UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Venerdì, 07 febbraio 2014
Venerdì, 07 febbraio 2014
Prime Pagine
07/02/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
07/02/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
07/02/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
07/02/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
ANDREA MARINI, MARTA PARIS
RIFORME, MANCANO 478 DECRETI
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
NICOLETTA PICCHIO
Squinzi incalza Letta: «Aspettiamo risposte»
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7
EUGENIO BRUNO
Via al piano ricerca da 250 milioni
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8
MARIOLINA SESTO
Partiti, scende il tetto per i privati Retromarcia sul fondo Europee
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12
GIANNI TROVATI
Conti di Reggio in dissesto ma nessuno sa di quanto
LUIGI LOVECCHIO
Crediti Pa, sospese tutte le cartelle
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
ALESSANDRO SACRESTANO
Doppia vigilanza sulle compensazioni
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
BENEDETTO SANTACROCE
Una scelta da estendere oltre le liti con il Fisco
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 22
MAURO SALERNO
Ambiente, 1,6 miliardi nel cassetto
GIANNI TROVATI
Le Pmi chiedono tagli alla spesa
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39
EMANUELE SCARCI
Il Governo: Electrolux resta a Porcia
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39
DOMENICO PALMIOTTI
Ilva presenta il piano rifiuti a Orlando
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42
NATASCIA RONCHETTI
Nasce il distretto turistico della Romagna
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 2
PIERLUIGI MAGNASCHI
Il Senato conviene abolirlo e basta
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 2
SERGIO LUCIANO
Troppe le illusioni e le delusioni dei manager prestati alla politica
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 4
TINO OLDANI
La politica non si fa con i giudici
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 7
GIANNI MACHEDA
Diamo ai pentastellati quel che è dei pentastellati
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 9
GIORGIO PONZIANO
Fassino si è fatto una corrente
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 25
CRISTINA BARTELLI
Capitali, norme da coordinare
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 25
FRANCO RICCA
Reverse charge senza detraibilità dell' Iva
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 27
ENZO DI GIACOMO
Niente Irap dal professionista in assenza di buste paga e registri
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 31
VINCENZO BACARANI
Crisi, termometro a 161
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 33
FRANCESCO CERISANO
Bilanci comunali al 30 aprile
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 33
MATTEO BARBERO
La clausola di salvaguardia premia 233 comuni e penalizza tutti gli...
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 34
Straordinario al vigile in turno
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Pos negli studi, è inutile
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 32
18
26
Il Durc «compensa» debiti e crediti della Pa
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 38
13
25
Ridotto il Patto di stabilità
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 37
11
17
A parole dicono di voler tagliare
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
9
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Le competenze concorrenti hanno ormai i mesi contati
07/02/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
5
STEFANO MANZELLI
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07/02/2014 Italia Oggi Pagina 34
SERGIO TROVATO
Terreni agricoli edificabili non esenti da Tasi
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 35
LUIGI OLIVERI
Niente deleghe sulla corruzione
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 35
GIOVANNI URBANI
Oiv, fuori i Mastrapasqua
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 36
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
Pioggia di bandi in Lombardia
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 36
GIANFRANCO DI RAGO
Lo Scaffale degli Enti Locali
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 37
ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU
Tpl, le inefficienze costano 6 mld
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 38
Via libera al Durc per i creditori della p.a.
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Sospensione se c' è reato
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 38
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Stanziati 4 milioni per finanziare spettacoli dal vivo
07/02/2014 Italia Oggi Pagina 37
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DUCCIO CUCCHI
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76
Web
07/02/2014 Più Notizie
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Cotignola, sabato un laboratorio di disegno e collage
07/02/2014 Settesere.it
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07/02/2014 Lugonotizie.it
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Domenica 9 febbraio teatro dialettale alla casa protetta di Bagnacavallo
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07/02/2014 Lugonotizie.it
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07/02/2014 Lugonotizie.it
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07/02/2014 Lugonotizie.it
Aumentati i tipi di rifiuti pericolosi conferibili alle Stazioni Ecologiche
07/02/2014 Lugonotizie.it
Unione: "Per i fiumi, priorità alla sicurezza"
07/02/2014 Lugonotizie.it
Lugo, Lista Civica per la Buona Politica incontra i cittadini di centro,...
07/02/2014 Lugonotizie.it
Senologia: dopo le dimissioni del dr. Magalotti, servono soluzioni...
07/02/2014 Lugonotizie.it
Tre borse di studio da duemila euro per i neoiscritti all'Università
07/02/2014 Lugonotizie.it
Sedi Inps e Inail a Lugo, nessuna chiusura in vista nel breve periodo
07/02/2014 Lugonotizie.it
Unione / I Sindaci incontrano il nuovo Prefetto di Ravenna
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Sì, leghiamo i parlamentari ai loro...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Una donna il candidato a Sindaco di Lugo per il...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Verlicchi incontra i lughesi
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Bagnacavallo: area Naviglio, si può dire...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Cortesi incontra i dirigenti di INPS e INAIL
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: I recenti fatti di cronaca a Bagnacavallo
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Soluzioni immediate per senologia all'ospedale...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: Per i fiumi, priorità la sicurezza
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07/02/2014 PavaglioneLugo.net
109
La Bassa Romagna on­line: La Giunta del Comune della Bassa Romagna ha...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: L'insediamento del nuovo Consiglio della Camera...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: In Regione, incontro tra Provincia, Comune di...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Più rifiuti pericolosi alle Stazioni...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Villanova insieme
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
116
La Bassa Romagna on­line: La Madonna Nera di Loreto a Lugo
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
117
La Bassa Romagna on­line: Un laboratorio di disegno e collage a Cotignola
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
118
La Bassa Romagna on­line: Va in scena il teatro dialettale alla casa...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
119
La Bassa Romagna on­line: Fine settimana ricco di iniziative presso il...
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
120
La Bassa Romagna on­line: La storia della malaria
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
121
La Bassa Romagna on­line: Gli appuntamenti del Museo Varoli di Cotignola
07/02/2014 PavaglioneLugo.net
122
La Bassa Romagna on­line: Al teatro binario di Cotignola arriva "Emanuele...
06/02/2014 Ansa
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SORIN GROUP ANNUNCIA I RISULTATI PRELIMINARI 2013
06/02/2014 Ansa
128
Albergatore italiano ucciso in Senegal
06/02/2014 ilfattoquotidiano.it
di Costanza Iotti
Rete telecom, gli affari d' oro delle utility locali. La base della mappa...
06/02/2014 Ravenna24Ore.it
R3
Ravenna, ancora scippi a danno di due signore
06/02/2014 Ravenna24Ore.it
R6
Senologia, chieste soluzioni immediate per l' ospedale di Lugo
06/02/2014 RavennaNotizie.it
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Dopo l' episodio di martedì, ieri pomeriggio altri due scippi
Il Resto del Carlino Ravenna
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
RAGGI CARLO
Mobbing ai danni di un camionista «Umiliato da quell'...
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
136
«Il Bar Centro è diventato un punto di riferimento»
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 10
137
Spetta all' ex Genio civile controllare gli argini dei fiumi
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
138
"Inps e Inail, per ora non chiudono'
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
139
CONSELICE, SERATA DI FOTO CON RACCONTI DI VIAGGIO
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
RAGGI CARLO
Innocenti per la Ue, colpevoli per il tribunale
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
MONTANARI LORENZA
«E' assolutamento legittimo dire no alla variante della...
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
«Tutto si deve basare sul confronto»
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Chirurgia senologica, il sindaco chiede lumi all' Ausl sul futuro
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Il Pd: "F.Italia e 5 Stelle gli avversari'
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Musica con la festa "Time machine'
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26
Tutto Shakespeare concentrato
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 27
"Quarto piano' improvvisazione sul palco
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 27
Malavolti racconta "Una vita spezzata '
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Questa sera cena di Forza Italia
07/02/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
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SCARDOVI LUIGI
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Corriere di Romagna Ravenna
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
«Per i fiumi priorità alla sicurezza»
153
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
«Stipendi, indennità, carriere: esiste troppa...
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Area Naviglio, arriva il no anche del' Ascom
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Da una costa all' altra degli Stati Uniti in bici
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Inps e Inail, nessuna chiusura a breve termine
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
"Villanova insieme" Bilancio di un anno e progetti futuri
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
Arriva il super macchinario ma parte il chirurgo Magalotti
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)
S.Agata, niente primarie
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)
Santagatese: muore storico presidente
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
Disegno per bambini
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)
Bottega della musica
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
Ferrari in mostra
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 21
Entriamo nella "Bottega della musica"
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 23
"Spirito e materia" a Bagnacavallo con i "Romagnoli" di Antonaros...
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 26
CAFFÈ CENTRALE
07/02/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 27
Ferrari in mostra all' Enò "Il mito" nelle foto di Alberighi
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La Voce di Romagna Ravenna
07/02/2014 La Voce di Romagna
Per i fiumi, priorità alla sicurezza Incontro col Servizio Tecnico...
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
L' orologio in piazza dà proprio i numeri
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Ascom Lugo contro il Comune "Si può anche dire di no"
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
COTIGNOLA "HO VISTO COSO..."
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
L' Unione dei Comuni si presenta al neo Prefetto di Ravenna "Sono contento...
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Parte l' ammiraglia della Buona Politica
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Trattative per risarcire gli operai Granfrutta
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
A teatro "Tutto Shakespeare in 90 minuti"
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Ciak
07/02/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Domani a Cotignola "Emanuele e il lupo"
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La Repubblica Bologna
07/02/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 22
Gli artigiani "Incredibol" MakeinBo stampa in 3D
07/02/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 22
Il Corecom risponde
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Rating 24 IL CANTIERE DELLE RIFORME Gli otto pilastri del Governo Letta 1 2 3 4 5 6 7 8.
RIFORME, MANCANO 478 DECRETI
Letta chiede ai ministri di accelerare e indica 50 priorità ­ Attuazione a quota 40%,
pesano gli 84 decreti della stabilità PALAZZO CHIGI Il sottosegretario Legnini: sarà
istituito un tavolo tecnico per trovare il modo di disincagliare i regolamenti che ritardano.
Antonello Cherchi Andrea Marini Marta Paris
ROMA La percentuale di attuazione delle
riforme varate dagli ultimi due Governi ­ quello
dei professori di Mario Monti e l' attuale delle
larghe intese di Enrico Letta ­ in due mesi sale
di due punti: dal 38 di inizio dicembre al 40
misurato in questi giorni. La performance
sconta, però, l' aumento dello stock dei
provvedimenti attuativi che la legge di stabilità
­ per rimanere alle sole riforme che
presentano un impatto economico sulle quali si
concentra il rating ­ ha fatto salire a 831 atti,
contro i 748 di inizio dicembre.
E ciò non può non incidere sul pacchetto di
regolamenti ancora al palo, che ora sono
diventati 478, a fronte di 317 già adottati. Il
lavoro da fare, insomma, è ancora tanto. E
questo nonostante la dote di provvedimenti da
portare al traguardo si sia ridotta perché 36 atti
richiesti dalle manovre Monti non sono più
necessari (per esempio, perché resi inutili da
norme sopraggiunte).
L' argomento è, dunque, assai sensibile, tanto
che nella riunione del Consiglio dei ministri di
ieri il premier Enrico Letta ha svolto una
relazione al riguardo, invitando i ministri a
predisporre un cronoprogramma di provvedimenti da approvare in tempi rapidi. Lo sprone del primo
ministro arriva anche a seguito di un elenco di 50 atti stilato dall' ufficio del sottosegretario di Palazzo
Chigi con delega all' attuazione del programma, Giovanni Legnini, dove sono contenuti gli interventi
ritenuti più urgenti e di maggior impatto sul quadro economico­sociale. Nella lista ci sono provvedimenti
con paternità tanto del Governo Monti che dell' Esecutivo Letta. Diversi i regolamenti sull' attuazione
dell' agenda digitale, sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, sul lavoro e le politiche
sociali, sull' istruzione, sulla cultura.
Ovviamente, i 50 provvedimenti sui quali accelerare non devono far passare in secondo piano gli altri
428 ancora al palo.
Per quanto, sull' intero pacchetto di decreti da attuare, si possano fare ulteriori distinguo. Per esempio, il
23% degli atti da portare a compimento e riferibili alle riforme Monti non è ancora scaduto (per le
manovre Letta si tratta del 41%) e una quota del 7% dei regolamenti richiesti dal precedente Governo (l'
8% per quello attuale) è eventuale, cioè i ministeri interessati possono anche decidere di non
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Continua ­­>
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
predisporre quegli atti.
Detto questo, la necessità di arrivare in tempi ragionevoli ad approntare i tanti decreti attuativi che
ancora mancano c' è tutta.
In caso contrario, le riforme resterebbero sospese per sempre a mezz' aria. A ciò si aggiunga che la
quantità di norme attuative è destinata inevitabilmente a crescere. Basti pensare, per esempio, che in
questi giorni sono stati convertiti in legge i decreti Imu­Bankitalia e sulle misure per la terra dei fuochi. Si
tratta, insomma, di una continua rincorsa, che ai ritmi con cui vengono attualmente approntati dai
ministeri i decreti attuativi, è destinata a vedere il pareggio allontanarsi.
Ecco perché Palazzo Chigi sta spingendo per accelerare il processo di attuazione. A inizio dicembre si
è tenuta una riunione con i capi di gabinetto dei ministeri, che è servita a individuare all' interno dei
dicasteri un referente a cui chiedere ragione dei provvedimenti attuativi.
«Un importante passo avanti ­ spiega Legnini ­ non solo per il monitoraggio, ma anche perché così
possiamo capire meglio dove stanno i problemi. Per esempio, abbiamo chiesto ai ministeri di indicarci
gli atti con particolari ritardi. Ci sono arrivate 15 segnalazioni e ora istituiremo a Palazzo Chigi un tavolo
tecnico per trovare il modo di disincagliare quei regolamenti. Un lavoro che, in maniera dedicata, stiamo
iniziando a fare soprattutto con l' Economia, che ha il più alto numero di atti da mettere a punto. In
prospettiva c' è, poi, la necessità di rivedere le procedure di legiferazione, in modo da semplificarle, per
esempio riducendo i concerti tra i ministeri o i tempi di registrazione alla Corte dei conti. Su questo
versante, importanti suggerimenti potranno venire dai lavori della commissione bicamerale sulla
semplificazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sotto la lente lo stato di attuazione delle riforme varate dai Governi
Monti (tabella in alto) e Letta (grafico a fianco). Rispetto all' ultimo monitoraggio del Sole24Ore (5
dicembre 2013), la percentuale di decreti attuativi varati sale per il Governo Monti dal 49,4 al 56,3%. Nel
caso dell' Esecutivo Letta si passa dal 12,7% al 15,4. In questo caso pesa però il varo a fine 2013 della
legge di stabilità, con una dote di 84 decreti attuativi ancora tutti da smaltire PAGAMENTI PA Dl
35/2013 convertito dalla legge 64/2013 Entratain vigore del Dl 35: 9 aprile 2013 Entrata in vigore della
legge 64: 8 giugno 2013 Risorse al via Ricognizione da completare ATTUATI Stanziati, per il 2013­
2014, 40 miliardi (20 ogni anno) per pagare i debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle
imprese al 31 dicembre 2012. Sono stati poi previsti altri 7,2 miliardi.
Altri 2,9 miliardi sarebbero in arrivo in tempi stretti. Il piano dei pagamenti è scattato lo scorso luglio e,
alla fine del 2013, ha portato a 24,5 miliardi liberati a favore degli enti debitori, dei quali sono ne sono
stati pagati poco meno di 22 miliardi. Il 14 gennaio il ministero dell' Economia ha varato il decreto
attuativo delle modalità che permettono alle imprese di pagare i debiti con il fisco utilizzando i crediti
con la Pa. Il 4 febbraio l' Agenzia delle entrate ha istituito il codice tributo DA ATTUARE Resta da
completare la ricognizione dei debiti complessivi, passaggio necessario per capire come utilizzare i 20
miliardi del 2014 FARE Dl 69/2013 convertito dalla legge 98/2013 Entrata in vigore del Dl 69: 22 giugno
2013 Entrata in vigore della legge 98: 21 agosto 2013 Manca il piano delle zone burocrazia zero
ATTUATI Avviato il programma «6.000 campanili» (risorse ai piccoli comuni per infrastrutture e messa
in sicurezza del territorio). Pubblicato il decreto della "nuova Sabatini" (finanziamenti agevolati al le
imprese che investono in macchinari e dotazioni Ict) ma per il decollo manca la convenzione Cdp­Abi­
Sviluppo economico e una circolare del ministero dello Sviluppo. Assegnati agli enti locali i 150 milioni
di euro per la messa in sicurezza delle scuole. Fissate le modalità per la pubblicazione dello
scadenzario con l' indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi DA ATTUARE È
alla Corte dei conti il decreto interministeriale Sviluppo­Economia con i nuovi criteri di accesso al Fondo
di garanzia per le Pmi e la sua estensione ai professionisti . Deve essere ancora predisposto il Piano
nazionale delle zone a burocrazia zero LAVORO Dl 76/2013 convertito dalla legge 99/2013 Entrata in
vigore del Dl 76: 28 giugno 2013 Entrata in vigore della legge 99: 23 agosto 2013 Ok al job sharing
Atteso il fondo per i tirocini ATTUATI Per favorire l' occupazione giovanile, sono previsti incentivi per i
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Il Sole 24 Ore
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datori di lavoro che assumono, entro il 30 giugno 2015, in maniera stabile, addetti fino a 29 anni che
siano o privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi o senza un diploma di scuola
superiore o professionale. Il 14 gennaio è stato firmato dal ministro del Lavoro il decreto che rende
possibile il job sharing: con il nuovo contratto di rete le imprese agricole potranno fare assunzioni
congiunte DA ATTUARE Nell' ambito della lotta alla povertà, deve essere varato il decreto che
suddivide per ambiti territoriali le risorse del programma promozione dell' inclusione sociale. A breve
dovrebbe arrivare l' istituzione del fondo per consentire alle Pa di pagare le indennità per chi partecipa
a tirocini formativi CULTURA Dl 91/2013 convertito dalla legge 112/2013 Entrata invigore del Dl91: 10
agosto 2013 Entrata in vigore della legge 112: 9 ottobre 2013 Da definire le donazioni «semplificate»
ATTUATI Nomina di Pier Francesco Pinelli a commissario straordinario per la lirica, designazione di
Giovanni Nistri e Fabrizio Magani come, rispettivamente, direttore e vice­direttore del "Grande progetto
Pompei", pubblicazione del bando con i criteri per selezionare 500 giovani per la digitalizzazione del
patrimonio culturale (le domande devono essere inviate entro le ore 14 del 14 febbraio) DA ATTUARE Il
resto del decreto è tutto da attuare e i regolamenti che mancano sono quasi tutti già scaduti, dalla
struttura di supporto al direttore generale del "Grande progetto Pompei" alle modalità di utilizzo dei beni
statali concessi a giovani artisti alle procedure semplificate per le donazioni privati in favore della
cultura. Solo per citare alcuni dei provvedimenti che sono ancora latitanti Dl 102/2013 convertito dalla
legge 124/2013 Entrata in vigore Dl 102: 31 agosto 2013 Entrata in vigore della legge 124: 30 ottobre
2013 IMU 2 Acconti Ires e Irap, varato l' aumento ATTUATI Il decreto ha sospeso la seconda rata Imu
2013 sulla prima casa. La rata è stato poi eliminata definitivamente con il decreto Imu­Bankitalia
diventato legge la settimana scorsa (la tassazione è stata poi rivista dalla legge di stabilità 2014, con l'
istituzione della nuova Iuc). In applicazione del decreto Imu, è stato ripartito tra i Comuni il contributo di
2,3 miliardi per il 2013 e di 75,7 milioni a partire dal 2014 per compensare il minor gettito dall' imposta
comunale. Via libera anche al decreto dell' Economia che ha disposto l' ulteriore incremento dell'
acconto dell' Ires e Irap di 1,5 punti per il periodo d' imposta in corso al 31 dicembre 2013 e per quello
successivo DA ATTUARE Manca no i criteri per assegnare ai comuni un contributo per il minor gettito
Imu collegato all' esenzione sugli immobili concessi in comodato ai parenti Dl 101/2013 convertito dalla
legge 125/2013 Entrata in vigore del Dl101: 1° settembre 2013 Entrata in vigore della legge 125: 31
ottobre 2013 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L' Authority anticorruzione ancora al palo ATTUATI Si è
intervenuti sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), a cominciare dall' istituzione di un
tavolo tecnico di monitoraggio, che prende il posto del del comitato di vigilanza e controllo previsto dal
decreto 52/2011 DA ATTUARE È dei giorni scorsi la notizia della maglia nera dell' Italia in materia di
corruzione. Ebbene, la nomina dei nuovi componenti della neocostituita Autorità anticorruzione (l' Anac,
che prende il posto della Civit) non è ancora arrivata in porto, nonostante la scadenza sia stata fissata al
30 novembre. È uno dei tanti provvedimenti che ancora mancano all' appello, al quale si aggiungono,
per esempio, quello sulla rimodulazione del numero e delle modalità di impiego delle auto blu, sulla
riorganizzazione delle pubbliche ammininstrazioni, sul riassetto della Croce Rossa ISTRUZIONE Dl
104/2013 convertito dalla legge128/2013 Entrata in vigore del Dl 104: 12 settembre 2013 Entrata in
vigore della legge 128: 12 novembre 2013 Apprendistato a scuola in stand by ATTUATI Le misure per
dare in comodato d' uso agli studenti delle secondarie libri di testo e dispositivi di lettura di materiali
didattici digitali; le regole sul wireless nelle scuole; le norme sul bonus maturità; il piano per il contrasto
della dispersione scolastica DA ATTUARE La legge è entrata in vigore il 12 novembre. Ma ci sono già 7
provvedimenti scaduti. Entro il 31 gennaio dovevano arrivare i piani per l' orientamento e i tirocini
formativi. E ancora in bozza, peraltro piuttosto iniziale, è il decreto interministeriale per far partire il
programma sperimentale, 2014­2016, di apprendistato a scuola previsto dall' articolo 8­bis. Scaduto è il
regolamento per la definizione dei diritti­doveri degli studenti impegnati nelle attività di alternanza
scuola­lavoro. Ed entro l' 11 gennaio doveva arrivare anche il decreto per far entrare gratis i docenti nei
musei STABILITÀ Legge 147/2013 Entrata in vigore: 1° gennaio 2014 Percorso in salita per la manovra
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Il Sole 24 Ore
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ATTUATI La legge di stabilità 2014 ha un fardello di 84 provvedimenti ancora tutti da adottare. C' è,
però, una questione di tempi tecnici: la legge infatti è entrata in vigore da poco più di un mese DA
ATTUARE Manca il decreto che definisce i criteri per l' accesso alla sezione speciale di garanzia
«Progetti di ricerca e innovazione», istituita nell' ambito del Fondo di garanzia per le Pmi. E i
provvedimenti che stabiliscano le norme di attuazione del Fondo di garanzia per la prima casa. Vanno
stabiliti i contenuti dell' Anagrafe nazionale degli assistititi per il monitoraggio della spesa sanitaria. Il
Governo deve definire il programma straordinario di cessione degli immobili pubblici.
Necessari i decreti sulla fruizione dei crediti d' imposta e quello sulle modalità per la presentazione
telematica della dichiarazione Imu da parte degli enti non commerciali.
ANDREA MARINI, MARTA PARIS
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Il Sole 24 Ore
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Le vie della ripresa LE PRIORITÀ DELL' ECONOMIA Le proposte delle aziende.
Squinzi incalza Letta: «Aspettiamo risposte»
Il leader di Confindustria a Radio 24: «Servono soluzioni»
Nicoletta Picchio FIRENZE. Dal nostro inviato
Una stretta di mano, con l' intesa di risentirsi la
prossima settimana, tra il 12 e il 13 febbraio,
quando saranno a Roma.
Giorgio Squinzi e Matteo Renzi si sono salutati
nella cornice di Palazzo Vecchio, a Firenze,
ospiti tutti e due del convegno sulle città
metropolitane organizzato dalla Rete delle
associazioni industriali metropolitane, nata in
Confindustria.
«Rischiamo il colpo mortale con il nemico
numero uno, la burocrazia, sempre in
agguato», ha detto Squinzi dal palco,
concludendo i lavori. Burocrazia, ma anche
fisco, costo del lavoro, investimenti: sono temi
su cui il presidente di Confindustria da tempo
incalza il governo per un cambio di passo. Ieri
mattina lo ha ripetuto, intervistato su Radio 24
da Giovanni Minoli, nel programma Mix 24. Il
19 febbraio il presidente del Consiglio andrà in
Confindustria.
«Se si presentasse con la bisaccia vuota?», ha
chiesto il conduttore. «Sarebbe un grosso
problema. Letta si è impegnato a venire da
noi, in consiglio direttivo, portando alcune
soluzioni, alcune già fatte, alcune avviate. A
quel punto non ci resterebbe che appellarci al presidente della Repubblica, credo che nella sua grande
saggezza, che ho avuto modo di sperimentare, prenderà le decisioni giuste».
A preoccupare Squinzi sono i numeri dell' economia: per il 2014 è previsto un aumento del pil dello
0,7%, servirebbe almeno il 2% per creare occupazione.
A Letta, che aveva definito Confindustria disfattista, ha risposto: «Non sono disfattista, credo di essere
realista». Nel suo ruolo di presidente degli industriali ciò che più gli pesa è doversi confrontare «con una
situazione dell' economia reale assolutamente drammatica, dover dare una prospettiva di speranza alle
tante imprese che stanno soffrendo drammaticamente».
Il presidente di Confindustria ha anche ricordato che conosce bene Letta da tanti anni. «Credo che il suo
immobilismo derivi da una situazione politico­istituzionale piuttosto confusa». Bisogna puntare alla
crescita, mettendo al centro l' industria. In Italia e in Europa. Rispetto dei conti pubblici sì, ma
bisognerebbe ottenere la possibilità di sforare rispetto al 3% se le risorse venissero destinate ad
investimenti per lo sviluppo. «I vincoli Ue in assenza di una politica comunitaria ci fanno perdere
competitività». Il nostro governo non riesce ad ottenere granché: «I risultati sono modesti, bisognerebbe
saper negoziare con forza. In ogni caso senza l' euro staremmo peggio, un' uscita porterebbe ad un
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calo del pil del 30 per cento».
Occorrono le riforme. «Dateci un paese normale e vi faremo vedere di cosa siamo capaci», è la frase
che Squinzi ripete spesso. La Germania è grazie alle riforme «che loro hanno realizzato e noi non siamo
capaci di fare che ci ha fregato. Noi e tutti gli europei abbiamo pagato l' abbattimento del muro di
Berlino».
Riforme e meno burocrazia: «La semplificazione burocratica è il tema che ho messo al centro della mia
presidenza», ha sottolineato nell' intervista a Minoli.
Un argomento che ha riaffrontato al convegno sulle città metropolitane, commentando il disegno di
legge Delrio che dovrebbe sfoltire le province. «Lo dico con grande rammarico, ma governo e
parlamento hanno imboccato una via tortuosa e dallo sbocco pericoloso». In particolare «il disegno di
legge Delrio lascia disorientato il mondo dell' impresa, non affronta il problema dei costi, legati al
personale, e ad un' ulteriore proliferazione di enti, agenzie e società regionali, le aree metropolitane
saranno troppe ed andranno a sommarsi ai livelli amministrativi esistenti anziché diminuirli». Rilievi che
il ministro ha condiviso: «Alcune osservazioni sono assolutamente pertinenti».
Squinzi, a Radio 24, si è soffermato anche sulla Fiat, facendo i complimenti all' ad Sergio Marchionne:
«È un grande manager, ho stima e simpatia per lui, è positivo che la Fiat diventi un' azienda più globale
sul mercato».
Quanto al sindacato, per Squinzi il numero uno della Fiom, Maurizio Landini, sbaglia a contestare l'
accordo sulla rappresentanza: «È un patto che introduce più democrazia». E sul jobs act di Renzi non si
è sbilanciato: «Aspetto di vedere i contenuti dietro i titoli».
© RIPRODUZIONE RISERVATA NO A BUROCRAZIA Stop a frammentarietà No al Ddl Del Rio lì dove
prevede la possibilità di istituire ulteriori città metropolitane rispetto a quelle previste dal progetto
originario. Per il manifesto della Rete associazioni industriali metropolitane non si deve offrire l'
occasione per creare «un ulteriore livello politico e amministrativo che si aggiunge a quelli esistenti, non
risolvendo o, peggio, aggravando la complessità e frammentarietà del contesto» PIÙ EFFICIENZA
Struttura snella ed efficiente Per venire incontro alle aspettative di imprese e cittadini le città
metropolitane devono puntare ad accorciare i tempi della decisione pubblica, eliminando le
sovrapposizioni di competenze tra soggetti pubblici nei procedimenti amministrativi e raggiungendo
anche una maggiore efficienza con economie di scala nell' organizzazione di servizi e risorse
SVILUPPO Territori più competitivi La città metropolitana deve diventare «attore proattivo dello sviluppo
economico e locale» realizzando interventi «per la competitività del territorio», puntando su: marketing
territoriale e attrazione investimenti; agenda digitale; aiuti a localizzazione di nuove imprese;
realizzazione di aree produttive e poli tecnologici; politiche attive del lavoro, formazione e ricerca e
valorizzazione delle opportunità finanziarie Ue GRANDI PROGETTI Valorizzare l' offerta Le città
metropolitane possono diventare «veri e propri catalizzatori di progetti e interventi» provenienti da Enti
locali, Regioni, Stato e soprattutto dalla Ue. Per il manifesto della rete delle associazioni industriali
metropolitane è necessario valorizzare «la straordinaria ricchezza in termini di offerta rappresentata
dalle diverse peculiarità delle città metropolitane italiane per lo sviluppo sostenibile del Paese»
NICOLETTA PICCHIO
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Il Sole 24 Ore
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Le vie della ripresa LE MISURE DEL GOVERNO.
Via al piano ricerca da 250 milioni
Spazio all' innovazione nelle Pmi ­ Le risorse dagli anticipi dei programmi Pon 2014­
2020 IL DOPPIO VOUCHER A disposizione delle aziende anche i buoni per l'
innovazione e l' internazionalizzazione disciplinati dallo Sviluppo.
Eugenio Bruno ROMA Almeno sulla ricerca il
governo prova ad accelerare. Con un piano da
250 milioni nel 2014 per la diffusione dell'
innovazione nelle Pmi, che aprirà le porte delle
imprese a laureati e dottorati e che potrà
contare sull' anticipo dei fondi della prossima
programmazione Ue. Ad annunciarlo è stato il
premier Enrico Letta nella conferenza stampa
che è seguita al consiglio dei ministri di ieri e a
cui hanno partecipato anche i ministri Flavio
Zanonato (Sviluppo economico), Maria Chiara
Carrozza (Istruzione) e Carlo Trigilia
(Coesione territoriale).
La decisione dell' esecutivo arriva sei giorni
dopo il primo esame in Cdm del programma
nazionale della ricerca (Pnr) 2014/2020 messo
a punto dalla Carrozza. I due eventi sono
legati da un filo rosso visto che gli interventi
presentati ieri sono una prima tranche del Pnr.
Si tratta di sette misure, quattro a carico del
Miur e tre del Mise, che puntano ­ stando alle
parole del presidente del Consiglio ­ a dare
«una spinta molto forte a ciò che porta più
ricerca e innovazione nella attività di impresa»
e a incentivare «l' assunzione di laureati e
dottori di ricerca». Tant' è che viene promossa
la formazione di «1.800 dottorati di ricerca nel settore industriale», come sottolineato dalla responsabile
di viale Trastevere.
I 250 milioni arriveranno dai fondi strutturali europei per le Regioni del Mezzogiorno. Più nel dettaglio si
attingerà all' anticipo, che è previsto dalla legge di stabilità 2014 e che va attuato previa consultazione
con la Commissione europea, dei Programmi operativi a titolarità del ministero dello Sviluppo
economico ("Pon imprese e competitività") e del ministero dell' Istruzione (Pon ricerca e innovazione),
che nel complesso potranno contare, rispettivamente, su 3,2 e 1,6 miliardi di euro. A cui potrebbero
aggiungersi alcune "poste" nazionali per l' estensione delle stesse misure al Centro­nord.
I bandi Miur Delle quattro iniziative di competenza dell' Istruzione spicca innanzitutto il programma "Rise
& Shine", con la concessione di incentivi alle imprese che assumono con contratto a tempo
indeterminato, previo stage annuale, dottori di ricerca e laureati magistrali in discipline tecnico­
scientifiche. Il bando arriverà entro tre mesi. Più ristretti i tempi (si parla di un mese) per "Mille e più
dottorati innovativi", che consentirà di formare 1.800 giovani provenienti dalle scuole di dottorato e
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Il Sole 24 Ore
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inserirli in azienda. Calendario alla mano, poi dovrebbe essere la volta dell' azione "Potenziale in
movimento", che è tarata soprattutto sull' esigenza di fare partecipare anche le università e le imprese
del Sud alle sfide lanciate dalla programmazione europea sulla ricerca Horizon 2020. Completa l'
elenco dei bandi targati Miur quello ribattezzato "Reti per l' innovazione". Che è atteso entro due mesi
dall' anticipo dei fondi Ue e che vuole promuovere, da un lato, l' aggregazione di gruppi di ricerca
competitivi intorno a grandi temi e, dall' altro, favorire le iniziative che prevedano strumenti di
empowerment dei ricercatori.
Gli strumenti Mise Ancora più variegato è il menù dei tre interventi di competenza del ministero di via
Molise. Il primo dei quali ("Un laureato in ogni impresa") affonda le sue radici addirittura nel bonus
ricercatori voluto dal governo Monti con il decreto sviluppo del 2012. Inteso come il credito di imposta
pari al 35% del costo aziendale per assunzioni di personale qualificato nella misura massima di 200.000
euro annui per impresa. Entro due mesi il Mise dovrà emanare un decreto attuativo per elevarlo al 75%
nel Mezzogiorno. Gli stessi tempi sono previsti anche per i due voucher in arrivo. Il primo è destinato a
finanziare gli investimenti in materia di innovazione; il secondo è rivolto a coprire le spese per l'
internazionalizzazione.
@Eugenio­Bruno © RIPRODUZIONE RISERVATA Le misure in arrivo RISE & SHINE Il bando "rise &
shine" prevede la concessione di incentivi alle imprese che assumono con contratto a tempo
indeterminato, previo stage annuale, dottori di ricerca e laureati magistrali in discipline tecnico­
scientifiche. La sua emanazione arriverà entro tre mesi DOTTORATI INNOVATIVI Entro un mese è
atteso invece il bando "Mille e più dottorati innovativi", che consentirà di attivare 1.800 percorsi formativi
progettati d' intesa fra le scuole di dottorato delle università ed altri soggetti operanti nei territori di
riferimento (Regioni, i m p r e s e , Enti di ricerca, Pa) cofinanziati dalle imprese RETI PER L'
INNOVAZIONE Entro 60 giorni dall' autorizzazione all' anticipo dei fondi ue è atteso il bando "reti per l'
innvoazione" che vuole promuovere l' aggregazione di gruppi di ricerca competitivi intorno a grandi temi
di ricerca e diffondere l' empowerment dei ricercatori a inizio carriera POTENZIALE IN MOVIMENTO Il
bando, atteso entro 45 giorni, vuole promuovere lo sviluppo di competenze e relazioni collegate all'
incremento della capacità di partecipare ai bandi Horizon 2020 dai quali sia le Università che le imprese
nelle regioni del Mezzogiorno sono tradizionalmente escluse UN LAUREATO PER IMPRESA Con l'
azione "Un laureato in ogni impresa" si vuole implementare il bonus ricercatori, cioè il credito d' imposta
del 35% per l' assunzione di personale qualificato previsto dal decreto sviluppo del 2012. Portandolo ad
esempio al 75% al Mezzogiorno I DUE VOUCHER Entro due mesi dovranno arrivare i decreti attuativi
del Mise che disciplinano altrettanti voucher e completano le sette misure presentate ieri. Il primo è
destinato a finanziare gli investimenti in materia di innovazione; il secondo è rivolto a coprire le spese
per l' internazionalizzazione.
EUGENIO BRUNO
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Il Sole 24 Ore
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Ddl costi della politica. Cancellate le agevolazioni per le scuole.
Partiti, scende il tetto per i privati Retromarcia sul
fondo Europee
IMPOSTA SUL MATTONE L' emendamento che impone ai partiti di pagare l' Imu non ha
avuto l' ok in commissione ma dovrebbe essere riproposto in Aula.
Mariolina Sesto ROMA Il tetto per le donazioni
private scende a 100.000 euro (da 300mila
euro), i partiti probabilmente pagheranno l'
Imu, saltano le agevolazioni per le scuole dei
partiti. Sono queste le principali novità al Ddl
sul finanziamento dei partiti che ieri ha
ottenuto il sì in commissione al Senato. Fino a
ieri mattina il Pd aveva firmato un
emendamento che specificava che i fondi
diretti (sebbene ridotti) fino al 2016 avrebbero
riguardato anche le elezioni europee. Un modo
­ malignava qualcuno ­ per attribuire soldi
statali anche al Ncd che alle scorse politiche
non c' era ma che si presenterà al voto per il
Parlamento di Strasburgo. Una tesi respinta
dal Ncd Andrea Augello («Noi eravamo
contrari, per questo il Pd ha ritirato quel
testo»). Fatto sta che in giornata è arrivata la
retromarcia. Dunque il fondo statale sarà
ripartito solo fra i partiti presenti alle politiche
dello scorso anno.
Adesso scatta la corsa contro il tempo: il Ddl
di conversione del decreto del Governo deve
essere approvato da entrambi i rami del
Parlamento entro il 26 febbraio e deve ancora
ottenere il sì dell' Aula del Senato
(presumibilmente la prossima settimana) e deve sottoporsi all' intero iter alla Camera. Tempi
strettissimi, con il rischio concreto che il decreto decada e che la riforma slitti almeno di anno.
Ncd intanto annuncia che riproporrà in Aula l' emendamento per abolire da subito il finanziamento
diretto che invece nel testo attuale scomparirà solo fra tre anni, nel 2017.
L' intenzione degli alfaniani (poco interessati a questi fondi anche perché, non avendo partecipato alle
politiche, non ne hanno diritto) è di fare breccia nella parte del Pd più sensibile al taglio dei costi della
politica, come quella che fa riferimento a Matteo Renzi.
L' emendamento per far sì che anche i partiti paghino l' Imu non ha ricevuto il parere favorevole della
commissione Bilancio ma dovrebbe essere riformulato in Aula ed essere approvato. Saltano anche le
laute agevolazioni alle scuole di partito.
Quanto alle donazioni dei privati, che insieme al due per mille dovranno sostituire il finanziamento
diretto, il Pd ottiene un abbassamento del tetto cui ogni singolo dovrà attenersi: 100mila euro anziché i
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
300mila del testo precedente.
Su questo punto, Forza Italia ha tentato di dare battaglia con un emendamento che voleva innalzare il
tetto a 500mila euro ma alla fine non ha avuto successo.
Soddisfatto invece il Pd che rivendica di aver abbassato la soglia per le donazioni e che, in questo, è
stato appoggiato da Ncd.
Protesta il M5S. «Il Movimento 5 stelle ­ scrivono i grillini ­ ha messo i partiti con... il portafoglio al muro.
Come temuto in commissione affari costituzionali del Senato, nel corso della discussione del decreto sul
finanziamento pubblico ai partiti, tutti i gruppi parlamentari hanno detto no agli emendamenti del
Movimento 5 stelle che se approvati avrebbero fatto risparmiare immediatamente 2,5 miliardi di euro».
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MARIOLINA SESTO
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Il Sole 24 Ore
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Il nuovo Titolo V. Energia e grandi reti sono destinate a tornare allo Stato.
Le competenze concorrenti hanno ormai i mesi
contati
I TEMPI Il disegno di legge a cui sta lavorando il ministro Delrio comincerà il suo iter
dopo il 15 febbraio e verrà assegnato alla Camera.
ROMA Riportare le lancette del federalismo
all' italiana indietro di 13 anni. E cancellare i
guasti della ripartizione delle funzioni tra Stato
e Regioni ideata nel 2001 che che fin qui ha
creato soprattutto una duplicazione dei costi e
un boom di rcirosi davanti alla Consulta. È il
fine implicito della riforma del titolo V,
presentata ieri dal segretario Matteo Renzi alla
direzione del Pd. Un progetto che dovrebbe
puntare soprattutto sulla cancellazione delle
competenze concorrenti e sul ritorno sotto l'
egida statale di alcune materie strategiche per
lo sviluppo del Paese. A cominciare dall'
energia e dalle grandi reti di trasporto.
«La legislazione concorrente non ha
funzionato». È la premessa da cui è partito
Renzi nella parte del suo discorso dedicata al
titolo V. Guardandosi bene però dallo
scendere nel dettaglio nel disegno di legge a
cui sta lavorando il ministro degli Affari
regionali, Graziano Delrio. Sul ddl, che verrà
presentato dopo il 15 febbraio e che verrà
assegnato alla Camera (laddove la riforma del
Senato su cui si veda l' articolo accanto partirà
da Palazzo Madama, ndr), il sindaco di
Firenze si è limitato a chiarire che uno dei
punti di riferimento saranno «i documenti del comitato dei saggi». Riferendosi alla relazione messa a
punto dai 35 esperti che formavano la commissione per le riforme costituzionali istituita dal governo
Letta a inizio legislatura. Dopo l' uscita di Forza Italia dalla "strana maggioranza" e il naufragio del
disegno di legge che istituiva un comitato dei 40 e un iter semplificato per la revisione della Costituzione
quel documento è di fatto finito nel cassetto. Da cui il leader democratico l' ha tirato fuori ieri.
Sulla riforma del titolo V e sul nodo delle materie concorrenti i saggi proponevano due diverse soluzioni:
restringerle all' osso oppure cancellarle. Di queste ricette Renzi sembra aver scelto la seconda visto che
ha citato il passaggio in cui «si elimina la competenza concorrente». Una scelta ­ ha poi aggiunto ­ che
«apre un dibattito nelle Regioni ma va affrontato con decisione e determinazione».
Il primo effetto di una scelta simile sarà il ritorno alla potestà esclusiva statale delle grandi reti
infrastrutturali e di trasporto, della produzione e della distribuzione di energia, della programmazione
della strategia nazionale di turismo e di una serie di altre materie. Ad esempio l' ordinamento delle
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
professioni e la tutela e sicurezza del lavoro come suggerito dal ddl messo a punto dal ministro delle
Riforme, Gaetano Quagliariello e dal suo capo dipartimento Luca Antonini, che è stato anticipato sul
Sole 24 ore di ieri e che potrebbe confluire almeno in parte nel ddl Delrio.
Il leader democratico ci ha tenuto anche a collegare la riforma del titolo V a una nuova sforbiciata ai
costi della politica. E l' ha confermato lui stesso quando ha ricordato che bisogna fare in modo che «un
consigliere regionale prenda quanto un sindaco, non un centesimo in più. È un punto centrale di
credibilità, perché la riduzione dell' indennità è il primo segno efficace del tentativo di restituire
autorevolezza alle Regioni». Temi su cui Renzi si è soffermato anche in sede di replica. Prima
ribadendo che «la riforma del titolo V è l' idea di recuperare un' idea di semplicità tra le istituzioni e tra
cittadino elettore e cittadino eletto che ha visto in questi anni una grande difficoltà». Poi esplicitando
ancora una volta che «dobbiamo dare un segnale chiaro, potete dire che è demagogico, ma serve ed è
un segnale sullo staff del presidente del consiglio regionale».
Eu. B.
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Il Sole 24 Ore
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FONDI AI PARTITI, RINVIO DIETRO L' ANGOLO.
A parole dicono di voler tagliare
A parole dicono di voler tagliare. Nei fatti
continuano quanto meno a temporeggiare. Ieri
il Ddl di conversione del decreto che taglia
gradualmente i trasferimenti diretti ai partiti ha
ottenuto il primo sì, in commissione Affari
costituzionali del Senato. Questo è il primo
passaggio parlamentare in oltre un mese. Vale
a dire che la scadenza è alle porte:
esattamente tra venti giorni, il 26 febbraio.
