138
Umberto Moggioli
Paesaggio Asolano
ca. 1914 - Museo Civico, Asolo
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
139
140
schedatura
con riferimento
alla Misura
3 : “Valorizzazione
e
IndiceIndice
schedatura
con riferimento
alla Misura
323/A 323/A
AzioneAzione
3 : “Valorizzazione
e
qualificazione
del paesaggio
qualificazione
del paesaggio
rurale”rurale”
Asolo Asolo
pag. 142
AS07
AS08
AS09
AS10
pag
AS07
Il giardino
romantico
De Mattia
Il giardino
romantico
di Villa di
DeVilla
Mattia
pag
AS08
di San Martino
Colle diColle
San Martino
AS09
Il giardino
del Castello
di Asolo
Il giardino
del Castello
di Asolo
pag
AS10
Testimonianze
di vita collettiva
nel Centro
di Asolo
Testimonianze
di vita collettiva
nel Centro
storico storico
di Asolo
pag
Maser
MA16
MA17
MA18
MA19
Maser
MA16
e Monumento
ai Caduti
FontanaFontana
e Monumento
ai Caduti
MA17
Mura
della Chiesa
di San Tommaso
Mura della
Chiesa
di San Tommaso
MA18
Oratorio
di San Giorgio
Oratorio
di San Giorgio
MA19
Viale
Villa Barbaro
Viale dei
Tiglidei
di Tigli
Villa di
Barbaro
pag
pag. 158
Cornuda
Cornuda
Bosco
del Fagarè
CO24 CO24
Bosco del
Fagarè
Monumento
ai Caduti
CO25 CO25
Monumento
OssarioOssario
ai Caduti
Brentella
CO26 CO26
Canale Canale
Brentella
pag. 174
Crocetta
del Montello
Crocetta
del Montello
Paesaggio
delledi
Grave
di Ciano
CR30 CR30
Paesaggio
delle Grave
Ciano
Capitello
CR31 CR31
Capitello
dei Lovidei Lovi
Sorgente:
“Fontana
del Buoro”
CR32 CR32
Sorgente:
“Fontana
del Buoro”
pag. 186
Montebelluna
Montebelluna
“La Fonda”
dismessa
MontebellunaSusegana
MO37 MO37
“La Fonda”
ferroviaferrovia
dismessa
MontebellunaSusegana
Sentiero
dei Stech”
MO38 MO38
Sentiero
di “Via di
dei“Via
Stech”
pag. 198
Volpago
del Montello
Volpago
del Montello
“Stradone
del Bosco”
VO44 VO44
“Stradone
del Bosco”
Il Montello
VO45 VO45
Il Montello
pag. 206
del Montello
GiaveraGiavera
del Montello
Fontana:
Vecchio”
GI48 GI48
Fontana:
“Buoro“Buoro
Vecchio”
Paesaggio
di risorgiva
a Cusignana
GI49 GI49
Paesaggio
di risorgiva
a Cusignana
Bassa Bassa
pag. 214
della Battaglia
NervesaNervesa
della Battaglia
Porto
degli Zattieri
NE52 NE52
Porto degli
Zattieri
e trincee
della Grande
NE53 NE53
BunkerBunker
e trincee
della Grande
Guerra Guerra
Itinerario
dei Croderi
NE54 NE54
Itinerario
dei Croderi
Grotta
del “Tavaran
Grande”
NE55 NE55
Grotta del
“Tavaran
Grande”
pag. 222
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
pag
pag
pag
141
AS07
IL GIARDINO ROMANTICO
DI VILLA DE MATTIA
Foto aerea localizzante il giardino romantico e Villa De Mattia
142
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito/
manufatto
Il giardino romantico
di Villa De Mattia
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi e identità
locali
Parole chiave
Giardino, statue,
alberature
Localizzazione
(Comune):
Via Santa Caterina
Asolo
Coordinate GIS:
17 29 953; 50 76 267
Proprietà
Privata: Ditta Cartai
Bassanesi spa
Accesso al
pubblico
Attualmente è
accessibile al
pubblico in giornate
da concordare con l’
Amministrazione
Comunale allo
0423/ 524604
AS07
Planimetriadelgiardinoromantico
Scorciodelgiardinoromantico
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
143
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del paesaggio
Trattasi di giardino storico, situato proprio in prossimità del centro storico di
Asolo nel complesso della cosiddetta Villa De Mattia, che appartenne per
secoli alla nobile famiglia Beltramini. I suoi più lontani esponenti provenivano
dalla Vallesana, in Lombardia, e già alla prima metà del Quattrocento
risultano presenti in loco.
Il giardino si colloca ora , in un area privata, che il PRG di Asolo individua
come tipo A “Centro Storico” ed è stata oggetto di un Piano di Recupero di
Iniziativa Pubblica già nel 1999.
Una volta arrivati a “Borgo Santa Caterina” si accede pedonalmente all’
area, attraverso un ingresso carrabile-pedonale. Il luogo si percepisce dall’
alto e si caratterizzata per i diversi pendi del terreno e dalle diverse curve di
livello che sono tra loro collegate da sinuosi percorsi pedonali. Il giardino si
compone di elementi arborei, disposti secondo un presumibile disegno
prospettico, oltre che da percorsi curvilinei e piccoli manufatti, che
rispecchiano il classico gusto del giardino di “tipo romantico”. Il sopralluogo
evidenzia subito la particolarità e qualità di questo luogo di valore
paesaggistico (segnalato anche dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche
di Treviso), anche in funzione dalla vicina relazione con il complesso di Villa
De Mattia, recentemente restaurato. Allo stato attuale non si conosce il
progettista del giardino e la documentazione storica consultata si riferisce
principalmente alla relazione storico mappale, gentilmente concessa dal
Comune di Asolo, redatta per il Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica
Complesso Filippin in Borgo Santa Caterina. E’ presumibile una datazione
nella realizzazione del giardino risalente alla seconda metà del XIX secolo.
Molteplici le suggestioni del luogo al cambiare delle stagioni, per la presenza
di flora e fauna autoctona, in un angolo dei colli asolani di rara bellezza
paesaggistica ed architettonica.
Bibliografia
Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica Complesso Filippin, in Borgo Santa
Caterina Asolo , Arch. Valentino Ivano Sebellin, 1999.
Frequentazione
turistica
Media. Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
144
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il luogo è sufficientemente conservato nei suoi tratti originari, necessitando
di manutenzioni ordinarie costanti.
Proposte di
intervento
Si propone di realizzare un intervento di restauro storico del “giardino
romantico” di Villa De Mattia, attraverso una importante fase di ricerca
storica sulla documentazione progettuale, e sulle caratteristiche costitutive
del giardino. Un rilievo e restauro critico sia degli elementi “naturali” che di
quelli “artificiali” sono necessari per dare visibilità al luogo. Si ritiene
importante realizzare una segnaletica plurilingue, chiara e poco invasiva,
che permetta di capire le caratteristiche intrinseche del giardino e le sue
relazioni con il paesaggio circostante oltre che con il complesso della villabelvedere. E’ necessaria la realizzazione di un piano di gestione-i
manutenzione del giardino con valenza triennale.
L’ attuale frequentazione turistica potrebbe aumentare se nel luogo si
potessero ipotizzare piccoli eventi pubblici, inseriti magari in una “rete eventi
provinciale-regionale”, ad esempio quale luogo per la lettura di poesie o
spazio per concerti ...
Cantierabilità
X Nessun progetto di restauro del giardino, e al momento attuale esiste
solo la progettazione urbanistica sopracitata del 1999.
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Inferiore a € 100.000,00, prevedendo la manutenzione straordinaria delle
parti lapidee, restauro conservativo dei percorsi pedonali del giardino,
ripristino di essenze autoctone, piano di manutenzione del giardino
adeguamento alla normativa sull’ accessibilità ai luoghi, segnaletica turistica,
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
145
AS08
COLLE SAN MARTINO
Inquadramento Territoriale dei "Colli Asolani" SIC IT 3240002 (sito interesse comunitario)
146
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Colle San Martino
Tipologia e
numero
identificativo
I Colli Asolani
Parole chiave
Colli asolani,
percorsi, aree di
sosta, muri a secco
Localizzazione
(Comune):
Via San Martino,
Asolo
Coordinate GIS:
17 27 358; 50 76 562
Proprietà
Pubblica
Accesso al
pubblico
Le vie San Martino e
via Fornetto, in
quanto strade comunali rappresentano
accessibilità pubblica,
sia per pedoni, auto,
bici in tutto il periodo
dell’anno
AS08
Icolliasolani:aspettinaturalistici
Icolliasolani:aspettiantropologici
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
147
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del paesaggio
Il sito del Colle San Martino, è inserito nel Sito di Importanza Comunitaria IT
3240002. Ai fini di una sua precisa localizzazione si prende come riferimento
puntuale la storica Chiesa di San Martino.
Il colle è situato nella fascia collinare che segna la transizione tra l'alta
pianura veneta e i massicci prealpini. L'accentuata asimmetria ecologica
origina cenosi arido-submediterranee a meridione e cenosi fresco-umide
d'impronta montana a settentrione. La flora è interessante e presenta relitti
mediterranei e notevoli penetrazioni illiriche; interessanti fenomeni di
fitocenosi dei prati aridi (satureion subspicatae).
La vulnerabilità si presenta dal punto di vista della convivenza tra l'aspetto
faunistico-vegetazionale e la presenza di urbanizzazione, antropizzazione,
coltivazioni non coerenti e incendi.
Tipi di Habitat: 05% - Arboreti, 60% - Foreste caducifoglie,10% - Colture
cerealicole estensive,15% - Praterie migliorate,05% - Altri terreni
agricoli,05% - Altro (abitati, strade, discariche, ecc...)
Classi: A Elevato / B Medio / C Sufficiente / D Non sufficiente
Tipi di HABITAT presenti nel sito e valutazione: 9260 - Boschi di Castanea
sativa,Presenza: 60%,,Rappresentatività: B,Superficie Relativa: C,Grado di
Conservazione: B,Valutazione Glabale: B
UCCELLI elencati nell'Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: A122 - Crex,
Falco verpertinus, Milvus migrant, Pernis apivorus, Caprimulgus
europeasus, Falco tinnunculus, Otus scops, Accipiter nisus, Picus viridis.
MAMMIFERI elencati nell'Allegato II della Direttiva 42/43/CEE: Miniopterus
schreibersi,
Myotis
myotis,
Rhinolophus
euryale,
Rhinoluphus
ferrumequinum, Rhinoluphus hipposideros
Specie importanti di FLORA e FAUNA:
Mammiferi: Muscardinus avellanarius, Nyctalus noctula, Plecotus austriacus.
Vegetali: Campanula pyramidalis, Linum tryginum, Pteris cretica.
Rettili: Elaphe longissima.
Bibliografia
Scheda Rete Natura 2000 Sito di Importanza Comunitaria IT 3240002
Direttiva 79/409/CEE, Allegato I
Direttiva 42/43/CEE, Allegato II
Frequentazione
turistica
Alta. Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
 PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
148
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il Colle San Martino, quale parte del sistema dei colli asolani è un luogo
paesaggisticamente sufficientemente conservato sia nei suoi tratti
naturalistici originari, che nel processo di antropizzazione tutelato anche dall’
Amministrazione Comunale di Asolo negli strumenti di pianificazione locale.
Proposte di
intervento
Nel Colle San Martino, molteplici sono le azioni progettuali per la
valorizzazione paesaggistica dei luoghi che prevedono opere per il
recupero/ripristino del paesaggio collinare e la realizzazione di osservatori
paesaggistici e/o naturalistici.
Il recupero dei sentieri pedonali, il restauro/ristrutturazione dei muri a secco
o in sasso, la realizzazione di aree di sosta, di nuovi “punti di osservazione”
sul paesaggio circostante, la realizzazione di segnaletica turistica per
itinerari ciclabili, sentieri pedonali, sono alcune delle azioni progettuali
proposte ed attivabili sia da soggetti pubblici che privati.
Il sentiero pedonale il “Giro della Rocca” è un esempio già realizzato che
mette in luce le possibilità di valorizzazione di questo luogo non solo ai fini
turistico-ricreativi, ma anche con finalità didattico-culturali.
