RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE
DIPENDENZE IN VALLECAMONICA
Periodico n.9/gennaio 2009
OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE
ASL VALLECAMONICA SEBINO
A cura di
Maura Richini
Marina Salada
Luigia Cotti
Laura Gatti
1
INDICE
Pagina
1.Attività dell’Osservatorio delle Dipendenze dell’ASL di VallecamonicaSebino
3
2. L’organizzazione del Servizio Dipendenze: la Guida al Servizio
4
3. La certificazione di Qualità del Servizio Dipendenze
5
4. La soddisfazione dell’utente nel Servizio Dipendenze
6
5. Aggiornamento dei dati sull’utenza del Servizio Dipendenze:
dati statistici anno 2008
8
5.1 Utenza presa in carico (Tav. 1–2–3–4)
8
5.2 Nuova utenza presa in carico (Tav. 5-6-7-8)
5.3 Utenza trattata distribuita per tipologia di sostanze d’uso (Tav. 9-10-11)
10
5. Alcol e guida. Soggetti con provvedimenti legati alla
sospensione della patente di guida (Tav. 12-13-14)
13
15
7. Soggetti segnalati dalla Prefettura al Servizio Dipendenze
in base agli artt.75 e 121 del T.U. 309/90 (Tav.15-16-17)
17
8. Dati utenza inseriti in strutture terapeutiche presenti sul territorio –
Anno 20089. Rapporto Regione Lombardia sulle attività dei Servizi accreditati per le
dipendenze –Anno 2004/20079.1 Rapporto popolazione utenza –Anno 20079.2 Sintesi epidemiologica –Anno 200810. Attività di prevenzione –Anno 2008- e programmazione triennale
19
27
28
28
10.1 Gruppo tecnico Regione Lombardia
28
26
10.2 Rete Regionale prevenzione e programmazione degli interventi –
2009/2011-
29
10.3 Progetto “Progettare con qualità e valutare l’efficacia”
29
10.4 Relazione conclusiva progetto “Contatto 2”
30
10.5 Relazione conclusiva progetto “Duff”
34
11. Piano integrato di salute
37
11.1 Intervento di prevenzione dipendenze rivolto alla popolazione
giovanile
40
2
1 - ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE
DI VALLECAMONICA
Il Progetto Osservatorio delle Dipendenze Patologiche è attualmente al termine del quarto anno di
attività.
Sono stati pubblicati, reperibili sul sito dell’ASL di Vallecamonica, otto reports che offrono una
conoscenza epidemiologica del fenomeno in Vallecamonica.
Nei propri compiti istituzionali il Servizio Dipendenze deve assolvere al debito informativo con la
Regione Lombardia adeguandosi alla nuova concezione di “nodo” della rete regionale, con un
supporto tecnico di operatori addestrati all’osservazione dei dati raccolti.
I dati elaborati dall’Osservatorio delle Dipendenze Patologiche, il confronto con i Dipartimenti
Dipendenze di altre ASL regionali e nazionali e con i dati recenti della letteratura in materia, oltre
che la continua collaborazione “sul campo” dei professionisti del Servizio Dipendenze con gli
operatori delle altre realtà del nostro territorio (Cooperative Sociali,Volontariato,Comuni,Scuole) che
si occupano di problemi correlati alle dipendenze patologiche, consentono al Servizio Dipendenze di
effettuare l’analisi del bisogno e di proporre progetti per contrastare il fenomeno.
L’elaborazione di questo Report Osservatorio intende fornire ulteriori elementi informativi necessari
all’approfondimento epidemiologico del fenomeno delle dipendenze in Vallecamonica e alla
conoscenza dell’articolazione delle unità di offerta del Servizio Dipendenze.
Nello specifico sono trattati:
• dati relativi alla tipologia di utenza che nel corso dell’anno 2008 è stata in carico al Servizio
Dipendenze;
• dati relativi al numero di utenti presenti nelle strutture terapeutiche di questo territorio;
• Rapporto Regione Lombardia sulle attività dei Servizi accreditati per le dipendenze anno
2004/2007;
• soddisfazione dell’utente del SERD rispetto al prodotto/servizio ricevuto anno2008;
La novità presente in questo nuovo Report Osservatorio riguarda l’utenza che nel corso del 2008 ha
avviato un percorso comunitario presso una delle tre strutture presenti su questo territorio.
I dati relativi all’utenza sono stati forniti direttamente dalle Comunità Terapeutiche (Exodus e
Cooperativa di Bessimo) su richiesta di questo SERD, in un ottica di collaborazione, di rete e di
circuito informativo efficace alla programmazione di interventi specifici.
Nell’elaborazione
dei
dati
ci
si
è
avvalsi
dell’accesso
al
sito
www.famiglia.regione.lombardia.it/religo/ (Realizzazione a titolo sperimentale di una rete sociale
nell’area delle dipendenze), al sito demo.istat.it.
La documentazione fornita dalla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale relativa
all’attività dei servizi accreditati per le dipendenze (Anno 2004-2007) e il documento prodotto dalla
Comunità Montana di Vallecamonica “Quadro socio-demografico e profilo dell’offerta dei servizi
(anno 2008)” hanno permesso di conoscere il rapporto tra l’utenza in carico e il numero della
popolazione della Vallecamonica di età compresa tra i 14 e i 64 anni nel corso del 2007.
Tale dato ha permesso una riflessione all’interno del servizio sulla ricerca di elementi predittivi
dell’evoluzione del fenomeno delle dipendenze.
Per la certificazione di qualità il Servizio Dipendenze ha costantemente collaborato con l’Ufficio
Qualità dell’ASL di Vallecamonica, usufruendo della documentazione messa a disposizione, della
consulenza professionale fornita e di formazione specifica.
Per la rilevazione della soddisfazione dell’utente il Servizio Dipendenze ha elaborato un questionario
di gradimento che, a seguito di somministrazione all’utenza e raccolta, è stato elaborato, ponendo
una particolare attenzione verso la misurazione della qualità nell’erogazione dell’assistenza sociosanitaria.
3
2 - L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LE DIPENDENZE :
Guida al Servizio
La Guida al Servizio è a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla prevenzione e cura e
trattamento degli stati di dipendenza.
In particolar modo vengono dotati di Guida al Servizio tutti gli utenti che accedono per la prima
volta al SERD con richiesta di presa in carico e di progetto terapeutico.
Il Servizio delle Dipendenze formula e realizza progetti di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione rivolti a persone con problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze legali ed illegali
e a coloro che manifestano altri comportamenti additivi, secondo un modello bio-psico-sociale.
Fornisce prestazioni di carattere socio-sanitario integrato in collaborazione con altre agenzie
territoriali, esercitando un ruolo di coordinamento degli interventi, socialmente riconosciuto.
Realizza interventi di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie correlate all’abuso ed alla dipendenza
e interventi orientati al trattamento della eventuale comorbilità psichiatrica.
I contesti nel cui ambito sono attivate le prestazioni a favore di soggetti che possono accedere al
servizio sia in modo volontario, che non volontario, per effetto dell’applicazione della normativa
vigente e dei relativi regolamenti sono:ambulatoriale, territoriale, domiciliare, carcerario, ospedaliero
(ospedale di Vallecamonica), comunitario residenziale e cooperative di inserimento lavorativo.
Il Dipartimento Dipendenze, si articola in due unità operative:
Servizio Tossicodipendenze – SERT con sede a Darfo B.T via Cercovi, 2, tel 0364/540236.
Servizio Alcoldipendenze – SERAL con sede a Darfo in via Cercovi,2.
tel 0364/540236 e a Malonno in via Frosseno,2 tel 0364/65580.
Gli operatori di entrambi i servizi sono presenti dal lunedì al venerdi e ricevono su appuntamento
telefonico o a presentazione diretta volontaria o per obblighi di legge.
Viene garantito il libero accesso con garanzia di tutela della privacy, l’accoglienza, l’orientamento
della domanda, la diagnosi, la presa in carico e il progetto terapeutico integrato socio-sanitario.
Nel corso del 2008 sono state aggiunte per mandato istituzionale le seguenti funzioni:
A) CERTIFICAZIONE DI TIPO DIAGNOSTICO DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA,
ABUSO O DIPENDENZA DA SOSTANZE SU RICHIESTA DEL MEDICO COMPETENTE
AZIENDALE (G.U. N. 266 DEL 15.11.2007)
La costruzione del percorso di accertamento di stato di tossicodipendenza è conforme alle
disposizioni contenute nel “Provvedimento 30 ottobre 2007. Intesa, ai sensi dell’art. 8 comma 6
Legge 5 giugno 2003 n. 131, in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza. (G.U.
n.266 del 15.11.2007)” ed alle “Prime indicazioni Regione Lombardia Prot. G1.2008.0005013 del 9
aprile 2008”.
Nel caso di diagnosi di abuso di sostanze stupefacenti, l'utente potrà sottoporsi ad un Programma
Terapeutico Individualizzato
Durante il PTI il Medico del SERT potrà certificare semestralmente all’utente l’andamento del
Programma stesso e, al termine positivo della presa in carico, l’esito del PTI.
L’utente potrà utilizzare la certificazione come documentazione da presentare al Medico competente
aziendale.
Nei casi in cui l'utente, inviato dal Medico competente aziendale, non si presenti al SERT o non si
sottoponga, senza giustificato motivo, all'accertamento sanitario, il Medico SERT dispone entro 10
giorni la comunicazione scritta al Medico competente aziendale.
B) CERTIFICAZIONE DI TIPO DIAGNOSTICO SULLO STATO DI ABUSO O DIPENDENZA
DA ALCOL, RILASCIATA ALL’UTENTE AL FINE DELL’ESPRESSIONE DI PARERE
DELLA COMMISSIONE MEDICA
4
Nel caso di invio di un soggetto da parte della Commissione Medica Locale Competente per i
provvedimenti legati alla sospensione della patente il servizio di Alcologia interviene per quanto di
competenza alla presa in carico del paziente. In caso di diagnosi di dipendenza da alcol il Medico, in
accordo con l'équipe multiprofessionale, propone la realizzazione di un PTI a lungo termine.
In caso di diagnosi di abuso di sostanze alcoliche viene effettuato un PTI a breve termine.
A conclusione del PTI il Medico emette una certificazione che il soggetto dovrà consegnare alla
Commissione Medica Competente.
C) CERTIFICAZIONE SULLO STATO DI DIPENDENZA COME PREVISTO DALLA D.G.R.
5509/2007 “Determinazioni relative ai servizi accreditati nell’area dipendenze”.
E’ una certificazione rilasciata direttamente all’utente a fini clinici.
Secondo le indicazioni della Regione Lombardia deve riportare:
- la diagnosi medica integrata;
- l’indicazione della tipologia di servizio residenziale o semiresidenziale adatto
per il percorso terapeutico riabilitativo.
Ha validità di un anno e deve essere rilasciata all’ingresso in un servizio residenziale o
semiresidenziale. Se l’utente intende scegliere una struttura extraregionale e non afferente ad Enti
accreditati in Lombardia, la certificazione deve essere necessariamente corredata ed è vincolata al
nulla osta del Dipartimento Dipendenze dell’ASL di residenza.
3 – LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ DEL SERVIZIO DIPENDENZE
In novembre 2006 il Servizio Dipendenze ha effettuato l’audit di Ente Terzo ed ha ottenuto la
certificazione di qualità.
Negli anni successivi, a seguito di audit interno e di visita ispettiva effettuata da ente terzo è stata
riconfermata la qualità del Servizio Dipendenze.
L’attività di rivalutazione ha avuto lo scopo di verificare, analizzando i processi gestiti, il livello di
applicazione della norma UNI EN ISO 9001: 2000.
