valorizzazione degli aspetti naturalistici secondo l’approccio di conservazione della biodiversità e alla salvaguardia degli ambiti naturali circostanti. In seguito sarà opportuno migliorarne l’accessibilità ed eventualmente creare una zona attrezzata per garantire la fruibilità turistica del sito, soprattutto per scopi didattici. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Studio di approfondimento a scala locale con individuazione degli obiettivi di conservazione, ripristino e gestione degli habitat nell’ambito, per una spesa di € 20.000. Attuazione delle misure di conservazione e di miglioramento della zona umida con strategie di ripristino naturalistico, comprendenti campagna di comunicazione, di marketing territoriale e indennizzi, con una spesa prevista di € 40.000. Spesa totale complessiva: € 60.000. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 217 GI49 PAESAGGIO DI RISORGIVA A CUSIGNANA BASSA Paesaggio agricolo a Cusignana Bassa: veduta dei campi chiusi delimitati da siepi arboree 218 DATI IDENTIFICATIVI Viabilità vicinale all’interno del sito Nome del sito Paesaggio di risorgiva a Cusignana Bassa Tipologia e numero identificativo Paesaggio a carattere naturalistico Parole chiave Paesaggio rurale, risorgive, corridoio fluviale Localizzazione (Comune): Via Lavaio Giavera del Montello Coordinate GIS: 17 48 881; 50 73 608 Proprietà Privata eccetto le strade vicinali comunali che attraversano la zona agricola Accesso al pubblico Libero accesso, percorrendo la SP 90 e svoltando in via Toniolo e quindi via Lavaio a sud di Cusignana GI49 Paesaggio di risorgiva con siepi e campi chiusi Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 219 DESCRIZIONE Descrizione del paesaggio Caratteristiche del paesaggio L’ambito rurale di Cusignana Bassa, interamente pianeggiante, è situato nella parte meridionale del Comune di Giavera del Montello, al confine con i territori comunali di Arcade e Povegliano. L’area è delimitata nel PRG quale “zona agricola di tutela integrità ambientale”. Si tratta di un paesaggio agricolo di risorgiva di notevole interesse, in quanto è caratterizzato dalla presenza di campi chiusi delimitati da rogge e siepi arboree, all’interno dei quali sono tuttora rinvenibili dei pregevoli esempi di prato stabile. L’intero sito si contraddistingue per la ricchezza di acque e di vegetazione, concentrata soprattutto lungo i fossati che attraversano campi e aree prative e che comprende anche alberi ad alto fusto. Questo contesto seminaturale, solcato dal torrente Giavera e accessibile per mezzo della viabilità campestre ben conservata, rappresenta una sorta di “oasi verde” paesaggisticamente rilevante all’interno di un territorio intensamente antropizzato come quello dell’alta pianura trevigiana, e necessita quindi di essere preservato. Bibliografia Schedato, quale “Luogo di Valore” dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche – Treviso. Frequentazione turistica Bassa, dal momento che le strade vicinali, i sentieri e le capezzagne presenti all’interno del sito sono utilizzati quasi esclusivamente dai proprietari dei fondi per l’accesso alle zone coltivate e per le attività svolte all’interno di esse. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI (4 km) X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA (2 km) STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA (4 km) ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 220 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Il paesaggio agricolo che connota l’estremità meridionale del Comune di Giavera del Montello, nonostante mantenga in parte i suoi caratteri di seminaturalità, è interessato dalla presenza, all’interno di esso, di estese aree dedicate alla coltura della vite e ai seminativi, che hanno inesorabilmente alterato l’aspetto originario del sito e che rischiano di compromettere definitivamente questo fragile sito umido. Allo stesso tempo il contesto di risorgiva in questione è delimitato ad ovest dalla zona industriale situata a sud di Cusignana, che crea un certo impatto sia sotto l’aspetto visivo che quello acustico. Proposte di intervento Considerata la situazione di “sofferenza” in cui si trova attualmente la zona di risorgiva di Cusignana Bassa, risulta innanzitutto fondamentale definire i confini dell’area all’interno della quale avviare