“Va frenata la fuga dei cervelli offrendo loro uguali opportunità in patria” Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica ANNO 2 NUMERO 13 MARZO 2007 MENSILE A DIFFUSIONE GRATUITA IN ATTESA DI REGISTRAZIONE PRESENTATA AL TRIBUNALE DI FROSINONE. EDITO DA COPIT, AERO SEKUR, ASSESSORATO ATTIVITÀ PRODUTTIVE PROVINCIA DI ROMA, E.N.E.A., I.N.F.N., POLO TECNOLOGICO INDUSTRIALE ROMANO , C.N.R, UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA. S O M M A R I O Editoriale Perché Rieti? di Aldo D’Alessio Rubrica Il ricercatore invisibile di Max Mizzau Perczel pagina 2 Città e Sicurezza: uno sguardo sul nostro futuro di Alessia Gianaroli Presentato il premio “Migliore Tesi di Laurea” Incontro ENEA-COPIT Rubriche QM! ...questo mese News dalla Provincia di Roma pagina 3 Prevenzioni dai rischi di eventi non convenzionaliNBCR Il ruolo dell’Ente Locale per la promozione di una rete di efficienza di attività scientifiche e imprenditoriali pagina 4 La Governance e le Tecnologie NBCR per la Homeland Security Coordinamento del progetto europeo ISOTREX pagina 5 Parco scientifico & tecnologico (Definizione ufficiale IASP) Pianificazione di emergenza Il telerilevamento per la prevenzione pagina 6 Sistema Infrarosso per la Rivelazione di Gas Tossici di Carlo Corsi Tavolo di Coordinamento Tecnico pagina 7 Progetti Sorgente laser per fotoiniettore SPARC ad alta brillanza di Carlo Vicario e Massimo Petrarca pagina 8 Gruppo Ricerca-Ambiente Importanza della collaborazione fra Accademia e Industria Rubrica Da Sapere PERCHE’ RIETI? e ragioni che hanno indotto la redazione di Live a pubblicare un Linserto sulla giornata di studi di Rieti sono molteplici. Le enumeriamo brevemente. In primo luogo, il successo di partecipazione e soprattutto di idee che ha contrassegnato l’evento. E’ stato prezioso il contatto realizzato con le Province di Roma e di Rieti che hanno introdotto, con il programma Galileo (che ha generato diversi progetti applicativi), un modo nuovo di sostenere la ricerca e di fare politica. Non meno importante la partecipazione della scuola interforze NBC il cui valore è andato al di là del tema specifico (la prevenzione dai rischi di eventi non convenzionali) ed ha attinto alle risorse, un po’ trascurate, che la Difesa può mettere in campo come riferimento di innovazione tecnologica e centro di impulso allo sviluppo delle tecnologie duali. Ci sono, in secondo luogo, le partecipazioni delle Università di Roma e di Viterbo, nonché degli Enti Nazionali di Ricerca (ENEA, tra tutti) e delle grandi organizzazioni industriali come Finmeccanica che ha portato il contributo innovativo costituito dal nuovo istituto della “comunità tecnologica”, strumento essenziale per rendere un servizio di alto livello alla domanda istituzionale. Progetti significativi sono stati illustrati. Su questa strada si è posta l’iniziativa del premio “migliore tesi di laurea” proposto dalle Province di Milana, Napoli, Roma mediante il quale sono state disseppellite risorse culturali di grande valore (anche per la politica degli Enti Locali). In terzo luogo, la partecipazione organizzativa del COPIT che ha messo insieme Soggetti di primaria importanza, inducendoli a parlare tra loro, ed ha dato impulso al cosiddetto “tavolo di coordinamento tecnico” che potrebbe rivelarsi strumento assai importante per sostenere la diffusione della strategia della prevenzione. Fedeli al vecchio detto “prevenire è meglio che curare”, i promotori dell’evento hanno chiarito il nesso inscindibile che esiste tra prevenzione e soccorso. La prevenzione, se ben fatta, deve ridurre il rischio di eventi calamitosi; il soccorso, laddove si manifesti il danno, deve ridurne l’impatto e recuperare l’incolumità delle persone e l’efficienza delle infrastrutture. L’esercizio delle queste funzioni impone un salto culturale nella ricerca al quale si può pervenire solo operando come sistema. Questo il segnale lanciato a Rieti e su questa strada si dovrà proseguire. Aldo D’Alessio a pag.2 Città e Sicurezza: uno sguardo sul nostro futuro l 30 marzo prossimo, presso l’Istituto Superiore Antincendi di Roma, si terrà il Convegno IInternazionale “Città e Sicurezza”. L’evento è organizzato dalla Provincia di Roma, insieme alla Provincia di Milano, alla Provincia di Napoli, la Fondazione Politecnico di Milano ed è patrocinato dalla Commissione Europea, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dal Ministero dell’Interno e dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e vedrà la partecipazione dei ministri Fabio Mussi e Alfonso Pecoraro Scanio. di Alessia Gianaroli a pag.3 Il convegno di Rieti del 23 gennaio dai rischi di eventi non convenzionali - NBCR. Prevenzione l ruolo dell’Ente Locale per la promozione di una rete di efficienza di attività scientifiche ed Iimprenditoriali. Il COPIT nel 2007: Masters in discipline aerospaziali a pag.8 ’importanza della collaborazione fra Accademia e Industria. Dopo tanti anni di impegno si Lincominciano a vedere concreti risultati. di Giovanna Piu Promuovere la cultura della innovazione Parco scientifico & tecnologico (Definizione ufficiale IASP) L’obiettivo principale è sostenere la competitività delle Imprese e l’attività di ricerca delle Istituzioni, avvicinando queste risorse al territorio. Intervento dell’Ing. Giuliano Cabrele, DG Parco Tecnologico Alto Lazio. Il ricercatore invisibile l Parco Scientifico (Parco Scientifico & Tecnologico od altrimenti detto Tecnopolo) è un’istituzione ampiamente Idiffusa a livello mondiale: l’Associazione Internazionale di Max Mizzau Perczel dei Parchi Scientifici, (IASP. Int. Ass. of Science Parks) ne dà la seguente definizione sintetica: La Corea interessata ai ricercatori italiani e al nostro modo di fare ricerca e trasferimento tecnologico per le imprese. Al Tecnopolo arriva il presidente della Corea del Sud per collaborare nella ricerca. Il nostro Ricercatore invisibile ha partecipato all’evento per Live. Il 16 febbraio un invito ad ''una lunga e duratura collaborazione'' nella ricerca e' stato rivolto agli imprenditori dell'innovazione laziali dal presidente della Corea del Sud, Roo MooHyun, in occasione della sua visita al Tecnopolo di Castel Romano, presenti, tra gli altri, il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, ed il presidente del Tecnopolo, Brunetto Tini. Roo Moo-Hyun, nel suo indirizzo di saluto, ha innanzitutto ringraziato le autorita' per ''l'accoglienza e per la testimonianza di stima e di condivisione nei valori universali della pace, dei diritti umani, della valorizzazione e della protezione della vita. La mia esperienza politica - ha aggiunto - mi ha portato a visitare e conoscere diversi parchi tecnologici e ho trovato grande interesse per la vostra esperienza di avere due tecnopoli (quello Tiburtino e quello di Castel romano) organizzati in un'unica struttura. I motivi della mia visita odierna sono di imparare dalla vostra esperienza ma anche un messaggio simbolico alle aziende italiane di apprezzamento per la vostra economia e per il sistema di fare impresa. A colloquio con il presidente del Consiglio Romano Prodi ho apprezzato molto - ha sottolineato il presidente coreano - il vostro interesse e apprezzamento per la velocita' di crescita e di sviluppo tecnologico della Corea, ma credo che il nostro paese abbia ancora molto da imparare dal sistema industriale italiano. Per fare un esempio, a livello mondiale sono 350 i prodotti made in italy riconosciuti, in Corea sono 50. Ci sono poi 1.500 studenti coreani attualmente nel vostro paese. Questo attesta l'interesse del popolo coreano per il vostro Paese''. continua a pag. 4 Un Parco Scientifico è un’organizzazione diretta da professionisti qualificati, il cui obiettivo principale e’ quello di incrementare il benessere della comunità, promuovendo la cultura dell’innovazione e la competitività delle imprese e delle istituzioni di ricerca nel proprio territorio. A tal fine, il Parco Scientifico provvede a stimolare e gestire il trasferimento di conoscenza e tecnologia tra le Università, i Centri di Ricerca, le imprese ed il mercato, a facilitare il nascere ed il consolidarsi di società a carattere innovativo, favorendo processi di incubazione e di spin-off ed offrendo servizi ad alto valore aggiunto nonchè spazi e strutture di elevata qualità. Qui a Rieti, quest'ultimi aspetti della missione sono già stati egregiamente promossi dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale, che ha fatto da apripista al Parco unitamente agli altri membri fondatori (Prov. Rieti, Prov. Viterbo , Filas, Parco Scientifico d'Abruzzo), ai quali si aggiungono i nuovi entrati (CCIAA Viterbo, Centro Ceramica Civita Castellana). Gli eventi che generano rischi di natura NBCR sono i più vari; sono stati qui ricordati gli accadimenti della metropolitana di Tokio, le Torri Gemelle di New York, le lettere con antrace, ed altri, ma anche il recente allarme per la portacontainer Napoli, e dunque potrei aggiungere Cernobil, Seveso, e in più disastri naturali e del tutto “convenzionali” come alluvioni e terremoti, che possono indurre il rischio NBCR come effetto non desiderato. continua a pag 5 NUMERO 13 MARZO 2007 Città e Sicurezza: uno sguardo sul nostro futuro l 30 marzo prossimo, presso IAntincendi l’Istituto Superiore di Roma, si terrà il Convegno Internazionale “Città e Sicurezza”. L’evento è organizzato dalla Provincia di Roma, insieme alla Provincia di Milano, alla Provincia di Napoli, la Fondazione Politecnico di Milano ed è patrocinato dalla Commissione Europea, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dal Ministero dell’Interno e dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e vedrà la partecipazione dei ministri Fabio Mussi e Alfonso Pecoraro Scanio. L’argomento che verrà affrontato è, oggigiorno, di grande attualità e ricopre uno spettro di questioni come la gestione emergenze terrorismo, delle catastrofi naturali, attentati batteriologici, la pianificazione delle gestione della sicurezza del territorio e l’efficienza ed efficacia delle centrali di comando in caso di emergenza, il tutto riportato alla dimensione metropolitana. Queste problematiche non riguardano solo l’Italia, ma tutti i Paesi Europei, che nella maggior parte dei casi già operano innovative e funzionali strategie e piani per la sicurezza. Nel corso delle nostre iniziative abbiamo avuto modo, tramite l’APRE e i referenti per le Azioni di Ricerca per la Sicurezza della DG Impresa, di conoscere le azioni della Commissione Europea in materia. L’incontro sarà un’occasione di discussione e crescita, nonché un’esperienza allargata anche ad altre Province e Paesi Europei con la partecipazione di esperti e