Cantierabilità
X Nessun progetto “di sistema” è al momento presente nel colle San
Martino
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Gli interventi dovrebbero essere coordinati tra operatori privati ed
eventualmente proprietà pubblica, con interventi inferiori a € 100.000,00, per
ogni singola pratica. Si prevedendo opere di manutenzione
straordinaria/ordinaria, nuove aree di sosta, osservatori naturalistici e
paesaggistici, piani di manutenzione per il ripristino paesaggistico dei luoghi,
segnaletica turistica.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
149
AS09
IL GIARDINO DEL
CASTELLO DI ASOLO
Veduta del giardino del Castello di Asolo dal Camminamento sud
150
DATI IDENTIFICATIVI
Vedute interne del giardino del Castello Nome del sito
Il giardino del
Castello di Asolo
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi ed identità
locali
Parole chiave
Giardino, percorsi,
area di sosta, muri a
secco
Localizzazione
(Comune):
Via Regina Cornaro,
Asolo
Coordinate GIS:
17 26 356; 50 76 099
Proprietà
Pubblica: Comune di
Asolo
Accesso al
pubblico
Tutto il periodo dell’
anno, con esclusione
del lunedì mattina
AS09
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
151
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del paesaggio
Noto anche come 'Palazzo Pretorio' o anche semplicemente come 'il
castello', fino alla costruzione delle mura medioevali che agganciavano
anche la 'Rocca' ebbe vita e storia autonoma legata alle vicende di Asolo e,
in parte, in contrapposizione alla Rocca. Notizie certe del Castello di Asolo
risalgono al 969, menzionato in atti dell'imperatore Ottone I, ma la
denominazione stessa di 'castrum' indica una lunga storia di quel luogo che
probabilmente fu fortificato già in epoca romana e certamente ebbe vicende
notevoli durante le dominazioni barbariche, con alterne distruzioni e
ricostruzioni. Del Castello di Asolo restano: la Torre dell'orologio, un'ala oggi
sede del teatro Duse, i resti della Torre Reata e delle Mura.
Dal cortile del giardino, dall'affaccio dell'arco aperto a sinistra, si può
ammirare il panorama della Rocca, del campanile della cattedrale e della
Valle dei Lori, e di tutta la fila di case così veneziane.
Bibliografia
ASOLO ED IL SUO TERRITORIO DAL GRAPPA AL MONTELLO –
Edizione originale Asolo, 1892 – Ristampa anastatica a cura di Atesa
Editrice – Bologna novembre 1978.
Studio del Prof. Edoardo Salzano commissionato dal Comune di Asolo nel
2009
Atlante Storico delle Città italiane - Asolo a cura di Guido Rosada, Grafis
Edizioni, 1993;
Quaderni di archeologia del Veneto dal 1990.
Frequentazione
turistica
Potenziale futuro: alto, se verranno effettuati i lavori di consolidamento della
cavità ipogea oggetto di un recente cedimento strutturale, oltre al recupero
del cortile/giardino del Castello come luogo di educazione all’arte e al bello,
anche per i bambini, ripensando radicalmente, l’assetto degli spazi aperti,
delle attrezzature e degli arredi oltre che delle piantumazioni arboree.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
152
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il tratto murario est del castello pretorio, costituito dalla porzione di cinta
muraria che collega il portale di accesso con la Torre Reata, la Torre Reata
e il Belvedere della Specola sono stati oggetto di recenti interventi di
restauro. Tuttavia è emersa, a causa degli eventi atmosferici avversi dello
scorso 2010, la necessità di procedere urgentemente al consolidamento
della cavità ipogea retrostante il tratto murario est del Castello Pretorio. Il
cortile-giardino del castello necessita un recupero ripensando radicalmente
l'assetto degli spazi, delle attrezzature e degli arredi. Si rende necessario
anche una progettazione delle essenze arboree del giardino, oltre alle piante
e alle specie vegetali già presenti nel cortile dove si potrebbero inserire
anche piante e erbe citate in carte antiche e certamente presenti nei giardini
medievali.
Proposte di
intervento
Intervento prioritario riguarda il recupero del cortile-giardino del Castello
come luogo di educazione all’arte e al bello, ripensando radicalmente,
l’assetto degli spazi aperti, delle attrezzature e degli arredi. La sistemazione
dello spazio aperto ed un suo ripensamento al fine di favorire la sua
intrinseca destinazione come luogo di incontro e di fruizione collettiva. Un
luogo dove poter sostare liberamente per godere della bellezza dei luoghi,
conversare, riposarsi. Questo comporta un intervento di miglioramento del
decoro complessivo (pavimentazioni, arredi ,segnaletica, strutture e verde)
Cantierabilità
X Nessun progetto ad esclusione per il consolidamento della cavità ipogea
per il quale è stato commissionato un progetto preliminare già approvato
dalla competente soprintendenza
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Recupero del cortile-giardino con sistemazione spazio aperto, area giochi,
attrezzature e progettazione del cortile-giardino: € 130.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
153
AS10
TESTIMONIANZE DI VITA
COLLETTIVA NEL CENTRO
DI ASOLO
Particolare “Mappa affettiva del Centro storico di Asolo”
Prof. Edoardo Salzano, Arch. Mauro Baioni, 2008
154
DATI IDENTIFICATIVI
Il“muretto”ela“Loggiapubblica”inprossimitàdella
ChiesaCollegiatadiSantaMariaAssunta
Nome del sito
Testimonianze di vita
collettiva nel centro
di Asolo
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti della vita
collettiva
Parole chiave
Fontana, muretto,
pavimentazione
Localizzazione
(Comune):
Centro Storico,
Asolo
Coordinate GIS:
17 26 424; 50 76 219
Proprietà
Pubblica: Comune di
Asolo
Accesso al
pubblico
permanente
AS10
FontanainPiazzaGaribaldi
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
155
DESCRIZIONE
Descrizione
dei manufatti
Caratteristiche dei manufatti
“ Appare a tutti evidente come il Centro Storico di Asolo rappresenti non solo
uno dei borghi più belli d’Italia ma anche un esempio di straordinario pregio
storico e architettonico”… è quanto troviamo scritto nella prefazione della
pubblicazione “Ricerca sul recupero della vivibilità del centro storico”, redatta
dal Comune di Asolo dal Prof. Edoardo Salzano e dall’ Arch. Mauro Baioni a
cui principalmente si demanda per approfondire i contenuti della presente
scheda.
Una proposta progettuale realizzata nel corso del 2008, tutt’ ora non
realizzata, che indaga sulle condizioni materiali del centro storico e delle sue
relazioni con le frazioni, oltre a ricercare le “aspettative degli asolani”
attraverso una progettazione partecipata definendo degli orientamenti
complessivi e delle proposte specifiche.
Tra gli obiettivi dello studio …” individuare alcuni punti simbolici di recupero
degli spazi aperti , a partire dai luoghi significativi per la memoria collettiva
degli abitanti quali le scuole, gli edifici pubblici, i percorsi, le piazze e gli
slarghi, i manufatti della cultura contadina e industriale “… che si
relazionano appieno con gli obiettivi e gli interventi ammissibili della Misura
323/A Azione 3 che potrebbe cofinanziare questi “punti simbolici” che il
citato studio-progetto mette a “sistema”.
Tra le proposte progettuali una nuova sistemazione delle pavimentazioni del
centro storico al fine di definire e caratterizzare i luoghi … o un “Wikipaesaggio” ossia allestire una pagina web- alimentata da cittadini e visitatori,
invitati a segnalare un luogo pubblicando una foto, attuale o passata- in
modo da costituire un catalogo interattivo dei luoghi per riflettere sul modo in
cui viene percepito il paesaggio urbano-rurale del comune.
Bibliografia
Ricerca sul recupero della vivibilità del centro storico, Comune di Asolo (TV)
Rapporto di ricerca Prof. Edoardo Salzano, Mauro Baioni, Maggioli Editore
maggio 2008
Frequentazione
turistica
Alta: il luogo e i panorami che si ammirano sono molto suggestivi. Il turismo
è sviluppato in tutto il periodo dell’anno ed è di tipo internazionale. Molte le
potenzialità pubbliche da incrementare ai fini turistici quali ad esempio: il
Museo Civico e l’ Archivio Comunale entrambi ubicati nel centro storico.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
156
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il centro storico di Asolo necessita di una razionalizzazione da un lato del
sistema delle pavimentazioni e dall’ altro di alcuni manufatti che sono
importanti testimonianze della vita collettiva. In genere lo stato di
conservazione dei luoghi è buono, ma necessitano delle opere di restauro e
valorizzazione per mettere a “sistema” i piccoli manufatti e nel contempo
valorizzare i luoghi attraverso progettazioni che prevedono anche l’
abbattimento delle barriere architettoniche.
Proposte di
intervento
Gli obiettivi che il progetto di fattibilità, redatto dal Prof. Salzano e dall’ Arch.
Baioni si propone sono di diversa natura, non solo di conservazione e
restauro, ma anche di riqualificazione turistico e culturale con effetti sulla
promozione dell’economia dell’area. In particolare l’intervento prioritario
riguarda la sistemazione delle pavimentazioni della piazza e degli slarghi del
centro storico di Asolo.
Secondariamente, si ritengono importanti quattro interventi strategici di
restauro conservativo: la fontana in Piazza Garibaldi, gli spazi della “Loggia
pubblica” e del “muretto” in prossimità della Chiesa Collegiata di Santa Maria
Assunta oltre che la pavimentazione dello spazio della “Loggia della
Ragione”.
Gli interventi alla pavimentazione e ai manufatti sono indirettamente rivolti
anche ad eventuali operatori privati, che attraverso specifici accordi,
potrebbero così contribuire nella riqualificazione e valorizzazione del luogo.
Cantierabilità
 Nessun progetto
X Progetto di fattibilità: studio e proposta redatta nel 2008 dal Prof.
Salzano e dall’ Arch.Baioni.
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Totale stimato: € 130.000,00, per ogni singolo intervento proposto o per
stralcio funzionale di pavimentazione, da realizzare sia da soggetti privati Parrocchia, o privati - che dall’ Amministrazione Comunale di Asolo.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
157
MA16
FONTANA E
MONUMENTO AI
CADUTI
Veduta della fontana pubblica
158
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Fontana e
Monumento ai Caduti
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatto di vita
collettiva (fontana)
Manufatto
appartenente alla
memoria storica
(monumento ai
caduti)
MA16
Parole chiave
Fontana, Monumento
ai Caduti
Localizzazione
(Comune):
Via Cornuda e Via
Roma
MonumentoaiCadutidiViaRoma
Maser
Coordinate GIS:
17 31 210; 50 77 219
Proprietà
Comune di Maser
Accesso al
pubblico
Visibile esternamente
Panoramicadellafontana
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
159
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del bene
Si tratta di un complesso di manufatti rappresentati dalla fontana e dal vicino
monumento ai caduti. La fontana si presenta come un tipico manufatto ove
un tempo la popolazione si ritrovava per attingere acqua in quanto è
posizionata lungo la via principale ed è caratterizzata da una brutta parete in
cemento e da una seduta poco coerente con l’antica funzione della fontana.
Il monumento ai caduti fu realizzato dallo scultore Rossetto Angelo nel 1923
e simboleggia la statua in bronzo della patria con nella mano destra una
corona di alloro e nella mano sinistra uno scettro con una figura della vittoria
alata alta 3 metri con due guglie in roccia raffiguranti i confini d'Italia e due
scuri romani pure in bronzo portanti i nomi dei numerosi caduti del Comune
di Maser. Ai piedi della statua vi è scolpita nella roccia la figura del soldato
morente col motto "coloro che morendo diedero vita alla patria".
I manufatti si trovano nel centro storico di Maser in Piazza Roma a breve
distanza dal sito monumentale di Villa Barbaro
Bibliografia
Luigi Boscarini e Silvano Rodato - Ambiente e storia di Cornuda – Segusino
Stampa 1990
Frequentazione
turistica
Attualmente non avviene una frequentazione turistica
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
160
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il monumento presenta evidenti segni di degrado per attacchi del materiale
lapideo da muschi e licheni. La zona della fontana risulta molto degradata
per incuria e per la realizzazione in epoche successive di elementi non
consoni al sito.
Proposte di
intervento
Per il monumento vi è la necessità di intervento di pulizia del materiale
lapideo con eventuale consolidamento strutturale mentre per la zona della
fontana si deve intervenire con un adeguato progetto di arredo urbano che
valorizzi il manufatto "accompagnato" con attrezzatura idonea alla sosta del
turista di passaggio.
Il progetto di arredo dovrà estendersi anche alla vicina valle demaniale con
la posa sul fondo cementato della valle in materiale lapideo e le sponde con
lo stesso materiale o con piante rampicanti.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione straordinaria della fontana: €.50.000,00
Manutenzione conservativa dl monumento: €.50.000,00
Costo complessivo stimato €.100.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
161
MA17
MURA DELLA CHIESA DI
SAN TOMMASO
Veduta delle mura di sostegno
162
DATI IDENTIFICATIVI
Mura Nome del sito
Mura della Chiesa di
San Tommaso
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti di vita
collettiva
Parole chiave
Mura, chiesa San
Tommaso
Localizzazione
(Comune):
Piazza Pieve
Coordinate GIS:
17 29 847; 50 76 369
Proprietà
Parrocchia di Coste
di Maser
Accesso al
pubblico
Visibile esternamente
MA17
Coste di Maser
Particolare delle mura Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
163
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del bene
Il muro fa parte integrante del basamento della Chiesa, originaria della fine
del VIII secolo come testimoniato da un documento dell’anno 840 anche se
altre ipotesi ne datano la fondazione alla fine del X secolo. La Pieve antica
fu parzialmente modificata ed ampliata alla fine del XV secolo con
l'inversione della facciata con l'abside della pieve originaria che, secondo la
tradizione paleocristiana aveva la facciata ad oriente e l'abside ad occidente.