I principali obiettivi della verifica hanno riguardato il grado di conoscenza e di applicazione delle
procedure predisposte, la validità e l’efficacia del controllo sui processi operativi.
Il verbale redatto dall’ente certificatore sottolinea che l’implementazione del sistema di gestione
della qualità è entrato a far parte del bagaglio culturale di tutto il Servizio.
4 - LA SODDISFAZIONE DELL'UTENTE NEL SERVIZIO DIPENDENZE
Il questionari somministrati cono stati 181, pari al 25% dell’utenza in carico e quelli debitamente
compilati dagli utenti,nel rispetto dell’anonimato sono stati 143, pari al 19.8% dell’utenza in carico.
Il campione in esame è composto da 71 maschi (16%) e 19 femmine (4.3%) tossicodipendenti, da 31
maschi (10.8%) e 22 femmine (7.6%) alcoldipendenti.
Ogni intervistato è stato chiamato a dichiarare il proprio accordo o disaccordo in merito ad
affermazioni su una scala che va da 1 (per niente) a 4 (molto); abbiamo identificato come valore che
discrimina soddisfazione da insoddisfazione il 2.50.
5
Qualità delle strutture
Media Ser.T
Media Ser.Al
Darfo.B.T
Darfo B.T
2004
Gli
orari
di
apertura
del 2.50
servizio
sono
adeguati.
La posizione del
servizio
2.80
garantisce
l’anonimato.
I locali (uffici,
infermeria,
3.18
servizi
igienici)sono
adeguati.
2005
2006
Media Ser.Al
Malonno
2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007
2008
2.83
2.84
2.51
2.56
3.50 3.30
3.67
3.65
3.66
3.35
3.40
3.64
3.17
2.84
3.04
3.18
3.12
2.92
3.35 3.10
3.71
3.62
3.66
3.64
3.53
3.82
3.60
3.78
3.25
3.37
3.25
3.4
3.72 3.15
3.89
3.62
3.57
3.78
3.60
3.46
2.96
3.54
Organizzazione del SERD
Media Ser.T
Media Ser.Al
Media Ser.Al
Darfo B.T
Darfo.B.T
Malonno
2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008
Mi è facile
mettermi in
3.35
contatto con
l’operatore che
mi segue.
I tempi di attesa
fra
la 3.07
prenotazione e la
prestazione
(colloqui, visita)
sono brevi.
Il tempo
dedicatomi dagli 3.14
operatori è
adeguato.
3.22
3.37
3.77
3.33
3.70
3.42
3.75
3.65
3.26
3.71
3.40
3.60
3.42
3.70
3.00
3.11
2.80
2.94
3.11
2.47
3.72
3.28
3.66
3.42
2.63
3.64
3.64
3.45
3.06
3.36
3.18
3.39
3.64
3.36
3.89
3.79
3.66
3.85
3.66
3.78
3.74 3.81
Rapporto con gli operatori
Media Ser.T
Media Ser.Al
Media Ser.Al
Darfo B.T
Darfo.B.T
Malonno
2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008
Ritengo che gli
operatori
mi 3.10
stiano aiutando a
risolvere i miei
problemi.
Nei momenti di
difficoltà
mi 3.08
sento
seguito
dagli operatori.
3.06
3.54
2,71
3.32
3.61 3.21
3.75
3.79
3.46
3.78
3.40 3.75
3.60
3.81
3.02
3.34
3,06
3.08
3.55 3.21
3.72
3.82
3.53
3.57
3.73 3.75
3.67
3.81
6
Capacità di intervenire sulla dipendenza
Media Ser.T
Darfo B.T
2004 2005 2006 2007
Chi ha problemi
di
dipendenza 3.35
può trovare al
servizio
un
valido aiuto.
Il servizio è
attento
alle 3.14
caratteristiche dei
singoli
tossicodipendenti
/alcooldipendenti
nel proporre il
percorso
terapeutico
Media Ser.Al
Media Ser.Al
Darfo.B.T
Malonno
2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008
3.19
3.45
3.33
3.38
3.61
3.31
3.79
3.72
3.53
3.85
3.66
3.71
3.39
3.81
3.15
3.34
3.03
3.19
3.55
3.36
3.51
3.68
3.60
3.71
3.40
3.78
3.57
3.76
Soddisfazione complessiva
Media Ser.T
2004
Complessivame
3.14
nte quanto si
ritiene
soddisfatto del
Sevizio.
Media Ser.Al
Media Ser.Al
Darfo B.T
Darfo.B.T
Malonno
2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008
3.30
3.44
3.14
3.27
3.66
3.21
3.68
3.82
3.60
3.92
3.53
3.71
3.82
3.89
Conclusioni
Complessivamente tutti gli item hanno raggiunto punteggi medi indicativi di un livello di
soddisfazione buono.
L’item riferito all’adeguatezza degli orari di apertura del Ser.T. di Darfo raggiunge un punteggio
medio pari a 2.56 raggiungendo quasi l’insoddisfazione.
L’adeguamento di orari ambulatoriali di somministrazione della terapia farmacologica con gli orari
di lavoro degli utenti rimane un nodo problematico abbastanza fisiologico.
Molti utenti si recano al lavoro infatti molto presto il mattino perché lavorano a Brescia o a Milano.
7
5 – AGGIORNAMENTO DEI DATI SULL’UTENZA DEL SERVIZIO
DIPENDENZE: DATI STATISTICI ANNO 2008
5.1 UTENZA PRESA IN CARICO (Tav. 1–2–3–4)
In particolare nell’anno 2008 il Dipartimento Dipendenze ha trattato n. 727 soggetti residenti nel
territorio di Vallecamonica Sebino, di cui n.440 per problematiche connesse all’uso problematico di
sostanze stupefacenti e n. 287 per dipendenza da sostanze alcoliche.
Si evidenzia una maggior incidenza dell’utenza di sesso maschile sul totale dei soggetti in
trattamento, distribuita in fasce d’età che comprende l'età minore fino gli over 39 anni.
Si assiste progressivamente ad un invecchiamento dell’utenza e ad un innalzamento dell’età media
dei soggetti trattati, tale dato rispecchia la realtà del fenomeno dipendenza a livello Regionale e
Nazionale.
Gli utenti in carico al servizio hanno prevalentemente un’età oltre i 39 anni.
Il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope ha progressivamente assunto,
negli ultimi anni connotati di crescente complessità relativamente alla comparsa di nuove sostanze e
di nuove modalità d’uso.
Con riferimento alla tipologia dell’utenza in carico, si rileva una stabilità numerica di quella
femminile, mentre, con riguardo alle sostanze, si riscontra un aumento dei soggetti dipendenti da
sostanze diverse dall’eroina, in particolare si rileva una diminuzione del numero di assuntori di
eroina ed un aumento del numero di soggetti che di presentano al Servizio per uso di cannabinoidi. Il
dato relativo alla voce “altro” è in progressivo aumento negli anni e si riferisce prevalentemente a
soggetti segnalati dalla Prefettura.
L’atteggiamento delle nuove generazione verso l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti si presenta
mutato rispetto al passato e sembra polarizzarsi verso nuove tendenze che richiedono opportune
strategie di prevenzione e di intervento.
Tav.1- TOTALE UTENTI IN CARICO ANNI 2002–2008
Anni
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
N. totale
utenti in
carico
390
401
425
440
486
560
727
Totale
800
727
700
600
500
400
390
401
425
440
486
560
300
200
100
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
8
Tav. 2 - UTENTI TOSSICODIPENDENTI ED ALCOLISTI IN
CARICO ANNI 2002 - 2008
Anni
N. utenti
tossicodipendenti
N. utenti alcolisti
N. utenti totale
2002 2003
279
280
111
390
2004
273
2005
297
2006
306
2007
348
2008
440
152
425
143
440
180
486
212
560
287
727
121
401
Alcolisti
Tossicodipendenti
440
279
280
121
111
2002
2003
273
297
152
143
2004
2005
348
306
287
212
180
2006
2007
2008
Tav. 3 - TREND ANNUO UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN
CARICO AL SERD ANNI 2002 - 2008
Anni
Maschi
Femmine
2002 2003 2004
321
328
340
69
73
85
Maschi
2005
354
86
2006
386
100
2007
447
113
2008
572
155
Femmine
700
600
500
400
300
200
100
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
9
Tav. 4 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’ DEGLI UTENTI IN
CARICO AL SERD (ANNO 2004-2008)
Anni
< 19 anni
20 /29 anni
30 /39anni
Over
39 anni
Totale
2004
10
12
15
72
80
83
175
183
185
168
165
203
425
440
486
17
24
128
135
150
211
265
357
560
727
2005
2006
2007
2008
2004
2005
2006
2007
2008
400
350
300
250
200
150
100
50
0
<19
5.2
20/29
NUOVA UTENZA PRESA IN CARICO
30/39
>39
(Tav. 5–6–7–8)
Costituisce un dato significativo l’andamento del fenomeno negli ultimi anni.
Nel 2006 la nuova utenza era di 126 soggetti trattati, nel 2007 di 194, mentre nel 2008 i soggetti
trattati sono 262.
Si rileva un aumento considerevole della nuova utenza, che rappresenta il 36% dell’utenza totale
presa in carico nel corso del 2008.
Nel 2008 si rileva sia l’aumento del numero di nuovi soggetti con problemi di dipendenza da
sostanze stupefacenti e sia l’aumento del numero di nuovi soggetti con problemi di alcoldipendenza.
Il 78.6% della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 21.4% da quella femminile,
distribuita in fasce d’età comprese tra l'età minore e l’over 39.
Si evidenzia come l’utenza maschile è in lieve calo rispetto all’anno precedente, mentre è in aumento
quella femminile.
In alcuni soggetti si registra una data d’inizio d’uso di sostanze stupefacenti ed alcoliche in età
avanzata, ma la maggior parte dei soggetti colloca l’inizio d’uso di sostanze in età adolescenziale e
solo in età adulta si rivolge al Servizio.
Si registra rispetto all’anno 2007 un aumento pari al 1.4% di nuovi soggetti presi in carico e una
diminuzione pari al 2.4% di casi in trattamento dall’anno precedente.
Tale dato è giustificato dalla chiusura dei programmi terapeutici di soggetti in carico.
La Tav.7 evidenzia l’ aumento del numero di soggetti over 39 in carico, si tratta prevalentemente di
utenti alcoldipendenti che spesso presentano anche grave disagio sociale.
10
Tav.5 - TREND ANNUO NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERD
Anni
N. utenti
tossicodipendenti
N. utenti alcolisti
N. utenti totale
2002
57
2003
41
2004
50
2005
69
2006
58
86
143
71
112
58
108
63
132
68
126
Tossicodipendenti
2007 2008
123
173
71
194
89
262
Alcolisti
200
173
150
123
100
86
57
50
89
71
58
50
41
69
63
68
58
71
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Tav.6 - NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO
AL SERD
Sesso
Anno 2005
Maschi
80,4%
Femmine
19,6%
Totale
100%
Anno 2006
76,1%
23,9%
100%
Anno2007
82,4%
17,6%
100%
Anno 2008
78.6%
21.4%
100%
Maschi
Femmina
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
2005
2006
2007
2008
11
Tav.7 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’ NUOVI UTENTI IN
CARICO AL SERD
Anni
<di 19 anni
20 / i 29 anni
30/ 39 anni
Over 39
anni
Totale
2004
8
10
5
14
19
26
24
30
77
64
32
46
50
40
88
43
52
41
63
90
109
132
126
194
262
2005
2006
2007
2008
2004
2005
2006
2007
2008
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
< 19
20/29
30/39
>39
Tav. 8 - CONFRONTO % CASI NUOVI E CASI IN CARICO
DALL’ANNO PRECEDENTE
Anni
Nuovi casi
2004
25,6%
Casi in trattamento
dall’anno precedente
74,4%
2005
30%
70%
2006
25,9%
74,1%
2007
34,6%
66,4%
2008
36%
64%
12
nuovi casi
già in tratt.