responsabili di settore, per fare il punto su questi temi. L’obiettivo dell’evento è altresì di presentare le nuove tecnologie che sono in corso di sviluppo in questo campo, avvalendoci anche di dimostrazioni pratiche, favorendo uno scambio di conoscenze tra università, centri di ricerca, istituzioni e imprese. I destinatari dell’iniziativa sono proprio il sistema ricerca-univeristà-impresa, le associazioni industriali e imprenditoriali di PMI che si occupano di sicurezza civile, nonché le Istituzioni nazionali ed europee, la rete degli Enti locali interessati delle materie oggetto del Convegno. Numerosi sono i centri di ricerca pubblici e privati e le Iniziativa per la “Casa Comune Italia” in Europa CON GUIDONI E PAGANETTO, INCONTRO ENEA – COPIT Con la partecipazione diversi funzionari dell’ENEA e dei dirigenti del COPIT, il 10 febbraio 2007, si è riunito il gruppo di contatto COPIT – ENEA che ha esaminato diversi argomenti tra i quali: • iniziativa per la formazione di una Casa Comune Italia in Europa allargata alla partecipazione delle presenze nazionali istituzionali; • incontro con i parlamentari, presentatori della proposta di legge sui cambiamenti climatici, con i ricercatori ENEA che hanno aggiornato lo studio sul Global Change e sui suoi effetti sul territorio; • partecipazione al VII programma quadro in relazione ai temi sulla sicurezza ed alla preparazione della conferenza internazionale promossa dalle Province Italiane (30 marzo 2007). Alla riunione erano presenti, il Parlamentare europeo Guidoni, il Presidente (neo nominato) Paganetto, il DG dell’ENEA, Lelli. QM! università coinvolte, tra i quali: Politecnico di Milano, università di Roma La Sapienza, Tor Vergata e Roma 3, università Federico II di Napoli, CNR, ENEA, ASI, APRE, Consorzio per l’Ingegneria nella Assicurazioni, CEFRIEL, Consorzio Politecnico Innovazione. Le partecipazioni internazionali, oltre al supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (sede di ESRIN) vedono la presenza di numerosi paesi: i francesi dell’Institute pour une Culture de la Sécurité Industrielle di Tolosa (già presenti l’anno passato), i tedeschi dell’Association of the PA G I N A 2 Security and Defence industry del North Rhine-Westphalia, gli olandesi del Center for Risk and Crisis communication del Ministero degli Interni, i danesi del Comune di Copenhagen e la città di Londra. Il Convegno è strutturato in una mattinata durante la quale si terrà la sessione plenaria alla quale parteciperanno ed il pomeriggio dedicato a 6 workshop su tematiche tecnologiche e trasferimento della Conoscenza. Inoltre, in tale occasione sarà consegnato un Premio “Città e Sicurezza” alla 3 migliori tesi di Laurea in questo ambito. Inoltre, durante il convegno sarà presentato un catalogo delle tecnologie disponibili in questo ambito. Tutte le aziende, centri di ricerca, università interessate sono invitate a mandare la propria scheda delle tecnologie e-mail: tecnologiesicurezza@fondazio nepolitecnico.it Info e iscrizioni: www.fondazionepolitecnico.it Alessia Gianaroli PRESENTATO IL PREMIO “MIGLIORE TESI DI LAUREA” Introduzione di Manzi, intervento di Eufemi Con l’intervento dell’On. Bruno Manzi, Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Roma, si sono aperti i lavori della Conferenza di presentazione del premio “migliore tesi di laurea”, promosso dalle Province di Roma, Milano, Napoli. L’On. D’Alessio, Segretario Generale del CoPIT, ha richiamato il successo dell’iniziativa, dovuto sia alla partecipazione dei laureandi, sia alla scelta dei temi, tutti di evidente interesse per il sistema degli Enti Locali. L’Assessore Manzi, riferendosi a questo aspetto, ha sottolineato che dei 28 lavori ricevuti dalla Segreteria del premio, molti sono di interesse diretto per la politica locale e per il territorio (distretti scientifici, calamità naturali, gestione delle frane, progetti afferenti a Galileo) e potranno essere sicuramente utilizzati a questo fine. Il Sen. Eufemi ha evidenziato che le ricerche svolte (delle quali abbiamo ora la prova cartacea) hanno contribuito alla definizione di proposte di legge patrocinate dal CoPIT. Quelle, per esempio, riguardanti l’adattamento agli effetti dei mutamenti climatici ovvero concernenti le assicurazioni contro le calamità naturali. Il CoPIT, quindi, deve proseguire nello sforzo intrapreso dando continuità alla attivazione dei rapporti tra le Istituzioni e i Centri di Ricerca, l tema del ruolo degli Enti Locali ha trovato anche uno sviluppo interessante negli interventi del Prof. Campisi e dell’Ing. Franco, che hanno sostenuto l’esigenza di ampliare lo spettro delle competenze delle Province dal punto di vista della gestione del territorio e della messa in rete delle risorse. In particolare, bisognerebbe introdurre una analisi, in termini di domanda – offerta, delle esigenze di aggiornamento dei suddetti Enti e di risposta da sollecitare alle Facoltà Universitarie operanti nel comprensorio di Roma. Il quadro delle risposte ottenute mediante il bando per il premio sono la conferma della validità della suddetta tesi e della utilità della strada intrapresa. “SPAZIO” nel 7° Programma Quadro di RST dell’UE: lancio del programma di lavoro 2007 Il 12 Marzo prossimo a Roma, presso la Sala Tevere della Regione Lazio (Via Cristoforo Colombo n. 212) sarà presentato il lancio del 7° Programma Quadro per la tematica Spazio. Negli ultimi 20 anni l’Europa è diventata pioniere nel settore tecnologico grazie ad applicazioni quali l'Osservazione terrestre e Galileo. L’Europa ha investito nell'esplorazione dello spazio sostenendo missioni economicamente valide promuovendo iniziative in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea assicurandosi in tal modo il proprio ruolo strategico in questo settore. L’Unione europea ha deciso recentemente di investire nel GMES (Sistema globale di osservazione per l’ambiente e la sicurezza) il quale svolgerà un ruolo fondamentale nella gestione delle conseguenze di calamità naturali e cambiamenti climatici. Galileo, tra altre applicazioni, contribuirà allo sviluppo del meccanismo di ricerca e soccorso (SAR). Il 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea (7PQ) è il principale strumento di attuazione della politica di ricerca e di innovazione dell’Unione Europea. Con i suoi 50.521 milioni di Euro, stanziati per i sette anni di attività (2007-2013), ai quali andranno aggiunti altri 2.700 per Euratom, il VII PQ rappresenta uno stimolo importante alla collaborazione scientifica in Europa, oltre ad una risorsa finanziaria ingente sia per la ricerca di base sia per la ricerca applicata: un passo in avanti verso la creazione dello Spazio Europeo della Ricerca. Il nono tema “Spazio” avrà a disposizione un budget totale di 1.430 milioni di euro per raggiungere gli obiettivi proposti: contribuire allo sviluppo della politica spaziale europea sostenendo così le politiche comunitarie nei settori dell’agricoltura, dell’ambiente, della pesca, dei trasporti e delle telecomunicazioni sia attraverso strumenti di osservazione spaziale che tramite soluzioni direttamente collocate nello spazio. L’evento è organizzato dall’APRE in collaborazione con la Regione Lazio, l’ASI, l’UPI e ha il patrocinio della Commissione Europea e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per informazioni rivolgersi all’APRE, scrivendo a: [email protected], [email protected] o telefonando allo 065911817. Per iscriversi alla giornata consultare il sito: www.apre.it PER ULTERIORI INFORMAZIONI consultare il sito: www.provincia.roma.it o scrivete all’indirizzo e-mail: [email protected] ...QUESTO MESE • 6 febbraio 2007 ore 11.00 - 13.00 Divulgazione della cultura scientifica della Provincia di Roma. Presso la Università di Tor Vergata (Facoltà di Ingegneria), si è svolta la riunione di insediamento del Comitato di Redazione per la realizzazione dei “quaderni speciali” promossa dalla Provincia di Roma (Assessorato alle Attività Produttive). Erano presenti il Prof. Mirko Antonini, il Prof. Gianrocco Franco, il Dottor Bruno Spataro ed il Gen. Felice Grosso. Hanno definito un Comitato di Redazione per svolgere attività di direzione e di coordinamento in merito ai seguenti temi: distretto scientifico; trasferimento di spin off, dalle Università all’esterno; trasferimento di tecnologie da parte dei Laboratori degli EPR (dell’area Tiburtina – Frascati) verso le PMI che operano all’interno degli stessi. • 13 febbraio 2007 ore 11.00 - 13.00 “Città e Sicurezza” Incontro organizzato dal CoPIT con i Parlamentari, le Università, la Stampa il 13 febbraio 07 dalle ore 11,00 alle ore 13,00 presso la Sagrestia della Camera dei Deputati (ingresso di Vicolo Valdina 3A) allo scopo di illustrare il Bando di concorso (patrocinato dalle Province di Roma, Milano e Napoli) promosso in occasione della Conferenza Internazionale, “Città e Sicurezza”, di cui è previsto lo svolgimento nel marzo 2007 e, nella occasione è stato presentato il testo della tesi di laurea sul tema dei distretti scientifici. Hanno aperto i lavori l’On. Mario Tassone e l’On. Bruno Manzi. • 20 febbraio 2007 ore 11.00 - 13.00 LIVE e CoPIT incontrano il Centro Sviluppo Materiali di Castel Romano. Il giorno 20 febbraio 2007 (martedì) dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso la sede del Centro Sviluppo Materiali -- CSM (via di Castel Romano, 100) su invito del Dr. Carlo Pagliucci Direzione Generale CSM- si è svolto l’incontro della delegazione del COPIT e della redazione della rivista LIVE sul tema: BILANCIO DI ATTIVITA’ INIZIATIVE E RUOLO ISTITUZIONALE DELLA AZIENDA • Nel prossimo numero il resoconto di questo appuntamento. NUMERO 13 MARZO 2007 PA G I N A 3 23 GENNAIO 2007 PREVENZIONE DAI RISCHI DI EVENTI NON CONVENZIONALI – NBCR GIORNATA DI STUDI SUL TEMASVOLTA PRESSO LA SCUOLA INTERFORZE DELLA DIFESA DI RIETI La giornata di studi. Si è svolto, come programmato, presso la Scuola Interforze della Difesa (NBC) di Rieti, il convegno intitolato alla prevenzione dai rischi di eventi non convenzionali (NBCR). La Giornata di studi, sia per gli argomenti trattati, sia per la partecipazione, molto rappresentativa delle diverse strutture dello Stato, ha avuto un notevole successo. L’on. TASSONE, presidente del COPIT, (che con la collaborazione della Scuola Interforze, della Provincia di Roma e di Aero Sekur, ha curato l’evento), ha dichiarato che l’integrazione funzionale realizzata nella occasione, segna una svolta nella politica della difesa e della protezione civile e fa bene sperare nella futura agibilità delle strategie pubbliche, specie per quanto riguarda la messa in campo di una efficace prevenzione. La presenza del Governo. L’On. Casula, Sottosegretario