Periodico della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola
Anno VII
Ottobre 2006
Numero 26
OTTO ANNI
INSIEME
a Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola,
fondata nel 1997, è diventata un’istituzione a tutti gli effetti
durante l’Assemblea costitutiva del
16 ottobre 1998. Da allora sono trascorsi otto anni e in questo lasso di
tempo, giorno dopo giorno, la “Dante” ha prosperato e si è fatta notare
non solo per la sua attività, ma anche per molti altri fattori importanti. Mi sto riferendo ai calorosi rapporti d’amicizia, all’inclusione di
molti giovani in tutti i settori, all’allegria che non manca mai, agli
stretti rapporti di collaborazione,
alle tante occasioni d’incontro dove
è poi sempre molto difficile sciogliere la compagnia perché è bello stare
insieme.
Questo affiatamento ha fatto sì
che in questi otto anni anche le varie attività abbiano riportato successi e progressi continui.
Ecco come è strutturata oggi l’attività della C.I. “Dante Alighieri” di
L
Il granellino
Ogni fruto vol la sua stagion
SOMMARIO
Lettere & Messaggi
Segnalazioni
Spettacoli
Anteprima Spettacoli
Concorsi
Vocabolarietto
Sport & Ricreazione
Ultima Pagina
2 - 5
6 - 9
10 - 17
17
18 - 22
22
23 - 27
28
Isola, con accanto l’anno di
fondazione.
Settore Artistico:
Compagnia
Filodrammatica
(2000), Compagnia Giovanile di EtnoTeatro (1999), Cantanti di musica leggera (2000), Minicantanti
(2000), Gruppo Folk Canoro (2005),
Gruppo Femminile di Creatività e
Abilità Manuale (2006).
Settore Culturale:
Sezione Storia Patria (1999),
Editoria (1999), Gruppo Composizioni Letterarie (2000), Corsi - Recupero del dialetto, Recitazione, Dizione - (2000), Conferenze (1998),
Mostre (2001), Attività bibliotecaria
(1999)
Settore Sportivo:
Squadra di Calcetto over 30
(1997), Squadra di Calcetto under
30 (2001), Scacchi (2002), Tennistavolo maschile under 30 (2000), Tennistavolo over 30 (2000), Tennistavolo femminile under 30 (2000),
Tennis (2001), Pesca (2006).
Settore Ricreativo:
Tornei e giochi societari (1999),
Incontri conviviali (1998), Feste per
i bambini e altri intrattenimenti
(1999).
Beh, insomma, non è certo poco,
tenendo conto che questi gruppi non
stanno soltanto scritti sulla carta,
bensì svolgono un’attività intensa e
proficua.
Dopo otto anni di serio impegno
però siamo convinti che la “Dante
Alighieri” meriterebbe migliori condizioni di lavoro. Ci si accontenterebbe dell’aggiunta di un vano in
piena autonomia (accanto all’unica
sala e all’ufficio), come del resto si
richiede già da tempo, così da riuscire a distribuire in modo più consono
e adeguato le varie attività, senza
rinunce come accade ora. Ma anche
per non dover rifiutare, come si sta
facendo attualmente, ai libri che ci
vengono offerti in regalo, ma anche
ai fondi librari.
Casa Manzioli, sede della Comunità Italiana di Isola, e quindi anche della “Dante Alighieri”, è un
bellissimo edificio, ben ristrutturato
che lascia incantati tutti i visitatori.
Meno incantate sono invece le persone che in esso offrono la loro attività diretta o indiretta - compresi
gli spettatori che sono costretti a
raggiungere a piedi il terzo piano,
ambiente irraggiungibile dai portatori di handicap e dalle persone anziane.
Con le temperature che ogni anno aumentano di qualche grado e
con l’estate che che si prolunga ampiamente nei mesi autunnali, essere senza condizionatore significa
bloccare per troppo tempo l’attività.
Ci auguriamo che già prima dell’arrivo della prossima primavera, questo problema venga finalmente risolto.
Amina Dudine
AVVERTENZA
Sia il programma usato per l’impaginazione, sia l’inserimento de
La Colomba su Internet (dal
2004) in formato PDF non accettano i segni diatonici (chiamate
volgarmente pipette) sulle consonanti slovene e croate. Pertanto ci
troviamo costretti a non segnarli
nelle lettere “c” “s” “z”. Per questa
nostra scelta obbligata ci scusiamo fin d’ora.
Lettere & Messaggi
2
La Colomba - Anno VII - N° 26
CI HANNO SCRITTO:
da Isola, il Direttore del Porting
d.o.o. e Marinvest d.o.o. sig. Enrico
Galassi
22 settembre 2006
Da colloqui con gli abitanti di
Izola sulla gestione e sul completamento dei lavori in marina, mi sono
reso conto che non c’è conoscenza
della situazione conflittuale che impedisce il completamento della costruzione del Porto Turistico.
Ho pertanto scritto quanto segue e mi rivolgo alla Vostra Redazione chiedendo gentilmente di pubblicare lo scritto che sarà di beneficio per chi vuole essere informato
sui fatti.
Cordiali saluti
Enrico Galassi
IZOLA COSA VUOLE FARE?
Sono trascorsi sei anni da quando ho la responsabilità sul progetto
“Marina” di Izola, e non ho ancora
capito quali siano gli interessi prevalenti che incideranno sul futuro di
questa località.
Erano gli anni ottanta quando
amministratori ed imprenditori locali avvertirono la necessità di costruire un porto per la nautica da
diporto che avrebbe dovuto dare impulso ad una riconversione dell’ economia del paese e rendere prevalente l'indirizzo turistico.
I lavori del porto turistico, iniziati da Marinvest d.o.o. trovarono subito un ostacolo invalicabile nella
mancanza di mezzi finanziari adeguati.
Fu così che i dirigenti di Marketing Galeb d.o.o., maggiormente interessati al progetto, mossi da necessità, cercarono con successo un investitore straniero.
L'intesa tra B. Orel e R. Altan, siglata nel ‘91 consentì la ripresa dei
lavori.
Ci furono difficoltà di rapporto
che si trasformarono in difficoltà finanziarie ma la volontà del socio
italiano di completare i lavori del
porto turistico non venne mai meno.
Il socio italiano ha sempre guardato a questo investimento come
progetto strategico da conservare e
sviluppare nel tempo.
Rattrista il fatto, che da alcuni
anni non si lavora più al completamento del marina, perché l’amministrazione comunale lo impedisce,
senza un evidente e visibile motivo.
favorire intenti speculativi privati
non proprio in linea con lo sviluppo
del porto per la nautica. Ritengo che
se questi indirizzi, contenuti nel piano, saranno attuati, lo sviluppo del
porto sarà compromesso. A questo
piano urbanistico-edilizio è stato aggiunto il decreto dell'agosto 2004
che proibisce ogni attività sulle aree
del progetto “Marina” nonché la vendita di beni di proprietà privata.
Se questo procedere non è di opposizione al completamento del marina, qualche attuale amministratore dovrebbe dirmi che cos’è.
Sono quindi sorte litigazioni giudiziali tra l'investitore Marinvest
d.o.o. ed il comune sul diritto di uso
di terreni sulla proprietà, sul diritto
di possesso, nel diritto di gestione,
nel diritto di costruzione del molo B,
sulla costruzione dei servizi igienici
ecc. … e alla base c'è il palese tentativo di estromettere Marinvest d.o.o.
ora che il porto per una parte è completato. Ci sono interessi di cui non
conosco l’origine e nemmeno capisco
il fine, perché forse sono così ingenuo da ritenere che l’amministrazione pubblica debba avere per obbiettivo il consentire ai cittadini, alle società private di ogni settore di operare al meglio nella legittima aspettativa di utile economico e per la crescita dell’intera comunità rifiutandomi di credere che si possa profittare del potere politico amministrativo per interferire negli affari privati e per convenienza propria.
Le imbarcazioni di medie e grandi dimensioni per le quali il porto è
stato costruito vengono e vanno via.
La settimana di presenza di 350 austriaci per la assegnazione della
coppa Austria non c'e più. Ci sono
carenze nel marina e nel paese che
non hanno soluzione, e che invece
vanno eliminate se si vuole veramente avere lo sviluppo turistico. Il
turismo non si fa con le parole.
È certo che lo sviluppo del progetto “Marina” ha attratto la speculazione edilizia. Tutto normale se il fine è il completamento del progetto
“Marina”. A questa speculazione
edilizia male imbastita non era
estranea la costruzione del molo B
ed il tentativo attuato ma non riuscito del trasferimento dei diritti di
costruzione da Marinvest d.o.o. ad
altro soggetto privato.
Da queste considerazioni nasce
la domanda: che futuro vuole Izola?
Per favorire questi passaggi speculativi l’amministrazione si è fatta
carico di proporre un nuovo piano
urbanistico-edilizio per l'area, che
dividendo il progetto unitario voluto
dagli amministratori degli anni 8090 in 10 comparti, altro non fa che
Gli ospiti del marina hanno a
che fare con l’inadeguatezza dei servizi igienici che da quattro anni sono dentro containers. Il fatto è grave, ma i servizi non si costruiscono
perché c’è l’opposizione della amministrazione alla costruzione secondo
il progetto approvato e vigente tutt’ora. Disturberebbero i condomini
progettati sulle aree ex Arrigoni, ma
tra poco questa grave mancanza sarà causa di ulteriore fuga di barche
medio grandi.
Il marina è un investimento funzionale allo sviluppo o è antagonista
ad un differente sviluppo? Sarebbe
interessante, nell’imminenza del voto amministrativo, sapere dai candidati, se ci saranno altri 4 anni per
fare niente o se ci sarà qualche possibilità di completamento del porto
per la nautica.
Di una cosa c’è certezza: con il fare niente si arretra e stiamo arretrando.
Enrico Galassi
Direttore di Porting d.o.o.
e Marinvest d.o.o.
Lettere & Messaggi
3
La Colomba - Anno VII - N° 26
Siamo in periodo di campagna
elettorale per le Elezioni Amministrative che si svolgeranno il 22 ottobre 2006. In quest’occasione a Isola saranno eletti anche 2 dei 5 candidati ai seggi specifici del Comune
e 9 dei 22 candidati al Consiglio
della CAN (Comunità Autogestita
della Nazionalità Italiana).
A questo proposito, alla nostra
Redazione sono giunti due Programmi Elettorali, con la richiesta
di pubblicarli sul nostro periodico.
In calce a ogni programma sono
segnati i candidati che lo hanno
compilato con davanti il numero in
cui figureranno nelle schede elettorali.
ELEZIONI 22 OTTOBRE 2006
Richiesta firmata da Egidio Krajcar
Permettetemi che mi presenti.
Sono EGIDIO KRAJCAR, nato a Umago il 26/10/1957 e vivo a Isola da quando ero piccolissimo.
Alle Elezioni Amministrative del 22 ottobre 2006 mi sono candidato per il Seggio Specifico al Comune di Isola.
Questi sono i punti essenziali del mio Programma Elettorale che rispetterò se avrò il vostro appoggio e verrò eletto al Seggio Specifico del Consiglio comunale di Isola.
•
Garantisco che volgerò grande cura a tutti i problemi che toccano direttamente o indirettamente gli interessi della Comunità Italiana di Isola nella sua interezza e negli interessi del singolo.
•
Non sarò uno spettatore passivo e tanto meno un adulatore servile di chi comanda, come è spesso successo negli ultimi tempi. Dobbiamo ritagliarci nuovamente il nostro spazio e costruire il nostro futuro, ridiventare protagonisti attivi e consapevoli della nostra storia e del nostro potenziale.
•
Vigilerò attentamente sull’applicazione dei diritti della Comunità Nazionale Italiana in tutti i settori della vita quotidiana.
•
Farò rispettare l’applicazione del bilinguismo in tutte le sue molteplici forme, compreso il ripristino della funzione religiosa domenicale in lingua italiana.
•
Mi applicherò affinché Isola possa prosperare economicamente e culturalmente, sviluppando la piccola
imprenditoria e dando una spinta anche al turismo, che però non deve essere aggressivo e turbare la
quiete degli abitanti. Un turismo che cresca mano nella mano con gli Isolani, in una cittadina a misura
d’uomo: accogliente per tutti.
•
Mi adopererò affinché il Comune di Isola incrementi e aiuti i gruppi sportivi della nostra cittadina, stimolando allenatori professionisti.