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2004
2005
2006
2007
2008
5.3 UTENZA TRATTATA DISTRIBUITA PER TIPOLOGIA DI SOSTANZE
D’USO (Tav. 9–10–11)
Sono state elaborate due tavole distinte per soggetti con dipendenza da sostanze stupefacenti e
soggetti con problemi di alcoldipendenza.
I dati risultano in linea con l’evoluzione del fenomeno a livello Regionale, Nazionale ed Europeo.
Si rileva infatti una diminuzione sensibile del numero di soggetti che presenta una dipendenza da
eroina per via parenterale (52.9%) rispetto agli anni precedenti ed anche una diminuzione nel
numero di assuntori di cocaina.
Da sottolineare nel contempo un graduale aumento negli anni di soggetti che si presentano al servizio
con problemi legati all’uso di cannabinoidi.
Tale dato è giustificato dall’aumento del numero delle segnalazioni da parte delle Forze dell’Ordine
alla Prefettura.
La maggior parte delle persone che fa uso di cannabis, dichiara di farne soltanto un uso occasionale,
per periodi limitati di tempo.
Emerge chiaramente come i modelli di consumo di stupefacenti continuano ad evolvere.
In anni passati i consumatori problematici di stupefacenti erano tossicodipendenti cronici da eroina,
attualmente si trovano in misura crescente poliassuntori o consumatori di sostanze stimolanti.
Gli alcoldipendenti nel 2008 hanno presentato prevalentemente una dipendenza da vino (54%) e da
birra (34.9%).
L’abuso di birra è in netto aumento rispetto agli anni precedenti, in lieve calo l’abuso di vino e di
superalcolici.
13
Tav. 9 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO
Sostanza
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Eroina
77,4
76,9
70
62,2
60,4
56,6
52.9
Eroina
Cocaina Cannab.
16,4
6,2
17,5
5,2
23
4
27,5
8,5
28,1
9,8
26
14,9
24.6
18.1
Cocaina
Cannab.
Crack
Crack
0
0,3
0
0
0
0
0
Altro
0
0,3
3
1,8
1,7
2,5
3.9
Altro
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Tav. 10 – MONITORAGGIO ESAMI TOSSICOLOGICI
Monitoraggio esami tossicologici di soggetti in trattamento
N. soggetti in
% di esami urina negativi
% esami urina positivi
trattamento
Buprenorfina
27
75.16%
24.84%
Metadone
161
85.76%
14.24%
positivo
negativo
Buprenorfina Metadone
14
Tav. 11 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO
(ALCOLICI)
Alcolici
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Superalc.
20,7
11,6
17,2
11,8
11,1
18,5
11.1
Aperitivi
0
0
0
0
0
0
0
Superalc.
Aperitivi
Vini
71,2
67,7
63
61,7
71,6
61,3
54
Vini
Birra
8,1
20,7
19,8
26,5
17,3
20,2
34.9
Birra
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
6 –AlCOL E GUIDA. SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI LEGATI ALLA
SOSPENSIONE DELLA PATENTE DI GUIDA (Tav. 12 - 13 - 14)
L’alcol è il peggior nemico degli automobilisti perché le modificazioni comportamentali, che si
verificano nell’individuo che ha bevuto, sono incompatibili con la guida.
E’ stato calcolato che nel 40% circa degli incidenti stradali l’alcol ha avuto un ruolo determinante
nell’alterazione della capacità di guida.
Il tasso di alcol consentito per chi è alla guida viene abbassato da 0,8 a 0,5 grammi per litro. Superato
tale limite si configura il reato di guida in stato di ebbrezza (reato penale).
Qualora gli organi di polizia stradale abbiano motivo di ritenere che il conducente di un veicolo si
trovi in stato di alterazione psico-fisica derivante dall’influenza dell’alcol, hanno facoltà di effettuare
l’accertamento con strumenti e procedure determinanti l’uso alcolico.
Tav.12 – SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA
Nel corso del 2008 si sono presentati su invio dalla Commissione Medica Locale 42 soggetti con
provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida per fermo in stato di ebbrezza alcolica.
Soltanto due di questi soggetti era gia in carico al Servizio di Alcologia.
NUMERO SOGGETTI CON PROVVEDIMENTO PATENTE DI GUIDA
Maschi
Femmine
40
2
42
15
Tav. 13 – DISTRIBUZIONE ETA’ DEI SOGGETTI CON PORVVEDIMENTI
PATENTE DI GUIDA
Prevalentemente maschi di età compresa tra i 19 anni e over 39 anni.
I fermi da parte delle Forze dell’Ordine, vengono prevalentemente effettuati in orario notturno e di
sabato notte. Questo dato in parte giustifica l’ elevato numero di segnalati tra soggetti in età
giovanile.
Si stima che circa il 30% di questi soggetti abbiano provocato incidenti sulla strada (Tamponamenti
ecc….). Di questi soggetti per circa 1/3 è stata effettuata una diagnosi di dipendenza da sostanze
alcoliche e continua presso il SERAL la presa in carico e trattamento di recupero. Per 5 di questi
soggetti è stato richiesto dalla Commissione Medica Locale anche il controllo tossicologico per uso
di sostanze stupefacenti illegali (Cannabinoidi ecc.)
Anni
<di 19 anni
20 / i 29 anni
30/ 39 anni
Over 39
anni
Totale
2008
19
10
16
16
42
Tav. 14 - NUMERO DI SOGGETTI SOTTOPOSTI A RITIRO PATENTE
NEL CORSO DEL 2008
Si registra un forte trend in aumento nel corso degli anni del numero di soggetti segnalati alla
Commissione Patenti dalle Forze di Polizia.
N. totale soggetti con
ritiro patente
%
Anno2006
Anno 2007
Anno 2008
6
3.3%
11
5.1%
42
14.6%
6
11
Anno2006
Anno 2007
Anno 2008
42
16
7-SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERVIZIO
DIPENDENZE IN BASE AGLI ARTT. 75 E 121 DEL T.U. 309/90
(Tav. 15–16–17)
Il Numero di soggetti segnalati nel corso del 2008 dalle Prefetture per violazione art. 75 e 121 del
T.U 309/1990 è di 96 soggetti. Tale dato è in lieve calo rispetto al dato dell’anno precedente.
Si registra un lieve aumento del numero di soggetti segnalati per uso di cannabis che risulta essere la
droga d’uso più comune.
Per quanto riguarda la cocaina si registra un numero di soggetti in calo rispetto al numero segnalato
nell’anno precedente.
Il dato relativo alla casella “altro”, in diminuzione rispetto all’anno precedente riguarda segnalazioni
(art. 121) di soggetti assuntori di sostanze stupefacenti che si presentano al servizio con verbale nel
quale non viene specificata la sostanza d'abuso.
Presso la Prefettura è costituito un Nucleo Dipendenze Prefettura che, a seguito della segnalazione
degli Organi di Pubblica Sicurezza, convoca per un colloquio la persona trovata in possesso di
sostanza stupefacente, per accertare le ragioni della violazione. Se dal colloquio emergono elementi
tali da far presumere che la persona si asterrà per il futuro dal consumo di stupefacenti e la sostanza
sequestratagli è compresa nella II° o IV° Tabella, il Prefetto, per una sola volta, definisce il
procedimento con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti, omettendo
l'applicazione delle sanzioni previste.
Nel corso del colloquio viene illustrata la possibilità, in alternativa alla applicazione della sanzione
amministrativa, di intraprendere un percorso terapeutico presso il Servizio Dipendenze (SERD.).
In tal caso, il Nucleo Dipendenze Prefettura concorda un ulteriore appuntamento con il soggetto
durante il quale verifica che lo stesso abbia intrapreso e concluso un programma terapeutico presso il
Servizio Dipendenze.
Tav. 15 – N. SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA
Anni
N. soggetti segnalati dalla
Prefettura
2003 2004
88
83
2005
108
2006 2007 2008
98
113
96
N. soggetti segnalati
120
100
80
60
40
20
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
17
Tav. 16- SUDDIVISIONE PER SOSTANZA SOGGETTI SEGNALATI
Anni
2003
66
10
3
1
3
0
0
Cannabis
Cocaina
Eroina
Ecstasy
Policonsumo
Anfetamina
Altro
Cannabis
Cocaina
2004
60
14
4
0
5
0
0
Eroina
Ecstasy
2005
61
24
1
0
3
1
18
Policonsumo
2006
56
31
4
0
3
0
4
Anfetamina
2007
41
30
3
1
6
0
32
2008
55
18
3
0
8
1
11
Altro
70
60
50
40
30
20
10
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Tav. 17 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’
Fasce d’età
Minori
2004
2005
2006
2007
2008
18
19
0
2
3
2004
Tra i 18 e i
25 anni
43
55
42
49
37
2005
2006
2007
Più di 25 anni
22
34
56
62
56
2008
70
60
50
40
30
20
10
0
Minori
Tra i 18 e i 25 anni
Più di 25 anni
18
8 - DATI UTENZA INSERITI IN STRUTTURE TERAPEUTICHE PRESENTI
SUL TERRITORIO ANNO 2008: Cooperativa Exodus e Cooperativa
di Bessimo
I dati qui di seguito riportati rappresentano l’ aspetto innovativo del report Osservatorio. Su richiesta
del SERD le Comunità Terapeutiche presenti nel territorio dell’ASL di Vallecamonica hanno fornito
dati sull’andamento dei programmi terapeutici in corso nell’anno 2008.
Le comunità terapeutiche prese in considerazione hanno rispettivamente i seguenti numeri di posti
accreditati:
• CT Casa di Beniamino Coop. Exodus: 12 posti accreditati;
• CT Capo di Ponte Coop. di Bessimo: 20 posti accreditati;
• CT Cividate Camuno Coop. di Bessimo: 11 posti accreditati.
Tav. 18 - NUMERO UTENTI IN PROGRAMMA COMUNITARIO
Dati utenza in programma comunitario Anno 2008
Sede
C.T Casa di Beniamino Coop.
Exodus Malonno
C.T Capo di Ponte
Coop. Bessimo
C.T Cividate Camuno Coop.
Bessimo
Totale
Maschi
Femmine
Totale
21
5
26
80
0
80
0
22
22
101
27
128
Tav. 19 - PROVENIENZA UTENTI
Si registra sul totale di 128 soggetti in programma comunitario una percentuale pari al 9.3% inviata
da Servizi extra Regione Lombardia.
Sul un totale di 128 soggetti che nel corso dell’anno 2008 hanno affrontato un percorso comunitario
l’11.8%, pari a 15 utenti, proviene dal Servizio Dipendenze di questa ASL.
Provenienza utenti in programma comunitario Anno 2008
Sede
C.T Casa di Beniamino Coop.
Exodus Malonno
C.T Capo di Ponte
Coop. Bessimo
C.T Cividate Camuno Coop.
Bessimo
Totale
Regione Lombardia
Totale
18
Extra Regione
Lombardia
8
78
2
80
20
2
22
116
12
128
26
19
Tav. 20- ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO
Esito programma comunitario utenza trattata Anno 2008
Sede
Abbandono
Terminato
Trasferito Programma in Carcere
corso
C.T Casa di Beniamino
7
9
0
10
0
Coop. Exodus Malonno
C.T Capo di Ponte
Coop. Bessimo
C.T Cividate Camuno
Coop. Bessimo
Totale
22
30
11
17
0
4
5
3
10
0
33
44
14
37
0
Tav. 21 – ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO AD EXODUS
Si registra una percentuale del 38.5% di programmi comunitari in corso a fronte del 34.6% di
programmi terminati.