di Stato alla Difesa, che ha portato il saluto del Governo ha aggiunto che l’iniziativa del COPIT ha colto nel segno, come attestato dal grandissimo interesse manifestato dalle Industrie a tecnologia avanzata ed in particolare da Finmeccanica che, con la propria iniziativa sulla “Comunità per la Sicurezza” ha aperto nuovi orizzonti allo sviluppo della integrazione intelligente nel campo delle tecnologie. Il sottosegretario ha anticipato l’interesse della Difesa a seguire da vicino le esperienze della Scuola NBC di Rieti con la quale si è compiaciuto per la decisione di prendere parte alla preparazione della Giornata di Studi. Il Dr. Claudio Giustazzi, a nome del Sottosegretario di Stato alla Salute Gaglione, ha sottolineato l’esigenza di una migliore integrazione tra le amministrazioni centrali dello stato chiamate in causa dai problemi della sicurezza. Il ruolo delle Province. Il ruolo degli Enti Locali, nelle parole del rappresentante della provincia di Rieti (Roberto Giocondi) e soprattutto nel rapporto illustrato da Bruno Manzi, Assessore alle attività produttive della Provincia di Roma che ha parlato anche a nome dell’UPI, ha evidenziato una elaborazione inedita. Il ruolo degli enti locali ha trovato una convincente sistemazione, tale da rappresentare uno sviluppo delle più recenti impostazioni venute dal Governo. Qualora si volesse (come si vuole) dare corso a nuovi servizi, a beneficio del pubblico, in settori strategici che attirano l’attenzione e le preoccupazioni dei cittadini (monitoraggio dei mutamenti climatici, comunicazioni per migliorare la sicurezza dei trasporti, osservazione della terra, riduzione del cosiddetto Digital Divide) non si potrà prescindere dalle Province. Poiché si tratta di servizi che derivano dalla esplicazione di importanti e noti programmi spaziali europei, appaiono più che giustificati l’interesse che la Provincia di Roma ha posto in questa politica e l’accordo sottoscritto con altre 15 province per integrare le rispettive politiche spaziali. Lo svolgimento dei lavori. Come stabilito, i lavori hanno avuto inizio alle ore 10.00. Sono stati aperti dai saluti portati dal Gen. Di Federico, in rappresentanza del capo di stato maggiore dell’Esercito, dal Gen. Badalucco, a nome della Scuola interforze della Difesa –NBC, da Roberto Giocondi che ha parlato a nome del presidente dell’UPI, Melilli e dall’On. Mario Tassone che ha ricordato il valore strategico delle attività svolte dal COPIT, in settori decisivi per lo sviluppo del Paese come la Ricerca scientifica, la Innovazione tecnologica, la Protezione e la Difesa civile. Su questo punto anzi, ha detto Tassone, sarebbe utile beneficiare della consapevole partecipazione delle autorità di Governo se, come si sostiene, si vogliono introdurre elementi di discontinuità nella direzione della cosa pubblica. Con la relazione, affidata dal COPIT al prof. Roberto Mugavero di Tor Vergata, e le comunicazioni direttamente collegate con essa, svolte da Leonardo Santi (Presidente del comitato nazionale di biosicurezza della PDC), da Riccardo Compagnucci (V.Capo del Dipartimento dei VdF del ministero dell’Interno), da Virgilio Costanzo (ministero della Salute) e da Alberto Sarti di Finmeccanica, si è entrati nel vivo della piattaforma proposta e riassunta nel documento introduttivo elaborato dal Comitato Promotore della iniziativa. Il Prof. Mugavero ha ampiamente documentato l’esigenza di verificare le nozioni che presiedono alla politica della difesa e della protezione civile (mettendo le amministrazioni dello Stato e le Regioni al riparo dalla confusione, forse involontaria, che perdura in merito ai suddetti concetti), mentre il Prefetto Compagnucci ha chiarito la portata del coordinamento invocato che non può non riguardare in prima battuta tre amministrazioni centrali quali Interni, Difesa, Sanità. Nozione ribadita dal Dr. Costanzo che ha offerto una convincente esposizione di quanto la Sanità, ispirandosi a questa indicazione, sta facendo per accrescere la soglia di sicurezza dei cittadini. Il ruolo delle Industrie è stato messo in luce dall’Ing. Silvio Rossignoli (al quale si deve anche la proposta – accolta nelle conclusioni – di formare un tavolo tecnico di consultazione e di coordinamento), recuperandolo dalle nebbie nelle quali generalmente veleggia, con la proposta, documentata da Sarti, su come è concepita e come funziona la cosiddetta “Comunità per la Sicurezza” , che si propone quale pilastro del dispiegamento di una strategia che poggia, da un lato, sulla ricognizione e la sistemazione dei “termini”guida, e dall’altro lato, sulla proiezione nel territorio tramite la mediazione degli enti locali. Lo spessore scientifico ed operativo a questa strategia, sommariamente ricordata, è stato dato dai successivi interventi che nell’ordine hanno riguardato: • il VII reggimento NBC di Rieti; • gli enti pubblici di ricerca e di eccellenza (ENEA, Ricerche di Sanità e Veterinaria, CREO, Parco Scientifico Alto Lazio, Aero Sekur); • Le Università di Roma (professori Antonini e Bellecci, di Tor Vergata, D’Amelio della Sapienza). Conclusioni. Le conclusioni, contenute nel documento finale (anch’esso reperibile sul sito del COPIT – www.copit.net), sono state commentate dall’ On. Aldo D’Alessio ed in sintesi riguardano: • la costituzione del Tavolo di Coordinamento Tecnico (TCT), l’approvazione di una bozza di regolamento di servizio e dello schema della sua composizione, secondo le adesioni finora pervenute; • La decisione di promuovere, d’accordo con le industrie che hanno dato l’adesione, un incontro per insediare il TCT e fissare la data della “Rassegna delle Tecnologie” che avrà la caratteristica di dare la parola ai rappresentanti di dette industrie in modo che possano illustrare le ricerche ed i prodotti aziendali; • Il progetto”Divulgazione Scientifica e Culturale” patrocinato dalla Intesa delle Province, basato su alcuni capisaldi quali: - il bando per la premiazione delle migliori tesi di laurea; - l’elaborazione di alcuni “quaderni” tra i quali il “distretto scientifico del Lazio”; un ciclo di visite aziendali, comprendente Telespazio, Vitrociset, Selex Sistemi, centri di eccellenza del Polo tecnologico. Strategie e politiche per la sicurezza Il ruolo dell’Ente Locale per la promozione di una rete di efficienza di attività scientifiche ed imprenditoriali Intervento introduttivo dell’On. Bruno Manzi – Assessore Provincia di Roma elle diverse regioni del N mondo si assiste, con crescente frequenza, ad eventi di origine naturale e antropica con effetti calamitosi di diversa entità in funzione del tipo e del livello di rischio e vulnerabilità delle situazioni territoriali coinvolte. Il quadro è reso sempre più complesso dalla contestuale compresenza, rispetto agli eventi del tipo già richiamato, di altri eventi di matrice terroristica. Gli stati attraverso i loro organismi istituzionali sono chiamati ad intervenire con una sempre maggiore tempestività e capacità organizzativa, cui devono concorrere una ampia gamma di conoscenze e attrezzature tecnologicamente sempre più sofisticate e avanzate. In questa prospettiva si propone una riflessione che faccia il punto su due aspetti fondamentali quali: • Le strategie e politiche per la sicurezza e • Le tecnologie ed i modelli per la sicurezza • Le strategie e politiche per la sicurezza si identificano nell’occasione di discutere dei problemi della previsione, della prevenzione, della gestione delle emergenze e del rientro alla normalità, ma anche dell’organizzazione fisica e spaziale dei territori, della sicurezza delle infrastrutture, delle interrelazioni con gli strumenti di pianificazione territoriale, della diffusione di buone pratiche su basi comuni validate e riconosciute scientificamente nelle aree metropolitane. • Le tecnologie ed i modelli per la sicurezza contemplano, invece, la ricerca scientifica e tecnologica che propone continuamente soluzioni e applicazioni innovative, che richiedono però capacità di recepimento e gestione, diffusione, verifica delle potenzialità. In questo quadro importante può essere cruciale cercare di ricostruire anche un quadro delle esperienze applicative e di ricerca nazionali ed internazionali, anche per trarne indirizzi utili per il futuro. Questo tipo di strategia mira a coordinare entità territoriali quali centri di ricerca, aziende, istituzioni ed investitori privati al fine di poter rispondere alle sopra citate necessità. L’ente istituzionale che più si adatta al ruolo di promotore di questa rete di efficienza, risulta essere l’ente provinciale che acquista così un ruolo importante rispetto all’incentivazione ed al coordinamento di attività scientifiche ed imprenditoriali a favore dei cittadini in materia di sicurezza e protezione civile. La Provincia, cerniera del sistema. La Provincia può assumere un ruolo strategico di “cerniera” proprio per la sua collocazione mediana tra i diversi attori locali al fine di garantire il coordinamento di tutte le loro azioni. Possiamo ipotizzare un vero e proprio “circuito della programmazione locale” che nasce dalle necessità espresse dai cittadini e dagli enti locali passando per la lettura e la ricognizione delle risorse ed all’indicazione degli obiettivi della rete di interventi e servizi integrati. La Provincia diventa così l’Ente locale al quale sono affidate importanti funzioni di facilitazione, di promotrice di processi, di coordinamento e supporto della programmazione sociale. Nell’ambito della sicurezza e della protezione civile tale risposta alla programmazione sociale deve essere costituita principalmente all’incentivazione ed il coordinamento di: • progetti di ricerca nel campo della previsione, prevenzione e gestione di eventi riguardanti la sicurezza e la protezione civile; continua a pag 6 NUMERO 13 MARZO 2007 PA G I N A 4 COMUNITA’ DELLA SICUREZZA Rapporto Finmeccanica sulla politica della innovazione La Governance e le Tecnologie NBCR per la Homeland Security Intervento dell’Ing. Alberto Sarti-Direttore Politiche di Prodotto CHE COSA È LA COMUNITÀ DELLA SICUREZZA – 10 GRUPPI CON 80 ESPERTI DI 15 AZIENDE GRANDE SUCCESSO DELLA COMUNITÀ SULLA RISPOSTA AL PROGRAMMA QUADRO UE è il principale gruppo nazionale nel campo dei prodotti e dell’alta tecnologia. Il Gruppo Fnelinmeccanica 2005 (ultimi dati ufficiali) ha avuto un fatturato di circa 11,5 Mld con oltre 56.000 dipendenti, e consistenti presenze in Europa (Italia, UK, Francia) e negli USA. Le spese di ricerca è sviluppo costituiscono circa il 16% del fatturato per un ammontare di 1,7 Mld . La trasformazione di Finmeccanica da pura holding finanziaria ad holding industriale ha determinato la necessità