Fu ulteriormente ampliata nel 1882 con le due navate laterali.
Il sagrato che circonda la Pieve fungeva anche da cimitero e vi si accedeva
da oriente attraverso una gradinata acciottolata mentre da ponente si
accedeva attraverso una rudimentale e stretta scalinata in pietra viva.
La piazza antistante la Pieve presenta elementi caratteristici e storici quali
un antico lavatoio oggi semi nascosto da manufatti della rete acquedotto e il
monumento ai caduti della grande guerra.
Bibliografia
Roberto Binotto - Coste e la sua Pieve antica, storia e cronistoria - Poligrafia
montebellunese 1986
Frequentazione
turistica
Attualmente avviene una frequentazione turistica limitata e focalizzata alla
Chiesa.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
 BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
164
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Le mura presentano rigonfiamenti e stacchi di materiale oltre che presenza
di muffe e licheni con potenziale pericolo di smottamento a causa della
pressione del basamento della Chiesa.
Proposte di
intervento
Restauro e consolidamento del muro lavorato a faccia vista con
realizzazione di un marciapiedi per facilitare la visitabilità in sicurezza.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione straordinaria stimata: € 60.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
165
MA18
ORATORIO
SAN GIORGIO
Oratorio San Giorgio
166
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Oratorio San Giorgio
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti di vita
collettiva
Parole chiave
Oratorio, San Giorgio
Localizzazione
(Comune):
sentiero panoramico
delle 2 rocche
Areaantistantel’OratorioSanGiorgio
MA18
Maser
Coordinate GIS:
17 29 408; 50 78 039
Proprietà
Parrocchia di Coste
Accesso al
pubblico
Visibile esternamente
e visitabile su
richiesta
Particolaredell’arrivodelsentiero
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
167
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del bene
Il tempietto di S. Giorgio sorge sul Monte Tentori(o), la costruzione è datata
fra il X e il XIII secolo. Durante i secoli l'oratorio ha avuto momenti di
particolari attenzioni devozionali ed altri di completo abbandono sino alla sua
rovina. Viene ricostruito nel 1536-37 e dato in custodia ad un eremita sino al
1588, successivamente vennero eseguiti alcuni interventi sull'edificio dai
proprietari dei terreni circostanti (i Braga). Nel 1903 la Contessa Amalia
Millinovich dona il tempietto a favore della Fabbriceria di Coste e tre anni più
tardi l'arciprete costruisce l'odierno caratteristico Oratorio con
pavimentazioni in marmo, cupola in metallo e portone in ferro battuto, statue
e altre opere artistiche.
L'Oratorio sorge sulla cima di uno dei quattordici Colli Asolani congiunte a
mezza costa su una linea retta di 11 km nel pieno del sito di Natura 2000 dei
Colli Asolani. Il Tempietto è raggiungibile dal sentiero panoramico delle due
Rocche e inserito nei percorsi escursionistici collinari dell'area dei colli
Asolani.
Bibliografia
Don Carlo Bernardi - Asolo e Asolano II - edizioni Acelum Asolo 1987.
Roberto Binotto - Coste e la sua Pieve antica - poligrafica montebellunese
1986.
Frequentazione
turistica
La frequentazione turistica è significativa e legata ad un turismo religioso ed
escursionistico in quanto il tempietto è sito lungo l’itinerario sui colli asolani,
molto frequentato durante la stagione estiva
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
 PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
 BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
168
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Lo stato di conservazione è buono anche se si notano alcuni segni di
degrado della facciata e della pavimentazione con scalinata, mentre l’area di
pertinenza e la zona panoramica sulla pianura è degradata e priva di
adeguata sistemazione
Proposte di
intervento
Si propone una sistemazione dell’area di pertinenza pavimentata
dell’Oratorio e della zona panoramica con l’apposizione di attrezzature utili
alla sosta dei turisti e di adeguata segnaletica e .
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Costo complessivo stimato: € 50.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
169
MA19
FONTANA E VIALE DEI
TIGLI DI VILLA
BARBARO
La fontana del Nettuno e il viale dei tigli
170
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Fontana e Viale dei
Tigli di Villa Barbaro
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico (viale dei
tigli)
Manufatti di vita
collettiva (fontana)
MA19
Ingressosuddelvialedeitigli
Parole chiave
Fontana, viale dei
tigli,
Localizzazione
(Comune):
Via Bassanese
Coordinate GIS:
17 31 643; 50 77 188
Proprietà
Comune di Maser
Accesso al
pubblico
Visibile esternamente
Maser
Particolaredellemuradirecinzionepressoilvialedeitigli
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
171
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del bene
Il viale fa parte del complesso monumentale della Villa Barbaro, è
caratterizzato da alberi di tiglio centenari che segnano il territorio e
delimitano i campi aperti circostanti disegnando un tratto distinguibile
collegato alla Villa. Rappresenta altresì una testimonianza della antica
viabilità padronale collegata alla vita della Villa stessa. Difronte all’ingresso
principale del viale dei tigli insiste la magnifica fontana del Nettuno al centro
dell’anfiteatro d’ingresso del viale.
Il complesso fontana e viale dei tigli formano una relazione molto forte in
quanto rappresenta un elemento strettamente collegato alle aree esterne
della Villa e alla sua architettura che comprendeva i viali alberati rettilinei
che segnavano le direttrici sulla campagna che si estendeva verso la
pianura.
Bibliografia
AA.VV. – Ville Venete – Istituto Regionale Ville Venete 1995
Frequentazione
turistica
Alta frequentazione turistica internazionale legata alle visite di tutto il
complesso di Villa Barbaro
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
X STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
172
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il viale si presenta in discreto stato di conservazione anche se a causa di
recenti temporali e altri eventi meteorologici negativi diversi esemplari di
tiglio sono morti o sono stati danneggiati e necessitano di essere sostituiti o
piantumati di nuovo unitamente ad una manutenzione straordinaria
mediante una potatura oculata di mantenimento.
La fontana del Nettuno presenta evidenti crepe nella statua e la necessità di
una pulizia e consolidamento dell’intera fontana
Proposte di
intervento
Sostituzione delle piante morte o danneggiate e intervento di potatura di
mantenimento.
Restauro conservativo della fontana del Nettuno con azioni di pulizia e
consolidamento delle crepe e danneggiamenti sulla statua
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Costo complessivo stimato: € 100.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
173
CO24
BOSCO DEL FAGARE’
Sentiero nel Bosco del Fagaré
174
DATI IDENTIFICATIVI
La “casa delle guardie” Nome del sito
Bosco del Fagaré
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggio a
carattere naturalistico
Parole chiave
Bosco, Fagarè
Localizzazione
(Comune):
Cornuda
Coordinate GIS:
17 30 889; 50 81 038
Proprietà
Comune di Cornuda
e Comune di
Crocetta
Accesso al
pubblico
Aperto al pubblico
CO24
Passaggio in uno dei sentieri nel Bosco
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
175
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Bibliografia
Caratteristiche del sito
Il Bosco del Fagarè è uno dei principali siti naturali della Marca, occupa
un’area di 150 ettari nella parte cornudese dei colli asolani e deriva il suo
nome dalla presenza del faggio.
Il suo particolare valore deriva dai numerosi elementi di interesse botanicoforestale ben conservati grazie ai servizi forestali ed alle associazioni locali e
da elementi archeologici ritrovati nel sito. Questi fattori di pregio uniti alla
vicinanza alle principali vie di comunicazione lo rendono un sito
particolarmente fruibile per le sue bellezze paesaggistiche.
Il Bosco del Fagarè, considerato sacro dai paleoveneti e tutelato dall’impero
romano, subì probabilmente una situazione di degrado e razzie durante il
medioevo. Sotto il dominio della Repubblica Serenissima di Venezia ritornò
al suo splendore perché curato e gestito con criteri forestali che lo resero un
ottimo fornitore di legname pregiato per l’Arsenale garantendone la
continuità. Nel 1889 il Comune di Cornuda lo acquistò dal Demanio
impegnandosi a mantenere la coltura forestale. Nel 1951 il Prefetto di
Treviso decretava la costituzione di un Consorzio coattivo tra i comuni di
Cornuda e di Crocetta del Montello denominato “Consorzio boschivo del
Fagarè” sciolto nel 1994.
Attualmente la proprietà è indivisa tra i due Comuni ma la gestione, in base
ad una convenzione sottoscritta nel 2011, è interamente delegata al
Comune di Cornuda che si avvale dei Servizi Forestali Regionali di Treviso
per la parte tecnico-forestale.
Il Bosco del Fagarè è dotato di una struttura per l’ospitalità, la “Casa delle
Guardie”, gestita dal Gruppo Scout di Cornuda .
I sentieri e gli itinerari turistici sono stati georeferenziati
L. Boscarini e S. Rodato - Ambiente e storia di Cornuda - Edizioni Panglos
1990
Comune di Cornuda AA.VV. - Il Bosco del Fagarè - Cornuda 1995
M. Sandri - Ricerche vegetazionali sul Bosco del Fagarè di Cornuda (TV)
Tesi di Laurea in scienze naturali 1991
Frequentazione
turistica
Il Bosco è meta di escursioni turistiche e didattico-ambientali sia dei residenti
che di turisti.
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
 PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
176
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il Bosco è gestito in collaborazione con il Servizio Forestale Regionale e si
presenta in buono stato di conservazione dal punto di vista forestale.
La sentieristica e le strutture ricettive devono essere migliorate in quanto
sono scarse le aree di sosta attrezzate, le aree didattiche. L’unico edificio a
servizio del Bosco, rappresentato dalla “casa delle guardie”, presenta uno
stato di conservazione carente soprattutto per l’impiantistica e le attrezzature
di ospitalità..
Proposte di
intervento
L’Amministrazione Comunale di Cornuda, che ha in gestione il Bosco,
intende proseguire nella valorizzazione di questo patrimonio paesaggistico
sia con interventi strutturali che di iniziative culturali-didattiche volte a
migliorarne la ricettività turistica e la fruibilità dei residenti, delle scuole e
delle associazioni locali.
Gli interventi strutturali che si intende proporre sono rappresentati da aree di
sosta e aree didattiche lungo i sentieri o in luoghi particolarmente suggestivi
e interessanti dal punto di vista paesaggistico e botanico-forestale.
Ogni area dovrebbe essere dotata di elementi di seduta e di pannelli
illustrativi su principali elementi della botanica e della fauna.
Il progetto prevede di iniziare con un’area sperimentale e poi proseguire, gli
anni successivi, con altri interventi.
L’intervento prevede quanto segue:
- elementi di seduta e tavolo
- piccola tettoia
- pannelli illustrativi
- segnaletica
- sistemazione e manutenzione straordinaria dell’area con evetuale
riforestazione
Altri interventi riguardano la manutenzione straordinaria della viabilità
boschiva e della sentierista per migliorare la fruibilità.
Una seconda proposta di intervento interessa la “casa delle guardie”
relativamente all’impiantistica, al rifacimento degli intonaci unitamente ad
interventi di isolamento delle murature e arresto della risalita d’umidità
Cantierabilità
 Nessun progetto
X Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Piazzole attrezzate: € 50.000,00
Manutenzione casa delle guardie: € 50.000,00
Sistemazioni Sentieri: € 50.000,00
Totale complessivo: € 150.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
177
CO25
MONUMENTO OSSARIO
AI CADUTI
Veduta del Monumento ai Caduti
178
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Monumento Ossario
ai Caduti
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatto
appartenente alla
memoria storica
CO25
Particolaredell’acquilainbronzosullaroccia
Parole chiave
Monumento, Ossario,
Caduti
Localizzazione
(Comune):
Via Madonna della
Rocca - Cornuda
Coordinate GIS:
17 32 448; 50 80 055
Proprietà
Comune di Cornuda
Accesso al
pubblico
Il Monumento è
sempre visitabile,
mentre il sottostante
Ossario è aperto su
richiesta
Entrataeinternodell’Ossario
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
179
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Bibliografia
Caratteristiche del bene
Il Monumento Ossario, già dichiarato Monumento Nazionale, è stato eretto
nel 1898 sul colle della Rocca di Cornuda, e raccoglie diverse salme dei
caduti nella battaglia dell'8/9 maggio 1848.
Progettista dell'opera fu lo scultore Antonio Carlini di Treviso.
Esso è composto da una colonna su base gradonata in pietra calcarea dura
con addossato un insieme di rocce in conglomerato legate fra loro con malta
di calce. All'interno è stato ricavato una cella ossaria con pareti e volta in
mattoni intonacati delle dimensioni di circa ml 1.50x3.00 con portale di
accesso in pietra arenaria.
