Periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola Anno VII Ottobre 2006 Numero 26 OTTO ANNI INSIEME a Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, fondata nel 1997, è diventata un’istituzione a tutti gli effetti durante l’Assemblea costitutiva del 16 ottobre 1998. Da allora sono trascorsi otto anni e in questo lasso di tempo, giorno dopo giorno, la “Dante” ha prosperato e si è fatta notare non solo per la sua attività, ma anche per molti altri fattori importanti. Mi sto riferendo ai calorosi rapporti d’amicizia, all’inclusione di molti giovani in tutti i settori, all’allegria che non manca mai, agli stretti rapporti di collaborazione, alle tante occasioni d’incontro dove è poi sempre molto difficile sciogliere la compagnia perché è bello stare insieme. Questo affiatamento ha fatto sì che in questi otto anni anche le varie attività abbiano riportato successi e progressi continui. Ecco come è strutturata oggi l’attività della C.I. “Dante Alighieri” di L Il granellino Ogni fruto vol la sua stagion SOMMARIO Lettere & Messaggi Segnalazioni Spettacoli Anteprima Spettacoli Concorsi Vocabolarietto Sport & Ricreazione Ultima Pagina 2 - 5 6 - 9 10 - 17 17 18 - 22 22 23 - 27 28 Isola, con accanto l’anno di fondazione. Settore Artistico: Compagnia Filodrammatica (2000), Compagnia Giovanile di EtnoTeatro (1999), Cantanti di musica leggera (2000), Minicantanti (2000), Gruppo Folk Canoro (2005), Gruppo Femminile di Creatività e Abilità Manuale (2006). Settore Culturale: Sezione Storia Patria (1999), Editoria (1999), Gruppo Composizioni Letterarie (2000), Corsi - Recupero del dialetto, Recitazione, Dizione - (2000), Conferenze (1998), Mostre (2001), Attività bibliotecaria (1999) Settore Sportivo: Squadra di Calcetto over 30 (1997), Squadra di Calcetto under 30 (2001), Scacchi (2002), Tennistavolo maschile under 30 (2000), Tennistavolo over 30 (2000), Tennistavolo femminile under 30 (2000), Tennis (2001), Pesca (2006). Settore Ricreativo: Tornei e giochi societari (1999), Incontri conviviali (1998), Feste per i bambini e altri intrattenimenti (1999). Beh, insomma, non è certo poco, tenendo conto che questi gruppi non stanno soltanto scritti sulla carta, bensì svolgono un’attività intensa e proficua. Dopo otto anni di serio impegno però siamo convinti che la “Dante Alighieri” meriterebbe migliori condizioni di lavoro. Ci si accontenterebbe dell’aggiunta di un vano in piena autonomia (accanto all’unica sala e all’ufficio), come del resto si richiede già da tempo, così da riuscire a distribuire in modo più consono e adeguato le varie attività, senza rinunce come accade ora. Ma anche per non dover rifiutare, come si sta facendo attualmente, ai libri che ci vengono offerti in regalo, ma anche ai fondi librari. Casa Manzioli, sede della Comunità Italiana di Isola, e quindi anche della “Dante Alighieri”, è un bellissimo edificio, ben ristrutturato che lascia incantati tutti i visitatori. Meno incantate sono invece le persone che in esso offrono la loro attività diretta o indiretta - compresi gli spettatori che sono costretti a raggiungere a piedi il terzo piano, ambiente irraggiungibile dai portatori di handicap e dalle persone anziane. Con le temperature che ogni anno aumentano di qualche grado e con l’estate che che si prolunga ampiamente nei mesi autunnali, essere senza condizionatore significa bloccare per troppo tempo l’attività. Ci auguriamo che già prima dell’arrivo della prossima primavera, questo problema venga finalmente risolto. Amina Dudine AVVERTENZA Sia il programma usato per l’impaginazione, sia l’inserimento de La Colomba su Internet (dal 2004) in formato PDF non accettano i segni diatonici (chiamate volgarmente pipette) sulle consonanti slovene e croate. Pertanto ci troviamo costretti a non segnarli nelle lettere “c” “s” “z”. Per questa nostra scelta obbligata ci scusiamo fin d’ora. Lettere & Messaggi 2 La Colomba - Anno VII - N° 26 CI HANNO SCRITTO: da Isola, il Direttore del Porting d.o.o. e Marinvest d.o.o. sig. Enrico Galassi 22 settembre 2006 Da colloqui con gli abitanti di Izola sulla gestione e sul completamento dei lavori in marina, mi sono reso conto che non c’è conoscenza della situazione conflittuale che impedisce il completamento della costruzione del Porto Turistico. Ho pertanto scritto quanto segue e mi rivolgo alla Vostra Redazione chiedendo gentilmente di pubblicare lo scritto che sarà di beneficio per chi vuole essere informato sui fatti. Cordiali saluti Enrico Galassi IZOLA COSA VUOLE FARE? Sono trascorsi sei anni da quando ho la responsabilità sul progetto “Marina” di Izola, e non ho ancora capito quali siano gli interessi prevalenti che incideranno sul futuro di questa località. Erano gli anni ottanta quando amministratori ed imprenditori locali avvertirono la necessità di costruire un porto per la nautica da diporto che avrebbe dovuto dare impulso ad una riconversione dell’ economia del paese e rendere prevalente l'indirizzo turistico. I lavori del porto turistico, iniziati da Marinvest d.o.o. trovarono subito un ostacolo invalicabile nella mancanza di mezzi finanziari adeguati. Fu così che i dirigenti di Marketing Galeb d.o.o., maggiormente interessati al progetto, mossi da necessità, cercarono con successo un investitore straniero. L'intesa tra B. Orel e R. Altan, siglata nel ‘91 consentì la ripresa dei lavori. Ci furono difficoltà di rapporto che si trasformarono in difficoltà finanziarie ma la volontà del socio italiano di completare i lavori del porto turistico non venne mai meno. Il socio italiano ha sempre guardato a questo investimento come progetto strategico da conservare e sviluppare nel tempo. Rattrista il fatto, che da alcuni anni non si lavora più al completamento del marina, perché l’amministrazione comunale lo impedisce, senza un evidente e visibile motivo. favorire intenti speculativi privati non proprio in linea con lo sviluppo del porto per la nautica. Ritengo che se questi indirizzi, contenuti nel piano, saranno attuati, lo sviluppo del porto sarà compromesso. A questo piano urbanistico-edilizio è stato aggiunto il decreto dell'agosto 2004 che proibisce ogni attività sulle aree del progetto “Marina” nonché la vendita di beni di proprietà privata. Se questo procedere non è di opposizione al completamento del marina, qualche attuale amministratore dovrebbe dirmi che cos’è. Sono quindi sorte litigazioni giudiziali tra l'investitore Marinvest d.o.o. ed il comune sul diritto di uso di terreni sulla proprietà, sul diritto di possesso, nel diritto di gestione, nel diritto di costruzione del molo B, sulla costruzione dei servizi igienici ecc. … e alla base c'è il palese tentativo di estromettere Marinvest d.o.o. ora che il porto per una parte è completato. Ci sono interessi di cui non conosco l’origine e nemmeno capisco il fine, perché forse sono così ingenuo da ritenere che l’amministrazione pubblica debba avere per obbiettivo il consentire ai cittadini, alle società private di ogni settore di operare al meglio nella legittima aspettativa di utile economico e per la crescita dell’intera comunità rifiutandomi di credere che si possa profittare del potere politico amministrativo per interferire negli affari privati e per convenienza propria. Le imbarcazioni di medie e grandi dimensioni per le quali il porto è stato costruito vengono e vanno via. La settimana di presenza di 350 austriaci per la assegnazione della coppa Austria non c'e più. Ci sono carenze nel marina e nel paese che non hanno soluzione, e che invece vanno eliminate se si vuole veramente avere lo sviluppo turistico. Il turismo non si fa con le parole. È certo che lo sviluppo del progetto “Marina” ha attratto la speculazione edilizia. Tutto normale se il fine è il completamento del progetto “Marina”. A questa speculazione edilizia male imbastita non era estranea la costruzione del molo B ed il tentativo attuato ma non riuscito del trasferimento dei diritti di costruzione da Marinvest d.o.o. ad altro soggetto privato. Da queste considerazioni nasce la domanda: che futuro vuole Izola? Per favorire questi passaggi speculativi l’amministrazione si è fatta carico di proporre un nuovo piano urbanistico-edilizio per l'area, che dividendo il progetto unitario voluto dagli amministratori degli anni 8090 in 10 comparti, altro non fa che Gli ospiti del marina hanno a che fare con l’inadeguatezza dei servizi igienici che da quattro anni sono dentro containers. Il fatto è grave, ma i servizi non si costruiscono perché c’è l’opposizione della amministrazione alla costruzione secondo il progetto approvato e vigente tutt’ora. Disturberebbero i condomini progettati sulle aree ex Arrigoni, ma tra poco questa grave mancanza sarà causa di ulteriore fuga di barche medio grandi. Il marina è un investimento funzionale allo sviluppo o è antagonista ad un differente sviluppo? Sarebbe interessante, nell’imminenza del voto amministrativo, sapere dai candidati, se ci saranno altri 4 anni per fare niente o se ci sarà qualche possibilità di completamento del porto per la nautica. Di una cosa c’è certezza: con il fare niente si arretra e stiamo arretrando. Enrico Galassi Direttore di Porting d.o.o. e Marinvest d.o.o. Lettere & Messaggi 3 La Colomba - Anno VII - N° 26 Siamo in periodo di campagna elettorale per le Elezioni Amministrative che si svolgeranno il 22 ottobre 2006. In quest’occasione a Isola saranno eletti anche 2 dei 5 candidati ai seggi specifici del Comune e 9 dei 22 candidati al Consiglio della CAN (Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana). A questo proposito, alla nostra Redazione sono giunti due Programmi Elettorali, con la richiesta di pubblicarli sul nostro periodico. In calce a ogni programma sono segnati i candidati che lo hanno compilato con davanti il numero in cui figureranno nelle schede elettorali. ELEZIONI 22 OTTOBRE 2006 Richiesta firmata da Egidio Krajcar Permettetemi che mi presenti. Sono EGIDIO KRAJCAR, nato a Umago il 26/10/1957 e vivo a Isola da quando ero piccolissimo. Alle Elezioni Amministrative del 22 ottobre 2006 mi sono candidato per il Seggio Specifico al Comune di Isola. Questi sono i punti essenziali del mio Programma Elettorale che rispetterò se avrò il vostro appoggio e verrò eletto al Seggio Specifico del Consiglio comunale di Isola. • Garantisco che volgerò grande cura a tutti i problemi che toccano direttamente o indirettamente gli interessi della Comunità Italiana di Isola nella sua interezza e negli interessi del singolo. • Non sarò uno spettatore passivo e tanto meno un adulatore servile di chi comanda, come è spesso successo negli ultimi tempi. Dobbiamo ritagliarci nuovamente il nostro spazio e costruire il nostro futuro, ridiventare protagonisti attivi e consapevoli della nostra storia e del