dei possibili interventi di valorizzazione, localizzata ad est della zona industriale di Cusignana e attraversata dal torrente Giavera e dalle strade vicinali comunali Via Lavaio, Via Caramini e Via Carrer (quest’ultima in Comune di Arcade). Un’azione di primaria importanza potrà quindi essere sicuramente la limitazione delle coltivazioni presenti nel sito e il parallelo recupero, ove possibile, degli elementi ambientali e paesaggistici compromessi quali fossati, rogge, siepi, alberature, prati stabili, sentieri, al fine di rendere fruibile turisticamente la zona verde anche attraverso l’ideazione di un breve percorso naturalistico locale lungo le strade campestri e le capezzagne che caratterizzano questo ambito rurale. Nell’ottica di una completa riqualificazione a scopo ricreativo si propone la creazione di una o più aree di sosta attrezzate, dotate della relativa segnaletica, per valorizzare ulteriormente l’itinerario ipotizzato. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Totale stimato complessivamente in € 130.000 considerando il Comune di Giavera del Montello quale beneficiario dell’area naturalistica e dei percorsi all’interno di essa. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 221 NE52 PORTO DEGLI ZATTIERI Porto degli Zattieri: veduta dell’antica banchina di approdo 222 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Porto degli Zattieri Tipologia e numero identificativo Manufatti appartenenti alla Memoria storica NE52 Il sentiero di accesso all’antico Porto degli Zattieri Parole chiave Porto fluviale, fluitazione, passo barca Localizzazione (Comune): Via Lungo Piave Nervesa d. Battaglia Coordinate GIS: 17 49 474; 50 79 760 Proprietà Demaniale Accesso al pubblico Libero, il sito si trova nella zona golenale a ridosso del centro abitato di Nervesa Il “Muro Canonico” e la zona del passo barca Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 223 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito L’antico porto fluviale di Nervesa, riportato completamente alla luce nel corso delle campagne di scavo dell’estate del 2012, costituisce uno dei siti più importanti a livello storico-culturale dell’area montelliana. Fin dall’epoca medievale fu infatti uno dei fulcri delle attività commerciali che si svolgevano lungo l’asta del Piave. Il fiume fu per secoli la via di comunicazione più importante fra le Dolomiti e la Serenissima e il porto di Nervesa rappresentava uno snodo fondamentale fra l’alto e il basso corso dell’asse fluviale plavense. Al porto di Nervesa è legata l’attività degli zattieri, che dal bellunese, e più precisamente da Perarolo, trasportavano i tronchi provenienti dai boschi delle valli del Cadore verso valle e oltre fino a Venezia, prima per la costruzione delle navi della flotta della Serenissima e poi per rifornire di legname le segherie poste in prossimità delle sponde del Piave. La discesa dei tronchi (in parte assemblati fra loro per formare le zattere per la navigazione), chiamata fluitazione, iniziava dal cidolo di Perarolo e veniva effettuata da equipaggi esperti che si davano il cambio nei porti di Codissago, Belluno e Nervesa, dove sostavano nelle locali osterie prima di far ritorno a casa. Fino alla prima metà del secolo scorso la golena del Piave adiacente al centro abitato di Nervesa era perciò un luogo molto frequentato, per i traffici commerciali nell’area portuale e anche per la presenza del vicino passo barca che conduceva a Colfosco, sulla riva sinistra del fiume. Bibliografia AA.VV., Il Piave, Cierre, Verona, 2000; G. Caniato, La via del Fiume dalle Dolomiti a Venezia, Cierre, Verona, 1993; D. Perco, Zattere, zattieri e menadàs. La fluitazione del legname lungo il Piave, Comune di Castellavazzo, 1988. Frequentazione turistica Bassa, dal momento che il sito è stato solo recentemente portato alla luce. Una sua riqualificazione definitiva potrebbe avere una certa ricaduta a livello turistico, considerando il contesto paesaggistico di gran valore in cui si trova l’area portuale. X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 224 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione La zona portuale di Nervesa, rimasta per decine di anni sepolta nell’area golenale del Piave sotto ai detriti portati dal fiume e alle macerie degli edifici distrutti dagli eventi bellici, è ritornata accessibile