A completamento dello stesso è stato posto sulla sommità della parte
rocciosa una fusione in bronzo raffigurante "aquila su scudo con fucile e
sciabola". Nella colonna in pietra a metà altezza sui quattro lati sono inseriti
dei festoni in fusione di bronzo con diciture che riportano le seguenti frasi:
Est: "Ai Caduti nei giorni 8-9 maggio 1848" Sud: "Da Roma a Cornuda"
Ovest: "Inaugurato Maggio 1898" Nord: "Nel Nome d'Italia".
In origine, a delimitazione dello stesso, era stata posta una inferriata in ferro
battuto, asportata in occasione dell'ultima guerra per necessità belliche.
Nel dopoguerra, su sollecitazione della Soprintendenza, fu eseguita una
recinzione con pilastrini in pietra di Schievenin e parapetto con catena in
ferro battuto realizzato dal fabbro Zanini di Cornuda.
Di recente un fulmine si è abbattuto sul Monumento provocando gravi danni
rendendo necessaria la sostituzione di due elementi in pietra della colonna.
In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia il
monumento è stato inserito nell’elenco dei “Luoghi della Memoria”
Luigi Boscarini e Silvano Rodato - Ambiente e storia di Cornuda – Segusino
Stampa 1990
Cesaro - Corpi volontari italiani dal 1848 al 1870 – Poligrafico Stato 1921
Santelena – Memorie del Quarantotto: il fatto d’armi di Cornuda 8/9 maggio
– Tipografia Garzetta 1898
Fabris – Gli avvenimenti militari del 1848 e 1849 – Roux Frassati 1898
Frequentazione
turistica
Il Monumento Ossario è meta di numerosi turisti e appassionati storici del
primo conflitto mondiale.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
180
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il monumento è stato interessato ad un intervento di manutenzione nell’anno
1998 in occasione del centenario dalla sua costruzione.
A tutt'oggi sono ritenuti urgenti alcuni interventi di consolidamento e restauro
conservativo al fine di salvaguardare e valorizzare l'opera.
Attualmente il suo stato conservativo strutturale è discreto, salvo una
presenza forte di muschi che sgretolano la superficie.
Le parti lapidee in pietra di Pove sono ricoperte da uno strato di depositi
pulvirolenti che ne alterano il suo aspetto originario, presentano un attacco
biologico di licheni, specie nei pilastrini. Le parti plastiche in ferro e in bronzo
presentano un attacco di corrosione superficiale.
La presenza di questi elementi metallici ha provocato sui materiali lapidei
delle colature con il conseguente deposito di sali di ferro e di rame
Proposte di
intervento
L’operazione di restauro, già oggetto di un progetto definitivo, prevede un
iniziale consolidamento delle parti in procinto di distacco mediante utilizzo di
iniezioni localizzate di resina acrilica.
Si eseguirà di seguito la rimozione dei depositi incoerenti mediante
l’aspirazione delle polveri ed un successivo trattamento. Successivamente si
potrà procedere al trattamento biocida. Si eseguirà quindi la rimozione dei
depositi coerenti e la pulizia delle colature di ossido di rame e di ferro.
Tutte le superfici lapidee saranno consolidate nelle loro lesioni integrando le
piccole parti mancanti al fine di impedire eventuali infiltrazioni d’acqua. Gli
elementi di grandi dimensioni saranno fissati al manufatto principale.
Infine all’intera superficie sarà applicato un protettivo idrorepellente a base di
Alchil polisilossanico. Gli elementi in ferro saranno trattati mediante pulitura
della superficie al fine di rimuovere gli ossidi presenti, successivamente si
bloccherà il processo ossidativo del ferro con applicazione di un protettivo a
base di resina acrilica metil-metacrilato. Gli elementi in bronzo saranno puliti
da corrosione, incrostazioni, mantenendo intatta la patina originale, quindi il
metallo verrà deterso e applicato un trattamento anticorrosivo.
Si procederà quindi all’equilibratura cromatica delle stuccature ed
all’applicazione di un prodotto protettivo di cera microcristallina
Cantierabilità
 Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
X Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Restauro conservativo monumento: € 70.000,00
Sistemazioni esterne ed illuminazione: € 20.000,00
Asfaltatura dell’intera strada della Rocca e messa in sicurezza: € 110.000,00
Totale complessivo: € 200.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
181
CO26
CANALE BRENTELLA
Veduta del Canale Brentella
182
DATI IDENTIFICATIVI
Particolare del tratto presso la Tipoteca Nome del sito
Canale Bretella
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatto idraulico
Parole chiave
Canale Brentella
Localizzazione
(Comune):
confine tra Cornuta e
Crocetta
Coordinate GIS:
17 35 157; 50 80 572
Proprietà
Consorzio di Bonifica
Piave
Accesso al
pubblico
Il Canale è sempre
visibile
CO26
Particolare del tratto presso i giardini dell’artigliere
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
183
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del bene
Bibliografia
Caramel – Interbventi sul territorio e corsi d’acqua nella Provincia di Treviso
Il Canale Bretella venne costruito dalla Repubblica Serenissima tra il XV ed
il XVI secolo quando decise di dare maggiore impulso allo sviluppo dell’alta
pianura trevigiana caratterizzata da scarsissima presenza di acqua.
Il Canale prende le acque dal Piave e le trasporta verso Montebelluna sino a
raggiungere la zona delle risorgive del Sile, mentre un ramo della Brentella
segue il contorno sul lato sud del Montello sino a Giavera.
I lavori iniziarono nel 1436 e durarono molti anni creando in seguito anche
molte contese per la regolamentazione delle acque.
La proposta di una presa stabile dal Piave venne considerata nel 1911
ripensando il vecchio progetto del 1881 dei tecnici Bicchi-Dall’Armi, ma la
Grande Guerra danneggiò l’opera.
Solo tra il 1926 e il 1929 venne completato l’attuale manufatto di presa
spinto dalle necessità di sviluppo industriale degli opifici a valle come il
Canapificio Veneto a Cornuda. Sulla traccia del Canale Brentella venne
costruita la linea ferroviaria Treviso-Belluno e il potenziamento del Canale
fece realizzare altre centrali idroelettriche da parte della SADE (Molinetto e
Croce del Gallo)
L’utilizzo del Canale Brentella venne da prima a favore delle esigenze civili
di acqua per la popolazione, poi per i mulini e l’irrigazione dei campi e non
da ultimo lo sviluppo industriale degli opifici che si installarono sul territorio.
Il Canale è caratterizzato anche dalla presenza di Ville come Villa Sandi a
Crocetta, Villa Bressa a Cornuda o Villa Mora a Montebelluna.
Prati – Dissegno Generale di tutta la Brentella 1763 – Ed.Canova 2004
Serena – Il Canale Brentella – Longo Zoppelli 1929
Vergani – Brentella – Fondazione Benetton 2001
Frequentazione
turistica
Il Canale Brentella e le sue prese idrauliche sono meta di visite, passeggiate
turistiche e visite didattiche.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
X ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
184
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Lo stato di conservazione del Canale Brentella è buono e gestito con
accortezza e diligenza dal Consorzio di Bonifica Piave, soprattutto gli edifici
di presa che anche in tempi recenti sono stati oggetto di restauro
conservativo.
Il Canale, che attraversa anche i territori di Cornuda, Crocetta e
Montebelluna, potrebbe essere oggetto di manutenzione lungo i tratti di
Cornuda e Crocetta al fine di sistemare le sponde in cemento e le aree
limitrofe che potrebbero essere rivalutate ad uso pubblico e ricreativo.
Proposte di
intervento
Le proposte d’intervento interessano il consolidamento delle sponde in
cemento del Canale Brentella, la possibilità di realizzare e/o sistemare alcuni
ponti carrabili e/o pedonali al fine di rendere più fruibili i percorso lungocanale.
Anche la sistemazione delle aree limitrofe al Canale, unitamente alle sponde
del Canale, può rappresentare un intervento teso ad aumentare la fruibilità
da parte della popolazione residente e dei turisti.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Restauro conservativo tratto di sponde: € 100.000,00
Sistemazioni aree limitrofe ad uso pubblico: € 100.000,00
Totale complessivo: € 200.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
185
CR30
PAESAGGIO DELLE
GRAVE DI CIANO
Paesaggio delle Grave di Ciano:
veduta del torrente Nasson
186
DATI IDENTIFICATIVI
PontesultorrenteNasson
Nome del sito
Paesaggio delle
Grave di Ciano
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Paesaggio fluviale,
zona umida, passo
barca
Localizzazione
(Comune):
Ciano del Montello
Crocetta del Montello
Coordinate GIS:
17 39 659; 50 80 721
Proprietà
Demaniale.
Riferimento: Geom.
Fortin (Genio Civile di
Treviso)
Accesso al
pubblico
Libero accesso
CR30
Viabilitàcampestrenellapartesuddellegrave
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
187
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del paesaggio
Bibliografia
S. Narduzzo, Il paese scomparso ovvero Condugol di Ciano, Grafiche
Antiga, Cornuda (TV), 1993;
G. Zanatta, Ciano del Montello e la sua Pieve, Zanetti, Venezia, 2003;
“Le Grave di Ciano”, Progetto per un recupero ambientale, Comune di
Crocetta del Montello, 2008.
Frequentazione
turistica
Media, legata soprattutto all’escursionismo e alle pratiche sportive effettuate
lungo il percorso che si snoda sulle sponde del torrente Nasson.
L’ambito geografico delle Grave di Ciano si estende a nord del centro abitato
omonimo e si identifica con un’ampia porzione dell’alveo del Piave, nella
quale si trovano aree prative, piccole zone boschive, rogge e modesti
specchi d’acqua, elementi del paesaggio che compongono un contesto
anfibio di grande valore ambientale. Nella parte meridionale delle grave,
situata ai margini del versante nord del Montello, ai piedi dei centri abitati di
Santa Mama e Ciano, si allunga il percorso naturalistico attrezzato comunale
chiamato “Itinerario delle Fratte”, una storica via di comunicazione locale che
si sviluppa lungo le sponde del torrente Nasson e collega, attraverso questo
corridoio fluviale di pregio, il centro abitato di Crocetta con l’estremità
orientale del territorio comunale. Si tratta di un sentiero ciclo pedonale che
permette da un lato di apprezzare le eccellenze ambientali del paesaggio di
grava e dall’altro di distinguere le storiche località di Ciano poste lungo il
Canale di Castelviero, come Borgo Botteselle, Borgo S. Urbano, Borgo S.
Margherita e Casa Burato, antico punto di ristoro nelle vicinanze del passo
barca di Santa Mama. Spostandosi dal percorso “delle Fratte” verso nord il
paesaggio si fa più selvaggio e i prati lasciano il posto ad una vegetazione
arbustiva piuttosto fitta, intervallata da piccole rogge e modesti stagni. Dal
sito dello storico traghetto di Santa Mama una strada sterrata si inoltra a
settentrione nella distesa incolta delle grave e permette di raggiungere i due
luoghi principali che sorgono all’interno dell’alveo del Piave, cioè il
Monumento al Fante, comunemente conosciuto come “El Pindol”, e Casa
Camilli, punto di riferimento per i cacciatori. L’intero contesto è inoltre
compreso nelle aree ZPS “Grave del Piave” (IT3240023) e SIC “Grave del
Piave-Fiume Soligo-Fosso di Negrisia” (IT3240030).
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
188
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
La parte meridionale delle Grave di Ciano è stata valorizzata grazie agli
interventi di riqualificazione portati avanti dal Comune di Crocetta, che ha
realizzato la pista ciclo pedonale lungo il torrente Nasson con le relative
infrastrutture collegate quali ponti in legno di attraversamento, panchine e
pannelli illustrativi.
Proposte di
intervento
Si propone di completare il fondo del sentiero naturalistico nel segmento in
cui il percorso è ancora limitato ad una traccia erbosa lungo il Nasson, nel
tratto a valle del centro abitato di Crocetta. Si ipotizza di realizzare questo
intervento utilizzando materiali come levocell o similari, in grado di
stabilizzare la superficie della pista ciclopedonale che in tal modo non
richiederà operazioni di manutenzione.