nostro potenziale. • Vigilerò attentamente sull’applicazione dei diritti della Comunità Nazionale Italiana in tutti i settori della vita quotidiana. • Farò rispettare l’applicazione del bilinguismo in tutte le sue molteplici forme, compreso il ripristino della funzione religiosa domenicale in lingua italiana. • Mi applicherò affinché Isola possa prosperare economicamente e culturalmente, sviluppando la piccola imprenditoria e dando una spinta anche al turismo, che però non deve essere aggressivo e turbare la quiete degli abitanti. Un turismo che cresca mano nella mano con gli Isolani, in una cittadina a misura d’uomo: accogliente per tutti. • Mi adopererò affinché il Comune di Isola incrementi e aiuti i gruppi sportivi della nostra cittadina, stimolando allenatori professionisti. • Mi impegnerò con tutte le mie forze per far rimettere, accanto ai nomi attuali delle vie, quelli originali e a ripristinare il nome Isola d’Istria. • Volgerò particolare sensibilità nel risolvere i problemi che assillano i giovani e nell’appoggiare le loro iniziative. Lo stesso vale per le persone bisognose di cure e di aiuto (portatori di handicap e anziani). • Mi adopererò affinché Casa Manzioli diventi veramente la casa di tutti gli Italiani di Isola, aiutando il Consiglio della CAN a trovare i mezzi per adeguarla a tutte le esigenze dei connazionali e alle necessità delle due Comunità degli Italiani di Isola. Con il vostro appoggio possiamo cambiare tante cose. Se questi miei intenti rispecchiano la volontà di voi Elettori Vi chiedo gentilmente di VOTARMI cerchiando il n° 5 Vi ringrazio fin d’ora per la fiducia in me riposta. NON VI DELUDERÒ! PER IL SEGGIO SPECIFICO DEL COMUNE DI ISOLA il candidato indipendente proposto da Erik Krajcar 5 EGIDIO KRAJCAR (laurea in economia - imprenditore autonomo) Lettere & Messaggi 4 La Colomba - Anno VII - N° 26 Richiesta firmata da Giuseppe Trani, Eleonora Paliska, Daniela Braico, dr. Felice Ziza, Sandro Valenti e Aldo Pulin Punti programmatici per promuovere ruolo e funzione della CAN di Isola e rendere più efficace l’attività nel Consiglio comunale: 1) Mantenimento e promozione della nostra identità, lingua e cultura, nonché valorizzazione dei diritti e ruolo degli Italiani nel Comune di Isola tramite un’azione efficace e coordinata della CAN e dei rappresentanti ai seggi specifici al Consiglio comunale. 2) Affermazione della soggettività politica con particolare rispetto del bilinguismo sul territorio d’insediamento storico. Ridare alla CAN il ruolo politico che le spetta secondo le norme legislative e costituzionali e non tanto quello culturale, come succede attualmente, che deve rimanere prerogativa delle Comunità degli Italiani. 3) Affermazione di collaborazione e coordinamento con le altre Can del territorio e con l’amministrazione locale, al fine di mantenere l’identità plurinazionale e multiculturale del territorio. 4) Volgere particolare attenzione al processo di regionalizzazione del Paese, dove ai tre Comuni istriani di Capodistria, Isola e Pirano va garantito l’importante ruolo di Regione a Statuto speciale, per le sue prerogative storico – culturali e la presenza della Comunità Nazionale Italiana. 5) Operare affinché Casa Manzioli diventi il centro aggregante e politico della vita degli Italiani di Isola con una CAN impegnata a garantire adeguati strumenti finanziari e operativi alle Comunità degli Italiani, per sostenerne la crescita e soddisfare le esigenze dei connazionali, con particolare riguardo alle necessità dei giovani e degli anziani. 6) Tutela e valorizzazione di personaggi illustri e recupero delle tradizioni, della toponomastica originaria, del patrimonio culturale, monumentale e artistico della città, curando pure l’aspetto religioso. 7) Impegno alla collaborazione e all’ulteriore crescita dei nostri istituti scolastici, dei mezzi d’informazione (Radio TV, Giornali) e delle altre istituzioni della Comunità Nazionale Italiana. 8) Incentivare lo sviluppo di attività economiche nell’ambito della Comunità che coinvolgano tutte le capacità imprenditoriali e professionali dei nostri connazionali. 9) Sviluppare la collaborazione con la Nazione Madre tramite iniziative congiunte con l’Unione Italiana, quale organizzazione unitaria della CNI, come pure nel campo della cooperazione transfrontaliera. 10) Rafforzare i legami con gli esuli isolani promuovendo iniziative comuni nel campo culturale, economico e sociale. Qualora le tesi di questo Programma Elettorale rispecchiano le vostre aspettative VOTATE i Candidati di questa lista cerchiando il loro numero d’estrazione, qui segnato davanti al nome: PER IL SEGGIO SPECIFICO DEL COMUNE DI ISOLA il candidato indipendente proposto da Tura Bevitori: 2 GIUSEPPE TRANI (giornalista a TV Capodistria) Lettere & Messaggi 5 La Colomba - Anno VII - N° 26 PER IL CONSIGLIO DELLA CAN DI ISOLA la lista di candidati proposta da Tura Bevitori: 6 14 GIUSEPPE TRANI (giornalista TV) ELEONORA PALISKA (tecnico in economia - segretaria) 12 DANIELA BRAICO 13 FELICE ZIZA (economista - pensionata) (medico - specialista in chirurgia generale) 15 18 SANDRO VALENTI (programmatore) ALDO PULIN (camionista - trasportatore ) LA REDAZIONE COGLIE L’OCCASIONE per comunicare agli Elettori che vivono nel Comune di Isola che il Seggio per la Comunità Nazionale Italiana - a Casa Manzioli - sarà aperto domenica 22 ottobre 2006 dalle ore 7.00 alle ore 19.00. Chi non potesse adempiere al diritto di voto in quella giornata, potrà farlo martedì 17, mercoledì 18 o giovedì 19 ottobre 2006 nella sede del Comune di Isola, Riva del Sole 8 (1° piano), dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Segnalazioni 6 La Colomba - Anno VII - N° 26 IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA “DANTE” IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA C.I. “DANTE ALIGHIERI” DI ISOLA L’11 giugno 2006 si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli organi di gestione delle Comunità degli Italiani. I nove eletti al Consiglio Direttivo della C.I. “Dante Alighieri” di Isola si sono riuniti per la prima volta il 28 giugno per l’assegnazione degli incarichi. Ecco quindi chi gestirà questo sodalizio nei prossimi quattro anni. Ve li presentiamo, iniziando da sinistra: Claudio Moscarda - giornalista - come nel mandato precedente curerà gli affari giuridico-legali; Fiorenzo Dassena - metalmeccanico - di nuova nomina; Aldo Pulin - autotrasportatore - è stato eletto anche a consigliere all’Assemblea dell’Unione Italiana, dove rappresenterà questa Comunità isolana, Tura Bevitori - casalinga - continuerà a ricoprire il ruolo di segretario e di responsabile del Settore Ricreazione; Emilio Bevitori - falegname - come nei mandati precedenti ha assunto l’incarico di responsabile del Settore Sportivo; Amina Dudine - insegnante di musica a riposo - proseguirà a essere alla guida di questo sodalizio, dopo 15 mesi di presidenza svolti nel precedente mandato, in seguito al decesso del presidente in carica, Dario Scher e continuerà pure a mantenere l’incarico di responsabile del Settore Cultura; Felice Ziza - medico chirurgo - di nuova nomina come pure nuova nel Direttivo è anche Maria Dassena Kocjancic - tecnico in economia. Assente alla riunione per motivi di lavoro Giuseppe Trani (nel tondo) - giornalista - primo tra i fondatori della “Dante Alighieri”, continuerà a svolgere le funzioni di vicepresidente. Una squadra che promette bene giacché si tratta di persone che ormai da anni offrono il loro prezioso contributo allo sviluppo del sodalizio. Nuove collaborazioni in corso Accompagnati dal dott. Sergio Colini, attore, docente di recitazione, ma che noi abbiamo conosciuto come eccellente direttore artistico del Club “Primo Rovis” di Trieste, sono giunti a Isola il 7 settembre 2006 due rappresentanti dell’Ensemble Vocale “Il Focolare” di Trieste e precisamente il direttore Giampaolo Sion e il presidente Patrizia degl’Innocenti. Scopo della Da sinistra: : Amina Dudine, Sergio Colini, Patrizia degl’Innocenti e Giampaolo Sion Segnalazioni 7 La Colomba - Anno VII - N° 26 gradita visita era l’avvio di una nuova collaborazione tra la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e questo complesso canoro. Ma nel corso del proficuo incontro si sono aperti anche altri spiragli, sono affiorate ulteriori idee di cooperazione, che fanno ben sperare. Il primo fattivo incontro si realizzerà sabato 14 ottobre al teatro di Isola, nell’ambito della quinta edizione dell’ormai nota manifestazione “Voci Amiche”. Questa è stata anche una propizia occasione per approfondire il discorso con il dott. Colini che segue l’attività dell’Ensemble “Il Focolare” in qualità di presentatore. Infatti il già direttore artistico del “Rovis” sarà prossimamente ospite della “Dante” il 24 ottobre con i suoi allievi dell’Università della terza età di Trieste con una simpatica serata tutta dialettale e, il 4 novembre, nella sesta edizione della manifestazione “Senza Confini”, sempre al teatro di Isola, presenterà alcune “macete triestine”. Ma questo sarà appena l’inizio. A LORETO PER LA MADONA PICIA L’8 settembre, per la natività della Beata Vergine Maria, ovvero la “Madona picia”, tradizione degli Isolani è stata sempre quella di recarsi alla chiesetta di Loreto, nell’omonima contrada collinare appena fuori Isola. L’edificio sacro dedicato alla Madonna è stato costruito nel 1633 da Zanin De Lise, di Moro (Mauro) ed è rimasto per secoli proprietà privata della famiglia De Lise. Quest’anno, puntualmente, a Loreto si è radunata la comunità autoctona isolana, cioè gli Isolani di qua e di là del confine, sotto l’egida dell’Associazione Isola Nostra con sede a Trieste. Dopo la Santa Messa, officiata alle ore 15,30, come sempre è stato riservato spazio agli incontri, alle chiacchiere, ai ricordi. Quest’anno, a ravvivare la parte dedicata alla socializzazione sono stati i coniugi Franca e Mario Lorenzutti, una coppia affiatatissima , Spesso si critica l’assenza della lingua italiana nelle varie scritte che appaiono nella nostra cittadina. Giustissimo! Ma ci accorgiamo quante volte la lingua italiana è completamente assente a Casa Manzioli? Cioè in quell’edificio che dovrebbe essere LA CASA DEGLI ITALIANI? E perché in questo caso non si reagisce con fermezza? A nostro modesto parere la presenza della lingua italiana a Casa Manzioli dovrebbe essere una condizione di locazione. E qui la domanda sorge spontanea: ma è proprio necessario cedere comunque e a qualisiasi condizione i locali di quest’edificio ? giunta dall’Ontario (Canada). Ricordiamo che Mario è un importante collaboratore di questo periodico. Alle ore 17.00 invece è iniziata la Santa Messa in lingua slovena per i cittadini di maggioranza. Fa veramente piacere che questa sentita