Questo imporrebbe la massima velocità e
trasparenza nei lavori parlamentari. Invece non
è così. Nello scorso mese si è proceduto di
rinvio in rinvio. E, nonostante le promesse dei
partiti, è facile dubitare di un' improvvisa
accelerazione: il provvedimento dovrebbe
essere approvato dall' Aula del Senato la
prossima settimana ma poi deve ricominciare
l' intero iter alla Camera. Quanto alla
trasparenza e ai contenuti, il testo è
sicuramente migliorato laddove cancella le
laute agevolazioni alle scuole di partito e cerca
di introdurre il pagamento dell' Imu per le sedi
di partito, ma certi comportamenti lasciano a
desiderare. All' ultimo minuto, ma solo all'
ultimo minuto, è stato ritirato un emendamento
che estendeva alle Europee la ripartizione
annuale dei finanziamenti per accontentare che alle politiche non era presente. La solita fame di soldi
che contraddice la volontà professata a parole di tagliare tutto il tagliabile. Ma quello che più conta ora è
il rischio concreto di azzerare tutto. Se entro il 26 febbraio il percorso parlamentare non sarà concluso la
riforma slitterà come minimo di un anno.
E per tutto il 2014 i partiti incasseranno direttamente dallo Stato tutti e 91 i milioni che hanno già ottenuto
nel 2013.
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Il Sole 24 Ore
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La città calabrese commissariata.
Conti di Reggio in dissesto ma nessuno sa di quanto
Gianni Trovati Domani a Reggio Calabria
arriverà il ministro dell' Interno Angelino
Alfano, che fra le altre cose deve decidere se
prorogare o meno il commissariamento
iniziato a ottobre del 2012, quando Reggio fu il
primo capoluogo di Provincia a vedersi
imporre lo scioglimento di Giunta e Consiglio
per infiltrazioni mafiose. Fra le mani Alfano si
troverà la delibera con cui ieri la Corte dei
conti ha bocciato il tentativo dei vecchi
commissari di evitare alla città il dissesto
(come accaduto a Napoli; si veda Il Sole 24
Ore del 5 febbraio), ma ha anche chiesto, in
modo deciso e irrituale, di tenere in vita la
commissione attuale (arrivata a ottobre
scorso) senza cambiarne la composizione.
Intorno ai conti di Reggio Calabria da anni si
consumano drammi individuali e collettivi. Tra
i primi spicca quello di Orsola Fallara, la
dirigente del bilancio comunale morta nel 2010
per aver ingerito acido muriatico al termine di
una lunga vicenda di conti truccati che ha
portato a processo Giuseppe Scopelliti, allora
sindaco e oggi Governatore della Calabria, e i
tre revisori dei conti dell' epoca, (giovedì
prossimo è in programma la requisitoria del
pm, Sara Ombra). I drammi collettivi hanno invece protagonisti diversi: ci sono gli imprenditori piccoli e
piccolissimi che aspettano anni per vedersi liquidare una fattura e spesso chiudono prima, travolti dalla
crisi di un territorio difficilissimo; i dipendenti della Multiservizi (messa in liquidazione nel 2012 dall'
allora sindaco Demetrio Arena dopo che erano state certificate infiltrazioni mafiose fra i soci privati, ma
ancora titolare in via provvisoria delle attività) periodicamente occupano il municipio affacciato su piazza
Italia in cerca di un futuro che non si intravede; i dipendenti del Comune, invece, rischiano di vedersi
chiedere indietro anni di retribuzioni assegnate da contratti decentrati generosi ma fuori dalle regole, e
contestati dalla Ragioneria generale dello Stato. Tra democrazia sospesa e casse vuote, Reggio ha
rimandato per anni l' appuntamento con un dissesto che oggi sembra inevitabile. Quanto vale il buco
dei conti comunali? Ufficialmente non lo sa nessuno, e già questa mancata risposta azzoppa sul
nascere le velleità di qualsiasi «piano di riequilibrio» per riportare i conti in pareggio. Non sono riusciti a
capirlo gli ispettori della Ragioneria generale, che per mesi hanno provato a ricostruire un mosaico
pieno di tessere mancanti o false, e non lo sanno alla Corte dei conti, che non si fida dei numeri scritti
dalla vecchia struttura commissariale autrice del piano bocciato ieri. Il piano di riequilibrio parla di deficit
da 110­120 milioni negli ultimi tre anni, ma già per il 2010 la Ragioneria generale aveva proposto una
«stima estremamente prudenziale» da 160 milioni, e gli stessi magistrati contabili sottolineano che per
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misurare il disavanzo reale bisognerebbe pulire i bilanci dalla massa delle vecchie entrate che sono
scritte nei conti, ma che nessuno riscuoterà mai. Perché proprio su questo aspetto si concentrano le
uniche certezze dei bilanci reggini: il Comune «accerta» (cioè calcola fra le entrate) una serie di tributi e
tariffe, ma il loro effettivo incasso è in pratica lasciato alla buona volontà dei cittadini, perché la
macchina della riscossione «coattiva» zoppica. Nel 2011, per esempio, secondo la Corte la lotta all'
evasione di Ici, Tarsu e qualche altro tributo minore avrebbe dovuto portare in cassa 22 milioni, ma a
consuntivo si è fermata a 24.592 euro, lo 0,11% di quanto previsto. Se le unghie della riscossione sono
spuntate, il reddito medio è tra i più bassi d' Italia mentre svetta il tasso di disoccupazione, i pagamenti
spontanei latitano, e regalano a Reggio Calabria tassi di riscossione che non arrivano al 50 per cento.
Di fronte a questo disastro la vecchia struttura commissariale (formata da un Prefetto e da dirigenti del
ministero dell' Economia e dell' Interno) ha proposto un piano che la Corte dei conti giudica «lacunoso»
e «incongruente». Il dissesto, concludono i magistrati, «è in atto ormai da troppo tempo», e la sua
dichiarazione permetterebbe almeno di bloccare le azioni esecutive dei creditori e salvare il salvabile.
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GIANNI TROVATI
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Pagamenti. L' emendamento al decreto «destinazione Italia» a favore delle imprese creditrici
non fa riferimento alla data di notifica del ruolo.
Crediti Pa, sospese tutte le cartelle
Il blocco riguarda le attività esecutive e quelle cautelari, come l' ipoteca ­ Inclusi i
pignoramenti LA CONSEGUENZA Se il debito è sospeso si potrà partecipare alle gare e
non verranno fermati gli accrediti allo stato di avanzamento lavori.
Luigi Lovecchio L' emendamento approvato al
Dl 145/2013 (il"destinazione Italia") che
sospende le cartelle di pagamento relative a
imprese titolari di crediti verso la Pubblica
Amministrazione (si veda il Sole 24 di ieri) non
presenta alcun collegamento esplicito con le
possibilità di compensazione dei debiti erariali
attualmente previste.
L a previsione si limita infatti a disporre la
sospensione delle cartelle per tutto l' anno
2014, senza menzionare la facoltà di
estinguere il debito a ruolo attraverso la
compensazione con il credito "pubblico".
Alcuni requisiti previsti nell' emendamento
coincidono con quelli tradizionalmente sanciti
ai fini della compensazione. Deve infatti
trattarsi di crediti certi, liquidi ed esigibili per
forniture e appalti e certificati dalla Pubblica
Amministrazione. N o n v i è t u t t a v i a a l c u n
riferimento alla data di notifica della cartella di
pagamento e questo potrebbe forse costituire
una delle chiavi di lettura della futura norma.
Mentre la compensazione regolata nel Dl
78/2010 è limitata ai soli ruoli oggetto di
cartelle notificate entro il 31 dicembre 2012 (si
veda l' altro articolo nella pagina), l'
emendamento comprende apparentemente tutte le cartelle non ancora pagate, a prescindere dall'
epoca di notifica. Potrebbe quindi trattarsi di una previsione che tende a dare ossigeno anche alle
imprese che, pur vantando crediti verso le pubbliche amministrazioni, non possono utilizzarli per
estinguere i debiti verso l' agente della riscossione. Sotto questo profilo, l' ambito di salvaguardia della
disposizione sembra essere molto ampio. Si prescrive infatti una completa "sospensione" delle cartelle
che dovrebbe riguardare tanto le attività esecutive vere e proprie quanto quelle cautelari, quali il fermo
amministrativo e l' ipoteca. Il blocco, inoltre, dovrebbe includere senz' altro tutti i pignoramenti in corso,
mobiliari e immobiliari, non ancora perfezionati.
Un' altra differenza apparente rispetto alla disciplina delle compensazioni riguarda la natura dei debiti
sospesi verso l' agente della riscossione. L' emendamento infatti non pone alcuna qualificazione
pregiudiziale, di tal che potrebbe trattarsi tanto di debiti tributari erariali, contributivi e previdenziali,
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
quanto di debiti di altra natura. Ad esempio, per multe, canoni e tributi locali.
Va tuttavia avvertito che la formulazione dell' emendamento sembra lasciare mano libera al decreto
attuativo delle Finanze che dovrà individuare i soggetti destinatari della sospensione.
Le condizioni poste dalla disposizione riguardano innanzitutto il fatto che il credito vantato dall' impresa
deve essere certificato dalla Pa come certo, liquido, esigibile e quindi non prescritto. Dovrà inoltre
essere chiarito se tra i soggetti beneficiari della sospensione possano rientrare anche i professionisti. Il
riferimento è in realtà alle imprese, ma il credito può anche scaturire da servizi professionali, che nella
normalità dei casi sono prestati da professionisti.
È anche necessario che il debito a ruolo non superi il credito di cui l' impresa è titolare. Questa
limitazione quantitativa potrebbe preludere ad una forma di compensazione di partite che tuttavia, si
ribadisce, non è espressamente contemplata.
La sospensione delle cartelle dovrebbe interessare anche eventuali rateazioni in corso. Ne deriva che,
se l' emendamento viene approvato così com' è, occorrerà riformulare i piani di dilazione, allungandoli
per un periodo corrispondente alla sospensione.
Da ultimo, si osserva che se il debito è sospeso il debitore non potrà considerarsi moroso verso l'
agente della riscossione, potrà partecipare a gare e appalti e non subirà il blocco di pagamenti da parte
degli enti pubblici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gli effetti della modifica DIFFERENZE TRA SOSPENSIONE DELLE
CARTELLE E DISCIPLINA DELLA COMPENSAZIONE DEI RUOLI CON CREDITI VERSO LA PA L'
emendamento sulla sospensione non prevede alcuna data di notifica della cartella. Ne deriva che la
sospensione disposta per tutto l' anno 2014 dovrebbe riguardare tutte le cartelle ancora non pagate, a
prescindere dalla data di notifica. La disciplina della compensazione dei ruoli contenuta nel Dl 78/2010,
invece, riguarda le sole cartelle notificate sino al 31 dicembre 2012 L' emendamento non pone vincoli in
ordine alla natura del debito sospeso, che può quindi essere sia di natura tributaria erariale sia anche di
altra natura, ad esempio patrimoniale o locale OGGETTO DELLA SOSPENSIONE La sospensione
riguarda le sole cartelle di pagamento, non anche le scadenze relative ­ ad esempio ­ ad avvisi bonari o
ad accertamenti definiti ed in corso di rateazione EFFETTI DELLA SOSPENSIONE Dovrebbero essere
bloccate tutte le attività esecutive (pignoramenti) e quelle cautelari (fermo amministrativo e ipoteca)
MODALITÀ E BENEFICIARI DELLA SOSPENSIONE Dovranno essere stabiliti in un futuro decreto del
ministero delle Finanze, che va emanato entro 90 giorni (termine non perentorio)
LUIGI LOVECCHIO
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Il Sole 24 Ore
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La mappa delle novità. Tra dare e avere.
Doppia vigilanza sulle compensazioni
LA PROCEDURA Oltre al controllo interno delle varie Ragionerie è stata introdotta la
procedura di certificazione sulla certezza delle somme.
Alessandro Sacrestano Compensazioni sotto
la lente del Fisco. In un periodo in cui
compensare i propri crediti tributari è diventato
più complesso, per effetto dell' introduzione
dell' obbligo di certificarne la consistenza
attraverso l' apposizione del «visto di
conformità» anche per le imposte diverse dall'
Iva, le aperture in termini di compensazione
delle partite debitorie/creditorie delle imprese
e d e i p r o f e s s i o n i s t i v e r s o l a pubblica
amministrazione appaiono solo parzialmente
compensative. Allo stato, si ricorda che questi
soggetti hanno due diverse strade per
riscuotere i propri crediti verso la Pa.
Una riguarda i debiti tributari, previdenziali e
assistenziali oggetto di cartelle esattoriali. In
particolare, il Dl 78/2010 ha stabilito la
possibilità di compensare i crediti certificati
non prescritti, certi, liquidi ed esigibili verso lo
Stato, Regioni e province autonome, enti
locali, enti del Servizio sanitario nazionale, e
derivanti da somministrazioni, forniture e
appalti, con le menzionate poste tributarie,
previdenziali e assistenziali iscritte a ruolo.
Attenzione, però, perché tale facoltà è limitata
alle sole cartelle esattoriali notificate entro il 31
dicembre 2012.
Sarà necessario ottenere la certificazione del credito vantato verso la pubblica amministrazione
attraverso la piattaforma informatica del ministero dell' Economia e delle finanze, e con questa
richiedere agli sportelli di Equitalia, in forma cartacea o riportando il numero di certificazione e il codice
di controllo rilasciato dalla piattaforma informatica, l' estinzione delle partite iscritte a ruolo
immediatamente compensabili. Il concessionario, dopo aver verificato la conformità della certificazione,
rilascerà l' attestazione di pagamento.
Più recentemente, l' articolo 2 del Dm 14 gennaio 2014 ha esteso la gamma dei debiti compensabili con
le posizioni creditorie vantate nei confronti della Pa consentendo, nei casi di seguito illustrati, che la
compensazione avvenga attraverso F24 telematico.
Nel dettaglio, risultano ora compensabili le somme scaturenti da: accertamento con adesione; adesione
al processo verbale di constatazione; adesione agli inviti dell' ufficio; acquiescenza; definizione
agevolata delle sole sanzioni; conciliazione giudiziale; mediazione.
Insomma, i crediti vantati da imprese e professionisti sono sottoposti a una rigida procedura di controllo.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Non bastava il controllo interno eseguito dalle Ragionerie dei vari enti interessati. Si è reso altresì
indispensabile un successivo controllo, che ha richiesto l' adozione di un' apposita piattaforma
telematica attraverso la quale l' amministrazione pubblica potesse "certificare" le somme richieste. A
questo inasprimento della procedura, comunque, non ha fatto seguito una "liberalizzazione" delle
modalità di compensazione.
Limitare lo scomputo delle somme a credito ai soli ruoli notificati entro lo scorso 31 dicembre 2012,
invero, equivale a sottintendere che la Pa abbia voluto circoscrivere l' ambito operativo dell' innovativa
normativa in argomento ai soli contribuenti affetti da una cronica "inadempienza", dai quali sarebbe
stato difficile recuperare altro. Viceversa, per i ruoli più recenti ­ laddove è ancora possibile una
monetizzazione immediata ­ la strada è ancora preclusa. Al momento, comunque, è in discussione la
modifica legislativa sul punto.
Stesso discorso per le somme derivanti da accertamento. A una prima lettura, sembrerebbe quasi che
lo Stato smaltisca il debito con l' emersione di nuova materia imponibile.
Resta, comunque, la mancata estensione ­ così come sembrava invece emergere dalle prime uscite del
ministro dell' Economia Fabrizio Saccomanni ­ della procedura ai debiti correnti, scaturenti dalle
dichiarazioni, dalla liquidazioni Iva, dalle ritenute erariali e previdenziali sul lavoro dipendente.
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ALESSANDRO SACRESTANO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
LA PROSPETTIVA.
Una scelta da estendere oltre le liti con il Fisco
Benedetto Santacroce La compensazione tra i
crediti certi ed esigibili vantati dai fornitori
della Pa e i debiti che gli stessi fornitori hanno
contratto con l' agenzia delle Entrate a seguito
della definizione di accertamenti costituisce un
primo passo, anche se insufficiente, per
"pagare" le imprese che aspettano di essere
retribuite per beni e servizi già forniti. L'
iniziativa consente di anticipare i tempi di
pagamento diretto che, in riferimento a questi
crediti, nonostante gli sforzi profusi dalle
autorità, sono ancora troppo lenti e
imprevedibili; è però insufficiente perché
consente solo di compensare situazioni
patologiche o presunte tali, per le quali il
contribuente decide di chiudere i suoi debiti
con il fisco utilizzando uno degli istituti premiali
che nel tempo sono stati introdotti nella
legislazione tributaria.
In effetti, a fronte di crediti esigibili e certificati
dalla Pa, sarebbe naturale che la
compensazione venisse concessa per i debiti
fiscali che fisiologicamente si sono formati in
base alla normale attività dell' impresa e non
solo per quelli che si sono formati a seguito di
accertamento. La ragione della scelta risiede,
come al solito, nella mancanza di risorse ma gli effetti, in termini di equità, sono disarmanti. Infatti anche
in questo caso si agevolano solo quei contribuenti che, in un modo o in un altro, sono risultati non in
regola con il fisco e non, invece, chi si sforza di pagare in modo puntuale le imposte. Questi ultimi si
troveranno costretti (ovviamente insieme a tutti gli altri contribuenti) a dover far fronte alle imposte
dovute in relazione ai redditi prodotti, senza poter contare sulle entrate che naturalmente dovrebbero
derivare dai pagamenti della Pa.
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BENEDETTO SANTACROCE
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7 febbraio 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Enti locali. Approvati i decreti sui vincoli di finanza pubblica.
Ridotto il Patto di stabilità
IL BONUS Sconto del 52,8% sugli obiettivi di bilancio per i Comuni impegnati nella
sperimentazione della riforma contabile.
Sconto del 52,8% sugli obiettivi di Patto d i
stabilità per i Comuni che sperimentano quest'
anno la riforma della contabilità in calendario
d a l 2 0 1 5 , m e n t r e p e r l e Province l '
abbattimento è del 17,41 per cento. La
traduzione pratica degli incentivi rivolti agli enti
«sperimentatori» arriva dal decreto dell'
Economia sugli obiettivi di finanza pubblica
2014 che ieri ha ottenuto il via libera in
Conferenza Stato­Città.
Le nuove regole, come previsto dalla legge di
Stabilità, introducono anche una clausola che
impedisce all' aggiornamento della base di
calcolo (spesa media corrente 2009­2011,
invece di quella del 2007­2009) di peggiorare
di oltre il 15% gli obiettivi di bilancio di ogni
ente locale.
Dall' incrocio di questi fattori discendono gli
obiettivi generali assegnati a ogni Comune e
Provincia, che sono tuttavia ancora lontani
dalla definizione.
I vincoli effettivi di finanza pubblica che ogni
amministrazione dovrà conseguire quest' anno
saranno infatti determinati in particolare dall'
applicazione del Patto "verticale" incentivato,
cioè il meccanismo con cui le Regioni cedono
spazi finanziari ai Comuni del proprio territorio (e ricevono un bonus dallo Stato).
La data da cerchiare in rosso, in questa chiave, è quella del 15 marzo, quando le Regioni distribuiranno
i bonus fra i Comuni in base alle richieste avanzate dalle amministrazioni locali entro il 1° marzo. Altre
modifiche sono possibili in virtù del Patto «orizzontale» (con cui a scambiarsi quote sono i Comuni).
Nella Conferenza Stato­Città di ieri è stato approvato anche il decreto ministeriale sulla certificazione
degli obiettivi, che costituisce un passaggio obbligato per evitare le sanzioni riservate agli enti non in
regola con il Patto di stabilità.
La certificazione, firmata dal sindaco, dal responsabile del servizio finanziario e dai revisori dei conti,
deve essere inviata alla Ragioneria generale entro il 31 marzo.
G.Tr.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il documento per gli appalti. Le istruzioni dell' Inps.
Il Durc «compensa» debiti e crediti della Pa
LA CHANCE La nuova procedura di certificazione potrà essere utilizzata anche nel caso
di invito a regolarizzare IN LISTA D' ATTESA Non è ancora stato chiarito l' importo­
soglia per negare il «visto» sulla regolarità dell' impresa.
Luigi Caiazza Roberto Caiazza La sussistenza
di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei
confronti delle pubbliche amministrazioni, se
di importo almeno pari agli oneri contributivi
accertati e non ancora versati da parte del
medesimo imprenditore, potrà dare la
possibilità di ottenere comunque il documento
unico di regolarità contributiva (Durc).
La norma introdotta dall' articolo 13­bis,
comma 5, del decreto legge 52/2012, poi
modificato dall' articolo 31, comma 1, del Dl
69/2013 e disciplinato dal decreto ministeriale
del 13 marzo 2013, dopo i chiarimenti forniti
dal ministero del Lavoro con la circolare
40/2013, ha ora finalmente trovato piena
attuazione con le disposizioni operative dettate
dall' Inps con la circolare 16 del 30 gennaio
scorso. Gli aspetti essenziali su cui si sofferma
l' istituto di previdenza riguardano le modalità
operative che dovranno essere seguite dai
soggetti creditori, da quelli destinatari del Durc
e dagli istituti ed enti preposti al suo rilascio.
La nuova procedura è una tipologia specifica
attraverso cui il legislatore ha inteso dare la
possibilità alle imprese che vantano crediti nei
confronti delle pubbliche amministrazioni
(Stato, enti pubblici nazionali, regioni, enti locali ed enti del servizio sanitario nazionale) nell' ambito dei
limiti delineati dalla norma, di ottenere un Durc per poter continuare a operare sul mercato, in
particolare quello della contrattualistica pubblica, pur in presenza di debiti previdenziali e/o assicurativi,
anche se già iscritti a ruolo ai sensi dell' articolo 28­quater del Dpr 602/1972.
Il Durc potrà essere rilasciato ai sensi della disposizione in esame anche quando l' interessato esibisca
la documentazione nell' ambito del procedimento regolato dall' articolo 7 del decreto ministeriale del 24
ottobre 2007, che prevede l' obbligo, da parte degli enti preposti al rilascio del Durc, di invitare l'
interessato a regolarizzare le cause di irregolarità entro un termine non superiore a 15 giorni, prima di
emettere un certificato attestante l' irregolarità.
Nel caso di appalti pubblici l' articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale 13 marzo 2013 dispone l'
obbligo di attivazione dell' intervento sostitutivo (in base all' articolo 4 del Dpr 207/2010), in capo alla
stazione appaltante, nell' ipotesi di utilizzo del Durc per ottenere il pagamento da parte delle pubbliche
amministrazioni degli stati di avanzamento lavori o delle prestazioni relative a servizi e forniture.
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7 febbraio 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La circolare 16 dell' Inps richiama l' attenzione anche sul comma 3 del medesimo articolo 3, con il quale
è stata ampliata l' ipotesi dell' intervento sostitutivo della stazione appaltante, oltre alle fattispecie
contrattuali, anche alle ipotesi delle erogazioni a carico delle Pa, a qualsiasi titolo spettanti ai soggetti
titolari dei crediti certificati. In questo modo quando la Pa deve effettuare un pagamento a favore di terzi
deve in primo luogo garantire la copertura del debito indicato nel Durc.
Di conseguenza l' intervento sostitutivo non sarà più limitato alle somme dovute come corrispettivo di
lavori e prestazioni nell' ambito dei rapporti contrattuali pubblici.
In via generale, però, malgrado i vari interventi di cui è stato oggetto il Durc, permangono ancora varie
difficoltà interpretative e operative che spesso sono oggetto di incertezze e gratuite lungaggini
burocratiche. È il caso per esempio, dell' articolo 31 del Dl 69/2013, che al comma 3, nel richiamare la
procedura di «sostituzione» prevede che tale operazione si applica «nelle ipotesi previste dai commi 4
e 5 del presente articolo», quindi anche nelle fasi di verifica della dichiarazione sostitutiva (lettera a),
dell' aggiudicazione del contratto (lettera b) e della stipula del contratto (lettera c). Non si è considerato,
evidentemente, che l' affidatario diviene creditore della stazione appaltante, per i lavori o parte dei lavori
eseguiti, coincidenti solo con le ipotesi di cui alle lettere d) ed e) del comma 4.
Il decreto legge 69/2013 poteva essere l' occasione per fare chiarezza in merito all' articolo 8 del Dm del
24 ottobre 2001 che ha individuato in 100 euro la soglia di "gravità" che impedisce l' emissione del Durc.
Tale valore, secondo il Consiglio di Stato (sentenza 1228/2011) è stato considerato, però, un esempio,
per cui, valutate tutte le circostanze, potrà essere anche superato, non esistendo, solo per questo, un'
automatica esclusione dalla gara. Dovrebbe essere invece compito della stazione appaltante, una volta
accertata l' entità dell' omissione contributiva, valutare se la stessa risulti veramente "grave" e
"definitiva" come richiede l' articolo 38, comma 1, lettera i, del Dlgs 163/2006.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Dissesto idrogeologico. La maggior parte degli stanziamenti resta inutilizzata.
Ambiente, 1,6 miliardi nel cassetto
Mauro Salerno Solo il 4% degli interventi anti­
dissesto finanziati con fondi speciali negli
ultimi quattro anni è stato portato a termine.
Mentre il 78% delle opere è in fase di
progettazione o affidamento: dunque ancora
molto lontano dal cantiere. Proprio nei giorni
delle polemiche per i disagi e i danni causati
da qualche giorno di pioggia intensa sulla
Capitale arrivano i dati elaborati dall' Ance sull'
attuazione del programma speciale per la
tutela del territorio inaugurato nel 2009. Un
piano finanziato con 2,1 miliardi: un miliardo di
fondi Cipe, cui sono state aggiunte risorse del
ministero dell' Ambiente e delle Regioni. I l
fondo dovrebbe servire a finanziare 1.675
interventi su tutto il territorio italiano, con una
particolare concentrazione di risorse in Sicilia,
Calabria e Campania , Lombardia, Puglia.
La realtà però è che sono stati conclusi lavori
per soli 80 milioni, mentre nelle casse degli
enti pubblici giacciono 1,6 miliardi di fondi
inutilizzati con circa 1.100 cantieri ancora da
avviare (mentre sono in corso lavori per il 18%
dei fondi stanziati, pari a circa 500 milioni).
Il dossier è stato presentato ieri a Roma
insieme a Dissesto Italia, inchiesta
multimediale sul rischio idrogeologico, organizzata dall' Ance insieme ad architetti, geologi,
Legambiente e realizzata sul campo dai giornalisti di Next New Media. Nel tentativo di dare un impulso
al programma, gestito da commissari regionali con il coordinamento dell' Ambiente, la legge di stabilità
ha dato tempo fino al 31 dicembre 2014 per pubblicare i bandi e affidare i lavori di ripristino pena la
revoca dei fondi. Dal primo gennaio la competenza tornerà ai presidenti delle Regioni, con la chiusura
delle contabilità speciali. «Il Paese cade a pezzi.
E questo programma non sta funzionando ­ ha attaccato il presidente dell' Ance Paolo Buzzetti ­
Prendiamone atto: che bisogno c' è di aspettare fino alla fine dell' anno. È impossibile lanciare subito un
programma serio sulla tutela del territorio? Assegnando questi 1,6 miliardi ancora in cassa a progetti
davvero cantierabili, selezionati sulla base delle priorità e senza clic day, gestendo il piano senza
deroghe e con gare trasparenti?». La richiesta è stata messa nero su bianco e girata al Capo dello Stato
e al premier con un appello firmato anche dal presidente degli architetti Leopoldo Freyrie, dei geologi
Gian Vito Graziano e di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Una prima risposta è arrivata dal ministro
dell' Ambiente, Andrea Orlando, che ha spiegato la scelta di portare a fine anno la gestione
commissariale per non bloccare i fondi nella contabilità delle Regioni soggetta al patto d i stabilità. Il
ministro ha poi rilanciato la legge sul consumo di suolo «che va approvata subito», aggiungendo che il
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7 febbraio 2014
Pagina 37
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
«dissesto idrogeologico» sarà per l' Ambiente la «priorità numero uno nel nuovo patto di Governo».
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MAURO SALERNO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Fisco e competitività. Le richieste di Cna Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Le Pmi chiedono tagli alla spesa
LA «PIATTAFORMA» Stop a enti intermedi e società pubbliche, via ai costi standard e
riforma del Patto per rilanciare gli investimenti.
Gianni Trovati MILANO.
Tagliare agenzie, consorzi, enti intermedi e
società partecipate, per abbassare il livello di
spesa pubblica che alimenta una pressione
fiscale volata al 44,3% in termini ufficiali e
almeno nove punti sopra in termini reali;
introdurre meccanismi premiali, facendo
debuttare davvero i costi standard che oggi
s o n o c o n f i n a t i n e i d o c u m e n t i d i finanza
pubblica; ristrutturare il Patto d i stabilità dei
Comuni, con una golden rule che imponga l'
equilibrio nella parte corrente del bilancio
liberando però gli investimenti locali.
Si concentrano sulla finanza pubblica le tre
proposte che piccole imprese e artigiani del
Nord lanceranno oggi da Venezia, dove sono
chiamati a raccolta dalle Cna di Lombardia,
Veneto ed Emilia Romagna per rilanciare la
voce dell'"impresa diffusa". La piattaforma
guarda al territorio ma lì non si ferma, anche
perché sarà portata a Roma il 18 febbraio
nella «mobilitazione generale» organizzata da
Rete imprese Italia.
Le proposte di imprenditori e artigiani partono
dai numeri, elaborati dal Centro Studi Sintesi
nella nuova edizione dell'«Osservatorio sulla
finanza e l' economia territoriale» che sarà presentata appunto questa mattina a Venezia alla Scuola
grande di san Giovanni Evangelista. Nella parata dei dati squadernati dal Rapporto, è uno il numero su
cui poggiano tutti i problemi di chi fa impresa: 53,3%. Si tratta della pressione fiscale effettiva, cioè
quella che si ottiene scorporando dal Pil la quota di economia sommersa ("esente" per definizione dalle
tasse). Il dato si colloca cinque punti sopra rispetto a quello registrato nel 2005, ma anche guardando
alla pressione fiscale "ufficiale" la dinamica è a passo di corsa, dal 40,1% del 2005 al 44,3% del 2013.
Le previsioni governative prospettano da quest' anno una (lentissima) discesa dal picco del 2013, ma
probabilmente sono venate da un eccesso di ottimismo che proprio le tasse locali rischiano di
vanificare. In particolare su Tasi e Imu, infatti, i calcoli ad aliquota standard si mantengono lontani dalle
richieste reali avanzate dal Fisco locale, che con il nuovo tributo sui servizi indivisibili rischiano di
crescere ancora proprio per imprese e negozi: con l' emendamento governativo in arrivo, infatti, la
somma di Imu e Tasi potrà superare i tetti massimi attuali (10,6 per mille) e arrivare all' 11,4 per mille,
per finanziare almeno in parte le detrazioni sull' abitazione principale, e non saranno poche le
amministrazioni che sceglieranno questa strada.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Proprio il caso­Tasi mostra che la politica dei continui ritocchi non paga e rafforza la convinzione di
imprese e artigiani per i quali senza tagli di spesa è impossibile cambiare rotta. Un problema parecchio
sentito proprio al Nord, dove le misure di finanza locale basate sulla spesa storica continuano a tradursi
in numeri punitivi.
Un esempio per tutti: in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna il tetto si spesa regionale è a 309­346
euro pro capite, contro i 935 euro della Basilicata e i 522 della Calabria.
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GIANNI TROVATI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La questione industriale LE IMPRESE FRIULI VENEZIA GIULIA.
Il Governo: Electrolux resta a Porcia
Il ministro Giovannini: finanziati i contratti di solidarietà per le aziende che investono.
Emanuele Scarci MILANO Forse arriva a una
svolta la vertenza Electrolux. Il Governo offre
soldi per finanziare i contratti di solidarietà (va
però rifinanziata la legge 236/93) dopo che la
Regione Friuli si è detta disponibile a tagliare
Irap e Irpef.
Ieri a Vicenza il ministro del Lavoro Enrico
Giovannini ha detto che «lo stabilimento
Electrolux di Porcia non chiuderà. Le imprese
che vogliono rilanciare hanno bisogno di
solidarietà nel suo complesso, e in particolare
di contratti di solidarietà, che come Governo
abbiamo rifinanziato con la legge di stabilità e
che sono lo strumento per svolgere questa
attività. L' importante è che le imprese
investano sul futuro». Insomma sembra che il
Governo accetti di fornire le risorse a
Electrolux per finanziare due ore di solidarietà
al giorno per i 4 anni del Piano industriale.
Tuttavia la legge di stabilità s i o c c u p a d i
incremento dell' integrazione della solidarietà
e non di rifinanziamento della legge 236/93.
Risorse che andrebbero comunque reperite.
Ieri mattina sulla vicenda Electrolux è
intervenuto, con una dichiarazione a Radio 24,
il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi:
«Non dobbiamo assolutamente perdere gli insediamenti di Electrolux in Italia, in modo particolare quelli
in provincia di Pordenone». Più in generale, sul problema del costo del lavoro per le grandi industrie in
Europa Squinzi ha detto: «Non credo che si possa risolvere tagliando i salari, credo si possano trovare
altre soluzioni più graduali, come già fatto in Germania, con accordi per lavorare più ore a parità di
salario».
Dal loro canto, i sindacati, impegnati in un' audizione in Commissione Industria al Senato, hanno chiesto
il rifinanziamento dei contratti di solidarietà. Il segretario nazionale della Fiom Cgil, Michela Spera, ha
detto che «la legge 236/93, non è più finanziata dal 2005, oggi rappresenta l' unico strumento legislativo
immediatamente a disposizione nella trattativa Electrolux». Il segretario confederale della Uil, Paolo
Carcassi, ha sottolineato che «l' idea di mantenere nel nostro Paese le attività produttive puntando su
una contrazione delle retribuzioni è profondamente ingiusta e illusoria. Il rilancio dell' Electrolux, invece,
passa per la definizione di una strategia aziendale mentre dal Governo serve un impegno per l'
attuazione di interventi che contribuiscano alla riduzione dei costi di produzione».
Sulla decontribuzione dei contratti di solidarietà Gianluca Ficco, responsabile Uilm per l'
elettrodomestico, ha sottolineato che «se Giovannini e il Governo vogliono davvero aiutarci non devono
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
limitarsi agli annunci ma rifinanziare la legge sulla decontribuzione della solidarietà che, attualmente,
non dispone di risorse».
Forse se ne saprà qualcosa di più sulle intenzioni del Governo lunedì prossimo, quando il ministro dello
Sviluppo economico Flavio Zanonato interverrà alla Camera sul caso Electrolux. Altra questione è
quella della solidarietà non strutturale: «Electrolux ­ conclude Ficco ­ non può sperare che il sindacato
accetti il dato strutturale delle 6 ore di lavoro».
Infine Walter Zoccolan, della Rsu Fiom Cgil di Porcia, ha riferito che «l' azienda ha consegnato una
diffida ai sindacati contro il blocco delle merci alle portinerie.
I magazzini sono saturi e l' azienda potrebbe mettere in libertà i lavoratori. Dalla prossima settimana è
probabile che si decida di allentare il blocco».
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EMANUELE SCARCI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Emergenza Taranto. Avanza l' attuazione dell' Aia ­ Oggi sciopero nello stabilimento per l'
incidente a un operaio di una ditta esterna PUGLIA.
Ilva presenta il piano rifiuti a Orlando
Domenico Palmiotti TARANTO Avanza il
risanamento ambientale dell' Ilva. Oggi il sub
commissario Edo Ronchi consegnerà al
ministro dell' Ambiente, Andrea Orlando, il
piano per la gestione dei rifiuti all' interno dello
stabilimento siderurgico. «È un piano ­ spiega
Ronchi ­ che fissa una serie di indicazioni per
quanto attiene i rifiuti solidi e liquidi, che
insieme esprimono una quota annua di un
milione e mezzo di tonnellate, nonché per i
sottoprodotti, che sono a parte. Vengono
identificati stoccaggi e depositi temporanei, si
analizzano i diversi flussi, si rimette insomma
ordine in un settore che non è escluso dal
risanamento ambientale».
È l' articolo 11 della legge 125 del 30 ottobre
scorso che attribuisce al sub commissario il
compito di redigere il piano dei rifiuti. Questa
legge, che deriva dal dl 101 e riguarda la
pubblica amministrazione, ha infatti anche un
capitolo Ilva relativamente all' autorizzazione
delle discariche per i rifiuti pericolosi e non e
alla gestione dei rifiuti dello stabilimento. Il
piano predisposto da Ronchi sarà ora inviato
dal ministro all' Arpa Puglia e alla Regione
Puglia, dopodiché lo stesso ministro lo
approverà con un decreto ministeriale. «Sarà un piano che completerà l' Autorizzazione integrata
ambientale rilasciata ad ottobre 2012 dandogli ulteriore attuazione» specifica Ronchi.
Oggi, intanto, nell' Ilva di Taranto e nelle imprese appaltatrici ci sono quattro ore di sciopero a fine turno
(primo, secondo e normalisti) dopo l' incidente sul lavoro verificatosi ieri mattina nello stabilimento, nel
quale è rimasto gravemente ferito l' operaio 22enne Andrea Incalza, dipendente dell' impresa Castiglia
addetta alle pulizie industriali. Il lavoratore era alla guida di un carrello elevatore di proprietà dell'
impresa che improvvisamente, o per le condizioni dell' asfalto reso viscido della pioggia, o per un'
accelerazione dovuta al tratto di strada, si è ribaltato. L' operaio è così finito con le gambe sotto e
trascinato per alcuni metri. Trasportato in ospedale, è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico.
«Quadro molto complesso, serio, ma stabile»: così i medici valutano le condizioni dell' operaio,
ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi. Lo sciopero odierno ha una duplice motivazione:
manifestare solidarietà e vicinanza all' operaio colpito e sollecitare adeguate condizioni di sicurezza nell'
Ilva soprattutto ora che stanno per partire i cantieri per i lavori di risanamento ambientale della fabbrica.
Cantieri che vedranno un largo coinvolgimento di personale di aziende terze. In una nota, la Fim Cisl
chiede «che venga subito fatta chiarezza sul grave infortunio». La Fim Cisl annuncia di aver invitato l'
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
azienda a «un incontro utile a ricostruire le dinamiche e ad accertare le eventuali responsabilità. Al
tavolo chiederemo in particolare di verificare se quanto accaduto sia riconducibile a eventuali
responsabilità della ditta esecutrice dei lavori, legate alla manutenzione del mezzo».
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DOMENICO PALMIOTTI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Raggruppa imprese che producono valore per 10 miliardi ­ Firmato dal ministro Bray l' atto
costitutivo EMILIA ROMAGNA.
Nasce il distretto turistico della Romagna
Natascia Ronchetti BOLOGNA.
Oltre cento chilometri di costa, da Cattolica a
Comacchio, con una densità di aziende
ricettive da grande polo europeo delle vacanze
(solo gli alberghi sono quasi 3.200). Adesso,
quei cento chilometri di litorale sono aggregati
nel grande distretto turistico emiliano
romagnolo, una costellazione di imprese che
da sole generano circa 10 miliardi di euro, vale
a dire l' 80% del volume d' affari diretto,
escluso l' indotto, prodotto in totale dall'
industria regionale del turismo, da Rimini a
Piacenza. Il via libera ­ molto atteso dalle
imprese e dalla stessa Regione Emilia
Romagna ­ è arrivato con la firma dell' atto
costitutivo da parte del ministro al Turismo
Massimo Bray. Atto che prelude ­ nello spirito
della normativa ­ alla creazione di un' area a
b u r o c r a z i a z e r o , c o n l a semplificazione
amministrativa. E che permette alle imprese
del settore di beneficiare di corsie preferenziali
per l' accesso al credito. Il distretto, il quinto in
Italia, debutta con numeri da gigante: 40
milioni di presenze turistiche all' anno, quasi
700mila posti letto, 18 porti turistici, poco
meno di 1.500 stabilimenti balneari. E muove i
primi passi con l' ambizione di eliminare gran parte delle carte bollate, dei timbri, degli atti
amministrativi che vincolano la nascita e l' attività delle imprese e rallentano autorizzazioni e
concessioni.
«Abbiamo raggiunto un obiettivo importante ­ dice Maurizio Melucci, assessore regionale al Turismo ­,
ma siamo consapevoli che adesso si apre una nuova fase. Dobbiamo concretizzare in azioni gli obiettivi
che la legge costitutiva dei distretti si propone di raggiungere. È per questo che sarà importantissima la
collaborazione delle imprese e delle organizzazioni sindacali, insieme a quella degli organi decentrati
dello Stato». Del distretto fanno parte quattordici comuni, tutti a forte vocazione turistica, tra i quali due
capoluoghi di provincia, Ravenna e Rimini. La strada è aperta ma la sfida, ora, è quella di fare del
distretto uno strumento per il rilancio del settore, provato dalla contrazione della domanda interna e da
una riduzione dei margini di redditività delle aziende. Molte le idee e le proposte ­ a partire da quelle
avanzate dalle imprese ­ che dovranno essere esaminate da tavoli tecnici allargati alle Prefetture
competenti. «Pensiamo alla riduzione dei tempi delle autorizzazioni ambientali ­ prosegue Melucci ­ per
esempio per la realizzazione di palchi o pedane non permanenti ma anche allo sfoltimento delle
domande oggi necessarie per installare nuove insegne.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Non vogliamo ridurre le garanzie ma semplificare al massimo le pratiche burocratiche, comprese quelle
per la riqualificazione alberghiera». Per facilitare l' accesso al credito l' idea è quella di costituire un
fondo di rotazione per l' innovazione, con mutui della durata minima di 25 anni.
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NATASCIA RONCHETTI
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Italia Oggi
Enti locali
L' analisi.
Il Senato conviene abolirlo e basta
Ieri Matteo Renzi ha fornito una buona notizia:
non attende che sia approvata dal parlamento
la riforma elettorale ma prosegue sul cammino
delle riforme che ritiene siano altrettanto
urgenti. Insomma, non perde tempo. Ha infatti
illustrato la sua riforma del Senato. Non ci sarà
più il bicameralismo perfetto per cui Camera e
Senato non faranno le stesse cose, perdendo
tempo e pestandosi i piedi. Il Senato inoltre
non sarà più elettivo ma sarà composto da
persone già elette: 108 sindaci dei comuni
capoluogo e 21 presidenti di Regione più 21
esponenti della società civile nominati
direttamente dal presidente della repubblica.
Che cosa c' entrino questi ultimi con le
autonomie locali, Dio solo lo sa. Almeno questi
paracadutati, come se non ce ne fossero già
abbastanza in giro, Renzi poteva
risparmiarceli.
I l segretario d e l P d h a f o r n i t o a n c h e l a
ciliegina: nessuno dei senatori sarà pagato. È
necessario ricordare che si dice sempre così,
all' inizio? Anche la Melandri, quando andò a
presiedere il museo Maxxi, disse che lo
avrebbe fatto gratis. E infatti oggi prende un
bello stipendio pure lì. In ogni caso anche il
nuovo Senato, come struttura, costerà un
sacco di soldi. Il Senato, che è un doppione,
andava semplicemente abolito e non sostituito. Ma in Italia nessuno vuole abolire mai niente e
soprattutto gli enti.
Ci aspettavamo che almeno Renzi avesse più coraggio. Visto che per attuare questa riforma bisogna
fare una complessa revisione costituzionale, tanto vale farla per bene. Per esempio, nel progetto di
Renzi, i 150 componenti del Senato concorreranno all' elezione del presidente della Repubblica.
Sarebbe invece ora che questa funzione così delicata venisse attribuita al popolo sovrano e non più
delegata alla casta che filtra il volere della gente. Almeno su questo punto, la gente avrebbe invece il
diritto di esprimersi direttamente.
Sul presidente che rappresenta «l' unità della nazione» sarebbe quindi opportuno che si esprimesse la
nazione stessa e non i rappresentanti della nazione che, oltretutto, sono già stati imposti dai partiti, più i
21 «esponenti della società civile» che saranno imposti dal presidente della repubblica uscente e che,
com' è capitato nel caso di Napolitano, potrebbe essere anche quello entrante.