Allo stesso tempo, considerata la sua posizione geografica strategica, risulta
fondamentale dare al percorso naturalistico del Nasson una valenza
intercomunale, nell’ottica di dar vita ad un itinerario turistico-culturale a scala
comprensoriale, collegandosi a nord al territorio comunale di Pederobba,
verso il quale esistono già dei raccordi tramite la viabilità vicinale, e ad est
con Volpago e in particolare con la zona umida della Fontana del Buoro, di
grande valore naturalistico.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Totale stimato complessivamente in € 130.000, considerando
l’amministrazione comunale di Crocetta del Montello quale beneficiario degli
interventi.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
189
CR31
CAPITELLO DEI LOVI
Capitello dei Lovi:
veduta dell’oratorio con l’alveo del Piave e i monti sullo sfondo
190
DATI IDENTIFICATIVI
Particolare della facciata Nome del sito
Capitello dei Lovi
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti della vita
collettiva
Parole chiave
Sacello, paesaggio
fluviale
Localizzazione
(Comune):
Località Santa Mama
Crocetta del Montello
Coordinate GIS:
17 40 579; 50 80 161
Proprietà
Privata, accessibile
attraverso servitù di
passaggio comunale
Accesso al
pubblico
Libero accesso
CR31
Il sentiero di accesso e l’area antistante Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
191
DESCRIZIONE
Descrizione
del manufatto
Caratteristiche del manufatto
Il piccolo edificio votivo è situato sul ciglio dell’alveo del fiume Piave, ai piedi
del versante settentrionale del Montello, nel punto in cui sorgeva un
frequentato passo barca, come documentato dalla Kriegskarte di Anton Von
Zach (1798-1805).
Il capitello, le cui origini si fanno generalmente risalire al XIV secolo,
secondo la sua denominazione, ricorda il suo legame con i lupi, che sono
rappresentati nella parete rivolta a nord dell’oratorio, in un affresco quasi
completamente irriconoscibile.
Al sito, che ha una rilevante importanza a livello locale, sono legate diverse
leggende, tramandate oralmente, che ne fanno un “luogo di valore” per la
popolazione delle comunità vicine.
Sotto l’aspetto architettonico il modesto edificio ha pianta rettangolare e si
sviluppa su un unico ambiente, mentre le murature sono costituite da
mattoni a vista tenuti assieme da malta grezza. L’ingresso all’oratorio, che
presenta un arco a tutto sesto, è protetto da un piccolo cancello fatiscente.
Come già ricordato, sulle pareti si distinguono degli affreschi in pessimo
stato di conservazione.
Bibliografia
Schedato, quale “Luogo di Valore”, dalla Fondazione Benetton Studi
Ricerche - Treviso;
Schedato all’interno del Progetto Interreg Drau-Piave;
S. Narduzzo, Il paese scomparso ovvero Condugol di Ciano, Grafiche
Antiga, Cornuda (TV), 1993;
El Capitel dei Lovi, DVD Divulgativo, Comune di Crocetta del Montello,
2010.
Frequentazione
turistica
Bassa, legata principalmente all’importanza rivestita a livello locale del
capitello. Una sua valorizzazione potrebbe farne un luogo di una certa
importanza turistica considerando anche la rilevanza ambientale e
paesaggistica del sito.
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
 BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
192
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il capitello si trova in uno stato di completo abbandono, circondato da piante
che quasi lo nascondono completamente alla vista. Le murature sono in
parte compromesse e fortemente degradate e anche la copertura appare in
cattivo stato di conservazione.
Allo stesso tempo lo spazio interno si trova nelle medesime condizioni, dal
momento che si notano pezzi di intonaco sul pavimento e affreschi quasi del
tutto compromessi.
Proposte di
intervento
Si propone innanzitutto di mettere in sicurezza il capitello, provvedendo al
consolidamento delle murature e dove necessario alla sostituzione di parte
delle sue componenti. Con la consulenza di professionisti specializzati sarà
necessario intervenire anche all’interno e valutare lo stato degli affreschi per
un possibile recupero parziale. Inoltre risulta di primaria importanza
verificare le condizioni del tetto, per scongiurare eventuali infiltrazioni.
Sempre relativamente all’oratorio si dovrà procedere infine alla riverniciatura
o alla sostituzione del cancelletto.
Per quanto riguarda lo spazio adiacente è indispensabile una risistemazione
dell’area antistante l’edificio, con il taglio delle specie arboree infestanti e la
possibile piantumazione di nuovi esemplari che possano contribuire a
definire meglio il sito nel suo complesso.
Fra l’oratorio e il terrapieno del Canale di Castelviero si estende inoltre
un’area prativa che potrebbe essere utilizzata per eventi di vario genere, in
una suggestiva cornice come quella del sito del Capitello dei Lovi. In ultima
istanza il manufatto, importante testimonianza della cultura e della tradizione
locale, potrebbe essere ulteriormente valorizzato con la riedizione del DVD
già esistente.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 2:
Totale stimato complessivamente in € 130.000, considerando il Comune di
Crocetta del Montello, una locale associazione o la parrocchia come
beneficiario degli interventi.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
193
CR32
SORGENTE: "FONTANA
DEL BUORO"
194
Veduta principale, ingresso
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito/
manufatto
Sorgente: "Fontana
del Buoro"
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Paesaggio, geologia,
natura
Localizzazione
(Comune):
Santa Mama,
Crocetta del Montello
Coordinate GIS:
17 41 569; 50 80 310
Proprietà
Demaniale
Accesso al
pubblico
Libero.
CR32
SentieroversolaFontanadelBuoro
Vi si giunge
percorrendo un breve
sentiero che dalla
chiesetta di Santa
Mama, scende in
direzione del Piave
RuscellochedallaFontanascendeversoilPiave
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
195
DESCRIZIONE
Descrizione
del sito
Caratteristiche del sito
Si tratta di una fonte d’acqua limpidissima che sbuca da una grotta buia la
quale ha alimentato da sempre fiabe e leggende sul luogo. E’ un particolare
ecosistema formatosi dalla contiguità del sistema collinare del Montello con
quello fluviale del Piave.
Il luogo situato ai piedi del versante Nord del Montello, offre una vista
panoramica dell’immensa distesa delle Grave di Ciano.
Il fenomeno carsico e l’acqua sorgiva, rendono questo sito uno dei più
caratteristici del paesaggio montellinano. Fin dai tempi passati il Buoro ha
saputo ispirare leggende e fiabe su di esso, la sua ricchezza d’acqua è stata
associata dalla fantasia popolare all’immagine di luogo sacro frequentato da
ninfe.
E’ da citare inoltre il ruolo che questo luogo ha avuto durante la Grande
Guerra, dove gli arditi costruirono ponti di barche che consentirono
l’attraversata del Piave alle truppe che costituirono la sinistra del fronte.
Bibliografia
A. Paolillo, D. Zanetti, Il Montello, Belluno 2004
www.frontedelpiave.info
www.magicoveneto.it
Frequentazione
turistica
Media, il sentiero da cui è accessibile risulta sostanzialmente agevole, ma la
cartellonistica relativa al luogo è poco efficace. In futuro questo elemento di
valenza storico-naturalistica, potrebbe diventare meta turistica se ricollegato
da itinerari che associno al paesaggio del fluviale l’importante valore storico
dei luoghi situati lungo il Piave.
Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
 BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
196
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il luogo risulta nel complesso poco valorizzato a fini turistici, attualmente il
sentiero di accesso risulta poco fruibile.
Proposte di
intervento
E’ necessario intervenire sulla cartellonistica locale e del luogo per
migliorare la visibilità dell’accesso al sentiero e valorizzare le caratteristiche
del sito, con tutti gli aspetti correlati (fauna, flora, storia,…)
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione straordinaria (sistemazione delle aperture, messa in
sicurezza della "Grotta" e degli accessi, realizzazione camminate): € 40.000
Pulizia e Manutenzione: € 20.000
Totale complessivo: € 60.000
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
197
MO37
“LA FONDA”
FERROVIARIA DISMESSA MONTEBELLUNA-SUSEGANA
Ponte su Via Castagnole
198
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
“La Fonda” ferroviaria dismessa
Montebelluna – Susegana
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti appartenenti alla memoria
storica
MO37
Parole chiave
Ferrovia dismessa,,
ponti, case cantoniere, stazioni
Localizzazione
(Comune):
Sedime ferroviario dismesso a sud della
Stazione di Montebelluna
Coordinate GIS:
17 38 494; 50 73 357
Proprietà
Ferrovie dello Stato,
Ferservizi SpA
Accesso al
pubblico
libero
SottopassodellalineaMontebelluna
Iconografiastoricadellaferrovia
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
199
DESCRIZIONE
Descrizione
del sito
Caratteristiche del sito
Bibliografia
“Relazione morfologica e storica Linea Ferroviaria Montebelluna- Susegana”
I. De Pieri, Servizio Patrimonio del Comune di Montebelluna.
Frequentazione
turistica
bassa
La ferrovia fu concepita in un periodo di grande fervore ferroviario del nordest del Paese. Per motivi bellici fu realizzato un progetto che già dal 1912 un
comitato, composto tra gli altri anche dai Sindaci di Montebelluna, Ing. G.
Dall’Armi, e di Conegliano, Rag. G. Sangalli, ebbe a proporre alle autorità
politiche delle zone interessate in un’adunanza tenutasi il 24 aprile 1912 a
Montebelluna. Il tracciato prevedeva l’attraversamento dei paesi di Nervesa,
Susegana, l’attraversamento del Piave, su un proprio ponte appositamente
costruito e la prosecuzione fino a Conegliano su un nuovo percorso che non
andasse ad interferire con l’esistente ferrovia Treviso-Udine. Nell’imminenza
dei successivi eventi bellici, con due decreti, datati 1° novembre 1914 e 1°
aprile 1915, le Ferrovie dello Stato furono autorizzate alla costruzione
d’urgenza della Montebelluna-Susegana. La linea fu realizzata adottando i
fabbricati in “stile unificato” delle Ferrovie dello Stato con la particolarità che
pur essendo stata progettata e costruita a doppio binario i caselli o case
cantoniere sono del tipo ridotto. Il 25 maggio 1916 la linea venne aperta
all’esercizio solo per i treni militari. La nuova ferrovia, lunga Km. 18,5 era a
doppio binario ed attraversava la pianeggiante zona sub montelliana
seguendo un tracciato pressoché lineare con poche curve.
Il tratto di linea ferroviaria in “trincea” - la fonda -, realizzato nel territorio di
Montebelluna durante la guerra, aveva carattere strategico ai fini della
protezione dei treni dalle incursioni aeree. In quel periodo pertanto fu molto
utilizzato per nascondervi i treni. Con gli eventi bellici della Grande Guerra
(sfondamento austro-tedesco di Caporetto) la Montebelluna-Susegana andò
quasi completamente distrutta. Nel 1966 venne decretata la chiusura della
linea Montebelluna-Susegana, ufficialmente avvenuta con Decreto del
Presidente della Repubblica del 18 aprile 1984, n. 140.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
200
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Attualmente il tracciato complessivo è in stato di abbandono: il sedime
originario della ferrovia, per la maggior parte, è stato infestato da piante ed
arbusti. In alcuni punti sono state riscontrate occupazioni di terzi, sia del
sedime dell’ex linea ferroviaria sia dei reliquati, per lo più utilizzati per
deposito e ricovero di materiali inerti e legname. Si evidenziano tali utilizzi
soprattutto in adiacenza ai fabbricati residenziali esistenti lungo il tracciato.
I manufatti quali ponti, stazioni, case cantoniere, gli stessi binari e traversine
di tutta la linea ferroviaria si trovano in un pessimo stato di conservazione
oltre, in alcuni casi, averne rilevato precarie condizioni statiche
Proposte di
intervento
Gli obiettivi progettuali, condivisi dall’ Amministrazione Comunale di
Montebelluna, sono quelli di realizzare da un lato uno strategico percorso
ciclo-pedonale intercomunale che da Montebelluna, attraversa Volpago del
Montello, Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia e dall’ altro
riconoscerne la forte valenza storica - legata alla Grande Guerra – e il
notevole interesse paesaggistico dei luoghi attraversati. In tal senso i quattro
comuni sopracitati, hanno inviato alla Direzione Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici del Veneto, richiesta di riconoscimento di “Interesse
Culturale” della ex ferrovia, ai sensi dell’art.14 del D. Lgs 42/2004.
Recentemente nel giugno 2012, i quattro comuni hanno siglato un accordo
per verificare la fattibilità dell’acquisto del sedime ferroviario, dall’ attuale
proprietà, o in alternativa permettere la costituzione di un vincolo d’uso. La
trasformazione dell’ attuale tracciato ferroviario in un percorso ciclopedonale, diventa l’occasione quindi di valorizzazione di un intero territorio
oltre che del suo paesaggio rurale-collinare. Le sue caratteristiche peculiari
lo rendono un percorso a se stante (il “Piano d’Area del Montello” ,
approvato dalla Regione Veneto nel 2000, già inseriva il percorso ciclabile
della “Fonda”) data la forte valenza storica e paesaggistica, con punti di
osservazione sia sul Montello che sulle Prealpi. Gli interventi nel territorio di
Montebelluna, all’interno di un necessario progetto preliminare generale,
devono riguardare il recupero e la valorizzazione dei manufatti che sono
testimonianza di vita collettiva e dell’ identità dei luoghi rurali quali ponti, i
“luoghi della Fonda”, i caselli, e trasformare una prima tratta del sedime
ferroviario in un pratico percorso ciclo-pedonale.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Comprendente una progettazione preliminare, con valenza intercomunale,
ed opere puntuali nel Comune di Montebelluna, anche con finalità
esemplificative per la valorizzazione dei luoghi, per un importo
complessivamente stimato superiore ad € 130.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
201
MO38
SENTIERO DI “VIA DEI STECH”
Il secolare cipresso
202
DATI IDENTIFICATIVI
Due vedute del percorso pedonale Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
Nome del sito
Sentiero di “Via dei
Stech”
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Osservatorio, sentiero, castelliere,
astronomia
Localizzazione
(Comune):
Via dei Stech, Via
Belvedere, in località
Santa Maria in Colle
Coordinate GIS:
17 36 911; 50 74 414
Proprietà
Pubblica: Comune di
Montebelluna , demanio
Accesso al
pubblico
Libero durante tutto il
periodo dell’anno
MO38
203
DESCRIZIONE
Descrizione
del sito
Caratteristiche del sito
L’area in oggetto è situata sulle pendici sud-est del “Montelletto”,
immediatamente al di sotto della zona sommitale, rappresentata da un
castelliere dell’età del Bronzo che domina l’orizzonte a 360°, sul quale
svettano tre cipressi secolari (di cui ora purtroppo ne sono rimasti solo due) ,
detti “I tre Pini”.