tradizione sia stata fatta propria anche da chi abita oggi Isola. Quello che invece non garba affatto è la dicitura monolingue S.M. LORETSKA sopra l’architrave della chiesetta e il drappo aggiunto con AVE MARIJA. Una scelta di cattivo gusto. Anche se vogliamo dimenticare che viviamo in un territorio bilingue, si tenga almeno conto che questa chiesa diventa importante ogni 8 settembre e in questo giorno ci sono due funzoni religiose: una in italiano e una in sloveno. In fin dei conti non costa molto. In primo piano Franca Lorenzutti, tutta immersa nella discussione, mentre il marito Mario si distrae un momento per salutarci. E A CASA MANZIOLI? Una tra le ultime mostre organizzate dalla CAN di Isola a Casa Manzioli. E l’italiano? Dov’è? L’italiano? Un optional per l’allora gestore di Jesenice del Caffè Manzioli Segnalazioni 8 La Colomba - Anno VII - N° 26 ALTRE DUE NOSTRE GIOVANI LAUREATE La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola vanta due neolaureate, per l’esattezza due sorelle: Manuela e Marina Trani. Prima di intraprendere gli studi universitari le due giovani hanno frequentato la scuola dell’obbligo “Dante Alighieri” e la scuola superiore “Pietro Coppo” di Isola. Fin da piccole, una tra le loro attività preferite era il canto e sono state vocine di spicco ai vari Festival internazionali della canzone per l’infanzia, riportando sempre ottimi successi. La prima a concludere gli studi è stata MANUELA - classe 1983, la più giovane, e ciò sia per la sua determinatezza, riuscendo a iscriversi subito nella Facoltà che attirava il suo interesse e che quindi aveva scelto, cioè Scienze della comunicazione. Ha dato tutti gli esami nei termini prescritti, compresa la laurea che ha difeso il 10 marzo 2006 e che era Giusti quattro mesi dopo è stata la volta di MARINA classe 1982 - che pur desiderando sempre studiare lingue, il primo anno non è riuscita a entrare nel corso da lei scelto ed è stata costretta a iscriversi a un’altra facoltà. Cosa che ha potuto fare l’anno successivo. Quindi, per motivi di studio, è vissuta anche 6 mesi in Australia, improntata sulla Pubblicità Illy. Interessata particolarmente al settore pubblicitario, come del resto è deducibile dalla tesi di laurea, ora Manuela è impegnata in questo campo alla TV di Capodistria. Siamo venuti a conoscenza che comunque è intenzionata a proseguire gli studi post laurea in “museologia dalle origini al Rinascimento”. A Manuela, giovane molto dotata anche per le sue doti artistiche (canto e disegno), auguriamo un radioso avvenire. dove ha ottenuto il diploma di dopo corso all’University for strangers di Sydney. Avrebbe desiderato frequentare anche il corso di lingua inglese all’Università per stranieri di Perth (Australia), ma dopo il colloquio, hanno constatato che non era adatta a tale corso perché il suo inglese era troppo buono e quindi non è stata ammessa. Ora Marina, che si è laureata il 10 luglio 2006 alla Facoltà di interpreti e traduttori simultanei all’Università degli Studi di Trieste in inglese e spagnolo, è abilitata anche nel greco, nello sloveno, parzialmente nel croato e naturalmente nella sua lingua madre, l’italiano. Marina, ottima vocalista, ha lasciato il gruppo dei Cantanti della C.I. “Dante Alighieri” di Isola soltanto gli ultimi due anni prima della laurea. Da LA VOCE DEL MANDRACCHIO, mensile della comunità ctaliana d’Isola del 31 agosto 2006, riportiamo l’intervista del giornalista ANDREA SUMENJAK dal titolo Intervista ad Amina Dudine, riconfermata presidente della CI “Dante Alighieri” D: Anzitutto congratulazioni per la rielezione! Come intende muoversi in questo suo secondo mandato, su che cosa puntate? R: La ringrazio. Questo, in real- tà, è il mio primo vero mandato. Nel precedente sono subentrata poco più di un anno fa, dopo la scomparsa del presidente Dario Scher. Per quanto concerne l’attività intendia- mo continuare a seguire la nostra linea programmatica, naturalmente migliorando le prestazioni. Ciò significa: dare ampio spazio ai giovani, senza trascurare le altre genera- Segnalazioni La Colomba - Anno VII - N° 26 zioni; porgere particolare cura all’accrescimento culturale riservando sempre una posizione di privilegio a tradizioni, storia e parlata; incrementare le attività sportive e naturalmente quelle societarie, quest’ultime indispensabili per mantenere sempre vivi i contatti diretti. D: Su quali priorita’ puntare il lavoro, anche tenendo conto che alle varie manifestazioni che si svolgono a Palazzo Manzioli la presenza dei nostri connazionali non è sempre soddisfacente? R: Se vogliamo tralasciare il problema di Casa Manzioli, un edificio storico molto bello da vedere ma, come tutti sappiamo, mal strutturato per le attività che ospita (mi riferisco specialmente alla sua verticalità senza un ascensore e alla distribuzione degli ambienti), direi che i primi ad essere assenti sono proprio i nostri sovvenzionatori, cioè coloro che decidono, senza possibilità di ricorso, quali attività finanziare e che, a rigor di logica, dovrebbero conoscere il nostro operato. D: E cosa fare per attirare i giovani? R: Questo è un problema da noi risolto fin dal momento della fondazione e il loro numero aumenta di anno in anno. I giovani vanno ascoltati, indirizzati, accontentati e soprattutto capiti. Attualmente, nelle nostre attività, sono inclusi oltre sessanta giovani che, con gioia, offrono la loro ricchezza interiore ed esteriore alla “Dante” e ci auguriamo che in futuro questo numero possa ancora aumentare. Questa gioia, questa freschezza fa star bene anche le persone che giovani non sono più e finora non sono mai affiorati problemi di incompatibilità generazionali. D: Cosa mantenere e cosa cambiare nei programmi della Dante? R: Cambiare niente, dato che i programmi vengono compilati annualmente, cercando di fare le scelte più adeguate. Migliorare, invece, tutto. Perché questa è una nostra costante. D: Se dovesse fare soltanto una scelta fra: maggiore sviluppo dell’attività culturale – mag- giore impegno per l’incentivazione della convivialità, cosa sceglierebbe. R: Non esistono priorità. Sono convinta che la “Dante Alighieri” abbia trovato il giusto equilibrio tra cultura, sport e attività societarie. Tre componenti essenziali per lo sviluppo di una minoranza nazionale. Purtroppo questo concetto “interdisciplinare” spesso viene sottovalutato, giacché in Slovenia le nostre Comunità degli Italiani hanno lo status di società, quindi i finanziamenti repubblicani non contemplano uno dei ruoli più importanti di queste istituzioni, cioè quello di tenere uniti i connazionali, assecondandoli nei loro svariati interessi. Un problema fondamentale che può essere risolto soltanto dalla CAN, che è l’unica istituzione italiana a essere riconosciuta e quindi ascoltata. D: A Isola c’è quella che io (e non soltanto io) definisco un’anomalia e cioè la presenza di due comunità che una volta erano una sola. Come vede lei questo problema e che atteggiamento ha nei confronti delle sempre più frequenti richieste di un ricongiungimento delle due anime della comunità? Inoltre che tipo di rapporto con la Besenghi intende portare avanti, visto anche che ai suoi vertici c’e’ stato una sostanziale cambiamento? R: Non si tratta di un’anomalia. È una realtà. Una naturale conse- 9 guenza dopo anni e anni di incomprensioni, ingiustizie e provocazioni. Ora a Isola le Comunità regolarmente registrate sono due. Se questa situazione fosse vista dal lato positivo, potrebbe essere una ricchezza. Non è un mistero che con la “Dante Alighieri” Isola ha avuto un risveglio delle attività nel campo minoritario. Un po’ di sana concorrenza può soltanto arricchire l’offerta. In fin dei conti facciamo tutti parte della stessa Comunità Autogestita della Nazionalità italiana ed è questa istituzione che finora avrebbe dovuto giocare un ruolo di coordinatore, di collante. Tenendo sempre presente che la Besenghi e la Dante sono due istituzioni distinte e autonome, se ci sarà la volontà, non vedo perché non si potrebbe collaborare in qualche progetto. D: Come vede il futuro rapporto con la CAN? R: Quello attuale non è certo il massimo. Veniamo accusati di “spirito vittimistico”. Vorrei sapere come potremmo essere contenti della situazione attuale: siamo il fanalino di coda nei finanziamenti, tutta la nostra attività (8 gruppi culturali, 6 sportivi, e poi corsi, conferenze, attività societarie, incontri conviviali, delegazioni, ecc.) viene svolta in un unica sala al terzo piano, rimangono lettera morta le richieste per avere a nostra disposizione ancora un ambiente, il nostro operato viene giudicato di scarso valore, anche se non viene seguito... Beh, penso che sia giunto il momento di fare un giro di boa. GRAZIE EMILIO... ...(Bevitori) per aver dato una grande mano a risolvere la sistemazione di un genere di libri, sfruttando lo spazio limitatissimo a nostra disposizione. Spettacoli 10 La Colomba - Anno VII - N° 26 4 aprile 2006 - al Teatro di Pirano IN PIASETA AL TARTINI DI PIRANO uest’anno, alla seconda edizione del Festival dei Gruppi Teatrali del Litorale Meridionale si è presentato anche il Gruppo Giovanile di EtnoTeatro della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola con “In Piaseta” di Amina Dudine che cura anche la regia. Possiamo ben dire che questa prima esperienza ha avuto successo, giacché dopo l’esibizione di Capodistria (vedi La Colomba n. 24-25 pag. 18), il selettore in sala ha decretato che il complesso isolano meritava di essere scelto per proseguire. E così è stato. Q Il 4 aprile la Compagnia dei giovani isolani si è esibita nel bel teatro di Pirano. Ce l’hanno messa tutta anche se erano delusi per la scarsissima presenza di pubblico. Ma forse la loro delusione maggiore è stata quando hanno saputo che in sala non c’era nessuna commissione giudicatrice. Infatti non era necessaria, dato che, trattandosi di un Festival nazionale, la finale si teneva in una località slovena dove nessuno avrebbe compreso una parola del nostro bel dialetto e quindi l’esibizione del gruppo era, già in partenza, limitata. Reputiamo comun- que la performance dei piccoli isolani un’esperienza più che positiva. 