di impostare una “Governance” tecnologica e di prodotto in modo da poter garantire un indirizzo e coordinamento integrato, massimizzare i ritorni economici, dare impulso alle nuove tecnologie ed evitare possibili duplicazioni. Uno degli strumenti di tale “Governance” è il progetto Mind ShareR che costituisce la piattaforma sia procedurale sia operativa per la condivisione e stimolo trasversale dell’innovazione. La componente operativa di tale progetto sono le cosiddette Comunità tramite le quali i maggiori esperti del Gruppo coinvolti in una determinata area possono collaborare tra loro al fine sia di impostare attività di ricerca in modo sinergico, sia cercare quelle collaborazioni esterne (altre società, Centri di Ricerca ed Università) per ridurre i gap tecnologici attualmente presenti. Ad oggi sono operative 7 Comunità con il coinvolgimento di circa 600 esperti : • Radar • Materials & Nanotecnolgies • Logistic Services • SW & CMMI (Capability Maturità Model Integrated) • Simulation for Training • Security • Integrated Environment for Design & Development Community Come esempio si riporta la Comunità Sicurezza che con la sua struttura suddivisa in 10 Gruppi di lavoro copre tutte le tecnologie e sistemi nel campo della Homeland Security. Tale comunità ha avuto un grandissimo successo specialmente sui progetti lanciati dalla Commissione Europea , in ambito Programmi Quadro, permettendo a Finmeccanica la cattura (nel programma denominato PASR) di oltre il 7% del budget totale ed un ritorno di immagine considerevole. Tale approccio altresì ha consentito anche a numerosi partner nazionali coinvolti (centri di ricerca ed università) di poter accedere ad una competizione altrimenti difficilmente gestibile. UAV Oltre alle attività di “Governance”, all’interno del Gruppo, sono presenti alcune Capabilities e Prodotti strettamente correlati all’area della protezione NBCR. In dettaglio vengono elencati alcuni prodotti quali: • Sensoristica per sostanze chimiche sia di punto (nanosensori) che in remoto (camere iperspettrali) • Sensoristica per sostanze nucleari • Sistemi UAV (Unmanned Aerial Vehicle) • Reti di sensori (ad hoc network) integrate in sistemi per la detezione di sostanze in grandi aree. • Sistemi integrati di Gestione delle emergenze e supporto alle decisioni sia per usi militari che civili. Per ultimo un esempio di come , tramite le comunità, il Gruppo Finmeccanica stia fattivamente operando per spronare la collaborazione tra le proprie società, enti di ricerca ed End User: i Progetti Corporate. Tali progetti, avviati nel 2006, sono parzialmente finanziati dalla holding ed hanno lo scopo di stimolare la collaborazione in determinate aree considerate strategiche, di tutti gli “attori” siano essi portatori di tecnologia e sistemistica (Società, Centri di Ricerca ed Università) siamo essi portatori di requisiti e necessità. Dei 10 progetti già attivati ben 3 hanno attinenza con il mondo NBCR ed in particolare: • Progetto FIRST ACT per la dimostrazione di un prototipo di Robot per le operazioni ina rea contaminata. • Progetto di Sicurezza Sanitaria (che ha come End User una importante azienda ospedaliera romana) per una sala di gestione per emergenze sanitarie. • Progetto USAS per il dispiegamento di una rete di sensori in area urbana per allertamento e detezione di sostanze dannose. A conclusione il modello impostato da Finmeccanica con le sue comunità possono essere un esempio e riferimento di modalità collaborativa che può essere applicato alle iniziative di cooperazione PubblicoPrivato nel campo tecnico/tecnologico. Ciò consentirebbe sia di incrementare le capacità nazionali italiane in ambito Europeo sia di stimolare le istituzioni ad una maggiore attenzione nella corretta definizione degli indirizzi e dei finanziamenti strategico/tecnologici del nostro paese. " Camera Iperspettrale Nanosensore La Ricerca degli esplosivi nascosti Coordinamento del progetto europeo ISOTREX continua da pagina 1 “Il ricercatore invisibile” In conclusione, Roo Moo-Hyun ha espresso l'auspicio che ''da questa mia visita ci possa essere una lunga e duratura collaborazione nella ricerca e in altri settori industriali tra il nostro e il vostro Paese''. Il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, ha sottolineato che esiste una ''grande attenzione per gli sviluppi bilaterali tra Italia e Corea. Il tecnopolo di Castel Romano e il centro sviluppo materiali rappresentano un'area di eccellenza in Europa e un'opportunita' di esperienza per la ricerca e l'imprenditoria coreana''. ''Il Tecnopolo - ha detto Marrazzo - rappresenta un fiore all'occhiello dell'economia del Lazio. Anche io condivido l'importanza dell'amicizia della nostra regione per il popolo e la repubblica della Corea. Tra le missioni politiche del Lazio: l'impegno per la pace e i diritti umani, il rispetto e la protezione della vita, come affermato recentemente dal segretario delle Nazioni Unite coreano Ban Ki Moon. La tecnologia espressa anche qui al Tecnopolo puo' rappresentare uno straordinario alleato nel percorso di crescita ed emancipazione dei paesi e dei popoli. Uno strumento potente per condividere senza frontiere pace e stabilita'. Il Lazio, come la Corea, ha puntato una quota importante di investimenti in tecnologie e trasferimento tecnologico. Il 2% del pil e' dedicato agli 11 atenei e ai parchi tecnologici''. Infine, il presidente del Tecnopolo, Brunetto Tini, ha ringraziato il presidente della Corea ''per la sua presenza e l'interesse nell'attivita' del Tecnopolo e del centro sviluppo materiali''. In particolare, Tini ha tenuto a ricordare che tra le missioni del Tecnopolo ci sono: ''Rispondere al problema della disoccupazione intellettuale; attrarre iniziative imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico per migliorare e qualificare lo sviluppo industriale dell'area romana; promuovere e sostenere il trasferimento tecnologico delle pmi''. Mentre tra i risultati raggiunti, Tini ha indicato un'occupazione ''di circa 3mila persone tra addetti diretti e indiretti che diventeranno 8.000 nel 2010. Quanto agli investimenti, si e' partiti da 75 milioni di euro per arrivare agli attuali 350 tra pubblico e privato, con l'obiettivo al 2010 di un miliardo di euro. Infine, l'imprese attualmente insediate sono 60 ma fra tre anni ne sono previste 200''. Il ruolo dell’ENEA nelle tematiche della security e della safety Comunicazione della Dott.ssa Roberta Fantoni (ENEA – Dipartimento Laser) ell’intervento sono state N riportate le competenze ENEA con prospettive di applicazione alle tematiche di security, in relazione a rischi non convenzionali di tipo nucleare e radiologici, batteriologico e chimico, includendo in quest’ultimo caso anche gli esplosivi. Le competenze nucleari, site prevalentemente nel dip. Fusione e Presidio Nucleare, offrono un background unico in Italia per la salvaguardia nucleare, mentre quelle radiologiche presenti nel Dip. Biotecnologie, Agroindustria e protezione della Salute con due istituti dedicati (l’istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti e l’Istituto di Radioprotezione) trovano nell’ENEA l’Ente di riferimento per le certificazioni di laboratorio, con prospettive di costituzione di un’unità da campo per la radioprotezione. La maggioranza delle attività di Innovazione Tecnologica dedicate o dedicabili alla security si colloca nel dip. Dipartimento Tecnologie Fisiche e Nuovi Materiali, in particolare nelle unità dedite allo sviluppo di sensori laser e robotica, e in altre dotate di facility uniche in Italia (sorgenti accordabili al TeraHertz, piattaforma GRID per la gestione parallela di grandi volumi di dati). Al momento sono già in corso progetti riconducibili o indirettamente (controllo dell’ambiente e territorio, e quindi safety) o direttamente (rivelazione di tracce di esplosivi) al tema della security, quest’ultimo affrontato nell’ultima call PARS 2006 che ha visto il lancio del progetto europeo ISOTREX coordinato dall’ENEA. Nel corso della presentazione saranno evidenziate le prospettive di finalizzazione su progetti europei per lo sviluppo di tecnologie di prevenzione dei rischi non convenzionali in collaborazione con gli altri operatori di ricerca italiani e con l’industria, in particolare in cordate congiunte con FINMECCANICA. " NUMERO 13 MARZO 2007 PA G I N A 5 Ministero della Salute Pianificazione di emergenza La pianificazione dell’emergenza in campo NBCR: il punto di vista del Ministero della salute illustrato dal Dr. Claudio Giustozzi li eventi del settembre 2001 sono stati inattesi solo in G parte; quello che ha maggiormente colto di sorpresa negli attentati sono state le modalità di esecuzione ed i bersagli prescelti (anche questi però già oggetto di attacco alcuni prima) ma l’eventualità che potessero essere realizzate aggressioni terroristiche con impiego di mezzi non convenzionali (armi biologiche, chimiche o radionucleari) era tenuta nella dovuta considerazione da parte di governi ed organizzazioni internazionali. Infatti, nonostante lo sviluppo, la produzione e l’impiego di armi biologiche e chimiche fossero da tempo messi al bando da diversi trattati internazionali (Protocollo di Ginevra -1925; Convenzione sulle armi biologiche e tossine – 1972; Convenzioni armi chimiche -1992) sottoscritti da molti paesi, la possibilità anche remota che queste potessero essere usate aveva indotto diversi organismi internazionali, sanitari e non sanitari, a sviluppare piani di preparazione e risposta, da integrare nei piani nazionali di emergenza. Se è vero, infatti che la produzione di armi biologiche e chimiche non è così facile, così come la loro accessibilità e la loro maneggevolezza, l’impatto che queste potrebbero avere su popolazioni civili potrebbe essere devastanti per le conseguenze a breve, medio e lungo termine, nonché per le manifestazioni di panico e le ripercussioni sulle infrastrutture. Piani di risposta avanzati. La filosofia alla base della predisposizione dei piani di preparazione e risposta è quella alla base della strategia globale per l’allerta e la risposta del Global Health Security dell’OMS: contenere i rischi noti, rispondere all’inatteso e migliorare la preparazione; filosofia che informa il processo di revisione del Regolamento Sanitario Internazionale che, non a caso, non si limita più a prendere in considerazione le sole malattie infettive, bensì tutti i possibili eventi, a prescindere dalla loro natura, con potenzialità di diffusione internazionale, rilevanti per la sanità pubblica. L’OMS ha preso in considerazione la preparazione e la risposta all’impiego deliberato di aggressivi biologici e chimici fin dalla fine degli anni 