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Italia Oggi
Enti locali
PIERLUIGI MAGNASCHI
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Italia Oggi
Enti locali
Il punto.
Troppe le illusioni e le delusioni dei manager prestati
alla politica
C' è qualcosa di simpatetico nell' affollarsi di
imprenditori, finanzieri e manager attorno al
tavolo verde del «rinnovamento».
Le «ricette» politiche fioccano che neanche a
Master Chef. E fatalmente l' uomo nuovo,
Matteo Renzi, ne attira di ogni genere e
specie.
Tutti lì che scodinzolano ed elargiscono
soluzioni «ovvie» a problemi secolari. Il
renziano della prima ora Davide Serra ­
finanziere, patron di Algebris ­ ha detto che gli
uffici pubblici dovrebbero trasferirsi in periferia
liberando gli immobili del centro per renderli
disponibili a una vendita. Genio. Peccato che
di immobili vuoti nei centri storici il demanio ne
abbia già mille, solo che non riesce a venderli
per infinite insulse ragioni, e quindi il problema
è un altro. Ma è tipica di questi giovanotti ricchi
e di successo l' abitudine a spacciare
sentenze su cose che non capiscono, convinti
invece che «se facessero fare a me»,
vedrebbero; sicuri che il governo sia come un'
azienda, solo un po' più grande, e smaniosi di
fare un «safari istituzionale». Abituati a essere
obbediti a bacchetta: nelle aziende, il capo ha
poteri assoluti, mentre in politica rischia ogni
giorno di essere licenziato senza liquidazione.
Da Andrea Guerra di Luxottica a Briatore a
Della Valle, da Cucinelli a Mario Greco tutti lì a tifare per il nuovo uomo forte. Attenzione, però: spiace
citarlo ­ perché in politica non ne ha mai azzeccata una ­ ma l' Ingegner De Benedetti merita un
pensiero memore per quel che disse contro Berlusconi nel '94, agli albori del nocivo ventennio
forzitaliota: «Un imprenditore non deve darsi alla politica, perché non ne può capire le logiche»,
sintetizzò, pressappoco: «L' imprenditore più decide più è bravo. Il politico più media e più è bravo». E
in effetti, il vero comun denominatore tra i tanti, disparatissimi uomini dell' economia che oggi
sostengono Renzi (come ieri per analoghe ragioni sostennero Berlusconi e, in molti casi, D' Alema) è l'
auspicio di un regime decisionista «purché sia». Nella convinzione che il premier debba essere
l'«amministratore delegato» del paese. Niente di più erroneo.
Il capo­azienda è solo al comando, mentre il governante è un direttore d' orchestra; anzi, nemmeno, è
un «primus inter pares». Certo, l' indecisionismo nuoce al paese e le riforme devono dare più poteri all'
esecutivo. Ma questo concentrarsi di speranze sul nuovo «uomo forte» di Piazza Colonna ­ con la
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Italia Oggi
Enti locali
diffusa ambizione a far parte della nuova corte ­ profuma di puerilità da parte di gente che ha tutto, è
ricca, si crede onnicompetente e invece, se va bene, sa fare un solo mestiere: gestire il comando, cosa
infinitamente più semplice che ottenere il consenso.
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SERGIO LUCIANO
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Pagina 4
Italia Oggi
Enti locali
Per capire che cosa Matteo Renzi pensa della decisione di Grasso basta leggere i suoi libri.
La politica non si fa con i giudici
Giustizialismo, scorciatoia che porta contro un muro.
Il silenzio iniziale di Matteo Renzi (silenzio
mantenutosi tale fino alla direzione del Pd)
sulla decisione del presidente del Senato,
Pietro Grasso, di costituire il Senato come
parte civile nel processo a Silvio Berlusconi
per la presunta compravendita di un senatore,
può avere stupito molti, vista la rapidità con
cui, di solito, il segretario Pd interviene sui
temi politici, ma non ha sorpreso affatto chi ha
letto le riflessioni del sindaco di Firenze in
materia di giustizia, sparse qua e là nei suoi
libri.
Va detto anzitutto che, a differenza della
maggioranza del suo stesso partito, Renzi non
è mai stato giustizialista, non ha mai amato
fare parte del partito delle manette. E in modo
altrettanto netto (a differenza di Silvio
Berlusconi e dei berlusconiani) non si è mai
fatto scudo della retorica garantista per
rispondere a chi, come i grillini, lo accusa di
essere «un condannato in primo grado per
danno erariale», cosa peraltro vera, in quanto
tale è stata nel 2011 la pronuncia della Corte
dei Conti in un procedimento che lo ha visto
imputato come presidente della Provincia di
Firenze, insieme ad altre venti persone, per
una questione di spese di rappresentanza.
«Gli italiani non ne possono più. Non
sopportano che ogni questione giudiziaria diventi un derby», scrive Renzi nel suo libro più recente
(«Oltre la rottamazione», Mondadori).
«Non sopportano l' uso della legislazione personale per affrontare i guai processuali di qualcuno e non
sopportano gli atteggiamenti barricadieri di una minoranza della magistratura, che finisce con il gettare
discredito sulla stragrande maggioranza dei giudici che fa bene il proprio dovere, ma viene in qualche
misura coinvolta dall' accusa di una magistratura politicizzata. Il recente e clamoroso flop di Antonio
Ingroia alle politiche 2013 dovrebbe fare riflettere».
Renzi dedica solo quattro pagine del suo libro al rapporto tra politica e giustizia. Non si improvvisa
giurista, non disegna alcuna riforma della giustizia, ma dice quanto basta per schierarsi nel campo di
chi non vede l' ora di tirare una riga sul passato, sugli errori dei politici come dei magistrati politicizzati,
e ripartire da capo con una giustizia giusta, accettata da tutti come un vero servizio per la comunità, e
non come un potere o un contropotere.
«In un Paese normale la giustizia non è il terreno dello scontro, ma il luogo dell' unità, la casa di tutti, il
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Italia Oggi
Enti locali
terreno di un idem sentire che non dovrebbe diventare mai elemento di frizione» premette il segretario
Pd. «Forse sono un inguaribile ottimista, ma penso che per l' Italia è l' ora di finirla con una guerra civile
permanente e iniziare ad affermare alcune piccole ovvietà. Nella patria dei diritti e delle guarentigie è
inaccettabile l' utilizzo che talvolta viene fatto della carcerazione preventiva. Non c' è un magistrato serio
che non ti dica che di questo strumento si è anche abusato». Forse per timore di apparire
berlusconiano, Renzi aggiunge: «Vorrei essere chiaro: la carcerazione preventiva è uno strumento
fondamentale e insostituibile. Pensate a reati come l' omicidio o lo stupro, o molti altri. Ma in generale un
Paese civile fa le indagini, fa i processi, condanna. E se condanna, mette in carcere. Non è possibile
che alcuni magistrati ­ fortunatamente pochi ­ abbiano rovesciato il ragionamento, mettendo in carcere
per ottenere le confessioni finalizzate a sostituire le indagini e fare i processi. Gli ultimi vent' anni sono
sfortunatamente ricchi di esempi di questo genere. Siamo o non siamo il Paese di Cesare Beccaria? E
allora ritorniamo a noi».
Oltre a bacchettare i magistrati con le manette facili, Renzi ne ha anche per gli errori compiuti dai
politici, che ­ a suo dire ­ si sono gingillati per anni con il processo breve, mentre «il processo civile
presenta una tempistica da suonare allucinante. Un' assurdità che produce un danno economico al
Paese in termini di mancata attrazione degli investimenti stranieri».
Ancora: «La politica non ha capito: ha usato i singoli processi, le singole indagini, i singoli eventi. Lo si è
fatto dall' una e dall' altra parte, sarebbe vile e ideologico negarlo».
Come cambiare verso? «Oggi vorrei che il governo si rivelasse più di larghe vedute che di larghe
intese» sostiene Renzi. «Per accogliere i desideri profondi degli italiani, che desiderano una giustizia
che funzioni per tutti. Che vogliono il processo breve, per tutti. Che vogliono un sistema semplice, non
basato sui timbri e sui formalismi, ma sulla sostanza. Che non accettano di vedere un innocente in
carcere per farlo confessare e un colpevole fuori che continua a sbagliare». Più avanti: «Siamo ancora
in tempo a trovare un terreno di dialogo? È veramente un sentiero molto stretto. Dovremmo innanzitutto
togliere dal tavolo della discussione le provocazioni, le manifestazioni di piazza, gli show davanti e
dentro i tribunali. Dovremmo certo cambiare alcune regole.
Ma finché le regole ci sono si rispettano e i cittadini si difendono nei processi, non dai processi».
Parole che, lette oggi, suonano come una critica non solo per Berlusconi, ma anche per molti esponenti
del suo stesso partito. «Il clima che si è creato tra le parti politiche è inaccettabile», conclude Renzi. «Il
tema della giustizia, delle carceri, della semplificazione del processo civile è per gli italiani un tema
unificante, mentre per i politici è un fattore divisivo. Ma le elezioni si vincono suscitando le speranze,
non brandendo il codice penale: spero che prima o poi ce ne facciamo una ragione, tutti. Nessuno si
senta escluso». Che dire? Quelle di Renzi sono parole di buon senso, del tutto condivisibili. In
particolare, parole scritte prima che il presidente del Senato, Pietro Grasso, brandisse il codice penale e
mettesse sotto i piedi il voto dell' Ufficio di presidenza sul processo a Berlusconi, ridando così fiato ai
giustizialisti.
Per questo, stando al suo stesso libro, ci è sembrato difficile che Renzi potesse manifestare «profonda
sintonia» con la decisione del presidente del Senato.
Per lui, la politica e le riforme non si fanno brandendo il codice penale. Ma la sinistra sta con lui o con
Grasso? Il dilemma è serio, e ­ a giudicare dai fatti ­ per nulla risolto.
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TINO OLDANI
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Pagina 7
Italia Oggi
Enti locali
Diamo ai pentastellati quel che è dei pentastellati
Dare a Cesare quel che è di Cesare. Dare i
Cinquestelle quel che è dei Cinquestelle. In
parlamento si approva un emendamento al
decreto Destinazione Italia molto importante,
perché consente alle imprese che hanno
crediti con la nostra pubblica amministrazione­
lumaca di vedersi sospese le cartelle
esattoriali per un importo equivalente.
Vabbè, sarà una misura limitata al 2014, sarà
anche che bisognerà aspettare un decreto di
Saccomanni per vedere messa in pratica l a
cosa, ma è vero comunque che la norma è di
rilievo. E da chi arriva? Da M5s, appunto.
Ma i giornaloni non sembrano accorgersene.
Un esempio: Il Sole 24 Ore che nel suo titolo di
apertura del giornale non ci prova neanche a
dire che l' emendamento è dei Grillini, fatto poi
proprio dai relatori, limitandosi a un generico
«emendamento» approvato in commissione
alla Camera. Ora, capisco che ormai nella
generale accezione della stampa italiana i
Pentastellati sono brutti, sporchi, cattivi e pure
verbalmente violenti, ma quando fanno
qualcosa di buono, vivaddio, glielo si
riconosca!
GIANNI MACHEDA
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7 febbraio 2014
Pagina 9
Italia Oggi
Enti locali
Anche se non si può denominarla come tale. Primo incontro a Torino con 150 fedelissimi.
Fassino si è fatto una corrente
Vuol essere un alleato visibilmente prezioso per Renzi.
Matteo Renzi predica lo scioglimento delle
correnti ma uno dei suoi alleati di punta ci
crede il giusto. Piero Fassino è di lungo corso
e sa che nei momenti decisivi a decidere sono
i rapporti di forza. Perciò, passato indenne da
sostenitore di Pierluigi Bersani a grande
elettore di Renzi, ora vuole giocare un ruolo
non secondario negli assetti che si stanno
formando nel Pd renziano. Lui è, con Dario
Franceschini, l' animatore della corrente
Areadem, che tanto ha lavorato a favore del
nuovo segretario, e non a caso Franceschini è
approdato per riconoscenza al governo.
Ma nel terremoto che sta investendo il Pd che
ruolo avrà AreaDem? Fassino (tra i pochi della
vecchia guardia sopravvissuto allo tsunami
Renzi) non intende correre rischi. Perciò
nessuna abiura del suo impegno con
AreaDem ma neppure una cambiale firmata in
bianco coi relativi rischi. Così si sta dando da
fare per costituire una sua corrente, che gli
servirà di supporto quando dovrà ricandidarsi
per il secondo mandato a sindaco di Torino
ma sarà pure un elemento di rafforzamento
della sua posizione all' interno del Pd. Tra l'
altro in Piemonte ci sarà il tentativo di Sergio
Chiamparino di sconfiggere il centrodestra,
riconquistando la Regione. Non male, nel do­
ut­des con Chiamparino avere a fianco un gruppo organizzato.
Fassino non vuole sentire palare di corrente ma intanto ha convocato 150 fedeli pidiessini da tutta la
regione in via Masserano, la sede dove avvengono i fatti importanti del Pd piemontese. All' appello ha
risposto un gruppone capitanato da quattro parlamentari: Enrico Borghi, Mauro Marino, Paola
Bragantini, Franca Biondelli. Non a caso la riunione si è svolta dopo che l' AreaDem ha subito la
scissione dei seguaci di Cesare Damiano, passati con Gianni Cuperlo. Fassino ha voluto rinserrare le
fila e hanno risposto signorsì, tra gli altri, i consiglieri regionali Aldo Reschigna, Elio Rostagno, Andrea
Stara e Mauro Laus, gli assessori della giunta Fassino, Stefano Lo Russo, Stefano Gallo e Claudio
Rubatti, i consiglieri comunali Mimmo Carretta, Gianni Ventura, Giusi La Ganga e Andrea Araldi, alcuni
ex­consiglieri tra cui Giancarlo Quagliotti, i sindaci di Alessandria, Rita Rossa, e di Moncalieri, Roberta
Meo, il segretario torinese Pd e braccio destro di Fassino, Fabrizio Morri.
Si è parlato della politica locale e nazionale del Pd ma anche di elezioni europee, regionali e locali oltre
all' imminente congresso regionale del partito (le primarie saranno il 16 febbraio, candidato imbattibile è
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il renziano Davide Gariglio, sostenuto da Fassino). Tutti appuntamenti a cui la neo­corrente andrà
compatta, capitanata dal sindaco di Torino che è anche presidente dell' Anci, l' associazione dei
Comuni, subentrato a Graziano Delrio.
Sì perché la politica è davvero strana. Per la presidenza dell' Anci ci fu una dura battaglia tra due
candidati: Fassino sostenuto da Pierluigi Bersani (allora segretario Pd) e Delrio (a quel tempo sindaco
di Reggio Emilia), sponsorizzato da Renzi.
Vinse Delrio e Fassino ci rimase male. Poi cos' è successo? Delrio è diventato ministro e Fassino è
passato con Renzi: ciò che gli ha permesso di agguantare la presidenza Anci che gli era sfuggita in
precedenza.
Adesso Fassino scalpita.
Sa di essere un alleato prezioso per Renzi, che difende a nome della vecchia guardia dagli attacchi a
testa bassa di Massimo D' Alema e che potrebbe rivelarsi una pedina fondamentale per un eventuale
assalto di Renzi a Palazzo Chigi. Fassino non è tenero con Letta. Ha criticato «i 16 decreti che in 18
mesi hanno falcidiato le casse dei Comuni» e ha chiesto «profondi mutamenti sul patto di stabilità, la
spending review e le politiche verso gli enti locali».
Un assit al segretario: insieme nel tenere Letta sulla graticola. Il movimentismo del sindaco di Torino fa
storcere la bocca alla parte non renziana del Pd.
Commenta Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro: «Renzi appoggia uno schema correntizio per garantire la
potente AreaDem di Franceschini e Fassino, altro che eliminazione delle correnti».
Fassino scrolla le spalle e si infervorisce a favore della renziana legge elettorale: «Consente di garantire
governabilità e al tempo stesso a ogni forza politica di misurare la propria rappresentanza inoltre
attraverso l' Introduzione dei collegi plurinominali si avvicinano molto di più gli eletti agli elettori perchè
in ogni collegio plurinominale il numero degli eletti sarà molto contenuto e quindi consentirà quel
rapporto tra eletti ed elettori che invece con l' attuale legge di fatto è impedito». Infine, il neo
capocorrente, a proposito dell' ipotizzato tandem Letta­Renzi alla guida del governo, approva l'
impostazione del segretario alla direzione di ieri Pd: «Renzi al posto di Letta nel ruolo di premier? Ho l'
impressione che ci sia molta enfasi mediatica. È del tutto evidente che c' e' un impegno forte del partito
democratico a sostenere il Governo, soprattutto in una fase in cui proprio il governo mette in campo
ogni sforzo per accelerare la fuoriuscita dalla crisi economica, e al tempo stesso c' e' un forte impegno
del Pd sul fronte delle riforme istituzionali, testimoniato dalle proposte che sono state avanzate sia sulla
legge elettorale che sulla riforma del Senato del titolo quinto''.
GIORGIO PONZIANO
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Il servizio studi Camera chiede la riformulazione della disposizione sulla tassa telefonini.
Capitali, norme da coordinare
Le norme sul monitoraggio non si legano alle risorse.
La voluntary disclosure non si coordina con il
quadro normativo preesistente. Più
precisamente è rilevato «un insufficiente
coordinamento con le preesistenti fonti
normative, in ragione del fatto che talune
disposizioni intervengono su di esse mediante
modifiche non testuali». L' intoppo emerge ad
esempio all' articolo 1 dove il comma 2 non fa
sistema con le novelle recate dal comma 1 al
decreto legge 167/1990 in materia di
emersione e rientro di capitali detenuti all'
estero». Inoltre dovranno essere emanati
decreti del ministero dell' economia per fissare
la destinazione delle risorse che arriveranno
dalla riemersione dei capitali, la voluntary
disclosure e non, come invece stabilisce l'
articolo 1, comma 2 del decreto legge
4/21014, un decreto della presidenza del
consiglio dei ministri che è atto di natura
politica. Le richieste arrivano dal servizio studi
della camera che ha reso disponibile sul sito il
primo atto di analisi per il decreto legge che
risulta assegnato all' esame della
commissione finanze presieduta da Daniele
Capezzone.
Il servizio studi della Camera punta il dito sui
coordinamenti tra le nuove norme e i
previgenti testi normativi evidenziando «un
insufficiente coordinamento con le preesistenti fonti normative» sebbene in linea generale effettui,
continuano i tecnici di Montecitorio, «gli opportuni coordinamenti ricorrendo alla tecnica della
novellazione».
E non solo, i tecnici di Montecitorio evidenziano con la matita rossa le norme del provvedimento
dedicate alla tassa sui telefonini e al taglio delle detrazioni richiedendone la formulazione.
L' atteso gettito, non quantificabile, dalla voluntary disclosure sarà destinato, secondo quanto riportato
nel decreto al pagamento dei debiti commerciali scaduti in conto capitale, agli investimenti pubblici e al
Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Tassa sui telefonini. Il decreto ha introdotto una norma
interpretativa autentica. La norma reca una interpretazione in materia di imposta di concessione
governativa per i contratti di abbonamento per l' utilizzo di apparecchiature radiomobili di
comunicazione (telefonini).
Richiamandosi agli effetti dell' articolo 21 della Tariffa annessa al decreto del presidente della
repubblica 26 ottobre 1972, n. 641, stabilisce che le disposizioni dell' articolo 160 del Codice delle
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comunicazioni elettroniche si interpretano nel senso che per stazioni radioelettriche si intendono anche
le apparecchiature terminali per il servizio radiomobile terrestre di comunicazione.
L' intenzione del governo è quella, in questo modo, di mettere la parola fine a un contenzioso che vede
contrapposti i comuni da un lato e l' amministrazione finanziaria dall' altro lato. Con il rischio di un buco,
in caso di perdita dell' amministrazione di 800 mln di euro l' anno.
Per il 25 febbraio è prevista udienza delle Sezioni unite della Corte di cassazione.
In questo caso dal servizio studi arriva la bocciatura della disposizione. La norma, infatti, andrebbe
riformulata «anche in considerazione», scrivono i tecnici, «del fatto che intervenendo in materia
tributaria non potrebbe comunque avere effetti retroattivi».
Soppressione del taglio alle detrazioni. Ancora più duro il giudizio sulla norma che abroga le
disposizioni della legge di stabilità e che congela il taglio di due punti in due anni delle detrazioni fiscali.
«Si tratta», scrivono dalla Camera, «di una circostanza che costituisce, a giudizio del comitato, una
modalità di produzione normativa non conforme alle esigenze di semplificazione e di riordino della
normativa vigente».
CRISTINA BARTELLI
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Reverse charge senza detraibilità dell' Iva
Non è detraibile l' Iva addebitata erroneamente
dal fornitore in una fattura emessa per un'
operazione sottoposta al meccanismo dell'
inversione contabile. Lo ha dichiarato la Corte
di giustizia Ue nella sentenza 6 febbraio 2014,
causa C­424/12, risolvendo le questioni
pregiudiziali sottoposte dai giudici romeni nell'
ambito di una controversia scaturita dall'
indebita fatturazione con applicazione dell' Iva
di prestazioni di servizi edili per i quali l'
ordinamento romeno prevede il meccanismo
dell' inversione contabile. Il committente, dopo
avere corrisposto l' imposta addebitatagli, la
computava in detrazione e l' amministrazione
finanziaria, in un primo momento, non
eccepiva nulla. Successivamente, però, il fisco
rettificava la dichiarazione, ritenendo non
detraibile per il committente l' imposta
indebitamente fatturata dal prestatore, il quale,
peraltro, nel frattempo era fallito senza avere
versato all' erario l' imposta in questione.
In ordine alle domande dei giudici romeni,
dirette in sostanza a sapere se la direttiva Iva
e il principio di neutralità ammettano oppure
no che, nell' ambito di un' operazione soggetta
al regime dell' inversione contabile, il
committente sia privato del diritto a detrazione
dell' Iva che ha indebitamente versato al
prestatore di servizi sulla base di una fattura erroneamente riportante l' imposta e non l' indicazione del
regime particolare, la sentenza della corte ricorda anzitutto che, nell' ambito di tale regime, non avviene
alcun pagamento di Iva tra il prestatore ed il committente, il quale è egli stesso debitore dell' imposta,
pur potendo in linea di principio detrarla di modo che nulla è dovuto al fisco. La Corte ricorda inoltre di
avere chiarito che, nell' ambito del regime dell' inversione contabile, il principio di neutralità fiscale esige
che la detrazione sia accordata se gli obblighi sostanziali sono soddisfatti, anche se alcuni obblighi
formali sono stati omessi dai soggetti passivi. Nella fattispecie, però, la situazione è diversa in quanto la
fattura non reca l' indicazione «inversione contabile», in violazione dell' obbligo previsto dal codice
tributario romeno, e il committente non ha preso le misure necessarie per sanare tale irregolarità.
Inoltre, il committente ha erroneamente versato al fornitore l' Iva indebitamente menzionata nella fattura,
mentre, in applicazione del regime contabile, avrebbe dovuto corrispondere l' imposta con le modalità
previste da tale regime. Questa situazione ha privato l' amministrazione tributaria della possibilità di
controllare l' osservanza del regime particolare e ha determinato un rischio di perdita di gettito fiscale.
Per costante giurisprudenza, aggiunge la corte, l' esercizio del diritto a detrazione è limitato alle sole
imposte dovute, vale a dire alle imposte corrispondenti ad un' operazione soggetta all' Iva o versate in
quanto dovute. Nella fattispecie, poiché l' Iva versata dal committente al fornitore non era dovuta e tale
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versamento non rispettava un presupposto sostanziale del regime dell' inversione contabile, il
committente non può invocare un diritto alla detrazione di tale imposta.
La circostanza che il fornitore sia fallito non è idonea a rimettere in discussione il diniego della
detrazione dell' Iva, imputabile all' inadempimento del committente dei propri obblighi sostanziali. A
margine della sentenza, occorre rammentare che l' ordinamento italiano, precisamente l' art.
6, comma 9­bis, del dlgs n. 471/97, consente invece al destinatario la detrazione dell' imposta
erroneamente addebitata dal fornitore sull' operazione soggetta all' inversione contabile,
subordinatamente però alla condizione che il fornitore l' abbia effettivamente assolta, comminando per
tale irregolarità la sanzione attenuata del 3% dell' imposta.
FRANCO RICCA
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Niente Irap dal professionista in assenza di buste
paga e registri
L' Irap non è dovuta dal professionista se viene
accertata l' assenza di costi per i dipendenti e
del registro dei beni ammortizzabili.
Con la sent. n. 437 del 2014, la Ctr di Roma ha
riconosciuto il diritto al rimborso dell' Irap
versata da un commercialista in assenza di
una non trascurabile organizzazione di uomini
e mezzi, necessari per configurare l' esistenza
di un' autonoma organizzazione.
Si ricorda che i lavoratori autonomi o
imprenditori devono versare l' Irap qualora
svolgono l' attività mediante una
«organizzazione autonoma»; quest' ultima
sussiste solo ove il contribuente impieghi beni
strumentali eccedenti il minimo indispensabile
per l' esercizio della stessa in assenza di
organizzazione oppure si avvalga in modo non
occasionale di lavoro altrui, sostenendo i
relativi costi. Pertanto l' accertamento dell'
assenza di tale condizione, il cui onere è a
carico del contribuente, rappresenta il
presupposto necessario per legittimare l'
esclusione dal pagamento dell' imposta per i
professionisti o imprenditori, che non si
avvalgono di una stabile struttura
organizzativa (art. 2 dlgs n. 446 del 1997).
Nel caso di specie il professionista, esercente
attività di commercialista e revisore contabile,
ha presentato istanza di rimborso per l' Irap versata eccependo l' assenza di un' autonoma struttura
organizzativa che giustificasse l' imposizione a tale tributo. La Ctp ha accolto il ricorso, accertando, sulle
prove fornite dal contribuente, che lo stesso esercitava l' attività in assenza di costi per compensi a terzi
e del registro dei beni ammortizzabili, elementi non confermativi dell' esistenza di un' autonoma
organizzazione.
I giudici della Ctr, a seguito dell' appello dell' ufficio, hanno ritenuto l' applicabilità dell' Irap all' attività
professionale solo nel caso si avvalga di una trascurabile organizzazione di uomini e mezzi, con
impiego di beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l' esercizio della professione e l'
utilizzazione non occasionale di lavoro altrui. Gli stessi giudici hanno poi affermato che è onere del
contribuente provare la spettanza del rimborso allegando la prova dell' assenza delle predette
condizioni. Pertanto, attese le motivazioni sopra esposte, la Ctr ha respinto l' appello dell' Ufficio
condannandolo al pagamento delle spese di giustizia (cfr. Ctr Roma n. 443 del 2014).
ENZO DI GIACOMO
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Il presidente dell' Ancl commenta il nuovo adempimento per il 2014.
Pos negli studi, è inutile
Longobardi: i professionisti non sono evasori.
Non è tra i professionisti che si nasconde l'
evasione fiscale. Quindi l' obbligo del Pos
negli studi sarà un adempimento che non
aiuterà l' erario. Di questo avviso Francesco
Longobardi, presidente dell' Ancl Domanda.
Presidente, l' Ancl ha espresso il più ampio
dissenso sulla introduzione del Pos per i
consulenti del lavoro: quali le motivazioni?
Risposta. Se è lecito che il legislatore intende
introdurre nuove misure di contrasto all'
evasione fiscale, dovrebbe guardare da tutt'
altra parte: non è tra i consulenti del lavoro che
si nasconde l' evasione.
I consulenti del lavoro hanno un sistema
contrattualistico con i propri clienti che li
vincola alla regolare fatturazione, senza grandi
possibilità di eludere. Del resto, un qualsiasi
controllo fiscale potrebbe facilmente risalire ai
clienti dello studio, alle buste paga elaborate,
o a qualsiasi altra movimentazione. Il Pos, che
peraltro è limitato alla accettazione delle carte
di debito, non risolve alcun problema per il
Fisco, ma ne crea molti altri per noi
Consulenti.
D. Insomma un' altra complicazione anche se
si parla del bisogno di semplificazione.
R. Sì, e va aggiunto all' insana idea legislativa,
c h e o g n i q u a l v o l t a l a pubblica
amministrazione ha una necessità o introduce un nuovo obbligo, gli oneri non sono mai a carico della
p.a. stessa, ma dei cittadini e ­ in questo caso ­ dei professionisti. L' installazione di un Pos costa in
media un centinaio di Euro , poi occorre pagare alla banca un canone mensile di circa 30 euro a cui si
deve aggiungere una commissione che oscilla tra l' 1 e il 3% per ogni pagamento eseguito con questo
sistema. Proviamo a moltiplicare questi costi per le migliaia di consulenti del lavoro? E proviamo a
capire quanto questa operazione normativa apporta alle Banche? È incomprensibile come il legislatore
di turno non si sia posto il problema dell' impatto economico e psicologico di un tale provvedimento.
D. Sostanzialmente il legislatore ha individuato le categorie professionali come possibili
sacche di evasione?
R. E' incomprensibile come ­ in tema di evasione fiscale ­ si continua a guardare il topolino, scansando
la montagna. Il fisco sa perfettamente dov' è la vera evasione, che è da tutt' altra parte e in note attività e
categorie: con noi si perde solo tempo. Cosa ci può essere di più trasparente di un contratto di
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assistenza all' impresa con tanto di importo pattuito e la relativa fattura periodica? O forse il legislatore
pensa che assistendo un' azienda di 100 dipendenti, fatturiamo le buste paga per 50? È davvero tutto
incomprensibile e fuori da ogni logica.
D. Dagli ultimi atti parlamentari, sembra arrivare la proroga all' entrata in vigore del
provvedimento: lo ritiene sufficiente?
R. Assolutamente no. L' Italia delle proroghe non risolve mai niente. La tracciabilità dei pagamenti
presso i professionisti si potrebbe attuare con altri mezzi, che non devono comportare ulteriori oneri per
il professionista stesso. Tra aumento dell' Iva su tutti gli strumenti di cui lo studio professionale deve
dotarsi e aggiornarsi, e il Pos, il legislatore non fa altro che addossare ulteriori oneri al consumatore
finale e quindi al cittadino e alle nostre imprese e nostri clienti. Una iniziativa davvero di larghe vedute,
non c' è che dire.
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La Fismic Confsal fa il punto sulle vertenze industriali in corso.
Crisi, termometro a 161
Cresce il numero delle aziende in difficoltà.
Electrolux, Ilva e, su un fronte decisamente
diverso, Fiat catturano l' attenzione degli
organi di informazione per le ricadute,
negative e positive, sull' occupazione e sulla
produttività del settore manifatturiero italiano.
Se Electrolux e Ilva rappresentano in maniera
paradigmatica le contraddizioni del nostro
paese per quanto riguarda la politica
industriale e le irrisolte questioni burocratico­
giudiziarie, il gruppo torinese indica un
percorso nuovo che tende a scavalcare
problemi di questo genere. In un mercato
globalizzato, soprattutto nel settore auto
motive, la multinazionale italiana non si è fatta
cogliere impreparata e si presenta sul mercato
ad armi pari con i colossi del settore. Le
polemiche sulle sedi sociale e fiscale si sono
smorzate di fronte a una scelta europea
(Olanda e Gran Bretagna) e non americana
operata dall' amministratore delegato del
gruppo, Sergio Marchionne. Lo stesso sindaco
di Torino, Piero Fassino, ha riconosciuto il
carattere funzionale, e non politico, di questa
scelta e come Torino e gli altri stabilimenti
italiani rimangano sostanzialmente un
complesso di «hub» imprescindibile nel
settore auto, non solo italiano. Il segretario
generale della Fismic, Roberto Di Maulo, dopo
l' ultimo incontro con Marchionne del 29 gennaio, ha sottolineato come sia stato «un incontro positivo
che conferma la volontà di Fiat di produrre in Italia vetture del segmento Premium e dei modelli
Cinquecento e Panda. Ed è stata riconfermata la volontà di riassorbire tutte le persone, oggi poste in
cassa integrazione, entro il 2015. Inoltre, non ci sarà nessun contraccolpo negativo per i lavoratori dei
centri direzionali, della progettazione e di Ricerca e Sviluppo operativi in Italia. Così come l' allocazione
della sede legale in Olanda e di quella fiscale a Londra non cambierà nessun presidio strategico nelle
quattro aree geografiche già esistenti». «Infine a maggio», ha spiegato Di Maulo, «l' amministratore
delegato illustrerà il piano industriale e l' allocazione dei diversi modelli che confermano la volontà di
produrre le Alfa a Cassino, il Suv Maserati e un' altra vettura a Mirafiori, il Suv Jeep e la 500 X a Melfi».
Ma, in maniera speculare, di fronte a prospettive di rilancio e di scommessa dell'«italian style» sul fronte
delle auto di lusso, si contrappone una serie di gravi problemi del settore manifatturiero italiano.
Non solo Electrolux e Ilva, ma anche tante aziende, alcune importanti sul territorio di appartenenza e
persino nell' ottica del sistema produttivo nazionale, si trovano in una situazione di grave crisi, non
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aiutate da una politica industriale che non c' è, da un continuo rinvio da parte dei governi, che negli
ultimi anni si sono succeduti, nell' affrontare in maniera decisa i problemi del sistema produttivo italiano
ingabbiato e soffocato dagli alti costi di produzione (cuneo fiscale, energia sono solo due esempi).
«Inoltre», aggiunge Di Maulo, «nel momento in cui l' Europa pensa a lanciare l' Industrial Compact, il
nostro governo mostra un' assenza di politica industriale».
Così il termometro della crisi segna 161. E sono proprio 161 le aziende di medie e grandi dimensioni
che hanno aperto il cosiddetto «tavolo di crisi» al ministero dello Sviluppo economico o al ministero del
Welfare.
È una cifra impressionante. Vediamo di fare il punto della situazione su alcune di queste 161 imprese in
cui il sindacato autonomo Fismic ha esercitato, e sta esercitando, un ruolo di primo piano.
DE TOMASO. Il 23 dicembre scorso al ministero del Welfare è stato raggiunto l' accordo per la proroga
di quattro mesi della cassa integrazione a partire dal 5 gennaio, data in cui sarebbe scaduta.
In questa maniera sono state bloccate le procedure di licenziamento che avrebbero riguardato circa 900
dipendenti del Piemonte e circa 150 della Toscana della casa automobilistica dichiarata fallita. «Sulle
manifestazioni di interesse», afferma il segretario nazionale, Luigi Risi, «la Fismic resta contraria al fatto
che le due cordate che si sono fatte avanti manifestino interesse esclusivamente per il marchio, e non
siano in grado di fornire dei piani industriali in grado di assicurare occupazione per i lavoratori».
THYSSENKRUPP. Abbastanza complessa e «in divenire» la situazione per quanto riguarda le
Acciaierie di Terni.
Dopo la notizia del disimpegno dei finlandesi dell' Outokumpu che avevano acquisito la fabbrica, la
multinazionale tedesca Thyssenkrupp ha deciso di riprendersi lo stabilimento umbro. Entro metà
febbraio la Commissione europea dovrà dare il nullaosta (che appare scontato) all' operazione. La
Thyssenkrupp ha comunque già fatto sapere che intende mettere in vendita gli Acciai Speciali Terni in
un periodo definito «breve­medio». Nel sito lavorano circa 2.800 dipendenti (indotto escluso) Molte le
preoccupazioni dei sindacati.
Giovacchino Olimpieri, Segretario provinciale Fismic: «La nostra prima preoccupazione è che siano
mantenuti i livelli occupazionali. Purtroppo alcuni segnali non ci piacciono: nell' incontro svoltosi a
Palazzo Chigi tra governo, enti locali e rappresentanti di Outokumpu e Thyssenkrupp siamo stati
esclusi. Il rischio è di vederci all' improvviso davanti a un piano industriale del tipo prendere o lasciare».
«Inoltre, siccome l' azienda tedesca ha confermato la messa in vendita del sito di Terni», spiega
Olimpieri, «vogliamo che sia messo sul mercato nella sua interezza e non in parti separate».
IRISBUS. «La Fismic», afferma il segretario provinciale di Avellino, Giuseppe Zaolino, «pensa che ci
siano ancora troppi nodi da sciogliere prima di ufficializzare la nascita del nuovo soggetto industriale
capace di sostituire la Irisbus. A noi è apparso chiaro che il nuovo progetto non potrà occupare più di
300 lavoratori a regime e che il tutto sia condizionato dalla ripresa del mercato. Ci sono ancora troppe
variabili e verità nascoste per esprimere un giudizio positivo. La Fismic si riserva di dare un giudizio
definitivo sulla questione quando la situazione sarà più chiara e terrà alto il livello di attenzione sulla
vicenda perché in passato troppi speculatori hanno tentato di inserirsi nella vicenda».
MICRON. Nulla di nuovo dall' ultimo incontro svoltosi il 28 gennaio al ministero dello Sviluppo
Economico (tra azienda, sindacati e governo) sulla vertenza Micron (settore elettronica, sei sedi tra
Nord e Sud Italia). La multinazionale americana ha annunciato di voler far partire la procedura di
mobilità per 420 dipendenti. Gli esuberi sono così distribuiti: 223 tra Agrate e Vimercate in Lombardia,
17 ad Avezzano in Abruzzo, 128 a Catania e 53 ad Arzano in provincia di Napoli, pari al 40% della forza
lavoro dell' azienda.
«La Micron è rimasta ferma sulle sue posizioni», spiega il responsabile nazionale della Fismic, Paolo Di
Giovine. «E anzi», aggiunge, «a una nostra precisa domanda se i responsabili americani fossero stati
infornati della possibilità di utilizzare in alternativa gli ammortizzatori sociali, i rappresentanti italiani non
hanno voluto rispondere». La Micron ha comunque dato la disponibilità a nuovo incontri e il prossimo si
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terrà il 21 febbraio.
MARSICA INNOVATION.
Da una costola della Micron è nata «Marsica Innovation».
L' ingegnere Sergio Galbiati ha presentato le dimissioni dalla sua azienda e si è lanciato in un' impresa
coraggiosa: acquistare insieme ad altri colleghi e dipendenti della fabbrica il 51% dello stabilimento
entrando in società con i nuovi acquirenti tedeschi. Così dalle ceneri della Micron di Avezzano è nata la
Marsica Innovation Technology, formata al 51% dalla Jv Marsica srl e per il 49% dalla tedesca
LFoundry.
Un futuro da inventare.
ALCOA. Il via libera è arrivato dal ministero del Lavoro che il 2 gennaio ha approvato il provvedimento
che garantisce l' erogazione degli ammortizzatori sociali alle maestranze dirette dell' Alcoa. L'
attenzione dei lavoratori e dei sindacalisti è tutta rivolta alla trattativa tra Klesch e Alcoa per l'
acquisizione dello stabilimento.
TERMINI IMERESE. Il governo lavorerà per il prolungamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori
di Termini Imerese. La cassa integrazione per i 1.200 ex­dipendenti Fiat interessati scadrà il 30 giugno
e prima di quella data ci saranno ulteriori incontri per verificare l' attendibilità delle manifestazioni di
interesse che al momento sembrano essere tre. Un prossimo incontro con i sindacati si terrà al
ministero dello Sviluppo economico il 14 febbraio.
VINCENZO BACARANI
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L' Anci non aveva chiesto la proroga. Ma il governo ha riconosciuto le difficoltà.
Bilanci comunali al 30 aprile
A pesare le incognite sulla Tasi e sul fondo di solidarietà.
I preventivi 2014 slittano ancora. Dopo la
proroga al 28 febbraio, il termine per l'
approvazione dei bilanci d i previsione s i
sposta al 30 aprile. Lo ha deciso la Conferenza
stato­città di ieri che ha preso atto delle
difficoltà dei comuni ancora senza certezze
contabili a pochi giorni dalla dead line.
A pesare sul rinvio sono state innanzitutto le
incognite sulla ripartizione del Fondo di
solidarietà comunale ( i l d p c m d o v r e b b e
andare sul tavolo della Stato­città l' 11
febbraio), ma anche la confusione che regna
sovrana sulla Tasi, per la quale il governo ha
p r o m e s s o a i s i n d a c i u n ' addizionale
(modulabile fino allo 0,8 per mille) vincolata
a l l a previsione d i d e t r a z i o n i , m a s e n z a
presentare ancora un testo scritto. La
decisione di prorogare la scadenza è maturata
mercoledì nel corso di una riunione al Mef a
cui ha preso parte anche il ministro per gli
affari regionali Graziano Delrio e il presidente
d e l l ' Anci P i e r o F a s s i n o . I l g o v e r n o h a
riconosciuto la fondatezza delle ragioni dei
comuni che però dal canto loro non avevano
chiesto lo slittamento. E il motivo è molto
semplice. A maggio andranno alle urne oltre 4
mila municipi e, com' è ovvio, il bilancio d i
previsione non potrà essere lasciato in eredità
alle amministrazioni subentranti. La proroga al 30 aprile dà un po' più di respiro ai sindaci anche se nei
comuni chiamati al voto non potrà essere sfruttata nella sua interezza perché dopo il 10 aprile le
amministrazioni in carica dovranno limitarsi solo agli atti di ordinaria gestione.
L' Anci ha preso atto del gesto di fair play del governo ma senza fare salti di gioia. «Come Anci», ha
commentato il coordinatore delle associazioni regionali e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi,
«prendiamo atto della decisione, ma non è con lo slittamento dei termini che si mette ordine alla finanza
locale.
Serve, invece, lavorare al complesso della materia per evitare di trovarsi anche il prossimo anno in un
quadro così confuso.
Auspichiamo quindi che questo sia l' ultimo slittamento». Dello stesso avviso il sindaco di Chieti e
delegato Anci al personale Umberto Di Primio, secondo il quale «con una normativa definita, i sindaci
avrebbero potuto chiudere già da tempo i propri bilanci».
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FRANCESCO CERISANO
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La clausola di salvaguardia premia 233 comuni e
penalizza tutti gli altri
Per pochi che ci guadagnano, sono in molti a
perderci.
Qualcuno anche pesantemente. La clausola di
salvaguardia sul Patto 2014 premia 233
comuni, assegnando loro un obiettivo più
leggero di quello teorico previsto dalle nuove
regole, e ne penalizza oltre 5.400,
appesantendo il loro target.
Ma il meccanismo si applica solo per quest'
anno, per cui dal 2015 non ci sarà più alcuna
forma di solidarietà forzata.
Ieri, la Conferenza stato­città e autonomie
locali ha dato il via libera al decreto del Mef
che applica l' art. 32, comma 2­quinquies,
della l 183/2011 (inserito dalla legge
147/2013). Tale norma punta a sterilizzare gli
aumenti eccessivi del saldo obiettivo del Patto
2014 derivanti per alcuni comuni dalle nuove
regole introdotte dalla legge di stabilità. Quest'
ultima, infatti, ha modificato la base di calcolo,
identificandola con la spesa corrente media
registrata negli anni 2009­2011; in
precedenza, il riferimento era al triennio 2007­
2009. In alcuni casi, tale passaggio avrebbe
comportato un pesante aggravio, che si è
voluto limitare attraverso una clausola di
salvaguardia: in pratica, il target 2014 non può
essere superiore a quello del 2013 maggiorato
del 15%. Gli enti che avrebbero avuto un valore superiore, quindi, se lo sono visti ridurre a tale importo.
Ma come sempre accade in questi casi, il gioco è a somma 0, per cui lo sconto concesso ad alcuni
comuni è stato compensato con una stretta aggiuntiva su tutti gli altri, che si sono visti aumentare l'
obiettivo teorico.
A guadagnarci, come detto, sono in pochi, poco più del 4% degli oltre 5.600 comuni soggetti al Patto.
Il bonus più alto è quello assegnato a Roma (si veda ItaliaOggi di ieri): al Campidoglio, infatti, sono
andati oltre 67 milioni, più del 62% dei circa 108 milioni spostati dalla clausola. Se si esclude il caso de
L' Aquila (che ha portato a casa una riduzione di oltre 20 milioni, evitando la beffa di un Patto più
pesante per colpa delle spese post terremoto), gli altri vincitori della lotteria hanno spuntato premi più
modesti (si veda la tabella in pagina). A farne le spese ,sono stati tutti gli altri, per importi che vanno dai
3,4 milioni di Torino agli 84.000 euro di Calmiera (poco più di 7.000 abitanti in provincia di Lecce).