Accanto corre una strada storica denominata “Via dei Stech”, unico sentiero
pedonale esistente nel territorio comunale, per un lungo periodo gestito dalla
Pro-Loco di Montebelluna.
L’area sottoposta al vincolo della Legge n.1497 del 1939, è di grande valore
paesaggistico, data la posizione panoramica e la conformazione dolcemente
degradante del terreno, di grande valore storico per la sua intrinseca
omogeneità con una zona contigua sottoposta a vincolo archeologico.
Da qualche decennio non è più coltivata e ciò ha favorito la rigenerazione
del bosco che in certi tratti ha assunto buone caratteristiche di naturalità.
Infine, essa è profondamente legata alle memorie e all’immaginario collettivo
della popolazione.
L’area sommitale della collina destinata a Parco Naturalistico- Archeologico,
l’area sottostante (edificata), l’area contigua a ovest fino alla zona sottoposta
a vincolo archeologico dietro alla Chiesa di Santa Maria in Colle,
costituiscono corpo unico e in questo contesto “Via dei Stech “non può
essere considerata elemento marginale, ma secolare elemento di
unificazione territoriale.
Bibliografia
Variante Parziale al Piano Regolatore: “Area Tre Pini”
Documenti Vari; Ufficio Tecnico di Montebelluna 1998
Frequentazione
turistica
Attualmente media. Potenziale futuro: alto se il luogo viene inserito in un
percorso di visitazione comprendente le aree in prossimità della Chiesa di
Santa Maria in Colle.
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
204
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
L’ area paesaggistica del sentiero di “Via dei Stech” versa, nel suo complesso, in un buono stato di conservazione.
Proposte di
intervento
Gli obiettivi per un auspicabile progetto pubblico sono di diversa natura: non
solo di conservazione e valorizzazione paesaggistica del sentiero di ““Via dei
Stech”, ma anche di riqualificazione turistico-culturale, archeologica (il
castelliere dell’ età del bronzo) delle aree contermini, con positive ricadute
sulla promozione turistica dell’intera Città di Montebelluna vista l’importanza,
quale memoria collettiva, del luogo.
L’area complessivamente si compone, oltre al sentiero di “Via dei Stech”
della zona sommitale della collina, con destinazione d’uso a “Parco
naturalistico-archeologico”, di un’ area sottostante edificata, e dell’ area
contigua -ad ovest- fino alla zona sottoposta a vincolo archeologico situata
dietro alla Chiesa di Santa Maria in Colle.
Il progetto dovrebbe considerare nella sua unitarietà tutte queste aree e
facendo proprio questo criterio progettuale generale, il sentiero di “Via dei
Stech” può diventare l’ elemento territoriale-paesaggistico di unificazione.
La possibilità di cofinanziamento con l’ Azione 3 della Misura 323/A,
prevederà, attraverso una progettazione preliminare-definitiva, di definire
nello specifico i lavori ed i costi più urgenti per una reale valorizzazione
paesaggistica di tutte le aree pubbliche già sottoposte a vincolo.
Infine si ritiene importante che l’ auspicabile unitario progetto paesaggistico
per il sentiero di Via dei Stech, identifichi, anche con opportuna segnaletica
plurilingue o con idonei elementi multimediali, sia gli aspetti floro-faunistici,
paesaggistici ed archeologici presenti nelle aree sopradescritte, non
dimenticando nel contempo di evidenziare - sia ai cittadini come al turista la particolarità di questi luoghi il cui “genius loci” è carico di memorie ed è
radicato nell’immaginario collettivo delle popolazioni diventando testimonianza di vita collettiva.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Valorizzazione del paesaggio rurale, del sentiero di Via dei Stech, delle aree
vincolate contermini, per un importo stimato dei lavori superiore ad €
130.000,00
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
205
VO44
"STRADONE DEL BOSCO"
Veduta di una porzione del percorso che circonda il Montello
206
DATI IDENTIFICATIVI
Particolaredellacartellonisticaedellestrutture
lungoloStradondelBosco
Vedutadiun'areadisosta
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
Nome del sito/
manufatto
"Stradone del Bosco"
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi e identità
locali
Parole chiave
Paesaggio, percorso,
Montello
Localizzazione
(Comune):
Si sviluppa ai piedi
del Montello
Coordinate GIS:
17 43 237; 50 75 299
Proprietà
Demaniale
Accesso al
pubblico
Libero.
VO45
Vi si giunge dalle
strade che dai centri
comunali portano al
versante Sud del
Montello.
207
DESCRIZIONE
Descrizione del
sito
Caratteristiche del sito
Il percorso si sviluppa a Sud del Montello e interessa i comuni di Nervesa,
Giavera, Volpago, Montebelluna e Crocetta, qui si unisce alla Strada
Panoramica che collega il versante Nord del Montello.
Lo Stradon offre la possibilità di lunghe passeggiate e giri in bicicletcontita,
consentendo a tutti di raggiungere i luoghi ricchi di storia segnati da eventi
importanti che tutt’oggi caratterizzano questo paesaggio.
Ville patrizie, chiese e abbazie, ex conventi, sistemi d’irrigazione, case
coloniche e persone del luogo sono tutti elementi paesaggistici osservabili
dallo Stradone del Bosco.
Il percorso dello “Stradon” si compone di otto soste attrezzate tra Nerversa e
Crocetta. A Volpago del Montello, sono presenti un gran numero di elementi
paesaggistici visibili dallo stradone, dei quali possiamo citare in località
Selva del Montello: la Barchessa Bressa-Marcello-Loredan, Villa PriuliBarea, barchessa di ca’ Marcello, Villa Valliano Sernagiotto con chiesetta,
giardino, laghetto, barchesse e scuderia, Villa Avogari-Guizzo-Marseille con
attigua Casa Scola Fassa, in località lavajo, si trova la cinquecentesca Villa
Navagero-Erizzo-Sernagiotto. Giungendo alla sosta denominata “dei Manin”,
antica e potente famiglia, possimo incontrare: Villa Bressa ed il tempietto di
S. Carlo Borromeo.
Tutti questi elementi di storia veneta, più o meno conservati, riescono a
dare un’immagione degli interessi e delle forze che nei secoli scorsi
governarono il territorio rendendolo ciò che è ora.
Bibliografia
Guida “Stradone del Bosco”, 2006
Frequentazione
turistica
Medio/alta, la sua posizione e la sua funzione connettiva rendono l'itinerario
fruibile e frequentato.
Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
208
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
L’arredo urbano e la segnaletica turistica presente è in evidente stato di
degrado.
Proposte di
intervento
Risulta necessario ripristinare le aree di sosta disposte lungo il percorso e la
cartellonistica presente, integrandola ai fini di illustrare in modo efficace il
paesaggio, definendo inoltre una strategia turistica che consideri lo stradone
del bosco quale principale corridoio turistico dal quale si possano
raggiungere i luoghi di pregio presenti sul colle.
La cartellonistica relativa, dovrà quindi essere resa più efficace nell’indicare
gli elementi di interesse dalla zona.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione straordinaria (rifacimento sedime, fondo stradale, argini,
opere strutturali e messa in sicurezza): € 60.000
Realizzazione e/o sistemazione area di sosta e parapetti: € 40.000
Totale complessivo: € 100.000
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
209
VO45
IL MONTELLO
Inquadramento Territoriale del "Montello" SIC IT 3240004
210
DATI IDENTIFICATIVI
IlMontello:aspettinaturalistici
Nome del sito/
manufatto
Il Montello
Tipologia e
numero
identificativo
Il Rilievo Collinare del
Montello
Parole chiave
Montello, itinerari,
storia, natura
Localizzazione
(Comune):
Comuni di:
Montebelluna,
Giavera del Montello,
Volpago del Montello,
Crocetta del Montello
e Nervesa della
Battaglia
Coordinate GIS:
17 42 058; 50 77 945
Proprietà
Pubblica
Accesso al
pubblico
Dalle strade che dai
centri dei cinque
Comuni del Montello,
si collegano allo
Stradone del Bosco
VO45
IlMontello:aspettiantropologici
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
211
DESCRIZIONE
Descrizione del
sito
Caratteristiche del sito
Il sito del Colle Montello, è inserito nel Sito di Importanza Comunitaria IT
3240004. Ai fini di una sua precisa localizzazione si prende come riferimento
puntuale…
Trattasi di una porzione di territorio collinare, situato nell’alta pianura
trevigiana, a ridosso del corso del fiume Piave. La giacitura è
completamente e variabilmente acclive.
L’ambito presenta una morfologia peculiare dovuta alla natura carsica del
substrato e all’erosione superficiale. Si osserva una diffusa presenza di
fenomeni carsici, con un articolato sistema di cavità sotterranee che rendono
il Montello un ambito di estremo interesse, probabilmente il miglior episodio
di carsismo in Europa. Lungo circa 13Km, il suo punto più elevato è Collesel
Val dell’Acqua ed ha una quota di 371m sul livello del mare, metre la quota
media è di circa 100m. Un tempo il colle era quasi esclusivamente coperto
da boschi di querce. La vulnerabilità ambientale di questo sito si presenta
dal punto di vista della convivenza tra l'aspetto faunistico-vegetazionale e la
presenza di antropizzazione.
Tipi di HABITAT presenti nel sito e valutazione:
9260 - Boschi di Castanea sativa: Copertura 10%; Rappresentatività B;
Superficie relativa 2%>p>0%; Stato di conservazione B; Valutazione globale
B.
8310 - Grotte non ancora sfruttate a livello turistico: Copertura 10%,
Rappresentatività A; Superficie relativa 2%>p>0%; Stato di conservazione
A; Valutazione globale A.
UCCELLI elencati nell'Allegato I della Direttiva 79/409/CEE: Pernis apivorus,
Circaetus gallicus, Crex crex, Asio otus, Bubo bubo, Colomba palumbus,
Picus virdis, Caprimulgus aeuropaeus.
MAMMIFERI elencati nell'Allegato II della Direttiva 42/43/CEE: Myotis
myotis, Minopterus schreibersii, Rhinolophus ferrum-equinum, Rhinolophus
hipposideros.
Classi: A Elevato / B Medio / C Sufficiente / D Non sufficiente
Bibliografia
Scheda Rete Natura 2000 Sito di Importanza Comunitaria IT 3240004;
Direttiva 79/409/CEE, Allegato I; Direttiva 42/43/CEE, Allegato II; Piano
d’Area del Montello
Frequentazione
turistica
Alta, per il suo valore paesaggistico, storico e naturalistico.
Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
212
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il Colle Montello, è un luogo che rispetto ai secoli scorsi, risulta
paesaggisticamente poco conservato nei suoi tratti naturalistici originari, ma
che comunque anche grazie alla pianificazione d’area degli ultimi decenni,
sta permettendo agli operatori locali interventi che seppur vincolati sotto
molti aspetti, vanno ad incentivare uno sviluppo futuro che valorizzi gli
aspetti rurali di questo paesaggio.
Proposte di
intervento
Nel Colle Montello, molteplici sono le azioni progettuali per la valorizzazione
paesaggistica dei luoghi che prevedono opere per il recupero/ripristino del
paesaggio collinare e la realizzazione di osservatori paesaggistici e/o
naturalistici.
Il recupero dei sentieri pedonali, il restauro/ristrutturazione dei muri a secco
o in sasso, la realizzazione di aree di sosta, di nuovi “punti di osservazione”
sul paesaggio circostante, la realizzazione di segnaletica turistica per
itinerari ciclabili, sentieri pedonali, sono alcune delle azioni progettuali
proposte ed attivabili sia da soggetti pubblici che privati.
Lo Stradone del Bosco è un esempio già in parte realizzato che mette in
luce le possibilità di valorizzazione di questa peculiare collina ai fini turisticoricreativi.