Andamento del programma comunitario presso la struttura di Exodus
espresso in percentuale Anno 2008
Abbandono
Terminato
Trasferito
26.9%
34.6%
0
Programma in
corso
38.5%
Carcere
0
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Abbandono
Terminato
Trasferito
Programma in
corso
Carcere
Tav. 22 - ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO A CAPO DI PONTE
Si registra una percentuale del 21.5% di programmi comunitari in corso a fronte del 34.3% di
programmi terminati.
Andamento del programma comunitario presso la struttura di Capo di
Ponte espresso in percentuale Anno 2008
Abbandono
Terminato
Trasferito
27.5%
34.3%
13.7%
Programma in
corso
21.5%
Carcere
0
20
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Abbandono
Terminato
Trasferito
Programma in
corso
Carcere
Tav. 23 – ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO A CIVIDATE CAMUNO
Si registra una percentuale del 45 % di programmi comunitari in corso a fronte del 34. % di
programmi terminati.
Andamento del programma comunitario presso la struttura di Cividate
Camuno espresso in percentuale Anno 2008
Abbandono
Terminato
Trasferito
18.2%
22.8%
13.6%
Programma in
corso
45.4%
Carcere
0
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Abbandono
Terminato
Trasferito
Programma in
corso
Carcere
Tav. 24 – RIEPILOGO DEGLI ESITI
Le diversità emerse dalle tre comunità riferite ai dati relativi agli esiti di programma comunitario
sono determinati dalla tipologia d’utenza e dalle conseguenti differenziazioni di programma
residenziale.
Riepilogo andamento Programma Terapeutico presso le strutture
comunitarie site in Vallecamonica Anno 2008
Abbandono
Terminato
Trasferito
25.7%
34.3%
10.9%
Programma in
corso
28.9%
Carcere
0
21
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Abbandono
Terminato
Trasferito
Programma in
corso
Carcere
Tav. 25 – UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT EXODUSUtenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008
Casa di Beniamino Exodus
Minori
0
18-21
22-25
26-30
31-35
1
1
0
8
36-40
10
41-45
Oltre 46
5
1
Tav. 26 - UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT CAPO DI PONTEUtenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008
Comunità Capo di Ponte
Minori
0
18-21
22-25
1
4
26-30
15
31-35
14
36-40
19
41-45
Oltre 46
18
9
Tav. 27 - UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT CIVIDATE
CAMUNOUtenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008
Comunità di Cividate Camuno
Minori
0
18-21
22-25
26-30
31-35
36-40
41-45
3
1
4
7
6
0
Oltre 46
0
Tav. 28 – TOTALE UTENZA DISTRIBUITA PER FASCE D’ETA’
Si conferma stabile il dato riferito ad un invecchiamento progressivo dell’utenza inserita in
Struttura, da sottolineare che l’utenza femminile di Cividate Camuno si concentra maggiormente
nella fascia d’età compresa tra i 31-35 anni. Tale comunità terapeutica ospita donne con figli minori.
22
Totale Utenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008Strutture residenziali Vallecamonica
Minori
18-21
22-25
26-30
31-35
36-40
41-45
Oltre 46
0
5
6
19
29
35
23
10
40
35
30
29
20
10
0
23
19
0
Minori
5
6
18-21
22-25
10
26-30
31-35
36-40
41-45
Oltre 46
Tav. 29 – UTENTI SERD INSERITI NELLE STRUTTURE COMUNITARIE
Dei 15 soggetti inviati da questo SERD presso le strutture comunitarie presenti sul territorio si
evidenzia una netta prevalenza di soggetti tossicodipendenti, rispetto ai pazienti con dipendenza da
alcol.
Utenti in carico al SERD e inseriti nelle strutture residenziali
N. ut alcolisti
N. ut tossicodipendenti
CT Capo di Ponte
4
3
CT Exodus
1
6
CT Cividate Camuno
0
1
Totale
5
10
12
10
10
CT Capo di
Ponte
8
CT Exodus
6
5
6
CT Cividate
Camuno
4
3
4
2
1
Totale
1
0
0
N. ut alcolisti
N. ut tossicodipendenti
23
Tav. 30 –DISTRIBUZIONE UTENTI SERD INSERITI NELLE STRUTTURE
COMUNITARIE
Distribuzione di genere di utenti in carico al SERD e inseriti nelle
strutture residenziali della Vallecamonica
N. Maschi
N. Femmine
CT Capo di Ponte
7
0
CT Exodus
4
3
CT Cividate Camuno
0
1
Totale
11
4
Tav. 31 – UTENTI INSERITI IN STRUTTURA SOCIO-ASSISTENZIALE
Da sottolineare la presenza di altre strutture residenziali presenti in Vallecamonica.
La Cooperativa “Il Bucaneve” ha accolto nel corso del 2008, 15 soggetti con problematiche di
disagio sociale che necessitano di supporto socio-assistenziale.
Di questi 15 soggetti, 14 presentano problemi di alcoldipendenza.
Utenti in carico al SERD inseriti in struttura socio-assistenziale
Maschi
Femmine
8
7
N.ut alcolisti
N.ut tossicodipendenti
Coop.
“Il Bucaneve”
14
1
Tav. 32 – UTENTI INSERITI IN STRUTTURA PSICHIATRICA
La comunità “Il Castelletto” ha accolto nel corso del 2008, 6 soggetti con problemi di
tossicodipendenza e 4 con problematiche correlate all’alcodipendenza.
Utenti in carico al SERD inseriti in struttura psichiatrica
Maschi
Femmine
N.ut alcolisti
N.ut
tossicodipendenti
Comunità
“Il
Castelletto”
1
5
4
2
Tav. 33 –UTENTI DISTRIBUITI PER SEDE DI TRATTAMENTO –ANNO
2008Si evidenza che il 92% dei soggetti è seguito dagli operatori del SERD a livello territoriale e l’8% è
collocato in altre sedi di trattamento.
Tale fascia d’utenza (8%) è rappresentata maggiormente da soggetti con problematiche di cronicità e
recidiva, correlate anche a patologie sanitarie.
24
Utenti distribuiti per sede del trattamento -Anno 2008-
Servizio Pubblico
Carcere
Strutture riabilitative
N.ut
%
N.ut
%
N.ut
%
699
92.1%
22
3
36
4.9
Cercere
3%
Strutture
5%
SERD
92%
25
9- RAPPORTO REGIONE LOMBARDIA SULLE ATTIVITA’ DEI SERVIZI
ACCREDITATI PER LE DIPENDENZE ANNO 2004/2007
Si riporta uno stralcio dell’elaborato a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale
sull’attività dei SERD della Regione Lombardia nell’anno 2007.
Utenti:
la capacità di presa in carico delle sedi SERT, nel corso del quadriennio, si mantiene sostanzialmente
stabile (+0,5%), mentre aumenta notevolmente quella dei NOA (+17%), nei SERT alcune fasce di età
sono in deciso aumento (utenti maschi sotto i 15 anni, utenti maschi e femmine oltre i 39 anni nei
SERT il 40% di aumento degli utenti oltre i 39 anni testimonia di un posticipato approccio e incontro
con il servizio ( per i nuovi utenti) o di una capacità di ritenzione del servizio (per gli utenti già in
carico) anche se i consumi di sostanze illecite si vanno velocemente modificando, gli eroinomani
rimangono nei SERT gli utenti maggiormente rappresentati (oltre il 50%), seguiti dai cocainomani (
25%): un utente su 2 usa eroina come sostanza primaria, uno su 4 utilizza cocaina come sostanza
primaria nei NOA oltre il 50% degli utenti in carico utilizza il vino come sostanza d’abuso
prevalente, mentre il 23% usa la birra: un utente su 2 usa il vino, 1 su 4 usa la birra.
Trattamenti:
nei SERT, si registra una diminuzione dei trattamenti picosociali e sociali/riabilitativi, un
incremento di trattamento farmacologico, più considerevole per Naltrexone, Clonidina, altri farmaci
sostitutivi e Brupernorfina che per il Metadone, questo trend va letto anche in relazione alla tipologia
e numerosità del personale operante in rapporto al numero utenti mediamente ogni sede SERT nel
2007 ha effettuato 660 trattamenti, con una media di 2 trattamenti per utente nei NOA, nel
quadriennio si evidenzia un incremento complessivo dei trattamenti psicosocio riabilitativi
individuali e/o di gruppo, accompagnato da una diminuzione dei trattamenti medico-farmacologico
ambulatoriale e dai ricoveri ospedalieri e in case di cura mediamente ogni sede NOA eroga circa 400
trattamenti , con una media poco superiore a 2 trattamenti per utente.
Operatori:
dalla rilevazione ministeriali si evince che complessivamente sono impiegati nei:
SERT circa 1000 operatori (gli operatori a tempo pieno sono il doppio di quelli a tempo parziale
NOA circa 300 operatori (gli operatori a tempo pieno sono sensibilmente inferiori a quelli a tempo
parziale).
Quadro dell’offerta:
il quadro dell’offerta di conferma sostanzialmente stabile nel tempo ed è costituito da 68 SERT, 55
NOA e 134 servizi residenziali e semiresidenziali accreditati per complessivi 2530 posti SERT:
presenza di 0,71sedi/100.000 abitanti - NOA: presenza di 0,58 sedi/100.000 abitanti
complessivamente il sistema di intervento costituito sia dai SERT che dai NOA:
mette a disposizione 11 operatori ogni 100.000 abitanti è in grado di prendersi carico di 300 utenti
per sede rende disponibile un operatore, in grado di seguire 30 utenti all’anno eroga mediamente 2
trattamenti ogni utente.
Il 2007 in cifre
In Regione Lombardia, la risorsa rappresentata dai Servizi per le Dipendenze accreditati è così
sintetizzabile:
• 35.000 utenti dipendenti da sostanze d’abuso lecite e illecite (alcoldipendenti e
tossicodipendenti):
• 26000 persone tossicodipendenti
• 9000 persone alcoldipendenti
• 30.000 di sesso maschile
• 5.000 di sesso femminile
• 800 nuovi utenti presi in carico dai servizi
26
•
•
•
•
•
•
•
•
25.200 utenti già in carico
16.300 abusatori di eroina
6.600 abusatori di cocaina
2.000 abusatori di cannabinoidi
5.200 abusatori di vino
2.200 abusatori di birra
1.600 abusatori di superalcolici, aperitivi, amari e digestivi
1.100 abusatori di altre sostanze stupefacenti
•
•
•
•
•
•
Sedi
67.000 trattamenti:
46.000 trattamenti per tossicodipendenti
21.000 trattamenti per alcoldipendenti
operatori impiegati rapportati a tempo pieno:
700 operatori equivalenti nei SERT
300 operatori equivalenti nei NOA
diffuse su tutto il territorio
•
•
•
•
9.1-
68 sedi SERT
55 sedi NOA
134 Comunità terapeutiche, per complessivi 2530 posti residenziali e
semiresidenziali accreditate.