Attenzione, però: la rimodulazione, al momento, è prevista solo per quest' anno, per cui dal 2015 (salvo
modifiche) ognuno si terrà i propri obiettivi. Per la Capitale, quindi, e per gli altri comuni beneficiati, il
salasso è solo rimandato ed è destinato ad aggravarsi dal 2016 per effetto dell' incremento dei
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moltiplicatori.
La Conferenza ha anche dato il via libera ad altri provvedimenti in materia di Patto. Innanzitutto, è stata
stabilita la percentuale di riduzione degli obiettivi degli enti che stanno sperimentando il nuovo bilancio
armonizzato: il target delle province sarà abbattuto del 17,41%, mentre quello dei comuni è ridotto del
52,80% rispetto ai valori calcolati con le percentuali standard. Per gli altri enti, l' obiettivo sarà quello
calcolato applicando i coefficienti massimi (20,25% per le province, 15,07% per i comuni).
Anche lo sconto per gli sperimentatori riguarda il solo 2014, mentre dal prossimo anno dovrebbe
ripartire la lotteria della virtuosità. Nelle more, comunque, gli obiettivi 2015 e 2016 vanno calcolati per
tutti gli enti applicando i coefficienti massimi (gli stessi del 2014 per il 2015, che dal 2016 saliranno a
21,05% per le province e 15,62% per i comuni).
Come al solito, gli obiettivi andranno comunicati al Mef con la solita procedura via web entro 45 giorni
dalla pubblicazione del decreto sulla G.U. (che non lo farà, sarà considerato inadempiente al Patto).
Infine, sono stati approvati il dm relativo alla certificazione del Patto 2013 (da inviare con firma digitale
entro il prossimo 31 marzo) e quello che ripartisce fra i comuni alluvionati della provincia di Olbia i 10
milioni di bonus stanziati dalla legge 147.
© Riproduzione riservata.
MATTEO BARBERO
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Se lavora nel festivo infrasettimanale.
Straordinario al vigile in turno
L' operatore di polizia municipale che presta
servizio in turno ha diritto al riposo
compensativo o al pagamento dello
straordinario in caso di prestazione effettuata
in un giorno festivo infrasettimanale. Lo ha
chiarito la Corte d' appello di Milano con la
sentenza n. 1102 del 28 gennaio 2014. La
questione del turno festivo infrasettimanale dei
vigili è controversa e gli orientamenti comunali
non univoci. Alcuni comuni valutano infatti tale
attività non come una prestazione ordinaria ma
come una diversa fattispecie che da luogo alla
possibilità per il lavoratore di fruire, al pari di
ogni altro dipendente, del riposo compensativo
corrispondente alla festività non goduta o del
trattamento alternativo, ossia il compenso per
lavoro straordinario festivo. Altri enti, invece,
riconoscono in questa ipotesi la possibilità di
fruire del riposo compensativo e della
maggiorazione prevista dall' art 24 del ccnl.
Diverse amministrazioni, infine, considerano il
servizio svolto in un turno ricadente in una
festività infrasettimanale alla stessa stregua di
quello svolto in una qualsiasi domenica in cui
sia previsto il turno e quindi riconoscendo una
piccola maggiorazione oraria ma senza l'
applicazione del riposo compensativo e dello
straordinario. Nel caso esaminato dal collegio
il comune di Rho ha aderito a quest' ultima interpretazione e per questo alcuni agenti hanno proposto
ricorso in appello. A parere della Corte la prestazione effettuata dal vigile turnista nel giorno festivo
infrasettimanale non rientra nel normale orario di lavoro. Nel caso di festività infrasettimanale il debito
orario di tutti i dipendenti comunali viene infatti ridotto di una giornata. Questa regola deve valere anche
per i vigili che sono inseriti in turni di servizio programmati. Per il personale in divisa che lavora nella
giornata festiva infrasettimanale andrà quindi previsto un giorno di riposo compensativo da aggiungere
al riposo settimanale. Spetterà al lavoratore rinunciare eventualmente al riposo per usufruire di un
compenso straordinario. Fermo restando che anche il lavoratore che decide di effettuare il recupero
compensativo ha diritto comunque a una maggiorazione.
© Riproduzione riservata.
STEFANO MANZELLI
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Il beneficio previsto per l' Imu non si estende alla nuova tassa.
Terreni agricoli edificabili non esenti da Tasi
Agricoltori soggetti al pagamento della Tasi
sui terreni edificabili senza alcuna
agevolazione. Mentre per l' Imu non sono
considerati edificabili i terreni posseduti da
coltivatori diretti o imprenditori agricoli
professionali, questo beneficio fiscale non può
essere esteso alla nuova imposta sui servizi
indivisibili istituita con la legge di Stabilità
(147/2013).
Del resto, tutte le norme che disciplinano le
agevolazioni sono di stretta interpretazione e
in assenza di una disposizione ad hoc che
preveda lo stesso trattamento fiscale non è
possibile, in via analogica, ritenere non
soggetto al pagamento della Tasi come area
edificabile il terreno che abbia questa
qualificazione in base al piano regolatore.
Nonostante per i due tributi la base imponibile
si calcoli con le stesse modalità.
Per l' Imu, al di là delle previsioni contenute
negli strumenti urbanistici, sono considerati
non fabbricabili i terreni posseduti e condotti
dagli agricoltori sui quali persiste l'
utilizzazione agro­silvo­pastorale mediante l'
esercizio di attività dirette alla coltivazione del
fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all'
allevamento di animali. È quella che
tecnicamente viene definita finzione giuridica
di non edificabilità del suolo. Tuttavia, considerato che la stessa norma non viene richiamata per la Tasi,
coltivatori e imprenditori agricoli, a prescindere che svolgano l' attività in forma individuale o societaria,
sono tenuti a pagare il nuovo balzello sui terreni qualificati aree edificabili dal piano regolatore. Infatti,
mentre i terreni sono esonerati dal pagamento dell' imposta sui servizi, sono soggette al prelievo le aree
edificabili.
Peraltro, occorre determinare la base imponibile tenendo conto del valore di mercato dell' area,
mediamente piuttosto elevato. Per la qualificazione di coltivatore diretto o imprenditore agricolo
professionale occorre fare riferimento all' articolo 1 del decreto legislativo 99/2004 e non più, come
avveniva per l' Ici, all' articolo 58 del decreto legislativo 446/1997. Quest' ultima norma qualificava
coltivatori diretti e imprenditori agricoli solo le persone fisiche iscritte negli elenchi comunali e soggette
alla contribuzione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e malattia. Quindi, escludeva le aziende agricole
(società di persone, cooperative e di capitali, anche a scopo consortile).
L' imposta sui servizi è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo fabbricati, aree
scoperte e edificabili. Nel caso in cui vi siano più possessori o detentori, tutti sono tenuti in solido all'
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adempimento dell' obbligazione tributaria. È fissata dalla legge un' aliquota base dell' 1 per mille, con
una soglia massima del 2,5 per mille, che va applicata al valore del fabbricato derivante dalla rendita
catastale o al valore di mercato dell' area edificabile al metro quadro.
Qualora, invece, il terreno non abbia la qualificazione urbanistica di area edificabile, dal 2014 il suo
valore si determina moltiplicando il reddito dominicale, vigente al 1° gennaio dell' anno di imposizione,
rivalutato del 25%, per 75, ma solo se posseduti da coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti
nella previdenza agricola. Mentre per gli altri soggetti il coefficiente rimane 135. Naturalmente, nella
determinazione del tributo dovuto va tenuto conto delle riduzioni concesse dalla legge (articolo 13 del dl
201/2011) rapportate al valore dell' immobile.
SERGIO TROVATO
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Obblighi anticorruzione gravosi per i mini­enti. E i sindaci si organizzano come possono.
Niente deleghe sulla corruzione
Il segretario non può trasferire la responsabilità su altri.
N o n è p o s s i b i l e p e r i segretari comunali
delegare le funzioni di responsabile di
prevenzione della corruzione ad altri soggetti.
Le amministrazioni stanno correndo in questi
g i o r n i a d a d o t t a r e i piani t r i e n n a l i
anticorruzione, o, se hanno rispettato la
scadenza (ordinatoria) del 31 gennaio scorso,
si avviano alla complessa fase dell' attuazione
dei piani stessi.
È stato immediatamente percepito, in
particolare negli enti di minori dimensioni, che
il carico di responsabilità dei responsabili
anticorruzione, coincidenti con i segretari
comunali, r i s u l t a c e r t a m e n t e r i l e v a n t e e
gravoso. Non mancano, perciò, idee
organizzative finalizzate a rendere meno
ponderoso il complesso delle incombenze.
Tra queste, piuttosto diffusa è la soluzione
della delega, anche solo parziale delle funzioni
ad altri soggetti, ferma rimanendo, magari, la
responsabilità complessiva in capo al
segretario.
Si tratta di una soluzione da considerare
illegittima. Non si deve dimenticare che la
delega amministrativa è un provvedimento
straordinario, col quale per via amministrativa
si modifica l' assetto delle competenze degli
organi, che deve essere fissato
necessariamente con legge, ai sensi degli articoli 97 e 98 della Costituzione.
Per questa ragione, la delega è possibile solo a condizione che sia la legge stessa a consentirla. Nel
caso di specie, la legge 190/2012 non prevede in alcuna sua norma la possibilità che il responsabile
anticorruzione deleghi tutte o solo alcune delle sue funzioni a terzi.
Al contrario, si evince proprio dal testo espresso dell' articolo 1, comma 7, della legge anticorruzione,
che il responsabile della prevenzione non possa delegare nessun altro.
Infatti, la disposizione stabilisce che è competenza dell' organo di governo incaricare il responsabile il
quale negli enti locali «è individuato, di norma, nel segretario, salva diversa e motivata determinazione».
Le ipotesi sono, allora, soltanto due. La prima: anche senza necessità alcuna di un provvedimento del
sindaco, il segretario è, ex lege, responsabile anticorruzione.
In questa veste, in assenza di una norma espressa che preveda la delega, non può attribuire detto
ufficio da altri. La seconda: il sindaco adotta un provvedimento motivato, col quale assegni la funzione
ad un altro soggetto diverso dal segretario. Proprio questa eventualità comprova che il segretario non
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Enti locali
possa delegare nessuno. Infatti, la legge rimette esclusivamente all' organo di governo competente, nel
caso degli enti locali il sindaco o il presidente della provincia, la competenza a modificare l' assetto
normativamente stabilito.
Dunque, solo il vertice politico monocratico degli enti locali può modificare la previsione normativa che
assegna direttamente al segretario il ruolo di responsabile anticorruzione.
La delega è uno strumento che ha proprio la funzione di cambiare l' assetto delle competenze,
spostandole dal titolare di un ufficio verso un altro soggetto, che diviene a sua volta titolare dell' ufficio,
senza dipendere gerarchicamente dal delegante. Il quale, oltre tutto, non può ingerire sull' attività del
delegato, che non è un rappresentante né un mandatario del primo, ma agisce con propria
responsabilità esclusiva. Il delegante può solo incidere sull' operato del delegante attraverso la revoca
della delega.
Allora, se i segretari comunali delegassero le funzioni ad altri, compirebbero essi, in assenza di
previsione normativa, la funzione di far scivolare le competenze del responsabile anticorruzione su
soggetti diversi dal segretario individuato direttamente dalla legge, dando luogo a un atto illegittimo, che
per altro potrebbe non escluderne gravi responsabilità dovute ad un illecita omissione dei propri doveri.
LUIGI OLIVERI
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L' Intervento.
Oiv, fuori i Mastrapasqua
I 25 incarichi di Antonio Mastrapasqua hanno
accelerato il processo di riforma della
governance di Inps e permesso di approvare
un disegno di legge che dovrà disciplinare le
incompatibilità fra le posizioni di vertice degli
enti pubblici, prevedendo, per gli incarichi
rilevanti un regime di «esclusività». Nuovi
problemi all' orizzonte anche per chi fa
valutazione nella pubblica amministrazione.
Esperti di valutazione, infatti, sono componenti
in molti Organismi indipendenti di valutazione:
si parla di decine ognuno.
Naturalmente fare valutazione di qualità
significa seguire con coscienza e
professionalità un numero limitato di enti,
anche se la normativa vigente e la pratica in
essere permettono numerosi esempi aberranti.
La delibera Civit n.
12/2013 prevede che «nessun componente
può appartenere contemporaneamente a più
Oiv». Il principio di esclusività potrebbe essere
derogato solo per enti di «piccole dimensioni»
che si convenzionano nella stessa area
geografica. Se in passato ci si è fatti carico di
stigmatizzare come l' esclusività dell' Oiv fosse
una cosa non intelligente in senso assoluto, è
altresì vero che dovrebbe esistere un confine
sulla partecipazione a più Oiv di un singolo
soggetto, evitando abusi e scarsa efficacia del lavoro. Naturalmente, preso atto delle esigenze delle p.a.
(10 mila Oiv) e il numero dei valutatori capaci (poche centinaia), non è corretto anteporre l' esclusività di
componente Oiv a quello dell' efficacia del sistema. È necessario però permettere che chi segue più Oiv
lo faccia in modo serio, dedicandovi tempo e professionalità. Per questo è importante mettere dei
confini.
Con le seguenti regolette, semplici e chiare, si può tutelare il sistema favorendo trasparenza ed
efficacia: 1. non è possibile essere componente Oiv in più di un organismo ministeriale; 2. non è
possibile essere componente Oiv in più di una regione; 3. non è possibile essere componente Oiv in più
di un capoluogo di regione; 4. non è possibile cumulare incarichi relativi ai punti 1, 2, 3; 5.
coerentemente con i punti 1, 2, 3, 4 è possibile essere componente in più Oiv con il limite massimo di
cinque.
Naturalmente questo numero può essere anche diverso (a condizione che sia ad una cifra), ma è
importante stabilire «il» limite consentito, oltre il quale è «vietato» andare.
Teniamo alto il livello professionale ed etico della valutazione nella p.a.
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GIOVANNI URBANI
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Enti locali
I finanziamenti della Fondazione Cariplo sono estesi alle province di Novara e Verbania.
Pioggia di bandi in Lombardia
Per riqualificazione urbana, ambiente, cultura, sociale.
Arrivano dalla Fondazione Cariplo i fondi per
la riqualificazione urbana, l' ambiente, il
cicloturismo, il patrimonio culturale e le
politiche sociali. Sono stati infatti presentati e
pubblicati i bandi 2014 della Fondazione che
presentato diverse linee di finanziamento di
interesse per gli enti locali. I v a r i b a n d i
pubblicati si rivolgono unicamente ai progetti
che hanno l' oggetto dell' intervento all' interno
dell' area che comprende la Lombardia e le
province di Novara e del Verbano­Cusio­
Ossola.
Patrimonio culturale per lo sviluppo. Il bando
promuove la salvaguardia del patrimonio
storico­architettonico e il miglioramento delle
modalità di gestione dei beni. È possibile
formulare una richiesta di contributo non
inferiore a 300 mila euro e non superiore al
60% dei costi totali del progetto.
Protagonismo culturale.
Sono finanziabili progetti per stimolare la
partecipazione attiva dei cittadini alle iniziative
promosse nei «luoghi della cultura» ovvero
negli spazi che, sul territorio, sono destinati
a l l a pubblica f r u i z i o n e d e l l a c u l t u r a . È
possibile presentare una richiesta di contributo
non superiore al 60% dei costi complessivi del
progetto e comunque non superiore a 100 mila
euro annui.
Cento comuni. Saranno finanziati i progetti di cento comuni per la realizzazione di interventi finalizzati
all' efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Il bando finanzia i costi di assistenza
tecnica a copertura del 90% delle spese.
Piste cicloturistiche. Il bando la realizzazione di Studi di fattibilità di dorsali e/o piste cicloturistiche il cui
tracciato sfrutti prevalentemente il percorso lungo gli affluenti del fiume Po. Gli enti locali potranno
presentare una richiesta complessiva di contributo compresa tra 50 mila e 150 mila euro e non
superiore al 70% dei costi.
Comunità resilienti. Il bando intende contribuire allo sviluppo di iniziative locali condivise finalizzate ad
accrescere la resilienza delle comunità rispetto a uno o più fattori di rischio di rilevanza ambientale. Il
contributo copre il 60% delle spese con un massimo di 100 mila euro.
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
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Enti locali
compagnia di san paolo.
Stanziati 4 milioni per finanziare spettacoli dal vivo
La Compagnia San Paolo stanzia 4 milioni di
euro per finanziare le attività annuali dello
Spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e
Valle d' Aosta. Si tratta del bando Arti sceniche
2014 reperibile sul sito della fondazione all'
indirizzo www.compagniadisanpaolo.it.
Possono presentare domanda le fondazioni e
associazioni culturali prive di scopi di lucro,
cooperative dello spettacolo, costituite per atto
pubblico con almeno due anni di prevalente e
comprovata attività nel campo dello spettacolo
dal vivo, aventi sede in Piemonte, Liguria o
Valle d' Aosta; gli enti di alta formazione in arti
sceniche o istituti musicali che sono ammessi
limitatamente a iniziative in cui si esibiscano
a n c h e g l i a l l i e v i ; i Comuni, l e Comunità
montane e collinari. Sono escluse dal bando le
aree dei comuni di Torino e Genova. Il bando
finanzia rassegne e stagioni nei settori musica,
teatro e danza.
Le iniziative possono essere ad accesso
libero, sia a pagamento di un biglietto d'
ingresso, ed avere una sua programmazione
autonoma, unitaria e continuativa. Sono in ogni
caso esclusi spettacoli di carattere amatoriale
o dilettantistico e iniziative a carattere lucrativo
o che producano un profitto economico a
vantaggio individuale dei loro promotori. È
possibile richiedere un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa prevista e con un massimo di
270 mila euro per le stagioni, mentre per le rassegne il contributo a fondo perduto arriva fino all' 85%
delle spese ammissibili con un massimo di 170 mila euro. Le scadenze per presentare domanda sono
fissare al 14 febbraio 2014 per le rassegne e al 14 marzo 2014 per le stagioni.
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Lo Scaffale degli Enti Locali
Autore ­ Elisabetta Civetta Titolo ­ Legge di
stabilità 2014 Casa editrice ­ Maggioli, Rimini,
2014, pag. 442 Prezzo ­ 60 euro Argomento ­
La legge n.
147/2013, meglio nota come legge di Stabilità
2014, ha introdotto molte novità in materia di
enti locali.
In particolare, i comuni dovranno accingersi a
istituire una nuova imposta locale e allo stesso
tempo effettuare simulazioni sul prelievo
tariffario da applicare per l' anno 2014 al fine di
determinare le aliquote necessarie per
garantire un gettito sufficiente per far quadrare
i conti di bilancio. Inoltre, a parte il radicale
mutamento della fiscalità territoriale, la legge
d i stabilità modifica le regole del patto d i
stabilità, introducendo nuovi vincoli e obblighi
per gli organismi partecipati che di fatto si
r i b a l t a n o s u l bilancio d e l l ' ente locale
attraverso l' obbligo, dal 2015, di accantonare
fondi vincolati per valori pari alle perdite degli
organismi partecipati. Il manuale intende
offrire agli operatori del settore una guida
pratica p e r l a r e l a t i v a a p p l i c a z i o n e . I n
particolare la trattazione prende in esame le
disposizioni in materia di bilancio, contabilità,
patto di stabilità e gestione, quelle in materia
di personale e quelle in materia fiscale.
In apertura del libro è proposta una mappa di tutte le novità contenute nella legge di stabilità 2014.
Autori ­ Roberto Giovagnoli, Sabrina Morelli Titolo ­ Urbanistica e governo del territorio Casa editrice ­
Giuffré, Milano, 2014, pag. 492 Prezzo ­ 60 euro Argomento ­ Il volume analizza in modo organico e
mirato la complessa e spesso frammentaria disciplina che governa l' attività edilizia e l' intera materia
della pianificazione e dell' utilizzazione rispettosa del territorio e dell' ambiente. Ciò attraverso chiavi di
lettura del sistema delle fonti concorrenti in materia, alla luce delle coordinate rinvenibili nel titolo quinto
della Costituzione, con l' obiettivo di fornire al lettore il quadro complessivo delle disposizioni rilevanti,
anche disaggregate da fonti diverse, ma riaggregate per profili di interferenza o complementarietà.
GIANFRANCO DI RAGO
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I presupposti per il provvedimento a carico del sindaco condannato.
Sospensione se c' è reato
Non si tratta di un atto di natura discrezionale.
Quali possibili iniziative si possono adottare in
relazione all' istanza di un componente della
minoranza consiliare avente ad oggetto, nel
caso di specie, la richiesta di adozione di un
provvedimento di sospensione nei confronti
del sindaco?
Sono legittime le delibere adottate dal
consiglio comunale n e l p e r i o d o
antecedente alla surroga di uno dei
consiglieri?
In merito al provvedimento di sospensione nei
confronti del sindaco, in base ai principi
giurisprudenziali sul tema ormai consolidati, la
sospensione di diritto di cui all' art. 11 del
decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235
opera sul presupposto del riscontro tra il titolo
di reato per cui è pronunciata una condanna e
la previsione dello stesso nell' elenco di cui all'
art. 10 del testo normativo, cui la norma fa
rinvio (caratteristica dell' automaticità).
La sospensione dalla carica, infatti, «ancorché
adottata con procedure complesse, non può
avere altra natura che quella di atto
meramente dichiarativo e ricognitivo delle
situazioni determinatesi, privo di qualsiasi
elemento di carattere valutativo e
discrezionale» (cfr. Corte costituzionale, sent.
n. 407/1992) Nella fattispecie, la tipologia di reato per la quale il sindaco ha riportato condanna non
rientra tra quelle previste dall' art. 11 citato.
Quanto alle censure circa la legittimità delle delibere d e l consiglio comunale, adottate nel periodo
antecedente alla surroga di uno dei consiglieri, avvenuta, nel caso in esame, oltre i 10 giorni previsti
dallo statuto comunale, in assenza di una preclusione esplicita, tale termine non può considerarsi
perentorio, ma solo acceleratorio, rivolto ad effettuare, con la maggiore sollecitudine possibile, gli
adempimenti di competenza del consiglio comunale.
Anche la giurisprudenza del Consiglio di stato, in passato, si è espressa circa la non perentorietà del
predetto termine, evidenziando la circostanza che alla sua inosservanza non è collegato alcun effetto
sanzionatorio (cfr., Cds sez. V 17/2/2006, n. 640).
Vale ad ogni buon conto richiamare il principio della salvaguardia degli atti adottati dagli organi degli
enti locali, che conservano gli effetti giuridici prodotti, laddove non siano intervenute specifiche
pronunce dell' autorità giurisdizionale in proposito adita.
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Enti locali
Ciò premesso, non sussistono margini di intervento su quanto segnalato.
INCOMPATIBILITÀ SINDACO­DEPUTATO Esiste un' incompatibilità tra la carica di sindaco e l'
elezione a membro della Camera dei deputati?
Ai sensi dell' art. 13, comma 3, del decreto­legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni
dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le cariche di deputato e di senatore, nonché le cariche di
governo, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad
organi di governo di enti pubblici territoriali aventi popolazione superiore a 5.000 abitanti, che per
espressa previsione, si applica a decorrere dalla legislatura in corso.
Nel caso di specie, a fronte delle iniziative avviate dal consiglio comunale dell' ente in questione (6.200
abitanti) in relazione alla decadenza del sindaco, è intervenuto l' art. 29­bis, introdotto direttamente dalla
legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98, al decreto­legge 21 giugno 2013, n. 69, con cui la
disposizione sopraccitata è stata modificata in via transitoria, nel senso di escludere l' incompatibilità
delle cariche in esame nei casi di cumulo con carica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di
governo di enti pubblici territoriali (sindaco) quando questa riguardi comuni con popolazione compresa
tra 5.000 e 20.000 abitanti e le cui elezioni siano state svolte prima del 17 settembre 2011 (data di
entrata in vigore del citato decreto­legge n. 138/2011, convertito dalla legge n. 148/2011).
La citata norma di cui all' art. 29­bis, determina il venir meno della causa d' incompatibilità per i sindaci
che si trovano nelle condizioni indicate nella novella.
Pertanto, non essendosi perfezionato il procedimento di decadenza, è precluso un intervento del
ministero dell' Interno.
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Lo rivela uno studio di Cassa depositi e prestiti. Dal 2007 al 2012 crollato l' uso dell' auto.
Tpl, le inefficienze costano 6 mld
Le famiglie italiane pagano il 30% in più di quelle Ue.
Negli ultimi mesi del 2013 Cassa depositi e
prestiti ha pubblicato lo studio di settore sulla
mobilità urbana «Il trasporto pubblico locale: il
momento di ripartire». Il rapporto (che fa
riferimento a studi italiani ed europei) descrive
le principali dinamiche che interessano il Tpl
individuando alcune aree di intervento sulle
quali agire per imprimere nuovo slancio a un
settore attualmente in difficoltà ma
determinante per la crescita del Paese, il
benessere dei cittadini e la tutela dell'
ambiente.
A causa della ridotta capacità di soddisfare il
bisogno di mobilità dei cittadini italiani da
parte del Tpl, dovuta non solo alla mancanza
di infrastrutture e di offerta di mobilità
pubblica, il cittadino italiano utilizza l' auto nel
62% degli spostamenti in città contro la media
europea del 43%. In generale, il mezzo
pubblico viene utilizzato per 1 viaggio su 4,
rispetto a una media europea di 1 su 3. Tutto
ciò significa costi maggiori per le famiglie
italiane che pagano circa il 30% in più di un
cittadino europeo per muoversi, costi di
inefficienza del settore che il rapporto di Cassa
depositi e prestiti quantifica in circa 6 miliardi
euro (quasi il doppio del possibile incasso dell'
abrogata Imu).
I numeri generati dal settore della mobilità pubblica locale sono importanti per fatturato (13 miliardi nel
2011), per posti di lavoro (130 mila occupati), per numero di passeggeri (6,3 miliardi l' anno): un settore
cruciale che negli ultimi anni ha visto un impoverimento progressivo e poche scelte di sistema.
Eppure, osservando i dati, si capisce che lo spazio per la mobilità pubblica ci sarebbe.
Gli spostamenti degli italiani dal 2007 al 2012 si sono ridotti del 20%: meno per il tempo libero (­47,7%)
e per lavoro, ma l' uso del mezzo pubblico è aumentato dell' 8,5% mentre è crollato l' uso di auto (­
19,2%) e motocicli (­43,6 %). La riduzione degli spostamenti ha inciso solo sui mezzi privati premiando
il mezzo pubblico; certamente una scelta forzata dal progressivo aumento della benzina, che però
indica uno spazio di mercato potenziale.
Nonostante questa maggior richiesta del mercato, nelle aziende (causa tagli dei finanziamenti) lo slogan
è «riduzione dei km vettura» tanto da scendere a una disponibilità di posti per km tra 2007 e 2012 del
10%.
Ma quali gli spazi reali per le aziende di Tpl (si fa riferimento alla gomma che copre il 90% della rete)
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Continua ­­>
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che vogliano attuare politiche di riduzione costi o aumenti ricavi? Primo fattore la velocità commerciale
media: in Italia per gli autobus urbani è di 20 km/h (12 Km/h nei centri urbani nell' ora di punta) con
spazi di miglioramento stimati nel 10% rispetto all' Europa. Nel concreto le politiche di aumento della
velocità commerciale possono essere attuate esclusivamente con azioni di limitazione della circolazione
delle auto private con corsie preferenziali e/o di acceso ad aree specifiche. In entrambi i casi la
possibilità di incidere è relativa per la conformazione storica delle città italiane e perché queste politiche
sono spesso mal viste da residenti e commercianti. Legambiente ha stimato che per un' azienda di
grandi dimensioni la riduzione dei costi generati da un aumento della velocità commerciale di 2 Km/h
porterebbe un beneficio di 2 milioni di euro.
Secondo fattore i ricavi. A fronte di un target normativo del 35% di copertura dei costi dai ricavi da
traffico, la media italiana è sotto il 30%. Due possibili iniziative: riduzione dell' evasione tariffaria e un
sistema tariffario adeguato. Da un' indagine Asstra Hermes del 2006 il dato dell' evasione è intorno al
7%, dato inferiore alla realtà perché calcolato sul rapporto controlli effettuati/verbali emessi. Le sanzioni
incassate coprono il 13% dei mancati ricavi e non giustificando i costi dei controlli.
Sulle politiche tariffarie invece l' Italia sconta tariffe basse rispetto agli altri paesi europei (1,5 a Roma
contro 2,5 di Londra) e un tasso di fidelizzazione basso nonostante tariffe vantaggiose. Ciò significa che
i contributi pubblici compensano per più del 50% i costi delle aziende. Su questo aspetto molte le
iniziative possibili, raramente affrontate in una logica commerciale pura e di sistema, e spesso lasciata
alla discrezione dei tecnici delle aziende. La «Direzione commerciale» tipica di ogni azienda di mercato
è sostanzialmente inesistente negli organigrammi delle nostre aziende di Tpl.
Terzo fattore il costo del personale che incide per il 51% (materie prime 10%, servizi in particolare
assicurazioni 20%, ammortamenti 14%, altri costi 5%), dato poco aggredibile.
Il livello di produttività oraria dal 2002 al 2011 è aumentato di circa il 20%, ma ancora inferiore alla
media europea del 26%. Vari tentativi sono stati fatti anche negli ultimi mesi in occasione di avvio di
processi di parziale assegnazione delle quote di società di Tpl a soggetti privati, ma la capacità di
incidere su questo elemento è ancora scarsa e poco efficace. Unico accordo sindacale significativo è
quello del maggio 2013 siglato da Amt di Genova, che ha determinato l' applicazione di contratti di
solidarietà per 630 persone non autisti, il taglio di 1.500/annuo a dipendente tra premi e retribuzioni
accessorie, individuando 230 esuberi. Ma nel dicembre scorso i lavoratori hanno indetto uno sciopero
selvaggio contro la decisione del comune di cedere quote della società, vertenza conclusasi con un
impegno finanziario di regione e comune e di riduzione dei costi diretti attraverso l' esternalizzazione di
servizi collinari. Altro caso significativo è la recente acquisizione del 70% di Umbria Mobilità, l' azienda
unica dell' Umbria, da parte di Busitalia, Gruppo Ferrovie dello Stato, in questo caso la scelta è stata
quella di emarginare le perdite in una bad company e valorizzare la parte di esercizio appunto acquisita
nella gara.
Entrambi i casi confermano la scarsa industrializzazione del settore comprovata dal fatto che l' 80%
delle gare assegnate fino al 2007 è stato aggiudicato ai precedenti gestori (fonte Banca d' Italia).
ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU
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L' inps ha spiegato le modalità per il rilascio del documento.
Via libera al Durc per i creditori della p.a.
Con la circolare Inps n. 16 del 30 gennaio
2014, sono state previste le modalità per il
rilascio del documento unico di regolarità
contributiva (c.d. Durc), che può essere
consegnato al richiedente in presenza di
certificazione dei crediti certi, liquidi ed
esigibili, vantati nei confronti delle pubbliche
amministrazioni ed emessa tramite la
«Piattaforma per la certificazione dei crediti».
Come è noto, il problema della riscossione dei
crediti che i soggetti privati vantano nei
confronti della pubblica amministrazione, ha
trovato la modalità di attuazione dell' art. 13­
bis, comma 5, del dl 7/5/2012, n. 52 convertito,
con modificazioni, dalla legge 6/7/2012, n. 94.
Successivamente sono stati emanati alcuni
decreti ministeriali di attuazione per consentire
l' ottenimento della certificazione.
Il suddetto comma 5 prevede che il Durc è
rilasciato anche in presenza di una
certificazione che attesti la sussistenza e l'
importo di crediti certi, liquidi ed esigibili
vantati nei confronti delle p.a. di importo
almeno pari agli oneri contributivi accertati e
non ancora versati da parte di un medesimo
soggetto. La disposizione legislativa viene a
costituire pertanto una tipologia specifica
attraverso la quale il legislatore ha inteso far sì
che le imprese creditrici nei confronti delle pubbliche amministrazioni, nell' ambito dei limiti delineati
dalla norma, possano ottenere il Durc per poter continuare ad operare sul mercato, in particolare in
quello della contrattualistica pubblica, pur in presenza di debiti previdenziali e/o assicurativi. In
presenza del rilascio della certificazione di esistenza del credito, ottenuto attraverso la c.d.
piattaforma per la certificazione dei crediti appositamente istituita dal ministero dell' economia e delle
finanze, il soggetto creditore può farsi rilasciare il Durc dall' Inps. Infatti, solo una volta generato sulla
piattaforma il predetto documento, che il richiedente potrà salvare su un dispositivo elettronico ovvero
stampare, potrà essere attivato il procedimento di richiesta del Durc tramite lo Sportello unico
previdenziale. Nelle restanti ipotesi in cui il Durc, in base alla vigente normativa, è acquisito d' ufficio
dalla pubblica amministrazione, sarà quest' ultima, qualora abbia ricevuto dall' interessato il Durc, a
dover trasmettere la relativa documentazione con Pec, agli enti competenti al rilascio del Durc. Tale
documento sarà rilasciato anche qualora l' interessato esibisca la predetta documentazione nell' ambito
del procedimento che prevede l' obbligo da parte degli enti preposti al rilascio del Durc di invitare l'
interessato a regolarizzare le cause di irregolarità, entro un termine non superiore a 15 giorni, prima di
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emettere un certificato attestante l' irregolarità medesima. La «Piattaforma per la certificazione dei
crediti» ha predisposto un' apposita funzione «verifica la capienza per l' emissione del Durc» attraverso
la quale l' operatore che deve procedere al rilascio, ha la possibilità di effettuare la verifica della
sussistenza e dell' importo dei crediti riportati nel Durc. Secondo la circolare Inps se il credito vantato
nei confronti delle p.a. è almeno pari alle somme dovute agli enti erariali, il Durc dovrà essere emesso
con l' attestazione di regolarità pur in presenza dell' indicazione dell' esposizione debitoria consolidatasi
alla data dell' emissione nei confronti di Inail, Inps e Casse edili, qualora la verifica interessi un' impresa
del settore edile. La certificazione, secondo quanto illustra l' Inps nella circolare in commento, può
essere utilizzata anche per la compensazione di somme iscritte a ruolo, ai sensi dell' art.
28­quater del dpr 29/9/1973, n. 602; al riguardo, il ministero dell' economia e delle finanze ha adottato i
relativi decreti di attuazione per consentire la piena operatività delle previsioni normative. La
certificazione può essere utilizzata, altresì, per la cessione o anticipazione del credito alle banche o agli
intermediari finanziari. Il dm 13/3/2013 ha previsto che l' interessato provveda alla preventiva estinzione
del debito contributivo indicato sul Durc affinché il credito certificato possa essere oggetto di cessione o
anticipazione; in mancanza la cessione o anticipazione possono essere effettuate a condizione che il
creditore sottoscriva contestualmente apposita delegazione di pagamento alla banca o all' intermediario
finanziario, «per provvedere al pagamento del predetto debito contributivo».
DUCCIO CUCCHI
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Bassa Romagna­ Lugo, fine settimana ricco di
iniziative presso il centro sociale "Il Tondo"
Sabato 8 febbraio danze con l'orchestra Dolce
Stagione, Domenica 9 febbraio , alle ore 10
scuola di arabo per bimbi magrebini, e alle ore
14, fino alle ore 18, musica anni '60, '70 e '80
con balli di gruppo, con la partecipazione del
dj Franco. In serata, a partire dalle ore 20,
tombola aperta a tutti. Per informazioni è
possibile telefonare al numero 0545­25661.
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Bassa Romagna ­ Cronaca­ Senologia: chieste
soluzioni immediate per l'ospedale di Lugo
Mercoledì 5 febbraio alle 20.45, nella sala
conferenze della CNA di Lugo in via
Acquacalda 37/1 si è tenuto un incontro per
dire grazie a quanti hanno contribuito alla
raccolta fondi per la macchina digitale
Mammotome, strumento necessario per le
microbiopsie alla mammella già operativa
presso l'Ospedale Umberto I di Lugo.
L'iniziativa è stata promossa dalla CNA,
unitamente alle associazioni onlus Donne
Protette, all'Associazione Pro Chirurgia e allo
IOR; ha visto inoltre la partecipazione dei tanti
volontari e volontarie che hanno raccolto le
risorse (oltre 150mila euro). All'incontro è
intervenuto anche il sindaco Raffaele Cortesi,
che ha ringraziato le associazioni e i volontari,
i quali hanno espresso profondo rammarico
per le dimissioni del dottor Cesare Magalotti,
che insieme alla sua equipe ha contribuito a
fare crescere il servizio di chirurgia senologica
a Lugo. Nei giorni scorsi Cortesi ha rivolto due
precise domande al direttore dell'Asl di
Ravenna e al presidente della conferenza
territoriale: L'Amministrazione, a nome della
cittadinanza, chiede alla direzione dell'Azienda
quali sono le iniziative e in quali tempi saranno
adottate per assicurare la necessaria e
adeguata continuità e l'indispensabile qualità
al servizio di chirurgia senologica presso l'ospedale di Lugo, garantendo anche l'organico sufficiente per
il buon funzionamento della piattaforma chirurgica locale; in secondo luogo, quale sarà il futuro del
servizio di chirurgia senologica all'interno dell'area vasta di Romagna. I sindaci della Bassa Romagna e
tutti i cittadini attendono una risposta che sia in grado di assicurare il necessario livello di qualità a un
ospedale che in questi anni si è distinto per appropriatezza delle cure e il buon rapporto con i pazienti
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Bassa Romagna ­ Cultura e Spettacoli­
Bagnacavallo: gli appuntamenti del fine settimana
con la rassegna "Cinema Palazzo Vecchio"
Continua la rassegna "Cinema Palazzo
Vecchio", che torna questo fine settimana con
due pellicole. Venerdì 7, sabato 8 e domenica
9 febbraio, sempre alle 21.15, nell'ambito delle
seconde visioni d'essai sarà proiettato La
prima neve di Andrea Segre. Inoltre, domenica
9 febbraio alle 16.30 inizierà la rassegna
Bagnacavallo Doc con la proiezione del
documentario Sugar Man di Malik Bendjelloul.
Per quanto riguarda la rassegna serale, La
prima neve è ambientato a Pergine, piccolo
paese del Trentino dove è arrivato Dani,
fuggito dal Togo e poi nuovamente costretto a
fuggire dalla Libia in fiamme. Dani ha una
figlia piccola (che gli ricorda troppo la moglie
morta per volerle davvero bene) e una meta:
Parigi. In montagna, dove ha trovato lavoro
presso un anziano apicoltore, fa la conoscenza
di Michele, un bambino che soffre ancora per
la perdita improvvisa del padre. Andrea Segre
prosegue con questo suo secondo film di
finzione, dopo Io sono Li, la personale ricerca
del rapporto tra gli esseri umani e i luoghi che
ne ospitano le vicende sia che vi
appartengano dalla nascita sia che vi siano
giunti per i rovesci della sorte. Tema di Sugar
Man è invece la storia vera (e incredibile) del
cantautore folk americano, nato a Detroit, ma
di origini messicane, Sixto (Jesus) Rodriguez. Il musicista pubblica due soli album, Cold Fact (1970) e
Coming from Reality (1971), di scarso o nessun successo in patria, ma che anno avuto una
straordinaria e misconosciuta risonanza e diffusione nel Sud Africa delle lotte anti Apartheid dove,
complici le tematiche sociali e la poetica libertaria dei suoi brani, fu ispirazione per la controcultura
musicale Afrikaans che si batteva per i diritti civili. La pellicola ha vinto il Premio Oscar 2013 come
Miglior documentario. La rassegna Cinema Palazzo Vecchio è articolata in tre parti: la sezione dedicata
alle seconde visioni di produzioni d'essai, che darà grande spazio al cinema italiano di qualità, con i film
proposti il venerdì, il sabato e la domenica alle 21.15; La città dei bambini va al cinema, proposta ogni
quindici giorni la domenica pomeriggio alle 16.30. Infine Bagnacavallo doc, nell'ambito dell'ottava
edizione di Doc in Tour: si tratta di una rassegna nata per promuovere la diffusione del documentario
sul territorio regionale ed è curata da Regione Emilia­Romagna, Fice e Documentaristi Emilia­Romagna
e Fondazione Cineteca di Bologna. Bagnacavallo Doc sarà proposta ogni 15 giorni, la domenica
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pomeriggio alle 16.30, in alternanza con la proiezione per le famiglie. Le serate in compagnia delle
seconde visioni proseguiranno il 14, 15 e 16 febbraio con Blue Valentine di Derek Cianfrance; il 21, 22 e
23 febbraio Via Castellana Bandiera di Emma Dante; il 28 febbraio, l'1 e 2 marzo arriva Oh boy, un caffè
a Berlino di Jan Ole Gerster; il 7, 8 e 9 marzo Gravity di Alfonso Cuarón; il 14, 15 e 16 marzo Sacro
GRA di Gianfranco Rosi; il 21, 22 e 23 marzo Starbuck ­ 533 figli e non saperlo di Ken Scott; il 28, 29 e
30 marzo Prisoners di Denis Villeneuve; il 4, 5 e 6 aprile Gloria di Sebastian Lelio; l'11, 12 e 13 aprile La
vita di Adele di Abdel Kechiche; chiuderà il ciclo L'intrepido di Gianni Amelio, che sarà proiettato il 18,
19 e 20 aprile. La città dei bambini va al cinema, iniziata domenica 2 febbraio con I Croods, continuerà
con I sospiri del mio cuore di Yoshifumi Kondo e Hayao Miyazaki (16 febbraio), Turbo di David Soren (2
marzo), La carica dei 101 di Wolfgang Reitherman (16 marzo), Titeuf ­ Il film di Philippe Chappuis (30
marzo) e, per chiudere, Cenerentola di Wilfred Jackson il 13 aprile. I documentari per gli appuntamenti
con Bagnacavallo Doc torneranno il 23 febbraio con Mario Mazzotti che presenterà la pellicola
autoctona Bagnacavallo... un nome, un volto nel cinema italiano; il 9 marzo Viaggetto nella pianura di
Francesco Conversano e Nene Grignaffini; il 23 marzo 1 mappa per 2 di Roberto Montanari e Danilo
Caracciolo; il 6 aprile Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro di Davide Maffei; chiuderà il ciclo
il 20 aprile The Human Horses di Rosario Simanella e Marco Landini. La rassegna Cinema Palazzo
Vecchio è curata da Gianni Gozzoli, Ivan Baiardi e Alan Angelini dell'associazione Cinecircolo
Fuoriquadro, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Il programma potrà subire variazioni. Il
biglietto intero costa 5 euro, ridotto a 4 euro; l'ingresso per i documentari pomeridiani è di 3,50 euro. Per
informazioni, telefono 392 5716202, email [email protected], oppure visitare il sito
www.cinemabagnacavallo.blogspot.com
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Lugonotizie.it
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Cotignola, sabato un laboratorio di disegno e collage
I bambini lavoreranno all'interno della mostra
Invera, ispirandosi alle opere esposte Sabato
8 febbraio a Palazzo Sforza a Cotignola dalle
16.30 alle 18 si terrà il laboratorio "Ho visto
coso...", per bambini dai 5 anni in su. Il
laboratorio si svolgerà all'interno della mostra
Invera di Giuliano Guatta, Giovanni Lanzoni e
Antonella Piroli, che ha inaugurato domenica 2
febbraio, e sarà incentrato sui collage di
Lanzoni e sui disegni di Guatta. Quello di
sabato sarà il quarto laboratorio organizzato
dall'inizio dell'anno dalla scuola Arti e Mestieri
di Cotignola e che continueranno durante
l'anno: dalle collezioni del museo civico, al
colore squillante di Magnani, alla passione per
la musica di Luigi Varoli, dai leggendari Sforza
alla manipolazione dell'argilla, uno dei
materiali prediletti dal maestro cotignolese.