Cantierabilità
X Nessun progetto “di sistema” è al momento presente nel Montello
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Gli interventi dovrebbero essere coordinati tra operatori privati ed
eventualmente proprietà pubblica, con interventi inferiori a € 100.000,00, per
ogni singola pratica.
Si prevedendo opere di manutenzione straordinaria/ordinaria, nuove aree di
sosta, osservatori naturalistici e paesaggistici, piani di manutenzione per il
ripristino paesaggistico dei luoghi, segnaletica turistica.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
213
GI48
FONTANA: “BUORO VECCHIO”
Buoro Vecchio:
veduta della zona verde adiacente all’alveo del Piave
214
DATI IDENTIFICATIVI
Scorcio della sorgente Nome del sito
Fontana: “Buoro
Vecchio”
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Sorgente, zona
umida, paesaggio
fluviale
Localizzazione
(Comune):
Alveo del Piave
Giavera del Montello
Coordinate GIS:
17 43 141; 50 81 078
Proprietà
Privata, in
concessione
demaniale
Accesso al
pubblico
Su richiesta per scopi
turistico-didattici
previo contatto con
l’ufficio cultura del
Comune di Giavera
GI48
La zona delle risorgive vicina alla fontana Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
215
DESCRIZIONE
Descrizione
del sito
Caratteristiche del sito
Si tratta di un ambito cartografato e schedato negli elaborati del Piano
d’Area del Montello, in cui le componenti naturalistiche si intrecciano con
quelle idrogeologiche, che si identificano con la grotta, la sorgente e le
risorgive.
Il sito è localizzato ai piedi dei contrafforti del massiccio del Montello,
adiacente all’alveo del Piave, all’interno di quel particolare contesto
geomorfologico costituito dalla ripida scarpata digradante verso il fiume,
caratterizzato dal fenomeno del carsismo e dal susseguirsi di grotte ed
anfratti. La grotta del Buoro rappresenta proprio uno degli elementi
geografici più significativi di questo ambito perifluviale, con le acque
abbondanti che sgorgano dal sottosuolo e alimentano le risorgive locali, un
ambiente che non a caso ha ispirato fiabe e leggende tramandatesi nei
secoli nel territorio montelliano. Di grande valore naturalistico è anche il
bosco a ceduo che si estende intorno alla grotta, testimonianza della
vegetazione potenziale di altre aree umide simili, ora invece occupate da
robinieti che hanno sostituito le specie originali. Oltre la zona boschiva,
verso l’alveo del Piave, si estende il terrazzo alluvionale ricoperto da manto
erboso e connotato dalla presenza di siepi costituite da esemplari arborei di
vario tipo.
Relativamente alla Rete Natura 2000, l’ambito del Buoro Vecchio si trova
all’interno delle aree ZPS “Grave del Piave” (IT3240023) e SIC “Grave del
Piave-Fiume Soligo-Fosso di Negrisia” (IT3240030) ed è contiguo al SIC del
Montello (IT3240004).
Bibliografia
Schedato, quale “Luogo di Valore”, dalla Fondazione Benetton Studi
Ricerche – Treviso.
Frequentazione
turistica
Bassa, legata essenzialmente alle visite di carattere didattico alla grotta e
alle risorgive. Una riqualificazione dell’area ne potenzierebbe decisamente
l’attrattività e con essa le presenze turistiche.
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
 BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
216
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
L’ambito del Buoro Vecchio è caratterizzato da un bosco misto con
interessanti esemplari di farnia e faggio e dalla presenza di una vasta area
prativa, con ruscelli costeggiati da grandi siepi di platani, pioppi e salici
purtroppo in stato di abbandono.
Proposte di
intervento
Il contesto geografico qui analizzato si trova in stato di degrado e dovrà
essere conservato, riqualificato e protetto essendo un ambiente regolato da
peculiari e fragili meccanismi naturali.
Per l’ambito del Buoro Vecchio dovrà essere predisposto uno specifico
Piano d’azione in conformità agli obiettivi di conservazione della Direttiva
43/92/CE e alle disposizioni regionali relative alla gestione delle ZPS
contenuto all’interno di un apposito strumento attuativo di iniziativa pubblica
(P.di R.I.P). Il R.I.P. dovrà essere finalizzato alla valorizzazione degli aspetti
naturalistici secondo l’approccio di conservazione della biodiversità e alla
salvaguardia degli ambiti naturali circostanti. In seguito sarà opportuno
migliorarne l’accessibilità ed eventualmente creare una zona attrezzata per
garantire la fruibilità turistica del sito, soprattutto per scopi didattici.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Studio di approfondimento a scala locale con individuazione degli obiettivi di
conservazione, ripristino e gestione degli habitat nell’ambito, per una spesa
di € 20.000. Attuazione delle misure di conservazione e di miglioramento
della zona umida con strategie di ripristino naturalistico, comprendenti
campagna di comunicazione, di marketing territoriale e indennizzi, con una
spesa prevista di € 40.000. Spesa totale complessiva: € 60.000.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
217
GI49
PAESAGGIO DI RISORGIVA
A CUSIGNANA BASSA
Paesaggio agricolo a Cusignana Bassa:
veduta dei campi chiusi delimitati da siepi arboree
218
DATI IDENTIFICATIVI
Viabilità vicinale all’interno del sito Nome del sito
Paesaggio di
risorgiva a Cusignana
Bassa
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggio a
carattere naturalistico
Parole chiave
Paesaggio rurale,
risorgive, corridoio
fluviale
Localizzazione
(Comune):
Via Lavaio
Giavera del Montello
Coordinate GIS:
17 48 881; 50 73 608
Proprietà
Privata eccetto le
strade vicinali
comunali che
attraversano la zona
agricola
Accesso al
pubblico
Libero accesso,
percorrendo la SP 90
e svoltando in via
Toniolo e quindi via
Lavaio a sud di
Cusignana
GI49
Paesaggio di risorgiva con siepi e campi chiusi Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
219
DESCRIZIONE
Descrizione
del paesaggio
Caratteristiche del paesaggio
L’ambito rurale di Cusignana Bassa, interamente pianeggiante, è situato
nella parte meridionale del Comune di Giavera del Montello, al confine con i
territori comunali di Arcade e Povegliano. L’area è delimitata nel PRG quale
“zona agricola di tutela integrità ambientale”.
Si tratta di un paesaggio agricolo di risorgiva di notevole interesse, in quanto
è caratterizzato dalla presenza di campi chiusi delimitati da rogge e siepi
arboree, all’interno dei quali sono tuttora rinvenibili dei pregevoli esempi di
prato stabile.
L’intero sito si contraddistingue per la ricchezza di acque e di vegetazione,
concentrata soprattutto lungo i fossati che attraversano campi e aree prative
e che comprende anche alberi ad alto fusto.
Questo contesto seminaturale, solcato dal torrente Giavera e accessibile per
mezzo della viabilità campestre ben conservata, rappresenta una sorta di
“oasi verde” paesaggisticamente rilevante all’interno di un territorio
intensamente antropizzato come quello dell’alta pianura trevigiana, e
necessita quindi di essere preservato.
Bibliografia
Schedato, quale “Luogo di Valore” dalla Fondazione Benetton Studi
Ricerche – Treviso.
Frequentazione
turistica
Bassa, dal momento che le strade vicinali, i sentieri e le capezzagne
presenti all’interno del sito sono utilizzati quasi esclusivamente dai
proprietari dei fondi per l’accesso alle zone coltivate e per le attività svolte
all’interno di esse.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI (4 km)
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA (2 km)
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA (4 km)
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
220
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Il paesaggio agricolo che connota l’estremità meridionale del Comune di
Giavera del Montello, nonostante mantenga in parte i suoi caratteri di
seminaturalità, è interessato dalla presenza, all’interno di esso, di estese
aree dedicate alla coltura della vite e ai seminativi, che hanno
inesorabilmente alterato l’aspetto originario del sito e che rischiano di
compromettere definitivamente questo fragile sito umido.
Allo stesso tempo il contesto di risorgiva in questione è delimitato ad ovest
dalla zona industriale situata a sud di Cusignana, che crea un certo impatto
sia sotto l’aspetto visivo che quello acustico.
Proposte di
intervento
Considerata la situazione di “sofferenza” in cui si trova attualmente la zona
di risorgiva di Cusignana Bassa, risulta innanzitutto fondamentale definire i
confini dell’area all’interno della quale avviare dei possibili interventi di
valorizzazione, localizzata ad est della zona industriale di Cusignana e
attraversata dal torrente Giavera e dalle strade vicinali comunali Via Lavaio,
Via Caramini e Via Carrer (quest’ultima in Comune di Arcade).
Un’azione di primaria importanza potrà quindi essere sicuramente la
limitazione delle coltivazioni presenti nel sito e il parallelo recupero, ove
possibile, degli elementi ambientali e paesaggistici compromessi quali
fossati, rogge, siepi, alberature, prati stabili, sentieri, al fine di rendere
fruibile turisticamente la zona verde anche attraverso l’ideazione di un breve
percorso naturalistico locale lungo le strade campestri e le capezzagne che
caratterizzano questo ambito rurale.
Nell’ottica di una completa riqualificazione a scopo ricreativo si propone la
creazione di una o più aree di sosta attrezzate, dotate della relativa
segnaletica, per valorizzare ulteriormente l’itinerario ipotizzato.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Totale stimato complessivamente in € 130.000 considerando il Comune di
Giavera del Montello quale beneficiario dell’area naturalistica e dei percorsi
all’interno di essa.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
221
NE52
PORTO DEGLI ZATTIERI
Porto degli Zattieri:
veduta dell’antica banchina di approdo
222
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Porto degli Zattieri
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti
appartenenti alla
Memoria storica
NE52
Il sentiero di accesso all’antico Porto degli Zattieri Parole chiave
Porto fluviale,
fluitazione, passo
barca
Localizzazione
(Comune):
Via Lungo Piave
Nervesa d. Battaglia
Coordinate GIS:
17 49 474; 50 79 760
Proprietà
Demaniale
Accesso al
pubblico
Libero, il sito si trova
nella zona golenale a
ridosso del centro
abitato di Nervesa
Il “Muro Canonico” e la zona del passo barca Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
223
DESCRIZIONE
Descrizione
del sito
Caratteristiche del sito
L’antico porto fluviale di Nervesa, riportato completamente alla luce nel
corso delle campagne di scavo dell’estate del 2012, costituisce uno dei siti
più importanti a livello storico-culturale dell’area montelliana. Fin dall’epoca
medievale fu infatti uno dei fulcri delle attività commerciali che si svolgevano
lungo l’asta del Piave. Il fiume fu per secoli la via di comunicazione più
importante fra le Dolomiti e la Serenissima e il porto di Nervesa
rappresentava uno snodo fondamentale fra l’alto e il basso corso dell’asse
fluviale plavense.
Al porto di Nervesa è legata l’attività degli zattieri, che dal bellunese, e più
precisamente da Perarolo, trasportavano i tronchi provenienti dai boschi
delle valli del Cadore verso valle e oltre fino a Venezia, prima per la
costruzione delle navi della flotta della Serenissima e poi per rifornire di
legname le segherie poste in prossimità delle sponde del Piave. La discesa
dei tronchi (in parte assemblati fra loro per formare le zattere per la
navigazione), chiamata fluitazione, iniziava dal cidolo di Perarolo e veniva
effettuata da equipaggi esperti che si davano il cambio nei porti di
Codissago, Belluno e Nervesa, dove sostavano nelle locali osterie prima di
far ritorno a casa. Fino alla prima metà del secolo scorso la golena del Piave
adiacente al centro abitato di Nervesa era perciò un luogo molto frequentato,
per i traffici commerciali nell’area portuale e anche per la presenza del vicino
passo barca che conduceva a Colfosco, sulla riva sinistra del fiume.
Bibliografia
AA.VV., Il Piave, Cierre, Verona, 2000;
G. Caniato, La via del Fiume dalle Dolomiti a Venezia, Cierre, Verona, 1993;
D. Perco, Zattere, zattieri e menadàs. La fluitazione del legname lungo il
Piave, Comune di Castellavazzo, 1988.
Frequentazione
turistica
Bassa, dal momento che il sito è stato solo recentemente portato alla luce.
Una sua riqualificazione definitiva potrebbe avere una certa ricaduta a livello
turistico, considerando il contesto paesaggistico di gran valore in cui si trova
l’area portuale.
X STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
224
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
La zona portuale di Nervesa, rimasta per decine di anni sepolta nell’area
golenale del Piave sotto ai detriti portati dal fiume e alle macerie degli edifici
distrutti dagli eventi bellici, è ritornata accessibile in seguito agli scavi
intrapresi dai volontari locali e in particolare dall’Associazione “Battaglia del
Solstizio”. Allo stato attuale la banchina e il punto di approdo sono stati del
tutto ripuliti e delimitati da una recinzione provvisoria, che li divide dal resto
dell’area prativa adiacente al letto fluviale.