RAPPORTO POPOLAZIONE UTENZA ANNO 2007
In Vallecamonica si rileva un rapporto tra utenza e popolazione di età compresa tra i 14 e i 64 anni
(anno 2007) pari allo 0.8%. Tale dato conferma l’andamento del fenomeno delle dipendenze a
livello Regionale.
n. utentiSERT + NOA/100.000 abitanti
n. utenti SERT + NOA ogni 100.000 abitanti -anno 2007
800
ASL
Tot. Popolazione
BG
BS
CO
CR
LC
LO
MN
MIC
MI1
MI2
MI3
PV
SO
VA
VALC
1.044.820
1.096.634
572.441
350.368
327.510
222.909
397.533
1.303.437
969.674
546.091
1.057.756
521.296
180.429
855.400
99.143
Regione
9.545.441
n. utenti
3.511
3.372
2.127
2.356
882
1.658
1.379
5.262
2.537
1.926
2.573
3.329
873
3.691
560
36.036
n.utenti
/100.000
abitanti
336
307
372
672
269
744
347
404
262
353
243
639
484
431
565
378
700
600
500
400
300
200
100
0
ASL
Tav- 34 RAPPORTO POPOLAZIONE-UTENZA
Rapporto utenza – popolazione (14-64 anni) anno 2007
Tot Pop Lombardia Tot utenza Lombardia Tot Pop VC
Tot Utenza VC
(14 e i 64 anni)
(14 e i 64 anni)
6.434.363
36.036
67.165
560
0.5%
0.8%
27
9.2- SINTESI EPIDEMIOLOGICA
Ai fini dell’analisi è importante tener conto della specificità della situazione locale e provinciale, ma
anche contestualizzarla all’ interno del quadro più generale nazionale ed internazionale, considerato
che il fenomeno non conosce confini di stato.
In particolare si evidenzia:
• Un’ampia diffusione di cannabinoidi (1 su 14 soggetti in Europa), in particolare tra i
giovanissimi.
• Una tendenza verso un aumento del consumo di cocaina.
• Un nuovo aumento del consumo di eroina, in particolare per le fasce giovanili.
• La diffusione di una poliassunzione.
L’utenza del SERD è costituita per il 60.5% da tossicodipendenti, dal 39.5% da alcoldipendenti e
sono prevalentemente persone già in trattamento dall’anno precedente o rientrate in trattamento nel
corso dell’anno a causa di recidiva.
Si tratta prevalentemente di soggetti di genere maschile 78.6% di nazionalità italiana, con età media
tra i 35 e i 40 anni d’età.
Il 36% dei soggetti accedono per la prima volta al Servizio.
Rispetto alla nuova utenza il 33.9% riguarda soggetti alcolisti, mentre il 66.1% riguarda soggetti con
problemi di tossicodipendenza.
Nel corso del 2008 si sono presentati 42 soggetti con provvedimenti legati alla sospensione della
patente di guida per fermo in stato di ebrezza alcolica. Prevalentemente maschi di età compresa tra i
19 anni e over 39 anni. Soltanto due di questi soggetti erano gia in carico al Servizio di Alcologia. Si
stima che circa il 30% di questi soggetti abbiano provocato incidenti sulla strada (Tamponamenti
ecc….). Di questi soggetti circa 1/3 risulta dipendente da alcol e continua presso il SERAL la presa
in carico con interventi di recupero da alcol.
10- ATTIVITA’ DI PREVENZIONE ANNO 2008 E PROGRAMMAZIONE
TRIENNALE
10.1- GRUPPO TECNICO REGIONALE PREVENZIONE
Per dare concretezza alle indicazioni contenute nel Piano Socio Sanitario 2007-2009, la D.G
Famiglia e Solidarietà Sociale nel corso del 2007 ha costituito un Gruppo Tecnico Regionale
Prevenzione (ASL di Bergamo, ASL di Brescia, ASL di Mantova, ASL di Città di Milano, ASL di
Vallecamonica-Sebino, Coordinamento Enti Ausiliari Lombardia) che ha redatto le Linee Guida
Regionali di Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e
adolescenziale (D.G.R. N.7/006219 del 19/12/2007).
Le Linee Guida propongono una strategia complessiva di intervento culturale, educativo, sociale e
socio-sanitario che:
• preveda una molteplicità d'interventi in ambiti differenti (famiglia, territorio, aggregazioni
informali, scuola, ecc.)
• coinvolga attivamente sia i destinatari diretti (preadolescenti e adolescenti) sia gli adulti che
ricoprono un ruolo educativo nei loro confronti (genitori, insegnanti, educatori ecc.)
• promuova una consapevolezza della progressiva e massiccia diffusione di comportamenti
d'abuso nella popolazione “normale”, senza cedere alla tentazione di facili semplificazioni.
Il Gruppo Tecnico Regionale Prevenzione attualmente è impegnato nell’elaborazione di linee guida
regionali delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale, ponendo particolare
attenzione al consumo e dipendenza da alcol.
28
10.2- RETE REGIONALE PREVENZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI
INTERVENTI 2009-2011
Le azioni svolte da questo SERD per rendere concreta la diffusione e l'applicazione delle Linee
Guida Regionali, sono state quelle di incontrare, previo accordo con la Direzione Sociale di questa
ASL l'Ufficio di Piano del territorio della Vallecamonica, il Forum del Terzo Settore di
Vallecamonica, (Associazione famiglie Camune, Cooperativa di Bessimo) Ufficio Scolastico
Provinciale di Brescia e i Dirigenti degli Istituti Comprensivi di Breno, Cividate Camuno e Darfo
Boario Terme al fine di costruire una collaborazione propositiva e stabile nel processo di
programmazione degli interventi preventivi.
A seguito di vari incontri avvenuti presso la sede SERD con l'Ufficio di Piano, con la Cooperativa di
Bessimo, con il Consorzio Sol.Co Camunia e la Cooperativa Orizzonti quali progettatori e
realizzatori degli anni scorsi di progetti di prevenzione delle dipendenze, è stato elaborato dal SERD
un documento inviato all'Ufficio di Piano Vallecamonica in cui compaiono indicazioni tecnicooperative per il proseguo di interventi di prevenzione per l'anno 2008/2009.
Tale documento è stato elaborato a partire dall'analisi dei progetti di prevenzione realizzati negli anni
precedenti, dall'analisi dei dati emersi e dalla valutazione di processo effettuata sul Progetto Contatto
realizzato dal SERD di questa ASL e sul Progetto Duff realizzato dalla Cooperativa di Bessimo in
rete con altre Cooperative.
Con queste valutazioni si è rilevata la necessità condivisa con gli attori sopra citati di procedere
per l'anno 2008/2009 con la programmazione di un progetto unico di prevenzione –Duff 2008/09rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1° e di 2°.
In termini operativi la strategia d'intervento condivisa è la seguente:
• Laboratori per gruppi classe, gruppi omogenei, gruppi interclasse.
• Percorsi formativi per docenti, genitori e personale non docente.
• Percorso formativo rivolto agli educatori del “Progetto Duff 2008/09”.
• Sperimentazione di percorsi educativi /peer - education per gruppi di
studenti di Istituti Professionali (CFP e Istituto Alberghiero di Darfo).
La partecipazione al Tavolo d'area del Piano di Zona 2009/2011 del Referente Prevenzione del SERD
ha facilitato l'attività relativa alla programmazione triennale dei Piani di Zona per ciò che concerne
l'intervento preventivo nell'ambito delle dipendenze.
10.3- PROGETTO “PROGETTARE CON QUALITA’ E VALUTARE
L’EFFICACIA”
Si sottolinea che in riferimento al Progetto “Progettare con qualità e valutare l'efficacia” questa ASL
ha aderito con la nomina del Referente Prevenzione SERD per la collaborazione all'attuazione del
Progetto stesso.
A seguito di approvazione da parte della Direzione Sociale e vari incontri preliminari con le realtà
interessate alla formazione prevista dal Progetto sono stati effettuati incontri tra “Progettisti” e
“Specialisti” per favorire il confronto tra enti di diversa natura su tematiche delle quali a vario titolo
si occupano istituzionalmente.
Il Referente Prevenzione SERD fornendo indicazioni documentali e aggiornamenti in merito alle
Linee Guida ha proposto, in accordo con il Responsabile SERD, al gruppo in formazione, di
occuparsi congiuntamente al SERD di programmazione degli interventi di prevenzione nel territorio
dell'ASL di Vallecamonica Sebino.
Il Gruppo che si incontra periodicamente presso la sede SERD ha avviato un processo in rete e di
messa in comune dei bisogni preventivi rilevati nell'ambito di appartenenza lavorativa, ha
approfondito con la presenza del “Referente Prevenzione” SERD il report semestrale Osservatorio
delle Dipendenze Patologiche ed ha espresso la necessità di ampliare il numero dei componenti
anche ad altri soggetti rappresentativi delle realtà territoriali.
29
Il “Gruppo” è attualmente costituito da:
• Operatori sociali del Servizio Dipendenze (Assistente Sociale SERT ed Educatore
Professionale SERAL) individuati dal Responsabile del Servizio per affinità lavorative
• Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Darfo e di Cividate Camuno. La Referente
Prevenzione SERD ha preliminarmente incontrato la Responsabile dell'Ufficio Scolastico
Provinciale di Brescia che condividendo gli obiettivi indicati, ha sollecitato la costituzione di
una rete prevenzione con la presenza della scuola
• Rappresentante dell’Azienda Speciale “Dimensione Sociale” e dell'Azienda Territoriale
“Servizi alla persona”.
• Operatori del Terzo Settore nominati a seguito di incontri con il Forum del Terzo Settore
operante nel territorio della Vallecamonica e di incontri con la Cooperativa di Bessimo, il
Consorzio Sol.Co Camunia, Cooperativa Orizzonti e l'Associazione Famiglie Camune.
Il “Gruppo” sulla base di un'analisi dei bisogni e in un'ottica di ottimizzazione delle risorse umane e
materiali ha previsto di concludere gli interventi in corso entro l'ultima annualità del Piano di Zona e
di promuovere un unico progetto a durata triennale da proporre al Tavolo d'Area di programmazione
zonale.
La partecipazione del Referente “Prevenzione Dipendenze” e di alcuni componenti del “Gruppo” al
Tavolo D'Area Dipendenze costituito dall'Ufficio di Piano ha permesso di intervenire
congiuntamente nella progettazione a livello locale, identificando il target su cui intervenire, la
strategia e i tempi di attuazione degli interventi.
L'attività preventiva che si intende sviluppare è a sostegno della famiglia nelle politiche di contrasto
della diffusione delle droghe e intende :
•
migliorare l'accesso ad attività formative ed educative ai genitori di preadolescenti e
adolescenti che più difficilmente sono coinvolti dal sistema scolastico e dai servizi;
• sostenere la famiglia con una particolare attenzione a quelle con figli minori, attraverso la
prevenzione del disagio basata su metodologie di lavoro di rete, sviluppo di comunità,
attivazione di reti solidali, potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo educativo;
• promuovere programmi preventivi che tengono conto dei bisogni dei genitori e delle famiglie
anche di quelle straniere, valorizzando il tessuto e la rete relazionale;
• mirare interventi per genitori di adolescenti e preadolescenti segnalati dall'istituzione
scolastica, fermati dalle Forze dell'Ordine, o per genitori di figli minori segnalati dalla
Prefettura;
• finalizzare e sperimentare percorsi mirati a includere i genitori in percorsi di socializzazione
e/o supporto a livello territoriale dell'associazionismo famigliare già presente
Il Responsabile del SERD in accordo con il Direttore Sociale ha direttamente comunicato al
“Gruppo” la necessità di promuovere l'attività fino ad oggi svolta, in lavoro tecnico a presidio della
funzione “Prevenzione Dipendenze” e di identificare il “Gruppo” come organismo interno alla
struttura organizzativa con compiti relativi alla programmazione degli interventi di prevenzione.
10.4- RELAZIONE CONCLUSIVA PROGETTO CONTATTO 2
Nel corso degli anni 2006/2007 il SERD ha realizzato un progetto “Progetto Contatto” che ha
coinvolto gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Vallecamonica. La finalità era
quella di individuare con un certo anticipo i casi critici presenti nei gruppi classe, fornendo ipotesi di
trattamento ad uno stadio precoce e latente dello sviluppo del disturbo.