Sfruttando la vicinanza tra il museo, le case di
Varoli e Magnani, e la scuola Arti e Mestieri, si
faranno incursioni e brevi visite tematiche che
introdurranno al laboratorio e stimoleranno la
conoscenza del territorio, storia e peculiarità
del luogo, intrecciando questi aspetti con
aperture e tracce che permetteranno i bambini
di collegare le cose viste al museo a sguardi
contemporanei. Il laboratorio è a cura della
scuola Arti e mestieri di Cotignola e
dell'associazione Selvatica. La prenotazione è obbligatoria, con ingresso a 2 euro per l'acquisto dei
materiali. Per informazioni e prenotazioni, chiamare lo 0545 908879, oppure 0545 42110; email
[email protected].
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7 febbraio 2014
Settesere.it
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La «Mostra» di Simona Marchini sabato 8 a
Conselice |
Tra un Leoncillo e un «taglio» di Lucio Fontana
­ quello classico del «questo lo dipingevo
anch'io!» ­, Simona Marchini calcherà il palco
del palco del teatro Comunale di Conselice
sabato 8 febbraio alle 21, in una tappa della
seconda tournée dello spettacolo La Mostra,
scritto dall'attrice romana insieme a Claudio
Pallottini per la regia del grande Gigi Proietti.
Sul palco la Marchini, coadiuvata da Alessio
Sardelli e dal pianoforte di Andrea Bianchi,
racconterà cin modo ironico e scanzonato la
sua vita, fra arte, musica lirica, balletto e la
passione sfrenata per Don Lurio. Una vita
comica tutta da raccontare, trovando magari
anche il tempo per riflettere sul ruolo dell'arte
nel nostro Paese.
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7 febbraio 2014
Lugonotizie.it
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Alla primaria S. Giuseppe di Lugo corsi di
formazione su rianimazione di emergenza
Sabato 8 febbraio dalle ore 8.30 alle ore 10.00
(sessione 1) e dalle ore 10.15 alle ore 11.45
(sessione 2) nei locali del teatro della scuola
primaria San Giuseppe di Lugo, si terranno
due corsi di formazione alle tecniche di
rianimazione di emergenza, respirazione
cardio polmonare e disostruzione delle vie
respiratorie (manovra di Heimlich). I corsi
saranno rivolti agli alunni delle classi quarte e
quinte della scuola primaria e a tutti i genitori e
gli insegnanti che vorranno partecipare.
L'attività di formazione sarà del tutto gratuita e
verrà messa a disposizione dal Lions Club di
Lugo.
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7 febbraio 2014
Lugonotizie.it
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Domenica 9 febbraio teatro dialettale alla casa
protetta di Bagnacavallo
Domenica 9 febbraio alle 15.30 è in
programma l'atteso appuntamento con il teatro
dialettale alla casa protetta F.lli Bedeschi di
Bagnacavallo, un'iniziativa che si rinnova da
sei anni grazie al generoso contributo del
Lions Club di Bagnacavallo. La compagnia
Amici del teatro di Cassanigo presenterà agli
ospiti della struttura e a quanti vorranno
partecipare la sua nuova produzione A voi fé e
cuntadè, commedia dialettale in tre atti per la
regia di Francesco Zoli. Ci troviamo a
Cassanigo, piccola parrocchia di campagna
fra Faenza e Cotignola, in una primavera­
estate sul finire degli anni Cinquanta, nella
sala da pranzo di Tugnò che sta a mezzadria.
Si parlerà dell'amore per il lavoro della terra,
del desiderio di un altro modo di vivere, del
superamento delle differenze sociali nella
speranza di un'umanità migliore. Lo spettacolo
è aperto a tutti. L'iniziativa fa parte delle
proposte di animazione organizzate dall'Asp
dei Comuni della Bassa Romagna nelle
proprie strutture. La casa protetta F.lli
Bedeschi è in via Naviglio Superiore 30/b a
Bagnacavallo.
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7 febbraio 2014
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Fine settimana ricco di iniziative presso il centro
sociale "Il tondo" di via Lumagni a Lugo
Proseguono le iniziative presso il Centro
Sociale "Il Tondo", in via Lumagni, luogo di
aggregazione che vanta circa 800 iscritti e che
svolge attività per 365 giorni l'anno. Sabato 8
febbraio danze con l'orchestra "Dolce
Stagione", domenica 9 febbraio, alle ore 10
scuola di arabo per bimbi magrebini, e alle ore
14, fino alle ore 18, musica anni '60, '70 e '80
con balli di gruppo, con la partecipazione del
dj Franco. In serata, a partire dalle ore 20,
tombola aperta a tutti. Per informazioni è
possibile telefonare al numero 0545­25661.
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7 febbraio 2014
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Al Teatro Binario di Cotignola prosegue la rassegna
dedicata ai bambini con "Emanuele e il lupo"
Prosegue con una novità la rassegna dedicata
alle famiglie che l'associazione Cambio
Binario, con il Patrocinio del Comune di
Cotignola, programma al Teatro Binario.
Sabato 8 febbraio alle 20.45, la Compagnia
NATA di Arezzo porterà in scena uno
spettacolo, con attori e pupazzi, divertente e
dalla trama assolutamente originale, dal titolo
"Emanuele e il lupo". Lasciata la casa dei suoi
genitori, il giovane Emanuele si mette in
viaggio e, quando arriva in un bosco, decide di
fermarsi. Comincia a costruire la sua casa in
una luminosa radura ma non sa che un lupo,
nascosto tra i cespugli, lo sta spiando. Il lupo
vorrebbe mangiarsi Emanuele ma ha paura
del suo bastone, del suo coltello ed è
incuriosito dal suo libro, dalla pentola che
porta con sé e dal suo... orto dal quale
sembrano uscire cibi profumatissimi. I due
sconosciuti cominciano a osservarsi, si
avvicinano, si annusano, si raccontano, poi un
giorno il lupo tenta di mangiarsi Emanuele,
ma, ahimé o per fortuna, succede un
imprevisto che li farà diventare... amici. In
effetti la solitudine è una brutta bestia. Quella
di sabato è una proposta teatrale che offre
l'opportunità di passare una serata allegra
fuori casa con i propri bambini. Il costo del
biglietto è di 5 euro. La biglietteria del teatro Binario sarà aperta mezz'ora prima di ogni spettacolo. Per
informazioni e prenotazioni: 373 5324106, oppure [email protected].
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Gli appuntamenti del fine settimana a Bagnacavallo
con il cinema di Palazzo Vecchio
Continua la rassegna "Cinema Palazzo
Vecchio", che torna questo fine settimana con
due pellicole Venerdì 7, sabato 8 e domenica
9 febbraio, sempre alle 21.15, nell'ambito delle
seconde visioni d'essai sarà proiettato "La
prima neve" di Andrea Segre. Inoltre,
domenica 9 febbraio alle 16.30 inizierà la
rassegna "Bagnacavallo Doc" con la
proiezione del documentario "Sugar Man" di
Malik Bendjelloul. Per quanto riguarda la
rassegna serale, "La prima neve" è ambientato
a Pergine, piccolo paese del Trentino dove è
arrivato Dani, fuggito dal Togo e poi
nuovamente costretto a fuggire dalla Libia in
fiamme. Dani ha una figlia piccola (che gli
ricorda troppo la moglie morta per volerle
davvero bene) e una meta: Parigi. In
montagna, dove ha trovato lavoro presso un
anziano apicoltore, fa la conoscenza di
Michele, un bambino che soffre ancora per la
perdita improvvisa del padre. Andrea Segre
prosegue con questo suo secondo film di
finzione, dopo "Io sono Li", la personale ricerca
del rapporto tra gli esseri umani e i luoghi che
ne ospitano le vicende sia che vi
appartengano dalla nascita sia che vi siano
giunti per i rovesci della sorte. Tema di "Sugar
Man" è invece la storia vera (e incredibile) del
cantautore folk americano, nato a Detroit, ma di origini messicane, Sixto (Jesus) Rodriguez. Il musicista
pubblica due soli album, Cold Fact (1970) e Coming from Reality (1971), di scarso o nessun successo
in patria, ma che anno avuto una straordinaria e misconosciuta risonanza e diffusione nel Sud Africa
delle lotte anti Apartheid dove, complici le tematiche sociali e la poetica libertaria dei suoi brani, fu
ispirazione per la controcultura musicale Afrikaans che si batteva per i diritti civili. La pellicola ha vinto il
Premio Oscar 2013 come Miglior documentario. La rassegna "Cinema Palazzo Vecchio" è articolata in
tre parti: la sezione dedicata alle seconde visioni di produzioni d'essai, che darà grande spazio al
cinema italiano di qualità, con i film proposti il venerdì, il sabato e la domenica alle 21.15; "La città dei
bambini va al cinema", proposta ogni quindici giorni la domenica pomeriggio alle 16.30. Infine
"Bagnacavallo doc", nell'ambito dell'ottava edizione di "Doc in Tour": si tratta di una rassegna nata per
promuovere la diffusione del documentario sul territorio regionale ed è curata da Regione Emilia­
Romagna, Fice e Documentaristi Emilia­Romagna e Fondazione Cineteca di Bologna. "Bagnacavallo
Doc" sarà proposta ogni 15 giorni, la domenica pomeriggio alle 16.30, in alternanza con la proiezione
per le famiglie. Le serate in compagnia delle seconde visioni proseguiranno il 14, 15 e 16 febbraio con
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"Blue Valentine" di Derek Cianfrance; il 21, 22 e 23 febbraio "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante;
il 28 febbraio, l'1 e 2 marzo arriva "Oh boy, un caffè a Berlino" di Jan Ole Gerster; il 7, 8 e 9 marzo
"Gravity" di Alfonso Cuarón; il 14, 15 e 16 marzo "Sacro GRA" di Gianfranco Rosi; il 21, 22 e 23 marzo
"Starbuck ­ 533 figli e non saperlo" di Ken Scott; il 28, 29 e 30 marzo "Prisoners" di Denis Villeneuve; il
4, 5 e 6 aprile "Gloria" di Sebastian Lelio; l'11, 12 e 13 aprile "La vita di Adele" di Abdel Kechiche;
chiuderà il ciclo "L'intrepido" di Gianni Amelio, che sarà proiettato il 18, 19 e 20 aprile. "La città dei
bambini va al cinema", iniziata domenica 2 febbraio con "I Croods", continuerà con "I sospiri del mio
cuore" di Yoshifumi Kondo e Hayao Miyazaki (16 febbraio), "Turbo di David Soren (2 marzo), "La carica
dei 101" di Wolfgang Reitherman (16 marzo), "Titeuf ­ Il film" di Philippe Chappuis (30 marzo) e, per
chiudere, "Cenerentola" di Wilfred Jackson il 13 aprile. I documentari per gli appuntamenti con
"Bagnacavallo Doc" torneranno il 23 febbraio con Mario Mazzotti che presenterà la pellicola "autoctona"
"Bagnacavallo... un nome, un volto nel cinema italiano"; il 9 marzo "Viaggetto nella pianura" di
Francesco Conversano e Nene Grignaffini; il 23 marzo "1 mappa per 2" di Roberto Montanari e Danilo
Caracciolo; il 6 aprile "Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro" di Davide Maffei; chiuderà il
ciclo il 20 aprile "The Human Horses" di Rosario Simanella e Marco Landini. La rassegna "Cinema
Palazzo Vecchio" è curata da Gianni Gozzoli, Ivan Baiardi e Alan Angelini dell'associazione Cinecircolo
Fuoriquadro, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Il programma potrà subire variazioni. Il
biglietto intero costa 5 euro, ridotto a 4 euro; l'ingresso per i documentari pomeridiani è di 3,50 euro. Per
informazioni, telefono 392 5716202, email [email protected], oppure visitare il sito
www.cinemabagnacavallo.blogspot.com
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7 febbraio 2014
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Bagnacavallo / I recenti fatti di cronaca saranno
approfonditi in Provincia, rassicura il Prefetto
Queste le parole del neo Prefetto Fulvio Della
Rocca al sindaco di Bagnacavallo, Laura
Rossi, sul tema sicurezza Questa mattina il
sindaco Laura Rossi ha chiesto e ottenuto dal
Prefetto di Ravenna Fulvio Della Rocca un
incontro dedicato alla situazione di
Bagnacavallo, in virtù dei recenti fatti di
cronaca inerenti la sicurezza che hanno
interessato il territorio. Il Sindaco ha
manifestato la preoccupazione
dell'Amministrazione comunale e dei cittadini
per i furti in abitazioni ed esercizi commerciali
e per i recenti episodi che si sono verificati nel
centro storico e hanno visto coinvolte due
donne. Nell'esprimere solidarietà alle persone
interessate, il Sindaco ha chiesto alle forze
dell'ordine un impegno straordinario per
individuare e arrestare i colpevoli e restituire ai
cittadini serenità e tranquillità. Fulvio Della
Rocca ha garantito che gli episodi di
Bagnacavallo saranno posti all'ordine del
giorno in sede del prossimo Comitato
provinciale per l'ordine e la sicurezza
pubblica. Ha quindi assicurato massima
attenzione al problema, con ampia
disponibilità e apertura nei confronti delle
persone, ritenendo obiettivo prioritario del suo
operare quello di "dare tranquillità ai cittadini"
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7 febbraio 2014
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"Ferrari" in mostra a Lugo. All'Enò esposizione
fotografica dedicata alla mitica auto sportiva
Esposte le opere di Amalio Alberighi In attesa
che riprenda il Campionato Mondiale di
Formula 1, i tanti appassionati e tifosi della
Ferrari si potranno "consolare" visitando la
mostra fotografica ospitata nel locali dell'Enò
di Lugo (via Magnapassi 30, angolo via
Tellarini). "Il Mito" è il titolo dell'esposizione
delle opere di Amalio Alberighi, che saranno
visibili dal 7 febbraio fino a metà marzo 2014.
Le immagini fotografiche in mostra a Lugo
sono state scattate al Museo della Ferrari di
Maranello. "Per esaltare visivamente la
velocità, la potenza e l'eleganza di questo mito
made in Italy ­ spiega lo stesso Alberighi ­ in
post­produzione ho usato una tecnica nella
quale si esalta l'aspetto grafico della foto
stampandole poi su un materiale speciale in
formato 70x46 centimetri".
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7 febbraio 2014
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Aumentati i tipi di rifiuti pericolosi conferibili alle
Stazioni Ecologiche
Obiettivo: una gestione più virtuosa del loro
ciclo di vita Dall'inizio di febbraio sono
aumentate le tipologie di rifiuti conferibili nelle
Stazioni Ecologiche (Centri di Raccolta) di
Ravenna, Cervia e Russi. Si tratta di un nuovo
servizio che Hera mette a disposizione dei
cittadini del territorio e che consente di
accogliere e avviare correttamente a recupero
una più ampia gamma di Rifiuti Urbani
Pericolosi di origine domestica. In particolare,
in tutte le 12 Stazioni Ecologiche si possono
portare anche contenitori T/F (vuoti o con
minimo residuo secco, che riportano i simboli
"Tossico, Infiammabile, Irritante e Corrosivo) e
i contenitori in pressione (bombolette spray).
Molti Centri ritireranno anche detergenti e
presso le stazioni ecologiche di Ravenna
Nord, Russi, Cervia e Mezzano sarà possibile
conferire imballaggi contenenti: solventi, acidi
e alcalini. Queste nuove tipologie vanno ad
aggiungersi ai seguenti rifiuti pericolosi di
origine domestica: vernici e inchiostri, filtri olio,
pesticidi, le pile esauste, toner e cartucce per
stampanti, gli accumulatori e batterie al
piombo e i farmaci scaduti. I rifiuti pericolosi,
se vengono abbandonati o smaltiti in maniera
non corretta, sono altamente inquinanti e
pericolosi. Per questo devono essere raccolti
separatamente per poter essere trattati in sicurezza e in maniera specifica, secondo una direttiva Ue,
che rende obbligatorio il loro smaltimento. Hera, che si occupa della raccolta, affida poi batterie e pile a
consorzi specializzati che si occupano del recupero e di una gestione virtuosa del ciclo di vita di questi
rifiuti. Fatta eccezione per gli imballaggi di T/F conferiti vuoti, le confezioni dei rifiuti pericolosi di utilizzo
domestico (contenitori/barattoli/flaconi) devono essere consegnate ben chiuse e integre, in modo da
evitare il rischio di fuoriuscita del contenuto. Devono riportare in maniera chiara e leggibile,
l'etichettatura originaria in modo da essere correttamente identificati. Per ulteriori informazioni sulle
Stazioni Ecologiche (Centri di Raccolta), sugli orari di apertura, sui materiali conferibili e più in generale
sulle attività di "raccolta differenziata", è possibile rivolgersi al Servizio Clienti 800.999.500 (attivo dal
lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18; per le chiamate da cellulare, rivolgersi al
numero non gratuito 199.199.500, attivo negli stessi orari; chiamata a pagamento costi variabili in base
all'operatore e al profilo tariffario scelto), oppure collegarsi al sito www.gruppohera.it e
www.ilrifiutologo.it.
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7 febbraio 2014
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Unione: "Per i fiumi, priorità alla sicurezza"
I sindaci incontrano l'Ing. Caterina Mancusi,
responsabile del Servizio Tecnico Bacino
Reno: programmati interventi di manutenzione
ordinaria e messa in sicurezza dei fiumi Senio
e Santerno Questa mattina i sindaci
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna
hanno incontrato l'ingegner Caterina Mancusi
responsabile del Servizio Tecnico Bacino
Reno, che si occupa della gestione degli alvei
fluviali che attraversano il territorio della Bassa
Romagna. L'incontro è stato un'occasione per
esaminare l'attuale situazione dei fiumi Senio e
Santerno, alla luce dei recenti avvenimenti. Il
dirigente ha rimarcato che sono programmati
stanziamenti per attività di manutenzione
ordinaria, per la messa in sicurezza di diversi
tratti ritenuti più importanti. Permangono
tuttavia alcune criticità per le emergenze che
l'Unione sta affrontando: "È acclarato che
riparare ai danni sia molto più costoso che
mettere in sicurezza un territorio attraverso
una corretta pianificazione preventiva ­ ha
dichiarato il sindaco Raffaele Cortesi ­. Al
primo posto va messa la sicurezza idraulica
del territorio, superando le distanze tra i vari
enti. Occorre trovare la giusta compatibilità tra
sicurezza e vincoli ambientali. Ci faremo
perciò promotori di un incontro urgente con la
Regione e la Provincia; al tempo stesso, occorrono le risorse sufficienti a una programmazione di lungo
periodo"
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7 febbraio 2014
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Lugo, Lista Civica per la Buona Politica incontra i
cittadini di centro, quartieri e frazioni
La lista Civica per la Buona Politica, dopo la
presentazione di Silvano Verlicchi come
candidato a Sindaco, entra nel vivo
dell'operatività politica ed organizzativa. È
stato definito il Comitato Elettorale ed i
responsabili di Programma, Comunicazione,
Organizzazione e Fund raising che
affiancheranno Verlicchi durante tutte le attività
ed iniziative della campagna elettorale. "Una
campagna che si presenta lunga ed
impegnativa ­ scrivono dalla lista civica ­
perchè non intendiamo lasciare nulla al caso e
soprattutto vogliamo contattare in maniera
capillare, oltre a Categorie ed Associazioni, i
cittadini elettori". Per il mese di febbraio la lista
civica per la Buona Politica ha messo in
calendario ben 11 incontri con i consigli di
Circoscrizione ed i cittadini del Centro storico,
dei Quartieri di Lugo e di tutte le Frazione del
Comune; si inizia il 10 a Lugo alla Sala del
Carmine per finire il 27 a Voltana. "Vogliamo
dialogare e confrontarci con al gente per
favorire un confronto aperto sui problemi e
mettere finalmente il punto di vista dei cittadini
al centro del dibattito ­ scrivono ­ solo in
questo modo si potrà determinare un reale
cambiamento che parta da basso e sia
aderente alle esigenze del territorio. La lista
Civica per la Buona Politica vuole essere alternativa al modo di fare politica che ha caratterizzato Lugo
negli ultimi anni ed anche l'inizio di questa campagna elettorale; non ci interessano le polemiche, le
contrapposizioni e sottolineare solamente quello che non hanno fatto gli altri, intendiamo proporre delle
soluzioni ai problemi che la società civile, della quale siamo espressione, vive ogni giorno sulla propria
pelle. Le problematiche delle varie categorie professionali sono diverse tra di loro, le esigenze del
centro della città non sono le stesse delle frazioni; per questo faremo questa prima serie di incontri nei
quali raccogliere elementi per la preparazione del programma che poi, tra aprile e maggio, torneremo
ad illustrare a tutti i cittadini elettori. Alcuni ci dicono che questo è un modo vecchio di fare politica, ma
non conosciamo altra via per sapere cosa pensa e di cosa ha bisogno la gente, che quello di parlare
direttamente con loro. Certo è un percorso lungo e faticoso, ma la squadra che abbiamo messo
assieme è forte, determinata e coesa oltre che aperta a ricevere il contributo di tutti coloro che sono
interessati a questa battaglia per un concreto cambiamento del nostro Comune".
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7 febbraio 2014
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Senologia: dopo le dimissioni del dr. Magalotti,
servono soluzioni immediate per l'Ospedale di Lugo
In vista dell'abbandono del dottor Cesare
Magalotti è necessario preservare la qualità
del servizio Ieri, mercoledì 5 febbraio alle
20.45, nella sala conferenze della CNA di Lugo
in via Acquacalda 37/1 si è tenuto un incontro
per dire "grazie" a quanti hanno contribuito alla
raccolta fondi per la macchina digitale
"Mammotome", strumento necessario per le
microbiopsie alla mammella già operativa
presso l'Ospedale Umberto I di Lugo.
L'iniziativa è stata promossa dalla CNA,
unitamente alle associazioni onlus Donne
Protette, all'Associazione Pro Chirurgia e allo
IOR; ha visto inoltre la partecipazione dei tanti
volontari e volontarie che hanno raccolto le
risorse (oltre 150mila euro). All'incontro è
intervenuto anche il sindaco Raffaele Cortesi,
che ha ringraziato le associazioni e i volontari,
i quali hanno espresso profondo rammarico
per le dimissioni del dottor Cesare Magalotti,
che insieme alla sua equipe ha contribuito a
fare crescere il servizio di chirurgia senologica
a Lugo. Nei giorni scorsi Cortesi ha rivolto due
precise domande al direttore dell'Asl di
Ravenna e al presidente della conferenza
territoriale: "L'Amministrazione, a nome della
cittadinanza, chiede alla direzione dell'Azienda
quali sono le iniziative e in quali tempi saranno
adottate per assicurare la necessaria e adeguata continuità e l'indispensabile qualità al servizio di
chirurgia senologica presso l'ospedale di Lugo, garantendo anche l'organico sufficiente per il buon
funzionamento della piattaforma chirurgica locale; in secondo luogo, quale sarà il futuro del servizio di
chirurgia senologica all'interno dell'area vasta di Romagna". I sindaci della Bassa Romagna e tutti i
cittadini attendono una risposta che sia in grado di assicurare il necessario livello di qualità a un
ospedale che in questi anni si è distinto per appropriatezza delle cure e il buon rapporto con i pazienti
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7 febbraio 2014
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Tre borse di studio da duemila euro per i neoiscritti
all'Università
Scienze, statistica e ingegneria le tre facoltà
per potere accedere ai contributi Sono in
arrivo tre borse di studio da 2mila euro
ciascuna per i neoiscritti a università con
indirizzo scientifico, di statistica o di
ingegneria: la Fondazione Alemanno Fantini e
Margherita Orselli di Lugo erogherà infatti una
borsa di studio a studenti universitari e gestirà
anche l'assegnazione di due borse di studio
offerte da altrettanti enti e privati: il Rotary
Club di Lugo e la ditta Cora di Barbiano. La
prima borsa di studio (messa a disposizione
dalla Fondazione Fantini­Orselli) è riservata a
studenti meritevoli e meno abbienti iscritti in
Italia a università o istituti dell'ordine
universitario limitatamente alle facoltà a
indirizzo scientifico. La borsa di studio è
riservata a studenti iscritti o che intendano
iscriversi al primo anno di un corso
universitario o che sono già iscritti agli anni
successivi (laurea e laurea magistrale): sono
esclusi gli studenti universitari fuori corso
nell'anno accademico 2013/2014. La seconda
borsa di studio, messa a disposizione dalla
Cora di Barbiano, sarà da destinare a uno
studente che si è iscritto nell'anno accademico
2013/2014 al primo anno di una facoltà
scientifica di una università italiana con
preferenza alla facoltà di Scienze statistiche. Infine, la borsa messa a disposizione dal Rotary Club
Lugo, sarà da destinare a uno studente che si è iscritto nell'anno accademico 2013/2014 al primo anno
di una facoltà scientifica di una Università italiana con preferenza alla facoltà di Ingegneria (corso di
laurea in ingegneria elettrica o elettronica). Gli studenti dovranno far pervenire la propria domanda di
accesso alla graduatoria entro il 5 aprile 2014, presso la residenza municipale di Lugo (Servizio
Promozione Urbana ­ piazza Martiri 1, telefono 0545 38378). Al fine di agevolare la compilazione della
domanda è possibile ritirare sia uno schema di domanda, sia uno schema del curriculum
scolastico/universitario presso gli Uffici URP e Servizio promozione urbana, oppure consultando il sito
www.comune.lugo.ra.it. La Fondazione Fantini Orselli si riserva la facoltà di prevedere ulteriori borse di
studio in rapporto alle domande pervenute e alle disponibilità economiche messe a disposizione. La
borsa messa a disposizione dalla Fondazione Fantini Orselli è riservata studenti che presentino una
dichiarazione ISEE inferiore o pari a 25mila euro (condizione non necessaria per le borse messe a
disposizione da Rotary e Cora). CENNI SULLA FONDAZIONE La Fondazione Fantini Orselli, costituita
a Lugo e presieduta, per volontà del fondatore Alemanno Fantini, dal sindaco della città, si pone
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l'obiettivo di promuovere gli studi scientifici attraverso l'assegnazione di borse di studio annue, da
concedere a studenti universitari che ne abbiano necessità e particolarmente meritevoli. Oltre al sindaco
di Lugo, fanno parte del consiglio di amministrazione della Fondazione il direttore del gruppo Cassa di
Risparmio di Cesena (Banca di Romagna) il direttore del Credito Cooperativo Provincia di Ravenna, il
direttore della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, i dirigenti delle scuole
superiori di Lugo e tutti coloro che il consiglio stesso a maggioranza assoluta ritiene idonei. Con la
consegna delle borse di studio, il consiglio di amministrazione attua la volontà del fondatore di favorire
l'istruzione e la cultura, volontà che ben si colloca nella tradizione storica del territorio lughese, a
cominciare da Fabrizio Trisi. Nello spirito del nuovo statuto la Fondazione diventa per la città di Lugo e
per i Comuni dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna un soggetto attivo e flessibile delle politiche
di sviluppo della competitività scientifica e tecnologica del territorio.
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7 febbraio 2014
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Sedi Inps e Inail a Lugo, nessuna chiusura in vista
nel breve periodo
Il presidente dell'Unione dei Comuni Raffaele
Cortesi ha incontrato i dirigenti responsabili
dei due Enti dopo le voci dei giorni scorsi sulla
eliminazione di questi presidi Il presidente
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Raffaele Cortesi ha incontrato martedì mattina
in Rocca a Lugo i dirigenti responsabili delle
sedi locali di Inps e Inail. L'incontro è stato
voluto per verificare le intenzioni di questi enti
ritenuti importanti per il territorio, in seguito
alle ipotesi sorte nelle ultime settimane sulla
potenziale chiusura degli uffici di Lugo. Una
formale richiesta di chiarimenti era stata
espressa dalla giunta dell'Unione dei Comuni
della Bassa Romagna il 30 gennaio 2014. Per
Inps erano presenti all'incontro Daniela
Casanova, dirigente provinciale, e Leonardo
Ciavattone, dirigente della sede di Lugo. Per
Inail erano invece presenti Alfio Sarain,
dirigente di Ravenna, Faenza, Lugo, e ad
interim della sede Inail di Ferrara, e Cinzia
Brusa, responsabile della sede di Lugo.
Dall'incontro è emerso quanto segue: per Inps
non esistono al momento programmi di
modifica o di chiusura della sede lughese. Per
Inail esiste al contrario una ipotesi di
declassamento dell'ufficio lughese: tuttavia, si
tratta di un piano d'azione che andrà
riconsiderato e confermato solamente nei prossimi anni, dunque non sono previste chiusure nel breve
periodo. Cortesi ha chiesto ai dirigenti delle due agenzie di prendere atto della posizione presa dai
sindaci dell'Unione, ribadendo l'importanza dei presidi locali di Inps e Inail; a tale proposito, ha chiesto
di riportare in sede nazionale la richiesta di rivedere i piani strutturali di Inail e di riconsiderare l'ipotesi
di mantenere il servizio su Lugo.
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7 febbraio 2014
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Unione / I Sindaci incontrano il nuovo Prefetto di
Ravenna
Fulvio Della Rocca era già stato in provincia 7
anni fa: "Lieto di essere di nuovo sul territorio"
Questa mattina nella sala del consiglio della
Rocca di Lugo i sindaci dell'Unione dei
Comuni hanno incontrato il neo Prefetto di
Ravenna Fulvio Della Rocca. Al Prefetto è
stata presentata l'Unione, con particolare
attenzione ai passi avanti fatti negli ultimi anni
in termini di riorganizzazione dei servizi. Per
Della Rocca si tratta di un ritorno, in quanto tra
il luglio del 2003 e il gennaio del 2007 ha
ricoperto l'incarico di Questore di Ravenna.
"Sono molto contento di tornare in questo
territorio, con questa nuova dimensione
istituzionale dell'Unione dei Comuni ­ ha
dichiarato il Prefetto ­. Un'esperienza molto
apprezzabile a livello amministrativo nazionale
per i risultati che ha conseguito". È previsto un
prossimo incontro del comitato provinciale per
la sicurezza e l'ordine pubblico che si terrà a
Lugo per esaminare le problematiche relative
agli episodi di furti e rapine che hanno turbato
la tranquillità del territorio, al fine di adottare
tutte le misure di prevenzione possibili
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Sì, leghiamo i
parlamentari ai loro scranni
Forse l'idea non è poi del tutto male,
facciamoli legare dagli uscieri ai loro scranni
(mi pare abbiano un altezza minima per
essere assunti!), le poche volte che ci vanno,
in Parlamento: non sono di un altro Pianeta!
Ce l'immaginiamo uno studente che gira in
classe con bavagli, cartelloni, manette? Un
impiegato pubblico, ma ancora peggio privato,
che dice "Io esco, esco dall'aula, dal posto di
lavoro, torno se mi pare??". Il gettone a lor
signori, glielo danno anche quando sono stati
dentro e se ne vanno, lo stipendio sicuramente
sì ! L'abbandono dell'aula nella quale li
abbiamo mandati, hanno l'onore di essere stati
mandati da chi detiene il potere della gestione
della Cosa Pubblica, noi, fortunatamente nei
Consigli Comunali, il livello più basso delle
Istituzioni, quello più vicino ai cittadini, dove la
distanza tra società civile ed amministratore
pubblico è la più piccola, è ancora considerato
un atto di estrema gravità, è ancora raro. Dove
questa distanza è la massima, a Roma,
succede una seduta sì e una seduta sì....più si
sale, più si perde la testa, ma fortunatamente
possiamo cambiarli, ci mancherebbe anche
che non fosse così! Questi, a parte i pochi che
sono venuti dalle Primarie del Pd, li hanno
scelti gli amici dirigenti dei loro partiti. Pochi
non perchè il Pd ne abbia pochi, ma perchè molti di loro sono stati ancora scelti dai dirigenti del partito.
La prossima volta, quelli del Pd, li vogliamo tutti scelti da noi, con le Primarie, il vero strumento che
abbiamo, per esercitare, a tutti i livelli, il nostro potere costituzionale di scelta dei nostri amministratori, a
partire, prima di tutto, dal livello più basso, i consiglieri comunali. A Lugo fu così cinque anni fa con
un'operazione politica di grande successo che portò ampio consenso al Pd e che portò in Consiglio
Comunale, appunto, "volti nuovi". Bellina la riunione in via Matteotti in cui in quattro, davanti alla tastiera
butteranno giù i 24 nomi della "loro" lista per il Consiglio Comunale, facendo ampio uso del copia e
incolla, "Questo sì? no, forse meglio di no, meglio questa".... Ha disturbato che cinque anni fa diversi
che in via Matteotti volevano in Consiglio, nelle Primarie siano stati invece battuti? Non è certo piacevole
dover prendere atto che dopo cinque anni sul tema della partecipazione, dello stimolo alla
partecipazione nei confronti degli elettori, delle scesa in campo della società civile, si sia tornati indietro,
con un'operazione che in politica si chiama restaurazione e non è certo quello che hanno detto di volere,
solo pochi giorni fa, l'8 dicembre, il 70 per cento degli elettori lughesi del PD. Arrigo Antonellini
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Una donna il candidato
a Sindaco di Lugo per il centro destra?
C'è "fame" di sapere quali saranno i candidati
a Sindaco di Lugo, a Sindaco del "Comune
della Bassa Romagna", anche se potrebbe
accadere che venga cambiata la "regola" che
sia il Sindaco di Lugo ad essere il Presidente
dell'Unione. Un'eventualità molto probabile se
noi lughesi dovessimo scegliere un Sindaco
che "la dove si puote", venisse giudicato non
sufficientemente "pesante". Sarebbe giusto e
corretto conoscerli tutti in tempi brevi, i
candidati. Trattasi di un scelta che, come si
dice, merita di essere "attentamente
ponderata". Al secondo posto, ieri, le Primarie
di Massa Lombarda: sempre la politica ai
vertici dell'interesse in questi giorni
preelettorali delle elezioni più importanti,
quelle per la scelta del nostro Sindaco Intanto
sempre in alto, sempre molto in alto, i vostri
contatti, tantissimi, anche ieri 1.847 e anche
oggi un giornale con 25 articoli. Ed
aggiungiamo anche un altro dato che ci piace
molto. Il tempo medio che ci regalate ogni
giorno, nel giro di qualche mese, è passato da
circa due minuti e mezzo, ad oltre tre, frutto
evidentemente della quantità del nostro lavoro
che così riscontriamo essere ripagato e non,
appunto, "sprecato".
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7 febbraio 2014
PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Verlicchi incontra i
lughesi
La lista Civica per la Buona Politica, dopo la
presentazione di Silvano Verlicchi come
candidato a Sindaco, entra nel vivo
dell'operativita' politica ed organizzativa. È
stato definito il Comitato Elettorale ed i
responsabili di Programma, Comunicazione,
Organizzazione e Fund raising che
affiancheranno Verlicchi durante tutte le attività
ed iniziative della campagna elettorale. Una
campagna che si presenta lunga ed
impegnativa perche' non intendiamo lasciare
nulla al caso e soprattutto vogliamo contattare
in maniera capillare, oltre a Categorie ed
Associazioni, i cittadini elettori. Nel mese di
febbraio abbiamo messo in calendario ben 11
incontri con i consigli di Circoscrizione ed i
cittadini del Centro storico, dei Quartieri di
Lugo e di tutte le Frazione del Comune; si
inizia il 10 a Lugo alla Sala del Carmine per
finire il 27 a Voltana. Vogliamo dialogare e
confrontarci con al gente per favorire un
confronto aperto sui problemi e mettere
finalmente il punto di vista dei cittadini al
centro del dibattito, solo in questo modo si
potrà determinare un reale cambiamento che
parta da basso e sia aderente alle esigenze
del territorio. La lista Civica per la Buona
Politica vuole essere alternativa al modo di
fare politica che ha caratterizzato Lugo negli ultimi anni ed anche l'inizio di questa campagna elettorale;
non ci interessano le polemiche, le contrapposizioni e sottolineare solamente quello che non hanno fatto
gli altri, intendiamo proporre delle soluzioni ai problemi che la società civile, della quale siamo
espressione, vive ogni giorno sulla propria pelle. Le problematiche delle varie categorie professionali
sono diverse tra di loro, le esigenze del centro della città non sono le stesse delle frazioni; per questo
faremo questa prima serie di incontri nei quali raccogliere elementi per la preparazione del programma
che poi, tra aprile e maggio, torneremo ad illustrare a tutti i cittadini elettori. Alcuni ci dicono che questo
e' un modo vecchio di fare politica, ma non conosciamo altra via per sapere cosa pensa e di cosa ha
bisogno la gente, che quello di parlare direttamente con loro. Certo e' un percorso lungo e faticoso, ma
la squadra che abbiamo messo assieme e' forte, determinata e coesa oltre che aperta a ricevere il
contributo di tutti coloro che sono interessati a questa battaglia per un concreto cambiamento del nostro
Comune.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Bagnacavallo: area
Naviglio, si può dire di no
Dopo le precisazioni della Giunta Comunale di
Bagnacavallo, Confcommercio Ascom Lugo
torna nuovamente sull'argomento dell'area
Naviglio che potrebbe diventare sede di una
nuova grande area commerciale, con 1.500
metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare. Creare nuove aree
di attrazione commerciale in una situazione di
consumi stagnanti significa sottrarre consumi
da qualche parte per trasferirli altrove dice il
Direttore di Confcommercio Ascom Lugo, Luca
Massaccesi. E un'area commerciale come
quella che potrebbe sorgere nell'area Naviglio
avrebbe le caratteristiche per attrarre consumi
in un raggio stimabile in almeno 10­15
chilometri. Ciò significherebbe prosegue
Massaccesi ­ che quote di consumo che
attualmente gravano sui centri di Bagnacavallo
e Cotignola ed in parte anche di Lugo si pensi
a chi esce dal raccordo provenendo dall'A14
b i s verrebbero meno. Il risultato inevitabile
sarebbe la contrazione ulteriore del numero di
esercizi commerciali in questi centri, e
impoverire il tessuto commerciale significa
impoverire l'ambiente e il tessuto urbano.
Basta osservare ciò che accade nei centri
dove si concentrano i cartelli affittasi e
vendesi. Non sappiamo in qual altro modo interpretare il concetto di tutela dell'ambiente urbano
attraverso lo strumento della pianificazione urbanistica, se non quello di impedire la nascita di nuove
grandi aree commerciali, che oltretutto hanno anche impatti diretti in termini di inquinamento acustico ed
atmosferico. Per Confcommercio Ascom Lugo è poi suggestiva l'argomentazione adottata dalla Giunta
Comunale di Bagnacavallo per difendere pubblicamente il percorso che ha portato alla approvazione
della Variante. Infatti, da una parte si afferma che si tratta di una scelta obbligata, ma dall'altra che la
modalità che si è adottata è tale da offrire a tutti la possibilità di partecipare con le proprie osservazioni.
Se è una scelta obbligata non vediamo a cosa possano servire le osservazioni. Se invece la scelta,
come sosteniamo, non è affatto obbligata, non si vede perché il Comune dovesse adottare la variante
per poi successivamente revocarla o annullarla. Tra l'altro, vi sono una serie di errori nei richiami
normativi contenuti nella richiesta di variante e questi sono stati trasposti pari pari in delibera.
Confcommercio Ascom Lugo, infine, allarga nuovamente l'orizzonte sull'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stranamente assente su questa vicenda. Il
RUE di Bagnacavallo è lo stesso RUE di tutti i Comuni della Bassa Romagna, salvo qualche dettaglio.
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Continua ­­>
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7 febbraio 2014
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Se la Giunta di Bagnacavallo ha ragione, questi strumenti sono poco più che carta straccia e ognuno
potrebbe fare quello che vuole? Noi sosteniamo che le osservazioni che abbiamo avanzato trovano le
basi in precise norme e principi e che dire di no alla variante è legittimo. E a fronte dei timori manifestati
sulla stampa dalla Giunta di Bagnacavallo per possibili richieste di danni che oltretutto in questo caso
proverrebbero da una società partecipata anche dal Comune stesso ­ rispondiamo che amministrare
significa anche governare assumendosi la responsabilità di decidere per il bene del territorio.
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La Bassa Romagna on­line: Cortesi incontra i
dirigenti di INPS e INAIL
Penso Positivo. Per le due sedi lughesi non ci
sono ipotesi di chiusura nel breve periodo Il
presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna Raffaele Cortesi ha incontrato in
Rocca a Lugo i dirigenti responsabili delle sedi
locali di Inps e Inail. L'incontro è stato voluto
per verificare le intenzioni di questi enti ritenuti
importanti per il territorio, in seguito alle ipotesi
sorte nelle ultime settimane sulla potenziale
chiusura degli uffici di Lugo. Una formale
richiesta di chiarimenti era stata espressa
dalla giunta dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna il 30 gennaio 2014. Per Inps
erano presenti all'incontro Daniela Casanova,
dirigente provinciale, e Leonardo Ciavattone,
dirigente della sede di Lugo. Per Inail erano
invece presenti Alfio Sarain, dirigente di
Ravenna, Faenza, Lugo, e ad interim della
sede Inail di Ferrara, e Cinzia Brusa,
responsabile della sede di Lugo. Dall'incontro
è emerso quanto segue: per Inps non esistono
al momento programmi di modifica o di
chiusura della sede lughese. Per Inail esiste al
contrario una ipotesi di declassamento
dell'ufficio lughese: tuttavia, si tratta di un
piano d'azione che andrà riconsiderato e
confermato solamente nei prossimi anni,
dunque non sono previste chiusure nel breve
periodo. Cortesi ha chiesto ai dirigenti delle due agenzie di prendere atto della posizione presa dai
sindaci dell'Unione, ribadendo l'importanza dei presidi locali di Inps e Inail; a tale proposito, ha chiesto
di riportare in sede nazionale la richiesta di rivedere i piani strutturali di Inail e di riconsiderare l'ipotesi
di mantenere il servizio su Lugo.
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La Bassa Romagna on­line: I recenti fatti di cronaca
a Bagnacavallo
Saranno approfonditi in sede provinciale Il
sindaco Laura Rossi ha chiesto e ottenuto dal
Prefetto di Ravenna Fulvio Della Rocca un
incontro dedicato alla situazione di
Bagnacavallo, in virtù dei recenti fatti di
cronaca inerenti la sicurezza che hanno
interessato il territorio.Il Sindaco ha
manifestato la preoccupazione
dell'Amministrazione comunale e dei cittadini
per i furti in abitazioni ed esercizi commerciali
e per i recenti episodi che si sono verificati nel
centro storico e hanno visto coinvolte due
donne. Nell'esprimere solidarietà alle persone
interessate, il Sindaco ha chiesto alle forze
dell'ordine un impegno straordinario per
individuare e arrestare i colpevoli e restituire ai
cittadini serenità e tranquillità. Fulvio Della
Rocca ha garantito che gli episodi di
Bagnacavallo saranno posti all'ordine del
giorno in sede del prossimo Comitato
provinciale per l'ordine e la sicurezza
pubblica. Ha quindi assicurato massima
attenzione al problema, con ampia
disponibilità e apertura nei confronti delle
persone, ritenendo obiettivo prioritario del suo
operare quello di "dare tranquillità ai cittadini".
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Soluzioni immediate per
senologia all'ospedale di Lugo
In vista dell'abbandono del dottor Cesare
Magalotti è necessario preservare la qualità
del servizio Si è tenuto l'incontro per dire
grazie a quanti hanno contribuito alla raccolta
fondi per la macchina digitale Mammotome,
strumento necessario per le microbiopsie alla
mammella già operativa presso l'Ospedale
Umberto I di Lugo. L'iniziativa è stata
promossa dalla CNA, unitamente alle
associazioni onlus Donne Protette,
all'Associazione Pro Chirurgia e allo IOR; ha
visto inoltre la partecipazione dei tanti volontari
e volontarie che hanno raccolto le risorse (oltre
150mila euro). All'incontro è intervenuto anche
il sindaco Raffaele Cortesi, che ha ringraziato
le associazioni e i volontari, i quali hanno
espresso profondo rammarico per le
dimissioni del dottor Cesare Magalotti, che
insieme alla sua equipe ha contribuito a fare
crescere il servizio di chirurgia senologica a
Lugo. Nei giorni scorsi Cortesi ha rivolto due
precise domande al direttore dell'Asl di
Ravenna e al presidente della conferenza
territoriale: L'Amministrazione, a nome della
cittadinanza, chiede alla direzione dell'Azienda
quali sono le iniziative e in quali tempi saranno
adottate per assicurare la necessaria e
adeguata continuità e l'indispensabile qualità
al servizio di chirurgia senologica presso l'ospedale di Lugo, garantendo anche l'organico sufficiente per
il buon funzionamento della piattaforma chirurgica locale; in secondo luogo, quale sarà il futuro del
servizio di chirurgia senologica all'interno dell'area vasta di Romagna. I sindaci della Bassa Romagna e
tutti i cittadini attendono una risposta che sia in grado di assicurare il necessario livello di qualità a un
ospedale che in questi anni si è distinto per appropriatezza delle cure e il buon rapporto con i pazienti.