60, con la pubblicazione, nel 1970, del primo rapporto Health Aspects of Chemical and Biological Weapons; il rapporto in questione era già in avanzato stato di aggiornamento nell’agosto 2001 ed ora disponibile nella sua versione definitiva “Public Health Response to Biological and Chemical Weapons – WHO Guidance”. In Italia la pianificazione nazionale per la risposta di tipo sanitario ad un eventuale impiego deliberato di agenti chimici o biologici rientra nel contesto più generale della risposta alle emergenze, di qualunque natura esse siano. Organizzazione della sicurezza. L’organizzazione nazionale prevede che la risposta alle emergenza possa essere fornita dalla Protezione Civile e dalla Difesa Civile; la Protezione Civile dovrebbe entrare in gioco in caso di catastrofi naturali ed emergenze dovute ad incidenti, mentre la Difesa Civile dovrebbe entrare in campo nel caso di eventi terroristici o di azioni di guerra; Il Piano Nazionale di difesa civile ha una linea organizzativa che si ispira alla normativa vigente e gli obiettivi specifici della prevenzione del danno (quando prevenibile), della protezione della popolazione esposta e dell’assistenza ai colpiti, per ridurre al minimo le conseguenze negative dell’evento; le modalità di azione presuppongono un continuo e reciproco scambio di informazioni tra tutte le amministrazioni dello Stato, la massima cooperazione ed integrazione di uomini, mezzi e procedure operative nell’intervento, la formazione e l’aggiornamento continuo degli operatori. Il Piano nazionale di Difesa Civile trova il suo naturale completamento nei piani discendenti di settore. La Protezione Civile fornisce pianificazioni e linee guida per la gestione delle emergenze (per gli aspetti organizzativi e operativi) e fornisce supporto nel corso dell’emergenza Tuttavia, nel periodo recente sono intervenuti alcuni fatti nuovi che hanno leggermente modificato la catena di comando e controllo per la gestione e la risposta alle emergenze. Secondo il piano di difesa nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (PDCM) la dichiarazione dello stato di emergenza ricade sempre nella responsabilità del Presidente del Consiglio dei Ministri (PCM), il quale convoca il Comitato Politico Strategico (Co.P.S) il quale a sua volta decide di attivare il Nucleo Politico Militare (NPM); il NPM si continua da pagina 1 “Parco scientifico & tecnologico” Pertanto una distinzione di competenze ha senso in fase di prevenzione, in funzione dell'origine del rischio (politica, industriale, meteorologica, etc). Ma una volta che l'evento catastrofico è - ahime accaduto, esso è per sua natura unificante, ed interessa tutti (Ministero Difesa, Interno, Salute, Enti locali). Anche perchè, come è stato ricordato, l'origine e la natura del rischio spesso non sono di evidenza immediata. E a tal riguardo ne traggo che sia forse più corretto parlare di rischi da “agenti “ piuttosto che da “eventi” non convenzionali E' stato lamentato che del rischio NBCR si parla poco. Ora, se questo è giustificabile a livello individuale come sorta di protezione contro il rischio ... avvale della Commissione Interministeriale Tecnica per la Difesa Civile (C.I.T.D.C.) e può avvalersi del Dipartimento della Protezione Civile, nonché del contributo di altri dicasteri. D’altra parte il PCM può attivare immediatamente il Dipartimento della Protezione Civile, o altri Dicasteri ed Enti. ORDINANZA 2003 DEL PCM Il fatto nuovo che aveva leggermente modificato la catena di comando e controllo fu rappresentato dall’Ordinanza del PCM n. 3275 del 28 marzo 2003, emanata contestualmente al D.P.C.M avente la stessa data, con il quale veniva decretato “lo STATO DI EMERGENZA nel territorio nazionale in relazione alla tutela della pubblica incolumità nella attuale situazione internazionale” e venne nominato Commissario Delegato del Presidente C.d.M. il Capo del Dipartimento della Protezione Civile. L’O.P.C.M. trovò il suo razionale nel rischio aumentato di attentati di natura terroristica per “l’attuale situazione di diffusa crisi internazionale” (inizio della seconda campagna irachena) e dalla “imprescindibile ed urgente necessità di adozione di misure di carattere emergenziale idonee a tutelare la cittadinanza dalle conseguenze di possibili azioni terroristiche”. In base all’OPCM n. 3285, per quanto riguardava gli aspetti più strettamente sanitari, il Commissario delegato (Capo del DPC) veniva incaricato, tra l’altro, di: - definire piani di emergenza recanti individuazione di interventi medico-sanitari rispetto ad ipotesi di contaminazioni chimiche, biologiche, nucleari e di componenti radioattive - predisporre piani informativi per la popolazione e per le strutture pubbliche e private interessate in contesti emergenziali - acquisire prodotti sanitari per il rischio biologico - organizzare corsi di formazione nonché esercitazioni finalizzate al perseguimento degli obiettivi dell’ordinanza - costituire di nuclei di pronto intervento interforze ed Con tecnologie laser Il telerilevamento per la prevenzione Intervento del Prof. Carlo Bellecci, ordinario di fisica a Tor Vergata elle attività di prevenzione del N rischio da eventi non convenzionali il telerilevamento attivo con tecnologie laser può avere un impiego duplice a seconda che sia predisposto per operare a distanze grandi o piccole. Nel primo caso è utilizzabile nell’individuazione, anche a distanza di qualche chilometro, di rilasci in atmosfera (accidentali o voluti) per generare un avviso precoce, prima che la diffusione dell’agente nocivo raggiunga la popolazione. Nel secondo caso, qualche metro, è utilizzabile in ambienti chiusi e può essere prezioso utilizzarlo per informare sugli eventuali rischi le squadre di soccorso chiamate ad intervenire dopo un incidente. Funzionamento del Telerilevamento Laser. I sistemi di telerilevamento attivo funzionano esplorando l’atmosfera con impulsi laser ed analizzando l’interazione di questi con l’atmosfera stessa. Sono costituiti da tre elementi “depressione”, a livello collettivo non si può invece prescindere dal pianificare una accettabile gestione dello stesso. l Per quanto riguarda le Istituzioni Civili, gli interventi dell' On. Giocondi e dell'On. Manzi in particolare, hanno posto in rilievo il ruolo cardine che il livello provinciale esercita e può esercitare. l In tale ambito il Parco e' ben disponibile a dare il proprio contributo in collaborazione con i centri di eccellenza presenti sul territorio, in primis la Scuola NBC. A tal fine non ho al momento un quadro ben focalizzato, ma dagli interventi svolti dalle Università, dall'ENEA e dalle Imprese ho colto vari spunti interessanti per il coinvolgimento in progetti innovativi delle imprese presenti sul territorio . Mi farò carico di elaborarli per poterli presentare al previsto Tavolo di Coordinamento. base: una sorgente che invia l’impulso laser, un dispositivo ottico che raccoglie il segnale di ritorno dall’atmosfera ed un sistema di elaborazione ed interpretazione del segnale ricevuto. Nell’interazione la radiazione laser viene sia assorbita sia diffusa ed i principi fisici sono noti da tempo essendo stati ampiamente studiati nella prima metà del Novecento. Nella seconda metà, con l’avvento del laser, la sperimentazione di questi principi è stata facilitata e noi in Italia siamo stati tra i primi ad applicarli in casi pratici. Oggi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata opera il Laboratorio di Elettronica Quantistica e Plasmi che prosegue gli studi e le applicazioni anche in collaborazione con il Consorzio Universitario CRATI. Tra gli esempi è da citare la realizzazione nel 1995, su finanziamento della U.E., di una Unità mobile con tecnologia DIAL a CO2 . In questo caso sono utilizzati due laser ciascuno dei quali può essere regolato in modo da emettere nell’infrarosso un impulso di lunghezza d’onda scelta tra le ottanta possibili. Mandando contemporaneamente in atmosfera due impulsi di lunghezza d’onda diversa e analizzando i segnali di ritorno si può, non solo individuare in tempo reale la presenza in atmosfera di qualcosa di anomalo e localizzarne la posizione, ma riconoscerne la natura e misurarne la concentrazione. Naturalmente ciò è possibile solo se in precedenza è stata studiata ed inserita in un database la modalità di interazione di quella sostanza con i particolari impulsi laser usati. È quello che in gergo chiamiamo “fingerprint”. La sensibilità dello strumento dipende dalla tipologia del gas e, per esempio, per lo strumento citato, è di qualche decina di ppb per gas come NH3 , O3, SO2 ad oltre 5 Km di distanza. Oggi noi, come anche altri Enti di Ricerca e qualche industria, stiamo lavorando nello sviluppo interdisciplinari avvalendosi della collaborazione tecnico-scientifica delle amministrazioni competenti, ed in particolare della D.G. Prevenzione del Ministero della Salute, dell’I.S.S., dell’I.S.P.E.S.L. Oggi, nel 2007, possiamo considerare che l’intera problematica relativa alla gestione delle situazioni di emergenza sta assumendo (e la cosa francamente non dispiace) sempre più caratteristiche considerabili come di routine. Ciò sia grazie alla esperienza ormai maturata da tutte le Amministrazioni interessate alla sicurezza dello Stato e dei cittadini nella gestione delle situazioni di “crisi”, sia grazie ad importanti modifiche “culturali” che dovrebbero comportare in futuro risposte a situazioni improvvise, gravi e potenzialmente pericolose, sempre più frutto di accurate, attente e meticolose pianificazioni interdisciplinari. " di sistemi caratterizzati dalla riduzione dei costi, miniaturizzazione, facilità di uso anche per operatori non professionali. Questa fase è relativamente facilitata dall’utilizzo di componentistica e sottosistemi oggi presenti in quantità sul mercato perché sviluppati per le telecomunicazioni e l’elettronica di largo consumo. Prof. Carlo Bellecci Ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Costruzione di Database. Invece il problema aperto è quello della costruzione, per ciascun sistema, di un idoneo database con i “fingerprint” delle possibili sostanze da riconoscere. La difficoltà è dovuta non solo alla comparsa di nuovi composti ma alla impossibilità di reperire in letteratura i dati necessari anche per le sostanze già conosciute. Infatti queste sono in genere studiate nelle condizioni standard ma, nei casi di interesse, la loro interazione con la radiazione laser dipende dalle condizioni di temperatura e pressione e dalla presenza di altre sostanze, oltre che dal particolare laser usato. Per tale motivo abbiamo costruito delle celle in cui è possibile creare esempi di atmosfera in condizioni