in seguito agli scavi intrapresi dai volontari locali e in particolare dall’Associazione “Battaglia del Solstizio”. Allo stato attuale la banchina e il punto di approdo sono stati del tutto ripuliti e delimitati da una recinzione provvisoria, che li divide dal resto dell’area prativa adiacente al letto fluviale. Contestualmente è stata creata una rampa di accesso all’area archeologica dotata di staccionata, che dal centro abitato di Nervesa, presso il “Muro Canonico” (che delimita le pertinenze fluviali del Piave), scende verso l’alveo. Proposte di intervento Il porto delle zattere di Nervesa, dopo essere stato riportato alla luce, necessita di interventi che ne garantiscano la conservazione e la resistenza agli agenti atmosferici, che ne potrebbero compromettere la struttura. Si ipotizza pertanto il consolidamento delle pietre che compongono la banchina portuale mediante un trattamento con prodotti specifici (come suggerito dai tecnici dell’impresa che ha condotto la campagna di scavo), per mantenere intatto l’approdo. Allo stesso tempo si propone la riqualificazione della zona dell’alveo fluviale in prossimità del porto, che preveda da un lato la sistemazione del terreno adiacente all’area archeologica, al momento decisamente sconnesso, e dall’altro la costituzione di un parco fluviale attrezzato che comprenda anche il sito del passo barca posto poco più a sud e l’aggancio con l’Itinerario “dei Croderi” a nord. La valorizzazione dell’area del porto degli zattieri e del passo barca potrebbe inoltre comprendere la disposizione di segnaletica informativa di tipo turistico e la realizzazione di una brochure o di un DVD divulgativo che mettano in risalto le peculiarità storico culturali di questi siti. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Gli interventi prevedono una spesa complessiva di € 130.000, considerando il Comune di Nervesa o un’associazione, ipoteticamente il sodalizio “Battaglia del Solstizio”, come possibile beneficiario. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 225 NE53 BUNKER E TRINCEE DELLA GRANDE GUERRA Bunker e trincee della Grande Guerra: postazione lungo il “Sentiero Brigata Lucca” 226 DATI IDENTIFICATIVI Nome del sito Bunker e trincee della Grande Guerra Tipologia e numero identificativo Manufatti appartenenti alla Memoria storica NE53 Mappa del “Sentiero Brigata Lucca” (in rosso) Parole chiave Grande guerra, manufatti bellici, paesaggio fluviale Localizzazione (Comune): Località Santa Croce Nervesa d. Battaglia Coordinate GIS: 17 46 070; 50 82 610 Proprietà Privata, in zone sottoposte a vincolo Accesso al pubblico Libero. Visite guidate a cura dell’Associazione Storico Culturale “Battaglia del Solstizio” Lavori di recupero di una postazione Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 227 DESCRIZIONE Descrizione del manufatto Caratteristiche del manufatto Si tratta di un insieme di siti disposti lungo un percorso, denominato “Sentiero Brigata Lucca”, che raccorda 6 bunker fortificati in cemento armato, manufatti bellici che componevano la prima linea di difesa avanzata del Montello. Ognuno di essi presenta diverse postazioni per armi da fuoco automatiche, mentre in alcuni sono presenti anche osservatori, postazioni per batterie da trincee di piccolo calibro e comandi di compagnia alloggiati in strutture interrate. Il complesso di siti si sviluppa da Via Lama (Presa numero 4) a Via Carretta (Presa numero 6) in località S. Croce del Montello, nell’estrema parte orientale del Montello, lungo l’alveo del Piave. La zona è ricca di grotte e sorgenti d’acqua, alcune di esse utilizzate proprio come postazione. Bibliografia AA.VV., Guida ai Luoghi della Grande Guerra nelle Province di Belluno, Treviso, Venezia e Vicenza, 2008. Frequentazione turistica Buona, calcolando che l’Associazione “Battaglia del Solstizio” ha stimato un afflusso di circa 150-200 persone al mese, presenti soprattutto durante il periodo primaverile ed estivo. STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 228 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Per merito dell’Associazione “Battaglia del Solstizio” una parte delle strutture sono state recuperate, altre versano ancora in uno stato di totale abbandono e sono inagibili al pubblico. Proposte di intervento Si propone il recupero del sistema fortificatorio mancante, costituito