Sono stati avviati momenti formativi/informativi con le scuole, contatti con gli studenti, incontri con
le famiglie e gestiti spazi di ascolto per adolescenti problematici.
Gli psicologi del Servizio Dipendenze, dopo aver analizzato i fattori specifici correlati all’uso ed
abuso di sostanze (lista proposta dal NIDA) e ritenendo fondamentale un intervento precoce
finalizzato al superamento di comportamenti a rischio per l’uso di droga, hanno somministrato un
30
questionario di personalità (MMPI-A) a 203 studenti delle prime classi di scuole secondarie di
secondo grado.
Dall’elaborazione dei test sono emersi dati che segnalavano situazioni di disagio individuale e
indici di criticità significativi relativamente a parametri evolutivi.
Il 20% dei questionari (4 Liceo/11 IPSIA/12 Alberghiera/ 15 ITCG)
riportava dati di disagio.
L’individuazione oggettiva di un certo numero di studenti che presentavano situazioni di criticità e
vulnerabilità sul piano personale, unita alla percezione dei professionisti che vi fossero segni di
approvazione nei confronti del consumo di sostanze psicoattive, in ambito famigliare, scolastico, dei
pari e della comunità, hanno reso possibile la continuità realizzativa del progetto all’interno di uno
spazio di ascolto dedicato agli studenti evidenziati quali portatori di un disagio individuale.
Al fine di offrire agli studenti e alle loro famiglie un contatto neutrale e riservato, è stato adibito uno
spazio all’ascolto al di fuori della struttura scolastica e del servizio dipendenze
Questi adolescenti e le loro famiglie sono stati contattati direttamente dai professionisti del SERD,
senza intermediazione scolastica.
Gli incontri con lo psicologo sono avvenuti con la finalità di accrescere le competenze dei soggetti e
renderli capaci di adottare comportamenti di autotutela. La finalità ultima consisteva nell’orientare
l’adolescente in accordo con la famiglia verso un percorso di modifica del comportamento a rischio e
di aumento delle conoscenze della consapevolezza di effetti negativi ad essi conseguenti.
Gli studenti e le famiglie che hanno accettato l’invito dello psicologo per colloqui individuali
sulle criticità emerse dal test sono 10. Un buon numero pur accettando in prima battuta non si è
presentato in fase di colloquio. L’avvio sperimentale del progetto ha rilevato l’adeguatezza e la
significatività dell’intervento mirato e specifico a favore di studenti convocati per il colloquio di
approfondimento e di restituzione dei dati emersi dal test compilato.
Nei colloqui individuali sono state confermate le criticità evolutive rilevate dallo strumento testistico
ed è stato possibile avviare un processo di riflessione soggettiva che si è concretizzato nella
consulenza psicologica individuale ai ragazzi e ai genitori.
Nel corso dell’anno 2007/2008 la continuazione del progetto “Contatto 2” ha rilevato quanto segue:
È emersa una discrepanza tra i 298 studenti ipotizzati e incontrati nella fase preliminare di
sensibilizzazione e i 228 studenti a cui è stato effettivamente somministrato il questionario.
QUESTIONARI
250
228
225
quanitità
200
175
Questionari
pervenuti
Questionari
non pervenuti
150
125
100
75
70
50
25
0
questionari pervenuti e non pervenuti
I 70 questionari non pervenuti corrispondono a circa il 24 % del campione e questo dato è da
imputare a varie ragioni quali: non adesioni volontarie, ritiro scolastico o assenza, ed è da riferire
come un possibile indice di un disagio sommerso.
31
QUESTIONARI NON PERVENUTI
Rifiuto di massa – 1° d Alberghiera 32,86%
Moduli di adesione non consegnati 45,71%
Assenza 18,57%
Non adesioni volantarie 2,86%
Rifiuto di massa – 1° d Alberghiera
Moduli di adesione non consegnati
Non adesioni volantarie
Assenza
Le scuole inserite nel progetto e i ragazzi effettivamente coinvolti sono stati:
• Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Putelli” di Darfo
con n. 23 studenti effettivi (10 %).
• Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato “Tassara” (I.P.S.I.A.) di Breno e
Pisogne con n. 26 studenti effettivi (11 %).
• Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Olivelli” (I.T.C.G.) di Darfo con n. 65
studenti effettivi (29 %).
• Centro Formativo Provinciale “Zanardelli” (C.F.P.) di Darfo con n. 14 studenti (6 %).
• Liceo Statale “Golgi” di Breno con n. 35 studenti effettivi (15 %).
• Istituto d'Istruzione Superiore “Meneghini” di Edolo con n. 65 studenti effettivi (29 %).
PROVENIENZA SCOLASTICA del TARGET
ITCG DARFO 28,51%
ALBERGHIERA DARFO 10,09%
IPSIA BRENO e PISOGNE 11,40%
LICEO BRENO 15,35%
ISTITUTO EDOLO 28,51%
CFP DARFO 6,14%
IPSIA BRENO e PISOGNE
ITCG DARFO
ALBERGHIERA DARFO
LICEO BRENO
CFP DARFO
ISTITUTO EDOLO
I questionari somministrati si sono così distribuiti rispetto ai risultati emersi:
n. 153 nella norma (67 %);
n. 41 con indici di disagio (18 %);
n. 42 non valutabili (15 %).
32
Questi ultimi risultano non sottoponibili ad elaborazione per mancanza di risposte (mancato
raggiungimento del numero di risposte necessarie allo scoring dei dati) o per incoerenza delle
risposte che ha reso il profilo non valido.
QUESTIONARI SOMMINISTRATI
Nella norma 67,11%
Non valutabili 14,91%
Con indici di disagio 17,98%
Nella norma
Con indici di disagio
Non valutabili
Vista la diversa proporzione dei soggetti provenienti dai vari istituti, è utile rappresentare la
percentuale di disagio raccolta in ogni singola scuola.
PERCENTUALE DISAGIO
Proporzione del disagio
37,5
CFP DARFO 35,71
35
32,5
30
27,5
ALBERGHIERA DARFO 26,08
25
22,5
20
ITCG DARFO 16,92
ISTITUTO EDOLO 16,92
17,5
LICEO BRENO 14,28
15
IPSIA BRENO e PISOGNE 11,53
12,5
10
7,5
5
2,5
0
IPSIA BRENO
ITCG DARFO
ALBERLICEO BRENO
CFP DARFO
ISTITUTO
e PISOGNE
GHIERA
EDOLO
Come risulta dal grafico precedente, le scuole che mostrano maggiori indici di disagio sono:
•
Centro Formativo Provinciale “Zanardelli” (CFP) di Darfo.
•
Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
“Putelli” di Darfo.
A conferma degli obiettivi fissati in fase di progettazione, è stata evidenziata una fascia di
adolescenti a “rischio” per quel che attiene all'uso di sostanze, fascia che si attesta sui valori
della media nazionale. È stato inoltre possibile entrare in contatto con la popolazione individuata
attraverso colloqui consulenziali, per fare prevenzione mirata ai bisogni soggettivi.
Nella fase di convocazione degli adolescenti il cui questionario di personalità evidenziava indici di
disagio, abbiamo ritrovato alcune criticità già emerse nel precedente progetto “Contatto” e alle quali
si era cercato di sopperire attraverso la fase iniziale di sensibilizzazione del progetto stesso. Tali
criticità corrispondono a: numeri di telefono indicati nel test errati, inesistenti o irraggiungibili,
rifiuto esplicito o disinteresse alla proposta di colloquio sia da parte di alcuni ragazzi sia da parte di
alcuni genitori.
33
Il nostro obiettivo principale è stato quello di rilevare i fattori di rischio individuale e valutare i
fattori di protezione famigliari per intervenire in modo mirato e selettivo sulla popolazione che
evidenzia un disagio adolescenziale significativo e quindi maggiormente a rischio di incorrere in
problematiche di alcol e tossicodipendenza.
La letteratura scientifica indica che esistono dei fattori di rischio che possono predisporre un soggetto
allo sviluppo di problemi con alcol e droga e sottolinea, di conseguenza, la correlazione tra aspetti
psico-comportamentali del soggetto in crescita e il potenziale sviluppo di comportamenti devianti
nella prima età adulta. Nello specifico, per gli adolescenti troviamo tra i tanti fattori di rischio:
problemi comportamentali (aggessività-impulsività), difficoltà di adattamento, bassa autostima,
basse aspirazioni, ridotto controllo degli impulsi, timidezza inappropriata, difficoltà familiari, scarso
supporto familiare, mancanza di una relazione significativa con gli adulti, mancanza di supervisione
genitoriale, relazioni scarse o difficili con i coetanei, problemi scolastici e scarso rendimento
scolastico, abbandono scolastico, scarse abilità sociali e comportamento sociale inadeguato,
affiliazione a un gruppo di pari devianti, disponibilità di sostanze negli ambienti di frequentazione,
attribuzione di valenze positive ai comportamenti legati all'uso di droghe...Naturalmente la
correlazione tra tali aspetti e la dipendenza non è lineare ma potenziale!
Nei colloqui individuali effettuati con quei ragazzi i cui test avevano mostrato alcune criticità
evolutive di rilievo si è cercato di offrire una consulenza psicologica sia ai ragazzi che ai loro
genitori, scandagliando soprattutto i fattori di rischio evidenziati e valutando l'intero sistema
familiare, analizzando quanto la famiglia potesse essere usata come risorsa in un passaggio evolutivo
delicato e difficile quale è l'adolescenza. La fase consulenziale inoltre serviva come momento di
restituzione di quanto il questionario aveva rilevato.
Gli indici di disagio riscontrati più frequentemente nel nostro campione hanno riguardato le
seguenti aree: ipocondria, depressione, deviazione psicopatica e problemi di comportamento,
ipomania, ansia, problemi di condotta, problemi familiari, problemi scolastici, bassa autostima, basse
aspirazioni e tendenza all'abuso di alcol e droga. I dati evidenziano, ad esempio, una forte
correlazione tra problemi di comportamento (sia a casa che a scuola) e una tendenza all'abuso;
così come significativo è il legame tra un'autostima bassa e una disposizione alla dipendenza. I dati
raccolti confermano il legame tra determinati fattori di rischio e la predisposizione all'uso/abuso di
sostanze.
10.5- RELAZIONE CONCLUSIVA PROGETTO DUFF
Il secondo trimestre del Progetto Duff ha visto il proseguimento delle attività avviate nel trimestre
precedente ovvero: la realizzazione dei laboratori calendarizzati, la calendarizzazione di altri
laboratori nelle scuole che hanno aderito al progetto, le restituzioni agli insegnanti relative ai
laboratori conclusi, le equipe e le attività di coordinamento.
Tali attività e le considerazioni desunte dalle verifiche fatte dal coordinatore con l’equipe educativa,
con gli insegnanti referenti, con i rappresentanti degli enti partners sono oggetto della presente
relazione.
L’adolescenza, come fase della vita, già difficile per i numerosi cambiamenti che comporta in ambito
fisico, psichico e sociale, è altamente correlata al rischio di uso di sostanze stupefacenti.
Il progetto Duff Scuola, in linea con i precedenti progetti, si è posto come obiettivi principali
informare e sensibilizzare i ragazzi rispetto al complesso tema delle sostanze psicotrope legali e
illegali .
Sensibilizzare e informare per aiutare i ragazzi a divenire più consapevoli non solo degli effetti
ricercati, ma anche di quelle che possono essere le conseguenze a breve e a lungo termine derivanti
dall’uso.