22 aprile 2006 - in Piazza Tartini a Pirano CANTANTI ISOLANI ALLA FESTA DI SAN GIORGIO a Comunità degli Italiani “G. Tartini” di Pirano ha invitato noi cantanti della C.I. “D. Alighieri” a presentare sei brani nella loro bella piazza, in occasione della Festa di San Giorgio, patrono di Pirano. Il numeroso pubblico ci ha accolti con grande calore e simpatia. È stata una giornata splendida e ben organizzata. Quindi rivolgiamo un sentito grazie al presidente della C.I. di Pirano, Fulvia Zudic, per l’invito, la gentilezza e la disponibilità. Branka Bevitori L Monika Romina 23 aprile 2006 - al Club Primo Rovis di Trieste BRICIOLE DI GIOIA AL CLUB ROVIS DI TRIESTE con canzoni evergreen e recitazioni dialettali gruppi della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola sono stati ospitati per la terza volta dal Club “Primo Rovis” di Trieste, questa volta con lo spettacolo intitolato “Briciole di gioia”. Protagonisti i cantanti di musica leggera Branka Bevitori, Monika Kirn, Pamela Reja e Romina Umer, istruiti dal M° Ivo Marc che si è anch’egli esibito in due brani. Il pro- I gramma comprendeva quasi esclusivamente canzoni evergreen. A intercalare le accurate interpretazioni vocali è stata la Compagnia Giovanile di EtnoTeatro con due spassosi monologhi eseguiti con estro da Sabrina Vasic ed Eleonora Cvetkovic, introdotti con verve dalla giovanissima Kris Dassena e il Gruppo Folk Canoro che ha presentato un’apprezzata selezione di canti popolari, proposti da Sara Resa- novic Bevitori e Massimiliano Bevitori, che si è presentato pure nella veste di minicantante. Un pomeriggio che ha soddisfatto il numeroso e caloroso pubblico triestino. A fare gli onori di casa è stato ancora una volta l’intraprendente direttore artistico del “Rovis”, Sergio Colini, che ha avuto parole di stima e plauso per tutti gli interpreti e ha rivolto caldi elogi alla Comu- Spettacoli 11 La Colomba - Anno VII - N° 26 nità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola per la sua intensa e proficua attività culturale. A fine spettacolo, durante i salu- ti, è salita sul palcoscenico anche la nota pubblicista triestina Liliana Bamboschek per porgere le sue congratulazioni agli interpreti e alla “Dante”, omaggiandola con alcune sue preziose pubblicazioni volte al recupero e al mantenimento delle tradizioni di Trieste. SERGIO COLINI BRANKA BEVITORI MONIKA KIRN PAMELA REJA ROMINA UMER IVO MARC SABRINA VASIC ELEONORA CVETKOVIC KRIS DASSENA MASSIMILIANO BEVITORI E SARA RESANOVIC BEVITORI LILIANA BAMBOSCHEK, SERGIO COLINI E AMINA DUDINE Spettacoli 12 La Colomba - Anno VII - N° 26 28 aprile 2006 - a Isola - Casa Manzioli Milko Cocev Trio in Concerto ualcuno si sarà chiesto come mai la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha deciso di invitare un complesso professionista - il Milko Cocev Trio - a esibirsi in Casa Manzioli il 28 aprile 2006. Se tralasciamo la bravura dei suoi componenti, i motivi principali rimangono due: innanzitutto il batterista del Trio è Ivo Marc, l’istruttore dei Cantanti e Minicantanti della “Dante” e in secondo luogo non bisogna dimenticare che il 7 febbraio scorso, alla celebrazione “Grazie Dario”, dedicata al primo anniversario della scomparsa del presidente Scher, il famoso pianista di origini bulgare, Milko Cocev, si è esibito gratuitamente, dando lustro alla commemorazione. Ecco. Fatta questa doverosa premessa, entriamo nel merito dell’esecuzione musicale. Un po’ di storia: Milko Cocev si diploma all’Accademia musicale di Sofia e nel 1968 giunge nel Capodistriano. Nel 1970 si esibisce a Isola, nel centro turistico di San Simon, con i “Balkan Boys”, una band bulgara. Più tardi lo troviamo impe- Q gnato nel “Metropolitan Band”. Ma il suo chiodo fisso rimane quello di formare un trio jazzistico. Le offerte per suonare nella capitale slovena non mancano, ma ormai il pianista è troppo affezionato a questo lembo di costa e rifiuta proposte allettanti. Finalmente arriva l’occasione: l’incontro con il batterista Ivo Marc. E ciò porta alla conoscenza del bassista Valter Kofol e poi della cantante Mojca Maljevac. Il gioco ormai è fatto ed ecco che Milko Cocev riesce a realizzare il suo sogno. Un sogno che si trasforma in realtà ad ogni concerto del Trio strumentale supportato dall’ottima vocalità della Maljevac. Il Concerto organizzato dalla C.I. “Dante Alighieri” di Isola a Casa Manzioli era così strutturato: la prima parte era appannaggio del pianista Cocev che, con arrangiamenti propri, ha presentato “Memory from Bolgaria” (etnojazz), “Viaggio in Russia” con melodie raccolte durante un viaggio in quello Stato e “Danza ungherese N° 5” di Brahms, dove ha messo in espressione il legame tra classico e jazz. Il secondo tempo invece era dedicato alla musica jazz e evergreen eseguita dal Trio e dai cantanti. In quest’ultima veste la parte del leone l’ha avuta la bravissima Mojca Maljevac. Molto apprezzate pure le esibizioni vocali del batterista Marc, che ha presentato anche qualche sua composizione, e il brano interpretato dal bassista Kofol. Un concerto apprezzatissimo con molte richieste di bis da parte del numeroso pubblico. Un vero successo. (ad) 6 maggio 2006 - al Teatro di Isola A ISOLA MALEDETTI CONFINI DI PIPPO ROTA hi è venuto al teatro di Isola il 6 maggio 2006, attratto dal nome di Pippo Rota, noto commediografo istriano, le cui commedie - quasi tutte in dialetto - hanno sempre rallegrato le platee, per la briosità, lo spirito d’osservazione, l’ironia, il senso critico e la verve comica dell’autore, questa volta è ritornato a casa con le lacrime agli occhi. Infatti il dramma “Maledetti confini” a prima vista, potrebbe sembrare un lavoro non suo o per lo meno, se paragonato agli altri lavori, essere giudicato una voce fuori dal coro. Ma in realtà non è così, perché il carattere e lo C stile di Rota autore sono ben riconoscibili. La trama ci riporta alla primavera del 1955. Da pochi mesi Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia e Jugoslavia hanno firmato a Londra il Memorandum d’intesa che sancisce il ritorno di Trieste e della Zona A all’Italia e il passaggio della Zona B, da Ancarano a Cittanova, alla Jugoslavia. Dopo dieci lunghi anni di tensioni e di attriti tra le due zone Spettacoli 13 La Colomba - Anno VII - N° 26 del Territorio Libero di Trieste sembra che anche in questo lembo di terra sia finalmente ritornata la pace; e invece la famiglia Bernini, come tantissime altre, dopo aver resistito a lungo contro una situazione difficile, deve prendere la dolorosa decisione se restare nella propria terra d’origine o emigrare a Trieste. La Filodrammatica della C.I. “Fulvio Tomizza”, ormai da vari decenni miete successi a ogni sua uscita, inscenando commedie scritte e dirette dall’ottimo commediografo, ma anche attore e regista, Pippo Ro- ta. La coppia storica della Filodrammatica della C.I. “Fulvio Tomizza” di Umago, Pippo Rota (anche autore e regista) e Pino Degrassi Questa volta l’autore e i filodrammatici umaghesi hanno dimostrato che, all’occorrenza, sanno creare anche atmosfere di tensione ed emozione. Il dramma “Maledetti confini” infatti ha visto una platea attenta, partecipe e scossa dal ricordo degli eventi nel periodo dell’Esodo, presentato con tanto impegno e professionalità e vissuto in prima persona da molti tra gli spettatori, alcuni giunti anche da oltre confine. 13 maggio 2006 - alla C.I. di Parenzo IN PIASETA ALLA C.I. DI PARENZO a “Piaseta” della Compagnia Giovanile di EtnoTeatro della C.I. di Isola è approdata a Parenzo, ospite della locale Comunità degli Italiani. Ottime l’accoglienza e le reazioni del divertito pubblico. Ancora una volta si è avuta la testimonianza di quanto il pubblico istriano gradisca spettacoli di questo genere, spettacoli che rilassano, proposti nella parlata locale usando vocaboli e modi di dire ormai desueti e che nel contempo portano in scena stralci di vita e usanze comuni. Il tutto proposto con costumi semplici e scenografia essenziale. L Nella foto il quadro “Che ∫ornada impegolada” con Rita - Pia Chersicola, Bruneta Kim Vizintin, Ro∫eta - Victoria Bizal e Meto Teja Poropat. 20 maggio 2006 - al Teatro di Isola “Muggia, Isola e Albona” alla quinta tappa SPETTACOLO IN ALLEGRIA E AMICIZIA “MIA - come Muggia, Isola e Albona ma anche come Musica, Intrattenimento, Amicizia”, è stato l’incontro culturale e di divertimento, giunto alla quinta edizione, che si è svolto sabato al teatro cittadino. La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha ospitato l’Associazione “Serenade Ensemble” di Muggia ed il sodalizio “Giuseppina Martinuzzi di Albona. Il programma, collegato con brio da Elena Bubola, è iniziato con la recita del gruppo di Muggia, il quale ha presentato “Il pesciolino d’oro”, allestito sotto la direzione artistica di Andrea Sfetez. Tratto da Muggia una fiaba russa, è stato molto gradito per l’ottima recitazione e l’impostazione, nonché per la presenza di “effetti speciali” quali il vento e vari suoni di accompagnamento. È stata poi la volta di Isola (in base all’ordine delle lettere nel titolo della manifestazione), con la “Compagnia Giovanile di EtnoTeatro” della “Dante Alighieri”, che ha presentato due episodi della recita dialettale “In Piaseta”, scritta e diretta da Amina Spettacoli 14 La Colomba - Anno VII - N° 26 Dudine. Tra i due quadri vi è stato un intermezzo musicale proposto dal “Gruppo Folk Canoro” dello stesso sodalizio, il quale si è cimenAlbona tato in “Par spo∫arse ghe vol besi”, un insieme di canti popolari. Per ultima è salita sul palcoscenico la compagnia della Comunità degli Albona Italiani di Albona con il “Gruppo di minicantanti” diretto da Sabrina Stemberga Vidak, che ha proposto sei canzoni in interpretazioni sia solistiche che corali, tratte dal festival “Voci nostre” e dallo “Zecchino d’oro”. In un’oretta e mezza circa, si è snodato un piacevole incontro, molto gradito dal pubblico in sala e dagli interpreti stessi. (jb) da “La Voce del Popolo” del 23 maggio 2006 22 maggio 2006 - al MittelTeatro di Cividale NUOVA ESPERIENZA DEI GIOVANI DELLA “DANTE” AL MITTELTEATRO DI CIVIDALE na recitazione difficile ha caratterizzato questa volta l’uscita della Compagnia Giovanile di EtnoTeatro della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola al MittelTeatro di Cividale del Friuli. L’imponente manifestazione che raggruppa ogni anno giovani di svariate nazioni, si è svolta nell’enorme sala del Centro San Francesco, dove erano sistemate centinaia di sedie. Quindi per far arrivare la voce fino in fondo, sul palcoscenico erano stati sistemati U dei microfoni che però originavano un’eco tardivo che metteva in difficoltà gli interpreti. Ma i nostri “piccoli attori” che, davanti a un numeroso pubblico, hanno presentato alcuni quadri tratti da “In Piaseta” di Amina Dudine, anche questa volta sono riusciti ugualmente a portare egregiamente a termine il loro compito. È la seconda volta che il gruppo si presenta in questo contesto. Ricorderemo che nel 2002, al Teatro “Adelaide Ristori” si era esibito con vero successo il bozzetto “Maliardi & Miliardi”, della stessa autrice. Come sempre l’ente organizzatore della manifestazione è stato l’Istituto secondario di 1° grado “Via Udine” di Cividale. Ma la vera anima della Rassegna è il prof. Andrea Martinis, coordinatore instancabile, insostituibile e onnipresente: il vero cuore del MittelTeatro, al quale tutti fanno capo per informazioni, aiuti, suggerimenti e che riesce a tenere proprio tutto sotto controllo. 27 maggio 2006 - al Teatro - Cinema di Cittanova CON LA PIASETA A CITTANOVA a Comunità degli Italiani di Cittanova ha riservato una calorosa accoglienza ai giovani dell’EtnoTeatro della “Dante Alighieri” isolana che si sono esibiti nella grande sala del cinema-teatro di questa bella cittadina istriana. Foto 1 - Il pubblico attento e di- L vertito, segue le vicende de La Piaseta. Foto 2 - I dodici bravi interpreti isolani salutano il pubblico a fine spettacolo, Foto 3 - Il personate tecnico, impegnato durante lo spettacolo e senza il quale La Piaseta non potrebbe esse- re messa in scena e che merita un particolare elogio. Da sinistra: Katja Pugliese, Maja Chersicola, Biserka Vizintin, Fiorenzo Dassena, Ester Dassena e Maria Dassena. La serata si è conclusa in allegria, con una cena offerta dalla C.I. di Cittanova. Spettacoli 15 La Colomba - Anno VII - N° 26 2 giugno 2006 - al Teatro di Isola TUTTI A TEATRO - PALCO RISERVATO AGLI ATTORI IN ERBA lla Casa di cultura di Isola si è tenuta la manifestazione "Tutti a Teatro", minirassegna di prosa giunta alla terza edizione, organizzata dalla Comunità degli Italiani "Dante Alighieri". Allo spettacolo hanno partecipato i gruppi giovanili delle Comunità degli Italiani di Bertocchi, Umago, nonché del sodalizio ospitante. Il "Gruppo di Recitazione" di Bertocchi ha presentato "Visita turistica" con la regia di Klara Klaric coadiuvata da Blanka Radojkovic, l'umaghese "Filodrammatica Bimbi" della CI "Fulvio Tomizza" ha messo in scena "Nona Pina" di Stepan Zavrel, liberamente adattata da Miriam Ossich, cui è stata anche A affidata la regia, mentre la "Compagnia Giovanile di EtnoTeatro" della Comunità "Dante Alighieri" di Isola ha interpretato quattro quadri tratti da "In Piaseta", i cui testi e la regia sono stati curati da Amina Dudine. Per interessamento dell'Università Popolare di Trieste, all'appuntamento è stato presente anche Giorgio Amodeo, attore e regista triestino, che in veste di osservatore si è poi intrattenuto con i tre direttori artistici. Nel corso dell'incontro ha dato ai curatori dei gruppi dei preziosi consigli e suggerimenti per il futuro, su come introdurre novità o su come agevolare l'inserimento di coloro che sono meno portati alla recitazione. Dallo scambio di opinioni è scaturita la conclusione, che nel nostro territorio si fa ancora troppo poco per il teatro, e che sarebbe necessario prendere esempio dai vari incontri e rassegne che vengono organizzate per i cori. I tre curatori hanno presentato ad Amodeo la nostra realtà, ovvero i problemi con cui si scontrano quotidianamente nell'intento di realizzare il possibile, specificando che già in partenza il numero di ragazzi partecipanti in seno all'attività è limitato, ma che nonostante ciò, tali iniziative costituiscono un importante contributo al mantenimento dell'uso sia del dialetto sia della lingua italiana. (jb) (da La Voce del Popolo del 6 giugno 2006) La Filodrammatica Bimbi di Umago 4 giugno 2006 - Casa Manzioli a Isola OV-EST MUSICA Incontri internazionali con le note - Associazione Musicale Serenade Ensemble di Muggia CONCERTO CON L’ENSEMBLE BAROCCO “SANS-SOUCI” Inserito nel contesto di OV-EST MUSICA - Incontri internazionali con le note, manifestazione musicale ad ampio raggio (febbraio - settembre 2006), patrocinata dall’Associazione Musicale “Serenade Ensemble” di Muggia, è approdato a Isola il Concerto dell’Ensemble Barocco “Sans-souci”. Ospitato dalla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” che ha l’onore di essere uno dei nove collaboratori della manifestazione OV-EST MUSICA, ed ese- guito il 4 giugno 2005 nella sala concerti di Casa Manzioli, è stato uno di quegli inconti musicali da non perdere. In programma la musica da camera del barocco italiano e tedesco, eseguita da musicisti italiani di fama internazionali quali Giuseppe Nalin (oboe e oboe d’amore barocco), Alberto Tecchiati (flauto traverso barocco), Paolo Tognon (fagotto barocco) e Lorenzo Feder (clavicembalo). L’Ensemble Barocco “Sans-souci”, fondato da Giuseppe Nalin nel 1986, si dedica espressamente all’esecuzione di musiche composte dalla metà del ‘600 alla fine del ‘700, utilizzando strumenti storici o copie fedeli, al fine di avvicinarsi maggiormente all’ideale sonoro dell’epoca barocca e rococò, dando all’esecuzione dei brani colorazioni timbriche quanto mai interessanti e originali, il tutto potenziato da un complesso fortemente forgiato dalla per- Spettacoli 16 La Colomba - Anno VII - N° 26 sonalità dei suoi membri componenti. Molto validi e istruttivi gli interventi del M° Nalin che oltre a introdurre ogni brano con un breve com- mento sull’autore e la sua musica, prima di iniziare il concerto, ha presentato i vari strumenti dal lato sonoro e tecnico, in modo da abilitare pienamente all’ascolto e al godimento anche l’oFeder recchio Tecchiati Tognon Nalin meno esercitato. Un particolare grazie all’AssoI validissimi inter- ciazione Musicale “Serenade Enpreti sono stati caloro- semble” di Muggia - con la quale la samente e insistente- Comunità degli Italiani “Dante Alimente applauditi dagli ghieri” di Isola vanta ormai otto anspettatori che, entusia- ni di stretta collaborazione - per le sti, hanno lasciato Casa “perle musicali” che offre ogni anno Manzioli con quella ric- al nostro pubblico. chezza interiore che (ad) sprigiona gioia e felicità d’animo. 16 giugno 2006 - al Teatro di Isola L’ A l l e g r o Z i b a l d o n e 3 a terza edizione dell’Allegro Zibaldone, organizzata dalla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e che si è svolta il 16 giugno 2006 a Casa Manzioli, ha visto la partecipazione dei Minicantanti della C.I. “Santorio Santorio” di Capodistria, del Gruppo di Danza della C.I. “Fulvio Tomizza” di Umago, del giovane cantautore dell’Associazione “Serenade Ensemble” di Muggia, Giacomo Sfetez con la sorellina Laura e dei gruppi artistici dei padroni di casa (Cantanti, Compagnia Giovanile di EtnoTeatro e Folk Canoro). Valida come sempre Elena Bubola che ha condotto il varietà. In quest’occasione è stata pure inaugurata una mostra del Gruppo Femminile di Creatività e Abilità Manuale, sempre della “Dante” isolana. La manifestazione è stata seguita da un pubblico numeroso e soddisfatto. Senz’altro le immagini che seguono potranno essere più eloquenti delle parole. Minicantanti di Capodistria Gruppo di DanzaBlue Dream di Umago Laura e Giacomo di Muggia Massimiliano e Sara del Folk Canoro Il pubblico L Tre espositrici del Gruppo Femminile di Creatività e Abilità Manuale Spettacoli 17 La Colomba - Anno VII - N° 26 Kris ed Eleonora dell’EtnoTeatro Branka Bevitori e Ivo Marc del Gruppo Cantanti Elena Bubola 6 luglio 2006 - al Centro Invalidi “Dva topola” Alla Casa di riabilitazione “Dva topola” di Isola LA MAGIA DEL CANTO a tre anni i Cantanti di musica leggera della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola offrono il loro contributo per allietare il soggiorno dei disabili di tutta la Slovenia che giungono nella nostra cittadina per trascorrere una vacanza al mare, nella Casa di riabilitazione “Dva topola”. Anche quest’estate, e precisamente il 6 luglio, Ivo Marc - che guida il gruppo, Monika Kirn e io, abbiamo presentato le nostre canzoni davanti a un pubblico molto caloro- D so che, come sempre, ci ha accolti con gioia e simpatia. Il nostro programma s’intitolava LA MAGIA DEL CANTO, ed è stato proprio un momento magico. Le nostre canzoni evergreen, naturalmente tratte dal ricco repertorio italiano, sono state molto apprezzate dai presenti, che seguivano con vera attenzione le esibizioni, pur non comprendendo la nostra lingua. Sono esibizioni che si trasformano sempre in esperienze uniche. Branka Bevitori Un’esibizione di Branka Bevitori seguita con attenzione da Ivo Marc. ANTEPRIMA SPETTACOLI Vi presentiamo in anteprima una serie di manifestazioni che la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” organizzerà prossimamente: con gli Allievi dell’Università della Terza Età di Trieste istruiti e diretti dal maestro Sergio Colini NOVEMBRE OTTOBRE 4 - ore 18 - al Teatro di Isola 14 - ore 20 - al Teatro di Isola SENZA CONFINI VOCI AMICHE Incontro etnofolcloristico al quale parteciperanno il Complesso a plettro della SAC “Lino Mariani” di Pola, il Gruppo Vocale CLAPA di Verteneglio, il Gruppo Folcloristico della C.I. di Dignano e l’attore Sergio Colini di Trieste. In apertura si esibirà il Gruppo Folk Canoro della C.I. “Dante Alighieri” di Isola. Incontro canoro al quale parteciperanno i Cori delle C.I. di Umago e Parenzo e l’Ensemble Vocale IL FOCOLARE di Trieste. In apertura si esibiranno i Cantanti di musica leggera della C.I. “Dante Alighieri” di Isola. --------24 - ore 17 - Casa Manzioli (1° piano) SAGGIO DI RECITAZIONE DIALETTALE CONFERENZA --------21 - Casa Manzioli (1° piano) L’Associazione ISOLA NOSTRA di Trieste presenta il DVD di Walter Pohlen L’ISOLA CHIAMATA RICORDO DICEMBRE 16 - Casa Manzioli --------10 - ore 18 - Casa Manzioli proposta dal Centro di Studi Storici e Geografici di Pirano Titolo: SEGNI DI ANTICHE PAURE, CONTAGI, EPIDEMIE E SANTI PROTETTORI NELL'ALTO ADRIATICO Relatrice: prof.ssa Chiara Vigini Conti di Trieste (1° piano) (1° piano) CONCERTO del Coro CAPPELLA TERGESTINA di Trieste Concorsi 18 La Colomba - Anno VII - N° 26 Concorso Mailing List “Histria” 2006 - Premiazione a Pola ANCORA SEMPRE I GIOVANI DELLA “DANTE” IN PRIMA LINEA ome avevamo già annunciato nel’ultimo numero di questo periodico (pag. 7), quest’anno le adesioni dei giovani della “Dante” che partecipano al Concorso della Mailing List “Histria” tramite la Sezione Storia Patria, non sono state copiose come negli anni precedenti. Anzi, vi hanno partecipato soltanto due ragazzi: Sebastian Bozic e Sara Resanovic Bevitori, ma ne sono usciti entrambi vittoriosi. Ci sembra interessante presentare questi due concorrenti specialmente nella loro diversità di percorso in quest’avventuura che si ripete ormai da quattro anni. e che è il simpatico Concorso della MLH. C VATI E INCOLTI (VADURNI)… ATTIVITÀ ARTIGIANALI O AGRO-ALIMENTARI DA RISCOPRIRE E VALORIZZARE. Sebastian ora frequenta la scuola media (superiore) e con CHI FA DA SÉ FA PER TRE vince nuovamente il primo premio. Naturalmente Sebastian ha un asso nella manica: nonna Lilia. Una nonna ricca di ricordi che lo ispira a ogni sua partecipazione, raccontandogli vicende isolane degli anni della sua giovinezza. TRA I FORNELLI DE CASA… RICETTE, SEGRETI E PRELIBATEZZE. Questa volta Sara con il tema EL BRODETO DE ME NONO DOMENICO fa centro e il gradino più alto è suo perché vince il primo premio. Impegno e costanza finalmente premiati e, come si dice, chi la dura la vince. SEBASTIAN BOZIC (anni 16 - compiuti il giorno della premiazione) 2003 - Titolo del concorso I NOSTRI NONI NE CONTA e con il tema ...E ME NONA ME GA CONTÀ vince il primo premio (categoria Scuola dell’obbligo). 2004 - Titolo del concorso SONO LA GUIDA TURISTICA E VI PORTO A VEDERE LA MIA CITTÀ. Con il suo componimento GHE VOL SFRUTAR EL MAR si aggiudica il terzo premio (categoria Scuola dell’obbligo). 2005 - Titolo del concorso LE FESTE E LE TRADIZIONI POPOLARI E RELIGIOSE ALL’OMBRA DEL TUO CAMPANILE e Sebastian vinge nuovamente il terzo premio (categoria Scuola dell’obbligo) con LA FESTA DE SAN PIERO. 2006 - Titolo del concorso per le scuole superiori: PICCOLO È BELLO: TRA CALLI, CAMPI COLTI- Nonna Lilia e Sebastian posano al momento della premiazione che nel 2006 si è tenuta alla C. I. di Pola E ora conosciamo invece: SARA RESANOVIC BEVITORI (anni 11) 2004 - partecipa con il tema CHE BEL CHE ∫E FAR LA GUIDA TURISTICA. Non vince. 2005 - Questa volta presenta al concorso EL CALENDARIO ∫E PIEN DE FESTE. Il tema è bello ma non sufficiente per salire sul podio. 2006 - Titolo del concorso per la scuola dell’obbligo CURIOSANDO Volutamente, Sara non era stata avvisata della sua vittoria. La vediamo qui durante la premiazione, quasi incredula e un po’ frastornata dalla grande gioia, mentre riceve il premio dalle mani della sig.ra Mirella Tribioli. Anche Sara ha i suoi “informatori” e finora si è fatta raccontare le storie da nonna Stefania di origini fiumane, dalle sue amiche e da mamma Tura. La vittoria di Sara serva da esempio anche agli altri giovani che, non uscendo vittoriosi ai primi tentativi, perdono la voglia e non partecipano più alle varie competizioni. Ai concorsi non possono vincere tutti e spesso non riescono a spuntarla anche temi molto validi, dato che la concorrenza è tanta e tutti si impegnano al massimo. Bisogna sempre tener conto che già il fatto di partecipare ci arricchisce e poi, questi temi vengono pubblicati dalla MLH in una raccolta che ogni anno ha una veste migliore e viene distribuita ad ampio raggio. Il 3 giugno 2006, come già detto, Concorsi La Colomba - Anno VII - N° 26 19 Un numeroso e caloroso pubblico ha affollato la splendida sala della C.I. di Pola la cerimonia di premiazione si è svolta nell’accogliente sala della Comunità degli Italiani di Pola, davanti a un numeroso pubblico e dopo i saluti di benvenuto e un qualitativo programma sostenuto dai gruppi culturali della SAC “Lino Mariani”, è iniziata la festa per i ragazzi: tanti premi e un’occasione per incontrare coetanei provevenienti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Quest’anno, la Commissione giudicatrice era composta da Maria Luisa Botteri (Presidente) di Monte Compatri di Roma, Gianclaudio de Angelini di Roma, Axel Famiglini di Cesenatico (Forlì-Cesena), Antonio Fares di Pescara, Marianna Jelicich Buic di Buie, Patrizia Lucchi di Venezia, Ondina Lusa di Pirano, Mirella Tribioli di Frascati, Giorgio Varisco di Padova e dai membri esterni Walter Cnapich di Torino e Maria Rita Cosliani di Gorizia. Ogni anno viene premiato un operatore della Mailing List Histria per il suo impegno. Per il 2005 il ricono- scimento è andato alla dinamica e impegnata ROMANA SANSA di Roma. Una meritata menzione d’onore è stata conferita al giovane e intraprendente Axel Famiglini, che da 6 La premiata Romana Sansa (a destra) ascolta commossa la motivazione del riconoscimento, letta dalla collaboratrice e amica Mirella Tribioli Alcuni membri della Commissione giudicatrice hanno guidato tutta la cerimonia di premiazione. Da sinistra Marianna Jelicich Buic, Mirella Tribioli, MariaRita Cosliani , Ondina Lusa, Antonio Fares, Maria Luisa Botteri (presidente) e Axel Famiglini (coordinatore della MLH) anni guida in modo impeccabile la MLH. Durante la cerimonia di Pola è stato decretato che il prossimo appuntamento si terrà a Isola, sotto l’egida della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”. Un grande onore per questa comunità che spera di essere all’altezza della fiducia posta nelle sue mani. Concorsi 20 La Colomba - Anno VII - N° 26 I nostri temi SARA RESANOVIC BEVITORI anni 11 Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola 1° PREMIO categoria scuola dell’obbligo motto : Golosona tema : EL BRODETO DE ME NONO DOMENICO MOTIVAZIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE: “Vivissima descrizione delle abitudini culinarie di una volta espressa in un dialetto cantante e carezzevole, anche noi vorremmo essere ‘col cuciar in man par gratar la crosta intela tecia’ e vivere a quei tempi." EL BRODETO DE ME NONO DOMENICO h che bel che ∫e el titolo de sto ano. Eh, sì! Purtropo mi son una granda magnona e me pia∫i le robe bone. Me mama me brontola sempre che magno masa e che quel che meto soto i denti ∫e duto roba poco sana. Ah, ma che savesi come che la magna ela: verdure, fruti e pesi. Ben, qualcosa de sta roba me pia∫i anca a mi, ma come se fa a no magnar panini, marendine, patatine frite? Me mama per farme capir che quel che me pia∫i tanto no ∫e san, la me comincia a contar de cosa che magnava so nona che la iera povera, cosa che la preparava per pranso, come che se viveva quela volta... Sò che la fa per el mio ben e che a mi me pia∫i duti i magnari che meti su cicia, ma ve digo la verità che qualche volta son anca stufa de scoltarla. Se quela volta i gaveva fame, ma se pol saver perché che dovesi patir adeso anca mi? Mi no go conosù mai me nono Domenico, perché a ∫e morto co iero ‘sai picia, ma mia mama me parla tanto ben de lu. A nono Domenico ghe pia∫eva far de magnar e drio quel che mama me conta a devi eser sta un bon cogo. Però quando che a faseva de magnar me nona se rabiava perché quando che a se remenava in cu∫ina, iera più pironi fora che dentro del casetin. A mio nono ghe pia∫eva asai i pesi e una dele sue specialità iera el O brodeto. De matina a andava sempre al porto. Là a gaveva duti i sui amici pescadori e più in bona de duti a iera coi “Bonasa”. Questo no xe un cognome ma el soranome de una famea de pescadori i∫olani che pesca ancora ‘deso. Lori i ghe dava ogni volta pesi ‘pena pescai e me nono iera contento come una Pasqua, perché a saveva che se el pesi ∫e ‘pena pescà a ga più bon gusto. Go savù anca che me mama, che la me brontola sempre che devo magnar pesi, co la iera picia no ghe comodava masa magnarlo. Ma me nono iera cusì ciapà dei pesi che po’ a se gaveva comprà anca una barcheta e de quela volta a ‘ndava solo a ciaparse i pesi. Me mama, curio∫a de saver come che se se diverti pescando, una note la ∫e andada con nono Domenico. Ancora adeso la se ricorda come un incubo quela esperiensa fata ale quatro de matina. La gaveva fredo e sono e no la vedeva l’ora de tornar a ca∫a. De quel che me conta me mama, nono faseva un bonisimo brodeto. A taiava la sivola in grosso, a meteva l’oio de oliva in tecia, a butava dentro la sivola e, co la diventava maronsina, a butava dentro i pesi e el sal che li tegni duri. Mio nono no girava mai i pesi per no romperli e, intanto che i se ro∫olava, ogni tanto a scasava la tecia coverta. A parte a preparava el sugo con salsa de pomidoro, a∫edo, vin bianco e un poco de aqua e a misiava duto asai ben. Quando che el pesi iera ro∫olà a lo schisava un poco ala volta col sugheto e po a lasava boir per 10 o 15 minuti a fiama basa. Con sto brodeto se faseva el ri∫oto, ma più speso a vigniva acompagnà con la polenta. Me nona disi: “Che magnade, che taiade de polenta e che licade de déi. Nono iera specialista per sta roba.” Me nona ∫e de Fiume e, anca se i stava sul mar, co la iera picia, a ca∫a no i podeva permeterse de magnar pesi. I iera tropo poveri. E alora, per sasiarse i magnava asai patate in tecia. Visin de ca∫a i gaveva un orti∫el e con quel i se aiutava. Me mama se ricorda che me bi∫nona, co la faseva le patate in tecia, la cavava i serci del fogoler e la meteva la pignata propio sula fiama per far vignir la crosta. E me mama che la iera picia no la vedeva l’ora che le patate in tecia sia fate. La spetava col cuciar in man per gratar la crosta intela tecia. Parlando con mama e con nona me par de gaver capì che una volta chi che faseva de magnar ghe meteva più amor nel preparar pransi e sene, che no parlemo po dei dolci. Eco! Son sicura che su l’argomento dolci me trovaria asai d’acordo anca con le ricete de una volta. Son propio golo∫a e so che i dolci fati in ca∫a ∫e asai più boni e anca più sani de quei confesionai. Ma ala nostra epoca le mame e anca le none ga poco Concorsi 21 La Colomba - Anno VII - N° 26 tempo. Almeno cusì le di∫i, ma mi credo che ∫e anca el fato che ∫e più comodo e asai meno fadigo∫o andar in botega a cior un dolce pronto. Per un dolce ben fato ghe vol far tanta fadiga, se perdi un mucio de tempo e po, magari qualcosa va storto e mame e none cori el ris’cio che no ‘l vegni bon. Bisogna anca capirle! Cosa volè, in fin dei conti anca mi son una femina e fra un pochi de ani sarò una dona. ∫e meio che comincio ∫a ‘deso a difender i mii diriti. No ve par? SEBASTIAN BOSIC anni 16 Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola 1° PREMIO categoria scuola media (superiore) motto : Sapador par forsa tema : CHI FA DA SÉ FA PER TRE MOTIVAZIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE: “Gustosissima avventura del nostro autore che si ritrova a lavorare con fatica la terra per volere della simpatica ma autoritaria nonna, dimostrando amore per la terra d'Istria e curiosità per la storia." CHI FA DA SÉ FA PER TRE h, sto ano go ‘vansà de grado. Son in prima media superiore e el tema del concorso me par che a me vadi ‘bastansa a penel. Dovè saver che co iero picio stavimo nela parte vecia dela cità, cioè tra cale e calete. Po gavemo vindù duto par andar a viver in ca∫a nova, a Saredo, fora de tiro, in me∫o ai campi, fra tanto verde, fra TROPO VERDE. ∫e solo verde, ∫e! No ∫e squa∫i anema viva là ‘torno. Ah, me nona la ∫e al setimo siel co la campagna che la ga ‘torno la ca∫a. Noi invese, spece mi e me mama, semo ‘sai povareti, parché no ne pia∫i gnanca un poco lavorar la tera. E me nona se ‘rabia e la me brontola sempre e la me dir drioman che no go voia de far gnente. Quele poche volte po che vado a far qualcosa in campo, no ghe va gnanca ben e no la fa altro che dir: “Te ga portà drento i ordegni? Indove ∫e el badil? Te ga meso via el rastel? Vara che te ga lasà de novo fora la sapa. Se te lasi i ordegni soto la piova e soto el sol i se rovina. Quando te impararà a distrigar duto drio de ti?” A sto ponto alora son mi che scominsio a brontolar, parché se fusimo in cità podaria andar e vignir quando che volaria, invese qua, fora del mondo, devi eser sempre qualchidun che me me- O na co la machina, che me dà un pasagio. Stemo tropo lontan par andar a pìe. E quando che scominsiemo a becarse mi e me nona par ste storie, alora ela la se sfoga e la taca a contarme come che se viveva una volta e cosa che la faseva ela quando che la iera picia come mi. Ma che picia come mi! Mi no me sento par gnente picio. Ormai son grando. Ma me nona dir che par ela son sempre picio e che la devo scoltar. E la taca a contar. Quando che mi iero picia, anca se stavimo in cità vecia, no podevimo miga andar fora de ca∫a quando che ne comodava. Dovevimo spetar che ‘rivi dopopranso tardi, quando che iera portai a termine duti i lavori de ca∫a e ∫a prontada la sena. In quela ora, se pol dir, che iera vignù el momento de andar in strada. Ma no sta miga pensar che ‘ndavimo tor∫iolon, sa. Ciolevimo un scagneto o una caregheta e se metevimo duti de famea davanti al porton de ca∫a. Là se incontravimo co’ le altre famee de contrada. E sì, parché a quela ora i vigniva fora duti. Adeso se diria che iera vignuda l’ora de sociali∫ar, ma no sicuro de perde tempo. Par questo le done le rivava sempre col cestel dei aghi par cu∫ir o par far la calsa. Le nostre mame e le nostre none le profitava de sto momento par far le papuse. Le taiava tochi de capoti veci che no se podeva più rivoltar parché i iera ∫a stai voltai e rivoltai tante volte, tocheti de vistiti oramai pasai de fio in fio e no più u∫abili e con sta roba e col spago le preparava le calsature par duti i fioi e par le femene dela famea. No sta miga crede che una volta noi portavimo le scarpe. Ierimo duti in papuse. E che contenti che ierimo quando che ciapavimo un pèr novo. Qualche dona faseva el toco de sora in lana. Ma no se tratava miga de lana nova. No, iera lana de maie disfade parché magari le iera piene de bu∫i. E alora le doveva ingropar dute ste vete. Ma le saveva sconder cusì ben i gropi che nusun li vedeva. Po iera altre done che le faseva le calse. Che brave che le iera, ghe vigniva fora dei capolavori, anca se le u∫ava colori de duti i tipi, parché anca in sto ca∫o se tratava de lana riciclada. Ah, fora in strada iera anca quele che le disfava el vistito dela fia più granda, parché a iera duto ∫marì e po, coi tochi ancora boni, le ghe preparava qualche cotoleta o vistitin per la fia più picia. Insoma, in poche parole, quela iera l’ora dei lavori manuali, di∫emo. Nomìga come ‘deso che se te servi qualcose te vadi in botega e te trovi duto pronto. O se no Concorso 22 La Colomba - Anno VII - N° 26 te trovi quel che te vol te vadi dela sarta. Una volta se se ‘rangiava soli come che se podeva e come che se saveva. Duti faseva quel che ghe serviva. Qualchiduna portava anca fora el mastel, la butava drento aqua ‘pena boìda e, col savon fato in ca∫a, la profitava par far la lisia ciacolando. Quel davanti el porton iera el momento più bel dela giornada. ∫e più facile lavorar se se ∫e in bona compania. Naturalmente, qua e là le se ∫bavasava parlando mal dei altri e cusì se ‘rivava a saver dute le novità. Altro che giornal! Altro che televi∫ion! Radio babe funsionava propio ben. Le prime a ‘ndar in strada iera sempre le done parché i omi i tornava a ca∫a dela campagna verso l’imbrunir. I rivava con l’a∫eno che, povareto, a gaveva parte par parte de la pansa do brente careghe de ua o de altre verdure o fruti, ma qualche volta iera drento anca ordegni che bi∫ognava governar. Intanto che le done continuava col so lavor, i omi ghe cavava el basto ai anemai (cusì se ciamava l’a∫eno), i ghe tirava ∫o le brente, i le ∫vodata, i portava l’a∫eno in stala, i ghe dava de magnar e de bever e i lo serava drento par la note. A sto ponto i cioleva i ordegni che i gaveva portà a ca∫a par governar. I ‘ndava in cantina, indove che i gaveva duto quel che ghe serviva. Se iera el manego roto, alora i cioleva un de quei rami, ora- Vocabolarietto a∫édo becàrse boìr càle careghéta cavécio ciòr cògo contàr còtola cuciàr déi distrigàr drìo driomàn dùto éla fadìga fìo/a - aceto - pungersi, stuzzicarsi - bollire - calle, calli - seggiolina - grande tino - prendere - cuoco - contare, raccontare - gonna - cucchiaio - diti - riordinare, rassettare - dietro, secondo - continuamente - tutto - lei - fatica - figlio/a, ragazzino/a mai suti, che i gaveva là e con un cortel ben guà i lo scorsava, i lo lisava, fina che a diventava bon par metelo intéla sapa o intél forcas roto. Indove che serviva, insoma. Finì sto lavor i controlava brente, caveci e bote par vede se iera duto in ordine. I vardava che i serci no sia laschi e che le dioghe no cedi. Dopo gaver batù serci e dioghe i ghe dava una lavada e una di∫infetada ale bote acioché le sia sempre pronte a l’ocorensa. Come che te vedi i se ‘rangiava duto soli, o al masimo i se ‘iutava in contrada un co l’altro. Te vol mete ogi? Par ogni roba se ciama un esperto. Ma mi me domando: che rasa de esperti ∫e quei de ‘deso? Prima de duto te devi spetar un mucio de tempo prima che i ‘rivi a ca∫a tua. Po i scominsia a far i dificili, di∫endo che quel che te ga de governar saria de butar via parché se trata de roba consumada. Par finir po i governa “a la bona de Dio”, in sinque minuti, e coi soldi che te son costreto a daghe te podaria comprar novo quel che i te ga meso a posto. E ancora te vansasi soldi. Par no parlar dele campagne, che qua duto torno sti monti, le iera come tanti orti∫ei. Curade, nete, piene de prodoti sani e boni. I campagnoi i faseva a gara per gaver le vane∫e più bele, i pasteni più curai, la tera più sofice e friabile. Ma cos’ te credi che i gaveva machine come ogi? Maché. I faseva duto a man, compre∫i i ordegni e co le piere che i tirava fora dei campi i costruiva bei mureti par definir la propietà. Fra i filari de le vide creseva la verdura. I alberi de fruto iera in principio dei pasteni. I olivi iera impiantai duto torno dela campagna. Ah, iera un bel vede par i oci. Mi sti campi li rivedo come in sogno e go granda nostalgia de lori. Te vedi picio? Te sa come che di∫i quel deto: “Chi fa da sé, fa par tre”. E par questo, àle, ven con mi che andemo a far del ben in campagna. E cusì ogni volta la me incastra... e la me frega. A sto ponto, come faso a dighe che no me pia∫i lavorar i campi, che mi andaria pitosto ‘torno coi amici, che...? No se pol, ah! E cusì àle che me toca andar con ela. Ma cosa volè, ∫e propio bel sintir me nona co la me conta dute ste robe. El so entu∫ia∫mo, el so amor par la so tera. Devo ameter: la scolto ‘sai volentieri e cusì imparo tante robe che no go mai visto e mai sintì. E sicome ala nostra epoca no se ciapa ormai gnente par gnente, dopo devo contentarla e andar a lavorar con ela. Ma no ghe devo dar masa sodisfasion e par questo continuo sempre a brontolar, parché se la se inacor∫i che mi la scolto volentieri la finisi par capir la mia debolesa e portame con ela ogni giorno in campagna e alora... saria propio fregà. fogolèr fòra de tìro gnànca gnénte governàr gratàr guàr ièra, ièrimo ingrumàr màie màsa mé menàr pitòsto rastèl rìs’cio sàpa sarìa ∫bavasàrse scàgneto scasàr schisàr scominsiàr ∫è sé sé séna sépa siél sivóla ∫marì só técia tòchi tor∫iolàr ‘vansàr véta Vièr ùa mìga misiàr mùcio ordégni pàr pàsteno ‘péna pèr pési piróni - focolare - fuori mano - neanche - niente - riparare - raschiare, grattare - arrotare, affilare - era, eravamo - raccogliere - maglie - troppo - mi, mia, mio - portare (con qualche mezzo) - mica - mescolare - mucchio, tanto - arnesi - per - campo piano in collina - appena - paio - pesce, pesci - forchette - piuttosto - rastrello - rischio - zappa - sarebbe, fosse - godersela - seggiolino, scanno - scuotere - spruzzare - incominciare -è - ci si - cena - seppia - cielo - cipolla - scolorito - sua, suo, sue, suoi - casseruola . pezzi - andare a zonzo - avanzare - gugliata - rione di Isola - uva Sport & Ricreazione 23 La Colomba - Anno VII - N° 26 LE PAGINE DELLO SPORT a cura di Marko Gregoric GIORNATA DEDICATA ALLO SPORT Il 1° aprile 2006 il Settore Sportivo della Comunità degli Italiani ‘’Dante Alighieri’’ di Isola ha organizzato, per i propri soci, una giornata tutta dedicata a incontri sportivi. I 50 atleti della “Dante” si sono cimentati nelle seguenti discipline: tennistavolo, tennis, calcetto e scacchi. 3° 4° Alen Mikicic Luka Radman 1° 2° TORNEO TENNISTAVOLO MASCHILE UNDER 30 1° Simon Frank 2° Gregor Vukovic TORNEO SCACCHI Nenad Petrina Marjan Kjarel ARGENTO ARGENTO Ecco le graduatorie: TORNEO TENNISTAVOLO FEMMINILE UNDER 30 1° Kristina Rahotin ORO 3° 4° 3° 4° 2° 3° 4° Kristin Fatoric Nika Marusic Alenka Acimovic Luka Argenti Blaz Petrina 1° 2° 3° TORNEO CALCETTO “Dante” Giovani “Dante” Veterani “Dante” Simpatizzanti 1° TORNEO TENNIS Luka Slosar TORNEO TENNISTAVOLO MASCHILE OVER 30 1° Robert Radolovic ORO ORO 2° 3° 4° 2° Ivo Marc Emilio Bevitori Robert Radolovic Sandi Radolovic Emilio Bevitori Alenka Acimovic La giornata all’insegna dello sport e dell’amicizia si è conclusa con una simpatica serata conviviale, durante la quale sono state consegnate medaglie e coppe ai bravi atleti. Sport & Ricreazione 24 La Colomba - Anno VII - N° 26 TORNEO DI CALCETTO “ZDRAVNIK PODJETNIK” A STRUGNANO Grazie al dott. Felice Ziza, socio della C.I. “Dante Alighieri”, la squadra di calcetto di questo sodalizio ha avuto l’opportunità di partecipare al 1° Torneo di calecetto organizzato dai medici del Litorale. L’incontro si è svolto a Strugnano l’8 aprile 2006. La nostra rappresentativa si è classificata al terzo posto, dietro le squadre ‘’Banka Koper’’ e ‘’Zdravniki Obala’’. La prossima edizione del succitato torneo si svolgerà questo ottobre, sempre a Strugnano. CLASSIFICA RISULTATI: Banka Koper – Podjetnik Zdravnik Obala – CI ”Dante” Banka Koper – CI “Dante” Zdravnik Obala – Podjetnik Banka Koper – Zdravnik Obala CI “Dante” – Podjetnik 4:1 1:0 2:0 2:1 2:0 6:2 Questi i giocatori della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola: Gino Braico, Enzo Scotto di Minico, Squadre Giocate Vinte Banka Koper 3 3 Zdravnik Obala 2 3 CI “Dante Alighieri” 1 3 Podjetnik 3 0 Maurizio Scotto di Minico, Andrea Scotto di Minico, Tim Marc, David Jelic e Ivo Marc. Pareggiate Perse Gol segnati Gol subiti Punteggio Classifica 0 0 8 1 9 1° 0 1 3 3 6 2° 0 2 6 5 3 3° 0 3 4 12 0 4° INCONTRO DI TENNIS U.I. - 5a EDIZIONE Alla quinta edizione degli Incontri di Tennis, che quest’anno si sono svolti a Isola il 13 maggio 2006, sempre sotto l’egida dell’Unione Italiana, la C.I. “Dante Alighieri” è stata nuovamente rappresentata dal giovanissimo e già noto Luka Slosar. Dopo un’incoraggiante inizio, imponendosi per 6 a 1 sul rappresentate della Comunità degli italiani di Fiume, Luka si è fermato ai quarti di finale. A decretare l’eliminazione è stato il rappresentante della C.I.