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La Bassa Romagna on­line: Per i fiumi, priorità la
sicurezza
I sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna hanno incontrato l'ingegner Caterina
Mancusi responsabile del Servizio Tecnico
Bacino Reno, che si occupa della gestione
degli alvei fluviali che attraversano il territorio
della Bassa Romagna. L'incontro è stato
un'occasione per esaminare l'attuale
situazione dei fiumi Senio e Santerno, alla luce
dei recenti avvenimenti. Il dirigente ha
rimarcato che sono programmati stanziamenti
per attività di manutenzione ordinaria, per la
messa in sicurezza di diversi tratti ritenuti più
importanti. Permangono tuttavia alcune criticità
per le emergenze che l'Unione sta affrontando:
E' acclarato che riparare ai danni sia molto più
costoso che mettere in sicurezza un territorio
attraverso una corretta pianificazione
preventiva ­ ha dichiarato il sindaco Raffaele
Cortesi ­. Al primo posto va messa la
sicurezza idraulica del territorio, superando le
distanze tra i vari enti. Occorre trovare la
giusta compatibilità tra sicurezza e vincoli
ambientali. Ci faremo perciò promotori di un
incontro urgente con la Regione e la Provincia;
al tempo stesso, occorrono le risorse sufficienti
a una programmazione di lungo periodo.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: La Giunta del Comune
della Bassa Romagna ha incontrato il nuovo Prefetto
Al Prefetto è stata presentata l'Unione, con
particolare attenzione ai passi avanti fatti negli
ultimi anni in termini di riorganizzazione dei
servizi. Per Della Rocca si tratta di un ritorno,
in quanto tra il luglio del 2003 e il gennaio del
2007 ha ricoperto l'incarico di Questore di
Ravenna. Sono molto contento di tornare in
questo territorio, con questa nuova dimensione
istituzionale dell'Unione dei Comuni ha
dichiarato il Prefetto ­. Un'esperienza molto
apprezzabile a livello amministrativo nazionale
per i risultati che ha conseguito. E' previsto un
prossimo incontro del comitato provinciale per
la sicurezza e l'ordine pubblico che si terrà a
Lugo per esaminare le problematiche relative
agli episodi di furti e rapine che hanno turbato
la tranquillità del territorio, al fine di adottare
tutte le misure di prevenzione possibili.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: L'insediamento del
nuovo Consiglio della Camera arbitrale e nomina
della Corte
Si è riunito presso la Camera di commercio di
Ravenna, il nuovo Consiglio della Camera
Arbitrale, organo di indirizzo e promozione con
funzioni consultive non vincolanti che resta in
carica tre anni e sovrintende alla regolare
applicazione di questo importante strumento di
giustizia alternativa. Il Presidente, Natalino
Gigante, e i 15 consiglieri presenti in
rappresentanza di Ordini e Collegi
professionali, Associazioni di categoria e
Università, hanno provveduto a nominare l'avv.
Antonella Tarroni Vice Presidente del
Consiglio e a individuare i quattro componenti
della Corte della Camera Arbitrale ­ organo
operativo ­ chiamandone a farne parte l'avv.
Luciano Contessi e l'avv. Gian Paolo Novelli
(designati dall'Ordine degli Avvocati), il rag.
Roberto Panico (designato dall'Ordine dei
Dottori commercialisti e degli Esperti contabili)
e l'arch. Massimo Civinelli (designato
dall'ordine degli Architetti), che verranno
definitivamente nominati dalla Giunta
Camerale. Dal 1° gennaio 2014 ­ ha ricordato
Gigante ­ è in vigore il nuovo regolamento
della Camera Arbitrale, già presentato nel
corso di un apposito convegno nel 2013 e,
contestualmente, la Camera di commercio
intende anche procedere al rinnovo, entro il
primo semestre 2014, dell'Elenco degli arbitri (elenco indicativo e non vincolante) dal quale il presidente
camerale può attingere per le nomine. Si desidera infatti ­ ha precisato la dott.ssa Maria Cristina
Venturelli, vice Segretario Generale Vicario della Camera di commercio di Ravenna, introdurre alcuni
requisiti minimi richiesti agli aspiranti arbitri, fissati dalla Giunta camerale (a breve verrà inserita sul sito
camerale la domanda di iscrizione all'Elenco). Il presidente della Camera di commercio ha concluso i
lavori ricordando il positivo trend evolutivo degli arbitrati dal 2009 al 2014, auspicando una ulteriore
diffusione del ricorso a questo strumento alternativo di risoluzione delle controversie in materia civile e
commerciale. Per eventuali informazioni: Ufficio Arbitrato e mediazione tel. 0544 481411
[email protected]
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: In Regione, incontro tra
Provincia, Comune di Ravenna ed Eni
Si è tenuto presso l'Assessorato alle Attività
produttive della Regione Emilia­Romagna, un
incontro tra gli enti locali, Provincia e Comune
di Ravenna, rappresentanti di Eni, Enipower e
Versalis. Erano presenti oltre all'assessore
regionale Gian Carlo Muzzarelli, il
vicepresidente della Provincia Gianni Bessi, il
Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e gli
assessori comunali di Ravenna Libero Asioli e
Massimo Cameliani. Sono stati affrontati i temi
di comune interesse su cui si sta operando in
modo sinergico con la Regione: dal tavolo
provinciale sulla chimica a tematiche
sull'energia e occupazione, dalle bonifiche
all'area del distretto della nautica. Il confronto
si è sviluppato sui vari ambiti in cui si sta
lavorando intensamente per coniugare
investimenti, nuova occupazione, sviluppo
sostenibile e tutela del territorio. Si è
convenuto di stabilire un'agenda di lavoro per
procedere, grazie alla regia regionale
dell'assessore Muzzerelli, alla definizione dei
vari accordi sulle singole tematiche.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Più rifiuti pericolosi alle
Stazioni Ecologiche
Sono aumentate le tipologie di rifiuti conferibili
nelle Stazioni Ecologiche (Centri di Raccolta)
di Ravenna, Cervia e Russi. Si tratta di un
nuovo servizio che Hera mette a disposizione
dei cittadini del territorio e che consente di
accogliere e avviare correttamente a recupero
una più ampia gamma di Rifiuti Urbani
Pericolosi di origine domestica. In particolare,
in tutte le 12 Stazioni Ecologiche si possono
portare anche contenitori T/F (vuoti o con
minimo residuo secco, che riportano i simboli
Tossico, Infiammabile, Irritante e Corrosivo) e i
contenitori in pressione (bombolette spray).
Molti Centri ritireranno anche detergenti e
presso le stazioni ecologiche di Ravenna
Nord, Russi, Cervia e Mezzano sarà possibile
conferire imballaggi contenenti: solventi, acidi
e alcalini. Queste nuove tipologie vanno ad
aggiungersi ai seguenti rifiuti pericolosi di
origine domestica: vernici e inchiostri, filtri olio,
pesticidi, le pile esauste, toner e cartucce per
stampanti, gli accumulatori e batterie al
piombo e i farmaci scaduti. I rifiuti pericolosi,
se vengono abbandonati o smaltiti in maniera
non corretta, sono altamente inquinanti e
pericolosi. Per questo devono essere raccolti
separatamente per poter essere trattati in
sicurezza e in maniera specifica, secondo una
direttiva Ue, che rende obbligatorio il loro smaltimento. Hera, che si occupa della raccolta, affida poi
batterie e pile a consorzi specializzati che si occupano del recupero e di una gestione virtuosa del ciclo
di vita di questi rifiuti. Come conferire correttamente i rifiuti pericolosi Fatta eccezione per gli imballaggi
di T/F conferiti vuoti, le confezioni dei rifiuti pericolosi di utilizzo domestico (contenitori/barattoli/flaconi)
devono essere consegnate ben chiuse e integre, in modo da evitare il rischio di fuoriuscita del
contenuto. Devono riportare in maniera chiara e leggibile, l'etichettatura originaria in modo da essere
correttamente identificati. Per ulteriori informazioni sulle Stazioni Ecologiche (Centri di Raccolta), sugli
orari di apertura, sui materiali conferibili e più in generale sulle attività di raccolta differenziata, è
possibile rivolgersi al Servizio Clienti 800.999.500 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato
dalle 8 alle 18; per le chiamate da cellulare, rivolgersi al numero non gratuito 199.199.500, attivo negli
stessi orari; chiamata a pagamento costi variabili in base all'operatore e al profilo tariffario scelto),
oppure collegarsi al sito www.gruppohera.it e www.ilrifiutologo.it.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Villanova insieme
L'associazione Villanova Insieme organizza
per oggi venerdì 7 febbraio, alle 20.30, nella
sala Blu del Palazzone di Villanova di
Bagnacavallo, un'assemblea pubblica per
presentare il consuntivo di un anno di attività e
i progetti futuri. L'incontro sarà l'occasione per
illustrare il programma del corso di primo
soccorso, aperto a tutti i cittadini di Villanova,
Villa Prati e Traversara, organizzato
dall'associazione nelle serate di lunedì 17,
mercoledì 19 e lunedì 24 marzo, sempre alle
20.30, nella sala Blu del Palazzone di
Villanova. L'iniziativa è patrocinata dal
Comune di Bagnacavallo. Villanova Insieme è
un'associazione di volontariato fondata per
accompagnare e dare supporto alle persone
che hanno bisogno di recarsi in strutture
ambulatoriali per cure, esami e visite mediche
e non ne hanno la possibilità. Il servizio di
trasporto è disponibile per Villanova e paesi
limitrofi (Traversara e Villa Prati) telefonando
al numero: 0544 583332, dal lunedì al venerdì,
dalle 9 alle 11.30 e dalle 15 alle 17. I volontari
operano gratuitamente, spontaneamente e
senza fini di lucro. Il servizio è a offerta libera e
il ricavato è destinato alla copertura delle
spese del mezzo di trasporto. Fra gli obiettivi
raggiunti nel primo anno di attività va
evidenziato l'acquisto di un'auto attrezzata per il trasporto di persone disabili che si è reso possibile
grazie a una raccolta di fondi che ha suscitato un'ampia adesione. Villanova Insieme ­ sottolinea il
presidente Francesco Guerrini ­ ringrazia calorosamente i cittadini, le imprese e le associazioni che
hanno contribuito alla raccolta fondi lanciata un anno fa. La nostra comunità ha dimostrato ancora una
volta di essere una realtà disponibile e solidale. Ora che abbiamo raggiunto l'importante traguardo
dell'acquisto dell'auto, continuiamo a raccogliere fondi per svolgere il servizio di trasporto in autonomia
per il bene della nostra collettività. Le offerte vengono raccolte a Villanova: presso la Banca di Credito
Cooperativo, la Parrocchia e la sede della Cgil. Chi desidera dare una mano può partecipare sia come
volontario sia come sostenitore. Per informazioni è possibile chiamare i seguenti numeri: 348 2658776;
347 9289838; 338 8966131.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Andiamo al cinema nella
Bassa Romagna
Alla rassegna Cinema Palazzo Vecchio di
Bagnacavallo Continua la rassegna "Cinema
Palazzo Vecchio", che torna questo fine
settimana con due pellicole. Oggi, venerdì 7,
domani sabato 8 e Domenica 9 febbraio,
sempre alle 21.15, nell'ambito delle seconde
visioni d'essai sarà proiettato La prima neve di
Andrea Segre. Inoltre, domenica 9 febbraio
alle 16.30 inizierà la rassegna Bagnacavallo
Doc con la proiezione del documentario Sugar
Man di Malik Bendjelloul. Per quanto riguarda
la rassegna serale, La prima neve è
ambientato a Pergine, piccolo paese del
Trentino dove è arrivato Dani, fuggito dal Togo
e poi nuovamente costretto a fuggire dalla
Libia in fiamme. Dani ha una figlia piccola (che
gli ricorda troppo la moglie morta per volerle
davvero bene) e una meta: Parigi. In
montagna, dove ha trovato lavoro presso un
anziano apicoltore, fa la conoscenza di
Michele, un bambino che soffre ancora per la
perdita improvvisa del padre. Andrea Segre
prosegue con questo suo secondo film di
finzione, dopo Io sono Li, la personale ricerca
del rapporto tra gli esseri umani e i luoghi che
ne ospitano le vicende sia che vi
appartengano dalla nascita sia che vi siano
giunti per i rovesci della sorte. Tema di Sugar
Man è invece la storia vera (e incredibile) del cantautore folk americano, nato a Detroit, ma di origini
messicane, Sixto (Jesus) Rodriguez. Il musicista pubblica due soli album, Cold Fact (1970) e Coming
from Reality (1971), di scarso o nessun successo in patria, ma che anno avuto una straordinaria e
misconosciuta risonanza e diffusione nel Sud Africa delle lotte anti Apartheid dove, complici le
tematiche sociali e la poetica libertaria dei suoi brani, fu ispirazione per la controcultura musicale
Afrikaans che si batteva per i diritti civili. La pellicola ha vinto il Premio Oscar 2013 come Miglior
documentario. La rassegna Cinema Palazzo Vecchio è articolata in tre parti: la sezione dedicata alle
seconde visioni di produzioni d'essai, che darà grande spazio al cinema italiano di qualità, con i film
proposti il venerdì, il sabato e la domenica alle 21.15; La città dei bambini va al cinema, proposta ogni
quindici giorni la domenica pomeriggio alle 16.30. Infine Bagnacavallo doc, nell'ambito dell'ottava
edizione di Doc in Tour: si tratta di una rassegna nata per promuovere la diffusione del documentario
sul territorio regionale ed è curata da Regione Emilia­Romagna, Fice e Documentaristi Emilia­Romagna
e Fondazione Cineteca di Bologna. Bagnacavallo Doc sarà proposta ogni 15 giorni, la domenica
pomeriggio alle 16.30, in alternanza con la proiezione per le famiglie. Le serate in compagnia delle
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Continua ­­>
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7 febbraio 2014
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seconde visioni proseguiranno il 14, 15 e 16 febbraio con Blue Valentine di Derek Cianfrance; il 21, 22 e
23 febbraio Via Castellana Bandiera di Emma Dante; il 28 febbraio, l'1 e 2 marzo arriva Oh boy, un caffè
a Berlino di Jan Ole Gerster; il 7, 8 e 9 marzo Gravity di Alfonso Cuarón; il 14, 15 e 16 marzo Sacro
GRA di Gianfranco Rosi; il 21, 22 e 23 marzo Starbuck ­ 533 figli e non saperlo di Ken Scott; il 28, 29 e
30 marzo Prisoners di Denis Villeneuve; il 4, 5 e 6 aprile Gloria di Sebastian Lelio; l'11, 12 e 13 aprile La
vita di Adele di Abdel Kechiche; chiuderà il ciclo L'intrepido di Gianni Amelio, che sarà proiettato il 18,
19 e 20 aprile. La città dei bambini va al cinema, iniziata domenica 2 febbraio con I Croods, continuerà
con I sospiri del mio cuore di Yoshifumi Kondo e Hayao Miyazaki (16 febbraio), Turbo di David Soren (2
marzo), La carica dei 101 di Wolfgang Reitherman (16 marzo), Titeuf ­ Il film di Philippe Chappuis (30
marzo) e, per chiudere, Cenerentola di Wilfred Jackson il 13 aprile. I documentari per gli appuntamenti
con Bagnacavallo Doc torneranno il 23 febbraio con Mario Mazzotti che presenterà la pellicola
autoctona Bagnacavallo... un nome, un volto nel cinema italiano; il 9 marzo Viaggetto nella pianura di
Francesco Conversano e Nene Grignaffini; il 23 marzo 1 mappa per 2 di Roberto Montanari e Danilo
Caracciolo; il 6 aprile Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro di Davide Maffei; chiuderà il ciclo
il 20 aprile The Human Horses di Rosario Simanella e Marco Landini. La rassegna Cinema Palazzo
Vecchio è curata da Gianni Gozzoli, Ivan Baiardi e Alan Angelini dell'associazione Cinecircolo
Fuoriquadro, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Il programma potrà subire variazioni. Il
biglietto intero costa 5 euro, ridotto a 4 euro; l'ingresso per i documentari pomeridiani è di 3,50 euro. Per
informazioni, telefono 392 5716202, email [email protected], oppure visitare il sito
www.cinemabagnacavallo.blogspot.com
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La Bassa Romagna on­line: La Madonna Nera di
Loreto a Lugo
L'effigie della Madonna di Loreto, detta anche
Vergine Lauretana,, arriverà alle 17 di sabato
15 febbraio a Villa Maria Cecilia Hospital di via
Corriera 1 a Cotignola, dove sarà possibile
pregare per un paio d'ore circa, prima della
partenza per la Chiesa parrocchiale dei S.s
Simone e Giuda. Qui l'arrivo è previsto per le
19 e 30, dopo una breve processione con
partenza dall'incrocio con via san Giorgio.
Seguiranno la recita del Rosario, la Messa e
un omaggio alla Madonna a cura del Coro
Parrocchiale. Queste le iniziative della
domenica, 16 febbraio: ore 8 e 15 Messa, ore
11 Messa solenne, ore 15 e 15 Rosario
perpetuo, ore19 e 30 Rosario meditato, ore 20
e 15 Messa, ore 21 omaggio da parte dei Cori
Alea di Cotignola e Henry Dunant di Lugo. La
sacra immagine sarà salutata da uno sventolio
di fazzoletti bianchi durante il canto dell'Ave,
prima di partire per Imola.
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: Un laboratorio di
disegno e collage a Cotignola
Domani ,sabato 8 febbraio a Palazzo Sforza a
Cotignola dalle 16.30 alle 18 si terrà il
laboratorio Ho visto coso, per bambini dai 5
anni in su. Il laboratorio si svolgerà all'interno
della mostra Invera di Giuliano Guatta,
Giovanni Lanzoni e Antonella Piroli, che ha
inaugurato domenica 2 febbraio, e sarà
incentrato sui collage di Lanzoni e sui disegni
di Guatta. Quello di sabato sarà il quarto
laboratorio organizzato dall'inizio dell'anno
dalla scuola Arti e Mestieri di Cotignola e che
continueranno durante l'anno: dalle collezioni
del museo civico, al colore squillante di
Magnani, alla passione per la musica di Luigi
Varoli, dai leggendari Sforza alla
manipolazione dell'argilla, uno dei materiali
prediletti dal maestro cotignolese. Sfruttando
la vicinanza tra il museo, le case di Varoli e
Magnani, e la scuola Arti e Mestieri, si faranno
incursioni e brevi visite tematiche che
introdurranno al laboratorio e stimoleranno la
conoscenza del territorio, storia e peculiarità
del luogo, intrecciando questi aspetti con
aperture e tracce che permetteranno i bambini
di collegare le cose viste al museo a sguardi
contemporanei. Il laboratorio è a cura della
scuola Arti e mestieri di Cotignola e
dell'associazione Selvatica. La prenotazione è
obbligatoria, con ingresso a 2 euro per l'acquisto dei materiali. Per informazioni e prenotazioni,
chiamare lo 0545 908879, oppure 0545 42110; email [email protected].
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La Bassa Romagna on­line: Va in scena il teatro
dialettale alla casa protetta F.lli Bedeschi di
Bagnacavallo
Domenica 9 febbraio alle 15.30 è in
programma l'atteso appuntamento con il teatro
dialettale alla casa protetta F.lli Bedeschi di
Bagnacavallo, un'iniziativa che si rinnova da
sei anni grazie al generoso contributo del
Lions Club di Bagnacavallo. La compagnia
Amici del teatro di Cassanigo presenterà agli
ospiti della struttura e a quanti vorranno
partecipare la sua nuova produzione A voi fé e
cuntadè, commedia dialettale in tre atti per la
regia di Francesco Zoli. Ci troviamo a
Cassanigo, piccola parrocchia di campagna
fra Faenza e Cotignola, in una primavera­
estate sul finire degli anni Cinquanta, nella
sala da pranzo di Tugnò che sta a mezzadria.
Si parlerà dell'amore per il lavoro della terra,
del desiderio di un altro modo di vivere, del
superamento delle differenze sociali nella
speranza di un'umanità migliore. Lo spettacolo
è aperto a tutti. L'iniziativa fa parte delle
proposte di animazione organizzate dall'Asp
dei Comuni della Bassa Romagna nelle
proprie strutture. La casa protetta F.lli
Bedeschi è in via Naviglio Superiore 30/b a
Bagnacavallo.
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La Bassa Romagna on­line: Fine settimana ricco di
iniziative presso il centro sociale "Il Tondo"
Proseguono le iniziative presso il Centro
Sociale Il Tondo, in via Lumagni, luogo di
aggregazione che vanta circa 800 iscritti e che
svolge attività per 365 giorni l'anno. Domani,
sabato 8 febbraio, danze con l'orchestra Dolce
Stagione, Domenica 9 febbraio , alle ore 10
scuola di arabo per bimbi magrebini, e alle ore
14, fino alle ore 18, musica anni '60, '70 e '80
con balli di gruppo, con la partecipazione del
dj Franco. In serata, a partire dalle ore 20,
tombola aperta a tutti. Per informazioni è
possibile telefonare al numero 0545­25661
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7 febbraio 2014
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La Bassa Romagna on­line: La storia della malaria
Si è svolta nella saletta del museo civico Le
Cappuccine di Bagnacavallo la conferenza
150 anni di lotta alla malaria in Italia, condotta
dal dottor Giancarlo Marconi. Per l'occasione
erano presenti circa trenta persone,
confermando l'interesse sempre riscosso dagli
incontri organizzati dalla Società per gli Studi
Naturalistici della Romagna. Il prossimo
appuntamento, in programma martedì 4 marzo
nella saletta del museo civico alle 21, sarà
dedicato a una conferenza del professor
Davide Persico sul tema: Rinoceronti in riva al
Po? Evoluzione della pianura padana negli
ultimi 200mila anni.
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120
7 febbraio 2014
PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Gli appuntamenti del
Museo Varoli di Cotignola
Febbraio è un mese ricco di appuntamenti per
il museo varoli e la scuola arti e mestieri di
Cotignola. Prosegue, fino al 23 febbraio, a
Palazzo Sforza, la mostra INVERA con disegni
e collage di Giuliano Guatta, Giovanni Lanzoni
e A n t o n e l l a P i r o l i .
http://museovaroli.blogspot.it/ Domani sabato
8 febbraio all'interno della mostra a palazzo
Sforza, HO VISTO COSO... laboratorio della
scuola arti e mestieri a partire dai collage di
Giovanni Lanzoni (dalle 16.30 alle 18, per
bambini dai 5 ai 12 anni) Mercoledì 12
laboratorio­azione di ginnica del segno con
l'artista Giuliano Guatta e la regista Silvia
Girardi al teatro binario di Cotignola. Questo è
anche un laboratorio, con uno dei migliori
disegnatori italiani, un autore che fa del
disegno un'arma per continue sperimentazioni
e indagine della realtà. Per adulti, dai 16 anni
in su. Venerdì 21 dalle 18 "Trabocca" di e con
Antonella Piroli TCP, spettacolo di 4' per 4
spettatori (4 repliche): una bocca che diventa
un teatro, una caverna in cui si muovono
frammenti...
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7 febbraio 2014
PavaglioneLugo.net
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La Bassa Romagna on­line: Al teatro binario di
Cotignola arriva "Emanuele e il lupo"
Prosegue con una novità la rassegna dedicata
alle famiglie che l'associazione Cambio
Binario, con il Patrocinio del Comune di
Cotignola, programma al Teatro Binario.
Domani sabato 8 febbraio alle 20.45, la
Compagnia NATA di Arezzo porterà in scena
uno spettacolo, con attori e pupazzi, divertente
e dalla trama assolutamente originale, dal
titolo Emanuele e il lupo. Lasciata la casa dei
suoi genitori, il giovane Emanuele si mette in
viaggio e, quando arriva in un bosco, decide di
fermarsi. Comincia a costruire la sua casa in
una luminosa radura ma non sa che un lupo,
nascosto tra i cespugli, lo sta spiando. Il lupo
vorrebbe mangiarsi Emanuele ma ha paura
del suo bastone, del suo coltello ed è
incuriosito dal suo libro, dalla pentola che
porta con sé e dal suo orto dal quale
sembrano uscire cibi profumatissimi. I due
sconosciuti cominciano a osservarsi, si
avvicinano, si annusano, si raccontano, poi un
giorno il lupo tenta di mangiarsi Emanuele,
ma, ahimé o per fortuna, succede un
imprevisto che li farà diventare amici. In effetti
la solitudine è una brutta bestia. Quella di
sabato è una proposta teatrale che offre
l'opportunità di passare una serata allegra
fuori casa con i propri bambini. Il costo del
biglietto è di 5 euro. La biglietteria del teatro Binario sarà aperta mezz'ora prima di ogni spettacolo. Per
informazioni e prenotazioni: 373 5324106, oppure [email protected].
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6 febbraio 2014
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Economia.
SORIN GROUP ANNUNCIA I RISULTATI
PRELIMINARI 2013
Risultati consolidati del Quarto Trimestre 2013: Ricavi pari a ​191,8 milioni, in crescita del
5,3% * rispetto al quarto trimestre del 2012; Risultato netto rettificato o pari a ​20,1
milioni, in crescita dell' 80,3% rispetto al quarto trimestre del 2012. Risultati consolidati
preliminari dell' Esercizio 2013: Ricavi pari a ​738,5 milioni, in crescita del 4,8% * rispetto
al 2012; Risultato netto rettificato o pari a ​59,1 milioni, in crescita del 41,2% rispetto al
2012. Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2013 pari a ​68,7 milioni, rispetto a
​87,8 milioni al 31 dicembre 2012 e a ​91,3 milioni al 30 settembre 2013. Per il 2014 , la
Società prevede ricavi in crescita del 3­5% * rispetto al 2013 e un risultato netto
rettificato o di circa ​55­60 milioni, pari a un utile netto rettificato per azione di 11,5­12,5
centesimi di euro. Per il primo trimestre 2014 , Sorin Group stima ricavi in crescita di
circa 0­2% * .
Il Consiglio di Amministrazione di Sorin S.p.A.
riunitosi oggi sotto la Presidenza di Rosario
Bifulco, ha analizzato i risultati del quarto
trimestre 2013 e i risultati consolidati
preliminari dell' esercizio 2013. Il progetto di
Bilancio relativo all' esercizio 2013 sarà
approvato dal Consiglio di Amministrazione
che si terrà il 14 marzo 2014. "Nel 2013 Sorin
Group (MIL:SRN) ha pienamente recuperato
dagli eventi sismici del 2012, ha conseguito
risultati in linea con la guidance e ha generato
un forte cash flow. Nel corso dell' esercizio, è
proseguito il lancio di nuovi importanti prodotti,
quali il nuovo sistema per la perfusione Inspire
TM ­ Heartlink TM ­ Connect TM e il
pacemaker KORA TM , l' unico dispositivo
caratterizzato dalla modalità automatica per la
risonanza magnetica, ed è continuata la
penetrazione di SonR TM e Perceval TM . Nel
2013, Sorin ha inoltre realizzato operazioni di
rilievo, quali l' acquisizione di Alcard,
produttore brasiliano di macchine cuore­
polmone, l' accordo di joint­venture con
MicroPort per la penetrazione del mercato
cinese del CRM e il progetto per la produzione
locale di dispositivi cardiopolmonari in Cina, in
linea con gli obiettivi di crescita di medio­lungo
periodo," ha commentato André­Michel
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6 febbraio 2014
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Ballester, Amministratore Delegato di Sorin Group. "Nonostante l' atteso impatto negativo dei tassi di
cambio, la Società ritiene di essere ben posizionata per conseguire nel 2014 un aumento dei ricavi
grazie al lancio di nuovi prodotti e all' ampliamento in nuovi mercati e per implementare la propria
strategia di crescita di lungo termine attraverso ulteriori iniziative di espansione geografica e attraverso
investimenti in tecnologia" ha aggiunto André­Michel Ballester. RISULTATI CONSOLIDATI DEL
QUARTO TRIMESTRE 2013 Nel quarto trimestre 2013 , Sorin Group ha realizzato ricavi per 191,8
milioni , in crescita del 5,3% * rispetto allo stesso periodo del 2012. La Business Unit Cardiac Surgery
(prodotti cardiopolmonari per la circolazione extracorporea e dispositivi impiantabili per la riparazione e
sostituzione di valvole cardiache) ha conseguito ricavi pari a 128,0 milioni . Il segmento delle macchine
cuore­polmone ha registrato una buona performance in tutti i principali mercati. I segmenti degli
ossigenatori e dei sistemi per autotrasfusione hanno anch' essi conseguito una forte crescita dei ricavi,
confermando il pieno recupero dagli eventi sismici del 2012. La continua penetrazione della valvola
Perceval TM ha compensato la debole performance delle valvole biologiche tradizionali in Europa. La
crescita in volume delle valvole meccaniche nei paesi emergenti, è stata compensata dalla progressiva
contrazione di questo comparto in Europa e Stati Uniti a favore delle valvole biologiche. Nel corso del
mese di ottobre 2013, la Società ha presentato all' EACTS (congresso annuale dell' Associazione
Europea della Cardiochirurgia Toracica) svoltosi a Vienna la nuova linea di ossigenatori per adulti
Inspire TM e il sistema integrato di circolazione extracorporea Heartlink TM . Durante il trimestre, Sorin
Group ha inoltre ottenuto il marchio CE sia per la valvola aortica "stentless" Solo Smart TM , che
assicura prestazioni di una valvola cardiaca nativa unitamente alla facilità di impianto della protesi, che
per la "misura XL" della Perceval TM , che consente ad un numero maggiore di pazienti di trarre
beneficio dall' impianto della valvola aortica senza suture. Infine, nel corso del trimestre, la Società ha
ottenuto un rimborso dedicato per la valvola Perceval TM in Belgio e in Germania con efficacia,
rispettivamente, dal 1° novembre 2013 e dal 1° gennaio 2014. (importi in Euro/milioni) Ricavi 4° Trim.
13 Variazione a parità cambi/ perimetro %* Macchine cuore­polmone 31,3 20,4% Ossigenatori 49,2
16,9% Macchine e dispositivi per autotrasfusione 15,6 8,5% Valvole cardiache meccaniche 12,7 ­0,2%
Valvole cardiache biologiche 16,0 1,1% Altro 3,2 4,8% Totale Cardiac Surgery 128,0 12,2% (*) Per
dettagli si veda tabella "Fatturato consolidato per Business Unit" La Business Unit Cardiac Rhythm
Management (dispositivi impiantabili per la gestione delle patologie del ritmo cardiaco) ha realizzato
ricavi per 63,0 milioni, in flessione del 6,5% * rispetto al quarto trimestre 2012. Il segmento low voltage
continua a risentire della pressione sui prezzi in Europa e di minori volumi in Giappone a causa della
penetrazione di pacemakers compatibili con la risonanza magnetica. Anche il segmento high voltage ha
riportato una debole performance, nonostante la continua penetrazione di SonR TM in Europa. Nel
corso del trimestre Sorin Group ha ottenuto il marchio CE per la famiglia di dispositivi KORA TM 100,
pacemakers compatibili con la risonanza magnetica e per la famiglia di defibrillatori impiantabili e
dispositivi per la risincronizzazione cardiaca INTENSIA TM . I dispositivi KORA TM , dotati degli
algoritmi proprietari di Sorin, SafeR, Sleep Apnea Monitoring e del brevetto 'Automatic MRI Mode',
confermano il forte impegno di Sorin nell' innovazione della tecnologia per la stimolazione cardiaca. I
nuovi dispositivi INTENSIA TM sono dotati del connettore per alta energia DF­4, il nuovo standard di
mercato, che riduce il numero di connessioni fra il dispositivo impiantato e il catetere, facilitando così la
procedura di impianto. (importi in Euro/milioni) Ricavi 4° Trim. 13 Variazione a parità cambi/ perimetro
%* High Voltage (defibrillatori e CRT­D) 23,6 ­0,9% Low Voltage (pacemaker) 36,3 ­10,7% Altro 3,1
6,9% Totale Cardiac Rhythm Management 63,0 ­6,5% (*) Per dettagli si veda tabella "Fatturato
consolidato per Business Unit" RISULTATI CONSOLIDATI PRELIMINARI PER L' ESERCIZIO 2013 Nel
2013 Sorin Group ha realizzato ricavi per 738,5 milioni , in crescita del 4,8% * rispetto al 2012. La
Business Unit Cardiopulmonary ha registrato ricavi pari a 481,8 milioni nel 2013, in crescita del 12,1% *
rispetto all' esercizio 2012. (importi in Euro/milioni) Ricavi 2013 Variazione a parità cambi/ perimetro %*
Macchine cuore­polmone 96,3 16,6% Ossigenatori 196,7 18,6% Macchine e dispositivi per
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6 febbraio 2014
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autotrasfusione 60,1 11,5% Valvole cardiache meccaniche 52,6 ­4,9% Valvole cardiache biologiche 63,9
6,2% Altro 12,1 1,7% Totale Cardiac Surgery 481,8 12,1% (*) Per dettagli si veda tabella "Fatturato
consolidato per Business Unit" Il segmento delle macchine cuore­polmone ha realizzato ricavi record
per il quinto esercizio consecutivo, rafforzando ulteriormente la posizione di leadership in tutti i principali
mercati. I segmenti degli ossigenatori e dei sistemi per autotrasfusione hanno anch' essi conseguito una
performance positiva, confermando il pieno recupero dagli eventi sismici del 2012. Il segmento degli
ossigenatori ha beneficiato della continua penetrazione nei paesi emergenti e del significativo contributo
della linea di prodotto delle cannulae. Il segmento dei sistemi per autotrasfusione è stato anch' esso
caratterizzato da una forte crescita nei paesi emergenti e dalla continua penetrazione di Xtra TM in
Europa a e negli Stati Uniti. Nel 2013 la Società ha lanciato il sistema per la perfusione Inspire TM ­
Heartlink TM ­Connect TM , che integra in un unico sistema componenti hardware, dispositivi monouso
e data management. Le valvole meccaniche hanno riportato un calo nei ricavi riconducibile alla
progressiva contrazione di questo comparto in Europa e Stati Uniti a favore delle valvole biologiche e ai
minori volumi conseguiti nei paesi emergenti nella prima parte dell' anno. La crescita registrata dal
segmento delle valvole biologiche è stata trainata dalla progressiva penetrazione di Mitroflow TM ,
principalmente nei mercati emergenti e in Giappone, e dalla positiva performance di Perceval TM , che
ha riportato ricavi annuali pari a 12,1 milioni. Con riferimento a Perceval TM , la Società ha ottenuto nel
corso del 2013 l' approvazione della FDA per l' avvio dello studio clinico IDE (Investigational Device
Exemption) negli Stati Uniti, il marchio CE per la "misura XL" e un rimborso dedicato in Belgio e in
Germania. Nel corso del mese di febbraio 2013, Sorin Group ha acquisito Alcard Industria Mecanica
Ltda, società brasiliana leader nella produzione di macchine cuore­polmone. Tale acquisizione ha una
rilevanza strategica per Sorin Group poichè rappresenta un importante accesso al mercato brasiliano e
all' intera area dell' America Latina. Nel luglio 2013, Sorin Group ha sottoscritto con Boston Scientific
Corporation un accordo di fornitura per la produzione di determinati componenti del sistema Lotus TM ,
tecnologia di seconda generazione per la sostituzione transcatetere della valvola aortica. Nel corso dell'
esercizio, la Società ha inoltre avviato un progetto per la produzione locale di dispositivi
cardiopolmonari monouso nel parco industriale di Suzhou in Cina. Nel corso del 2013, Sorin Group ha
infine continuato a sviluppare la nuova piattaforma di tecnologie per procedure percutanee della valvola
mitrale. Nel mese di ottobre, la Società ha infatti effettuato un ulteriore investimento, pari a US$5,5
milioni, in Caisson, società impegnata nello sviluppo di un' innovativa tecnologia per la sostituzione
transcatetere della valvola mitrale e ha continuato a fornire il proprio supporto a Cardiosolutions e
HighLife. La Business Unit Cardiac Rhythm Management (dispositivi impiantabili per la gestione delle
patologie del ritmo cardiaco) ha realizzato ricavi pari a 253,9 milioni nel 2013, in contrazione del 6,8% *
rispetto al 2012. (importi in Euro/milioni) Ricavi 2013 Variazione a parità cambi/ perimetro %* High
Voltage (defibrillatori e CRT­D) 92,0 ­2,3% Low Voltage (pacemaker) 150,9 ­10,0% Altro 11,0 3,0%
Totale Cardiac Rhythm Management 253,9 ­6,8% (*) Per dettagli si veda tabella "Fatturato consolidato
per Business Unit" Il segmento high voltage ha risentito della pressione sui prezzi sul comparto dei
defibrillatori impiantabili, mentre la continua penetrazione di SonR TM ha consentito al segmento dei
dispositivi per la risincronizzazione cardiaca di crescere di circa il 5% * in Europa. Il calo nei ricavi del
segmento low voltage è principalmente dovuto alla pressione sui prezzi in Europa e ai minori volumi
conseguiti in Europa e in Giappone a causa della penetrazione di pacemakers compatibili con la
risonanza magnetica. Il nuovo pacemaker KORA TM , l' unico dispositivo caratterizzato dalla modalità
automatica per la risonanza magnetica, non ha avuto un impatto significativo sui risultati 2013 poichè è
stato lanciato in Europa solo alla fine di novembre 2013. Nel 2013 Sorin Group ha ottenuto importanti
approvazioni quali: i) l' approvazione della FDA per l' avvio dell' IDE dello studio clinico RESPOND CRT
e i primi impianti di SonR TM negli Stati Uniti; ii) l' approvazione FDA e il lancio negli Stati Uniti della
soluzione di monitoraggio remoto SMARTVIEW TM per i pazienti portatori di dispositivi cardiaci
impiantabili; iii) il marchio CE e il relativo lancio commerciale della famiglia di pacemaker REPLY TM
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200, caratterizzata dalla funzione per il Monitoraggio dell' Apnea Notturna; iv) il marchio CE e il relativo
lancio commerciale del pacemaker KORA TM 100 compatibile con la risonanza magnetica; e v) il
marchio CE e il relativo lancio in Europa della famiglia di defibrillatori impiantabili e dispositivi per la
risincronizzazione cardiaca INTENSIA TM , dotati del connettore ad alta energia DF­4. Nel corso dell'
anno, Sorin ha inoltre presentato i risultati degli studi OPTION e DREAM, volti, rispettivamente, a
dimostrare il tasso ridotto di shock inappropriati nei pazienti impiantati con defibrillatori a doppia
camera di Sorin, e la capacità innovativa del pacemaker REPLY TM 200 di effettuare uno screening
affidabile per il rischio di apnee notturne di grado severo. Inoltre si segnala, nel corso del 2013, il
continuo impegno di Sorin Group nello sviluppo della piattaforma di tecnologie volta a curare la
patologia dello scompenso cardiaco attraverso sistemi innovativi di neuro modulazione. Nel febbraio
2013, la Società ha effettuato un ulteriore investimento di US$5 milioni, con opzione di acquisto, in
Enopace Biomedical e ha continuato a sviluppare il proprio progetto di ricerca interno "Equilia" e il
programma di ricerca collaborativo "Intense". Infine, fra gli eventi successivi alla chiusura dell' esercizio,
si ricorda la stipula, nel corso del mese di gennaio 2014, di un accordo definitivo per la creazione di una
joint venture per la commercializzazione e lo sviluppo di dispositivi di Cardiac Rhythm Management in
Cina. Questo accordo rappresenta un passo importante nella strategia di Sorin, che consente alla
Società di entrare nel mercato del CRM in Cina, in forte crescita, e di costituire una presenza diretta
locale. Il Profitto Lordo nel 2013 è stato di 436,8 milioni, pari al 59,1% dei ricavi, rispetto al 60,6% dei
ricavi nel 2012. Tale variazione è principalmente riconducibile agli effetti negativi dei tassi di cambio e
un mix di prodotto normalizzato a seguito del pieno recupero dal terremoto, parzialmente
controbilanciati dai continui miglioramenti nell' efficienza produttiva. Le spese di Vendita, Generali e
Amministrative (SG&A) sono state pari a 280,3 milioni, rispetto a 309,6 milioni nel 2012. A tassi di
cambio costanti, le SG&A sono rimaste sostanzialmente invariate, nonostante l' onere di 2,7 milioni
relativo alla medical device excise tax , accisa sulle vendite negli Stati Uniti di dispositivi medicali. Le
spese di Ricerca e Sviluppo (R&D) sono state pari a 73,7 milioni (10,0% dei ricavi) rispetto a 75,4
milioni (10,3% dei ricavi) nel 2012. L' attività di R&D è stata volta principalmente ai nuovi prodotti Inspire
TM , Heartlink, Connect TM , agli studi clinici per le valvole Perceval TM e Freedom Solo TM , allo
sviluppo di REPLY TM 200 e KORA TM 100 e ai progetti interni per la neuro modulazione. L' EBITDA
nel 2013 è pari a 131,1 milioni, pari al 17,8% dei ricavi, in crescita del 28,8% rispetto a 101,8 milioni,
pari al 13,9% dei ricavi, nel 2012. L' EBIT è pari a 70,1 milioni rispetto a 36,9 milioni nel 2012. L' EBIT
prima degli special items è pari a 82,8 milioni rispetto a 58,0 milioni nel 2012. Gli special items, negativi
per 12,7 milioni nel 2013, includono oneri di ristrutturazione per 7,2 milioni, oneri non ricorrenti legati
agli eventi sismici per 3,5 milioni, in parte controbilanciati da proventi straordinari legati al parziale
indennizzo assicurativo per gli eventi sismici di 3,75 milioni. I rimanenti costi straordinari sono imputabili
alle attività di business development e a oneri per controversie legali. Gli oneri finanziari netti sono pari
a 10,3 milioni rispetto a 14,3 milioni nel 2012. Su tale voce ha inciso, rispettivamente, l' iscrizione di un
onere finanziario per 4,8 milioni nel 2012 e l' iscrizione di un provento finanziario per 0,3 milioni nel 2013
per effetto della chiusura anticipata di posizioni di over­hedging . Su base run rate, gli oneri finanziari
nell' esercizio 2013 sono inferiori per 0,6 milioni rispetto allo stesso periodo del 2012. Il Risultato netto si
attesta a 49,9 milioni rispetto a 23,0 milioni nel 2012. Il Risultato netto rettificato o è pari a 59,1 milioni, in
crescita del 41,2% rispetto a 41,9 milioni nel 2012. L' indebitamento finanziario netto al 31 dicembre
2013 è pari a 68,7 milioni, in diminuzione rispetto a 87,8 milioni al 31 dicembre 2012 (91,3 milioni al 30
settembre 2013). Gli special items nel periodo sono negativi per 31,4 milioni, di cui 20,5 milioni relativi
ad iniziative di business development (si veda dettaglio nell' allegata tabella). Nel 2013 il free cash flow
^ generato dalla Società è stato pari a 50,5 milioni. Previsioni per l' esercizio in corso e per il primo
trimestre del 2014 Per il 2014 , la Società prevede ricavi in crescita del 3­5% * rispetto al 2013 e un
risultato netto rettificato o di circa 55­60 milioni, pari a un utile netto rettificato per azione di 11,5­12,5
centesimi di euro. La guidance sul risultato netto rettificato del 2014 include l' impatto negativo dei tassi
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6 febbraio 2014
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di cambio per circa 10 milioni e un temporaneo effetto diluitivo per gli investimenti nelle New Ventures
pari a circa 6­7 milioni. Tali effetti saranno controbilanciati dalla continua implementazione di progetti di
efficienza produttiva e iniziative di contenimento dei costi, nonché dalla crescita dei ricavi grazie al
lancio di nuovi prodotti e all' espansione in nuovi mercati. In particolare, nel 2014 la Società si
focalizzerà sull' accelerazione del proprio progetto di crescita di lungo termine attraverso il lancio
commerciale del sistema Inspire­ Heartlink­ Connect TM , la continua penetrazione di SonR e di
Perceval, il lancio di KORA TM e l' espansione geografica nei paesi emergenti, principalmente in Cina,
Brasile e Russia. Infine, si precisa che la stima del risultato netto rettificato per il 2014 non riflette alcun
ulteriore provento relativo all' indennizzo assicurativo per gli eventi sismici, la cui quantificazione finale è
attesa nel corso del 2014. Per il primo trimestre 2014 , Sorin Group stima ricavi in crescita di circa il 0­
2% * . * * * Dati non assoggettati a certificazione. * * * Il dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari, Demetrio Mauro, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della
Finanza che l' informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze
documentali, ai libri ed alle scritture contabili. * * * In aggiunta agli indicatori convenzionali previsti dagli
IFRS, nel presente comunicato sono riportati degli indicatori alternativi di perfomance. Tali indicatori
non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS, ma costituiscono un'
informazione aggiuntiva, rappresentativa delle grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie
utilizzate nell' ambito dei processi decisionali interni. Per una illustrazione del significato ed del
contenuto degli indicatori alternativi di performance si rimanda al Resoconto Intermedio di Gestione al
30 giugno 2013. * * * Questo comunicato stampa contiene dichiarazioni previsionali ("forward­looking
statements"). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo
relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di
rischiosità ed incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che
possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito
affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in
dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse una continua volatilità e un ulteriore
deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle
condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business,
mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all' estero), e molti altri fattori, la
maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo. * * * A proposito di Sorin Group Sorin
Group ( www.sorin.com ), società multinazionale leader nel trattamento di patologie cardiovascolari,
sviluppa, produce e commercializza tecnologie medicali per la cardiochirurgia e per il trattamento dei
disturbi del ritmo cardiaco. Il Gruppo, che conta 3.750 dipendenti in tutto il mondo, è specializzato in
due aree terapeutiche principali: Cardiac Surgery (prodotti cardiopolmonari per la circolazione
extracorporea e per la riparazione e sostituzione di valvole cardiache) e Cardiac Rhythm Management
(pacemaker, defibrillatori impiantabili e dispositivi per la risincronizzazione cardiaca). Ogni anno, oltre 1
milione di pazienti in più di 80 paesi viene trattato con dispositivi Sorin Group. Per ulteriori informazioni,
visitare: www.sorin.com * A parità di tassi di cambio e di perimetro o Risultato netto rettificato: risultato
netto prima degli oneri e proventi di natura non ricorrente ( special items ), al netto del relativo effetto
fiscale ^ Free cash flow: utile netto + ammortamenti e svalutazioni ± ? capitale circolante ­ investimenti.