L’intento del progetto è stato quello di creare momenti di condivisione, di riflessione che possano
favorire lo sviluppo di maggiore coscienza critica, una crescente consapevolezza rispetto al tema
delle sostanze ed un rafforzamento delle life skill
I Laboratori
34
La struttura dei laboratori condotti presso le scuole medie e superiori si è articolata come di
consueto in 3 incontri di 2 ore per ogni classe ed ha avuto, pur con metodologie e strumenti
diversificati, caratteristiche di attivazione, sensibilizzazione ed emersione di stili ed immaginari,
con attività animative e formative basate sulla “circolarità”, in un contesto di sospensione del
giudizio. Particolare cura è stata riservata ai fenomeni di consumo\abuso di bevande alcoliche.
La metodologia utilizzata all’interno dei laboratori ha previsto che si alternassero momenti
informativi ad altri nei quali vi è stata la partecipazione attiva di tutti gli studenti.
Particolare attenzione è stata data al rispetto ed all’accettazione dei contributi apportati da ogni
partecipante. Questo ha permesso di creare spazi di riflessione individuali che successivamente sono
stati condivisi tra i ragazzi e con gli educatori.
Di seguito sono elencati i laboratori realizzati ed il numero di studenti incontrati.
TAV. A – LABORATORI REALIZZATI
Istituti Scolastici
n° Classi e
n° Studenti
MEDIE
Istituto Comprensivo Darfo 1
4
80 Stud.
Sede di Gianico
1
21 Stud.
Istituto Comprensivo Darfo 2
Sede di Boario
Istituto Comprensivo Artogne
2
50 Stud.
3
65 stud.
Istituto Comprensivo Borno
Istituto Comprensivo Esine
Sede Pian Borno
2
2
2
38 stud
37 Stud.
47 Stud.
Istituto Comprensivo Pisogne
Sede di Gratacasolo
Istituto Comprensivo Cividate
Sede di Malegno
Istituto Comprensivo Edolo
Sede di Malonno
Sede di Corteno
Istituto Comprensivo Bienno
Sede di Berzo Inferiore
Istituto Comprensivo Breno
Sede di Niardo
Istituto Comprensivo Ponte di
Legno
Sede di Vezza D’Oglio
Istituto Comprensivo Capo di
Ponte
Conservatorio Darfo
Tot. Medie
3
1
2
1
2
2
1
2
1
1
53 Stud.
25 Stud.
35 Stud.
20 Stud.
44 Stud.
38 Stud.
14 Stud.
32 Stud.
21 Stud.
19 Stud.
1
19 Stud.
3
34 Stud.
1
37
14 Stud.
Stud. 706
N°classi/n°studenti
SUPERIORI
IPSSAR “Romolo
3
60 Stud.
Putelli” Darfo B.T.
Istituto
5
98 Stud.
Professionale Statale
“G.Ghislandi” Breno
Liceo “Golgi”
4
94 Stud.
Breno
ISt. Istr. Sup.
6
122 Stud.
“Meneghini” Edolo
CFP Edolo
1
19 Stud.
Tot. Superiori
19
Stud. 393
Tot. Generale
56 Classi 1099
Studenti
Si rileva, in merito al numero di laboratori attivati, la mancata adesione al progetto da parte di
alcune scuole, in particolare di alcuni Istituti Superiori. Tale assenza in alcuni casi è dovuta al fatto
che l’Istituto a cui sono stati proposti gli interventi del Progetto Duff ha ritenuto di non poter
35
disporre della quota di co-finanziamento (150 euro) chiesta per ciascun laboratorio oppure ha
preferito inserire nel POF quei progetti che non comportavano nessun costo per l’Istituto stesso.
La valutazione si è articolata su vari livelli:
- Incontri di verifica periodici tra l’equipe educativa (composta da educatori, coordinatore, resp.
scientifico e responsabile) e, ad un altro livello e con differente frequenza, l’equipe di
coordinamento composta dai rappresentanti di ogni singolo ente partner del progetto.
- E’ stato mantenuto il questionario sul gradimento contenente alcune semplici domande,
comuni per gli Istituti Superiori e per le scuole Medie, atte a rilevare la partecipazione agli
incontri, l’utilità del percorso ed eventuali suggerimenti o critiche. Il questionario è stato
utilizzato per la restituzione delle attività svolte nei singoli Istituti. Da questi infatti sono stati
rilevati, oltre al gradimento ed all’utilità dei percorsi, alcune critiche e suggerimenti. Le
indicazioni più diffuse riguardavano l’aumento degli incontri e l’apprezzamento di alcuni
strumenti (ad esempio l’identikit del consumatore). Ogni laboratorio ha previsto una restituzione,
da parte degli educatori, alla scuola. L’incontro di restituzione è consistito in un confronto tra
educatori, coordinatore ed insegnanti ed è stato centrato sulla verifica dei laboratori realizzati, sia
dal punto di vista del gradimento delle classi che della validità dei contenuti e della metodologia
adottata.
Le restituzioni fino ad ora realizzate hanno consentito di raccogliere un buon livello di
apprezzamento delle attività svolte ed alcuni nodi critici.
Sono emerse, dalle restituzioni agli insegnanti, ma anche supportate dai suggerimenti dei questionari
compilati dagli studenti, richieste di più velocità nella gestione degli incontri e ottimizzazione delle
attività.
Secondo alcuni docenti parti dei moduli risultavano troppo lente e necessitavano del supporto di
immagini che mostrassero le droghe come si presentano sul mercato.
Questo tipo di richieste si scontra con quelle di altri docenti che vorrebbero al contrario, più tempo
per riflettere ed elaborare le informazioni ricevute. Inoltre le immagini, soprattutto nelle scuole
medie, sono uno strumento da utilizzare con discrezione.
Nelle Scuole Medie grazie all’utilizzo della metodologia di lavoro attiva, si è osservato nelle classi
un abbassamento delle difese verso l’argomento sostanze e ciò ha consentito ai ragazzi di
manifestare il loro modo di vedere e percepire le diverse realtà che gli ruotano intorno.
Dai ragazzi è stata molto apprezzata la dimensione del gioco in quanto percepita come altra modalità
per esprimere più liberamente le proprie idee e sentirsi maggiormente coinvolti nelle attività.
I ragazzi hanno espresso il bisogno di sapere e di conoscere, di scegliere e di confrontarsi.
Rispetto alle relazioni con gli adulti, i ragazzi osservano e fanno emergere evidenti contraddizioni.
Viene così ad assumere una notevole importanza il gruppo.
Questo rappresenta una rete sociale di aggancio che permette ai ragazzi di crescere, di sperimentarsi,
di provarsi in un contesto alla pari.
Il gruppo rappresenta inoltre la possibilità di essere accettato, scelto, apprezzato, desiderato,
integrato, e può proteggere da alcune solitudini, ma al contempo il costo che viene richiesto per “far
parte del gruppo” può essere il totale adeguamento allo stesso.
In merito a questo aspetto i ragazzi hanno espresso posizioni diverse:alcuni sentono maggiormente la
loro stabilità che consente di non accettare le posizioni non condivise, di separarsi dal gruppo e
ricercare altri riferimenti nel caso in cui i condizionamenti vengano vissuti come troppo invasivi;
altri trovano difficoltà a porsi in modo assertivo nel gruppo, temono la solitudine e per questo
accettano compagnie non sempre soddisfacenti che possono portarli ad esperienze che diversamente
non avrebbero fatto.
Un aspetto che è emerso nella maggioranza degli incontri con i ragazzi delle scuole medie è la
difficoltà a concepire come pericolose sostanze legali, comunemente presenti e offerte dal mercato o
consumate in famiglia, quali sigarette e alcolici.
L’alcool in quanto sostanza che viene pubblicizzata dalla/nella società come mezzo/strumento per
riuscire a rilassarsi, divertirsi ed entrare in relazione con l’altro viene sminuito nella sua pericolosità
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e le bevande con bassa gradazione alcolica non sono riconosciute come sostanze psicoattive che
possono creare dipendenza.
Lo stesso discorso vale per le sigarette che a detta dei ragazzi non rappresentano un rischio, né dal
punto di vista della salute fisica, né da quello della dipendenza.
Nelle Scuole Superiori emerge fortemente il tema della trasgressione delle regole.Molti ragazzi si
avvicinano alle sostanze perché sembrano vederle come un mezzo per divertirsi, mentre altri, anche
se in minoranza vi si avvicinano con un atteggiamento “curativo”, cioè le utilizzano come medicinali
per far fronte ad eventuali malesseri.
Si rileva un consumo legato a determinate situazioni e luoghi (pub, discoteche, giardini pubblici), ma
dalle nostre osservazioni sembra emergere un consumo che non sempre è pubblico e condiviso, ma è
legato anche al singolo e alla dimensione del privato (casa, cascina).
I ragazzi espongono le loro posizioni in maniera molto esplicita sostenendo e argomentando le loro
idee e sottolineando che non sono disposti a considerare dei cambiamenti.
Spesso rileviamo la difficoltà da parte dei ragazzi a “mettersi in gioco”, non solo nell’esporre le
proprie opinioni, ma anche per quanto riguarda la partecipazione alle attività previste all’interno dei
laboratori.
Infatti, nelle classi delle scuole superiori la modalità di lavoro attiva con l’utilizzo del cerchio, non
sempre è stata gradita e questo ha in certi casi causato difficoltà nella gestione dei moduli.
Spesso la causa di questi atteggiamenti risiede nelle dinamiche del singolo gruppo-classe, nella
incapacità di rispettare l’altro e posizioni differenti dalla propria. Emergendo posizioni giudicanti
accompagnate da commenti e/o frasi di scherno è naturale che si comprometta la disponibilità del
gruppo al confronto. In questi casi il compito dell’educatore, prima di portare il gruppo sui temi
oggetto del progetto, è quello di favorire un clima ed un’apertura tali da consentire a tutti un
confronto ed una partecipazione sereni.
Dal racconto riportato da alcun gruppi emerge la loro osservazione di un fenomeno non soltanto
legato al consumo ma anche, a volte, a forme di attività illecite quale può essere lo spaccio.
Questo và a confermare quanto si trova spesso anche sui mass media che ci descrivono una realtà in
cui giovani e adolescenti si fanno coinvolgere in questo tipo di attività.
Per i ragazzi concepire il limite è faticoso, sembra un’operazione astratta che non riescono a
comprendere completamente e che viene spostato sempre più distante da loro.
Il rischio nel quale si possono trovare i ragazzi è quello di essere già troppo vicini o troppo “dentro”
a situazioni rischiose, nella convinzione di esserne invece distanti, capaci di proteggersi e decidere
dei propri stili di vita e di consumo.
Sembra che l’inosservanza delle leggi da parte di chi dovrebbe farle rispettare e tutelare i giovani, li
porti ad essere confusi.
Il fatto ad esempio che vengano somministrate e vendute sostanze alcoliche ai minori di 16 anni
viene riportata come una contraddizione.
I ragazzi utilizzano la discrepanza tra le regole, il comportamento adulto e le informazioni che
arrivano dai media che sembrano favorire lo sballo, per legittimare i loro possibili atteggiamenti di
consumo.
I giovani escludono la messa in discussione dei loro comportamenti da parte degli adulti proprio
perché ravvisano la contraddizione negli stessi.(es.: genitore tabagista che proibisce al figlio di
fumare).
11- PIANO INTEGRATO DI SALUTE
Il Responsabile SERD e il Referente Prevenzione SERD di questa ASL componenti del Gruppo di
Lavoro “Promozione della Salute” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione di questa ASL e
costituito da rappresentanti di ogni Dipartimento e/o Servizio territoriale e ospedaliero ha
collaborato alla stesura del Piano Integrato di Salute ASL tenendo conto e aggiornando il gruppo di
lavoro circa le indicazioni tecnico-operative previste dalle Linee Guida Regionali.