Contestualmente è stata creata una rampa di accesso all’area archeologica
dotata di staccionata, che dal centro abitato di Nervesa, presso il “Muro
Canonico” (che delimita le pertinenze fluviali del Piave), scende verso
l’alveo.
Proposte di
intervento
Il porto delle zattere di Nervesa, dopo essere stato riportato alla luce,
necessita di interventi che ne garantiscano la conservazione e la resistenza
agli agenti atmosferici, che ne potrebbero compromettere la struttura. Si
ipotizza pertanto il consolidamento delle pietre che compongono la banchina
portuale mediante un trattamento con prodotti specifici (come suggerito dai
tecnici dell’impresa che ha condotto la campagna di scavo), per mantenere
intatto l’approdo.
Allo stesso tempo si propone la riqualificazione della zona dell’alveo fluviale
in prossimità del porto, che preveda da un lato la sistemazione del terreno
adiacente all’area archeologica, al momento decisamente sconnesso, e
dall’altro la costituzione di un parco fluviale attrezzato che comprenda anche
il sito del passo barca posto poco più a sud e l’aggancio con l’Itinerario “dei
Croderi” a nord.
La valorizzazione dell’area del porto degli zattieri e del passo barca potrebbe
inoltre comprendere la disposizione di segnaletica informativa di tipo turistico
e la realizzazione di una brochure o di un DVD divulgativo che mettano in
risalto le peculiarità storico culturali di questi siti.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Gli interventi prevedono una spesa complessiva di € 130.000, considerando
il Comune di Nervesa o un’associazione, ipoteticamente il sodalizio
“Battaglia del Solstizio”, come possibile beneficiario.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
225
NE53
BUNKER E TRINCEE
DELLA GRANDE GUERRA
Bunker e trincee della Grande Guerra:
postazione lungo il “Sentiero Brigata Lucca”
226
DATI IDENTIFICATIVI
Nome del sito
Bunker e trincee della
Grande Guerra
Tipologia e
numero
identificativo
Manufatti
appartenenti alla
Memoria storica
NE53
Mappa del “Sentiero Brigata Lucca” (in rosso) Parole chiave
Grande guerra,
manufatti bellici,
paesaggio fluviale
Localizzazione
(Comune):
Località Santa Croce
Nervesa d. Battaglia
Coordinate GIS:
17 46 070; 50 82 610
Proprietà
Privata, in zone
sottoposte a vincolo
Accesso al
pubblico
Libero. Visite guidate
a cura
dell’Associazione
Storico Culturale
“Battaglia del
Solstizio”
Lavori di recupero di una postazione Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
227
DESCRIZIONE
Descrizione
del manufatto
Caratteristiche del manufatto
Si tratta di un insieme di siti disposti lungo un percorso, denominato
“Sentiero Brigata Lucca”, che raccorda 6 bunker fortificati in cemento
armato, manufatti bellici che componevano la prima linea di difesa avanzata
del Montello. Ognuno di essi presenta diverse postazioni per armi da fuoco
automatiche, mentre in alcuni sono presenti anche osservatori, postazioni
per batterie da trincee di piccolo calibro e comandi di compagnia alloggiati in
strutture interrate.
Il complesso di siti si sviluppa da Via Lama (Presa numero 4) a Via Carretta
(Presa numero 6) in località S. Croce del Montello, nell’estrema parte
orientale del Montello, lungo l’alveo del Piave. La zona è ricca di grotte e
sorgenti d’acqua, alcune di esse utilizzate proprio come postazione.
Bibliografia
AA.VV., Guida ai Luoghi della Grande Guerra nelle Province di Belluno,
Treviso, Venezia e Vicenza, 2008.
Frequentazione
turistica
Buona, calcolando che l’Associazione “Battaglia del Solstizio” ha stimato un
afflusso di circa 150-200 persone al mese, presenti soprattutto durante il
periodo primaverile ed estivo.
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
228
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Per merito dell’Associazione “Battaglia del Solstizio” una parte delle strutture
sono state recuperate, altre versano ancora in uno stato di totale abbandono
e sono inagibili al pubblico.
Proposte di
intervento
Si propone il recupero del sistema fortificatorio mancante, costituito da
bunker, postazioni e osservatori.
Terminati i lavori di ripristino dei siti messi in progetto, sarà opportuno
continuare il percorso di recupero della prima linea del Montello, unendo al
sito già esistente gli altri manufatti presenti sul territorio, al fine di creare un
percorso storico culturale che abbia inizio dal centro di Nervesa e giunga
fino al limite geografico comunale, ovvero alla presa numero 7,
comprendendo al suo interno anche il passaggio attraverso la zona
dell’aviosuperficie “Francesco Baracca”, dove a breve sarà costituito un
“Museo dell’Aria” unico nel suo genere.
In ultima istanza si propone di disporre nella zona interessata dagli interventi
alcuni cartelli esplicativi, sia di carattere storico che ambientale, per
valorizzare da un lato i luoghi legati agli eventi bellici e dall’altro le
eccellenze di tipo paesaggistico.
Cantierabilità
 Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
X Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Gli interventi ipotizzati prevedono orientativamente una spesa di € 10.000
per il ripristino dei manufatti in muratura e la messa in sicurezza del sito e €
8.000 per la fornitura dei cartelli tematici-esplicativi, per un totale
complessivo di € 18.000.
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
229
NE54
ITINERARIO DEI CRODERI
Veduta del percorso e del suo inserimento nel paesaggio
230
DATI IDENTIFICATIVI
Particolaredelpercorsoedelpaesaggio
Nome del sito/
manufatto
Itinerario dei Croderi
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Paesaggio, itinerario,
Montello
Localizzazione
(Comune):
Santa Croce di
Nervesa della
Battaglia
Coordinate GIS:
17 48 510; 50 80 183
Proprietà
Demaniale
Accesso al
pubblico
Libero.
NE54
Il punto di partenza
del sentiero è situato
nel Comune di
Nervesa della
Battaglia
Vistadelpercorso
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
231
DESCRIZIONE
Descrizione del
sito
Caratteristiche del sito
L’itinerario, prende il nome dagli antichi scalpellini che nei secoli scorsi si
sono dedicati ad estrarre blocchi di pietra dalle cave di “croda” sulla
scarpeta adiacente al Fiume Piave. Parte del percorso corre su di un’antica
via commerciale che univa il Montello e l’abitato di Nervesa al porto fluviale,
dove attraccavano le zattere.
Il percoso, partendo da Nervesa, costeggia il Piave, fino ad incontrare il
prolungamento della presa IV, che dal greto del fiume sale verso Santa
Croce. Il circuito, pedonabile e ciclabile, si chiude percorrendo parte della
strada panoramica.
Punti d’interesse del percoso sono: Ponte dei Croderi, realizzato secoli fa
per il trasporto delle crode dalle cave ai vicini nuclei insediativi, in quanto la
costante presenza d’acqua rendeva impossibile una bonifica del luogo; la
Scarpata che segna il limite del largo solco scavato dal fiume e costituisce
una linea netta di separazione tra le grave del Piave ed il terrazzamento di
origine alluvionale sovrastante; il Tavaran Grando, una delle grotte carsiche
più famose del Montello.
Bibliografia
G.A.L. 4 – Gruppo di Azione Locale, Scoprire il Montello: economia, storia,
natura e tempo libero
Frequentazione
turistica
Media, come molti degli itinerari montelliani, soffre di scarsa visibilità
turistica. Nel futuro potrebbe avere maggior importanza e visibilità essendo
un itinerario di diversi campi d’interesse, potrebbe, fungere da volano per
molte attività turistico-ricettive.
Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
232
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
Medio, il sentiero e la cartellonistica necessitano di un azione di
miglioramento che ne favorisca la fruibilità e la visibilità.
Proposte di
intervento
Ripristino delle aree di sosta esistenti ed
installazione di nuova
cartellonistica adeguata agli standard più innovativi dei servizi informativi
moderni.
Si propone inoltre la definizione di strategie turistiche che ad esempio per
mezzo di una nuova cartellonistica in grado di integrarsi ai moderni strumenti
interattivi, permetta all’utente una maggiore conoscenza del sistema
paesaggistico locale.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione straordinaria (sistemazione aree di sosta, ripristino viabilità e
pavimentazione di accesso, messa in sicurezza delle recinzioni e dei
parapetti): € 50.000
Cartellonistica e punti informativi (storia, natura e paesaggio): € 20.000
Totale complessivo: € 70.000
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
233
NE55
GROTTA DEL "TAVARAN GRANDE"
Veduta dell'apertura dall'interno della Grotta
234
DATI IDENTIFICATIVI
Vistadall’internodellaGrotta
Particolaredellaparteesterna
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
Nome del sito/
manufatto
Grotta del "Tavaran
Grande"
Tipologia e
numero
identificativo
Paesaggi a carattere
naturalistico
Parole chiave
Geologia, Montello
Localizzazione
(Comune):
Santa Croce di
Nervesa della
Battaglia
Coordinate GIS:
17 45 286; 50 82 454
Proprietà
Demaniale
Accesso al
pubblico
Libero.
NE55
La grotta è uno dei
luoghi di interesse
dell’esistente
Ininerario dei Croderi.
Il circuito è sia
pedonabile che
ciclabile (è
consigliato il solo uso
della mountain-bike
per il tratto
sconnesso che
costeggia il greto del
fiume e lungo il quale
si può raggiungere la
grotta del Tavaran).
235
DESCRIZIONE
Descrizione del
sito
Caratteristiche del sito
Il Tavaran, che nella zona viene comunemente chiamato “Bus del Tavaran”,
è situato a 100 m di quota, si attiva come sorgente soprattutto nei periodi
umidi, è una delle grotte di più facile accesso che si sviluppa in forma
suborizzontale per circa 100 m.
L’ingresso è costituito da una spettacolare caverna con due ampie entrate,
una più alta ed una più bassa dove sgorga una corso d’acqua dalla portata
di 30 litri al secondo durante i momenti di magra.
Le caratteristiche della parte esplorabile, sono quelle tipiche del reticolo
carsico: vi è un labirinto di piccole gallerie che costeggiano il tratto
principale, queste sono quasi tutte poste su più piani e sono catturare dalla
galleria principale, dove è possibile notare una serie di crolli ed allargamenti,
tutti elementi che indicano una notevole evoluzione carsica.
Nel complesso la grotta si sviluppa per 495m e la temperatura media è di
12°C costanti per tutto l’anno.
La grotta situata nel versante Nord ai piedi del Montello, è inserita
nell’itinerario paesaggistico-culturale dei Croderi e si affaccia sul corso del
Fiume Piave.
Bibliografia
B. Castiglioni, Montello, 3KCL Karstic Cultural Landscapes, 2005
G.A.L. 4 – Gruppo di Azione Locale, Scoprire il Montello: economia, storia,
natura e tempo libero
www.caidolo.it/speleo/grotte/tavaran
Frequentazione
turistica
Basso, il sentiero da cui è accessibile risulta sconnesso e non a norma di
sicurezza. Essendo un elemento naturalistico tipico del paesaggio del
Montello, potrebbe diventare un’importante meta turistica, soprattutto perché
al momento è inserito in un itinerario (Croderi) che comprende elementi e
luoghi afferenti a più campi di interesse (storico, culturale, paesaggistico,…).
Connessione con altri itinerari turistici esistenti:
 STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
X PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA
 STRADA DELL’ARCHITETTURA
X BICINVACANZA
 ITINERARIO MARCA STORICA “IL FEUDO DEGLI EZZELINI”
236
STATO DI CONSERVAZIONE E PROPOSTE
DI INTERVENTI PROGETTUALI
Stato di
conservazione
La grotta, essendo carsica, è in continua modificazione; ciò richiede continui
sopralluoghi speleologici per verificare lo stato di sicurezza.
Attualmente il sentiero di accesso risulta poco fruibile da escursionisti
dilettanti.
Proposte di
intervento
Risulta prioritario intervenire sul sentiero d’accesso con opere di rifacimento
e messa in sicurezza. Oltre a ciò è utile, se non necessario intervenire sulla
cartellonistica sia per l’accesso al sentiero sia per la descrizione del sito, con
tutti gli aspetti correlati (fauna, flora, storia,…).
Al fine di dare la visibilità e “mettere a sistema” la grotta, si propone la
realizzazione e la diffusione locale e non di opuscoli informativi, oltre che un
sito dedicato.
Cantierabilità
X Nessun progetto
 Progetto di fattibilità
 Progetto definitivo
Azione attivabile
e costo stimato
Azione 3:
Manutenzione ordinaria (pulizia, sistemazione degli accessi, creazione di
segnaletica e indicazioni): € 30.000
Realizzazione percorso (realizzazione e integrazione delle vie d'accesso con
un percorso sicuro e individuabile): € 50.000 / 60.000
Totale complessivo: € 90.000
Il patrimonio rurale del Montello e dei Colli Asolani
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Bunker della
Grande Guerra
Nervesa della Battaglia
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