da bunker, postazioni e osservatori. Terminati i lavori di ripristino dei siti messi in progetto, sarà opportuno continuare il percorso di recupero della prima linea del Montello, unendo al sito già esistente gli altri manufatti presenti sul territorio, al fine di creare un percorso storico culturale che abbia inizio dal centro di Nervesa e giunga fino al limite geografico comunale, ovvero alla presa numero 7, comprendendo al suo interno anche il passaggio attraverso la zona dell’aviosuperficie “Francesco Baracca”, dove a breve sarà costituito un “Museo dell’Aria” unico nel suo genere. In ultima istanza si propone di disporre nella zona interessata dagli interventi alcuni cartelli esplicativi, sia di carattere storico che ambientale, per valorizzare da un lato i luoghi legati agli eventi bellici e dall’altro le eccellenze di tipo paesaggistico. Cantierabilità Nessun progetto Progetto di fattibilità X Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Gli interventi ipotizzati prevedono orientativamente una spesa di € 10.000 per il ripristino dei manufatti in muratura e la messa in sicurezza del sito e € 8.000 per la fornitura dei cartelli tematici-esplicativi, per un totale complessivo di € 18.000. Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 229 NE54 ITINERARIO DEI CRODERI Veduta del percorso e del suo inserimento nel paesaggio 230 DATI IDENTIFICATIVI Particolaredelpercorsoedelpaesaggio Nome del sito/ manufatto Itinerario dei Croderi Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Paesaggio, itinerario, Montello Localizzazione (Comune): Santa Croce di Nervesa della Battaglia Coordinate GIS: 17 48 510; 50 80 183 Proprietà Demaniale Accesso al pubblico Libero. NE54 Il punto di partenza del sentiero è situato nel Comune di Nervesa della Battaglia Vistadelpercorso Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 231 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito L’itinerario, prende il nome dagli antichi scalpellini che nei secoli scorsi si sono dedicati ad estrarre blocchi di pietra dalle cave di “croda” sulla scarpeta adiacente al Fiume Piave. Parte del percorso corre su di un’antica via commerciale che univa il Montello e l’abitato di Nervesa al porto fluviale, dove attraccavano le zattere. Il percoso, partendo da Nervesa, costeggia il Piave, fino ad incontrare il prolungamento della presa IV, che dal greto del fiume sale verso Santa Croce. Il circuito, pedonabile e ciclabile, si chiude percorrendo parte della strada panoramica. Punti d’interesse del percoso sono: Ponte dei Croderi, realizzato secoli fa per il trasporto delle crode dalle cave ai vicini nuclei insediativi, in quanto la costante presenza d’acqua rendeva impossibile una bonifica del luogo; la Scarpata che segna il limite del largo solco scavato dal fiume e costituisce una linea netta di separazione tra le grave del Piave ed il terrazzamento di origine alluvionale sovrastante; il Tavaran Grando, una delle grotte carsiche più famose del Montello. Bibliografia G.A.L. 4 – Gruppo di Azione Locale, Scoprire il Montello: economia, storia, natura e tempo libero Frequentazione turistica Media, come molti degli itinerari montelliani, soffre di scarsa visibilità turistica. Nel futuro potrebbe avere maggior importanza e visibilità essendo un itinerario di diversi campi d’interesse, potrebbe, fungere da volano per molte attività turistico-ricettive. Connessione con altri itinerari turistici esistenti: STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 232 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione Medio, il sentiero e la cartellonistica necessitano di un azione di miglioramento che ne favorisca la fruibilità e la visibilità. Proposte di intervento Ripristino delle aree di sosta esistenti ed installazione di nuova cartellonistica adeguata agli standard più innovativi dei servizi informativi moderni. Si propone inoltre la definizione di strategie turistiche che ad esempio per mezzo di una nuova cartellonistica in grado di integrarsi ai moderni strumenti interattivi, permetta all’utente una maggiore conoscenza del sistema paesaggistico locale. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione straordinaria (sistemazione aree di sosta, ripristino viabilità e pavimentazione di accesso, messa in sicurezza delle recinzioni e dei parapetti): € 50.000 Cartellonistica e punti informativi (storia, natura e paesaggio): € 20.000 Totale complessivo: € 70.000 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 233 NE55 GROTTA DEL "TAVARAN GRANDE" Veduta dell'apertura dall'interno della Grotta 234 DATI IDENTIFICATIVI Vistadall’internodellaGrotta Particolaredellaparteesterna Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani Nome del sito/ manufatto Grotta del "Tavaran Grande" Tipologia e numero identificativo Paesaggi a carattere naturalistico Parole chiave Geologia, Montello Localizzazione (Comune): Santa Croce di Nervesa della Battaglia Coordinate GIS: 17 45 286; 50 82 454 Proprietà Demaniale Accesso al pubblico Libero. NE55 La grotta è uno dei luoghi di interesse dell’esistente Ininerario dei Croderi. Il circuito è sia pedonabile che ciclabile (è consigliato il solo uso della mountain-bike per il tratto sconnesso che costeggia il greto del fiume e lungo il quale si può raggiungere la grotta del Tavaran). 235 DESCRIZIONE Descrizione del sito Caratteristiche del sito Il Tavaran, che nella zona viene comunemente chiamato “Bus del Tavaran”, è situato a 100 m di quota, si attiva come sorgente soprattutto nei periodi umidi, è una delle grotte di più facile accesso che si sviluppa in forma suborizzontale per circa 100 m. L’ingresso è costituito da una spettacolare caverna con due ampie entrate, una più alta ed una più bassa dove sgorga una corso d’acqua dalla portata di 30 litri al secondo durante i momenti di magra. Le caratteristiche della parte esplorabile, sono quelle tipiche del reticolo carsico: vi è un labirinto di piccole gallerie che costeggiano il tratto principale, queste sono quasi tutte poste su più piani e sono catturare dalla galleria principale, dove è possibile notare una serie di crolli ed allargamenti, tutti elementi che indicano una notevole evoluzione carsica. Nel complesso la grotta si sviluppa per 495m e la temperatura media è di 12°C costanti per tutto l’anno. La grotta situata nel versante Nord ai piedi del Montello, è inserita nell’itinerario paesaggistico-culturale dei Croderi e si affaccia sul corso del Fiume Piave. Bibliografia B. Castiglioni, Montello, 3KCL Karstic Cultural Landscapes, 2005 G.A.L. 4 – Gruppo di Azione Locale, Scoprire il Montello: economia, storia, natura e tempo libero www.caidolo.it/speleo/grotte/tavaran Frequentazione turistica Basso, il sentiero da cui è accessibile risulta sconnesso e non a norma di sicurezza. Essendo un elemento naturalistico tipico del paesaggio del Montello, potrebbe diventare un’importante meta turistica, soprattutto perché al momento è inserito in un itinerario (Croderi) che comprende elementi e luoghi afferenti a più campi di interesse (storico, culturale, paesaggistico,…). Connessione con altri itinerari turistici esistenti: STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA STRADA DELL’ARCHITETTURA X BICINVACANZA ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI” 236 STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE DI INTERVENTI PROGETTUALI Stato di conservazione La grotta, essendo carsica, è in continua modificazione; ciò richiede continui sopralluoghi speleologici per verificare lo stato di sicurezza. Attualmente il sentiero di accesso risulta poco fruibile da escursionisti dilettanti. Proposte di intervento Risulta prioritario intervenire sul sentiero d’accesso con opere di rifacimento e messa in sicurezza. Oltre a ciò è utile, se non necessario intervenire sulla cartellonistica sia per l’accesso al sentiero sia per la descrizione del sito, con tutti gli aspetti correlati (fauna, flora, storia,…). Al fine di dare la visibilità e “mettere a sistema” la grotta, si propone la realizzazione e la diffusione locale e non di opuscoli informativi, oltre che un sito dedicato. Cantierabilità X Nessun progetto Progetto di fattibilità Progetto definitivo Azione attivabile e costo stimato Azione 3: Manutenzione ordinaria (pulizia, sistemazione degli accessi, creazione di segnaletica e indicazioni): € 30.000 Realizzazione percorso (realizzazione e integrazione delle vie d'accesso con un percorso sicuro e individuabile): € 50.000 / 60.000 Totale complessivo: € 90.000 Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 237 238 Bunker della Grande Guerra Nervesa della Battaglia Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani 239 240