diverse e contenenti l’inquinante da caratterizzare con gli impulsi laser. Questo sistema, da noi normalmente usato per gli inquinati più comuni, l’abbiamo provato presso il Centro Tecnico Logistico NBC con un gas non convenzionale e i risultati hanno confermato quanto prevedevamo. I dati misurati hanno mostrato ulteriori modalità di interazione, oltre a confermare quelle già note, e tale nuova conoscenza potrebbe essere utile e facilitare il riconoscimento a distanza della sostanza in esame. Già col sistema utilizzato sarebbe possibile riconoscere l’iprite a concentrazioni di 100 ppb ad un paio di chilometri di distanza. Da qui la necessità, a mio avviso, di proseguire la collaborazione tra mondo della ricerca e chi ha la possibilità di detenere campioni delle sostanze da individuare, al fine di fornire all’industria le necessarie specifiche e suggerire la giusta tecnologia per i prodotti da sviluppare. NUMERO 13 MARZO 2007 Intervento di Carlo Corsi presidente del Centro Ricerche Elettro-Ottiche Sistema Infrarosso per la Rivelazione di Gas Tossici. Considerazioni Generali. Molte specie gassose, assorbono la radiazione nella banda spettrale dell’infrarosso termico. Gli spettri di assorbimento IR identificano univocamente le specie gassose corrispondenti (firme spettrali). La rivelazione di gas dovrebbe poter essere effettuata in tempo reale, a temperatura e pressione ambiente. Sensori intelligenti per infrarosso termico operanti a temperatura ambiente si PA G I N A 6 propongono come soluzione ottimale per la rivelazione di gas, in particolare tossici, tramite misure di assorbimento IR. Vantaggi di un sistema basato sulla misura dell’assorbimento IR. • Non interagisce direttamente con il gas eventualmente presente, pertanto non viene alterato dalla presenza del gas e non è soggetto a problemi di saturazione. • Ha tempi di risposta contenuti (<1 minuto) tali da dare un pronto allarme in caso di pericolo. • La sensibilità (<100 ppm) è sufficiente a rivelare concentrazioni pericolose di diversi gas tossici. • E’ altamente selettivo, poiché la segnatura spettrale è univocamente correlata alla specie gassosa. Ciò consente di limitare drasticamente i falsi allarmi. • Può rivelare diverse specie gassose, anche simultaneamente. • Può essere sufficientemente compatto e a basso consumo da poter essere installato in aree remote e/o pericolose e controllato in maniera remota. • Non richiede particolare manutenzione e ricalibrazione durante il suo funzionamento. Schema funzionale La radiazione IR emessa da una sorgente viene convogliata all’interno di una cella multipasso per aumentare il cammino ottico. La radiazione uscente dalla cella multipasso attraversa una matrice di filtri che selezionano diverse bande spettrali da inviare ad una matrice di rivelatori IR. La presenza eventuale di una particolare specie gassosa è correlata alla riduzione del segnale radiometrico misurato in corrispondenza delle sue bande di assorbimento. La modulazione della sorgente permette di incrementare il rapporto segnale rumore del sistema, aumentandone la sensibilità. Punti di forza dei sensori IR Progetto ideato e sviluppato completamente in ambito nazionale. Progettazione e sviluppo di sensori infrarosso ad alta sensibilita’ operanti a temperatura ambiente senza bisogno alcuno di termostatazione e/o di contenitori in alto vuoto. Il Sistema utilizza i sensori microbolometrici operanti a temperatura ambiente ,senza alcuna termostatazione , originalmente sviluppati dal CREO con caratteristiche di sensibiltà allo stato dell’arte (D* >10 9 cm1/2 HZ /W) e responsività > 10 3 V/W . Sistema installabile in moltissime applicazioni (stazioni ferroviarie e metro, industrie con processi manufatturieri che utilizzano sostanze a rischio), con alta affidabilità e indicazione graduale del livello di rischio. Il sistema è in grado di identificare la specie gassosa tossica presente (anche nel caso di più sostanze presenti) e quindi di permettere un intervento immediato con adeguate contromisure. Caratteristiche di sistema Obiettivi. Rivelazione di gas tossici con concentrazioni <100 ppm Identificazione delle specie gassose rivelate. Riconoscimento di diverse specie gassose presenti continua da pagina 3 “Il ruolo dell’Ente Locale per la promozione di una rete di efficienza di attività scientifiche ed imprenditoriali” • programmi comuni e condivisi di formazione per i vari soggetti coinvolti nella risposta ad eventi di protezione civile; • un sistema coordinato a supporto del confronto e dialogo continuo tra le realtà di ricerca, operativa ed industriale; • programmi di educazione e divulgazione per la popolazione. simultaneamente. Risultati ottenuti. Rivelazione di gas tossici campione con concentrazioni <100 ppm tramite sistema prototipale a singolo canale Roma e Lazio per la sicurezza. La Provincia di Roma e le Province del Lazio sono naturali candidate a perseguire, nel campo della sicurezza, questo compito di coordinamento vista l’elevata presenza sul territorio di attori istituzionali ed aziende del settore che costituiscono quella “massa critica” potenziale in grado di istituire, in questo campo, un circolo virtuoso per il Paese. L’appuntamento di oggi risulta essere un evento di fondamentale importanza per la sensibilizzazione delle suddette necessità e si presenta come precursore dell’evento sul tema Riconoscimento di due sostanze gassose campione diverse tramite sistema prototipale a singolo canale con filtri spettrali intercambiabili. della sicurezza e della protezione civile, di portata internazionale, che la Provincia di Roma, insieme alla Provincia di Milano ed alla Provincia di Napoli, stanno organizzando per il prossimo 30 marzo denominato “Città e Sicurezza” dove voi tutti siete naturalmente invitati. Al fine di incentivare le giovani “menti” ad impegnarsi nel campo della sicurezza, durante l’evento del 30 marzo, verranno premiate tre miglior tesi, svolte nello scorso anno accademico, nel campo della sicurezza e della protezione civile, con un premio di 5000 ciascuna. " Tavolo di Coordinamento Tecnico (regolamento costitutivo) 1. Tavolo di Coordinamento Tecnico, approvato dalla conferenza di Rieti del 23 gennaio 2007, assume la denominazione di: “Tavolo di Coordinamento Tecnico di prevenzione dei rischi da eventi non convenzionali” G.E.RI.n.CO 2. Hanno manifestato interesse alla istituzione di GERInCO i Soggetti e gli Enti di cui all’allegato elenco. 3. Obiettivi proposti per il Tavolo: • contribuire allo scambio delle informazioni; • sostenere la circolazione delle idee; • proporre correttivi per superare carenze normative e gestionali; • stimolare l’adozione di provvedimenti di standardizzazione (procedure, materiali, personale, formazione, etc.); • valutare i bisogni del sistema delle Imprese. 4. La Presidenza del Tavolo è assunta da Bruno Manzi assessore alle attività produttive della Provincia di Roma. 5. Sono chiamati a farne parte, in veste di Garanti, i Presidenti delle commissioni Parlamentari competenti (o loro rappresentanti designati), i Parlamentari che rivestono cariche di Governo e prendono parte alle iniziative in oggetto. 6. Le attività di segreteria e di consulenza sono affidate al COPIT che le svolgerà in collaborazione con la Scuola Interforze per la Difesa NBC. In conseguenza di ciò, gli Enti sopra nominati assolvono alla funzione di collaboratori del presidente del Tavolo e provvedono al disbrigo delle essenziali attività di organizzazione, di comunicazione e di divulgazione, connesse con la gestione del Tavolo e con lo svolgimento delle riunioni di istituto. Nulla è dovuto, per l’esecuzione delle suddette attività, dagli Enti in questione. 7. Su proposta del Presidente, possono essere chiamati a contribuire allo svolgimento delle attività di istituto, altri Soggetti che opereranno a titolo gratuito. 8. Nella prima sessione di lavoro di GERInCO, il Tavolo dovrà occuparsi delle decisioni adottate al convegno di Rieti ponendo all’ordine del giorno le seguenti questioni: • Forme di partecipazione alla conferenza Città Sicurezza ed ai previsti WORKSHOP; • Organizzazione della rassegna delle tecnologie per la Città Sicurezza e formazione di un Comitato Scientifico; • Collaborazione per la gestione della segreteria della Commissione di Valutazione delle Tesi di Laurea di cui al bando per la premiazione promosso dalle Province di Roma, Milano, Napoli. 9. GERInCO si riunisce su convocazione del suo Presidente previa distribuzione dell’ordine del giorno delle materie da trattare. 10. Il Presidente indica anche i relatori per ciascuna delle materie poste all’OdG. 11. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei voti dei presenti. NUMERO 13 MARZO 2007 P P R R O O G G PA G I N A 7 E E T T T T I I Sparc: dalla diagnostica medica alla struttura della materia. SORGENTE LASER PER FOTOINIETTORE SPARC AD ALTA BRILLANZA i laboratori nazionali INFN di Frascati è in corso di A realizzazione, sotto il nome “SPARC” (Sorgente Pulsata Autoamplificata di Radiazione Coerente), un programma di ricerca che prevede la realizzazione di un iniettore di elettroni ad alta brillanza per pilotare esperimenti di un “Self Amplified Spontaneus Emission Free Electron Laser” (SASE-FEL). Questo tipo di sorgente produce radiazione impulsata di alcuni picosecondi con le caratteristiche di coerenza proprie di un laser ma con la possibilità di variare con continuità la lunghezza d’onda oltre la regione di emissione tipica dei laser tradizionali. SPARC è stato progettato per produrre una radiazione elettromagnetica nel verde, ma si pone come obiettivo la dimostrazione della fattibilità di SASE-FEL nella regione dei raggi X. Lo sviluppo di una macchina di questo tipo, infatti, suscita grande interesse sia nel campo della fisica degli acceleratori che in tutti gli ambienti che utilizzano un fascio di luce ad alta intensità nella regione dei “soft X-ray” e “X-ray” (fisica dello stato solido, struttura della materia, diagnostica medica, ecc.). Nei fotoiniettori la carica viene generata utilizzando impulsi laser nel vicino ultravioletto che illuminano un fotocatodo immerso in un campo accelerante a radio frequenza. Poiché i tempi tipici di risposta dei fotocatodi metallici sono dell’ordine di alcun femtosecondi (femto: un miliardo di secondo) la distribuzione tridimensionale di carica riproduce direttamente la distribuzione dei fotoni incidenti. Adottando iniettori basati su effetto fotoelettrico è possibile produrre fasci di elettroni con brillanza di ordini di grandezza maggiore rispetto a iniettori tradizionali basati su cannoni termoionici. La brillanza è definita come rapporto tra la corrente di picco e l'emittanza del fascio (che in prima approssimazione corrisponde al diametro trasversale del pacchetto di elettroni moltiplicato per la divergenza angolare). In pratica, la brillanza rappresenta la caratteristica del fascio di essere focalizzato sia trasversalmente che longitudinalmente ed è un fattore di merito per il processo SASE-FEL. Nel caso di SPARC, il laser utilizzato per produrre fotoelettroni è un sistema che ha come mezzo attivo un cristallo di zaffiro drogato con ioni di titanio. Il sistema ha una elevata complessità, si compone, infatti, di un oscillatore ottico in regime di “mode locking”, eccitato da un laser nel verde, che produce impulsi di 100 fs (femtosecondi) con energia di alcuni nJ, fino a 12 nm di banda centrata a 800 nm. Successivamente l’impulso viene amplificato con la tecnica di “chirped pulse amplification”. Si utilizzano tre stadi di amplificazione, ciascuno eccitato da un altro laser, per portare la potenza di picco fino a 0.5 TW e con jitter di ampliezza dell’ordine del 5%. L’oscillatore viene utilizzato anche per sincronizzare l’emissione laser rispetto agli apparati di radio frequenza dell’acceleratore entro un livello misurato di 0.5 ps rms. In questo modo la carica viene estratta sempre a una precisa fase del campo accelerante in modo tale da assicurare una dinamica di fascio estremamente riproducibile. Per estrarre efficacemente gli elettroni dal fotocatodo, l’energia del fotone deve superare la funzione lavoro del fotocatodo, che nel nostro caso è un monocristallo di rame, e necessita di fotoni con lunghezza d’onda inferiore a 280 nm. Pertanto bisogna operare, attraverso un processo ottico non lineare, un generazione di terza armonica della frequenza di emissione del cristallo di titanio-zaffiro per produrre impulsi a lunghezza d’onda di 266 nm. Il processo di generazione di terza armonica si realizza attraverso due cristalli di BBO e garantisce una efficienza di conversione di circa 0.1 arrivando a una energia massima per impulso UV di 5 mJ. Per variare la lunghezza dell’impulso laser UV, e in tal modo avere la libertà di esplorare diverse regioni di dinamica del fascio di elettroni, abbiamo realizzato uno dispositivo basato su due grating riflettivi che introducono una dispersione negativa della velocità di gruppo per le diverse frequenze del laser. La lunghezza di uscita dell’impulso è direttamente proporzionale alla distanza dei due reticoli di diffrazione e può essere variata da 0.1 a 20 ps. A causa della presenza di vari ordini di diffrazione ogni grating introduce delle perdite e l’efficienza complessiva del sistema di allungamente è di circa il 20%. L’energia massima che si può produrre dopo il sistema per l’allungamento è comunque entro le specifiche del fotoiniettore. Allo stato attuale, è in corso una serie di test, in collaborazione con alcune ditte, per lo sviluppo di grating di diffrazione con basse perdite. Dopo l’allungamento, il fascio laser viene trasportato fino al fotocatodo a circa 10 m di distanza. Si utilizza una iride per circoscrivere la parte del fascio più uniforme. Un linea di trasporto ottica basata su lenti sferiche, viene utilizzata per ricostruire l’immagine del laser dal piano dell’iride sul catodo. In questo modo si possono ottenere una buona uniformità trasversa e ridurre i jitter angolari che sono introdotti dal sistema laser: la variazione di posizione sul catodo misurata è inferiore a 50 micron. Inoltre uno specchio motorizzato è utile per centrare il fascio sul catodo con una risoluzione di una decina micron. Il sistema laser e la linea ottica trasporto sono corredati da numerose diagnostiche che permettono di monitorare costantemente i principali parametri del sistema. Sono stati sviluppati presso i laboratori INFN di Frascati uno spettrometro UV capace di risolvere fino a 0.03 nm di banda e un cross-correlatore che permette di ricostruire la distribuzione temporale dell’impulso UV con una risoluzione di 300 femtosecondi. In particolare quest’ultima diagnostica ha suscitato l’interesse della ditta con cui abbiamo collaborato per la realizzazione di un prototipo. A una posizione speculare al catodo sono installate una serie di PUBBLICHIAMO QUESTA VOLTA IL LAVORO DI 2 GIOVANI RICERCATORI: CARLO VICARIO E MASSIMO TETRARCA CHE SONO IMPEGNATI NEL PROGETTO SPARC PER LA REALIZZAZIONE, PRESSO I LABORATORI NAZIONALI INFN DI FRASCATI, DI UNA MACCHINA ACCELERATRICE INNOVATIVA, BASATA SU UN FOTOINIETTORE AD ALTA BRILLANZA PER APPLICAZIONI “SELF AMPLIFIED SPONTANEUS EMISSION FREE ELECTRON LASER” (SASE FEL). NEL PRESENTE ARTICOLO DESCRIVONO LE ATTIVITÀ DI SVILUPPO DI UNA SORGENTE LASER A TW UTILIZZATA PER GENERARE UN FASCIO DI ELETTRONI PER IL FOTOINIETTORE. LE CARATTERISTICHE DEL FASCIO LASER INFLUENZANO FORTEMENTE LE PROPRIETÀ DEL FASCIO DI ELETTRONI GENERATO. SONO RIPORTATE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE E LE PRESTAZIONI DEL SISTEMA LASER ATTE A MASSIMIZZARE LA BRILLANZA DEI FOTOELETTRONI. LO SVILUPPO DI UNA MACCHINA DI QUESTO TIPO, INFATTI, SUSCITA GRANDE INTERESSE SIA NEL CAMPO DELLA FISICA DEGLI ACCELERATORI CHE IN TUTTI GLI AMBIENTI CHE UTILIZZANO UN FASCIO DI LUCE AD ALTA INTENSITÀ COME NELLA DIAGNOSTICA MEDICA, NELLA FISICA DELLO STATO SOLIDO, DELLA STRUTTURA DELLA MATERIA, ECC.). diagnostiche per misurare la distribuzione trasversa, la posizione del laser e l’energia inviata al catodo ad ogni impulso. Dalla teoria della dinamica dei fasci di elettroni deriva che il minimo di emittanza è ottenibile a partire da un impulso laser con distribuzione trasversa uniforme e un profilo temporale squadrato: nel nostro caso è richiesto un impulso con tempi di salita estremamente brevi inferiori a 1 ps e durata tra 6 a 12 ps. Il controllo della distribuzione temporale del laser è uno degli aspetti scientifici innovativi che vengono studiati nell’ambito il progetto SPARC. Il profilo temporale di impulsi laser ha un andamento tipicamente gaussiano o comunque una forma a campana. Per ottenere l’impulso desiderato è possibile operare una manipolazione delle componenti spettrali del laser, introducendo una opportuna attenuazione delle singole lunghezze d’onda e un opportuno ritardo tra di esse. Questa manipolazione viene ottenuta attraverso un filtro acusto-ottico, che è pilotato da un generatore di onda acustica programmabile. A causa della bassa soglia di danneggiamento a radiazione ottica, il filtro è installato a monte degli amplificatori laser. In questo modo però le eventuali distorsioni sulla forma dell’impulso introdotti dalla successiva amplificazione e della triplicazione di frequenza devono essere precompensati dal filtro acusto-ottico. Sono stati ottenuti impulsi squadrati con tempi di salita prossimi a quelli richiesti. Utilizzando questo tipo di impulsi è stato verificato sperimentalmente la possibilità di produrre fasci di elettroni con corrente fino a 100 A e emittanza inferiore a 2 mm*mrad. Questi livelli di brillanza permettono di pilotare efficacemente il FEL di SPARC e in linea di principio possono essere utilizzati per produrre radiazione coerente nei raggi X. Il laser descritto rappresenta un sistema versatile e unico per esplorare la dinamica di pacchetti di elettroni in diverse regioni di dinamica. Si prevede un ulteriore sviluppo delle prestazioni del sistema in termini di uniformità trasversa e longitudinale per spingere i valori di brillanza verso i valori minimi riportati in letteratura. Parte di questo studi futuri verranno condotti in collaborazione con altri progetti di ricerca quali Linear Coherent Ligth Source presso lo Stanford Linear Accelerator Center. Carlo Vicario Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Massimo Petrarca Dipartimento di Fisica Università di Roma: “La Sapienza”& INFN sez Roma 1. NUMERO 13 MARZO 2007 CoPIT iniziative Gruppo Ricerca-Ambiente otto la presidenza di Aldo S D’Alessio e Gianni Clemente si è riunito il “Gruppo Ricerca-Ambiente” del Copit il 16 Gennaio 2007. Dopo una breve comunicazione di Gioacchino Fonti, sul tema del VII programma si sono valutate le possibile iniziative alla luce della Legge finanziaria 2007 per la parte concernente la ricerca scientifica e l’ambiente. Alla discussione hanno partecipato Gianni Clemente, Fabio Croccolo, Bruno Della Rocca, Francesca Jacobone, Gioacchino Fonti, Vincenzo Rizzo, Giovanna Piu, ing. Bianchi, Aldo D’Alessio. Il Gruppo ha deciso di • predisporre i testi di interrogazioni e di interpellanze (allegati) su temi che riguardano possibili “riforme” della attività delle Amministrazioni dello Stato e delle Regioni che non comportano aggravi di spesa e che invece possono giovare alla immagine ed alla efficienza dell’Italia, specie per quanto si riferisce al coordinamento delle questioni di interesse per l’Europa; (i testi si possono richiedere all’indirizzo: [email protected]) • elaborare una sintesi del documento del Governo “strategia per lo sviluppo sostabile dell’Italia” (CIPE 57\2002) da mettere a disposizione per agevolare le discussioni parlamentari (testo allegato); • inviare (tramite gli Masters in discipline aerospaziali Importanza della collaborazione fra Accademia e Industria Dopo tanti anni di impegno si incominciano a vedere concreti risultati l giorno 29 Gennaio 2007 si è Idell’Ordine riunito presso la sede degli Ingegneri il Comitato di valutazione dei laureati che hanno frequentato i Masters in discipline aerospaziali organizzati dalla Università di Tor Vergata . Dopo il saluto introduttivo del rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri,hanno avuto inizio gli interventi degli ospiti . Ha preso la parola l’Assessore Provinciale alle Attività Produttive On.le Bruno Manzi che,dopo aver sottolineato l’importanza delle applicazioni delle tecnologie dell’aerospazio per la vita dei cittadini,ha dichiarato l’impegno che la Provincia di Roma ha assunto nel sostenere le iniziative delle Università e di Tor Vergata in particolare, per la formazione delle giovani risorse umane ad un adeguato livello per soddisfare le necessità delle industrie aerospaziali che operano nella provincia e nell’area di Roma. Ha inoltre evidenziato che nel comparto dell’aerospazio operano oltre alle grandi aziende, anche piccole e medie industrie che non sempre riescono a mantenere il dovuto rapporto con le Università e verso queste la Provincia ha una particolare attenzione con proposte di iniziative di sostegno. La Prof. Marina Ruggieri ha ribadito l’importanza della collaborazione fra Accademia e Industria e dimostrato grande soddisfazione perchè, dopo tanti anni di impegno, si incominciano a vedere concreti risultati: e fra questi la possibilità di organizzare in collaborazione con le industrie e gli