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La condivisione tra i contenuti delle Linee Guida Regionali e quelli previsti dalle Raccomandazioni
“Valutazioni di efficacia e definizione di modello integrato di promozione della salute”
(Deliberazione n° VIII/006222 del 19.12.2007) ha permesso di promuovere l'avvio di un tavolo di
lavoro “Scuola e Territorio” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione Medica al fine di avviare
progetti educativi in un'ottica sistemica basata su strategie d' interventi a più livelli: educativo,
sociale, socio-sanitario e ambientale.
L'avvio del “Tavolo Scuola Territorio” è stata promossa attraverso il Seminario: Progettiamo salute:
L'interazione fra scuola, sanità e territorio.
In data 6.11.2008 si è tenuto presso la Sala Polifunzionale del palazzo della Cultura con sede a Breno
il seminario rivolto agli operatori scolastici che progettano percorsi educativi per promuovere sani
stili di vita.
L'iniziativa seminariale è stata promossa dal Dipartimento Prevenzione Medica dell'ASL di
Vallecamonica Sebino, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, con il
Centro di Coordinamento dei Servizi Scolastici della Valle Camonica e ha visto la partecipazione
attiva di più di 60 docenti e dirigenti scolastici.
Gli interventi richiedevano l'impegno di tutti i presenti ad una formazione e progettazione comune
e fra le proposte avanzate per migliorare la qualità delle azioni congiunte si è ritenuta fondamentale
la nomina in ogni Istituto Scolastico del Referente per la Salute.
La finalità del seminario è stata quella di divulgare alla comunità educativa della Vallecamonica gli
impegni assunti dalla Scuola e dalla Sanità con il “protocollo d’intesa relativo alle attività di
promozione ed educazione alla salute nelle scuole”, stipulato fra l’Assessorato alla Sanità della
Regione Lombardia e l’Ufficio Scolastico Regionale il 22/03/2006 ed i conseguenti provvedimenti a
livello provinciale (protocollo d’intesa locale).
Nel Piano Integrato di Salute ASL Vallecamonica Sebino viene trattato il tema delle
Dipendenze e vengono proposti interventi di prevenzione atti a ridurre l’uso di sostanze stupefacenti
( tabagismo, all’abuso di farmaci e alle sostanze illecite ecc.)
Nell'ottica di un potenziamento della funzione preventiva nella scuola si propone di valorizzare la
funzione educativa e di sviluppare programmi di intervento preventivo mirato e coerente della
funzione docente nella prevenzione.
Concretamente il Servizio di Alcologia del SERD realizzerà spazi informativi specificatamente
rivolti al personale docente in alternativa al target preadolescenziale- adolescenziale.
Verrà prevista l'utilizzo di metodologie attive e interattive con consegna di materiale informativo,
quali strumenti che permettano un miglior coinvolgimento dei diversi target dell'azione formativa
(Docenti) e preventiva nei confronti del target finale ( studenti).
L'interattività permetterà un reale confronto tra le percezioni espresse dai docenti in merito alle
tematiche affrontate.
Il Servizio di Alcologia del SERD interverrà all'interno delle scuole secondarie di 1° grado con
docenti referenti del Corso patentino, ai quali verrà fornito materiale cartaceo informativo
utilizzabile come strumento - guida per interventi specifici di riduzione dell'uso di alcol da realizzare
durante le varie fasi evolutive
Per quanto riguarda la programmazione degli interventi in integrazione con i Dipartimenti di questa
ASL si riporta quanto sotto descritto.
TAV.- B PROPOSTE ANNO SCOLASTICO 2008/2009
Destinatari Finali
Destinatari Intermedi
Dipartimenti coinvolti
Setting
Alleanze Esterne
Alunni della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I
e II grado
Genitori degli stessi
Docenti
DIP.ASSI
Dipendenze
Dipartimento Salute Mentale
Dipartimento di Prevenzione Medico
Ambito scolastico
PLS
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Piani di Zona
Associazioni di volontariato Terzo Settore
Provincia
Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura dei Comuni
Area di intervento prioritari
Prevenzione del tabagismo
Alla conquista del pass per la città del sole (Scuola
dell’Infanzia)
Mr. Star Bene e il Club dei Vincenti (Scuola Primaria
classe IV)
Io non fumo e tu? (Scuola Secondaria di I° classe I e II)
Liberi di decidere (Scuola Secondaria di II°)
Promozione di una sana alimentazione ed attività
fisica
Crescer bene sai si può mangia bene muoviti un po’(S.
Infanzia)
Mangia sano e andrai lontano (Scuola Primaria classe II)
Vai con la merenda (Scuola Primaria classe IV)
Promozione salute Orale
I denti un bene prezioso (Scuola Infanzia e Primaria classe
I)
Promozione della Sicurezza
Il bambino Serafino e la stellina prudente (Scuola
Infanzia)
Mi sento sicuro nella scuola Fase I (Scuola Primaria classe
III)
Mi sento sicuro nella scuola Fase II (Scuola Primaria
classe V)
La percezione dei rischi nell’ambiente di vita e di lavoro
(scuola secondaria di I°grado)
Prevenzione di situazione di disagio per difficoltà di Progetto Pinocchio (Scuola Infanzia)
apprendimento e/o di relazione
Promozione dell’armonico sviluppo della persona e Spazio Adolescenti 6 (Scuole Secondaria di II grado)
della sana espressione della sessualità ed affettività in
età adolescenziale
Parlare di adozione a scuola(scuola
Promozione del benessere in ambito scolastico del infanzia,primaria,secondaria di I° grado
bambino adottato
Prevenzione delle dipendenze
Campagna informativa sulla prevenzione dell’alcool
(Scuola secondaria di I grado classe III)
Progetto Duff (scuola secondaria di I e II grado)
Tipologia di intervento
Formazione dei formatori
La Rete Territoriale ritiene fondamentale coinvolgere e sostenere la famiglia nelle politiche di
contrasto della diffusione delle droghe definendo alcune aree prioritarie d'intervento riportate in
tabella.
TAV.C- INTERVENTO DI PREVENZIONE INTEGRATO SULLE DIPENDENZE
PER IL TRIENNIO
Destinatari Finali
Destinatari Intermedi
Dipartimenti coinvolti
2008/2011
Adolescenti e preadolescenti
Famiglia di adolescenti e preadolescenti
DIP. ASSI
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Setting
Alleanze Esterne
Area di intervento prioritari
Tipologia di intervento
Dipendenze
Dipartimento Salute Mentale
Dipartimento di Prevenzione Medico
Ambito scolastico
Associazionismo Familiare
Spazi per il tempo libero
Piani di Zona
Associazioni di volontariato
Forze dell’ordine
- migliorare l'accesso ad attività formative ed educative ai
genitori di preadolescenti e adolescenti che più
difficilmente sono coinvolti dal sistema scolastico e dai
servizi;
- sostenere la famiglia problematica con una particolare
attenzione a quelle con figli minori, attraverso la
prevenzione del disagio basata su metodologie di lavoro di
rete, sviluppo di comunità, attivazione di reti solidali,
potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo
educativo;
- promuovere programmi preventivi che tengono conto dei
bisogni dei genitori e delle famiglie anche di quelle
straniere, valorizzando il tessuto e la rete relazionale;
- mirare interventi per genitori di adolescenti e
preadolescenti segnalati dall'istituzione scolastica, fermati
dalle Forze dell'Ordine, o per genitori di figli minori
segnalati dalla Prefettura;
- finalizzare e sperimentare percorsi mirati a includere i
genitori in percorsi di socializzazione e/o supporto a livello
territoriale dell'associazionismo famigliare già presente
Potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo
educativo
Percorsi di socializzazione
11.1- INTERVENTO DI PREVENZIONE DIPENDENZE RIVOLTO ALLA
POPOLAZIONE GIOVANILE
Programmare un percorso di prevenzione diretto a questo specifico target, significa interagire con
le realtà nelle quali i giovani si ritrovano: dai luoghi di lavoro, del divertimento, del tempo libero
(social network-facebook -condivisione di contenuti, creazione e mantenimento di relazioni) alle
realtà aggregative e dell' extrascuola.
A partire dall'analisi dell'abuso di droga-alcol e dalla rilevazione dei fattori di rischio della comunità
è possibile promuovere una maggior consapevolezza della comunità sulla natura e gravità del
problema e orientare la programmazione verso i bisogni della comunità.
Il SERD rilevata la gravità del fenomeno d'abuso descritta semestralmente sul Report Osservatorio
delle Dipendenze Patologiche redatto da questo SERD e documenta dagli esiti della Campagna
Informativa ALCOL realizzata annualmente da questo SERD durante il mese della prevenzione alcol, intende promuovere un intervento ponendo attenzione sia alle droghe legali sia a quelle
illegali all'interno di specifici contesti di ritrovo giovanile.
L'intervento preventivo proposto sarà rivolto alla popolazione giovanile che frequenta le società
sportive o le palestre, con l'obiettivo di ampliare il campo dell'intervento alla riduzione del consumo
di sostanze legali (alcol e farmaci).
Molteplici ricerche e l'esperienza diretta di chi lavora sul campo ci fanno considerare l'utilizzo di
sostanze a scopi prestazionali come parte di un più ampio atteggiamento dei giovani e dunque
l'utilizzo di sostanze dopanti ha molti elementi di trasversalità con il più grande tema delle sostanze
di abuso.
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Gli operatori del SERD intendono proporre un percorso informativo-formativo pensato per i
dirigenti e gli allenatori delle Società Sportive con l'obiettivo di costruire in collaborazione concrete
azioni di prevenzione che abbiano come destinatari i giovani iscritti presso le singole società
sportive.
Si prevede l'ingaggio di “figure-chiave” appartenenti al contesto dei destinatari dell'intervento da
intendersi come “ moltiplicatori dell'azione preventiva” in quanto previa formazione saranno dotate
di adeguate conoscenze e competenze finalizzate ad azioni di tipo preventivo da realizzare nel
contesto al quale appartengono.
Il SERD in accordo con le società sportive, accrescendo il proprio grado di conoscenza dei
bisogni giovanili, stimolerà le potenzialità preventive su iniziative integrate e sinergiche a livello
locale, che rafforzino le attitudini antidroga e l'impegno dei giovani contro l'abuso di droga.
In tal senso, superando la logica dell'intervento spot, i vari punti di riferimento sportivo per i
giovani potranno diventare ambiti di prevenzione adottando “dispositivi ambientali”, strutturali e
comunicativi capaci di promuovere salute e sicurezza in chi li frequenta.
L’iniziativa intende fornire a tutte le realtà sportive, strumenti di comunicazione validi (cartelloni,
depliant, opuscoli, questionari, siti Internet) che possano incidere efficacemente a modificare stili di
vita dannosi.
TAV. D- ATTIVITA’ DI PREVENZIONE RIVOLTA ALLA POPOLAZIONE
GIOVANILE
Destinatari Finali
Destinatari Intermedi
Dipartimenti coinvolti
Giovani
Allenatori e dirigenti sportivi
Dipartimento Dipendenze
Dipartimento Prevenzione
Setting
Alleanze Esterne
Palestre e Società Sportive
Terzo Settore
Enti Locali
Prevenzione delle dipendenze e riduzione del consumo di
sostanze legali (alcol, farmaci e doping...)
Area di intervento prioritari
Tipologia di intervento
Percorsi formativi- informativi e iniziative rivolte ai
giovani finalizzate al rafforzamento delle attitudini
antidroga e al potenziamento dell'impegno personale
contro l'abuso di droga
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Osservatorio Gennaio 2009 - ASL di Vallecamonica Sebino