•
Mi impegnerò con tutte le mie forze per far rimettere, accanto ai nomi attuali delle vie, quelli originali e
a ripristinare il nome Isola d’Istria.
•
Volgerò particolare sensibilità nel risolvere i problemi che assillano i giovani e nell’appoggiare le loro iniziative. Lo stesso vale per le persone bisognose di cure e di aiuto (portatori di handicap e anziani).
•
Mi adopererò affinché Casa Manzioli diventi veramente la casa di tutti gli Italiani di Isola, aiutando il
Consiglio della CAN a trovare i mezzi per adeguarla a tutte le esigenze dei connazionali e alle necessità
delle due Comunità degli Italiani di Isola.
Con il vostro appoggio possiamo cambiare tante cose. Se questi miei intenti rispecchiano la volontà di voi Elettori Vi chiedo gentilmente di
VOTARMI cerchiando il n° 5
Vi ringrazio fin d’ora per la fiducia in me riposta.
NON VI DELUDERÒ!
PER IL SEGGIO SPECIFICO DEL COMUNE DI ISOLA
il candidato indipendente proposto da Erik Krajcar
5
EGIDIO KRAJCAR
(laurea in economia - imprenditore autonomo)
Lettere & Messaggi
4
La Colomba - Anno VII - N° 26
Richiesta firmata da Giuseppe Trani, Eleonora Paliska, Daniela Braico,
dr. Felice Ziza, Sandro Valenti e Aldo Pulin
Punti programmatici per promuovere ruolo e funzione della CAN di Isola e rendere più efficace l’attività nel Consiglio comunale:
1)
Mantenimento e promozione della nostra identità, lingua e cultura, nonché valorizzazione dei diritti e
ruolo degli Italiani nel Comune di Isola tramite un’azione efficace e coordinata della CAN e dei rappresentanti ai seggi specifici al Consiglio comunale.
2)
Affermazione della soggettività politica con particolare rispetto del bilinguismo sul territorio d’insediamento storico. Ridare alla CAN il ruolo politico che le spetta secondo le norme legislative e costituzionali e non tanto quello culturale, come succede attualmente, che deve rimanere prerogativa delle Comunità degli Italiani.
3)
Affermazione di collaborazione e coordinamento con le altre Can del territorio e con l’amministrazione locale, al fine di mantenere l’identità plurinazionale e multiculturale del territorio.
4)
Volgere particolare attenzione al processo di regionalizzazione del Paese, dove ai tre Comuni istriani
di Capodistria, Isola e Pirano va garantito l’importante ruolo di Regione a Statuto speciale, per le sue
prerogative storico – culturali e la presenza della Comunità Nazionale Italiana.
5)
Operare affinché Casa Manzioli diventi il centro aggregante e politico della vita degli Italiani di Isola
con una CAN impegnata a garantire adeguati strumenti finanziari e operativi alle Comunità degli Italiani, per sostenerne la crescita e soddisfare le esigenze dei connazionali, con particolare riguardo alle necessità dei giovani e degli anziani.
6)
Tutela e valorizzazione di personaggi illustri e recupero delle tradizioni, della toponomastica originaria, del patrimonio culturale, monumentale e artistico della città, curando pure l’aspetto religioso.
7)
Impegno alla collaborazione e all’ulteriore crescita dei nostri istituti scolastici, dei mezzi d’informazione (Radio TV, Giornali) e delle altre istituzioni della Comunità Nazionale Italiana.
8)
Incentivare lo sviluppo di attività economiche nell’ambito della Comunità che coinvolgano tutte le capacità imprenditoriali e professionali dei nostri connazionali.
9)
Sviluppare la collaborazione con la Nazione Madre tramite iniziative congiunte con l’Unione Italiana,
quale organizzazione unitaria della CNI, come pure nel campo della cooperazione transfrontaliera.
10) Rafforzare i legami con gli esuli isolani promuovendo iniziative comuni nel campo culturale, economico e sociale.
Qualora le tesi di questo Programma Elettorale rispecchiano le vostre aspettative VOTATE i
Candidati di questa lista cerchiando il loro numero d’estrazione, qui segnato davanti al nome:
PER IL SEGGIO SPECIFICO DEL COMUNE DI ISOLA
il candidato indipendente proposto da Tura Bevitori:
2
GIUSEPPE TRANI
(giornalista a TV Capodistria)
Lettere & Messaggi
5
La Colomba - Anno VII - N° 26
PER IL CONSIGLIO DELLA CAN DI ISOLA
la lista di candidati proposta da Tura Bevitori:
6
14
GIUSEPPE TRANI
(giornalista TV)
ELEONORA PALISKA
(tecnico in economia - segretaria)
12
DANIELA BRAICO
13
FELICE ZIZA
(economista - pensionata)
(medico - specialista in chirurgia generale)
15
18
SANDRO VALENTI
(programmatore)
ALDO PULIN
(camionista - trasportatore )
LA REDAZIONE COGLIE L’OCCASIONE
per comunicare agli Elettori che vivono nel Comune di Isola che il Seggio per la Comunità Nazionale Italiana - a Casa Manzioli - sarà aperto domenica 22 ottobre 2006 dalle ore 7.00 alle
ore 19.00. Chi non potesse adempiere al diritto di voto in quella giornata, potrà farlo martedì
17, mercoledì 18 o giovedì 19 ottobre 2006 nella sede del Comune di Isola, Riva del Sole 8 (1°
piano), dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
Segnalazioni
6
La Colomba - Anno VII - N° 26
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA “DANTE”
IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA C.I. “DANTE ALIGHIERI” DI ISOLA
L’11 giugno 2006 si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli organi di gestione delle Comunità degli Italiani. I nove eletti al
Consiglio Direttivo della C.I. “Dante Alighieri” di Isola si sono riuniti per la prima volta il 28 giugno per l’assegnazione degli
incarichi. Ecco quindi chi gestirà questo sodalizio nei prossimi quattro anni. Ve li presentiamo, iniziando da sinistra:
Claudio Moscarda - giornalista - come nel mandato precedente curerà gli affari giuridico-legali; Fiorenzo Dassena - metalmeccanico - di nuova nomina; Aldo Pulin - autotrasportatore - è stato eletto anche a consigliere all’Assemblea dell’Unione Italiana, dove rappresenterà questa Comunità isolana, Tura Bevitori - casalinga - continuerà a ricoprire il ruolo di segretario e
di responsabile del Settore Ricreazione; Emilio Bevitori - falegname - come nei mandati precedenti ha assunto l’incarico di
responsabile del Settore Sportivo; Amina Dudine - insegnante di musica a riposo - proseguirà a essere alla guida di questo
sodalizio, dopo 15 mesi di presidenza svolti nel precedente mandato, in seguito al decesso del presidente in carica, Dario Scher
e continuerà pure a mantenere l’incarico di responsabile del Settore Cultura; Felice Ziza - medico chirurgo - di nuova nomina come pure nuova nel Direttivo è anche Maria Dassena Kocjancic - tecnico in economia. Assente alla riunione per motivi
di lavoro Giuseppe Trani (nel tondo) - giornalista - primo tra i fondatori della “Dante Alighieri”, continuerà a svolgere le funzioni di vicepresidente. Una squadra che promette bene giacché si tratta di persone che ormai da anni offrono il loro prezioso
contributo allo sviluppo del sodalizio.
Nuove collaborazioni in corso
Accompagnati dal dott. Sergio
Colini, attore, docente di recitazione, ma che noi abbiamo conosciuto
come eccellente direttore artistico
del Club “Primo Rovis” di Trieste,
sono giunti a Isola il 7 settembre
2006 due rappresentanti dell’Ensemble Vocale “Il Focolare” di Trieste e precisamente il direttore
Giampaolo Sion e il presidente Patrizia degl’Innocenti. Scopo della
Da sinistra: : Amina Dudine, Sergio Colini,
Patrizia degl’Innocenti e Giampaolo Sion
Segnalazioni
7
La Colomba - Anno VII - N° 26
gradita visita era l’avvio di una nuova collaborazione tra la Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di
Isola e questo complesso canoro. Ma
nel corso del proficuo incontro si sono aperti anche altri spiragli, sono
affiorate ulteriori idee di cooperazione, che fanno ben sperare.
Il primo fattivo incontro si realizzerà sabato 14 ottobre al teatro di
Isola, nell’ambito della quinta edizione dell’ormai nota manifestazione “Voci Amiche”.
Questa è stata anche una propizia occasione per approfondire il discorso con il dott. Colini che segue
l’attività dell’Ensemble “Il Focolare”
in qualità di presentatore. Infatti il
già direttore artistico del “Rovis” sarà prossimamente ospite della
“Dante” il 24 ottobre con i suoi allievi dell’Università della terza età di
Trieste con una simpatica serata
tutta dialettale e, il 4 novembre,
nella sesta edizione della manifestazione “Senza Confini”, sempre al
teatro di Isola, presenterà alcune
“macete triestine”.
Ma questo sarà appena l’inizio.
A LORETO PER LA MADONA PICIA
L’8 settembre, per la natività
della Beata Vergine Maria, ovvero
la “Madona picia”, tradizione degli
Isolani è stata sempre quella di recarsi alla chiesetta di Loreto, nell’omonima contrada collinare appena
fuori Isola. L’edificio sacro dedicato
alla Madonna è stato costruito nel
1633 da Zanin De Lise, di Moro
(Mauro) ed è rimasto per secoli proprietà privata della famiglia De Lise.
Quest’anno, puntualmente, a Loreto si è radunata la comunità autoctona isolana, cioè gli Isolani di
qua e di là del confine, sotto l’egida
dell’Associazione Isola Nostra con
sede a Trieste. Dopo la Santa Messa, officiata alle ore 15,30, come
sempre è stato riservato spazio agli
incontri, alle chiacchiere, ai ricordi.
Quest’anno, a ravvivare la parte
dedicata alla socializzazione sono
stati i coniugi Franca e Mario Lorenzutti, una coppia affiatatissima ,
Spesso si critica l’assenza della lingua italiana nelle varie scritte che appaiono nella nostra cittadina. Giustissimo! Ma ci accorgiamo quante volte
la lingua italiana è completamente assente a Casa Manzioli? Cioè in quell’edificio che dovrebbe essere LA CASA
DEGLI ITALIANI? E perché in questo
caso non si reagisce con fermezza?
A nostro modesto parere la presenza della lingua italiana a Casa Manzioli dovrebbe essere una condizione
di locazione. E qui la domanda sorge
spontanea: ma è proprio necessario cedere comunque e a qualisiasi condizione i locali di quest’edificio ?
giunta dall’Ontario (Canada). Ricordiamo che Mario è un importante
collaboratore di questo periodico.
Alle ore 17.00 invece è iniziata la
Santa Messa in lingua slovena per i
cittadini di maggioranza. Fa veramente piacere che questa sentita
tradizione sia stata fatta propria
anche da chi abita oggi Isola.
Quello che invece non garba affatto è la dicitura monolingue S.M.
LORETSKA sopra l’architrave della
chiesetta e il drappo aggiunto con
AVE MARIJA. Una scelta di cattivo
gusto. Anche se vogliamo dimenticare che viviamo in un territorio bilingue, si tenga almeno conto che
questa chiesa diventa importante
ogni 8 settembre e in questo giorno
ci sono due funzoni religiose: una in
italiano e una in sloveno.
In fin dei conti non costa molto.
In primo piano Franca Lorenzutti, tutta immersa nella discussione, mentre il marito
Mario si distrae un momento per salutarci.
E A CASA MANZIOLI?
Una tra le ultime mostre organizzate dalla CAN di Isola a
Casa Manzioli. E l’italiano? Dov’è?
L’italiano? Un optional per
l’allora gestore di Jesenice
del Caffè Manzioli
Segnalazioni
8
La Colomba - Anno VII - N° 26
ALTRE DUE NOSTRE GIOVANI LAUREATE
La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola vanta due neolaureate, per l’esattezza due sorelle: Manuela e Marina Trani. Prima di intraprendere gli studi universitari le due giovani hanno
frequentato la scuola dell’obbligo “Dante Alighieri” e la scuola superiore “Pietro Coppo” di Isola. Fin
da piccole, una tra le loro attività preferite era il canto e sono state vocine di spicco ai vari Festival
internazionali della canzone per l’infanzia, riportando sempre ottimi successi.
La prima a concludere gli studi è
stata MANUELA - classe 1983, la
più giovane, e ciò
sia per la sua determinatezza, riuscendo a iscriversi subito nella
Facoltà che attirava il suo interesse e che quindi aveva scelto,
cioè Scienze della
comunicazione.
Ha dato tutti gli
esami nei termini
prescritti, compresa la laurea che
ha difeso il 10 marzo 2006 e che era
Giusti
quattro
mesi dopo è stata la
volta di MARINA classe 1982 - che pur
desiderando sempre
studiare lingue, il
primo anno non è riuscita a entrare nel
corso da lei scelto ed
è stata costretta a
iscriversi a un’altra
facoltà. Cosa che ha
potuto fare l’anno
successivo. Quindi,
per motivi di studio,
è vissuta anche 6
mesi in Australia,
improntata sulla Pubblicità Illy.
Interessata particolarmente al
settore pubblicitario, come del
resto è deducibile dalla tesi di
laurea, ora Manuela è impegnata in
questo campo alla
TV di Capodistria.
Siamo venuti a
conoscenza che comunque è intenzionata a proseguire
gli studi post laurea in “museologia
dalle origini al Rinascimento”.
A Manuela, giovane
molto dotata anche per le sue doti
artistiche (canto e disegno), auguriamo un radioso avvenire.
dove ha ottenuto il diploma di
dopo corso all’University for
strangers di Sydney. Avrebbe
desiderato
frequentare anche il
corso di lingua inglese all’Università per stranieri di
Perth (Australia),
ma dopo il colloquio, hanno constatato che non
era adatta a tale
corso perché il suo
inglese era troppo
buono e quindi non è stata ammessa.
Ora Marina, che si è laureata il
10 luglio 2006 alla Facoltà di interpreti e traduttori simultanei all’Università degli Studi di
Trieste in inglese e spagnolo, è abilitata anche
nel greco, nello sloveno,
parzialmente nel croato
e naturalmente nella
sua lingua madre, l’italiano.
Marina, ottima vocalista, ha lasciato il
gruppo dei Cantanti
della C.I. “Dante Alighieri” di Isola soltanto gli ultimi
due anni prima della laurea.
Da LA VOCE DEL MANDRACCHIO, mensile della comunità ctaliana d’Isola del 31 agosto
2006, riportiamo l’intervista del giornalista ANDREA SUMENJAK dal titolo
Intervista ad Amina Dudine, riconfermata
presidente della CI “Dante Alighieri”
D: Anzitutto congratulazioni
per la rielezione! Come intende
muoversi in questo suo secondo
mandato, su che cosa puntate?
R: La ringrazio. Questo, in real-
tà, è il mio primo vero mandato. Nel
precedente sono subentrata poco più
di un anno fa, dopo la scomparsa
del presidente Dario Scher. Per
quanto concerne l’attività intendia-
mo continuare a seguire la nostra linea programmatica, naturalmente
migliorando le prestazioni. Ciò significa: dare ampio spazio ai giovani, senza trascurare le altre genera-
Segnalazioni
La Colomba - Anno VII - N° 26
zioni; porgere particolare cura all’accrescimento culturale riservando
sempre una posizione di privilegio a
tradizioni, storia e parlata; incrementare le attività sportive e naturalmente quelle societarie, quest’ultime indispensabili per mantenere
sempre vivi i contatti diretti.
D: Su quali priorita’ puntare
il lavoro, anche tenendo conto
che alle varie manifestazioni
che si svolgono a Palazzo Manzioli la presenza dei nostri connazionali non è sempre soddisfacente?
R: Se vogliamo tralasciare il problema di Casa Manzioli, un edificio
storico molto bello da vedere ma, come tutti sappiamo, mal strutturato
per le attività che ospita (mi riferisco specialmente alla sua verticalità
senza un ascensore e alla distribuzione degli ambienti), direi che i primi ad essere assenti sono proprio i
nostri sovvenzionatori, cioè coloro
che decidono, senza possibilità di ricorso, quali attività finanziare e che,
a rigor di logica, dovrebbero conoscere il nostro operato.
D: E cosa fare per attirare i
giovani?
R: Questo è un problema da noi
risolto fin dal momento della fondazione e il loro numero aumenta di
anno in anno. I giovani vanno ascoltati, indirizzati, accontentati e soprattutto capiti. Attualmente, nelle
nostre attività, sono inclusi oltre sessanta giovani che, con gioia, offrono
la loro ricchezza interiore ed esteriore alla “Dante” e ci auguriamo che
in futuro questo numero possa ancora aumentare. Questa gioia, questa
freschezza fa star bene anche le persone che giovani non sono più e finora non sono mai affiorati problemi
di incompatibilità generazionali.
D: Cosa mantenere e cosa
cambiare nei programmi della
Dante?
R: Cambiare niente, dato che i
programmi vengono compilati annualmente, cercando di fare le scelte
più adeguate. Migliorare, invece,
tutto. Perché questa è una nostra costante.
D: Se dovesse fare soltanto
una scelta fra: maggiore sviluppo dell’attività culturale – mag-
giore impegno per l’incentivazione della convivialità, cosa
sceglierebbe.
R: Non esistono priorità. Sono
convinta che la “Dante Alighieri”
abbia trovato il giusto equilibrio tra
cultura, sport e attività societarie.
Tre componenti essenziali per lo sviluppo di una minoranza nazionale.
Purtroppo questo concetto “interdisciplinare” spesso viene sottovalutato, giacché in Slovenia le nostre Comunità degli Italiani hanno lo status di società, quindi i finanziamenti repubblicani non contemplano
uno dei ruoli più importanti di queste istituzioni, cioè quello di tenere
uniti i connazionali, assecondandoli
nei loro svariati interessi. Un problema fondamentale che può essere
risolto soltanto dalla CAN, che è l’unica istituzione italiana a essere riconosciuta e quindi ascoltata.
D: A Isola c’è quella che io (e
non soltanto io) definisco un’anomalia e cioè la presenza di
due comunità che una volta erano una sola. Come vede lei questo problema e che atteggiamento ha nei confronti delle
sempre più frequenti richieste
di un ricongiungimento delle
due anime della comunità? Inoltre che tipo di rapporto con la
Besenghi intende portare avanti, visto anche che ai suoi vertici c’e’ stato una sostanziale cambiamento?
R: Non si tratta di un’anomalia.
È una realtà. Una naturale conse-
9
guenza dopo anni e anni di incomprensioni, ingiustizie e provocazioni. Ora a Isola le Comunità regolarmente registrate sono due. Se questa
situazione fosse vista dal lato positivo, potrebbe essere una ricchezza.
Non è un mistero che con la “Dante
Alighieri” Isola ha avuto un risveglio delle attività nel campo minoritario. Un po’ di sana concorrenza
può soltanto arricchire l’offerta. In
fin dei conti facciamo tutti parte della stessa Comunità Autogestita della Nazionalità italiana ed è questa
istituzione che finora avrebbe dovuto giocare un ruolo di coordinatore,
di collante. Tenendo sempre presente che la Besenghi e la Dante sono
due istituzioni distinte e autonome,
se ci sarà la volontà, non vedo perché non si potrebbe collaborare in
qualche progetto.
D: Come vede il futuro rapporto con la CAN?
R: Quello attuale non è certo il
massimo. Veniamo accusati di “spirito vittimistico”. Vorrei sapere come
potremmo essere contenti della situazione attuale: siamo il fanalino
di coda nei finanziamenti, tutta la
nostra attività (8 gruppi culturali, 6
sportivi, e poi corsi, conferenze, attività societarie, incontri conviviali,
delegazioni, ecc.) viene svolta in un
unica sala al terzo piano, rimangono lettera morta le richieste per avere a nostra disposizione ancora un
ambiente, il nostro operato viene
giudicato di scarso valore, anche se
non viene seguito... Beh, penso che
sia giunto il momento di fare un giro di boa.
GRAZIE EMILIO...
...(Bevitori) per aver dato una
grande mano a risolvere la sistemazione di un genere di libri, sfruttando lo spazio limitatissimo a nostra disposizione.
Spettacoli
10
La Colomba - Anno VII - N° 26
4 aprile 2006 - al Teatro di Pirano
IN PIASETA AL TARTINI DI PIRANO
uest’anno, alla seconda
edizione del Festival dei
Gruppi Teatrali del Litorale Meridionale si è presentato anche il Gruppo Giovanile di EtnoTeatro della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola con “In
Piaseta” di Amina Dudine che cura
anche la regia. Possiamo ben dire
che questa prima esperienza ha
avuto successo, giacché dopo l’esibizione di Capodistria (vedi La Colomba n. 24-25 pag. 18), il selettore
in sala ha decretato che il complesso isolano meritava di essere scelto
per proseguire. E così è stato.
Q
Il 4 aprile la Compagnia dei giovani isolani si è esibita nel bel teatro di Pirano. Ce l’hanno messa tutta anche se erano delusi per la scarsissima presenza di pubblico. Ma
forse la loro delusione maggiore è
stata quando hanno saputo che in
sala non c’era nessuna commissione
giudicatrice. Infatti non era necessaria, dato che, trattandosi di un
Festival nazionale, la finale si teneva in una località slovena dove nessuno avrebbe compreso una parola
del nostro bel dialetto e quindi l’esibizione del gruppo era, già in partenza, limitata. Reputiamo comun-
que la performance dei piccoli isolani un’esperienza più che positiva.
22 aprile 2006 - in Piazza Tartini a Pirano
CANTANTI ISOLANI ALLA FESTA DI SAN GIORGIO
a Comunità degli Italiani
“G. Tartini” di Pirano ha
invitato noi cantanti della
C.I. “D. Alighieri” a presentare sei
brani nella loro bella piazza, in occasione della Festa di San Giorgio,
patrono di Pirano. Il numeroso pubblico ci ha accolti con grande calore
e simpatia.
È stata una giornata splendida e
ben organizzata. Quindi rivolgiamo
un sentito grazie al presidente della C.I. di Pirano, Fulvia Zudic, per
l’invito, la gentilezza e la disponibilità.
Branka Bevitori
L
Monika
Romina
23 aprile 2006 - al Club Primo Rovis di Trieste
BRICIOLE DI GIOIA AL CLUB ROVIS DI TRIESTE
con canzoni evergreen e recitazioni dialettali
gruppi della Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” di
Isola sono stati ospitati per
la terza volta dal Club “Primo Rovis” di Trieste, questa volta con lo
spettacolo intitolato “Briciole di
gioia”.
Protagonisti i cantanti di musica
leggera Branka Bevitori, Monika
Kirn, Pamela Reja e Romina Umer,
istruiti dal M° Ivo Marc che si è anch’egli esibito in due brani. Il pro-
I
gramma comprendeva quasi esclusivamente canzoni evergreen.
A intercalare le accurate interpretazioni vocali è stata la Compagnia Giovanile di EtnoTeatro con
due spassosi monologhi eseguiti con
estro da Sabrina Vasic ed Eleonora
Cvetkovic, introdotti con verve dalla giovanissima Kris Dassena e il
Gruppo Folk Canoro che ha presentato un’apprezzata selezione di canti popolari, proposti da Sara Resa-
novic Bevitori e Massimiliano Bevitori, che si è presentato pure nella
veste di minicantante.
Un pomeriggio che ha soddisfatto il numeroso e caloroso pubblico
triestino.
A fare gli onori di casa è stato
ancora una volta l’intraprendente
direttore artistico del “Rovis”, Sergio Colini, che ha avuto parole di
stima e plauso per tutti gli interpreti e ha rivolto caldi elogi alla Comu-
Spettacoli
11
La Colomba - Anno VII - N° 26
nità degli Italiani “Dante Alighieri”
di Isola per la sua intensa e proficua
attività culturale.
A fine spettacolo, durante i salu-
ti, è salita sul palcoscenico anche la
nota pubblicista triestina Liliana
Bamboschek per porgere le sue congratulazioni agli interpreti e alla
“Dante”, omaggiandola con alcune
sue preziose pubblicazioni volte al
recupero e al mantenimento delle
tradizioni di Trieste.
SERGIO COLINI
BRANKA BEVITORI
MONIKA KIRN
PAMELA REJA
ROMINA UMER
IVO MARC
SABRINA VASIC
ELEONORA CVETKOVIC
KRIS DASSENA
MASSIMILIANO BEVITORI
E
SARA RESANOVIC BEVITORI
LILIANA BAMBOSCHEK, SERGIO COLINI
E AMINA DUDINE
Spettacoli
12
La Colomba - Anno VII - N° 26
28 aprile 2006 - a Isola - Casa Manzioli
Milko Cocev Trio in Concerto
ualcuno si sarà chiesto
come mai la Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha deciso di invitare
un complesso professionista - il Milko Cocev Trio - a esibirsi in Casa
Manzioli il 28 aprile 2006. Se tralasciamo la bravura dei suoi componenti, i motivi principali rimangono
due: innanzitutto il batterista del
Trio è Ivo Marc, l’istruttore dei Cantanti e Minicantanti della “Dante” e
in secondo luogo non bisogna dimenticare che il 7 febbraio scorso,
alla celebrazione “Grazie Dario”, dedicata al primo anniversario della
scomparsa del presidente Scher, il
famoso pianista di origini bulgare,
Milko Cocev, si è esibito gratuitamente, dando lustro alla commemorazione.
Ecco. Fatta questa doverosa premessa, entriamo nel merito dell’esecuzione musicale.
Un po’ di storia: Milko Cocev si
diploma all’Accademia musicale di
Sofia e nel 1968 giunge nel Capodistriano. Nel 1970 si esibisce a Isola,
nel centro turistico di San Simon,
con i “Balkan Boys”, una band bulgara. Più tardi lo troviamo impe-
Q
gnato nel “Metropolitan Band”. Ma
il suo chiodo fisso rimane quello di
formare un trio jazzistico. Le offerte
per suonare nella capitale slovena
non mancano, ma ormai il pianista
è troppo affezionato a questo lembo
di costa e rifiuta proposte allettanti.
Finalmente arriva l’occasione: l’incontro con il batterista Ivo Marc. E
ciò porta alla conoscenza del bassista Valter Kofol e poi della cantante
Mojca Maljevac. Il gioco ormai è fatto ed ecco che Milko Cocev riesce a
realizzare il suo sogno. Un sogno
che si trasforma in realtà ad ogni
concerto del Trio strumentale supportato dall’ottima vocalità della
Maljevac.
Il Concerto organizzato dalla
C.I. “Dante Alighieri” di Isola a Casa Manzioli era così strutturato: la
prima parte era appannaggio del
pianista Cocev che, con arrangiamenti propri, ha presentato “Memory from Bolgaria” (etnojazz),
“Viaggio in Russia” con melodie raccolte durante un viaggio in quello
Stato e “Danza ungherese N° 5” di
Brahms, dove ha messo in espressione il legame tra classico e jazz.
Il secondo tempo invece era dedicato alla musica jazz e evergreen
eseguita dal Trio e dai cantanti. In
quest’ultima veste la parte del leone
l’ha avuta la bravissima Mojca Maljevac. Molto apprezzate pure le esibizioni vocali del batterista Marc,
che ha presentato anche qualche
sua composizione, e il brano interpretato dal bassista Kofol.
Un concerto apprezzatissimo con
molte richieste di bis da parte del
numeroso pubblico.
Un vero successo.
(ad)
6 maggio 2006 - al Teatro di Isola
A ISOLA MALEDETTI CONFINI DI PIPPO ROTA
hi è venuto al teatro di
Isola il 6 maggio 2006, attratto dal nome di Pippo
Rota, noto commediografo istriano,
le cui commedie - quasi tutte in dialetto - hanno sempre rallegrato le
platee, per la briosità, lo spirito
d’osservazione, l’ironia, il senso critico e la verve comica dell’autore,
questa volta è ritornato a casa con
le lacrime agli occhi. Infatti il dramma “Maledetti confini” a prima vista, potrebbe sembrare un lavoro
non suo o per lo meno, se paragonato agli altri lavori, essere giudicato
una voce fuori dal coro. Ma in realtà non è così, perché il carattere e lo
C
stile di Rota autore sono ben riconoscibili.
La trama ci riporta alla primavera del 1955. Da pochi mesi Stati
Uniti, Gran Bretagna, Italia e Jugoslavia hanno firmato a Londra il
Memorandum d’intesa che sancisce
il ritorno di Trieste e della Zona A
all’Italia e il passaggio della Zona B,
da Ancarano a Cittanova, alla Jugoslavia. Dopo dieci lunghi anni di
tensioni e di attriti tra le due zone
Spettacoli
13
La Colomba - Anno VII - N° 26
del Territorio Libero di Trieste sembra che anche in questo lembo di
terra sia finalmente ritornata la
pace; e invece la famiglia Bernini,
come tantissime altre, dopo aver resistito a lungo contro una situazione
difficile, deve prendere la dolorosa
decisione se restare nella propria
terra d’origine o emigrare a Trieste.
La Filodrammatica della C.I.
“Fulvio Tomizza”, ormai da vari decenni miete successi a ogni sua uscita, inscenando commedie scritte e
dirette dall’ottimo commediografo,
ma anche attore e regista, Pippo Ro-
ta.
La coppia storica della Filodrammatica
della C.I. “Fulvio Tomizza” di Umago,
Pippo Rota (anche autore e regista)
e Pino Degrassi
Questa volta l’autore e i filodrammatici umaghesi hanno dimostrato che, all’occorrenza, sanno
creare anche atmosfere di tensione
ed emozione. Il dramma “Maledetti
confini” infatti ha visto una platea
attenta, partecipe e scossa dal ricordo degli eventi nel periodo dell’Esodo, presentato con tanto impegno e
professionalità e vissuto in prima
persona da molti tra gli spettatori,
alcuni giunti anche da oltre confine.
13 maggio 2006 - alla C.I. di Parenzo
IN PIASETA ALLA C.I. DI PARENZO
a “Piaseta” della Compagnia Giovanile di EtnoTeatro della C.I. di Isola è approdata a Parenzo, ospite della locale Comunità degli Italiani. Ottime
l’accoglienza e le reazioni del divertito pubblico. Ancora una volta si è
avuta la testimonianza di quanto il
pubblico istriano gradisca spettacoli
di questo genere, spettacoli che rilassano, proposti nella parlata locale usando vocaboli e modi di dire ormai desueti e che nel contempo portano in scena stralci di vita e usanze comuni. Il tutto proposto con costumi semplici e scenografia essenziale.
L
Nella foto il quadro “Che ∫ornada impegolada” con Rita - Pia Chersicola, Bruneta Kim Vizintin, Ro∫eta - Victoria Bizal e Meto Teja Poropat.
20 maggio 2006 - al Teatro di Isola
“Muggia, Isola e Albona” alla quinta tappa
SPETTACOLO IN ALLEGRIA E AMICIZIA
“MIA - come Muggia, Isola e Albona
ma anche come Musica, Intrattenimento, Amicizia”, è stato l’incontro
culturale e di divertimento, giunto
alla quinta edizione, che si è svolto
sabato al teatro cittadino. La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”
di Isola ha ospitato l’Associazione
“Serenade Ensemble” di Muggia ed
il sodalizio “Giuseppina Martinuzzi
di Albona. Il programma, collegato
con brio da Elena Bubola, è iniziato
con la recita del gruppo di Muggia,
il quale ha presentato “Il pesciolino
d’oro”, allestito sotto la direzione artistica di Andrea Sfetez. Tratto da
Muggia
una fiaba russa, è stato molto gradito per l’ottima recitazione e l’impostazione, nonché per la presenza di
“effetti speciali” quali il vento e vari
suoni di accompagnamento. È stata
poi la volta di Isola (in base all’ordine delle lettere nel titolo della manifestazione), con la “Compagnia Giovanile di EtnoTeatro” della “Dante
Alighieri”, che ha presentato due
episodi della recita dialettale “In
Piaseta”, scritta e diretta da Amina
Spettacoli
14
La Colomba - Anno VII - N° 26
Dudine. Tra i due quadri vi è stato
un intermezzo musicale proposto
dal “Gruppo Folk Canoro” dello
stesso sodalizio, il quale si è cimenAlbona
tato in “Par spo∫arse ghe vol besi”,
un insieme di canti popolari. Per ultima è salita sul palcoscenico la
compagnia della Comunità degli
Albona
Italiani di Albona con il “Gruppo di
minicantanti” diretto da Sabrina
Stemberga Vidak, che ha proposto
sei canzoni in interpretazioni sia solistiche che corali, tratte dal festival
“Voci nostre” e dallo “Zecchino d’oro”. In un’oretta e mezza circa, si è
snodato un piacevole incontro, molto gradito dal pubblico in sala e dagli interpreti stessi.
(jb)
da “La Voce del Popolo” del 23 maggio 2006
22 maggio 2006 - al MittelTeatro di Cividale
NUOVA ESPERIENZA DEI GIOVANI DELLA “DANTE” AL MITTELTEATRO DI CIVIDALE
na recitazione difficile ha
caratterizzato questa volta l’uscita della Compagnia Giovanile di EtnoTeatro della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola al MittelTeatro di
Cividale
del
Friuli.
L’imponente
manifestazione
che raggruppa
ogni anno giovani di svariate
nazioni, si è
svolta nell’enorme sala del Centro
San Francesco, dove erano sistemate centinaia di sedie. Quindi per far
arrivare la voce fino in fondo, sul
palcoscenico erano stati sistemati
U
dei microfoni che però originavano
un’eco tardivo
che metteva in
difficoltà gli
interpreti.
Ma i nostri
“piccoli attori”
che, davanti a
un numeroso
pubblico, hanno presentato alcuni quadri tratti
da “In Piaseta” di Amina Dudine,
anche questa volta sono riusciti
ugualmente a portare egregiamente
a termine il loro compito.
È la seconda volta che il gruppo
si presenta in questo contesto. Ricorderemo che nel 2002, al Teatro
“Adelaide Ristori” si era esibito con
vero successo il bozzetto “Maliardi
& Miliardi”, della stessa autrice.
Come sempre l’ente organizzatore della manifestazione è stato l’Istituto secondario di 1° grado “Via
Udine” di Cividale. Ma la vera anima della Rassegna è il prof. Andrea
Martinis, coordinatore instancabile,
insostituibile e
onnipresente:
il vero cuore
del MittelTeatro, al quale
tutti fanno capo per informazioni, aiuti,
suggerimenti e che riesce a tenere
proprio tutto sotto controllo.
27 maggio 2006 - al Teatro - Cinema di Cittanova
CON LA PIASETA A CITTANOVA
a Comunità degli Italiani di
Cittanova ha riservato una
calorosa accoglienza ai giovani dell’EtnoTeatro della “Dante Alighieri” isolana che si sono esibiti nella grande sala del cinema-teatro di
questa bella cittadina istriana.
Foto 1 - Il pubblico attento e di-
L
vertito, segue le vicende de La Piaseta.
Foto 2 - I dodici bravi interpreti
isolani salutano il pubblico a fine
spettacolo,
Foto 3 - Il personate tecnico, impegnato durante lo spettacolo e senza
il quale La Piaseta non potrebbe esse-
re messa in scena e che merita un
particolare elogio. Da sinistra: Katja
Pugliese, Maja Chersicola, Biserka
Vizintin, Fiorenzo Dassena, Ester
Dassena e Maria Dassena.
La serata si è conclusa in allegria,
con una cena offerta dalla C.I. di Cittanova.
Spettacoli
15
La Colomba - Anno VII - N° 26
2 giugno 2006 - al Teatro di Isola
TUTTI A TEATRO - PALCO RISERVATO AGLI ATTORI IN ERBA
lla Casa di cultura di Isola si è tenuta la manifestazione "Tutti a Teatro",
minirassegna di prosa giunta alla
terza edizione, organizzata dalla
Comunità degli Italiani "Dante Alighieri". Allo spettacolo hanno partecipato i gruppi giovanili delle Comunità degli Italiani di Bertocchi,
Umago, nonché del sodalizio ospitante. Il "Gruppo di Recitazione" di
Bertocchi ha presentato "Visita turistica" con la regia di Klara Klaric
coadiuvata da Blanka Radojkovic,
l'umaghese "Filodrammatica Bimbi" della CI "Fulvio Tomizza" ha
messo in scena "Nona Pina" di Stepan Zavrel, liberamente adattata
da Miriam Ossich, cui è stata anche
A
affidata la regia, mentre la "Compagnia Giovanile di EtnoTeatro" della
Comunità "Dante Alighieri" di Isola
ha interpretato quattro quadri tratti da "In Piaseta", i cui testi e la regia sono stati curati da Amina Dudine. Per interessamento dell'Università Popolare di Trieste, all'appuntamento è stato presente anche
Giorgio Amodeo, attore e regista
triestino, che in veste di osservatore
si è poi intrattenuto con i tre direttori artistici. Nel corso dell'incontro
ha dato ai curatori dei gruppi dei
preziosi consigli e suggerimenti per
il futuro, su come introdurre novità
o su come agevolare l'inserimento di
coloro che sono meno portati alla recitazione. Dallo scambio di opinioni
è scaturita la conclusione, che nel
nostro territorio si fa ancora troppo
poco per il teatro, e che sarebbe necessario prendere esempio dai vari
incontri e rassegne che vengono organizzate per i cori. I tre curatori
hanno presentato ad Amodeo la nostra realtà, ovvero i problemi con
cui si scontrano quotidianamente
nell'intento di realizzare il possibile, specificando che già in partenza
il numero di ragazzi partecipanti in
seno all'attività è limitato, ma che
nonostante ciò, tali iniziative costituiscono un importante contributo
al mantenimento dell'uso sia del
dialetto sia della lingua italiana.
(jb)
(da La Voce del Popolo del 6 giugno 2006)
La Filodrammatica Bimbi di Umago
4 giugno 2006 - Casa Manzioli a Isola
OV-EST MUSICA Incontri internazionali con le note - Associazione Musicale Serenade Ensemble di Muggia
CONCERTO CON L’ENSEMBLE BAROCCO “SANS-SOUCI”
Inserito nel contesto di OV-EST
MUSICA - Incontri internazionali
con le note, manifestazione musicale ad ampio raggio (febbraio - settembre 2006), patrocinata dall’Associazione Musicale “Serenade Ensemble” di Muggia, è approdato a
Isola il Concerto dell’Ensemble Barocco “Sans-souci”. Ospitato dalla
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” che ha l’onore di essere uno
dei nove collaboratori della manifestazione OV-EST MUSICA, ed ese-
guito il 4 giugno 2005 nella sala
concerti di Casa Manzioli, è stato
uno di quegli inconti musicali da
non perdere.
In programma la musica da camera del barocco italiano e tedesco,
eseguita da musicisti italiani di fama internazionali quali Giuseppe
Nalin (oboe e oboe d’amore barocco), Alberto Tecchiati (flauto traverso barocco), Paolo Tognon (fagotto barocco) e Lorenzo Feder
(clavicembalo).
L’Ensemble Barocco “Sans-souci”, fondato da Giuseppe Nalin nel
1986, si dedica espressamente all’esecuzione di musiche composte dalla metà del ‘600 alla fine del ‘700,
utilizzando strumenti storici o copie
fedeli, al fine di avvicinarsi maggiormente all’ideale sonoro dell’epoca barocca e rococò, dando all’esecuzione dei brani colorazioni timbriche quanto mai interessanti e originali, il tutto potenziato da un complesso fortemente forgiato dalla per-
Spettacoli
16
La Colomba - Anno VII - N° 26
sonalità dei suoi membri componenti.
Molto validi e istruttivi gli interventi del M° Nalin che oltre a introdurre ogni brano con un breve com-
mento sull’autore e la sua musica,
prima di iniziare il
concerto, ha presentato i vari strumenti dal
lato sonoro e tecnico,
in modo da abilitare
pienamente
all’ascolto e al
godimento
anche l’oFeder
recchio
Tecchiati
Tognon
Nalin
meno
esercitato.
Un particolare grazie all’AssoI validissimi inter- ciazione Musicale “Serenade Enpreti sono stati caloro- semble” di Muggia - con la quale la
samente e insistente- Comunità degli Italiani “Dante Alimente applauditi dagli ghieri” di Isola vanta ormai otto anspettatori che, entusia- ni di stretta collaborazione - per le
sti, hanno lasciato Casa “perle musicali” che offre ogni anno
Manzioli con quella ric- al nostro pubblico.
chezza interiore che
(ad)
sprigiona gioia e felicità d’animo.
16 giugno 2006 - al Teatro di Isola
L’ A l l e g r o Z i b a l d o n e 3
a terza edizione dell’Allegro Zibaldone, organizzata
dalla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e che
si è svolta il 16 giugno 2006 a Casa
Manzioli, ha visto la partecipazione
dei Minicantanti della C.I. “Santorio Santorio” di Capodistria, del
Gruppo di Danza della C.I. “Fulvio
Tomizza” di Umago, del giovane
cantautore dell’Associazione “Serenade Ensemble” di Muggia, Giacomo Sfetez con la sorellina Laura e
dei gruppi artistici dei padroni di
casa (Cantanti, Compagnia Giovanile di EtnoTeatro e Folk Canoro).
Valida come sempre Elena Bubola
che ha condotto il varietà.
In quest’occasione è stata pure
inaugurata una mostra del Gruppo
Femminile di Creatività e Abilità
Manuale, sempre della “Dante” isolana.
La manifestazione è stata seguita da un pubblico numeroso e soddisfatto.
Senz’altro le immagini che seguono potranno essere più eloquenti delle parole.
Minicantanti di Capodistria
Gruppo di DanzaBlue Dream di Umago
Laura e Giacomo di Muggia
Massimiliano e Sara del Folk Canoro
Il pubblico
L
Tre espositrici del Gruppo Femminile
di Creatività e Abilità Manuale
Spettacoli
17
La Colomba - Anno VII - N° 26
Kris ed Eleonora dell’EtnoTeatro
Branka Bevitori e Ivo Marc del Gruppo Cantanti
Elena Bubola
6 luglio 2006 - al Centro Invalidi “Dva topola”
Alla Casa di riabilitazione “Dva topola” di Isola
LA MAGIA DEL CANTO
a tre anni i Cantanti di
musica leggera della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola offrono il
loro contributo per allietare il soggiorno dei disabili di tutta la Slovenia che giungono nella nostra cittadina per trascorrere una vacanza al
mare, nella Casa di riabilitazione
“Dva topola”.
Anche quest’estate, e precisamente il 6 luglio, Ivo Marc - che guida il gruppo, Monika Kirn e io, abbiamo presentato le nostre canzoni
davanti a un pubblico molto caloro-
D
so che, come sempre, ci ha accolti
con gioia e simpatia. Il nostro programma s’intitolava LA MAGIA
DEL CANTO, ed è stato proprio un
momento magico. Le nostre canzoni
evergreen, naturalmente tratte dal
ricco repertorio italiano, sono state
molto apprezzate dai presenti, che
seguivano con vera attenzione le
esibizioni, pur non comprendendo la
nostra lingua.
Sono esibizioni che si trasformano sempre in esperienze uniche.
Branka Bevitori
Un’esibizione di Branka Bevitori
seguita con attenzione da Ivo Marc.
ANTEPRIMA SPETTACOLI
Vi presentiamo in anteprima una serie di manifestazioni che la Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” organizzerà prossimamente:
con gli Allievi dell’Università della
Terza Età di Trieste istruiti e
diretti dal maestro Sergio Colini
NOVEMBRE
OTTOBRE
4 - ore 18 - al Teatro di Isola
14 - ore 20 - al Teatro di Isola
SENZA CONFINI
VOCI AMICHE
Incontro etnofolcloristico al quale parteciperanno il Complesso a plettro della
SAC “Lino Mariani” di Pola, il Gruppo
Vocale CLAPA di Verteneglio, il Gruppo
Folcloristico della C.I. di Dignano e l’attore Sergio Colini di Trieste. In apertura si esibirà il Gruppo Folk Canoro della C.I. “Dante Alighieri” di Isola.
Incontro canoro al quale parteciperanno i Cori delle C.I. di Umago e Parenzo e l’Ensemble Vocale IL FOCOLARE di Trieste. In apertura si esibiranno
i Cantanti di musica leggera della C.I.
“Dante Alighieri” di Isola.
--------24 - ore 17 - Casa Manzioli
(1° piano)
SAGGIO DI RECITAZIONE
DIALETTALE
CONFERENZA
--------21 - Casa Manzioli (1° piano)
L’Associazione ISOLA NOSTRA di
Trieste presenta il DVD di
Walter Pohlen
L’ISOLA CHIAMATA RICORDO
DICEMBRE
16 - Casa Manzioli
--------10 - ore 18 - Casa Manzioli
proposta dal Centro di Studi Storici
e Geografici di Pirano
Titolo: SEGNI DI ANTICHE PAURE,
CONTAGI, EPIDEMIE E SANTI PROTETTORI NELL'ALTO ADRIATICO
Relatrice: prof.ssa Chiara Vigini
Conti di Trieste
(1° piano)
(1° piano)
CONCERTO
del Coro CAPPELLA TERGESTINA
di Trieste
Concorsi
18
La Colomba - Anno VII - N° 26
Concorso Mailing List “Histria” 2006 - Premiazione a Pola
ANCORA SEMPRE I GIOVANI DELLA
“DANTE” IN PRIMA LINEA
ome avevamo già annunciato nel’ultimo numero di
questo periodico (pag. 7),
quest’anno le adesioni dei giovani
della “Dante” che partecipano al
Concorso della Mailing List “Histria” tramite la Sezione Storia Patria, non sono state copiose come negli anni precedenti. Anzi, vi hanno
partecipato soltanto due ragazzi:
Sebastian Bozic e Sara Resanovic Bevitori, ma ne sono usciti entrambi vittoriosi.
Ci sembra interessante presentare questi due concorrenti specialmente nella loro diversità di percorso in quest’avventuura che si ripete
ormai da quattro anni. e che è il
simpatico Concorso della MLH.
C
VATI E INCOLTI (VADURNI)…
ATTIVITÀ
ARTIGIANALI
O
AGRO-ALIMENTARI DA RISCOPRIRE E VALORIZZARE. Sebastian ora frequenta la scuola media
(superiore) e con CHI FA DA SÉ FA
PER TRE vince nuovamente il primo premio.
Naturalmente Sebastian ha un
asso nella manica: nonna Lilia. Una
nonna ricca di ricordi che lo ispira a
ogni sua partecipazione, raccontandogli vicende isolane degli anni della sua giovinezza.
TRA I FORNELLI DE CASA… RICETTE, SEGRETI E PRELIBATEZZE. Questa volta Sara con il tema EL BRODETO DE ME NONO
DOMENICO fa centro e il gradino
più alto è suo perché vince il primo
premio. Impegno e costanza finalmente premiati e, come si dice, chi
la dura la vince.
SEBASTIAN BOZIC
(anni 16 - compiuti il giorno
della premiazione)
2003 - Titolo
del concorso I
NOSTRI NONI
NE CONTA e
con il tema ...E
ME NONA ME
GA
CONTÀ
vince il primo
premio (categoria
Scuola
dell’obbligo).
2004 - Titolo del concorso SONO
LA GUIDA TURISTICA E VI PORTO A VEDERE LA MIA CITTÀ.
Con il suo componimento GHE VOL
SFRUTAR EL MAR si aggiudica il
terzo premio (categoria Scuola
dell’obbligo).
2005 - Titolo del concorso LE FESTE E LE TRADIZIONI POPOLARI E RELIGIOSE ALL’OMBRA
DEL TUO CAMPANILE e Sebastian vinge nuovamente il terzo
premio (categoria Scuola dell’obbligo) con LA FESTA DE SAN PIERO.
2006 - Titolo del concorso per le
scuole superiori: PICCOLO È BELLO: TRA CALLI, CAMPI COLTI-
Nonna Lilia e Sebastian posano al momento della premiazione che nel 2006 si
è tenuta alla C. I. di Pola
E ora conosciamo invece:
SARA RESANOVIC
BEVITORI
(anni 11)
2004 - partecipa con il
tema
CHE
BEL CHE ∫E
FAR LA GUIDA TURISTICA. Non vince.
2005 - Questa volta presenta al concorso EL CALENDARIO
∫E PIEN DE FESTE. Il tema è bello ma non sufficiente per salire sul
podio.
2006 - Titolo del concorso per la
scuola dell’obbligo CURIOSANDO
Volutamente, Sara non era stata avvisata della sua vittoria. La vediamo qui durante la premiazione, quasi incredula e
un po’ frastornata dalla grande gioia,
mentre riceve il premio dalle mani della
sig.ra Mirella Tribioli.
Anche Sara ha i suoi “informatori” e finora si è fatta raccontare le
storie da nonna Stefania di origini
fiumane, dalle sue amiche e da
mamma Tura.
La vittoria di Sara serva da
esempio anche agli altri giovani
che, non uscendo vittoriosi ai primi
tentativi, perdono la voglia e non
partecipano più alle varie competizioni. Ai concorsi non possono vincere tutti e spesso non riescono a
spuntarla anche temi molto validi,
dato che la concorrenza è tanta e
tutti si impegnano al massimo. Bisogna sempre tener conto che già il
fatto di partecipare ci arricchisce e
poi, questi temi vengono pubblicati
dalla MLH in una raccolta che ogni
anno ha una veste migliore e viene
distribuita ad ampio raggio.
Il 3 giugno 2006, come già detto,
Concorsi
La Colomba - Anno VII - N° 26
19
Un numeroso e caloroso pubblico ha affollato la splendida sala della C.I. di Pola
la cerimonia di premiazione si è
svolta nell’accogliente sala della Comunità degli Italiani di Pola, davanti a un numeroso pubblico e dopo i saluti di benvenuto e un qualitativo programma sostenuto dai
gruppi culturali della SAC “Lino
Mariani”, è iniziata la festa per i ragazzi: tanti premi e un’occasione
per incontrare coetanei provevenienti dall’Istria, da Fiume e dalla
Dalmazia.
Quest’anno, la Commissione giudicatrice era composta da Maria
Luisa Botteri (Presidente) di Monte
Compatri di Roma, Gianclaudio de
Angelini di Roma, Axel Famiglini di
Cesenatico (Forlì-Cesena), Antonio
Fares di Pescara, Marianna Jelicich
Buic di Buie, Patrizia Lucchi di Venezia, Ondina Lusa di Pirano, Mirella Tribioli di Frascati, Giorgio
Varisco di Padova e dai membri
esterni Walter Cnapich di Torino e
Maria Rita Cosliani di Gorizia.
Ogni anno viene premiato un operatore della Mailing List Histria per
il suo impegno. Per il 2005 il ricono-
scimento è andato alla dinamica e
impegnata ROMANA SANSA di Roma.
Una meritata menzione d’onore è
stata conferita al giovane e intraprendente Axel Famiglini, che da 6
La premiata Romana Sansa (a destra)
ascolta commossa la motivazione del
riconoscimento, letta dalla collaboratrice e amica Mirella Tribioli
Alcuni membri della Commissione giudicatrice hanno guidato tutta la cerimonia
di premiazione. Da sinistra Marianna Jelicich Buic, Mirella Tribioli, MariaRita
Cosliani , Ondina Lusa, Antonio Fares, Maria Luisa Botteri (presidente) e Axel Famiglini (coordinatore della MLH)
anni guida in modo impeccabile la
MLH.
Durante la cerimonia di Pola è
stato decretato che il prossimo appuntamento si terrà a Isola, sotto
l’egida della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri”. Un grande onore
per questa comunità che spera di
essere all’altezza della fiducia posta
nelle sue mani.
Concorsi
20
La Colomba - Anno VII - N° 26
I nostri temi
SARA RESANOVIC BEVITORI
anni 11 Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola 1° PREMIO categoria scuola dell’obbligo
motto : Golosona
tema : EL BRODETO DE ME NONO DOMENICO
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE:
“Vivissima descrizione delle abitudini culinarie di una volta espressa in un dialetto cantante e carezzevole, anche noi vorremmo essere ‘col cuciar in man par gratar la crosta intela tecia’ e vivere a quei tempi."
EL BRODETO DE ME NONO DOMENICO
h che bel che ∫e el titolo
de sto ano. Eh, sì! Purtropo mi son una granda magnona e me pia∫i le robe bone. Me
mama me brontola sempre che magno masa e che quel che meto soto i
denti ∫e duto roba poco sana. Ah,
ma che savesi come che la magna
ela: verdure, fruti e pesi. Ben, qualcosa de sta roba me pia∫i anca a mi,
ma come se fa a no magnar panini,
marendine, patatine frite?
Me mama per farme capir che
quel che me pia∫i tanto no ∫e san, la
me comincia a contar de cosa che
magnava so nona che la iera povera,
cosa che la preparava per pranso,
come che se viveva quela volta... Sò
che la fa per el mio ben e che a mi
me pia∫i duti i magnari che meti su
cicia, ma ve digo la verità che qualche volta son anca stufa de scoltarla. Se quela volta i gaveva fame, ma
se pol saver perché che dovesi patir
adeso anca mi?
Mi no go conosù mai me nono
Domenico, perché a ∫e morto co iero
‘sai picia, ma mia mama me parla
tanto ben de lu. A nono Domenico
ghe pia∫eva far de magnar e drio
quel che mama me conta a devi eser
sta un bon cogo. Però quando che a
faseva de magnar me nona se rabiava perché quando che a se remenava in cu∫ina, iera più pironi fora che
dentro del casetin.
A mio nono ghe pia∫eva asai i pesi e una dele sue specialità iera el
O
brodeto. De matina a andava sempre al porto. Là a gaveva duti i sui
amici pescadori e più in bona de duti a iera coi “Bonasa”. Questo no xe
un cognome ma el soranome de una
famea de pescadori i∫olani che pesca ancora ‘deso. Lori i ghe dava
ogni volta pesi ‘pena pescai e me
nono iera contento come una Pasqua, perché a saveva che se el pesi
∫e ‘pena pescà a ga più bon gusto.
Go savù anca che me mama, che la
me brontola sempre che devo magnar pesi, co la iera picia no ghe comodava masa magnarlo. Ma me
nono iera cusì ciapà dei pesi che po’
a se gaveva comprà anca una barcheta e de quela volta a ‘ndava solo
a ciaparse i pesi. Me mama, curio∫a
de saver come che se se diverti pescando, una note la ∫e andada con
nono Domenico. Ancora adeso la se
ricorda come un incubo quela esperiensa fata ale quatro de matina. La
gaveva fredo e sono e no la vedeva
l’ora de tornar a ca∫a.
De quel che me conta me mama,
nono faseva un bonisimo brodeto. A
taiava la sivola in grosso, a meteva
l’oio de oliva in tecia, a butava dentro la sivola e, co la diventava maronsina, a butava dentro i pesi e el
sal che li tegni duri. Mio nono no girava mai i pesi per no romperli e, intanto che i se ro∫olava, ogni tanto a
scasava la tecia coverta. A parte a
preparava el sugo con salsa de pomidoro, a∫edo, vin bianco e un poco
de aqua e a misiava duto asai ben.
Quando che el pesi iera ro∫olà a lo
schisava un poco ala volta col sugheto e po a lasava boir per 10 o 15
minuti a fiama basa. Con sto brodeto se faseva el ri∫oto, ma più speso a
vigniva acompagnà con la polenta.
Me nona disi: “Che magnade, che
taiade de polenta e che licade de déi.
Nono iera specialista per sta roba.”
Me nona ∫e de Fiume e, anca se i
stava sul mar, co la iera picia, a
ca∫a no i podeva permeterse de magnar pesi. I iera tropo poveri. E alora, per sasiarse i magnava asai patate in tecia. Visin de ca∫a i gaveva
un orti∫el e con quel i se aiutava.
Me mama se ricorda che me bi∫nona, co la faseva le patate in tecia, la
cavava i serci del fogoler e la meteva la pignata propio sula fiama per
far vignir la crosta. E me mama che
la iera picia no la vedeva l’ora che le
patate in tecia sia fate. La spetava
col cuciar in man per gratar la crosta intela tecia.
Parlando con mama e con nona
me par de gaver capì che una volta
chi che faseva de magnar ghe meteva più amor nel preparar pransi e
sene, che no parlemo po dei dolci.
Eco! Son sicura che su l’argomento
dolci me trovaria asai d’acordo anca
con le ricete de una volta. Son propio golo∫a e so che i dolci fati in ca∫a
∫e asai più boni e anca più sani de
quei confesionai. Ma ala nostra epoca le mame e anca le none ga poco
Concorsi
21
La Colomba - Anno VII - N° 26
tempo. Almeno cusì le di∫i, ma mi
credo che ∫e anca el fato che ∫e più
comodo e asai meno fadigo∫o andar
in botega a cior un dolce pronto. Per
un dolce ben fato ghe vol far tanta
fadiga, se perdi un mucio de tempo
e po, magari qualcosa va storto e
mame e none cori el ris’cio che no ‘l
vegni bon. Bisogna anca capirle!
Cosa volè, in fin dei conti anca
mi son una femina e fra un pochi de
ani sarò una dona. ∫e meio che comincio ∫a ‘deso a difender i mii diriti. No ve par?
SEBASTIAN BOSIC
anni 16 Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola 1° PREMIO categoria scuola media (superiore)
motto : Sapador par forsa
tema : CHI FA DA SÉ FA PER TRE
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE:
“Gustosissima avventura del nostro autore che si ritrova a lavorare con fatica la terra per volere della simpatica ma autoritaria nonna, dimostrando amore per la terra d'Istria e curiosità per la storia."
CHI FA DA SÉ FA PER TRE
h, sto ano go ‘vansà de
grado. Son in prima media superiore e el tema
del concorso me par che a me vadi
‘bastansa a penel.
Dovè saver che co iero picio stavimo nela parte vecia dela cità, cioè
tra cale e calete. Po gavemo vindù
duto par andar a viver in ca∫a nova,
a Saredo, fora de tiro, in me∫o ai
campi, fra tanto verde, fra TROPO
VERDE. ∫e solo verde, ∫e! No ∫e
squa∫i anema viva là ‘torno. Ah, me
nona la ∫e al setimo siel co la campagna che la ga ‘torno la ca∫a. Noi
invese, spece mi e me mama, semo
‘sai povareti, parché no ne pia∫i
gnanca un poco lavorar la tera. E
me nona se ‘rabia e la me brontola
sempre e la me dir drioman che no
go voia de far gnente. Quele poche
volte po che vado a far qualcosa in
campo, no ghe va gnanca ben e no la
fa altro che dir: “Te ga portà drento
i ordegni? Indove ∫e el badil? Te ga
meso via el rastel? Vara che te ga
lasà de novo fora la sapa. Se te lasi
i ordegni soto la piova e soto el sol i
se rovina. Quando te impararà a distrigar duto drio de ti?” A sto ponto
alora son mi che scominsio a brontolar, parché se fusimo in cità podaria
andar e vignir quando che volaria,
invese qua, fora del mondo, devi
eser sempre qualchidun che me me-
O
na co la machina, che me dà un pasagio. Stemo tropo lontan par andar
a pìe. E quando che scominsiemo a
becarse mi e me nona par ste storie,
alora ela la se sfoga e la taca a contarme come che se viveva una volta
e cosa che la faseva ela quando che
la iera picia come mi. Ma che picia
come mi! Mi no me sento par gnente picio. Ormai son grando. Ma me
nona dir che par ela son sempre picio e che la devo scoltar. E la taca a
contar.
Quando che mi iero picia, anca
se stavimo in cità vecia, no podevimo miga andar fora de ca∫a quando
che ne comodava. Dovevimo spetar
che ‘rivi dopopranso tardi, quando
che iera portai a termine duti i lavori de ca∫a e ∫a prontada la sena. In
quela ora, se pol dir, che iera vignù
el momento de andar in strada. Ma
no sta miga pensar che ‘ndavimo tor∫iolon, sa. Ciolevimo un scagneto o
una caregheta e se metevimo duti de
famea davanti al porton de ca∫a. Là
se incontravimo co’ le altre famee de
contrada. E sì, parché a quela ora i
vigniva fora duti. Adeso se diria che
iera vignuda l’ora de sociali∫ar, ma
no sicuro de perde tempo. Par questo
le done le rivava sempre col cestel
dei aghi par cu∫ir o par far la calsa.
Le nostre mame e le nostre none le
profitava de sto momento par far le
papuse. Le taiava tochi de capoti veci che no se podeva più rivoltar parché i iera ∫a stai voltai e rivoltai
tante volte, tocheti de vistiti oramai
pasai de fio in fio e no più u∫abili e
con sta roba e col spago le preparava le calsature par duti i fioi e par le
femene dela famea. No sta miga crede che una volta noi portavimo le
scarpe. Ierimo duti in papuse. E che
contenti che ierimo quando che ciapavimo un pèr novo. Qualche dona
faseva el toco de sora in lana. Ma no
se tratava miga de lana nova. No,
iera lana de maie disfade parché
magari le iera piene de bu∫i. E alora le doveva ingropar dute ste vete.
Ma le saveva sconder cusì ben i gropi che nusun li vedeva. Po iera altre
done che le faseva le calse. Che brave che le iera, ghe vigniva fora dei
capolavori, anca se le u∫ava colori
de duti i tipi, parché anca in sto
ca∫o se tratava de lana riciclada.
Ah, fora in strada iera anca quele
che le disfava el vistito dela fia più
granda, parché a iera duto ∫marì e
po, coi tochi ancora boni, le ghe preparava qualche cotoleta o vistitin
per la fia più picia. Insoma, in poche
parole, quela iera l’ora dei lavori
manuali, di∫emo. Nomìga come ‘deso che se te servi qualcose te vadi in
botega e te trovi duto pronto. O se no
Concorso
22
La Colomba - Anno VII - N° 26
te trovi quel che te vol te vadi dela
sarta. Una volta se se ‘rangiava soli
come che se podeva e come che se saveva. Duti faseva quel che ghe serviva. Qualchiduna portava anca fora
el mastel, la butava drento aqua ‘pena boìda e, col savon fato in ca∫a, la
profitava par far la lisia ciacolando.
Quel davanti el porton iera el
momento più bel dela giornada. ∫e
più facile lavorar se se ∫e in bona
compania. Naturalmente, qua e là le
se ∫bavasava parlando mal dei altri
e cusì se ‘rivava a saver dute le novità. Altro che giornal! Altro che televi∫ion! Radio babe funsionava propio ben. Le prime a ‘ndar in strada
iera sempre le done parché i omi i
tornava a ca∫a dela campagna verso
l’imbrunir. I rivava con l’a∫eno che,
povareto, a gaveva parte par parte
de la pansa do brente careghe de ua
o de altre verdure o fruti, ma qualche volta iera drento anca ordegni
che bi∫ognava governar. Intanto che
le done continuava col so lavor, i
omi ghe cavava el basto ai anemai
(cusì se ciamava l’a∫eno), i ghe tirava ∫o le brente, i le ∫vodata, i portava l’a∫eno in stala, i ghe dava de
magnar e de bever e i lo serava drento par la note. A sto ponto i cioleva i
ordegni che i gaveva portà a ca∫a
par governar. I ‘ndava in cantina,
indove che i gaveva duto quel che
ghe serviva. Se iera el manego roto,
alora i cioleva un de quei rami, ora-
Vocabolarietto
a∫édo
becàrse
boìr
càle
careghéta
cavécio
ciòr
cògo
contàr
còtola
cuciàr
déi
distrigàr
drìo
driomàn
dùto
éla
fadìga
fìo/a
- aceto
- pungersi, stuzzicarsi
- bollire
- calle, calli
- seggiolina
- grande tino
- prendere
- cuoco
- contare, raccontare
- gonna
- cucchiaio
- diti
- riordinare, rassettare
- dietro, secondo
- continuamente
- tutto
- lei
- fatica
- figlio/a, ragazzino/a
mai suti, che i gaveva là e con un
cortel ben guà i lo scorsava, i lo lisava, fina che a diventava bon par metelo intéla sapa o intél forcas roto.
Indove che serviva, insoma. Finì sto
lavor i controlava brente, caveci e
bote par vede se iera duto in ordine.
I vardava che i serci no sia laschi e
che le dioghe no cedi. Dopo gaver batù serci e dioghe i ghe dava una lavada e una di∫infetada ale bote
acioché le sia sempre pronte a l’ocorensa.
Come che te vedi i se ‘rangiava
duto soli, o al masimo i se ‘iutava in
contrada un co l’altro. Te vol mete
ogi? Par ogni roba se ciama un
esperto. Ma mi me domando: che rasa de esperti ∫e quei de ‘deso? Prima
de duto te devi spetar un mucio de
tempo prima che i ‘rivi a ca∫a tua.
Po i scominsia a far i dificili, di∫endo che quel che te ga de governar saria de butar via parché se trata de
roba consumada. Par finir po i governa “a la bona de Dio”, in sinque
minuti, e coi soldi che te son costreto
a daghe te podaria comprar novo
quel che i te ga meso a posto. E ancora te vansasi soldi. Par no parlar
dele campagne, che qua duto torno
sti monti, le iera come tanti orti∫ei.
Curade, nete, piene de prodoti sani e
boni. I campagnoi i faseva a gara
per gaver le vane∫e più bele, i pasteni più curai, la tera più sofice e friabile. Ma cos’ te credi che i gaveva
machine come ogi? Maché. I faseva
duto a man, compre∫i i ordegni e co
le piere che i tirava fora dei campi i
costruiva bei mureti par definir la
propietà. Fra i filari de le vide creseva la verdura. I alberi de fruto iera
in principio dei pasteni. I olivi iera
impiantai duto torno dela campagna. Ah, iera un bel vede par i oci.
Mi sti campi li rivedo come in sogno
e go granda nostalgia de lori. Te vedi picio? Te sa come che di∫i quel deto: “Chi fa da sé, fa par tre”. E par
questo, àle, ven con mi che andemo a
far del ben in campagna.
E cusì ogni volta la me incastra...
e la me frega. A sto ponto, come faso a dighe che no me pia∫i lavorar i
campi, che mi andaria pitosto ‘torno
coi amici, che...? No se pol, ah! E cusì àle che me toca andar con ela.
Ma cosa volè, ∫e propio bel sintir
me nona co la me conta dute ste robe. El so entu∫ia∫mo, el so amor par
la so tera. Devo ameter: la scolto ‘sai
volentieri e cusì imparo tante robe
che no go mai visto e mai sintì. E sicome ala nostra epoca no se ciapa
ormai gnente par gnente, dopo devo
contentarla e andar a lavorar con
ela. Ma no ghe devo dar masa sodisfasion e par questo continuo sempre a brontolar, parché se la se inacor∫i che mi la scolto volentieri la finisi par capir la mia debolesa e portame con ela ogni giorno in campagna e alora... saria propio fregà.
fogolèr
fòra de tìro
gnànca
gnénte
governàr
gratàr
guàr
ièra, ièrimo
ingrumàr
màie
màsa
mé
menàr
pitòsto
rastèl
rìs’cio
sàpa
sarìa
∫bavasàrse
scàgneto
scasàr
schisàr
scominsiàr
∫è
sé sé
séna
sépa
siél
sivóla
∫marì
só
técia
tòchi
tor∫iolàr
‘vansàr
véta
Vièr
ùa
mìga
misiàr
mùcio
ordégni
pàr
pàsteno
‘péna
pèr
pési
piróni
- focolare
- fuori mano
- neanche
- niente
- riparare
- raschiare, grattare
- arrotare, affilare
- era, eravamo
- raccogliere
- maglie
- troppo
- mi, mia, mio
- portare (con qualche mezzo)
- mica
- mescolare
- mucchio, tanto
- arnesi
- per
- campo piano in collina
- appena
- paio
- pesce, pesci
- forchette
- piuttosto
- rastrello
- rischio
- zappa
- sarebbe, fosse
- godersela
- seggiolino, scanno
- scuotere
- spruzzare
- incominciare
-è
- ci si
- cena
- seppia
- cielo
- cipolla
- scolorito
- sua, suo, sue, suoi
- casseruola
. pezzi
- andare a zonzo
- avanzare
- gugliata
- rione di Isola
- uva
Sport & Ricreazione
23
La Colomba - Anno VII - N° 26
LE PAGINE DELLO SPORT
a cura di Marko Gregoric
GIORNATA DEDICATA ALLO SPORT
Il 1° aprile 2006 il Settore Sportivo della Comunità degli Italiani
‘’Dante Alighieri’’ di Isola ha organizzato, per i propri soci, una giornata tutta dedicata a incontri sportivi. I 50 atleti della “Dante” si sono cimentati nelle seguenti discipline: tennistavolo, tennis, calcetto e
scacchi.
3°
4°
Alen Mikicic
Luka Radman
1°
2°
TORNEO TENNISTAVOLO
MASCHILE UNDER 30
1°
Simon Frank
2°
Gregor Vukovic
TORNEO SCACCHI
Nenad Petrina
Marjan Kjarel
ARGENTO
ARGENTO
Ecco le graduatorie:
TORNEO TENNISTAVOLO
FEMMINILE UNDER 30
1°
Kristina Rahotin
ORO
3°
4°
3°
4°
2°
3°
4°
Kristin Fatoric
Nika Marusic
Alenka Acimovic
Luka Argenti
Blaz Petrina
1°
2°
3°
TORNEO CALCETTO
“Dante” Giovani
“Dante” Veterani
“Dante” Simpatizzanti
1°
TORNEO TENNIS
Luka Slosar
TORNEO TENNISTAVOLO
MASCHILE OVER 30
1°
Robert Radolovic
ORO
ORO
2°
3°
4°
2°
Ivo Marc
Emilio Bevitori
Robert Radolovic
Sandi Radolovic
Emilio Bevitori
Alenka Acimovic
La giornata all’insegna dello
sport e dell’amicizia si è conclusa
con una simpatica serata conviviale, durante la quale sono state consegnate medaglie e coppe ai bravi
atleti.
Sport & Ricreazione
24
La Colomba - Anno VII - N° 26
TORNEO DI CALCETTO “ZDRAVNIK PODJETNIK”
A STRUGNANO
Grazie
al
dott. Felice Ziza,
socio della C.I.
“Dante Alighieri”, la squadra di
calcetto di questo sodalizio ha avuto
l’opportunità di partecipare al 1°
Torneo di calecetto organizzato dai
medici del Litorale.
L’incontro si è svolto a Strugnano l’8 aprile 2006.
La nostra rappresentativa si è
classificata al terzo posto, dietro le
squadre ‘’Banka Koper’’ e ‘’Zdravniki Obala’’. La prossima edizione del
succitato torneo si svolgerà questo
ottobre, sempre a Strugnano.
CLASSIFICA
RISULTATI:
Banka Koper – Podjetnik
Zdravnik Obala – CI ”Dante”
Banka Koper – CI “Dante”
Zdravnik Obala – Podjetnik
Banka Koper – Zdravnik Obala
CI “Dante” – Podjetnik
4:1
1:0
2:0
2:1
2:0
6:2
Questi i giocatori della Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di
Isola:
Gino Braico, Enzo Scotto di Minico,
Squadre
Giocate Vinte
Banka Koper
3
3
Zdravnik Obala
2
3
CI “Dante Alighieri”
1
3
Podjetnik
3
0
Maurizio Scotto di Minico, Andrea
Scotto di Minico, Tim Marc, David
Jelic e Ivo Marc.
Pareggiate Perse Gol segnati Gol subiti Punteggio Classifica
0
0
8
1
9
1°
0
1
3
3
6
2°
0
2
6
5
3
3°
0
3
4
12
0
4°
INCONTRO DI TENNIS U.I. - 5a EDIZIONE
Alla quinta edizione degli Incontri di Tennis, che quest’anno si sono
svolti a Isola il 13 maggio 2006,
sempre sotto l’egida dell’Unione Italiana, la C.I. “Dante Alighieri” è stata nuovamente rappresentata dal
giovanissimo e già noto Luka Slosar.
Dopo un’incoraggiante inizio, imponendosi per 6 a 1 sul rappresentate della Comunità degli italiani di
Fiume, Luka si è fermato ai quarti
di finale. A decretare l’eliminazione è stato
il rappresentante della C.I.‘’Besenghi
degli Ughi” di Isola che, successivamente, si è aggiudicato la prima posizione in classifica.
È andata decisamente meglio nel
‘’doppio maschile’’, dove la coppia
Slosar-Zigante si è piazzata in terza
posizione.
TORNEO DI PESCA A STRUGNANO
Per la prima volta nella storia, due
rappresentanti della Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di
Isola hanno partecipato al Torneo di
pesca ‘’Veliki Pokal Solinar’’ (Coppa
gigante Salinaro).
La gara si è tenuta a Strugnano
l’11 giugno 2006.
A tenere alti i colori della “Dante” sono stati Sandro Valenti e
Boris Poropat. Con la loro pescata
la Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” si è piazzata in seconda
posizione.
La valenza di questo risultato è
stata ispessita ulteriormente dal
fatto che i partecipanti a questo torneo sono dei professionisti della pesca.
Sport & Ricreazione
25
La Colomba - Anno VII - N° 26
Classificazione
1°
2°
3°
Su diciassette squadre sono saliti sul podio sei partecipanti (vedi
tabella)
soci di
Solinar 2
CI “D.Alighieri”
Solinar 3
Pasrtecipanti
Aljosa Tomsic e Bruno Cel
Sandro Valenti e Boris Poropat
Klavdij Veldin e Ales Trbizan
TORNEO DELL’AMICIZIA A FIUME
La nostra squadra di calcetto, mana dei giovani ai
dopo parecchi anni di assenza, è calci di rigore e
stata invitata dai connazionali fiu- quindi si è dovuta
mani al torneo di calcetto da loro or- accontentare del seganizzato il 17 giugno 2006. Dopo condo posto, che resta comunque un
un ottimo avvio - vittoria sulla buon risultato.
squadra di
Fiume over
PARTITE:
30 per 13 a 3
C.I. FIUME OVER 30 – C.I. DANTE ALIGHIERI 3:13
- la “Dante” è
C.I. FIUME UNDER 30 – C.I. DANTE ALIGHIERI 10:9
stata sconfit(dopo i calci di rigore)
ta
dalla
C.I. FIUME UNDER 30 – C.I. FIUME OVER 30
8:0
squadra fiu-
C.I. Fiume
Squadre
Fiume under 30
“Dante” Isola
Fiume over 30
Giocate Vinte
2
1
2
1
2
0
Pareggiate Perse Gol segnati Gol subiti Punteggio Classifica
1
0
14
6
5
1°
1
0
19
9
4
2°
0
2
3
21
0
3°
CAMPIONATO DI CALCETTO ESTIVO 2006
La squadra di
calcetto
della
‘’Dante’’, ha partecipato per la
prima volta al
Torneo estivo di
calcetto, presso il
nuovo campo sintetico, vicino allo
stadio comunale
di Isola, classificandosi al quarto posto.
PARTITE
RISULTATO
PUNTEGGIO
D. Alighieri - Casinò Carnevale
1:3
0
D. Alighieri - Birotehnika Stamar
3:2
3
D. Alighieri - Top Term Isola
1:4
0
D. Alighieri - Pub 33
4:5
0
D. Alighieri - Fly bar Isola
2:2
1
D. Alighieri - Gostilna Sonja
3:1
3
D. Alighieri - Moto Nikoli vec
6:0
3
D. Alighieri - Sole
3:0
3
D. Alighieri - Sempre pieni
3:1
3
CLASSIFICA:
Squadre
Casinò Carnevale
Birotenhika Stamar
Top Term Isola
CI “Dante Alighieri”
Pub 33
Fly bar Isola
Gostilna Sonja
Moto Nikoli vec
Sole
Sempre pieni
Giocate
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
Vinte
7
7
7
5
4
3
2
2
2
2
Pareggiate
1
0
0
1
1
2
1
1
1
0
Perse
1
0
0
1
1
2
1
1
1
0
Punteggio
22
21
21
16
13
11
7
7
7
6
Classifica
1°
2°
2°
4°
5°
6°
7°
7°
7°
10°
Sport & Ricreazione
26
La Colomba - Anno VII - N° 26
GIOCHI DELLE COMUNITÀ DEGLI ITALIANI
organizzati dall’Unione Italiana
Il settore sportivo della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, il 30 settembre 2006, ha
partecipato ai tradizionali giochi sportivi organizzati dall’Unione Italiana, che quest’anno ha visto la
presenza di 650 atleti in rappresentanza di 31 Comunità degli Italiani.
I risultati conseguiti dalla nostra compagine sportiva sono stati senz’ombra di dubbio molto buoni; quattro primi e due secondi posti vanno ad aggiungersi nella nostra bacheca. Da segnalare l’ottima prestazione alla quale abbiamo assistito nella pallavolo femminile. Una nuova disciplina per la
‘’Dante’’ che si è subito guadagnata una medaglia d’argento. Le ragazze della pallavolo hanno infatti
conquistato un prestigiosissimo secondo posto, palesando ottimo gioco e affiatamento, il che, ci lascia ben sperare per ciò che concerne le future prestazioni. Forza ragazze!
Ecco il ‘’bottino’’ della
D. Alighieri:
ORO
Calcetto over 30 – 1°posto
Tennistavolo masch. under 30
(Blaz Pertina) – 1° posto
Tennistavolo femm. under 30
(Alenka Acimovic) – 1° posto
Scacchi (Nenad Petrina) – 1° posto
Stanfer e Mio Janjic.
CALCETTO UNDER 30
ELIMINATORIE:
Alighieri Isola – Matterada
Alighieri Isola – Fiume
SEMIFINALE:
Alighieri Isola – Castelvenere
FINALE:
Alighieri Isola – C.I. Fiume
6:0
3:1
ELIMINATORIE:
Alighieri Isola – Visignano
Alighieri Isola – Parenzo
FINALE:
Alighieri Isola – Parenzo
3:1
TENNIS TAVOLO MASCHILE
2:0
2:0
2:0
0:1
ARGENTO
Calcetto under 30 – 2° posto
Pallavolo femminile under 30 –
2° posto
RISULTATI:
CALCETTO OVER 30
ELIMINATORIE:
Alighieri Isola – Gallesano
3:1
Alighieri Isola – Dignano
3:2
(dopo i calci di rigore)
SEMIFINALE:
Alighieri Isola– Besenghi Isola 1:0
FINALE:
Alighieri Isola – Cittanova
1:0
Questi i giocatori della Alighieri
over 30:
Gino Braico, Guido Krizman, Diego
Delbello, Aleksander Janev, Robi
Janev, Valter Lakoseljac, Miroslav
Elenco dei giocatori della Alighieri
under 30:
Valdi Lakoseljac, Marko Janjic, Tomaz Rupnik, Tihomir Macak, Matjaz Sarkanj, Dalibor Ivkovic, Matjaz Zigon, Andrej Franetic, Marko
Ulemek e Damir Mujkic.
UNDER 30 (Blaz Petrina)
ELIMINATORIE:
Alighieri Isola – Pola
Alighieri Isola – Buie
FINALE:
Alighieri Isola – Parenzo
2:0
2:0
2:0
SCACCHI (Nenad Petrina)
TENNISTAVOLO FEMMINILE
UNDER 30 (Alenka Acimovic)
ELIMINATORIE:
Petrina – Koraca
Petrina – Giorgi
1:0
1:0
Sport & Ricreazione
27
La Colomba - Anno VII - N° 26
Petrina – Ivancic
Petrina – Ribicic
SEMIFINALE:
Petrina – Kepcija 1:0
FINALE:
Petrina – Ribicic
1:0
1/2:1/2
Alighieri Isola –
Alighieri Isola –
Alighieri Isola –
SEMIFINALE:
Alighieri Isola –
Grisignano
21:8
Salvore
21:9
Visinada
21:16
Momiano
25:20
1:0
PALLAVOLO FEMMINILE UNDER 30
ELIMINATORIE:
Jelena Pesic (migliore giocatrice del
torneo), Valentina Knap, Mirjan
Dotlic, Tjasa Drnovsek, Edina Hajdarevic, Valentina Haupt.
FINALE:
Alighieri Isola – Besenghi Isola 0:2
Senza medaglie hanno partecipato
ai giochi ancora IVO MARC - Tennistavolo maschile over 30 e MARJAN KJAREL - Scacchi.
Queste le giocatrici dell’Alighieri:
Gli SPORTIVI della C.I. “Dante Alighieri” di Isola
GARA DI PESCA A VALBANDON - TROFEO DELFIN
Si è svolto il 30 settembre, a
Valbandon, vicino a Pola, il 50° Trofeo Delfin.
Sandro Valenti, assieme a F. Jurisevic, hanno portato alla vittoria
la Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” di Isola, piazzandosi al
primo posto, con un punteggio totale di 17.640 contro i 13.566 della
squadra Galeb Rasa (Arsia) seconda
classificata e i 12.795 punti del Marinar Kranj, al terzo posto.
Nella foto il nostro SANDRO
VALENTI con il Trofeo Delfin.
Una vittoria meritata,
che va ad aggiungersi
a
una lunga serie di premi
già guadagnati
in tantissime gare che gli hanno dato moltissime soddisfazioni. Ricorderemo tra l’altro che Sandro è stato per due volte Campione Europeo
e nel 1998 Campione Mondiale di
pesca.
Complimenti vivissimi.
10° TORNEO DI BRISCOLA ALLA “DANTE ALIGHIERI”
Il Settore Ricreazione della C.I.
“Dante Alighieri” di Isola, il 12
maggio 2006 ha organizzato il 10°
Torneo di Briscola con sette coppie
che si sono battute tutte contro
tutte.
Il primo premio è andato ad Aldo
Pulin e Marjan Staric, il secondo a
Claudio Pecar e Piero Benvenuti,
mentre in terza posizione è giunta
la coppia Nevio Pugliese e Valdi
Jerman. A quest’ultimo rivolgiamo i
nostri più vivi ringraziamenti per le
bottiglie di vino che non dimentica
mai di donare.
La festa - perché sempre di festa
si tratta - si è conclusa con un incontro conviviale, durante il quale abbiamo pure assaggiato il prosciutto
del primo e il formaggio del secondo
premio.
Tura Bevitori
Nella foto i vincitori. In piedi: C. Pecar, P.
Benvenuti, A. Pulin e N. Pugliese. Accosciati:
V. Jerman e M. Staric.
Ultima Pagina
28
La Colomba - Anno VII - N° 26
IL PUNTO
UN SENTITO
La Parenzana
Seguo ormai da molto la diatriba concernente l’appellativo della linea
ferroviaria che collegava Trieste a Parenzo, toccando molti borghi dell’Istria. Sto parlando della “Parenzana”, oggetto di scontri sulle pagine dei
quotidiani sloveni.
A contestare il nome PARENZANA è Klement Knez che afferma di
aver appreso da testimoni oculari che tale denominazione è stata affibbiata dalle camicie nere che, nel ventennio, scorrazzavano col trenino su e giù
per l’Istria. Pertanto propone di nominare questo tracciato “Percorso della
salute e dell’amicizia”.
A questo proposito posso solamente asserire che:
il termine PARENZANA venne coniato dall’Amtsblatt - giornale
ufficiale della direzione di Trieste delle ferrovie statali, che volle
chiamarla così quando nel 1902 pubblicò la circolare n. 23 contenente le norme per il servizio sul tronco Trieste-Buie.
Questi dati sono riportati nell’interessante e agile opuscolo “Cent’anni
di Parenzana - Viaggio sui binari di storia”, pubblicato nel 2002, in occasione del centenario dell’inaugurazione della ferrovia, con connessa videocassetta, opera di Rosanna Turcinovich Giuricin.
La menzionata circolare è a disposizione nel Museo Ferroviario Campo
Marzio di Trieste, che custodisce un’ampia documentazione della ferrovia
a scartamento ridotto PARENZANA.
Giorgio Dudine
La Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola
rivolge un caloroso e sentito
RINGRAZIAMENTO
per il CONTRIBUTO
versato pro “La Colomba”
dai signori
Franca e Mario Lorenzutti
di London - Canada
dalla Trattoria Istria
di Isola
dal nostro socio
Egidio Krajcar
di Isola
Per i LIBRI e DVD donati alla
nostra Biblioteca, un particolare
GRAZIE
all’Associazione Isola Nostra
di Trieste
all’Unione Italiana
di Fiume
Università Popolare di Trieste
di Trieste
alla Famiglia Gei
di Trieste
e
ad alcuni nostri Soci
Le fotografie di quest’edizione sono state scattate da:
Emilio Bevitori, Tura Bevitori,Roman Coh, Ester Dassena, Fiorenzo
Dassena, Maria Dassena, Amina Dudine, Lucijan Ciano Kleva, Egidio
Krajcar, Ferdinando Possega, e alcune ci sono state inviate dalla
C.I. “Tartini” di Pirano e dal Centro “Dva Topola” di Isola
- periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola
iscritto nel Registro dei Media della Slovenia il 24/02/2004, al numero progressivo 802.
Indirizzo postale: Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” c.p. 76 - 6310 Isola (Slovenia)
Email: [email protected]
aliani “Dante
lg i It
“Dante Alighieri” di Isola, visitate il sito:
www.lapiazzamercato.it /danteisola/
ri” Isola
ghie
Ali
La Colomba
Comunità de
Per conoscere più dettagliatamente l’attività
della Comunità degli Italiani
I nostri sensi di gratitudine
alla Sig.ra Nerina Pugliese
Bordato di Trieste
per il continuo arricchimento
dei premi delle nostre
pesche miracolose.
Edizioni
Redattore responsabile: Amina Dudine
Redazione: Emilio Bevitori, Tura Bevi-
tori, Fiorenzo Dassena, Giorgio Dudine
Marko Gregoric e Matea Kocjancic
Tipografia: Birografika Bori Izola
Tiratura: 1000 copie / Codice fiscale: 62314769
LA COLOMBA
Conto bancario - 10100-0027259808 Banka Koper
Scarica

Spettacoli - Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”