Tale voce è al netto dell' impatto di special items Gabriele Mazzoletti Director, Corporate
Communications Sorin Group Tel: +39 02 69969785 Mobile: +39 348 9792201 e­mail:
[email protected] oppure Francesca Rambaudi Director, Investor Relations Sorin Group
Tel: +39 02 69969716 e­mail: [email protected] oppure Ufficio Stampa Image Building Tel. +
39 02 89011300 e­mail: [email protected] Permalink:
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6 febbraio 2014
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Albergatore italiano ucciso in Senegal
Trovato in un lago di sangue in un albergo di Dakar.
(ANSA) ­ MONTE SAN SAVINO (AREZZO), 6
FEB ­ Un albergatore di Monte San Savino
(Arezzo) è stato trovato morto nell' albergo in
cui alloggiava a Dakar, in Senegal. L' uomo,
Gaetano Uva, 60 anni, gestiva un bed and
breakfast nella cittadina aretina e non è ancora
chiaro se si trovasse in Senegal per turismo o
per suoi interessi di lavoro. Secondo quanto
appreso il corpo di Uva è stato trovato in un
l a g o d i sangue: l ' u o m o s a r e b b e s t a t o
sgozzato.
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6 febbraio 2014
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Rete telecom, gli affari d' oro delle utility locali. La
base della mappa da Acea a Metroweb
Le società che gestiscono servizi locali dell' acqua e della luce, generalmente pubbliche
o a capitale misto, hanno investito molto nello sviluppo di reti in fibra sin dalla fine degli
anni '90. E in alcune aree del Paese rappresentano dei piccoli monopoli. Eccole.
Il consiglio di amministrazione di Telecom
Italia torna a discutere di Brasile e di governo
societario. Ma sullo sfondo c' è sempre la rete
e le sue prospettive legate a doppio filo con la
fibra già esistente sul territorio. Come quella
che fa capo alle multiutility, cioè le società che
gestiscono servizi locali come acqua, rifiuti ed
energia. Queste aziende, generalmente
pubbliche o a capitale misto, hanno infatti
investito molto nello sviluppo di reti locali in
fibra sin dalla fine degli anni '90. E in alcune
aree del Paese rappresentano dei piccoli
monopoli. Senza però che oggi gli utenti finali
possano trarne un forte beneficio in termini di
abbassamento dei prezzi . La loro
intermediazione fra i grandi operatori di
telecomunicazioni all' ingrosso e il cliente
rappresenta infatti un allungamento della
catena distributiva , con il risultato che i prezzi
al dettaglio possono registrare incrementi
persino del 130 per cento. "Comprare da un
grande operatore telecom dieci gigabit di
connessione fra Milano e Amsterdam costa
circa 1.500 euro al mese per 100 megabit sull'
ultimo pezzo da una multiutility che si connette
all' utente finale si può arrivare a pagare anche
3.500 euro al mese", spiega un esperto del
settore telecomunicazioni. Il meccanismo non
è diverso, insomma, da quello di un supermercato dove la distribuzione sul territorio la fa da padrona
rispetto alla produzione e spunta margini interessanti sui compratori. Solo che nel caso della fibra, non
si può correre al supermercato concorrente cercando il prezzo più basso , ma, se si vuole la velocità,
bisogna accettare il diktat della locale utility. Aziende controllate dagli enti locali che finiscono di tanto in
tanto sotto i riflettori per la pesante ingerenza politica nella gestione, persino nel caso di società quotate
come la romana Acea . Ma quanto è diffuso il fenomeno delle multiutility che hanno investito in fibra e
che oggi fanno grassi affari in questo settore? Difficile dirlo dal momento che non esiste in Italia un
catasto delle reti che consenta di avere un quadro chiaro della situazione. Un censimento che il
Movimento 5 Stelle ha chiesto di realizzare prima di varare gli investimenti nelle reti di nuova
generazione . Il lavoro di mappatura consentirebbe al governo di Enrico Letta di ottimizzare l' uso di
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6 febbraio 2014
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ilfattoquotidiano.it
Web
denaro pubblico dando il giusto valore alla vecchia rete in rame di Telecom Italia . Un piccolo indizio
dell' importanza di questo censimento ufficiale può forse anche venire da una prima piccola
ricostruzione dell' esistente fatta da ilfattoquotidiano.it al quale risulta che, in tutta Italia, ci sono, almento
26 utility con una rete in fibra di proprietà (GUARDA LA TABELLA) . Si va da nomi grossi come la Acea
di Roma o la milanese Metroweb fino a realtà più piccole come la Estracom di Prato o la umbra
Centralcom . Aziende il cui valore e le cui reti potrebbero essere valutate all' interno di un più ampio
piano per lo sviluppo delle Ngn , il network di nuova generazione che è il fulcro dell' Agenda digitale di
Bruxelles. Ma al quale il rapporto del commissario Francesco Caio non dà troppa importanza.
di Costanza Iotti
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6 febbraio 2014
Ravenna24Ore.it
Web
Ravenna, ancora scippi a danno di due signore
Al parcheggio dell' Obi e a Glorie.
Dopo la rapina di martedì sera in via Gamba ai
danni della moglie dell' imprenditore Maurizio
Bucci, consigliere comunale e proprietario del
Mariani, ieri pomeriggio ci sono stati altri due
scippi, come riportano i quotidiani. Il primo nel
parcheggio dell' Obi, sulla Faentina: un uomo
ha strappato la borsa a una signora anziana
per oi fuggire a bordo di una Mini nera guidata
da un complice. Il secondo a Glorie: mentre
caricava merce sull' auto una signora è stata
derubata della borsa lasciata su un sedile.
R3
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6 febbraio 2014
Ravenna24Ore.it
Web
Senologia, chieste soluzioni immediate per l'
ospedale di Lugo
"In vista dell' abbandono del dottor Cesare Magalotti è necessario preservare la qualità
del servizio"
Si è svolto ieri, nella sala conferenze della Cna
di Lugo si è tenuto un incontro per dire "grazie"
a quanti hanno contribuito alla raccolta fondi
per la macchina digitale "Mammotome",
strumento necessario per le microbiopsie alla
mammella già operativa presso l' Ospedale
U m b e r t o I d i Lugo. L ' i n i z i a t i v a è s t a t a
promossa dalla Cna, unitamente alle
associazioni onlus Donne Protette, all'
Associazione Pro Chirurgia e allo Ior; ha visto
inoltre la partecipazione dei tanti volontari e
volontarie che hanno raccolto le risorse (oltre
150mila euro). All' incontro è intervenuto anche
il sindaco Raffaele Cortesi, che ha ringraziato
le associazioni e i volontari, i quali hanno
espresso profondo rammarico per le
dimissioni del dottor Cesare Magalotti, che
insieme alla sua equipe ha contribuito a fare
crescere il servizio di chirurgia senologica a
Lugo. Nei giorni scorsi Cortesi ha rivolto due
precise domande al direttore dell' Asl di
Ravenna e al presidente della conferenza
territoriale: "l' Amministrazione, a nome della
cittadinanza, chiede alla direzione dell'
Azienda quali sono le iniziative e in quali tempi
saranno adottate per assicurare la necessaria
e adeguata continuità e l' indispensabile
qualità al servizio di chirurgia senologica
presso l' ospedale di Lugo, garantendo anche l' organico sufficiente per il buon funzionamento della
piattaforma chirurgica locale; in secondo luogo, quale sarà il futuro del servizio di chirurgia senologica
all' interno dell' area vasta di Romagna". I sindaci della Bassa Romagna e tutti i cittadini "attendono una
risposta che sia in grado di assicurare il necessario livello di qualità a un ospedale che in questi anni si
è distinto per appropriatezza delle cure e il buon rapporto con i pazienti".
R6
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RavennaNotizie.it
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Dopo l' episodio di martedì, ieri pomeriggio altri due
scippi
Foto Zani Il primo nel parcheggio dell' Obi e il
secondo a Glorie Dopo il caso della moglie
dell' imprenditore Maurizio Bucci scippata
martedì sera in via Gamba , altre due rapine ai
danni di donne si sono verificati ieri
pomeriggio. Il primo è avvenuto nel
parcheggio davanti all' Obi di via Faentina:
una anziana è stata avvicinata da un uomo che
le ha strappato la borsa per poi fuggire su una
Mini Minor guidata da un complice. Poco
tempo dopo, a Glorie di Mezzano, un altro
furto. Mentre caricava alcuni oggetti nella
propria auto, una donna è stata derubata della
borsa appoggiata sul sedile. Le vittime dei furti
non hanno riportato alcun danno fisico.
Indagano le forze dell' ordine.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Mobbing ai danni di un camionista «Umiliato da
quell' imprenditore»
La vittima si è ammalata e si è dimessa. Il titolare patteggia 8 mesi.
di CARLO RAGGI DUE ANNI di angherie sul
posto di lavoro, tanto che alla fine si è
ammalato ed è rimasto assente per un anno;
una vicenda di mobbing (giuridicamente si
tratta di maltrattamenti) in piena regola ­
almeno stando al capo di imputazione ­ che si
è conclusa davanti al gup Piervittorio Farinella
con un patteggiamento a otto mesi di
reclusione. A dir la verità, il patteggiamento
concordato fra difensore, avvocato Vanna
Babini, e pubblico ministero, Roberto Ceroni,
era stato fissato in cinque mesi, ma l' avvocato
Alessandro Docimo, che tutelava la parte
offesa, un camionista, ha espresso riserve
sulla congruità della pena e anche il giudice ha
lasciato intendere che un patteggiamento a
una pena così bassa non l' avrebbe ammesso.
Così pm e difesa hanno aumentato di tre mesi.
L' IMPUTATO è un uomo di 49 anni, titolare di
un' azienda di autotrasporti di Alfonsine, una
azienda che annovera una quindicina di
dipendenti e che ha sede in via Nenni. I fatti
risalgono al periodo che va dai primi mesi del
2009 fino all' aprile del 2011 e sono emersi a
seguito di una segnalazione che il camionista vittima delle angherie fece all' Ispettorato del Lavoro. A
conclusione delle indagini è partita la segnalazione per la Procura che ha riguardato non solo i
maltrattamenti, ma anche un altro ben diverso reato, ovvero l' inquinamento ambientale per il quale
recentemente il gip, su richiesta della Procura, ha notificato all' imprenditore alfonsinese un decreto
penale di condanna a 18mila euro (il difensore dell' imputato è intenzionato ad opporsi e quindi ad
andare a processo).
«QUELL' UOMO mi ha ingiuriato, umiliato davanti ai colleghi di lavoro, minacciando ripetutamente di
ridurmi lo stipendio e anche di licenziarmi. E' stato un inferno durato due anni»: queste, in sintesi,
alcune delle dichiarazioni del camionista, un uomo con qualche problema di salute, ma pienamente
adatto al lavoro di conducente di mezzi pesanti.
IL CAMIONISTA, quando è stato interrogato, ha raccontato nei dettagli quanto è stato costretto a
sopportare. «Quell' uomo mi diceva che io ero un malato di mente, che mia madre è una poco di buono
e addirittura, minacciando di licenziarmi, mi costringeva a manomettere il funzionamento del
cronotachigrafo degli autotreni così da costringermi a rimanere alla guida per periodi più lunghi di quelli
consentiti». Il lavoratore ha anche raccontato agli inquirenti di essere stato costretto più volte a lavare le
cisterne, adibite al trasporto di sostanze chimiche, direttamente sul piazzale dell' azienda con il
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Il Resto del Carlino (ed.
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conseguente versamento del liquido sul terreno, anzichè ricorrere agli appositi servizi di lavaggio con
raccolta dei liquidi.
«SE NON LAVI la cisterna ti addebito il costo del lavaggio, ti licenzio» era l' intimazione. Di qui,
appunto, la seconda imputazione.
A seguito delle vessazioni il camionista si è ammalato ed è rimasto lontano dal lavoro per un anno. Alla
fine è stato costretto a risolvere il rappoprto di lavoro.
RAGGI CARLO
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LA STORIA DA CINQUE ANNI È GESTITO DALLA FAMIGLIA ROSSI.
«Il Bar Centro è diventato un punto di riferimento»
DA CINQUE anni il Bar Centro di via Vittorio
Veneto nel circondario esterno di Fusignano è
gestito dalla famiglia Rossi. Ivano e la moglie
Cristina, con le figlie Francesca e Giulia si
alternano tutti i giorni dalle 6 di mattina a
mezzanotte.
Il Bar Centro, che è aperto anche la domenica
da mezzogiorno a mezzanotte, è ormai
diventato un vero e proprio punto di riferimento
per i fusignanesi: «Da quando lo abbiamo
preso in gestione ­ ha spiegato Ivano Rossi ­
questa attività si è trasformata dal classico
circolo di paese, in un bar vero e proprio,
frequentato dalla clientela fissa, ma anche da
chi è solo di passaggio a Fusignano. L' ampio
parcheggio di cui dispone è un vantaggio».
LA VICINANZA con la bocciofila di Fusignano
e col centro sociale "Zaffagnini' hanno reso
possibili sinergie molto interessanti: «Fin da
subito ­ ha proseguito Rossi ­ abbiamo
instaurato un rapporto di collaborazione con i
due soggetti vicini di casa, ma anche con tutte
le altre associazioni del territorio».
Strada facendo le novità si sono susseguite:
«Per ampliare la nostra offerta abbiamo acquisito anche la licenza per la ristorazione. Non c' è
concorrenza con gli altri locali di Fusignano, perché la nostra è una attività saltuaria e a richiesta,
soprattutto per determinati eventi o ricorrenze. Nei giorni scorsi ad esempio abbiamo festeggiato un
compleanno. Il Bar Centro si sviluppa su una superficie di 150 metri quadrati e, a seconda delle
esigenze, possiamo utilizzare la nostra sala interna, oppure quella della bocciofila, che è ugualmente
gestita da noi. Il tutto senza dimenticare la veranda esterna, riscaldata nei mesi invernali, e capace di
contenere fino a 50 coperti».
LA CLIENTELA che frequenta il Bar Centro di Fusignano è eterogenea. Giovani e meno giovani si
ritrovano nella sala giochi, che diventa anche sala tv in occasione, soprattutto, degli eventi sportivi:
«Quando le partite sono più d' una, c' è anche la possibilità di installare due televisori. Ma non mancano
anche eventi "live' organizzati in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio come
Anpi, Agis, Avis, Auser e Cgil; tutte associazioni che trovano nel nostro appoggio un valido partner».
Per la primavera ci sono iniziative come lo spazio all' aperto ritagliato davanti al bar e come il gelato
sfuso di qualità particolarmente apprezzato.
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Il Resto del Carlino Ravenna
LETTERE E OPINIONI.
Spetta all' ex Genio civile controllare gli argini dei
fiumi
NELL' ARTICOLO pubblicato due giorni fa a
pag. 15 nel Resto del Carlino edizione di
Ravenna, viene riportata una dichiarazione di
Roberto Faccani (responsabile della
Protezione Civile dell' Unione dei Comuni della
Bassa Romagna, ndr ) secondo la quale
«...sarà il personale dell' Autorità del bacino
del Reno a verificare coi propri tecnici e
controlli di tipo ingegneristico eventuali
situazioni anomale non visibili all' occhio
umano». Temo ci sia un grave
fraintendimento. Senza nulla togliere ai
colleghi dell' Autorità di bacino, preciso che l'
organo competente in via esclusiva ad
intervenire e, altrettanto in via esclusiva, a
dover eseguire controlli sullo stato delle
arginature è il Servizio Tecnico Bacino Reno
(ex Genio Civile) della Regione Emilia­
Romagna, a termini del Testo unico sulle
acque e del relativo regolamento. Assistiamo
spesso, purtroppo, a simili esempi di errata
informazione e ritengo doveroso adoperarmi
per correggerli. Questo non tanto per un
aspetto formale, ma per il sacrosanto rispetto
verso i miei validissimi e misconosciuti collaboratori, 50 tra tecnici e sorveglianti che devono operare sul
vastissimo territorio del Bacino del Reno sparso su 4 province, con svariate centinaia di km di
arginature oltre ai tratti naturali, e che devono occuparsi anche di sismica e sicurezza dei versanti.
Leggere simili inesattezze sul nostro lavoro suscita sconcerto, tenuto conto dell' impegno profuso in
quest' ultimo evento di piena. Ci farebbe piacere, da qui in avanti, essere chiamati con il nostro nome
istituzionale.
Purtroppo il passaggio alla Regione ci ha donato un titolo poco comprensibile, ma il nostro è quello che
una volta si chiamava Genio Civile.
Il nostro Servizio ha una sede distaccata a Lugo alla cui responsabile (ingegner Caterina Mancusi)
Faccani potrà agevolmente rivolgersi per avere ulteriori informazioni.
Ferdinando Petri Responsabile Servizio Tecnico Bacino Reno.
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Il Resto del Carlino Ravenna
SERVIZI CORTESI HA INCONTRATO I DIRIGENTI LOCALI E PROVINCIALI DEI DUE ENTI.
"Inps e Inail, per ora non chiudono'
NON ci sono ipotesi di chiusura, entro breve
tempo, degli uffici lughesi di Inps e Inail: è
quanto emerso dall' incontro che il presidente
dell' Unione dei Comuni, Raffaele Cortesi, ha
avuto con i dirigenti responsabili delle sedi
locali di Inps e Inail. Per l' Inps erano presenti il
dirigente provinciale Daniela Casanova e
Leonardo Ciavattone dirigente della sede di
Lugo; per l' Inail, Alfio Sarain dirigente di
Ravenna, Faenza e Lugo, e Cinzia Brusa
responsabile della sede di Lugo.
L' incontro era stato chiesto dal sindaco per
verificare le intenzioni dei due enti, dopo che
nelle ultime settimane erano emerse ipotesi di
chiusura degli uffici di Lugo.
Ebbene, «per l' Inps ­ si legge in una nota ­
non esistono al momento programmi di
modifica o di chiusura della sede lughese.
Per Inail c' è una ipotesi di declassamento dell'
ufficio lughese: tuttavia, si tratta di un piano d'
azione che andrà riconsiderato e confermato
nei prossimi anni, dunque non sono previste
chiusure nel breve periodo». Cortesi, nel
ribadire l' importanza dei presidi locali di Inps
e Inail, ha chiesto di riportare in sede nazionale la richiesta di rivedere i piani strutturali di Inail e di
riconsiderare l' ipotesi di mantenere il servizio su Lugo.
E IN MERITO alla cancellazione della corsa di pullman delle 7.10 da Lavezzola a Lugo, il sindaco di
Conselice Maurizio Filipucci, il sindaco di Massa Lombarda Linda Errani e il sindaco di Sant' Agata sul
Santerno Luigi Antonio Amadei hanno chiesto chiarimenti a Trenitalia: «Questa cancellazione non è
stata comunicata da parte del gestore del servizio né agli utenti, né alle amministrazioni interessate che
lo hanno appreso dalla stampa. Chiediamo un incontro per conoscere le ragioni di tale scelta che al
momento ci paiono incomprensibili e che crea gravi disagi a studenti, lavoratori e alle loro famiglie».
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Il Resto del Carlino Ravenna
LUGO.
CONSELICE, SERATA DI FOTO CON RACCONTI
DI VIAGGIO
A cura del Gruppo Alpini di Conselice questa
sera, con inizio alle 21, nella sede di via Roma
a Conselice, è in programma la proiezione di
immagini dal titolo "Ti porto in viaggio', una
raccolta fotografica cui hanno dato vita i soci
del Circolo Fotografico di Portomaggiore.
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Innocenti per la Ue, colpevoli per il tribunale
Due imprenditori polacchi condannati per aver somministrato mano d' opera nei campi.
di CARLO RAGGI «L' EUROPA siamo noi,
sembra uno slogan, vorrebbe essere un
obiettivo politico­sociale, ma questa sentenza
testimonia che di strada da fare nella direzione
dell' Europa ce n' è ancora tanta, troppa. Ci si
dimentica che c' è una legislazione della Ue
che deve trovare immediata applicazione nel
nostro Paese»: l' avvocato Andrea Maestri va
dritto all' obiettivo dopo che il giudice
monocratico del tribunale di Ravenna ha
condannato due imprenditori polacchi alla
pena, uno di tre e l' altro di quattro mesi di
arresto per aver esercitato «senza
autorizzazione e iscrizione nell' apposito albo
delle agenzie per il lavoro, l' attività di
intermediazione, ricerca e selezione di
personale». I due imputati, Krzysztof Topolski
e il figlio sono titolari della ditta Topex con
sede in Polonia che esercita l' attività di
fornitura di mano d' opera polacca alle aziende
agricole italiane. Prevalentemente il maggior
numero di operai agricoli è stato fornito ad
aziende agricole della provincia di Ravenna e
in particolare nel Lughese e nel Faentino: nel
2006 furono 136 (75 uomini e 61 donne) gli operai immessi al lavoro nei campi ravennati. In particolare
la mano d' opera veniva fornita alla Apofruit che a sua volta la smistava presso le aziende associate. A
margine è bene evidenziare che l' attività dei Topolski è stata anche oggetto di una serie di
sperimentazioni sulla «razionale e programmata gestione dei flussi di manodopera immigrata in
agricoltura» promosse dalla Provincia, dalle associazione degli Agricoltori, dalla stessa Direzione
provinciale del lavoro.
I FATTI per i quali padre e figlio sono finiti a processo risalgono al periodo compreso fra il 2008 e il 2010
ed emersero a seguito di accertamenti svolti dall' Ispettorato del lavoro. Si accertò che la Topex non era
in possesso dell' autorizzazione all' esercizio prevista dall' articolo 18 del decreto legislativo 276 del
2003 in materia di somministrazione dei lavoratori.
Di qui la citazione a giudizio che ha coinvolto anche il vertice della Apofruit (ha pagato una sanzione di
41mila euro e ha estinto il reato). C' è anche da dire, a questo punto, che già Topolski padre era stato
condannato per un analogo fatto nel giugno 2010 dal tribunale di Lugo e che, in seguito alla sentenza, si
era rivolto alla Commissione Europea, Direzione generale per il Mercato interno e i servizi, che aveva
risposto nel senso della legittimità della sua attività.
La materia può apparire complessa, ma non lo è. La legislazione europea, a cominciare dai Trattati Ue,
impone, assieme ad altri, due principi fondamentali, e conseguenziali dello spirito di costituzione di
quello che fu il Mercato comune europeo, ovvero la libertà di stabilimento e di libera circolazione dei
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servizi. Ci sono poi Direttive europee che stabiliscono che per la libera circolazione dei servizi vige il
principio del titolo abilitativo equivalente, ovvero è sufficiente che la società abbia l' autorizzazione nel
paese in cui essa società è iscritta quando tale paese è membro della Ue. La Topex l' autorizzazione ce
l' ha e la sua sede è in Polonia che fino a prova contraria è membro della Ue. E se la legislazione
italiana dovesse esigere un' autorizzazione anche in Italia (ma peraltro così neppure è), allora ­ lo dice a
chiare lettere la giurisprudenza europea (ma anche quella, di merito, italiana) d' avanguardia ­ il giudice
deve disapplicarla e far riferimento alla legge superiore, cioè quella europea. Ma sia il tribunale di Lugo
che ora quello di Ravenna non sono andati in questa direzione.
EVIDENZIA Maestri: «Qui è in gioco l' effettività dei diritti che le norme comunitarie pongono in capo agli
imprenditori degli Stati membri, in gioco c' è l' effettività della libertà di prestazione dei servizi, scritta
nelle direttive, ma non praticata dalle amministrazioni e dagli organi giurisdizionali. La sentenza sarà
appellata e siamo determinati a giungere fino alla Corte di Strasburgo. Personalmente promuoverò
anche iniziative parlamentari».
RAGGI CARLO
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ALA D' ORO.
Questa sera cena di Forza Italia
LA PARLAMENTARE Deborah Bergamini,
responsabile nazionale della comunicazione
per Forza Italia, sarà stasera Lugo, ospite d'
onore della cena organizzata da Forza Italia di
Lugo e Ravenna alle 20 al ristorante Ala d'
Oro. Saranno presenti Gianguido Bazzoni,
capogruppo degli "azzurri' in consiglio
regionale, Cesare Bedeschi, capogruppo in
consiglio comunale a Lugo, Alberto Ancarani,
capogruppo in consiglio comunale a Ravenna.
Informazioni e prenotazioni telefonando al 346­
6829146.
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BAGNACAVALLO LA CONFCOMMERCIO ASCOM LUGO TORNA SULL' IPOTIZZATA
NUOVA AREA COMMERCIALE.
«E' assolutamento legittimo dire no alla variante
della Naviglio»
"AREA Naviglio: si può dire di no?. Con
queste parole Confcommercio Ascom Lugo
torna sulla questione della variante prevista
sulla provinciale Naviglio in territorio
bagnavallese, che potrebbe consentire la
nascita di una nuova grande area
commerciale, comprendente 1.500 metri
quadrati di superficie alimentare. «Creare
nuove aree di attrazione commerciale in una
fase di consumi stagnanti significa sottrarre
consumi da qualche altra parte ­ sottolinea
Luca Massaccesi, direttore di Confcommercio
Ascom Lugo ­ e un' area commerciale come
quella prevista sulla Naviglio potrebbe attrarre
consumi in un raggio stimabile in almeno 10­
15 chilometri. Ciò significherebbe che quote di
consumo che attualmente gravano sui centri di
Bagnacavallo e Cotignola ed in parte anche di
Lugo, s i p e n s i a c h i e s c e d a l r a c c o r d o
provenendo dall' autostrada A14 bis,
verrebbero meno. Il risultato inevitabile
sarebbe la contrazione ulteriore del numero di
esercizi commerciali in questi centri, e
impoverire il tessuto commerciale significa
impoverire l' ambiente e il tessuto urbano. Basta osservare ciò che accade nei tanti centri dove si
concentrano i cartelli "affittasi' e "vendesi'».
MASSACCESI controbatte poi alla «suggestiva argomentazione espressa dalla giunta comunale di
Bagnacavallo per difendere il percorso che ha portato all' adozione della variante: da una parte si
afferma che si tratta di una scelta obbligata, ma dall' altra che la modalità che si è adottata "è tale da
offrire a tutti la possibilità di partecipare con le proprie osservazioni?. Se è una scelta obbligata non
vediamo a cosa possano servire le osservazioni. Se invece la scelta, come noi sosteniamo, non è affatto
obbligata, non si vede perché il Comune dovesse adottare la variante per poi eventualmente revocarla o
annullarla. Tra l' altro, vi sono una serie di errori nei richiami normativi contenuti nella richiesta di
variante e questi sono stati trasposti pari pari in delibera». IL DIRETTORE di Confcommercio Ascom
Lugo allarga ancora l' orizzonte all' Unione dei Comuni, «stranamente assente su questa vicenda. Il Rue
di Bagnacavallo è lo stesso di tutti i Comuni della Bassa Romagna, salvo qualche dettaglio. Se la giunta
di Bagnacavallo ha ragione, significa che questi strumenti sono poco più che carta straccia e ognuno
può fare quello che vuole. Noi sosteniamo che le osservazioni che abbiamo avanzato trovano le basi in
precise norme e principi e che è assolutamente legittimo dire di no alla variante».
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Lorenza Montanari.
MONTANARI LORENZA
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PRIMARIE PD A MASSA PAROLA AL 55ENNE CARLO ALBERTO SENATORE.
«Tutto si deve basare sul confronto»
"È fondamentale ridare la città ai cittadini, usando anche i referendum'
CON CARLO ALBERTO Senatore si conclude
il nostro breve "viaggio' alla scoperta dei tre
candidati alle primarie del Pd del Comune di
Massa Lombarda c h e s i s v o l g e r a n n o
domenica prossima.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Partecipo a queste primarie perché non ho
perso la speranza nel cambiamento, perché
credo che le primarie siano uno strumento
democratico che permette al cittadino di
scegliere e di diventare parte attiva nella vita
della propria comunità. Credo che le
amministrazioni precedenti abbiano fatto cose
buone, ma molte azioni sono state svuotate dai
valori politico­culturali e soprattutto hanno
perso l' occasione per incentivare un metodo
fondato sulla partecipazione».
Quali le priorità del suo programma?
«La mia priorità è quella di ridare ai cittadini la
città. E' più popolare parlare di pressione
fiscale, energie rinnovabili, patto di stabilità,
lavoro, ma occorre dire le cose come stanno.
Questi temi sono regolati da leggi e politiche a livello nazionale alle quali molto spesso un sindaco si
deve adeguare e l' unica arma che resta è quella della sensibilizzazione del cittadino. Occorre iniziare a
pensare che potremmo fare piccole azioni in settori come ambiente, salute, decoro della città, legalità,
che se inserite all' interno di progetti più ampi, nel tempo potranno dare i loro frutti. Per far questo
occorre creare o riportare l' amministrazione politica all' interno dei comitati di gestione delle varie
associazioni del lavoro, sindacali, sportive, scolastiche e culturali. Il ruolo del politico all' interno di
queste associazioni oltre che propositivo deve essere quello del ?garante istituzionale' delle cose
possibili».
Come pensa allora di metterle in atto?
«Insieme agli assessori che costituiranno la mia squadra dovrò studiare i regolamenti che in altre città
rendono possibili soluzioni diverse o dichiararne l' infattibilità.
Mettere in rete problematiche apparentemente slegate, ad esempio, iniziative come ?puliamo il mondo'
non saranno più trattate solo dalle scuole tramite giornate speciali, ma verranno arricchite da dibattici
pubblici dove interverranno Hera, l' ufficio tecnico, Ausl, imprese che si occupano di riciclo e
cittadinanza, per ascoltare e decidere assieme le possibili soluzioni.
Nel mio programma ho parlato di referendum, coinvolgere la maggioranza dei cittadini, i quali devono
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Il Resto del Carlino Ravenna
cominciare a ri­prendersi la responsabilità di partecipare alle scelte della città. In parte questo metodo è
rappresentato dal tipo di campagna elettorale che ho intrapreso: ho organizzato serate a tema, ho
cercato e invitato esperienze diverse a raccontarsi, poi ho avviato il dibattito. Perché a volte per trovare
le soluzioni occorre alzare la testa e guardare, c' è sempre chi fa meglio di te, e sono convinto che dal
dibattito, dall' incontro, dalla messa in rete ne esci sempre arricchito».
Luigi Scardovi.
SCARDOVI LUIGI
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SANITA' E LE ASSOCIAZIONI SONO RAMMARICATE PER LA PARTENZA DEL DOTTOR
MAGALOTTI.
Chirurgia senologica, il sindaco chiede lumi all' Ausl
sul futuro
NON si è parlato solo della raccolta di fondi
che ha permesso l' acquisto di una nuova
apparecchiatura "Mammotome', strumento
necessario per le microbiopsie alla mammella,
nell' incontro svoltosi mercoledì sera nella
s e d e d e l l a C n a d i Lugo. V o l o n t a r i e
rappresentanti delle associazioni, a cominciare
dalle "Donne protette', hanno infatti sollevato il
problema della partenza da Lugo del dottor
Magalotti, che era alla guida dell' equipe di
senologia dell' ospedale lughese, «chirurgo di
riconosciuto valore anche nella delicatissima
fase della ricostruzione del seno dopo l'
asportazione di un carcinoma». E intervendo
all' incontro il sindaco Cortesi ha ringraziato le
associazioni e i volontari che si sono mobilitati
nella raccolta di fondi per il "Mammotome' (che
ha fruttato oltre 1.500 euro), ricordando che nei
giorni scorsi ha rivolto due precise domande al
direttore dell' Asl di Ravenna e al presidente
della conferenza territoriale: «L'
amministrazione, a nome della cittadinanza,
chiede alla direzione dell' Azienda quali sono
le iniziative e in quali tempi saranno adottate
per assicurare la necessaria e adeguata continuità e l' indispensabile qualità al servizio di chirurgia
senologica all' ospedale di Lugo, garantendo anche l' organico sufficiente per il buon funzionamento
della piattaforma chirurgica locale; in secondo luogo, quale sarà il futuro del servizio di chirurgia
senologica all' interno dell' area vasta di Romagna. I sindaci della Bassa Romagna e i cittadini
attendono una risposta che sia in grado di assicurare il necessario livello di qualità a un ospedale che in
questi anni si è distinto per appropriatezza delle cure e il buon rapporto con i pazienti».
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
VERSO LE ELEZIONI.
Il Pd: "F.Italia e 5 Stelle gli avversari'
A LUGO è entrata nel vivo la campagna
elettorale in vista delle elezioni comunali del
25 maggio, tanto che si comincia a parlare
anche dei reciproci "rivali'. Giacomo Baldini,
segretario del Pd, dice: «I nostri avversari? In
primo luogo Forza Italia. Poi il Movimento 5
Stelle: ai grillini lughesi riconosciamo volontà
di partecipazione e attenzione su temi
importanti, ma devono prendere le distanze
dai fatti inaccettabili avvenuti a livello
nazionale.
Forza Italia e il M5S sono i nostri avversari,
con cui ci misureremo sul terreno della
innovazione per Lugo».
Quanto alle liste civiche, «mi sembrano
tentativi velleitari o, peggio, operazioni
cosmetiche per pezzi di vecchio ceto politico
lughese fuori tempo massimo. Il vero
rinnovamento è quello promosso dal Pd, con
un evidente "passaggio del testimone' tra
generazioni. E' sufficiente scorrere nomi e volti
per rendersene conto, a partire dal candidato
sindaco Davide Ranalli, non ancora trentenne,
e dal suo principale collaboratore Giovanni
Costantini, 40enne con solida esperienza amministrativa. Nel team di Davide ci sono anche diversi
studenti universitari». E lo stesso Baldini ha 33 anni.
INTERVIENE poi la lista civica ?Per la Buona Politica', che, afferma il portavoce Bruno Pelloni, «dopo la
presentazione di Silvano Verlicchi candidato sindaco, è entrata nel vivo dell' operatività, definendo
comitato elettorale e responsabili di programma, comunicazione, organizzazione e raccolta fondi. La
campagna elettorale sarà lunga e impegnativa: contatteremo in maniera capillare, oltre a categorie e
associazioni, i cittadini». In febbraio, "Per la Buona Politica' ha previsto 11 incontri con i consigli di
circoscrizione lughesi e le frazioni: si inizia il 10 a Lugo alla Sala del Carmine per finire il 27 a Voltana.
l. m.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
BACCARA.
Musica con la festa "Time machine'
SECONDA "puntata', stasera alla discoteca
Baccara di Lugo, della festa "Time Machine',
viaggio nella musica dagli anni '70 ad oggi che
ripercorre anche tutti i cambiamenti tecnici.
Dalle 22.30 musica dei dj Lorenz Glauco e
animazione del Tenero GiacomoParolisi. Si
proseguirà fino a notte inoltrata; ingresso
gratuito tutta la notte.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Il Resto del Carlino Ravenna
AL ROSSINI DIVERTENTE SPETTACOLO DEDICATO AL GRANDE DRAMMATURGO.
Tutto Shakespeare concentrato
Sul palco Alessandro Benvenuti e Nino Formicola.
TUTTO Shakespeare in un' unica sera. Da
questa sera a domenica lo spettacolo in scena
al Rossini di lugo. Lo scrittore americano Jess
Winfield, l' autore Adam Long e l' attore Daniel
Singer fondarono nel 1981 "The Reduced
Shakespeare company', un gruppo che
intendeva dedicarsi alla scrittura e
interpretazione di parodie da opere
shakespeariane. Sei anni più tardi, i tre ebbero
un vero "colpo di genio' nel comporre "The
complete works of William Shakespeare
(abridged)'.
Uno spettacolo folle ed esilarante, colto e dal
ritmo incandescente che divenne subito una
vera hit internazionale.
Il suo percorso inizia a Londra, dove ebbe un
successo interminabile replicando, con esito
ssempre crescente, per oltre vent' anni al
Teatro Criterion in Piccadilly Circus. Da più di
vent' anni poi è in tour e diverte fino alle
lacrime spettatori di ogni dove.
Come condensare 37 opere di Shakespeare in
soli 90 minuti?
GLI AUTORI hanno trovato una formula
esplosiva e segreta che regala momenti di poesia e di divertimento: l' opera di Long, Singer e Wienfield
approda ai palcoscenici italiani con la regia di Alessandro Benvenuti (che con la sua verve comica ha
firmato anche l' adattamento) e di Paolo Valerio. protagonisti i due attori Alessandro Benvenuti e Nino
Formicola ( foto) che con la loro ironia e il loro stile, assieme al talentuoso Francesco Gabbrielli, hanno
raccolto la sfida e ci faranno rivivere tutte le opere del grande Shakespeare in una versione concentrata.
Le recite dello spettacolo saranno questa sera e domani alle 20,30 e domenica sia alle 16 che alle
20.30. Informazioni e prenotazioni: teatro Rossini, piazzale Cavour 17, Lugo. Info: tel: 0545­38542 e
[email protected].
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
AL GOLDONI.
"Quarto piano' improvvisazione sul palco
DOPO LE due semifinali della rassegna Icaro,
tenutesi nelle scorse settimane sul palco del
teatro Goldoni di Bagnacavallo, l' associazione
05QuartoAtto presenta per questa sera alle 21
la sua prima "long form' d' improvvisazione
teatrale.
Si tratta di "Quarto piano', una commedia
teatrale in due atti completamente
improvvisata, che al Goldoni farà il proprio
debutto nazionale.
«Il format fa da preambolo alla finale di Icaro
del prossimo 21 febbraio e potrà offrire
momenti di comicità, dando vita a una realtà
comune a molti, tanto grottesca quanto
divertente» spiega la regista dello spettacolo
Marianna Valentino.
SI TRATTA di uno spettacolo d'
improvvisazione teatrale che narra di storie
comuni, di tutti i giorni, nate all' interno di una
casa che si trova ovviamente al quarto piano
di un immaginario palazzo.
Lo spettacolo è realizzato da otto attori
ravennati dell' associazione culturale
05QuartoAtto, con musica dal vivo degli Swing
Tonic.
Per informazioni e prenotazioni, consultare il sito www.05quartoatto.it, email info@05quartoatto.
it, tel: 366­4398919.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Il Resto del Carlino Ravenna
LIBRO L' AUTORE FAENTINO ALL' OSTERIA DI PIAZZA NUOVA A BAGNACAVALLO.
Malavolti racconta "Una vita spezzata '
LA RASSEGNA di eventi culturali Arte & Vino
torna alle 19 di questa sera all' Osteria di
P i a z z a N u o v a d i Bagnacavallo c o n l a
presentazione del libro "Una vita spezzata',
ultima produzione dello scrittore faentino
Vincenzo Malavolti.
Il libro pubblicato da Risguardi, traccia gli anni
bui di una diciottenne che, pochi mesi prima
dell' esame di maturità, resta incinta e viene
costretta da una famiglia austera ad un aborto
che ne stravolge l' esistenza e la conduce ad
un epilogo insperato.
«Questo romanzo ­ spiega Malavolti ­ è una
nuova prova con me stesso, scritto all' inizio in
modo quasi adolescenziale. Una storia in
parte vera, sulla quale ho voluto costruire a
mio modo, con il mio stile a volte brutale a
volte poetico, con una scrittura di tipo
emozionale, un diario "flashato' e scandito
sugli eventi». Ad introdurre la serata e l' autore
sarà la giornalista free­lance Emanuela
Andreatta.
Unitamente alla presentazione del libro sarà
inaugurata la mostra dell' artista
bagnacavallese Fabiana Guerrini, scultrice e pittrice, visibile ogni giorno dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle
22.
L' avvio della serata sarà anticipato dalla degustazione dei vini prodotti dall' azienda agricola Daniele
Longanesi di Bagnacavallo.
Gli eventi di Arte & Vino sono organizzati da MoMa comunicazione in collaborazione con l' Osteria di
Piazza Nuova ed il patrocinio del Comune.
m.s.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«Per i fiumi priorità alla sicurezza»
LUGO. I sindaci dell' Unione hanno incontrato
Caterina Mancusi, responsabile del servizio
tecnico Bacino Reno, che si occupa della
gestione degli alvei fluviali che attraversano il
territorio della Bassa Romagna. Il vertice è
stato occasione per esaminare l' attuale
situazione dei fiumi Senio e Santerno, alla luce
dei recenti avvenimenti. Il dirigente ha
rimarcato che sono programmati stanziamenti
per attività di manutenzione ordinaria, per la
messa in sicurezza di diversi tratti ritenuti più
importanti. Permangono tuttavia alcune criticità
per le emergenze che l' Unione sta
affrontando: «E' acclarato che riparare ai danni
sia molto più costoso che mettere in sicurezza
un territorio attraverso una corretta
pianificazione preventiva ­ ha dichiarato il
presidente, Raffaele Cortesi ­. Al primo posto
va messa la sicurezza idraulica del territorio,
superando le distanze tra i vari enti. Occorre
trovare la giusta compatibilità tra sicurezza e
vincoli ambientali».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
POLEMICHE TRA GLI IMPIEGATI PUBBLICI.
«Stipendi, indennità, carriere: esiste troppa disparità
tra i dipendenti e i dirigenti»
di GIANFRANCO CAMERINI LUGO. Stipendi
bloccati dal 2010, niente avanzamenti di
carriera, pochi stimoli e molta rassegnazione
tra i lavoratori del pubblico impiego.