‘’Besenghi degli Ughi” di Isola che, successivamente, si è aggiudicato la prima posizione in classifica. È andata decisamente meglio nel ‘’doppio maschile’’, dove la coppia Slosar-Zigante si è piazzata in terza posizione. TORNEO DI PESCA A STRUGNANO Per la prima volta nella storia, due rappresentanti della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola hanno partecipato al Torneo di pesca ‘’Veliki Pokal Solinar’’ (Coppa gigante Salinaro). La gara si è tenuta a Strugnano l’11 giugno 2006. A tenere alti i colori della “Dante” sono stati Sandro Valenti e Boris Poropat. Con la loro pescata la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” si è piazzata in seconda posizione. La valenza di questo risultato è stata ispessita ulteriormente dal fatto che i partecipanti a questo torneo sono dei professionisti della pesca. Sport & Ricreazione 25 La Colomba - Anno VII - N° 26 Classificazione 1° 2° 3° Su diciassette squadre sono saliti sul podio sei partecipanti (vedi tabella) soci di Solinar 2 CI “D.Alighieri” Solinar 3 Pasrtecipanti Aljosa Tomsic e Bruno Cel Sandro Valenti e Boris Poropat Klavdij Veldin e Ales Trbizan TORNEO DELL’AMICIZIA A FIUME La nostra squadra di calcetto, mana dei giovani ai dopo parecchi anni di assenza, è calci di rigore e stata invitata dai connazionali fiu- quindi si è dovuta mani al torneo di calcetto da loro or- accontentare del seganizzato il 17 giugno 2006. Dopo condo posto, che resta comunque un un ottimo avvio - vittoria sulla buon risultato. squadra di Fiume over PARTITE: 30 per 13 a 3 C.I. FIUME OVER 30 – C.I. DANTE ALIGHIERI 3:13 - la “Dante” è C.I. FIUME UNDER 30 – C.I. DANTE ALIGHIERI 10:9 stata sconfit(dopo i calci di rigore) ta dalla C.I. FIUME UNDER 30 – C.I. FIUME OVER 30 8:0 squadra fiu- C.I. Fiume Squadre Fiume under 30 “Dante” Isola Fiume over 30 Giocate Vinte 2 1 2 1 2 0 Pareggiate Perse Gol segnati Gol subiti Punteggio Classifica 1 0 14 6 5 1° 1 0 19 9 4 2° 0 2 3 21 0 3° CAMPIONATO DI CALCETTO ESTIVO 2006 La squadra di calcetto della ‘’Dante’’, ha partecipato per la prima volta al Torneo estivo di calcetto, presso il nuovo campo sintetico, vicino allo stadio comunale di Isola, classificandosi al quarto posto. PARTITE RISULTATO PUNTEGGIO D. Alighieri - Casinò Carnevale 1:3 0 D. Alighieri - Birotehnika Stamar 3:2 3 D. Alighieri - Top Term Isola 1:4 0 D. Alighieri - Pub 33 4:5 0 D. Alighieri - Fly bar Isola 2:2 1 D. Alighieri - Gostilna Sonja 3:1 3 D. Alighieri - Moto Nikoli vec 6:0 3 D. Alighieri - Sole 3:0 3 D. Alighieri - Sempre pieni 3:1 3 CLASSIFICA: Squadre Casinò Carnevale Birotenhika Stamar Top Term Isola CI “Dante Alighieri” Pub 33 Fly bar Isola Gostilna Sonja Moto Nikoli vec Sole Sempre pieni Giocate 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 Vinte 7 7 7 5 4 3 2 2 2 2 Pareggiate 1 0 0 1 1 2 1 1 1 0 Perse 1 0 0 1 1 2 1 1 1 0 Punteggio 22 21 21 16 13 11 7 7 7 6 Classifica 1° 2° 2° 4° 5° 6° 7° 7° 7° 10° Sport & Ricreazione 26 La Colomba - Anno VII - N° 26 GIOCHI DELLE COMUNITÀ DEGLI ITALIANI organizzati dall’Unione Italiana Il settore sportivo della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, il 30 settembre 2006, ha partecipato ai tradizionali giochi sportivi organizzati dall’Unione Italiana, che quest’anno ha visto la presenza di 650 atleti in rappresentanza di 31 Comunità degli Italiani. I risultati conseguiti dalla nostra compagine sportiva sono stati senz’ombra di dubbio molto buoni; quattro primi e due secondi posti vanno ad aggiungersi nella nostra bacheca. Da segnalare l’ottima prestazione alla quale abbiamo assistito nella pallavolo femminile. Una nuova disciplina per la ‘’Dante’’ che si è subito guadagnata una medaglia d’argento. Le ragazze della pallavolo hanno infatti conquistato un prestigiosissimo secondo posto, palesando ottimo gioco e affiatamento, il che, ci lascia ben sperare per ciò che concerne le future prestazioni. Forza ragazze! Ecco il ‘’bottino’’ della D. Alighieri: ORO Calcetto over 30 – 1°posto Tennistavolo masch. under 30 (Blaz Pertina) – 1° posto Tennistavolo femm. under 30 (Alenka Acimovic) – 1° posto Scacchi (Nenad Petrina) – 1° posto Stanfer e Mio Janjic. CALCETTO UNDER 30 ELIMINATORIE: Alighieri Isola – Matterada Alighieri Isola – Fiume SEMIFINALE: Alighieri Isola – Castelvenere FINALE: Alighieri Isola – C.I. Fiume 6:0 3:1 ELIMINATORIE: Alighieri Isola – Visignano Alighieri Isola – Parenzo FINALE: Alighieri Isola – Parenzo 3:1 TENNIS TAVOLO MASCHILE 2:0 2:0 2:0 0:1 ARGENTO Calcetto under 30 – 2° posto Pallavolo femminile under 30 – 2° posto RISULTATI: CALCETTO OVER 30 ELIMINATORIE: Alighieri Isola – Gallesano 3:1 Alighieri Isola – Dignano 3:2 (dopo i calci di rigore) SEMIFINALE: Alighieri Isola– Besenghi Isola 1:0 FINALE: Alighieri Isola – Cittanova 1:0 Questi i giocatori della Alighieri over 30: Gino Braico, Guido Krizman, Diego Delbello, Aleksander Janev, Robi Janev, Valter Lakoseljac, Miroslav Elenco dei giocatori della Alighieri under 30: Valdi Lakoseljac, Marko Janjic, Tomaz Rupnik, Tihomir Macak, Matjaz Sarkanj, Dalibor Ivkovic, Matjaz Zigon, Andrej Franetic, Marko Ulemek e Damir Mujkic. UNDER 30 (Blaz Petrina) ELIMINATORIE: Alighieri Isola – Pola Alighieri Isola – Buie FINALE: Alighieri Isola – Parenzo 2:0 2:0 2:0 SCACCHI (Nenad Petrina) TENNISTAVOLO FEMMINILE UNDER 30 (Alenka Acimovic) ELIMINATORIE: Petrina – Koraca Petrina – Giorgi 1:0 1:0 Sport & Ricreazione 27 La Colomba - Anno VII - N° 26 Petrina – Ivancic Petrina – Ribicic SEMIFINALE: Petrina – Kepcija 1:0 FINALE: Petrina – Ribicic 1:0 1/2:1/2 Alighieri Isola – Alighieri Isola – Alighieri Isola – SEMIFINALE: Alighieri Isola – Grisignano 21:8 Salvore 21:9 Visinada 21:16 Momiano 25:20 1:0 PALLAVOLO FEMMINILE UNDER 30 ELIMINATORIE: Jelena Pesic (migliore giocatrice del torneo), Valentina Knap, Mirjan Dotlic, Tjasa Drnovsek, Edina Hajdarevic, Valentina Haupt. FINALE: Alighieri Isola – Besenghi Isola 0:2 Senza medaglie hanno partecipato ai giochi ancora IVO MARC - Tennistavolo maschile over 30 e MARJAN KJAREL - Scacchi. Queste le giocatrici dell’Alighieri: Gli SPORTIVI della C.I. “Dante Alighieri” di Isola GARA DI PESCA A VALBANDON - TROFEO DELFIN Si è svolto il 30 settembre, a Valbandon, vicino a Pola, il 50° Trofeo Delfin. Sandro Valenti, assieme a F. Jurisevic, hanno portato alla vittoria la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, piazzandosi al primo posto, con un punteggio totale di 17.640 contro i 13.566 della squadra Galeb Rasa (Arsia) seconda classificata e i 12.795 punti del Marinar Kranj, al terzo posto. Nella foto il nostro SANDRO VALENTI con il Trofeo Delfin. Una vittoria meritata, che va ad aggiungersi a una lunga serie di premi già guadagnati in tantissime gare che gli hanno dato moltissime soddisfazioni. Ricorderemo tra l’altro che Sandro è stato per due volte Campione Europeo e nel 1998 Campione Mondiale di pesca. Complimenti vivissimi. 10° TORNEO DI BRISCOLA ALLA “DANTE ALIGHIERI” Il Settore Ricreazione della C.I. “Dante Alighieri” di Isola, il 12 maggio 2006 ha organizzato il 10° Torneo di Briscola con sette coppie che si sono battute tutte contro tutte. Il primo premio è andato ad Aldo Pulin e Marjan Staric, il secondo a Claudio Pecar e Piero Benvenuti, mentre in terza posizione è giunta la coppia Nevio Pugliese e Valdi Jerman. A quest’ultimo rivolgiamo i nostri più vivi ringraziamenti per le bottiglie di vino che non dimentica mai di donare. La festa - perché sempre di festa si tratta - si è conclusa con un incontro conviviale, durante il quale abbiamo pure assaggiato il prosciutto del primo e il formaggio del secondo premio. Tura Bevitori Nella foto i vincitori. In piedi: C. Pecar, P. Benvenuti, A. Pulin e N. Pugliese. Accosciati: V. Jerman e M. Staric. Ultima Pagina 28 La Colomba - Anno VII - N° 26 IL PUNTO UN SENTITO La Parenzana Seguo ormai da molto la diatriba concernente l’appellativo della linea ferroviaria che collegava Trieste a Parenzo, toccando molti borghi dell’Istria. Sto parlando della “Parenzana”, oggetto di scontri sulle pagine dei quotidiani sloveni. A contestare il nome PARENZANA è Klement Knez che afferma di aver appreso da testimoni oculari che tale denominazione è stata affibbiata dalle camicie nere che, nel ventennio, scorrazzavano col trenino su e giù per l’Istria. Pertanto propone di nominare questo tracciato “Percorso della salute e dell’amicizia”. A questo proposito posso solamente asserire che: il termine PARENZANA venne coniato dall’Amtsblatt - giornale ufficiale della direzione di Trieste delle ferrovie statali, che volle chiamarla così quando nel 1902 pubblicò la circolare n. 23 contenente le norme per il servizio sul tronco Trieste-Buie. Questi dati sono riportati nell’interessante e agile opuscolo “Cent’anni di Parenzana - Viaggio sui binari di storia”, pubblicato nel 2002, in occasione del centenario dell’inaugurazione della ferrovia, con connessa videocassetta, opera di Rosanna Turcinovich Giuricin. La menzionata circolare è a disposizione nel Museo Ferroviario Campo Marzio di Trieste, che custodisce un’ampia documentazione della ferrovia a scartamento ridotto PARENZANA. Giorgio Dudine La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola rivolge un caloroso e sentito RINGRAZIAMENTO per il CONTRIBUTO versato pro “La Colomba” dai signori Franca e Mario Lorenzutti di London - Canada dalla Trattoria Istria di Isola dal nostro socio Egidio Krajcar di Isola Per i LIBRI e DVD donati alla nostra Biblioteca, un particolare GRAZIE all’Associazione Isola Nostra di Trieste all’Unione Italiana di Fiume Università Popolare di Trieste di Trieste alla Famiglia Gei di Trieste e ad alcuni nostri Soci Le fotografie di quest’edizione sono state scattate da: Emilio Bevitori, Tura Bevitori,Roman Coh, Ester Dassena, Fiorenzo Dassena, Maria Dassena, Amina Dudine, Lucijan Ciano Kleva, Egidio Krajcar, Ferdinando Possega, e alcune ci sono state inviate dalla C.I. “Tartini” di Pirano e dal Centro “Dva Topola” di Isola - periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola iscritto nel Registro dei Media della Slovenia il 24/02/2004, al numero progressivo 802. Indirizzo postale: Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” c.p. 76 - 6310 Isola (Slovenia) Email: [email protected] aliani “Dante lg i It “Dante Alighieri” di Isola, visitate il sito: www.lapiazzamercato.it /danteisola/ ri” Isola ghie Ali La Colomba Comunità de Per conoscere più dettagliatamente l’attività della Comunità degli Italiani I nostri sensi di gratitudine alla Sig.ra Nerina Pugliese Bordato di Trieste per il continuo arricchimento dei premi delle nostre pesche miracolose. Edizioni Redattore responsabile: Amina Dudine Redazione: Emilio Bevitori, Tura Bevi- tori, Fiorenzo Dassena, Giorgio Dudine Marko Gregoric e Matea Kocjancic Tipografia: Birografika Bori Izola Tiratura: 1000 copie / Codice fiscale: 62314769 LA COLOMBA Conto bancario - 10100-0027259808 Banka Koper