Enti Pubblici di Ricerca, i master post-laurea su temi di avanguardia di particolare interesse per importanti progetti. Il Dr. Mirko Antonini, direttore del “Master in Sistemi Avanzati di Comunicazione e Navigazione Satellitare”, ha quindi dato il via alla esposizione da parte dei diplomandi dei singoli progetti nei quali sono stati impegnati. Sono stati 12 i giovani laureati, per la gran parte ingegneri, che hanno brillantemente illustrato i rispettivi lavori e sostenuto la discussione che ne è seguita: gli argomenti trattati e sviluppati anche in ambito internazionale vertevano dalla realizzazione di parti di unità componenti la costellazione del Sistema Galileo a temi di particolare importanza quali la gestione computerizzata della vastissima e complessa documentazione di progetto del Galileo per assicurare la coerenza fra le specifiche del committente e quelle del progettista realizzatore, ad applicazioni basate sull’impiego del segnale GPS(fra queste un sistema ausiliare di guida dei disabili in ambienti particolari). L’intervento dell’On.le Aldo D’Alessio segretario generale del Copit ha evidenziato l’impegno ultradecennale dell’Ente per sostenere l’importanza della divulgazione dell’attività scientifica svolta in ambito universitario verso il Parlamento e la società civile affinché si diffonda sempre di più la consapevolezza dell’importanza del sapere scientifico e della cultura in generale per la crescita del Paese. Ha inoltre voluto portare l’informazione e formulare l’invito a partecipare,riguardo a: -una iniziativa avviata dall’Unione delle Province Italiane per la valorizzazione delle tesi di laurea su temi di interesse per gli enti locali; -la istituzione di tre borse di studio del valore di 5000 per le migliori tesi di laurea su tali argomenti(partecipano le Province di Roma,Milano e Napoli); - l’organizzazione a Roma il 30 Marzo prossimo del convegno “Città e Sicurezza” in cui fanno spicco gli Workshop sulle tecnologie a supporto. A conclusione della cerimonia ,dopo la riunione del comitato di valutazione,sono state comunicate le votazioni dei singoli diplomati. Giovanna Piu PA G I N A 8 “LIVE Ricerca scientifica e Industria” opera grazie al sostegno dei suoi soci sostenitori e fondatori. Ciascuno di loro partecipa con collaborazioni editoriali e finanziarie. Oltre al CoPIT– Onlus e Aero Sekur sono impegnati la Provincia di Roma e Viterbo, il V Municipio di Roma ed il Polo Tecnologico Industriale Romano. Contribuiscono, con la elargizione di una quota liberale di sostegno, l’area scientifica CNR di Tor Vergata e l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Si tratta di una pubblicazione inquadrata nella legge 6/2000 per la divulgazione scientifica e culturale che, nel caso specifico, è riferita ai centri di ricerca ed alle industrie aerospaziali dell’area della Tiburtina e di Castel Romano. on. Tassone, Sanza, Gasbarri, Eufemi, Filippi, Nieddu) una lettera ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari competenti per chiedere loro di svolgere audizioni conoscitive in merito alla politica ambientale dell’Italia ed in particolare sull’azione svolta dalle diverse Amministrazioni dello Stato e dalle Regioni sul tema predetto. Nel confermare di sostenere la preparazione della Conferenza su “Città & Sicurezza” promossa dalla Provincia di Roma con alcune altre, si è deciso di mettere a disposizione, a questo scopo: • i risultati della giornata di Studi di Rieti (23 gennaio 2007), sul tema dei rischi non convenzionali (NBC, in particolare); • i risultati della partecipazione al Bando per i premi alle migliori tesi di laurea (2006) promosso dalle province di Roma, Milano, Napoli; • il ciclo delle audizioni aziendali programmate per i mesi di gennaio – marzo 2007, comprendente le Aziende di Finmeccanica (Telespazio e Selex Sistemi), le nuove strutture di Vitrociset, le aziende del polo tecnologico di Castel Romano. E’ stata annunciata, infine, la preparazione di una Rassegna delle Tecnologie insieme alle industrie che lavorano nel campo della sicurezza (elenco allegato), da svolgere entro la metà del 2007. (im) Sperando di fare cosa utile alleghiamo l’elenco degli studenti ammessi all’esame finale con i titoli dei temi assegnati a ciascuno di loro. LISTA STUDENTI AMMESSI ALL’ESAME FINALE Master in Sistemi Avanzati di Comunicazione e Navigazione Satellitare presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Via Vittorio Emanuele Orlando 83 - Roma • 29 gennaio 2007 - Ore 09.30 Simone Barbera Stage Presso: Elital Tema: Partecipazione al progetto di proprietà intellettuale Elital di una scatola nera per elicotteri di cui verrà realizzato 1 prototipo e relativa ingegnerizzazione.Tale progetto e la relativa realizzazione verranno esclusivamente sviluppati all’interno della sede dell’azienda. Alberto Casamatta Stage Presso: IMT Tema: Simulatore di Solar array Giulia De Marzi Stage Presso: Alcatel Alenia Space Italia Tema: Partecipare alle attività di ricerca mirate alla definizione e preliminare sviluppo SW di un simulatore ibrido (SW,+ HW) denominato ANEMONE, per lo studio e la validazione di sistemi di Navigazione e Comunicazione satellitari applicati all’aeronautica civile. Il tirocinio prevede il lavoro in team su tematiche sia teoriche che sperimentali e la presentazione dei lavori in ambito transnazionale (Italia-Francia). Morgan Lius Stage Presso: University of New Mexico (USA) Tema: Sviluppo di Smart Antenna su FPGA David Mauro Stage Presso: TTI GmbH, TGZ Astos Solution (Germany) Tema: Master thesis in the area of satellite constellations Gabriele Musetti Stage Presso: Telespazio Tema: Sviluppo algoritmi di preprocessing di dati osservabili GPS-like e analisi di soluzioni per la generazione di statistiche dell' errore residuo dopo preprocessing . Analisi e simulazione di soluzioni per l'augmentation della posizione GPS e Galileo con analisi dell'errore residuo sugli osservabili dopo correzione Marco Nisi Stage Presso: Sistematica Tema: Sistemi di Navigazione Indoor Mario Noce Stage Presso: Alcatel Alenia Space Italia Tema: Partecipare alle attività di ricerca mirate alla definizione e preliminare sviluppo SW di un simulatore ibrido (SW,+ HW) denominato ANEMONE, per lo studio e la validazione di sistemi di Navigazione e Comunicazione satellitari applicati all’aeronautica civile. Il tirocinio prevede il lavoro in team su tematiche sia teoriche che sperimentali e la presentazione dei lavori in ambito transnazionale (Italia-Francia) Federico Piacenza Stage presso: Telespazio Tema: Galileo Test Range La sensor station (SS) è il ricevitore di riferimento per il Galileo Test Range per i segnali di navigazione provenienti dai sistemi di rilevamento GPS e GALILEO. Essa effettua misurazioni particolari che rende disponibili per le elaborazioni ai laboratori di navigazione. Lo studio ha messo in evidenza che per la sincronizzazione degli elementi del GTR occorre utilizzare un satellite addizionale. Giuseppe Piantieri Stage Presso: Vitrociset Tema: Partecipazione ad attività mirate a progettazione e sviluppo di sistemi Real Time per applicazioni spaziali, in particolare finalizzate alla realizzazione del Banco di Controllo del Lanciatore Europeo VEGA Alessandro Rossi Stage Presso: Alcatel Alenia Space Italia Tema: Partecipare alle attività di ricerca mirate alla definizione e preliminare sviluppo SW di un simulatore ibrido (SW,+ HW) denominato ANEMONE, per lo studio e la validazione di sistemi di Navigazione e Comunicazione satellitari applicati all’aeronautica civile. Il tirocinio prevede il lavoro in team su tematiche sia teoriche che sperimentali e la presentazione dei lavori in ambito transnazionale (Italia-Francia). Giovanni Sacco Stage Presso: Alcatel Alenia Space Italia Tema: I requisiti Galileo: la tracciabilita' DOORS e la mappatura delle funzioni principali di ogni elemento dei singoli segmenti Cosimo Stallo Stage Presso: ENEA Frascati Tema: Sistema elettronico di Controllo per apparato LIDAR fluorosensore Al testo integrale di queste note si può accedere attraverso il sito WEB del COPIT www.copit.net D a S a p e r e START CUP “ROMA 2006/2007” E MOSTRA – CONVEGNO Start Cup “Roma 2006/2007” Competizione per la creazione di imprese innovative promossa dalle quattro Università romane Tor Vergata, Roma Tre, La Sapienza e LUISS Mostra – Convegno Presentazione delle idee di impresa innovativa La Mostra-Convegno mira a presentare al pubblico i 40 progetti selezionati nell’ambito del Premio della migliore idea innovativa promossa dalla Start Cup Roma e definire un metodo di lavoro comune tra le quattro università nella sfida della promozione della innovazione nel territorio. L’evento si è svolto Martedi 20 febbraio 2007, presso l'Aula Verde dell'Edificio Didattica della Facoltà di Economia, dell’Università Tor Vergata di Roma - Via Columbia 2 - ore 9.00-16.00. Per maggiori informazioni sull’evento e se desiderate consultare le sintesi dei progetti, vi suggeriamo di consultare il sito: www.startcuproma.uniroma2.it (da E2 Lab) ENEA E “M'ILLUMINO DI MENO” L'ENEA ha aderito all'iniziativa "M'ILLUMINO DI MENO" lanciata dal programma di Radio2 Caterpillar con la messa in atto di una serie di azioni per la riduzione dei consumi energetici nei suoi 11 Centri di Ricerca distribuiti sul territorio e con la diffusione di opuscoli informativi per il pubblico che forniscono consigli per il risparmio energetico. Le luci dell'ENEA sono state spente il 16 febbraio alle ore 18.00, e tutti i dipendenti sono stati invitati a spegnere gli standby delle loro apparecchiature (pc, stampanti, fax, ecc.). Come è noto, l'accensione degli standby incide per oltre il 5 % sui consumi energetici nelle abitazioni e negli uffici. Tutti i cittadini interessati agli opuscoli dell'ENEA sul risparmio energetico possono scaricarli dal sito internet dell'ENEA: http://www.enea.it/com/web/pubblicaz.html - (pubblicazioni online). Testata in attesa di registrazione presso il tribunale di Frosinone Direttore Ignazio Mazzoli (Copit) La redazione di questo mensile è curata inoltre da: Mirko Antonini (Univ. Tor Vergata) Valentina Bornisacci (AeroSekur) Aldo D’Alessio (Copit) Antonietta Donatelli (V Municipio) Alessia Gianaroli (Provincia Roma) Lelio Grassucci (Consigliere CNEL) Felice Grosso (Copit) Federica Lupino (Provincia VT) Valerio Mazzarini (Tecnopolo) Max Mizzau Perczel (Tecnopolo) Giovanna Piu (Copit) Valerio Rossi Alberini (CNR Area Tor Vergata) Bruno Spataro (INFN) Invitati Carlo Corsi (Dir.Gen.Roma Ricerche) Paolo Fatiga (Fatigappalti) Elaborazione grafica Claudio Petrucci Chiuso in tipografia 28 febbraio 2006 Stampato presso Eurografsud srl via delle Grotte, 11 00040 Ariccia (Roma)