Daniela è una 50enne dipendente del Comune
di Lugo, iscritta alla Cgil, con stipendio
tabellare netto di 1.100 euro al mese. È una
delle tante lavoratrici del pubblico impiego con
il rinnovo contrattuale bloccato fino alla fine del
2014. Lei e molti altri fanno parte di quelle
persone col fiato corto e con la cinghia sempre
più stretta. Le colazioni al bar e un bel viaggio
sono un ricordo, il presente equivale a un caffè
in casa e le ferie in città.
Ma è servito il sacrificio economico dei
dipendenti pubblici? Secondo l' Aran, l'
agenzia che rappresenta l' amministrazione
nelle trattative con i sindacati, grazie al blocco
retributivo si sono risparmiati a livello
nazionale circa 10 miliardi di euro.
«Occorre sicuramente un senso di
responsabilità condiviso tra tutte le forze
sindacali e gli enti pubblici ­ puntualizza Fabio
Tommasoni della Uile debbo dire che la strada
viene percorsa unitariamente anche con Cgil e
Cisl. La riparametrazione nel territorio dell'
Unione è un problema molto sentito e noi tutti
ci batteremo per migliorare le situazioni
esistenti.
Qualche passo in avanti, proprio per giungere a un reale riequilibrio, è stato fatto e le proposte sono
state condivise da tutte le forze sindacali. Mi auguro si prosegua in questo modo; diversamente, anche
da sola, la Uil porterà avanti le propria battaglia a favore dei lavoratori».
I dipendenti pubblici piangono ma non i dirigenti che, con i loro stipendi, indennità di risultato e di
posizione "succhiano" una grande fetta delle retribuzioni lorde.
L' Unione dei Comuni della Bassa Romagna elargisce, ad esempio, al segretario generale dell' Unione
stessa e dei Comuni di Fusignano e Lugo un' indennità di risultato e di posizione di 40.000 euro, per
uno stipendio globale annuo di 135.000 euro; e al direttore generale un' indennità di risultato di 11.250
euro, parte di un emolumento complessivo di 112.000 euro. Gli altri quattro segretari generali dei
Comuni dell' Unione percepiscono indennità tra 31.300 a 33.400 euro e stipendi complessivi da 94.000
a 111.000 euro. Poi si passa agli otto dirigenti dell' Unione e del Comune di Lugo che percepiscono
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
indennità tra 26.000 e 45.000 euro con retribuzioni che variano da 70.000 a 105.000 euro l' anno. Per
quello che riguarda infine le posizioni organizzative, assimilabili ai quadri intermedi del privato (circa
cinquanta persone in tutto tra l' Unione e i nove Comuni) si parla di indennità variabili da 6.500 a 16.000
euro l' anno e stipendi base da dipendenti di categoria D. Tutti i dati riportati sono pubblicati sul sito dell'
Unione dei Comuni.
Mentre gli impiegati sono sempre più poveri, è cresciuto enormemente nel tempo il peso economico
della classe dirigenziale.
«Noi impiegati comunali ­ racconta nello specifico un dipendente assunto a tempo indeterminato ­ ci
ritroviamo con una caduta d' immagine notevole e pensiamo proprio che "non ci resti che piangere", pur
continuando a credere in un futuro migliore».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Area Naviglio, arriva il no anche del' Ascom
Bagnacavallo, «contrazione ulteriore degli esercizi commerciali nei centri urbani»
cisazioni della giunta, Confcommercio Ascom
torna nuovamente sull' argomento dell' area
Naviglio che potrebbe diventare sede di una
nuova grande area commerciale, con 1.500
metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare.
«Creare nuove aree di attrazione commerciale
in una situazione di consumi stagnanti significa
sottrarre consumi da qualche parte per
trasferirli altrove ­ afferma il direttore dell'
associazione, Luca Massaccesi ­. E un' area
commerciale come quella che potrebbe
sorgere nell' area Naviglio avrebbe le
caratteristiche per attrarre consumi in un
raggio stimabile in almeno 10­15 chilometri».
«Ciò significherebbe ­ prosegue Massaccesi ­
che quote di consumo che attualmente
gravano sui centri di Bagnacavallo e Cotignola
ed in parte anche di Lugo (si pensi a chi esce
dal raccordo provenendo dall' A14 bis)
verrebbero meno. Il risultato inevitabile
sarebbe la contrazione ulteriore del numero di
esercizi commerciali in questi centri, e
impoverire il tessuto commerciale significa
impoverire l' ambiente e il tessuto urbano.
Basta osservare ciò che accade nei centri
dove si concentrano i cartelli "affittasi" e
"vendesi"..
Per Confcommercio è poi «suggestiva» l' argomentazione adottata dalla giunta per difendere
pubblicamente il percorso che ha portato all' approvazione della variante: «Da una parte si afferma che
si tratta di una scelta obbligata, ma dall' altra che la modalità che si è adottata "è tale da offrire a tutti la
possibilità di partecipare con le proprie osservazioni". Se è una scelta obbligata non vediamo a cosa
possano servire le osservazioni. Se invece la scelta, come sosteniamo, non è obbligata, non si vede
perché il Comune dovesse adottare la variante per poi successivamente revocarla o annullarla»
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7 febbraio 2014
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Incontro stasera con Barilari.
Da una costa all' altra degli Stati Uniti in bici
LUGO. S t a s e r a , a l l e 2 0 . 3 0 n e l l a s a l a
conferenze della Cna, serata conclusiva degli
incontri promossi dalla Cicloturistica
F.Baracca per sensibilizzare le persone su un
utilizzo "sano" della bicicletta. Relatore il
pedalatore Luigi Barilari, autore di una
straordinaria impresa che lo ha visto portare a
termine la corsa ciclistica più dura e lunga a
livello mondiale: la Race across America
(Raam), in solitaria, su un percorso lungo
quasi 5.000 km, da una costa all' altra degli
Stati Uniti, da Oceanside in California ad
Annapolis in Maryland, da svolgersi al
massimo in 12 giorni, con chilometraggi
giornalieri di almeno 400 km.
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Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Inps e Inail, nessuna chiusura a breve termine
Incontro tra l' Unione e i dirigenti dei due enti, le cui sedi lughesi erano considerate a
rischio.
LUGO. Il presidente dell' Unione dei Comuni
della Bassa Romagna, Raffaele Cortesi, ha
incontrato in Rocca i dirigenti responsabili
delle sedi locali di Inps e Inail. L' incontro è
stato voluto per verificare le intenzioni di questi
enti ritenuti importanti per il territorio, in
seguito alle ipotesi sorte nelle ultime settimane
sulla potenziale chiusura degli uffici di Lugo.
Una formale richiesta di chiarimenti era stata
espressa dalla giunta dell' Unione il 30
gennaio scorso. Per Inps erano presenti all'
incontro Daniela Casanova, dirigente
provinciale, e Leonardo Ciavattone, dirigente
della sede di Lugo. Per Inail erano invece
presenti Alfio Sarain, dirigente di Ravenna,
Faenza, Lugo, e a interim della sede Inail di
Ferrara, e Cinzia Brusa, responsabile della
sede di Lugo.
Dall' incontro è emerso che per Inps non
esistono al momento programmi di modifica o
di chiusura della sede lughese. Per Inail esiste
al contrario una ipotesi di declassamento dell'
ufficio lughese: tuttavia, si tratta di un piano d'
azione che andrà riconsiderato e confermato
solamente nei prossimi anni, dunque non sono
previste chiusure nel breve periodo. Cortesi ha
chiesto ai dirigenti delle due agenzie di
«prendere atto della posizione presa dai
sindaci dell' Unione», ribadendo «l' importanza dei presidi locali di Inps e Inail». A tale proposito, ha
inoltre chiesto ai suoi interlocutori di riportare in sede nazionale la richiesta di rivedere i piani strutturali
di Inail e di riconsiderare l' ipotesi di mantenere il servizio su Lugo.
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Pagina 11
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
"Villanova insieme" Bilancio di un anno e progetti
futuri
L' associazione "Villanova insieme" organizza
per stasera, alle 20.30 nella sala Blu del
Palazzone di Villanova di Bagnacavallo, un'
assemblea pubblica per presentare il
consuntivo di un anno di attività e i progetti
futuri. L' incontro sarà l' occasione per
illustrare il programma del corso di primo
soccorso, aperto a tutti i cittadini di Villanova,
Villa Prati e Traversara, organizzato dall'
associazione nelle serate di lunedì 17,
mercoledì 19 e lunedì 24 marzo, sempre alle
20.30, nella sala Blu del Palazzone.
"Villanova insieme" è un' associazione di
volontariato fondata per accompagnare e dare
supporto alle persone che hanno bisogno di
recarsi in strutture ambulatoriali per cure,
esami e visite mediche e non ne hanno la
possibilità. Il servizio di trasporto è disponibile
per Villanova e paesi limitrofi (Traversara e
Villa Prati) telefonando al numero: 0544
583332, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle
11.30 e dalle 15 alle 17. I volontari operano
gratuitamente.
Il servizio è a offerta libera. Info: tel. 348
2658776; 347 9289838.
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IL FUTURO DI SENOLOGIA.
Arriva il super macchinario ma parte il chirurgo
Magalotti
LUGO. L' acquisto di un nuovo macchinario
che consentirà una diagnostica mammografica
semplice, veloce e rapida nella diagnosi
precoce del tumore al seno, e la partenza di
Cesare Magalotti, senologo di fama nazionale
che dal prossimo 28 febbraio si trasferirà ad
Urbino. Sono i due argomenti discussi in una
gremita sala conferenze della Cna, che ha
ospitato una serata incentrata sul tema
"senologia", alla presenza del "padrone di
casa" Mario Betti, del sindaco Raffaele
Cortesi, di Gabriele Sangiorgi, presidente dell'
Associazione pro chirurgia, e di Francesca
Ballardini.
«Il lavoro di Magalottiha sottolineato il sindaco
­ è stato di grande qualità.
Ora con la riorganizzazione che ha portato all'
Ausl unica dovremo sostituire un grande
chirurgo con un medico di notevoli capacità
perché l' ospedale lughese deve garantire la
permanenza di questa eccellenza».
Chirurgia breve si ridurrà, con tutta probabilità,
a un reparto con soli 15 posti letto, di cui 5
dedicati al day­ hospital. Le stesse infermiere
n o n sanno esattamente quale sarà il loro
futuro. «Presentare qualcosa di già deciso ­
dicono le stesse operatrici sanitarie ­ n o n
giova a nessuno e, a nostro parere, di quella
tanto decantata Unità semplice, richiesta per trattenere un luminare come Cesare Magalotti, non si è
mai fatto nulla di concreto».
Conclusi gli interventi dei relatori, l' assemblea è stata dichiarata terminata senza la possibilità di porre
domande. Ma non è stata una serata di polemica, ma una sorta di assemblea di ringraziamento
dedicata a tutti coloro che hanno potuto far si che l' Umberto I si sia dotato di questo nuovo macchinario
che consente di lavorare in piena sicurezza, a partire dalla mammografia fino alle eventuali biopsie in
posizione prona.
«L' Associazione donne protette ­ ha riferito Laura Ballardini, in loro rappresentanza ­ è assolutamente
apartitica ed è nata per offrire alla donne un servizio di prevenzione, assistenza, confronto e
orientamento, in collaborazione con i medici in rapporto al gravissimo problema del carcinoma al seno
che, in Romagna, ha un' incidenza tale da configurarsi come un dramma umano di rilevanza sociale. Ci
aspettavamo che la creazione di Unità semplici ne comprendesse anche una di Senologia la cui
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direzione fosse affidata, giocoforza, al dottor Magalotti. Ma non è stato così».
Gianfranco Camerini.
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7 febbraio 2014
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S.Agata, niente primarie
S.AGATA SUL SANTERNO. Dopo diversi rinvii e varie
ipotesi ufficiose, resta in dirittura di arrivo
l'individuazione del candidato sindaco del centrosinistra.
Lo fa presente la segretaria del Pd Simona Guiducci,
precisando di aver contatti con alcuni potenziali
candidati, fra i quali Germano Zanzani, ambientalista,
docente a riposo. «Di certo la persona prescelta, senza
primarie anche per la mancanza di tempo a
disposizione, non dovrà avere etichette ­ rimarca la
Guiducci ­. Dovrà essere di larghe vedute, e con molto
tempo a disposizione. Stiamo lavorando in base alla
disponibilità che riceviamo nei colloqui tuttora in corso».
Tra i papabili non figura Enea Emiliani, attualmente in
giunta con Luigi Antonio Amadei, che si era detto pronto
(raccogliendo lo spunto fornitogli dall'attuale
capogruppo di centrosinistra, Antonio Bassi) a guidare
una coalizione trasversale, forte della propositività e
dell'impegno costruttivo espressi in seno al consiglio
dell'Unione. Ma lui avrebbe appena un giorno
disponibile alla settimana, decisamente insufficiente con
il carico amministrativo del momento. Per alcuni questo t
en ta ti vo , che era stato prontamente affossato dai
vertici Pd, potrebbe essere stato messo in atto a fronte
della prospettata indisponibilità di Amadei a ricandidarsi, quindi con l'obiettivo (suggeriscono i più
maliziosi) di far perdere tempo, di voler confondere o disorientare la coalizione di centrosinistra.
Emiliani chiarisce: «Non volevo lasciare intentata quella strada perché credo che la collaborazione sia
fondamentale per affrontare le sfide del futuro. Serviva una persona in grado di unire le forze politiche
del paese. Resta il fatto che, chiunque sarà a vincere le prossime elezioni, questi dovrà puntare sulla
collaborazione per il bene della nostra collettività». Amalio Ricci Garotti
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7 febbraio 2014
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Santagatese: muore storico presidente
SANT'AGATA SUL SANTERNO. E' scomparso a 72
anni, a causa di un ictus fulminante, Giorgio Montanari,
storico presidente della Santagatese, la locale squadra
di calcio che ha guidato per oltre una cinquantina d'anni.
Aveva espresso la volontà di essere cremato e che le
sue ceneri restassero sul campo da calcio. E così sarà: i
suoi resti saranno sparsi sul campo dello stadio
comunale Dalle Vacche. Oltre alle ceneri, in programma
anche una piccola festa negli spogliatoi, con piadina,
salame e anche un bicchiere di vino.
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7 febbraio 2014
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Corriere di Romagna
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COTIGNOLA.
Disegno per bambini
Domani a Palazzo Sforza dalle 16.30 alle 18 si
terrà il laboratorio "Ho visto coso...", per
bambini dai 5 anni in su. Il laboratorio si
svolgerà all' interno della mostra di Giuliano
Guatta, Giovanni Lanzoni e Antonella Piroli, e
sarà incentrato sui collage di Lanzoni e sui
disegni di Guatta. Prenotazione obbligatoria,
con ingresso a 2 euro per l' acquisto dei
materiali. Info: tel. 0545 908879.
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7 febbraio 2014
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
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Bottega della musica
Parte oggi La bottega della musica, rassegna di
concerti, lezioni, narrazioni, proiezioni e incontri ospitati
dalla Bottega Matteotti, in via Matteotti 26. Stasera alle
21 concerto di musica da camera del Seicento e
Settecento con con Marcella Ventura (mezzosoprano),
Rosita Ippolito (viola da gamba) e Valeria Montanari
(clavicembalo). Offerta libera. Per informazioni, tel. 0545
60784.
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7 febbraio 2014
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
LUGO.
Ferrari in mostra
L' Enò di Lugo (via Magnapassi 30, angolo via
Tellarini) ospita la mostra fotografica "Il Mito",
opere di Amalio Alberighi visibili da oggi sino
a metà marzo. Le immagini sono state scattate
al Museo della Ferrari di Maranello. Apertura
tutti i giorni dalle 18 alle 2. Ingresso libero. Per
informazioni: tel. 0545 31590.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Entriamo nella "Bottega della musica"
Sette appuntamenti tra concerti, lezioni, narrazioni e proiezioni Al via oggi con il
concerto "Signore e signori, la cantata barocca!"
BAGNACAVALLO. Concerti, ma anche lezioni,
narrazioni, proiezioni e semplici incontri. Parte
oggi La bottega della musica, la prima
edizione di una nuova rassegna che proporrà
incontri nella cornice di Bottega Matteotti, in
via Matteotti 26, negozio e presidio culturale
bagnacavallese. L' appuntamento inaugurale
sarà questa sera alle 21 con il concerto
Signore e signori, la cantata barocca!, un'
immersione nella lussureggiante musica da
camera del Seicento e Settecento, con
Marcella Ventura (mezzosoprano), Rosita
Ippolito (viola da gamba) e Valeria Montanari
(clavicembalo). Saranno eseguite musiche di
Georg Friedrich Händel, Domenico Scarlatti,
Johann Sebastian Bach, Alessandro Scarlatti e
Giacomo Carissimi.
La rassegna prosegue domenica 16 febbraio
alle 11 per l' Aperitivo con Mozart, con Klest
Kripa (primo violino), Giulia Abbondanza
(secondo violino), Serena Bernardeschi (viola)
e Antonio Cortesi (violoncello). Il concerto ­
aperitivo vedrà protagonista il grande genio
della musica Mozart, con brindisi conclusivo.
Ancora musica domenica 23 febbraio alle 17
per Il felice ritorno di Capra & Cavoli, con
Antonio Baruzzi (voce e chitarra), Davide
Bassi (voce e strumenti di recupero) e Paolo
Pappi alle tastiere. Si tratta di un collettivo musicale per tutte le età che si propone con uno spettacolo
nuovo e la collaudata formula di canzoni in italiano, inglese, francese e dialetto romagnolo, un ibrido di
rock' n'roll, folk ed elettronica "vintage". Al termine merenda per tutti. L' ultimo appuntamento di febbraio
sarà il 28 alle 21 con una serata dedicata al film Passione di John Turturro, a cura del cinefilo Mario
Mazzotti. Il film, di produzione italiana e uscito nel 2010, racconta la Napoli della musica, attraverso il
caleidoscopio di canzoni indimenticabili e dei loro migliori interpreti.
Si prosegue giovedì 6 marzo, sempre alle 21, con Dieci donne all' opera: dalla Regina della Notte a
Salomè, a cura di Michele Antonellini in collaborazione con Quotarosa. Una facile lezione che ha per
protagoniste dieci significative e famose eroine dell' opera lirica, dal Settecento al Novecento: dieci
donne raccontate con l' aiuto delle proiezioni che le vedono agire in scena.
Venerdì 21 marzo, alle 21, Musiche per la poetessa Christine de Pizan . Miho Kamiya (soprano),
Nozomi Shimizu (flauti) e Marianne Gubri (arpa gotica) suoneranno le musiche dei più grandi
compositori vissuti tra la fine del Trecento e l' inizio del Quattrocento. Un percorso ideale per la messa
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
in musica della vita della poetessa e scrittrice Christine de Pizan (Venezia 1362 ­ Monastero di Poissy
1431). Una serata nel Rinascimento con madrigali, chansons, danze e ballate, organizzata in
collaborazione con Quotarosa. La rassegna termina sabato 29 marzo alle 21 con Te, luna!, omaggio a
Enzo Jannacci a un anno dalla morte, con Vittorio Bonetti (tastiere e voce), Bruno Amore (sax) e Michele
Antonellini (voce narrante). Il cantautore milanese raccontato attraverso le sue canzoni, racconti e
aneddoti. La Bottega della musica è ideata dall' associazione culturale Controsenso, Direzione artistica
di Michele Antonellini. L' ingresso è a offerta libera, tranne quello del 28 febbraio (su invito).
​ Info: 0545 60784.
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
"Spirito e materia" a Bagnacavallo con i "Romagnoli"
di Antonaros Musica popolare con Primo Montanari
e Michele Carnevali
BAGNACAVALLO. N o n s e m p r e è f a c i l e
mettere d' accordo anima e corpo ma c' è chi
ci riesce come ha fatto la Pro loco di
Bagnacavallo che, per il quindicesimo anno,
ha organizzato la rassegna Spirito e materia in
collaborazione con l' amministrazione
comunale e la provincia di Ravenna. Ultimo
appuntamento questa domenica, nella sala
Oriani del convento di San Francesco, per gli
incontri culturali e musicali intervallati da
degustazioni di prodotti tipici del territorio
(info: 0545 280898). Dalle 15, lo scrittore
Alfredo Antonaros presenterà il suo libro
Romagnoli nel quale descrive realtà e
stereotipi della gente di Romagna. Primo
Montanari alla fisarmonica e Michele Carnevali
con l' ocarina proporranno alcuni brani della
tradizione musicale popolare mentre si
occuperanno dei prodotti gastronomici e del
vino in assaggio il ristorante Due galli e l'
azienda agricola Zini. (m.f.
)
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
CAFFÈ CENTRALE
Perla rassegna live & more sul palco del caffè
d i Bagnacavallo sono in arrivo sabato 8 i
Livida, band ravennate nata circa 14 anni fa.
Presenteranno per l' occasione i brani appena
sfornati, che andranno a far parte del loro
secondo album, Miele Amaro, in uscita nei
prossimi mesi.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Ferrari in mostra all' Enò "Il mito" nelle foto di
Alberighi
LUGO. In attesa che riprenda il Campionato
Mondiale di Formula 1, i tanti appassionati e
tifosi della Ferrari si potranno "consolare"
visitando la mostra fotografica ospitata nel
locali dell' Enò di Lugo. Il Mito è il titolo dell'
esposizione delle opere di Amalio Alberighi,
che saranno visibili da oggi fino a metà marzo.
Le immagini in mostra a Lugo sono state
scattate al Museo della Ferrari di Maranello.
«Per esaltare visivamente la velocità, la
potenza e l' eleganza di questo mito ­ spiega
lo stesso Alberighi ­ in post ­produzione ho
usato una tecnica nella quale si esalta l'
aspetto grafico della foto stampandole poi su
un materiale speciale». Orario: utti i giorni
dalle 18 alle 2. Ingresso libero. Info: 0545
31590.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Per i fiumi, priorità alla sicurezza Incontro col
Servizio Tecnico di Bacino
Ieri mattina i sindaci dell'Unione dei Comuni
della Bassa Romagna hanno incontrato
l'ingegner Caterina Mancusi responsabile del
Servizio Tecnico di Bacino Reno, che si
occupa della gestione degli alvei fluviali che
attraversano la Bassa Romagna. L'incontro è
stato un'occasione per esaminare l'attuale
situazione dei fiumi Senio e Santerno, alla luce
dei recenti avvenimenti. Il dirigente ha
rimarcato che sono programmati stanziamenti
per attività di manutenzione ordinaria, per la
messa in sicurezza dei tratti più importanti.
Permangono tuttavia alcune criticità per le
emergenze che l'Unione sta affrontando.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
L' orologio in piazza dà proprio i numeri
FUNZIONA MALE Ogni quadrante dà un' orario diverso e si arriva a ben 11 minuti di
anticipo rispetto al tempo esatto Stasera (ore 19) a Bagnacavallo, all' Osteria di piazza
Nuova, aperitivo e presentazione di "Una vita spezzata", nuovo libro dello scrittore
faentino Vincenzo Malavolti; segue cena con l' autore, Monia Savioli ed Emanuela
Andreatta. Alcuni meccanismi sono usurati dalla vecchiaia.
Chi passa dalla piazza... non vede l' ora. Non
la vede proprio o perlomeno può avventurarsi
in un calcolo di medie, così come a tirare
indovinare. L' unico orologio "pubblico" da
mesi segna il tempo in maniera decisamente
approssimativa.
L' orologio in questione è quello della Torre,
uno degli elementi architettonici che
caratterizzano la città, come la Fontana
monumentale, la Cattedrale, il portico degli
Orefici, palazzo Manfredi e palazzo del
Podestà, su cui si posano indugiando gli
sguardi dei turisti, i quali, a conti fatti a fine
anno, sono tanti. L' ovvia considerazione è che
a portata di mano pressoché di tutti ci sono
orologi da polso, telefonini, smartphone, tablet
che offrono implacabilmente l' ora esatta,
quindi ­ potrebbe dire qualcuno ­, anche se l'
orologio della Torre non è preciso, poco male.
Ma la città non ci fa una bella figura: l' ora
sballata finisce catalogata come segno d'
incuria.
La fotografia che vedete qui a fianco è stata
scattata l' altra mattina alle 10.17 e in essa si
possono notare a destra il quadrante est le cui
lancette sono ormai in prossimità delle 10.30,
e a sinistra il quadrante nord, dove le cose
vanno meno peggio.
Purtroppo di ora esatta non se ne parla, a partire dai rintocchi, che prescindono dalla posizione delle
lancette nei quadranti.
I rintocchi mercoledì erano in ritardo di 27 secondi rispetto all' ora esatta, quella che per l' Italia è in
mano all' Istituto Metrico Nazionale di Torino e rimbalzata dai canali di Radio Rai solitamente prima dei
giornali radio. Il ritardo, tra l' altro, aumenta di giorno in giorno: una valutazione sommaria attesta la
crescita a due ­tre secondi alla settimana.
Passando ai quadranti la situazione è peggiore. A passarsela male è in particolare quello che si osserva
arrivando da corso Saffi, che viaggia con un anticipo di 11 minuti, vale a dire che alle 12, segna le
12.11; sono invece 3 e mezzo i minuti d' anticipo con cui viaggia il quadrante accanto, quello che si
vede dalla parte di corso Garibaldi. Irrilevante, sotto i 30 secondi, è invece la differenza che si registra
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
dalla parte di corso Mazzini: la strada più frequentata del centro storico gode di questo piccolo
privilegio. Infine, arrivando al quadrante che si scorge in una parte di piazza del Popolo e di piazza
Martiri della Libertà, l' impressione che si ha (poiché ci sono solo sguardi laterali) è che sia allineato con
la dignitosa posizione di quello su corso Mazzini.
Come abbiamo scritto già in passato, il male dell' orologio della Torre è la vecchiaia, alla quale si
sarebbe potuto ovviare in parte con una manutenzione frequente, costante e... appassionata: quella che,
in questi termini, non riesce evidentemente a garantire il Comune, che di Torre e annessi e connessi è
proprietario e gestore.
I meccanismi del vecchio orologio sono in ottone e qualcuno è usurato, al punto da condizionare la
precisione dell' apparato: il bel lavoro sarebbe ricostruirli minuziosamente, ma anche qui ci si va ad
addentrare in costi non facilmente preventivabili e comunque elevati.
Rimane come soluzione a portata di mano, una rifasata preceduta da una passata di lubrificante,
almeno per arrivare all' estate, quando sarà il caldo a disturbare l' esattezza dell' ora.
Rodolfo Cacciari In gara Alyssa Donegaglia.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Ascom Lugo contro il Comune "Si può anche dire di
no"
Dopo le precisazioni della Giunta Comunale di
Bagnacavallo, Confcommercio Ascom Lugo
torna nuovamente sull' argomento dell' area
Naviglio che potrebbe diventare sede di una
nuova grande area commerciale, con 1.500
metri quadrati di superficie alimentare e
ulteriori migliaia di metri destinati al
commercio extralimentare.
"Creare nuove aree di attrazione commerciale
in una situazione di consumi stagnanti significa
sottrarre consumi da qualche parte per
trasferirli altrove ­ dice il Direttore di
C o n f c o m m e r c i o A s c o m Lugo, L u c a
Massaccesi ­ e un' area commerciale come
quella che potrebbe sorgere nell' area Naviglio
avrebbe le caratteristiche per attrarre consumi
in un raggio stimabile in almeno 10­15
chilometri".
"Ciò significherebbe ­ prosegue Massaccesi ­
che quote di consumo che attualmente
gravano sui centri di Bagnacavallo e Cotignola
ed in parte anche di Lugo ­ si pensi a chi esce
dal raccordo provenendo dall' A14 bis ­
verrebbero meno. Il risultato inevitabile
sarebbe la contrazione ulteriore del numero di
esercizi commerciali in questi centri, e
impoverire il tessuto commerciale significa
impoverire l' ambiente e il tessuto urbano.
Basta osservare ciò che accade nei centri dove si concentrano i cartelli 'affittasi' e 'vendesi'.
Non sappiamo in qual altro modo interpretare il concetto di tutela dell' ambiente urbano attraverso lo
strumento della pianificazione urbanistica, se non quello di impedire la nascita di nuove grandi aree
commerciali, che oltretutto hanno anche impatti diretti in termini di inquinamento acustico ed
atmosferico".
Per Confcommercio Ascom Lugo è poi "suggestiva l' argomentazione adottata dalla Giunta Comunale
d i Bagnacavallo per difendere pubblicamente il percorso che ha portato alla approvazione della
Variante. Infatti, da una parte si afferma che si tratta di una scelta obbligata, ma dall' altra che la
modalità che si è adottata "è tale da offrire a tutti la possibilità di partecipare con le proprie
osservazioni". Se è una scelta obbligata non vediamo a cosa possano servire le osservazioni. Se invece
la scelta, come sosteniamo, non è affatto obbligata, non si vede perché il Comune dovesse adottare la
variante per poi successivamente revocarla o annullarla".
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COTIGNOLA "HO VISTO COSO..."
?Domani (ore 16.30), a Palazzo Sforza a
Cotignola, si terrà il laboratorio "Ho visto
coso...", per bambini dai 5 anni in su. Il
laboratorio si svolgerà all' interno della mostra
Invera di Giuliano Guatta, Giovanni Lanzoni e
Antonella Piroli, che ha inaugurato domenica e
sarà incentrato sui collage di Lanzoni e sui
disegni di Guatta. Prenotazione obbligatoria,
con ingresso a 2 euro (Info 0545 908879 o
0545 42110).
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
L' Unione dei Comuni si presenta al neo Prefetto di
Ravenna "Sono contento di questa nuova
dimensione istituzionale"
Nella sala del consiglio della Rocca di Lugo i
sindaci dell' Unione dei Comuni hanno
incontrato il neo Prefetto di Ravenna, Fulvio
Della Rocca. Al Prefetto è stata presentata l'
Unione, con particolare attenzione ai passi
avanti fatti negli ultimi anni. "Sono molto
contento di tornare in questo territorio, con
questa nuova dimensione istituzionale ­ ha
dichiarato il Prefetto ­ Un' esperienza molto
apprezzabile a livello amministrativo
nazionale".
E' previsto un prossimo incontro del comitato
provinciale per la sicurezza e l' ordine
pubblico che si terrà a Lugo per esaminare le
problematiche relative agli episodi di furti e
rapine che hanno turbato la tranquillità del
territorio, per adottare tutte le misure di
prevenzione possibili. Il Prefetto Fulvio Della
Rocca con i sindaci dell' Unione dei Comuni.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Parte l' ammiraglia della Buona Politica
VERSO LE ELEZIONI La lista civica che sostiene Silvano Verlicchi candidato sindaco
presenta alla città la sua (fitta) agenda di incontri: "Cosa non va a Lugo? Lo chiederemo
alla gente"
La lista Civica per la Buona Politica, dopo la
presentazione di Silvano Verlicchi come
candidato a Sindaco, entra nel vivo della sua
operatività politica ed organizzativa. È stato
infatti definito il Comitato Elettorale ed i
responsabili di Programma, Comunicazione,
Organizzazione e Fund raising che
affiancheranno Verlicchi durante la campagna
elettorale: "Una campagna ­ si legge in una
nota della lista civicache si presenta lunga ed
impegnativa perchè non intendiamo lasciare
nulla al caso e soprattutto vogliamo contattare
in maniera capillare, oltre a categorie ed
associazioni, i cittadini elettori".
Nel mese di febbraio in programma ben 11
incontri con i consigli di circoscrizione ed i
cittadini del centro storico, dei Quartieri di
Lugo e di tutte le frazione del comune; si inizia
il 10 a Lugo alla sala del Carmine per finire il
27 a Voltana.
"La lista Civica per la Buona Politica ­
prosegue la nota vuole essere alternativa al
modo di fare politica che ha caratterizzato
Lugo negli ultimi anni ed anche l' inizio di
questa campagna elettorale; non ci
interessano le polemiche, le contrapposizioni e
sottolineare solo quello che non hanno fatto gli
altri. Intendiamo proporre delle soluzioni ai
problemi che la società civile, della quale siamo espressione, vive ogni giorno sulla propria pelle.
Le problematiche delle varie categorie professionali sono diverse tra di loro, le esigenze del centro della
città non sono le stesse delle frazioni; per questo faremo questa prima serie di incontri nei quali
raccogliere elementi per la preparazione del programma che poi, tra aprile e maggio, torneremo ad
illustrare a tutti i cittadini. Alcuni ci dicono che questo è un modo vecchio di fare politica, ma non
conosciamo altra via per sapere cosa pensa e di cosa ha bisogno la gente, che quello di parlare
direttamente con loro".
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Trattative per risarcire gli operai Granfrutta
LESIONI COLPOSE Una quindicina i dipendenti chiamati a deporre. Processo rinviato
per consentire l' accordo con l' Inail.
Erano almeno una quindicina in attesa al
primo piano del palazzo di giustizia.
Molti dipendenti della Granfrutta Zani, che
avrebbero dovuto raccontare le loro
esperienze lavorative che hanno portato all'
accusa di lesioni personali colpose per i
vertici.
Invece tutti rispediti a casa, in attesa che le
trattative in corso con l' azienda portino a un
accordo su un eventuale risarcimento.
Polsi, gomiti e spalle doloranti: sintomi che per
alcuni dipendenti della Granfrutta Zani erano
stati inquadrati come malattia professionale.
Avranno tempo per parlarne nella prossima
udienza fissata a fine maggio. Quindi a
confrontarsi saranno tutti i consulenti tecnici
delle parti. La principale novità uscita dalle
udienze passate del processo che vede alla
sbarra per lesioni colpose sei persone del
colosso della frutta tra legali rappresentanti e
responsabili della sicurezza, era arrivata dalla
richiesta dell' Inail (in parte civile con l'
avvocato Gianluca Mancini) di citare
direttamente la Granfrutta Zani quale
responsabile civile.
Secondo le indagini coordinate dal pm
Roberto Ceroni, il nocciolo della questione sta
sia nella gestione dei turni e dell' attribuzione
delle mansioni che nell' adozione di specifiche misure tali da limitare gli eventuali danni. La repetitività
di taluni spostamenti della frutta con conseguenti sollecitazioni meccaniche avrebbe cioè finito con il
nuocere su determinati punti delle articolazioni. Una tesi che dal punto di vista penale rappresenta una
novità nel panorama nazionale: è cioè una delle prime volte che presunte lesioni legate a movimenti
ripetuti approdano in un processo. Il tema del resto sta conquistando spazi sempre più ampi nella
bibliografia di settore. Tanto che la stessa Inail ha di recente pubblicato schede di rischio legate alla
prevenzione dei disturbi muscolo ­scheletrici da sovraccarico biomeccanico (Dms). In particolare è
stata redatta una monografia che si occupa appunto del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori con riferimento a vari settori tra cui industria e agricoltura.
La Granfrutta Zani è costituita da più 600 soci sparsi in tutta Italia. I suoi due stabilimenti principali sono
a Sant' Andrea e a Bagnacavallo: vi lavorano circa 100 persone; ma quelle impiegate a livello stagionale
sono un migliaio. A rappresentare gli interessi della Granfrutta è l' avvocato Gaetano Forte di Ferrara.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
PROSA Da oggi a domenica Alessandro Benvenuti e Nino Formicola portano in scena uno
spettacolo folle ed esilarante.
A teatro "Tutto Shakespeare in 90 minuti"
Per la stagione di Prosa 2013/2014, questa
sera (ore 20.30) al teatro Rossini di Lugo ­ con
replica domani alle 20.30 e domenica alle 16 e
alle 20.30 ­ Alessandro Benvenuti e Nino
Formicola con Francesco Gabbrielli portano in
scena "Tutto shakespeare in 90 minuti" di
Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield
(ideazione, progetto e traduzione Paolo
Valerio, regia Alessandro Benvenuti).
Lo spettacolo è dedicato ad Andrea Brambilla.
Lo scrittore americano Jess Winfield, l' autore
Adam Long e l' attore Daniel Singer fondarono
nel 1981 "The Reduced Shakespeare
Company", un gruppo che intendeva dedicarsi
alla scrittura e interpretazione di parodie da
opere shakespeariane. Sei anni più tardi, i tre
ebbero un vero "colpo di genio" nel comporre
The Complete Works of William Shakespeare
(abridged). Uno spettacolo folle ed esilarante,
colto e dal ritmo incandescente che divenne
subito una vera hit internazionale. Il suo
percorso inizia a Londra, dove ebbe un
successo interminabile replicando prima in
teatri "off" sempre "sold out" e poi, con esito se
possibile ancora crescente, per oltre vent' anni
al Teatro Criterion in Piccadilly Circus. Da più
di vent' anni poi è in tour e diverte fino alle
lacrime spettatori di ogni dove.
Come condensare 37 opere di Shakespeare in soli 90 minuti? Gli autori hanno trovato una formula
esplosiva e segreta che regala momenti di poesia e di divertimento assoluti, per un' ora e mezza di
grande divertimento.
Finalmente l' opera di Long, Singer e Wienfield approda ai palcoscenici italiani con la regia di
Alessandro Benvenuti (che con la sua verve comica ha firmato anche l' adattamento) e di Paolo Valerio.
Altra chicca di quest' edizione sono i due attori: Alessandro Benvenuti e Nino Formicola che con la loro
ironia e il loro stile unico e divertente, assieme al talentuoso Francesco Gabbrielli, hanno raccolto la
sfida e ci faranno rivivere tutte le opere del grande Shakespeare in una versione "concentrata"
esilarante e assolutamente unica.
Tutto Shakespeare in 90 minuti (questo il titolo nell' edizione italiana) vanta già di per sé un pedigree
non da poco, con lodi di quotati recensori inglesi e statunitensi da far invidia al più navigato interprete
del Bardo. Definito irresistibile dal New York Times, stupendo dal London Times, è uno spettacolo ­
sintetizza bene il Today Show ­ "che se ami Shakespeare ti piacerà, e se lo odi ti piacerà lo stesso".
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"Dopo molte regie del Bardo ­ confida Paolo Valerio ­ sono molto felice di affrontare una nuova sfida
teatrale e un testo che racconta tutto Shakespeare come non l' avete mai visto né sentito. E sono
orgoglioso di condividere la regia con uno straordinario attore/regista/autore quale Alessandro
Benvenuti".
Info 0545.38542 [email protected].
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"CASA DELLA GIOVENTÙ" A LUGO PRIME VISIONI LOW COSTA PER BIMBI.
Ciak
Il costo delle prime visioni penalizza le famiglie
numerose o a basso reddito. Per questo l'
oratorio "Casa della Gioventù Norma Basiliotti"
d i Lugo mette in cartellone al Cinema San
Rocco di Corso Garibaldi tre films animati in
2ª visione. La rassegna, dal titolo "cinema in
famiglia" é un' opportunità offerta alle famiglie
per godersi uno spettacolo, uscito in anteprima
solo qualche mese prima, al costo di soli euro
4 (adulto o bambino) con unica proiezione alle
14,15. Si parte domenica con "Tacchini in
fuga", si prosegue il 23 febbraio con "Piovono
polpette 2" e gran finale il 9 marzo con
"Cattivissimo me 2".
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
TEATRO BINARIO LA COMPAGNIA NATA DI AREZZO PORTA IN SCENA UNO
SPETTACOLO DIVERTENTE ED ORIGINALE.
Domani a Cotignola "Emanuele e il lupo"
Prosegue con una novità la rassegna dedicata
alle famiglie che l' associazione Cambio
Binario, con il Patrocinio del Comune di
Cotignola, organizza al Teatro Binario. Domani
sera (ore 20.45) la Compagnia Nata di Arezzo
porterà in scena uno spettacolo, con attori e
pupazzi, divertente e dalla trama
assolutamente originale, dal titolo "Emanuele e
il lupo".
Lasciata la casa dei suoi genitori, il giovane
Emanuele si mette in viaggio e, quando arriva
in un bosco, decide di fermarsi. Comincia a
costruire la sua casa in una luminosa radura
ma non sa che un lupo, nascosto tra i cespugli,
lo sta spiando. Il lupo vorrebbe mangiarsi
Emanuele ma ha paura del suo bastone, del
suo coltello ed è incuriosito dal suo libro, dalla
pentola che porta con sé e dal suo... orto dal
quale sembrano uscire cibi profumatissimi.
I due sconosciuti cominciano a osservarsi, si
avvicinano e si raccontano, poi un giorno il
lupo tenta di mangiarsi Emanuele, ma
succede un imprevisto che li farà diventare...
amici. In effetti la solitudine è una brutta bestia.
Il costo del biglietto è di 5 euro. La biglietteria
del teatro Binario sarà aperta mezz' ora prima
di ogni spettacolo (Info 373 5324106).
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La Repubblica (ed.
Bologna)
La Repubblica Bologna
Piazza dei Colori.
Gli artigiani "Incredibol" MakeinBo stampa in 3D
SI DICE "maker", si legge artigiani 2.0, ovvero
coloro che alla passione per il fai da te
uniscono le potenzialità del digitale. Vero
movimento a livello globale, da oggi grazie all'
associazione MakeinBo (e al bando Incredibol)
hanno una sede anche sotto le Due Torri che
si inaugura oggi alle 18 in Piazza dei Colori
25. Uno spazio che vuole essere prima di tutto
luogo di condivisione dei saperi, fornendo ai
cittadini non solo gli strumenti per la digital
fabrication, come le ormai celebri stampanti in
3D, ma anche e soprattutto le competenze per
imparare a usarli. Ospiti dell' evento
inaugurale saranno 3D Hubs, la più grande
rete mondiale per stampare in 3D, e Wasp
Project, azienda di Massa Lombarda vincitrice
del 3D Green Award al 3D PrintShow di
Londra 2013. (e.g.
)
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La Repubblica (ed.
Bologna)
La Repubblica Bologna
LETTERE [email protected].
Il Corecom risponde
Per rispondere ai cittadini che hanno
segnalato al vostro giornale problemi nella
ricezione del segnale televisivo, il Corecom
Emilia­Romagna desidera fare alcune
precisazioni. Fra le segnalazioni giunte a
Repubblica, molte provengono dall' area di
Monte San Pietro e da quella di Casalecchio. Il
primo caso rappresenta una situazione
purtroppo frequente per i paesi di montagna:
nell' area ci sono ben quattro ripetitori fruibili,
ma in pratica ci possono essere condizioni
morfologiche avverse per cui nessuno arriva
correttamente ad alcune abitazioni. Più
precisamente, i ripetitori del Mux 1 (Rai 1, 2 e
3) fruibili nell' area sono quelli di Barbiano,
Monte San Pietro e Valle Landa; in alcune
zone del comune si riceve anche il segnale
proveniente dal Monte Venda, che però ha il
Tgr dell' Emilia­ Romagna sul canale 123.
Dopo aver verificato con un antennista l'
effettiva impossibilità di ricevere il segnale da
uno di questi ripetitori, i cittadini possono
affidarsi alla piattaforma satellitare TivùSat,
società partecipata da Rai, Mediaset e altre
emittenti private. Ulteriori informazioni sull'
offerta TivùSat si trovano sul sito: http://www.
tivusat. tv/. Per quel che riguarda invece
Casalecchio di Reno, è in funzione un ripetitore a Casteldebole, denominato Bologna Ovest, che serve
proprio quella zona, sostanzialmente in ombra rispetto a Barbiano (così come confermato da indagini
specifiche del Corecom svolte nel 2012 e nel 2013). I cittadini di Casalecchio che hanno problemi nella
ricezione del segnale RAI, possono provare a orientare i propri impianti verso il ripetitore di
Casteldebole. In ogni caso nelle prossime settimane il Corecom Emilia­Romagna farà una nuova e
puntuale verifica della copertura di entrambe le aree. Chiederemo a Raiway i dati del ripetitore che si
trova a Casteldebole e realizzeremo al nostro interno una simulazione software della propagazione del
segnale. Per Monte San Pietro, invece, ci confronteremo con la Rai per capire se esistono vallate
scoperte e predisporremo un breve opuscolo per indicare ai cittadini dove è più opportuno puntare l'
antenna.
Prof. ssa Giovanna Cosenza.
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7 febbraio 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna